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Patrik
Gasperini , Guida alpina
44 SEPPI M. Spa accoglie il Festival Transart
47 L’innovazione che mappa il futuro
50 Sessant’anni di consulenza e innovazione
54 L'impegno trentino per l’eccellenza vitivinicola associazione
57 Un futuro di valori condivisi 59 Il T Quotidiano in viaggio
Energia tra calo prezzi e incertezze
63 Un decennio tra Impresa ed Education internazionalizzazione
66 Sguardi europei su commercio e sostenibilità
69 Il CBAM: obblighi e opportunità della decarbonizzazione
71 Export Days 2025 webook
72 we|b|ook
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TRENTINO INDUSTRIALE
Anno 65 | N. 5 Ottobre - Novembre 2024
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I prezzi indicati vanno maggiorati di IVA. L’editore si riserva di valutare di volta in volta la compatibilità con la rivista dei messaggi pubblicati proposti.
Queste sono le quattro parole chiave che muovono l’azione di Accademia d’Impresa, scuola di formazione della Camera di Commercio I.A.A. di Trento. Servizio, Innovazione, Territorio, Imprenditorialità
Ti aspettiamo per percorrere, al tuo fianco, un tratto di strada. Quella del tuo successo.
Il valore di fare comunità
L’8 ottobre, in concomitanza con l’Assemblea 2024 di Confindustria Trento, si conclude il mio mandato di Presidenza.
Ricorderà, chi ha seguito il percorso che ha condotto alla mia designazione, nel febbraio del 2019, perché ho scelto di mettermi a disposizione dell’Associazione. Fino ad allora, avevo dedicato il mio tempo, le mie energie, le competenze, all’impresa che avevo fondato 30 anni prima, anche se credo di aver sempre avuto una certa attenzione alla mia comunità e al territorio: a quei mondi altri dall’impresa che al comparto produttivo hanno sempre guardato per cercare sostegno, collaborazione, contaminazione.
Alla vigilia dei sessant’anni, potendo contare su un management preparato e su una fase di convivenza generazionale già oltre il rodaggio, ho creduto che fosse giusto dedicarmi a un atto di “restituzione”. Ovvero che fosse venuto il momento di impegnarmi in un disegno che travalicasse i confini della visione particolare del mio progetto industriale; di destinare parte di quel tempo, di quelle energie e di quelle competenze a una dimensione collettiva.
È così iniziato un percorso che avrebbe dovuto essere di un quadriennio, che è divenuto di oltre cinque anni e mezzo per via della proroga introdotta dal nostro sistema confindustriale a seguito del Covid: il principale, ma non il solo, evento epocale che ha attraversato questo ultimo torno di tempo.
Se sia riuscito a dare quel che avrei voluto, non sta a me dirlo qui. Di sicuro, si è lavorato molto affinché le imprese potessero dire e fare la propria parte: dentro i loro stabilimenti, ma anche al di fuori. Non c’è nulla di male nel dire “faccio il mio”. Alle volte, e in determinate condizioni, è già molto. È proprio grazie al fatto che tanti colleghi hanno continuato a “fare il loro” che l’industria, durante le crisi di questi anni, ha saputo sostenere il territorio pagando gli stipendi e i tributi con cui si finanziano i servizi pubblici, senza fermarsi mai. Certamente abbiamo provato a guardare oltre: a superare gli individualismi per assumerci la responsabilità del nostro ruolo nel mondo. Che è poi, in poche parole, quel che si attende da noi la nostra Autonomia. Lo abbiamo fatto nel quotidiano lavoro di interlocuzione con le parti, e lo abbiamo fatto con qualche iniziativa che desidero ritenere di particolare valore. Penso, naturalmente, al progetto di visione della mia presidenza – Duemilatrentino – che in questo 2024 si conclude con un lascito a mio modo di vedere importante che è il manifesto “Industria per lo sviluppo”. Penso all’impegno profuso nella nascita di un quotidiano – il T – che è oggi luogo di confronto, di conoscenza e di crescita: individuale e collettiva.
Desidero ringraziare quanti hanno contribuito affinché tutto questo avvenisse: il Consiglio di Presidenza, il Consiglio Direttivo, il Consiglio Generale, coloro che hanno ricoperto cariche associative, il nostro Direttore e quanti mi hanno aiutato a realizzare gli obiettivi del nostro programma di lavoro, anche fuori dell’Associazione. In generale: tutte le persone che credono nella condivisione e che fanno comunità, con un pensiero anche al mondo dell’informazione che ci ha raccontato in questi anni.
Un ulteriore ringraziamento alla nostra Associazione: Donne e Uomini di valore che rendono possibili i progetti. A nulla valgono le idee se poi non si mettono in pratica. Ecco, con particolare riferimento alle risorse più giovani voglio dire: GRAZIE, per avermi supportato e sopportato.
Fausto Manzana
Presidente di Confindustria Trento
ABBIAMO IMMAGINATO UN FUTURO MIGLIORE. LO VOGLIAMO COSTRUIRE
Siamo al fianco di Confindustria Trento e dei suoi associati per supportare imprese e persone che scelgono di avere un ruolo attivo nella transizione energetica. Insieme possiamo fare un percorso verso un modo di fare impresa più sostenibile, più a lungo nel tempo.
ENERGIA 100% RINNOVABILE
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GAS NATURALE A IMPATTO NEUTRO CON EMISSIONI DI CO2 COMPENSATE
EFFICIENZA ENERGETICA PER CONIUGARE RISPARMIO E SOSTENIBILITÀ
il punto
Dalla teoria alla pratica, per la crescita del territorio
Era il 2020 quando, con la nostra Associazione guidata da Fausto Manzana, ci siamo posti l’obiettivo di guardare al futuro del Trentino, ponendoci domande e ragionando su mission e obiettivi per far sì che il nostro territorio potesse prosperare negli anni a venire. Con il progetto “Duemilatrentino – Futuro Presente” abbiamo voluto ampliare il nostro orizzonte e andare oltre al settore industriale, guardando a uno scenario di sistema, perché eravamo consapevoli che il futuro si costruisse con l’impegno di tutti e soprattutto condividendo un obiettivo comune.
Se l’idea di un Trentino attrattivo e prospero è il futuro che ci immaginavamo, era necessario svolgere un’analisi accurata del contesto esterno e interno, per individuare megatrend e dinamiche territoriali e definire le strategie da mettere in atto per lo sviluppo del territorio. Analizzare i dati e le tendenze globali e ascoltare tutti gli stakeholders ci ha permesso di comprendere il contesto e i driver più importanti per la nostra crescita. In tre anni abbiamo approfondito la centralità dell’individuo e della qualità della vita, la transizione sostenibile e una visione di Società Trentino 5.0, definendo una serie di direttive strategiche e di indirizzo da poter perseguire.
Il rischio che si corre in qualsiasi processo di analisi è fermarsi ai risultati senza trasformarli in azione. Poiché è nostro intento contribuire concretamente al progresso del Trentino e non è nostra abitudine limitarci a sottolineare le cose che non vanno, abbiamo cercato di fare proposte tangibili e costruttive. Dalla teoria alla pratica: nell’ultimo anno abbiamo voluto compiere un lavoro di sintesi che ci permettesse di mettere a terra azioni concrete a supporto della strategia. Attraverso l’ascolto dei diversi stakeholders – dagli amministratori pubblici a chi opera nel sociale, dal mondo della scuola a chi si occupa di lavoro e welfare - abbiamo cercato di definire un decalogo di azioni che, insieme alle nostre imprese associate, ci impegneremo a compiere nel prossimo futuro, a vantaggio di tutta la comunità, per una crescita sostenibile e duratura. A questo decalogo ne abbiamo affiancato un secondo che fosse di stimolo a tutti gli attori del territorio, su tematiche condivise e trasversali. Il risultato è il “Manifesto” conclusivo del nostro progetto, con il quale individuiamo dieci priorità per le imprese e dieci per il territorio, che presenteremo in occasione della nostra Assemblea. Inoltre, abbiamo sviluppato una piattaforma digitale che raccoglierà e aggiornerà le analisi svolte e racconterà le azioni e le best practice che le imprese saranno in grado di sviluppare. Una conclusione che, in ottica circolare, è in realtà un nuovo inizio.
Un Duemilatrentino legato a doppio filo al Presidente Fausto Manzana, che lo ha voluto fortemente e ne ha trasmesso i valori nei suoi cinque anni di mandato. Per questo e per la dedizione profusa a favore dell’Associazione e degli associati, lo ringraziamo. Sono certo che il suo lavoro sarà di stimolo per le sfide che ci attendono.
Roberto Busato
Direttore Generale di Confindustria Trento
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Duemilatrentino: Il Manifesto
Un piano d'azione concreto per un Trentino 5.0: Confindustria Trento trasforma il progetto "Duemilatrentino" in iniziative per imprese e territorio.
NEL corso del 2024, Confindustria Trento ha trasformato il lavoro svolto a partire dal 2021 nell’ambito del progetto “Due -
milatrentino – Futuro Presente”, in un piano di azione concreto: un manifesto di proposte destinate alle imprese e al territorio per realizzare l’idea di società Trentino 5.0 che abbiamo immaginato.
Le azioni del manifesto, insieme ai dati economici che hanno supportato il lavoro di analisi e proposizione, sono raccolte in una breve pubblicazione e in una piattaforma digitale: in quest’ultima, costantemente aggiornata, restituiamo anche le case history delle aziende associate che già stanno orientando il proprio impegno alla sostenibilità, in tutte le sue forme. Ringraziamo quanti hanno percorso questo viaggio sin qui accanto all’Associazione: insieme ai nostri imprenditori, tutti gli stakeholder che hanno preso parte, anche quest’anno, ai tavoli di lavoro dei quali diamo conto nelle pagine successive. Ispirati alle sei direttrici emerse negli anni scorsi, i due tavoli - “Industria e lavoro sostenibile” e “Territorio e Comunità 5.0” – sono stati l’occasione per condividere idee, esperienze e proposte per dare una forma pratica e operativa alla nostra visione, e per un suo sviluppo sostenibile.
Tavolo “Industria e lavoro sostenibile”
Di seguito riportiamo le testimonianze di alcuni stakeholder, raccolte durante il primo tavolo di lavoro del progetto Duemilatrentino, dedicato a “Industria e lavoro sostenibile”.
Silvia Arlanch
Confindustria Trento
Dolomiti Energia Spa
I fattori ESG diventeranno sempre più rilevanti nella gestione delle catene di fornitura, coinvolgendo anche le piccole imprese che, pur non essendo direttamente soggette alla normativa, dovranno adeguarsi per poter lavorare con le grandi aziende. È essenziale considerare le 2500 imprese trentine con meno di 10 dipendenti, dove spesso manca un HR Manager e l’imprenditore deve essere formato direttamente. Per questo motivo, sarà utile sviluppare due percorsi di sensibilizzazione distinti, calibrati in base al livello di preparazione e consapevolezza delle imprese sui temi della sostenibilità ambientale, sociale, welfare e wellbeing.
Lorenzo
Delladio Confindustria Trento La Sportiva Spa
Per rendere attrattiva una valle turistica come la Val di Fiemme, è necessario affrontare vari aspetti, inclusi i salari, con molte aziende costrette a offrire superminimi ai dipendenti a causa dell’elevato costo della vita. Ma dobbiamo anche tener conto che non tutte le imprese sono in grado di intervenire in questo senso a causa delle strutture piccole e delle marginalità che non sempre permettono di alzare gli stipendi. Un altro problema cruciale è quello degli alloggi: anche se si riesce ad attrarre le persone, spesso non c'è un posto dove farle dormire. La riallocazione degli alberghi dismessi in foresterie potrebbe rappresentare una
soluzione. Sebbene il Trentino sia attrattivo sotto molti punti di vista, la questione degli alloggi necessita di una soluzione strutturale. Un altro tema importante riguarda i servizi scolastici, con una criticità non tanto negli asili ma nella gestione dei bambini delle scuole elementari che escono alle 12:30, costringendo molti genitori, soprattutto donne, a ridurre l’orario di lavoro. In questo caso l’Azienda perde delle professionalità importanti e il lavoratore perde parte dello stipendio. La carenza di alloggi e dei servizi doposcuola è un ostacolo che incide anche sulla denatalità.
Giulio Deflorian
Confindustria Trento
Mobilificio Deflorian Iginio Srl Abbiamo compiuto notevoli progressi negli ultimi anni su questi temi, ma non dobbiamo fermarci. Sebbene in alcuni settori siamo più avanti del Veneto, siamo ancora indietro rispetto all’Alto Adige, e il contributo di tutti, dalle imprese alle istituzioni, è essenziale. Nel mondo del design, l’occupazione femminile è elevata e in crescita, a differenza di settori produttivi
dove il lavoro pesante ostacola l’inclusione. Abbiamo investito molto nel welfare, e, nonostante lo scetticismo iniziale, i risultati stanno arrivando: le persone necessitano di questi incentivi, che possiamo considerare come veri e propri investimenti per il futuro. Sebbene non manchino laureati, c'è una carenza di tecnici. È fondamentale collaborare con le scuole per orientare i ragazzi verso percorsi professionalizzanti, come la scuola del legno per colmare questa lacuna di lavoratori.
Barbara Fedrizzi
Confindustria Trento
Metalife Srl S.U.
Per la crescita del territorio è fondamentale che le piccole imprese trentine si sviluppino, sfruttando le opportunità offerte principalmente dalle associazioni come Confindustria Trento, piuttosto che dalla pubblica amministrazione. Per aumentare la produttività, è cruciale trovare risorse formate sia a livello manageriale che produttivo, promuoven -
do politiche di integrazione e formazione per le persone straniere. Considerando la ridotta dimensione delle aziende trentine, è necessario un lavoro mirato sugli imprenditori affinché tutte le imprese possano crescere e rafforzarsi.
Andrea Grosselli
CGIL del Trentino
In un mondo che cambia velocemente, soprattutto per un territorio come quello Trentino, il valore dell'industria è centrale per sostenere la crescita dell'innovazione, per attrarre talenti, per contribuire alle transizioni ecologica e digitale. Per questo bisogna investire
come comunità sull'industria e sostenerne i processi produttivi. Deve tornare centrale lo sviluppo dell'industria e del manifatturiero, che sarà molto diverso da quello che abbiamo vissuto negli anni 60/70 perché sarà una manifattura più smart e sostenibile. Parlare di industria significa anche dare una prospettiva migliore ai nostri giovani che oggi magari trovano occupazioni di qualità fuori dai confini provinciali, magari all'estero. L'industria può garantire questo al territorio e può trascinare un pezzo importante di economia dei servizi, del commercio e anche dei settori del turismo e dell'accoglienza. Tornare a parlare di industria significa anche pensare al futuro del nostro territorio in un’Europa più unità e più competitiva.
