NUOVO ORIZZONTE DELLA SALUTE
Stress ossidativo Pedagogia nera Chiropratica e pediatria Mal di testa e chiropratica La sclerosi laterale amiotrofica
rIvISTA PUBBLICATA A CUrA DELL’ASSoCIAZIoNE Pro CHIroPrATICA ITALIANA. SPEDIZIoNE IN ABB. PoST. Gr. III PUBB. INF. 70% - € 2,50 - Dicembre 2009 - NUMEro 16
NUovo orIZZoNTE DELLA SALUTE
editore: Associazione Pro Chiropratica Italiana redazione: ruelle Laurent revel, 2 - 11017 Morgex (Ao) Tel. 0165.800404 - Fax 0165.801349 www.chiropratica.com E-mail: info@chiropratica.com direttore responsabile: Enrica FErrI reGistrazione: presso la cancelleria del tribunale civile e penale di Aosta il 23-06-1995 Pubblicità: A.P.C.I. comitato di redazione: Enrica Ferri Louise La rue Antonio Gil Baiju Khanchandani impaGinazione GraFica e stampa: Tipografia Marcoz s.n.c. Piazza E. Chanoux, 1 - 11017 Morgex (Ao) Tel. e fax 0165.809640 L’Editore non si assume alcuna responsabilità circa dati, opinioni o conclusioni espressi dai vari collaboratori di questa pubblicazione. Di questo numero sono state stampate
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Sommario chiropratica e medicina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . la sclerosi laterale amiotrofica sla o sindrome di charcot . Qualcuno si sbaglia. oppure sta mentendo! . . . . . . . . . . . . . . la mia settimana a l’aquila da volontaria chiropratica . . . . mal di testa e chiropratica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . chiropratica per bimbi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . stress ossidativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . l’importanza di collaborare tra professionisti della salute . welsh istitute of chiropractic . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a.e.c.c. anglo european chiropractic college . . . . . . . . . . . . aquile dei ghiacciai volare nel cuore delle montagne . . . . . pedagogia nera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . chiropratica e counseling . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . il ruolo della chiropratica nel programma di prevenzione dell’influenza suina per bambini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Balsami
per il vostro benessere valli Ferret e veny Foto di Cesare Balbis
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L’opinione del Presidente
Chiropratica e medicina Louise La Rue Presidente Associazione Pro Chiropratica Italiana
In questi ultimi mesi sembra che la sola preoccupazione di tutti gli stati mondiali per quanto riguarda la sanità sia stata l’influenza suina (A/H1N1). L’epidemia, iniziata in Messico nel 2009, è di modesta gravità: il virus A/H1N1 si è dimostrato meno aggressivo della comune influenza stagionale. Si manifesta come qualsiasi forma influenzale: febbre, mal di testa, dolori muscolari, nausea, diarrea tosse. Non sarà l’unica patologia che colpirà i bambini in questo inverno, e non sarà facile distinguerla dai circa 500 (tra tipi e sottotipi) virus capaci di infettare i bambini. I test rapidi per identificare il virus dell’influenza A hanno poca sensibilità (dal 10 al 60%). Il test quindi non garantisce con certezza se si tratti di influenza A/H1N1. Tutta questa pandemia, che fino ad ora (20 Dicembre) in Italia ha causato 193 vittime (per fortuna non è stata mortale come annunciato) correlate all’influenza, ha necessitato di oltre 10 milioni di dosi di vaccino distribuite (a carico dell’amministrazione sanitaria), ci sono state 838.000 persone vaccinate con una percentuale di vittime dello 0,0048 per malati. Non deve meravigliare: purtroppo si può, e si muore, di influenza, se si soffre di una patologia cronica, di una malformazione organica, di una malattia immunitaria, o se si è anziani. Le cifre variano in base alla fonte dei dati. Per esempio in Gran Bretagna sono stati registrati 30 morti su centomila casi e negli USA solo 302 su un milione di casi. Nell’inverno australe (che coincide con l’estate in Italia) in Argentina sono morte circa 350 persone, in Cile 128 ed in Nuova Zelanda 16. Quasi alla fine dell’inverno australe, sinora nel mondo intero si sono avuti 2501
decessi. Per fare un paragone, si calcola che in Spagna, durante un inverno “normale” i decessi per influenza stagionale sono circa 1500-3000 e in Italia circa 6.000. E allora, da dove viene tutta questa paura e questa fretta? Non è che per caso, come nel caso della famosa influenza aviaria di pochi anni fa, il tutto poi si risolve con un falso allarme? E allora perché poi le famose ricette per prevenire l’influenza sono le stesse che i nostri nonni e mamme ci hanno sempre insegnato e che forse si sono perse in tempi di scienza e tecnologia? Per curare l’influenza A occorrono: riposo, una buona idratazione, un’alimentazione adeguata, un’igiene corretta. Non si deve tossire davanti agli altri senza riparare naso e bocca, bisogna evitare di toccarsi il naso, la bocca, gli occhi, facili vie di accesso dei virus, occorre lavarsi le mani spesso ed accuratamente con acqua e sapone. Non è dimostrato che l’uso di mascherine serva a limitare la propagazione dell’epidemia. E pensare che un recente studio francese ha dimostrato un calo di attacchi di gastroenterite, di raffreddore e di malanni tipici di stagione da quando queste regole sono state riportate in auge... senza però influire sulla A/H1N1. E questo come si lega alla chiropratica? Come potrete leggere nei prossimi articoli anche la chiropratica, che da due anni è finalmente riconosciuta in Italia con piena accettazione della professione allo stesso livello dei medici e dentisti, ha subito in passato le mode che hanno colpito la medicina: tutto ciò che era scientifico e tecnologico era buono, tutto ciò che si legava al passato era da buttare... Eravamo abituati a sentirci dire:
state dritti e seduti bene nel banco a scuola, non scopritevi la schiena e portate la canottiera, mettetevi le scarpe pesanti e non prendete freddo ai piedi in inverno, non portate gli zainetti in modo scorretto... A guardarmi attorno e a giudicare dai pazienti sempre più giovani che vengono in studio dal chiropratico mi sembra che ormai si faccia tutto il contrario: La scuola è poco maestra di vita e educazione scolastica, l’educazione fisica è pressoché nulla, la moda sembra essere la maestra di vita più importante, con i pantaloni a vita bassa e la schiena ed il sedere all’aria, la prevenzione scolastica (vi ricordate le famose visite per la tubercolosi con le radiografie che trovavano i casi iniziali di scoliosi?) è sempre più assente, la televisione e la play station sono sempre di più i compagni di gioco dei nostri figli. Forse riscoprire i valori e le terapie semplici ma efficaci di un tempo non sarebbe male e adesso che in Italia la Chiropratica è parte del sistema sanitario nazionale e che sicuramente saprà offrire sempre più soluzioni alla richiesta di salute che viene da parte degli italiani, il fatto di riscoprire tali valori e indicazioni (ad esempio fare verificare la schiena e la postura dei vostri figli dal vostro chiropratico) potrà portare i pazienti a godere della loro vita in modo più ampio e salutare e a ricorrere ai medicinali solo in caso di comprovata necessità.
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Nuovo orizzonte della salute
Chiropratica e scienza
La sclerosi laterale amiotrofica SLA o sindrome di Charcot Dr. Cavedoni Elio D.C. SLA o sindrome di Charcot, dal neurologo francese che per primo la descrisse nel 1860 o morbo di Lou Gehrig. Se ne è sentito molto parlare ultimamente in relazione a qualche caso che ha visto protagonista il mondo dello sport, in particolare il calcio. E se ne parla anche in sala d’attesa e in studio: l’apprensione dei pazienti più sensibili
tradisce il timore di esserne colpiti, vista la gravità della patologia. Si tratta di una malattia molto grave che si manifesta essenzialmente fra i 30 e i 50 anni, che colpisce i motoneuroni (le vie nervose responsabili dei movimenti) del midollo spinale e dei nuclei motori nervosi del “bulbo” (del nono decimo e dodicesimo nervi centrali),causando atrofia muscolare
Il cantautore Ron, testimonial di Aisla Onlus ormai definibile come “La Voce dei malati di Sla” ha sottolineato: «La ricerca è tutto per i malati, perciò va sostenuta. Durante i miei concerti dedico sempre un momento importante alla Sla e il pubblico recepisce. Ma vorrei sensibilizzare ancora di più la gente e raccogliere altri fondi tramite una trasmissione televisiva».
(riduzione della struttura muscolare). Le cause di questa malattia degenerativa sono ancora ignote e il suo decorso relativamente rapido può portare al decesso nel giro di pochi anni quando raggiunge le vie respiratorie. La sintomatologia è relativa al settore del sistema nervoso centrale colpito e le manifestazioni cliniche possono essere le seguenti: • Atrofia muscolare (principalmente a livello delle mani, se colpito il midollo cervicale, con diminuzione della forza muscolare, ma anche a livello della lingua, le labbra, la faringe, la laringe, con associate difficoltà nell’emissione del suono della voce,nell’articolazione delle parole, nella deglutizione e nella respirazione. Per quest’ultimo motivo il paziente va tenuto sotto costante osservazione onde evitare crisi respiratorie in caso di paralisi dei muscoli laringei) • Aberrazione dei riflessi osteo-tendinei • Fascicolazioni (piccole contrazioni muscolari involontarie e ripetute, relativamente superficiali, a livello dei gruppi muscolari degli arti superiori ma anche della lingua e non solo) • Crampi • Paralisi (di tipo spastica) • Assenza di sintomi sensitivi oggettivi (ma presenza di dolori,soggettivi, legati spesso alla presenza di crampi, quindi essenzialmente pura conseguenza della sintomatologia motoria) • Segno di Babinski (rivelatore di un problema a livello del sistema nervoso centrale si manifesta con l’estensione delle dita e della pianta del piede se adeguatamente stimolata) • Ipertono spastico
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Chiropratica - N. 16 - Dicembre 2009 5
Chiropratica e scienza
La forma più frequente è quella che colpisce il midollo spinale del settore cervicale, con interessamento degli arti superiori. Più rara è la forma bulbare con manifestazione labio-linguo-faringea. La diagnosi si basa sui segni clinici, ma gli esami complementari (quali risonanza magnetica, elettromiografia, esami del sangue, biopsia muscolare...) aiutano ad escludere la presenza di altre malattie. Quanto all’origine della malattia non se ne
ha ancora nessuna certezza, solo sospetti legati a cause tossiche, immunologiche, virali, metaboliche,genetiche, che fanno di essa una malattia multifattoriale. Il trattamento della sclerosi laterale amiotrofica è costituito da cure palliative farmacologiche e fisico terapiche che necessitano della compartecipazione di diversi specialisti (neurologo, pneumologo, psicologo, dietologo, fisioterapista…) nel tentativo di alleviare i sintomi e migliorare
la qualità di vita del paziente. Indubbiamente anche il chiropratico può rivestire un ruolo importante in questa collaborazione pluri specialistica, in quanto il suo intervento mira al miglioramento della trasmissione neurologica, agendo specificatamente sulle zone della colonna vertebrale (e non solo) indiziate di ostacolarla, una trasmissione già compromessa dal deterioramento delle strutture nervose centrali.
Un primo passo verso la cura della Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso che colpisce i motoneuroni fino a provocare la morte del paziente. Uno studio svolto dalla Commissione scientifica della Federazione italiana giuoco calcio (Figc) ha infatti dimostrato che, alla base della malattia, c’è la mutazione genetica di un recettore (l’acetilcolina), particolarmente frequente nei pazienti colpiti dalla Sla. I primi risultati soddisfacenti sono stati illustrati oggi alla stampa a Roma nella sede della Figc. Ma lo studio è stato già pubblicato nei giorni scorsi dalla rivista inglese ‘Human molecular genetics’, una delle tre al mondo che tratta di genetica. In 8 mesi di tempo la Commissione ha già raggiunto buoni risultati, anche in virtù dell’importante finanziamento ottenuto: oltre 200 mila euro. Il coordinatore della Commissione è Paolo Zeppilli, direttore della scuola di specializzazione in medicina dello sport all’università Cattolica di Roma. Insieme a lui Adriano Chiò, responsabile del Centro per la sclerosi laterale amiotrofica e malattie del motoneurone; Mario Melazzini, direttore DH Oncologico Irccs Fondazione Maugeri di Pavia; Mario Sabatelli, referente per la Sla del policlinico Gemelli di Roma; e Piero Volpi, direttore del Centro di traumatologia dell sport all’Irccs Galeazzi di Milano.
Breve curriculum vitae Nato a Torino nel 1972, il Dr. Cavedoni Elio D.C. ha studiato e conseguito la laurea in Chiropratica presso l’“Istituto Franco Europeo di Chiropratica” (IFEC) a Parigi in Francia, scuola riconosciuta dal C.C.E. (Chiropractic Council of Education) . Membro dell’ Associazione Italiana Chiropratici, esercita la professione a Torino presso la Chiropratica S.C. e dal 2006 collabora con lo staff medico della Juventus F.C., squadra di serie A del campionato italiano di calcio.
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Nuovo orizzonte della salute
Filosofia Chiropratica
Qualcuno si sbaglia Oppure sta mentendo!
Dr. Eddy Pellissier D.C., C.C.S.P. Già Presidente Associazione Italiana Chiropratici
• Belgio: un UFO è apparso su di un ae-
Da un po’ di tempo le mie certezze hanno cominciato a vacillare. Vedo certe trasmissioni alla televisione, leggo certi articoli e mi chiedo se il mondo stia impazzendo o se sono io che all’improvviso sono diventato completamente scemo. Facciamo qualche esempio: ultimamente da quando le più grandi potenze (Usa, Gran Bretagna, Francia e ora anche Italia) hanno aperto i loro archivi segreti sugli UFO è tutto un fiorire di notizie ed illazioni sul fatto che gli UFO esistano oppure no. Capisco che queste notizie potrebbero essere una botta tremenda per tutte le certezze che pensiamo di avere ma penso che siamo, come umanità in senso esteso, comunque abbastanza grandi per renderci conto e capire se una notizia può gettarci nel panico o no. Esistono prove incontestabili che gli UFO esistono e vi faccio alcuni esempi.
roporto e lo hanno visto più di mille persone, l’aeronautica militare belga ha mandato due caccia che lo hanno inseguito e poi perso mentre si lanciava a una velocità incredibile con una deviazione ad angolo retto mentre il tutto è stata registrato dalle tracce radar della torre di controllo! Conclusione ufficiale: nessuna, ma spiegazione più plausibile riportata dai giornali: allucinazione di massa! • Chicago Usa: all’imbrunire più di dieci mila persone hanno visto una serie di luci ad arco spostarsi nei cieli della città per oltre 7 minuti cambiando direzione e muovendosi prima lentamente per poi sparire velocissime, esistono vari filmati dell’episodio e ne esistono tracce strumentali. Conclusione ufficiale: nessuna. • Perù: una serie di luci viene seguita dai radar dell’aviazione militare, vengono inviati caccia che seguono le luci, i radar registrano tutte le tracce per vari minuti, gli oggetti svaniscono rapida-
mente inseguiti dai caccia dell’aviazione che però perdono rapidamente le tracce. Conclusione ufficiale: nessuna. E allora? Capisco che in alcuni casi tipo presenza di un singolo osservatore, immagini sfuocate o sbiadite potremmo essere in presenza di frode, di falso oppure di interpretazione errata ma quando le prove sono così inconfutabili? Questo mi porta a riflettere sul fatto che esistono fatti e verità di differente interpretazione e valutazione che nulla hanno a vedere con la ragione o la logica e che devono essere interpretati nell’ottica della nostra cultura e della nostra visione della realtà sociale, finanziaria e politica. Esempio? Semplice: la chiesa e la religione ci spiegano che gli angeli, il demonio esistono e dobbiamo credere alla loro esistenza in quanto sono presenze reali e inconfutabili anche se al di là dei nostri sensi. Capito, va bene, stiamo parlando di fede, per cui non è sindacabile e posso ammetterlo; ma allora come spie-
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Chiropratica - N. 16 - Dicembre 2009 7
Filosofia Chiropratica
Questo dipinto è intitolato “La Madonna con San Giovannino” fu dipinto nel XV° secolo, da un artista sconosciuto della scuola del Lippi, ed è conservato in Palazzo Vecchio. Un oggetto identificabile con un disco è in alto sulla destra di Maria. Nell’ingrandimento di questa sezione si vede chiaramente un uomo ed il suo cane che stanno guardando l’oggetto volante.
