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I Laici
Ricordare e... vivere
I Laici (Seconda parte)
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Nel precedente numero era stato indicato lo stile di vita suggerito dal beato Tommaso Reggio ai laici del suo tempo, utile anche per noi oggi, lui era infatti sicuro che “Gesù ci insegna che in ogni stato e condizione di vita ci si può far santi”. In questo numero si prosegue il discorso sempre attingendo ai due volumi in cui si raccolgono le bozze delle omelie e dei testi per gli esercizi spirituali di Tommaso Reggio per i Laici.
La legge stampata nel cuore “Gli antichi Ebrei scrivevano i precetti della legge su certe loro bende che avvolgevano intorno alla fronte, al petto, alle braccia perché la legge del Signore deve dimorare nella mente, nel cuore e in tutte le nostre opere, deve guidare tutta la vita.”
Prudente “La prudenza cristiana è utile per non distruggere la bella armonia nelle relazioni tra compagni e per non disgregare il gruppo fino a diventare inetti nel fare quel molto bene che nessuno può fare da solo. Sì la prudenza, come ogni virtù cristiana, è esigente e difficile. Il Redentore insegnò che nel mondo vi sono due vie: una facile e assai larga, per la quale molti si incamminano, l’altra stretta e spinosa, pochi corrono in essa. La prudenza mondana consiglia la prima via, ma la prudenza che io vi insegnai e che vi suggerisco vi chiama a questa seconda. La scelta sta a voi! Ecco la meta a cui portano le due opposte prudenze, da una parte il tempo perduto dietro le cose che al momento della morte sono nulla, dall’altra la pace della coscienza durante la vita e il premio eterno dopo di essa.”
Domina se stesso “Ecco lo stile del laico che è anima del suo gruppo e modello dei compagni col proprio esempio. È sempre uguale a se stesso qualunque sia l’esito delle sue fatiche ed è fedele agli impegni presi; lavora per Dio e da lui solo attende il premio; il suo zelo è proprio la carità: paziente, benigna, non gelosa, non superba, non ambiziosa, non cerca i propri vantaggi, ma tutto soffre, tutto crede, tutto spera, tutto sostiene nell’intento di compiere il bene.”
Umile “L’umiltà è la vera conoscenza di se stessi, è parlare poco di sé e addebitare a Dio se vi è in noi un po’ di bene ed è riconoscersi persona creata e amata da Dio. La forza delle grandi opere sta nell’umiltà, se studiate il Vangelo e la liturgia scoprirete che, agli occhi di Dio, le nostre opere sono tanto
più grandi quanto meno hanno dell’umano e procedono dalla grazia. Opera cristiana dell’umiltà è la preghiera per la quale confessiamo la nostra impotenza e il bisogno dell’aiuto divino, è l’inginocchiarsi al santo tabernacolo, è il rispetto al tempio in cui Dio abita come in casa sua, sono i Sacramenti ristoro e medicina necessaria alla nostra vita spirituale.”
Ama e si lascia amare “L’amore è il movimento della libera volontà, una forza che scuote, un movimento del cuore, un atto umano deliberato dalla volontà, potenza sovrana dell’anima umana. L’amore a Dio è dovuto senza alcuna riserva e costituisce la più nobile delle virtù cristiane, la carità. Di giorno in giorno amatevi e sollecitatevi sempre più per compiere le opere della carità che lo stesso mondo ammira. La carità può essere paragonata al mare che accoglie l’umiltà e tutte le virtù: la castità, lo zelo, ma anche l’ubbidienza, la mortificazione, la pazienza…”
Capace di perdono “Fedeli all’insegnamento del divino Maestro e del suo Apostolo prediletto ci ameremo tra noi a vicenda, ora e sempre, vicini e lontani, di uno o di un altro gruppo, di una città o di un’altra, di una o di un’altra nazione. Questa amicizia renderà reciprocamente sopportabili i difetti, non ci convinceremo di qualcosa di male riguardo ai nostri fratelli che con pena e solo quando non ci potremo rifiutare all’evidenza dei fatti. Allora, unicamente per conformarci alla volontà di Colui che a tutti affidò la cura del fratello, con spirito di carità e con tutta l’effusione di una sincera amicizia, noi correggeremo o faremo correggere il fratello brancolante e caduto, gli porgeremo aiuto perché si rafforzi nel bene o si risollevi dalla caduta.”
(cfr Omelie ai laici vol. 1 e 2)
vuole essere una “piccola finestra” che si aprirà in ogni numero di questo notiziario e da cui si potrà “guardare” sia la vita e la spiritualità del Beato Tommaso Reggio che i cammini iniziali della Famiglia Religiosa.
La commissione del Beato Tommaso Reggio