Congiuntura Economica Abruzzese N. 2/2013

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Congiuntura Economica Abruzzese SECONDO trimestre 2013 N. 2

Spedizione in a.p. 70% Div. Corr. D.C.I. AQ

E' SVOLTA? Cogliere l’occasione nonostante la difficoltà di orientarsi tra segnali contrastanti

I

dati congiunturali dell’industria manifatturiera abruzzese del secondo trimestre 2013 producono un sentimento difficilmente definibile, a metà strada tra pessimismo ed ottimismo. Se, in effetti, alcuni dei principali osservatori dell’economia italiana hanno accennato all’esistenza di un possibile punto di svolta nella crisi, la situazione abruzzese non sembrerebbe consentire, almeno a giudicare dagli andamenti della prima metà dell’anno in corso, valutazioni altrettanto favorevoli. I segnali provenienti dai risultati del secondo trimestre 2013 non sono univoci ma si prestano a diverse interpretazioni. A differenza di quanto avvenuto su scala nazionale, produzione, fatturato e ordinativi (sia interni che esteri) in quasi tutti i settori sono diminuiti più intensamente che nel primo trimestre deludendo duramente le aspettative di chi aveva sperato nel concreto avvio di un percorso di uscita dalla seconda recessione degli ultimi cinque anni. Anche l’ancora dei mercati internazionali, cui l’economia regionale continuava a restare disperatamente

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> pag. 11 La congiuntura del settore delle costruzioni nel I semestre 2013 di Matilde Fiocco


congiuntura economica abruzzese

aggrappata, sembra mostrare segni di cedimento, con una accelerazione della caduta tendenziale dovuta, in particolare, ai mezzi di trasporto e alle “altre imprese manifatturiere”. Se, d’altra parte, si guardano le cose secondo una prospettiva più ampia, risulta impossibile non notare che nella prima parte del 2013 la discesa dei livelli produttivi sia stata nel suo complesso meno acuta che nell’anno precedente e che anche l’evoluzione dei prossimi mesi potrà riservarci notizie meno infauste se saranno confermati alcuni positivi segnali di consolidamento congiunturale del ciclo economico. Il contesto domestico lo consentirebbe se, come indicato anche nell’ultimo Bollettino Economico della Banca d’Italia, le rilevazioni più recenti “suggeriscono una possibile stabilizzazione dell’attività di investimento da parte delle imprese nella seconda metà dell’anno”. Restando in questa ottica più rivolta al futuro che al passato, ciò che appare più interessante è proprio il cambio di prospettiva che sembrano assumere le aspettative delle imprese in questo secondo trimestre. Nel caso dell’industria manifatturiera abruzzese, il clima di fiducia - pur restando negativo - è infatti risalito da -21 a -11, con un recupero che ha interessato tutte le componenti di base (produzione, occupazione, domanda interna ed estera) e ha coinvolto i principali settori di specializzazione della regione. In altri termini, se da un lato le indicazioni qualitative provenienti dalle imprese hanno confermato la permanenza di una situazione indiscutibilmente recessiva, dall’altro, sembra attenuarsi l’intonazione negativa che ha permeato a lungo le aspettative imprenditoriali, ciò che costituisce necessaria premessa per la transizione ad una fase almeno di relativo assestamento del ciclo economico. Parimenti, vi è sufficiente consenso sul fatto che, se pure una ripresa dovesse cominciare a materializzarsi entro la fine dell’anno, i ritmi di recupero sarebbero talmente modesti da non riuscire a modifi-

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care l’inerzia passata: le più recenti stime dell’istituto di analisi economica Prometeia indicano per il 2013 una flessione del Pil abruzzese (-2,2%) assai più intensa di quella media dell’Italia (-1,5%) ed una sostanziale stagnazione per il 2014. Come orientarsi tra simili contrastanti segnali? I veri interrogativi per l’andamento dell’economia abruzzese nei prossimi mesi (ed anni) richiamano fortemente l’attenzione su ciò che il Governo regionale, non meno di quello nazionale, riusciranno a fare. L’emergenza economica impone di avere misure generali – su fisco, credito, lavoro, ammortizzatori sociali, etc. – ma soprattutto una amministrazione regionale in grado di agire con immediatezza. Decisive saranno infatti le scelte che a livello regionale si compiranno nell’imminente autunno a livello di fondi nazionali ed europei. Il più recente monitoraggio sulla spesa certificata UE colloca l’Abruzzo pressoché in linea con le altre regioni italiane più sviluppate - con un livello si spesa pari a circa la metà delle risorse comunitarie disponibili per il periodo di programmazione 2007-2013. La prima, come ha fortemente sottolineato il Ministro della coesione nella Conferenza delle regioni del 31 luglio scorso, è quella di una riprogrammazione in chiave antirecessiva di tutte le risorse non spese (“riconsiderare le scelte già compiute qualora esse siano libere da impegni giuridicamente vincolanti, per contribuire con interventi eccezionali di sostegno all’economia e al lavoro a fronte di una crisi di portata eccezionale”). La seconda è strettamente legata all’esigenza di superare, relativamente ai precedenti utilizzi di tali risorse, sia una programmazione “a pioggia” sia una progettazione che ha spesso prodotto vortici di consulenze, studi e tanta carta quasi sempre inutili. Emerge ed è fondamentale quindi la necessità di selezionare, come richiesto, un ridotto numero di priorità strategiche su cui convogliare le risorse previste per il nuovo ciclo di programmazione 2014-2020. Francesco Prosperococco Presidente: Lorenzo Santilli

