La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi - Edizione 2016

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CRESA

Centro Regionale di Studi e Ricerche economico sociali

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi Edizione 2016




CRESA

Centro Regionale di Studi e Ricerche economico sociali

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi Edizione 2016


Il CRESA, Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali è stato istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo nel 1968. Svolge studi, indagini e ricerche sull’economia della regione e sulle prospettive di sviluppo anche per conto delle Camere attualmente aderenti (L’Aquila, Chieti e Pescara) e di altri Enti Pubblici.

Presidente Consiglio di Amministrazione Comitato Scientifico

Roberto Di Vincenzo Daniele Becci, Roberto Di Vincenzo, Lorenzo Santilli Luciano Fratocchi, Lelio Iapadre, Nicola Mattoscio

Sede legale L’Aquila, Corso Vittorio Emanuele II, 86 Sede provvisoria L’Aquila, via Portici di San Bernardino, 2 Tel. 0862 25335 Fax 0862 419951 e-mail: info@cresa.it sito web: www.cresa.it

La presente pubblicazione è stata redatta da Matilde Fiocco Elaborazione statistica Maurizio Tani

Si autorizza la riproduzione, la diffusione e l’utilizzazione anche parziale del volume con l’obbligo della citazione della fonte. 2016 – CRESA CENTRO REGIONALE DI STUDI E RICERCHE ECONOMICO SOCIALI – L’Aquila


Indice

PRESENTAZIONE .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

7

1. INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 2. IL PROFILO SOCIO-DEMOGRAFICO DELLE FAMIGLIE ABRUZZESI 2.1 Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 2.2 Le famiglie abruzzesi per numero di componenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 2.3 Le principali tipologie familiari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 3. LA SPESA PER CONSUMI DELLE FAMIGLIE ABRUZZESI 3.1 Quadro complessivo .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

33

3.2 Alimenti e bevande analcoliche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 3.3 Bevande alcoliche e tabacchi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51 3.4 Abitazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56 3.5 Beni e servizi per la casa .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

65

3.6 Abbigliamento, calzature ed accessori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70 3.7 Salute .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

80

3.8 Trasporti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89 3.9 Comunicazioni . 3.10 Istruzione .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

98

106

3.11 Tempo libero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114 3.12 Altri beni e servizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123 4. I LUOGHI E LE ABITUDINI D’ACQUISTO 4.1 Variazioni della spesa per consumi rispetto al 2013 .

. . . . . . . . . . . . . . . .

129

4.2 Diffusione di particolari tipologie di beni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135 4.3 I luoghi d’acquisto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136


5. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 5.1 Le famiglie abruzzesi .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

145

5.2 La spesa per consumi .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

146

5.3 Le abitudini di acquisto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149 6. Nota metodologica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151 Questionario .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

155

Indice delle figure . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 171 Indice delle tabelle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177


PRESENTAZIONE

Il CRESA (Centro di studi e ricerche economico-sociali istituito dalle Camere di Commercio dell’Abruzzo) con il presente volume prosegue nell’attività di analisi e studio dell’ambito sociale con la produzione di dati propri, nonostante gli attuali drastici tagli alle entrate del Sistema Camerale che rischiano di ridurre sostanzialmente le attività delle Camere di Commercio, mettendo nel contempo a repentaglio la sopravvivenza di tutti gli organismi ad esse collegati. In questo momento di tempesta, invece che opporsi ai venti avversi, il CRESA ha deciso di sfruttarli al meglio, per continuare a seguire la propria rotta, orientando nel modo più appropriato le proprie conoscenze e competenze: il patrimonio di professionalità interne e le fonti di dati sul sistema delle imprese. Per fornire al territorio un sistema di informazioni unico, essenziale a qualsiasi forma di programmazione e valutazione dei risultati. In quest’ottica si è deciso di ripetere un’indagine (la prima relativa al 20092010 è stata pubblicata nel 2012) sulla spesa per consumi, che necessita di essere pianificata ed è condizionata dal clima di opinione e dall’andamento dei prezzi e influenzata dai comportamenti di acquisto dei cittadini dettati, anche questi, da svariati fattori di ordine economico, psicologico e sociologico. Anche la presente pubblicazione, coerentemente alla mission del CRESA, vuole essere, pertanto, un contributo di conoscenza per le decisioni di investimento degli operatori economici, che non possono non tener conto anche del comportamento dei consumatori, e per le scelte di policy da parte delle amministrazioni locali per l’attuazione di politiche e programmi di intervento volti al miglioramento della qualità della vita dei cittadini. I dati sono analizzati a livello regionale, per classe demografica dei comuni (fino a 3.000 residenti, da 3.001 a 10.000 residenti e oltre 10.000 residenti) e per cittadinanza del capofamiglia. Nell’esprimere viva soddisfazione per il risultato ottenuto, ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto, le famiglie che hanno dato la loro disponibilità, la Doxa che ha condotto l’indagine e il

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personale del CRESA che ha elaborato e analizzato i dati. Un ringraziamento particolare, da parte mia e di tutto il personale del Cresa, va al dottor Francesco Prosperococco, Direttore del Centro dal dicembre 2007 all’agosto 2016 che, con competenza e passione ha contribuito sostanzialmente al rafforzamento e all’ulteriore miglioramento delle attività del Centro.

Il Presidente Roberto Di Vincenzo

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1. INTRODUZIONE

Questo volume nasce dalla volontà del CRESA di proseguire, nonostante le difficoltà oggettive nelle quali versa il Sistema camerale, l’attività di produzione di dati originali utili per l’analisi del contesto socio-economico regionale. Lo scopo è fornire ai centri decisionali, agli studiosi e a quanti fossero interessati alla materia strumenti di approfondimento e conoscitivi di un aspetto della vita quotidiana che dipende da svariate variabili di natura economica e sociale e che queste stesse variabili finisce con l’influenzare. Se si parte dai presupposti che ogni società ha una propria struttura economica che regola produzione, distribuzione e consumo dei beni e che, per tale ragione, esiste uno stretto rapporto tra economia e società, non si può che concludere che l’analisi dei consumi delle famiglie (come del resto anche lo studio dell’andamento del sistema industriale inteso in senso ampio e dei servizi) costituisce uno straordinario strumento “di sintesi” delle complesse interrelazioni che determinano la fisionomia di una società. Al di là dell’interpretazione strettamente economica di un’indagine sui consumi delle famiglie, va osservato che essa consente di comprendere anche lo stile di vita di una comunità, il suo differenziarsi per tradizione dal resto del paese (ad esempio si pensi ai consumi alimentari, al rapporto con l’abitazione, all’utilizzo del tempo libero), la sua capacità di assimilare tendenze dilaganti (dieta salutista, alimentazione biologica, ecc..). Il presente volume costituisce l’atto finale della seconda indagine sulla spesa per consumi delle famiglie abruzzesi (la prima è stata realizzata tra il 2009 e il 2010 e i risultati sono stati pubblicati in I consumi delle famiglie abruzzesi. Indagine 2009-2010 nel maggio 2012) condotta dalla società di rilevazione DOXA per conto del CRESA nel periodo febbraio 2014 - marzo 2015 su un campione di 837 famiglie residenti in Abruzzo. I consumi delle famiglie sono stati rilevati con il metodo della spesa attraverso la somministrazione di due questionari: il “Diario delle spese”, nel quale sono state registrate nell’arco della settimana le spese alimentari e le spese non alimentari, ed il “Riepilogo delle spese”, nel quale sono inserite le spese

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meno frequenti (per l’abitazione, l’abbigliamento, i mezzi di trasporto, il tempo libero, la salute, ecc.), cioè tutte quelle spese che normalmente la famiglia sostiene in maniera non ricorrente nell’arco dell’anno. La spesa per consumi comprende tutte le spese per beni e servizi acquistati dalle famiglie per il soddisfacimento dei propri bisogni. Nel suo ambito rientra anche il valore monetario dei fitti figurativi e quello degli autoconsumi, cioè dei beni prodotti e consumati dalla famiglia. È stata articolata in undici capitoli di spesa (alimenti e bevande analcoliche, bevande alcoliche e tabacchi, abitazione, beni e servizi per la casa, abbigliamento, sanità, trasporti, comunicazione, istruzione, tempo libero e altri beni e servizi di consumo) nell’ambito dei quali le singole categorie sono state composte in conformità con le più recenti direttive europee (in particolare alla classificazione della spesa per consumi COICOP) che, a differenza di quanto fatto dal CRESA nell’indagine 20092010 e dall’Istat fino al 2013, classificano i consumi non sulla base della loro natura ma su quella del bisogno che vanno a soddisfare. Questo fa venire meno in parte la confrontabilità nei dettagli con i dati della precedente indagine, soprattutto per quanto riguarda la categoria “altri beni e servizi”. La spesa per consumi delle famiglie è stata analizzata sotto il profilo della spesa media mensile familiare (calcolata dividendo la spesa totale relativa all’acquisto di beni e servizi per il numero complessivo di famiglie che compongono il campione, senza distinguere, cioè, quelle che hanno effettuato la spesa specifica da quelle che non l’hanno effettuata), delle famiglie consumatrici (parte del campione che ha effettivamente effettuato ogni specifica spesa che è un sottoinsieme del numero complessivo delle famiglie abruzzesi intervistate) e della spesa media mensile effettiva (calcolata dividendo la spesa totale relativa alle singole voci che compongono ciascuna categoria per il numero di famiglie consumatrici). Inoltre, a differenza di quanto fatto precedentemente, per meglio individuare i caratteri distintivi delle famiglie facenti parte del campione e creare una correlazione più stretta tra esse e i comportamenti d’acquisto, le famiglie sono state individuate non sulla base della persona di riferimento (componente della famiglia che fisicamente compila i questionari e il riepilogo di spesa) ma sulla base del capofamiglia, con la precisazione che la forma giuridica di capofamiglia è destituita di fondamento giuridico, essendo stata cancellata dalla legge n. 151 del 1975. Nel campo della statistica, tuttavia, si assume per convezione che il capofamiglia sia, nelle famiglie senza nuclei o con 2 o più nuclei, la persona di riferimento, nelle coppie con e senza isolati, il partner uomo, nelle famiglie monogenitoriali, il genitore.

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L’analisi è stata condotta a livello regionale sulla base della dimensione demografica dei comuni di residenza delle famiglie intervistate (fino a 3.000 residente, da 3.001 a 10.000 residenti, oltre 10.000), tralasciando gli ambiti provinciali, i quali di per sé poco o per nulla incidono sui comportamenti d’acquisto, del numero di componenti, della cittadinanza del capofamiglia, che è servita ad attribuire in sede di analisi e commento dei dati la qualifica di famiglia italiana e straniera, e della tipologia familiare (coppie con e senza figli, monoparentali). Il risultato è un restituire alla società regionale una seconda istantanea di se stessa, della sua vita quotidiana, istantanea a parere del CRESA preziosa per tutti quelli che, a diverso titolo, vorranno osservarla.

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2. I L PROFILO SOCIO-DEMOGRAFICO DELLE FAMIGLIE ABRUZZESI

2.1 Premessa La seconda indagine CRESA sui consumi delle famiglie abruzzesi è un’utile fonte per assumere informazioni sulle caratteristiche sociali ed economiche delle famiglie abruzzesi e consentire una lettura assai interessante del tessuto sociale regionale. La famiglia è l’insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune (anche se non iscritte nell’anagrafe della popolazione residente del comune medesimo) e può essere costituita anche da una sola persona. L’analisi del campione utilizzato per indagare i comportamenti d’acquisto consente, infatti, di approfondire molteplici aspetti della composizione e delle peculiarità delle famiglie, che, rappresentando l’unità minima dell’organizzazione sociale di ogni comunità, ne rivelano la struttura essenziale. Il campione oggetto dell’indagine CRESA rispecchia le caratteristiche dell’universo delle famiglie abruzzesi e, pertanto, è di esso rappresentativo. A differenza di quanto fatto nella precedente indagine, ogni famiglia è stata individuata, attraverso le generalità del capofamiglia. Il capofamiglia, la cui natura giuridica è stata destituita di fondamento con legge n. 151 del 1975, per convezione statistica è, nelle famiglie senza nuclei o con 2 o più nuclei, la persona di riferimento, nelle coppie con e senza isolati, il partner uomo, nelle famiglie monoparentali, il genitore. Il presente capitolo trae origine da quanto già pubblicato in “Economia e Società. Rapporto 2014” rispetto al quale sono state apportate modifiche riconducibili all’affinamento dei dati e alla necessità di sintesi richiesta dall’inserimento dell’argomento in un più ampio e, in parte, diverso contesto quale quello dei consumi. 2.2 Le famiglie abruzzesi per numero di componenti In Abruzzo il numero medio di componenti per famiglia è di 2,4 persone. Tutte le province, tranne l’Aquila che presenta un valore più basso (2,3), si attestano su valori allineati alla media regionale. Sono i comuni con più di 10.000 residenti a far osservare la numerosità media più elevata (2,5), seguono quelli dai 3.000 ai 10.000 abitanti (2,4) e quelli più piccoli (2,3).

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Dal confronto dei dati delle indagini CRESA del 2009-2010 e 2014-2015 emerge con chiarezza la tendenza, in linea con quanto i dati degli ultimi due Censimenti generali della popolazione (2001 e 2011) fanno rilevare a livello medio nazionale e regionale, verso un incremento del peso percentuale delle famiglie uni personali e di tre componenti e una contrazione dell’incidenza delle altre. Fig. 2.2.1 Famiglie abruzzesi per numero di componenti (peso % su tot. famiglie) Indagine 2010 - 2011 9,2

Indagine 2014 - 2015

9,2 22,5 22,0

22,0

20,1

26,2

4,8 22,5

18,9

21,5 20,1

29,9 1

1

3

3

5 e piu

5 e piu

2

2

4

4

26,2 24,9

Fonte: CRESA, I consumi delle famiglie abruzzesi. Indagine 2009-2010 e elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

I dati CRESA, in particolare, mostrano che tra il 2010-2011 e il 2014-2015 le famiglie unipersonali passano dal 22,5% al 29,9% del totale, sopravanzando le famiglie di due persone che scendono dal 26,2% al 24,9%. In aumento è anche la quota di famiglie di tre componenti (dal 20,1% al 21,5%), prevalentemente composte da coppie con un figlio. Si contraggono, al contrario, i pesi percentuali delle famiglie di 4 (dal 22,0% al 18,9%), prevalentemente coppie con due figli, e 5 e più persone (dal 9,2% al 4,8%). La contrazione del peso percentuale delle famiglie di 4 e più componenti e gli aumenti delle unipersonali e delle famiglie di tre persone sono prove evidenti che in Abruzzo, al pari di quanto accade nel resto del Paese, si sta verificando una semplificazione della dimensione familiare dovuta al calo della fecondità, alla diminuzione del numero medio di figli, all’invecchiamento della popolazione e all’aumento delle famiglie monoparentali. I comuni fino a 3.000 residenti presentano la maggiore incidenza di famiglie unipersonali e composte da 2 e 5 e più persone, quelli grandi (più di 10.000 residenti) di famiglie formate da 3 e 4 individui, mentre i medi (da 3.001 a 10.000 abitanti) presentano per tutte le tipologie valori vicini alla media regionale.

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Tab. 2.2.a F amiglie abruzzesi per numero di componenti e classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza (peso %) 1

2

3

4

5 e più

Abruzzo

Territorio

29,9

24,9

21,5

18,9

4,8

Totale 100,0

Comuni fino a 3000 res.

36,2

25,2

16,0

17,2

5,5

100,0

Comuni da 3.001 a 10.000 res.

31,2

24,7

21,9

18,6

3,5

100,0

Comuni oltre i 10.000 res.

27,5

24,9

23,1

19,5

5,0

100,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Le famiglie del campione sono state raggruppate in 5 categorie: unipersonali (29,9% del campione), coppie senza figli (17,7%), coppie con figli (37,2%), monoparentali (11,0%) e altra tipologia (4,2%). Nel presente capitolo verranno analizzate le prime quattro poiché la quinta (4,2% del campione) è una miscellanea di situazioni assai disparate. 2.3 Le principali tipologie familiari Mettendo in relazione il numero di componenti con le diverse tipologie, si osserva che le coppie senza figli sono assolutamente prevalenti nelle famiglie di due persone (70,3%) e che, nell’ambito delle strutture di più componenti, la tipologia coppia con figli, vale a dire quella più tradizionale, sia largamente predominante. Fig. 2.3.1 Le diverse tipologie familiari in Abruzzo (peso % su fam. stesso numero di componenti) 5 e più

8,0 2,7

89,3

4 componenti

6,5

86,6

3 componenti

15,2

76,7

2 componenti

8,1

24,9

70,3

1 componente

6,8

4,9

100

0

10

Unipersonali

20

30

Coppie senza figli

40

50

Coppie con figli

60

70

Monogenitoriali

80

90

Altra tipologia

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

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Essa rappresenta il 76,7% delle famiglie di 3 persone, l’86,6% in quelle di 4 e l’89,3% in quelle più numerose. Ad essa, tradizionale per eccellenza, si aggiunge una nuova struttura, quella formata da un solo genitore con figli, nell’ambito della quale l’unico genitore è vedovo e, sempre più frequentemente, separato, divorziato o single. Le monoparentali rappresentano il 24,9% delle famiglie composte da 2 persone, il 15,2% di quelle di 3, il 6,5% di quelle di 4 e l’8% di quelle di 5 e più componenti. Rileva, soprattutto in quelle di 3 e 4 persone, la presenza di una tipologia definita “altro” nella quale confluiscono più frequentemente le famiglie con più di un nucleo derivanti da situazioni disparate che hanno portato alla convivenza di consanguinei (ad es. fratelli e sorelle) ed estranei (cognati, genero o nuora con suocero/a, ecc). Le famiglie unipersonali L’aumento delle persone che vivono sole, certamente conseguenza prima di tutto dell’allungamento della vita, è anche il risultato dell’interazione di situazioni oggettive e scelte di natura economica e culturale che concorrono a trasformare profondamente la fisionomia dell’istituzione famiglia e l’assetto dell’intera società con importanti ripercussioni sulla sua struttura presente e futura. Per comprendere le caratteristiche di tale tipologia familiare, che in Abruzzo costituisce il 29,9% del totale delle famiglie residenti, è utile analizzare le caratteristiche socio-demografiche dell’unico componente che, nel 58,6% dei casi è di genere femminile. La lettura incrociata dei dati riguardanti il genere e la classe di età evidenzia che, fino ai 50 anni d’età, gli uomini prevalgono decisamente sulle donne (21,0% del totale contro il 12,9%) e che, a partire dai 51 anni, invece, sono le donne a mostrare la maggiore incidenza (45,7% contro il 20,5% degli uomini). Particolarmente consistente il gruppo di donne sole over 64, che rappresenta il 38,1% del totale delle famiglie unipersonali e l’11,4% del totale delle famiglie residenti in Abruzzo. Tab. 2.3.a Famiglie abruzzesi unipersonali per sesso e classe di età (peso % su tot. unipersonali) Classe di età

Maschi

Femmine

0-30 anni

2,9

2,1

Totale 4,8

31-40 anni

11,5

6,1

17,2

41-50 anni

6,6

4,7

11,2

51-64 anni

5,4

7,6

13,2

65 anni e più

15,1

38,1

53,6

Totale

41,5

58,6

100,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

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Un così rilevante fenomeno trova spiegazione in una molteplicità di cause di diversa natura. Esiste, innanzitutto, una motivazione di carattere naturale: la maggiore durata della vita media delle donne implica che esse, giunte ad una “certa età”, più frequentemente sopravvivano ai coetanei maschi. A ciò si aggiungono i progressi della medicina che consentono, più che in passato, di protrarre condizioni di salute tali da assicurare l’autonomia in età anche avanzata. Una terza spiegazione, di carattere strettamente sociale, risiede nella sempre minore tendenza a coabitare con anziani da accudire, generata dal più frequente lavoro delle donne, le quali, pertanto, potendo dedicare minor tempo al lavoro di cura tendono a delegare, in tutto o in parte, tale attività a persone estranee alla famiglia. Considerando lo stato civile, emerge che il differenziale di mortalità tra i due sessi, le maggiori difficoltà delle giovani donne a trovare lavoro e, quindi, a rendersi economicamente autonome e l’instabilità matrimoniale hanno portato, in Abruzzo come nel resto del Paese e del mondo occidentale, ad un’incidenza consistente nell’ambito delle unipersonali di famiglie composte vedovi/e (49,2%) e celibi/nubili (32,7%) e separati/divorziati (15,1%). In particolar modo rilevano le donne anziane vedove, (34,0%; contro l’11,2% degli uomini), gli uomini under 40 celibi (13,5%; donne: 6,9%) e i separati/ divorziati di entrambi i sessi (uomini: 7,2%; donne: 7,9%). Tab. 2.3.b Famiglie abruzzesi unipersonali per sesso e stato civile (peso % su tot. unipersonali) Stato civile

Maschi

Femmine

Totale

20,5

12,3

32,7

Coniugato

2,2

0,8

3,0

Separato/divorziato

7,2

7,9

15,1

Vedovo

11,6

37,6

49,2

Totale

41,5

58,5

100,0

Celibe/nubile

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Nell’ambito delle famiglie composte unicamente da separati/divorziati, si osserva una grande differenza di genere nella distribuzione per fasce di età: le donne separate/divorziate prevalgono sugli uomini di pari stato civile fino ai 40 anni (8,2% del totale contro il 2,7% degli uomini) e dai 65 anni in poi (16,4% contro 4,5%), vale a dire nelle fasi della vita in cui generalmente non si hanno ancora figli o questi sono già usciti di casa per formare famiglie proprie. Tra i 41 e i 64 anni, invece, quando cioè è più probabile che ci siano

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dei figli e che questi non siano ancora indipendenti, le famiglie di separati/ divorziati maschi prevalgono di gran lunga su quelle composte da donne di pari stato civile (40,8% contro 27,5% delle unipersonali composte da separati/ divorziati). Tab. 2.3.c Famiglie abruzzesi unipersonali per sesso e titolo di studio (peso % su tot. unipersonali stesso sesso) Titolo di studio

Maschi

Femmine

2,9

14,8

9,9

Scuola elementare

20,3

27,0

24,3

Scuola media inferiore

22,4

24,4

23,6

Scuola media superiore

42,7

19,1

28,9

Laurea

8,5

8,9

8,7

Post Laurea

3,2

5,8

4,7

100,0

100,0

100,0

Nessun titolo

Totale

Totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Passando a considerare il livello di istruzione dell’unico componente, maggiore è l’incidenza delle donne senza alcun titolo (14,8% contro il 2,9% degli uomini) e con una bassa scolarizzazione (licenza elementare: donne: 27,0%, uomini: 20,3; licenza media inferiore: donne: 24,4%, uomini: 22,4%): si tratta quasi esclusivamente di donne al di sopra dei 65 anni, vale a dire persone che erano in età scolare quando la scolarizzazione in genere, e quella femminile in particolare, era considerata a dir poco non necessaria. Al contempo maggiore è anche il loro peso nei titoli di studio superiori (laurea e formazione post laurea) (14,7% delle donne contro l’11,7% degli uomini); la metà di esse sono donne nubili tra i 31 e i 40 che, presumibilmente grazie alle maggiori opportunità di lavoro che tale formazione offre e al fatto che molte di esse hanno vissuto fuori casa nel periodo degli studi per frequentare università lontane dal luogo di residenza, hanno acquisito un livello di indipendenza economica e psicologica tale da scegliere di staccarsi dalla famiglia di origine e andare a vivere da sole. Si osserva, infine, la rilevanza delle famiglie composte da uomini in possesso di licenza media superiore (42,7%) che, per più della metà, sono celibi e hanno un’età non superiore a 40 anni. In stretta correlazione con la classe di età di appartenenza è la condizione professionale del componente delle famiglie unipersonali.

18 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Poco più del 58% degli uomini, contro il 26,5% delle donne, è occupato; al contrario le pensionate costituiscono una quota del totale delle unipersonali femminili pari al 67% contro poco più del 36% degli uomini. Rileva una quota del 4,1% di disoccupati (uomini: 4,8%; donne: 3,7%): si tratta, in più di un caso su due, di individui appartenenti ad entrambi i generi, tra i 51 e i 64 anni, con tutta probabilità lavoratori che hanno perso il posto di lavoro e, considerando l’età, incontrano difficoltà nel trovare una nuova occupazione. Tab. 2.3.d Famiglie abruzzesi unipersonali per sesso, condizione e posizione professionale (peso % su tot. unipersonali stesso sesso)

Maschi

Femmine

Totale

Condizione professionale Occupato

67,2

57,3

59,0

Pensionato

26,0

20,0

27,2

Disocc./in cerca

6,4

5,3

5,5

Casalinga

0,0

9,0

7,4

6,4

1,3

2,2

Altro

Posizione professionale (solo per gli occupati) Impiegato

22,1

47,7

45,2

Operaio

48,1

26,8

32,8

Altro dipendente

9,6

13,6

7,6

Imprenditore

9,8

0,0

2,0

Lavoratore autonomo

10,4

7,1

8,2

Libero professionista

0,0

2,6

2,2

Altro

0,0

2,2

1,9

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Quanto alla posizione professionale, si osserva che la distribuzione per genere dei componenti delle famiglie unipersonali occupate vede la prevalenza della componente femminile tra i lavoratori dipendenti (donne: 75,8%; uomini: 69,6%) e di quella maschile tra gli indipendenti (uomini: 30,4%; donne: 24,2%) Tra i lavoratori dipendenti, l’incidenza femminile nell’ambito dei dirigenti/quadri e degli operai è assai inferiore a quella degli uomini, superiore, invece, tra gli impiegati. Nell’ambito degli occupati “non dipendenti” è maggiore la quota di donne, probabilmente per la maggiore presenza di laureate e aventi specializzazioni post laurea, che esercitano la libera professione e lavori autonomi. Minore è la loro presenza nelle attività imprenditoriali.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

19


Le coppie senza figli Sono considerate coppie senza figli quelle che non hanno mai avuto figli e quelle i cui figli siano già usciti di casa e abbiano costituito una nuova famiglia (nidi vuoti). Tab. 2.3.e Coppie abruzzesi senza figli per età e stato civile del capofamiglia (peso % su tot. coppie senza figli) Classe di età

Celibe/nubile

Coniugato

Separato/divorziato

Vedovo

0-30 anni

2,2

2,7

0,0

0,0

Totale 4,8

31-40 anni

2,8

8,4

0,0

0,0

11,2

41-50 anni

0,8

9,6

0,5

0,0

10,9

51-64 anni

1,2

19,1

0,8

0,0

21,1

65 e più

1,4

49,8

0,0

0,8

52,0

Totale

8,4

89,6

1,3

0,8

100,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

I dati dell’indagine CRESA mostrano che in regione le coppie senza figli rappresentano il 70,3% delle famiglie di due componenti e il 17,6% del totale delle famiglie. Si tratta, in primis, di coppie i cui capifamiglia, prevalentemente uomini per convenzione statistica tranne che in casi particolari, hanno più di 64 anni (52%, 49,8% coniugate): sono, con tutta probabilità data l’età del capofamiglia, prevalentemente “nidi vuoti”, vale a dire casi in cui i figli non convivono più con i genitori o, anche se in misura minore, di coppie che non hanno avuto figli. Inferiore è la quota di famiglie con capofamiglia tra i 50 e i 64 anni (21,1%, 19,1% le coniugate) e quella di due persone conviventi fino a 40 anni, nelle quali, ferma restando la prevalenza di coniugi (11,0%), più frequente che nelle altre classi di età è la ricorrenza delle convivenze non sancite da matrimonio (5,0%). Le coppie senza figli con a capo un uomo tra i i 41 e i 50 anni rappresentano il 10,9% (9,6% solo le coniugate). I due membri delle coppie senza figli tendono ad avere livelli simili di scolarizzazione. Gli incroci tra i titoli di studio dei due componenti, infatti, assumono fino alla licenza media superiore i pesi massimi in corrispondenza del medesimo titolo, per la laurea e la formazione post laurea in quello immediatamente inferiore. Relativamente elevata è, nel complesso, l’incidenza per tutti i titoli di studio nei livelli immediatamente inferiore e superiore. Prevalgono le coppie con almeno uno dei due componenti in pensione (53%;

20 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


capofamiglia: 49,1%), seguono quelle con almeno un occupato (45,7%; capofamiglia: 36,9%), una casalinga (36,5%; capofamiglia: 5,2%) e un disoccupato/in cerca di occupazione (10,8%; capofamiglia: 8,1%). Tab. 2.3.f Coppie abruzzesi senza figli per titolo di studio (peso % su tot. coppie senza figli) Altro componente Capofamiglia

Licenza Nessun titolo elementare

Lic. media inferiore

Lic. media superiore

Formaz. Laurea post laurea

Totale

Nessun titolo

1,6

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

1,6

Licenza elementare

1,5

17,8

6,0

0,5

0,0

0,0

25,9

Licenza media inferiore

1,4

2,0

14,9

6,3

0,6

0,0

25,1

Licenza media superiore

0,0

2,1

7,7

17,8

7,6

1,5

36,8

Laurea

0,0

0,0

1,3

3,4

3,0

0,6

8,3

Formazione post laurea

0,0

0,0

0,0

1,2

0,7

0,5

2,4

Totale

4,4

21,9

29,9

29,1

11,9

2,7

100,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Tab. 2.3.g Coppie abruzzesi senza figli per condizione professionale (peso % su tot. coppie senza figli) Capofamiglia

Altro componente Occupato

Pensionato

Disocc./in cerca

Casalinga

Altro

Occupato

21,6

0,7

2,7

11,2

0,6

Totale 36,9

Pensionato

4,1

26,5

0,0

16,0

2,5

49,1

Disocc./in cerca

1,9

0,0

0,7

4,1

1,4

8,1

Casalinga

2,1

3,1

0,0

0,0

0,0

5,2

Altro

0,7

0,0

0,0

0,0

0,0

0,7

Totale

30,4

30,3

3,4

31,3

4,5

100,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Considerando la condizione professionale dell’altro componente della coppia, che per convenzione statistica, tranne casi particolari, è una donna, il 92% circa è ripartito abbastanza equamente tra occupate, pensionate e casalinghe. Incrociando le condizioni professionali di entrambi i coniugi, si osservano le convergenze massime in corrispondenza dei pensionati (26,5%) e degli occupati (21,6%). Elevate anche le percentuali di coppie in cui la componente femminile è casalinga e quella maschile è occupata (11,2%) e pensionata (16,0%). Rileva, inoltre, una quota di coppie composte da non occupati e casalinghe (4,1%) e da entrambi i membri non occupati (0,7%). Ci si può spingere oltre nell’analisi della tipologia familiare “coppie senza

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

21


figli” prendendo in considerazione la natura e il numero dei redditi con la precisazione che i dati raccolti consentono di considerare solo i redditi da lavoro e da pensione. Il 41,6% delle coppie senza figli è mono reddito (19,9% da lavoro e 21,7% da pensione), il 52,9%, dispone di due redditi (21,6% due redditi da lavoro, 26,5% due redditi da pensione e il 4,8% un reddito da lavoro e uno da pensione) e il 5,5% è senza reddito da lavoro o da pensione. Si osserva che il 74,5% delle famiglie senza reddito da lavoro o da pensione è costituito da coppie, generalmente tra i 51 e i 64 anni, con basso livello di scolarizzazione: si tratta, con tutta probabilità, di persone che hanno perso il posto di lavoro e hanno difficoltà, anche a causa dell’età, a trovare una nuova occupazione. Fig. 2.3.2 Coppie abruzzesi senza figli per numero di redditi da lavoro e da pensione (peso % su tot. coppie senza figli) 5,5

Nessun reddito

21,7

19,9

1 reddito

2 redditi

00

4,8

26,5

21,6

10

20

da lavoro

da pensione

30

40

50

60

da lavoro e da pensione

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Le coppie con figli Le coppie con figli rappresentano il 37,3% del totale delle famiglie abruzzesi, quota superiore a quella delle famiglie unipersonali (29,9%), delle coppie senza figli (17,6%), delle famiglie monogenitoriali (11%) e di quelle composte diversamente (4,2%). La grande maggioranza delle coppie con figli è coniugata (94,4%), assai minore è l’incidenza di celibi/nubili (3,4%) e separati/divorziati (1,6%). Le coppie coniugate rappresentano la maggioranza, con quote superiori al 20% dai 31 ai 64 anni e pesi percentuali inferiori nel caso dei più giovani (che

22 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Tab. 2.3.h Coppie abruzzesi con figli per età e stato civile del capofamiglia (peso % su tot. coppie con figli) Classe di età

Celibe/nubile

Coniugato

Separato/divorziato

Vedovo

0-30 anni

1,1

1,9

0,0

0,0

Totale 3,0

31-40 anni

1,0

19,4

0,3

0,0

20,7

41-50 anni

1,0

25,5

0,6

0,0

27,2

51-64 anni

0,3

30,5

0,4

0,4

31,5

65 e più

0,0

17,1

0,3

0,3

17,6

Totale

3,4

94,4

1,6

0,6

100,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

ancora non hanno figli) e degli over 64, nell’ambito delle quali è più probabile che i figli siano usciti dal nucleo della famiglia di origine. Quelle con a capo celibi/nubili rappresentano l’1% circa in tutte le fasce di età fino a 50 anni. Rileva anche un 1,6% di coppie con figli con capofamiglia separato o divorziato. Anche in questa tipologia familiare i due componenti della coppia tendono ad avere lo stesso titolo di studio, principalmente la licenza media superiore (33,6% delle coppie), licenza media inferiore (11,5%), laurea (7,9%), o titolo immediatamente inferiore o superiore. Assai meno ricorrenti che nelle coppie senza figli, mediamente più anziane, la licenza elementare e il non possesso di alcun titolo, caratteristica propria degli over 65. Nel 43,4% delle coppie con figli entrambi i componenti della coppia sono occupati, nel 5,6% sono pensionati, solo nell’1,3% sono disoccupati o in cerca di prima occupazione. Rileva un 2,7% di coppie con a capo una casalinga, caso atipico considerato che per convenzione statistica nelle coppie il capofamiglia è uomo, che trova spiegazione nell’ingresso del componente maschile in una famiglia già esistente. Quasi la metà delle coppie con figli dispone di due redditi da lavoro e/o da pensione, poco meno di un terzo ne ha uno solo. Il numero di redditi, come appare naturale, tende ad aumentare al crescere della numerosità della famiglia. Rileva che una percentuale intorno al 6%, uguale per tutte le famiglie qualunque sia il numero di persone che le compongono, dichiara di non aver alcun reddito da lavoro o da pensione. Passando ad analizzare le coppie con figli sulla base delle caratteristiche di questi ultimi, si rileva innanzitutto che sono le famiglie con un figlio ad avere la maggiore incidenza (44,6%), seguite da quelle con due (43,8%). Assai minore è il peso delle famiglie con tre e più figli (11,5%).

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

23


Tab. 2.3.i Coppie abruzzesi con figli per titolo di studio (peso % su tot. coppie con figli) Altro componente Capofamiglia Nessun titolo Licenza elementare Licenza media inferiore Licenza media superiore Laurea Formazione post laurea Totale

Nessun titolo

Licenza elementare

Lic. media inferiore

Lic. media superiore

Laurea

Formaz. post laurea

Totale

0,9

0,3

0,3

0,0

0,0

0,0

1,4

0,3

3,2

2,9

0,3

0,3

0,0

7,0

0,3

2,4

11,5

7,8

1,0

0,0

23,0

0,3

0,7

8,3

33,6

5,1

1,3

49,4

0,4

0,0

0,7

6,7

7,9

0,3

15,9

0,0

0,0

0,0

0,6

1,2

1,4

3,2

2,3

6,5

23,7

49,0

15,5

3,0

100,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Tab. 2.3.j Coppie abruzzesi con figli per condizione professionale (peso % su tot. coppie con figli) Capofamiglia Occupato

Altro componente Occupato

Pensionato

Disocc./in cerca

Casalinga

Altro

Totale

43,4

0,0

11,0

13,3

2,0

69,6 17,6

Pensionato

2,8

5,6

0,0

8,5

0,6

Disocc./in cerca

2,2

0,0

1,3

3,5

0,3

7,2

Casalinga

2,0

0,7

0,0

0,0

0,0

2,7

Altro

1,2

0,0

0,6

0,7

0,4

2,9

Totale

51,6

6,3

12,8

26,0

3,3

100,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Tale tipologia è assolutamente prevalente in tutte le famiglie per numero di componenti superiore a 2: rappresentano il 77,3% in quelle di tre persone e percentuali ancora superiori, dell’86,6% e 89,3%, in quelle rispettivamente di 4 e 5 e più persone. Le coppie con un figlio rappresentano il 77,3% delle famiglie composte da 3 persone, il 5,1% di quelle di 4 componenti e il 2,6% dei nuclei più numerosi; le coppie con due figli sono l’81,5% e il 18,1% delle famiglie rispettivamente di 4 e 5 e più individui, quelle con più di due figli il 68,5% delle famiglie di 5 e più persone. Infine, le coppie con uno, due e tre e più figli costituiscono il 17,7%, il 16,2% e il 3,3% del totale delle famiglie abruzzesi. Nell’ambito delle famiglie composte da genitori e figli, le coppie con un figlio rappresentano il 5,9% di quelle formate da 4 persone e il 3% di quelle più numerose; le coppie con due figli sono il 94,1% delle famiglie di 4 persone e

24 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


il 20,3% di quelle di 5 e più persone, le coppie con tre o più figli costituiscono il 76,7% delle famiglie di 5 e più componenti. Fig. 2.3.3 Coppie abruzzesi con figli per numero di redditi da lavoro e da pensione (peso % su tot. coppie con figli stesso numero di componenti) 3 componenti

6,1

4 componenti

5,9

5 componenti

6,1

Totale

6,1

0,0

36,6

49,4

30,6

49,2

27,3

10,0

20,0

10,6

40,3

8,6

32,9

Nessun reddito

7,8

48,3

30,0

40,0

50,0

1 reddito

60,0

3,5

12,4

5,3

3,0 0,6

9,1

70,0

2 redditi

4 redditi

80,0

0,0

90,0

100,0

5 redditi

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Fig. 2.3.4 Coppie abruzzesi con figli per numero di figli e di componenti (peso % su tot. famiglie stesso numero di componenti) 100 80 60 40

68,5 81,5 77,3

3,3 16,2

20 18,1 00

3 componenti

5,1

2,6

4 componenti

5 e più componenti

1 figlio

2 figli

17,7 Totale famiglie

3 e più figli

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

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Nel 56,9% delle coppie con figli almeno un figlio è minore. In particolare, nel caso di famiglie di tre persone composte da coppie con un figlio, un minore è presente nel 55,7% dei casi, in quelle di quattro persone nel 58,1% e in quelle più numerose nel 57,3%. Il 43,1% delle famiglie composte da coppie con figli non fa osservare la presenza di minori: in tale ambito, in particolare, i figli sono tutti maggiorenni nel 44,3% delle famiglie di 3 persone, nel 41,9% di quelle con 4 e nel 42,7% di quelle di 5 e più componenti. Tab. 2.3.k Coppie abruzzesi con figli per numero di figli e presenza di minori (peso % su tot. coppie con figli) Coppie con figli 3 persone

Nessun figlio minore 44,3

Almeno un figlio minore 55,7

1 figlio minore 55,7

2 figli minori 0,0

3 e più figli minori 0,0

4 persone

41,9

58,1

13,6

44,5

0,0

5 e più persone

42,7

57,3

8,7

19,5

29,1

Totale

43,1

56,9

31,8

21,7

3,3

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Le famiglie monogenitoriali Si definiscono famiglie monogenitoriali quelle in cui i figli vivono con la sola madre o con il solo padre. A differenza delle coppie con e senza figli e delle famiglie unipersonali, possono essere considerate famiglie atipiche, poiché non sono espressione di una fase del ciclo di vita della famiglia, ma sono la conseguenza dell’interruzione di una convivenza (per morte di uno dei genitori o, sempre più spesso, a seguito di separazione o divorzio), o sono l’effetto di una genitorialità di celibi e, assai più frequentemente, nubili. I cambiamenti sociali degli ultimi trent’anni hanno influenzato e continuano ad influenzare fortemente la fisionomia di tale tipologia familiare, che solo nel 1983 è stata inclusa dall’Istat nelle statistiche ufficiali, e a conferirle sempre maggiore rilevanza. Secondo la rilevazione del CRESA, infatti, in Abruzzo le monoparentali rappresentano l’11,0% del totale delle famiglie residenti e il 23,0% di quelle con figli. Esse costituiscono una quota pari al 24,9% delle famiglie di 2 componenti, al 14,7% di quelle di 3, al 6,5% di quelle di 4 e all’8% di quelle di 5 e più persone. Le famiglie monoparentali sono fortemente caratterizzate dalla predominanza delle donne (82,9% dei capofamiglia sono madri e solo il restante 17,1% è costituito da padri). La maggiore incidenza della componente femminile si conferma nel complesso in tutti gli stati civili, ad esclusione delle persone

26 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


coniugate (evidentemente non conviventi) per le quali le quote percentuali sono simili per entrambi i sessi, e in tutte le classi di età: a capo delle famiglie monogenitoriali fino ai 40 anni ci sono quasi esclusivamente donne, prevalentemente separate o divorziate e celibi (complessivamente il 20,4% del totale); tra i 51 e i 64 anni, pur confermandosi la prevalenza delle donne (26,8%), principalmente vedove e separate o divorziate, gli uomini acquistano una certa rilevanza (11,4%): si tratta anche nel loro caso di vedovi e separati i cui figli non sono tanto piccoli da richiedere la convivenza con la madre. Tab. 2.3.l Famiglie monoparentali abruzzesi per sesso e stato civile del genitore (peso % su tot. monoparentali) Stato civile

Maschi

Femmine

Totale

Celibe/nubile

1,1

8,8

9,9

Coniugato

2,3

2,2

4,5

Separato/divorziato

8,1

41,6

49,7

Vedovo

5,6

30,3

36,0

Totale

17,1

82,9

100,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

A partire dai 65 anni il peso delle donne, che sono in prevalenza vedove, torna ad essere schiacciante rispetto a quello dei coetanei maschi di pari età (22,0% contro 4,4%), nell’ambito dei quali, a differenza di quanto si osserva per il genere femminile, la quota percentuale di separati (3,2%) è superiore a quella di vedovi (1,2%). Tab. 2.3.m Famiglie monoparentali abruzzesi per sesso e classe di età del genitore (peso % su tot. monoparentali) Classe di età

