Caulonia City Branding - Manuale Teorico

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Caulonia City Branding Manuale Teorico Sviluppo dell’identità visiva

Daniele Di Renzi



Caulonia City Branding Manuale Teorico Sviluppo dell’identità visiva

Dipartimento di Progettazione Arti Applicate Scuola di Progettazione Artistica per l’Impresa Diploma Accademico di I° livello in Grafica Editoriale A.A. 2019/2020 Candidato: Daniele Di Renzi Relatore: Massimo De Orazi

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“Riguardo al futuro penso a passare un anno alla volta. Non vado con il pensiero oltre, certo i desideri di quando sarò “grande” ce li ho. Vorrei fare il grafico e magari diventare famoso ed arrivare ad un’esperienza tale da poter progettare un marchio che diventi importante. Però so che per arrivare ad un tale punto devo continuare a studiare e fare molte esperienze. Io penso che nella vita ci voglia anche un po’ di fortuna. Spero di avercela.” Daniele Di Renzi 3E - Roma 19/09/2012


Alla mia passione, alla mia ambizione, ai sacrifici che ho fatto per arrivare fin qui. Alla mia meravigliosa famiglia, la mia ricchezza, a mia madre e mio padre, a Giada e Sofia. Ai miei infiniti nonni, Enzo, Pietro Loccisano, il cauloniese della famiglia, Gabriella, Mariella, Rosa. Ai miei zii, in particolare Massimiliano. Alle persone che hanno sempre creduto in me, a Cristiano.


SOMMARIO Caulonia

Comune di Caulonia

Capitolo 1

Capitolo 3

Caulonia

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Concept

p. 29

1.1 CENTRO STORICO 1.2 STORIA 1.3 TRADIZIONE 1.4 CULTURA

p. p. p. p.

3.1 EMBLEMA Stemma Emittente 3.2 MODULISTICA

p. 30 p. 34 p. 36 p. 38

10 12 14 16

City Branding

Caulonia City Branding

Capitolo 2

Capitolo 4

Premessa

p. 19

Concept

p. 41

2.1 CITY BRANDING 2.2 ITALIA Urbino Regione Lombardia Siracusa Jesi Città Regia è Bologna Bari - Never Ends

p. 20 p. 21 p. 22 p. 23 p. 24 p. 25 p. 26 p. 27

4.1 MARCHIO Pittogramma 4 porte urbiche Mosaico Croci Archi Pesci Sviluppo Logotipo Sviluppo Payoff Colori Istituzionali Cromatismi 4.2 CORPORATE 4.3 FORMAT 4.4 SEGNALETICA 4.5 MERCHANDISING 4.6 WEB

p. 42 p. 44 p. 48 p. 50 p. 52 p. 54 p. 56 p. 58 p. 64 p. 66 p. 70 p. 72 p. 74 p. 76 p. 78 p. 80 p. 82 p. 84

Bibliografia / Sitografia Conclusioni e ringraziamenti


Abstract Il progetto Caulonia City Branding consiste nello sviluppo dell’identità visiva del Comune di Caulonia e in particolare dell’Area Socio Culturale. Caulonia è uno dei paesi più antichi e suggestivi della Calabria. È un borgo con un grande patrimonio storico e artistico, che conserva ancora intatte le sue antiche tradizioni. Una meta turistica che offre al visitatore la bellezza del suo centro storico, con le sue le piazze, le numerose chiese, i palazzi signorili, gli edifici sei-settecenteschi, testimoni di epoche e dominazioni differenti, ma anche una località balneare, con il suo fantastico mare. Il progetto si sviluppa in due diverse parti che si intrecciano e si completano: la prima riguarda il restyling dell’immagine coordinata del Comune di Caulonia, in cui è stato fatto un lavoro di rinnovamento e riorganizzazione focalizzato su due punti ben precisi: l’emblema comunale e la modulistica. La seconda parte riguarda il cuore del progetto, l’identità visiva dell’Area Socio Culturale. In questo caso è stato fatto un lavoro del tutto nuovo e inesistente fino ad ora, un’identità visiva completa di tutte le parti: marchio, corporate, format, segnaletica, merchandising e web.


Caulonia Capitolo 1


Caulonia Caulonia è uno dei paesi più antichi e suggestivi della Calabria, ricco di un grande patrimonio storico, artistico e culturale. È un comune vastissimo, il terzo per estensione territoriale più grande della città metropolitana di Reggio Calabria, dopo la stessa Reggio e San Luca, con una popolazione complessiva di circa 7.000 abitanti. Il comune comprende sia l’antico centro storico, detto Caulonia Superiore, che una ventina di frazioni, tra le quali spicca, sulla costa ionica, l’abitato di Caulonia Marina. Il territorio è ricco di paesaggi incontaminati: parte dal mare, si snoda attraverso le colline, dove troviamo la tipica macchia mediterranea, fino a toccare i monti delle Serre a più di 1.000 m di altezza; il tutto racchiuso tra due fiumi, l’Allaro e l’Amusa, che lo cingono. Caulonia prima dell’Unità d’Italia era denominata Castelvetere, dal latino Castrum Vetus = Vecchio Castello, nome attribuibile quasi certamente in riferimento al castello che dominava il paese. Con decreto n. 123830, il 26 marzo 1863 Castelvetere prese il nome di Caulonia in onore dell’antica città magno-greca Kaulon, poiché si valutò erroneamente che la colonia achea sorgesse subito dopo il fiume Allaro, presso il sito di Focà. Nel tempo, numerosi studiosi avevano sempre ricordato che Castelvetere fosse stata fondata dagli abitanti della colonia greca dopo la sua distruzione. Inoltre il ritrovamento di sempre più numerosi reperti archeologici in tutto il territorio avevano avvalorato queste ipotesi. Invogliati da tutto ciò, i Castelveterini arrivarono al decreto del 1863. Passarono quasi tre decenni prima che l’indagine archeologica condotta da Paolo Orsi stabilisse in maniera certa e definitiva il sito dell’antica città presso Punta Stilo nel comune di Monasterace, smentendo di fatto la precedente localizzazione. Nonostante si fosse fatta luce sulla vicenda, non si tornò indietro sulla denominazione del comune.

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CAULONIA / CENTRO STORICO

1.1 CENTRO STORICO Il centro storico, detto colloquialmente Caulonia Superiore, è un borgo di collina che conserva ancora intatta la sua struttura medievale; sorge su uno sperone roccioso circondato di dirupi detti timpi, a 300 metri s.l.m. che lo rende simile ad una roccaforte. Il castello fortificato, di cui sono rimasti pochi ruderi, posto nella parte più alta del paese, con le mura di cinta e le 4 porte urbiche, costituivano il sistema di protezione della cittadina.

Fotografia di Ivan Vozzo

La struttura interna del paese è costituita dall’intreccio di numerosi vicoli molto stretti chiamati vinedi, che, insieme ai molteplici archi, scalette e larghi, fanno del borgo un vero e proprio presepe vivente, dal fascino rimasto immutato nel tempo. Le case, così vicine che sembrano quasi accarezzarsi, fanno da cornice agli stupendi scorci panoramici, mentre il mare, in lontananza, dà quel tocco d’azzurro che rende ancor più suggestivo il paesaggio. La via principale del centro storico è intitolata a Vincenzo Niutta, dotto illustre castelveterino dell’800. Lastricata con delle grandi pietre grigie, si snoda nel borgo collegando i suoi punti più importanti: parte da piazza Bellavista, che vanta un panorama mozzafiato, si snoda in piazza Seggio, sale in piazza Mese, il cuore pulsante del paese, e arriva in piazza Baglio. Piazza Mese, piazza Seggio e piazza Baglio rappresentavano in passato, rispettivamente il centro religioso, politico e commerciale di Caulonia.

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CAULONIA / STORIA

1.2 STORIA Castelvetere, nome dell’odierna Caulonia, sembra sia di origini tardo-romane o bizantine. Quando sia stata fondata non è saputo. Come molti altri centri calabresi non ci sono molte testimonianze storiche al riguardo. È più verosimile che sia cominciata, come quasi tutti i paesi, da un gruppo di fabbricati, che messi insieme per lo più a caso, col passare del tempo divengono dei centri abitati, senza poter appurare chi ne sia stato il primo fondatore. Il documento storico più antico che Castelvetere abbia del suo nome e della sua esistenza è il testamento di Ariberto Asciutti del 1087.

Fin dalla sua fondazione, la fortezza di Castelvetere fu residenza di feudatari, baroni e marchesi che si susseguirono seguendo il fluire delle vicende storiche, fino alla Rivoluzione Francese che mise fine una volta per tutte al feudalesimo. La dinastia più longeva ed ultima a regnare sulla cittadina fu quella dei Carafa del ramo della Spina (1479-1806). Castelvetere ha conosciuto la presenza di svariati popoli: dopo la dominazione dei barbari di Teodorico, passò sotto l’amministrazione dei Bizantini; poi dei Normanni, poi agli Svevi, agli Angioini e agli Aragonesi. Vennero poi gli Spagnoli, gli Austriaci e infine i Borboni, che durarono fino alla spedizione dei Mille dei Garibaldi. Nei lunghi secoli della sua storia Castelvetere, poi Caulonia, ebbe modo di partecipare a molti avvenimenti di valore nazionale ed europeo: nel 1284, durante la guerra del Vespro, subì un attacco da parte di Ruggero di Lauria, poiché Carlo d’Angiò vi aveva posto un forte presidio. Nel 1497, appena passata sotto il marchesato dei Carafa, ebbe l’onore di ospitare il Papa, Paolo IV, appartenente alla stessa famiglia; nel 1535 ospitò l’imperatore Carlo V d’Asburgo, re di Spagna, che di ritorno dalla formidabile spedizione in Africa contro il pirata turco “Barbarossa”, fermò le sue “galere” per far visita all’amico Giovan Battista Carafa. Una delle più ammirevoli glorie di cui la storia di Castelvetere si può vantare è l’essere riuscita nel 1594 di resistere e ricacciare indietro il terribile “Flagello delle Calabrie” Sinan Cigala messinese, che rinnegando la religione cristiana e unendosi ai turchi aveva devastato tutti i paesi della costa jonica. E a Castelvetere fu tenuto prigioniero Tommaso Campanella dal luglio al novembre del 1599 prima di

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Testamento di Ariberto Asciutti (1087)

Ariberto Asciutti nel 1087 ritornando da un pellegrinaggio in terra Santa capitò nella compagnia di quella eletta di negozianti e marinari, che involarono, a Mira, il prezioso corpo di San Nicola, il quale poi fu detto di Bari, e con essi lo accompagnò sino alla nuova città. Prima di partire fece il suo testamento e tornando a Castelvetere edificò una chiesa in suo onore, andata in rovina nel terremoto del 1783, nel luogo che oggi si chiama S. Nicolello.

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In seguito all’Unità d’Italia, nel 1863 Castelvetere cambiò il suo nome, riprendendo quello glorioso dell’antica colonia achea Kaulon. In questo periodo la città non solo mutò il nome, ma si diede un aspetto urbano più moderno, rifacendo in parte la toponomastica interna, introducendo riferimenti ai nuovi regnanti, cambiando il nome alle sue vie e alle sue piazze. Venne ridisegnata la viabilità interna, si iniziò la costruzione della strada che collega ancora oggi la Marina al Centro, si realizzò l’acquedotto che fornisce i suoi cittadini di acqua potabile, si costruì il cimitero fuori dell’abitato, si provvide ad illuminare il paese con “fanali” a petrolio. Ed è in questi anni che il paese conobbe il fenomeno della prima emigrazione transoceanica.

