Congiuntura Economica Abruzzese N. 4/2014

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Congiuntura Economica Abruzzese QUARTO TRIMESTRE 2014 N. 4

Spedizione in a.p. 70% Div. Corr. D.C.I. AQ

PIL E VALORE AGGIUNTO INDUSTRIALE IN ABRUZZO E ITALIA

RISCOPRIRE LA POLITICA INDUSTRIALE

L

a lunga durata della crisi rischia di produrre effetti permanenti, che rendono più difficile superarla, e la fanno avvitare su sé stessa. È difficile, e lungo, far nascere l’industria, ma se essa scompare è impossibile farla rinascere. L’Italia è la seconda potenza industriale europea e uno dei principali produttori manifatturieri del mondo, e grazie a ciò finora ha tenuto certamente meglio degli altri paesi periferici. Rispetto al 2008 il valore del Pil reale in Abruzzo è caduto dell’11%. L’arretramento abruzzese è stato più sensibile di quello medio nazionale (-8%), influenzato da note e storiche caratteristiche della sua struttura economica: dalla contenuta proiezione internazionale (che consente solo in parte di compensare il calo della domanda interna) alle limitate capacità di ricerca e innovazione (che non permettono di concentrare le risorse nei prodotti e nei servizi a più alta crescita). I paesi dell’Europa meridionale stanno soffrendo molto di più la crisi. Se si prendono i dati Eurostat dell’indagine sulle forze di lavoro, si vede che fra il 2008 e il 2013 l’occupazione nell’industria manifatturiera europea si è contratta di circa l’11%. Ma in Germania la caduta è molto minore, intorno al -5%, ed è relativamente contenuta anche nei paesi che ormai fanno parte di un unico sistema produttivo in Europa Centrale, prevalentemente organizzato intorno alle imprese tedesche: Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca. Ben altri

> pag. 3 La congiuntura manifatturiera nel IV trimestre 2014 di Matilde FIOCCO

> pag. 6 L'andamento dell'industria manifatturiera abruzzese dal 2009 al 2014 di Matilde FIOCCO

> pag. 11 La congiuntura del settore delle costruzioni nel II semestre 2014 di Matilde FIOCCO

> pag. 14 L'andamento del settore delle costruzioni dal 2011 al 2014 di Matilde FIOCCO


CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE

numeri nell’Europa periferica: l’occupazione industriale si è contratta del 39% in Grecia, del 27% in Spagna, del 16% in Irlanda. L’Italia e con essa l’Abruzzo, grazie alla forza del loro tessuto industriale, si collocano a metà strada (-10%), ma con un andamento peggiore nel resto del Mezzogiorno. La manifattura resta ancora oggi il cuore dell’attività economica: in Abruzzo, nel 2013, ha un valore aggiunto pari a oltre 5 miliardi di euro, con un contributo al totale del 23%, superiore a quello medio del paese. Come mostrano anche i dati più recenti della nostra congiuntura manifatturiera, in questi ultimi anni hanno tenuto meglio le imprese di maggiori dimensioni, in grado di finanziare processi innovativi e lavorare sull’estero, e quelle inserite in catene del valore distrettuali, o, più spesso, internazionali. Le previsioni disponibili, caratterizzate da un elevato grado di incertezza, non permettono di ipotizzare una ripresa vivace a breve, che permetta in un tempo relativamente limitato di recuperare le posizioni perdute. È impossibile immaginare una ripresa delle economie dell’Europa Meridionale senza una significativa base industriale. Non bisogna abbandonarsi al ca-

tastrofismo ma c’è un dato di realtà da tenere bene in conto: se le dinamiche sopra evidenziate non si invertono si rischia di compromettere seriamente il futuro. Questa consapevolezza dovrebbe agire in almeno due direzioni. In primo luogo, deve dare nuova forza ai negoziatori nazionali nelle sedi europee: senza una rilevante spinta all’economia in Europa gli effetti permanenti del crollo della domanda, sulla capacità produttiva, saranno irreversibili. Inoltre, essa dovrebbe risollevare e condurre al centro dell’agenda politica regionale la discussione sulla politica industriale: non si può solo intervenire in modo estemporaneo sulle difficilissime emergenze e sui singoli casi di crisi. Occorre lavorare – come si sta intensamente facendo in tutti i paesi avanzati – per rafforzare il tessuto delle imprese che hanno resistito, e per farne nascere di nuove; per favorirne la capitalizzazione e rafforzarne le risorse umane; per accompagnarle all’estero e stimolare in ogni modo i processi innovativi. La competizione non è persa ma comincia a consolidarsi l’impressione che quello che abbiamo di fronte sia con ogni probabilità l’ultimo treno. Francesco Prosperococco

