editoriale
Piano Sud 2020, il cantiere dell’Italia di domani? di Andrea Prete | presidente Confindustria Salerno
Al di là dei tanti e meritevoli singoli contenuti - la lotta alla povertà educativa, il miglioramento delle infrastrutture, ferroviarie e stradali, la spinta verde del green new deal, tra gli altri - ciò che ci lascia perplessi è la variabile “tempo” con cui inevitabilmente bisognerà misurarsi per passare dall’annuncio alla posa della prima pietra, fino alla conclusione dell’opera
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elle scorse settimane, in Calabria, è stato presentato - dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, insieme con il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, e la titolare dell’Istruzione, Lucia Azzolina - il Piano per il Sud 2020. In esso è contenuto un ampio disegno di rilancio del Mezzogiorno, reso possibile da investimenti pubblici da sviluppare nell'arco di un decennio, con un primo impatto tra il 2020 e il 2022 e un monte risorse di oltre 120 miliardi di euro. Al di là dei tanti e meritevoli singoli contenuti - la lotta alla povertà educativa, il miglioramento delle infrastrutture, ferroviarie e stradali, la spinta verde del green new deal, tra gli altri - ciò che ci lascia perplessi è la variabile “tempo” con cui inevitabilmente bisognerà misurarsi per passare dall’annuncio alla posa della prima pietra, fino alla conclusione dell’opera. Se le misure fissate al 2022, infatti, ci sembrano avere una qualche chance di realizzazione, occorre molto ottimismo per credere cosa fatta quelle spostate al 2030, tenuto conto anche della frequente turnazione dei governi in Italia. Lo slancio sentimentale del presidente Conte nel dire: «Oggi apriamo il cantiere dell’Italia di domani» ci è sembrato a dir poco fantasioso. Ovvietà per ovvietà, siamo proprio sicuri che aprire un cantiere, e farlo funzionare, sia così semplice e rapido nel nostro Paese? Dall’ultimo censimento Ance, sono 749 le opere bloccate in Italia per un valore complessivo di 62 miliardi di euro. Si riuscirà allora a rendere concretamente attuabili le azioni previste nel Piano? E in quali tempi? L’esperienza ci ricorda che negli ultimi venti anni se ne
sono annunciati e visti tanti di piani per il Sud, con altrettante numerose variazioni sul tema. Il rischio allora è che si chiami “piano” anche questo, non tanto per esaltarne la progettualità, quanto piuttosto perché si ha già un’idea della velocità di marcia con cui potrebbe procedere. Lo abbiamo detto in passato e di certo non siamo i soli a ribadirlo. Nel nostro Paese qualsivoglia progetto di sviluppo economico finisce spesso per scontrarsi, in primis, con l’indolenza della burocrazia, con l’amministrazione che va “piano” o perché si sente super tutelata nell’esercizio delle sue funzioni, o perché - al contrario, in presenza di norme non chiare - non si sente protetta dallo Stato nell’applicazione delle sue competenze e si difende non firmando e, di fatto, fermando l’opera, l’autorizzazione, il Paese. Oltre alla macchina amministrativa, in Italia ci pensa anche la lentezza della giustizia a rallentare il passo. Se a questi due fattori, poi, aggiungiamo l’insorgere di comitati e associazioni che si mettono di traverso ogni qualvolta si voglia realizzare una nuova opera, nella convinzione che sia superflua o addirittura dannosa per la collettività, gli stop, i ricorsi e sigilli di varia natura saranno inevitabili. Piuttosto che continuare a garantire tutti, finendo con il non garantire nessuno, per unire il Sud con il Nord del Paese andrebbe recuperato quello spirito costruttivo che, poco più di mezzo secolo fa, ci ha permesso di realizzare l’Autostrada del Sole. Appena 8 anni per quasi 800 chilometri, con una chiusura lavori addirittura anticipata. Quelli sì erano tempi in cui le decisioni diventavano cantieri. Marzo | Aprile 2020
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sommario
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EDITORIALE Piano Sud 2020, il cantiere dell’Italia di domani? di A. Prete SPECIALE PREMIO BEST PRACTICES PER L'INNOVAZIONE 2019 Gisolfi: «Pronti al futuro» Intervista ad E. Gisolfi
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Ctrl+Paint, la verniciatura zero difetti al primo posto
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Resettami, la tecnologia che migliora la vita
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Calabra Maceri, da rifiuto a risorsa
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SmartTile, energia pulita a ogni passo
10 Le persone: motore della crescita per Protom 11 Signing Today, il modo nuovo di firmare on line 12 SecurOrder: un nome, una garanzia 13 Eco Revolution, prima finestra plastic free targata Giannattasio Infissi 14 SincroTaglio, un'idea "patrimonio aziendale" 15 Cronogard, più vita agli alimenti e al Pianeta 16 Inquiris, la nuova era della videosorveglianza
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Syenmaint, un’unica soluzione per la gestione della manutenzione predittiva
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INBODY, le infinite potenzialità dello scanner 3D medico a corpo intero
19 Il Test Nib pre biopsia prostatica: affidabile, a basso costo e rapido 20 IMoBra, il tutore che manda in soffitta il vecchio gesso
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21 My doctor24, un'app dalla parte della salute dei bambini 22 OPI, la rivoluzione in agricoltura 23
Smart Hazel, il monitoraggio che potenzia la corilicultura
24 Butterfly, il decision making in tempi record 26 MyPart: il rapid manifacturing per l'aeronautica 27
TruckY: abbasso consumi ed emissioni e w l'ambiente!
28 Perfortuna.it®: la sicurezza si fa smart I PARTNER 29 Sella, la banca da sempre innovativa Intervista a V. Villani 31 Tim, il valore strategico dell'open collaboration Intervista ad A. Palumbo PRIMO PIANO Atif, in prima linea su sostenibilità, 34 ricerca e innovazione Intervista a M. Gambardella FOCUS Coronavirus, l’impatto sul traffico merci 36 di A. Panaro NEW ENTRIES Cilento TLC, la soluzione unica 38 per aziende e privati per i servizi dati e voce a cura della redazione 39
Fabrizio Moscati, investire in competenza a cura della redazione
CM Advisor, partner delle PMI 40 che vogliono crescere a cura della redazione 41
Smyb, muove il tuo business a cura della redazione
BUSINESS Industria Grafica FG, la stampa 42 chiamata desiderio di Raffaella Venerando
NORME E SOCIETÀ Al via il “Tavolo tecnico” ministeriale 44 per i sistemi ADR di M. Marinaro Diritto di informazione e accesso 46 ai libri sociali da parte del socio M. Galardo FISCO Bonus Formazione 4.0, come fruirne 48 di A. Sacrestano La trasformazione progressiva 50 è elusiva a fasi alterne di M. Fiorentino Smart&Start Italia, il piano del Mise 52 per rinnovare il sistema produttivo di G. Arleo LAVORO Responsabilità solidale negli appalti: 53 nuovi obblighi per le imprese di P. Ambron Il potere dei Social nei processi di recruiting 55 del personale di R. G. Zuffo PRIVACY Diritto all’oblio e motori di ricerca: 57 in arrivo le linee guida dell’EDPB di P. Di Stefano BON TON 60 Cerco e offro lavoro: i curricula da scartare di N. Santini SALUTE 61 Dermatite seborroica, sintomi e rimedi di A. Di Pietro 62 Le diete fortemente ipocaloriche di G. Fatati
NUMERO 1 MARZO | APRILE 2020 Bimestrale di Economia, Finanza, Politica Imprenditoriale e Tempo Libero di Confindustria Salerno Reg. Trib. di Salerno N. 67 7 del 22/10/1987 Iscrizione al Roc N. 23241/2013 Direttore Editoriale Andrea Prete Direttore Responsabile Alessandro Sacrestano Redazione Raffaella Venerando Project Management Vito Salerno Società Editrice/Direzione e Redazione Assindustria Salerno Ser vice Srl Via Madonna Di Fatima, 194 84129 Salerno Tel. 089 335408/Fax 089 5223007 P. iva 039711 70653 redazione@costozero.it www.costozero.it Stampa Ar ti Grafiche Boccia/Salerno Foto Archivio Costozero/Vito Salerno Massimo Pica/Ag. Fotografica Grafica e Impaginazione Moreplus/www.moreplus.it
L e op inioni esp resse neg l i a r tic ol i a p p a r teng ono a i sing ol i a u tori dei q u a l i si intende risp etta re l a p iena l ib er tà di g iu diz io
FINISTERRE 63 La sperimentazione visiva di Nutty Trapanig di A. Amendola LIBRI/ HOME CINEMA 64 La vita dispari a cura di R. Venerando
www.costozero.it
64 JOKER a cura di V. Salerno Marzo | Aprile 2020
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speciale premio best practices per l'innovazione 2019
Gisolfi: «Pronti al futuro» Busine
Per il presidente del Gruppo SIT di Confindustria Salerno «La famiglle» gli ottimi risultati conseguiti nei tredici anni di attività del Premio Best Practices per l'Innovazione siano di Raffaella Venerando il punto di partenza per un nuovo ciclo di Raffaella Venerando
Edoardo Gisolfi presidente Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologici Confindustria Salerno
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l Rapporto Sud del Il Sole 24 ORE indica la Campania come la quarta regione italiana per startup innovative: ne nasce una al giorno e Napoli è la prima città del Sud, al terzo posto dopo Milano e Roma. La formula del successo è il costruire un ecosistema forte. Fatte le debite proporzioni, anche il Premio BPI nei suoi 13 anni di attività ha messo su “alleanze” significative per sostenere l’imprenditorialità. Cosa manca ancora per migliorare l’iniziativa? É importante sottolineare che in questa “classifica” nazionale, oltre alla Campania come quarta regione e Napoli terza città italiana e prima del Sud, al settimo posto tra le città c’è Salerno, seconda città del Sud prima di altri importanti centri (anche come dimensioni) come Bari, Catania e Palermo. Credo, che almeno in piccola parte, questa crescita di Salerno e della Campania sia dovuta anche al lavoro svolto in questi quattordici anni da Confindustria Salerno che, con il Premio BPI, ha
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contribuito alla diffusione della cultura dell’innovazione e ha favorito, grazie al network con Università, Academy, Centri di Ricerca, Big Player, la costituzione di un ecosistema territoriale di innovazione che ha attratto i principali incubatori, acceleratori e investitori nazionali come, ad esempio, SellaLab, Primomiglio e tantissimi altri. Il lavoro svolto ha favorito anche l’incontro tra domanda e offerta di innovazione attivando collaborazioni tra startup, PMI innovative, spin off universitari (offerta) e medie imprese e PA (domanda) attuando in maniera concreta e “dal basso” il paradigma dell’open innovation con ricadute positive per le aziende del territorio. Altro fattore determinante per il perseguimento di questi risultati è il valore del “capitale umano” di cui disponiamo sul territorio regionale grazie sia alla presenza di 7 Atenei di assoluto livello (come emerge anche dagli indicatori nazionali sulla valutazione delle università), specialmente nei settori dell’ICT, dell’ingegneria e del-
la medicina, sia per la nascita di Academy (come, ad esempio, la Apple Academy e Digita Academy a Napoli) e hub di innovazione, fablab e incubatori certificati (come, ad esempio, il SellaLab a Salerno, CAD con Medaarch a Cava dei Tirreni, la Fondazione Saccone a Salerno, 012 Factory a Caserta, ecc.). Inoltre, è da evidenziare anche l’ulteriore spinta fornita dagli Atenei con il potenziamento, in questi ultimi ani, delle attività connesse alla “terza missione” al fine di favorire l'applicazione diretta, la valorizzazione e l'impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio anche attraverso la costituzione di numerosi spin off universitari ed attività di trasferimento tecnologico. É da segnalare, infine, anche l’impulso positivo fornito dall’amministrazione regionale che con un assessorato dedicato alle startup e all’innovazione (tra i pochi in Italia) e con programmi mirati ha accompagna-
to la crescita di tale fenomeno. per l’edizione numero 14 del PreRitornando a quanto detto in Detto ciò cosa manca ancora per mio BPI di Confindustria Salerno. precedenza uno dei punti di demigliorare, non solo il Premio BP, Per quanto concerne l’annunciabolezza dell’ecosistema nazionama lo scenario complessivo? to Piano per l’Innovazione che le è proprio quello connesso agli Mancano, purtroppo, le risorse prevede un Paese fortemente investimenti in startup. Si spera, finanziarie atte a favorire e supdigitalizzato, a partire dalla PA, quindi, nella partenza di un Fonportare la crescita di startup e in cui lo sviluppo economico è do Nazionale Innovazione, tipo PMI innovative. In Italia subiamo trainato dall'innovazione made quello annunciato a marzo del un “nanismo” riguardo agli invein Italy e la tecnologia è al servi2019 dal precedente governo, che stimenti, pubblici e privati, sulle zio delle persone e dei loro diritti prevedeva 1 miliardo di investistartup. L’Italia, infatti è uno fino ad enunciare che “L’innovamenti in startup (dati dall’allocadei Paesi in cui anche il capitale zione e la digitalizzazione devono zione del 15% dei dividendi delle privato investe meno non solo far parte di una riforma strutturale partecipate di Stato), il credito rispetto agli USA, cui è inutile padello Stato che promuova più demodi imposta per investimenti in ragonarsi, ma anche rispetto agli crazia, uguaglianza, etica, giustizia startup innovative innalzato al altri Paesi europei. Pur avendo, e inclusione e generi una crescita 40%, e una percentuale del PIR infatti, registrato una crescita sostenibile nel rispetto dell’essere (Piani Individuali di Risparmio) significativa negli ultimi anni umano e del nostro pianeta” non si veicolati sul Venture Capital per che ha portato il valore favorire investimenti sia degli investimenti italiani pubblici sia, soprattutto, ad oltre 700 milioni nel privati sulle startup e 2019, siamo ancora a sull’innovazione e digi«Il Piano per l'Innovazione? meno della metà rispetto talizzazione del Paese. Il alla Spagna, che investe mio auspicio per la XIV Il mio sì all'istituzione circa 1,5 miliardi, e ad un Edizione del Premio BP del diritto a innovare settimo di quello della è che il Premio continui per favorire la nascita Germania, che investe a crescere e ad essere di startup» circa 5 miliardi. un punto riferimento sia Per quanto concerne il a livello regionale che Premio BP, che ricordo nazionale per quanto essere comunque una riguarda, invece, lo iniziativa associativa scenario nazionale spero portata avanti con passione e può che essere d’accordo in linea che sia dato ascolto al Presidente proprie risorse da Confindustria di principio. Così come reputo della Repubblica Sergio MattaSalerno, quello che si può fare importantissima una delle azioni rella che, a sorpresa, in autunno per migliorare è potenziare l’ecochiave che prevede la costrusi era recato in Silicon Valley e sistema coinvolgendo in maniera zione di infrastrutture digitali che ha riportato nel messaggio crescente i vari attori regionali all'avanguardia, l'istituzione del di fine anno la lezione appresa: e nazionali e allargare sempre diritto a innovare per favorire la “il mondo evolve, il futuro non è più il network internazionale nascita di startup, la promozione eludibile e il benessere si costruipuntando ad attivare collabodi soluzioni di Intelligenza Artifisce anticipandolo e cavalcandolo razioni anche con i principali ciale, la creazione di hub e borghi anziché cercando di prolungare Hub di Innovazione, venture e del futuro, dove creare ecosistela vita degli schemi e dei modelli fondi di investimento europei e mi locali per favorire lo sviluppo di riferimento del passato”. Il americani. dell'innovazione. Le criticità, discorso del Presidente è stato Chiudiamo con un suo commento però, restano sempre le stesse: un inno al coraggio, ai giovani, al al piano per l'innovazione della le risorse economiche, umane, cambiamento, al potenziale del ministra Pisano e con un auspicio e strumentali a disposizione. Paese.
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AZIENDE | PRIMO PREMIO
Ctrl+Paint, la verniciatura zero difetti al primo posto Intervista ad Alessandro Di Girolamo, Tekno Idea, sul gradino più alto del podio nella sezione imprese
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a sua idea innovativa in qualsiasi comparto industriale Quindi sicuramente rispetterei pillole: punti di forza, in cui ci sia l’esigenza di garanl’ordine proposto che non mi benefici, mercato. tire un’alta qualità di finitura e sembra casuale. Ctrl+Paint (Control Paint) è un di controllo. Qual è la sua domanda sistema automatico per rilevare Idea/prodotto, mercato, sempre nuova come imprenla presenza di eventuali difetti partner, team: in che ordine ditore e come uomo? estetici su prodotti industriali contano questi elementi per Sia come imprenditore, sia verniciati o trattati superfila buona riuscita del “suo” come uomo la domanda è unica cialmente. Il punto di forza progetto? e penso sia un po’ quella di di Ctrl+Paint? Si tratta di una L’iniziale analisi di mercato tutti: sarò in grado di raggiuntecnologia gere il mio protetta da obiettivo? La 2 brevetti mia risposta internazionali, è la stessa di di facile impleSeneca: «la mentazione, fortuna non elevatissima esiste ma è il affidabilità e talento che tempi di analiincontra l’opsi ridotti. portunità». Ctrl+Paint è Che visione in grado di ha dell’Italia Alessandro Di Girolamo premiato da Andrea Prete, presidente Confindustria Salerno, individuare e del Made in Edoardo Gisolfi e Alessandro Crescenzo, vincitore dell'edizione 2018 tutti i difetti Italy? del Premio Best Practices per l'Innovazione di verniciatura L’Italia è sinopresenti, di catalogarli ed evirelativa alla nostra idea ci ha nimo di qualità, di innovazione tare agli operatori operazioni di permesso di capire le enormi e di prestigio nel mondo e può controllo gravose e ripetitive. potenzialità del nostro progetto giocare un ruolo importante Il suo mercato? e, contemporaneamente, la se mette a disposizione degli Certamente il settore autonecessità di avere come partner imprenditori veri strumenti motive in cui un’alta qualità una multinazionale di settore finanziari, come Industria 4.0 di verniciatura costituisce un per affrontare un mercato che è un importante volano per elemento imprescindibile per così complesso come quello le PMI che affrontano i mercati qualsiasi casa automobilistica. automotive. internazionali. In meno di 80 secondi il sistema Dall’ideazione alla realizzazione Il Made in Italy è il nostro riesce ad analizzare un’intera del progetto il team si è evoluto patrimonio di cui andare fieri auto. in funzione delle diverse fasi, e da valorizzare ulteriormente Inoltre, come ci conferma il includendo figure specializzate con l’innovazione ed un uso mercato, Ctrl+Paint può essere che hanno creato di volta in appropriato delle più recenti impiegato vantaggiosamente in volta il valore aggiunto. tecnologie.
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AZIENDE | SECONDO PREMIO EX AEQUO
Resettami, la tecnologia che migliora la vita Mariarosaria Scherillo, CLE: «La mia impresa per gli altri»
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a sua idea innovativa in to e la velocizzazione dei sistemi lettura delle esigenze del mercapillole: punti di forza, decisionali nella filiera dei servizi to, facendo poi leva sulla forza benefici, mercato. sociali e socio sanitari. Grazie del team e di partner affidabili Sono onorata del fatto che la al SIS il cittadino può ottenere che possano ideare e sviluppare nostra visione, orientata verso informazioni in tempo reale un prodotto competitivo, in una tecnologia che migliora la sull’organizzazione dei servizi grado di soddisfare pienamente i vita, sia stata apprezzata dal e avere sempre a disposizione i bisogni manifestati dal contesto CTS della XIII edizione del di riferimento. Premio Best Practices. Il Qual è la sua domanda riconoscimento ottenuto sempre nuova come con i progetti “Resettami imprenditrice e come Parkinson” e “Resettami donna? SIS” di CLE Srl premia la La domanda che caratnostra vocazione innovaterizza la mia attività tiva in un ambito, quello imprenditoriale nel dei servizi al cittadino/ settore dell’IT applicato ai paziente, fondamentale servizi socio-sanitari è in nella nostra società. linea con la vision di CLE: Resettami Parkinson è come possiamo migliola prima Piattaforma rare la qualità di vita dei informatica in grado di cittadini/pazienti grazie gestire e monitorare la alla tecnologia? Da questa Il presidente della Piccola Industria di Confindustria Salerno, presa in carico dei pazienti riflessione nascono proGerardo Gambardella, premia Mariarosaria Scherillo parkinsoniani mettendo dotti come Resettami, che in rete Ospedali, Distretti consentono a migliaia di e singoli operatori del Sistema propri documenti senza dover operatori di monitorare e gestire Socio Sanitario. fare code presso gli uffici degli nel miglior modo possibile la La piattaforma dà risalto ai assistenti sociali e dei distretti. presa in carico e la gestione dei bisogni complessi del paziente, Con Resettami SIS i tempi della pazienti. personalizzandone l’assistenza presa in carico si riducono da 90 Che visione ha dell’Italia e in base alle urgenze specifiche a 5/10 giorni. del Made in Italy? e al grado di evoluzione della Idea/prodotto, mercato, Non fantastica per il sistema patologia e apportando notevoli partner, team: in che ordine imprenditoriale, eccellente per vantaggi in termini di appropriacontano questi elementi per quanto attiene il Made in Italy. tezza e tempestività in ogni fase la buona riuscita del “suo” Credo che molto e presto debba del percorso di cura. progetto? fare la politica per evitare il disaResettami SIS, invece, è il primo A mio avviso è possibile ottenere more da parte di chi, nonostante sistema informativo sociale regrandi risultati imprenditoriali tutto, ancora crede e combatte gionale per unicità e complessisolo con una visione integrata. È per continuare a produrre in tà, che consente il miglioramennecessario partire da un’attenta Italia.