Immagine presa dal Web

essere trasferito a Napoli. Nel 1738, in seguito alla guerra di successione polacca, dai Carafa passò ai Borboni, sotto il cui dominio rimase fino alle gesta garibaldine. Proprio nella spedizione di Garibaldi contro i Borboni, fra i garibaldini si dice che vi furono nove di Caulonia.

Tra il 1951 e il 1953 Caulonia come altri paesi calabresi subì il fenomeno delle esondazioni dei corsi fluviali, nel suo caso dell’Allaro. Il disastro arrecato dall’alluvione fu all’origine di grandi cambiamenti dai quali partì un forte flusso migratorio e la nascita dell’abitato di Caulonia Marina. Nel 1972 ce ne fu un’altra. A questi fenomeni si aggiunse anche l’emigrazione in cerca di migliori condizioni lavorative.

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Immagine presa dal Web

Caulonia diede alla Grande Guerra il suo contributo di sangue e molti cauloniesi ricevettero riconoscimenti al valore militare e il titolo di Cavalieri di Vittorio Veneto. Durante il Fascismo, Caulonia ebbe l’onore di fregiarsi, dopo Milano, del secondo gagliardetto d’Italia. Con la fine della Seconda Guerra Mondiale a Caulonia si aprì un periodo di forte dinamismo sociale. Nel marzo del 1945 visse le sue cinque giornate che sfociarono, ad opera dell’insegnante elementare Pasquale Cavallaro, nella proclamazione della “Repubblica Rossa di Caulonia”, che per una serie di circostanze sfavorevoli si disperse nell’immediatezza.

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CAULONIA / TRADIZIONE

1.3 TRADIZIONE Caulonia è un paese ricco di antiche tradizioni rimaste immutate nel tempo e tramandate di generazione in generazione. La tradizione è sicuramente il valore che contraddistingue in assoluto il paese, l’elemento costantemente presente. È l’aspetto che oggi porta in alto il nome di Caulonia nella Calabria e in Italia. La tradizione religiosa, artistica, popolare, musicale e gastronomica fanno di Caulonia un paese unico, non solo nel panorama calabrese, ma dell’intera penisola italiana.

Tradizione religiosa

Il rispetto delle tradizione religiosa è di vitale importanza per i cauloniesi, che ancora oggi portano avanti antichi riti sacri. In tali periodi si organizzano feste, processioni, sagre, che contribuiscono ad aggregare i cittadini del paese e delle frazioni, e soprattutto i turisti, che possono ammirare quanto di positivo, dal punto di vista culturale, il paese può offrire. La Settimana Santa è il periodo più atteso dell’anno, dove vengono fatte una serie di celebrazioni, tra queste la più importante è sicuramente il “Caracolo” del Sabato Santo. In maggio e ottobre vi è la festa di Sant’Ilarione, il Santo patrono di Caulonia. Negli ultimi tre giorni di Settembre si svolge la tradizionale festa dedicata alla Madonna di Crochi, che si tiene nell’omonima frazione.

La tradizione del presepe è una tradizione ancorata nel tempo; quando nelle case e nelle botteghe artigiane, oltre che nelle chiese, era uso ricostruire il simbolo della famiglia e dell’amore. A Caulonia la cultura del presepe è anche un modo per interpretare ed esprimere sentimenti, contingenze della vita quotidiana. Il presepio resta un segno di duplice valore: è un’espressione di fede, e anche un frutto d’arte, una manifestazione dell’abilità dei cauloniesi. È possibile girando per le chiese o nei “catoi”, ammirare presepi di ogni fattura, tradizionali, moderni, o meccanizzati; tutti ancora validi a risvegliare il fervore religioso della cristianità.

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Fotografia di Giovanni Cannizzaro

Tradizione artistica

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Tradizione popolare

Tradizione gastronomica

La tradizione gastronomica cauloniese è costellata di numerosi piatti tipici: le frittole e le salsicce di maiale, la pasta fatta in casa (pasta “filata”) con il ragù di capra, la pasta e fagioli, le melanzane ripiene, la pasta con i broccoli, le zeppole, la pasta con le fave, la polenta con i cavoli e la pasta e zucchine. Da menzionare anche i dolci tipici, tra cui la “’nguta” (dolce tipico pasquale), le “pitte di San Martino” e la “pignolata” (dolci tipici natalizi).

Immagine presa dal Web

Caulonia è anche il paese della tarantella, danza tradizionale del sud Italia, che costituisce un patrimonio culturale inestimabile, sempre vivo e in fermento. Dal 1999 nel mese di agosto viene organizzato nel centro storico l’evento del Kaulonia Tarantella Festival, che porta in piazza ogni anno migliaia di spettatori provenienti da tutta Italia. Sul suo palco si sono esibiti ospiti di prestigio del calibro di Eugenio Bennato, Ornella Vanoni, Enzo Avitabile e artisti come Mimmo Cavallaro che in questo contesto hanno trovato la loro fortuna.

La tradizione musicale di Caulonia vede nella banda il suo punto di riferimento. Il Complesso Bandistico Città di Caulonia fu creato dallo storico maestro Pietro Di Mauro nei primi anni del Novecento, risultando come una delle prime bande calabresi. Dalla sua Scuola sono passate, e passano, intere generazioni di cauloniesi. “Due cose non si dimenticano nella vita – amano ricordare i suoi allievi - il primo amore e l’aver suonato nella banda del maestro Pietro Di Mauro”.

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Immagine presa dal Web

Tradizione musicale

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CAULONIA / CULTURA

1.4 CULTURA Caulonia è un paese dal grande patrimonio storico e artistico, che conserva ancora intatte le sue tradizioni. Passeggiando tra i caratteristici vicoli del centro storico si riscontrano le testimonianze tangibili di tanti secoli di storia: si possono ammirare le piazze, le numerose chiese, dove troviamo “monumenti nazionali” come il monumento funerario di Giacomo Carafa o il Cristo alla colonna, i palazzi signorili, gli edifici sei-settecenteschi e il prezioso e unico Affresco Bizantino.

Affresco Bizantino

L’Affresco Bizantino, conservato nel catino absidale della vecchia chiesa di San Zaccaria, è il monumento più antico di Caulonia. È il terzo al mondo per la posizione che assume il Cristo Pantocratore. L’opera, oggi restaurata, risale ad epoca bizantina, databile alla prima metà del 1200. Raffigura il tema iconografico della Deesis, ovvero della “supplica” con il Cristo Pantocratore benedicente al centro tra la Vergine Maria e San Giovanni Battista. Questo affresco appare veramente come un libro aperto che illustra tanta parte della storia di Caulonia, e testimonia la forza della fede e la ricchezza del patrimonio culturale cauloniese.

Il castello, che forse dette il nome al paese e del quale non si conosce il fondatore, è costruito in stile normanno. Fu abitato a lungo dalla famiglia Carafa che poi lasciò in cura ai castellani fino al grave terremoto del 1783 che lo ridusse in condizioni penose. Il castello era di figura esternamente irregolare, circondato da alcuni torrioni e cancelli di ferro. Era in parte vallato da un fosso manofatto, che lo separava dalla piazza: il collegamento avveniva tramite un ponte levatoio. Munito di milizie e di artiglieri, il castello era un vero fortilizio, con fossi, ponte, cortine e baluardi, piazza d’armi e ritirata. Aveva dei cortili e retrocortili spaziosi, una chiesa decorevole, moltissime stanze e dei grandi magazzini per i prodotti alimentari.

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Castello Normanno

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Palazzi signorili

Chiese

Caulonia può vantare un numero elevato di chiese. La Chiesa Matrice situata in Piazza Mese, è l’unica a tre navate. Custodisce al suo interno il monumento funerario di Giacomo Carafa, una delle più importanti opere dell’intera Calabria, dichiarato monumento nazionale. La Chiesa dell’Immacolata, o Chiesa del Carmine, è a navata unica in stile barocco. Al suo interno è conservato il monumento nazionale “Cristo alla colonna” realizzato dalla lavorazione di un unico pezzo di oleastro e la statua in marmo bianco della Vergine Immacolata, entrambe del XVII secolo. La Chiesa del S.S. Rosario è tra le più belle della diocesi di Locri-Gerace e una delle più antiche di Caulonia. All’interno presenta un’unica navata, di purissimo stile neoclassico con un soffitto a cassettoni decorato in oro zecchino, di cui il pavimento ripete i disegni. La Chiesa di S. Maria dei Minniti era situata dove è il palazzo Hyerace. Rovinata dal terremoto del 1783, è stata trasferita nella chiesa di S. Maria di Valverde, detta la Badia, vero gioiello dell’arte settecentesca. La chiesa presenta un’elegante facciata di stile tardo barocco di derivazione napoletana.

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Fotografia di Daniele Di Renzi

A testimoniare il passato glorioso di Caulonia, nel centro storico sono presenti numerosi palazzi signorili con i loro portali in pietra lavorati e riccamente decorati con gli stemmi sovrastanti e balconi in ferro battuto che ricordano il benessere socio-economico di cui godeva il paese. Palazzo Cricelli è il più imponente del paese. Distribuito su tre piani, ha la facciata principale che dà su Piazza Mese. Palazzo Hyerace si affaccia su Piazza Mese, come Palazzo Cricelli, ma gli sta dirimpetto. È forse, il palazzo meglio conservato. Palazzo Asciutti-Hyeraci, detto il Palazzo dei Diavoli per la sua facciata stupendamente decorata in altorilievo con figure mostruose, si trova in Via San Michele. La facciata ottocentesca trova il suo prototipo in molti palazzi della Sicilia orientale.

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City Branding Capitolo 2


Premessa A partire dal XX secolo, con l’avvento dell’economia moderna, l’uso di segni e marchi si è spostato su un versante legato più al mondo del consumo e del commercio. Nella nostra società infatti qualsiasi azienda, evento o prodotto di consumo ha il proprio marchio, i propri colori attraverso i quali si esprime e si fa riconoscere, tutti elementi che nel complesso contribuiscono a formarne l’identità. Risulta semplice capire come nell’economia odierna l’anonimato visivo sia qualcosa di svantaggioso in termini di incremento del profitto e di attrattività nei confronti dei consumatori. E ciò è vero non solo per gli oggetti di consumo propriamente detti, ma anche per quanto riguarda luoghi di cultura, le città o interi territori. Si è notato infatti come questi ultimi, possano trarre beneficio dalla creazione di una propria identità visiva. Diverse città hanno da tempo intrapreso moderne politiche di definizione della propria identità visiva, coniugando i tradizionali canoni dell’araldica con un moderno programma di pianificazione dell’immagine istituzionale. Al pari delle realtà aziendali, si sono così dotate di un modello di attuazione dei criteri identificativi e di una manualistica capace di regolamentare i principali casi di uso della propria immagine nelle diverse istanze comunicative.

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CITY BRANDING / CITY BRANDING / ITALIA

2.1 CITY BRANDING Il City branding è un insieme di attività che hanno lo scopo di trasformare una città da luogo in destinazione. Si tratta dell’applicazione delle tecniche di branding ad un luogo geografico nel più vasto senso del termine. È un processo che si confronta con realtà complesse e dinamiche, che coinvolge attori e interessi molto diversi tra loro, che interpreta fattori materiali e immateriali, che è trasversale rispetto al tempo e alle storie.

Il ruolo del designer

“In quanti modi è possibile leggere la città? Con gli occhi del designer, con la sensibilità dell’architetto e del poeta ma anche con l’attenzione dello storico o con il pragmatismo del politico. Le chiavi di lettura sono molte, tutte legittime e stimolanti. Perché la grafica, secondo le diverse sensibilità, può essere tutto questo, tesa com’è, per definizione, a confrontarsi con la realtà e a interpretarla”.

