Congiuntura Economica Abruzzese SECONDO TRIMESTRE 2014 N. 2
Spedizione in a.p. 70% Div. Corr. D.C.I. AQ
ANCORA SEGNALI POSITIVI PER LE GRANDI IMPRESE E L'EXPORT REGIONALE
C
ome era già apparso chiaro alla fine dello scorso anno il 2013 è stato, probabilmente, uno degli anni più duri della crisi per l’Abruzzo. In base alle stime di Prometeia elaborate nel luglio scorso, nel 2013 il Pil dell’Abruzzo si è ridotto, infatti, del 4,1% rispetto all’anno precedente (-1,9% l’Italia; -4% il Mezzogiorno), facendo registrare la dinamica peggiore dal 2009 (quando la riduzione era stata di -6,4%). Nel complesso, tra il 2007 e il 2013 l’Abruzzo ha perso 2,5 miliardi di euro di Pil in termini reali. Ma non è solamente il Pil a far registrare una flessione negativa: gli investimenti si sono ridotti del 7% (-4,7% in Italia); gli occupati sono diminuiti di oltre 10 mila unità tra il 2013 ed il 2012 (cui se ne sono aggiunti altri 15 mila nel I trimestre 2014); le imprese attive sono diminuite di oltre 1.500 unità rispetto al 2012 (-1,2%) meno, tuttavia, che in Italia (-1,9%). Il buio dell’economia abruzzese (e meridionale), tuttavia, non è così impenetrabile. Come hanno mostrato recentemente alcune indagini nazionali, si iniziano ad avvertire diffusamente nel nostro paese alcuni, tenui, segnali positivi. L’andamento della produzione industriale e le indagini presso le imprese indicano che l’attività economica ha ripreso a crescere moderatamente nei primi mesi dell’anno, seppure non in maniera costante e pur restando i risultati economici differenziati tra categorie di imprese e sul territorio nazionale. Nel caso abruzzese, le indagini condotte dal Cresa nella prima metà del 2014 mostrano come il tessuto economico regionale abbia gra-
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La congiuntura manifatturiera nel II trimestre 2014 di Alberto BAZZUCCHI
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L'industria manifatturiera dal 2009 al 2014/II: i grafici dell'andamento di Alberto BAZZUCCHI
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La congiuntura del settore delle costruzioni nel I semestre 2014 di Concettina PASCETTA
CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE
dualmente intrapreso un cammino, se non di vera e propria ripresa, quantomeno di stabilizzazione e di ricerca di nuovi equilibri. I risultati della rilevazione sul settore manifatturiero abruzzese nel secondo trimestre 2014 rafforzano, in qualche misura, questa percezione. Tutte le variabili analizzate mostrano valori positivi nella media regionale sotto il profilo sia tendenziale che congiunturale. Per quanto riguarda la produzione si rileva un aumento a livello tendenziale del 4,6%; migliora ancora anche il grado di utilizzazione degli impianti produttivi rispetto a quanto rilevato nel trimestre precedente, attestandosi al 67% della piena capacità produttiva. Sono apparsi davvero incoraggianti i risultati registrati nei mezzi di trasporto, nella chimico-farmaceutica e nei prodotti dell’elettronica che confermano il buon andamento mostrato già ad inizio anno. In questo quadro, risulta particolarmente significativo il dato sulle performance delle imprese per classe dimensionale: assistiamo, infatti, al delinearsi progressivo di una vera e propria “crescita a due velocità”. Da una parte, le piccole imprese che presentano livelli di produzione lievemente inferiori a quelli registrati nel corrispondente trimestre del 2013: se ne trova riscontro nell’andamento del fatturato complessivo (-0,6%), ancora schiacciato dal ristagno del mercato interno, ma non in quello del fatturato estero, alimentato dalla capacità di sfruttare al meglio i mercati internazionali verso i quali le vendite sono invece aumentate del 7,4% rispetto al corrispondente trimestre del 2013. Dall’altra, ci sono le medie e, soprattutto, le grandi imprese che invece hanno registrato performance ragguardevoli. Il dato sulle grandi imprese è particolarmente indicativo in quanto rispecchia l’importanza di questo segmento che in Abruzzo è espressione