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speciale premio best practices per l'innovazione AZIENDE | SECONDO PREMIO2019 EX AEQUO
Calabra Maceri, da rifiuto a risorsa Crescenzo Pellegrino racconta la genesi dell'innovativo SuperDry Italian System
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a sua idea innovativa in pillole: punti di forza, benefici, mercato. L’idea di integrare la nostra base impiantistica con un Biodigestore è nata dall’esigenza di colmare un gap nell’assetto impiantistico calabrese attuale, fortemente deficitario rispetto alla produzione media dei rifiuti, e alle crescenti
percentuali di rifiuti differenziati da trattare. Il Biodigestore, realizzato in house, con fondi propri, è il risultato di un progetto di ricerca e sviluppo in collaborazione con l’Università della Calabria e valenti professionisti del settore. Il punto di forza del nuovo impianto è dato dall’evoluzione di una tecnologia denominata “SuperDry Italian System” che prevede una digestione anaerobica in ambiente “dry” con un tenore di sostanza secca superiore al 20%. Il carattere della innovatività sta nel sistema che permette l’immissione delle matrici pretrattate in ambiente “secco”, non additivate da acque di processo e con una densità elevata. L’adozione di un tale sistema 8
permette la totale eliminazione delle plastiche dal processo a monte e a valle nella fase di trattamento del digestato; l’aumento della produttività di biogas, a parità di alimentazione, di almeno il 20% rispetto a tradizionale tecnologie similari (40mila t/anno di rifiuti organici in 4.2 milioni di metri cubi di biometano) e la totale eliminazione del problema connesso al trattamento delle acque di processo che, nel caso di sistema ad “umido”, è evidentemente presente. Tali benefici determinano la perfetta operatività a breve e lungo termine. Idea/prodotto, mercato, partner, team: in che ordine contano questi elementi per la buona riuscita del “suo” progetto? Il mercato è la base da cui si evolve un idea/prodotto che trova la perfetta concretizzazione attraverso i partner ideali e un buon lavoro di squadra. Qual è la sua domanda sempre nuova come imprenditore e come uomo? L’elemento chiave è sempre deter-
minato dalle esigenze del mercato che ispirano l’imprenditore a mettere in campo le proprie risorse professionali, mantenendo saldi i propri ideali di rispetto e tutela del territorio e dell’ambiente. Che visione ha dell’Italia e del Made in Italy? Partendo dal presupposto che l’Italia si pone in una posizione assai virtuosa rispetto a molti altri paesi dell’Unione Europea, con sistemi di raccolta differenziata ormai radicati e consolidati da anni, è pur vero che lamenta altresì una forte carenza impiantistica. Il governo dovrebbe puntare sulla costruzione di nuovi impianti, ridefinendo la normativa che riguarda le procedure amministrative di autorizzazione, incentivando così le maestranze locali a scendere in campo. Il nostro Paese dispone di eccellenze nel campo della tecnologia e della meccanica che, se facilitate da un sistema burocratico più efficiente, potrebbero costituire il punto di svolta per il rilancio dell’economia nazionale attraverso importanti investimenti nel settore.
AZIENDE | TERZO PREMIO EX AEQUO
Smart Tile, energia pulita a ogni passo Giovanni Casto, Softlab, presenta l'unicità della sua innovazione green, una delle più avanzate tecnologie per le smart city del futuro
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a sua idea innovativa in pillole: punti di forza, benefici, mercato. Smart Tiles è un sistema innovativo per generare energia elettrica a partire da un’attività semplice come la camminata. Una persona mediamente attiva percorre nell’arco della sua vita circa 5mila passi al giorno, generando in media circa 7 Watt per ogni passo. Con il pavimento intelligente Smart Tiles è possibile sfruttare questo potenziale per favorire la produzione di energia in modo sostenibile. Questo sistema ha l’ulteriore vantaggio di essere facilmente adattabile a diversi ambienti: case gli uffici e tutti gli spazi di aggregazione (basti pensare a una palestra o il corridoio di un aeroporto). Le applicazioni sono le più disparate: dall’illuminazione stradale all’alimentazione di dispositivi elettrici come cartelloni digitali. Smart Tiles è un progetto green e al tempo stesso una delle più avanzate tecnologie per le Smart city del futuro. Idea/prodotto, mercato, partner, team: in che ordine contano questi elementi per la buona riuscita del “suo” progetto? Tutti questi elementi sono cruciali per le organizzazioni: si tratta di categorie estremamente complesse, difficili da classificare secondo un ordine gerarchico. Tuttavia, è fondamentale per qualsiasi business avere un’of-
ferta studiata dettagliatamente, che rispecchi una mission chiara, un’idea, un’ambizione da realizzare. Per Softlab, un’altra priorità è stata (ed è ancora) il focus sulla preparazione e la crescita delle risorse. Partendo dalle attività di recruitment, ci impegniamo a costruire team di professionisti altamente competenti e, allo
stesso tempo, a favorire un ambiente aziendale interno dal volto umano. Ottimizzare le relazioni con i partner, dall’altro lato, legittima il nostro operato e ne esalta il valore attraverso numerose e prestigiose collaborazioni. Infine, ma non meno importante è il mercato, che per noi implica saper individuare i trend, confrontarsi con i competitor, salvaguardare la reputation. Qual è la sua domanda sempre nuova come imprenditore e come uomo? La risposta è la stessa: sia da imprenditore, sia nella vita personale, a ogni obiettivo raggiunto,
cerco di chiedermi quale sarà il prossimo passo. Il mercato richiede non solo una visione ampia e ricettività ai cambiamenti tecnologici, ma anche di giocare d’anticipo rispetto ai bisogni del target. Questo mi spinge a non rimanere fermo sugli allori ma a continuare con entusiasmo nell’esplorazione delle nuove frontiere della digital transformation, coinvolgendo e stimolando in questo processo anche i miei collaboratori. Che visione ha dell’Italia e del Made in Italy? Il potenziale del brand Made in Italy è sorprendente: basti pensare che nel 2019 i marchi italiani hanno raggiunto un valore pari a circa 97 miliardi di dollari. L’immagine dei prodotti italiani all’estero è immediatamente associata all’eccellenza, all’affidabilità, agli altissimi standard di sicurezza. Tuttavia, l’espansione del mercato digitale italiano è in parte ostacolata dal digital divide e dal gap infrastrutturale che penalizza i servizi offerti al cittadino a livello locale. Proprio per abbattere questa disparità e valorizzare il potenziale inespresso del nostro Paese, abbiamo investito nell’area Sud puntando su un progetto di Smart City avviato in partnership con Huawei sulla città di Salerno. Vogliamo rappresentare il motore per l’innovazione digitale in Campania per poi esportare questo modello virtuoso, in tutta Italia come all’estero. Marzo | Aprile 2020
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speciale premio best practicesPREMIO per l'innovazione AZIENDE | TERZO EX 2019 AEQUO
Le persone: motore della crescita per Protom Con ARGO si costruiscono competenze operative qualificate in tempi rapidi, massimizzando l’efficacia degli interventi di training
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a sua idea innovativa in pillole: punti di forza, benefici, mercato. ARGO - Augmented Reality Guided Operations è il sistema di Protom che utilizza le tecnologie di Virtual, Augmented e Mixed Reality per sostenere con efficacia le fasi del supporto alle attività operative di produzione, manutenzione e training. Fin dalle prime sperimentazioni in fabbrica, il suo impiego ha permesso di stimare una riduzione dei costi per la formazione e la manutenzione a distanza pari al 25% e una riduzione del lead-time dell’intervento pari a circa il 10%. ARGO mette le Interactive Technologies al servizio delle esigenze operative e formative dell’utente, permettendo di prendere decisioni e muoversi in scenari reali e realistici, sempre in completa sicurezza. Con ARGO, Protom amplia la propria gamma di soluzioni interattive che reinterpretano l’efficacia del learning-by-doing, costruendo competenze operative qualificate in tempi rapidi e massimizzando l’efficacia degli interventi di training. Il risultato è una complessiva ottimizzazione del processo operativo derivante dalla tracciatura digitale di tutti
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gli elementi che concorrono a una più corretta esecuzione e gestione dell’intervento manutentivo nelle fasi di verifica, validazione e certificazione di quanto eseguito. Idea/prodotto, mercato, partner, team: in che ordine
Fabio De Felice, presidente Protom
contano questi elementi per la buona riuscita del “suo” progetto? Sono tutti elementi di grande ed equiparabile importanza. Protom è una impresa innovativa con un’organizzazione fondata su una logica “Market-Based Business”.nDunque posizionerei il mercato al primo posto, a seguire team, partner e, last but absolutely not least, l’Idea/prodotto. Qual è la sua domanda sempre nuova come imprenditore e come uomo? Nelle molteplici e diverse fasi dell’ultraventennale percorso di impresa di Protom, la domanda
sempre nuova che mi pongo da imprenditore e uomo è come fare meglio quello che facciamo. Le persone sono il motore della crescita: mi interrogo costantemente su come rendere l’Azienda il luogo in cui possano realizzare i loro obiettivi e canalizzare la loro creatività. Che visione ha dell’Italia e del Made in Italy? In Italia l’argomento della competitività viene ben affrontato sulla “single challenge”, ma colpevolmente trascurato a livello di sistema-Paese. Insieme con il Made in Italy, che campeggia sui nostri eccellenti prodotti diffusi e apprezzati in tutto il mondo, dovremmo valorizzare e proteggere il Made in Italy non “stampigliato”, che si traduce in una continua e riconoscibile tensione verso l’innovazione, anche in contesti iper burocratizzati e con mezzi economici sottodimensionati.
AZIENDE | PREMIO BANCA SELLA
Signing Today, il modo nuovo di firmare on line Alessandro Scognamiglio, BIT4ID: «Snellire i procedimenti burocratici è oggi possibile»
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a sua idea innovativa in pilgia sempre più veloce è necessario delle forme contrattuali a distanza. lole: punti di forza, benefici, semplificare le operazioni burocraIl punto di forza di Signing Today mercato. tiche e contrattuali, ma allo stesso è il suo team “multidisciplinare”, Signing Today è il servizio di Bit4id tempo è indispensabile garantire ai formato dai migliori informatici per il per gestire in modo semplice i documenti informatici la formalità e cloud e da esperti legali e processuali, flussi documentali a validità legale, la validità legale che un tempo erano in grado di accompagnare le imprese firmando, condividendo e archivianveicolate attraverso la carta. Signing nel difficile passaggio attraverso la do documenti digitali nel modo più Today riesce a farlo proponendosi alle digital transformation e di supporsicuro, rapido e intuitivo. Il servizio imprese attraverso un modello innotarle a 360 gradi. Grazie a una rete di consente di raccogliere firme a vativo, come soluzione a servizio che partner sempre più fitta, è possibile validità legale da uno o più firmatari, non richiede nessun investimento integrare le api di Signing Today sia dal vivo sia a distanza, sempliceiniziale: tutti i vantaggi della demaall’interno dei sistemi già utilizzati in mente condividendo il documento terializzazione e dell’archiviazione in azienda, siano essi un sito internet o e invitando via mail ad apporre la un’applicazione preesistente. propria firma elettronica, dal PC o Banca Sella ha scelto - tra dallo smartphone. L’intero procesle tante in gara - la vostra so di firma si svolge così in tempi azienda. Che valore dà a estremamente ridotti, eliminando questo riconoscimento? inutili attese e abolendo i pasIl riconoscimento ricevuto da saggi legati alla documentazione Banca Sella ci rende particocartacea, senza mai rinunciare larmente orgogliosi: oltre a alla validità legale. Ogni impresa dimostrarsi sempre al passo con ha a che fare ogni giorno con una i tempi, Banca Sella è stata tra grande quantità di documentale prime a lanciarsi nel mondo Alessandro Scognamiglio, Direttore Marketing Bit4id zioni e firme da apporre, quindi dei pagamenti elettronici e si è la massima priorità è semplificare cloud da implementare a costo zero. sempre distinta per la sua visione proprio queste procedure. Snellire i Convertirsi alla dematerializzazione aperta al futuro digitale. Essere ricoprocessi burocratici è oggi possibile dei processi significa ridurre tempi nosciuti come “innovatori” da una con Signing Today. e costi e aumentare l’efficienza: banca tanto “innovativa” ci onora Idea/prodotto, mercato, partaumentare l’efficienza significa e ci rassicura: è la conferma che ner, team: in che ordine contano migliorare la produttività e il profitto. Signing Today si sta muovendo verso questi elementi per la buona L’idea che ha generato la soluzione la giusta direzione. Noi siamo già riuscita del “suo” progetto? e che tuttora anima Signing Today pronti per il futuro. E siamo convinti L’elemento più importante per la corrisponde alla volontà di assicurare che la platea del territorio campano buona riuscita del progetto è sicurala massima validità legale ai processi e in particolare della provincia di mente il mercato cui esso si rivolge. documentali. Oggi le aziende sono Salerno sia particolarmente ricettiva Signing Today si rivolge al mercato orientate alla vendita a distanza, le per quella che è la nostra idea di industry. È un servizio completamencatene di distribuzione sono più brevi innovazione: conta infatti numerose te in cloud dedicato a tutte quelle e c’è un rapporto più diretto con il aziende che puntano a migliorare aziende che intendono potenziare il cliente. Ma per abolire definitivai loro servizi e le loro performance proprio business attraverso l’innovamente i vecchi documenti cartacei attraverso l’efficientamento di tempi zione digitale. In un mondo che viagserve una giusta regolamentazione e costi. Marzo | Aprile 2020
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speciale premio best practices per l'innovazione 2019 AZIENDE | PREMIO TIM
SecurOrder: un nome, una garanzia Un ulteriore passo in avanti verso la digitalizzazione e "messa in sicurezza" di processi analogici sempre meno sicuri in chiave "probatoria"
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a sua idea innovativa in pillole: punti di forza, benefici, mercato. Anche quest’anno il Premio Best Practices ci ha regalato grandi soddisfazioni. Abbiamo presentato “SecurOrder”, la prima piattaforma progettata per gestire velocemente gli “ordini digitali” in modo legalmente sicuro. “SecurOrder” nasce in seguito al conseguimento da parte della Savino Solution del primo brevetto europeo per la conservazione e certificazione dei record. Il prodotto è stato pensato per andare incontro alle necessità delle aziende che acquisiscono ogni giorno ordini tramite e-mail, con allegati PDF sottoscritti a penna dal cliente e poi scansionati. Una metodologia che genera un numero sempre maggiore di contenziosi per "disconoscimento", dal momento che la scansione di un PDF ha un valore probatorio assimilabile a quello di una banale fotocopia e sempre più spesso viene giudicato inammissibile in sede di giudizio, favorendo - indirettamente - la possibilità di venire meno ad un accordo commerciale, anche a distanza di tempo (con ovvie ripercussioni finanziarie e contabili per il fornitore). Grazie
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alla tecnologia “Identity Token”, su SecurOrder le parti possono firmare digitalmente l’accordo in pochi click e l’ordine “firmato” può essere subito indicizzato nei gestionali aziendali attraverso una semplice integrazione.
Antonio Palumbo premia Nicola Savino
SecurOrder rappresenta un ulteriore passo in avanti verso la digitalizzazione e "messa in sicurezza" di processi analogici sempre meno sicuri in chiave "probatoria". Idea/prodotto, mercato, partner, team: in che ordine contano questi elementi per la buona riuscita del “suo” progetto? Prodotto, mercato, partner, team e aggiungerei vision, sono gli elementi chiave per il successo di un progetto. L’integrazione
di tutte le componenti è fondamentale per raggiungere grandi traguardi. Se dovessi partire da un elemento, direi mercato, in quanto è necessario saper leggere le esigenze e proporre un prodotto valido ed efficace. La scelta di un team composto da professionisti competenti e appassionati, e di partner affidabili e in grado di condividere la vision aziendale, risulta determinante per ottenere risultati importanti nel mondo imprenditoriale. Tim ha scelto - tra le tante in gara - la sua azienda. Che valore dà a questo riconoscimento? Sono onorato che TIM abbia scelto, tra i 100 progetti in gara provenienti da tutta Italia, il nostro prodotto. Nella storia del Premio Best Practices, tutte le aziende che hanno ricevuto questo prestigioso riconoscimento sono diventate “best practice” a livello nazionale nei loro settori. Alcune di queste sono entrate nell’albo fornitori, ampliando il proprio business. Anche se giovane, Savino Solution è diventata un’azienda di riferimento a livello nazionale nella digitalizzazione a norma dei processi, accompagnando imprenditori e professionisti nella transizione al digitale.
AZIENDE | PREMIO ICE
Eco Revolution, prima finestra plastic free targata Giannattasio Infissi L'ICE ha premiato il prodotto per l'elevato grado di ecosostenibilità, da tempo molto richiesto dalla committenza estera
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a sua idea innovativa dell’infisso sono ecososteIl valore aggiunto è rapprein pillole: punti di fornibili, come le vernici ad sentato dal nostro team che za, benefici, mercato. acqua prive di solventi ad alto ha saputo leggere i cambiaLa XIII edizione del Premio ci impatto e le colle atossiche. menti in atto negli stili di vita ha dato grandi soddisfazioni. Il progetto prende impulso delle persone e, attraverso Abbiamo presentato il nostro dalla richiesta di produzioni attività di ricerca e sviluppo, nuovo prodotto “Eco Revoludi prodotti ad alto grado di realizzare prodotti innovativi. tion”, prima finestra plastic ecosostenibilità, realizzati Come ad esempio la finestra free, ottenendo il prestigioso per committenze estere, in plastic free, che si rivolge ad riconoscimento di ICE una clientela attenta Agenzia. all’ecosostenibilità e La finestra, realizzata qualità dei materiali. dal nostro reparto ricerIl giusto mix tra merca e sviluppo, è unica cato, prodotto, team e nel suo genere e rapprepartner è alla base del senta un passo avanti successo di un progetto. decisivo nello sviluppo Ice Agenzia ha scelto e diffusione della bio-e- tra le tante in gara dilizia, perché è stata - la sua azienda. Che realizzata utilizzando valore dà a questo un processo produtriconoscimento? tivo - con radici nella La nostra visione di tradizione artigianale puntare sulla bioedilizia ma implementato con è stata particolarmente Francesco Giannattasio premiato da Alessandra Valiani, tecnologie contemporanee apprezzata nell’ambito del ICE Agenzia di ultima generazione - che Premio Best Practices per consente di eliminare l’impiestrutture di ricezione turistil’Innovazione. go di materiale plastico tradica e residenziale. Siamo molto felici di aver zionale. I componenti strutIdea/prodotto, mercato, ricevuto il riconoscimento turali sono interamente in partner, team: in che ordidall’ICE e l’opportunità di legno, anch’esso sostenibile ne contano questi elemenusufruire di un percorso di perché ricavato da materiale ti per la buona riuscita del affiancamento per lo sviluppo di recupero riassemblato o da “suo” progetto? di strategie utili per l’interlegni cosiddetti riforestabili, Da sempre ciò che ci connazionalizzazione. Grazie alla cioè da alberi che è possibile traddistingue è la capacità di partnership con ICE intenrimpiazzare ciclicamente valutare le esigenze di mercadiamo rafforzare la nostra piantandone di nuovi. to e proporre idee/soluzioni presenza all’estero, propoAnche gli altri componenti efficaci in grado di soddisfare nendo prodotti ecosostenibili utilizzati per l’assemblaggio i bisogni dei clienti. di bioedilizia. Marzo | Aprile 2020
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speciale premio best practices per l'innovazione AZIENDE | PREMIO ENEA EEN2019
SincroTaglio, un'idea "patrimonio aziendale" Per Giovanni Guerriero, Guerriero Produzione Pelletterie srl, la forza del team circolare ed eterogeneo garantisce risultati sempre nuovi
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a sua idea innovativa in pillole: punti di forza, benefici, mercato. Il monitoraggio di un processo è condizione necessaria ma non sufficiente per controllare il processo. Con un approccio “Open” abbiamo monitorato, analizzato e ottimizzato un parco eterogeneo di macchine dedicate alla fase del taglio pellame. I benefici, oltre che l’incremento della produttività media, sono misurabili attraverso la possibilità di un’esplorazione cyber-physical di processo, che ha consentito lo sviluppo di nuove modalità operative, ottimizzate, sostenibili ed esportabili anche in altri reparti. Idea/prodotto, mercato, partner, team: in che ordine contano questi elementi
per la buona riuscita del “suo” progetto? Partiamo dalla fine della sua domanda. Il progetto non è mio, ma è patrimonio aziendale, per know-how e risultati ottenuti. Da qui posso dirle che il team è sul gradino più alto del podio. Team eterogenei, paritetici e circolari ci permettono di essere flessibili e sempre pronti a fronteggiare qualsiasi esigenza, produttiva o di mercato. Questo fa sì di condividere e sviluppare idee che sicuramente non seguono la strada della prevedibilità. Come si difende l’innovazione nella moda? Garantendo e aumentando il livello di soddisfacimento della clientela. I sistemi produttivi garantiranno, grazie all’in-
Il team di Guerriero Produzione Pelletterie srl
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novazione, le richieste di un mercato dinamico e molto esigente in termini di unicità e personalizzazione di Prodotto. L’innovazione ci aiuterà a tutelare l’ambiente e salvaguardare le bellezze del nostro Pianeta. Che valore dà invece al Made in Italy? Nell’epoca della quarta rivoluzione industriale, la qualità e l’informazione viaggiano di pari passo nel mondo produttivo. Mercati come quello del Made in Italy hanno la responsabilità di sviluppare, in Italia, innovazioni sostenibili e coerenti con le attività, mettendo a valore le doti dei maestri artigiani che, con sapienza, confezionano articoli unici e riconoscibili in tutto il mondo.