Ogni luogo è portatore di un concetto identitario intrinseco, il quale è in grado di generare senso di appartenenza in coloro i quali lo vivono e lo abitano, e allo stesso tempo ha la capacità di generare attrattiva in coloro i quali non ne fanno parte. Tale identità, la quale si è formata e sedimentata, insieme alle tradizioni, ne costituisce l’essenza stessa. Con ciò si deve considerare anche che il territorio, è il risultato dell’intervento dell’uomo, il quale nell’arco dei secoli si è espresso in produzioni architettoniche, segniche, artistiche e con interventi urbani che hanno lasciato il segno, caratterizzando l’aspetto complessivo della città.

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Immagine presa dal Web

Questa definizione chiarisce in qualche modo il ruolo del designer grafico per la “grafica di una città”, ovvero quello di architetto, poeta, storico e politico. Il designer deve esplorare dunque il territorio alla ricerca di segni costanti e caratteristici ed estrapolarne un linguaggio distintivo e condiviso in armonia con il contesto socio-culturale e architettonico. Questo linguaggio una volta sviluppato deve oltre che essere efficace, condiviso dalla popolazione, la quale è il vero giudice del processo di comunicazione.

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2.2 ITALIA L’Italia, in questo contesto, si trova un po’ indietro rispetto alle grandi città europee. La nostra penisola può vantare la sua ricchezza storica e artistica, senza trascurare la sua bellezza paesaggistica, ma di certo non può vantare la sua disattenzione a livello di progettazione di immagine delle città. Raramente ci troviamo di fronte ad un’operazione di “brandizzazione” della città, con una maggiore tendenza nel far risaltare i beni naturali e artistici, e di conseguenza nell’investimento per la funzionalità dei servizi legati ad essi. L’Italia, dunque, viene vista soprattutto come luogo strettamente legato al turismo, con un patrimonio artistico naturale invidiabile in tutto il mondo. Molto spesso sono stati assegnati e progettati importanti lavori di city branding, salvo poi abbandonarli nel corso del tempo, fatte ovviamente le dovute eccezioni.

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Nelle pagine seguenti verranno portati all’analisi alcuni progetti di city branding italiani che hanno ispirato e influenzato il mio progetto.

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CITY BRANDING / ITALIA / URBINO / REGIONE LOMBARDIA

Urbino Il primo, in Italia, a introdurre il concetto di grafica di pubblica utilità fu Albe Steiner, designer grafico e professore all’istituto d’Arte di Urbino, con l’idea che la grafica non potesse essere solo estetica ma doveva avere anche un ruolo attivo nella società. Proprio a Urbino, nell’anno accademico 1968-69, lavorò alla progettazione del sistema visivo della città, il primo mai realizzato in Italia. La centralità del progetto si basava sull’utilizzo di un linguaggio universale, composto da simboli e segni coordinati, con l’obbiettivo di far individuare al cittadino i luoghi di interesse culturale, i servizi pubblici e le attività commerciali nel modo più semplice e immediato. Partendo dall’araldica del comune, la asciuga da tutto ciò che può essere comunicativamente irrilevante, tornando all’osso del segno, le bande trasversali, e con queste costruisce un marchio di rara efficacia dove il carattere Helvetica diventa scrittura e icona. Poi, con l’aiuto dei suoi allievi, affronta la progettazione dei sistemi relazionali della città; dagli stampati istituzionali, agli orari degli autobus, fino alla segnaletica pedonale e veicolare urbana. Un lavoro di rara completezza, nitido e preciso che fu in gran parte applicato dall’amministrazione, salvo poi abbandonarlo nel corso del tempo.

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Regione Lombardia All’inizio degli anni settanta fu istituito il progetto per il marchio della Regione Lombardia. Il bando fu coordinato da Bruno Munari, in veste di art director, in collaborazione con Italo Lupi e Massimo Verrecchia. Il gruppo tracciò le linee base del progetto, come i riferimenti storici a cui attenersi, in modo da facilitare la selezione dei lavoratori. Furono scartati simboli troppo riferiti alla città di Milano, elementi iconograficamente complessi e altre ipotesi già in uso dalla società civile, come il biscione presente nello stemma dell’Alfa Romeo. Il progetto scelto fu quello del gruppo formato da Bob Noorda, Roberto Sambonet e Pino Tovaglia. La scelta dei progettisti cadde su un graffito rupestre della Val Camonica, la croce o rosa camuna: “attraverso questi segni incisi su pietra conosciamo le credenze, gli usi, i costumi e la vita di antichi abitanti della Lombardia, che sono i testimoni e i messaggeri di tappe fondamentali della civiltà europea nelle sue fasi formative dal neolitico fino all’età del Bronzo e del Ferro.” La restituzione grafica della rosa fu normalizzata da un disegno geometrico che tenesse ben evidenti i nessi di geometria leonardesca. Il colore istituzionale fu bianco su verde perché la Lombardia “è ricca di acque e di verde” e il carattere istituzionale fu il Futura.

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CITY BRANDING / ITALIA / SIRACUSA / JESI CITTÀ REGIA

Siracusa Tra i progetti in concorso per l’ideazione dell’identità visiva della città di Siracusa, bandito dall’ente Provincia in collaborazione con l’Aiap nel 2010, risulta interessante la proposta di Ivano Salonia. Il concept del progetto è stato valorizzare la moltitudine di culture che nel corso dei secoli hanno caratterizzato la città. Siracusa, fondata da coloni greci, ha conosciuto la presenza di svariati popoli: romani, bizantini, arabi, normanni, svevi e spagnoli. “Dopo un’attenta analisi degli elementi si è giunti alla conclusione che la scelta di uno solo di essi avrebbe comportato l’esclusione degli altri. Un singolo segno è poco, ma un intero alfabeto no!” È stato così progettato un lettering ispirato ai segni lasciati nel tempo dalle varie culture: “Un carattere che ripercorre la storia di Siracusa, disegnato prendendo come riferimento tracce, iscrizioni, simboli e quant’altro, riadattando i disegni di ciascuna lettera in modo da renderle omogenee tra loro. Si uniscono segni diversi tra loro per forma e provenienza in un unico formalismo. Inoltre la stratificazione culturale dei popoli è stata sintetizzata con un movimento verticale delle lettere; il carattere, in minuscolo, si sviluppa su tre righe, sulle quali le lettere, grazie a delle particolari legature, si uniscono spostandosi sopra e sotto. Alcuni caratteri legandosi ad altri cambiano leggermente di forma, oppure posizionati alla fine delle parole perdono la discendente.”

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Jesi Città Regia Nel 2018, il Comune di Jesi ha indetto un concorso per la creazione del logo Jesi Città Regia, con l’obbiettivo di promuovere il territorio. A vincere è stata la proposta del designer Simone Scimmi. Il concept del progetto è stato valorizzare tutti quegli elementi legati al quotidiano, gli aspetti propri della città e della sua popolazione. Il centro storico e i luoghi caratteristici di Jesi portano alla luce un’anima prestigiosa, fatta di palazzi nobiliari, edifici pubblici monumentali, strade e piazze regali, ricche di fregi, decorazioni, pitture, insegne. Il sistema grafico ottenuto è il risultato dello studio dei fregi e delle decorazioni della città: “I segni asciugati e resi contemporanei diventano sobrio motivo decorativo dinamico. Possono essere scomposti, moltiplicati, tagliati per creare di volta in volta composizioni e texture capaci di adattarsi ai diversi supporti. II recupero della storia si ritrova nella progettazione del carattere tipografico che prende ispirazione dalla scrittura tardo medioevale e rende omaggio alla tradizione tipografica di Jesi, che a partire dal ‘400 vede sorgere una delle prime officine tipografiche italiane.” Il marchio è costituito dal monogramma “JCR” che sintetizza la dicitura “Jesi Città Regia”, a sua volta riportata in dimensioni minori. Il payoff “storica virtù” esprime il valore storico della dicitura Città Regia. La versatilità del marchio e del suo sistema di segni è applicato su tutta l’identità visiva.

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CITY BRANDING / ITALIA / È BOLOGNA / BARI NEVER ENDS

è Bologna è Bologna è il brand della città di Bologna realizzato dai triestini Matteo Bandi e Michele Pastore, vincitori del concorso internazionale Bologna City Branding, promosso dal comune nel 2012. Il progetto rappresenta uno dei casi di eccellenza per quanto riguarda lo sviluppo dell’identità visiva per una città; si tratta infatti del primo logo co-generativo e digitale di una città, ovvero può essere generato direttamente dagli utenti tramite un applicativo online. Il progetto è nato con l’obiettivo di tradurre visivamente le infinite sfaccettature e le percezioni del luogo, costruendo un vero e proprio linguaggio visivo mutevole e dinamico che chiunque potesse generare ed utilizzare, dando il proprio contributo alla costruzione dell’identità visiva. Per fare ciò è stato progettato un sistema di scrittura composto da pittogrammi che fanno riferimento alle forme e alle particolarità della città. Con questi elementi è possibile perciò “scrivere” qualsiasi concetto si voglia associare a Bologna. Le forme geometriche seguono un “codice” di scrittura: si posizionano concentricamente, sovrapponendosi in trasparenza secondo proporzioni fisse, generando così delle figure composite, dei marchi. Ogni logo è sempre accompagnato dal payoff “è Bologna” che rafforza i tratti identitari utili a raccontare ciò che rappresenta la città. Per il Comune è stato sviluppato un sistema di loghi che rispecchia le 8 aree d’intervento dell’amministrazione.

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Bari - Never Ends Bari - Never Ends dell’agenzia di comunicazione Push è il progetto vincitore della gara pubblica per la creazione dell’identità visiva della città di Bari promosso dal comune nel 2017. Il concept è la molteplicità delle identità di Bari che, sebbene apparentemente in opposizione, convivono in perfetta armonia: “modernità e tradizione si fondono disegnando una città affascinante, capace di stupire piacevolmente i turisti e di mostrarsi agli occhi dei residenti sempre nuova.” Nel marchio convivono armoniosamente quattro volti diversi della stessa città: Bari come patrimonio culturale, ricco di storia e di capolavori architettonici; Bari indissolubilmente legata al mare, alla pesca e al porto; Bari custode delle più antiche tradizioni gastronomiche e patria indiscussa dello street food pugliese; Bari con lo sguardo orientato all’innovazione e alle sfide del futuro. Gli elementi legati a questi quattro volti hanno ispirato la progettazione delle quattro lettere: La B rappresenta la storia e le tradizioni attraverso un segno grafico ispirato alle pavimentazioni di San Nicola. La A simboleggia il mare e le attività connesse, rappresentate da una vela. La R identifica la gastronomia, raffigurata dalla mezzaluna di un panzerotto o una focaccia. La I racchiude modernità e innovazione, come quella del nuovo ponte Adriatico. Lo slogan che accompagna il logo è “never ends” ovvero “non finisce mai”, racchiudendo in due parole l’essenza dell’intera baresità.

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Comune di Caulonia Capitolo 3


Concept La prima parte del progetto riguarda il restyling dell’immagine coordinata del Comune di Caulonia. È stato fatto un lavoro di rinnovamento e riorganizzazione focalizzato su due punti ben precisi: l’emblema comunale e la modulistica. • Per l’emblema, ancor prima della parte grafica, c’è stata una fase di studio e di ricerca; il Comune ad oggi ne utilizza tre differenti versioni. Una volta individuato e analizzato l’emblema autentico, si è proceduti nel migliorarne lo stemma dal punto di vista grafico e progettare un nuovo emittente, ovvero la scritta Comune di Caulonia. • Per la modulistica è stato fatto un intervento di riorganizzazione delle varie parti. Infatti, quella attuale risulta un po’ confusionaria sia a livello grafico che visivo. Per tali motivi sono stati progettati due format ben precisi, stabilendo l’emblema corretto da utilizzare, il carattere e i colori istituzionali. In questa parte del progetto è stata fondamentale la collaborazione del Vicesindaco e Assessore alla Cultura Domenico Campisi e dei responsabili delle varie Aree del Comune.

