DICEMBRE 2016 | GENNAIO 2017 ANNO 57 | N°06
L’impresa guarda al futuro Al centro dell’assemblea generale 2016 l’evoluzione verso l’Industria 4.0
Associazione
Speciale neve
Education
Nuove cariche: tutti i nomi e i volti
Neve e impianti ai massimi livelli: si apre la stagione
“Eureka! Funziona!”: un nuovo progetto per le scuole
informazioni commerciali investigate indagini per recupero crediti investigazioni private e aziendali
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sommario
03
editoriale 7
speciale neve
Stabilità per il Paese
46
Neve e impianti ai massimi livelli
50
Skirama Dolomiti, al via una nuova stagione
52
Dolomiti Superski guarda al futuro
54
Una nuova carta vincente
57
Wegher Srl a quota 45
60
Decos festeggia ricordando il fondatore
il punto 9
Eureka! Funziona!
copertina
rubriche
10
“L'industria conta, insieme contiamo di più”
63
Il lavoro 4.0 guarda ancora alla persona
13
“La crescita è un progetto di Paese”
66
La Sportiva eccellenza del Made in Italy
16
Rivoluzione 4.0: il piano del Governo
67
19
Veloce, lenta, flessibile: ma innovativa
“Per la riduzione dell’impronta carbonica”
22
Lunelli e Podini i nuovi vicepresidenti
internazionalizzazione
associazione 10 copertina
25
Comitati di sezione: i nuovi eletti
68
VI Export Day per Trentino Export
32
I nuovi delegati territoriali
70
Come evitare la doppia imposizione
34
Comitato Piccola Industria
36
I minibond che aiutano la crescita
68 internazionalizzazione
39
“Insieme per l’autotrasporto”
42
Assoservizi: c’è il catalogo 2017
71 education
44
Nuove regole contabili per i bilanci 2016
25 associazione 46 speciale neve
education 71
Scuola e impresa sempre più vicine
TRENTINOINDUSTRIALE.COM | DIC 2016-GEN 2017
04 TRENTINO INDUSTRIALE Anno 57 | N. 6 Dicembre 2016 - Gennaio 2017
Direttore Responsabile
DICEMBRE 2016 | GENNAIO 2017 ANNO 57 | N°06
Alessandro Santini Comitato di Redazione
Stefania Segata Roberto Busato Paolo Angheben Pierangelo Baldo Andrea Marsonet Eduard Martinelli Silvia Bruno Primo Bee
L’impresa guarda al futuro Al centro dell’assemblea generale 2016 l’evoluzione verso l’Industria 4.0
Direzione, Redazione e Amministrazione
Palazzo Stella, Via Degasperi, 77 38123 Trento T 0461 360000 | F 0461 933551 Internet: www.trentinoindustriale.com e–mail: trentino.industriale@confindustria.tn.it Progetto grafico
Associazione
Speciale neve
Education
Nuove cariche: tutti i nomi e i volti
Neve e impianti ai massimi livelli: si apre la stagione
“Eureka! Funziona!”: un nuovo progetto per le scuole
illustrazione ed elaborazione: GRAFFITI
Redazione
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Saturnia | Via Caneppele, 46 | Trento 0461 822636 – 822603 Editore
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11 mila copie ogni numero; invio a tutte le industrie aderenti a Confindustria Trento e ad un selezionato elenco di imprese artigiane, turistiche,commerciali e di servizi; invio ai professionisti trentini: ingegneri ed architetti,commercialisti e consulenti aziendali, notai ed avvocati, giornalisti...; invio a università, istituti di ricerca, scuole e centri di formazione professionale; articoli, servizi, firme autorevoli e interviste a personaggi di spicco;
ITIS Srl | Via Degasperi, 77 | Trento | T 0461 360000 Laura Canzian | T 338 7789032 | F 0461 933551
presentazione di aziende, loro attività e prodotti ad una vasta e competente platea di lettori;
Autorizzazione del Tribunale di Trento N. 71 del 10 febbraio 1990
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autorevolezza di una voce “targata” Confindustria.
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editoriale
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Stabilità per il Paese Autorevoli analisti si interrogano sulle ragioni profonde dei fenomeni che stanno scuotendo le democrazie occidentali, e che in Italia si sono rinsaldati intorno all’esito negativo del referendum che ha portato all’apertura di una crisi di Governo. Che il voto contrario sia stato espresso a salvaguardia del lavoro dei padri costituenti, o che sia stato piuttosto un voto di protesta sull’operato del precedente Governo, all’uomo d’impresa resta poco altro che un’amara constatazione. Che cioè nel nostro Paese prevalgono interessi diversi, per segno e per levatura, ma allo stesso modo opposti alla stabilità. L’uomo d’impresa sa che la stabilità è una precondizione necessaria allo sviluppo. Per garantirla, Confindustria si era pronunciata a favore della riforma costituzionale, che avrebbe – ne siamo ancora oggi convinti – portato a una migliore governabilità e a una maggiore rapidità nelle decisioni. Lo scenario ideale, o perlomeno il migliore scenario possibile, per rilanciare la competitività e l’attrattività del nostro Paese, con ricadute e benefici per l’intera collettività, cittadini e imprese innanzitutto. In Italia, a dire il vero, l’instabilità appare quasi un evento fisiologico. In 70 anni di vita la nostra Repubblica ha visto avvicendarsi 64 Governi. Questa volta si rischia però di muovere un passo falso sulla via del non ritorno. Oggi le imprese si trovano di fronte alla sfida di Industria 4.0. – come ho scritto nel mio editoriale sul precedente numero di Trentino Industriale – e più che mai hanno bisogno di certezze e di un supporto concreto dal sistema delle istituzioni e della ricerca. Varando il “Piano nazionale Industria 4.0”, il Governo ha messo in atto un’iniziativa concreta per l’ammodernamento del nostro sistema produttivo: si tratta, è stato ribadito più volte, del primo piano di politica industriale da molti anni a questa parte. Inserito nella Legge di stabilità, dovrebbe essere realtà dall’inizio del 2017. Lo stesso Ministro Calenda, che ci ha illustrato l’iniziativa intervenendo alla nostra recente Assemblea Generale, è stato confermato nel suo precedente incarico e ha già dichiarato di voler proseguire nella stessa direzione. Lo ribadisco ancora una volta. Non ci interessa quale colore politico abbia questo o quel Governo. Ci preme però che questo piano non perda slancio a causa di logiche che molto hanno a che fare con le dinamiche della politica (con la “p” minuscola), ma poco con l’economia reale e la vita dei cittadini.
Giulio Bonazzi Presidente di Confindustria Trento
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il punto
09
Eureka! Funziona! Nell’ampia cornice di interventi, strumenti e iniziative messe a punto dalla nostra Associazione per favorire, a più livelli, le relazioni tra mondo della formazione e mondo dell’impresa, figura da poco tempo una nuova occasione. Si tratta di un progetto importato dai Paesi Scandinavi, che lanciamo per la prima volta in Trentino in collaborazione con Federmeccanica e con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca: si chiama “Eureka! Funziona!”, e da più di dieci anni è proposto con successo ai bambini delle scuole elementari finlandesi, che sperimentano - giocando – il lavoro in team, e assaporano l’applicazione pratica e manuale delle conoscenze teoriche apprese in classe. Ci è piaciuto perché dà valore alla dimensione del fare, insieme a quella del sapere, che alla nostra categoria sta particolarmente a cuore, e che valorizziamo anche altrimenti (ad esempio con la proposta dei tirocini estivi rivolta ai ragazzi delle scuole superiori). Ci piace perché è un’occasione in più e un modo nuovo di parlare ai giovani, e attraverso ai giovani alle loro famiglie, ovvero a quell’opinione pubblica che in Trentino, forse più che altrove, sembra dimenticare che l’industria è un agente irrinunciabile del benessere comune. Lo dicono i numeri, che il nostro centro studi ha elaborato in occasione dell’assemblea generale di fine novembre, alla quale dedichiamo un ampio resoconto nelle pagine che seguono. Mi accontento di ricordare qui che, nella nostra provincia, l’industria occupa un terzo dei lavoratori e realizza un terzo del valore aggiunto globale (anche se in alcuni territori arriva a produrre il 50% del fatturato locale). Insomma, per dirla con lo slogan scelto per l’assise di Riva del Garda, “l’industria conta”. Con la quarta rivoluzione industriale vi sarà la richiesta di competenze più qualificate. Ai nostri figli si aprono nuove prospettive: potranno coglierle se sapranno continuare a formarsi, specializzandosi, assumendo profili di eccellenza. Per questo facciamo il possibile affinché la loro formazione sia eclettica e consapevole, fin dall’età scolare. Siamo convinti che possa funzionare.
Roberto Busato Direttore Generale di Confindustria Trento
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10 copertina
copertina
“L'industria conta, insieme contiamo di più” Questo il tema dell'Assemblea 2016, sul quale si sono confrontati i presidenti Giulio Bonazzi e Ugo Rossi, protagonisti di un dibattito sulle politiche economiche e industriali della provincia e del Paese.
SI
L'intervista a Rossi e Bonazzi (servizio fotografico di Jacopo Salvi)
è tenuta presso il Centro congressi di Riva del Garda l’assemblea generale 2016 di Confindustria Trento. Oltre 600 persone hanno partecipato all’assise degli industriali trentini: la prima assemblea pubblica dall’insediamento, lo scorso anno, del presidente Giulio Bonazzi. L’evento si è aperto con il dibattito tra il presidente degli industriali trentini Giulio Bonazzi e il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi, interpellati da Andrea Cabrini, direttore di ClassCNBC e Condirettore di Milano Finanza, a proposito del peso e del ruolo dell’industria in Trentino, della legge di stabilità provinciale 2017, delle opportunità legate ai portati dell’Industria 4.0. Con l’ausilio dei dati elaborati dall’Associazione
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di Palazzo Stella, il presidente degli industriali trentini ha spiegato i termini di quello che appare un paradosso: “L’industria in Trentino – ha detto Bonazzi - ha un’incidenza sul PIL e sull’occupazione non inferiore alla media nazionale e alle aree più industrializzate, eppure per l’opinione pubblica l’economia provinciale poggia su altri settori, come ad esempio agricoltura e turismo. Particolarmente eloquenti i casi di Valle di Non, dove l’industria produce il 50% del fatturato locale, e della Valle di Fiemme: qui la percentuale sale al 60%”. In provincia di Trento, in generale, il 31% del valore aggiunto proviene dall’industria. Di più: le aziende associate a Confindustria Trento hanno una produttività superiore alla media provinciale e nazionale (rispettivamente, del 20% e del 37%): “segnale di una ricerca di efficienza e innovazione non comune”. L’industria è anche il principale datore di lavoro, perché impiega un occupato su tre, e lo fa in maniera stabile (9 contratti su 10 sono a tempo indeterminato), offrendo gli stipendi più elevati (+20% rispetto alla media provinciale e +18% della media nazionale). L’industria in Trentino è anche sostenibile, perché occupa appena lo 0,2% della superficie complessiva del territorio e si impegna da anni per abbattere i consumi: tra il 1996 ad oggi, nonostante il continuo sviluppo, è il settore con il minore incremento dei consumi elettrici. Inoltre, contrariamente a quanto si pensi comunemente, i contributi alle imprese rappresentano appena il 2% del bilancio provinciale. Se l’economia provinciale ha potuto compensare il calo della domanda domestica grazie all’export, è per merito dell’internazionalizzazione dell’industria manifatturiera, che produce il 95% dell’export provinciale. A farla da padrone sono le azien-
11
de di grandi dimensioni: le prime 20 imprese Sull’Imis, Bonazzi ha espresso perplessità sul conesportatrici fanno il 50% dell’export provinciale; tributo di scopo e ha condiviso l’auspicio di un le prime 100 fanno l’85%. Da ultimo, Bonazzi ha allineamento con le aliquote altoatesine (0,79% in evidenziato il valore delle grandi aziende: “Spesso Trentino; 0,56% in provincia di Bolzano), oltre che demonizzate, danno un contributo insostituibile di un’estensione alle piccole imprese industriali in termini di posti di lavoro e di innovazione delle agevolazioni per gli opifici artigianali fino tecnologica. Dal 2007 ad oggi sono le uniche ad a 400 mq. avere incrementato l’occupazione, contribuendo Il presidente Rossi ha spiegato che le misure si ad attutire il calo complessivo dell’occupazione ispirano ai principi della qualità del lavoro e nell’economia trentina”. dell’occupazione: “Un territorio è competitivo se Dal canto suo, Rossi ha rassicurato la platea: “Sia- c’è coesione sociale e se il contesto è favorevole mo un territorio pienamente cosciente del ruolo agli investimenti. Il governo provinciale sta facendell’industria - ha detto - e della necessità che il do il possibile per intervenire con maggiore efficasistema si presenti come tale. In questa direzione cia sul fronte dell’innovazione come pure dell’insi sono mossi gli sforzi di questi anni, e su questa ternazionalizzazione, ma intanto deve badare ai linea seguiteremo a muoverci: cercando di aumen- conti, gestire le variazioni nel gettito”. tare, anche presso la pubblica amministrazione, la I due presidenti sono stati infine interpellati a consapevolezza del valore delle imprese e della proposito del dibattito sul tema Industry 4.0 e in cultura d’impresa da parte della nostra ammini- particolare del piano del Governo. Bonazzi ha illustrazione, per accompagnare le aziende, dando strato le attività condotte in questo senso dall’Asloro meno fastidio possibile. Stiamo spingendo il sociazione. “Ci attrezziamo per dare alle nostre brand trentino e lo facciamo presentandolo come imprese la possibilità di fruire di fondi europei un unico insieme di opportunità”. – ha aggiunto Bonazzi – ma gli incentivi della ProAl centro del dibattito anche la manovra provin- vincia restano fondamentali. Per essere efficaci, ciale. A proposito dell’aliquota Irap “avremmo devono concentrarsi sui settori e sulle imprese a preferito – ha detto Bonazzi - mantenere i livelli maggior potenziale di crescita, essere snelli, garandel 2016, ma apprezziamo che non sia aumentata tire un salto di qualità alle imprese”. oltre quanto stabilito per compensare le mancate “Puntiamo molto sulla formazione pre-universitaria entrate dovute al taglio dell’Ires. Bene l’azzeramen- - ha aggiunto Rossi -, così come sul sistema duato per chi aumenta l’occupazione, ma andrebbe le. Per questo tipo di iniziative la partnership con sostenuto anche chi la mantiene”. Ugualmente Confindustria Trento è necessaria. Abbiamo attivaper le deduzioni per gli aumenti salariali legati a to interventi importanti: lo stesso investimento sul incrementi di produttività, in attuazione di accor- miglioramento delle competenze linguistiche degli di o contratti aziendali e territoriali: “Non vanno studenti sarà la dote dei lavoratori di domani”. penalizzate - ha precisato - le aziende meno strutturate che magari non formalizzano incentivi ad personam pur importanti”.
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“La crescita è un progetto di Paese” All’assise degli industriali trentini, il presidente di Confindustria Boccia ha parlato di imprese, relazioni sindacali e banche, di politica economica nazionale ed europea e di "un'idea di società migliore".