AZIENDE | PREMIO MIGLIOR PITCH
Cronogard, più vita agli alimenti e al Pianeta Nice Filler presenta una tecnologia compostabile e riciclabile, applicabile a tutte le matrici polimeriche
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a sua idea innovativa in pillole: punti di forza, benefici, mercato. Nice Filler presenta sul mercato Cronogard, una soluzione altamente innovativa per incrementare la shelf life degli imballaggi alimentari. L’azienda ha messo a punto un sistema brevettato, che si basa su riempitivi da incorporare in matrici polimeriche commerciali o negli imballaggi di carta/cartone. I
Valeria Bugatti
filler, solidi inorganici lamellari edibili e biocompatili, possono essere facilmente dispersi in matrici polimeriche a basso costo, per ottenere polimeri con funzionalità tali da proteggere gli alimenti. Il processo sviluppato dalla Nice Filler ha l'ulteriore vantaggio di essere completamente com-
patibile con ogni tipo di imballaggio commerciale e con ogni processo di lavorazione. Possono essere utilizzate le tradizionali linee di produzione, per ottenere prodotti con molteplici funzionalità. La tecnologia Nice Filler può essere applicata a tutte le matrici polimeriche, sia termoplastiche che termoindurenti, e possono essere prodotti tutti i tipi di imballaggio: film flessibili, film multistrato, imballaggi rigidi, vaschette, bottiglie. Tutti i prodotti risultanti sono approvati per il contatto con gli alimenti e, in aggiunta, il filler è compostabile e riciclabile, quindi perfettamente in linea con le attuali politiche di sostenibilità ambientale. Idea/prodotto, mercato, partner, team: in che ordine contano questi elementi per la buona riuscita del “suo” progetto? Al primo posto l’idea/prodotto seguita da un buon team, un partner che investe e crede nel nostro prodotto e infine il mercato. Quali le prospettive per il vo-
stro settore di riferimento? La crescente richiesta di prodotti alimentari pronti al consumo, la globalizzazione del commercio e la distribuzione da punti di lavorazione centralizzati, sta ponendo per il futuro la grande sfida di continuare ad assicurare ed accrescere la sicurezza e la qualità degli alimenti. In questa esigenza si va affermando il concetto di qualità totale del prodotto alimentare, comprendente non soltanto la materia prima e la tecnologia di processo, ma anche l'imballaggio dell'alimento. Il packaging deve rispondere a requisiti molto diversificati: protezione della qualità igienica, nutrizionale, organolettica ed estetica devono affiancarsi al basso costo e alla necessità del successivo smaltimento. L'industria degli imballaggi mostra una continua crescita, e, dunque, la ricerca di soluzioni si sta imponendo nella filiera alimentare in modo sempre più pressante.
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speciale premio best practices per l'innovazione 2019 AZIENDE | PREMIO WEB
Inquiris, la nuova era della videosorveglianza Flaminio Cirillo, Seti, descrive la piattaforma basata su reti neurali
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a sua idea innovativa in pillole: punti di forza, benefici, mercato. Secondo Foster e Kaplan l’innovazione è la trasformazione di un’idea creativa in qualcosa di concreto e trasferibile nell’immediato per soddisfare una determinata esigenza o svolgere e semplificare un compito. In pratica l’innovazione si traduce in valorizzazione economica. I due soci Flaminio e Ciro Cirillo Questi i punti di forza dell’innovativa piattaforma Inquiris basata su reti neuta del “suo” progetto? ni. Ecco, il punto di svolta è rali: benefici immediati per In genere un’idea innovatistata appunto la costruzione il mercato della videosorveva ha origine da una chiara di una squadra di collaboglianza rendendo disponibile visione dei trend di mercato, ratori con queste capacità. a costi contenuti una quindi dalla capacità piattaforma altamendi interpretarli al mote performante nella mento giusto, possi«Inquiris mediante applicativi ricerca di eventi e/o bilmente in anticipo, e di analisi video intelligente, situazioni di interesse. dall’impegno continuo sviluppati internamente C’è stato un momennel perseguire quella e basati su rete neurale to di “svolta” nel determinata visione. percorso innovativo Essa prende forma ad autoapprendimento, della sua impresa? grazie alla creatività, agevola il monitoraggio L’innovazione è un ai partner giusti e rendendo tempestivo processo complesso appunto al team che si l'intervento» che avviene in diverè riuscito a costruire. si modi e richiede la Penso che l’insieme di collaborazione di moltutto questo, senza ti attori pro-attivi capaci di distinzione di importanza, Idea/prodotto, mercato, lavorare in team e in grado porti alla buona riuscita di partner, team: in che di percepire, interpretare e un progetto complesso come ordine contano questi elecondividere le informazioInquiris. menti per la buona riusci-
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STARTUP | PRIMO PREMIO
Syenmaint, un’unica soluzione per la gestione della manutenzione predittiva Roberto Nappi è a capo della startup vincitrice che si è aggiudicata anche il premio TIM
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a sua idea innovativa delle nostra attività di R&S Una buona idea di prodotto, in pillole: punti di for(premio Digital Innovation sviluppata al momento giusto za, benefici, mercato. Hub Campania, premio per il mercato (Industria La SYENMAINT PLATFORM OpenItaly, premio Borsa della 4.0), con dei buoni partner è un sistema per la gestione Ricerca, premio Best Practices scientifici (UNINA, UNISA, della manutenzione predittiva per l'Innovazione di ConfinduUNICAL, CNR) e un ottimo e integrata per Industria 4.0. stria Salerno, premio Regione team di sviluppo (composto da Il principale punto di forza è Campania per l’internazionaingegneri elettronici, inforrappresentato dalla capacità lizzazione delle startup ready matici, meccanici, elettrici) di rappresentare rappresentano un una soluzione mix di elementi univoca a svaimportanti, tutti riate problemadeterminanti per tiche di gestione la riuscita del dei dati e di progetto imprenottimizzazione ditoriale impostadei processi di to da SYENMAINT. manutenzione Come vede la nel campo della crescita della produzione indusua impresa? striale, dell’auLa SYENMAINT tomazione, della conta, attualmenproduzione di te, 5 dipendenti energia da fonti e 5 collaboratori Roberto Nappi premiato da Andrea Prete, Edoardo Gisolfi ed Emilio Cataldo di H-Opera, vincitore lo scorso anno rinnovabili, dei esterni, ed è in trasporti e delle piena espansione. costruzioni edili e delle infrato market) è stato possibile Ricerca attualmente ingegneri strutture civili. accelerare il percorso di elettronici e informatici. La Qual è stato il momento sviluppo, fino a giungere sul crescita dell’azienda sia in di “svolta” nel percorso mercato e ad annoverare ditermini di fatturato, sia di dall’idea al prodotto? verse installazioni del sistema personale, rappresenta un Il momento di svolta nello in ambiti differenti (trasporti, fattore determinante per il sviluppo del sistema è stata automotive, produzione, etc.) suo collocamento sul mercato l’acquisizione, nel 2018, di e presso clienti altrettanto delle soluzioni innovative per tre progetti di ricerca volti (RFI, FCA, CERPOWER, etc.) l’ottimizzazione dei processi all’implementazione di aspetti Idea/prodotto, mercato, di manutenzione integrata, diversi della SYENMAINT partner, team: in che orbasata su tecnologie quaPLATFORM. Grazie a questi dine contano questi eleli: IoT, Machine Learning, progetti e ai diversi premi menti per la buona riusciData Analytics e Augmented ricevuti nel 2019 a sostegno ta della sua intuizione? Reality. Marzo | Aprile 2020
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speciale premio best practices per l'innovazione STARTUP | SECONDO PREMIO2019 EX AEQUO
INBODY, le infinite potenzialità dello scanner 3D medico a corpo intero Stanislao Grazioso, Beyondshape: «Abbiamo diffuso il prodotto in diversi settori medicali già pronti ad una trasformazione digitale utilizzando le tecnologie 3D»
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a sua idea innovativa in pillole: punti di forza, benefici, mercato. La mission di BeyondShape è quella di fornire strumenti medicali basati sulle tecnologie di scansione 3D per la diagnosi, monitoraggio e trattamento clinico non invasivo. Il mercato cui BeyondShape si rivolge è quello delle officine ortopediche, dei centri di riabilitazione, delle strutture sanitarie e dei medici professionisti attivi nelle seguenti specializzazioni: ortopedia, fisiatria, dietologia, odontoiatria, dermatologia e chirurgia plastica ed estetica. Qual è stato il momento di “svolta” nel percorso dall’idea al prodotto? BeyondShape, ad oggi Spin-Off accademico e Startup innovativa, nasce da una ricerca ventennale dell’Università di Napoli Federico II sulla progettazione funzionale all’uomo. Il punto di svolta che ha determinato lo sviluppo di una attività imprenditoriale è stata la collaborazione con il dottor Roberto Riccardo Ruggiero, un visionario sull’utilizzo delle tecnologie ingegneristiche per migliorare processi sanitari tradizionali. Questa collaborazione
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ha portato alla realizzazione di INBODY - Instant Body Scan, lo scanner 3D medico a corpo intero attualmente commercializzato da BeyondShape. Idea/prodotto, mercato, partner, team: in che ordine contano questi elementi per la buona riusci-
ta del “suo” progetto? Il team e i partner sono gli elementi di maggior forza di BeyondShape: un mix di medici e ingegneri che cooperano insieme ad aziende e strutture sanitarie del territorio. Il network BeyondShape sta rendendo possibile la diffusione del prodotto INBODY in diversi settori medicali, oggi pronti ad una trasformazione digitale utilizzando le tecnologie 3D. Come vede la crescita della sua impresa? BeyondShape nasce a novembre 2019: ad oggi, sono già iniziate le prime commercializzazioni di INBODY - Instant Body Scan. Contiamo di diventare in 5 anni l’azienda di riferimento nel panorama nazionale sulla scansione medica superficiale.
STARTUP | SECONDO PREMIO EX AEQUO
Il Test Nib pre biopsia prostatica: affidabile, a basso costo e rapido Sergio Occhipinti, Nib Biotec: «Il nostro dispositivo evita procedure mediche invasive e spesso non necessarie»
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a sua idea innovativa in pillole: punti di forza, benefici, mercato. Il tumore alla prostata rappresenta la malattia oncologica più diffusa negli uomini di tutto il mondo con oltre 1
Sergio Occhipinti
milione di nuove diagnosi ogni anno. Il test del PSA rappresenta il cardine del percorso diagnostico del tumore alla prostata, ma l’elevato numero di risultati falsamente positivi ha sollevato dei forti dubbi sul suo utilizzo come esame preliminare che porta oggi 2 uomini su 3 ad eseguire una biopsia prostatica non necessaria.
Noi proponiamo un pratico test delle urine per dare al medico e al paziente una indicazione ad effettuare una biopsia prostatica affidabile, a basso costo e in tempi rapidi. Le migliori performance rispetto ai metodi attualmente disponibili permetteranno di ridurre il numero di biopsie superflue, i costi sanitari e il peso sociale che questa procedura genera sull’utente. Qual è stato il momento di “svolta” nel percorso dall’idea al prodotto? Veniamo dal mondo della ricerca universitaria e dall’incontro con l’incubatore d'impresa 2i3t dell’Università degli Studi di Torino. Abbiamo capito che potevamo trasformare delle evidenze scientifiche in una vera e propria soluzione ad un problema che riguarda la salute. Idea/prodotto, mercato, partner, team: in che ordine contano questi elementi per la buona riuscita del “suo” progetto?
Prima di tutto abbiamo individuato un grosso problema e intercettato la necessità di una soluzione, quindi un’interessante opportunità di mercato. Abbiamo pensato ad una soluzione che fosse assolutamente diversa da tutto ciò che il mercato potesse offrire in quel momento e per realizzarla abbiamo messo insieme un piccolo team, ma con delle competenze molto specifiche. La scelta dei giusti partner per le fasi successive sarà assolutamente cruciale per il successo del progetto. Come vede la crescita della sua impresa? Puntiamo ad offrire un prodotto che rappresenti un pilastro nella gestione dei pazienti con tumore alla prostata e serva come trampolino di lancio per lo sviluppo di nuovi prodotti nel campo della diagnostica oncologica. Marzo | Aprile 2020
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speciale premio best practicesPREMIO per l'innovazione STARTUP | TERZO EX2019 AEQUO
IMoBra, il tutore che manda in soffitta il vecchio gesso Rispetto ai competitor, l'innovazione di Medical garantisce qualità superiore e maggiore convenienza
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a sua idea innovativa in pillole: punti di forza, benefici, mercato. IMoBra è un tutore modulare innovativo per il trattamento delle fratture, progettato per sostituire le gessature tradizionali e quelle stampate in 3D. La nostra mission è quella di far sentire il malato meno malato ed è per questo che abbiamo ideato la
Giuseppe Luci
soluzione ad un problema ormai noto a tutti noi. IMoBra abbatte tutti gli svantaggi delle soluzioni oggi presenti sul mercato, che sono: pesanti, ingombranti, antiestetici, causa di emarginazione, hanno eccessivi costi di smaltimento, eccessivi tempi di stampa, richiedono personale e attrezzature specifiche, e molto altro. Il prodotto inoltre migliora l’iter di guarigione e permette di vive-
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re il trauma con più normalità. Qual è stato il momento di “svolta” nel percorso dall’idea al prodotto? La svolta per noi è arrivata con la Vittoria dell’UniCaLab (percorso di contaminazione all’interno dell’Unical). Durante il percorso abbiamo prima rifinito il concept iniziale, poi realizzato il nostro prototipo e depositato domanda di brevetto. Un periodo intenso ma che ci ha dato tanta forza e ci ha permesso di capire quanto potenziale avesse la nostra idea. Idea/prodotto, mercato, partner, team: in che ordine contano questi elementi per la buona riuscita del “suo” progetto? Team - idea - partner - mercato. Alla base di tutto ci deve essere un ottimo team. Quanti falliscono proprio perché non possono contare su di un team solido? Quante idee banali hanno avuto successo grazie alle persone che ci hanno lavorato? Sicuramente partire da un’ottima idea fa la differenza. I partner, se giusti,
ti permettono di bruciare le tappe, ti aprono tante strade e ti spingono a dare sempre di più. Il controllo dell’idea deve però restare al team. Infine il mercato, se ciò che sta prima funziona bene, con i partner giusti probabilmente non ci saranno problemi a gestirlo. Come vede la crescita della sua impresa? Ad oggi esponenziale. Ricordo come fosse ieri il giorno in cui ne parlavamo tranquillamente ad un tavolino, forse nemmeno immaginavamo tutto questo. Sicuramente bisogna ancora lavorare tanto e sodo, ma non temiamo il duro lavoro, anzi, lavorare per la nostra startup ci fa sentire bene. Fin qui siamo stati ripagati, di premi e riconoscimenti ne abbiamo accumulati parecchi, costituito la startup, abbiamo esteso la domanda di brevetto su territorio internazionale, e a breve procederemo alla certificazione dei nostri prodotti. Tutto ciò grazie ad un team eccellente.
STARTUP | TERZO PREMIO EX AEQUO
Mydoctor24, un’app dalla parte della salute dei bambini Luca Astarita ha intercettato la voglia di cambiamento dei cittadini nell'interazione con i medici
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a sua idea innovativa in pillole: punti di forza, benefici, mercato. Una medicina al passo con i tempi, per rispondere ai bisogni degli utenti che in ambito salute pretendono soluzioni chiare e rapide, in particolare quando si tratta dei propri figli. Per questa ragione abbiamo deciso di partire con la pediatria. Per un genitore, ad un costo molto contenuto, è possibile ottenere risposte da professionisti selezionati in tempo reale con una grandissima attenzione alla tutela della privacy dei bambini. Il mercato, in costante e continua crescita, è rappresentato da tutti i neo-genitori che sono abituati ad utilizzare lo smartphone per risolvere qualsiasi problematica. In Italia un progetto simile a MyDoctor24 allo stato attuale non esiste e il primo periodo di lancio sul mercato ha avuto un riscontro eccezionale, soprattutto in termini di risoluzione di un bisogno (necessità di avere una risposta immediata quando si ha un qualsivoglia dubbio sulla salute dei familiari) che evidentemente è molto sentito dai genitori di oggi.
Qual è stato il momento di “svolta” nel percorso dall’idea al prodotto? Un giusto mix di competenze e una fase pre-lancio che, tramite interviste e sondaggi, ha confermato che quanto ideato potesse effettivamente rappresentare una novità che ormai gli utenti si aspettava-
Luca Astarita premiato da Gilda Carravetta
no. Allo stesso modo il sogno di una medicina più moderna che può arrivare a tutti ad un costo accessibile, con un risparmio per le famiglie e per il Sistema Sanitario Nazionale. Il tutto grazie soprattutto ad un approccio “Family centred Care”, cioè l’idea di un supporto professionale al bambino e alla famiglia tramite un
processo di coinvolgimento, partecipazione e condivisione, sostenuto da enpowerment e negoziazione. Se una famiglia impara a gestire meglio le problematiche sanitarie, grazie anche ad una guida competente e onesta, ne beneficerà sia in termini di salute, sia di spese (un minor ricorso a ingenti spese private, talvolta superflue). Idea/prodotto, mercato, partner, team: in che ordine contano questi elementi per la buona riuscita del “suo” progetto? Difficile dare un ordine, perché è l’insieme di tutti questi elementi che può portare al successo. Comunque per rispondere alla sua domanda: Idea/ prodotto, team, partner, mercato. Come vede la crescita della sua impresa? Ardua, come quella di tutte le startup. Ma probabilmente questo è il miglior momento storico per far decollare progetti come il nostro, visto lo stravolgimento, purtroppo non sempre positivo, che internet e gli smartphone hanno portato in termini di “bisogni percepiti” in ambito sanitario. Marzo | Aprile 2020
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speciale premio best practices perSELLA l'innovazione 2019 STARTUP | PREMIO
OPI, la rivoluzione in agricoltura Davide Parisi di Evja spiega il funzionamento della piattaforma di decision making che migliora il processo di produzione in campo
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idea innovativa di Evja in pillole: punti di forza, benefici, mercato. Il nostro è un sistema di suppor to decisionale sul campo per le imprese agricole, nel senso che fornisce agli agricoltori - dopo averle registrate e analizzate - diverse informazio ni utili in tempo reale. Attraverso dei sensori, Opi - questo il nome del progetto - rileva, ad esempio, dati climatici, temperatura, umidità, fabbisogno idrico, consentendo così all’agro nomo di disporre di dati preziosi da incrociare per migliorare il pro cesso produttivo da un punto di vista sia eco nomico, sia gestionale, ma anche e soprattutto per elevare la qualità del prodotto finale. Opi basa il suo funzionamento anche su modelli predittivi, indispensabili per intervenire con la giusta tempestività in caso di attacchi patogeni alle colture. Qual è stato il momento di “svolta” nel percorso dall’idea al prodotto? Evja ha iniziato a muovere i primi passi nel 2015, con un progetto molto generico
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basato sulla sensoristica e l’intelligenza ar tificiale. Successivamente, scelta l’agricoltura come focus su cui specializzarci, siamo cresciuti grazie ad un percorso di accelerazione in Austria a seguito del quale è nata la par tnership
Vincenzo Villani premia Davide Parisi
con l’austriaca RWA e la tedesca Baywa, due colossi del settore delle forniture agricole (con un fatturato totale di circa 20 miliardi di euro) che hanno acquistato il 5% quote societarie della nostra star tup. Nel 2017, quindi, abbiamo avviato le prime sperimentazioni in collaborazione con tre aziende clienti della Piana del Sele. Dopo un anno di test, siamo sbarca-
ti sul mercato a metà del 2018. Idea/prodotto, mercato, par tner, team: in che ordine contano questi elementi per la buona riuscita del “suo” progetto? Mercato e prodotto, innanzitutto. L’analisi dei segmenti di mercato è fondamentale, così come lo è la bontà del prodotto. Segue la squadra, senza la quale non si riesce quasi mai ad andare lontano e poi i par tners, intesi sia come clienti, sia come agenti dell’ecosistema necessario per crescere. A proposito di partner, Sella ha puntato su di voi anche nell’ultima edizione del Premio BPI di Confindustria Salerno. Soddisfatti? Cer to, quello con Banca Sella potremmo definirlo un fidanzamento felice, una relazione proficua che va oltre il rappor to commerciale. In comune c’è la passione per il digitale ma anche il valore delle buone relazio ni. Una base solida su cui proseguire un percorso di par tnership duraturo.