Alfredo Maglione
Confindustria Trento
Optoi Srl
Attualizzare i dati su valore aggiunto e produttività al 2023 è cruciale per comprendere gli assestamenti di mercato post-Covid e indirizzare le strategie future. Nonostante abbiamo parlato relativamente poco di tecnologie digitali e intelligenza artificiale, queste rappresentano un'importante opportunità per ottimizzare i processi e aumentare la produttività. È fondamentale incentivare la certificazione e misurazione delle aziende lato ESG, per favorire nelle azien -
de piani strategici e bilanci di sostenibilità, per definire KPI e monitorare i progressi, con il supporto di chi già ha intrapreso questo percorso. Valorizzare le best practice che integrano sostenibilità ambientale, sociale e governance può dimostrare come gli ESG, in sinergia con l’innovazione tecnologica, siano i principali fattori di crescita. Dobbiamo concentrarci sulle nostre smart specialization e proseguire su queste linee, creando un pacchetto di azioni per una transizione sostenibile che unisca temi ambientali a quelli sociali, quali inclusione e attrattività, come alloggi e asili nido. Le nuove generazioni valutano sempre di più l’impegno ESG delle aziende, cercando territori con caratteristiche etiche e sostenibili, rendendo quindi fondamentale il nostro impegno in questo ambito.
Fausto Manzana
Confindustria Trento
GPI Spa
È fondamentale proseguire e migliorare la comunicazione degli obiettivi verso l’esterno, soprattutto in relazione all’importanza dell’occupazione femminile e dei servizi di
conciliazione vita-lavoro, che possono contribuire a ridurre i gap salariali e aumentare il reddito medio del territorio. Tuttavia, emerge la necessità di capire perché le imprese trentine non collaborano tra loro, dato che fare rete potrebbe offrire grandi vantaggi, specialmente nell’attrarre nuove risorse. Un esempio di mancata collaborazione è il tema degli alloggi, dove la proposta dell'industria è stata valutata con sospetto per timori di abusi ancor che evitabili con adeguate normative. Dove la pubblica amministrazione non riesce a intervenire, le imprese dovrebbero unirsi, ma la burocrazia rappresenta un forte ostacolo in vari ambiti, dagli asili nido ai trasporti.
Anche se l’economia della saturazione può rappresentare un passo avanti, non è la soluzione che serve oggi. Oggi è urgente che le imprese collaborino: grandi con piccole, piccole tra loro, non solo in ottica territoriale ma di filiera, così da far crescere le piccole imprese attraverso questa sinergia.
Alessandra Proto
OCSE Trento
I nostri studi evidenziano che, negli ultimi anni, il Trentino ha registrato un rallentamento nella crescita della produttività. Ciò rende necessario interrogarsi e intervenire per rimettere in moto questo processo. Sono convinta che il Trentino abbia un grande alleato in questa sfida: l’impresa, in particolare il settore manifatturiero. La teoria e le evidenze dimostrano che la presenza di aziende di medie e grandi dimensioni è un fattore determinante per stimolare la crescita della produttività, e con questa un miglioramento del benessere e salari più
elevati. Per raggiungere tali obiettivi, il Trentino deve dunque creare migliori condizioni per favorire la crescita delle imprese. Ciò significa investire in talenti, competenze e formazione, promuovere una maggiore internazionalizzazione, aprirsi ai mercati esteri e sfruttarne le opportunità. Significa, inoltre, puntare su tecnologie avanzate e capacità di innovazione.
Achille
Spinelli
Provincia autonoma di Trento
Il passaggio da un’economia globale a una più locale offre al territorio trentino nuove opportunità, soprattutto in ottica di internazionalizzazione di merci e risorse umane. Tuttavia, il territorio soffre ancora di una penalizzazione legata ai salari bassi, per cui diventa essenziale attrarre talenti e manager, lavorando congiuntamente tra pubbli -
co e imprese per aumentare la media salariale. Un altro aspetto chiave è il percorso di certificazione sulla sostenibilità del Trentino, che deve sostenere le imprese non solo nei processi ambientali, ma anche nel bilanciamento vitalavoro, welfare e governance. Il welfare, infatti, deve includere politiche per l’occupazione femminile, come incentivi per nidi aziendali e consortili. Sul fronte energetico, bisogna proseguire il lavoro sul fotovoltaico e sugli incentivi agli investimenti green. Infine, è importante offrire alloggi transitori per i lavoratori del sistema produttivo trentino, per facilitarne la permanenza durante la durata del contratto di lavoro.
Daniela Vitali
Sparkasse
I fattori ESG stanno acquisendo crescente rilevanza per le imprese, in particolare in relazione alla concessione di credito da parte delle banche. La BCE e la Banca d’Italia pongono aspettative sempre più elevate in merito alla gestione dei rischi legati al cambiamento climatico. Le banche dovranno integrare questi parametri nella valutazione delle aziende, rispondendo così a una richiesta sempre più forte di sostenibilità. Al tempo stesso, il mercato offre opportunità significative: i consumatori mostrano un crescente interesse verso soluzioni sosteni -
bili, incentivando le imprese a sviluppare prodotti e servizi in linea con questa tendenza. La transizione verso un modello di business sostenibile è ormai un imperativo sia per rispondere alle normative che per adattarsi alle nuove esigenze di mercato, puntando su processi circolari che riducano rifiuti e impatti ambientali. Parallelamente, la dimensione sociale del lavoro assume un ruolo fondamentale: offrire strumenti di flessibilità, come lo smart working e la settimana corta, permettono alle imprese di migliorare la qualità della vita e del lavoro dei dipendenti, contribuendo al successo aziendale.
foto:
Tiberio
Sorvillo
Tavolo “Territorio e comunità 5.0”
Di seguito riportiamo le testimonianze di alcuni stakeholder, raccolte durante il secondo tavolo di lavoro del progetto Duemilatrentino, dedicato a “Territorio e comunità”.
Riccardo Bodini
Euricse
L'impatto dell'industria può essere positivo sotto molteplici aspetti. Oltre alla creazione di posti di lavoro, opportunità economiche e di ricchezza, l'industria è sempre più chiamata ad assumere un ruolo di responsabilità sociale, per contribuire alla coesione e all'inclusione nel nostro territorio. L'attrattività del territorio dipende non solo dalla sua dimensione economica, ma anche da una dimensione sociale, perché un territorio per essere attivo deve fornire opportunità e deve anche fornire qualità della vita. Questa qualità è strettamente legata alla coesione sociale e alle opportunità aperte a tutti i membri della comunità. Per questo, è fondamentale che tutti
gli attori del territorio - dall'industria alla sfera sociale - lavo-
rino insieme verso l'obiettivo comune di promuovere uno sviluppo armonioso e inclusivo.
Stefano Canestrini
Centro Astalli Trento
La situazione dell'accoglienza in Trentino è drammatica per i richiedenti asilo che cercano di costruire una nuova vita. Non è
la mancanza di lavoro il problema principale, ma tutto ciò che vi ruota intorno. Nel 2023, ben 1800 persone hanno espresso la volontà di fare domanda di asilo in Trentino, ma solo 1300 l’hanno formalizzata, di cui 600 hanno chiesto di essere accolte e soltanto 319 sono state effettivamente accolte. Questo significa che siamo riusciti ad accogliere una persona su sei. Il Trentino è un'anomalia nazionale poiché non accoglie mi-
granti dalla rotta del Mediterraneo, ma principalmente dalla rotta balcanica, con tempi di attesa per l'accoglienza passati da 11 a 252 giorni. Questo peggiora l'inserimento lavorativo: se nel 2001 il 75% dei richiedenti asilo riusciva a fare un tirocinio in azienda, oggi siamo scesi al 21%. Il prolungato tempo di attesa contribuisce a far naufragare i percorsi di formazione e inserimento lavorativo, portando le persone in una condizione di disagio sempre più grave.
Giorgio Casagranda
Centro Servizi per il Volontariato
Trentino
Credo che l'industria in Trentino abbia un impatto molto importante per diversi motivi. Innanzitutto, perché si tratta principalmente di un’industria costituita da piccole e medie imprese, radicate sul territorio e molto attente ai problemi locali. Queste aziende sono competitive sia a livello nazionale che internazionale, il che è senza dubbio un punto di forza. Tuttavia, ritengo che l'industria abbia anche grandi responsabilità nei confronti della comunità. Una direzione interessante potrebbe essere quella di promuovere il volontariato aziendale. In que-
sto modo, le competenze e le risorse delle aziende potrebbero essere messe a disposizione del mondo del volontariato, che spesso fatica a reperire nuove figure. Sarebbe un modo per consolidare ulteriormente il legame tra l'industria e la comunità di cui fa parte. Lavorare in questa direzione potrebbe rappresentare un importante contributo dell'industria locale al benessere e alla coesione sociale del territorio.
Paolo Collini
Università di Trento
In Italia, meno del 30% dei giovani ha una laurea o un diploma di terzo livello, contro il 50-70% di paesi come la Germania. La formazione di terzo livello in Italia è quasi solo accademica, mentre quella professionalizzante, come gli ITS, è poco diffusa. Il PNRR punta a migliorare la situazione seguendo il modello europeo, dove i due percorsi convivono alla pari. La formazione tecnico-professionale, pur essendo cruciale per le imprese, ha meno riconoscimento sociale e risulta meno attrattiva. È
necessario ripensare il sistema formativo per rispondere meglio alle esigenze del mercato, valorizzando anche l'esperienza formativa degli studenti. Tuttavia, questo tipo di formazione è costosa e richiede strutture adeguate, oltre a un maggiore riconoscimento formale dei titoli.
Arnaldo Dandrea
Cassa rurale Valsugana e Tesino
Nella nostra realtà della Valsugana, e in particolare nel settore in cui operiamo, si riscontra un problema crescente legato alla preparazione dei nuovi assunti. Da un lato, questi professionisti mostrano un'ottima competenza teorica e digitale ma dall'altro lato mancano di manualità e capacità pratiche. Questa discrepanza evidenzia l'esigenza di una maggiore integrazione tra scuola e mondo del lavoro. Non basta una formazione teorica: è necessaria una stretta collaborazione che porti i futuri professionisti a sviluppare competenze pratiche sul campo, magari attraverso percorsi come l'alternanza scuolalavoro.
Un altro tema di rilievo riguar-
da l’attrattività del territorio. È fondamentale rendere appetibile tutto il territorio, evitando di concentrare la popolazione nei capoluoghi e mantenendo vive le valli, in particolare quelle più periferiche, attraverso servizi e connettività adeguati. Il Trentino offre una qualità della vita a misura di persona, ideale per far crescere giovani famiglie e per chi desidera vivere in un contesto naturale veramente un grande valore aggiunto per chi cerca un equilibrio tra vita e lavoro.
Antonio Ferro Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari
L'industria riveste un ruolo importante anche per il settore sanitario. Da un lato, attrae capitali e personale qualificato, che può essere impiegato anche in ambito sanitario. Dall'altro, la capacità di sviluppare progetti innovativi, come quelli legati all'intelligenza artificiale, permette di supportare complessivamente lo sviluppo del sistema sanitario trentino. Per attrarre nuove risorse umane in ambito sanitario, è fondamentale promuovere in modo
efficace le peculiarità del territorio trentino. Allo stesso tempo, è necessario facilitare l'accessibilità, soprattutto nelle valli, ad esempio attraverso la disponibilità di alloggi. Oltre a una adeguata retribuzione, sono cruciali le opportunità di carriera. Grazie alla speciale autonomia della Provincia, è possibile prevedere percorsi professionali e posizioni dirigenziali che permettano anche la formazione. Questi fattori rappresentano elementi chiave per attirare e trattenere figure professionali.
Francesca Gerosa
Provincia autonoma di Trento È fondamentale che la scuola mantenga una stretta relazione con il mondo dell'industria e della formazione professionale. Questo perché è all'interno delle scuole che si formano i futuri lavoratori e imprenditori del Trentino, e nelle nostre aziende gli studenti possono apprendere importanti competenze trasversali e iniziare ad orientarsi per costruire il proprio futuro con consapevolezza. In partico-
lare, in questi mesi abbiamo rivisto il monte ore dell’alternanza scuola-lavoro con l’obiettivo, tra gli altri, di rendere queste ore più mirate e aderenti ai percorsi formativi e alle attitudini dei ragazzi, in modo da avvicinarli con maggiore cognizione al mondo del lavoro. Ritengo inoltre necessario riformare la Formazione Professionale, innovandola, per renderla sempre più coerente con un mondo del lavoro che cambia velocemente e necessita di professionalità che sappiano stare al passo con i tempi.
Allo stesso tempo, è importante che le imprese percepiscano il loro fondamentale ruolo nella crescita e nella formazione dei giovani. Questo richiederà maggiore impegno e sinergia tra il sistema scolastico e quello produttivo, una sfida che sono convinta sapremo cogliere tutti.
Marco Giglioli
Confindustria Trento Sovecar Srl
Il problema del calo demografico e la difficoltà nel reperimen-
to di lavoratori nel settore della meccanica e delle costruzioni si fanno sentire fortemente. Di conseguenza, è diventato necessario competere con altre imprese per essere più attrattivi. Per questo motivo, abbiamo adottato cambiamenti importanti diventando Società Benefit. Abbiamo attivato una serie di iniziative per perseguire obiettivi ESG, e la pubblicazione del bilancio di sostenibilità ci ha permesso di essere percepiti come un'azienda attenta ai nuovi scenari. Inoltre, per migliorare il rapporto lavoro-famiglia, ci siamo certificati Family Audit e abbiamo attivato una piattaforma Welfare. Abbiamo anche ottenuto la certificazione di Parità di genere e stiamo predisponendo, insieme a un comitato di lavoratori, un interessante progetto di Volontariato d'Impresa. Progetto, questo, pensato per quei lavoratori che sono con noi da molto tempo e che talvolta faticano a comprendere appieno questi cambiamenti.
Tiziano Nerobutto
Confindustria Trento
Nerobutto Srl Società Benefit
Siamo diventati Società Benefit
poiché da molti anni cerchiamo di mantenere rapporti solidi con il territorio, con il nostro personale e con i clienti, dando particolare attenzione ai dipendenti. Questo per noi è semplice, dato che viviamo in un piccolo paese dove tutti siamo volontari in almeno un’organizzazione. Un altro tema riguarda gli alloggi: nelle valli ci sono numerose abitazioni libere. Sarebbe auspicabile che la politica trentina si orientasse verso il recupero di queste abitazioni per rendere disponibili in particolare a lavoratori stranieri
che cercano affitti ma non hanno un’adeguata disponibilità. Parlando poi di personale specializzato, noto una difficoltà: i lavoratori che abitano nelle valli affrontano quotidianamente lunghe distanze per raggiungere il cantiere o il posto di lavoro, viceversa alcune professionalità disponibili in città non riusciamo ad attrarle presso le nostre sedi dislocate nelle periferie del
Trentino. Questo ostacolo rende difficile portare in azienda persone qualificate provenienti da altre zone.
Barbara
Poggio
Università
di Trento
Tra le principali sfide sul fronte di una maggiore sostenibilità del lavoro in Trentino vi sono le politiche per i giovani e quelle per l'occupazione femminile. Sul primo fronte si tratta in particolare di rendere il territorio più attrattivo per i giovani, molti dei quali tendono ad andarsene dopo gli studi. È necessario in tal senso un impegno congiunto tra sistema pubblico, sistema formativo e aziende per incentivare la permanenza e il ritorno di capitale umano qualificato, ma anche sviluppare progetti capaci di attirare giovani di altri territori. Tra le possibili azioni si richiamano quelle volte favorire l'autonomia dei giovani - come ad esempio le politiche abitative, soprattutto in contesti a vocazione turistica - così come quelle mirate a inserire i giovani nei network di innovazione e sviluppo così da
coinvolgerli fin da subito in reti di conoscenze stimolanti per la loro crescita professionale. Sul fronte dell'occupazione femminile appare invece opportuno un maggiore impegno sia in materia di promozione della conciliazione vita-lavoro, che su quello dell'affermazione di culture organizzative orientate alla parità e all'equità.