Maschi

Femmine

Totale

0-30 anni

0,0

1,1

1,1

31-40 anni

0,0

19,3

19,3

41-50 anni

1,3

13,7

14,9

51-64 anni

11,4

26,8

38,2

4,4

22,0

26,5

17,1

82,9

100,0

65 anni e più Totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La forte presenza di donne vedove è riconducibile alla maggiore incidenza, all’aumentare dell’età, della vedovanza femminile rispetto a quella maschile,

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

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quella di separate e divorziate alla maggiore propensione ad affidare i figli in fase di separazione alle madri piuttosto che ai padri, quella di nubili giovani (fino ai 40 anni) al ricorrere della circostanza che, per scelta o per necessità, le donne si trovano ad affrontare da sole l’esperienza della maternità. A conferma dell’impatto che l’introduzione del divorzio e l’emancipazione femminile hanno avuto sulla fisionomia della società, si sottolinea che la metà delle famiglie monoparentali deriva da scioglimento dei matrimoni e il 10% vede la presenza di un genitore mai stato sposato, anche in questo caso prevalentemente madri. Tab. 2.3.n Famiglie monoparentali abruzzesi per sesso e titolo di studio del genitore (peso % su tot. monoparentali) Titolo di studio

Maschi

Femmine

Nessun titolo

6,4

3,9

4,3

Scuola elementare

6,4

12,0

11,1

Scuola media inferiore

45,3

25,8

29,2

Scuola media superiore

34,9

45,2

43,5

Laurea

7,0

10,5

9,9

Post Laurea

0,0

2,5

2,1

100,0

100,0

100,0

Totale

Totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Nel 43,5% di tali famiglie il genitore è in possesso della licenza media superiore, nel 29,2% di quella inferiore, nell’11,1% della licenza elementare e nel 9,9% della laurea. Se si considera l’incidenza per sesso, maggiore è la quota di donne nei titoli di studio superiori (45,2% scuola media superiore e 13,0% laurea o formazione superiore contro rispettivamente il 34,9% e il 7% degli uomini) e, a causa della maggiore presenza di over 64, in quelli più bassi (15,9% di madri in possesso di nessun titolo o di licenza elementare contro il 12,8% di padri). La quota degli uomini è superiore a quella delle donne solo in assenza di titolo di studio (6,4% contro 3,9%) e in corrispondenza della licenza media inferiore (45,3% contro il 25,8%). Il 59% delle famiglie monoparentale ha un genitore occupato, con una percentuale di padri superiore del 10% rispetto a quella della madri. Tra i pensionati (26% del totale), grazie alla maggiore incidenza di donne over 64 vedove, prevale il peso percentuale delle madri, tra i disoccupati (5,5% del totale) quella dei padri. Se alle donne disoccupate o in cerca di occupazione si aggiungono

28 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


le casalinghe, la quota di famiglie monoparentali femminili i cui capo famiglia sono senza reddito supera il 14%. Tra gli occupati, si osserva il maggior peso delle donne tra i lavoratori dipendenti (88,0% contro il 79,8% degli uomini) dovuto alla maggiore incidenza tra le monoparentali femminili di impiegate che più che compensa la maggior quota tra gli uomini di operai. Tra gli autonomi, ad eccezione che nell’esercizio delle libere professioni, prevalgono le famiglie monoparentali maschili. La maggiore incidenza delle lavoratrici dipendenti e di madri “sole” senza reddito da lavoro o da pensione, nonché la minore propensione delle donne ad esercitare attività autonome, che richiedono più tempo e lasciano meno spazio alle attività di cura, dimostrano quanto le monoparentali femminili soffrano di tutti gli svantaggi di natura sociale ed economica che caratterizzano la situazione delle donne. Da qui il ricorso diffuso da parte delle madri sole alla coabitazione con ascendenti e parenti che spesso rappresentano una fonte di reddito per la famiglia e forniscono un aiuto nei lavori di cura. Il 12,2% delle famiglie monoparentali vede la coabitazione di tre generazioni, nonni, genitore e figli. Tale tipologia di famiglia rappresenta il 25,8% delle monoparentali composte da 3 persone, il 33,0% di quelle di 4 e il 31,2% di quelle di 5 e più membri. Tab. 2.3.o Famiglie monoparentali abruzzesi per sesso, condizione e posizione professionale del genitore (peso % su tot. monoparentali stesso sesso)

Maschi

Femmine

Totale

Condizione professionale Occupato

67,2

57,3

59,0

Pensionato

20,0

27,2

26,0

Disocc./in cerca

6,4

5,3

5,5

Casalinga

0,0

9,0

7,4

Altro

6,4

1,3

2,2

Posizione professionale (solo per gli occupati) Impiegato

22,1

47,7

45,2

Operaio

48,1

26,8

32,8

Altro dipendente

9,6

13,6

7,6

Imprenditore

9,8

0,0

2,0

Lavoratore autonomo

10,4

7,1

8,2

Libero professionista

0,0

2,6

2,2

Altro

0,0

2,2

1,9

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

29


Fig. 2.3.5 Famiglie monoparentali abruzzesi per numero di redditi da lavoro e da pensione del genitore (peso % su tot. monoparentali stesso numero di componenti) 2 componenti

7,6

3 componenti

10,4

4 componenti

41,5 18,8

5 componenti

22,8

17,1

10,0

30,3

9,4 0,0

25,2

54,2

31,7

Totale

17,8

74,7

38,0

56,1 10,0

20,0

Nessun reddito

30,0

40,0

1 reddito

9,4

23,8 50,0 2 redditi

60,0

70,0 3 redditi

80,0

90,0

1,3 100,0

4 redditi

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Il 56% delle famiglie monoparentali dispone di un solo reddito (da lavoro o da pensione), tale percentuale sale al 75% nel caso di famiglie di due persone e tende a scendere all’aumentare della numerosità dei componenti. Ogni 10 famiglie monoparentali di 3 tre persone ce ne sono più di 4 che percepiscono un reddito e più di 2,5 con 2 o 3 redditi. Tra le famiglie di 4 persone prevale la percezione di tre redditi (54%), nell’ambito di quelle più numerose le quote di famiglie con 2 e 3 redditi superano il 30% e quelle con 4 redditi arrivano a rappresentare il 38%. Rispetto alle coppie con figli colpisce l’incidenza delle monoparentali senza reddito da lavoro o da pensione (9,4% contro 6,1%): si tratta quasi esclusivamente di famiglie con a capo una donna tra i 51 e i 64 anni casalinga o disoccupata, nelle quali non risiedono altri parenti e che vivono esclusivamente con l’assegno di mantenimento del coniuge non convivente. Passando a considerare la struttura delle famiglie monoparentali per numero di figli, si osserva che esse tendono più frequentemente delle coppie ad avere un solo figlio (65,1% contro 44,6%) e più raramente 2 e 3 e più figli (rispettivamente 27,1% e 7,8% contro il 43,6% e l’11,5% delle coppie). Le monoparentali con un figlio rappresentano il 7,1% del totale delle famiglie abruzzesi, quelle con due figli il 3,0%, quelle con tre e più figli lo 0,9%. In particolare, vedono la presenza di un figlio il 24,8% delle famiglie di 2 persone, il 3,8% di quelle di 3 e il 2,5% di quelle di 5 e più componenti; di due figli il 10,9%, il 2,7% e il 2,4% delle famiglie che hanno rispettivamente 3, 4 e 5 e più persone; di tre figli il 3% e lo 0,9% delle famiglie di 4 e 5 e più individui.

30 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Fig. 2.3.6 Famiglie monoparentali abruzzesi per numero di figli e di componenti (peso % su tot. famiglie stesso numero di componenti) 25,0 20,0 15,0

24,9

0,9

10,0

10,9

5,0 0,0

3,8 2 componenti

3,0

3,0

3,8

2,7

2,4 2,5

7,1

3 componenti

4 componenti

5 e più componenti

Totale famiglie

1 figlio

2 figli

3 e più figli

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Nel 55,7% delle monogenitoriali non ci sono figli minori. Tale quota è sensibilmente più elevata di quella che fanno registrare le coppie con figli (43,1%), probabilmente per l’età dei monogenitori nell’ambito dei quali, come già analizzato, maggiore è il peso nelle età adulta ed anziana (vedovi quasi esclusivamente di genere femminile). Inoltre, lo 0,9% ha tre o più figli minori (coppie: 3,3%). Inoltre si osserva che maggiore rispetto a quella delle coppie è l’incidenza tra le monogenitoriali di un solo figlio minore, per la più ampia diffusione di separazioni/divorzi tra persone giovani le quali, per fatti meramente anagrafici, hanno più frequentemente solo un figlio non ancora maggiorenne. Tab. 2.3.p Famiglie monoparentali abruzzesi per numero di figli e presenza di minori (peso % su tot. monoparentali) Nessun figlio minore

Almeno un figlio minore

1 figlio minore

2 persone

60,1

39,9

3 persone

50,9

49,1

4 persone

41,9

5 e più persone Totale

Famiglie monoparentali

2 figli minori

3 e più figli minori

39,9

0,0

0,0

27,3

21,8

0,0

58,1

41,0

9,4

7,7

68,3

31,7

31,7

0,0

0,0

55,7

44,3

36,1

7,3

0,9

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

31



3. L A SPESA PER CONSUMI DELLE FAMIGLIE ABRUZZESI

3.1 Quadro complessivo Secondo l’indagine sui consumi delle famiglie abruzzesi condotta dal CRESA nel periodo marzo 2014-febbraio 2015 la spesa media mensile familiare1 (SMMF) ammonta a 2.049,1 €. Tale valore è leggermente inferiore a quello rilevato per l’Abruzzo dall’Istat nell’anno 20142 (2.130,30 €) e decisamente più basso di quello medio nazionale (2.488,5 €). Nel confronto con l’indagine effettuata dal CRESA nel periodo 2009-2010, la spesa per consumi delle famiglie abruzzesi è diminuita del 10,5% (Italia: +1,9%). Tale contrazione a livello regionale è coerente con il calo della propensione al risparmio3 (var. 2009-2014 a valori correnti: -14,1%) e il leggero incremento del reddito disponibile4 (var. 2009-2014 a valori correnti: +0,1%). Fig. 3.1.1 Smmf in Abruzzo e Italia (val. in €) 3.000 2.500 2.000

2.289,3

2.049,1

2.419,2 2.130,3

1.500 1.000 500 CRESA 2014-2015

CRESA 2009-2010

Istat 2014

Istat 2009

Fonte: CRESA, I consumi delle famiglie abruzzesi. Indagine 2009-2010, e elaborazioni CRESA su dati Istat e CRESA 2014-2015

1

La spesa media mensile familiare è calcolata dividendo la spesa totale relativa all’acquisto di beni e servizi per il numero complessivo di famiglie che compongono il campione, senza distinguere, cioè, quelle che hanno effettuato la spesa specifica da quelle che non l’hanno effettuata. 2 Istat, La spesa per consumi delle famiglie, anno 2014. 3 Prometeia, Conti pubblici territoriali, ottobre 2015. 4 Prometeia, Conti pubblici territoriali, ottobre 2015.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

33


Le spese più consistenti riguardano l’abitazione (788,7 €, pari al 38,5% della SMMF), gli alimenti e le bevande analcoliche (430,9 €, pari al 21,9%) e i trasporti (228,7 €, pari all’11,2%). Pur precisando che, rispetto alle precedenti indagini Istat e CRESA, esiste una diversa imputazione di alcune voci ai capitoli di spesa a seguito dell’adeguamento alla classificazione COICOP (Classification of Individual Consumption According to Purpose), è possibile confrontare almeno per le principali categorie i risultati dell’indagine CRESA 2014-2015 con quella precedente. L’analisi consente di evidenziare la tendenza alla contrazione di tutti i consumi tranne quelli che soddisfano i bisogni fondamentali (alimentari, abitativi, sanitari e di istruzione), che sono in qualche modo incomprimibili. Sono le famiglie residenti nei comuni con più di 10.000 abitanti e quelle con capofamiglia di nazionalità italiana ad affrontare una spesa mensile superiore alla media regionale (rispettivamente 2.245,8 € e 2.098,3 €, pari al +9,6% e al +2,4%), inferiore rispetto ad essa è la spesa delle famiglie che abitano nei comuni di medie e, soprattutto, piccole dimensioni. (da 3.001 a 10.000 res.: 1.881,1, pari al -8,2%; comuni fino a 3.000 res.: 1.607,7 €, pari al -21,5%). Colpisce, invece, l’assai più modesto valore relativo alle famiglie con a capo uno straniero, solo 1.229,3 €, vale a dire il 40,0% in meno rispetto al valore abruzzese e il 41,4% in meno di quello nazionale. Fig. 3.1.2 SMMF in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni e cittadinanza del capofamiglia (val. in €) 2.500

2.245,8 1.881,1

2.000

2.098,3

1.607,7

1.500

1.229,3

1.000 500 -

comuni fino a 3.000 res.

comuni da 3.001 a 10.000 res.

comuni oltre 10.000 res.

fam. italiane

fam. straniere

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Gli esborsi mensili per l’acquisto di alimenti e bevande, per la casa (elettrodomestici, mobili e accessori e servizi inclusi), per i trasporti, per le comunicazioni e

34 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

35

84,4 788,7 94,2 96,2 228,7 31,5 28,3 96,9 129,7

Abbigliamento e calzature

Abitazione

Mobili,articoli e servizi per la casa

Servizi sanitari e spese per la salute

Trasporti

Comunicazioni

Istruzione

Tempo libero

Altri beni e servizi 100,0

6,3

4,7

1,4

1,5

11,2

4,7

4,6

38,5

4,1

1,9

21,0

Peso % su SMF

2.130,3

251,8

84,9

8,3

53,2

223,4

91,3

78,4

809,2

95,4

37,3

397,1

Valori in euro

100,0

11,8

4,0

0,4

2,5

10,5

4,3

3,7

38,0

4,5

1,7

18,6

Peso % su SMF

Istat Abruzzo 2014

2.488,5

312,3

121,4

14,1

65,7

256,9

109,5

102,1

912,8

114,4

43,3

436,1

Valori in euro

100,0

12,6

4,9

0,6

2,6

10,3

4,4

4,1

36,7

4,6

1,7

17,5

Peso % su SMF

Istat Italia 2014

2.289,2

238,3

102,1

19,6

63,9

335,0

67,1

161,1

720,0

162,7

34,3

385,2

Valori in euro

100,0

10,4

4,5

0,9

2,8

14,6

2,9

7,0

31,5

7,1

1,5

16,8

Peso % su SMF

Cresa Abruzzo 2009-2010

2.419,2

239,5

101,3

13,6

53,2

330,9

82,4

139,1

726,0

184,4

19,7

529,1

Valori in euro

100,0

9,9

4,2

0,6

2,2

13,7

3,4

5,7

30,0

7,6

0,8

21,9

Peso % su SMF

Istat Abruzzo 2009

Fonte: CRESA, I consumi delle famiglie abruzzesi. Indagine 2009-2010, e elaborazioni CRESA su dati Istat e CRESA 2014-2015

2.049,1

39,6

Bevande alcoliche e tabacchi

Totale

430,9

Valori in euro

CRESA Abruzzo 2014-2015

Alimentare e bevande non alcoliche

Capitoli di spesa

Tab. 3.1.a SMMF in Abruzzo e Italia per capitolo di spesa (val. in € e pesi %)

2.441,8

267,7

101,6

23,9

48,6

336,0

88,2

133,2

818,8

142,2

20,6

461,1

Valori in euro

100,0

11,0

4,2

1,0

2,0

13,8

3,6

5,5

33,5

5,8

0,8

18,9

Peso % su SMF

Istat Italia 2009


il tempo libero aumentano al crescere della dimensione demografica dei comuni. La spesa per l’abbigliamento è più bassa nei comuni medi e di pari valore negli altri, quella per la sanità varia lievemente al variare della grandezza dei comuni e quella per l’istruzione è minima nei comuni piccolissimi (dove assai minore è l’incidenza dei giovani e assai maggiore quella degli anziani) e, pur senza differenze significative rispetto ai più popolosi, più alta in quelli di medie dimensioni. Analizzando il peso percentuale delle singole categorie sul totale della spesa per consumi, si evidenzia che maggiori sono le quote degli alimenti e bevande analcoliche, dell’abbigliamento e della sanità nei comuni di piccole dimensioni (fino a 3.000 residenti), di beni e servizi per la casa e di attività per il tempo libero in quelli più grandi (oltre i 10.000 res.), della abitazione nei comuni di dimensione intermedia (tra i 3.001 e i 10.000 res.). Per quanto riguarda le differenze tra famiglie con capofamiglia italiano e straniero, si osserva innanzitutto che quasi il 67,8% della spesa per consumi delle straniere, contro il 59,3% delle italiane, è destinata all’alimentazione e all’abitazione, vale a dire a soddisfare bisogni primari. Le famiglia straniere tendono, inoltre, a impiegare sensibilmente meno denaro per tutte le categorie di spesa: il divario è tanto maggiore quanto più è superfluo il genere di consumo (meno di un terzo per il tempo libero, gli arredi e i servizi per la casa); anche per quanto riguarda alcuni beni necessari, quali l’abbigliamento, la sanità e i trasporti, nel confronto con le famiglie italiane, le straniere riducono i costi a più della metà adottando varie strategie che vanno dalla riduzione della qualità e quantità di beni acquistati, al ricorso a fornitori più economici; minori i divari, invece, per le comunicazioni (50% in meno), per la maggiore necessità da parte delle famiglie con a capo uno straniero di mantenere i contatti con i Paesi di provenienza, per l’abitazione e per i prodotti alimentari e bevande (più del 30% in meno), entrambi volti a soddisfare bisogni primari e la cui spesa, pertanto, non è comprimibile oltre una certa misura. La consistenza della spesa media mensile varia, anche se in modo meno che proporzionale per via della presenza di “economie di scala”, al variare del numero dei componenti. Assumendo a base la SMMF di una famiglia di due persone (1.832,8 €), quelle con un solo componente spendono mediamente il 24% in meno (1.397 €), quelle formate da 3, 4, 5 e più persone il 27% (2.324 €), il 55% (2.837 €) e il 59% (2.914 €) in più. Essa, inoltre, dipende anche dall’età dei componenti e dalla tipologia familiare (coppie senza figli, coppie con figli e monoparentali).

36 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

37

28,3 96,9 129,7 2049,1

Istruzione

Tempo libero

Altri beni e servizi

Totale

100,0

6,3

4,7

1,4

1,5

1607,7

99,2

54,9

8,8

25,9

178,9

99,7

47,0

591,3

90,6

39,8

371,6

Valori in euro

100,0

6,2

3,4

0,5

1,6

11,1

6,2

2,9

36,8

5,6

2,5

23,1

Peso % su SMF

fino a 3.000 res.

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

31,5

11,2

4,7

96,2 228,7

4,6

38,5

94,2

Comunicazioni

Trasporti

Mobili, articoli e servizi per la casa Servizi sanitari e spese per la salute

788,7

Abitazione

4,1

1,9

39,6 84,4

21,0

430,9

Peso % su SMF

Abruzzo

Valori in euro

Abbigliamento e calzature

Alimentare e bevande non alcoliche Bevande alcoliche e tabacchi

Capitoli di spesa

1881,1

104,7

77,3

38,4

30,6

213,9

97,6

50,3

754,7

61,8

41,1

410,8

Valori in euro

100,0

5,6

4,1

2,0

1,6

11,4

5,2

2,7

40,1

3,3

2,2

21,8

Peso % su SMF

da 3.000 a 10.000 res.

2245,8

147,9

116,9

30,9

33,5

249,4

94,6

124,3

862,3

90,4

39,0

456,5

Valori in euro

100,0

6,6

5,2

1,4

1,5

11,1

4,2

5,5

38,4

4,0

1,7

20,3

Peso % su SMF

oltre 10.000 res.

2098,3

133,7

101,0

29,2

31,9

235,2

99,7

98,1

804,9

87,1

39,6

437,9

Valori in euro

100,0

6,4

4,8

1,4

1,5

11,2

4,8

4,7

38,4

4,1

1,9

20,9

Peso % su SMF

Famiglie italiane

1229,3

62,9

28,4

13,3

24,3

120,0

37,0

29,6

518,9

40,4

39,7

314,7

Valori in euro

100,0

5,1

2,3

1,1

2,0

9,8

3,0

2,4

42,2

3,3

3,2

25,6

Peso % su SMF

Famiglie straniere

Tab. 3.1.b SMMF in Abruzzo per capitolo di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in € e pesi %)


Fig. 3.1.3 SMMF in Abruzzo per numero di componenti (peso % rispetto alla SMMF delle famiglie composte da due persone) 60,0%

59,0%

54,8%

50,0% 40,0% 26,8%

30,0% 20,0% 10,0% 0,0%

0,0% -10,0% -20,0% -30,0%

-23,8%

1 comp.

2 comp.

3 comp.

4 comp.

5 e + comp.

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Tab. 3.1.c SMMF in Abruzzo per capitolo di spesa e numero di componenti (val. in €) Capitoli di spesa

Totale

1 comp.

2 comp.

3 comp.

4 comp.

Alimentare e bevande non alcoliche

582,1

5. e più comp. 721,6

430,9

290,5

371,7

497,7

Bevande alcoliche e tabacchi

39,6

27,5

37,2

50,2

47,7

48,3

Abbigliamento e calzature

84,4

37,5

68,8

101,8

149,3

125,5

788,7

631,1

770,4

859,4

957,4

886,7

Abitazione Mobili,articoli e servizi per la casa

94,2

41,6

90,6

146,9

120,4

102,6

Servizi sanitari e spese per la salute

96,2

79,4

95,3

95,6

121,5

108,6 359,3

228,7

118,8

184,9

279,6

369,6

Comunicazioni

Trasporti

31,5

18,5

23,7

37,6

50,5

50,7

Istruzione

28,3

3,4

7,4

34,8

64,0

122,7

Tempo libero Altri beni e servizi Totale

96,9

60,0

85,8

86,5

172,1

137,1

129,7

88,7

97,2

133,4

202,0

252,6

2.049,1

1.397,0

1.832,8

2.323,6

2.836,7

2.916,1

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Se si considerano le spese destinate al soddisfacimento dei bisogni primari, si osserva che alcune di esse, quali i generi alimentari, quelle cioè sulle quali incide in maniera più diretta il numero di consumatori all’interno della famiglia, aumentano, anche se in modo meno che proporzionale, all’aumentare del numero di componenti e arrivano ad avere l’incidenza massima sul totale della spesa per consumi nelle famiglie più numerose.

38 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Tab. 3.1.d SMMF in Abruzzo per capitolo di spesa e numero di componenti (pesi %)

21,0

20,8

20,3

21,4

20,5

5. e più comp. 24,7

Bevande alcoliche e tabacchi

1,9

2,0

2,0

2,2

1,7

1,7

Abbigliamento e calzature

4,1

2,7

3,8

4,4

5,3

4,3

Capitoli di spesa Alimentare e bevande non alcoliche

Abitazione

Totale

1 comp.

2 comp.

3 comp.

4 comp.

38,5

45,2

42,0

37,0

33,8

30,4

Mobili, articoli e servizi per la casa

4,6

3,0

4,9

6,3

4,2

3,5

Servizi sanitari e spese per la salute

4,7

5,7

5,2

4,1

4,3

3,7

11,2

8,5

10,1

12,0

13,0

12,3

Comunicazioni

1,5

1,3

1,3

1,6

1,8

1,7

Istruzione

1,4

0,2

0,4

1,5

2,3

4,2

Tempo libero

4,7

4,3

4,7

3,7

6,1

4,7

Altri beni e servizi

6,3

6,4

5,3

5,7

7,1

8,7

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

Trasporti

Totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Tab. 3.1.e SMMF in Abruzzo per capitolo di spesa, numero di componenti e principali tipologie familiari (val. in €) 1 comp. Capitoli di spesa

Alimentare e bevande non alcoliche

Totale famiglie

2 componenti

3 componenti

4 componenti

5. e più comp.

Coppie Monogen. Coppie Monogen. Coppie Monogen. Coppie senza figli con figli con figli con figli

430,9

290,5

377,0

349,6

497,2

519,9

574,6

428,0

686,3

Bevande alcoliche e tabacchi

39,6

27,5

38,4

39,1

50,3

59,4

47,6

25,6

39,5

Abbigliamento e calzature

84,4

37,5

70,9

70,3

112,8

58,5

153,1

65,8

137,6

788,7

631,1

772,4

761,7

869,3

827,9

952,4

933,6

878,6

Mobili, articoli e servizi per la casa

Abitazione

94,2

41,6

87,8

73,1

179,4

26,4

112,0

13,5

93,2

Servizi sanitari e spese per la salute

96,2

79,4

112,5

51,3

104,0

75,6

123,0

66,2

94,6 360,7

Trasporti

228,7

118,9

205,3

133,3

309,9

183,5

385,3

262,0

Comunicazioni

31,5

18,5

23,6

26,4

39,2

25,8

52,8

36,9

43,2

Istruzione

28,3

3,4

0,0

27,0

39,5

17,6

61,8

40,2

137,3

Tempo libero Altri beni e servizi Totale

96,9

60,0

95,2

65,3

95,4

34,0

182,2

103,2

124,7

129,7

88,5

96,6

90,1

143,1

103,5

213,0

77,3

252,9

2.049,1

1.397,0

1.879,7

1.687,1 2.440,2

1.932,0 2.857,7

2.052,3 2.848,7

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

39


Altre, quelle che non sono strettamente connesse con la numerosità dei componenti e per le quali è, pertanto, possibile realizzare economie di scala, quali l’abitazione, tendono, al crescere della numerosità delle famiglie, a diminuire in termini di incidenza percentuale e, ad esclusione delle famiglie composte da 5 e più persone, ad aumentare in termini di valore assoluto. Tab. 3.1.f SMMF in Abruzzo per capitolo di spesa, numero di componenti e principali tipologie familiari (peso % su smmf tot.) Capitoli di spesa Alimentare e bevande non alcoliche

1 Totale comp. famiglie

2 componenti

3 componenti

4 componenti

5 e più comp.

Coppie Monogen. senza figli

Coppie Monogen. con figli

Coppie Monogen. con figli

Coppie con figli

21,0

20,8

20,1

20,7

20,4

26,9

20,1

20,9

24,1

Bevande alcoliche e tabacchi

1,9

2,0

2,0

2,3

2,1

3,1

1,7

1,2

1,4

Abbigliamento e calzature

4,1

2,7

3,8

4,2

4,6

3,0

5,4

3,2

4,8

38,5

45,2

41,1

45,1

35,6

42,9

33,3

45,5

30,8

Mobili,articoli e servizi per la casa

Abitazione

4,6

3,0

4,7

4,3

7,4

1,4

3,9

0,7

3,3

Servizi sanitari e spese per la salute

4,7

5,7

6,0

3,0

4,3

3,9

4,3

3,2

3,3

11,2

8,5

10,9

7,9

12,7

9,5

13,5

12,8

12,7

1,5

1,3

1,3

1,6

1,6

1,3

1,8

1,8

1,5

Trasporti Comunicazioni Istruzione

1,4

0,2

0,0

1,6

1,6

0,9

2,2

2,0

4,8

Tempo libero

4,7

4,3

5,1

3,9

3,9

1,8

6,4

5,0

4,4

6,3

6,3

5,1

5,3

5,9

5,4

7,5

3,8

8,9

100,0 100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

Altri beni e servizi Totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Alcune voci, quali l’istruzione, i trasporti e la sanità, sono connesse alla fase del ciclo di vita familiare. Le prime due tendono ad essere massime in presenza di adulti in età lavorativa e ragazzi in età scolare, vale a dire nelle famiglie monoparentali e in quelle composte da coppie con due o più figli; le spese relative alla salute arrivano a pesare il 6% circa sulla spesa media familiare delle famiglie composte da una e due persone, vale a dire nelle fasce di maggiore incidenza degli over 65, soli o in coppia. I consumi superflui, quali quelli per il tempo libero, e quelli necessari ma modulabili sulla base dello stile di vita e del budget familiare, quale l’abbigliamento, entrambi comprimibili fino ad una certa misura nell’entità, aumentano, se si escludono i nuclei più numerosi, in termini di valore assoluto

40 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


all’aumentare della numerosità della famiglia ma la loro incidenza è massima (circa il 6% per il tempo libero e il 5% per l’abbigliamento) nelle famiglie di 4 componenti (soprattutto coppie con figli). A parità di numero di componenti, sono le coppie con figli a spendere assai più, in valore assoluto e incidenza percentuale, di quelle monoparentali. 3.2 Alimenti e bevande analcoliche La categoria “alimenti e bevande analcoliche” comprende tutti i beni e le bevande analcoliche destinate all’alimentazione. Non include i pasti e le consumazioni fuori casa, che fanno parte della voce “altri beni e servizi”. Spesa media mensile familiare5 Secondo l’indagine CRESA 2013-2014 la spesa media mensile familiare per alimenti e bevande in Abruzzo è di 430,9 €. Rispetto ai dati Istat 2014 essa è lievemente inferiore ai 436,1 € della media nazionale e superiore ai 397,1 € attribuiti alla regione. La spesa per alimenti e bevande alcoliche costituisce il 21,0% del totale della spesa per consumi, quota superiore a quella italiana (17,5%). Osservando le diverse voci, si rileva che, rispetto alla media nazionale, in Abruzzo hanno pesi percentuali superiori le spese per zucchero, caffè e dolciumi, nonché per pesce e bevande analcoliche e inferiori quelle per pane, pasta, riso e cereali, per latte, formaggi e uova e per frutta e verdura. Fig. 3.2.1 Alimenti e bevande analcoliche. Smmf in Abruzzo e Italia per principali voci di spesa (peso % su SMMF categoria) Abruzzo 9,0%

Italia 2,3% 4,5%

12,7%

7,3%

8,6%

16,8%

22,3%

7,0%

15,8%

Pane e cereali Pane e cereali Zucchero, caffè, bevande Zucchero, bevande solubili, tisanecaffè, e dolciumi solubili, tisane e dolciumi Carni fresche/surgelate e salumi Carni fresche/surgelate e salumi Pesce fresco e surgelato Pesce fresco e surgelato Olii Olii e grassi e grassi Latte, formaggi e uova Latte, formaggi e uova

22,4%

11,3% 3,3%

9,6%

Ortaggi legumi frutta Ortaggi legumi frutta

13,5% 3,2%

8,1%

22,3%

Bevande analcoliche Bevande analcoliche Altro Altro

Fonte: CRESA, La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi. Indagine 2014-2015 e elaborazione CRESA su dati Istat 5

La spesa media mensile familiare è calcolata dividendo la spesa totale relativa alla categoria “alimenti e bevande analcoliche” per il numero complessivo di famiglie che compongono il campione, senza distinguere, cioè, quelle che hanno effettuato la spesa specifica da quelle che non l’hanno effettuata.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

41


Le famiglie abruzzesi sembrano avere, quindi abitudini alimentari contraddistinte da un “carattere meno mediterraneo” (minor incidenza della spesa per pane, pasta, riso, farina e cereali e maggior peso di quella per alimenti e bevande dolci), mostrando in tal modo una propensione superiore alla media nazionale al consumo di beni “superflui”, per di più abbastanza “demonizzati” dalle dilaganti tendenze salutiste. Nel confronto con i risultati dell’indagine realizzata dal CRESA nel 20092010, al contrario di quanto si osserva per la generalità dei consumi e per gli stessi consumi alimentari a livello medio nazionale, in Abruzzo la spesa per alimenti e bevande analcoliche aumenta, passando da 385,2 € a 430,9 €, con un incremento pari all’11,9% (Italia: -5,4%); il suo peso sul totale dei consumi cresce dal 16,8% al 21,0%. Maggiori le quote percentuali sul totale alimentare di pane, pasta e cereali (dall’11,8% al 12,7%), zucchero, caffè e dolciumi (dal 5,5% all’8,6%), bevande analcoliche (dal 6,6% al 7,3%) e sensibilmente minori quelle di frutta, ortaggi e verdure (dal 21,5% al 15,8%), carne (dal 24,7% al 22,4%) e pesce (14,3% al 9,6%). L’alimentazione degli abruzzesi appare, pertanto, adeguarsi alla crisi e conformarsi verso un minor consumo dei beni più costosi, quali carne, pesce e vegetali, e un aumento di quelli più economici, quali pane e pasta. Fig. 3.2.2 Alimenti e bevande analcoliche: smmf in Abruzzo per principali voci di spesa. Anni 2009 e 2014-2015 (pesi % su SMMF categoria) 7,3

Bevande analcoliche

6,6 15,8

Ortaggi legumi frutta

21,5 11,3

Latte, formaggi e uova

11,7 3,3

Olii e grassi

3,9

9,6

Pesce fresco e surgelato

14,3 22,4

Carni fresche/surgelate e salumi

24,7 8,6

Zucchero caffè e dolciumi

5,5 12,7

Pane e cereali

11,8 -

5,000

10,000 2009-2010

15,000 2014-2015

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

42 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali

20,000

25,000

30,000


Al contempo, sembra non rinunciare a beni superflui, quali dolci e bevande alcoliche che conferiscono all’alimentazione un carattere di minor rigore. Il valore della spesa media mensile per alimenti, al pari di quello relativo alla spesa complessiva per consumi, è mediamente più bassa nei comuni di minori dimensioni demografiche e tende a salire al crescere del numero di residenti. Anche sotto il profilo dell’incidenza percentuale diminuisce all’aumentare dell’ampiezza demografica dei comuni, passando dal 23,1% in quelli di maggiori dimensioni al 20,3% dei più piccoli. Nelle famiglie con a capo un italiano ammonta a 437,9 € e rappresenta un quinto circa del budget mensile per consumi, in quelle straniere è di 314,7 € e arriva ad assorbire più di un quarto della spesa complessiva. Nei comuni fino a 3.000 residenti, particolarmente numerosi nelle aree interne, è assai contenuta l’incidenza sul totale alimentare della spesa per frutta e verdura, probabilmente per un più diffuso ricorso all’autoproduzione, nonché per pesce e bevande analcoliche, quest’ultima probabilmente a causa dell’età media degli abitanti più elevata della media regionale: in essi, infatti quasi la metà delle famiglie, contro un terzo dei comuni più grandi, ha capofamiglia over 64 e il 33,5% è costituito da persone sole e coppie con più di 64 anni contro il 22,0% dei comuni con più di 10.000 residenti. Fig. 3.2.3 Alimenti e bevande analcoliche. Smmf in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 500 450 400 350

30,0%

456,5

430,9

21,0%

371,6

23,1%

437,9

25,6%

410,8 21,8%

25,0% 20,3%

20,9% 314,7

300

15,0%

250 200

10,0%

150 100

5,0%

50 -

20,0%

Abruzzo

fino a 3.000 da 3.001 a oltre i res. 10.000 res. 10.000 res. SMMF

Italiane

Straniere

0,0%

Peso % su totale SMMF

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

43


Ciò comporta, da una parte, una più diffusa tendenza ad assumere un’alimentazione di carattere tradizionale (pane, pasta, carne, latticini e uova) e, dall’altra, proprio per una maggiore incidenza dei redditi da pensione, mediamente più bassi di quelli da lavoro, a contenere le spese superflue. Nei comuni tra i 3.001 e i 10.000 residenti solo le quote della spesa media mensile familiare per pane, pasta e cereali e per zuccheri e dolciumi sono superiori a quelle medie regionali, assai vicine ed essa sono le incidenze di carne, pesce e vegetali, e inferiori quelle di oli e grassi e latte, formaggi e uova. Nei centri con più di 10.000 residenti, al contrario, inferiore alla media regionale è la spesa media mensile familiare per pane, pasta e cereali, per zucchero e dolciumi e per carne, e superiore rispetto ad essa quella per pesce, bevande analcoliche e frutta e verdura, connotazione di una più equa distribuzione della popolazione per fasce di età e per reddito. Fig. 3.2.4 Alimenti e bevande analcoliche. Smmf in Abruzzo per principali voci di spesa e classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza (peso % su SMMF categoria) 08 6,8 6,6

Bevande analcoliche Ortaggi legumi frutta

11 10,9 12,0

Latte, formaggi e uova 03 3,1 3,3

Olii e grassi Pesce

8,0

13,7

16 15,6

10 9,3 22 22,7

Carni 08

Zucchero caffè e dolci

9,7 9,4

Pane e cereali 00

05

oltre 10.000 res.

12

24,1

13,2 13,6

10

15

da 3.001 a 10.000 res.

20

25

fino a 3.000 res.

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Le famiglie con a capo un cittadino straniero spendono per l’alimentazione mediamente il 28% in meno di quelle con capofamiglia italiano; ampia è, in

44 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali

30


particolare, la differenza, nel caso dell’acquisto di carne (rispettivamente 59 € e 99 €, pari al -41%), zucchero, caffè e dolciumi (24 € e 38 €, pari al – 36,6%), latte, latticini e uova (33 € e 49 € pari al -32,7%). Minori sono le differenze sotto il profilo dell’incidenza percentuale delle singole voci di spesa rispetto alla spesa media mensile familiare per alimenti e bevande: gli scostamenti maggiori si osservano per carni (famiglie italiane:18,7%; famiglie straniere: 22,6%) e per ortaggi, legumi e frutta (italiane:17,0%; straniere: 15,7%), il che equivale a dire che, pur nell’ambito di portafogli di spesa per consumi alimentari assai differenti, le famiglie con a capo uno straniero tendono ad alimentarsi in maniera sostanzialmente analoga a quelle italiane. Per quanto riguarda la spesa media mensile per consumi alimentari in base al numero di componenti, si osserva, com’è naturale, che essa tende a crescere all’aumentare della numerosità dei componenti. Relativamente all’incidenza percentuale di tale tipologia di consumi sul totale della SMMF, essa assume i valori più elevati nelle famiglie più numerose (24,7%). In quelle di 3 componenti è superiore a quella che si rileva nei nuclei di 4 (rispettivamente 21,4% 20,5%) e nelle unipersonali è maggiore di quella delle famiglie di 2 persone (rispettivamente 20,8% e 20,3%). Fig. 3.2.5 Alimenti e bevande analcoliche. Smmf in Abruzzo per principali voci di spesa e cittadinanza del capofamiglia (peso % su SMMF categoria) 7,3

Bevande

7,7 15,7

Ortaggi legumi frutta

17,0 3,2

Olii e grassi

4,0 11,3

Latte, formaggi e uova

10,6 9,6

Pesce fresco e surgelato

9,8 22,6

Carni fresche/surgelate e salumi

18,7 8,6

Zucchero caffè e dolciumi

7,6 12,7

Pane e cereali

14,6

00

05

10 Italiana

15

20

25

Straniera

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

45


Sotto il profilo della tipologia (coppie con e senza figli e monoparentali), a parità di numero di componenti, con l’unica eccezione delle famiglie formate da 3 persone, sono le monogenitoriali a spendere mediamente di meno in termini di valore assoluto e di più in termini di incidenza percentuale sul totale della SMMF. Fig. 3.2.6 Alimenti e bevande analcoliche. Smmf in Abruzzo per numero di componenti della famiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 800

719,5 24,7%

700 20,8%

21,4%

20,3%

600

582,1

18,0% 15,0%

371,7

400

24,0% 21,0%

497,7

500

300

20,5%

27,0%

12,0%

290,5

9,0%

200

6,0%

100

3,0% 0,0%

1 comp.

2 comp.

3 comp.

4 comp.

5 comp.

peso % su tot. SMMF

SMMF

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Fig. 3.2.7 Alimenti e bevande analcoliche. Smmf in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 30%

800,00 26,91%

686,3

700,00 600,00

24,09% 20,80%

20,72%

20,06%

20,38% 497,2

500,00

25%

20,85%

20,11%

519,9

20%

428,0

377,0

400,00 300,00

574,6

15%

349,6 290,5

10%

200,00 5%

100,00 0,0

Coppie senza figli

1 comp.

Monogen.

Coppie con figli

2 comp.

Monogen.

Coppie con figli

3 comp. SMMF

Monogen.

4 comp.

Peso % su tot SMMF

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

46 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali

Coppie con figli

5 e + comp.

0%


Spesa media mensile effettiva6 In regione la spesa media mensile effettiva, cioè la spesa mediamente sostenuta dalle sole famiglie che hanno acquistato generi alimentari e bevande (98,7% del campione) è di 483,1 €. I comuni di dimensioni demografiche piccole e medie fanno osservare la più bassa spesa effettiva (rispettivamente 419,5 € e 461,3 €) e, al contempo, la maggiore percentuale di famiglie consumatrici (99,3% e 99,4%). Il 100% delle famiglie straniere, contro il 98,6% di quelle italiane, ha effettuato questa tipologia di acquisti con una spesa pari a 358,5 €, assai inferiore ai 490,5 € delle famiglie italiane. La SME più elevata è quella relativa alla carne (80 €) e al pesce (63 €). Tra i 40 e i 45 € circa l’ammontare degli acquisti di ciascuna delle altre categorie di alimenti, superiore ai 25 € sia quella per acqua minerale sia quella per altre bevande analcoliche. Assai diversificata è la percentuale di famiglie consumatrici delle singole categorie di beni alimentari e bevande. Fig. 3.2.8 Alimenti e bevande analcoliche. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per classe di ampiezza demografica dei comuni e cittadinanza del capofamiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %) 550

98,7%

99,4%

99,3% 461,3

440

98,6%

98,2% 511,0

483,1

100,0%

100,0%

490,7 80,0%

419,5 358,5

330

60,0%

220

40,0%

110

20,0%

-

Abruzzo

fino a 3.000 da 3.001 a oltre i 10.000 res. 10.000 res. res. SMME

Italiane

Straniere

0,0%

fam. consumatrici

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La più elevata si osserva in corrispondenza di pasta, pane e riso (95%), seguita, con pesi intorno all’80%, da carne, frutta e latte e suoi derivati e con pesi intorno al 70%, salumi e insaccati, verdura. 6

La spesa media effettiva è stata calcolata dividendo la spesa totale relativa alla categoria “alimenti e bevande analcoliche” per il numero di famiglie che hanno effettivamente affrontato quella spesa, tenendo conto che tali famiglie costituiscono un sottoinsieme del numero complessivo delle famiglie abruzzesi intervistate.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

47


Fig. 3.2.9 Alimenti e bevande analcoliche. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa (val. in € e famiglie consumatrici in %) 100

100%

94,7% 80,2

80

84,8%

67,2%

60 46,1

63,2

80%

68,9%

65,7%

62,9%

42,7

40

83,3%

79,3%

60,9%

43,4

39,2

57,0%

45,8

40%

30,3

25,6

27,8

20%

20 -

60%

Pane pasta riso

Carni

Salumi e insaccati

Pesce

Latte e derivati

Formaggi

SMME

Verdura

Frutta

Acqua Succhi di minerale frutta e altro

0%

fam. consum.