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COMUNE DI CAULONIA / EMBLEMA

3.1 EMBLEMA L’emblema del Comune di Caulonia fu approvato con decreto del Regno d’Italia il 6 Aprile 1925, con la seguente blasonatura: “D’azzurro, al castello di tre torri, aperto e finestrato del campo, merlato alla guelfa, d’argento.” L’emblema è l’elemento centrale dell’identità visiva del Comune. La sua progettazione è stata preceduta da una fase di studio; il Comune ad oggi utilizza tre diversi emblemi. Insieme al vicesindaco Domenico Campisi siamo risaliti al documento ufficiale dell’emblema originario, custodito negli archivi del palazzo comunale, e attorno ad esso è stata costruita la nuova immagine del Comune. L’emblema comunale è composto dallo stemma e dall’emittente Comune di Caulonia:

Stemmi attualmente utilizzati dal Comune Emittente ufficiale inesistente

Nuovo Emblema

Stemma

• Individuato lo stemma autentico, è stato fatto innanzitutto uno studio sulle varie parti che lo compongono (in cui parlerò più avanti). Dopodiché sono state attuate una serie di migliorie grafiche per renderlo più armonioso e moderno. • Successivamente mi sono occupato dell’emittente, ovvero la scritta “Comune di Caulonia”. Anche in questo caso sono partito dal lettering presente nel documento originario e da questo ho sviluppato un nuovo carattere, con la stessa eleganza ma con geometrie più moderne ispirate al font Times.

Emittente

Definito l’emblema in tutte le sue parti, è stato completato progettando le diverse declinazioni verticali e orizzontali, in positivo e negativo.

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Documento ufficiale dell’emblema comunale Decreto del Regno d’Italia - 6 Aprile 1925

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COMUNE DI CAULONIA / EMBLEMA

Città Metropolitana di Reggio Calabria

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Città Metropolitana di Reggio Calabria

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COMUNE DI CAULONIA / EMBLEMA / STEMMA

Stemma Lo stemma è costituito da uno scudo sagomato con cornice barocca su cui è sovrapposto un castello di tre torri. Lo scudo è cimato da una corona di comune e circondato ai lati da fronde di alloro e quercia poste in decusse nella parte inferiore, annodate con un nastro argento e azzurro.

VERSIONI ALTERNATIVE DELLO STEMMA UFFICIALE UTILIZZATE DAL COMUNE

Terminologia Araldica: Il campo è la parte interna dello scudo su cui si posano le figure. Le figure sono tutti quei mobili che compaiono in un arme. Possono essere araldiche, naturali, artificiali o chimeriche. In uno stemma ben fatto le figure devono lasciare la loro ombra in quanto si immaginano «caricate» cioè sovrapposte al campo. Normalmente si immagina lo scudo illuminato da una sorgente luminosa in direzione dell’angolo destro del capo. Gli smalti sono i colori araldici, suddivisi in metalli (oro e argento) e tinture (rosso, azzurro, nero, verde, porpora). È regola araldica che «il colore non stia su colore, né metallo su metallo» così che tutte le figure risultino leggibili.

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Corona Collocata al di sopra dello scudo, indica con la sua forma il grado di appartenenza dell’ente. È la corona di comune, formata da una cerchia di mura aperta da quattro porte (tre visibili) con due cordonate a muro sui margini, che sostengono una cinta di mura aperta da sedici porte (nove visibili), ciascuna sormontata da una merlatura a coda di rondine, il tutto d’argento e murato di nero.

Scudo Lo scudo è la parte principale dello stemma. In terminologia araldica si descrive come scudo sagomato con cornice barocca. Il campo è di smalto azzurro, la cornice oro: l’azzurro essendo il colore del cielo, rappresenta la gloria, la virtù e la fermezza incorruttibile. L’oro è il metallo più nobile, simbolo di ricchezza, comando e potenza.

Castello La figura che domina lo scudo è il castello di tre torri, merlato alla guelfa, aperto e finestrato, d’argento. Il castello è simbolo di antica nobiltà e potestà feudale. Costruito in stile normanno, rappresentava per funzione e costituzione una vera fortezza. Fu a lungo dimora della famiglia Carafa. Venne distrutto dal grave terremoto del 1783.

Fronde A completare lo stemma vi è l’elemento decorativo composto da due fronde, alla destra araldica di alloro con bacche e alla sinistra di quercia con ghiande, poste in decusse sotto lo scudo e annodate da un nastro argento e azzurro. L’alloro è la figura vegetale più nobile, la pianta sacra ad Apollo. La quercia è l’albero più nobile del blasone, simbolo di forza, nobiltà, potenza.

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COMUNE DI CAULONIA / EMBLEMA / EMITTENTE

Emittente L’emittente Comune di Caulonia è stato ridisegnato in chiave moderna sulle linee dello stile originario. È un carattere graziato, in stampatello maiuscolo, ispirato alle geometrie del font Times.

Emittente originario Presenta le lettere A caratterizzate dalla barra orizzontale sostituita da due aste oblique che formano un angolo, risalenti all’alfabeto greco del periodo ellenistico-romano. Si è deciso di tralasciare questo aspetto a vantaggio di una maggiore fluidità di lettura e di uniformità nell’insieme.

Emittente originario

Font Times

Prima bozza

Emittente definitivo

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Sono state progettate tre varianti dell’emittente, declinate nelle versioni verticali e orizzontali dell’emblema: esteso su una riga - centrato su due righe - bandiera a sinistra su due righe.

Bandiera a sinistra su due righe

Esteso su una riga

Centrato su due righe

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COMUNE DI CAULONIA / MODULISTICA

3.2 MODULISTICA Il lavoro svolto per la modulistica è stato tutt’altro che semplice. La difficoltà maggiore è stata organizzarne le diverse parti; il Comune è diviso in varie Aree, ognuna avente dei determinati moduli. La modulistica attuale è abbastanza “confusionaria” in quanto presenta numerose lacune sia dal punto di vista grafico che visivo: l’emblema, come detto, cambia nelle tre versioni, e ciò è assolutamente controproducente. Lo stesso vale per il lettering; non esiste un font istituzionale, e il più delle volte cambia da modulo a modulo. Inoltre non vi è un layout fisso e infine non esiste una palette colore ben definita, quest’ultimo aspetto non è determinante in quanto il più delle volte la stampa avviene in bianco e nero. Su queste problematiche è stata progettata la nuova modulistica del Comune. L’emblema è l’elemento primario, e come visto, è stato progettato in tutte le declinazioni. Per il carattere istituzionale è stato scelto il Gotham, un font semplice e moderno. I colori istituzionali sono azzurro e oro, ripresi dall’emblema, e come vedremo più avanti, sono i colori utilizzati anche per l’identità visiva dell’Area Socio Culturale. Infine sono stati progettati due format simili tra loro ma con funzionalità diverse: il primo, è il più utilizzato. Riguarda tutti i moduli inerenti a determine, delibere, convocazioni, permessi, bandi ecc. Il secondo riguarda esclusivamente le ordinanze e i decreti sindacali.

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Modulistica attuale

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Nuova Modulistica

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Caulonia City Branding Capitolo 4


Concept Caulonia City Branding rappresenta il cuore del progetto. Si tratta dello sviluppo dell’identità visiva dell’Area Socio Culturale del Comune di Caulonia, ovvero tutto ciò che riguarda il patrimonio storico, artistico e culturale del paese. In questo caso, a differenza della prima parte del progetto in cui è stato fatto un intervento di restyling per il Comune, è stato realizzato un lavoro del tutto nuovo e inesistente fino ad ora. L’identità visiva progettata è completa di tutte le sue parti e si sviluppa su diversi punti: • Marchio: elemento centrale del progetto attorno a cui ruota tutto. • Corporate: ovvero l’immagine coordinata completa di tutte le sue componenti. • Format: la comunicazione esterna incentrata su eventi culturali mediante manifesti, locandine ecc. • Segnaletica: studiata per valorizzare e far individuare al cittadino i luoghi di interesse culturale. • Merchandising: la divulgazione del marchio tramite gadget e uno studio fatto sui prodotti tipici. • Web: la comunicazione digitale veicolata attraverso il sito internet, l’app e i principali social.

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CAULONIA CITY BRANDING / MARCHIO

4.1 MARCHIO La progettazione di un simbolo è un lavoro preciso e complesso che richiede un impegno di tipo professionale e la cooperazione di esperti che possono collaborare per ogni componente che si presenti nell’analisi del problema. [...] Non si può progettare un simbolo partendo dalla pura ispirazione, senza tener conto dei valori preesistenti di immagini già memorizzate dalle generazioni vissute in quel territorio. Non si può progettare un simbolo senza considerare gli aspetti sociali delle immagini, senza considerare come questo può essere visto, letto e interpretato dal pubblico, senza verificare quali elementi si possono estrarre dalla tradizione locale, senza compiere delle ricerche sugli elementi visivi basilari percepibili anche nella riduzione del simbolo alla misura di cinque millimetri, senza considerare tutte le possibili applicazioni che potrà avere, che non saranno limitate all’uso sugli stemmi, sul gonfalone e sugli stampati dell’ente, ma anche ingrandito a grandi misure per certe manifestazioni all’aperto oppure rimpicciolito al minimo su un distintivo o un biglietto da visita: in bianco e nero o a colori, su stampati vari, libri, cataloghi, su depliant turistici, nella propaganda, negli avvenimenti sportivi ecc. Costruito in carta, in legno, in metallo, in cemento, a due dimensioni, luminoso, proiettato, sagomato eccetera. E alla fine sarà anche necessario verificare se il simbolo che si sta progettando non sia già stato creato da altri, in altri paesi. Oggi l’informazione corre rapida nel mondo. Occorre quindi consultare tutte le pubblicazioni esistenti, tutte le raccolte di simboli, marchi di fabbrica, segnali, stemmi, ed eventualmente anche di scritture. [...] Bruno Munari - Il metodo progettuale (1977)

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Il marchio è sicuramente l’elemento grafico centrale di tutto il graphic design. L’importanza che ha nell’ambito delle comunicazioni visive, lo giustifica come una delle progettazioni grafiche più difficili, quale prodotto di lunghe ricerche e prove, fino ad arrivare alla migliore soluzione. Il marchio deve essere di valore costante; deve durare nel tempo. A mio avviso, un marchio va oltre l’essere semplicemente un segno formato da elementi visivi e testuali. È un qualcosa di unico, è la massima sintesi di un pensiero, di un’idea. È la massima espressività racchiusa nella massima semplicità.

Concept

Il marchio realizzato per l’Area Socio Culturale del Comune di Caulonia è profondamente legato al territorio e alle tradizioni del paese. Rappresenta il fulcro del progetto, la base attorno al quale ho sviluppato l’identità visiva. La realizzazione del marchio è stata molto lunga e complessa. Ogni singola scelta fatta, è stata pensata, studiata e ponderata. Ho studiato e analizzato quanto più materiale possibile; libri, documenti, reperti storici e quant’altro. Ho analizzato il territorio, facendo sopralluoghi, fotografie, incontri. Fin dall’inizio mi sono avvalso della collaborazione di esperti nel settore: la mia guida, ovviamente, è stata il mio relatore Massimo De Orazi, che mi ha accompagnato in tutte le fasi del progetto; dal primo giorno ho avuto un grande appoggio dal Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Caulonia Domenico Campisi, che mi ha dato piena disponibilità di collaborazione nel ricercare quanto più materiale possibile e di entrare in contatto con i responsabili delle varie Aree del Comune.