Giuseppe Rizza oggi Sovrintendenza Scolastica L'impresa ha un impatto multidimensionale nel nostro territorio. Innanzitutto, contribuisce in modo significativo alla produzione di ricchezza, grazie alla quale la popolazione gode di un alto tenore di vita. Oltre a questo, l’industria svolge un ruolo importante anche nell'ambito della formazione. Ritengo che sia necessario puntare su una dimensione più creativa e generativa della conoscenza, affinché le persone si sentano davvero protagoniste di scenari futuri. In questo modo, si potrà contribuire a creare un sistema che garantisca benessere, senso, significato e soddisfazione in un territorio così ricco come il nostro.
Tiziana Rossi
oggi ITT Buonarroti Trento
Il sistema di cui facciamo parte si sta interrogando per contribuire a un processo di continua crescita. Ci sono diversi ambiti su cui lavorare. Innanzitutto, la questione infrastrutturale, considerando la specificità del territorio con i suoi
centri e periferie. Inoltre, c'è anche una questione di lavoro culturale, in particolare per quanto riguarda l'inclusione e la valorizzazione delle differenze. Essendo un tessuto imprenditoriale fatto di piccole e medie imprese, non sempre c'è sufficiente attenzione alle questioni della diversità e ai cambiamenti in atto nei contesti sociali. Pertanto, è importante promuovere una cultura inclusiva che valorizzi le diversità di genere, etniche, culturali, anagrafiche e così via. Questo tipo di approccio può diventare un importante volano di crescita, rendendo il territorio più attrattivo sia per i residenti che per coloro che provengono dall'esterno, riducendo il rischio di spopolamento.
Maria Giovanna Sandrini
Aquafil Spa
Dalla fine del 2022, l'azienda ha
avviato progetti per migliorare l'interazione con le comunità locali e coinvolgere maggiormente i propri dipendenti. Ha lanciato un'iniziativa di volontariato d'impresa, partendo dall'interesse manifestato dai lavoratori e dividendo le attività in due ambiti: uno per i giovani e uno per gli anziani. Un progetto pilota ad Arco ha visto la partecipazione di 20 dipendenti in due associazioni, "Casa Mia" e la "Fondazione Comunità
di Arco". L'iniziativa ha avuto successo e nel 2024 è stata ampliata, coinvolgendo altri stabilimenti e aumentando le ore di volontariato. Le attività hanno rafforzato le relazioni sociali e dato un contributo positivo sia ai partecipanti che alla comunità. Parallelamente, l'azienda ha sostenuto l'associazione "Albachiara", nata per sensibilizzare sul tema della violenza di genere, con iniziative nelle scuole e la creazione di un centro di ascolto per donne vittime di violenza e già messe in sicurezza, chiamato "Punto e a capo".
Daniela Vitali Sparkasse
L’attenzione alle tematiche di formazione, inserimento giovani e
sviluppo delle competenze sono così rilevanti da essere inserite tra gli obiettivi del piano industriale del Gruppo Sparkasse. Per quanto riguarda l’inserimento dei giovani nel mondo lavorativo bancario, siamo ad esempio attivi da tempo in Alto Adige, dove siamo riusciti a creare un sistema tra le banche del territorio e la Provincia per sviluppare un apprendistato professionalizzante rivolto a chi vuole diventare operatore bancario. Inoltre, in ambito formativo stiamo supportando un centro di competenza specialistico sulla sostenibilità, nato recentemente presso l'Università di Bolzano. Collaboriamo con questo centro per formare il nostro personale e per contribuire a diffondere nuove competenze anche nelle aziende. Infine, relativamente alle iniziative sociali a sostegno del territorio, dove siamo impegnati con diverse iniziative e contributi economici, vorrei citare anche l'esempio di Civibank, banca Società Benefit del Gruppo Sparkasse, che offre una piattaforma di crowdfunding: attraverso un processo di selezione, le associazioni locali no profit vengono formate per presentare e illustrare i propri progetti al fine di avviare una raccolta fondi.
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Il Presidente designato
Il Consiglio Generale di Confindustria Trento il 18 giugno 2024 ha designato Lorenzo Delladio alla Presidenza dell'Associazione.
LORENZO DELLADIO
Nato a Tesero nel 1955 e residente a Ziano di Fiemme, Lorenzo Delladio è Presidente e Amministratore Delegato del calzaturificio La Sportiva Spa. Dopo gli studi in ragioneria, negli anni Settanta inizia a lavorare nell'azienda fondata dal nonno Narciso nel 1928, affiancando il padre Francesco. Negli anni Ottanta introduce una calzatura innovativa per l'arrampicata, segnando l'inizio della trasformazione dell'impresa in un player internazionale. Oggi La Sportiva, con sede in Valle di Fiemme, esporta in 82 Paesi, con l'82% del fatturato proveniente dall'estero. Gli Stati Uniti sono il mercato di riferimento e per questo La Sportiva ha aperto una sede commerciale a Boulder in Colorado - La Sportiva North America. Inc. - che distribuisce i prodotti su mercati del Nord America, Canada e Messico.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il titolo di Ufficiale al merito della Repubblica Italiana nel 2016 e di imprenditore dell’Anno nel 2021. In Confindustria Trento ha avuto sempre un ruolo attivo, a partire dal suo coinvolgimento nei Giovani Imprenditori, fino a divenire Delegato di Territorio, Presidente di Sezione, componente di Giunta e Vicepresidente dell’Associazione.
Il suo Consiglio di Presidenza
LUCA ARIGHI
Vicepresidente con delega a Istruzione, Formazione e Politiche Giovanili
Vicepresidente con delega a Energia e fonti rinnovabili
BARBARA FEDRIZZI
Vicepresidente con delega a Internazionalizzazione e Sviluppo dei mercati esteri
MARCELLO LUNELLI
Vicepresidente con delega a Esg e Transizione ambientale
SILVIA ARLANCH
ALFREDO MAGLIONE
Vicepresidente con delega a Transizione digitale e Innovazione tecnologica
ELIO PISONI
Presidente Piccola Industria con delega a Società e Sviluppo locale
FRANCESCO OREFICE
Presidente Gruppo Giovani Imprenditori con delega a Nuova imprenditorialità e Passaggio generazionale
FAUSTO MANZANA
Past President con delega a Scienze della vita
La Squadra di Presidenza
con delega a Lavoro, Welfare e Parità di genere
con delega a Organizzazione e servizi per le imprese
MARCO GIGLIOLI
con delega a Edilizia industriale a emissioni zero
LUCA GUADAGNINI
con delega a Valorizzazione delle aree montane
SARA CAMPEDELLI
ROCCO CRISTOFOLINI
MARCO LORENZ
con delega a Appalti e Contratti pubblici
ALESSANDRO LUNELLI
con delega a Finanza d’impresa e Risorse pubbliche
STEFANO PEDOT
con delega a Trasporti, Viabilità e Logistica
ENRICO ZOBELE
con delega a Infrastrutture, Grandi opere e Olimpiadi
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I nuovi eletti
Nei mesi scorsi si sono svolte le assemblee elettive delle Sezioni merceologiche di Confindustria Trento. Ecco i presidenti in carica per il quadriennio 2024-2028.
Alimentazione
Quadriennio 2024-2028
PRESIDENTE DI SEZIONE
Maddalena Cappelletti Cappelletti Antica Erboristeria Sas
VICEPRESIDENTE DI SEZIONE
Federica Finco Casearia Monti Trentini Spa
Mauro Dolzan Villa De Varda Srl
Elio Pisoni Distilleria F.lli Pisoni Srl
SEZIONE
Carta, grafica, editoria
Quadriennio 2024-2028
PRESIDENTE DI SEZIONE VICEPRESIDENTE DI SEZIONE
Alessandro Leto Legodigit Srl
Giuseppe Giacobello Fedrigoni Spa
Maddalena Cappelletti Federica Finco
Barbara Scarpa Euroedit Srl
Alessandro Leto Giuseppe Giacobello
SEZIONE
Chimica vetro gomma plastica
Quadriennio 2024-2028
PRESIDENTE DI SEZIONE
Giorgio Zaia Vetri Speciali Spa
COMITATO PICCOLA
Leonardo Comperatore Domo Engineering Plastics Europe Spa
Dario Zoner
Idea Cap Srl
Alessandra Festi Roverplastik Spa
Andrea Stiz Suanfarma Italia Spa
Giorgio Zaia Alessandra Festi Andrea Stiz
SEZIONE
Energia e servizi per l’ambiente
Quadriennio 2024-2028
PRESIDENTE
Matteo Barbetta
Ecotop Società Benefit Unipersonale Srl
Simone Canteri
Azienda Consorziale Servizi Municipalizzati Spa
Francesca Sighel
Pulinet Servizi Srl
COMITATO PICCOLA
Serena Beber
Ecotop Società Benefit Unipersonale Srl
Stefano Campana Trentino Acque Srl
Matteo Barbetta Simone Canteri
2025:Concorrenza, Competitività e Comunicazione
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Con l'avvicinarsi del 2025, vogliamo lanciare un messaggio forte e chiaro alle aziende del nord Italia: investire nel digitale non è più un'opzione, ma una necessità vitale per rimanere competitivi.
La comunicazione non può più basarsi esclusivamente sul passaparola; le nuove generazioni, i cambiamenti di mentalità del mercato e le nuove tecnologie richiedono approcci innovativi e mirati.
La comunicazione, oggi, è una leva strategica. Non si tratta solo di avere una brochure accattivante o un sito web ben fatto. È necessario far percepire chi siamo e perché i clienti dovrebbero scegliere noi rispetto ai competitor. È proprio questa la differenza tra farsi trovare e farsi scegliere.
Il trampolino di lancio
Per aiutare le aziende a posizionarsi correttamente nel panorama digitale, abbiamo sviluppato
l’Analisi BRK. Questo strumento consente di ottenere un quadro chiaro e completo del posizionamento digitale dell’azienda, offrendo dati preziosi sui competitor e proponendo strategie immediate e sostenibili.
L’Analisi BRK permette di:
• Ottenere dati sulle attività digitali della concorrenza risalenti fino a 12 mesi.
• Comprendere come l’azienda è percepita sia internamente che esternamente.
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Negli ultimi tre anni, le nostre piattaforme digitali hanno generato oltre 4,5 milioni di euro, a dimostrazione dell’efficacia del nostro approccio. Ma non è solo una questione di numeri: abbiamo aiutato molti imprenditori a superare le sfide che si erano prefissati, portando le loro aziende a nuovi livelli di
successo e consolidando la loro presenza nel mercato.
In questi 10 anni, abbiamo visto come una corretta strategia digitale possa fare la differenza. Abbiamo lavorato su oltre 200 progetti, raggiungendo un tasso di soddisfazione del 9,8/10. Questi risultati parlano chiaro: il digitale non è più solo un’opportunità, ma una necessità.
Riteniamo che iniziare una manovra commerciale conoscendo a fondo i dati di mercato, i competitor e la percezione della propria azienda metta in una posizione di netto vantaggio.
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SEZIONE
Estrattive, lapideo, porfido e materiali da costruzione
Quadriennio 2024-2028
PRESIDENTE DI SEZIONE
Tiziano Nerobutto Nerobutto Srl Società Benefit
COMITATO PICCOLA INDUSTRIA
VICEPRESIDENTE DI SEZIONE
Simone Caresia Euro Porfidi Srl
CONSIGLIO GENERALE
SEZIONE
Impianti a fune
Quadriennio 2024-2028
PRESIDENTE DI SEZIONE
Luca Guadagnini SIT Bellamonte Spa
COMITATO PICCOLA INDUSTRIA
VICEPRESIDENTE DI SEZIONE
Cristian Gasperi Funivie Folgarida Marilleva Spa
CONSIGLIO GENERALE
Nicolò Odorizzi Odorizzi & Watschinger Srl
Luca Pisetta Industria Italiana Porfido Srl
Tiziano Nerobutto Simone Caresia
Mara Bottamedi Funivie Valle Bianca Spa
Fulvio Rigotti Trento Funivie Spa
Luca Guadagnini
SEZIONE
Informatica e tecnologie digitali
Quadriennio 2024-2028
PRESIDENTE DI SEZIONE
Roberto Loro Dedagroup Spa
COMITATO PICCOLA INDUSTRIA
Maurizio Gianordoli Social IT Software & Consulting Srl
Angelo Messina Enginsoft Spa
SEZIONE
Legno
Quadriennio 2024-2028
Roberto Loro
VICEPRESIDENTE DI SEZIONE
William Nicolussi Castellan Saidea Srl
William Nicolussi Castellan
PRESIDENTE DI SEZIONE VICEPRESIDENTE DI SEZIONE
Albino Angeli X-Lam Dolomiti Spa
Luigi Sartori Sartorilegno Srl
COMITATO PICCOLA INDUSTRIA CONSIGLIO GENERALE
Nicola Casolla Casolla Legno Srl
Marco Felicetti Fiemme Tremila Società Benefit Srl
Albino Angeli Luigi Sartori
SEZIONE
Meccanica, meccatronica e impianti
Quadriennio 2024-2028
PRESIDENTE DI SEZIONE VICEPRESIDENTE DI SEZIONE
Marco Giglioli Sovecar Srl
COMITATO PICCOLA INDUSTRIA
Angelo Angeli ZV Meccanica Srl
Edoardo Borghini Ebquadro Srl
Lorenzo Cavosi CL Meccanica Srl
Alessandro Condini MPR Srl
Manuel Todesco Novotic Srl S.U.
Marco Giglioli
Andrea Kluc
Andrea Kluc Dana Italia Srl
Marco Lorenz Larentis Lorenz Srl
Serena Pancheri
Atis Srl
Antonio Zanotti
Decos Italia Srl
SEZIONE
Sanità e cura della persona
Quadriennio 2024-2028
PRESIDENTE DI SEZIONE VICEPRESIDENTE DI SEZIONE
Chiara Toller
Casa di Cura Villa Bianca Spa
Elena Andreolli
Azienda Consorziale Terme di Comano
COMITATO PICCOLA INDUSTRIA CONSIGLIO GENERALE
Mauro De Iorio Tecnomed Trento Srl
Chiara Toller
SEZIONE
Servizi alle imprese, engineering e finanza
Quadriennio 2024-2028
PRESIDENTE DI SEZIONE
Alberto Gasperi Centro Studi Interprofessionale Srl
VICEPRESIDENTE DI SEZIONE
Silvia Margoni Links4brain Srl
Luciano Rova Itas Mutua
COMITATO PICCOLA INDUSTRIA CONSIGLIO GENERALE
Antonella Erbisti Win Sport Srl
Paola Moschini Macro Design Studio Srl
Alessio Romani Lean Evolution Srl
SEZIONE
Sistema moda
Quadriennio 2024-2028
PRESIDENTE DI SEZIONE VICEPRESIDENTE DI SEZIONE
Sara Campedelli
Tessilquattro Spa
Elisabetta Montagni
Calze G.M. Sport Srl
COMITATO PICCOLA INDUSTRIA CONSIGLIO GENERALE
Bugatti Srl
Alberto Gasperi Silvia Margoni
Luciano Rova
Francesco Minchio
Sara Campedelli Elisabetta Montagni
SEZIONE
Trasporti e logistica
Quadriennio 2024-2028
PRESIDENTE DI SEZIONE VICEPRESIDENTE DI SEZIONE
Stefano Pedot Autotrasporti Pedot Srl
Lucio Sandri Sandri Autotrasporti Srl
COMITATO PICCOLA INDUSTRIA CONSIGLIO GENERALE
Cristina Castellani
C.I.T. Castellani Inerti Trasporti Srl
CONSIGLIO GENERALE
Elio Pisoni
Stefano Pedot Lucio Sandri
Comitato Piccola Industria
Quadriennio 2024-2028
PRESIDENTE DI COMITATO VICEPRESIDENTE DI COMITATO
Elio Pisoni
Distilleria F.lli Pisoni Srl
Serena Beber
Serena Beber
EcoTop Srl Società Benefit Unipersonale
Maurizio Gianordoli
Social It Software & Consulting Srl
Fulvio Rigotti Trento Funivie Spa
Al servizio della comunità
Di seguito i nuovi delegati che rappresenteranno, per i quadriennio 2024-2028, i territori trentini.
