ANTIEVOLUZIONISMO
Nel 2008
[Prof.Daniele Formenti] - NB: Articoli disposti in ordine cronologico inverso: in alto i più recenti
L’ANTI-EVOLUZIONISMO IN ITALIA. (Wallace e C.Darwin fanno ancora paura? Anche la nuova sintesi? O semplicemente prevalgono ignoranze e confusioni?)
RASSEGNA STAMPA – del 2008 [I testi originali completi sono linkati, se disponibili, anche per una verifica immediata di eventuali commenti]
Rassegne stampa degli anni precedenti (2003/2004 - 2005 – 2006 – 2007)
e successivi (2009) Gennaio Febbraio DICEMBRE 2008 31/12/08-IT •
Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre
Non c’è modo migliore per festeggiare l’arrivo del “Darwin Year” che far notare come molti, anche in Italia, abbiano assolutamente un bisogno urgente di un bagno rinfrescante nella razionalità. Un intero anno di ragionamenti e aggiornamenti sulla biologia evolutiva non può che far bene a chi arriva al 1 gennaio 2009 ancora non ben preparato e con un po’ di confusione, probabilmente dovuta alla presenza di interferenze ideologiche ben illustrate nella vignetta consigliata qui sotto in data 29/12 e “smontata” nel blog Pharyngula (“False equivalence”). Per smontare l’ipotesi, che anche PZ Myers dimostra errata, che creazionisti (di vario tipo) ed evoluzionisti vedono e analizzano gli stessi fatti, possiamo anche verificare la coerenza fra due articoli (uno di un giorno dispari e uno del successivo giorno, ovviamente pari) in cui due responsabili del sito web dei creazionisti biblici italiani dimostrano di vedere fatti ben diversi; questo li porta a rispondere sulla base di presupposti ideologici ad una semplicissima domanda: gli evoluzionisti attuali sono “darwinisti dogmatici” o verificano, aggiornandoli, gran parte di quelli che i creazionisti amano chiamare, con un termine tratto dalla teologia, “dogmi darwiniani”? Questa coppia di articoli che arrivano a conclusioni opposte è certamente la prova di un missing link (redazionale…) altrettanto “esplicativo” come quello che dimostra come l’origine dell’Intelligent Design USA non vada cercata in antichi filosofi ignari di biologia ma in filosofi recenti non molto esperti né di biologia né (e questo è più grave perché conferma le loro frenetica attività di mimetizzazione) delle procedure di taglia/incolla dei programmi di gestione dei testi. Il “miracolo” della nascita dell’Intelligent Design nel 1987 è spiegato in un video e dimostrato in un eloquente grafico. Che spesso il problema dei creazionisti sia anche dovuto al fatto che davvero loro semplicemente NON VEDONO (per tornare alla falsa vignetta citata prima) gli stessi fatti che vedono gli evoluzionisti, è verificabile leggendo qualsiasi libro di biologia che circola nelle scuole e nelle università. Per i diffidenti c’è anche quello scritto da un biologo cattolico americano (F.Ayala: Darwin's Gift: to Science and Religion, è invitato al convegno in Vaticano a marzo, chiuso agli esponento del creazionismo e dell’Intelligent Design) che si può scaricare on line in 10 minuti (per circa 20$). F.Ayala è un credente, filosofo e docente di biologia molecolare in prestigiose università USA, e da anni contrasta l’Intelligent Design insieme a tanti altri biologi universitari statunitensi cattolici (e non), difendendo la teoria dell’evoluzione. Come alcuni altri biologi cattolici USA si è anche ribellato alla sterzata pro-ID impressa nel 2005 dal Card.Schonborn, che in Italia purtroppo ha visto solo la reazione critica di F.Facchini (ospitata dall’Osservatore Romano) e il sostegno acritico di alcuni biologi cattolici, pubblicato sull’Avvenire.
29/12/08-UK
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Sul Guardian si può leggere oggi un intervento preoccupato di una giornalista (M.Bunting) su alcuni rischi che sarebbe meglio evitare nei prossimi festeggiamenti per i 200 anni dalla nascita di Darwin: “Darwin shouldn't be hijacked by New Atheists - he is an ethical inspiration”. Se è evidente l’orgoglio per il fatto che “He is, Newton apart, the greatest British scientist ever, so it makes good sense for the British Council, among others, to use this as an opportunity to flag up the prestigious history of British science”, non si capisce perchè qualcuno non dovrebbe farsi troppo notare durante i festeggiamenti previsti. La preoccupazione, ben nota comunque anche in Italia, che ogni festeggiamento all’evoluzione biologica e alla teoria che la spiega possa far venire il mal di pancia a qualcuno (in realtà la chiesa anglicana si è già giustamente scusata di non aver capito le novità fatte notare e proposte da Darwin) … non dovrebbe arrivare a questi livelli patologici. Molti dei lettori hanno inviato numerosi commenti, fra cui alcuni che dovrebbero tranquillizzare l’autrice dell’articolo (“personally I'd be quite happy if people just accepted the truth of evolution by natural selection, regardless of their religious views. As far as I can see, it is religious people who have made this an issue, not scientists”). Sempre sul Guardian si aggiungono altri commenti (“Myths, religion and scientific rationality”) all’indagine (23/12/08) sul 23% di docenti di scienze britannici che vorrebbero insegnare anche il creazionismo nell’ora di scienze.
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Un po’ più polemico invece il commento di PZ Myers sul blog Pharyngula dove ricorda (“Another atheist bashing”) come Darwin “well knew himself that evolution stripped the need for a creator as a guiding force in the history of life — it's one of the reasons he hesitated to publish, and he knew that it would be detested by the clergy. He felt that revealing his secret was "like confessing a murder,". E conclude dicendo (anche come ateo) che “he knew that evolution was fully compatible with atheism but in conflict with many interpretations of religious belief …. He expected us, even as he feared the consequences. Darwin removed one of the last obstacles to dispensing altogether with the notion of gods, and he knew it. Well? Should Dawkins and Dennett stay home this year? Should only professing Christians who are scientists be allowed to speak in praise of Darwin in public?”.
29/12/08-USA
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Piuttosto interessante leggere un post (“False equivalence”) nel blog Pharyngula, in cui il biologo PZ Myers commenta e smonta un ragionamento proposto in un sito web di creazionisti biblici (Answers in Genesis, diretto da K:Ham). Probabilmente un presupposto simile sembra sia alla base anche di molti ragionamenti che vengono talora esposti nei siti web da numerosi cattolici che, pur non accettando la scala dei tempi breve dei creazionisti biblici, hanno comunque la stessa difficoltà a capire che l’evoluzione biologica è un fatto noto già da prima della nascita di Darwin (e accettato anche dal Card.Ratzinger nel 2004) e quindi non può proprio essere considerata una minaccia per nessuna religione; purtroppo questi stessi cattolici spesso pensano che il “Darwin Day” (che è festeggiato anche nell’università cattolica di Notre Dame negli USA) sia solo un’iniziativa anticattolica e minacciosa. Lo si è letto in un articolo di un’agenzia di stampa vaticana di tre anni fa e perfino in un articolo forse poco noto (dal titolo fin troppo esplicito: “A New Arms Race: ‘Evolutionism’ is now an ideological weapon”) pubblicato due anni fa nel sito web dell’Università Gregoriana dal direttore del progetto STOQ (in cui si inserisce anche il convegno di marzo sul centenario di Darwin). Il ragionamento dei creazionisti biblici USA (ma anche dei tanti cattolici che pensano che la teoria dell’evoluzione sia semplicemente … un’altra religione) è illustrato con una vignetta facilmente comprensibile. La vignetta mostra che creazionisti ed evoluzionisti, dovendo interpretare gli stessi dati e gli stessi fatti (ad esempio i fossili), userebbero “software” diversi: in un caso la Bibbia e nell’altro il libro di Darwin, che vengono presentati come assiomi o presupposti diversi che portano a conclusioni contrapposte (“i fossili sono la prova della creazione”/ “i fossili sono la prova dell’evoluzione”). Come leggiamo nell’articolo di PZ Myers su Pharyngula (“False equivalence”), il ragionamento è del tutto errato: non si tratterebbe infatti di una “War of the worldviews”, come dice il titolo del recente libro di questo gruppo di creazionisti, ma di un diverso approccio all’interpretazine dei dati. PZ Myers, conferma che si parta davvero da presupposti diversi, ma da una parte sono soprattutto presupposti di fede basati davvero solo su un libro, mentre dall’altra parte si tratta invece di presupposti razionali; non ci si basa su un libro, ma si cercano spiegazioni coerenti e esplicative di fatti (che non presentino contraddizioni interne e contrasti con altri fatti che conosciamo); chi usa il metodo scientifico cerca inoltre spiegazioni che permettano anche di fare predizioni verificabili, e quindi utili per fare nuove scoperte e per creare nuovi strumenti adatti per conoscere meglio e modificare il mondo in cui viviamo. PZ Myers chiarisce che Darwin a suo tenpo aveva trovato spiegazioni che soddisfacevano i criteri razionali che gli scienziati usano, da G.Galilei in poi, ma che è pronto a buttare Darwin (come in parte è stato fatto negli ultimi 150 anni, come incredibilmente ammettono anche i creazionisti – ovviamente non nella stessa riga in cui accusano gli evoluzionisti di dogmatismo …) quando si trovano spiegazioni migliori. Non è però pronto a battare la logica e la coerenza, come fanno i creazionisti. Ipotizza poi che nella vignetta si possa mettere anche il Corano o Star Trek o Star Wars come “software” al posto di Darwin. Si invitano poi questi creazionisti biblici USA che (come quelli italiani) credono assurdamente alla contemporanea esistenza di uomini e dinosauri, a fare ipotesi verificabili sulla base delle poche righe, fra l’altro incoerenti, in cui si raccontano due diverse versioni della creazione. In effetti sarebbe sicuramente meglio che anche i cattolici, invece di dedicarsi all’analisi di testi scientifici che hanno spesso difficoltà a comprendere (e il card.Martino e il direttore scientifico del progetto STOQ lo hanno dimostrato) si chiudessero in una stanza per riflettere seriamente sul da farsi. E qui decidano se continuare a illudersi e illuderci che le poche righe, pure contraddittorie, in cui si ripete una visione poetica dell’origine del mondo (che oggi sappiamo non essere molto diversa anche in altre religioni) possano essere davvero ancora credibilmente usate allo scopo di riportare, come sembrerebbe, il mondo ad una situazione prescientifica.
23/9/08-VA
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Lascia un po’ MOLTO perplessi la lettura di un articolo comparso sul sito web del sito SRM (“La riflessione di Joseph Ratzinger sull’evoluzione”), scritto da un filosofo esperto di meccanica quantistica ma che (certamente fino al 2006) aveva, come molti altri, dei problemi con la biologia evoluzionistica, G.AuIetta, che è il direttore scientifico del progetto STOQ, in cui si inserisce il convegno vaticano di marzo. Sente davvero il bisogno urgente di intervenire per raccomandare a mons.Ravasi di non correre troppo, mettendogli qualche macigno fra i piedi; non dice nulla – anche lui, ma è comprensibile - sulla “compatibilità”, ma ricorda come il Papa abbia delle posizioni un po’ diverse dalle sue, di cui forse il prossimo convegno dovrebbe tenere conto. Si ricorda quindi un suo precedente discorso alla Sorbona nel 1999 e altri interventi successivi fino al libro (“Creazione ed Evoluzione”) che riporta gli atti del convegno di Castelgandolfo del 2006 (nulla si sa di che cosa si siano detti nel 2007, quando non c’erano evoluzionisti come esperti). Come si vede dal programma del convegno di marzo, non è previsto un incontro con il papa, a differenza del convegno di novembre (“Scientific insights into the evolution of the universe and of life”) organizzato dai fisici dall’Accademia delle Scienze pontificia e a cui partecipano anche il card.Schönborn e il prof.Zichichi (che trova la biologia evolutiva [il Papa e il card.Schönborn lo sospettano, ma è meglio non dirlo a mons.Ravasi …] incompatibile … anche con la scienza …). • Conferenza del Prof.Zichichi del 23/4/2007: “Un altro momento molto interessante della conferenza è stato quando il professore ha distrutto uno dei dogmi più ferrei della cultura dominante: l’evoluzionismo. Questa teoria pseudo-scientifica, infatti, non ha né il rigore matematico né la riproducibilità sperimentale: in altre parole, non è scienza. L’evoluzionismo viene insegnato nelle scuole ricorrendo ad una tautologia: "E’ così perché è così". Ad un convegno internazionale in cui alcuni sostenevano la teoria darwinista, Zichichi chiese che scrivessero la formula matematica di ciò che stavano dicendo: nessuno è mai stato in grado di farlo, perché appunto non si tratta di scienza, ma siamo al livello di romanzo, cioè sono solo chiacchiere. Buone per chi le beve perché dette in televisione, ma non per un convegno scientifico dove contano le equazioni e gli esperimenti riproducibili”. • Inoltre ”La cultura dominante ha posto il tema dell’evoluzione biologica della specie umana sul piedistallo di una grande verità scientifica in contrasto totale con la Fede • Inoltre “Gli oscurantisti sono coloro che pretendono di fare assurgere al rango di verità scientifica una teoria priva di una pur elementare struttura matematica e senza alcuna prova sperimentale di stampo galileano. “ [Ecco un altro che non sapeva né della compatibilità … né che fosse scienza; è probabile che questi “misunderstanding” siano convincenti ] L’articolo di G.AuIetta lasca perplessi proprio perché appoggia l’idea della centralità (=la prevalenza …) della filosofia nel valutare una teoria scientifica materialistica, mentre mons.Ravasi ha organizzato un convegno in cui i diversi piani sono giustamente separati, e lo ha fatto ben notare. Questo articolo evidenzia chiaramente come qualcosa si stia movendo e che non è forse piaciuto che l’incompatibilità fede/scienza sia stata improvvisamente negata. Fino al 16/9 le posizioni ufficiali della chiesa non erano certo quelle di mons.Ravasi … e non è ancora detto che sia facile che cambino. PS: è importante rileggere, a conferma del fatto che, se ci fossero e durassero (a novembre ci sarà il convegno con Zichichi), le novità sono recenti, si dovrebbe leggere anche questo testo di G.AuIetta, consultabile nel sito dell’università Gregoriana; è del 3/8/2006, solo di due anni fa. Titolo? “A New Arms Race” [?!]; sottotitolo?: “Evolutionism’ is now an ideological weapon [?!], but Darwin’s own formulation was far more sophisticated”. Si inizia bellicosamente con un’accusa al precedente responsabile vaticano per la cultura, il card.Poupard … colpevole solo di aver accettato il pensiero espresso da GP2 nel 1996: “Poupard’s concern was to recognize the importance of the theory of natural selection in understanding life without acknowledging the theory’s transformation into an ideological weapon” [?!]. L’articolo continua con questa incredibile frase “It is not by chance that such a doctrine was eventually incorporated into the official propaganda machine of communist countries. It is also not uncommon that novel scientific ideas are taken by some as ideological weapons“, che ignora i guai combinati da Lysenko in Russia e gli enormi vantaggi ottenuti nel mondo occidentale per non aver perso tempo resuscitando il lamarckismo. Si potrebbe fermarsi qui, ma è utile anche leggere la dimostrazione di alcuni suoi “misunderstanding” sulla teoria dell’evoluzione, cominciando da “Random genetic mutations are coupled with blind selection [sorry] by the environment of those individuals most fit to survive — notwithstanding the fact that the genetic heritage is, in general, well-conserved” per finire con “Using evolution as evidence for blind chance is ideology [sorry], not pure science”.
. 15/9/08-IT
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Su Radio3 scienza Pietro Greco discute con un filosofo sulla chiesa anglicana che si scusa con Charles Darwin. [audio] L’articolo sul Corriere (“La chiesa anglicana fa mea culpa su Darwin”) chiarisce che le scuse sono fatte per non averlo capito, non per averlo criticato … e evidenzia la frase molto chiara i cui spiegano perché avevao preferito non capire…: «la gente e le istituzioni commettono errori e i cristiani e le Chiese non fanno eccezione... si sentono sotto attacco quando emergono nuove idee che cambiano il modo di vedere il mondo» L’articolo su La Stampa online (“"Non abbiamo compreso la sua teoria" scuse della Chiesa anglicana a Darwin“) rielabora quanto offerto dall’agenzia AGI, che cerca di minimizzare l’importanza di questa ammissione di aver indotto i fedeli in errore per ben 126 anni. L’articolo su Repubblica (“La chiesa anglicana chiede scusa a Charles Darwin”) sembra un po’ migliore della notizia dell’agenzia AGI presente nel sito online (dove si leggeva l’ingiustificata frase “il Vaticano batte sul tempo i cugini scismatici: gia' nel 2005 il cardinale Paul Poppard [?], presidente del Consiglio Pontifico per la Cultura, dichiaro' la teoria evoluzionista "perfettamente compatibile" con le scritture”; se si va a rileggere le notizie di allora la situazione era ben diversa: ci si riferiva in quella occasione all’evoluzione come fatto, cioè a qualcosa di precedente alla nascita di Darwin, e quindi non riguarda proprio le spiegazioni fornite da Darwin). Si sosteneva anche che Genesi ed evoluzione non erano compatibili ma erano su piani diversi (Quella di Darwin è una "teoria scientifica abbastanza consolidata". La conclusione è senza ombre: "Il principio di evoluzione e il principio di creazione possono convivere, essendo su due piani completamente diversi". La notizia del pentimento della chiesa d’Inghilterra arriva anche in Italia, ma un po’ “raffreddata” nei primi flash di agenzia. In particolare l’AGI, che riprende, e depura dai giudizi positivi, l’articolo comparso sul Daily Mail. Non si riporta infatti il giudizio positivo di un parente di Darwin meno pessimista di quello citato (“Darwin was very concerned about offending other people as his wife Emma was a committed Christian. So I think this apology would have pleased him’”), né si riporta il fatto che comunque Darwin è sepolto a Westminster (“They buried him in Westminster Abbey, which I suppose was an apology of sorts”). Lascia poi almeno perplessi la citazione di una parlamentare cattolica inglese che confronta questa ammissione di errore della chiesa anglicana con la responsabilità [?] degli italiani attuali [?] sul comportamento di Ponzio Pilato [credo nessun popolo abbia finora chiesto danni per quel che hanno fatto le legioni romane in mezzo mondo!!]. Questa citazione sarebbe anche stato meglio censurarla, dato che l’accusa di deicidio, andata in prescrizione solo nel 1965 (Concilio Vaticano II-Dichiarazione “Nostra Aetate”- 28.10.1965) … non riguardava affatto P.Pilato e i suoi discendenti (“E se autorità ebraiche con i propri seguaci si sono adoperate per la morte di Cristo, tuttavia quanto è stato commesso durante la sua passione, non può essere imputato né indistintamente a tutti gli Ebrei allora viventi, né agli Ebrei del nostro tempo. “) … e ha creato qualche problema per qualche secolo … ma non agli italiani. Appunto per questo la Chiesa dovette chiedere scusa (“La Chiesa inoltre, che esecra tutte le persecuzioni contro qualsiasi uomo, memore del patrimonio che essa ha in comune con gli Ebrei, e spinta non da motivi politici, ma da religiosa carità evangelica, deplora gli odi, le persecuzioni e tutte le manifestazioni dell'antisemitismo dirette contro gli Ebrei in ogni tempo e da chiunque.”) . Un po’ imprecisa anche la conclusione, non tratta dal Daily Mail, ma che si riferisce a una dichiarazione del card.Poupard – che qui risulta incomprensibile - del 4/11/2005, probabilmente tratta da un articolo di Repubblica (“Paul Poppard [sic], presidente del Consiglio Pontifico per la Cultura, dichiaro' la teoria evoluzionista "perfettamente compatibile" con le scritture”). [Il nome errato è presente in tutti gli articoli on line!] Nell’articolo di Repubblica del 4/11/05 (La Chiesa difende l'evoluzionismo "Darwin non nega la creazione") che riferisce delle dichiarazioni del card.Poupard ad un convegno sull’infinito inserito nel progetto STOQ, era evidente che c’era qualche problema e qualche imprecisione nell’uso dei termini, sia da parte del giornalista che da parte del card. Poupard; non si fa oggi notare che in questo stesso articolo
si ricorda come invece il card.Schonborn sul New York Times del 5/7/05 … avesse invece chiaramente escluso pochi mesi prima la compatibilità fra teoria dell’evoluzione e fede con queste chiare parole: “I difensori del dogma neodarwiano hanno spesso invocato la supposta accettazione – o almeno l’acquiescenza – della Chiesa cattolica romana quando essi difendono la loro teoria come qualcosa di compatibile con la fede cristiana. Ma ciò non è vero. La Chiesa cattolica, mentre lascia alla scienza molti dettagli circa la storia della vita sulla terra, proclama che alla luce della ragione l’umano intelletto può facilmente e chiaramente discernere una finalità e un disegno nel mondo maturale, incluso il mondo degli esseri viventi.”
Curioso quel “lascia alla scienza”, quando è noto che negli ultimi secoli si sono sempre più ridotti i problemi che si pensa di risolvere con le preghiera, come pure l’attribuire alla ragione un ruolo che è invece specifico della fede, che comunque non pretende più di spingere i fedeli a dire con convinzione “credo quia absurdum”. Il card.Poupard e mons.Basti si riferivano solo alla compatibilità fra evoluzione e Genesi, facendo capire bene che molto della Genesi non è oggi più credibile [e probabilmente non si riferiscono al peccato originale…]: “La Chiesa difende l´evoluzionismo: "Darwin non nega la creazione" Il cardinal Poupard: sbagliano i neo-fondamentalisti Vade retro creazionista! Nel dibattito che sta spaccando scuole e università statunitensi sotto la spinta dei gruppi evangelici fondamentalisti, desiderosi di imporre il creazionismo come «ipotesi alternativa» da insegnare obbligatoriamente negli istituti pubblici, la Chiesa cattolica prende le difese di Darwin. «I fondamentalisti vogliono prendere alla lettera le parole della Bibbia», che non hanno «finalità scientifica», dichiara il cardinale Paul Poupard”. Molto interessante anche un’altra frase detta dal card.Poupard in quella occasione: “bisogna rendersi conto che scienza e teologia agiscono in campi diversi”; nello stesso periodo (in un’intervista a La Nazione il 5/10/2005) è stata detta una frase molto simile anche dal suo successore, mons.Ravasi: “Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda … Compito dei teologi è solo cercare la verità attraverso lo spirito”. Simile ma ben più impegnativa; sta ora organizzando un convegno nel marzo 2009, che preannuncia nel titolo una “valutazione critica” del darwinismo. P.Coyne, nell’intervista a T.Pievani del 28/11/05 su Micromega, dimostra chiaramente che c’è una bella differenza fra le idee del card.Poupard e quelle del card. Schonborn, che critica: “Non c'è dubbio che il cardinal Schönborn abbia sbagliato negando che l'evoluzione neo-darwiniana sia compatibile con le dottrine della Santa Romana Chiesa. Si tratta di una dichiarazione erronea. Inoltre ha sbagliato grosso a dire che Giovanni Paolo II è stato vago e che il suo messaggio non era importante. Se fosse stato vivo il Santo Padre, in quel momento!”; è invece d’accordo con Poupard quando ha detto che “negare la scienza per motivi religiosi è in ogni senso una forma di fondamentalismo” e ha aggiunto che è anche “d’accordo con il cardinal Poupard quando pensa che i teologi e i filosofi che non rispettano e non conoscono minimamente le scienze corrono il rischio di scadere nel fondamentalismo, sia esso cattolico o evangelico”. Interessante anche un'altra frase che trae le conseguenze del fatto che il racconto della Genesi non sia affatto una descrizione di quanto avvenuto realmente: “A parer mio [la teoria dell’evoluzione] dovrebbe essere insegnata sin dall'asilo, giacchè si tratta di una teoria scientifica ben consolidata”. Come spero ben sappiamo, oggi all’asilo si racconta “alla lettera” una delle due mitologie sull’origine del mondo e della vita che si trroano nella Genesi; i programmi sono stati cambiati nel 2004, ma forse non si è consultato il cardinale; avrebbe avuto qualche preferenza e non credo avrebbe detto di insegnare quel che si voleva dato che “la teoria evoluzionista è perfettamente compatibile con le scritture”. Probabilmente non si è capito cosa pensasse davvero il Card.Poupard nel 2005: “la Chiesa cattolica prende le difese di Darwin. «I fondamentalisti vogliono prendere alla lettera le parole della Bibbia», che non hanno «finalità scientifica», dichiara il cardinale Paul Poupard”. [Cosa vorrà dire “perfettamente compatibile”? Qui il card.Poupard disse cose ben
diverse dalla sintesi fatta oggi dall’agenzia … o no?] Non è comunque difficile dimostrare che, escludendo P.Coyne che sapeva di cosa parlava pur essendo un astronomo, anche queste frasi che sembrano di apprezzamento per la teoria dell’evoluzione sono purtroppo di solito false, in quanto sono frasi non motivate e ambigue; non è difficile capire che di solito (escludendo probabilmente GP2) si riferiscono al solo fatto dell’evoluzione, un problema che quindi non riguarda affatto Darwin in quanto era già noto nel 1700 (tanto è vero che proprio nell’anno in cui nacque Darwin, il 1809, Lamarck propose la prima ipotesi, poi rivelatasi errata); la novità di Darwin è il meccanismo non casuale (il principale, ma non l’unico) della selezione naturale, che gestisce e indirizza questo processo. Purtroppo (e per fortuna) è molto facile capire chi confonde il fatto con la teoria o dimostra di non conoscere i meccanismi che giustificano quella teoria, che GP2 nel 1996 ha apprezzato usando stranamente una terminologia forse poco teologica ma corretta e indicatrice di un reale interesse per il metodo scientifico e per la sua terminologia: “È degno di nota il fatto che questa teoria [dell’evoluzione] si sia progressivamente imposta all'attenzione dei ricercatori, a seguito di una serie di scoperte fatte nelle diverse discipline del sapere. La convergenza non ricercata né provocata, dei risultati dei lavori condotti indipendentemente gli uni dagli altri, costituisce di per sé un argomento significativo a favore di questa teoria”. Sono tante infatti le imbarazzanti dimostrazioni che molti nella chiesa pensano erroneamente (a cominciare dalla dichiarazione dell’attuale papa nella cerimonia di insediamento - “noi non siamo un prodotto casuale e senza senso dell’evoluzione”) che la teoria dell’evoluzione sia talmente assurda da considerare il caso come l’unica forza che la guida (sul “senso”, ovviamente, la scienza non si può esprimere, ma nessun evoluzionista pensa che il caso da solo possa combinare qualcosa di buono). Ovviamente né Darwin né gli evoluzionisti sono così stupidi; leggono e comprendono i testi e avendo come principale impegno e interesse – a differenza di altri che non sono preparati e non lo sanno apprezzare lo studio del “libro della natura”. Da 150 anni. Il 2009 sarebbe l’anno buono per cercare di capire. Per concludere: se vogliamo capire se ci possiamo accontentare di queste frasi e di queste persone ragionevoli, occorre analizzare molte altre dichiarazioni; un punto fermo sono queste dichiarazioni del card.Martino di qualche mese fa (29/11/07), che sicuramente avranno fatto capire cosa pensa oggi la Chiesa sull’evoluzione a milioni di italiani che non conoscono mons.Ravasi o P.Coyne o mons. Poupard [che non sembra conosciuto nemmeno dai giornalisti… NESSUNO rilegge le notizie di agenzia prima di metterla in rete?? Perfino il computer di Google sospetta che si sia un errore nel nome! ]. 14/9/08-UK
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Un’altra notizia (un po’ meno sconcertante, ma solo perché gli effetti saranno limitati…) dimostra anche che la svolta della chiesa anglicana sulla teoria dell’evoluzione non era stata ben preparata: c’è un po’ di agitazione nella Royal Society, la più importante società scientifica, dove un paio di soci premio Nobel hanno chiesto di far dimettere da responsabile del settore educativo Michael Reiss, biologo e pastore della chiesa d’Inghilterra, che la scorsa settimana aveva proposto (sembra) di … insegnare il creazionismo a scuola nell’ora di scienze … Se ne parla in un articolo del Guardian (“Creationism call divides Royal Society“), che riporta anche un commento di R.Dawkins: “'A clergyman in charge of education for the country's leading scientific organisation - it's a Monty Python sketch.”. Se ne parla anche sul Telegraph, che riporta (“Creationism and the advance of counterknowledge”) una sconcertante dichiarazione difensiva di questo biologo e pastore: "just because something lacks scientific support does not seem a sufficient reason to omit it from a science lesson". Non l’avrà certamente aiutato a difendersi … forse era meglio dire che alle domande degli studenti bisogna sempre rispondere, se fosse stato quello il problema Se ne parla anche nel blog di Nature che cita le parole dette e linka anche un articolo di M.Reiss e un’intervista al Guardian nel 2006. M.Reiss verrà condannato a vedere più volte la conferenza alla Royal Society dell’11/04/06 (“Why creationism is wrong and evolution is right”)? Mi era sfuggito a questo proposito l’articolo un po’ troppo ideologico comparso ieri sul Foglio (“SCANDALOSA ROYAL SOCIETY,LA CASA DI DARWIN APRE AL CREAZIONISMO”).
Nel blog Bioetiche si dimostra inoltre che dietro a questro articolo ci sono anche operazioni (taglia e cuci…) un po’ disinvolte … L’incidente comunque si era già chiuso quasi subito: una dichiarazione della Royal Society del 12/9 chiarisce la loro posizione (“The Royal Society is opposed to creationism being taught as science. Some media reports have misrepresented the views of Professor Michael Reiss, Director of Education at the Society expressed in a speech yesterday”) e riferisce la seguente frase di M.Reiss: “Some of my comments about the teaching of creationism have been misinterpreted as suggesting that creationism should be taught in science classes. Creationism has no scientific basis”. Anche al Manifesto (“COM'E' LA VITA IN ALASKA”) non sembra sia piaciuto l’articolo del Foglio, anche se non è chiaro quale sarebbe il vantaggio ad avere gratuitamente questo quotidiano ... 14/9/08-UK
Questa è davvero una (BUONA) notizia sconcertante. Qualcuno … vuole chiedere scusa direttamente a Darwin, morto da un pezzo, per aver parlato male di lui per 126 anni! Non sarebbe meglio chiedere scusa ai milioni di fedeli per averli indotti in errore … ? Alcuni milioni ormai sono morti, ma molti altri immagino che adesso … si sentano un po’ meno bene rispetto a prima. L’idea di chiedere scusa a Darwin, davvero coraggiosa anche se forse improvvisa e precoce, è della Chiesa d’Inghilterra, a cui aderiva anche Charles Darwin, essendogli capitato di nascere … in inghilterra. Nel documento si dice chiaramente che si è deciso di fare un gesto simile a quello che la Chiesa Cattolica, dopo 350 anni, ha fatto scusandosi per l’errore commesso con G.Galilei. Forse non è sufficiente chiedere scusa, soprattutto se si ammette la colpa di avere anche, per più di un secolo, “incoraggiato altri ad una falsa interpretazione del darwinismo“ (“encouraging others to misunderstand you still”) ; la riparazione di un errore di questo tipo richiederebbe infatti almeno una beatificazione, l’unico sistema pubblico di riabilitazione adeguato. Darwin era un suo fedele, ma la Chiesa d’Inghilterra, a cominciare dal vescovo Samuel Wilberforce, lo aveva criticato e probabilmente aveva trascinato in questo clamoroso errore di valutazione anche altre religioni e altri milioni di fedeli. Ora ci ripensa e indirettamente invita anche le altre religioni (con cui però non si scusa) a rivedere urgentemente la loro posizione. Sinceramente non si capisce perché non ne abbiano parlato l’anno scorso nella riunione di Sibiu delle diverse chiese cristiane europee, dato che il problema dovrebbe essere comune anche ad altre chiese cristiane europee, che rischiano ora di essere davvero spiazzate (non è facile modificare il titolo di un convegno, critico verso il festeggiato ...), abituate come sono a continuare a negare l’importanza di Darwin ... e, quel che è peggio, a pretendere tale atteggiamento irrazionale anche dai loro fedeli [e, quel che è ancora peggio, dai fedeli che sono scienziati e che preferiscono avere problemi con i colleghi che con gli altri fedeli]. Vista la rilevanza della questione, la Chiesa d’Inghilterra ha deciso di istituire una specie di numero verde d’emergenza, un sito web che cerca di spiegare la svolta ai fedeli. Se ne parla da ieri in alcuni articoli (su Times, DailyMail, The Telegraph) e in notizie di agenzie italiane (“Chiesa Inghilterra chiede 'scusa' a Darwin;nipote: ridicolo”, ANSA 17:15 di oggi: “LA CHIESA ANGLICANA CHIEDE SCUSA A DARWIN”). La notizia sta ovviamente facendo, anche se molto lentamente…, il giro del mondo (Pakistan, Australia, Italia, Spagna). L’idea di scusarsi per l’antidarwinismo “per incomprensione” comunque non è malvagia e avrà sicuramente un effetto dirompente, anche se ardite “capriole logiche” saranno inevitabili da parte di chi già prima non apprezzava la ragione che sosteneva le scoperte di Darwin e di chi lo ha seguito e poi sotituito nelle sue ricerche. Le scuse però non andrebbero indirizzate solo a Darwin o ai parenti, ma soprattutto a ai miliardi di esseri umani che sono stati indotti in errore. Il Telegraph scrive ” The apology, which has been written by the Rev Dr Malcolm Brown, the Church's director of mission and public affairs, says that Christians, in their response to Darwin's theory of natural selection, repeated the mistakes they made in doubting G.Galilei's astronomy in the 17th century. Ecco quanto si legge nella pagina web con le scuse a Darwin (“Good religion needs good science” – il cui titolo è imbarazzante in Italia, dato che non concorda
con una nota frase detta nel 2005 da mons.Fisichella, rettore dell’università Gregoriana) : “Charles Darwin: 200 years from your birth, the Church of England owes you [Charles Darwin!] an apology for misunderstanding you and, by getting our first reaction wrong, encouraging others to misunderstand you still. We try to practise the old virtues of 'faith seeking understanding' and hope that makes some amends." Opposition to evolutionary theories is still "a litmus test of faithfulness" for some Christian movements, the Church will admit. It will say that such attitudes owe much to a fear of perceived threats to Christianity. The comments are included on a Church of England website promoting the views of Charles Darwin to be launched on Monday. Molto bella e corretta anche, nella stessa pagina, l’ammissione della somiglianza con l’errore che la chiesa fece 350 anni fa con G.Galilei: “The church made that mistake with G.Galilei’s astronomy, and has since realised its error. Some church people did it again in the 1860s with Charles Darwin’s theory of natural selection. So it is important to think again about Darwin’s impact on religious thinking, then and now – and the bicentenary of Darwin’s birth in 1809 is a good time to do so.” Ecco qui il sito web che la Chiesa d’Inghilterra ha organizzato per festeggiare i 200 anni dalla nascita di Charles Darwin e per fare ammenda dei suoi errori nel passato. Si ricorda la storia della sua vita e i suoi rapporti con la chiesa e la fede. Incredibile l’invito ad andare a leggere on line le sue opere (The Complete Work of Charles Darwin Online). Incredibile anche (sembra di essere nel sito di Pikaia sui Darwin Days …) una pagina con i link alle iniziative scientifiche per festeggiare i 150/200 anni di Darwin. Un certo contrasto rispetto alla chiesa cattolica, che ha organizzato impegnativa iniziative autonome in un’ottica apparentemente (ma potranno cambiare orientamento…) critica più che autocritica. D’altronde la recente posizione di autorevoli cardinali sulla semplice dicendenza comune di tutti gli esseri viventi è fin troppo nota, tanto da finire persino su un video di successo in YouTube. Da notare che nel sito darwinano della Chiesa d’Inghilterra non si parla ovviamente di una “valutazione critica” di Darwin (come si propone il convegno organizzato in Vaticano in marzo), ma di una valutazione critica del grave errore compiuto in questi 150 anni dalla chiesa d’Inghilterra, il cui comportamento ha forse influenzato il comportamento della Chiesa Cattolica (si può ricordare l’enciclica contro i naturalisti, “Humanum genus” del 1893). Certo il 2009 non sarebbe l’occasione migliore per le valutazioni critiche … sono cose che, se fatte ai compleanni, sono sempre di cattivo gusto e indicano una scelta dei tempi scorretta. Altre iniziative invece sarebbero auspicabili… Mi sembra importante suggerire che anche la chiesa cattolica possa programmare un segno evidente di riconciliazione, per far capire ai suoi fedeli che è sbagliato umiliare la ragione e imporre alla scienza di ritrarsi di fronte alla teologia. Oltre a togliere la parola “critiche” al sottotitolo del convegno [a meno di non di aggiungere “della Chiesa” per adeguarsi in extremis alla posizione anglicana], potrebbe, come segno di riparazione per una critica estrema e durata anche troppo a lungo – è stata confermata anche nel 2007! - sostituire con quello di Teilhard de Chardin il corpo del delinquente sepolto nella chiesa romana di Sant’Apollinare. Una prevalenza dei meriti culturali rispetto a quelli economici verrebbe apprezzata da molti, oltre che da quelli che sono tuttora angosciati per la sepoltura in esilio (in un modesto cimitero, a Poughkeepsie negli USA) di uno dei pochi religiosi che hanno cercato davvero di conciliare la fede con la scienza paleoantropologica di cui era esperto (un tentativo senza successo, non avendo – giustamente, la sua era un’ipotesi finalista - convinto la scienza ma tanto meno la chiesa, che mantiene attivo il Monitum del Santo Uffizio del 1962). Il 2009 potrebbe anche essere l’occasione per cestinare il Monitum. Comunque si vedrà nei prossimi giorni/mesi/anni se e come il messaggio verrà recepito dai cattolici, molti dei quali (anche cardinali, per cui non si può far finta di non aver sbagliato!) rifiutano perfino di accettare l’origine comune degli esseri viventi nonostante il documento del card.Ratzinger del 2004. Difficile quindi sostenere come un fatto la creazione di tutte le specie viventi raccontata nella Genesi; dovrebbe quindi scomparire dai programmi di religione per l’asilo e le elementari, trattandosi di filosofia e non di spiegazioni di fatti realmente avvenuti, come ovviamente credono i bambini di 3/10 anni. 13/9/08-IT
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Questa sera nella trasmissione Ulisse (RAI3), verrà messo in onda un altro viaggio per
mare, ancora più importante per la cultura occidentale, quello di Darwin (“Darwin: un viaggio lungo quattro miliardi di anni”). La puntata era già stata trasmessa il 13/5/06. Si capirà come la giovane età e la curiosità di Darwin gli abbiano permesso di utilizzare al meglio la possibilità di interpretare l’enorme variabilità di esseri viventi e di ambienti che osservò e analizzo in cinque anni intorno al mondo. Si capirà anche come proprio gli anni successivi, in cui analizzò i suoi dati e li confrontò con tutte le conoscenze della biologia di allora, e ricercò una spiegazione razionale abbia portato a intuire e poi a dimostrare i meccanismi che spiegano come si fosse creata naturalmente, senza interventi magici, la variabilità degli esseri viventi. 11/9/08-IT
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Inizia oggi a Firenze il convegno “Evoluzione e Biodiversità Umana Comunicare la Storia Naturale dell'Uomo”.
11/9/08-VA
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Inizia oggi il workshop “Evoluzione: nuove metodologie e vecchie teorie” organizzato dalla Pontificia Università Gregoriana [Strano, il titolo... Quali saranno queste vecchie teorie? La speranza è che mons.Ravasi abbia deciso di approvare la teoria dell’evoluzione in occasione dei 150 anni, invece di aspettare i 350?]. PS: Solo successivamente è stato messo in rete il programma, che indica come l’inziativa fosse davvero di alto livello scientifico e, anche per i tempi non ristretti, ha permesso un approfondimento e una discussione su temi … che ovviamente presuppongono la teoria dell’evoluzione! Gli argomenti sono stati 3: quello della classificazione degli afroteri (Eizirik, Stanyon e Seiffert), dell’evo-devo (Minelli e Gilbert) e della biologia molecolare (Buiatti, Barsacchi, Pesole e Hurlbut). Il 16 settembre 2008, alle ore 11.00, presso la Sala Stampa Vaticana, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del Convegno STOQ 2009 ( 3/7 marzo 2009: “L’Evoluzione biologica: fatti e teorie – Una valutazione critica 150 anni dopo l’ ‘Origine delle specie’ ”). Comunicato stampa. [Anche qui il titolo è un po’ sospetto, anche se spunti interessanti ci sono nella pagina web con l’Argumentum del convegno. In realtà la Chiesa non ha certo aspettato un’eternità prima di fare una “valutazione critica”, anzi non aveva mai smesso, senza pensare che, dai tempi di G.Galilei, non basta “pensare” per scalfire una teoria scientifica. I biologi invece per 150 anni hanno messo alla prova una scoperta così sensazionale. Sarebbe stato quindi meglio leggere oggi, dopo 150 anni di successi e conferme, che finalmente si fa anche “… una valutazione NON critica”, pur sapendo che la valutazione delle scoperte di Darwin, dopo 150, prevede anche tante critiche. Sarebbe importante però che non si usi Darwin come un alibi per disprezzare anche le scoperte, le smentite e le conferme successive - e di continuare a non capire la differenza fra le scoperte e le idee. Sembra comunque che il titolo faccia sospettare che una svolta ci sia stata veramente negli ultimi anni, in quanto: - dopo 137 anni, nel 1996, GP2 aveva detto chiaramente che ““Oggi … nuove conoscenze conducono a non considerare più la teoria dell'evoluzione una mera ipotesi. È degno di nota il fatto che questa teoria si sia progressivamente imposta all'attenzione dei ricercatori, a seguito di una serie di scoperte fatte nelle diverse discipline del sapere. La convergenza non ricercata né provocata, dei risultati dei lavori condotti indipendentemente gli uni dagli altri, costituisce di per sé un argomento significativo a favore di questa teoria”. - dopo 145 anni, nel 2004, il card.Ratzinger aveva scritto che “Poiché è stato dimostrato che tutti gli organismi viventi della Terra sono geneticamente connessi tra loro, è praticamente certo che essi discendono tutti da questo primo organismo. I risultati convergenti di numerosi studi nelle scienze fisiche e biologiche inducono sempre più a ricorrere a una qualche teoria dell’evoluzione per spiegare lo sviluppo e la diversificazione della vita sulla Terra, mentre ci sono ancora divergenze di opinione in merito ai tempi e ai meccanismi dell’evoluzione” - dopo 146 anni, nel2005; ecco cosa disse l’organizzatore del convegno che prevede già dal titolo che il Vaticano si occuperà di una “valutazione critica” di Darwin: “Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda. Compito dei teologi è solo cercare la verità attraverso lo spirito” (Mons.Ravasi, 2005).]. In collaborazione con l'associazione Carl Friedrich von Weizsäcker, l'Ambasciata di Germania presso la Santa Sede organizza il convegno "L'importanza della scienza oggi - fede e ragione sul banco di prova" che si svolgerà nei giorni 26 e 27 settembre 2008 alla Pontificia Università Gregoriana. (Qui Programma e Interventi). Lo spazio lasciato alla scienza sembra piuttosto limitato. L’apertura del convegno
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verrà fatta da mons.Fisichella, che speriamo abbia cambiato idea: si era mobilitato meno di un anno fa - TG2 del 29/11/07 - per pubblicizzare l’incredibile libro contro l’evoluzione come fatto di R.AIberoni, mettendo in atto una sua dichiarazione del 2005 (“Se c’è veramente incompatibilità tra un dato della fede e un dato della scienza, allora uno dei due deve inevitabilmente fare un passo indietro. E a mio avviso lo deve fare la scienza, non la fede”; MicroMega, giugno 2005)”, ben poco in linea con le opinioni di GP2 nel 1988. I successivi quattro interventi iniziali sono di un economista, un filosofo e un teologo, a cui si aggiunge il fisico Zichichi nelle vesti di “naturalista”. L’unico altro “scienziato” al convegno (a meno che non si intenda ampliare il termine “scienza” fino a comprendere anche le “scienze religiose”) sembra essere V.Sgaramella, che già ha sperimentato, suo malgrado, come si fanno “passi indietro” … 9/9/08-USA
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Su PNAS un articolo di Mann (“Proxy-based reconstructions of hemispheric and global surface temperature variations over the past two millennia“) sui cambiamenti della temperatura terrestre negli ultimi duemila anni. Si evidenzia il fatto che se la temperatura attuale non è certo una novità (qualche decina di milioni di anni fa faceva ben più caldo e qualche decina di migliaia di anni fa faceva ben più freddo …) l’incremento di 0.7 gradi in un secolo – che sembra preoccupi meno nonostante i tempi lunghi e l’inerzia di un processo planetario - è invece una novità, almeno negli ultimi 2000 anni. Come possiamo immaginare, l’argomento è molto seguito soprattutto dagli olandesi (metà del paese è già oggi sotto il livello del mare), molto preoccupati di doversi un giorno spostare in qualche paese o continente vicino se non spendono un sacco di soldi per alzare o proteggere tutto. Stesse angosce anche negli stati USA del golfo del Messico, per non parlare del Bangladesh … Qualche giorno fa (5/9/08) un articolo di Scientific American (“How Much Will Vanishing Glaciers Raise Sea Levels?”), accompagnato da immagini e simulazioni, commentava un articolo su Science di Tad Pfeffer. E’ importante ricordare, quando si leggono certi titoli e certi articoli in cui si parla di “metri”, che l’innalzamento marino previsto in un secolo dal 4’ report dell’IPCC (2007), che alcuni criticano come catastrofista, è di 18 (minimo)-60 (massimo) centimetri …
8/9/08-VA
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Oggi è il primo anniversario di un documento, firmato nel 2007 a Sibiu, che avrebbe voluto coordinare il lavoro delle diverse decine di chiese cristiane europee attorno a problemi e valori comuni. Appunto perché si cercava di non litigare, sull’aborto e sul momento di inizio della vita – un problema su cui in Italia con i laici sembra non si possa proprio discutere - si era preferito addirittura non scrivere nulla per non scendere a compromessi con i le chiese protestanti, favorevoli alle leggi sull’aborto. Il documento era invece stranamente molto chiaro e deciso sull’allarme per il degrado ambientale e per i pericoli del riscaldamento globale. Forse qualcuno ha notato cosa si è fatto in questi ultimi giorni per seguire la decima raccomandazione (“Raccomandiamo che il periodo che va dal 1 settembre al 4 ottobre venga dedicato a pregare per la salvaguardia del creato e alla promozione di stili di vita sostenibili per contribuire a invertire la tendenza del cambiamento climatico”) o l’ottava che invita a valutare la “responsabilità europea nei confronti della giustizia ecologica, davanti alla minaccia dei cambiamenti climatici”?. Meglio non ricordare la nona raccomandazione: “Lavoriamo per contrastare il suo vergognoso sfruttamento, a causa del quale tutta la creazione geme aspettando la redenzione (cf. Rm 8, 22-23) e ci impegniamo per la riconciliazione fra l’umanità e la natura.” Da notare che il termine utilizzato ricorda un po’ la denuncia ben poco citata del papa (Velletri e Castelgandolfo, 23/9/08) per il “rovinoso sfruttamento” “denunciato con crescente evidenza” dalla “emergenza della fame e da quella ecologica” Alcune iniziative papali immediatamente successive a questa decisione (la Stampa, 14/10/07) erano un chiaro invito a seguire il Vaticano nel rispetto delle decisioni di Kyoto ( “La nostra sfida è che lo Stato della Città del Vaticano raggiunga gli obiettivi europei prima dell'Europa”), come l’acquisto di quote per “compensare la quantità di gas tossici che la città pontificia immette ogni anno nell'atmosfera terrestre”. Anche queste notizie (chiaramente indicative dell’accettazione del criterio dell’impronta ecologica e del protocollo di Kyoto) hanno avuto vita un po’ clandestina. Come avviene per l’evoluzione biologica, sembra che anche per quanto riguarda i problemi ambientali, e dopo solo un anno, non ci siano molti disposti a seguire il papa nelle sue preoccupazioni per gli effetti negativi anche sull’ambiente della logica del profitto. [Sembra di capire che i problemi dell’evoluzione, dell’ambiente e dell’origine e fine della vita umana siano problemi che non possono essere lasciati solo agli
scienziati, ma penso sia facile dimostrare che senza un po’ di scienza, coscienza e coerenza … la ragione non può che mostrare sbandamenti … e bastano 366 giorni per dimenticare le promesse e gli impegni presi]. 8/9/08-IT
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Questa sera a Crema “appuntamenti con il Caffè Filosofico, con un incontro dal titolo La teoria dell’evoluzione: nuove scoperte e antichi nemici; relatore della serata il professor Telmo Pievani. L’incontro serale è il primo di un progetto che vedrà tre appuntamenti, tra settembre e novembre, dedicati al dibattito tra creazionismo ed evoluzionismo, sempre vivo in ambito accademico” Qualcuno si era davvero infuriato, altri un po’ meno, quando a fine giugno si era scoperto che, fra le altre novità, nel partito di Zapatero c’era qualcuno che voleva riconoscere i diritti delle scimmie antropomorfe, la cui sopravvivenza era davvero ben più minacciata di quella degli orsi polari. Si viene oggi a sapere (“Ecuador Constitution Would Grant Inalienable Rights To Nature”) che a fine mese (nel referendum del 28 che sembra preannunciare un risultato favorevole) verrà approvata la nuova costituzione dell’Ecuador, che presenta addirittura una parte sui diritti della natura, il cui primo articolo prevede che “1- Nature or Pachamama, where life is reproduced and exists, has the right to exist, persist, maintain and regenerate its vital cycles, structure, functions and its processes in evolution.” Ci sono poi altri 5 articoli sul tema. La natura, associata al nome di Dio, è presente anche nel Preambolo: “Nosotras y nosotros, el pueblo soberano del Ecuador, reconociendo nuestras raíces milenarias, forjadas por mujeres y hombres de distintos pueblos, celebrando a la naturaleza, la Pacha Mama, de la que somos parte y que es vital para nuestra existencia, invocando el nombre de Dios y reconociendo nuestras diversas formas de religiosidad y espiritualidad, apelando a la sabiduría de todas las culturas que nos enriquecen como sociedad.” [Per chi non la conoscesse, qui si può scoprire “Ques es la pachamama?” (interessante verificare come fra gli equadoregni questo culto di madre natura riesca a convivere con una religione importata solo da qualche secolo – si, certo, la stavano già cercando “nelle loro ricche tradizioni religiose” … - e tradizionalmente meno rispettosa della natura)].
7/9/08-IT
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Articolo del Foglio sul riscaldamento globale (“Perché ogni nuova previsione sul global warming rischia di essere sballata”); curioso notare come le frasi dette da un ricercatore del CNR alla presentazione di una mostra per il Meeting di Rimini (“la temperatura media degli ultimi anni non è in aumento”, ”non ci sono prove certe di un fenomeno di riscaldamento globale”, “l’aumento delle temperature degli oceani è di 0,1 gradi centigradi ma la temperatura media globale è scesa”, “con riferimento al periodo 1960-1990 si è osservato un aumento delle temperature”) trovino una sintesi un po’ troppo autorevole, dopo un processo di selezione (“ll Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) in Italia rende noto che la "temperatura media degli ultimi anni non è in aumento") e che si renda addirittura innocua (“il più catastrofico scenario dell'IPCC prevede un innalzamento dei mari di dieci centimetri in cento anni”) una previsione dell’IPCC (2007) sull’innalzamento di mari in un secolo (18-60 cm) … Curioso che una sintesi simile a quella del Foglio si trovi anche in un articolo – più corretto su questo punto - dell’agenzia Zenit del 30/8 (“Il Meeting si scalda sul cambiamento climatico”), dove si legge che “secondo il ricercatore del CNR non ci sono prove certe di un fenomeno di riscaldamento globale". Come punti di riferimento abbiamo comunque Lindzen, l’esperto convocato per il Meeting di Rimini ha confermato che “c'è un aumento accertato di qualche decimo di grado” (lui pensa siano 0,5 in un secolo, mentre l’IPCC dice 0,6±0,2); lo stesso avevano pensato collettivamente (ma l’articolo … è firmato dallo stesso ricercatore) ai primi di agosto gli organizzatori della mostra al Meeting (“la temperatura media del nostro pianeta è, negli ultimi decenni, in aumento”, “Ci sono indicazioni, non certezze, che il fattore delle attività umane, tra gli altri fattori, possa contribuire al cambiamento del clima.”, “Buona parte di questi scienziati - non tutti- sono portati a pensare dalle loro analisi che le attività umane giochino un ruolo importante nel cambiamento in corso”). Un altro punto di riferimento non meno importante e stabile è che … i 2600 esperti che hanno firmato il 4’ report dell’IPCC (2007) … sono riusciti a mettersi d’accordo …
7/9/08-USA
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Si conclude oggi con la quarta puntata, il racconto di un paio di fanciulle (non certo antievoluzioniste…) che arditamente si sono introdotte di persona nella sede del Discovery Institute semplicemente suonando il campanello; mostrando – senza ridere di fronte a nessuna sciocchezza - una grande fede creazionista sono riuscite anche a farsi ricevere e a intrattenersi in “artificiose” discussioni con uno dei responsabili (il
biologo Luskin), (Parte 1, Parte 2, parte 3, parte 4 del loro rapporto in internet sull’incursione). Curioso il fatto che a nessuno fosse venuto prima in mente di andare a suonare al campanello al DI di Seattle per vedere se davvero al Discovery Institute ci fosse qualcuno che faceva ricerca. In effetti le fanciulle hanno scoperto che almeno Luskin si qualifica come ricercatore … Incredibile che questo ufficio riesca a produrre materiale propagandistico capace di ostacolare il progresso scientifico nonostante le sconfitte e le confessioni continuino a creare crepe nel loro progetto culturale. Purtroppo, si sa, non tutti lo sanno o le vedono. 6/9/08-IT
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Un’altra notizia divertente … in un blog italiano ignoravano – tra le altre cose - il fatto che Onion fosse un giornale umoristico (qui un loro splendido articolo su un’alternativa “intelligente” alla teoria della gravità …) … e alcuni lettori ci sono cascati … deprimente … Nella voce di Wikipedia “Poe’s law” (una legge recente, nata sul web l’11/8/05 … poco nota in Italia) si mette giustamente un link alla rivista “The Onion” che abilmente gioca un po’ sulle diverse varianti di questa legge. Da non trascurare è l’”interessante” frase “Anche perché di cani-quaglia fossili non ce ne sono”; dimostra infatti l’arrivo (forse è il primo avvistamento in Italia) di un errore di interpretazione della teoria dell’evoluzione estremamente raro, finora avvistato solo fra i creazionisti più tosti degli Stati Uniti; anche grazie a questa manifestazione del suo pensiero l’autore, un attore che si batte e si sbatte per la causa creazionista, Kirk Cameron, è diventato giustamente famoso e l’impresa è stata archiviata a futura memoria su YouTube. Da notare (molto bravo il regista a non perdere la scena …) la reazione dei due evoluzionisti presenti al dibattito alla vista del disegno di un improbabile coccodrilloanatra (crocoduck, se qualcuno vuole cercare altro materiale su internet…) che smentirebbe Darwin in quanto nessuno l’ha mai visto: il maschietto perde completamente il controllo in quanto si vede bene che non riesce a trattenere un “MY GOD!”, poco adatto al suo ruolo di scienziato materialista. La sua collega abbassando velocemente la testa cerca di evitare che le sue emozioni e i movimenti delle labbra possano essere registrate e diffuse. Non sembra invece ancora arrivata in Italia la dimostrazione – già per questo erano diventati famosi sempre quei due - di come la banana sia stata “progettata” per la mano e la bocca dell’uomo; anche questa impresa è stata immortalata su YouTube. Oltre al video sono spassosi (ma meno …) anche i commenti (uno giustamente chiede di sapere chi abbia invece progettato l’anguria …). Questo video è una buona conferma della “Poe’s law”; non è stata un’idea sbagliata. NB: Nel sito del blog compaiono comunque tante altre frasi “significative” che pretenderebbero una riflessione, anche se gli effetti comunque sono da tempo evidenti nel degrado culturale del nostro paese. Una per esempio è “si usano soldi di tutti per fare cose che molti non approvano o comunque sono disinteressati a sapere”. Sembra quindi che non tutti apprezzino l’uscita dal medioevo, l’aumento della durata della vita (e magari pretendono anche l’antibiotico o l’anestesia!?) e che altri sappiano molto meglio – e insistono pure a spiegargliela …! - una cosa inutile (“che molti non approvano o comunque sono disinteressati a sapere”) come l’unitarietà dei meccanismi che influenzano l’evoluzione del mondo vivente, alla base anche della medicina attuale. Insomma usare sì ma sapere perché, NO. In effetti è vero: cosa cambia se non si sa se è il sole o la terra che fanno il giro più lungo o se la terra è piatta ... per fortuna sta arrivando in Italia tanta gente interessata anche a far imparare ai propri figli tutto quello che il mondo occidentale ha scoperto negli ultimi secoli … ma che per molto tempo non voleva o non permetteva che loro imparassero.
6/9/08-TR
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La notizia è divertente, anche se non recente. A pag.244 dell’”Atlante della creazione”, il libro del creazionista turco (ora in prigione per tre anni) che è arrivato in tante scuole italiane (e possiamo solo sperare che non sia stato messo in biblioteca!), oltre alle altre falsità, è stata usata la foto di un’esca per pesci, allo scopo di mostrare la somiglianza con un fossile! Viene illustrato qui in questo sito internet, dove viene mostrato anche il link al sito di un bravissimo “creatore” (… di esche da pesca…)
5/9/08-IT
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Di Darwin, di teoria dell’evoluzione e forse anche di antievoluzionismo si parlerà oggi a Udine, alle 18.30. In occasione della mostra “La scimmia nuda” (prolungata fino al 21 settembre) ci sarà un dibattito con T.Pievani, di cui parla un suo articolo oggi sul Messaggero Veneto (“L’umanità, Darwin e il Neocreazionismo”). Nell’articolo si parla anche della truffa dell’Intelliget Design modello USA e del processo di Harrisburg/Dover, che nel 2005 ha permesso di dimostrare che l’ID era appunto una
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5/9/08-USA
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truffa, ma non si cita ancora la recente intervista in cui uno dei suoi “profeti” (Medved, 6/8/08: “One on One: Broadcast views”) incredibilmente lo conferma. Articolo del Foglio sul riscaldamento globale (“Perché ogni nuova previsione sul global warming rischia di essere sballata”); curioso notare come le frasi dette da un ricercatore del CNR alla presentazione di una mostra per il Meeting di Rimini (“la temperatura media degli ultimi anni non è in aumento”, ”non ci sono prove certe di un fenomeno di riscaldamento globale”, “l’aumento delle temperature degli oceani è di 0,1 gradi centigradi ma la temperatura media globale è scesa”, “con riferimento al periodo 1960-1990 si è osservato un aumento delle temperature”) si trasformino dopo un processo di selezione (“ll Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) in Italia rende noto che la "temperatura media degli ultimi anni non è in aumento") e che si renda addirittura innocua (“il più catastrofico scenario dell'IPCC prevede un innalzamento dei mari di dieci centimetri in cento anni”) una previsione dell’IPCC sull’innalzamento di mari in un secolo (18-60 cm) … Sul sito movieplayer informano che stanno iniziando a girare un film sulla vita di C.Darwin, mettendo a fuoco soprattutto il suo rapporto con la moglie Emma, semre molto preoccupata per la sorte dell’anima del marito … Nel blog Evolving Thoughts si discute (“Darwin, God and chance”) del ruolo del caso (in relazione o in alternativa a Dio), a partire da un articolo (“Darwin was wrong!”) di PhiI Dowe. E si è arrivati finalmente al 900’ “Steve del NCSE”. Solo leggendo questo articolo (“Project Steve: n = 900”) nel sito del National Center for Science Education (che ce la mette tutta per difendere la cultura occidentale ostacolando l’insegnamento del creazionismo nelle scuole USA) si può capire perché sono tutti contenti della tappa raggiunta e sperano di raccogliere altri Steve favorevoli alla teoria dell’evoluzione. Le firme dei 900 Steve (o altri scienziati con PhD e con un nome simile a quello di Gould …) contrastano un elenco di firme, per ora fermo a 600 nomi, di creazionisti che hanno però un nome qualsiasi e non hanno PhD in materie biologiche o scientifiche. Il successo di questa raccolta di firme è quindi schiacciante. Qui la mascotte del progetto … il prof.Steve Steve.
4/9/08-CH
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Viene presentato oggi a Ginevra nella sede dell’IUCN, per la prima volta in Europa, un film “Hotspot revisited” prodotto dalla Dancing Star Foundation in collaborazione con Conservation International e sostenuto dall’IUCN. Il film si basa sul libro “HOTSPOTS Revisited: Earth's Biologically Richest And Most Endangered Terrestrial Ecoregions”, di Russell A. Mittermeier, et.al. e segue Russell Mittermaier (presidente di CI e in alcuni di questi hotspots (in Madagascar, Brasile, Peru, Cile, U.S. e New Zealand) meritevoli di conservazione per mantenere la biodiversità. PDF FILE: "HOTSPOTS" Flyer. View Trailer. Un altro film della DSF, “No vacancy” (View Trailer, sito web, testo) è tratto dal libro “No Vacancy: Global Responses to the Human Population Explosion”, e riguarda l’incremento demografico e le soluzioni possibili ai problemi che crea. Questo film sarà presentato a Torino al Cinemambiente Environmental Film Festival dal 16 al 21/10 A proposito … in ottobre, dal 5 al 14, ci sarà a Barcellona “The IUCN World Conservation Congress”.
4/9/08-IT
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Interessante iniziativa di una società scientifica, la World Society of Vertebrate Paleontology, che oggi invita i “Louisiana citizens and legislators to repeal the “Louisiana Science Education Act” and to prohibit the injection of religious content in America’s public school classrooms. The SVP added its voice to those of other leading scientific societies, scientists and citizens concerned about Louisiana’s new “Science Education Act” (the Act). SVP says the Act intends to garner support and legal protection for the introduction of religious, creationist concepts, including intelligent design, in public school science curricula. By permitting instructional materials that are not reviewed by the state’s science standards committees, the Louisiana Act and those like it encourage teachers and administrators to work outside these standards”. La notizia nel sito della WSVP.
3/9/08-IT
• Si parlerà di Darwin anche al Festival della Letteratura di Mantova. Se ne parlerà sabato 6 alle 10.30 con T. Pievani e un recente entusiasta ammiratore di Darwin, di cui ha ripercorso in modo originale una parte del glorioso viaggio intorno al mondo, P.Roversi [che poi dovrà fare rotta verso Pavia, dove lo aspetta alle 18 un’altra iniziativa e una premiazione al “Festival dei Saperi”].
2/9/08-IT
• Su G.Galilei una recensione di C.Castellacci del libro di Cameron M. Smith, Charles Sullivan “I falsi miti dell'evoluzione. Top ten degli errori più comuni” (Dedalo 2008, pp. 200, euro 11,90). “La lista dei falsi miti dell'evoluzione potrebbe essere lunga. Cameron Smith e Charles Sullivan, un archeologo e un filosofo, l'hanno passata in rassegna selezionando una "top ten" degli errori più comuni. Nonostante la diversità tra gli Stati Uniti e il nostro paese, soprattutto per ciò che riguarda la diversa forza del creazionismo come fenomeno politico organizzato, quelli discussi dagli autori sono miti familiari anche a noi: chi non ha mai sentito dire, per esempio, che l'evoluzione è "la sopravvivenza del più adatto", che "è basata sul caso", o che "è solo una teoria"?”
2/908-USA
• Sul New York Times un articolo di C.Zimmer (“Gaming Evolves“) su un nuovo gioco di simulazione per computer (Spores) che vorrebbe riprodurre i meccanismi del processo evolutivo (anche se si concentra soprattutto i meccanismi di adattamento all’ambiente e sui vincoli forma/funzione). Che la somiglianza non sia tanta, lo chiarisce anche J.Hawks nel suo blog.
1/9/08-UK
• Importante articolo pubblicato su Nature (“Genes mirror geography within Europe“) da John Novembre e altri ricercatori che hanno analizzato 500.000 singole mutazioni nel DNA (SNP) di circa 3000 europei provenienti da varie nazioni. Utilizzando il metodo della PCA per l’analisi e la rappresentazione grafica dei dati, ottengono un’impressionante mappa di somiglianze/distanze fra i 1300 DNA, abbastanza sovrapponibile alla mappa dell’Europa. Giusto un argomento interessante da discutere al prossimo convegno a Firenze (“Evoluzione e biodiversità umana”). In particolare sconcerta il fatto che in un continente in cui le popolazioni nei secoli e millenni passati spesso si sono spostate “The map was so accurate that when Novembre's team placed a geopolitical map over their genetic "map", half of the genomes landed within 310 kilometres of their country of origin, while 90% fell within 700 km.” Purtroppo in Italia se ne può discutere ancora poco su internet. Negli USA invece sono molti i blog che stanno rilanciando la discussione anche fra i lettori, utilizzando lo srtrumento web per migliorare la “public understanding of science”, la capacità del pubblico di comprendere e quindi di apprezzare quello che gli scienziati scoprono e il metodo di lavoro che usano per arrivare a queste scoperte, che certamente agli antievoluzionisti di diverso tipo non interessano. Se ne parla quindi in “Race/history evolution notes”, “Prometheus Untenured”, “chisblassternardone”, “Gene expression”. Qui altre figure e dati supplementari. Da ricordare che un articolo di Lao et.al, simile, ma con risultati e immagini meno impressionanti, era uscito da poco, a metà agosto (“Correlation between Genetic and Geographic Structure in Europe”) e presentava dati su 500K SNP del DNA nucleare di 2500 individui di 26 diverse popolazioni europee. L’articolo era stato anche discusso su diversi blog (Dienekes, Gene expression, Anthropology net)
1/9/08-VA
• A proposito di un chiarimento che sembrerebbe assolutamente necessario su una frase che il Papa ha detto a Bressanone il 9/8/08 (R.Vaticana) in un incontro con i sacerdoti della diocesi, un sito vaticano l’1/9/08 cita questa iniziativa di Bressanone (“L’importanza della teologia della creazione”). Pensate che abbiano citato e spiegato meglio questa frase del Papa sulla teoria dell’evoluzione: “la teoria dell’evoluzione vede la verità, ma ne vede soltanto metà: non vede che dietro c’è lo Spirito della creazione”? Forse è importante notare che il sito (osservatorio Van Tuan) è vicino al Pontificio Consiglio della Giustizia e Pace? Sì, giusto, è proprio quello diretto dal card.Martino… sembra che in internet siano, dopo un mese, solo 9 le pagine web indicizzate da Google che la riportano; qualcuno censura il Papa…? Le frasi degli antievoluzionisti cattolici – forse non ortodossi … - invece dilagano – e già il giorno dopo … qualcuno se ne preoccupa? Il responsabile del progresso culturale, Mons.Ravasi, viene informato? Possibile che solo F.Facchini ieri (“Evoluzione, mezza verità”) se ne sia accorto? E’ l’unico, oltre a questa pagina, che cerca di commentare la frase; gli altri siti la riportano solo. Forse anche loro sono giustamente
perplessi?] 1/9/08-IT
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• Dev’essere il momento buono per il dinamico mons.Sebastiano del Veneto. Oggi anche il direttore del Gazzettino ha ritenuto meritevole di pubblicazione (in Veneto) la lettera (“Odifreddi tra Darwin e Einstein”), già comparsa sull’Avvenire due giorni fa, che contesta la presenza di Odifreddi a Sarzana (in Toscana). Un paio di frasi (già un altro paio erano state citate due giorni fa, fanno capire perché il direttore non gli risponde … ma non fanno capire perché o per chi abbia pubblicato la lettera: • “Odifreddi potrebbe essere creativo in qualche ramo della matematica dacché l'antropologia si evolve in biologia genetica, in cui basta un cromosoma per segnare i limiti di una specie. Trasferito al regno vegetativo l'evoluzionismo rimare [sic]; da un innesto si può fare un ibrido, mentre la rosa originaria bianca o rossa, rimane tale”. • “… E' un problema di numeri ordinali (primo, secondo) e non solo cardinali quantici (uno,due). Dopo la matematica fisica, viene la metafisica. Se l'epifenomeno è spirituale, l'uomo è uomo, per struttura di intenzionalità ordinale anche quando per imperfezione cardinale non dice la parola Dio o meglio il Primo. Odifreddi con l'onestà di Einstein, dovrebbe riconoscere che la relatività sta al di qua di una porta chiusa, la cui chiave è la ordinalità.” [Ci sarebbero dei miglioramenti … se anche per i quotidiani si prevedesse la “peer review”… ltre al controllo dei direttori?] Anche sul Domenicale si leggono frasi un po’ sconcertanti e in libertà sulla proposta della commissione Cultura spagnola di rafforzare la protezione alle antropomorfe. ormai in estinzione (“Shock the monkey, Zapatero-style”); dopo ragionamenti che non riguardano afffatto la raccomandazione della commissione al governo spagnolo, si elencano i “misfatti” di Zapatero e dei laicisti. Curiosa l’accusa all’innocente Zapatero [… e non ad alcuni autorevoli italiani, che sarebbero testimonial ben più adatti] di voler negare alcuni principi morali come l’indissolubilità del matrimonio …; ci si dimentica poi di ricordare ai lettori che in Italia la legge da tempo prevede il divorzio, che nessuno – a parte forse quelli che hanno scelto il celibato - vuole abolirlo, e che la Sacra Rota si occupa spesso di problemi simili … L’articolo si conclude con una visione che vorrebbe essere apocalittica: “No, qui ricorre a una nuova metafisica. Per legge non c’è più Dio, non c’è più creazione: c’è Darwin e c’è l’evoluzionismo a spiegare tutti i perché del nostro essere sulla Terra”. Non credo che una legge possa abolire la creazione, né che ci sia alcun rapporto con la difesa delle antropomorfe. Curioso il fatto che nell’articolo si ricordi che un “Papa moderno, Paolo VI, si domandò se non si possa riconoscere agli animali un qualche tipo di anima. In realtà la Bibbia non eleva steccati tra i vari regni del creato”. Se la stessa idea fosse venuta anche a Zapatero, sarebbe stato difficile sostenere che “sono due ordini diversi del creato a ciascuno dei quali è dovuto il rispetto che si deve ad ogni creatura. È questa la visione del mondo contro la quale si schiera la legge di Zapatero sulle scimmie”.
