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Graf Industries

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Nella foto: Giampaolo Ferranti

“Graf, rivoluzione degli infissi”

Giampaolo Ferranti è il cfo dell’azienda modenese: “Abbiamo cambiato il mercato del Pvc”

di Maria Silvia Cabri

Fratelli che mettono a frutto il lavoro insegnato dal padre elettricista e che da una piccola impresa artigianale danno vita a una azienda leader nel settore a livello europeo e non solo. È la Graf Industries di Nonantola (Modena), società di servizi per il mondo manifatturiero, capace di creare macchine per la produzione di infissi e attiva anche nel campo dell’idrogeno, come racconta il cfo Giampaolo Ferranti.

Come nasce Graf Industries?

“Le origini vanno ricercate tra il 1979 e il 1980, quando in un garage nasce una pic44

cola impresa artigianale posta in essere da figli di emigranti che si sono messi a fare il mestiere del padre, ossia gli elettricisti. Negli anni ’90 nasce la ‘Fratelli Ferranti’ e nel 1994 la Graf srl, dalle iniziali del cognome dei soci: Guerra, Reggiani, Ansaloni e Ferranti. Il resto della storia è il presente”.

Qual è il vostro ambito operativo?

“Nasciamo come società di servizi per il mondo manifatturiero, offrendo manutenzione su impianti industriali e attività di progettazione, realizzazione e installazione di automazione per macchine e im-

pianti industriali. L’area operativa di maggior interesse è stata fin da subito quella dell’elettronica e dell’informatica. A fine degli anni ’90, quando l’uso dell’elettronica e dell’informatica cominciò a essere unito ad altre tecnologie, Graf già collaborava con i propri clienti nello sviluppo dei loro prodotti, con l’obiettivo di semplificare il controllo e il funzionamento delle macchine: è la realizzazione pratica dell’idea della meccatronica. Nei primi anni 2000 i mercati di riferimento erano il gas naturale per uso autotrazione e le macchine per la costruzione di infissi: in questi campi abbiamo realizzato i primi prodotti propri (principalmente elettronica), inserendoli nella catena di subfornitura”.

Cosa ha portato la crisi del 2008?

“Alcuni clienti sono falliti. Questa condizione sfavorevole, che rischiava di portare a un drammatico taglio del personale, è stata invece vissuta come una opportunità: nel 2009 nacque Graf Synergy, che ha raccolto tutte le professionalità legate alle macchine per la produzione di infissi e dove si è completata la mutazione di Graf da partner di seconda linea a vero e proprio produttore di macchine”.

Anche innovative…

“Nel campo delle macchine per produrre infissi in pvc avevamo già alle spalle anni di studi: nel 2012 abbiamo introdotto sul mercato una tecnologia innovativa nel processo produttivo delle finestre. La macchina che la attua, nel giro di pochi anni, si è rivelata un’innovazione ’dirompente’: oggi Graf è il player di riferimento nel mondo nella saldatura degli infissi in pvc”.

Altri vostri ambiti di intervento?

“Dal 2011 operiamo sul mercato delle macchine e impianti per la compressione e distribuzione del gas naturale (metano) a uso autotrazione. Abbiamo lavorato anche nel campo del Lng (metano liquido) e del biogas, senza trascurare l’idrogeno”.

LA SCHEDA

Fatturato nel 2021 di quasi 90 milioni

Tante competenze, un’unica visione: fare della ricerca il motore per migliorare la vita delle persone. Questo l’obiettivo della Graf Industries di Nonantola, attiva nel settore degli impianti elettrici, automazione, elettronica, manifattura per Cng, Lng e idrogeno, macchine a controllo numerico, energie rinnovabili, opere edili, infrastrutture IT, progettazione e sviluppo software. Il fatturato del 2021 è di 87,59 milioni di euro (+67% sul 2020), quello legato all’export di 60,92 milioni (+57%). I principali mercati esteri sono Europa, Nord Africa, Repubbliche ex sovietiche e Nord America.

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