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interpretare la condizione di storicità interna alla finitezza, caratterizzata dalla Morte, che proprio l‟Amore rimuove come limite all‟apertura spirituale. Sicché, ciò che è “esistenza autentica” in senso cristiano è quella in cui avviene il trascendimento spirituale dell‟esistenza finita entro il destino mortale (Sein zum Tode), e non già quella che considera la Morte come l‟orizzonte di totalità del Dasein. Affermando che
il messaggio cristiano tuttavia, sostituendo quale limite dell‟uomo alla morte l‟amore, non smentisce affatto i risultati dell‟analitica esistenziale, poiché non evita al credente di trovarsi anch‟egli di fronte alla morte. Tale condizione però perde per il credente quel carattere di limite che ad essa inerisce nel pensiero di Heidegger, dal momento che essa perde ogni potenza su chi ha il dono della fede e dell‟amore, pur restando l‟esistenza del credente in tutto analoga a quella del Dasein naturale,
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si poneva la Morte come limite della possibilità umana di de-finirsi entro l‟esistenza storica come spirito vivente, laddove, come aveva ben colto Gogarten, per il cristiano “solo il prossimo, solo il „tu‟ pone l‟uomo nell‟alternativa della autentica scelta storica, nell‟alternativa cioè dell‟odio e dell‟amore”.764 Ciò che Bultmann affermava, ossia che “nel cristianesimo l‟uomo veniva a trovarsi di fronte all‟amore in posizione analoga a quella in cui il Dasein viene a trovarsi di fronte alla morte nell‟analitica ontologica, vale a dire di fronte alla sua più autentica possibilità”,
765 deflette completamente la destinazione della rivelazione evangelica, dalla trascendenza ogni esistenza finita attraverso l‟incontro d‟amore dell‟Altro in Cristo, alla finitezza di una soggettività autofondata e priva di relazione con l‟Altro, che nell‟amore rivela alla coscienza del Sé la possibilità di trascendere la propria finitezza attraverso la mediazione divina. L‟esito infausto di tale speculazione teologica della finitezza è, come sappiamo, la “demitizzazione” (Entmythologisierung) della Parola evangelica,766 che
763 Ivi, pag. 141. 764 F. Gogarten, Ich glaube an den dreienigen Gott. Eine Untesuschung ueber Glauben und Geschichte (1926), cit. da F. Bianco, Op. cit., pag. 138. 765 R. Bultmann, Die Geschichtichkeit des Dasein und der Glaub (1930), cit. da F. Bianco, Op. cit., pagg. 141-142. 766 Come ricordato da Bianco, “tanto la tematica specifica quanto l‟impalcatura sistematico-concettuale della Entmythologisierung sono già presenti nel pensatore di 317