Congiuntura Economica Abruzzese n. 1/2016

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N. 1/2016

Congiuntura economica bruzzese

Sped. in a.p. 70% Div. Corr. D.C.I. AQ

A

CHIARI SEGNALI POSITIVI PER NON RIPETERE GLI ERRORI DEL PASSATO

L

a crescita stimata del Pil in Abruzzo nel 2015 è dello 0,2%, finalmente un sia pur modesto risultato positivo, allineato alle regioni del Mezzogiorno anche se inferiore a quello atteso a livello medio nazionale (+0,8%). Determinanti sono stati in regione i contributi della spesa delle famiglie (+0,3%), che dopo anni torna ad aumentare, della domanda estera netta (+0,2%) e degli investimenti fissi lordi (+0,1%), variabili che hanno più che compensato il decremento della spesa delle P.A. (-0,2%), conseguente all’adozione di politiche di spending review, e delle scorte (-0,2%).

manifatturiera 3 L’industria nel I trimestre 2016 manifatturiera 7 L’industria Serie storica 2009 - 2016/I


CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE N. 1/2016

Congiuntura Economica Abruzzese Periodico trimestrale

Direttore responsabile: Francesco Prosperococco Editore CRESA Corso Vittorio Emanuele II, 86 67100 L’Aquila Tel. 0862.25335 • Fax 0862.419951 E-mail: info@cresa.it

Consiglio di Amministrazione Lorenzo Santilli Daniele Becci Roberto Di Vincenzo Presidente Roberto Di Vincenzo Direttore Francesco Prosperococco Comitato Scientifico Luciano Fratocchi Pasquale Lelio Iapadre Nicola Mattoscio

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Reg. Cancelleria Tribunale dell’Aquila n. 163 Reg. Giornali del 17 marzo 1976 ISSN 1721 - 1840

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Nel 2015 anche il valore aggiunto dell’industria regionale è cresciuto anche se a velocità più che dimezzata rispetto alla media Italia (+0,5% contro +1,3%) con una previsione per il 2016 del +1,0% (Italia: +1,7%). Tra il 2014 e il 2015 frena il ritmo di decremento del numero di imprese manifatturiere attive in regione: dopo anni di importanti contrazioni, grazie ad un minor numero di cessazioni, esse diminuiscono “soltanto” del 0,9% (Italia: -0,1%), passando da 15.158 a 15.020. Gli occupati, al contrario, salgono da 100.215 a 112.921, con un incremento percentuale del +12,7% decisamente migliore della stazionarietà che si registra a livello medio nazionale. E’ una ripresa quella abruzzese che, al pari di quella nazionale, ha bisogno di essere consolidata per riavvicinarsi ai valori dei parametri che esprimeva prima della crisi. In tale quadro di ripresa, sia pur rallentata rispetto alle regioni più dinamiche del Paese, si inserisce l’ andamento delle prestazioni del sistema manifatturiero regionale nel primo trimestre 2016. Positive le variazioni di tutti gli indicatori. Non si può non rimarcare che l’occupazione, dopo anni di ripetuti decrementi su base trimestrale e annuale, cresce su ambedue gli orizzonti temporali e che, in controtendenza rispetto a quanto si osserva a livello medio nazionale, il fatturato dell’industria abruzzese mette a segno un incremento tendenziale del 7,2% (Italia:-1,5%). A ben guardare, come più volte osservato, tali risultati sono la somma di andamenti a due e tre velocità, in dipendenza della dimensione d’impresa e le performance del sistema industriale abruzzese sono sospinte verso l’alto dalla presenza di grandi industrie non autoctone operanti principalmente nel settore dell’automotive della provincia di Chieti cui si va affiancando un crescente polo elettronico in quella dell’Aquila. È evidente la fragilità di uno sviluppo prodotto da un numero limitato di grandi imprese, che sono spesso unità locali di grandi industrie aventi la sede principale, quindi il centro decisionale, al di fuori della regione, che operano in pochi settori molto specialistici, intorno al quale si forma un nugolo di piccole e medie imprese che da esso dipende in tutto e per tutto. L’Abruzzo ha già vissuto una situazione analoga e ha pagato e continua a pagare un pesante prezzo con il crollo del polo, elettro-meccanico prima ed elettronico poi, nato all’Aquila alla fine degli anni 60 con l’insediamento di una grande impresa nazionale, cui è succeduta, a fasi alterne, una internazionale. Il massimo splendore è arrivato negli anni ‘80, con più di 5.000 occupati, cui si aggiungevano un gran numero di piccole imprese locali nate nell’area della subfornitura. Dopo varie vicissitudini legate a logiche di gruppo, alla contesa di mercati internazionali e ad una certa incapacità del territorio di adottare efficaci politiche di sostegno alle imprese e al mantenimento dell’occupazione, gli occupati si sono ridotti a metà degli anni ’90 a poco più di 2.000 e, a partire dall’inizio del nuovo secolo, di fatto il polo si è disgregato in numerose aziende satelliti che hanno avuto quasi tutte vita breve e tormentata. L’Abruzzo si ritrova ad avere una seconda chance di sviluppo, con un motore potente, dotato della forza e del know-how necessari per competere sul mercato globale e l’unico difetto di non essere indissolubilmente legato con il territorio. Che la politica, le istituzioni locali e nazionali, abbiano la lungimiranza di adottare politiche di sostegno a tutto campo, politiche adeguate a rispondere in modo efficace alle istanze del sistema imprenditoriale per far sì, da una parte, che tali grandi realtà mettano radici profonde e, dall’altra, che esse possano contribuire alla nascita e al rafforzamento di un sistema imprenditoriale locale solido e strutturato; stimolino ed agevolino, infine, il rafforzamento della domanda interna per consolidare una crescita più robusta.

