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Sanzioni a Russia e Iran, aggiornati i pacchetti

Le ultime novità a proposito delle restrizioni che impattano sulle relazioni con la Federazione russa, con particolare riguardo ai pacchetti VII e VIII, nel webinar organizzato a inizio novembre.

di NICOLÒ ANDREINI, responsabile Mercati Esteri, Confindustria Trento

"CRISI Russia-Ucraina: le restrizioni doganali che impattano sul commercio internazionale”: con questo webinar, organizzato il 3 novembre con le Confindustria di Brescia e Verona e in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, l’Associazione ha voluto aggiornare le imprese associate sullo stato delle sanzioni economiche che l’Unione europea ha comminato alla Federazione russa dall’inizio del conflitto, focalizzandosi soprattutto sugli ultimi due cosiddetti “pacchetti” di sanzioni, il VII e l’VIII, intervenuti fra il 21 luglio e il 6 ottobre 2022. In particolare, il seminario ha fornito indicazioni su come effettuare autonomamente un primo iter di verifica sulla fattibilità di operazioni con partner localizzati nelle aree coinvolte direttamente dalla crisi: Russia, Ucraina e Bielorussia. Gli ultimi due pacchetti di sanzioni hanno infatti introdotto ulteriori misure restrittive nei confronti della Russia e apportato modifiche alle restrizioni già vigenti. Il Pacchetto VII ha imposto ai cittadini europei il divieto di acquistare, importare o trasferire, direttamente o indirettamente, prodotti in oro e vari altri prodotti originari della Russia e dalla Russia esportati e/o sottoposti a trasformazione in qualsiasi paese terzo o in UE. Il Pacchetto VIII ha introdotto numerosi nuovi divieti in capo ai cittadini dell’Unione europea, di cui ricordiamo i principali. Anzitutto, il divieto di vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, armi da fuoco, loro parti e componenti essenziali e munizioni, nonché assistenza tecnica, servizi di intermediazione o altri servizi, finanziamenti o assistenza finanziaria relativi agli stessi beni. In secondo luogo, il divieto di importare o acquistare i prodotti siderurgici che sono sottoposti a trasformazione in un paese terzo e incorporano prodotti siderurgici originari della Russia elencati. In terzo luogo, il divieto di trasportare verso paesi terzi, anche mediante trasbordo da nave a nave, petrolio greggio a decorrere dal 5 dicembre o i prodotti petroliferi elencati a decorrere dal 5 febbraio 2023, originari della Russia o esportati dalla Russia. In quarto luogo, il divieto di fornire servizi di portafoglio, conti o custodia di cripto-attività a persone entità o organismi stabiliti in Russia. In quinto luogo, il divieto di prestare a persone entità o organismi russi servizi di architettura e ingegneria e di consulenza giuridica e informatica. Infine, tutte le restrizioni previste dai precedenti Regolamenti unionali dal febbraio scorso con riferimento alle zone ucraine di Donetsk e Luhansk, sono state estese alle zone ucraine di Kherson e Zaporizhzhia, occupate anch’esse dalla milizia russa. Diamo contestualmente notizia del fatto che l’Unione europea ha anche adottato 4 atti sanzionatori nei confronti dell’Iran.

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