Congiuntura Economica Abruzzese Periodico trimestrale Direttore responsabile: Francesco Prosperococco Editore CRESA - Corso Vittorio Emanuele II, 86 - 67100 L’Aquila Tel. 0862.25335 - Fax 0862.419951 - E-mail: info@cresa.it Grafica: Studio Grafico Pierpaolo Ceccarelli Stampa: Tipolito 95 Via Madonna Fore, 17 - L’Aquila - Tel. 0862.312959 Reg. Cancelleria Tribunale dell’Aquila n. 163 Reg. Giornali del 17 marzo 1976 ISSN 1721 - 1840

CRESA

Consiglio di Amministrazione: Lorenzo Santilli Giustino Di Carlantonio Daniele Becci Silvio Di Lorenzo Direttore: Francesco Prosperococco Comitato Scientifico: Luciano Fratocchi Pasquale Lelio Iapadre Nicola Mattoscio

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QUARTO TRIMESTRE 2014 - N. 4

LA CONGIUNTURA MANIFATTURIERA NEL IV TRIMESTRE 2014 di Matilde FIOCCO Ricercatrice CRESA

L’

analisi congiunturale svolta da Questlab sull’industria manifatturiera è stata condotta su un campione valido di 429 imprese abruzzesi con almeno 10 addetti. I risultati della rilevazione sull’andamento del periodo ottobre-dicembre 2014, in linea con quelli dei trimestri precedenti, sembrano confermare un miglioramento della situazione del settore manifatturiero abruzzese che, appare trainato dalla ripresa del mercato interno, mentre emergono difficoltà sul fronte della competitività internazionale. Produzione, fatturato e ordini interni mostrano, infatti, variazioni su base trimestrale e annua positive; al contrario, export e ordini esteri, dopo i consistenti incrementi tendenziali dei precedenti nove mesi e congiunturali della prima metà dell’anno, fanno segnare contrazioni su ambedue gli orizzonti temporali. Permane critica la situazione dell’occupazione. Dopo trimestri di timori per il futuro, il clima di opinione in regione, come nel resto del Paese, ricomincia ad essere improntato ad un cauto ottimismo. Per quanto riguarda la produzione dell’industria manifatturiera, si rileva un aumento (congiunturale: +2,3%; tendenziale: + 0,5%) che si accompagna ad un lieve peggioramento rispetto al trimestre precedente del grado di utilizzo degli impianti produttivi (dal 67,9% al 67,3%). I settori presentano andamenti piuttosto differenziati: i comparti che registrano i maggiori incrementi tendenziali della produzione sono quelli dei mezzi di trasporto (+4,9%), del tessile abbigliamento (+1,9%), dell’elettromeccanica ed elettronica (+1,2%). Le diminuzioni maggiori si registrano nel legno e mobili (-7,4%), nelle lavorazioni di minerali non metalliferi (-5,4%) e nel chimico farmaceutico (-4,0%). Sotto il profilo congiunturale è aumentata la produzione dei mezzi di trasporto (+16,2%), del chimico farmaceutico (+4,1%) e del legno e mobili (+0,4%). Mostrano un calo, sia pure generalmente di modesta intensità, i livelli produttivi degli altri settori. Le dinamiche positive della produzione si riflettono sul fatturato che presenta una variazione congiunturale

analoga (+2,3%) e tendenziale migliore (+1,6%) rispetto ad essa. Solo la flessione su base trimestrale delle lavorazioni di minerali non metalliferi (-1,9%) e quelle congiunturali e tendenziali della metalmeccanica (rispettivamente -3,0% e – 4,4%) e del chimico-farmaceutico (-2,2% e -7,8%) sono peggiori delle variazioni della produzione. A differenza di quanto osservato nel trimestre precedente, si contrae in modo diffuso su ambedue gli orizzonti temporali il fatturato estero (trimestrale: -2,9%; annuo: -1,8%). Positivi solo l’andamento dell’alimentari bevande e tabacco (rispettivamente +1,1% e +2,9%) e le variazioni tendenziali del tessile (+1,5%) e dell’elettromeccanica ed elettronica (+3,6%). Il portafoglio ordini conferma le tendenze fin qui evidenziate, con incrementi congiunturali e tendenziali delle commesse nazionali (+4,2% e +4,0%) e contrazioni di quelle estere (-4,8% e -1,8%). Sul fronte degli ordini nazionali si osserva una ripresa, consistente nel caso dei mezzi di trasporto (+26,5% e +14,9%), che ha interessato quasi tutti i settori ad esclusione delle lavorazioni di minerali non metalliferi (-3,1% e -3,6%) e della metalmeccanica (-4,7% e -1,0%) e, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, l’alimentare bevande e tabacco (-0,3%), il legno (-3,2%) e il chimico-farmaceutico (-2,9%). Le variazioni tendenziali e congiunturali degli ordinativi esteri sono positive per il solo settore alimentare (+1,1% e +2,2%), negative per il tessile e abbigliamento (-3,5% e -4,3%), il legno e mobili (-2,4% e -1,5%), elettromeccanica ed elettronica (-18,1% e -1,0%), mezzi di trasporto (-3,5% e -9,6%) e chimico-farmaceutico (-2,9% e -3,9%). Il complesso degli altri settori presenta decrementi su base trimestrale e incrementi su base annua. Nell’ultimo trimestre dell’anno si accentuano le difficoltà sotto il profilo dell’occupazione (trimestrale:-0,9%; annuo: -1,6%), con una contrazione tendenziale superiore a quelle registrate nei trimestri precedenti. Particolarmente critico l’andamento annuo del legno e mobili (-5,9%), della metalmeccanica (-4,9%) e delle lavorazioni di minerali non metalliferi (-3,6%); positivo, invece il trend tendenziale del tessile (+1,5%), del chimico-farmaceutico (+1,3%), dell’alimentare (+0,9%) e dei mezzi di trasporto (+0,3%). Il pessimismo al quale erano improntate al termine del trimestre precedente le previsioni degli imprenditori

