Notiziario Ulss4 dicembre 2012

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ALLE FAMIGLIE - dicembre 2012 GIPA/NE/0149/2012



L’approccio corretto: professionalità e metodo di lavoro fanno la differenza.

I professionisti dell’udito Una corretta ed efficace applicazione degli apparecchi acustici si basa su un iter ben preciso, che l’ equipe del Centro Sordità Elettrosonor ha saputo affinare nel corso del tempo grazie all’ esperienza e ad un aggiornamento costante. Durante il colloquio conoscitivo iniziale si visionano i referti del paziente, si approfondiscono le sue esigenze e si controllano i condotti uditivi.

Successivamente si effettua un accurato test della funzionalità uditiva e, nel caso se ne evidenzi la necessità, si procede quindi alla prova con gli apparecchi acustici valutandone il beneficio. Con questi dati, gli Audioprotesisti sono in grado di fornire consigli tecnici accompagnando il paziente verso l’ apparecchio idoneo. Scelto il modello, vengono prese le impronte dei condotti uditivi per

realizzare gli auricolari o i gusci su misura. A questo punto inizia la cosiddetta R.P.E. (Riabilitazione Personalizzata Elettrosonor): attraverso una serie di sedute individuali si propone al paziente un lavoro specifico di stimolazione uditiva, modificando di volta in volta la taratura degli apparecchi acustici in modo da raggiungere il miglior beneficio uditivo.

I SERVIZI: supporto a 360° , riabilitazione personalizzata, oltre 38 anni di storia. Il Centro Sordità Elettrosonor dal 1974 è il punto di riferimento per le persone che soffrono di problemi uditivi ed opera con professionalità e dedizione collaborando con i migliori produttori di apparecchi acustici mondiali. La lunga storia di Elettrosonor costituisce non solo una garanzia sulla qualità dei servizi offerti e sull’ affidabilità della sua equipe di professionisti, ma testimonia anche la notevole esperienza nell’ accompagnare il paziente lungo tutto il cammino riabilitativo.

• Test dell’udito • Controlli della funzionalità uditiva • Prova degli apparecchi acustici • Forniture di apparecchi acustici • Forniture di auricolari su misura • Taratura e riparazione di apparecchi acustici • Sedute logopediche di allenamento acustico

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Riabilitazione uditiva RPE Applicazioni pediatriche Sistemi FM Dispositivi Wireless e Bluetooth Pile ed accessori per apparecchi acustici Trattamento rieducativo dell’acufene Dispositivi per acufeni Tappi antirumore su misura Tappi antiacqua su misura Forniture ASL ed INAIL agli aventi diritto

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Editoriale Ing. Ermanno Angonese Il Direttore Generale

Sono trascorsi due anni dall’inizio del mio lavoro in questa Azienda e, visto l’approssimarsi del termine del mandato di questa Direzione, è tempo di bilanci, di ringraziamenti e di saluti. Nel settembre 2011, a tre anni esatti dalla posa della prima pietra, è avvenuta la consegna del nuovo ospedale e, da febbraio ad aprile 2012, nei tempi stabiliti, il trasferimento dei due ospedali di Thiene e di Schio nel nuovo Ospedale di Santorso. Con questi avvenimenti, che possono a buon diritto essere considerati epocali nella storia dell’Alto Vicentino, si è concluso un lungo ciclo di riorganizzazione della rete ospedaliera, che ha portato ad un ospedale unico per una popolazione di circa duecentomila abitanti: condizione considerata ideale per poter erogare servizi ospedalieri appropriati, sicuri e di buona qualità. Di questo risultato sono orgoglioso e, insieme ai Direttori Generali che mi hanno preceduto, in particolare il dott. Sandro Caffi ed il dott. Domenico Mantoan, ringrazio di cuore tutti coloro, medici, infermieri, operatori di assistenza, personale amministrativo e tecnico, che hanno contribuito con le loro competenze e la loro dedizione a questa impresa, dalla fase stimolante della progettazione, a quella laboriosa della costruzione a quella, complessa e faticosa, del trasferimento e della riorganizzazione. Un ringraziamento sentito va anche a tutti i tecnici ed alle maestranze delle imprese che sono state impegnate nella costruzione. Voglio dedicare una riflessione particolare alle comunità locali ed ai sindaci che hanno partecipato con passione a tutti i momenti importanti di questa vicenda dimostrando in molte occasioni una rara capacità di riconoscere il bene comune e di saper rinunciare, in nome di questo, a fin troppo facili campanilismi. Un ruolo importante hanno avuto le organizzazioni del Volontariato e di Rappresentanza dei pazienti, sia con la loro vicinanza, sia con un aiuto concreto e fattivo, per esempio organizzando l’accoglienza nelle prime settimane di avvio dell’Ospedale di Santorso. A tutte il ringraziamento affettuoso di tutta la Direzione e mio particolare. In questi due anni è proseguita anche, direi a pieno ritmo, la

riorganizzazione dei servizi primari, cioè i servizi dei Distretti socio sanitari. Grazie alla aggregazione di medici di famiglia e pediatri nelle Medicine di Gruppo, sono state poste le basi per fornire ai cittadini una maggiore certezza e continuità della presa in carico dei loro problemi di salute, la continuità informativa attraverso le reti informatiche e la costituzione del fascicolo socio sanitario elettronico. L’istituzione di una Centrale Operativa unica nei Distretti socio sanitari, inoltre, consente di dare maggiore continuità ai percorsi assistenziali dei malati cronici complessi, dalle dimissioni dal ricovero ospedaliero, all’assistenza domiciliare, all’assistenza nelle Residenze Intermedie e nelle Case di Riposo. A proposito di Residenze Intermedie, è partito quest’anno un importante nucleo di riabilitazione estensiva presso la Rsa di Malo, dedicato ai pazienti con ictus e con frattura di femore. Ringrazio medici, infermieri, tutti gli operatori dei Distretti, medici e pediatri di famiglia per tutto questo. Estendo infine il ringraziamento mio e di tutta la Direzione ai medici, ai veterinari, agli infermieri, tecnici e amministrativi, del Dipartimento di Prevenzione, che hanno svolto in questi anni un’azione preziosa per realizzare, insieme ai Distretti, ai Servizi Ospedalieri, ai Comuni ed alle Organizzazioni Sociali, le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per migliorare la salute delle popolazioni e rendere economicamente sostenibile il Servizio Sanitario Nazionale: mi riferisco all’educazione ed ai controlli per una sana alimentazione, alla lotta all’abuso di alcool, all’educazione ed agli interventi per ridurre il fumo di tabacco, per aumentare l’attività fisica, per ridurre gli incidenti e per assicurare opportunità di relazione sociale per tutti i cittadini. Concludo questo editoriale, che non vuole certo essere esaustivo nel ricordo delle cose buone fatte e nelle scuse per le manchevolezze dimostrate, formulando l’auspicio che i principi di solidarietà, di equità e di appropriatezza, su cui è basato il Servizio Sanitario Nazionale, possano nei prossimi anni non solo essere ribaditi, ma possano rafforzarsi nella consapevolezza degli operatori e della cittadinanza tutta.

Registrazione al Tribunale di Vicenza n.406 del 08/06/1984 - tiratura 77.000 copie Direttore Generale Ing. Ermanno Angonese, Direttore Amministrativo Dott.ssa Annamaria Tomasella, Direttore Sanitario Dott. Roberto Toffanin, Direttore dei Servizi Sociali Dott. Alberto Leoni. Direttore Responsabile Dott.ssa Nicoletta Mai. Comitato di Redazione: Dott.ssa Annamaria Tomasella Coordinatore, Dott.ssa Gabriella Tognetto, Dr. Roberto Toffanin, Dr. Mario Righele, Dr. Franco Figoli, Dr. Giuseppe Battaglia, Dr. Nicola Franzolin, Dr. Flavio Banovich, Dr. Fabrizio De Stefani, Dott.ssa Maria Oliveria Cordiano. Realizzazione e Grafica Editrice Millennium. Stampa Chinchio, Padova. Per la pubblicità Meneghini e Associati. Redazione e Sede legale Piazza Campo Marzio, 12 - 36071 Arzignano (VI) - tel. 0444 450693 fax 0444 478247 e-mail info@editricemillennium.it. L’editore è a disposizione di tutti gli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte, nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere debita autorizzazione.



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Il nuovo Ospedale: come raggiungere i servizi

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Non più reparti ma aree d’assistenza

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Ostetricia e Ginecologia: le novità

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Per lo sviluppo dei bimbi

Aiuto psicologico

Il Polo Endoscopico

Continuità assistenziale

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Vaccinazioni e Genitori Più

L’anno di Hyppo

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Il sistema di allarme rapido per alimenti

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Arti e mestieri

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Le emergenze infettive

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Ambiente e salute

Lavoratori e aziende

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Diagnostica per immagini

Il Polo Endoluminale

I controlli indicati nelle persone sane

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Attività fisica come prevenzione e terapia

L’importanza della medicina del territorio

Sale operatorie: finalmente insieme

Chirurgia orbitaria tra le più qualificate d’Italia

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Il medico di famiglia

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Cà Dotta: a fianco dei ragazzi

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Dialisi: un fiore all’occhiello

Progetto scuola aperta

L’attività del Centro di Procreazione Assistita

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L’informatica in medicina

La nuova Oncologia

Sommario

Il teatro come terapia

Pronta disponibilità

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Un giorno in numeri

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Ospedale

Il nuovo ospedale

Enzo Rizzato Direttore del Gruppo di lavoro analisi e definizione modelli organizzativi del Nuovo Polo Unico ospedaliero

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Come raggiungere i servizi Totem informativi dotati di tecnologia digitale, schermi tattili che permettono all’utente di accedere ai contenuti toccando con le dita l’informazione che interessa, sono a disposizione già nella hall d’ingresso. Sono strumenti semplici da consultare: ad esempio se il visitatore desidera accedere alla chirurgia, clicca “chirurgia” e in automatico viene visualizzato il percorso. Cliccando la funzione stampa si può ottenere un talloncino che riporta le indicazioni utili per accedere alla chirurgia. All’entrata sono disponibili inoltre anche mappe cartacee che visualizzano i percorsi e le informazioni per rendere più semplice e intuitivo il tragitto. All’entrata dell’ospedale il visitatore trova a destra scale e ascensori connotati come A e B e a sinistra scale e ascensori connotati come C e D, lungo i quali è possibile raggiungere facilmente le attività e i servizi collocati nei piani superiori e inferiori. Grazie anche all’utilizzo di indicazioni visive, come ad esempio grandi numeri dipinti sulle pareti degli ascensori, si raggiungono i luoghi di riferimento, aiutati anche da un puntuale elenco di attività presenti a ogni piano. Il supporto digitale permette ad esempio anche al CUP di accedere all’operazione desiderata (prenotazione, pagamento o ritiro referti…); mediante la stampa di un talloncino, che indica un numero progressivo, l’utente può attendere comodamente nel salotti-

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no attiguo al CUP visualizzando la sua posizione d’attesa in uno schermo. Un segnale acustico e visivo attirerà l’attenzione illustrando a tutto schermo il numero chiamato e, in contemporanea, analoghi segnali compariranno nello schermo dello sportello libero, accompagnando agevolmente l’utente. L’accoglienza è fatta anche di fatti concreti, di attenzione reale alle necessità del visitatore; è nata quindi l’esigenza di realizzare un sistema informativo volto a comunicare all’utente informazioni utili. A breve nei monitor touch screen sarà possibile cliccare l’opzione visite specialistiche o altri servizi utili.

Ad esempio, per una visita ambulatoriale sarà indicato il numero identificativo dell’utente, la sala di attesa A, B, C o D e il numero di ambulatorio in cui avverrà la prestazione; giunti nella sala altri monitor indicheranno il tempo di attesa e un segnale sonoro avviserà l’utente quando sarà il suo turno. È allo studio un sistema che, elaborando il tempo impiegato dal medico nella prima e seconda visita, indicherà in automatico i tempi di attesa per le visite successive. La stessa tecnologia verrà utilizzata per i pazienti in attesa in pronto soccorso.


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Non più reparti ma aree d’assistenza Dal punto di vista assistenziale il nuovo ospedale non è più strutturato per reparti, ma per aree assistenziali omogenee che contengono più specialità affini e pertanto condividono le risorse strutturali (posti letto/tecnologia) e il personale infermieristico (assistenza infermieristica integrata). aumentando così le prestazioni assistenziali. Ad esempio, l’area connotata come critica è un’area omogenea in cui vengono raggruppate più unità operative affini: la rianimazione, l’unità coronarica, la stroke unit, la semi intensiva internistica e la terapia intensiva post operatoria, che negli ospedali precedenti erano aggregate ad altre specialità. In ognuno di questi moduli prestano la propria attività sia infermieri sia personale di supporto dedicato, ma in caso di necessità, dovuta al variare del livello dei bisogni del paziente, gli operatori che hanno le stesse competenze professionali, si integrano, assicurando così la risposta più appropriata e tempestiva. Il paziente grave cardiologico ha così a disposizione non solo lo specialista cardiologo, ma anche un anestesista, un rianimatore e un neurologo, che concorrono a un’assistenza multispecialistica integrata.