TERRITORIO
Alta e Bassa Valsugana, Bersntol, Tesino e Valle Di Cembra
Quadriennio 2024-2028
DELEGATO DI TERRITORIO
Aldino Cristofolini Quad Automazioni Srl
VICE DELEGATI
BASSA VALSUGANA E TESINO VALLE DI CEMBRA
Filippo Lamberti Silvelox Group Spa Tiziano Paterno Color Glass Spa
CONSIGLIO GENERALE
Aldino Cristofolini
VICE DELEGATI
ALTO GARDA
Angelo Angeli ZV Meccanica Srl
Stefano Cenedese Cartiere del Garda Spa
CONSIGLIO GENERALE
Roberto Cavallini
Gianni Pisetta Porfido Trentino Srl
Raffaello Odorizzi E.L.P.P.A. Srl
TERRITORIO
Alto Garda e Ledro, Valle Dei Laghi
Quadriennio 2024-2028
DELEGATO DI TERRITORIO
Roberto Cavallini Arconvert Spa
VALLE DI LEDRO
Nicola Casolla
Casolla Legno Srl
VALLE DEI LAGHI
Elio Pisoni
Distilleria F.lli Pisoni Srl
Dal 1979:
• Prove meccaniche, tecnologiche e chimiche su materiali metallici e non metallici.
• Ricerche cause di rottura, perizie e prove speciali su componenti niti.
• Controlli non distruttivi in sede e fuori sede (RT – UT – PT – MT – LT – VT – ET).
• Prove su materiali da costruzione con Autorizzazione Ministeriale secondo legge n. 1086.
• Addestramento e quali ca saldatori e procedimenti di saldatura.
• Centro d’Esame CICPND n. 009/E.
• Sala metrologica per taratura strumenti
• Corsi di addestramento per operatori PND.
• Prove di carico e diagnostica su opere edili.
La qualità garantisce sicurezza, a dabilità, durata delle costruzioni e degli impianti.
L’a damento dei lavori al massimo ribasso è a scapito della qualità.
La nostra sede principale di Pergine
Radiogra a di una saldatura
Misure di microdurezza
Controlli non distruttivi su impianti idroelettrici
Perché il Suo patrimonio personale non dovrebbe essere a rischio:
Assicurazione D&O
Con l’introduzione del nuovo
“Codice della Crisi e dell’Insolvenza” in Italia, manager, amministratori delegati e dirigenti aziendali si trovano ad affrontare rischi sempre più significativi. La recente riforma normativa ha introdotto obblighi più stringenti per chi occupa ruoli di responsabilità, aumentando la probabilità di essere considerati personalmente responsabili per errori o negligenze. Ciò significa che, in caso di controversie legali, la responsabilità non si limita più solo all’azienda, ma può estendersi anche al Suo patrimonio personale
Quali sono i rischi?
In qualità di decisore, la
grande incertezza. Basta un piccolo errore di valutazione o una crisi imprevista per esporla a pesanti conseguenze finanziarie. Pensiamo, ad esempio, a un caso di gestione fallimentare, un'azione legale da parte di azionisti o creditori, oppure a violazioni di obblighi di legge. Questi scenari possono portare a richieste di risarcimento che non solo danneggiano l’azienda, ma rischiano anche di compromettere il Suo patrimonio personale.
Perché un’assicurazione D&O è fondamentale?
L’assicurazione D&O (Directors and Officers) è uno strumento essenziale per proteggere chi occupa posizioni di leadership in
per i dirigenti contro richieste di risarcimento, responsabilità personali, spese legali e danni economici. In altre parole, Le permette di svolgere il Suo ruolo con serenità, sapendo di avere una protezione completa alle spalle.
Un alleato per decisioni coraggiose
Con un’assicurazione D&O, potrà prendere decisioni coraggiose e strategicamente necessarie per il successo della Sua azienda senza la preoccupazione di mettere a rischio il Suo patrimonio personale. Che si tratti di una crisi aziendale, di controversie legali o di semplici errori di valutazione, avrà la certezza di essere protetto. L’assicurazione copre non solo le spese legali, ma anche eventuali richieste di risarcimento, permettendole di concentrarsi sulla gestione strategica della Sua impresa.
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VICE DELEGATI
VAL DI NON
Giovanni Coletti Ecotrentino Srl
CONSIGLIO GENERALE
Luigi Sartori
TERRITORIO
Valle Di Sole, Val Di Non e Paganella
Quadriennio 2024-2028
DELEGATO DI TERRITORIO
Luigi Sartori
Sartorilegno Srl
VAL DI SOLE
Cristian Gasperi Funivie Folgarida Marilleva Spa
PAGANELLA
Mara Bottamedi Funivie Valle Bianca Spa
VICE DELEGATI
Elena Andreolli
CONSIGLIO GENERALE
Paolo Mazzotti
TERRITORIO
Valli Giudicarie e Val Rendena
Quadriennio 2024-2028
DELEGATO DI TERRITORIO
Paolo Mazzotti
Mazzotti Romualdo Spa
Azienda Consorziale Terme di Comano
Mirko Bottini BM Group Holding Spa
SEPPI M. Spa accoglie il Festival Transart
La performance “Lo sciamano di ghiaccio” porta l’arte e una riflessione culturale nella nuova sede di Mezzolombardo rafforzando il legame tra Trentino e Alto Adige con un focus sulle sfide ambientali globali.
TRANSART , il festival culturale che da più di venti anni anima il territorio del Trentino-Alto Adige, ha fatto tappa quest’anno presso gli stabilimenti di SEPPI M. Spa, a Mezzolombardo, che hanno ospitato uno dei principali appuntamenti della rassegna. Qui, lo scorso 22 settembre si è svolta la performance “Lo sciamano di ghiaccio”, direzione artistica e visuale di Fabio Cherstich . “Abbiamo fortemente voluto questo evento – spiega Johanna Seppi , responsabile per le pubbliche relazioni dell’azienda – per offrire al pubblico e a tutti i nostri dipendenti un momento speciale di condivisione e di riflessione su tematiche di grande attualità, che riguardano tutti noi”. L’appuntamento ha potuto contare anche su una collaborazione con Ravenna Festival, tra le maggiori rassegne artistiche multidisciplinari in Italia, e si è svolto in linea con le politiche culturali di alcune importanti istituzioni trentine. Tra questi il METS - Museo etnografico trentino San Michele, dove fino al 6 ottobre era esposta la mostra “Sciamani. Téchne, spirito, idea”, e il MUSE - Museo delle scienze di Trento, dove nei mesi scorsi è stato allestito a Palazzo delle Albere il percorso
“Sciamani. Comunicare con l'invisibile”. Tra gli sponsor anche la Cantina Rotaliana di Mezzolombardo, per suggellare l’iniziativa con il Trento Doc.
Nei nuovi stabilimenti di SEPPI M. Spa, azienda leader nella produzione di macchine agricole, forestali e industriali conosciute in tutto il mondo, “Lo sciamano di ghiaccio” è andato in scena con una performance di cinema, musica e teatro, la proiezione di video girati per l’occasione in Groenlandia e l’esecuzione di canti tradizionali degli inuit. Al centro dell’attenzione c’era il racconto dei popoli dell’artico, minacciati dallo scioglimento dei ghiacci e dalle politiche estrattive di Canada e Stati Uniti, che hanno costretto gli inuit a un traumatico confronto con la modernità, fino al rischio dell’estinzione. La rappresentazione ha condotto per mano il pubblico nel piccolo villaggio di Kulusuk, sulla costa sudorientale della Groenlandia, e nella cittadina di Tasillaq, dove da quarant’anni vive l'altoatesino Robert Peroni, impegnato nella difesa e nella tutela della cultura inuit.
Così, con un evento dal forte significato culturale, Seppi M. Spa ha deciso di raccontarsi in una giornata “porte aperte” che ha unito idealmente Trentino e Alto Adige nella sede di Mezzolombardo. “Siamo nati 85 anni fa ad Appiano, in Alto Adige, quando
di ALESSANDRO DE BERTOLINI
l’azienda venne avviata da Max Seppi, il padre di mio marito”, spiega Johanna Seppi. “Max nasce va a Bolzano nel 1914. Per l’avvento della Prima Guerra Mondiale e la chiamata alle armi del padre Massimiliano, la famiglia ritornò al paese d’origi ne, Ruffré, nei pressi di Passo Mendola. Finita la scuola dell’obbligo, Max si dirige verso Appiano, dove ha avuto la possibilità di esercitare il mestie re di fabbro. E dove, nel 1939, ha potuto aprire la prima attività in proprio. Poi, nel dopoguerra, ha ripreso i lavori potendosi affermare nella co struzione di vario materiale utile agli agricoltori. Con il subentro del figlio Luciano, pian piano il business si ampliò, l’attività si trasferì a Caldaro rivolgendosi decisamente all’estero. Presidiando i principali mercati internazionali dei Paesi indu
Seppi M. Spa ha deciso di raccontarsi in una giornata “porte aperte” che ha unito idealmente
Trentino e Alto Adige nella sede di Mezzolombardo.
realizza all’estero oltre il 90% del fatturato. Ricerca e sviluppo restano una priorità, con un ufficio di 10 persone costantemente impegnate nella messa a punto di nuove soluzioni dall’alto contenuto tecnologico.
strializzati, siamo cresciuti negli ultimi decenni fino a superare i 110 dipendenti con un giro di affari e di commesse che richiedeva una nuova e più ampia sede. Per la gestione del ciclo produttivo, per la logistica e per l’alloggiamento del team e di tutto il personale avvertivamo l’esigenza di nuovi spazi. Così, due anni fa, nel settembre del 2022 abbiamo inaugurato la sede di Mezzolombardo, dove qualche anno prima avevamo iniziato a trasferire gradualmente parte delle nostre attività”.
Per SEPPI M. Spa si trattò di un investimento di oltre 22 milioni di euro finalizzato alla costruzione del nuovo capannone industriale e all’implementazione delle linee produttive con l’utilizzo delle più avanzate tecnologie.
Oggi, dopo i primi due anni di esercizio, lo stabilimento è ancora fiore all’occhiello dell’azienda, che
Quando, nel 2022, si celebrarono i festeggiamenti per l’inaugurazione della nuova sede, i vertici dei Seppi espressero così la loro soddisfazione: "Come famiglia, vogliamo creare valore con le nostre mani, il nostro ingegno e le competenze dei nostri dipendenti, realizzando prodotti di qualità per i nostri partner e la nostra comunità. Ci siamo trasferiti dall'Alto Adige al Trentino, la patria della nostra famiglia: stiamo abbattendo le barriere e stiamo creando valore”. Oggi, due anni dopo, la volontà di costruire ponti tra il Trentino e l’Alto Adige si rinnova anche nel segno della cultura, con il Festival Transart che ha trovato a Mezzolombardo la sede trentina per uno degli appuntamenti più attesi della manifestazione.
Protesi al ginocchio con tecnica robotica
La tecnologia al servizio della medicina
L’innovativo sistema robotico SkyWalker® garantisce la massima precisione e sicurezza, supportando il chirurgo in tutte le fasi dell’attività: dalla pianificazione all’esecuzione dell’intervento stesso
I VANTAGGI PER IL PAZIENTE:
• PERSONALIZZAZIONE: studio e pianificazione preoperatoria dell’intervento partendo dalla realizzazione di un modello 3D del ginocchio del paziente;
• MINI-INVASIVITÀ: incisioni più piccole, con grande rispetto dei tessuti articolari, che vengono stressati e trazionati meno;
• ALLINEAMENTO CINEMATICO: ottimizzazione del posizionamento dell’artroprotesi, rispettando la morfologia naturale dell’articolazione: gli angoli nativi del femore, della tibia e l’allineamento dell’arto;
• MASSIMA PRECISIONE: nelle resezioni per creare l’alloggiamento della protesi e nel suo posizionamento, sulla base delle caratteristiche particolari del ginocchio del paziente;
• RECUPERO POST-OPERATORIO PIÙ RAPIDO: il paziente riprende la deambulazione il giorno dell’intervento, a seconda delle sue condizioni generali.
Primo centro privato accreditato in Trentino Alto Adige di chirurgia ortopedica robotica
L’innovazione che mappa il futuro
Dalla gestione di dati geografici all'Industria 4.0, l'azienda trentina Trilogis si distingue per le soluzioni avanzate con cui supporta la trasformazione digitale di aziende ed enti pubblici anche a livello internazionale.
RICERCANO , studiano e producono soluzioni all’avanguardia nel settore del GIS (Geographic Information System) per la gestione di dati geografici e per la geolocalizzazione di asset come merci, attrezzature, mezzi, persone, sia outdoor che indoor. Questo il lavoro del team di Trilogis Srl, un'azienda ICT trentina che in meno di vent’anni ha saputo affermarsi sui mercati locali, nazionali e globali sia nel settore pubblico che privato. Fondata nel 2006 da Nicola Giuliani , Massimo Barozzi e Gianni Rangoni , Trilogis opera oggi a livello internazionale ed è entrata a far parte del gruppo Different Factory. "Generiamo valore dal dato geografico" afferma Nicola Giuliani, Chief Sales Officer di Trilogis. "Accompagnando i nostri clienti nella trasformazione digitale delle loro aziende ed enti pubblici, sviluppiamo soluzioni innovative e servizi nel settore della geografia informatica e della geolocalizzazione indoor e outdoor”. Con quasi venti persone nel team – una decina di dipendenti fissi, i soci e alcuni consulenti –Trilogis ha trasferito la sua sede nel 2023 al Top Center di Trento, al settimo piano della Torre Sud. Originariamente situata a
Rovereto, nel Polo della Meccatronica, l’azienda ha trasferito la propria sede a Trento. Il team è composto da professionisti altamente specializzati provenienti dal mondo accademico dell’ingegneria e dell’informatica, molti dei quali si sono formati presso l'Università di Trento, con cui Trilogis collabora strettamente. Un esempio di questa collaborazione è il software Weezard, sviluppato con il dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell'Università di Trento, utilizzato dalla Provincia autonoma di Trento, e non solo, per prevenire il dissesto idrogeologico in ambiente montano. Le soluzioni di Trilogis si applicano a diversi settori chiave: ambiente e territorio, multiutilities e smart city, e industria 4.0/5.0. A livello locale, l'azienda ha realizzato un software per Dolomiti Energia che sta supportando la gestione della rete del gas, idrica, ed elettrica in Trentino. Come Solution
Nicola Giuliani
Partner Automation Drive di Siemens, Trilogis si è specializzata nello sviluppo di soluzioni per la localizzazione e l'identificazione, utilizzando varie tecnologie, tra cui RTLS, RFID e più recentemente anche realtà virtuale e aumentata. Trilogis è stata selezionata insieme a importanti aziende come AWS e Nvidia per il lancio del portale Siemens Xcelerator. In questo ambito, tra le innovazioni più recenti spicca “TRACCIA” (https://traccia.trilogis.it/) una piattaforma avanzata progettata per l’industria, che migliora l’efficienza della logistica, della gestione degli asset e dei processi industriali, sia indoor che outdoor.