AGOSTO 2008 31/8/08-IT
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Nell’edizione di Bologna dell’Avvenire viene intervistato F.Facchini (“Evoluzione, mezza verità”) in occasione della presentazione al Meeting di Rimini del suo ultimo libro “Le sfide dell’evoluzione. In armonia fra scienza e fede”. La frase più importante, che probabilmente farà contenti molti cattolici è quella in cui rimuove un problema che da 150 anni li angoscia alcuni, non tanti …). Dice infatti, immagino rivolgendosi ai lettori cattolici, che “è possibile sostenere la teoria dell’evoluzione senza essere darwinisti”, spiegandolo con il fatto che i cattolici avevano in testa una concezione sbagliata del mondo, una concezione non evolutiva ma conseguenza di una visione statica della creazione. [Non è comunque chiaro a questo punto se vale anche il ragionamento contrario, se chi critica le scoperte fatte da Darwin e dai neodarwinisti (selezione naturale, mutazioni casuali, leggi della genetica basate sul caso, ecc.) deve essere considerato favorevole o contrario alla teoria dell’evoluzione … e non è nemmeno chiaro cosa questo significhi per i cattolici; l’unica cosa chiara è che comunque sembra avessero interpretato male la creazione, immaginandola statica…. O forse semplicemente intendeva riferirsi all’evoluzione come fatto, che però era già intuita anche dal nonno di Darwin ... ] Nonostante questa spiegazione, il giornalista insiste con le critiche e propone una
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30/8/08-IT
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domanda in cui la teoria di Darwin risulterebbe complessa [?] e (spesso) poco soddisfacente. Nella risposta F.Facchini cita la recente ambigua dichiarazione del Papa a Bressanone (“la teoria dell’evoluzione vede la verità, ma ne vede soltanto metà: non vede che dietro c’è lo Spirito della creazione”) in cui sembrava dicesse [ma la mia interpretazione DEVE essere scorretta…] che la teoria dell’evoluzione attuale è al 100% vera ma che spiega solo il 50% della verità, non considerando il rimanente 50% di verità: lo “spirito della creazione”. Anche F.Facchini sembra confermare però questa interpretazione, ma precisa che non c’è niente da fare, ma “alla scienza è preclusa quella parte di verità inerente il significato delle cose, accessibile solo attraverso forme di conoscenza come la filosofia [quale?] e la fede [quale?]”. [Se è preclusa non significa che la scienza ha fatto il massimo possibile? Perché non applaudire, allora? Perchè negare questa soddisfazione a chi ha scoperto il meccanismo - caso e selezione naturale … oltre a tutti i movimenti dei continenti e tantissimi altri geniali effetti speciali difficili da scoprire … – attraverso cui Dio agirebbe?] Ripete poi, e non è una novità (ma moltissimi, come il card.Martino, il card.Lorizio o mons.Fisichella, non sono affatto d’accordo … e quando glielo si chiede lo dimostrano) che “non bisogna ricavare dalla scienza quello che non può dire né far dire alla fede quello che essa non vuole dire in quanto estranea alla sua competenza, come i problemi di ordine scientifico”. ”Curioso il fatto che in realtà si fa dire spesso alla scienza quello che NON VUOLE dire e si fa dire alla fede quello che NON PUO’ dire…e che comunque il più autorevole mons.Fisichella era personalmente di opinione nettamente contraria a questa idea dei magisteri non sovrapposti che sembrava piacere – ma solo nel 2005 - anche a mons.Ravasi: “Se c’è veramente incompatibilità tra un dato della fede e un dato della scienza, allora uno dei due deve inevitabilmente fare un passo indietro. E a mio avviso lo deve fare la scienza, non la fede” (Mons,.Fisichella, MicroMega, giugno 2005) ” A Firenze nei giorni 11/12 settembre si terrà nel Palazzo Nonfinito in Via del Proconsolo 12 il convegno “Evoluzione e biodiversità umana” (Comunicare la Storia Naturale dell'Uomo). PROGRAMMA. RIASSUNTI degli interventi. ”Il tema dell’origine della specie umana e della sua evoluzione, così come quello della diversità biologica delle popolazioni umane viventi (la ‘biodiversità umana’) rivestono un grande interesse nella società attuale, in quanto sono argomenti dai quali ci sentiamo coinvolti in maniera diretta. Molto spesso, tuttavia, la percezione che l’opinione pubblica ha dell’evoluzione umana (ma anche della diversità) è condizionata da pregiudizi e influenzata da luoghi comuni che rischiano di falsarne la corretta interpretazione deformandone il reale significato. Questo è tanto più vero per quello che riguarda il tema della diversità biologica delle popolazioni umane viventi, che, aldilà degli aspetti di interesse scientifico che può suscitare, influenza anche aspetti del vivere quotidiano nella nostra società sempre più multiculturale. I protagonisti che, da prospettive diverse anche se spesso in interazione, si occupano di aspetti della comunicazione al pubblico si possono identificare nelle istituzioni universitarie, dove i temi sono oggetto di didattica e di ricerca; nei musei scientifici (musei di antropologia o esposizioni tematiche in musei naturalistici, mostre, …); nella scuola (nonostante la recente ‘revisione’ dei programmi scolastici). Inoltre questi temi sono argomento di libri, articoli di riviste e di giornali ma anche di comunicazione a livello di radio e televisione. L’Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS), insieme al Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, e con la compartecipazione dell’Istituto Italiano di Antropologia (IsITA), organizza un convegno nazionale per discutere di questi temi”. Curiosa davvero la lettera di un monsignore (e teologo) del Veneto, che il direttore dell’Avvenire ha ritenuto importante pubblicare oggi a pag.35 come terzo intervento contro le tre presenze di Odifreddi a Sarzana, dove leggerà per ben tre serate testi – sempre diversi … - di Charles Darwin (“ODIFREDDI E DARWIN AL FESTIVAL DI SARZANA”). Proprio domani sull’Avvenire si leggerà un intervista di mons.F.Facchini con una frase che dovrebbe finalmente porre termine immediatamente all’anacronistico “antidarwinismo” cattolico; scriverà infatti che: “è possibile sostenere la teoria dell’evoluzione senza essere darwinisti”. Speriamo che l’intervento “antidarwinista” di oggi sia quindi l’ultimo, anche perché … provate a leggere come risolverebbe il contrasto fra scienza e Genesi … con una
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originale doppia creazione della stessa specie! : ”Non vi sarebbe difficoltà per chi crede nell'onnipotenza di Dio, supporre una doppia creazione dal fango o dalla scimmia. Spiegherebbe la memoria storica ontogenetica che ripete la filogenetica, donde la preferenza per l'una o l'altra ipotesi. Il problema più a monte (non tanto questa o quella), é se l'anima è epifenomeno energetico della materia (molto suggestivo attualmente per la vacuità dell'atomo), oppure se è infusione, slancio vitale, quindi spirito che come in un pentagono invertito, investe dalla cima il quadrato della vita vegetativosensitiva”. A Pavia dal 3 al 7 settembre si svolgerà il “Festival dei Saperi” che quest’anno è dedicato al tema dei “Linguaggi della creatività: Matematica e Musica”. Come si vede dal programma, solo un piccolo spazio sarà dedicato alla biologia (Conferenze sulle molecole e la vita, e sulle biotecnologie) e all’evoluzione (sabato 6 alle 6 verrà infatti consegnato, al teatro Fraschini, un premio per la divulgazione scientifica a Patrizio Roversi, certamente dovuto al suo programma su Darwin.
29/8/09-VA
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Proprio non si capisce bene cosa stia succedendo nel mondo cattolico sui problemi ambientali. Proprio in questi giorni alcuni scienziati cattolici da Rimini invitano gli italiani (e immagino anche la chiesa cattolica) a lasciar perdere le preoccupazioni della maggioranza degli scienziati per il riscaldamento globale e perfino il protocollo di Kyoto (“Per fare quello che chiede, dovremmo tornare al 1900”). Nel contempo proprio il Vaticano (“Progetti per installare pannelli fotovoltaici in Vaticano”) procede imperturbabile secondo le indicazioni dell’anno scorso (documento di Sibiu dell’8/9/07 e discorso del papa a Gastelgandolfo del 23/9/07) per mettersi in regola … col protocollo di Kyoto; e addirittura senza nascondere la sfida con gli altri paesi europei, per i quali ovviamente la strada è ben più lunga e complicata, e lo diventa ancor di più se ci si mette anche un esperto che dica addirittura che “«Se il modello [climatico] fosse realistico vorrebbe dire che Dio non è stato un buon progettista, che la macchina-clima funziona male” [non sembra nemmeno una frase del card.Ballarmino, se è vero che la Chiesa usava la ragione più di G.Galilei…]. Secondo mons.Ravasi, in questa frase ci sarebbe una confusione fra due piani diversi, “i piani della scienza da una parte, e della fede o della teologia dall’altra”. Per non parlare della frase del papa scelta in modo da sostenere che “dalla scienza non possiamo aspettarci i criteri per intervenire, quando si tratta di affrontare i problemi connessi al clima stesso», criteri suggeriti invece dalle parole del Santo Padre”. Anche su questo mons.Ravasi nel 2005 sarebbe rimasto perplesso, dato che crede che la climatologia sia “… un settore che non lo riguarda. Compito dei teologi è solo cercare la verità attraverso lo spirito”. Comunque, e lo leggiamo oggi, il Vaticano sfida i paesi europei sul protocollo di Kyoto. [Che voglia tornare all’800 per quanto riguarda l’evoluzionismo … non c’è dubbio…]
29/8/08-IT
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Sul Giornale un articolo, in positivo fin dal titolo (“Sarzana è creatività: 60 eventi in tre giorni“), sul “Festival della mente” di Sarzana. Non compare nessuno degli appunti polemici che sono stati pubblicati dal Corriere e dall’Avvenire, e Odifreddi è presentato in modo positivo: “Sold out per Odifreddi Già tutto esaurito per le tre letture di Piergiorgio Odifreddi, ospite affezionato del Festival fin dalle prime edizioni, che dopo G.Galilei ed Einstein quest’anno affronterà la figura di Darwin.”
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Immediata replica di F.Facchini sull’Avvenire (“Ma evitiamo steccati tra Darwin e Dio”) all’articolo di ieri di Odifreddi su Repubblica. Stranamente sembra che non abbia apprezzato il fatto che Odifreddi abbia semplicemente ricordato che c’erano “momenti e personaggi del mondo cattolico dell'800 critici del darwinismo e più in generale dell'idea di una parentela tra l'uomo e le scimmie” e critica il fatto che “La maggiore preoccupazione sembra quella di evidenziare le opposizioni che nel mondo cattolico ha avuto la teoria evolutiva. Che ci siano state difficoltà e preoccupazioni nell'ambito cattolico per accogliere l'idea di evoluzione non sorprende”. Curioso il riferimento all’800, quando anche lui sa, e ha dimostrato, che ci sono tuttora grossi problemi; dubito che nessuno gli abbia mai chiesto un’opinione sull’intervista al Card.Martino al TG2 del 29/11/07. Posso immaginare la sua opinione, visto che da anni scrive libri sull’argomento, ma finora non si è espresso; comunque NON era solo un problema dell’800 … e nemmeno del ‘900. Stupisce anche un po’ la citazione della “coraggiosa visione di Pierre Teilhard de Chardin che tanto ha contribuito al dialogo tra scienza fede su questi temi”.
Basta ricordare il Monitum del Santo Uffizio del 1962 (“i testi del gesuita «racchiudono tali ambiguità ed anche errori tanto gravi che offendono la dottrina cattolica» per cui si imponeva al clero di allertarsi per «difendere gli spiriti, particolarmente dei giovani, dai pericoli delle opere di P. Theilard de Chardin e dei suoi discepoli» “), l’allontanamento di TdC dall’Europa, prima per decenni a scavare fossili in Cina e poi l’esilio finale negli USA, a cui si aggiungeva la proibizione di pubblicare e addirittura di far leggere il suo pensiero. I libri di TdC sono infatti stati pubblicati solo dopo la sua morte. Tutti sanno che si può consultare Wikipedia; si sa anche che si deve usare con prudenza, ma si può comunque capire anche solo da questo articolo quanto TdC abbia pagato il suo tentativo appunto di “dialogo” e non è da escludere che la sua tragica storia possa aver indotto altri sacerdoti scienziati a pensarci due volte prima di proporre “sintesi” o a “dialoghi” sulla base delle loro competenze. Proprio il contrario di quanto invece proponeva GP2 nel documento sempre più dimenticato del 1988. F.Facchini, mentre Odifreddi per gli ultimi decenni riportava dichiarazioni solo di cattolici/scienziati, allarga il discorso a tutto il mondo cattolico attuale: conferma la confusione che aveva già presentato nell’articolo del 13/7/08 (“Il darwinismo da diversi punti di vista”), ma propone di fare una distinzione (mentre Odifreddi faceva finta di vedere solo le posizioni di “frange oscurantiste cattoliche”): “Che anche attualmente l'evoluzione possa suscitare nel mondo cattolico reazioni diverse e si registrino ritardi e paure è un dato di fatto. Occorre però distinguere tra le posizioni espresse dal magistero e quelle di singoli cattolici”. E, per distinguere … cita come “Molto significativo e illuminante il documento «Comunione servizio» della Commissione Teologica Internazionale a firma del cardinale Ratzinger (2004) “. Basta leggere il paragrafo 63 per capire che in quel testo (su cui il Card.Martino, come anche Odifreddi e tantissimi altri, non sarebbero d’accordo) si accetta senza problemi solo l’evoluzione come fatto, per cui il documento in realtà “evidenzia le opposizioni che nel mondo cattolico” HA OGGI “la teoria evolutiva”, basata su vari fattori non solo biologici che producono una variabilità controllata a posteriori dalla selezione naturale: “il primo organismo ha abitato questo pianeta circa 3,5-4 miliardi di anni fa. Poiché è stato dimostrato che tutti gli organismi viventi della Terra sono geneticamente connessi tra loro, è praticamente certo che essi discendono tutti da questo primo organismo. I risultati convergenti di numerosi studi nelle scienze fisiche e biologiche inducono sempre più a ricorrere a una qualche teoria dell’evoluzione per spiegare lo sviluppo e la diversificazione della vita sulla Terra, mentre ci sono ancora divergenze di opinione in merito ai tempi e ai meccanismi dell’evoluzione.” (card.Ratzinger, 2004) Su questo punto comunque una soluzione ci sarebbe: potremmo concordare (TUTTI!) con l’opinione di un altro alto esponente del Vaticano, che nel 2005 scrisse “se la teoria evolutiva è giusta, non spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe un campo non suo …. è ovvio che l’evoluzione esiste, non si possono ignorare i risultati della scienza. Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda. Compito dei teologi è solo cercare la verità attraverso lo spirito” (Mons.Ravasi, 2005). 28/8/08-USA
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28/8/08-IT
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Un articolo ("Eroding Evolution") comparso sulla rivista "Church and State" riflette sulla nuova legge approvata in Louisiana per coprire eventuali docenti che volessero presentare a scuola ipotesi non scientifiche sull’evoluzione biologica (“Supporters of the new law clearly hope that teachers and administrators who wish to raise alternatives to evolution in science classes will feel protected if they do so. The law expressly permits the use of 'supplemental' classroom materials in addition to stateapproved textbooks."). Se ne parla nel sito del NCSE, dove viene fornito anche un link al sito della Louisiana Coalition for Science, che mette a disposizione alcuni video dei dibattiti avvenuti nel loro parlamento e anche il video (molto bello e assolutamente indispensabile per capire il problema e le dimensioni della sconfitta dell’Intelligent Design) che racconta del processo di Dover/Harrisburg: “JUDGMENT DAY: INTELLIGENT DESIGN ON TRIAL” [da Pikaia] Sul sito http://www.edge.org/ potrete trovare commenti e l'intera trascrizione di una recente intervista (“Daniel Dennett's Darwinian Mind: An Interview with a 'Dangerous' Man”) rilasciata da Daniel Dennett alla rivista Science & Spirit. Sulla Repubblica un articolo (“DARWIN QUANTI NEMICI“) in cui Odifreddi anticipa alcuni dei commenti che esporrà quando a Sarzana, al “Festival della mente”,
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leggerà alcuni passi dei testi di Darwin. Descrive un po’ l’antidarwinismo, anche su base religiosa, esploso quando in Italia, nell’Ottocento, arrivò la notizia delle scoperte di Darwin, subito bene accolte dai naturalisti italiani, fra cui De Filippi; cita anche alcuni esempi di antievoluzionismo recente che riguardano “scienziati che, nell'Italia di oggi, continuano a prestarsi alla causa delle frange oscurantiste cattoliche” di cui riporta dichiarazioni oggettivamente non motivate se non poco sensate. Non insiste affatto su dichiarazioni peggiori uscite talvolta da esponenti di grado anche elevato nella Chiesa cattolica, né fa alcun accenno alle posizioni per lo meno poco chiare del Vaticano, che in modo esplicito non concede molto più che l’evoluzione come fatto, già noto dalla fine del 1700. Insomma un intervento pacato e documentato che non si discosta molto da quanto già esposto anche recentemente da F.Facchini il 13/7/08 (“Il darwinismo da diversi punti di vista”), che illustrava, criticandole, alcune delle diverse posizioni antievoluzionistiche presenti nella Chiesa. [Non sono affatto convinto che un genetista possa pronunciare la frase “… penso che il caos non può compiere cose tanto mirabili quanto quelle che vediamo ogni giorno” che Odifreddi gli attribuisce e chesi trova anche qui. Non tanto per il congiuntivo … quanto perché sospetto che ci sia una inversione CAOS/CASO. A pensarci bene … in realtà … forse sarebbe peggio! L’abate Mendel ha dimostrato più di un secolo fa come il caso abbia un ruolo creativo fondamentale nei meccanismi … genetici!!!] Abbastanza curioso che l’Avvenire riprenda in un breve corsivo (“Ma al Festival della Mente va in scena il pensiero unico”) la critica già comparsa sul Corriere il 19/8 (“Scienza a senso unico”) sul “Festival della mente” di Sarzana. In realtà aggiunge inspiegati marchi (“scientisti” e “laicisti” … per non dimenticare lo “scientismo laicista”) verso scienziati, laici e teologi la cui biografia ognuno può leggere dal programma, se non si accontenta della diagnosi del quotidiano della CEI. In particolar modo si evidenzia, anche qui, che non si sopporta che si pubblicizzino, leggendoli, i testi di Darwin, che non credo siano sconsigliati da alcuno (tranne Hitler e Stalin), a differenza di quelli di Teilhard de Chardin. Sono passati vent’anni dalla lettera spedita da GP2 nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne, in cui metteva in guardia dai guai che potevano derivare dalla paura della scienza e della teoria dell’evoluzione. Spiace che addirittura una lettura dei testi di Darwin, uno dei più grandi scienziati dell’occidente [apprezzabile … che non venga mai considerato – mi sembra uno scientista …] possa scatenare reazioni allergiche, solo perché ha trovato il modo di superare, con un’ipotesi che poi, dimostrata dai fatti, è diventata una teoria scientifica, i diversi miti che da millenni spiegavano in modo errato e fantasioso i fatti materiali che costituiscono l’evoluzione della vita sulla terra. Da anni ormai qualunque esperto di Bibbia ammette che il racconto della Genesi ha origine da due ben diversi miti in parte di origine babilonese, ma ci si rifiuta comunque di accettare chiaramente la spiegazione che la curiosità e l’intelligenza umana [perché disprezzarle continuamente?] ha scoperto negli ultimi secoli, perfezionando e verificando le intuizioni ma soprattutto le ricerche e le scoperte di Darwin. Incredibile che i secoli non passino per tutti allo stesso modo, a tal punto che anche la lettura di testi di 150 anni fa scattare vivaci (e rivelatrici) reazioni allergiche, proprio come è successo al buon don Umberto di Vicenza quando un cardinale ha scritto chiaramente che solo gli ingenui come lui credono che la storia della Genesi raccontata ai bambini all’asilo o a catechismo sia corretta. Sembra abbastanza chiaro comunque che da un po’ di tempo anche in Italia, come negli USA, più che di critiche alla teoria dell’evoluzione sostenute da proposte alternative serie, ci si limiti a critiche vaghe (“io non sono d’accordo …”) sperando che siano ancora molti a crederci per fede, senza pensarci; un tempo si credeva alla Genesi, come ancora capita a don Umberto e ai suoi allievi, ora si ha un po’ di pudore e ci si accontenta di dire che Darwin non piace. L’evoluzione biologica, si sa, non sempre porta a miglioramenti. Spiace poterlo dimostrare anche per quella culturale … Questo brontolare contro “laicisti” e “scientisti” indica un notevole peggioramento rispetto a frasi come quelle pubblicate da mons. F.Facchini, paleoantropologo, sull’Oss.Romano solo un paio di anni fa, il 16/1/06 (“Evoluzione e creazione”): “… con il ricorso a interventi esterni suppletivi o correttivi rispetto alle cause naturali viene introdotto negli eventi della natura una causa
superiore per spiegare cose che ancora non conosciamo ma che potremmo conoscere. Ma così non si fa scienza. Ci portiamo su un piano diverso da quello scientifico. Se il modello proposto da Darwin viene ritenuto non sufficiente, se ne cerchi un altro, ma non è corretto portarsi fuori dal campo della scienza pretendendo di fare scienza”. [Spero che chiunque sappia notare una certa differenza anche fra due persone che scrivono sull’Avvenire … ] 27/8/08-IT
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Su Sussidiario.net un articolo (“Creazionismo e darwinismo sono incompatibili?“) che sintetizza in modo un po’ schematico, ma anche polemico verso uno dei pilastri della cultura occidentale, le attuali discussioni e le critiche sulla teoria dell’evoluzione; proprio nei giorni in cui anche il Papa scopre che nella teoria dell’evoluzione c’è la verità (anche se non c’è ancora tutta) possiamo leggere qui che secondo l'autore dell'articolo P.PaImarini avrebbe detto solo che “il darwinismo è ormai defunto” [in realtà P.PaImarini esprime un concetto diverso e non difficile da capire né da spiegare ai lettori: avverte che non si deve “confondere e generare confusione nei lettori tra la moderna teoria dell' evoluzione, sacrosanta, e il darwinismo, ormai largamente defunto”. Come si legge, per P.PaImarini c’è un’importante distinzione da fare: il neodarwinismo (probabilmente si riferisce alla “nuova sintesi”, essendo Darwin ormai già morto da un po’) infatti non solo è vero, ma è pure … “sacrosanto” (!!??)] Dopo aver citato alcuni esempi di cattiva critica alla teoria dell’evoluzione (sconcertante – a dir poco - la citazione di una inesistente “teoria dell’Intelligent Design” proprio pochi giorni dopo che anche uno dei suoi profeti lo nega: basta leggere la sincera e sconcertante intervista a Medved del 6/8/08: “One on One: Broadcast views”), presenta alcuni esempi da imitare, tratti … da giornali cattolici; curiosa la definizione del card.Schonborn come “ormai uno specialista di questi temi”, forse ignorando che aveva preso una sbandata per i truffatori dell’ID USA, poi smascherati al processo di Harrisburg/Dover e perfino rei confessi nemmeno un mese fa grazie all’ingenuo ma sincero Medved … Si parla poi della presentazione a Rimini dell’ultimo libro di F.Facchini, che “come Schönborn e lo stesso Benedetto XVI, considera fondamentale riporre al centro l’idea di creazione”. Può suscitare qualche perplessità la frase finale (“Creazione che non si pone come alternativa all’evoluzione, anzi ne è la condizione basilare”); come F.Facchini riconoscerà, la frase dimostra quello che non si vorrebbe far vedere, che non solo è facile e possibile “evidenziare le opposizioni che nell’800 nel mondo cattolico ha avuto la teoria evolutiva”, ma che questa opposizione soprattutto alla “teoria dell’evoluzione” continua ancora, due secoli dopo...
27/8/08-UK
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Su Nature è comparsa una lettera di Matthew Cobb & Jerry Coyne a commento (“Atheism could be science's contribution to religion”) di un precedente articolo su Nature (“Templeton's legacy”) in cui si presentava in modo positivo (“The Templeton Foundation's exploration of science and faith merits tolerance, not outright rejection.”) la Templeton Foundation, una ricchissima fondazione USA che sostiene le ricerche nella scivolosa zona di interfaccia fra la scienza e la fede (memorabile una costosissima (2,4 milioni di $) e serissima ricerca ("Study of the Therapeutic Effects of Intercessory Prayer") - che non ha dato i risultati attesi … - in cui si dimostrava scientificamente l’inefficacia delle preghiere sulla sopravvivenza di soggetti operati di bypass al cuore. [Anche se ha dato il risultato che uno scienziato si aspetterebbe, la ricerca è un po’ sciocca, dato che la medicina e la chirurgia, molto più costose, non avrebbe potuto competere con rimedi più economici … nel caso funzionassero…; visto che qualcuno l’ha fatta e qualcun altro l’ha finanziata, tanto vale approfittarne … e andare a leggere quali sono stati i risultati pubblicati su Am Heart J. 2006 Apr;151(4):934-42. ]).
25/8/08-USA
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In attesa che qualcuno inventi un hard disk esterno direttamente interfacciabile con il nostro cervello, è necessario un computer per scaricare ed archiviare la quantità davvero impressionante di video, di libri e di testi che possono essere ottenuti gratuitamente dal sito http://atheistmovies.blogspot.com/. Negli ultimi giorni sono strati messi a disposizione (in inglese…) anche dei volumi in PDF (ad es. il "Cambridge Dictionary of Scientists” e l’”Oxford dictionary of sciences”…) In Italia l’interesse per Bigfoot, un improbabile nostro parente scimmiesco che secondo alcuni si nasconderebbe tuttora nelle foreste degli Stati Uniti, è vicino allo zero. Pochi quindi hanno letto una notizia che negli USA era su quasi tutti i quotidiani: “esperti di Bigfoot” hanno comperato da “cacciatori di bigfoot”, a caro prezzo, una
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carcassa di questo presunto “animale”, conservata sotto ghiaccio. Una volta scongelato si sono accorti che sarebbe stato inutile fare l’analisi del DNA, a cui si erano scrupolosamente preparati, trattandosi di un costume di carnevale in gomma comperato on line. Qui la relazione sulla truffa … Se ne parla perfino su Newsweek… 25/8/08-IT
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In un’intervista a un giornale locale (Mente Locale) P.Odifreddi spiega il suo interesse per le scoperte di Chrles Darwin, di cui leggerà alcuni brani al “Festival della Mente” di Sarzana: “Odifreddi: «la mia passione per Darwin»”
24/8/08-IT
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Si apre oggi a Firenze una conferenza internazionale sull’origine della vita (ISSOL’08). Impressionante il programma, che permetterà di ascoltare e discutere le opinioni di circa 350 scienziati che si occupano dello studio dell’origine della vita; come si sa è un argomento sul quale le certezze sono per ora ancora poche rispetto a quelle che abbiamo invece sull’evoluzione biologica, che proprio dalla comparsa della vita sulla terra, ha iniziato ad animare e colorare il nostro pianeta. Qui il programma e i riassunti delle conferenze, utili anche per capire meglio come questo problema è legato più all’evolzione dell’universo che a quello della vita. Ci sono anche iniziative pubbliche, fra cui (a Palazzo Vecchio il 27/8/08 alle 17 la conferenza del premio nobel 1974 Christian de Duve (“From the past of life to its future”). La conferenza si chiuderà il 29/8.
24/8/08-USA
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Uno dei migliori interventi di un biologo evoluzionista al processo di Harrisburg/Dover è stato quello del paleontologo Kevin Padian, che oggi è anche presidente dell’NCSE. Il blog Panda’s Thumb informa che la sua testimonianza ora è stata pubblicata in un sito web arricchita da tutte le immagini presentate al processo: “The testimony of Kevin Padian in Kitzmiller v. Dover”. Il materiale è utilizzabile gratuitamente per fini non commerciali. Uno degli scienziati cattolici USA sostenitore e consulente del NCSE, molto impegnato nella difesa della teoria dell’evoluzione anche nei tribunali, Francisco Ayala, ben noto anche in Italia, è stato intervistato su evoluzione e creazionismo per il numero di agosto 2008 del HHMI Bulletin, pubblicato dal Howard Hughes Medical Institute. Un articolo sul New York Times racconta la battaglia di un insegnante di scienze in prima linea in Florida: “A Teacher on the Front Line as Faith and Science Clash“. In Florida solo da qualche mese (febbraio 2008) l’evoluzione è stata riconosciuta com principio fondamentale nelle scienze della vita, e quindi viene insegnata nelle scuole superiori (anche se i conservatori hanno preteso l’aggiunta di una modifica (“teoria dell’evoluzione” invece di “evoluzione”). L’articolo è accompagnato da una mappa degli stati in cui si insegna l’evoluzione e da una mappa, ben diversa, degli stati USA in cui non si insegna l’evoluzione umana. Un po’ di miglioramento sembra notarsi, anche se è evidente che anche negli USA si sorvola davvero troppo sull’evoluzione umana.
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23/8/08-IT
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Sull’Avvenire oggi un’intervista (“«Fede ed evoluzione, binomio possibile»”) a suor Ilia Delio, docente alla Washington Theological Union, già vincitrice di un corso Templeton su Scienza e Religione – che ha tracciato nel recente Christ in Evolution una sua ipotesi secondo cui, “Recuperando il pensiero di Teilhard de Chardin è plausibile conciliare il darwinismo con la creazione divina”. Forse non è chiarissima nell’esposizione degli argomenti teologici che caratterizzano il suo ragionamento, ma sembra interessata a conciliare Darwin con Teilhard de Chardin; con l’aiuto magari di Bonaventura, Duns Scoto e Th.Merton; non le piace per niente invece il neodarwinista Dawkins. Su Dawkins sicuramente troverebbe molti appoggi nella chiesa, ma non è chiaro chi troverebbe al suo fianco se davvero volesse recuperare il pensiero di TdC (il Monitum contro di lui da parte del Santo Uffizio sembra sia stato confermato in buona salute ancora nel 2004 e nel 2007 dal card.Poupard …) per conciliare l’inconciliabile: la teoria dell’evoluzione con l’idea non dimostrata della creazione divina … Curioso il punto in cui, dopo aver stroncato senza appello il disegno intelligente (“L'idea di un 'disegno intelligente' come immissione di informazioni dall'esterno non ha senso, né scientificamente né teologicamente. L'uso di tale termine da parte dei creazionisti riflette una teologia debole e non segue una visione teologica trinitaria”) si appropria del termine: “Io sostengo che l'evoluzione è compatibile con il disegno intelligente perché uso tali termini come teologa” [?!]. Che il suo mestiere garantisca poteri e certezze particolari in ogni campo delle conoscenze [altrui], lo conferma in una frase successiva “Il problema di Dawkins è che la sua scienza evoluzionistica è miope e i suoi argomenti contro la religione sono banali”.
[Sembra facile capire cosa le risponderebbe Dawkins, soprattutto per quanto riguarda la valutazione negativa, non motivata, della sua professionalità come evoluzionista…]. 22/8/08-IT
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Ora che anche dalla RAI (nella trasmissione storica “La croce e la svastica”) in ben due momenti, vengono suggerite impossibili influenze darwiniane sulla crudeltà nazista verso i deboli (già su questo folle accostamento aveva cercato di imbrogliare il pubblico USA Ben Stein nel suo film “Expelled”), può essere utile far conoscere anche in Italia una (falsa!) lettera di C.Darwin alla madre di Hitler, Clara Pölzl (che nel 1881 non era ancora diventata Frau Hitler …), invitandola a far leggere il libro inviatole in allegato al giovane Adolf quando avrebbe raggiunto l’età della ragione … la si trova nel blog Panda’s Thumb (“Shocking new Darwin letter discovered…I’m not sure what to think“). Strano che i curatori di una trasmissione storica non sappiano o non evidenzino affatto che già da millenni i deboli avevano torto e quindi venivano sterminati [o forse … venivano sterminati e quindi avevano torto…?], mentre i potenti avevano sempre ragione e avevano anche gli dei a favore; né che in molte civiltà antiche (Roma, Sparta, ecc.) si eliminassero i soggetti che non potevano contribuire alla sopravvivenza del gruppo, senza dover aspettare la nascita di Darwin e la sua idea della selezione naturale. Cosa c’entra Darwin con fatti, molto simili, precedenti – anche di molto - alla sua nascita?! Nello spezzone di un video nazista (“Opfer der Vergangenheit”) che viene spiegato con l’assurdo coinvolgimento di Darwin si vede chiaramente che gli esempi proposti erano di selezione naturale, per di più fra specie diverse, non di una selezione artificiale e interna alla specie, come quella in cui i nazisti si sono specializzati!!!! [Speriamo che sia la solita ignoranza e non una provocazione …!]. Può essere utile ricordare anche che Darwin era ben conscio che la specie umana agisse prevalentemente utilizzando meccanismi culturali; ancora non sapeva, ma noi oggi lo sappiamo, che molte popolazioni preistoriche garantivano la sopravvivenza a individui anziani e handicappati (ci sono crani di anziani privi di denti già fra i Neandertal, e famoso è il caso di nanismo condrodistrofico scoperto in un diciottenne trovato nella grotta del Romito in Calabria (“A case of chondrodystrophic dwarfism in the Italian late Upper Paleolithic”); questa scoperta è importante: “the fact that this individual reached late adolescence attests to tolerance of Upper Paleolithic groups for severely abnormal individuals and their ability to support members who were of limited economic value to the social group”. Qui l’audio e il testo delle due frasi di commento: 1 – “… un’interpretazione drammaticamente perversa del darwinismo: solo chi è forte e si adatta ha diritto di sopravvivere; il dovere di essere sani è un imperativo irremovibile per ogni buon nazional-socialista” 2 - “questa insana esaltazione del darwinismo e della selezione dei perfetti seminerà morte” Probabilmente sarebbe stato importante far notare che Hitler nei suoi testi ideologici non citò MAI Darwin, e, per quanto riguarda l’antisemitismo, l’ispirazione certamente viene più dalla storia dei cristiani e di Lutero, anche se nel programma non se ne parla mai! Qui (“The Christianity of Hitler revealed in his speeches and proclamations“) e qui si possono leggere decine di dichiarazioni di Hitler (ufficiali e private) in favore del cristianesimo e contro l’ateismo, mentre questo libro del 2003 (“ The Holy Reich: Nazi Conceptions of Christianity, 1919-1945”) illustra che i legami stretti e le reciproche influenze non erano certo con i darwinisti…; come si può seriamente pensare di associare Hitler a Darwin? O Darwin all’antisemitismo? Come si sa, l’antisemitismo esisteva ed era rimasto in buona salute per secoli già ben prima di Darwin… Come se non bastasse, si può consultare un documento (Die Bücherei 2:6 (1935), p. 279 ) che indica come libri nella lista nera dei nazisti anche i “6. Writings of a philosophical and social nature whose content deals with the false scientific enlightenment of primitive Darwinism and Monism (Häckel).” Che vogliamo di più? Spiace, ma non stupisce, che questa pesante accusa a Darwin sveli una matrice ideologica di tipo religioso; forse per non sottolineare quanto il cristianesimo ma anche il cattolicesimo avessero invece avuto un ruolo sicuramente rilevante nella formazione culturale di Hitler. E questo viene confermato anche dalla trasmissione, dove si racconta che la chiesa cattolica, pur meno accomodante di quella protestante, forse grazie alla promessa di Hitler di voler difendere le tanto amate “radici cristiane dell’Europa” non fosse mai riuscita a rompere veramente i legami con il nazionalsocialismo; e questo nonostante alcuni atti di eroismo individuali o comunque geograficamente limitati (e come tali appaiono nella
trasmissione). Fra l’altro è interessante la dimostrazione di come il coraggioso vescovo von Galen riuscisse a comunicare con un suo sacerdote rinchiuso in un lager assieme a migliaia di altri religiosi. Curisoso inoltre il fatto sconcertante che in altre occasioni si è sentito perfino un cardinale, ma non è l’unico, che accostava invece, senza coerenza, Darwin a totalitarismi opposti. 22/8/08-USA
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Il blog Pharyngula riporta una notizia curiosa ma preoccupante, l’avvistamento di dirigenti scolastici creazionisti biblici ai confini del nostro paese, in una scuola privata di Malta. Ovviamente interessante l'ipotesi di questo preside, evidenziata fin nel titolo dell’articolo di Malta ToDay (“Dinosaurs helped build the pyramids, school director says“); rimane però da spiegare l'assenza di questi utili dinosauri da lavoro nei geroglifici ...
21/8/08-UK
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La rete TV inglese Channel Four continua la diffusione delle puntate dell'interessante video su Darwin curato da Richard Dawkins (“The Genius of Charles Darwin“). Nel sito web di R.Dawkins oggi sono disponibili le versioni gratuite delle prime tre puntate. Nel sito del blog Laelaps si può seguire il video della prima puntata accompagnandosi con i commenti, a volte critici, di Brian Switek che critica il ruolo eccessivo dato da Dawkins ai processi adattativi. Qui alcuni altri video sull'evoluzione, nel sito di Channel Four.
20/8/08-IT
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Sul Manifesto in un articolo (“E DIO CREO' IL CORSERA”) si mette in evidenza il corsivo citato in data di ieri, chiedendosi se Darwin sarebbe letto meglio dalla voce imparziale di un vescovo …
19/8/08-USA
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Non è facile assistere ad una conferenza internazionale di creazionisti né in Italia né in Europa. Interessante quindi leggere il resoconto della Sesta, che si è svolta dal 3 al 7 agosto negli USA a Pittsburgh, in due articoli scritti da un evoluzionista infiltrato, autore dell’EvolutionBolog : Parte 1, Parte 2, Parte 3 e Parte 4. Interessanti soprattutto la conclusione e in articolare una riflessione (“On Hanging Out With Creationists“) dell’autore di questo reportage sul fatto che i creazionisti sono simpatici ma sono nostalgici, nemici del sapere e della cultura, da contrastare; da qui si sono sviluppati alcuni commenti dei lettori, che si sono concentrati poi sul misterioso problema … della quasi impossibilità di far cambiare idea ai creazionisti..: o ” Russell, you wrote:"Evolution is not so different in nature from other scientific theories." I don't disagree, but then adults don't understand other scientific theories either. My point is not about the special difficulty of evolution but about the resistance of grown-ups to learning. Of course, confronted with scientific notions that don't upset their religious or political feelings, people are likely to say, "OK, whatever." That doesn't mean they comprehend what they're hearing. Scientists routinely overestimate their intelligibility to others, especially when the others are obviously intelligent people. “ o “I don't believe that "Evolution involves incorporating an entirely new way of thinking". Evolution is not so different in nature from other scientific theories. Does learning thermodynamics require "incorporating an entirely new way of thinking"? Valence theory of chemistry? Plate tectonics? Yes, evolution is neck-and-neck with quantum mechanics in being one of the two most fundamental theories of modern science. But it doesn't strike me as all that different from other kinds of science”. o “I think understanding evolution requires a way of thinking that is strange for (most) humans. It requires thinking in terms of diversity within populations and productive variability rather than in terms of crisp types with some pesky noise. Understanding evolutionary biology requires that we pay the most attention to the variability within classes rather than to the central tendency of the class. Like linear statistics, it's all in the variance, and dealing with variance is a weak point in human cognition.”
19/8/08-IT
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Curiosa protesta di L.Scaraffia sul Corriere (“Scienza a senso unico”), in una rubrica di solito gestita dal marito, contro la partecipazione di Piergiorgio Odifreddi al “Festival della mente” di Sarzana; solo il fatto che sia previsto che legga alcuni passi degli scritti di Darwin fa dubitare che abbia una voce imparziale. Di parzialità viene accusata anche l'amministrazione comunale, “persone che non desiderano ascoltare chi la pensa diversamente da loro”; non è chiaro, visto che si ascolterebbero le idee geniali di Darwin, uno degli scienziati che più ha contribuito al progresso della cultura occidentale, se avrebbe voluto che si leggesse anche qualche passo del meno laico e meno progressista Wallace, per avere “un confronto con chiunque non condivida un'idea sedicente laica e progressista”. Si nota, ed è strano ma molto apprezzabile, che non contesti che Odifreddi non abbia particolari competenze in biologia, dato che tuttora molti si ricordano delle sue esperienze di storica nei panni di divulgatrice della biologia evolutiva. E' sufficiente ricordare la sconcertante e inspiegabile (letteralmente) frase “la scoperta del Dna è un forte ostacolo alle ipotesi del cambiamento evolutivo“ (Avvenire del 22/1/04), che dimostra il ruolo rilevante di antievoluzionisti ignoranti nella sua formazione biologica; o si possono risentire le puntate di “L'evoluzione permanente” su Radio3, dove, con una collega, criticava – pur avendo premmeso di occuparsi solo degli aspetti sociali - anche aspetti scientifici ben dimostrati dalla “nuova sintesi”, puntate che agli esperti di evoluzione non sono piaciute). Anche F.Facchini interviene sull'Avvenire (“Nell’evoluzione quale posto per lo spirito?“) nella discussione suscitata dall'articolo del card.Lorizio sull'Avvenire del 5/8/08 (“DARWIN E LE SALAMANDRE: QUANDO LA SCIENZA DIVENTA CIECA“). Spiace che cerchi di presentare quasi come “opposti” I teologi che partano di biologia evoluzionistica e I biologi che parlano di biologia evoluzionistica; come già notava GP2 nel 1988, prima parlare di biologia evoluzionistica i teologi dovrebbero studiarla fino a quando non la capiscono [... anche per non stimolare biologi (e matematici) a ficcare il naso nella teologia per capire da dove vengano tutte quelle certezze e verità assolute]. Inoltre potranno finalmente capire come mai i biologi evoluzionisti hanno di solito ragione quando parlano di … biologia evoluzionistica … Sarebbe stato meglio che avesse invece spiegato allo scandalizzato don Umberto se deve credere o meno
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a quello che probabilmente lui stesso racconta ai bambini sulla creazione, dato che il card. Lorizio nella sua replica ha criticato ancora chi insegna ancora la Genesi in un’ottica …. “predarwiniana” (Erasmus … Darwin!). Anche F.Facchini come me ha notato e citato la recente frase detta dal papa a Bressanone il 9/8/08, quando dichiarò che “la teoria dell’evoluzione vede la verità, ma ….” solo al 50% (senza spiegare come fosse arrivato a calcolare questa frazione - magari … siamo già all’80-90%!?). In realtà l’aspetto più interessante e “curioso” … è che uno si aspetterebbe che poi il Papa avesse detto che la teoria dell’evoluzione è al 50% sbagliata, mentre invece ha detto inaspettatamente che ci manca ancora il 50% di verità da scoprire. Se è un modo per dire che la teoria dell’evoluzione FINORA è dimostrata vera (=”vede la verità”) e LO CONVINCE ma si aspetta altro … avrebbe potuto/dovuto essere più chiaro. NESSUNO l’aveva capito … ci sono problemi di traduzione? O forse nessuno crederebbe a un Papa che dicesse che le prove della teoria dell’evoluzione sono convincenti ma la ricerca deve continuare …? Si potrebbe anche cavillare sulla poco papale definizione di “teoria dell’evoluzione” (finora preferivano parlare di “teorie dell’evoluzione”…), ma questa citazione meriterebbe davvero che gli arrivasse un invito a spiegarla e discuterla all’Università della Sapienza o in qualsiasi altra Università, per confermare o meno la novità. 15/8/08-Niger •
Una spedizione paleontologica che cercava dinosauri nel Niger ha trovato invece le sepolture di 200 scheletri umani appartenenti a due popolazioni diverse che vissero fra 9000 e 4500 anni fa. Nella pagina del blog Pharyngula che riporta la notizia è linkato anche il video di una sepoltura con una madre e i suoi due figli. Qui l'articolo originale, free, pubblicato su Plos One: “Lakeside Cemeteries in the Sahara: 5000 Years of Holocene Population and Environmental Change“
14/8/08-IT
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Si parlerà anche di Darwin al “Festival della mente” che si svolgerà a Sarzana dal 29 al 31 agosto. Anzi, sarà lo stesso Darwin ... a parlare, attraverso la voce di Pierluigi Odifreddi, che leggerà alcuni passi dei capolavori di Darwin. Un'occasione unica per chi ancora insiste (masochisticamente) a parlare male di Darwin dimostrando 1) di non averlo mai letto 2) di non aver capito – non avendolo letto - che oggi ormai è stato confermato ... ma in parte superato oltre che ampliato. A questo proposito ricordo che per gli anglofoni esiste anche il sito (“The complete work of C.Darwin online”) con tutti i testi originali di Darwin.
12/8/08-USA
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Oggi un altro splendido breve articolo di Olivia Judson sul New York Times (“Optimism in Evolution“) ; la premessa da cui la Judson parte è la seguente, che probabilmente riempie di soddisfazione i creazionisti di diverso tipo: “evolution is treated as an abstract subject that deals with the age of the earth or how fish first flopped onto land. It’s discussed as though it were an optional, quaint and largely irrelevant part of biology. And a common consequence of the arguments is that evolution gets dropped from the curriculum entirely.” La Judson sostiene invece che l’evoluzione ha un ruolo centrale nella didattica della biologia, e ne propone tre ragioni particolari: • “First, it provides a powerful framework for investigating the world we live in. Without evolution, biology is merely a collection of disconnected facts, a set of descriptions. The astonishing variety of nature, from the tree shrew that guzzles vast quantities of alcohol every night to the lichens that grow in the Antarctic wastes, cannot be probed and understood. Add evolution — and it becomes possible to make inferences and predictions and (sometimes) to do experiments to test those predictions. All of a sudden patterns emerge everywhere, and apparently trivial details become interesting”. • “The second reason for teaching evolution is that the subject is immediately relevant here and now. The impact we are having on the planet is causing other organisms to evolve — and fast.”. • “The third reason to teach evolution is more philosophical. It concerns the development of an attitude toward evidence. Moreover, since the science classroom is where a contempt for evidence is often first encountered, it is also arguably where it first begins to be cultivated. A society where ideology is a substitute for evidence can go badly awry.” • “But for me, the most important thing about studying evolution is something less tangible. It’s that the endeavor contains a profound optimism. It means that when we encounter something in nature that is complicated or mysterious, such as the flagellum of a bacteria or the light made by a firefly, we don’t have to shrug our shoulders in bewilderment”.
11/8/08-USA
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Una bella vittoria in tribunale (anche se la storia non finisce qui…) da parte dell’Università della California che non vuole accettare studenti che non abbiano una preparazione adeguata in scienze (“University of California can reject Christian school classes”) . Forse non pretendevano nemmeno troppo (che non si studiasse scienze sulla Bibbia o poco più) ma sono stati denunciati da alcuni licei privati cattolici, che, per ora hanno perso il primo round. Un articolo di Lao et.al (“Correlation between Genetic and Geographic Structure in Europe”) presenta con dati su SNP analizzato su 500K basi del DNA nucleare di 2500 individui di 26 diverse popolazioni europee. L’articolo era stato anche discusso su diversi blog (Dienekes, Gene expression, Anthropology net)
9/8/08-VA
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Oggi incontro del Papa con il clero di Bressanone. Il testo delle sue risposte alle domande è recuperabile sull'Avvenire, sulla R.Vaticana o dall’agenzia vaticana Zenit. In una domanda si tocca il problema dell'ambiente e del clima in relazione al tema della Creazione. Il Papa risponde dicendo che “fino a quando la terra è stata considerata creazione di Dio, il compito di soggiogarla non è mai stato inteso come un ordine di renderla schiava, ma piuttosto come compito di essere custodi della creazione e di svilupparne i doni; di collaborare noi stessi in modo attivo all’opera di Dio, all’evoluzione che Egli ha posto nel mondo, così che i doni della creazione siano valorizzati e non calpestati e distrutti.”. Ad un'altra domanda risponde con una frase un po' sconcertante e che richiederebbe di chiarire meglio il significato dei termini per non sembrare il primo papa che non solo accetta la “nuova sintesi” delal teoria dell’evoluzione, ma (come Massimo Pigliucci e i 16 di Altenberg) vorrebbe andare oltre: “la teoria dell’evoluzione vede la verità, ma ne vede soltanto metà: non vede che dietro c’è lo Spirito della creazione”. Cosa vuol dire? Quale teoria dell'evoluzione è “vera” ma migliorabile? Sta diventando post-neo-darwiniano anche lui? Prego chiarire meglio e urgentemente …. Magari! A proposito di chiarimento, un sito vaticano l’1/9/08 cita questo dibattito di Bressanone (“L’importanza della teologia della creazione”). Pensate che abbiano citato questa frase del Papa sulla teoria dell’evoluzione? Forse è importante notare che il sito è vicino al Pontificio Consiglio della Giustizia e Pace? Sì, giusto, è proprio quello diretto dal card.Martino…]
9/8/08-IT
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Non mi era mai successo di leggere sull'Avvenire la lettera di un sacerdote che accusa un cardinale, docente alla Lateranense, di eresia e idiozia. E' successo oggi quando nella rubrica delle lettere (a pag.31) si legge una lettera (“CREAZIONISMO E PRESUNTE ERESIE”) di critica al commento contro l’evoluzionismo pubblicato dal card. Lorizio il 5/8/08; la lettera finisce con la frase “Io mi meraviglio di come un saldo teologo, per sfuggire all’accusa di Hitchens che ogni fede in Dio è frutto di 'crassa idiozia', abbia potuto pubblicare simili idiozie ed eresie sul quotidiano dei Vescovi.” Un altra frase non meno critica è la seguente: “per salvare la teoria dell’evoluzione e per salvarsi dalle critiche del mondo, egli butta a mare la nostra Fede tradizionale come se fosse ingenuità”. Tutto questo succede solo perchè al sacerdote non è piaciuta affatto (“Dunque, quel Dio che si prende cura dei passeri del cielo e dei gigli del campo e financo dei capelli del nostro capo, non avrebbe avuto tempo, sapienza, potenza per creare le singole specie animali e vegetali che sarebbero invece frutto della evoluzione“) la frase “eretica” in cui il cardinale nega che Dio sia intervenuto nella creazione di ogni specie: “Se infatti Dio avesse creato le salamandre ed ogni singola specie animale o vegetale, allora certamente avrebbe ragione chi attribuisce ai credenti una ingenuità imperdonabile”. [In effetti in un commento di un paio di anni fa avevo sollevato qualche dubbio sulla possibilità (e la realizzabilità) di un controllo diretto da parte di chicchessia delle copule di ogni individuo in tutte le specie animali e vegetali negli ultimi miliardi di anni, anche perché c’è da correre dietro anche ai gameti dispersi nell’ambiente da tutte le specie, e sono e erano a maggioranza, che hanno fecondazione esterna … oltre ad avere una strategia r che moltiplica i gameti. Il cardinale sembra convenire…]. Aveva certo ragione F.Facchini che il 13/7/08 (“Il darwinismo da diversi punti di vista”) svelava sull’Oss.Romano l'esistenza di confusione (e quindi ignoranza) all'interno della Chiesa sull'evoluzione e sui fatti che dimostrano la teoria dell’evoluzione. Questa lettera è rivelatrice e lo aiuterà anche a capire il motivo di questa reazione un po’ fuori dalle righe: è infatti la prova che molti nella Chiesa credono che tutto avvenga sempre sotto il controllo di un essere superiore, tanto da perdere un po' il controllo delle emozioni (e della fede) se qualche superiore più colto e aggiornato lo mette in dubbio e non ha paura di lasciare un po' di spazio al ruolo del caso [che, però,
anche il Papa non apprezza affatto…]. [Molto interessante questa lettera scritta da un sacerdote piuttosto pugnace e pronto a “combattere contro la modernità”, contro “la dittatura del relativismo” e perfino contro “l’autodistruzione della chiesa”!!! Qualcun altro dovrebbe analizzarla .... oltre al Card.Lorizio, che ha subito risposto, e a mons.Facchini che “risponderà” il 19/8.] Stupisce che il direttore dell’Avvenire abbia pubblicato questa lettera così brutale, ma forse anche lui è sconcertato del fatto che, a 149 anni dalla scoperta che si può spiegare l'origine di ogni specie animale e vegetale senza ricorrere a divinità diverse per ogni religione, si lasci la Chiesa nella confusione che F.Facchini ha svelato il 13/7/08 sull'Oss.Romano e nell'”ingenuità imperdonabile”che il [... darwinista? ... darwinista ateo?] Card.Lorizio ha diagnosticato il 5/8/08 sull'Avvenire. [Come si può immaginare, nessun sito cattolico ripropone questa lettera (Google risponde infatti: Nessun risultato trovato per "abbia potuto pubblicare simili idiozie ed eresie sul quotidiano dei Vescovi") o la replica – pacata – in cui il card.Lorizio riconferma che le specie non sono state create una per una; purtroppo il cardinale non precisa se lo stesso avviene anche per gli individui …] A proposito di questa protesta di don Umberto di Vicenza si può ricordare che il 24/7/07 il Papa, proprio in un incontro con i sacerdoti delle vicine diocesi di Treviso e Belluno disse, senza spiegare se questo cambiamento, dopo anni di paura verso l’evoluzione, comportasse cambiamenti nella dottrina della Chiesa: “ci sono tante prove scientifiche in favore di un’evoluzione che appare come una realtà che dobbiamo vedere e che arricchisce la nostra conoscenza della vita e dell’essere come tale”. Sarebbe meglio cha anche i numerosi don Umbertro capissero meglio cosa volesse dire. 8/8/08-CA
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In Canada è stato realizzato un sondaggio per quantificare il peso delle diverse opinioni sull’evoluzione biologica ed umana. Se ne parla nel sito dell’NCSE (“Polling creationism in Canada“). Qui i risultati dei sondaggio: “Canadians Choose Evolution Over Creationism“
8/8/08-IT
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Su Repubblica un articolo di M.Ammaniti sulle nuove conoscenze sulle basi biologiche delle emozioni, una delle frontiere della ricerca biologica e fisiologica dei prossimi decenni (“Quanto pesa una emozione”); a qualcuno non piace troppo che le emozioni possano essere analizzate e quantificate, anche perché ne possono derivare metodi di alterazione del comportamento più selettivi e precisi di quelli attualmente disponibili.
7/8/08-IT
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L’Avvenire informa (“Darwin e Dio, incroci su «Humanitas»”) di un numero speciale della rivista Humanitas dedicato a «Evoluzionismo e teologia», curato da Federico Vercellone. Ci sono articoli di G.Tanzella-Nitti, J.Moltmann, Angelo Vianello e Simone Morandini.
6/8/08-USA
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Nel blog Quintessence of Dust, gestito da un evoluzionista teista, si presenta la figura di M.Behe (“Why I'm not a Behe fan, Part I“ e “Why I'm not a Behe fan, Part IIA: the malaria scam“), un esponente dell'ID che si distingue un po' dai creazionisti riciclati che costituiscono la gran parte dei fedeli del dogma dell'Intelligent Design (ad esempio è l'unico biologo ed è l'unico che crede all'origine comune degli esseri viventi). Sempre per parlare degli esponenti dell’ID, uno che ha sostituito J.Schloss che se ne è andato nel 2005 dal Discovery Institute è Michael Medved, di religione ebraica, che oggi spiega in un’intervista sul Jerusalem Post cosa è e cosa non è l’Intelligent Design (“One on One: Broadcast views”). Le sue dichiarazioni avranno sicuramente gettato nella disperazione i suoi colleghi, dato che conferma esattamente le critiche degli evoluzionisti, ma è anche l’ultima di una serie di disastri. Val la pena di leggere due rispote dell’intervista: …you are a senior fellow at the Discovery Institute that studies and believes in Intelligent Design. How do you, as an Orthodox Jew, reconcile with this kind of generality - with the view of their being a hierarchy with a chief "designer" - while believing in and praying to a very specific God? “The important thing about Intelligent Design is that it is not a theory - which is something I think they need to make more clear. Nor is Intelligent Design an explanation. Intelligent Design is a challenge. It's a challenge to evolution. It does not replace evolution with something else. The question is not whether it replaces evolution, but whether it replaces God.
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No, you see, Intelligent Design doesn't tell you what is true ; it tells you what is not true. It tells you that it cannot be that this whole process was random.“ Traduco per gli amici italiani dell’ID, che si vedranno crollare il cielo in testa e dovranno ammettere la loro “ingenuità imperdonabile” (v.sotto il card.Lorizio…) e smentire quanto hanno scritto finora: “L’aspetto importante dell’Intelligent Design è che NON E’ UNA TEORIA, e vorrei che fosse spiegato più chiaramente. Non è nemmeno una spiegazione di qualcosa, ma una sfida all’evoluzione. Non sostituisce l’evoluzione con qualcosa d’altro. L’Intelligent Design non ti fornisce una verità, ma ti dice che cosa non è vero, che non è possibile che l’evoluzione sia un processo casuale” . Chiaramente è un ragazzo che sembra vivere all’inizio dell’800 … anche Darwin a 18 anni la pensava così, ma poi si è messo a studiare con rigore e diligenza (ma soprattutto con curiosita) il libro della natura … Divertente anche immaginare che qualcosa che non è una teoria né una spiegazione di alcunché possa sfidare una teoria consolidata! E sconcerta che qualcuno ci creda! Gli evoluzionsti a questo punto sperano di non dover essere loro a spiegare perché l’Intelligent Design è una boiata pazzesca … (e pure una truffa, come ha spiegato in questa intervista uno dei suoi dirigenti). Sarà interessante vedere le reazioni al Foglio e all’Avvenire … Di questa storia sconcertante si parla nel blog Panda’s Thumb in data 10/8/08 5/8/09-IT
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Sull'Avvenire compare l'articolo (“DARWIN E LE SALAMANDRE: QUANDO LA SCIENZA DIVENTA CIECA“) un po' confuso, a causa del mescolamento di argomenti scientifici e teologici, del cardinal Lorizio, docente all'università Lateranense, in risposta ad un articolo pubblicato sul Corriere (“LA SALAMANDRA SALVA DARWIN ) l'1/8/08, scritto dal noto giornalista ateo Christopher Hitchens. Una frase dell'articolo (“Se infatti Dio avesse creato le salamandre ed ogni singola specie animale o vegetale, allora certamente avrebbe ragione chi attribuisce ai credenti una ingenuità imperdonabile”) farà arrabbiare un sacerdote, don Umberto di un paesino della provincia di Vicenza, che il 9/8 si permetterà di gridare all'eresia ..... Certo questa frase del card.Lorizio risulta poco conseguente a quanto molti hanno capito dalla lettura e dalle spiegazioni della Genesi, e sappiamo benissimo come il racconto della Genesi in Italia venga presentato a scuola a bambini di tre/quattro anni, nel momento di massima ricettività, come unica spiegazione della varietà della biosfera, dell’origine delle diverse specie e addirittura dei diversi colori di animali e piante (“Obbiettivo didattico: comprendere che DIO è all’origine di ogni creatura, di ogni cosa, del Mondo intero. Scoprire che il mondo è stato creato da DIO.”). Se uno poi continua la sua formazione solo in seminario è probabile che rischi di considerare il mito della Genesi come se fosse “vangelo”, anche dopo i quattro anni. In realtà non dovrebbe essere così: già nel settembre del 2005 nel sito del DISF si legge chiaramente (in un articolo di Tanzella-Nitti) che Dio non creò le singole specie: “il creazionismo (Dio creerebbe ogni specie animale simultaneamente) non interpreta la verità più profonda della creazione”; purtroppo la verità, che leggiamo nella frase successiva, risulta difficile poi da ricordare e ripetere (e da distinguere dalla definizione precedente…): “il mondo dipende in tutto da un Creatore, che lo ha posto in essere con le sue leggi e i suoi tempi, e lo sostiene in ogni istante”. [Nello stesso articolo purtroppo l’autore risulta ancora un sostenitore degli “scienziati” (?!) dell’”Intelligent Design”; per fortuna i vari interventi di F.Facchini gli hanno poi fatto cambiare idea…]
4/8/08-IT
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Nel blog Paleofox (il portale della paleontologia italiana) si pubblica un resoconto sulle ultime novità per quanto riguarda le iniziative politico-religiose contro la teoria dell’evoluzione, negli USA e in Italia. Si parla dela Louisiana, del convegno di Altemberg, e dell’Intelligent Design. Ma soprattutto è strano verificare come vengano messi sullo stesso piano gli evoluzionisti e gli antievouzionisti, come se non fossimo in un contesto dedicato proprio all’evoluzione biologica. Se i paleontologi studiano le ossa fossili forse si dimenticano che un tempo erano ossa di animali … nell’articolo in realtà sembra si pensi che solo per i biologi e ui medici la difesa dell’evoluzione sia logica e necessaria … dato che loro hanno a che fare con la sperimentazione medica e farmaceutica. Per fortuna negli USA la situazione è ben diversa. Si vada per esempio a vedere il sito web della Società Americana di Paleontologia dei Vertebrati… molti sono i paleontologi coinvolti nella difesa della teoria dell’evoluzione. [ … a pensarci bene anche i biologi che pensano sia loro compito anche sostituire
la frequente assenza (per vari motivi) della teoria dell’evoluzione nella scuola italiana … sono ben pochi]. 2/8/08-IT
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1/8/08-IT
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Anche su Effedieffe (“L’evoluzionismo si evolve. Ancora.“) si parla del convegno di Altenberg, presso Vienna, organizzato dal Konrad Lorenz Intitute e a cui hanno partecipato alcuni dei migliori biologi evoluzionisti attuali. In siti seri in cui si parla di questo convegno, si sottolineava come la teoria dell'evoluzione goda oggi di ottima salute ma come secondo alcuni forse era possibile cercare di integrarla anche con nuove idee ed ipotesi su meccanismi che sembra si aggiungano a quelli ben noti. Anche il documento finale di Altenberg confermava il dinamismo e le conferme della teoria dell’evoluzione. La traduzione in italiano proposta da questo sito antievoluzionista è invece “16 scienziati di fama mondiale si sono riuniti ad Altenberg (Austria) per accordarsi su come restaurare il decrepito motore darwiniano, che continua a perdere i pezzi”. [Che sia una traduzione automatica... in effetti i “pezzi“ stanno piuttosto aumentando, creando problemi soprattutto agli antievoluzionisti ... che devono studiare di più...]. L'articolo svela anche pseudosegreti nascosti che nessuno conoscerebbe: “i bioevoluzionisti sanno da decenni - anche se cercano di non dirlo troppo in giro - che la selezione naturale non ha nulla a che vedere con l’evoluzione“. Penosa anche la discussione dove nessuno riuscirebbe a capire la differenza fra il metodo scientifico e una verità biblica di migliaia di anni fa ... [Come se non godessero dei vantaggi del progresso della scienza... gli abati Spallanzani, Scopoli e Mendel, per non dire del gesuita Teilhard de Chardin ... si rivolterebbero nella loro tomba se sapessero del livello culturale dei loro correligionari attuali, anche ai massimi livelli; per fortuna F.Facchini sembra intenzionato a mostrare la realtà. Abbastanza impressionante come l'articolo sia stato rapidamente ripreso, non sempre citando la fonte, da molti siti cattolici e di destra, probabilmente interessati al sapere scientifico indipendentemente dalle competenze dell'autore dell'articolo; l’articolo di F.Facchini del 13/7/08 (“Il darwinismo da diversi punti di vista”), dove spiega con onestà la confusione nella Chiesa sul problema dell’evoluzione e della teoria dell’evoluzione, è stato ripreso solo da un sito di CL… D’altronde negarlo, dopo l’intervento del Card.Martino al TG2 del 29/11/07, o dopo l’esaltazione dell’Intelligent Design USA da parte del Card. Schönborn è proprio impossibile; e qualcuno doveva dirlo]. Non meravigliamoci se le università americane ora sono ben contente di prendere a Teheran, Seul o Dubai i nuovi studenti per le loro università (Newsweek del 9/8/08 : “Build It And They Will Learn“). Con investimenti calanti nella formazione noi produciamo soprattutto telespettatori ben addestrati, capaci di sopportare ... ore quotidiane di pubblicità... non si capisce più bene quale sia il terzo mondo ... [e non è affatto una soluzione prendersela con gli insegnanti che agiscono nelle zone economicamente e culturalmente più disastrate, affrontando problemi che non spettano a loro]. Qualcuno non ci crede? Vada allora a vedere i risultati delle Olimpiadi della Matematica che si sono svolte a Madrid a fine luglio [qualcuno ne ha parlato in Italia?]: dopo la Cina, la Russia e gli Stati Uniti (e si vadanoz a vedere i cognomi dei componenti la squadra USA …!) i risultati migliori sono quelli delle squadre di Corea del Sud, Iran, Tailandia e perfino della Corea del Nord… E l’Italia? Una posizione dignitosa: 24’, dopo Germania (20’) e Regno Unito (23’) ma prima della Francia (30’). Il massimo punteggio è stato realizzato solo da due cinesi e da uno statunitense (Alez Zhai …) su 535 concorrenti. Sul Corriere un articolo scritto dal noto e bravo giornalista ateo USA Christopher Hitchens (“LA SALAMANDRA SALVA DARWIN”). Si presenta come una smentita del creazionismo il fatto che una specie di salamandra adattata ad ambiente sotterraneo, sembri “peggiorare” le proprie caratteristiche fenotipiche, perdendo la vista. Gli antievoluzionisti infatti non si vergognano di far sapere che credono che l’evoluzione sia una marcia continua verso il progresso e il miglioramento; è un’ulteriore prova della loro ignoranza dei fatti. Sull'Avvenire un articolo (“Usa, neo-atei sotto scacco”) racconta del contropiede organizzato dai cattolici per riprendere il controllo di una situazione che, nell’editoria, sembra attualmente dominata da atei evoluzionisti come Dawkins, Harris, Hitchens. Non si dice se la riscossa avrà come obiettivo anche i cattolici Ayala e K.Miller, che sono evoluzionisti non atei ottimi collaboratori dell'NCSE, che coordina la difesa della teoria dell’evoluzione dagli attacchi degli integralisti protestanti. [Kenneth Miller ed Francisco Ayala dovrebbero essere citati più spesso in Italia...
soprattutto Ayala ha molti amici qui, ma non gli fanno affatto pubblicità]. In realtà negli USA in questi ultimi tempi sembra oggettivamente più rilevante la crisi dell'Intelligent Design dopo il processo di Harrisburg, con Dembski spesso contestato o comunque criticato quando parla in pubblico e un alto esponente (il biologo Jeffrey P Schloss , Ph.D. Ecology & Evolutionary Biology,Washington University in St. Louis, Missouri) uscito dal 2005 e che ha scritto la miglior stroncatura (“The Expelled Controversy: Overcoming or Raising Walls of Division? “) del film “Expelled” di Ben Stein ... appoggiato dall’ID. LUGLIO 2008
24/7/08-USA
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In occasione del suo recente viaggio negli USA R.Dawkins ha registrato alcune discussioni che lui ha avuto con alcuni scienziati USA interessati al dibattito sull’evoluzionismo. E’ uscito in questi giorni il DVD che raccoglie queste chiacchierate con PZ Myers, L.Krauss, S.Weinberg e D.Buss. Per i navigatori di internet ci sono delle versioni ridotte (100MB circa ognuna) di tre chiacchierate
22/7/09-USA
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Un altro articolo piacevole articolo (“A natural selection”) di Olivia Judson sul suo blog; presenta alcuni dei numerosi esempi che sono utili per capire quello che chi non conosce questi esempi non può proprio capire, e in particolare il legame indissolubile che collega la realtà con le teorie che la spiegano; non si può capie il perché indipendentemente dai fatti.