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CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE

per i prossimi sei mesi lascia il passo ad un moderato ottimismo. In base alle risposte rilevate, prevalgono le aspettative di incrementi di produzione (+3,3%), fatturato (+8,2%), ordini interni (+1,4%) ed esteri (+11,6%); permangono negative le prospettive occupazionali. Fortemente positive sono, nel complesso, le previsioni degli operatori dei mezzi di trasporto e, se si esclude il lavoro, del tessile-abbigliamento; generalmente negative sono, invece, quelle degli altri settori riguardo principalmente la produzione, l’occupazione e il portafoglio ordini interni. Relativamente alle future performance sui mercati esteri si rileva un forte e diffuso clima di fiducia. Per quanto riguarda la classe dimensionale, sono le imprese di maggiori dimensioni, se si escludono le performance sui mercati esteri, a mostrare le migliori prestazioni tendenziali, con incrementi di produzione e fatturato tra il 3% e il 4%, degli ordini interni del 12% e tenuta dell’occupazione. Le medie imprese presentano, al contrario, la più contenuta contrazione dell’export (-1,2%), la stazionarietà degli ordinativi esteri (0,0%) e le maggiori contrazioni degli altri indicatori. Le aziende di piccole dimensioni mostrano i peggiori andamenti del portafoglio estero (-5,6%) e dell’occupazione (-2,4%). A livello delle singole province si osserva che Chieti, con un grado di utilizzo degli impianti leggermente inferiore alla media regionale (66,9% contro 67,3%), mostra i migliori andamenti congiunturali e tendenziali

di produzione (rispettivamente +4,3% e +1,7%), fatturato (+3,6% su ambedue gli orizzonti temporali) e ordini interni (+5,1% e +7,0%) e variazioni negative degli indicatori riguardanti la presenza sui mercati esteri (export: -3,5% e -2,2%; ordinativi esteri: -5,7% e -6,2%) e l’occupazione (-0,9% e -1,7%). Particolarmente critica è la situazione dei giorni di produzione assicurati dal portafoglio commesse (63 contro 70 medi abruzzesi). L’Aquila fa registrare i peggiori decrementi dell’occupazione (congiunturale: -2,2%; tendenziale: -4,0%) e della produzione su base annua (-3,8%) nonché un andamento trimestrale negativo della produzione (-0,8%) e il più basso tasso di utilizzo degli impianti (61,0%). Fatturato e ordini interni vedono incrementi trimestrali (rispettivamente +1,2% e +4,6%) che non riescono ad evitare flessioni annue (-1,7% e -5,1%). Le performance sui mercati esteri, nonostante i cali su base trimestrale (export: -3,4%; ordini esteri -10,0%) registrano aumenti su base annua (export: 6,4%; commesse estere: +2,5%). L’Aquila è la provincia che manifesta il più diffuso pessimismo per l’andamento dei primi sei mesi del 2015. Pescara mostra frequenti variazioni positive congiunturali (fatturato: +0,7%, export: +7,1%, ordini interni: +4,2%, ordini esteri: +5,2%) e tendenziali (produzione: +1,4%; ordini interni: +3,3%, ordini esteri: +28,9%), con criticità sul fronte dell’occupazione (-1,9% su base trimestrale e -1,3% su base annua). Le previsioni per il prossimo futuro degli operatori sono più diffusamente positive solo

ANDAMENTO DELLA PRODUZIONE E DEL FATTURATO - IV trimestre 2014 Produzione variaz. % rispetto al trim. precedente

variaz. % rispetto stesso trim. anno prec.

Utilizzo impianti %

Fatturato variaz. % rispetto al trim. precedente

variaz. % rispetto stesso trim. anno prec.

Fatturato Estero variaz. % rispetto al trim. precedente

variaz. % rispetto stesso trim. anno prec.

