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La Piccola Industria sfida la permacrisi
Zanotti: “Per affrontare queste turbolenze dobbiamo avere il coraggio e la determinazione di migliorare e professionalizzare il nostro modo di gestire tutti i processi, per ripartire al meglio, quando la tempesta sarà passata”.
GABRIELLI&PARTNERS, società di consulenza aziendale di Lavis, ha ospitato presso la propria sede uno dei periodici incontri del Comitato Piccola Industria realizzati al fine di promuovere il confronto tra imprenditori e il networking tra imprese. La scelta di un incontro presso la sede della Gabrielli&Patner non è stata casuale, ma dettata dalla volontà di organizzare, in un momento di crisi prolungata, per usare un termine attuale si potrebbe dire di permacrisi, un’occasione di confronto con una realtà che dal 2008 aiuta le imprese a “capire cosa sono e cosa non sono”, costruendo progetti sostenibili per le aziende e aiutandole a sviluppare le proprie potenzialità. Davide Gabrielli, ceo della Gabrielli&Patner, ha illustrato tutto quello che il suo staff è in grado di offrire quando un’impresa si rivolge a loro, intervenendo per singole fasi di processo. Facendo un’analisi approfondita dell’azienda, del suo posizionamento sul mercato, del tipo di organizzazione interna, dei rapporti con l’estero, dei competitors. Il tutto senza intaccare, ma anzi valorizzando, la sua identità. Antonio Zanotti, vice presidente del Comitato Piccola Industria, dopo aver portato a tutti il saluto del comitato e della presidente, Barbara Fedrizzi (assente per impegni istituzionali), si è soffermato su alcune considerazioni riguardo alla particolarità del periodo attuale, in cui si alternano momenti di crescita a momenti di incertezza e crisi strutturale. “Quello che si affaccia oggi all’orizzonte – ha affermato – sembra, per usare un termine marinaresco, una tempesta perfetta, in quanto siamo costretti ogni giorno a vivere nell’incertezza a causa di molteplici fattori quali: la forte inflazione, la penuria di materie prime, la mancanza di forza lavoro, l’aumento dei tassi di interesse passivi e dei costi dell’energia. A tutto questo si aggiunge la criticità della pandemia, che purtroppo continua a intermittenza e non accenna a placarsi. Tuttavia per affrontare al meglio queste turbolenze – ha concluso – dobbiamo come aziende avere il coraggio e la determinazione di migliorare e professionalizzare il nostro modo di gestire tutti i processi e le attività della nostra azienda al fine di poter ripartire al meglio, quando la ‘tempesta’ sarà passata”.