Francesco Prosperococco


CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE N. 1/2016

L’INDUSTRIA MANIFATTURIERA NEL I TRIMESTRE 2016 di Matilde FIOCCO Ricercatrice CRESA

VARIAZIONI RISPETTO AL I TRIMESTRE 2015 PRODUZIONE

FATTURATO OCCUPAZIONE

+8,8%

+7,2%

L’

+0,6%

ce sui mercati internazionali, registrato nell’ultima parte dell’anno scorso, si aggiunge in questo primo scorcio del 2016 la dinamica positiva degli indicatori relativi al mercato nazionale (fatturato e ordini interno), con variazioni su base annua superiori a quelle relative all’estero. La ripresa del mercato interno appare guidata dalla crescita della spesa delle famiglie che risente in modo determinante del lento ma progressivo miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro. Gli andamenti su base trimestrale e annua delle principali variabili sono tutti ampiamente positivi. Primo tra tutti l’occupazione, che, dopo anni di ripetute contrazioni, torna ad aumentare, sia pure in misura modesta, su ambedue gli orizzonti temporali (congiunturale: +0,1%; tendenziale: +0,6%) e sembra,

indagine congiunturale relativa al I trimestre 2016, realizzata per conto del CRESA dalla società Demetra srl, ha coinvolto un campione di 451 imprese manifatturiere con almeno 10 addetti operanti nella regione Abruzzo. Il sistema manifatturiero regionale non sembra risentire della battuta d’arresto registrata dal sistema manifatturiero nazionale (fatturato: congiunturale: -1,1%; tendenziale: -1,5%; fatturato estero: congiunturale: -0,9%; tendenziale: -1,1%; ordini esteri congiunturale:-2,3%; ordini interni congiunturale: -0,8%), sulla quale ha pesato fortemente l’andamento negativo del settore energia, praticamente assente in Abruzzo che sembra avviato definitivamente sulla strada della ripresa. Al buon andamento delle performan-

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CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE N. 1/2016

PRODUZIONE E FATTURATO DEL MANIFATTURIERO - I trimestre 2016. Variazioni % congiunturali (su trimestre precedente) e tendenziali (su stesso trimestre anno precedente) Produzione congiunt.

Fatturato

tendenz..

Fatturato Estero

congiunt.

tendenz..

congiunt.