STARTUP | PREMIO 012 FACTORY
Smart Hazel, il monitoraggio che potenzia la corilicultura Il servizio è un sistema sia di acquisizione dei parametri agronomici, sia di elaborazione dati ad opera di un software gestionale
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a sua idea innovativa in pillole: punti di forza, benefici, mercato. Smart Hazel è il monitoraggio che rivoluziona la corilicultura, pensata per soddisfare i bisogni degli agricoltori che necessitano dell'aumento della resa e della produzione della nocciola e della riduzione dei costi operativi sostenuti dalle proprie aziende agricole. La corretta gestione dei frutteti comporta un rilevante impatto sulla sostenibilità ambientale ed economica, permettendo di effettuare una distribuzione degli input agricoli in maniera specifica e nel giusto quantitativo, riducendo gli sprechi e mitigando gli impatti ambientali negativi, derivati dall’eccesso di fertilizzanti e fitofarmaci. Il servizio offerto dalla Smart Hazel è un sistema sia di acquisizione dei parametri agronomici, combinando l’utilizzo di stazioni agrometeorologiche e di droni, sia di elaborazione dati ad opera di un software gestionale, che assistito dall’agronomo del team, permette l’ottimizzazione delle tre pratiche cruciali della corilicoltura: irriga-
zione, fertilizzazione e difesa contro parassiti e malattie. Qual è stato il momento di “svolta” nel percorso dall’idea al prodotto? Smart Hazel nasce dall’idea di quattro studenti dell’Università degli Studi di Salerno - Luigi Mutascio, Francesco Bernardi, Armando Guanci e
Luigi Mutascio premiato da Giovanni De Caro
Carmine D’Alessandro - che, accortisi delle difficoltà riscontrate dai produttori di nocciola nel monitorare lo stato di salute delle piantagioni e nel prevenire gli attacchi fitopatogeni, hanno elaborato il servizio innovativo. Il percorso del team è iniziato con la partecipazione alla competizione Start Cup Campania 2019 per la sezione
studenti, vinta nel mese di ottobre e contemperante alla ReAgritech Startup Competition, tenutasi al MIND di Milano, dove la Smart Hazel è stata premiata dalla JECATT e dalla FONDAZIONE QUADRANS. Tuttavia, la “svolta” nel nostro percorso è arrivata con la partecipazione al Premio Best Practices per l'Innovazione, nel quale abbiamo vinto il premio erogato da 012 Factory, primo incubatore del Mezzogiorno certificato dal MISE. Il nostro team ad aprile intraprenderà il percorso di formazione imprenditoriale della VII Academy 012 Factory, mentre dal mese di marzo avvieremo due progetti pilota presso due aziende corilicole della provincia di Avellino. Idea/prodotto, mercato, partner, team: in che ordine contano questi elementi per la buona riuscita del “suo” progetto? Non vi è un ordine di importanza, un progetto o un’idea riesce se e solo se questi quattro elementi hanno lo stesso peso, se c’è armonia tra prodotto e mercato, tra team e idea. Marzo | Aprile 2020
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speciale premio best practices perDIGITAL l'innovazioneMAGICS 2019 STARTUP | PREMIO
Butterfly, il decision making in tempi record Il Ceo Enzo Troncone: «Uno dei nostri punti di forza è la capacità di integrare e fare sintesi tra fattore umano e i dati a disposizione dell'organizzazione»
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a sua idea innovativa in pillole: punti di forza, benefici, mercato. Butterfly è una startup che ha come core business il #decisionmaking in ambito aziendale. In particolare, ha sviluppato strumenti software che consentono di qualificare, tracciare e velocizzare i processi decisionali, combinando Behavioral Science e Machine Learning. Studi autorevoli, come quello dell’Harvard Business Review, stimano che oltre il 95% delle performance di un’organizzazione dipende proprio da come vengono prese le decisioni. Tuttavia, oltre il 90% dei manager non adotta procedure decisionali adeguate (Mc. Kinsey & Co). Il mercato cui ci rivolgiamo è potenzialmente molto ampio: qualsiasi organizzazione, dalla piccola impresa alla società multinazionale, trarrebbe beneficio dall’utilizzo interno di un approccio scientifico al decision making. Noi però intendiamo puntare in prima istanza alle aziende medio grandi. Fra i punti di forza del sistema vi è sicuramente la gestione trasparente, efficace ed efficiente dei processi decisionali, alla base del successo di qualsiasi organizzazione. In secondo luogo, l’ottimizzazione
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del tempo (risorsa scarsa sia per le organizzazioni sia per i team di lavoro) dedicato alle decisioni, che ora vengono prese principalmente attraverso lunghi processi ed estenuanti meeting che portano spesso a nulla di fatto. Di conseguenza, sfruttare
Enzo Troncone premiato da Gennaro Tesone
al meglio il tempo a disposizione è un fattore decisivo in qualunque strategia di miglioramento aziendale. Terzo punto di forza è la capacità di Butterfly di integrare e fare sintesi fra il fattore umano (ovvero le competenze strategiche e l’esperienza dei team) e i dati a disposizione dell’organizzazione. Così le decisioni, oltre ad essere completamente tracciabili e monitorabili, diventano effettivamente data driven. Qual è stato il momento di “svolta” nel percorso dall’idea al prodotto? Il primo momento di svolta è stato quando abbiamo capito
che la nostra idea e il progetto di ricerca avevano un potenziale di impresa. Come spesso capita, questa epifania è nata da un confronto di idee fra persone con background molto differenti: pur provenendo da settori diversissimi (IT, grande industria, healthcare, progettazione e public governance) avevamo avuto tutti esperienze similari, constatando che i processi decisionali rappresentano un momento critico di ogni organizzazione e che innumerevoli risorse (tempo, soldi ed energie) vengono spesi in riunioni, verbali e scambi di email spesso inutili. Il secondo momento di svolta è quando abbiamo avuto chiaro che le nostre soluzioni avrebbero dovuto combinare due elementi imprescindibili l’uno dall’altro. Il primo è l’informatizzazione e l’automazione di quanti più passaggi possibile, per semplificare il processo. Nel tempo poi, il sistema doveva apprendere da sé stesso e dalle scelte fatte, migliorando progressivamente le performance degli algoritmi sottostanti. Tuttavia, il processo doveva basarsi fortemente sul fattore umano, sulle skills dei decisori e
dei membri dei tavoli decisionali che devono mantenere sempre la centralità nel processo. Il sistema dunque avrebbe dovuto mediare fra questi due elementi. Doveva essere qualcosa in più di un semplice sondaggio fra esperti, doveva integrare dati, doveva mediare fra i bias decisionali che ci contraddistinguono, restituendo agli utenti report che evidenziassero i nodi critici di ogni decisone. Per quanto si possa sempre migliorare, siamo felici di poter dire che quest’obiettivo, così sfidante, è stato raggiunto. Idea/prodotto, mercato, partner, team: in che ordine contano questi elementi per la buona riuscita del “suo” progetto? Tutti gli elementi sono stati fondamentali per la riuscita del progetto e sono collegati fra loro. L’idea/prodotto - che nasce a valle di un dottorato di ricerca fatto con l’Università di Napoli e l’Università di Santos in Brasile - è stata sicuramente un fattore di successo poiché risponde ad un problema piuttosto sentito in ambito aziendale. Non di meno, solo grazie alla complementarietà delle skills
del team di lavoro, siamo riusciti a focalizzare l’idea e renderla effettivamente appetibile per il mercato. In particolare è stata fondamentale la pregressa esperienza professionale del team di Butterfly: io vengo dal mondo industriale, con un dottorato proprio sul Decision Making, Domenico Di Maria è Dirigente Medico presso l’Ospedale Rummo di Benevento, Laura Mariano ha una notevole esperienza nella progettazione e rendicontazione di progetti a valere su fondi comunitari, Michele Criscuolo, Valerio Cestrone, Fabio Ciao, sono developer con un ampio e consolidato background in sviluppo software, Ferdinando Scala vanta una ventennale esperienza nel marketing strategico. L’esperienza pregressa, non solo ci consente di interagire con
professionalità e competenza con diversi settori industriali target, ma soprattutto di beneficiare di reti e partnership in Italia e all’estero. Fra tutte, mi sento di ringraziare in particolare l’Associazione Nazionale Ex Allievi Nunziatella, la SIOeChCF - Società Italiana Otorinolaringoiatria e chirurgia cervico facciale, il Gruppo Campano ORL, il Project Management Institute - Southern Italy Chapter (PMI-SIC). Nell’ultimo periodo di vita della startup, stiamo poi testando il valore fondamentale dell’ecosistema dell’innovazione: incubatori, acceleratori, società di consulenza che hanno avuto modo di testare non solo il nostro prodotto, ma anche la nostra caparbietà e che ci stanno affiancando nella delicata fase di ingresso nel mercato.
Step processo Analisi Multicriterio
Esempio di report su decisione in ambito medico
Report di Analisi Multicriterio
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STARTUP | PREMIO ENEA EEN
MyPart: il rapid manifacturing per l'aeronautica Massimo Russo ripercorre gli inizi della sua startup e le fasi che ne hanno decretato la crescita
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a sua idea innovativa in pillole: punti di forza, benefici, mercato. Nel 2017 ho iniziato a sviluppare un processo basato sull’additive manufacturing, che rende più efficiente la realizzazione di pale di turbina per motori aeronautici e per la generazione di energia elettrica. Da due anni tale processo è utilizzato con successo presso la principale fonderia del gruppo Rolls Royce, una delle poche al mondo in grado di realizzare tali componenti. Oggi MyPart, insieme al Politecnico di Torino, è impegnata nello sviluppo di materiali innovativi adatti ad essere impiegati nei più critici processi aeronautici. Il vantaggio delle nostre soluzioni per i clienti è la possibilità di realizzare componenti complessi in materiali innovativi, che fino ad oggi era impensabile realizzare, e soprattutto ridurre il time to market e di conseguenza i costi di produzione. Qual è stato il momento di “svolta” nel percorso dall’idea al prodotto? Un primo momento di svolta è arrivato a valle della fase di
sviluppo, quando ci siamo resi conto dell’elevata qualità dei componenti che riuscivamo ad ottenere e che questo aveva un valore enorme per i clienti. Partendo da zero, riuscire a far crescere l’azienda ha richiesto tutto il mio tempo negli ultimi
Franco Roca premia Massimo Russo
tre anni e tutte le mie capacità. Essendo una StartUp innovativa di produzione, anche con poche risorse inizialmente, siamo riusciti a far crescere l’azienda con i ricavi delle vendite dei componenti realizzati, raccogliendo la soddisfazione dei clienti. Il percorso è stato molto difficile, soprattutto operando in un settore critico come quello aeronautico e in un territorio come il nostro; ma anche nei
momenti più difficili, quando l’idea di mollare o di accettare un ottimo stipendio da qualche cliente sarebbe stata la scelta più conveniente, non ho mai smesso di avere fiducia in me stesso, nel mio team e nella bontà del progetto e alla fine, ma proprio alla fine, i risultati e le soddisfazioni arrivano. Idea/prodotto, mercato, partner, team: in che ordine contano questi elementi per la buona riuscita del “suo” progetto? Conta tantissimo avere una buona idea di partenza, proporre un qualcosa che sia realmente utile per qualcuno, e che questo qualcuno sia disposto a comprarla ad un prezzo che abbia senso per il fornitore. Al pari dell’idea, il team iniziale è fondamentale per lo sviluppo dell’azienda. Circondarsi di persone motivate che abbiano fiducia nel progetto e nella gestione dell’azienda consente di fare quel passo in più che porta a fare la differenza sul mercato. Credo poi che uno dei modi con cui il Sud possa colmare il gap con il nord del paese sia aumentare le forme di associazionismo tra aziende. Bisogna fare rete.
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speciale premio best practices perMIGLIOR l'innovazione PITCH 2019 STARTUP | PREMIO
TruckY: abbasso consumi ed emissioni e w l’ambiente! Dai banchi dell'Ateneo salernitano al mercato. La parabola ascendente di Ennio Andrea Adinolfi
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a sua idea innovativa in pillole: punti di forza, benefici, mercato. TruckY è il dispositivo brevettato che riduce consumi ed emissioni del trasporto su gomma. Il nostro obiettivo è rendere il settore dei trasporti più sostenibile a livello economico e ambientale (il carburante incide per oltre il 30% sui costi operativi). TruckY calcola la velocità ottimale in relazione alla morfologia dell’intero percorso, la massa in movimento e le caratteristiche del veicolo, senza incidere sui tempi di percorrenza e rispettando i limiti di velocità; funziona su tutti gli automezzi vecchi e nuovi (in Europa circolano oltre 7 milioni di veicoli pesanti). Rispetto ai nostri competitor, TruckY è flessibile e adattabile a tutte le configurazioni di veicolo ed è più economico di soluzioni hardware già installate dai costruttori di veicoli. TruckY è adattabile agli autobus extraurbani e ai veicoli elettrici per i quali il profilo di guida ottimale aiuta a garantire la massima autonomia. TruckY si integra con tutte le soluzioni di fleet management ed è all’origine di un modulo di gestione dei veicoli (ottimizzazione della manutenzione) per la riduzione dei costi operativi. Qual è stato il momento di
“svolta” nel percorso dall’idea al prodotto? Il momento di svolta è avvenuto con la partecipazione alla Start Cup della regione Campania che ci ha permesso di strutturare l’idea a livello imprenditoriale e conoscere l’ecosistema startup locale. È stata poi la parteci-
pazione al Premio Nazionale Innovazione a proiettarci verso il mercato distinguendoci tra le top4 best Green Italian startup. Idea/prodotto, mercato, partner, team: in che ordine contano questi elementi per
la buona riuscita del “suo” progetto? Il team è la vera chiave per puntare al successo. La tecnologia alla base di TruckY nasce all’interno del gruppo di ricerca di Macchine e Sistemi Energetici del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Salerno, guidato dal professor Cesare Pianese socio e co-founder del nascente spinoff. La nostra storia di ricerca ci permette di rispondere alle esigenze di innovazione di oggi e di domani, trovando le risposte tecniche più avanzate e sostenibili. Abbiamo infatti in cantiere ulteriori soluzioni per il settore automotive come le tecnologie dell’idrogeno (es. fuel cell), centrali nel new green-deal promosso dalla UE. Nel team ci sono le competenze necessarie alla crescita della startup. E non siamo soli: i nostri partner ci supportano nelle fasi di sviluppo, distribuzione e installazione del prodotto.
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STARTUP | PREMIO WEB
Perfortuna.it®: la sicurezza si fa smart Luigi Giuliano, Octpus Iot: «La nostra è una piattaforma multivendor in cui è possibile acquistare non solo prodotti di sicurezza, ma anche servizi di vigilanza»
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a sua idea innovativa in pillole: punti di forza, benefici, mercato. Il progetto perfortuna. it® nasce dalla duplice esigenza di rendere smart il settore della sicurezza e di rispondere ai bisogni del nuovo consumatore digitale, sempre più informato e tecnologico, che intende acquistare prodotti e servizi comodamente dal proprio smartphone con un click. perfortuna.it® è il primo marketplace italiano dedicato al mondo della
sicurezza: una piattaforma multivendor dove è possibile acquistare, per la prima volta, non solo prodotti di sicurezza, ma anche servizi di vigilanza dagli Istituti registrati sulla piattaforma. Si tratta di una “community win win”, in cui tutti gli attori coinvolti - cittadini, Istituti di Vigilanza, installatori e aziende produttrici e distributrici - hanno 28
benefici e creano valore. Qual è stato il momento di “svolta” nel percorso dall’idea al prodotto? Lo scorso novembre il progetto è stato presentato a Milano alla Fiera della Sicurezza 2019. Abbiamo avuto l’occasione di incontrare gli operatori del settore e raccogliere dei feedback diretti: istituti di vigilanza, aziende e installatori hanno accolto con entusiasmo l’idea e in oltre 400 hanno già manifestato l’intenzione di aderire all’iniziativa ed essere presenti sul marketplace per offrire i loro prodotti e servizi in una modalità del tutto innovativa. Grande interesse è stato mostrato anche per Securho®, il device frutto della nostra ricerca in ambito Internet of Things e chiave di accesso al mondo di perfortuna.it®. Securho® consente agli Istituti di gestire da remoto gli impianti di allarme e/o videosorveglianza dei cittadini che hanno acquistato servizi di vigilanza su perfortuna.it®. In fiera abbiamo presentato dei
prototipi che hanno destato domande e curiosità, motivo per cui abbiamo deciso di avviare un percorso di formazione e certificazione professionale rivolto a quanti vogliono ampliare la loro offerta con un prodotto rivoluzionario nel mondo della sicurezza. Idea/prodotto, mercato, partner, team: in che ordine contano questi elementi per la buona riuscita del “suo” progetto? Un’idea di business innovativa (il marketplace multivendor della sicurezza) e condizioni favorevoli di mercato (il trend positivo che vive l’e-commerce in questi anni) sono stati sicuramente i primi due elementi imprescindibili che hanno decretato la fattibilità del progetto. Un team affiatato e competente e i partner giusti lo hanno reso possibile.
I PARTNER
Sella, la banca da sempre innovativa «Cambiano il paradigma e i modelli di business, ma siamo pronti»: l’offerta dell’istituto bancario raccontata da Vincenzo Villani, responsabile economia digitale Banca Sella in Campania di Raffaella Venerando
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a digitalizzazione sta cambiando in maniera profonda i modelli di business delle aziende. Nelle banche, invece, cosa sta succedendo? La rivoluzione digitale e l’innovazione tecnologica stanno avendo un impatto molto forte non solo sull’offerta dei servizi bancari alla clientela, ma anche sul rapporto banca-cliente. Come successo in altri settori, anche il mondo della finanza cambia pelle e punta a offrire servizi sempre più digitali e personalizzati e modelli sempre più aperti. L'evoluzione delle tecnologie digitali, le nuove preferenze dei consumatori e la presenza di nuovi attori sul mercato stanno creando nuove sfide ma anche nuove opportunità per le banche. In questo contesto Banca Sella, tradizionalmente attenta all’innovazione e alle sue possibili applicazioni, punta da sempre a fornire ai clienti un servizio incentrato sulla consulenza personalizzata e sulle tecnologie innovative. La banca è stata infatti apripista in vari ambiti, dalle prime transazioni di e-commerce, alle soluzioni di pagamento via smartphone, fino all’ecosistema dell’open banking. A dimostrazione che l’innovazione è uno dei pilastri del nostro modo di fare banca. Proprio come i servizi di consu-
Vincenzo Villani
lenza, fondamentali per guidare le imprese nell’attuale contesto economico e per fornire loro tutta la nostra competenza per il rafforzamento e sviluppo sui loro mercati di riferimento. Ritiene che l'impatto di intelligenza artificiale e big data sull'industria bancaria e assicurativa possa determinare un rischio di disintermediazione? Il contributo dell'intelligenza artificiale e della business data analysis deve essere considerato un'opportunità piuttosto che una minaccia per le aziende che saranno così in grado di utilizzare tali strumenti per servire al meglio il cliente. L'AI, ad esempio, può rilevarsi molto utile nel conoscere in maniera più approfondita il cliente e prevedere molte sue necessità di vita quotidiana, così come nella
prevenzione del rischio di credito, oggi quanto mai strategica anche in considerazione della più recente normativa comunitaria sulla gestione proattiva dei segnai di deterioramento dei crediti. Da parte nostra pertanto sosteniamo con convinzione anche la trasformazione digitale delle aziende clienti, nella consapevolezza che l’uso dei dati e di sistemi di AI possano rappresentare un vantaggio competitivo. Per favorire tale sviluppo sul territorio abbiamo costituito Sellalab, la nostra piattaforma d'innovazione rivolta a startup consolidate e imprese con l'obiettivo di supportarne la crescita, i processi di open innovation e di digital trasformation. Tale sostegno si traduce anche in servizi di Corporate & Investment Banking che offrono fonti di finanziamento alternative e complementari per la crescita delle aziende clienti. La divisione di Sella specializzata ha inaugurato lo scorso anno a Napoli nuovi uffici, per lo svolgimento di operazioni di finanza straordinaria, capital raising, fino al private equity, anche tramite crowdfunding. Essere partner del Premio BPI da diversi anni vi consente di agire sulla “cultura” e sulla consapevolezza del sistema economico sul tema
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innovazione. Le realtà che avete scelto di sostenere in questa edizione vi hanno convinto per…? Partecipare al Premio Best Practices rappresenta per noi una occasione per incontrare aziende attente all’innovazione messa in pratica. Quest’anno abbiamo premiato nella sezione Imprese Bit4id, azienda che nasce come startup a Città della Scienza nel 2004 e diventa una delle più promettenti realtà che erogano e producono servizi legati alla sicurezza digitale a livello europeo. Nella sezione Startup abbiamo premiato invece Evja, scaleup attiva nei sistemi di supporto decisionale per aziende agricole che migliorano la qualità del raccolto e ottimizzano irrigazione e uso di pesticidi, nel rispetto dell’ambiente. Evja ha ottenuto 3Seals of Excellence dall’UE e nel 2019 ha vinto anche il MacfrutInnovation Award e l’EIT Innovation Prize. È per noi fondamentale poter 30
lavorare con realtà di questo livello e stringere partnership sempre più strette con chi opera sul territorio, in un’ottica di open innovation, per favorire anche la collaborazione tra startup e imprese e contribuire alla crescita economica dell’intero territorio, con l’opportunità di valorizzare anche i talenti. E proprio parlando di talenti, tengo particolarmente a dire che
quest’anno abbiamo voluto dare un riconoscimento anche ad una giovane promessa del territorio, Loris Caputo, 16 anni appena compiuti, che ha lanciato una piattaforma per appassionati di musica. È un segnale della capacità dei nostri giovani di intraprendere e di creare valore con progettualità innovative e disruptive che sicuramente vale la pena sostenere.
Loris Caputo, founder di MIUTIFIN, premiato da Gianmarco Covone
Ii partner PARTNER
Tim, il valore strategico dell’open collaboration Premiate le soluzioni che abilitano la trasformazione digitale delle aziende, sostenendo al contempo la crescita del tessuto economico e sociale del territorio di Raffaella Venerando
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l progetto TIM Innovation Hub ha un acclarato valore nell’accelerare la trasformazione digitale del Paese. Come funziona e su quali particolari ambiti si concentra? Con il nostro Programma selezioniamo idee, progetti, prodotti e servizi al di fuori dei confini aziendali. I nostri interlocutori sono startup e piccole e medie imprese digitali ad alto potenziale di innovazione con cui creare nuovi scenari tecnologici e di business. Per fare ciò utilizziamo, di fatto, due strumenti: 1. Call for Startups Con la Call for Startups, ci dirigiamo a startup early stage. 2. Call for Partners Con la Call for Partners ci rivolgiamo a startup e piccole e medie imprese ready-to-market. Per queste ultime, Tim rende disponibili asset tecnologici per ideare e provare nuove soluzioni, operando in
sinergia con Atenei, mondo della ricerca, incubatori e grandi aziende. Gli Hub di Tim infatti si caratterizzano per essere luogo di incontro tra grandi e piccoli innovatori. La collaborazione, lo scambio, la contaminazione sono indispensabili per innovare. Essere partner del Premio BPI da diversi anni vi consente di agire sulla “cultura” e sulla consapevolezza del sistema economico sul tema innovazione. Le realtà economiche che avete scelto di sostenere in questa edizione vi hanno convinto per…? Le realtà imprenditoriali che abbiamo scelto - Savino Solution per la sezione
Antonio Palumbo, responsabile Small area Centro Sud Tim
imprese e Syenmaint per le startup - ci hanno convinto per la capacità di interazione con il mercato attraverso soluzioni che abilitano la trasformazione digitale delle aziende, sostenendo al contempo la crescita del «Tim ha scelto di premiare tessuto economico e Savino Solution per la sezione sociale del territorio. Due soluzioni brillanimprese e Syenmaint ti che testimoniano per le startup» come, anche nella nostra regione, stia crescendo un ecosistema di innovazione forte e all'avanguardia.
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speciale premio |best practices per l'innovazione 2019 SEZIONE ECONOMIA DEL MARE
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ra le novità della tredicesima edizione, la sezione dedicata all’Economia del Mare, nata per dare risalto alla scoperta di un settore, ampio e variegato al suo interno, con tanti e interessanti sbocchi professionali per le giovani generazioni. In ragione della presenza di Confindustria Salerno nel gruppo di lavoro dell’iniziativa
comunitaria URBACT BluAct, si è scelto dunque di organizzare una sezione del Premio rivolta a startup proponenti progetti sui temi dell’economia del mare: Ambiente marino e fascia costiera; Biotecnologie blu; Energie rinnovabili dal mare; Risorse abiotiche marine; Cantieristica e robotica marina; Skills & Job; Infrastrutture di ricerca;
Sostenibilità e usi economici del mare. Quattro i premiati: Imems technology, Dive circle e Seares (tutte startup) per il Comune di Salerno, capofila del progetto Urban Blu Act, insieme con l’Autorità Portuale di Sistema del Mar Tirreno Centrale e quella del Pireo. Confindustria Salerno, invece, ha premiato l’azienda Monotricat.
HACK FOR INNOVATION
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nche per il 2019 è stata confermata l'iniziativa Hack for Innovation, ma con qualche variazione rispetto al passato. Organizzato in collaborazione con SELLALAB - Gruppo Banca Sella, Green Generation Hub e l’Università degli Studi di Salerno, la competizione ha visto studenti e dottorandi di informatica, ingegneria informatica, ingegneria gestionale, economia aziendale, comunicazione e management d’impresa, cimentarsi nella soluzione delle challenge proposte da Jcoplastic, Marina D'Arechi e Mate Consulting. Qui i vincitori.