SETTORE Alimentare bevande e tabacco -0,3 -0,5 68,9 0,6 0,7 1,1 2,9 Tessile abbigliamento e calzature -0,9 1,9 72,2 -0,8 4,9 -4,8 1,5 Legno e mobili 0,4 -7,4 59,4 7,3 -5,2 -5,0 -4,6 Lavoraz. minerali non metalliferi 0,0 -5,4 52,4 -1,9 -2,3 -1,3 -6,1 Metalmeccanica -1,7 -0,3 64,2 -3,0 -4,4 -4,0 -9,8 Elettromeccanica ed elettronica -1,2 1,2 75,7 1,0 2,8 -2,7 3,6 Mezzi di trasporto 16,2 4,9 62,9 13,4 9,6 -3,8 -1,4 Chimico-farmaceutico 4,1 -4,0 65,0 -2,2 -7,8 -3,5 -9,5 Altre imprese manifatturiere 4,8 0,7 69,1 3,7 1,6 -4,2 -0,1 TOTALE 2,3 0,5 67,3 2,3 1,6 -2,9 -1,8 PROVINCIA Chieti 4,3 1,7 66,9 3,6 3,6 -3,5 -2,2 L’Aquila -0,8 -3,8 61,0 1,2 -1,7 -3,4 6,4 Pescara -2,4 1,4 64,2 0,7 -6,9 7,1 -6,2 Teramo -1,1 -0,6 71,1 -0,7 1,3 -3,2 -4,0 CLASSE DIMENSIONALE 10-49 addetti 0,6 -1,0 66,9 1,6 1,8 -3,4 -1,8 50-249 addetti -1,1 -1,5 67,9 -1,4 -1,0 -2,6 -1,2 oltre 250 addetti 7,9 3,3 86,2 7,3 4,2 -3,0 -2,3 Fonte: CRESA

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QUARTO TRIMESTRE 2014 - N. 4

ANDAMENTO DEGLI ORDINATIVI E DELL’OCCUPAZIONE - IV trimestre 2014 Ordini interni variaz. % rispetto al trim. precedente

Ordini esteri

variaz. % rispetto stesso trim. anno prec.

variaz. % rispetto al trim. precedente

variaz. % rispetto stesso trim. anno prec.

Giorni di produzione assicurati dagli ordini

Occupazione variaz. % rispetto al trim. precedente

variaz. % rispetto stesso trim. anno prec.

SETTORE Alimentare bevande e tabacco 1,3 -0,3 1,1 2,2 102 -3,8 0,9 Tessile abbigliamento e calzature -0,5 3,5 -3,5 -4,3 73 0,1 1,5 Legno e mobili 3,2 -3,2 -2,4 -1,5 56 -3,0 -5,9 Lavoraz. minerali non metalliferi -3,1 -3,6 -0,6 12,0 43 -1,3 -3,6 Metalmeccanica -4,7 -1,0 -2,6 7,4 58 -1,1 -4,9 Elettromeccanica ed elettronica 0,3 0,6 -18,1 -1,0 95 -0,3 -0,6 Mezzi di trasporto 26,5 14,9 -3,5 -9,6 83 0,6 0,3 Chimico-farmaceutico 1,8 -2,9 -2,9 -3,9 72 -1,8 1,3 Altre imprese manifatturiere 11,7 9,7 19,9 4,9 69 -1,0 -3,6 TOTALE 4,2 4,0 -4,8 -1,8 70 -0,9 -1,6 PROVINCIA Chieti 5,1 7,0 -5,7 -6,2 63 -0,9 -1,7 L’Aquila 4,6 -5,1 -10,0 2,5 76 -2,2 -4,0 Pescara 5,2 3,3 4,2 28,9 73 -1,9 -1,3 Teramo 0,5 1,1 -1,2 -0,8 73 -0,1 -0,6 CLASSE DIMENSIONALE 10-49 add. 0,7 -0,1 -15,9 -5,6 62 -2,1 -2,4 50-249 add. -0,9 -0,3 -0,3 0,0 99 -0,3 -1,9 250 add. e più 16,8 11,7 -5,5 -2,5 160 -0,4 0,0 Fonte: CRESA

riguardo a fatturato totale e ordinativi esteri. Le aziende presenti nella provincia di Teramo hanno fatto registrare andamenti peggiori della media del manifatturiero abruzzese di produzione (congiunturale: -1,1%, tendenziale: -0,6%), fatturato (-0,7% e +1,3%), fatturato estero (-3,2% e -4,0%) e ordini esteri (+0,5% e

+1,1%). Migliore della media regionale è invece l’andamento dell’occupazione (-0,1% e -0,6%) e degli ordini esteri (-1,2% e -0,8%). Le aspettative per i prossimi sei mesi sono più frequentemente che nelle altre province positive, con una punta di pessimismo solo per quanto riguarda la tenuta degli attuali livelli occupazionali.