21/7/08-IT
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Pacato e meglio documentato, rispetto a De Mattei …, ma comunque preoccupatissimo l’articolo di Ferrara sul Foglio (“LE SCIMMIE, LA PERSONA UMANA E LO ZOOLOGICAMENTE CORRETTO”) sulla decisione della commissione ambiente del parlamento spagnolo di invitare il governo a garantire la sopravvivenza e condizioni di benessere adeguate alle grandi scimmie antropomorfe. In tutto l’articolo, come è purtroppo normale per chi critica l’iniziativa, non si forniscono dati utili per capire qual’è stata la condizione oggettiva in cui sono state mantenute per decenni le antropomorfe allontanate dall’ambiente in cui vivevano e oggi in possesso dell’uomo, né i rischi che stanno correndo, sempre più vicine al rischio di estinzione, le antropomorfe in natura. Poche iniziative finora sono riuscite ad invertire decisamente la tendenza all’estinzione, anche se qualche miglioramento c’è stato, Ebola permettendo. Bisogna fare di più e trovare il modo migliore per farlo meglio. Non è detto che il Progetto Grande Scimmia sia oggi l’idea migliore; è certo però che anche le altre iniziative non sono sufficientemente sostenute ed efficaci a contrastare la distruzione degli habitat delle antropomorfe. Se lo sapesse … non c’è dubbio che Ferrara saprebbe organizzare qualcosa di clamoroso … Prima però deve mettere un po’ di ordine nelle sue idee; se solo sapesse che anche il papa (2004) è d’accordo, si metterebbe sull’attenti, invece di scrivere che le antropomorfe sono “animali non umani dai quali secondo Darwin l’uomo discende”; forse allude a Erasmus Darwin, che già lo sospettava ne 1794, e l’errore è grave nel 2008, anche perchè le conseguenze che ne trae nella seconda parte dell’articolo poteva risparmiarsele, a cominciare dal fatto che sembra ignorare come molto si cerchi di cambiare negli ultimi anni riguardo alla regolamentazione della stabulazione degli animali utilizzati a scopo alimentare e come sia falso che “l’amore portato al concetto di animalità o di vivente non umano … è direttamente proporzionale al disprezzo per la persona umana“. E non è comunque un argomento valido se l’obiettivo è di salvaguardare le antropomorfe (e ovviamente anche gli umani che vivono in quei luoghi e che non vengono trascurati ma stanno MOLTO a cuore a chi protegge gorilla e scimpanzè). C’è MOLTO SPAZIO anche per Ferrara in queste iniziative in difesa dell’uomo e delle antropomorfe in Africa centrale … tranne lui tutti sanno che la protezione degli ambienti in cui vivono le antropomorfe non può che passare attraverso la stabilità almeno alimentare delle deboli popolazioni locali.
19/7/07-VA
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Interessante la preoccupazione dell’Osservatore Romano per lo stato dei ghiacci artici … oggi compare infatti un secondo articolo inviato da una giornalista a bordo di un rompighiaccio canadese che naviga nella zona del passaggio a Nord Ovest, una rotta le cui condizioni sembra interessino parecchio … i cattolici italiani che però sembrano avere idee diverse. Questo articolo (“I serbatoi del freddo sembrano in riserva“) segue un articolo del 3/7/08 (“Un'oasi tra i ghiacci nella baia di Baffin “) e mostra un’evidente elevata preoccupazione per i rischi che corre il mondo a causa dell’evidente scioglimento dei ghiacci negli ultimi anni per il riscaldamento nell’Artico: “La previsione su questo cambiamento mostra un Artico libero dai ghiacci tra il 2013 e il 2030". Ciò è preoccupante, essendo enorme il ruolo della banchisa artica nella ventilazione degli oceani Pacifico e Atlantico e perché lo scioglimento avverrà a ritmo sempre più accelerato per un meccanismo di retroazione positiva”. Sembra incerto fra il … raffreddamento dell’Artico e i vantaggi dello scioglimento dei deprimenti ghiacci artici invece chi scrive quest’altro articolo recente, comparso sempre in ambito cattolico (“quando gli iceberg arrivavano alla latitudine di Napoli e nessuno si angosciava per il cambiamento climatico”). L’anno scorso in aprile si era tenuto in Vaticano un convegno orientato nella stessa direzione (“Si è aperto in Vaticano il Seminario internazionale sul tema “Cambiamenti climatici e sviluppo”); lo stesso era successo sempre l’anno scorso a giugno (“A Ferrara, dibattito su cambiamenti climatici ed ecologia umana”). Poi qualcuno ha deciso di inviare una giornalista a verificare direttamente nell’Oceano Artico cosa dicono invece le migliaia di scienziati che analizzano i cambiamenti climatici … e i risultati, depurati dall’ideologia, si leggono oggi anche sull’Oss.Romano.
19/7/08-IT Chiropotes satanas
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Inutile commentare questo articolo pubblicato da "Radici cristiane" (“ANIMALISMO: le aberrazioni di Zapatero “); si affrontano problemi che riguardano l’evoluzione e i primati a partire dall’invito - fatto dal parlamento spagnolo al governo - a preoccuparsi della sopravvivenza delle scimmie antropomorfe, oggi seriamente minacciate insieme all’ambiente in cui vivono. Non si capisce quali siano le fonti utilizzate, per cui apparentemente (l’autore è docente universitario sia presso una università statale che presso una università pontificia …) sembra piuttosto un’esperimento scientifico per verificare fino a che punto si riesce ad “ampliare la ragione”. E’ sufficiente riportare il finale pirotecnico, sorvolando sulle tracimazioni precedenti, poco adatte a un pubblico generico: “La bestialità, che ancora oggi suscita ribrezzo, inizia ad essere indirettamente accolta dalle istituzioni europee, per entrare anch'essa un giorno nelle abitudini e nella mentalità Sopravviverà l'Europa a questo scempio morale? Sarà l'Islam lo strumento di cui la Divina Provvidenza si servirà, per purificare, attraverso profonde sofferenze, l'Occidente infedele? Non si troveranno uomini di buona volontà che, corrispondendo alla Grazia, siano autori di una rinascita religiosa e morale che dal fango faccia risorgere una civiltà? Solo il Signore conosce la risposta a queste inquietanti domande incise a lettere di fuoco sul nostro futuro.” Può essere di un certo interesse evidenziare come l’autore, che coraggiosamente ipotizza l’Islam come … prossima punizione divina (… come se non fossero bastati il peccato originale e il primo genocidio effettuato per annegamento) sia un docente universitario di scienze della formazione. Certamente mons.Ravasi, da poco responsabile vaticano per la cultura e quindi anche per la scienza, non immaginava di dover tenere presente che nel mondo cattolico fossero presenti anche queste posizioni. Lo stesso dovrà fare mons.F.Facchini, che nel suo recente panorama del disorientamento e nella confusione nel mondo cattolico sull’evoluzione e l’evoluzionismo, si era probabilmente dimenticato che esistevano anche posizioni ai confini della razionalità. Per quanto riguarda il mondo della scienza e dell’evoluzionismo, l’autore si merita un biglietto gratis per la mostra darwiniana di Roma, come pure la verifica finale del corretto apprendimento. E’ indispensabile però che (se è prevista una sezione di primatologia per far capire non solo l’origine dei nostri antenati dai primati ma soprattutto il ruolo fondamentale del preadattamento all’ambiente arboricolo) gli organizzatori evitino di citare il Chiropotes satanas…
18/7/08-EU
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[da Pikaia] Il sito di Pikaia riporta due documenti dell’ ECSITE (European Network of Science Centres and Museums) in difesa della scienza e sull’evoluzione. All'indirizzo http://www.ecsite.net/new/newsletter_archive.asp troverete tutte le iniziative, i convegni e le conferenze promosse da ECSITE che si terranno in tutta Europa tra luglio e la fine del 2008.
17/7/07-AT
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Sul suo blog (Rationally Speaking) Massimo Pigliucci pubblica il documento finale uscito dal workshop ad Altenberg vicino a Vienna a cui hanno partecipato 16 biologi evoluzionisti: “A group of 16 evolutionary biologists and philosophers of science convened at the Konrad Lorenz Institute for Evolution and Cognition Research in Altenberg (Austria) on July 11-13 to discuss the current status of evolutionary theory, and in particular a series of exciting empirical and conceptual advances that have marked the field in recent times. The new information includes findings from the continuing molecular biology revolution, as well as a large body of empirical knowledge on genetic variation in natural populations, phenotypic plasticity, phylogenetics, species-level stasis and punctuational evolution, and developmental biology, among others. The new concepts include (but are not limited to): evolvability, developmental plasticity, phenotypic and genetic accommodation, punctuated evolution, phenotypic innovation, facilitated variation, epigenetic inheritance, and multi-level selection. By incorporating these new results and insights into our understanding of evolution, we believe that the explanatory power of evolutionary theory is greatly expanded within biology and beyond. As is the nature of science, some of the new ideas will stand the test of time, while others will be significantly modified. Nonetheless, there is much justified excitement in evolutionary biology these days. This is a propitious time to engage the scientific community in a vast interdisciplinary effort to further our understanding of how life evolves”. Qui un testo che M.Pigliucci aveva scritto il 2/7/08 per chiarire gli scopi del convegno e per contestare alcune presentazioni distorte che serviavano solo a far mettere in luce alcuni giornalisti. Ovviamente i creazionisti del Discovery Institute ogni volta si illudono che ogni discussione fra evoluzionisti sia la prova della fine della teoria dell’evoluzione: “Starting to Explain the Mysterious "Altenberg 16"“. Anche loro cercano di farsi notare a spese del progresso scientifico che pur contestano…
17/7/08-VA
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Sul problema creazione/evoluzione e sul ruolo dell’ideologia oggi un’articolo dell’agenzia cattolica Fides (“Ecologia, fede ed ateismo “) cita alcune parole dette ieri dal Papa in Australia sulla “difesa del creato”. Nell’articolo si descrive un mondo in pericolo per “Il disastro ecologico verso cui si cammina”, frutto di una concezione del mondo “antropocentrica, che vede solo l’uomo al centro, e che ha escluso, o vuole escludere Dio, dall’orizzonte di significato del tutto”. Mentre il Papa il 23/9/07 a Castelgandolfo non aveva avuto paura a citare le responsabilità della “logica del profitto” (audio) che caratterizza il mondo occidentale per il “rovinoso sfruttamento del pianeta”, qui invece si cerca di far credere, senza dimostrazine, che “L’ateismo ha un ruolo non irrilevante, nella contemporanea situazione ecologica!”. Sembra evidente che non solo sull’evoluzionismo ma anche sui problemi ecologici ci sia bisogno di qualche persona esperta che indichi la direzione migliore … . Sconcertante ma notevole (anche perché si conferma, senza probabilmente ricordarlo, il problema dell’ignoranza scientifica dei cattolici evidenziato da GP2 nella lettera spedita nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne) la frase “non è tollerabile l’ingenuità di tanti cristiani, che si trovano totalmente disorientati di fronte alle più elementari obiezioni del darwinismo o della teoria del big bang”. In realtà sconcerta anche che non si spieghi perché si sia deciso di scrivere “cristiani” invece che “italiani”o “europei” o “esseri umani”, dato che la biologia evoluzionista non è una questione di fede e a proposta che tutti possono capire ed accettare. C’è forse qualche proposta religiosa alternativa su un problema scientifico? In fondo il Vaticano ha solo laboratori di astronomia… Nel sito SRM compaiono notizie non datate ma riferite al seminario estivo (Scuola Estiva sull'Evoluzionismo: “Definire l’indefinibile”) organizzato dalla Gregoriana nel monastero di Poblet per discutere con gli esperti e con gli studenti di dottorato, dalle varie università pontificie il concetto di specie.; se ne parla in un articolo sul sito di SRM (“Verso un nuovo concetto di specie?“) e in un’intervista (forse del 15/7/2008) al filosofo G.AuIetta. direttore scientifico del progetto STOQ (“Poblet: ipotesi per un nuovo concetto di specie”). Sembra di capire che da questa settimana di meditazioni (soprattutto di teologi e filosofi) sul concetto di specie sia uscita una nuova definizione di specie che viene proposta alla discussione di tutti: la definizione di Poblet (di cui non sembra sia ancora disponibile un articolo pubblicato su una rivista peer-reviewed, come solitamente i finanziatori e gli scienziati richiedono per non rischiare di perdere tempo); il filosofo comunque precisa: “non voglio affermare che abbiamo fatto una scoperta rivoluzionaria”. L’importante è però che venga pubblicata da una rivista seria di zoologia o di botanica, dato l’argomento. Seria significa che sia valutabile secondo standard internazionali di validazione, quelli che si cerca di introdurre in tutte le università italiane. Curioso il riferimento a misteriose “teorie evolutive della Chiesa” non meglio precisate; si fa notare che un gruppo nutrito di docenti laici … “non le seguivano per nulla” [forse semplicenente le ignoravano …!]. Nell’intervista si sottolinea anche un problema facilmente risolvibile, anche grazie ad un suo recente articolo: “Le persone in genere, anche buoni cattolici, ritengono che la teoria dell'evoluzione sia tutto sommato incompatibile con le posizioni della Chiesa cattolica e con la nostra fede. Questo è un problema serio, perché le cose non stanno affatto così”; stupisce parecchio il suo stupore: forse qualcuno ha letto un suo articolo di due anni fa disponibile ancora oggi nel sito web di una università pontificia: “Evolutionism’ is now an ideological weapon”. [Curioso poter dimostrare come sembra che l’emisfero destro non sempre sappia cosa fa l’emisfero sinistro …, dato che in quell’articolo la sua critica al predecessore di Mons.Ravasi era abbastanza pesante]. Che ci sia una certa difficoltà nei rapporti con la biologia evoluzionistica proprio non riesce a nasconderlo: “Noi cattolici non dobbiamo fare l'errore gravissimo di prendere ciò che questi signori ci dicono come se fosse “la teoria dell'evoluzione”. Questo è proprio l'errore che noi a volte compiamo, cioè prendere sostanzialmente per buono quello che i nostri avversari ci dicono, come se fossero teorie definitive, e come se la loro interpretazione ideologica fosse “la teoria”. Verso la fine dell’intervista una dichiarazione un po’ sconcertante, poco coerente per chiunque oggi raggiunga un’età anagrafica elevata e poco
16/7/08-IT
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Dopo l’intervento non firmato (“I cattolici su darwinismo ed evoluzione: quale teoria?”) che il 14/7/08 immediatamnte riproponeva e commentava l’articolo del 13/7/08 sull’Osservatore Romano in cui F.Facchini dimostrava come la scarsa competenza scientifica produceva un’inevitabile e oggettiva confusione nella chiesa sui problemi della teoria dell’evoluzione, oggi su Zenit compare (un atto riparatorio?!) un lunghissimo intervento del card.Schönborn (“Creazionismo ed evoluzionismo senza ideologie possono incontrarsi“). Già il titolo dell’articolo su Zenit è un capolavoro, e un invito a non perdere tempo: se togliamo l’ideologia al creazionismo di qualsiasi religione … cosa rimane? Non certo la possibilità di dialogo. [Da notare che in alcune versioni l’articolo ha come inizio del titolo “Creazione ed evoluzionismo…”] In occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, si è tenuta a Sydney una conferenza del Cardinale Arcivescovo di Vienna Christoph Schönborn su “Tutta la creazione geme: il dibattito su creazione ed evoluzione”, pubblicato dall'Osservatore Romano. La conferenza sembra corrisponda alla relazione che aveva pronunciato durante la tre giorni di studio che si era svolta a Castel Gandolfo due anni fa, dal primo al tre settembre 2006, in occasione dell'incontro annuale dei “Ratzinger Schülerkreis”., recentemente pubblicato dalal casa editrice Dehoniana [Strano. Sembrava che già all’incontro con F.Facchini al meeting di Rimini del 2007 avesse ammorbidito qualcuna delle sue certezze del 2006 in un campo molto poco noto … e ora le ripropone …] Tutto l’articolo permette di verificare che non sono state seguite le indicazioni della lettera spedita nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne!, e se ne dimostrano le conseguenze; in particolare la scarsa distinzinoe fra la fisica (che occupa metà dell’articolo) e la biologia (utilizzano infatti criteri diversi), e la valutazione della scienza con i criteri molto elastici della teologia. Se la scienza si occupa di fatti materiali e cerca di spiegarli con altri fatti materiali, non è né utile né valido dire che: • “Darwin era «ossessionato» dall'idea di fornire una spiegazione scientifica plausibile dell'origine delle specie che potesse interamente fare a meno dell'atto separato della creazione divina” o che • “la teoria dell'evoluzione, era una lunga argomentazione a favore di una spiegazione «intramondana», ossia puramente materiale, meccanica, dell'«origine delle specie»” o • “Darwin, con la sua teoria, intendesse favorire la vittoria scientifica del materialismo”? [Quelle che sembrano accuse sono da considerare come meriti!] Da queste premesse il cardinale deriva l’illusione molto masochista di poter far crollare non solo Darwin ma anche tutta la scienza moderna “Occorre separare Darwin dal darwinismo, liberarlo dalle sue catene ideologiche e da una filosofia implicitamente riduzionista caratteristica di «tutta» la scienza moderna” per arrivare infine alla chiusura dei laboratori di ricerca materialista e al trionfo della teologia e delal metafisica: “Sono sempre più convinto che i progressi decisivi nel dibattito sulla teoria dell'evoluzione avverranno nella filosofia della natura, in ultima analisi nella metafisica”. Sorpresa finale: solo verso la fine, improvvisamente, il cardinale evoca alcuni fatti a cui sembra concedere un ruolo (anche se non è chiaro se sia più o meno “reale” del “giudizio universale” citato precedentemente come princiale (?!) garanzia di giustizia). Si citano qui, ma solo alla fine, i fatti che mettono in crisi proprio l’interpretazione ideologica proposta da qualsiasi religione: “Perché i suoi innumerevoli tentativi, i suoi vicoli ciechi, i suoi miliardi e miliardi di anni e di espansione dell'universo? Perché le esplosioni gigantesche delle supernovae, gli elementi che si amalgamano nella fusione nucleare delle stelle, la macina instancabile dell'evoluzione biologica con i suoi infiniti inizi e estinzioni, le sue catastrofi e crudeltà, fino ad arrivare alle indicibili brutalità della vita odierna e della sopravvivenza?”). Il Card. Schönborn cita solo qui in fondo all’articolo le estinzioni di massa, le
15/7/08-IT
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[Da Pikaia] Numero di luglio di Evolution: Education and Outreach. La rivista di Niles e Gregory Eldredge è di nuovo online con il suo terzo numero. Ovviamente tutti gli articoli sono liberamente accessibili. Da qui si accede al sommario. Il prossimo anno accademico sarà attivato un Master annuale di II livello in Comunicazione della Scienza (http://mcs.sc.unica.it). Il Master, diretto da Elisabetta Marini, è progettato e realizzato dalla Facoltà di Scienze M.F.N. dell’Università di Cagliari in collaborazione con: • l'Ordine dei Giornalisti della Sardegna; • l'INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) Osservatorio Astronomico di Cagliari; • il CRS4 (Centro di Ricerca Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna).
15/7/08-USA
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Sul New York Times la terza puntata (“Let’s Get Rid of Darwinism”) di una serie di interessanti articoli sulla teoria dell’evoluzione oggi, scritti da Olivia Judson. Il primo, pubblicato il 15 giugno, si intitolava “Darwinmania!”, mentre il secondo aveva il titolo “An Original Confession”. I tre articoli sono inseriti anche nel blog dell’autrice: “The Wild Side”
14/7/08-IT
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I pifferai dell’ID possono raccontare tutto quello che vogliono, (giusto o sbagliato che sia) ma trovano sempre qualche ingenuo che non si accorge della loro ignoranza. Oggi in alcuni blog di evoluzionisti USA si cita un errore fatto da uno dei loro “esperti” che ha criticato una publicazone scientifica senza averla capita… Se ne parla nel blog Panda’s thumb (“I guess ‘eponymous’ wasn’t on the LSAT”) e The Loom (“Missing The Wrist”) dove si dimostra l’errore di interpretazione della pubblicazione scientifica criticata.
14/7/08-IT
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MOLTO interessante il fatto che, di fronte all’assenza di citazioni e di riproposizione nei siti cattolici dell’articolo di F.Facchini ( “La falsa contrapposizione tra scienza e fede. Creazione ed evoluzione concetti complementari“) comparso il 4/7/08 sull’Osservatore Romano, oggi l’agenzia Zenit immediatamente riprenda e riassuma (“I cattolici su darwinismo ed evoluzione: quale teoria?”) quello comparso ieri, con una frase iniziale che è davvero illuminante in quanto accetta la diagnosi di F.Facchini sulla confusione oggi esistente nella chiesa cattolica sui temi dell’evoluzione. L’illuminazione, e la conferma all’osservazione (invero ben documentata anche nell’articolo di F.Facchini del 4/7/08) che “In tema di darwinismo ed evoluzione i cattolici hanno punti di vista assai diversificati” risulta subito evidente e verificabile se sulla destra si cliccano i link a due articoli precedenti della stessa agenzia Zenit ("Si può credere in Dio e nell'evoluzione?" e "Il Dio di Michelangelo e la barba di Darwin"), in cui si appoggiano iniziative ideologiche, antiscientifiche e anche poco serie contro l’origine comune degli esseri viventi e l’evoluzionismo; da notare che ambedue gli articoli sono firmati da un giornalista autorevole di Zenit, direttore di un master scientifico in un’università pontificia. L’articolo di F.Facchini aveva anche cercato di far notare molto delicatamente che posizioni diverse risultavano perfino dalle dichiarazioni dei due ultimi papi. Anche in questa pagina web si dimostra ripetutamente che non ci può essere un dialogo serio sui problemi suscitati dalla biologia evolutiva se non si studiano prima i problemi (come sostenuto anche da GP2 nella lettera spedita nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne!)
13/7/07-VA
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Articolo piuttosto importante (e forse sofferto) di F.Facchini sull’Osservatore Romano sui misteriosi e incredibili problemi che le conoscenze scientifiche sull’evoluzione e la teoria dell’evoluzione sembrano creare anche all’interno dei cattolici (“Il darwinismo da diversi punti di vista”) . Oltre ad evidenziare anche qui, come nell’articolo del 4/708, la varietà di posizioni (“Più variegato si presenta il pensiero dei cattolici, laici e teologi, che può riguardare anche le modalità e il significato della evoluzione della vita … si manifestano delle diversità che riguardano soprattutto il diverso modo di porsi di fronte al darwinismo che, come sappiamo, offre una particolare spiegazione dei meccanismi evolutivi …”), F.Facchini cerca di spiegare questa stranezza con il “timore che ammettendo l'evoluzione possa venire intaccata la dottrina sulla creazione e si tolga spazio all'azione di Dio”. [Certo il timore è più che
giustificato, soprattutto per chi, come nella preistoria, usa Dio come tappabuchi….]. In realtà è ben più probabile che la colpa sia dovuta all’ignoranza (che ad un naturaklsta e antropologo come F.Facchini non può passare inosservata …) unita alla presunzione di poter far discendere ancor oggi tutto, come qualche secolo fa, dalla competenza teologica. Non è ben chiaro il significato della frase “Da una teoria scientifica si passa a una ideologia materialista”, come se da una teoria scientifica fosse possibile passare facilmente (e senza abbandonare il metodo scientifico) ad una ideologia non materialista.
Che ci siano dei problemi abbastanza seri lo si capisce però dalle frasi successive, che sottolineano come nel mondo cattolico non solo ci siano problemi a vedere e ad accettare i vantaggi ottenuti grazie al metodo scientifico, ma si creino situazioni conflittuali interne alla stessa chiesa che ostacolano il “dialogo” con la scienza (creando seri problemi addirittura alle persone più competenti …): ” Non si tiene conto di tante osservazioni del mondo della scienza, non si accetta che la vita possa essersi evoluta attraverso tappe e processi biologici, come si ammette nella teoria evolutiva. Ci si aggrappa a tutto pur di contestare il fatto evolutivo, per esempio le lacune nelle serie evolutive. Le aperture del magistero vengono viste come concessioni non motivate e superabili. Posizioni di questo tipo ignorano non solo il progresso della ricerca scientifica, ma anche gli approfondimenti della teologia. Si distaccano sensibilmente dal magistero, non aiutano il necessario dialogo tra scienza e fede, tra scienza e teologia, e piuttosto favoriscono lo scontro. F.Facchini ricorda poi che di evoluzione non si occupano solo il card.Schönborn o il creativo card.Martino, ma anche il cardinale Avery Dulles che su "Vita e Pensiero" scrive che “L'evoluzionismo teistico, come il darwinismo classico, si astiene dal propugnare un qualsiasi intervento divino nel processo evolutivo. Ammette che la comparsa degli esseri viventi, tra i quali l'uomo, possa a livello empirico essere spiegata con mutazioni casuali e la sopravvivenza del più adatto", Si mette poi con altri cattolici come Teilhard de Chardin: “Posizioni parzialmente concilianti con la teoria darwiniana, ma critiche, sono espresse da coloro che ammettono la teoria di Darwin, ma non la ritengono sufficiente. A livello microevolutivo nessun problema, ma per la formazione di raggruppamenti superiori e delle grandi direzioni dei viventi occorre pensare ad altro.” Criticando come il solito l’ID USA, F.Facchini ripete poi (cercando di ricordare e di far capire ai cattolici, che la scienza per definizione si occupa solo di aspetti materiali …) alcune frasi del suo primo articolo sull’Osservatore Romano del 16/1/06 (“Evoluzione e creazione”): “Se non si è soddisfatti delle attuali spiegazioni è meglio riconoscerlo e adoperarsi per trovarne altre, rimanendo nel campo delle scienze naturali”. E’ probabile che anche questa sua frase non piaccia a molti cattolici … anche se dubito che sia chiara a tutti , in particolare poichè sembra escludere l’esistenza di più di una teoria dell’evoluzione.
13/7/08-IT
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Ecco un sito internet davvero interessante. Si tratta di un progetto internazionale per la didattica dell’evoluzione: “Evolution Megalab”. Referente italiano è il presidente della SIBE
12/7/08/A
11/7/08-IT
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Da Altemberg, dove si sta svolgendo nella sede del KLI un incontro al vertice fra 16 biologi evoluzionisti alcuni dei quali sembrano desiderosi di “andare oltre” alla “nuova sintesi” prima ancora … che tutti ‘abbiano ben capita … Massimo Pigliucci invia in internet nel suo blog i resioconoti quotidiani della discussione: • Notes from Altenberg, part I • Notes from Altenberg, part II • Notes from Altenberg, part III [Da Pikaia] Si è concluso il convegno a San Rossore (“Di razza ce n’è una sola, quella umana”). Nella puntata di venerdì 11 luglio di Radio3 Scienza, Pietro Greco e Marcello Buiatti hanno discusso del contro-manifesto sulle razze presentato a San Rossore alcuni giorni or sono. Per chi fosse interessato ad avere qualche informazione in più sul "manifesto degli scienziati antirazzisti" presentato a San Rossore, è possibile vederne la presentazione fatta da Claudio Martini (Presidente Regione Toscana) e scaricabile da YouTube. Su questo stesso argomento è da non perdere l'ultimo libro di Guido Barbujani (Università di Ferrara) e Pietro Cheli dal titolo "Sono razzista ma sto cercando di smettere" (Laterza, 2008), che segue un precedente libro pubblicato da Barbujani dal titolo "L'invenzione delle razze" (Bompiani, 2006).
10-11/7/08-IT
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A San Rossore un convegno di due giorni organizzato dalla Regione toscana: “Di razza ce n’è una sola, quella umana”. Durante questo convegno è stato pubblicizzato il “manifesto antirazzista”, che opportunamente riprende e contesta i 10 punti del vergognoso “manifesto della razza” che alcuni scienziati firmarono il 14 luglio 1934, giusto 70 anni fa. Di fronte all’atteggiamento di molti italiani verso persone disperate che, come un tempo fecero i nostri stessi parenti, cercarono di fuggire la fame o anche solo la discoccupazione, è utile ricordare e confrontare. Di solito gli esseri umani hanno memoria soprattutto della loro storia personale e difficilmente ripetono errori precedenti; strabismo e amnesie invece colpiscono più facilmente i popoli, a cui è utile ogni tanto rinfrescare la storia e le esperienze che si sono dimostrate negative. Se di razze ce n’è una sola, le lingue sono sempre tantissime, circa 6000 secondo gli esperti che gestiscono il sito web Titus che fornisce anche interessanti mappe delle lingue del mondo. Il problema non quindi la comunicazione biologica, quanto quella verbale; per collaborare è necessario capirsi e dialogare, ma è importante parlare la stessa lingua, e questo non sempre è possibile … Interessante notare come proprio qualche giorno fa, se ne parla su La Stampa del 7/7/08 (“Il monito del Papa: “Stop a chi specula su cibo ed energia”), il Papa abbia suggerito ai grandi della terra riuniti a Tokio alcune cause, che ben conoscono, di queste rischiose migrazioni epocali che creano qualche fastidio ai benestanti; non è difficile dimostrare che anche nella chiesa non siano tutti d’accordo sul ruolo degli speculatori, anzi ...
10/7/08-UK
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Inizia oggi, presso il Ian Ramsey Centre for science and religion dell’Università di Oxford un convegno di storici e filosofi della scienza dal titolo “God, Nature and Design - Historical and Contemporary Perspectives”. Sembra che R.Swinburne, uno dei relatori al convegno, voglia dialogare su basi un po’ scettiche verso la scienza, oltre che superficiali nelle critiche o nelle ipotesi [due teorie evolutive, una per i mammiferi bassi e l’altra per quelli … più alti… J !?! altri critici dell’evoluzionismo sembra che invece si preoccupino solo di escludere l’uomo; la situazione è estremamente imbarazzante, forse sarebbe meglio che prima dialogassero un po’ fra di loro, prima di dialogare con chi studia e conosce i mammiferi]: “While Darwinian
mechanisms may explain why some mental-physical connections are preserved and others eliminated, it seems virtually impossible to have a scientific theory of why these connections arose in the first place and so to have a scientific theory of the evolution of humans (or the higher mammals)”.
9/7/08-USA
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Forse è più facile incuriosirsi degli aspetti e dei meccanismi ancora da scoprire della vita e di come funzionano gli esseri viventi guardando le animazioni digitali che vengono realizzate negli ultimi anni. Qui, citata da Pharyngula, c’è n’è una molto bella. Dietro all’animazione c’è sicuramente un progetto intelligente, ma appunto per questo è certamente umano.
9/7/08-UK
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E’ morto Sir John Templeton, fondatore della John Templeton Foundation che distribuisce premi a chi, soprattutto fra i teologi, si occupa di ricerche che favoriscano l’accettazione della religione da parte della scienza. Vista l’entità notevole del premio, e la collaborazione della corona inglese, che mette a disposizione i locali in cui si svolge la cerimonia, il successo è notevole. Molte sono le iniziative della chiesa cattolica finanziate in Italia anche da questa fondazione, come ad esempio i prossimi oonvegni sull’evoluzione biologica e dell’universo gestiti dal Vaticano. Positivo il fatto che la JTF, a differenza di alcuni enti da loro finanziati, non sopporti chi imbroglia o cerca di “ampliare la ragione”, per cui non sostiene né finanzia più la gente dell’Intelligent Design, e lo dice e ne spiega chiaramente i motivi. Si vedrà se suo figlio, che gestirà prossimamente il patrimonio economico e culturale della famiglia, sarà d’accordo … Una delle ricerche più curiose (e costose) finanziate della JTF riguardava la verifica dell’utilità delle preghiere sui problemi di salute. Qui un articolo del NYT (“Long-Awaited Medical Study Questions the Power of Prayer “) e qui una sintesi dei risultati della ricerca. I risultati hanno confermato qualcosa che si sarebbe potuto verificare anche in altro modo: sarebbe stato sufficiente verificare che i responsabili delle diverse religioni preferiscano di solito le strutture sanitarie migliori ai luoghi in cui si pensa che avvengano i miracoli. Questa ricerca (costata ben 2.4 milioni di dollari, ha dimostrato che la preghiera non aveva effetti terapeutici paragonabili a quelli che si ottengono grazie a interventi specifici in seguito all’analisi scientifica dei dati reali); purtroppo i risultati non sono piaciuti, non se ne sono tratte le conseguenze, e si sono quindi sprecati soldi che avrebbero potuto essere utilizzati in modo migliore. Il metodo scientifico procede in effetti in modo diverso, non casuale.
8/7/08-IT
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Sull’Unità un articolo di P.Greco (“La bufala delle razze umane”) presenta un documento preparato da scienziati con competenze molto diverse (Rita Levi Montalcini, Enrico Alleva, Guido Barbujani, Laura Dalla Ragione, Elena Gagliasso Luoni, Massimo Livi Bacci, Alberto Piazza, Agostino Pirella, Francesco Remotti, Filippo Tempia, Flavia Zucco ) per risvegliare il ricordo, che in molti italiani sembra troppo affievolito, di come 70 anni fa (14/7/1934) il “manifesto della razza”, firmato da scienziati fascisti, aprì la strada alla proclamazione in novembre delle leggi razziali che diedero inizio alle sofferenze e alle deportazioni nei lager anche degli ebrei italiani. Il “manifesto antirazzista” verrà presentato il 10 luglio a San Rossore nell’ambito di una tradizionale manifestazione della Regione Toscana, dedicata quest’anno (“Capire gli altri”) alla mobilitazione «contro ogni razzismo». “Quello di San Rossore è un vero e proprio “contro-manifesto” in termini letterali. Perché a ciascuna delle dieci tesi del famigerato “manifesto della razza” oppone una tesi diversa, alla luce delle moderne conoscenze scientifiche. Dimostrando che con quel famigerato atto gli scienziati fascisti tradirono insieme la scienza, i valori della comunità scientifica e la loro stessa umanità” [da Pikaia] Quali sono gli errori più comuni in materia di evoluzione? Cameron M. Smith e Charles Sullivan cercano di identificarli nel loro libro "I falsi miti dell'evoluzione" (Edizioni Dedalo, 2008). Il libro identifica i dieci errori più comuni fornendo non solo l'interpretazione corretta, ma anche una spiegazione sul perchè alcuni concetti siano frequentemente male interpretati.
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7/7/08-UK
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Nel sito di Dawkins è disponibile l’audio (52’) di una Conversation between Richard Dawkins and John Lennox (uno scienziato credente) su argomenti come la realtà dei miracoli e del racconto della Genesi. Citazione e commenti nel blog Pharyngula (“Dawkins/Lennox round 2”)..
7/7/08-USA
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Su Scientific American un ottimo articolo, con contorno di schede illustrative, su “The Migration History of Humans: DNA Study Traces Human Origins Across the Continents”
6/7/08-UK
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Come notizia, si riferisce ad un evento un po’ datato (1995), ma qualche novità c’è ed è interessante sottolinearlo: sono disponibili perfino su su YouTube (anche la scienza seria dovrebbe usare sempre più questo canale di comunicazione?) 6 video che mostrano il Royal Institution Discourse tenuto da John Maynard Smith, nel lontano 1995, sull’Origine della Vita. Ne aveva già parlato anche Paolo Coccia sul suo blog nel 2005, presentando però, un video di qualità un po’ migliore.
5/7/08-USA
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Su Pharyngula un post in cui PZ Myers cita (“Altenberg meeting next week: expect evolution to simply evolve slightly“) il prossimo convegno ad Altenberg , vicino a Vienna,organizzato dal Konrad Lorentz Institute (KLI) e a cui partecipano 16 biologi evoluzionisti da tutto il mondo; pur ricordando che la biologia avanza solo con nuove scoperte, di che cosa si discuterà lo si può intravedere in un post di M.Pigliucci nel suo blog (“Is there fundamental scientific disagreement about evolutionary theory?“) e da un suo articolo del dicembre scorso su Evolution sull’ipotesi dell’utilità di un ulteriore perfezionamento della teoria dell’evoluzione e della Modern Synthesis (MS) con la Extended Evolutionary Synthesis (EES)
5/7/08-IT
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Si è conclusa oggi al Monastero di Poblet la Scuola Estiva sull'Evoluzionismo, dove alcuni filosofi della scienza hanno discusso (fra vespri, messe,compiete e collazioni) un tema che da tempo suscita interesse anche fra i biologi: “La specie: definire l'indefinibile”. La scuola è stata organizzata dalla Specializzazione in "Scienza e Filosofia" della Pontificia Università Gregoriana e dal Master in "Scienza e Fede" del Pontificio Ateneo Regina Apostolorum. Purtroppo il link al programma non funziona, ma Google ricorda ancora quella pagina … Strano che la SIBE non sia stata invitata; d’altronde è meglio non stupirsi: è corretto e indispensabile che i cattolici prima di “dialogare” chiariscano le idee al loro interno (evoluzione? Si o no? Evoluzionismo? Si o no? Antenato comune? Si o no?) e decidano quale proposta sia la migliore. Già ce ne sono tante e diverse: si dovrebbe scegliere fra quelle proposte da Schönborn, De Rosa, Facchini, P.Coyne, J.Ratzinger, F.Collins, K.Miller, ID, creazionisti USA, G.Sermonti, R.Fondi, F.AgnoIi, ecc. magari lasciando perdere le strabilianti fantasie notturne di don G.Bortoluzzi, utili solo per capire dove si finisce quando si cerca di spiegare anche “il come” senza un metodo di ricerca e senza un laboratorio. E’ urgente uscire da una situazione anacronistica e ogni minuto sempre più imbarazzante. E’ strano che si continui a rifiutare una parte importante della scienza che pur, come esseri umani materiali, anche loro usano quotidianamente per sopravvivere. Il teologo B.Forte nel suo intervento il 22/5/08 all’Università di Chieti in cui chiedeva di “porre un limite alle pretese della scienza“ e si preoccupava dei rischi della “sfasatura fra i velocissimi tempi della tecnologia e i lentissimi tempi della biologia”. [Come definirà i tempi della teologia?] Un’uguale preoccupazione si dovrebbe avere anche verso la sfasatura dei tempi della teologia rispetto alla biologia, anche se è possibile che oggi il problema principale sia invece più serio: il contrasto fra l’unicità della scienza (a volte solo teorica … ci sono pur sempre tante culture ed economie diverse) e la molteplicità (questa invece oggettiva) delle teologie in un mondo sempre più “piccolo” e in difficoltà. L’anno scorso la Scuola estiva sull’evoluzionismo” si era occupata del “Rapporto tra Evoluzione e Sviluppo”
4/7/08-IT
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F.Facchini, sacerdote e prof.universitario di antropologia continua nella sua discreta opera di preparazione, dalle autorevoli pagine che l’Osservatore Romano gli mette a disposizione, della chiesa cattolica al bicentenario di Darwin; nell’articolo “La falsa contrapposizione tra scienza e fede. Creazione ed evoluzione concetti complementari“ purtroppo già fin dall’inizio non è ben chiara (né sincera) l’autonomia concessa alla scienza (“il riconoscimento da parte della Chiesa della legittima autonomia della scienza quando si muove nel suo campo e con i suoi metodi“) che non resiste per più di mezza riga di testo (“le realtà profane e le realtà della fede hanno origine dal medesimo Iddio”); e senza nemmeno sentire l’esigenza di dare alcuna spiegazione sulla subordinazione della scienza alla filosofia e poi alla teologia, già confermata chiaramente anche da GP2 nel documento del 1996 in cui pur ammetteva (e F.Facchini qui lo conferma, in contrasto con il Card.Schönborn) di riconoscere finalmente che quella di Darwin non era solo un’ipotesi, ma era una teoria valida (anche se non accettabile dalla chiesa cattolica) per spiegare l’evoluzione degli esseri viventi a partire da un organismo primitivo. Dopo aver negato l’autonomia della scienza ... la si mette anche in guardia (“va riconosciuta da parte della scienza analoga autonomia agli insegnamenti della fede”); sembra corretto e utile che da un po’ di tempo qualcuno provi a fare analisi di tipo naturalistico anche sulle diverse religioni. Non è chiaro più avanti il motivo per cui si distingua fra la “teoria dell’evoluzione” (riconosciuta ma non accettata da GP2 nel 1996) e il fatto dell’“evoluzione”, ammesso molto chiaramente anche nel 2004 dall’attuale papa; in questo modo però si evidenzia, per chi lo capisce, il contrasto fra le posizioni dei due ultimi papi uno dei quali non cita la teoria dell’evoluzione, forse cercando di impedire che “spetti alla scienza indagare sulla formazione dell'universo e della vita, compresa la forma umana”. Da apprezzare e appoggiare un invito rivolto presumibilmente al Papa (anche se quello di F.Collins riferito al Papa da P.Cantalamessa era più chiaro e perfino quasi minaccioso): “Non sarebbe corretto rifiutare una teoria scientifica - ad esempio il darwinismo - perché non si condividono le deduzioni che alcuni vorrebbero trarne in campo filosofico” C’è poi addirittura una citazione importante e rarissima della lettera spedita nel 1988 da GP2 all’astronomo gesuita P.Coyne, cosi sintetizzata: “il Papa si soffermava sulle possibilità e sul significato di un dialogo fecondo tra scienza e teologia”; in realtà il Papa faceva notare invece come queste possibilità fossero ben scarse senza importanti cambiamenti nella cultura della chiesa (“dobbiamo superare ogni tendenza regressiva che porti verso forme di riduzionismo unilaterale, di paura e di autoisolamento”e nel modo di vedere la scienza:
“Gli sviluppi odierni della scienza provocano la teologia molto … profondamente … questi sviluppi offrono alla teologia una risorsa potenziale importante … perché non potremmo sperare che le scienze di oggi, unitamente a tutte le forme del sapere umano, possano corroborare e dar forma a quelle parti della teologia riguardanti i rapporti tra natura, umanità e Dio?”. E’ impressionante notare come in quel documento di 20 anni fa si sottolineassero i pregi e non i “limiti della scienza”; GP2 non apprezzava che la teologia potesse trarre vantaggio dal fatto che ”le scienze empiriche … non possano rispondere a tutti gli interrogativi che si pongono circa la realtà che ci circonda”. Nel’articolo ci sono poi frasi che troviamo ripetute anche dai profeti dell’Intelligent Design, come Behe, a cui il metodo scientifico va stretto e vorrebbero anche loro una ragione un po’ allargata: “La struttura della materia, l'armonia delle leggi e delle proprietà degli esseri viventi rimandano a una ragione creatrice e ordinatrice. Ciò può essere affermato come conclusione logica, anche se non ha i caratteri di una dimostrazione scientifica”. Il Papa a Regensburg aveva fatto capire che invece la “robustezza” delle “dimostrazioni scientifiche” lo preoccupava, essendo alla base della debolezza attuale della filosofia e della teologia rispetto ai successi della scienza, e disse che si sarebbe impegnato a criticarle per far rifiorire queste discipline fondamentali per il benessere delle religioni.
2/7/08-IT
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[da Pikaia] Un nuovo sito web su Darwin, Darwingeologo.com. Curato e gestito dal geologo Guido Chiesura presenterà materiale sull’attività e le scoperte di Darwin come geologo. Soprattuttto permette di leggere integralmente il libro del gestore del sito web: “Isole di Darwin”. Viene inoltre presentato il più recente libro di G.Chiesura “Charles Darwin geologo”. [da Pikaia] Spesso pensando all’evoluzione biologica il pensiero degli esperti si rivolge ai nostri antenati africani, o ai cugini primati. Per gli inesperti in genere il pensiero non sa su chi o cosa posarsi e anche per questo l’evoluzione rimane talvolta un’idea vaga e che non sembra riguardarci direttamente. Un recente articolo su Science invece ci ricorda (o ci fa sapere) che il nostro pensiero non deve vagare così lontano e può posarsi su oggetti di produzione quotidiana (o quasi): “Nel report (“Evolution of Mammals and Their Gut Microbes”) presentato su Science da Ley e colleghi, viene condotta un’analisi di network sulle sequenze del RNA ribosomiale 16S proveniente da campioni fecali umani e di 56 altre specie di mammiferi di diversa provenienza. Le sequenze sono state confrontate fra loro, per mappare le varie popolazioni microbiche rispetto alla dieta degli organismi ed alla loro filogenesi. I risultati dimostrano che organismi appartenenti alla stessa specie, anche se provenienti da località separate, ospitano comunità microbiche molto più simili rispetto ad organismi non conspecifici”. L’Espresso riporta oggi due recensioni librarie comparese su Le Scienze: “Storia naturale dell'occhio” di Simon Ings (Einaudi Torino, 2008) e “Al di la di ogni ragionevole dubbio. La teoria dell'evoluzione alla prova dell'esperienza” Sean B. Carroll (Codice Edizioni, Torino, 2008)
2/7/08-USA
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Un sito creazionista USA permette di capire come mai gli evoluzionisti abbiano una qualche difficoltà ad orientarsi fra i diversi tipi di creazionismo. Il sito pubblicizza una prossima conferenza (“The Beginning and the End of the Universe”). In questo sito (e anche alla conferenza) si trovano solo creazionisti del tipo YEC (“young earth creationists”; come circa la metà dei cittadini americani, che credono che l’universo sia stato creato meno di 10’000 anni fa da un essere superiore). Nel sito si possono trovare le dimostrazioni (?) della giovane età della terra (non si capisce proprio perché “To accept millions of years of animal death before the creation and fall of man contradicts and destroys the Bible’s teachings on death “) ed è disponibile anche un sondaggio in favore o contro l’insegnamento del creazionismo (insieme all’evoluzionismo) nella scuola pubblica. Per ora quelli contrari vincono con 97.6%; come si sa in Italia il creazionismo (senza chiarire se si accetta il modello YEC o no) viene insegnato, da solo, nelle ore di religione già ai bambini di tre/quattro anni nelle scuole publiche, mentre l’evoluzionismo viene insegnato solo a partire dai 12 anni (forse per questo in Italia ci sono meno YEC, il 30%, rispetto agli USA?). La domanda del sondaggio, in Italia, dovrebbe essere quindi ribaltata … Un po’ fuori tema questa notizia tratta dal blog Pharyngula , ma si mostra come un poliedrico scrittore che si è occupato anche di evoluzione e che recentemente è diventato famoso in quanto politicamente conservatore ma critico verso le religioni (C.Hitchens, autore di “Dio non è grande”) abbia cambiato idea in pochi secondi sui metodi usati dagli USA per estorcere informazioni; forse qualcuno che vorrebbe torturare questo scrittore sarà interessato a vedere i pochi secondi del video dell’esperienza personale di waterboarding che gli ha fatto cambiare idea: “You may have read by now the official lie about this treatment, which is that it "simulates" the feeling of drowning. This is not the case. You feel that you are drowning because you are drowning. I find I don't want to tell you how little time I lasted… I apply the Abraham Lincoln test for moral casuistry: "If slavery is not wrong, nothing is wrong." Well, then, if waterboarding does not constitute torture, then there is no such thing as torture” Si cita questo esperimento volontario di tortura (dati I rischi di vita ha dovuto anche presentare un certificate medico e firmare una liberatoria) anche sul Corriere (“Hitchens prova il waterboarding «È una forma di tortura»“) e anche qui c’è un link al video. Qualche tempo fa Amnesty International aveva presentato un video sull’argomento, ma .
1/7/08-USA
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Su Pharyngula un commento ad un’intervista (su Salon: “Can't Darwin and God get along?”) a K.Giberson, un fisico e teologo autore di un libro ("Saving Darwin: How to Be a Christian and Believe in Evolution" ) che sembra presentare alcune posizioni originali rispetto a quello di altri cristiani; in realtà non si stupisce chi sa già dell’esistenza negli USA [di solito nessuno ne parla…] di circa 10000 pastori protestanti convinti sostenitori dell’evoluzionismo (si riconoscono nel progetto “The Clergy Letter Project“ ) al punto da festeggiare ogni anno il Darwin Day con un apposito sermone tratto da una banca dati di sermoni in onore dell’evoluzionismo. Leggiamo nell’intervista che “Giberson believes in evolutionary theory as adamantly as he does in God. For Giberson, evolution and Christianity are not in competition but complement one another. Holding equal disdain for creationists who read the Bible literally and scientists who disregard God altogether, Giberson seeks a middle way, and attempts to resuscitate Darwin's reputation as both a religious man and a scientist”. PZ Myers sembra rimanere un po’ perplesso di fronte a questo strano cristiano darwinista; interessante la riflessione finale sugli effetti sulle culture umane della “spiacevole” scoperta dell’evoluzione come spiegazione (naturalistica e alternativa ai diversi miti arcaici) dell’origine della nostra specie: “Bible tells us that we are fractious, arrogant, scrappy people who sometimes accomplish great things and more often cause grief and pain to one another.We want to be special in a universe that is uncaring and cold, and in which the nature of our existence is a transient flicker, so we invent these strange stories of grand beginnings, like every orphan dreaming that they are the children of kings who will one day ride up on a white horse and take them away to a beautiful palace and a rich and healthy family that will love them forever. We are not princes of the earth, we are the descendants of worms, and any nobility must be earned”
1/7/08-UK
The Beagle Project Blog (ma non solo lui) festeggia oggi i 150 anni di una delle migliori idee comparse finora sulla terra, quella che Dawkins ha chiamato “...the most momentous idea ever to occur to a human mind". Si tratta dell’idea della selezione naturale: il 1’ luglio 1858 alla riunione della Linnean Society Darwin e Wallace fanno presentare due comunicazioni in cui spiegano come fosse possibile che da un organismo primitivo semplice (un “vermicello” lo chiamava il nonno di Darwin, Erasmus, nel 1794) fossero derivati tutti gli organismi viventi presenti sulla terra. Ambedue avevano letto Malthus e quindi erano indipendentemente arrivati a pensare alla selezione naturale, essendo ben consci di un fatto che ancor oggi (a meno che non si abbia la casa piena di pulci o pidocchi) non tutti hanno ancora capito: la capacità riproduttiva è eccessiva (rispetto alle esigenze e alla possibilità di sopravvivenza) in tutti gli esseri viventi. Festa anche al National Hystory Museum di Londra, dove si apre domani, come prima attività in un anno molto ricco di iniziative, un International Student Summit di 3 giorni per discutere le scoperte di Darwin. (Programma). Anche in Italia i musei hannio programmato iniziative per diffondere in modo corretto le idee che sono alla base soprattutto della biologia e della medicina moderna. Invece di rimanere fermi a pensare a quanto fosse ignorante Darwin i musei si preoccuperanno di far uscire visitatori più informati e coscienti di quali sono i fatti noti e qual invece quelli (e sono ancora tanti) che LORO dovranno prepararsi a risolvere, ovviamente “salendo sulle spalle” dei curiosi scienziati che li hanno preceduti. I temi di ricerca attuali sono spesso nuovi ed entusiasmanti, come ad esempio quelli che riguardano lo studio del nostro cervello nella sua relazione con la mente; proprio oggi su PLOS Biology un lavoro di mappatura delle connessioni fra aree diverse del cervello: “Mapping the Structural Core of Human Cerebral Cortex” • Quando c’è una festa qualcuno porta anche i regali. Qui si offre un podcast che spiega l’eredità di Darwin 50 anni dopo. • Nature Network organizza per il 30 agosto 2008 a Londra un congresso dei “Science Bloggers”, Science Blogging 2008: The science blogging community is growing rapidly and reaching larger audiences. At Science Blogging 2008, science bloggers from around the world will have the opportunity to meet and discuss the pressing issues in science, science communication, publishing and education. What can science bloggers do to maximise their impact? Can blogging contribute to scientific research and careers? How can blogs be used to help educate the public about science? Readers and writers of science blogs, those who follow trends in online scientific communication and anyone else interested in learning more about science blogging will benefit from the discussions. Per ora nell’elenco degli iscritti ci sono solo due Italiani.
1/7/08-IT
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GIUGNO 2008
[da Pikaia] La Codice Edizioni pubblica l'edizione italiana di "L'equilibrio punteggiato" di Stephen Jay Gould, curata Telmo Pievani. Molto interessante e didatticamente valido è il sito web del Progetto GEA, gestito da F.Cavalli Sforza, soprattutto per la presentazione delle connessioni fra tre problemi che, pur presentati secondo percorsi autonomi, dovranno trovare al più presto una sintesi che però ci farà sicuramente dannare (e speriamo non ‘scannare’). I tre problemi sono gli aspetti biologici della nostra specie che si modificano nel tempo (Evoluzione umana) all’interno di un “movimento” collettivo e con complesse interazioni fra la nostra specie e il pianeta in cui viviamo (Ambiente); queste interazioni cominciano a mostrare dei limiti e delle criticità, soprattutto per le elevatissime esigenze energetiche (Energia) necessarie per mantenere efficiente (se non ci arriva un meteorite…) l’evoluzione culturale che ha caratterizzato la nostra specie negli ultimi secoli.
30/6/08-RU
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Esattamente 100 anni fa, il 30 giugno 1908, è avvenuta (per fortuna nel centro della Siberia) l’esplosione di un asteroide (o di una cometa) a pochi chilometri dalla superficie terrestre, un evento probabilmente già avvenuto precedentemente altre volte sulla terra e sicuramente associabile a sconvolgenti modificazioni ambientali sia a livello locale che globale che hanno avuto ripercussioni devastanti sull’evoluzione biologica. L’evento e gli effetti vengono descritti in alcuni video: "L'Eredità di Tunguska" (in parte in italiano), “Se piovono sassi...” (in italiano) e in altri in inglese: "A visit to the site of the Tunguska explosion" e in "Tunguska Explosion 30 June 1908" con immagini video della visita fatta nel 1938. Ci sono poi altri tre video: “Tunguska explosion” (1 – 2 – 3) e anche qui si possono vedere vecchi video del 1938 che documentano, trent’anni dopo, le tracce dell’impatto con il nostro pianeta. L’università di Bologna (prof.Longo, che pubblica un articolo anche su Le Scienze di luglio) ha anche creato una pagina con informazioni su questo evento, con immagini delle foreste piegate riprese nel 1938, quando per la prima volta una spedizione cercò di documentare e spiegare quell’evento. Ovviamente è probabile che un evento simile possa ripetersi in futuro (basta guardare al numero evelato di impatti di cui vediamo le tracce sulla luna o su alcuni pianeti), e non è prevedibile né il momento né il punto della terra che riceverà l’asteroide… Come già avvenuto, un evento imprevisto e casuale come questo può influenzare motissimo l’evoluzione biologica, tanto è vero che la scomparsa dei dinosauri è attribuita proprio ai cambiamenti climatici conseguenti alla caduta di un meteorite, avvenuta circa 65 mlioni di anni fa.
28/6/08-IT
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Conferenza su Scienza e Fede da parte del teologo B.Forte a Chieti il 22 maggio 2008. Il testo è pubblicato solo oggi dall’agenzia vaticana Zenit (“Fede e scienza in dialogo”)
28/6/08-USA
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[da Pikaia] Grosse novità da ricerche genetiche (“Early Bird Assembling the Tree-of-Life Research“) sulla filogenesi degli uccelli. Un esempio di come solo nuove scoperte, frutto del lavoro si ricerca “materialistica” (e la natura lo è da sempre e lo sarà per sempre…) possano contribuire a modificare, e anche di molto, le conoscenze precedenti: “l'ultimo numero di Science (“A Phylogenomic Study of Birds Reveals Their Evolutionary History”) riporta i risultati di un approfondito studio filogenomico che ha avuto come oggetto gli uccelli e le loro parentele evolutive. Mediante il confronto di più di 32 kilobasi di DNA, sequenziate da 19 differenti loci genomici di 169 specie di uccelli rappresentanti tutti i principali taxa, i ricercatori del Field Museum annunciano che l'albero filogenetico di questi animali andrebbe in molte parti rivisitato”.
27/6/08-IT
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Sull’Avvenire un’articolo di M.Corradi a commento di un provvedimento legislativo preso in Spagna (dalla commissione ambiente e agricoltura del Congresso dei deputati) grazie alle pressioni del gruppo di sostegno del “Proyecto Gran Simio” (PGS); purtroppo l’articolo presenta un’impostazione che porta spesso ad allontanarsi dai fatti. Questa legge dovrebbe, secondo la giornalista ma devvero non si capisce perchè, allarmare molto gli ambienti cattolici, che, almeno secondo lei, non sono ancora abituati ad avere vicini (filogeneticamente) un po’ pelosi; addirittura la giornalista fa capire che secondo lei le antropomorfe potrebbero scomparire senza problemi (… perché ci preoccupiamo di questi animali, quando c’è gente che muore di fame, ci sono gli embrioni clonati, per non parlare degli aborti …); se Dio (o meglio il caso) l’avesse fatta nascere in questo posto cosa farebbe? Cosa penserebbe …? lascerebbe abbattere la foresta dell’unico parco al mondo in cui vivono gli ultimi gorilla di montagna o ordinerebbe di rischiare la loro vita umana ai rangers che difendono loro e la foresta in cui vivono? Non dimentichiamo che un centinaio di loro sono già morti negli ultimi anni, a causa di uno dei lavori più pericolosi al mondo per difendere questi animali da gente che muore di fame e forse anche abortisce o abortirebbe se potesse. Qui un recente VIDEO del National Geographic sui 4 GORILLA uccisi un anno fa nel Parco dei monti Virunga in Congo [le immagini possono disturbare chi pensa che i gorilla abbiano il diritto di non essere uccisi inutilmente e impunemente; gli altri hanno la possibilità invece di cambiare idea]. Anche qui si vedono le facce di chi a rischio della vita (sua, e umana) difende dall’estinzione queste grandi antropomorfe. Qui invece altre facce (e voci gioiose) di gente che lavora volontariamente per segnare i confini del parco e proteggere i gorilla. Una posizione così drastica, in un momento in cui queste specie sono,
VIDEO (engl)
• Chimpanzees in Cameroun • Chimpanzee Diary: New Born Babies • Chimp hunts with a spear • Chimpanzees of Mahale Mountains • Baby chimpanzee Chimpanzees beat humans • Kanzi with lexigram • Babies Gorilla and Human Babies Playing • Bonobos • Chimpanzees: An Unnatural History • 4 Gorilla killed in Virunga Park • Africa's endangered mountain gorillas - 2 - 3 • Saving the
14/6/08-VA
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Molti ricordano che il Card.Poupard si era occupato per lunghi anni del Dicastero Vaticano per la Cultura e i suoi interventi prudenti (non sufficienti per gli evoluzionisti ma talvolta irritanti per molti creazionisti). Forse di più (gli invitati erano 350, fra cui il presidente del consiglio, uno dei pochi non autorizzato a fare la comunione per motivi formali) saranno quelli che si ricorderanno di lui come celebrante del matrimonio religioso fra il signor Briatore e a signorina Gregoraci. Probabilmente nessuno riuscirebbe ad associare il card.Poupard ad ambedue questi ruoli.
12/6/08-USA
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Articolo di W.Dembski nel suo blog dal titolo assurdo (“Uncommon Descent” [?!]: Theistic Evolutionists Close Ranks — Let the Bloodletting Begin!) in risposta al recente libro di Ken Miller contro l’Intelligent Design: “Only a Theory: Evolution and the Battle for America's Soul” (se ne parla sotto in data 8/6/08). Decisamente Dembski, forse per la prima volta, sembra furioso: si sente spiazzato dal libro di Ken Miller, da questo attacco (“They are now charging ID with undermining the very fabric of civilization and even the Christian religion itself “) da parte dell’evoluzionismo teista per mano di un biologo evoluzionista cattolico e reagisce in modo davvero aggressivo (la frase finale un po’ presuntuosa ed esagerata “they need to be defeated” non sembra lasciare dubbi … sulla sua vocazione al martirio …). Dembski è infuriato giustamente anche con Francis Collins che, nel commento favorevole al libro di Ken Miller, scrive addirittura che “ID is not only bad science but is potentially threatening in other deeper ways to America’s future”. (e scusate se è poco…) W.Dembski si sta insomma rendendo finalmente conto anche lui dei danni arrecati dal processo di Harrisburg: nono stante abbiano licenziato Behe, responsabile del fallimento al processo, difficilmente riuscirà a procedere con la sua “Wedge Strategy” verso il suo principale obiettivo: convincere i cattolici, con cui pensava di poter fare un fronte comune, a seguirlo. Pensava sarebe stato facile e non aspettava altro. Ha infatti una fede comune in un essere soprannaturale e un obiettivo comune, l’ampliamento della ragione in modo da rendere accettabili e “scientifici”, come era sempre stato senza contestazioni dalla preistoria all’illuminismo, anche le spiegazioni che prevedono, alla biisogna, anche qualche intervento soprannaturale. Certo che sembra strano che non sappia che i cattolici sono da tempo favorevoli (forse tranne Fondi…) al “common descent”, cioè all’origine comune di tutti gli esseri viventi, approvata anche dal card Ratzinger nel 2004. Come può illudersi che cambino idea e si alleino con chi crede nell’”uncommon descent”?! Ancora più interessante un’altra frase in cui Dembski manifesta di essere ben consapevole che anche chi collabora con la ricca Templeton Foundation (che finanzia anche molte iniziative vaticane critiche verso la teoria dell’evoluzione) è loro ostile (da anni infatti non li finanzia più come faceva un tempo, ed è molto interessante scoprire perchè): “Theistic evolutionists are implacably opposed to ID (Denis Alexander, head of a Templeton funded science-religion center in Oxford recently admitted, in these very terms, that this is his view toward ID when he asked for my consent to use and edit a video of me — and you wonder why I didn’t give my permission). They are happy to jump in bed with Richard Dawkins if it means defeating ID. They are on the wrong side of the culture war. And they need to be defeated”. Sembra probabile che all’Avvenire o al Foglio qualcuno faccia a questo punto un salto non nel letto ma sulla sedia (insieme al Card. Schönborn). Non farà proprio piacere poi che il massimo profeta dell’ID li accomuni a Richard Dawkins! (e se ne chiederanno magari il motivo… visto che hanno sempre difeso l’ID USA , probabilmente senza conoscerlo, anche recentemente). L’articolo di Dembski ha poi tantissimi commenti, probabilmente il punto toccato è rilevante! Nel sito web della “Louisiana Coalition for science” si possono trovare tutte le informazioni su quanto sta avvenendo nella Camera e nel Senato di quello stato USA, dove con percentuali vicine al 100% si approvano leggi che aprono la strada all’utilizzazione a scuola di materiale informativo non adeguato per presentare le ipotesi alternative (o meglio le critiche) rispetto alle scoperte della scienza occidentale; come si può immaginare questo riguarda in particolare il problema dell’evoluzione biologica. Certo in Louisiana queste iniziative si realizzano più facilmente, dato che il governatore, uno dei possibili vice di McCain, è un accanito sostenitore di queste battaglie contro la scienza, come racconta il New York Times. La legge è stata approvata oggi alla Camera e, a causa di lievi modifiche, dovrà ritornare al Senato, dove comunque era già uscita con l’approvazione del … 100% dei votanti.
2/6/08-IT
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La storia che l’ornitorinco secondo qualcuno possa creare problemi alla teoria dell’evoluzione arriva anche nel sito web di Oca sapiens, Silvie Coyaud. Qui si racconta dell’articolo iniziale sul Corriere (12/5/08) e della lettera al Corriere del presidente della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica, G.Bertorelle, che spiegava come fosse sbagliato far credere non solo che il neodarwinismo fosse superato ma anche che un articolo scientifico dicesse il contrario di quello che ci stava scritto. Di fronte ad una risposta non soddisfacente, un gruppo di esperti di biologia, di evoluzione e di biologia evoluzionistica (fra cui alcuni presidenti di autorevoli società scientifiche e M.Pigliucci, che ne aveva scritto nel suo blog) aveva firmato un documento che avrebbe dovuto contribuire a chiarire che le opinioni di G.Bertorelle non erano solo quelle dei biologi evoluzionisti italiani, ma che erano condivise ai massimi livelli della cultura scientifica … “occidentale”, e non solo in Italia. Sull’improvvisa ma immotivata crisi della teoria dell’evoluzione, di cui parla solo il Corriere, si esprime anche il sito web della rivista Darwin: “L'ornitorinco manda in tilt l'evoluzionismo”. Per ulteriori spiegazioni sulla posizione filogenetica dell’ornitorinco, è molto interessante questo contributo (ne parla nel suo blog Adaptive Complexity) di un ricercatore … del laboratorio … del piano di sopra: “What The Platypus Genome Is and Isn't”
1/2/08-ITA
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Sul Sole 24Ore G.Barbujani recensisce (“Il sacerdote darwinista”) l‘ultimo libro di F.Facchini («Le sfide dell'evoluzione. In armonia tra scienza e fede»).
1/6/08-USA
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Ecco una lettura che potrebbe illuminare molti di coloro che nel sito antievoluzionista citato qui sotto evidenziano la loro diffidenza verso la nuova visione del mondo che da 200 anni ci offre la biologia evoluzionistica, di cui sembra non riescano a vedere gli effetti nelle loro vita quotidiana, e che sembra non utilizzino per posizionarsi all’interno di una visione evolutiva del mondo vivente. E’ un articolo, scritto da un fisico e pubblicato sul New York Times (“Put a Little Science in Your Life”): • As every parent knows, children begin life as uninhibited, unabashed explorers of the unknown. From the time we can walk and talk, we want to know what things are and how they work — we begin life as little scientists. But most of us quickly lose our intrinsic scientific passion. And it’s a profound loss • “Science is the greatest of all adventure stories, one that’s been unfolding for thousands of years as we have sought to understand ourselves and our surroundings. Science needs to be taught to the young and communicated to the mature in a manner that captures this drama. We must embark on a cultural shift that places science in its rightful place alongside music, art and literature as an indispensable part of what makes life worth living.” • “It’s the birthright of every child, it’s a necessity for every adult, to look out on the world and see that the wonder of the cosmos transcends everything that divides us”.
