2 minute read
Mary Fashion
Nella foto: Alessio Bonora e Emanuela Soffritti
“Dietro le griffe, il nostro tocco”
Ferrara, Mary Fashion progetta e realizza per le grandi firme della moda in tutto il mondo
di Alberto Lazzarini
Soddisfazione e orgoglio. Si potrebbero sintetizzare e immaginare così il mix di sentimenti e il commento dei titolari e dei dipendenti della Mary Fashion quando, in una grande capitale, si fermano davanti al negozio di abbigliamento di un brand celebre: quel capo – sì, proprio quello lì – “l’ho fatto io”. Già, perché è dallo stabilimento di Ferrara (zona sud, vicino al casello autostradale) che si irradiano in tutto il mondo i prodotti di altissima qualità realizzati da questa azienda appositamente per i marchi celebrati dalla moda. Fondata negli anni ’80 da Maria Battaglia, una sarta che sapeva guardare lontano, la Mary Fashion è poi passata alla figlia Emanuela Soffritti che, con il marito Alessio Bonora, ha fatto crescere ulteriormente questa realtà produttiva portandola a livelli di eccellenza.
Bonora, l’evoluzione dell’azienda, in questi anni, è stata evidente…
“Mary Fashion è una realtà a conduzione familiare, nata nell’intimo e corsetteria. Poi è subentrato l’abbigliamento, prevalentemente donna, con apertura negli ultimi anni anche all’uomo”.
Il fatturato?
“L’anno scorso abbiamo superato i 12 milioni, siamo ai livelli preCovid. Quest’anno dovremmo raggiungere i 14”.
L’export per voi è fondamentale.
“Il 43% della nostra produzione è destinata ai mercati internazionali, a cominciare da Francia e Stati Uniti”.
Cosa significa lavorare per alcune fra le migliori firme della moda internazionale?
“È un privilegio. Per alcune realizziamo i capi indicati dal loro stilista, in altri casi anche la progettazione è nostra o, ancora, il capo stesso è ideato dai nostri stilisti. I materiali talvolta sono acquistati da noi, in altri casi sono i clienti a fornirceli”.
I segreti del vostro successo?
“Flessibilità e rapidità, ma anche la capacità di innovare, tutte le volte che occorre, il processo produttivo”.
E progettate, anche.
“Vero. Offriamo come servizio anche la fase di progettazione, ossia la modellazione, la realizzazione dei prototipi fino ad arrivare ai capi campione che possono poi passare in sfilata o direttamente alle vendite. Il tutto nell’ambito di un importante pacchetto di servizi per i nostri clienti”.
Il tema della sostenibilità?
“Seguiamo un percorso mirato all’abbattimento delle emissioni attraverso un progetto di purificazione energetica su tutta la struttura produttiva. Abbiamo acquisito le certificazioni, oltre a quelle a carattere sociale”.
Siete sempre alla ricerca di professionalità interne?
“Certo. Cerchiamo figure professionali come operatrici a macchina (cucitura capi), tecnici di confezione, esperti di ufficio tecnico e di controllo qualità”.
LA SCHEDA
Fatturato 12 milioni Quasi la metà è export
Mary Fashion ha sede in uno stabilimento di 4.000 metri quadrati non lontano dal casello autostradale di Ferrara sud. Utilizza le tecnologie più avanzate unitamente a capacità sartoriali non comuni. Nata all’inizio degli anni ’80 dalle capacità imprenditoriali di Maria Battaglia, è cresciuta con la figlia Emanuela Soffritti e il genero Alessio Bonora, general manager. Il fatturato 2021 è stato di oltre 12 milioni, quasi la metà grazie all’export. Gli addetti sono 120. Oggi in Mary Fashion si gestiscono tutte le fasi di costruzione dei capi, dalla progettazione (modelleria, prototipia, campionari) alla produzione.