"I DESTINI
delle nostre imprese sono legati ai destini del Paese. Da soli possiamo fare tanto, ma da soli non ce la faremo”: al pubblico dell’Assemblea Generale di Riva del Garda, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ha spiegato che il futuro dell’industria italiana sarà luminoso se vi sarà intesa – a tutti i livelli – sui piani dell’Associazione. “Abbiamo cercato di rispondere ad alcune domande – ha detto Boccia –: cosa dobbiamo fare noi imprese, cosa dobbiamo fare noi e gli altri, sindacati e banche, quale idea di politica economica abbiamo, quali riforme immaginiamo e quale idea di Europa abbiamo”. “La Confindustria che vogliamo – ha chiosato – non chiede scambi alla politica, chiede attenzione a una politica dell’offerta per attivare il circolo virtuoso dell’eco-
nomia: imprese competitive, più export, più investimenti, più occupazione e quindi più domanda, per un’industria ad alto valore aggiunto, ad alta intensità di investimenti e di produttività, che aggiungerà servizi ai prodotti e sarà eccellente in ogni funzione aziendale”. Discendono da queste convinzioni anche le riflessioni sui temi successivi. Le relazioni industriali, in primo luogo, che pongono una questione di metodo e di merito, a partire dall’assunto che la produttivita è un fattore di competitività per il Paese: “Quello che vogliamo dire è che occorre aprire una stagione della collaborazione per la competitività. Dobbiamo capire se c’è l’intenzione di condividere un’idea comune del futuro dell’industria italiana”. Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria
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Giulio Bonazzi e Vincenzo Boccia
Va in questa linea la legge di bilancio descritta dal ministro Carlo Calenda, e in particolare le misure sulla detassazione del salario di produttività: “Anziché essere una politica dei redditi, questa è una politica per la competitività, e pone le condizioni per rendere più conveniente lo scambio salario produttività”. Anche nelle relazioni con le banche, Confindustria ha aperto una stagione improntata al confronto per le soluzioni, che apre le porte alla valutazione dei parametri qualitativi. “Negli ultimi anni, le imprese che vanno bene hanno molto investito in attività intangibili e molto meno in attività tradizionali, capannoni e macchinari: il sistema bancario è in grado di valutare le attività intangibili? O forse dobbiamo costruire un confronto che lo permetta? Anche qui, questa è la direzione del Fondo di Garanzia di cui ha parlato Calenda”. Boccia ha plaudito alla politica economica del Governo, “una politica dei fattori e non dei settori”. E ha chiesto che sia una politica unica: “Se decidiamo a livello nazionale che la politica industriale del Paese è quella che abbiamo descritto, è giusto che i fondi strutturali di Nord, Centro e Sud vadano nella stessa direzione: la crescita diventa allora un progetto Paese, la precondizione per combattere disuguaglianze e povertà”. L’Europa è un elemento essenziale: “Abbiamo
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aperto un bellissimo confronto, partito da Bolzano, al fianco della Confindustria tedesca, con la quale abbiamo steso un documento già inoltrato ai due governi, che guidano i primi due Paesi industriali d’Europa. Diciamo due cose: evidenziamo l’importanza della questione industriale (diciamo cioè che l’industria conta), e che la partita è tra Europa e mondo esterno, perché se vogliamo combattere le politiche protezionistiche degli altri abbiamo bisogno di un’Europa compatta”. La Confindustria di Boccia rivendica scelte e spiegazioni economiche per obiettivi politici che riguardano le imprese, e di fronte a “un’Europa che ha un distonia importante tra una politica monetaria espansiva e una politica economica prociclica, chiede un’Unione che sia protagonista di una politica economica e una politica monetaria coerenti e convergenti”. E a proposito dei prossimi passi: “Dobbiamo stilare un’agenda a medio termine per la competitività del Paese, agire sulle semplificazione a tutto campo, fisco, tempi della giustizia, infrastrutture, Europa…”. “L’Italia – ha concluso – non deve appiattirsi sul presente, ma fare i conti con le sue potenzialità. La crescita è un progetto di Paese: con le nostre imprese contribuiremo a costruire un’idea di società migliore”.
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Rivoluzione 4.0: il piano del Governo Il Ministro Calenda ha illustrato a Riva del Garda ragioni e contenuti di un'iniziativa che "mette l'impresa al centro, e lo fa appellandosi a un patto di fiducia tra Stato e imprese".
“SARÀ
4.0 o non sarà”: per il Ministro dello Svi- sce. I confini sono molto incerti: sarà multiforme luppo economico Carlo Calenda, intervenuto a e potrà cambiare e velocemente nel tempo. Poggia Riva del Garda all’assise di Confindustria Trento, infine su tecnologie instabili: alcune molto radicasi gioca nei termini di questa opposizione il desti- te, altre ancora in bozzolo”. Di qui l’impostazione del piano, per il quale il Gono dell’industria italiana. Calenda ha illustrato ai presenti in primo luogo verno ha preferito un approccio tecnologicamente la filosofia sottesa al piano nazionale Industria 4.0. neutro: “A differenza di quanto accadeva in pasUn piano di lungo respiro, targhettato su un oriz- sato, abbiamo scelto di operare in una logica di zonte di 4 anni, che risponde alle caratteristiche neutralità tecnologica: non decidiamo noi qual è della quarta rivoluzione industriale in atto: “Una la tecnologia da supportare – ha precisato il Minirivoluzione a 360 gradi – ha spiegato – perché non stro – né il settore collegato alla tecnologia da supinveste solo la produzione, ma anche il modo in portare, ma identifichiamo dei cluster tecnologici. cui essa si relaziona con clienti e fornitori, oltre Abbiamo operato sui fattori abilitanti: materiali, che con il prodotto, e il modo in cui lo si concepi- penso alla banda larga, e immateriali, penso a
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Calenda durante il suo intervento
competenze e innovazione. Infine abbiamo cercato di coordinare gli stakeholder senza essere dirigisti, istituendo una cabina di regia incaricata di fare periodiche verifiche di progetto e di allineare le priorità, affinché questo diventi davvero uno sforzo, un progetto del Paese”. Gli obiettivi sono di natura quantitativa “poiché devono essere misurabili”. Dunque: aumentare di 10 miliardi di euro gli investimenti privati in macchinari e tecnologie nel 2017; aumentare di 11,3 miliardi di euro la spesa privata in ricerca, svilup-
Il piano del Governo punta a raddoppiare il numero degli studenti iscritti agli istituti tecnici e a orientare 1.400 dottorati a Industria 4.0. po e innovazione nel periodo 2017–2020, aumentare di 2,6 miliardi di euro gli investimenti privati nella parte early stage. In termini di competenze, raddoppiare gli studenti iscritti agli istituti tecnici superiori e orientare 1.400 dottorati a Industria 4.0.
Tra le infrastrutture abilitanti, l’elemento fondamentale è la banda larga e ultra larga. Tra gli strumenti di supporto, si è razionalizzato l’esistente: oggi, si parla di una riforma e di un rifinanziamento per il 2017 del Fondo Centrale di Garanzia di 900 milioni di euro, di un miliardo di euro per i contratti di sviluppo focalizzati su investimenti Industria 4.0; di un forte investimento sulle catene digitali di vendita per il Made in Italy. Di complemento, lo scambio salario–produttività tramite incremento RAL e limite massimo agevolabile. Calenda ha descritto le agevolazioni previste (superammortamento, iperammortamento, credito di imposta alla ricerca tra le principali), per poi andare a illustrare il ruolo dei Competence Center, “presidio di innovazione settoriale”, e dei Digital Innovation Hub, “Ponte tra imprese, ricerca e finanza”. Infine i numeri: “13 miliardi di euro di incentivi fiscali per gli investimenti fatti nel 2017, più i 4 miliardi di euro di taglio dell’Ires (che non conteggiamo), e 20,4 miliardi di euro per gli incentivi agli investimenti in ricerca e innovazione nell’arco dei tre anni della legge di bilancio. È l’intervento più potente mai messo in campo fino ad oggi”. “È un piano – ha concluso – che mette l’impresa al centro, e lo fa appellandosi a un patto di fiducia tra Stato e imprese”.
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19 copertina
Veloce, lenta, flessibile: ma innovativa Le esperienze diverse di tre imprenditori - Marco Bonometti, Giovanni Bonotto e Gianluigi Viscardi suggeriscono chiavi di lettura diverse, ma vincenti, per interpretare le sfide del futuro.
SUL
palco dell’Assemblea Generale di Confindustria Trento anche le testimonianze di chi sul campo sperimenta e agisce la quarta rivoluzione industriale: a sostenere diversi approcci gli imprenditori coinvolti nella tavola rotonda, moderata anch’essa da Cabrini, alla quale hanno partecipato Marco Bonometti, presidente del Gruppo Omr, Giovanni Bonotto, direttore creativo di Bonotto Spa, e Gianluigi Viscardi, presidente di Cosberg Spa. Con loro anche Alessandro Olivi, vicepresidente della Provincia autonoma di Trento. “Sono convinto che esiste una via italiana all’innovazione – ha esordito Bonometti – .Dobbiamo essere tutti d’accordo sul fatto che l’industria va rimessa al centro. E in particolare va rimesso al centro il manifatturiero, che è la chiave di volta per uscire da questa crisi. Senza manifatturiero questo Paese non crescerà. Io ritengo che le aziende italiane abbiano già fatto questo percorso: se ancora riusciamo a vendere all’estero, è perché le nostre aziende hanno fatto degli sforzi e continuano a farli. Attenzione però: l’Industria 4.0 deve essere un mezzo, non un fine. Il fine è il prodotto, che per essere competitivo deve essere nuovo. La mia preoccupazione è che l’industria italiana non sappia cogliere l’opportunità di questa rivoluzione: l’intervento del Governo è un primo passo. Dobbiamo creare insieme le condizioni perché l’impresa possa fare il proprio lavoro”. Bonometti ha anche riportato l’esperienza della propria azienda in Trentino, evidenziando l’efficienza dell’amministrazione locale. Viscardi, pioniere della fabbrica intelligente, ha parlato del valore della flessibilità: “Noi piccole imprese dobbiamo preparare le nostre aziende ad adattarsi a quello che chiede il mercato. Dobbiamo saper valorizzare il know how delle nostre
Bonometti
Bonotto
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imprese, le tecnologie innovative, la digitalizzazione. Stiamo scrivendo la roadmap di quello che serve nel nostro Paese”. Interrogato sul tema delle competenze, ha aggiunto: “Bene le misure sulla formazione e sull’alternanza, ma chi forma i forViscardi
Olivi
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matori?”. E a proposito della perdita di posti di lavoro associata alla quarta rivoluzione industriale: “La flessibilità non si ha con i robot, ma con le persone”. Bonotto, teorico della fabbrica lenta, ha raccontato la propria esperienza personale e la storia dell’azienda familiare: “Negli ultimi trent’anni il prodotto è stato logo, è stato brand: tutto questo ha portato a una saturazione, un eccesso. Il prodotto ha iniziato a fare, anziché se stesso, la comunicazione. Noi abbiamo spostato la prospettiva. Nel 2007 ho inventato questo nuovo processo perché credo che la nuova via del prodotto sia di tornare a fare il prodotto. Questa è la nuova via del mercato. Abbiamo ricominciato a fare un prodotto maieutico. Ci siamo illusi di essere anche noi piccoli artisti, e abbiamo iniziato a fare cose a regola d’arte. Oggi siamo in duecento, prima eravamo in settanta. Ci sentiamo i figli di Leonardo, di Duccio di Buoninsegna. Siamo convinti che la cultura ci farà ricchi”. “I sistemi territoriali – ha infine evidenziato Olivi – non devono essere ansiosi di dirigere le operazioni, di determinare i settori di spinta: il compito del pubblico è creare ecosistemi favorevoli alla creatività degli imprenditori, dove questi ultimi possano trovare terreno fertile per fare il proprio lavoro. Industria 4.0 ha creato la cornice. I territori vi si devono innestare. Anche sulla scorta del piano del governo, la nostra Provincia deve cogliere la sfida del cambiamento in atto, produrre un effetto leva, investire in infrastrutture, ricerca e sviluppo, in un sistema integrato che si valga dell’alleanza e del dialogo tra gli stakeholder “.
21 informazione pubblicitaria
Un plafond per le imprese che innovano Confindustria Piccola Industria e
compiti di natura consultiva. Il
Intesa Sanpaolo hanno firmato
sistema imprenditoriale italia-
una nuova partnership dedicata
no e quello del Trentino Alto
alla competitività e alla trasfor-
Adige, in particolare, dopo aver
mazione delle imprese per co-
dimostrato di avere la forza
gliere le opportunità offerte dalla
necessaria per superare la crisi
‘quarta rivoluzione industrialÈ e
deve ora sostenere le sfide della
prevede un plafond di 90 miliardi
quarta rivoluzione industriale
di euro per il prossimo triennio.
che rappresenta una grande op-
Grazie all’innovazione a 360 gra-
portunità, ma che necessita di
di, alle nuove tecnologie che ca-
diverse iniziative sul fronte degli
ratterizzano la quarta rivoluzione
investimenti, della formazione e
industriale e alla digitalizzazione,
della digitalizzazione. Azioni che
anche le piccole e medie impre-
richiedono investimenti sia finan-
se possono costruire partnership
trasformazioni organizzative.
ziari sia in capitale umano.
in mercati lontani, contaminarsi
Accelerare gli investimenti delle
L’accordo con Confindustria ci
con nuove idee, riorganizzarsi in
imprese, intervenire con una
vede impegnati a sostenere il
un’ottica di maggiore snellezza
logica sistemica e un orizzonte
sistema produttivo territoriale
ed efficienza, lavorare sempre
temporale esteso, sono quindi le
forti della nostra capacità di
più in filiera, sfruttare le opportu-
necessità alle quali va incontro il
rappresentare l’acceleratore
nità date dalle produzioni in Co-
nuovo accordo, che verrà decli-
dell’economia reale. In regione
buying e Business to Consumer,
nato a livello territoriale.
nei primi nove mesi dell’anno
più vicine al cliente e in grado di
Ha dichiarato Renzo Simona-
abbiamo erogato nuovo credito
comprendere più velocemente
to, direttore regionale Intesa
per 236 milioni di euro a me-
dove andrà il mercato.
Sanpaolo “Intesa Sanpaolo
dio lungo termine a famiglie e
Le opportunità di sviluppo per le
presidia il Trentino Alto Adige
imprese del Trentino Alto Adige,
realtà aziendali che riusciranno
con 56 filiali, 400 dipendenti a
in crescita del 28% rispetto allo
a cogliere la sfida del digitale
servizio di 70.500 clienti e un
stesso periodo dello scorso
sono enormi, ma richiedono
Consiglio del Territorio, parte-
anno. A fine settembre le attività
interventi ampi, con investimenti
cipato dai rappresentanti delle
finanziarie totali erano pari a 2,5
in capitale fisso e immateriale,
diverse categorie economico-
miliardi di euro a testimonianza
soprattutto in ricerca, innova-
sociali, che ha un ruolo di
della fiducia che la clientela ci
zione e formazione, nonché
raccordo con il territorio e ha
riserva.”
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22 copertina
Lunelli e Podini i nuovi vicepresidenti L’Assemblea di Confindustria Trento ha eletto i componenti di una parte del Consiglio di Presidenza e del nuovo Consiglio Generale.
NEL
corso della parte privata dell’evento, l’Assemblea di Confindustria Trento riunita a Riva del Garda ha eletto due nuovi vicepresidenti che vanno ad affiancare i tre già in carica, completando il nuovo Consiglio di Presidenza. Si tratta di Alessandro Lunelli (Ferrari F.lli Lunelli Spa) e Marco Podini (Dedagroup Spa). L’Assemblea ha anche eletto gli otto componenti del Consiglio Generale che siederanno nell’organo allargato di Confindustria Trento insieme ai presidenti di Sezione e ai delegati di Territorio eletti nelle scorse settimane (ne diamo conto nelle pagine successive). Si tratta di:
Mirco Cainelli - Meccanica Cainelli Srl Antonella Erbisti - Win Sport Srl Riccardo Felicetti - Pastificio Felicetti Srl Nicola Gottardi - Vetri Speciali Spa Angelo Messina - Enginsoft Spa Mariagrazia Odorizzi - Porfidi Europa Srl Fulvio Rigotti - Trento Funivie Spa Ornella Riolfatti - Edizioni Centro Studi Erickson Spa Nel corso dei lavori si è provveduto inoltre all’elezione dei probiviri e dei revisori contabili.