Marchio

Pittogramma

Logotipo Payoff

Il risultato del lavoro è un marchio completo di tutte le sue parti, costituito da tre elementi, combinati armoniosamente tra loro secondo un preciso schema grafico: pittogramma, logotipo e payoff.

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CAULONIA CITY BRANDING / MARCHIO / PITTOGRAMMA

Pittogramma Il pittogramma è la parte figurativa del marchio, il segno grafico capace di trasmettere e identificare dei valori. Rappresenta il simbolo non leggibile e non pronunciabile che rimanda immediatamente all’ente o all’azienda. La caratteristica più importante consiste nella sua capacità di spiegarsi, di chiarirsi e di manifestarsi da solo. Il simbolo deve poter essere associato nel modo più semplice possibile all’oggetto che si intende comunicare. Un pittogramma è contraddistinto anche da un livello di astrazione elevato, in modo che l’oggetto indicato venga colto velocemente.

Concept

Per queste ed altre motivazioni, la creazione del pittogramma è stata la parte più complessa del progetto e anche la più importante, attorno alla quale ho sviluppato il marchio e l’identità visiva. Racchiudere in un simbolo la storia e la tradizione di un paese come Caulonia non è stato semplice. Il concepimento dell’idea è stato possibile dopo una lunga fase di studio di manuali, documenti, reperti storici, e di analisi del territorio con sopralluoghi e incontri con teorici che mi hanno permesso di cogliere quegli aspetti intrinsechi del luogo.

Schema grafico 4 porte urbiche

Il risultato è un simbolo universale e versatile, arcaico e moderno al tempo stesso, estremamente semplice per ideazione e costruzione: nell’insieme presenta l’aspetto di un fiore, in realtà si tratta dell’intersezione delle 4 porte urbiche disposte in forma di croce. Le 4 porte urbiche rappresentano il simbolo e la testimonianza di una remota Caulonia fortificata, nella quale, insieme al castello, costituivano il sistema di protezione della cittadina. L’aspetto peculiare sta nella loro posizione: sono disposte in forma di croce nei quattro punti cardinali.

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CAULONIA CITY BRANDING / MARCHIO / PITTOGRAMMA

Concept

Il pittogramma progettato racchiude Caulonia in tutti i suoi aspetti, celando in sé diversi significati: vi è la storia, rappresentata dalle 4 porte urbiche, l’arte dal mosaico, la tradizione dalle croci, il territorio dagli archi e i pesci.

Il mosaico è lo stile grafico scelto per valorizzare e rendere unico il pittogramma. È la tecnica artistica che ripercorre, in parte, il susseguirsi delle civiltà che più di altre hanno lasciato tracce significative nel territorio cauloniese: la cultura magno-greca, romana e bizantina.

Le croci sono l’elemento portante del pittogramma. Simboleggiano il forte sentimento religioso cauloniese. Dal punto di vista grafico ci sono le croci create dalle tessere del mosaico nei punti d’intersezione, e la croce di costruzione ovvero l’ossatura del pittogramma.

Gli archi sono l’elemento caratterizzante del marchio (pittogramma e logotipo). L’arco è la forma architettonica maggiormente utilizzata nel centro storico: nelle 4 porte urbiche, nei numerosi portali del paese e nella forma dell’abside dove è dipinto l’Affresco Bizantino.

I pesci sono l’elemento celato del pittogramma, creati dalle intersezioni degli archi. Possiedono un duplice significato: intesi come creature acquatiche, simboleggiano il mar Ionio e i due fiumi che cingono il paese, l’Allaro e l’Amusa. Il pesce è inoltre uno dei simboli cristiani più importanti.

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CAULONIA CITY BRANDING / MARCHIO / PITTOGRAMMA / 4 PORTE URBICHE

4 porte urbiche Le 4 porte urbiche sono l’oggetto principale del concept. Rappresentano il simbolo e la testimonianza di una remota Caulonia fortificata, nella quale avevano un ruolo fondamentale; erano gli unici ingressi e fungevano da difesa e sicurezza del paese. Queste quattro porte medievali, oggi modificate o interamente scomparse, sono caratterizzate dalla medesima forma architettonica, l’arco, e hanno una collocazione ben precisa, sono disposte in forma di croce nei quattro punti cardinali:

Porta S. Antonio o Porta del Salvatore: in arenaria, rivolta verso il mare. Porta Pusterla (oggi distrutta): in pietra e mattoni, collegata alle mura del castello, rivolta verso le montagne. Porta Amusa: la porta degli orti e della strada, lungo il fiume Amusa. Porta Allaro: la più piccola, in pietra e mattoni, rivolta verso la costa sulla via del fiume Allaro.

Cartina di Castelvetere (1600) - 4 porte urbiche

La porta urbica è una costruzione in forma di passaggio inserita nella cinta muraria di una città, caratterizzata da una ricerca di decoro architettonico e di monumentalità che la differenziano dagli altri varchi e fanno sì che essa costituisca l’ingresso principale del centro abitato. L’origine della porta urbica accompagna la nascita di una qualsiasi forma di fortificazione o struttura difensiva di tipo chiuso. Inizialmente ad architrave, a partire dal IV secolo a.C. vengono realizzate con strutture ad arco. Disposizione a croce delle 4 porte urbiche viste dall’alto

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Un’accurata descrizione delle 4 porte urbiche ci è data da Giovanni Fiore da Cropani nella sua opera Della Calabria Illustrata (1691):

SCHEMA GRAFICO COSTRUZIONE PITTOGRAMMA 4 PORTE URBICHE

“Si vede la città circuita da forte muraglia e circondata da pertutto di molti baluardi, muniti di grossi cannoni di bronzo, che la rendono fortezza invincibile. Non la rendono minor fortezza le quattro porte che vi si trovano per l’entrare e l’uscire dei cittadini situate con ordinata positura, l’una della parte della marina detta Porta del Salvatore; ovvero Porta Reale con disopra un fortino di grande altezza del quale per diritta linea, fra due grosse mura si guarda della Porta fiancheggiata da due Baloardi, muniti di più pezzi di cannone di bronzo che la difendono in tempo di inimici, ne’ quali da Maggio sino a tutto Ottobre, da’ Cittadini si fanno le sentinelle di notte. L’altra dalla parte dell’insù della Città per la Montagna per la quale si passa per due ponti di legname uno dentro e l’altro fuori la Porta detta la Pusterna, e per disopra vi sta fabbricato il Castello. Dalla parte di Mezzogiorno detta Porta d’Amusa, col bastione di sopra e di mirabil fortezza, così come dalla parte di Settentrione l’altra, detta Porta d’Alaro, da dove si va al fiume Sagra, oggi Alaro, per dove si passa sopra un ponte di legname, e per di sopra una fortezza, ben munita ancora di pezzi di bronzo detta Riparo, come si trovano in altri luoghi partitamente all’intorno, e di dentro alla città e nei quali luoghi si fanno di notte tempo la guardia dai cittadini, e le suddette quattro Porte, così disposte in forma di Croce, vengono ogni sera serrate e consegnate dai compagni al Mastro Giurato, le chiavi di esse, nel qual tempo nessuno può entrare ed uscire.”

Porta Sant’Antonio

Porta Amusa

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Porta Allaro

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CAULONIA CITY BRANDING / MARCHIO / PITTOGRAMMA / MOSAICO

Mosaico Il mosaico è lo stile grafico che valorizza e rende unico il pittogramma. È la tecnica artistica che accomuna le civiltà che hanno maggiormente influenzato la cultura e il territorio cauloniese, e che a loro volta si sono influenzate a vicenda: la cultura magno-greca, romana e bizantina. • La civiltà magno-greca, in particolare quella achea, ha influenzato in assoluto, più di chiunque altro, la costa ionica. Nonostante l’antica Kaulon non abbia mai avuto un collegamento con l’attuale Caulonia, ne ha comunque influenzato la cultura, stabilendosi nel tempo nell’ideologia cauloniese. • La cultura romana, ha influenzato tutto il nostro paese, compresa la Calabria. Anche se indirettamente, ha caratterizzato l’architettura del centro storico, testimoniata dai numerosi portali archivoltati e dalle stesse porte urbiche. • Il periodo bizantino è durato circa cinque secoli. In questa fase la regione ha subito una seconda grecizzazione, lasciando profonde tracce in tutto il territorio. A Caulonia sono riscontrabili, oltre che in alcune parole dialettali, soprattutto nell’Affresco di San Zaccaria, il monumento più antico del paese. L’arte musiva, nata in Mesopotamia con le prime civiltà, venne esportata in età ellenistica dai Greci, ebbe grande sviluppo con i Romani e raggiunse la massima fioritura nel periodo Bizantino. Il mosaico è una tecnica di composizione pittorica ottenuta mediante l’accostamento di frammenti di vari materiali duri detti tessere, utilizzata per decorare pavimenti, pareti o singoli elementi. Le tessere che compongono il pittogramma sono progettate e disposte con rigore geometrico, in modo da creare armonia nell’insieme ed equilibrio tra i pieni e i vuoti, che fanno emergere il pittogramma. Si incrociano perfettamente nei punti d’intersezione creando delle croci che diventano dei punti di riferimento grafici e visivi.

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Fotografia di Daniele Di Renzi

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CAULONIA CITY BRANDING / MARCHIO / PITTOGRAMMA / CROCI

Croci Le croci sono l’elemento portante del pittogramma, dalla duplice valenza: La croce è il simbolo cristiano più diffuso. Dal punto di vista figurale, il complesso di croci sta ad evidenziare il forte sentimento religioso cauloniese. Nello specifico, rappresentano metaforicamente le numerose chiese presenti nel paese. Dal punto di vista grafico, ci sono le cinque croci “visibili” create dalle intersezioni delle tessere. Sono le giunture e anche i punti di riferimento del pittogramma, soprattutto se visto in un modulo che si ripete (pattern). Poi c’è la croce “invisibile” di costruzione. È l’ossatura e la forma intrinseca del pittogramma, ovvero “la disposizione a croce delle 4 porte urbiche”. La forma stilizzata delle croci riprende la croce greca, formata da quattro bracci uguali. Tipica dell’arte bizantina, è stata la croce del cristianesimo delle origini fino al Rinascimento, quando a Roma cominciò ad essere usata la croce latina.

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Fotografia di Giovanni Cannizzaro

Immagine presa dal Web

Immagine presa dal Web


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CAULONIA CITY BRANDING / MARCHIO / PITTOGRAMMA / ARCHI

Archi L’arco è l’elemento caratterizzante del marchio (pittogramma e logotipo). È la forma architettonica che accomuna le 4 porte urbiche e i numerosi portali del centro storico. Inoltre, l’arco è insito nella forma dell’abside dove si trova l’Affresco Bizantino, il monumento più antico del paese. La tipologia maggiormente utilizzata nell’architettura di Caulonia è l’arco a tutto sesto, contraddistinto da una volta a semicerchio. L’arco è l’elemento architettonico per eccellenza. Ha una forma curva che si poggia su due assi verticali detti piedritti. È costituito da un insieme di pietre a forma di cuneo detti conci, disposti in modo radiale verso un unico centro; il concio fondamentale che chiude e blocca l’arco è quello centrale, detto concio di chiave o chiave di volta. Geniale invenzione della cultura etrusca, l’arco fu portato ai massimi splendori dall’architettura romana che ne fece uno degli elementi basilari del proprio sistema costruttivo (arco a tutto sesto). Fu rielaborato sapientemente nel mondo arabo e valorizzato nello stile gotico (arco a sesto acuto). Nel Rinascimento assunse nuovamente le forme della cultura romana. Da allora fino all’Ottocento mantenne il suo ruolo principe tra le strutture costruttive, cedendo le armi solo dinanzi ai nuovi materiali (acciaio e cemento armato).