Equipe SOAP Una novità dal punto di vista assistenziale è rappresentata dalla struttura denominata SOAP, acronimo di Struttura Operativa per l’Accettazione e la Pianificazione clinico assistenziale. Si tratta di una realtà che prevede il ricovero dei pazienti per massimo 3-4 giorni, nel corso dei quali viene inquadrato il percorso più idoneo, le specialità più appropriate per la sintomatologia presentata e il livello di assistenza necessario definito il quale il paziente verrà ricoverato nel reparto appropriato per la specifica patologia oppure, se risolta

Con la SOAP è possibile individuare dall’inizio il percorso più idoneo per ciascun paziente

la problematica, può essere dimesso. Con l’attivazione della SOAP il paziente non sarà accolto nel primo posto letto disponibile per passare poi da un reparto all’altro, ma verrà ricoverato nel reparto appropriato per la propria criticità assistenziale; saranno gli specialisti ad andare al letto del paziente per condividere il percorso di cura e per assisterlo nei settori ritenuti più idonei. Il paziente non è di nessuno, ma tutti sono del paziente.

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ospedale

L’informatica in medicina

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Giuseppe Battaglia Direttore del Dipartimento Medico

Una rivoluzione annunciata in corsia Da molti anni la medicina ricorre a strumentazioni innovative che non avrebbero avuto alcuna possibilità di svilupparsi senza il supporto dei computer (si pensi alla Radiologia con la TAC, la RM, la PET, al Laboratorio Analisi, alla Rianimazione, e così via); più lenta è stata la percezione che l’informatica in corsia avrebbe rappresentato da una parte un miglioramento del lavoro degli operatori e dall’altra una maggiore sicurezza ed efficienza nelle cure per i pazienti. Già dal 2008, tuttavia, l’Unità Operativa Complessa di Medicina ha iniziato a usare una forma di cartella clinica informatizzata, seppure limitata ad alcune aree. Un grande lavoro svolto in aggiunta a quello clinico. Ma la vera rivoluzione è in corso di sperimentazione adesso: le competenze del personale medico e infermieristi-

co e lo straordinario lavoro svolto dal Servizio Informatico dell’Ulss 4 hanno fatto squadra con una grande Azienda multinazionale, la Intersystem: lunghi mesi di preparazione e di addestramen-

to stanno portando l’Azienda Ulss ad assumere l’informatica come strumento di lavoro in corsia. Ma che vantaggi porta una tale rivoluzione? I vantaggi sono per tutti gli

Referti di laboratorio disponibili online

attori del sistema: medici e infermieri troveranno accessibili in tempo reale tutte le informazioni sul paziente e potranno prendere le decisioni più appropriate in maniera molto più sicura, consapevole e ragionata. I pazienti, a loro volta, avranno la certezza che le indagini da loro eseguite non si perderanno nei meandri degli archivi, ma saranno sempre disponibili a tutte le figure professionali abilitate ad accedervi. Già ora medici e infermieri fanno il loro giro in corsia con il computer portatile: nell’estate 2013 tutto l’Ospedale, dai reparti di degenza agli ambulatori, dialogherà per via informatica e sempre con tale via si aprirà alla medicina territoriale.

Puoi scaricare il tuo referto di laboratorio direttamente da Internet senza recarti allo sportello, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 in qualunque luogo. Il tuo referto è disponibile più rapidamente e ha lo stesso valore di quello cartaceo. Come fare? A partire dalla data di possibile ritiro referti, stampata sul frontespizio della distinta esami, si può consultare e stampare il proprio referto mediante un qualsiasi collegamento internet nel sito www.ulss4.veneto.it. Per il ritiro è necessario: • avere già effettuato il pagamento del ticket, compreso il pagamento di eventuali approfondimenti diagnostici; • avere il numero di codice fiscale del titolare del referto; • avere il numero personale di “codice accesso per ritiro referti online” che si può leggere sempre sul frontespizio della distinta esami. Attenzione! • Il servizio è disponibile solo se è stato dato il consenso alla pubblicazione telematica del referto quando si è andati ad effettuare la prestazione; • nell’immediato è possibile consultare solo i referti del Laboratorio Analisi.

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ospedale

La nuova Oncologia

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Dal 26 marzo 2012 l’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica è nel Polo Unico Ospedaliero di Santorso, al piano zero, tra la Nefrologia-Dialisi e la Diagnostica per Immagini (Radiologia). A sei mesi dal trasferimento è possibile paragonare la nuova sede con le precedenti locazioni, per capire se offre vantaggi? Questa è la domanda che molti ci hanno posto, fin dall’inizio. Dalla nascita nel 1988 dell’Oncologia Medica dell’ULSS 4 a oggi, ci siamo trasferiti quattro volte, le prime tre all’interno del Padiglione Ospedaliero Boldrini di Thiene, con locazioni che via via si adattavano alle sempre maggiori esigenze di numero e particolarità di trattamento. Contemporaneamente, un medico oncologo svolgeva giornalmente attività ambulatoriale e di consulenza nel Padiglione Ospedaliero De Lellis di Schio, presso i reparti ivi allocati. Oggi ci troviamo in un nuovissimo ambiente, creato ad hoc, con locali luminosi e funzionali, spazi ampi e accoglienti, diagnostiche a disposizione nello stesso piano; da subito sono giunti pareri molto positivi dai nostri pazienti. Certo, alcuni particolari devono ancora essere messi a punto, ma la possibilità di sviluppo futuro rimane elevata, ad esempio è in corso la raccolta fondi da parte dell’Associazione Raggio di Sole per dotare ogni singola postazione di una colonna con televisione, radio, collegamento wi-fi internet per migliorare la permanenza del paziente durante i trattamenti. Una grande innovazione, che investe la qualità delle terapie da somministrare,

Ospedale Scala A Piano 0 Tel 0445 571240 Franco Bassan Direttore Oncologia Medica

è la Farmacia Centralizzata con sede di diluizione e preparazione dei farmaci: il locale, all’avanguardia tecnologica, garantisce accuratezza e sicurezza nella diluizione dei farmaci antiblastici, avvalendosi di due cappe di diluizione e di un sistema informatico di collega-

mento con il Reparto. Ma il fatto più importante è costituito dal poter lavorare tutti in un’unica struttura, strettamente a contatto, dove poter sviluppare la collaborazione quotidiana pluridisciplinare, nostro cavallo di battaglia da sempre.

Equipe Oncologia medica

Aiuto psicologico

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Il Servizio di Psicologia Clinica Ospedaliera è un’Unità Operativa Dipartimentale, strutturata in staff alla Direzione Medica del nuovo Ospedale di Santorso ed è composta da tre psicologi/psicoterapeuti. È un servizio trasversale a tutti i Dipartimenti e Reparti Ospedalieri, di offerta specialistica, e svolge attività di diagnosi, sostegno, psicoterapia breve. Nata nel gennaio del 2010, è una delle poche Unità Operative Ospedaliere in Veneto e offre ai pazienti e ai loro familiari supporto per la durata del ricovero e in tutto il percorso sanitario, fungendo anche da ponte e da aggancio con

Emilia Laugelli Responsabile Psicologia Clinica Ospedaliera i servizi territoriali, per una continuità terapeutica del paziente dimesso. Avere gli Psicologi in Ospedale è segno di grande attenzione al paziente ricoverato. L’intento è quello di rendere il paziente protagonista del suo percorso di cura, considerandolo nella sua identità di persona, nelle sue potenzialità e competenze, aiutando anche i famigliari a gestire il disagio, dal momento che gli eventi legati alla malattia hanno ripercussioni sulle relazioni tra i membri della famiglia e sull’equilibrio della struttura famigliare stessa.

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Dialisi: un fiore all’occhiello

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Il Reparto di Dialisi della nostra Ulss vanta un primato pionieristico: dobbiamo considerare che l’inizio della cura dell’insufficienza depurativa renale tramite rene artificiale risale al lontano 1961 negli Stati Uniti e già nel 1970 all’Ospedale De Lellis a Schio nasceva il Reparto di Emodialisi, iniziando la propria attività di cura con il rene artificiale

Ospedale Scala A Piano 0 tel 0445 571250

Maurizio Axia Direttore di Nefrologia e Dialisi

Essere stati uno dei primissimi Centri per la depurazione extrarenale Dialitica nel Veneto e quindi già allora poter letteralmente salvare la vita di molte persone, ha forgiato e trasmesso finora un’eredità culturale e morale di grande valore, oltre alla massima attenzione per le evoluzioni tecnologiche. Dal 1970 a oggi molto è cambiato e le condizioni operative rese possibili in Equipe Nefrologia un ambiente all’avanguardia qual è il nuovo ospedale di Santorso hanno consentito un ulteriore e importantissimo balzo in avanti. Un esempio: l’emodialisi consiste in una sorta di “lavaggio” del sangue dei pazienti tramite il rene artificiale e tutte non solo per pazienti del nostro comle condotte lunghe centinaia di metri prensorio, ma anche per i provenienti del complicatissimo circuito idraulico da zone che allora ne erano completache fa fluire l’acqua ai reni artificiali, mente prive, come ad esempio la Vallageneralmente sono costruite con tubata dell’Agno e l’Altopiano di Asiago. zioni di materiale plastico come il PVC o

il Polo Endoscopico

ospedale

il PVDF, come peraltro era nel vecchio Centro Dialisi di Schio. A Santorso invece tutte le tubazioni sono interamente di acciaio inox lucidato “a specchio”, il che consente di portare ai reni artificiali acqua pretrattata e “ultrapura” con la conseguente totale assenza di rischio di contaminazione per il sangue dei pazienti stessi. A questa soluzione innovativa, rara persino nella intera rete dei centri di Dialisi del Veneto, va a sommarsi la conseguente dotazione attuale di ben 44 reni artificiali di ultimissima generazione (10 acquisiti in surplus per effettuare il trasloco in totale sicurezza operativa) che adottano un’incredibilmente sofisticata tecnologia robotica che consente il “dialogo” continuo fra lo stato clinico del paziente-rene artificiale-operatore. In definitiva, la nostra Ulss attualmente può vantare un’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi di eccellenza nel contesto di alta eccellenza quale è la vocazione del nuovo Ospedale di Santorso.

Nicola Franzolin - Direttore del Dipartimento Chirurgico Questa nuova struttura, posta al piano zero, consente di riunire la quasi totalità delle attività specialistiche chirurgiche di tipo ambulatoriale. A tal proposito va ricordato come il progresso e l’evoluzione della pratica medica abbia permesso di tramutare interventi che prima avevano bisogno di uno o più giorni di degenza in prestazioni ambulatoriali o che al massimo richiedono di trattenere il paziente per poche ore. Nel Polo Endoscopico si effettuano accertamenti e attività che riguardano l’Endoscopia Digestiva (gastroscopie, colonscopie etc.) e l’Endoscopia Urologica, ovvero tutte le prestazioni ambulatoriali della branca urologica: dalle cistoscopie, ai piccoli interventi ambulatoriali, oltre ad ecografie, esami uro dinamici etc. Aver riunito queste attività in un unico polo consente di avere un’unica segreteria e un flusso dei pazienti che richiede prestazioni omogenee. Inoltre, le sale adibite alle varie attività sono state implementate di nuove apparecchiature sanitarie, come ad esempio ecografi di ultima generazione dedicati alle varie specialità o il tavolo per radio-urologia particolarmente sofisticato.

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ospedale

Sale operatorie: finalmente insieme

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Nicola Franzolin Direttore del Dipartimento Chirurgico

Il trasferimento dei reparti chirurgici nel nuovo ospedale di Santorso ha determinato un miglioramento davvero importante: si potrebbe dire... finalmente insieme! In precedenza, le corse di giorno e di notte da parte dei chirurghi e degli urologi di Schio per supportare le urgenze ginecologiche nelle sale operatorie di Thiene rappresentavano la normalità; idem dicasi per le frequenti consulenze degli anatomopatologi che da Thiene dovevano rapidamente recarsi a Schio per analizzare i reperti patologici provenienti da quelle sale operatorie. Insomma, una riunificazione necessaria. Una delle maggiori novità del nuovo ospedale è costituita dalla presenza di due Gruppi Operatori situati al terzo piano, a poca distanza dalla Rianimazione e dalla TIPO (Terapia Intensiva Post Operatoria).