L’illustrazione descrive un avvistamento avvenuto alle 21.45 del 18 agosto 1783 quando 4 testimoni sul terrazzo del Windsor Castle, osservarono un oggetto luminoso nei cieli dell’ Home Counties of England. L’avvistamento fu ricordato l’anno seguente nel “Philosophical Transactions of the Royal Society”. Secondo questo rapporto, i testimoni osservarono, una nuvola oblunga che si muoveva più o meno parallela all’orizzonte. Sotto questa nuvola si poteva osservare un oggetto luminoso, pressappoco sferico, brillante, che si fermò; questa strana sfera sembrava essere all’inizio di un colore blu pallido, ma poi la sua luminosità si incrementò e si diresse verso est. Poi l’oggetto cambiò direzione e si mosse parallelo all’orizzonte prima di scomparire a sud-est; la luce che emanava era prodigiosa; illuminava ogni cosa sul terreno. L’immagine era registrata da Thomas Sandby ( un fondatore della Royal Academy) e suo fratello Paul, entrambi testimoni di quest’evento.
gare le guarigioni che la scienza non riesce a spiegare? Ma è semplice: è un miracolo! Un miracolo? Per forza: se la scienza, la medicina ufficiale hanno dato un nome ad una malattia, ad una sindrome e tale diagnosi porta ad una certa conseguenza (la Morte?) e la persona, il corpo non si comportano in quel modo e guariscono e non esiste una spiegazione, è un miracolo! Ma non sarebbe
semplicemente più realistico ammettere i nostri limiti e capire che la scienza non ha ancora capito tutto ciò che c’è da capire e scoprire? E allora è così difficile ammettere e capire che se la chiropratica ha una sua filosofia, una sua ragione d’essere, basata su principi solidi e concreti, se si basa sugli stessi principi fisiologici della medicina tradizionale ma aggiunge anche un qualcosa di differente che è più naturale, più esoterico, legato all’essenza stessa dello spirito e del corpo, possa anche funzionare e essere valida quale alternativa alla medicina tradizionale? Nella medicina tradizionale esistono i fisiatri, esiste la fisioterapia, esiste una specializzazione che si chiama medicina manuale, accettata e delle cui virtù la medicina è soddisfatta ma se le stesse cose vengono fatte da altri, con un sapere e una tecnica più elaborata e specifica, perché il tutto diventa non dimostrato, non provato e non sicuro? Se lo stato italiano vi dicesse che se andate in autostrada con una Fiat o una Lancia o una Ferrari siete autorizzati ma se usate una Peugeot o una Rover o una Saab non lo siete, come reagireste? Probabilmente vi sentireste offesi e lottereste per cambiare questa situazione! Infatti questo è quello che i Chiropratici fanno da 50 anni in Italia e che finalmente stanno ottenendo di vedere cambiato! Finalmente una legge ha riconosciuto la professione e il chiropratico è adesso accettato a pieno titolo e con pari grado come i medici e i dentisti; rimangono da approvare solo le norme applicative che regoleranno la professione: a quel punto, come negli altri stati europei anche i chiropratici confluiranno nel gran calderone della sanità, pubblica e non.
Il dipinto del 1600 è di Bonaventura Salimbeni, intitolato “ Glorificazione dell’Eucarestia”. Il congegno assomiglia al satellite Sputnik (foto sotto). Esso è contenuto nella chiesa di San Lorenzo in San Pietro a Montalcino. E’ considerato come la rappresentazione stilizzata della Terra , ma che strane antenne.
Sarà un bene, sarà un male? Non sappiamo con certezza quale sarà il futuro della chiropratica ma sappiamo che finalmente la professione potrà difendersi (sia dalla presenza di molti ciarlatani e persone non qualificate sia dalle accuse di non essere valida ed efficace) e crescere in piena autonomia con la responsabilità di occupare il proprio posto a pieno diritto. E allora che ne sarà della nostra filosofia? Diventerà, nel tentativo di essere accettati interamente dalla comunità scientifica, un anacronismo? Saremo tutti dei visionari e dei pazzoidi perché crediamo in qualcosa che non può essere provato attualmente dai nostri limitati sensi? Saremo tutti dei santoni e delle persone che operano miracoli perché forse quello che facciamo esula dai canoni standard della medicina moderna? Il fatto di credere che esista una intelli-
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Questa immagine proviene da un libro intitolato Prodigiorum Ac Ostentorum Chronicon di Conrad Lycosthenes (1518-1561). Rappresenta l’avvistamento di un “Oggetto” in Arabia nel 1479. Il libro è conservato nell’ Australian Museum Research Library.
1660. L’illustrazione descrive, l’avvistamento fatto da due navi francesi nel Mare del Nord di un oggetto che si muoveva lentamente nel cielo. Essa sembra essere fatto da due dischi di differente grandezza. Il resoconto di questo evento è fatto in un libro intitolato “Theatrum Orbis Terrarum” di Admiral Blaeu.
genza universale, un’intelligenza innata del corpo che ci aiuta a vivere e guarire, il fatto che non sempre i medicinali e le operazioni siano necessarie e auspicabili, farà di noi dei dinosauri, degli esseri in via di estinzione? Ebbene, se è così, saremo in buona compagnia perche circa 2 miliardi di persone credono in un Dio, in una entità sovrannaturale che può operare miracoli, che dà alla natura la sua essenza e la sua forma e alla quale la gente si rivolge costantemente per una guarigione. Forse
Filosofia Chiropratica
mi conviene mantenere le mie credenze, credere che il corpo possa operare miracoli da solo, che sia una macchina perfetta che con un piccolo aiuto da parte del chiropratico (la rimozione della sublussazione) possa riprendere a funzionare al 100 %. Forse… Attorno ai diciotto anni mi è capitata una esperienza unica: stavo rientrando a casa con il mio Vespino in compagnia di una cugina francese, anche lei della mia età, quando all’improvviso, in una curva, stagliato nel cielo davanti alla catena del Monte Bianco ci è apparso un globo luminoso. Ci siamo fermati immediatamente e abbiamo continuato ad osservarlo sicuri che non era né un aereo né un elicottero. Ondeggiava, si spostava a destra e sinistra, si innalzava come se stesse cercando qualcosa o esplorasse, il tutto senza alcun rumore. Potete capire le nostre emozioni: soli, al buio, avevo spento la Vespa e il faro si era spento, questo fenomeno, che immediatamente non ho esitato a definire un Ufo, che si spostava davanti alle montagne e tra gli alberi... Di che farci prendere la strizza della nostra vita! Dopo circa un minuto, un minuto e mezzo il globo, che a volte sembrava più ellittico, quasi da tipico disco volante delle immagini tradizionali, è partito velocissimo ed è sparito in alto sopra il Monte Bianco. Ripresoci, siamo risaliti in moto e siamo arrivati a casa dei miei genitori ai quali abbiamo riferito l’episodio: sarà stato il fatto che eravamo bianchi come un cencio, che eravamo eccitatissimi, che eravamo su di giri a più non posso, ci hanno creduto e abbiamo telefonato ai carabinieri per vedere se era stato riportato un fenomeno strano, oppure la caduta di un aereo o quant’altro. Stessa cosa con la Guardia di Finanza di Courmayeur, paese sopra il quale
era praticamente avvenuta l’apparizione. Nulla, nessuno aveva visto niente, nessuno aveva riportato niente per cui tutto è stato imputato ad una nostra allucinazione. Eppure io e mia cugina sappiamo cosa abbiamo visto, sappiamo le emozioni che abbiamo provato e sappiamo che non avevamo ne bevuto ne altro (nel 1973 eravamo giovani per bene e droghe dalle mie parti ce n’erano ben poche). E allora? Posso solo dire una cosa: se avessimo detto di aver visto un’immagine che brandiva una spada fiammeggiante e ci predicava la pace e lo avessimo riferito, forse oggi su quella curva sorgerebbe una basilica con migliaia di pellegrini, sarei stato più creduto e forse sarei anche più ricco! Forse avrei dovuto mentire o forse…. mi sbagliavo. Però a ragionarci bene, preferisco continuare a fare il chiropratico e mantenere le mie convinzioni, continuare a credere in un’intelligenza universale, in un’intelligenza innata e in una filosofia che ha portato tante volte sollievo e guarigione ai miei amici pazienti!
Il Battesimo di Cristo, di Aert de Gelder (1645-1727).
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Filosofia Chiropratica
La nascita della scienza moderna in Europa Paolo rossi (Editore Laterza) “I molti interpreti contemporanei che hanno insistito sul «galenismo» di vesalio non solo hanno avuto la tendenza a trascurare queste affermazioni, ma anche a non dar conto della veemenza degli attacchi ai quali fu sottoposta la Fabrica da parte dei difensori dell’ortodossia galenica. Jacques Dubois (Jacobus Sylvius), antico maestro di vesalio a Parigi, diventerà il suo principale avversario e nemico, lo chiamerà di continuo (con un pesante gioco di parole) vesanus (folle o delirante) accusandolo di aver avvelenato con la sua opera il mondo della medicina. vesalio affermava con energia la necessità di una piena saldatura fra la medicina clinica e la dissezione (e la chirurgia), polemizzava con forza contro una medicina ridotta a cultura libresca, lottava per la convergenza, nella medicina, della teoria e dell’osservazione diretta. Egli proponeva una nuova immagine del medico, del professore di medicina e del rapporto che intercorre, nelle scienze «sperimentali», fra il lavoro delle mani e l’opera dell’intelletto. Il «disprezzo per l’opera della mano» gli appare una delle ragioni della degenerazione della medicina. I medici si sono limitati alla prescrizione dei farmaci e delle diete e hanno abbandonato il resto della medicina a coloro che «essi chiamano chirurghi e considerano appena come schiavi». Quando tutto il procedimento dell’operazione manuale fu affidato ai barbieri «non solo andò perduta per i medici la conoscenza dei visceri, ma venne completamente meno l’abilità settoria». I medici non si arrischiavano a operare, mentre quelli cui quest’incarico era affidato erano troppo ignoranti per leggere gli scritti dei dottori. Si è in tal modo fatta strada una consuetudine detestabile: uno esegue il sezionamento, un altro descrive le parti. Quest’ultimo «gracchia dall’alto di una cattedra con rara presunzione» e ripete fino alla monotonia cose che non ha osservato direttamente, ma ha imparato a memoria dai libri: ogni cosa viene insegnata male e «in quella confusione sono presentate agli studenti meno cose di quelle che un macellaio dal suo bancone potrebbe insegnare a un medico» (vesalio, 1964: 19, 25, 27)”. Paolo Rossi (Urbino, 1923) insegna storia della filosofia all’Università di Firenze. Autore prolifico, ha scritto oltre 15 libri dedicati alla filosofia e alla scienza è membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei. (Andrea vesalio (il suo vero nome era van Wiesel), nacque a Bruxelles nel 1514 da famiglia benestante. Le sue origini, certamente non umili, gli permisero di raffinare la sua istruzione già profonda: formò il suo pensiero in età giovanile presso Lovanio, Montpellier e infine presso Parigi. Proprio a Parigi, non sufficientemente apprezzato dai propri maestri – che non ne compresero mai pienamente le qualità – e resosi conto dell’inadeguatezza concreta della dottrina medica applicata in quel periodo, vesalio partì per Basilea, ove fu proclamato Dottore in Chirurgia. Si dedicò in seguito all’insegnamento, presso Padova (ove ottenne la cattedra), Bologna e Pisa. La sua grande opera anatomica, il «De Humani Corporis Fabrica», (pubblicato a Basilea tra 1537 e il 1543, e contenente preziose illustrazioni di Kalkar, un allievo del Tiziano), destò notevole successo e contemporaneamente grande scandalo: per la prima volta dopo dodici secoli, l’opera degli Antichi e le teorie di Galeno furono attaccate e completamente fatte a pezzi…)
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Un’intervista con Robert A. Schuller & Douglas DiSiena
Filosofia Chiropratica
che significasse qualcosa e dopo 20 anni di ricerca abbiamo realizzato che l’indirizzo che già possedevamo era quello perfetto. “Uno” per Dio che viene dentro di noi, two one four one. (2141, letteralmente significa da uno per l’altro). Dio per te e per gli altri “12141”. È la stessa filosofia dell’ Above, Down, Inside, out. Questo è il messaggio della Crystal Cathedral. Dio viene e ci ispira aiutandoci ad essere tutto ciò che possiamo essere in modo tale che possiamo aiutare altri. Dr. DiSiena: Com’è arrivato al concetto ADIO? Dr. Douglas DiSiena: francamente, non ho inventato io tale concetto. B.J Palmer è stato il primo a parlare dell’ADIo nel suo libro pubblicato nel 1920. Ma a dire il vero, prima di Palmer fu Gesù stesso a parlare del concetto dell’ADIo. Quando accettiamo Cristo nel nostro cuore, parliamo dello spirito dentro, quindi il concetto fu già inventato 2000 anni fa. B.J. Palmer ha esplicitamente parlato dell’ADIO?
vi invitiamo a leggere un’intervista ai dottori robert A. Schuller & Douglas DiSiena a proposito del libro “Possibility living” - aggiungete anni alla vostra vita e vita ai vostri anni! Il vostro viaggio
Dr. Douglas DiSiena: Si, B.J. Palmer usò proprio queste parole. Lui affermava che il messaggio dell’ADIo era il concetto più affascinante della chiropratica.
verso una vita di possibilità può cominciare adesso!
Quindi la chiropratica ancora ha a che fare con la spiritualità e
http://www.possibilityliving.org/feature/choose.adio.html
Dr. Douglas DiSiena: Assolutamente! Sappiamo che il corpo gua-
Cos’è l’A.D.I.O ? Tu parli di questo inizio alla pagina 58 del libro
ti rompi un braccio, ci puoi mettere un gesso o chissà quant’altro
“Possibility living”. Come definiresti A.D.I.O? Dr. Douglas DiSiena: A.D.I.o. sta per Above, Down, Inside, out (Sopra, Sotto, Dentro, Fuori). È un concetto di principii per la nostra vita. Se abbiamo problemi di salute fisica, problemi emotivi e/o spirituali possiamo trovare le risposte al problema nel concetto Above, Down, Inside, out. Può darci una spiegazione visuale del concetto, farcene un disegno? Dr. Douglas DiSiena: Per esempio, parliamo molto dell’amore del Padre nel libro. Sappiamo che l’amore di Dio viene dentro di noi, risiede nel nostro cuore. Con quell’amore possiamo dividere lo stesso e la capacità di guarire e compatire altre persone, questo è l’ Above, Down, Inside, out
con il concetto che il corpo può guarire da solo? risce sempre da dentro. Usiamo l’esempio di un braccio rotto. Se per prevenire ulteriori danni ma la verità è che Dio ha fatto sì che il corpo abbia la saggezza di guarirsi da solo, tutto si guarisce da dentro mai da fuori. Dr. robert A. Schuller: Ciò è vero con qualunque altro problema. Se uno necessita di chirurgia, il bisturi e le suture aiuteranno sicuramente ma alla fin fine il corpo si deve guarire, cicatrizzare da solo e da dentro. Io ho sempre pensato che se eri malato il dottore poteva darti una medicina per guarirti Dr. Douglas DiSiena: Già, questo è un concetto da fuori a dentro. Perché spesso nella medicina si pensa che siamo malati da fuori a dentro. Ciò risale alla teoria dei germi. La realtà però è che i germi infettano solamente persone già malate o compromesse immunitariamente. Quindi devi già essere malato da dentro.
Potresti chiarire meglio Robert? Dr. robert A. Schuller: Ho sentito Doug parlare di questo A.D.I.o per oltre 10 anni. Quello che ho capito di tutta questa filosofia è che è molto simile alla filosofia che usiamo alla Crystal Cathedral. Il termine che usiamo alla Cathedral è: “uno ad uno per uno”, il che è anche l’indirizzo della Cathedral! L’abbiamo realizzato solamente molto tempo dopo però. L’indirizzo della Cathedral è 12141 Lewis Street. Abbiamo da sempre voluto un indirizzo
I germi di per sé non sono la causa della malattia. Per guarire, non basta eliminare il germe ma guarire dentro. Diventando forti dentro il germe avrà molta più difficoltà nell’attaccarci e quindi avremmo meno probabilità ad ammalarci. Questo spiega il perché un marito e moglie possono condividere lo stesso letto ma uno si ammala di raffreddore e l’altro no. Come può essere? Uno evidentemente era forte dentro e l’altro no!
