NUOVO ORIZZONTE DELLA SALUTE
La bocca e il corpo La sublussazione vertebrale L’importanza di camminare La tecnica della palpazione Into The World 2011: the big picture!
rivista PuBBliCata a Cura dell’assoCiazioNe Pro CHiroPratiCa italiaNa. sPedizioNe iN aBB. Post. Gr. iii PuBB. iNF. 70% - € 2,50 - ottobre 2012 - Numero 23
Nuovo orizzoNte della salute
eDitore: associazione Pro Chiropratica italiana reDaZione: ruelle laurent revel, 2 - 11017 morgex (ao) tel. 0165.800404 - Fax 0165.801349 www.chiropratica.com e-mail: info@chiropratica.com direttore responsabile: enrica Ferri reGistraZione: presso la cancelleria del tribunale civile e penale di aosta il 23-06-1995 Pubblicità: a.P.C.i. comitato Di reDaZione: enrica Ferri louise la rue antonio Gil Baiju Khanchandani impaGinaZione GraFica e stampa: tipografia marcoz s.n.c. Piazza e. Chanoux, 1 - 11017 morgex (ao) tel. e fax 0165.809640 l’editore non si assume alcuna responsabilità circa dati, opinioni o conclusioni espressi dai vari collaboratori di questa pubblicazione.
Sommario la settimana della chiropratica . . . . . . . . . . . la sublussazione vertebrale . . . . . . . . . . . . . . la tecnica della palpazione . . . . . . . . . . . . . . il campo di applicazione della chiropratica Dai nostri studenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . l’importanza di camminare . . . . . . . . . . . . . . chiropratica. le ultime novità . . . . . . . . . . . . a che livello è il tuo p.a.G.? . . . . . . . . . . . . . . . i nostri studenti in chiropratica . . . . . . . . . . . la bocca e il corpo. parte sesta . . . . . . . . . . . cat continua la sua azione . . . . . . . . . . . . . . . tutti a scuola! consigli per l’uso . . . . . . . . . . into the world 2011: the big picture! . . . . . .
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STIRA DITA l’uso degli stira dita Healthy toes può portare beneficio alle seguenti sindromi: dolore al piede, sciatalgia, calli, dita a martello, tendini di achille infiammati, caduta degli archi plantari, fascite plantare, vene varicose, tromboflebiti. il piede e le dita del piede trarranno molti degli stessi benefici che il vostro corpo riceve quando fa stretching. all’inizio sentirete uno stiramento che potrebbe generare un pò di fastidio, non esagerate nello stiramento. Come tutti gli esercizi bisogna cominciare gradatamente e più li userete, più lo stiramento renderà le vostre dita dei piedi morbide e rilassate. Gli stira Dita healtly toes possono aiutare a: • Aumentare l’equilibrio, il movimento articolare e la coordinazione • Diminuire i dolori al piede • Ripristinare la normale dinamicità e elasticità del piede dinamicamente attivo • Correggere i disallineamenti tra ossa/cartilagine/tessuti del piede • Migliorare la circolazione e eliminano le tossine che si accumulano • Migliorare la postura, il tempo di reazione del piede, la resistenza alla fatica • E molto altro...
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Chiropratica - N. 23 - ottobre 2012 3
L’opinione del Presidente
La settimana della Chiropratica Appuntamento autunnale Louise La Rue Presidente Associazione Pro Chiropratica Italiana il mese di ottobre rappresenta un appuntamento importante per la chiropratica italiana. infatti, in ottobre, tutti gli anni, puntuale come l’autunno, arriva la settimana della chiropratica che permette a migliaia di persone in tutta italia di avvicinarsi a questa disciplina della salute. Quest’anno, dal 22 al 27 ottobre, i chiropratici apriranno i loro studi per dei check up gratuiti e per far conoscere questa professione al pubblico: spiegazioni, domande, risposte, il pubblico potrà soddisfare la sua sete di conoscenza. abbiamo chiesto al presidente dell’associazioni italiana Chiropratici, dott. John Williams, di spiegarci questa settimana della chiropratica.
L’Associazione Italiana Chiropratici, di cui fanno parte solo laureati in chiropratica, promuove dal 22 al 27 ottobre, in tutta Italia, una settimana volta a far conoscere i benefici e le tecniche di questa disciplina, indicata a persone di tutte le età: dai bambini agli anziani. In programma check up gratuiti per misurare il benessere della colonna vertebrale ovvero il suo corretto equilibrio e consigli personalizzati per mantenerlo, visto che è essenziale per la salute di tutto l’organismo, non solo della schiena. Basta, infatti, anche un leggero disallineamento di una vertebra (sublussazione) per creare tensione su uno o più nervi spinali che passano all’interno della colonna e interferire sul corretto funzionamento del sistema nervoso. Risultato? A lungo andare se il problema non viene individuato e rimosso diminuiranno l’efficienza dell’organismo
in generale e la capacità di movimento in particolare, sino alla comparsa di disturbi che possono essere i più diversi, dal mal di testa al mal di schiena dalla sciatalgia
al mal di stomaco e persino al calo del tono dell’umore, a seconda dell’organo o dell’apparato a cui corrisponde il nervo spinale irritato.
CONOSCere beNefICI e teCNIChe deLLA ChIrOprAtICA
dal 22 al 27 ottobre 2012
Settimana chiropratica della
CheCk up GrAtuItI e CONSIGLI perSONALIZZAtI
PER IL BENESSERE DELLA COLONNA VERTEBRALE E DI TUTTO L’ORGANISMO
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ASSOCIAZIONE ITALIANA CHIROPRATICI Per trovare lo studio chiropratico della propria città che aderisce all’iniziativa basta telefonare al numero verde AIC 800017806 dal lunedì al venerdì in orario 9-12,30 e 14,30-17,30: si otterrà il recapito telefonico dove prenotare, già a partire dai primi di ottobre, il check up nei giorni dal 22 al 27 ottobre.
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Chiropratica e scienza
La sublussazione vertebrale Fondamento della Chiropratica Dr. Alessadro Diquigiovanni, D.C. Dr. Matteo Diquigiovanni, D.C. La lombalgia acuta viene comunemente chiamata “colpo della strega” ma sicuramente... colpa della strega non è. Questi episodi sono una patologia vertebrale molto diffusa ed sarebbe meglio evitarli sia per lo sventurato che ne soffre ma anche per noi chiropratici costretti a lavorare con un paziente in fase acuta. Qual’è la causa di questi episodi? Quali le conseguenze? Come possiamo prevenire invece di curare? Il vero colpevole di questi episodi è un blocco articolare della colonna vertebrale. Nel gergo chiropratico questi blocchi vengono chiamati sublussazioni e colpiscono tutti indistintamente da età, sesso, livello di attività e impiego. Sono infatti molto più comuni di... un comune raffreddore! Cos’è una sublussazione? La definizione tecnica che possiamo dare è “lesione articolare o segmentaria con alterazione dell’allineamento, dell’integrità cinetica e della funzione fisiologica, anche se il contatto fra le superfici articolari rimane integro”. (op.cit. WHO guidelines, edizione italiana p.13). In parole semplici è una disfunzione articolare della colonna vertebrale o del bacino che ha effetti sul sistema nervoso. Le cause che determinano l’insorgere di una sublussazione sono diverse ma si possono riassumere in tre grandi categorie: • Traumi • Fattori biochimici • Fattori emotivi Traumi Generalmente troviamo molto sempliwww.chiropratica.com - Iscrivetevi alla newsletter
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ce e intuitivo ricondurre l’insorgere del male che percepiamo ad episodi traumatici specifici come un colpo di frusta in un tamponamento, una caduta o uno sforzo. Lo stesso meraviglioso atto del nascere è un evento traumatico per la colonna vertebrale, basti pensare alla trazione esercitata alle gambe o al collo del neonato dal medico o dall’ostetrica durante il parto! Ci sono però altri traumi non così ovvi, ma che hanno uguale effetto deleterio sulla colonna vertebrale, bacino e cranio. Un esempio, i microtraumi causati da abitudini posturali scorrette al lavoro, a scuola, a casa o in macchina; la mancanza o l’eccesso di esercizio fisico; traumi da stress ripetitivo come l’uso prolungato del mouse. Pertanto, che sia un trauma franco o una sommatoria di abitudini croniche errate, il risultato è comunque lo stesso: una sublussazione.
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volontari sani che hanno assunto per un certo periodo una posizione “a riccio”, afflosciata, mimando un depresso. Fattori Biochimici Le sublussazioni sono anche dovute a fattori biochimici. Gli agenti inquinanti nell’atmosfera, una dieta non sana, cibi contaminati da pesticidi, conservanti o coloranti artificiali (la lunga e triste lista degli E211, E202...) sono solo alcuni esempi. Il vecchio detto “noi siamo quel-
lo che mangiamo” non può essere più vero: ogni cellula del nostro corpo infatti rispecchia le nostre abitudini alimentari. Le conseguenze di una sublussazione sono molteplici, sia sul piano biomeccanico sia su quello neurologico. Quando un’articolazione smette di funzionare correttamente, diventa meno mobile: tensione muscolare, spasmi, contratture e fibrosi del tessuto muscolare sono effetti diretti di una sublussazione ma che a loro volta ne diventano anche causa.
Fattori Emotivi È ormai noto che lo stress è uno dei principali killer della nostra società. Ricerche scientifiche ci dicono che situazioni croniche di stress producono un aumento della frequenza cardiaca, della pressione, del livello degli zuccheri e del colesterolo nel sangue, tutti fattori alla base di problemi cardio-coronarici. Inoltre, lo stress produce variazioni posturali e biomeccaniche: quando una persona è ansiosa, preoccupata o arrabbiata, si dice che “è tesa”. Seppur una dicitura molto generica, ciò che succede al corpo è proprio questo: diventa più teso, più rigido, meno mobile. Situazioni di stress emotivo, soprattutto se cronico, contribuiscono a creare una sublussazione. A questo proposito un interessante studio ha mostrato come i valori di un esame del sangue specifico fossero uguali tra un gruppo di pazienti cronicamente depressi e un gruppo di www.chiropratica.com - Iscrivetevi alla newsletter
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Gli effetti neurologici comportano una drastica diminuzione della stimolazione di importanti recettori all’interno dell’articolazione. Questo inibisce la comunicazione tra articolazione e cervello riducendo il flusso di informazioni vitali per il corretto funzionamento del nostro apparato muscolo scheletrico. una conseguenza è la diminuzione della propriocezione, ossia la capacità di stare in equilibrio, cosa particolarmente pericolosa sia per la popolazione della terza età sia per un atleta. la sublussazione e i suoi effetti portano a una degenerazione precoce delle articolazioni, consumandone la cartilagine, calcificandone la capsula articolare e limitandone ancor di più il movimento. la sublussazione è un fattore primario nella formazione di artrosi e discopatie degenerative e se viene trascurata la colonna è a rischio di blocco. È compito del chiropratico diagnosticare e curare le sublussazioni, prevenendo l’insorgere di situazioni croniche, rimuovendo gli ostacoli alla guarigione,
aiutando in modo naturale ed efficace a ritrovare la salute. Proprio come si va dal dentista per un controllo d’igiene dentale è bene recarsi dal chiropratico per un controllo d’igiene spinale. una sublussazione è paragonabile a una carie nella sua progressione patologica. una carie sorge per vari motivi, rimane silente, asintomatica, spesso anche per lungo tempo prima di manifestarsi con i tipici sintomi di dolore. Quando andate dal dentista con il mal di denti scoprite magari che la carie ha ormai raggiunto la radice. analogamente avviene per la sublussazione: non dà sintomi anche per lungo tempo, finché non si manifesta il mal di schiena o il dolore cervicale. È facile pensare che il problema inizi quando si avverte il dolore ma se poi si visiona una radiografia questa evidenzia uno stato degenerativo e un quadro artrosico spinale ormai cronici. se leggendo questo articolo avete capito l’importanza dell’igiene spinale allora è il caso che prenotiate subito una visita di controllo con un chiropratico.
Breve curriculum vitae alessadro diquigiovanni si laurea nel 2006 presso il Welsh institute of Chiropractic (uK) con un First Honours degree, conseguendo così il titolo di doctor of Chiropractic. appena laureato esercita per circa tre anni a Bournemouth, nel sud dell’inghilterra. successivamente si trasferisce in Finlandia, per seguire diversi atleti di alto livello nella vela e nella disciplina nordica dello sci di fondo. scopre lo Yoga e le potenzialità dello stesso come strumento riabilitativo quando affiancato alla chiropratica durante la sua permanenza in india. oggi esercita con il fratello matteo nello studio di famiglia a Bologna.
matteo diquigiovanni è nato e cresciuto a Bologna. Nel 1998 consegue la maturità scientifica per poi iscriversi presso il Welsh institute of Chiropractic (uK). Nel 2002 consegue la laurea con il titolo di doctor of Chiropractic. appena laureato entra a far parte dello staff della acomb Chiropractic Clinic, nella città di York (uK). Ha partecipato a diversi seminari e corsi in Kinesiologia applicata e Best. esercita a Bologna presso lo studio di famiglia dal 2005 .
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La tecnica della palpazione Come i chiropratici vedono con le mani Louise La Rue Presidente Associazione Pro Chiropratica Italiana La palpazione è una delle più vecchie forme di diagnosi, ma è considerata da sempre come uno dei metodi d’esame più particolarmente efficace: palpando con le mani o con la punta delle dita, il chiropratico scopre i muscoli contratti e le articolazioni bloccate. Solamente una diagnosi precisa gli permette di definire il trattamento più adatto. Come numerosi termini medici, la parola diagnosi deriva dal greco (dal greco dià, attraverso e gnosis, conoscenza) ed è la procedura di ricondurre un fenomeno (o un gruppo di fenomeni), dopo averne considerato ogni aspetto, a una categoria. Concretamente, l’esame del chiropratico attraverso la palpazione deve permettergli di acquisire una conoscenza, attraverso dei segni osservabili, con lo scopo di identificare i problemi nei tessuti più profondi dell’organismo sotto gli strati della pelle e delle cellule adipose. Il chiropratico, come il medico, utilizza certe tecniche mediche quali radiografie o ecografie per vedere sotto gli strati visibili, ma come lo indica il prefisso greco “chiro” la mano è lo strumento più importante del chiropratico quando fa una diagnosi e definisce un trattamento. Tra i principali metodi d’esame manuale figurano la palpazione (toccare, palpare il corpo), la percussione (battere con le dita) e i test di provocazione che permettono al chiropratico di esaminare la sensibilità dei muscoli e delle articolazioni muovendo o esercitando una pressione forte. Questi metodi gli permettono di scoprire i punti “nevralgici”cioè i punti più sensibili al dolore.