PREVISIONI A SEI MESI DEI PRINCIPALI INDICATORI CONGIUNTURALI (saldi % delle risposte) - IV trimestre 2014 Produzione

Fatturato

Occupazione

Interni

Ordinativi

Esteri

SETTORE Alimentari bevande e tabacco -5,3 6,0 -13,2 -4,0 15,4 Tessile abbigliamento e calzature 16,6 17,8 -3,2 16,9 12,1 Legno e Mobili -9,2 -11,9 -18,3 -2,1 23,9 Lavoraz. minerali non metalliferi -38,4 -36,4 -38,4 -37,9 -8,5 Metalmeccanica -2,1 4,6 -6,0 -3,8 10,7 Elettromeccanica ed elettronica -5,4 5,4 -10,8 -2,8 -0,2 Mezzi di trasporto 59,2 61,1 10,7 18,7 30,6 Chimico-farmaceutica -17,6 2,0 -9,8 -8,6 -4,8 Altre imprese manifatturiere 22,6 25,6 10,9 5,2 16,9 TOTALE 3,3 8,2 -7,4 1,4 11,6 PROVINCIA Chieti 4,9 8,8 -0,9 1,7 18,2 L’Aquila -12,9 -17,2 -20,1 -19,7 0,5 Pescara -8,1 2,2 -13,3 -10,4 19,9 Teramo 12,5 18,1 -6,6 13,5 5,7 CLASSE DIMENSIONALE 10 - 49 addetti -0,7 3,3 -9,1 -1,8 5,8 50 - 249 addetti 20,0 29,4 0,7 16,0 26,6 oltre 250 addetti 35,7 47,1 0,0 7,4 33,8 Fonte: CRESA

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CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE

L'ANDAMENTO DELL'INDUSTRIA MANIFATTURIERA ABRUZZESE DAL 2009 AL 2014 di Matilde FIOCCO Ricercatrice CRESA

I

dati raccolti dal CRESA con cadenza trimestrale attraverso l’indagine sulle imprese manifatturiere abruzzesi con più di 10 addetti mostrano che l’intero sistema nel periodo 2009-2014 ha vissuto una crisi profonda e, nonostante alcuni recenti segnali di ripresa, mostra nel complesso di non aver ancora riguadagnato i livelli pre crisi. Si osserva che tutti gli indicatori, ad esclusione dell’occupazione che fa rilevare in tutti gli anni valori negativi, dopo esser precipitati nel 2009, mostrano tra il 2010 e il 2011 segnali di ripresa, sia pure di intensità annua decrescente, tornano a contrarsi nei due anni successivi e a mostrare un miglioramento nel corso del 2014. In particolare, rispetto al 2013 l’ultimo anno ha fatto registrare in regione un incremento della produzione (+2,8%), del fatturato (+0,8%, superiore rispetto al +0,1% nazionale), del fatturato estero (+3,4%, variazione migliore di quella media italiana che si attesta sul +2,9%), degli ordinativi interni (+3,2%) e di quelli esteri (+3,7%), Negativo è solo il dato dell’occupazione che fa registrare in Abruzzo un calo dell’1,1%. Nell’intero periodo preso in considerazione la produzione manifatturiera abruzzese è entrata in fase di stallo, quale risultato dell’incremento dei livelli della grande industria (+3,5%) azzerati dai decrementi di quelli delle imprese di piccole (-2,6%) e medie (-1,0%)

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dimensioni. Nel periodo osservato l’occupazione è diminuita del 2,2%, il fatturato dello 0,2%, gli ordini nazionali dello 0,3%. Migliore la situazione riguardante il fatturato estero (+2,5%), che ha beneficiato del progressivo ampliamento della quota dell’export sul totale (circa 9 punti percentuali in totale), e le commesse internazionali (+3,4%). Hanno fatto osservare contrazioni di periodo dei livelli produttivi le lavorazioni di minerali non metalliferi (-4,5%), il legno e mobili (-4,4%), la metalmeccanica (-2,8%) e il tessile e abbigliamento (-0,7%), al contrario sono aumentati i livelli produttivi dei mezzi di trasporto (+4,7%), dell’elettronica e elettromeccanica (+4,4%), dell’alimentari, bevande e tabacco (+1,1%) e del chimico-farmaceutico (+0,9%). Sotto il profilo dell’occupazione è stato solo quest’ultimo settore a vedere un lieve incremento (+0,3%); al contrario, l’alimentare ha fatto registrare una diminuzione dello 0,4%, i mezzi di trasporto, l’elettronica e le lavorazioni di minerali non metalliferi contrazioni superiori all’1%, il tessile, la metalmeccanica e il legno e mobili rispettivamente tra il -3% e il -5%. Le previsioni relative all’andamento di produzione e occupazione espresse trimestralmente dagli operatori e riguardanti l’andamento nei sei mesi successivi sono state quasi sempre negative, sia anche in modo


QUARTO TRIMESTRE 2014 - N. 4

PRODUZIONE e OCCUPAZIONE dell’industria manifatturiera in Abruzzo 2009-2014 (variazioni tendenziali in %)