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Chiropratica - N. 16 - Dicembre 2009 11
Filosofia Chiropratica
Dr. robert A. Schuller: La spiegazione che Gesù usa e che penso
Dr. Douglas DiSiena: Lo stress è come una tossina per il nostro
rappresenti meglio questo concetto è la parabola del semina-
corpo. Distrugge tutto dal dentro al fuori. Quindi diventiamo più
tore. Per coloro che non conoscono questa parabola il concetto
suscettibili a malattie, cancri e problemi di cuore. Il sistema im-
rappresenta il regno di Dio che viene diffuso, seminato. Potete
munitario viene compromesso in modo molto, molto negativo.
usare la parabola al contrario: la negatività, i germi, la malattia se
Dr. robert A. Schuller: Per questo dobbiamo valutare complessi-
cadono sulla roccia, se siamo forti come la roccia fisicamente e
vamente l’area di azione dello stress. Se vogliamo essere fisica-
psicologicamente, faranno appassire e non permetteranno a tali
mente ok, lo stress deve essere mantenuto al minimo. Io penso
patogeni o effetti negativi di attaccarci. Se provate a far crescere
che lo stress debba essere combattuto da una prospettiva spi-
un prato su una strada asfaltata, probabilmente il risultato non
rituale in quanto pericolo imminente. Se capiamo che Dio è in
sarà fantastico! Alcuni dei semi saranno mangiati dagli uccelli, al-
controllo e che noi non lo siamo e che con Dio le cose funzione-
tri verranno lavati via, altri seccheranno e non metteranno radici.
ranno al meglio, beh in questo modo il livello di stress deve per
Se siamo solidi, se abbiamo credenze e fondamenta solide, allora
forza diminuire.
i semi della negatività e delle malattie non ci attaccheranno e
Dr. Douglas DiSiena: Questo è in parte il motive per il quale dob-
non potranno
biamo vivere con fede. La fede combatte la paura. La paura non è
Nel libro a pagina 58 parli di come possiamo abbracciare il con-
reale, ma è qualcosa che percepiamo come reale, qualcosa che ci
cetto dell’ADIO e conviverci. Puoi spiegarcelo meglio?
opprime facendoci pensare ad un possibile futuro negativo.
Dr. Douglas DiSiena: Penso che il primo passo sia di chiedere
Ci sono diversi tipi di stress? Da come ne parli sembra che lo stress
a Gesù di entrare dentro il nostro cuore. All’inizio del suo libro
sia puramente negativo.
robert parla di questo. Gesù sta fuori dalla porta e bussa e noi
Dr. Douglas DiSiena: Beh, ovviamente se abbiamo una tigre che
dobbiamo solo farlo entrare. Una volta che è entrato abbiamo un
ci insegue, sarà meglio che siamo stressati in modo che il no-
legame spirituale, abbiamo un aiutante e un guaritore in noi che
stro corpo rilasci ormoni che ci facciano reagire di conseguenza
vuole solo il nostro bene.
e in questo caso a correre a più non posso. Quindi ovviamente ci
Dr. robert A. Schuller: Io e Doug pensiamo che le fondamenta si
sono determinate situazioni in cui lo stress serve. Ma nella scorsa
basino sulla spiritualità. Le basi spirituali del come godere di buo-
settimana, quante volte siete stati rincorsi da una tigre? Abbiamo
na salute derivano da una buona filosofia e buona percezione di
un intero capitolo dedito allo stress nel nostro libro e sono sicuro
chi è Dio. Se la nostra percezione di Dio ci indica che Dio stesso
che ne parleremo ancora in un futuro.
vuole il nostro bene e che tiene a noi, beh è sicuramente diverso da un concetto di Dio padrone di tutto e di tutti e che non fa altro che mantenerci in riga. Dio è il Padre che si prende cura di noi. Questo però non vuol dire che ci darà tutto ciò che vogliamo. Io stesso non do ai miei figli tutto ciò che vogliono. Mio figlio vorrebbe una Ferrari anche se ha solo 13 anni! Dall’altra parte ci sono altre cose di cui mio figlio necessita e che io farò di tutto per dargli: cibo, un letto caldo, un tetto, vestiti, un’educazione ed altro. ogni padre sa ciò che è meglio per suo figlio. Dio è un Padre che ci vuole forti e in salute. Un Padre che ci ama davvero. Come accettare il concetto dell’ADIO può aiutare il nostro corpo? Dr. robert A. Schuller: Se inizia spiritualmente, il nostro stato mentale immediatamente cambia dandoci pace e confidenza. Anche il nostro livello di stress diminuisce perché sappiamo che tutto ciò che accade accade perché le cose funzionano per il meglio. Così il livello di stress diminuisce di qualche decibel e ciò automaticamente giova al nostro corpo. Doug, puoi spiegarci cosa fa lo stress al nostro corpo?
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NUovo orIZZoNTE DELLA SALUTE
Filosofia medica verso filosofia chiropratica Di Tedd Koren, D.C.
Filosofia Chiropratica
i pruriti e i foruncoli devono essere eliminati – i sintomi sono maligni e devono essere soppressi.” i vitalisti sostengono: ”Il corpo è una macchina intelligente che reagisce all’ambiente. I sintomi sono le sue risposte a stress ambientali, un segno che il corpo combatte una battaglia per tornare allo stato di omeostasi. I sintomi devono potersi espri-
La chiropratica e la medicina sono in disaccordo su che cosa
mere affinché il corpo possa pulirsi, guarirsi e ritornare ad una
sono la salute, la malattia, il significato dei sintomi e la ragione
situazione di equilibrio normale.”
della cura. Queste sono differenze filosofiche che rimontano a
meccanicisti: “La cosa più importante è la diagnosi della malat-
oltre 2.500 anni fa.
tia del paziente e poi combattere la malattia. La resistenza del
Posso sentirvi pensare: “Eppure la chiropratica ha solo 100 anni.
paziente alla malattia non è molto importante.”
Come può essere in conflitto con la medicina da 2.500 anni?”
vitalisti: “ Il potere innato - la resistenza - del paziente deve es-
Buona domanda.
sere potenziata al fine di stimolare la guarigione e ciò è più im-
La risposta è che la nostra filosofia, come quella della medicina,
portante della diagnosi e della cura della malattia del paziente.”
risale a tantissimi anni fa. In effetti due contrastanti filosofie di
meccanicisti: “Tutti coloro che soffrono di una malattia hanno
guarigione – simili a quelle della chiropratica e della medicina
la stessa malattia di tutti gli altri che soffrono della stessa ma-
– possono essere trovate dai primi trattati di Ippocrate (5° se-
lattia.”
colo A.C.) fino ai nostri giorni. Tali filosofie di pensiero venivano
vitalisti: “Le persone sono chimicamente, emozionalmente e
definite Empiriciste o vitaliste e razionaliste o Meccanicistiche
strutturalmente unici. Nel trattare una persona ammalata do-
(Materialistiche). I medici sono razionalisti, mentre chiropratici,
vremmo ricordare che tale persona è sofferente nel suo modo
omeopati classici, agupuntori, osteopati e altri sono vitalisti.
che è unico e non dovremmo generalizzare a tutti gli altri. 100
Questa visione della storia medica è stata scoperta da Harris
persone sofferenti di cancro esprimeranno, guardando da vici-
Coulter, PH. D., uno dei maggiori storici della medicina dei no-
no, 100 condizioni uniche sul modo di affrontare la situazione
stri tempi. Nella sua opera magna, Divided Legacy, volumi 1-4,
pur avendo cose in comune ma tante uniche alla loro singola
(scritti in un periodo di oltre trent’anni) Coulter segue la divisio-
condizione. Più la cura sarà adattata ai loro bisogni, più sarà mi-
ne vitalisti/Meccanicisti nel suo contesto medico.
gliore la possibilità di guarigione”
vediamo assieme come i vitalisti e i Meccanicisti interpretano
meccanicisti: “Alla fine conosceremo esattamente come il cor-
le cose:
po funziona, che cosa ci fa ammalare e come curare queste si-
i meccanicisti o materialisti paragonano il corpo ad una mac-
tuazioni.”
china dove il totale è uguale alla somma delle parti. “Studia il
vitalisti: “Essenzialmente non possiamo conoscere il corpo. Pos-
corpo,” dicono “studiane le cellule e la loro composizione chimi-
siede milioni di parti, ognuna che procede al suo passo facendo
ca usando scienze come la fisica, la meccanica e la matematica e
le proprie cose. Il corpo reagisce costantemente all’ambiente e
i processi vitali del corpo vi sarà svelato.”
cambia attimo per attimo. Come possiamo conoscere la risposta
i vitalisti non sono d’accordo: “Le creature viventi sono fonda-
istantanea di ognuna di quelle parti? E il fatto stesso di osservare
mentalmente differenti da quelle non viventi.” dicono. “Le leggi
tali azioni non può causare un’alterazione dei risultati?”
della fisica, chimica, meccanica e matematica non possono for-
i razionalisti o meccanicisti pensano, credono che capiranno
nirci la conoscenza completa o la comprensione totale dei siste-
il corpo e che sapranno in anticipo di che cosa il corpo avrà biso-
mi biologici perché il corpo, nella sua totalità, è maggiore della
gno. I loro metodi sono spesso frutto di invenzioni.
somma delle singole parti.” I vitasisti imparano il funzionamento
Gli empiricisti o vitalisti osservano le funzioni del corpo e af-
del corpo studiando il corpo stesso e non isolando processi sin-
fermano che il solo modo per trovare come il corpo guarisce è
goli in provette chimiche o creando solo teorie. Tale differenza
vedere come un corpo vivente reagisce alla situazione. I loro
filosofica è profonda e colora in modo differente il tutto.
metodi derivano da scoperte.
i meccanicisti dicono: ”Il corpo è una macchina stupida; i sintomi sono sempre negativi e devono essere eliminati. La febbre
Teed Koren, D.C. si è laureato nel 1977 dallo Sherman College e può
deve essere abbassata, le infiammazioni devono essere ridotte,
essere raggiunto presso TKOREN1@aol.com
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Chiropratica - N. 16 - Dicembre 2009 13
Filosofia Chiropratica
Filosofia chiropratica e la nuova scienza: una unità emergente di Bruce H. Lipton, Ph.D.
mente espressa sotto forma di proteine (ad es. il corpo). Il dogma centrale postula che i geni sono una sorgente e che le caratteristiche della vita “derivano” da informazioni codificate nel nostro genoma. Questo assunto porta alla determinazione genetica, alla credenza che la qualità e le linee della nostra vita siano predeterminate dai geni acquisiti con il concepimento. I nostri geni sono contenuti nelle cellule del corpo. Le cellule sono nella periferia del corpo rispetto al sistema centrale nervoso. Secondo il modello medico le informazioni scorrono dai geni che sono la sorgente. Le informazioni relative alle caratteristiche dell’attività genetica sono inviate al sistema nervoso centrale via i nervi periferici sensori e poi su’ attraverso il midollo spinale al cervello, dove le informazioni sono integrate nella coscienza. Tali informazioni nel modello allopatico scorrono dai geni >fuori >dentro > giù >su’ che è abbreviato come Geni >F >D >G >S. Nonostante la scienza allopatica sia integrata nel curriculum chiropratico, una verità completamente contrastante é presentata dalla filosofia chiropratica, che definisce i cardini fondamentali della credenza chiropratica. Secondo tale filosofia l’Intelligenza Innata rappresenta la sorgente della vita. L’Innato, una sorte di energia vitale derivante dall’ambiente (Universo, N.T.), é percepi-
Quale ex professore presso la facoltà di medicina che attualmen-
ta dal cervello come “coscienza”. Nel corpo, l’Innato si esprime nel
te insegna a chiropratici e studenti in chiropratica, devo ammet-
seguente modo: Innato >Su’ >Giù >Dentro >Fuori.
tere la mia perplessità circa i principi accademici fondamentali
Penso capiate dove voglio arrivare: agli studenti chiropratici ven-
dell’educazione chiropratica. Presso le maggiori istituzioni chiro-
gono insegnate contemporaneamente due filosofie diametrical-
pratiche viene creato un dilemma accademico che, senza saperlo,
mente opposte sull’essenza della vita: la medicina allopatica Geni
destabilizza i propri studenti e riduce l’efficacia dei laureati.
>fuori >dentro > giù >su’ mentre la filosofia chiropratica Innato
Mi riferisco alla difficoltà di incorporare un curriculum medico di
>Su’ >Giù >Dentro >Fuori. Entrambe le filosofie forniscono le basi
base nelle fondamenta dell’educazione chiropratica. Il mio pro-
che spiegano il perché tali forme di “guarigione” funzionano.
blema non sussiste con i corsi che hanno rilevanza con la chiro-
L’educazione chiropratica include, in apparenza, le scienze di base
pratica, ad esempio anatomia, neuroanatomia, fisiologia e neu-
al fine di rendere gli studenti altrettanto colti nelle scienze quanto
rofisiologia. I problemi nascono in corsi specifici tipo biologia
i loro colleghi medici. Questo è lo scotto da pagare in quanto la
cellulare e biochimica.
“scienza” è la fonte di verità nella civiltà occidentale. Se è “scienti-
Differentemente dagli altri corsi scientifici di base, biologia cel-
fico” deve essere vero. Insegnando il modello medico basato sui
lulare e biochimica sono più che semplicemente descrittivi per
geni, gli educatori chiropratici negano la validità stessa della loro
loro natura. Questi corsi definiscono il “meccanismo” della vita
filosofia e scienza chiropratica.
quale accettato dalla moderna medicina. Il modello medico, il
Non si possono tenere i piedi in due scarpe differenti e non si può
Sacro Calice del medico allopatico, deriva da questi meccanismi
vivere secondo due filosofie opposte contemporaneamente. La
biochimici.
maggior parte degli studenti chiropratici non sono al corrente di
La verità di questo modello è diventato così fondamentale da
questo ovvio conflitto filosofico, ciò nonostante i germi di questa
assumere lo stato di Dogma Centrale. Questo dogma definisce il
discrepanza di insegnamento è impressa nel loro subconscio.
percorso delle “informazioni” nei sistemi biologici. Le informazioni
Questo conflitto di insegnamento, agendo subcoscientemente,
che regolano i processi biologici sono considerate essere di natu-
mina la confidenza degli studenti e dei chiropratici.
ra lineare e unidirezionale. La catena di comando ha origine nel
Il tarlo del dubbio che la chiropratica non sia “scientifica” permea
DNA (geni), l’informazione viene tradotta nel rNA e successiva-
la coscienza di ogni chiropratico. Come può essere risolto questo
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NUovo orIZZoNTE DELLA SALUTE
Filosofia Chiropratica
paradosso accademico? Non preoccupatevi, é già stato risolto. Per funzionare, il modello medico basato sulla biologia e sui controllo genetico richiede oltre 100.000 geni. Il progetto genoma umano ha identificato solo 34.000 geni umani. Due terzi dei genomi necessari per supportare la filosofia allopatica non esistono neppure. Alla luce di tali risultati, il vincitore del premio Nobel per la genetica, David Baltimore ammette che la teoria genetica non spiega la diversità umana. A proposito di cosa “controlla” la biologia umana, il Dottor Baltimore afferma “Quello che governa le nostre differenze -- resta un problema da risolvere in futuro.” (Nature 2001, 409:816) Il modello medico é stato defenestrato dalle sue stesse assunzioni sbagliate. Una nuova coscienza scientifica ha cominciato ad emergere mentre il progetto genoma catturava l’attenzione dei media. Alcuni dei ricercatori più all’avanguardia sulla ricerca cellulare rivelano che le cellule sono controllate dalle condizioni ambientali. Quando questo nuovo modello viene applicato a organismi multicellulari, ad esempio l’uomo, le informazioni si muovono da Ambiente >cervello > midollo spinale > tessuti che può essere definito come: Ambiente (Innato)> A > D > I > o. Che
Articoli e referenze sulla ”nuova” scienza possono essere scaricati dal
sorpresa, il nuovo modello medico di riferimento é il “vecchio”
sito: www.brucelipton.com
modello chiropratico.
(Bruce H. Lipton ha conseguito il Ph.D. presso la University of Virginia
Esiste evidentemente una rivoluzione nel modo di pensare allo-
in Charlottesville (1971). Ha ricoperto la carica di Professore Asso-
patico. La cosa più interessante di queste nuove idee é il fatto che
ciato in anatomia presso la University of Wisconsin’s School of Me-
portano la biomedicina convenzionale in stretto contatto con la
dicine. Le ricerche di Lipton sui meccanismi di controllo delle risposte
filosofia originale di D. D. Palmer.
cellulari si sono svolte su cellule muscolari umane clonate. Inoltre
Il problema principale sta’ nel fatto che, nello sforzo di presentarsi
ha insegnato biologia cellulare, istologia e embriologia. Ha lasciato
in modo più scientifico, la professione chiropratica si è progressi-
l’insegnamento per continuare la ricerca sull’integrazione tra biolo-
vamente spostata, negli ultimi 90 anni, verso la scienza medica. I
gia cellulare e fisica quantistica, e dal 1987-1992 é stato ricercatore
medici hanno cominciato a realizzare la verità delle teorie di Pal-
presso la Stanford University ‘s School of Medicine per provare le sue
mer e sorprendentemente, se questo trend continuasse, i medici
ipotesi. Le sue teorie sull’ambiente sono state discusse e pubblicate in
potrebbero essere più “chiropraticizzati” dei chiropratici stessi!
due eminenti articoli scientifici.)
Breve curriculum vitae Chiropratico dal 1983, laurea conseguita presso il Canadian Memorial Chiropractic College, a Toronto (Canada), dopo anni di esperienza in quel paese rientra in Italia nel 1991 e per otto anni detiene la presidenza dell’Associazione Italiana Chiropratici dal 1995 al 2003. Si specializza in chiropratica sportiva (è maestro di sci fin dal 1975) e nel corso degli anni si occupa delle squadre nazionali italiane di Snowboard, Sci nautico, Ski-arc e Skyrunning. Nominato “Chiropratico dell’anno” dall’AIC nel 2000. relatore in vari congressi, da alcuni anni si occupa di scrivere articoli e diffondere la chiropratica attraverso tutti i canali possibili tenendo anche lezioni di filosofia chiropratica nelle scuole di chiropratica europee.