Congiuntura Economica Abruzzese Periodico trimestrale Direttore responsabile: Francesco Prosperococco Editore CRESA - Corso Vittorio Emanulele II, 86 - 67100 L’Aquila Tel. 0862.25335 - Fax 0862.419951 - E-mail:info@cresa.it Grafica: Studio Grafico Pierpaolo Ceccarelli Stampa: Tipolito 95 Via Madonna Fore, 17 - L’Aquila - Tel. 0862.312959 Reg. Cancelleria Tribunale dell’Aquila n. 163 Reg. Giornali del 17 marzo 1976 ISSN 1721 - 1840

CRESA

Consiglio di Amministrazione: Lorenzo Santilli Giustino Di Carlantonio Daniele Becci Silvio Di Lorenzo Direttore: Francesco Prosperococco Comitato Scientifico: Aldo Bonomi Pasquale Lelio Iapadre Nicola Mattoscio

L'industria manifatturiera nel Ii trimestre 2013 di Concettina Pascetta*

L’

indagine del Cresa riguardante il secondo trimestre 2013 è stata condotta su un campione di 417 imprese manifatturiere con almeno 10 addetti operanti nella regione. I risultati della rilevazione mostrano che nel periodo aprile-giugno 2013 prosegue la fase di difficoltà attraversata dal sistema manifatturiero regionale, considerando che per il sesto trimestre consecutivo gli andamenti tendenziali dei principali indicatori rimangono di segno negativo: produzione (-3,6%), fatturato (-3,4%) e ordini interni (-3,5%) e peggiorano rispetto a quanto rilevato nel primo trimestre. Anche la capacità competitiva a livello internazionale continua a risultare problematica relativamente sia alle vendite sia alle commesse (fatturato estero: -3,0%; ordini esteri: -5,4%). L’occupazione, dopo 18 trimestri consecutivi di flessione, prosegue nella diminuzione (-1,8%) ma in misura inferiore rispetto ai trimestri precedenti. Complessivamente l’andamento congiunturale risulta migliore, con risultati leggermente positivi per produzione (+0,6%), fatturato (+0,8%) e ordini in-

terni (+0,5%) e risultati negativi, ma meno pesanti di quelli tendenziali, per fatturato estero (-1,3%), ordini esteri (-2,0%) e occupazione (-0,1%). La combinazione delle performance ottenute sui due livelli temporali sembra evidenziare un lieve recupero avvenuto nell’ultimo trimestre, comunque non ancora sufficiente a cambiare il trend negativo finora manifestatosi. Tra i comparti l’alimentare e il chimico-farmaceutico mostrano i migliori andamenti con risultati in genere positivi, mentre performance per lo più negative sono state ottenute da metalmeccanica, elettromeccanica ed elettronica e mezzi di trasporto. Riguardo al profilo territoriale la provincia di Chieti mostra l’andamento complessivamente peggiore con risultati congiunturali e tendenziali generalmente negativi, quella di Pescara ha ottenuto le migliori performance con segni diffusamente positivi, soprattutto congiunturali. Sotto il profilo dimensionale si evidenziano i numerosi risultati positivi, soprattutto congiunturali, delle piccole e medie imprese mentre quelle grandi han-

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no registrato per lo più andamenti negativi. Più precisamente queste ultime hanno ottenuto le peggiori performance trimestrali mentre le imprese medie i peggiori risultati annuali. I migliori andamenti di fatturato estero e ordinativi esteri ottenuti dalle piccole imprese dimostrano la loro maggiore competitività sui mercati internazionali. Le previsioni degli operatori per i prossimi sei mesi sono negative per tutti gli indicatori considerati, esclusi gli ordini esteri, ma migliori di quelle rilevate nel trimestre precedente. Aspettative pessimistiche sono particolarmente diffuse tra le imprese tessili.

Le piccole e medie imprese Le piccole imprese (10-49 addetti) mostrano andamenti tendenziali generalmente negativi e peggiori della media regionale (produzione: -4,8%; fatturato: -3,9%; ordini interni: -3,3%; occupazione: -4,0%). Fanno eccezione il fatturato estero (+3,1%) e gli ordini esteri (+1,6%) che mostrano una maggiore competitività sui mercati internazionali. Dal punto di vista congiunturale gli andamenti sono in genere lievemente positivi tranne che per ordini esteri (-1,2%) e occupazione (-0,3%). Le previsioni per i prossimi sei mesi sono pessimistiche, risultando negative e generalmente peggiori della media regionale. Anche le imprese di media dimensione (50-249 addetti) mostrano andamenti tendenziali negativi e generalmente peggiori della media delle imprese abruzzesi (produzione: -4,8%; fatturato: -4,2%; fatturato estero: -3,3%; ordini interni: -7,0%; ordini esteri: -5,0%) mentre i risultati congiunturali sono positivi e generalmente migliori della media delle imprese regionali (produzione: +1,4%; fatturato: +4,1%; ordini esteri: +3,2%) evidenziando che stanno attraversando presumibilmente una fase di recupero non ancora sufficiente a compensare gli andamenti negativi dei trimestri precedenti. Fa eccezione l’occupazione (-0,2%) ancora in calo congiunturale. Le aspettative degli operatori sono ottimistiche per fatturato e ordini esteri, pessimistiche per l’occupazione e neutrali per produzione e ordini interni. Le grandi imprese Le grandi imprese (con oltre 250 addetti) hanno mostrato performance negative sia sul breve che sul lungo periodo: infatti diminuiscono dal punto di vista sia congiunturale che tendenziale la produzione (-0,5% e -1,3%) e il fatturato (-2,7% e -2,1%). Risultano negativi

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anche i risultati sui mercati esteri (fatturato estero: -5,4% e -4,7%; ordini esteri: -7,1% e -8,1%). Fa eccezione l’andamento degli ordini interni che risulta in aumento su entrambi gli orizzonti temporali (+0,2% e +1,6%) e la variazione congiunturale dell’occupazione (+0,4%). Le aspettative per il prossimo semestre sono ottimistiche e migliori della media regionale per produzione e ordini esteri ma negative per fatturato, occupazione e ordini interni.