PRODUZIONE dell’industria manifatturiera per dimensione d’impresa in Abruzzo 2009-2014 (variazioni tendenziali in %)

FATTURATO dell’industria manifatturiera in Abruzzo 2009-2014 (variazioni tendenziali in %)

ORDINATIVI INTERNI ed ESTERI dell’industria manifatturiera in Abruzzo 2009-2014 (variazioni tendenziali in %)

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CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE

Congiuntura manufatturiera in Abruzzo Settore alimentare, bevande e tabacco 2009-2014 (variazioni tendenziali in %)

Congiuntura manufatturiera in Abruzzo Settore tessile, abbigliamento, calzature 2009-2014 (variazioni tendenziali in %)

Congiuntura manufatturiera in Abruzzo Settore legno e mobili 2009-2014 (variazioni tendenziali in %)

Congiuntura manufatturiera in Abruzzo Settore lavorazione minerali non metalliferi 2009-2014 (variazioni tendenziali in %)

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QUARTO TRIMESTRE 2014 - N. 4

Congiuntura manufatturiera in Abruzzo Settore metalmeccanica 2009-2014 (variazioni tendenziali in %)

Congiuntura manufatturiera in Abruzzo Settore elettromeccanica ed elettronica 2009-2014 (variazioni tendenziali in %)

Congiuntura manufatturiera in Abruzzo Settore mezzi di trasporto 2009-2014 (variazioni tendenziali in %)

Congiuntura manufatturiera in Abruzzo Settore chimico-farmaceutico 2009-2014 (variazioni tendenziali in %)

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CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE

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QUARTO TRIMESTRE 2014 - N. 4

LA CONGIUNTURA DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI NEL II SEMESTRE 2014 di Matilde FIOCCO Ricercatrice CRESA

L’

un incremento a livello nazionale. In questo contesto a tinte forti si inseriscono alcuni segnali positivi: sono aumentate in Italia le compravendite residenziali (+2,2%), anche grazie alla una maggiore apertura delle banche verso la concessione di mutui per l’acquisto della prima casa (+9,8% nel gennaio-giugno 2014), ed è cresciuto il numero e il valore dei bandi pubblici (rispettivamente +30,4% e +18,3% rispetto al 2013). Secondo l’associazione di categoria sono i primi segnali di una ancor fragile ripresa che, se non adeguatamente sostenuta, può essere facilmente vanificata. I dati relativi all’andamento del settore delle costruzioni in Abruzzo mostrano una situazione migliore di quella media nazionale. La produzione vede in-

indagine congiunturale relativa all’andamento del settore delle costruzioni nel primo semestre 2014, realizzata dalla società Questlab di Mestre per conto del Cresa, si è basata sulle interviste a 149 imprese edili aventi sede in regione, numero tale da confermare l’interesse degli operatori nei confronti di un approccio statistico utile alla comprensione delle caratteristiche attuali e dell’evoluzione futura del settore. Gli ultimi dati ANCE disponibili relativi al Paese parlano di un calo della produzione nei primi undici mesi del 2014 del 7,1% rispetto allo stesso periodo 2013, con una stima di flessione su base annua degli investimenti del 3,5% in termini reali. È la sola riqualificazione degli immobili residenziali a segnare

ANDAMENTO CONGIUNTURALE E TENDENZIALE DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI DELLE IMPRESE DELLE COSTRUZIONI - II semestre 2014 Totale variaz. % su semestre precedente

Produzione Commesse Fatturato Occupazione Occupazione straniera Costi materie prime Costi medi per addetto Costi energia

6-9 addetti variaz. % su stesso semestre anno prec.

3,5 1,4 3,3 -3,0 -1,6 2,8 1,8 1,4

3,1 0,0 0,9 -3,2 -9,3 2,3 1,2 -0,1

variaz. % su semestre precedente

10-49 addetti

variaz. % su stesso semestre anno prec.

variaz. % su semestre precedente

-0,8 -10,3 -4,2 -13,5 1,0 -8,0 -13,5 -5,0 -6,1 -17,7 1,8 3,1 2,4 4,8 2,7 2,9

variaz. % su stesso semestre anno prec.

1,7 2,1 3,4 1,0 2,5 1,5 -0,2 -1,9 0,1 -6,1 3,2 1,7 2,0 0,5 1,1 -1,4

oltre 50 addetti variaz. % su semestre precedente

variaz. % su stesso semestre anno prec.