Per potenziare la propria presenza sui mercati nazionali e internazionali e dialogare con grandi player globali, Trilogis ha scelto di unirsi al gruppo Different Factory, composto da sette aziende con sedi in diversi Paesi. “Aiutiamo persone, aziende e istituzioni a governare la complessità utilizzando la tecnologia" è il pay-off del Gruppo. “Nella più ampia cornice di questa realtà – spiega Nicola Giuliani – Trilogis rimane autonoma, come del resto le altre società del Gruppo, ma con il vantaggio di poter operare in una grande squadra che si propone sul mercato con la forza di un servizio a 360 gradi. Cerchiamo di mettere a fattor comune le nostre forze per soddisfare le esigenze dei clienti. In gruppo riusciamo a seguire progetti molto più ampi e diversificati. Insieme ci presentiamo come una realtà strutturata di consulenza a tutto tondo”. Le società del Gruppo Different Factory hanno sedi a Milano, Verona,
A livello locale, l'azienda ha realizzato un software per Dolomiti Energia che sta supportando la gestione della rete del gas, idrica, ed elettrica in Trentino.
Per potenziare la propria presenza sui mercati nazionali e internazionali e dialogare con grandi player globali, Trilogis ha scelto di unirsi al gruppo Different Factory, composto da sette aziende con sedi in diversi Paesi.
Trento, Reggio Calabria, Londra e Portland, occupando complessivamente circa 180 persone. Lavorare a stretto contatto con altre realtà, sviluppando al massimo collaborazioni e sinergie, significa anche affacciarsi continuamente a nuovi settori di business. “Negli ultimi anni –conclude Nicola Giuliani – ci stiamo avvicinando con particolare interesse al mondo dell’Internet of Things. Un settore già molto vicino a noi, sul quale vogliamo puntare con maggiore convinzione”.
Va in questa direzione la recente partecipazione di Trilogis, lo scorso 25 settembre, al webinar “Smart City. Executive Roundtable”, promosso da Data Manager (il portale dell’IT professionale), al quale Giuliani ha partecipato come relatore insieme ad altri importanti interlocutori del settore, tra questi Alessandro Musumeci , capo della segreteria tecnica del Sottosegretario di Stato con delega alla transizione digitale - Dipartimento per la Trasformazione Digitale. (adb)
ANDREA ABODI • GIACOMO AGOSTINI • Mario Almondo • Angela Andreoli • KIMI ANTONELLI • DIANA BACOSI • SIMONE BARLAAM
Hervé Barmasse • Alessandro Barnaba • ANDREA BARZAGLI • Marta Bassino • NADIA BATTOCLETTI • Evaristo Beccalossi • Ambrogio Beccaria
ALICE BELLANDI • MAX BIAGGI • Gianni Bianco • Lucas Biglia • Stefano Bizzotto
JAVIER TEBAS • Alex Terzariol • GIULIA TERZI • GUSTAVO THOENI • Loredana Triglia • DENIS URUBKO • FRÉDÉRIC VASSEUR • JULIO VELASCO • WALTER VELTRONI
SANDRO VERONESI • VALENTINA VEZZALI • Nino Vialli • Giorgia Villa • Alex Vinatzer • BEBE VIO GRANDIS • Omar Visintin • Lisa Vittozzi • VOLLEY CONEGLIANO Andrea Voetter • FILIPPO VOLANDRI • GEORGE WEAH • Dorothea Wierer • Klaas Willems • Asia Wolosz • GIANFRANCO ZOLA • Matteo Zurloni < Ricorda che la registrazione è necessaria ma non assicura un posto agli eventi. L’accesso è gratuito fino ad esaurimento posti. La registrazione non è necessaria per i minorenni. SCOPRI IL PROGRAMMA E REGISTRATI PER ACCEDERE ALLE SALE
Sessant’anni di consulenza e innovazione
mm&a, dal cuore del Trentino e riferimento nel settore, offre un supporto direzionale alle imprese puntando su crescita ed eccellenza con un team specializzato.
Francesco
Dalla Sega
QUASI 60 anni di esperienza al fianco di imprese e imprenditori con un servizio completo di advisoring che garantisce reattività, metodo, approccio sartoriale e una visione mirata all’individuazione di opportunità future. “Il tipo di azienda che si rivolge a noi è quella che cerca continuamente di migliorare, di superare sé stessa e di raggiungere nuo-
vi traguardi”, spiega Francesco Dalla Sega, partner-head of Advisory di mm&a, la società di consulenza di Rovereto che dal 1967 è presente sul territorio per “aiutare gli imprenditori a vivere meglio”. Una ricerca continua dell’eccellenza: “Vogliamo essere noi stessi un esempio per i nostri clienti. Vogliamo fare la differenza”.
Nel segno di una forte visione strategica e attraverso un solido codice valoriale, mm&a si è affermato tra i principali player nel settore della consulenza aziendale in Trentino. I collaboratori di mm&a, trenta professionisti altamente qualificati, sono un team specializzato che opera dalla sede storica di Rovereto e dalle due complementari di Trento e Arco. Tra i valori fondamentali: “La lealtà prima di tutto”, sottolinea Dalla Sega. “La esigiamo dal nostro staff, la garantiamo alle imprese che si rivolgono a noi e a doppio senso la richiediamo alle imprese stesse”.
mm&a lavora soprattutto con le aziende di piccole e medie dimensioni, che sono la linfa vitale dell’imprenditoria trentina. Negli ultimi decenni, a seguito del percorso di crescita che ha interessato lo studio, il core si è molto allargato e la società ha intrapreso un forte cambiamento. “Nel 1967 – racconta Dalla Sega – lo studio nasceva con i nomi dei fondatori: Matuella Monti & Associati. Eravamo partiti come studio di commercialisti dedicato al mondo delle imprese con una spiccata propensione a gestire situazioni difficili e particolari. Così ci eravamo contraddistinti. Poi, maturando competenze sempre più specialistiche e diversificate, che hanno richiesto l’ingresso in società di nuovo organico, abbiamo orientato lo studio in ottica business verso una visione meno giuridica e più aziendalista. Ci siamo così dotati di una forte leadership, di un’organizzazione delle risorse e di un preciso modello di governance. Su questi tre pilastri – leadership, organizzazione delle risorse umane e governance – siamo cresciuti internamente e verso l’esterno focalizzandoci su nuovi obiettivi. Partendo dal territorio Trentino, abbiamo nel tempo collaborato sempre più con imprese coinvolte nei settori del turismo e del food & beverage dove abbiamo, nel corso degli anni, maturato
conoscenze specifiche su bisogni e dinamiche di sviluppo per rispondere concretamente alle sfide uniche delle loro attività. A questi due verticali si uniscono quello della manifattura meccanica e il sanitario e sociosanitario”.
I verticali in campo turistico e food & beverage rappresentano per mm&a anche uno stimolo per uscire dal Trentino. “Puntando a crescere in questi settori – prosegue Dalla Sega – stiamo passando da una dimensione locale a una sovraregionale, coprendo le aree dolomitiche e quelle delle regioni confinanti. In tutti questi territori, il trend positivo di turismo e hospitality sta portando una forte crescita del mondo imprenditoriale legato alle aziende di piccole e medie dimensioni”.
La suddivisione in business line, con relativi team dedicati, rappresenta lo specchio del cambiamento. Quattro unità operative caratterizzano l’organizzazione e il metodo di lavoro in mm&a: Advisory, Private, Audit&Assurance, Service. “L’istituzione di team organizzati per ambiti, che lavorano per progetti, conferma la nostra voglia di tramutare il rapporto di consulenza in concreto supporto per la soluzione di problemi e il raggiungimento di risultati”.
Una visione orientata a un posizionamento distintivo ha portato mm&a a strutturarsi in modo da rispondere efficacemente alle nuove sfide che il contesto di mercato pone all’imprenditore. A fianco delle imprese, mm&a si presenta oggi come un vero e proprio partner, non solo come uno studio di consulenza. Alla base della mission, del resto, la volontà di affiancare l’imprenditore nella gestione del rischio. “Sappiamo che il rischio di ogni scelta e ogni decisione pesa sulle spalle dell’imprenditore”, conclude Francesco Dalla Sega. “Essendo la nostra attività a supporto delle aziende, cerchiamo ogni giorno di affiancare le imprese per fornire loro le soluzioni più adatte. Vogliamo mettere l’imprenditore, il management e la governance nelle condizioni di assumere decisioni consapevoli”. (adb)
Bitcoin in azienda: un patrimonio strategico
Sempre più aziende superano i preconcetti e considerano Bitcoin come una risorsa per proteggere il capitale aziendale e ottimizzare la gestione finanziaria
Bitcoin: un patrimonio strategico per le imprese
Negli ultimi anni, Bitcoin ha evoluto la sua percezione da “novità tecnologica” a risorsa concreta per le aziende.
Introdotto nel 2008, questo sistema digitale di trasferimento e conservazione del valore senza intermediari e terze parti fidate, ha guadagnato notorietà grazie a caratteristiche uniche come decentralizzazione, impossibilità di contraffazione e falsificazione, nonché resistenza alla censura e alla confisca. Con un’offerta fissa di 21 milioni di unità, verificabile, non inflazionabile e anelastica Bitcoin si presenta come una risorsa apprezzata da un numero crescente di imprese, non solo come opportunità di investimento
ma anche come strumento per ottimizzare la gestione finanziaria e aprire nuove opportunità di mercato, sia nazionali che internazionali.
Bitcoin come riserva di valore aziendale
Per molte aziende, proteggere il capitale dall'inflazione rappresenta una delle sfide più difficili da affrontare. Strumenti tradizionali come liquidità e titoli, sia azionari che obbligazionari, sono vulnerabili a fenomeni inflattivi e a rischi di controparte, oltre a limitazioni nell'accesso alla liquidità, specialmente in momenti critici.
Grazie alla sua natura deflazionistica e all'offerta limitata, Bitcoin si pone come una valida riserva di valore. Aziende come
“Voi dalla Bitcoin Valley di Rovereto avete aperto società con capitale in bitcoin. Traendo ispirazione da questa frontiera, noi di Interlogica abbiamo sperimentato, già dal 2021, l’integrazione di bitcoin come asset aziendale, la sua valorizzazione ed i vantaggi che può portare in termini di bilancio. Questi sono tutti passi verso l’adozione di Bitcoin nel business tradizionale. È sorprendente che nel 2024, questa sia ancora una cosa da raccontare come una rarità, eppure…”
Alessandro Fossato Amministratore Delegato di Interlogica
Tesla e MicroStrategy hanno già integrato Bitcoin nei loro bilanci per preservare il capitale dall’erosione monetaria, e sono state un esempio seguito anche al di fuori delle grandi corporation statunitensi. L'adozione di Bitcoin ha registrato una forte accelerazione nel 2024, con molte aziende quotate che hanno iniziato ad includere Bitcoin nei loro attivi, attratte dalla crescente accettazione istituzionale, dall’elevata liquidità globale (capitalizzazione di mercato di oltre mille miliardi) e da una maggiore trasparenza normativa. Ad agosto 2024, il 3,3% dei bitcoin in circolazione era detenuto da aziende, segnando un incremento del 500% negli ultimi quattro anni.
Le prestazioni di Bitcoin nell'ultimo decennio sono senza pari: in 7 degli ultimi 10 anni, Bitcoin ha superato le performance di tutte le principali classi di investimento, nonostante nei restanti 3 anni sia stato anche l’asset con il rendimento più basso. Pur essendo soggetto a grande volatilità (vedi grafico), Bitcoin ha dimostrato una resilienza e capacità di ripresa ineguagliata rispetto ad altri asset. In aggiunta, Bitcoin offre la possibilità di transare 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 su una rete globale con una disponibilità del
99,989%, che da 10 anni non ha subìto alcuna interruzione. Questo si traduce per le aziende nella possibilità di accedere in qualunque momento ai propri fondi, mitigando i rischi associati a crisi bancarie.
Bitcoin come nuovo metodo di pagamento
Oltre alla funzione di riserva di valore, Bitcoin sta guadagnando terreno anche come metodo di pagamento. Accettare pagamenti in Bitcoin consente alle imprese di accedere ad una clientela globale in espansione, riducendo costi e tempi legati alle transazioni tradizionali, oltre a permettere un accumulo graduale di questo asset. L’integrazione di Bitcoin nei processi aziendali non solo aumenta la visibilità, ma favorisce anche la fidelizzazione dei clienti, attirando consumatori tecnologicamente consapevoli e, generalmente, con una maggiore capacità di spesa.
Affrontare il futuro con competenze adeguate
Il crescente trend in atto dimostra come l'adozione di Bitcoin da parte delle aziende non costituisca più una scelta avventata, ma una decisione strategica fondamentale per il futuro
La sua capacità di proteggere il capitale e garantire accesso continuo alla liquidità lo rendono un asset prezioso per le aziende pronte ad adattarsi ai cambiamenti del mercato.
Con il supporto di consulenti specializzati, le imprese possono accedere senza timore a questo nuovo panorama finanziario, affrontando le principali preoccupazioni: gestione contabile e fiscale, custodia dell’asset e conformità normativa. Bmanity srl, operante dal 2017 a Rovereto (TN) e in tutta Italia con i marchi bitcoinPOS™ e Comproeuro®, è il partner ideale per le aziende interessate ad esplorare l'uso di Bitcoin, sia
come riserva di valore che come metodo di pagamento. Offrendo consulenze e formazione, Bmanity srl fornisce alla imprese gli strumenti e le competenze necessarie per gestire questo asset in modo sicuro e conforme alle normative vigenti, preparando il terreno per un vantaggio strategico a lungo termine.
Per saperne di più: Via Rialto, 16 - Rovereto (TN) 0464/080736 info@comproeuro.it comproeuro.it
LE PRESTAZIONI A LUNGO TERMINE DI BITCOIN
Le performance passate non garantiscono i risultati futuri Rappresentazione in scala logaritmica della performance del prezzo di bitcoin a partire dal 19 luglio 19 luglio 2010; la data di inizio riflette il lancio del primo exchange di bitcoin. Le linee tratteggiate rappresentano i dimezzamenti dell’emissione di nuovi bitcoin (halving).
