Supplemento al n. 4/2015
Congiuntura economica bruzzese
Sped. in a.p. 70% Div. Corr. D.C.I. AQ
A
2015: UN ANNO DI TRANSIZIONE ANCHE PER COMMERCIO E ARTIGIANATO
L
a recente conclusione dell’anno 2015, dopo quella espressa sugli altri settori monitorati dal Cresa, impone una riflessione anche sull’andamento registrato dai settori del commercio e dell’artigianato e sulle aspettative previste per il prossimo futuro. La dinamica imprenditoriale rilevata a livello nazionale si caratterizza per un ulteriore calo delle imprese artigiane attive e per la stasi di quelle commerciali, risultati da valutare in senso positivo in quanto entrambi migliori delle diminuzioni osservate nel 2014. Un altro elemento incoraggiante è che per entrambi i settori si attenua la flessione delle nuove iscrizioni e le cancellazioni continuano a calare.
3 Ilnelcommercio II semestre 2015 10 L’artigianato nel II semestre 2015 dell’artigianato 14 L’andamento nel 2014 e 2015
CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE Supplemento al n. 4/2015
Congiuntura Economica Abruzzese Periodico trimestrale
Direttore responsabile: Francesco Prosperococco Editore CRESA Corso Vittorio Emanuele II, 86 67100 L’Aquila Tel. 0862.25335 • Fax 0862.419951 E-mail: info@cresa.it
Consiglio di Amministrazione Lorenzo Santilli Daniele Becci Roberto Di Vincenzo Presidente Roberto Di Vincenzo Direttore Francesco Prosperococco Comitato Scientifico Luciano Fratocchi Pasquale Lelio Iapadre Nicola Mattoscio
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Inoltre il 2015 è stato caratterizzato da un certo incremento della spesa per consumi finali delle famiglie (valutato dall’Istituto di ricerca economica Prometeia in un +1,1% maggiore del +0,4% del 2014), dall’incremento delle vendite al dettaglio (secondo l’Istat +0,7%) dopo 4 anni consecutivi di diminuzioni, favorito da un lievissimo aumento del livello dei prezzi (l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività nel 2015 è stato +0,1%) che ha facilitato la ripresa del potere d’acquisto delle famiglie. In Abruzzo la natimortalità delle imprese commerciali e artigiane mostra un andamento assimilabile a quello italiano con variazioni ancora negative delle imprese attive ma in fase di attenuazione rispetto al 2014, sebbene peggiori di quelle italiane. Elementi confortanti sono anche il crescente calo delle cancellazioni degli artigiani e dei commercianti, e l’attenuazione della flessione delle iscrizioni artigiane. In questo quadro di riferimento negativo, ma caratterizzato da numerosi elementi incoraggianti, i risultati emersi dalle rilevazioni congiunturali del Cresa sono ancora sfavorevoli con flessioni annuali per entrambi i settori sia del fatturato (commercio: -1,2%; artigianato: -1,0%) sia dell’occupazione (commercio: -1,6%; artigianato: -2,7%) ma con un evidente attenuazione rispetto a quelle osservate nell’anno precedente. Con maggiore livello di dettaglio, le imprese del commercio al dettaglio hanno ottenuto i risultati meno negativi mentre quelle artigiane che forniscono servizi alle imprese hanno raggiunto gli unici risultati positivi. Fanno ben sperare per il futuro anche le previsioni sui consumi finali delle famiglie stimate da Prometeia in accelerazione sia in Italia che in Abruzzo nel 2016, e la ripresa della fiducia delle famiglie e delle imprese. Tali elementi rassicuranti non trovano espressione, però, nelle previsioni sul fatturato manifestate dalle imprese commerciali e artigiane abruzzesi che rimangono comunque negative, sebbene nell’ambito dell’artigianato il pessimismo risulti meno pesante. Ed effettivamente non si può dare loro torto per il fatto che permangono elementi di incertezza nella ripresa economica che fanno pensare che le difficoltà non sono ancora state completamente superate, considerando la revisione al ribasso dell’incremento del Pil per il 2016 nel Documento di Economia e Finanza, il rallentamento della produzione industriale nel primo bimestre 2016, il lieve calo dell’occupazione nei primi mesi del 2016. Oltretutto rimangono aperte numerose questioni che riguardano i due settori, quali ad esempio, l’aumento dei reati a danno delle attività commerciali e la necessità di un maggiore controllo del territorio, dell’effettività della pena e della riduzione dei tempi della giustizia, l’evoluzione digitale del settore commerciale vista sia come opportunità di crescita sia come concausa della scomparsa della rete commerciale tradizionale, la desertificazione dei centri storici per la chiusura delle attività commerciali tradizionali e dei pubblici esercizi con conseguente bisogno di misure di rivitalizzazione per riconquistare l’attrattività verso residenti e turisti, il calo delle vendite del piccolo dettaglio impossibilitato a competere con gli ipermercati su orari e prezzi, la necessità di tutelare l’identità e certificare l’origine e la qualità dei prodotti attraverso l’introduzione di un sistema di tracciabilità per combattere la contraffazione che ogni anno produce danni ingenti al settore artigiano manifatturiero protagonista del made in Italy.