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Chiropratica - N. 16 - Dicembre 2009 15
Chiropratici per l’Aquila
La mia settimana a l’Aquila da volontaria chiropratica Dr. Marie Turgot, D.C.
6 Aprile 2009, era mattino presto, stavo accompagnando mio figlio a scuola quando sentii alla radio che un tremendo terremoto aveva devastato la città di L’Aquila e l’Abruzzo. Inizialmente pensai si trattasse di uno di quegli insignificanti fenomeni sismici che talvolta affliggono il territorio italiano provocando solo paura e brevi momenti di angoscia, ma più tardi un paziente mi informò di quanto realmente accaduto, delle persone che avevano perso la vita, della distruzione di case, scuole, ospedali, monumenti e luoghi artistici rappresentativi di un pezzo di storia importante di questo grande e vecchio paese. Tornata a casa, non riuscivo a schiodarmi dalla visione di notiziari e talk-show che incessantemente trasmettevano immagini raccapriccianti di crolli e devastazioni e fornivano dettagli sempre più angoscianti in merito ai tentativi di estrarre le persone sepolte dalle macerie, in qualsiasi lingua fossero diramati dalla RAI a CNN, da Fox a BBC News.... Una settimana più tardi, un gruppo di colleghi Chiropratici decise di creare una taskforce, con il supporto della Associazione Italiana Chiropratici, preposta ad aiutare i terremotati e i volontari accorsi in Abruzzo, proprio come avvenne dopo l’11 Settembre 2001 a New York. Non appena venni a conoscenza della ammirevole iniziativa di alcuni dei miei colleghi stabilitisi laggiù per praticare “adjustments” sui volontari della Croce Rossa, Vigili del Fuoco e qualunque persona terremotata si recasse presso i nostri accampamenti, fui immediatamente pervasa dal desiderio di dare il mio contri-
buto mettendo a disposizione tutto il mio tempo possibile, nonché la mia energia ed esperienza accumulata in tutti questi anni di attività. Il 17 Agosto 2009, anziché raggiungere mio marito e mio figlio in vacanza al mare, stavo partendo con destinazione L’Aquila. Mi incontrai con la Dr. Lovern ed ebbi il piacere di conoscere alcuni studenti francesi di Chiropratica, al loro ultimo semestre di studi, accorsi a L’Aquila su invito del nostro presidente AIC Dr. John Williams (in collaborazione con l’ECU e sotto la rigorosa supervisione dell’istituto IFEC di Parigi), per contribuire al successo del nostro progetto; solo una settimana prima, seguendo un’analoga iniziativa, erano presenti studenti inglesi dell’AECC. Osservando il loro comportamento, fui notevolmente sorpresa delle loro ottime attitudini chiropratiche ed evidenziavano un efficace approccio con i pazienti nonostante le presumibili difficoltà linguistiche. La Croce Rossa, per tutta la durata del progetto, ci ha generosamente ospitato nel suo campo base mettendoci a disposizione un’enorme tenda. Senza il loro indispensabile apporto, non avremmo mai potuto continuare la nostra opera nelle zone terremotate. La nostra giornata si avviava alle 10:00 del mattino dopo aver fatto colazione, quando la gente formava già lunghe code di fronte alla tenda che condividevamo con il Pronto Soccorso per essere sottoposte ai nostri “adjustments”. Quindi alle 12:30 si pranzava e subito dopo ci si recava alla base dei Vigili del Fuoco per dare il cambio all’altro gruppo di Chiropratici; dopo aver aggiustato più di 30
persone in 3 ore ci trasferivamo a San Gregorio, un altro campo di “aggiustamento” predisposto per noi sotto una calda tenda. Il caldo era rovente, si grondava di sudore, cosicché dopo 2 ore di lavoro ci godevamo una breve pausa e relax per recuperare le energie, grazie anche ad un fresco e reidratante bicchiere di birra. Intorno alle 17:30 si sistemavano i nostri lettini portatili per accingerci ad un ennesimo trasferimento verso Monticchio, un altro campo base dove prestavamo la nostra opera fino alle 22:00, ovvero fino all’ora di cena. Alcuni giorni più tardi, il Dr. Richard Stenner, membro dell’ECU residente in Gran Bretagna, si unì al nostro gruppo per dare il suo contributo di aiuto agli abruzzesi, insieme al Dr. Piet Seru, un uomo di grande esperienza che si stabilì con noi quella settimana per trattare non solo i volontari ma anche i terremotati. Per gli studenti francesi il soggiorno in
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NUovo orIZZoNTE DELLA SALUTE
Chiropratici per l’Aquila
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Chiropratica - N. 16 - Dicembre 2009 17
Chiropratici per l’Aquila
Abruzzo rappresentò sicuramente una preziosa esperienza professionale e di vita, avendo anche l’opportunità di osservare e perfezionare le tecniche chiropratiche con l’ausilio del Dr. Seru e tutti noi. La conduzione di questo progetto chiropratico a L’Aquila ha rappresentato un’ottima esperienza di formazione e addestramento sul campo propedeutica alla realizzazione della prima Scuola Chiropratica in Italia, un obiettivo cruciale dell’AIC e di tutto il movimento chiropratico in Italia. Ho apprezzato moltissimo l’armonia che regnava durante le ore trascorse insieme, molti di noi esperti si dedicavano alla condivisione delle proprie esperienze professionali con i giovani e futuri dottori in Chiropratica. Alla fine del sesto giorno di permanenza il mio lavoro era terminato, era arrivato il momento di tornare dai miei cari a Milano. ogni giorno aggiustavamo circa 150170 persone sotto il caldo torrido estivo e all’interno di una tenda rovente per cui ero stanchissima, ma la mia stanchezza era insignificante in raffronto al dolore degli amici abruzzesi e a tutto ciò che avevano passato. Ero orgogliosa di me stessa per aver umilmente fornito il mio contributo a questa terra e a queste eccezionali persone che L’Aquila e l’Italia mi hanno permesso di incontrare.
E’ doveroso citare i colleghi chiropratici e gli studenti che hanno dedicato il loro tempo e la loro professionalità per prendere parte al progetto. L’intero corpo mondiale dei chiropratici applaude il loro nobile e altruistico contributo. Aguilar Eduardo, DC
Del Bene Cristine, DC
Lovern Jennifer, DC
Falcone Alfonso, DC
Rigel Daniel, DC
Vlacos Andrea, DC
Cento Mauro, DC
Caravaggio Marco, DC
Canepari Paolo, DC
Cinicolo Daniela, DC
Cerrato Christopher,
Brunstein Florian, DC
Liem Kai, D.C.
Mc Grath Anita, DC
Smith Stephen, DC
Dejean Renaud, DC
Forieri Mario, DC
Veronese Davide, DC
Bhardwaj Mukesh, DC
Meersseman Ignaas, DC
Semprini Corrado, DC
Rigel Thomas, DC
Stefano Mario, DC
Belline Therese, DC
Allais Aris, DC
Civica Mauro, DC
De Luca Marcus, DC
Scorsipa Alexie, DC
De Luca Patricia, DC
Daugaard Pelle, DC
Boehne Sven, DC
Musetti Livio, DC
Silva Martin, DC
Podio Consuelo, DC
Mazzini Dania, DC
Clementoni Andrea, DC
Testerini Donatello, DC
Luster Joshua, DC
Williams John, DC
Turgot Marie, DC
Murugan Patrick, DC
Seru Piet, DC
Khanchandani Baiju, DC
Trapp Aurelien, DC
Bertamini Daniele, DC Giacobbi Piero, DC Neuray Paul, DC Petricone Giovanna, DC Brauner Susanne, DC Gregory Philip, DC Diquigiovanni Antonio, DC
Stranieri: Battiston Angelo, DC Havard-Davies Pippa, DC Oman Rosemary, DC Gamelon Thomas, DC Stenner Richard, DC
Magee Dawn, DC Dane Andrew, DC Moie Sébastien, DC Mercier Pierre, DC Taylor Jeff, DC Latka Nikolas, DC Parent Gérald, DC Cousin Marie-Christine, DC Druart Philippe, DC Studenti: Anna Allen Daniela Carini Joseph Luraschi Gunther Schultz Giulia Francesca Lufino Carole Lambert Martina Gambacciani Alexandre Leduc Marie Devauchelle Ronan Coubrun Will Eric David Marco Colombo Linda Meurou Edouard Sabourdy Anne Claire Cravageot Charlotte Chapusot Vincent Kerglenou Nicolas Vidal
Breve curriculum vitae La Dr. Marie Altagraçia Turgot, di origine Haitiana e cittadinanza Americana, dopo la laurea in Medical Laboratory Technology , ha conseguito il suo titolo di Dr. of Chiropractic nel 1994 al New York Chiropractic College. Ha lavorato in partnership a Spring valley, NY e nel 2000 si è trasferita in Italia per raggiungere suo marito. Madre di un figlio di 11 anni, lavora nel suo nuovo studio con un team di laureati in scienze motorie a Cernusco sul Naviglio (MI), collabora con il Centro Diagnostico Italiano di Milano e Centro Nimar di Trezzano rosa (MI). Ha partecipato a diversi corsi di specializzazione: FICS, AK, ArT, ed è Chiropractic Neurology board eligibile.
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Nuovo orizzonte della salute
Chiropratica e scienza
Mal di testa e chiropratica Dr. Dries Lambrichts D.C. Dr. Emilie Gauvreau D.C.
Nella società odierna, i mal di testa sono una delle disfunzioni del sistema nervoso più comuni. Oltre il 90% della popolazione soffrirà almeno una volta di mal di testa nella propria vita e il 20% soffre di episodi diurni cronici di mal di testa. Non solo i mal di testa sono dolorosi, ma sono anche debilitanti. I mal di testa impongono fardelli sostanziali quali sofferenze personali, qualità di vita alterata e costi finanziari notevoli. Ripetuti attacchi di mal di testa, l’attesa, e quindi la paura del prossimo attacco danneggiano la vita familiare, sociale e lavorativa. Ma cosa sono esattamente i mal di testa? Un mal di testa è definito come dolore in qualsiasi parte della testa, incluso lo scalpo, la faccia (inclusa l’area orbitotempora-
le), e l’interno del cranio. Stranamente però non è il cervello stesso che ha dolore. Il cervello e gran parte delle membrane che lo avvolgono non sono dotate di ricettori del dolore e quindi non possono causare mal di testa. Le strutture responsabili del dolore sono le arterie e le vene cerebrali, i nervi all’interno del cranio (noti come nervi craniali) e i nervi che fuoriescono dalla colonna vertebrale cervicale. Quando queste strutture sono affette da una infiammazione, sono compresse meccanicamente, sono irritate o messe in tensione, possono causare mal di testa. La chiave per un trattamento di successo per i mal di testa è trovare la causa esatta ed eliminarla. Ci sono molte differenti cause conosciute che danno mal di testa. Diamo un’ occhiata generale a queste cause. Il corpo umano è disegnato in un modo
fantastico per essere e stare in salute ed armonia perfetta. Il nostro sistema nervoso coordina con immensa precisione tutti i complessi processi necessari al nostro corpo per difendersi contro gli aggressori della vita di ogni giorno. Ma quando il corpo non riesce a far fronte a questi disturbi, un allarme suona sotto forma di dolore. Quando una persona soffre di mal di testa, non è altro che il corpo che sta cercando di dirci che c’è qualcosa che non va. Spesso vediamo il dolore come una cosa negativa, ma sta di fatto, che il dolore è un segnale che richiama all’attenzione dicendoci che c’è qualcosa che non va con la nostra salute. È come un allarme antincendio che parte quando c’è fumo. È facile spegnere questo allarme prendendo qualsiasi tipo di medicinale, ma questo non va a cambiare la causa del dolore. È come spegnere l’allarme dove c’è fumo senza cercare da dove stia arrivando il fumo. Con la chiropratica, e alla clinica Sanrocco seguiamo un protocollo standard per trovare e correggere l’origine del mal di testa, per questo consideriamo 4 tipi principali di stress che influenzano il corpo. Prima di tutto c’è lo stress strutturale. Problemi minori come una caviglia bloccata può causare un aumento di tensione muscolare del corpo intero. Questo può causare un cattivo allineamento pelvico, una rotazione lombare, una tensione cervicale che infine causerà dolore al collo e mal di testa. In questo caso non è sufficiente manipolare il collo per risolvere i mal di testa perché il problema di fondo è la caviglia. Altri tipi di stress strutturali possono esse-
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re cattive occlusioni dentali, tensione della membrana durale, sublussazioni cervicali, torsione pelvica, etc. Il secondo tipo di stress è quello chimico. Tutto ciò che mangiamo, beviamo e addirittura annusiamo ha un’influenza sul corpo che può causare mal di testa. Una semplice diminuzione di acqua della dieta giornaliera di una persona causa un notevole stress sul corpo. Impedisce ai reni e al fegato di funzionare a pieno regime e disintossicare il corpo. La conseguenza di un accumulo di sostanze tossiche può essere l’irritazione dei nervi craniali e delle arterie che porteranno al mal di testa. Il terzo tipo di stress maggiore è lo stress emotivo. Il perfetto esempio di mal di testa causato da stress emotivo sono i mal di testa che compaiono dopo un periodo stressante al lavoro e quando finalmente arriva il weekend, questo viene rovinato dalla presenza di mal di testa. Forti emozioni possono causare tensione muscolare che può causare mal di testa ma che può anche avere un effetto diretto sulle arterie cerebrali. L’ultimo gruppo di stress maggiore è lo stress elettromagnetico. Lo stress elettromagnetico è causato da campi elettromagnetici come quelli creati da televisori, computer, cellulari, segnali radio e wifi, cavi di alta tensione, etc. Recenti studi scientifici hanno provato che anche il corpo ha un suo campo magnetico e circuito di energia, più conosciuto come sistema dei meridiani. L’influenza di campi elettromagnetici esterni può interferire con il sistema di energia elettromagnetica del nostro corpo causando diversi sintomi tra i quali il mal di testa.
zionale di mal di testa fornita dalla società internazionale dei mal di testa. Cerchiamo di avere un approccio con i mal di testa dal punto di vista più pratico. • Mal di testa occipitali, o mal di testa di tensione, sono i più comuni con una prevalenza dell’80% nella popolazione. Sono caratterizzati da dolori alla base posteriore del cranio e collo. Sono causati da una irritazione dei nervi provenienti dalla spina dorsale subito sotto il cranio, i nervi suboccipitali. Questi nervi suboccipitali devono passare da una piccola apertura per emergere dalla colonna vertebrale e poi passare attraverso i muscoli che stabilizzano questa zona del collo. Di conseguenza, tutte le disfunzioni della cervicale e dei muscoli suboccipitali possono causare irritazione di questi nervi che a loro volta causano mal di testa. Recenti studi hanno dimostrato che una semplice distorsione alla caviglia può causare spasmi della muscolatura cervicale con mal di testa come conseguenza. • Mal di testa temporale. Spesso questo tipo di mal di testa è causato da una intolleranza alimentare. Uno dei sintomi comuni causati dalle intolleranze alimentari sono le borse scure, i gonfiori sotto
gli occhi e dolore alle tempie. Un’allergia è una reazione non appropriata ad un fattore ambientale ma molto spesso troviamo questi fattori anche nel cibo o nell’aria. L’approccio logico è quello di eliminare questo fattore che sta causando l’allergia (il cosiddetto allergene) ma ciò è difficile specialmente se non lo conosciamo con esattezza. Tramite la chiropratica e la kinesiologia applicata al giorno d’oggi siamo in grado di determinare se esiste realmente l’ ipersensibilità ad un particolare prodotto. In questo caso possiamo dare consigli individuali per ridurre i mal di testa causati da queste allergie. Tipicamente queste reazioni si manifestano dopo aver ingerito o inspirato lo specifico allergene o di notte durante il sonno, svegliando il paziente. Un esempio di mal di testa da allergia sono le emicranie. Questo tipo di mal di testa è caratterizzato da un dolore pulsatile che ricorre periodicamente, spesso unilaterale, con una durata dalle 4 alle 72 ore. Può essere accompagnato da nausea, vomito, sensibilità agli impulsi visivi (come la luce diretta), forti odori o suoni. Spesso gli episodi di emicrania sono preceduti da prodromi come perdita di appetito,
I diversi tipi di mal di testa Ora diamo un’occhiata da più vicino ai diversi tipi di mal di testa. Al contrario della classica professione medica, noi alla Sanrocco non usiamo la classificazione tradiwww.chiropratica.com - Iscrivetevi alla newsletter
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nausea, sbalzi di umore, etc. La causa più comune di emicranie sono le intolleranze alimentari. Prodotti come cioccolato, pomodori, patate, melanzane e peperoni, derivati del latte come formaggio e yoghurt, carni come manzo, maiale e carni bianche, lievito, zucchero e diversi tipi di grassi come olii e grassi complessi, possono causare mal di testa ed emicranie. Un altro tipo di mal di testa causato da intolleranze alimentari è mal di testa simile alla sinusite. Questi mal di testa sono caratterizzati da dolori sotto gli occhi e nel-
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le zone frontali e maxillari. Molti dei prodotti elencati sopra sono spesso anche allergeni che causano infiammazione dei seni paranasali causando sinusite. • Emicrania. Il termine emicrania è molto spesso usato incorrettamente. Questo termine si riferisce ad un tipo di mal di testa causato da un disturbo vascolare che interferisce con la normale circolazione del cervello, e non con la severità del mal di testa. È caratterizzato da un continuo dolore di moderata intensità che normalmente non passa da parte a parte ed è Ok, adesso ci siamo tolti i vestiti e sono sopra di te. Quanto tempo credi debba passare prima che io abbia l’orgasmo?