10,1 13,3 -0,6 4,8 6,6 4,6 -1,6 -5,6 -2,2 -9,5 2,1 3,2 1,2 1,2 1,5 1,4

PREVISIONI A SEI MESI DEI PRINCIPALI INDICATORI CONGIUNTURALI II semestre 2014 (saldi % delle risposte) Totale

6-9 addetti

10-49 addetti

oltre 50 addetti

Produzione -12,8 -33,8 4,6 Commesse -12,6 -35,4 7,3 Fatturato -11,8 -36,6 9,9 Costi di produzione 3,0 -6,0 8,7

40,0 20,5 25,6 41,0

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CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE

menti su base semestrale e annua del 3,5% e 3,1%, le commesse mostrano un incremento congiunturale intorno all’1,4% e una tenuta tendenziale, il fatturato aumenta del 3,3% rispetto alla prima metà del 2014 e dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2013. Assai critico si conferma l’andamento dell’occupazione, con decrementi su ambedue gli orizzonti temporali intorno al 3%. Sono, in particolare, i livelli dell’occupazione straniera a soffrire di criticità strutturale, con una flessione del 9,3% a livello tendenziale e un più contenuto decremento (-1,6%) congiunturale. Continuano ad aumentare su base semestrale e annua i costi di approvvigionamento delle materie prime (rispettivamente +2,8% e +2,3%) e di retribuzione del fattore lavoro (+1,8% e +1,2%). Per quanto riguarda, invece, l’onere connesso all’energia, a fronte di un aumento congiunturale dell’1,4% rispetto al secondo semestre del 2013 si osserva una lieve flessione tendenziale (-0,1%). Le previsioni degli operatori per i prossimi sei mesi, ottenute dalla differenza tra la percentuale di risposte ottimistiche e quelle pessimistiche, sono negative, nettamente peggiori di quelle espresse nel semestre precedente, per produzione, commesse, fatturato e tenuta del livello dei costi. Sotto il profilo della dimensione, le piccole imprese (6-9 addetti) mostrano le peggiori performance congiunturali e ancor più tendenziali. In flessione sono produzione (-0,8% e -10,3%), commesse (-4,2% e -13,4%), occupazione (-13,5% e -5,0%) e occupazione straniera (-6,1% e -17,7%); il fatturato aumenta su base semestrale (+1,0%) e decresce su base annua (-8,0%); i costi aumentano tra il 2% e il 3% rispetto alla prima metà dell’anno e tra il 3 e il 5% rispetto al II semestre 2013. È questa classe dimensionale di impresa ad esprimere le opinioni maggior-

mente pessimistiche circa l’andamento dei prossimi sei mesi di fatturato e commesse e, al contempo, l’unica a nutrire aspettative di contrazione dei costi nel prossimo futuro. Le imprese di medie dimensioni (10-49 addetti) hanno registrato risultati semestrali e annuali positivi per produzione (+1,7% e +2,1%), commesse (+3,4% e +1,0%) e fatturato (2,5% e 1,5%), sia pur inferiori alla media regionale. L’occupazione totale, in controtendenza con quanto si era osservato nella prima metà dell’anno, registra flessioni (congiunturale:-0,2%; tendenziale: -1,9%); solo questa classe dimensionale mostra un incremento, sia pur modesto, su base semestrale (+0,1%) dell’occupazione straniera la quale invece si contrae rispetto al II periodo del 2013 (-6,1%). I costi fanno rilevare un aumento congiunturale tra l’1% e il 3% e tendenziale inferiore al 2%. Gli operatori del settore mostrano un orientamento blandamente ottimistico circa le previsioni a sei mesi riguardante produzione, commesse e fatturato e pessimistico circa l’andamento dei costi. Le grandi imprese (con oltre 50 dipendenti) mostrano variazioni congiunturali e tendenziali migliori della media regionale relativamente a produzione (+10,1% e +13,3%), fatturato (-0,6% e +4,6%) e commesse (+6,6% e+4,6%). L’occupazione totale su base annua, nonostante un incremento che sfiora il 10% della componente straniera, fa segnare la più consistente contrazione (-5,6%), quella su base trimestrale un -1,6% (-2,2% occupati stranieri). I costi aumentano, con variazioni congiunturali tra il +1% e il +2% inferiori alla media regionale e tendenziali tra l’1% e il 3% generalmente superiori rispetto ad essa. Le previsioni per i prossimi sei mesi sono diffusamente positive ma accompagnate da un orientamento fortemente pessimistico riguardo il rincaro dei costi di produzione.

Andamento congiunturale della PRODUZIONE nelle imprese edili in Abruzzo

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QUARTO TRIMESTRE 2014 - N. 4

Andamento congiunturale del FATTURATO nelle imprese edili in Abruzzo

Andamento congiunturale delle COMMESSE nelle imprese edili in Abruzzo

Andamento congiunturale dell’OCCUPAZIONE nelle imprese edili in Abruzzo

Andamento congiunturale dell’OCCUPAZIONE STRANIERA nelle imprese edili in Abruzzo

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CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE

L'ANDAMENTO DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI TRA IL 2011 E IL 2014 di Matilde FIOCCO Ricercatrice CRESA