1/6/08-IT
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MAGGIO 2008
Guido Barbujani scrive sul Sole 24 Ore una recensione dal titolo sia imbarazzante – per un religioso cattolico - che un po’ anacronistica (“ Il sacerdote darwinista”) all’ultimo libro sull’evoluzione umana di F.Facchini “Le sfide dell'evoluzione. In armonia tra scienza e fede“ (che verrà presentato al Meeting di CL a Rimini il 27/8/08 alle ore 11.15 nella sala A2). All’inizio del’articolo Barbujani cita la sua esperienza del fatto che col nuovo Papa qualcosa stia cambiando, e in peggio, nel rapporto fra la chiesa e la biologia evoluzionistica (“Negli anni di Giovanni Paolo II non mi è mai capitato un interlocutore che dal suo essere cattolico facesse discendere un qualche pregiudizio o difficoltà nei confronti di Darwin”). Barbujani aggiunge poi il dato preoccupante che ci si trova in “un contesto in cui la teoria dell'evoluzione non è più un insieme di ipotesi scientifiche e il vasto corpo di dati che queste ipotesi permettono di comprendere, ma è diventata una pedina in un complesso gioco politico” e capisec I problemi di un sacerdote antropologo costretto a gestire il fatto che “Benedetto XVI e di Schönborn si sono posti in contrapposizione frontale con la moderna biologia Evoluzionistica”. Un complimento alla fine, oltre alla sua “prudenza”, anche al fatto che “il suo testo documenterà che nel mondo cattolico c'è chi non ha voluto partecipare a una battaglia di retroguardia contro una delle figurecardine della modernità”. Dibattito senza limiti né freni né ragione sull’evoluzione e l’evoluzionismo in un sito antievoluzionista, cattolico ma soprattutto incredibilmente molto critico verso F.Facchini, paleoantropologo e sacerdote (“Secondo Facchini, tutto è andato proprio come dice la teoria evoluzionista”), il Papa (che almeno nel 2004 credeva - come tutti i biologi evoluzionisti all’origine comune di tutti gli esseri viventi; qui invece si teme addirittura “l’involuzione darwiniana della sapienza vaticana [!!] , e una certa qual ignoranza dei principi dell’evoluzionismo” [??]), mons.Ravasi e pure il suo predecessore, mons.Poupard … a suo tempo. [I commenti allegati dovrebbero interessare chi si occupa di PUS, public UN-understanding of science; il lavoro sarà lungo e impegnativo….come si leggerà domani sul NYT, la curiosità infantile troppo spesso si perde per strada ed è quasi impossibile resuscitarla]
31/5/08-IT
Tragicamente dilaga come un virus in molti piccoli siti internet personali italiani la falsa (e pure improbabile) notizia dell’impronta “umana” di 15 milioni di anni fa (!?) trovata in Bolivia; triste vedere come magari questi siti riproducono la foto di una impronta falsa utilizzata nel sito del Corriere o le foto di quella vera, ma australiana!, del sito web dell’ANSA. Sconcerta il fatto che tutti sembrano credere a quello che leggono sul Corriere, forse anche perché alle notizie originali l’articolista del Corriere ha sentito il bisogno di aggiungere una cattiveria: la certificazione da parte di improbabilii “esperti paleontologi e antropologi” (tutti gli esperti di questo tipo sanno infatti che oggi l’impronta più antica ha 3,6 milioni di anni; forse sono gli archeologi che conoscono invece solo quella egiziana di due milioni di anni fa trovata da Zaki Hawass!!). Solo un centro ufologico, pur riportando l’articolo del Corriere, cerca, trova e mostra la foto originale boliviana. E solo in un sito web dilettantistico si dubita della notizia, mettendo anche a confronto varie impronte umane; peccato che il poveretto [meglio che sostituisca ‘giornalismo’ ad ‘antropologia’ nel titolo del post!!] abbia fatto un lavoro inutile: usa infatti la foto (offerta però dall’agenzia ANSA…) che raffigura un’impronta VERA trovata però in Australia nel Mungo Nat. Park, sulle sponde del Lago Willandra, nel 2005 assieme ad altre 450 impronte…); è quindi diversa (miracolo?!) da quella boliviana che compare in foto assieme allo scopritore…! Il Corriere usa una foto diversa da quella originale dell’impronta boliviana. Il piede è infatti anche in questo caso quello destro (invece di quello sinistro trovato in Bolivia) ….(miracolo?!) . Da quale archivio creazionista hanno preso la foto? Quella mostrata dal Corriere sembra sia proprio l’impronta di Burdik, trovata nel Texas vicino ad impronte di dinosauri, e datata dai creazionisti 100 milioni di anni [?!?]. Anche in Italia c’è chi fa scherzi? E si permette di fare scherzi imbarazzanti addirittura anche al Corriere, proprio mentre il direttore era impegnato in TV da Santoro? Qualcuno darà qualche spiegazione o si teme che la discussione diventi infinita? Si intende procedere in questo modo, illudendosi ancora di essere autosufficienti e di saper valutare i consulenti per i testi e le immagini, o si offrirà alla SIBE un contratto di 18 mesi - almeno fino al termine delle celebrazioni darwiniane - per certificare tutto ciò che riguardasse anche alla lontana il tema dell’evoluzione? Questa certificazione impedirebbe anche il dilagare in tutti i siti web – perfino in quelli degli astrologi, degli ufologi e dei cultori dei misteri, di fantasy ed horror – di notizie false ma presentate come verificate dal Corriere. Positivo solo il panorama mondiale: sembra che nessun altro nel mondo ci sia cascato. Sembra proprio che in Italia ci sia una concentrazione di ingenui, ma soprattutto di gente disposta a tutto per poter scrivere che “bisognerebbe riscrivere l’evoluzione umana” o che ci sono “molte questioni che il darwinismo sembra non riesca ancora a spiegare”. [Purtroppo anche protestare non serve molto e rischia di essere controproducente, soprattutto perché poi sono pronti quelli che chiedono che si “discuta la controversia“ (“teaching the controversy” è un punto specifico previsto dalla “Wedge Strategy” del Discovery Institute … niente di nuovo, solo che siamo indietro di qualche anno in questo percorso che prevede di “ampliare la ragione” in modo che si facciano accettare anche spiegazioni sovrannaturali per fenomeni naturali] • Interessante leggere su Il sussidiario un fisico (che di solito non si accontenta delle spiegazioni naturalistiche dell’evoluzione degli esseri viventi) che intervista un altro fisico che invece si accontenta (come è giusto che sia, per ogni scienziato … come si legge). Nell’articolo “Cosa accadrebbe se si scoprissero forme di vita sul Pianeta Rosso?” l’esobiologo CheIa-FIores dice infatti chiaramente che
30/5/08-USA
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Anche Pigliucci dagli USA nel suo blog “Rationally speaking” riprende e spiega oggi ai suoi colleghi USA (“The Platypus, evolution, and why PiatteIIi-PaImarini is wrong”) l’articolo del Corrriere in cui P.PaImarini cerca di spiegare perché mai l’ornitorinco smentirebbe Darwin. Pigliucci conclude con un appello, che dovrebbe essere tenuto presente dagli scienziati (fisici magari) a cui qualcuno chiedesse opinioni su problemi di biologia evoluzionistica di cui non sono esperti o commenti su articoli in cui c’è scritto magari il contrario di quello che vorrebbero: “We have enough trouble defending science from religiously inspired know-nothings and from ignorant and presumptuous postmodernists, do we have to guard our rear from our own colleagues too?” Anche Francis Collins esprime la sua opinione contro l’Intelligent Design (assieme ad altri scienziati che credono nell’evoluzionismo teista) in un video prodotto dalla AAAS (American Association for the Advancement of Scienze) e diffuso su YouTube (“Evolution, education and the integrity of science”): • “Science only has to do with the natural world”, • “ID invokes supernatural explanations, it is not science”, • “Evolution is a and incredible well supported way to understand everything in biology. • “Evolution is here to stay, Darwin was right”, • “Agnosticism, atheism, creationism, intelligent design, Theistic evolution … a young person interested in discussing all those questions must have a chanche to discuss about them, but NOT IN THE SCIENCE CLASS” . E’ una sintesi di un video più ampio, del 2006, diffuso in questi giorni per contrastare il film “Expelled” diffuso dai sostenitori dell’Intelligent Design. Certo ci sono altri colleghi che sono ben più radicali nelle loro opinioni, come Jerry Coyne che si può ascoltare nel suo intervento (introdotto da Eugene Scott del NCSE) fatto ai primi di maggio al simposio sull’evoluzione alla Rockefeller University. Sconcerta che in Italia ci possa essere chi non ha problemi a sostenere il contrario rispetto a quanto dice Francis Collins (cristiano e direttore del programma Human Genome da 15 anni), e pensi di aver ragione. Soprattutto sconcerta che gli esperti abbiano difficoltà a contribuire a diffondere le conoscenze corrette in Italia, in modo che nessuno più, nemmeno i redattori del Corriere, come è successo oggi, lo trascinino (fra i pochi quotidiani al mondo!) in una delle numerose trappole che i creazionisti preparano per gli altri creazionisti, che ovviamente non se ne accorgono. [Non sarebbe urgente trattare in modo diverso Bertorelle e chiedergli un bel corso di aggiornamento in cambio di un articolo serio sulla teoria dell’evoluzione? E’ evidente come negli ultimi mesi sul tema dell’evoluzione biologica il Corriere stia imitando le posizioni del Foglio e dell’Avvenire]
30/5/08-IT
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Oggi si capisce un po’ meglio perchè il Corriere non voglia lasciare troppo spazio a ricercatori esperti di evoluzione biologica quando si parla di … evoluzione biologica. Purtroppo non è facile ragionare con chi parte da presupposti ideologici, che di solito vengono negati, ma inevitabilmente ogni tanto trapelano: sul sito on line del Corriere compare infatti una notizia gustosissima e incredibile, perfino con un titolo che dimostra come in Italia (speriamo solo a Milano … che qualcuno un tempo aveva definito “la capitale dell’antievoluzionismo” … almeno fino alla comparsa di Pikaia…) ci sia chi si beve qualsiasi falsa notizia sull’evoluzione (“Bolivia: scoperta impronta umana che potrebbe risalire a 15 milioni di anni fa”). L’articolo informa (il condizionale è un artificio retorico che nessuno di solito nota…) anche gli italiani che il podologo (il Corriere per non smentire quanto scritto prima, traduce “podologo” in “studioso”!!) consultato dalla “Comunidad Sabiduría Ancestral” (la Comunità della Sapienza Ancestrale… non un’università qualsiasi…!!) che ha sede a Sullkatiti (presso il lago Titicaca in Bolivia) ha infatto certificato che l’impronta, scoperta nel settembre 2007 e chiamata dai locali “La pisada del Inca” non solo è umana ma è antichissima. Non si dice chi l’abbia certificato, ma sembra che sul lago Titicaca siano molto impressionati del fatto che l’impronta sarebbe datata 7, 15 o 30 o 65-15 milioni di anni fa (a seconda della “competenza” del giornalista boliviano che racconta il fatto sulle versioni in internet dei quotidiani di ieri…). Da notare che traspare in alcuni articoli la grande soddisfazione dei boliviani di vedersi promossi da nuovo mondo a vecchio mondo, un [altro] aspetto su cui forse al Corriere non hanno ancora riflettuto. Comunque su “El Diario” di ieri si legge anche che “Los siguientes pasos consistieron en una evaluación antropóloga a cargo de Danilo Villamor, antropólogo físico con especialidad en Antropología Forense de UNAR, y otra geóloga, realizada por Germán Núñez, que comenzaron en febrero del 2008”. In un articolo c’è un’informazione che (se l’hanno letta e tradotta) dovrebbe almeno far fermare le rotative del Corriere …: “las fotografías fueron estudiadas por científicos de distintas disciplinas que estimaron no sólo su antigüedad sino también las características morfológicas a partir de la cual se plantean nuevas teorías sobre la aparición humana en el planeta”; questa frase fa perfino dubitare, visto che svela il livello di serietà della scoperta, che si tratti di una notizia dell’Agenzia ANSA latinoamericana. Per pudore questa frase non viene ripresa dal Corriere, anche se viene tradotta la frase che racconta il falso sull’impronta più antica precedentemente conosciuta, che è invece quella datata 3,6 milioni di anni, appartenente all’Australopithecus afarensis e trovata in Tanzania, a Laetoli. Qui un paio di foto delle ridicole impronte sullo sfondo, mentre qui in un sito informativo brasiliano ce ne sono molte di più; speriamo solo che a Milano, futura sede dell’Expo 2015, nessuno si accorga che in una didascalia si legge: “nega a teoria da evolução humana”. Per ora sul Corriere leggiamo solo (ma è comunque troppo, anche se avrà fatto la felicità per un giorno di tanta gente creazionista ed ignorante): “andrebbe riscritta la storia dell'evoluzione umana” [2015!? … meglio -2015?]… Mentre sembra che nessun quotidiano al mondo (tranne che nella Svizzera italiana) abbia avuto il coraggio di citare la notizia, un paleontologo USA (“Footprint Fraud in South America”) finalmente ne conferma la grossolanda falsità (“At best it's a modified feature in the rock, at worst a complete sculpture, but either way it looks like a cartoon version of a foot”), soprattutto svelando che uno degli scopritori (Freddy Arce) è già stato coinvolto in un’altra scoperta quanto meno discutibile (una stele con iscrizioni … in sumero trovata proprio nella stessa zona). Per fortuna sembra che in Italia finora nessun altro ci sia cascato … speriamo che il responsabile (che difende la notizia in prima pagina ancora alle 18.00 e con una foto di impronta perfino diversa da quella presente nei siti web boliviani o
29/5/08-IT
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La saga dell’ornitorinco sembra voglia continuare all’infinito; ma non coinvolgendo persone esperte (nessuno immaginerebbe che questo possa avvenire nel secolo della biologia; sembra che il Corriere abbia ammesso di essere comunque costretto a lasciare l’ultima parola a una persona non esperta … [un rischio che i biologi evoluzionisti non possono e non vogliono assolutamente correre…]). Oggi così dobbiamo cercare di apprezzare almeno un po’ un articolo sul Foglio (“L'ANCA SBILENCA”); farà molto piacere (soprattutto a G.Bertorelle che non aveva avuto il piacere di chidere lui in persona una spiegazione di una tale assurdità che pure il Corriere non ha notato né contestato) il fatto che quel birichino di BandineIIi faccia notare che l’articolo di replica sul Corriere ignorava tranquillamente proprio il punto centrale dell’obiezione di Bertorelle: in uno degli articoli scientifici citati era espressamente scritto che i fatti dimostrati non potevano servire a contestare Darwin (contrariamente agli obiettivi di PiatteIIi PaImarini, che sembra che ora anche il Corriere abbia fatto propri). Per difendere un po’ Darwin da questa critica assolutamente non giustificata (in questo caso!) BandineIIi poi però comincia a sbandare: oltre a fare i complimenti a mons.Ravasi per aver ignorato i “fondamentalisti dell’ID”, non invitati al suo convegno del marzo 2009 (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES”), ipotizza che questo dibattito lo faccia gongolare in quanto “indebolisce il fronte delle certezze scientiste”; probabilmente ignora quanto mons.Ravasi nel 2005 si mostrasse rispettoso delle competenze della scienza (“Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda”). [NB: non sembra che da quando è responsabile della cultura mons.Ravasi abbia confermato questa originale opinione, … anche se possiamo continuare ad illuderci, non essendo ancora arrivata una chiara smentita] Poi inizia un lungo discorso sugli acciacchi … della sua anca, senza immaginare che in realtà il bacino umano deriva da antenati scimmieschi brachiatori (che si muovono sospesi, senza caricarare troppo l’articolazione dell’anca) e non da quadrupedi o quadrumani, per cui la sua conclusione avrebe potuto essere ancora più critica non solo verso l’ipotesi dell’ID ma anche verso la “leggerezza irresponsabile” e l’”ironia diabolica” [?!!] di un eventuale Dio creatore di un bacino mal progettato. I danni peggiori sembrano però destinati allo stomaco, alle capacità intellettuali e alla ragione umana: “così da indurre il poveretto a impegolarsi, nella sua presunzione scientista, in false iopotesi evoluzioniste da smentire poi con elucubrazioni aristotelico-fideiste. Troppo per lo stomaco di un credente, meglio l’evoluzionismo”. [Certo non c’è da meravigliarsi se i biologi hanno qualche difficoltà a capire. Non essere capaci di “ampliare la ragione” senza mettersi a ridere è certamente un grave handicap].
28/5/08-VA
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Sull’Osservatore Romano un articolo di G.lsrael “Ma l’uomo non è un dado” con alcuni consigli su come migliorare l’educazione scientifica. Consiglia un uso prudente della scienza, forse timoroso che possa fare qualche guaio: “Oggigiorno predomina una versione forte del naturalismo: un materialismo metafisico che attribuisce alla scienza il compito di mostrare che ogni aspetto della realtà consiste di processi materiali. Ed è così che l’esilio di Dio dalla natura predicato da Cartesio e da Leibniz – e tanto criticato dai filosofi newtoniani, come Clarke – diventa un esilio totale, ateismo radicale e la scienza viene investita del compito di distruggere la “superstizione” religiosa. Anzi – a leggere certi testi e a seguire certi dibattiti – sembra quasi che la sua attività si riduca esclusivamente a questo fine”. A differenza di Zichichi, che non ne vede la presenza, lui ne vede forse troppa: “Il Novecento segna il dilagare della matematica in ogni campo ed oggi questo processo assume contorni parossistici … la biologia si ripartisce tra un approccio sperimentale volto ossessivamente a ricercare le basi materiali della vita e del pensiero e un approccio matematico modellistico”
28/5/08-USA
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28/5/08-IT
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Splendido sito web con video e immagini sull’origine della vita sulla terra: “Exploring life’s origin”. Francis Collins, direttore per 15 anni del National Human Genome Research Institute andrà in pensione dal 1’ agosto. Qui alcune idee sul successore.
Sull’Avvenire un articolo (“Dio, i quanti e l'ordine del cosmo Un convegno s'interroga sulle leggi della natura”) sul convegno a Padova, finanziato dalla Templeton Foundation, su “Dio e le leggi della natura”, con astronomi, fisici, astrofisici, teologi, tutti credenti, Pur avendo chiari alcuni confini disciplinari («Perché se la scienza non può dire alla teologia come costruire la dottrina della Creazione, la teologia non può costruire una dottrina della Creazione ignorando l'età dell'Universo»), come altri fisici, non si fanno comunque problemi di fronte alla biologia evoluzionistica (“la peculiarità dell'uomo scaturisce dalla capacità di concepire pensieri astratti. L'ha acquisita 200 mila anni fa, grazie al linguaggio”, “tutto si è svolto come se il cervello umano fosse stato predisposto per compiere questo passo cruciale”). Ovviamente non hanno invitato mons.Ravasi, forse temendo che ripetesse il suo pensiero, magari aggiungendo i fisici ai teologi…: “Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda”) • Mercoledì 4 giugno alla Bicocca convegno su “Biodiversità ed evoluzione.”, inserito nel Festival della Biodiversità in corso a Milano. Partecipano alla tavola rotonda: o Renato Massa, Professore di Zoologia presso l'Università di Milano-Bicocca o Telmo Pievani, Professore di Logica e Filosofia della scienza presso l'Università di Milano-Bicocca o Gabriele Rinaldi, Botanico sistematico, Direttore dell'Orto Botanico di Bergamo "Lorenzo Rota" Modera Annastella Gambini • Nei programmi 2009 del Piccolo di Milano compare uno spettacolo su Darwin, in cartellone del 4 febbraio al 1’ marzo: “Darwin... tra le nuvole” di Giulio Giorello e Luca Boschi, regia Stefano de Luca. Se ne parla su Repubblica (“PICCOLO, IL TEATRO FORMATO EXPO'”) e sull’Avvenire. • Un quotidiano on line di Genova informa di un dibattito (“«La fuga dei cervelli è inarrestabile»“ che si terrà venerdi’ 30 a Genova, con PiatteIIi PaImarini; il tema principale della serata sarà sul ruolo della mente in relazione al cervello. Nell’articolo anche un’intervista che riprende i temi toccati nell’articolo sull’ornitorinco; insiste ancora a ritenerlo un esempio utile per contestare Darwin sul punto su cui lui sfidava i critici (dimostratemi che l’evoluzione non è graduale) prendendo forse l’esempio – in realtà non si conoscono nemmeno i fatti - peggiore: una specie in cui non si sa nulla dell’evoluzione durata ben 166 millioni di anni. Se pensiamo alle migliaia di specie di mammiferi comparse in 60 milioni di anni, troveremmo forse esempi migliori…
26/5//08-IT
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Articolo dell’agenzia vaticana Zenit del tutto tranquillizzante sui problemi ambiententali; si dice addirittura che • “una petizione sottoscritta da oltre 31.000 docenti universitari e scienziati americani e non, in cui si chiede al governo USA di rifiutare gli accordi di Kyoto sul riscaldamento globale, perché dannosi all’ambiente, all’economia e allo sviluppo.”, • “un esame attento della serie storica delle temperature non induce a pensare che sia in atto un riscaldamento senza precedenti.”, • “ogni tentativo di negare il primato dell’uomo sulle altre creature inevitabilmente porta non solo alla distruzione dell’uomo, ma anche dell’ambiente.”, • “nei Paesi sviluppati tutti gli indicatori ambientali sono migliorati in questi decenni,…. La strada migliore sarebbe dunque che tutti i Paesi raggiungessero lo stesso livello di benessere. Invece il Protocollo di Kyoto va esattamente nella direzione opposta, imputando allo sviluppo la possibile distruzione del pianeta.” Non sembra che siano informati sulle parole del Papa dette il 23/9/07 prima a Velletri e poi a Castelgandolfo: “La logica del profitto, se prevalente, incrementa la sproporzione tra poveri e ricchi, come pure un rovinoso sfruttamento del pianeta” (audio). Il Papa sembava un po’ meno tranquillo 10 mesi fa… e non è cambiato molto da allora….
25/5/08-IT
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Su Avvenire una articolo sulla 194 (“ LEGGE 194: CELEBRAZIONE CON "KILLERAGGIO" INCORPORATO”) che cita anche il dibattito scatenatosi su alcuni punto poco chiari di un articolo del Corriere in cui si commentava la posizione filogenetica dell’ornitorinco che ha coinvolto anche il povero Darwin (su quel problema forse si poteva citare pure suo nonno Erasmus…). Il giornalista sembra rispettoso del giudizio critico di Bertorelle, ma poi si vede che fa soprattutto il suo gioco; usa quindi non solo il contrasto fra la visione di Bertorelle e quella di PiatteIIi, apparentemente vicina alla religione - con critica a freddo verso le ipotesi darwiniane e neodarwiniane (anche se forse solo apparentemente, come fece anche nell’articolo del 4/11/07, ma questa volta davvero senza giustificazione, anzi; Poi ci rimane male se qualcuno lo fa notare con un “ma che c’entra!” …) – e quella. A questo aggiunge una frase di Boncinelli tratta da un articolo su Micromega N.3/08 (“la natura non ragiona con la nostra testa … l’evoluzionismo mal si adatta al nostro modo di vedere e di pensare") per negare che vi siano problemi fra scienza e fede in quanto i problemi sarebbero … “fra scienza e ragione” …; l’originalità è ai massimi livelli … in realtà lo sanno tutti che non sempre la razionalità prevale, soprattutto allorquando si pensa di risolvere problemi materiali partendo da verità assolute che necessariamente condizionano l’uso della ragione… La questione non è semplice da risolvere, e lo si vede bene se guardiamo ai diversi e contrastanti approcci ai problemi evolutivi da parte di esponenti autorevoli della Chiesa cattolica. E non è un problema di ragione, ma di strumenti di analisi inadeguati e più o meno rispettosi del metodo scientifico. Non è quindi giusto pensare che “il contrasto non sarebbe fra scienza e fede o fra fede e ragione, come dicono i razionalisti evoluzionisti, ma fra scienza e ragione”. Conseguenza (di comodo e non motivata)? “il razionalismo non sa evoluzionarsi”. La frase infatti è decisamente provocatoria, perché sembra voglia far venire il dubbio che … invece la fede “sa evoluzionarsi”….. non si capirebbe più però l’insistenza con cui si pretende l’”ampliamento della ragione” … PS: Viene comunque il dubbio che Boncinelli alludesse solo a un evidente problema: non è facile gestire razionalmente processi che durano centinaia di milioni di anni. C’è chi si rifiuta di pensare ad una tale scala dei tempi e non ha problemi ad immaginare un modo immobile … e chi ha qualche problema nell’immaginare tempi così lunghi e una realtà in contimua evoluzione … • [da Pikaia] In questi giorni il paleoantropologo Bernard Wood (nel suo sito all’Università di Washington sono disponibili molti dei suoi articoli), sta tenendo una serie di lezioni sull’evoluzione umana all’Università di Firenze. Il penultimo fascicolo (APRILE 2008) del Journal of Anatomy è tutto dedicato a un convegno sull’evoluzione dell’uomo e delle attuali scimmie antropomorfe (‘Human evolution: ancestors and relatives’), organizzato appunto da Bernard Wood. E’ un’occasione per verificare quello che ognuno sa sull’origine del lungo e complesso percorso, iniziato circa 6/7 milioni di anni fa quando una specie di antropomorfa si è specializzata sempre più per la locomozione bipede che ha favorito la conquista della savana. Tutti gli articoli del convegno sono disponibili gratuitamente on linem, anche se sono in inglese, per cui è un’ottima occasione gratuita per aggiornarsi, e per imparare a verificare le competenze di tutti coloro che parleranno di evoluzione umana in occasione del bicentenario della nascita di Darwin. Se si preferisce qualcosa in italiano, di specialistico ma gratuito, non si trova molto in internet sull’evoluzione umana, ma sull’evoluzione biologica sì, grazie alla gentilezza e alla competenza degli zoologi Pesce e Omodeo, che lasciano libero accesso a testi scritti da loro sull’evoluzione. Quasi mai l’evoluzione viene insegnata a scuola (mai nella scuola dell’obbligo e poco anche all’università); è quindi molto facile che chi parla o scrive di evoluzione non conosca l’argomento, e purtroppo non
24/5/08-VA
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Articolo di G.lsrael sull’Osservatore Romano (“Ma l'uomo non è un dado”)
24/5/08-IT
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Commento di Sandro Modeo sul Corriere (“L'approccio manicheo fa male all'evoluzionismo”) allo scambio sul problema dell’ornitorinco, ma soprattutto dei titoli del primo articolo e della evidente strumentalizzazione antidarwiniana dell’articolo (che ha stimolato un titolo drammatico (dobbiamo forse sospendere i festeggiamenti per i 200 anni dalla nascita di Darwin?). Il dramma sembra sempre però quellodi chi si chiede se vale la pena di rischiare cercando di ristabilire una visione problematica e corretta della scienza. Sembra che in Italia manchi negli scienziati la capacità di scrivere critiche senza rimetterci la mano e magari anche la stima dei colleghi… e propria… A proposito: a cosa si riferisce il termine manicheo del titolo? Alla posizione di PiatteIIi PaImarini che aveva definito antidarwiniano un articolo in cui c’era chiaramente l’invito a non farlo? O riguarda le posizioni dei i due scienziati? Tremendo articolo sul Domenicale (“L’ornitorinco questo sconosciuto”) contro l’intervento di Bertorelle (del 21/5) a chiarimento di alcuni punti poco chiari e imprecisi nell’articolo di P.PaImarini sul Corriere. Cosa ci vuole a scrivere che l’intervento è un esempio di “teologia talebana”, una “fatwa”? L’articolo è pieno di disprezzo verso il metodo scientifico utilizzato dalla biologia (e di cui ognuno ne trae parecchi vantaggi rispetto al dover andare spesso dallo stregone o a Lourdes), presentata come religione con i suoi dogmi. Non che per questo settimanale sia una novità, ma ci manca solo che anche qui si esalti, come si fa spesso altrove in alternativa alla “religione dell’evoluzionismo” … la “teoria del Disegno Intelligente”
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24/5/08-USA
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Nel sito di Pharyngula (A weird poll to crash) un ridicolo appello alle popolazioni dei piccoli stati a partecipare ad un patetico sondaggio che potrebbe permettere loro “to wield greater unrepresentative power!”. E’ un sondaggio fasullo che vorrebbe misurare la fede in Dio. Molti paesi del mondo avrebbero il 100% di atei e altri invece lo 0% … curioso il risultato molto equilibrato (?) del Vaticano … J D’altronde è prevedibile: hanno risposto solo in due … un numero maggiore di partecipanti si nota nei paesi densamente abitati, religiosamente eterogenei e culturalmente vivaci… e il Vaticano non rientra certo fra questi. • Più seriamente: sul New York Times un articolo di M.Tomasello (Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology) su alcune importanti differenze che lui ha osservato fra bambini e scimpanzé: “How Are Humans Unique?“. Fra le differenze: • children, but not chimpanzees, expect and even demand that others who have committed themselves to a joint activity stay involved and not shirk their duties. • human infants, but not chimpanzees, put their heads together in pretense. This seemingly useless play activity is in fact a first baby step toward the creation of distinctively human social institutions. • The great apes — chimpanzees, bonobos, gorillas and orangutans — communicate almost exclusively for the purpose of getting others to do what they want. Human infants, in addition, gesture and talk in order to share information with others
23/5/08-VA
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Nel sito SRM - Science and Religion in Media compare (Teorie evolutive e creazione a dialogo in un convegno del Progetto STOQ e del Pontificio Consiglio della Cultura “) un altro avviso sul prossimo convegno sull’evoluzionismo (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES”), che si terrà in marzo 2009 alla Gregoriana. Si citano 2 altri precedenti articoli che parlano del convegno, uno del 6/4/08 sul Sole24Ore scritto da organizzatori del convegno e e uno piuttosto duro di Boncinelli sul Corriere dell’11/4/08 (“Charles Darwin, ultimo processo”). Nell’articolo di oggi si chiarisce (!?) che “Papa Benedetto XVI, seguendo le orme di Papa Giovanni Paolo II, ha sempre dichiarato possibile e plausibile l'evoluzione; resterebbero però da chiarire molte questioni che il darwinismo sembra non riesca ancora a spiegare”. Questo ragionamento (in realtà è una frase fatta, vuota e pure masochistica, in quanto di solito si allude al fatto che la teoria dell’evoluzione non spiega – come potrebbe? - l’abiogenesi) non è convincente e anzi evidenzia un fatto su cui si discute troppo poco: quanto siano diversi i livelli di conoscenza e di razionalità su questo problema, certo non facile, anche e soprattutto entro la chiesa; basta leggere l’intervista a Peter Schuster, l’evoluzionista invitato 2 anni fa a Castelgandolfo dal Papa per spiegargli l’evoluzione per rendersi conto quanto questo ragionamento sia criticabile. Altri errori si possono capire se si legge l’articolo di oggi sul Corriere (“La teoria dell'evoluzione e il (defunto) darwinismo”), ma per capire gli errori più gravi di questa frase è meglio rileggere un documento di GPII del 1988 … Come mi sembra evidente, questa frase 1) Inutilmente sottolinea che l’evoluzione sia un fatto (sono almeno 200 anni, almeno da Erasmus Darwin, che lo si sospettava … meglio sorvolare ... e passare al problema serio!) 2) preannuncia una verifica da parte del Papa (!) su questioni scientifiche (“resterebbero però da chiarire molte questioni”) 3) presenta in modo negativo il darwinismo, nonostante PiatteIIi PaImarini cerchi da anni di spiegare che è defunto e che oggi c’è al suo posto la nuova sintesi”. D’altronde si parla ancora di Archimede, altrettanto defunto, come pure di Galilei, di Newton e di centinaia di altri che permettono oggi a chiunque oggi sia curioso di “salire sulle spalle dei giganti”. 4) Insiste a chiedere che questo darwinismo defunto chiarisca delle questioni che … “sembra non riesca ancora a spiegare”. Insomma sembrerebbe quasi che stiano preparando per il marzo 2009 una bella festa di compleanno con 200 petardi al posto delle 200 candeline. E invece [forse] non è così. Ben diversa e non così ostile è infatti la paginetta che nel sito internet presenta l’Argumentum del convegno; non si fanno inutili riferimenti all’evoluzione come fatto, non si parla di darwinismo, certamente superato e trasformatosi in 150 anni in una teoria che ha enormi capacità esplicative, ma di teoria sintetica dell’evoluzione, o “neodarwinismo”,. Soprattutto: non preannuncia esami né si azzarda a ripetere … che qualcuno non si è spiegato... Addirittura, nella breve paginetta dell’Argumentum (meglio leggerla tutta!) si notano almeno 4/5 frasi che sottolineano l’autonomia ma anche la dignità dei diversi “piani” e delle diverse competenze: 1. Il primo piano da analizzare, in perfetta autonomia rispetto ad ogni altra considerazione, è il piano stesso delle scienze. 2. In un secondo tempo bisogna studiare le varie teorie scientifiche che provano a spiegare tale fatto. 3. A questo livello, è essenziale considerare la teoria neodarwiniana così come è, una teoria scientifica che evolve sempre, cercando di integrare sempre più elementi. Come ogni altra teoria scientifica, va sottomessa a critica e discussione. Per tale ragione, non va considerata né come una verità definitiva, … né … come se fosse direttamente contrapposta ad una
23/5/08-IT
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E’ pubblicata dal Corriere la risposta di PiatteIIi PaImarini a G.Bertorelle; nonostante l’impostazione sia più corretta e chiara e si sostenga l‘esistenza di una teoria evolutiva proposta dai neodarwinisti (“tutti perfettamente materialisti, tutti indefettibilmente tesi allo sviluppo di una teoria dell'evoluzione biologica naturalistica”), anche questo contributo farà contenti gli antievoluzionisti visto che nel titolo si legge una semplificazione “La teoria dell'evoluzione e il (defunto) darwinismo”; nell’ultima frase si sostiene che il presidente della SIBE vedrebbe addirittura “immaginari assalti alla razionalità scientifica”; sappiamo bene che gli assalti alla razionalità sono diversi e comunque per quanto riguarda l’evoluzionismo … sono 150 anni. L’articolo poi non aiutava i lettori (e nemmeno chi fa i titoli …) a distinguere fra darwinismo e la teoria sintetica dell’evoluzione (in momenti in cui si difende ancora il lamarckismo nonostante Lysenko); inoltre nelle frasi precedenti si legge che : • il grande pubblico non ne sa niente, mi creda, e non solo in Italia. Certo che [i meccanismi evolutivi citati] sono «interamente compatibili con la moderna teoria dell'evoluzione » perché sono essi stessi la moderna teoria dell'evoluzione, come da me esplicitamente sostenuto in quell'articolo. • le molte meraviglie della biologia degli ultimi venti anni potevano venire «integrate » nella sua [di Darwin] teoria, e che la sua teoria sarebbe stata confermata nell'essenziale da quanto oggi sappiamo. [che ci azzecca il “defunto” nel titolo?] • Sono molti anni che le scoperte della genetica e della biologia dello sviluppo hanno fatto «collassare assolutamente » la teoria darwiniana. A questo punto viene spontaneo chiedersi se è proprio Bertorelle che “genera confusione nei lettori tra la moderna teoria dell'evoluzione, sacrosanta [?!?!], e il darwinismo, ormai largamente defunto”. Basta verificare le reazioni agli articoli del 4/11/07 (“Le ultime scoperte «smontano» la teoria dell'evoluzione Darwiniana”) e a quest’ultimo dell’11/5/08, per verificare che certamente ambedue gli articoli hanno creato problemi, in quanto hanno avuto un grande successo (imprevisto?) fra chi nega non solo il darwinismo (evidentemente superato, anche se forse è troppo definirlo “defunto” (lui stesso poi scrive che “la sua teoria sarebbe stata confermata nell'essenziale da quanto oggi sappiamo”!) – che c’è un sacco di gente che pensa sia ancora utile rivalutare il superatissimo eliocentrismo galileiano!!) ma anche la “moderna teoria dell'evoluzione”. Riguardo alla qualità e alle competenze di chi ha apprezzato e diffuso in vari siti web i due articoli, si può manifestare qualche perplessità (sono istruttivi i “migliori” commenti dei lettori…): Nexus, Mysterium (“il tuo blog è molto carino e lo seguo da un po'. però evita di metterci ste robe che sono allucinanti”, “L'articolo in questione basta che fai una ricerca su Internet - è stato riportato da una miriade di siti anche molto autorevoli, oltre che dal nostro”, “non contesto lo studio ma l'articolo che con lo studio ha poco e nulla a che fare”), Meldolesi (“Forse avrebbe dovuto segnalare che la sua opinione diverge da quella degli stessi autori della ricerca... ”, “io che ho letto l'articolo per intero vi posso dire che non si fa alcun riferimento a problemi nella teoria dell'evoluzione. E' tutta una invezione personale…”, “la questione non e' se l'ornitorinco abbia o meno un certo numero di cromosomi: la questione e' se l'ornitorinco postula l'esistenza di Dio.”); è un problema che si spera venga valutato dell’autore, anche per evitare che siano solo gli altri a capire se le frasi sono critiche solo verso il darwinismo o anche – come lui escluderebbe - verso la teoria sintetica dell’evoluzione. E se ci sono o no frasi critiche verso altre ipotesi diffuse ma senza alcuna base scientifica (e la sua esperienza USA verrebbe certo apprezzata … si sente la mancanza perfino di P.Coyne, che ben conosceva l’ambiente USA…). E’ evidente che certi apprezzamenti all’articolo del 4/11/07 sono stati rifiutati; in quel caso infatti aveva capito dalle reazioni (quelle positive “venivano soprattutto dai professori di liceo” …!) che l’articolo aveva “generato confusione nei lettori“ e addirittura aveva scritto il
21/5/08-IT
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Una lettera di Giorgio Bertorelle, presidente della SIBE, al direttore del Corriere per smentire sia alcuni punti del testo di M.PiatteIIi PaImarini che il titolo dell’articolo comparso sul Corriere di qualche giorno fa riguardo al darwinismo o alla teoria sintetica dell’evoluzione. Questa è la risposta di un biologo esperto di evoluzione, arrivata dopo 10 giorni; probabilmente avrà anche meno successo mediatico rispetto all’articolo originale; anche nel sito del blog Mysterium sono rimasti impressionati dal numero dei siti web che hanno ripreso l’articolo originale, che quindi è diventato automaticamente autorevole - anche per loro abituati a ben altri standard di autorevolezza. Vedremo nei prossimi giorni se questa lettera di chiarimento verrà ripresa in altri siti internet o se sarà annullata da una risposta dell’autore, utile soprattutto per chiarire se ha visto che in uno degli articoli citati c’era scritto chiaramente che non si metteva affatto in discussione Darwin! Per ora la lettera è stato ripresa solo qui. Sarebbe utile che anche altre società scientifiche decidano come comportarsi in eventuali situazioni simili (il 2009 sta avvicinandosi…).
21/5/08-USA
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In una serata senza nulla di interessante alla TV – as usual… , sicuramente internet ha qualcosa di meglio da offrire. Basta cercarlo e oggi si trova qualcosa che può riempire ben più di una serata: da oggi sono infatti in internet i video degli interventi ad un convegno svoltosi l’1 e 2 maggio presso la Rockefeller University: “From RNA to Humans: A symposium on evolution”. Anche se purtroppo sembra che non siano scaricabili (per visualizzarli anche offline) i video delle conferenze sono ben fatti (anche se non sempre i testi delle diapositive prevedono la registrazione video …) e coprono la maggior parte dei problemi recenti affrontati da chi studia l’evoluzione; vengono quindi presentati i fatti, le scoperte, tutto ciò che rende utile, importante e necessaria la ricerca biologica “for the benefit of humanity”, come si legge in alto nella pagina. I 16 contributi sono suddivisi nei 4 seguenti argomenti:
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Archaean Chemistry and Earliest Fossils
Cells, Cellular Evolution and Protein History
Development of Eukaryotic Genetic Capacity and Multicellularity
Human Evolution through the Lens of DNA Sequences
Non può che far piacere notare che, nonostante siamo negli USA, un quarto degli oratori siano europei (di cui 1 italiano, Cavalli Sforza); S.Pääbo e Cavalli hanno presentato 2 delle comunicazioni sull’evoluzione umana: • Evolution of Human Populations • Accelerated Evolution in the Human Genome • Probing Human Brain Evolution at the Genetic Level • A Neanderthal Perspective on Human Origins Oltre alle 16 comunicazioni sulle scoperte scientifiche più recenti, la sera dell’1 maggio si è parlato un po’ anche di problemi politici, religiosi e culturali; la mente umana infatti è molto complessa e non tutti credono a chi è scuro che la terra non sia piatta come sembra, o a chi sa che il sole non gira attorno alla terra come sembra, o che le specie, anche se non sembrerebbe, hanno avuto davvero tutte un’origine comune da un “vermicello” come già sospettava anche uno furbo come Erasmus Darwin … nel 1794 (bisogna avvertire Ben Stein che ha sbagliato Darwin … sembra che Erasmus, il nonno, abbia davvero dato qualche buona idea a un nazista … ma si trattava di Von Braun … per un motore per razzi). Eugenie C. Scott, l’antropologa che dirige l’NCSE (il National Center for Science Education, che negli ultimi mesi ha ottenuto importanti successi) ha presentato Jerry Coyne, che ha parlato di come il neocreazionismo cerchi di ostacolare l’evoluzione culturale negli Stati Uniti (Feeding and Gloating for More: The Challenge of the New Creationism). J.Coyne ha parlato dei problemi di diffusione della cultura scientifica che in qualche modo preoccupano anche i biologi evoluzionisti in Italia, anche se in modo diverso: negli USA ci sono infatti biologi evoluzionisti ai massimi livelli, mentre in Italia ai massimi livelli ci sono soprattutto le autorità religiose; purtroppo sull’evoluzione biologica hanno opinioni estremamente varie e confuse (essendo non razionalmente motivate) su come affrontare (spesso solo con l’aiuto di S.Agostino) un argomento relativamente nuovo (è solo un secolo e mezzo che se ne parla … per ora ci sono solo “teorie” … e … ancora non si vedono “verità” che possano essere “comparate” con le “verità” di fede).
20/5/08-VA
L’agenzia Zenit (“Presentato il sito del Forum Cattolico Europeo per l'Ecologia”) informa di un nuovo sito web cattolico sui problemi ambientali, il sito "Forum Cattolico Europeo per l'Ecologia" (www.cefe.ch). Si sa che nel mondo cattolico su questi problemi c’è attualmente un contrasto fra chi concorda con i principali risultati della ricerca scientifica e chi invece – come i partecipanti, domani a Bologna, ad un incontro sul tema "Ambiente: i motivi della speranza" - ha evidentemente una posizione opposta, quasi “negazionista”, e per questo evita di riportare certe frasi troppo audaci del Papa o certe iniziative, pur stimolate dal papa, per ridurre l’”impronta ecologica” del Vaticano (qui ad esempio un PDF che presenta le iniziative in corso a Pordenone per ridurre l’impronta ecologica, con riferimenti a iniziative a livello europeo). Una visita al sito europeo del CEFE permette di capire subito che non solo il CEFE è rispettoso dei risultati delle ricerche scientifiche sui rischi ambientali che incombono sulle prossime generazioni, ma riporta anche spesso (e volentieri, dato che a volte si esagera …) le più forti e preoccupate dichiarazioni papali, come quelle del 23/9/07 a Velletri e a Castelgandolfo (audio), di solito non citate. Addirittura si fa capire chiaramente che nel discorso fatto all’ONU dal Papa in aprile erano previste (e quindi sarebbero state poieliminate?) alcune frasi molto più preoccupate di quanto in realtà sia avvenuto (“The Independent - Pope to make climate action a moral obligation – on 22/9/07 reports that his speech to the United Nations is likely to contain an appeal for sustainable development. Vatican diplomatic sources reveal it will follow an unprecedented Encyclical on the subject.The speech will act as the centrepiece of a US visit scheduled for next April. It will round off an environmental blitz at the Vatican. “). Un articolo con le stesse ipotesi – smentite poi dai fatti - era comparso anche in Italia, su La Stampa il 14/10/07 (“Il Papa “verde” marcia sull’Onu”) . Nel sito del CEFE si parla poi bene anche di iniziative vaticane (“Vaticano, un bosco anti-inquinamento quindici ettari per compensare le emissioni“) che sembrano dimostare l’interesse per il concetto di ”impronta ecologica”. Invece ai negazionisti non piacciono per nulla iniziative scientificamente fondate (infatti non si vergognano a far capire nel loro sito web che preferirebbero gestire i problemi ambientali con iniziative economiche anche se decisamente inutili e ben poco scientifiche …). Nell’articolo sul CEFE si ricorda anche l’importanza dell’incontro interconfessinale avvenuto a Sibiu nel settembre scorso (anche questo criticato dai negazionisti), durante il quale è stato concordato fra tutti i cristiani europei un documento finale decisamente avanzato sia sui temi etici (basti pensare che non si indica quale sia il momento di inizio della vita umana, per rispetto della posizione dei protestanti, favorevoli all’aborto) che ambientali (ci sono ben 3 raccomandazioni sui problemi dell’ambiente, l’8’, il 9’ e il 10’). Strano che il documento finale di Sibiu non sia molto pubblicizzato in Italia negli ambienti cattolici … il fatto che non si sia ritenuto necessario e importante (per favorire il dialogo con i protestanti) definire il momento iniziale della vita umana è una novità rilevante, che sicuramente potrebbe migliorare molto anche il dialogo fra laici e cattolici in Italia, forse altrettanto importante.
20/5/08-UK
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Sull’ultimo numero dell’autorevole rivista Behavioral and Brain Science una discussione interessante sull’articolo (interessante anche lui, qui in un preprint free) “Darwin's mistake: Explaining the discontinuity between human and nonhuman minds“ di Derek C. Penn, Keith J. Holyoak and Daniel J. Povinelli Alla fine dei commenti la risposta degli autori, che dovrebbe bloccare la “festa” che qualcuno potrebbe fare dopo aver letto il titolo del primo articolo… : “Darwin's triumph: Explaining the uniqueness of the human mind without a deus ex machina”. Gli articoli sono commentati nel blog di John Wilkins, dove si cita Fodor, per cui fra poco è comunque probabile che leggeremo qualche titolo antidarwiniano sul Corriere della Sera … J La discussione su questi interventi su BBS comunque continuerà certamente anche sul web e nei blog.
20/5/08-USA
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Una notizia preoccupante dagli USA: nel suo blog Pharyngula, PZ Myers invita a leggere subito i risultati (pubblicati oggi su PLOS: “Evolution and Creationism in America's Classrooms: A National Portrait”) di un sondaggio su creazionismo/evoluzionismo; le domande sono le solite, ma di nuovo c’è un confronto fra il campione complessivo nazionale e un campione di soli docenti di scienze/biologia. La premessa del’articolo è senza dubbio incoraggiante, in quanto si chiarisce che nelle scuole statali non si può insegnare ilk creazionismo o l’ID, a differenza dell’Italia: “At this time, not a single state uses its content standards to explicitly promote ID or creationism [12–14]. School boards are monitored by organizations like the National Center for Science Education…. . As a result, few state school boards can formally consider measures like the one adopted in Dover without scrutiny and challenge from organizations representing the scientific profession.” La situazione dentro alle classi in realtà è un po’ diversa: la ricerca dimostra come rispetto alla popolazione in generale, i risultati delle opinioni sull’evoluzione siano certo migliori fra i docenti di scienze/biologia, ma risulta comunque che addirittura il 16% di loro è un creazionista biblico, cioè ritiene che che le specie viventi siano state create esattamente uguali alle forme attuali e che questo sia avvenuto poco tempo fa, dato che la terra secondo loro ha meno di 10000 anni. Nell’articolo si riflette sull’importanza dell’educazione degli insegnanti e della collaborazione che dovrebbero ricevere dagli esperti di evoluzione nella preparazione del materiale didattico. E’ inutile che si cerchi di bloccare leggi che permettano di insegnare il creazionismo quando in realtà ci sono insegnanti creazionisti o che ignorano o non insegnano i meccanismi evolutivi: il 23% pensa infatti che non sia necessario insegnarli ... Certo ora si capisce meglio perché il 48% degli americani sono contro un’evoluzione non gestita da una divinità! Ci si preoccupava delle leggi, ma quello che avviene nelle aule è ben diverso. Dalle tabelle si vede che il 17% degli insegnanti non insegna l’evoluzione umana [e in Italia? Non lo sappiamo, anche se sappiamo che hanno cercato di impedire perfino che lo facessero] e il 75% non dice nulla dell’Intelligent Design (mentre il 18% riesce a occupare una o due ore con questo argomento che non c’entra con la scienza …). L’articolo viene discusso nel blog Panda’Thumb. L’articolo viene discusso anche nel blog dell’antropologo J.Hawks, che ragiona un po’ sulla preparazioe “evoluzionistica” che viene fornita nei corsi delle scuole superiori (“What really does concern me is the absolute minimal amount of time that high school biology courses spend on evolution. Without evolution, biology really lacks any mechanism to talk about cause and variation”) evidenziando anche i limiti dellinsegnamento dell’evoluzione umana (“But significantly fewer teachers covered human evolution, which is not included as an NSES benchmark. Of teachers surveyed, 17% did not cover human evolution at all in their biology class, while a majority of teachers (60%) spent between one and five hours of class time on it.”) Hawks non dimentica però quanto poco di evoluzione si faccia anche nei corsi universitari di biologia: “What actually scares me is the number of practicing biologists -- especially geneticists -- who are working only on the knowledge of evolution they got in high school biology. Because university genetics, biochemistry, and biology curricula often require no coursework in evolutionary biology. They need no coursework at all in human evolution . So you wonder how they get to be practicing researchers”. E quindi il grido d’allarme, che come ho notato, vale anche per l’Italia: “There are a large group of "science-friendly" people who do not understand evolutionary biology, and who do not have a practical idea of its importance. These people are without a doubt against teaching creationism in science courses, but they cannot be for evolution except in the most nebulous sense, because they have no more than a nebulous idea of what evolution is. Unfortunately, some professional biologists, geneticists, and other scientists are
20/5/08-IT
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19/5/08-CINA
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E’ in arrivo in libreria un nuovo libro di G.Sermonti, sempre attivo e battagliero: “Una scienza senz’anima”. Se ne parla nel sito web degli Avventisti. In assenza di iniziative serie dei biologi evoluzionisti cattolici, che preferiscono non contribuire con le loro competenze e le loro ragioni, lo spazio viene occupato da dilettanti di solito ideologicamente motivati. Questa volta si tratta di cattolici e protestanti curiosamente uniti in favore dell’ID. Chi passasse da Caltanissetta il 24/5, alle 17.30 potrebbe partecipare a un convegno (“Dal caos all'ordine: causa o caso? Darwin aveva ragione?”) all’istituto Testasecca per pubblicizzare in un’iniziativa interconfessionale alcuni recenti volumi (fra cui l’ultimo libro di Dembski, appena tradotto dalla casa editrice evangelica Alfa e Omega di Caltanissetta, che presenterebbe le ragioni [?] dell’Intelligent Design). Sarebbe più istruttivo leggere, dagli atti del processo di Harrisburg recuperabili da qui, i retroscena della nascita di una teoria che nessuno si prende la briga di riconoscere come propria, anche perché nessuno saprebbe dire su quali esperimenti scientifici o su quale scoperta si baserebbe ... su che cosa in realtà si basi l’invenzione dell’Intelligent Design, avvenuta nel 1987, lo si scopre appunto negli atti del processo, grazie al lavoro di Barbara Forrest. Dall’Università di Zurigo, alla fine di una ricerca svolta da Thomas Geissman nelle foreste dello Yunnan, nel sud della Cina ai confini con il Myanmar, giunge la notizia (“White-handed gibbons extinct in China “) che è scomparsa una sottospecie di primati, il Gibbone dalle mani bianche cinese (Hylobates lar yunnanensis, Yunnan white-handed gibbon); le sue ultime tracce risalgono al 1992. Sembra che sia ormai la seconda sottospecie di primati scomparsa in questo secolo. La prima era stata, nel 2000, il Colobo rosso di Miss Waldron. Per ulteriori informazioni sui gibboni, che in inglese vengono chiamati Lesser Apes (in quanto simili alle antropomorfe ma di piccole dimensioni): Gibbon Conservation Alliance. Sul problema del significato oggi del termine specie (anche e soprattutto in relazione a una notizia come questa, in cui si parla dell’estinzione di una sottospecie), un articolo su Scientific American di Karl Zimmer (“What Is a Species?“): “The debate over species definition is far from over and is more than a mere academic spat. Proper classification is essential for designating the endangered list”; ne parla anche uno dei suoi consulenti nel suo blog, “Evolving Thoughts”
19/5/08-IT
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Su Sussidiario.net un pediatra, approfittando della latitanza dei biologi evoluzionisti cattolici, in un articolo orientato alla bioetica, si prova a spiegare con parole semplici (anche se a volte un po’ in libertà…) un po’ di evoluzione e di epigenetica (“Quanto conta l'ambiente per lo sviluppo dell'embrione?”): “il meccanismo dell’ereditarietà dei caratteri non è più solo legato [!?!] alla selezione naturale casuale, come voleva Darwin, ma anche all’interazione con l’ambiente”. [questo concetto deve essere nuovo… o forse bisognerebbe spiegare che la selezione naturale non casuale è l’interazione con l’ambiente di qualcosa che sarebbe importante venisse indicato; nessun rapporto poi fra ereditarietà e selezione naturale!] ”Già tutta la teoria dell’evoluzionismo casuale [!!?] zoppica [!?] per tanti motivi [?!]. Nelle scuole si insegna che noi deriviamo per una casualità [!!!] dalle scimmie, che la giraffa ha allungato il collo perché a un certo punto non c’erano più le pianticelle basse e sono sopravissuti solo gli animali col collo lungo, e che in fondo c’è intrinseco nella natura un criterio di sopravvivenza del più adatto o del più forte [?], che poi ha anche dei risvolti sociali nel maltusianesimo [?!] e via dicendo [?]. Questa teoria comincia però a scricchiolare [?] anche sotto i colpi di queste nuove conoscenze, perché sapere che anche l’ambiente può dare dei messaggi al DNA e che questi possono essere ereditari, dà la chiara impressione che l’evoluzione non avviene soltanto perché casualmente avviene una mutazione del DNA e tra le diecimila mutazioni possibili sopravvive casualmente [NOOO!] quella che si integra meglio con l’ambiente, ma che è invece l’ambiente stesso a indurre l’alterazione all’espressione del DNA e non ai suoi geni” [….] “…. vari ecologisti [?] ormai stanno spiegando che su questa base si incomincia a intravedere che questo scambio di informazioni tra ambiente e DNA ha quasi una valenza finalistica [?]. Non arrivano a parlare di creazione [!!], ma arrivano a capire però che le cose si dirigono comunque verso un progresso [?], verso un qualche scopo [?] che non riescono a identificare [!]. Parlo di ecologisti importantissimi, il premio nobel Prigogine per esempio, oppure Enzo Tiezzi, che ha recentemente preso il premio nobel [?] col gruppo di Al Gore. Costoro arrivano a dire che la vita si è evoluta sulla terra non in una forma casuale, [?] ma in una forma stocastica [!?!], cioè in una forma in cui tanti cambiamenti casuali “inspiegabilmente” [?] tendono verso un obiettivo ideale [?]. E l’ambiente, l’interazione tra DNA e ambiente avrebbe proprio questa valenza: quella di comunicare reciprocamente verso un progresso reale, verso una finalità [?] reale dell’evoluzione della vita”. Ma la frase più bella è quella finale, in cui si spiega con parole diverse dalle solite che una teoria scientifica è il massimo della conoscenza “oggi” possibile, se si preferisce non fidarsi delle verità (queste sì probabilmente casuali) delle diverse religioni: “nella scienza esistono le teorie, che saranno pur più o meno accreditate, ma rimangono sempre teorie [!!!] e quindi discutibili alla luce di nuovi fatti”. [Forse non è chiaro che il Papa a Regensburg aveva auspicato che anche la teologia possa certificare le sue conoscenze non solo usando la fede ma anche dimostrandole con la ragione, come avviene con il metodo scientifico; invidiava infatti il grande successo ottenuto grazie al metodo scientifico, che ha dimostrato di saper usare la ragione in modo più efficace. Appunto per questo sarebbe importante che i laici cattolici esperti di biologia collaboassero, per evitare alla Chiesa di sbagliare strada ancora una volta. E’ stato quasi commovente vedere come perfino un cappuccino, P.Cantalamessa, il 7/3/08 ci abbia provato, con una citazione a tradimento di un appello al Papa del biologo molecolare cattolico F.Collins, tratto dal suo ultimo libro; ma non basta … ci vuole un impegno costante, e non basta che si agiti solo chi di mestiere fa le prediche al Papa.
18/5/08-UK
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Su Nature un articolo interessante su un tema che secondo alcuni deve essere controverso e in parte sottratto alla scienza, un po’ come succede con l’evoluzione (Imeson A. (2008) Attributing physical and biological impacts to anthropogenic climate change. Nature, 453(7193), 353-357. DOI: 10.1038/nature06937). Mentre per l’evoluzione, a parte la Templeton Foundation, non ci sono poteri forti che intendano indirizzare il dibattito e magari anche i governi, per il problema dei cambiamenti climatici ci sono invece in gioco anche interessi delle grandi compagnie che sono cresciute sulla disponibilità di energia di tipo diverso e finora a basso costo. Abbiamo così convegni di dubbia obiettività sui cambiamenti climatici finanziati dai petrolieri e libri di altrettanto dubbia serietà scritti da inesperti del clima. L’articolo di Nature introduce nuovi elementi e nuovi parametri non facilmente contestabili: i cambiamenti climatici vengono infatti confrontati con i risultati di ricerche che osservano i cambiamenti nel tempo nei sistemi biologici in varie zone del mondo. Da questa indagine risulta l’esistenza di situazioni locali diverse che comunque contribuiscono ad un panorama complessivo di un cambiamento dei sistemi biologici in varie zone; se è discutibile che le temperature dell’aria e dell’acqua siano cambiate (siamo abituati a oscillazioni annuali ben più elevate…) , decisamente più convincente è la dimostrazione che alcune specie vegatali o animali non amano più stare in certe zone o a certe latitudini o a certe altezze e si spostano quindi verso zone in cui, lo possiamo dimostrare MAI erano state presenti. L‘evidenza con cui si dimostrano situazioni diverse e contrapposte in varie zone del mondo sconsiglia l’uso del termine “riscaldamento globale” in alternativa a “cambiamento globale”, più corretto e oggettivo … ma non meno preoccupante; anche perché sono evidenti le concordanze fra cambiamenti del clima e cambiamenti della biologia e dell’ambiente. Interessante il confronto fatto sui laghi della Siberia che documentano su amplissima scala geografica gli effetti dello scioglimento del permafrost in aree enormi nelle zone artiche. Se ne parla nel blog USA di un antropologo ma anche in un blog italiano (Leucophea). Una sintesi anche nello stesso fascicolo di Nature (“The next big climate challenge“) . Uno splendido video distribuito dal NASA GISS evidenzia i cambiamenti nel tempo (dal 1884!) delle temperature medie sulla terra in più di un secolo. Interessante il fatto che mostri differenze fra diverse zone della terra, evidenziando immediatamente il motivo per cui, con tecniche da prestigiatore, si possono evidenziare solo le zone di raffredddamento per negare un problema evidente e che sembra si sia aggravato soprattutto negli ultimi 15 anni.
18/5/08-IT
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Il sito del WWF Italia informa che è stato pubblicato un report del WWF sulla perdita di biodiversità nel mondo: “I dati, contenuti nel report “WWF 2010 and Beyond: Rising to the Biodiversity Challenge” realizzato in occasione dell’apertura della nona riunione della Conferenza degli stati firmatari della Convenzione sulla diversità biologica (CBD) che si apre oggi a Bonn, fino al 30 maggio. Secondo i dati del Living Planet Index (l'indice del pianeta vivente), tra il 1970 e il 2007 si è perso il 25% delle specie terrestri, il 28% di quelle marine e il 29% di quelle che vivono nelle acque dolci. I numeri sono destinati a peggiorare a causa del riscaldamento globale”. In italiano è consultabile il “Living Planet 2006” Martedì 20 maggio alle 20.30, dopo una messa (?), all’Auditorio San Carlo in Corso Matteotti 14, a Milano il teologo P.R.Pascual parlerà di “LA QUESTIONE DELLE ORIGINI - Origine dell´universo e della vita“. P.Pascual è Decano della Facoltà di Filosofia e Direttore del Master in Scienza e Fede dell´Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, che rientra nel quadro del Progetto STOQ finanziato dalla Templeton Foundation (una fondazione religiosa USA decisamente ostile all’ID USA - che invece sembra a volte apprezzato in Vaticano) e sotto gli auspici del Pontificio Consiglio della Cultura, diretto da Mons.Ravasi, un biblista che nel 2005 disse chiaramente che “se la teoria evolutiva è giusta, non spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe un campo non suo …. è ovvio che l’evoluzione esiste, non si possono ignorare i risultati della scienza. Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda”). Nello stresso anno si legge invece in una complessa intervista a P.R.Pascual anche che “l’evoluzionismo, inteso come ideologia materialistica e atea, non è scientifico”. Essendo che la biologia evoluzionistica da qualche secolo si occupa di solito - e con grande successo - di spiegare fatti materiali evitando di dover far ricorso a improbabili e apparentemente casuali interventi divini (un tempo ci si accontentava di questo, ma nemmeno ai cattolici piaceva questo “Dio tappabuchi”, che ormai considerato superato) speriamo di sapere al più presto quale linea prevarrà e se si riuscirà ad ottenere che nel 2009 mons.Ravasi al suo convegno sull’evoluzione confermi almeno quanto detto nel 2005. Sarebbe comunque meglio se a quel convegno se ne traessero anche le conseguenze … ormai 150 anni sono passati … e si potrebbe trovare un accordo onorevole, magari anche rispettoso di un’improbabile e discutibile infallibilità. Non sarebbe ormai più necessario accettare la teoria sintetica dell’evoluzione, che alla chiesa non è mai piaciuta: c’è stata anche nel 1893 un’enciclica contro i naturalisti… che è un po’ superata, ma potrebbe avere ancora qualcosa da dire: “Nessuna vera contraddizione potrà interporsi tra il teologo e lo studioso delle scienze naturali, finché l'uno e l'altro si manterranno nel propri confini, guardandosi bene, secondo il monito di sant'Agostino di "non asserire nulla temerariamente, né di presentare una cosa certa come incerta" [sulla frase successiva dell’enciclica è meglio non infierire…]. Oggi sarebbe sufficiente accettare … la teoria sintetica dell’evoluzione … cominciando con ammettere una cosa certa per tanta gente competente: che è scientifico … senza dubbio..
17/5/08-USA
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E dopo l’umorismo le cose serie (e tristi, per chi è invitato da questa notizia a cambiare idea – non è mai troppo tardi - rispetto alla scienza e forse anche – è sempre troppo tardi - rispetto alle donne). Talvolta qualcuno [di quelli che potrebbero cambiare idea] ci vuole far credere che negli USA ormai nessuno crede più nella scienza e quindi nella curiosità che caratterizza i primati in generale e la specie umana in particolare. Chi invita a raccontare favole per i primi anni di scuola, invece di stimolare la curiosità scientifica fin dalla giovane età, non sarà contento di sapere che un sistema educativo che (nel 2004) ha eliminato il metodo scientifico dalle elementari difficilmente potrà competere con i sistemi educativi che oggi sono in gara fra loro all’ISEF 2008 ( Intel International Science and Engineering Fair) di Atlanta e prossimamente all’ “European Union Contest for Young Scientists” che si svolgerà in Danimarca in settembre e la cui deadline per iscriversi è fissata al 3 giugno. Qui un articolo da Scientific Amertican sull’ISEF 2008 Qui l’elenco dei vincitori dei premi ad Atlanta; come si può verificare, fra i 1500 finalisti comunque ci sono stati anche 3 ragazzi di una scuola di Cremona, che hanno proposto un modello per simulare il traffico. Nel sito del blog SCIENCEWOMEN, gestito da una ricercatrice scientifica che ha svolto anche la funzione di giudice all’ISEF 2008, si scopre un fatto interessante: “I'm absolutely thrilled to tears to announce that the top three prize winners are all girls!”. Ovviamente la frase successiva è: “One more nail in the coffin for those who say that girls can't do science, math, and engineering”. [Forse per loro, escluse dalla carriera religiosa, è positivo il fatto che sviluppino fin da piccole interessi diversi?] Sicuramente impressionanti sono i titoli delle ricerche che hanno fatto vincere i premi: Se solo leggiamo i titoli delle tre principali vincitrici ci possiamo chiedere se queste tre 17enni vengano dal nostro pianeta…: • “The Ability to Learn: Learning and Communication between Comet Goldfish” (Ohio, USA) • “Real-Time Water Wave Simulation with Surface Advection” (South Korea) • “Engineering a Novel Gram-Negative Effective Efflux Pump Inhibitor” (New Yersey, USA) Un’iniziativa simile (ma il prodotto finale doveva essere solo un tema), rivolta agli studenti delle scuole ma di interesse solo nazionale, si è chiusa sempre oggi, organizzata da Alliance for Science: “For our second annual National High School Essay Contest we invited students to submit essays of not more than 1,000 words on one of two topics -- "Climate and Evolution" or "Agriculture and Evolution." Click on the links below for more information.” Per l’anno prossimo il tema del premio sarà ovviamente legata al bicentenario darwiniano: In Darwin’s Footsteps In alcuni blog USA di antropologia o di evoluzione si leggono commenti inorriditi ad un articolo scritto da un esponente del Discovery Institute (quello che diffonde l’Intelligent Design USA) il 14/5 (“Respecting - And Recognizing - American D.N.A.”) dove si apprezza troppo un libro di un paio di medici USA che decantano i vantaggi del DNA degli americani, ovviamente riferendosi a quello dei primi immigrati europei che avevano via via sottratto le terre alle popolazioni autoctone e che poi avevano gestito la tratta degli schiavi dall’Africa: “The idea of a distinctive, unifying, risk-taking American DNA might also help to explain our most persistent and painful racial divide – between the progeny of every immigrant nationality that chose to come here, and the one significant group that exercised no choice in making their journey to the U.S”. Se ne parla nei blog di Greg Laden, di PZ Myers, di Amused Muse e di Afarensis. Molte idee intelligenti anche nei commenti, come i riferimenti all’origine criminale dei coloni australiani o ai rimescolamenti genetici avvenuti negli Stati Uniti negli ultimi secoli. Interessanti anche i riferimenti alle differenze fra le migrazioni
16/5/08-USA
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Davvero divertente questa vignetta su un signore che non si fida (giustamente) del ruolo del caso nella sua vita … e chiede un ulteriore aiutino (che spera fiduciosamente non sia altrettanto casuale …). “Sicuramente” sarebbe più tranquillo se fosse … Dio in persona a tirare quella specie di dado al posto suo … ma è ovviamente impossibile … [sembra che in Italia questo gioco d’azzardo a cui si attribuisce il ruolo di “consulente” non sia diffuso … è una buona notizia…]. Oggi è il giorno dell’umorismo che chi ha difficoltà o paura o diffidenza verso la scienza può non capire. La seconda vignetta è linkata dal sito di Pharyngula e mostra come un coniglio [intelligente quasi più di alcuni umani] possa [illudersi di] fare scoperte scientifiche. Lo spunto per questa vignetta ben azzeccata (il coniglio cerca di dimostrare con un esperimento la sua ipotesi sulla causa della forza di gravità) viene da un’ennesima intervista stupida a Ben Stein, protagonista del film creazionista “Expelled”; oggi è scandalizzato del fatto che la biologia evoluzionista non spieghi … la forza di gravità. [Decine di commenti molto critici all’intervista… ] E PZ Myers è inorridito: “He claims Darwin said gravity was intelligently designed!. He keeps making these insane assertions in interview after interview, too; does he ever think, or notice that gravity is not a product of biological processes? Did someone tell him gravity was produced by sucking or something?”. Il post si conclude con l’invito a notare che anche il coniglio della vignetta pensa, come Ben Stein, che “science is dangerous and can kill you” … e a non far vedere la vignetta a Ben Stein, Bisognerebbe aggiungere è meglio che anche G.Sermonti non la veda: in alcune interviste aveva sostenuto, senza che i giornalisti svenissero e con gravi rischi per l’autostima dei lettori, che le onde create da una goccia di acqua che cade in un bicchiere con altra acqua non vengono spiegate dalla teoria sintetica dell’evoluzione …
16/5/08-IT
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Su Liberazione un articolo (“DARWIN, UN ARCHIVIO CHE RIAPRE IL DIBATTITO SULLE ORIGINI DELLA VITA“) sul nuovo sito web dell’Università di Cambridge che dovrebbe permette anche agli antievoluzionisti di capire come Darwin abbia usato la ragione per arrivare, nonostante la scarsa collaborazione dei suoi colleghi …, a scoprire, insiema a Wallace, come poteva funzionare l’evoluzione biologica, un processo talmente creativo da non richiedere alcun essere intelligente. Saranno sicuramente impressionati nello scoprire come non abbia aperto bocca prima di aver avuto il massimo delle informazioni allora disponibili. ALLORA studiò tutti i dati allora disponibili per più di vent’anni prima di azzardarsi a contestare quello che allora sostenevano quasi tutti i naturalisti … ma soprattutto i dogmi della Chiesa. Per fortuna oggi non bisogna aspettare 20 anni prima di aprir bocca: basta leggere qualche libro per poter vedere, dalle spalle degli scienziati che ci hanno preceduto e hanno criticato e migliorato gran parte delle conoscenze di Darwin, quello che OGGI vedono e studiano tutti i biologi evoluzionisti del mondo. Ora che la maggior parte dei documenti su Darwin sono gratuitamente disponibili, la pazienza degli evoluzionisti verso i critici che rimangono ignoranti … probabilmente si ridurrà …; e non per cattiveria … pochi apprezzano l’ignoranza, e gli evoluzionisti, come tutti gli scienziati, usano e apprezzano molto le ragione… come anche il Papa ha riconosciuto, un po’ invidioso, a Regensburg. Peccato che in quel discorso abbia prospettato una strategia opposta a quella, decisamente più … ragionevole … timidamente e indirettamente proposta nel 1988 dal suo predecessore; GP2 si era dimostrato più rispettoso delle competenze e consapevole, come già Darwin a suo tempo, che non si può aprire bocca prima di aver studiato a fondo un problema. Soprattutto aveva capito che non si possono fare proposte distruttive e vaghe come l’”allargamento della ragione” (?) senza una giustificazione più seria del fatto che una teologia sia oggi in difficoltà nei confronti del metodo scientifico; è difficile negare che il metodo scientifico sia giustamente molto apprezzato perché permette di vivere più a lungo, meglio e soprattutto riducendo quelle sofferenze che un tempo invece erano apprezzate solo come fonte di meriti che sarebbero stati utilizzabili solo in una eventuale seconda fase della propria vita. Apparentemente, per fortuna, sembra che i cristiani siano meno attirati degli islamici dalle promesse su quel che ci aspetta dopo la morte…
15/5/08-USA
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Inizierà questa settimana in un tribunale californiano il processo all’eccellente sito web sull’evoluzione (Understanding Evolution) dell’Università di Berkeley: “The lawsuit, filed by Pacific Justice Institute in 2005, centers around a website designed by UC Berkeley to help teachers combat so-called misconceptions about evolution. The website tackles the "misconception" that religion and evolution are incompatible by claiming that "most" religious groups have no problem with evolution, and by directing visitors to statements from selected religious groups that support evolution. …. . PJI is arguing that the taxpayer-funded UC Berkeley website unconstitutionally promotes certain religious groups at the expense of others”. Come si vede gli americani non sono impazziti, nonostante il titolo della pagina web (Madness? This is America!) che riporta la notizia … Non si tratta infatti di un attacco alla libertà di espressione o all’evoluzione culturale umana … la parte contestata del sito web è infatti solo quella in cui, dopo aver indicato che non c’è incompatibilità fra religione ed evoluzione, un link permette di verificare, in un sito dell’NCSE con link a testi di diverse religioni, quello che forse deve rimanere un segreto: che ci sono opinioni ben diverse sull’evoluzione fra le diverse religioni. Abbiamo appena potuto verificare come in Italia ci siano enormi differenze, che nessuno pensa a nascondere, anche solo fra i cattolici: in mezzo fra i “coraggiosi” (e scienziati) P.Coyne (“the apparent directionality seen by science in the evolutionary process does not require a designer”) e P.Heller (“l’obiezione dei creazionisti all’insegnamento della teoria evoluzionista di Darwin è “un grave errore”) da un lato e il card.Martino dall’altro c’è spazio per molte combinazioni di percentuali diverse di creazionismo/evoluzionismo); abbiamo verificato inoltre che ci sono opinioni probabilmente diverse anche all’interno di una sola organizzazione cattolica lombarda … Nel sito web del NCSE consigliato (“Statements from Religious Organizations”) si può consolarsi: la religione cattolica non è comunque l’unica a richiedere due righe per due opinioni diverse.