Il territorio La provincia di Chieti ha registrato andamenti negativi sia congiunturali che tendenziali non solo sul mercato interno (produzione: -2,5% e -2,6%; fatturato: -1,1% e -1,0%) ma anche su quello estero (fatturato estero: -4,6% e -1,2%; ordini esteri: -6,6% e -3,9%). Fanno eccezione solo i risultati congiunturali lievemente positivi degli ordini interni (+1,5%) e dell’occupazione (+0,3%). Le previsioni sono pessimistiche (eccetto che per gli ordini esteri) e appaiono generalmente peggiori della media delle imprese regionali. Per le aziende aquilane tutti gli indicatori hanno visto un preoccupante calo tendenziale (produzione: -7,5%; fatturato: -10,6%; fatturato estero: -9,4%; ordini interni: -6,4%; ordini esteri: -9,8%; occupazione: -4,2%) sensibilmente peggiore di quello regionale. Gli andamenti congiunturali risultano meno gravi per fatturato (-0,2%), fatturato estero (-2,5%) e occupazione (-0,8%) e positivi per produzione (+1,0%) e ordini interni (+1,8%) ed esteri (+1,5%). Le previsioni sono negative per tutti gli indicatori. Tra le province quella di Pescara ha mostrato in genere gli andamenti migliori dal punto di vista sia congiunturale (produzione: +7,9%; fatturato: +7,3%, fatturato estero: +14,4% e occupazione: +1,1%) sia tendenziale (produzione: +0,5%, fatturato estero: +5,7%) sebbene su questo orizzonte temporale a volte negativi (fatturato: -0,1%, ordini interni: -0,2%; ordini esteri: -1,4%). Anche in questa provincia le aspettative sono generalmente negative tranne che per fatturato e ordini esteri. Le aziende teramane hanno registrato generalmente un andamento congiunturale positivo accompagnato da una certa diminuzione tendenziale (produzione: +4,5% e -4,6%; fatturato: +3,2% e -4,9%; fatturato estero: +3,0% e -3,5%, ordini esteri: +5,0% e -5,5%). Gli andamenti sono entrambi negativi per ordini interni (-2,4% e -6,1%) e occupazione (-0,7% e -1,4%). Le aspettative sono pessimistiche, esclusa l’occupazione, e peggiori di quelle regionali.

Le principali variabili Produzione La produzione dell’industria manifatturiera abruzzese è leggermente aumentata (+0,6%) rispetto al periodo gennaio-marzo ma ciò non è stato sufficiente ad assorbire la diminuzione registrata su base annua (-3,6%). Nella quasi generalità dei comparti i livelli produttivi si sono mostrati in aumento su base congiunturale e in diminuzione su base tendenziale, ad es. la lavorazione dei minerali non metalliferi (+10,6% e -6,5%), l’elettromeccanica ed elettronica (+8,2% e -2,6%), legno e mobili (+7,1% e -4,6%). Spiccano l’alimentare e il chimico-farmaceutico che hanno registrato andamenti positivi su entrambi gli orizzonti (rispettivamente: +7,6% e +0,6%; +2,9% e +8,4%) e la metalmeccanica e i mezzi di trasporto che invece hanno fatto rilevare risultati negativi sia su base trimestrale che annua (rispettivamente: -1,2% e -6,8%; -4,5% e -2,8%). Anche dal punto di vista territoriale si riscontrano tali andamenti: le provincia di Teramo e L’Aquila rilevano aumenti congiunturali (rispettivamente +4,5% e +1,0%) e diminuzioni tendenziali (rispettivamente: -4,6% e -7,5%) mentre quella di Chieti solo andamenti negativi (congiunturale -2,5% e tendenziale -2,6%) e quella di Pescara solo andamenti positivi (trimestrale +7,9% e annuale +0,5%). Dal punto di vista dimensionale le aziende piccole e medie hanno fatto registrare aumenti sul breve periodo e diminuzioni sul lungo mentre quelle di grandi dimensioni hanno mostrato flessioni su entrambi.

Fatturato Nel secondo trimestre 2013 il fatturato ha fatto rilevare un lieve aumento (+0,8%) rispetto al periodo precedente che non ha inciso sufficientemente sul calo tendenziale (-3,4%) che risulta in peggioramento rispetto a quello rilevato nel primo trimestre. Anche relativamente al fatturato la generalità dei comparti ha registrato incrementi congiunturali accompagnati da diminuzioni tendenziali (tessile: +0,5% e -3,6%; legno e mobili: +6,9% e -3,4%; metalmeccanica: +3,1% e -7,3%; elettromeccanica ed elettronica: +3,2% e -2,6%; chimico farmaceutico: +5,8% e -3,7%). Si differenziano l’alimentare che è in miglioramento sia sul breve che sul lungo periodo e la lavorazione dei minerali non metalliferi e i mezzi di trasporto che invece registrano decrementi su entrambi gli orizzonti temporali. Tra le province Chieti e L’Aquila hanno fatto rilevare diminuzioni sia sul breve che sul lungo periodo mentre Pescara e Teramo hanno invece mostrato aumenti congiunturali e decrementi tendenziali. Anche per le aziende di grandi dimensioni i risultati sono stati negativi sia su base trimestrale che annua, mentre quelle di piccole e medie dimensioni hanno rilevato performance positive sul breve e negative sul lungo periodo. Export Il fatturato estero delle industrie manifatturiere regionali ha fatto registrare un calo sia congiunturale (-1,3%) che tendenziale (-3,0%).

