DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA PROVINCIALE (DEFP) 2017 E ASSESTAMENTO DI BILANCIO 2017-2019
Osservazioni 13 Luglio 2017
CONTESTO ECONOMICO Guidata dal nuovo ciclo internazionale degli investimenti e dall’industria manifatturiera, la crescita mondiale prosegue rapida. Così il 2017 si candida a diventare il primo anno, dal 2011, in cui le previsioni non siano solo confermate ma addirittura ritoccate al rialzo. Lo slancio trae forza dalla sua coralità: vi contribuiscono, come non accadeva da anni, sia i Paesi avanzati sia gli emergenti. L’Eurozona marcia a un passo superiore al 2% annuo e la fiducia è massima dal 2007; la Germania traina e la Francia rincalza ma anche gli altri membri UE partecipano, pur con forti differenze di velocità. L’Italia si accoda all’andamento positivo europeo: il PIL va meglio dell’atteso ed è in accelerazione, l’export continua a guadagnare quote di mercato, gli investimenti proseguono nello slancio. Nella prima parte del 2017 la produzione industriale accelera e gli indicatori qualitativi preannunciano un andamento positivo anche nei prossimi mesi. La ripresa è sostenuta dall’aumento degli ordini interni di macchinari (+22,2% nel primo trimestre 2017; fonte: UCIMU) stimolati dagli incentivi del Piano nazionale Industria 4.0. Anche alla luce di questi risultati, per sostenere la crescita vanno messe in campo politiche che puntino a rafforzare il comparto industriale, dal quale in Trentino attualmente proviene un contributo pari al 24% del valore aggiunto complessivo. Inoltre, il trend di “terziarizzazione” dell’economia provinciale, presente nei termini di un incremento del peso percentuale del comparto dei servizi (privati e pubblici) sul complesso dell’economia, non va inteso come un indebolimento del settore secondario. Al contrario, in termini assoluti il valore aggiunto dell’industria è cresciuto anche negli ultimi anni e nel decennio appena trascorso – in piena crisi – l’occupazione nelle imprese più dinamiche e internazionalizzate è aumentata di oltre il 15 per cento.
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DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA PROVINCIALE (DEFP) Confindustria Trento apprezza lo sforzo della Provincia nella redazione di un documento, innovativo nella sua impostazione, che fornisce un quadro completo dello stato dell’economia provinciale – con il supporto di indicatori statistici – e che riprende gli obiettivi strategici della Legislatura. Il processo di definizione del DEFP avrebbe previsto il coinvolgimento preventivo delle categorie economiche attraverso la Camera di Commercio di Trento (CCIAA). Infatti, come previsto dall’articolo 1 dell’Accordo di programma tra Provincia autonoma di Trento e CCIAA, quest’ultima deve elaborare, entro il mese di aprile di ogni anno, un documento programmatico di indirizzo per le politiche economiche pubbliche, che scaturisca dai contributi delle varie componenti dell’economia rappresentate all’interno degli Organi camerali. Confindustria Trento avrebbe auspicato un coinvolgimento più diretto delle categorie economiche da parte della CCIAA nella predisposizione del documento e nell’individuazione delle azioni strategiche da proporre alla Provincia per la definizione dell’Assestamento del Bilancio e della prossima manovra finanziaria. Oltre a non aver condiviso alcune conclusioni dell’analisi economica, con particolare riguardo per il focus sul settore manifatturiero, riteniamo che il documento avrebbe dovuto dare maggiore spazio alle proposte progettuali delle categorie, inserendo spunti operativi per gli interventi settoriali. Non riconoscendoci nel documento licenziato dalla CCIAA, chiediamo alla Provincia di prevedere diverse modalità del coinvolgimento delle categorie economiche, a cominciare dai prossimi interventi sul Bilancio provinciale, e di rivedere le finalità dell’Accordo di programma con l’ente camerale (che per il 2017 prevede quasi 3 milioni di Euro di risorse provinciali) a tale proposito.
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ASSESTAMENTO DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2017-2019 INVESTIMENTI PUBBLICI È positivo che una parte consistente delle risorse stanziate dall’Assestamento del Bilancio sia dedicata agli investimenti in opere pubbliche, con particolare riguardo per il miglioramento dell’infrastrutturazione del territorio. È importante porre attenzione all’immediata cantierabilità degli interventi, al fine di garantire in tempi brevi un effetto positivo sul settore produttivo locale. Per quanto riguarda il comparto industriale, richiamiamo ancora una volta l’attenzione sull’esigenza di potenziare le principali arterie di comunicazione tra le valli del Trentino – tra le quali sono prioritarie il completamento della Valdastico e la realizzazione della Loppio-Busa – per agevolare il traffico delle merci, ma anche i flussi turistici.