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primo piano
Atif, in prima linea su sostenibilità, ricerca e innovazione
La fiducia ragionata del presidente Marco Gambardella parte dai numeri: «Il settore della flessografia è in crescita, con un andamento del +2,7%. Abbiamo messo in campo circa 1 miliardo e 800 milioni di investimenti, con un trend di occupabilità pari quasi al 6% del fatturato. La nostra filiera è pronta a raccogliere e vincere questa sfida» di Raffaella Venerando
Marco Gambardella presidente Atif
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residente Gambardella, è trascorso poco più di un anno dalla sua elezione. L’inizio non è stato dei più agevoli, tenuto conto che anche la sua associazione ha dovuto misurarsi con la “questione” plastica. Qual è la sua posizione in proposito? La “questione plastica” è senza dubbio una delle grandi sfide con le quali l’industria, non solo quella del packaging, deve confrontarsi. Oggi la plastica viene spesso demonizzata e molti credono che questo materiale sia la principale causa dell’inquinamento. In realtà, la plastica di per sé non è né buona, né cattiva: è l’uso che se ne fa a fare la differenza. Ed è su questo che occorre intervenire attraverso ricerca, tecnologia e informazione. L’ATIF è in prima linea su tutti questi fronti: le nostre aziende investono ogni anno importanti budget in Ricerca e Sviluppo e stiamo organizzando corsi e iniziative di sensibilizzazione, soprattutto nelle scuole. L’obiettivo è sviluppare modelli di economia circolare ed educare i più giovani ad un uso corretto della plastica. In altre parole, dobbiamo passare
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dal concetto di Plastic free a quello di Plastic good. Questo significa avviare un ciclo virtuoso, nel quale la plastica non sia vista come un rifiuto, ma sia a tutti gli effetti una risorsa da recuperare e riutilizzare per generare valore, in termini ambientali ed economici. La nostra filiera è pronta con competenze, tecnologie, professionalità, impianti e processi produttivi a raccogliere e vincere questa sfida. Per il resto, come è andato il 2019 per le imprese del comparto da lei rappresentato e quali sono le prospettive? Gli ultimi dodici mesi sono stati intensi e ricchi di soddisfazioni. Grazie al supporto di tutti i soci ATIF, abbiamo realizzato progetti importanti: dal centro tecnologico al laboratorio in fabbrica, dal FTA America all’ATIF Academy. Sono molto soddisfatto dei risultati raggiunti. Il settore della flessografia è oggi in crescita, con un trend del +2,7%. Abbiamo messo in campo circa 1 miliardo e 800 milioni di investimenti, con un trend di occupabilità pari quasi al 6% del fatturato. Da qui a 5 anni, ci saranno altri investimenti soprattutto per la robotica e la specializzazione
delle figure professionali. Penso al ramo dell’Ingegneria chimica e gestionale, all’informatica e all’economia 4.0. Formazione e tecnologia sono i due asset principali sui quali il nostro settore è chiamato ad investire per continuare a crescere e giocare un ruolo da protagonista nel quadro economico globale. Le imprese salernitane in questa fase sono avanti per la capacità di fare sistema, di aumentare la qualità dei prodotti offerti alle nostre filiere d’eccellenza, di sviluppare la competitività internazionale. L’Atif in collaborazione con l’Università di Salerno organizza il primo Master in MAteriali e TEcnologie Sostenibili per PACKaging Polimerici e Cellulosici (MATESPACK) pensato per figure professionali da impiegare nel settore del packaging industriale. Quali i primi risultati di questo innovativo percorso formativo? La formazione è oggi più che mai un fattore determinante per creare valore aggiunto e migliorare la qualità del packaging. Le nostre aziende investono nella ricerca in house ma è fondamentale anche fare rete con
le Università e gli Enti di Ricerca. Per ed Enti di Ricerca. Lavoreremo di biscotti: potremo inquadrare questo, l’ATIF ha deciso di collaboad una plastic strategy sempre più l’involucro con lo smartphone e rare con l’Università degli Studi di efficace e sostenibile, rafforzeremo conoscere in un attimo i valori Salerno, una vera e propria eccella coesione tra brand-owner ed nutrizionali, gli allergeni e perfino lenza del panorama accademico enti di istruzione, continueremo le recensioni di chi li ha assaggiati italiano. Insieme abbiamo lanciato ad investire per la formazione dei prima di noi. Tutto questo renderà il MATESPACK, il primo Master in giovani talenti del nostro Paese. É molto più semplice e veloce fare MAteriali e TEcnologie Sostenibili l’unico modo per mettere un argine la spesa ma permetterà anche di per PACKaging Polimerici e Celluloal problema dei tanti laureati che, ridurre gli sprechi alimentari: le sici. Il percorso prevede 1500 ore di ogni anno, sono costretti a lasciare confezioni intelligenti ci diranno formazione specialistica, in aula e l’Italia per trovare un lavoro adequando il prodotto sta per scadere, in azienda, per laureati in materie guato al loro livello di preparazione magari inviando un promemoria al tecnico-scientifiche che vogliono e alle loro aspettative. Fare rete per nostro smartphone o suggerendoci verticalizzare le proprie competenze permettere ai giovani del nostro qualche buona ricetta di recuperonel settore del packaging. L’obietPaese di restare a "casa": non come tramite mail. Ovviamente, ci sarà tivo è investire sui giovani laure“bamboccioni” ma come tecnici, molta attenzione anche alla tutela ati e formare figure professionali specialisti e ricercatori che contridell’ambiente. altamente specializzate. É un’espebuiscono attivamente alla crescita Già oggi le aziende del settore del rienza win-win: vincono gli studenti delle aziende italiane e allo sviluppo packaging stanno facendo grossi - perché hanno l’opportunità di dell’economia nazionale. investimenti per realizzare imballagperfezionare le proprie competenze L’imballaggio del futuro come gi con materiali sostenibili, ricavati e testare sul campo quanto appreso sarà o come è possibile immada materie prime seconde in base sui libri - e vincono le aziende perché ginarlo? ai principi della circular economy. “incontrano” figure altamente quaL’imballaggio del futuro sarà smart Ancora una volta è fondamentale lificate. La prima edizione è stata un e tailor-made, un prodotto su che i diversi attori della filiera del successo: 14 dei 15 partecipanti sono misura capace di soddisfare tutte packaging si concentrino in progetti stati assunti dalle aziende coinvolte. le esigenze dei consumatori. Le e attività collaborative con il mondo Quali sono le altre istandella ricerca per sviluppare ze - non solo formative imballaggi resistenti, - del settore flessogramacchinabili e buoni per «Fare rete è l’unico modo fico? l’ambiente. E ovviamente per permettere ai giovani Sostenibilità, ricerca, anche belli: nei prossimi di restare a "casa": non innovazione. Sono queste anni, non dovremo mai come “bamboccioni” ma le parole d’ordine sulle dimenticare che la bellezza quali il settore flessografico è ciò che contraddistingue i come tecnici, specialisti e dovrà lavorare nei prossimi ricercatori che contribuiscono prodotti Made In Italy. mesi e nei prossimi anni. Le All’estero, l’Italia è vista attivamente alla crescita delle grandi aziende hanno già come la patria della Dolce aziende italiane e allo sviluppo Vita, della moda, del lusso iniziato, ma anche i piccoli produttori stanno come della creatività. L’ATIF sta dell’economia nazionale» piendo passi importanti in cercando di legare questo questa direzione. Per avere concetto al mondo della successo occorre fare squadra e nuove tecnologie permettono già flessografia, facendo del packaging remare tutti nella stessa direzione oggi di creare packaging intelligenti, un vero e proprio “ambasciatore” del in coerenza con i valori condivisi di capaci cioè di dialogare con gli Made in Italy: è una sfida difficile, Confindustria Salerno. L’ATIF dovrà acquirenti e fornire informazioni ma sicuramente l’italianità è un svolgere un fondamentale ruolo di utili sulla conservazione o l’utilizzo vanto per noi imprenditori e un networking tra Aziende, Istituzioni del prodotto. Pensiamo ad un pacco valore aggiunto per i nostri prodotti.
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focus
Coronavirus, l’impatto sul traffico merci Restano aperte le sfide del Mediterraneo, in cui la politica delle free zone assume un ruolo fondamentale per restare competitivi di Alessandro Panaro Capo Dipartimento Trasporti Marittimi e Logistica, SRM www.srm-maritimeconomy.com
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e prime stime sugli impatti del Coronavirus cinese sui traffici commerciali non lasciano spazio a commenti positivi; elaborazioni di SRM sui dati di Alphaliner prevedono una riduzione dei volumi di container nei porti cinesi di oltre 6 Mteu al I trimestre 2020 e, pertanto, il traffico globale di merci calerà dello 0,7%. Le call settimanali (toccate dei porti) delle navi cinesi caleranno di circa il -20%. Per avere una dimensione più chiara di dove impatterà l’economia, basti pensare che le aree interessate rappresentano oltre l’80%
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del PIL cinese e il 90% dell’export. Rimarrà tuttavia alto il livello di attenzione dei porti per affrontare le sfide della competitività a livello internazionale. SRM, monitora nei propri studi marittimi, un indicatore dell’Unctad denominato LSCI (Liner Shipping Connectivity Index); per semplicità di chi legge possiamo dire che esso dà il senso della competitività portuale di un Paese poiché di fatto ne quantifica la capacità di attrazione di navi, di compagnie marittime, di quanto un porto sia capace di ospitare naviglio che porta merci e di quante navi
fanno solo transhipment o anche traffico gateway (traffico che entra nel territorio per essere lavorato o pera andare a destinazione finale). Il LSCI quindi sale verso l’alto se un sistema paese realizza forti investimenti nei propri porti, ne aumenta l’efficienza, l’intermodalità e la capacità di accoglienza e ne aumenta anche il numero di servizi diretti in grado di servire più destinazioni. Da alcuni anni è in atto un fenomeno di cui il nostro Paese non può non tener conto: nel 2004 l’Italia aveva un divario con i Paesi MENA (Middle East &
North Africa) pari a 25 punti vale a dire che eravamo ben al di sopra dei nostri competitors del Nordafrica e dei paesi del Medio oriente; nel 2019 (dati recentissimi) la situazione è radicalmente cambiata; ora sono solo 9 i punti di differenza; il gruppo dei porti MENA (tra cui Port Said, Tanger Med, Istanbul) ha quindi “eroso” all’Italia ben 16 punti di competitività marittima-logistica e portuale. Quali sono le motivazioni? In questa sede non sarà possibile analizzare tutti i fenomeni che hanno interessato ciò, ma due su tutti è opportuno sottolinearli: gli scali dell’area MENA (Middle East e North Africa) hanno effettuato più investimenti in infrastrutture e hanno lavorato per definire politiche rivolte ad attirare investimenti industriali; questo ultimo driver è stato possibile con l’aiuto di grandi Free Zones con piani di incentivazione finanziaria, burocratica e doganale alle imprese manifatturiere invitare a allocare in questi paesi i propri stabilimenti. È il caso della Renault a Tangeri in Marocco, di TEDA a Suez in Egitto e degli innumerevoli
investimenti che stanno caratterizzando le Free Zone degli Emirati Arabi Uniti. La politica delle Free Zone ormai nel mondo è diventata strutturale; è uno strumento di cui non si può fare più a meno in uno scenario portuale così competitivo come quello del Mediterraneo. L’ultimo rapporto dell’Unctad “World Investment Report del 2019” ha evidenziato l’esistenza di 5.383 Free Zone a livello mondiale. Intendiamoci, non tutti sono casi di successo, ma è opportuno anche che il nostro Paese riesca a dotarsi di questi strumenti facendoli funzionare. Una free zone riesce ad aumentare il traffico portuale, secondo stime SRM fino all’8-9% e l’export di un territorio fino al 40% in 10 anni. Sono strumenti che comunque devono essere visti con una logica di medio-lungo. Un tentativo sta avvenendo con le ZES-Zone Economiche Speciali che possono essere istituite nelle regioni del Mezzogiorno e con le ZLS per il Centro-nord. La novità è stata quella di porre il porto al centro di una politica di sviluppo; lo scalo deve di fatto coordinare
insieme alla Regione la crescita del territorio sia in punto logistico che industriale. Campania (in testa), Puglia e Calabria hanno terminato gli iter di approvazione delle Zone ma non sarà solo questione di iter. Vanno infatti definiti con chiarezza quali sono i veri fattori di attrazione del territorio i cosiddetti Pacchetti Localizzativi; sia quelli di carattere amministrativo e burocratico ancora in fase di definizione, salvo alcuni dettati del decreto semplificazione (12/2019), sia quelli finanziari essenzialmente caratterizzati dal Credito di Imposta (ottimo ma mai abbastanza di fronte alle pluriennali esenzioni fiscali concesse da altri Paesi) e dagli incentivi che le Regioni potranno mettere a disposizione. Occorre, in definitiva, ispessire il tessuto industriale alle spalle dei porti per indurre gli scali stessi a non andare a “caccia” di traffico ma a far provenire il traffico stesso da un sistema industriale solido alle loro spalle. Vinciamo la sfida della ZES e ne potremo trarre solo benefici; Coronavirus a parte. (per approfondire www.srm-maritimeconomy.com).
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Cilento TLC, la soluzione unica per aziende e privati per i servizi dati e voce La società ha realizzato un sistema di connettività basato su rete LTE, per permettere di collegarsi e utilizzare tutti i servizi internet, telefonia e fax pur trovandosi in zone non cablate
a cura della redazione
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ilento Telecommunications nasce nel 2016 a Bellosguardo (SA) da un'idea dell’imprenditore Antonio Pagnotto (in foto). Appena maggiorenne Pagnotto entra nel settore spinto dalla voglia di fare innovazione in un territorio rurale come quello del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Voglia che ben presto si tramuta in realtà con la nuova compagnia telefonica territoriale, una compagnia sotto casa, aperta ad ogni esigenza del cliente. In poco più di 3 anni raggiunge circa 1000 utenze attive con una vasta gamma di servizi. Rete internet Wireless, in Fibra (FTTH ed FTTC), linee telefoniche WLR e VoiP e Centralini Cloud per aziende che hanno sedi dislocate in più posti. Inoltre si specializza nella tecnologia HotSpot per enti pubblici e in servizi di video sorveglianza intelligenti.Le connessioni di Cilento TLC raggiungono anche le vette più alte della Campania grazie alla tecnologia satellitare che permette di connettersi al web anche nelle zone più impervie della nostra penisola. Innovazione, crescita e occupazione per un territorio che ha bisogno di puntare su questo trinomio, senza dimenticare le proprie radici, la propria cultura rurale. È da queste basi che Cilento TLC parte per l’ultima sfida messa in campo: un accordo con Open Fiber per arrivare alle aree industriali che attualmente non sono servite dalla tecnologia in fibra. In aggiunta a tale servizio, Cilento TLC ha realizzato un sistema di connettività basato su rete LTE, per permettere a chi si trova in digital divide di collegarsi ugualmente potendo così utilizzare tutti i servizi internet telefonia e fax pur trovandosi in zone non cablate. Cilento Tlc S.r.l.s. La connessione LTE permette inoltre alle aziende di poterla utilizzare Via Alfonso Longo snc come backup per non rimanere in disservizio per eventuali guasti. Con Bellosguardo (Sa) questo ritrovato tecnologico Cilento TLC vuole essere la soluzione Numero Verde: 800694938 unica per aziende e privati riguardo ai servizi dati e voce. info@cilentotlc.it | www.cilentotlc.it
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Fabrizio Moscati, investire in competenza Dal 1990, consulenza a imprenditori, imprese e professionisti in campo finanziario e assicurativo a cura della redazione
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al 1990, il dottor Fabrizio Moscati offre consulenza a imprenditori, imprese e professionisti in campo finanziario e assicurativo. In particolare, la consulenza verte su investimenti personali o aziendali, sulla protezione del patrimonio e sulla pianificazione finanziaria e assicurativa, sia nel ramo danni che vita.In questi anni in cui i rendimenti delle obbligazioni sono negativi o estremamente bassi, per investire in maniera efficace ed evitare rischi inutili è fondamentale affidarsi ad un professionista. Il consulente saprà consigliare le migliori soluzioni personalizzate per diversificare il proprio patrimonio, valorizzarlo e proteggerlo, così da poter raggiungere i propri obiettivi di rendimento e di protezione. Inoltre, saprà consigliare di de-correlare i diversi investimenti, scegliendo sia mercati che aree geografiche diverse da quelle in cui si realizza il business della propria azienda, in maniera tale da evitare di concentrare i rischi. La rigorosa consulenza operata da un professionista con strumenti all’avanguardia è pertanto alla base del successo negli investimenti. Inoltre, con le soluzioni assicurative proposte dal dottor Moscati attraverso Allianz, primo gruppo assicurativo al mondo, è possibile trasferire i rischi e liberare risorse altrimenti destinate agli imprevisti e a proteggersi.Fabrizio Moscati è stato tra i primi in Campania ad aver conseguito la certificazione EFA rilasciata dall’European Financial Planning Association, sviluppando una lunga e proficua esperienza nella costruzione di portafogli efficienti e remunerativi e nella ricerca di moderne soluzioni di protezione. Fabrizio Moscati, prima di svolgere la professione di consulente finanziario, è stato specialista in titoli presso il Banco Dott. Fabrizio Moscati di Napoli e successivamente Responsabile della Filiale Bancaria di Corso Garibaldi, 130 - Salerno Napoli del Credit Suisse Italy. Oggi è un consulente finanziario con contratto di agenzia con Allianz Bank Financial Advisor SpA. Inoltre, Tel.: 089 2583110 / cell.: 348 6029959 mediante l’innovativo progetto casa Allianz, offre le soluzioni assicu- fabrizio.moscati@allianzbankfa.it www.fabriziomoscati.allianzbankfa.it rative di Allianz SpA.
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CM Advisor, partner delle PMI che vogliono crescere Un'azienda in forte sviluppo in ambito italiano e internazionale, capace di creare sempre più network e partner delle principali società di consulenza in Italia, in Europa e in UK a cura della redazione
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n gruppo di professionisti che mette conoscenza e competenza al servizio del cliente nel campo della comunicazione e della consulenza; l’attività della CM Advisor si è fatta apprezzare nel corso di questi anni attraverso un model business improntato sull’estrema meticolosità nel seguire i processi di valorizzazione di brand aziendali che si sono affidati alla professionalità della CM Advisor. La quindicinale esperienza maturata nel settore, unita alle competenze professionali di un team di lavoro cresciuto in maniera costante nel corso degli anni, assicurano alle aziende l’essenziale supporto per lo sviluppo di un piano di comunicazione e marketing che si estende in molteplici comparti; digitalizzazione, innovazione e internazionalizzazione.CM Advisor è un'azienda in forte crescita in ambito italiano e internazionale, con voglia di creare sempre più network e partnership; non a caso è iscritta all'UNWTO (l'organizzazione mondiale del Turismo dell'ONU), a Confindustria e l'IWA (Associazione internazionale per la professionalità nel web). Il 2020 rappresenta per CM Advisor un anno che darà vita a partnership con le principali società di consulenza in Italia, in Europa e in UK. Un'opportunità che si distinguerà per la sua capacità, ad oggi unica sul mercato, di integrare strategia di business e di comunicazione delle aziende, ponendosi come interlocutore unico capace di coprire tutti gli ambiti e le fasi del processo di posizionamento CM Advisor del marchio, dall’analisi del business alla definizione della strategia, all’implementazione Corso Italia n.5 della campagna alla misurazione dei risultati. Parole chiave della mission di CM Advisor: Angri (Sa) comunicazione, consulenza, innovazione, digitalizzazione e internazionalizzazione. www.cmadvisor.it
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Smyb, muove il tuo business Per il corriere salernitano specializzato nei servizi di trasporto, logistica e distribuzione, in Italia e all’estero, di merci a groupage e pallettizzate, non solo automezzi tradizionali ma anche furgoni elettrici, che permettono di consegnare nei centri storici e nelle zone urbane a traffico limitato a cura della redazione
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myb - Salerno Moving Your Business è un corriere specializzato nei servizi di trasporto, logistica e distribuzione, in Italia e all’estero, di merci a groupage e pallettizzate. La conoscenza del territorio e l’esperienza maturata negli anni sono le basi dei servizi di trasporto merci e logistica offerti dalla Smyb. A Salerno e Potenza dispone di piattaforme logistiche per ogni tipologia merceologica, garantendo una distribuzione urbana capillare tra Campania e Basilicata. Non solo automezzi tradizionali ma anche furgoni elettrici, che permettono di consegnare nei centri storici e nelle zone urbane a traffico limitato. La green vision della Smyb punta a sviluppare una logistica e distribuzione sostenibile contribuendo attivamente alla riduzione di CO2 con veicoli Euro5 e Euro6. In più i magazzini sono progettati per garantire servizi personalizzati di logistica in grado di soddisfare qualsiasi richiesta di trasporto. Le merci in piattaforma sono organizzate in modo da costruire lotti di spedizioni uniche e diversificate a seconda delle esigenze del destinatario. Fashion Service Smyb è da anni leader in Campania nel trasporto dei capi appesi grazie al servizio del “Fashion Service”. Vengono utilizzati magazzini e automezzi attrezzati ad hoc con strutture metalliche industriali e carrelli appendiabiti. Dal ritiro alla consegna di capi d’alta moda e pret-à-porter, accessori, materiale pubblicitario e attrezzature per l’allestimento di negozi, megastore e fiere. Wine e Beverage La sicurezza delle spedizioni fragili è legata alla scelta del giusto corriere. La conoscenza del territorio, unita a competenze specifiche nel settore beverage, ha indirizzato la Smyb a specializzarsi su un segmento di mercato ben definito. Questo servizio Smyb supporta tutte le fasi della supply chain dell’industria del beverage, dalla Viale A. De Luca, 13 - Salerno realizzazione del packaging allo stoccaggio e deposito dei prodotti finiti, al Tel.: 089 301322 / cell.: 3386562347 trasporto dei carichi fino alla consegna al consumatore finale. info@smyb.it / www.smyb.it
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business
Industria Grafica FG, la stampa chiamata desiderio Un nuovo spazio espositivo a Milano, nel cuore del Design District, e collaborazioni per obiettivo con partner eccellenti. Con il progetto "Humanization of care", ideato e prodotto per Ines, società salernitana che realizza impianti speciali in ambito ospedaliero, partecipa ai FESPA AWARDS 2020 di Madrid di Raffaella Venerando
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ia Tortona, nel cuore del Design District milanese. Qui, da tempo, Industria Grafica FG ha una nuova sede, in cui ha avviato un progetto di collaborazione espansa al servizio di architetti e progettisti per soluzioni personalizzate di interior design. Finito l’impero del “less is more”, le tecnologie di stampa oggi stanno allargando la creatività, offrendo la possibilità di decorare luoghi e oggetti dell’abitare prima impensabili, cambiando al contempo le modalità di progettazione. Che si tratti di uno spazio intimo, di un luogo di lavoro o di un’attività commerciale, la stampa digitale costruisce soluzioni di arredo che rispondono per-
Lo spazio espositivo milanese di Industria Grafica FG
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fettamente a esigenze emozionali, ergonomiche e di comfort. FG - oltre ai suoi consolidati prodotti - veste di nuovo i più diversi materiali, dalla pelle al tessuto, dal metallo alla plastica. E lo fa con certificata competenza, portando novità nel settore tessile come la stampa con colori fluo. Non è solo la creatività di FG, infatti, ad essere esposta a Milano. Tra le trame di un tessuto stampato con la sublimazione, si vede anche tutta la conoscenza tecnologica dell’azienda di Fabrizio e Giusy Citro, la loro capacità consulenziale, la cura per il cliente per soluzioni bespoke, originali, esclusive, personalizzate. Soluzioni che racchiudono anche l’essenza green dell’azienda, testimoniata dall’uso di inchiostri ecologici, tessuti ricavati dal
Un altro angolo "milanese", arredato con tende fonoassorbenti
riciclo delle bottiglie in pet e tecnologie all’avanguardia alleate dell’ambiente. L’offerta è senza limiti e i risultati sorprendenti. Tappeti, tende, quadri, pareti e pavimenti che, con pattern coloratissimi, optical o ispirati alla biofilia, realizzano i più diversi desideri di appagamento sensoriale. Ma la voglia di costruire reti di eccellenza di FG non si esprime solo a Milano. Anche sul territorio campano, l’azienda ha stretto da tempo collaborazioni per obiettivi vincenti. Per Ines, società salernitana specializzata nella realizzazione di impianti speciali in ambito ospedaliero, ha lavorato a un progetto di umanizzazione di una sala MRI (risonanza magnetica). L’ambiente è stato reso
più dolce canto del mare dal soffitto al pavimento, con le pareti intorno che provano a infondere quella calma che, in situazioni anguste come quelle di un controllo medico così invasivo, potrebbe mancare del tutto. Con questo pregevole lavoro FG partecipa ai FESPA AWARDS 2020 di Madrid - che si terranno a marzo prossimo - con il progetto "Humanization of care" categoria C17 «Printeriors». Una collaborazione, quella tra le due aziende, che dà pregio ai saperi e al valore insostituibile dell’esperienza di ciascuna, sommandoli. Qualunque cosa sia il futuro, FG ha scelto di andargli incontro seguendo, e a volte anticipando, le esigenze del mercato per arrivare più lontano.