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Fotografie di Daniele Di Renzi

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CAULONIA CITY BRANDING / MARCHIO / PITTOGRAMMA / PESCI

Pesci I pesci sono l’elemento celato del pittogramma, creati dalle intersezioni degli archi. Possiedono un duplice significato, uno legato al territorio, l’altro legato alla cristianità: Il pesce inteso come creatura acquatica, simboleggia il mar Ionio che bagna la costa, e i due fiumi che cingono il paese, l’Allaro e l’Amusa. Il mare, in particolare, è un aspetto fondamentale per l’economia di Caulonia. Esso costituisce una ricchezza a livello turistico, storico e culturale. Il pesce è inoltre un simbolo cristiano dai molteplici significati e tra i più antichi e importanti giunti fino a noi: Nei primi secoli dopo Cristo, i cristiani perseguitati dall’Impero Romano, non potendo professare apertamente la propria religione, trovarono nell’arte uno strumento di trasmissione della fede, celata sotto immagini e simboli allegorici. Il Pesce era uno dei più utilizzati; si disegnava con due archi sovrapposti che partono da uno stesso punto, a sinistra, formando la testa, e si incrociano sulla destra, formando la coda. Quando un cristiano incontrava uno sconosciuto, tracciava nella sabbia uno degli archi e se l’altro completava il segno, i due si riconoscevano come seguaci di Cristo e sapevano di potersi fidare l’uno dell’altro. Pesce in greco antico si dice IXTHYC (ichthýs), è un acronimo che sta per Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore. Oltre a simboleggiare il Cristo, il pesce veniva considerato insieme al pane il simbolo del pasto divino.

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Fotografie di Daniele Di Renzi

Immagine presa dal Web

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CAULONIA CITY BRANDING / MARCHIO / PITTOGRAMMA / SVILUPPO

Sviluppo del pittogramma

La prima fase di progettazione consiste nel trascrivere l’idea in forma grafica. Realizzo una serie di combinazioni ricercando una forma adatta per racchiudere il concept in un simbolo semplice e allo stesso tempo caratteristico: i vari studi sono simili tra loro, seguono gli stessi principi ma con intersezioni e inclinazioni diverse. Scelgo la versione più semplice e nel contempo più funzionale: le 4 porte a forma di arco si intersecano a croce (non a X) nei punti di congiunzione (i vertici dell’arco) conferendo al simbolo l’aspetto complessivo quasi di un fiore.

Studio proporzioni

Dalla forma base, ancora grezza, studio la costruzione geometrica del pittogramma conferendo le giuste proporzioni alle varie parti.

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Mosaico

Definita l’ossatura del pittogramma, insieme al prof. Massimo De Orazi discutiamo su come poterlo caratterizzare. Dagli studi fatti sul territorio decidiamo di adottare lo stile grafico del mosaico. Il mosaico è la tecnica artistica che accomuna le civiltà, che più di altre, hanno lasciato tracce significative a Caulonia: la cultura magno-greca, romana e bizantina. La progettazione grafica del mosaico ci pone una serie di problematiche tecnico-visive: “qual’è lo stile più adatto per raffigurare un mosaico in chiave grafica? che forma devono avere le tessere? come sarà visto in dimensioni ridotte?” Questa è stata la fase più delicata e discussa del marchio. Sperimento una serie di stili diversi di mosaico da cui scegliamo le due versioni finali.

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CAULONIA CITY BRANDING / MARCHIO / PITTOGRAMMA / SVILUPPO

Stili mosaico

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Manuale Teorico - Sviluppo dell’identità visiva


Scelta iniziale

La scelta iniziale è caratterizzata dal mosaico greco-romano, l’opus tessellatum, realizzato con tessere cubiche regolari. Questa tecnica si diffuse nel IV secolo in tutto il territorio greco, nei luoghi della Magna Grecia e a Roma. I vantaggi di questo stile grafico sono l’essere caratteristico, autentico e tipicamente greco. Tuttavia presenta alcuni limiti, su tutti la scarsa riproducibilità in piccole dimensioni. L’essere così caratteristico può essere un vantaggio, visto come unicum, in quanto l’ho disegnato a mano, ma essendo un pittogramma risulta poco semplice e troppo dettagliato. Inoltre la matrice greca fortemente presente in questo mosaico non è così fondamentale, in quanto l’odierna Caulonia non ha avuto mai un contatto diretto con l’antica colonia achea Kaulon.

Scelta definitiva

Viste le considerazioni fatte sull’altra versione, insieme al professore decidiamo che questo è lo stile grafico che più rispecchia i canoni della nostra ricerca. Un mosaico meno specifico e più grafico, con le tessere stilizzate; un mosaico del tutto nuovo, moderno e versatile, unico. Può essere considerato come l’evoluzione grafica dell’altro, la massima sintesi. Inoltre, cosa più importante, in questo modo le tessere creano altri elementi, assenti nell’altra versione, fondamentali per il completamento del concept: le croci.

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CAULONIA CITY BRANDING / MARCHIO / PITTOGRAMMA / SVILUPPO

Stile grafico definitivo

Per completare la progettazione del pittogramma sperimento combinazioni diverse con lo stile grafico definitivo. Un aspetto importante da tenere in considerazione in questa fase è l’equilibrio compositivo. Gli spazi vuoti, ovvero le distanze tra le tessere sono fondamentali: servono a far respirare il pittogramma, a dargli ritmo, leggibilità e armonia. Le combinazioni sono tutte interessanti ma la migliore resta di fatto la prima. È la versione in cui le tessere sono meglio disposte, creano armonia nell’insieme ed equilibrio tra i pieni e i vuoti, che fanno emergere il pittogramma. Inoltre, si incrociano perfettamente nei punti d’intersezione creando delle croci che diventano dei punti di riferimento grafici e visivi.

Costruzione pittogramma definitivo

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Progettazione positivo-negativo

Definito il pittogramma in tutte le sue parti, è necessario progettarne anche la versione negativa. Questo perché lo stesso simbolo declinato sia in positivo che in negativo apparirebbe otticamente diverso. Nella sua versione bianca, l’immagine, ottiene gli effetti negativi del cosiddetto Irradiation Phenomenon o Irradiation Illusion. Si tratta di un’illusione ottica per la quale un’area chiara o bianca all’interno del campo visivo appare più grande di quella scura. L’illusione si origina a causa del fenomeno fisico della dispersione ottica, la quale ha l’effetto di ingrandire l’immagine più chiara all’interno della retina dei nostri occhi. positivo ≠ negativo

positivo = negativo

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CAULONIA CITY BRANDING / MARCHIO / LOGOTIPO

Logotipo Il logotipo è la parte testuale del marchio, il segno pronunciabile caratterizzato da una grafica particolare sotto forma di lettering. È la trasposizione grafica di un nome, di un concetto, di un identità, che come simbolo identifica un ente, un’azienda. La sua presenza è indispensabile all’interno di un marchio; laddove un pittogramma può anche non esserci, il logotipo, invece, ci deve essere sempre. È quindi necessario che abbia una forte capacità distintiva. La scelta del carattere è fondamentale perché definisce la riconoscibilità del proprio nome e ciò che vuole trasmettere.

Concept

L’idea di progettare un logotipo è nata in un secondo momento. Una prima idea era affiancare al pittogramma una breve frase che sintetizzasse l’aspetto culturale di Caulonia. Ciò poneva ovviamente dei limiti; come detto, la presenza di un logotipo è indispensabile all’interno di un marchio. Una fonte di ispirazione è stato il progetto di Ivano Salonia per la città di Siracusa in cui è stato fatto un lavoro sul lettering ispirato ai segni lasciati dalle varie culture che nel corso dei secoli hanno caratterizzato la città. [p. 24] Nel mio caso, lo studio del lettering pone le basi nella forma architettonica che caratterizza maggiormente il centro storico, l’arco. Lo sviluppo del font parte dalla ricerca di adattare le singole lettere alla forma dell’arco. La costruzione geometrica dei caratteri, pertanto, si basa sul cerchio (due archi speculari) e sul quadrato. Ne consegue una font lineare, dalle forme arcaiche e al contempo moderne.

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Costruzione logotipo

Progettazione positivo-negativo

Come per il pittogramma, anche per il logotipo è stata progettata la versione negativa, in merito a quanto detto sull’effetto ottico del cosiddetto Irradiation Phenomenon o Irradiation Illusion per il quale un’area chiara o bianca all’interno del campo visivo appare più grande di quella scura. positivo ≠ negativo

positivo = negativo

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CAULONIA CITY BRANDING / MARCHIO / LOGOTIPO / SVILUPPO

Sviluppo del logotipo

L’idea iniziale presenta un lettering maiuscolo in diverse versioni. Insieme al prof. Massimo De Orazi discutiamo e analizziamo le forme del carattere. Le lettere maiuscole evidenziano subito una serie di problematiche: a livello di leggibilità alcuni caratteri si confondono tra loro (A e n), inoltre la forma dell’arco impone dei limiti di progettazione, come fare la n in minuscolo. Anche dal punto di vista estetico la scritta presenta ancora dei limiti.

Fase di ricerca

Da queste considerazioni pensiamo che la soluzione migliore sia spostare la ricerca su un lettering minuscolo. Manteniamo l’idea di base ma con una griglia meno vincolata; i caratteri non devono avere necessariamente la forma dell’arco, bensì devono richiamarla. Inoltre le lettere minuscole offrono una maggiore versatilità di costruzione e la possibilità di sperimentare più combinazioni. Dopodiché attuo una serie di modifiche: realizzo nuove versioni con la traccia più spessa. In questo modo le scritte hanno un maggior impatto visivo e acquistano carattere [sono illustrati solo pochi esempi]. Da queste combinazioni scegliamo la font che più rispecchia le caratteristiche del concept.

Fase definitiva

La scelta finale presenta un lettering minuscolo con la sola iniziale maiuscola. Le lettere sono omogenee e in perfetta armonia. Infine perfeziono il disegno di ciascun carattere e l’aspetto complessivo del logotipo con una serie di accorgimenti: lavoro sulle proporzioni, sulla traccia, la crenatura e la smussatura degli angoli per conferirgli una sottile morbidezza.

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CAULONIA CITY BRANDING / MARCHIO / LOGOTIPO / SVILUPPO

Il logotipo definitivo è il risultato delle numerose prove e scelte. Ciascuna lettera è costruita secondo precisi canoni geometrici e visivi:

La lettera C è l’unica costruita in maiuscolo. Ciò garantisce una corretta lettura della parola, in quanto Caulonia è un nome proprio. Inoltre rappresenta il primo riferimento in altezza del logotipo che dà inizio al nome e gli conferisce una maggiore risonanza.

La a “tagliata” è l’elemento peculiare del logotipo, il punctum che fa la differenza e lo diversifica da qualsiasi altro font con caratteristiche simili. Concettualmente mi sono ispirato alla “é tagliata” del logo Pitré. Dal punto di vista grafico da un senso di apertura e di respiro al logotipo nell’insieme e si integra perfettamente con le altre lettere. È costruita mediante un arco diviso in due parti.

Le lettere u e n per la loro forma sono quelle che più si apprestano a rispettare i canoni dell’arco. Sono speculari e solo apparentemente uguali; infatti il diametro della u è leggermente più piccolo di quello della n perché lo spazio vuoto nella parte superiore viene percepito come più grande rispetto a quello inferiore.

La lettera l è stata oggetto di discussione; se farla alta o bassa, dritta o curva. Si è deciso di costruirla alta, per avere un riferimento centrale in altezza, con il tratto terminale curvo perché più armoniosa e in linea con gli altri caratteri; accompagna le lettere e non spezza la parola.