Il Gruppo Operatorio Principale è costituito da 7 sale operatorie e da un’area riservata all’attività preoperatoria e al monitoraggio post operatorio; qui si effettuano gli interventi maggiori relativi a tutte le specialità. L’altro Gruppo, di 6 sale operatorie leggermente più pic-

cole, è riservato agli interventi in Day Surgery e comunque agli interventi di minore impegno complessivo. Rispetto al passato tutte le sale operatorie sono omogenee tra loro, più flessibili nel loro utilizzo, dotate di ri-

cambio d’aria secondo i più moderni criteri internazionali, di doppio monitor televisivo con informatizzazione dei dati e delle immagini, delle più complete attrezzature per anestesia e per l’esecuzione di radiografie ed ecografie intraoperatorie. Inoltre, sono state acquistate nuove apparecchiature specifiche, ad esempio un nuovo microscopio operatore per ORL. Tutto ciò consente un miglior utilizzo delle sale con vantaggi legati alla diminuzione dei tempi operatori, alla maggiore collaborazione tra i vari specialisti, alla supervisione immediata da parte dei diversi operatori dei casi più complicati. Un nuovo modello di ospedale orientato alla sicurezza nei confronti di pazienti e operatori e allo svolgimento più rapido e funzionale degli interventi programmati, in modo da ridurre sensibilmente i tempi di attesa soprattutto per alcune specialità.

chirurgia orbitaria tra le più qualificate d’Italia

Dario Surace - Direttore di Oculistica L’esoftalmo, patologia riconoscibile per gli occhi sporgenti, può essere monolaterale o bilaterale e dovuto a fenomeni infiammatori o a malattie legate alla disfunzione di altri organi, ad esempio malattie tiroidee, a tumori dell’orbita, o a disordini vascolari (varici, fistole). È spesso associato a compromissione visiva (calo di vista) e della motilità oculare (visione doppia). Nel nuovo ospedale di Santorso possono essere eseguiti interventi per far rientrare gli occhi spinti fuori da malattie sfiguranti come il morbo di Basedow, così come quelli per l’asportazione di tumori o le cure mediche per stati infiammatori o tumorali. Spesso le malattie orbitarie hanno conseguenze sulla posizione e la dinamica delle palpebre o sul funzionamento delle vie lacrimali. Un ruolo fondamentale è quello dell’oculista oculoplastico, specializzato nella chirurgia plastica palpebrale, delle vie lacrimali e dell’orbita. Anche in questo caso, il centro di oculoplastica in funzione a Santorso è tra i più qualificati d’Italia e cura pazienti provenienti da tutta la penisola.

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ospedale

Diagnostica per immagini

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La “Diagnostica per Immagini “ del nuovo ospedale è stata così nominata per mettere in evidenza l’evoluzione che da qualche decennio ha portato la Radiologia a completare lo strumentario diagnostico con apparecchiature ad Ultrasuoni e con la Risonanza Magnetica, le cui attività incidono per oltre il 50% dell’intera richiesta diagnostica. La struttura logistica del Servizio permette accessi differenziati agli utenti esterni e ai degenti. Un percorso privilegiato è fornito ai pazienti provenienti direttamente dal Pronto Soccorso stante le possibili condizioni di emergenza-urgenza. La programmazione degli esami consente, inoltre, uno stazionamento breve nel Servizio di Radiologia evitando così inutili attese. Le attività ambulatoriali coprono un’ampia fascia oraria: dalle 8 alle 20, mentre la Risonanza Magnetica è attiva per un totale di 15 ore giornaliere. Tutto ciò determina un forte e costante impegno da parte di tutto il personale medico, tecni-

il polo endoluminale

Francesco Cappellari Direttore di Radiologia co, infermieristico e di segreteria. Tutte le immagini, in formato digitale, sono immediatamente disponibili e consultabili in ogni Unità Operativa dell’Ospedale e nelle Sale Operatorie. Inoltre, la dotazione tecnologica è stata significativamente e qualitativamente ampliata. Le vecchie lastre sono state sostituite con moderni CD che permettono una migliore definizione dell’immagine eliminando, nel contempo, materiale di rifiuto. Anche la velocità degli esami è nettamente aumentata dopo l’acquisizione di un’apparecchiatura Multifunzionale che acquisisce immagini con frequenza elevata che può arrivare a 24 al secondo per poi ricostruirle in tridimensionale. L’ecografia è stata completamente rinnovata con l’acquisizione di 3 ecografi integrati con software che permettono l’utilizzo di mezzi di contrasto che migliorano le capacità di differenziare la vascolarizzazione degli organi e delle

lesioni. L’ecografia senologica ha in dotazione una sonda 3D e un ecografo di ultima generazione dedicato all’ecografia che permette piccoli interventi. La diagnostica senologica è strutturata con spazi diagnostici dedicati e internamente comunicanti con sala del mammografo digitale, sala visita e sala ecografica, per cui la paziente non necessita di ritornare in sala attesa per completare l’iter diagnostico. Con tali metodiche la biopsia mammaria è resa quanto mai precisa poiché anche piccole lesioni profonde sono centrate con precisione. La TAC, inoltre, dispone di un’apparecchiatura altamente sofisticata in grado di sezionare visivamente e con precisione tutti gli organi del corpo.

Luciano Bassan - Responsabile di Emodinamica Nell’ospedale di Santorso è stato creato il Polo Endoluminale, dove è stata trasferita l’Emodinamica già esistente a Thiene, che esegue, fin dal 2005 coronarografie diagnostiche e dal 2010 anche interventistiche, quali l’Angioplastica Coronarica Percutanea e l’applicazione di Stent, che servono per riaprire i vasi coronarici ostruiti. Finora sono state eseguite 2507 indagini emodinamiche, con un totale di 722 interventi di Angioplastica coronarica con applicazione di Stent. La patologia cardiovascolare è la causa di morte più importante nel mondo occidentale; l’infarto miocardico è causato dall’occlusione di un’arteria che nutre il cuore che può essere rapidamente riaperta per mezzo di un palloncino e della successiva applicazione di uno stent, una “retina” di lega metallica che ne impedisce la riocclusione. Nel nuovo Ospedale si è resa possibile una maggiore integrazione e collaborazione interdisciplinare: nelle due sale modernamente attrezzate con Angiografi di ultima generazione, l’attività viene svolta in collaborazione con la Radiologia e la Chirurgia per la realizzazione di interventi percutanei attraverso la puntura dell’arteria femorale e/o radiale, in anestesia locale di angioplastica periferica e il posizionamento di endoprotesi vascolari tali da evitare interventi chirurgici molto più pesanti ed invasivi. È in fase di avvio, in collaborazione con la Neurologia, il trattamento endoluminale della patologia vascolare carotidea.

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ospedale

Ostetricia e Ginecologia: le novità

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Nella sala parto del nuovo ospedale è alle difficoltà dei medici in formazione, sempre prevalente il vecchio tema deldedica qualche giorno all’anno alla conla sicurezza. A garantirla è la presenza divisione del lavoro quotidiano con alcostante e in loco di un’équipe chirurcuni di loro. Specializzandi delle scuole gica completa, capace di rispondere alle di Padova e Vecondizioni di emergenza e di urgenza in rona affiancano i Ospedale tempi brevissimi e rassicuranti per le famedici di reparto Ginecologia: miglie nascenti. nello studio dei Scala D Piano 2 Parallelamente, non cala l’attenzione e casi clinici e nelTel 0445 571699 la tutela delle condizioni di fisiologia del la loro soluzione Ostetricia: travaglio e del parto. Scala C Piano 2 I futuri genitori, infatTel 0445 571704 ti, sono ospitati in una stanza singola dove con l’aiuto dell’ostetrica si preparano ad accogliere il neonato, subito depositato sul petto della neo mamma, tra le braccia del neo papà. A breve sarà possibile Sara, la prima bimba nata a Santorso trascorrere il tempo del travaglio anche in acqua, essendo una chirurgica sempre con approccio laparodelle stanze dotata di vasca dedicata. scopico e miniinvasivo in linea con la letAnche nel reparto di ginecologia ci teratura internazionale, il rispetto delle sono iniziative nuove. esigenze delle pazienti, l’avanzamento Il giovane personale medico, sensibile tecnologico. I pomeriggi sono dedicati

Marcello Scollo Direttore di Ginecologia e Ostetricia

a irrinunciabili approfondimenti teorici e all’esercitazione pratica su modelli plastici. Quest’anno il percorso formativo ha coinvolto anche il personale infermieristico, sia con funzione di docente che di studente, nell’obiettivo di rafforzare l’indispensabile collaborazione e fusione di conoscenze e competenze. Sempre in quest’ottica, tra i direttori di reparto e il personale medico cresce con sempre più vigore la volontà di condivisione plurispecialistica per il trattamento delle pazienti da sottoporre a chirurgia complessa, spesso di pertinenza oncologica. Già da anni è attivo un ambulatorio onco-ginecologico che prende in carico le pazienti per la diagnosi, la terapia, la gestione delle complicanze, allargando sempre di più le braccia verso i colleghi chirurghi, urologi, anatomo-patologi, radiologi, psicologi, nello sforzo di fare il meglio per le pazienti, crescendo un po’ tutti.

il Parto indolore

Pantaleo Corlianò - Direttore Anestesia e Terapia Antalgica L’Azienda Ulss 4 garantisce il parto indolore 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, situazione unica nel Veneto. La moderna tecnica di partoanalgesia consiste nell’introduzione di un cateterino, previa puntura di un punto preciso della colonna vertebrale, fino allo spazio peridurale. Attraverso il cateterino si somministrano farmaci anestetici locali e analgesici che riducono o aboliscono il dolore delle contrazioni del parto, con trascurabili effetti sulla capacità di usare i muscoli e sulle altre forme di sensibilità. Questa modalità permette di vivere il parto in modo più sereno e partecipativo. Non c’è nessun costo per le partorienti, eccetto nel caso in cui una paziente abbia problemi individuali da non poter discutere nell’incontro bimensile con l’anestesista, previsto nel corso di preparazione al parto organizzato dall’Ulss. In questo caso c’è il pagamento del ticket relativo alla visita anestesiologica individuale. Uno dei dodici incontri che caratterizzano i Corsi di preparazione al parto è appunto dedicato alla presentazione del parto indolore, a cura di un medico anestesista.

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Per lo sviluppo dei bimbi

L’

L’alta percentuale di sopravvivenza di neonati prematuri, ottenuta grazie ai progressi nell’assistenza ostetrica e perinatale, si accompagna a volte a qualche problema legato all’apprendimento, al comportamento, a problemi psichiatrici fino ad arrivare a patologie neurologiche maggiori. L’Ambulatorio integrato per la promozione dello sviluppo del bambino si propone di individuare precocemente le anomalie nello sviluppo, accompagnare i neo genitori sostenendoli nelle attività della vita quotidiana e offrire valide informazioni e proposte concrete per favorire lo sviluppo e la crescita, promuovendo la sintonia tra i bisogni del bambino e l’ambiente in cui vive. Grazie al lavoro di un’équipe multiprofessionale: pediatra, fisiatra e neuropsichiatra infantile il bimbo viene seguito con un programma personalizzato. Al

ospedale

Massimo Scollo Direttore di Pediatria

primo accesso viene consegnato ai genitori un pieghevole nel quale è presentato l’ambulatorio integrato, illustrato il significato del follow-up neonatale e forniti i nominativi, i numeri di telefono e gli indirizzi e-mail degli specialisti di riferimento. Al termine di ogni visita di controllo si condividono con i genitori gli elementi emersi dall’osservazione, fornendo indicazioni sui compiti evolutivi per quella data fase di sviluppo, sulle posture consigliate e sulle attività da sveglio, anche con la consegna di schede illustrate. Alcuni numeri: con i progressi nell’assistenza ostetrica e perinatale, la sopravvivenza di neonati con età gestazionale maggiore di 28 settimane e peso di 1000 g è attualmente del 90%, a 26-27 settimane di età gestazionale e tra 800 e 1000 g del 70-80%, a 25 settimane e con peso di 700-800 g del 50-70%.

Ospedale Scala A Piano 2 Tel 0445 571724 L’ambulatorio integrato è operativo il secondo e il quarto venerdì del mese, per un totale di otto ore e ha sede presso l’ambulatorio pediatrico dell’ospedale di Santorso. La prenotazione delle visite avviene tra mite Cup.

Il Dipartimento materno infantile in continua formazione

• È stato organizzato per tutto il personale di sala parto, anestesia e pediatria un prestigioso corso di formazione teorico-pratico sul “Trattamento delle urgenze e delle emergenze in sala parto”, con esperti di rilievo internazionale. È stato recentemente concluso anche un corso di approfondimento sulla corretta e sicura applicazione della ventosa ostetrica per i parti complessi. • L’Ulss 4, nell’ambito del progetto regionale “Per la promozione e il sostegno dell’allattamento materno”, sta riorganizzando il punto nascita in centro di promozione dell’allattamento al seno, con l’obiettivo di sostenere l’allattamento materno esclusivo fino ai sei mesi compiuti (e l’allattamento prolungato, associato a una alimentazione complementare appropriata, anche fino a due anni di vita e oltre), come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dalla Commissione Europea, dalle Società Scientifiche e dalle principali Organizzazioni Non Governative. • In collaborazione con la Pediatria di Vicenza, il dipartimento Materno Infantile dell’Ulss 4 ha organizzato corsi di formazione teorici pratici di rianimazione neonatale rivolti a tutto il personale sanitario che lavora nei punti nascita della provincia di Vicenza; circa il 10% dei nuovi nati richiede un’assistenza al momento del parto e circa l’1% necessita di una rianimazione cardiopolmonare avanzata.