I

dati raccolti dal CRESA con cadenza semestrale a partire dal 2011 attraverso l’indagine sulle imprese abruzzesi del settore delle costruzioni con almeno 6 addetti confermano, sia pure in modo meno grave, che in regione come nel resto del Paese, l’intero sistema nel periodo 2011-2014 ha vissuto una fase di crisi profonda. Gli ultimi dati pubblicati dall’ANCE, relativi all’andamento delle costruzioni in Italia, parlano di una contrazione della produzione del 7,1% nel periodo gennaio-novembre 2014 e di flessioni a due cifre nel 2013 (-13,5%) e nel 2012 (-10,8%), di un calo degli investimenti in termini reali del 32,0% dal 2008 al 2014 (stima 2014: -3,5%). Negli ultimi 6 anni solo il settore della riqualificazione degli immobili residenziali ha segnato un incremento a livello nazionale del 18,5%. Particolarmente critica è stata in Italia la situazione della nuova edilizia abitativa (-62,3%), di quella residenziale privata (-23,6%) e delle opere pubbliche (-48,1%). Sulle consistenti flessioni dell’edilizia residenziale ha inciso la significativa contrazione dei permessi ritirati per la costruzione di nuove abitazioni, stimati per il 2014 in 50.000 contro i 300.000 del 2005 (-83%). A fianco a tali segnali di crisi si osserva che nell’ultimo anno si registra, sul fronte dei privati, un incremento delle compravendite residenziali, favorito dalla maggiore accessibilità a mutui per l’acquisto della prima casa, e, sul fronte pubblico, della crescita del numero e del valore dei bandi. Le indagini congiunturali CRESA sull’andamento del settore delle costruzioni in Abruzzo evidenziano che il 2014 fa registrare un incremento su base annua della produzione (+2,0%), accompagnato, tuttavia, un rialzo dei costi (materie prime: +2,5%; energia: +0,9%) e da flessioni di fatturato (-2,7%) occupazione totale (-4,2%) e, in particolar misura, straniera (-7,6%). L’indagine congiunturale del CRESA evidenzia, altresì, che, nel periodo 2011-2014, la produzione

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edile in regione si è contratta dello 0,9%, con un andamento fortemente decrescente nel primo anno (-2,9%), seguito nel 2012 e 2013 da cali meno importanti (rispettivamente -1,3% e -1,4%) e da un incremento del 2% nel 2014. Anche il fatturato ha conosciuto una flessione di periodo dello 0,8%, con variazioni negative annue (2011: -2,7%; 2013: -1,1; 2014: -2,7%), interrotte solo dall’aumento registrato nel 2012 (+3,2%). Sono, in particolare, le imprese di piccole dimensioni a mostrare nel periodo le maggiore difficoltà (produzione: -5,1%; fatturato: -3,8%), con decrementi annuali importanti di tutti e due gli indicatori (produzione: -9,9% nel 2011; -7,7% nel 2013 e -7,5% nel 2014; fatturato: -4,8% nel 2011; -9,7% nel 2013 e -7,3% nel 2014 ), e loro variazioni positive nel solo 2012 (produzione: +4,9%; fatturato: +6,7%). Le medie imprese fanno registrare flessioni di periodo meno consistenti (produzione: -0,4%; fatturato: -1,1%), derivanti dai decrementi della produzione dei primi tre anni considerati (2011: -2,2%; 2012: -0,6%; 2013:- 1,4%) e del fatturato nel 2011 (-6,8%) e nel 2013 (-1,1%), solo in parte attenuati dagli aumenti della produzione nel 2014 (+2,5%) e del fatturato nel 2012 (+1,9%) e nel 2014 (+1,8%). Sono solo le grandi imprese a veder crescere, sia pur lievemente, per effetto degli aumenti relativi al 2013 e al 2014 (+2,9% e +6,5%), negli ultimi 4 anni i livelli produttivi (+0,7%). Tale segnale moderatamente positivo si accompagna, tuttavia, ad una flessione di periodo del fatturato (-0,8%) causata dalle contrazioni del 2011 e 2014 (rispettivamente -5,4% e -6,1%).


QUARTO TRIMESTRE 2014 - N. 4

PRODUZIONE E FATTURATO nelle imprese edili in Abruzzo 2011-2014 (variazioni tendenziali in %)

OCCUPAZIONE TOTALE E STRANIERA nelle imprese edili in Abruzzo 2011-2014 (variazioni tendenziali in %)

PRODUZIONE PER DIMENSIONE D’IMPRESA nelle imprese edili in Abruzzo 2011-2014 (variazioni tendenziali in %)

FATTURATO PER DIMENSIONE D’IMPRESA nelle imprese edili in Abruzzo 2011-2014 (variazioni tendenziali in %)

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Congiuntura Economica Abruzzese

Centro Regionale di Studi e Ricerche Economico Sociali Istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo Sede Legale: L’Aquila - Corso Vittorio Emanuele II, 86 Sede Provvisoria: L’Aquila - Via Portici di San Bernardino, 2 Tel. 0862.25335 - Fax 0862.419951 - E-mail: info@cresa.it www.cresa.it - www.abruzzo.congiuntura.it


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