di un’imprenditoria tra le più avanzate e innovative. In questo numero sono presentati i risultati della rilevazione congiunturale presso gli imprenditori dell’edilizia relativamente al primo semestre dell’anno in corso. Per questo importante comparto dell’economia regionale la variazione media della produzione, +0,9% rispetto al corrispondente periodo del 2013, appare in controtendenza rispetto all’evoluzione nazionale ed è probabilmente da attribuire in buona parte all’impulso derivante dalla ricostruzione post sisma che interessa i comuni del cratere. È, inoltre, il risultato di andamenti piuttosto differenziati sotto il profilo della dimensione d’impresa. A questo risultato hanno infatti contribuito esclusivamente le imprese tra 10 e 49 addetti, a fronte di un risultato sensibilmente negativo delle micro imprese (-4,6%) che purtroppo conferma, seppur attenuandole, le difficoltà dell’anno precedente e di una sostanziale stazionarietà delle imprese di maggiori dimensioni. Resta da sottolineare, tuttavia, un certo significativo mutamento nel clima di opinione degli imprenditori le
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cui aspettative, pur restando negative, sono apparse in netto miglioramento rispetto a quanto registrato nel semestre precedente. In termini generali, in maniera diffusa tra i settori e con una forte concentrazione nelle imprese più grandi, la crisi sembra dunque accennare ad una frenata. Tuttavia, occorre prestare grande attenzione al ritardo accumulato negli ultimi sei anni. I primi segnali in controtendenza evidenziati nella prima metà del 2014 non sono ancora sufficienti a compensare i risultati consolidati, che restano nel loro complesso profondamente negativi. Nonostante le esportazioni abbiano tenuto nel corso di questi ultimi anni – sebbene siano da considerare con attenzione le ripercussioni della crisi ucraina sull’andamento dell’economia tedesca verso la quale è diretto circa un quarto dell’export abruzzese - il calo della domanda interna nel periodo 2007-2013 ha particolarmente inciso sulle attività delle imprese, le quali sono calate di numero e hanno registrato seri peggioramenti nei principali indicatori di bilancio. Inoltre, Nel 2013, 8.027 imprese abruzzesi - 22 al giorno, includendo sabato e domenica - hanno cessato la propria attività (sono state 8.349 l’anno precedente). La tendenza negativa sembra continuare con il nuovo anno anche se con diversa intensità: nei primi sei mesi del 2014 sono scomparse 2.839 imprese, non compensate dalle nuove iscrizioni. In tal modo, oggi il numero di imprese attive in Abruzzo risulta inferiore di circa 2.000 unità rispetto al 2007. Tale tendenza può essere interpretata come una chiara indicazione di policy per l’economia abruzzese - e per quella italiana più in generale - per favorire una stabile e duratura ripresa nel corso dei prossimi anni. Le imprese che esportano registrano infatti, sistematicamente, performance e risultati finanziari migliori rispetto alle altre imprese e sono in grado di attivare investimenti che possono dare un impulso positivo al rilancio della domanda interna. Risulta, pertanto, sempre più necessario sostenere il processo di internazionalizzazione dell’economia meridionale incentivando le imprese ad affacciarsi in modo strutturato e aggregato sui mercati esteri, a partire da quelli emergenti in forte crescita. Dobbiamo quindi cercare, riconoscere e far crescere questa manifattura d’avanguardia che può trascinare anche le imprese minori e per farlo occorrono iniziative di politica industriale fortemente orientate all’innovazione e che promuovano lo sviluppo di comunità stabili, all’interno delle quali imprese, università e centri di ricerca si possano incontrare per sviluppare progetti a sostegno del settore manifatturiero, vero motore della crescita sostenibile. Francesco Prosperococco
SECONDO TRIMESTRE 2014 - N. 2
LA CONGIUNTURA MANIFATTURIERA NEL II TRIMESTRE 2014 di Alberto BAZZUCCHI Ricercatore CRESA
L’