Humanization of care, il progetto realizzato per Ines Ingegneria
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norme e società
Al via il “Tavolo tecnico” ministeriale per i sistemi ADR L’iniziativa nasce dalla dichiarata esigenza di procedere ad un’approfondita ricognizione sistematica delle procedure stragiudiziali esistenti e di un loro possibile incremento al fine di contribuire alla deflazione del contenzioso giudiziario e al potenziamento dell’accesso alla giustizia per tutti i cittadini
Marco Marinaro avvocato cassazionista docente di Diritto della mediazione e ADR - Luiss, Roma giudice ausiliario della Corte di Appello di Napoli info@studiolegalemarinaro.it | www.studiolegalemarinaro.it
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su tutto il territorio naziogiudiziario e al potenziamendieci anni dall’entrata nale, valutando altresì la posto dell’accesso alla giustizia in vigore della normatiper tutti i cittadini.Secondo sibile elaborazione di nuove va che ha introdotto la quanto disposto dal Decreto proposte normative. mediazione quale strumento In ogni caso, tra gli di composizione delle obiettivi del Tavolo controversie aventi ad «Il Tavolo tecnico si articolerà tecnico è posto quello oggetto diritti disponiin modo diacronico attraverso di delineare un percorbili, il 21 gennaio 2020 si è insediato il “Tavolo la fase della programmazione, so professionalizzante, in modo da consentecnico sulle procedure dell’osservatorio, della tire la formazione di stragiudiziali in ambito condivisione e della un’alta qualificazione civile e commerciain ADR, tale da contrile” (istituito con il circolazione delle buone buire alla costruzione Decreto del Ministro prassi sul territorio nazionale di un sistema italiano della giustizia del 23 e, infine, della formulazione di che si ponga come dicembre 2019).L’iniziaeventuali proposte di riforma» modello di riferimento tiva ministeriale nasce in Europa. A tal fine, dalla dichiarata esisarà avviato il congenza di procedere ad fronto con le organizzazioni un’approfondita ricognizione istitutivo, occorre infatti consolidare il sistema italiano di e le associazioni di organismi sistematica delle procedure professionali e privati di stragiudiziali esistenti e di ADR (Alternative Dispute Recategoria, per raccoglierne un loro possibile incremento solution), elaborando modelli le istanze condividendo il innovativi e buone prassi e al fine di contribuire alla propugnandone la diffusione progetto di implementazione deflazione del contenzioso
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delle procedure stragiudiziali. Inoltre, ritenuta l’essenzialità del ricorso a competenze interdisciplinari e del confronto nell’ambito delle fasi di rispettiva competenza, saranno avviate interlocuzioni anche con i presidenti delle associazioni rappresentative degli organismi di mediazione, i presidenti dei consigli degli ordini forensi, i dirigenti delle strutture giudiziarie, i rappresentanti della SSM, gli esponenti del mondo accademico, le associazioni imprenditoriali, degli utenti e dei consumatori. Sotto un profilo strettamente metodologico, il Tavolo tecnico si articolerà in modo diacronico attraverso la
fase della programmazione, dell’osservatorio, della condivisione e della circolazione delle buone prassi sul territorio nazionale e, infine, della formulazione di eventuali proposte di riforma.
«Bisogna concentrarsi sulla qualità del servizio che viene dato. Il cambiamento, prima che giuridico, deve essere culturale»
Gli obiettivi sono sicuramente ambiziosi e nel salutare i componenti del Tavolo tecnico il Ministro Bonafede
ha dichiarato: «Porto il mio saluto con soddisfazione e orgoglio perché si tratta di un Tavolo molto importante e ho chiesto che tra i primi appuntamenti del nuovo anno ci fosse la sua prima riunione». Il Guardasigilli ha poi aggiunto che «bisogna concentrarsi sulla qualità del servizio che viene dato. Il cambiamento, prima che giuridico, deve essere culturale. C’è una resistenza del nostro sistema rispetto alle novità - ha concluso Bonafede - ma sono convinto che se teniamo un approccio pragmatico che incanali le ADR verso risultati concreti, questo cambiamento si raggiunge con minori difficoltà».
Componenti del Tavolo tecnico Dott. Pietro Gancitano (presidente) ||| Consigliere per le libere professioni del Ministro Prof.ssa Paola Lucarelli (coordinatrice) ||| Università di Firenze Prof. Mauro Bove ||| Università di Perugia Dott.ssa Luciana Breggia ||| Presidente di Sezione - Tribunale di Firenze Prof.ssa Chiara Giovannucci Orlandi ||| Università di Bologna Avv. Prof Marco Marinaro ||| LUISS Roma Dott.ssa Mirella Delia ||| Magistrato - Tribunale di Bari Prof. Alberto Maria Tedoldi ||| Università di Verona Prof. Carlo Alberto Giusti ||| Università eCampus Avv. Donato Di Campli ||| Coordinatore Commissione ADR del CNF Avv. Rosanna Rovere ||| Presidente Gruppo ADR dell’OCF Dott.ssa Alessandra Cataldi ||| DG per i sistemi informativi automatizzati Dott.ssa Giuliana Palumbo ||| DG di statistica e analisi organizzativa Dott. Cesare Russo ||| Magistrato coordinatore Ufficio II DAG Dott.ssa Silvana Bastianello ||| Ufficio stampa e informazione
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norme e società
Diritto di informazione e accesso ai libri sociali da parte del socio Gli amministratori di s.r.l. non possono negare la richiesta di consultare tutti i documenti relativi all’amministrazione, pretendendo che lo stesso socio motivi il suo interesse specifico alla richiesta
Maurizio Galardo Avvocato Cassazionista e Dottore di ricerca in diritto commerciale Studio Legale Galardo & Venturiello mgalardo@galardoventuriello.it
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Neanche può negarsi il diritto svolgimento degli affari sociali l Tribunale di Firenze, con del socio ad accedere agli atti e di consultare, anche tramite ordinanza depositata il 28 societari con la motivazione professionisti di loro fiducia, i gennaio 2020, resa all’esito che quest’ultimo abbia ricolibri sociali e i documenti relatidi un procedimento cautelare, perto in precedenza la carica vi all’amministrazione (art. ha statuito che gli amminidi amministratore. Com’è noto 2476 co. 2) cod. civ.. stratori di una srl, cui venga nella società a responsabilità Si tratta di una norma fondachiesto da un socio di consullimitata, i soci che non parmentale nella disciplina delle tare i libri sociali e i documenti s.r.l. poiché regolamenrelativi all’amministrata i diritti di controllo zione ai sensi dell’art. «Le funzioni dei diritti dei soci non ammini2476, comma 2) cod. civ., di informazione e di ispezione stratori sulla gestione non possono opporsi alla rispondono a due esigenze: sociale, e ciò nella s.r.l. richiesta, ma al contempo possono pretendere può assumere un rilievo consentire al socio ancora maggiore che che il socio fornisca delle di esercitare un controllo nella s.p.a., non essenmotivazioni specifiche a sulla gestione sociale do previste nella s.r.l. le fondamento della stessa. forme di controllo ben Invero la circostanza e l’esercizio consapevole più stringenti di quelle che il socio richiedente di tutti i diritti sociali connessi contemplate dalla discinon ritenga di comunial proprio status» plina sulle società per care alla società i motivi azioni. Le funzioni dei del suo interesse alla consultazione, non autorizza a tecipano all’amministrazione diritti di informazione e di ispezione rispondono alle seguenti ritenere la domanda ispirata da hanno diritto di avere dagli esigenze: consentire al socio intento abusivo o emulativo. amministratori notizie sullo
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di esercitare un controllo sulla L’ordinanza precisa altresì che aveva individuato comunque gestione sociale e l’esercizio laddove la richiesta di accesso un limite generale all’esercizio consapevole di tutti i diritti sosia effettuata da un socio che di questi diritti di controllo, nei ciali connessi al proprio status, in passato è stato amministraprincipi generali di correttezza sia di natura patrimoniale che tore, la società non può limitae buona fede, nonché nell’inteamministrativa. Vengono in re né l’accesso, né l’ispezione resse sociale, in virtù dei quali rilievo ad esempio l’interesse ad un dato periodo temporale, il socio dovrebbe comunque del socio a valutare se aliepotendo verificarsi l’esigenza astenersi da comportamenti nare o meno e a quali ostruzionistici e di mera condizioni la propria turbativa dell’operato quota sociale, oppure degli amministratori al «In passato la giurisprudenza se esercitare o meno il solo scopo di ostacodiritto di recesso, ovvero lare l’attività sociale. aveva individuato un limite ancora se esercitare I soci hanno diritto di generale all’esercizio o meno il diritto di consultare anche i libri di questi diritti di controllo, opzione in sede di dei verbali delle riunioni nei principi generali di aumento del capitale. A alle quali non hanno queste funzioni occorre diritto di intervenire e correttezza e buona fede, aggiungere quella di quelli facoltativi. Un nonché nell’interesse sociale» facilitare il socio nella problema ulteriore è se preparazione di un’azioil diritto alla consultane di responsabilità nei zione dei libri sociali e confronti degli amminidei documenti relativi stratori. In relazione quest’ulall’amministrazione comprenda di distinguere la responsabilità tima funzione, l’ordinanza del anche la possibilità di estrarne degli amministratori successivi Tribunale di Firenze precisa che copia; la giurisprudenza più dalla propria, “non essendo la società non può negare al recente (Trib. Pavia 1.12.2007; pensabile che l’amministratore socio l’accesso agli atti nell’inescluso conservi copia o memoTrib. Bologna 6.12.2006) è tento di “prepararsi meglio ad ria degli atti sociali”. Purtutincline a riconoscere anche tale un’azione di responsabilità tavia, in passato la giurisprufacoltà in capo al socio non manifestata dal richiedente”. denza (Trib. Roma 9.7.2009) amministratore.
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Bonus Formazione 4.0, come fruirne Il credito di imposta può essere speso per l’acquisizione o il consolidamento solo delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale, quali big data e analisi dei dati, cloud, fog computing, cyber security, sistemi cyber-fisici, di visualizzazione e realtà aumentata, prototipazione rapida, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura additiva, IOT e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali
Alessandro Sacrestano management consultant Sagit&Associati srl amministratore unico Assindustria Salerno Service srl asacrestano@studiosagit.it
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a legge di Bilancio interviene sul Bonus Formazione 4.0 nell’ottica di snellirne l’iter burocratico di accesso. Al di là di un accesso più agevole, come meglio vedremo, la norma istitutiva dell’incentivo, fissata dall’articolo 1, commi da 46 a 56, della l.n. 205/17, risulta ora prorogata fino a tutto il 2020 e si arricchisce di una accresciuta disponibilità finanziaria pari a 150 milioni di euro. Come detto, comunque, l’intervento più atteso riguarda certamente quello dettagliato nei commi da 210 a 217 dell’articolo uno della legge. Questi ultimi, oltre a modificare i massimali di aiuto concedibile, intervengono, abrogandola, sulla previsione secondo cui l’accesso al beneficio era condizionato alla preventiva disciplina delle attività di formazione all’interno dei contratti collettivi aziendali o territoriali. L’incentivo, vale la pena ricordarlo,
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è finalizzato alla formazione del personale dipendente per l’acquisizione o il consolidamento esclusivamente delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, quali big data e analisi dei dati, cloud, fog computing, cyber security, sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali. Sono, invece, escluse le attività di formazione ordinaria, come, ad esempio, quelle organizzate dall’impresa per conformarsi alle norme in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro e di protezione dell’ambiente o ad altre norme obbligatorie in materia di formazione. L’accesso
al beneficio è consentito a tutte le imprese, a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile adottato. Restano, però, escluse le cosiddette imprese “in difficoltà” e, con le modifiche introdotte con la legge di Bilancio, anche quelle oggetto di sanzioni interdittive ai sensi del D.lgs. n. 231/01 e quelle non in regola con le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e con gli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori. L’agevolazione è goduta attraverso la formula del credito d’imposta e deve essere indicata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui è maturata e in quelle relative ai periodi di imposta successivi in cui il credito è impiegato. L’agevolazione spendibile è calcolata su un massimale di spesa che, con gli emendamenti in commento,
risulta differenziato per soggetto beneficiario: alle piccole imprese spetta un credito d’imposta nella misura del 50% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 300.000 euro; alle medie e grandi imprese, invece, il bonus è riconosciuto rispettivamente nella misura del 40% e del 30% delle spese ammissibili, nel limite massimo annuale di 250.000 euro. Fermo restando i massimali di spesa, il credito d’imposta è attribuito in misura maggiorata fino al 60% nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione ammissibili rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o ultra svantaggiati. La formazione potrà essere erogata direttamente da soggetti interni all’impresa o, in alternativa, da terzi soggetti accreditati per lo svolgimento di attività di formazione finanziata presso la regione o provincia autonoma, università, pubbliche o private o strutture ad esse collegate, soggetti accreditati presso i fondi interprofessionali e soggetti in possesso della certificazione di qualità in base alla norma Uni En ISO 9001:2000 settore EA 37. Un ulteriore elemento di novità introdotto dalla legge di Bilancio ha incluso fra i soggetti erogatori anche gli Istituti tecnici superiori. É stato, inoltre, disposto che il credito d’imposta sia utilizzabile a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili, esclusivamente in compensazione con obbligo, in capo alle beneficiarie, di effettuare una comunicazione al Ministero dello sviluppo economico. Cade, come anticipato, l’obbligo di disciplinare espressamente lo svolgimento delle attività di formazione in contratti collettivi aziendali o ter-
ritoriali. L’accesso al bonus formazione 4.0 è alquanto generalizzato, soprattutto dopo che sono stati rimossi i vincoli sulla previsione nei contratti collettivi di lavoro. Al di là di quanto sopra, comunque, esiste un regime alquanto rigido di chiusura gravante sui soggetti che versano in condizioni di operatività definite critiche. Innanzitutto, l’incentivo era e rimane precluso alle imprese che, ai sensi della normativa comunitaria, sono classificate in “difficoltà”, così come previsto dall’articolo 2 del DM del 4 maggio 2018. Nello specifico, la definizione di impresa in difficoltà si rinviene, come detto, nella normativa comunitaria e, in particolare, nell’art. 1, par. 7, del Regolamento (CE) 800/2008. Sono, pertanto, definite in difficoltà le PMI che presentano le seguenti condizioni: a) società a responsabilità limitata, qualora sia stato perduto più della metà del capitale sottoscritto e la perdita di più di un quarto di detto capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi; b) società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società, qualora sia stato perduto più della metà del capitale, come indicato nei conti della società, e la perdita di più di un quarto di detto capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi; c) indipendentemente dal tipo di società, quando ricorrano le condizioni previste dal diritto nazionale per l’apertura nei loro confronti di una procedura concorsuale per insolvenza. Tuttavia, una PMI costituitasi da meno di tre anni non è mai considerata un’impresa in difficoltà per il periodo interessato, a meno che essa non soddisfi le condizioni indicate in precedenza sotto la lettera c). La stessa normativa comunitaria
(Comunicazione 2004/C 244/02), inoltre, stabilisce che un’impresa può essere considerata in difficoltà anche in presenza di sintomi caratteristici di uno stato di crisi, quali il livello crescente delle perdite, la diminuzione del fatturato, l’aumento delle scorte, la sovra-capacità, la diminuzione del flusso di cassa, l’aumento dell’indebitamento e degli oneri per interessi, nonché la riduzione o l’azzeramento del valore netto delle attività. Su altro fronte, nel caso di Grande Impresa, la definizione di impresa in difficoltà è riportata nel punto 2.1 degli Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà, pubblicati in GUUE C 244 del 01/10/2004. Altra soglia di sbarramento ai benefici del bonus formazione 4.0 è ora stabilita a carico delle società che siano destinatarie di sanzioni interdittive. Si tratta, in particolare, delle sanzioni disciplinate dall’articolo 9, comma 2, del D.lgs. n. 231/2001 che, come noto, portano in conseguenza: a) l’interdizione dall’esercizio dell’attività; b) la sospensione o la revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito; c) il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio; d) l’esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l’eventuale revoca di quelli già concessi; e) il divieto di pubblicizzare beni o servizi. Si ricorda che la normativa fissata dal D.lgs. n. 231/01 disciplina in generale la responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato, le cui disposizioni si applicano agli enti forniti di personalità giuridica e alle società.