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Probiviri Fabrizio Borga - Studio Legale avv. Borga Luciano Dallago - Dalmec Spa Valentino Felicetti - Pastificio Felicetti Srl Mariano Gianotti Benito Larentis - Larentis Lorenz Srl Luigi Togn - Vinicola Valdadige di Togn L. & C. Sas
Revisori Contabili Effettivi Marilena Segnana - P.D. Office Sas Silvia Arlanch - Studio Matuella – Monti & Associati Cristina Odorizzi - Aemme Elabora Sas di Cristina Odorizzi Supplenti Paolo Foss - Trevor Srl Paolo Manica - Manica Spa
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Il nuovo Consiglio di Presidenza
Giulio Bonazzi Presidente
Rocco Cristofolini Vicepresidente
Ilaria Vescovi Vicepresidente
Marco Giglioli Presidente della Piccola Industria
Alessandro Lunelli Vicepresidente
Marco Podini Vicepresidente
Enrico Zobele Vicepresidente
Stefania Segata Presidente del Gruppo Giovani
Paolo Mazzalai Past President
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Lavis - Via Roma, 27/33 - Tel 0461 246577 Trento - Via Mazzini, 6 - Tel 0461 1582099 www.obrelli.it - info@obrelli.it
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Comitati di sezione: i nuovi eletti Nelle scorse settimane si sono svolte le assemblee per il rinnovo delle cariche delle Sezioni dell’Associazione. Ecco i volti e i nomi dei nuovi rappresentanti, eletti per il quadriennio 2016-2019.
SEZIONE ALIMENTAZIONE Assemblea ordinaria: 16 novembre 2016
Presidente di sezione Martina Togn* Vinicola Valdadige di Togn L. & C. Sas
Comitato di sezione Maddalena Cappelletti*
Giampaolo Toccoli
Alessio Vulcan
Cappelletti Antica Erboristeria Sas
Dial Funghi Srl
Dolomiti Fruits Srl
Rappresentanti nel Comitato Piccola Industria Maddalena Cappelletti Cappelletti Antica Erboristeria Sas
Giancarlo Cipriani Cisa 2054 Srl
SEZIONE AUTOTRASPORTO Assemblea ordinaria: 29 settembre 2016
Presidente di sezione Lucio Sandri* Sandri Autotrasporti Srl
Comitato di sezione Leonardo Arcese
Cristina Castellani
Autotrasporti Multipli Arcese Spa C.I.T. Castellani Inerti Trasporti Srl
Andrea Gottardi
Massimo Santuliana
Gottardi Autotrasporti Srl
Autotrasporti Santuliana Srl vicepresidente
Stefano Pedot Autotrasporti Pedot Srl
Comitato Piccola Industria Stefano Pedot
Autotrasporti Pedot Srl
*Componente Consiglio generale dell'Associazione.
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associzione
associazione
26 associazione
SEZIONE CARTA E GRAFICA Assemblea ordinaria: 5 ottobre 2016
Presidente di sezione Giovanni Lo Presti* Cartiere del Garda Spa
Comitato di sezione Alessandro Leto*
Misa Bursac
Giorgio Moser
Gianfranco Paris
L.E.G.O. Spa
Cham Paper Group Italia Spa
Moser Marino & Figli Srl
Arti Grafiche Saturnia Sas
Antonio Ratti
Omar Rota
Maura Trainoni
Francesco Zago
ICIS Spa
Bertolin Imballaggi Srl
Esperia Srl
Cartiere Villa Lagarina Spa
Comitato Piccola Industria Dino Bertolin
Bertolin Imballaggi Srl
SEZIONE CHIMICA, VETRO, GOMMA E PLASTICA Assemblea ordinaria: 7 giugno 2016
Presidente di sezione Giulia Manica* Manica Spa
Comitato di sezione Emanuele Marchi*
Federico Pedinelli
Casale Massimo
Gian Nicola Berti*
Zobele Holding Spa
CPB Componenti Plastici Biodegradabili Srl
O-I Manufacturing Italy Spa
Sandoz Industrial Products Spa
Sandro Santoni
Paolo Gugole
Osvaldo Camarin
Santoni Vetri Snc
Sepr Italia Spa
Vetri Speciali Spa
Comitato Piccola Industria Sandro Santoni Santoni Vetri Snc
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27 associazione
SEZIONE ESTRATTIVE E MATERIALI DA COSTRUZIONE Assemblea ordinaria: 3 novembre 2016
Presidente di sezione Paolo Mazzotti* Mazzotti Romualdo Spa
Comitato di sezione Marco Avi
Alessandro Basso
Diego Negriolli
Achille Onorati
C.E.I.S. Trading Srl
Antonio Basso Trentino Srl
Stradasfalti Srl
Onorati Srl
Gianvittorio Tanghetti Società Mineraria Baritina Spa
Comitato Piccola Industria Marco Avi
C.E.I.S. Trading Srl
SEZIONE IMPIANTI A FUNE Assemblea ordinaria: 14 luglio 2016
Presidente di sezione Francesco Bosco* Funivie Madonna di Campiglio Spa
Comitato di sezione Luca Guadagnini*
Mara Bottamedi
Giacinto Delpero
Daniele Dezulian
S.I.T. Bellamonte Spa
Funivie Valle Bianca Spa
Carosello Tonale Spa
Società Incremento Turistico Canazei Spa
Eduino Gabrielli
Cristian Gasperi
Valeria Ghezzi
Paganella 2001 Spa
Funivie Folgarida Marilleva Spa Funivie Seggiovie San Martino Spa
Giulio Misconel Funivie Alpe Cermis Spa
Fabrizio Oss
Alberto Pedrotti
Siegfried Pichler
Tullio Pitscheider
Nuova Panarotta – Società Impianti Spa
Pejo Funivie Spa
I.T.A.P. Pampeago Spa
Funivia Ciampac e Contrin Spa
Gianfranco Redolf
Denis Rech
Fulvio Rigotti
Roberto Serafini
Latemar 2200 Spa
FolgariaSki Spa
Trento Funivie Spa
Funivie Pinzolo Spa
Mauro Vendruscolo
Giuseppe Zorzi
Funivie Col Margherita Spa e Funivie Falcade Spa
S.I.F. Impianti Funiviari Lusia Spa
Comitato Piccola Industria Giuseppe Zorzi S.I.F. Impianti Funiviari Lusia Spa
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28 associazione
SEZIONE INDUSTRIE VARIE Assemblea ordinaria: 16 settembre 2016
Presidente di sezione Manuela Seraglio Forti* Servizi Territoriali Est Trentino Spa
Comitato di sezione Monica Baggia*
Donatella Bommassar
Francesco Colaone
Trentino Trasporti Esercizio Spa
Levicofin Srl
Azienda Consorziale Servizi Spa AGIS-ANEC Delegazione 3 Venezie ALT
Massimo Lazzeri
Giorgio Onorati
Rudi Oss
Fabio Sighel
Sabrina Taddei
Azienda Consorziale Terme di Comano
Dolomiti Energia Holding Spa
Pulinet Servizi Srl
Open Viaggi Vacanze Srl
Emanuel Wegher Wegher Srl
Comitato Piccola Industria Emanuel Wegher Wegher Srl
SEZIONE LEGNO Assemblea ordinaria: 2 novembre 2016
Presidente di sezione Giulio Deflorian* Mobilificio Deflorian Iginio Srl
Comitato di sezione Sistilio Terzi
Francesco Bordiga
Luca Brugnara
Valeria Caola
Ille Prefabbricati Srl
Bordiga Francesco Srl
Fal di Brugnara & Chistè Srl
Gyform Srl
Marco Felicetti
Adriano Giacomuzzi
Fabio Ognibeni
Lucio Varesco
D.K.Z. Srl
Valfiemme Legnami Srl
Enrico Ciresa Srl
Segheria Varesco F.lli Srl
Comitato Piccola Industria Marco Felicetti D.K.Z. Srl
Fabio Ognibeni Enrico Ciresa Srl
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29 associazione
SEZIONE METALMECCANICA Assemblea ordinaria: 19 settembre 2016
Presidente di sezione Luca Arighi* Adige Spa
Comitato di sezione Marco Lorenz*
Christian Dallago*
Fabio Dandrea*
Barbara Fedrizzi*
Larentis Lorenz Srl
Dalmec Spa
Hollander Idrotermica Pohl Franco Srl
Metalife Srl
Giovanna Malagnino* Sandvik Italia Spa
Comitato Piccola Industria Barbara Fedrizzi Marco Giglioli Metalife Srl
Sovecar Srl
Stefania Tamanini
Antonio Zanotti
Tamanini Hydro Srl
Decos Italia Srl
SEZIONE PORFIDO Assemblea ordinaria: 9 novembre 2016
Presidente di sezione Simone Caresia* (Euro Porfidi Srl)
Comitato di sezione Rocco Cristofolini
Walter Baldessari*
Efrem Bertuzzi
Lorenzo Bertuzzi
Unionporfidi Srl
Porfidi PrĂ Nardot Srl
Gaggio Porfidi Srl
Avisio Porfidi Srl
Armando Filippi
Antonio Nardin
Raffaello Odorizzi
Gianni Pisetta
S.I.L.P.A. Srl
Top Center Porfido Srl
E.L.P.P.A. Srl
Porfido Trentino Srl
Remo Pisetta
Marco Stenico
Industria Italiana Porfido Srl
Stenico Porfidi Srl
Comitato Piccola Industria Remo Pisetta
Industria Italiana Porfido Srl
Marco Stenico Stenico Porfidi Srl
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30 associazione
SEZIONE SERVIZI INNOVATIVI E TECNOLOGICI Assemblea ordinaria: 19 ottobre 2016
Presidente di sezione Alfredo Maglione* Optoelettronica Italia Srl
Comitato di sezione Pompeo Viganò*
Paolo Alvari
Giuseppe Angelini
Marco Battisti
Delta Informatica Spa
Telecom Italia Information Technology Srl
I&S Informatica e Servizi Srl
Cercasì di Battisti Marco & C. Sas
Sebastiano Bee
Alberta Benazzolli
Francesco Bertezzolo
Andrea Bertuolo
Futur3 Srl
Benazzolli & Partners Srl
Saiv Spa
Eyepro System Srl
Loredana Bettonte
Alberto Carli
Luca Cattoi
Pierluigi Fedrizzi
I.S.I.T. – Istituto Universitario per Interpreti e Traduttori Srl
Edutech Srl
Graffiti 2000 Srl
I&S Informatica e Servizi Srl
Claudio Ferremi
Daniela Filbier*
Alberto Gasperi
Matteo Macoratti
Telecom Italia Spa
GPI Spa – Trento
Centro Studi Interprofessionale Srl
Isite Srl
Oriente Malagoli
Angelo Messina
William Nicolussi
Filippo Pataoner
Innovie Srl
Enginsoft Spa
Saidea Srl
Studio Kompas Srl
Marco Podini
Maurizio Revolti
Fulvio Rigotti
Alessio Romani
Dedagroup Spa
Alysso Srl
Pervoice Srl
Lean Evolution Srl - Trento
Giordano Tamanini*
Giovanni Tamanini
Roberto Valcanover
Luigi Vetrone
Aldebra Spa
Improshare Srl
Nesco-North Energy Service Company Srl
Poste Italiane Spa
Pompeo Viganò
Alessandro Zorer
Delta Informatica Spa
Trentino Network Srl
Comitato Piccola Industria Alberta Benazzolli
Angelo Messina
Benazzolli & Partners Srl
Enginsoft Spa
Sergio Sighel Laboratorio Trentino Srl
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SEZIONE SISTEMA MODA Assemblea ordinaria: 17 ottobre 2016
Presidente di sezione Giorgio Ferremi* G.A. Operations Spa
Comitato di sezione Giuseppe Gaspari*
Lidia Bonan
Claudio Margoni
Walter Perini
Texbond Spa
Luxottica Srl
Bugatti Srl
Eurotexfilati Srl
Comitato Piccola Industria Walter Perini Eurotexfilati Srl
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I nuovi delegati territoriali Rinnovate nelle scorse settimane le cariche per le nuove rappresentanze territoriali. Di seguito i volti e i nomi dei nuovi delegati.
Territorio Valle di Fiemme, Val di Fassa e Primiero Delegato di Territorio: Lorenzo Delladio (La Sportiva Spa)* – Valle di Fiemme Vice delegato: Daniele Dezulian (Società Incremento Turistico Canazei Srl) – Val di Fassa Vice delegato: Valeria Ghezzi (Funivie Seggiovie S. Martino Spa) – Primiero
Territorio Alta e Bassa Valsugana, Bersntol, Tesino e Valle di Cembra Delegato di Territorio: Alberto Zanetti (Zanetti Srl)* – Alta e Bassa Valsugana, Bersntol, Tesino e Valle di Cembra Vice delegato: Tiziano Paterno (Color Glass Spa) – Bassa Valsugana e Tesino Vice delegato: Remo Pisetta (Industria Italiana Porfido Srl) – Valle di Cembra
Territorio Valle di Sole, Val di Non e Paganella Delegato di Territorio: Francesco Mosna (Diatec Cles Spa)* – Valle di Sole, Val di Non e Paganella Vice delegato: Giacinto Delpero (Carosello Tonale Spa) – Valle di Sole Vice delegato: Fabio Bonetti (Funivie Molveno Pradel Spa) – Paganella
* Componente Consiglio generale dell'Associazione
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Territorio Valli Giudicarie e Val Rendena Delegato di Territorio: Mirco Pellegrini (Novurania Spa)* – Valli Giudicarie e Val Rendena Vice delegato: Paolo Mazzotti (Mazzotti Romualdo Spa)
Territorio Alto Garda e Ledro e Valle dei Laghi Delegato di Territorio: Roberto Di Pofi (Arcese Trasporti Spa)* – Alto Garda e Ledro e Valle dei Laghi Vice delegato: Matteo Barbetta (Ecotop Srl) – Alto Garda e Ledro Vice delegato: Elio Pisoni (Distilleria F.lli Pisoni Srl) – Valle dei Laghi
Territorio Vallagarina e Altipiani Cimbri Delegato di Territorio: Dario Piccinelli (Capi Group Srl)* – Vallagarina e Altipiani Cimbri Vice delegato: Mariangela Emanuelli (Sartori Autotrasporti di Sartori Snc)
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Comitato Piccola Industria I nuovi eletti del Comitato Piccola Industria, composto dai delegati delle Sezioni merceologiche e dei Territori.
Presidente Marco Giglioli Sovecar Srl
Vicepresidenti Barbara Fedrizzi
Angelo Messina
Metalife Srl
Enginsoft Spa
Delegati nel Consiglio Generale dell’Associazione Stefania Tamanini
Sergio Sighel
Antonio Zanotti
Tamanini Hydro Srl
Laboratorio Trentino Srl
Decos Italia Srl
Componenti del Comitato Marco Avi
Alberta Benazzolli
Dino Bertolin
Maddalena Cappelletti
C.E.I.S. Trading Srl
Benazzolli & Partner Srl
Bertolin Imballaggi Srl
Cappelletti Antica Erboristeria Sas
Giancarlo Cipriani
Marco Felicetti
Fabio Ognibeni
Stefano Pedot
Cisa 2054 Srl
D.K.Z. Srl
Enrico Ciresa Srl
Autotrasporti Pedot Srl
Walter Perini
Remo Pisetta
Sandro Santoni
Marco Stenico
Eurotexfilati Srl
Industria Italiana Porfido Srl
Santoni Vetri di Santoni Sandro & C. Snc
Stenico Porfidi Srl
Emanuel Wegher
Giuseppe Zorzi
Wegher Srl
S.I.F. Impianti Funiviari Lusia Spa
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I minibond che aiutano la crescita A Palazzo Stella il convegno che ha coinvolto esperti e protagonisti, per spiegare come lo strumento sia un’opportunità efficace e percorribile, non solo per le grandi aziende. di LUCA RIBAGA, Finanza d'impresa, Confindustria Trento
COMUNICARE
alle aziende associate che il ricorso all’emissione di minibond per finanziare la crescita è una soluzione efficace e percorribile: questo l’obiettivo del convegno organizzato da Confindustria Trento a fine ottobre. Un incontro assolutamente tecnico che ha centrato l’obiettivo di rendere evidenti gli aspetti positivi del ricorso allo strumento tecnico minibond, anche attraverso la viva voce di alcune aziende emittenti, che si sono dette molto soddisfatte della scelta fatta. Una sorta di workshop, quindi, dove i principali attori di un processo di emissione di minibond hanno potuto mettere a fuoco gli aspetti tecnici e operativi di una emissione di prestito obbligazionario tramite minibond, per rendere
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più leggibile lo strumento e facilitare così le aziende nel valutarne efficacemente l’utilizzo, rispetto alla propria realtà e ai propri progetti. In apertura Alessandro Lunelli, vicepresidente di Confindustria Trento con delega per la finanza d’impresa, ha tracciato una panoramica sull’utilizzo dello strumento a livello nazionale. L’emissione di minibond ha conosciuto a livello nazionale una crescita costante dalla sua nascita, nel novembre 2012, pur rimanendo una modalità di finanziamento ancora limitata a un numero ristretto di aziende. I dati pubblicati dall’Osservatorio dei Minibond del Politecnico di Milano relativi alla situazione a tutto il 31 dicembre 2015 parlano di 179 emissioni e 145 aziende emittenti.