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Rispetto alle classi dimensionali, i piccoli comuni (fino a 3.000 residenti) presentano una spesa media effettiva inferiore per tutti le voci. Le percentuali di famiglie consumatrici sono, invece, nel complesso superiori alla media regionale. Solo nel caso del pesce, dello zucchero e dolciumi e della verdura le quote di famiglie che hanno effettivamente acquistato sono inferiori alla media Abruzzo. Nei comuni di dimensione intermedia (da 3.001 a 10.000 residenti) la SME è per tutte le voci, ad eccezione di zucchero e dolciumi e acqua minerale, inferiore alla media regionale. Per quanto riguarda, invece, la percentuale di famiglie consumatrici, si osservano quote simili a quelle medie regionali per carne, insaccati, formaggi e verdura, superiori rispetto ad essa per pane e pasta, pesce, frutta (tutte e tre superiori anche alla media Abruzzo) e zucchero e dolciumi e inferiori per acqua minerale e succhi di frutta. Le famiglie consumatrici residenti nei comuni con più di 10.000 abitanti tendono ad acquistare più diffusamente di quelle che vivono nei comuni di minori dimensioni demografiche solo le verdure ma la loro spesa media effettiva, ad eccezione di quella per zucchero e dolciumi, è superiore rispetto ad esse. Non molto elevate nel complesso le differenze tra italiani e stranieri relativamente alla percentuale di famiglie consumatrici (solo per pane e pasta e per verdure il peso delle straniere è superiore a quello delle italiane); al contrario la spesa effettiva delle straniere è circa il 25% più bassa di quella delle italia-

48 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


ne. Particolarmente evidenti le diversità di SME tra famiglie italiane e straniere nel caso della carne (82 € contro 51 € pari al -38%) e della pasta (47 € contro 33 €, pari al -30%). Tab. 3.2.a Alimenti e bevande analcoliche. Sme e famiglie consumatrici in abruzzo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni e cittadinanza del capofamiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %) Voci di spesa Pane e cereali Zucchero, caffè e dolciumi Carni/salumi

fino a 3.000 res. fam. SME cons. 53,3 95,0

da 3.001 a oltre 10.000 res. 10.000 res. fam. SME fam. SME cons. cons. 55,7 97,4 59,8 94,4

SME

47,3

89,5

56,8

82,9

100,9

94,4

52,3

56,5

49,5

90,4

italiane

straniere SME

58,5

fam. cons. 94,9

45,8

fam. cons. 100,0

55,3

84,5

40,7

84,0

84,4

56,1

109,6

89,9

122,5

90,6

117,8

91,1

78,7

92,0

55,8

68,9

68,7

67,5

63,7

66,2

53,9

57,5

51,2

87,3

58,2

88,0

56,1

88,3

38,1

87,5

Pesce Latte, formaggi e uova Ortaggi, legumi

30,5

57,9

38,0

68,6

48,4

72,4

44,1

68,7

32,9

72,3

Frutta

39,6

84,0

42,5

89,1

49,0

81,0

46,0

84,1

41,9

70,6

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Fig. 3.2.10 Alimenti e bevande analcoliche. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per numero di componenti familiari (val. in € e famiglie consumatrici in %) 98,1%

98,4%

800

99,5%

700

98,6%

779,7

100,0%

646,2

600

100,0%

80,0%

557,6

500

60,0%

422,8 400 327,8

40,0%

300 200

20,0%

100 -

1 componente

2 componenti

3 componenti SMME

4 componenti

5 e più componenti

0,0%

fam. consumatrici

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

L’analisi della spesa effettiva per tipologia familiare evidenzia nel complesso che la spesa media effettiva per ciascuna voce che compone la categoria “alimenti e bevande analcoliche” aumenta all’aumentare del numero di componenti. Rispetto alle famiglie composte da due persone, le unipersonali

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

49


Fig. 3.2.11 Alimenti e bevande analcoliche. Sme in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (val. in €) 746,3

800 700 500 400 300

589,1

553,6

600

640,4 459,5

432,9

393,2

327,8

200 100

1 componente

2 componenti

3 componenti

4 componenti

Coppie con figli

Monogenitoriali

Coppie con figli

Monogenitoriali

Coppie con figli

Monogenitoriali

Coppie senza figli

Unipersonali

-

5 e più componenti

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Tab. 3.2.b Alimenti e bevande analcoliche. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per tipologia familiare (val. in € e fam. consumatrici in %) 1 comp. Voci di spesa

2 comp. Coppie Mono senza figli gen.

3 comp. Coppie Mono con figli gen.

4 comp. 5 + comp. Coppie Mon Coppie con figli gen. con figli

SME Pane e cereali

34,5

46,6

38,8

81,6

67,5

82,7

59,8

77,9

Zucchero, caffè e dolciumi

40,4

50,6

47,9

56,6

70,3

69,6

60,4

78,7

Carni/salumi

78,1

107,3

82,4

132,0

130,0

150,9

118,6

206,9

Pesce

47,5

58,4

52,6

65,5

98,6

71,1

56,7

112,7

Latte, formaggi e uova

36,1

46,2

43,4

64,8

53,1

76,0

63,6

90,4

Ortaggi, legumi

33,0

39,8

39,3

44,4

34,4

54,6

36,7

56,9

Frutta

33,2

41,5

48,3

50,5

51,3

57,0

62,9

64,6

Famiglie consumatrici Pane e cereali

95,3

95,1

98,2

93,9

96,6

94,6

100,0

94,4

Zucchero, caffè e dolciumi

84,9

78,2

85,1

88,7

87,0

85,0

88,5

90,5

Carni/salumi

91,0

92,5

94,4

85,7

100,0

92,2

90,6

91,5

Pesce

62,0

58,9

68,0

68,2

67,0

74,5

60,8

75,9

Latte, formaggi e uova

86,3

86,7

90,7

92,7

86,2

89,6

79,1

86,0

Ortaggi, legumi

65,9

64,4

72,1

71,3

69,7

72,2

70,2

71,0

Frutta

83,0

86,8

87,3

84,1

83,1

83,9

73,6

73,7

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

50 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


spendono il 22,5% in meno, quelle composte da 3, 4 e 5 e più individui rispettivamente il 31,9%, il 52,8% e l’84,4% in più. Si osserva, inoltre, che, a parità di numerosità, la spesa media mensile effettiva tende ad essere nelle famiglie monogenitoriali inferiore a quella delle coppie con e senza figli. Si osserva il caso inverso nelle famiglie di tre componenti per zucchero, caffè e dolciumi, carni e ortaggi, legumi e frutta nonché in quelle formate da due persone per i soli vegetali. Pur essendo maggiore la percentuale di famiglie monoparentali consumatrici, la SME delle coppie con figli è particolarmente più elevata per pane, pasta e cereali e bevande analcoliche, segnale che le famiglie composte da un solo genitore con figli tendono ad acquistare tali beni in quantità minore o a più basso costo. 3.3 Bevande alcoliche e tabacchi La categoria “bevande alcoliche e tabacchi” comprende tutti gli alcolici, incluso il vino, e i tabacchi. Spesa media mensile familiare7 La spesa media mensile delle famiglie abruzzesi per alcolici e tabacchi è di 39,6 €, valore più consistente dei 34,3 € registrato nell’indagine CRESA 20092010. Rispetto alla rilevazione Istat 2014 essa è superiore ai 37,3 € attribuiti alla regione e inferiore ai 43,3 € della media nazionale. In Abruzzo la spesa per consumi di bevande alcoliche e tabacchi incide sul totale della spesa per consumi poco più che a livello nazionale (1,9% contro 1,7%). Sotto il profilo del valore non si osservano differenze di rilievo al variare della classe di dimensione demografica dei comuni di residenza e della cittadinanza del capofamiglia: la spesa per bevande alcoliche e tabacchi oscilla dai 41,1 € dei comuni intermedi (da 3.001 a 10.000 residenti) ai 39 € di quelli con più di 10.000 abitanti e si attesta nelle famiglie italiane e straniere su poco più di 39,5 €. Sostanziali, invece, sono le differenze di peso di tale categoria sul totale della SMF: essa è il 3,2% della spesa per consumi delle famiglie straniere contro l’1,9% delle italiane e passa dal 2,5% dei comuni piccoli (fino a 3.000 res.) al 2,2% di quelli medi (da 3.001 a 10.000 res.) all’1,7% dei grandi (oltre i 10.000 res.). 7

La spesa media mensile familiare è calcolata dividendo la spesa totale relativa alla categoria “bevande alcoliche e tabacchi” per il numero complessivo di famiglie che compongono il campione, senza distinguere, cioè, quelle che hanno effettuato la spesa specifica da quelle che non l’hanno effettuata.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

51


Fig. 3.3.1 Bevande alcoliche e tabacchi. Smmf in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 45 40 35 30 25

41,1

39,8

39,6

39,6

39,0

39,7

3,2%

3,0%

2,5%

2,5%

2,2% 1,9%

1,9%

2,0%

1,7%

20

1,5%

15

1,0%

10

0,5%

5 -

3,5%

Abruzzo

fino a 3,000 da 3,001 a 10,000

SMMF

più di 10,000

italiane

straniere

0,0%

peso % su tot. SMMF

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Fig. 3.3.2 Bevande alcoliche e tabacchi. Smmf in Abruzzo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (peso % su SMMF categoria) Stranieri

19,6%

8,9%

Italiani

28,9%

più di 10.000 res.

29,8%

da 3.001 a 10.000 res.

17,1%

51,6%

13,4%

fino a 3.000 res.

27,5%

Abruzzo

28,4%

10%

54,0%

18,6%

25,2%

0%

71,5%

61,4%

13,8%

58,6%

16,6%

20% Vino

30%

40%

55,0%

50%

Bevande alcoliche

60%

70%

80%

90%

100%

Tabacchi

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Ancora più evidenti sono le differenze di spesa se si considerano le singole voci che compongono questa categoria. Le bevande alcoliche, vino incluso,

52 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


rappresentano in regione il 45% (18 €) della spesa media mensile familiare per “bevande alcoliche e tabacchi”, i tabacchi il 55% (22 €). La quota di SMMF per le bevande contenenti alcol è più bassa nei comuni medi e piccoli (16 € pari rispettivamente al 38,6% e al 41,4%) e nelle famiglie con a capo uno straniero (28,5% pari a 11 €), nell’ambito delle quali probabilmente il minor consumo di alcolici è determinato dalla presenza di musulmani, e più alta nei comuni più grandi (48,4% pari a 19 €) e nelle famiglie con a capo un cittadino italiano (46,0% pari a 18 €). La SMMF per il vino è superiore a quella per le altre bevande alcoliche: ammonta a 11 € contro 7 € a livello medio regionale e varia dai 12 € contro i 7 € dei comuni con più di 10.000 residenti ai 10 € contro i 6 € di quelli con meno di 3.000 abitanti e dagli 11 € contro i 7 € delle famiglie italiane ai 9 € contro i 4 € delle straniere. La spesa per tabacchi a livello medio regionale è di 22 € e rappresenta l’1,1% del totale. Valori superiori si registrano nei comuni medi (25 € pari all’1,3%), nei piccoli (23 € pari all’1,5%) e nelle famiglie con a capo uno straniero (29 € pari al 2,3%) e inferiori nelle famiglie italiane (21 € pari all’1,0%) e in quelle residenti in centri con più di 10.000 abitanti (20 € pari allo 0,9%). Fig. 3.3.3 Bevande alcoliche e tabacchi. Smmf in Abruzzo per numero di componenti della famiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su smmf totale) 60

2,5% 1,9%

50 40

2,0%

2,0%

50,2

2,2%

47,7

48,3 2,0%

39,6

1,7%

37,2

1,7% 1,5%

27,5

30

1,0% 20 0,5%

10 00

0,0% Totale famiglie

1 comp.

2 comp. SMMF

3 comp.

4 comp.

5 + comp.

Peso % su tot SMMF

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La SMMF nelle famiglie fino a 3 componenti, prevalentemente tutti adulti, cresce al crescere della dimensione familiare, diminuisce in quelle di 4 persone nelle quali maggiore è la presenza di minori e aumenta leggermente in quelle

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

53


di 5 e più membri. L’incidenza percentuale della spesa per bevande alcoliche e tabacchi sulla SMM totale sfiora il 2% nelle famiglie di 1 e 2 componenti, raggiunge il 2,2% in quelle di 3 e scende all’1,7% in quelle più numerose. Per quanto riguarda l’incidenza delle singole voci sul totale della SMMF della categoria esaminata, si osserva che, ferma restando la prevalenza della spesa per tabacchi, che arriva nelle famiglie di 3 persone a rappresentare il 62% (31 €) del totale delle categoria, il vino costituisce più del 30% nelle famiglie di 1 (9 €) e 2 persone (12 €) , il 29% in quelle di 4 e 5 e più componenti (14 €) e solo il 21,5% in quelle di 3 (11 €). È nelle famiglie di 4 e 5 persone che si rileva il maggior peso delle altre bevande alcoliche (più del 20%, pari a 10 €), in quelle di 1 e 2 componenti la minore incidenza (14%, pari rispettivamente a 4 € e 5 €). Fig. 3.3.4 Bevande alcoliche e tabacchi. Smmf in Abruzzo per singola voce di spesa e per numero di componenti della famiglia (peso % su totale categoria) 5 + comp.

29,0%

21,1%

49,8%

4 comp.

29,5%

20,8%

49,7%

3 comp.

21,5%

61,9%

16,6%

2 comp.

32,1%

13,9%

54,0%

1 comp.

31,8%

13,9%

54,3%

Totale famiglie

28,4%

0%

10%

55,0%

16,6%

20%

30% Vino

40%

50%

Altre bev.

60%

70%

80%

90%

100%

Tabacchi

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Una lettura complessiva dei dati relativi alla categoria in esame consente di concludere che in regione la spesa per tabacchi è superiore a quella per le bevande alcoliche, vino incluso, con un divario particolarmente elevato nel caso delle famiglie straniere e che la spesa per le bevande alcoliche è maggiore nei comuni

54 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


più grandi. Le famiglie di 1 e 2 componenti, prevalentemente anziane quindi con abitudini alimentari più tradizionali, prediligono il vino più di quelle numerose, le quali, invece, tendono a spendere di più per le altre bevande alcoliche. Il consumo di tabacchi è massimo nelle famiglie di tre componenti, nell’ambito delle quali maggiore è l’incidenza delle coppie con un figlio adulto. Spesa media mensile effettiva8 I dati relativi alla spesa media effettiva per singola voce del capitolo di spesa “bevande alcoliche e tabacchi” confermano quanto già osservato. Per quanto riguarda il complesso delle bevande alcoliche, la spesa media effettiva e la percentuale di famiglie consumatrici, quest’ultima eccezion fatta per il vino, sono più elevate nei comuni con più di 10.000 residenti e nelle famiglie con a capo un cittadino italiano. Riguardo al vino, i comuni di piccole dimensioni (fino a 3.000 residenti) fanno rilevare la maggior quota di famiglie consumatrici e, anche se non con un divario importante rispetto ai comuni di media ampiezza demografica, la minor spesa effettiva. Relativamente alle altre bevande alcoliche, sono i comuni con più di 10.000 residenti a riportare la più elevata SME e la più alta incidenza percentuale delle famiglie consumatrici. Essi, inoltre, sono quelli che fanno osservare il minor consumo di tabacchi, che è massimo nei comuni di dimensione intermedia. Tab. 3.3.a Bevande alcoliche e tabacchi. Sme e famiglie consumatrici in Abruzzo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %) Bevande alcoliche

Vino

SME

fam cons.

SME

fam cons.

Tabacchi SME

fam cons.

Abruzzo

32,3

34,8

44,5

14,8

91,1

23,9

Comuni fino a 3.000 res.

28,1

39,0

38,4

14,4

90,6

25,8

Comuni da 3.001 a 10.000 res.

28,2

36,8

45,6

12,1

97,0

26,0

Comuni più di 10.000 res.

35,4

32,8

45,9

15,8

89,0

22,6

Italiane

32,5

35,2

45,7

14,8

89,9

23,8

Straniere

27,1

28,8

24,7

14,3

110,7

25,6

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

8

La spesa media effettiva è stata calcolata dividendo la spesa totale relativa alle singole voci della categoria “bevande alcoliche e tabacchi” per il numero di famiglie che hanno effettivamente affrontato quella spesa, tenendo conto che tali famiglie costituiscono un sottoinsieme del numero complessivo delle famiglie abruzzesi intervistate.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

55


Anche sotto il profilo della SME sono le famiglie composte da 3 persone a far osservare la maggior spesa e la più ampia diffusione di consumo di tabacchi (104 € spesi dal 29,9 % delle famiglie del campione), quelle di 5 e più componenti i valori meno elevati (65 € e 15,5%). Per quanto riguarda le bevande alcoliche, vino escluso, invece, le famiglie di 5 e più persone registrano la massima spesa effettiva (65 €), quelle di 3 componenti la più alta percentuale di famiglie consumatrici (21,4%) e quelle unipersonali i valori più bassi (35 € e 10,8%). Per il vino, invece, le famiglie di 4 componenti sostengono la spesa più elevata (42 €) e quelle di 2 fanno registrare la massima incidenza di famiglie consumatrici. Le famiglie unipersonali sono quelle che riportano, per tutte le bevande alcoliche, i valori più bassi. Tab. 3.3.b Bevande alcoliche e tabacchi. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per numero di componenti della famiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %) N. di componenti 1 comp.

Vino

Bevande alcoliche

Tabacchi

SME

fam. cons.

SME

fam. cons.

SME

fam. cons.

27,4

31,8

35,4

10,8

82,7

18,1

2 comp.

31,4

38,0

42,0

12,3

87,9

22,9

3 comp.

32,0

33,8

38,9

21,4

104,2

29,9

4 comp.

41,7

33,7

59,5

16,6

92,0

25,8

5 e + comp.

28,3

45,5

64,6

15,5

64,6

15,5

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

3.4 Abitazione La categoria “abitazione” comprende la spesa per il canone mensile di affitto o per il fitto figurativo (canone che il proprietario otterrebbe se affittasse l’abitazione nella quale vive), per la manutenzione ordinaria e straordinaria, per l’energia energia elettrica, per l’acqua, per il gas e altri combustibili, per il telefono fisso, incluso nella classificazione COICOP nelle spese relative alle comunicazioni, per il condominio e per la tassa per lo smaltimento dei rifiuti. Spesa media mensile familiare9 La spesa media mensile delle famiglie abruzzesi per l’abitazione è di 788,7 €, 9

La spesa media mensile familiare è calcolata dividendo la spesa totale relativa alla categoria “abitazione” per il numero complessivo di famiglie che compongono il campione, senza distinguere, cioè, quelle che hanno effettuato la spesa specifica da quelle che non l’hanno effettuata.

56 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


inferiore al valore attribuito dall’Istat nel 2014 all’Abruzzo (809,2 €) e all’Italia (912,8 €) e superiore a quello rilevato dal CRESA nell’indagine 2009-2010 (720,0 €). L’abitazione rappresenta per le famiglie, in Abruzzo come nel resto del paese, la fonte maggiore di spesa (Abruzzo: 38,5%; Italia: 36,7%). Tale valore si riferisce a tutte le abitazioni di proprietà (72,5% del campione), uso gratuito e usufrutto (11,9%) e affitto/subaffitto (15,6%): la spesa media familiare per l’abitazione principale, sostenuta da tutte le unità del campione, è pari 748 € (94,8% del totale abitazione), quella per la secondaria, che interessa una quota pari all’8,1% del totale delle famiglie intervistate, di 41 € (5,2%). Fig. 3.4.1 Abitazione. Smmf in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 900 800 700

788,7 36,8%

38,5%

754,7 40,1%

862,3 38,4%

804,9

42,2%

35,0% 591,3

600

45,0% 40,0%

38,4%

518,9

500

30,0% 25,0%

400

20,0%

300

15,0%

200

10,0%

100

5,0%

-

Abruzzo

fino a 3.000

da 3.001 a 10.000

SMMF

più di 10.000

Italiane

Straniere

0,0%

Peso % su SMMF totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Il valore della spesa per l’abitazione aumenta sensibilmente al crescere della dimensione demografica dei comuni di residenza, passando dai 591 € delle famiglie che vivono nei comuni piccoli agli 863 € di quelle che risiedono nei grandi. Le famiglie straniere spendono mediamente il 35% in meno di quelle italiane (519 € contro 805 €). Diversi anche i pesi percentuali di tale categoria sulla spesa media mensile familiare: sono le famiglie che vivono nei comuni piccoli (fino a 3.000 res.) a far rilevare la minore incidenza (36,8%), quelle che abitano nei comuni di dimensioni intermedie (da 3.001 a 10.000 res.) e con capofamiglia straniero, al contrario, a far osservare la maggiore incidenza (rispettivamente 40,1% e 42,2%). A livello medio regionale il fit-

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

57


to figurativo, quello cioè che otterrebbero le famiglie se affittassero la casa di proprietà nella quale abitano, rappresenta la voce più consistente ed assorbe più del 45% della SMMF per l’abitazione. Seguono, le utenze (41%), con valori intorno e superiori al 10% per l’acqua (9,6%), l’energia elettrica (11,1%), il gas e altri combustibili (16,1%) e intorno al 4% per il telefono fisso. La manutenzione, pesa per il 3,7% (ordinaria: 1,3%; straordinaria: 2,3%), la tassa sui rifiuti per il 2,0%, il condominio per l’1,5%, l’affitto (canone mensile sostenuto dai residenti in abitazione non di proprietà) per quasi il 7%. Il motivo per cui esiste tanta disparità di SMMF tra affitto e fitto figurativo è che in regione sono assolutamente prevalenti le famiglie che abitano nella casa di proprietà (72,5%) o dispongono a titolo gratuito di un alloggio altri (11,9%). Queste ultime sono principalmente composte da anziani, soli e in coppia, che dispongono di abitazioni di proprietà di altri, precisamente, nella quasi totalità dei casi, dei figli, cui si aggiungono quelle con capofamiglia straniero, il 70% delle quali, a fronte di una media regionale del 15,6%, paga un canone di locazione. Il canone di affitto, pagato principalmente a privati (84,5%) e solo in misura marginale a enti pubblici (15,5%) comprende nel 42,0% dei casi le spese condominiali, nel 15,5% l’energia elettrica, nel 25,8% l’acqua, nel 27,9% la tassa sui rifiuti e solo nel 49% nessuna spesa oltre quella di locazione. Fig. 3.4.2 Abitazione. Smmf in Abruzzo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (peso % su SMMF categoria) 2,5%

straniere italiane 5,2%

oltre 10.000 res.

22,2%

41,7%

33,4%

46,3%

41,1%

46,5%

7,3%

da 3.001 a 10.000 res. 5,3%

42,1%

fino a 3.000 res. 4,8%

44,3%

0,3%

38,2% 46,0%

3,8%

3,5%

4,2%

3,7%

3,9%

46,8%

2,7% 3,3%

0,8%

Abruzzo 6,6% 0%

45,4%

10%

20%

30%

40,8%

40%

50%

60%

70%

3,7%

80%

90%

Canone di affitto

Fitto Figurativo

Utenze (energia elettrica, gas, acqua, telefono)

Manutenzione (ordinaria e straordinaria)

Altro (tasse, condominio)

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

58 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali

3,4%

100%


Si osserva che le quote della SMMF per l’affitto, per il condominio e per le tasse sul totale della SMMF per l’abitazione aumentano all’aumentare della dimensione demografica dei comuni. L’affitto assorbe nel caso delle famiglie straniere una parte delle spese per la casa sensibilmente più importante della media regionale (41,7% contro 6,6%) con conseguente minore incidenza nel loro caso di tutte le altre voci di spesa. Il fitto figurativo oscilla tra il 42% nei comuni medi e il 47% in quelli grandi, le utenze tra il 38% dei comuni fino a 3.000 residenti con più di 10.000 residenti e il 47% di quelli, la manutenzione tra il 3,7% e il 2,7%. Fig. 3.4.3 Abitazione. Smmf in Abruzzo per numero di componenti della famiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra pesi % su SMMF totale) 1.000

770,4

800 700

50,0%

957,4

45,2%

900

42,0%

886,7

859,4 37,0%

631,1

45,0% 40,0%

33,7%

35,0% 30,4%

600

30,0%

500

25,0%

400

20,0%

300

15,0%

200

10,0%

100

5,0%

-

1

2

3 SMMF

4

5 e più

0,0%

Peso su SMMF totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Analizzando la spesa media mensile familiare per l’abitazione in base al numero di componenti della famiglia, si osserva che, all’aumentare del numero delle persone, essa aumenta ma la sua incidenza percentuale sul totale della SMMF diminuisce sensibilmente. In particolare, nel confronto con SMMF sostenuta dalle famiglie di due componenti (770,4 €), quella delle unipersonali è del 18,1% più bassa (631 €), quelle delle famiglie di 3, 4 e 5 e più persone superiore rispettivamente dell’11,5%, del 24,3% e del 15,1% (pari a 859 €, 957 € e 887 €). Colpisce, in particolare, come la spesa relativa alle famiglie più numerose (5 e più persone) sia di poco superiore a quella che si riferisce ai nuclei di 3 componenti e inferiore al valore registrato per quelli di 4 componenti. Al contrario l’incidenza percentuale della SMMF per l’abitazione sulla SMMF

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

59


complessiva, tende a scendere all’aumentare della numerosità della famiglia, passando dal 45% delle unipersonali al 30% di quelle con 5 e più persone. Fig. 3.4.4 Abitazione. Smmf in Abruzzo per principali voci di spesa e numero di componenti della famiglia (peso % su totale categoria) 1,5%

5 e più 5,6%

42,1%

3,8%

47,1% 3,8%

4 3,9%

48,1%

3,7%

40,4% 5,0%

3

46,6%

6,4%

38,6%

3,4% 4,2%

2 5,4%

43,1%

3,2%

44,1% 2,3%

1

44,9%

10,6%

0%

10%

20%

30%

38,7%

40%

50%

60%

70%

3,4%

80%

90%

Canone di affitto

Fitto Figurativo

Utenze (energia elettrica, gas, acqua, telefono)

Manutenzione (ordinaria e straordinaria)

100%

Altro (tasse, condominio)

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Fig. 3.4.5 Abitazione. Smmf in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (peso % su SMMF totale) 50,00

45,1

40,00

45,5

42,9

41,1 35,6

33,3

30,8

30,00 20,00 10,00 0,00 coppie senza figli

monogenit.

2 componenti

coppie con figli

monogenit.

3 componenti

coppie con figli

monogenit.

4 componenti

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

60 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali

coppie con figli

5 e più componenti


A parità di componenti, le famiglie monogenitoriali spendono in valore assoluto in media poco meno delle coppie: nelle famiglie di due persone la SMMF delle monoparentali è di 762 € contro 772 € delle coppie senza figli, in quelle di 3 e 4 persone è rispettivamente di 828 € e 934 € contro 869 € e 952 € delle coppie con figli. Inoltre l’abitazione assorbe nelle monogenitorali quote del budget per consumi assai più elevate di quelle che si riferiscono, a parità di numero di componenti, alle coppie senza (nel caso di famiglie di due componenti) e con figli. È certamente vero, anche nel caso dell’abitazione, che è possibile applicare economie di scala al fine di contenere la spesa (ottimizzando, per esempio, l’estensione dell’abitazione, con conseguenti ricadute sulle spese per il riscaldamento, il condominio, ecc.., al numero di persone che vi risiedono), ma la casa resta un bisogno primario che deve essere soddisfatto e che comporta uno “zoccolo duro” di spesa che non è comprimibile oltre una certa misura. Spesa media effettiva10 Non esistono differenze sostanziali tra la spesa media effettiva e quella media mensile, poiché la casa comporta esborsi da parte della quasi totalità delle famiglie facenti parte del campione. Fanno eccezione piccole quote percentuali di nuclei composti da 1, 2 e 3 individui (rispettivamente dell’1,9% dell’1,7% e dello 0,6%) che non affrontano alcun costo, poiché, principalmente per le ragioni su esposte, occupano a titolo gratuito alloggi per i quali non sostengono spese. La spesa media effettiva familiare per l’abitazione principale ammonta a 756,2 € ed è sostenuta dal 98,7% del campione; per l’abitazione secondaria è di 522,4 € ed interessa il 7,8% delle famiglie. Per quanto riguarda le seconde case si osserva che il 5,8% del campione vanta un titolo di proprietà, lo 0,6% un titolo di locazione e il restante 1,4% ne dispone in uso gratuito (uso, usufrutto, possesso, ecc…). Nell’ambito della spesa effettiva le voci più consistenti sono il fitto e l’affitto figurativo, la manutenzione straordinaria, il gas e gli altri combustibili.

10

La spesa media effettiva è stata calcolata dividendo la spesa totale relativa alle singole voci della categoria “abitazione” per il numero di famiglie che hanno effettivamente affrontato quella spesa, tenendo conto che tali famiglie costituiscono un sottoinsieme del numero complessivo delle famiglie abruzzesi intervistate.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

61


Fig. 3.4.6 Abitazione. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %) 900

98,9%

99,4%

98,6%

98,9%

872,5 98,8%

98,0%

813,5

797,5

100%

759,5

750

80% 599,9

600

529,3

60%

450 40%

300

20%

150 -

Abruzzo

fino a 3.000 da 3.001 a 10.000 SME

più di 10.000

Italiane

Straniere

0%

fam. cons.

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Fig. 3.4.7 Abitazione. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per numero di componenti familiari (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %) 98,1%

1.000,0

864,0

900,0

600,0

957,4

100,0%

100,0% 886,7

783,3

800,0 700,0

99,5%

98,3%

100,0% 90,0% 80,0% 70,0%

643,6

60,0%

500,0

50,0%

400,0

40,0%

300,0

30,0%

200,0

20,0%

100,0

10,0%

0,0

1 comp.

2 comp.

3 comp.

SME

4 comp.

5 e più comp.

0,0%

fam. cons.

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Sia per quanto riguarda l’abitazione principale che la secondaria, sia pure con pesi assai diversi data la grande prevalenza di alloggi di proprietà, le percentuali maggiori di famiglie consumatrici si osservano in corrispondenza delle spese per il fitto figurativo, le utenze e la tassa sui rifiuti.

62 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Le spese di manutenzione straordinarie, rilevanti nell’entità, sono sostenute da una percentuale relativamente bassa di famiglie. Interessante è, invece, osservare come per il fitto e il fitto figurativo l’entità della SME e della percentuale di famiglie consumatrici variano al variare della dimensione demografica dei comuni, della cittadinanza del capofamiglia, della numerosità e della tipologia familiare. Per quanto riguarda l’abitazione principale l’entità della spesa effettiva tende a crescere al crescere della grandezza dei comuni. La percentuale di famiglie consumatrici che paga un canone di locazione è massima nei comuni con più di 10.000 residenti, quella che vive in un alloggio di proprietà nei comuni medi. Rileva, inoltre, che per tutte le unità del campione il valore del fitto figurativo è superiore di misura rispetto al canone di locazione effettivamente pagato dalle famiglie che non dispongono di un alloggio di proprietà. Tab. 3.4.a Abitazione. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa (val. in € e famiglie consumatrici in %) Voci di spesa Affitto

Fitto figurativo

Abitazione principale

Abitazione secondaria

SME

fam. cons.

SME

317,0

15,5

443,8

fam. cons. 0,6

448,5

74,0

454,0

5,8

Acqua

99,8

74,4

51,5

2,6

Manutenzione ordinaria

41,6

23,8

65,9

1,1

246,2

6,3

298,1

1,0

92,4

92,3

46,2

4,6

Gas

122,4

78,9

79,2

3,0

Altri combustibili

333,4

8,5

48,6

0,4

42,2

26,0

45,7

1,9

Manutenzione straordinaria Energia elettrica

Condominio Tassa rifiuti Totale

18,7

79,2

16,2

3,9

756,2

98,9

522,4

7,8

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Nei comuni nei quali sono registrati fino a 3.000 residenti sono nulli i valori di spesa relativi all’affitto dell’abitazione secondaria. In essi inferiori alla media regionale sono anche la spesa effettiva per fitto figurativo e l’incidenza di famiglie che hanno una seconda casa di proprietà. L’1,1% e lo 0,6% delle famiglie che risiedono nei comuni rispettivamente medi e grandi paga per l’abitazione secondaria un canone di locazione, spendendo nell’ordine 388 € e 476 €.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

63


Tab. 3.4.b Abitazione. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per fitto e fitto figurativo, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in €, famiglie consumatrici in %) Fitto

Abruzzo

Abitazione principale SME

Italiana Straniera

Abitazione secondaria

448,5

443,8

454,0

15,5

74,0

0,6

5,8

185,9

354,5

---

321,8

fam. cons.

15,1

72,1

---

2,0

SME

292,8

389,3

388,2

333,2

fam. cons.

12,1

78,2

1,1

4,0 486,9

oltre i 10.000 res.

Fitto figurativo

SME

da 3.000 a 10.000 res.

317,0

Fitto

fam. cons.

fino a 3.000 res.

Fitto figurativo

SME

360,0

499,5

479,2

fam. cons.

16,8

73,2

0,6

7,7

SME

313,3

450,0

443,8

454,0

fam. cons.

12,5

76,7

0,6

6,2

SME

328,3

382,7

---

---

fam. cons.

65,8

30,1

---

---

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Tab. 3.4.c Abitazione. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per fitto e fitto figurativo, numero di componenti e tipologia familiare (val. in € e famiglie consumatrici in %) N. componenti e tipologia 1 componente 2 componenti 3 componenti 4 componenti 5 e + componenti Coppie con figli Mono parentali

Fitto

Fitto figurativo

Abitazione principale

Fitto

Fitto figurativo

Abitazione secondaria

SME

309,7

388,1

371,3

fam. cons.

20,7

69,8

0,8

397,9 3,1

SME

295,9

440,4

0,0

295,8

fam. cons.

14,1

72,3

0,0

4,5

SME

339,2

480,4

550,0

473,4

fam. cons.

15,2

76,2

0,6

7,3

SME

347,6

500,4

500,0

608,6

fam. cons.

10,1

81,3

0,6

8,9

SME

297,9

473,6

430,0

430,0

fam. cons.

13,0

71,0

2,5

10,8 515,9

SME

337,7

486,7

459,5

fam. cons.

13,6

77,0

5,6

8,2

SME

302,5

457,4

0,0

385,9

fam. cons.

12,8

76,6

0,0

4,6

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

64 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Considerando la cittadinanza del capofamiglia, è interessante osservare che l’incidenza delle famiglie straniere che vive in un’abitazione in affitto è più di 5 volte superiore a quella delle italiane e che il canone di locazione effettivamente pagato dalle prime è leggermente superiore. Rileva, inoltre, che esse non dispongono di seconde case. Considerando, invece, le due voci “fitto” e “fitto figurativo” per l’abitazione principale e quella secondaria in base al numero di componenti e tipologia familiare, si osserva che il possesso dell’abitazione di residenza e la spesa per il canone di locazione o il fitto figurativo tende nel complesso a crescere all’aumentare della numerosità dei componenti fino alle famiglie di 4 persone. In quelle più numerose, invece, si riscontra una ricorrenza di casi di famiglie in abitazioni di proprietà superiore solo alle unipersonali. Nell’ambito delle famiglie con figli, sono le coppie ad avere più frequentemente delle famiglie monoparentali abitazioni, principali e secondarie, di proprietà.

3.5 Beni e servizi per la casa La categoria “beni e servizi per la casa” comprende la spesa per l’acquisto, in un’unica o più rate, di elettrodomestici grandi (forni, piani cottura, frigoriferi, lavastoviglie, lavatrici, ecc) e piccoli (frullatori, tostapane, bilance, asciugacapelli, ecc), di articoli per l’infanzia (culle, lettini, seggioloni, ecc), di arredi, di biancheria per la casa, di utensili (seghe, trapani, tagliaerba, ecc). Include, inoltre, le spese per il personale di servizio (colf), per le rette di asili nido, per babysitter, per assistenza di anziani e disabili inserite nella classificazione COICOP in altre categorie. Spesa media mensile familiare11 La spesa media mensile delle famiglie abruzzesi per beni e servizi per la casa è di 94,2 €, superiore al valore attribuito dall’Istat nel 2014 all’Abruzzo (78,4 €) e inferiore a quello medio nazionale (102,1 €) e anche a quello rilevato dal CRESA nel 2009-2010 (161,1 €). In regione tale categoria incide sul totale della spesa per consumi più che a livello medio nazionale (4,6% contro 4,1%).

11 La spesa media mensile familiare è calcolata dividendo la spesa totale relativa alla categoria “beni e servizi per la casa” per il numero complessivo di famiglie che compongono il campione, senza distinguere, cioè, quelle che hanno effettuato la spesa specifica da quelle che non l’hanno effettuata.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

65


Fig. 3.5.1 Beni e servizi per la casa. Smmf in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 140 124,3

120 100

94,2

6,0%

5,5%

5,0%

4,7%

4,6% 98,1

4,0%

80

2,9%

60

47,0

2,7%

2,4%

50,3

2,0%

40

29,6

1,0%

20 -

3,0%

Abruzzo

fino a 3.000 da 3.001 a 10.000 SMMF

più di 10.000

italiana

straniera

0,0%

Peso su SMMF totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Sono le famiglie residenti nei comuni grandi (oltre 10.000 abitanti) a far osservare, sia in valore assoluto sia in peso percentuale sul totale della spesa media mensile familiare, un esborso per “beni e servizi per la casa” superiore alla media regionale (rispettivamente 124 € e 5,5%); i comuni di minore ampiezza demografica (fino a 3.000 res.) fanno registrare il minor valore (47 €) e quelli intermedi (da 3.001 a 10.000) la minore incidenza percentuale sul totale della spesa media mensile familiare (2,7%). Esiste un enorme di vario tra famiglie con a capo un italiano e uno straniero: queste ultime spendono meno di un terzo delle prime (30 € contro 98 €) e fanno registrare un’incidenza percentuale di tale categoria sulla spesa media mensile familiare totale pari alla metà (2,4% contro 4,7%). Nell’ambito di tale categoria di spesa per consumi, gli elettrodomestici, i mobili, gli utensili, le stoviglie e gli altri beni per la casa pesano a livello medio regionale per un terzo, i mobili, i piccoli elettrodomestici e gli articoli per la casa per l’89,4%, i servizi per la persona e la famiglia per il 10,6%. È particolarmente interessante osservare che, nell’ambito dei servizi domestici, la voce più consistente è quella per asili nidi e baby sitter (quasi 5 €), seguita dal personale di servizio (circa 3 €). Le spesa per badanti, assistenza anziani e disabili ammonta a poco più di 1 €. La spesa per colf, domestici, ecc. assume valori e pesi percentuali relativamente elevati nei comuni con più di 10.000

66 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


residenti (14 € pari all’11,5%), nei quali maggiore della media regionale è l’esborso per tutte le voci che afferiscono ai servizi per la famiglia:sono i comuni nei quali, per problemi oggettivi di distanza, è meno facilmente attivabile la rete di collaborazione familiare la quale, invece, risulta essere più efficace nei comuni medi (da 3.000 a 10.000 residenti), nei quali la spesa per servizi domestici e alla persona ammonta a 3 € pari al 5,7% del totale dell’intera categoria, e nei piccoli (4 € pari all’8,6%). La spesa per beni e servizi per la casa sale considerevolmente passando dalle famiglie di 1 a quelle di 3 persone (da 42 € a 147 € pari al 3,0% e al 6,3% del totale della spesa per consumi). Nei nuclei di 4 e 5 e più componenti scende e si attesta rispettivamente sui 120 € e 103 € con pesi sulla SMMF complessiva del 4,2% e del 3,5%. Fig. 3.5.2 Beni e servizi per la casa. Smmf in Abruzzo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 146,9

150

8,0% 6,3%

120 90,6

90

7,0%

120,4

6,0%

102,6

4,9%

5,0%

4,2% 3,5% 3,0%

60

4,0% 3,0% 2,0%

41,6

1,0%

30

0,0% -

1

2

3 SMMF

4

5 e più

-1,0%

Peso su SMMF totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Sono le unipersonali e le famiglie composte da 4 e 5 persone a dedicare ai servizi la maggior quota della spesa per beni e servizi per la casa: le prime, in particolare, per personale domestico (6 €) e per l’assistenza agli anziani (3 €), le seconde e le terze, quasi esclusivamente composte da coppie con figli, per servizi all’infanzia (rispettivamente 8 € e 14 €). In generale, a parità di numero di componenti, la spesa per beni e servizi per la casa delle famiglie monoparentali è assai più bassa di quella delle coppie con e senza figli.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

67


In particolare si osserva che l’esborso per servizi per la casa e la persona nelle famiglie composte da un solo genitore è, nel complesso, pressoché nulla se si eccettuano le famiglie di tre componenti nelle quali essa è di 6 € pari al 23% della spesa per beni e servizi per la casa (coppie con un figlio: 12 € pari al 6,7%). Fig. 3.5.3 Beni e servizi per la casa. Smmf in Abruzzo per principali categorie e numero di componenti della famiglia (peso % su SMMF categoria) 5 e più

11,4

88,6

4

83,7

3

16,3 6,9

93,1

2

2,9

97,1

1

76,8

0%

10%

20%

30%

40%

23,2

50%

Beni

60%

70%

80%

90%

100%

Servizi

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Spesa media mensile effettiva12 Il 48,6% delle famiglie che compongono il campione ha effettuato spese per “beni e servizi per la casa” affrontando una spesa media mensile effettiva pari a 193,8 €. Sono le famiglie che risiedono nei comuni di maggiori dimensioni e quelle con capofamiglia italiano a far registrare la maggior spesa media effettiva (rispettivamente 239 € e 198 €) e la più alta percentuale di famiglie consumatrici (52,0% e 49,6 €). Volendo analizzare l’articolazione per principali voci di spesa e dimensione demografica dei comuni si osserva che quelli con più di 10.000 residenti fanno registrare una maggiore e più diffusa spesa sia per i beni che per i servizi. Particolarmente più consistenti che nei comuni di dimensioni inferiori sono le spese per beni durevoli ed elettrodomestici di lunga vita e per arredamenti, sulle quali probabilmente incide la presenza del comune dell’Aquila nel 12 La spesa media effettiva è stata calcolata dividendo la spesa totale relativa alle singole voci della categoria “beni e servizi per la casa” per il numero di famiglie che hanno effettivamente affrontato quella spesa, tenendo conto che tali famiglie costituiscono un sottoinsieme del numero complessivo delle famiglie abruzzesi intervistate.