LO SVILUPPO La palpazione comprende diversi metodi di esame: sfiorare con i polpastrelli la pelle o fare una pressione più o meno forte, passando la mano dolcemente e lentamente sulla pelle, permette al chiropratico di verificare la sua temperatura e la struttura dei tessuti sottostanti. Esercitando una leggera pressione si determina la durezza o la flessibilità dei muscoli e si misura la loro elasticità rilasciando la pressione. La reazione dei muscoli è particolarmente rivelatrice: durante la palpazione, il chiropratico determina l’elasticità, la rigidità o le differenze nella massa muscolare inoltre, spesso trova dei nodi/rigonfiamenti più duri dei tessuti circostanti. La palpazione fornisce inoltre informazioni dettagliate sullo stato delle articolazioni, anche se sono circondate da una capsula rigida: lo spazio di scivolamento più o meno presente tra due ossa e l’intensità della pressione
esercitata dai muscoli permettono di misurare il grado di mobilità articolare e di diagnosticare un eventuale blocco. Paragonando le articolazioni in modo simmetrico il chiropratico può accorgersi di eventuali disfunzioni. Anche se la palpazione è una tecnica che si tramanda dalla notte dei tempi, la sua efficacia è sempre attuale e non cessa di svilupparsi. La “palpazione dinamica” (motion palpation), una nuova varietà di palpazione fa parte integrante della chiropratica. Questo studio associa il movimento di rotazione e la dinamica delle articolazioni a test pressori per valutare lo stato della colonna. Il dolore che a volte viene evocato può essere, talvolta, non piacevole per il paziente ma questo esame fornisce indicazioni preziose. L’OBIETTIVO Verificando la mobilità delle articolazioni, la natura e qualità del dolore con la
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tecnica della palpazione e paragonandole alla situazione normale il chiropratico dispone di tutti gli elementi per determinare il tipo di trattamento più adatto al paziente. dopo aver stabilito gli obiettivi del suo trattamento, la palpazione permette al chiropratico di determinare i progressi conseguiti e valutare cure addizionali. Nonostante la fondamentale importanza di queste tecniche, questo tipo di diagnosi viene sempre associata ad esami ortopedici, chiropratici e clinici. ad esempio, possono essere usate pedane stabilometriche che determinano il baricentro del corpo, il modo in cui si porta il peso e la sua distribuzione, oppure scoliosimetri, che permettono di valutare il portamento della colonna e le eventuali curve che si sono verificate nella crescita oppure ancora, strumenti che verificano la temperatura delle articolazioni vertebrali per determinare il grado di infiammazione a quei livello, ma bisogna dire che tutte queste strumentazioni non rimpiazzeranno mai la palpazione e il grado di esperienza che il chiropratico raggiunge con i suoi esami. aPPreNdistato ed esPerieNza Nella ProPria PratiCa uno studente in chiropratica impara fin dal primo anno le basi della palpazio-
ne e si allena tutti i giorni con questa tecnica, con strumenti molto semplici all’inizio, ad esempio un capello messo tra due fogli si seta per allenare il tatto. Questi esercizi aumentano in difficoltà nel corso dell’anno e progressivamente si trasferisce la tecnica dagli oggetti al corpo umano. il futuro chiropratico nel corso degli studi segue differenti corsi di tecnica di palpazione con i relativi esami e dopo la laurea applica quotidianamente nella sua pratica tali tecniche continuando a migliorare e ad aumentare la sua esperienza. un esperto nelle tecniche di palpazione possiede la sensibilità tattile di un non vedente e dispone di conoscenze scientifiche, anatomiche e fisiologiche
approfondite che gli permettono di valutare adeguatamente la situazione, caso per caso. tutti gli strumenti diagnostici moderni permettono di fare una diagnosi affidabile e sicura ma non forniscono tutti i dettagli del problema. la palpazione, fatta da un esperto, permette di valutare in modo globale la struttura dell’apparato locomotorio e consolidare le diagnosi fatte dagli apparecchi. l’unione di queste tecniche, strumentali e manuali, permette al chiropratico di emergere quale figura principale nel campo della medicina come esperto del corpo umano e della prevenzione e trattamento di tutte quelle patologie che potete vedere nell’articolo che segue.
Breve curriculum vitae Nata in Canada, studia lingue e incontra la chiropratica quanto il futuro marito si iscrive al corso di laurea a toronto. si specializza anche quale assistente chiropratica. madre di tre figlie, di cui due chiropratiche, dal 2000 è presidente dell’associazione italiana Pro Chiropratica e dal 2001 vice presidente della Federazione delle associazioni Pro Chiropratiche europee. attualmente rappresenta i pazienti della Chiropratica presso il Forum europeo dei Pazienti con sede in Belgio.
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Il campo di applicazione della chiropratica
Louise La Rue Presidente Associazione Pro Chiropratica Italiana
La chiropratica non si applica solo al trattamento dei dolori della colonna vertebrale: la chiropratica si definisce una disciplina medica che studia la diagnosi, il trattamento, la prevenzione dei problemi funzionali e delle sindromi dolorose dell’apparato locomotorio, composto dall’apparato statico (postura) e dall’apparato dinamico (problemi di movimento) e delle loro conseguenze. Vi esponiamo alcuni dei campi di applicazione della chiropratica: in generale la chiropratica si occupa di ristabilire il movimento e di eliminare i blocchi funzionali che impediscono al corpo di funzionare in modo ottimale: questi blocchi quando presenti nella colonna vertebrale, si chiamano sublussazioni ed attraverso gli aggiustamenti che eliminano tali blocchi, il chiropratico ristabilisce il corretto flusso nervoso che dal cervello va’ ai tessuti di tutto il corpo e viceversa. 1. Artrite e artrosi Mantenimento della mobilità
2. Torsione del bacino. Un’errata posizione del bacino può prodursi dopo la maternità e la nascita e dopo traumi e cadute.
3. Dismetria degli arti inferiori Una differenza di lunghezza delle gambe può provocare curve e torsioni della colonna.
4. Abusi di postura che si producono durante le attività scolastiche, professionali o sportive.
5. Blocchi a livello
6. Ernie discali 7. Consigli dietetici 8. Estremità Dolori che si irradiano nelle braccia e nelle gambe causati da problemi funzionali della colonna vertebrale. Addormentamento (parestesie) delle braccia.
9. Problemi ai piedi Problemi funzionali a livello dei piedi e conseguenti blocchi, dolori alla colonna vertebrale
10. Analisi della camminata e della postura.
11. Problemi della mano
delle articolazioni costali e vertebrali.
e del polso, ad esempio Tunnel Carpale.
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12. Lombalgia 13. Dolori alle anche 14. Sindromi delle articolazioni sacro iliache.
15. Organi interni I problemi legati agli organi interni possono dare origine a dolori che si irradiano verso la colonna vertebrale ma anche problemi alla colonna possono causare malfunzionamenti degli organi. In certi casi i trattamenti dei chiropratici attivano i riflessi neurofisiologici ed esercitano un’influenza positiva sulle funzioni cardiache, digestive, respiratorie e cardio vascolari.
16. Sciatica 17. Articolazione della mandibola (articolazione temporo mandibolare) Blocchi e dolori a livello del viso, delle orecchie e della testa, digrignamento notturno dei denti (trattamenti eseguiti in collaborazione con il dentista).
18. Coliche dell’infanzia 19. Torcicolli infantili 20. Problemi dell’articolazione del ginocchio e le sue conseguenze per la colonna.
21. Mal di testa cefalee ed emicranie. I mal di testa di origine cervicale possono essere trattati con successo dalla chiropratica eliminando le sublussazioni cervicali. Anche alcune forme di emicrania sono suscettibili a migliorare con tali trattamenti.
22. Problemi muscolari tipo contratture e irrigidimenti.
23. Dolori nucali 24. Falsi dolori cardiaci al petto. (pseudo angina). Dolori toracici senza indicazioni cardiache sono sovente di origine vertebrale
25. Reumatismi mantenimento della mobilità.
26. Dolori dorsali 27. Colpi di frusta 28. Dolori alla scapola ed alla spalla.
29. Dolori di deambulazione durante la maternità.
30. Vertigini provocate da problemi circolatori di origine cervicale.
31. Scoliosi 32. Gomito del tennista e del golfista. (epicondiliti mediale e laterale).
33. Acufeni (sibili, scrosci d’acqua e sensazioni alterate a livello delle orecchie). Tali problemi possono essere causati da sublussazioni a livello cervicale alto (prima e seconda cervicale)
34. Torcicolli 35. Consigli per le attività sportive: prevenzione e trattamento di storte, distorsioni stiramenti, problemi ai legamenti e tendini, ottimizzazione dei risultati sportivi.
36. Contratture e irrigidimenti muscolari. Trattamento dei trigger points.
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Studenti in chiropratica
Dai nostri studenti
Anglo European Chiropractic College Dr. Pellissier Jennissa, MChiro. Eccoci qui, finalmente dopo 5 anni mi sono laureata in chiropratica! Molti di voi lettori state già praticando e sarete entrati nel mondo del lavoro da parecchi anni, ma scommetto che tutti voi ricordate il “feeling” dei vostri primi mesi di lavoro dopo la laurea. La gioia e l’entusiasmo si mischiano perfettamente con la paura e l’intimidimento nei confronti del mondo, creando un miscuglio di stati d’animo ondulante come il mare. Poi c’è da aggiungere al tutto i sentimenti tristi che ognuno cerca di lasciarsi alle spalle, come l’abbandonare amicizie e divertimenti coltivati per 5 anni in un altro stato. Il fatto di partire e ritornare nella propria patria non è sempre cosi facile in quanto le persone e le amicizie che si sono lasciate 5 anni prima cambiano e si evolvono e tante volte purtroppo prendono una
strada totalmente diversa da quella da noi intrapresa . Si esce dal collegio con una voglia “di spaccare il mondo”, ma dopo un mese capisci che non è per niente così facile e che, tra una cosa e l’altra, prima di riuscire a tirar su un po’ di soldini e fama devi passare vari stadi che nessuno ti ha mai preparato a superare. Ma questo fa parte della vita ed, anche se può sembrare deprimente, in realtà è il “calcio” che ti fa tirar su le maniche per cominciare una nuova vita totalmente diversa e piena di nuove avventure. Essendo sempre stata innamorata degli animali e dei bambini, ho preso la specializzazione in animali (IVCA) e ho fatto moltissimi seminari in pediatria. Mi ricordo la prima volta che ho dovuto aggiustare un bambino al collegio, l’intero giorno prima, mentre ci pensavo,
mi sentivo morire .... ero di un nervoso allucinante, perchè la classica frase “la teoria è una cosa, la pratica è un’altra” continuava a risuonarmi per la testa e pensavo “oh God... speriamo di non stringerlo troppo forte, speriamo di non fargli cadere la testa, speriamo di non farlo cadere tra un riflesso e l’altro e soprattutto speriamo di non far capire alla madre che non ho mai trattato un bambino prima e che questa è la mia prima “cavia” beh ora per rilassarvi un po’, posso giurare che nulla di quello che ho scritto sopra è successo, anzi, sono stata io la prima vittima in quanto per pesarlo, gli ho tolto il pannolino e ppppsssssss mi sono ritrovata con il camice e la scrivania piena di pipi... ahahah, immaginatevi la mia faccia e il mio riflesso per cercare di schivare il getto cercando di sorridere alla madre ...All’inizio pensavo che vergogna, ma da quel giorno apparentemente ho aperto le danze ad una lunga sfilza di camici bagnati che andavano dritto in lavanderia del collegio in quanto molti bambini si divertivano a mirare noi “internisti” appena tolto i pannolini... ehe-
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Studenti in chiropratica
heh, una bellissima esperienza insomma che mi ha fatto dimenticare tutte le mie paure e mi ha lasciato senza camice a fare il mio lavoro: il chiropratico. Per quanto riguarda gli animali, invece, ci sono sempre momenti inaspettati, soprattutto quando si è innocenti e immaturi e si sta ancora cercando di capire come posizionarsi e come posizionare le mani su un cavallo o un cane... infatti se sei un po’ furbo, riesci a leggere il corpo dell’animale, ma se invece si è come me che all’inizio ero solo iper concentrata sulla tecnica, è difficile scappare ad una cascata di pipi, un pestamento di piedi e uno starnuto di un cavallo oppure una leccata improvvisa di un cane su tutta la faccia... insomma altre belle esperienze che ti istruiscono sul come comportarti e su come farsi un po’ furbi quando ci si avvicina al mondo animale... insomma tutto questo per farvi ricordare le vostre storie divertenti del collegio, in quanto sono sicura che come me ne avrete a palate, e soprattutto per ricordarvi che all’inizio di una carriera, per quanto possa essere divertente, non è sempre tutto rosa e fiori ma anzi, ci sono sempre piccoli indizi ed aiuti che bisogna prendere a cuore per non finire, come è successo a me, in un mare di... pipi.
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Il leone e il chiropratico - Ariel, il leone di San Paolo Brasile, mentre si sottopone a una sessione dalla chiropratica. L’animale è paralizzato da circa un anno a causa di una rara malattia autoimmune. La sua storia ha moblitato migliaia di persone per raccogliere i fondi che servono a pagare le cure (Reuters)
Breve curriculum vitae Jennissa Pellissier, si è laureata in chiropratica all’anglo european Chiropractic College nel 2012. Nel frattempo si è specializzata in chiropratica veterinaria, è menbro della ivCa (international veterinary Chiropractic association). Ha seguito vari corsi in chiropratica pediatrica e conta di specializzarsi nel prossimo futuro anche in questa specialità. Grande appassionata di sport, Jennissa è stata membro della Nazionale italiana di snowboard, è cintura nera di karate e possiede i diplomi di bagnina e sommozzatrice. Nel 2007 è diventata maestra di snowboard.
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Chiropratica e scienza
L’importanza di camminare La migliore forma di riabilitazione Dr. Giacomo Rastelli D.C.