Andamento della PRODUZIONE (quantità; var.% su trimestre precedente e corrispondente)

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secondo trimeSTRE 2013 - N. 2

Andamento del FATTURATO ESTERO (valore; var.% su trimestre precedente e corrispondente)

Andamento del FATTURATO (valore; var.% su trimestre precedente e corrispondente)

Su base trimestrale l’andamento dei comparti è generalmente positivo ed emerge in particolare il legno e mobili (+16,2%) mentre la lavorazione dei minerali non metalliferi, l’elettromeccanica e i mezzi di trasporto mostrano diminuzioni (rispettivamente -10,9%, -1,2%, -7,1%). Dal punto di vista tendenziale, invece, gli andamenti positivi registrati da alimentari (+7,3%), tessile (+7,8%), lavorazione dei minerali non metalliferi (+3,2%) e chimicofarmaceutico (+4,8%) non riescono a compensare

quelli negativi di legno e mobili metalmeccanico elettromeccanico e mezzi di trasporto. Dal punto di vista territoriale si nota che le province Chieti e L’Aquila hanno mostrato diminuzioni sia sul breve che lungo periodo, Pescara fa registrare risultati positivi su entrambi gli orizzonti e Teramo evidenzia un aumento su base trimestrale e un decremento annuale. Tra le classi dimensionali le piccole imprese hanno ottenuto performance positive, quelle grandi negative e peggiori della media regionale.

Settore

di attività

Alimentare bevande e tabacco Tessile abbigliamento e calzature Legno e mobili Lavoraz. minerali non metalliferi Metalmeccanica Elettromeccanica ed elettronica Mezzi di trasporto Chimico - farmaceutica Altre imprese manifatturiere Totale Provincia Chieti L’Aquila Pescara Teramo

Classe

dimensionale

10-49 addetti 50-249 addetti oltre 250 addetti Fonte: CRESA - Congiuntura Economica Abruzzese

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variaz. % rispetto al trim. precedente

variaz. % rispetto stesso trim. anno prec.

Utilizzo impianti %

Gli ordinativi provenienti dall’estero hanno riscontrato una certa flessione su base sia trimestrale (-2,0%) che annuale (-5,4%) mentre quelli provenienti dal mercato nazionale sono cresciuti dal punto di vista congiunturale (+0,5%) ma diminuiti dal punto di vista tendenziale (-3,5%). L’andamento congiunturale positivo degli ordini in-

terni è stato determinato dagli incrementi di legno e mobili (+2,6%), lavorazione di minerali non metalliferi (+2,1%) e metalmeccanico (+2,9%), delle province di Chieti (+1,5%), L’Aquila (+1,8%) e Pescara (+0,7%), delle imprese di ogni tipologia dimensionale. L’andamento tendenziale negativo ha riguardato tutti i comparti, eccetto il chimico-farmaceutico, tutte le province e tutte le imprese ad eccezione di quelle grandi. La domanda proveniente dal mercato internazionale è

Andamento degli ORDINATIVI e dell’OCCUPAZIONE - II trimestre 2013

Andamento DELLA PRODUZIONE E DEL FATTURATO - II trimestre 2013 Produzione

Ordinativi

Fatturato variaz. % rispetto al trim. precedente

variaz. % rispetto stesso trim. anno prec.

Ordini interni

Fatturato Estero variaz. % rispetto al trim. precedente

variaz. % rispetto stesso trim. anno prec.

7,6 -0,6 62,0 6,8 1,6 1,9 7,3 0,2 -4,2 67,6 0,5 -3,6 5,9 7,8 7,1 -6,5 57,8 6,9 -3,4 16,2 -5,3 10,6 -6,8 52,8 -0,9 -4,0 -10,9 3,2 -1,2 -2,6 61,0 3,1 -7,3 6,0 -6,8 8,2 -2,8 70,1 3,2 2,6 -1,2 -4,8 -4,5 8,4 65,9 -3,9 -1,8 -7,1 -5,7 2,9 -4,6 74,9 5,8 -3,7 5,7 4,8 4,4 -3,6 69,2 -0,3 -3,8 -0,2 -7,6 0,6 -3,6 64,1 0,8 -3,4 -1,3 -3,0 -2,5 -2,6 65,9 5,0 3,7 7,3 4,5 1,0 -7,5 58,2 -3,7 -10,2 6,2 -12,0 7,9 0,5 65,7 -2,7 -3,7 12,3 6,1 4,5 -4,6 64,1 -7,7 -5,9 -1,9 -1,7 0,9 -4,8 63,2 0,4 -3,9 5,9 3,1 1,4 -4,8 67,0 4,1 -4,2 0,4 3,3 -0,5 -1,3 75,7 -2,7 2,1 -5,4 -4,7

Settore

di attività

variaz. % rispetto al trim. precedente

variaz. % rispetto stesso trim. anno prec.

Ordini esteri variaz. % rispetto al trim. precedente

variaz. % rispetto stesso trim. anno prec.

Giorni di produzione assicurati dagli ordini

Occupazione variaz. % rispetto al trim. precedente

variaz. % rispetto stesso trim. anno prec.