68 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Fig. 3.5.4 Beni e servizi per la casa. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per classe di ampiezza demografica dei comuni e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %) 239,2

250

100%

225 200

197,9

193,8

80%

175 150

48,6%

125

44,7% 105,3

100

52,0%

118,2

60%

49,6%

42,5%

90,6

75

32,7%

50

40% 20%

25 -

Abruzzo

fino a 3.000 da 3.001 a 10.000 SME

più di 10.000

Italiane

Straniere

0%

fam. cons.

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

quale, per effetto della riconsegna di abitazioni completamente ristrutturate oppure abbattute e ricostruite, particolarmente vivace è il mercato di tali beni. Per quanto riguarda i servizi, le osservazioni fatte riguardo alla spesa media mensile familiare, vengono avvalorate dai dati di cui nella tabella che segue: i comuni più popolosi fanno registrare una maggiore diffusione (più che tripla rispetto ai comuni fino a 3.000 residenti e più che doppia rispetto a quelli di dimensioni intermedie) del ricorso a badanti, colf, asili nido, ecc. ed esborsi più elevati. Tab. 3.5.a Beni e servizi per la casa. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa (val. in € e famiglie consumatrici in %) Voci di spesa Beni durevoli ed elettrodomestici di lunga vita Mobili e articoli per la casa

Abruzzo SME % fam. cons.

fino a 3.000 da 3.001 a 10.000 SME % fam. SME % fam. cons. cons.

più di 10.000 SME % fam. cons.

155,0

20,2

98,1

15,8

113,3

16,7

178,0

22,9

253,3

13,7

153,6

11,2

120,5

11,7

312,3

15,1

Piccoli apparecchi elettrici e stoviglie

26,5

28,6

17,7

21,4

12,2

23,1

31,8

32,8

Servizi domestici e alla persona

123,9

8,1

122,3

3,3

69,9

4,1

131,2

10,9

Totale

193,8

48,6

105,3

44,7

118,2

42,5

239,2

52,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

69


La percentuale di famiglie consumatrici sale all’aumentare della numerosità dei componenti familiari, passando dal 37,6% delle unipersonali al 78,4% di quelle composte da 5 e più persone. Le spesa media effettiva, invece, al pari di quella media familiare, aumenta considerevolmente all’aumentare del numero di componenti fino alle famiglie composte da 3 persone per poi ridursi in quelle di 4 e più persone. Le famiglie più numerose tendono, quindi, ad effettuare più diffusamente acquisti di beni e servizi per la casa spendendo, però, meno in termini di valore. Particolarmente elevata è nel complesso, a parità di numero di componenti, la differenza tra le coppie con e senza figli e le famiglie monogenitoriali, differenza che interessa tutte le voci di spesa e che diventa tanto più evidente quanto più aumenta il numero di componenti. Tab. 3.5.b Beni e servizi per la casa. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per tipologia familiare (val. in € e famiglie consumatrici in %) N. comp.

Tipologia

1

2

3

4

Mobili ed Piccoli arredamenti elettrodomestici

Servizi

SME

fam. cons.

SME

fam. cons.

SME

fam. cons.

SME

fam. cons.

unipersonali

114,6

14,2

120,0

10,0

14,1

18,7

162,5

coppie senza figli

174,0

20,2

155,6

9,5

49,7

28,4

45,8

monogenitoriali

464,9

6,4

142,4

16,1

13,7

23,7

Totale

203,3

15,7

237,9

11,2

40,3

coppie con figli

200,7

27,7

535,7

16,2

monogenitoriali

95,5

11,4

33,3

3,7

Totale

186,7

25,0

500,3

coppie con figli

124,2

28,2

monogenitoriali

36,5

Totale 5 e più

Elettrodomestici di lunga durata

Totale SME

fam. cons.

6,0

110,7

37,6

6,1

183,7

47,8

38,0

5,5

170,6

42,9

26,8

43,1

6,1

198,5

45,6

26,0

31,1

108,4

11,0

340,3

52,7

25,6

26,4

166,7

3,6

65,7

40,1

13,7

27,2

29,3

111,8

9,1

298,3

49,3

195,5

17,0

27,1

41,0

168,0

13,5

178,4

62,8

21,5

4,2

10,0

18,3

9,4

43,7

30,9

137,5

29,0

221,5

18,4

25,6

39,3

167,9

11,7

194,7

61,8

coppie con figli

84,4

25,4

112,3

27,8

18,7

58,2

92,3

14,2

114,5

81,4

Totale

80,8

25,7

134,3

30,6

18,7

55,1

92,3

12,7

130,8

78,4

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

3.6 Abbigliamento, calzature ed accessori La categoria “abbigliamento, calzature ed accessori” comprende la spesa per l’acquisto, la pulizia, il confezionamento e la riparazione di capi di vestiario (giacche, cappotti, camicie, gonne, biancheria intima, pigiami) scarpe, accessori (sciarpe, guanti, cinture, cappelli, cravatte, ecc), gioielleria e bigiotteria. Queste ultime due voci sono incluse dall’Istat nella categoria “altri beni e servizi”.

70 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Spesa media mensile familiare13 La spesa media mensile familiare per l’abbigliamento in Abruzzo è di 84,4 €, decisamente inferiore a quella attribuita nel 2014 dall’Istat alla regione (95,4 €) e alla media nazionale (114,4 €). Essa rappresenta il 4,1% del totale della spesa per consumi, quota leggermente inferiore a quella rilevata dall’Istat nel 2014 per l’Abruzzo (4,5%) e per l’Italia (4,6%). Fig. 3.6.1 Abbigliamento. Smmf in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 100 90

90,6

12,0%

90,4

87,1

84,4

10,0%

80 70 5,6%

50 40

8,0%

61,8

60

6,0%

40,4 4,1%

4,0%

3,3%

30

4,1%

3,3%

20

4,0% 2,0%

10 -

Abruzzo

fino a 3.000 da 3.001 a oltre 10.000 res. 10.000 res. res. SMMF

Italiane

Straniere

0,0%

Peso su SMMF totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Sono i comuni di minori e di maggiori dimensioni demografiche (fino a 3.000 e oltre i 10.000 residenti) a far registrare gli esborsi medi di più consistenti (circa 91 € in entrambi i casi), con un’incidenza sul totale della SMMF del 5,6% nei primi e del 4,0% nei secondi. Minore, sia in valore sia in peso percentuale, la rilevanza nei comuni con un numero di residenti compreso tra 3.000 e 10.000 (62 € pari al 3,3%). Le famiglie con a capo uno straniero spendono per l’abbigliamento meno della metà di quelle con capofamiglia italiano (40,4 € contro 87 €) e il peso di tale 13

La spesa media mensile familiare è calcolata dividendo la spesa totale relativa alla categoria “abbigliamento, calzature ed accessori” per il numero complessivo di famiglie che compongono il campione, senza distinguere, cioè, quelle che hanno effettuato la spesa specifica da quelle che non l’hanno effettuata.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

71


voce è, nell’ambito del loro budget per consumi, del 3,3%, inferiore al 4,1% delle italiane. La spesa per abbigliamento maschile rappresenta a livello medio regionale il 34% del totale di questa categoria (29 €), quella per il femminile il 52% (44 €) e quella per i bambini il 14% (12 €). Sono i piccoli comuni a far registrare il maggior peso della quota “donna”, quelli medi della quota “uomo” e i grandi della quota “bambini”. Le famiglie con a capo uno straniero mostrano la maggior incidenza dell’abbigliamento per bambini sul totale della categoria, quasi certamente per la più alta ricorrenza di figli in età minore, e sono le uniche nelle quali l’abbigliamento femminile pesa meno di quello maschile. Fig. 3.6.2 Abbigliamento maschile, femminile e bambino. Smmf in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (peso % su SMMF categoria) Straniere

38,0%

47,2%

14,7%

Italiane

33,9%

52,4%

13,8%

oltre 10,000 res,

33,4%

52,0%

14,6%

da 3,001 a 10,000 res, fino a 3,000 res,

32,3%

Abruzzo 0%

46,3%

40,1%

20%

11,5%

56,3%

34,2%

10%

13,6%

13,8%

52,0%

30%

40%

Uomo

Donna

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Bambino

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Nella media delle famiglie abruzzesi la voce di spesa più consistente è quella per l’acquisto di capi d’abbigliamento e calzature che è di 59 € (pari al 70% del totale abbigliamento). Essa oscilla tra i 49 € dei comuni medi ai 63 € di quelli grandi, dai 61 € delle famiglie italiane ai 32 € di quelle straniere. L’incidenza della spesa per acquisti di abbigliamento e calzature sul totale della categoria è più elevata nei comuni con popolazione compresa tra i 3.000 e i 10.000 residenti e nelle famiglie con a capo uno straniero a (rispettivamente 79% e 78%). Meno consistente la spesa per accessori, che oscilla tra i 5 € e i 6 € nei comuni piccoli e medi (6,5 % e 8,5%) e supera i 10 € in quelli grandi (11,6%). È interessante notare che la spesa per confezioni e riparazioni di abiti e calzature ammonta a livello medio regionale a 5,8 € e con un peso sul totale

72 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


dell’abbigliamento (84 €) del 6,9%. Tale incidenza è notevolmente più bassa nei comuni che hanno fino a 3.000 residenti (4,2% pari a 4 €) e maggiore nei centri medi (7,4% pari a 5 €) e in quelli più popolosi (7,6% pari a 7 €). Esiste un grande divario tra le famiglie con a capo un italiano e quelle con uno straniero: le prime impiegano per le riparazioni e confezioni una quota del loro budget mensile per l’abbigliamento pari al 7%, le seconde all’1,5%. Tab. 3.6.a Abbigliamento. Smmf in Abruzzo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in €) Voci di spesa

Abruzzo

Capi d’abbigliamento e calzature

59,1

fino a da 3.001 a oltre 3.000 res. 10.000 res. 10.000 res. 58,7 48,9 62,9

italiana straniera 60,8

31,6

Accessori

8,5

5,9

5,2

10,5

8,8

3,8

Spese per confezioni e riparazioni

5,8

3,8

4,6

6,8

6,1

0,6

Gioielleria, bigiotteria

5,5

3,9

2,3

7,2

5,7

2,9

Altro

5,4

18,3

0,8

3,0

5,7

1,5

Totale

84,4

90,6

61,8

90,4

87,1

40,4

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La minor spesa in valore assoluto e in termini percentuali delle famiglie residenti nei comuni fino a 3.000 abitanti e di quelle straniere induce a ritenere che tali famiglie ricorrano più frequentemente delle altre alle meno costose riparazioni domestiche, in linea con la tradizione che vede almeno una donna in famiglia abile nei lavori di taglio e cucito. Fig. 3.6.3 Abbigliamento. Smmf in Abruzzo per numero di componenti della famiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 149,3

12,0%

140

126,8

120 100

4,4%

4,4%

3,8%

60 37,5

8,0% 5,3%

68,8

80

40

10,0%

101,8

4,0%

2,7%

2,0%

20 -

6,0%

1

2

3

SMMF

4

5 e più

0,0%

Peso su SMMF totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

73


La spesa per vestiario e calzature tende ad aumentare in valore assoluto e in peso percentuale sul totale della spesa media mensile all’aumentare del numero di componenti della famiglia. Rispetto alle famiglie di 2 persone (68,8 €), le unipersonali sborsano il 45% in meno (37,5 €), quelle di 3 e 4 individui rispettivamente il 48% e il 116% in più (102 € e 149 €). Si osserva, tuttavia, che i nuclei di 5 e più persone spendono meno di quelle composte da 4 individui (-15% pari a 127 €), con un’incidenza sul totale della SMMF pari a quella delle famiglie di 3 componenti. Qualunque sia il numero di componenti, rispetto agli acquisti per uomo, quelli per donna assorbono una maggior quota del budget per abbigliamento e calzature. I capi di abbigliamento, calzature e accessori per bambino rappresentano parti crescenti fino alle famiglie composte da 3 persone, tipicamente formate da coppie con un figlio, che si riducono leggermente in quelle di 4 e 5 e più componenti, nuclei nei quali maggiore è la presenza di figli adulti. Fig. 3.6.4 Abbigliamento maschile, femminile e bambino. Smmf in Abruzzo per numero di componenti della famiglia (peso % su SMMF categoria) 5 e più 4

32,8%

3

34,0%

2

10%

19,2%

46,8%

8,1%

61,6%

20%

2,9%

54,1%

43,0%

0%

16,8%

50,4%

30,2%

1

17,1%

46,5%

36,4%

30%

40% Uomo

50% Donna

60%

70%

80%

90%

100%

Bambino

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

L’abbigliamento maschile rappresenta una quota inferiore a quella femminile, con pesi che oscillano tra il 32% nelle famiglie di 4 persone al 43% in quelle unipersonali. Le famiglie unipersonali e quelle composte da due individui fanno osservare l’incidenza massima dell’abbigliamento donna e la minima di quella bambino: si tratta di famiglie composte da persone sole, prevalentemente donne over 64 (unipersonali) e coppie senza figli appartenenti a tutte le fasce di età composte da due persone.

74 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Nell’ambito delle famiglie di 3 e 4 persone, le coppie con figli affrontano per l’abbigliamento, le calzature e gli accessori un costo assai superiore rispetto alle famiglie monogenitoriali e impegnano per tale categoria una maggior quota del budget mensile complessivo per consumi. Fig. 3.6.5 Abbigliamento. Smmf in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 153,1

150

5,4%

120

4,2%

3,8%

90

3,2%

3,0%

70,3

70,9

2,7%

112,8

137,6 4,8%

4,6%

65,8

58,5

60 37,5

30

2

3

SMMF

coppie con figli

monogenitoriali

coppie con figli

coppie con figli

monogenitoriali

unipersonali 1

monogenitoriali

0,0% coppie senza figli

-

4

5 e più

Peso su SMMF totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Tab. 3.6.b Abbigliamento maschile, femminile e bambino. Smmf in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (peso % su SMMF categoria) N. comp.

Tipologia

Maschile

Femminile

Bambini

Totale

1

unipersonali

43,0

54,1

2,9

100,0

coppie senza figli

34,3

62,0

3,7

100,0

monogenitiorali

19,6

60,2

20,3

100,0

coppie con figli

33,6

47,3

19,1

100,0

monogenitiorali

27,7

39,9

32,4

100,0

coppie con figli

31,9

50,4

17,7

100,0

monogenitiorali

45,4

30,9

23,7

100,0

coppie con figli

36,2

46,3

17,4

100,0

2 3 4 5 e più

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Inoltre, rispetto alle coppie con figli, le famiglie monogenitoriali, prevalentemente composte da madri con figli, mostrano un maggior peso dell’abbiglia-

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

75


mento femminile e di quello per bambini sul totale della categoria. Particolarmente rilevante l’incidenza della voce “bambino” nell’ambito delle famiglie di 3 persone composte da un solo genitore con figli. Spesa media mensile effettiva14 In regione la spesa media mensile effettiva, cioè la spesa mediamente sostenuta dalle sole famiglie che hanno acquistato questa categoria di prodotti (84,6% del campione) è di 99,8 €. I comuni di minore dimensione demografica fanno osservare la più alta spesa effettiva (112 €), quelli più grandi la maggior percentuale di famiglie consumatrici (87,4%). Il 75,9% delle famiglie straniere, contro l’85,1% di quelle italiane, ha effettuato questa tipologia di acquisti, affrontando una spesa effettiva pari a 53 €, assai inferiore ai 102 € delle italiane. Fig. 3.6.6 Abbigliamento. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %) 120 100

100,0%

112,2 99,8 84,6%

80,8%

80,1%

103,5 87,4%

102,3 85,1% 75,9%

80

60,0%

60

53,2

40,0%

40

20,0%

20 -

80,0%

77,1

Abruzzo

fino a 3.000 da 3.001 a oltre 10.000 res. 10.000 res. res.

SME

Italiane

Straniere

0,0%

fam. cons.

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

È interessante notare che quasi il 70% delle famiglie ha impiegato poco meno di 64 euro per l’acquisto, la confezione e la riparazione di abbigliamento, 14 La spesa media effettiva è stata calcolata dividendo la spesa totale relativa alle singole voci della categoria “abbigliamento, calzature ed accessori” per il numero di famiglie che hanno effettivamente affrontato quella spesa, tenendo conto che tali famiglie costituiscono un sottoinsieme del numero complessivo delle famiglie abruzzesi intervistate.

76 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


calzature e accessori femminili, valori assai superiori a quelli riguardanti gli uomini e i bambini, voci per le quali la SME si attesta sui 51 €, con una percentuale di famiglie consumatrici di articoli per bambini assai inferiore a quella relativa agli uomini (22,7% contro 56,4%). Fig. 3.6.7 Abbigliamento maschile, femminile e bambino. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %) 120

100,0% 99,8

100

80,0% 68,9%

80 56,4%

60

84,6%

60,0%

63,7 51,3

51,2

40,0%

40 22,7%

20,0%

20 -

Uomo

Donna

SME

Bambino

Totale

0,0%

fam. cons.

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Rispetto alla media regionale i piccoli comuni (fino a 3.000 residenti) presentano una spesa media effettiva superiore per gli articoli maschili e femminili, quelli grandi per l’abbigliamento, calzature e accessori per bambini. Inoltre, sono questi ultimi a presentare, sia per gli articoli maschili, sia per quelli femminili e per bambini la massima incidenza delle famiglie consumatrici. Considerando la cittadinanza del capofamiglia, si osserva che, a differenza di quanto emerge per le famiglie italiane, nell’ambito delle straniere il divario di SME tra abbigliamento uomo e abbigliamento donna è assai lieve e superiore, anche a quella delle italiane, è la percentuale di straniere che ha acquistato articoli maschili. Per quanto riguarda l’abbigliamento per bambini grande è la differenza in termini di spesa effettiva, ma le percentuali di italiane e straniere consumatrici sono abbastanza vicine, ad indicazione del fatto che le famiglie straniere, nell’ambito delle quali maggiore è la presenza di bambini, tendono ad acquistare diffusamente come le italiane ma a spendere di meno.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

77


Fino a 4 componenti la SME e la percentuale di famiglie consumatrici aumenta all’aumentare del numero delle persone. Rispetto agli 84 € dell’82,2% di famiglie consumatrici di due individui, il 78,6% delle unipersonali spende il 43% in meno, l’86,7% di quelle di tre persone e il 93,9% di quelle di quattro spendono rispettivamente il 40% e il 90% in più. Tab. 3.6.c Abbigliamento maschile, femminile e bambino. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %) Tipologia

fino a 3.000 res. da 3.001 a 10.000 res.

oltre 10.000 res.

italiana

straniera

SME

Uomo

59,0

45,2

51,1

52,4

32,3

Donna

73,9

43,8

67,1

64,9

33,2

Bambino Totale

48,5

37,2

57,0

52,4

30,1

112,2

77,1

103,5

102,3

53,2

famiglie consumatrici

Uomo

49,5

54,9

59,1

56,3

59,1

Donna

69,0

65,4

70,0

70,2

46,3

Bambino

21,4

22,6

23,2

22,9

19,8

Totale

80,8

80,1

87,4

85,1

75,9

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Fig. 3.6.8 Abbigliamento. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per numero di componenti della famiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %) 159,1

160

93,9% 86,7%

140

100,0% 88,0%

82,2%

78,6%

80,0%

117,4

120 100

142,6

60,0%

83,7

80 60

40,0%

47,7

40

20,0%

20 -

1

2

3

SME

4

fam. cons.

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

78 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali

5 e più

0,0%


Tab. 3.6.d Abbigliamento maschile, femminile e bambino. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per numero di componenti della famiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %) Tipologia

1

2

3

4

5 e più

SME

Uomo

44,2

40,4

54,3

60,4

59,4

Donna

45,7

57,0

61,0

88,1

67,9

Bambino

54,4

48,1

46,4

57,6

51,9

Famiglie consumatrici

Uomo

36,4

51,4

63,8

81,1

77,1

Donna

44,4

74,5

78,1

85,4

86,0

2,0

11,6

42,1

43,5

41,3

78,6

82,2

86,7

93,9

88,0

Bambino Totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Tab. 3.6.e Abbigliamento maschile, femminile e bambino. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per numero di componenti e tipologia familiare (val. in € e famiglie consumatrici in %) N. comp.

Tipologia

Maschile Femminile

1 2 3 4

Bambini

SME unipersonali

44,3

45,7

54,4

coppie senza figli

40,0

60,3

48,3

monogenitiorali

44,2

51,0

48,1

coppie con figli

52,6

65,9

45,8

monogenitiorali

47,9

33,3

50,6

coppie con figli

58,3

88,2

57,3

monogenitiorali

46,5

47,0

54,6

5 e più

coppie con figli

62,4

70,9

51,9

1

unipersonali

36,4

44,4

coppie senza figli

60,8

73,0

4,4

monogenitiorali

31,1

82,9

29,6

coppie con figli

72,2

81,0

46,9

monogenitiorali

33,8

70,1

37,5

coppie con figli

83,7

87,5

47,3

monogenitiorali

64,2

43,3

28,6

coppie con figli

79,9

89,9

46,2

famiglie consumatrici

2 3 4 5 e più

2,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Le famiglie di 5 e più componenti fanno osservare, invece, valori della SME e un’incidenza delle consumatrici inferiori a quelle di 4 persone. Scendendo nel

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

79


dettaglio, si osserva che la SME più elevata delle famiglie unipersonali è quella per bambino, più elevata anche rispetto alla generalità delle altre tipologie familiari, ma essa è affrontata solo dal 2% delle famiglie per acquisti certamente diretti al di fuori della famiglia. La spesa per abbigliamento maschile e quella per il femminile, in questa tipologia familiare, sono assai vicine, ma la percentuale di famiglie che hanno acquistato articoli per donna è assai superiore. I single sono, infatti, prevalentemente donne over 64, seguite da uomini giovani e adulti i quali, quindi, tendono ad acquistare meno diffusamente tale categoria di beni ma affrontano una spesa effettiva quasi pari a quella delle donne. Nelle famiglie fino a 4 componenti la SME e la percentuale di famiglie consumatrici relative a tutte e tre le voci considerate generalmente salgono all’aumentare del numero di componenti per poi subire una flessione nei nuclei con più di 5 individui. Mettendo a confronto, a parità di numero di componenti, le famiglie composte da coppie con figli con quelle monoparentali, si osserva che le seconde presentano una SME e un’incidenza delle consumatrici decisamente inferiore per quanto riguarda l’abbigliamento uomo e donna. Per quanto riguarda l’abbigliamento bambini, le famiglie composte da un solo genitore con figli presentano una spesa effettiva superiore (famiglie di 3 componenti) o solo lievemente inferiore (4 componenti) a quella delle famiglie che vedono la presenza di entrambi i genitori, ma esse fanno osservare una percentuale di famiglie consumatrici assai più contenuta, a testimonianza del fatto che esse, nonostante il fatto che, a parità di componenti, vedano la presenza di un figlio in più, devono più frequentemente fare i conti con bilanci familiari contenuti.

3.7 Salute La categoria “salute” comprende la spesa per medicinali, ricoveri, prestazioni specialistiche (mediche e paramediche), occhiali, protesi, apparecchi ortodontici, cura corpo ed igiene. Queste ultime due voci sono incluse dall’Istat nella categoria “altri beni e servizi”. Spesa media mensile familiare15 In Abruzzo la spesa media mensile familiare (SMMF) per la salute è di 96,2 €, valore inferiore rispetto alla media nazionale 2014 (rispettivamente 109,5 €) e 15 La spesa media mensile familiare è calcolata dividendo la spesa totale relativa alla categoria “salute” per il numero complessivo di famiglie che compongono il campione, senza distinguere, cioè, quelle che hanno effettuato la spesa specifica da quelle che non l’hanno effettuata.

80 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


superiore a quello attribuito dall’Istat nel 2014 alla regione (91,3 €) e dal CRESA nella passata indagine 2009-2010 (67,1€). In Abruzzo la spesa per la salute incide sul totale dei consumi più che a livello nazionale (4,7% contro 4,4%). Fig. 3.7.1 Salute. Smmf in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra pesi % su SMMF totale) 10,0%

120 100

99,7

96,2

80 60

97,6

9,0%

99,7

94,6

8,0% 7,0%

6,2%

6,0%

5,2%

4,7%

4,8%

5,0%

4,2% 37,0 3,0%

40

3,0% 2,0%

20 -

4,0%

1,0%

Abruzzo

fino a 3.000

da 3.001 a 10.000 SMMF

più di 10.000

Italiane

Straniere

0,0%

Peso su SMMF totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Sotto il profilo della dimensione demografica dei comuni, pur non essendo rilevante la differenza del valore di spesa, esistono difformità nell’incidenza di tale categoria sulla SMMF: per le famiglie che vivono nei comuni piccoli (fino a 3.000 abitanti) è del 6,2% (100 €), per quelle residenti nei comuni medi (da 3.0001 a 10.000 residenti) è del 5,2% (98 €) e per i nuclei che abitano in quelli grandi (oltre 10.000 residenti) del 4,2% (95%). A livello medio regionale la SMMF più “pesante” è quella per i medicinali, con un esborso di 43 €, pari al 42,8% della spesa per salute; seguono quelle per prestazioni mediche specialistiche (26 € pari al 27%), per occhiali, protesi, ecc (9 € pari al 9,7%) e per analisi ed altri accertamenti (6 € pari al 6,3%). All’aumentare della dimensione demografica dei comuni la spesa per prestazioni specialistiche diminuisce, certamente per la maggiore presenza di strutture pubbliche e con esse convenzionate che rende meno necessario il ricorso alle più costose strutture private (comuni piccoli: 53 €, pari al 53,2%; comuni medi: 28 €, pari al 28,7%; comuni grandi: 17 €, pari al 17,7%); al contrario, aumentano in termini

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

81


di valore e di peso percentuale la spesa per medicinali (comuni piccoli: 33 €, pari al 32,8 %; comuni medi: 39 €, pari al 39,6 %; comuni grandi: 45 €, pari al 47,3% ) e quella per protesi, occhiali, ecc (comuni piccoli: 5 €, pari al 5,1 %; comuni medi: 7 €, pari al 7,4 %; comuni grandi: 12 €, pari al 12,1%). Esistono differenze rilevanti per famiglie con a capo un cittadino italiano e straniero: queste ultime spendono in media il 62,9% in meno rispetto alle prime (37 € contro 100 €), con un minor peso percentuale sulla SMMF complessiva (3,0% contro 4,8%). Assai diversa è, inoltre, l’articolazione delle spese sanitarie per singole voci. Le famiglie straniere impiegano una quota assai maggiore del loro budget per la salute per l’acquisto di medicinali e farmaci ( 51,6% del loro budget, circa 19 €, contro il 42,6% delle italiane pari a circa 42 €), e una quota molto inferiore per prestazioni specialistiche e occhiali, protesi, ecc ( 19,2%, pari a 8 €, contro il 43,6%, pari a 46 € delle italiane). Nel commentare questi dati non si può non considerare che, da una parte, le famiglie straniere hanno una SMMF nel complesso assai più contenuta e, dall’altra, che la popolazione straniera residente, avendo una struttura per età assai diversa dalla italiana, con un’incidenza assai più bassa nella fascia di età over 64, quasi nulla in quella over 80 e un maggior peso nella classe 0-18 anni e, nel complesso, degli individui in età lavorativa, ha necessità sanitarie assai differenti. Fig. 3.7.2 S alute. Smmf in Abruzzo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (peso % su SMMF categoria) Straniere Italiane

42,6

oltre i 10.000 res.

10%

7,4

6,3

20%

30%

40%

50%

Occhiali, protesi, ecc

9,7

60%

15,8

7,5

16,9 5,1 2,7 6,2

27,0

Visite mediche specialistiche

13,8

7,1

53,2

42,8

0%

12,1

28,7

32,8

Abruzzo

29,2 9,9

17,7

39,6

fino a 3.000 res.

8,3

27,4

47,3

da 3.001 a 10.000 res.

Medicinali

7,5 3,4

51,6

70%

6,3

80%

14,2

90%

Analisi ed altri accertamenti

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

82 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali

100% Altro


Fig. 3.7.3 Salute. Smmf in Abruzzo per numero di componenti della famiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 10,0%

140 121,5

120

5,7%

79,4

80

8,0%

95,6

95,3

100

9,0%

108,6

7,0% 6,0%

5,2%

5,0%

4,3%

4,1%

60

4,0%

3,7%

3,0%

40

2,0%

20

1,0%

-

1

2

3 SMMF

4

0,0%

5 e più

Peso su SMMF totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Passando a considerare le spese per la salute in base al numero di componenti della famiglia, si osserva che la SMMF sale all’aumentare della numerosità, ma la sua incidenza sulla spesa mensile familiare complessiva è massima nelle famiglie di 1 e 2 componenti, costituite, le prime, prevalentemente da persone anziane e, le seconde, nella metà dei casi da coppie over 64. Fig. 3.7.4 Salute. Smmf in Abruzzo per principali voci di spesa e numero di componenti della famiglia (peso % su SMMF categoria) 5 e più 4

45,3

22,4

3

45,2

22,6

2

42,1

1

37,6

0% Medicinali

10%

20%

6,2

9,7

5,9

24,5

40%

Prestazioni mediche specialistiche

50%

60%

70%

Analisi ed altri accertamenti

10,3

12,2

14,0

8,1

14,4

12,5

4,3

37,3

30%

7,3

4,8

28,5

49,2

6,6

80%

15,0

14,1

90%

Occhiali, protesi, ecc.

100% Altro

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

83


Anche nel caso della salute, le famiglie formate da 5 e più individui spendono meno di quelle di 4 persone e mostrano nel confronto con tutte le altre la più bassa incidenza della salute sulla SMMF totale. Il maggior esborso medio affrontato dalle famiglie abruzzesi è quello per farmaci e medicinali, la cui incidenza sul totale della spesa media familiare per la salute aumenta all’aumentare del numero di componenti. Le prestazioni mediche specialistiche si attestano su quote tra il 22% e il 24%, con picchi particolarmente elevati nelle unipersonali (37%), principalmente composte da individui over 64, e nelle famiglie di 5 e più componenti (29%). Le analisi ed accertamenti hanno pesi percentuali tra il 4% e il 6% ed arrivano a sfiorare il 10% nelle sole famiglie di 3 persone, principalmente formate da coppie giovani con un figlio piccolo. Minor peso hanno nel complesso le spese per occhiali, lenti da vista e protesi, che rappresentano solo per le famiglie di 2 e 4 persone quote superiori al 10%. Fig. 3.7.5 Salute. Smmf in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (peso % su SMMF totale) 7,0% 6,0%

5,7%

6,0%

5,0%

4,3%

3,9%

4,0%

4,3%

3,0%

3,0%

3,2%

3,3%

Monogenit.

Coppie con figli

2,0% 1,0% 0,0%

Unipers.

Coppie senza Monogenit. figli

1

2

Coppie con figli

Monogenit.

Coppie con figli

3

4

5 e più

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La spesa per la salute delle famiglie monogenitoriali in termini di valore e di incidenza percentuale sul totale della SMMF è decisamente inferiore a quella delle coppie con e senza figli; in particolare, nelle famiglie di 2 componenti la spesa affrontata dalle monoparentali per la salute è in valore meno della

84 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


metà di quella delle coppie (112 € contro 52€), in quelle di 3 persone è circa il 75% (104 € contro 75 €), in quelle di 4 persone poco più del 50% (123 € contro 66 €). Tab. 3.7.a Salute. Smmf in Abruzzo per principali voci di spesa, numero di componenti e tipologia familiare (val. in € e peso % su SMMF categoria) N. comp.

Tipologia

Medicinali Visite mediche special.

Analisi ed esami

Occhiali, protesi, ecc.

Altro

Totale

112,5

SMMF

Coppie senza figli

47,9

29,1

6,6

12,1

16,9

Monogenitoriali

19,8

7,43

3,00

13,6

7,4

51,3

Coppie con figli

46,3

24,94

10,7

7,1

15,0

104,0

Monogenitoriali

32,6

13,3

5,0

14,6

10,0

75,6

Coppie con figli

56,9

25,2

7,9

15,3

17,8

123,0

Monogenitoriali

35,3

5,6

3,0

16,8

5,5

66,2

5 e più Coppie con figli

51,9

18,1

5,4

8,2

11,1

94,6

2 3 4

2

inc.% su SMMF per salute

Coppie senza figli

42,5

25,8

5,8

10,7

15,0

100,0

Monogenitoriali

38,7

14,5

5,8

26,5

14,5

100,0

Coppie con figli

44,5

24,0

10,3

6,8

14,5

100,0

Monogenitoriali

43,2

17,6

6,6

19,3

13,3

100,0

Coppie con figli

46,2

20,5

6,4

12,4

14,5

100,0

Monogenitoriali

53,4

8,4

4,5

25,4

8,3

100,0

5 e più Coppie con figli

54,9

19,1

5,7

8,6

11,7

100,0

3 4

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

È in particolare per le prestazioni mediche specialistiche che le famiglie composte da coppie con e senza figli spendono più di quelle formate da un solo genitore con figli, segno che queste ultime fanno maggior ricorso alla meno costosa sanità pubblica. Le monoparentali sopravanzano le coppie nelle spese per occhiali, lenti, apparecchi ortodontici, ecc.., per la maggiore incidenza di figli, vale a dire giovani che spesso necessitano di apparecchi, e strumenti di correzione ortodontici ed ottici. Spicca, infine, nelle famiglie composte da coppie senza figli, vale a dire nelle due tipologie in cui più ricorrente è il caso di individui over 65, la rilevanza in termini di valore e di peso percentuale sul totale della spesa per la salute, dei ricoveri.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

85


Spesa media effettiva16 In regione la spesa media effettiva, sostenuta dall’82,7% delle famiglie del campione, è di 116,3 €. Essa non mostra variazioni significative in base alla dimensione demografica dei comuni, con un’incidenza delle famiglie consumatrici più alta della media regionale nei soli comuni piccoli (84,8%). Importanti, invece, sia in termini di entità che di diffusione, le differenze sulla base della cittadinanza del capofamiglia: a fronte di una SME di 119,9 € sostenuta dal 83,2 % delle famiglie italiane, il 75,6% di quelle straniere affronta un esborso medio di 48,9 €. Fig. 3.7.6 Salute. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %) 140 120

100% 116,3

82,7%

117,6

84,8%

119,8

81,5%

119,9

114,6

83,2%

82,5%

75,6%

80%

100 60%

80 60

48,9

40%

40 20%

20 -

Abruzzo

fino a 3.000 res.

da 3.001 a 10.000 res.

più di 10.000 res.

SME

Italiane

Straniere

0%

fam. cons.

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La spesa più diffusa è quella per l’acquisto di medicinali per la quale il 74,7% delle famiglie abruzzesi ha affrontato un esborso medio effettivo di 55 €. Più consistenti in termini di valore ma meno diffuse sono le spese per prestazioni mediche specialistiche e per occhiali, lenti e protesi per le quali il 28,8% e il 15,4% delle famiglie ha speso rispettivamente 90 € e 61 €. I piccoli comu16 La spesa media effettiva è stata calcolata dividendo la spesa totale relativa alla categoria “salute” per il numero di famiglie che hanno effettivamente affrontato quella spesa, tenendo conto che tali famiglie costituiscono un sottoinsieme del numero complessivo delle famiglie abruzzesi intervistate.

86 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


ni presentano una incidenza di famiglie consumatrici di farmaci superiore alla media regionale e, al contempo, una spesa media più bassa; essi inoltre fanno osservare la più bassa percentuale di famiglie consumatrici e i minore livelli di spesa effettiva per occhiali, lenti e protesi e per analisi ed altri accertamenti. Tali informazioni, unite alla più bassa percentuale di famiglie e alla più alta spesa effettiva per visite mediche specialistiche, sono indici di prevalenza di popolazione anziana a basso reddito, la quale necessita di curare in modo continuativo la propria salute e preferisce, per minore disponibilità di risorse economiche, usufruire, quando possibile, dei più economici servizi sanitari pubblici, facendo ricorso alle più costose organizzazioni private solo in casi sporadici. I centri con più di 10.000 residenti, nei quali maggiore è le presenza di strutture pubbliche e convenzionate e più eterogenea la composizione della popolazione per fasce di età e reddito, si caratterizzano per la maggiore percentuale di famiglie consumatrici di tutte le principali voci di spesa ad esclusione dei farmaci e medicinali nonché per il più elevato valore degli acquisti di lenti, occhiali e protesi. Tab. 3.7.b Salute. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %)

SME

55,1

Visite mediche specialist. 90,0

fam. cons.

74,7

28,8

15,4

20,2

SME

42,4

221,8

42,6

20,6

fam. cons.

77,3

23,9

11,9

13,1

SME

52,2

98,1

53,1

45,1

fam. cons.

74,1

28,5

13,5

16,3

SME

60,3

55,0

67,1

28,2

fam. cons.

74,1

30,5

17,1

23,8

SME

56,2

91,7

61,5

30,5

fam. cons.

75,6

29,8

16,0

20,6

SME

31,8

21,5

27,6

21,8

fam. cons.

60,0

12,9

4,5

14,1

Abruzzo fino a 3.000 res. da 3.000 a 10.000 res. oltre i 10.000 res. italiana straniera

Medicinali

Occhiali, lenti e protesi 60,9

Analisi ed altri accertamenti 30,1

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Enorme il divario tra le famiglie con a capo un cittadino italiano e quelle con capofamiglia straniero sia sotto i profili di spesa sia per quanto riguarda la

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

87


Tab. 3.7.c Salute. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa e numero di componenti della famiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %) N. comp.

SME

44,5

Visite mediche specialistiche 153,3

fam. cons.

67,2

19,3

8,5

16,2

77,0

SME

50,8

91,3

64,4

31,8

110,9

fam. cons.

79,0

25,6

18,5

17,5

85,9

SME

58,1

67,6

62,6

43,8

116,3

fam. cons.

74,3

32,0

12,4

21,2

82,2

SME

68,8

66,3

60,8

27,0

140,0

1 2 3 4

fam. cons. SME

5 e più

fam. cons.

Medicinali

Occhiali, lenti e protesi 61,4

Analisi ed altri accertamenti 21,2

Totale 103,1

80,0

41,0

24,3

27,8

86,7

166,8

193,3

107,3

55,2

108,6

80,3

43,4

20,1

24,4

88,3

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Tab. 3.7.d Salute. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa, numero di componenti e tipologia familiare (val. in € e famiglie consumatrici in %) Medicinali

Visite mediche specialist.

Analisi ed altri accertamenti

Totale

Coppie senza figli

58,5

105,0

Monogenitoriali

27,0

43,0

59,6

33,2

130,9

88,7

26,8

Coppie con figli

61,3

59,4

68,9

56,9

47,8

124,7

Monogenitoriali

42,2

60,9

95,9

27,0

89,1

Coppie con figli

68,9

64,0

65,3

27,7

140,5

Monogenitoriali

56,2

27,2

54,4

15,8

81,1

5 e più

Coppie con figli

66,6

45,6

42,6

22,0

94,6

N. comp. Tipologia 2 3 4

2 3 4 5 e più

Occhiali, lenti e protesi SME

Famiglie consumatrici

Coppie senza figli

81,8

27,7

20,2

19,7

86,0

Monogenitoriali

73,5

17,3

15,3

11,2

86,4

Coppie con figli

75,5

36,2

12,4

22,4

83,4

Monogenitoriali

77,3

21,9

15,2

18,6

84,8

Coppie con figli

82,6

39,3

23,4

28,4

87,5

Monogenitoriali

62,8

20,4

30,9

18,8

81,6

Coppie con figli

77,9

39,6

19,1

24,5

86,9

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

diffusione dei consumi: rispetto agli italiani, gli stranieri spendono poco più della metà per farmaci, meno di un quarto per visite mediche specialistiche,

88 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


meno della metà per occhiali lenti, ecc. e due terzi per analisi ed altri accertamenti; assai inferiore è anche l’incidenza delle famiglie consumatrici per tutte le voci che compongono la categoria “salute”. Tale divario trova spiegazione sia nella minore incidenza della popolazione straniera over 64, sia nella sua minore disponibilità economica. La SME e la percentuale di famiglie consumatrici, com’è ovvio, aumentano nel complesso all’aumentare del numero di componenti. È solo in corrispondenza dei nuclei più numerosi che si osserva una spesa inferiore a quella affrontata dalle famiglie di 4 persone. Il valore più elevato è quello riguardante le visite mediche specialistiche, seguito, nelle famiglie fino a tre componenti, da quello per occhiali, lenti e protesi e, in quelle più numerose, da quello per medicinali, relativamente ai quali si osserva la maggiore incidenza percentuale di famiglie consumatrici (tra il 67% e l’80%). Minori i pesi percentuali relativi alle famiglie che hanno affrontato spese per visite mediche specialistiche (tra il 19% e il 43%) e per analisi ed altri accertamenti (tra il 16% e il 28%). Anche nel caso della salute, a parità di numero di componenti, le monogenitoriali spendono meno diffusamente e importi inferiori rispetto alle coppie. Solo nel caso delle famiglie composte da 3 persone si osserva una maggiore percentuale di consumatrici tra le monoparentali per l’acquisto di medicinali e apparecchi ortodontici, occhiali, lenti a contatto, ecc e, relativamente a questa ultima voce, anche un maggiore esborso.

3.8 Trasporti La categoria “trasporti” comprende la spesa per combustibili, parcheggi e rimessaggi, trasporto pubblico, acquisto di mezzi di trasporto (automobili, motociclette, ciclomotori, camper, roulotte, biciclette, ecc.), assicurazione RCA, tagliandi, revisioni e interventi di manutenzione e riparazione (meccanici, carrozzieri, elettrauto). Spesa media mensile familiare17 La spesa media mensile delle famiglie abruzzesi per i trasporti è di 228,7 €, 17

La spesa media mensile familiare è calcolata dividendo la spesa totale relativa alla categoria “trasporti” per il numero complessivo di famiglie che compongono il campione, senza distinguere, cioè, quelle che hanno effettuato la spesa specifica da quelle che non l’hanno effettuata.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

89


assai meno consistente dei 335 € della precedente indagine CRESA (20092010), sui quali avevano inciso fortemente le elevate spese per i trasporti sostenute dai residenti nell’area del cratere sismico. Rispetto alla rilevazione ISTAT relativa al 2014 essa è inferiore alla media nazionale (256,9 €) e di poco superiore alla media regionale (223,4 €). Le spese per i trasporti in regione pesano sul totale per l’11,2%, circa un punto percentuale più che nella media Italia (10,3%). Fig. 3.8.1 Trasporti. Smmf in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 250

228,7 11,2%

11,4%

11,1%

249,4 11,1%

12,0%

235,2 11,2%

213,9

200

9,8%

8,0%

150 120,0

100

6,0% 4,0%

50

-

10,0%

178,9

2,0%

Abruzzo

fino a 3.000

da 3.001 a 10.000

SMMF

più di 10.000

Italiane

Straniere

0,0%

Peso su SmmF totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

L’esborso per i trasporti aumenta al crescere della dimensione demografica dei comuni di residenza e assume nelle famiglie con a capo un cittadino italiano un valore pressoché doppio rispetto a quello sostenuto dalle famiglie con a capo uno straniero. Assai meno rilevanti le differenze se si considera l’incidenza di tale categoria sul totale della SMMF: la quota per le famiglie residenti nei comuni piccoli (fino a 3.000 abitanti) e grandi (oltre 10.000 residenti) è dell’11,1% e sale all’11,4% per quelle che abitano nei comuni medi (da 3.0001 a 10,000 residenti). Anche il divario tra famiglie italiane e straniere è in termini di peso percentuale più modesto (11,2% contro 9,8%).