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Si tratta per lo più di aziende del settore manifatturiero, mentre gli altri settori sono estremamente diversificati. In 55 casi le aziende emittenti sono piccole e medie imprese non finanziarie, 23 società hanno un volume d’affari inferiore a 10 milioni. Quanto al valore medio delle emissioni: il 47% è sotto la soglia dei 5 milioni. I dati evidenziano quindi che non si tratta di uno strumento solo per grandi aziende, ma che può essere efficacemente approcciato anche da realtà con volume d’affari più contenuto. A livello locale lo strumento ha trovato una ottima accoglienza. I dati dell’Osservatorio segnalano, a tutto il 2015, ben 19 emissioni nella nostra regione, al pari di territori con un tessuto industriale diverso per dimensioni e numeri, quali il Veneto e l’Emilia-Romagna. Fabrizio Bencini partner di Kon Group, advisor finanziario che ha seguito svariate operazioni sia localmente che a livello nazionale, ha illustrato le possibili motivazioni che possono spingere una azienda alla decisione di finanziarsi con questo strumento tecnico e gli adempimenti, lato azienda, nel processo di emissione. Bencini ha inoltre sintetizzato così la natura di un finanziamento tramite emissione di minibond: non è un intervento sull’equity dell’azienda, pur trattandosi di una forma di finanziamento stabile e per importi abitualmente rilevanti rispetto alla struttura finanziaria dell’azienda; non comporta mutamenti negli organi di controllo, né tanto meno nella governance dell’azienda; l’investitore non partecipa agli utili che lo sviluppo del business può generare: è sostanzialmente un socio silente che attende solo il saldo delle rate, non disponendo di altri strumenti di controllo dell’azienda che ha finanziato se non le situazioni periodiche prodotte dall’azienda. Sono poi intervenuti i rappresentati delle Sgr che gestiscono i due Fondi locali chiusi, che investono in minibond emessi da aziende del territorio: Fondo Strategico Trentino-Alto Adige e Fondo Euregio Minibond. Mauro Sbroggiò, ad di Finanziaria Internazionale Investments Sgr e Sergio Lovecchio, condirettore generale di PensPlan Invest
Sgr, hanno illustrato le rispettive peculiarità e i processi valutativi. Molto interessanti le testimonianze espresse dalla viva voce di due aziende associate che hanno recentemente emesso minibond per finanziare i propri processi di crescita: Aquafil Spa e Cartiere Villa Lagarina Spa. Il cfo di Aquafil, Adriano Vivaldi e il consigliere delegato di Cartiere Villa Lagarina Francesco Zago hanno raccontato il perché della decisione di emettere minibond ai numerosi imprenditori intervenuti. Alla domanda: “Lo rifareste?” Hanno risposto entrambi con un convinto “Sì”.
“Il Bello dell’Industria” fa tappa a Rovereto Trentino Sviluppo ha ospitato nelle scorse settimane l’allestimento completo della mostra fotografica di Nadia Baldo “Il Bello dell’Industria”. Gli ampi spazi di via Zeni, a Rovereto, hanno infatti consentito all’autrice e ai suoi collaboratori di esporre tutte le opere realizzate nell’ambito del progetto che ha coinvolto, anche con la collaborazione di Confindustria Trento, diciassette imprese industriali trentine. All’evento inaugurale sono intervenuti anche il presidente della Piccola Industria di Confindustria Trento Marco Giglioli e il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi. In occasione dell’apertura dell’esposizione è stato anche presentato il prestigioso volume che contiene, oltre alle opere fotografiche, i testi di importanti relatori: Innocenzo Cipolletta, Aldo Sestieri, Adriano Gasperi, Fulvia de Luise, Mariano Pichler, Cristiana Pagliarusco, Italo Bressan, Dario Coletti, Claudio Fogu.
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Pionieri in creatività e nell’innovazione digitale
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associazione
“Insieme per l’autotrasporto” Scenari e prospettive di un settore strategico: a fine ottobre l’evento organizzato dalle associazioni di categoria Confindustria Trento, Artigiani e Confcommercio.
UNA
giornata all’insegna della collaborazione e della volontà di dare voce ad un settore, quello dell’autotrasporto, che sta vivendo un momento estremamente difficile, di crisi e trasformazione. Si è svolta a Mezzocorona, alle Cantine Rotari, la manifestazione “Insieme per l’autotrasporto”, organizzata dalle associazioni di categoria di Artigiani, Confindustria Trento e Confcommercio. Presenti centinaia di autotrasportatori, che hanno partecipato con attenzione e coinvolgimento ogni istante dell’incontro. L’apertura dei lavori è stata affidata ai tre presidenti delle associazioni di categoria provinciali. “Senza paura di essere smentito – ha detto il presidente di Fai Conftrasporto Giorgio Loner – credo di poter considerare questa giornata storica, in qualche misura anche per la nostra economia. Storica perché per la prima volta nella nostra provincia sono seduti attorno a un tavolo, in forma pubblica, le tre più importanti sigle di rappresentanza della nostra categoria, insieme per far sentire all’unisono lo stato in cui si trovano centinaia di imprese e migliaia di lavoratori. Oggi non siamo qui a rivendicare questo o quell’intervento, quest’emendamento o quella legge. Oggi siamo qui a rivendicare la nostra stessa professionalità, il nostro lavoro e la nostra esperienza. Lo facciamo attraverso un confronto serio, costruttivo e propositivo. Vogliamo farlo assieme a voi, che consideriamo protagonisti del futuro del nostro Paese e della nostra provincia e sensibili ad uno sviluppo che porti benessere e valore a tutta la comunità”. “A giudicare dalla folta partecipazione odierna – ha aggiunto Claudio Comini, presidente della sezione autotrasporto dell’Associazione Artigiani – possiamo dire che le associazioni contano ancora.
Cerchiamo di portare questo messaggio anche a livello nazionale perché l’autotrasporto è un settore che serve alla vita di tutti i giorni, dei cittadini e delle imprese. Ci sono ancora molti nodi irrisolti, molti aspetti da rivedere perché sono ostacolo allo svolgimento del nostro lavoro: dalle prese di posizione di alcuni paesi europei fino alla recente revisione del codice della strada, che rischia di costare molto alle nostre aziende”. “Sono soddisfatto di questa giornata – ha detto Lucio Sandri, presidente della sezione autotrasporto di Confindustria Trento – che mette al centro un lavoro non facile, che non è cambiato molto negli ultimi 70 anni. Certo, tecnologia e innovazione hanno prodotto molti miglioramenti, ma l’autotrasportatore è sempre il responsabile del carico, della sua consegna in modi e tempi concordati. Siamo orgogliosi di fare questo lavoro, nonostante una concorrenza sleale, un sistema sanzionatorio pesante, costi in costante crescita, una scarsa considerazione a livello istituzionale europeo. Trasportiamo ciò che serve all’economia e rappresentiamo un anello indispensabile del sistema economico. Chiediamo il giusto apprezzamento per questo impegno, per questo lavoro; se insieme sapremo supportare le nostre esigenze sarà più facile intravedere un futuro migliore. L’auspicio è che i Sandri durante il suo intervento
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presidenti nazionali sappiano cogliere e diffondere questo messaggio di unitarietà”. Luca Rigotti, vicepresidente della Camera di Commercio di Trento, ha analizzato il settore dell’autotrasporto trentino, attraverso la presentazione di una serie di dati che ha fornito un’immagine con forti tratti in chiaroscuro dell’intero comparto. “In Europa il rapporto tra Pil e merci trasportate è calato, nel periodo 2014–2015 del 9,4%, mentre per l’Italia questo valore supera il 30%. Dal 2010 al 2015 le entrate ed uscite dai caselli dell’A22 sono calate del 5,3% per quel che riguarda i mezzi pesanti. Dai dati del registro delle imprese risultano iscritte al terzo trimestre del 2016 756 aziende dell’autotrasporto, mentre nel 2004 erano 1.089: un calo del 30,6%. Una contrazione che riguarda anche il numero degli occupati, oggi a quota 4.800 (dei quali circa 4 mila dipendenti) ma con una contrazione di circa 7/800 unità negli ultimi anni”.
Sandri: "Se insieme sapremo supportare le nostre esigenze sarà più facile intravedere un futuro migliore". La Camera di Commercio ha analizzato, inoltre, i bilanci di 70 aziende del settore, evidenziando la tendenza ad una maggiore resistenza da parte delle imprese più grandi: “Il valore della produzione è aumentato del 17,4% nel quinquennio 2010–2015: per le aziende fino a 10 dipendenti questo valore è stato dell’1,7%, per le aziende tra gli 11 ed i 50 addetti del 22%, mentre per le aziende oltre i 50 dipendenti del 19%”. Gli interventi dei presidenti nazionali delle associazioni hanno avuto in comune l’apprezzamento per la giornata e per il rilievo dato all’unitarietà delle associazioni. “Dal 2003 al 2015 – ha sottolineato Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto – i traffici delle imprese italiane che portano merci in Italia dal mon-
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do sono diminuite del 60%, ovvero –3 miliardi di euro di fatturato. Calo che ha interessato in misura simile anche le imprese francesi e tedesche. D’altra parte, le imprese dei paesi dell’Europa dell’Est sono cresciute del 700%. Davanti a questi dati occorre riflettere su quale politica per l’autotrasporto dobbiamo sostenere e promuovere. Occorre maggiore rispetto delle norme e un mercato dove la concorrenza sia reale e possa avvenire nel rispetto comune delle regole”. “Oggi più che ieri – ha ribadito Amedeo Genedani, presidente di Confartigianato Trasporti – abbiamo bisogno di stare insieme. Abbiamo anche bisogno della spinta dei territori. Il segnale sta arrivando in modo importante: se non facciamo squadra non andiamo da nessuna parte. Eventi come quello di oggi vanno organizzati anche in altre parti d’Italia”. “Condivido l’importanza di agire insieme – ha detto Thomas Baumgartner, presidente Anita – per sottolineare l’importanza dell’autotrasporto. La nostra attività sarà sempre necessaria, perché l’ultimo miglio sarà sempre compito nostro. Abbiamo fatto numerosi progressi, anche dal punto di vista dell’inquinamento ambientale e acustico, tanto da essere competitivi con altre forme di trasporto. Il nostro settore deve essere liberato da molti vincoli, da lacci e lacciuoli”. Tra gli interventi, anche quello del presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi: “Vorrei porvi un duplice grazie: da una parte come consumatore cittadino, dall’altra come presidente della provincia, consapevole dell’importanza del vostro settore all’interno della nostra economia. Vi anticipo che anche quest’anno siamo riusciti a garantire lo stesso livello di sconto fiscale dell’anno scorso, nel quale sono comprese anche le riduzioni di 40 milioni del gettito che derivano dalla diminuzione dell’aliquota Ires. Confermiamo le aliquote Irap in diminuzione e gli sconti imis del 30%: credo sia uno sforzo importante che va nella direzione di riconoscere il valore di chi fa impresa. Cerchiamo di dare meno “fastidio” possibile a chi fa imprese, e – anche se magari non riusciamo a farlo come vorremmo – credo che siate testimoni che ce la stiamo mettendo tutta”.
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Assoservizi: c’è il catalogo 2017 Il catalogo è stato qualificato anche da Fondimpresa: le aziende che scelgono di aderire ai corsi proposti – oltre 350 quelli selezionati quest'anno – possono accedere ad un finanziamento aggiuntivo. di KARIN LORENZI, Assoservizi
È STATO
pubblicato in questi giorni il nuovo catalogo corsi di Assoservizi: più di 350 corsi formativi per soddisfare al meglio le richieste delle aziende, ma non solo. Con una proposta formativa sempre più ricca e specializzata, la formazione di Assoservizi è stata calibrata sulle esigenze specifiche degli utenti, tenendo presente la continua evoluzione dell’attuale contesto economico e imprenditoriale. La qualità delle trattazioni è garantita da uno staff di docenti altamente specializzato. La formazione verrà inoltre erogata attraverso l’utilizzo di metodologie didattiche estremamente innovative e flessibili come la formazione esperienziale utilizzata per sviluppare le competenze trasversali. Per le aziende iscritte a Fondimpresa c’è un’ulteriore vantaggio nel seguire i corsi di Assoservizi: il catalogo è stato infatti qualificato da Fondimpresa permettendo così alle aziende di investire ancor di più sulla formazione potendo accedere ad un finanziamento aggiuntivo.
Comunicazione, Marketing e Commerciale I corsi offrono strumenti pratici per la comunicazione aziendale nelle Pmi, a partire dalle strategie per una scrittura efficace ma c’è spazio anche per la comunicazione verbale e non verbale e il public speaking. Si parlerà inoltre di marketing e delle regole fondamentali per essere presenti e farsi trovare sul web al tempo dei social media e delle strategie per una efficace negoziazione e credito commerciale.
Finanza d’impresa I temi trattati vanno dal controllo di gestione e pianificazione alla riduzione dei costi, passando per il bilancio e il piano economico finanziario pluriennale.
Fiscale
Viene ampliata la proposta formativa con un percorso dedicato alle principali problematiche ambientali riscontrabili in azienda e ritorna, dopo alcuni anni di assenza, il corso destinato ai conduttori di generatori di vapore.
Viene posta attenzione ai temi della disciplina Iva, della gestione delle spese di rappresentanza ma anche delle trasferte dei dipendenti e dei collaboratori. Si entra nei dettagli relativi alle novità introdotte per la stesura dei bilanci d’esercizio e largo spazio viene dedicato alla presentazione di strumenti e tecniche per la pianificazione fiscale. Novità 2017 Iva in edilizia.
Amministrazione del personale
Informatica
Vengono presentate le novità 2017 in ambito del diritto del lavoro e dei contratti atipici, di piani di riduzione del personale e di ammortizzatori straordinari. Approfondimenti specifici riguardano i piani di regolamento aziendale e il procedimento disciplinare, nonché la lettura del prospetto paga e la gestione di trasferimenti aziendali.
Le attività formative hanno come obiettivo il perfezionamento delle competenze nell’utilizzo di programmi informatici quali Excel, PowerPoint e Word. Vengono inoltre proposti specifici percorsi dedicati ai software firmati Autodesk. E ancora approfondimenti sulla sicurezza informatica, l’utilizzo di piattaforme Cloud e gestione dei rischi
Ambiente, Energia
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Ict, anche alla luce dell’introduzione del nuovo regolamento europeo in tema di Privacy.
Internazionalizzazione Si propone formazione specifica, in lingua italiana e inglese, sulle principali tematiche connesse all’attività sui mercati esteri: marketing, tutela industriale, certificazioni, legale, fiscale, doganale, bancario e assicurativo.
Legale Si affrontano tematiche quali il modello 231, fornendo formazione specifica anche all’Organismo di Vigilanza, la normativa in materia di privacy che subirà un forte cambiamento con il 2018 e novità 2017 un percorso strutturato di 40 ore sulla gestione degli appalti pubblici da parte delle imprese. Ampio spazio viene dedicato alla legislazione internazionale: dalla contrattualistica internazionale alla normativa vigente sul dual-use, passando per le problematiche giuridiche legate all’attività di e-commerce.