Fonte: Bloomberg Bitcoin Spot Price
Fonti:
• Bitcoin: A Unique Diversifier, Blackrock - settembre 2024
• Why Business Bitcoin Adoption Grew by 30% in 1 Year, River - settembre 2024
L'impegno trentino per l’eccellenza vitivinicola
Nonostante un'annata climatica difficile, la vendemmia 2024 si distingue per la qualità. I viticoltori trentini hanno saputo trasformare le avversità in opportunità garantendo uve di pregio.
L’INSTABILITÀ climatica non ha intaccato la qualità delle uve trentine e le aspettative sono molto buone. Merito dei viticoltori e delle misure messe in atto durante i mesi primaverili, che hanno registrato livelli di piovosità record e la diffusione di malattie nei vigneti, principalmente peronospora e oidio. La vendemmia del 2024 vede così la grande qualità della materia
C'è ottimismo e soddisfazione tra i protagonisti del settore, in un mercato, quello vitivinicolo, sempre più attento e orientato alla qualità.
prima raccolta, nonostante una riduzione quantitativa dal 10% al 30% a seconda delle zone e del tipo di uvaggio.
Perciò c’è ottimismo e soddisfazione tra i protagonisti del settore, in un mercato, quello vitivinicolo, sempre più attento e orientato alla qualità. Se, infatti, i consumi sono leggermente in calo, la ricer-
ca della qualità è esigenza sempre più diffusa tra i consumatori. “Abbiamo la fortuna di vivere un buon momento”, spiega Mauro Dolzan, della Distilleria Villa de Varda di Mezzolombardo. “Da un lato, i consumatori ci domandano continuamente di alzare l’asticella. Dall’altro, siamo in grado di ottenere materia prima sempre migliore con profili qualitativi di eccellenza”.
Tra i distillatori, anche Elio Pisoni conferma questa tendenza, mentre ci racconta degli esiti della vendemmia appena conclusa. “Meno produzione rispetto all’anno scorso – sottolinea – ma grande qualità delle vinacce portate in azienda. Il calo quantitativo ha interessato le aree di tutti i nostri raccolti, con picchi che hanno sfiorato riduzioni del 30%.
Ma la qualità è ottima. Un risultato eccellente, se consideriamo questa stagione difficile. L’andamento climatico ci ha messo in difficoltà, con una primavera piovosa e fredda che ha favorito la diffusione della peronospora e di altre malattie. Pioggia e temperature primaverili sopra la media – una situazione che si è protratta fino alla fine di giugno – non hanno aiutato la fioritura e la maturazione. Per lunghe settimane abbiamo dovuto faticare. Poi in estate la situazione è migliorata. Considerando queste circostanze e l’andamento complessivo della stagione, possiamo ritenerci davvero soddisfatti. I produttori hanno saputo gestire un’annata di anomalie metereologiche”.
Le difficoltà sono confermate anche dalle Cantine Ferrari. “Un 2024 particolarmente impegnativo – spiega Marcello Lunelli – che ci ha visti al lavoro per far fronte a livelli di piovosità record, come non si vedevano da decenni”. Statistiche alla mano, non si assisteva in Trentino a un primo semestre così piovoso dal 1926. “Alle continue precipitazioni primaverili – continua Lunelli – si è aggiunta anche la grandine e la necessità di combattere le frequenti malattie. Oltre il 70% della nostra produzione proviene da coltivazioni che seguono il protocollo della produzione di uva biologica sia certificata che in conversione. Ciò significa che, nella lotta agli agenti patogeni, non potendo usare prodotti di sintesi, abbiamo incontrato grandi difficoltà nella gestione di una
stagione così anomala. Le competenze dei nostri viticoltori hanno fatto la differenza. Siamo riusciti a lavorare d’intesa con i nostri conferitori. E, più in generale, tutto il sistema vitivinicolo trentino ha dimostrato in questo senso un’ottima capacità di collaborazione”. Per quanto riguarda la qualità, infine, anche Lunelli sottolinea l’esito positivo e incoraggiante. “L’uva vendemmiata è comunque di buona/ ottima qualità’”, conclude. “Durante l’estate la situazione metereologica è migliorata e anche in fase di vendemmia, che abbiamo cominciato il 21 agosto, il lavoro si è svolto bene e senza soprese. Complessivamente siamo soddisfatti”. In linea con i principali produttori del settore anche Martina Togn , Azienda Vinicola Gaierhof. “Abbiamo affrontato un’annata davvero complessa. Tante piogge e temperature basse in primavera. Luglio e agosto sono stati più clementi. Ma fino alla fine di giugno, quando il meteo è migliorato, siamo stati costantemente impegnati nella difesa cercando di superare problemi e criticità che hanno condizionato l’intera stagione. Le cose sono andate meglio a fine estate, quando abbiamo iniziato la raccolta. Qui, le basse temperature della prima parte di settembre hanno creato condizioni ottimali per la raccolta. Un settembre così… Non lo vedevamo da anni. Con temperature basse, soprattutto la notte, abbiamo ridotto il rischio che si sviluppassero muffe e abbiamo raccolto uve di ottima qualità. Per questo siamo soddisfatti e guardiamo alla nostra produzione con la consapevolezza di poter lavorare bene con ottimi standard qualitativi. Sappiamo di aver raccolto meno. La riduzione della materia prima è notevole. Difficile fare una stima precisa, in questo momento, poiché non disponiamo ancora di dati certi. Penso che la riduzione sarà compresa tra il 10 e il 30% rispetto al 2023. D’altra parte, è anche vero che assistiamo a una riduzione nei consumi nel nostro settore, dovuta a più fattori concomitanti. Non rischiamo quindi di rimanere senza prodotto e non siamo preoccupati. Lavoriamo
con un’ottima materia prima e avremo produzione a sufficienza per la domanda che ci aspettiamo”. (adb)
Ferrari Trento incoronata miglior produttore di spumanti al mondo per la settima volta
Per la settima volta, Ferrari Trento è il miglior produttore al mondo e si aggiudica il prestigioso titolo di "Sparkling Wine Producer of the Year" a "The Champagne & Sparkling Wine World Championships 2024", l’autorevole competizione dedicata alle bollicine. La cantina del Gruppo Lunelli ha conquistato ben tredici medaglie d'oro: dai non millesimati, come il Ferrari Brut, passando per la linea Maximum e la linea Perlé, fino al Ferrari Riserva Lunelli e al Giulio Ferrari. Un riconoscimento che sottolinea non soltanto l'eccellenza dei singoli Trentodoc ma anche la capacità della Casa di esprimere al meglio le potenzialità del territorio declinandole in un’ampia gamma di etichette, ciascuna con una propria identità ma coerenti nello stile.
Al via il Credito d'Imposta 5.0
Aperte le piattaforme per l’invio della documentazione del credito d’imposta fino al 45%
Al via l’accesso al credito d’imposta previsto dal Piano Transizione 5.0 per le imprese che investono, dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, in progetti innovativi che prevedano il raggiungimento di un risparmio energetico.
Il nuovo credito di imposta è riconosciuto fino al 45% per spese relative all’acquisto di beni strumentali materiali e immateriali 4.0, beni per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili e spese per la formazione del personale in ambito digitale e green. Le imprese maggiormente virtuose, che installano moduli fotovoltaici altamente
performanti (con efficienza di cella almeno pari al 24%), possono accedere ad una maggiorazione dei costi relativi al fotovoltaico fino al 65%.
Si ricorda che per l’accesso al credito le imprese devono conseguire una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% con riferimento all’intera struttura produttiva dell’impresa, oppure del 5% rispetto al processo produttivo tramite i soli investimenti in beni strumentali 4.0. Tali risparmi energetici dovranno essere certificati da soggetti abilitati, tra cui rientrano gli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) e le Energy Service Company (ESCo). Inoltre, le imprese sono tenute
Siamo una ESCo certificata UNI CEI 11352
a presentare una perizia tecnica asseverata che attesti i requisiti previsti per i beni 4.0.
Vendor Srl Società Benefit, società specializzata in consulenza energetica, finanziaria e operativa può affiancare le imprese durante l’itero iter di ottenimento del credito. In qualità di ESCo certificata può inoltre supportare i beneficiari nell’ottenimento delle certificazioni energetiche e delle perizie relative agli aspetti 4.0, necessarie per la fruizione del credito.
Assistiamo le aziende nell'ottenimento di incentivi, agevolazioni e contributi a fondo perduto, affiancandole in tutto l’iter procedurale
Progettiamo e realizziamo interventi di efficienza energetica per le imprese e le supportiamo, altresì, nella realizzazione del Bilancio di Sostenibilità
Analizziamo i processi aziendali e guidiamo le aziende nella loro revisione e ottimizzazione in ottica lean
Un futuro di valori condivisi
Assemblea di Confindustria: servono scelte coraggiose e responsabili per affrontare le sfide europee. Competitività, produttività e comunità, le tre direttrici tracciate dal presidente Emanuele Orsini.
“UNA Confindustria dei risultati. Una Confindustria unita e aperta al dialogo, legata ai propri valori e alla propria identità. Per noi, lo sviluppo significa non solo ascensore sociale. Significa anche rispetto dei diritti. E il progresso non sarà mai solo mera innovazione e produzione di utili, ma avanzamento sociale, industriale, civile e culturale per tutto il nostro Paese.
Con queste parole, il presidente di Confindustria Emanuele Orsini ha chiuso il suo discorso all'Assemblea generale dell’Associazione, convocata all'auditorium Parco della Musica di Roma a metà settembre.
Orsini ha chiesto "scelte coraggiose" e ha sottolineato le "sfide ciclopiche" da affrontare in Europa, auspicando "una vera e propria responsabilità collettiva di tutti i soggetti sociali e politici nel nostro Paese". Ha chiesto certezza sugli investimenti che l'Italia indicherà nel Piano Ue e ai sindacati ha detto "abbiamo tanto da fare insieme, siamo pronti ad aprire un confronto".
Il presidente ha inoltre fissato le priorità di Confindustria a partire dal confronto sulla manovra: "Il taglio del cuneo fiscale va reso permanente", ha affermato, rilanciando anche la pro -
posta per un "piano straordinario di edilizia per i lavoratori neoassunti" e proponendo un nuovo patto per la sicurezza nei cantieri per ridurre gli infortuni. Ha anche aperto un dialogo sulle retribuzioni, invitando a unire le forze per contrastare salari incongrui e irregolarità fiscali.
All'Auditorium Parco della Musica è intervenuta anche la premier Giorgia Meloni . Tanti i temi toccati dalla presidente del Consiglio: dalla crescita, su cui la premier si è detta “fiduciosa”, all'importanza delle imprese per "creare ricchezza", dalla prossima Manovra al Green deal europeo, dall'occupazione all'autonomia differenziata.
IL TOUR DELL’AUTONOMIA È ARRIVATO
Il T Quotidiano in viaggio
Il "Tour dell’Autonomia", promosso da Il T Quotidiano, attraversa il territorio con varie tappe per rilanciare il dibattito sull’Autonomia e costruire una visione condivisa sul futuro della regione.
L’AUTONOMIA speciale è il grande valore del Trentino-Alto Adige/ Südtirol e del suo territorio, ma deve essere coltivata quotidianamente per evitare che diventi un elemento scontato. È questa la ragione che sta alla base della scelta de Il T Quotidiano e della Fondazione Synthesis onlus di promuovere il “Tour dell’Autonomia”, un viaggio a tappe nei territori per alimentare il dibattito su temi contemporanei e immaginare un futuro per l’Autonomia. Il tour ha preso il via venerdì 4 ottobre da Cavalese, per poi toccare nel corso del 2024 Cles (25 ottobre), Pergine (15 novembre) e Riva del Garda (29 novembre). Alla fine del mese di gennaio 2025 si svolgerà il Forum dell’Autonomia, l’evento provinciale che fungerà da raccordo rispetto a tutti gli eventi locali e come spazio di confronto sulle prospettive provinciali, regionali e euroregionali della specialità. Nel 2025 saranno altre dieci le tappe del Tour che toccheranno tutte le comunità urbane e di valle con argomenti ogni volta differenti per provare a costruire un grande affresco di cos’è oggi la società trentina, della sua percezione dell’Autonomia e della sua idea di futuro. Per immaginare, insieme, il Trentino che sarà. Il viaggio nel Trentino e nella sua
Autonomia si articolerà su diverse iniziative: rassegne stampa nelle piazze principali dei luoghi raggiunti dalla carovana de Il T, contest a scuola sulla storia e le prospettive della specialità, dibattiti pubblici con le voci rappresentative delle comunità, interviste con i protagonisti della scena locale, nazionale o internazionale, cene di beneficenza il cui ricavato andrà a vantaggio del patrimonio inestimabile dell’associazionismo e del volontariato trentino. L'obiettivo è costruire una visione condivisa sul futuro del Trentino e alimentare il pluralismo informativo, con "Il T Quotidiano" che, fondato nel 2022 dal comune impegno di sei associazioni di categoria (Confindustria Trento, Federazione trentina della Cooperazione, Artigiani, Asat-Albergatori, Confersercenti, Ance), si propone come spazio per riflessioni sulle grandi transizioni e sfide del nostro tempo.
“Settantacinque anni fa il Trentino aveva il Pil delle aree più povere d’Italia. Grazie all’Autonomia e al suo uso originale questa tendenza è stata rovesciata ed ora è una delle Province a benessere diffuso. Però non possiamo abbassare la guardia. Credo che l’impegno a favore dell’Autonomia passi anche per offrire strumenti. Come associazioni di categoria, progetto che non ha eguali nel Paese, abbiamo individuato nel quotidiano Il T uno spazio di partecipazione. L’Autonomia ha di fronte a sé nuove e delicate sfide e il Tour ha il senso di voler riallacciare i fili del racconto sul futuro del nostro territorio” ha commentato il Presidente Fausto Manzana
Il tuo attico nel cuore della città.
Palazzo Maria Theresa
Via Santa Croce – Trento
Energia tra calo prezzi e incertezze
I prezzi dell'energia hanno mostrato variazioni significative nel 2024. La situazione geopolitica e i cambiamenti climatici influenzano le prospettive per il futuro del settore.
di FEDERICO DE COL, Referente tecnico Energia e fonti rinnovabili Confindustria Trento, Assoenergia
COME visto anche un anno prima, nel passaggio dal 2023 al 2024 i prezzi spot (mercato giornaliero) di energia elettrica e gas sono diminuiti di parecchi punti percentuali. Lo scossone relativo al conflitto in Medio Oriente si era limitato al mese di ottobre 2023 e le varie economie energetiche davano ormai per assodata e sterile la situazione in est Europa. Lo stabilizzarsi dei flussi di gas naturale liquefatto da USA e Qatar ha poi portato un progressivo abbassamento del prezzo del gas fino al minimo di febbraio 2024 a 27,24 €/MWh (non si vedeva un valore così basso dal maggio 2021).