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ospedale

L’attività del Centro di Procreazione Assistita

I

In Italia circa 25.000 coppie all’anno si rivolgono a un centro di Procreazione Assistita (PMA) perché non riescono ad avere un figlio. Il problema dell’infertilità è in aumento e le cause sono molteplici: sia di ordine medico, quali patologie ginecologiche e problematiche che interessano l’apparato riproduttore maschile, sia di ordine comportamentale come lo stile di vita, l’obesità, il fumo e l’alcol, sia sociale come la scelta posticipata della maternità che solitamente avviene dopo i 35 anni. L’ULSS 4 Alto Vicentino ha aperto il Centro pubblico di Procreazione Assistita – PMA alla fine del 2002 e fino a oggi più di 2500 coppie (metà delle quali provenienti da altre ULSS della provincia) si sono rivolte al Centro, con un continuo aumento di richieste. Attualmente i bambini nati dall’attività del Centro sono ben 354. Cosa si fa al Centro PMA? Il servizio altamente specialistico offre la sua competenza alle coppie che presentano un

Maria Luisa Peron Responsabile del Centro Procreazione Assistita

problema di infertilità attraverso colloqui medici, visite, approfondimenti diagnostici, consulenze di esperti quali l’urologo, l’endocrinologo e lo psicologo. I colloqui con il ginecologo servono per parlare con la coppia, raccogliere informazioni, individuare se possibile degli interventi per risolvere l’infertilità e programmare accertamenti diagnostici. In taluni casi la risoluzione può essere molto semplice, ad esempio con un piccolo intervento chirurgico o con una terapia farmacologica. Dopo i vari accertamenti si presentano alla coppia le terapie più idonee ai fini dell’ottenimento di una gravidanza. Il Centro offre anche incontri formativi collettivi per spiegare il percorso della procreazione assistita, le tecniche di fecondazione in vitro, le eventuali problematiche che insorgono durante il

Tre bollini rosa all’Ulss 4

percorso e i risultati ottenuti. Il Centro di PMA di Santorso esegue tecniche di fecondazione che si suddividono per complessità in tecniche di I livello (inseminazione intrauterina) e di II livello (FIVET e la ICSI). Nel Centro di procreazione assistita dell’ULSS 4 è possibile procedere al congelamento degli ovociti e degli embrioni secondo quanto disposto dalla legge n° 40 del 19/02/2004 e della sentenza della Corte Costituzionale n° 151 del maggio 2009.

Centro PMA Ospedale Scala D Piano 2 Tel 0445571660 Orari Segreteria: da lunedì a venerdì dalle 14 alle 16

A

Anche nel 2012, sono stati attribuiti 3 Bollini Rosa all’Ospedale “Boldrini” di Thiene. La struttura dell’Ulss 4 è parte, come eccellenza, del Network di ospedali che offrono servizi a misura di donna. Il Programma Bollini rosa è stato avviato nel 2007 a livello nazionale con l’obiettivo di premiare gli Ospedali italiani “vicini alle donne”, che offrono percorsi diagnostico-terapeutici e servizi dedicati alle patologie femminili, riservando particolare attenzione alle specifiche esigenze dell’utenza rosa.

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Attività territoriali

Il medico di famiglia

C

Intervista ad Augusto Zen, Medico di Medicina Generale Come si è evoluto il ruolo dei medici di famiglia negli ultimi anni? Negli ultimi anni il medico non è più solo nel suo ambulatorio, ma comunica in rete con i suoi colleghi, visualizza nel proprio pc gli ultimi accertamenti fatti dal paziente, accessi al Pronto Soccorso o alla Continuità Assistenziale(C.A.) e, tramite il Teleconsulto, si rapporta con gli specialisti per condividere il percorso di

S

Si sente spesso parlare di aggregazioni funzionali territoriali (AFT). Cosa sono? Non sono nuove strutture, mini distretti o mini organizzazioni, ma consistono semplicemente in una condotta medica moderna; significa riportare il medico e quindi il team multi professionale all’interno di un territorio ben definito dove c’è una sede distrettuale e una medicina di gruppo, che si integrano a livello locale per la gestione dei cittadini, soprattutto delle persone con malattie croniche, che necessitano di un lavoro di squadra. È cambiata la logica, la cultura: l’ospe-

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cura più idoneo. Non può esistere una buona medicina del territorio senza un buon ospedale e viceversa: è quindi necessario incrementare sempre più la collaborazione fra queste realtà che comunque già dialogano fra loro. Oggi, le parole chiave sono organizzazione e integrazione: il passaggio dall’ambulatorio del singolo medico alle Associazioni di medici o alla Medicina di gruppo, ci permette di dare una risposta dalle 8 alle 20 e la certezza per il paziente, in assenza del suo medico, di poter essere visitato da un collega, che può attingere ai suoi dati, conoscere la terapia che sta seguendo, le patologie che presenta e gli esami eseguiti. Un vantaggio considerevole è offerto dal servizio di call center, che filtra le chia-

mate e ci solleva da alcuni aspetti burocratici, potendo in tal modo dedicare più tempo all’assistenza, soprattutto verso i malati cronici. In quest’ottica è basilare lavorare in sinergia con altri Servizi, ad esempio con l’Assistenza domiciliare distrettuale o con il Servizio di Cure Palliative, in caso di malati terminali o seguiti dall’Adimed. Molti medici hanno scelto le visite su appuntamento. Cosa ne pensa? È un notevole salto di qualità. Ora riesco a visitare persone che non riuscivano in precedenza a presentarsi in ambulatorio; il paziente si sente maggiormente seguito, poiché sa che in quel momento il medico si dedica completamente a lui e, sapendo della visita, è già aggiornato sugli ultimi accertamenti eseguiti.

Le AFT queste sconosciute Intervista a Mario Righele, Direttore Cure Primarie dale non deve essere più inteso come unico luogo in cui è possibile curarsi; la persona accede all’ospedale solo in caso di problemi acuti che, una volta risolti, sono poi gestiti con programmi ben precisi a livello territoriale, grazie all’integrazione e alla sinergia tra i diversi Servizi, riuscendo a dare una risposta assistenziale idonea. Un esempio di AFT è quello di Malo: vi sono ambulatori, una Medicina di gruppo integrata, una disponibilità di medici dalle 8 alle 20, équipe territoriali, possibilità di fare i prelievi… Quindi una rete di servizi che

riesce a dare una risposta adeguata alla popolazione di quella comunità. E poi non dimentichiamo che a livello locale si riesce anche a coinvolgere i cosiddetti portatori di interesse, i volontari, che rivestono un ruolo davvero importante per la salute, soprattutto nella prevenzione. Certo, dobbiamo monitorare la situazione per migliorare ancora; tutte queste novità richiedono coraggio, poiché è vero che cambiando si può anche peggiorare, ma non si può migliorare senza cambiare.


Informazioni utili Prenotazioni, pagamenti, ritiro referti È possibile prenotare mediante: Call Center 0445 633 633 dal lun al ven dalle 8 alle 17.30 - Via mail con invio del modulo disponibile nel sito internet http://www.ulss4.veneto.it/web/ulss4/Ospedale/prenotare_visite o tramite fax 0445 572337 - CUP Ospedale di Santorso Orari: dal lun al ven dalle ore 8 alle ore 18 - Distretto Socio Sanitario di Schio - Via San Camillo De Lellis (ex ospedale) Orari: da lun a ven dalle ore 8 alle ore 17 - Distretto Socio Sanitario di Thiene - Via Boldrini,1 (ex ospedale) Orari: da lun a ven dalle ore 8 alle ore 17

Documenti necessari per la prenotazione - Impegnativa rossa prescritta dal medico (se in possesso di esenzione, verificare la presenza del relativo codice) - Tessera sanitaria blu plastificata (TEAM) e tessera sanitaria cartacea rilasciata dal Distretto Socio Sanitario Attenzione - Il ticket deve essere pagato prima della visita/prestazione, salvo eventuale esenzione riportata nella ricetta. In caso di prenotazioni presso strutture convenzionate, il pagamento deve essere eseguito presso tali Centri. - Il ritiro dei referti potrà avvenire presso la sede richiesta al momento della prestazione. Il mancato ritiro del referto, trascorsi 30 giorni dalla data indicata, comporta l’addebito dell’intero costo della prestazione anche in caso di esenzione, così come previsto dal nomenclatore tariffario regionale.

Come annullare la prenotazione - telefonare al numero verde 800 536088 attivo 24 ore su 24 - recarsi personalmente al CUP o presso gli sportelli distrettuali

È necessario annullare la prenotazione almeno 3 giorni prima (compresi giorni festivi) dalla data dell’appuntamento, pena l’addebito del ticket per mancata disdetta.

Richiesta cartella clinica - CUP Santorso da lun a ven dalle 8 alle 18 - Sportello ritiro referti Distretto Sanitario Schio (ex Ospedale) da lun a ven dalle 8 alle 17 - Sportello ritiro referti Distretto Sanitario Thiene (ex Ospedale) da lun a ven dalle 8 alle 17 - invio del modulo disponibile nel sito aziendale, con la documentazione richiesta, tramite fax al n. 0445 572020 o servizio postale. Si ritira solo al CUP di Santorso previo avviso telefonico

Punti prelievo di sangue

- Sede Distretto Socio Sanitario di Schio (ex Ospedale) da lun a ven dalle 7 alle 9.15 - Sede Distretto Socio Sanitario di Thiene (ex Ospedale) da lun a ven dalle 7 alle 9.15 - Laboratorio Analisi Ospedale Santorso solo per prelievi urgenti da lun a ven dalle 9.30 alle 15.30 e sab dalle 8 alle 11 Oppure presso le sedi periferiche: - Arsiero, Via Cartari - mart e giov 7.20-9.15 Tel. 0445742511 - Breganze, Via Pieve - mart e giov 7.30-9.15 Tel. 0445306211 - Malo, Largo Palladio - solo su prenotazione: da lun a ven 7.20-8.30 Tel. 0445586912 - Piovene Rocchette, Piazzale Vittoria da lun a ven 7.20-9.15 Tel. 0445659111 - Valli del Pasubio, Via Brandellero merc e ven 7.30-8.30 Tel. 0445590464 - Zugliano, Via Fermi - lun e merc 7.30-9.15 Tel. 0445870212 - Marano Vicentino, Via Sant’Angelo - solo su prenotazione: mart e giov 7.00-9.30; lun e merc 17.00-17.45 Tel. 0445598847 - Pedemonte, Via Brancafora - mart 7.00-9.00 Tel. 0445747147 - Valdastico, Via P. Sartori - merc 8.00-9.00 Tel 0445745029

Per ulteriori informazioni: http://www.ulss4.veneto.it/web/ulss4/Ospedale/prenotare_visite


Accesso e prestazioni di Pronto Soccorso Triage: codice di priorità CODICE ROSSO Emergenza Pericolo di vita precedenza assoluta CODICE GIALLO Urgenza primaria Il paziente è ricevuto il prima possibile CODICE VERDE Urgenza secondaria Il paziente è ricevuto appena trattati i casi più gravi CODICE BIANCO Non urgenza Il paziente è ricevuto solo dopo il trattamento di tutti gli altri casi più urgenti

In base alle nuove disposizioni emanate dalla Regione Veneto tutti i pazienti dimessi dal pronto soccorso con codice bianco pagano la quota fissa di accesso di 25 euro e il ticket sulle prestazioni erogate. Sono ESENTATI dal pagamento i seguenti CODICI BIANCHI: - minori di 14 anni: non pagano l’accesso, ma pagano il ticket sulle eventuali prestazioni erogate; - esenti ticket (Decreto n. 161/2011). Nei pazienti esenti per patologia l’esenzione si applica solo se l’accesso in Pronto Soccorso è da imputarsi a riacutizzazione e/o aggravamento della patologia oggetto dell’esenzione; - infortunati sul lavoro: non pagano l’accesso e le prestazioni. Per informazioni sulle ulteriori categorie esenti dal pagamento è possibile consultare il sito aziendale: http://www.ulss4.veneto.it/web/ulss4/Ospedale/pronto_soccorso/all/1868.pdf


Attivo presso l’OIC di Thiene 1° Piano zona Poliambulatori  Accettazione  Indagini necessarie  Prelievi e ristoro

nella sede attuale

OSPEDALE DI COMUNITÀ

CARDIOACTION

DONATORI SANGUE con annessa associazione

ASSOCIAZIONI

1° Piano, sopra la portineria e residenziali

 Cure palliative  Continuità ospedale territorio  Percorsi domiciliari, semiresidenziali