Lingue Prosegue la tradizionale proposta di corsi di lingue straniere. Sono previsti corsi di inglese, tedesco, francese e spagnolo. I corsi sono distinti per livelli omogenei, dal base al proficiency (A1/A2, B1, B2/C1) e sono tenuti da docenti madrelingua, con possibilità di sostenere un esame finale di certificazione internazionale.
Logistica / Operations I corsi proposti intendono fornire indicazioni sulle modalità più efficaci di gestione del magazzino, non solo dal punto di vista logistico ma anche da quello contabile. Vengono forniti spunti utili per l’ottimizzazione dei costi e per la gestione efficiente dei flussi logistici con focus su Lean e Kaizen e alle loro tecniche applicative.
una gestione efficace ed efficiente dell’impresa. Un affondo sui principali strumenti a disposizione per tutelare e valorizzare l’innovazione. Inoltre, i temi dei finanziamenti nazionali ed europei per l’innovazione e della gestione dei progetti di ricerca e innovazione in azienda.
Risorse umane Numerosi gli interventi formativi finalizzati all’acquisizione delle principali competenze trasversali e soft skills: leadership ed empowerment, sviluppo manageriale e change management, team working e team building. Docenti esperti sono a disposizione per offrire indicazioni in ambito di resilienza, peak performance, valutazione delle prestazioni e gestione dei conflitti. Una ricca gamma di corsi effettuati con la tecnica della formazione esperienziale permetterà inoltre di arricchire ciò che si impara quotidianamente nel contesto lavorativo per meglio adattarsi ai cambiamenti.
Sicurezza, Medicina del lavoro e Qualità La sicurezza non è un costo, ma un investimento sulla qualità della vita presente e sul futuro dell’attività produttiva. Implementare sistemi di gestione e valorizzare la cultura della sicurezza aiuta a ridurre in maniera evidente gli oneri che incidono visibilmente sui bilanci delle aziende.
Strategia e Management Si valorizzano le tematiche connesse con la gestione d’impresa e vengono approfondite le possibili strategie di miglioramento. Particolare importanza rivestono i percorsi formativi incentrati sul controllo dei processi aziendali e sul project management.
Ricerca, Innovazione e Sviluppo del prodotto Si valorizzano i temi di innovation team, Lean production e Kaizen, tecniche fondamentali per
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Nuove regole contabili per i bilanci 2016 Nel corso di due appuntamenti, alcuni esperti hanno illustrato agli associati di Confindustria Trento le principali novità legislative introdotte e i verosimili sviluppi contabili e fiscali. di ROBERTO CURCU, Area Economia d’Impresa, Confindustria Trento
L'ANNO
2016 sta volgendo al termine e la maggior parte delle imprese, per il prossimo bilancio, dovrà applicare le nuove regole per la redazione dei bilanci che il legislatore introdusse già nell’agosto del 2015. Tale norma doveva essere “accompagnata” da una revisione dei principi contabili e da una norma fiscale di coordinamento, ma i primi attualmente sono ancora in bozza e le normative fiscali sono ancora in discussione in Parlamento. Nonostante la situazione di incertezza, Flavia Gelmini, Tla Tax Partner, e Alberto Michelotti, Pwc Audit Partner responsabile della sede di Trento, hanno illustrato agli associati di Confindustria Trento le principali novità legislative introdotte ed i verosimili sviluppi contabili e fiscali. Molte le modifiche che possono interessare le aziende, dalle nuove, più ristrette, possibilità per capitalizzare le spese di ricerca e di pubblicità, al metodo del “costo ammortizzato” per la valutazione di debiti e crediti, ai nuovi criteri di contabilizzazione di azioni proprie, derivati e dividendi.
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Per quanto riguarda in particolare l’ultima questione, Michelotti evidenziava come nell’attuale bozza dei principi contabili sarebbe esclusa la possibilità di contabilizzare i dividendi delle società partecipate secondo la competenza, ed alla luce di tale dato sono stati forniti i suggerimenti per evitare che le holding di partecipazione chiudano l’esercizio 2016 senza poter contabilizzare nessun provento. Interessanti spunti, riguardo a possibili azioni da intraprendere da qui al 31 dicembre, hanno riguardato le complessità di valutazione dei derivati e di applicazione pratica del nuovo metodo del “costo ammortizzato”. Per ciascuna modifica contabile Gelmini ha illustrato quelle che potrebbero essere le ripercussioni fiscali, ipotizzando due scenari: uno che prevede l’obbligo di gestire un “doppio binario” civilistico e fiscale; un secondo, che necessiterebbe dell’approvazione tempestiva di una specifica norma, che è quello di utilizzare gli stessi criteri di determinazione delle imposte adottati dalle imprese che applicano i principi contabili internazionali.
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Neve e impianti ai massimi livelli Intervista a FRANCESCO BOSCO, presidente della Sezione impianti a fune di Confindustria Trento. di EDUARD MARTINELLI, Marketing e Gruppi associativi, Confindustria Trento
PRESIDENTE
Bosco, è partita una nuova stagione invernale, che si presenta estremamente importante per il settore. Quali sono le vostre previsioni? La stagione è iniziata in modo molto positivo sotto il profilo delle presenze turistiche. Il lungo ponte dell’Immacolata ha indotto molti appassionati a scegliere le località trentine per un “assaggio” di inverno e tutte le società si sono dimostrate pronte a garantire un servizio estremamente efficiente ed apprezzato. Purtroppo, anche quest’anno, le nevicate naturali si stanno facendo attendere, ma le basse temperature hanno consentito l’utilizzo degli impianti di innevamento fin dalla fine del mese di novembre, quindi la maggior parte delle piste, escluse quelle a quote particolarmente basse, sono state preparate per accogliere i turisti e per dimostrare che le società funiviarie trentine si confermano tra le migliori in Europa e nel mondo.
La preparazione della stagione però per voi è iniziata molto prima. Certamente. Tutte le società funiviarie hanno iniziato a lavorare durante i mesi estivi per realizzare gli interventi necessari a garantire un’esperienza sempre nuova ed appassionante ai milioni di sciatori che ogni inverno scelgono le nostre piste. Tanto per fornire un dato, in Trentino nel 2016 sono stati investiti oltre 60 milioni di euro dalle 26 società aderenti alla nostra Sezione, nella realizzazione di nuove strutture (impianti di risalita, piste, bacini di accumulo, impianti di innevamento, ecc.), o nell’ammodernamento dell’esistente. Mi sembrano cifre importanti, soprattutto in un momento storico così complesso, e che testimoniano
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di un settore dinamico ed in salute, che si impegna costantemente per mantenersi competitivo ai massimo livelli.
Lo scorso luglio l’assemblea delle aziende aderenti alla Sezione Impianti a fune ha votato all’unanimità per il rinnovo del suo incarico di presidente per un ulteriore quadriennio. È un importante segnale di apprezzamento per la sua persona e per il lavoro da Lei svolto fino ad oggi. Sono ovviamente felice della stima dimostrata dai miei colleghi e devo dire che la Sezione nell’ultimo anno è riuscita a realizzare alcuni progetti di grande rilevanza per gli operatori del settore, che ci auguriamo potranno garantire significativi risparmi per le società funiviarie nei prossimi anni. Alcuni di questi sono stati ottenuti grazie alla stretta collaborazione con l’Associazione nazionale di categoria (Anef), di cui io sono consigliere e la cui presidente, Valeria Ghezzi, è trentina.
Ci può citare almeno i principali progetti realizzati? Mi sembra importante ricordare il rinnovo del Ccnl di settore, che per la prima volta ha introdotto il principio della riduzione di alcuni costi legati ad elementi strutturali del contratto e che ha limitato l’aumento della parte economica a cifre decisamente più basse rispetto a tutti gli accordi degli altri settori industriali. Oltre a questo ricordo la rimodulazione in senso favorevole alle società del calcolo dell’imponibile Imu, l’approvazione del “decreto vita tecnica” e del “decreto esercizio” da parte del Governo, che ci hanno adegua-
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to alle normative dei principali Paesi competitor incaricati di garantire la sicurezza ed il soccorso in Europa, sgravando così gli operatori di pesanti degli infortunati sulle piste, ed abbiamo rinnovaoneri burocratici ed economici, e ancora, l’inter- to l’accordo con il Soccorso Alpino Trentino per il vento a livello parlamentare della categoria per “soccorso in linea” dei passeggeri in caso di blocco scongiurare il rischio di applicazione delle proce- degli impianti di trasporto a fune. Da ultimo cito dure di appalto pubblico nell’assegnazione delle la collaborazione con i Maestri di Sci trentini che concessioni funiviarie. Proseguendo abbiamo poi ha portato alla realizzazione del progetto “Free Ski ottenuto la modifica di alcuni passaggi particolar- in Trentino”, che offre la possibilità, soprattutto a mente problematici del Piano di gestione delle ac- bambini e ragazzi, di sciare per una mezza giornaque pubbliche trentino (Pguap), battaglia questa ta sotto la guida di un maestro di sci, senza alcun che la Sezione stava conducendo con caparbietà costo di skipass. da alcuni anni e che finalmente ha portato ad un primo risultato, decisamente positivo, anche se non del tutto risolutivo. Collegato a questo ab- Insomma la Sezione Impianti a fune è molto biamo avviato un tavolo di confronto con la Pat attiva. per la modifica della normativa inerente la rea- Abbiamo la fortuna di poter contare su associati lizzazione dei bacini di accumulo dell’acqua, che molto impegnati e convinti del ruolo dell’Associadiventano sempre più necessari per gli operato- zione. I nostri Comitati sono sempre partecipati ri, ma attualmente comportano iter autorizzativi e la condivisione di scelte ed obiettivi è massima. estenuanti e costi per le opere di sicurezza in al- Questo aiuta molto nella gestione dei singoli procuni casi esagerati, in rapporto alla dimensione e getti e ci permette di guardare al futuro con grancapacità dei depositi idrici. Non meno importanti de fiducia. Ora siamo tutti impegnati nel gestire poi sono stati gli accordi di collaborazione siglati al meglio la stagione invernale, che ci auguriamo con istituzioni o associazioni attive nel settore sci- possa essere fortunata e remunerativa, in quanto, istico. In particolare abbiamo stipulato una con- in poco più di 100 giorni, ogni società è chiamata venzione con la Polizia di Stato di Moena per la ad ottenere il fatturato necessario per poter poi formazione dei dipendenti delle società funiviarie operare per tutto il resto dell’anno.
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Skirama Dolomiti, al via una nuova stagione Tutte le novità dell’inverno che si apre: dal nuovo sito al potenziamento delle strutture, passando per la partnership con le località sciistiche più chic degli Stati Uniti.
TRA
i comprensori sciistici più importanti dell’arco alpino, Skirama Dolomiti Adamello Brenta, con i suoi 400 km di piste, ha iniziato l’inverno 2016/2017 con tante novità proposte in tutte le destinazioni sciistiche del Trentino occidentale che compongono il carosello disegnato tra l’Adamello-Presanella, l’Ortles-Cevedale e le splendide Dolomiti di Brenta. Tutte le località – Madonna di Campiglio, Pinzolo, Folgarida-Marilleva, Pejo, Pontedilegno-Tonale, Andalo-Fai della Paganella, Monte Bondone e Folgaria-Lavarone – hanno provveduto, durante l’estate, a svolgere attività di manutenzione e incremento dell’offerta del “prodotto neve”. Gli interventi hanno riguardato il rinnovamento degli impianti di risalita, miglio-
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ramenti nell’accesso agli imbarchi, l’ampliamento del demanio sciabile e il potenziamento dei sistemi per la produzione di neve programmata. Dunque, neve assicurata, di qualità sempre migliore e garanzia di un’ottima sciabilità. Skirama, inoltre, si presenta al via della nuova stagione invernale con un sito web totalmente rinnovato e la neonata collaborazione con Vail Resorts. Si inaugura così una partnership di reciproca promozione con le località sciistiche più chic degli Stati Uniti d’America. Chi acquisterà il famoso skipass americano “Epic pass” potrà, infatti, sciare tre giorni in Trentino occidentale. Stesso vantaggio, ma con destinazione Vail, per chi avrà lo stagionale “Superskirama”. “Il mercato americano – spiega Giancarlo Cescatti, presidente di Skirama e direttore dell’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena – oltre ad essere dinamico, è importante in quanto presenta un numero di sciatori molto elevato, con buona capacità di spesa, affascinato da questo sport e con la voglia di conoscere nuove destinazioni, in particolare europee e dell’arco alpino. Dal punto di vista delle strategie turistiche e commerciali è opportuno essere presenti in Usa, rafforzando le nostre relazioni con il contesto internazionale attraverso iniziative concrete e di valore”. Confermate, per i possessori della tessera Superskirama, anche le 5 giornate presso il comprensorio sciistico del Dolomiti Superski e altri 3 giorni scegliendo tra le destinazioni statunitensi di Purgatory at Durango Mountain Resort (Colorado), Sipapu Ski & Summer Resort (New Mexico), Pajarito Mountain Ski Area (New Mexico) e Arizona Snowbowl (Arizona). Informazioni, novità e proposte vacanza disponibili all’indirizzo www.skirama.it.
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Folgarida Marilleva piste con emozione
“Molte sono le novità per le quali abbiamo lavorato sodo durante l’estate che potranno essere apprezzate dai nostri clienti durante la stagione invernale ormai iniziata il 3 dicembre e che si chiuderà domenica 9 aprile 2017 - spiega il Dott. Cristian Gasperi, AD e DG di Funivie Folgarida Marilleva. Innanzitutto abbiamo proseguito con gli importanti investimenti nell’attività tipica della nostra società e che caratterizza il “motivo di vacanza” dei nostri clienti, rappresentato appunto dallo “sci alpino”. Mentre nelle ultime 2 stagioni ci eravamo concentrati a sostituire la seggiovia di collegamento del flusso di andata da Folgarida verso Marilleva e Madonna di Campiglio (Seggiovia BassettaMonte Vigo) ed avevamo realizzato la nuova pista nera “Little Grizzly”, quest’anno abbiamo completamente ristrutturato la pista delle Malghette con uno stile completamente nuovo. Puntiamo ad offrire la massima qualità ai nostri clienti ed abbiamo voluto investire soprattutto nel cuore della SkiArea che collega
Folgarida, Marilleva e Madonna di Campiglio/Pinzolo. L’obiettivo sarà interamente raggiunto con la sostituzione della seggiovia di rientro da Madonna di Campiglio (Seggiovia Malghette) prevista per la prossima estate 2017. Elemento distintivo del nostro comprensorio è la qualità della neve e la perfetta battitura delle piste. Anche quest’anno abbiamo investito molto in implementazioni all’impianto di innevamento programmato ed un altro mezzo battipista di nuova generazione entrerà a far parte della flotta impegnata tutte le notti a rigenerare il manto nevoso dell’area sciabile. Con la consapevolezza che il cliente che sceglie Folgarida Marilleva come meta per la sua vacanza invernale ha la necessità di vivere una vacanza attiva ed emozionale, quest’anno abbiamo voluto investire in modo differenziato anche sui servizi orientati a far divertire i nostri clienti. Ecco dunque che, in aggiunta al Family Park di Folgarida, verranno aperti al pubblico altre due zone Family rese vive con la presenza degli animatori e dislocate rispettivamente all’arrivo a Monte della Cabinovia Daolasa-Val
Mastellina e nei pressi di Malga Panciana nell’area di Marilleva. Considerata l’era moderna in cui viviamo e l’esigenza social di condividere on-line le proprie emozioni, abbiamo investito anche nella rete wi-fi che, gratuitamente, sarà a disposizione di tutti gli sciatori nei punti di partenza ed arrivo degli impianti e nelle zone di stazionamento e parchi. Il nostro slogan di quest’anno sarà quindi “Stay in Touch”. Infine, tutti i lunedì ed i mercoledì, sarà possibile concludere la giornata sci al “Mau”, la nuova Apres Ski in quota a 1855 m. (località Malghet Aut) dove a partire dalle 15 si potrà socializzare e lasciarsi andare con drink, musica, balli e divertimento prima del rientro in totale sicurezza mediante la Cabinovia Belvedere di Folgarida che, grazie al suo nuovo impianto di illuminazione, rimarrà in esercizio il lunedì fino alle ore 19 e il mercoledì fino alle ore 20 per consentire il suggestivo rientro a valle. Molti infine sono gli eventi e le promozioni che abbiamo lanciato per la stagione invernale 2016-17 e per i quali invitiamo a visitare il nostro sito www.ski.it.”