Sul finire dell’inverno 23-24 abbondanti piogge e nevicate in quota sull’arco alpino hanno garantito una forte produzione idroelettrica portando il prezzo PUN di aprile a 86,80 €/MWh, minimo da giugno 2021. Assieme alla nuova corsa al fotovoltaico (+2,1 GW di nuova
potenza installata) dovuta sia ai prezzi elevati dell’energia elettrica (PB degli impianti ridotti) che a vari incentivi europei/nazionali/ regionali, il risultato del primo quadrimestre è stato il superamento del 50% di copertura di energia da FER. Tutto sembrava andare verso una stabilità dei prezzi, complice anche una velocità di iniezione negli stoccaggi europei molto elevata per il periodo e dovuta principalmente all’inverno mite appena passato. Le ondate di caldo del mese di agosto che hanno investito in particolare il centro-sud Italia assieme alle continue tensioni nel golfo di Oman e alla ripresa dei consumi asiatici, hanno fatto risalire sia i prezzi spot che i prezzi dei prodotti a termine del gas e di conseguenza del power. Ne sono risultati prezzi medi di 40,5 €/MWh per il gas e 122,50 €/MWh per l’energia elettrica. Il calo delle temperature ha favorito una diminuzione a settembre mentre i prossimi mesi dovranno tenere in considerazione l’azzeramento a fine anno dell’ultimo gas russo transitante via tubo tramite l’Ucraina: si tratta per l’Italia di una mancanza di ca 5 miliardi di Smc/anno (10,42% del totale). Negli ultimi due anni l’approvvigionamento è stato diversificato e questo da maggiore sicurezza; dall’altro lato la complicata situazione geopolitica globale non lascia un istante di tregua agi operatori del settore energia. L’obbiettivo entro fine anno sarà la ricerca di opportunità sui mercati a termine per fissare ulteriori quote di materia prima sul 2025 e lavorare in anticipo sulle forniture 2026. Negli ultimi tempi le finestre vantaggiose sono state brevi e spesso inaspettate, sarà fondamentale coglierle senza esitazione.
Il 24 e 25 settembre si è tenuta a Milano la seconda edizione di AGEVITY, il primo evento nazionale dedicato alla valorizzazione della longevità per lo sviluppo sociale ed economico dell’Italia, nato da Silver Economy Network: la prima rete italiana confindustriale, costituita e promossa da Assolombarda, dedicata alle imprese e organizzazioni impegnate a sviluppare innovazione per tutte le fasce d’età e nata con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo di alleanze e progetti comuni per garantire percorsi di longevità sostenibili alle generazioni attuali e future. La prima edizione, svoltasi il 3 ottobre 2023 a Palazzo Mezzanotte, aveva già segnato un grande successo, coinvolgendo istituzioni di alto livello come il Ministero della Salute e l'Istituto Superiore di Sanità, e attirando oltre 500 partecipanti. Grazie a questo successo, AGEVITY 2024 ha rappresentato un'opportunità per proseguire il dialogo avviato l’anno precedente, creando alleanze strategiche e ascoltando i bisogni della comunità.
Un decennio tra Impresa ed Education
DOPO dieci anni di impegno nell'Area Formazione ed Education di Confindustria Trento, Stefania Segata, vicepresidente con delega al capitale umano e ai giovani, lascia il suo ruolo. Lavorando intensamente per rafforzare il legame tra il mondo dell'istruzione e quello imprenditoriale, ha contribuito a progetti significativi per il futuro dei giovani e delle aziende. In questa intervista, ripercorre le sue esperienze e riflette sul lavoro svolto.
Come ti sei avvicinata all’Area Education e ai suoi progetti che mirano a connettere il mondo della scuola con quello dell’impresa?
Mi sono avvicinata in maniera molto naturale. Sono sempre stata affascinata dal tema delle risorse umane. All'inizio della mia carriera, prima di occuparmi di marketing e comunicazione, ho lavorato nell’ufficio risorse umane della mia azienda. Quando poi ho avuto l'opportunità di entrare a far parte del Gruppo Giovani di Confindustria, ho iniziato a collaborare attivamente con le scuole, aiutando i ragazzi a conoscere la cultura d’impresa. Il Gruppo Giovani ha sempre incoraggiato i ragazzi a investire su loro stessi, sulla loro formazione e sulle loro
competenze, perché questo è ciò che darà loro la possibilità di scegliere il proprio futuro. Ho fatto mio questo messaggio e come vicepresidente con delega al capitale umano e ai giovani ho sempre puntato a dare concretezza ai progetti che, Confindustria ha ideato e dedicato ai giovani. Abbiamo lavorato affinché queste iniziative avessero un impatto reale e duraturo.
Cosa ti motivava di più nel tuo lavoro con i giovani?
Il contatto diretto con i giovani è stato per me una fonte inesauribile di energia. Quando noi imprenditori incontriamo i ragazzi e vediamo il loro entusiasmo nel visitare le nostre aziende, ci rendiamo conto che il futuro delle nostre imprese è in buone mani. Sentire le loro domande, il loro interesse, ci trasmette fiducia nel futuro. In particolare il progetto “Tu Sei”, dedicato agli studenti delle scuole secondarie, ne è un esempio concreto: è partito tanti anni fa, ma continua a rinnovarsi ogni anno, mantenendo alta l’attenzione di studenti e insegnanti. Questi ultimi, in particolare, negli anni hanno compreso sempre di più l’importanza del pro-
Intervista a STEFANIA SEGATA, Vice Presidente con delega Capitale Umano e Giovani.
di GENNY TARTAROTTI
getto, al punto che oggi sono loro stessi a cercarci, chiedendo di partecipare. Questo per me è un grandissimo risultato.
Tra tutti i progetti, qual è quello che ti ha colpito di più?
“Tu Sei” è sicuramente il progetto più longevo e importante, esempio paradigmatico di alternanza scuola-lavoro, ma non è l’unico. C’è anche “Eureka!”, dedicato ai bambini di cui coltiviamo il talento creativo. Bisogna poi specificare che “Tu Sei” è in realtà un cappello sotto il quale c’è un’intera rete di collaborazioni che include scuole, istituti, aziende ed esperti. Il grande successo di questi progetti è proprio la creazione di un network solido, che coinvolge non solo gli imprenditori, ma anche dirigenti della Provincia, insegnanti e professionisti, tutti uniti dalla volontà di fare qualcosa di concreto per i giovani. È questa generosità, questo desiderio comune di dare, che ci ha permesso di conseguire i risultati che abbiamo raggiunto.
Negli anni com’è cambiato il rapporto tra scuola, università e impresa?
All'inizio c’era una certa diffidenza, sia da parte delle scuole che delle imprese. Ma con il tempo, chi ha partecipato ha capito che i giovani, pur senza esperienza, portano in azienda una ricchezza incredibile fatta di energia, creatività e nuove idee.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a un incremento nella partecipazione delle aziende ai nostri progetti, così come delle scuole. Sono nate nuove collaborazioni con licei, istituti tecnici e dipartimenti universitari, e credo che nei prossimi anni sarà fondamentale sollecitare ancora di più la partecipazione delle imprese. La vitalità innovativa dei ragazzi è un valore aggiunto incredibile per le imprese che per definizione devono saper guardare al futuro, essere sempre proiettate nel futuro.
Quali sono stati i risultati maggiori di questo lavoro?
Credo che il risultato più grande sia stato l’impatto che abbiamo avuto sulla Scuola, sull’Universi-
tà e sul mondo del lavoro. Nuovi corsi di studi e molte relazioni tra istituti, dipartimenti e aziende sono nati proprio grazie a queste iniziative. Il valore reale risiede infatti nelle relazioni che siamo riusciti a creare. Progetti come il “Tu Sei” hanno contribuito a rafforzare i legami tra scuola e impresa, favorendo una collaborazione che continua a dare frutti anno dopo anno, così come i numerosi incontri di testimonianza e orientativi dedicati agli universitari. La filiera formativa trentina ora vede nell’impresa un partner essenziale per la crescita dei giovani, e questo è un enorme passo avanti rispetto a dieci anni fa.
Cosa provi ora che lasci questo ruolo?
Lascio questo incarico con un pizzico di malinconia, perché è stato un lavoro che mi ha arricchita tantissimo, soprattutto a livello personale. Ho conosciuto tante persone straordinarie, con cui ho condiviso valori e obiettivi. Desidero ringraziarli tutti, in particolare i collaboratori dell’Area Formazione ed Education della nostra Associazione, che in questi anni mi hanno supportato con grande sensibilità e professionalità. È stato bellissimo sperimentare la forza della squadra di Confindustria, un gruppo unito che ha lavorato insieme per fare qualcosa di importante per il nostro territorio e le nostre imprese. Mi dispiace lasciare, ma sono sicura che chi verrà dopo di me saprà portare avanti i progetti con competenza e passione.
Cosa diresti ai ragazzi che si avvicinano oggi al mondo del lavoro?
Direi di cogliere tutte le opportunità che si presentano, di essere curiosi e appassionati. È fondamentale uscire dagli schemi, mettersi in gioco e non avere paura di esplorare strade nuove. I progetti attuali e quelli in programmazione di Confindustria Trento ci aprono il cuore al futuro, e mi auguro che anche i miei figli possano beneficiarne più avanti. Siamo riusciti a creare un rapporto basato sulla collaborazione, sul gioco di squadra, condividendo costruttivamente gli obiettivi strategici e operativi. È questa energia e passione che ci ha accompagnati e che, spero, continuerà a farlo.
Sguardi europei su commercio e sostenibilità
Presentato in anteprima nazionale a Trento, il Rapporto 2024 della Commissione Europea ha evidenziato il ruolo strategico dell'UE nelle sfide geopolitiche e protezionistiche.
di NICOLÒ ANDREINI, Coordinatore Mercati esteri e Dogane, Confindustria Trento
IL 13 settembre Confindustria
Trento e l’Università degli Studi di Trento, hanno organizzato a Palazzo Geremia un evento di presentazione, per la prima volta in Italia, dei risultati del Rapporto elaborato nel 2024 dalla Commissione europea sugli “Atteggiamenti degli europei sul commercio e la politica commerciale dell’Unione europea”. All’evento, moderato da Michele Andreaus, docente di Economia Aziendale presso l’Università di Trento, sono intervenuti Paolo Garzotti, della Direzione Generale per il Commercio della Commissione europea, e Nicola Faganello, Direttore generale per l’Europa e la Politica commerciale internazionale del Ministero degli Affari esteri italiano, prossimo Ambasciatore d’Italia a Dublino, oltre al professor Stefano Schiavo, Direttore della Scuola di Studi internazionali di Trento. Hanno introdotto l’evento Fausto Manzana, Presidente di Confindustria Trento, Franco Ianeselli, Sindaco di Trento e padrone di casa, Achille Spinelli, Assessore allo Sviluppo economico, Lavoro, Università e Ricerca della Provincia di Trento, e Flavio Deflorian, Rettore dell’Università di Trento.
Rispetto alla progressiva liberalizzazione, che ha caratterizzato gli scorsi decenni, assistiamo oggi
a una crescente attenzione alla protezione delle economie dei singoli Paesi. Alla luce di questo, come potranno svilupparsi in futuro gli accordi commerciali nell’ambito dell’Unione europea secondo la percezione degli italiani e degli altri cittadini europei? Che peso avranno le criticità geopolitiche? Quanto, secondo loro, riuscirà a incidere la regolamentazione comunitaria su questioni di impatto globale come, ad esempio, la sostenibilità? E ancora: come differisce su questi temi il sentiment italiano rispetto a quello europeo?
Il Rapporto, rispondendo a succitati quesiti, ha messo in evidenza alcuni dati interessanti sulla percezione della popolazione europea, e italiana, su strategia e operato della Commissione europea. Anzitutto, è emerso quanto i cittadini italiani siano inconsapevoli dell’importante peso che il commercio internazionale ha sul PIL nazionale, tanto che solo il 45% degli italiani, contro la media europea del 62%, ritiene di trarre vantaggio dal commercio internazionale. Ciò, come ha puntualizzato il professor Schiavo, partendo dall’assunto che il commercio internazionale sia a “somma 0”, ossia preveda vincitori e vinti, mentre la storia e la letteratura dimostrano ampiamente come dal commercio internazionale traggano tutti beneficio, compresi i paesi di dimensioni o ricchezza minori.
D’altro canto, è emerso che il 70% degli italiani, avvicinandosi alla media europea del 74%, concorda sul fatto che il ruolo dell'Ue nel negoziare e nel difendere gli interessi commerciali su base collettiva sia più efficace di quanto sarebbe se quest’attività fosse lasciata ai singoli stati europei. La negoziazione commerciale, come noto, è competenza della Commissione europea per i Paesi dell’Unione, nell’ambito dell’Organizzazione mondiale del Commercio e nonostante le difficoltà che l’OMC deve gestire per effetto dei crescenti protezionisti geografici, ad esempio di USA e Cina.
Soprattutto, rispetto al protezionismo, il Rapporto evidenzia due percezioni parallele e contrapposte. Da un lato, il 42% degli italiani ritiene che gli accordi commerciali dovrebbero facilitare l'importazione o l'esportazione di alcune categorie di prodotti (come le materie prime). Dall’altro, il 41% degli europei ritiene che debbano contribuire alla definizione di strumenti giuridici
che limitino le importazioni di prodotti fabbricati in determinate condizioni (come il lavoro minorile). La maggior parte degli intervistati nell’UE (42%) e in Italia (40%) ritiene, infine, che l’UE debba garantire che le aziende europee possano acquistare materie prime (come il litio) da molte fonti diverse, senza dipendere da Paesi specifici. Ne emerge l’opportunità di allargare la rete di accordi commerciali, soprattutto con i Paesi in via di sviluppo come principali detentori di materie prime. D’altro lato, proteggendo il Made in Europe dalla concorrenza sleale di competitor extraeuropei, con un sistema daziario più consistente, quale quello recentemente applicato nei confronti dell’automotive elettrico cinese, che tuttavia si traducono in contromisure daziarie cinesi a svantaggio delle aziende europee e nella direzione di un sempre crescente protezionismo globale. Emerge l’esigenza, per l’Unione europea, di trovare una sintesi fra il liberismo, di cui è fautrice e campione globale, e la tutela della produzione, dell’importazione e dell’esportazione europee. “Il sondaggio – ha spiegato Faganello – è interessante perché conferma che nonostante le difficoltà e le tensioni geopolitiche, c’è consapevolezza da parte dei cittadini dell’importanza che queste politiche vengano condotte a livello europeo, per fare fronte a concorrenti e competitor e promuovere gli interessi degli Stati Membri”. Nel complesso, l’indagine riflette un forte sostegno al ruolo dell'UE nella gestione delle dinamiche commerciali globali; un interesse a ottenere benefici sociali più ampi tramite la politica commerciale; un’attenzione alla tutela della produzione locale e dell’occupazione; una consapevolezza degli imperativi strategici posti dalle tensioni geopolitiche (rafforzare la sicurezza economica e la resilienza delle catene di approvvigionamento); una popolazione sempre più informata sulla politica commerciale e sulle questioni legate alla globalizzazione; la necessità di una politica commerciale dell’UE che sia reattiva, flessibile, coerente con le altre politiche UE e trasparente e in linea con le diverse priorità dei cittadini europei e con gli sviluppi globali e regionali .
“La percentuale di export sul PIL in Trentino è del 25%, contro il 45% del Veneto – ha spiegato Manzana –. Inoltre, in Trentino, la percentuale delle imprese che esportano si ferma all’1,9% delle imprese sotto i 50 dipendenti, mentre sale al 36,7% delle imprese sopra i 50 dipendenti. Gioco forza, la nostra provincia deve fare molto per esportare di più e per coinvolgere più imprese sull'esportazione. Il nostro Governo provinciale si sta adoperando in questo con il Piano export e l'attività connessa. Su questo fronte, anche Confindustria Trento sta facendo la sua parte a vantaggio delle imprese associate”.