90 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


In Abruzzo più della metà della SMMF per trasporti (117 €) è impiegata per l’acquisto di benzina, gasolio e altri combustibili, il 19,6% (45 €) per le assicurazioni di responsabilità civile per i veicoli e il 15,3% (35 €). per l’acquisto di automobili. La restante parte del budget di spesa per trasporti (22 €) è composta prevalentemente da biglietti e abbonamenti per trasporto pubblico (7 €), parcheggi (6 €), acquisto di ciclomotori (4 €). Nei comuni di dimensione demografica piccola e media maggiore è l’incidenza dei combustibili (rispettivamente il 58,1% e il 55,7% pari a 104 € e 119 €), certamente per la maggiore necessità di muoversi per raggiungere i principali servizi e i luoghi di lavoro, in quelli grandi più rilevante il peso dell’acquisto di autoveicoli (48 € pari al 19,4%). Nell’ambito delle altre spese per trasporto spicca quella relativa all’acquisto di motorini, motociclette e ciclomotori nei comuni tra i 3.000 e i 10.000 residenti (7 €, quasi il doppio rispetto alle altre due classi di comuni). Le famiglie con a capo uno straniero, pur sostenendo per la generalità delle voci una spesa inferiore a quella delle italiane, fanno registrare una maggiore incidenza sul totale della spesa per trasporti dei carburanti e, sia in termini di peso che di valore, dell’acquisto di automobili (rispettivamente 54,7% contro 51%). Questo potrebbe essere il segnale gli stranieri tendono ad assimilare tenore di vita e abitudini della popolazione autoctona. Fig. 3.8.2 Trasporti. Smmf in Abruzzo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (peso % su SMMF categoria)

23,4

4,2

19,6

51,0

Italiane

12,7

5,3

21,6

5,6

54,7

Straniere

1,8

7,0

58,1

fino a 3.000 res.

Abruzzo

15,32

51,1

0%

10%

Carburanti

20% Automobili

30%

40% RCA

50%

60%

70%

Manutenzione e riparazioni

8,9 12,1

4,5

19,5

8,1

55,7

da 3.001 a 10.000 res.

4,1

19,5

19,4

48,2

oltre i 10.000 res.

10,1

20,4

4,4

19,6

4,23 9,7

80%

90%

100%

Altro

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

91


Per le famiglie fino a 4 componenti la spesa mensile familiare per trasporti e la sua incidenza sulla SMMF totale aumentano all’aumentare della numerosità. Essa va dai 119 € (8,5%) delle unipersonali, ai 185 € (10,1%) di quella di due componenti, ai 280 € (12%) delle famiglie di 3 persone, ai 370 € (13%) di quelle di 4, per poi scendere lievemente a 359 € (12,3%) in quelle di 5 e più componenti. È evidente che l’entità di tale categoria di spesa dipende dalla fase del ciclo di vita e dal numero dei familiari, che influenzano il numero di automezzi di proprietà, ed è, al tempo stesso, connessa alle disponibilità economiche, che determinano l’anzianità del parco macchine, e quindi, il costo delle manutenzioni, l’estensione della copertura assicurativa a rischi diversi della responsabilità civile, ecc. Fig. 3.8.3 Trasporti. Smmf in Abruzzo per numero di componenti della famiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 400 350

13,0%

359,3

12,3%

12,0%

300

10,1%

250

12,0%

279,6

9,0%

8,5% 184,9

200 150

15,0%

369,6

6,0% 118,8

100

3,0%

50 -

1

2

3 SMMF

4

5 e più

0,0%

Peso su SMMF totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Nell’ambito della categoria, la voce che incide maggiormente, sia in termini di valore che di peso percentuale, è quella dei combustibili, per l’acquisto dei quali tutte le famiglie, ad eccezione di quelle di 3 componenti (principalmente coppie con un figlio minore), impiegano tra il 50% e il 60% del loro budget per i trasporti. In termini monetari, le unipersonali spendono circa 62 €, le famiglie di due persone 103 €, quelle di 3, 4 e 5 e più rispettivamente 130 €,

92 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


183 € e 215 €. Altra voce consistente è quella che riguarda le assicurazioni sui mezzi di trasporto, il cui valore è molto variabile a seconda del numero di componenti della famiglia e, quindi, del numero di mezzi a disposizione della famiglia, con un peso che oscilla tra il 16,8% delle famiglie con più di 4 e 5 e più componenti (rispettivamente 69 € e 60 € ) e il 22,1% (23 €) di quelle formate da due individui. Fig. 3.8.4 Trasporti. Smmf in Abruzzo per principali voci di spesa e numero di componenti della famiglia (peso % su SMMF categoria) 5 e più

59,9

4

10,8

49,5

18,4

46,3

3

2

10%

20%

30%

Combustibili

20,4

8,6

52,3

0%

18,6

19,9

55,6

1

14,1

16,8

22,1

12,3

40%

Automobili

50% RCA

60%

70%

Manutenzione e riparazione

4,1

9,4

4,3

9,0

4,0

9,7

4,0

18,7

80%

6,8

12,7

90%

100%

Altro

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Anche nel caso dei trasporti, a parità di numero di componenti, sono le monogenitoriali a spendere meno delle coppie con e senza figli (2 persone: 133 € contro 205 €; 3 persone: 183 contro 310; 4 persone: 262 € contro 385): in termini di valore le prime spendono tra il 40% e il 32% in meno, in termini di incidenza circa 3 punti percentuali in meno, con un divario tra le due tipologie che si accorcia in corrispondenza delle famiglie di 4 individui, nell’ambito delle quali i livelli delle singole voci che compongono la categoria sono più simili. Nell’ambito delle famiglie di 2 e 3 componenti sono le monogenitoriali a far registrare il maggior peso percentuale dei carburanti, delle assicurazioni e delle manutenzioni e riparazioni, tutte spese rivolte alla gestione ordinaria di un parco automezzi, e la minore incidenza dell’acquisto di automobili e di altre voci di spesa le quali, invece, sono in qualche modo straordinarie ed assumono nelle coppie carattere di maggior rilevanza.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

93


Fig. 3.8.5 Trasporti. Smmf in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (peso % su SMMF totale) 16,0% 14,0% 12,0% 10,0%

13,5%

12,7% 10,9%

12,8%

12,7%

Monogenit.

Coppie con figli

9,5%

8,5%

7,9%

8,0% 6,0% 4,0% 2,0% 0,0%

Unipers.

Coppie senza figli

1

Monogenit.

Coppie con figli

Monogenit.

2

Coppie con figli

3

4

5 e più

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Tab. 3.8.a Trasporti. Smmf in Abruzzo per principali voci di spesa, numero di componenti e tipologia familiare (val. in € e peso % su SMMF categoria) Combustibili

Automobili

RCA

62,1

14,7

22,2

4,8

15,0

118,8

112,2

20,0

43,4

7,3

22,4

205,3

Monogenitoriali

84,1

0,0

34,5

6,3

8,4

133,3

Coppie con figli

143,2

63,5

62,2

12,7

28,3

309,9

Monogenitoriali

96,7

30,6

39,1

8,5

8,6

183,5

N. comp.

Tipologia

1

Unipersonali

Manutenzione e riparazione

Altro

Totale

SMMF

2

3

4 5 e più

Coppie senza figli

Coppie con figli

186,0

74,9

70,6

16,3

37,6

385,3

Monogenitoriali

122,0

48,0

66,7

10,6

14,7

262,0

Coppie con figli

218,2

34,9

61,4

19,5

26,7

360,7

Unipersonali

52,3

12,3

18,7

4,0

12,7

100,0

Coppie senza figli

54,7

9,7

21,1

3,5

10,9

100,0

Monogenitoriali

63,1

0,0

25,9

4,7

6,3

100,0

1 2

3

4 5 e più

inc.% su SMMF per trasporti

Coppie con figli

46,2

20,5

20,1

4,1

9,1

100,0

Monogenitoriali

52,7

16,7

21,3

4,6

4,7

100,0

Coppie con figli

48,3

19,4

18,3

4,2

9,7

100,0

Monogenitoriali

46,6

18,3

25,5

4,1

5,6

100,0

Coppie con figli

60,5

9,7

17,0

5,4

7,4

100,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

94 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Spesa media effettiva18 In regione la spesa media effettiva, sostenuta dall’84,2% delle famiglie del campione, è di 271,8 €. Significative sono le variazioni in base alla dimensione demografica dei comuni: nei piccoli è sostenuta dal 79,3% delle famiglie ed ammonta a 225,7 €, nei medi l’80,4% dei nuclei spende effettivamente 266,1 €, nei grandi l’87,0% delle famiglie sostiene un esborso di 286,7 €. Importanti sono anche, sia in termini di entità che di diffusione, le differenze sulla base della cittadinanza del capofamiglia: a fronte di una SME di 274,6 € sostenuta dall’85,7% delle famiglie italiane, il 59,2% di quelle straniere affronta un esborso medio di 203 €. La spesa più diffusa è quella per l’acquisto di carburanti, per la quale l’81,1% delle famiglie abruzzesi ha affrontato un esborso medio effettivo di 144 €. Essa è seguita da quella per la RCA (61 € dal 74,1% delle amiglie). Più consistente in termini di valore ma meno diffusa è la spesa per l’acquisto automobili, per la quale il 7,1% delle famiglie ha speso 495 €. Fig. 3.8.6 Trasporti. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %) 300

271,8

84,2%

250

286,7 87,0% 79,3%

266,1 80,4%

274,6

90%

85,7%

80%

225,7

70% 202,6 59,2%

200

50%

150

40%

100

30% 20%

50 -

60%

10% Abruzzo

fino a 3.000 da 3.001 a più di res. 10.000 res. 10.000 res.

SME

Italiane

Straniere

0%

fam. cons.

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Rilevanti sono, in termini di valore, il costo effettivamente sostenuto per il trasporto pubblico (45 €) e, quanto a famiglie consumatrici, le spese di re18

La spesa media effettiva è stata calcolata dividendo la spesa totale relativa alla categoria “trasporti” per il numero di famiglie che hanno effettivamente affrontato quella spesa, tenendo conto che tali famiglie costituiscono un sottoinsieme del numero complessivo delle famiglie abruzzesi intervistate.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

95


visione, manutenzione e riparazione (più di un quarto del campione). Per la generalità delle voci di spesa che compongono la categoria “trasporti” i comuni grandi mostrano livelli di spesa e incidenza delle famiglie consumatrici maggiori delle altri classi demografiche. Più elevate sono solo la SME per carburanti nei comuni di dimensione intermedia e quella per il trasporto pubblico nei comuni fino a 10.000 residenti e maggiori le percentuali di famiglie residenti nei centri tra i 3.000 e i 10.000 residenti che hanno fatto revisioni e tagliandi. Se si esclude il trasporto pubblico, le percentuali di famiglie straniere consumatrici è assai inferiore a quella delle italiane, ma la spesa effettiva mostra differenze meno evidenti, indicazione che tra gli stranieri è ancora meno diffuso è il possesso di automobili, i costi di gestione delle quali non è contenibile oltre un certo limite. Tab. 3.8.b Trasporti. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in €, famiglie consumatrici in %) Abruzzo

SME fam. cons.

fino a 3.000 res.

SME

da 3.000 a 10.000 res.

SME

oltre i 10.000 res. italiana straniera

fam. cons. fam. cons. SME fam. cons. SME fam. cons. SME fam. cons.

495,3

60,6

Revisioni e tagliandi 14,3

Carburanti Automobili 144,2

RCA

Spese di manutenz. 22,2

Trasporto pubblico 45,1

81,1

7,1

74,1

29,0

24,9

14,9

135,9

241,1

51,6

13,7

24,9

46,3

76,5

5,2

70,9

24,7

17,9

11,6

154,7

419,3

56,2

13,0

20,0

46,5

77,1

4,1

74,3

33,8

26,6

12,0

143,2

555,2

64,8

15,1

22,4

44,5

83,9

8,7

75,1

28,6

26,4

16,9

144,5

507,0

60,7

14,5

21,9

46,8

83,0

7,2

75,9

29,3

25,6

14,3

136,2

160,7

58,4

10,3

31,6

28,9

48,2

4,2

44,4

23,5

12,6

25,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La SME e la percentuale di famiglie consumatrici tende ad aumentare all’aumentare della numerosità dei componenti familiari, con valori significativamente più elevati nei nuclei di tre e quattro persone, nell’ambito dei quali rispettivamente il 94% e il 96% dei campione sostiene una spesa media effettiva di 296 € e 384 €. Particolarmente bassi i valori relativi alle famiglie unipersonali, nell’ambito delle quali solo poco più del 60% affronta una spesa media per la categoria in esame.

96 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Tab. 3.8.c Trasporti. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa e numero di componenti (val. in € e famiglie consumatrici in %) N. comp. 1 2 3 4 5 e più

42,4

Revisioni e tagliandi 16,3

Spese di manutenz. 12,9

Trasporto pubblico 33,3

52,3

17,5

15,3

10,8

61,9

361,8

48,0

11,6

18,1

47,3

201,7

88,0

4,4

85,2

29,3

21,9

9,0

91,7

140,4

580,0

69,5

13,9

23,4

32,9

296,3

92,3

9,6

82,1

30,3

33,0

19,0

94,4

192,5

530,3

80,9

16,4

27,3

70,4

384,2

Carburanti

Automobili

RCA

109,3

366,1

56,9

4,0

116,7

SME fam. cons. SME fam. cons. SME fam. cons. SME fam. cons. SME fam. cons.

Totale 192,0

95,0

12,8

84,8

40,2

31,5

21,2

96,2

236,8

637,5

79,8

13,4

37,0

31,5

395,0

91,0

6,1

75,5

48,2

37,4

27,6

91,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Tab. 3.8.d Trasporti. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa, numero di componenti e tipologia familiare (val. in € e famiglie consumatrici in %) N. comp.

Tipologia

2

3

4 5 e più 2

3

4 5 e più

Revisioni e tagliandi SME

Spese di manutenz.

Trasporto pubblico

Carburanti

Automobili

RCA

Totale

Coppie senza figli

123,1

354,7

50,1

11,1

18,1

50,3

205,3

Monogenitoriali

102,6

0,0

40,2

13,4

13,8

50,8

152,2 317,8

Coppie con figli

148,9

579,5

52,8

14,3

22,7

33,5

Monogenitoriali

108,7

833,3

78,7

11,1

29,0

26,4

198,6

Coppie con figli

197,4

537,4

66,7

16,8

29,9

75,0

403,0

Monogenitoriali

122,0

416,7

63,2

13,2

14,3

46,0

262,0

Coppie con figli

242,8

1025,0

78,4

13,5

35,2

31,5

360,7

Coppie senza figli

91,2

5,6

86,5

32,0

20,7

6,4

93,1

Monogenitoriali

82,0

---

91,7

20,0

25,9

87,6

87,6

Coppie con figli

96,2

11,0

74,1

31,9

36,0

97,5

97,5

Monogenitoriali

89,0

3,7

49,8

26,3

19,2

92,4

92,4

Coppie con figli

94,2

13,9

100,0

42,0

31,0

95,6

95,6

Monogenitoriali

100,0

11,5

72,4

33,0

44,1

100,0

100,0

Coppie con figli

89,9

3,4

78,2

51,2

35,7

89,9

89,9

Famiglie consumatrici

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Procedendo ad un’analisi combinata delle principali voci, si rileva che sono i nuclei più numerosi (a partire dai 4 componenti) che tendono ad affrontare

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

97


più diffusamente e in misura maggiore spese per la gestione ordinaria del parco macchine (carburanti, tagliandi, revisioni, RCA, manutenzioni ordinarie e straordinarie, ecc) e quelle di 3 componenti, principalmente coppie con un figlio, ad investire in modo più elevato, sia in termini di numero di famiglie che di esborso medio effettivo, sull’acquisto di autovetture. Rilevano anche le percentuali intorno al 20% e al 30% di famiglie rispettivamente di 4 e 5 e più persone che usufruiscono del trasporto pubblico, con una spesa effettiva particolarmente elevata nei nuclei di 4 persone. Anche relativamente ai trasporti, a parità di numero di componenti, si osservano differenze significative tra coppie con figli e famiglie monoparentali, con valori di spesa effettiva e, in generale, anche di incidenza delle famiglie consumatrici sensibilmente più bassi in quelle composte da un solo genitore con figli. Fanno eccezione le percentuali di monoparentali di 4 persone per carburanti, quelle di 2 componenti per RCA e quelle di 2 e 4 individui per la manutenzione. Tendono a spendere più delle coppie con figli le monogenitoriali di 3 persone per l’acquisto di automobili, per la RCA e per le manutenzioni, quelle di 2 persone per il trasporto pubblico.

3.9 Comunicazioni Tale voce comprende l’acquisto o noleggio di apparecchio telefonico fisso e mobile, di fax e di modem, le ricariche per cellulari, gli abbonamenti, le schede telefoniche ed altre spese per comunicazioni. A differenza di quanto previsto nella classificazione COICOP adottata dall’Istat (Classification of Individual COnsumption by Purpose) sono escluse le spese per traffico del telefono fisso, imputate dal CRESA, insieme alle altre utenze, alla voce “Abitazione”. Spesa media mensile familiare19 La spesa media mensile delle famiglie abruzzesi per le comunicazioni è di 31,5 €, valore inferiore, per le ragioni su indicate, a quelli attribuiti per il 2014 dall’Istat all’Italia (65,7 €) e alla regione (53,2 €) nonché ai 63,9 € rilevati dal CRESA per il 2009-2010, sui quali hanno inciso in maniera consistente gli incrementi determinati dall’aumentata necessità di mantenere i contatti a 19 La spesa media mensile familiare è calcolata dividendo la spesa totale relativa alla categoria “comunicazioni” per il numero complessivo di famiglie che compongono il campione, senza distinguere, cioè, quelle che hanno effettuato la spesa specifica da quelle che non l’hanno effettuata.

98 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


seguito della dispersione della popolazione residente nel cratere sismico principalmente nella zona costiera. In regione la spesa per comunicazioni pesa sul bilancio mensile familiare assai meno che nella media nazionale (1,5% contro 2,6%). L’esborso per le comunicazioni aumenta in valore assoluto al crescere della dimensione demografica dei comuni di residenza e, considerando la cittadinanza del capofamiglia, risulta essere più consistente nelle famiglie italiane che in quelle straniere. Sotto il profilo dell’incidenza percentuale sul totale della SMMF essa rappresenta quote assai simili nelle diverse classi di dimensione demografica dei comuni di residenza (1,5% nei comuni piccoli e medi e 1,6% in quelli grandi) e mostra, al contrario, un peso percentuale maggiore nelle famiglie con a capo uno straniero (2,0% contro l’1,5%). Fig. 3.9.1 Comunicazioni. SmMF in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 40 35

2,5% 33,5 31,5

25

31,9

30,6

30 1,5%

1,6%

25,9 1,6%

1,5%

2,0% 1,5%

24,3

2,0%

1,5%

20 1,0%

15 10

0,5%

5 -

Abruzzo

fino a 3.000

da 3.001 a 10.000

SMMF

più di 10.000

Italiane

Straniere

0,0%

Peso su SMMF totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

A livello regionale la spesa media effettiva per i telefoni cellulari è di 30 €, di cui 12 € per l’acquisto e 18 € per ricariche e abbonamenti, pari al 96,8% della spesa per comunicazioni; il restante 3,2% (1 €) è impiegato quasi esclusivamente per l’acquisto o il noleggio di modem e fax. Rispetto alla media regionale la SMMF per cellulari è maggiore nei comuni con più di 10.000 residenti (33 €, pari al 97%), nei quali superiori sono le spese per l’acquisto di apparecchi cellulari (14 € pari al 41%) e per il traffico

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

99


telefonico (19 €) ed inferiore nei comuni medi (30 €, pari al 37,7%) e piccoli (24 €, pari al 32,2%), nei quali si osserva un maggior valore degli esborsi relativi a ricariche e abbonamenti (16 €, pari al 61,8%) e delle altre spese per comunicazioni (2 € pari al 6%). Fig. 3.9.2 Comunicazioni. Smmf in Abruzzo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (peso % su SMMF categoria)

Italiane

0%

10%

3,2

57,9

38,9 20%

Acquisto telefono cellulare

6,0

61,8

32,2

Abruzzo

1,8

60,6

37,7

fino a 3.000 res.

2,9

56,1

41,0

da 3.001 a 10.000 res.

3,3

57,5

39,2

oltre i 10.000 res.

0,2

67,2

32,6

Straniere

30%

40%

50%

60%

Ricariche e abbonamenti per cellulari

70%

80%

90%

100%

Altre spese per comunicazioni

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Fig. 3.9.3 Comunicazioni. Smmf in Abruzzo per numero di componenti della famiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 60

2,0% 1,6%

50 1,3%

40

1,3%

1,8%

50,5

50,7

1,7%

1,5%

37,6

1,3%

30

1,0% 23,7

20

1,8%

0,7%

18,5

0,5% 10 -

0,2%

1

2

3 SMMF

4

Peso su SMMF totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

100 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali

5 e più

0,0%


L’incidenza degli acquisti di cellulari sul totale della SMMF per comunicazioni è superiore nelle famiglie con a capo un italiano; in quelle con capofamiglia straniero, invece, maggiore è il peso della spese di traffico telefonico e pressoché nullo quello delle altre spese di comunicazione. La spesa mensile familiare per le comunicazioni passa dai 19 € delle famiglie unipersonali ai 51 € di quelle composte da 5 e più persone. Il vero “salto” di valore si osserva tra le famiglie di 2 individui, prevalentemente coppie senza figli, e quelle di 3 e 4 individui, principalmente formate da coppie con figli. Questa categoria di spesa incide sul budget complessivo per consumi dal minimo dell’1,3% delle famiglie unipersonali al massimo dell’1,8% di quelle di 4 individui. La voce più consistente per tutte le famiglie, a prescindere dal numero di componenti, è quella per il traffico telefonico (ricariche ed abbonamenti), che assorbe più della metà della spesa per comunicazioni: essa parte dagli 11 € delle unipersonali e sale a 15 € nelle famiglie di 2 persone, a 20 € in quelle di 3, a 29 € nei nuclei di 4 e scende a 28 in quelli di 5. Tale voce, è certamente legata al numero di utilizzatori di telefono cellulare e, quindi, alla fase del ciclo di vita dei componenti, ed è nell’entità della spesa, dipendente anche dal budget a disposizione della famiglia, come dimostra la lieve flessione in corrispondenza delle famiglie più numerose, vale a dire quelle che contengono al massimo i costi comprimibili per lasciare risorse alle voci di spesa volte al soddisfacimento dei bisogni essenziali. Fig. 3.9.4 Comunicazioni. Smmf in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (peso % su SMMF categoria) 5 e più

55,8

40,1

4

57,6

36,2

3

6,2

52,1

46,4

2

10%

20%

1,0

2,4

60,3

37,3

0%

1,5

64,9

34,1

1

4,1

30%

Acquisto telefono cellulare

40%

50%

60%

70%

Ricariche e abbonam. per cellulari

80%

90%

100%

Altre spese

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

101


Fig. 3.9.5 Comunicazioni. Smmf in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (peso % su SMMF totale) 2,0%

1,8%

1,8%

1,6%

1,6% 1,4%

1,3%

1,8%

1,6%

1,5% 1,3%

1,3%

1,2% 1,0% 0,8% 0,6% 0,4% 0,2% 0,0%

Unipers.

Coppie senza figli

1

Monogenit.

Coppie con figli

2

Monogenit.

Coppie con figli

3

Monogenit. 4

Coppie con figli 5 e più

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Tab. 3.9.a Comunicazioni. Smmf in Abruzzo per principali voci di spesa e tipologia familiare (val. in € e peso % SMMF su categoria) N. comp.

Tipologia

1 2 3 4 5 e più

Acquisto telefono Ricariche e abbonam. cellulare per cellulari SMMF

2 3 4 5 e più

Totale

Unipersonali

6,9

11,1

0,4

18,5

Coppie senza figli

8,7

14,6

0,3

23,6

Monogenitoriali

8,0

18,4

0,0

26,4

Coppie con figli

18,5

20,3

0,4

39,2

Monogenitoriali

5,7

19,8

0,4

25,8

Coppie con figli

18,8

30,3

3,6

52,8

Monogenitoriali

18,5

18,4

0,0

36,9

Coppie con figli

14,4

26,5

2,3

43,2

1

Altre spese

inc.% su SMMF per comunicazioni Unipersonali

37,3

60,3

2,4

100,0

Coppie senza figli

36,6

62,0

1,4

100,0

Monogenitoriali

30,2

69,7

0,0

100,0

Coppie con figli

47,2

51,9

0,9

100,0

Monogenitoriali

22,1

76,5

1,4

100,0

Coppie con figli

35,7

57,5

6,8

100,0

Monogenitoriali

50,1

49,8

0,0

100,0

Coppie con figli

33,3

61,4

5,3

100,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

102 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


L’acquisto di telefoni cellulari assorbe quote tra il 34,1% e il 46,4% della SMMF per comunicazioni, con valori che vanno dai 7 € delle famiglie unipersonali agli 8 €, 17 €, 18 € e 20 € di quelle composte da 2, 4 e 5 e più persone. Nel caso delle comunicazioni, a differenza di quanto si osserva per la generalità delle altre categoria di spesa, le disparità nei livelli di spesa tra le coppie (con e senza figli) e le famiglie monoparentali non sono nette. Nei nuclei di due persone le seconde spendono in termini di valore e di incidenza percentuale sul totale della SMMF più delle prime (26 € contro 24 € pari all’1,6% contro l’1,3%), in quelle di 3 componenti spendono di meno (26 € contro 39 € pari all’1,3% contro l’1,6%), in quelle di 4, a parità di peso percentuale sulla spesa media mensile familiare (1,8%) le coppie esborsano 53 €, le monoparentali 37 €. Rispetto alle famiglie monoparentali quelle costituite da coppie con e senza figli tendono ad affrontare un esborso maggiore per l’acquisto di telefoni e inferiore per il traffico telefonico. Nelle famiglie di due e tre componenti tale maggior esborso si traduce anche in una maggior quota percentuale sul totale della spesa media mensile familiare. Spesa media effettiva20 In regione la spesa media effettiva, sostenuta dall’82,8% delle famiglie del campione, è di 38 €. Non sono molto significative le variazioni in base alla dimensione demografica dei comuni con valori leggermente crescenti all’aumentare del numero dei residenti: nei piccoli è sostenuta dal 76,4% delle famiglie ed ammonta a 34 €, nei medi l’83,4% dei nuclei spende effettivamente 37 €, nei grandi l’84,5% delle famiglie sostiene un esborso di 40 €. A differenza di quanto si osserva per la generalità delle altre categorie, la famiglie con a capo un cittadino straniero affrontano più diffusamente di quelle con a capo un italiano sborsi per le comunicazioni (84,5% contro 82,6%), sostenendo, tuttavia, una spesa media effettiva più contenuta (29 € contro 39 €). La spesa effettiva più diffusa è quella per il pagamento di abbonamenti e ricariche per cellulari per la quale il 79,4% delle famiglie affronta un esborso di 23 €. La voce più consistente è, invece, quella relativa all’acquisto di telefoni 20

La spesa media effettiva è stata calcolata dividendo la spesa totale relativa alla categoria “comunicazioni” per il numero di famiglie che hanno effettivamente affrontato quella spesa, tenendo conto che tali famiglie costituiscono un sottoinsieme del numero complessivo delle famiglie abruzzesi intervistate.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

103


cellulari, per il quale il 15,8% del campione ha speso effettivamente 77,5 €. Rispetto alla media regionale, i comuni fino a 3.000 residenti presentano un valore della spesa effettiva e una percentuale di famiglie consumatrici inferiori, i comuni da 3.001 a 10.000 residenti allineati ad essa, quelli con più di 10.000 abitanti superiori. A parità di incidenza percentuale di famiglie consumatrici, le straniere spendono meno di un terzo delle italiane per l’acquisto di apparecchi telefonici cellulari. Le prime, inoltre, comprano più diffusamente ricariche e abbonamenti telefonici (82,4% contro 79,2%), spendendo effettivamente in media circa 4,5 € in meno (19,2 € contro 23,8 €). Fig. 3.9.6 Comunicazioni. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %) 100%

200 175

84,5%

83,4%

82,8%

82,6%

84,5%

150

90% 80%

76,4%

70%

125

60%

100

50%

75

40%

50

30% 38,0

33,9

36,7

39,7

38,6

25 -

28,8

20% 10%

Abruzzo

fino a 3.000 res.

da 3.001 a più di 10.000 res. 10.000 res.

SME

Italiane

Straniere

0%

fam. cons.

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La SME più elevata si osserva in corrispondenza delle famiglie composte da 5 e più persone, la maggiore incidenza percentuale in quelle di 4 componenti. Per tutte le principali voci di spesa sono i nuclei più numerosi (5 e più componenti) a registrare la spesa media effettiva più elevata, ma sono quelli di 4 persone a far osservare la maggiore incidenza percentuale di famiglie consumatrici. Ampio il divario di SME soprattutto tra i 2 e i 3 componenti. Passando ad analizzare la spesa per comunicazioni sulla base delle diverse tipologie familiari, si osserva innanzitutto, nell’ambito delle famiglie composte da due persone, che quelle con figli (monogenitoriali), principalmente per

104 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Tab. 3.9.b C omunicazioni. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %) Acquisto cellulare

Traffico cellulare

SME

77,5

23,0

fam. cons.

15,8

79,4

SME

66,2

21,9

fam. cons.

12,6

73,0

SME

76,9

23,0

fam. cons.

15,0

80,4

SME

80,3

23,2

fam. cons.

17,1

81,0

SME

79,2

50,1

fam. cons.

15,8

15,8

SME

23,2

19,8

fam. cons.

79,2

82,4

Abruzzo fino a 3.000 res. da 3.000 a 10.000 res. oltre i 10.000 res. Italiana Straniera

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Tab. 3.9.c Comunicazioni. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per numero di componenti (val. in € e famiglie consumatrici in %) N. comp. 1 2 3 4 5 e più

Acquisto cellulare

Traffico cellulare

Totale

72,9

15,7

25,2

9,5

71,2

73,4

SME

59,0

18,9

27,7

fam. cons.

13,7

81,3

85,5

SME

96,0

24,7

45,2

fam. cons.

18,2

79,3

83,2

SME

71,1

32,5

54,0

fam. cons.

25,7

89,6

93,6

120,5

39,1

67,0

16,9

80,3

82,3

SME fam. cons.

SME fam. cons.

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

il più alto e diffuso costo sostenuto per abbonamenti e ricariche dei cellulari, sostengono una spesa media mensile effettiva più elevata di quelle senza figli. Nelle restanti famiglie le coppie con figli, a parità di numero di componenti, spendono più delle monogenitoriali, con un divario particolarmente ampio nel caso dell’acquisto di apparecchi cellulari.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

105


Tab. 3.9.d Comunicazioni. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa, numero di componenti e tipologia familiare (val. in € e famiglie consumatrici in %) N. comp. Tipologia

Acquisto telefono cell.

Traffico cell.

Totale

SME 2 3 4 5 e più

Coppie senza figli

85,9

18,4

27,4

Monogenitoriali

59,8

22,1

30,9

Coppie con figli

104,4

24,6

45,4

Monogenitoriali

39,2

23,7

31,0

Coppie con figli

75,1

33,1

55,3

Monogenitoriali

57,5

26,4

45,5

Coppie con figli

16,4

17,5

51,4

2 3 4 5 e più

famiglie consumatrici Coppie senza figli

12,1

20,1

86,4

Monogenitoriali

13,3

83,0

85,2

Coppie con figli

17,7

82,7

86,2

Monogenitoriali

14,6

83,3

83,3

Coppie con figli

25,1

91,8

95,5

Monogenitoriali

32,2

69,7

81,2

Coppie con figli

44,5

110,3

83,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

3.10 Istruzione Tale voce comprende le rette e tasse, l’acquisto di libri di testo e materiale vario, i corsi e le lezioni private, l’affitto di alloggi per studio e le spese per mense scolastiche, il trasporto scolastico e altre spese per l’istruzione. Spesa media mensile familiare21 La spesa media mensile delle famiglie abruzzesi per l’istruzione è di 28,3 €, valore nettamente superiore, per una diversa imputazione delle singole categorie che compongono la voce di spesa, a quelli attribuiti dall’Istat nel 2014 all’Italia (14,1 €) e alla regione (8,3 €) e dal CRESA nell’indagine 2009-2010 (19,6 €). In Abruzzo essa pesa mediamente sul bilancio mensile familiare 1,4 punti percentuali, contro lo 0,6% medio nazionale.

21 La spesa media mensile familiare è calcolata dividendo la spesa totale relativa alla categoria “istruzione” per il numero complessivo di famiglie che compongono il campione, senza distinguere, cioè, quelle che hanno effettuato la spesa specifica da quelle che non l’hanno effettuata.

106 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Fig. 3.10.1 Istruzione. Smmf in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 2,5%

45 38,4

40

2,0%

35 30 25

2,0% 30,9

28,3 1,4%

29,2 1,4%

1,5%

1,4% 1,1%

20 13,3

15 8,8 0,5%

10

1,0%

0,5%

5 -

Abruzzo

fino a 3.000 da 3.001 a 10.000

SMMF

più di 10.000

Italiane

Straniere

0,0%

Peso su SMMF totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Considerando la classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza, sono le famiglie che vivono nei comuni di dimensione intermedia a spendere di più (38 € pari al 2% del totale della SMMF complessiva), probabilmente a causa della minore presenza di istituti di scuola media superiore e dell’assenza di sedi universitarie, con conseguenti maggiori spese per i trasporti, il vitto e l’alloggio, seguite da quelle che abitano nei comuni più grandi (31 € che corrisponde all’1,4%). Decisamente inferiore, a causa della minore presenza di popolazione giovane, la spesa per l’istruzione nei comuni che registrano fino a 3.000 residenti. Le famiglie con a capo un cittadino italiano spendono più del doppio di quelle straniere (29 € contro 13 €) e anche l’incidenza sul loro budget mensile è nel loro caso superiore (1,4% contro 1,1%). In Abruzzo le famiglie spendono mediamente 12 € per pagare tasse e rette scolastiche (41,4% della spesa per istruzione), 9 € per alloggio e pasti (32,9%), 5 € per acquistare libri di testo e altro materiale (16%), 1 euro per le spese di trasporto (3,6%) e 2 € per altre spese connesse all’istruzione. Per le ragioni su esposte, tutte le voci che compongono tale categoria presentano nei comuni che hanno fino a 3.000 residenti valori inferiori alla media regionale e nei centri di maggiori dimensioni, in particolar modo, quelli che hanno una popolazione residente compresa tra i 3.001 e i 10.000 abitanti, va-

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

107


lori ampiamente al di sopra di essa. Considerando la cittadinanza del capofamiglia, si osserva che le famiglie straniere spendono di meno di quelle italiane per tutte le voci che compongono tale categoria di spesa; in particolar modo particolarmente basso è il valore delle spese per alloggio e mense scolastiche/ buoni pasto (3 € contro 10 €). Fig. 3.10.2 Istruzione. Smmf in Abruzzo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (peso % su SMMF categoria) Straniere

52,7

23,9

13,6

Italiane

41,1

16,0

33,1

oltre i 10.000 res.

41,5

15,1

33,0

da 3.001 a 10.000 res.

44,0

fino a 3.000 res.

Abruzzo 0%

41,4

10%

20%

30%

40%

Rette e tasse scolastiche Spese per alloggio e mensa scolastica buoni pasto Altre spese per l’istruzione

40,7

7,0

16,0

32,9

50%

6,7

3,6

6,1

3,4

37,9

12,9

28,5

3,0

60%

70%

7,0 2,2

13,0

10,7

3,6

80%

3,0

90%

6,1

100%

Acquisto libri e materiale scolastico Trasporto

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La spesa media mensile familiare, assai contenuta in valore e peso percentuale nelle famiglie composte da 1 e 2 persone, nelle quali assai più rara è la presenza di giovani in età scolare o universitari, aumenta considerevolmente sotto entrambi i profili nelle famiglie con figli ed assume in quelle di 3, 4 e 5 e più persone rispettivamente il valore di 35 €, di 64 € e di 123 €, con un’incidenza sulla SMMF totale rispettivamente dell’1,5%, del 2,3% e del 4,2%. Nell’ambito delle famiglie con almeno tre componenti, vale a dire quelle per le quali l’istruzione pesa più dell’1% sul budget complessivo per consumi, la voce che incide maggiormente, sia in termini di valore che di peso percentuale sull’intera categoria, è “rette e tasse scolastiche” con quote che oscillano tra il 36,5% delle famiglie più numerose e il 45,4% di quelle di 4 componenti e importi che vanno dai 14 € (3 persone) ai 28 € (4 persone) ai 45 €(5 e più persone). Segue il “vitto e alloggio” (buoni pasto, mense scolastiche, rette di collegi, affitto appartamenti per studenti, ecc.) che comporta, al crescere delle numero-

108 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


sità dei componenti della famiglia un esborso medio mensile di 12 €, 15 € e 60 € e un’incidenza sulla categoria “istruzione” che va dal 22,7% dei nuclei di 4 individui, al 35,8% di quelli di 4, al 49,0% di quelli più numerosi. Assai meno importante è l’esborso per libri e materiale scolastico, il cui peso è inferiore al 20% e particolarmente basso nelle famiglie formate da 5 e più componenti. Fig. 3.10.3 Istruzione. Smmf in Abruzzo per numero di componenti della famiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 140

10,0%

122,7

120

9,0% 8,0%

100

7,0% 6,0%

80

64,0

5,0%

4,2%

60

4,0% 2,3%

34,8

40

3,0% 2,0%

1,5%

20

3,4

-

7,4

0,2%

1

1,0%

0,4%

2

SMMF

3

Peso su SMMF totale

4

0,0%

5 e più

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Fig. 3.10.4 Istruzione. Smmf in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (peso % su SMMF categoria) 5 e più

8,4

36,5

4

49,0

3

16,2

40,8

1

12,2

22,1

0%

10%

20%

30%

Rette e tasse

29,8

40%

50%

60%

9,4 21,4

44,3

Materiale scolastico

7,2

35,8 15,9

44,9

2

12,3

22,7

19,6

45,4

5,7

70%

Vitto e alloggio

80%

90%

100%

Altro

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Le spese per l’istruzione hanno valore praticamente nullo e nessuna incidenza sul budget familiare per consumi nelle coppie senza figli e, al contrario, assumono nelle uni personali, grazie alla presenza di un limitato gruppo (circa

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

109


5% del totale delle unipersonali) di individui under 30, un valore (circa 4 €) e un’incidenza percentuale, sia pur minima (0,2%), sulla SMMF totale. Anche nel caso dell’istruzione, a parità di numero di componenti, sono le monogenitoriali a spendere meno delle coppie con figli (3 persone: 18 € contro 40 €; 4 persone: 40 € contro 62 €). Tale differenza è ancora più evidente se si considera che , a parità di numero di componenti, le coppie hanno generalmente un figlio in meno delle monoparentali. In termini di incidenza percentuale sul totale della spesa media mensile familiare particolarmente evidente è il divario nell’ambito delle famiglie composte da 3 persone (lo 0,9% delle monogenitoriali contro l’1,6% delle coppie con figli), meno ampio quello che riguarda i nuclei di 4 persone (2,0% contro 2,2%). Fig. 3.10.5 Istruzione. Smmf in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (peso % su SMMF totale) 4,8%

5,0%

4,0%

3,0% 2,2% 2,0%

1,6%

0,9%

1,0% 0,2% 0,0%

2,0%

1,6%

0,0%

Unipers.

Coppie senza Monogenit. figli

1

2

Coppie con figli

Monogenit.

Coppie con figli

3

Monogenit. 4

Coppie con figli 5 e più

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La maggior differenza si osserva in corrispondenza del vitto e alloggio e delle rette e tasse scolastiche, segnale che nell’ambito delle famiglie che vedono la presenza di un solo genitore sono più rari il ricorso alle scuole private e l’affitto di alloggio per la frequenza di istituti, prevalentemente universitari, al di fuori della sede di residenza. Sotto il profilo, dell’incidenza percentuale sulla categoria, le famiglie con un solo genitore sono, invece, quelle che dedicano la maggior quota di budget per l’istruzione al pagamento delle rette e tasse e all’acquisto di materiale scolastico e libri di testo, vale a dire a quelle spese strettamente necessarie per sostenere il percorso di istruzione e formazione dei figli.