Introduzione Molti pazienti si saranno chiesti perché noi chiropratici della Sanrocco incoraggiamo spesso le persone a camminare. In questo articolo vi illustrerò alcuni importanti benefici che derivano dal camminare lasciando oscillare le braccia rispetto al camminare con le braccia a riposo o su un tapis roulant. Vi spiegherò anche perché alla Sanrocco Chiropratica cominciamo spesso le nostre visite esaminando i piedi anche quando la sintomatologia del paziente è in zone anatomiche apparentemente non collegate, quali la zona cervicale o lombare della schiena. Sono riportate anche alcune implicazioni legate al camminare a diverse velocità e con una maggiore frequenza ma per breve tempo, in pazienti affetti da disfunzioni quali lombalgie o sciatalgie. Camminare per la Salute Generale L’attività fisica si è dimostrata efficace nel diminuire molti fattori di rischio associati con malattie croniche (Paffenbarger, 1988) e in generale, nel riportare altri benefici di carattere psico-fisico (Moses, 1989). Mentre i risultati di un’intensa attività fisica sono evidenti quando l’esercizio aerobico è il fine ultimo, vi sono prove che i più grandi vantaggi per la salute derivino semplicemente dal motivare le persone sedentarie ad essere moderatamente attive, piuttosto che focalizzarsi su alti livelli di attività in persone che già praticano sport. Ricerche hanno anche dimostrato come persone sedentarie non si divertano ad allenarsi con attività vigorose,
tornando in alcuni casi a riadottare stili di vita sedentari. Gli effetti benefici per la salute di una moderata attività fisica hanno spinto il “Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie” e il “College Americano di Sport e Medicina” a generare nuove linee guida. Entrambi suggeriscono che tutti gli americani (a partire dai due anni di età) debbano prodigarsi in esercizi di intensità moderata per un totale di 30 minuti al giorno quasi tutti i giorni della settimana per migliorare la salute cardiovascolare e altre importanti funzioni fisiologiche del nostro corpo (Coleman at all, 1999). È stato dimostrato che la semplice promozione di uno stile di vita attivo motiva le persone adulte a mantenere un buon livello di movimento fisico rispetto alla divulgazione di esercizi più complessi e sofisticati (Dunn, 1998). I risultati di uno studio condotto da Murphy (2007) hanno fornito ulteriori prove che persone in salute ma sedentarie possono ridurre alcuni fattori di rischio cardiovascolare grazie all’adozione di un regolare programma di camminate a ritmi veloci. Questo rafforza la centralità del cammino nella promozione della salute anche per gli individui più sedentari (Murphy e altri, 2007) Camminare Oscillando le Braccia Il motivo per cui spesso consigliamo di camminare facendo oscillare le braccia e di farlo all’aria aperta, piuttosto che su un tapis roulant, è perché comporta una grossa differenza dal punto di vista neurologico e di coordinazione.
Carpitella e altri (2009) hanno dimostrato che quando si cammina su un tapis roulant, le gambe e le braccia si muovono come fossero “fuori fase” rispetto a quando si cammina sul suolo. L’aumento della frequenza nell’oscillazione delle braccia potrebbe essere dovuto agli input propriocettivi da parte del sistema visivo e vestibolare. In particolare l’assenza di un cambio di orizzonte mentre si cammina sul tapis roulant genera nel soggetto l’impressione di camminare più lentamente di quanto stia effettivamente facendo stimolando il cervello ad aumentare la velocità. Questo cambio di ritmo avviene però solo nella braccia visto che le gambe stanno già muovendosi alla velocità impostagli dal tapis roulant. Èquindi ipotizzabile che camminare su queste macchine, influenzi negativamente il meccanismo neurale responsabile del controllo del movimento fra le estremità superiori e inferiori (Carpitella at all, 2009). Camminare sul suolo è anche coerente con i principi riabilitativi secondo cui ogni esercizio deve essere relazionato il più possibile alle attività quotidiane del paziente. Questo principio è conosciuto come il “principio di adattazione specifica all’attività imposta”. Ciò significa che il sistema locomotorio si adatta maggiormente alle attività che gli vengono richieste. Ad esempio, un podista specializzato in corse su lunghe distanze migliorerà la resistenza cardiovascolare, ma non la velocità. Se una persona si allena regolarmente con dei pesi facendo poche ripetizioni ma con forti carichi, migliorerà la potenza ma poco la resistenza. Quando un eser-
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cizio è funzionale all’attività richiesta, i risultati sono superiori. Il fine ultimo della riabilitazione è sempre di trasferire i benefici di un esercizio alle attività quotidiane. (Liebenson, 2007). Per tale ragione consigliamo sempre di camminare, dato che il cammino è l’attività motoria per la quale ci siamo evoluti nel corso di millenni, ed essendo la locomozione alla base di ogni altro tipo di attività fisica. Camminare Correttamente Prima di Intraprendere altre Attività Prima di intraprendere un’attività fisica di qualsiasi tipo, bisogna assicurarsi che il modo di camminare sia corretto; a volte certe attività possono essere controproducenti (Walther, 1993), in particolare se non si esegue una deambulazione corretta che aiuti a migliorare la coordinazione motoria generale. Per questo motivo prestiamo grande attenzione nel rimuovere tutte le disfunzioni che possano interferire con una corretta deambulazione prima di consigliare ai pazienti di intraprendere altri tipi di attività fisica all’infuori del camminare con una certa frequenza e ad un certo ritmo. La Corretta Locomozione La corretta locomozione nell’uomo è caratterizza da due distinte fasi: La prima è detta coordinazione “anti fase” (movimento in direzioni opposte). Essa è molto efficiente in termini di flessibilità e dinamismo e comporta la rotazione contra laterale delle spalle rispetto al bacino. Il secondo tipo di coordinazione è detto “in fase” e comporta invece la rotazione unilaterale fra le spalle e il bacino (Dedieu, Zanone, 2009). Il tipo di coordinazione “anti fase” emerge dopo alcune settimane di esperienza nel
Effetti dell’aumento di velocità sulla deambulazione. Immagine tratta con cortesia da Liu, Anderson, Schwartz, Delp (2008)
cammino da parte del bambino e viene mantenuto e applicato con più facilità mentre la coordinazione detta “in fase” avviene in situazioni piuttosto rare, a bassa velocità e in alcune patologie (Dedieu, Zanone, 2009). Aumentando la velocità, la connessione fra il bacino e le spalle é più stabile, portando anche a una migliore coordinazione fra queste strutture (Donker, Beek, Wagenaar, & Mulder, 2001). Tale elemento è molto importante nella riabilitazione di un paziente che è stato trattato per problemi pelvici o alle spalle. I risultati degli studi condotti da Dedieu (2012) hanno anche dimostrato che l’assenza di un’oscillazione delle braccia mentre si cammina porta al passaggio dalla coordinazione “anti fase” (che è la più indicata per la corretta locomozione) a quella “in fase” (meno naturale e poco funzionale). Questo è uno dei motivi per cui alla Sanrocco chiropratica avvisiamo sempre i nostri pazienti della necessità di camminare lasciando oscillare le spalle e le braccia invece di tenerle ferme lungo il tronco o, ancor peggio, nelle tasche e di farlo a un ritmo piuttosto sostenuto. Ci sono delle persone che hanno una deambulazione scorretta, ad esempio una camminata unilaterale (quella precedentemente descritta come “in fase”); in condizioni normali ciò danneggia l’organizzazione del sistema nervoso ogni qualvolta l’individuo cammina o corre. Un esempio di deambulazione scorretta, può essere osservato nei bambini con difficoltà d’apprendimento quando corrono; quando cioè si può riscontrare lo schema unilaterale (“in fase”). In condizioni specifiche, educando il bimbo a portare il braccio destro in avanti quando la gamba sinistra è anch’essa avanti e viceversa, (tipo di cammino “anti fase”) si nota un miglioramento dell’organizzazione neurologica e del funzionamento
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generale del corpo. Dall’esperienza e dalle ricerche eseguite da alcuni educatori, risulta chiaro che un’andatura incrociata, migliora l’organizzazione e la funzione neurologica, mentre quella non incrociata la danneggia. L’energia “Elastica” La cinematica e la forza richiesta ai muscoli cambia a seconda della velocità alla quale si cammina. (Neptune, 2008). Il concetto dell’accumulo di energia era stato sollevata da Malgaria (1968) e ha bisogno di spiegazioni. Secondo Malgaria, l’energia che deriva dall’aumento di tensione dei muscoli, viene accumulata durante il cammino: Alexander (1984) riteneva che questa energia viene depositata nei tendini, legamenti e fasce degli estensori del ginocchio e della caviglia in particolare e ritiene che tali strutture possano servire come una “molla”. Dorman faceva l’esempio di questo meccanismo con l’estensione massima di un dito e il suo rilascio (Dorman, 1992). Anche lui riteneva che le fasce (strutture di tessuto connettivo fibroso che ricoprono i muscoli), fossero le strutture ad accumulare maggiormente l’energia utilizzata per minimizzare la tensione muscolare. Camminare a una velocità pari a 1,2 m/s (4,32 km/h) migliora l’utilizzo dell’energia elastica riducendo il lavoro eccentrico dei muscoli flessori plantari del piede. L’intera locomozione è naturalmente più stabile a una velocità vicina a 1,2 m/s con meno dispendio di energia muscolare per stabilizzare il sistema. Anche per questo Neptune presume che camminare rapidamente potrebbe aiutare persone con evidenti problematiche a migliorare la loro funzionalità (Neptune, 2008). Ai pazienti affetti da lombalgie, sciatalgie e altri disturbi biomeccanici, consigliamo di camminare con una maggior frequen-
Gli effetti di diverse velocità sull’attivazione dei muscoli. Immagine tratta con cortesia da Neptune, Sasaki e Kautz (2007)
za ma per breve tempo per evitare di infiammare ulteriormente le zone compromesse. Mantenere una certa mobilità è importante anche nelle fasi acute (sempre che sia tollerabile) per evitare che i muscoli si atrofizzino. Senza il supporto muscolare, i legamenti e le articolazioni sono ulteriormente soggette a traumi e microtraumi compromettendo il processo di guarigione e il recupero delle funzioni. Anche a livello psichico, i pazienti che trascorrono molte ore a riposo, rischiano di essere meno reattivi prestando troppa attenzione ai sintomi e finendo con l’amplificare le loro problematiche. ASPETTI TECNICI SULL’IMPORTANZA DEI PIEDI I piedi e la locomozione Probabilmente alcuni pazienti saranno curiosi di sapere come mai, quando si presentano da noi con problemi alla schiena, alla cervicale o quant’altro, esaminiamo e
correggiamo anche problematiche del piede, spesso anche quando il paziente non presenta una sintomatologia e/o apparenti disfunzioni collegate. I segnali sensori di posizione provenienti dalla pianta del piede e dalle sue articolazioni hanno una grande importanza nel controllare la frequenza e la “pressione” del passo mentre si cammina (Guyton e altri, 2006). Molti professionisti ritengono che una rigidezza della caviglia e dell’alluce o un piede piatto possano causare o contribuire allo sviluppo del mal di schiena. Uno studio condotto da Brantingham e altri (2006) ha preso in considerazione persone con e senza dolori di schiena. Lo studio ha misurato l’ampiezza di movimento della caviglia, dell’alluce e l’appiattimento dell’arco plantare in entrambi i gruppi (il gruppo con e quello senza dolori alla schiena). Ogni gruppo prevedeva un campione di 100 soggetti con un’età compresa fra i 18 e 45 anni. I risultati han-
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no dimostrato che una significativa riduzione nell’ampiezza della dorsi-flessione della caviglia, era associata a disturbi cronici lombari mentre l’influenza dei piedi piatti era irrilevante. Un precedente studio condotto da Bird e Payne (1999) ha rivisitato altre teorie secondo cui il piede eccessivamente pronato può avere effetti negativi nella zona lombare. Il piede troppo pronato induce un’eccesiva rotazione interna delle estremità inferiori durante il cammino e un ridotto assorbimento degli impatti. L’effetto di una diversa lunghezza delle gambe La lunghezza asimmetrica delle gambe è ritenuto da molti come la causa di forze disuguali all’interno della zona lombare, che possono anch’esse contribuire allo sviluppo di dolore nella zona lombare. Un sottogruppo di fattori legati alla diversa lunghezza delle gambe genera cambi funzionali alle articolazioni degli arti inferiori, inclusa la postura dei piedi e la loro mozione. Alterare la posizione dell’articolazione sub talare nella caviglia può alterare funzionalmente la lunghezza dell’arto allungandolo o accorciandolo. Un sottile cambiamento nella posizione del piede dovuta a una pronazione più pronunciata da un lato rispetto all’altro, può alterare la meccanica spinale. Per questo la pronazione è una caratteristica da valutare in persone con dolori alla schiena. Alla Sanrocco Chiropratica cerchiamo sempre di ottimizzare la funzionalità del piede grazie all’applicazione di test muscolari che ci aiutano a capire quale o quali parti del piede necessitano di trattamento. Di conseguenza otteniamo dei miglioramenti nella camminata e risultati più rapidi e duraturi anche in zone del corpo anatomicamente distanti quali la parte bassa della schiena e la cervicale.