“Bello – ha detto Ianeselli - che a Palazzo Geremia si parli di commercio ed economia. Abbiamo tendenza a occuparci molto di come si utilizzano le risorse e poco di come si producono. Consapevoli che il commercio internazionale è una necessità per lo sviluppo locale, ora come non mai legato al tema geopolitico della sicurezza economica dei territori”.
“Sul fronte dell’internazionalizzazione la Provincia autonoma di Trento ha sviluppato un Piano strategico con undici azioni “tailor made” – ha continuato Spinelli – strumenti concreti per accompagnare il sistema produttivo trentino sui mercati esteri - le spiegato l’assessore provinciale allo sviluppo economico, lavoro, università e ricerca Achille Spinelli -. In un contesto fortemente competitivo, dominato da imprese di medie e grandi dimensioni, credo che la sostenibilità e l’attenzione ai criteri ESG possano rappresentare asset strategici e leve competitive per il futuro dell’intero ecosistema trentino”.
“La presenza di Nicola Faganello oggi a Trento è preziosa – ha aggiunto Deflorian –, non solo perché apporta un importante contributo alla conoscenza dei meccanismi che regolano l’economia europea. Il suo intervento è per noi significativo, anche a livello simbolico: per la posizione di prestigio che ha assunto, il caso di Faganello, laureatosi alcuni anni fa nel nostro ateneo, può certamente servire di ispirazione ai tanti giovani che si avvicinano allo studio delle relazioni internazionali, ma non solo”.
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La montagna come opportunità
Viviamo tempi di grandi cambiamenti, che interesseranno tutti i segmenti economici della nostra società, compreso quello turistico. Tali mutamenti, tuttavia, riserveranno per chi saprà coglierle, anche grandi opportunità I cambiamenti climatici, infatti, modificheranno le abitudini con cui l'uomo abita e si sposta sul pianeta, rivelando delle potenzialità locali fino ad oggi poco valorizzate In questo contesto di grande incertezza ma anche di grandi potenzialità, la montagna può vivere una nuova stagione da protagonista, giocando un ruolo di rifugio
info: segreteria organizzativa tel 0461 434200
e-mail: bitm@bitm.it
rispetto alla pianura e di sostegno ai processi che avvengono nelle parti più calde del pianeta, grazie a una nuova alleanza di reciproco rispetto con il proprio ambiente di vita.
La formula della manifestazione con l'edizione 2024 cambia ancora: al posto degli interventi frontali, gli esperti saranno invitati a confrontarsi dialetticamente attorno a delle tavole rotonde, per amplificare ulteriormente la dimensione “laboratoriale” della Bitm.
Trento - Corso del Lavoro e della Scienza 3
GIORNATE
E INOLTRE MOSTRE TEMATICHE, VIAGGI SENSORIALI
Il CBAM: obblighi e opportunità della decarbonizzazione
Il nuovo meccanismo CBAM impone alle imprese europee obblighi e opportunità per adeguarsi alle normative sulle emissioni di carbonio, influenzando le importazioni e i costi.
di CHIARA CURZEL, Energia e fonti rinnovabili, Assoenergia Confindustria Trento
A partire dal 1° gennaio 2026, le imprese che importano prodotti nell'Unione Europea dovranno confrontarsi con un nuovo meccanismo: il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM). Questo strumento, parte integrante del piano dell'UE per la decarbonizzazione, introduce un costo per le emissioni incorporate nei prodotti provenienti da paesi extra-UE. Ma cosa comporta per le imprese?
Il meccanismo, noto come "meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere", introduce un sistema fiscale simile a quello già vigente per i produttori europei nell'ambito dell'EU Emissions Trading System (EU ETS). L’obiettivo è quello di evitare il fenomeno del “carbon leakage", ovvero la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio. In pratica, si assicura che le emissioni associate ai prodotti importati siano
tassate in modo equivalente a quelle prodotte nell'UE, evitando che gli sforzi di riduzione delle emissioni dell'UE vengano compromessi.
Il CBAM entrerà a pieno regime il 1° gennaio 2026, dopo un periodo transitorio già avviato il 1° ottobre 2023. Questa prima fase ha lo scopo di concedere agli operatori il tempo necessario per conformarsi con gradualità al regime CBAM. Durante questo periodo, le aziende non sono soggette all’acquisto di alcun certificato, ma hanno l’obbligo di fornire informazioni sulle emissioni incorporate nei prodotti importati. Questo processo si applica per ora a una selezione ristretta di merci come cemento, acciaio, alluminio, fertilizzanti, energia elettrica e idrogeno. Dal 2026, gli importatori saranno tenuti a restituire un numero di certificati CBAM corrispondente alle emissioni dichiarate. Questo significa che le imprese devono già da ora integrare il calcolo delle emissioni nei loro processi di approvvigionamento implementando un monitoraggio continuo e accurato delle emissioni. Collaborare strettamente con i fornitori e identificare le aree in cui è possibile ridurre l'intensità di carbonio sarà quindi fondamentale non solo per rispettare le normative, ma anche per ridurre i costi e mantenere la competitività sul mercato.
Confindustria Trento e Assoservizi a fianco delle imprese per gli adempimenti CBAM
Confindustria Trento, in collaborazione con Confindustria Alto Adige, Trentino Export e Studio Armella & Associati, ha organizzato due webinar, rispettivamente in gennaio e in settembre scorsi, durante i quali è stato illustrato il meccanismo CBAM ed è stata data risposta alle molte domande dei partecipanti.
Per informazioni:
Nicolò Andreini
n.andreini@confindustria.tn.it
Gianluigi Salvagno
Trentino Export da oltre 40 anni è punto di riferimento per l’export trentino: una rete di 30 referenti nel Mondo, 21 lingue parlate e 55 paesi coperti rappresentano un’efficiente opportunità commerciale per aprire nuovi scenari di business per la vostra attività
T. 0461 931011 | www.trentinoexport.it
Export Days 2025
Trentino Export celebra cinquant'anni con gli Export Days 2025, offrendo alle imprese trentine incontri e strumenti per espandersi sui mercati internazionali: appuntamento il 6 e il 7 febbraio prossimi.
TRENTINO Export, anche per festeggiare i 50 anni dalla sua nascita, organizzerà il 6 e 7 febbraio 2025 gli Export Days 2025. L’evento è stato pensato come una due giorni dedicata all’internazionalizzazione delle imprese trentine, ove le aziende partecipanti possano conoscere strumenti e servizi per affrontare i mercati esteri. Il format di questo periodico appuntamento è stato modificato e ampliato per renderlo maggiormente partecipato, qualitativamente migliore e occasione per festeggiare i cinquant'anni della Cooperativa. Giovedì 6 febbraio 2025 si svolgerà nel pomeriggio la parte plenaria dell’evento con testimonianze aziendali, la partecipazione di attori provinciali e
non, con a conclusione dello stesso un ricevimento per festeggiare l’importante ricorrenza della Cooperativa. Venerdì 7 febbraio 2025 invece vi sarà la possibilità per le aziende interessate di partecipare a incontri one to one con i referenti di Trentino Export rappresentanti i seguenti Paesi: Spagna, Francia, Regno Unito, Paesi di lingua tedesca, Polonia, Romania, Paesi balcanici, Turchia, Marocco, Sud Africa, Azerbaijan, Kazakistan, Uzbekistan, Corea del Sud e Brasile.
"Con il 2025 – dichiara Barbara Fedrizzi presidente di Trentino Export e indicata vicepresidente con delega a Internazionalizzazione e Sviluppo dei mercati esteri di Confindustria Trento dal presidente designato Lorenzo Delladio – la Cooperativa festeggia cinquant'anni di storia, lavoro, difficoltà e soddisfazioni che hanno contraddistinto il percorso di internazionalizzazione delle imprese trentine in queste decadi. Abbiamo voluto realizzare un nuovo logo celebrativo e daremo vita a una intensa campagna di comunicazione volta a evidenziare le opportunità per le imprese trentine sui mercati esteri. Questo traguardo estremamente importante e in qualche modo inaspettato per alcuni, è per me fonte di grande orgoglio. Una azienda, in special modo come la nostra, passa attraverso momenti della storia imprevedibili e difficili da governare ma le Presidenze e gli staff che si sono succeduti, sono riusciti a raggiungere questo obiettivo. Il 6 ed il 7 febbraio 2025 abbiamo chiaramente pensato di festeggiare questo anniversario ma non dimenticandoci della concretezza e della proattività che ha sempre contraddistinto Trentino Export. Le aziende che parteciperanno agli Export Days avranno la possibilità di confrontarsi con altre realtà e apprendere le loro esperienze. La presenza poi di 14 nostri referenti esteri, darà la possibilità ai partecipanti di momenti di confronto e approfondimento su singoli Paesi o aree geografiche, con la finalità che contraddistingue noi imprenditori, quella della ricerca di nuove opportunità di business, di un business senza confini".
di GIORGIO ZAGONEL, Trentino Export
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Innovare con passione in settori restii al cambiamento
di Stefano Menapace
Edizioni Zerotre, 2024 90 pagine, 14,50 Euro
Innovare è alla portata di chi si impegna a farlo, con ardente passione e una chiara visione: è stata questa l’idea di base di un testo che spera di poter essere un’utile fonte di ispirazione per chi si prefigge di migliorare e migliorarsi. Il libro percorre idealmente la strada verso l’innovazione partendo dalla motivazione, perché dietro a ogni successo ci sono persone con grandi sogni, spinte dall’intenso desiderio di migliorare e migliorarsi, in grado di affidarsi al giusto metodo e agli strumenti migliori per ottenere i benefici attesi. La sua stesura è avvenuta pensando a una sua validità a medio-lungo termine, come la mission e i valori delle organizzazioni, limitando quindi l’esposizione di dati e di informazioni che hanno, per loro natura, una scadenza temporale. La profonda comprensione del contesto gioca un ruolo essenziale, se vogliamo che i nostri progetti di innovazione siano tali, generando valore in un mercato altamente competitivo e non si limitino a produrre solo ricerca o invenzioni. Perché le innovazioni, per diventare tali, necessitano di progetti, altrimenti rimangono idee.
L'industria italiana del XX e XXI secolo. Visionari e giganti
di Cino Serrao, Marco Pugliese
Gangemi Editore, 2024 160 pagine, 19 Euro
www.Taschen.com
Una panoramica dello sviluppo economico italiano tra il XX e il XXI secolo, le crisi, le ascese e le personalità che hanno segnato un periodo storico formidabile nell’affermazione dell’Italia come potenza del mondo contemporaneo. Una analisi delle coordinate storiche, politiche e sociali dal Secondo dopoguerra nel segno dell’industria manifatturiera, dei suoi sviluppi, degli apporti al sistema paese, alla ricerca dell’eccellenza e della qualità che da sempre contraddistinguono il Made in Italy nel mondo.
Cino Serrao opera da oltre quarantacinque anni nel settore delle materie plastiche su scala internazionale, accumulando una vasta esperienza nelle aree commerciali, di marketing e nelle relazioni istituzionali presso alcune delle più grandi multinazionali della petrolchimica mondiale. Marco Pugliese, insegnante di matematica, giornalista economico (IlSussidiario.net) e scientifico (Ugis), collabora con diverse testate come articolista d’analisi geopolitiche, storiche ed economiche.
Sotto la pelle del mondo
di Dario Fabbri
Feltrinelli, 2024 224 pagine, 19,00 €
Viviamo una fase di egemonia contrastata. Antagonisti sfidano apertamente la supremazia statunitense, senza timore di incappare nella rappresaglia di Washington. I russi invadono l’Ucraina riportando la guerra nel continente europeo, gli iraniani colpiscono Israele tramite Hamas, i cinesi soccorrono Mosca e Teheran, mentre ci ricordano, a ogni esercitazione militare, che Taiwan dovrà tornare a loro, con le buone o con la forza. La Turchia conquista porzioni d’Africa mentre guarda all’Asia Centrale, la Germania è tormentata dalle sue divisioni interne, il Messico prova a stabilire da che parte stare. È dunque necessario immergerci nel mondo e provare a comprenderlo con strumenti nuovi. Ma come?
Dario Fabbri ci guida applicando ai massimi temi dell’attualità il metodo della geopolitica umana. In cosa consiste? Nello studiare i popoli adottando il loro sguardo, approfondendo storie, lingue, antropologie, psicologie degli altri. In questo modo potremo comprendere la depressione degli americani, le pulsioni dei russi, le difficoltà dei cinesi, i cambiamenti nelle collettività tedesca e israeliana, il punto di vista di turchi e persiani, le contraddizioni dell’India, il dipanarsi della guerra israelo-palestinese, il perché di Brexit, la sospensione del nostro paese. I grandi eventi hanno cause più profonde di quello che immaginiamo. Dario Fabbri mostra ai lettori la differenza tra ciò che appare in superficie e la reale sostanza del nostro tempo. La crisi morale degli Stati Uniti, il peso di Taiwan, la questione russa, le contraddizioni dell’India, le proteste in Iran, la guerra di Gaza, l’immobilismo del nostro paese. Dodici casi dell’attualità che condizioneranno le nostre vite, studiati con la lente della geopolitica umana.
Comunicazione
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Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il prospetto e il documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (KID) prima di prendere una decisione nale di investimento. Trattasi di investimento in quote di fondi comuni d’investimento. Il valore della quota è variabile nel tempo ed è sempre consultabile sul sito www.nef.lu e su Il Sole 24 Ore. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Non vi è, infatti, garanzia di ottenimento di uguali rendimenti per il futuro. È importante considerare, ai ni della decisione nale di investimento, che non vi è garanzia di conservazione del capitale investito. Ogni comparto ha i propri rischi e costi. Per l’elenco completo dei rischi e dei costi (costi massimi e relativa frequenza di calcolo applicabili) e per ottenere ulteriori dettagli sul prodotto, consultare il prospetto e i KID, disponibili in lingua italiana, sul sito web www.nef.lu/modulistica e presso le Banche Collocatrici. La performance futura è soggetta a tassazione, che dipende dalla situazione personale di ciascun investitore e potrebbe cambiare in futuro. NEF (il “Fondo”), “Fonds Commun de Placement” (fondo comune di investimento) è un organismo di investimento collettivo in valori mobiliari in Lussemburgo (“UCITS”), ai sensi della Parte I della legge lussemburghese del 17 dicembre 2010. Questo documento è emesso da Nord Est Asset Management (“NEAM”), la società di gestione in Lussemburgo del Fondo. Questa comunicazione di marketing non è intesa a fornire una consulenza in materia di investimenti o scale e non costituisce un’offerta di acquisto o vendita del Fondo o di qualsiasi altro titolo che può essere presentato.
NEAM può sciogliere gli accordi di collocamento stipulati per la commercializzazione delle quote di NEF, già resi noti ai sensi della direttiva 2009/65/CE, conformemente alle relative previsioni contrattuali. Un riepilogo dei diritti degli investitori è disponibile in italiano al seguente link: www.nef.lu/wcuploads/diritti_investitori.pdf Fonte: NEAM.