110 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Tab. 3.10.a I struzione. Smmf in Abruzzo per principali voci di spesa e tipologia familiare (val. in € e peso % su SMMF categoria) Rette e tasse

Materiale scolastico

Unipersonali

0,7

0,4

Coppie senza figli

0,0

0,0

Monogenitoriali

11,5

Coppie con figli Monogenitoriali

N. comp. Tipologia

Altro

Totale

1,5

0,7

3,4

0,0

0,0

0,0

4,5

8,8

2,2

27,0

15,6

5,4

15,9

2,6

39,5

8,6

7,5

0,2

1,4

17,6 61,8

1 2 3 4 5 e più

Coppie con figli

29,7

12,5

11,6

8,0

Monogenitoriali

20,8

11,5

0,0

7,9

40,2

Coppie con figli

50,1

12,2

67,3

7,8

137,3

Unipersonali

22,1

12,2

44,2

21,4

---

---

---

---

---

Monogenitoriali

42,5

16,8

32,7

8,1

100,0

Coppie con figli

39,4

13,7

40,3

6,6

100,0

Monogenitoriali

48,6

42,5

0,9

7,9

100,0

Coppie con figli

48,0

20,3

18,7

12,9

100,0

Monogenitoriali

51,7

28,6

0,0

19,7

100,0

Coppie con figli

36,5

8,9

49,0

5,7

100,0

1 2 3 4 5 e più

Vitto e alloggio SMMF

inc.% su SMMF per istruzione Coppie senza figli

100,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Spesa media effettiva22 In Abruzzo la spesa media effettiva, sostenuta dal 25,8% delle famiglie del campione, è di 110 €. Significative sono le variazioni in base alla dimensione demografica dei comuni. Rispetto alla media regionale i comuni fino a 3.000 residenti, nei quali maggiore è la presenza di popolazione anziana, presentano valori di spesa e di incidenza delle famiglie consumatrici nettamente inferiori. Per quanto riguarda i comuni medi e quelli grandi, si osservano percentuali di famiglie consumatrici leggermente superiori alla media regionale e valori di spesa effettiva rispettivamente superiori ed allineati rispetto ad essa. Considerando la cittadinanza del capofamiglia, a fronte di una diffusione sostanzialmente uguale di famiglie consumatrici, i nuclei stranieri spendono meno della metà di quelli italiani. 22

La spesa media effettiva è stata calcolata dividendo la spesa totale relativa alla categoria “istruzione” per il numero di famiglie che hanno effettivamente affrontato quella spesa, tenendo conto che tali famiglie costituiscono un sottoinsieme del numero complessivo delle famiglie abruzzesi intervistate.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

111


Fig. 3.10.6 Istruzione. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %) 144,9

150

90%

135 120

80% 117,2

113,4

110,0

70%

105

60%

90

50%

75

40%

52,7

60 25,7%

45

26,5%

38,3 22,9%

26,4%

25,8%

25,3%

20%

30

10%

15 -

30%

Abruzzo

fino a 3.000 res.

da 3.001 a più di 10.000 res. 10.000 res.

SME

Italiane

Straniere

0%

fam. cons.

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Tab. 3.10.b Istruzione. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val in € e famiglie consumatrici in %) Abruzzo fino a 3.000 res. da 3.000 a 10.000 res. oltre i 10.000 res. Italiana Straniera

Rette e tasse

Materiale scolastico

Vitto e alloggio

SME

68,2

23,8

170,6

fam. cons.

17,2

19,0

5,5

SME

23,1

20,5

22,9

fam. cons.

10,8

17,4

2,7 207,3

SME

105,1

24,4

fam. cons.

16,1

20,3

7,0

SME

65,4

24,5

176,5

fam. cons.

19,6

19,1

5,8

SME

68,7

24,5

178,5

fam. cons.

17,5

19,1

5,4

SME

56,2

10,8

52,6

fam. cons.

12,5

16,9

6,1

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

112 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


La spesa effettiva più elevata a livello medio regionale è quella per vitto e alloggio, sostenuta dalla minor percentuale di famiglie consumatrici. Rilevante è anche l’esborso medio effettivo per rette e tasse, sostenuta dal 17,2% delle famiglie del campione. Inferiore in termini monetari, anche se più elevata quanto a incidenza percentuale delle famiglie consumatrici, la spesa effettiva per libri ed altro materiale scolastico. I valori più contenuti sono quelli riguardanti le famiglie residenti nei comuni piccoli; la spesa media effettiva per rette e tasse e quella per vitto e alloggio sono massime nei comuni medi, i quali fanno osservare anche la maggior percentuale di famiglie consumatrici relativamente a libri e materiale scolastico. I comuni con più di 10.000 residenti presentano valori di spesa e incidenze delle famiglie consumatrici nel complesso allineati a quelli medi regionali. Tab. 3.10.c Istruzione. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per numero di componenti della famiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %) N. comp. 1 2 3 4 5 e più

SME fam. cons. SME fam. cons. SME

Rette e tasse

Materiale scolastico

Vitto e alloggio

Totale

43,7

32,6

177,5

112,1

1,7

1,3

0,8

3,0

42,0

13,1

158,7

63,0

7,9

9,0

1,4

11,7

59,7

20,1

137,6

86,8

fam. cons.

23,8

28,1

9,0

40,1

SME

68,0

27,2

123,0

111,1

fam. cons.

42,7

46,2

11,8

57,6

137,4

137,4

426,0

244,0

32,6

32,6

14,1

14,1

SME fam. cons.

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Le famiglie straniere, nonostante il maggior peso di popolazione in età scolare e, in generale, giovane, presentano per tutte le principali voci valori di spesa effettiva e, in generale incidenze delle famiglie consumatrici inferiori alle italiane. La SME tende a crescere all’aumentare del numero di componenti familiari, con l’unica eccezione delle uni personali, una parte non consistente delle quali (5,5%) è composta da studenti, le quali, pertanto, presentano una spesa inferiore solo a quella delle famiglie più numerose. L’incidenza delle famiglie consumatrici sul totale del campione è massima nelle famiglie di 4 e 3 persone, principalmente composte da uno o due genitori con figli. Per tutte le fami-

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

113


glie, la voce di spesa più consistente riguarda il vitto e l’alloggio quella più diffusamente sostenuta è relativa all’acquisto di libri e materiale scolastico. Tenendo conto che a parità di numero di componenti le monoparentali vedono la presenza di un figlio in più delle coppie, esistono differenze importanti tra le due tipologie familiari. Il divario è enorme, sia nella spesa effettiva che nell’incidenza di famiglie consumatrici, nel vitto e alloggio. Per quanto riguarda i costi per rette e tasse e libri e altro materiale scolastico, il livelli di spesa delle monoparentali sono nel complesso inferiori a quelli delle coppie con figli, ma l’incidenza delle famiglie consumatrici è, per il motivo su esposto (numero di figli), superiore. Tab. 3.10.d Istruzione. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa, numero di componenti e tipologia familiare (val. in € e famiglie consumatrici in %) N. comp. Tipologia

Rette e tasse

Materiale scolastico

0,0

4,2

0,0

4,2

Monogenitoriali

38,5

14,1

158,7

65,2

Coppie con figli

63,8

18,7

147,3

93,1

2 3 4 5 e più

3 4 5 e più

Totale

SME Coppie senza figli

Monogenitoriali

34,8

25,7

4,0

44,0

Coppie con figli

70,1

27,3

94,9

107,5

Monogenitoriali

39,1

19,6

0,0

57,2

Coppie con figli

137,4

31,5

426,0

244,0

2

Vitto e alloggio

famiglie consumatrici Coppie senza figli

0,0

0,7

0,0

0,7

29,8

32,2

5,6

41,4

Coppie con figli

24,4

29,1

10,8

42,5

Monogenitoriali

24,7

29,2

4,2

40,1

Monogenitoriali

Coppie con figli

42,4

45,8

12,2

57,4

Monogenitoriali

53,1

58,7

0,0

70,2

Coppie con figli

36,5

36,5

15,8

56,3

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

3.11 Tempo libero Tale voce comprende le attività sportive (quote di iscrizione, attrezzature, ecc…) e musicali (strumenti, corsi, ecc…), i biglietti per manifestazioni sportive e spettacoli dal vivo e non, i libri, le riviste, i giornali, i DVD, l’attrezzatura informatica (computer, stampanti, tablet, videogiochi, ecc…) gli abbona-

114 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


menti televisivi, i giocattoli, i viaggi organizzati (colonie e compus inclusi), gli animali domestici (acquisto, veterinari, ecc..). Essa include voci imputate nella classificazione COICOP in diverse categorie. Spesa media mensile familiare23 La spesa media mensile delle famiglie abruzzesi per il tempo libero è di 96,9 €, inferiore alla media nazionale rilevata dall’Istat relativamente al 2014 (121,4 €) e superiore a quella attribuita per lo stesso anno dall’Istituto nazionale di statistica all’Abruzzo (84,9 €). Essa rappresenta il 4,7% del totale della spesa media mensile familiare, di poco inferiore al 4,9% medio nazionale. Fig. 3.11.1 Tempo libero. Smmf in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 140

6,0%

120 100

116,9

4,7% 96,9

5,2%

5,0%

4,8% 101,0

4,1%

4,0% 3,4%

80

77,3

3,0%

54,9

60

2,3%

2,0%

40

28,4

1,0%

20 -

Abruzzo

fino a 3.000 da 3.001 a 10.000

SMMF

più di 10.000

Italiane

Straniere

0,0%

Peso su SMMF totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Importanti le differenze, sia come valore assoluto che come incidenza percentuale sulla spesa media complessiva per consumi, tra le tre classi di ampiezza demografica dei comuni: la spesa per il tempo libero passa dai 55 € (pari al 3,4%) nei comuni piccoli (fino a 3.000 res.), ai 77 € (4,1%) in quelli medi (da 3.000 a 10.000 res.) e arriva ai 117 € (5,2%) nei grandi (oltre i 10.000 res.). 23

La spesa media mensile familiare è calcolata dividendo la spesa totale relativa alla categoria “tempo libero” per il numero complessivo di famiglie che compongono il campione, senza distinguere, cioè, quelle che hanno effettuato la spesa specifica da quelle che non l’hanno effettuata.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

115


Le famiglie con a capo uno straniero spendono per il tempo libero poco più di 28 €, vale a dire il 2,3% del loro budget mensile di spesa per consumi, poco più di un quarto in valore e della metà in termini di peso percentuale rispetto alle famiglie italiane (101 €, pari al 4,8%). Fig. 3.11.2 Tempo libero. Smmf in Abruzzo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (peso % su SMMF categoria) Straniere

26,7

21,3

Italiane

14,1

23,1

21,1

oltre i 10.000 res.

14,4

da 3.001 a 10.000 res.

13,3

fino a 3.000 res.

13,6

Abruzzo

14,2

0%

10%

14,6

26,8

23,2

30%

4,3

45,9

3,8 7,5

41,5

10,3

3,2

44,6

13,7

40%

6,9

44,9

40,4

11,9

31,4

20%

23,8

21,3 13,6

50%

Spese per lo sport Spese per libri, giornali, dvd, cinema e teatro, abbonamenti televisivi Spese per acquisto televisore, pc, stampanti, ecc

60%

70%

4,4

80%

90%

100%

Spese per le vacanze Altre spese per la cultura e lo sport

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

In Abruzzo la voce che impegna maggiormente la spesa per il tempo libero è quella relativa alle vacanze (43 €, pari al 44,6%), seguono libri, giornali, dvd, cinema, teatro e abbonamenti televisivi (22 €, pari al 23,2%), sport e acquisto di televisori, pc, stampanti (14 € ciascuna, pari al 14% circa). Tutte le voci per il tempo libero aumentano in valore all’aumentare della dimensione demografica dei comuni. Gli incrementi più significativi riguardano quelle per televisori, stampanti, computer ecc, che passano dai 6 € dei comuni piccoli ai 17 € di quelli grandi, e le spese per i viaggi organizzati (dai 23 € ai 54 €). In termini di peso percentuale sul totale della SMMF per il tempo libero, i comuni di minore dimensione demografica fanno registrare la massima incidenza della spesa per libri, giornali e abbonamenti, quelli con oltre 10.000 residenti delle altre voci. Rispetto alle famiglie con a capo un italiano quelle straniere spendono circa il 60% in meno per lo sport e per l’acquisto di televisori e apparecchiature (6 € contro 14 €), meno di un terzo per libri, giornali, manifestazioni e cinema

116 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


(7 € contro 23 €) e, soprattutto, meno di un sesto per i viaggi organizzati (7 € contro 45 €). Tale ultimo enorme divario, fa sì che, in termini di peso percentuale sul totale della SMMF per il tempo libero, le famiglie straniere presentino incidenze superiori per tutte le voci tranne che per le vacanze. Assumendo a base il valore della SMMF per il tempo libero delle famiglie di 2 persone (86 €, pari al 4,3% della SMMF complessiva), importo assai simile a quello rilevato per le famiglie di 3 persone, per le quali assume, però, un peso percentuale inferiore (3,7%), si osserva che le un personali spendono il 30% in meno (60 €, pari al 4,7%), le famiglie di 4 componenti il 100% in più (172 € pari 6,1%), quelle di 5 e più componenti “solo” il 60% in più (137 €, pari al 4,7%). Fig. 3.11.3 Tempo libero. Smmf in Abruzzo per numero di componenti della famiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 172,1

175

7,5%

150

6,1%

125 100 75

6,0% 4,7%

4,7%

4,3%

137,1

4,5% 86,5

85,8

3,7%

3,0%

60,0

50 1,5%

25 -

1

2

3 SMMF

4

5 e più

0,0%

Peso su SmmF totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Nell’ambito della categoria la voce che incide maggiormente, sia in termini di valore che di peso percentuale, sono i viaggi e le vacanze, per i la generalità delle famiglie impiega tra il 40% e il 52% del budget per il tempo libero. In termini monetari, le un personali spendono circa 24 €, le famiglie di due persone 44 €, quelle di 3, 4 e 5 e più rispettivamente 29 €, 83 € e 62 €. Sono solo i nuclei di 3 componenti, a causa delle presenza di monogenitoriali con due figli, a far osservare una minor spesa per viaggi e vacanze (38,9 € pari

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

117


al 33,4% della SMMF per il tempo libero). Altra voce consistente di spesa è quella che riguarda lo sport (frequenza di palestre, di corsi, acquisti di attrezzature e di abbonamenti e biglietti per assistere a manifestazioni sportive, ecc.), il cui valore è molto variabile a seconda del numero e dell’età dei componenti della famiglia. Essa rappresenta una quota del 12% nelle famiglie di 1 e 2 persone (rispettivamente 7 € e 10 €), del 15% in quelle di 3 (13 €) e superiore al 16 % nei nuclei composti da 4 e 5 e più individui (28 € e 23 €). Fig. 3.11.4 Tempo libero. Smmf in Abruzzo per principali voci di spesa e numero di componenti della famiglia (peso % su SMMF categoria) 5 e più

16,9

4

16,3

3

2

11,5

1

11,7

0%

10%

24,1

48,2

11,3

41,7

33,4

9,9

15,0

29,1

45,5

8,5

27,1

51,6

9,8

40,7

15,6

20%

30% Sport

40%

32,0

50%

Cultura

60%

Vacanze

70%

80%

90%

100%

Altro

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Fig. 3.11.5 Tempo libero. Smmf in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (peso % su SMMF totale) 7,0%

6,4%

6,0% 5,0%

5,1%

5,0% 4,4%

4,3%

3,9%

4,0%

3,9%

3,0% 1,8%

2,0% 1,0% 0,0%

Unipers.

Coppie senza Monogenit. figli

1

2

Coppie con figli

Monogenit.

Coppie con figli

3

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

118 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali

Monogenit. 4

Coppie con figli 5 e più


Tab. 3.11.a Tempo libero. Smmf in Abruzzo per principali voci di spesa e tipologia familiare (val. in € e peso % su SMMF categoria) N. comp.

Tipologia

Sport

Cultura

1 2 3 4 5 e più

2 3 4 5 e più

Altro

Totale

SMMF Unipersonali

7,0

9,3

24,4

19,2

60,0

57,2

27,7

322,0

106,9

95,2

Monogenitoriali

9,7

10,8

19,0

25,8

65,3

Coppie con figli

12,9

9,8

33,6

39,1

95,4

Monogenitoriali

13,1

4,1

6,1

10,8

34,0

Coppie con figli

28,5

19,4

90,7

43,7

182,2

Monogenitoriali

18,9

24,1

36,1

24,2

103,2

Coppie con figli

68,4

37,8

268,4

110,6

124,7

Coppie senza figli

1

Vacanze

inc.% su SMMF per tempo libero Unipersonali

11,7

15,6

40,7

32,0

100,0

Coppie senza figli

60,1

29,1

338,3

112,4

100,0

Monogenitoriali

14,9

16,6

29,1

39,5

100,0

Coppie con figli

13,5

10,2

35,2

41,0

100,0

Monogenitoriali

38,3

12,0

18,0

31,7

100,0

Coppie con figli

15,6

10,7

49,7

24,0

100,0

Monogenitoriali

18,3

23,3

34,9

23,4

100,0

Coppie con figli

54,9

30,4

215,3

88,8

100,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Il tempo libero assume l’incidenza massima sul budget di spesa nelle coppie con due figli (182 € pari al 6,4%), seguono le coppie senza figli (95 €, che corrisponde al 5,1%), le monoparentali con due figli (103 €, pari al 5%), le un personali (60 €, pari al 4,3%) e le famiglie con un figlio (monogenitoriali: 35€; coppie: 95 €, pari per entrambi al 3,9%). A parità di numero di componenti, le monogenitoriali mostrano una disponibilità inferiore rispetto alle coppie con figli a spendere per i viaggi e le vacanze e una maggiore propensione ad affrontare spese per lo sport e la cultura, che si traduce, sia pure in presenza di esborsi inferiori, in una maggiore incidenza percentuale di tali voci sull’intera categoria. Spesa media effettiva24 In Abruzzo la spesa media effettiva, sostenuta dal 61,3% delle famiglie del 24

La spesa media effettiva è stata calcolata dividendo la spesa totale relativa alla categoria “tempo libero” per il numero di famiglie che hanno effettivamente affrontato quella spesa, tenendo conto che tali famiglie costituiscono un sottoinsieme del numero complessivo delle famiglie abruzzesi intervistate.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

119


campione, è di 153,7 €. Significative sono le variazioni in base alla dimensione demografica dei comuni. Rispetto alla media regionale i comuni fino a 10.000 residenti presentano valori di spesa e un’incidenza delle famiglie consumatrici inferiori, con un divario importante per la spesa effettiva delle famiglie che abitano nei comuni piccoli. Le famiglie con a capo un cittadino italiano fanno registrare una spesa effettiva pari a 2,5 volte quella delle famiglie straniere e un peso percentuale delle famiglie consumatrici superiore di un terzo. Fig. 3.11.6 Tempo libero. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %) 200 175 150 125

100%

178,6

90% 157,3

153,7 63,1%

58,1%

127,6 60,6%

65,5%

80%

60%

94,5

100

70%

64,2%

43,5%

75

65,3

50

40% 30% 20%

25 -

50%

10%

Abruzzo

fino a da 3,001 a più di 3.000 res. 10.000 res. 10.000 res. SME

Italiane

Straniere

0%

fam. cons.

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La spesa effettiva più elevata a livello medio regionale è quella per le vacanze (viaggi organizzati, alberghi, villaggi, case in affitto) che ammonta a 260 € ed è sostenuta dal 14,7% del campione. Rilevante è anche l’esborso medio effettivo per computer, stampanti, tablet, ecc. (130 €, 6,6% delle famiglie consumatrici). Meno consistenti in valore, ma sostenute da una maggior percentuale di famiglie, sono le spese effettive per attività sportive (50 €, 20,3%), abbonamenti televisivi (40 €, 28,5%), libri, giornali e riviste (21 €, 28,5%) e cinema e teatro (11 €, 19,9%). I comuni fino a 3.000 residenti fanno registrare la SME più bassa e la minore diffusione delle spese per vacanze, computer e stampanti, e libri e giornali, i comuni con più di 10.000 residenti, nel complesso, gli esborsi più elevati e la maggiore incidenza di famiglie consumatrici. Nei comuni di dimensione intermedia l’incidenza delle famiglie consumatrici è superiore alla media regionale solo per l’acquisto di abbonamenti televisivi e la spesa effetti-

120 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


va più elevata solo per quanto riguarda l’acquisto di giornali, riviste, libri, ecc. Per tutte le voci di spesa le famiglie con a capo uno straniero fanno registrare valori inferiori a quelli degli italiani; ferma restando un’incidenza delle famiglie consumatrici inferiore, si osservano valori superiori di spesa effettiva per cinema e teatro, computer e stampanti e vacanze. Tab. 3.11.b Tempo libero. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %)

Attività sportive 49,9

Libri, giornali 20,5

fam. cons.

20,3

28,5

19,9

28,5

6,6

14,7

SME

44,1

13,3

10,8

38,9

76,1

208,0

fam. cons.

10,7

17,6

12,8

29,6

5,5

9,2

SME

42,4

24,3

10,5

40,4

114,5

241,4

fam. cons.

17,0

21,1

13,7

31,0

5,6

12,5

SME

52,6

20,8

10,9

40,8

146,9

273,5

fam. cons.

24,4

34,5

24,3

27,2

7,2

17,1

SME

50,6

20,7

10,7

40,4

129,4

260,0

fam. cons.

20,7

29,4

20,3

29,6

6,8

15,4

SME

31,8

11,7

13,7

36,9

163,3

266,7

fam. cons.

12,8

12,9

12,8

9,9

2,0

2,0

SME

Abruzzo fino a 3.000 res. da 3.000 a 10.000 res. oltre i 10.000 res. italiana straniera

Cinema Abbonamenti Computer, Vacanze e teatro televisivi stampanti 10,8 40,3 130,0 260,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Tab. 3.11.c Tempo libero. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per numero di componenti (val. in € e famiglie consumatrici in %) N. comp. 1 2 3 4 5 e più

Attività sportive 42,6

Libri, giornali 20,5

Computer, stampanti 245,3

Vacanze

Totale

fam. cons.

11,9

22,9

15,0

187,1

111,0

22,2

2,5

11,1

SME

48,5

19,6

54,0

8,4

40,6

96,4

287,2

142,2

fam. cons.

15,3

26,3

18,7

28,2

3,9

14,5

60,3

SME

45,0

fam. cons.

18,8

17,4

7,3

42,4

125,2

214,2

133,5

27,3

17,0

30,1

9,2

11,8

SME

64,8

53,5

23,0

13,6

38,6

101,5

326,2

225,4

fam. cons.

38,6

40,7

31,8

38,8

11,6

21,5

76,4

SME

66,6

23,2

12,5

38,3

155,8

253,0

185,9

fam. cons.

32,3

31,7

32,3

20,8

14,8

23,7

73,7

SME

Cinema Abbonamenti e teatro televisivi 12,3 40,2

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

121


La SME e la diffusione dei consumi per il tempo libero tendono a crescere all’aumentare del numero di componenti familiari, eccezion fatta per le famiglie di 3 persone, le quali fanno osservare una SME complessiva inferiore a quella affrontata dai nuclei di due individui (determinata dal generale minor valore della spesa per le singole voci che compongono la categoria), e per quelle di 5 e più componenti, nell’ambito delle quali pesa il minor valore della spesa effettiva per vacanze. A parità di numero di componenti, le famiglie composte da coppie con figli fanno registrare una spesa media effettiva superiore a quella delle famiglie monogenitoriali. I maggiori esborsi riguardano tutte le voci di spesa escluse le attività sportive e, nei nuclei di 4 componenti, i libri e giornali. Meno netta, invece, la differenza sotto il profilo dell’incidenza percentuale delle famiglie consumatrici sul campione. Tab. 3.11.d Tempo libero. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa, numero di componenti e tipologia familiare (val. in € e famiglie consumatrici in %) N. comp. Tipologia

Attività sportive

Libri, giornali

Cinema Abbonam. Computer, Vacanze e teatro televisivi stampanti

Totale

SME Coppie senza figli Monogenitoriali

54,3

16,7

9,1

40,2

59,1

319,4

162,4

41,6

37,1

8,1

40,2

133,7

149,8

104,9

Coppie con figli

44,8

18,5

7,7

41,3

123,2

230,0

137,0

Monogenitoriali

45,4

8,2

5,2

37,1

---

166,7

64,7

Coppie con figli

51,7

24,0

14,4

40,5

106,3

346,9

243,9

Monogenitoriali

61,6

25,9

10,9

37,6

26,7

186,0

111,8

5 e più Coppie con figli

66,6

23,7

12,5

38,5

66,9

265,7

170,0

2

3

4

2

3

4

Coppie senza figli Monogenitoriali

famiglie consumatrici 13,2

27,1

16,0

29,8

2,7

16,8

58,6

20,8

19,9

24,5

22,5

7,7

11,0

62,3

Coppie con figli

17,5

29,6

17,7

32,9

9,5

12,9

69,6

Monogenitoriali

22,6

21,4

21,9

22,1

---

3,7

52,6

Coppie con figli

39,3

37,3

30,6

38,4

11,1

21,8

74,7

Monogenitoriali

28,8

60,7

39,8

43,3

11,0

19,4

92,3

5 e più Coppie con figli

36,2

32,7

25,9

20,3

13,2

23,1

73,3

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

122 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


3.12 Altri beni e servizi Tale voce comprende le spese per assicurazioni (esclusa RCA), per prestazioni professionali (avvocati, notai, commercialisti, ecc), traslochi, matrimoni e funerali, donazioni, pasti e consumazioni fuori casa, lotto e altri giochi, ecc. Tale categoria non trova rispondenza in alcuna categoria COICOP, raccogliendo voci classificate in modo diverso. Spesa media mensile familiare25 La spesa media mensile delle famiglie abruzzesi per “altri beni e servizi” è di 129,7 €, pari al 6,3% della spesa media mensile familiare complessiva. Solo i comuni con più di 10.000 residenti e le famiglie con a capo un cittadino italiano fanno registrare una SMMF e un’incidenza sul totale della SMMF superiori alla media regionale. Fig. 3.12.1 Altri beni e servizi. Smmf in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 160 140

129,7

6,3%

147,9 6,6%

6,2%

133,7

5,6%

120 99,2

100

7,0%

6,4%

6,0% 5,1%

5,0%

104,7

4,0%

80 62,9

60

2,0%

40

1,0%

20 -

3,0%

Abruzzo

fino a 3.000 da 3.001 a 10.000

SMMF

più di 10.000

Italiane

Straniere

0,0%

Peso su SMMF totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La SMMF sale in valore all’aumentare della numerosità delle famiglie e la sua incidenza sul totale è in quelle di 2 e 3 componenti inferiore alle un personali. 25

La spesa media mensile familiare è calcolata dividendo la spesa relativa alla categoria “altri beni e servizi” per il numero di famiglie che compongono il campione, senza distinguere, cioè, quelle che hanno effettuato e non l’hanno effettuata effettivamente.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

123


È più elevata nelle coppie con figli, scende nelle monogenitoriali ed assume i valori (in € e in peso % SMMF totale) più bassi nelle coppie senza figli. Essendo questa categoria di spesa estremamente eterogenea e, pertanto, poco significativa nel complesso, si focalizza l’attenzione sui “pasti e consumazioni fuori casa”, che incidono in modo maggiore sugli “altri beni e servizi” (il 71% a livello medio regionale, con un minimo del 59% nei comuni piccoli e un Fig. 3.12.2 Altri beni e servizi. Smmf in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 300

10,0% 8,7% 252,6

250 202,0

6,4%

200

100

6,8%

6,0%

5,1% 133,4

88,7

6,3%

180,7

5,7%

5,3%

150

8,0%

7,1%

119,6 96,6

97,2

2,0%

50 -

4,0%

1

2

3

4

SMMF

5 e più

Coppie Coppie con Monogenit. senza figli figli

0,0%

Peso su SMMF totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

massimo del 76% dei comuni grandi; il 70% delle famiglie con a capo un italiano e l’85% di quelle straniere). Per tale voce le famiglie abruzzesi impiegano mediamente 92 €, vale a dire il 4,5% del loro budget mensile per consumi. Sia in termini di monetari che di incidenza sulla SMMF tale spesa è particolarmente elevata nei comuni con più di 10.000 residenti (112 €), e assai inferiore in quelli con meno di 3.000 residenti (59 €). Rispetto ai valori medi regionali le famiglie con a capo un italiano fanno registrare un esborso leggermente superiore (94 €) e una identica incidenza percentuale sulla SMMF, quelle con capofamiglia straniero una spesa assai inferiore (54 €) e un peso di tale voce sul totale della categoria pressoché uguale. La spesa per pasti e consumazioni fuori casa aumenta lievemente passando dalle famiglie unipersonali a quelle di due componenti e in modo più considerevole all’aumentare del numero di componenti.

124 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Fig. 3.12.3 Pasti e consumazioni fuori casa. Smmf in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 120 100

6,0%

112,0 5,0%

91,8

94,1 4,5%

4,5%

80

3,7% 63,5

58,8

60

5,0%

4,4%

4,0%

3,4%

3,0%

53,6

40

2,0%

20

1,0%

-

Abruzzo

fino a 3.000 da 3.001 a oltre i 10,000 res. 10,000 res. res. SMMF

Italiane

0,0%

Straniere

Peso su SMMF totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Essa assorbe il 6% del bilancio familiare per consumi nelle famiglie composte da un solo individuo e quote che vanno dal 5% di quelle di due persone all’8,3% delle più numerose. Sono le famiglie monoparentali ad impiegare le maggiori quote del loro budget per i pasti fuori casa, le coppie senza figli le più modeste. Fig. 3.12.4 Pasti e consumazioni fuori casa. Smmf in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale) 300

10,0%

250 200

194,8

6,0%

8,0%

6,9%

7,0% 5,5%

5,5%

5,0%

150 100

9,0%

240,7 8,3%

4,6% 126,8

3,5%

91,5

84,2

122,9

5,0% 103,6

65,4

50 -

6,0% 4,0% 3,0% 2,0% 1,0%

1

2

3

4

SMMF

5 e più

Coppie senza Coppie con Monogenit. figli figli

0,0%

Peso su SMMF totale

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

125


Spesa media effettiva26 I dati relativi alla spesa media effettiva relativa a “altri beni e servizi” per principali voci confermano quanto già osservato a proposito della SMMF. La voce prevalente, sia in termini monetari che di peso % di famiglie consumatrici è quella relativa a “pasti e consumazioni fuori casa”, seguono le assicurazioni, le spese per cerimonie familiari e gli onorari di professionisti che riguardano più del 10% delle famiglie abruzzesi. Più contenuta in termini monetari, anche se assai più elevato il peso percentuale di famiglie consumatrici, è la spesa per il lotto ed altri giochi. Tab. 3.12.a Altri beni e servizi. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %)

Abruzzo

Pasti e consum. Assicuraz. Spese matrimoni, Onorari Lotto ed fuori casa (esclusa RCA) funerali, ecc.. professionisti altri giochi

SME fam. cons.

88,9

93,8

60,5

29,5

60,4

12,9

10,6

10,6

20,8

129,4

173,3

132,4

91,9

29,8

fam. cons.

45,4

6,1

12,5

6,2

17,9

da 3.000 a 10.000 SME res. fam. cons.

109,7

68,2

138,0

66,6

30,3

57,8

16,6

8,8

11,5

21,8

169,8

85,9

66,8

53,1

29,2

66,0

13,7

10,7

11,6

21,3 29,5

fino a 3.000 res.

oltre i 10.000 res.

italiana

straniera

SME

152,0

SME fam. cons. SME

155,9

89,2

93,8

60,1

fam. cons.

60,3

13,5

11,3

11,1

21,2

SME

87,0

47,3

0,0

100,0

29,6

fam. cons.

61,6

1,7

0,0

2,0

13,9

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Analizzando i comportamenti di spesa per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza, si osserva che la frequenza e l’entità della spesa per pasti e consumazioni fuori casa sono maggiori nei comuni grandi e assai più contenute in quelli medi. Per quanto riguarda le assicurazioni, sono le famiglie che risiedono in questi ultimi centri a mostrare la più elevata percentuale di famiglie consumatrici, ma la spesa più elevata è sostenuta dai residenti nei 26

La spesa media effettiva è stata calcolata dividendo la spesa totale relativa alla categoria “altri beni e servizi” per il numero di famiglie che hanno effettivamente affrontato quella spesa, tenendo conto che tali famiglie costituiscono un sottoinsieme del numero complessivo delle famiglie abruzzesi intervistate.

126 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


comuni piccoli i quali, invece, fanno registrare più frequentemente esborsi per cerimonie (matrimoni, funerali, ecc..) per le quali affrontano una spesa di poco inferiore solo a quella rilevata nei comuni di medie dimensioni. Tab. 3.12.b Altri beni e servizi. Sme in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa, numero di componenti e tipologia familiare (val. in € e famiglie consumatrici in %) N. componenti 1 comp. 2 comp. 3 comp. 4 comp. 5 e più comp.

SME fam. cons. SME fam. cons. SME fam. cons. SME fam. cons. SME fam. cons.

Coppie senza figli

SME

Coppie con figli

SME

Monogenitoriali

fam. cons. fam. cons. SME fam. cons.

Consum. fuori casa

Lotto ed altri giochi

122,3

23,6

51,3

19,2

117,7

31,6

58,4

18,1

148,8

31,7

65,7

20,8

191,5

27,2

68,8

26,7

295,1

55,7

70,9

21,3

121,1

28,9

54,0

19,0

181,4

31,3

67,7

23,6

148,4

42,8

69,8

16,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

L’entità della spesa per onorari di professionisti aumenta al diminuire della dimensione demografica dei comuni di residenza, ma la percentuale di famiglie consumatrici è nei comuni medi e grandi assai superiore a quella dei comuni medi. Il lotto ed altri giochi non fanno osservare differenze sostanziali in termini di spesa effettiva e sono meno diffusi nei soli comuni piccoli. Sotto il profilo della cittadinanza del capofamiglia si rileva che le famiglie straniere tendono a spendere di meno e meno diffusamente di quelle italiane con la sola eccezione delle percentuali di famiglie consumatrici di pasti fuori casa. Passando ad analizzare sulla base della dimensione e tipologia familiare la SME per “pasti e consumazioni fuori casa” e per “lotto e altri giochi”, vale a dire le due componenti della categoria “altri beni e servizi” più significative sotto il profilo dello stile e del tenore di vita, si osserva che per entrambe le

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

127


voci la spesa e l’incidenza percentuale delle famiglie consumatrici tendono a crescere all’aumentare del numero di componenti e sono significativamente più elevate nelle famiglie con figli. In particolare, relativamente ai “pasti e consumazione fuori casa” si osserva che, pur essendo lievemente superiore la percentuale di famiglie monoparentali, sono le coppie con figli a sostenere la SME più elevata. Al contrario, invece, per i “giochi assai più bassa è l’incidenza di famiglie consumatrici monoparentali ma significativamente più elevata la spesa effettiva da esse sostenuta.

128 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


4. I LUOGHI E LE ABITUDINI D’ACQUISTO

4.1 Variazioni della spesa per consumi rispetto al 2013 Una sezione del questionario è dedicata alla abitudini e caratteristiche d’acquisto, nel cui ambito sono analizzate le variazioni di spesa rispetto al 2013. A fronte di un 12,5% di famiglie che hanno dichiarato di aver aumentato la spesa per consumi e a un 55,2% che l’ha mantenuta invariata, esiste un 32,3% che l’ha ridotta. Fig. 4.1.1 Variazioni rispetto al 2013 della spesa per consumi in Abruzzo (saldi % delle risposte) 0 -5 -10 -12,3

-15 -20 -25

-19,8

-18,4

-19,6

-15,7

-17,2

-18,8

-19,5

-20,7

-23,9

-20,5 -21,2

-25,2

-30 -35

Monogenitoriali

Coppie con figli

Coppie senza figli

5 e piu comp.

4 comp.

3 comp.

2 comp.

1 comp.

Capofamiglia italiano

Comuni grandi

Comuni medi

Comuni piccoli

Abruzzo

Capofamiglia straniero

-36,2

-40

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Considerando, pertanto, i saldi percentuali tra le risposte con indicazioni di aumento e di diminuzione, si rileva un decremento della diffusione media regionale della spesa per consumi del -19,8%. Tale saldo è particolarmente negativo per le famiglie che risiedono nei comuni di dimensioni demografiche intermedie (3.001-10.000 res.), per quelle straniere, composte da 3 persone (-25,2%) e in cui sono presenti figli (coppie: -20,5%; monogenitoriali: -21,2%). Esaminando le variazioni dei principali capitoli o voci di spesa, si osserva che

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

129


prevalgono del 30% e più le indicazioni di diminuzione relative alle spese per acquisto di autovetture, per cinema e teatro e per vacanze, più del 20% le contrazioni che riguardano mobili, apparecchi domestici, quotidiani e riviste e, nel complesso, il tempo libero: come prevedibile, quindi, la media delle famiglie abruzzesi ha “tagliato” sostanzialmente le spese superflue. Fig. 4.1.2 Variazioni rispetto al 2013 della spesa per consumi per principali voci in Abruzzo (saldi % delle risposte) 20 9,0

10

2,9

0 -4,0

-7,0 -11,4

-15,7 -18,5

-20,4

-26,1

-25,5

-30

-27,8

-32,4

-40

-37,0

-42,8 Tempo libero

Istruzione

Cinema e teatro

Quotidiani e riviste

Ricariche e abbonamenti

Acquisto cellulare

Acquisto autrovettura

Carburanti

Abbigliamento e calzature

Apparecchi domestici

Mobili

Alimenti e bevande

-50

Spese sanitarie

-20

Vacanze

-10

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Contrazioni meno diffuse riguardano l’acquisto di generi alimentari (per definizione di prima necessità), di abbigliamento, accessori e calzature (non comprimibili oltre una certa misura), di cellulari e utenze per la telefonia mobile e per l’istruzione. Indicazioni di aumento riguardano le sole spese per carburanti (+2,9%) e per la sanità (+9,0%). Quest’ultime in particolare, connesse al soddisfacimento del bisogno primario della salute, sono irrinunciabili e richiedono spesso il ricorso, oltre che a strutture pubbliche, anche alle più costose strutture private. L’aumento nella diffusione della spese per carburanti e la contrazione contenuta di quella per la telefonia mobile indicano che la società abruzzese ha assunto uno stile di vita, fatto anche di abitudini superflue, alle quali non riesce a rinunciare oltre una certa misura.

130 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Prendendo in considerazione i principali capitoli e voci di spesa, si osserva che sono le famiglie che risiedono nei comuni di maggiori dimensioni e quelle con a capo un cittadino italiano a far rilevare meno diffusamente contrazioni di spesa. Esse, al contrario delle altre, per alcune tipologie di consumi, quali la sanità, i carburanti e, ad esclusione delle italiane, l’istruzione, fanno registrare saldi positivi. Sono invece negative, spesso oltre il -40%, fino a toccare il -63% per i consumi relativi alle vacanze, le differenze percentuali che si riferiscono alle famiglie straniere che hanno ridotto gli acquisti relativi al tempo libero in senso ampio (inclusi i giornali e le riviste e gli spettacoli). Sotto il profilo della numerosità e tipologia familiare si osserva che i più diffusi saldi percentuali fortemente negativi interessano le monoparentali, le quali fanno rilevare solo nel caso degli alimenti, dei carburanti, dell’istruzione e delle spese sanitarie, vale a dire nelle spese necessarie, variazioni migliori delle coppie con e senza figli. Nel complesso le famiglie più numerose (5 e più componenti) mostrano una miglior “tenuta” delle spese necessarie (alimentari, abbigliamento, sanità) e contrazioni più diffuse delle voci di spesa “superflue” (tempo libero) o straordinarie, come, ad esempio, l’acquisto di autovetture. Fanno registrare generalmente saldi negativi meno importanti della media regionale le famiglie composte da due persone. Fig. 4.1.3 Famiglie abruzzesi che hanno ridotto la spesa per consumi rispetto al 2013 per necessità di risparmio (peso % su totale campione) 40 35 30

31,0

28,7

33,7 29,7

28,6

30,5 27,5

23,0

25

29,7

31,2

29,3

25,0

26,5

24,0

20 15 10 5 Monogenitoriali

Coppie con figli

Coppie senza figli

5 e piu comp.

4 comp.

3 comp.

2 comp.

1 comp.

Capofamiglia stranieri

Capofamiglia italiano

Comuni grandi

Comuni medi

Comuni piccoli

Abruzzo

0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

131


132 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali -19,0 -52,4

Istruzione

Vacanze 7,0

-49,7

-0,4

-42,9

-36,7

-14,7

-21,0

-37,6

-0,9

-20,6

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

1,8

-46,5

Cinema e teatro

Spese sanitarie

-16,5 -39,0

Ricariche e abbonamenti

Quotidiani e riviste

-36,1 -31,1

Acquisto autrovettura

-2,0

Acquisto cellulare

-12,6

Abbigliamento e calzature

Carburanti

-18,1

-35,2

-32,7 -22,2

Mobili

-10,8

11,7

-37,2

0,6

-31,7

-19,1

-8,9

-13,0

-28,7

5,7

-15,1

-20,7

-21,2

-4,8

9,7

-41,8

-4,1

-36,9

-25,2

-11,1

-17,8

-32,0

3,7

-15,1

-19,7

-24,3

-6,3

-7,1

-63,5

0,0

-38,5

-47,8

-16,3

-29,6

-42,2

-17,0

-26,7

-50,0

-81,0

-18,8

italiana straniera

fino a da 3.000 a oltre 3.000 res. 10.000 res. 10.000 res.