CURE PALLIATIVE

1° Piano, sopra la portineria

ADI Ambulatorio infermieristico Sportello di informazioni Continuità assistenziale

Psicologia Neuropsichiatria Logopedia Fisioterapia

Affidi Adozioni Consultorio familiare Pediatria di comunità Tutela minori Vaccinazioni

   

   

     

DALLE 8 ALLE 17

Orari attività distrettuali

CURE PRIMARIE e Centrale Operativa Unica Territoriale

1° Piano zona ex ambulatori

NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

CORSO PROFILASSI PARTO

UO BAMBINO FAMIGLIA

PRENOTAZIONI CASSA RITIRO REFERTI

UFFICI AMMINISTRATIVI     

Integrazione scolastica Centri diurni Residenzialità Interventi sociali Progetti personalizzati

resta nella sede attuale

Tutti i giorni da lunedì a venerdì

AMBULATORIO INFERMIERISTICO AMBULATORIO MEDICINA PUBBLICA CARDIOLOGIA DERMATOLOGIA FISIOKINESITERAPIA MEDICINA DELLO SPORT OCULISTICA ODONTOIATRIA OTORINOLARINGOIATRIA OSTETRICIA/GINECOLOGIA PSICOLOGIA NEUROCOGNITIVA NEUROLOGIA

SPECIALISTICA TERRITORIALE 1° Piano presso i poliambulatori

   

RADIOLOGIA solo su appuntamento

Radiografie torace, scheletro, arti Ecografie RMN settoriali Screening mammografico

Per le urgenze è attivo il Laboratorio Analisi dell’Ospedale di Santorso: dal lunedì al venerdì ore 9:30 - 15:30 e il sabato ore 8:00 - 11:00

PUNTO PRELIEVI

Terzo Piano zona ex ambulatori

CENTRO ORGANIZZATIVO SCREENING

resta nell’attuale sede in Via S.Rocco a Thiene

TOSSICODIPENDENZE

3° Piano, ex Scuola Infermieri

DISABILITÀ

CENTRO SALUTE MENTALE (CSM)

Apertura da lunedì a venerdì ore 6,30—20,50

(EX PADIGLIONE OSPEDALIERO “BOLDRINI”)

SERVIZI ATTIVI NEL DISTRETTO SOCIO SANITARIO DI THIENE


    

Consultorio familiare Pediatria di comunità Spazio Teenager Tutela minori Vaccinazioni

ATTIVITA’

DALLE 8 ALLE 17

Orari attività distrettuali

Piano Terra presso i Poliambulatori 1° Piano ex Direzione medica

CENTRO DONNA (+ screening citologico)

DISTURBI ALIMENTARI

con annessa Associazione

Piano Terra presso i Poliambulatori

DIABETOLOGIA

residenziali

 Cure palliative  Continuità ospedale territorio  Percorsi domiciliari, semiresidenziali e

CURE PALLIATIVE

ADI Ambulatorio infermieristico Sportello di informazioni Continuità assistenziale

   

 Psicologia Neuropsichiatria  Logopedia  Fisioterapia

CURE PRIMARIE

NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

CORSO PROFILASSI PARTO 1° Piano presso l’ex Direzione medica

BAMBINO FAMIGLIA

PRENOTAZIONI CASSA RITIRO REFERTI

UFFICI AMMINISTRATIVI

resta nella sede attuale

CENTRO SALUTE MENTALE (CSM)

Tutti i giorni da lunedì a venerdì

PUNTO PRELIEVI

AMBULATORIO INFERMIERISTICO

SPECIALISTICA TERRITORIALE

ASSOCIAZIONI attuali nella sede

DONATORI SANGUE con annessa associazione

 Accettazione  Indagini necessarie  Prelievi e ristoro

OTORINOLARINGOIATRIA

OCULISTICA

NEUROLOGIA

Piano seminterrato  FISIOKINESITERAPIA

DERMATOLOGIA

Dove: Piano Terra presso Poliambulatori CARDIOLOGIA

AMBULATORIO MEDICINA PUBBLICA

 Radiografie torace, scheletro, arti  Ecografie

RADIOLOGIA solo su appuntamento

Per le urgenze è attivo il Laboratorio Analisi dell’Ospedale di Santorso: dal lunedì al venerdì ore 9:30 - 15:30 e il sabato ore 8:00 - 11:00

    

DISABILITÀ

Integrazione scolastica Centri diurni Residenzialità Interventi sociali Progetti personalizzati

resta nella sede attuale

ALCOLOGIA

Apertura da lunedì a venerdì ore 6,30—20,50

(EX PADIGLIONE OSPEDALIERO “DE LELLIS”)

SERVIZI ATTIVI NEL DISTRETTO SOCIO SANITARIO DI SCHIO


Attività territoriali

Continuità Assistenziale

I

Il Servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) garantisce, da oltre 30 anni, l’assistenza medica nelle ore notturne, festive e prefestive, in continuazione con l’attività del Medico di Famiglia. È presente in tre sedi: Thiene, per tutta la popolazione del Distretto 1, Schio e Arsiero per tutta la popolazione del Distretto 2. L’ambulatorio a Thiene e Schio si trova presso gli ex-ospedali, mentre ad Arsiero è situato nella sede dell’UTAP – Medivalli. La Continuità Assistenziale (C.A.) offre al paziente la possibilità di ricevere un consiglio telefonico da un medico, una visita ambulatoriale o, in caso di necessità, una visita domiciliare. Il medico può essere contattato anche per una terapia non rinviabile e per coprire un

Paolo Sandonà Continuità Assistenziale di Schio

ciclo di terapia non superiore alle 48/72 ore, oppure per una certificazione di malattia limitatamente ai giorni coincidenti con i turni di lavoro festivi, prefestivi o notturni. Il Servizio non eroga certificati per visita sportiva, certificati di malattia a lavoratori non turnisti; vaccinazioni; punti di sutura, prescrizione di esami diagnostico-strumentali o di visite specialistiche. L’Ulss 4 è stata una delle prime aziende sanitarie in Italia a investire nella formazione del personale e a dotare di tecnologia informatica il proprio Servizio di C.A. Il passaggio dalla refertazione della visita cartacea a quella elettronica ha consentito una completa integrazione del Servizio con le altre strutture sanitarie: qualsiasi attività svolta dal

Per contattare il medico di Continuità Assistenziale: telefono n. 800.239388. Il servizio è disponibile: •giorni feriali dalle 20 alle 8 • le domeniche e i giorni festivi dalle 8 alle 20; • tutti i sabati e i giorni prefestivi dalle 10 alle 20.

medico di C.A. è trasmessa in tempo reale, grazie alla rete informatica, al medico di famiglia o al medico ospedaliero, in particolare del 118 e del Pronto Soccorso. L’integrazione è attiva anche con il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.) e, da oltre un anno, con il Nucleo di Cure Palliative, contribuendo così all’assistenza al malato oncologico nelle 24 ore; non da ultimo, la C.A. interviene nell’assistenza.

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Attività territoriali

L’importanza della medicina del territorio

N

Negli ultimi anni nell’Azienda Ulss 4 è stato realizzato un programma di innovazione nella medicina del territorio, con l’avvio di attività volte a dare risposta ai crescenti bisogni clinico-assistenziali della popolazione. Quando si parla di servizi sanitari si pensa immediatamente all’ospedale, dimenticando che anche sul territorio si svolgono funzioni importanti: dalla continuità assistenziale, agli operatori dell’assistenza domiciliare, dagli ambulatori distrettuali alle attività nelle Case di Riposo, nelle RSA, nelle Unità Riabilitative territoriali, nell’Ospedale di Comunità. Nel nostro territorio, oltre 50.000 persone sono affette da una patologia

Franco Figoli Responsabile della Funzione Clinica-Organizzativa del Distretto

cronica, come diabete, ipertensione, scompenso cardiaco, tumori, malattie neurologiche; di queste, circa 8.000 presentano malattie croniche associate a problematiche complesse: pensiamo a persone con tumori non guaribili e che necessitano di cure palliative, persone anziane con più patologie o ancora a persone con forme severe di malattie cardiache e neurologiche. Per dare risposte a questi malati, si è reso necessario passare dalla consueta attitudine dei sistemi sanitari a “curare” a quella del “prendersi cura”, ponendo particolare attenzione alla persona nella sua complessità e globalità, senza trascurare il contesto sociale e la fami-

glia. In quest’ottica è stata istituita una Centrale Operativa unica del Distretto, in cui operano in stretta integrazione fra loro medici, infermieri, assistenti sociali e amministrativi, per accompa-

L’infermiere nel territorio

Maria Grazia Pretti - Coordinatore assistenza infermieristica domiciliare L’infermiere è il professionista sanitario, come definito nel codice deontologico, responsabile dell’assistenza infermieristica, che è servizio alla persona, alla famiglia e alla collettività. Egli svolge la propria attività in collaborazione con il medico a livello ambulatoriale, domiciliare, ospedaliero e residenziale. A livello ambulatoriale, medico e infermiere si prendono cura del paziente con malattia cronica (diabete, scompenso cardiaco, ecc.), che necessita di monitoraggio e di assistenza costante. A livello domiciliare, invece, l’infermiere si prende in carico la persona e i suoi familiari con funzioni non solo di natura assistenziale ma anche di accompagnamento nelle varie fasi della malattia. I pazienti seguiti a domicilio sono in genere persone non autosufficienti, con difficoltà a deambulare e limitazioni funzionali nella normale attività quotidiana, oppure con patologie croniche e neoplastiche. La presenza dell’infermiere a domicilio viene sempre attivata dal medico di famiglia, primo referente della salute dei propri assistiti. Le attività dell’infermiere sono rappresentate da prestazioni che possono essere semplici, come i prelievi di sangue, oppure molto più complesse, come la gestione del cateterismo vescicale, della nutrizione artificiale tramite sondino naso gastrico e PEG o catetere venoso centrale, della terapia infusionale ecc. L’infermiere ha inoltre un ruolo fondamentale nell’educazione del care-giver, la persona che si occupa direttamente dell’assistenza. La persona malata e la famiglia possono essere aiutati anche da personale di assistenza del proprio Comune di residenza, per l’igiene personale, la mobilizzazione e, in collaborazione con il personale infermieristico, per facilitare il buon esito dell’assistenza domiciliare.

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Attività territoriali gnare il malato nella rete dei servizi e di prendere in carico i suoi bisogni dopo averli conosciuti e decodificati. Come funziona la Centrale Operativa? La Centrale Operativa è articolata in più funzioni al suo interno: per esempio, il Gruppo Unico Dimissioni garantisce la continuità assistenziale del malato ricoverato in ospedale, definendo un programma assistenziale da realizzare dopo la dimissione, a seguito di un’attenta analisi dei bisogni clinicosocio-assistenziali, in collaborazione con l’équipe del reparto ospedaliero e il

medico di famiglia. Vengono inoltre garantiti i percorsi verso la residenzialità, sia definitiva che temporanea, di monitoraggio e presa in carico dei malati fragili per problemi sociali, in collaborazione con i servizi preposti dei Comuni. Tutte queste attività permettono di assistere i malati sul territorio per tutte le 24 ore, 7 giorni su 7, anche grazie al coinvolgimento dei medici della Continuità Assistenziale, che assicurano una copertura oraria a completamento dell’attività dei medici di famiglia. L’apertura a Thiene di una sede nella quale si coordinano tutte le attività per la gestione del malato con patologia cronica complessa, ad esempio i malati in cure palliative o affetti da più malattie, pazienti con disturbi cognitivi e demenza o pazienti cardiopatici, permette di implementare il collegamento tra i

Vaccinazioni e

L

La vaccinazione rappresenta il fulcro delle azioni di sanità pubblica, da sostenere con continuità da tutti gli operatori sanitari. Oltre che nelle malattie “classiche” come vaiolo, poliomielite, tetano, difterite, il guadagno in salute è testimoniato anche dalle ultime vaccinazioni introdotte in età pediatrica (vaccino contro Haemophilus e Pneumococco), con una netta riduzione delle morti da malattie invasive, come le meningiti. Per garantire l’effetto positivo è necessario che quasi la totalità delle popolazione sia vaccinata: nel nostro territorio si raggiunge una buona copertura, eccetto che per il vaccino contro il papilloma virus nelle dodicenni e soprattutto per il morbillo, in cui

diversi professionisti che operano nello stesso territorio. La sfida del prossimo futuro per i servizi territoriali sarà quella della presa in carico globale e continuativa nell’arco delle 24 ore di tutti questi malati. L’intento è quello di istituire un’équipe territoriale, coordinata dal medico di famiglia, in grado di accompagnare il paziente nel suo contesto di vita, in modo continuativo in tutta la rete dei servizi: ambulatori, domicilio, case di riposo, RSA, ospedale di comunità. Il malato deve poter essere raggiunto dalle équipes del Distretto, in tutte queste sedi, e poter accedere “accompagnato” in Ospedale, con richiesta mirata ai bisogni clinici evidenziati, evitando il trauma di un accesso attraverso il Pronto Soccorso, da riservare alle situazioni di reale urgenza.