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Dolomiti Superski guarda al futuro Il volume degli investimenti del consorzio per la stagione invernale 2016/17 ha superato gli 80 milioni di euro: sei i nuovi impianti di risalita.
DOPO
42 anni di attività sul mercato turistico quotidiana delle piste con 330 gatti delle nevi, fiinvernale, la qualità del servizio offerto alla clien- nalizzata a garantire condizioni perfette a sciatori tela rimane il punto più importante nella filosofia e snowboarder. aziendale delle società consorziate nel Dolomiti Anche durante l’estate 2016 si è investito nel rinSuperski. Di conseguenza, l’attività durante i mesi novamento e nella sostituzione di impianti di riestivi è focalizzata sul costante ammodernamento salita obsoleti, nella realizzazione di nuove piste delle infrastrutture e sullo studio di nuove pro- in zone sciistiche già esistenti, nell’ottimizzazione poste per quanto riguarda le promozioni e la dei collegamenti tra zone sciistiche e nel potenziapossibilità di scelta tra varie tipologie di skipass. mento dei sistemi di innevamento programmato, In termini di infrastruttura, l’attenzione è rivolta sempre più importanti per poter garantire la sciasoprattutto verso gli impianti di risalita, le piste bilità anche di fronte a condizioni atmosferiche e i sistemi di innevamento programmato, per au- avverse. mentarne la sicurezza, il comfort, nonché l’effi- L’inverno 2016/17 vedrà entrare in servizio sei nuocienza dei servizi. Di conseguenza, non si persegue vi impianti di risalita in diverse zone sciistiche di il fine di realizzare nuove aree sciistiche, ma di Dolomiti Superski. Tra queste la cabinovia dopottimizzare le esistenti, migliorarne i collegamen- pia “Castelir-Fassane-Morea” a Bellamonte, alla ti e curarne i particolari, come la preparazione quale si aggiunge la nuova pista “nera” La Volata che da Col Margherita scende a Passo San Pellegrino in terra trentina. Inoltre, anche in altre zone sciistiche delle Dolomiti sono stati sostituiti o revisionati completamente numerosi impianti di risalita che hanno raggiunto il “limite di età” con impianti moderni, onde garantire il comfort, la sicurezza e la rapidità del servizio. È il caso delle zone sciistiche Kronplatz, Val Gardena/Alpe di Siusi, Val di Fassa/Carezza, Arabba/Marmolada, Val di Fiemme/Obereggen, Valle Isarco e Alpe Lusia/San Pellegrino. In tutte le 12 zone sciistiche del comprensorio dolomitico si è intervenuto sui sistemi di innevamento programmato, confermando ancora una volta il grande impegno da parte di Dolomiti Superski a soddisfare le aspettative e le esigenze degli sciatori e ad aumentare la garanzia di sciabilità sulle piste. In totale, il volume degli investimenti per la stagione invernale 2016/17 supera gli 80 milioni di euro.
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Ski Area San Pellegrino: le novità dell’inverno 2016/2017 La Ski Area San Pellegrino si prepara ad una grande stagione invernale con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il proprio ruolo tra le destinazioni turistiche del Trentino. Tante le novità sia in pista che sul fronte dell’accoglienza alberghiera e della ristorazione. Per gli sciatori più esperti è stata creata la nuova pista La Volata, una nera ripida e veloce per sciatori esperti servita dalla comoda funivia Col Margherita, che partendo da quota 2514 m scende al Passo San Pellegrino in un continuo susseguirsi di muri da brivido con pendenze che sfiorano il 50%, per un totale di 2.350 m di lunghezza e 640 m di dislivello. Sempre al Passo San Pellegrino, uno dei valichi più frequentati delle Dolomiti, aumentano i servizi dedicati ai primi passi sugli sci con l’ampliamento e il potenziamento dei campi scuola Blanco Baby Park e Capanna Margherita. Il primo, situato vicino alla seggiovia Gigante in località Chiesetta e gestito dalla Scuola Sci e Snowboard Moena Dolomiti, sarà dotato di 2 lunghi tappeti mobili e vari percorsi con ostacoli, coni e archi. Il secondo, adiacente alla sciovia Capanna Margherita in area Costabella, avrà un tappeto mobile, un bel tracciato di boardercross dove fare pratica con curve e salti e
una zona dedicata alla discesa per slittini e bob. Si arricchisce così anche l’offerta per famiglie e baby sciatori, già consolidata e di alto livello grazie al parco giochi Kid’s Paradise, situato presso lo Chalet Cima Uomo con un’ampia area sulla neve per giocare tra altalene, scivoli, casette, carriole, secchielli e palette oltre ad una vera Funivia… la casa della mascotte Blanco, e una sala riscaldata dove i bambini possono dedicarsi alla lettura, allo sviluppo della creatività, ai giochi in scatola e al relax con servizio baby sitting a richiesta e la possibilità di prenotare baby menu per pranzo. Mai come quest’anno, poi, tutti gli operatori della zona hanno effettuato interventi significativi alle proprie strutture. Al Passo San Pellegrino, dove il settore ricettivo conta oltre 900 posti letto, 6 su 8 alberghi hanno migliorato i propri servizi intervenendo sulle aree comuni, sulla ristorazione, aumentando o ristrutturando le camere. Anche i rifugi hanno fatto interventi sostanziali per offrire maggior confort e nuove esperienze, divertenti e piacevoli, ai propri ospiti. In particolare, lo Chalet Cima Uomo ha ampliato i propri spazi interni con una nuova sala da pranzo posizionata nel lato sud della struttura, interamente al sole con un panorama moz-
zafiato, oltre a realizzare il nuovo Lounge-Bar Kioski direttamente sulla pista che scende accanto allo Chalet Cima Uomo, che di sera si trasforma in una suggestiva location Apres Ski & Party. Un altro intervento importante è stato fatto dal Rifugio Tarif adiacente alla Chiesetta del Passo San Pellegrino, proprio di fronte alla partenza della seggiovia Gigante. Il locale, infatti, è stato completamente rinnovato ampliando gli spazi sia nella parte dedicata alla ristorazione che nella terrazza esterna per l’Apres Ski, nonché il noleggio nei piani interrati. Tante novità che dimostrano la sensibilità degli operatori del Passo San Pellegrino che, visti i risultati positivi delle ultime stagioni, sia invernali che estive, credono nel proprio lavoro e sono certi che potenziando la qualità dei servizi offerti al turista i risultati non potranno che migliorare.
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Una nuova carta vincente L'acquisizione dell'ex cartiera Burgo di Mantova è solo l'ultimo, importante investimento del Gruppo Pro-Gest, leader in Italia nel settore della produzione di carta, cartone e imballaggi. di ALESSANDRO DE BERTOLINI
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milioni di euro; a tanto ammonta l’investimento di Cartiere Villa Lagarina per l’acquisto e il rilancio dello stabilimento produttivo dell’ex cartiera Burgo di Mantova. Il sito aveva chiuso i battenti nel 2013 dopo aver svolto per molti anni un ruolo da protagonista tra i maggiori produttori di carta da giornali sul panorama italiano. “Abbiamo già iniziato la trasformazione dello stabilimento – spiega Francesco Zago, amministratore di Cartiere Villa Lagarina per il Gruppo di famiglia Pro-Gest Spa – con le linee produttive che saranno convertite verso la produzione di carte innovative per imballaggi. Il sito entrerà a regime a metà 2017”. L’investimento complessivo ha incluso l’emissione di bond per 91 milioni di euro. La fiducia attestata dagli investitori nel sottoscrivere le obbligazioni ha rappresentato per l’azienda la Francesco Zago conferma della serietà con cui lavora e dell’ottima
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reputazione che il Gruppo Pro-Gest ha saputo guadagnarsi nel corso di mezzo secolo di vita. L’acquisto dell’ex cartiera Burgo è il progetto più importante per l’azienda di Villa Lagarina, specializzata nella produzione di carte innovative per imballaggi e di carte per il settore igienico sanitario. Presso lo stabilimento trentino (100mila metri quadrati di cui 65mila coperti) lavorano 120 persone per un fatturato in crescita che nel 2015 ha superato i 130 milioni di euro (erano 124 nel 2014). L’azienda fa parte del Gruppo veneto Pro-Gest Spa, leader in Italia nel settore della produzione di carta, cartone e imballaggi. Il Gruppo, fondato da Bruno Zago, conta 22 aziende operative in 7 regioni d’Italia ed è tra i maggiori operatori nel settore del riciclo a livello nazionale. Occupa complessivamente oltre 1.000 persone impegnate con rapporti di collaborazione diretta più altre 500 in attività collegate. Pro-Gest ha chiuso il 2015 con un fatturato di quasi 500 milioni di euro. Bruno Zago, amministratore delegato, gestisce la holding insieme alla moglie Anna Maria Gasparini con i figli Francesco, Benedetta, Alessandra e Valentina. Francesco è impegnato nella divisione cartiere e coordina le attività degli stabilimenti principali. Attualmente guida il progetto Pro-Gest Mantova. La famiglia Zago giunge in Trentino nel 2005, quando decide di acquisire lo stabilimento delle Cartiere Villa Lagarina. “Dal 2005 a oggi – racconta Francesco Zago – abbiamo investito nel sito trentino 150 milioni di euro per il rinnovo totale dell’area, sia nelle linee di produzione sia nelle strutture che riguardano l’approvvigionamento energetico e sui presidi ambientali. Fin da subito, sebbene versasse in condizioni difficili, abbiamo creduto molto in questo stabilimento, tanto che oggi rappresenta uno dei fiori all’occhiello di tutta
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la nostra produzione. I lavori di ristrutturazione sono terminati nel 2012. Attualmente le linee produttive sono due. Una per la produzione di carta riciclata per imballaggi e l’altra per le carte a uso igienico e sanitario. La prima linea è dotata di un macchinario di ultima generazione che ci permette di produrre fino a 900 tonnellate di carta riciclata ogni giorno. Siamo gli unici in Italia a disporre di un processo produttivo come questo. Ma non si tratta solo della produzione. Tutto lo stabilimento di Villa Lagarina è stato sviluppato secondo modelli altamente innovativi. Il sito, infatti, è dotato di tre impianti cogenerativi ad alta efficienza per la produzione di energia termica e di energia elettrica che rendono completamente autosufficiente lo stabilimento. Disponiamo pertanto della miglior tecnologia per il risparmio energetico e per il rispetto dell’ambiente”. Il core business dell’azienda è rappresentato dalla produzione di una carta 100% riciclata per imballaggi di nuova generazione. “Una tipologia di prodotto – precisa Zago – che presenta una maggiore resistenza con un peso minore. Lavorare ad altissimi livelli qualitativi in questo campo ci permette di essere leader in Italia e tra i principali attori a livello europeo. Il trend delle carte leggere per imballaggio si è sviluppato principalmente in Germania, in Francia, in Spagna e in Inghilterra negli ultimi dieci anni. In Italia siamo gli unici a disporre delle tecnologie necessarie per muoverci in questo settore. Da un lato siamo orgogliosi di essere innovatori, tecnologicamente all’avanguardia,
dall’altro ci auguriamo che il nostro Paese possa progredire in tal senso per tornare a ricoprire in Europa un ruolo di leadership nella tecnologia cartaria”. In un settore estremamente competitivo, anche per Cartiere Villa Lagarina, la capacità di sapere investire in ricerca e sviluppo è condizione indispensabile per costruire politiche di medio e lungo termine. Sul punto, la holding della famiglia Zago sta portando avanti un progetto altamente innovativo volto al controllo della materia prima. “Stiamo lavorando – conclude Francesco Zago – a un nuovo concetto di controllo della qualità della carta da macero che utilizziamo come materia prima per la realizzazione dei nostri prodotti. La carta da macero, proveniente dalla raccolta differenziata, la acquistiamo a peso. Dobbiamo assicurarci che gli standard qualitativi siano alti: ciò significa soprattutto verificare che la carta non contenga materiali estranei, e non presenti alti valori di umidità. A tal fine stiamo sperimentando un nuovo macchinario che è in grado di compiere delle campionature automatiche e, tramite dei sensori, rilevare frazioni non cellulosiche e misurare il grado di umidità della materia prima. Il nuovo macchinario è già stato installato nel sito di Villa Lagarina, che è stata la prima cartiera italiana a installare un controllo qualità automatico. Abbiamo coinvolto in questo progetto altre 11 cartiere e con l’appoggio anche di Confindustria, che ci sta seguendo tramite Assocarta, proviamo a valorizzare sempre di più le fibre riciclate nei nostri processi”.
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Wegher Srl a quota 45 A Rovereto due generazioni festeggiano l'anniversario dell'azienda di famiglia: "L’esperienza trasmessa dai nostri genitori – dicono le nuove leve – è il sicuro presupposto per la futura crescita aziendale”.
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festa di un’impresa e la festa di una famiglia, del fondatore che trasforma un’idea in progetto e un progetto in business, dei figli capaci di quella devozione al lavoro infusa dai genitori e dell’innovazione necessaria alle sfide del futuro. Quella di Wegher Srl è la storia tipica delle imprese del tessuto produttivo del Nordest. È la storia di Renzo Wegher, il fondatore, e dei fratelli soci Fausto e Cesare, di tanti sacrifici, dei dopocena e delle domeniche passate al lavoro, quando i confini tra la vita privata e la vita professionale erano talmente labili da confondersi. È la storia di una nuova generazione di imprenditori – Emanuel, Natascia, Katiuscia, Andrea, Marco, Matteo e Giuliano – che oggi dirigono l’azienda assieme ai senior all’insegna della serietà e dell’impegno, per offrire ai propri clienti soluzioni all’avanguardia tailor made. I primi quarantacinque anni di vita del marchio sono stati festeggiati lo scorso mese di ottobre presso lo stabilimento della zona industriale di
Rovereto. Durante l’evento – un’occasione volutamente intima, aperta a dipendenti, collaboratori e familiari – la proprietà ha voluto premiare le risorse che hanno condiviso, supportandolo, il cammino della Wegher Srl: “E in effetti – spiega Emanuel – è stata in primo luogo l’intenzione di celebrare la lunga e preziosa collaborazione dei nostri dipendenti storici, che grazie alla loro professionalità e competenza hanno portato l’azienda a questo traguardo, a suggerirci l’idea di organizzare un appuntamento a loro dedicato. Solo in un secondo momento abbiamo realizzato che in questo periodo cadeva anche il quarantacinquesimo anno dalla fondazione. Abbiamo pensato così di coniugare entrambi i momenti: quale occasione migliore? ”. La ditta individuale avviata nel 1971 oggi è un gruppo consolidato. Inizialmente vocata alla fornitura di prodotti antincendio e segnaletica di sicurezza, con il passare degli anni l’azienda ha assunto competenze diverse, per rispondere alle
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esigenze sempre più complesse del target e divenire l’interlocutore privilegiato di importanti realtà del territorio. “Una crescita – spiega la proprietà – perseguita attraverso lo sviluppo di nuovi business come l’impiantistica, la domotica, l’automazione in generale, ma soprattutto attraverso il costante miglioramento dell’offerta di prodotti e servizi relativi alla sicurezza: l’antincendio, l’antinfortunistica, i sistemi di sicurezza individuale (i cosiddetti Dpi), la segnaletica aziendale, stradale, cantieristica e pubblicitaria, i servizi di manutenzione e ricarica degli estintori, manutenzione e collaudi in genere nel campo impiantistico”. Le ultime ricerche dell’azienda sono state compiute nell’ambito degli impianti anticaduta e linee vita, che permettono al lavoratore in alta quota di operare in piena sicurezza evitando pericolose cadute dall’alto: la principale causa di infortunio sul lavoro. Wegher Srl propone, inoltre, impianti tecnologicamente avanzati appositamente studiati a partire dalle esigenze di specifiche realtà: albergo intelligente, casa intelligente, sistemi di sicurezza antifurto, antirapina, telecamere a registrazione continua, impianti di spegnimento incendi automatici, sprinkler, schiumogeno Co2; e ancora, l’ultimo arrivato: l’innovativo sistema Inergen. “Cruciale – spiega Emanuel – è stato, nel tempo, l’ingresso di due realtà dalle competenze specifiche, che si sono unite alla capogruppo portando a un’offerta completa nel settore della sicurezza per tutti i tipi di cliente: dai privati alle imprese, passando per negozi, alberghi, esercizi, enti pubblici…”.