-9,5

Cittadinanza

Ampiezza demografica dei comuni

Apparecchi domestici

Alimenti e bevande

Voci di spesa

5,5

-40,2

-27,2

-36,6

-27,4

-11,5

-30,5

-36,0

-10,0

-14,3

-22,7

-22,5

-10,9

1

6,6

-34,6

-23,8

-35,0

-24,2

-15,6

-19,9

-38,4

1,3

-14,5

-13,7

-23,1

-0,7

2

11,8

-49,2

1,1

-41,5

-30,0

-10,3

-9,0

-27,5

3,1

-24,7

-28,1

-27,8

-10,2

3

4

11,0

-47,0

23,0

-33,5

-25,3

-9,6

-9,9

-23,3

17,5

-9,3

-16,0

-23,1

-4,9

Numero di componenti

Tipologia familiare

19,4

-55,6

-15,8

-44,4

-15,2

0,0

-25,0

-54,5

12,8

-13,5

-21,2

-50,0

-7,9

10,9

-29,4

-35,5

-31,7

-20,7

-16,0

-17,5

-37,2

-0,8

-14,8

-10,6

-27,0

-2,1

12,9

-46,0

12,3

-38,6

-25,0

-9,3

-10,7

-24,9

9,5

-16,9

-19,5

-23,3

-7,3

-4,3

-48,6

-12,2

-33,0

-36,5

-12,8

-25,1

-50,1

6,0

-14,8

-42,4

-44,4

-1,4

Coppie Coppie 5 e piu Monogenit. senza figli con figli

Tab. 4.1.a Variazioni in Abruzzo rispetto al 2013 della spesa per consumi per categoria (saldi % delle risposte)


Il 28,7% delle famiglie abruzzesi ha ridotto i propri consumi per risparmiare. Tale necessità ha interessato soprattutto le famiglie residenti nei comuni medi, quelle straniere, formate da 3, 4 e 5 e più persone e le coppie con figli. Fig. 4.1.4 Famiglie abruzzesi che hanno ridotto la spesa per consumi rispetto al 2013 per necessità di risparmio per principali voci (peso % su totale campione) 45,0

41,5

40,0 32,5

35,0 30,0

25,2

25,0 20,0

27,5

17,5

15,2

12,5

15,0

26,6

23,8

10,0

9,9

7,4

6,2

5,0 Spese sanitarie

Vacanze

Tempo libero

Istruzione

Cinema e teatro

Quotidiani e riviste

Ricariche e abbonamenti

Acquisto cellulare

Acquisto autrovettura

Carburanti

Abbigliamento e calzature

Alimenti e bevande

0,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Le spese che a livello medio regionale sono state più diffusamente ridotte per ragioni di risparmio sono quelle per le vacanze (41,5%), per il cinema e teatro (32,5%), per l’acquisto di autovetture (27,5%) e per il tempo libero (26,6%). Le altre categorie nel complesso hanno subito un taglio tra il 10% e il 25%, con valori più ridotti per quotidiani e riviste (7,4%), istruzione (9,9%) e spese sanitarie (6,2%). Considerando la dimensione demografica dei comuni, si osserva che le famiglie residenti nei comuni fino a 3.000 abitanti mostrano la minore incidenza di contrazioni per necessità di risparmio di quasi tutte le voci, con percentuali che nel complesso si attestano tra il 10% e il 20%, e un peso superiore per il cinema e teatro (25%) e inferiore per l’istruzione e le spese sanitarie (6%). Al contrario, sono i comuni di medie dimensioni (da 3.000 a 10.000 residenti) a far registrare più diffusamente diminuzioni per risparmio. Le famiglie che abitano nei centri con più di 10.000 residenti si attestano nel complesso su percentuali vicine alla media regionale, mostrando, tut-

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

133


134 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali 19,6 24,8 6,1 32,7 6,4

Quotidiani e riviste

Cinema e teatro

Istruzione

Vacanze

Spese sanitarie

20,0

6,6

46,4

8,4

35,8

10,1

17,2

19,8

27,6

15,4

28,7

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

17,8 12,8

Ricariche e abbonamenti

Acquisto autrovettura

Acquisto cellulare

11,2 14,8

Carburanti

14,4 24,7

Abbigliamento e calzature

6,0

42,2

12,2

33,9

3,1

15,2

27,5

32,7

11,9

24,3

17,6

fino a da 3.000 a oltre 3.000 res. 10.000 res. 10.000 res.

Ampiezza demografica dei comuni

Alimenti e bevande

Voci di spesa

6,3

41,0

10,3

33,0

7,1

15,4

23,6

27,9

5,1

24,9

17,6

4,2

52,6

0,0

24,4

14,2

11,5

25,9

18,7

18,2

32,7

17,2

italiana straniera

Cittadinanza

6,8

32,9

12,9

30,2

20,3

14,6

24,9

22,8

17,4

24,6

17,2

1

3,6

34,3

14,5

28,9

18,6

14,6

19,7

28,1

9,1

20,3

11,3

2

26,8

50,4

8,4

38,7

26,8

15,8

22,1

31,0

15,3

30,4

23,7

3

19,0

19,3

50,3

6,3

32,1

24,6

16,7

26,6

27,5

8,7

26,2

18,4

30,0

44,4

10,5

38,9

15,2

13,2

31,3

36,4

10,3

24,3

14,2

4,2

29,4

19,4

26,7

19,5

16,0

21,1

30,2

10,0

23,5

6,5

47,7

5,6

34,4

22,8

15,8

24,4

28,0

11,7

28,6

21,3

8,5

47,8

13,8

31,0

26,8

14,4

24,4

39,4

10,3

18,0

10,2

Coppie Monogenit. con figli

Tipologia familiare

Coppie 4 5 e piu senza figli

Numero di componenti

Tab. 4.1.b Famiglie abruzzesi che hanno ridotto la spesa per consumi rispetto al 2013 per necessitĂ di risparmio per principali voci (peso % su totale categoria)


tavia, una maggiore propensione a risparmiare sull’acquisto di autovetture e cellulari e sull’istruzione. Probabilmente a causa dell’incomprimibilità oltre una certa misura della spesa per consumi, rispetto alle famiglie italiane, quelle straniere, che presentano un livello di SMMF e SME assai più basso, mostrano nel complesso una propensione a risparmiare minore per la maggior parte di voci di spesa. Le prime tendono, tuttavia, a ridurre in misura maggiore le spese per abbigliamento, carburante, cellulari e per alcune voci relative al tempo libero. Le coppie senza figli fanno registrare contrazioni delle spese superflue (tempo libero) assai meno diffuse delle altre tipologie. Mostrano la più elevata incidenza delle famiglie che riducono le spese per necessità di risparmio quelle di 3 persone, principalmente composte da genitori con un figlio, e, in generale le famiglie con figli.

4.2 Diffusione di particolari tipologie di beni Prendendo in considerazione alcune particolari categorie di beni, categorie correlate ad una gestione consapevole dell’ambiente (prodotti a risparmio energetico, biologici, a km 0), a requisiti di qualità dei beni alimentari (DOC, IGT, DOP) o ad un’esigenza di risparmio (in saldo), si osserva che quasi la metà delle famiglie abruzzesi ha comprato prodotti a risparmio energetico, più di un quarto prodotti biologici e a km 0, con un incremento rispetto al 2013 del 30% circa per tutte e tre le categorie di beni. Quasi il 30% ha preferito l’acquisto di alimenti e vini DOC, IGT, DOP, con un aumento rispetto ai due anni precedenti di poco superiore al 10%. La maggioranza delle famiglie (71%), in crescita del 31% se confrontata al 2013, ha effettuato spese nei periodi di saldo. È nei comuni con più di 10.000 abitanti che si registrano le più consistenti quote di famiglie utilizzatrici di prodotti a risparmio energetico, biologici, DOC, IGT e in saldo, nei comuni che hanno tra 3.000 e 10.000 residenti il più diffuso ricorso all’acquisto di beni a km 0. Nel complesso sono, tuttavia, i centri di minori dimensioni demografiche a far registrare il più diffuso incremento di tutte le categorie prese in esame. In relazione alla cittadinanza del capofamiglia si osserva che assai superiori sono la diffusione e l’incremento rispetto al 2013 dell’acquisto di tali beni da parte delle famiglie italiane. Le straniere, in particolare, fanno registrare un decremento delle quote di famiglie utilizzatrici di prodotti DOC, DOP e IGT.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

135


Fig. 4.2.1 Utilizzo di particolari tipologie di beni in Abruzzo (colonna di sinistra % famiglie utilizzatrici, colonna di destra saldi % delle risposte) 75

71,0

60 49,6 45 29,5

30

26,9

26,4

27,6

31,5

31,5

29,1

15

10,3

0 A risparmio energetico

Biologici Diffusione

A km 0

DOC, IGT, DOP

In saldo

Variazioni rispetto al 2013

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Se si considera l’ampiezza della famiglia, si rileva che sono i nuclei composti da 3 e 4 individui a prediligere in misura maggiore beni a risparmio energetico, a km. 0 e in saldo, le famiglie formate da 5 e più persone quelli biologici e alimentari di qualità. Le prime, inoltre fanno registrare i più elevati incrementi nell’utilizzo di tutte le categorie di beni tranne quelli biologici e in saldo, prediletti dai nuclei più numerosi. Le coppie con figli mostrano nel complesso una maggiore attenzione all’ambiente, alla qualità e al risparmio, ma sono le monoparentali a far registrare rispetto al 2013 il maggior incremento nell’acquisto di prodotti a risparmio energetico e in saldo, segno di una maggiore propensione al risparmio a breve e medio termine.

4.3 I

luoghi d’acquisto

I luoghi d’acquisto dei prodotti alimentari I supermercati, come già osservato nella precedente indagine, si confermano i luoghi d’acquisto di prodotti alimentari preferiti dalle famiglie abruzzesi (65,2%). Quote importanti si rivolgono anche ai centri commerciali, agli hard discount, agli ipermercati, direttamente ai produttori, ai negozi tradizionali, ai mercati ambulanti. Meno frequente l’acquisto di generi alimentari negli

136 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

137

19,2 61,8

DOC, IGT, DOP

In saldo

66,3

29,1

31,2

22,3

45,2

Medi

75,5

32,2

28,7

32,1

52,9

Grandi

72,1

29,8

28,5

27,3

50,6

Italiana

53,0

17,6

13,2

19,2

33,0

Straniera

Cittadinanza del capofamiglia

54,7

22,6

22,5

20,7

37,9

1

74,9

25,9

27,8

25,6

49,0

2

83,6

33,1

32,1

32,2

56,4

3

78,8

36,7

32,1

28,4

62,2

4

Numero di componenti

65,9

39,0

22,0

41,5

43,9

5 e piu

74,7

26,0

30,8

23,3

44,5

Coppie senza figli

29,5 27,8 13,7 39,4

Biologici

A km 0

DOC, IGT, DOP

In saldo

31,4

9,8

30,0

32,0

30,8

Medi

29,6

9,9

32,9

24,6

28,2

Grandi

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

33,1

Piccoli

A risparmio energetico

Tipologia prodotti

Ampiezza demografica dei comuni

32,4

11,0

31,9

27,1

30,4

Italiana

12,2

-9,7

15,5

9,7

7,3

Straniera

Cittadinanza del capofamiglia

26,9

17,0

34,3

27,7

26,9

1

30,5

10,1

23,8

24,7

28,1

2

33,1

7,2

26,9

14,7

33,2

3

33,0

8,4

43,0

35,3

30,2

4

Numero di componenti

44,4

6,3

22,2

47,1

27,8

5 e piu

30,3

13,2

24,4

26,5

27,7

Coppie senza figli

77,7

23,4

18,6

26,4

57,9

31,3

9,0

31,2

23,3

28,6

40,1

-0,6

29,2

20,1

33,4

Coppie Monogen. con figli

Tipologia familiare

80,4

36,8

32,4

32,0

57,3

Coppie Monogen. con figli

Tipologia familiare

Tab. 4.2.b Variazioni in Abruzzo dell’utilizzo di particolari tipi di beni rispetto al 2013 (saldi percentuali delle risposte)

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

20,1

15,3

Biologici

A km 0

43,6

Piccoli

Ampiezza demografica dei comuni

A risparmio energetico

Tipologia prodotti

Tab. 4.2.a Famiglie abruzzesi che utilizzano particolari tipi di beni (peso % su totale categoria)


spacci aziendali, on line o la produzione diretta di ciò che consuma. Importante, più come rivelatore di tendenza che in termini di consistenza, il ricorso all’acquisto tramite gruppi di acquisto solidale (GAS). Fig. 4.3.1 I luoghi d’acquisto dei prodotti alimentari in Abruzzo (peso %) 70,0

65,2

60,0 46,0

50,0 40,0

39,7 33,8

32,7

27,8

30,0 20,0

36,3

14,4

10,0

16,1

11,8

8,1

Autoconsumo

Centri commerciali

Supermercati

Ipermercati

On line

Mercati ambulanti

Hard discount

Negozi tradizionali

Gruppi di acquisto solidale

Spacci alimentari

Direttamente al produttore

0,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Volendo scendere più nel dettaglio, si osserva che le famiglie residenti nei comuni di maggiore dimensione demografica diversificano maggiormente i luoghi d’acquisto e prediligono più di quelle che abitano nei comuni medi e piccoli, oltre alla distribuzione organizzata, forme di acquisto “à la page” (GAS, on line, ecc…), le quali, invece, sono meno utilizzate, unitamente ai supermercati, ai centri commerciali e agli hard discount, dalle famiglie che risiedono nei comuni fino a 3.000 abitanti nei quali si osserva un più diffuso ricorso ai negozi tradizionali. Rispetto alle famiglie con a capo un italiano quelle che lo hanno straniero scelgono con maggiore frequenza gli hard discount, in misura pari i mercati ambulanti e l’autoconsumo, in misura nel complesso assai inferiore la generalità degli altri luoghi d’acquisto. Nel confronto con il 2013, ferma restando una prevalenza di famiglie che non hanno modificato i luoghi d’acquisto e una sostanziale stabilità degli spacci aziendali e degli ipermercati, si osserva la diminuzione (in termini di saldo percentuale tra le risposte con indicazione di aumento e diminuzione) del ricorso ai negozi tradizionali, ai supermercati, ai centri commerciali e ai gruppi di acquisto solidale.

138 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Tab. 4.3.a I luoghi di acquisto dei prodotti alimentari in Abruzzo (peso %) Ampiezza demografica dei comuni

Luoghi d’acquisto

Piccoli

Medi

Cittadinanza del capofamiglia

Grandi

Italiana

Straniera 14,4

Direttamente al produttore

31,1

35,6

34,0

35,0

Spacci alimentari

12,5

13,2

15,4

14,8

8,6

4,7

6,4

9,8

8,2

6,6

Gruppi di acquisto solidale Negozi tradizionali

36,3

28,4

33,0

33,5

18,8

Hard discount

36,1

38,4

41,2

38,5

58,8

Mercati ambulanti

23,3

25,5

29,9

27,9

26,1

7,9

11,8

13,0

12,0

8,6

29,7

28,6

41,1

37,2

21,5

On line Ipermercato Supermercato

58,3

61,3

68,7

66,3

47,1

Centro commerciale

37,3

48,3

47,9

47,2

25,2

Autoconsumo

16,4

13,5

16,9

16,1

15,7

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Al contrario aumenta l’abitudine di produrre prodotti alimentari in proprio, e quella di acquistarli direttamente dal produttore, negli hard discount, nei mercati ambulanti e on line. Nell’ambito delle famiglie residenti nei piccoli comuni massimi sono i decrementi della frequenza di spacci alimentari, GAS, Fig. 4.3.2 Variazioni rispetto al 2013 dei luoghi di acquisto dei prodotti alimentari in Abruzzo (saldi % delle risposte) 40,0

32,3

33,1

30,0

26,4

23,4

20,0

13,5

10,0

-5,2

-5,8

Centri commerciali

-0,5

-10,0

Supermercati

0,7

0,0

-9,4

-20,0

-20,5

Autoconsumo

Ipermercati

On line

Mercati ambulanti

Hard discount

Negozi tradizionali

Gruppi di acquisto solidale

Spacci alimentari

Direttamente al produttore

-30,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

139


negozi tradizionali e supermercati e più elevati sono gli aumenti di quella di mercati ambulanti e di acquisti on line; nei comuni di dimensione intermedia massimo è l’incremento degli acquisti diretti dai produttori e negli hard discount e minimo quello nei centri commerciali; nei comuni grandi aumenta in modo più elevato il ricorso agli spacci aziendali e all’autoconsumo. I comportamenti d’acquisto delle famiglie con a capo un cittadino italiano ricalcano i comportamenti d’acquisto medi regionali, mentre la scelta dei punti vendita dei nuclei con a capo uno straniero è connotata da forti contrazioni di tutte le tipologie osservate ad eccezione degli hard discount, dei mercati ambulanti, dell’autoconsumo e degli acquisti on line. Tab. 4.3.b Variazioni in Abruzzo rispetto al 2013 dei luoghi di acquisto dei prodotti alimentari (saldi % delle risposte) Luoghi d’acquisto Direttamente al produttore Spacci alimentari

Ampiezza demografica dei comuni

Cittadinanza del capofamiglia

Piccoli

Medi

Grandi

Italiana

33,0

41,4

28,8

33,4

Straniera -12,0

-25,2

-9,3

10,2

1,4

-20,1

Gruppi di acquisto solidale

-28,5

-1,3

-23,7

-18,2

-67,8

Negozi tradizionali

-12,4

-5,9

-9,4

-8,6

-31,3

Hard discount

23,9

31,4

25,5

26,6

24,3

Mercati ambulanti

51,7

19,1

17,7

23,7

18,1

On line

42,8

29,0

3,1

12,6

35,0

Ipermercato

-11,7

-2,6

2,6

0,9

-39,0

Supermercato

-13,3

-8,2

-2,1

-5,1

-8,1

Centro commerciale

-8,8

-13,0

-2,6

-5,9

-4,9

Autoconsumo

32,9

43,0

30,3

33,0

34,4

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

I luoghi d’acquisto dei prodotti non alimentari Le famiglie abruzzesi prediligono per l’acquisto di prodotti non alimentari i centri commerciali e i negozi tradizionali. Quote importanti appaiono orientate anche verso punti vendita a costi più contenuti, quali outlet, grandi magazzini e ipermercati. Una percentuale pressoché doppia rispetto a quella relativa ai beni alimentari fa ricorso ad e-commerce. Le famiglie residenti nei comuni con più di 10.000 abitanti si rivolgono più frequentemente a tutti i luoghi di acquisto, probabilmente per la maggiore vicinanza a punti vendita appartenenti a tutte le categorie indicate.

140 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Nell’ambito dei comuni medi e ancor più nei piccoli si osservano, al contrario, percentuali più basse che, nel caso degli acquisti on line, negli outlet, negli ipermercati non rappresentano neanche la metà di quelle osservate nei comuni di maggiori dimensioni demografiche. Fig. 4.3.3 I luoghi di acquisto dei prodotti non alimentari in Abruzzo (peso %) 70,0

! 57,2

60,0 50,0

46,2

40,0 30,0

29,8

26,9

23,1

21,6

20,0 10,0

Commercio on line

Centri commerciali

Ipermercati

Outlet

Grande magazzino

Negozi tradizionali

0,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Tab. 4.3.c I luoghi di acquisto dei prodotti non alimentari in Abruzzo (peso %) Luoghi d’acquisto

Ampiezza demografica dei comuni

Cittadinanza del capofamiglia

Piccoli

Medi

Grandi

Italiana

Straniera

Negozi tradizionali

44,6

46,4

46,6

47,5

24,0

Grande magazzino

22,4

22,6

29,7

27,4

17,3

Outlet

18,0

23,8

35,6

29,7

31,7

Ipermercato

10,8

19,0

25,9

22,2

12,5

Centro commerciale

51,0

58,5

58,7

57,8

47,1

Commercio on line

12,6

15,5

29,0

23,8

11,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

Con evidenza anche nel caso delle scelte d’acquisto dei prodotti non alimentari forte è il peso della prossimità geografica e della facilità di accesso a punti vendita di diversa natura e dimensione. Se si eccettuano gli outlet, le famiglie straniere mostrano una minore diffusione degli acquisti in tutte le tipologie di

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

141


Fig. 4.3.4 Variazioni rispetto al 2013 dei luoghi di acquisto dei prodotti non alimentari in Abruzzo (saldi % delle risposte) 25,0 20,3

20,0 15,0 8,5

10,0

7,4

5,0 0,0

-15,0

-5,9

-6,3

Centri commerciali

-10,0

Ipermercati

-5,0

-14,5 Commercio on line

Outlet

Grande magazzino

Negozi tradizionali

-20,0

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

punti vendita considerate. Nel confronto con il 2013, fermo restando una prevalenza di famiglie che non hanno modificato i luoghi d’acquisto e una sostanziale stabilità degli spacci aziendali e degli ipermercati, si osserva la diminuzione (in termini di saldo percentuale tra le risposte con indicazione di aumento e diminuzione) dell’abitudine di frequentare i negozi tradizionali, gli ipermercati e i centri commerciali e l’aumento del ricorso ai grandi magazzini, agli outlet e, in misura assai consistente, del commercio on line. Osservando le variazioni per classe di ampiezza demografica dei comuni e cittadinanza del capo famiglia si rileva che gli incrementi più diffusi sono quelli relativi agli acquisti on line, pratica sempre più utilizzata anche per i prodotti alimentari, e, se si fa eccezione per i comuni medi e le famiglie straniere, negli outlet. Le contrazioni più consistenti, invece, riguardano l’abitudine di comprare prodotti non alimentari negli ipermercati e nei punti vendita più costosi, quali i negozi tradizionali e i centri commerciali, che solo nei comuni grandi mostrano un saldo lievemente positivo. Se si esclude il commercio on line, le famiglie straniere fanno registrare pesanti decrementi dell’abitudine di acquistare presso tutte le tipologie di punti

142 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


vendita. Impressionante l’aumento del ricorso agli acquisti on line, i quali vedono un incremento assai consistente legato alla crescente e sempre più diffusa dimestichezza con l’informatica e il mondo web e certamente corroborato dalla sempre maggiore presenza di siti di e-commerce sui social (Facebook, Youtube, Twitter, ecc.) che hanno contribuito ad abbassare il livello di diffidenza dei consumatori. Colpisce, al contrario di quanto si osserva a livello medio nazionale, la tendenza al decremento del ricorso ai Gruppi di acquisto solidale. Tab. 4.3.d Variazioni in Abruzzo dei luoghi di acquisto di beni non alimentari rispetto al 2013 (saldi % delle risposte) Luoghi d’acquisto

Ampiezza demografica dei comuni

Cittadinanza del capofamiglia

Piccoli

Medi

Grandi

Italiana

Straniera

Negozi tradizionali

-9,0

-23,5

-13,0

-13,6

-42,3

Grande magazzino

-6,5

19,4

9,1

9,7

-24,0

Outlet

13,3

-1,3

8,5

10,1

-34,3

Ipermercato

-13,5

-15,1

-2,6

-4,5

-49,9

Centro commerciale

-25,4

-11,8

0,8

-5,9

-15,0

Commercio on line

59,1

19,9

15,0

20,1

27,5

Fonte: elaborazione CRESA su dati CRESA 2014-2015

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

143



5. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

A conclusione del percorso di analisi della spesa per consumi delle famiglie abruzzesi si ritiene utile e interessante sintetizzare con una veloce carrellata gli aspetti più significativi emersi nel corso dell’indagine. 5.1 Le famiglie abruzzesi La struttura familiare in Abruzzo, al pari di quanto avviene in più ampi contesti, sta vivendo una fase di profonde trasformazioni che trovano origine in fatti di natura demografica ed economico-sociale. La società abruzzese fotografata dall’indagine CRESA è composta per 30% da famiglie unipersonali, per 25% da famiglie di due persone, per il 21% da nuclei di tre individui, per il 19% da famiglie di 4 componenti e per il 5% da nuclei più numerosi. Si è assistito negli ultimi anni ad un aumento dell’incidenza percentuale delle famiglie uni personali e di quelle composte da 3 persone e una conseguente diminuzione di quelle formate da un diverso numero di individui. Le cause che hanno determinato tali trasformazioni sono molteplici. L’allungamento della vita media, le migliori condizioni di salute che i progressi della medicina consentono anche in età avanzata, il minor tempo che le donne, a causa di impegni di lavoro, possono dedicare alla cura dei propri cari, anziani in primis, stanno portando all’aumento del numero di persone, perlopiù donne, non più giovani che vivono da sole. La diffusione delle separazioni e dei divorzi e la tendenza ad uscire dal nucleo familiare di origine al raggiungimento dell’autosufficienza economica fanno sì che le fila delle famiglie unipersonali si ingrossino anche per l’ingresso al loro interno di “single”, in prevalenza uomini fino ai 50 anni di età, celibi o separati e divorziati, e, anche se in piccola parte, donne tra i 30 e i 40 anni con un buon livello di istruzione, nubili, separate o divorziate. Crescono in termini numerici e di incidenza percentuale anche le famiglie monoparentali, (11,0%), quasi sempre costituite da madri con figli. Sono spesso le famiglie più fragili nelle quali, al disagio conseguente al decesso di un genitore, alla cessazione di un matrimonio o al crescere figli da “single”, si

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

145


aggiunge la difficoltà a conciliare tempi di cura e di lavoro. Sono le famiglie nelle quali maggiore è l’incidenza della mancanza di reddito da lavoro o da pensione (9,4% contro il 6,1% delle coppie con figli), le quali, per fronteggiare gli ostacoli quotidiani, più spesso vedono la coabitazione di 3 generazioni, in cui i “nonni”, prevalentemente pensionati, sono “portatori” di reddito e di aiuto nelle attività domestiche e di cura dei figli. Le famiglie unipersonali e monoparentali aumentano, erodendo il numero e l’incidenza della famiglia tradizionale, quella cioè formata da una coppia con o senza figli, la quale, tuttavia, resta assolutamente prevalente (coppie senza figli: 18%; coppie con figli: 37%), anche se mostra al suo interno segni di cambiamento, quali un crescente numero di coppie non coniugate e la diminuzione del numero medio di figli. Le famiglie con a capo uno straniero, definite nella presente pubblicazione “famiglie straniere” rappresentano una quota del totale pari al 5%. Esse, in origine portatrici di comportamenti e abitudini di consumo diversi da quelli delle famiglie italiane, mostrano di incamminarsi su un percorso di integrazione con la popolazione autoctona. Fattori di natura culturale ed economica influenzano tale percorso e lo connotano fortemente. 5.2 La

spesa per consumi

La spesa media mensile familiare in Abruzzo Nel 2014-2015 la spesa media mensile familiare per consumi in Abruzzo è di 2.049 €, inferiore ai 2.289 € rilevati dal CRESA nell’indagine 2009-2010 e ai 2.130 € elaborati dall’Istat per la regione nel 2014. Tale contrazione (-10,5%) è coerente con il calo della propensione al risparmio e il leggero incremento del reddito disponibile verificatisi nell’arco di tempo intercorrente tra le due rilevazioni. Nel periodo considerato si osserva la tendenza a contrarre tutte le voci di spesa tranne quelle che soddisfano i bisogni primari dell’alimentazione, dell’abitazione, della salute e dei trasporti. Le voci più consistenti riguardano l’abitazione (788 €) e gli alimenti e bevande (431 €), per i quali le famiglie abruzzesi spendono il 60% del loro budget per consumi (rispettivamente il 39% e il 21%), quota superiore al 54% rilevato dall’Istat per l’Italia ( rispettivamente 37% e 18%). Seguono i trasporti, che, con 229 €, rappresentano una quota della spesa complessiva per consumi pari all’11%, superiore al 10% medio nazionale. Tra gli 85 € e i 100 € l’esborso

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per abbigliamento, calzature, accessori (4,1% contro il 4,5% medio dell’Italia), mobili e arredamento (4,6% contro 3,7%), servizi sanitari (4,7% contro 4,3%) e tempo libero (4,7% contro 4,9%). Nel complesso le famiglie abruzzesi, secondo una tradizione propria dell’Italia meridionale, tendono a spendere di più per la casa estensivamente intesa (incluso arredamento ed accessori) e per il soddisfacimento dei bisogni primari (alimentazione) e, al contempo tendono, da una parte, a risparmiare su alcune spese in qualche misura comprimibili (abbigliamento) facendo leva sulle quantità, sulla qualità e sul prezzo, e dall’altra, ad evitare spese superflue (vacanze). Le caratteristiche della SMMF per dimensione demografica dei comuni di residenza I comuni con più di 10.000 residenti fanno registrare la spesa media mensile più elevata (2.246 €), seguono i comuni di dimensione intermedia (1.881 €) e i piccoli (1.607 €). È in questi ultimi, a causa di una maggiore incidenza della popolazione over 64, prevalentemente pensionata e a basso reddito, che le famiglie impiegano quote più ampie del loro budget per consumi per acquistare prodotti alimentari, bevande e servizi sanitari e sensibilmente più modeste per istruzione e tempo libero. In essi più elevata che nei comuni di maggiori dimensione demografiche è anche l’incidenza delle spese per abbigliamento, calzature e accessori, probabilmente a causa della distanza da punti vendita a più basso costo (ipermercati, grandi magazzini, outlet) che si concentrano a ridosso dei centri più popolosi e, data l’età dei residenti, anche dalla difficoltà di dotarsi gli strumenti informatici materiali e immateriali (competenze) per accedere agli acquisti on line. Più elevata la quota destinata al tempo libero dalle famiglie residenti nei comuni con più di 10.000 abitanti e quella per l’istruzione e l’abitazione da parte dei nuclei che abitano in comuni di dimensioni intermedie. Per quanto riguarda la spesa media mensile familiare per alimenti e bevande, voce che caratterizza fortemente le abitudini di una popolazione, si osserva nei comuni piccoli, nei quali una fetta importante della popolazione è over 64, una prevalenza di alimentazione tradizionale a base di pane, pasta, carne, latticini e uova, frutta, vino e, grazie al ricorso alla produzione in proprio, anche di frutta e verdura con minori consumi di alimenti superflui quali bevande alcoliche e analcoliche, zucchero e dolciumi, i quali sono massimi nei comuni con più di 10.000 abitanti, nei quali si realizza una più equa distribuzione

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

147


della popolazione per fasce di età. Anche per quanto riguarda il consumo di bevande alcoliche si rileva la maggior spesa per il vino nei comuni fino a 3.000 residenti e per le altre bevande alcoliche. I comuni piccoli, per la maggior incidenza di popolazione anziana, fanno osservare, inoltre, la minor spesa per l’istruzione e il tempo libero e la più elevata spesa per la salute, spesa quest’ultima che tende a diminuire in termini di valore e quota percentuale sul totale della SMMF all’aumentare della dimensione demografica dei comuni di residenza. Le caratteristiche della SMMF per cittadinanza del capofamiglia La differenza tra famiglie con a capo un cittadino straniero e quelle che lo hanno italiano è abissale: queste ultime spendono il 41% in meno delle prime, (1.229 € contro 2.098 €). Il divario di spesa è in particolare ampio per tempo libero (-72%), mobili ed accessori per la casa (70%), sanità (-63%), abbigliamento, istruzione (-54%) e trasporti (-49%), più “contenuto” per abitazione (-36%), alimenti (-28%) e comunicazioni (-24%). Una curiosità: la spesa per bevande alcoliche e tabacchi delle famiglie italiane e straniere è pressoché identica (40 €) ma la sua incidenza sul totale della SMMF è nel caso delle straniere più assai più elevata (3,2% contro 1,9%). In realtà, a ben guardare all’interno della categoria, si rilevano diversità sostanziali: le famiglie straniere spendono assai più delle italiane per i tabacchi (21 € contro 28 €) e assai meno per le bevande alcoliche (18 € contro 11 €), certamente per una maggiore diffusione nell’ambito delle prime di tabagisti e al, contempo, per la presenza al loro interno di musulmani. Dietro un spesa media mensile familiare simile si nascondono, quindi, diversità di comportamenti che riflettono differenze socio-culturali. Inoltre, le famiglie con a capo un cittadino straniero, a differenza di quelle che lo hanno italiano, spendono per l’abbigliamento maschile di più che per quello femminile, e nel loro ambito, per la maggior ricorrenza di figli minori, l’abbigliamento per bambini ha un peso leggermente superiore. Le caratteristiche della SMMF per numerosità e tipologia familiare Alcune voci di spesa, quali l’istruzione, la sanità e i trasporti, sono connesse alla fase del ciclo di vita della famiglia. Le prime due sono più elevate in presenza di adulti in età lavorativa e ragazzi in età scolare, vale a dire nelle famiglie monoparentali e in quelle composte da coppie con figli; le spesa relative alla salute, invece, hanno l’incidenza massima nei nuclei composti da uno

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o due individui, vale a dire nella fascia di maggior incidenza delle famiglie over 64. Sono le coppie con figli ad far osservare una SMMF più elevata delle famiglie monogenitoriali (3 componenti: 2.440 € contro 1.932 €; 4 componenti: 2.848 € contro 2.052 €), con differenze tanto più evidenti all’aumentare del numero dei componenti. Le monogenitoriali mostrano generalmente maggiore ”oculatezza” nelle spese relative all’abbigliamento, agli articoli e servizi per la casa, ai trasporti, all’istruzione e al tempo libero, in particolare per quanto riguarda i viaggi e le vacanze.

5.3 Le

abitudini d’acquisto

Particolari tipologie di prodotti Quasi la metà delle famiglie abruzzesi ha comprato prodotti a risparmio energetico, più di un quarto prodotti biologici e a km 0, con un incremento rispetto al 2013 del 30% circa per tutte e tre le categorie di beni. Quasi il 30% ha preferito l’acquisto di alimenti e vini DOC, IGT, DOP, con un aumento rispetto ai due anni precedenti di poco superiore al 10%. La maggioranza delle famiglie (71%), in crescita del 31% se confrontata al 2013, ha effettuato spese nei periodi di saldo. È nei comuni con più di 10.000 abitanti che si registrano le più consistenti quote di famiglie utilizzatrici di prodotti a risparmio energetico, biologici, DOC, IGT e in saldo, nei comuni che hanno tra 3.000 e 10.000 residenti il più diffuso ricorso all’acquisto di beni a km 0. Nel complesso sono, tuttavia, i centri di minori dimensioni demografiche a far registrare il più diffuso incremento di tutte le categorie prese in esame. In relazione alla cittadinanza del capofamiglia si osserva che assai superiori sono la diffusione e l’incremento rispetto al 2013 dell’acquisto di tali beni da parte delle famiglie italiane. Le straniere, in particolare, fanno registrare un decremento delle quote di famiglie utilizzatrici di prodotti DOC, DOP e IGT. Se si considera l’ampiezza della famiglia, si rileva che sono i nuclei composti da 3 e 4 individui a prediligere in misura maggiore beni a risparmio energetico, a km. 0 e in saldo, le famiglie formate da 5 e più persone quelli biologici e alimentari di qualità. Le prime, inoltre fanno registrare i più elevati incrementi nell’utilizzo di tutte le categorie di beni tranne quelli biologici e in saldo, prediletti dai nuclei più numerosi.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

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Le coppie con figli mostrano nel complesso una maggiore attenzione all’ambiente, alla qualità e al risparmio, ma sono le monoparentali a far registrare rispetto al 2013 il maggior incremento nell’acquisto di prodotti a km 0. Luoghi d’acquisto Le famiglie abruzzesi stanno modificando radicalmente le proprie abitudini di acquisto. Pur restando prevalenti, i centri commerciali, i supermercati (per i prodotti alimentari) e i negozi tradizionali nel biennio preso in esame (20132015) perdono terreno a vantaggio degli acquisti on line, di quelli effettuati direttamente dai produttori, negli hard discount e nei mercati ambulanti per i prodotti alimentari, degli outlet e dei grandi magazzini per i beni non alimentari. È evidente la tendenza di una fetta importante di famiglie abruzzesi a acquistare, a parità di qualità, prodotti in punti vendita meno costosi. Tale tendenza coesiste con un’altra opposta che spinge una quota, principalmente ma non esclusivamente di popolazione meno abbiente, ad orientare le proprie scelte di acquisto verso prodotti non solo a più basso costo ma anche di qualità inferiore (hard discount per i prodotti alimentari e grandi magazzini per quelli non alimentari, principalmente abbigliamento). Impressionante l’aumento del ricorso agli acquisti on line, i quali vedono un incremento assai consistente legato alla crescente e sempre più diffusa dimestichezza con l’informatica e il mondo web e certamente corroborato dalla sempre maggiore presenza di siti di e-commerce sui social (Facebook, Youtube, Twitter, ecc.) che hanno contribuito ad abbassare il livello di diffidenza dei consumatori. Colpisce, al contrario di quanto si osserva a livello medio nazionale, la tendenza al decremento del ricorso ai Gruppi di acquisto solidale.

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6. NOTA METODOLOGICA

L’indagine sulla spesa per consumi delle famiglie abruzzesi ha l’obiettivo di rilevare la struttura ed il livello dei consumi sulla base delle principali caratteristiche sociali, economiche e territoriali. Rispetto alla precedente indagine (2009-2010) gli strumenti di rilevazione sono stati elaborati tenendo conto delle più recenti direttive europee (in particolare alla classificazione della spesa per consumi COICOP). Oggetto della rilevazione sono le spese sostenute dalle famiglie residenti per acquisire beni e servizi destinati al consumo familiare. Sono rilevate, in particolare, le spese per alimenti e bevande, tabacchi abitazione, arredamento, abbigliamento e calzature, sanità, trasporti, comunicazioni, istruzione, tempo libero e altri beni e servizi. In tali spese sono inclusi gli autoconsumi (beni provenienti da produzione familiare e destinati al consumo familiare), i beni e servizi a titolo di salario o per prestazioni di servizio, i fitti stimati delle abitazioni occupate dai proprietari o godute a titolo gratuito ed esclusa ogni altra spesa effettuata dalla famiglia per scopo diverso dal consumo. Oltre alle notizie che riguardano gli individui che compongono la famiglia e le caratteristiche dell’abitazione, è stato rilevato l›ammontare complessivo della spesa al momento dell›acquisto, a prescindere dal momento dell›effettivo consumo o utilizzo e dalle modalità di pagamento (per acquisti a rate o con carta di credito). L›unità di rilevazione è la famiglia di fatto, intesa come insieme di persone coabitanti e legate da vincoli affettivi, di matrimonio, parentela, affinità, adozione e tutela. Sono considerate appartenenti alla famiglia, come membri aggregati, tutte le persone che, a qualsiasi titolo, convivono abitualmente con essa. Non è stata rilevata la spesa per consumi delle convivenze (caserme, istituti religiosi, ecc…) e delle famiglie presenti ma non residenti sul territorio regionale. L’indagine è di tipo campionario e si è svolta con cadenza mensile dal marzo 2014 al febbraio 2015. Il piano di campionamento adottato è stratificato a due stadi (primo stadio: comuni; secondo stadio: famiglie) di tipo proporzionale. L’universo di riferimento dell’indagine è costituito dalle famiglie residenti sul

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

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territorio regionale il cui ammontare è 562.624 (fonte ISTAT aggiornamento dati censuari al 31 dicembre 2012) Nel primo stadio sono stati selezionati i comuni in base alla loro dimensione demografica, nel secondo stadio individuate le unità di analisi costituite dalle famiglie residenti. Gli stadi sono stati definiti sulla base dei seguenti caratteri socio demografici: - ampiezza del comune di residenza (3 modalità: fino a 3.000, da 3.001 a 10.000 e oltre 10.000 abitanti), - numero di componenti del nucleo familiare (5 modalità: 1, 2, 3, 4, 5 e più), - età del capofamiglia (4 modalità: fino a 34 anni; 35-49 anni; 50-64 anni, 65 anni e più), - nazionalità del capofamiglia (2 modalità: italiana e straniera), - presenza di figli (2 modalità: si, no). Il questionario utilizzato per la raccolta dei dati si articola in tre sezioni: - Scheda anagrafica, volta a raccogliere informazioni sulle caratteristiche della famiglia; -D iario degli acquisti giornalieri, dove annotare tutte le spese per generi alimentari e non alimentari e prodotti di uso quotidiano effettuati da tutti i componenti nella settimana di riferimento, nonché le spese effettuate con cadenza mensile, trimestrale, semestrale e annuale; - r iepilogo delle spese familiari , nel quale riportare tutte le spese sostenute per l’abitazione, il telefono, le utenze domestiche, il tempo libero, la salute, i trasporti, l’abbigliamento… ovvero le spese sostenute in forma non ricorrente (abitazione, telefono, utenze domestiche, abbigliamento tempo libero, salute, trasporti, ecc..). La tecnica di rilevazione adottata è mista CAWI/PAPI. La modalità CAWI (Computer Assisted Web Interview) è la stata la più diffusa per la somministrazione del questionario. Per le famiglie impossibilitate a rispondere via web o che preferiscono un a diversa modalità è stata adottata la tecnica PAPI (Paper And Pensil Interview), cioè l’autocompilazione di un questionario cartaceo. In caso di difficoltà nella compilazione da parte delle famiglie, è stato allestito un numero verde per assistenza e supporto. Il campione complessivo è costituito da 837 famiglie. Ultimata la fase di rilevazione, i dati delle 837 famiglie componenti il campio-

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ne sono stati ponderati rispetto all’universo di riferimento. In fase di ponderazione sono state considerate le seguenti variabili: - totale provincia (L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti), - provincia per ampiezza demografica dei comuni (fino a 3.000, da 3.001 a 10.000 e oltre 10.000 abitanti), - numero di componenti (1, 2, 3, 4, 5 e più) L’efficienza è risultata pari al 98,7%.

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QUESTIONARIO CENTRO REGIONALE DI STUDI E RICERCHE ECONOMICO-SOCIALI istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo INDAGINE SUI CONSUMI DELLE FAMIGLIE ABRUZZESI

Gentile famiglia, la ringraziamo per la sua partecipazione alla nuova indagine sui consumi delle famiglie abruzzesi. Il questionario che vi chiediamo di compilare è costituito da due parti: - il diario degli acquisti giornalieri dove vi chiediamo di annotare tutte le spese per generi alimentari e per beni/servizi correnti da voi sostenute nella settimana di riferimento - il riepilogo delle spese familiari dove dovete invece riportare tutte le spese sostenute per l’abitazione, telefono, luce, gas, abbigliamento, studio, tempo libero, salute, trasporti, ecc. Vi assicuriamo che le informazioni da voi fornite saranno trattate, a norma di legge, in forma anonima e aggregata. Per qualsiasi dubbio o per avere ulteriori informazioni non esiti a contattare il numero verde: XXX XXX XXX Grazie per la vostra collaborazione! Informativa ai sensi dell’art. 13 del DLGS 196/03 La riservatezza delle risposte è garantita a norma di legge a tutti i livelli. I dati raccolti sono tutelati dal segreto statistico. Essi possono essere trattati esclusivamente per fini statistici e saranno divulgati solo in forma aggregata, in modo tale che non sia possibile risalire ai soggetti che li forniscono. L’interessato può in ogni momento esercitare i diritti di cui all’art. 7 del medesimo D. Lgs. 196/2003. Il conferimento da parte dei soggetti privati dei dati e delle notizie richiesti nel modello di rilevazione è facoltativo. L’Istituto Doxa, con sede in Via B. Panizza 4 – 20144 Milano, è Responsabile del trattamento dei dati.

Inserire i dati del capofamiglia

Nome _________________________________ Cognome ______________________________________ Età

fino a 35 anni

36-50 anni

51-64 anni

65 anni ed oltre

N° componenti _____________ Presenza minori in famiglia

No

Comune _________________________________________________________ Prov. ________________

Settimana di riferimento da lunedì ___/___/20.. a domenica ___/___/20..