Non avere fretta, però adesso capisco perchè mia mamma dice di avere sempre mal di testa!
spesso accompagnato da lacrimazione, congestione nasale o nausea. Le cause dell’emicrania sono multiple ma molto spesso hanno tutte un carattere strutturale come una disfunzione della colonna vertebrale cervicale, più specificatamente della seconda vertebra cervicale, spasmo dei muscoli del collo (sternocleidomastoideo), disfunzioni della giuntura temporomandibolare o di tensione durale. Altre cause note sono la mancanza di sonno, disturbi ormonali o stress. Per molti individui è l’accumulo di molti problemi minori che causano un allarme a reazione del corpo sotto forma di mal di testa. • Mal di testa causati da cattiva occlusione dentale. Questo tipo di mal di testa è uno dei più importanti e difficili da diagnosticare. Il principio fondamentale è di cercare di capire la natura dei dolori accusati dal paziente. Se cercassimo solamente di risolvere il dolore senza guardare la causa, come fanno gli antidolorifici, è solamente logico pensare che questi dolori riaffioreranno prima o poi. Uno dei principali sintomi del mal di testa causato da cattiva occlusione dentale, è quando un paziente nonostante una buona nottata di sonno si sveglia affaticato. Se la cattiva occlusione dentale non è corretta potranno occorrere altri sintomi come problemi alla vista e all’udito. Ma come fa una cattiva occlusione a causare un mal di testa? Ogni volta che mangiamo o ingoiamo qualcosa, i nostri denti si toccano in un modo ben preciso. Con una cattiva occlusione i muscoli masticatori cercano di correggere questo contatto scorretto dei denti. Questo causa contrazione e spasmo di questi muscoli masticatori e di conseguenza mal di testa. Se sono i denti anteriori che hanno un contatto scorretto i mal di testa saranno anteriori. Se il mal di testa invece è caratterizzato da pesantezza della testa ci possono essere
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multipli contatto scorretti. Qui alla Sanrocco Chiropratica ogni dottore è istruito a capire tramite test muscolari se c’è presente una cattiva occlusione e se questa interferisce con la normale dinamica del corpo. • mal di testa da stress. Questi sono i mal di testa che appaiono nella tarda mattinata o metà pomeriggio, dopo sforzi fisici, oppure durante i weekend e le vacanze. I pazienti che sono soggetti a questi mal di testa sono coloro che spingono le loro capacità mentali e fisiche fino al limite ogni giorno. E quando finalmente arriva il weekend, non sono capaci di rilassarsi e soffrono di questo mal di testa. Le persone che chiedono troppo dal loro corpo bruceranno tutta la loro energia. Gli serve quindi un caffè o dello zucchero o addirittura un energy drink per pompare il loro sistema a fine mattinata o a metà pomeriggio. Altri sintomi associati a questo mal di testa sono alta sensibilità degli occhi alla luce, provare stanchezza o vertigini presto al mattino. altre cause di mal di testa Esistono comunque altri tipi di mal di testa diversi da quelli sopra menzionati. Ma questi mal di testa sono meno comuni e possono comunque essere riconosciuti dal vostro chiropratico. La causa più comune di mal di testa secondari, ovvero causati da una malattia o infortunio, è un trauma alla colonna vertebrale cervicale come un colpo di frusta. Altre cause secondarie come cancro, malattie cardiovascolari o malattie neurologiche possono anch’esse dare mal di testa ma sono estremamente rare. In caso di dubbio sulla causa esatta del vostro mal di testa, il chiropratico chiederà comunque, in accordo con il vostro medico, esami complementari come radiografie o risonanze magnetiche per escludere malattie severe. recenti studi hanno dimostrato una con-
nessione anatomica tra la membrana durale e la regione della colonna vertebrale cervicale alta. Questa connessione spiega i buoni risultati dei trattamenti chiropratici per i mal di testa. Quindi se soffrite di mal di testa, parlate con il vostro chiropratico e lui saprà cosa fare.
ch216/ ch216a.html
• Seru PP, Guida alla chiropratica, De Vecchi
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Breve curriculum vitae
Breve curriculum vitae
Nato in Belgio, ha studiato prima 4 anni presso la scuola superiore di Hasselt (Belgio) dove si è laureato in fisiochinesiterapia e tecniche della riabilitazione e poi altri 5 anni presso l’Institut Franco Europeen a Parigi (Francia) dove ha ottenuto il titolo di Doctor of Chiropractic. Specializzato in varie tecniche come la Kinesiologia Applicata, il S.o.T. e la riabilitazione sportiva. Certificato nella tecnica B.E.S.T e T.B.M. Dal 2009 lavora presso il Centro Sanrocco Chiropratica di Como
Nata in Francia, ha studiato prima 4 anni presso l’Università “victor Segalen Bordeaux 2” a Bordeaux (Francia) dove si è laureata in biologia cellulare e biochimica, e poi altri 6 anni presso l’Institut Franco Europeen a Parigi (Francia) dove ha ottenuto il titolo di Doctor of Chiropractic. Specializzata in varie tecniche come la Kinesiologia applicata, il S.o.T. e certificata nelle tecniche B.E.S.T. e T.B.M. Specializzata in tecnica dolce per bambini e donne in gravidanza Dal 2009 lavora presso il Centro Sanrocco Chiropratica di Como
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O L’ASSOCIAZIONE PRO CHIROPRATICA Chiropratica - N. 16 - Dicembre 2009 25
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Chiropratica e pediatria
Chiropratica per bimbi
Dr. Coralie Pellissier Ms.C., I.C.S.S.D.
Col passare del tempo, i bambini possono sviluppare problemi alla colonna vertebrale proprio come gli adulti; ma, a differenza degli adulti, i più comuni problemi vertebrali nei bambini non causano dolore. Spesso questi problemi vertebrali possono essere la causa di altre problematiche più comunemente associate ai bambini. E più spesso di quanto si pensi, purtroppo, il link tra colonna vertebrale e sintomo non avviene, lasciando cosi incurata la causa scatenante del problema. Questi problemi nascosti spesso sono la causa di degenerazioni precoci negli adulti e proprio per questo non smetterò mai di ribadire che la prevenzione infantile è fondamentale per una schiena sana futura. La causa primaria dei problemi vertebrali nei bambini è la sublussazione spinale pediatrica. Per meglio capire questa sublussazione dobbiamo però esaminarne causa ed effetto e capire come si risolve. Che cos’è? La sublussazione vertebrale pediatrica è potenzialmente la più dannosa e ignorata causa di problemi di salute ricorrente nei bambini di oggi. L’identificazione di questi problemi però avviene solamente
se si fa un dettagliato esame della colonna vertebrale del bambino. Alcuni dei subdoli sintomi che possono indicare la presenza di una sublussazione vertebrale nei bambini sono: • Poca voglia di muoversi o restrizione nei movimenti del collo o della schiena • Una postura dove il collo o il corpo vengono tendenzialmente mantenuti in una sola posizione, una spalla più alta dell’altra, un anca più lunga dell’altra, una gamba più lunga dell’altra. • Dolore, pianti o riflesso di allontanarsi quando viene toccato in determinati punti della colonna vertebrale Come avviene una sublussazione? Trauma - E la causa più ovvia. Molte persone però sotto la categoria trauma non includono il parto il quale è probabilmente uno dei più grandi traumi della nostra vita, specialmente se si tratta di un parto con complicanze. Ma definiamo la parola trauma: Trauma: parola greca che significa “ferita” “lacerazione”. Il termine è impiegato in medicina somatica dove indica le lesioni provocate da agenti meccanici la cui forza è superiore alla resistenza dei tessuti
cutanei o degli organi che essi incontrano. Sempre più spesso ciò accade con l’uso di forcipi e ventose. Biedermann ha identificato che in un gruppo di 114 neonati con sublussazioni vertebrali, 38 hanno avuto un parto prolungato. Lierse, medico, afferma che c’è un cosi alto numero di problemi dovuti al parto che “ il canale vaginale è l’ostacolo più grande che un essere umano debba mai superare”. Siefert esaminò 1000 neonati concludendo che il 12% di essi avevano sublussazioni vertebrali. Dobbiamo però tenere a mente che un trauma alla colonna vertebrale può accadere anche pre partum. Alcune sublussazioni infatti possono essere dovute alla posizione del feto nel ventre della madre specialmente se lo spazio è ristretto o se gli occupanti sono più di uno come nel caso dei gemelli. Altre sublussazioni sono causate dal trauma fisico vero e proprio. Alcuni bimbi infatti cadono in continuazione. Vuoi perché sono spericolati, incoscienti, avventurosi, maldestri … basta guardare “paperissima” per rendersi conto di quanti traumi i bambini possono subire senza lamentarsi troppo. Una sublussazione
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Nuovo orizzonte della salute
Chiropratica e pediatria
Figura 1: Vertebra cervicale di un bambino di 1 anno (a sinistra) e vertebra cervicale di un bambino di 6 anni (a destra)
Figura 2: Vertebra toracica di un bambino di 1 anno (a sinistra) e vertebra toracica di un bambino di 6 anni (a destra)
Figura 3: Vertebra lombare di un bambino di 1 anno (a sinistra) e vertebra lombare di un bambino di 6 anni (a destra)
può essere provocata cadendo dal letto, inciampando in un gradino, imparando a camminare. Ma da bravi genitori la maggior parte delle volte ci preoccupiamo più a consolare le lacrime che altro, pensando che se il bambino non piange significa che sta bene. Anche il viaggio in macchina può essere fonte di trauma. Si che li leghiamo e sono seduti bene, ma il collo? Una frenata brusca, un cambio di direzione improvviso tutto ciò nel collo di un bambino può provocare e causare problemi futuri. Per capire meglio il perché i bambini sono cosi fragili e perché è cosi facile provocare
delle sublussazioni vertebrali eccovi alcune foto. Notate che le vertebre non si fondono fino all’età di 3-6 anni. Anche per questo motivo vorrei ricordarvi che un bimbo nel seggiolino in macchina dovrebbe essere messo con lo sguardo contro il sedile e non verso la strada fino a quando non compie almeno un anno e non pesi un minimo di all’incirca 9 chilogrammi. Alcuni sedili permettono di stare in questa posizione fino a quando il bambino pesa all’incirca 13 chilogrammi (più o meno 2 anni) il che è molto meglio perché si avvicina all’età nella quale le vertebre si fondono. Questo ridurrà di
molto la tensione sulle sue vertebre non ancore fuse e diminuirà il rischio di trauma al midollo spinale qualora avvenga un incidente o un brusco colpo. Stress mentale - Lo stress negli adulti sicuramente può causare sublussazioni vertebrali e lo stesso può accadere nei bambini. Anche i bambini infatti possono essere stressati: scuola, esami, vita sociale, bullismo, pressioni dai compagni, liti familiari, divorzi. Tutta questa tensione può provocare stress emotivo che si riflette in stress fisico aumentando le tensioni muscolari e di conseguenza provocare sublussazioni vertebrali. Tossine e sport - Ricordiamoci anche che siamo ciò che mangiamo. Abituare i vostri figli fin da piccoli a mangiare molta frutta e verdura e a mangiare un po’ di tutto anche se può sembrare un’impresa non da poco si rivelerà sicuramente positivo quando saranno più grandi. Evitate di dare loro cibi che contengono molto zucchero come per esempio bibite gassate, caramelle e tanto cioccolato. Ricordate anche di fare fare sport hai vostri bambini. Molto spesso, all’inizio dell’anno scolastico, specialmente se lo studente si trova ad affrontare l’incognita di un nuovo ciclo di studi - come avviene per esempio nel passaggio dalle elementari alle medie inferiori, o da queste ultime alle superiori - oppure se è reduce da un’annata didatticamente “difficile”, può accadere che venga decisa in famiglia la rinuncia alla pratica regolare di uno sport, visto soprattutto come una distrazione dagli impegni di studio. Così facendo però, se da un lato si rendono disponibili alcune ore in più nell’arco della settimana da trascorrere sui libri - ammesso e non concesso che esse poi vadano realmente a favore dello studio, e non vengano sprecate per esempio davanti alla televisione o con i videogiochi - dall’altro si rinuncia ai considerevoli
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Chiropratica e pediatria
vantaggi che la pratica sportiva può comportare per uno studente. Attenzione: non mi riferisco solo agli indubbi vantaggi che l’attività motoria genera dal punto di vista fisico, ma anche e soprattutto a quelli psicologici nonché mentali, sicuramente meno conosciuti e considerati, ma non per questo di scarsa importanza. Pochi genitori sanno, ad esempio, che recenti ricerche scientifiche hanno messo in luce positive ripercussioni sul carattere dei ragazzi, direttamente proporzionali alla loro capacità di coordinazione: sentirsi in grado di gestire e controllare molto bene le azioni del proprio corpo accresce la padronanza di sé, garantendo maggior sicurezza e determinazione nell’affrontare qualsiasi situazione (per esempio: un’interrogazione a scuola). Questa convinzione di possedere i mezzi adeguati deriva dall’armonia tra la sfera fisica e quella psichica della persona, che agiscono in perfetta sintonia. Una chiara dimostrazione di quanto questo risulti vero nella realtà si ottiene osservando il cosiddetto linguaggio corporeo e gli atteggiamenti di un soggetto a disagio, titubante, in difficoltà: tende a stare a capo chino, non sa dove mettere o cosa fare con le mani, farfuglia a voce bassa... La pratica sportiva ha anche una formidabile capacità di allentare le tensioni nervose che, specialmente nel periodo
dell’adolescenza, rappresentano un problema tutt’altro che trascurabile, e consente di sfogare, incanalandoli, gli eccessi di aggressività, che certo non giovano a chi deve applicarsi nello studio e tenere una buona condotta a scuola. Le diverse ore settimanali dedicate a uno sport, specie se praticato in forma organizzata, non risultano poi tempo sprecato ai fini del rendimento scolastico, perché concorrono a: • migliorare la capacità di attenzione (utile per seguire le spiegazioni in classe) • sviluppare l’abitudine alla concentrazione (fondamentale per qualunque studente) • incrementare lo spirito di iniziativa (sempre apprezzato dagli insegnanti) • accrescere l’autostima (importantissima nel percorso di crescita dell’individuo) • allenare al controllo delle emozioni (utilissimo in fase di interrogazione o esame) Infine, quando lo sport praticato prevede l’apprendimento mnemonico di schemi (questo avviene soprattutto in giochi di squadra come pallavolo, basket, calcio, pallanuoto, ecc…) oppure di precise sequenze motorie (ad esempio nella ginnastica artistica o nella danza) per l’esecuzione di un esercizio, viene allenata e stimolata in modo piacevole la capacità di memorizzazione, dote ovviamente preziosa per qualunque studente.
Breve curriculum vitae Coralie Pellissier, si è laureata in chiropratica nel 2008, specializzata in chiropratica sportiva nel 2009 ed attualmente si sta’ specializzando in chiropratica pediatrica. Grande appassionata di sport, Coralie è stata membro della Nazionale Italiana di snowboard, è cintura nera di karate e possiede i diplomi di bagnina e sommozzatrice. Nel 2006 è stata una dei sei studenti selezionati mondialmente a partecipare ad una “missione chiropratica” in Costa rica organizzata dal “North West Chiropractic College” e spera di poter rifare questa esperienza altamente formativa e gratificante (l’articolo sulla missione è apparso sulla rivista “Chiropratica numero 12”). Attualmente lavora a Genova.