analisi congiunturale sull’industria manifatturiera si basa su un campione di 436 imprese con almeno 10 addetti (dati forniti da Questlab s.r.l. su incarico CRESA). I risultati della rilevazione sul II trimestre 2014 sono in linea con quelli del precedente trimestre e sembrano confermare la ripresa del settore manifatturiero abruzzese. Infatti, con riferimento alla media regionale, le performance di tutti gli indicatori presi in considerazione, nel periodo aprile-giugno 2014, sono positive sia in termini tendenziali che congiunturali. Pertanto, sembrerebbe intravvedersi un’evoluzione positiva, graduale, che, però, deve fare i conti con le perdite registrate negli anni precedenti. Per quanto riguarda la produzione dell’industria manifatturiera, si rileva un aumento sia a livello tendenziale che congiunturale, rispettivamente del 4,6% e dell’1,4%; inoltre, migliora ancora rispetto al precedente trimestre anche il grado di utilizzazione degli impianti produttivi, che si attesta al 67,3% della piena capacità produttiva. Tra i comparti analizzati, i settori di attività tessile, metalmeccanica, elettromeccanica ed elettronica e chimica-farmaceutica mostrano variazioni positive della produzione sia a livello tendenziale che congiunturale. In particolare, l’ultimo settore menzionato mostra una crescita di oltre 4 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente e un sostanzioso aumento rispetto allo scorso trimestre (10%). Occorre sottolineare, tuttavia, che sulla variazione tendenziale positiva della produzione regionale incide soprattutto il +11,4% del settore dei mezzi di trasporto, sebbene la variazione congiunturale dello stesso settore sia negativa (–5,7%). Infine, si rilevano risultati positivi rispetto allo scorso trimestre ma risultati negativi in confronto allo stesso trimestre del 2013 per il settore degli alimentari (+4,2% e –3,3%), del legno e dei mobili (+5,9% e –2,8%) e della lavorazione dei minerali non metalliferi (+3,8% e –1,3%). Di riflesso, emerge una variazione sia tendenziale
che congiunturale positiva del fatturato per tutti i settori, tra i quali risalta quello chimico-farmaceutico (rispettivamente +18,4% e +6,7%). Nondimeno, la crescita tendenziale del fatturato più consistente si rileva per la fabbricazione dei mezzi di trasporto (+11,6%), in accordo con l’andamento della produzione nello stesso comparto. Inoltre, per quest’ultimo settore, è possibile mettere in evidenza anche l’incremento del fatturato estero, pari a +12,4% su base annua. Si registrano, invece, dati negativi rispetto al fatturato nello stesso trimestre del 2013 per il settore degli alimentari (–4,4%), del legno e mobili (–3,6%) e della metalmeccanica (–1,3%). Il confronto territoriale espresso in termini di produzione evidenzia variazioni positive di pari entità sia a livello tendenziale che congiunturale per le province di L’Aquila e Teramo. Nella provincia di Pescara risulta una lieve variazione tendenziale negativa e un andamento positivo nel breve periodo, mentre Chieti è nella situazione opposta. Peraltro, può osservarsi che la provincia di Pescara presenta i peggiori valori regionali relativamente ai ricavi, in quanto è l’unica delle quattro Province ad essere in negativo. Dal punto di vista dimensionale, le grandi imprese (oltre 250 addetti) mostrano miglioramenti rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente e variazioni congiunturali negative. Tale risultato è spiegato soprattutto dall’andamento del settore dei mezzi di trasporto, il quale è costituito, per l’appunto, prevalentemente da grandi imprese. Le performance delle imprese di media dimensione (50-249 addetti) risultano positive sia sul breve che sul lungo periodo; tali dati sono verosimilmente influenzati prevalentemente dall’andamento del settore chimico-farmaceutico. Diversamente, le piccole imprese (10-49 addetti) presentano variabili con andamenti tendenziali negativi e con andamenti congiunturali lievemente positivi, ad eccezione del fatturato estero, il quale aumenta a livello tendenziale (+7,4%) ma diminuisce rispetto allo scorso trimestre (–7,0%).