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La prima è Sicurpiù Srl, fondata a Rovereto nel 1994 per offrire prodotti e servizi relativi ai sistemi di sicurezza integrata, antifurto, antincendio, rilevazione gas e videosorveglianza, con un servizio di assistenza 24 ore su 24. La seconda, Angeli Automazioni Srl, rilevata nel 2008, offre prodotti e servizi relativi ai sistemi di sicurezza, automazione e audiovideo. Lo spazio originario – 120 mq tra negozio, ufficio amministrativo e magazzino – si è moltiplicato: oggi copre 2mila mq tra laboratorio, magazzino, uffici e punto vendita. “45 anni – conclude Emanuel – sono veramente un traguardo importante, soprattutto in questi ultimi anni segnati da una pesante crisi economica sia a livello nazionale che locale, che l’azienda ha saputo affrontare grazie a mirate strategie di ottimizzazione dei processi, innovazione e formazione continua. Inestimabile l’esperienza trasmessa dai nostri genitori: sicuro presupposto per la futura crescita aziendale”. (sb)
A Milano i Digital Design Days di Graffiti Tre giorni di eventi per celebrare la creatività nel design digitale. Si è svolta a Milano la prima edizione dei Digital Design Days: evento internazionale organizzato dalla trentina Graffiti insieme al direttore creativo Filippo Spiezia e all’agenzia The Meeting Lab. L’appuntamento ha portato per la prima volta in Italia le più eminenti personalità della creatività digitale, qualificandosi come uno dei momenti più importanti del settore non solo in Italia, ma anche in Europa. Graffiti ha valorizzato la sua esperienza nell’ambito dell’innovazione digitale, in quella che si configura come la tappa più importante del percorso di internazionalizzazione avviato da diversi anni con lo sbarco negli Stati Uniti, l’apertura a San Francisco di Graffiti inc. e l’ingresso nel competitivo mondo delle startup a stelle e strisce.
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Decos festeggia ricordando il fondatore Dal 1976 sul mercato, l'azienda produce chiusure tecniche per l’edilizia civile, industriale e commerciale. Celebrato lo scorso ottobre nello stabilimento di Trento l'anniversario dei 40 anni.
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ha mai pensato solo agli interessi dell’azienda ma soprattutto a quelli dei collaboratori, alle loro aspettative, alla loro possibilità di crescita personale e aziendale. Bruno Zanotti era così, tanto che negli anni 80, in largo anticipo sui tempi, decise di aprire una parte dell’azionariato ai suoi dipendenti. Bruno Zanotti, fondatore nel 1976 di Decos Spa, azienda che divenne leader sul mercato nella produzione di chiusure tecniche, è mancato all’inizio del 2016 all’età di 85 anni, proprio quando il marchio Decos ha compiuto quarant’anni. Lo scorso 15 ottobre, presso lo stabilimento principale dell’azienda, a Trento in via Ragazzi del ’99, Decos Italia Srl ha celebrato la ricorrenza ricordando con tanto affetto la figura del fondatore. Oggi l’azienda è gestita dai figli di Bruno, Antonio e Guido. All’evento, che si è tenuto nella show room dell’azienda, hanno partecipato oltre 120 persone tra autorità ed ex dipendenti. Insieme ai figli era presente il terzo socio dell’impresa, Marco Filippi, e numerose autorità. Tra di loro anche il presidente
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della Piccola Industria Marco Giglioli e il direttore generale di Confindustria Trento Roberto Busato. Dopo quarant’anni di vita del marchio, “Decos Italia – ha fatto sapere la famiglia Zanotti durante il ricevimento per l’anniversario – continua con la sua missione: offrire sempre i migliori prodotti per l’edilizia civile, industriale e commerciale assieme a un servizio puntuale a 360 gradi”. Bruno Zanotti nasceva a Trento nel 1930. Frequentò l’Istituto tecnico tecnologico della città terminando gli studi con ottimi voti. Subito dopo, ancora giovanissimo, fu chiamato a Milano per frequentare un tirocinio presso gli stabilimenti dell’Alfa Romeo. Poi, rientrato in Trentino con l’esperienza della grande città, trovò un impiego nella Nones, un’impresa che realizzava e commercializzava serramenti. Vi entrò come operaio, fu subito promosso capofficina e in breve tempo ricoprì il ruolo di direttore generale. Suo il merito di aver traghettato la Nones ai vertici del mercato nazionale. Negli anni 70 l’impresa divenne leader in Italia nella produzione di porte, portoni e tagliafuoco. In quella fase, dopo alcune incomprensioni con la proprietà, Bruno Zanotti decise di cominciare autonomamente la propria avventura, uscì della società e fondò la Decos Spa. Era il 1976. Al timone della nuova società, Zanotti intraprende un percorso di grande crescita. Aumenta il giro di affari, aumentano le commesse, aumentano i dipendenti. E come azionista entra in Decos la Hörmann, colosso tedesco presente nel settore dei serramenti e della produzione di porte. Tramite Decos, Hörmann penetra per la prima volta nel mercato italiano. La sinergia fra le due realtà è virtuosa. Decos si specializza nella produzione di chiusure civili e industriali e tagliafuoco di altissima qualità e si afferma sulla piazza come uno
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La consgna della targa di Confindustria Trento
dei principali protagonisti in Italia. Il numero di copertura del mercato pari all’80% circa del fattudipendenti cresce fino a 90 e il marchio diventa rato nazionale di questo comparto. garanzia di qualità e affidabilità. Decos Italia Srl è oggi una azienda sana fortemenAlla fine degli 80 Bruno Zanotti è costretto a ral- te radicata sul territorio. Opera su due stabilenti a lentare per problemi di salute. La crisi dei mercati Trento e a Mattarello. Gestiscono l’azienda come produce situazioni di incertezza che aggravano le soci principali i fratelli Antonio e Guido. A loro circostanze e nel 1990 l’imprenditore trentino deve si è aggiunto nel 2008 il terzo socio Marco Filipliquidare l’azienda. pi. Oggi, come ieri, Decos oltre ai propri prodotti, Seguono anni difficili per il marchio Decos, che è importatore della gamma di portoni Hörmann. conosce sorti alterne passando più volte di mano “Ci contraddistingue – spiega Antonio Zanotti – la in mano. Finché, nel 1995, Antonio Zanotti ricom- qualità dei nostri prodotti: portoni sezionali, portopra e rifonda l’azienda assieme al fratello Guido. ni industriali a libro, tende rapide, punti di carico L’impresa rinasce come Decos Italia Srl e si spe- e chiusure tagliafuoco. Abbiamo una vasta gamma cializza nel settore delle chiusure civili, industriali, che ci permette di rispondere a 360 gradi alle esicommerciali e tagliafuoco. genze del cliente, che seguiamo dalla progettazione Dopo la liquidazione dell’azienda, Bruno Zanotti al momento della posa fino all’assistenza post-vencontinua in prima persona a impegnarsi a favore dita. Operiamo soprattutto in Trentino, in Alto Adidella categoria con grande spirito cooperativo, se- ge, in Veneto, in Lombardia e più in generale nel gnando per sé e per i colleghi imprenditori una mercato del nord Italia con una quota minoritaria via pionieristica. Nel 1990 crea, sulla base di due all’estero. Lavoriamo con il settore privato, con l’inassociazioni di categoria preesistenti, l’Unione co- dustria, con le imprese e con una serie di rivenditostruttori chiusure tecniche (Ucct). L’organismo, di ri che acquistano da noi e poi commercializzano i cui Bruno fu presidente per tanti anni, nasce con nostri prodotti. Nel corso degli anni abbiamo punlo scopo di riunire i principali protagonisti del tato a fornire prodotti di qualità sempre maggiore settore al fine di curarne gli interessi comuni e in- in grado di offrire il massimo della garanzia”. Nella terloquire con gli organi di governo per promuo- sede di Trento, l’azienda ospita una showroom per vere percorsi legislativi auspicabili, riforme e leggi ricevere il cliente. Vi sono esposti tutti i principali di armonizzazione. Operativa a livello nazionale, prodotti. “Vogliamo seguire il cliente e i progettisti l’associazione raggiunge alla fine degli anni 90 in tutte le fasi”. quasi un centinaio di soci. L’attività cooperativa Nel 2016 Decos Italia Srl ha compiuto 18 anni. “È di Bruno è oggi proseguita da Guido Zanotti, am- stato questo il nostro anno migliore. L’azienda è ministratore delegato di Ucct Media. L’associazio- in crescita. Stiamo assumendo nuovo personale e ne, che raggruppa i principali produttori italiani le prospettive per il 2017 sono molto incoraggiandi chiusure tecniche per l’edilizia, può contare su ti”. (adb)
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Il lavoro 4.0 guarda ancora alla persona Con la nuova rivoluzione industriale la formazione continua diventerà elemento strategico della storia professionale di ogni lavoratore. Essenziale il lifelong learning per le competenze tecniche e trasversali.
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mercato del lavoro guarda sempre e necessariamente avanti. Non è solo l’inesorabile progredire del tempo quello che impone alle aziende di adeguarsi ai nuovi modelli produttivi, ma è un vero e proprio nuovo ecosistema quello nel quale sono obbligate a vivere. È la Manifattura 4.0, quella che individuerà nuove professioni, nuovi scenari economici, nuove occasioni di crescita. “Il lavoro, e le regole che lo governano – spiega Maria Raffaella Caprioglio, presidente di Uma-
Lavoriamo con la materia prima più delicata e complessa che possa esistere. Noi lavoriamo con le persone.
ma generazione, con l’Internet delle cose, con lo Smart Manufacturing, con i nuovi servizi digitali, basati su dispositivi intelligenti interconnessi. In molti contesti industriali questo è già realtà, ed è da questi che emerge l’esigenza di maggiore competenza tecnica, certo, ma ancor di più emerge l’esigenza di guardare alle persone, alla loro capacità di adattamento, alla loro voglia di mettersi in discussione, di crescere, di possedere nuove competenze. Di saper lavorare in un mondo in continua evoluzione”. In questa nuova “rivoluzione industriale”, non tutte le competenze saranno introdotte ex novo, anche perché sarà facile prevedere una scarsità di risposte da parte dei circuiti scolastici. Ed è per questo che la formazione di risorse già presenti in azienda sarà fondamentale. Nella Fabbrica 4.0 la formazione continua diventerà elemento strategico e costante della storia professionale di ogni lavoratore. Le soft skills diventano fondamentali elementi di selezione per tutte le figure La presidente Caprioglio
na, agenzia per il lavoro con 126 filiali operative in Italia e che impiega mediamente ogni giorno oltre 18 mila persone – devono essere per forza di cose contemporanei, parlare lo stesso linguaggio delle imprese. Un lavoro che deve marciare al passo con le rapide trasformazioni economiche di questo tempo. Ma anche in questi nuovi scenari che il futuro prossimo ci prefigura, la Persona sarà messa ancora al centro”. La crescita e lo sviluppo di un’impresa non possono prescindere dalla crescita e dallo sviluppo delle risorse che la animano: “E sarà ancora più vero nel futuro prossimo – aggiunge Caprioglio – quando anche le realtà manifatturiere dovranno confrontarsi con le tecnologie digitali di ulti-
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professionali, e le competenze tecniche, comun- “In questo contesto Umana sta rispondendo alle que indispensabili, saranno aggiornate costante- esigenze delle aziende con grande efficacia, ritamente grazie ad una strutturata politica aziendale gliandosi un ruolo privilegiato nel rapporto con di lifelong learning e il lavoro di coordinamento il mondo dell’industria. E questo – dice ancora la dei nuovi processi e dei nuovi presìdi potrebbe presidente di Umana – grazie alla nostra vicinandare un’opportunità anche a risorse mature che za alle imprese, conoscendone i bisogni, a volte possono essere riqualificate per compiti resi meno anticipandoli, entrando in ogni contesto territoriale con umiltà e professionalità, forti di una stogravosi dalla digitalizzazione. ria oramai lunga – siamo stati fra i primi player Umana lavora da sempre sul fronte delle comnazionali a ricevere l’autorizzazione ministeriale petenze trasversali. È nata ad esempio per quenel 1997 – di relazioni e solida fiducia reciprosto l’ultima partnership con il Ca’ Foscari Comca. Lavoriamo con la materia prima più delicapetency Centre dell’Università di Venezia (con la ta e complessa che possa esistere. Noi lavoriamo quale Umana intrattiene storici rapporti di colla- con le persone. Per noi – conclude Caprioglio – il borazione) che, attraverso i Competency Lab e le lavoro è un valore perché attraverso il lavoro le iniziative di formazione e ricerca, promuove lo aziende e le persone crescono, e crescono insieme. sviluppo e la valorizzazione delle soft skills nei Questo per noi vuol dire “Lavoro contemporaneo”, processi formativi dei giovani che si apprestano il nostro claim aziendale che, da sempre, decliniaad entrare nel mondo del lavoro. mo in ogni nostro agire”.
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La Sportiva eccellenza del Made In Italy Premiata per il secondo anno consecutivo per l’internazionalizzazione l’azienda trentina, leader mondiale nel settore delle calzature e dell’abbigliamento outdoor.
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il secondo anno consecutivo La Sportiva, azienda trentina al 100% a conduzione familiare e ambasciatrice del “made in Italy da esportazione” è stata premiata durante la serata di presentazione della ricerca “Fashion, food e furniture – Il valore dei marchi delle 3F”. L’iniziativa, promossa da Lc Publishing Group e realizzata da Icm Advisors, fa emergere le aziende che si sono distinte durante l’anno per eccellenza economica e marketing. La Sportiva, che esporta all’estero in oltre 70 Paesi l’80% della propria produzione di calzature e abbigliamento tecnico per vivere la montagna a 360 gradi, è stata premiata per aver puntato fortemen-
Lorenzo Delladio (AD La Sportiva Spa) riceve il premio
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te sull’internazionalizzazione sviluppando con efficacia il proprio marchio e il proprio business sui mercati esteri. La lista delle migliori 50 aziende è stata selezionata su un campione di 1100 brand italiani con un fatturato compreso tra i 30 e i 300 milioni di euro. “È un risultato frutto di coraggio, passione e forti investimenti sull’innovazione, tutti elementi che contribuiscono a rendere prestigioso il ‘fatto e pensato in Italia’ sui mercati esteri – ha detto Lorenzo Delladio, presidente e amministratore delegato de La Sportiva al momento della consegna del premio –. L’azienda non si ferma di certo qui, come dimostra l’imminente inaugurazione di un nuovissimo ’Innovation Center’ di ultima generazione costruito di recente proprio a fianco del nostro stabilimento produttivo a Ziano di Fiemme: la prova tangibile di quanto sia fondamentale per noi fare e pensare in Italia”. L’obiettivo della ricerca di Icm Advisor è quello di avere il termometro della situazione nel cosiddetto sistema dei settori 3F (Fashion, Food, Furniture) valutando il marchio: il più tangibile degli intangibili. Quali sono i brand che crescono di più? Quali quelli più efficaci nel trasformare le strategie in redditività del business? Chi sono i futuri ambasciatori del “Made in Italy” oltre confine? A domande come queste ha risposto l’edizione 2016 della ricerca “Fff Save The Brand” che ha premiato non solo campioni affermati ma anche stelle nascenti che stanno emergendo grazie a una grande attenzione alla gestione del brand. Una mappa essenziale per la community del Made in Italy, fatta di aziende e professionisti che seguono da vicino l’evoluzione delle migliori realtà e hanno la necessità di comprendere le tendenze e i bisogni verso cui i settori 3F stanno evolvendo.