Francesco Prosperococco
CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE Supplemento al n. 4/2015
IL COMMERCIO NEL II SEMESTRE 2015 di Alberto BAZZUCCHI Ricercatore CRESA
VARIAZIONI RISPETTO AL II SEMESTRE 2014 COSTI TOTALI
OCCUPAZIONE
FATTURATO
+0,2%
+2,8%
L’
indagine congiunturale del CRESA si basa sulle informazioni raccolte da Questlab su un campione di 392 imprese commerciali con almeno tre dipendenti operanti in Abruzzo. L’evoluzione del comparto nel II semestre 2015 è risultata complessivamente in lieve aumento rispetto al corrispondente semestre del 2014: il fatturato è cresciuto di appena lo 0,2% (portando a -1,2% la variazione nell’anno), i prezzi di vendita sono aumentati altrettanto leggermente ma in misura inferiore a quelli di approvvigionamento. I costi sostenuti globalmente dalle imprese intervistate sono aumentati del 3% circa, accelerando rispetto alla prima parte dell’anno. Le prospettive di fatturato ed occupazione per i prossimi mesi risultano generalmente negative eccezion fatta per quelle relative agli ordinativi ai fornitori.
-0,4%
Nel 2015 presso i registri delle Camere di commercio risultano attive 32.601 imprese commerciali, in leggera diminuzione rispetto al 2014 (-52 unità) in linea con il risultato nazionale. Il saldo tra iscrizioni e cancellazioni è negativo (-770) e di entità paragonabile a quella dell’anno precedente. Questi risultati non devono necessariamente considerarsi in maniera negativa: andrebbero infatti interpretati alla luce sia delle note lievemente ottimistiche che provengono dall’analisi congiunturale sia in considerazione della progressiva riorganizzazione interna dell’intero comparto che vede le forme giuridiche meno strutturate (società di persone e ditte individuali) ridursi sensibilmente a vantaggio delle società di capitale (+279 il saldo nel 2015). L’andamento del fatturato è legato esclusivamente alla positiva performance delle imprese di medie dimensioni (10-49 addetti) con diffusio-
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CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE Supplemento al n. 4/2015
ANDAMENTO DEI PRINCIPALI INDICATORI DEL COMMERCIO IN ABRUZZO - II semestre 2015 Prezzi di Prezzi di Costi totali Occupazione vendita approvvigionamento v ar.% rispetto al semestre precedente Settore Commercio al dettaglio 0,5 0,0 0,5 2,5 0,2 Ristorazione 5,4 1,5 3,2 5,4 -4,6 Grande distribuzione -1,1 0,0 1,4 3,6 -2,1 Classe dimensionale addetti 3-9 add. 0,7 -0,4 0,8 3,2 -2,0 10-49 add. 1,9 1,3 1,2 2,9 -0,1 50-249 add. 1,2 0,0 0,0 1,5 -4,9 Provincia L’Aquila -0,5 -0,2 1,1 3,0 -2,6 Chieti 1,4 0,3 1,3 3,7 1,5 Pescara 1,0 0,6 0,6 2,9 1,0 Teramo 2,3 -0,1 0,7 2,0 -8,0 TOTALE 1,1 0,2 0,9 3,0 -1,5 var.% rispetto stesso semestre anno precedente Settore Commercio al dettaglio -0,6 0,2 0,6 2,3 -0,3 Ristorazione 2,7 1,5 3,4 5,6 -0,3 Grande distribuzione -4,1 -0,5 1,5 2,9 -4,8 Classe dimensionale addetti 3-9 add. -0,6 -0,2 1,1 2,9 0,2 10-49 add. 2,7 1,4 1,2 2,7 -0,4 50-249 add. -4,1 0,0 0,0 2,0 -5,8 Provincia L’Aquila 1,1 0,1 1,3 3,0 -1,3 Chieti 0,2 0,7 1,6 3,5 0,8 Pescara -1,2 0,6 0,6 2,7 0,3 Teramo 1,3 -0,3 0,8 1,6 -2,2 TOTALE 0,2 0,3 1,1 2,8 -0,4 Fatturato