Edoardo Chiesa Responsabile Servizio Igiene e Sanità Pubblica

siamo alcuni punti al di sotto del valore soglia del 95% che garantisce la diminuzione della circolazione dei microbi con scomparsa definitiva della malattia. Le vaccinazioni rappresentano un presidio fondamentale per la salute e lo sviluppo del bambino, ma non esclusivo: per questo Assistenti Sanitarie e Pediatre di Comunità, in occasione delle sedute vaccinali nei Distretti sanitari, forniscono informazioni e counselling ai genitori su 8 azioni importanti per lo sviluppo psicofisico del bambino e per la sua sicurezza, che rientrano nel programma a livello regionale denominato GENITORI PIÙ e che prevedono: 1. Assumere l’acido folico da parte della donna nel periodo pre-concezionale

2. Non bere bevande alcoliche in gravidanza e durante l’allattamento 3. Non fumare in gravidanza e davanti al bambino 4. Allattare al seno in modo esclusivo fino a 6 mesi 5. Mettere a dormire il bimbo a pancia in su 6. Proteggere il bimbo in auto e in casa 7. Fare le vaccinazioni consigliate 8. Leggere al bimbo ad alta voce Queste azioni da sole o insieme con le altre proteggono il bambino da uno o più problemi rilevanti, come le malformazioni congenite, il basso peso alla nascita, la morte in culla, le infezioni, i traumi e incidenti, l’obesità, le difficoltà cognitive e relazionali.

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Attività territoriali

L’anno di Hyppo

N

Nella difficile condizione delle persone con disabilità e delle loro famiglie ci sono anche aspetti di cui si parla assai poco: i bisogni di normalità, il gusto per la vita, i valori di cui sono portatrici, primo fra tutti quello di sviluppare la capacità di affrontare le avversità. Per riflettere su questi temi il Servizio Disabilità del Distretto Socio Sanitario n.2 di Schio ha proposto nel 2012, in occasione dei 10 anni dalla sua attivazione, il progetto HYPPO. Nella prima fase, 25

persone con disabilità, di età compresa tra i 10 ed i 43 anni, hanno effettuato un percorso per conoscere ed imparare a disegnare un cavallo. Con il materiale prodotto è stato realizzato un calendario

Arti e mestieri

N

Nel 2009 è nato il progetto “Arti e Mestieri” rivolto a giovani adolescenti con lieve disabilità. Il progetto voleva essere un’opportunità di crescita e di apprendimento di quelle competenze proprie del mondo degli adulti, soprattutto in riferimento al mondo del lavoro. In questi anni, l’attiva partecipazione dei ragazzi coinvolti ha confermato la necessità di continuare a realizzare percorsi mirati alle loro necessità di crescita e di costruzione della propria identità. Dall’estate del 2011 il progetto “Arti e mestieri” ha assunto una nuova forma sperimentale e innovativa, caratterizza-

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ta da un’alternanza di offerte. Ai partecipanti sono state proposte occasioni diversificate ponendo attenzione alla motivazione, forte valore per l’apprendimento. Ciò è stato possibile grazie all’apporto umano e professionale che alcuni artigiani, generosamente, hanno messo a disposizione, collaborando con gli operatori del Servizio Disabi-

Orianna Zaltron Responsabile Disabilità DSS2

per il 2012, distribuito in 3000 copie. Sono stati poi coinvolti 32 artisti del territorio che hanno colorato e reinterpretato, assieme agli autori, i disegni. Ne è uscita un’originale mostra, tenutasi in gennaio a Schio, a Palazzo Fogazzaro, che ha registrato una grande affluenza di pubblico. Contemporaneamente sono stati proposti incontri finalizzati a far conoscere i diversi approcci alla disabilità con interlocutori di rilievo e tutto grazie alla collaborazione del Comune di Schio, di sponsor e molti volontari. Nel resto dell’anno ci sono state altre iniziative ispirate ad HYPPO, dai laboratori nelle scuole ai tanti momenti di incontro con la popolazione.

Cinzia Barbieri Responsabile Disabilità DSS1 lità. Queste le proposte: “Pasticceria Cunico” di Zugliano; Azienda Agricola “I Bruli” di Zugliano; “Vivai Dalle Rive” di Zugliano; “Acquatic Center” di Thiene. Quest’anno inoltre si sono aggiunti: “Gaz Gruppo Artisti di Zugliano” e l’ “Oasi Rossi” di Santorso, contribuendo ad arricchire l’offerta educativa. Tutti gli allievi hanno manifestato gradimento ed evidenziato di essere stati profondamente colpiti dall’esperienza vissuta, grazie ai maestri artigiani coinvolti che non si sono solo limitati ad un semplice passaggio di conoscenze, ma li hanno saputi trascinare con semplicità e passione nella loro arte.


Attività territoriali

Il teatro come terapia

I

Individuare un percorso di cura che integri le prestazioni psicoterapeutiche con la conoscenza di se stessi e il recupero di abilità emotivo-relazionali individuali e di gruppo. È il progetto di teatroterapia messo in atto dal Dipartimento di salute mentale, con il sostegno dell’Ufficio Cultura del Comune di Thiene, la cui finalità è quella di armonizzare nella persona la relazione tra corpo, voce, mente e la relazione tra sé e gli altri. Per questo progetto, iniziato nel 2006, ci si è affidati a un esperto del campo

Andrea Meda Infermiere Coordinatore del Dipartimento Salute Mentale

in integrazione con il personale del Centro Diurno , suddividendo l’esperienza in una prima fase di formazione in aula per il personale e una seconda fase dove utenti e operatori hanno realizzato il “laboratorio teatrale”. Negli anni questi percorsi si sono evoluti e hanno permesso la messa in scena di spettacoli teatrali. Il Laboratorio teatrale ha ricercato l’identità di gruppo attraverso una propria denominazione: “Compagnia Sconfinati”. La denomi-

nazione è stata scelta per i suoi rimandi suggestivi, sia verso il tema storico del superamento dei luoghi chiusi e “confinati” della ”vecchia” psichiatria e sia verso la sfida continua nel perseguire miglioramenti continui nel percorso di vita superando i propri limiti e “confini”. A conclusione di ciascun progetto, si è osservato il rinforzo dei legami tra i partecipanti e la costruzione di una rete di sostegno reciproco molto più elastica, in grado di ammortizzare i momenti di crisi e indicare strategie alternative a volte risolutive.

Progetto scuola aperta

D

Lorenzo Rossetto Direttore del Dipartimento delle Dipendenze

Dal 2000, il progetto “Scuola Aperta” fa parte delle strategie di prevenzione alle dipendenze patologiche e dell’abuso alcolico giovanile nel territorio dell’Ulss 4 “Alto Vicentino”. L’iniziativa del Dipartimento delle Dipendenze, rivolta alle scuole secondarie di primo grado, nasce dall’integrazione tra Servizio Pubblico e Privato Sociale in una sinergia che vede il coinvolgimento del Sert dell’Ulss 4, del Centro Vicentino di Solidarietà (Ce.I.S.), delll’Associazione “Il Borgo” Onlus e della Comunità Terapeutica “Cà delle Ore”. Durante l’ultimo anno scolastico il progetto si è strutturato con la con-

sulenza settimanale agli insegnanti, ai genitori e agli studenti (Punto Scuola Aperta), incontri formativi ai genitori e Strutturazione, accompagnamento e monitoraggio di varie attività in classe su tematiche che gli insegnanti hanno concordato man mano con gli operatori di Progetto. Il progetto prevede, inoltre, un percor-

so di valutazione dell’efficacia. L’obiettivo principale dell’indagine è lo studio delle differenze in termini di “fattori protettivi” e consumo e sperimentazione di sostanze, in particolare l’alcol, tra un gruppo di ragazzi “a rischio” e un gruppo di ragazzi considerati non a rischio (gruppo di controllo). Quest’anno scolastico 2012-2013 “Scuola Aperta” ha avuto l’adesione di 13 sedi scolastiche secondarie di primo grado di 12 paesi dell’alto vicentino. Altre scuole avrebbero voluto partecipare e questo è indice primario del riconoscimento in termini di efficacia che il progetto è stato in grado di raccogliere.

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Attività territoriali

Ca’ Dotta: a fianco dei ragazzi

S

Fabrizia Polo Responsabile dei Progetti Distrettuali di Prevenzione

Siamo al quarto anno di attività di Villa Cà Dotta a Sarcedo. Nei tre anni trascorsi hanno partecipato ai percorsi laboratoriali di prevenzione del tabagismo giovanile e abuso di alcol 14.300 studenti provenienti da tutta la nostra Regione. I laboratori sono il primo esempio nel Veneto (il secondo in Italia dopo Reggio Emilia) di programma multimediale rivolto a studenti dai 13 ai 16 anni e si avvalgono di attività cognitive, emozionali ed esperienziali. In essi ci si propone di approfondire le motivazioni individuali che inducono a fumare e a consumare alcol, di sostenere percorsi di scelta consapevole e prendere coscienza delle pressioni sociali e culturali sul fumo di tabacco e sull’alcol, in sostanza sviluppare le life skills (abilità di vita). Si parla quindi relativamente poco di fumo o alcol; si affrontano temi legati all’amicizia, alla libertà, alle influenze quotidiane che giungono dai mass media o dai coetanei. A Cà Dotta si usano quotidianamente stili comunicativi efficaci sui ragazzi, si esprime empatia, si modula l’intervento in base al gruppo che si ha davanti, si pone al centro l’adolescente, motivanLaboratorio di analisi immaginativa

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do la crescita personale e valorizzando il percorso di cambiamento. Non si mira quindi a istruire o rieducare, ma si stimola il ragazzo a esprimere le proprie opinioni: in sostanza si cerca di porsi a fianco dello studente e non di fronte. Si promuove nell’adolescente l’autonomia e la responsabilità nel proprio agire, le sue capacità progettuali e il suo senso critico. Ogni studente che viene a Cà Dotta porta a casa quel che lo ha più colpito: un’informazione scientifica, un’immagine, una foto, una storia o un’emozione. Nel corso di quest’anno scolastico saranno attivati i laboratori sulla corretta alimentazione per i bambini delle seconde elementari, e in futuro si proporrà il laboratorio sull’attività fisica a completamento dei quattro argomenti chiave del Programma “Guadagnare Salute”.

Guadagnare salute. È poi così difficile fare scelte salutari? L’Ulss 4 Alto Vicentino è scenario di un importante progetto dal titolo “Guadagnare Salute. Rendere facili le scelte salutari”, introdotto in Italia nel 2007 dal Programma europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si tratta di un lavoro in rete tra Distretti socio sanitari e Dipartimento di prevenzione. Mangiar male, fare vita sedentaria, fumare e bere alcol sono la causa della maggior parte delle nostre malattie e della perdita di salute. L’alcol, ad esempio, causa il 20% degli infortuni sul lavoro, il 25% degli incidenti stradali e più di 24.000 morti all’anno per le patologie a esso correlate. Già a 15 anni quasi il 30% dei giovani assume alcol e si ubriaca nel fine settimana. Nel 2010 la Regione del Veneto ha scelto l’Ulss 4 per provare a tradurre i principi del programma ministeriale a livello locale, con una modalità nuova, definita progettazione partecipata, paritetica tra l’ente esperto di salute, ovvero l’Ulss, e le comunità o le aziende. Sono stati organizzati corsi di cocktail analcolici, aperti a esercenti e associazioni, quale alternativa all’alcol. Altre attività hanno riguardato la formazionepartecipazione di insegnanti, educatori, allenatori, associazioni che lavorano con i giovani, sui danni alcol correlati e sulle competenze necessarie a gestire il rapporto con questa sostanza.


prevenzione

Attività fisica come prevenzione e terapia

S

Flavio Banovich Responsabile del Servizio di Educazione e Promozione della Salute

Spesso viene sottovalutata l’importandal medico come fosse una medicina, za dell’attività fisica nella conduzione di con le giuste dosi e i modi di assumeruna vita sana. la, con le avvertenze e le controindicaL’attività fisica aiuta poi a controllare il zioni. peso, migliora l’umore e riduce gli effetL’Azienda Ulss 4 partecipa a un proti dello stress aumentando la sensaziogramma del Ministero della Salute ne di benessere e l’autostima. basato sulla certezza che alcune maMa quanto movilattie o situazioni di nel Veneto mento è bene fare? rischio possono trar32% svolge attività adeguata L’OMS (Organizzare grande beneficio 44% è parzialmente attiva zione Mondiale della dall’attività fisica, se 24% è sedentario Sanità) raccomanda consigliata in modo per gli adulti almeno adeguato ed effet150 minuti alla settituata sotto il controlmana di attività fisica di intensità molo di personale specializzato. Malattie derata (per es. 30’ per 5 giorni) oppucome diabete, ipertensione, alcune re almeno 75 minuti di attività fisica di cardiopatie, osteoporosi trovano giointensità vigorosa, o una combinazione vamento dall’attività fisica moderata e delle due. costante: è cosi efficace che può talvolL’attività fisica può essere prescritta ta far ridurre o addirittura sostituire le

medicine. Come funziona il percorso? Il programma, che per il momento si limita a un numero selezionato di persone, prevede un’iniziale valutazione da parte del Servizio di Medicina dello Sport, in cui medici, infermieri e laureati in scienze motorie visitano il paziente, effettuano alcune prove da sforzo e di forza. Se il paziente è idoneo, il medico dello sport compila una “ricetta” con l’attività fisica più adatta”.