0,4 0,1 0,4 4,3 1,8 -7,8 4,0 1,8 -6,8 2,7

0,5 3,2 2,0 -8,9 6,6 -2,8 11,6 -0,4 1,1 7,2

-9,0 3,4 5,2 4,0 7,7 3,5 5,8 2,1 -3,1 4,9

tendenz

SETTORE DI ATTIVITÀ Alimentare bevande e tabacco Tessile abbigliamento e calzature Legno e mobili Lavoraz. minerali non metalliferi Metalmeccanica Elettromeccanica ed elettronica Mezzi di trasporto Chimico-farmaceutico Altre imprese manifatturiere Totale

0,4 3,3 0,2 3,3 2,7 -0,3 2,3 1,6 -5,8 2,0

0,7 3,9 3,0 -3,7 6,8 9,3 12,8 2,6 0,7 8,8

-0,5 2,1 7,1 3,2 10,7 2,0 7,3 2,7 1,9 6,7

PROVINCIA Chieti 2,3 11,3 3,4 10,0 5,4 7,4 L’Aquila -0,1 6,3 -3,7 -0,3 -5,0 -2,6 Pescara 1,9 4,3 2,3 3,6 4,3 13,0 Teramo 1,4 0,9 1,7 -0,9 5,7 4,1 CLASSE DIMENSIONALE 10-49 addetti -0,6 1,4 -3,3 1,3 2,0 5,0 50-249 addetti 1,5 4,5 1,2 3,1 4,8 9,3 oltre 250 addetti 2,5 10,7 4,0 9,0 5,2 6,5 Fonte: CRESA

ORDINATIVI E OCCUPAZIONE DEL MANIFATTURIERO - I trimestre 2016. Variazioni % congiunturali (su trimestre precedente) e tendenziali (su stesso trimestre anno precedente) Ordini interni congiunt.

Ordini esteri

tendenz..

Occupazione

congiunt.

tendenz..

congiunt.

-0,2 6,7 6,6 -8,0 10,2 1,8 4,5 0,7 0,1 4,9

-0,5 4,2 12,3 8,7 10,0 18,1 9,3 0,6 1,4 8,5

0,3 -0,3 -0,6 -0,9 1,6 0,1 -0,4 0,3 0,0 0,1

tendenz

SETTORE DI ATTIVITÀ Alimentare, bevande e tabacco Tessile abbigliamento e calzature Legno e mobili Lavoraz. minerali non metalliferi Metalmeccanica Elettromeccanica ed elettronica Mezzi di trasporto Chimico-farmaceutico Altre imprese manifatturiere Totale

-0,4 0,9 0,8 4,0 -0,6 -1,5 1,0 -5,8 -1,5 0,7

2,0 3,5 4,0 -3,0 3,1 0,2 15,1 3,2 0,8 9,3

-1,4 1,2 -3,9 -5,9 4,2 -1,1 0,8 3,5 0,8 0,6

PROVINCIA Chieti 0,3 13,1 5,2 9,0 0,0 1,1 L’Aquila -0,8 2,0 2,8 17,9 0,4 -0,9 Pescara -1,3 0,7 0,7 1,2 0,2 1,2 Teramo 2,5 0,6 3,7 2,4 0,1 0,1 CLASSE DIMENSIONALE 10-49 add. -1,6 0,8 7,7 4,0 0,4 2,8 50-249 add. -1,2 4,5 5,8 5,6 0,5 1,1 250 add. e più 1,5 12,1 4,6 9,0 -0,1 -0,4 Fonte: CRESA