Fonte: CRESA
PREVISIONE A SEI MESI DEI PRINCIPALI INDICATORI DEL COMMERCIO IN ABRUZZO - II semestre 2015 (saldi % delle risposte) Fatturato
Prezzi di vendita
Ordini ai fornitori
Occupazione
Settore Commercio al dettaglio -24,3 -0,8 11,6 -5,3 Ristorazione -10,3 0,3 26,4 -3,4 Grande distribuzione -41,4 12,3 22,4 0,0 Classe dimensionale addetti 3-9 add. -22,9 -1,0 16,6 -4,6 10-49 add. -0,7 5,6 12,6 -3,6 50-249 add. 42,6 0,0 0,0 -42,6 Provincia L’Aquila -25,3 -1,7 14,8 -5,2 Chieti -17,0 4,7 18,3 -3,7 Pescara -14,7 -7,6 12,7 -9,3 Teramo -25,7 3,0 18,8 -0,4 TOTALE -20,4 -0,4 16,1 -4,7 Fonte: CRESA
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ne su quasi tutto il territorio regionale (fa eccezione la provincia di Pescara in cui il fatturato ha fatto registrare una flessione del -1,2%). Nel secondo semestre 2015 si è registrata una crescita dei prezzi di vendita su base annua dello 0,3% (0,2% la media per l’intero anno). La dinamica è stata più sostenuta nelle attività di ristorazione (+1,5%), mentre negli ipermercati, supermercati e grandi magazzini vi è stato un seppur modesto decremento (-0,5%) che si somma a quello del semestre precedente. Sotto il profilo dimensionale il risultato è stato determinato sostanzialmente dalle strutture di vendita intermedie (10-49 addetti) mentre si rileva una sostanziale stabilità nelle altre fasce dimensionali. Dopo un lungo periodo declinante si è verificato invece un piccolo rimbalzo nell’andamento dei prezzi di approvvi-
gionamento, prossimo al +1% in media d’anno, dovuto in particolare al comparto della ristorazione (+3,4%) ed alla grande distribuzione (+1,5%). I costi totali hanno mostrato un ritmo di crescita simile a quello del semestre precedente, chiudendo l’anno con una media del 2,5%, con una dinamica molto inferiore a quella del periodo precedente. Continua a scendere l’occupazione (-1,5% nel semestre; -1,7% la media annua). Va tuttavia sottolineato che l’intensità della discesa si è sensibilmente attenuata rispetto ai passati semestri; continuano ad essere pesanti le perdite occupazionali nella grande distribuzione (-4,8%) con un riscontro sia nelle strutture di vendita di maggiori dimensioni (-5,8%) che a livello territoriale (è interessata da questo fenomeno soprattutto la pro-
ANDAMENTO DEL FATTURATO DELLE IMPRESE COMMERCIALI IN ABRUZZO (variazioni % su semestre precedente e corrispondente) 2 0 -2 -4 -6 -8 -10 -12 -14 I sem. 2012 II sem. 2012 I sem. 2013 II sem. 2013 I sem. 2014 II sem. 2014 I sem. 2015 II sem. 2015 Var. % su sem. precedente
Var. % su sem. corrispondente
ANDAMENTO DEI PREZZI DI VENDITA DELLE IMPRESE COMMERCIALI IN ABRUZZO (variazioni % su semestre precedente e corrispondente) 1,0 0,8 0,6 0,4 0,2 0,0 -0,2 -0,4 -0,6 I sem. 2012 II sem. 2012 I sem. 2013 II sem. 2013 I sem. 2014 II sem. 2014 I sem. 2015 II sem. 2015 Var. % su sem. precedente