L’alluce Rigido Funzionale Un’altra comune ma sottovalutata causa di problemi al piede è una disfunzione della prima articolazione metatarso falangea comunemente riferita come “alluce rigido funzionale”. Normalmente, la gamba sotto carico durante il cammino comincia a estendersi durante la fase di mezzo della falcata. Tuttavia, con un blocco nel piano sagittale della prima articolazione metatarsale, l’estensione dell’anca può essere ostacolata. Uno dei muscoli responsabili dell’estensione all’articolazione dell’anca, il bicipite femorale, si attacca al legamento sacro tuberoso che a sua volta si attacca all’osso sacro. Una mancanza di contrazione del bicipite femorale può bloccare la normale rotazione anteriore dell’articolazione sacroiliaca. Questa mozione è necessaria per stabilizzare il carico del peso corporeo a metà falcata e nella fase di propulsione. Altri muscoli, come l’ileopsoas e il quadrato dei lombi sono mal funzionanti in presenza dell’alluce rigido funzionale (Bird, 1999). Anche Howard Dananberg, ha osservato che con l’incapacità della falange prossimale dell’alluce di estendersi sulla prima testa del metatarso vi è un calo delle prestazioni nel podista e l’insorgere di un tipico squilibrio deambulatorio. In questo caso la parte superiore del corpo risulta troppo avanzata, con una tipica andatura “da piccione” (Leaf, 1998). L’Astragalo L’astragalo (breve osso del piede che si articola superiormente con la tibia ed il perone, inferiormente col calcagno e anteriormente con il navicolare) può essere soggetto ad uno scivolamento laterale o ad una sublussazione anteriore. Nel primo caso si riscontrerà una debolezza dello psoas sul lato di scivolamento dell’astra-
galo, accompagnata da una caduta dello scafoide e da uno spostamento posteriore del calcagno. Quando l’astragalo subisce invece una sublussazione anteriore, si verifica un indebolimento dei muscoli estensori brevi dei diti (Leaf, 1998). Il corretto funzionamento e una buona tonicità del muscolo psoas sono fondamentali per la salute della zona lombare essendo un muscolo che origina saldamente dai corpi vertebrali, dai dischi e dai processi trasversi delle vertebre lombari e si inserisce nel piccolo trocantere del femore. Come sopra menzionato, una debolezza riflessa dello psoas si verifica quando una pronazione eccessiva della caviglia altera la normale relazione tra il tallone e le strutture circostanti. Curiosità Nel suo volume “Energetica Craniosacrale”, Crisera (1998) afferma che la deambulazione imita i mezzi meccanici (la messa in moto di un generatore) per indurre mobilità alle vertebre (assale) e ruotarle. Questo moto determina un’oscillazione ritmica nell’asse del corpo (andatura spinale) che crea un gradiente magnetico attorno al midollo spinale. Inoltre, sempre secondo Crisera, durante la deambulazione una corrente elettrica variabile, indotta dalle fluttuazioni magnetiche nel midollo spinale, porta alla produzione e propagazione di onde elettromagnetiche all’interno del fluido cerebrospinale (Crisera, 1998). È stato infatti suggerito da G. J. Goodheart (padre e inventore della Kinesiologia Applicata) che il Fluido Cerebro spinale (che scorre in mezzo ai 4 ventricoli del cervello, lo spazio sub aracnoideo e il canale spinale proteggendoli) possa agire anche come una sorta di batteria fluida costituendo un mezzo per la conservazione di energia, come un accumulatore biologico.
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CoNClusioNi È importante camminare oscillando le braccia a un buon ritmo e farlo possibilmente all’aria aperta piuttosto che su un tapis roulant per poter migliorare la coordinazione motoria e aumentarne la stabilità. Prima di intraprendere un’attività fisica di qualsiasi tipo, bisogna assicurarsi che il modo di camminare sia corretto per evitare che alcune attività possano essere controproducenti (Walther, 1993). Per questo motivo i chiropratici cercano di correggere le disfunzioni che possano interferire con una corretta deambulazione.
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Breve curriculum vitae Nato a Ponte dell’olio (Piacenza), ha studiato in Gran Bretagna, dove si è laureato doctor of Chiropratic alla university of Glamorgan. dopo la laurea, nell’anno di specializzazione, ha lavorato un anno nella clinica dell’università (Welsh institute of Chiropractic), durante i quali ha avuto numerose esperienze nel reparto di ortopedia al Prince Charles Hospital di merthyr tydfil. dal 2011 lavora presso il Centro Chiropratico sanrocco di Como. dal 2012 fa parte dell’equipe internazionale di chiropratici del centro sanrocco di reggio emilia. specializzato in diverse tecniche come diversified, Kinesiologia applicata, sacro occipital technique e kinesiotape. Nel 2011 ha preso parte all’insegnamento delle tecniche sanrocco all’università Chiropratica “el escorial maria Cristina di madrid”. membro dell’ aiC (associazione italiana Chiropratici) e della european Chiropractors’ union.
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cintura sacroiliaca La soluzione per dolori di schiena, sindromi del piriforme, dolori pelvici e instabilità delle articolazioni sacro iliache. Grazie all’aumento della stabilità fornito dalla cintura Serola alla base della colonna, la forza aumenta nella colonna, nella schiena, nelle anche e nelle gambe e le possibilità di incidenti e aggravarsi della situazione diminuiscono considerevolmente! Oggi la cintura sacroiliaca Serola viene utilizzata da migliaia di persone in tutto il mondo per ridurre il dolore e per prevenire le lesioni inclusi dolori della maternità. PROBLEMA COMUNE CAUSA: Con l’affermarsi della biomeccanica, si è giunti a comprendere che l’articolazione sacroiliaca rappresenta la causa biomeccanica principale del dolore in zona lombare. EFFETTO: La tensione a carico dei legamenti nella regione sacroiliaca provoca risposte muscolari squilibrate, che danno luogo a modelli di compensazione, a spasmi muscolari, dolore a carico di schiena, anche e gambe. LA DIFFERENZA SEROLA La cintura sacroiliaca Serola è l’unica progettata per normalizzare la funzione dell’articolazione sacroiliaca. - Gli strati non elastici replicano l’azione dei ligamenti - Uno strato elastico aggiuntivo garantisce la compressione e aiuta a mantenere la postura corretta - Senza fibbie né cuscinetti irritanti - Non sostituisce la funzione muscolare - migliora la funzione muscolare - Aumenta la forza in tutto il corpo - Può essere indossata per periodi prolungati, senza provocare debolezza muscolare né atrofia LA CINTURA SEROLA NON SOSTITUISCE LA FUNZIONE MUSCOLARE Tramite la corretta stabilizzazione dell’articolazione sacroiliaca la cintura sacroiliaca Serola normalizza il tono muscolare e consente di assistere l’articolazione in maniera naturale. L’esercizio fisico effettuato indossando la cintura sacroiliaca Serola migliora la funzione muscolare e allieva il dolore, senza sollecitare l’articolazione. L’ASPETTO SALIENTE E’ LA NORMALIZZAZIONE E NON LA SEMPLICE STABILIZZAZIONE Normalizzando i meccanismi dell’articolazione ne normalizziamo la fisiologia compresa la forza muscolare la propriocezione e le dinamiche di scambio dei fluidi. La funzione normale consente la corretta guarigione.
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Chiropratica Le ultime novità
Dr. Manuel Mazzini, D.C., C.C.S.P. Segretario Associazione Chiropratica Italiana Cari amici e pazienti, vi scrivo di ritorno dagli Stati Uniti dove ho partecipato a Orlando al Congresso di Super Conference di Master Circle che, come sempre, è stata un’esperienza illuminante. Desidero condividere con voi i punti salienti delle ultime ricerche scientifiche che sono sensazionali. La chiropratica è utilizzata da più di un secolo da milioni di persone in tutto il mondo grazie agli ottimi risultati ad ampio spettro ottenuti dai pazienti e continua a crescere grazie al passaparola delle persone soddisfatte, ma solo ora le ricerche scientifiche, con l’aiuto delle nuove tecnologie, si stanno provando oggettivamente i risultati che mostrano un vero e proprio miracolo della vita: il rinnovo cellulare. Ipossia Le ultime ricerche scientifiche sulla salute hanno dimostrato che l’ipossia (mancanza di ossigeno) è la causa primaria di ogni malattia e che la chiropratica, abbinata ad uno stile di vita sano, aiuta le persone a vivere più a lungo e ad avere una qualità di vita migliore. DNA Il dr David Walls-Kaufman ha illustrato una ricerca scientifica dove, i risultati indicano che la chiropratica aiuta a riparare il nostro DNA. Tutte le esperienze che facciamo nella nostra vita sono registrate nel nostro DNA sia quelle positive sia quelle negative. Gli eventi stressanti che capitano durante la vita sono potenzialmente
scende a 90 e sotto, il fattore di rischio sale al 95%.
dannosi, perché interferiscono con la nostra biochimica causando danni al DNA. Il DNA danneggiato darà origine a cellule meno sane in futuro ed a un precoce invecchiamento. La ricerca del dottor Pero, pioniere degli studi sull’ecogenetica, ha dimostrato che le distorsioni posturali creano danni al DNA. Il tiolo è la sostanza che serve per riparare il DNA ed è prodotto dal nostro corpo quando si è in buona salute. Misurando la quantità di tiolo nel sangue si ha una chiara visione del rischio di contrarre diverse malattie. Se il tiolo è sopra i 120, si ha solo il 5% di fattore di rischio di contrarre le malattie più pericolose per l’uomo quali, tumori, malattie renali, malattie cardiovascolari, malattie metaboliche, malattie neurologiche, diabete, malattie del sangue, infezioni o infiammazioni, malattie tiroidee,mentre se il livello di tiolo
Livelli di Tiolo vs Rischio di Patologia Nove categorie di malattie, che includono i tumori, hanno una significativa riduzione di quantità di tiolo nel sangue. Uno stile di vita sano aiuta ad alzare il livello di tiolo. Esistono anche potenti antiossidanti come l’olio di pesce e altri alimenti e integratori alimentari, anche i massaggi, la meditazione e il reiki possono aiutare, ma la chiropratica stimola i pazienti ad alzare i livelli di antiossidanti in maniera più significativa sia delle vitamine che delle cure del benessere. Lo studio dimostra che i pazienti di ogni età, trattati con la chiropratica per un periodo continuato che va’ dai sei mesi ai tre anni, alzano i livelli di tiolo fino ad arrivare a 120 e oltre (fino a 146) e li mantengono a quel livello se la cura prosegue nel tempo. A fronte di questi dati sono felice di essere paziente di chiropratica da oltre 25 anni, di essere aggiustato regolarmente, di poter aggiustare la mia famiglia, i miei amici e i miei pazienti, perché finalmente possiamo dimostrare che la prevenzione è meglio della cura. La prevenzione è alla portata di tutti noi. Siamo il risultato delle nostre scelte nel tempo. Scegliamo di vivere più a lungo e più sani. La chiropratica ci può aiutare molto in questo. Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento vi consiglio di visitare il sito www.serumthiol.com
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Il livello del tiolo nel sangue è ridotto nei pazienti con una diagnosi di patologia. Journal of Anti-Aging Medicine. Vol.6, Number 4, 2003 Pero, R.W., Banne,A.F.
SETTIMANA DELLA CHIROPRATICA Vi segnalo inoltre che l’Associazione Italiana Chiropratici, di cui fanno parte solo laureati in chiropratica, promuove dal 22 al 27 Ottobre, in tutta Italia, una settimana volta a far conoscere i benefici e le tecniche di questa disciplina, indicata a persone di tutte le età: dai bambini agli anziani. Sono in programma check up gratuiti per chi non ha mai ricevuto cure chiropratiche, per misurare il benessere della colonna vertebrale ovvero il suo corretto equilibrio e consigli personalizzati per mantenerlo, visto che è essenziale per la salute di tutto l’organismo, non solo della schiena. Per trovare i dottori in chiropratica che partecipano all’iniziativa potete chiamare l’AIC al numero verde 800017806 oppure visitare il sito www.chiropratica.it. Nel frattempo ecco alcuni consigli pratici: Le cattive abitudini posturali da evitare... 1. Molti uomini tengono il portafoglio nella tasca posteriore dei pantaloni:
una pessima abitudine da modificare prima possibile, perché ogni volta che ci si siede la pressione che il portafoglio esercita sui muscoli del bacino e sul nervo sciatico può favorire lo sbilanciamento del bacino. 2. Molte donne tengono la borsetta su una spalla: un’altra pessima abitudine, perché costringe a contrarre i muscoli della spalla e del collo per non fare scivolare la borsetta che talvolta è molto pesante. Abituatevi a svuotare la borsetta il più possibile e di portarla a “tracolla” posizionandola sul davanti. 3. Se si devono portare pesi per lunghi tratti, è sempre meglio sia per i bambini sia per gli adulti utilizzare uno zainetto oppure in città un trolley meglio se con le ruote rotanti. 4. Da seduti cercate di non accavallare le gambe, questa posizione provoca una torsione del bacino che a lungo andare, causa dolori a nuca, schiena, muscoli interni delle cosce oltre a favorire o peggiorare problemi circolatori 5. Quando telefonate non tenete cellulare, cornetta del telefono o senza fili
con la mano, la spalla alzata e la testa piegata: così è alterata la funzionalità delle articolazioni cervicali e della spalla, con conseguenze negative quali dolori a collo e braccia, formicolii alla mano e a volte persino mal di testa. Il telefono va tenuto all’orecchio solo con la mano, mantenendo il busto diritto e se si è seduti appoggiandosi allo schienale della sedia. L’ideale quando si può è usare il vivavoce o l’auricolare. 6. Non portate sacchetti pesanti caricando il peso solo su una parte del corpo: in questo modo si altera la curvatura della colonna vertebrale e si stressano i dischi intervertebrali con il rischio di mal di schiena. Bisogna invece suddividere equamente il peso sui due lati del corpo. 7. Appena svegli, non scendete di scatto dal letto, ma voltatevi sul fianco verso l’esterno, piegate le gambe al petto e aiutandovi con le mani lentamente mettevi a sedere sul bordo del letto: rimanete in questa posizione a occhi chiusi per qualche secondo, facendo due o tre respiri profondi. Per-
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metterete così al corpo di passare dal riposo all’attività in modo dolce ed eviterete il rischio di stress e strappi muscolari. 8. Imparate a respirare con la pancia utilizzando il diaframma. La respirazione diaframmatica, comune a tutti i mammiferi, permette di rilassare le spalle. Diventate consapevoli delle posizioni che assume il vostro corpo, controllando più volte durante il giorno di avere la schiena e le spalle diritte e non ingobbite. Prima di uscire di casa o dall’ufficio abituatevi a controllare davanti allo specchio di avere le spalle, la testa e il collo diritti e non inclinati più da un lato che dall’altro. ...e gli esercizi da eseguire 1. Innanzi tutto abituatevi ad effettuare
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la respirazione diaframmatica sia in piedi sia da seduti, permetterete così ai muscoli del collo e delle spalle di rilassarsi. Per favorire la respirazione diaframmatica posizionate una mano sulla pancia e inspirate l’aria gonfiando il ventre contando fino a cinque cercando di spostare la mano appoggiata solo con la forza del respiro. 2. L’esercizio migliore che si possa fare per mantenere la colonna vertebrale in equilibrio e quindi il benessere in generale è camminare, meglio se a passo svelto, facendo attenzione a lasciare braccia e mani libere di muoversi. Il movimento dovrebbe essere come quello che si fa durante una marcia militare. 3. Per chi deve stare seduto a lungo per motivi di lavoro o di studio è di fon-
damentale importanza una sedia ergonomica confortevole ed abituarsi ogni 20 minuti ad alzarsi dalla sedia e da staccare gli occhi dal computer: basta anche solo fare il giro della scrivania. Quando si è seduti, infatti, i dischi intervertebrali della regione lombare devono sopportare un terzo del peso in più rispetto a quando si è i piedi o in movimento. 4. L’attività fisica e lo sport aiutano il corpo e la mente a mantenersi sani ma è importante rendersi conto dei propri limiti e verificare eventuali controindicazioni allo svolgimento di specifiche discipline come per esempio tennis e sollevamento pesi, ma anche nuoto e corsa. In ogni caso più sforzi si chiedono al proprio fisico più è necessario prendersene cura stando attenti a bere e a mangiare in modo sano, a riposare e a prevedere regolari trattamenti chiropratici per mantenere ai massimi livelli di efficienza la salute della colonna vertebrale e del sistema nervoso. La tua colonna vertebrale è in equilibrio? Scoprilo con un test Ecco alcuni campanelli d’allarme che segnalano l’alta probabilità di una sublussazione vertebrale, soprattutto se rispondete di sì almeno a 3 di queste domande. • Consumate i tacchi delle scarpe in modo irregolare, più da un lato che dall’altro? • Sentite collo e schiena un po’ rigidi e fate fatica a girare la testa da una o da entrambi le parti o a piegarvi in avanti? • Quando vi sdraiate a letto a piedi uniti le gambe non risultano della stessa lunghezza ma una è più lunga dell’altra?