La lettera o è apparentemente la più semplice da costruire, in realtà ha bisogno di una quasi invisibile ma importante correzione ottica. Fare una o perfettamente rotonda la renderebbe otticamente sbagliata. Questo perché ai nostri occhi le linee orizzontali appaiono più spesse di quelle verticali perciò le curve sopra e sotto della circonferenza sono leggermente più sottili.

La lettera i è costituita dall’asta e dal puntino. Quest’ultimo ha un importanza non da poco nell’aspetto complessivo del logotipo; rappresenta un elemento di equilibrio che bilancia la scritta in quanto è il terzo riferimento in altezza: La C all’inizio, la l al centro, la i alla fine.

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CAULONIA CITY BRANDING / MARCHIO / PAYOFF

Payoff Il Payoff è l’elemento verbale che accompagna il marchio e ne esplicita la sua identità. Letteralmente significa “liquidazione, saldo finale”; la traduzione esatta è frase di chiusura. Ha il compito di riassumere in modo sintetico la filosofia e l’essenza dell’ente o dell’azienda, e rafforzarne, di conseguenza, la percezione positiva. Deve essere breve, semplice da capire e da ricordare per un potenziale uso quotidiano. Il payoff può anche non esserci all’interno di un marchio, ma la sua presenza ne rafforza i contenuti e può servire da chiave interpretativa per il marchio stesso.

Concept

Il payoff ruota attorno le due parole che più rappresentano e contraddistinguono Caulonia. Storia e tradizione vanno di pari passo; sono due aspetti legati tra loro, uno conseguente dell’altro. La storia è la base, la tradizione è il fulcro, il filo conduttore del passato, del presente e del futuro. Sono due aspetti che racchiudono i valori identitari che da sempre caratterizzano il popolo cauloniese: l’identità culturale e il forte senso d’appartenenza. Caulonia, o Castelvetere, vanta un passato di tutto rispetto sul piano storico. Fin dalla sua fondazione fu residenza di feudatari, baroni e marchesi. Fu patria di uomini illustri, su tutti il giureconsulto Vincenzo Niutta. Ebbe l’onore di ospitare un Papa, Paolo IV, appartenente alla famiglia Carafa. Infine fu una Repubblica, anche se per breve durata, la “Repubblica Rossa di Caulonia”. La tradizione è il valore che contraddistingue in assoluto Caulonia. È l’elemento costantemente presente nella storia del paese, rimasto immutato nel tempo e tramandato di generazione in generazione. È l’aspetto che oggi porta in alto il nome di Caulonia nella Calabria e in Italia. La tradizione religiosa, artistica, musicale, popolare e gastronomica fanno di Caulonia un paese unico: la Settimana Santa, i presepi realizzati a mano, il complesso bandistico, la tarantella, i piatti tipici cauloniesi e tanto altro.

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Font

Il font utilizzato per il payoff e per tutta l’identità visiva è il Gotham.

Fotografia di Giovanni Cannizzaro

Il Gotham è un carattere tipografico bastone disegnato dai newyorkesi Tobias Frere-Jones e Johnatan Hoefler. Nasce nel 2000, su commissione del magazine maschile GQ, bisognoso di un nuovo font per le proprie pubblicazioni; font che doveva apparire fresco e “mascolino”. I designer cercarono ispirazione per le strade di Manhattan fotografando le insegne delle attività, soprattutto quelle un po’ datate, di cui Frere-Jones era appassionato. È chiara l’ispirazione alle font sans-serif degli anni ’20, come il Futura; caratteri organizzati come architetture urbane nella loro visione più essenziale. Il Gotham raggiunge l’apice della notorietà quando viene utilizzato per la comunicazione della candidatura di Barak Obama alle Presidenziali del 2008, dando voce (tipograficamente parlando) al celebre slogan “YES, WE CAN”. Grazie ai successi conseguiti è stato eletto font del decennio.

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CAULONIA CITY BRANDING / MARCHIO / COLORI ISTITUZIONALI

Colori Istituzionali I colori istituzionali sono l’elemento unificante dell’identità visiva. Il colore è uno degli elementi centrali della comunicazione visiva, il principale veicolo di comunicazione. È l’approccio sensoriale immediato in quanto facilita la percezione della realtà. Ogni colore trasmette una sensazione e attiva una determinata area del cervello. Essi decorano, ordinano, attirano l’attenzione, creano umori, risvegliano sensazioni e ricordi. Riuscire ad utilizzarli in maniera cosciente risulta un fattore fondamentale per realizzare contenuti che abbiano un certo effetto su chi li guarda.

Concept

I colori istituzionali scelti sono azzurro e oro. Complementari tra loro, sono due colori concettualmente opposti ma visivamente armoniosi. L’opposizione simbolica tra l’azzurro e l’oro si fonde con il perfetto equilibrio grafico caldo-freddo. Rappresentano dunque l’unione di due nature, gli opposti che si uniscono. Inoltre sono accomunati, per ragioni diverse, ad un senso di sacralità. Sono le tonalità che caratterizzano l’araldica e il territorio di Caulonia: gli “smalti” che dominano lo stemma, le sfumature che pervadono il paesaggio. “Azzurro come lo scudo, il cielo e il mare. Oro come la cornice, il sole, la terra e la sabbia.”

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Stemma Comune di Caulonia

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Disposizione dei colori

Oltre al loro significato, anche la disposizione dei colori non è casuale: il marchio è stato progettato per essere utilizzato in egual modo sia in positivo che in negativo, tuttavia il suo utilizzo è prevalentemente in positivo. Di conseguenza l’azzurro, tra i due, è il colore più scuro e quindi più evidente su un fondo chiaro. È stato attribuito al logotipo; osservando il marchio quindi si ha un primo livello di lettura sulla parola Caulonia. Inoltre l’azzurro è legato al mare così come il nome Caulonia, ripreso dall’antica colonia achea Kaulon sita sulla costa di Monasterace. Al contrario, il color oro è stato scelto per il pittogramma e il payoff sia per una questione di peso che di significato. Infatti sono gli elementi del marchio legati all’odierna Caulonia, anticamente Castelvetere, borgo montanaro anziché marittimo, legato alla terra e alle proprie tradizioni.

Azzurro = Caulonia (Kaulon)

Oro = Caulonia (Castelvetere)

Proprietà dei colori

L’azzurro ha una gamma di tonalità che va dal celeste al turchese. È il colore del cielo e del mare. Evoca la pace, l’equilibrio e l’armonia interiore. È legato al sacro poiché da sempre simboleggia l’anima liberata che vola verso le alte sfere spirituali. Nell’antichità veniva definito il colore degli dei. Prediletto dalle civiltà arcaiche, era utilizzato nell’architettura ornamentale perché trasferiva sulla terra il colore del cielo, residenza degli dei. Il color oro è una particolare sfumatura di giallo. È associato alla luce del sole, una luce radiante in continua espansione, che trasmette calore, forza ed energia. È da sempre simbolo di potere, ricchezza e nobiltà. Fin dall’antichità all’oro è stato attribuito un valore sacro, sostanza stessa degli dei, delle virtù soprannaturali. L’oro è il simbolo del sole ed il sole veniva considerato la concentrazione materiale della luce divina.

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PANTONE 2727 C

PANTONE 7550 C

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CAULONIA CITY BRANDING / MARCHIO / CROMATISMI

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CAULONIA CITY BRANDING / CORPORATE

4.2 CORPORATE Il corporate rappresenta il secondo punto del progetto. Si tratta dell’applicazione del marchio all’immagine coordinata completa di tutte le sue parti: carte intestate, busta da lettere, busta a sacco, folder, biglietto da visita istituzionale e nominale, badge e card. Lo stile adottato per caratterizzare l’intera identità visiva è semplice, pulito, moderno. I due colori istituzionali, azzurro e oro, sono affiancati dalla palette neutro-calda Warm Gray.

Area Socio Culturale Comune di Caulonia

Cognome Nome destinatario Nome Ente

Via Roma - 89041 Caulonia (RC) t. 0964 860811 - f. 0964 860833 P.I. 00890760804

Via destinatario, n. destinatario CAP Città (Provincia)

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Nome Cognome Carica

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t. 0964 860811 f. 0964 860833

Via Roma 89041 Caulonia (RC)

info@cultura.caulonia.it www.cultura.caulonia.it

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Area Socio Culturale Comune di Caulonia Via Roma 89041 Caulonia (RC)

Via Roma 89041 Caulonia (RC)

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Cognome Nome destinatario Nome Ente Via destinatario, n. destinatario CAP Città (Provincia)

76 | Caulonia City Branding

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4

CAULONIA CITY BRANDING / FORMAT

4.3 FORMAT Il format di comunicazione è incentrato sulla valorizzazione del patrimonio storico e artistico di Caulonia, promosso mediante le sue bellezze naturali e i suoi luoghi di cultura.

1.5x 1.5x

Il format progettato è semplice e moderno, basato su pochi elementi mirati e un visual a piena pagina:

Headline Sub Headline

Data Luogo

Nome Evento

x

x

Data | ora | luogo Informazioni aggiuntive

Affresco Bizantino

La Deesis di San Zaccaria

1/3 1/3 1/3

x

24 Gennaio - 24 Febbraio 2020

www.cultura.caulonia.it | 0964 860811 | Cultura.Caulonia

Affresco Bizantino

2x

Area Sponsor

1/5x

Ingresso libero

Affresco Bizantino

78 | Caulonia City Branding

1.5x

www.cultura.caulonia.it

È prevista anche una seconda versione in assenza degli sponsor, senza la fascia modulare sostituita da una trasparenza scura.

1.5x

Evento a cura del Comune di Caulonia

• Il visual è l’elemento predominante dello stampato. Occupa l’intero spazio e ha lo scopo di attirare l’attenzione dell’osservatore e allo stesso tempo di mostrare le bellezze del paese. Ogni visual prevede una leggera trasparenza scura per far si che i testi emergano in primo piano. • Il marchio viene sempre declinato nella versione negativa monocromatica. È posto in alto a sinistra come a dare inizio allo stampato. • Gli elementi testuali sono mirati e ordinati, in modo tale da offrire un’informazione completa e chiara: titolo, sottotitolo, data e luogo dell’evento. • Il concept del mosaico è sintetizzato nella fascia modulare posta nella parte inferiore dello stampato. È concepita sia come elemento grafico di continuità con il marchio, che come spazio per contenere le informazioni, l’emblema comunale e gli sponsor. Le tessere modulari possono variare di dimensione a seconda dei contenuti da inserire. • Infine, in basso, vi è una fascia che varia nei due colori istituzionali. Ha la funzione di sorreggere visivamente lo stampato e di stabilire un riferimento diretto con i colori del marchio, oltre che contenere i contatti: sito web, numero telefonico e profili social dell’Area Socio Culturale.