Var. % su sem. corrispondente
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ANDAMENTO DEI COSTI DI APPROVVIGIONAMENTO DELLE IMPRESE COMMERCIALI IN ABRUZZO (variazioni % su semestre precedente e corrispondente) 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 I sem. 2012 II sem. 2012 I sem. 2013 II sem. 2013 I sem. 2014 II sem. 2014 I sem. 2015 II sem. 2015 Var. % su sem. precedente
Var. % su sem. corrispondente
Fonte: CRESA
ANDAMENTO DEI COSTI TOTALI DELLE IMPRESE COMMERCIALI IN ABRUZZO (variazioni % su semestre precedente e corrispondente) 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 I sem. 2012 II sem. 2012 I sem. 2013 II sem. 2013 I sem. 2014 II sem. 2014 I sem. 2015 II sem. 2015 Var. % su sem. precedente
Var. % su sem. corrispondente
Fonte: CRESA
ANDAMENTO DELL’ OCCUPAZIONE DELLE IMPRESE COMMERCIALI IN ABRUZZO (variazioni % su semestre precedente e corrispondente) 4,0 2,0 0,0 -2,0 -4,0 -6,0 -8,0 I sem. 2012 II sem. 2012 I sem. 2013 II sem. 2013 I sem. 2014 II sem. 2014 I sem. 2015 II sem. 2015 Var. % su sem. precedente
Var. % su sem. corrispondente
Fonte: CRESA
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vincia di Teramo, -2,2%). Le previsioni per i prossimi mesi rispetto al fatturato sono negative: i saldi tra i giudizi positivi e negativi espressi dagli operatori presentano in netta prevalenza segno meno e sono concentrati per lo pi첫 nella grande distribuzione, seguiti da quelli del commercio al dettaglio e dalla ristorazione. Al contrario, le aspettative sui futuri livelli occupazionali si distribuiscono equamente nella grande distribuzione (saldo pari a zero), il che rappresenta un risultato da interpretare positivamente mentre restano negative negli altri comparti. Le opinioni rispetto ai prezzi di vendita e, ancor pi첫, agli ordinativi ai fornitori mettono in evidenza un risultato positivo, in particolare da parte degli operatori della ristorazione e della grande distribuzione.
IL FATTURATO DELLE IMPRESE COMMERCIALI IN ABRUZZO PER COMPARTO. (media delle variazioni tendenziali annue) 0,0 -2,0 -4,0 -6,0 -8,0 -10,0 -12,0 -14,0 -16,0 2012
2013 Comm. al dettaglio
2014 Ristorazione
GDO
2015 Totale
Fonte: CRESA
IL FATTURATO DELLE IMPRESE COMMERCIALI NELLE PROVINCE ABRUZZESI. (media delle variazioni tendenziali annue) 2,0 0,0 -2,0 -4,0 -6,0 -8,0 -10,0 -12,0 -14,0 2012
2013 L'Aquila
2014
Chieti
Pescara
Fonte: CRESA
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Teramo
2015
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I PREZZI VENDITA DELLE IMPRESE COMMERCIALI IN ABRUZZO PER COMPARTO. (media delle variazioni tendenziali annue) 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 -0,5 -1,0 2012
2013
2014
Comm. al dettaglio
Ristorazione
2015
GDO
Totale
Fonte: CRESA
I PREZZI VENDITA DELLE IMPRESE COMMERCIALI NELLE PROVINCE ABRUZZESI. (media delle variazioni tendenziali annue) 1,5 1,0 0,5 0,0 -0,5 -1,0 -1,5 2012
2013 L'Aquila
2014
Chieti
2015
Pescara
Teramo
Fonte: CRESA