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Chiropratica - N. 23 - ottobre 2012 23
Chiropratica e scienza
• Fate fatica a concentrarvi? • vi stancate con facilità? • Non riuscite a respirare profondamente?
• Quando camminate, i piedi tendono
verso l’esterno o l’interno invece di procedere paralleli e ben allineati? • soffrite di mal di testa o dolori ai muscoli o alle articolazioni? • sentite qualche volta la mandibola che scricchiola e/o vi svegliate con i denti serrati? • tendete ad avere una spalla o un fianco più alto dell’altro? • Fate fatica ad addormentarvi e/o vi svegliate più stanchi di quando siete andati a letto? • Fate fatica a digerire e/o soffrite spesso di coliti? • avete subito un forte trauma fisico o emotivo nell’ultimo anno?
• Biochemie, 1995 77,385-393; RW Pero, A Olsson et al; Progress in identifying clinical relevance of inhibition, stimulation and measurements of poly ADP-ribosylation. • Journal of Anti-Aging Medicine, Vol.3 No.3 Fall 2000 pp.241-249; RW Pero, C Hoppe, Y Sheng • Phytomedicine 12 (2005) 255-263; RW Pero, A Amiri, Y. Sheng, M Welther, M Rich Formulation and in vitro/in vivo evaluation of combining DNA Repair and immu-
ne enhancing nutritional supplements. • JVSR, Feb 2005, Campbell, Kent, Banne, Amiri et al, Surrogate Indication of DNA Repair in Serum After Long Term Chiropractic Intervention. • Nutrition and Cancer 1991 Vol. 16, Nos. 3 & 4; Modulation of the Cancer Susceptibility Measure, Adenosine Diphosphate Ribosyl Transferase [ADPRT], by Differences in Low-Dose n-3 and n-6 Fatty acids GC Roush, RW Pero et al.
Bibliografia • Journal of Anti-Aging Medicine. Vol.6, Number 4, 2003 Pero, R.W., Banne,A.F., Reduced Level of Serum Thiols in Patients with a Diagnosis of Active Disease. • J. Am Diet Assoc, 1996; 96:1156-1164; Kubena, KS; McMurray DN; Nutrition and the immune system: a review of nutrientnutrient interactions • AIDS 1997, Vol 11 No.11; M. Marmor et al. Low Serum Thiol levels predict shorter times-to-death among HIV-infected injecting drug users.
Breve curriculum vitae il dr. manuel marco mazzini è nato a milano dove esercita la professione di chiropratico dal 1993, laurea conseguita presso l’aeCC Bournemouth (GB). si specializza in chiropratica sportiva nel 1996 e in varie tecniche tra le quali aK,sot,tBm. da anni è il segretario dell’associazione italiana Chiropratici (aiC) e si occupa delle relazioni pubbliche della stessa. Nominato chiropratico dell’anno nel 2006 dall’aiC.
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VALLE D’AOSTA Pellissier Coralie . . . . . . . aosta - ao - loc. Borgnalle, 10 - tel. 329.7606156 . . . . . orizzoNte aosta - aodella - loc. salute Borgnalle, 10 - tel. 329.7606156 Pellissier eddY. . . . Nuovo
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LOMBARDIA
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PIEMONTE
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LIGURIA sarzaNa - sP - via variante aurelia, 70 - tel. 0187.603135 . GENOVA - GE - Largo Archimede, 1/6B - Tel. 010.564431 GENOVA - GE - Via Brigata Liguria, 3/15A - Tel. 010.562018 . . . . veNtimiGlia - im - via roma, 17 - tel. 0184.351290 . . GENOVA - GE - Via Maragliano, 6/5 - Tel. 010.5702516 . . GENOVA - GE - Via Maragliano, 6/5 - Tel. 010.5702516 . . GENOVA - GE - Via Maragliano, 6/5 - Tel. 010.5702516 . . . . . . loaNo - sv - via aurelia, 456 - tel. 019.673984
TOSCANA CamuCia - ar - Via dell’Esse, 30/a - Tel. 0575.630572 viareGGio - lu - via don Bosco, 193 - tel. 0584.54635 luCCa - lu - viale G. Puccini, 1780 - tel. 0583.511051 BeliG aHmet-ralPH. . . . . . . FireNze - Fi - via Passavanti, 4 - tel. 055.574972 BerGstrom eriK . . . . . . . PISA - PI - Via Matteucci, 38 sc. G/6 - Tel. 050.581312 moNteCatiNi - Pi - Corso matteotti, 107 - tel. 0572.911124 Butler Claudia . . . . . FireNze - Fi - viale Fratelli rosselli, 62 - tel. 055.2381634 luCCa - lu - via dei macelli, 37 - tel. 0583.4654 Colli alti siGNa - Fi - via amendola, 2 - tel. 055.875927 viareGGio - lu - via Cesare Battisti, 184 - tel. 0584.961562 Butler Paul . . . . . . . . FireNze - Fi - viale Fratelli rosselli, 62 - tel. 055.2381634 luCCa - lu - via dei macelli, 37 - tel. 0583.4654 Colli alti siGNa - Fi - via amendola, 2 - tel. 055.875927 viareGGio - lu - via Cesare Battisti, 184 - tel. 0584.961562 estiBal Gerard . . . . . . . . . . FireNze - Fi - via F. Grifeo, 6 - tel. 055.4378703 viareGGio - lu - via mazzini, 225 - tel. 0584.943148 FarNesi alBerto . . . . . . mariNa di Pisa - Pi - via milazzo, 92 - tel. 050.35646 Pisa - Pi - via manzoni, 10 - tel. 050.24124 tirreNia - Pi - vione vannini, - tel. 050.39497 GamBaCCiaNi martiNa . . . . . . FireNze - Fi - via F. Grifeo, 6 - tel. 055.4378703 viareGGio - lu - via mazzini, 225 - tel. 0584.943148 GiuNtoli alessio . . . . . . . . . . Pisa - Pi - via matteucci, 38 - tel. 050.581312 saNtaCroCe sull’arNo - Pt - via F.lli Cervi - tel. 380.3035822 PoNtedera - Pi - via valtriani - tel. 380.3035822 luster JosHua rYaN . . . . sieNa - si - Viale Sardegna, 37/12 - Tel. 0577.281049 volterra - Pi - via Porta diana, 24 - tel. 0577.281049 amoriNi GiaN daNiele . aNdresiNi JoHN . . . . .
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Nuovo orizzoNte della salute
Chiropratica e filosofia
A che livello è il tuo P.A.G.? Potenziale Adattativo Generale
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PAG
il tuo P.a.G. è il Potenziale adattativo generale (P.a.G in italiano, G.a.P, General adaptive Potential nelle versioni inglesi), che tradotto in parole povere, vuol dire a quanto stress il tuo corpo è capace di adattarsi. tutte le persone sono capaci di adattarsi e di sopportare una certa quantità di stress. alcune persone sono capaci di sopportare tantissimo stress senza avere nessun problema mentre altre, anche sottoposte ad un minimo stress, hanno enormi difficoltà a sopportarlo. la ragione del perché di questa differenza è che le prime persone hanno un’abilità più grande ad adattarsi allo stress che le circonda. Più grande è il tuo P.a.G. più grande è la tua capacità di controllare lo stress. la questione che si pone adesso è: come faccio ad aumentare il mio Potenziale adattativo Generale? Beh, la risposta è molto semplice: devi vivere seguendo uno stile di vita molto salutare, in armonia con la natura, concentrandoti sulla tua salute e sul benessere quotidiano.
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Dr. Eddy Pellissier D.C., C.C.S.P. Già Presidente Associazione Italiana Chiropratici
GIORNO ATTIVITÀ
NOTTE RIPOSO
siate sicuri di porre tutta la vostra attenzione sulla vostra nutrizione, facendo degli esercizi tutti giorni, mantenendo la giusta quantità di riposo e la giusta quantità di sonno e mantenendo un’attitudine mentale positiva. il fattore più importante per raggiungere
GIORNO ATTIVITÀ
NOTTE RIPOSO
GIORNO ATTIVITÀ
NOTTE RIPOSO
tale obiettivo è essere sicuri che il vostro sistema nervoso è libero da influenze negative e che funzioni al 100%. il vostro sistema nervoso è parte del vostro corpo e vi permette di adattarvi allo stress e, se non funziona nel modo corretto, il vostro P.a.G (potenziale adattativo generale)
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Chiropratica - N. 23 - ottobre 2012 27
Chiropratica e filosofia
Stress
incidente
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incidente
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ter per otto ore ed a questo punto, ecco che alla fine della giornata, cominciamo ad avere i primi dolori. mettiamo caso che questa situazione si protragga per mesi e per anni, quale sarà la situazione alla fine? molto semplice, i nostri dolori cominceranno ad apparire sempre più spesso e la situazione da tollerabile che era, comincerà a diventare cronica ed insopportabile. la quantità di potenziale
GIORNO ATTIVITÀ
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dei fenomeni di compensazione che, con il passare degli anni, altereranno leggermente tutto l’assetto del corpo e di conseguenza cominceranno ad abbassare, piano pianino, il nostro livello di P.a.G. se a questo punto aggiungiamo un’ulteriore stress (ad esempio, un lavoro che non apprezziamo) ecco che il nostro potenziale diminuisce di nuovo, aggiungiamo una cattiva postura davanti al compu-
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non é ampio come dovrebbe essere e voi potreste essere soggetti ai sintomi dello stress. Questi sintomi includono dolori al collo e alla schiena, mal di testa, insonnia, stanchezza, riduzione dell’energia positiva, problemi di digestione e irritabilità nonché ridotte capacità di pensiero. i chiropratici, rimuovendo le interferenze che si trovano al livello della colonna vertebrale e che vengono chiamate dalla chiropratica sublussazioni, riescono a permettere al corpo di migliorare le comunicazioni che attraverso il sistema nervoso portano i messaggi dal cervello al corpo e dal corpo al cervello. la prima e la seconda vertebra cervicali sono fondamentali, secondo la filosofia chiropratica, per far mantenere questo perfetto equilibrio di comunicazione tra mente e corpo. se all’interno di questo dialogo costante tra cervello e corpo esistono delle interferenze, i messaggi che il corpo invia al cervello vengono interpretati in modo errato e la risposta del cervello a tali messaggi viene a sua volta alterata e non è recepita dai muscoli e dalle articolazioni nel modo corretto. il chiropratico è perfettamente in grado, attraverso i vari test e le varie tecniche che ha imparato durante i suoi studi universitari, di capire l’importanza di tali sublussazioni e rimuoverle, aumentando di nuovo il tuo potenziale adattativo generale. Facciamo un esempio: subiamo un incidente di macchina con conseguente colpo di frusta, la prima cervicale si sposta leggermente ed a causa di questo spostamento la nostra testa rimane leggermente ruotata a destra. il corpo, nella sua intelligenza, vorrà correggere questo problema e per riportare la testa e i nostri occhi dritti, chiederà alle altre articolazioni di modificare il loro assetto in modo da operare questo tipo di compensazione. a questo punto la nostra testa risulterà dritta ma abbiamo cominciato ad introdurre
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adattativo generale continua a ridursi e, purtroppo, la nostra quantità di sopportazione dello stress sarà sempre più vicina alla soglia del dolore. il chiropratico, eliminando le sublussazioni e migliorando lo stato di benessere del corpo, aumenterà nuovamente il vostro P.a.G. permettendo all’intelligenza innata, che risiede nel vostro corpo e che gli permette di autoguarirsi, di ricominciare a fare il suo lavoro al meglio. a questo il chiropratico aggiunge le sue capacità nel consigliare al paziente stili di vita più appropriati sia dal punto di vista chimico (nutrizione) sia strutturale (esercizi) al fine di ottenere un funzionamento ottimale del sistema nervoso con una riduzione importante della quantità di stress generale. tutti siamo sottoposti a tantissimo stress nella nostra vita e in molti casi non c’è molto che possiamo fare per ridurlo ma, sicuramente, ingrandendo la quantità di potenziale adattativo generale che abbiamo, possiamo fare in modo da tollerarlo meglio e con meno influenze negative per la nostra salute. Questo è lo scopo di ogni chiropratico con ogni paziente: permettergli di fare in modo che l’intelligenza innata del suo corpo riesca, attraverso la rimozione delle sublussazioni, ad esprimersi nel modo ottimale permettendogli di vivere una vita migliore, più sana, più completa esprimendo al meglio le sue potenzialità.
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Breve curriculum vitae Chiropratico dal 1983, laurea conseguita presso il Canadian memorial Chiropractic College, a toronto (Canada), dopo anni di esperienza in quel Paese rientra in italia nel 1991 e per otto anni detiene la presidenza dell’associazione italiana Chiropratici dal 1995 al 2003. si specializza in chiropratica sportiva (è maestro di sci fin dal 1975) e nel corso degli anni si occupa delle squadre nazionali italiane di snowboard, sci nautico, ski-arc e skyrunning. Nominato “Chiropratico dell’anno” dall’aiC nel 2000. relatore in vari congressi, da alcuni anni si occupa di scrivere articoli e diffondere la chiropratica attraverso tutti i canali possibili tenendo anche lezioni di filosofia chiropratica nelle scuole di chiropratica europee.
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Hai mal di schiena?
