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vita industriale
Distribuito su due piani e caratterizzato da un design pulito e minimale, il primo store di Bologna farà da apripista per altri negozi smart che Voilàp Digital ha in programma di inaugurare sul territorio italiano: “Bologna rappresenta per noi la terra dove le eccellenze dell’industria e dell’innovazione tecnologica nascono e proliferano, e proprio per questa sua peculiarità è stata scelta come sede del nostro primo Voilàp store”, conclude Federico Caiumi.
VST PRESENTA IL NUOVO DISPOSITIVO IPPOCRATECH® CARE
Il 2023 si è aperto all’insegna di due grandi novità per VST (Vital Signals in a Touch), startup modenese spin-off dell’Università di Modena e Reggio Emilia, con competenze che spaziano dalla medicina alla fisica, dalla matematica all’ingegneria per finire alla bioingegneria.
La prima è l’introduzione sul mercato, già dai primi mesi dell’anno, di IppocraTech® Care, il nuovo dispositivo che va a miniaturizzare e rendere tascabile la tecnologia che era stata introdotta nel proprio predecessore ButterfLife; la seconda, invece, è la ricezione di un contributo biennale di 832mila euro da parte di Invitalia nell’ambito del bando Smart & Start, che permetterà l’espansione del proprio reparto di ricerca e sviluppo con l’ingaggio di giovani laureati.
L’avventura di VST, che ha sede presso E-Hub, l’incubatore di startup innovative di Techboard Group a Modena, è iniziata nel 2017 in ambito universitario e successivamente come spin-off di Unimore, con il sostegno di contributi arrivati in particolare anche da bandi emessi dalla Regione Emilia-Romagna. Mission della startup è sempre stata la volontà di creare un sistema semplice per permettere alle persone di misurare i cinque parametri vitali definiti dall’OMS in qualsiasi momento e situazione, in totale autonomia.
Con il solo posizionamento delle mani, infatti, le apparecchiature di VST riescono a ottenere dati su pressione arteriosa, ritmo cardiaco, frequenza respiratoria, ossigenazione del sangue e temperatura. “Alla base di tutto c’è lo studio di un algoritmo e di un relativo software che registra l’elettrocardiogramma (ECG) ed effettua una fotopletismografia (PPG) “captando” quindi cosa accade nella nostra circolazione. Tramite una connessione, i dati registrati dal dispositivo finiscono in un cloud, con il software medicale (VST-FIVE) che, in tempo reale, restituisce due report in formato pdf con i tracciati di ECG e PPG simultaneamente acquisiti; oltre a tutti i dati, rilevati ogni cinque secondi, in termini numerici e grafici, viene attivato anche un servizio che prevede la possibilità di archiviare i valori dei parametri vitali sia per ottenere un parere medico, sia per un loro controllo nel tempo, tutto nel rispetto delle stringenti norme del GDPR a tutela della privacy del cliente”, spiegano dalla startup modenese.
Il funzionamento del nuovo dispositivo IppocraTech® Care è lo stesso di ButterfLife, strumento che ha dimensioni maggiori, paragonabili a quelle di un joypad di una qualsiasi console di videogiochi, il quale è stato negli anni certificato come dispositivo medico in classe IIa, ma rispetto a ButterfLife fa uso di un’app sul cellulare che facilita la esecuzione del test.
“Uno degli aspetti più interessanti della tecnologia che stiamo sviluppando è la possibilità di essere utilizzata in telemonitoraggio da una persona, in una famiglia, in una RSA, in un’azienda, una società sportiva o una palestra. L’elenco potrebbe continuare all’infinito perché la misura dei cinque parametri vitali e un ECG monotraccia è di interesse sia per i malati durante la cura sia per i sani come prevenzione”, evidenziano Matteo Raimondi, sales manager di VST, e il presidente dell’azienda, Sergio Fonda.
“Tra l’altro il finanziamento appena conseguito, oltre a consentire la copertura dei notevoli costi per la certificazione di IppocraTech® Care come dispositivo medico in classe IIa, permetterà anche un ulteriore ampliamento in termini di spazi utili per nuove assunzioni, consolidando quindi la presenza di VST all’interno dell’incubatore di startup di Techboard Group”, conclude Matteo Raimondi.
DAGLI IMPRENDITORI DI MIRANDOLA NASCE IL GRUPPO #WECARE
#WeCare, quindi “ci interessa, ci sta a cuore”: si chiama così il gruppo che una decina di imprenditori della Bassa Modenese hanno deciso di fondare, con l’obiettivo di creare una catena di valore tra imprese, cittadini, istituzioni e sostenere insieme lo sviluppo e la qualità della vita delle persone. Il primo progetto portato a termine ha visto coinvolte dieci aziende che, durante il periodo delle feste di Natale, hanno raccolto diecimila euro destinati al nido l’Arca di Noè, al nido Belli e Monelli e all’Associazione Anffas di Mirandola, in provincia di Modena. Hanno partecipato Qura, Encaplast, Pavani Group, HMC, Eurosets, Acea Costruzioni, AeC Costruzioni, Mold&Mold, Autocarrozzeria Imperiale e Innova Finance.
All’origine dell’iniziativa lo speech all’evento Biomedical Valley di Daniele Galavotti, CEO di Qura, azienda del biomedicale, in cui ha portato il suo pensiero: “Il distretto biomedicale ha costruito il suo successo sulle idee, sulle professionalità, sull’impegno di tante persone che, in parte, sono nate e cresciute qui e che sempre di più arrivano da ogni dove. Perché qui offriamo occasioni di ricerca e di produzione di nuovi prodotti. Ma cosa offre il territorio a queste persone, famiglie che, qui, contribuiscono a fare la