I COSTI TOTALI DELLE IMPRESE COMMERCIALI IN ABRUZZO PER COMPARTO. (media delle variazioni tendenziali annue) 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 2012 Comm. al dettaglio
2013
2014 Ristorazione Fonte: CRESA
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2015 GDO
Totale
CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE Supplemento al n. 4/2015
I COSTI TOTALI DELLE IMPRESE COMMERCIALI NELLE PROVINCE ABRUZZESI. (media delle variazioni tendenziali annue) 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 2012
2013 L'Aquila
2014
Chieti
Pescara
2015
Teramo
Fonte: CRESA
L’ OCCUPAZIONE DELLE IMPRESE COMMERCIALI IN ABRUZZO PER COMPARTO. (media delle variazioni tendenziali annue) 4,0 2,0 0,0 -2,0 -4,0 -6,0 -8,0 2012
2013 Comm. al dettaglio
2014 Ristorazione
GDO
2015 Totale
Fonte: CRESA
L’ OCCUPAZIONE DELLE IMPRESE COMMERCIALI NELLE PROVINCE ABRUZZESI. (media delle variazioni tendenziali annue) 2,0
0,0
-2,0
-4,0
-6,0 2012
2013 L'Aquila
2014
Chieti
Pescara
Fonte: CRESA
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Teramo
2015
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L’ARTIGIANATO NEL II SEMESTRE 2015 di Concettina PASCETTA Ricercatrice CRESA
VARIAZIONI RISPETTO AL II SEMESTRE 2014 ORDINI TOTALI
FATTURATO
OCCUPAZIONE
-0,9% -0,3%
-1,8%
L’
La performance complessivamente negativa dei principali indicatori viene confermata dalla flessione delle imprese attive rilevate nel corso del secondo semestre 2015 che in Abruzzo è stata pari al -1,0%, peggiore del -0,6% italiano, che, sommata alla diminuzione osservata nel primo semestre, determina un calo annuale del -3,0% regionale rispetto al -1,6% nazionale, cosicché le imprese artigiane attive abruzzesi sono scese a 31.765 al 31 dicembre 2015. Comunque un esile segnale di ripresa può essere identificato nel fatto che durante il secondo semestre 2015 le iscrizioni di nuove imprese artigiane nel Registro delle Camere di Commercio sono aumentate del 9,6% rispetto a quanto accaduto nello stesso semestre dell’anno precedente. Questo debole elemento di positività però viene riassorbito da andamenti particolarmente negativi del primo semestre cosicché a livello annuale le iscrizioni
indagine congiunturale del Cresa relativa al secondo semestre 2015 si basa sulle informazioni raccolte dalla società Questlab presso 511 imprese artigiane con almeno 3 dipendenti e sede in Abruzzo. I risultati del semestre non sono positivi considerando che le variazioni dell’occupazione e degli ordini totali sono negative sia dal punto di vista congiunturale che tendenziale. Il fatturato mostra lievi segnali positivi per il fatto che è stato riscontrato un leggero aumento rispetto al semestre scorso che però non è riuscito a compensare la diminuzione rispetto allo stesso semestre del 2014. Sono, quindi, risultati generalmente negativi che però fanno intravvedere un certo recupero considerando che per la prima volta dall’inizio della rilevazione è stata registrata una crescita del fatturato.
