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Obiettivo Volontariato! Presentazione della mostra fotografica a cura del CSV San Nicola
from Opera 28 Fiera di esserci! Volontari per il cambiamento – Meeting del Volontariato settembre 2018
Obiettivo Volontariato!
Presentazione della mostra fotografica a cura del CSV San Nicola
8.9.2018 • Fiera del Levante, Nuova Hall di via Verdi Presenta: Enzo Quarto, giornalista RAI.
Enzo Quarto
Buonasera. Ho il compito di presentare e introdurre questa mostra Obiettivo Volontariato! Innanzitutto, vi ringrazio dell’invito, perché ci sono dei momenti, nella vita di ognuno di noi, in cui c’è bisogno di ricaricare le batterie e quindi stare a pensare di volontariato con voi, respirare l’aria della carità, della solidarietà e dell’amicizia è una ricarica incredibile e un dono che mi state facendo. Un dono che si abbina al pensiero che ho dovuto sviluppare nel vedere le fotografie. Ve le lascerò ammirare una per una e vi dirò quello che mi hanno portato a pensare.
Prima di venire qui ho postato sulla mia pagina Facebook, la frase: «Il volontariato è cuore e ragione». Troppo poco abbiniamo la parola “ragione” alle cose che facciamo con il cuore, eppure è così. Perché le cose che facciamo con il cuore hanno bisogno di tutta la nostra ragione, che è la consapevolezza di quello che facciamo per condividere con gli altri. Sennò saremmo pari agli animali che solidarizzano fra loro, ma noi abbiamo qualcosa in più, che è quello che ci fa riflettere e ci fa capire il perché, che dà un senso a quello che facciamo sviluppando la ragione. Abbiamo bisogno di ritrovarci nell’altro: non solo nello scambio degli sguardi, ma anche del pensiero di ritrovare la nostra stessa vita e i nostri stessi interrogativi.
In queste foto guardate i gesti: sono tanti, particolari. I gesti sono la storia per chi li fa e sono storia anche per chi li riceve. Sono la storia del passato di chi li fa, perché li ha conosciuti, perché li ha condivisi, perché ne conosce la potenza e sono storia per chi li riceve, perché si apre un nuovo mondo. Anche ricevere una carezza, un abbraccio è un qualcosa in più se fatto con un gesto che è testimonianza di quello che siamo. Ecco come il gesto diventa relazione. Non tutti i gesti sono positivi, esistono gesti che sono negativi, esistono gesti di violenza, di sopraffazione. Ecco che deve subentrare la ragione. È la ragione che ci fa distinguere quando un gesto di amore è un gesto giusto. È la ragione che ci dà la consapevolezza che stiamo facendo qualcosa di buono che ci gratifica. È la ragione che dà il senso a
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quello che facciamo e a quello che riceviamo. È un passaggio in più che dobbiamo imparare a riconoscere in una società che riconosce sempre meno, perché pensa sempre meno. Dobbiamo trovare le ragioni per cui sviluppiamo il dato positivo e i valori in cui crediamo.
Il gesto che compite, dovete iniziare a pensarlo con più responsabilità di quanto già facciate, perché è esperienza di quello che portate nella vostra vita. È un gesto che apre porte infinite a chi lo riceve, porte che devono portare alla ragione. In fin dei conti, è dentro di noi la battaglia più grossa che facciamo e queste immagini lo dicono.
Io vi auguro di sviluppare questo percorso di condivisione quotidianamente. Da 70 anni a questa parte, l’uomo sta perdendo la sua umanità perché sta perdendo la sua capacità di ragionare. Quello che facciamo ha un senso, perché è giusto farlo, perché mi fa stare bene, perché fa stare bene anche gli altri. È questo benessere che dobbiamo ricercare e mettere al primo posto insieme ai valori, riportando il denaro a mezzo, con cui si possono fare grandi cose. Riscopriamo con la ragione il senso di queste cose. Grazie.
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