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“Per la riduzione dell’impronta carbonica” Manica, di recente certificata ISO 14001, ha promosso a inizio novembre un confronto appassionato tra scienza, tecnica e impresa sul futuro dell’agricoltura.
“MANICA
è un modello d’industria in Italia che produce in un’ottica di rispetto dell’ambiente del territorio trentino, dove la sfida è più ardua, ma solo rispettando le regole la convivenza è possibile. Come imprenditrice e come madre posso affermare che solo se abbiamo a cuore la sostenibilità possiamo dirci proiettati al futuro”: così Giulia Manica, direttore generale di Manica Spa, all’apertura dell’evento “Strategie per la riduzione dell’impronta carbonica in agricoltura” organizzato a inizio novembre al Muse di Trento dalla stessa azienda, da molti anni versata a un impegno costante per un’industria e un’agricoltura più sostenibili. Una vasta platea di tecnici delle più importanti cantine d’Italia ha seguito i lavori del convegno: dapprima la relazione di Paolo Gabrielli, ricercatore dell’Ohio State University che ha inquadrato la situazione globale, dimostrando il trend inesorabile di crescita della Co2 in atmosfera e della sua origine indubitabilmente antropogenica. Michele Manica, responsabile ricerca e sviluppo di Manica Spa, ha portato esempi concreti di come un’azienda possa impegnarsi a fondo nelle scelte di sostenibilità. Manica ha verificato che produrre con rame 100% italiano e rigenerato (non proveniente da miniera, ma da rottami) riduce del 27% l’emissione di Co2 equivalente. Di qui la provocazione: “Possiamo chiudere il cerchio? Possiamo produrre agrofarmaci di sintesi estraendo il rame metallo che si accumula nei terreni?”. Andrea Segrè, presidente della Fondazione E. Mach, ha dunque parlato di economia circolare e di “prevenzione dello spreco”. Di seguito gli interventi di Marco Tonni, consulente per le aziende vitivinicole della Franciacorta, che ha portato l’esperienza di molte aziende che
già si impegnano nell’ambito della sostenibilità ambientale, di Alessandro Olivi, vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, che ha plaudito all’esempio di Manica, dei relatori della tavola rotonda - Riccardo Bugiani, Maristella Rubbiani, Marcello Lunelli, Rolando Del Fabbro e Claudio Ioriatti – protagonisti di un confronto diretto e deciso sui temi più caldi dell’agricoltura nel 2016, che affronta la crescente richiesta di prodotti coltivati in regime biologico, con le regole sui dosaggi dei trattamenti fitosanitari, con prodotti sempre più efficaci e con la richiesta di una difesa sempre più attenta all’ambiente. Proprio in queste settimane, Manica ha anche ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001.
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Giulia Manica
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VI Export Day per Trentino Export Fedrizzi: "Dobbiamo unire le forze per essere maggiormente competitivi e lasciare da parte i personalismi. Mai come in questo caso l’unione fa la forza, la forza del tessuto economico trentino”. di GIORGIO ZAGONEL, TRENTINO EXPORT
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è svolto venerdì 11 novembre, nella bella cornice di Ferrari Incontri a Ravina di Trento, il VI Export Day di Trentino Export; momento di incontro per tutte le aziende associate e non al Consorzio dedicato all’approfondimento delle tematiche inerenti l’internazionalizzazione e le migliori soluzioni per affrontare i mercati esteri. Alla presenza del presidente di Trentino Export Barbara Fedrizzi e del vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi, si sono ritrovate circa 130 aziende esportatrici del Trentino. Ad aprire la mattinata, dopo il saluto di Alessandro Lunelli, vicepresidente di Confindustria Trento e “padrone di casa”, nonché del vicepresidente
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Olivi, è stata Fedrizzi, che illustrando quanto fatto in questi anni dal consorzio di Palazzo Stella ha sottolineato come “è necessario affrontare i mercati esteri con serietà e concretezza: internazionalizzazione, esportazione e scoperta di nuovi mercati più dinamici sono le grandi opportunità che le piccole e medie imprese devono necessariamente cogliere per poter competere nel mercato globale. Il superamento della crisi economica in atto non può che passare attraverso la ricerca di nuovi sbocchi commerciali. Trentino Export da questo punto di vista è in grado di sostenere nel loro processo di internazionalizzazione imprese che si rivolgono per la prima volta ai mercati esteri, imprese che già operano all’estero ma hanno ne-
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cessità di ampliare i propri orizzonti di business e imprese stabilmente presenti sui mercati esteri ma che hanno bisogno di un assistenza specialistica di tipo legale o fiscale, o semplicemente dei nostri servizi su un singolo mercato dove magari hanno avuto difficoltà nella loro penetrazione commerciale”. A conclusione del suo intervento infine ha ribadito come “le opportunità per le aziende trentine sui mercati esteri sono molte. I nostri prodotti sono apprezzati per la loro qualità e per la loro innovazione, come d’altronde il Trentino stesso è conosciuto ed ammirato, non solo in Italia, come un territorio dalle grandi bellezze storiche e naturali. Dobbiamo però unire le forze per essere maggiormente competitivi e lasciare da parte i personalismi. Mai come in questo caso l’unione fa la forza, la forza del tessuto economico trentino”. Nel proseguo della mattinata sono state trattate invece varie tematiche inerenti l’internazionalizzazione delle imprese trentine. Si sono così succeduti gli interventi di Michele Colombo, marketing coordinator Cribis D&B, che ha approfondito come sul come raffrontarsi con importatori e distributori esteri, Giovanni Rallo e Alessandro Cecchinato, che hanno illustrato i servizi di Deutsche Bank per le aziende esportatrici ed infine di Massimo Ciaffardini, direttore commerciale Profima S.r.l. che ha illustrato le opportunità della finanza age-
volata nei processi di internazionalizzazione. A margine di questi interventi vi sono poi state le testimonianze aziendali portate da Mario Liberali di Roverplastik Spa e Fabio Finco di Casearia Monti Trentini Spa. Testimonianze queste che hanno illustrato come i servizi e l’ausilio offerto da Trentino Export abbiano tangibilmente aiutato queste aziende ad ampliare i propri business sui mercati esteri, specificatamente in Germania e Brasile. Al termine della mattinata, l’Export Day 2016 di Trentino Export è entrato nel vivo grazie alla presenza di 14 referenti esteri del Consorzio che hanno dato la possibilità a più di cinquanta aziende di avere incontri di consulenza personalizzati ed approfonditi. I mercati di riferimento sono stati: Germania, Austria, Svizzera, Spagna, Regno Unito, Est Europa, Romania, Russia, Stati Uniti d’America, Brasile, Marocco, Emirati Arabi Uniti, Turchia, Iran, India e Cina. Al termine del pomeriggio si sono avuti quasi 200 incontri di consulenza. Il bisogno di export se mai fosse stato in dubbio, è risultato tangibile. In questo bisogno, Trentino Export fin dal 1975 si pone come punto di riferimento per le aziende trentine.
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Come evitare la doppia imposizione Diversi sono gli strumenti che le imprese che internazionalizzano hanno a disposizione per evitare, o comunque minimizzare, i fenomeni di doppia imposizione. di FLAVIA GELMINI, Tax Partner TLA, docente e consulente di Assoservizi e Confindustria Trento sulla fiscalità internazionale
QUANDO
un progetto di internazionalizzazione un’effettiva doppia imposizione della nostra socieè mosso da un effettivo interesse economico (delo- tà italiana e ciò in quanto la “tassazione concorcalizzazione di parte della catena del valore o rag- rente tra due Stati” viene eliminata attraverso il giungimento di opportunità commerciali), spesso legittimo utilizzo di strumenti quali: porta con sé la preoccupazione dell’imprenditore - nel caso di distribuzione di utili e del riconoscimento di interessi e canoni tra società europee di subire un’eccessiva imposizione fiscale. La maggior parte degli Stati adotta un approccio dello stesso gruppo: la cosiddette “Direttiva madre che implica la tassazione su base mondiale dei figlia” e la cosiddetta “Direttiva interessi e royalty” soggetti residenti e, nel caso di soggetti non re- che, al rispetto di determinati requisiti di accesso, sidenti, del reddito di fonte domestica. Secondo consentono di ottenere l’esenzione da imposizioquesto schema, pensando al caso di una società ne nel Paese della fonte. italiana che percepisce ad esempio canoni da una - nel caso di flussi tra società residenti in Paesi società francese si ha, di regola, l’assoggettamento Ocse: le cosiddetta “Convenzioni contro le dopdel canone a ritenuta francese (Stato della fonte pie imposizioni”, che fissano bilateralmente limiti del reddito) e l’inclusione del canone, quale ricavo, massimi di tassazione ovvero casi di esenzione nel paese della fonte. nel reddito imponibile ai fini Italiani. Se correttamente inquadrati e gestiti, gli scambi Trattandosi di strumenti attivabili al ricorrere di con l’estero non dovrebbero quasi mai portare a determinate condizioni, spetta alla nostra società italiana verificare il possesso dei requisiti di accesso nonché formulare esplicita richiesta di applicazione al soggetto erogatore del reddito: prima dell’effettivo incasso andranno così esibiti il certificato di residenza fiscale in Italia nonché appositi modelli. Nel caso in cui con l’applicazione del regime convenzionale non fosse stato possibile eliminare la doppia imposizione (situazione non poi così infrequente), viene riconosciuto un credito di imposta: la nostra società italiana può scomputare dall’Ires dovuta in Italia le imposte pagate all’estero in via definitiva. Non va dimenticato che il credito è, tra l’altro, riconosciuto nei limiti dell’imposta di cui si è rimasti effettivamente incisi all’estero; non è ad esempio riconosciuto il credito per l’imposta pagata all’estero in misura eccedente rispetto a quella massima prevista dalla convenzione sottoscritta tra l’Italia e lo Stato della fonte.
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Scuola e impresa sempre più vicine Lanciate le edizioni 2016/2017 del progetto Tu Sei e del nuovo "Eureka! Funziona!": iniziativa importata in Trentino dalla Finlandia con la collaborazione di Federmeccanica e il patrocinio del Miur.
CONFINDUSTRIA
Trento e la Provincia autonoma di Trento lanciano anche per l’anno scolastico-formativo 2016-2017 una nuova edizione del progetto Tu Sei: iniziativa nata per promuovere la realizzazione di progetti di collaborazione tra scuola e impresa. Per presentare il progetto e offrire un’utile occasione di conoscenza diretta fra personale scolastico e aziende si è tenuto nel pomeriggio un incontro, ospitato presso l’azienda Segata Spa. Dirigenti e docenti degli Istituti scolastici trentini da una parte, imprenditori e dirigenti delle aziende associate a Confindustria Trento dall’altra, hanno avuto la possibilità di conoscere i dettagli di un progetto riconosciuto a livello nazionale per l’eccellenza e l’efficacia sui temi dell’orientamento, dell’alternanza e della didattica laboratoriale per competenze. Il progetto Tu Sei è frutto di un protocollo d’intesa sottoscritto dalla Provincia autonoma di Trento e Confindustria Trento. L’accordo, siglato in un primo tempo nel 2008, è stato rinnovato per l’intera legislatura. Le aziende e le scuole che intendono aderire all’iniziativa possono scegliere di porre in
essere una o più attività fra quelle proposte nel menù del progetto. Ogni percorso è identificato da un titolo che ne esplicita contenuti e obiettivi: si va dalle visite guidate e dagli incontri personalizzati di “Tu sei accolto”, “Tu sei comprensivo” e “Tu sei coinvolto”, ai progetti di sviluppo e innovazione e alle idee di impresa di “Tu sei creativo” e di “Tu sei imprenditore”, passando per le esperienze internazionali suggerite dalla voce del menu “Tu sei globale”. Fino all’ultima delle azioni – “Tu sei premiato” - destinata a riconoscere le esperienze che la commissione avrà ritenuto più significative, e che saranno coinvolte nel tradizionale evento finale, con la premiazione delle migliori realizzazioni, che si terrà alla fine dell’anno scolastico. Si intitola invece “Eureka! Funziona!” la proposta lanciata da Confindustria Trento alle scuole primarie del territorio nel corso di un incontro di presentazione ospitato a Palazzo Stella. L’iniziativa, promossa in collaborazione con Federmeccanica e con il patrocinio del Miur, si rivolge ai bambini della scuola elementare delle III, IV e V classi, ispirandosi a un’esperienza in essere in Finlandia dal 2003. Un momento della presentazione di "Eureka! Funziona!"
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“Da molti anni – spiega il direttore generale di Confindustria Trento Roberto Busato - la nostra Associazione, in partnership con la Provincia autonoma di Trento, propone alle scuole medie e superiori e alle imprese il progetto di collaborazione Tu Sei, che con i suoi eccellenti risultati è diventato buona pratica riconosciuta nel sistema nazionale di Confindustria e dal Miur. Si è deciso ora di rivolgere la stessa attenzione anche alle scuole primarie: sei gli istituti comprensivi che hanno aderito”. Ai bambini si chiede di costruire in team, utilizzando il kit che gli viene consegnato, un giocattolo che deve avere quale unica caratteristica vincolante l’essere mobile. Il progetto intende proporre un’esperienza di creatività e conoscenza, di sperimentazione, scoperta e autoapprendimento, poiché spinge gli alunni a utilizzare in modo creativo alcune delle conoscenze acquisite in ambito disciplinare. “L’occasione – commenta Luca Arighi, presidente della Sezione metalmeccanica di Confindustria Trento – di imparare ideando con creatività, applicando il sapere al fare, costruendo con le mani, nella dimensione del gruppo che è propria anche di ogni contesto produttivo. Ai bambini si dà la possibilità di sperimentare, crediamo in maniera indimenticabile, il senso del cooperative learning e del learning by doing”. Il tema di quest’anno sarà “Pneumatica & Attuatori” ed è stato sviluppato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia, il centro di ricerca con sede principale a Genova e diversi centri sul territorio nazionale e internazionale. I programmi di ricerca di Iit sono orientati all’innovazione tecnologica e si sviluppano assecondando il principio della biomimesi. In particolare, in assonanza con il kit di quest’anno, Iit sviluppa il quadrupede HyQ: un robot idraulico, le cui “zampe” sono governate attraverso un fluido.
Tu Sei: Didattiva premia due progetti Sono due i progetti trentini di collaborazione tra scuola e imprese realizzati nell’ambito del progetto Tu Sei che hanno meritato quest’anno l’attenzione del concorso Didattiva, promosso da Confindustria in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Si tratta del lavoro realizzato dall’Istituto Comprensivo di Borgo insieme a Dial, che si è aggiudicato il premio nazionale, e dell’intervento condotto dall’Istituto Martini di Mezzolombardo insieme alla Autotrasporti Ghezzi, che si è assicurato una menzione speciale. Didattiva valorizza i migliori progetti realizzati tra le scuole e le imprese nella convinzione che il sistema educativo rappresenti un fattore strategico per la crescita economica e sociale del Paese e per la competitività e l’internazionalizzazione delle imprese. L’obiettivo principale è innovare la didattica, attraverso la partnership con le imprese. La consegna dei riconoscimenti è avvenuta nel corso di una cerimonia organizzata a inizio novembre a Bolzano in concomitanza con il convegno “Didattica attiva: Alternanza, Sistema Duale, Cultura”.
Il team del progetto premiato da Didattiva, in uno scatto raccolto durante la cerimonia finale del Tu Sei 2015/2016
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