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ANDAMENTO DEI PRINCIPALI INDICATORI DELL’ARTIGIANATO IN ABRUZZO - II semestre 2015
Fatturato Ordini totali Occupazione v ar.% rispetto al semestre precedente Settore Manifattura -0,1 -0,4 -0,1 Edilizia 4,5 0,1 -1,7 Servizi alle imprese 0,0 -2,4 -1,3 Servizi alle persone -0,8 -1,5 0,7 Classe dimensionale addetti fino a 5 add. 1,3 -0,9 0,3 più di 5 add. 3,2 1,1 -2,7 Provincia Chieti 7,5 2,7 -0,7 L’ Aquila 1,2 1,1 -2,0 Pescara -2,2 -5,5 1,1 Teramo 0,8 -0,8 -1,6 TOTALE 1,9 -0,4 -0,7 var.% rispetto stesso semestre anno precedente Settore Manifattura -0,8 -1,1 -0,2 Edilizia 0,4 -0,8 -3,1 Servizi alle imprese 0,1 -0,7 -2,0 Servizi alle persone -1,6 -1,1 -1,7 Classe dimensionale addetti fino a 5 add. -1,1 -1,5 -1,8 più di 5 add. 1,6 0,9 -2,0 Provincia Chieti 3,0 1,4 -0,3 L’ Aquila -2,3 -0,4 -6,1 Pescara -2,6 -5,8 0,7 Teramo 0,0 -0,1 -2,9 TOTALE -0,3 -0,9 -1,8 Fonte: CRESA
PREVISIONI A SEI MESI DEI PRINCIPALI INDICATORI DELL’ARTIGIANATO IN ABRUZZO II semestre 2015 (saldi % delle risposte) Fatturato
Prezzii di vendita
Occupazione
Settore Manifattura -15,1 0,0 -4,1 Edilizia -23,3 -12,5 -18,5 Servizi alle imprese 0,5 -13,6 1,2 Servizi alle persone -19,7 -22,3 -31,2 Classe dimensionale addetti fino a 5 add. -19,4 -16,0 -17,7 più di 5 add. 3,0 -26,5 -7,6 Provincia Chieti -19,6 -12,3 -11,6 L’ Aquila -20,8 -11,8 -18,4 Pescara -19,1 -26,0 -22,5 Teramo -10,7 -15,6 -16,7 TOTALE -17,7 -16,5 -17,0 Fonte: CRESA
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CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE Supplemento al n. 4/2015
della media del settore artigiano. Riguardo al fatturato emergono l’andamento particolarmente negativo della metalmeccanica (-3,5%) e quello particolarmente positivo della lavorazione del marmo, vetro, ceramica e altri minerali non metalliferi (+7,3%). Anche l’occupazione diminuisce, ma meno della media del settore. Le previsioni sull’andamento del fatturato e dell’occupazione per i prossimi sei mesi sono negative ma migliori della media. Anche le imprese edili sono colpite da diminuzioni annue di ordini e occupazione, mentre il fatturato ha registrato un lieve aumento. Il clima di opinione rimane pessimistico e caratterizzato da diffuse preoccupazioni per l’andamento del fatturato, dell’occupazione e dei prezzi di vendita, per i primi due peggiori della media. Gli artigiani che forniscono servizi alle imprese hanno mostrato un lievissimo incremento tendenziale del fatturato, ma contemporaneo calo di ordini e occupazione. Le previsioni per l’andamento nei prossimi sei mesi sono positive per fatturato e occupazione e negative per i prezzi di vendita. Anche gli artigiani che forniscono servizi alle persone fanno registrare diminuzioni di lungo periodo per tutti gli indicatori considerati. Le previsioni sono tutte negative e peggiori della media del settore. L’analisi per classi dimensionali mostra che le piccole imprese artigiane (fino a 5 addetti) hanno affrontato le maggiori difficoltà con andamenti degli indicatori tutti negativi e generalmente peggiori della media mentre quelle di dimensioni maggiori hanno registrato aumenti del fatturato e degli ordini. A livello provinciale i migliori andamenti tendenziali sono stati registrati a Chieti con incrementi di fatturato e ordini. In negativo emerge L’Aquila che ha fatto rilevare diminuzioni di tutti gli indicatori. Gli operatori di tutto il territorio regionale nutrono aspettative pessimistiche riguardo a tutti gli indicatori, in particolare a Pescara.