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Chiropratica - N. 16 - Dicembre 2009 31
I nostri lettori
Stress ossidativo Giovanni Babbolin
Una considerazione che va’ fatta e che cercheremo in queste righe di portare più in superficie è che il nostro organismo ad ogni movimento, ad ogni boccone, ad ogni respiro, produce radicali liberi e di conseguenza ossidazione. Nella rincorsa per trovare lo stato di benessere, non dobbiamo tralasciare il fatto che comunque sia in ogni momento, in ogni attimo e per le più differenti ragioni, il nostro organismo si ossida. Attraverso tutte le nostre reazioni chimiche, abbiamo una trasformazione e un assorbimento di sostanze che producono energia, ma abbiamo anche una produzione di scarti. Questi scarti o detti anche tossine endogene sono propriamente prodotte dall’organismo proprio nell’espletare le sue funzioni vitali. Non dobbiamo confondere queste tossine che sono tossine prodotte per la vita organica, con quelle (escrementi) prodotte dagli scarti degli alimenti e liquidi. l’affaticamento generale esagerato, quindi, conduce facilmente a condizioni prepatologiche e invecchiamento prematuro. Nella visione dell’essere in SALUTE, possiamo vedere come siano molte le dinamiche che entrano in gioco. Oggi vorremo più che mai far capire l’importanza della prevenzione e del trattamento dell’individuo che va’ identificato nelle sue parti costituenti. Non possiamo pensare di trattare il corpo, se non consideriamo tutti i piani antropologici (bio-psico-spirituale). Non per niente anche in medicina da molti anni è entrato a far parte il termine PNEI (psiconeuroendocrinoimmunologia), ovvero l’interazione della nostra psiche con tutti i nostri sistemi interni (neurologico, endocrino, immunitario). Come abbiamo
detto pocanzi, l’individuo non può essere trattato solamente in una delle sue parti costituenti per ritrovare l’equilibrio, ma ha bisogno di essere visto in tutto l’insieme. Come però stiamo osservando in questo periodo storico particolare, l’uomo da molta importanza al proprio aspetto, all’apparire e non presta attenzione ai segnali che dall’interno arrivano e che comunicano squilibri nascenti. Lo stress ossidativo è una condizione patologica determinata dall’azione lesiva, sulle cellule e sui tessuti del nostro organismo, di quantità elevate di radicali liberi e/o dalla riduzione della
fisiologica capacità di difesa nei loro confronti ad opera dei sistemi antiossidanti. Ma veniamo un po’ ad elencare le tossine esogene con le quali entriamo in contatto tutti i giorni. Mercurio amalgame dentarie, alluminio pentole, affaticamento, stress psicologico, alimentazione, conservanti, pesticidi, vaccini, batteri, virus, cosmetici, inquinamento atmosferico, inquinamento acustico, bevande gassate, alterazione del terreno, inquinamento elettromagnetico, etc, etc, etc. Dunque come possiamo vedere abbiamo una quantità enorme di prodotti che sono diventati tossici dopo
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Nuovo orizzonte della salute
essere entrati dall’esterno. Come possiamo intervenire per poter contrastare questi elementi lesivi per la nostra salute? Una cosa importante da tenere in considerazione è senz’altro l’alimentazione. Se non contrastiamo gli effetti ossidativi più o meno che hanno gli alimenti all’interno del nostro organismo, ecco fatto che abbiamo un consumo maggiore di quella che io
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chiamo ENERGIA POTENZIALE PRIMARIA. Quello che si sta osservando da dati sperimentali è quello che in risposta ad ogni pasto che noi assumiamo, può esserci una risposta infiammatoria a carico dei tessuti, soprattutto a carico della microcircolazione, dei capillari, della parte vascolare del nostro organismo. In pratica quello che succede è che ognuno di questi processi
depotenzia la forza delle cellule progenitrici endoteliali, delle cellule coinvolte. Queste cellule progenitrici endoteliali (EPC) sono cellule staminali programmate per ricostruire piccoli vasi e per rinnovare il rivestimento interno di tutti i vasi. Tali cellule sono prodotte nel midollo osseo e trasportate dal sangue in quei punti dei vasi che devono essere rigenerati o ricostruiti. Queste risposte infiammatorie influenzano la durata di vita delle cellule, per dirla in maniera semplice e come soffiare sopra ad un fuoco, dandogli più ossigeno e facendo in modo che il combustibile si esaurisca prima. Il potenziale dell’organismo è di 130 140 anni, se non succede niente, ma se noi soffiamo sopra al fuoco facciamo in modo di esaurire prima tutte le riserve di energia e il nostro organismo morirà prima. Ecco dove i processi infiammatori, l’ossidazione e la produzione maggiore di radicali liberi possono modificare la qualità e durata della vita dovuti al modo, alla quantità e alla qualità dell’alimentazione. Possiamo capire così, come un nuovo settore si sia sviluppato per comprendere più in profondità l’interazione dell’alimentazione con la nostra componente genetica, ovvero la nutrigenomica, scienza che studia come intervenire in maniera preventiva sull’insorgenza di patologie specifiche. L’alimentazione quindi è una componente importante per dare l’energia pulita per il funzionamento ottimale del nostro organismo; ecco dove l’importanza di alimenti che hanno azione antiossidante è di primaria importanza. Quindi frutta e verdure almeno presenti in 5 pasti al giorno, cereali integrali e acqua a sufficienza, niente carne rossa, niente latte e derivati e in genere tutti quegli alimenti che creano acidosi. L’importanza del nostro ph è fondamentale per determinare il nostro stato di salute. Un organismo acido consuma e altera la nostra riserva alcalina e l’acidosi porta al consumo di molte vitamine e minerali
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I nostri lettori
importanti per la nostra vita, come il calcio per esempio. Ecco dove ritengo ancora assurdo che venga somministrato il latte. I ¾ delle proteine del latte sono costituite da caseina, una colla stagnante e difficilmente digeribile, tanto che l’organismo per tamponare l’effetto di acidità prodotto da questa sostanza, prende un elemento importantissimo per la nostra struttura scheletrica e non solo, il calcio. Quindi quando sentiamo, bevete latte perché siamo carenti di calcio e fa bene per l’osteoporosi e patologie simili, capiamo come in realtà un alimento che dovrebbe darci calcio, in verità ce lo toglie. Come riuscire allora a proteggersi, come possiamo combattere le continue tossine che vengono dall’esterno? Prendere CoSCIENZA che l’unica arma è la PrEvENZIoNE. Adottare una dieta tendenzialmente ipocaloria e portare i nutrienti, minerali e vitamine, necessari per la nostra vita. Quindi un’azione immunostimolante antiossidante, e antinfiammatoria (IAA). Sono molte le ore che tutti noi dovremmo passare per capire ciò che veramente ci serve e individuare quello che effettivamente ci crea danno. Dall’attività psicologica all’attività fisica e a tutte quelle dinamiche che governano la nostra vita e che non consideriamo mai. Prendiamoci del tempo per mantenerci in salute, oggi più che mai abbiamo le fonti per poterlo fare.
Breve curriculum vitae Giovanni Babbolin è nato a vicenza, nel 1997 si diploma in Dirigente di Comunità (ITFS Boscardin vicenza); nel 2007 Ph.D. in Hindovedic Psychology Ayurveda Specialty) (CSB Italia Ponsacco) (YIU Yorker International University Milano) e nel 2009 Diploma in Naturopatia (A.E.ME.TrA. Università Popolare Torino). È membro del FENNAP (Federazione Nazionale Naturopati Professionali); e membro Internazionale APA (American Psychological Association). Attualmente ha avviando un progetto che coinvolge vicenza e Bassano del Grappa, che ha come scopo quello di informare le persone sulle novità inerenti le Discipline Naturali, tenendo conferenze e creando punti fermi d’informazione. Scrive su BioGuida ed espone al Newsletter del Gerson Institute (San Diego). Inoltre ha creato www. medicinetradizionali.com una finestra in più per informare il pubblico.
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Nuovo orizzonte della salute
Chiropratica e pediatria
L’importanza di collaborare tra professionisti della salute Dr. Sharon A. Vallone D.C., D.I.C.C.P. “In quanto mamma di un bambino disabile, penso sia molto importante avere differenti prospettive e collaborazioni che vadano tutte nella stessa direzione, ossia verso il benessere ultimo del bambino bisognoso”.
Queste sono le parole di una mamma di un bimbo che richiede attenzioni speciali e aiuti continui da parte di professionisti della salute per potersi sviluppare e crescere nel modo più simile ai suoi pari possibile.
I bimbi con attenzioni speciali spesso hanno problemi fisici e/o neurologici non da poco. Il motivo o la causa di questi problemi può variare dal trauma da parto, a difetti congeniti o virus acquisiti. Il punto è che qualunque sia la causa del ritardo del bambino, spesso questi ritardi mentali e/o fisici influenzano l’abilità del bimbo stesso di compiere funzioni basilari come il gattonare, camminare, mangiare, coordinare i movimenti e il concentrarsi; e proprio perché hanno difficoltà ha compiere funzioni basilari al genitore spesso serve l’aiuto di un professionista. Come ben sappiamo, molti chiropratici trattano bambini, e alcuni chiropratici trattano anche bambini diversamente abili. Questi ultimi come tutti gli altri bimbi possono avere sublussazioni vertebrali che di certo non giova loro benessere fisico. Purtroppo però, specialmente con i bambini portatori di handicap, il chiropratico deve essere doppiamente preparato e pronto ad affrontare visite non sempre facili. Già trattare bambini non è una cosa da poco. C’è sempre il bimbo più timido, quello mammone, quello che piange, insomma, bisogna sapersi guadagnare la fiducia immediata del bimbo oltre a quello dei genitori, e non sempre è facile, ma con bambini portatori di handicap questo compito può risultare ancora più difficile. Proprio per questo ci sono certi stratagemmi come per esempio il fatto di farli giocare, disegnare o quant’altro osservando i loro gesti, posture, movimento senza fare loro capire che la visita è già iniziata. Se si ha la fortuna di avere più profes-
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Chiropratica - N. 16 - Dicembre 2009 35
Chiropratica e pediatria
sionisti della salute raggruppati nella stessa stanza è ancora meglio. In questo modo tutti i professionisti lavorano insieme senza dimenticare il ruolo chiave dei genitori. In questo modo si può aiutare il bambino in modo fisico, neurologico, mentale, emozionale, sociale e cognitivo. Specialmente con bambini diversamente abili l’importanza di trattare in maniera olistica diventa più importante che mai. Questi bambini infatti spesso hanno anche un solo problema all’origine il quale purtroppo comporta come in un domino tutta una serie di problemi secondari strettamente collegati al problema principale. Un bambino che non riesce a comunicare con i suoi compagni automaticamente rimane escluso dalla società portando
con se problemi psicologici e talvolta fisici. Un bimbo fisicamente ritardato dai suoi pari viene considerato diverso e ciò ferisce a livello psichico oltre che al fisico e via discorrendo. Il tutto diventa anche molto difficile da gestire da parte dei genitori che spesso senza aiuto si sentono persi. Il chiropratico con gli aggiustamenti vertebrali riesce a far funzionare al meglio il sistema neurologico del bimbo dando risultati che variano da bambino a bambino. Certi riescono a migliorare le loro capacità motorie, altri riescono a concentrarsi meglio altri diventano meno aggressivi. Non si sa mai scientificamente come ogni bambino disabile possa reagire alla chiropratica, su quanto possa migliorare o meno, ma
sappiamo per certo che un sistema nervoso compromesso di certo non può dare nulla di positivo. Con queste poche parole non sto certo dicendo che la chiropratica farà miracoli e risolverà ogni problema, ma che la chiropratica è un’altra di quelle discipline mediche da non sottovalutare con bambini diversamente abili. Anche i bimbi su sedia a rotelle, con la sindrome di down o quant’altro possono beneficiare dei servizi chiropratici e quindi vale la pena fare visitare anche loro.
Breve curriculum vitae
La dottoressa vallone, dopo essersi laureata al Palmer Chiropractic College nel 1986 e essersi specializzata in pediatria nel ’97, è diventata una delle principali esperte in pediatria chiropratica del mondo. Nel corso degli anni, oltre a esercitare nel suo studio, è stata professoressa in vari college chiropratici e università americane e anche la direttrice del Kentuckiana Children’s Center, Louisville, KY, una delle più prestigiose istituzioni americane che si occupano di bambini portatori di handicap. oltre 15 dei suoi articoli sono stati pubblicati dalle maggiori riviste specializzate e nel corso della sua carriera ha tenuto oltre 50 presentazioni a medici e chiropratici in tutto il mondo. Può essere raggiunta a questo indirizzo: svallonedc@aol.com
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Nuovo orizzonte della salute
Studenti in Chiropratica
Welsh Istitute of Chiropractic Glamorgan, Galles
Roberto Vecchioni, Studente in chiropratica
Circa un anno e mezzo fa iniziai ad avere un forte dolore nella zone cervicale. Dopo diverse visite e trattamenti la mia situazione non migliorava. Un giorno di inizio Dicembre 2008 su consiglio del mio professore di educazione fisica decisi di farmi vedere da un chiropratico. Fin da subito mi interessai circa questa scienza sia perché mi stava aiutando a guarire dal mio problema ma soprattutto perché la
chiropratica riassume in se’ alcune passioni della mia vita quali ad esempio capire come agisce il corpo umano, la ricerca di uno stile di vita sano e corretto e le relative attività sportive per raggiungerlo. Seguendo attivamente il mio caso sono diventato un vero fan della chiropratica e mi resi fin da subito conto che questa scienza, forse poco conosciuta in Italia rispetto al resto del mondo, è veramente fenomenale, non per niente infatti molti atleti professionisti, squadre calcistiche (ad esempio il Milan, la mia squadra del cuore), e chi più ne ha più ne metta, ne fanno uso per migliorare le loro prestazioni. Questa cosa, essendo io un vero appassionato dello sport, mi colpì molto e capii che la Chiropratica non è utile solo per liberarsi da un fastidioso torcicollo o mal di schiena ma anche e soprattutto per prevenire questi problemi che comunemente affliggono una buona parte della popolazione ed in generale per assicurarsi un prezioso benessere psico-fisico.
Devo dire che già dallo scorso Dicembre mi saltava in mente l’idea di studiare la chiropratica. Ricordo ancora quando il mio chiropratico scherzando mi suggerì di intraprendere questo percorso durante la mia prima visita. Tuttavia sebbene in Italia la Chiropratica sia stata riconosciuta (ART. 335 della Finanziaria 2008) non sono ancora presenti delle Università, occorre quindi trasferirsi all’estero per studiarla. Questo ostacolo che mi appariva inizialmente insormontabile mi fece in un primo momento accantonare l’idea. Pensando e ripensando alla fine mi decisi in Aprile ad informarmi su come fare per iscriversi ad una facoltà di chiropratica in Gran Bretagna ma il guaio era che allora poteva essere troppo tardi: diversamente dall’Italia infatti il primo ciclo di iscrizioni scade il 10 gennaio e se si vuole avere maggiori possibilità di entrare bisogna effettuare prima di quella data. Ad ogni modo, dopo aver capito il meccanismo, sempre supportato ed aiutato dal mio chiropratico, iniziai ad attuare l’iscrizione che deve essere fatta online , tramite l’ente centrale di ordinamento per l’ammissione alle Università britanniche, “UCAS” vedi www.ucas.com. Il sito è molto chiaro e spiega passo dopo passo come procedere per l’iscrizione; in ogni caso chiunque abbia bisogno di aiuto può contattare l’AIC (associazione italiana chiropratici) vedi www.chiropratica.it . Dopo aver completato tutte le tappe dell’iscrizione, fornito all’università tutto quello di cui aveva bisogno (pagelle scolastiche, lettere di raccomandazione e certificati vari) sono stato chiamato per il colloquio. Differentemente dall’Italia infatti non è previsto un esame di ammissione ma si viene giudicati sulla base di altri fattori come ad esempio
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Chiropratica - N. 16 - Dicembre 2009 37
Studenti in Chiropratica
i propri risultati scolastici (questo tuttavia non è un fattore proibitivo, un 75% ottenuto negli esami di maturità è sufficiente) In Gran Bretagna sono presenti due università di Chiropratica accreditate e riconosciute dal C.C.E. (Chiropractic Council of Education): Welsh Istitute of Chiropractic (University of Glamorgan, Faculty of Health, Sport and Science) e Anglo European College of Chiropractic : è possibile inizialmente iscriversi ad entrambe e decidere solo in un secondo momento dove si vuole realmente studiare. Io alla fine ho scelto il Welsh Istitute of Chiropractic, situato in Treforest (Galles) che dista 20 min di treno dalla capitale Cardiff. All’inizio del mio percorso per me una Università valeva l’altra: volevo solo studiare la chiropratica! In seguito una serie di motivazioni del tutto personali mi hanno fatto decidere per Glamorgan: su tutti il fatto che dopo il colloquio che ho ottenuto in Luglio il mio posto qui era assicurato, avevo visitato il campus universitario che mi era piaciuto e avevo inoltre trovato, grazie all’aiuto di un chiropratico italiano laureatosi qui nel 2007, una buona abitazione dove poter studiare tranquillamente. Pian piano sta-
vo quindi superando alcuni ostacoli che ritenevo insormontabili e stavo realizzando il mio sogno di studiare la chiropratica. Tuttavia un problema mi affliggeva su tutti (ed in parte mi affligge ancora): studiare, capire ed esporre in inglese. Ma qui in Glamorgan ogni facoltà universitaria è colma di ragazzi stranieri e quello della lingua è quindi un problema comune: tutto quello che bisogna fare è rimboccarsi le maniche, scordarsi l’italiano ed iniziare a parlare inglese! Sono arrivato a Treforest il 15 Settembre. Le settimane precedenti l’inizio delle lezioni ho girato la città ed il campus universitario, ho iniziato ad attrezzare la mia cucina e la mia camera, e, comprato tutto il necessario, ho imparato giusto i fondamentali per cucinare e lavare. Ho sbrigato alcune faccende “burocratiche” mi sono ad esempio segnato presso il medico generico ed inscritto ad un corso di inglese che l’università offre per gli studenti stranieri . Mi devo però ancora aprire un conto corrente britannico, nel frattempo sto quindi utilizzando la comunissima Poste-Pay. La mia casa dista circa 10 minuti dall’Università e la condivido con altre 4 persone, di
diversa nazionalità, esperienza questa che può risultare molto utile ed interessante. Nei paraggi ci sono molti negozi e super mercati dove poter comprare tutto il necessario per sopravvivere. Il tutto quindi si è quindi infine semplificato e quello che sembrava impossibile ora sembra ”fattibile”. Il “contorno” ad ogni modo non dovrebbe risultare così importante quando si ha un obbiettivo davanti.. Il 24 Settembre ho avuto ilo mio “enrolment day” dove la mia iscrizione è stata ufficializzata. Lì ho potuto fare le prime amicizie e vedere per la prima volta i miei futuri compagni di corso: siamo all’incirca un centinaio di studenti nel primo anno: la maggior parte sono britannici, ci sono poi studenti norvegesi , arabici, sudafricani, indonesiani, tedeschi, danesi e altri due italiani oltre a me. Il 29 settembre sono iniziate le lezioni: per me era un sogno che si realizzava. Le prime due settimane sono corse via abbastanza agevolmente, dalla terza poi si è cominciato a fare veramente sul serio. Abbiamo per il momento 21 ore settimanali di lezione, dal lunedì al venerdì, sette materie in totale. Per ogni materia abbiamo lezioni teoriche e pratiche, in particolare queste ultime sono obbligatorie. I professori sono molto disponibili e l’università offre inoltre un programma di tutor per gli studenti in difficoltà. Ovviamente le lezioni in Inglese non sono una passeggiata ma cerco giorno dopo giorno di migliorare per essere pronto per i primi esami che inizieranno in Dicembre. Gli esami più importanti tuttavia, quelli che decideranno il mio futuro universitario, sono fissati in Aprile e Maggio. Qui il sistema universitario è abbastanza differente dal nostro, infatti non ti è concesso di programmarti quando dare o non dare un esame, loro decidono tutto per te! Ed inoltre basta solo fallire una materia per ripetere l’intero anno. Speriamo Bene...