Alimentare bevande e tabacco -4,0 -0,3 -4,5 3,2 70 2,5 -1,6 Tessile abbigliamento e calzature -0,5 -3,0 1,1 7,0 54 -0,5 -0,9 Legno e mobili 2,6 -3,5 15,7 -4,5 40 -0,2 -2,5 Lavoraz. minerali non metalliferi 2,1 -6,2 1,2 -4,2 48 1,1 -2,6 Metalmeccanica 2,9 -6,7 -1,8 -6,7 46 -0,9 -4,9 Elettromeccanica ed elettronica -6,7 -8,1 8,6 -7,5 77 -0,1 -0,5 Mezzi di trasporto -0,1 -0,3 -11,5 -7,4 67 0,8 0,3 Chimico - farmaceutica -1,1 7,7 6,7 3,3 37 1,1 -0,7 Altre imprese manifatturiere 1,9 -4,6 -5,1 -9,4 37 -0,3 -1,3 Totale 0,5 -3,5 -2,0 -5,4 52 -0,1 -1,8

Provincia Chieti 1,5 -1,7 -6,6 -3,9 49 0,3 -0,7 L’Aquila 1,8 -6,4 1,5 -9,8 49 -0,8 -4,2 Pescara 0,7 -0,2 -2,2 -1,4 58 1,1 -3,8 Teramo -2,4 -6,1 5,0 -5,5 52 -0,7 -1,4

Classe

dimensionale

10-49 addetti 50-249 addetti oltre 250 addetti

0,6 -3,3 -1,2 1,6 46 -0,3 4,0 0,5 -7,0 3,2 -5,0 74 -0,2 -0,6 0,2 1,6 -7,1 -8,1 118 -0,4 -0,8

Fonte: CRESA - Congiuntura Economica Abruzzese

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Andamento degli ORDINI INTERNI (valore; var.% su trimestre precedente e corrispondente)

risultata in diminuzione nel breve periodo nonostante sia risultata crescente nel tessile (+1,1%), legno e mobili (+15,7%), lavorazione di minerali non metalliferi (+1,2%), elettromeccanica (+8,6%) e chimico-farmaceutico (+6,7%). L’andamento congiunturale è negativo nelle province di Pescara (-2,2%) e Chieti (-6,6%) e nelle imprese piccole (-1,2%) e grandi (-7,1%). Su base annua la flessione ha riguardato tutti i comparti ad eccezione di alimentari (+3,2%), tessile (+7,0%) e chimico-farmaceutico (+3,3%), tutte le province e le imprese di tutte le dimensioni escluse quelle piccole (+1,6%).

Andamento degli ORDINI ESTERI (valore; var.% su trimestre precedente e corrispondente)

Occupazione La dinamica occupazionale è risultata in difficoltà sia nel breve (-0,1%) che nel lungo periodo (-1,8%). A livello congiunturale hanno riscontrato andamenti negativi tutti i comparti, eccetto alimentare (+2,5%), mezzi di trasporto (+0,8%) e chimico-farmaceutico (+1,1%). Le performance sono in calo anche nelle province di Teramo (-0,7%) e L’Aquila (-0,8%), e in tutte le classi dimensionali, eccetto le grandi imprese (+0,4%). Su base annua il calo occupazionale ha coinvolto

Andamento dell’OCCUPAZIONE (n. occupati; var.% su trimestre precedente e corrispondente)

PREVISIONI a sei mesi dei principali indicatori congiunturali (saldi % delle risposte) - II trimestre 2013

Settore

di attività

Produzione

Fatturato

Occupazione

Ordinativi Interni

Esterni

Alimentare bevande e tabacco -1,8 10,8 -17,9 -0,1 3,8 Tessile abbigliamento e calzature -28,9 -26,5 -11,9 -30,4 -10,0 Legno e mobili 3,6 16,2 -10,5 6,7 14,3 Lavoraz. minerali non metalliferi -14,8 -9,4 -11,6 -14,1 7,5 Metalmeccanica -12,3 -12,9 -21,0 14,8 2,2 Elettromeccanica ed elettronica 16,5 10,3 -10,1 15,6 13,1 Mezzi di trasporto 0,3 5,1 -9,7 -10,7 15,0 Chimico - farmaceutica -18,3 -5,9 -6,0 -24,1 -20,6 Altre imprese manifatturiere 3,6 3,6 -2,2 0,9 -2,6 Totale -11,3 -8,3 -13,5 -12,7 -1,1 Provincia Chieti -12,7 -11,5 -4,2 -13,7 3,5 L’Aquila -11,3 -8,7 -20,0 -7,5 -9,7 Pescara -2,9 5,9 -13,5 -4,8 7,6 Teramo -14,0 -12,1 -19,3 -17,4 0,4 Classe dimensionale 10 - 49 addetti -14,3 -11,6 -13,8 -15,6 -4,4 50 - 249 addetti 0,2 9,2 -12,5 0,6 16,5 oltre 250 addetti 13,9 -19,0 -11,1 -16,1 29,3

tutti i comparti, ad eccezione dei mezzi di trasporto (+0,3%), tutte le province, tutte le classi dimensionali. Previsioni Le aspettative per il prossimo semestre espresse dagli operatori abruzzesi sono generalmente negative ma migliori rispetto al periodo gennaio-marzo. L’indicatore, calcolato come differenza tra la percentuale di risposte con indicazione in aumento e quelle con indicazione in diminuzione, è negativo per tutte le grandezze considerate (produzione: -11,3%; fatturato: -8,3%; ordini interni: -12,7% e occupazione: -13,5%). L’unica eccezione è la previsione positiva per gli ordini dall’estero (+1,1%). Relativamente alla produzione le uniche aspettative positive riguardano il legno e mobili e i mezzi di trasporto mentre nel tessile sono più diffuse quelle negative. Tra le aziende della provincia di Pescara le aspettati-

ve negative sono meno diffuse, al contrario di quanto accade tra quelle teramane. Tra le piccole imprese sono più numerose quelle che guardano al futuro con sfiducia, mentre tra quelle medie si attendono andamenti positivi sia per produzione, fatturato e ordini interni ed esteri.