15/5/08-IT
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Mentre sul quotidiano online di CL si criticano senza motivo i meccanismi dell’evoluzione biologica, a Sestri Levante viene premiato un libro sull’evoluzione umana pubblicato dalla Jaka Book, la casa editrice di CL; infatti quest’anno si aggiudica il premio Andersen per il miglior libro di divulgazione Yves Coppens, paleoantropologo francese, autore del volume Le origini dell'uomo. La premiazione avverrà domani 16 maggio. Se ne parla su Mente Locale. Per fortuna sui fatti non si discute … spero non si discuta sulll’origin all’inerno dei primati. Nel caso qualcuno avesse dei dubbi, penso sia utile suggerire un altro libro di Coppens, anche questo pubblicato da Jaca Book, che dovrebbe chiarire le idee sulle specie da cui ha avuto origine l’uomo: “La scimmia, l'Africa e l'uomo” (Jaca Book). [E’ ovviamente un indispensabile “cibo per la mente” per chi, soprattutto se in sintonia con CL, volesse criticare l’evoluzione e i suoi meccanismi, forse sottovalutando l’invito papale ad usare maggiormente la ragione].
14/5/08-IT
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Il Centro Ecumenico Universitario “S. Martino”, l'Etruscan Local Group e il Dipartimento di Filosofia (Università di Perugia) organizzano una conferenza su "Evoluzione e creazione: da Darwin a Teilhard de Chardin". Perugia, 14 Maggio 2008, ore 16.00, presso il Centro Ecumenico Universitario “S. Martino”, via del Verzaro, 23. Relatore: prof. Lodovico Galleni dell'Università di Pisa Agli articoli già citati che riportano solo la parte più fantasiosa e quindi meno “razionale” e meno interessante dell’intervista al gesuita P.J.G.Funes, astronomo papale, si aggiunge il commento comparso sulla Stampa (“FRATELLO E.T. SORELLA SCIMMIA”) dove si cerca di trascinare P.Funes a dire cose che non ha detto, in particolare su Darwin e sull’evoluzione biologica, che è un argomento che ha sempre intenzionalmente evitato fin dal momento della sua nomina. Infatti nell’intervista di oggi all’O.R,. pur stimolato su Darwin, ha parlato bene solo dell’evoluzione delle stelle, senza nemmeno accennare a problemi che possano portarlo a parlar bene di Darwin, come già faceva prima, anche se non stimolato, il suo predecessore. Non si può certo parlare di “Darwin riabilitato” o addirittura di “stessa linea del predecessore” (inteso come l’astronomo P.Coyne): “Dopo l’apertura all’evoluzionismo di Giovanni Paolo II c’è stato il passo indietro di Benedetto XVI, a supporto della forte ripresa del creazinismmo negli USA, sia pure nella forma più raffinata dell’Inteligent Design’” Spiace vedere infilato qui a tradimento dal giornalista un giudizio che sembra positivo sull’Intelligent Design. La ragione consiglierebbe l’uso del termine “truffaldina”, piuttosto che “raffinata”. Di evoluzione biologica come fatto aveva comunque parlato anche il card.Ratzinger in un documento del 2004, in cui accettava la discendenza di tutti gli esseri viventi da un antenato comune unico. Un’idea certo più raffinata di quella che hanno i sostenitori dell’ID; se hanno un blog intitolato “uncommon descent” è evidente che hanno idee ben più arretrate di quelle del Papa. Strano che qualcuno li appoggi senza nemmeno informarsi! [Si prega di usare la ragione … Lo raccomanda anche il Papa…]
14/5/08-VA
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Intervista all’Osservatore Romano (“L'extraterrestre è mio fratello”) di J.Gabriel Funes, direttore della Specola Vaticana da un paio di anni. Secondo quanto si legge nelle numerosissime sintesi diffuse (ANSA, Repubblica, Corriere, Stampa, Alice, La Voce, AGI, L’Avvenire) non ci sarebbe molto di nuovo rispetto a quanto detto in precedenti interviste già 2 anni fa (26/8/06 a Korazym, 24/8/06 al CNS, 26/8/06 all’Avvenire) su questioni che non si possono né si potranno mai conoscere meglio. Ipotizza ancora fratelli extraterrestri che è certo (?) siano inseriti anche loro nella “creazione”. Due anni fa nell’intervista all’Avvenire aveva risposto, ad una domanda su un problema che ammetteva di non aveva studiato (l’evoluzione biologica e la teoria sintetica dell’evoluzione …): ”Qualunque cosa dicessi sarebbe senza fondamento. Per me è fuori tema”. Oggi risponde invece quasi a qualsiasi domanda (Darwin lo evita sempre…), anche al “terribile” dubbio – non studiabile né ora né mai che, diversamente da quel birichino di Homo sapiens [cristiano], gli extraterrestri possano … non avere peccato (“se anche esistessero altri esseri intelligenti, non è detto che essi debbano aver bisogno della redenzione“) e la conseguente certezza: “sono sicuro che anche loro, in qualche modo, avrebbero la possibilità di godere della misericordia di Dio, così come è stato per noi uomini". [Deve essere difficile inventare in pochi secondi una risposta inattaccabile a certe curiosità assurde dei giornalisti pignoli dell’OR (“Insisto: se invece fossero peccatori, sarebbe possibile una redenzione anche per loro? “)…! E ancora più difficile accettare che te lo scrivano poi su un un giornale! Il catechismo del 1992 infatti non dice nulla sugli extraterrestri – forse a qualcuno viene a questo punto il dubbio su altre certezze del Catechismo?] Chi invece legge TUTTO l’articolo originale, qualche novità la trova anche se nessuno poi ne parla! Nuova è infatti la critica all’ignoranza scientifica dei cattolici, che rimarrebbero fermi addirittura a quanto viene raccontato a catechismo; come è noto, è una posizione opposta rispetto a quanto si è sentito dal card.Martino nel TG2 del 29/11/07; opposta anche rispetto all’opinione della “beata” R.AIberoni che appunto si lamenta che non ci si accontenti del buon vecchio catechismo ma che dilaghino le pericolose curiosità indotte della scienza …. Funes lo presenta come un problema serio e da risolvere [lo sappiamo bene] ma questa sua preoccupazione viene censurata e non viene evidenziata nelle sintesi giornalistiche, che si fermano ai pensieri in libertà sugli extraterrestri, non dimostrabili e non confutabili. Quello che invece Funes dice è davvero illuminante e dovrebbe essere discutibile e confutabile: “Credo che uno dei problemi del rapporto tra scienza e fede sia l'ignoranza. Da una parte, gli scienziati dovrebbero imparare a leggere correttamente la Bibbia e a comprendere le verità della nostra fede. Dall'altra, i teologi e gli uomini di Chiesa dovrebbero aggiornarsi sui progressi della scienza, per riuscire a dare risposte efficaci alle questioni che essa pone continuamente. Purtroppo anche nelle scuole e nelle parrocchie manca un percorso che aiuti a integrare fede e scienza [?!]. I cattolici spesso rimangono fermi alle conoscenze apprese al tempo del catechismo[?!]. Credo che questa sia una vera e propria sfida dal punto di vista pastorale”. In realtà questa sottoutilizzazione delle potenzialità intellettuali della nostra specie è soprattutto una sfida alla cultura umana! Sconvolge un po’ pensare che il catechismo (che fornisce verità di fede ad alcuni credenti) si occupi di questioni scientifiche (che non sono verità e cambiano continuamente); preoccupa davvero che un astronomo, se pontificio, confonda scienza e teologia (nel catechismo non si parla di problemi di scienza!), che sono strumenti di conoscenza ben diversi e applicabili solo a contesti diversi. Certo anche questo dimostra che non sono più i discorsi audaci del suo predecessore, P.Gorge Coyne, che difendeva
“Credo che uno dei problemi del rapporto tra scienza e fede sia l'ignoranza. i teologi e gli uomini di Chiesa dovrebbero aggiornarsi sui progressi della scienza, I cattolici spesso rimangono fermi alle conoscenze apprese al tempo del catechismo P.Funes, Osservatore Romano, 14/5/08
12/5/08-USA
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Chi ha seguito un po’ le iniziative sull’ID organizzate dal Discovery Institute negli USA sa come la struttura del flagello batterico e la presunta impossibilità che abbia avuto origine per selezione naturale è uno dei principali cavalli di battaglia utilizzati dai creazionisti dell’Intelligent Design. E’ in realtà il secondo, dato che prima usavano la complessità dell’occhio, che però è durata solo il tempo per organizzare una spiegazione ben fatta della falsità di questa ipotesi (che non ha nemmeno avuto origine da una qualche scoperta scientifica ma che era già nota ai tempi di Darwin…). Sul flagello batterico allora può essere interessante vedere le risposte della scienza a partire da un post di oggi nel blog Panda’s Thumb (“Flagella - Real and Fictional“).
12/5/08-IT • INFO UTILI: Spiace che, nell’articolo citato, all’apprezzabile ricononoscimento dell’evoluzione come fatto (già però era noto nel 1700 …!), si aggiunga il tentativo, non motivato (e nemmeno giustificato dal’articolo su Nature!), di criticare una delle teorie su cui si basa la cultura, la scienza e la medicina occidentale. Spiace vedere che anche persone intelligenti approfittino di notizie che riguardano la bologia pur di parlare male della teoria sintetica dell’evoluzione. Purtroppo succede troppo spesso … perchè non aiutarli a migliorare le loro conoscenze anche in quiesto campo? Non è difficile! Qui l’articolo originale su Nature e qui un video su questo straordinario prodotto dell’evoluzione biologica (Streaming video: Platypus genome). Nell’articolo su Nature c’è lo schema dell’albero filogenetico, che evidenzia come gli uccelli abbiano percorso proprio un’altra strada. Che i mammiferi derivassero dai rettili forse non tutti sono contenti di saperlo; già si rifiutavano di pensare che
Come previsto, qualcuno (non Sermonti questa volta…) ha abboccato alla “trappola” involontariamente preparata ieri da PiatteIIi PaImarini, ma soprattutto da chi ha “creato” i titoli e il sottotitolo provocatoriamente e inutilmente antidarwnista (“L'ornitorinco sconfigge Darwin”). [Forse è lo stesso che ideò i titoli anche il 4/11/07 per un precedente articolo: “Le ultime scoperte «smontano» la teoria dell'evoluzione Darwiniana”)?]. Sulla rivista online “Il Sussidiario” compare infatti l’articolo di un fisico che usa il sottotitolo redazionale del Corriere per far credere pure qui che “Anche l’ornitorinco smentisce Darwin”. [Qualcuno aveva suggerito tempo fa di far riposare Darwin per qualche anno, dando tutta la colpa a Wallace, che aveva avuto proprio le stesse idee (L'uomo che gettò nel panico Darwin. La vita e le scoperte di Alfred Russel Wallace). Prima o poi … si farà, anche per far capire che i biologi proprio non riescono a capire questa ossessione irrazionale per Darwin e soprattutto l’idea (ancor più irrazionale ma la vediamo proprio confermata dai titoli dei due articoli citati oggi) che qualcuno possa accontentarsi di smentire Darwin dimenticandosi di smentire anche Wallace e qualche migliaio di ricercatori che hanno modificato e migliorato la biologia in questi 150 anni.] Se è estremamente positivo il fatto che si prenda almeno atto dell’opinione dei biologi che dal settecento son sempre più convinti che l’evoluzione biologica sia un fatto e che i mammiferi derivino da forme rettiliane preesistenti, la prima osservazione da fare è che l’articolo di Nature (e l’ornitorinco stesso con il suo genoma) non solo non giustificano le riflessioni ideologiche, ma smentiscono anche i punti non ideologici di questo articolo. E’ infatti “sospetto” dire che “la composizione del suo genoma lo indica come esito di un insieme di discendenze evolutive non solo dai mammiferi ma anche dagli uccelli e dai rettili”; l’ornitorinco è certo un mammifero, ma è il prodotto attuale di una lunga linea evolutiva ancestrale, autonoma da ben 166 milioni di anni, quando avvenne la separazione fra i mammiferi Teri e quelli Prototeri, rappresentati oggi solo da Monotremi come l’ornitorinco. Da 166 milioni di anni questa linea rimase in buona parte indipendente rispetto a quella che ha portato ai mammiferi più noti e diffusi, aventi caratteristiche morfologiche e fisiologiche più avanzate, comparsi molto più recentemente. Mammiferi che non erano stati ancora “inventati” (o creati… ?) nel momento (200 milioni di anni fa) in cui dai rettili Terapsidi si svilupparono i primi antenati degli attuali mammiferi (che poi si suddivideranno nelle linee evolutive che in cui inseriamo gli attuali Monotremi, Marsupiali e Placentati). Per quanto riguarda gli uccelli, l’errore non viene da Nature (dove è ben evidenziato un albero filogenetico illuminante) ma dall’articolo sul Corriere di ieri, come dimostrato qui sotto … [la biologia (evolutiva) è complessa … non tutti possono/dovrebbero spiegarla; sorge il dubbio che vogliano usarla per propri o altrui scopi; in questo caso non viene il dubbio che ci sia qualcuno dietro?] Altre frasi invece sono originali … nessun biologo direbbe oggi, senza prove sperimentali, che “Un animale così strutturato non può essere la conseguenza di tante piccole mutazioni casuali che si sono via via perfezionate per meglio adattarsi all'ambiente” né che “L'ornitorinco, nella sua originalità e stranezza, è una falsificazione vivente del gradualismo darwiniano e della selezione naturale considerata come "motore dell'evoluzione". Poco o nulla si sa dei 166 milioni di storia evolutiva dei monotremi, … delle loro gioie e dei loro dolori. Meglio si conosce la filogenesi dei mammiferi negli ultimi 70 milioni di anni e l’incredibile radiazione adattativa che ha permesso loro di colonizzare in poche decine di milioni di anni (…!) tutti gli ambienti terrestri abbandonati dai grandi rettili ... Nell’articolo su Nature non si dimostra né si dice nulla di tutto ciò,
11/5/08-IT
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Sul Corriere un articolo di PiatteIIi PaImarini (“Natura Appena conclusa la mappatura del genoma. Ecco le sorprese dell'animale più strano”). Uno cerca di chiudere un occhio sul sottotitolo (“L'ornitorinco sconfigge Darwin”) poco coerente ma soprattutto offensivo per un commento ad un articolo (“The platypus genome”) che ha richiesto un sacco di lavoro e di soldi e che è comparso addirittura sulla rivista Nature; quando poi si incontra la prima frase (“L'ornitorinco è la dimostrazione che perfino il Padreterno ha un sense of humour”) proprio non si riesce a capire se si tratta della presentazione al pubblico inesperto di un articolo originariamente pubblicato da Nature o dall’Osservatore Romano. Per fortuna l’umorismo (?) poi lascia il campo alla descrizione dei risultati della ricerca, pubblicata su una delle maggiori e più autorevoli riviste scientifiche. Strano però anche il finale, purtroppo, che sembra riprendere la frase iniziale e il sottotitolo, ma che sembra non fare riferimento agli articoli commentati: “Il segreto, ancora largamente [?] misterioso, risiede senz'altro in proprietà interne, nell'organizzazione dei sistemi genetici, non nella selezione naturale. La selezione naturale della teoria darwiniana classica può agire solo su quello che le complesse interazioni della fisica, la chimica, l'organizzazione interna dei sistemi genetici e le leggi dello sviluppo corporeo possono offrire” … Sarebbe interessante capire quali siano stati gli effetti sui lettori … di un articolo su una ricerca sull’evoluzione biologica impacchettato fra due frasi apparentemente antievoluzioniste, sempre che siano comprensibili (nessuno oggi attribuisce valore se non storico alla teoria darwiniana classica, per cui è lecito chiedersi se l’ultima frase magari cambierebbe di significato se il riferimento fosse ai meccanismi evolutivi neodarwiniani… J). Preoccupano un po’ gli errori (di traduzione?) che riguardano gli uccelli, che l’articolo originale indica chiaramente (anche in un grafico!) come comparsi in un momento diverso e su un’altra linea evolutiva!: “Anche al livello genetico fine, si identifica un misto di discendenze, da altri mammiferi, certo, ma anche dai rettili e dagli uccelli. I cromosomi sessuali, per esempio, sono derivati evolutivamente dagli uccelli”. Speriamo che, come è successo con l’articolo del 4/11/07, le aggiunte antidarwiniane di un fisico che comunque nell’evoluzione ci crede non attirino commenti di ammiratori esaltati da tanto coraggio; interventi che poi richiedono, come era successo l’anno scorso dopo un articolo osannante di Sermonti, un ulteriore articolo per spiegare … che non era stato capito bene … [Spiace anche vedere così sminuiti i risultati di ricerche costosissime, anche se, pensando a come vengono distribuiti ad altre categorie (camionisti, Alitalia, ecc.) i fondi inizialmente previsti per la ricerca, ricorda la favola della volpe e dell’uva (acerba)]. Dell’articolo di Nature e di quello sul Corriere si parla anche nei blog Leucophea e Progetto G.Galilei, con alcuni commenti (e un link ad una recente intervista – 9/5/08 - con PiatteIIi PaImarini). Qui l’articolo sul blog Pharyngula, con alcune delle migliori immagini dell’articolo su Nature.
10/5/08-IT
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Sul Manifesto un articolo (“... E DIO RICREO' SATANA UN FILM CONTRO SCIENZA“) sintetizza quello che sta avvenendo negli USA sul problema del creazionismo. In particolare si racconta del tentativo fallito in Florida di far passare una legge che avrebbe voluto difendere il diritto (?!) di un docente di scienze di insegnare anche il creazionismo, e il fatto che sia uscito nelle sale il film creazionista “Expelled”.
9/5/08-UK
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9/5/08-TR
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E’ inevitabile rimanere senza parole di fronte alla efficace contestazione fatta da R.Dawkins ad un giornalista inglese, John Humphrys, che avrebbe voluto avere la sua opinione su una dichiarazione su fede e ragione (in verità non proprio aggiornata alle ultime tendenze vaticane …) fatta dal cardinale cattolico inglese Murphy-O’Connor in una precedente intervista alla BBC. L’audio delle due interviste è disponibile nel sito web di R.Dawkins (“Richard Dawkins interviewed by John Humphrys on Cardinal Murphy O'Connor”) e merita davvero di essere ascoltato. Il cardinale inglese (CATTOLICO!) aveva sostenuto (audio) che “if you go just by reason, I think, without faith, without belief in God, you can imagine, for instance in the last century, some of the faith(less), or supposedly faithless societies - people, whether it's like Hitler or Stalin, bringing up - having a country in which, if you like, a God free zone, a dictatorship ruled by reason, and where does it lead? To terror and oppression”. Dawkins (audio) si rifiuta di esprimere la sua opinone su un’intervista in cui si presentano concetti poco chiari, non dimostrati e nemmeno contestati ("I'm astonished that somebody could spend 5,000 words saying absolutely nothing at all") e insiste sul fatto che il giornalista, noto per un atteggiamento di solito aggressivo verso i politici, a cui chiede di motivare le loro opinioni, non si sia comportato allo stesso modo con il cardinale. Dawkins riesce addirittura a far ammettere al giornalista che queste domande curiose non si fanno a chi ha la fede; l’affondo finale di Dawkins (giustamente ben contento che il giornalista si sia scavata la fossa ammettendo di accettare come normale che un religioso dica “io credo perché io credo” “I believe it because I believe it”) imbarazza il giornalista, che non può rispondere e interrompe l’intervista … [ln’Italia la situazione è comunque peggiore: possiamo ricordare come la giornalista intervistatrice (?) non abbia contestato una dichiarazione addirittura antievoluzionista del card.Martino nel TG2 del 29/11/07] o come Marzullo a fine marzo 2008 non fosse imbarazzato a fare lui stesso terribili dichiarazioni antievoluzioniste (“lavaggio del cervello”!!) come premessa alla domanda da fare alla AIberoni] Nel sito della BBC si trova anche un articolo “Respect atheists', says cardinal“; un commento alle dichiarazioni del cardinale anche sul sito del Guardian. Ottime notizie dalla Turchia: dovrebbe finire il “bombardamento” dell’Europa con libri creazionisti diffusi gratuitamente nelle scuole sperando che qualche distratto li metta in biblioteca (sono troppo belli e grandi per il cestino..!). Il creazionista turco A.Oktar che li scrive e li pubblica (più noto in Europa e nel mondo con il nome di battaglia creazionista di H.Yah ya) ha avuto infatti una condanna a tre anni di prigione. Non è la prima volta: aveva già avuto una condanna a 9 mesi di carcere, scontata secondo lui in un settore sbagliato (“I am a writer and researcher, and I still cannot understand why I was among psychiatric patients”) . Lo riferisce un articolo della Reuters (“Turkish Islamic author given 3-year jail sentence”) senza fornire però spiegazioni utili per capire quali siano le accuse; un quotidiano spagnolo riporta notizie sul fatto che gestisse con metodi discutibili una setta con efficienti, ma poco islamiche, procedure di reclutamento. Improbabile invece, trattandosi di un paese musulmano, che le accuse riguardassero il creazionismo, che nel suo paese non è certo malvisto (come in Italia, anche qui ne è previsto l’insegnamento nelle scuole fin dai primi anni; solo che non è facoltativo come da noi). Strano che solo un mese fa la Turchia avesse bloccato (“Ban on
”)
Google Groups alcuni settori di Google e YouTube dove si criticava proprio Adnan Oktar! D’altronde l’anno scorso A.Oktar riceveva i giornalisti sul suo yacht nel Bosforo.
9/5/08-ITA
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Dall’Italia alcune notizie: • un governo con molti avvocati e con pochi “cattolici doc” rispetto a quanto qualche cattolico si sarebbe aspettato (Famiglia Cristiana addirittura sottolinea che sarebbe la prima volta che succede: “Non era mai accaduto nella storia della Repubblica, da De Gasperi a Prodi”, mentre CL non se ne preoccupa). Questa forse potrebbe essere una buona notizia per chi si occupa di scienza e di evoluzione biologica: l’esperienza con il ministro Fioroni e soprattutto con i suoi consulenti ha permesso di verificare che avevano paura, più della Moratti, di citare Darwin; avevano tolto anche il nome di altri grandi scienziati dai programmi scolastici … Ci mancava solo, e lo stesso direttore di Avvenire rimane spiazzato (“E adesso che cosa c’entra Capezzone col partito azzurro?”) la nomina a portavoce di FI dell’ex-segretario radicale. • una conferenza seria oggi alle 14 sulla scienza a Torino alla Fiera del Libro (A che punto è la scienza italiana?, con Pievani, Boncinelli, Bellone, Nowotny) e un’altra altrettanto seria domenica 11 a San Benedetto del Tronto con Roversi e Cianciullo (“Sulle tracce di Darwin: l’evoluzione del paesaggio”) • Il direttore dell'INMM (Pietro Calissano) parteciperà anche al seminario "Sulle tracce di Darwin" (13 maggio ore 19,00, Bioparco Roma con Manzi, Roversi, Bozzoni), per rispondere alle grandi domande sulla teoria dell'evoluzione, nell’ambito delliniziativa regionale “Apriamo la mente. Festival del pensiero scientifico” • una conferenza creazionista (“Darwin e l’evoluzionismo. Verità scientifica o superstizione?”) sempre a Torino il 17 maggio, dopo altre recenti iniziative simili a Milano, Varese (in una sala parrocchiale?! “se non sei ancora rassegnato a discendere da una scimmia è necessario partecipare alla conferenza”?! ), Rimini (qui la pubblicità in un sito leghista), Trento. [Superstizione? Ma come si permettono?]
9/5/08-USA
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Dopo la Florida anche l’Alabama ha perso per strada la legge che doveva proteggere la libertà dei docenti di insegnare anche il creazionismo come ipotesi alternativa a quella evoluzionista basata sulla selezione naturale. Dopo l’ottima recensione negativa di Ken Miller sul Boston Globe di due giorni fa (“Trouble ahead for science“) è uscita anche una dettagliatissima recensione di 33 pagine di Jeffrey P. Schloss del Center for Faith, Ethics, and Life Sciences e una di Frank Percival, Professor of Biology; ambedue sono docenti in un college privato cristiano, il Westmont College. La recensione di Schloss non è piaciuta affatto (“I am afraid Jeff Schloss’ contribution seems designed to confuse people of faith”) a quelli del Discovery Institute, che però forse lo conoscevano bene (“Discovery exFellow weighs in lightly on Expelled”); probabilmente anche Schloss conosceva bene quelli del Discovery Institute! negli USA c’è qualcuno che anche ai piani alti (culturalmente parlando) comincia a preoccuparsi. Un articolo su Science (“States Push Academic Freedom Bills“) infatti riassume gli eventi che riguardano la nuova strategia messa in atto dai creazionisti negli stati della Bible Belt: si passa per i paramenti invece di passare in modo istintivo per i distretti scolastici, con la certezza di finire in tribunale, come è successo per i creazionisti dilettanti del distretto scolastico di Dover (un milione di dollari di spese processuali a causa della causa persa … non avendo seguito i consigli del Discovery Institute). Ora la strategia passa quindi dall’alto, dalla politica: approfittando dell’ignoranza dei deputati dei singoli stati, si fanno approvare leggi ipocritamente riferite alla “libertà accademica” di insegnare ipotesi alternative … Non si parla più come prima di religione o di libertà religiosa … ma queste leggi (che sembra passino con molta facilità e perfino con maggioranze elevate) servono proprio per poter insegnare a scuola come scienza anche ipotesi indimostrabili e inverificabili come il creazionismo; e senza il rischio di essere accusati di introdurre temi religiosi. NB: Questa iniziativa rientra nella strategia ventennale dei creazionisti USA (la famosa “wedge strategy”, delineata nei primi anni 90 dal Discovery Institute … e il risultato sembra ora meno lontano. Avendo trovato il punto in cui inserire questo cuneo anche gli obbiettivi sembrano loro più vicini… e non è improbabile che possano trovare anche in Europa qualcuno che sl lascia convertire alle loro idee…: Governing Goals • To defeat scientific materialism and its destructive moral, cultural and political legacies. • To replace materialistic explanations with the theistic understanding that nature and hurnan beings are created by God. Tutte le leggi comunque prevedono una verifica dei testi adottabili a livello dei distretti; non è quindi automatico che dappertutto si creino maggioranze a favore della “libertà accademica” (?) di insegnare il creazionismo, ma sicuramente sarà difficile, con questa copertura legislativa, finire in tribunale ed essere condannati per aver introdotto temi religiosi nella scuola… Se le preoccupazioni di Ken Miller esposte ieri nell’articolo sul Boston Globe (“Trouble ahead for science“) si materializzeranno, ci sarebbero buone prospettive per la biologia europea…J Visto però che i fondi per la ricerca in Europa (e soprattutto in Italia) sono scarsi, le buone prospettive potranno riguardare soprattutto … i biologi europei, che potranno approfittare dello scarso interesse e dell’ignoranza per la biologia nei giovani USA. [Si consiglia quindi di studiare bene l’inglese…]
8/5/08-IT
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Sul Manifesto un articolo di Massimo Pigliucci, biologo evoluzionista ma anche filosofo (romano di origine, ma ormai da tempo a Stony Brook, New York) sul rapporto fra religione e scienza: (“Caso, proiezione o evoluzione? All'origine dell'homo religiosus”). Un altro articolo, sempre oggi sul Manifesto, parla di un progetto di ricerca europeo ben finanziato (“due milioni di euro della Comunità europea, appena stanziati per il progetto Explaining Religion”) e alla ricerca di una spiegazione scientifica del fenomeno religioso (“Quegli scienziati alla ricerca di dio”). Il progetto, coordinato da Harvey Whitehouse del Centre for Anthropology and Mind del’Università di Oxford coinvolge una decina di dipatimenti universitari di Antropologia e Filosofia di varie università europee. Interessante vedere i progetti di ricerca e leggere gli articoli che parlano del progetto, comparsi su New Scientist e sull’Economist. In quest’ultimo articolo, prima si ricorda quanti lilioni di euro costa il CERN e poi si evidenzia come: “The €2m, by contrast, will be spent on the search for God Himself—or, rather, for the biological reasons why so many people believe in God, gods and religion in general. “Explaining Religion”, as the project is known, is the largest-ever scientific study of the subject. It began last September, will run for three years, and involves scholars from 14 universities and a range of disciplines from psychology to economics. And it is merely the latest manifestation of a growing tendency for science to poke its nose into the God business. Religion cries out for a biological explanation. It is a ubiquitous phenomenon— arguably one of the species markers of Homo sapiens—but a puzzling one. It has none of the obvious benefits of that other marker of humanity, language. Nevertheless, it consumes huge amounts of resources. Moreover, unlike language, it is the subject of violent disagreements. Science has, however, made significant progress in understanding the biology of language, from where it is processed in the brain to exactly how it communicates. meaning. Time, therefore, to put religion under the microscope as well”. Da notare che, pur essendo il progetto di ricerca coordinato dall’università di Oxford, R.Dawkins noto “evangelista” dell’evoluzionismo della stessa università, secondo l’ICR, non è fra i partecipanti, tuti esperti di filosofia o di antropologia culturale; è auspicabile che qualcun altro impari però da lui come farsi notare dai mezzi di comunicazione di massa …
8/5/08-USA
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Okay, Joke's Che invidia … come si divertono ultimamente negli USA … il modesto Over... risultato commerciale del film “Expelled”, le incredibili gaffe dell’interprete che pensa che gli scienziati siano solo quei nazisti che gli hanno ucciso i parenti, e il successo mediatico imprevisto di alcuni contrasti di successo fra coraggiosi evoluzionisti e gli autori del film hanno stimolano ad aumentare il livello di creatività nel comportamento degli evoluzionisti. Jason, un matematico gestore di un blog chiaramente evoluzionista (EvolutionBlog) approfitta del fatto che il film “Expelled” insista su un’inesistente penalizzazione dei creazionisti in ambito scientifico universitario (si penalizzano infatti da soli …) simula un outing da creazionista (“What I Really Think”) in seguito al raggiungimento di un posto di ruolo (“Tenure!”) all’università … Jason cambia anche per un giorno il nome al suo blog in !!!CreationBlog!!! Oggi informa (anche chi ci aveva davvero creduto) … che “Okay, Joke's Over...”. La pagina in cui finalmente può dire quello che pensa dei cattivi atei darwinisti che l’hanno costretto a recitare il ruolo dell’evoluzionista per fare carriera … è davvero impagabile (e sarebbe da tradurre …). Peccato che in Italia, con tutti i creazionisti/evoluzionisti poco convinti che ci sono perfino nelle facoltà di scienze (dove non c’è solo biologia…) … non c’è molto da ridere … Evocato da uno dei produttori del film, che nell’intervista (14/4/08: “A Conversation with Expelled's Associate Producer Mark Mathis.”) con la redazione di Scientific American aveva spiegato ingenuamente come la sua presenza avrebbe rovinato il film (“Ken Miller would have confused the film unnecessarily”), interviene con un bell’articolo anche Kenneth Miller, un cattolico biologo evoluzionista universitario. Pochi ma chiari sono i concetto i concetti che evidenzia nel preoccupato articolo sul Boston Globe (“Trouble ahead for science“); le sue preoccupazioni, note da tempo, dovrebbero preoccupare anche in Italia, dato che anche qui c’è chi segue la stessa strategia dell’Intelligent Design USA, ed anzi continua a raccontare bugie. La preoccupazione di Miller (simile a quella di F.Ayala e di F.Collins!) è che a causa della strategia del Discovery Institute “Popular culture is gradually turning against science”. Il biologo evoluzionista sa bene che "Intelligent Design," the relabeled, repackaged form of American creationism, has always had a problem. It just can't seem to produce any evidence. No data, no science, no experiments, just an attempt to sneak a narrow set of religious views into US classrooms.” Non è difficile da tradurre: nessun dato, nessun esperimento: questa non è scienza, ma ragionamenti non dimostrati e non dimostrabili che solo un “ampliamento della ragione” può ritenere utili. Addirittura, come Ken Miller dimostra, anche molti dei fatti che dovrebbero giustificare il film sono falsi: nessuno è stato espulso dall’università a causa delle critiche all’evoluzionismo (come facilmente dimostra la permanenza di Behe all’università). Piuttosto, e Miller lo ricorda, “neither Steinberg nor any of the other people featured as martyrs in "Expelled" lost jobs as a result of their advocacy of Intelligent Design, while many others who supported evolution have”. Miller dimostra anche molto bene come R.Dawkins (un evoluzionista ateo) sia stato usato provocatoriamente per nascondere il fatto che negli USA ci siano, oltre ai tre evoluzionisti cattolici (citati qui ma non nel film), almeno 50000 scienziati che la pensano diversamente: “40 percent of the members of the American Association for the Advancement of Science profess belief in a personal God. Stein, avoiding these 50,000 people, tells viewers that "Darwinists" don't allow scientists to even think of God”. Miller dimostra anche la falsità della connessione fra Darwin e Nazismo, e invita a non dimenticare l’antisemitismo di Martin Lutero e dei popoli europei che per secoli hanno isolato gli ebrei nei ghetti. Miller poi riprende la spaventosa dichiarazione di Ben Stein in un’intervista (al minuto 28 si sente: “Science leads you to killing people”) e conclude con una preoccupazione: “Stein is doing nothing less than helping turn a generation of
7/5/08-IT
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Interessante articolo su Lab Times dal titolo Evolutionary Biology in Europe. Vengono presentate le graduatorie dei paesi europei per quanto riguarda il numero di articoli e le citazioni nel campo della biologia evolutiva. L’Italia, al nono posto, non se la passa male, ma comunque sconcerta il confronto con la Spagna, un tempo su livelli comparabili ma ora al quarto posto. Una migliore gestione della ricerca, ma anche investimenti… Ci sono graduatorie anche dei 30 più importanti ricercatori europei. Interessante vedere un paio di ricercatori di Antropologia evoluzionistica, Pääbo e Stoneking, ambedue del Max Planck-Inst. Evol. Anthropol. di Leipzig, una struttura recente che, grazie ad ampi finanziamenti, ha raccolto alcuni dei migliori ricercatori del mondo in questo campo. Più imporante comunque far notare cosa significhi la ricerca scientifica in campo evolutivo: migliaia di articoli che contribuiscono al progresso scientifico, migliaia di tasselli per creare il mosaico della scienza attuale, con contributi che arrivano da vari paesi e varie generazioni di ricercatori, ognuno dei quali fornisce un suo contributo allo sviluppo delle conoscenze, ottenuto criticando, verificando, integrando e modificando le scoperte dei ricercatori precedenti. Non ci sono dogmi né verità da difendere, soprattutto quando non risultano più necessarie o utili.
7/5/08-IT
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[da Zena News]: Oggi, alle 17 alla Sala di Letture e Conversazioni Scientifiche di Palazzo Ducale di Genova si terra’ il terzo e ultimo appuntamento con la rassegna "Intervista con la Scienza" organizzata dall’Associazione Amici del Festival della Scienza. Il filosofo della scienza ed epistemologo T.Pievani (Universita’ di Milano Bicocca) presentera’ al pubblico il libro da lui curato e recentemente pubblicato da Laterza "I taccuini di Darwin". Le domande saranno a cura di Dino Moretti dell’Associazione Amici del Festival della Scienza.
7/5/08-VA
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Oggi viene consegnato il favoloso (820.000 sterline!) Premio Templeton (il Nobel della Teologia …) ad un teologo e fisico cosmologo polacco, P.Michal Heller. La Radio Vaticana (“Le congratulazioni del Papa al sacerdote polacco Michal Heller insignito del premio Templeton 2008”) informa degli auguri papali (rivolti anche agli altri scienziati, almeno a quelli che “si dedicano alla ricerca scientifica nel contesto del credo religioso”) e presenta, forse senza rendersi ben conto del significato delle parole usate, alcune opinioni di P.M.Heller, sostenendo che: “ha più volte argomentato contro l’atteggiamento di chi ricorre a Dio per spiegare quanto sfugge alla scienza. Heller sostiene, ad esempio, che l’obiezione dei creazionisti all’insegnamento della teoria evoluzionista di Darwin è “un grave errore”, poiché introduce un’opposizione “manichea” fra Dio e la casualità. Gran parte dei suoi scritti sono rivolti a sostenere la possibilità di conciliare conoscenza scientifica e religione”. Non è ben chiaro se P.Heller sia stato informato del “grave errore” dell’intervento al TG2 del 29/11/07 di una autorevolissimo cardinale contro “l’insegnamento della teoria evoluzionista di Darwin” o della contrapposizione “manichea” fra Dio e la casualità” citata spesso anche in dichiarazioni vaticane anche moolto autorevoli ma che presentano ancor oggi rappresentazioni caricaturali ed errate di una scoperta di ben 150 anni fa. Che il caso abbia nell’evoluzione un ruolo, che il papa nega, lo afferma, anche se senza cercare di darne una chiara dimostrazione, P.Heller nella sua intervista all’Avvenire del 5/4/08. Interessante anche notare, nella breve intervista, che secondo P.Heller (“Se qualcuno sostiene che i limiti della razionalità coincidono con i limiti del metodo scientifico, certo non c’è posto per la teologia, per la religione ed anche la filosofia”) la scienza non ha la subordinazione (alla filosofia e alla teologia) che comunque caratterizzava anche le dichiarazioni di GP2 nel 1996, pur favorevoli all’evoluzionismo:. Sia nel documento del 1996 che nel messaggio di oggi è evidente come i papi non considerino una scienza fuori al contesto religioso, nonostante questo obblighi a “ricorrere a Dio per spiegare quanto sfugge alla scienza”.
6/5/08-IT
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[da Pikaia] Dal 21 al 30 maggio, cinque lezioni su diversi aspetti dell'evoluzione umana tenute dal prof. Bernard Wood presso il Lab.di Antropologia dell'Università di Firenze. Programma: • Mer 21 maggio – Evolutionary context of Homo sapiens • Ven 23 maggio – Hominin fossils: analytical methods • Lun 26 maggio – Taxonomy and systematics • Mer 28 maggio – Time and context • Ven 30 maggio – Reconstructing hominin phylogeny
6/5/08-USA
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Nel sito del NCSE “Expelled exposed” creato per contrastare la diffusione dello stupido film antievoluzionista “Expelled”, è comparso un altro video informativo, semplice e chiaro, nell’ottica dell’approccio scientifico ad una realtà materiale come questa: "Look at the evidence". Questa volta si tratta della spiegazione, che già aveva dato addirittura Darwin, di come la sua teoria poteva spiegare anche la comparsa di strutture complesse come l’occhio, che i creazionisti e i seguaci della dottrina dell’ID, per ignoranza, pensano non possa svilupparsi da strutture precedenti. O forse non lo pensano ma sanno che non ci vuole molto a farlo capire a chi non ha conoscenze di biologia. Questo video dimostra come non sono necessarie conoscenze molto approfondite per capire come non farsi truffare. Su Catholic News Service un commento (“God made pre-humans into people, Vatican newspaper says “) all’articolo di F.Facchini sull’Osservatore Romano di ieri
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5/5/08-VA
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Articolo di F.Facchini sull’Osservatore Romano (“Lapalissiano: l'anima spirituale non può derivare dalla materia“) sulle modalità e i tempi di intervento di Dio nell’evoluzione biologica, in particolare nella gestione dell’anima nell’ontogenesi e nella filogenesi umana. E’ un estratto dell’ultimo libro pubblicato da F.Facchini: “Le sfide dell'evoluzione. In armonia tra scienza e fede” (Milano, Jaca Book, 2008, pagine 176, euro 16). In questo estratto alcune opinioni interessanti, indimostrate e discutibilissime riguardano la gestione dell’anima sia per quanto riguarda la nostra specie o una specie nostra antenata (non si chiarisce bene come e quando sia successo, anche se è chiaro che alla Chiesa non interessa precisarlo: “occorre un concorso particolare di Dio nella formazione dell'essere umano, pur rimanendo le cause naturali che portano alla sua emergenza.”) che per quanto riguarda il singolo essere umano “Qualcosa di analogo avviene nella generazione umana con l'animazione che comporta un concorso di Dio creatore nella procreazione, non essendo l'anima trasmessa dai cromosomi dei genitori”. Qui la questione è ben più complessa in quanto non si chiarisce se anche in altre religioni l’anima non è nei cromosomi e se possono convivere anime di religioni diverse nello stesso individuo. Angosciante davvero la frase “In questa prospettiva la comparsa dell'uomo non può essere vista come un evento necessario, richiesto dal processo evolutivo”. Mi sembrava di aver capito dal Catechismo del 1992 che i 15 miliardi di anni fossero serviti per arrivare, attraverso un giro un po’ lunghetto (lo dicono sempre le mamme oneste e sincere che “non si può avere tutto e subito”) all’obiettivo finale, l’uomo. Pensare che qualcuno possa cambiare idea e premere il pulsante di STOP dopo 15 miliardi di anni non mi sembra molto ragionevole … anche se non è facile mettersi nei suoi panni … Positivo, anche se non molto chiaro nel contesto, il giudizio critico verso l’ID (“Il ricorso a un intervento superiore non rappresenta una intrusione indebita nel campo della scienza - come nel caso dell'Id ma è richiesto per spiegare la presenza dello spirito nell'uomo, che non può rientrare negli orizzonti e nei metodi di studio delle scienze empiriche”) Esiste anche una versione in inglese (“An Interdisciplinary Look at Evolution”).
5/5/08-IT
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E' da pochi giorni in edicola l'ultimo numero di Micromega, in due fascicoli, di cui il secondo esclusivamente dedicato alla biologia evolutiva e alla teoria dell'evoluzione. Tra gli articoli e i saggi pubblicati troverete un testo di Stephen J. Gould inedito in Italia.
4/5/08-IT
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[da Pikaia] Venerdì 16 maggio a Reggio Emilia si terrà la conferenza di Mauro Mandrioli, ricercatore in Genetica presso l'Università di Modena e Reggio Emilia, dal titolo "Un disegno non molto intelligente. Il nuovo confronto di Darwin con il creazionismo". Per arivare preparati (o in alternativa alla conferenza se Modena fosse scomoda - per pigrizia o per distanza), questa pagina web fornisce le informazioni necessarie a chiunque fosse davvero curioso di capire perchè (e da quando - esattamente dal 1987) dietro al Disegno Intelligente USA si nasconde solo il vecchio creazionismo biblico. Consigliabile anche la visione (purtroppo in inglese) di un ottimo video sul processo e sulle davvero imbarazzanti scoperte che sono state fatte e dimostrate nel corso del processo (… libri corretti in pochi giomi con il programma Word, improbabili definizioni di scienza e di biologia, ecc.).
3/5/08-IT
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In un blog si trova in data di oggi una strana intervista (privata?) a Zichichi (Tra Fede e Scienza - Intervista al Prof. Antonino Zichichi) , in cui si notano alcune frasi già presenti in un articolo sul Giornale del 20/1/08 e in un’intervista all’agenzia Zenit del 30/1/08, ma in cui sono presenti anche frasi originali,fra cui alcune che riguardano il suo giudizio piuttosto originale sulla biologia evoluzionistica e sulla teoria sintetica dell’evoluzione (infatti anche il Papa, a Regensburg, pensava che la biologia fosse scienza … tanto che ne era molto invidioso!): • “Per fare Scienza c’è bisogno di rigore matematico e riproducibilità sperimentale. È G.Galilei a insegnarci questo, altrimenti si resta fuori dalla Scienza di stampo galileiano. L’evoluzionismo esiste in molte specie viventi, ma non lo si può estendere all’uomo. Esistono centinaia di migliaia di forme di materia vivente. Una e una sola però risulta dotata di Ragione. L’evoluzionismo non sa descrivere come dalle innumerevoli forme di materia vivente prive di Ragione, com’è un albero o un’aquila, sia venuta fuori l’unica forma di materia vivente dotata di Ragione, cioè Noi. Sarebbe formidabile se qualcuno riuscisse a far diventare l’evoluzionismo Scienza.»” • “Tre big bang sono stati necessari per arrivare a noi. Il primo è quello che dal Nulla produce la materia inerte. Il secondo è necessario per passare dalla materia inerte a quella vivente. Il terzo Big-Bang deve spiegare come si passa dalla Vita alla Ragione. Che l’evoluzionismo esista in moltissime forme di materia vivente non autorizza ad estendere questa proprietà (evoluzione) a Noi in quanto abbiamo una proprietà (la Ragione) che non esiste in nessuna altra forma di materia vivente. Noi siamo esempio unico. Se dalla rondine passiamo all’uomo entra in gioco la sfera trascendentale della nostra esistenza”.
3/5/08-USA
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La frase di Ben Stein sulla scienza assassina la si può leggere anche in un’intervista a un giornale cattolico USA, Christianity ToDay, nella sezione cinema, con un titolo che preannuncia il suo futuro ma anche il premio che riceverà oggi dalla rete TV MSNBC; “Ben Stein Is Expelled!”; è il minimo che gli può succedere: nell’intervista insiste su un concetto che permette di dubitare non solo della sua definizione di scienza, già usata nella sua intervista precedente: “And it doesn't scare me at all when scientists say, "Oh, but that can't be proved," because neither can any of the Darwinian hypotheses about how life began be proved. Anyway, I couldn't give a [profanity] whether a person calls himself a scientist. It doesn't earn any extra respect from me, because it's not as if science has covered itself with glory, morally, in my time. Scientists were the people in Germany telling Hitler that it was a good idea to kill all the Jews. Scientists were telling Stalin it was a good idea to wipe out the middle-class peasants. Scientists were telling Mao Tse-Tung it was fine to kill 50 million people in order to further the revolution”. Sconcerta un po’ che l’intervistatore non cerchi di mettere ordine in tanta confusione. Fra l’altro, nei giorni scorsi in un blog USA era circolato l’elenco di chi a suo tempo aveva approvato la soluzione finale; e nessuno scienziato era presente nemmeno li’. Ed arriviamo al premio: questa idea di Ben Stein della scienza mortifera sembra sia stata notata e non sia proprio piaciuta: in una trasmissione della rete MSNBC grazie a queste dichiarazioni riesce ad arrivare secondo fra i peggiori del mondo (non si capisce se del giorno, della settimana o dell’anno…). Bella la faccia inorridita del giornalista che ripete la frase sulla scienza mortifera … Come previsto, in Florida (lo raccontano i combattivi Florida Citizens for Science nel loro sito web) è decaduta per colpa di errori degli stessi promotori la legge che prevedeva di introdurre l’insegnamento del creazionismo biblico nelle scuole nell’ora di scienze. Sembra però difficile che questa proposta di legge riposi in pace definitivamente; prima o poi ricomparirà, come dicono nel loro blog : “I doubt they will rest in peace, though.” …; in Luisiana invece la legge avanza come previsto verso l’approvazione … se non succede … qualche miracolo J
2/5/08-USA
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Nel sito del blog Pharyngula si trova il link ad un orribile fumetto in cui alla fine si condanna alle pene dell’inferno il protagonista, un ragazzo che crede all’evoluzione, insieme a “billion of others who believe we evolved fromm monkeys”. Viene subito il dubbio che la condanna possa valere anche per i cattolici che credono all’evoluzione … una ricerca nel sito (probabilmente di un fanatico più che di una setta protestante…) permette di trovare anche un fumetto in cui si racconta come i cattolici, evoluzionisti o no, sono comunque condannati in quanto seguaci di “un falso sistema religioso”; il fumetto, anche in italiano, è intitolato “I cattolici sono cristiani?”. Chi volesse può informarsi meglio su questo fanatico molto poco ecumenico… ma molto interessato al creazionismo biblico. Qui un libro (“The evolution handbook”) che verrà magari usato come supporto didattico se e dove la commissione didattica distrettuale lo concede.
1/5/08-IT
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[da Pikaia] Un'interessante recensione del libro "Edge of Evolution: Search for the Limits of Darwinism" di Michael J. Behe, l'ultimo manifesto dell'Intelligent Design. Se si vuole leggere una splendida smentita di una certezza esposta da Behe nel suo libro, si vada a leggere il post di una giovane esperta di HIV, dove si fa notare che Behe usa nel libro proprio un’immagine che dimostra il contrrario di quanto stava scrivendo!
APRILE 2008
30/4/08-USA
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Interessante documento ( “An Apology for Support of Eugenics“) approvato dalla chiesa metodista USA per scusarsi dell’impegno davvero notevole che era stato messo ai primi del 1900 per sostenere pratiche eugenetiche che, ben prima della comparsa del nazismo, arrivavano fino alla sterilizzazione: “as the Eugenics movement came to the United States, the churches, especially the Methodists, the Presbyterians, and the Episcopalians, embraced it. Methodist churches around the country promoted the American Eugenics Society “Fitter Family Contests” wherein the fittest families were invariably fair skinned and well off“). Come si legge nella dichiarazione approvata oggi (e anche nella frase appena citata), il razzismo – che nessuno … sano di mente può certamente attribuire alla teoria sintetica dell’evoluzione era una componente sempre presente, nonostante le premesse: “Indiana passed the first forced sterilization law in 1907; eventually 33 states passed similar laws. Most used Harry Laughlin’s model law that provided for the sterilization of “feeble minded, insane, criminalistic, epileptic, diseased, blind, deaf, deformed, and dependent” including “orphans, ne’er do wells, tramps, homeless, and paupers.” Virginia passed in 1924 a sterilization law based on the Laughlin model and on the same day passed a law making marriage between a white person and a non-white person a felony”. Riguardo alla relazione fra darwinismo e nazismo, questo documento sembra indicare invece diverse connessioni e quindi sembra attribuire responsabilità a scelte politiche fatte negli USA con un forte appoggio delle diverse chiese protestanti: ”In 1933, Hitler’s Nazi government used Laughlin’s Model Law as the basis for their sterilization law that led to the sterilization of some 350,000 people”. Impressiona leggere che le pratiche sono continuate fino in tempi recenti e quanto ampio sia stato il numero di persone coinvolte (e danneggiate dalle politiche eugenetiche): “Sterilization of the allegedly mentally ill continued into the 1970s in several states, by which time about 60,000 Americans had been involuntarily sterilized”. Per chi volesse approfondire: Image archive on the American Eugenics Movement Sempre peggio con le dichiarazioni fatte nelle interviste da Ben Stein, autore e protagonista del film antievoluzionista “Expelled”: “In an interview with the Trinity Broadcasting Network, Ben Stein said the following amazing thing in an interview with Paul Crouch, Jr. Stein: … I was thinking to myself the last time any of my relatives saw scientists telling them what to do they were telling them to go to the showers to get gassed … that was horrifying beyond words, and that’s where science — in my opinion, this is just an opinion — that’s where science leads you. Sembra difficile credere che nessun familiare di Ben Stein abbia mai avuto bisogno di incontrare un qualche medico. E comunque gli scienziati di solito hanno camici bianchi e non camicie brune o nere. Sembra difficile credere che queste dichiarazioni possano portare qualcuno a vedere il suo film. Chi volesse sentire la frase con la sua opinione “science leads you to killing people” la trova in questa intervista (al minuto 28); ricorda un po’ la definizione di “mortifero” attribuita a U.Veronesi in un indimenticabile articolo, poi contestato da uno scienziato cattolico, comparso sull’Avvenire il 14/9/06 … Sempre riguardo al film “Expelled” su un blog ci si chiede come sia possibile che sia stato tagliato fuori dal film Michael Behe, l’unico biologo (biochimico) universitario presente nel gruppo dei
29/4/08-IT
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Sull’Avvenire la recensione di un libro contro l’evoluzione e l’evoluzionismo che permette di capire quanto sia importante la mancanza dell’insegnamento dell’evoluzionismo nella scuola italiana. Già il titolo della recenzione fa accapponare la pelle, anche pensando che ilo titolo coinvolge responsabilità di altri oltre all’autore della recensione: “Processo a Darwin: teoria scientifica o mitologia pop?”. La recensione dimostra come il libro sia convincente per chi non ha probabilmente alcuna possibilità di verifica. Per questo si ritiene che la frase del libro più adatta al quotidiano della CEI come sintesi sia “L’ipotesi evoluzionistica è cioè una grande, colossale Chiesa che per essere creduta chiede costantemente di rinunciare alla ragione. Strenuamente la difende un nugolo di chierici dogmatici e clericali. Per questo noi non smettiamo mai di dirci fieramente laici, cioè liberi di guardare e valutare, e responsabili nel farlo.”. Valutazione del recensore è invece la frase “Una chiarificazione introduttiva su cosa sia da intendersi con gli (spesso abusati) concetti di «scienza» e «metodo scientifico», un «ripasso» della genesi storica della teoria evoluzionistica prima e darwiniana poi, una collezione delle incongruenze interne a quest’ultima, dei falsi della paleontologia moderna e delle prove che i discepoli elaborarono ad hoc per comprovare le posizioni del maestro.” Possiamo immaginare che cosa succederebbe se si dovessero recensire i Vangeli … probabilmente molti sarebbero i dubbi sulle “incongruenze interne”, sui “falsi” e sulle “prove che i discepoli elaborarono ad hoc per comprovare le posizioni del maestro”… [Ancora auguri a mons.Ravasi, che sta preparandosi a festeggiare anche lui Darwin nel 2009 ... per fortuna sua sembra che lo faccia con una compagnia diversa … Davvero “curioso” anche il fatto che solo pochi giorni fa (il 17/4/08) sempre sull’Avvenire ci fosse invece un articolo con un testo del teologo valdese F.Ferrario che difendeva Darwin… incoerenza o semplice ignoranza per colpa della scuola?] [ Quello che davvero sconcerta è che nessuno scienziato o biologo cattolico si azzardi a protestare. Sarà una “Chiesa che per essere creduta chiede costantemente di rinunciare alla ragione”?]
“L’ipotesi evoluzionistica è cioè una grande, colossale Chiesa che per essere creduta chiede costantemente di rinunciare alla ragione. Strenuamente la difende un nugolo di chierici dogmatici e clericali. Per questo noi non smettiamo mai di dirci fieramente laici, cioè liberi di guardare e valutare, e responsabili nel farlo.”
29/4/08-USA
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Fra i sempre più numerosi critici del film “Expelled” mancava l’Anti Defamation League (“the world's leading organization fighting anti-Semitism through programs and services that counteract hatred, prejudice and bigotry”). Sorvolando sulla situazione abbastanza paradossale (Ben Stein, il principale interprete, animatore e difensore del film, è – o era - di religione ebraica… ), l’ADL sostiene che The film Expelled: No Intelligence Allowed misappropriates the Holocaust and its imagery as a part of its political effort to discredit the scientific community which rejects so-called intelligent design theory. Hitler did not need Darwin to devise his heinous plan to exterminate the Jewish people and Darwin and evolutionary theory cannot explain Hitler's genocidal madness. Using the Holocaust in order to tarnish those who promote the theory of evolution is outrageous and trivializes the complex factors that led to the mass extermination of European Jewry. Sul New York Times un interessantissimo articolo (“Roving Defender of Evolution, and of Room for God“) su Francisco Ayala, biologo evoluzionista della prestigiosa Irvine University, con un passato da teologo domenicano spagnolo; attualmente, a 74 anni, è anche molto impegnato nella difesa dei meccanismi evolutivi accettati oggi da tutti i biologi evoluzionisti (anche se inserito in un contesto in cui l’evoluzionismo teista sembra comunque prevalere al momento opportuno…), con conferenze in molti ambienti diversi sia negli USA che in altre parti del mondo. Circola anche in Europa e in Italia dove tornerà (come biologo cattolico o come biologo evoluzionista?) in occasione del prossimo convegno sulla teoria sintetica dell’evoluzione nel marzo del 2009 (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES”). Il suo ultimo libro del 2007 (“Darwin’s Gift to Science and Religion”; qui il sito di Amazon con commenti e critiche) il suio evoluzionismo teista convive con giudizi favorevoli a Darwin e ai meccanismi evolutivi da lui scoperti, e farà certamente discutere se e quando arriverà in Italia. Basti pensare che ripropone l’idea di S.J.Gould (che però sembra meno convincente, se proposta da un teologo … rimane il dubbio che un vero teologo non ci possa credere) dei due magisteri che non si sovrappongono (NOMA: “Non Overlapping Magisteria”); contiene molti ragionamenti semplici ma comunque sconcertanti per una cultura cattolica a cui la biologia fa ancora paura; e questo nonostante fornisca le basi scientifiche della medicina, uno “strumento” che solo pochi provano masochisticamente a rifiutare (rischiando pure di essere giustamente accusati di omicidio! E questo nonostante la legge sembri giustificarli …). Quel che più “preoccuperebbe” i cattolici in Ayala – se lo capissero… - è che, a differenza di molti altri, ha una indiscutibile preparazione teologica che impedisce di usare contro di lui le critiche che dovrebbero bloccare qualsiasi biologo che intenda difendere la scienza da obiezioni non dimostrabili ma ricoperte di teologia (come esempio si veda anche il recente articolo sull’Avvenire sulla conferenza del teologo valdese F.Ferrario a Torino; pur favorevole all’evoluzionismo darwiniano – e forse per questo nessun sito cattolico ha riprodotto finora questo articolo dell’Avvenire sull’evoluzione! - non accetta a priori le difese della biologia da parte di … teologi dilettanti; confermerebbe il dubbio che forse mai un cristiano potrà accettare quella non sovrapposizione, che lo stesso GP2 nega chiaramente anche nel documento del 1996 spesso citato, dove sostiene che la teologia deve poter certificare tutto, anche la scienza, come capitava ai tempi di Galilei). Come si legge nel libro, Ayala negli ultimi 15 anni è comunque sempre stato in prima fila nella difesa dei meccanismi evolutivi scoperti e proposti inizialmente da Darwin, sia che si trattasse di processi negli USA (per i quali è spesso stato un ottimo e deciso
27/4/08-USA
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Si conferma la richiesta di danni, da parte di Yoko Ono, a Premise Media, la casa cinematografica che ha prodotto “Expelled”, per aver utilizzato una parte della canzone “Imagine” di John Lennon. Che per un film creazionista non si siano fatti controlli seri delle procedure seguite forse non stupisce più di tanto... Certo è che, dopo gli scherzi umilianti (anche se non dannosi) fatti dagli evoluzionisti, e in particolare da PZ Myers, autore del blog Pharyngula, la denuncia di Yoko Ono proprio non sarà stata apprezzata (“Ono! Another Lennon Lawsuit”). Già il film va male e probabilmente verrà ritirato prima del tempo … ci manca solo che non raccolga abbastanza dollari da pagare i danni. Sembra che per altre canzoni usate nel film si sia richiesto e pagato l’uso, mentre questa procedura non è stata seguita nel caso di “Imagine” (forse pensavano che per una canzone anche contro i diritti di proprietà – “imagine no possessions …” - non fosse necessario pagarli …? O sembra che davvero non ci siano problemi a riprodurla liberamente). Qui (“EXPELLED Producers to Yoko Ono: Let It Be”) la risposta a Yoko Ono dei produttori del film. Possiamo augurarci che, grazie a tutte queste disavventure, questo film non abbia la forza di attraversare l’oceano? Sul Riformista in un articolo si racconta di come negli USA abbia successo un museo di storia … soprannaturale in cui si spiega come la terra sia stata creata 6400 anni fa, uguale a quella che noi vediamo oggi : “Il museo creazionista, dove la storia è soprannaturale“. Speriamo che l’Europa e l’Italia riescano a continuare a tenere i nervi (o meglio i neuroni) ben saldi e vitali … e non si lascino influenzare.
26/4/08-USA
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[Dal blog di Dembski] Sulla rivista dell’Università di Stanford si può leggere la trascrizione di un dibattito fra Michael Ruse (“Darwinism has had a largely positive impact on society”) e Richard Weikart (“Darwinism has had a largely negative impact on society”). Weikart aveva scritto un grosso libro per attribuire a Darwin la colpa del nazismo, per cui la discussione arriva a parlare di questo problema. Purtroppo le opinioni sono quasi sempre contrastanti e non sembra che i due partecipanti al dibattito fossero nella stessa stanza, dato che non si vede traccia di un tentativo di trovare compromessi o di confrontarsi.
25/4/08-USA
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I dispetti degli evoluzionisti agli autori del film “Expelled” continuano; l’ultimo riguarda un sondaggio on line inserito nel sito del film su myspace. Inizialmente, all’alba di oggi, quando c’erano un migliaio di voti, le risposte alla domanda proposta “l’ID deve essere insegnato nelle scuole?” aveva avuto il 75% di riposte positive (come si legge nella pagina “Crash this poll!” nel blog Pharyngula); dopo solo 10 ore dall’invito … le risposte positive su 370000 voti sono l’1,83; il 2,5% chiede cosa sia l’ID… il 95,5% è contrario… E la percentuale continua ad aumentare a vista d’occhio... Al mattino del giorno 26/4 il sondaggio è stato bloccato con il seguente risultato: 410000 NO (98.51%) e 855 SI (0,20%) all’insegnamento dell’ID nelle scuole USA… J Buone notizie anche dal Texas, come ci informa il sito del NCSE (“ICR fails to obtain certification in Texas“): “At its April 24, 2008, meeting, the Texas Higher Education Coordination Board unanimously voted to deny the Institute for Creation Research's request for a state certificate of authority to offer a master's degree in science education through its graduate school”. Un’indagine nelle università del Texas aveva dimostrato che il 95% degli universitari contattati era contraria all’autorizzazione al master dell’ICR. L’ICR potrà comunque fare appello e ripetere la richiesta.
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24/4/08-ONU
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Il giorno dopo che il geologo M.Tozzi sulla Stampa (“Noi dinosauri del pianeta dimenticato”) ha cercato di far capire in poche righe la relazione fra evoluzione biologica, ambiente e sopravvivenza della nostra specie, l’UNEP, l’organizzazione dell’ONU che si occupa di ambiente, presenta una relazione “Sustaining Life, How Human Health Depends on Biodiversity", in cui si dimostra con decine di esempi quali rischi corre la nostra specie se si continuano a distruggere ambienti ancora poco conosciuti e in cui vivono specie animali e vegetali ancora poco conosciute; il libro, che uscirà in maggio, dimostra come queste specie animali e vegetali saranno certamente utili per garantire la nostra sopravvivenza … ma prima dobbiamo studiarle e per studiarle devono poter sopravvivere, Si possono leggere alcuni esempi (in inglese o in italiano) delle conseguenze future per la nostra salute dei danni che già oggi la nostra specie sta procurando alla biodiversità. Spesso si parla della responsabilità della nostra specie verso la sesta estinzione di massa, in corso attualmente; se per le prime 5 estinzioni di massa si ipotizzano ovviamente solo cause naturali, per quella in corso è difficile chiudere gli occhi; solo non guardando, magari anche solo con il nostro pc, come sta cambiando la geografia e l’ecologia in tante parti del mondo si può ignorare quel che sta avvenendo. Questo documento dimostra come gli effetti potranno danneggiare anche la nostra specie. I coordinatori della relazione vengono dalla Harvard Medical School, che ha creato un sito web in cui si presenta la ricerca. L’ultimo capitolo è un appello all’azione rivolto ad ogni essere umano: “What Each of Us Can Do to Help Conserve Biodiversity”; da un po’ di tempo dai ricercatori che si occupano di problemi ambientali giungono appelli alla collaborazione per la gestione collettiva dei problemi e per fare pressioni sui governi affinché anche loro coordinino queste iniziative a difesa della biodiversità, moltiplicando i controlli sul commercio di prodotti che distruggono la biodiversità Purtroppo siamo (noi, ma anche i governi..) più abituati a rispondere agli appelli di chi guadagna sui consumi dei prodotti che distruggono molti degli ambienti che ancor oggi riproducono e conservano gran parte della biodiversità. Informazioni su quanto la salute umana dipenda dalla biodiversità lo si può trovare anche nel sito web “Biodiversity and Human Health”
24/4/08-IT
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La notizia del film ideologico “Expelled“, antievoluzionista e filo-ID arriva ancora una volta in Italia; in questo caso si tratta però della denuncia (“Yoko Ono contro un film per l'uso della canzone 'Imagine'”) degli eredi di Lennon per l’uso abusivo della canzone Imagine … possiamo immaginare che gli incassi del film, già non molto soddisfacenti e molto inferiori all’atteso, saranno destinati in parte a spese processuali e magari a ripagare i danni … non solo alla cultura “occidentale” ma anche a John Lennon.