A spasso con il cane

Fabrizio Berto - Servizi veterinari Chi ha un cane sa bene che il suo amico a quattro zampe può essere un ottimo compagno di allenamento. Ecco alcuni consigli per conoscere meglio il proprio animale. Il codice di comunicazione del cane è differente dal nostro, per questo ogni buon proprietario dovrebbe sforzarsi di apprenderlo, per non incorrere in fraintendimenti che possono compromettere la relazione e per evitare spiacevoli incidenti. Mai correre verso un cane che non si conosce; ci si avvicina con passo lento e regolare, compiendo una piccola traiettoria semicircolare, distogliendo lo sguardo per poi abbassarsi al suo livello, aspettando che ci venga incontro; far annusare il palmo della mano e attendere con calma la sua disponibilità a farsi accarezzare, cominciando poi da busto, parte laterale del collo o guance. E in caso di cani che ci ringhiano o abbaiano contro? Difficile dare delle regole fisse: probabilmente abbiamo invaso il loro territorio o spazio di fuga. Meglio allontanarsi piano evitando di girarsi, correre, guardarli negli occhi o agitare braccia o gambe. Tutto ciò che è in movimento evoca nel cane l’istinto di predazione, per questo le morsicature sono così frequenti nei bambini o nelle persone che corrono. A proposito di cani e bambini: non lasciare mai neonati o bimbi sotto i sei anni da soli con un cane; i piccoli potrebbero compiere movimenti o manipolare il cane provocando reazioni aggressive. Inoltre, evitiamo di punire il cane in presenza dei bimbi ma, al contrario, associare alla loro presenza stimoli positivi e piacevoli per il cane, come coccole o gioco.

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I controlli indicati nelle persone sane

È

“È diffusa la convinzione che sia un bene fare spesso tutti gli esami, per tenere sotto controllo la propria salute. Invece è un’idea sbagliata e pericolosa. Come per i farmaci, anche per gli esami vale la regola che in medicina tutto ciò che è inutile può essere dannoso per la salute… Il buon medico perciò non esaudisce le richieste di esami a tappeto, ma guida l’assistito all’esecuzione di pochi controlli mirati, in base all’età, al sesso, alle condizioni di salute, ai rischi

e soprattutto ai disturbi di ogni singola persona… (tratto da La Nostra Salute Ministero della Sanità). gli esami più indicati nelle persone “sane” • pap-test ogni 3 anni per le donne dai 25 ai 64 anni, per la prevenzione e diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero. In futuro nelle donne con più di 35 anni sarà probabilmente sostituito dalla ricerca dell’HPV (Papilloma virus). • mammografia ogni 2 anni per tutte le

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prevenzione

Flavio Banovich Responsabile Centro Organizzativo Screening

donne dai 50 ai 69 anni, per la diagnosi precoce del tumore al seno. • sangue occulto nelle feci ogni 2 anni (o ispezione diretta del grosso intestino ogni 5) per uomini e donne dai 50 ai 70 anni per la diagnosi precoce e la prevenzione dei tumori del colon-retto. • pressione del sangue, colesterolo e zucchero nel sangue, su indicazione del medico con cadenza variabile secondo l’età, per individuare e controllare il rischio di malattie di cuore e diabete.

costanti nel tempo. La diagnosi precoce consente di trovare il tumore quando è ancora molto piccolo: quindi interventi più semplici e maggiore possibilità di guarire definitivamente. Nel caso del tumore del collo dell’utero e del colon-retto si possono addirittura trovare le lesioni prima che si trasformino in tumore, eliminandole con piccoli interventi. Gli screening hanno anche dei rischi: può succedere, per esempio, che una donna, pur essendo sana, sia sottoposta ad altri esami (anche un prelievo di un pezzetto di tessuto della mammella o dell’utero), perché la mammografia o il pap-test non danno risposte chiare e questo comporta disagi e qualche giorno di preoccupazione (sono i falsi positivi). Centro Organizzativo Molto più raramente Screening accade che la maPer informazioni e cambio lattia, pur essendo appuntamenti è attivo il presente, non sia rilenumero verde 800-800750 SCREENING per vata dai test (questi dal lunedì al venerdì dalle ore la prevenzione e sono i falsi negativi): 12,00 alle 13,00 e dalle 14,00 diagnosi precoce anche questo evento alle 16,00. dei TUMORI. è previsto dalle lineeMolti lettori hanno guida internazionali, sentito parlare di screening dai giornapurché rimanga entro certi limiti. li o dalla televisione e nella nostra Ulss Al termine di ogni giro si ricomincia da migliaia di persone da anni ricevono recapo, perché questo è uno dei comangolarmente la lettera di invito per effetdamenti degli screening: ripetere gli tuare i test per la diagnosi precoce e la esami periodicamente come indicato prevenzione dei tumori della mammelnelle linee-guida nazionali ed internala, collo dell’utero e colon-retto, con otzionali, in quanto solo così si sfrutta al timi risultati di adesione che restano massimo la capacità preventiva.


prevenzione

Il sistema di allarme rapido per alimenti

L’

L’industria alimentare è un’eccellenza italiana dalle aspettative altissime, come pure altissima è la percezione del rischio alimentare da parte degli italiani. Le percezioni sulla gravità di un rischio alimentare sono fortemente influenzate dai media: il cibo fa notizia, e i media sono propensi alla spettacolarizzazione e all’esagerazione di notizie mentre raramente fanno follow-up: lanciano l’allarme, ma non raccontano come è andata a finire. Ma i controlli nei casi di un pericolo alimentare come vengono fatti nel nostro Paese e in Europa? Principalmente mediante il sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi (RASFF). Si tratta di un network lanciato nell’ormai lontano 1979 ed è lo strumento per lo scambio rapido di informazioni tra le autorità competenti che consente loro di intervenire immediatamente nel caso in cui sia individuato un rischio per la salute umana e animale su partite di alimenti e mangimi. In questo modo si garantisce la sicurezza dei consumatori e si assicura la libera e corretta circolazione dei prodotti alimentari e dei mangimi all’interno della Comunità. Ogni Stato membro del RASFF deve designare e comunicare alla Commissione un punto di contatto nazionale e anche la Commissione ha a sua volta un punto di contatto, il quale tiene aggiornati l’e-

Fabrizio De Stefani Direttore del Dipartimento Funzionale di Sanità Animale e Sicurezza Alimentare

lenco dei contatti e i modelli da utilizzare per le notifiche, oltre a verificare la correttezza, la completezza e la fondatezza delle stesse. In Italia il punto di contatto nazionale si trova presso il Ministero della Salute (Direzione generale per la sicurezza degli alimenti e della nutrizione) ed interagisce con tutti i punti di contatto regionali; nel Veneto il punto è associato all’Unità di Progetto Veterinaria e a sua volta è in collegamento con i punti di contatto delle aziende Ulss chiamati a loro volta nodi locali. Nell’azienda Ulss 4 il nodo, chiamato “Unità di allerta alimentare”, è costituito da un team di medici, veterinari e tecnici in grado di garantire 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, il pronto intervento per le notifiche d’emergenza. Ogni settimana la Commissione pubblica in rete una sintesi di tutte le notifiche (allarme, informazione e respingimento alla frontiera) e annualmente pubblica una relazione sulle notifiche trasmesse attraverso la rete. ALCUNI DATI • Nel 2011, l’anno dell’epidemia di Escherichia coli e dei cibi contaminati dal disastro di Fukushima, il sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi dell’Ue (Rasff), ha diramato 3812 nuove notifiche, di cui 3139 relative a prodotti alimentari, 361 a mangimi e 312 a materiali che vengono a contatto con gli alimenti.

Nell’azienda Ulss 4, nel primo semestre del 2102, si sono registrate 32 allerte alimentari che hanno interessato le seguenti categorie di prodotti: alimenti dietetici, integratori alimentari, alimenti arricchiti 9 materiali a contatto con gli alimenti frutta e verdura pesce e prodotti derivati carni di pollame e prodotti a base di carne di pollame

7 5 4

pasticceria

2 2 2

carne e derivati (diversi dal pollame)

1

latte e prodotti a base di latte

I principali pericoli riguardavano: migrazione di sostanze chimiche, additivi alimentari non consentiti, microrganismi patogeni (potenzialmente), metalli pesanti, residui di medicinali veterinari e corpi estranei. I casi segnalati con più frequenza hanno interessato le aflatossine nella frutta a guscio, nella frutta secca e nei mangimi, e la migrazione di sostanze chimiche dagli utensili da cucina provenienti dalla Cina. • L’Italia, anche nel 2011, è il primo Paese per numero di segnalazioni inviate alla Commissione europea, seguono la Gran Bretagna e la Germania.

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prevenzione

Le emergenze infettive

L

Le malattie un tempo considerate “tropicali”, sono divenute ormai un problema di salute globale. L’aumento degli spostamenti e degli scambi internazionali, infatti, ha permesso che anche qui in Italia si diffondessero alcune specie di zanzare che noi comunemente identifichiamo come “zanzara tigre”. Questi insetti hanno reso possibile la comparsa di malattie virali come la Dengue (DEN), la Chikungunya (CHIK) e la West Nile Fever (WNF) che, fortunatamente, non si trasmettono da uomo a uomo, ma hanno bisogno di un ospite intermedio chiamato vettore. Per ridurre il

Carmelo Brigadeci Servizio Igiene e Sanità Pubblica

rischio vanno sia individuati tempestivamente i probabili casi, sia effettuare un controllo della zanzara. Per questo, su indicazione del Ministero della Salute, dal 2010 è attivo un protocollo per la sorveglianza delle febbri estive il cui scopo è individuare precocemente i casi importati di Dengue e Chikungunya, i casi

Nel corso del 2011 in Veneto sono stati notificati: 11 Dengue, 8 West Nile Desease, 3 West Nile Fever, nessuno residente nella nostra Ulss. Sono inoltre state identificate 3 positività per West Nile in donatori di sangue.

autoctoni di West Nile Fever e adottare tempestivamente misure di lotta alla zanzara attorno ai casi individuati. Per il controllo del vettore l’UlssS 4 ha aderito al Progetto Regionale “Ovitrappole” per monitorare il comportamento dell’ospite intermedio e la sua distribuzione nel territorio. Il progetto prevede il posizionamento delle ovitrappole (contenitori scuri riempiti di acqua con uno stecco in legno dove le zanzare depongono le uova) e il successivo invio all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Legnago che esamina gli stecchi. Lo scorso aprile, a Montecchio Precalcino, il Servizio Igiene e Sanità Pubblica ha predisposto un’esercitazione, simulando gli interventi da procedura previsti al verificarsi di un caso di dengue.

Ambiente e salute

U

Una delle principali competenze delle aziende sanitarie, in collaborazione con l’ARPAV, prevede la tutela della collettività dai rischi provocati dagli inquinanti ambientali. Tra questi vi è il Radon: un gas nobile, radioattivo, inodore e incolore, che si origina dall’uranio presente nelle rocce del sottosuolo. La presenza del radon nei locali abitativi dipende: dalla quantità di radon che risale e dal grado di permeabilità del terreno; dalla depressione tra i locali abitativi e il suolo, causata dalla differenza di temperatura tra edificio e suolo, per cui il pericolo aumenta nella

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Edoardo Chiesa Responsabile del Servizio Igiene e Sanità Pubblica

stagione invernale; dalla possibilità di infiltrazione dal suolo, in corrispondenza di crepe e giunti in pavimenti e pareti, fori di passaggio, cavi, tubazioni e fognature. I prodotti radioattivi di decadimento possono stazionare nell’aria e venire inalati, con conseguente rischio di innesco di possibili processi cance-

rogeni. Non tutti, purtroppo, sono coscienti della pericolosità del radon, per questo l’ULSS 4 promuove diverse misure di prevenzione e mitigazione: 1. La presenza di guaine impermeabilizzanti a livello di fondazioni costituisce un’importante misura aggiuntiva nelle zone a maggior concentrazione, oltre a un’accurata sigillazione di tutti i passaggi dei servizi: idraulici, fognari... 2. Effettuare un corretto ricambio dell’aria dei locali prima di utilizzarli 3. Ridurre l’umidità e la polvere ed evitare di fumare negli ambienti.


prevenzione

Lavoratori e aziende

T

Tutela delle lavoratrici in gravidanza e puerperio: nuove disposizioni

Dal 1° aprile 2012 le lavoratrici madri che presentano gravi complicanze per la gravidanza per ottenere l’interdizione anticipata dal lavoro devono presentare la richiesta, allegata al certificato del ginecologo, al Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli ambienti di lavoro (SPISAL) dell’Ulss e non più alla Direzione Territoriale del Lavoro. Per reperire il modulo di domanda e avere informazioni è possibile consultare il sito dell’Ulss 4 http://www.ulss4.veneto.it/ web/ulss4/Prevenzione/lavoro_aziende/mamma_lav, oppure contattare/recarsi allo sportello dello SPISAL.

