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Luca Attanasio L'Ambasciatore della pace
from L'ECO
by Laltraitalia
a cura della
Redazione
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Luca Attanasio: Ambasciatore della pace
Era uno degli ambasciatori italiani più giovani al mondo: 44 anni
Il 22 febbraio scorso il voglio del Programma conAlimentare Mondiale sul quale viaggiava l'Ambasciatore Luca Attanasio a nord di Goma, vicino al Parco nazionale dei Virunga, al confine con il Ruanda, insieme ad altre sei persone legate alla MONUSCO, la missione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione della Repubblica Democratica del Congo, è stato attaccato da alcuni uomini armati, in un fallito tentativo di rapimento. Ferito gravemente all'addome, Attanasio è morto poco dopo presso l'ospedale dell'ONU di Goma. Oltre al diplomatico, sono rimasti uccisi l'autista del convoglio, Mustapha Milambo, e il carabiniere della scorta, Vittorio Iacovacci, 30 anni, originario di Sonnino, in provincia di Latina. Dopo essersi convertito all'Islam si era sposato nel 2015 con Zakia Seddiki, originaria del Marocco, con la quale ha avuto 3 figlie. Insieme hanno fondato a Kinshasa l'ong Mama Sofia. Sensibile alle varie emergenze sociali del continente africano, nonché attivo in molti programmi di aiuto promossi dalla Comunità di Sant'Egidio, nel 2020 ha ricevuto il Premio internazionale Nassiriya per la Pace «per il suo impegno volto alla salvaguardia della pace tra i popoli»
Vittorio Iacovacci
Ciao Luca. Bello, solare, pulito, capace. E leale. Troppo facile era stato diventarti amico. Sempre forte il senso del dovere e il peso della responsabilità. Ma anche la capacità di non prendersi sempre troppo seriamente, perchè in mezzo c'è la vita... che ci chiede anche un po' di leggerezza e, soprattutto, di restare sempre umani e con i piedi per terra, come Te. Quella leggerezza della terra che oggi Ti ha portato via... e che ci lascia un vuoto troppo profondo per essere colmato.
Michele Camerota, Console ad Asmara, già Console a Basilea
La Repubblica Italiana è in lutto per questi servitori dello Stato che hanno perso la vita nell’adempimento dei loro doveri professionali in Repubblica Democratica del Congo. Nel deprecare questo proditorio gesto di violenza gli italiani tutti si stringono nel cordoglio intorno alle famiglie delle vittime, cui desidero far pervenire le condoglianze più sentite e la più grande solidarietà.