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Santità... che parola
Pagine aperte
di Suor Francesca Verdorfer Vighizzolo Santità... che parola!
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«N on abbiate paura di essere santi del terzo millennio!» così disse Giovanni Paolo II ai giovani durante la Giornata Mondiale della Gioventù 2000; ma non solo a loro egli rivolgeva questo invito. Lungo il suo pontificato (1978-2005) ha dato un impulso straordinario alle canonizzazioni e beatificazioni, per mostrare innumerevoli esempi della santità di oggi, che fossero di incitamento agli uomini del nostro tempo: ha celebrato 147 cerimonie di beatificazione – nelle quali ha proclamato 1338 beati – e 51 canonizzazioni, per un totale di 482 santi. Ha proclamato Dottore della Chiesa santa Teresa di Gesù Bambino. Uomini e donne di ogni strato sociale che hanno cercato di vivere nella loro esistenza ciò che il Signore proclamava nel discorso della montagna (Mt. 5,43-48). La Chiesa, docile all’insegnamento del suo Divino Maestro, considera così importante il cammino della santità per ogni battezzato tanto da dedicare un capitolo intero della Costituzione dogmatica del Concilio Vaticano II, (1962-1965), Lumen gentium, alla “vocazione universale alla santità”. «Tutti i fedeli di qualsiasi stato o grado sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità» (capitolo V - n. 40) Giovanni Paolo II facendo tesoro dell’insegnamento del Concilio Vaticano II riproponeva alla fine del Giubileo 2000, nella lettera apostolica “Novo millennio ineunte» la santità come grazia speciale offerta da Cristo ad ogni battezzato. Significa – scriveva – esprimere con convinzione che, se il Battesimo è un vero ingresso nella santità di Dio attraverso l’inserimento in Cristo e l’inabitazione del suo Spirito, sarebbe un contro senso accontentarsi di una vita mediocre, vissuta all’insegna di un’etica minimalistica e di una religiosità superficiale. L’attuale Papa, Benedetto XVI afferma come la santità «è offerta a tutti e che i santi “normali” non individuati da questioni eccezionali, sono i santi abitualmente voluti da Dio, grazie alla loro testimonianza di profondo contatto con il Signore, condizione capace di riempire della sua pace e della sua gioia, per poi diffondere serenità, speranza e ottimismo». Vuoi diventare santo? Siate perfetti come è perfetto il Padre vostre celeste Cosa è dunque santità? È chiamata per tutti, è l’unico modo di essere cristiani. Allora, ci viene da dire, non è per me, non fa per me, è troppo difficile! La risposta, la via ce la indica Gesù stesso, parola del Padre. A me, a te, dice: “Voi siete
il sale della terra” – “Voi siete la luce del
mondo”. Questa è la Grazia che ci è donata nel Battesimo, rinnovata nella Riconciliazione, rafforzata nell’Eucarestia, condivisa nella comunità della Chiesa. Ad alcuni è data una grazia speciale di operare miracoli, a tutti è
data la possibilità di essere perfetti, cioè di godere già da ora, su questa terra, quella gioia che solo l’unione con il Signore può donare. Il dono diventa un compito: Questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione” (1Ts. 4,3). Allora anche per me? Sì anche a me, a te è donata la grazia della santità, anche a te, a me Dio propone il suo patto d’amore, anche a me, a te immerso nei tanti problemi quotidiani, assillato da mille domande, chiuso nella paura di andare oltre Dio offre la sua mano, anzi il suo abbraccio di amore misericordioso, di eterna felicità. (Mt. 6,26-34). Dio Padre è Provvidenza! Santità è vivere profondamente le virtù teologali di Fede, Speranza e Carità. È cogliere nell’esistenza di tutti i giorni il passaggio del Signore che ti invita a rivolgerti a Lui con fiducia, accogliendo anche l’inquietudine del tuo cuore perché “il nostro cuore è inquieto finchè non riposa in Te”. Santità è prendere le nostre debolezze e offrirle a Lui sapendo che le trasforma in occasioni di bene per ciascuno di noi. Santità è dare a Dio la possibilità di abitarci e di trasformarci perché ognuno di noi possa diventare un frammento del Suo Vangelo. Ritornano in mente, bussano al cuore le parole indimenticabili del grande Papa Giovanni Paolo II: “Non abbiate paura. Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo!”. Cosa aspettiamo, ci è data questa vita per farlo!