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CENTRO REGIONALE DI STUDI E RICERCHE ECONOMICO-SOCIALI istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo

ALCUNE INFORMAZIONI SULLA VOSTRA FAMIGLIA ALCUNI DATI SUL CAPOFAMIGLIA … Sesso

m maschio

femmina

Anno di Nascita __________

Nazione di nascita _____________

Cittadinanza attuale _____________

Stato civile celibe/nubile coniugato/a separato/a divorziato/a vedovo/a

Titolo di studio licenza elementare licenza media inferiore licenza media superiore laurea (triennale/magistrale) formazione post laurea

Condizione professionale occupato/a disoccupato/a in cerca di prima occupazione casalinga studente pensionato/a inabile al lavoro in servizio di leva o civile altro (specificare) ________________

Posizione nella professione( solo per gli occupati) dirigente direttivo/quadro impiegato operaio apprendista altro dipendente imprenditore libero professionista lavoratore autonomo socio di cooperative coadiuvante collaboratore a progetto collaboratore occasionale militare altro (specificare) ________________

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CENTRO REGIONALE DI STUDI E RICERCHE ECONOMICO-SOCIALI istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo … E SUGLI ALTRI COMPONENTI Componente 2 Sesso

M

F

Componente 3 M

F

Componente 4 M

F

Componente 5 M

F

Componente 6 M

Componente 7

F

M

Anno di nascita Nazione di nascita Relazione di parentela con il capofamiglia coniuge o convivente figlio/a genitore o nonno/a nipote, cognato, altro parente altro convivente Titolo di studio licenza elementare licenza media inferiore licenza media superiore laurea (triennale/magistrale) formazione post laurea Condizione professionale occupato/a disoccupato/a in cerca di I occ.. casalinga studente pensionato/a inabile al lavoro serv. leva o civ. altro (specificare) Posizione nella professione dirigente direttivo/quadro impiegato operaio apprendista altro dipendente imprenditore libero professionista lavoratore autonomo socio di cooperative coadiuvante collaboratore a progetto collaboratore. occasion. militare altro (specificare)

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F


CENTRO REGIONALE DI STUDI E RICERCHE ECONOMICO-SOCIALI istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo IL DIARIO DEGLI ACQUISTI GIORNALIERI – Guida alla compilazione Cosa annotare? Nel diario dovete riportare tutte le spese per generi alimentari e non alimentari e prodotti di uso quotidiano effettuati da tutti i componenti della famiglia nella settimana di riferimento (quella riportata sulla copertina). Se due componenti acquistano lo stesso bene nello stesso giorno, dovete sommare le spese e annotare il totale. Il questionario riporta una lista di generi alimentari e beni/servizi esauriente; nel caso alcuni beni o servizi non siano presenti, è possibile assegnarli alla categoria ad essi più vicina (ad esempio «caffè decaffeinato» andrà inserito nella categoria «caffè»). Ricordatevi di riportare anche le spese di piccoli importi, comprendendo anche i pasti e le consumazioni fuori casa e tutte le altre spese effettuate per qualsiasi motivo, compresi regali o donazioni. Altre voci di spesa sono previste nel secondo questionario denominato «Riepilogo delle spese familiari» che è riferito alle voci di spesa non correnti (ad esempio quelle legate all’abitazione, al telefono, all’abbigliamento, al tempo libero…). Chi deve compilare il diario? Il questionario va compilato dalla persona che normalmente provvede agli acquisti. In ogni caso vanno annotate tutte le spese correnti effettuate anche dagli altri familiari. È bene quindi informare tutti i componenti del fatto che la vostra famiglia sta partecipando alla rilevazione! Alcuni consigli utili per la compilazione:  il diario dovrà essere compilato giorno per giorno per non dimenticare alcuna spesa  raccogliete tutti gli scontrini e le ricevute delle spese sostenute da tutti i componenti e usateli a fine giornata per annotare le spese  annotate anche le spese senza scontrini o ricevute  annotate tutte le spese anche se avete pagato con buoni pasto

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CENTRO REGIONALE DI STUDI E RICERCHE ECONOMICO-SOCIALI istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo Tabella 1 – DETTAGLIO DELLE SPESE Lun.

GENERI ALIMENTARI E BEVANDE

Mart.

Merc.

Giov.

Ven.

Sab.

Dom.

Pane e cereali

Pane, pasta, grissini, biscotti, riso, farina

Alimenti per bambini, cereali

Zucchero, caffè, dolciumi

Zucchero, marmellate, miele, gelati, merendine, torte, etc.

Caffè in polvere,solubile, tea,orzo,cacao, tisane, etc.

Sale, spezie, dadi, lievito, condimenti, sughi, etc.

Carni fresche, surgelate, salumi

Carni rosse e bianche

Salsicce, pancetta, prosciutto, speck, wurstel

Carni preparate e piatti pronti di gastronomia

Pesce

Pesce fresco e surgelato

Oli e grassi

Olio di oliva, di semi, burro, margarina, altri grassi

Latte, formaggi, uova

Latte e derivati,panna e bevande a base di latte

Formaggi freschi e stagionati

Verdura, ortaggi e legumi

Ortaggi, legumi freschi e conservati, in scatola

Frutta fresca e secca

Bevande

Acqua minerale

Vino

Liquori e bevande alcoliche

Succhi di frutta, aranciate e altre bibite

Altri generi alimentari

Alimenti per animali domestici

Alimenti dietetici, integratori alimentari, ecc.

Altri prodotti alimentari

Pasti e consumazioni fuori casa

Pasti presso pizzerie, ristoranti, self-service, ecc

Consumazioni presso bar, pasticcerie, enoteche, ecc.

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

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CENTRO REGIONALE DI STUDI E RICERCHE ECONOMICO-SOCIALI istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo Tabella 1 – DETTAGLIO DELLE SPESE (segue) Lun.

ARTICOLI NON ALIMENTARI

Mart.

Merc.

Giov.

Ven.

Sab.

Dom.

Articoli per la casa

Piatti, bicchieri di plastica, pellicole per alimenti, detersivi, insetticidi, ecc.. Lampadine, forbici, scope, piccoli utensili per la casa Cura ed igiene della persona

Saponi, dentifrici, rasoi, creme, carta igien. profumi, ecc.. Spese per barbiere, parrucchiere e centri estetici. Spese varie

Quotidiani, settimanali, riviste

Lavanderia e tintoria

Lotto, totocalcio ed altri giochi

Sigarette, sigari ed altri tabacchi

Articoli non alimentari per animali domestici

Piante e fiori

Altri articoli non alimentari

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CENTRO REGIONALE DI STUDI E RICERCHE ECONOMICO-SOCIALI istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo Tabella 2 SPESE EFFETTUATE CON CADENZA MENSILE, TRIMESTRALE, SEMESTRALE O ANNUALE La sua famiglia effettua spese alimentari con cadenza MENSILE, TRIMESTRALE, SEMESTRALE O ANNUALE (ad esempio olio e vino in quantità per imbottigliamento, verdure, carne da congelare)? Si

Se “si” compilare la tabella sottostante Prodotto

No

Frequenza d’acquisto ogni 6 mesi ogni 3 mesi

1 volta l’anno

Importo

ogni mese

Vino

Olio

Verdure

Carne

Altro

RIEPILOGO DEGLI SCONTRINI Lun. Acquisti di generi alimentari e non alimentari per i quali si dispone di uno scontrino dove risultano le spese già specificate in dettaglio

Mart.

Merc.

Giov.

Ven.

Sab.

Dom.

FREQUENZA DEGLI ACQUISTI NEI SUPERMERCATI/IPERMERCATI Con quale frequenza la sua famiglia effettua spese di GENERI ALIMENTARI in supermercati/ipermercati? due o più volte la settimana una volta al mese

una volta la settimana meno di una volta al mese

Per quale importo? fino a 50 €

da 50 € a 100 €

da 100 € a 300 €

oltre 300 €

Ci sono stati giorni, nella settimana di riferimento, in cui non avete effettuato spese? Si

No

Se “si” indicare quali lunedì

martedì

mercoledì

giovedì

venerdì

sabato

domenica

Perché non avete effettuato spese? non avevo bisogno di nulla non ho avuto tempo/possibilità per mancanza di denaro altro (specificare) ______________________________________________________________________________

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

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CENTRO REGIONALE DI STUDI E RICERCHE ECONOMICO-SOCIALI istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo IL RIEPILOGO DELLE SPESE FAMILIARI – Guida alla compilazione Cosa annotare? In questo questionario vanno annotate tutte le spese sostenute per l’abitazione, il telefono, le utenze domestiche, il tempo libero, la salute, i trasporti, l’abbigliamento… ovvero le spese sostenute in forma non ricorrente. Comprendere anche i beni o i servizi eventualmente acquistati per effettuare regali o donazioni ad altre persone o soggetti esterni alla famiglia. Per i beni che sono stati pagati per intero va segnalato l’importo totale; nel caso di pagamento rateale va specificato l’importo delle rate versate nel periodo di osservazione (gli ultimi 3 mesi) e l’anticipo (se è stato versato sempre nello stesso periodo). Per richiamare alla memoria alcune spese sostenute nel corso del tempo, può essere utile ricorrere alle bollette, alle ricevute o alle stampe dei bonifici effettuati (ma non è necessario allegarli al questionario). Se alcune voci di spesa non risultano nel questionario vanno associate a quelle più prossime oppure alla voce «altro» dove prevista. Chi deve compilare il riepilogo delle spese settimanali? Il questionario va compilato dalla persona che normalmente provvede alla gestione delle spese familiari sopra indicate, oppure un altro componente familiare che però possa essere perfettamente a conoscenza di tutte le spese avvenute nel corso dell’anno. Ricordarsi di comprendere tutti i componenti della famiglia. È bene quindi informare tutti i componenti del fatto che la vostra famiglia sta partecipando alla rilevazione!

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CENTRO REGIONALE DI STUDI E RICERCHE ECONOMICO-SOCIALI istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo SEZIONE 1 – ABITAZIONE Caratteristiche dell’abitazione principale 1.1 Superficie netta dell’abitazione

mq. ________

proprietà usufrutto o uso gratuito 1.2 Titolo di godimento 1.2.1 Se in affitto, chi è il proprietario? ente pubblico privato 1.2.2 Se in affitto, quali spese sono comprese nel canone? spese condominiali

energia elettrica/gas

acqua

affitto-subaffitto altro

tassa rifiuti

altro

Spese per l’abitazione Abitaz. principale

Abitaz. secondaria

1.3

Se l’abitazione principale o secondaria è in affitto Canone mensile di affitto

1.4

Se l’abitazione principale o secondaria è di proprietà Quale canone mensile di affitto potrebbe ottenere se l’affittasse?

A quanto ammonta l’ultima bolletta pagata o importo pagato per Abitaz. principale Importo

Riferito mese

Abitaz. secondaria Pagato mese

Importo

1.5

Energia elettrica

1.6

Gas di rete

1.7

Altri combustibili

1.8

Telefono fisso

1.9

Acqua

1.10

Tassa rifiuti

1.11

Spese condominio

Riferito mese

Pagato mese

A quanto ammontano la spese per la manutenzione della casa negli ultimi 12 mesi? Abitazione principale 1.12

Manutenzione ordinaria

Imbianchini, elettricisti, manutenzione impianti, riparazione infissi …..

non sono state sostenute spese

1.13

Manutenzione straordinaria

Spese per rifacimenti esterni, riqualificazione energetica, isolamento, pannelli solari, sostituzione impianti …

non sono state sostenute spese

Abitazione secondaria 1.14

Manutenzione ordinaria

Imbianchini, elettricisti, manutenzione impianti, riparazione infissi …..

Non sono state sostenute spese

1.15

Manutenzione straordinaria

Spese per rifacimenti esterni, riqualificazione energetica, isolamento, pannelli solari, sostituzione impianti …

non sono state sostenute spese

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

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CENTRO REGIONALE DI STUDI E RICERCHE ECONOMICO-SOCIALI istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo SEZIONE 2 – BENI DUREVOLI, MOBILI, APPARECCHIATURE, SERVIZI DOMESTICI Riportare l’importo delle spese sostenute negli ultimi 3 mesi. In caso di acquisto a rate, comprendere anche l’importo dell’anticipo, se versato negli ultimi 3 mesi. Comprendere sempre le spese relative a tutti i componenti della famigli a per l’acquisto di beni e servizi ad uso familiare o per regali e donazioni Spese sostenute negli ultimi tre mesi Per acquisti senza ricorrere a rate

Per beni pagati a rate Importo rate Anticipo pagate versato

Beni durevoli ed elettrodomestici di lunga vita Elettrodomestici: forni, fornelli, piani cottura, lavastoviglie, lavatrici, scaldabagni, aspirapolvere…

frigoriferi,

2.2

Arredi completi (soggiorno, cucina, camera da letto, coperte, lenzuola, € tende, tappeti, lampadari…)

2.3

Articoli per l’infanzia (fasciatoi, carrozzine, passeggini, seggiolone, € seggiolino auto…)

2.4

Utensili per la casa e bricolage (seghe, trapani, tagliaerba…)

2.5

Altro (specificare) ____________________________________

2.6

Frullatori, tostapane, centrifughe, bilance, asciugacapelli, rasoi, € elettrici, stoviglie, posate, pentole…)

2.7

Altri piccoli apparecchi elettrici (specificare) ____________________ €

2.1

Beni durevoli ed elettrodomestici di lunga vita

Piccoli apparecchi elettrici e stoviglie

Servizi domestici alla persona 2.8

Spese per il personale di servizio (colf, domestici…)

2.9

Rette per asili nido e babysitter

2.10

Spese per assistenza disabili

2.11

Spese per assistenza anziani (badanti…)

2.12

Altre spese per servizi domestici

SEZIONE 3 – ABBIGLIAMENTO, CALZATURE ED ALTRI ARTICOLI PERSONALI Riportare l’importo delle spese sostenute negli ultimi 3 mesi. In caso di acquisto a rate, comprendere anche l’importo dell’anticipo, se è stato versato negli ultimi tre mesi. Comprendere sempre le spese relative a tutti i componenti della famiglia per l’acquisto di beni e servizi ad uso familiare o per regali e donazioni Uomo

Donna

Bambino

Totale

3.1

Abbigliamento (giacche, pantaloni, camicie, gonne, cappotti, calze, calzini, pigiama, calzature…)

3.2

Accessori (sciarpe, cappelli, cinture, guanti, cravatte…)

3.3

Spese per confezione e riparazione abiti e calzature

3.4

Gioielli e bigiotteria

3.5

Altro (specificare) __________________________________

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CENTRO REGIONALE DI STUDI E RICERCHE ECONOMICO-SOCIALI istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo SEZIONE 4 – SALUTE Riportare le spese sostenute per gli acquisti e i noleggi (attrezzature sanitarie, stampelle…) e comprendere nelle spese per la salute anche i ticket versati. Indicare gli importi al netto dei rimborsi ottenuti da casse pubbliche o private. Spese sostenute nell’ultimo mese 4.1

Medicinali e farmaci con ricetta medica

4.2

Medicinali e farmaci senza ricetta medica

€ Spese sostenute negli ultimi 3 mesi

4.3

Ricoveri in cliniche, ospedali, istituti…

4.4

Spese per visite mediche specialistiche (cardiologo, urologo, ginecologo, oculista, ortopedico, dentista…)

4.5

Analisi chimiche, esami radiologici, ecografie…

4.6

Oneri per infermieri, fisioterapisti, ginnastica correttiva, cure termali, agopuntura

4.7

Occhiali da vista e lenti a contatto, protesi e apparecchi acustici, apparecchi per la misurazione della pressione, termometri, sedie e carrozzine per invalidi, scarpe ortopediche, attrezzature sanitarie, aerosol, stampelle …

4.8

Altre spese per la salute (specificare) ______________________________________________ €

4.9

Prodotti per la cura del corpo, igiene personale, estetica

SEZIONE 5 – MEZZI DI TRASPORTO Riportare l’importo delle spese sostenute nell’ultimo mese per benzina, parcheggi ed autostrada, negli ultimi 12 mesi per l’acquisto di autoveicoli e altri mezzi di trasporto e per le assicurazioni e bolli. In caso di acquisto rateale va ricompreso anche l’anticipo se versato negli ultimi 12 mesi. Comprendere sempre le spese relative a tutti i componenti della famiglia Spese sostenute nell’ultimo mese

Acquisto di benzina, spese per parcheggi, autostrada, trasporto pubblico 5.1

Benzina, gasolio, gas ed altri combustibili

5.2

Spese per parcheggio, affitto garage o posto auto, pedaggi autostradali

5.3

Biglietti e abbonamenti per trasporto pubblico (tram, metro, treni…)

5.4

Altre spese per trasporti (specificare) _______________________________________) €

5.5

Automobili

Spesa totale annua Importo rate versate Anticipo versato € €

5.6

Motociclette, ciclomotori, motorini…

5.7

Camper, roulotte…

5.8

Biciclette

5.9

Altri mezzi di trasporto (specificare ____________________________________) €

Acquisto di mezzi di trasporto

5.10

Assicurazione RCA

Spesa totale annua Importo rate versate Anticipo versato € €

5.11

Rimessaggio roulotte, camper, natanti …

5.12

Revisioni, tagliandi …

5.13

Spese per meccanici, carrozzieri, elettrauto, autolavaggi …

5.14

Altre spese (specificare) ___________________________________________)

Assicurazione e manutenzione mezzi di trasporto

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

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CENTRO REGIONALE DI STUDI E RICERCHE ECONOMICO-SOCIALI istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo SEZIONE 6 – SPORT E TEMPO LIBERO Spese sostenute negli ultimi 3 mesi Sport 6.1

Iscrizioni a palestre, campi da tennis, piscina, skilift

6.2

Acquisto di articoli sportivi, da campeggio, nautica

6.3

Acquisto per manifestazioni sportive

Altre spese per lo sport (specificare ____________________________________________)

6.4

Cultura e tempo libero 6.5

Acquisto di libri, giornali, riviste, enciclopedie

6.6

Libri e altre pubblicazioni elettroniche

6.7

Noleggio film e dvd

6.8

Biglietti per musei, mostre …

6.9

Biglietti per cinema e teatro

6.10

Acquisto/noleggio, strumenti musicali, lezioni private, corsi di musica

6.11

Abbonamento RAI e TV a pagamento

6.12

Acquisto televisore, lettori, macchine fotografiche, videogichi

6.13

Acquisto di personal computer, stampanti, tablet

6.14

Giochi per bambini, di società, modellismo, collezionismo

6.15

Acquisto di animali domestici, spese per veterinari

6.16

Altre spese per la cultura e il tempo libero (specificare ____________________________________)

Vacanze 6.17

Viaggi organizzati, alberghi, villaggi, case in affitto …

6.18

Colonie, campus estivi per i ragazzi

6.19

Altre spese per le vacanze (specificare _________________________________________________)

SEZIONE 7 – COMUNICAZIONI Riportare l’importo delle spese sostenute negli ultimi 3 mesi. In caso di acquisto rateale ricomprendere anche va ricompreso anche l’anticipo se versato negli ultimi 3 mesi. Comprendere sempre le spese relative a tutti i componenti della famiglia Spese sostenute negli ultimi 3 mese €

7.1

Acquisto o noleggio di apparecchi telefonici, fax, modem

7.2

Acquisto di telefono cellulare

7.3

Ricariche per cellulari, abbonamenti (incluso il traffico), schede telefoniche

7.4

Altre spese per le comunicazioni (specificare _________________________________) €

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CENTRO REGIONALE DI STUDI E RICERCHE ECONOMICO-SOCIALI istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo SEZIONE 8 – ISTRUZIONE Riportare l’importo delle spese sostenute negli ultimi 3 mesi. In caso di acquisto rateale ricomprendere anche va ricompreso anche l’anticipo se versato negli ultimi 3 mesi. Comprendere sempre le spese relative a tutti i componenti della famiglia Spesa totale annua 8.1

Rette e tasse scolastiche

8.2

Acquisto di libri di testo e materiale scolastico

8.3

Corsi di informatica, lingue, lezioni private

8.4

Affitto di alloggio per studio, spese per mense scolastiche, buoni pasto

8.5

Trasporto scolastico

€ €

8.6

Altre spese per l’istruzione (specificare _____________________________________)

SEZIONE 9 – SPESE PERIODICHE ED ECCEZIONALI Spese sostenute negli ultimi 3 mese Assicurazioni 9.1

Assicurazioni volontarie (vita, infortuni…)

9.2

Assicurazioni vita per rendite vitalizie

€ €

9.3

Assicurazioni incendio, furto per l’abitazione

9.4

Altre assicurazioni (esclusa RCA)

Altre spese periodiche ed eccezionali 9.5

Onorari per avvocati, notai, commercialisti ….

9.6

Lezioni di guida e autoscuola

9.7

Traslochi ed altri trasporti

9.8

Spese per matrimoni, funerali …

9.9

Donazioni ad istituzioni religiose, onlus …

9.10

Altre spese (specificare __________________________________________________) €

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CENTRO REGIONALE DI STUDI E RICERCHE ECONOMICO-SOCIALI istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo SEZIONE 10 – ABITUDINI E CARATTERISTICHE DELLA VITA FAMILIARE 10.1 Rispetto al 2013 la spesa della sua famiglia è variata? La spesa è diminuita per necessità di risparmio?

Variazione della spesa Aumento

Stabile

Diminuzione

Si

No

Alimentari e bevande Mobili Apparecchi domestici Abbigliamento e calzature Mezzi di trasporto Benzina, gasolio, gas auto Acquisto autovettura Comunicazioni Acquisto cellulare Ricariche, abbonamenti Cultura Acquisto quotidiani e riviste Biglietti cinema e teatro Istruzione Beni e servizi per il tempo libero Vacanze Medicine ed altre spese sanitarie Altre spese Totale

10.2 Nel corso del la sua famiglia ha utilizzato questo tipo di beni? SI

NO

Variazione della spesa Aumento

Prodotti a risparmio energetico Prodotti biologici Prodotti a km 0 Prodotti DOC, IGT, DOP Prodotti in saldo

168 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali

Stabile

Diminuzione


CENTRO REGIONALE DI STUDI E RICERCHE ECONOMICO-SOCIALI istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo SEZIONE 10 – ABITUDINI E CARATTERISTICHE DELLA VITA FAMILIARE (segue) 10.3 Abitualmente dove fa acquisti la sua famiglia? Quale è stata la variazione della spesa rispetto al 2013? Aumentata

Invariata

Diminuita

Beni alimentari Direttamente al produttore CENTRO REGIONALE DI STUDI E RICERCHE ECONOMICO-SOCIALI istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo

Spacci aziendali

Gruppi di acquisto solidale (GAS) Negozi tradizionali Hard discount

SEZIONE 10 – ABITUDINI E CARATTERISTICHE DELLA VITA FAMILIARE (segue) 10.3 Abitualmente dove fa acquisti la sua famiglia? Quale è stata la variazione della spesa rispetto al 2013?

Mercati ambulanti

Aumentata

On line

Invariata

Diminuita

Beni alimentari

Ipermercati

Direttamente al produttore

Supermercati

Spacci aziendali Gruppi di acquisto solidale (GAS)

Centri commerciali

Negozi tradizionali

Autoconsumo con produzione in proprio Hard discount Mercati ambulanti

Altro

On line

Beni non alimentari

Ipermercati

Negozi tradizionali

Supermercati

Grandi magazzini

Centri commerciali Autoconsumo con produzione in proprio

Outlet

Altro

Ipermercati

Beni non alimentari

Centri commerciali

Negozi tradizionali Grandi magazzini

On line

Outlet

Altro

Ipermercati Centri commerciali

line 10.4 Rispetto al 2013 On ritiene che il reddito complessivo della sua famiglia Altro

resterà invariato

aumenterà

diminuirà

10.4 Rispetto al 2013 ritiene che il reddito complessivo della sua famiglia

10.5 Come utilizzerà il reddito familiare complessivo dell’anno in corso? resterà invariato

aumenterà

diminuirà

10.5 Come utilizzerà complessivo dell’anno in corso? SI il reddito familiare NO

Tutto per i consumi familiari Una parte a consumo Non riesco a risparmiare

SI

NO

Tutto per i consumi familiari Una parte a consumo Non riesco a risparmiare

Non mi interessa risparmiare Non mi interessa risparmiare

Grazie!

Grazie!

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

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INDICE DELLE FIGURE

Fig. 2.2.1

Famiglie abruzzesi per numero di componenti (peso % su tot. famiglie)

14

Fig. 2.3.1

e diverse tipologie familiari in Abruzzo (peso % su fam. stesso numero L di componenti)

15

Fig. 2.3.2 Fig. 2.3.3 Fig. 2.3.4 Fig. 2.3.5

oppie abruzzesi senza figli per numero di redditi da lavoro e da pensioC ne (peso % su tot. coppie senza figli)

Coppie abruzzesi con figli per numero di redditi da lavoro e da pensione (peso % su tot. coppie con figli stesso numero di componenti)

Coppie abruzzesi con figli per numero di figli e di componenti (peso % su tot. famiglie stesso numero di componenti) Famiglie monoparentali abruzzesi per numero di redditi da lavoro e da pensione del genitore (peso % su tot. monoparentali stesso numero di componenti)

22 25 25 30

Fig. 2.3.6

Famiglie monoparentali abruzzesi per numero di figli e di componenti (peso % su tot. famiglie stesso numero di componenti)

31

Fig. 3.1.1

SMMF in Abruzzo e Italia (val. in €)

33

Fig. 3.1.2

SMMF in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni e cittadinanza del capofamiglia (val. in €)

34

Fig. 3.1.3

SMMF in Abruzzo per numero di componenti (peso % rispetto alla smmf delle famiglie composte da due persone)

38

Fig. 3.2.1

Alimenti e bevande analcoliche. SMMF in Abruzzo e Iitalia per principali voci di spesa (peso % su SMMF categoria)

41

Fig. 3.2.2

Alimenti e bevande analcoliche. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa. Anni 2009 e 2014-2015 (pesi % su SMMF categoria)

42

Fig. 3.2.3

Alimenti e bevande analcoliche. SMMF in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

43

Fig. 3.2.4

Alimenti e bevande analcoliche. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa e classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza (peso % su SMMF categoria)

44

Fig. 3.2.5

Alimenti e bevande analcoliche. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa e cittadinanza del capofamiglia (peso % su SMMF categoria)

45

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

171


Fig. 3.2.6

limenti e bevande analcoliche. SMMF in Abruzzo per numero di comA ponenti della famiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

46

Fig. 3.2.7

Alimenti e bevande analcoliche. SMMF in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

46

Fig. 3.2.8

Alimenti e bevande analcoliche. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per classe di ampiezza demografica dei comuni e cittadinanza del capofamiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %)

47

Fig. 3.2.9

Alimenti e bevande analcoliche. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa (val. in € e famiglie consumatrici in %)

48

Fig. 3.2.10

limenti e bevande analcoliche. SME in Abruzzo e famiglie consumaA trici per numero di componenti familiari (val. in € e famiglie consumatrici in %)

49

Fig. 3.2.11

Alimenti e bevande analcoliche. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per numero di componenti e tipologia familiare (val. in €)

50

Fig. 3.3.1

Bevande alcoliche e tabacchi. SMMF in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

52

Fig. 3.3.2

Bevande alcoliche e tabacchi. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (peso % su SMMF categoria)

52

Fig. 3.3.3

evande alcoliche e tabacchi. SMMF in Abruzzo per numero di compoB nenti della famiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

53

Fig. 3.3.4

evande alcoliche e tabacchi. SMMF in Abruzzo per singola voce di speB sa e per numero di componenti della famiglia (peso % su totale categoria)

54

Fig. 3.4.1

Abitazione. SMMF in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

57

Fig. 3.4.2

Abitazione. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (peso % su SMMF categoria)

58

Fig. 3.4.3

Abitazione. SMMF in Abruzzo per numero di componenti della famiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra pesi % su SMMF totale)

59

Fig. 3.4.4

Abitazione. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa e numero di componenti della famiglia (peso % su totale categoria)

60

172 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Fig. 3.4.5

bitazione. SMMF in Abruzzo per numero di componenti e tipologia A familiare (peso % su SMMF totale)

60

Fig. 3.4.6

bitazione. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per classe di amA piezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %)

62

Fig. 3.4.7

Abitazione. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per numero di componenti familiari (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %)

62

Fig. 3.5.1

eni e servizi per la casa. SMMF in Abruzzo per classe di ampiezza B demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

66

Fig. 3.5.2

Beni e servizi per la casa. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

67

Fig. 3.5.3

eni e servizi per la casa. SMMF in Abruzzo per principali categorie e B numero di componenti della famiglia (peso % su SMMF categoria)

68

Fig. 3.5.4

Beni e servizi per la casa. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per classe di ampiezza demografica dei comuni e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %)

69

Fig. 3.6.1

Abbigliamento. SMMF in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

71

Fig. 3.6.2

Abbigliamento maschile, femminile e bambino. SMMF in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (peso % su SMMF categoria)

72

Fig. 3.6.3

bbigliamento. SMMF in Abruzzo per numero di componenti della faA miglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

73

Fig. 3.6.4

Abbigliamento maschile, femminile e bambino. SMMF in Abruzzo per numero di componenti della famiglia (peso % su SMMF categoria)

74

Fig. 3.6.5

Abbigliamento. SMMF in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

75

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

173


Fig. 3.6.6

bbigliamento. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per classe di A ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %)

76

Fig. 3.6.7

Abbigliamento maschile, femminile e bambino. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %)

77

Fig. 3.6.8

Abbigliamento. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per numero di componenti della famiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %)

78

Fig. 3.7.1

Salute. SMMF in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

81

Fig. 3.7.2

Salute. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (peso % su SMMF categoria)

82

Fig. 3.7.3

Salute. SMMF in Abruzzo per numero di componenti della famiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

83

Fig. 3.7.4

Salute. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa e numero di componenti della famiglia (peso % su SMMF categoria)

83

Fig. 3.7.5

alute. SMMF in Abruzzo per numero di componenti e tipologia famiS liare (peso % su SMMF totale)

84

Fig. 3.7.6

alute. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per classe di ampiezza S demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %)

86

Fig. 3.8.1

Trasporti. SMMF in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

90

Fig. 3.8.2

Trasporti. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (peso % su SMMF categoria)

91

Fig. 3.8.3

Trasporti. SMMF in Abruzzo per numero di componenti della famiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

92

Fig. 3.8.4

Trasporti. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa e numero di componenti della famiglia (peso % su SMMF categoria)

93

Fig. 3.8.5

Trasporti. SMMF in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (peso % su SMMF totale)

94

174 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Fig. 3.8.6

Fig. 3.9.1

rasporti. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per classe di amT piezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %) Comunicazioni. SMMF in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

95

99

Fig. 3.9.2

Comunicazioni. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (peso % su SMMF categoria)

100

Fig. 3.9.3

omunicazioni. SMMF in Abruzzo per numero di componenti della C famiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

100

Fig. 3.9.4

Comunicazioni. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa e numero di componenti della famiglia (peso % su SMMF categoria)

101

Fig. 3.9.5

Comunicazioni. SMMF in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (peso % su SMMF totale)

102

Fig. 3.9.6

omunicazioni. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per classe C di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %)

104

Fig. 3.10.1

Istruzione. SMMF in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

107

Fig. 3.10.2

Istruzione. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (peso % su SMMF categoria)

108

Fig. 3.10.3

Istruzione. SMMF in Abruzzo per numero di componenti della famiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

109

Fig. 3.10.4

Istruzione. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa e numero di componenti della famiglia (peso % su SMMF categoria)

109

Fig. 3.10.5

Istruzione. SMMF in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (peso % su SMMF totale)

110

Fig. 3.10.6

Istruzione. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %)

112

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

175


Fig. 3.11.1

empo libero. SMMF in Abruzzo per classe di ampiezza demografica T dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

115

Fig. 3.11.2

Tempo libero. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (peso % su SMMF categoria)

116

Fig. 3.11.3

Tempo libero. SMMF in Abruzzo per numero di componenti della famiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

117

Fig. 3.11.4

Tempo libero. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa e numero di componenti della famiglia (peso % su SMMF categoria)

118

Fig. 3.11.5

Tempo libero. SMMF in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (peso % su SMMF totale)

118

Fig. 3.11.6

Tempo libero. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra famiglie consumatrici in %)

120

Fig. 3.12.1

Altri beni e servizi. SMMF in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

123

Fig. 3.12.2

ltri beni e servizi. SMMF in Abruzzo per numero di componenti e A tipologia familiare (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

124

Fig. 3.12.3

Pasti e consumazioni fuori casa. SMMF in Abruzzo per classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

125

Fig. 3.12.4

Pasti e consumazioni fuori casa. SMMF in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (colonna di sinistra val. in €, colonna di destra peso % su SMMF totale)

125

Fig. 4.1.1

Variazioni rispetto al 2013 della spesa per consumi in Abruzzo (saldi % delle risposte)

129

Fig. 4.1.2

Variazioni rispetto al 2013 della spesa per consumi per principali voci in Abruzzo (saldi % delle risposte)

130

Fig. 4.1.3

Famiglie abruzzesi che hanno ridotto la spesa per consumi rispetto al 2013 per necessità di risparmio (peso % su totale campione)

131

176 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Fig. 4.1.4

amiglie abruzzesi che hanno ridotto la spesa per consumi rispetto al 2013 F per necessità di risparmio per principali voci (peso % su totale campione)

133

Fig. 4.2.1

Utilizzo di particolari tipologie di beni in Abruzzo (colonna di sinistra % famiglie utilizzatrici, colonna di destra saldi % delle risposte)

136

Fig. 4.3.1

I luoghi d’acquisto dei prodotti alimentari in Abruzzo (peso %)

138

Fig. 4.3.2

Variazioni rispetto al 2013 dei luoghi di acquisto dei prodotti alimentari in Abruzzo (saldi % delle risposte)

139

Fig. 4.3.3

I luoghi di acquisto dei prodotti non alimentari in Abruzzo (peso %)

141

Fig. 4.3.4

ariazioni rispetto al 2013 dei luoghi di acquisto dei prodotti non aliV mentari in Abruzzo (saldi % delle risposte)

142

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

177



INDICE DELLE TABELLE

Tab. 2.2.a

amiglie abruzzesi per numero di componenti e classe di ampiezza deF mografica dei comuni di residenza (peso %)

15

Tab. 2.3.a

amiglie abruzzesi unipersonali per sesso e classe di età (peso % su tot. F unipersonali)

16

Tab. 2.3.b

amiglie abruzzesi unipersonali per sesso e stato civile (peso % su tot. F unipersonali)

17

Tab. 2.3.c

amiglie abruzzesi unipersonali per sesso e titolo di studio (peso % su F tot. unipersonali stesso sesso)

18

Tab. 2.3.d

Famiglie abruzzesi unipersonali per sesso, condizione e posizione professionale (peso % su tot. unipersonali stesso sesso)

19

Tab. 2.3.e Tab. 2.3.f Tab. 2.3.g Tab. 2.3.h Tab. 2.3.i Tab. 2.3.j Tab. 2.3.k

Coppie abruzzesi senza figli per età e stato civile del capofamiglia (peso % su tot. coppie senza figli) Coppie abruzzesi senza figli per titolo di studio (peso % su tot. coppie senza figli)

Coppie abruzzesi senza figli per condizione professionale (peso % su tot. coppie senza figli)

Coppie abruzzesi con figli per età e stato civile del capofamiglia (peso % su tot. coppie con figli) Coppie abruzzesi con figli per titolo di studio (peso % su tot. coppie con figli)

Coppie abruzzesi con figli per condizione professionale (peso % su tot. coppie con figli)

Coppie abruzzesi con figli per numero di figli e presenza di minori (peso % su tot. coppie con figli)

20 21 21 23 24 24 26

Tab. 2.3.l

amiglie monoparentali abruzzesi per sesso e stato civile del genitore F (peso % su tot. monoparentali)

27

Tab. 2.3.m

amiglie monoparentali abruzzesi per sesso e classe di età del genitore F (peso % su tot. monoparentali)

27

Tab. 2.3.n

Famiglie monoparentali abruzzesi per sesso e titolo di studio del genitore (peso % su tot. monoparentali)

28

Tab. 2.3.o

amiglie monoparentali abruzzesi per sesso, condizione e posizione F professionale del genitore (peso % su tot. monoparentali stesso sesso)

29

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

179


Tab. 2.3.p

amiglie monoparentali abruzzesi per numero di figli e presenza di miF nori (peso % su tot. monoparentali)

31

Tab. 3.1.a

SMMF in Abruzzo e Italia per capitolo di spesa (val. in € e pesi %)

35

Tab. 3.1.b

MMF in Abruzzo per capitolo di spesa, classe di ampiezza demograS fica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in € e pesi %)

37

Tab. 3.1.c

MMF in Abruzzo per capitolo di spesa e numero di componenti (val. S in €)

38

Tab. 3.1.d

SMMF in Abruzzo per capitolo di spesa e numero di componenti (peso %)

39

Tab. 3.1.e

MMF in Abruzzo per capitolo di spesa, numero di componenti e prinS cipali tipologie familiari (val. in €)

39

Tab. 3.1.f

MMF in Abruzzo per capitolo di spesa, numero di componenti e prinS cipali tipologie familiari (peso % su SMMF tot.)

40

Tab. 3.2.a

limenti e bevande analcoliche. SME e famiglie consumatrici in A Abruzzo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni e cittadinanza del capofamiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %)

49

Tab. 3.2.b

limenti e bevande analcoliche. SME in Abruzzo e famiglie consumaA trici per tipologia familiare (val. in € e fam. consumatrici in %)

50

Tab. 3.3.a

evande alcoliche e tabacchi. SME e famiglie consumatrici in AbruzB zo per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %)

55

Tab. 3.3.b

Bevande alcoliche e tabacchi. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per numero di componenti della famiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %)

56

Tab. 3.4.a

Abitazione. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa (val. in € e famiglie consumatrici in %)

63

Tab. 3.4.b

Tab. 3.4.c

Tab. 3.5.a

Abitazione. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per fitto e fitto figurativo, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in €, famiglie consumatrici in %) bitazione. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per fitto e fitto A figurativo, numero di componenti e tipologia familiare (val. in € e famiglie consumatrici in %) Beni e servizi per la casa. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa (val. in € e famiglie consumatrici in %)

180 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali

64

64

69


Tab. 3.5.b

eni e servizi per la casa. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per B tipologia familiare (val. in € e famiglie consumatrici in %)

70

Tab. 3.6.a

bbigliamento. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa, classe A di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in €)

73

Tab. 3.6.b

Abbigliamento maschile, femminile e bambino. SMMF in Abruzzo per numero di componenti e tipologia familiare (peso % su smmf categoria)

75

Tab. 3.6.c

Abbigliamento maschile, femminile e bambino. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per classe di ampiezza demografica del comune di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %)

78

Tab. 3.6.d

Abbigliamento maschile, femminile e bambino. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per numero di componenti della famiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %)

79

Tab. 3.6.e

Abbigliamento maschile, femminile e bambino. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per numero di componenti e tipologia familiare (val. in € e famiglie consumatrici in %)

79

Tab. 3.7.a

Salute. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa, numero di componenti e tipologia familiare (val. in € e peso % su categoria)

85

Tab. 3.7.b

Salute. SME e in Abruzzo famiglie consumatrici per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %)

87

Tab. 3.7.c

Salute. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa, e numero di componenti (val. in €, famiglie consumatrici in %)

88

Tab. 3.7.d

Salute. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa, numero di componenti e tipologia familiare (val. in €, famiglie consumatrici in %)

88

Tab. 3.8.a

Trasporti. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa, numero di componenti e tipologia familiare (val. in € e peso % su categoria)

94

Tab. 3.8.b

Trasporti. SME e in Abruzzo famiglie consumatrici per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %)

96

Tab. 3.8.c

rasporti. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di T spesa, e numero di componenti (val. in €, famiglie consumatrici in %)

97

Tab. 3.8.d

rasporti. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci T di spesa, numero di componenti e tipologia familiare (val. in €, famiglie consumatrici in %)

97

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

181


Tab. 3.9.a

Comunicazioni. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa, numero di componenti e tipologia familiare (val. in € e peso % su categoria)

102

Tab. 3.9.b

Comunicazioni. SME e in Abruzzo famiglie consumatrici per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %)

105

Tab. 3.9.c

omunicazioni. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per princiC pali voci di spesa, e numero di componenti (val. in €, famiglie consumatrici in %)

105

Tab. 3.9.d

Comunicazioni. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa, numero di componenti e tipologia familiare (val. in €, famiglie consumatrici in %)

106

Tab. 3.10.a

Istruzione. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa, numero di componenti e tipologia familiare (val. in € e peso % su categoria)

111

Tab. 3.10.b

Istruzione. SME e in Abruzzo famiglie consumatrici per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %)

112

Tab. 3.10.c

I struzione. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa, e numero di componenti (val. in €, famiglie consumatrici in %)

113

Tab. 3.10.d

Istruzione. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa, numero di componenti e tipologia familiare (val. in €, famiglie consumatrici in %)

114

Tab. 3.11.a

Tempo libero. SMMF in Abruzzo per principali voci di spesa, numero di componenti e tipologia familiare (val. in € e peso % su categoria)

119

Tab. 3.11.b

Tempo libero. SME e in Abruzzo famiglie consumatrici per principali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %)

121

Tab. 3.11.c

empo libero. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali T voci di spesa, e numero di componenti (val. in €, famiglie consumatrici in %)

121

Tab. 3.11.d

Tempo libero. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per principali voci di spesa, numero di componenti e tipologia familiare (val. in €, famiglie consumatrici in %)

122

Tab. 3.12.a

ltri beni e servizi. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per prinA cipali voci di spesa, classe di ampiezza demografica dei comuni di residenza e cittadinanza del capofamiglia (val. in € e famiglie consumatrici in %)

126

182 • CRESA – Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali


Tab. 3.12.b

ltri beni e servizi. SME in Abruzzo e famiglie consumatrici per princiA pali voci di spesa, numero di componenti e tipologia familiare (val. in € e famiglie consumatrici in %)

127

Tab. 4.1.a

Variazioni in Abruzzo rispetto al 2013 della spesa per consumi per categoria (saldi % delle risposte)

132

Tab. 4.1.b

amiglie abruzzesi che hanno ridotto la spesa per consumi rispetto al F 2013 per necessità di risparmio per principali voci (peso % su totale categoria)

134

Tab. 4.2.a

Famiglie abruzzesi che utilizzano particolari tipi di beni (peso % su totale categoria)

137

Tab. 4.2.b

Variazioni in Abruzzo dell’utilizzo di particolari tipi di beni rispetto al 2013 (saldi percentuali delle risposte)

137

Tab. 4.3.a

I luoghi di acquisto dei prodotti alimentari in Abruzzo (peso %)

139

Tab. 4.3.b

Variazioni in Abruzzo rispetto al 2013 dei luoghi di acquisto dei prodotti alimentari (saldi % delle risposte)

140

Tab. 4.3.c

I luoghi di acquisto dei prodotti non alimentari in Abruzzo (peso %)

141

Tab. 4.3.d

Variazioni in Abruzzo dei luoghi di acquisto di beni non alimentari rispetto al 2013 (saldi % delle risposte)

143

La spesa per consumi delle famiglie abruzzesi – Edizione 2016 •

183


Finito di stampare nel mese di ottobre 2016 Arti Grafiche Aquilane


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