24/4/08-USA
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Continuano le polemiche attorno all’uscita del film di propaganda antiscientifica “Expelled”, che cerca di attribuire a Darwin addirittura la responsabilità del nazismo (come si sa sono sempre stati ben più favorevoli all’evoluzionismo gli inglesi … che invece il nazismo l’hanno combattuto …). [Curioso in proposito scoprire che esiste anche la legge di Godwin (o reductio at Nazium) che predice guai per chi per primo faccia confronti con il nazismo (“The Comparison That Ends the Conversation“) …]. In proposito in un blog proprio oggi si confronta il testo originale di Darwin con quello presentato nel film per spiegare I trucchi usati per sostenere questa assurda responsabilità (“An Exemplar Of Exactitude”) [Oltre alle denunce riguardo all’uso non autorizzato di video e musiche altrui, è interessante vedere come nel mondo scientifico USA si stia cercando di creare una reazione ragionevole ma efficace, che permetta ad ognuno di valutare l’intelligenza (scarsa) che sta dietro la dottrina dell’ID; rispetto all’Italia sembra che gli scienziati USA cerchino di non lasciare passare senza commenti, critiche e contestazioni i tentativi di passare alla popolazioni concetti superati o sbagliati o assurdi che riguardano problemi che gli scienziati ben conoscono; sembra che questo film stia fornendo una buona occasione ]. Il sito del NCSE presenta oggi anche un paio di video su come la realtà sia ben diversa rispetto ad uno dei temi centrali del film. Uno di questi video infatti riguarda il licenziamento della responsabile dei programmi di scienze del Texas, colpevole solo di non essere imparziale ma di aver … difeso la scienza: aveva inviato ad alcuni colleghi dell’ufficio un’e-mail che informava sulla prossima conferenza di una filosofa della scienza che aveva dimostrato come l’Intelligent Design fosse una truffa, Barbara Forrest! Un elenco di recensioni sul film si trovano in una pagina del blog Panda’s Thumb, oltre che nel sito del NCSE.. Molte sono prevedibili (“simplistic, heavy-handed” (The Hollywood Reporter); “bizarre, hysterical” (The Village Voice); “one-sided, narrow minded and intellectually dishonest” (Slant Magazine) , meno quella del Christianity Today: “The film shows that Intelligent Design should be on the table for discussion. But if you’re looking for ammo to argue your Darwinist friends under the table, look elsewhere.”. Complessivamente le recensioni sembrano quasi tutte negative. Particolarmente autorevole e distruttiva sembra quella comparsa nel sito dell’MSNBC e scritta dal direttore del Center for Bioethics at the University of Pennsylvania (quindi ben informato sul processo di Harrisburg): tutta la recensione è una contestazione ai tanti punti falsi del film. Già il titolo dell’articolo è molto esplicito: “Intelligent design film far worse than stupid. Ben Stein's so-called documentary ‘Expelled’ isn't just bad, it's immoral“. In particolare l’autore nota il fatto sconcertante che in tutto il film non si spieghi mai che cosa sia l’ID … che il film difende, né si indichi – e questo fatto è davvero inaccettabile -chi sarebbe l’autore di questa inesistente teoria. Non manca un avvertimento ai vari papi nel mondo: “Faith is faith. Those who would save faith by arguing that it is ultimately to be treated as a branch of science are recommending saving the patient by killing him. That is exactly what "Expelled" wants you to do. And that is why mainstream religion should ignore this film.” Ben fatta anche la recensione di L.Lebo (“Intelligent Design Propaganda Is Coming to a Theater Near You”) su Alternet, grazie anche al fatto che L.Lebo ha seguito come giornalista il processo di Harrisburg, che ha smascherato l’ID. Per quanto riguarda l’Italia, per ora c’è stata solo una citazione della prossima uscita del film sul Foglio e sull’Avvenire, ma non sembrano ancora comparse valutazioni da parte di qualcuno che
23/4/08-IT
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A Pavia, in vescovado, c’è stato oggi un incontro fra fisici di opinioni religiose diverse sul problema del rapporto fra scienza e fede. Amaldi, Piazzoli e Goggi (mentre il vescovo faceva – inizialmente – solo il moderatore e il distributore di bevande) hanno confrontato le loro opinoni sul ruolo (e il successo, non dimentichiamolo) attuale della scienza. Per fortuna, nonostante una domanda provocatoria di Piazzoli, la biologia non è stata usata dagli oratori invitati, in un contesto culturale poco adatto e in assenza di relatori competenti (le esperienze con Zichichi invitano infatti alla prudenza e al rispetto delle conoscenze e delle competenze). Sconcertante pero’ il fatto che Amaldi abbia evidenziato come i fisici abbiano meno problemi con la religione (la fede) rispetto ai biologi. Ovviamente il problema così non è posto correttamente, per cui la soluzione non risulta subito evidente: infatti è il contrario! E’ la Chiesa che ha molti più problemi con la biologia e l’evoluzione, che strapazza continuamente e in modo anche sgangherato e scoordinato; questo fatto è evidente quasi in ogni pagina di questa rassegna stampa, che dimostra, oltre ad una buona dose di paura, livelli individuali di conoscenza tendenzialmente scarsi ma anche altamente variabili. E’ quindi molto più ragionevole supporre (ma è divertente notare che i teologi e i fisici non vedono nemmeno il problema) che alle orecchie dei biologi i ragionamenti dei teologi non risuonino affatto come musiche celestiali … e preferiscano appunto … starne lontani. Il biologo molecolare Francis Collins lo ha capito (e nel suo ultimo libro in favore della teoria sintetica dell’evoluzione lancia un pressante invito alla Chiesa a non “costringere i giovani alla terribile e inutile scelta di condannare il neodarwinismo, ormai confermato da una schiacciante evidenza scientifica”); … un suo estimatore in Vaticano, P.Cantalamessa, lo ha subito fatto sapere al Papa inserendo questa frase nell’omelia. Nel novembre 2008 (al convegno vaticano “SCIENTIFIC INSIGHTS INTO THE EVOLUTION OF THE UNIVERSE AND OF LIFE”).cominceremo a capire se è servito a qualcosa. Il momento forse più emozionante del dibattito di Pavia è stato all’inizio, quando nelle parole di Amaldi (soprattutto) usate nella risposta alla prima domanda in discussione (quella sul motivo del rapporto un po’ disturbato fra scienza e fede cattolica) sono risuonate – probabilmente senza che nessuno le riconoscesse – le angosce che Giovanni Paolo II espose nella preoccupata lettera spedita nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne. In quella lettera si proponevano però anche soluzioni ma, oltre ai contenuti della lettera, anche il ventennale, quest’anno, è stato bellamente dimenticato. Potrebbero togliere questa lettera ormai inutile e imbarazzante dal sito della DISF. L’interesse è tale che ormai sembra addirittura essere l’unico sito web indicizzato che permette di leggerla. [Se e quando l’internauta don Giuseppe la toglierà … ci sono ancora un paio di siti vaticani che ne permettono la lettura … ma ne ho comunque una copia…] Peccato. L’aver seguito i suggerimenti presenti in quella lettera avrebbe aiutato molto mons.Ravasi sulla strada verso il convegno sulla teoria sintetica dell’evoluzione (marzo 2009). Avrebbe aiutato molto anche gli evoluzionisti, che continuano a trovarsi fra i piedi improbabili ragionamenti (?) attribuiti (provocatoriamente?) a “cattolici” come quelli pubblicati sul Corriere il 15/4/08: accusare Darwin di darwinismo … sembra un po’ eccessivo (o troppo facile?). Poco chiara l’ipotesi sulle tre ragioni esposta a Pavia da Amaldi, che comunque non ha fatto capire quale delle tre sia la ragione che il Papa vorrebbe “allargare” per infilarci dentro anche i ragionamenti della teologia. Strano che nessuno dei partecipanti mostrasse di sapere di questa richiesta urgente e anche un po’
22/4/08-IT
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E’ ormai un po’ di giorni che sono on line migliaia di documenti su Darwin. Sembra che anche in questo caso l‘interesse per le curiosità se non per il gossip sia quello prevalente. In attesa che qualcuno abbia finito di leggere e confrontare le successive versioni dell’”Origin of the species” …per ora il documento più citato è il foglio diviso in due colonne con cui Darwin aveva fatto una valutazione comparativa fra le motivazioni favorevoli e quelle contrarie al matrimonio; in particolare sembra abbia colpito i giornalisti la riga con la valutazione che, come compagnia, una moglie fosse meglio di un cane: “Object to be beloved and played with. Better than a dog anyhow”. Per ora gli animalisti rimangono in silenzio … contrariamente ai creazionisti, loro comunque rispettano le opinioni di uno dei massimi e più geniali esperti di biologia J Si sa comunque che le valutazioni positive hanno poi prevalso … e i dieci figli hanno confermato non solo il successo della sua scelta finale (e che, last but not least) ma anche un invidiabile appoggio divino: nella valutazione comparativa si legge infatti, fra i vantaggi del matrimonio, “Children (if it Please God)”. Anche se tre figli sono poi morti, 10 è un bel numero! • Sul’Avvenire TanzeIIa Nitti commenta (“Fede & neutrini quale accordo?ferra”) il nuovo libro di un fisico, Frank Tipler, attratto dal cattolicesimo, che cerca di spiegare anche gli inspiegabili dogmi di fede con la fisica. Anche qui la richiesta di un teologo agli scienziati che ragionano su verità di fede: ffatevi aiutare per favore da un teologo…! Interessante e da approvare l’osservazione critica anche sul fatto che questo fisico parli di genetica senza esserne esperto!
21/4/08-IT
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Interessante l’articolo (“OGM: minaccia o speranza?”) che parla delle discussioni avvenute ad un convegno a S.Marino in favore degli OGM. Vi si leggono frasi molto positive nei riguardi della scienza e dei risultati raggiunti nel campo della biologia e in particolare dell’ingegneria genetica applicata al miglioramento dei genomi delle specie vegetali di interesse alimentare. Sono quindi ricerche e scoperta che si inseriscono in una biologia che utilizza necessariamente la visione evoluzionistica della vita sulla terra. Si sono sentite frasi come • “la necessità di mettere la cultura a servizio del bene comune”, • “le tecniche di miglioramento genetico sono presenti in tutta la storia dell’agricoltura”, • “attraverso la selezione genetica è possibile produrre elementi più salubri”, • “sono importanti le biotecnologie per migliorare la qualità delle piante, e l’incremento della produttività favorisce l’ambiente perché permette di utilizzare gli spazi agricoli per altri usi”, • è grave “l’inquinamento informativo sugli OGM, che impedisce alle persone di conoscere le argomentazioni scientifiche sulla questione”. • “la dottrina sociale della Chiesa, già nella Gaudium et Spes, indica nella promozione e utilizzo della scienza il compito dell’umanità per l'edificazione del regno di Dio sulla terra”, L’articolo che riporta queste valutazioni estremamente positive sul ruolo delle scoperte scientifiche è comparso sul sito dell’agenzia vaticana Zenit e riferisce di un convegno che ha visto la partecipazione soprattutto da biologi e agronomi provenienti dal mondo cattolico. Non si capisce proprio come in altri contesti la biologia venga invece mal sopportata e si contestino addirittura scoperte di secoli fa …
20/4/08-IT
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Anche il Foglio annuncia (“Darwin alla prova dei fatti. Un convegno alla Gregoriana nel 2009”) il prossimo convegno in Vaticano, nel marzo 2009. Stupisce il fatto che proprio in un articolo sul Foglio si noti con dispiacere che (da quell’“almeno per ora” sembra che sperino che mons.Ravasi si ricreda sull’autorevolezza degli scienziati che si occupano di evoluzione …) mancano completamente esponenti dell’Intelligent Design. Il Foglio è stato infatti uno dei pochi quotidiani ad avere un giornalista che seguiva il processo di Harrisburg alla fine del 2005, che ha permesso di evidenziare che l’ID è una truffa, ma sembra che non lo abbiano capito o se ne siano dimenticati. Si lamentano anche del comportamento ambiguo del Vaticano, con un cardinale favorevole (7/7/2005) e un sacerdote e antropologo che ne parla male addirittura sull’Osservatore Romano (17/1/06 e 14/2/08); anche questo è stato dimenticato, sembra. Purtroppo il titolo sembra – ma gli interventi di mons.Ravasi non andavano certo in questa direzione - che preannunci un processo, e anche nell’articolo si parla di “valutazione critica dopo 150 anni”; purtroppo il Vaticano (da cui all’evoluzionismo vengono critiche ingiustificate proprio da 150 anni, non sembra certo una sede neutrale, né la sede adatta per convocare esperti dei fatti materiali spiegati dall0’evoluzionismo!). Decisamente curioso il fatto che prima si cita una frase di F.Facchini che indica come creare contrapposizione: (“Può esserci contraddizione quando si vuol far dire alla Bibbia … la spiegazione dell’origine delle specie viventi”) e poi si sostiene invece che secondo GP2 che la Bibbia parla di una “creazione di un universo con proprietà e leggi che consentono la sua evoluzione, compresa la creazione della forma umana”. Si parla di complementarietà e non di contrapposizione ma poi si attribuisce solo agli evoluzionisti la colpa di aver traformato la discussione, facendola diventare “ideologica e antireligiosa“ … proprio “mentre cresceva, soprattutto negli USA, la corrente dell’Intelligent Design”. Visto che il processo di Harrisburg ha dimostrato che la dottrina dell’ID aveva cercato di trasformare in “ideologica e religiosa” una discussione scientifica … sembra evidente dove sta la pagliuzza e dove stanno le travi … Certo l’impostazione dell’articolo è abbastanza in contrasto con le opinioni dell’organizzatore del conegno, che nel 2005 disse chiaramente “se la teoria evolutiva è giusta, non spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe un campo non suo …. è ovvio che l’evoluzione esiste, non si possono ignorare i risultati della scienza. Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda”. [E’ impressionante vedere quanti, su questo tema, suggeriscano a mons.Ravasi, oggi massimo responsabile vaticano per la cultura, di modificare la sua opinione sul rispetto della cultura e delle competenza … Piuttosto pesante e non giustificato il termine “POLEMICO” utilizzato in questo articolo per etichettare un intervento non meglio precisato di P.Coyne, il destinatario di una importante lettera di GP2 spedita nel 1988. Forse si riferisce all’intervista di Telmo Pievani del 28/11/05 pubblicata su Micromega 7/2005? O alla conferenza tenuta a Palm Beach il 30/1/06? O alla conferenza a Padova del 29/5/06? O all’intervista all’Unità del 19/11/05 (quando dice “La teoria darwiniana dell’evoluzione biologica è la migliore che abbiamo”)? In fondo P.Coyne sull’evoluzione non esprimeva concetti molto diversi da quelli espressi da mons.Ravasi, meno esperto del problema ma ugualmente ragionevole e prudente, già nell’intervista del 2005. Come si fa a chiedere fiducia se si disprezza il lavoro e si negano le competenze altrui? La collaborazione e il dialogo richiedono un minimo di ascolto … è meglio non dimostrare che la certezza di possedere una verità impedisce il dialogo!]
19/4/08-USA
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Sembra che il film “Expelled” non abbia avuto nel suo primo giorno di programmazione, il successo previsto. Curioso un sito web (Creation, Power and Violence) con l’elenco delle persone che negli USA (ma anche altrove) hanno avuto problemi in quanto si erano rifiutati di accettare il creazionismo. Come prevedibile, ci sono quindi più “expelled” nel campo degli evoluzionisti che nel campo dei creazionisti! Proprio il contrario della tesi che il film voleva sostenere…! Sembra inoltre che siano in arrivo anche querele da parte degli eredi di John Lennon, a cui non era stato chiesto il permesso per l’uso della canzone “Imagine”.
19/4/08-IT
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Sull’Avvenire un po’ di esegesi biblica e alcune riflessioni teologiche di mons.Ravasi sulla creazione (“il big bang di Dio”). Anche qui l’articolo serve per annunciare il prossimo convegno in Vaticano sull’evoluzionismo nel marzo del 2009 (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES”), gestito proprio dalla struttura di mons.Ravasi. [NB: L’articolo del teologo valdese F.Ferrario sull’Avvenire del 17/4, in cui si giustificano le critiche di Dawkins alle religioni non è ancora stato ripreso da nessun sito web… questo articolo di Ravasi è comparso invece già il giorno dopo…]
18/4/08-IT
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Per dimostrare quanto nel mondo cattolico il concetto di “creazione” sia ampio, vago e indifferente rispetto all’evoluzione culturale, sempre nell’Avvenire di oggi si legge un articolo (“La vera ecologia? Riconoscere il Creatore”) su un convegno in cui si parla di ecologia e di ambiente in un’ottica che sembra tanto quella del mondo immutabile dipinto nel creazionismo biblico, senza alcuna traccia di quel processo evolutivo che viene ben evidenziato nell’articolo di F.Facchini e che ormai da più di 200 anni è uno dei pilastri della cultura occidentale. Invece di invitare a scoprire le dinamiche che hanno portato al mondo attuale a partire da un mondo popolato fino a 70 milioni di anni fa da dinosauri, lo stesso segretario della CEI così si esprime ad un convegno cattolico suii problemi ambientali, svoltosi in provincia di Brescia: “<una vera coscienza ecologica, una concreta difesa della natura passa attraverso la riscoperta del ruolo creatore di Dio. «La concezione illuministica della totale autonomia dell’uomo, ha di fatto cancellato l’idea stessa di un Creatore, riducendo la creazione stessa a mera natura nelle mani dell’uomo che la vuole plasmare a proprio piacimento, senza regole o limiti etici»”. [?!] Strano! Non era invece la Bibbia a mettere la “creazione” nelle mani dell’uomo, destinato a … “dominarla”?! E’ invece b en noto che la concezione illuministica ha invece ridotto l’uomo da dominatore della natura ad una specie inserita nel processo evolutivo, una specie certo “speciale”, ma nelle mani della natura … Qualche novità c’è, comunque, dato che il card.Betori corregge la Bibbia: si spiega infatti che ci deve essere un equivoco: “«l’uomo non è il padrone, ma il custode della terra. Il verbo dominare equivale a gestire la creazione secondo l’idea di Dio. E anche il termine soggiogare, che troviamo nella Bibbia, non è quello di sfruttare, bensì di valorizzare la bellezza del Creato»”. In effetti il lessico della Bibbia può trarre facilmente in inganno i laici che non se la fanno spiegare. Sarebbe bello comunque che si spiegasse che queste modifiche non sono solo lessicali, ma derivano da un profondo cambiamento nelle nostre conoscenze scientifiche avvenuto nell’ultimo secolo e da una conseguente profonda preoccupazione per il futuro dei nostri discendenti. La stessa espressa anche dal Papa il 23/9/07 quando a Castelgandolfo pronunciò una frase raramente poi citata: “L’emergenza della fame e quella ecologica stanno a denunciare, con crescente evidenza, che la logica del profitto, se prevalente, incrementa la sproporzione tra ricchi e poveri e un rovinoso sfruttamento del pianeta”. La frase originale del Papa dev’essere sembrata un po’ forte già allora, dato che la Radio Vaticana stessa la censura nell’articolo relativo a questo discorso …Il video della Radio Vaticana riportava invece … solo quella frase, che era stata già pronunciata identica quel giorno anche a Velletri, ma non è più disponibile gratuitamente in internet (audio). … L’impostazione di mons.Betori nell’articolo di oggi sembra non alludere al “rovinoso sfruttamento del pianeta”. Non sembra però nemmeno voler diffondere fra i cattolici le preoccupazioni concordate con le altre religioni cristiane europee nell’incontro di Sibiu che si è concluso il 8/9/07 con questo documento finale, davvero molto preoccupato per i problemi ambientali, come si vede nei punti 8, 9 e 10. Del convegno parla anche un articolo dell’agenzia Zenit: Tra ecologia umana ed ecologia dell’ambiente Secondo articolo sull’Avvenire sul convegno a Torino (“Torino: Ragione e fede, circolo virtuoso”); oggi si sottolineano gli aspetti che, obbligando la ragione a inginocchiarsi, impediscono la comunicazione: da una parte il laico Zagrebelski che vede come “nodo problematico insito nella democrazia «la disponibilità a modificare le proprie posizioni» e per questo ha sottolineato come
18/4/08-USA
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Nel giorno in cui in 1000 cinema USA dovrebbe essere proiettato il film antievoluzionista “Expelled”, favorevole all’ID ma anche al creazionismo biblico, il NCSE (National Center for Science Education ) inaugura un sito web (Expelled Exposed) in cui pubblica le informazioni necessarie per capire i trucchi e gli imbrogli che sono stati fatti per costruire questo film. Sembra fra l’altro che ci siano incorso anche iniziative legali riguardo all’uso non autorizzato della canzone “mmagine” nel film, per non parlare della denuncia di XVIVO per l’uso abusivo di uno splendido video digitale sull’attività degli organuli cellulari.
18/4/08-IT
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Sempre più difficile la vita per chi critica Darwin in modo serio e non ideologico, informandosi prima sulle ricerche che hanno portato Darwin a confermare in alcuni decenni (era scrupolosissimo, a differenza di chi magari lo critica per sentito dire…) le sue intuizioni iniziali sui processi che spiegano l’evoluzione biologica con molti e diversi meccanismi dimostrabili, verificabili e quindi inseribili nella sua teoria scientifica dell’evoluzione. L’ANSA infatti informa che “La prima bozza della teoria sull’evoluzione e altre migliaia di documenti di Darwin sono da oggi consultabili gratuitamente su Internet. E’ possibile grazie a un’iniziativa dell’universita’ di Cambridge il cui obiettivo e’ far meglio conoscere su scala planetaria il pensiero di uno scienziato che ‘ha cambiato la nostra comprensione della natura’. Oltre ai 20mila documenti d’archivio il sito http://www.darwin-online.org.uk/ consente l’accesso a 90mila foto su Darwin e la sua opera”. E’ importante il gratuitamente su Internet. Non ci sono più scuse all’ignoranza (per chi sa l’inglese…!). Si può sperare di non sentir più parlare del Disegno Intelligente USA, ma nemmeno dovremmo leggere, tanto meno sul Corriere della Sera (di tre giorni fa!), frasi come “Darwin si prestò a far da supporto ad un’ideologia barbara, il darwinismo appunto [!!?], che giustificava come una legge il fatto che il forte dovesse sopraffare il debole [?]”. Che Darwin sostenesse il darwinismo può essere un’osservazione abbastanza banale (soprattutto per un filosofo) ma è sostanzialmente, scientificamente e filosoficamente corretta (e soprattutto un’accusa incontestabilmente vera e dimostrabile), ma che la “sopraffazione del forte sul debole” fosse un elemento presente della sua teoria è un falso, dato che la sua teoria era facilmente collegabile con l’amore più che con la violenza … per il ruolo rilevante attribuito al successo riproduttivo individuale … Per chi volesse criticare Darwin e non lo avesse ancora fatto … prima si istruisca … buona lettura … invece di 20 documenti ne dovrà leggere 20mila, che sono tanti … gli esperti sapevano già quanto Darwin fosse stato pignolo e rigoroso … e ben più autocritico … dei suoi critici. Ora lo sapranno anche gli inesperti .. e speriamo che lo ammettano. La notizia si diffonde anche in Italia in modo abbastanza capillare: ne parla il sito di Repubblica (“L’evoluzione è per tutti Darwin a portata di click”) ma anche il sito della Biblioteca di Garlasco.
17/4/08-USA
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Sul Seattle Times un interessante articolo del direttore del Discovery Institute in occasione dell’uscita del film “Expelled”: “An intelligent discussion about life”. Meglio leggere l’articolo però nel sito del DI, dove ci sono i link agli articoli citati. Un punto interessante è quando critica l’evoluzionismo teista, cioè quela che a volte sembra la posizione “migliore” espressa della chiesa cattolica: Scholars seeking a compromise that brings religion directly into the scientific discussion have offered the comforting possibility that God did the creating, but did it through Darwinian evolution. Guidance of an unguided process is the idea. But this vague proposition contradicts what almost all leading Darwinist scientists, including Dawkins, emphatically contend. In Darwin's universe, natural selection is blind, mutations are undirected and humanity is an unintended outcome. If the evolutionary process is guided, then it no longer is Darwinian. And if the evolutionary process is unguided, it allows no room for God. Logically, not even God can guide an unguided process. A questo proposito si cita una dichiarazione (la Nobel laureate initiative) inviata il 9/9/05 al Kansas State Board of Education da 38 premi Nobel che invitavano ad evitare l’errore di introdurre l’insegnamento dell’Intelligent Design oltre a quello del neodarwinismo. Punto centrale del documento è la seguente frase che esclude l’evoluzionismo teista: Evolution is understood to be the result of an unguided, unplanned process of random variation and natural selection. As the foundation of modern biology, its indispensable role has been further strengthened by the capacity to study DNA. In contrast, intelligent design is fundamentally unscientific; it cannot be tested as scientific theory because its central conclusion is based on belief in the intervention of a supernatural agent. Differences exist between scientific and spiritual world views, but there is no need to blur the distinction between the two. Nor is there need for conflict between the theory of evolution and religious faith. Science and faith are not mutually exclusive. Neither should feel threatened by the other. Interessante anche la citazione di un indagine, gestita dalla Cornell University, che ha permesso di valutare la percentuale di non credenti in Dio fra i biologi evoluzionisti, che sarebbe sull’80% (in realtà i risultati indicano che gli atei sarebbero solo il 42%, nonostante l’87% citato nell’articolo). Sarebbe interessante sapere anche la percentuale di evoluzionisti fra gli atei, che potrebbe evidenziare come più probabilmente l’ateismo non dipenda solo dalle conoscenze biologiche, per cui sarebbe meglio cercare anche altre cause. F.Collins per esempio (citato anche nel paragrafo successivo) ha il sospetto che anche la chiesa cattolica abbia qualche responsabilità (nel suo ultimo libro in favore del neodarwinismo lancia un pressante invito alla Chiesa a non “costringere i giovani alla terribile e inutile scelta di condannare il neodarwinismo, ormai confermato da una schiacciante evidenza scientifica”); … un suo estimatore in Vaticano, P.Cantalamessa, lo ha subito fatto sapere al Papa inserendo questa frase nell’omelia. Con tutti i ragionamenti (a volte acrobatici e non sempre razionali ma convincenti per chi ignora la biologia) che si leggono in questi giorni negli ambienti cattolici sull’evoluzionismo e il darwinismo, può essere utile (indispensabile!) respirare un po’ di razionalità leggendo questa intervista a Francis Collins, cristiano evangelico e direttore del Progetto Genoma negli USA (“The 'Evidence for Belief': An Interview with Francis Collins“), nel sito del Pew Forum on Religion & Public Life. L’intervista inizia dimostrando in modo semplice, quasi banale, l’impossibilità di considerare, come molti cristiani fanno, la Bibbia un libro di scienze:
17/4/08-IT
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Anche l’Università Europea (privata ma riconosciuta dallo stato) pubblicizza un’iniziativa sconcertante dell’Università Pontificia Regina Apostolorum e del suo Centro Pascal. Oggi infatti verrà presentato l’ultimo libro di R.AIberoni all’interno di un’iniziativa dal titolo provocatorio “Evoluzionismo e creazionismo a confronto”. La provocazione sta nel fatto che la stessa AIberoni ripete che lei di evoluzione e di evoluzionismo non sa niente e proprio non le interessa. Non le piace l’idea che qualcuno contesti la Genesi e ci scrive sopra addirittura un libro… chissà che divertimento qando, come previsto, “Dopo la conferenza, sarà data la parola al pubblico per un dibattito sugli argomenti presentati.”. Che dice di iniziative di questo tipo il direttore del Master in Scienza e Fede della stessa Università? Lo sapeva? Ha fatto davvero tutto da solo il Centro Pascal? D’altronde a dispetto dell'obiettivo di “organizzare dibattiti formativi e ragionare su temi d'attualità con uno spirito critico e costruttivo ha inaugurato le sue attività il 4 marzo scorso presso l'Università Europea di Roma, con una conferenza-discussione su "Le ragioni dell'ateismo odierno", tenuta da Padre Alfonso Aguilar, docente di Filosofia dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum”. Forse non sanno cosa sia un “dibattito”!? A Torino inizia oggi un convegno interreligioso dal titolo «Laicità della ragione, razionalità della fede?», a cui partecipano teologi cattolici e valdesi. L’Avvenire pubblica stralci di un paio di interventi. Nonostante il titolo redazionale (“I nuovi «liberi pensatori»? Dilettanti di esegesi e teologia”) non colga gli aspetti più sconcertanti per un cristiano, sono interessantissimi gli stralci dell’intervento del teologo valdese F.Ferrario; se non meraviglia il fastidio del teologo verso le posizioni di alcuni scienziati come R.Dawkins, molto critiche verso la religione, sconcertano (favorevolmente) un paio di frasi molto chiare e nette, forse mai lette sulla stampa cattolica italiana, che tendono a giustificare il comportamento aggressivo proprio di R.Dawkins e di altri “liberi pensatori”; sconcertante, ma logico, anche il suggerimento finale, che ricorda, non dimentichiamo, un invito simile di GP2 fatto nel 1988: “La riflessione di Dawkins, tuttavia, si inserisce in un quadro caratterizzato dall’ennesimo tentativo, da parte di ambienti religiosi reazionari, di delegittimare il darwinismo, questa volta con la teoria pseudoscientifica del cosiddetto «disegno intelligente»: Dawkins espone convincenti ragioni che confutano l’ideologia del «disegno intelligente» già prima che essa venisse esplicitamente formulata. Non fosse che per tale ragione, le sue opere divulgative costituiscono una lettura importante anche per filosofi e teologi.” Dopo aver criticato l’ignoranza teologica di alcuni laici che scrivono di religione senza competenze di teologia, di esegesi e financo di lessico religioso (sarà compreso anche il teologo Mancuso, recentemente criticato?), un’altra frase che colpisce molto favorevolmente, in quanto evidenzia un problema altrettanto reale ma soprattutto renderebbe utile il lavoro di chi con costanza e pazienza evidenzia questi problemi archiviando le fonti, è questa: “Se una persona di formazione non scientifica osasse esprimersi su questioni come l’evoluzione o l’odierna cosmologia a un simile livello di disinformazione, verrebbe immediatamente, e giustamente, squalificata” Sembra davvero un teologo molto intelligente … finora forse l’unico che ha notato questo problema (forse anche lui ha visto il Card.Martino al TG2 del 29/11/07? O ha letto la lettera di GP2 spedita nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne?) … anche se non spiega (e forse potrebbe e dovrebbe farlo al più presto, prima del 2009) perché esiste questa frenesia masochistica, da parte di persone “di formazione non scientifica” e “di ambienti religiosi reazionari, di delegittimare il darwinismo”, magari usando masochisticamente come grimaldello quella che, da
16/4/08-USA
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Su New Scientist un ottimo articolo (“Evolution 24 myths and misconceptions”) che dovrebbe essere tradotto anche in italiano. Lo stimolo a questo articolo viene da datioggettivi preoccupanti: “yet despite an ever-growing mountain of evidence, most people around the world are not taught the truth about evolution, if they are taught about it at all. Even in the UK, the birthplace of Darwin with an educated and increasingly secular population, one recent poll suggests less than half the population accepts evolution” Pur sottolineando che “there are already several good and comprehensive guides out there. But there can't be too many” si elencano le Shared misconceptions e i Creationist myths.
16/4/08-IT
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Da oggi al 20 a Trieste la mostra sull’editoria scientifica (FEST), con decne di iniziative fondamentali per la divulgazione della scienza. Si possono seguire gli eventi di FEST dal sito e viverne l'atmosfera con l'officina...
16/4/08-UK
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In Gran Bretagna sembrano decisi a difendere la scienza dalle critiche più assurde, come quelle che riguardano i fatti dell’evoluzioni o le loro spiegazioni scientifiche. Ci sono quindi iniziative, da parte delle società scientifiche, e in particolare di quelle coinvolte nello studio dei fenomeni evolutivi. In questi giorni c’è stata una dichiarazione dei geologi (“The Geological Society of London adds its voice for evolution”) In UK e negli USA sembra diano molta importanza a queste dichiarazioni in difesa dell’evoluzione.
15/4/08-IT
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Anche sul Corriere oggi leggiamo interventi che pubblicizzano il prossimo convegno Vaticano sull’evoluzionismo (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES”). Sconcerta davvero, e parecchio, il fatto che i laici che pubblicizzano questo convegno lo facciano con modalità offensive e distruttive verso la scienza; in particolare si nota che le frasi usate sono assolutamente in contrasto con le frasi di presentazione del convegno che sono finora uscite dalla bocca del responsabile, mons.Ravasi, e che possono essere verificate anche negli articoli citati e linkati in questa pagina web, che permette di leggere molte delle dichiarazioni di mons.Ravasi, sia quelle più recenti ma anche quelle del 2005, che anche uno scienziato (escludendo Zichichi la cui posizione è già ben nota) può condividere: “se la teoria evolutiva è giusta, non spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe un campo non suo …. è ovvio che l’evoluzione esiste, non si possono ignorare i risultati della scienza. Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda”. Purtroppo sembra che queste parole non vengano ben diffuse fra i credenti, per cui si giustifica il fatto che, rispetto alla prudenza del Vaticano e del suo responsabile alla cultura, altri invece si danno da fare per ostacolarlo … Nel primo articolo (“ANTISERI: "INTESA POSSIBILE LA SCIENZA NON E' DOGMA") leggiamo infatti che “Darwin si prestò a far da supporto ad un’ideologia barbara, il darwinismo appunto [!!?], che giustificava come una legge il fatto che il forte dovesse sopraffare il debole [?]”. [Sembra evidente che chi mangia al ristorante o fa la spesa al supermercato non si rende forse nemmeno conto che si ciba di esseri viventi (piante ed animali) che altri hanno ucciso per lui e che altri gli hanno preparato e cucinato … E questo avviene probabilmente da parecchio tempo, ben prima che il “barbaro” Darwin nascesse. La sua teoria infatti si riferiva non alla forza, come molti credono erroneamente, ma al successo riproduttivo. Bisogna ammettere che forse i cinesi conoscono e capiscono Darwin meglio di noi…?!]. Come si vede, esistono evidentemente modalità ideologiche di presentare non solo un’esigenza assolutamente fondamentale per la vita - che tutti difendono - (mangiare individui di altre specie…) ma anche una delle più grandi acquisizioni della cultura occidentale, la teoria dell’evoluzione, uno dei migliori risultati ottenuti grazie alle capacità del nostro cervello, se ben usato a collegare e spiegare i fatti! Tremenda anche la frase: “La teoria darwiniana serve a spiegare una grande quantità di fatti. Proprio per questo va insegnata come una teoria [?]; però non assoluta, ma tenuta sempre sotto assedio dalla ragione [?]”; oltre a fornire una definizione errata di “teoria”, sembra che sia un invito a tenere sotto controllo della ragione le diverse “verità” delle diverse religioni, che si fondano su atti di fede quasi mai dimostrabili ma anche nemmeno concordanti … invece si riferisce ad una scienza che, come ha ammesso chiaramente ma a malincuore e con invidia anche il Papa a Regensburg, utilizza al meglio e con risultati eccezionali proprio la ragione … ! E meno male che l’articolo parla di un convegno di “pacificazione”; curiosa anche l’indicazione di un contrasto fra “darwinismo evoluzionista e disegno intelligente di Dio”, fra una teoria scientifica ben dimostrata e utilizzata e una verità di fede, proprio come se si potesse fare un confronto o una pacificazione fra una terapia antibiotica basata su sperimentazione e motivazioni scientifiche, e una preghiera basata sulla fede! Anche il clero e lo stesso Papa oggi sanno bene che la terapia antibiotica o i by-pass non hanno alternative serie (come si dimostra ogni giorno negli ospedali cattolici che nella terapia non ricorrono certo ai miracoli, ma nemmeno alle preghiere). [Comunque è davvero sconcertante il confronto fra le posizioni e i ragionamenti di mons.Ravasi e quelle di chi e usa termini
14/4/08-BE
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14/4/08-IT
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In Belgio sarebbero in corso iniziative per permettere l’uso didattico nella scuola del libro “L’atlante della creazione” che è stato distribuito gratuitamente da un’organizzazione creazionista musulmana turca. Se ne parla su Le Soir (“Quand Darwin dérange») e su RTL INFO (« De futurs enseignants rejettent Darwin par conviction religieuse! ») Probabilmente senza aver letto un articolo in difesa dell’evoluzione pubblicato sullo stesso sito evangelico solo tre giorni fa (“Germania. Creazionismo a scuola? No grazie”), il responsabile dell’ufficio stampa dell’Università Pontificia (ma un po’ anfibia ….) Regina Apostolorum invita (“Si puo' credere in Dio e nell'evoluzione?”) i fedeli evangelici (italiani) a partecipare ad un’iniziativa … contro l’evoluzione e in favore del creazionismo biblico che in Italia dovrebbe essere estinto da tempo: la presentazione del fantasioso libro di cui si parla anche qui sotto in data 12/4 …. Si cerca di distrarli da quanto avviene in Germania? Strano l’invito ai giornalisti a contattare il responsabile dell’ufficio stampa. Sarebbe curioso che per informarsi telefonassero magari i pastori darwinisti che aderiscono al Clergy Letter Project. Meglio ancora sarebbe se telefonasse, per illuminare l’evidente oscurità scientifica che permane in alcuni locali di quell’università, e per fare magari omaggio di uno dei suoi tanti libri sull’evoluzione dei primati e dell’uomo, Mons.Facchini, che pure ha spesso cercato di far ragionare studenti e docenti proprio in quell’università, dove tiene infatti un corso nel Master in Scienza e Fede, che forse il giornalista dell’ufficio stampa non ha ancora seguito … Qui, per gli iscritti al sito di R.Maria, la versione integrale dell’intervista, in cui si vede che (solo per l’intervistata!) non solo la zoologia ma addirittura la geografia (come ai tempi del sole che girava intorno alla terra) sarebbe una possibile minaccia per la fede … (“Lo stesso accade nella geografia…nella geografia non si parla più, come un tempo, dei fiumi, dei laghi, i confini, la terra… no, no, no, si parla degli animali, di quello che c’è. “) [avvertire mons.Ravasi, affinché indaghi … su chi ha fatto sapere che in effetti Alfred Russell Wallace – un compare di Darwin - è stato proprio il fondatore della biogeografia] … auguri ancora a mons. Ravasi, il suo lavoro proprio non trova sostenitori ma soprattutto contestatori poco informati (…: non possono ignorare quello che avviene nell’università in cui sono responsabili dell’informazione). Ogni giorno che passa sembra che aumentino i contestatori della sua linea aperta in parte al dialogo … ma soprattutto alla ragione … forse solo lui sa che c’è il rischio di perdere i finanziamenti della Templeton Foundation per chi contesta “scoperte scientifiche ormai consolidate”?
12/4/08-IT
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Nuova incursione di R.AIberoni nei mass media (a Radio Maria) per presentare il suo ultimo libro contro il neodarwinismo. Se ne parla in un blog (“Comprate il mio libro, fatelo per Cristo!”) e i commenti dei lettori sono sempre adeguati alla situazione. In questa intervista, sembra di capire, anche la zoologia sembra minacciare la religione …: “tutti i libri nelle scuole elementari non fanno che mostrare immagini colorate di animali, tanto è vero che il bambino piccolo ti dice che gli piacciono anche i serpenti? Ma perché non li ha mai visti! Li ha visti sul libro. Li vede in televisione. Non ci è inciampata dentro con i piedi, come accadeva a me da bambina! E di esserne terrorizzata”. Strepitosa anche questa frase ostile verso la cultura occidentale: “Io con questo non voglio dire che non si debba più insegnare la zoologia o la “teoria” dell’evoluzione, dico solo che un ragazzo per capire la differenza fra realtà e teoria, forse la teoria bisognerebbe spostarla al penultimo anno di liceo [!?!]. E poi andare nelle università nelle facoltà appropriate, per esempio a biologia. Ma non portarle nelle scuole elementari!”. Difficile trovare in letteratura … una frase come questa, in cui si propone che la scuola italiana si trasformi una madrassa … difficile anche trovare un ragionamento in cui si evidenzi così chiaramente il problema della PAURA verso la scienza (oltre che verso i serpenti) [la diagnosi di GP2 nel 1988 e quella più recente di mons.Ravasi (“Senza paura in mare aperto“) sembra quindi corretta…]. Sembra si ignori che una teoria scientifica è la migliore spiegazione al momento disponibile. Imbarazzante soprattutto però il fatto che consideri Adamo ed Eva la realtà e l’evoluzione biologica una teoria (se possibile da imparare il più tardi possibile, meglio se dopo la scuola dell’obbligo)! Evidente anche che non ritiene che l’evoluzione sia anche e soprattutto un fatto, una realtà; il termine teoria va riferito, se proprio, all’ipotesi di spiegazione di questo fatto…! Fa capire molte cose il confronto di queste dichiarazioni con quelle di un sacerdote naturalista, Don Scalmana, che invece non ha dubbi sul fatto che “Adamo ed Eva sono personaggi mitologici che vogliono significare l'unità dell'umanità”. Da approvare invece (e da sostenere con decisione) la sua idea che all’Università anche a Biologia si debba insegnare l’evoluzione umana … sembra che non tutti siano d’accordo con lei, dato che è un argomento che negli ultimi anni è stato eliminato senza problemi né rimpianti dai programmi di Biologia triennale in tutte le università italiane; ormai solo in Scienze Naturali (e non in tutte le Università) si insegna l’evoluzione umana. Ora almeno sappiamo chi non sarebbe contenta se si proseguisse ulteriormente in questa direzione .... J Qui una collezione di commenti all’ultimo libro di R.AIberoni.
11/4/08-IT
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Articolo non molto chiaro, con molte citazioni poco attuali e non riferibili a Darwin e al neodarwinismo, sul Corriere (“Charles Darwin, l’ultimo processo”). Si parla del bicentenario di Darwin in arrivo, ma è solo una scusa per parlare quasi solo del darwinismo sociale e del prossimo convegno su Darwin organizzato dal Vaticano. Per fortuna una filosofa intervistata evidenzia che il problema non sta in Darwin ma in come è stato utilizzato (e certo si continuano a vedere usi strumentali e distorsione delle sue scoperte). Secondo l’articolo si dovrebbe fare, durante il convegno, una sintesi fra “evoluzione” (?) e “disegno intelligente (?). Forse si vuole alludere all’Intelligent Design USA? Si ignora che non piace affatto (lo considera un movimento politico, per niente serio scientificamente) alla Templeton Foundation che finanzia il convegno? Probabilmente non piace nemmeno a mons.Ravasi, dato che anche l’Osseratore Romano è stato anche molto critico, a differenza del Papa e dei suoi consiglieri. Per fortuna l’intervento di Boncinelli cerca di riportare la discussione nei termini coretti, cominciando banalmente con il precisare che ”il neodarwinismo è una teoria scientifica” mentre “l’idea di un disegno intelligente divino è metafisica della peggior specie”. Sembra concordare sull’incomparabilità dei due metodi (i “nonorverlapping magisteria” di S.J.Gould…), ma lo nega, un teologo di religione ebraica, che dice che “è conciliabile ’incontro fra una concezione mitica – nel senso di un racconto fondato sulle categorie culturali dell’epoca - e una scientifica, che come tale poggia sempre su ipotesi e non su certezze defintive”. Brutto il finale, contro il metodo scientifico (comunque mal presentato) e nemmeno coerente con la frase appena citata, dove si negano le “verità scientifiche” (“la difesa di una verità scientifica suscita a volte la medesima passione di un articolo di fede”), ma Boncinelli sembra provare a sviare altrove il colpo (“l’uomo ha bisogno di odiare”). Da notare che il sottotitolo (“Il Vaticano prepara un convegno. Mentre si discute di selezione sociale e di totalitarismo”) evoca le tematiche su cui fa leva il polemico film dei creazionisti USA, “Expelled”.
11/4/08-D
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Il sito degli evangelici italiani (ICN News) racconta in un articolo (“Germania. Creazionismo a scuola? No grazie”) come certo mons.Ravasi avrebbe la vita più facile oltralpe. Infatti “La Chiesa evangelica tedesca (EKD), con uno studio pubblicato martedì 1 aprile "Creazione del mondo, teoria dell'evoluzione e fede nella creazione nella scuola" (Weltentstehung, Evolutionstheorie und Schöpfungsglaube in der Schule), respinge la scientificità delle teorie del creazionismo, secondo le quali Dio avrebbe creato il cielo e la terra in sette giorni. La EKD si inserisce così nel dibattito intorno all'opportunità di offrire nelle scuole lezioni di creazionismo a scapito dell'evoluzionismo.” In un altro sito evangelico italiano (Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia) la notizia è accompagnata da una intelligente scheda sul Disegno Intelligente; dopo averne parlato abbastanza male (spiace che non si citino le truffe che sono state svelate nel corso del processo di Harrisburg) si conclude con una mappa delle posizioni delle diverse fedi protestanti: “in linea di massima quelle storiche e di tradizione “liberal” come quella presbiteriana, metodista o episcopale ribadiscono il principio di autonomia tra fede e scienza e si dichiarano evoluzioniste; al contrario quelle di matrice evangelical e di teologia fondamentalista guardano con simpatia al disegno intelligente.”. Sembra che la chiesa cattolica si posizioni fra i fondamentalisti …, forse approvando il fatto che “i teorici del disegno intelligente … negli anni dell'amministrazione Bush hanno avuto importanti alleati politici soprattutto nell'ambito della “destra religiosa””… In Germania del problema si parlerà ancora il 2/12/2008, allo Schülerforum di Hannover. Possiamo sperare che queste iniziative, in cui si nota il tentativo di usare in modo ottimale la ragione, possano far capire che le sfuriate ideologiche e irragionevoli contro la scienza sono iniziative masochiste; già abbiamo visto che a Sibiu i cattolici accettavano che i protestanti avessero un’opinione diversa addirittura sul momento di inizio della vita, un argomento che in Italia viene fatto credere sia assolutamente indiscutibile (“non negoziabile”); forse bisogna mandare avanti i protestanti anche nelle contestazioni alla teoria dell’evoluzione? Come valuterebbero i protestanti tedeschi alcuni articoli antiscientifici che sono stati recentemente proposti ai cattolici italiani (“«Expelled», film su scienza e fede“, “Si può credere in Dio e nell’evoluzione?”)?
11/4/08-USA
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In data di ieri (ultima riga) è stata citata la discussione sul film “Expelled”, avvenuta nella redazione di Scientific American dopo la visione privata del film, che era stato portato da Mark Mathis, uno dei produttori (“A Conversation with Expelled's Associate Producer Mark Mathis.”). Questa discussione ha attirato l’attenzione di Chris Heard, Associate Professor of Religion at Pepperdine University, che ne ha parlato nel suo blog in cui evidenzia fin dal titolo una domanda MOLTO “cattiva” e interessante, che sembrava necessaria anche a me, fatta a Mathis da uno dei redattori: Why Ken Miller isn't in Expelled? Ancora più interessante è la sconcertante risposta di Mathis, che Heard ha trovato nell’audio – non ottimale - della discussione avvenuta nella redazione di Scientific American. K.Miller è un biologo universitario cattolico che da decenni contrasta l’Intelligent Design ed è (con prudenza) favorevole al darwnismo insieme ad altri biologi, cattolici come F.Ayala, F.Collins (evangelico) e K.Miller, o a fisici cattolici come Howard van Till e J.Polkinghorne. Molti di questi sono presenti nell’ISSR (International Society for Science and Religion), che ha pubblicato recentemente un breve documento (“ISSR Statement on the Concept of 'Intelligent Design'”) che intende far chiarezza sulla questione della serietà (nessuna) e dell’utilità (pericolosa) della dottrina dell’Intelligent Design. Il produttore dice chiaramente che per Ken Miller non c’era posto nel film in quanto avrebbe distrutto la falsa dicotomia fra scienza e fede , fra evoluzionismo neodarwiniano e creazionismo su cui si basa il film e che il film intende propagandare: “Ken Miller would have confused the film unnecessarily. I don’t agree with Ken Miller. I think that when you look at this issue and this debate, that really there’s, there’s one side of the line or the other, and you, it’s hard to stay, I don’t think you can honestly intellectually stand on a line that I don’t think exists”. Questa frase viene “tradotta” da Head nel blog in questo modo: “…would have put paid to the film’s dichotomy between religious believers who entertain Intelligent Design on the one hand and atheistic, philosophically materialistic scientists who affirm evolution on the other hand” Questa confessione è impressionante anche perché dovrebbe far riflettere sul fatto che sembra che questa falsa dicotomia sia molto diffusa anche a vari livelli della Chiesa Cattolica, o almeno di quella italiana, dato che il suo quotidiano non ha evidenziato a sufficienza che la posizione di molti influenti biologici cattolici USA fosse contraria all’ID e che quindi si trovassero su una linea che, come dice Mathis, non esiste. Anche recentemente l’Avvenire appoggiava questa falsa ed errata dicontomia proposta dal film: nell’articolo del 26/3/08 dal titolo “«Expelled», film su scienza e fede“ si legge che “Il film, lanciato dallo slogan «Siamo ancora liberi di dissentire sul significato della vita?», sottolinea il valore del creazionismo e il diritto di studiarlo nelle scuole americane, parallelamente all'evoluzionismo (l'insieme delle teorie filosofiche e scientifiche che sostengono la graduale mutazione degli esseri viventi da forme primitive verso forme più complesse, uomo compreso). Il documentario, in particolare, denuncia la «soppressione del dibattito scientifico» sul tema”). [notare la definizione di evoluzionismo… che sarebbe più adatta per il fatto dell’evoluzione…; non si capisce poi a quale dei tanti creazionismi si faccia qui riferimento, e il film fa riferimento a quello biblico!] Per chi volesse maggiori informazioni su cose pensa chi sta su questa linea che non esiste… può leggere il libro di Ken Miller (“Finding Darwin's God: A Scientist's Search for Common Ground Between God and Evolution”), visitare il suo sito web per
10/4/08-USA
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Anche il settimanale Time (“Ben Stein Dukes it Out with Darwin”) critica pesantemente il film “Expelled”; dopo aver evidenziato come le domande che nel film vengono fatte agli scienziati sono tipiche di chi non conosce e non capisce la scienza ma si mostra comunque ideologicamente prevenuto (“He makes all the usual mistakes nonscientists make whenever they try to take down evolution”) usa una curiosa e originale metafora che fa riferimento alla continua insistenza dei critici del neodarwnismo sui “buchi” tuttora presenti nella teoria. Time scrive che non si può essere tanto disonesti da usare le carenze e i “buchi “ per sostenere che il darwinismo è una teoria sbagliata: “More dishonestly, Stein employs the common dodge of enumerating all the admittedly unanswered questions in evolutionary theory and using this to refute the whole idea. But all scientific knowledge is built this way. Fishnet is made up of a lot more holes than strings, but you can't therefore argue that the net doesn't exist. Just ask the fish”. E’ comunque curioso il fatto che la dottrina dell’Intelligent Design cerca di mimetizzare l’idea di associare ad una divinità questo ID, mentre la rete di pubblicizzazione e distribuzione del film si appoggia pesantemente sulla rete dei protestanti della Bible Belt USA. D’altronde sembra che anche in Italia abbia trovato ammiratori negli ambienti cattolici. Nuovi guai in vista, anche legali, per il provocatorio film in favore dell’Intelligent Design, “Expelled”. Ormai si spera in un clamoroso fiasco nel giorno in cui, il 18 aprile, finalmente alcuni cinema USA dovrebbero iniziare a trasmettere il film; interessante notare che dietro a questo film ci sono i produttori che hanno avuto un incredibile successo anche economico con un precedente film, anche quello a sfondo religioso, “La passione di Cristo”, a cui ha appunto collaborato anche il regista di “Expelled”. Continuano infatti a comparire recensioni molto critiche sul film di propaganda antiscientifica: in particolare si sottolinea come sia assurda e provocatoria la continua associazione fra razzismo, nazismo e darwinismo che pure anche in Italia piace a qualche cattolico. Inoltre gli autori di uno splendido video digitale sulla vita della cellula (“The inner life of the cell”) hanno invitato gli autori del film a tagliare, prima di qualsiasi proiezione pubblica, la parte in cui si usa una evidente imitazione del loro video. Su Scientific American è comparsa una serie di articoli molto critici di alcuni redattori a cui è stata offerta una visione privata del film “Expelled”: • Expelled: No Intelligence Allowed—Scientific American's Take John Rennie, Michael Shermer and Steve Mirsky all watched Ben Stein's new antievolution movie. Here's what they had to say about its design flaws. • Micheal Shermer's Review: Ben Stein Launches a Sciencefree Attack on Darwin. In a new documentary film, actor, game show host and financial columnist Ben Stein falls for the pseudoscience of intelligent design • John Rennie's Review: Ben Stein's Expelled: No Integrity Displayed. A shameful antievolution film tries to blame Darwin for the Holocaust • Science Talk Podcast Expelled Explained: Scientific American's editor-in-chief, John Rennie, and podcast host Steve Mirsky discuss the movie. Audio: A Conversation with Expelled's Associate Producer Mark Mathis. “A roundtable discussion with the Scientific American staff
10/4/08-USA/VA
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Difficile riuscire a misurare nello stesso giorno quanta distanza ci sia fra diversi cattolici nell’uso della ragione sui problemi di biologia evolutiva; oggi lo si è potuto fare… • Da una parte possiamo ammirare il video di un seminario tenuto da un biologo universitario cattolico, K.Miller, in cui lui racconta in modo molto vivace come abbia collaborato a smascherare i trucchi, le truffe e le bugie dei sostenitori dell’Intelligent Design USA. Miller infatti è stato uno dei testimoni dell’accusa al processo di Harrisburg, realizzato contro il comitato scolastico che aveva cercato di bloccare l’insegnamento della teoria dell’evoluzione in un liceo della Pennsylvania, a Dover. Nel video, realizzato il 4/4/08 durante la conferenza in un’università del Texas, K.Miller dimostra con chiari esempi come nel processo di Harrisburg, grazie alla collaborazione di diversi esperti nell’analisi anche di materiale che il tribunale è riuscito ad ottenere, sia stata smascherata la trasformazione di creazionisti biblici (per definizione contrari alla scienza e in particolare alla biologia evoluzionistica, come avviene anche in Italia) in adepti di una nuova dottrina che con grande furbizia è stata chiamata Intelligent Design. Ammirevole la sua capacità didattica e l’ironia, che attraggono e trascinano il pubblico in questo viaggio nell’irrazionalità della dottrina dell’Intelligent Design. Da ricordare che purtroppo l’ID viene propagandato anche in Italia, certo ignorando la condanna da parte della Fondazione Templeton, che non finanzia l’ID ma continua a finanziare molte iniziative della sui problemi dell’evoluzione e anche molti convegni organizzati dalla Chiesa Cattolica italiana! Assolutamente raccomandabile la visione di questo video, soprattutto perché è indispensabile per capire bene perché persino mons.Facchini, antropologo universitario, abbia già scritto un paio di articoli contro l’ID addirittura sull’Osservatore Romano (17/1/06 e 14/2/08). • L’altro esempio, in una situazione di ignoranza che troviamo di solito solo nei creazionisti biblici (Don TanzeIIa Nitti il 29/11/07 pensava che in Italia non esistessero ...), lo vediamo in un articolo (“Si può credere in Dio e nell’evoluzione?”) dell’agenzia vaticana Zenit che pubblicizza un’ulteriore presentazione di un libro che è non solo contro il darwinismo ma persino contro l’evoluzione, certo ignorando che già da tempo il Vaticano (possiamo ricordare ancora il documento del 2004?) non ha problemi con il fatto dell’evoluzione e quindi con il fatto che la nostra specie (come ben dimostra - confrontando i cromosomi - anche Ken Miller, che utilizza pure una battuta micidiale…) non sia stata creata ab nihilo, ma abbia avuto origine da ominidi bipedi i quali a loro volta hanno avuto origine da antenati scimmieschi, i quali a loro volta hanno avuto origine da forme viventi sempre più semplici ed arcaiche. E questo è avvenuto, ma finora la chiesa cattolica si rifiuta di ammetterlo, utilizzando i meccanismi che Darwin ha iniziato a scoprire 150 anni fa e che si sono dimostrati validi e utili, pur con i miglioramenti introdotti dall’avanzare delle conoscenze in biologia. A questo punto non si può che pensare con preoccupazione a come, l’anno prossimo al convegno sull’evoluzione, verrà accolto il biologo Francisco Ayala, che con K.Miller da anni contrasta l’ID e che con Miller il 12/7/2005 ha scritto una lettera al Papa chiedendo che spiegasse perché alcuni cardinali (ma ci sono anche alcuni quotidiani… negli USA non lo sanno) cercassero di modificare le indicazioni precedenti e appoggiassero la truffa dell’ID USA. Mons.Ravasi ha ancora meno di un anno di lavoro per cercare di risolvere quello che lui stesso ha ammesso essere la paura della Chiesa cattolica verso alcuni aspetti della scienza (“Senza paura in mare aperto“). Se negli USA alcuni biologi cattolici (K.Miller, F.Ayala) hanno
8/4/08-IT
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Si è costituito oggi “Ambiente &´ Sviluppo", il Forum delle associazioni per l´ecologia umana, che raccoglie 12 associazioni cattoliche, per le quali è necessaria “una nuova cultura d´ambiente, un´ecologia fondata su un idea più ottimista della comunità umana e delle sue attività. Un ´umanità che non è maledizione ma medicina del pianeta, non è impoverimento ma ricchezza per il mondo”. Si “intende presentare un programma culturale e di comunicazione al fine di rendere possibile la realizzazione di impianti nucleari per la generazione di energia elettrica, la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, la realizzazione di porti, strade, autostrade, metropolitane, parcheggi, ferrovie e linee ad alta velocità per rendere più agevole ed economico il trasporto di persone e merci. "Ambiente &´ Sviluppo" intende inoltre liberare l´Italia dalla dittatura anti-OGM“ … “superare la dittatura dell´ecologismo catastrofista, proponendo l ´ecologia umana in cui la crescita demografica e lo sviluppo economico e civile suscitino speranza e non disperazione. L´uomo non è "il cancro del pianeta" né "lo sviluppo la causa dell´inquinamento".”
6/04/08-IT
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Sul Sole 24 Ore un articolo di G.AuIetta e T.Trafny (“L’evoluzione del dialogo “) per presentare il convegno sull’evoluzione che si terrà nel prossimo mese di marzo, nel 2009. Le intenzioni sembrano piuttosto bellicose, o meglio dimostrano come il rapporto del Vaticano con la scienza sia ben diverso da quello prospettato da GP2 nella sua lettera a P.Coyne del 1988, 30 anni fa. Lo si capisce non solo dal fatto che non ci si fida ancora a lasciare gestire questo problema da qualcuno esperto di scienza, ma soprattutto dalla prima frase (non giustificabile nel 2008 se non da un sentimento di timore irrazionale) che sembra tratta da un documento del Santo Uffizio: “La Teoria dell'Evoluzione, e in particolare la sintesi neodarwiniana, è sempre stata vista come il bastione più inespugnabile di un atteggiamento non soltanto materialista e antireligioso, ma anche profondamente antiumanistico”. Dopo aver spiegato che però si prevede di dialogare, l’articolo si conclude con la speranza che si riesca a “mantenere una costante apertura e disponibilità a un dialogo sereno, libero da risposte preconfezionate o ideologizzate”.
6/04/08-UK
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[da Pikaia] Quando è dovuto, non ci si deve fermare di fronte ai complimenti e ai festeggiamenti da dedicare ad uno scienziato creazionista. Pikaia informa che l’ultimo numero di Philosophical Transactions è dedicato alla pubblicazione degli atti di un convegno in occasione del tricentenario di Linneo. Certo, a quei tempi erano tutti creazionisti, ma ce n’era qualcuno che è riuscito a contribuire in modo determinante all’evoluzione culturale umana e in particolare allo sviluppo della biologia; a differenza dei creazionisti attuali, era curioso e non si era spaventato né di fronte all’impresa di classificare tutti gli organismi viventi né di fronte alla necessità di sottolineare con un’adeguata classificazione in specie vicine l’evidente somiglianza fra le scimmie antropomorfe e l’uomo, che oggi qualcuno addirittura cerca di nascondere non potendo negarla. E’ liberamente leggibile l’articolo introduttivo (“The evolution of the animals: introduction to a Linnean tercentenary celebration”)
5/4/08-RO
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Anche in Romania sembra che non amino troppo la teoria dell’evoluzione. Il quotidiano Romania Libera (in una pagina che coerentemente contiene anche l’oroscopo…!) pubblica l’articolo “Teoria evolutiei, cenzurata” racconta qualcosa che sembra preoccupante per la cultura occidentale (di cui il neodawinismo è certo uno dei pilastri), ma è comunque molto poco chiaro per chi non conosce il rumeno.
5/4/08-IT
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Sul Foglio viene riproposto ("LA NATURA AGISCE SECONDO UN PROGETTO". ECCO CHE COSA SCRISSE IL CARDINAL SCHÖNBORN”) un pezzo di un precedente (12/10/07) articolo del card.Schönborn, quello, tratto dal recente volume “Creazione ed Evoluzione”, in cui si lanciava a spiegare quali erano gli errori della teoria dawiniana dell’evoluzione. Solo mons.Ravasi ha l’onestà di scrivere che “se la teoria evolutiva è giusta, non spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe un campo non suo” (2005). Non si capisce … perché ci siano anche “laici” che fanno pubblicità ad idee che contrastano decisamente con quelle del responsabile vaticano della cultura … L’articolo di Schönborn si affianca ad uno (“Evoluzione è creazione continua “) del teologo laico V.Mancuso, il cui il ultimo libro sull’anima non è troppo piaciuto negli ambienti vaticani. Quest’articolo, in cui sembra voler accontentare tutti (“la mia tesi è: creazione come evoluzione; creazione come "creatio continua", come un processo che ogni momento si fa e che si fa mediante evoluzione”) difficilmente potrebbe piacere ai naturalisti … curiosa anche una visione della natura quasi come “paesaggio”, come se non ci fossero perfino documeti pontifici che spiegano che l’evoluzione significa antenato commune unico per tutti gli esseri viventi, cioè qualcosa di un po’ diverso … Sconcerta un po’ che venga chiaramente definita la metodologia utilizzata da un teologo per discutere un problema scientifico, “il rigoroso procedimento in uso nelle dispute accademiche delle facoltà teologiche medievali”; nessun teologo di solito lo specificava, ma qualche sospetto era inevitabile … dopo aver evidenziato come di difficile soluzione il problema del contrasto fra l’idea di creazione (quale tipo? ce ne sono infatti tante tipologie diverse!) ed il fatto dell’evoluzione, passa ad analizzare il contrasto fra creazionismo ed evoluzionismo, dove purtroppo attribuisce un connotato negativo al termine selezione naturale, che (in una realtà in cui oggettivamente altri animali e piante sono l’unica fonte di energia utilizzabile, non dimentichiamolo…), è anche un meccanismo premiante le migliori novità. Originale, di solito i teologi si riferiscono solo alla nostra specie (per semplicità o perchè si rifiutano di proporre spiegazioni che riguardino anche farfalle e mosche …) la citazione di farfalle e mosche e l’ipotesi che “tutto quindi sia stato pensato e voluto per se stesso”. Sull’Avvenire un’intervista (“Una teologia dell'universo“) al recente vincitore del premio individuale il cui ammontare oggi è il più elevato al mondo, il premio della Fondadazione Templeton che premia le ricerche ai confini fra scienza e fede. Quest’anno ha vinto il matematico Padre Michal Heller, professore all'Università di Cracovia. La Templeton Foundation finanzia ogni anno anche migliaia di ricercatori, e qui sotto in data 29/3 sono indicati i criteri rigidi che devono rispettare i ricercatori finanziati dalla Templeton, che è molto critica verso l’ID (“We do not support the political movement known as “Intelligent Design”). e richiede di pubblicare “in high-quality and peer-reviewed journals” (giornali che non hanno mai pubblicato nulla sull’Intelligent Design, su cui non si fa ricerca di laboratorio!). Certo nell’intervista ci sono dichiarazioni che dovrebbero essere meglio dimostrate, anche per evitare effetti negativi sulla nostra economia: “«Il mondo è matematico perché Dio pensa in maniera analoga al nostro pensiero matematico»” (forse al posto di matematico potrei mettere qualche altro aggettivo? Fisico? Biologico? Geologico?), “La definizione più ovvia è che l'evento casuale è un evento di bassa probabilità che si verifica nonostante abbia una bassa probabilità di verificarsi”, ma anche “Quelli che noi chiamiamo eventi casuali si collocano nel progetto dell'Universo” (e chi giocherebbe più al totocalcio…? Anche del libero arbitrio a questo punto che ne è…? Perché rischiare di attraversare la strada se si ignorano i progetti dell’universo?).
4/4/08-USA
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3/4/05
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Il sito del NCSE informa del fatto che il documentario della NOVA sul processo di Harrisburg, in Pennsylvania (“Judgment Day: Intelligent Design on Trial”), ha vinto un premio. Qui si può vedere tutto il video, se non si vuole la qualità del DVD. Sempre nel sito dell’NCSE si può leggere (“Interim victory in California creationism case “) che si è conclusa la prima fase del processo intentato da alcuni licei cattolici (Association of Christian Schools International ) contro la University of California che aveva rifiutato l’iscrizione a studenti che non avevano una sufficiente preparazione scientifica, avendo studiato su libri che fornivano una formazione che l’università riteneva inadeguata. La University of California ha vinto la prima fase del processo, dimostrando che riteneva insufficienti solo le preparazioni di alcune scuole, e dopo aver analizzatoi testi utilizzati. Una serie di esperti, fra cui F.Ayala hannio esaminato i testi non accettati e hanno confermato che erano anomale alcune premesse di un paio di questi libri usati dagli studenti rifiutati dall’università. In uno si legge: “"If [scientific] conclusions contradict the Word of God, the conclusions are wrong, no matter how many scientific facts may appear to back them," e "Christians must disregard [scientific hypotheses or theories] that contradict the Bible.". Per approfondimenti, molto materiale è disponibile nel sito dell’Università della California, ma anche nel sito dell’ACSI. L’ACSI, associazione che riunisce migliaia di scuole evangeliche, in Europa è diffusa quasi solo nella parte orientale. Qui si vedono i testi consigliati per l’insegnamento delle scienze. [da Pikaia] L'11 aprile a Milano si terrà, nell’ambito del progetto EST, la Conferenza Internazionale "Questa è Scienza! Educare alla scienza e alla tecnologia. Per un nuovo rapporto tra scuola e museo." Numerosi sono i relatori di spicco, italiani e stranieri. Ecco programma e informazioni (la principale è che non ci sono più posti disponibili..).