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Finalmente avrai ben di schiena. Bastano pochi minuti al giorno… Dedica a te stesso qualche sacrosanto minuto al giorno di rilassamento su il Bendischiena®. Questo auto-trattamento attenuerà la compressione sui dischi vertebrali sofferenti e libererà i muscoli della schiena dalla tensione. Effetto: scomparsa del dolore e senso di schiena libera e leggera. Basta sdraiarsi pochi minuti su il Bendischiena®: ecco che i dolori scompaiono, dormirai meglio e ti sentirai più in forma.
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Studenti in chiropratica
I nostri studenti in chiropratica Barcellona Chiropractic College Gaetano Fin Stefano Asnicar
Ciao a Tutti, siamo Gaetano e Stefano: due studenti al quarto anno del Barcellona College of Chiropractic. Prima di raccontarvi un po’ della nostra esperienza vi descriviamo un po’ il “nostro” College di Chiropratica. Il Barcellona College of Chiropractic ha sede appunto a Barcellona ed ha sviluppato un programma di studi di 5 anni (310 ECTS) a tempo pieno per la formazione di chiropratici che siano in grado di lavorare autonomamente o in collaborazione con altri operatori sanitari. Il Barcellona College of Chiropractic ha sviluppato il proprio curriculum che cerca di sposare la disciplina della chiropratica e della didattica avanzata, apprendimento e strategie di valutazione.
UNIVERSITÀ, BILINGUE Il Barcellona College of Chiropractic è una scuola internazionale in quanto ha due lingue ufficiali - spagnolo e inglese. Di conseguenza, se gli studenti sono di madrelingua inglese o spagnolo, quando si inizia a studiare al college, saranno linguisticamente supportati per apprendere l’altra lingua prima di finire il percorso di studi.
Durante il primo anno, la scuola fornirà un corso di lingua di sostegno agli studenti al fine di garantire il loro adattamento per il curriculum bilingue. Nel corso di questo primo anno, le lezioni saranno tradotte simultaneamente in inglese e spagnolo per consentire a tutti gli studenti di seguire le lezioni con facilità, migliorando il loro livello linguistico. Essere fluente in entrambe le lingue sarà
SCIENZA, ARTE, FILOSOFIA Tradizionalmente, la chiropratica è basata su tre pilastri: scienza, arte e filosofia. L’impegno di trovare un equilibrio tra questi tre pilastri nel contenuto del curriculum è un aspetto di ciò che rende unica la formazione e l’educazione offerta dal Barcellona College of Chiropractic. Coerentemente con i principi di chiropratica e la teoria scientifica, lo staff del BCC ha lo scopo di sviluppare un programma che unisce lo studio delle scienze di base e della clinica con una profonda riflessione sulla capacità innata del corpo di ottimizzare il proprio potenziale di salute. www.chiropratica.com - Iscrivetevi alla newsletter
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Il Seggiolino Koala nest è raccomandato da osteopati, fisioterapisti e chiropratici. Fabbricato direttamente in Italia questo prodotto è ideale per i bambini da 6 mesi a 3 anni. Il Koala nest è una comoda cintura di sostegno che riduce la tensione a cui si sottopongono la spina dorsale, la schiena e tutti i muscoli coinvolti mentre si sostiene un bimbo in braccio. Il Koala nest è dotato di una comoda tasca dove potrete inserire il vostro cellulare, chiavi, portafoglio o altro. Ovunque voi andrete, questa comoda cintura vi porterà sollievo e vi aiuterà nel duro compito di genitore. Una volta cresciuto il bambino il Koala nest può essere comunque usato quale marsupio per varie attività: alcuni nostri clienti ci hanno scritto che lo usano per la pesca, passeggiate in montagna e uno lo usa per seguire il figlio che fa gare di trial mettendoci dentro chiavi inglesi cacciaviti e candele. Il materiale usato per fabbricare il Koala nest è DuPont Cordura, altamente resistente all’abrasione ed impermeabile. Koala nest utile dai 6 mesi ai 3 anni per i bambini e poi per tutta una vita di comodità per voi. Come usare il Koala nest: Inspirare e allacciare la fascia il più strettamente possibile a livello dell’anca indifferentemente dal lato sinistro o destro. Chiudere la fascia con l’apposito velcro e allacciare la cintura di sicurezza. Posizionare il bimbo sul seggiolino con le gambe divaricate. Il bambino può essere posizionato anche con il corpo rivolto verso l’esterno.
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importante per gli ultimi due anni del piano di studi, perché tutte le classi di teoria saranno in lingua inglese e l’esperienza pratica nel Centro di Chiropratica del BCC sarà in spagnolo. Il Barcellona College of Chiropractic è candidato all’accreditamento da parte dell’ ECCE (European Council Chiropractic Education). Passiamo ora alla nostra esperienza... Noi ci siamo iscritti al BCC nel 2009 spinti da una forte motivazione a diventare chiropratici per poter aumentare il livello di salute delle persone. Abbiamo visitato altri colleges di chiropratica (tutti ottimi) ma quando siamo andati al colloquio con il direttore del corso del BCC (Dr. Adrian Wenban) siamo rimasti subito colpiti dall’accoglienza riservataci, dalla serietá e dall’ambiente positivo e stimolante che ci circondava e quindi abbiamo optato per il BCC. Fin da subito l’organizzazione del college è stata ai massimi livelli: lezioni puntuali, docenti preparati e un servizio di segreteria perfetto. All’inizio non vi possiamo nascondere che non è stato semplice complice anche la lingua diversa ma, come
Studenti in chiropratica
sempre, poi ci si ambienta e si va’...Ora vi possiamo dire che la scelta di studiare chiropratica al BCC ci ha letteralmente cambiato la vita in positivo e questo anche per la capacità dei docenti di trasmetterci in ogni istante la loro passione. Dal terzo anno abbiamo iniziato a far la parte clinica (praticantato) nella clinica
del BCC (sempre sotto supervisione di un docente) ed è diventato ancora maggiormente stimolante. Barcellona offre tutti i servizi possibili ed immaginabili e questo è un vantaggio per gli student,i anche perché i costi per la vita a Barcellona sono equivalenti a quelli per vivere in una piccola cittá in Italia. Una raccomandazione: l’Italia ha bisogno di chiropratici, ha bisogno di professionisti che si occupino veramente di aumentare il livello di salute delle persone per cui pensateci. La chiropratica è un’opportunitá unica. Volevamo ringraziare. oltre a tutto lo staff del BCC, anche il Dr. Eddy Pellissier per averci fatto conoscere questo meraviglioso mondo della chiropratica. Se avete bisogno di delucidazioni riguardo il Barcellona College of Chiropractic o semplicemente informazioni per studiare chiropratica contattateci pure... Grazie e ricordate: “ colonna sana, corpo sano!!!” Gaetano: gaetano_fin@yahoo.it Stefano: asnicar.stefano@gmail.com
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Chiropratica e odontoiatria
La bocca e il corpo Parte sesta
Dr. Daniele Chiesa medico chirurgo specializzato in odontostomatologia Nei precedenti articoli abbiamo affrontato diversi argomenti inerenti la bocca concentrando l’attenzione specialmente sui denti, ma nella cavità orale è presente un altro organo molto importante : la lingua. L’apparato stomatognatico cioè masticatorio, è un insieme di strutture dotate di grande sensibilità neurologica che devono agire in maniera perfettamente coordinata fra loro. L’attenzione è generalmente focalizzata sui denti, da qualche anno anche la componente muscolare ha avuto il riconoscimento della sua importanza, mentre la lingua rimane ancora un organo del quale la maggior parte degli operatori sanitari ignora l’importanza nell’economia funzionale dell’organismo. Il ruolo universalmente conosciuto della lingua è quella di recettore gustativo. Sulla sua superficie sono distribuite, con una ben precisa disposizione, le papille gustative che raccolgono informazioni sui sapori salato, dolce, amaro e acido dei cibi. Ogni gusto viene percepito in zone ben precise: • Dolce: sulla punta • Salato: nella parte laterale anteriore (su entrambi i lati) • Acido: nella parte laterale posteriore (su entrambi i lati) • Amaro: a livello del terzo posteriore Oltre ad essere un recettore gustativo, la lingua ha funzioni di organo conformatore della bocca e stimolatore del Sistema Nervoso Centrale. La sua funzione e la sua programmazione neurologica iniziano già nella vita fetale. A tutti noi è capitato di vedere quelle entusiasmanti e tenere fotografie intrauterine dove il feto si ciuccia il dito, in realtà
si sta allenando alla prima funzione vitale che dovrà espletare dopo aver iniziato a respirare: ciucciare e deglutire. La deglutizione è il primo movimento sincronizzato, dopo la respirazione, che dobbiamo fare per vivere: é’ un movimento molto complesso, in cui un gran numero di muscoli devono agire simultaneamente in maniera coordinata nel tempo di un secondo, durata di un atto deglutitorio fisiologico. La deglutizione inizia con il movimento di salita della mandibola verso il mascellare per azione dei muscoli elevatori massetere e temporale; giunti a contatto i denti contribuiscono in maniera fondamentale alla stabilizzazione mandibolare con il risultato di formare un blocco unico fra mandibola e mascellare. A questo punto i muscoli elevatori della lingua, facendo fulcro sulla mandibola, la portano verso il palato e il cibo o la saliva vengono spinti in faringe. Durante la deglutizione, per svolgere la sua azione di spinta e di suggello, la lingua aderisce al palato e con la punta stimola un punto ben preciso, detto punto spot. In questo punto, denominato forame naso palatino, fuoriesce l’omonimo ramo trige-
Dolce
ACIDO
minale. La sua stimolazione invia al cervello importantissime informazioni legate alla postura del capo e quindi del corpo in generale. Si ritiene che ad ogni deglutizione il cervello esegua un ” reset” cioè una risistemazione o meglio un appello della posizione di tutti i segmenti corporei. Ad indiretta conferma di ciò, durante il sonno, noi diamo un colpo di deglutizione dopo ogni cambiamento di posizione. Lo schema motorio dei muscoli masticatori, come già detto, si elabora durante la vita fetale perfezionandosi con l’allattamento. Nell’allattamento naturale cioè al seno, la lingua schiaccia e stira il capezzolo contro il palato, nella zona delle rughe palatine, stimolando l’uscita delle gocce di latte di cui inizia la digestione da parte della saliva; si sviluppa, quindi, il corretto schema motorio della deglutizione dove la lingua spinge contro il palato stimolandone l’allargamento necessario ad una corretta disposizione dei denti permanenti. Nell’allattamento artificiale, per l’interposizione della tettarella, la lingua non può ne compiere il movimento di elevazione verso il palato ne spremere la tettarella
SALATO
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AMARO
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perché troppo dura; la conseguenza è che, a livello cerebrale, si costituirà uno schema motorio nel quale la lingua avrà una postura bassa senza alcun atto di stimolo sul palato. Per far uscire il latte dal seno il bambino è costretto ad eseguire un’azione di aspirazione utilizzando i muscoli delle guance. Con l’esercizio continuo dell’allattamento, questi muscoli si rinforzano creando una sorta di muro ai lati della faccia che impedisce lo sviluppo verso l’esterno dell’osso mascellare. Il mascellare è l’osso che costituisce la volta palatina la quale separa la cavità orale dalla cavità nasale e dai seni mascellari. Lo sviluppo in larghezza di quest’osso è stimolata dalla pressione esercitata dall’aria inspirata e dalla pressione esercitata dalla lingua ad ogni deglutizione. Venendo a mancare queste forze e trovandosi chiuso fra i muscoli ipertrofici, l’osso mascellare non può svilupparsi altrimenti che in avanti e verso l’alto. Il quadro anatomico ed estetico che si viene a formare è caratterizzato da palato stretto, dentatura affollata e prominente in avanti a tipico “musino di topo”. Il bambino con la funzione linguale non corretta, respira sovente con la bocca e non con il naso, motivo per cui manca la spinta della pressione continua dell’aria inspirata sull’osso palatino che costituisce il fondo delle cavità nasali. L’aria inspirata attraverso la bocca ,passando direttamente in trachea, salta il filtro nasale dove viene purificata e riscaldata.
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Questo comporta l’arrivo diretto, nell’albero bronchiale, di tutte le sostanze inquinanti e irritanti che purtroppo sono presenti nell’aria delle nostre città. L’aria fredda a sua volta irrita le pareti bronchiali rendendole ancora più deboli nei confronti di quest’attacco chimico. Il risultato è una maggiore facilità all’insorgenza di patologie infiammatorie ed allergiche. Altre patologie molto comuni spesso legata ad una non corretta dinamica deglutitoria sono le otiti croniche e recidivanti. Durante la deglutizione le tube di Eustacchio, condotti che mettono in comunicazione l’orecchio interno con la gola, si aprono ed attraverso la pressione negativa che si forma in gola, viene aspirato in gola il muco che eventualmente si trovi al loro interno. Questo drenaggio continuo evita il ristagno di muco e batteri all’interno dell’orecchio medio, ristagno spesso origine di processi infiammatori e infettivi. Se la dinamica linguale e quindi la deglutizione non sono fisiologici, le tube di Eustacchio si aprono ugualmente ma in gola si forma una pressione positiva che spinge su per le tube la saliva ed i batteri facilitando l’insorgenza di infezioni croniche. Nel bambino questa situazione è amplificata dall’orizzontalità delle tube che diminuisce con la crescita. Nell’adulto la lingua può essere concausa di quadri dolorosi riferiti a distretti extrastomatognatici quali, ad esempio, la cervicale. Quando si deglutisce, la lingua si eleva verso il palato per spingere il cibo o
la saliva nell’esofago, il sigillo che attua per non far sfuggire i liquidi o il cibo triturato è a tenuta stagna per garantire la massima efficacia dell’ atto deglutitorio. Quando vengono a mancare dei denti, specialmente inferiori, si vengono a formare delle brecce dalle quali il cibo o la saliva possono sfuggire facilmente ricadendo nel vestibolo, lo spazio fra guance e denti, rendendo l’assunzione di cibo più lenta e difficoltosa. Per ovviare a questo il cervello modifica la dinamica linguale in modo che essa vada a chiudere la breccia (fig. 1). Ok, problema risolto! E invece no. Per poter compiere questo lavoro di compensazione la lingua va’ incontro a movimenti di torsione e stiramento. Anatomicamente e funzionalmente essa è connessa muscolarmente alle prime vertebre cervicali, ne risulta che un’asimmetrica funzione linguale può portare ad anomale trazioni vertebrali. La lingua svolge l’azione di organo di compenso anche in altre condizioni: protesi mobili e fisse incongrue specialmente in altezza. In questo caso presenta sui bordi zone di depressione dovute all’impronta dei denti (fig. 2). Infine esiste una parte della lingua che anche in condizioni di normale allattamento naturale può condizionare la dinamica linguale negli anni della crescita e anche in età adulta : il frenulo linguale (fig. 3) Un frenulo linguale corto è un limite alla corretta dinamica linguale poiché frena o impedisce la salita di questa verso il pa-
Frenulo linguale Lingua
fig. 1
fig. 2
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fig. 3
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Chiropratica e odontoiatria
lato venendo a mancare, quindi, una corretta stimolazione del trigemino a livello palatino. terapie: obiettivo della terapia deve essere la ricostituzione di una normale funzione linguale. se la lingua funge da compenso a protesi incongrue, bisogna prevedere un rifacimento delle stesse con le giuste altezze. se si tratta di un frenulo corto alla presenza di allattamento naturale potrebbe essere sufficiente praticare una frenulectomia cioè il taglio del frenulo. Questo intervento se praticato con le normali tecniche chirurgiche può comportare qualche disagio per il paziente sia adolescente che adulto, mentre utilizzando le moderne tecniche laser, non dovendo applicare punti di sutura, i disagi sono praticamente nulli. anche per l’anestesia è sufficiente applicare una crema anestetica senza ricorrere ad aghi e siringhe. la terapia si complica in caso di allattamento artificiale e uso del ciuccio. in questo caso ci troviamo di fronte ad una situazione in cui bisogna modificare lo schema motorio della lingua. Bisogna quindi ricorrere ad una serie di esercizi, terapia mio funzionale, che permettano alla lingua di muoversi in maniera corretta ed esercitare le giuste pressioni sul palato. Questa terapia di per sé lunga e pesante può essere integrata da appositi apparecchi, oggidì privi di punte e griglie, che guidano la lingua nella corretta posizione di deglutizione.