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Nuovo orizzonte della salute
Studenti in Chiropratica
A.E.C.C.
Anglo European Chiropractic College Luc Meersseman, Studente in chiropratica
Ciao a tutti, mi chiamo Luc Meersseman, ho 24 anni e sono uno studente dell’ultimo anno presso l’AECC. Ho iniziato il corso nell’ormai lontano 2005 e la prima cosa che posso dire è che decidere di studiare chiropratica è stata la scelta migliore che abbia mai fatto. Nonostante la mia carriera professionale sia ancora agli albori, posso liberamente dire che questo lavoro è in grado di migliorare la qualita’ della vita dei nostri pazienti. Credo che da un punto di vista accademico la preparazione fornita a noi studenti sia completa, vi è un’ enfasi nell’insegnamento di tutto ciò che riguarda l’anatomia muscoloscheletrica, il sistema nervoso centrale e periferico, tutti elementi che sono alla base della nostra professione. Senza comunque dimenticare la fisiologia, biochimica, fisica, farmacologia… Ci sono poi i vari laboratori di tecnica di aggiustamento, neuro-ortopedia, ecc. Certo, la mole di lavoro non è indifferente, ma credo che se si voglia fornire un servizio adeguato per i nostri pazienti questo sia solo l’inizio. Esistono numerosi clubs sportivi organizzati dall’unione degli studenti che permettono di divertirsi e fare attivita’ fisica. Per quanto mi riguarda sono
membro della squadra di rugby AECC RFC, che negli ultimi due anni ha vinto quasi tutte le partite disputate, battendo anche squadre sulla carta più forti. Per questo motivo, per la prima volta stiamo giocando in un vero e proprio campionato universitario che e’ iniziato con tre vittorie consecutive, il che fa ben sperare per il proseguimento della stagione. La squadra di calcio è anch’essa recentemente riuscita a conquistare traguardi importanti vincendo lo scorso campionato; esitono anche clubs di aerobica, corsa, yoga e molti altri. Per chiunque voglia iniziare una carriera in questa splendida professione posso permettermi di dire che l’AECC fornisce ai suoi studenti una solida base scientifica, necessaria per poter praticare la professione in maniera coscienziosa ed effettiva. Fondato nel 1965, l’Anglo-European College of Chiropractic (AECC) è il primo collegio di chiropratica nato in Europa e con i suoi circa 600 studenti a tempo pieno è anche quello più numeroso. L’AECC ha sede presso Bournemouth, nel Regno Unito, situato nella costa meridionale inglese a soli cinque minuti da una spiaggia lunga 10 chilo-
metri. Il college offre un corso, a tempo pieno, della durata di quattro anni. Il titolo di studio che si ottiene è chiamato MChiro ed è riconosciuto come “Titolo di Master integrato”; infatti gli studenti entrano all’AECC ad un livello di “undergraduate” e finiscono il corso con un Master tra le mani. Il programma di studi permette ai suoi studenti di sviluppare le abilità necessarie per una carriera di successo nella professione chiropratica. Circa il 50% degli studenti proviene da oltre i confini del Regno Unito, si puo’ quindi dire che l’AECC ha davvero un carattere internazionale. Al momento ci sono venti studenti di nazionalità italiana al college, otto dei quali hanno cominciato il corso lo scorso settembre. L’AECC ha recentemente ampliato le proprie dimensioni, così da poter accogliere un maggior numero di studenti. Nel gennaio 2009 è stata aperta nel campus la nuova clinica di insegnamento di 1.500 metri quadrati, in grado di supportare oltre 50.000 trattamenti all’anno. Gli studenti dell’ultimo anno passano dodici mesi a praticare in clinica, sperimentando così cosa significhi davvero avere a che fare con persone che soffrono di problemi reali, il tutto
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Chiropratica - N. 16 - Dicembre 2009 39
Studenti in Chiropratica
sotto la supervisione di un team esperto e poli-disciplinare di insegnanti. Esistono due diverse possibilità per entrare al corso MChiro, il cosiddetto Extended Year e l’Year One. Il requisito minimo per accedere all’Extended Year è un diploma di maturità, contenente un minimo di due materie scientifiche come chimica, biologia, matematica o fisica, conseguito in un Istituto di Scuola Superiore con un voto minimo di 75 su 100. Per entrare in Year One, oltre ad avere il tipo di diploma precedentemente menzionato, la persona interessata deve avere anche una laurea pertinente al corso, come ad esempio scienze biologiche oppure scienze biomediche. Per tutti coloro che non sono di madrelingua inglese, dovrà essere completato un test in grado di dimostrare la conoscenza della lingua. L’AECC considera appropriati i seguenti tests per
una competenza minima della lingua inglese: • British Council/Cambridge International English Language Testing System (IELTS). Voto di 7.0 nello stream accademico con un minimo di 6.0 in ogni sub-tests. • Test of English as a Foreign Language (TOEFL). Computer-based Version: Risultato di 250, più 5 nel Test of Written English (TWE). Paper-based Version: Risultato di 600, più 5 in TWE. Internetbased Version: Risultato di 100, con un minimo di 20 in ogni sezione. Se decidete di fare il TOEFL siete pregati di utilizzare il codice di istituzione “1582” • Cambridge Certificate of Proficiency in English: minimo Grade B. Se avete in mano ulteriori qualifiche per la lingua inglese, queste verranno prese in considerazione durante la vostra iscrizione. Come per tutti i corsi di laurea del Regno Unito, le iscrizioni per il college de-
vono essere completate tramite l’ UCAS (University & College Admissions Service) e possono essere presentate attraverso il sito www.aecc.ac.uk. La prima scadenza per essere ammessi all’anno accademico 2010/2011 è il 15 gennaio 2010. La seconda è il 30 giugno e dopo tale data, ogni iscrizione verrà accettata solo per rinuncia di altri. Il consiglio d’ammissione dell’AECC si incontra regolarmente per valutare le richieste pervenute; queste vengono quindi approvate, respinte oppure rimandate al mittente per maggiori informazioni. I canoni di ammissione vengono fatti in base a una scelta a rotazione, quindi prima vengono inoltrate le richieste, maggiori sono le possibilità di vedersi assegnato un posto. La spesa per frequentare l’AECC è di 3.225£ all’anno, questa include la retta annuale e i costi di tutte le attività richieste per completare il programma di studi.
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Nuovo orizzonte della salute
I nostri lettori
Aquile dei ghiacciai Volare nel cuore delle montagne Cesare Balbis e Giorgio Bongiorno
Aquile dei ghiacciai è nato circa due anni fa quando avevo pensato di scrivere un libro sull’attività dell’Aer Aosta, società costituita nel 1964 con Corrado Gex. Il titolo è nato da un suggerimento di Gherardo Priuli, la copertina è stata scelta dal grafico Andrea Capaci della tipografia Valdostana. Quando si scrive, o per lo meno si vuole pubblicare un volume, si deve avere una buona motivazione, si deve avere quello stimolo che spinge l’autore a cercare, ricordare, fotografare e riportare gli eventi che possono interessare ed essere apprezzati dai lettori come notizie nuove o poco conosciute. I moventi per comporre, mettere assieme questo libro sono stati
molti, ma il messaggio principale che spera di trasmettere Aquile dei Ghiacciai è la grande passione di Corrado Gex per il volo in montagna, far conoscere la Sua Legge che ha favorito la crescita dell’Aviazione Generale svulippando in tutto il territorio nazionale lavoro per migliaia di persone. Attività arrivata dopo la legge Gex, ma mai riconosciuta, o per lo meno mai ricordata in forma ufficiale dal Parlamento Italiano nonostante abbia dato la vita per dimostrare l’utilità della “Leggina” che liberalizza l’uso delle aree di atterraggio. Aquile dei Ghiacciai vuol far conoscere, attraverso la fotografia, le bellezze di tutto l’Arco Alpino, trasmettere al grande pubblico la cultura del volo in montagna ed ai giovani la passione per tutto quello che comprende l’aviazione in generale. I testi, abilmente scritti da Giorgio Bongiorno, Italo Christille e Gaetano Assanti, vogliono ricordare la figura di Corrado Gex al quale è dedicato l’aeroporto valdostano. Aquile dei Ghiacciai vuole ricordare a politici e imprenditori che solamente con il trasporto aereo si può sviluppare un turismo fiorente che porti benessere alla popolazioni che vivono nell’arco alpino. Il vecchio motto che dice “Un chilometro di strada non porta da nessuna parte mentre un chilometro di pista porta in tutto il mondo” è sempre più valido. Aquile dei Ghiacciai fa parte di quella letteratura che, assieme ad altre opere, potrà incrementare un turismo indirizzato verso la montagna e quindi portare benessere a tutte le categorie.
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I nostri lettori
Aquile dei Ghiacciai contiene un DVD, realizzato dall’Associazione Valdostana Piloti di Montagna, che raccoglie tutta la documentazione fotografica e giornalistica degli eventi aeronautici più importanti avvenuti in montagna nell’immediato dopoguerra. Raccoglie inoltre quattro cortometraggi inediti del volo in montagna ed un documentario a colori, realizzato da Bruno Baschiera, con immagini acrobatiche realizzate sul primo altiporto d’Italia. Troppo spesso si è criticato l’uso del mezzo aereo in montagna, sia come trasporto passeggeri che come attività sportiva, mentre pochi hanno citato l’incalzare di oltre 12.000 chilometri di teleferiche con migliaia di piloni piantati nella montagna, oppure il rumore delle motoslitte che circolano a migliaia su tutti i campi di sci. Tutto l’insieme del progresso tecnico dimostra, che non si potrà mai avere un pari crescente benessere, se non viene utilizzato anche il mezzo aereo. L’Arco Alpino è formato da una catena montuosa lunga 1.130 Km e larga 260, comprende sette Paesi: Italia, Francia, Svizzera, Liechtenstein, Austria, Germania e Iugoslavia con migliaia di centri turistici. La popolazione che vive dentro questa catena montuo-
sa, per spostarsi lungo l’asse longitudinale, deve sempre passare attraverso le pianure che la circondano percorrendo viaggi interminabili. Oggi un servizio aereo, sia pure di terzo livello, lungo tutto l’asse alpino, come avviene da tempo nei Paesi Scandinavi, faciliterebbe i collegamenti tra i vari centri turisti-
ci extra europei a spostamenti interni molto più comodi e rapidi, dando la possibilità ad una pubblicità unica per tutta la zona di “Alpinia”. Non ultimo Aquile dei Ghiacciai vuol far notare che negli anni sessanta esistevano tre piccole società di trasporto aereo, dislocate in tre Paesi diversi prestando un servizio impareggiabile, mentre oggi non esiste più una società di trasporto aereo adatta al volo in montagna. Parlando della nascita di questo libro con il Presidente Alberto Cerise è subito nata l’idea di ricordare il cinquantenario dell’aeroporto Corrado Gex. Grazie al Consiglio d’Amministrazione Regionale della Valle d’Aosta, questo libro, scritto in due lingue, sarà diffuso in tutta Italia ed in parte dell’Europa.
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Il Presidente dell’Associazione Valdostana Piloti di Montagna
Comandante Cesare Balbis
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Nuovo orizzonte della salute
Psicologia
Pedagogia nera Dr. Roberto Vincenzi Psicologo Nel 1973 lo psichiatra americano Morton Schatzman, ha scritto un testo intitolato “Soul Murder” (Omicidio di anima), che, nello stesso anno, in Italia è stato pubblicato da Feltrinelli col titolo “La famiglia che uccide”. In questo libro Schatzman descrive ed interpreta il caso di Daniel Paul Schreber (1842 - 1911), un famoso giudice tedesco, Presidente della Corte di Appello di Dresda, che fu seguito da Sigmund Freud. Il giudice Schreber, all’età di 42 anni impazzì, fu curato, migliorò la sua salute, ma, otto anni dopo, ebbe una grave crisi, dalla quale, sembra, non si riprese mai del tutto e non fu più possibile definirlo una persona “normale”. La pazzia di Schreber fu classificata come “un caso di paranoia e schizofrenia”. La malattia presentava, tra l’altro, una forma di delirio molto complesso, che l’autorità giudiziaria, alla quale Schreber si era rivolto, chiedendo di essere dimesso, descrisse come segue: “Egli ritiene di essere chiamato a redimere il mondo e a restituire ad esso la perduta beatitudine. Riteneva di essere un illuminato, di essere ispirato direttamente da Dio, viveva continuamente“miracoli”e, come spesso accade per le psicosi, al di fuori di queste sue idee, conservava ottime capacità intellettuali e non aveva perduto le sue competenze in campo legale e giuridico. Trascorse tredici anni delle sua vita in ospedali psichiatrici e vi morì. Pubblicò un libro “Memorie di un nevropatico”, nel quale descriveva le sue idee; scrisse di se stesso: “Quando la mia malattia di nervi sembrava pressoché incurabile, raggiunsi la convinzione che un assassinio di anima era stato compiuto su di me da parte di qualcuno”.