2/4/08-IT
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Sul Foglio un articolo di G.Sermonti (”ORRORI(N) SCIENTIFICI”) critica un dettaglio di un articolo di T.Pievani comparso sul CdS del 29/3 (“L' uomo si alzò su due piedi per proteggersi dal Sole“) riguardo alla postura dei primi ominidi. Si ritorna alle solite critiche sui modi e sui tempi della separazione fra le antropomorfe e gli ominidi bipedi e su Darwin (che in questo contesto proprio non c’entra) dicendo “La recente scoperta non suggerisce affatto che Darwin avesse ragione. Al contrario, seppellisce per sempre l’idea che l’uomo sia derivato dagli scimmioni”. Credo sia l‘unico al mondo che crede nell’evoluzione ma è convinto che le antropomorfe si siano separate dalla linea evolutiva degli ominidi bipedi 500.000 anni fa … il problema è che non ci dice nulla riguardo alle evidenti relazioni filogenetiche delal nostra specie con le altre 300 specie di Primati … in realtà i paleoprimatologi sanno da tempo che la storia evolutiva degli “scimmioni” è ben dimostrata e ben più antica, tanto è vero che la separazione fra i Pongidi asiatici (Orango) e quelli africani (gorilla e scimpanzé) è avvenuta 16 milioni di anni fa. Da ricordare inoltre che un vero “scimmione”, il Gigantopihecus, è vissuto in Asia fra 6 milioni e 300.000 anni fa, smentendo quanto scritto sul Foglio. Quel “seppellisce per sempre l’idea che l’uomo sia derivato dagli scimmioni” conferma come ci sia qualcuno anche in Italia che sostiene (senza dimostrarlo) che la linea evolutiva umana sia derivata da antenati che abbiamo in comune con le antropomorfe; poco chiara risulta quindi, più avanti, la frase “non sto affatto affermando che la scimmia sia derivata dall’uomo”; che abbia le idee poco chiare è comunque evidente … dato che non solo aveva scritto che gli scimmioni sarebbero comparsi dopo “la scimmia” (“Dopo l’uomo la scimmia” sembra un titolo sufficientemente esplicito …) , ma a questo punto non rimangono davvero altre spiegazioni possibili … Molto originale (troppo) l’idea che ilbipedismo umano si sia originato dal bipedismo dei rettili … i misteriosi labirinti della ragione …. Una pagina completa dell’Avvenire mescola diversi problemi e diversi modi di affrontare la scienza e l’evoluzione. Si va da un articolo che presenta la diffusione del creazionismo biblico in UK (“In Gran Bretagna sbarca il il Museo del creazionismo”; a quando una puntata sull’Italia?) a un articolo (“«Dio e Big Bang? Vanno d'accordo»”) con un intervista a un teologo anglicano e matematico (John Polkinghorne), contro il creazionismo biblico ma decisamente in favore dell’evoluzione biologica come fatto (“Abbiamo eccellenti ragioni per credere che la Terra abbia 4,5 miliardi di anni e che la vita sia iniziata circa 3,5 miliardi di anni fa, inizialmente in forma molto semplice (i batteri) quindi crescendo in complessità tramite i processi di evoluzione. “). Non è affatto chiaro se sia davvero positivo il suo giudizio sulla teoria dell’evoluzione; forse ci sono problemi di traduzione? Pur essendo autore di un libro sulla “Teoria dei quanti” qui Polkinghorne parla della teoria dell’evoluzione come se fosse una “visione” dell’evoluzione ... come se parlasse di Fatima. Non è credibile! Inoltre chiaramente evita di rispondere alla domanda, davvero non neutrale [!!] se non provocatoria, sugli “effetti disastrosi della teoria dell’evoluzione”; risponde infatti: “«Credo che questa visione [?] debba essere presa in seria considerazione dai credenti perché chi cerca di servire il Dio della verità dovrebbe accogliere volentieri la verità da qualunque parte essa provenga. Dio agisce tramite la natura, così come in altri modi”. Di Polkinghorne non si dice che è anche uno dei presidenti dell’ISSR (International Society for Science and Religion) che ha pubblicato recentemente un breve documento (“ISSR Statement on the Concept of 'Intelligent Design'”) in cui si condanna senza appello l’Intelligent Design. E non solo! In questo documento si può leggere il motivo per cui alla scienza non si deve chiedere che accetti “supernatural explanations”: “The ISSR greatly values modern science, while
1/4/08-IT
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In verità anche questo articolo comparso sul Foglio (“Darwinismi”) sembra un po’ adatto per un pesce d’aprile ... : racconta infatti che “R.Dawkins sbarca in Gran Bretagna per una serie di conferenze e trova subito ad accoglierlo la protesta del pastore presbiteriano …”; in verità era invece negli USA che era “sbarcato” qualche giorno prima R.Dawkins, che di mestiere fa il professore di PUS a Oxford (una università abbastanza nota … ma è da sempre in UK). Quando era negli USA, il 20/3 a Minneapolis aveva fatto un bello scherzo agli autori del film “Expelled” che lo vedeva, suo malgrado, protagonista principale … ; era infatti entrato a vedere una proiezione di “Expelled” da cui era stato espulso un altro biologo evoluzionista (PZ Myers, autore del blog Pharyngula), che aveva contribuito anche lui al film. Curiosa anche la sintesi del pensiero di R.Dawkins, dato che sembra piuttosto una sintesi del pensiero di Rosa AIberoni (“ragione e fede sono non solo incompatibili ma necessariamente ostili”) e comunque non sarebbe che una semplice conseguenza (comprensibile e giustificabile) del pensiero piuttosto arrogante di mons.Fisichella, rettore della pontificia università Lateranense: “Se c’è veramente incompatibilità tra un dato della fede e un dato della scienza, allora uno dei due deve inevitabilmente fare un passo indietro. E a mio avviso lo deve fare la scienza, non la fede” (MicroMega, giugno 2005). Se questa fosse anche la posizione ufficiale della Chiesa, l’ostilità verso la scienza è evidente. Si parla poi del convegno che il pontificio consiglio della cultura diretto da mons.Ravasi sta organizzando per il 2009, e si dice, citando proprio Ravasi, che “l’obiettivo sarà di guardare ognuno di noi al di là della nostra frontiera. Lo scienziato che si interroga e ascolta anche l’interrogazione della teologia e il filosofo e il teologo che ascoltano e vedono i percorsi della scienza“. Insomma il contrario del metodo Dawkins“. Ovviamente nella frase finale ci starebbe bene (o forse “meglio”) anche il nome di mons.Fisichella, per la sua intransigente e netta dichiarazione del 2005, davvero contrastante con quella di mons.Ravasi, che in realtà ha una posizione abbastanza anomala.
1/4/08-USA/UK
MARZO
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Anche negli USA e in UK usano divertirsi un po’ in occasione dell’April Fools’ Day. E si ironizza anche su problemi seri che minacciano l’evoluzione culturale umana. o Nel blog inglese Newhumanist (Local council in shock challenge to Catholic dogma) si ironizza sul fatto che, come i creazionisti (negli USA ma anche in UK) pretendono che prima di spiegare l’evoluzione gli insegnanti avvertano che ci sono ancora fatti non dimostrati scientificamente, anche nei rapporti fra le diverse religioni cristiane si debbano rispettare le diverse opinioni; si ipotizza quindi che un fantomatico “comitato protestante metropolitano” proponga di leggere in chiesa questo avviso nelle chiese cattoliche inglesi: “Congregants should be aware of the gaps and/or problems in the Catholic theory of transubstantiation, including, but not limited to, the Protestant notion that the bread and wine are merely symbolic, the opinions of other religions on the life of Christ, and the lack of conclusive scientific evidence available to support this theory.” La procedura dovrebbe garantire il rispetto verso chi ha una fede diversa: “The council feel it is important that borough residents realise that the Catholic version of Christianity is only a theory and not written in stone. This is not an attempt to cause offence, but equally we shouldn’t offend those members of the congregation who hold alternative views on the nature of bread and wine.” o Nel blog USA si ironizza invece (“Stein is right: Darwinism causes antisemitism”) sull’eccessiva insistenza con cui il nuovo film dei creazionisti (“Expelled”) prova a convincere gli spettatori che il darwinismo sia responsabile del nazismo e perfino dell’antisemitismo nazista. In questo articolo si ripercorre la drammatica storia dell’antisemitismo che è iniziata … nel 38 AD (che per ovvi motivi non vuol dire “Anno Darwin” …J ); si dimostra in questo modo che l’antisemitismo (darwinista?!) agirebbe già da 2000 anni… J. o D’altronde già altri hanno verificato che ad Hitler Darwin proprio non interessava, mentre aveva dimostrato interesse verso il cristianesimo e una grande capacità di approfittare dei suoi punti deboli (come il fidarsi anche allora di chiunque promettesse di difendere le radici cristiane dell’Europa) e delle sue illusioni di gestire un’ideologia criminale che però ci si ailludeva di utilizzare contro il comunismo. Hitler, a differenza ad esempio di R.Dawkins ma anche del gesuita Teilhard de Chardin, non ha mai avuto seri problemi con la chiesa cattolica: non è mai stato scomunicato né ha avuto moniti (come Teilhard de Chardin) né i suoi libri hanno mai avuto problemi (come quelli di Teilhard de Chardin, pubblicati postumi); anche i vescovi avevano imparato a salutare i suoi amici e colleghi nel suo stesso modo.
30/3/08-USA
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Sembra che non finiscano le umiliazioni e le figuracce per gli autori e i produttori del film propagandistico “Expelled” che cerca di far passare gli evoluzionisti per nazisti. Ormai, come scrivono su un blog, guarderanno sotto il letto prima di andare a dormire. Infatti PZ Myers è riuscito ancora a beffarli pubblicamente, partecipando ad una conferenza stampa telefonica in diretta a cui la redazione di Pharyngula (blog diretto da PZ Myers…) era stata invitata ma a cui i giornalisti non avrebbero dovuto parlare ma solo are domande via email. Essendosi collegato molto presto alla conferenza stampa telefonica era però riuscito a sentire da uno di loro i codici che permettevano la telefonata bidirezionale. Ha quindin richiamato usando questi codici e poi per un po’ ha ascoltato in silenzio ma alla fine è scoppiato e ha fatto sentire la sua voce, che ha gettato nello sconforto gli autori, già beffati una volta da PZ Myers (che loro avevano beffato quando gli avevano chiesto un’intervista senza chiarirgli che il film era invece in difesa dell’Intelligent Design). Non hanno potuto far altro che ESPELLERE PZ Myers ancora una volta!!! E’ “miracolosamente” (!?) disponibile in rete sia l’audio che la trascrizione dell’intervento di Myers.Purtroppo non esiste un video che mostri le facce sconcertate degli autori del film!!! Dell’imbarazzante (per chi l’ha convocata) conferenza stampa telefonica si parla anche nei blog Evolved and Rational e Life without faith.
30/3/08-IT
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Terribile … ma ormai sembra quasi che ci sia un piano per una preparazione alternativa al 2009 e ai convegni (soprattutto cattolici) su Darwin. R.AIberoni è comparsa qualche giorno fa perfino in una trasmissione di RAI1, quella con Gigi Marzullo, un po’ strapazzato forse perché angosciato dal “lavaggio … del cervello a cui i giovani sono sottoposti in alcune scuole e in qualche università” [?!?!]; R.AIberoni è andata da Marzullo a spiegare perché ha scritto un libro per contrastare una teoria che, lo ripete due volte, non le interessa per niente capire … e in effetti il suo sembrava più un intervento preelettorale … Di questa incredibile apparizione se ne parla in un paio di blog, in Razionalismo e religione, il primo blog a inorridire, e poi nel recente blog in difesa della scienza, Progetto G.Galilei. E’ terribile, come si fa notare in questo blog, che “Alla RAI viene fatta parlare una persona che spara a zero contro la scienza, accusando i biologi di essere manipolatori di menti innocenti, definendo l’evoluzionismo come un complotto teso a istupidire le masse e il cui scopo è l’annientamento della visione religiosa; e tutto questo da una persona che ammette più volte la sua ignoranza nel campo della biologia e dell’evoluzionismo, all’interno di un servizio pubblico senza contradditorio ed anzi con cinque o sei giornalisti che annuiscono e a malapena riescono a spiccicare parola, a parte lodi sperticate per l’autrice”. Per fortuna esiste la registrazione, che può essere vista (con prudenza… da chiunque …); qualcuno che accusa la scienza di voler ritornare all’età delle caverne (per fortuna non ha detto all’età delle scimmie”!) non è facile trovarlo, tanto meno uno immaginerebbe di sentire ciò da una docente universitaria …. per cui conviene verificare, ascoltando e riflettendo sulle sue parole … Il momento più divertente è quando Marzullo chiede un commento al libro (… scritto contro Darwin senza aver nemmeno letto Darwin e dicendo un paio di volte che non è necessario …) da parte di una studentessa che non aveva letto il libro…; speriamo che nessuno abbia tratto vantaggi da attività intellettuali di questo tipo … :-) sarebbe un pessimo esempio per chi magari fosse reduce da un lavaggio del cervello ... Curioso e sottoscrivibile, in quanto di solito viene dagli scienziati più che dai credenti, anche l’invito al dubbio; in un suo recente intervento su Pharyngula, PZ Myers rifiuta la critica di allontanare i suoi studenti dalla fede; se qualcuno ha insegnato ai suoi studenti fatti irreali, non è certo il suo invito al dubbio, ad aprire gli occhi e verificare i fatti ad allontanare i ragazzi dalla fede… Sempre oggi, ma sul Corriere (“Astronomo iracheno: «La Terra? È piatta»“) il link a un video che mostra un astronomo irakeno che sostiene che la terra è senza dubbio piatta e che la luna ha una dimensione ce è la metà di quella del sole. Da notare che, per fortuna, la TV irakena, a differenza di come ha fatto recentemente RAI1 su argomenti scientifici altrettanto contestabili, presenta anche le opinioni di chi crede che la terra sia sferica, nonostante si dica chiaramente che non ci sono dubbi, essendo basata sul Corano l’opinione dell’astronomo. Articolo sul Giornale ("La scuola è in mano all'Anticristo") con intervista a maestro elementare di Genova che non accetta che a scuola si insegni il pensiero critico.
29/3/08-VA
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Credo sia il caso di chiarire meglio quali siano le questioni dietro al contrasto che si intravede fra le posizioni del Pontificio Consiglio della Cultura gestito da mons.Ravasi, che prepara il convegno del 2009 sull’evoluzionismo (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES”) e le posizioni favorevoli all’Intelligent Design che emergono in molti articoli soprattutto, ma non solo, sull’Avvenire. L’ultimo articolo (“«Expelled», film su scienza e fede”) è stato pubblicato 3 giorni fa, e, commentando uno squallido film ideologico dei creazionisti USA, si difendono i “ricercatori” amici dell’ID che sono stati emarginati dalla comunità scientifica. Sembra evidente (e la situazione è certamente strana) che • Da tempo l’Avvenire difende l’Intelligent Design USA • Il card. Schönborn negli anni scorsi ha platealmente appoggiato l’Intelligent Design USA in un articolo sul New York Times del 5/7/2005 • Sull’Osservatore Romano (17/1/06 e 14/2/08) sono apparsi due articoli di condanna dell’ID, scritti dall’antropologo mons.Facchini. • Gli organizzatori del convegno del 2009 (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES”) sono abbastanza espliciti nella loro condanna dell’ID e delle posizioni che invece spesso si leggono sull’Avvenire: (“Intendiamo in questo modo evitare ogni opposizione frontale tra creazione ed evoluzione, nonché le polemiche suscitate per esempio dallo “Intelligent Design”, come se fosse una teoria scientifica alternativa al neodarwinismo. Un cristiano può credere nel disegno provvidenziale di Dio nella Creazione, senza farne una “teoria scientifica” concorrente ad un’altra: stiamo decisamente su un altro piano d’interpretazione”. La frase evidenzia inoltre che si eviti di parlare di altre teorie dell’evoluzione; quella daerwiniana quindi viene presentata come UNICA e SENZA ALTERNATIVE SERIE. • La J.Templeton Foundation, una ricchissima fondazione USA che per il Vaticano finanzia non solo questo convegno, ma anche il progetto STOQ (gestito da varie università pontificie e in cui questo convegno si inserisce) e molte altre iniziative sui problemi delle relazioni fra scienza e fede, ha invece una posizione ben più negativa (e molto chiara) verso l’ID e quindi non finanzia iniziative favorevoli all’Intelligent Design USA, emarginando i ricercatori del Discovery Institute. Impressionante (e molto più chiara delle premesse al convegno) la pagina web ma soprattutto il documento in cui la JTF giustifica la condanna dell’ID e il non finanziamento delle loro “riflessioni” (che l’articolo sull’Avvenire del 26/3 invece difende!). In sintesi la JF dice chiaramente che “We do not support the political movement known as “Intelligent Design”. This is for three reasons 1) we do not believe the science underpinning the “Intelligent Design” movement is sound, 2) we do not support research or programs that deny large areas of well-documented scientific knowledge, and 3) the Foundation is a non-political entity and does not engage in, or support, political movements”. In altri documenti nel sito della JTF si aggiungono altri due motivi: 4) the Foundation does not generally support theologically-motivated critiques of evolutionary science. 5) Our expectation is that the products of Templetonfunded research will appear in high-quality and peerreviewed journals. If your project takes an antievolutionist position scientifically, or seeks to engage in political advocacy concerning evolution or anti-evolution, it is unlikely to pass through the initial filters and external expert review process of the JTF.
28/3/08-IT
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Mercoledi 2 aprile (ore 16.30) al Collegio Universitario S. Caterina da Siena di Pavia: 6° Incontro di fede e culture (Fede, ragione, scienza) con Benedetto Carucci Viterbi (Scuola Rabbinica di Roma), Giulio Giorello (Università Statale di Milano), Bruno Abd al-Haqq Ismail Guiderdoni (Observatoire Astronomique di Lione) e Giuseppe Tanzella-Nitti (Pontificia Università della Santa Croce, Roma).
27/3/08-IT
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Sembra peggiorare continuamente il modo di presentare la biologia evoluzionistica al pubblico, rendendo molto difficile il lavoro di mons.Ravasi, che sta diligentemente e prudentemente preparando un convegno in Vaticano sull’evoluzionismo (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES”); ormai bisogna solo sperare che non se ne parli più. Sinceramente non ricordo di aver mai letto in tempi recenti una frase ottocentesca come “se Dio non c’è, l’uomo discende dalla scimmia, e in ogni caso la seconda constatazione conduce alla prima” [???!!!]. Questa frase è stampata in un articolo sul Giornale (“CHI E' SENZA DIO SCAGLI IL PRIMO LIBRO”) in cui si cerca di mescolare, confondendole, situazioni assolutamente diverse se non contrapposte, scienza e fede, ateismo ed evoluzionismo (“l’ateismo da banco [?] si pasce [?] anche di un corollario inevitabile [?], il darwinismo [!]). Stiamo riprecipitando alla cultura dei tempi di Galilei!? Sappiamo bene (ma forse siamo in pochi?) che da almeno due secoli l’evoluzione è un fatto e che questo fatto è stato ormai accettato dalla Chiesa cattolica (nel 1984 in Vaticano si è tenuto un convegno sull’origine dell’uomo a partire da antenati scimmieschi!) e un documento vaticano firmato dal card.Ratzinger nel 2004 lo spiega chiaramente; sappiamo bene (ma forse siamo in pochi?) che da tempo (dai tempi di Teilhard de Chardin) ci sono stati anche religiosi più o meno famosi (anche italiani!) che studiano l’evoluzione.e quindi sanno bene che l’uomo ha avuto origine da antenati simili alle scimmie antropomorfe attuali. Fino a quando persone che ignorano questi fatti abuserano dell’ignoranza dei lettori, purtroppo diffusa, su questi fatti? Nell’articolo si presenta un elenco di libri recenti in cui “è tutto uno sgomitare di tesi che invocano a proprio sostegno il ‘pensiero razionale’ contrapposto a quello religioso che deve essere per forza contrario alla ragione”; forse sarebbe utile rileggere il discorso di Regensburg, nel punto in cui il Papa spiega quali siano e perchè lo preoccupino le notevoli differenze, sempre più evidenti, fra il pensiero razionale e quello religioso … se lo ammette il Papa, qualche problema ci deve pur essere … perchè nasconderlo? Dalla condanna di … “ateologia” non si salva nemmeno il libro curato da T.Pievani … Un po’ migliore (salva T.Pievani!) ma non troppo l’altro articolo nella stessa pagina del Giornale (“FRA OSSESSIONI, PARANOIE E MANIE DI PERSECUZIONE”), scrito da uno psichiatra. Purtroppo anche qui ci si azzarda a proporre drastiche, sconcertanti e impossibili alternative tra scienza e religione (“Dio è sostituito dall’evoluzione”[?]), e qui solo Telmo Pievani si salva dal calderone in cui tutto viene buttato insieme … al romanzo “Il codice Da Vinci”: ”Una parte di questi libri, però, esce dal filone dei sequel del Codice Da Vinci, e fornisce informazioni originali. È quello più direttamente scientifico, e meno visibilmente tormentato dalla (antichissima) ansia antireligiosa.”. Curiosa e provocatoria anche la frase “L’ateologia non fa altro che confermare lo smisurato interesse dell’uomo postmoderno per le questioni religiose”; sembra non venga il dubbio che, rispetto a qualche secolo fa, l’evoluzione culturale umana abbia chiarito che molti problemi si risolvono meglio con un medico (o uno psichiatra …) o un farmaco più che con una preghiera, come si faceva secoli fa; se qualcuno insiste a negare che questi sono i prodotti dell’evoluzione culturale è importante che qualcun altro lo faccia presente [… anche se poi magari incontra uno psichiatra che gli diagnostica “uno smisurato interesse … per le questioni religiose”]. Non è detto poi che le critiche abbiano lo stesso significato e lo stesso valore; interessante vedere COME un film antievoluzionista USA sia stato molto citato in internet negli ultimi mesi; il grafico dimostra come sia stato citato negativamente, dato che il sito del film è praticamente trascurato ripetto ai siti che ne parlano male… Decisamente incredibile un articolo comparso oggi (siamo nel 2008…!) sull’Avvenire, sia per l’autore che per il contenuto, che
27/3/08-E
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Ogni tanto una notizia di tipo diverso bisogna darla, anche solo per far capire che centinaia di dipartimenti e migliaia di laboratori che fanno ricerche (che costano milioni di euro) non possono competere con le risorse a disposizione di alcuni filosofi e matematici che occupano le poche stanze del Discovery Institute di Seattle, dove è stata inventata la dottrina dell’Intelligent Design confidando nel fatto che molti non distinguono i fatti (e le scoperte scientifiche lo sono) dalle parole o dalle dottrine. Oggi leggiamo una importante notizia su Nature: la scoperta ad Atapuerca, in Spagna, dei resti fossili dell’ominide bipede più antico trovato in Europa (“The first hominin of Europe”), datato fra 1.1 e 1.2 milioni di anni fa; ovviamente se ne parla anche in altri siti web, come nel blog di J.Hawks. Gli ignoranti (per fortuna in Italia sono molto pochi…) che sostengono che l’evoluzione biologica non sia credibile fino a che non si trovano tutti gli anelli mancanti … sarà contento: infatti per ogni anello mancante trovato (come ad esempio questo fossile) si creano immediatamente … due nuovi anelli mancanti … uno prima e uno dopo …. J
26/3/08-IT
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Sull’Avvenire un articolo (“«Expelled», film su scienza e fede”) da parte di un giornalista che non solo ha un’impostazione culturale diversa da quella mostrata ieri da mons.Ravasi nell’intervista (“Senza paura in mare aperto“) a Famiglia Cristiana, ma sembra muoversi con difficoltà in un terreno forse nuovo per lui. Purtroppo non solo sembra sconosciuto quello che sta avvenendo negli USA, ma si ignora anche che la chiesa non ha oggi alcun problema con l’evoluzione, cioè l’origine comune degli esseri viventi (accettata dal card.Ratzinger nel 2004 e più recentemente (2005) anche dal card. Schönborn), che nell’articolo invece viene fatto corrispondere “all'evoluzionismo (l'insieme delle teorie filosofiche e scientifiche che sostengono la graduale mutazione degli esseri viventi da forme primitive verso forme più complesse, uomo compreso)”. La Chiesa invece, questo sì, non accetta ancora le spiegazioni che la scienza ha scoperto un po’ alla volta, cominciando con Darwin, e ha sempre confermato e migliorato negli ultimi 150 anni. Purtroppo la Chiesa cattolica non ha proposte alternative serie (e nemmeno le cerca) e quindi non riesce a togliersi da una situazione decisamente imbarazzante (soprattutto nei confronti della ragione..). Fa “sorridere”, pensando agli articoli di F.Facchini sull’Osservatore Romano (17/1/06 e 14/2/08) in cui critica l’Intelligent Design (ma ci sono anche tante autorevoli dichiarazioni di esperti anche cattolici che concordano), leggere invece sull’Avvenire che alcuni scienziati USA “sarebbero stati licenziati, ridicolizzati o contestati per aver sostenuto il «disegno intelligente» (corrente di pensiero secondo cui alcune caratteristiche dell'universo e degli esseri viventi sono spiegabili meglio attraverso una causa intelligente che con un processo non pilotato come la selezione naturale)”. Oltre alle critiche all’ID che si possono leggere anche sull’Oss.Romano (e che incredibilmente qui vengono ignorate) ci sono ovviamente anche le critiche, ben più motivate, di quasi tutti gli scienziati che si occupano di evoluzione, per non parlare della condanna dell’ID al processo di Harrisburg, dove è stato dimostrato che l’ID è nato con una truffa e soprattutto che non è (e non pretende di essere) una teoria scientifica ma solo una dottrina. Nell’articolo non si citano nemmeno i biologi evoluzionisti cattolici USA (come F.Ayala, F.Collins e K.Miller) che da più di 15 anni combattono attivamente e con successo l’ID, anche nei tribunali, e che da tempo chiedono al Vaticano (lettera al papa del 12/7/2005) di non aspettare ancora qualche secolo prima di riconoscere che non ci sono teorie alternative migliori e più verificate di quelle neodarwiniane. Molto divertente anche leggere in questo articolo che i sostenitori dell’ID sarebbero “creazionisti” … dato che in realtà questi lo negano disperatamente, da sempre, e dicono che all’evoluzione ci credono; purtroppo per loro però quello che si legge nell’articolo è vero. Non possono infatti negare di essere stati creazionisti (biblici, YEC) fino a qualche anno fa, tanto è vero che al processo di Harrisburg è stata mostrata la prova del momento in cui hanno improvvisamente smesso di essere creazionisti e hanno corretto (con semplice copia/incolla al computer) tutto il loro libro di riferimento, che ha progressivamente cambiato anche il titolo (ovviamente) nei punti in cui si parlava di creazione. In un paragrafo del libro stampato purtroppo per loro la correzione non è stata … controllata: o Creation Biology (1983), p. 3-34: “Evolutionists think the former is correct; creationists because of all o o o
the evidence discussed in this book, conclude the latter is correct.” Biology and Creation (1986), p. 3-33: “Evolutionists think the former is correct, creationists accept the latter view.” Biology and Origins (1987), p. 3-38: “Evolutionists think the former is correct, creationists accept the latter view.” Of Pandas and People (1987, creationist version), p. 3-40: “Evolutionists think the former is correct, creationists accept the latter view.”
25/3/08-IT
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24/3/08-USA
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Su Famiglia Cristiana c’è un’intervista a mons.Ravasi (“Senza paura in mare aperto“) sul prossimo convegno sul darwinismo ma anche sul rapporto della chiesa con la cultura. Sembra che almeno lui abbia ben presente (“La frase che torna più spesso nel colloquio è «non temere» “) la lettera di GP2 spedita nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne e lo faccia capire chiaramente all’intervistatore, che audacemente inserisce proprio il tema della paura (davvero insolito …) anche nel titolo. Ravasi nell’intervista sembra rifarsi molto a quella lettera, tanto è vero che, come GP2, punta il dito sull’inadeguatezza della Chiesa: “«La Chiesa fatica a farsi comprendere. Abbiamo linguaggi troppo paludati e a volte curiali. Oltre la siepe della comunità ecclesiale il linguaggio ha toni diversi, usa molte più risorse delle nostre, è più diretto, tempestivo, più adeguato agli stili della modernità. Ma vale anche all’interno della Chiesa. I preti sono spesso superficiali, i dibattiti culturali sono considerati secondari. Non si capisce invece che oggi non si può fare catechesi senza cultura»”. [Viene ovviamente in mente il penoso servizio del TG2 del 29/11/07…]. Discutibile comunque, anche se giustificata, un’altra sua frase: “La scena mediatica tende così a rappresentare il rapporto tra scienza e fede come quello tra due fondamentalismi. Dobbiamo uscire da questa trappola e tornare a dialogare con intellettuali di alto profilo, abbandonando polemiche spicciole e immediate, che fanno ascolti in Tv”. Se la soluzione sembra corretta, la premessa non è facimente accettabile da parte degli scienziati. Comunque anche mons.Ravasi non dovrebbe dare la colpa ai “linguaggi paludati e curiali” o alla “superficialità”, ma all’ignoranza o all’inadeguatezza (di cui ben più coraggiosamente parlava GP2 nella lettera del 1988 e che ben si evidenzia nell’intervista trasmessa dal citato TG2 del 29/11/07), che ben dimostra la paura dell’ignoto. Poi dovrebbe capire che il ragionamento sull’allargamento della ragione non può convincere chi sa quanto sia difficile ma indispensabile (in quanto utile) poter dimostrare con prove oggettive quello che si sostiene. Indebolire questo criterio, solo perchè mette in difficoltà la filosofia e la teologia (discorso di Regensburg), non può che portare alla rovina della cultura umana. L‘intervista viene ripresa dall’agenzia APCOM (“MONS.RAVASI: CHIESA NON TEMA SCIENZA,CONFRONTO E DIALOGO”), che evidenzia gli stessi punti evidenziati qui: "Dobbiamo discutere le teorie dell'evoluzione e del rapporto tra la conoscenza e la teologia. Non possiamo far finta che non esistano. Al riguardo, stiamo organizzando un convegno non solo su Charles Darwin - annuncia come hanno semplificato i giornali, ma sul complesso della filosofia dell'evoluzionismo" Un’esperienza davvero unica e originale, impossibile in Italia e in Europa: una visita al museo di storia naturale di Denver negli USA, ma con ciceroni speciali: una coppia di creazionisti biblici (quelli che credono che dalla creazione ad oggi siano passati 6000 anni!). Qui nel blog Pharyngula (“Miseducation by the creationists”) si può vedere personalmente come si educano alcuni pupi negli USA!
23/3/08-USA
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Nel sito web di R.Dawkins compare oggi una lunga relazione (“Lying for Jesus?“) scritta dallo stesso R.Dawkins su quanto avvenuto a Minneapolis il 20/3, quando partecipò, ospite non invitato e inatteso, ad una presentazione del film “Expelled” che vede lo stesso Dawkins come uno dei principali interpreti del film (anche se viene messo alla berlina insieme ad altri biologi evoluzionisti). L’articolo, oltre a chiarire alcuni dettagli dell’”impresa” (come il fatto che il nome di R.Dawkins non fosse presente nell’elenco degli spettatori in quanto non era affatto richiesto dalla procedura di iscrizione degli “ospiti” alla proiezione), offre alcuni esempi del livello misero e della propaganda religiosa presente nel film. R.Dawkins chiarisce che “The alleged association between Darwinism and Nazism is harped on for what seems like hours, and it is quite simply an outrage” ma precisa che “As I have often said before, as a scientist I am a passionate Darwinian. But as a citizen and a human being, I want to construct a society which is about as un-Darwinian as we can make it. I approve of looking after the poor (very un-Darwinian). I approve of universal medical care (very un-Darwinian). It is one of the classic philosophical fallacies to derive an 'ought' from an 'is'. Stein (or whoever wrote his script for him) is implying that Hitler committed that fallacy with respect to Darwinism. If we look at more recent history, the closest representatives you'll find to Darwinian politics are uncompassionate conservatives like Margaret Thatcher, George W Bush, or Ben Stein's own hero, Richard Nixon”. Sembra abbiano modificato la modalità di iscrizione alle ultime proiezioni riservate (probabilmente si pensa di limitare il pubblico ai gruppi conservatori cristiani) al film “Expelled”, che dovrebbe iniziare ad uscire nelle sale dal 18/4/08 (sconcerta il confronto con la versione precedente della pagina web per iscriversi alle proiezioni previste nei vari stati USA). O forse hanno addirittura sospeso queste presentazioni, temendo che altre situazioni imbarazzanti e umilianti come quella di Minneapolis possa creare seri problemi alla diffusione del film negli USA. C’è un blog con links informativi sulla gaffe di Minneapolis, mentre in questo blog si evidenziano anche dubbi di plagio – probabilmente oggi risolto - su un video didattico prodotto dall’Univ.di Harvard già usato in una conferenza del DI e forse ancora presente in una versione recente (dicembre 2007) del film. Anche il NCSE ha creato un sito web (http://www.expelledexposed.com/) per linkare le reazioni a questo film. Lo stesso ha fatto il sito Colorado Confidential, che riporta anche la stroncatura del film (16/12/07) scritta da un giornalista che era stato invitato a vederlo e che fece anche un paio di osservazioni interessanti: • sulla precedente sconfitta dell’ID: “One likely reason that "Expelled" ignored the definition of ID from Of Pandas and People is that the book was thoroughly discredited in the 2005 trial of ID curriculum in Dover, Pennsylvania. They probably want to distance themselves from this devastating defeat of creationism and ID in the courts”. • sull’assenza di qualsiasi definizione/spiegazione dell’ID nel film (già Behe al processo non era affatto riuscito a spiegarne le basi scientifiche in modo convincente): “But you'll stay awake through the one-hour-and-forty-five-minute film … without ever hearing … any … definition of intelligent design. This seems a curious omission in a movie seeking to poke holes in evolutionary theory and by doing so establish some scientific credentials for ID. • Sulla liceità dell’uso delle scoperte della biologia: “The National Academy of Sciences recently issued a … report [that] cites successes in combating the SARS virus, development of drought and pest resistant crops, and the creation of enzymes to make corn-based ethanol, as recent developments to which evolutionary theory was indispensable. If evolution inspires as much evil as your film argues that it does, should we refuse
22/3/08-IT
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[da Pikaia] Venerdì 28 marzo 2008 alle ore 17.00 presso la Cappella Farnese di Palazzo d'Accursio (Piazza Maggiore, 6 - Bologna) si terrà la conferenza dal titolo Geni e Bit: i nuovi traguardi per la genetica e l'informatica dopo il Progetto Genoma Umano, che vedrà Craig Venter (Presidente del Craig Venter Institute) e Rino Rappuoli (Capo della Ricerca Vaccini di Novartis) come speakers. L'evento sarà tradotto simultaneamente in italiano e sarà trasmesso in webcasting in lingua inglese per poter essere visto in diretta da tutti coloro che si collegheranno al sito www.eurogene.org. La registrazione sarà disponibile nel sito dal 1’ aprile.
21/3/08-IT
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[da Pikaia] Sul Corriere un articolo di E.Boncinelli (“IL COMPLICATO PARTO DELL' EVOLUZIONISMO”) sulla pubblicazione in italiano (a cura di T.Pievani) di alcuni dei Taccuini (1836-1844) di Darwin. Su La Stampa una recensione (“Darwin come Giacobbe”) del recente libro di M.Luzzatto “Preghiera darwiniana”
• 21/3/08-USA
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Nel blog dell’antropologo Greg Laden un elenco completo degli articoli in rete sulla presenza (che è sbagliato dire abusiva…) di R.Dawkins a Minneapolis alla proiezione (a cui forse non avrebbe dovuto partecipare) del film (“Expelled: No Intelligence Allowed”) di cui è suo malgrado il principale interprete…. e dell’espulsione di P.Z.Myers, anche lui interprete (pure lui … suo malgrado) e non ammesso alla proiezione (per la quale aveva avuto l’accettazione …). Su questa espulsione Dawkins e Myers hanno fatto la sera stessa … un video che si può vedere qui su You Tube. Di questa incredibile e divertentissima (ma imbarazzante – viene espulso proprio uno scienziato accusato di … espellere i biologi che non amano il neodarwinismo…!) storia, avvenuta il 20/3, si parla qui sotto, in data di ieri. [Speriamo che questo non aumenti il numero di spettatori del film antievoluzionista e pro-ID!] Comunque in questi giorni si parla di questo fatto in molti dei migliori blog scientifici USA…; se ne parla, con grande imbarazzo per le falsità raccontate fin dal titolo (“Dawkins Crashes 'Expelled' Party”) nell’articolo iniziale … perfino in un blog di cristiani evangelici. Positivo ma imbarazzante per il blog il fatto che molti dei commenti contestano l’articolo iniziale e il titolo, dimostrando una conoscenza dei fatti basata su altre fonti più obiettive…; sono soprattutto sconcertati dal fatto che non abbia potuto assistere al film proprio uno che aveva contribuito alla sua realizzazione e che … viene ringraziato nei titoli di coda … Lo sconcerto riguarda anche il termine “crashed”; molti dei commentatori erano informati del fatto che la proiezione era privata ma che era possibile iscriversi facilmente via internet (e il prof. P.Z. Myers si era appunto iscritto con il suo nome…). Articolo anche sul New York Times (“No Admission for Evolutionary Biologist at Creationist Film”). Un commento al film si può leggere anche nel blog della figlia di PZ Myers, che invece è entrata nella sala con la madre e R.Dawkins. L’IUCN ha pubblicato il 17/3 un report sugli effetti futuri dei cambiamenti climatici per le popolazioni più indifese e meno responsabili di eventi che porteranno ad esempio all’innalzamento del livello dei mari nei prossimi 30 anni: “Indigenous and Traditional Peoples and Climate Change“. Audio e foto sono recuperabili qui.
qui
20/3/08-USA
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Un documento interessantissimo (“STATEMENT BY PROFESSOR MICHAEL (MICHAŁ) HELLER At The Templeton Prize News Conference, March 12, 2008“) del recente vincitore del Premio Templeton (se ne parla qui sotto in data 14/3), spiega i motivi del suo giudizio negativo sull’Intelligent Design, in gran parte dovuto a una valutazione del caso (e del suo ruolo) ben diversa da quella (negativa) dei fedeli dell’ID: “Adherents of the so-called intelligent design ideology commit a grave theological error. They claim that scientific theories, that ascribe the great role to chance and random events in the evolutionary processes, should be replaced, or supplemented, by theories acknowledging the thread of intelligent design in the universe. Such views are theologically erroneous. They implicitly revive the old manicheistic error postulating the existence of two forces acting against each other: God and an inert matter; in this case, chance and intelligent design. There is no opposition here. Within the all-comprising Mind of God what we call chance and random events is well composed into the symphony of creation”. Bisogna comunque ricordare che una valutazione negativa o un disprezzo del caso è comunemente presente oggi nel mondo cattolico. Qualche grande cambiamento sarebbe quindi urgente e indispensabile, anche per evitare di sentire ancora che qualcuno cerca di far credere che il caso da solo possa avere un qualche ruolo nell’evoluzione biologica. Un’altra bellissima frase del documento è la seguente, che permette di capire come sia “scorretto” (e masochista verso la propria intelligenza) qualsiasi “ragionamento” che invita a disprezzare la scienza o a disprezzare i prodotti della ragione umana: “we should not forget that science is also a collective product of human brains, and the human brain is itself the most complex and sophisticated product of the universe. It is in the human brain that the world's structure has reached its focal point – the ability to reflect upon itself. Science is but a collective effort of the Human Mind to read the Mind of God from question marks out of which we and the world around us seem to be made”. Parzialmente in conflitto appaiono due importanti frasi del documento: • “Science gives us Knowledge, and religion gives us Meaning. Both are prerequisites of the decent existence. The paradox is that these two great values seem often to be in conflict”. • “It is clear that causal explanations are a vital part of the scientific method. Various processes in the universe can be displayed as a succession of states in such a way that the preceding state is a cause of the succeeding one. If we look deeper at such processes, we see that there is always a dynamical law prescribing how one state should generate another state.” [Perchè escludere che il significato (meaning) sia insito nelle cause (causal explanations)?Positivo comunque il fatto che Heller dia un’importanza che altri non danno alla connessione di eventi nel tempo. Abbiamo anche medici (Avvenire del 30/11/06) che non lo capiscono, facendo credere che da una coppia di esseri umani potrebbe casualmente nascere anche un cavallo…] Parlando degli Stati Uniti, può essere utile ricordare che in Florida continua il dibattito dopo l’approvazione dei nuovi standard con un testo che ha introdotto l’insegnamento dell’evoluzione anche se c’è stata una battaglia sull’introduzione del termine “teoria”, che putroppo solo per gli scienziati è un termine che è molto vicinò al massimo della certezza (non potendo usare il termine verità, specifico invece del mondo religioso). Qui una visione religiosa (battista) della discussione in Florida, e qui la posizione degli scienziati del NCSE. Come si vede nel sito battista, la discussione dei problemi didattici si intreccia con le manovre che precedono l’uscita (il 18 aprile) del film “Expelled: No Intelligence Allowed” girato da un eeconomista
20/3/08-USA
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[da Pikaia] Un breve ma illuminante saggio di Francisco Ayala (“Science, evolution, and creationism”), pubblicato all’inizio dell’anno sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, tratta le ragioni della teoria dell'evoluzione ed i conflitti con le forme moderne di creazionismo. In particolare F.Ayala ricorda gli effetti devastanti della sentenza al processo di Harrisburg sulla dottrina dell’Intelligent Design, quando il giudice Jones scrisse che "The overwhelming evidence at trial established that ID [intelligent design] is a religious view, a mere re-labeling of creationism, and not a scientific theory ... ID is not supported by any peerreviewed research, data, or publications". E’ importante ricordare che F.Ayala, biologo cattolico, per anni ha contrastato l’ID negli USA, ha scritto una lettera al Papa per chiedere se l’articolo del card. Schönborn sul New York Times (2005) in favore dell’ID era dovuto a inesperienza o ad ignoranza. E’ anche importante ricordare che è uno degli esperti del comitato scientifico che sta prepando il convegno su Darwin che il Vaticano (e in particolare il responsabile del Pontificio Consiglio della Cultura, mons.Ravasi) sta organizzando per il marzo 2009. L’articolo di Ayala, recentemente citato da un articolo di Jay B. Labov e Barbara Kline Pope (“Understanding Our Audiences: The Design and Evolution of Science, Evolution, and Creationism”) pubblicato su CBE Life Sci Educ l’1/3/08, cita anche un fondamentale documento in difesa della teoria dell’evoluzione (di cui si parla anche qui in data 3/1/08 e 4/1/08), pubblicato all’inizio dell’anno dall’Accademia delle Scienze USA: “Science, Evolution, and Creationism” . [ Inutile dire che, essendo Ayala nel comitato scientifico del prossimo convegno in Vaticano su Darwin, i suoi testi (ma anche i testi che Ayala consiglia) dovrebbero essere già da tempo sulle scrivanie di chi all’Avvenire gestisce gli articoli sull’evoluzione e su quello che fino a qualche secolo fa i filosofi definivano “confusione fra uomini e bestie”]
19/3/08-IT • video orango altri video con madri/piccoli di orango Cultura negli scimpanzè
Non sembra che l’Avvenire aiuti i suoi lettori a prepararsi serenamente e adeguatamente per il 2009 e per il convegno (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES”) che mons.Ravasi sta organizzando in Vaticano in occasione dei festeggiamenti per i 200 anni dalla nascita di Darwin e per i 150 anni della teoria dell’evoluzione, la grande idea che ha riposizionato la nostra specie rispetto alle altre specie animali, accorciando le distanze fra la nostra specie e le altre e in particolare fra la nostra specie e quelle con cui abbiamo antenati comuni. Non c’è stato solo Darwin, ovviamente: 150 anni di ricerche lungo la prospettiva aperta da Darwin hanno dimostrato come le somiglianze fra la nostra specie e le scimmie antropomorfe siano talvolta sconcertanti. E l’Avvenire che fa? Un’intervista (“Attenti al cane (e ad altri animali)” ad un filosofo (Jean-Marie Meyer, che insegna in un istituto probabilmente poco ben disposto verso le altre specie, dato che si chiama “Philanthropos”) che nell’intervista cita esclusivamente antichi filosofi (Avicenna …) e crede che o i mammiferi “agiscano secondo il programma innato della specie e questo è completamente diverso dal perseguire scopi al tempo stesso oggettivi e personali, come fa l’uomo o … una scimmia non è capace di comunicare un messaggio con espressioni diverse mantenendone inalterato il senso, anche se può reagire a segnali e magari emetterne, dando così l’impressione di 'comunicare' o … Tra animali può esserci trasmissione per imprinting, ma essa non fa scaturire domande o curiosità riguardo all’ambiente. E dunque non è culturale o … una scimmia femmina non guarda mai il proprio cucciolo profondamente negli occhi [?!], come fa spessissimo una madre con il suo poppante.” [certamente ignora che un piccolo di scimpanzé/orango/gorilla sta con la madre circa 5 anni senza mai guardarsi negli occhi !!?? - e che ormai si parla di cultura negli scimpanzè …] Una sua frase, se modificata farebbe capire a lui e ai suoi lettori che cosa è cambiato, di molto importante, dai tempi della scoperta dell’evoluzione e soprattutto dei meccanismi che la gestiscono, e che (nell’intervista!) sembra ignorare tranquillamente. Da 150 anni infatti non si dovrebbe più dire “se non sappiamo più distinguere tra umano e animale siamo sull’orlo del caos mentale”; da 150 anni sarebbe infatti più corretto dire che “se non sappiamo ancora distinguere tra animale e animale siamo sull’orlo del caos mentale”; questa è la grande novità: nessuno può più parlare in modo indistinto di “animale” e soprattutto non può ignorare il processo evolutivo, 150 anni dopo che Darwin ha iniziato a scoprire i misteri dei suoi meccanismi. Predarwiniana e precedente ad una visione evolutiva della vita è chiaramente anche la frase “se, ad esempio, si arriva a proteggere le balene lo si fa in nome delle generazioni umane future che, come noi, hanno diritto di godere di una natura animale il più possibile diversificata”. [E la natura vegetale?] Deprimente anche, dopo aver letto tutte le spiegazioni del filosofo sulle caratteristiche che lui attribuisce agli “animali”, la frase finale dell’intervista: “Comunque definire il 'proprio dell’uomo' (o negarne l’esistenza) non è compito della zoologia ma, al tempo stesso, dell’antropologia, della filosofia e della spiritualità»”. Cosa devono fare ancora, per farsi notare da chi parla di animali senza conoscerli, gli zoologi e gli etologi, oltre che scrivere articoli su Nature e creare siti internet che dimostrano la “Cultura degli scimpanzè”, per evitare di dover leggere nei sottotitoli “Aumenta la confusione tra uomini e bestie, proprio mentre bisognerebbe ristabilire le giuste distanze”? [Forse manca solo di scrivere ad Avicenna invitandolo a correggere le sue idee ormai superate].
18/3/08-UK
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Secondo una giornalista del Times on Line L’Arcivescovo di Canterbury, la massima autorità religiosa anglicana, avrebbe manifestato la sua opinione (“Archbishop of Canterbury attacks Creationism”) contraria sul creazionismo e sul neodarwinismo: “Dr Rowan Williams, said "Neo Darwinism and Creationist science deserve each other. Creationism is a version of slightly questionable science pretending to be theology, and Neo Darwinism is a questionable theology pretending to be science."The Archbishop hit out against the "two extremes" in the range of theories of how the world began in his Holy Week lecture on Faith and Science last night. He said "Science has more to do than is simply covered by these theories." Ovviamente i creazionisti biblici USA di “Answers in Genesis” si sono molto arrabbiati.
17/3/08-USA
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[da Pikaia] L'ultimo fascicolo della rivista Evolution: Education and Outreach pubblica una guida introduttiva agli alberi filogenetici (“Understanding Evolutionary Trees“) scritta da Ryan T. Gregory, in cui l'autore spiega cosa sono gli alberi filogenetici, illustrandone le diverse tipologie e mostrando come estrapolare correttamente le informazioni contenute. Particolarmente interessante è, infine, la seconda parte dell'articolo in cui sono illustrati i dieci errori più comunemente commessi nell'interpretazione di alberi filogenetici.
16/3/08.-IT
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[da Pikaia] L'Assessorato alla Cultura Comune di Ravenna e il Planetario di Ravenna organizzano due giorni (4 e 5 aprile) di conferenze e dibattiti sul tema "L'evoluzionismo e l'uomo". Parteciperano P.Rossi, A.Benini, T.Pievani, F.Facchini, A.La Vergata, G.Corbellini, B.Fantini, C.A.Viano.
15/3/08-UK
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Sul Guardian un articolo (“The atheist delusion”)
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14/3/08-SE
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tratta della grande diffusione di libri, soprattutto di filosofi, molto critici sul ruolo attuale delle religioni; si cita anche una recente intervista del filosofo USA D.Dennett (autore di “Rompere l’incantesimo”; video con D.Dennett) “that appears on the website of the Edge Foundation (edge.org) under the title "The Evaporation of the Powerful Mystique of Religion"; he predicts that "in about 25 years almost all religions will have evolved into very different phenomena, so much so that in most quarters religion will no longer command the awe that it does today". Si è conclusa oggi a Barcellona la “2008 Evolang Conference” sull’evoluzione del linguaggio. Sono disponibili i testi non ufficiali delle conferenze e un diario nel sito del blog di E.Blair Bolles sull’origine del linguaggio. Questi siti meritano una deviazione, anche per scoprire perché D’Errico sia stato convincente nel dimostrare che i Neandertaliani disponessero di un linguaggio complesso come il nostro. [da Pikaia] E' stata completata la prima parte del programma di digitalizzazione delle opere e delle collezioni di Linneo. Sono dunque finalmente disponibili e accessibili gratuitamente online le prime preziose collezioni di specie, i manoscritti e la corrispondenza del grande naturalista svedese. Sono dunque finalmente disponibili e accessibili gratuitamente online le prime preziose collezioni di specie, i manoscritti e la corrispondenza del grande naturalista svedese. Il solo erbario, conservato alla Linnean Society of London, costituisce la più importante collezione singola di specie vegetali, oltre che la più grande per numero di esemplari presenti.
14/3/08-VA
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Il prestigioso e danaroso premio Templeton, assegnato da una ricca fondazione USA a ricercatori che hanno fatto grandi scoperte sulle realtà spirituali è stato assegnato per il 2008 a un teologo polacco, Heller, che ha anche una sua idea, nonostante le sue competenze sulla biologia evoluzionistica siano molto limitate rispetto a quelle matematiche e fisiche, sul manicheismo della Chiesa nei confronti del neodarwinismo. Lo dice la stessa R.Vaticana oggi in un articolo (“Stati Uniti Premio Templeton 2008 al cosmologo polacco padre Michael Heller”): Gran parte dei suoi studi sono stati rivolti a sostenere la possibilità di conciliare conoscenza scientifica e religione. In questa prospettiva ha più volte argomentato contro l'atteggiamento di chi ricorre a Dio per spiegare quanto sfugge alla scienza. Heller sostiene, ad esempio, che l'obiezione dei creazionisti all'insegnamento della teoria evoluzionista di Darwin è “un grave errore”, poiché introduce un'opposizione “manichea” fra Dio e la casualità. Anche quando affronta problemi vicini alla biologia, come le idee di Teilhard de Chardin, il suo interesse si concentra sugli aspetti cosmologici. Heller è uno degli oratori previsti al prossimo convegno in novembre sull’evoluzione dell’universo (“SCIENTIFIC INSIGHTS INTO THE EVOLUTION OF THE UNIVERSE AND OF LIFE”).
13/3/08-USA
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Dal b log evoluzionista Panda’s Thumb si viene a sapere di un’iniziativa interessante presa dagli scienziati dell’Università del Nuovo Messico; mentre in Italia si regalano lauree honoris causa a noti intrattenitori e a sportivi, l’”UNM Awards Genie Scott with Honorary Doctorate of Science”. Eugenie Scott è un’antropologa che ha lasciato la carriera universitaria per dedicarsi alla difesa della scienza e della teoria dell’evoluzione in un contesto culturale in cui si dava troppo spesso spazio ai creazionisti. Attualmente è la presidentessa del National Center for Science Education, che coordina (e vince anche nei tribunali) le battaglie in difesa della Scienza. [A quando una simile laurea honoris causa in Italia? Almeno per far capire che anche in Italia si inizia ad apprezzare ed applaudire la scienza ed la conoscenza più che l’evasione fiscale o la furbizia].
13/3/08-IT
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[da Pikaia] E' uscito l'ultimo libro di Vittorio Parisi, intotolato "Discutere l’evoluzione biologica" (Pubblicazioni del Museo di Storia Naturale di Parma 13, 1-132, 2008). Dalla prefazione: “Gli incontri proposti dal Museo sono stati tenuti da Vittorio Parisi il 13 e 14 marzo 2006 in due conferenze, “Nascita e sviluppo dell’idea di evoluzione biologica” e “La sfida dell’evoluzionismo oggi”, che hanno illustrato l’attuale stato delle teorie evoluzionistiche e il 16 marzo in una conferenza itinerante nelle sale del Museo, avente come tema “Leggere nel corpo umano la sua storia evolutiva” durante la quale il pubblico ha potuto constatare la realtà dell’evoluzione biologica e valutare l’attendibilità delle teorie proposte per spiegarne i meccanismi.”
12/3/08-IT
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Dopo aver presentato alcuni esempi di articoli sulla biologia e sull’evoluzione scritti da persone evidentemente poco competenti che pontificano in ambiti sconosciuti, è curioso trovare oggi sullo stesso quotidiano a pag.37 la lettera al direttore di un sacerdote che, dopo aver sentito U.Veronesi sostenere che “il credente non può non essere integralista, perché in lui manca la critica alla fede, aderendovi ciecamente”, fa sapere (senza spiegare se e perché l’opinione di U.Veronesi sarebbe sbagliata…) che “teme uomini di cultura, privi di adeguata formazione filosofico- teologica, che si improvvisano maestri e giudici, pontificando in ambiti a loro sconosciuti“, e invita “U.Veronesi e i laicisti [?] ad operare responsabilmente nel loro ambito di competenza professionale”; suggerisce educatamente anche un libro da leggere, la “Logica della Fede” [qualcuno ricorda l’articolo in cui nel 2006 il medico Veronesi venne indicato come “mortifero” su questioni che riguardavano invece proprio le sue competenze? L’articolo è qui!]. Come è noto la fede crea molti piu problemi alla ragione che alla logica; come anche il Papa sa, un ricercatore come U.Veronesi è un esperto (invidiato) nell’uso della ragione, per cui può essere utile sentire la sua opinione sull’uso della ragione da parte di chi crede ciecamente in una fede religiosa. Il credente (ma curioso e coraggioso) predicatore P.Cantalamessa (e con lui i biologi evoluzionisti cattolici) possono ricambiare, suggerendo a chi “pontifica in ambiti [scientifici] a loro sconosciuti [e fuori dalla loro] competenza professionale” di leggersi almeno l’ultimo libro di F.Collins (“Il linguaggio di Dio”). Non diventeranno laicisti, ma eviteranno di suscitare dubbi sulla “competenza professionale” e di richiedere ai lettori credenti una (malriposta) fiducia cieca. Nell’ambito degli incontri “I mercoledì della scienza” organizzati a Piacenza oggi si parlerà di “Archeologia dell’Universo” con P.De Bernardis, mentre il 19 marzo, sempre alle 17.30 nello splendido Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano a Piacenza, T.Pievani si preoccuperà di spiegare “La teoria dell’evoluzione oggi e i suoi nuovi nemici“. La notizia si trova su “libertàOnLine”. Meno culturalmente valida la serata a Crema, dove èstato presentato l’ultimo contributo al sapere umano di R.AIberoni. Per fortuna l’articolo (su CremaOnLine) precisa che era “assente invece il pubblico delle grandi occasioni”.
11/3/08-UK
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Una notizia che, in vista dei prossimi festeggiamenti a Darwin, dovrebbe essere accolta come un contributo culturale fondamentale in Vaticano e nelle redazioni dell’Avvenire e del Foglio (che hanno fatto incomprensibilmente pubblicità positiva a una dottrina che è nata purtroppo su una truffa): l’ISSR (International Society for Science and Religion) ha pubblicato recentemente un breve documento (“ISSR Statement on the Concept of 'Intelligent Design'”) che intende far chiarezza sulla questione della serietà e dell’utilità della dottrina dell’Intelligent Design, che da qualche anno dagli USA cerca di diffondersi nel mondo, dove trova spesso, come in Italia, propagandisti poco informati su quello che diffondono. Innanzitutto è importante chiarire che (stranamente) molti dei principali esponenti dell’ISSR sono ben noti e ben considerati in Italia e in Vaticano, e vengono citati o sono stati intervistati almeno una volta anche dall’Avvenire: Dr. Francis S. Collins (che P.Cantalamessa ha recentemente scoperto e il cui pensiero ha fatto conoscere al Papa), Rev.Prof. George Coyne (per lunghi anni astronomo papale e destinatario di una lettera mai arrivata a destinazione), Professor Lodovico Galleni (docente di filosofia della scienza alla Gregoriana), Revd. Prof. Alister McGrath, Revd. Dr. John Polkinghorne (uno dei presidenti), Professor Michael Ruse, Professor William R. Shea (attualmente docente a Padova). Si può ricordare anche Arthur Peacocke, biochimico a Oxford e pastore anglicano, recentemente scomparso, anche lui intervistato ripetutamente dall’Avvenire. Questo ISSR, che anche la Chiesa italiana potrebbe considerare autorevole, (magari più della Fondazione Templeton che però ha il grosso vantaggio di fornire finanziamenti) ha dunque istituito una commissione per valutare l’ID USA La frase centrale del documento è certamente la seguente: “We believe that intelligent design is neither sound science nor good theology” ma è interessante anche la motivazione di questo drastica condanna: “Although the boundaries of science are open to change, allowing supernatural explanations to count as science undercuts the very purpose of science, which is to explain the workings of nature without recourse to religious language. Attributing complexity to the interruption of natural law by a divine designer is, as some critics have claimed, a science stopper. Besides, ID has not yet opened up a new research program. In the opinion of the overwhelming majority of research biologists, it has not provided examples of "irreducible complexity" in biological evolution that could not be explained as well by normal scientifically understood processes. Students of nature once considered the vertebrate eye to be too complex to explain naturally, but subsequent research has led to the conclusion that this remarkable structure can be readily understood as a product of natural selection. This shows that what may appear to be "irreducibly complex" today may be explained naturalistically tomorrow. Purtroppo sembra che la notizia di questo documento non sia comparsa in Italia, tanto meno sull’Avvenire. Il fatto che Galleni sia presente fra i membri dell’ISSR fa ben sperare che alla prima intervista che gli farà l’Avvenire ne approfitti per contestare chi in Italia propaganda l’ID come una cosa seria solo perché si critica la biologia e l’evoluzione. [La frase più interessante del documento è certo quella evidenziata in verde: si cita senza scandalizzarsi il meccanimo evolutivo alla base dell’ipotesi neodarwiniana. Darwin in Vaticano non è ancora entrato … ma all’ISSR sì].
11/3/08-IT
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Sull’Unità oggi Enrico Alleva racconta (“Mosè e King Kong discutono di Darwin”) di come, grazie al dinamismo del Museo di Storia Naturale ormai nessuno più può ripetere che Milano sia la capitale dell’antievoluzionismo; ha fatto un certo effetto anche venire a sapere direttamente dall’assessore, in occasione dell’apertura dell’ultimo Darwin Day di febbraio, che l’assessore alla cultura era stato informato da poche ore che era responsabile (come responsabile del finanziamento) del miglior museo di storia naturale italiano. Alleva parla appunto delle ulime iniziative svoltesi nel Museo, fra cui la lettura da parte di Lella Costa della “preghiera darwiniana” scritta da M.Luzzatto e si augura “… che questo saggio, da recitare ad alta voce e tutto di un fiato, venga utilizzato per le incipienti celebrazioni del bicentenario darwiniano. O che possa essere letto nei tanti Darwin day che si terranno in giro per l’Italia nella data fatidica del compleanno darwiniano”. Consiglia poi altri due libri recenti sull’evoluzione, quello di G.Manzi (“L’evoluzione umana “) e quello di T.Pievani (“In difesa di Darwin. Piccolo bestiario dell'antievoluzionismo all'italiana”).
10/3/08-USA
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Vittoria nel Texas nel rinnovo di uno (su 15) dei componenti dello state board of education; per fortuna è andata bene: un esponente favorevole all’evoluzionismo ha vinto il confronto elettorale, battendo un urologo da tempo consulente per i creazionisti biblici. Rimangono quindi 7 su 15 i componenti del board contrari all’insegnamento del neodarwinismo. Come si vede, si è corso il serio rischio di avere per la prima volta una maggioranza creazionista, che avrebbe potuto decidere sui libri di testo da adottare nel Texas… E’ uscito il secondo fascicolo della rivista di Eldredge “Evolution: Education and Outreach”. Come al solito, gli articoli sono consultabili liberamente da parte di chiunque. Buona (e impegnativa) lettura. Bisogna prepararsi al 2009. P.Cantalamessa, il predicatore del Papa ha già iniziato a prepararsi, leggendo l’ultimo libro di F.Collins (“Il linguaggio di Dio”); per fortuna ha capito subito quale sarebbe stata la frase migliore da leggere al Papa per fargli fare … una bella riflessione su quel che gli racconta il card. Schönborn e gli raccontava, quand’era in ferie da giovane, il creazionista G.BerthauIt. Speriamo che in Vaticano non sia l’unico e trovi qualche imitatore … e che gli passi subito i libri che ha già letto …
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9/3/08-IT
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Incompetenza e supponenza (ma forse anche fede acriticamente mal riposta?) in un brevissimo corsivo a pag.33 dell’Avvenire (“Sorprese vane: incompetenza e malafede”) nel criticare soprattutto il titolo (del tutto corretto: Darwin e il darwinismo, ma perfino il neodarwinismo, in Vaticano non sono mai stati visti di buon occhio, anzi!) di un recente articolo di Repubblica (“Charles Darwin arriva in Vaticano”). In poche righe si conferma come persista il problema dell’ignoranza sui problemi dell’evoluzione soprattutto all’Avvenire, dove dovrebbero organizzare in fretta corsi di aggiornamento, dati i rischi dovuti al rapido avvicinarsi del 2009. Non dimentichiamo che i ricercatori esperti di evoluzione sono gli unici autorizzati, e lo ha confermato anche mons.Ravasi nel 2005, a valutare se la teoria dell’evoluzione è oggi la migliore o no. Sarebbe importante anche per evitare imbarazzi a mons.Ravasi, sempre estremamente prudente e disponibile, anche se forse non ripeterebbe più le molto ragionevoli dichiarazioni fatte nel 2005. Magari all’Avvenire potrebbero chiedere la consulenza di P.Cantalamessa, che si è dimostrato recentemente una persona molto curiosa e che usa la [sua] ragione in modo molto corretto, come dimostra la sua scelta della splendida frase del libro di F.Collins da leggere improvvisamente (nella “Terza predica di Quaresima: “Accogliete la parola") proprio al Papa. 1. Purtroppo (o per fortuna?) la teoria neodarwiniana (e eventuali migliori teorie che la sostituiranno) era, è, e sempre sarà una spiegazione “materialista atea”; come d’altronde tutte quelle scientifiche; lo sanno bene i medici (a cui nessuno richiede una particolare fede religiosa per guarire la gente, per fortuna … o per disperazione…) e ogni tanto anche l’Avvenire, che qualche giorno fa metteva seriamente in dubbio, evitando di scomodare santi o miracoli, che l’omeopatia servisse a qualcosa se uno non ci credeva. Non dimentichiamoci poi che nessuno si è mai preoccupato di scovare una relazione logica fra Dio e i virus e i batteri … soprattutto se patogeni; anche loro fanno parte del processo evolutivo, come ben sanno i farmacologi che devono modificare continuamente gli strumenti per controllare la loro proliferazione. Non è quindi giustificata nè convincente (dove sono le prove?) la frase “da molti decenni l’evoluzionismo, purché non inteso come materialismo ateo, ha casa nella Chiesa”, in quanto non fa riferimento a Darwin né a una teoria scientifica dell’evoluzione, ma ad un aggiornamento del creazionismo, che si chiama evoluzione teistica, che accetta (oggi!)i tempi evolutivi scoperti dagli esperti di evoluzione ma non ne accetta le spiegazioni, né propone meccanismi alternativi che agiscano ad esempio nell’evoluzione dei batteri o degli scarafaggi. Ovvio che l’ipotesi alternativa non è quindi adeguata né utile per spiegare l’evoluzione, né per orientarne la ricerca. 2. E’ corretto citare i gesuiti come i religiosi che più di ogni altro si sono occupati del problema (anche recentemente alcuni di loro hanno riflettuto da teologi sul problema dell’evoluzione biologica, che però la teologia non ha gli stumenti per spiegare); sembra però esagerato scrivere che “Teilhard de Chardin ha avuto casa nella chiesa”; quasiasi biografia, perfino quella su Wikipedia (che riferisce il testo del “monito” della Chiesa: “i testi del gesuita «racchiudono tali ambiguità ed anche errori tanto gravi che offendono la dottrina cattolica» per cui si imponeva al clero di allertarsi per «difendere gli spiriti, particolarmente dei giovani, dai pericoli delle opere di P. Theilard de Chardin e dei suoi discepoli»”) può dimostrare che in Vaticano, come G.Galilei, questo gesuita scienziato ha potuto frequentare, quand’era in vita, solo alcune stanze, quelle del Santo Uffizio; la condanna è continuata ed è stata riconfermata addirittura alcuni anni dopo la sua morte. I suoi libri adirittura sono stati pubblicati solo dopo la sua morte. Non era certo … uno che in Vaticano era di casa … 3. L’errore peggiore, e qui il “peccato” potrebbe essere più grave e forse oltrepassare la malafede, è quando si rende sciocca
9/3/08-VA
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Intervento papale all’incontro con i partecipanti all'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura. Dopo aver manifestato la sua critica alla secolarizzazione (“che spesso si muta in secolarismo abbandonando l'accezione positiva di secolarità”, “che si presenta nelle culture come impostazione del mondo e dell'umanità senza riferimento alla Trascendenza, invade ogni aspetto della vita quotidiana e sviluppa una mentalità in cui Dio è di fatto assente, in tutto o in parte, dall'esistenza e dalla coscienza umana”, che “non è soltanto una minaccia esterna per i credenti, ma si manifesta già da tempo in seno alla Chiesa stessa”) , dopo aver dato merito al suo predecessore (“consapevole dei cambiamenti radicali e rapidi delle società, con insistenza richiamò l'urgenza di incontrare l'uomo sul terreno della cultura”, “[mise] in risalto il fatto che la rivoluzione industriale e le scoperte scientifiche hanno permesso di rispondere a domande che prima erano parzialmente soddisfatte solo dalla religione”) ipotizza che “La conseguenza è stata che l'uomo contemporaneo ha spesso l'impressione di non aver più bisogno di nessuno per comprendere, spiegare e dominare l'universo; si sente il centro di tutto, la misura di tutto”. Sempre ambiguo rimane il giudizio sulla ragione, amata ma temuta soprattutto se in mano a chi la usa meglio per il bene (magari solo materiale … ma moltissimi si accontentano…) dell’umanità: “Sempre più la formula "Etsi Deus non daretur" diventa un modo di vivere che trae origine da una specie di "superbia" della ragione - realtà pur creata e amata da Dio - la quale si ritiene sufficiente a se stessa e si chiude alla contemplazione e alla ricerca di una Verità che la supera. La luce della ragione, esaltata, ma in realtà impoverita, dall'Illuminismo, si sostituisce radicalmente alla luce della fede” Purtroppo del ventennale della lettera di GP2 spedita nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne nessuno si è ricordato… nonostante nella lettera già da 20 anni si trovi una soluzione ai problemi che angosciano anche Benedetto XVI fin da Regensburg (“la rivoluzione industriale e le scoperte scientifiche hanno permesso di rispondere a domande che prima erano parzialmente soddisfatte solo dalla religione”).
9/3/08-IT
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Il 14/15 marzo a Napoli, convegno, in un contesto filosofico e religioso, su Tra Dio e Darwin. Religioni e scienza in dialogo”. Di scienza comunque se ne vede poca nel programma, e l’interesse sembra comunque molto rivolto … ai programmi scolastici … anche di religione.
