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Società 5.0 e responsabilità

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Nei giorni scorsi, abbiamo dato avvio al lavoro sul nuovo, terzo e ultimo capitolo del nostro progetto “Duemilatrentino. Futuro Presente”: “Società Trentino 5.0”. Immaginiamo di riuscire a divulgarne i risultati dopo l’estate: è il nostro contributo ai programmi e alle politiche di chi sarà eletto, in ottobre, per governare il Trentino nei prossimi anni. Come abbiamo detto in più occasioni, sarà la summa e la sintesi delle riflessioni e delle proposte emerse nel corso del primo e del secondo step del progetto.

In più, in questo documento vorremo portare la nostra attenzione sul contesto nel quale ci troviamo ad operare. Un contesto che va anche oltre al cosiddetto “new normal”: un contesto che vede il cambiamento continuo quale sfida costante per la Società e le nostre Imprese.

La Società 5.0 che immaginiamo vede un’integrazione reale e complementare tra pubblico e privato, mette al centro l’Uomo - si rammenti il titolo del primo position paper “La centralità dell’individuo e la qualità della vita” -, è inserita in un movimento globale dentro il quale il nostro Trentino crediamo fortemente debba trovare la sua strada. Ideando, progettando, realizzando, in ragione delle caratteristiche che gli sono proprie, il proprio futuro. Poco più di 500 anni fa, Leonardo da Vinci disegnò il corpo di un uomo, inscritto nel cerchio del Cielo e nel quadrato della Terra: misura dell’Universo, centro dell’armonia tra microcosmo e macrocosmo. Che l’Uomo sia mancato, e manchi ancora oggi, al compito di onorare questa armonia, è scritto nelle cronache quotidiane. Ma è esattamente questo il compito al quale siamo chiamati, nel nuovo contesto della quinta rivoluzione industriale: riportare al centro di quel cerchio e di quel quadrato la persona, affinché sia protagonista delle sue scelte, in un rapporto rinnovato con il mondo circostante, orientato al rispetto dell’altro e dell’ambiente, alla sostenibilità dell’economia e della società. Digitalizzazione, robotizzazione, intelligenza artificiale: il potere enorme dei nuovi strumenti che l’avanzamento tecnologico ci mette a disposizione va pensato, gestito e piegato ai fini di una società più equa e più inclusiva. Se tutto questo è vero, non possiamo esimerci dal dire la nostra, e dal fare la nostra parte, arrivando anche lì dove solo in apparenza il lavoro delle nostre imprese non arriva.

Con l’umiltà, l’abnegazione e la fatica di chi studia, legge, si informa, approfondisce, discute. È quella che chiamiamo responsabilità.

Fausto Manzana Presidente di Confindustria Trento

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