Breve Curriculum vitae Nato a Genova nel 1955, laurea in medicina e Chirurgia nel 1982 università degli studi di Genova specializzazione in odontostomatologia nel 1985. dal 1987 membro dell’accademia italiana di Kinesiografia ed elettromiografia Craniomandibolare (aiKeCm - www.aiKeCm.it).
ideatore della tecnica di “Coronoplastica in deglutizione” nel 1988, pubblicata nel testo: Bazzotti - Boschiero “Principi di occlusione neuromuscolare” Cea milano. dal 1989 docente aiKeCm ed attuale segretario Culturale. Fellowship (i.C.m.o.) international College of Cranio mandibular orthopedic
(usa), in ortopedia Cranio mandibolare nel 1997. diploma triennale aiKa (accademia italiana Kinesiologia applicata). dal 2003 insegnante (rapporti occlusione postura) al corso di laurea in Podologia università di Genova. relatore a corsi e congressi nazionali ed internazionali. libero professionista odontoiatra in Genova.
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Chiropratica e volontariato
CAT continua la sua azione: dall’Aquila 2009 a Emilia 2012
Dr. Jennifer Lovern, D.C. Presidente squadra di supporto chiropratici per la Croce Rossa Italiana La professione della Chiropratica è in continua espansione in tutta Europa. In ogni paese del continente stanno sorgendo a velocità impressionante nuove scuole, facoltà universitarie e istituzioni accademiche, tutte dedite all’insegnamento della nostra disciplina. Nondimeno, la Chiropratica è in crescente diffusione anche nell’ambito dello sport professionistico. La sua efficienza terapeutica in ogni disciplina è confermata dal numero degli atleti in cura dai dottori chiropratici; tanto da indurre molte società sportive ad includere il chiropratico nel proprio staff sanitario. Le Olimpliadi di Londra hanno rappresentato una conferma di tutto questo: ricerche condotte sugli atleti in gara hanno mostrato in quelli costantemente seguiti dal chiropratico un miglioramento delle prestazioni sportive pari al 17%. Nel campo degli interventi umanitari, si registrano sempre più dottori che partecipano ad iniziative o missioni in Paesi bisognosi e, tramite la loro opera, contribuiscono ad allargare, anche territorialmente, i confini della professione. Una nuova applicazione, speciale ed unica, della Chiropratica per fini umanitari è nata in Italia in occasione del terremoto che ha colpito l’Abruzzo nel 2009. Per la prima volta, un gruppo di dottori in chiropratica ha dato vita ad una vera e propria Unità operativa per le situazioni di emergenza, meglio conosciuta come CAT – CHIROPRACTIC ACTION TEAM – che ha operato all’interno delle tendopoli allestite dalla Croce Rossa nelle zone terremotate. Si è così dato corso ad una forma di permanente sinergia operativa con la Protezione Civile, con i Vigili del Fuoco, con i medici e i volontari della
Croce Rossa e con tutti coloro che erano impegnati nei soccorsi alle popolazioni, tesa a salvare quante più vite umane fosse possibile e a portare ogni tipo di aiuto durante l’emergenza. Sulla scorta di quell’esperienza, è stata creata, per la prima volta in Europa, un’organizzazione non profit, il cui unico scopo è lavorare di concerto con gli enti governativi preposti ai soccorsi nelle zone e nei momenti ove le emergenze umanitarie si manifestano. La CHIROPRACTIC ACTION TEAM, questo è il nome dell’associazione, è composta interamente da volontari, ha sede legale a Bologna e opera sotto il patroncinio della CAT, INC di San Diego California USA, organizzazione ad essa gemella per le emergenze umanitarie in America. La CAT Italia, la cui iniziativa ha immediatamente incontrato il favore delle più alte Istituzioni italiane, opera in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, Dipartimento d’Emergenza Nazionale, con la quale ha siglato all’indomani del terremoto d’Abruzzo un protocollo d’intesa che dà piena legittimazione al sodalizio tra le due organizzazioni. Da allora, CAT ha continuato a crescere anche al di là dei confini nazionali ed è divenuta un’organizzazione non governativa senza scopo di lucro il cui fine è quello di mobilitare dottori chiropratici ed organizzarne l’opera, ove questa venga richiesta, in collaborazione con tutti gli enti facenti capo alla Croce Rossa, con la quale gli organi direttivi di CAT direttamente comunicano e si coordinano. A seguito del terremoto che in primavera ha colpito l’Emilia Romagna, la Croce Rossa Italiana e il Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco hanno richiesto ancora una volta l’aiuto di CAT per riportare un po’ di tranquillità ad una popolazione fortemente traumatizzata e per fornire un supporto di terapia chiropratica a tutti gli operatori e i volontari che prestano servizio nella zona. Poiché le notizie circa l’impegno congiunto di CAT con la Croce Rossa hanno avuto rapidissima diffusione, Il Franco-Européen di Institut de Chiropratique (IFEC), ossia la prestigiosa scuola di Chiropratica presente a Parigi e a Tolosa, ha deciso di diventare parte del progetto. Ogni settimana e per sei settimane consecutive tra luglio e agosto, l’IFEC ha inviato una squadra di volontari composta da 4 tirocinanti e un tutor per coadiuvare i volontari di CAT nelle operazioni di soccorso. L’obiettivo fondamentale del progetto era, attraverso la somministrazione continua di trattamenti chiroterapici, quello di consentire ai soccorritori di mantenere il proprio equilibrio psico-fisico nonostante l’immane stress a cui erano quotidianamente sottoposti e, per conseguenza, migliorarne notevolmente l’efficienza sul campo. (Aumentare il P.A.G, il potenziale adattativo generale) Una tenda era sempre pronta per noi in ognuno dei campi ove la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco operavano. Abbiamo dovuto semplicemente preparare i nostri lettini da lavoro e cominciare a trattare i pazienti. Come un’unità d’emergenza, abbiamo assicurato un servizio costante dalle prime ore del mattino fino a notte inoltrata. L’entusiasmo per il servizio di supporto chiropratico è stato enorme, soprattutto
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Chiropratica e volontariato
tra i vigili del Fuoco. Ne abbiamo avuto prova appena entrati nel loro campo base. l’affluenza è stata da subito così imponente che hanno dovuto mettersi in fila per i nostri trattamenti. inutile dire quale incredibile esperienza sia stata anche per i neo-dottori francesi che, per la prima volta nella loro vita, hanno avuto l’opportunità di toccare con mano cosa volesse dire esercitare la Chiropratica in condizioni di emergenza. un ringraziamento particolare per la piena riuscita dell’inizativa va’ poi anche a tutti i chiropratici italiani che hanno dato la loro piena disponibilità ad assistere i tirocinanti francesi e, conseguentemente, a migliorarne il bagaglio tecnico e umano. la professionalità dimostrata dai dottori italiani, francesi ed australiani, tutti provenienti da realtà così eterogenee, costituisce un forte segnale per tutto il mondo della professione: un singolo Paese può fare la differenza per il progresso della Chiropratica nel mondo. il gesto più bello che ognuno di noi può fare è di impegnarsi come volontario a favore degli altri quando c’è bisogno. le donazioni dei privati (individui e aziende) sono la linfa vitale di Cat italia, rappresentando oltre il 99% dei fondi raccolti. Grazie al contributo dei nostri sostenitori, possiamo intervenire in modo rapido, efficace e indipendente nei contesti di maggiore emergenza. Cat vive e sviluppa la propria opera attraverso donazioni provenienti dalle istituzioni del mondo della Chiropratica, dalle associazioni Nazionali di Chiropratica dei vari Paesi del mondo, dai singoli dottori chiropratici e, quello che è più importante, dai pazienti. scopri come puoi contribuire anche tu alla nostra causa. Visita il nostro sito www.chiroaction.org/DONATE per avere tutte le informazioni su come aiutarci ad aiutare gli altri. ogni contributo è fondamentale. Grazie per quanto potrai fare!
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È tempo di aiutare l’Emilia... CHiroPraCtiC aCtioN team iNC. si oCCuPa delle vittime del terremoto dell’italia del Nord Cat, inc. è un’organizzazione senza scopo di lucro che ha sede centrale a san diego, in California, e la sede europea a Bologna. una donazione, anche piccola, a Cat aiuta la nostra associazione a continuare la propria opera di cure chiropratiche volontarie a sostegno della Croce rossa italiana, della Protezione Civile e dei vigili del Fuoco e di tutti coloro i quali sono impegnati sul campo.
Per favore, aiutateci a continuare ad aiutarli. Per contribuire a sostenere la nostra opera di volontariato: donazioni mediante bonifico su conto corrente Bancario Codice iBaN: it 38 F 02008 02452 000102164038 intestato a:
associazione chiropractic action team, via delle tovaglie, 5 - 40124 Bologna presso unicredit Banca Filiale di Bologna s. mamolo - Piazza di P.ta s. mamolo 6 40136 BoloGNa indicare la causale: “Progetto sisma emilia romagna”
Breve curriculum vitae Jennifer lovern, si è laureata in chiropratica nel 2003, presso il Cleveland Chiropractic College di los angeles. dopo due anni di esperienza di lavoro a san diego, nel 2005 arriva in italia, dove apre il proprio studio professionale, indirizzando la sua attività nell’ambito della Chiropratica per la famiglia e benessere della persona. a partire dal 2009 affianca all’attività professionale l’impegno umanitario fondando Cat (la squadra di supporto chiropratici per la Croce rossa italiana). la Cat, di cui è tutt’ora presidente, è nata dopo il terremoto dell’aquila ed è un’associazione senza scopo di lucro il cui unico obiettivo è quello di reclutare e coordinare dottori in chiropratica che desiderino operare a beneficio dei soccorritori e delle vittime civili nelle zone interessate da emergenze e calamità naturali. È stata premiata come “Chiropratico dell’ anno” dall’aiC nel 2009 e come “Personalità dell’anno 2010 per l’impegno umanitario” dalla compagnia Hygenic Health - BioFreeze e ParKer semiNars. Nel 2010, ha creato in sinergia Chiropratica www.insinergia.net e lavora fra le due sedi di verona e Bologna. Fa anche parte dello staff della life Chiropractic Center a sassari.
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Chiropratica e pediatria
Tutti a scuola! Consigli per l’uso Dr. Dania Mazzini, D.C.
È da poco ripreso il nuovo anno scolastico. I nostri bimbi sono freschi di vacanza, pieni di energia e pronti per la meravigliosa avventura che è la scuola. Perché dunque non rendere l’esperienza ancora più bella, sicura e vantaggiosa a livello psico-fisico con qualche consiglio per gli studenti e per tutta la famiglia? Diamo un’occhiata, sarete sorpresi del risultato a fine anno! 1. Pianifica in modo efficace la giornata. Sviluppa una routine dove prendi qualche minuto la sera prima di andare a scuola per decidere che cosa hai bisogno di portare con te il giorno successivo. Scegli in anticipo gli abiti che indosserai in modo da essere già pronto al risveglio e non dover decidere di prima mattina spesso, ancora assonnato. Alzati abbastanza presto per evitare di correre. Vedrai che se non sarai in ritardo affrettandoti nelle faccende, non dimenticherai nulla! Pochi minuti in più consentono di risparmiare una notevole dose di stress. 2. Guarda da entrambe le parti prima di attraversare la strada. A differenza dell’Inghilterra, dove in realtà vi sono indicazioni sul terreno che ti indicano di guardare a destra e a sinistra prima di attraversare, dobbiamo assumerci la responsabilità di istruire i nostri figli ad osservare con attenzione la strada prima di camminare su di essa, in particolare in corrispondenza delle intersezioni trafficate . Chiunque ricorda piacevolmente quando da piccoli i nostri genitori ci rammentavano di “guardare in entrambe le direzioni”, è una tradizione che continua a dare un senso di protezione contro pericoli inutili.