Allargando un po’ il punto di osservazione, rileviamo che il fratello maggiore di Daniel Paul Schreber, che si chiamava Daniel Gustav, era anche lui malato di mente, e si suicidò sparandosi all’età di trentotto anni. Si disse allora che soffriva di “melanconia”. Ci domandiamo quindi in quale famiglia sono cresciuti questi due uomini (uno pazzo, l’altro suicida) e che cosa può essere successo durante la loro infanzia. Cominciamo a dire che in certe famiglie malate, le condizioni di vita dei bambini sono insopportabili. In queste situazioni tutti i giorni viene calpestata la personalità del bambino, viene represso ogni suo istinto, la mancanza di rispetto diventa la regola. In altri casi ci sono anche violenze e abusi sessuali. Allora può capitare che il bambino, che non può sottrarsi o difendersi dalla situazione in cui vive, si inventi un mondo fantastico e delirante nel quale evadere, e poi perda la strada per vivere la realtà. Tornando alla famiglia Schreber, arriviamo così al padre, Daniel Gottlieb Moritz Schreber (1808 - 1861), un famoso medico tedesco e uno studioso di pedagogia. Le sue teorie ebbero molto successo in Germania; anche dopo la sua morte furono considerate, per parecchie decine di anni, un valido riferimento per i genitori. Le sue idee oggi, esaminate da Alice Miller, psicoanalista svizzera, sono state definite “Pedagogia Nera”. Il Dottor Schreber padre scrisse diversi libri sull’educazione dei bambini, partendo dall’idea che la società tedesca di allora fosse “fiacca” e “in decadenza”, e che questo fosse in gran parte causato dalla debolezza e mancanza di disciplina, con le quali venivano allevati i bambini. Elaborò
“speciali mezzi educativi” che dovevano portare i bambini ad obbedienza acritica e sottomissione totale ai genitori e agli adulti in genere. Trattò i propri figli come sudditi di un dittatore crudele. Pensava che in questo modo, la società e la “razza tedesca” sarebbero migliorate. Le idee di base del Dottor Schreber riflettevano, amplificandole come in una caricatura, le ideologie condivise dalla società borghese europea dell’Ottocento. In questo quadro di riferimento, gli uomini adulti hanno il diritto (anche Dio è maschio) di comandare sulle mogli e sui figli; i bambini vanno educati alla disciplina già a partire dal quarto mese di vita; qualsiasi manifestazione di volontà autonoma del bambino deve essere annullata; tutti devono aver fede nel Dio dei cattolici. Scriveva Schreber padre: “Il cattivo conte-
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Psicologia
gno di un bambino diverrà nell’adulto una grave mancanza di carattere che apre la via al vizio e alla bassezza”. Attraverso i metodi educativi di Schreber si doveva arrivare ad un adulto che fosse capace di autodeterminazione. Il risultato ottenuto su suo figlio fu descritto dal direttore del manicomio che lo aveva in carico: “Il paziente era completamente sotto il potere di opprimenti influenze patologiche”. L’educazione di Schreber padre doveva portare alla “obbedienza inconscia e incondizionata”, cioè immediata, automatica, senza critiche né osservazioni. Shatzman l’ha descritta come “persecuzione infantile”. Lo scopo dell’educazione di Schreber padre era: “Diventare padrone del bambino per sempre”. Fin dai primi mesi di vita, se il bambino faceva qualcosa di “sbagliato” (ad esempio mangiare un dolce) i genitori dovevano “distrarre e sottrarre”, che significa togliere dalla vista del bambino il dolce e farlo distrarre facendogli fare qualcos’altro. ogni disobbedienza del bambino andava annotata in una lavagna posta nella sua stanza, dove veniva anche scritta la punizione che, a fine giornata, sarebbe stata impartita. Il padre doveva parlare “con disprezzo” al bambino che non obbediva e guardarlo con “minaccia e disapprovazione”. La filosofia di Schreber padre si può riassumere nel proverbio: “Un punto a tempo ne risolve cento”, e cioè interventi educati-
vi precoci, immediati, repressivi. Come lui stesso scrisse: “Tutte le ignobili o immorali emozioni devono essere stroncate al loro primo apparire”. ogni gesto del bambino doveva essere controllato e corretto. Schreber padre aveva inventato una serie di strumenti per controllare la posizione assunta dal corpo del bambino. Così il “reggitesta” era una fascia che si attaccava, da una parte ai capelli del bambino, dall’altra alla cintura impedendo al bambino di abbassare la testa. Il “raddrizzatore della schiena” era un supporto metallico e spigoloso da collegare al tavolo, in modo che il bambino fosse costretto a stare dritto, per non urtare il metallo del supporto. I bambini dovevano dormire sempre a pancia in su, per evitare che la pressione del materasso sui genitali potesse eccitarli; così Schreber padre mise a punto una serie di legacci per tenere i bambini fermi a letto. E se i bambini tenevano le spalle basse, ecco il “raddrizzaspalle” che consisteva in cinghie di cuoio e molle di metallo, legate attorno alle braccia e poi passate dietro la schiena, in modo da provocare dolore se si abbassavano le spalle. Per evitare “mollezze e tentazioni alla sensualità”, era meglio che i bambini dormissero in stanze non riscaldate. Le pulizie personali dei bambini andavano sempre fatte con acqua fredda. A partire dal sesto mese di età, “per irrobustire il bambino” anche l’acqua del bagno doveva essere
fredda. E siamo in Germania e non ai Caraibi. Si doveva far attenzione a che i bambini usassero in modo uguale le due parti del corpo; fargli fare “esercizi visivi” per imparare a osservare come volevano i genitori; far usare a lungo un giocattolo prima di sostituirlo con un altro; non far avvicinare i bambini all’arte che ne potrebbe sviluppare troppo la sensibilità e le emozioni, distraendoli quindi dai loro doveri; si doveva controllare anche come i bambini salivano le scale, per vedere se usavano il corpo in modo simmetrico. Per evitare i “danni delle polluzioni notturne insane e debilitanti” e le tentazioni della masturbazione, oltre ai bagni freddi, se si riscontrava una certa agitazione serale nel bambino, gli si doveva praticare un clistere di acqua gelata, da trattenere a lungo, prima di andare a letto. Nello stesso tempo si invitava il bambino alla preghiera, affinché fosse “eccitato dalla presenza di Dio” e provasse la “voluttà dell’anima” piuttosto che quella del corpo. Questi sono soltanto pochi accenni al tipo di educazione e al tipo di famiglia dove Daniel Paul Schreber è cresciuto. Un ambiente sessuofobico, malsano, sadico, morboso, intriso da fanatismo religioso. E, considerando che, le persone tendono a ripetere coattivamente per tutta la vita le forme di relazione umana imparate in famiglia durante l’infanzia, possiamo ben comprendere come questo “omicidio di anima” sia potuto avvenire.
Breve curriculum vitae Sono nato a Genova nel 1949, la psicologia mi interessava fin da ragazzo, ed ho percorso una lunga serie di esperienze, che mi hanno portato a diventare Psicologo Psicoterapeuta, iscritto all’ordine degli Psicologi della Liguria. Dal 2004 sono associato al CIrS (Centro Interdisciplinare per ricerca e la Formazione in Sessuologia) diretto da Jole Baldaro verde; assieme agli altri soci (psicologi, psichiatri, ginecologi, neurologi, medici) abbiamo elaborato uno studio sulla coppia oggi. Dall’aprile 2006 sono iscritto all’Albo dei Consulenti Tecnici (CTU) del Tribunale di Genova. Dal maggio 2006 sono docente presso la “Scuola di Psicoterapia Istituzionale” di Genova, dove svolgo lezioni sulla psicoterapia. Attualmente la mia principale attività è costituita dal lavoro in studio privato, rivolto a pazienti adulti affetti da nevrosi; in collaborazione con psichiatri e neurologi, mi occupo anche di pazienti borderline o psicotici.
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NUovo orIZZoNTE DELLA SALUTE
I nostri lettori
Chiropratica e counseling
Come l’aiuto psicologico può collaborare al trattamento chiropratico Franco Cascini, Counselor “oggi si può dimostrare scientificamente che curando lo stato emotivo delle persone assieme alla loro condizione fisica è possibile ottenere una maggiore efficacia, in termini medici,
sia a livello di prevenzione, che di trattamento”. Queste parole di Daniel Goleman, uno dei maggiori esponenti della psicologia umanistica, consulente del Dalai
Lama, autore di libri famosi come “Intelligenza Emotiva” da cui questa citazione è tratta, mi riportano ai concetti di Intelligenza Innata ed Energia Innata espressi da Eddy Pellissier in un articolo apparso nel numero di giugno 2009 di questa rivista: esiste a livello cosmico una Intelligenza Universale che conferisce alla materia il suo ordine e ogni sua proprietà; questa Intelligenza pervade anche l’organismo umano, in cui opera quindi una Intelligenza Innata; questa fa funzionare il nostro organismo tramite una Energia Innata che lo indirizza sulla strada della salute; la chiropratica mira ad eliminare o ridurre ogni interferenza che limiti l’attività di questa Energia. riprendendo le parole di Goleman, si sta ormai largamente affermando, anche a livello medico, la convinzione che la mente, le emozioni e il corpo sono entità non separate, ma intimamente connesse. Studi sempre più numerosi rivelano, in particolare, che le emozioni negative hanno un effetto potente su numerose funzioni organiche, rendendo spesso la persona più vulnerabile all’insorgere di una malattia e più lungo il decorso di questa: collera, ansia, stress, depressione e in generale tutte le emozioni fonti di sofferenza psicologica sono tossiche per la salute. Questa ne può risentire in vari modi, dalla riduzione delle difese immunitarie all’aumentato rischio di cardiopatie, da alcuni tipi di diabete ai disturbi gastrointestinali, dal dolore cronico a tutti quei disturbi fisici in assenza di lesioni organiche che sono propri della nevrosi isterica; oltre, na-
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Chiropratica - N. 16 - Dicembre 2009 45
I nostri lettori
turalmente, alle vere e proprie malattie psicosomatiche. In uno studio su donne operate per frattura dell’anca si è scoperto che le pazienti psicologicamente depresse rimasero in ospedale in media otto giorni di più, e la probabilità che potessero tornare a camminare era un terzo di quella delle altre pazienti! Mi sembra chiaro che nelle persone psicologicamente debilitate qualcosa non funziona come normalmente potrebbe, e questo stato di inferiorità può essere agevolmente inquadrato in quel difetto di Energia Innata di cui parla Eddy Pellissier. Un concetto analogo è espresso anche dalla teoria della Tendenza Attualizzante di Carl rogers, un altro grande protagonista della psicologia contemporanea: esiste in ognuno un’energia formatrice tendente allo sviluppo e alla crescita, tale da realizzare costruttivamente tutte le sue potenzialità, a meno che questa tendenza non venga ostacolata e repressa da interferenze e condizionamenti mentali in contrasto con essa. Mi sembra altrettanto chiaro che la liberazione del paziente da queste negatività psicologiche può porre costui in condizione di ricevere con più efficacia un trattamento terapeutico, e quindi anche chiropratico, e far sì che il terapeuta, e quindi anche il chi-
ropratico, si trovi in una situazione più favorevole per condurre con successo il trattamento stesso. Una via utile e di semplice accesso a tale fine può essere costituita dal counseling. Questo può essere definito come una forma di aiuto psicologico offerto a persone che si trovano in difficoltà di fronte a problemi che riguardano la loro vita attuale, incontrando sofferenza e disagi: ciò può avvenire in ambiti specifici come la famiglia, il lavoro, la scuola, le relazioni affettive, la propria posizione nel mondo, la gestione stessa della propria salute; o anche consistere in un senso di malessere generale non chiarito nelle sue cause. La persona che offre questo aiuto, definita counselor, opera per favorire nella persona in difficoltà il ricorso alle risorse che ha in sé, e per individuarne di nuove, al fine di risolvere questi problemi nel modo più adatto alla sua personalità. Non si tratta di una cura nel senso medico in cui questo termine viene di solito inteso, non prescrive farmaci ed è solitamente di breve durata: il counseling tende ad assistere, aiutare e accompagnare la persona in un percorso di sviluppo delle sue doti migliori, manifestandole ascolto attento, comprensione ed empatia, da cui potranno emergere una maggiore consapevolezza e stati d’animo più positivi,
capaci di condurre spontaneamente a scelte appropriate. Il counselor non giudica, non impone, non pretende di porsi a modello: mira a portare alla luce la tendenza attualizzante della persona che aiuta, perché sia questa a innescare il processo di modificazione positiva della sua personalità. Un processo che tende ad avvicinarla il più possibile a quella che rogers indica come “la vita piena”: una crescente apertura all’esperienza, l’abbandono degli atteggiamenti di difesa, un’organizzazione fluida e mutevole del sé, una crescente fiducia nel proprio organismo, la creatività insita in nuovi atteggiamenti e nuove scelte, il coraggio di sperimentare la propria libertà interiore. In altre parole, una vita in espansione, ricca di sviluppo e di ricchezza spirituale, animata da quella forza misteriosa e preziosa che è indicata in rogers come Tendenza Attualizzante e in Pellissier come Energia Innata. Tutto ciò si ripercuoterà favorevolmente anche sulla salute fisica della persona. Possiamo quindi concludere che l’aiuto psicologico al paziente fornito dal counseling può essere significativamente vantaggioso anche durante un trattamento chiropratico: chiropratico e counselor possono utilmente collaborare fra loro.
Breve curriculum vitae Franco Cascini, dopo avere svolto per gran parte della sua vita professionale l’attività di magistrato, si è occupato e si occupa tuttora di progetti di aiuto nel campo della cooperazione internazionale e ha compiuto numerose missioni di assistenza umanitaria in Africa e in Asia. Si è diplomato in counseling presso la Mindfulness School of Counseling che si caratterizza per l’integrazione dei princìpi delle moderne scuole di psicologia occidentali con quelli delle antiche scuole di psicologia orientali. E’ appassionato di montagna, di viaggi e di navigazione a vela. E’ istruttore al Centro velico Caprera. Per chiarimenti e informazioni è disponibile a Genova e a Milano tramite il n. tel. 339.6396530 e all’indirizzo e-mail: fcascini@yahoo.it
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Nuovo orizzonte della salute
Chiropratica e scienza
Il ruolo della chiropratica
nel programma di prevenzione dell’influenza suina per bambini Dr. Damaske David, D.C. Un recente aggiornamento sull’influenza suina rilasciato dal “Centres for Disease Control & Prevention (CDC)” riporta la morte di 36 bambini attribuita a complicazioni dell’infezione virale. La maggior parte di queste morti è avvenuta nei bambini con gravi disturbi neurologici. Secondo i dati, alcuni di questi bambini avevano anche disturbi polmonari cronici e alcuni erano obesi. Infatti, la maggior parte di quelli che sono morti aveva diverse, gravi e croniche condizioni di salute. “Il numero dei bambini con disturbi neurologici e polmonari che hanno avuto complicazioni con l’influenza H1N1 e che recentemente sono morti, pone la necessità di accertarsi che i bambini con tali disturbi avessero piccole interferenze nel loro sistema nervoso”, l’ha affermato Matthew McCoy D.C., specialista di pubblica salute, ricercatore ed editore del “Giornale di salute pediatrica, materna e della famiglia”, chiropratico. McCoy ha aggiunto “È anche dimostrato che, per lo più, i bambini che hanno avuto complicazioni dall’infezione H1N1, non erano bambini con uno stato di salute normale. Così se tu hai bambini con una salute normale, più del panico che questi media riferiscono, è meglio considerare ciò che tu puoi fare per assicurarti che il sistema immunitario di tuo figlio continui a funzionare al meglio”. In aggiunta ad una dieta salutare, esercizio e sonno appropriato, un modo cruciale per assicurarsi che il sistema immunitario di tuo figlio funzioni al meglio, è accertarsi che il suo sistema nervoso sia libero da interferenze. Dal momento che il sistema nervoso ha un effetto diretto sul sistema immunitario e poiché la colonna vertebrale è sede e protezione di così tanto del sistema nervoso, è importante fare un controllo della colonna vertebrale del tuo bambino per qualsiasi interferenza. “Un’interferenza nervosa può essere il risultato di un non allineamento della colonna vertebrale o di movimenti anormali di quest’ultima, chiamati sublussazioni vertebrali e, poiché il sistema nervoso influenza la funzione immunitaria, è importante ridurre o correggere le sublussazioni vertebrali, se riscontrate”, ha raccomandato il dr. Christopher Kent, ricercatore chiropratico e presidente della “Fondazione per la sublussazione vertebrale”. Stranamente, il “CDC” trova che 13 (il 52%) dei bambini che sono morti avevano ricevuto almeno una dose di vaccino per l’influenza stagionale 2008-2009, incluso 11 bambini che hanno avuto condizioni mediche ad alto rischio. Di ulteriore interesse è che 15 di
quelli che sono morti e coloro che hanno condizioni mediche croniche avevano anche ricevuto trattamenti antivirali. Quale ruolo, se ve ne è qualcuno, questi due fattori abbiano avuto in queste morti, non era discusso nella relazione del “CDC”“La lezione in tutto ciò è tornare alle basi” ha affermato Kent, “la migliore difesa contro i disturbi virali e batterici, in aggiunta alle raccomandazioni di lavare le mani e coprirsi la bocca, quando si tossisce o si starnuta, è un pieno funzionamento del sistema immunitario. La chiropratica potrebbe essere parte di un’effettiva strategia di prevenzione dell’influenza”. I chiropratici sono specializzati nell’identificazione e nella cura delle sublussazioni vertebrali. Attraverso il controllo della colonna vertebrale loro possono stabilire se sono presenti sublussazioni e, se trovate, possono raccomandare la cura necessaria per ridurle o correggerle. Sia McCoy che Kent esortano tutti i genitori ad effettuare un controllo dei loro bambini per interferenze al sistema nervoso, il più presto possibile, prima e durante la stagione dell’influenza che sta arrivando.
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Chiropratica - N. 16 - Dicembre 2009 47
D I S S O LV E T E N S I O N E M U S C O L A R E E S TA N C H E Z Z A • R I L A S S A E R I N V I G O R I S C E • A I U TA A L E N I R E I L M A L D I S C H I E N A E L E C E FA L E E D OV U T E A I P R O B L E M I C E RV I C A L I • PA R AG O N A B I L E A L L A S E N S A Z I O N E D I BENESSERE DI UN MASSAGGIO PROFESSIONALE
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