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CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE
Per quanto riguarda i dati sugli ordinativi, sembrerebbe si stia verificando una ripresa della domanda: infatti, la serie di dati negativi che aveva caratterizzato il biennio 2012-2013 sembra essersi interrotta. In particolare, risalta la crescita degli ordini esteri pari a +6,6% rispetto al periodo aprile-giugno 2013. Tale valore positivo è determinato soprattutto dall’incremento del settore dei mezzi di trasporto (+13,6%), ma incidono positivamente anche il settore della lavorazione dei minerali non metalliferi (+23,5%) e del legno e mobili (+14,9%). Sui dati degli ordini interni, invece, incide positivamente soprattutto il settore chimico-farmaceutico. Dal punto di vista territoriale, il dato peggiore sugli ordinativi viene riportato dalla provincia di Pescara dove la variazione congiunturale degli ordinativi esteri è pari a –32,8% e la variazione tendenziale è pari a –14,0%. Sotto il profilo occupazionale, si evidenzia un lieve aumento rispetto allo scorso trimestre (+1,5%) ma, tendenzialmente, permane il contesto di calo dell’occupazione (–0,8%) che coinvolge soprattutto le piccole imprese (–2,5%). In termini di aspettative, alle aziende interpellate è stato richiesto di fare una previsione su quale potreb-
be essere l’andamento della produzione, del fatturato, dell’occupazione e degli ordinativi nel prossimo semestre. Ne è risultato che la maggioranza delle aziende operanti nel settore prevede una situazione di stazionarietà tendente al peggioramento. Prendendo in considerazione l’attività produttiva, il saldo percentuale delle risposte è negativo e pari a –6,4%, dovuto al 29,5% dei rispondenti che si aspetta una flessione, il 47,3% che prevede una situazione di stabilità e solo il 23,2% una crescita. Quanto al fatturato, il saldo percentuale delle risposte è pari a –2,4%, come risultato del fatto che la quota di coloro che suppone una diminuzione (28,7%) supera quella di chi ipotizza un aumento (26,3%), mentre il 45% delle imprese intervistate pronostica una situazione immutata per il prossimo semestre. Anche le previsioni sugli ordinativi sembrano sostanzialmente confermare la stessa scala di previsione: il saldo percentuale delle risposte sugli ordini interni è pari a –4,6% e quello sugli ordini esterni è pari a –1,9%. Infine, sul livello occupazione, il 78% delle imprese coinvolte nell’indagine ritiene che la situazione occupazionale resterà stazionaria, mentre il 14,9% è pessimista e il restante 7% è ottimista: il saldo percentuale delle risposte è dunque pari a –7,9%.
ANDAMENTO DELLA PRODUZIONE E DEL FATTURATO - II trimestre 2014 Produzione
Settore
di attività
Alimentare bevande e tabacco Tessile abbigliamento e calzature Legno e mobili Lavoraz. minerali non metalliferi Metalmeccanica Elettromeccanica ed elettronica Mezzi di trasporto Chimico-farmaceutico Altre imprese manifatturiere TOTALE Provincia Chieti L’Aquila Pescara Teramo
Classe
dimensionale
10-49 addetti 50-249 addetti oltre 250 addetti Fonte: CRESA - Congiuntura Economica Abruzzese
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variaz. % rispetto al trim. precedente
variaz. % rispetto stesso trim. anno prec.
Utilizzo impianti %
Fatturato variaz. % rispetto al trim. precedente
variaz. % rispetto stesso trim. anno prec.
Fatturato Estero variaz. % rispetto al trim. precedente
variaz. % rispetto stesso trim. anno prec.