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il 10% per export e ordini estero. Al contrario, particolarmente negativo il trend delle lavorazioni di minerali non metalliferi che, pur in presenza di una crescita rilevante del portafoglio ordini estero, riportano decrementi tendenziali diffusi e particolarmente importanti nel caso dell’occupazione, della produzione, del fatturato ed egli ordini interni. L’alimentare, bevande e tabacco mostra difficoltà di tenuta sui mercati internazionali e dei livelli occupazionali su base annua; il tessile, abbigliamento e calzature continua ad aumentare i livelli produttivi (su base trimestrale) ed occupazionali (su base annua) più della media degli altri settori; il legno e mobili mette a segno variazioni ampiamente positive degli indicatori di competitività estera ma registra al contempo contrazioni dell’occupazione. Buoni gli andamenti dell’export, degli ordinativi esteri e dell’occupazione dell’industria metalmeccanica; negativi, invece, nonostante un robusto incremento della produzione e degli ordini esteri su base annua, quelli del fatturato e dell’occupazione dell’elettromeccanica ed elettronica. La chimico-farmaceutica mostra variazioni dell’occupazione positive migliori di quelle medie regionali ma continua a perdere terreno sul mercato nazionale, con una contrazione tendenziale di fat-

in tal modo, essersi timidamente avviata verso una inversione di tendenza. Importanti segnali di consolidamento della ripresa provengono da produzione, fatturato, export e portafoglio ordini, con dinamiche tendenziali che si attestano tra il +7% e il +9%, e variazioni congiunturali positive anche se meno consistenti (nel complesso tra il 2% e il 5%). Le previsioni per i prossimi sei mesi sono ampiamente positive e più rosee di quelle espresse alla fine del trimestre precedente. Anche relativamente ai livelli occupazionali, prevale, dopo anni di sfiducia, un cauto ottimismo. Prendendo in considerazione l’andamento dei singoli settori di attività si osservano incrementi diffusi di tutte le variabili considerate, anche se generalmente inferiori alla media regionale. Su quest’ultima “pesa” il settore dei mezzi di trasporto che, grazie alla presenza di importanti grandi imprese nazionali e internazionali, influenza in modo determinante l’andamento e l’intensità delle variazioni degli indicatori dell’intero sistema manifatturiero abruzzese. In linea con quanto si osserva a livello medio nazionale, in Abruzzo i mezzi di trasporto mettono a segno aumenti tendenziali consistenti, superiori al 10% per produzione, fatturato e ordini interni e tra il 7% e

PREVISIONI A SEI MESI DEI PRINCIPALI INDICATORI CONGIUNTURALI (saldi % delle risposte) - I trimestre 2016

Produzione

Fatturato

SETTORE DI ATTIVITÀ

Occupazione

Ordinativi Interni

Esterni

Alimentare bevande e tabacco 23,1 32,1 5,5 25,8 44,5 Tessile abbigliamento e calzature 11,1 16,5 -5,2 14,7 26,0 Legno e mobili 37,2 34,2 -3,0 37,2 17,5 Lavoraz. minerali non metalliferi 22,9 13,7 -23,6 27,4 60,0 Metalmeccanica 19,4 23,2 4,0 8,8 30,0 Elettromeccanica ed elettronica 33,6 39,6 8,0 26,4 9,2 Mezzi di trasporto 1,1 -2,4 4,9 0,4 5,4 Chimico-farmaceutico 46,9 53,4 8,8 44,5 44,4 Altre imprese manifatturiere 27,3 28,4 6,8 21,9 21,2 Totale 22,1 25,4 0,5 19,8 29,4 PROVINCIA Chieti 22,3 26,2 3,6 17,6 25,7 L’Aquila 21,9 23,6 -1,4 25,1 19,0 Pescara 24,0 31,6 7,8 20,1 38,1 Teramo 21,1 22,6 -4,7 20,1 32,1 CLASSE DIMENSIONALE 10-49 addetti 19,9 22,8 -0,6 16,6 26,9 50-249 addetti 30,7 35,4 9,5 30,0 38,9 oltre 250 addetti 26,9 32,7 -8,3 35,4 22,2 Fonte: CRESA