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La trasformazione progressiva è elusiva a fasi alterne È stato chiesto all’Agenzia delle Entrate di confermare l’assenza di intenti elusivi di un’operazione di trasformazione di una società in accomandita semplice in una srl, con successiva cessione di un immobile di proprietà della società trasformata
Marco Fiorentino Dottore Commercialista / Revisore Legale dei Conti marcofiorentino@fiorentinoassociati.it
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a preoccupazione di porre in essere atti straordinari censurabili da parte dell’Agenzia delle Entrate sta determinando un aumento degli interpelli antielusivi presentati dai contribuenti, molto spesso anche per fattispecie minori. Questa tendenza è certamente un segnale della crescente diffidenza degli operatori sull’affidabilità di una loro analisi diretta della legislazione tributaria vigente (per ragioni ampiamente note) che sta portando appunto a preferire, prima di compiere operazioni di natura straordinaria, la richiesta di una presa di posizione specifica da parte dell’Agenzia. L’effetto collaterale di questo nuovo approccio prudenziale, combinato con la decisione da parte dell’Agenzia di darvi pubblicità, è che da un paio di anni si sta formando un robusto massimario della prassi tributa-
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ria di indubbia utilità per imprese e professionisti. Non bisogna però dimenticare che, così operando - nel medio lungo periodo - la valenza del dettato normativo del Legislatore finirà per cedere del tutto il passo alla sua interpretazione da parte dell’Autorità Fiscale (che rimane pur sempre controparte dei contribuenti), creando nei fatti una sorta di impropria common law tributaria di parte. In questa direzione sembra andare la risposta all’istanza di interpello n. 503 del 28 novembre 2019, in cui è stato chiesto all’Agenzia di confermare l’assenza di intenti elusivi di un’operazione di trasformazione di una società in accomandita semplice in una società a responsabilità limitata (trasformazione progressiva) con successiva cessione di un immobile di proprietà della società trasformata. Le ragioni dell’incertezza dell’istante risie-
devano nel fatto che la suddetta vendita, qualora eseguita prima della trasformazione, avrebbe comportato l’assoggettamento della plusvalenza a tassazione progressiva Irpef in capo ai soci, mentre laddove effettuata post trasformazione, la relativa plusvalenza sarebbe tassata ai fini IRES e IRAP per un ammontare inferiore. La motivazione economica, che conduceva a porre in essere l’operazione, era rappresentata da un progetto di ricambio generazionale tra i soci con possibilità di inserimento dei loro congiunti, che sarebbe stato più agevole in un ambito di società dotata di personalità giuridica, con la conseguente possibilità di decidere più liberamente, in particolare, sulla circolazione delle quote a tutto vantaggio dell’efficacia della gestione aziendale. Ed in questo disegno, la vendita in tempi brevi a terzi di un im-
mobile rappresentava un tassello fondamentale. L’aspetto interessante di questo interpello è che l’istante stesso si è premurato di precisare (evento non usuale) che il sopradescritto risparmio fiscale, lungi dall’essere un aspetto secondario, assumeva in realtà un ruolo essenziale nell’intera operazione. L’intento potenzialmente elusivo, sottostante questa piena disclosure sull’obiettivo concorrente (se non principale) del vantaggio fiscale rispetto a quello del riassetto proprietario, era stato escluso dall’istante, attraverso la dimostrazione che la tassazione per trasparenza della plusvalenza dalla vendita dell’immobile in capo ai soci dell’accomandita semplice, sarebbe inferiore rispetto a quella che si determinerebbe con lo schema della società a responsabilità limitata, laddove tale plusvalenza venisse successivamente distribuita come dividendo ai soci. L’Agenzia delle Entrate ovviamente ha precisato che l'operazione prospettata aveva come dichiarato fine quello di cedere l'immobile nell'ambito del regime fiscale di una società a responsabilità limitata anziché di una società di persone, allo scopo di fruire della tassazione proporzionale rispetto a quella progressiva in capo ai soci. Tuttavia, ha ritenuto che detto vantaggio fiscale non fosse indebito, dal momento che non risultava violata alcuna ratio legis impositiva, riguardante le plusvalenze sui beni immobili. Ciò, in quanto la trasformazione non modifica il regime di tassazione della plusvalenza che,
in entrambi gli schemi societari, secondo l’articolo 86, comma 2 TUIR è data dalla differenza tra il corrispettivo (al netto degli oneri accessori di diretta imputazione) e il costo al netto degli ammortamenti dedotti. Questo appare il punto fondamentale dell’operazione. In buona sostanza, la cessione dell'immobile non muta le modalità di determinazione della base imponibile su cui calcolare l'imposta, sia che venga effettuata nell'ambito di una società trasparente ai fini fiscali (società di persone) sia che si realizzi in quello di una società opaca (società di capitali). Quando si verifica questa circostanza, il risparmio d’imposta è scelta non sindacabile in ottica anti-abuso, risultando posta dall'ordinamento tributario su un piano di pari dignità. L’Agenzia ha però tenuto a precisare che qualora, a seguito della prima trasformazione fosse deliberata la ri-trasformazione da società di capitali a società di persone, si verificherebbe l'indebito risparmio d'imposta, posto che la momentanea trasformazione in società di capitali sarebbe stata meramente strumentale al conseguimento dello stesso. Il principio generale di questa risposta è che la cessione di beni post trasformazione progressiva non è censurabile per i beni, le cui regole di tassazione rimangono invariate nel passaggio dal reddito di impresa IRPEF alla base imponibile IRES, mentre lo diviene per i beni per i quali, in tale passaggio, le regole cambiano. A conferma di quanto appena
concluso, si rammenta la Risposta n. 185 del 12 giugno 2019 che aveva ad oggetto una trasformazione progressiva seguita da una operazione di conferimento e vendita di una partecipazione, avente i requisiti per l’applicazione della participation exemption che, per effetto della suddetta trasformazione veniva tassata secondo l’articolo 87 TUIR anziché del combinato disposto di cui agli articoli 58, comma 2, e 5, comma 1, del TUIR. In tale circostanza l’Agenzia aveva dato parere negativo, in quanto la trasformazione era da ritenersi del tutto irrilevante ai fini della vendita della partecipazione, se non nella censurabile conseguenza di determinare un differente modo di tassazione della plusvalenza realizzabile. In conclusione, l’elusività a fasi alterne della trasformazione teorizzata dall’Agenzia - ovviamente non rinvenibile in alcuna disposizione di legge specifica ma aggrappata alla normativa antiabuso di cui all’art. 10-bis Legge 212/2000 - appare in linea di pura teoria non irragionevole, ma nella sostanza limitativa della libertà d’impresa. Innanzitutto, perché induce il contribuente prudente a chiedere parere preventivo anche per una mera trasformazione (durata minima 120 giorni). Inoltre, perché lascia del tutto irrisolto il tema della durata del periodo di censura degli atti compiuti dalla trasformata sui beni acquisiti prima della trasformazione (per sempre?). Ad esempio, dopo la trasformazione quando può vendersi una partecipazione preposseduta?
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Smart&Start Italia, il piano del Mise per rinnovare il sistema produttivo Un finanziamento a tasso zero per le startup innovative fino a un 80% delle spese ammissibili. Durata massimo fino a 10 anni per un importo compreso tra i 100mila euro e 1,5 milioni di euro. Ulteriori agevolazioni per le startup innovative con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia
Giuseppe Arleo dottore commercialista giuseppearleo@libero.it
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mart&Start Italia è l’incentivo gestito da Invitalia che ha l’obiettivo di aiutare la nascita e la crescita di startup innovative costituite da non più di 5 anni e correttamente iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese secondo i parametri indicati dall’art. 25 del D.L. 179/12. Possono presentare le domande di agevolazioni, inoltre, le persone fisiche che vogliano costituire una startup innovativa in Italia, oltre alle imprese straniere che si impegnano ad avere una sede operativa sul territorio italiano, obbligandosi comunque - entro 30 giorni dall’ottenimento della delibera di approvazione - a costituire la società e registrarsi nell’apposita sezione del registro imprese. Oggetto del finanziamento è un investimento a contenuto tecnologico e innovativo, ricerca pubblica e privata, sviluppo di prodotti e servizi, blockchain, economia digitale e intelligenza artificiale. L’ammontare complessivo ottenibile ha un limite massimo di 1,5 milioni di euro a partire da un minimo di 100.000. Sono agevolabili
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le spese sostenute per l’acquisto di beni strumentali, capitale circolante e costo del personale. Nella fattispecie, quindi, sono riconosciute le spese sostenute entro 24 mesi successivi all’approvazione del finanziamento e inerenti a attrezzature, macchinari e impianti a condizione che siano nuovi di fabbrica, brevetti, marchi, licenze, know how e conoscenze specialistiche, licenze di proprietà industriale e di software, costi salariali, consulenze specialistiche nonché costi inerenti le materie prime, godimento beni di terzi, hosting e housing. A fronte degli investimenti realizzati le imprese richiedenti possono ottenere un finanziamento a tasso zero pari all’80%, senza garanzie e rimborsabile in 10 anni, elevabile al 90% se la società è composta interamente da donne, giovani under 36 anni o, infine, se tra i soci vi è un dottore di ricerca italiano che lavora all’estero e si impegna a ritornare sul territorio nazionale. Ulteriori fattori premianti sono la presenza di accordi di collaborazione con incubatori, acceleratori d’impresa, innovation hub
e organismi di ricerca, delocalizzazione di imprese al Sud Italia, rating di legalità, presenza di accordi di investimento con investitori qualificati i cui parametri sono definiti dalla CONSOB. Vi è, inoltre, la possibilità di ottenere una parte del mutuo a fondo perduto, nella precisione del 30%, qualora la startup abbia sede operativa nei territori della Campania, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia. La quota da restituire pertanto si riduce al 70% del finanziamento complessivo deliberato. zEntro 4 mesi dalla firma del contratto di finanziamento è possibile chiedere l’anticipazione fino al 40% dell’importo deliberato per poi proseguire con la richiesta dei fondi tramite stati d’avanzamento lavori quietanzati o, in alternativa, grazie al protocollo d’intesa Abi - Invitalia è possibile rendicontare il progetto con fatture non quietanzate, agevolando in tal modo la programmazione degli investimenti avendo sempre attenzione a salvaguardare gli equilibri economici e finanziari dell’impresa.
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Responsabilità solidale negli appalti: nuovi obblighi per le imprese Qualora appaltatori e subappaltatori non ottemperino tempestivamente e correttamente alle disposizioni prescritte dell’art. 4 della L. 124/2019 saranno soggetti a sanzioni indicate al comma 3 del medesimo articolo
Paolo Ambron avvocato giuslavorista info@studiolegaleambron.it
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retribuzione e il dettaglio delle fornitori. Infatti, gli appaltatori, al 1° gennaio 2020 con ritenute eseguite al lavoratosubappaltatori e affidatari di la pubblicazione della opere o servizi, entro cinque re nel mese precedente, con legge n. 124/2019, con riferimento alle prestazioni giorni lavorativi successivi al particolare riferimento all’art. effettuate nelle singole opere o versamento delle ritenute, de4, è entrato in vigore il nuovo servizi. La disciplina introdotta vono trasmettere al committenregime di solidarietà fiscale per con la legge 124/2019 si applica te: a) le deleghe di pagamento il committente negli appalti relative al versamento delle qualora concorrano le seguenti con lo scopo di contrastare condizioni: il valore complessiritenute fiscali dei lavoratori l’interposizione di manodopera vo annuo del contratto illecita. «Occorre ricordare che di appalto superi euro La Norma ha suscitato il cantiere edile, qualora abbia 200.000; le opere e i non poche contestazioni servizi affidati prevedada parte delle aziende una durata di almeno 30 no l’utilizzo prevalente che hanno dovuto da sugiorni, è inquadrabile come di manodopera; i beni bito adeguarsi alla nuova unità produttiva e quindi, strumentali utilizzati disciplina, che trova apsiano di proprietà del plicazione con riferimenin quanto tale, si identifica committente o coto alle ritenute operate con uno stabilimento, munque dallo stesso a decorrere dal mese di filiale distaccata dalla sede, messi a disposizione e gennaio 2020 anche con avente una organizzazione il personale impiegato riguardo ai contratti stisvolga l’attività lavorapulati antecedentemente autonoma» tiva presso le sedi della il 1° gennaio. L’obbligo occupati nei singoli appalti; b) committente. Quest’ultimo del committente consiste nel presupposto potrebbe portare verificare la correttezza dei indicare il dettaglio delle ore ad escludere dai controlli le versamenti eseguiti dai suoi effettuate; c) l’ammontare della
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attività eseguite all’esterno, relativi alle imposte sul reddito, zioni prescritte dell’art. 4 della in luoghi diversi dalle sedi del IRAP, ritenute e contributi preL. 124/2019 saranno soggette a committente, come ad esempio videnziali per importi superiori sanzioni indicate al comma 3 i cantieri edili. Occorre ricordaa euro 50.000 per i quali siano del medesimo articolo. Infatti, re che il cantiere edile qualora scaduti i termini di pagamento. qualora il committente riscontri abbia una durata di almeno Altra novità rilevante consiste irregolarità nei versamenti o 30 giorni è inquadrabile come nel divieto di compensazione non riceva nei tempi indicati unità produttiva e quindi, in per estinguere obbligazioni dalla legge le deleghe dei pagaquanto tale, si identifica menti unitamente alle con uno stabilimento, indicate «Altra novità rilevante consiste informazioni filiale distaccata dalla dalla normativa, dovrà nel divieto di compensazione sede, avente una orgaprocedere alla sospensionizzazione autonoma. ne dei pagamenti, finché per estinguere obbligazioni Pertanto non è da escluperdura l’inadempimenrelative ai contributi dere l’applicazione degli to, relativi ai corrispettiprevidenziali e assistenziali obblighi contenuti dalla vi maturati dall’impresa e premi assicurativi obbligatori appaltatrice sino alla legge 124/2019 anche ai cantieri. Inoltre, l’art. 4 concorrenza del 20% maturati in relazione prevede che l’appaltadel valore complessivo ai dipendenti impegnati tore e il subappaltatore dell’appalto. In tali casi nell’appalto» siano esentati dalla trail committente dovrà smissione delle deleghe entro 90 giorni comudi pagamento relative ai nicare l’inadempimento versamenti delle ritenute fiscali all’appaltatore e/o subappaltarelative ai contributi previdei lavoratori impiegati nell’aptore all’Agenzia delle Entrate. denziali e assistenziali e premi palto, pur sussistendo i presupPertanto, è preclusa qualsiasi assicurativi obbligatori matuposti indicati in precedenza, azione da parte dell’impresa rati in relazione ai dipendenti qualora siano in attività da impegnati nell’appalto. Ciò appaltatrice o subappaltatrice almeno 3 anni e in regola con posto, qualora le imprese apvolta al recupero delle somme gli obblighi dichiarativi, non paltatrici e subappaltatrici non finché non adempia alla regoabbiano iscrizioni a ruolo o acottemperino tempestivamente larizzazione degli adempimenti certamenti o avvisi di addebito e correttamente alle disposiprevisti dalla norma.
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Il potere dei Social nei processi di recruiting del personale Le potenzialità offerte dalle tecnologie digitali rimodulano la dinamica operativa e puntuale del sistema aziendale con i mercati del lavoro di riferimento, velocizzandola e amplificandola enormemente
Riccardo Giorgio Zuffo Professore di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni Università degli Studi di Milano-Bicocca e Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano AD e Direttore Scientifico Telema
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inkedIn, Facebook, WhatsApp e Instagram stanno rivoluzionando le regole del gioco nel rapporto tra la domanda e l’offerta di lavoro. All’interno delle aziende, l’impatto dei social sta producendo effetti sul processo di selezione, sul ruolo del management e, quando esiste, sul dipartimento delle Risorse Umane (da ora HR). L’enorme diffusione di smartphone, il basso investimento necessario per la creazione delle app e l’attitudine delle persone a rimanere sempre connesse, sono gli elementi che Larry Downes, ricercatore all’Università del Michigan, e Paul F. Nunes (2014) del centro di ricerca di Accenture indicano come principali responsabili del fenomeno di Big-bang disruption, secondo il quale le potenzialità offerte dalle tecnologie digitali possono condurre a una significativa riorganizzazione di qualsiasi attività.
L’avvento dei social rimodula la dinamica operativa e puntuale del sistema aziendale con i mercati del lavoro di riferimento, velocizzandola e amplificandola enormemente. I ricercatori americani Anne Marie Ryan e Robert Ployhart fissano questo turning point nel 2008; momento in cui l’uso della tecnologia registra una inequivocabile nuova tendenza che influenza e cambia diverse pratiche nella operatività della selezione. I Social e il processo di selezione Il reclutamento e l’offerta del sistema professionale e manageriale connotato dai social pongono una nuova centralità che cresce e supera qualunque logica di mercato, geografica, di posizionamento di settore. Le aziende dell’hi-tech, del fashion, dell’automotive, agiscono con un reclutamento e una “comunicazione global” ampia,
ma anche con un localismo e una profondità inequivocabile.È usuale, ormai, per molte multinazionali definire policies in cui il reclutamento “deve” essere attivato con LinkedIn, attraverso un contratto di Gruppo, che ne ottimizzi i costi a livello worldwide. Tutto ciò prima valeva per i players più preparati e organizzati, ma ormai la caduta delle barriere di accesso tecnologico, la permeabilità culturale e le sfrenate logiche di contenimento dei costi (…costi quel che costi!), permettono anche a realtà organizzative di piccole o medie dimensioni di essere presenti e di operare in qualunque mercato. La diffusione dei social porta inoltre con sé tre conseguenze fondamentali. In primo luogo, attraverso i social l’azienda recluta direttamente a tutti i livelli organizzativi e ricorre a intermediazioni solo per ragioni specifiche
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di riservatezza e/o di scarsità delle professionalità cercate. Una seconda implicazione è indotta dal cambiamento avvenuto con LinkedIn, quale vero attuale player del mercato, e di come questo primato potrebbe progressivamente essere eroso o riconfigurato dal sistema Facebook-Instagram-WhatsApp che potrebbe aprire ad una ancora più ampia generalità dell’offerta o attraverso altre espressioni più specifiche di siti specializzati e settoriali (siti, blog, comunità professionali, etc.). Un terzo aspetto è la disarticolazione della domanda, in cui sono le stesse funzioni aziendali, i managers che in esse vi lavorano, a ricercare direttamente le figure di proprio interesse sul mercato. Nella sostanza le evoluzioni delle nuove tecnologie rimodellano anche il ruolo dell’HR. Le specificità locali e la possibilità di utilizzare modalità differenti fanno sì che il processo di selezione assuma una minore standardizzazione per lasciare il posto a modelli e a sistemi di relazioni diversi, complessi, articolati, non
tutti visibili e diretti ma anche polivalenti, ambigui, trasversali e variamente funzionali al fine. La nuova relazione tra persona e azienda Un ulteriore aspetto di interesse ancor più strategico ha come base la relazione tra persone e azienda. Lori Thompson (2008), una ricercatrice del North Carolina University, parla di signaling theory secondo cui ogni punto di contatto tra il candidato e l’organizzazione viene utilizzato come segnale. È ormai assunto sul piano tecnico che una progettazione accurata del sito, relativamente alla qualità delle informazioni fornite, l’usabilità, così come l’aspetto estetico siano elementi importanti per aumentare i livelli di attrattività e riconoscibilità. Quello che diventa fondamentale è però riuscire a comunicare all’esterno i veri e profondi valori aziendali. Il sito diventa dunque un ologramma del contesto di lavoro; le prime impressioni influenzeranno le decisioni di candidarsi o meno e/o di proseguire nell’iter
di selezione: le aziende con una presenza online coinvolgente, attiva, realistica, limpida e onesta risulteranno più attrattive rispetto a quelle caratterizzate da una presenza stereotipata conformista e scontata. Segno di queste nuove complessità è il fatto che circa la metà delle aziende italiane sta investendo molto nell’Employer Branding e puntando sulle iniziative di formazione e sviluppo digitali. Nonostante l’evidente attenzione per lo “storytelling” digitale e le cospicue spese che le aziende affrontano per rimanere sempre aggiornate è evidente come, ancora oggi, molte fatichino ad avere una comunicazione distintiva e di qualità. Da un’analisi di siti appartenenti ad aziende e società global e/o a contesti di ampie dimensioni emerge infatti come la comunicazione sia caratterizzata da livelli di stereotipia, conformismo e ripetizione sistematica che risultano inutili, banali e poco orientati a fini strategici di posizionamento per coloro i quali si vuole essere attrattivi e vincenti.
Guerra dei talenti, processo di selezione, cultura aziendale, evoluzioni tecnologiche: sono i temi proposti da Riccardo G. Zuffo nel volume “Talenti ed Executive Search”, frutto di esperienze manageriali, professionali e di ricerca scientifica maturate in diverse Università italiane.