4,2 -3,3 63,8 5,6 -4,4 4,5 -4,0 1,3 4,8 68,4 1,2 1,5 -13,6 2,6 5,9 -2,8 50,6 4,1 -3,6 4,2 -6,8 3,8 -1,3 56,2 1,8 1,7 -0,2 18,1 6,5 3,3 69,9 7,3 -1,3 8,6 6,9 4,9 5,3 74,4 5,9 5,7 0,5 1,0 -5,7 11,4 69,1 -4,0 11,6 -3,1 12,4 10,0 4,2 75,4 18,4 6,7 14,1 9,0 -0,6 6,2 71,1 1,5 3,2 -0,5 -1,3 1,4 4,6 67,3 2,6 3,5 1,0 5,9 -0,6 6,2 68,9 1,8 5,4 3,9 7,5 4,9 3,4 63,9 7,4 4,2 3,1 9,7 3,2 -0,8 68,3 -1,1 -4,3 -19,8 -7,5 4,1 3,2 66,7 3,9 1,3 -2,1 3,4 1,9 -0,6 65,8 1,7 -0,6 -7,0 7,4 4,7 5,1 73,2 7,9 1,8 7,4 6,1 -1,6 6,9 84,0 -1,4 7,6 -2,2 5,4
SECONDO TRIMESTRE 2014 - N. 2
ANDAMENTO DEGLI ORDINATIVI E DELL’OCCUPAZIONE - II trimestre 2014 Ordini interni
Settore
di attività
variaz. % rispetto al trim. precedente
variaz. % rispetto stesso trim. anno prec.
Ordini esteri variaz. % rispetto al trim. precedente
variaz. % rispetto stesso trim. anno prec.
Giorni di produzione assicurati dagli ordini
Occupazione variaz. % rispetto al trim. precedente
variaz. % rispetto stesso trim. anno prec.
Alimentare bevande e tabacco 0,8 -1,2 8,1 4,2 73,6 12,3 1,0 Tessile abbigliamento e calzature 2,5 4,4 -1,0 -0,8 58,1 1,1 -0,1 Legno e mobili 1,6 1,8 6,3 -14,9 48,2 -0,6 -2,2 Lavoraz. minerali non metalliferi 2,1 -3,2 -6,0 23,5 65,9 1,1 -2,4 Metalmeccanica 14,9 -2,9 -0,9 3,9 58,4 0,3 -3,1 Elettromeccanica ed elettronica 0,9 0,7 5,8 5,1 106,9 0,0 1,1 Mezzi di trasporto -7,7 9,0 -0,2 13,6 71,5 0,1 -1,0 Chimico-farmaceutico 12,7 5,2 22,1 5,4 67,3 1,9 1,4 Altre imprese manifatturiere 2,0 11,7 -3,5 -1,0 53,6 0,1 -0,2 TOTALE 1,6 3,1 2,6 6,6 62,9 1,5 -0,8
Provincia Chieti 1,0 6,5 6,1 9,5 66,6 2,2 -1,0 L’Aquila -0,7 -7,5 11,5 13,3 61,5 0,0 -3,3 Pescara 0,1 -0,5 -32,8 -14,0 62,6 2,3 0,5 Teramo 3,9 1,7 0,5 1,7 59,8 0,9 0,1
Classe
dimensionale
10-49 add. 50-249 add. 250 add. e più
2,7 0,6 0,1 0,0 57,7 0,6 -2,5 7,6 0,2 8,2 6,7 83,0 3,0 0,3 -5,2 8,5 -2,1 8,1 133,5 0,6 -0,2
Fonte: CRESA - Congiuntura Economica Abruzzese
PREVISIONI A SEI MESI DEI PRINCIPALI INDICATORI CONGIUNTURALI (saldi % delle risposte) - II trimestre 2014
Settore
di attività
Produzione
Fatturato
Occupazione
Ordinativi Interni
Esterni
Alimentari bevande e tabacco -5,6 0,8 -9,3 8,4 -9,7 Tessile abbigliamento e calzature -11,3 -9,6 -5,4 -7,3 -1,8 Legno e Mobili -10,7 -13,4 -25,4 -16,9 3,0 Lavoraz. minerali non metalliferi -39,7 -34,9 -15,6 -43,1 -23,6 Metalmeccanica -5,6 2,7 -8,9 -0,2 -1,8 Elettromeccanica ed elettronica 4,3 6,5 -0,3 -5,5 6,7 Mezzi di trasporto 15,2 10,3 5,6 5,5 8,4 Chimico-farmaceutica 8,9 20,9 0,0 1,1 25,8 Altre imprese manifatturiere 15,5 19,9 -5,6 10,3 -8,8 TOTALE -6,4 -2,4 -7,9 -4,6 -1,9 Provincia Chieti -1,7 3,8 -6,9 1,9 1,9 L’Aquila -16,6 -2,3 -7,2 -5,6 -5,5 Pescara 4,5 2,1 -3,0 8,4 -4,0 Teramo -12,0 -10,6 -11,5 -16,9 -2,9 Classe dimensionale 10 - 49 addetti -8,6 -5,0 -9,9 -6,5 50 - 249 addetti 0,0 6,7 0,0 -0,6 oltre 250 addetti 39,8 46,4 17,1 45,5
-7,3 12,0 41,2
Fonte: CRESA - Congiuntura Economica Abruzzese
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CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE
L'INDUSTRIA MANIFATTURIERA DAL 2009 AL 2014/II: I GRAFICI DELL'ANDAMENTO di Alberto BAZZUCCHI Ricercatore CRESA
Produzione e Occupazione manifatturiera in Abruzzo 2009-2014/II (variazioni tendenziali in %)
Produzione dell’industria manifatturiera in Abruzzo per dimensione d’impresa 2009-2014 II (variazioni tendenziali in %)
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SECONDO TRIMESTRE 2014 - N. 2
Fatturato dell’industria manifatturiera in Abruzzo 2009-2014/II (variazioni tendenziali in %)
Ordini interni ed esteri dell’industria manifatturiera in Abruzzo 2009-2014/II (variazioni tendenziali in %)
