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2.3. La gestione dei gruppi

i potenziali volontari: questi ultimi devono sentirsi accolti e valorizzati per poter comprendere a pieno e condividere con gli altri associati la straordinarietà dell’esperienza della solidarietà.

2.3. La gestione dei gruppi

Un aspetto altrettanto importante, da non sottovalutare, per garantire l’efficacia dell’assetto organizzativo dell’associazione e per rendere più efficiente la sua attività è la gestione dei gruppi.

Per gestione dei gruppi si intende l’attività volta a gestire e organizzare l’apporto dei volontari alimentando la loro motivazione attraverso un’adeguata programmazione, formazione, ascolto e interpretazione delle esigenze.

Sebbene, infatti, non v’è dubbio che chi decide di svolgere attività di volontariato sia già mosso da una particolare motivazione, ciò può non essere sufficiente per rendere pienamente efficace il proprio apporto all’associazione di cui si è parte, con il rischio peraltro che la motivazione di partenza via via si affievolisca; ovvero che quella spinta iniziale, ove non ben incanalata, si perda col tempo.

Analizzando più da vicino tale tematica, occorre innanzitutto mettere in guardia le associazioni dal rischio assai diffuso o di far svolgere tutte le attività a tutti o di concentrarle tutte nelle mani di alcuni soci fondatori, in quanto ciò potrebbe comportare una notevole confusione sull’attribuzione dei compiti e sulle relative responsabilità.

Pertanto va individuato all’interno dell’associazione, in relazione alle dimensioni della propria struttura organizzativa, al numero dei volontari e alle attività da svolgere, la figura di un coordinatore dei volontari e/o di un supervisore.

Il coordinatore dei volontari si occuperà di individuare le persone più idonee a svolgere i singoli compiti necessari al raggiungimento degli scopi dell’associazione, di gestire i rapporti tra i singoli volontari componenti il gruppo, di creare un clima che incoraggi i singoli volontari a far bene il proprio operato, di controllare i comportamenti individuali e di gruppo. Per fare tutto ciò è necessario che egli mantenga rapporti costanti con i volontari e con l’eventuale supervisore.

Quest’ultimo si occupa per lo più di preparare e istruire i singoli volontari sul lavoro da svolgere; di sostenere il loro lavoro mediante la comunicazione di informazioni utili, la diffusione di materiale di supporto per il corretto svolgimento delle funzioni, la valorizzazione dei volontari per l’opera svolta; di documentare l’azione svolta dai volontari mediante relazioni scrit-

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