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Diritto all’oblio e motori di ricerca: in arrivo le linee guida dell’EDPB Il Comitato Europeo chiarisce l'applicazione dell'articolo 17 del GDPR
Piera Di Stefano Avvocato del Web® T.R.ON® - Tutela della Reputazione ONline www.avvocatodelweb.com | www.tuteladellareputazioneonline.it info@avvocatodelweb.com
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l 2 dicembre 2019 l’European Data Protection Board (EDPB), ovvero il Comitato europeo per la protezione dei dati, ha adottato le Linee guida 5/2019 (parte I) sui criteri per l’esercizio del diritto all’oblio nel caso dei motori di ricerca, ai sensi del Regolamento Europeo per la protezione dei dati personali, Reg. EU 679/16 (cd. GDPR), che ha abrogato la direttiva europea 95/46. L’EDPB, istituito dal GDPR, sostituisce il Gruppo di lavoro art. 29 per la protezione dei dati (così denominato perché appunto previsto dall’art. 29 della citata direttiva). È un organo europeo indipendente composto da rappresentanti delle autorità nazionali per la protezione dei dati e dal Garante europeo della protezione dei dati (GEPD) e ha come obiettivo quello di garantire l’applicazione coerente ed uniforme nell’Unione europea
della nuova normativa sulla privacy. Il cd. diritto all’oblio, quale diritto alla de-indicizzazione dai motori di ricerca, può essere, in sintesi, definito il diritto di una persona fisica di ottenere la cancellazione dagli indici dei motori di ricerca dei riferimenti ad informazioni che lo riguardano e che, per il loro contenuto o per il tempo trascorso dal momento della loro raccolta, non abbiano più rilevanza pubblica (delisting). Trattasi di un diritto di creazione giurisprudenziale, affermato
nella famosa sentenza “Google Spain” del 13 maggio 2014, che trae origine dal ricorso all’Autorità Garante della Privacy spagnolo contro Google Spain e Google Inc., presentato da un cittadino che nel 1998 era stato coinvolto in una procedura di riscossione coattiva di crediti previdenziali ed il cui nome era stato pubblicato dal quotidiano spagnolo “La Vanguardia” tra gli avvisi relativi ad un’asta immobiliare. Dopo 16 anni, digitando il nome del ricorrente nella barra di ricerca di Google,
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quest’ultimo rendeva reperibili sono più necessari in relazione de-indicizzazione ai motori di le pagine web del quotidiano alle finalità per i quali sono staricerca. In ogni caso, l’istante in questione. Si occupano del ti raccolti o altrimenti trattati. potrà ottenere la cancellazione diritto all’oblio anche le Linee In proposito, l’EDPB stabilisce dei dati personali, opponenGuida del Gruppo di lavoro che, nell’analizzare le richieste dosi al trattamento (terzo articolo 29 (oggi, EDPB) e la di delisting e al fine di raccorcaso), purchè non vi siano raccomandazione del Comitato dare la tutela della privacy con motivi legittimi prevalenti sugli dei Ministri agli Stati Membri il diritto degli utenti di Internet interessi, i diritti e le libertà sulla protezione dei diritti ad accedere alle informazioni, del richiedente, motivi la cui dell’uomo nel contesto dei le autorità nazionali devono sussistenza, peraltro, dovrà motori di ricerca, entrambe valutare se, nel corso del essere provata dal provider del del 2014. In Italia, il diritto tempo, i dati personali sono motore di ricerca. Se, quindi, all’oblio è contemplato all’art. diventati obsoleti o non sono un risultato di ricerca crea un 11 della Carta dei Diritti danno per l'interessato in Internet, approvata quando fa domanda «Il diritto all’oblio può essere il 3 novembre del 2015 per un lavoro o mina dalla Camera dei Depula sua reputazione definito il diritto di una tati. Da ultimo, il citato nella sua vita persopersona fisica di ottenere GDPR ha normativizzato nale, il fornitore dovrà la cancellazione dagli indici il diritto all'oblio all’art. considerare il diritto dei motori di ricerca dei 17 (cd. right to erase), all'informazione, il ruolo che contempla anche riferimenti ad informazioni che pubblico dell’istante, il il diritto di richiedere legame tra le informalo riguardano e che, per il loro zioni indicizzate e la vita l’eliminazione di uno contenuto, non abbiano più o più collegamenti a professionale del medepagine web dall'elenco simo, la circostanza che rilevanza pubblica (delisting)» dei risultati visualizzati le informazioni costia seguito di una ricerca tuiscono incitamento basata sul proprio nominativo stati aggiornati, in relazione all'odio o un reato in base ad (cd. right to be forgotten). alle finalità del trattamento un provvedimento dell’autoQuando è possibile richieoriginario e ai connessi periodi rità giudiziaria nazionale (es. dere la cancellazione dai di conservazione dei dati stessi. diffamazione, calunnia) o che, motori di ricerca. Secondo caso: l'interessato ha infine, esse riguardino un reato L’EDPB ha deciso di emanare le revocato il consenso su cui si relativamente minore avvenuto linee guida al fine di garantire basa il trattamento. L’EDPB molto tempo fa, che danneggia un’uniforme interpretazione chiarisce che tale disposizione l'interessato. delle disposizioni del citato dell’art. 17 non si applica ai Quarto caso: i dati personali articolo 17 del GDPR, in quanto fornitori del motore di ricerca, sono stati trattati illecitamenle autorità di controllo hanno atteso che il consenso è stato te. Secondo l’EDPB, l’illiceità registrato un aumento del fornito dall’interessato non a deve essere interpretata in numero di reclami riguardanti il tali operatori, ma ai titolari senso lato, avendo riguardo rifiuto da parte dei fornitori dei delle pagine web indicizzanon solo alle norme del GDPR, motori di ricerca di eliminare i te. Pertanto, nel caso in cui ma anche alle leggi nazionali o collegamenti di cui trattasi. l'interessato revochi il proprio decisioni giudiziarie di ciascuL'articolo 17 riconosce il diritto consenso all'uso dei suoi dati no Stato membro. alla cancellazione in diversi su una determinata pagina Quinto caso: la richiesta di casi. Web, sarà il titolare di quest’ulcancellazione è basata su un Primo caso: i dati personali non tima a dover richiedere la obbligo legale previsto dalla
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normativa nazionale o euroall’informazione e diritto alla di un l'obbligo legale di pubblipea o da un provvedimento privacy, ovvero che l’equilibrio cazione imposto ai titolari dei dell’autorità giurisdizionale. In tra tali interessi contrapposti siti web di origine non implica tal caso, la richiesta di canceldipende, in particolare, dal necessariamente che il fornitolazione ha una base normaruolo svolto dall'interessato re del motore di ricerca debba tiva specifica e quindi non si nella vita pubblica, nonché dal rigettare la richiesta di cancelpongono problemi applicativi o preponderante interesse del lazione.Il diritto di cui all’art. interpretativi di rilievo. grande pubblico ad avere ac17 GDPR è escluso, altresì, Sesto caso: i dati personali di cesso alle informazioni oggetto nel caso in cui il trattamento cui si richiede la cancellazione della richiesta di cancellazione. avvenga in esecuzione di un sono stati raccolti in relazioAltro motivo per cui non si compito svolto nell'interesse ne all'offerta di servizi della applica l’art. 17 è l’esistenza di pubblico o nell'esercizio di un società dell'informazione a disposizioni di legge che obblipubblico potere. Il Comitato un minore. Tali servizi Europeo precisa che i abbracciano un'ampia fornitori di motori di gamma di attività ecoricerca non essendo nomiche on line, incluse autorità pubbliche, «L’EDPB precisa che le attività quelle che consistono non esercitano poteri dei fornitori di motori nel fornire informazioni, pubblici ed è altresì di ricerca potrebbero rientrare improbabile che le comunicazioni commertra i servizi della società ciali o strumenti che leggi degli Stati membri consentono la ricerca, possano stabilire diverdell'informazione e pertanto l'accesso e il recupero samente, ovvero che la dovrebbero eliminare dei dati. L’EDPB precisa loro attività o parte di contenuti relativi ai minori» che le attività dei forniessa sia necessaria per tori di motori di ricerca il raggiungimento di un potrebbero rientrare tra interesse pubblico. i servizi della società Quanto alle finalità di dell'informazione e pertanto ghino a non cancellare i dati archiviazione nell'interesse dovrebbero eliminare contenuti personali. Sul punto, le linee pubblico, ricerca scientifica o relativi ai minori. guida ritengono sia improbastorica o scopi statistici che Le eccezioni bile che i fornitori dei motori legittimerebbero il rigetto della Dopo aver analizzato le ipotesi di ricerca siano obbligati per richiesta di delisting, in base in cui è possibile esercitare il legge a diffondere determinate alle linee guida il fornitore del diritto all’oblio, le linee guida informazioni e ciò in quanto motore di ricerca deve essere affrontano i casi in cui la richieessi non creano informazioni. in grado di dimostrare che la sta di eliminazione non può Non viene, tuttavia, esclusa la cancellazione di un determinaessere accolta, in base all’art. possibilità che la legge di uno to contenuto della pagina dei 17 GDPR. Quest’ultimo non si Stato membro possa imporrisultati rappresenta un grave applica, in primis, quando il re tale obbligo ai provider, ostacolo o impedisce completrattamento dei dati personali stabilendo, peraltro, un limite tamente il raggiungimento è necessario per l'esercizio del di tempo alla pubblicazione, delle citate finalità, le quali, diritto alla libertà di espressuperato il quale, l’esenziosecondo l’EDPB, possono tra sione, incluso il libero accesso ne non è più applicabile e la l’altro essere perseguite obietalle informazioni. L’EDPB richiesta di delisting può essere tivamente dal provider, senza richiama quanto specificato accolta. che sia necessario un collegadalla Corte di Giustizia Europea Al di là di tale possibilità, mento tra il nome dell'interessul bilanciamento tra diritto l’EDPB afferma che l'esistenza sato e i risultati della ricerca.
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Nicola Santini esperto di galateo, costume e società ph/Christian Ciardella
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Cerco e offro lavoro: i curricula da scartare
Qualche semplice regola affinché la vostra occasione di futuro non finisca nel cestino
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hiunque abbia un'attività, o la rappresenti, si ritrova quasi quotidianamente a ricevere richieste di lavoro. La maggior parte di queste si possono definire esattamente come tali. Non sono offerte di collaborazione, ma vere e proprie richieste in cui il lavoro viene considerato come qualcosa di dovuto, che dovrebbe piovere in automatico dopo la semplice visione di un curriculum, come se oggi, aver fatto un percorso universitario e uno stage, potesse aprire magicamente tutte le porte della vita professionale. L'idea di una collaborazione non retribuita in termini economici, nel corso della quale una persona che della vita professionale ha conosciuto soltanto il lato per così dire accademico, possa acquisire know-how e capacità sul campo, giocandosi contemporaneamente le proprie carte per restare, non viene mai vissuta come un’occasione preziosa che l'azienda offre in termini di tempo e di investimento sul futuro professionista, quanto piuttosto “buttata giù” come un boccone amaro, legato allo sfruttamento, senza alcun risvolto formativo. E se è vero che, da un lato esistono aziende che sanno già dal primo momento che lo
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stagista o il praticante anche per banali ragioni di budget non avrà un futuro all'interno del proprio organico, dall'altro il valore dell'esperienza non viene quasi mai messo sul piatto della bilancia. Per questo l'invio dei curricula è sempre più randomico, non tiene conto dell'interlocutore, di cosa ci si aspetti dal candidato e di quali potrebbero essere gli obiettivi comuni, l'unica possibilità concreta perché la collaborazione abbia un futuro. Cosa si intende per casuale? L’invio è randomico, ad esempio, nel caso in cui la mail arrivi senza che il mittente si rivolga a noi chiamandosi per nome e cognome, senza che l'allegato con il curriculum sia preceduto da qualche riga di introduzione in cui si evinca chiaramente che l'attività è stata messa a fuoco e che ci possono essere delle idee condivisibili o quando manca to-
talmente di pertinenza.Detto questo, il galateo impone che a qualsiasi messaggio scritto si risponda con un messaggio scritto, anche se la notizia è un banalissimo “no grazie”. Perché se da un lato c'è l'inesperienza a dare una giustificazione, dall'altra è richiesto a chi si trova un passo più avanti nella sfera professionale, di dare quantomeno il buon esempio. È gratis.
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Antonino Di Pietro direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis www.antoninodipietro.it | www.istitutodermoclinico.com
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Dermatite seborroica, sintomi e rimedi
In combinazione con una dieta equilibrata, può risultare utile assumere specifici integratori a base di fosfolipidi, glucosamina e biotina che aiutano a mantenere l’equilibrio della barriera idrolipidica della nostra pelle
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a dermatite seborroica è una patologia cronica della pelle che interessa zone di viso e corpo ricche di ghiandole sebacee come cuoio capelluto, arco sopraccigliare, lati del naso, pieghe dell’orecchio e parti più nascoste come giunture delle ginocchia, inguine e ascelle. Negli uomini può colpire anche zone come il torace e le pieghe dei gomiti. Tra le cause principali di questa infiammazione cutanea ci sono fattori interni, come una predisposizione genetica, stress e cambiamenti ormonali o fenomeni esterni come smog e agenti irritanti. In altri casi, è la sovrapproduzione di sebo che può incentivare una reazione anomala da parte del sistema immunitario a un fungo naturalmente presente sulla cute. La dermatite seborroica può colpire indistintamente adulti e bambini. I sintomi sono facilmente riconoscibili nella fase iniziale, caratterizzata da aloni untuosi e arrossamenti. Negli stadi più severi è accompagnata da desquamazione, croste bianco giallognole, prurito e pizzicore. Quando i sintomi sono evidenti, nel paziente può nascere un disagio non solo estetico, ma anche psicologico. Risultati positivi, ad esempio, nella cura della dermatite seborroica del cuoio capelluto si sono ottenuti con shampoo a base di Alukina. Questo composto di innovazione dermatologica italiana, unisce il potere
di tre attivi: allume di rocca, acido glicirretico e vitamina A (Retinil Palmitato). Questi ingredienti agiscono con un'azione lenitiva, seboregolatrice e astringente utile per attenuare i sintomi della dermatite seborroica e aiutarne la prevenzione. È molto importante, per non peggiorare le cose, evitare trattamenti chimici come tinte o decolorazioni. Durante il lavaggio sarà necessario prestare un'attenzione in più al massaggio della cute, evitando di strofinare troppo energicamente il cuoio capelluto, cercando di non grattarsi e osservare una corretta igiene quotidiana. Bere molta acqua e arricchire l'alimentazione con frutta, verdura, cibi leggeri, ricchi di biotina, Omega 3 e vitamine come legumi, uova e pesce. Inoltre, è bene limitare e fare attenzione ai piatti troppo elaborati, fritti, speziati e ricchi di zuccheri e grassi che possono rallentare il processo di miglioramento di questa malattia della pelle. Il consumo di cibi elaborati, tra l’altro, è una tentazione in cui si cade piuttosto facilmente nei mesi freddi. In combinazione con una dieta equilibrata, può risultare utile assumere specifici integratori a base di fosfolipidi, glucosamina e biotina che aiutano a mantenere l’equilibrio della barriera idrolipidica della nostra pelle. Eventuali integratori devono essere però assunti esclusivamente su consiglio del proprio dermatologo di fiducia, evitando il fai-da-te. I sintomi della dermatite seborroica sono di carattere recidivo quindi alternano fasi di guarigione a momenti di ricaduta, per questo il rispetto di buone abitudini quotidiane è fondamentale. Quando i sintomi della dermatite seborroica sono rientrati, si possono scegliere prodotti delicati e testati per la cute sensibile come formulazioni con Glixina. Anche l'ambiente esterno sempre più inquinato gioca un ruolo fondamentale nella sensibilizzazione e nello sviluppo di infiammazioni croniche della cute come la dermatite seborroica. Non è un caso che negli ultimi anni, siano in netto aumento i casi. Marzo | Aprile 2020
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salute
Giuseppe Fatati Presidente Italian Obesity Network
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Le diete fortemente ipocaloriche
Le persone con obesità vanno tipizzate in modo corretto e seguite con un programma ben definito, evitando una possibile autogestione che potrebbe esporli a carenze o a inadeguati apporti nutrizionali
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egli anni ’20 del XX secolo, nel tentativo di trovare terapie dietetiche idonee a migliorare il controllo dell’epilessia farmacoresistente, sono iniziate le prime osservazioni sul ruolo di un digiuno ciclico protratto per alcune settimane basato sulla restrizione prevalentemente glucidica e sull’induzione dell’utilizzo dei corpi chetonici come fonte energetica. I primi lavori pubblicati sul ruolo del digiuno chetogenico, oltre agli auspicati effetti neurologici, evidenziavano gli effetti collaterali tra cui un dimagramento significativo. Nel 1921 il dr. Wilder della Mayo Clinic proponeva di standardizzare le modalità di induzione della chetogenesi con un regime ricco in grassi e povero in carboidrati. Se vogliamo essere precisi la prima dieta pubblicata, quasi priva di carboidrati, è stata quella proposta da John Rollo, medico militare inglese, nel 1797. L’interesse su questo tema è rifiorito alla fine degli anni ’60, con alternanza di momenti più entusiastici seguiti da pubblicazioni critiche o scettiche, passando da diete fortemente ipocaloriche al digiuno assoluto. Nel 1980 Cairella e Jacobelli hanno pubblicato un volume dal titolo “Obesità” che ospita un capitolo sulle diete sintetiche a bassissimo tenore calorico.
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Gli autori iniziano affermando che sebbene il digiuno assoluto sia stato usato per molti anni nel trattamento dell’obesità massiva, il fatto che si siano verificati alcuni decessi e gravi anomalie cliniche ha screditato questa terapia agli occhi dei medici. Considerando che le diete convenzionali di circa 1000-1200 Kcal non hanno, a volte, successo in pazienti del genere, gli autori avevano ritenuto opportuno elaborare una dieta di bassissimo contenuto calorico in grado di fornire tutti gli elementi necessari per assicurarne l’innocuità. La composizione ideale prevedeva 15-25 g di proteine ad alto valore biologico e 45 g di carboidrati. Nonostante tali suggerimenti scientifici le diete fortemente ipocaloriche non sono entrate nei comuni algoritmi terapeutici. Nel frattempo l'epidemia di obesità è diventata una pandemia (globesità). Solo di recente le diete fortemente ipocaloriche (VLCD) sono state accreditate in protocolli strutturati per la terapia dell’obesità. Le VLCD - Very Low Calorie Diet - cioè Diete a bassissimo contenuto calorico, vengono generalmente raccomandate per il calo ponderale di soggetti obesi. Le VLCD sono spesso considerate sinonimo di diete chetogeniche ma è il contenuto in carboidrati a farle rientrare in questo gruppo. La K della sigla VLCKD - Very Low Calorie Ketogenic Diet - indica questa proprietà. La dieta VLCD si somministra normalmente per via orale e, la modalità più diffusa, è quella di avvalersi di prodotti commerciali in forma liquida, solida o in polvere, composti da nutrienti ad alto valore biologico. Le VLCD e le VLCKD vanno eseguite sempre sotto controllo medico seguendo protocolli strutturati e standardizzati che prevedano l’inserimento in percorsi dietetico-riabilitativi a lungo termine. Le persone con obesità vanno tipizzate in modo corretto e seguite con un programma ben definito, evitando una possibile autogestione indipendente che potrebbe esporli a carenze o a inadeguati apporti nutrizionali.
finisterre
La sperimentazione visiva di Nutty Trapanig Il suo Hyakume e la sua contemporaneità dai cento occhi, intimamente invasiva di Alfonso Amendola docente di sociologia degli audiovisivi sperimentali | Università di Salerno alfamendola@unisa.it
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cava nel grande immaginario della mitologia giapponese l'Hyakume. Creatura corpulenta di carne, grasso e totalmente ricoperta di occhi gialli e lampeggianti. Figura molto presente negli spazi domestici del folklore nipponico e ora visione di sintesi della nostra avanzata modernità nella lettura di Nutty Trapanig. Trapanig da tempo ci ha abituato ad un tratto grafico in grado di intercettare diverse tensioni espressive, differenti stili e sensazioni legate alle “possibilità” del segno. E stavolta unisce il “Graffitismo occidentale” e il “Giapponismo figurativo” e firma un'opera di radicale visività. Su tutto sembra prevalere il fumetto nella sua accezione più ricca, vitale e di magnifica presa simbolica. Il fumetto come processo creativo lieve e complesso al contempo. Nutty Trapanig, con questo lavoro, ci dona ancora una volta un tratto visivo dal forte sapore sperimentale e al contempo di giocoso azzardo. Confermando, con questa nuova “serie urbana”, da un lato i tanti nuclei culturali, anzi socio-culturali, che animano le sperimentazioni di Nutty Trapanig e dall'altro rinvigorendo il suo personale alfabeto visionario. I suoi sono piccoli mondi moderni, sovente condensati dal
gusto del grottesco, del provocatorio, dell'ironico, del dissacrante. Piccoli mondi moderni che intercettano ampi spazi di avanguardie delle radici o di espressioni della grande tradizione. In questo caso Nutty Trapanig dialoga con la potente iconografia made in Japan. Gli spray e gli acrilici di questa mostra sono un ripensare la figura orientale dai cento occhi tradotta come elemento di saturazione visiva del nostro contemporaneo. Una figura che si nutre di visioni, di magma televisivo (e post-televisivo), di iper connessione da social media society, di continuo avanzamento mediale. Totalmente immersa in un meccanismo di consumo seriale che ci rende storditi o meglio ancora completamente assuefatti ad un vedere senza più vivere. Una contemporaneità che Nutty Trapanig racconta come un futuro distopico dove ogni spazio intimo, quotidiano, domestico subisce continue invasioni da un iper-sguardo saturo di social e di ultra tecnologie. Un "racconto" completamente dentro una plasticità figurativa per lungo tempo allenata negli spazi metropolitani o della periferia o dei margini urbani e ora dentro una narrazione di una dimensione domestica in grado di farci ritrovare, in maniera ancor più esplosiva,
tutto l'impianto semio-linguistico di Nutty Trapanig. Un lavoro, questo di Nutty Trapanig, da sempre calibrato attraverso una militanza nello stratificato mondo dei graffiti e caratterizzato da una rigorosa componente esplorativa, narrativa e in continua ricerca di nuove location. Infatti, è fortemente emblematico e significativo che questo percorso artistico di Nutty Trapanig sia stato prodotto dall’innovativo Laboratorio di Progettazione Ferrara. Perché oggi
più che mai è proprio l'architettura (e i suoi spazi di progettazione) ad intercettare frammenti, sedimenti, dispositivi, sommovimenti sperimentali della nostra contemporaneità. Una contemporaneità dai cento occhi e intimamente invasiva come Nutty Trapanig ci racconta. Marzo | Aprile 2020
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LIBRI
HOME CINEMA
a cura di Raffaella Venerando
La vita dispari di Paolo Colagrande
“L
Ed. Einaudi 288 pp
a vita dispari” di Paolo Colagrande è la storia di un tale Buttarelli, curioso personaggio che per un altrettanto incredibile difetto fisico - riesce a leggere solo le pagine dispari di libri e quaderni. Legge a metà anche il resto, la vita sua e quella degli altri, rinunciando a capire e interpretare quello che resta nella pagina destra. Paradossalmente, è come se davvero gli funzionasse solo l’emisfero sinistro del cervello, quello che poi governa la parte destra del corpo. Ha dalla sua il calcolo, l’organizzazione, il controllo, il blocco. In lui vince il saper fare sul saper essere. Non brilla invece per leadership, fantasia, cuore e sogno. Qualità che mancano a lui ma non a Colagrande, che ne fa un uso magistrale specie nel linguaggio e, da buon filosofo, nelle digressioni ironiche e nell’irregolare e indecifrabile trama. La vita dispari di Buttarelli viene ricostruita, all’indomani della sua scomparsa, in maniera scompaginata dal suo amico nullafacente Gualtieri. Andando a ritroso nel passato emergono allora - tra gli altri - la punitiva preside Maribèl, i compagni di classe che non sanno da quale lato del mondo collocarlo, la moglie - maschio Ciarma e la mamma, da sempre vedova che lo spinge a vivere nascosto: «Gli raccomandava... di continuare a fare quell'insieme di azioni mediocri che formano il cosiddetto senso comune, e di cercare di non essere se stesso per una percentuale superiore al venti per cento». Un comandamento antipericolo che somiglia, solo per un lato, al Lathe biosas epicureo. Leggendo “La vita dispari” viene naturale chiedersi, fino all’ultima riga, se Buttarelli sia stato un genio o un eroe della normalità. La soluzione forse è alla pagina pari.
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a cura di Vito Salerno
JOKER di Todd Phillips
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iretto, co-scritto e prodotto da Todd Phillips, "Joker" è l’originale visione del regista del famigerato villain DC.L'esplorazione narrativa di Phillips su Arthur Fleck, interpretato da un magnetico Joaquin Phoenix, giustamente premiato con l’Oscar per questa prova superba, racconta di un uomo che lotta per trovare un posto nella società fratturata di Gotham. Mentre cammina per le strade fuligginose di Gotham City e attraversa le rotaie dei trasporti pubblici pieni di graffiti di una città ostile e brulicante di divisioni e insoddisfazioni, Arthur indossa due maschere. Una la dipinge per svolgere il suo lavoro come pagliaccio durante il giorno. L'altra non può essere tolta: è la maschera che mostra nell’inutile tentativo di sentirsi parte del mondo che lo circonda, che nasconde l'uomo incompreso che la vita sta ripetutamente abbattendo.Da sempre solo in mezzo alla folla, Arthur Fleck cerca un contatto. Senza un padre, Arthur ha una madre fragile, probabilmente la sua migliore amica, che lo ha soprannominato “Felice”, un appellativo che ha scaturito in lui un sorriso beffardo che nasconde un’angoscia interiore. Ma, da quando è stato vittima di bullismo da parte di adolescenti per le strade, o deriso per i suoi abiti in metropolitana, o semplicemente preso in giro dai suoi compagni pagliacci al lavoro, quest’uomo solitario si è distaccato ancor di più dalla gente che lo circonda. Decide anche di cimentarsi come comico di cabaret, nella speranza che la luce possa brillare su di lui, per scoprire che lo zimbello finisce per essere proprio lui. Intrappolato in un'esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata dopo l'altra, provocando una reazione a catena di eventi, che restituiranno una cruda analisi di questo personaggio allegorico.