Analisi settoriale dell’industria Alimentare, bevande e tabacco Nel secondo trimestre 2013 sono stati registrati incrementi congiunturali e tendenziali di produzione (+7,6% e +0,6%), fatturato (+6,8% e +1,6%) e fatturato estero (+1,9% e +7,3%), cosicché il comparto è risultato tra quelli che hanno ottenuto le migliori performance. Gli

Fonte: CRESA - Congiuntura Economica Abruzzese

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ordinativi sono generalmente in calo, ad eccezione di quelli esteri su base annua (+3,2%). L’occupazione ha registrato una buona performance trimestrale (+2,5%) non sufficiente a compensare il calo annuale (-1,6%). Le aspettative sono generalmente pessimistiche, ad eccezione del fatturato e degli ordini esteri. Tessile, abbigliamento e calzature Il comparto ha fatto segnare un aumento congiunturale della produzione (+0,2%) e del fatturato (+0,5%) non sufficienti ad assorbire il calo tendenziale. La performance sui mercati esteri (vendite e commesse) è risultata positiva, anche se la crescita trimestrale (+5,9% e +1,1%) è inferiore di quella annuale (+7,8% e +7,0%). L’occupazione e gli ordini interni sono in flessione sia sul breve (-0,5% e -0,5%) che sul lungo periodo (-0,9% e -3,0%). Le aspettative sono pessimistiche per tutti gli indicatori. Legno e mobili Il comparto ha attraversato un periodo di ripresa evidenziato da risultati congiunturali positivi di produzione (+7,1%), fatturato (+6,9%), fatturato estero (+16,2%) e ordini interni (+2,6%) ed esteri (+15,7%) che però non sono riusciti ancora a recuperare quelli tendenziali negativi. Solo l’occupazione risulta in calo su base sia trimestrale (-0,2%) che annua (-2,5%), ma con flessioni inferiori a quelle registrate nel trimestre scorso. Le previsioni degli operatori per il prossimo semestre sono ottimistiche, eccetto che per l’occupazione. Lavorazione di minerali non metalliferi Anche per questo comparto il secondo trimestre 2013 ha mostrato andamenti congiunturali positivi di produzione (+10,6%), ordini nazionali (+2,1%) ed esteri (+1,2%) che non hanno compensato completamente quelli tendenziali negativi. Il fatturato e l’occupazione hanno registrato diminuzioni su base trimestrale (-0,9% e -1,1%) e, in maggior misura, su base annua (-4,0% e -2,6%). Il fatturato estero è diminuito sul breve periodo (-10,9%) ma non ha intaccato l’incremento registrato sul lungo periodo (+3,2%). Le aspettative degli operatori sono pessimistiche, ad eccezione degli ordinativi esteri. Metalmeccanica Il comparto ha registrato livelli produttivi, ordini esteri e occupazione in calo su base sia trimestrale (-1,2%, -1,8% e -0,9%) che annua (-6,8%, -6,7% e -4,9%). Risultano in aumento congiunturale fatturato (+3,1%),

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la congiuntura del settore delle costruzioni nel i SEMESTRE 2013 fatturato estero (+6,0%) e ordini interni (+2,9%) non sufficiente ancora a compensare il calo tendenziale. Le aspettative per il prossimo semestre sono tutte negative ad eccezione degli ordinativi esteri. Elettromeccanica ed elettronica Anche le aziende elettromeccaniche ed elettroniche abruzzesi hanno attraversato un periodo di recupero per produzione, fatturato e ordini esteri con andamenti congiunturali positivi (+8,2%, +3,2% e +8,6%) non sufficienti a assorbire quelli tendenziali negativi (-2,6%, -2,6% e -7,5%). Risultano in calo trimestrale e annuo il fatturato estero (-1,2% e -4,8%), gli ordini interni (-6,7% e -8,1%) e l’occupazione (-0,1% e -0,5%). Le previsioni degli operatori sono tutte positive eccetto l’occupazione. Mezzi di trasporto

Dopo i risultati positivi del periodo precedente, la produzione di mezzi di trasporto ha attraversato un trimestre molto difficile segnato da diminuzioni congiunturali e tendenziali di tutti gli indicatori, espressione di forti criticità sui mercati sia nazionali che internazionali. Solo l’occupazione è in lieve aumento sia nel breve periodo (+0,8%) che nel lungo (+0,3%). Le aspettative sono negative per occupazione e ordini interni e positive per produzione, fatturato e ordini esteri. Chimico-farmaceutica Le industrie chimico-farmaceutiche abruzzesi hanno ottenuto risultati trimestrali e annuali positivi per produzione (+2,9% e +8,4%), fatturato estero (+5,7% e +4,8%) e ordini esteri (+6,7% e +3,3%). Il fatturato e l’occupazione risultano in aumento congiunturale (+5,8% e +1,1%) ma in contemporaneo calo tendenziale (-3,7% e -0,7%). Gli ordini interni hanno attraversato un trimestre difficile dal punto di vista congiunturale (-1,1%) che però non ha intaccato il risultato annuale positivo (+7,7%). Le aspettative sono negative per tutti gli indicatori.