hanno continuato a diminuire (-3,5% in Abruzzo sensibilmente peggiore del -0,6% italiano). Un altro elemento che fa ben sperare è rappresentato dal calo delle cancellazioni che tra il 2015 e il 2014 sono diminuite in Abruzzo del 7,2% rispetto al -3,3% italiano. Il già citato incremento congiunturale del fatturato risulta connesso all’andamento positivo riscontrato dalle imprese artigiane operanti nell’edilizia (+4,5%), dalle imprese di maggiori dimensioni (+3,2%) e da quelle localizzate nella provincia di Chieti (+7,5%). Questi risultati non sono stati sufficienti a invertire il trend annuale che vede ancora una certa flessione. La lieve diminuzione tendenziale del fatturato è legata principalmente al calo evidenziato dai comparti manifatturiero e dei servizi alle persone che non è stato compensato dall’aumento riscontrato dalle imprese edili e dei servizi alle imprese. Inoltre, il decremento ha colpito le imprese di piccole dimensioni (fino a 5 addetti) e le province di L’Aquila e Pescara. Gli ordini totali diminuiscono più su base annua (-0,9%) che non semestrale (-0,4%). Il calo tendenziale riguarda tutti i comparti artigiani, tutte le province, tra cui soprattutto quella di Pescara (-5,8%) con l’esclusione di Chieti (+1,4%), e le piccole imprese (-1,5%). Anche l’occupazione fa registrare un calo sia congiunturale (-0,7%) che tendenziale (-1,8%). Quest’ultimo è connesso alla flessione registrata da tutti i comparti artigiani, in particolare quello edile (-3,1%), tutte le classi dimensionali e tutte le province, eccetto quella di Pescara (+0,7%). Il clima negativo è confermato dal pessimismo che investe le aspettative (misurate come differenza percentuale tra le previsioni di crescita e di decremento) per l’andamento nei prossimi sei mesi del fatturato (-17,7%), dell’occupazione (-17,0%) e dei prezzi di vendita (-16,5%). Le imprese artigiane manifatturiere hanno fatto rilevare diminuzioni tendenziali di fatturato, ordini totali e occupazione generalmente peggiori
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ANDAMENTO DEL FATTURATO DELLE IMPRESE ARTIGIANE IN ABRUZZO. I SEM. 2014 - II SEM. 2015 (var. % su semestre precedente e corrispondente) 4,0 2,0 0,0 -2,0 -4,0 -6,0 -8,0 -10,0 I sem. 2014
II sem. 2014
I sem. 2015
Var. % congiunturali Var. % su semestre precedente
II sem. 2015
Var. Var.% % tendenziali su semestre corrispondente
Fonte: CRESA
ANDAMENTO DEGLI ORDINI TOTALI DELLE IMPRESE ARTIGIANE IN ABRUZZO. I SEM. 2014 - II SEM. 2015 (var. % su semestre precedente e corrispondente) 0,0 -1,0 -2,0 -3,0 -4,0 -5,0 -6,0 -7,0 -8,0 -9,0 I sem. 2014
II sem. 2014
I sem. 2015
Var. % congiunturali Var. % su semestre precedente
II sem. 2015
Var. Var. % % tendenziali su semestre corrispondente
Fonte: CRESA
ANDAMENTO DELL’ OCCUPAZIONE DELLE IMPRESE ARTIGIANE IN ABRUZZO. I SEM. 2014 - II SEM. 2015 (var. % su semestre precedente e corrispondente) 2 1 0 -1 -2 -3 -4 -5 I sem. 2014
II sem. 2014
I sem. 2015
Var. % congiunturali Var. % su semestre precedente Fonte: CRESA
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II sem. 2015
Var.%%su tendenziali Var. semestre corrispondente
CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE Supplemento al n. 4/2015
L’ANDAMENTO DELL’ARTIGIANATO NEL 2014 E 2015 sistenti di quelli osservati durante il 2014 (fatturato: -3,8%; ordini: -5,4%; occupazione: -3,7%) facendo ipotizzare che la fase più difficile della crisi sembra essere stata superata. Tra le imprese artigiane quelle operanti nell’edilizia hanno ottenuto nel 2015 i peggiori risultati con diminuzioni di fatturato, ordini e occupazione sensibili (rispettivamente pari a -1,8%, -2,3% e -4,4%) e peggiori della media del settore e di tutti gli altri comparti dell’artigianato. Tra le altre tipologie, generalmente caratterizzate da risultati negativi, si distinguono le performance positive registrate dalle imprese che forniscono servizi alle imprese che hanno visto aumentare il fatturato (+4,3%), gli ordini (+2,2%) e l’occupazione (+0,8%). Nel biennio considerato tutti i comparti hanno mostrato un certo recupero evidenziabile nel fatto che gli indicatori considerati, pur rimanendo negativi, hanno comunque diminuito di intensità. Nel 2015 le imprese artigiane manifatturiere hanno visto un calo della produzione (-1,0%) sebbene, come accaduto per gli altri indicatori, sia stato più leggero rispetto a quasi il -4% dell’anno precedente. In particolare, la produzione ha subito la peggiore flessione tra le imprese del comparto legno e mobili (-3,5%) e carta e stampa (-3,3%) mentre ha registrato un lieve aumento tra quelle del tessile abbigliamento (+0,6%) e della lavorazione dei minerali non metalliferi (+1,2%). Tutti i comparti hanno visto un certo miglioramento dei livelli produttivi rispetto a quelli rilevati nel 2014.