Previsioni a sei mesi su Produzione e Occupazione in Abruzzo 2009-2014/II (saldi % delle imprese)
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CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE
Congiuntura manifatturiera in Abruzzo: alimentare, bevande, tabacco 2009-2014/II (variazioni tendenziali in %)
Congiuntura manifatturiera in Abruzzo: tessile, abbigliamento, calzature 2009-2014/II (variazioni tendenziali in %)
Congiuntura manifatturiera in Abruzzo: settore legno e mobili 2009-2014/II (variazioni tendenziali in %)
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SECONDO TRIMESTRE 2014 - N. 2
Congiuntura manifatturiera in Abruzzo: settore metalmeccanica 2009-2014/II (variazioni tendenziali in %)
Congiuntura manifatturiera in Abruzzo: settore lavorazione minerali non metalliferi 2009-2014/II (variazioni tendenziali in %)
Congiuntura manifatturiera in Abruzzo: settore elettromeccanica ed elettronica 2009-2014/II (variazioni tendenziali in %)
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CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE
Congiuntura manifatturiera in Abruzzo: settore mezzi di trasporto 2009-2014/II (variazioni tendenziali in %)
Congiuntura manifatturiera in Abruzzo: settore chimico-farmaceutico 2009-2014/II (variazioni tendenziali in %)
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SECONDO TRIMESTRE 2014 - N. 2
LA CONGIUNTURA DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI NEL I SEMESTRE 2014 di Concettina PASCETTA Ricercatrice CRESA
L’
indagine congiunturale relativa all’andamento del settore delle costruzioni nel primo semestre 2014, realizzata dalla società Questlab di Mestre per conto del Cresa, si è basata sulle interviste a 164 imprese edili aventi sede in regione. La disponibilità dimostrata da un numero così elevato di imprese è il sintomo di un evidente interesse che il mondo imprenditoriale continua a mostrare verso la conoscenza delle dinamiche del settore. Tale attenzione risulta opportuna soprattutto in un periodo, come quello attuale, molto complicato per l’edilizia e caratterizzato, secondo i dati dell’Istat, dal calo degli occupati (nel secondo trimestre 2014 -3,8% rispetto al secondo trimestre 2013), del valore aggiunto (-2,1%) e degli investimenti (-2,3%). Per invertire un tale andamento negativo, secondo l’Ance, non sarebbero sufficienti le risorse, necessarie ad esempio per la lotta al dissesto idrogeologico e la realizzazione di opere fondamentali, messe a disposizione dal decreto Sblocca Italia, che pure prevede misure giudicate positivamente, quali quelle relative all’acquisto di immobili per la locazione e le semplificazioni riguardanti le ristrutturazioni edilizie. Le risposte degli imprenditori abruzzesi intervistati confermano i segnali negativi riscontrati a livello nazionale registrando nel primo semestre 2014 un andamento generalmente negativo dei principali indicatori (produzione, commesse e fatturato), accompagnato da una lieve ripresa congiunturale dell’occupazione e dall’aumento dei costi. Nel dettaglio, dal punto di vista congiunturale, sono state osservate diminuzioni della produzione (-3,9%), delle commesse (-10,3%) e del fatturato (-9,5%). I costi di produzione continuano ad aumentare (costi delle materie prime: +3,6%; costi medi per addetto: +1,0%; costi dell’energia: +0,2%) mentre l’occupazione mostra un’inversione di tendenza con incrementi che riguardano sia quella totale (+1,1%) sia quella straniera