* Ricercatrice CRESA

di Matilde Fiocco*

P

rosegue per il sesto semestre consecutivo l’indagine congiunturale del CRESA sul settore delle costruzioni. I dati raccolti su un campione di 151 imprese con sede in regione mostrano il perdurare di una situazione di forte criticità, significativamente peggiore di quella degli altri settori, come è evidente anche dalla lettura dei dati Infocamere: le imprese edili registrate in Abruzzo alla fine del I semestre 2013 sono 21.248, quelle attive 19.487, rispettivamente 459 e 466 in meno rispetto all’inizio dello stesso periodo. Il bilancio di periodo è reso particolarmente pesante dal gran numero di cancellazioni effettuate nel primo trimestre (800 contro 270 iscrizioni). Nonostante la ripresa nell’area del cratere delle attività di ricostruzione pesante, che interessa principalmente le imprese di grandi dimensioni, i risultati dell’indagine condotta dal CRESA mostrano un generale aggravarsi delle performance tendenziali (produzione: -3,9%; commesse:-1,9%; fatturato: -4,1%) e, a differenza di quanto osservato nel semestre precedente, flessioni congiunturali (produzione: -5,8%; commesse:-3,1%; fatturato: -7%). L’occupazione aumenta su base semestrale (+3,8%) e si contrae su base annua (-9,8%); particolarmente negativo l’andamento dell’occupazione straniera (congiunturale: -5,8%; tendenziale: -16,6%). I costi mostrano aumenti intorno al 3% su ambedue gli orizzonti temporali. Le previsioni degli operatori per i prossimi sei mesi, ottenute dalla differenza tra la percentuale di risposte ottimistiche e quelle pessimistiche, sono negative. A mostrare le maggiori difficoltà sono le imprese di piccole dimensioni, le medie mostrano una maggiore capacità di tenuta soprattutto in termini di occupazione, le grandi fanno registrare andamenti positivi e aspettative di crescita per i prossimi sei mesi.

Le piccole e medie imprese Le piccole imprese (6-9 addetti) mostrano risultati fortemente negativi e peggiori di quelli delle altre classi dimensionali: produzione, commesse, fatturato e occupazione straniera fanno registrare contrazioni congiunturali e tendenziali a due cifre, l’occupazione complessiva, a fronte di un lieve incremento su base semestrale, riporta un pesante calo nel confronto con lo stesso periodo 2012. I costi di produzione aumentano di circa il 10% su ambedue gli orizzonti temporali. Il clima d’opinione riguardo l’andamento nel II semestre è fortemente pessimistico: la differenza tra la percentuale di risposte con indicazione in aumento e di quelle con

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indicazione in diminuzione riguardo a produzione, fatturato e commesse si attesta intorno al -50%, valore sensibilmente peggiore di quello relativo alle altre classi dimensionali. Meno diffuse che nelle imprese con un maggior numero di dipendenti sono invece le previsioni di rincari a sei mesi dei costi di produzione. Le imprese di media dimensione (10-49 addetti) riportano decrementi congiunturali e tendenziali di produzione e ancor più di fatturato. L’occupazione cresce su base semestrale e si contrae su base annua. È il lavoro degli stranieri a mettere a segno i risultati peggiori, con un aumento più modesto di quello complessivo rispetto a luglio-dicembre 2012 e una maggiore contrazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I costi di produzione sono cresciuti su ambedue gli orizzonti temporali. Le previsioni a sei mesi delle medie imprese sono negative anche se meno diffuse di quanto si osserva nelle piccole imprese riguardo a produzione, fatturato e commesse, più frequenti sono, invece, le aspettative di rincaro nel prossimo futuro dei costi di produzione.

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Le grandi imprese Le imprese con oltre 50 dipendenti fanno registrare incrementi tendenziali interessanti di produzione e commesse e, ancor più consistenti, di fatturato, occupazione complessiva e straniera inclusa. Nel confronto con il semestre precedente esse mettono a segno risultati positivi ma assai più modesti: sostanzialmente immutati i livelli produttivi e il portafoglio commesse, mentre il fatturato e l’occupazione crescono tra l’1% e il 2%. Sotto il profilo dei costi, a differenza di quanto si osserva nelle altre classi dimensionali di imprese, si osservano diffuse contrazioni tendenziali e congiunturali dei costi di produzione fatta eccezione per l’energia che subisce un lieve aumento sia tendenziale che congiunturale. Le aspettative per l’andamento dell’attività nella seconda parte del 2013 sono diffusamente positive, particolarmente per quanto riguarda i possibili incrementi di fatturato anche se accompagnate da previsioni di inasprimenti dei costi di produzione.

Le principali variabili Produzione La produzione delle imprese di costruzione abruzzesi fa registrare la peggiore variazione congiunturale (-5,8%) degli ultimi tre anni e si contrae, sia pur meno pesantemente, anche su base annua (-3,9%). Considerando le diverse tipologie dimensionali, le imprese con più di 50 addetti sono le sole a mostrare andamenti crescenti, con un lieve incremento rispetto all’ultimo semestre 2012 (+0,2%) accompagnato da un deciso miglioramento delle performance su base annua (+4,1%). Disastrosi i risultati delle piccole imprese, con decrementi a due cifre, meno pesanti, ma ugualmente di segno negativo, i risultati delle medie che riportano flessioni intorno al 4% su ambedue gli orizzonti temporali.

Commesse Il valore del portafoglio commesse del settore delle costruzioni abruzzese si contrae su base semestrale (-3,1%) ed annua (-1,9%). Anche in questo caso, parti-

colarmente critica è la situazione delle imprese da 6 a 9 addetti, le quali dopo la capacità di tenuta mostrata nel semestre precedente, fanno registrare contrazioni su base semestrale a annua che sfiorano il 20%. Le organizzazioni di medie e grandi dimensioni confermano rispetto una situazione sostanzialmente invariata a livello congiunturale, e mettono a segno un miglioramento, lieve in quelle di medie dimensioni, delle performance (rispettivamente +0,6% e 4,6%) sul piano tendenziale.