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stenti: superiori al 10% gli incrementi su base annua di produzione, fatturato e ordini interni, tra il 7% e il 9% quelli di export e ordini esteri e intorno all’1% l’aumento dell’occupazione. L’Aquila mostra un andamento ancora incerto, con contrazioni su ambedue gli orizzonti temporali di fatturato e fatturato estero, una perdita dell’occupazione su base annua di quasi un punto percentuale, ripetute contrazioni congiunturali degli altri indicatori e un solo incremento consistente nell’ambito del portafoglio estero, determinato dalla presenza di una grande industria del comparto elettronico e meccanico. Le aziende manifatturiere aventi sede nella provincia di Pescara, pur registrando variazioni deboli (tra il -1% e il +1%) del portafoglio ordini (interno ed estero), sono sospinte dal buon andamento su base annua dell’export e dell’occupazione verso un clima di fiducia, il più diffuso tra le province, riguardo l’andamento dei prossimi sei mesi. Il sistema industriale teramano conferma una crescita debole, soprattutto sotto il profilo occupazionale che fa registrare ancora un debolissimo +0,1%. Ai modesti incrementi registrati alla fine del 2015, interrotti da lievi contrazioni congiunturali della produzione e dell’occupazione, ha fatto seguito un primo trimestre dell’anno contraddistinto da variazioni peggiori della media regionale, con segno negativo del fatturato tendenziale.

turato che contrasta con l’andamento crescente a livello nazionale. Relativamente alla dimensione d’impresa, non si può non rimarcare innanzitutto l’incremento tendenziale dei livelli occupazionali delle imprese che hanno fino a 49 addetti (+2,8%). Nonostante tale ottimo risultato, le piccole industrie manifatturiere, nel confronto col periodo gennaio-marzo 2015, mettono a segno risultati positivi inferiori alla media regionale e perdono posizioni rispetto all’ultimo trimestre dell’anno, con contrazioni di produzione, fatturato e ordini interni. Anche le medie imprese (50-249 addetti), nonostante un incremento dell’occupazione su base tendenziale e congiunturale superiore alla media regionale, registrano nel complesso variazioni positive inferiori ad essa, determinate da una minore capacità di tenuta sul mercato interno. Buono, invece, l’andamento sui mercati internazionali. Le grandi imprese, grazie alla presenza importante nel settore dell’automotive, settore in rilevante crescita anche a livello nazionale, nonostante lievi flessioni dei livelli occupazionali, mostrano le migliori performance. Qualche nube sul fronte estero deriva da incrementi lievemente inferiori alla media Abruzzo del fatturato estero su base annua e degli ordini esteri su base trimestrale. Sotto il profilo provinciale, è Chieti che, grazie alla presenza di industrie automotive principalmente nella Val di Sangro, registra gli aumenti più consi-

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CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE N. 1/2016

L’INDUSTRIA MANIFATTURIERA SERIE STORICA 2009 - 2016/I

I Grafici

PRODUZIONE E OCCUPAZIONE DELL’INDUSTRIA MANIFATTURIERA IN ABRUZZO. 2009 - I trim 2016 (media delle variazioni % tendenziali 15,0 10,0 5,0 0,0 -5,0 -10,0 -15,0

2009

2010

2011

2012

2013

Produzione

2014

2015

2016/I

Occupazione

Fonte: CRESA

PRODUZIONE DELL’INDUSTRIA MANIFATTURIERA IN ABRUZZO PER DIMENSIONE D’IMPRESA . 2009 - I trim 2016 (media delle variazioni % tendenziali 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 -10,0 -20,0

2009

2010

2011

Piccole (10-49 addetti)

2012

2013

Medie (50-249 addetti) Fonte: CRESA

7

2014

2015

Grandi (oltre 250 addetti)

2016/I


CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE N. 1/2016

20

40,0

15

35,0 30,0

10

25,0

5

20,0

0

15,0

-5

10,0

-10 -15

5,0 2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016/I

0,0

Fatturato Fonte: CRESA

ORDINATIVI INTERNI ED ESTERI DELL’INDUSTRIA MANIFATTURIERA IN ABRUZZO. 2009 - I trim 2016 (media delle variazioni % tendenziali 10,0 5,0 0,0 -5,0 -10,0 -15,0

2009

2010

2011

2012

2013

Ordini interni

2014

2015

2016/I

Ordini esteri Fonte: CRESA

ASPETTATIVE A SEI MESI SU PRODUZIONE E OCCUPAZIONE. 2009 - I trim 2016 (media delle variazioni % tendenziali 25 15 5 -5 -15 -25 -35