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4

CAULONIA CITY BRANDING / SEGNALETICA

4.4 SEGNALETICA Per la segnaletica esterna è stato fatto un discorso analogo a quello del format. È stata pensata per valorizzare il territorio e far individuare, ai cittadini e ai turisti, i luoghi di interesse culturale. Innanzitutto sono stati progettati una serie di pittogrammi legati ai luoghi di cultura di Caulonia, in aggiunta ai pittogrammi generici della segnaletica. Dopodiché sono stati applicati alle mappe del paese (declinate sia in cartelloni che totem), ai cartelli stradali e alle targhe specifiche per i singoli luoghi di cultura. Inoltre a Caulonia e in tutta la fascia ionica è attivo da anni il servizio di pullman “Federico” che permette di spostarsi da un paese all’altro. A Caulonia i pullman fanno la tratta verso la zona marina e le altre frazioni del Comune. A tale proposito è stato pensato un cartello per la fermata (oggi assente) in modo da facilitare la presenza della stessa e invogliare le persone a visitare Caulonia. Il formato studiato riprende la forma dell’arco. Per l’intera segnaletica è stata utilizzata la palette neutro-calda Warm Gray. Caulonia Centro Storico

Itinerario Luoghi di Cultura

Affresco Bizantino

Chiesa Matrice Chiesa del SS. Rosario

FERMATA PULLMAN

Chiesa dell’Immacolata Chiesa di S. Maria dei Minniti Chiesa nuova di San Zaccaria

Palazzo Cricelli Palazzo Asciutti-Hyeraci

NOME FRAZIONE

Palazzo Hyerace

Castello Normanno

Porta Pusterla Porta Amusa Porta Allaro Porta Sant’Antonio

Per maggiori informazioni: www.cultura.caulonia.it | 0964 860811 | Cultura.Caulonia

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Caulonia City Branding | 81


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CAULONIA CITY BRANDING / MERCHANDISING

4.5 MERCHANDISING Per quanto riguarda il merchandising, oltre ai classici gadget abbiamo pensato che l’Area Socio Culturale si debba occupare anche della tradizione gastronomica cauloniese, costellata da molti piatti e prodotti tipici. A tal proposito sono stati progettati un cartellino e un’etichetta che andranno applicati sui prodotti tipici cauloniesi. Ho studiato un formato particolare che ricorda la forma dell’arco. Per i gadget (t-shirt, shopper, tazze, spille ecc.) sono stati realizzati una serie di pattern che andranno a caratterizzare la grafica degli oggetti.

Nome prodotto

Prodotto tipico di Caulonia

Descrizione prodotto Lorem ipsum dolor sit amet consectetuer adipiscing elit sed diam nonummy nibh euismod tincidunt ut laoreet dolore magna aliquam erat volutpat. Ut wisi enim ad minim veniam, quis nostrud exerci tation ullamcorper

www.cultura.caulonia.it

Nome prodotto

Prodotto tipico di Caulonia

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CAULONIA CITY BRANDING / WEB

4.6 WEB L’ultimo punto del progetto, non per importanza, è la parte legata al web. Oggi la comunicazione passa soprattutto attraverso il digitale, capace di raggiungere una vasta fetta di pubblico sparso in tutto il mondo. Di conseguenza un’identità visiva ben strutturata deve necessariamente saper comunicare anche attraverso questi canali. Per tali ragioni sono stati realizzati il sito web dell’Area Socio Culturale, un’apposita app per smartphone e i profili dei principali social network (Facebook, Instagram, Twitter, Linkedin).

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Eventi 18 Luglio 2020

Palazzo Asiutti-Hyeraci

Palazzo Asciutti-Hyeraci

Dal 25 giugno al 18 agosto il Comune di Caulonia darà il via ad una serie di mostre nel centro storico per valorizzare...

Il Palazzo dei Diavoli 25.06 - 18.08.2020 Via San Michele - Caulonia

Eventi Affreco Bizantino 15 Luglio 2020

Kaulonia Tarantella Festival 2020

L’Affresco Bizantino, conservato nel catino absidale della vecchia chiesa di San Zaccaria, è il monumento più antico di Caulonia. È il terzo al mondo per la posizione che assume il Cristo Pantocratore. L’opera, oggi restaurata, risale ad epoca bizantina, databile alla prima metà del 1200. Raffigura il tema iconografico della Deesis, ovvero della “supplica” con il Cristo Pantocratore benedicente al centro tra la Vergine Maria e San Giovanni Battista.

Ancora in forte dubbio la XXII edizione del festival. L’Amministrazione comunale insieme alla Regione Calabria... Palazzo Asciutti-Hyeraci (Il Palazzo dei Diavoli) 25 Giugno - 18 Agosto 2020 | Via San Michele - 89041 Caulonia (RC) Evento a cura del Comune di Caulonia - Ingresso libero

www.cultura.caulonia.it | 0964 860811 | Cultura.Caulonia

Tradizioni

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14 Luglio 2020

Il fascino del Caracolo tra fede e tradizione È un po’ come il Carnevale di Rio per i brasiliani, l’appuntamento più atteso dell’anno a cui è vietato mancare. La processione del...

Storia

Lo stile dell’opera è di una certa qualità, evidenziata sia dall’impostazione delle figure, sia dalla fermezza del “ductus” pittorico come pure dall’uso della gamma cromatica, che ancora in molte parti rivela morbidezza e varietà tali da far pensare che il suo artefice sia stato educato nelle botteghe di Costantinopoli. Il Cristo, con gesto ortodosso, siede sul trono, probabilmente marmoreo, caratterizzato da un basamento a motivi vegetali e da profili dorati ornati da inserzioni di perle o pietre dure. A destra del Signore è la Vergine, la quale con le due mani lo mostra, e volge il volto all’osservatore, come per invitarlo ad ascoltare la divina parola. Lo stesso fa San Giovanni, anch’esso volgendo la faccia all’osservatore e con la sola destra accenna alle parole del Signore, contenute nel volume, e da lui stesso scritte. Nel dipinto sono presenti numerose iscrizioni greche: nel volume aperto tenuto dal Cristo con la mano destra, è riportato in greco, con le parole abbreviate, parte del versetto 12 cap. VIII del Vangelo di San Giovanni: “Io sono la luce del mondo, chi segue me non camminerà nelle tenebre”. Accanto ad ogni figura compaiono, inoltre, sempre in lettere greche, le consuete sigle composte dalle lettere iniziali e finali di ogni parola, che indicano i personaggi raffigurati. Tra la Vergine e il Cristo vi sono due abbreviazioni in alfabeto maiuscolo, segnalate da una linea orizzontale in alto. La prima è MR (mi e ro in greco), la seconda è DU (theta e ìpsilon in greco). Insieme significano “Mèter Deù” (Madre di Dio). Tra San Giovanni e Gesù vi sono uno iota e un omega (IO, cioè la prima sillaba del nome Giovanni: Ioànnes); e poi sotto è scritto interamente “o proeròmenos” (il prediletto). Unendo le due sigle vi è significazione certa di questo concetto: gli uomini sono rappresentati in San Giovanni il prediletto ed in Giovanni il signore ha mostrato la sua dilezione. Ci sono poi altre due abbreviazioni che riguardano il Cristo, una a destra del suo volto, IS (in greco iota e sigma) iniziale e finale della parola IESÙS (Gesù), e una a sinistra, CS (in greco gutturale aspirata, corrispondente al ch latino, e sigma) iniziale e finale della parola CRISTÒS (Cristo). Sotto la sigla CS è scritto poi “o filàntropos” con cui Cristo viene indicato come “Colui che ama l’uomo” (per la precisione, forse per ragioni di spazio, il pittore ha tralasciato di scrivere l’ultima sillaba -pos). Questa iscrizione è assolutamente determinante per la datazione dell’affresco in quanto rientra in quella tendenza, che caratterizza la pittura bizantina della fine del XII secolo, volta ad umanizzare attraverso epiteti particolari le figure sacre. Ai piedi della Vergine vi è l’iscrizione più lunga del dipinto, in cui il committente, Nicola Pere, invoca la protezione del Cristo: “Ricordati, Signore, del servo tuo Nicola Pere, sacerdote; Signore, concedi a lui la resurrezione”. Questo affresco è una delle poche testimonianze di quel patrimonio artistico “che molti secoli di monachesimo orientale hanno prodotto ed accumulato in Calabria, in specie dopo il mille”. Appare veramente come un libro aperto che illustra tanta parte della storia di Caulonia, e testimonia la forza della fede e la ricchezza del patrimonio culturale cauloniese.

13 Luglio 2020

Caulonia “Un borgo da vivere…” Caulonia è un borgo che ci ha lasciati sconvolti dalla sua bellezza, tranquillità e caratteristiche architettoniche. Nell’ambito del...

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84 | Caulonia City Branding

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Manuale Teorico - Sviluppo dell’identità visiva


Manuale Teorico - Sviluppo dell’identità visiva

Caulonia City Branding | 85


Bibliografia / Sitografia Davide Prota, Ricerche storiche su Caulonia, Tipografia Toscano, Roccella Ionica, 1913 Amministrazione Comunale di Caulonia, Itinerari cauloniesi - Guida storico-artistica, Locri, 1999 Orazio Raffaele Di Landro, L’affrescu bizantinu, Litografia Diaco, Bovalino, 2008 Alfred Hohenegger, Graphic design, Romana Libri Alfabeto, 1975 www.comune.caulonia.rc.it www.caulonia2000.it www.associazionecommercianticaulonia.it

https://giovannidilandro.beepworld.it/ https://turismo.reggiocal.it/area-metropolitana/locride/caulonia https://www.terreioniche.it/place/caulonia/it https://viaggiart.com/it/caulonia https://it.wikipedia.org/wiki/Caulonia https://www.citynow.it/cosa-vedere-caulonia-comune-reggio-calabria-attrazioni/ https://latitudinesud.blogspot.com/2014/07/caulonia-borgo-medievale-dalla-russia.html http://www.viaggiareincalabria.com/caulonia-reggio-calabria/ http://www.kaulon.it/bizantina/caulonia.htm http://www.giuseppeiaconis.it/pubblicazioni/articoli-turismo/caulonia-cittadina-medievale-da-valorizzare/ http://news-art.it/news/un-affresco-di-scuola-bizantina-dimenticato-in-calabria---l.htm http://www.strettoweb.com/2015/06/caulonia-rc-storia-tradizioni-popolari-foto/292110/ http://turiscalabria.it/website/ https://it.m.wikipedia.org/wiki/Place_branding https://www.barilive.it/news/attualita/473745/bari-ha-il-suo-marchio-never-ends http://www.socialdesignzine.aiap.it/notizie/9874 http://sdz.aiap.it/notizie/9879 http://www.comune.bologna.it/news/nuovo-emblema-del-comune http://www.fondazioneinnovazioneurbana.it/progetto/bolognacitybranding http://www.basiq.it/portfolio/bolognacitybranding/


Conclusioni e ringraziamenti Questo progetto è iniziato più di un anno e mezzo fa, nel lontano Dicembre 2018. È stato molto faticoso e complesso ma proprio per questo ancora più emozionante. L’idea è nata, oltre che dalla mia passione per la grafica, soprattutto dal desiderio di donare a Caulonia un qualcosa di mio, dare un mio contributo ad un paese che a me ha dato tanto, e allo stesso tempo realizzare una cosa che non è mai stata fatta prima e che spero rimarrà nella storia del paese. Ho cercato di metterci tutta la mia passione e l’esperienza maturata in questi 10 anni di studi di grafica. Mi sono impegnato al massimo per donare a Caulonia un’identità visiva completa di tutte le sue parti. Per fare ciò non sono stato da solo, ho avuto l’appoggio di molte persone, che tengo a ringraziare: In primis la mia famiglia, che ha sempre creduto in me e mi ha dato sempre l’opportunità di poter studiare. Il mio relatore, Massimo De Orazi, che mi ha guidato e supportato in questo percorso, e grazie alla sua esperienza ha contribuito in maniera decisiva a rendere questo progetto di alto livello. Il vicesindaco di Caulonia, Domenico Campisi, che mi ha appoggiato e aiutato sin dal primo giorno in cui gli ho proposto l’idea. Il mio amico Giovanni Cannizzaro, che mi ha gentilmente concesso alcune delle sue splendide fotografie. Tutti i miei compagni e amici che negli anni mi hanno accompagnato. Infine, tutti gli insegnanti che ho incontrato nella mia strada, a cui devo tutto ciò che so fare oggi. Questo percorso non sarebbe stato lo stesso senza il vostro aiuto. Il mio augurio più grande è che questo progetto aiuti Caulonia a tornare ad avere quel lustro a livello nazionale che negli anni è andato man mano scemando e che il paese possa diventare un punto di riferimento ed un modello da seguire.


Finito di stampare nel mese di Luglio 2020 presso: www.pixartprinting.it




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