(+11,4%). A livello tendenziale gli indicatori mostrano andamenti generalmente negativi (commesse: -9,1%; fatturato: -6,2%) ad eccezione della produzione che rileva un lieve aumento (+0,9%). I costi di produzione proseguono nella crescita anche su base annua (costi delle materie prime: +2,7%; costi medi per addetto: +2,2%; costi dell’energia: +1,8%) e l’occupazione totale e straniera diminuiscono (rispettivamente -5,2% e -5,9%) nonostante l’incremento congiunturale. Le previsioni degli operatori per i prossimi sei mesi, ottenute dalla differenza tra la percentuale di risposte ottimistiche e quelle pessimistiche, sono negative per produzione e commesse ma in netto miglioramento rispetto a quanto registrato nel semestre precedente. Nel I semestre 2014 le piccole imprese (6-9 addetti) hanno mostrato risultati di produzione, fatturato e commesse negativi sia dal punto di vista congiunturale che tendenziale e generalmente peggiori della media delle imprese. I costi di produzione aumentano più della media. L’incremento semestrale dell’occupazione, per quella straniera molto consistente, non riesce a colmare il calo annuale, peggiore della media. Le imprese di dimensioni medie (10-49 addetti) hanno registrato per produzione, commesse e fatturato risultati semestrali tutti negativi, ma meno pesanti della media, che non hanno eroso completamente l’andamento annuale generalmente positivo. L’occupazione registra un certo aumento, su entrambi gli orizzonti temporali per quella totale e solo a livello congiunturale per quella straniera. I costi di produzione sono generalmente in aumento, perlopiù maggiore della media delle imprese. Per le grandi imprese (con oltre 50 dipendenti) il primo semestre 2014 ha mostrato per produzione, commesse e fatturato andamenti negativi sia tendenziali che congiunturali peggiori della media. L’occupazione mostra flessioni in entrambe le componenti
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CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE
e su entrambi gli orizzonti temporali. Tutte le tipologie di costo registrano aumenti, sia congiunturali sia tendenziali, in genere inferiori alla media. La produzione delle imprese di costruzione abruzzesi è diminuita del 3,9% rispetto al periodo precedente, ma non ha completamente assorbito il positivo andamento tendenziale (+0,9%). Dal punto di vista congiunturale tutte le tipologie di impresa (piccole, medie e grandi) hanno registrato flessioni, peggiori della media per piccole e grandi, mentre a livello tendenziale risalta l’aumento delle medie imprese. Le commesse sono diminuite su base sia semestrale sia annua. L’indicatore risulta in calo per tutte le categorie di imprese, in particolare piccole e grandi, e su entrambi gli orizzonti temporali. Anche il fatturato registra una contrazione rispetto sia al semestre precedente sia allo stesso semestre
del 2013. L’andamento peggiore ha riguardato le grandi imprese mentre quelle medie hanno mostrato i risultati migliori, tra cui un aumento tendenziale. Il I semestre 2014 sembra aver segnato un lieve recupero dell’occupazione. Aumentano a livello congiunturale sia l’occupazione totale che straniera in tutte le categorie di imprese, ad eccezione delle grandi. Questo incremento non è sufficiente a cambiare l’andamento tendenziale rimasto negativo in entrambe le componenti e, in genere, in tutte le categorie di imprese, tra le quali spiccano quelle piccole. Tutte le tipologie di costo hanno registrato aumenti congiunturali e tendenziali. Emergono le piccole imprese che vedono aumentare tutte le tipologie di costo più della media regionale. Come nel semestre precedente, le imprese grandi affrontano incrementi inferiori alla media.
