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O-I Italy. Cambio alla guida

Matteo Facchetti è il nuovo direttore dello stabilimento trentino di O-I Italy. Al centro sicurezza e sostenibilità.

di ALESSANDRO DE BERTOLINI

Affrontareuna nuova avventura, come questa, è uno stimolo importante che mi spinge a dare il meglio: è una grande occasione per fare un passo avanti, portando a Mezzocorona tutta la mia esperienza, maturata altrove, presso gli altri siti produttivi del Gruppo, con l’intento di imparare, a mia volta, dal management dell’azienda, che mi accingo a dirigere”. Dall’inizio di maggio, Matteo Facchetti si è insediato come direttore di stabilimento presso il sito produttivo di Mezzocorona di O-I Italy SpA, che occupa circa cento dipendenti, impegnati nella produzione di contenitori in vetro cavo (bottiglie di vetro). Dal forno di Mezzocorona, rigenerato nel 2012, acceso 24 ore al giorno per 365 giorni a una temperatura di oltre 1.500 gradi, escono 150 milioni di bottiglie all’anno. Un settore che non ha patito la crisi della pandemia: “Sotto il profilo produttivo – spiega Facchetti – il nostro comparto ha registrato qualche flessione durante la primavera dello scorso anno, ma abbiamo reagito bene, senza battute d’arresto, e ora lavoriamo a regime”.

Una grande responsabilità, per Facchetti, trovarsi al timone dello stabilimento di Mezzocorona. Ingegnere, originario di Milano, Facchetti conosce molto bene il contesto nel quale opera. Da quasi 10 anni in O-I, giunge in Trentino da Marsala, dove ha diretto per due anni il sito produttivo siciliano di O-I Italy, che ha dimensioni simili a quello trentino. Nel passaggio di consegne, subentra a Riccardo Pirali, direttore uscente, che andrà a svolgere incarichi di ricerca e sviluppo direttamente per la casa madre, negli Stati Uniti.

O-I Italy, infatti, fa parte del colosso multinazionale O-I (O-I Glass, Inc.), fondato più di un secolo fa in Usa, con sede principale nell’Ohio. Il Gruppo è leader mondiale nella produzione di contenitori in vetro e opera in tutti i continenti. Conta una settantina di siti produttivi, la metà dei quali si trova in Europa. Undici di questi sono in Italia, tra cui Marsala e Mezzocorona.

“Il contesto nel quale ho cominciato a operare, quello trentino, è certamente molto differente dalla realtà siciliana - spiega Facchetti -. Ma ho iniziato il mio mandato in stretta continuità con quanto svolto dal direttore che mi ha preceduto. Il passaggio di consegne è stato graduale e ragionato. Inoltre, gli stabilimenti italiani lavorano in sinergia, ci sono molti punti di contatto e seguiamo gli standard dettati dalla casa madre”.

A contraddistinguere O-I Italy ci sono soprattutto la sicurezza e la sostenibilità. “Lavoriamo il vetro a temperature altissime. I reparti produttivi sono ambienti potenzialmente pericolosi. Il nostro è un settore che richiede competenze specialistiche e grande professionalità. Per questo mettiamo la sicurezza davanti a tutto. È la nostra priorità assoluta. Nei nostri ambienti di lavoro la sicurezza viene prima del profitto e prima della produzione. I disciplinari che applichiamo sono rigorosi, continuamente aggiornati e migliorati. Il percorso verso ‘zero incidenti’, che abbiamo intrapreso già da qualche anno, non rappresenta per noi solo un target numerico, ma è l’attuazione di una vera e propria cultura della sicurezza”.

La stessa determinazione contraddistingue il sito trentino di O-I Italy anche nelle politiche green finalizzate alla sostenibilità. “Il 75% della materia prima che utilizziamo – sottolinea Matteo Facchetti – proviene da fonti riciclate”. Una filosofia aziendale, questa, alla base delle strategie di sviluppo dell’impresa. “I nostri investimenti sono sempre orientati a rendere più sostenibile la nostra filiera, dall’approvvigionamento energetico al ciclo produttivo. Questa scelta si deve, da un lato, al fatto che il vetro è il materiale riciclabile per eccellenza, dall’altro, perché siamo un’industria energivora. Siamo chiamati a operare con responsabilità nel massimo rispetto del territorio”.

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