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Anche la religiosa è profeta e sacerdote

Anche la religiosa è profeta

Scrive una Religiosa “Partecipare agli incontri di Spiritualità è stato per me una grande gioia. Mi sono sentita accolta dalle consorelle già consolidate in questo cammino, ho sperimentato la squisita ospitalità delle suore della casa, l’entusiasmo, la semplicità e la profondità dei contenuti trasmessi dal Sacerdote che ci ha seguite, l’accurata preparazione della liturgia, gli spazi di silenzio capaci di aiutare la nostra anima ad elevarsi alla contemplazione di Colui al quale siamo consacrate: Dio Padre, Figlio e Spirito Santo”. Gli incontri di spiritualità realizzati sono stati due: uno a Chiavari tenuto da Don Enrico Bacigalupo e l’altro a Roma presieduto da Padre Ubaldo Terrinoni. L’argomento comune “La Consacrata in virtù del proprio battesimo partecipa al sacerdozio profetico e regale di Cristo. Noi Suore di Santa Marta desideriamo vivere questa realtà nella Chiesa con lo Spirito che il nostro Padre Fondatore ci ha trasmesso” ha coinvolto tutte le partecipanti e ci ha immerse in una riflessione che ha alimentato la nostra preghiera. Il tema dell’incontro sottolineava la nostra partecipazione al sacerdozio di Cristo. Infatti i relatori hanno messo in rilievo come nel Nuovo Testamento il sacerdozio è una vocazione. È stato posto in risalto che già in Geremia 3,15 si legge “Vi darò sacerdoti secondo il mio cuore…” quindi il sacerdozio non sarà più ereditario, ma una chiamata di Dio. Due sono le espressioni del sacerdozio: ministeriale e comune, e due le connotazioni: profetico e

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regale.

Nel sacerdozio ministeriale è Gesù che prende l’iniziativa e chiama, fa un invito personale, vitale e permanente. Gesù quelli che chiama li vuole amici, lavora sulla loro persona e la ricrea. Il sacerdote agisce nella e con la persona di Cristo. Nel sacerdozio comune la persona partecipa al sacerdozio di Cristo attraverso la chiesa, allora, più si sente chiesa, più si sente comunità, più esprime una presenza dinamica, più vive il suo sacerdozio. I relatori hanno sottolineato che la religiosa, consacrata a Dio nel battesimo, vive l’aspetto profetico nei consigli evangelici, nella relazione trinitaria in virtù della fede, speranza e carità. L’aspetto profetico è legato al Padre nella fede. La testimonianza profetica della paternità del Padre la dà la vita consacrata. Il profeta è colui che parla in nome di un altro. Possiamo parlare con le parole e con la vita, la nostra vita deve far sentire all’uomo di oggi la nostalgia di Dio, deve essere una vita che richiama e porta a Dio con convinzione, con gioia e anche con rischio. L’aspetto regale è legato al Figlio, sacerdote

Percorsi di formazione

Anche la religiosa è profeta e sacerdote

della nuova ed eterna alleanza, all’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo, la sua è una regalità fatta di amore e di servizio. Cristo è Colui che regna mediante il legno della croce. Nell’ultima cena Gesù ci ha lasciato due segni: il segno della lavanda dei piedi e il segno del pane spezzato. Anche noi viviamo l’aspetto profetico e regale quando il nostro servizio è umile, generoso, premuroso. Il nostro servizio deve avere come protagonista Gesù, perché è Gesù che serve per mezzo nostro. Nella vita quotidiana non è facile vivere l’aspetto profetico e regale, perché portiamo dentro di noi tre grandi ferite: la paura della libertà, la paura di essere inutili e la paura di non essere amati. Grazie alla nostra vocazione siamo “Segullah” di Dio, siamo preziosi ai suoi occhi. Possiamo recuperare questi momenti di angoscia con i sacramenti, con la Parola di Dio e con i doni dello Spirito Santo. Durante queste giornate la preghiera personale, il santo rosario, l’adorazione eucaristica hanno avuto il primo posto, perché abbiamo voluto, in questo anno sacerdotale, rispondere alla richiesta del Santo Padre: pregare per la santificazione dei sacerdoti.

le Suore partecipanti

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