2009

2010

2011

2012 Produzione

2013 Occupazione

Fonte: CRESA

8

2014

2015

2016/I

quota % dell'export sul totale fatturato

FATTURATO DELL’INDUSTRIA MANIFATTURIERA IN ABRUZZO. 2009 - I trim 2016 (media delle variazioni % tendenziali


CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE N. 1/2016

CONGIUNTURA MANIFATTURIERA IN ABRUZZO - SETTORE ALIMENTARE, BEVANDE E TABACCO. 2009 - I trim. 2016 (media delle variazioni tendenziali annue) 5 4 3 2 1 0 -1 -2 -3 -4 -5

2009

2010

2011 Produzione

2012

2013

2014 Occupazione

2015

2016/I

Fonte: CRESA

CONGIUNTURA MANIFATTURIERA IN ABRUZZO - SETTORE TESSILE, ABBIGLIAMENTO E CALZATURE. 2009 - I trim. 2016 (media delle variazioni tendenziali annue) 5 3 1 -1 -3 -5 -7 -9

2009

2010

2011 Produzione

2012

2013

2014 Occupazione

2015

2016/I

2015

2016/I

Fonte: CRESA

CONGIUNTURA MANIFATTURIERA IN ABRUZZO - SETTORE LEGNO E MOBILI. 2009 - I trim. 2016 (media delle variazioni tendenziali annue) 5 3 1 -1 -3 -5 -7 -9 -11 -13 -15

2009

2010

2011 Produzione

2012

2013

Fonte: CRESA

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2014 Occupazione


CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE N. 1/2016

CONGIUNTURA MANIFATTURIERA IN ABRUZZO - SETTORE LAVORAZIONE MINERALI NON METALLIFERI. 2009 - I trim. 2016 (media delle variazioni tendenziali annue) 10 5 0 -5 -10 -15

2009

2010

2011 Produzione

2012

2013

2014 Occupazione

2015

2016/I

Fonte: CRESA

CONGIUNTURA MANIFATTURIERA IN ABRUZZO - SETTORE METALMECCANICA. 2009 - I trim. 2016 (media delle variazioni tendenziali annue) 4,0 2,0 0,0 -2,0 -4,0 -6,0 -8,0 -10,0

2009

2010

2011 Produzione

2012

2013

2014 Occupazione

2015

2016/I

Fonte: CRESA

CONGIUNTURA MANIFATTURIERA IN ABRUZZO - SETTORE ELETTROMECCANICA ED ELETTRONICA. 2009 - I trim. 2016 (media delle variazioni tendenziali annue) 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 -5,0 -10,0 -15,0

2009

2010

2011

2012

Produzione

2013

2014 Occupazione

Fonte: CRESA

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2015

2016/I


CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE N. 1/2016

CONGIUNTURA MANIFATTURIERA IN ABRUZZO - SETTORE MEZZI DI TRASPORTO. 2009 - I trim. 2016 (media delle variazioni tendenziali annue) 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 -10,0 -20,0 -30,0 -40,0

2009

2010

2011

2012

2013

Produzione

2014

2015

2016/I

Occupazione Fonte: CRESA

CONGIUNTURA MANIFATTURIERA IN ABRUZZO - SETTORE CHIMICO-FARMACEUTICO. 2009 - I trim. 2016 (media delle variazioni tendenziali annue) 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 -2,0 -4,0 -6,0

2009

2010

2011

2012

Produzione

2013

2014 Occupazione

Fonte: CRESA

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2015

2016/I


N. 1/2016

Congiuntura economica bruzzese

Sped. in a.p. 70% Div. Corr. D.C.I. AQ

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Centro Regionale di Studi e Ricerche Economico Sociali Istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo Sede Legale: L’Aquila - Corso Vittorio Emanuele II, 86 Sede Provvisoria: L’Aquila - Via Portici di San Bernardino, 2 Tel. 0862.25335 - Fax 0862.419951 - E-mail: info@cresa.it www.cresa.it


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