3. Attenzione al peso e le dimensioni degli zaini. I bambini in questi giorni caricano i loro zaini con libri, materiali di studio e oggetti vari. Verificare il peso dello zaino del piccolo studente è importantissimo! Da sempre i bambini lottano con zaini imbottiti e spesso sovrappeso. È giusto essere più responsabili e controllare regolarmente questo potenziale pericolo quasi sempre alla lunga trascurato. Uno zaino dovrebbe essere non più del dieci per cento del peso corporeo del bambino – tutto ciò che è superiore a questo dato crea un potenziale danno alla colonna vertebrale. 4. Semplifica l’organizzazione dei compiti a casa. Molti studenti sono molto efficienti nel fare i compiti, altri non così tanto. Aiuta il bambino a sviluppare un metodo dove il lavoro viene fatto correttamente e ad un ritmo ragionevole. Aiutalo ad organizzarsi in modo da rendere l’esperienza piacevole come se fosse un gioco, senza eccessivo stress o fastidio. Se il bambino si mostra resistente, spiegagli che si può sempre trovare il lato positivo anche in ciò che piace di meno. Raccontagli che i compiti ci sono per tutti, piccoli e grandi, compiti a scuola, compiti di lavoro, compiti per chi sta a casa, che questo non è solo necessario per il corso di studi che sta seguendo, ma anche come formazione per la vita e che potrà beneficiarne sempre di più. Anche perché più ci si allena nel fare i compiti più diventa semplice. 5. Sviluppa dei piccoli controlli sulle varie materie lungo il percorso scolastico. Molti bambini hanno difficoltà ad affrontare una o più materie, preferendone altre
perché ritenute più semplici. Se lo si aiuta a fare il compito sgradito in pezzi più piccoli, può sembrare meno opprimente per lui, il bambino sarà così più entusiasta nel vedere piccoli ma sicuri progressi nella direzione giusta, assicurandone una migliore comprensione. Pretendiamo tanto dai nostri studenti intellettualmente e pochissimi sono dotati in tutte le materie allo stesso modo - dagli una mano in ciò che risulta più complesso, crea piccole pietre miliari che segnano un successo parziale ma certo invece di caricarlo di tutte le informazioni prima di ottenere qualsiasi gratificazione . 6. Prendi il toro per le corna. Questa espressione significa che abbiamo bisogno di notare i piccoli problemi e le questioni man mano che si mostrano, in modo da evitare che questi non diventino presto più grandi e più difficili da affrontate. Saltare un compito a casa non è certo il fatto più grave del mondo ma, se un bambino si rende conto che può farla franca una volta, allora capiterà ancora sicuramente e prima che tu te ne accorga, si sarà sviluppata una cattiva abitudine difficile da cambiare. Blocca questa tendenza da subito, osserva i risultati e il piccolo metodo che il tuo bambino sviluppa incoraggiando sempre la sua volontà nel mantenere questo ritmo pur sempre flessibile. Ancora una volta, questa è la formazione di vita più importante che trascende dal valore della materia stessa, è un modo per generare buone abitudini di lavoro che porterà al successo in ogni impresa che lui affronterà. Alcuni studenti trovano la scuola facile da gestire, altri no, ma non è un indicatore di
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intelligenza generale, solo un modo per misurare alcuni degli elementi chiave della formazione. ogni bambino ha le proprie qualità uniche e positive - aiutare il vostro bambino ad imparare seguendo alcune semplici linee guida sarà un processo meno doloroso e più produttivo. Buon apprendimento!
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Fai al tuo piccolo il test della lettera “I” No, il test della “i” non ha nulla a che fare con una buona vista, ma ha molto a che fare con la visione - una visione di una vita sana e felice per voi e la vostra famiglia. vedete, il test della ‘i’ è un semplice test di postura, chiunque lo può fare. Basta stare dietro a qualcuno e guardare le sue spalle, le anche e la colonna vertebrale che li collega. Nella maggior parte delle persone, si dovrebbe vedere un “i” maiuscola, con le spalle e le anche che sono le linee superiore e inferiore e la spina dorsale è la linea centrale. si consiglia di mettere le mani sulle spalle e o fianchi per rendere più facile da visualizzare, ma una volta che si esegue questa operazione un paio di volte, sarà molto evidente. Basta provare, vedrai. Questo è simile al modo che gli specialisti della colonna vertebrale usano per esaminare persone per scoliosi, indesiderata curvatura della colonna vertebrale. alcune curve sono normali, alcune non lo sono affatto, la scoliosi deve essere prontamente corretta. se la ‘i’ appare sbilenca o piegata in qualsiasi modo, ti dice che ci può essere qualcosa fuori posto nella struttura di quella persona. spesso queste anomalie possono essere corrette o almeno migliorate con un programma specifico di cura chiropratica. la chiropratica, sicura, delicata e indolore assicura ai bambini che hanno tali squilibri posturali un aiuto rapido ed efficace. le cure non comportano mai l’uso di farmaci o interventi chirurgici ma approcci completamente naturali basati sulla filosofia chiropratica del ‘il corpo ha in se le capacità per curarsi’. eliminando le sublussazioni create da noxie irritanti (strutturali, emotive e biochimiche), l’organismo riprende le proprie capacità auto guarenti. È fondamentale che i piccoli, come tutto il resto della famiglia siano controllati periodicamente dal proprio chiropratico di fiducia, esperto nella colonna vertebrale e neurologo funzionale. lui saprà diagnosticare e, se sarà il caso, correggere e ristabilire il corretto equilibrio neuro-funzionale del bambino o adulto che sia. Nel frattempo procedendo con il test della lettera “i” sulla vostra famiglia periodicamente sarà divertente e vi scoprirete un po’ medici di voi stessi!!
Breve curriculum vitae diploma presso il liceo linguistico internazionale - via Gherardini 8 milano.. diploma di laurea in Chiropratica presso l’anglo-european College of Chiropractic.Parkwood rd - Bournemouth - inghilterra. volontariato presso la spasic society - dorset - inghilterra. Chiropratico associato presso lo studio Chiropratico del Kim south trento - italia. Chiropratico associato presso isis clinic, duston Northampton - inghilterra. Chiropratico associato presso Walsgrave Chiropractic Clinic,Coventry -inghilterra. lavoro presso lo studio mazzini Chiropractic Center milano - italia. membro rappresentante dell’italia al Board of Governors presso l’anglo-european College of Chiropractic. in seguito al terremoto dell’abruzzo partecipa attivamente come chiropratico volontario alla missione promossa dall’associazione italiana chiropratici in aiuto ai vigili del fuoco,protezione civile,croce rossa italiana e esercito.
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Chiropratica: into the world 2011
Into The World 2011: the big picture! L’avventura giorno per giorno! - Parte terza Dr.ssa Coralie Pellissier Ms.C., I.C.S.S.D.
dalla Cambogia in poi il viaggio prende un’altra piega... arrivo a siam reap con un infezione al piede che mi trascino dietro da Kotao in thailandia. da una semplice vescica creata da una pinna larga durante un’ immersione subacquea, mi ritrovo con una piaga gigantesca, infetta, che non ha l’intenzione di andarsene a meno di prendere antibiotici e farmi curare in un ospedale locale. ma ciò non mi ferma. visitiamo i templi di angkor Wat in bici, facciamo volontariato in una scuola di bambini poveri, rimaniamo scioccati dal Killing Field e la Prigione s21 dove il regime di Pol Pol e dei Kmer rossi nel 1975 uccidono 3 milioni di abitanti cambogiani in uno dei genocidi più recenti della nostra storia, ammiriamo i delfini irriwaddy nel fiume mekong e attraversiamo tutto il paese solo ed esclusivamente in autostop. all’inizio di luglio abbiamo preso la nostra decisione... a fine mese partiamo per l’australia da Kuala lumpur! Questo ci da con comodo 20 giorni da gestire per arrivare dalla Cambogia alla malaysia. Partiamo e decidiamo di andare ad incontrare il ragazzo argentino che ha viaggiato con noi in moto dal nord della thailandia a Puket. li, in un supermercato locale ci rilassiamo e commettiamo un errore da pivelli lasciando la nostra borsa con tutti gli effetti personali e di valore di Carlos nel carrello della spesa, con conseguenza logica e palese, che ce la rubano! Carlos rimane senza passaporto e carte di credito e cosi via in una nuova avventura di tele-
fonate infinite con ambasciate, banche e consolati vari, oltre ai genitori in italia per riottenere la carte di credito... allo scadere del nostro visto thailandese e dopo una breve separazione (Carlos è dovuto tornare a Bangkok e io sono dovuta andare verso la malaysia) eccoci di nuovo viaggiatori “legali” e approvati dalla società! Carlos ha di nuovo il suo passaporto (per una volta devo dire che sono fiera dell’ambasciata italiana e dell’aiuto che ci ha fornito) e siamo in viaggio destinazione Kuala lumpur a casa del nostro amico e couchsurfer
Hunch. il volo per l’australia è di circa 8 ore. arriviamo a Brisbane alle 9 di sera ed è con grande gioia che noto che il mio caro amico non c’è! sto “pirla” ha confuso gli orari e sarà, come al solito, in ritardo! ihihih! Come sono contenta il mio caro amico schrimp non è per nulla cambiato! soggiorniamo da lui per 2 mesi e nel mentre ci troviamo lavori per poter sopravvivere in uno dei paesi più cari al mondo! servo hot dog in una scuola, vendo gelato italiano in una fiera di pecore, faccio da segretaria chiropratica al capo di shrimp, alla sera
i nostri sponsor: SIEM REAP KRATIE KAMPONG CHAN PHNOM PEHN KOH KONG SIKHANOUVILLE KAMPOT - KEP
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PUKHET
MEDAN TOBA
KUALA LUMPUR
SINGAPORE - DOHA - MILANO
BANDUNG
BOROBUDUR
YOGYAKARTA MONTE BROMO
BALI
KOMODO
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BRISBANE
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Chiropratica - N. 23 - ottobre 2012 41
DIARIO DI VIAGGIO il nostro itinerario di viaggio: 17-22 Giu 2012 siem reap 23 Giu 2012 siem reap - Kampong Chan 24-25 Giu 2012 Kratie 26-27 Giu 2012 Phnom Pehn 28 Giu 2012 Kampot 29 Giu 2012 Kep 30 Giu-2 lug 2012 sikhanouville ostress beach 3-6 lug 2012 Koh Kong 11-18 lug 2012 Pukhet
19 lug 2012 Pukhet - Kuala lumpur 20-28 lug 2012 Kuala lumpur 29 lug 2012 Kuala lumpur - australia 30 lug 28-set 2012 Brisbane (australia) 29 set 2012 medan 30 set-5 ott 2012 lago toba 6 ott 2012 medan 7 ott 2012 Bandung 8 ott 2012 Yogyakarta
9 ott 2012 10-14 ott 2012 15-16 ott 2012 17-20 ott 2012 21-25 ott 2012 26-28 ott 2012 29 ott 2012
consegno volantini e di giorno lavoro in un centro commerciale. tutto ciò però ci permette di pagarci qualche sfizio: una settimana nella grande barriera corallina, un tour organizzato per vedere le balene, partecipare ad una gara di barca a vela, un biglietto alla partita di rugby argentina-australia, etc. a due giorni del mio trentesimo compleanno però non ce la faccio più! devo riprendere il mio viaggio. le cose tra Carlos e me non vanno più e decidiamo di separarci. decido di partire per l’indonesia... e così il primo di ottobre atterro con la virgin airline a medan, sumatra. Poche ore dopo incontro i miei cari amici, Bird e Cat, chiropratici provenienti dall’inghilterra, e viaggio con loro per un mese. rimaniamo una settimana al lago toga dove gli insegno a guidare il motorino e dove incontriamo “James Bond” un nostro nuovo compagno di
viaggio che di mestiere dice di fare la spia!!!. Poi andiamo a Yogiakarta, visitiamo il tempio di Borobudur, scalo il monte Bromo e vedo i vulcani, facciamo festa e beviamo arak in spiaggia ammirando i magnifici tramonti di Bali e, dulcis in fundus, viviamo 5 giorni in un barcone che va da Bali all’isola di Komodo, alla ricerca dei mitici grandi draghi. il 28 ottobre, con una grande tristezza nel cuore, lascio il continente asiatico e me ne torno nel vecchio continente europeo. il rientro è abbastanza devastante. mi sento catapultata in un mondo matrix: pillola blu realtà, pillola rossa il sogno, cosa è reale e cosa non lo è più? Quanto può cambiare la tua vita in un anno di viaggio? o meglio, quanto può cambiare il tuo punto di vista su tutto ciò che conoscevi prima e quanto hai vissuto? e possibile subire uno shock culturale ed è possibile soffrire il mal
d’asia? Come si può spiegare a parole il profumo della morte, la spiritualità di un posto sacro, la fatica di un trekking, il sorriso di un bambino per strada, il gusto di un frutto esotico, il sapore della libertà? Faccio fatica... a dire la verità non ci riesco proprio! Penso che mi ci vorrà un po’ di tempo da sola, io e la mia mente, per realizzare tutto ciò che ho vissuto! la mia mente è in emergenza tsunami... ho bisogno di ritrovare la calma, la quiete! miseria che avventura! se anche voi da qualche parte sentite questa voglia di scappare e vedere cos’altro il mondo ha da offrirvi, per favore, fatelo! Non potrete rimpiangere una tale esperienza di vita . ora vi lascio alle foto... grazie per avermi seguito e a risentirci presto per nuove avventure perché il viaggiare è la droga più potente che esista! una volta provata non è possibile disintossicarsi!
Borobudur Yogyakarta monte Bromo Bali Kuta beach Komodo boat tour Bali legian beach Bali - singapore - doha - milano
Breve curriculum vitae Coralie Pellissier, si è laureata in chiropratica nel 2008, specializzata in chiropratica sportiva nel 2009 ed attualmente si sta specializzando in chiropratica pediatrica. Grande appassionata di sport, Coralie è stata membro della Nazionale italiana di snowboard, è cintura nera di karate e possiede i diplomi di bagnina e sommozzatrice. Nel 2006 è stata una dei sei studenti selezionati mondialmente a partecipare ad una “missione chiropratica” in Costa rica organizzata dal “North West Chiropractic College” e spera di poter rifare questa esperienza altamente formativa e gratificante (l’articolo sulla missione è apparso sulla rivista “Chiropratica numero 12”). attualmente lavora a Genova.
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Plantare
Attivo Bionaif Attivo Bionaif è il rivoluzionario plantare anatomico che partendo dai piedi dona benessere a tutto il tuo corpo Attivo è stato studiato per chi passa tante ore in piedi, per lo sportivo, per chi soffre di problemi di postura e di mal di schiena. Attivo può aiutare a risolvere anche qualche problema di circolazione, di ritenzione idrica e di cellulite. Il plantare “attivo” è ideale per migliorare la stabilità e ridurre i gonfiori dei piedi e dell’arto inferiore.
Perché “attivo”? Si chiama proprio “attivo” perché è attivo, nel senso che non subisce solamente il peso corporeo, correggendo i problemi posturali, come accade con i normali plantari ma il plantare segue tutte le modificazioni del piede, adattandosi di volta in volta alla nuova condizione. Attivo svolge un’azione continua di spinta e di massaggio che, oltre a dare una funzione di controllo sulla stabilità e sull’equilibrio della postura, migliora anche la circolazione sanguigna.
Plantare ATTIVO. Il benessere ai tuoi piedi.
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