ABRUZZO - ANDAMENTO CONGIUNTURALE E TENDENZIALE DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI DELLE IMPRESE DELLE COSTRUZIONI - I semestre 2014 Totale variaz. % rispetto al sem.
variaz. % rispetto stesso sem. anno prec.
6-9 addetti variaz. % rispetto al sem.
variaz. % rispetto stesso sem. anno prec.
10-49 addetti variaz. % rispetto al sem.
variaz. % rispetto stesso sem. anno prec.
oltre 50 addetti variaz. % rispetto al sem.
variaz. % rispetto stesso sem. anno prec.
Produzione -3,9 0,9 -8,1 -4,6 -1,5 2,9 -6,7 -0,4 Commesse -10,3 -9,1 -13,7 -11,7 -2,2 -1,0 -18,1 -17,5 Fatturato -9,5 -6,2 -6,7 -6,5 -0,7 2,0 -21,4 -16,7 Occupazione 1,1 -5,2 0,6 -19,0 3,5 1,5 -4,4 -11,9 Occupazione straniera 11,4 -5,9 63,4 -18,4 6,2 -3,3 -0,8 -1,5 Costi materie prime 3,6 2,7 5,5 5,1 5,0 3,0 0,4 0,9 Costi medi per addetto 1,0 2,2 2,7 3,3 0,9 2,9 0,4 0,5 Costi energia 0,2 1,8 1,8 3,2 -0,3 2,1 0,8 0,6 Fonte: CRESA - Congiuntura Economica Abruzzese
ABRUZZO - PREVISIONI A SEI MESI DEI PRINCIPALI INDICATORI CONGIUNTURALI - I semestre 2014 (saldi % delle risposte) Totale Produzione Commesse Fatturato Costi di produzione
6-9 addetti 10-49 addetti oltre 50 add.
-0,8 -13,7 8,0 73,0 -3,1 -15,0 4,4 60,9 0,0 -15,1 10,5 60,9 1,4 -7,9 8,2 31,1
Fonte: CRESA - Congiuntura Economica Abruzzese
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SECONDO TRIMESTRE 2014 - N. 2
Andamento congiunturale della PRODUZIONE nelle imprese edili in Abruzzo (II sem. 2010 – I sem. 2014)
Andamento congiunturale del FATTURATO nelle imprese edili in Abruzzo (II sem. 2010 – I sem. 2014)
Andamento congiunturale delle COMMESSE nelle imprese edili in Abruzzo (II sem. 2010 – I sem. 2014)
Andamento congiunturale dell’OCCUPAZIONE nelle imprese edili in Abruzzo (II sem. 2010 – I sem. 2014)
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CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE
Andamento congiunturale dell’OCCUPAZIONE STRANIERA nelle imprese edili in Abruzzo (II sem. 2010 – I sem. 2014)
PRODUZIONE e FATTURATO delle imprese edili in Abruzzo 2011 - I sem. 2014 (media delle variazioni tendenziali annue)
OCCUPAZIONE totale e straniera nelle imprese edili in Abruzzo 2011 - I sem. 2014 (media delle variazioni tendenziali annue)
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SECONDO TRIMESTRE 2014 - N. 2
COSTI per le materie prime e per l’energia nelle imprese edili in Abruzzo 2011 - I sem. 2014 (media delle variazioni tendenziali annue)
PRODUZIONE delle imprese edili in Abruzzo per dimensione di impresa 2011 - I sem. 2014 (media delle variazioni tendenziali annue)
FATTURATO delle imprese edili in Abruzzo per dimensione di impresa 2011 - I sem. 2014 (media delle variazioni tendenziali annue)
Ha collaborato alla stesura del presente numero Francesca D’Incecco, borsista presso il CRESA.
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Congiuntura Economica Abruzzese
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