Fatturato Il fatturato, dopo esser aumentato nel semestre precedente su base congiunturale e tendenziale, nel periodo gennaio-giugno 2013 si contrae del 7% rispetto al semestre precedente e del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2012. Sono anche in questo caso le piccole imprese a mostrare le maggiori difficoltà (congiunturale: -7%; tendenziale: -5,4%), seguite da quelle di medie dimensioni. Buono l’incremento tendenziale (+7%) delle grandi aziende le quali riportano anche un risultato congiunturale positivo (+1,4%).

ABRUZZO - ANDAMENTO CONGIUNTURALE E TENDENZIALE DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI DELLE IMPRESE DELLE COSTRUZIONI - I semestre 2013 Totale variaz. % rispetto al sem.

variaz. % rispetto stesso sem. anno prec.

6-9 addetti variaz. % rispetto al sem.

variaz. % rispetto stesso sem. anno prec.

10-49 addetti variaz. % rispetto al sem.

variaz. % rispetto stesso sem. anno prec.

oltre 50 addetti variaz. % rispetto al sem.

variaz. % rispetto stesso sem. anno prec.

Produzione -5,8 -3,9 -19,4 -13,1 -4,0 -4,1 0,2 4,1 Commesse -3,1 -1,9 -18,4 -19,8 0,0 0,6 0,2 4,6 Fatturato -7,0 -4,1 -20,2 -17,2 -7,0 -5,4 1,4 7,0 Occupazione 3,8 -9,8 3,4 -19,7 4,3 -1,8 2,0 5,2 Occupazione straniera -5,8 -16,6 -25,3 -38,6 1,3 -7,8 2,1 6,5 Costi materie prime 3,6 3,2 11,4 6,9 3,4 3,8 -0,4 0,0 Costi medi per addetto 3,0 2,8 9,2 8,8 2,9 2,9 -0,2 -0,8 Costi energia 3,9 4,1 8,8 9,1 3,9 4,3 1,0 0,7 Fonte: CRESA - Congiuntura Economica Abruzzese

ABRUZZO - PREVISIONI A SEI MESI DEI PRINCIPALI INDICATORI CONGIUNTURALI - I semestre 2013 (saldi % delle imprese) Totale Produzione Commesse Fatturato Costi di produzione

6-9 addetti

-32,8 -55,2 -17,6 50,2 -32,4 -50,9 -20,6 53,6 -31,4 -56,6 -14,3 72,8 30,5 5,1 12,8 46,0

Fonte: CRESA - Congiuntura Economica Abruzzese

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Costi

Andamento congiunturale della PRODUZIONE nelle imprese edili in Abruzzo

Tutte le tipologie di costo (materie prime, addetti e energia) hanno registrato aumenti congiunturali e tendenziali intorno al 3-4%. Più pesanti gli incrementi fatti osservare dalle piccole imprese (tra il 7% e l’11%), le imprese che hanno da 10 a 49 addetti presentano aggravi allineati a quelli medi regionali, mentre le grandi imprese sono le sole a mostrare capacità di contenimento dei costi con cali, sia pure contenuti, di quelli relativi alle materie prime e a quelli medi per occupato.

Previsioni

Occupazione Durante il I semestre 2013 l’occupazione, nonostante la ripresa su base semestrale (+3,8%), continua a registrare pesante arretramenti tendenziali (-9,8%). Cresce rispetto al semestre precedente in tutte le tipologie di impresa (piccole: +3,4%; medie: +4,3%; grandi: +2%), mentre, rispetto allo stesso periodo 2012, fa registrare una contrazione nelle piccole (-19,7%) e nelle medie (-1,8%) e un incremento in quelle di maggiori dimensioni (+5,2%).

Si conferma fortemente critico, in particolare, l’andamento dell’occupazione straniera, che fa registrare una variazione negativa su base semestrale (-5,8%) e, ancor più consistente, su base annua (-16,6%). Pesante il calo congiunturale e tendenziale nelle piccole imprese (rispettivamente -25,3% e -38,6%), migliore l’andamento in quelle medie le quali riportano un aumento semestrale (+1,3%) e una contrazione annua (-7,8%) , riprende invece a crescere l’occupazione straniera nelle aziende con più di 50 addetti (congiunturale: +2,1%; tendenziale: +6,5%).

Andamento congiunturale del FATTURATO nelle imprese edili in Abruzzo

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Le aspettative per il prossimo semestre espresse dagli operatori abruzzesi sono pessimistiche ma in modo meno diffuso rispetto a quanto osservato nel II semestre 2012. L’indicatore, calcolato come differenza tra la percentuale di risposte con indicazione in aumento e di quelle con indicazione in diminuzione, è negativo per produzione (-32,8%), commesse (-32,4%) e fatturato (-31,4%). Negative le previsioni delle imprese di piccole e medie dimensioni, positive quelle espresse dalle aziende grandi.

* Ricercatrice CRESA

Andamento congiunturale dell’OCCUPAZIONE nelle imprese edili in Abruzzo

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Congiuntura Economica Abruzzese

Centro Regionale di Studi e Ricerche Economico Sociali Istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo Sede Legale: L’Aquila - Corso Vittorio Emanulele II, 86 Sede Provvisoria: L’Aquila - Via G. Carducci, 32 Tel. 0862.25335 - Fax 0862.419951 - E-mail:info@cresa.it www.cresa.it - www.abruzzo.congiuntura.it


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