Pericolo caduta dalle coperture cemento-amianto (eternit) In due anni circa nel territorio dell’Ulss 4 sono accaduti 5 gravissimi infortuni, derivanti da cadute dal tetto di edifici industriali a causa dello sfondamento della copertura in fibrocemento (eternit o cemento-amianto). Il rischio di caduta è recentemente aumentato, in seguito a installazioni di impianti tecnologici sui tetti (pannelli fotovoltaici, solari impianti di climatizzazione e d’antenna). Ricordiamo che le lastre in cemento amianto (eternit) non sono calpestabili poiché NON sono portanti, quindi non reggo-

Lucia Pavanati Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro

no il peso di una persona. Per operare in sicurezza ed evitare cadute dalle coperture non praticabili è obbligatorio: utilizzare accessi sicuri (impalcature, piattaforme elevabili); predisporre parapetti sul perimetro dell’edificio; posizionare sottoponti o reti di sicurezza sotto le lastre di copertura o sotto le aperture (lucernari). In alternativa, si possono predisporre sopra le lastre in cementoamianto camminamenti portanti (tavole o lamiere di adeguato spessore), mentre gli operatori dovranno utilizzare imbracature di sicurezza da collegare a parti stabili dell’edificio.

Sicurezza in agricoltura L’agricoltura rappresenta il settore più a rischio per gli infortuni mortali sul lavoro: nei primi otto mesi del 2012 tra i 63 infortuni mortali accaduti in Veneto, 11 sono avvenuti in agricoltura. Di questi, 10 causati dal ribaltamento del trattore e 1 dall’impigliamento dell’operatore nella presa di potenza/albero cardanico. E’ obbligatorio utilizzare trattori dotati di protezione del posto di guida (telaio o arco di protezione, fisso o abbattibile, oppure cabina) e di sistemi di ritenzione del conducente sul sedile di guida (cintura di sicurezza). Anche i trattori costruiti in passato e sprovvisti di tali protezioni devono essere adeguati, presso officine esperte che rilasciano le necessarie dichiarazioni di conformità dei lavori eseguiti. Per maggiori informazioni, compreso l’elenco delle officine esperte, si può consultare il sito

http://prevenzione.ulss20.verona.it/ spisal_agricoltura.html

Contributi alle aziende per migliorare la gestione della salute e sicurezza sul lavoro Con DGR n. 1872/ 2012 la Regione Veneto ha promosso un concorso per assegnare contributi alle aziende agricole ed edili che dimostreranno di aver implementato o migliorato la gestione della salute e della sicurezza sul lavoro. L’iniziativa è volta a sostenere economicamente le aziende, soprattutto di piccole dimensioni, in questo particolare momento di crisi economica, affinché non riducano l’attenzione verso la sicurezza, ma la aumentino. Il contributo totale attribuito alle aziende è pari a € 1.249.900, con un massimo di € 15.000 per ogni azienda. Le somme derivano dalle sanzioni comminate dagli SPISAL alle imprese per violazioni agli obblighi di legge sulla salute e sicurezza sul lavoro. Per maggiori informazioni: http:// www.ulss4.veneto.it/web/ulss4/Prevenzione/lavoro_aziende

SPISAL, via Rasa n.9 Thiene , presso la Sede dell’Ulss. Orari: lunedì - giovedì 8:30-12:30 e 14:30-16:00, venerdì solo 8:3012:30. Tel. 0445 389170 mail spisal@ulss4.veneto.it.

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xxxxxxx

Pronta disponibilità

8 1 1

del Dipartimento di Prevenzione

Intervento medico

È possibile richiedere l’intervento medico per situazioni

collettività.

di natura igienico sanitaria urgenti o differibili:

- Differibili: attività necroscopiche in collaborazione diretta

- Urgenti: interventi richiesti dall’Autorità di Pubblica Sicurez-

con i Comuni e le imprese di onoranze funebri, che consistono

za, ad esempio in caso di omicidio, suicidio, incidente stradale

nell’accertamento di morte da parte del medico necroscopo,

o sul lavoro, per l’accertamento di morte e delle sue cause;

da effettuare tra le 8 e le 36 ore dopo il decesso; indagini epi-

casi in cui il trattamento sanitario è obbligatorio, ovvero il ri-

demiologiche relative a tossinfezioni/intossicazioni alimentari

covero ospedaliero al quale si può essere sottoposti a prescin-

e soprattutto attività di profilassi delle malattie infettive tra-

dere dal consenso, per tutelare la propria salute e quella della

smissibili, come ad esempio in caso di meningite batterica.

Il Servizio è attivo nei giorni feriali dal lunedì al giovedì dalle 18 alle 08 e dal venerdì dalle 14 alle 08 del lunedì successivo. Gli interventi possono essere richiesti al Centralino dell’Ospedale di Santorso (0445 571111).

Intervento veterinario L’intervento Veterinario riguarda:

- emergenze legate al trasporto di animali vivi e/o prodotti di

- emergenze sanitarie nel territorio dell’Ulss 4, eccetto inter-

origine animale;

venti su animali selvatici o assistenza zooiatrica su animali di

- prelievi in allevamento non dilazionabili (ad esempio BSE);

proprietà;

- richieste di intervento da parte di organi di Polizia;

- attività di polizia veterinaria, in caso di malattie infettive e/o

- referti, denunce, certificazioni e attività connesse all’emana-

zoonosi;

zione di provvedimenti urgenti.

- gestione delle Allerta alimentari; - macellazioni d’urgenza;

Il Servizio è attivo nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 7 e dalle 13 del sabato alle 7 del lunedì successivo; nelle festività infrasettimanali il servizio funziona con le stesse modalità in uso per la giornata festiva. Gli interventi possono essere richiesti attraverso il 118, anche per richieste di cattura di animali randagi o incidentati.

30 26


Un giorno in numeri Cosa succede nell’Ulss 4

185 persone accedono al pronto soccorso: 1 codice rosso, 7 codici gialli, 98 codici verdi, 79 codici bianchi

44 persone vengono ricoverate nel nostro ospedale

73

persone vengono operate

5

donne partoriscono

305

persone svantaggiate svolgono stage finalizzati al lavoro o all’inserimento sociale

195 sono le vaccinazioni eseguite ai bambini del territorio

20 sono gli accessi allo spazio adolescenti 28 donne accedono agli ambulatori ostetricoginecologici dei consultori familiari

461 sono gli esami radiografici eseguiti 666 prestazioni ambulatoriali vengono

38 donne si sottopongono

erogate nelle nostre strutture

a screening mammografico

50 sono i trattamenti di dialisi

52 donne si sottopongono a screening per

1030

prenotazioni sono effettuate dal CUP per i servizi dell’ Azienda

tumore al collo dell’utero (Pap test)

86 persone si sottopongono a screening per il tumore del colon retto

669 sono i prelievi effettuati dai nostri Punti Prelievo

197 sono gli accessi effettuati dall’ADI 90 persone si rivolgono al Dipartimento delle Dipendenze

72 200

persone vengono seguite dai Centri di Salute Mentale (CSM)

bimbi/ragazzi seguiti dal Servizio Disabilità frequentano scuole del territorio

25 persone vengono visitate per accertare invalidità civile, handicap e disabilità

40 sono le autorizzazioni per protesi e ausili

11 controlli ufficiali sono eseguiti su prodotti alimentari e sulle bevande nei luoghi di vendita e produzione

15 sopralluoghi sono eseguiti sugli allevamenti

92 campionamenti sono effettuati sugli animali

27


Dal 1974: il punto di riferimento per chi ha problemi di udito. Anche a Santorso.

Il Centro Sordità Elettrosonor Al Centro Sordità Elettrosonor troverete un ambiente rilassante e confortevole e sarete seguiti da un team esperto che vi aiuterà a trovare la miglior soluzione al vostro problema di udito. L’ equipe, composta da Dottori in Tecniche Audioprotesiche, Logopediste e Ingegneri Biomedici, sarà a vostra disposizione per effettuare controlli gratuiti dell’udito e per fornire informazioni su ipoacusia e acufene. Nel Centro Sordità Elettrosonor di Via Ognibene dei Bonisolo 29, a Santorso, è stata posta la massima cura in ogni dettaglio. La sala audiometrica permette lo DUE È MEGLIO DI UNO!

Così come due orecchie sentono meglio di una, allo stesso modo è preferibile utilizzare gli apparecchi

svolgimento dei controlli uditivi sia in cabina silente che in campo libero. Gli studi sono attrezzati per effettuare le prove degli apparecchi acustici e il laboratorio offre un servizio immediato per le assistenze e le piccole riparazioni. L’ accesso al Centro è agevolato da un ampio parcheggio.

I PREZIOSI VANTAGGI DEL TRATTAMENTO BINAURALE. acustici in coppia. Questo rende conversazione con più persone. infatti possibile localizzare la 2. Migliore comprensione del provenienza dei suoni e distinguere parlato in ambienti rumorosi, le voci dal rumore di sottofondo. potendo ascoltare in maniera Per gli utilizzatori di apparecchi selettiva la persona su cui si vuole acustici il trattamento binaurale focalizzare l’ attenzione. offre tre importanti vantaggi: 3. Maggiore comfort: l’ ascolto 1. Migliore ascolto direzionale binaurale permette di selezionare ossia maggiore semplicità e velocità un livello del volume inferiore nell’individuare la provenienza a quello necessario con un solo del suono, anche durante una apparecchio.

SANTORSO

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TEST DELL’UDITO GRATUITO

SANTORSO (VI) Via Ognibene dei Bonisolo, 29 Tel. 0445 540678


L’approccio corretto: professionalità e metodo di lavoro fanno la differenza.

I professionisti dell’udito Una corretta ed efficace applicazione degli apparecchi acustici si basa su un iter ben preciso, che l’ equipe del Centro Sordità Elettrosonor ha saputo affinare nel corso del tempo grazie all’ esperienza e ad un aggiornamento costante. Durante il colloquio conoscitivo iniziale si visionano i referti del paziente, si approfondiscono le sue esigenze e si controllano i condotti uditivi.

Successivamente si effettua un accurato test della funzionalità uditiva e, nel caso se ne evidenzi la necessità, si procede quindi alla prova con gli apparecchi acustici valutandone il beneficio. Con questi dati, gli Audioprotesisti sono in grado di fornire consigli tecnici accompagnando il paziente verso l’ apparecchio idoneo. Scelto il modello, vengono prese le impronte dei condotti uditivi per

realizzare gli auricolari o i gusci su misura. A questo punto inizia la cosiddetta R.P.E. (Riabilitazione Personalizzata Elettrosonor): attraverso una serie di sedute individuali si propone al paziente un lavoro specifico di stimolazione uditiva, modificando di volta in volta la taratura degli apparecchi acustici in modo da raggiungere il miglior beneficio uditivo.

I SERVIZI: supporto a 360° , riabilitazione personalizzata, oltre 38 anni di storia. Il Centro Sordità Elettrosonor dal 1974 è il punto di riferimento per le persone che soffrono di problemi uditivi ed opera con professionalità e dedizione collaborando con i migliori produttori di apparecchi acustici mondiali. La lunga storia di Elettrosonor costituisce non solo una garanzia sulla qualità dei servizi offerti e sull’ affidabilità della sua equipe di professionisti, ma testimonia anche la notevole esperienza nell’ accompagnare il paziente lungo tutto il cammino riabilitativo.

• Test dell’udito • Controlli della funzionalità uditiva • Prova degli apparecchi acustici • Forniture di apparecchi acustici • Forniture di auricolari su misura • Taratura e riparazione di apparecchi acustici • Sedute logopediche di allenamento acustico

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Riabilitazione uditiva RPE Applicazioni pediatriche Sistemi FM Dispositivi Wireless e Bluetooth Pile ed accessori per apparecchi acustici Trattamento rieducativo dell’acufene Dispositivi per acufeni Tappi antirumore su misura Tappi antiacqua su misura Forniture ASL ed INAIL agli aventi diritto

Vieni a provarlo al Centro Sordità Elettrosonor

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SANTORSO (VI) - Via Ognibene dei Bonisolo, 29 VICENZA - MONTECCHIO MAGGIORE (VI) - SANTORSO (VI) - BASSANO DEL GRAPPA (VI) - LONIGO (VI) - RUBANO (PD)


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