di Concettina PASCETTA Ricercatrice CRESA
I
dati raccolti dal CRESA con cadenza semestrale a partire dal primo semestre 2014 attraverso l’indagine sulle imprese artigiane con almeno 3 dipendenti e sede in Abruzzo mostrano che nella regione, così come nel resto del Paese, sembra di intravvedere alcuni segnali di lieve recupero. I dati relativi alla natimortalità delle imprese resi disponibili da Infocamere-Movimprese evidenziano che nel biennio 2014 e 2015 si è assistito a una diminuzione delle imprese attive che in Abruzzo è stata peggiore di quella nazionale ma che a livello sia italiano che regionale è leggermente migliorata durante il 2015. Anche le iscrizioni di nuove imprese artigiane al Registro delle Imprese mostrano le stesse caratteristiche: andamento in flessione in entrambi gli anni considerati ma con un certo recupero nel 2015 e variazioni negative peggiori a livello regionale. Ulteriore segnale positivo è dato dalla diminuzione delle cancellazioni che si verifica a livello sia italiano che abruzzese in entrambi gli anni. Le indagini congiunturali CRESA sull’andamento del settore dell’artigianato in Abruzzo evidenziano che nel 2015 sono stati registrati andamenti negativi su base annua di fatturato (-1,0%), ordini (-1,7%) e occupazione (-2,7%) meno con-
IL FATTURATO DELLE IMPRESE ARTIGIANE IN ABRUZZO. 2014 - 2015 (media delle variazioni tendenziali annue) 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 -1,0 -2,0 -3,0 -4,0 -5,0 2014 Manifattura
Edilizia
2015 Servizi alle imprese Fonte: CRESA
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Servizi alle persone
Totale artigianato
CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE Supplemento al n. 4/2015
GLI ORDINI TOTALI DELLE IMPRESE ARTIGIANE IN ABRUZZO. 2014 - 2015 (media delle variazioni tendenziali annue) 4,0 2,0 0,0 -2,0 -4,0 -6,0 -8,0 2014 Manifattura
Edilizia
2015 Servizi alle imprese
Servizi alle persone
Totale artigianato
Fonte: CRESA
L’ OCCUPAZIONE DELLE IMPRESE ARTIGIANE IN ABRUZZO. 2014 - 2015 (media delle variazioni tendenziali annue) 1,0 0,0 -1,0 -2,0 -3,0 -4,0 -5,0 -6,0 2014 Manifattura
Edilizia
2015 Servizi alle imprese
Servizi alle persone
Totale artigianato
Fonte: CRESA
LA PRODUZIONE DELLE IMPRESE ARTIGIANE IN ABRUZZO. 2014 - 2015 (media delle variazioni tendenziali annue) 2,0 0,0 -2,0 -4,0 -6,0 -8,0 -10,0 2014
2015
Alimentare
Tessile, abbigliamento
Legno e mobile
Lavoraz. min. non metall.
Metalmeccanica
Tot. Artigianato manifatt.
Fonte: CRESA
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Carta e Stampa
Supplemento al n. 4/2015
Congiuntura economica bruzzese
Sped. in a.p. 70% Div. Corr. D.C.I. AQ
A
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