SOSTEGNO ALL’ECONOMIA Riscontriamo che vengono destinati 12,2 milioni di euro a Trentino Sviluppo e al “Turismo di qualità e marchio di qualità trentino”. Chiediamo di conoscere nel dettaglio quali progetti andranno a finanziare tali risorse. Come Confindustria Trento auspichiamo che in futuro le misure di sostegno all’economia si basino su interventi destinati alla riduzione della pressione fiscale sulle imprese, piuttosto che su altre tipologie di intervento tramite società pubbliche. In questo contesto, oltre a mantenere l’abbattimento della pressione in termini di IRAP, è fondamentale che con la prossima manovra finanziaria si intervenga per ridurre le aliquote dell’IMIS sugli immobili produttivi, che determinano un aggravio notevole sui conti economici delle imprese. Se consideriamo che l’aliquota IMI nella vicina provincia di Bolzano è pari al 0,56%, contro il 0,79% della provincia di Trento, si crea uno svantaggio competitivo tra imprese che operano in territori limitrofi.
In relazione allo stanziamento di 18 milioni di euro tramite appositi bandi che attingono a fondi comunitari, apprezziamo lo sforzo per portare nuove risorse a sostegno delle imprese. Abbiamo però il timore che, visti i tempi stretti previsti dai bandi per la presentazione di progetti (15 ottobre) e per l’esecuzione e rendicontazione degli stessi (31 luglio 2018), le imprese non possano sfruttare pienamente l’opportunità offerta da tali strumenti.
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TUTELA DELL’OCCUPAZIONE Considerato che la situazione economica è ancora difficile per alcuni settori dell’economia locale, riscontriamo con favore che vengono stanziati oltre 10 milioni di euro per il sostegno dell’occupazione. Riscontriamo però ancora una volta che le risorse stanziate vengono destinate esclusivamente a interventi di natura assistenziale, anziché a politiche attive finalizzate a un’efficace riqualificazione dei lavoratori e a un loro rapido reinserimento nel mercato del lavoro. Considerato che la Finanziaria provinciale 2017 aveva già stanziato 49 milioni di euro per il Progettone e che, per il tramite dell’Agenzia del lavoro, sono state destinate altre ingenti risorse a favore di lavoratori in difficoltà, chiediamo che i 10,4 milioni assegnati dalla manovra di Assestamento vengano impiegati per l’implementazione di politiche attive di reinserimento al lavoro. È necessario superare il modello assistenzialistico che il Trentino ha sperimentato – pur con successo – negli ultimi decenni, passando a un nuovo sistema di politiche attive che punti a un rapido reinserimento dei lavoratori. Ciò è ancora più urgente nel momento in cui molte aziende trentine hanno la necessità di incrementare i propri organici di fronte a una ripresa dell’attività, ma lamentano grosse difficoltà a reperire nel territorio risorse umane qualificate e si vedono costrette a ricorrere a lavoratori provenienti da altre regioni.
WELFARE E FAMIGLIA Richiamiamo la necessità di tenere sotto controllo la spesa corrente del sistema sanitario, attraverso ulteriori interventi di efficientamento organizzativo, che possono avere un impatto importante sul bilancio pubblico. Gli interventi a sostegno della famiglia dovrebbero essere maggiormente focalizzati sulla conciliazione famiglia-lavoro e in particolare sulla partecipazione della componente femminile al mondo del lavoro.
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CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Ribadiamo l’esigenza di un maggiore coinvolgimento delle categorie economiche nella definizione delle politiche pubbliche, a cominciare dalle fasi preparatorie dei documenti di analisi e di indirizzo, nonché delle manovre finanziarie della Provincia. Invitiamo l’ente provinciale a mantenere sotto controllo la spesa corrente e, ove possibile, prevedere una sua contrazione in vista della cessazione dei trasferimenti dei gettiti arretrati dello Stato. Allo stesso tempo è opportuno continuare a stanziare risorse per quegli investimenti pubblici che possono contribuire a incrementare la competitività del sistema produttivo locale. Altrettanto importante è orientare sempre più gli interventi pubblici a sostegno dell’economia locale nella direzione di una riduzione complessiva della pressione fiscale a carico delle impese. Tale strumento, prima ancora che altre forme di aiuti, può incidere positivamente e rapidamente sull’attività delle imprese e sulle loro performance in un contesto di forte competizione internazionale.
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