8/3/08-VA
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7/3/08-FR
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Sul sito dell’agenzia Zenit compare oggi una sintesi della predica al Papa di P.Cantalamessa (Padre Cantalamessa: la Parola di Dio è un “cammino di santificazione”) . Sembra strano, ma nella sintesi … manca proprio la parte più interessante … quando P.Cantalamessa cita F.Collins che raccomanda di non “costringere i giovani alla terribile e inutile scelta di condannare il neodarwinismo, ormai confermato da una schiacciante evidenza scientifica”. Censura? Come si potrà arrivare a una diversa conclusione al prossimo convegno del 2009 (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES”)? P.Cantalamessa sarà invitato ad aprirlo? F.Collins non ci sarà, ma si potrà contare su F.Ayala; certo che uno che è tutti i giorni in Vaticano … sarebbe ben più utile… E’ uscita anche la versione inglese della predica di P.Cantalamessa (“3rd Lenten Sermon of Father Cantalamessa”), impressionante la frase, non presente nella versione italiana, tratta dal libro originale di F.Collins (“The Language of God,” Free Press 2006, pp. 177 s.) “What a terrible and unnecessary choice they face! To adhere to the faith of their childhood, they are required to reject a broad and rigorous body of scientific data, effectively committing intellectual suicide”. Anche nelle versioni francese, portoghese, spagnola e tedesca della predica pubblicate su Zenit non si parla del pericolo di un “suicidio intellettuale”. Vista l’importanza che si vorrebbe dare alla ragione … si dovrebbero diffondere maggiormente le opinioni di uno scienziato cattolico e sicuramente esperto del problema, come F.Collins. Mons. Ravasi nel 2005 aveva un grande rispetto per le persone competenti di evoluzione biologica: “è ovvio che l'evoluzione esiste, non si possono ignorare i risultati degli scienziati, i loro ritrovamenti, i reperti che hanno una oggettività solida. …. Ma se la teoria evolutiva è giusta, non spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe un campo non suo” Del libro di F.Collins è appena uscita (Sperling & Kupfer, 2007) la versione italiana: “Il linguaggio di Dio” [da Pikaia] Tra il 18 ed il 21 settembre 2007 si è tenuto a Marsiglia l'undicesimo Evolutionary Biology Meeting in cui sono state affrontate numerose tematiche di biologia evoluzionistica. E' possibile scaricare gratuitamente molte delle conferenze (in inglese) dal sito Télé Campus Provence.
7/03/08-IT
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Le perplessità suscitate dallo strano articolo di oggi sul sito cattolico Korazym e commentato qui sotto (“Darwin ed evoluzione. Convegno internazionale in Vaticano“) non si dissolvono verificando i fatti e le opinioni che si trovano nell’articolo sullo stesso tema pubblicato invece su Repubblica (“Charles Darwin arriva in Vaticano”); nella parte iniziale dell’articolo si conferma la valutazione presente nella parte iniziale dell’articolo pubblicato su Korazym (“Darwin ed evoluzione. Convegno internazionale in Vaticano“), compreso il peggioramento della situazione rispetto al papa precedente: “Il progetto sembra anche avere lo scopo di ricucire i rapporti fra chiesa e mondo scientifico, rimasti turbati dai ripetuti attacchi di Benedetto XVI alle teorie di Darwin; sin dall’inizio del suo pontificato Ratzinger ha dato l’impressione di voler rimettere in discussione la questione, che GP2 aveva in certo qual modo chiusa, con la dichiarazione che la teoria di Darwin ‘è più che una mera ipotesi’”. Poi inizia il commento del giornalista: si citano altri contrasti riguardo alla teoria dell’evoluzione, come l’intervento del papa a Regensburg e l’articolo del 2005 del card. Schönborn in favore dell’ID USA. Si accenna anche [in Italia non era stata citata dai quotidiani, nemmeno quando due anni dopo Ayala in persona era venuto in Italia il 9/5/07] la lettera (del 12/7/2005) di tre scienziati USA (Krauss, Ayala e Miller) per chiedere al Papa se davvero non si dovesse più contrastare, come i cattolici USA facevano da 10 anni, la truffa che qualcuno pensava di poter chiamare “Intelligent Design”. Alla lettera del 2005 in cui si chiedeva che “la Chiesa Cattolica non innalzasse un nuovo muro, da tempo abbattuto, fra metodo scientifico e fede religiosa” non solo il Papa non sembra abbia dato risposta, ma si è agito in senso contrario; oltre al sostegno all’ID, ad esempio in Italia il metodo scientifico è stato eliminato dai programmi delle elementari approvati nel 2004 e l’evoluzione umana avrebbe dovuto essere insegnata solo … nell’ora di religione, prima delle superiori. Nelle conclusioni dell’articolo, anche qui, continuano le opinioni del giornalista, che sembrano però ben diverse rispetto a quelle che troviamo nell’articolo su Korazym, in cui si provocano gli evoluzionisti con citazioni di Schönborn e Zichichi…; qui invece si legge una valutazione che sembra quasi … concordata con la frase di F.Collins che aveva (giustamente) colpito P.Cantalamessa: “il Vaticano si è reso conto che mettere in questione l’evoluzionismo – ormai definitivamente verificato in campo biologico – condurrebbe la Chiesa cattolica in un vicolo cieco” [questo era il ragionamento di F.Collins, ripreso davanti al Papa da P.Cantalamessa…”Non c'è da meravigliarsi se molti di questi giovani voltano le spalle alla fede, concludendo di non potere credere in un Dio che chiede loro di rigettare ciò che la scienza insegna loro con tanta evidenza intorno all'universo naturale"] Nell’articolo non si nasconde comunque che il Papa tema che si arrivi a stabilire – non potendo fornire prove valide del contrario - che “la creazione del mondo non ha bisogno di Dio e ubbidisce a leggi o mutamenti intrinseci alla materia”. Anche se la scienza comunque non può certo contestare il racconto biblico, è ovvio che “non può accettare a priori che vi sia un intelletto trascendente che gida le sorti dell’universo”.
7/03/08-VA
Le perplessità suscitate dall’articolo sul sito cattolico Korazym commentato qui sotto non si dissolvono ma si illuminano di una luce un po’ “torbida” se leggiamo l’articolo comparso su APCOM (“Vaticano/ predicatore papa: su Darwin evitare fondamentalismo”), dove si racconta della predica (testo integrale: “Terza predica di Quaresima: “Accogliete la parola"”) che è stata fatta “alla presenza di Benedetto XVI” dal cappuccino Raniero Cantalamessa, O.F.M. Cap. In un passaggio di questa terza predica di Quaresima tenuta al Papa e alla curia romana P.Cantalamessa ha infatti presentato un quadro del dibattito attuale sul darwinismo del tutto diverso rispetto a quello a cui il papa era stato abituato fin da giovane, quando durante le vacanze veniva istruito sull’evoluzione da creazionisti ignoranti di biologia. Questo fatto, che risale a molti anni fa, è stato raccontato in un’intervista forse non nota in Italia alla National Catholic Review nel 2006 da un creazionista francese, Tassot, che il Card. Ratzinger incontrò anche nel 2003 in occasione di un convegno in Vaticano (!?!) di creazionisti biblici americani. Nell’intervista si dimostra come i creazionisti biblici abbiano curato a lungo (e forse in modo eccessivamente insistente …) il Card. Schönborn e lo stesso Papa nei mesi prima del convegno di Castelgandolfo del 2006 sull’evoluzione. Cantalamessa durante la predica ha costretto il papa ad ascoltare l’opinione di un biologo cattolico evoluzionista di altissimo livello scientifico come F.Collins (ha diretto il progetto genoma umano negli USA) e ha messo in guardia il Papa con un discorso del tutto originale (per il contesto) anche se piuttosto semplice: Secondo Cantalamessa, "quelli che difendono la lettura letterale della Genesi (il mondo creato qualche migliaio di anni fa, in sei giorni, così come è ora) recano un danno immenso alla fede". Il predicatore papale ha citato, al proposito, lo scienziato Francis Collins, direttore del progetto che ha portato alla scoperta del genoma umano "e sincero credente: "I giovani cresciuti in famiglie e in chiese che insistono in questa forma di creazionismo presto o tardi scoprono la schiacciante evidenza scientifica in favore di un universo assai più vecchio e la connessione tra loro di tutte le creature viventi per il processo di evoluzione e di selezione naturale. Quale terribile e inutile scelta si trovano davanti!...Non c'è da meravigliarsi se molti di questi giovani voltano le spalle alla fede, concludendo di non potere credere in un Dio che chiede loro di rigettare ciò che la scienza insegna loro con tanta evidenza intorno all'universo naturale". Oltre alla allusione al documento del Card.Ratzinger del 2004 (che già accettava la “connessione fra loro di tutte le creature viventi”) davvero sconcertante è soprattutto far sentire al Papa una valutazione positiva della selezione naturale, attribuendo l’evoluzione a un meccanismo diverso dal solito (e “odiato”) caso, contestando perfino dichiarazioni papali anche recenti che ripetutamente lo citano – erroneamente – come unico fattore evolutivo). Nella sua lettera al New York Times del 2005 il card. Schönborn era invece drastico e senza dubbi: "L’evoluzionismo nel senso di una comune discendenza può essere vera – scriveva l’arcivescovo di Vienna - ma l’evoluzione nel senso neo-darwiniano, intesa cioè come un processo di variazione casuale e selezione materiale, non lo è". Il discorso è certamente un’importante novità, soprattutto se si pensa che non solo F.Collins, ma molti altri evoluzionisti cattolici italiani e americani da anni cercavano disperatamente di lanciare segnali di allarme di questo tipo, mai finora raccolti ed anzi sbeffeggiati (basta pensare alla “sbandata” del card. Schönborn per l’ID USA (2005), che poi si è rivelato una truffa – grazie anche al biologo cattolico K.Miller! - e non una teoria scientifica come di solito leggiamo sull’Avvenire o sul Foglio). Fra questi biologi e scienziati seri (e seriamente preoccupati) possiamo ricordare Kenneth Miller e Francisco Ayala (e la loro inutile
6/3/08-IT
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Sul Corriere un articolo (“Scienza, il nuovo tabù”) riferisce sulla reazione di Giorello e Pievani a un recente libro di G.lsraeI (“Chi sono i nemici della scienza?”) .
5/3/08-IT
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Nel sito di Liberal un articolo (“Salvateci dalla scuola dei mediocri “) che riprende le critiche alla scuola italiana presenti nel recente libro di G.lsraeI (“Chi sono i nemici della scienza?”): la scuola italiana “ha ridotto la cultura, scientifica e non, e il modo di trasmetterla, a una baggiana kermesse carnevalesca infarcita di lustrini hi-tech e ciancie salottiere ispirate all' infotainment.”, “Torturata da pinze e martelletti di ogni genere, la cultura è ormai il cadavre exquis che la modernità insolentisce, limitandosi a vellicarne l'epidermide a titolo ludico, e lasciandone morire frattanto i fluidi vitali, che tanta parte hanno avuto, nel nutrire i piccoli e i grandi uomini di ogni tempo.” Il libro di G.lsraeI farebbe “un'analisi originale e impietosa di alcune tra le più grandi e troppo spesso taciute aberrazioni ideologiche che hanno tramutato la scuola in una creatura, acefala e deforme, che oggi rappresenta fedelmente quella stessa fallimentare pervicacia che l'ha alimentata a dispetto dei risultati.” Terribilmente imbarazzante il confronto che si può fare fra le “aberrazioni ideologiche” qui sopra attribuite alla scuola italiana dell’obbligo e le “aberrazioni ideologiche” che vengono invece presentate, sempre nello stesso sito di Liberal, in un articolo di pochi giorni fa, il 16/2 (“I miracoli di Darwin”), contenente davvero aberrazioni ideologiche, informazioni errate e pure una descrizione incompleta della ricostruzione (errata) dell’evoluzione umana fatta da G.Sermonti, qui citato citando un articolo … di Wikipedia (dopo la citazione imprecisa e incompleta del Papa … sarebbe utile essere prudenti con questa enciclopedia autogestita …). Sermonti propone infatti (lo si legge perfino su Wikipedia – si veda alla patetica voce “antievoluzionismo” … da cui è appunto tratto il paragrafo iniziale dell’articolo) anche che i primati (“gli scimmioni”) siano derivati dall’Homo sapiens meno di 500.000 anni fa e a questo nell’articolo non si fa cenno … raccontando che da Homo sapiens abbiano avuto origine solo quelli che tutti ritengono invece i suoi antenati. [Come già evidenziato in data 3/3/08 … che invidia per come viene trattato chi si permette di parlare di fisica delle particelle senza capirci niente … e di trattar male i fisici …; come si legge chiaramente qui – l’articolo merita di essere “assaporato” per intero… la biologia e l’evoluzione sono evidentemente terreno di caccia libera … e nessuno ha il coraggio di dire (come alla Carlucci) “Per favore non continui a voler parlare di cose che non capisce…” : “Questa riflessione di Giuseppe Sermonti – la cui critica al darwinismo inizia nel 1970 appare all’ortodossia scientista una pura e semplice eresia. Perchè mette in discussione un dogma, un assunto a priori: e cioè che la biologia debba accettare come assioma la teoria dell’evoluzione della specie malgrado le sue aporie le sue contraddizioni, i suoi anelli di congiunzione mancanti. Bisogna ammettere che è un modo molto curioso di intendere la ricerca scientifica questo, più vicino al fondamentalismo religioso che alla metodologia laica sperimentale. Ma è proprio sull’imposizione di un paradigma specifico, quello molecolare e meccanicistico, che la cosiddetta scienza dell’evoluzione, fa valere i suoi principi astratti finendo col mettere in disparte, nell’esplicito disinteresse per le forme, persino le osservazioni naturalistiche.” «Arrivati all’homo sapiens neaderthalensis (centomila anni fa circa) con un cervello di volume superiore al nostro», nota lo scienziato Antonio Zichichi, «la teoria dell’evoluzione biologica della specie umana ci dice che, quarantamila anni fa circa, l’homo sapiens neaderthalensis si estingue in modo inspiegabile. E compare infine, in modo altrettanto inspiegabile, ventimila anni fa circa, l’homo sapiens, sapiens. Cioè
4/3/08-IT
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Sul Riformista un articolo (“Laicità. Il rapporto tra fede e ragione”) che evidenzia i problemi del rapporto della Chiesa con i problemi ma soprattutto con le soluzioni ai problemi che la scienza oggi, e soprattutto la biologia, propone e offre come nuovi strumenti culturali a disposizione della nostra specie per continuare il lungo processo di evoluzione culturale che dura ininterrottamente (almeno finora) da un paio di milioni di anni, anche se l’accelezazione impressa nell’ultimo secolo è certamente capace di mettere a dura prova tutti i tradizionali modelli religiosi ma anche culturali (ed etici) oggi presenti sulla terra. “L'attacco della Chiesa al relativismo, alla «cultura basata su una razionalità puramente funzionale» (la sensata experientia Galileiana), apre, a ben vedere, oltre a un conflitto politico più o meno contingente con il mondo laico, un conflitto culturale ancora più profondo con il mondo scientifico: conflitto di enorme portata e con implicazioni generali su tutti i piani e senza confini. Karol Wojtyla aveva cercato di chiudere la ferita aperta di Galilei, riconoscendo l'autonomia della ricerca scientifica, ponendo però allo stesso tempo due limiti: le applicazioni della conoscenza scientifica (vedi ad esempio le politiche di controllo demografico) e soprattutto la ricerca intorno all'uomo.” “Ma se la scienza che si occupa dell'uomo, è a sua volta una delle manifestazioni più grandi della scienza prodotta dall'uomo, ricostruire «una pace autentica tra ragione e fede» non sarà un compito semplice per Papa Ratzinger: sta infatti soprattutto qui nel secolo biotech - il nodo da sciogliere e la stessa possibilità di traghettare la Chiesa nella società della conoscenza, Chiesa che ha metabolizzato Maritain ma non De Chardin”
3/3/08-IT
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Che invidia …! Davvero impressionante vedere una travolgente e compatta difesa della cultura e della scienza nei commenti ad alcune pagine del sito web in cui l’on.G.Carlucci, componente della commissione cultura della Camera, insiste a criticare, con una battaglia solitaria e indomita contro i massimi esperti di invisibili (anche se elementari) particelle, la scelta del nuovo autorevolissimo direttore del CNR. In particolare la pagina (“Ecco l’errore di Maiani“) in cui si cerca di dimostrare che con Maiani è stata fatta una cattiva scelta, ha raccolto in pochi giorni centinaia di critiche (“184 commenti tutti contro, niente a suo favore. La cosa non può non consolare”) di gente, spesso ricercatori e fisici ma anche comuni cittadini, inorriditi dal modo in cui vengono trattati i nostri migliori scienziati e addirittura un premio Nobel che difende la scelta fatta [“ma come cavolo ci si può permettere di contraddire un premio Nobel (per di più sul suo campo)?”]. Nessuno nemmeno prova a verificare, con gli stessi criteri utilizzati per la nomina di Maiani, le referenze del precedente presidente. Che invidia …! In questi commenti si leggono frasi molto ragionevoli: “… E’ esattamente perche’ gente impreparata si permette di mettere bocca in cose su cui non ha la minima competenza, che tutto va in vacca” “… C’è da mettersi le mani nei capelli, in un paese in cui chi fa politica si permette di “mettere la bocca” su argomenti dei quali non ha una minima conoscenza. Questo è tutto. Non ci resta che piangere. Amaramente.” “… Even our greatest heroes, G.Galilei, Newton and Einstein, have published speculations that turned out to be quite false. I can supply citations, should you wish to to question their scientific competence.” (fa lo spiritoso … ma se lo può permettere … è il premio Nobel S.L.Glashow…) “…si tirano in ballo in contumacia e a sproposito scienziati di calibro internazionale solo per venir poi pubblicamente sbugiardati dagli stessi,” “Adesso dobbiamo farci insegnare la fisica da G.Carlucci; ma roba da matti!” “Per favore non continui a voler parlare di cose che non capisce…” Che invidia …! Una tale compattezza e omogeneità di interventi in difesa della scienza e del metodo scientifico (e di critica contro chi parla senza competenza) purtroppo non è altrettanto spontanea quando si discute di biologia e soprattutto di evoluzione … in questo caso non solo nessuno ha il coraggio di far notare che chi non capisce i problemi farebbe meglio a non insegnarli, ma è possibile che anche gli stessi biologi abbiano paura a difendere quello che pochi oltre a loro capiscono fino in fondo. E non solo: addirittura, a volte succede perfino che … dei fisici intervengano … magari anche solo per negare che la biologia sia scienza … o un filosofo trovi chi gli pubblica un’“ANTOLOGIA RAGIONATA DEL DOTTOR UMBERTO V., NICHILISTA DI TENDENZA”. Ed è possibile che non ci si fermi qui: può perfino capitare che … qualche solerte impiegato o consulente del ministero si sia permesso (nel 2004) di correggere documenti ufficiali consegnati al ministro da tutti e due i nostri premi Nobel scientifici viventi …; a quel tempo nessuno si scandalizzò né chiese serie indagini nonostante l’intervento fosse ben dimostrato (“L’affare Darwin/Moratti”). Che invidia verso i fisici … i biologi evoluzionisti non riescono ancora a dimenticare questo capolavoro di confusione antievoluzionista (“Se per alcuni la specie umana discenda dalle scimmie, non è così per molti altri: tanto che la teoria oggi più accreditata in ambito scientifico internazionale, non è la discendenza diretta dell'uomo dalla scimmia, ma la derivazione di uomo e scimmia da un ceppo comune, da cui poi sono scaturite le due specie: l'uomo e la scimmia. … Si tratta solamente di un mito che, nel clima di tardo positivismo che ammorba la cultura italiana, è ancora duro a morire”
2/3/08-IT
FEBBRAIO 2008
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Si è aperta a Udine la mostra La Scimmia Nuda, aperta precedentemente a Trento. Si è aperta con un dibattito che ha visto la partecipazione di G.Barbujani, T.Pievani e P.Roversi. La mostra rimarrà aperta fino a settembre, per trasferirsi poi a Torino.
28/2/08-IT
27/2/08-IT
Nel sito del Progetto G.Galilei compare un post (L’evoluzionismo non è una ideologia politica) che racconta (con citazioni tratte anche dai quotidiani locali) di alcuni consiglieri comunali di Verona (AN e Lega) che hanno contestato una conferenza su Darwin sostenendo che (Lega) … “la mancanza di contraddittorio, su un argomento che fa discutere l’ambiente scientifico, sia «espressione di una presa di posizione ideologica»”. [Si’,… è una notizia del 2008 … sì … siamo a Verona…] •
Sul Foglio compare ogni un’antologia “ragionata” (…) del pensiero di U.Veronesi (“ANTOLOGIA RAGIONATA DEL DOTTOR UMBERTO V., NICHILISTA DI TENDENZA”) a cura del suo maggior critico attualmente vivente. Non manca tutta una parte che riguarda un tema ricorrente come la teoria darwiana dell’evoluzione, a cui questo filosofo è da tempo evidentemente allergico. Qualche novità la si capisce dal riconoscimento all’evoluzione come fatto (probabilmente è stato in fondo utile il trovarsi una mostra sull’evoluzione umana sotto casa …), anche se non sembra ci siano molti aggiornamenti rispetto alle conoscenze degli ultimi 150 anni (a parte quanto riflesso citando il pensiero di U.Veronesi).
26/2/08-IT
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Interessante documento che stimola riflessioni sui diversi criteri utilizzabili per progettare un sempre miglior rapporto fra la nostra specie e l’ambiente; interessantissima anche la possibilità di confronto fra le diverse modalità di uso della ragione, con o senza l’ausilio delle dimostrazioni e delle verfiche sperimentali che la scienza prevede ormai dai tempi di G.Galilei, ma che alla Chiesa e alla teologia ultimamente sembra andare un po’ stretto, tanto e vero che chiede sempre più spesso di poterlo “allargare”. E’ pubblicato oggi dall’agenzia Zenit, vicina al Vaticano: “I limiti dell’ecologismo e le opportunità dell’ecologia umana”. L’articolo evidenzia quale importanza venga attribuita al lavoro di migliaia di ecologi che monitorizzano costantemente milioni di parametri ambientali per cercare di capire se essere o meno ottimisti sul futuro. Se un tempo si ironizzava senza timore su quante fossero le divisioni disponibili, oggi vediamo che un lavoro egregio in campo ambientale si pensa di poterlo fare anche in modo economico, con un unico docente vaticano esperto di scienze naturali; dall’0articolo sembra di capire che gran parte del lavoro degli scienziati che studiano l’ambiente sia lacunoso, in quanto non si sono accorti che guardano dalla parte sbagliata: “la lacuna principale delle più diffuse ideologie ecologiste è di voler salvare la natura concentrandosi sulla natura stessa”. “Per riuscire ad ottenere dei buoni risultati – ha precisato il presule – bisogna concentrarsi non sulla natura materialmente intesa, ma sull’uomo e sulla sua vocazione e su Dio, che ha voluto associare l’uomo alla sua creazione”. Evidente anche l’ottimismo che pervade il “ragionamento”: “L’uomo non è il nemico della natura”, così come “il progresso e lo sviluppo, l’aumento della popolazione non sono nemici della natura” e “non è con il pauperismo o con la decrescita che si limita il degrado ambientale, ma con una nuova assunzione di responsabilità e ricostruendo l’ecologia umana, la coscienza morale delle persone e i veri valori dello stare assieme”. L’articolo evidenzia anche che il Segretario della commissione pontificia Giustizia e Pace ha notato un’altra lacuna: “i fautori dell’ecologismo come ideologia spesso sono solerti nel rispetto della natura fino a bloccare lo sviluppo economico ma poi non battono ciglio quando la tecnica e la bioingegneria invadono l’uomo stesso e lo fabbricano in laboratorio”. Certo sono opinioni assolutamente rispettabili, si possono condividere o no, ma è meglio chiedersi (dato che si tratta di problemi davvero seri che da qualche secolo, dopo Galilei e con l’inizio della scienza moderna, si preferisce gestire con il metodo scientifico) quali sono le giustificazioni o meglio le prove su cui si basano le diverse rispettabili opnioni. E’ però sconcertante soprattutto scoprire come molti “fautori dell’ecologismo … solerti nel rispetto della natura fino a bloccare lo sviluppo economico” si annidino perfino all’interno della … stessa Chiesa Cattolica …: un articolo sempre dell’agenzia Zenit di qualche giorno fa (il 13/2/08) presenta infatti come i “fautori dell’ecologismo” anche i … vescovi italiani: sono molto preoccupati e addirittura “chiedono una “conversione ecologica”; probabilmente richiamandosi alle forti ma a volte dimenticate parole del papa da Castelgandolfo il 23/9/07 (“L’emergenza della fame e quella ecologica stanno a denunciare, con crescente evidenza, che la logica del profitto, se prevalente, incrementa la sproporzione tra ricchi e poveri e un rovinoso sfruttamento del pianeta”) se la prendono proprio con “un sistema economico che, più che a soddisfare bisogni vitali, mira a suscitare e incentivare il desiderio di beni diversi e sempre nuovi” proponendo come alternativa “un profondo rinnovamento delle nostre forme di consumo”: “una vera e propria 'conversione ecologica'”, cioè “uno sguardo rinnovato sulle nostre esistenze e sui beni che le caratterizzano”. Se molti vedono in questa dinamica “un segno di benessere, che arricchisce le esistenze di coloro che ne beneficiano”, è innegabile che “il suo impatto ambientale sta diventando insopportabile per il pianeta e per l’umanità che lo abita, imponendone il ripensamlento radicale”. Sembra proprio che l’unico docente di scienze naturali delle università pontificie abbia qualche problema a farsi seguire dal resto della Chiesa lungo strade poco studiate… evidentemente non tutti percorrono le stesse vie … ma la domanda drammatica è “perché percorrono vie così diverse? Chi li guida? Con che mappe? Con quali strumenti? Verso quali obiettivi?.
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25/2/08-IT
24/2/08-IT
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23/02/08-VA •
Venerdì 7 marzo alle 16 presso la Facoltà di Biologia Animale e dell’Uomo Via Accademia Albertina n°13, Aula “De Filippi” Incontro/dibattito dal titolo: “Che fine ha fatto Darwin? Un’etica laica per ritrovarlo e ritrovarsi” Con la partecipazione di: • Aldo Fasolo (Docente di Biologia animale e dell’uomo – Università di Torino) • Carlo Augusto Viano (Docente di Filosofia – Università di Torino – Socio nazionale Accademia delle Scienze Di Torino) Modera: Tullio Monti (Coordinatore Consulta torinese per la Laicità delle Istituzioni) Molto interessante e quindi da segnare sul calendario l’iniziativa che si terrà il 29/2 a Parma in occasione dei festeggiamenti per il Darwin Day. Ci saranno Grasso, Ferraguti, Pettener, Franceschelli, Manzi, Caramelli. Più numerosi del solito, quindi, gli esperti di evoluzione umana. Sconcertanti le critiche rivolte da esponenti della maggioranza politica che governa Verona ad un’iniziativa inserita nel Darwin Day organizzato a Verona dal locale circolo UAAR (“Ciascuno a Verona libero di dire ci che vuole e di organizzare convegni a spese proprie dove preferisce, ma non lo faccia in una istituzione che riceve finanziamenti dall’amministrazione comunale e soprattutto non senza garantire il pluralismo”, mentre L.Fontana (Lega) “sottolinea come la mancanza di contraddittorio, su un argomento che fa discutere l’ambiente scientifico, sia «espressione di una presa di posizione ideologica»”); se ne parla nel blog Progetto G.Galilei (“L’evoluzionismo non è una ideologia politica”), e nel sito della UAAR (“Verona: il Darwin Day UAAR indigna il centrodestra” e “Verona: la Letteraria difende il Darwin Day”) . Sull’ Osservatore Romano un articolo (con un’intervista a Mons.Ravasi, da poco responsabile della cultura per il Vaticano) sul progetto STOQ e sul previsto convegno sull’evoluzione del 2009: “Ontogenesi, evoluzione, cosmologia: il dialogo non fa paura”. Apprezzabile l’invito al rigore, rivolto (necessariamente?) solo agli scienziati (che devono essere prima certificati come “senza esasperazioni scientiste o sbavature di tipo apologetico” e devono accettare il confronto con il “modello rigoroso teologico loro proposto” …) e alle altre religioni: “Gli scienziati debbono sentirsi rispettati e tutelati nella loro libertà di ricerca, ma dovrebbero anche essere disponibili a confrontarsi con l'altro modello rigoroso teologico loro proposto. Per quanto riguarda il dialogo interreligioso, quest'aspetto potrà essere costruito ove anche le altre religioni siano disponibili ad adottare un metodo altrettanto rigoroso”. Purtroppo è evidente che sarà un confronto impari: non sembra si preannunci ai teologi la necessità di “essere disponibili a confrontarsi” con il ben più rigoroso metodo scientifico, per cui se ne vedranno delle belle … Mons.Ravasi si preoccupa solo della necessità di “evitare i pregiudizi della scienza nei confronti della religione, spesso vista soltanto come un residuo mitico e irrazionale, e la diffidenza da parte della teologia verso la scienza nel momento in cui essa sembra voler ridurre l'uomo alla materia soltanto. Nella sua pienezza, invece, la scienza dev'essere autonoma e non prevaricatrice”. Preoccupa anche che riprenda l’idea, che non viene dalla scienza ma dalla teologia (e in particolare così pensavano gli ultimi due papi), che vi siano “molteplici teorie dell'evoluzione”. Questa frase è purtroppo in evidente contrasto con una precedente dichiarazione dello stesso mons. Ravasi, quando (solo pochi anni fa, nel 2005) pensava giustamente – rispettando la scienza - che ci fosse solo un teoria evolutiva e che solo la scienza avesse il diritto di certificarla: “Ma se la teoria evolutiva è giusta, non spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe un campo non suo”. [Sembra chiaro, a questo punto, che non ci si devono aspettare sorprese “ragionevoli” nel 2009, in occasione del convegno alla Gregoriana sui 150 anni di Darwin. Anche qui, come con G.Galilei, ci sia avvia verso altri e più lontani anniversari... se mai arriveranno].
23/2/08-IT
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La recensione del libro sul caso di ieri ha sollecitato una risposta sull’Avvenire (“Dio, il caso e i dadi della scienza”); in particolare non è piaciuto affatto che si modificasse il prologo del Vangelo di Giovanni arrivando all’ipotesi che il “caso sia Dio”. Probabilment non sarà nemmeno piaciuta la frase in cui si esprimeva meraviglia sull’”ostinazione con cui sfidiamo certe leggi fino al masochismo”. Il ragionamento però purtroppo prosegue nel campo ignoto della biologia attribuendo, erroneamente, al caso un ruolo addirittura da protagonista unico, nell’evoluzione biologica; con questa falsa premessa si arriva addirittura a concludere (?) in due righe che l’evoluzione sia … inspiegabile … “… per realizzarsi a caso impiegherebbe 10 alla 77esima anni e che la molecola proteica del Citocromo-C ne impiegherebbe ben 10 alla 120esima, ma sappiamo anche che l’età dell’Universo è di solo 10 alla decima anni. Come si spiega allora l’esistenza del Citocromo-C? Ma poi, se fosse il Caso a gestire tutti gli eventi del mondo, come mai finora con le sue infinite libertà di azione non ha mai fatto resuscitare neppure una foglia? Come mai non riesce, combinando casualmente atomi e molecole come hanno fatto innumerevoli tentativi scientifici, a costruire un barlume di vita? Ma cosa è la Vita, e non parlo del Dna, se non quel grande mistero contro cui l’uomo si accanisce per trovarne il segreto che non troverà mai?” [I biologi invece sanno bene che ci sono alberi filogenetici che ricostruiscono la storia evolutiva del Citocromo-C, che ovviamente non deve essere creato casualmente ed ex-nihilo per ogni nuova specie. Non si capisce perchè i lettori dell’Avvenire non debbano vedere questo grafico che dimostra come il Citocromo C non solo esista ma sia anche una dei milioni di prove dell’evoluzione, essendosi modificato nel tempo]. Un ragionamento simile si era già letto con stupore qualche anno fa (Avvenire, 30/11/06), quando qualcuno si meravigliava del fatto che [per fortuna…!] dalle donne nascessero sempre e solo … esseri umani e non cavalli … qualche passaggio del ragionamento (forse l’infinita libertà di azione?) sicuramente è difettoso … e utilizza una ragione certo troppo “allargata”. Il ragionamento si conclude comunque proponendo come migliore definizione “il Caso è il Soffio del Dio Nascosto” (invece che “il caso è Dio”). [Dato il successo economico del gioco d’azzardo basato sul caso, queste definizioni sembrano ambedue un tantino fuori luogo; qualcuno le potrebbe magari definire blasfeme…] L’immagine del soffio era già stata utilizzata da questo ingegnere (Avvenire, 4/11/06) per indicare la vita: “la vita è e resta un soffio immateriale che esce dal tempo. [Si potrebbe discutere a lungo su quanto sia immateriale un soffio, ma – si sa – l’aria non si vede … finchè non manca …].
22/2/08-IT
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Addirittura un confronto fra il caso e le fede in un articolo sul Corriere (“La teoria del caso contro la fede”); nel titolo si parla di “teoria del caso” mentre non si ritiene utile definire la fede. Si commenta il volume “Le leggi del caso” (Utet).dello statistico B.Everitt. Impressionante e preoccupante la parte dell’articolo in cui si evidenzia quanto sia difficile sperare che la ragione (non troppo allargata….) sia l’unico o almeno ili principale strumento che guida l’azione di ogni uomo: “Se continuiamo a puntare in un ippodromo o in un casinò sapendo di arricchire gli allibratori o il banco, è per una forma di addiction, di dipendenza, in cui il rischio fine a se stesso scatena maggior piacere persino della vincita. Se vediamo coincidenze dappertutto, è perché il nostro cervello è programmato per scremare ordine dal caos e senso dal nonsenso. E se giochiamo alla lotteria pur avendo chances quasi nulle di successo, è perché immaginarsi una vita più agiata aiuta a sopportare l' opacità di quella che conduciamo. In fondo, anche nei nostri comportamenti più complessi, siamo guidati da pulsioni adattative: per vivere o solo per sopravvivere, dobbiamo ricorrere all' illusione e al sogno; qualche volta, anche alla menzogna.”
22/2/08-USA •
Su Science un articolo sul percorso culturale di un evoluzionista cresciuto in una famiglia creazionista: “EVOLUTION: Crossing the Divide”
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[da Pikaia] Un breve articolo di Edoardo Boncinelli a proposito dell'ultimo libro di Michele Luzzatto "Preghiera Darwiniana" e sulle implicazioni della teoria darwiniana nel campo socio-politico, filosofico e teologico, pubblicato sul numero di ieri del Corriere della Sera (“Con Dio e con Darwin ovvero se evoluzione fa rima con religione”). L’articolo si conclude con la preoccupazione che “il bisogno di una rassicurante trascendenza è ancora troppo forte in noi, creature di luce che affondiamo i piedi nelle tenebre del tempo, anche se rappresentiamo il più «glorioso accidente della storia».”
20/02/08-UK •
[da Pikaia] Interessante dossier della prestigiosa rivista Nature sull'evo– devo: una review su nuovi studi e metodologie innovative per la comprensione di come lo sviluppo embrionale sia in grado di influenzare i processi evolutivi: Evo–devo: extending the evolutionary synthesis Gerd B. Müller Written in stone: fossils, genes and evo–devo Rudolf A. Raff Evolutionary developmental biology and genomics Cristian Cañestro, Hayato Yokoi & John H. Postlethwait The road to modularity Günter P. Wagner, Mihaela Pavlicev & James M. Cheverud
21/2/08-IT
15/2/08-IT
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Oggi pomeriggio c’è stata l’apertura dei convegno di tre giorni (“La Natura Addomesticata”) in occasione dei Darwin Days organizzati a Milano nell’ambito del Museo di Storia Naturale per festeggiare il 199’ compleanno di Darwin. Il convegno si apre con il riconoscimento del fatto che da oggi quello di Milano sarebbe (se le informazioni sono corrette) il miglior Museo di storia naturale italiano. Nonostante qualche intervento (anche dal pubblico) un po’ sopra le righe, come quello del sedicente filosofo che ha evocato un Darwin che si sarebbe rivoltato nella tomba e imputava ai cambiamenti climatici e ai politici italiani l’attuale “involuzione” o di chi, nel tentativo di fare una nuovissima sitesi, proponeva che l’evoluzionismo non fosse altro che “una branchia del creazionismo, un suo modo di essere”, in modo da evitare ogni contrapposizione fra Darwin e le tante [tante?! Tante quante?] opzioni teologiche; dubitava inoltre che “fosse proprio la scienza il modo più scientifico di comprendere il mondo”, anche se doveva ammettere che “il pensiero scientifico è il pensiero dominante, e in questo coincide perfettamente con il pensiero divino”. Sull’Avvenire un articolo che racconta una storia di successo nel “dialogo” fra scienza e fede; si racconta infatti di un convegno in cui si confrontano le posizioni della chiesa e quelle della psichiatria sul tema della lotta al maligno. Come si vede dal titolo, sembra di capire comunque che anche qui, come nel caso dell’evoluzione biologica, l’Avvenire rimanga scettico sull’efficacia del metodo scientifico per combattere satana (“Preghiera e catechesi armi contro il Maligno”) e insista con i metodi tradizionali utilizzati dagli esorcisti, che in fondo erano i protagonisti del convegno. Si nota comunque che “I due universi apparentemente così lontani, in realtà camminano a braccetto. Concordano sul fatto, per esempio, che su cento persone afflitte da dissociazione, allucinazioni, sdoppiamenti di personalità, che si rivolgono disperate agli esorcisti, solo due risultano veramente possedute dal diavolo”. Merito del timore verso un comune nemico? Infatti si chiarisce che “l’alternativa sarebbe il ricorso a maghi e fattucchieri”. [Si sfottono maghi e fattucchiere … ma sarà interessante vedere la faccia stupita di qualcuno il giorno – che si spera possa non essere lontano, magari l’anno prossimo sarebbe un’ottima occasione - in cui il papa informerà che il creazionismo non è più un’alternativa valida all’evoluzionismo … ]
14/2/08-IT
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12/2/08-UK •
Per festeggiare il 199’ compleanno di Darwin l’Avvenire sceglie, con un articolo di F.Facchini (“Darwin tradito?”), di evidenziare le differenze fra il metodo scientifico (usato dalla scienza, che utilizza la ragione, richiede verifiche sperimentali e rispetta – non tradendo Darwin - il “naturalismo darwiniano che esclude qualunque riferimento al trascendente”) e il metodo usato dalla teologia (che invece pensa di poterne fare volentieri a meno). Essendo diversi i metodi si conclude che la scienza non può fare né quel che fa (trovare “una certa visione della realtà, così da escludere il trascendente”) né quello che non fa (“negare ogni idea di progetto superiore tirando in ballo la posizione espressa dai sostenitori della teoria dell’Intelligent Design”); di converso il Papa puà continuare a non dire quello che non dice (“il Papa non ha mai detto come si sia realizzato in termini scientifici il disegno di Dio sulla creazione, una dottrina costantemente insegnata nel magistero della Chiesa”) e a protestare contro chi “esclude la sfera trascendente solo perché non è dimostrabile empiricamente”. Un tradimento forse si intuisce nelle frasi “Quello che va evitato in un pensiero veramente laico è trarre non dalla ragione, ma da dogmi o verità rivelate argomenti per spiegare eventi della natura che possono essere indagati dalle metodologie delle scienze”, “l’evoluzione è venuta avanti per delle potenzialità della materia creata, una posizione condivisibile”. Stupisce un po’ che esistono e vengoo apprezzati biologi evoluzionisti neodarwinisti come Kenneth Miller (finora non adeguatamente citato dall’Avvenire), che per più di un decennio ha contrastato da cattolico l’ID negli USA, dove si accenna ai “convinti evoluzionisti, anche di marca darwinista, che si dichiarano credenti”. Oltre all’apprezzamento per il ruolo di cattolici biologi evoluzionisti darwiniani leggiamo un altolà: non solo si critica chi “invoca per le modalità del processo evolutivo interventi di un agente soprannaturale lungo il corso dell’evoluzione. Essi prestano così il fianco alle critiche di un progetto intelligente che rivela imperfezioni e insuccessi” ma lo si avverte “E’ arbitrario, non plausibile trasferire in un ambito diverso per natura i metodi delle scienze. Un salto di corsia come quello dei sostenitori dell’Intelligent Design”. Sembrerebbero, ma forse non sono, frasi rivolte a chi avrebbe “tradito Darwin” … non sono rivolte invece a chi vuole usare in contesti impropri la razionalità che ha portato al successo le scienza? Il riferimento alla richiesta di “allargare la razionalità” proprio per avere la stessa autorevolezza acquisita negli ultimi secoli dalla scienza (grazie al metodo scientifico che utilizza al meglio la razionalità) è infatti il punto centrale del famoso discorso di Regensburg. La frase “E’ arbitrario, non plausibile trasferire in un ambito diverso per natura i metodi delle scienze” sembra proprio un invito a riflettere su questa richiesta; sembra improbabile che sia qualche scienziato a pretendere il metodo scientifico dove mancano le condizioni minime richieste, e lo ammette lo stesso F.Facchini, quando “certifica” che la scienza non esce dai suoi confini, tanto è vero che il “naturalismo darwiniano esclude qualunque riferimento al trascendente”. Davvero splendido il numero speciale del Guardian on line su Darwin (“On the origin of species” ) in vista del bicentenario della nascita
“E’ arbitrario, non plausibile trasferire in un ambito diverso per natura i metodi delle scienze. Un salto di corsia come quello dei sostenitori dell’Intelligent Design”. (F.Facchini)
12/2/08-IT
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Semplice ma chiarissimo articolo di T.Pievani sulla Stampa (“Gli anti-Darwin fanno autogol”); sicuramente è originale e (speriamo) risolutiva l’idea che, oltre gli irrazionali attacchi (a Darwin) e le razionali difese (di Darwin), una soluzione possa arrivare piuttosto dalla dimostrazione (e dalla elencazione) degli imbarazzanti irrazionali autogol di chi attacca Darwin. Se vogliamo solo ricordare I principali, si può cominciare dalla • dichiarazione del testimone a difesa dell’Intelligent Design al processo di Harrisburg, il biochimico Behe, che il 30/5/07 ammise candidamente che non solo l’Intelligent Design non aveva prove sperimentali di alcun tipo che giustificassero le loro critiche alle spiegazioni dei neodarwinisti, ma anche che secondo la sua definizione di scienza anche l’astrologia lo era, o la • dimostrazione che nel 1987 il passaggio dal creazionismo USA all’Intelligent Design USA era stato incredibilmente più un lavoro di taglia/incolla di segretarie che un lavoro di filosofi o addirittura di scienziati; non per niente è utile citare il famosissimo – non in Italia anello mancante (“cdesign proponentsists”) e il grafico che illustra la scomparsa catastrofica e improvvisa del creazionismo dopo una sentenza di un tribunale supremo USA. Questi due autogol – già precedentemente citati e citati in queste pagine non hanno bisogno di moviole, tanto sono evidenti. Serve invece un filosofo per provare a far capire che “Analizzando la letteratura prodotta dai sostenitori dell'Intelligent Design con i criteri solitamente adottati per le teorie scientifiche, è facile constatare come questa dottrina violi tutte le minimali regole che la comunità scientifica si è data per costruire correttamente i propri programmi di ricerca. …” “… la dottrina del disegno intelligente non individua alcun punto realmente fallace del programma di ricerca in uso. È quindi una forma di dissenso inutile e sterile, motivata da ragioni ideologiche e politiche. Infine, completando l'analisi con un semplice ragionamento per assurdo, vediamo chiaramente che se esistesse davvero un «progetto» insito nella natura esso non sarebbe affatto intelligente né direzionato, poiché è assai difficile riscontrare nella storia naturale una linea universale di progresso, una finalità cosciente o una perfezione intrinseca. Al contrario, come molti scienziati credenti hanno denunciato, la teoria [?!] del disegno intelligente crea un grande imbarazzo soprattutto a livello teologico, poiché radicalizza e drammatizza il problema del male nel mondo: come può un Dio, che ha progettato questa storia naturale piena di morte, di sofferenza e di violenza, essere al contempo onnipotente e infinitamente buono?[...]”. Le ultime parole citate alludono forse ad uno dei problemi di cui meno si parla ma che fa riferimento ad un altro possibile autogol, l’inesistenza della morte prima del peccato originale, prima del primo uomo … nonostamte Ia scomparsa di milioni di esseri viventi [fra cui quella dei dinosauri … che non è passata inosservata]. Il finale dell’articolo comunque non è del tutto ottimista, anche se risulta evidente dove stanno i problemi di coerenza e di uso ottimale della ragione, un altro tema che viene spesso evocato, soprattutto a partire dal discorso di Regensburg e passando anche per il discorso previsto alla Sapienza: “Si profila un duplice diniego, quindi, in terra europea: del creazionismo d'oltreoceano, ma anche della possibilità filosofica che ci ha lasciato Darwin, ovvero la sfida del naturalismo e l'emancipazione dalla tutela coatta di qualsiasi sapere forte che imponga i propri principi alla libera crescita della conoscenza”.
10/2/08-IT
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A Milano anche l’UAAR organizza per il 20 febbraio una giornata per ricordare il 199’ anniversario della nascita di Darwin. L’incontro inizierà con un contributo (“Evoluzionismo e creazionismo: prospettive storiche”) di uno dei più noti biologi evoluzionisti italiani, Pietro Omodeo; si continuerà poi analizzando l’evoluzione di un carattere biologico, il linguaggio, che tanto ha contribuito all’evoluzione culturale umana. Qui un volantino dell’iniziativa. A proposito di P.Omodeo, a qualcuno può interessare il fatto che ha messo a disposizione di tutti un suo libro di biologia da cui è stato tratto un ipertesto consultabile gratuitamente da chiunque voglia capire meglio la biologia se non ha avuto la fortuna di studiarla all’università: “Il testo qui presentato è frutto di un volume redatto dal professor Pietro Omodeo e pensato per la scuola media superiore. L’opera, mai pubblicata, è stata generosamente donata dal professore all'ANISN, perché ne ricavasse un ipertesto che potesse liberamente circolare in rete con la speranza di contribuire allo sviluppo della cultura scientifica in Italia. Il libro è stato scomposto in numerose pagine web (2268 file), è corredato di 1762 immagini e di 7768 link, in modo da favorire percorsi di studio personalizzati.”. Nel 2004 il professor Omodeo ha rilasciato un'intervista a Naturalmente (mensile dell’ANISN), in cui racconta la sua esperienza umana. Forse qualcuno (fra i commenti del sito Bioetiche…) pensa che ci sia un po’ di fanatismo o di idolatria nel festeggiare il compleanno di Darwin tutti gli anni; sicuramente preoccupa, dopo 150 anni di attacchi a Darwin e al darwinismo, che lo stesso pensi addirittura che “questa fissazione delle organizzazioni di non credenti per Darwin mi sembra ossessiva”; non sempre è facile distinguere fra difesa ed attacco, ma in questo caso dovrebbe essere evidente chi è il lupo e chi l’agnello. Non è facile invece capire che chi lo festeggia sa benissimo che il 12 febbraio si festeggiano soprattutto le migliaia di intelligenze umane (e Omodeo è una di queste…) che sulla geniale idea iniziale di Darwin (e ovviamente anche di Wallace) hanno costruito una “cattedrale”, l’attuale conoscenza dei milioni di fatti che hanno costituto l’evoluzione biologica. Forse nessuno dei critici al darwinismo si rende conto che le critiche a Darwin ormai, dopo un secolo e mezzo di conferme e di ampliamenti, sono solo critiche al lavoro ma soprattutto all’intelligenza di migliaia di uomini che negli ultimi 150 anni hanno sottoposto, loro sì erano sospettosi ma seri e responsabili, a continua verifica le idee certamente in parte errate e imprecise di Darwin, arrivando a spiegare come funziona nei dettagli e come si spiega, senza ricorrere a continui improbabili eventi soprannaturali, la storia della vita sulla terra.
9/2/08-IT
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Sul Foglio un articolo (“IL CREAZIONISMO DI HUCKABEE E IL DARWINISMO DI STATO IN BELGIO”) evidenzia con gioia alcuni successi del creazionismo sui due lati dell’Atlantico, sia quello biblico negli USA (con i successi del repubblicano conservatore Huckabee) che nella versione dell’ID la cui diffusione in Europa ha recentemente preoccupato il Consiglio d’Europa, che ha lanciato un allarme ai governi, temendo un peggioramento del livello culturale dei paesi europei; in Belgio l’appello è stato accolto e l’università di Gand (“En Belgique, le combat contre le créationnisme s'organise”) sviluppa indagini e iniziative nelle scuole. Fa un po’ effetto leggere sul Foglio, che in questo periodo è lanciatissimo nel difendere la vita, un’esaltazione di Huckabee, un esponente della lobby delle armi; pro armi, pro life e anti evoluzione? Che coerenza… Sul Riformista un articolo di O.Franceschelli (“Darwin, una rivoluzione biologica che è evoluzione di laicità”) sul prossimo 199’ anniversario della nascita di Darwin (nato il 12 febbraio1809). L’articolo è un pressante invito a verificare il proprio modo di interpretare il mondo di fronte al serio rischio di “scambiare la fede per conoscenza effettiva delle cose“ con l’atteggiamento «Scettico e razionalista« di Darwin, che in tempi certamente più difficili (“nel clima tutt'altro che tollerante dell'Inghilterra vittoriana“) seppe dare “un'inaggirabile lezione di scrupoloso rispetto per la ricerca scientifica e di laica rettitudine nell'uso pubblico delle proprie convinzioni filosofiche e religiose. Una lezione di cui, proprio nell'odierno clima culturale e politico del nostro Paese, sarebbe veramente difficile esagerare l'attualità” L’articolo, dopo aver ricordato il recente documento dei Lincei in difesa della teoria dell’evoluzione, si conclude con una preoccupazione e un appello a riconoscere che ci sono anche … i limiti della fede di fronte alle scoperte della scienza: “Dover ancora denunciare, come si è sentita costretta a fare la stessa Accademia dei Lincei, quanto siano infondate le critiche al darwinismo e alla necessità di insegnarlo nelle scuole, è certo uno dei segni più allarmanti della carenza di laicità che oggi minaccia tutta la nostra vita pubblica. Segno insomma dell'innegabile pazienza di cui i laici devono saper fare esercizio di fronte al ritorno non del sentimento religioso in quanto tale, ma del fondamentalismo protestante o dell'integralismo cattolico. Incapaci entrambi di confrontarsi con la scienza e con la filosofia moderne” Non bisogna comunque dimenticare quanto sia stato importante il ruolo di Darwin (ma anche di Mendel, di De Vries e delle migliaia di ricercatori che nei successivi decenni hanno contribuito alla conferma e al consolidamento della scoperta sua e di Wallace): “le sue teorie hanno consentito di superare la «schizofrenia concettuale» (Ayala) tra mondo della materia inanimata e mondo della materia vivente. Il primo già indagabile e conoscibile mediante la scienza. Il secondo ancora sottratto a quest'ultima e spiegabile magari soltanto facendo appello a cause sovrannaturali. Grazie a Darwin, anche l'evoluzione della vita può essere studiata come ogni altro processo naturale. Governato da meccanismi soltanto fisici (variazioni casuali e azione cumulativa della selezione naturale). E del quale fa parte anche homo sapiens, incluse le sue capacità intellettuali ed etiche.” Sembra incredibile che a qualcuno queste scoperte sembrino sempre e solo “diavolerie”; insistere a contestarle, pretendere che i credenti continuino a “scambiare la fede per conoscenza” di fronte a migliaia di successi e di applicazioni utili della biologia evoluzionistica, renderà assolutamente inevitabile indurre anche altri, come Darwin, a non avere altre alternative che “il progressivo congedo dalle convinzioni religiose della giovinezza”… Come ricorda Franceschelli, comunque qualcosa è cambiato, perfino la teologia ha dovuto adeguarsi, “evolvere”, per non illudere e deludere ..: “Anche la teologia si è vista costretta a far subentrare al creatore e disegnatore onnipotente della tradizione il Dio umile e vulnerabile del teismo evoluzionistico, che si limita ad accompagnare con amore l'odissea evolutiva, senza intervenire direttamente neppure sul male fisico (sprechi, sofferenze, eliminazioni di specie) che ne segna i processi”.
6/2/08-IT
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6/2/08-UK
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Sul Corriere un contributo di E.Severino (“Il rapporto tra ragione e fede Solo la filosofia può essere laica”) alla discussione sulla laicità, a cui ha partecipato anche C.Magris il 20/1 (“CHI E' LAICO CHI E' CLERICALE“). Sempre sul Corriere e su un argomento simile (ma legato alla notizia dell’embrione creato con un DNA mitocondriale diverso da quello materno per evitare una patologia genetica) c’è anche un’intervista a S.Veca (“Il filosofo «Da una parte e dall'altra vedo certezze brandite come spade. Dobbiamo prendere sul serio quello che ci dicono gli scienziati»”) Sull’Unità si parla invece di un’assemblea organizzata oggi alla Sapienza per ragionare sulle polemiche sorte in seguito alla lettera dei 67 fisici sulla visita del Papa alla Sapienza. Sono già 1500 le firme di universitari di tutta Italia che cercano di far notare come il loro comportamento sia stato corretto e adeguato (“Caso Papa-La Sapienza: 1500 firme per la laicità”) Sempre sullo stesso argomento un articolo del Foglio (“L'appello per i 67 "no Papa" e quello "per la ragione'. Accademici contro“) presenta la contrapposizione fra docenti universitari (circa 1500) che difendono la lettera del 23/11/07 dei 67 fisici della Sapienza e docenti universitari (l’iniziativa sembra partita dalle facoltà scientifiche milanesi…) che invece appoggiano la decisione del Papa di non accettare l’invito, invitando a firmare un “appello per la ragione” in cui si presentano i fatti in modo un po’ fuori dalle righe: “Abbiamo con ciò toccato il fondo dell’intolleranza ideologica e scritto una delle pagine più nere della storia della libertà d’espressione nelle nostre università e nella società civile”. Infatti, come poco si sa (ma risulta dai verbali del senato accademico) l’invito alla visita era partito solo dal rettore, e gli organi accademici erano stati informati solo a posteriori; la stessa iniziativa era poi stata progressivamente ridotta di importanza dallo stesso rettore. Essendo stata riconosciuto come insolito per l’occasione (l’inaugurazione dell’anno accademico), l’incontro del papa era stato infatti spostato a DOPO L’INAUGURAZIONE; è possibile che anche questo abbia non poco indispettito il Papa. Nell’appello questi importanti “dettagli” non vengono nemmeno citati e quindi purtroppo non sono noti ai circa 400 che lo hanno firmato (almeno 1 senza saperlo … ed ha pure … l’alibi). Non dimentichiamo poi che c’è anche un elenco con addirittura 20300 firme in difesa dei 67 docenti della Sapienza che avevano scritto una lettera per sconsigliare che l’apertura dell’Anno Accademico si svolgesse alla presenza del papa. Altre 1100 firme sono invece sotto un appello di Magdi Allam, che contiene frasi un po’ forti contro i 67 docenti; anche qui non vengono spieati ai firmatari i fatti che giustificano il comportamento di questi docenti. Ognuno invece può leggere i fatti in questa lettera in cui Giorgio Parisi, uno dei firmatari e uno dei nostri migliori fisici racconta gli eventi a cui ha partecipato. [da Pikaia] Sull’ultimo numero di Nature un articolo di Kevin Padian (un paleontologo dei vertebrati che in California collabora con il NCSE e che come esperto per l’accusa ha dato un notevole contribuito alla vittoria della ragione e alla sconfitta della truffa dell’ID al processo di Harrisburg) sull’eredità di Darwin “Darwin's enduring legacy”
5/2/08-IT
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Sull’Unità di oggi un articolo (“La Chiesa che vorremmo“) di un fisico della Sapienza oggi in pensione, Carlo Bernardini, uno dei firmatari della lettera dei 67 sulla visita del papa; un’intervista pubblicata dal Corriere il 21/1/08 (“Bernardini il «ribelle»: provocazione dal Pontefice”) in poche parole fa notare quanto oggi la Chiesa ami mostrare il suo potere («E dire che Cristo era un bel tipo di sessantottino. Gli hanno creato intorno tutto quest'apparato di potere. Chissà che direbbe»”): “parto dall’idea che una massa non marginale di personale ecclesiastico (il clero) di nazionalità italiana goda di finanziamenti che gravano sul pubblico bilancio per svolgere attività per così dire professionali» in ambito religioso, in sedi sparse su tutto il territorio. Se di cittadini italiani si tratta, vorrei che un bravo giurista rispondesse a queste domande …”; le domande sono 5, alcune anche ovvie e gustose (il celibato non è contro natura?; per comportamenti immorali si condannano solo i normali cittadini e non gli amici politici?). Lo scienziato Bernardini purtroppo, dopo aver sottolineato come molte leggi statali (ad esempio quella per gestire l’aborto) siano sottoposte a continue critiche ed obiezioni e come si voglia imporre il rispetto dei dogmi cattolici anche al resto dei cittadini italiani, si dimentica che anche grandi conquiste culturali della specie umana sono state (l’eliocentrismo) e sono tuttora (l’evoluzionismo) sotto tiro per lo stesso motivo ideologico: in quanto secondo alcuni non sono rispettose della visione “tradizionale” del mondo trasmessa dalla Bibbia. Altrettanto preoccupato, e sullo stesso tema, anche l’articolo “Il pericolo dell'ondata neoguelfa” su La Repubblica, che illustra i segni di una possibile ricostruzione di uno stato pontificio, con la sfera pubblica sempre più sotto tutela. In ambedue gli articoli traspare lo sconcerto di accorgersi di avere perfino nostalgia per la maggiore laicità e autonomia della DC ai tempi di Rossetti e De Gasperi (come recentemente notato pure da Tina Anselmi su La Repubblica)… Nel sito di Pikaia spesso (e soprattutto in questo periodo) si trovano anche informazioni su come passare bene ed utilmente una ventina di serate lontano dal televisore nonostante si abbia appena pagato il canone... Per cominciare, si può passare molto tempo ascoltando gli audio di una ventina di dibattiti che si sono svolti in gennaio al Festival della Scienza di Roma. Qualche argomento interessante da ascoltare facendo la maglia o guidando (i file mp3 si possono scaricare) lo si trova sicuramente, e se anche la vista è buona e non si sta guidando, ci sono interessanti video archiviati nel sito di Videoscienza. Se poi la vista è migliore dell’udito … non si guida, non si fa la maglia, e si preferisce la lettura, QUI alcuni consigli per scegliere fra i nuovi libri sull’evoluzione … il 2009 si avvicina e non bisogna farsi trovare impreparati e con le lampade spente. Per chi invece ama uscire e girare il modo, non mancano suggerimenti per scegliere personalmente le iniziative interessanti che permettono di incontrare persone interessanti; ad esempio a Roma il 9/2 c’è un convegno (“L'evoluzione della medicina evoluzionistica”) che evidenzia lo stretto legame fra la medicina di cui tutti hanno tanto bisogno e biologia evoluzionistica, mentre la prossima settimana, il 14/2, c’è un dibattito con Eva Jablonka, Bandi, Casiraghi e Pievani a Milano alla Bicocca al mattino, nel pomeriggio ci si può aggiornare sull’evoluzione umana con Manzi (un’ottima occasione per gli antievoluzionisti milanesi) e la sera si puà concludere la giornata ancora con la Jablonka. Nella stessa settimana ci saranno poi altre iniziative per il Darwin Day a Milano (per fortuna ormai sembrano lontani i tempi in cui, con assemblee creazioniste addirittura in un liceo, sembrava la volessero trasformare nella capitale italiana dell’antievoluzionismo e del creazionismo…), Genova (locandina), Roma e perfino a Correggio e Castelbuono (PA) e, per fortuna, qualcuno e qualcosa si muove anche in molte altre città italiane grazie alla UAAR. Le iniziative di Milano sono comunque disponibili pure per i pigri che non amano o non possono uscire di casa: si potranno infatti vedere “in streaming video” la diretta su internet dal sito web di PIKAIA e sulla base di QUESTO PROGRAMMA.
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4/2/08-USA •
Negli USA ci si sta preparando all’uscita nelle sale (in aprile) del film “Expelled”; nel sito web evoluzionista “Panda’s thumb” si fa notare un articolo (“Baptist professors featured in new film”) comparso il 28 gennaio su un quotidiano battista (Southern Baptist Texan) in cui si può leggere una frase sconcertante di uno dei massimi esperti dell’Intelligent Design; Dembski ha il coraggio di dire che molti credono che “the biological sciences are a dispassionate search for truth about life but many of whose practitioners see biology, especially evolutionary biology, as an ideological weapon to destroy faith in God”. Questa valutazione di Dembski sembra proprio ricordare una frase tratta dal documento del 1999 di un teologo cattolico, non citato esplicitamente, che affrontava il problema della contrapposizione fra “razionalità e cristianesimo, … anzi considerati … persino reciprocamente escludentisi”:
“La teoria dell'evoluzione si è sempre più consolidata come la via diretta per far scomparire definitivamente la metafisica, per rendere superflua l'«ipotesi di Dio» (Laplace) e formulare una spiegazione del mondo strettamente «scientifica»”). Questa riflessione era inserita in un ragionamento e in preoccupazioni che sembrano tuttora attuali: “Una teoria dell'evoluzione che spiega complessivamente tutto il reale, è divenuta una sorta di «filosofia prima» che rappresenta, per cosi dire, il fondamento vero della comprensione razionale del mondo. Ogni tentativo di mettere in gioco cause diverse da quelle elaborate da una tale teoria «positiva», ogni tentativo di «metafisica» deve apparire come una caduta al di sotto della ragione, come un'involuzione rispetto alla pretesa universale della scienza. Così, l'idea cristiana di Dio è necessariamente considerata come non scientifica”. Nel film si racconta il caso di un ricercatore battista creazionista che aveva dovuto chiudere un suo sito web favorevole all’ID; nel sito web del film si pubblicizza una curiosa iniziativa a premi, organizzata per aumentare l’affluenza dei cristiani nelle sale in cui trasmette questo film… 4/2/08-IT
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Sul Riformista un articolo abbastanza amaro sul rapporto fra teoria dell’evoluzione e elezioni presidenziali USA (“DARWIN RESTA FUORI DALLA CASA BIANCA”); l’articolo evidenzia il fatto che si cerchi di evitare I’argomento, anche se probabilmente nessun candidato si preoccupa seriamente del lontano Vaticano e un po’ più dei battisti della “bible belt” (pur in difficoltà per la condanna di un paio di famosi redicatori) o del 50% di americani creazionisti di vario tipo; l‘unico che ne parla è il candidato democratico Mike Gravel … che nessuno conosce. Strano che l’articolo citi però come quasi sovversiva una ovvia dichiarazione di Gravel (“l’evoluzione è un fatto”) che potrebbero firmare .. anche il Papa e il Card.Schönborn, dato che si difende comunque solo l’evoluzione, sorvolando su quale possa essere la spiegazione. Purtroppo a volte si rischia di passare per papisti (… pur magari ignorando quello che ha detto il Papa) anche senza alcun motivo … dovrebbe essere chiaro che se è pericolosissimo mettere in bocca al papa una citazione non verificata … sarebbe meglio comunque non dire che “i candidati si allineano con il Vaticano” … la situazione politica USA non sembra influenzata dal Vaticano … come quella italiana.
2/2/08-VA
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1/2/08-USA •
Cercando bene, si riesce anche a trovare un altro convegno vaticano in cui si parlerà di evoluzione; in realtà la biologia evolutiva la troviamo solo inserita in un contesto che in parte la nasconde e rischia di strumentalizzarla. Il convegno “SCIENTIFIC INSIGHTS INTO THE EVOLUTION OF THE UNIVERSE AND OF LIFE” si terrà in novembre ed è organizzato dall’Accademia delle Scienze Pontificia, che è presieduta da un fisico, N.Cabibbo, che probabilmente ha impostato i temi del convegno, con una commistione fra biotico e abiotico che di solito crea solo confusione. Ci sono sicuramente oratori interessanti sia sul fronte scientifico (L.L.Cavalli Sforza) che su quello teologico (il card.Martini), mentre altri oratori lasciano perplessi a causa non delle loro opinioni ma per loro precedenti dichiarazioni non documentate contro l’evoluzione biologica e la teoria dell’evoluzione … Complessivamente sembra quindi (per ora) meglio impostata la conferenza NON organizzata dall’Accademia delle Scienze Pontificia …. Che un chirurgo esperto in trapianti di teste, e secondo lui forse di anime, racconti che lui crede che “Origin of the Human Species (Mind) Requires Divine Intervention” non sembra proprio un esempio di uso corretto del metodo scientifico e della ragione. Non so che cosa diranno di verificabile i teologi che interverranno prima e dopo, ma il chirurgo Robert J. White nel suo abstract (a pagina 16 del documento citato) sembra credere in fatti non dimostrabili dagli esperti e diversi anche rispetto ad altre tradizioni religiose: “We will argue that at some time in the biological evolutionary course divine intervention with the introduction of a soul/spirit was required to create the unique human species. We will further argue that with the infusion of a soul/spirit at the time of human conception we are, in a sense, witnessing a replication of the creation process of mankind itself. The latest advances in molecular genetics and neuro-imaging will be presented to support the thesis that divine intervention was necessary in the origin and development of man [!!] emphasizing that: ‘we are created in the image and likeness of God’”. C’è da preoccuparsi del dubbio che questi siano già i primi effetti dell’auspicato “allargamento della ragione”… E’ possibile che queste frasi avranno in futuro molto successo? I teologi citeranno spesso queste frasi nei prossimi anni? Purtroppo anche il premio Nobel Rubbia, nel 2003 trovava addirittura una “impressionante vicinanza” fra i primi attimi del big bang e i primi attimi della genesi: “Le osservazioni della scienza moderna riprendono con impressionanti vicinanze l’impressionante descrizione idealizzata delle sacre scritture” [non lamentiamoci se poi qualcuno in Vaticano ha dei dubbi sull’utilità di spendere soldi solo perchè i fisici non si accontentano più dell’“l’impressionante descrizione idealizzata delle sacre scritture “; [ “]. Su Catholic News Service un articolo (“Evolution and creation: A recurring papal theme, often misunderstood”) sull’evoluzione secondo il Papa
1/2/08-VA
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Nel 2009 anche il Vaticano organizzerà un grande convegno sull’evoluzione (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES”), in cui sembra si voglia affrontare il problema con un’impostazione logica e razionale; sembra evidente dal programma, ma soprattutto dalla scheda “Argomentum”, che si vogliano dedicare 4 giornate (dal 3 al 7 marzo) per analizzare sia i fatti comunque già noti alla fine del 1700 e finalmente accettati anche dal Card.Ratzinger nel 2004 (“A questo primo livello, bisogna anzitutto studiare attentamente i vari dati a nostra disposizione, riguardo alla paleontologia, alla biosistematica, alla biologia molecolare, che manifestano con evidenza sempre maggiore il fatto dell’evoluzione delle specie”) che le interpretazioni, cioè le diverse “teorie dell’evoluzione” che sono state proposte, ma che la Chiesa si rifiuta di accettare ufficialmente aprofittando del fatto che, a differenza di G.Galilei, Darwin e Wallace e le decine di loro allievi risultano già morti e non perseguibili da tribunali terreni. Stupisce (quasi positivamente…) leggere nella pagina introduttiva del sito del convegno il rilievo dato al discorso indirizzato da Giovanni Paolo II , il 22 ottobre 1996, ai Membri della Pontificia Accademia delle Scienze, quando accettò di definire ripetutamente “teoria” quella neodarwiniana, e la critica alle “estremizzazioni fondamentaliste che portano ad un malinteso “creazionismo” o al così detto “Intelligent Design”. Queste premesse lasciano comunque aperto un serio dubbio sull’intuibile giudizio negativo su dichiarazioni, sia del Card. Schönborn (che in un editoriale del 2005 sul New York Times, aveva cercato di svalutare, modificando le parole stesse del precedente Papa, proprio questo documento del 1996 citato) che del Papa attuale, che ripetutamente ha appoggiato queste posizioni (come si può leggere ad esempio nei recenti libri “Caso e disegno” e “Creazione e Evoluzione”). In queste parole (“Intendiamo in questo modo evitare ogni opposizione frontale tra creazione ed evoluzione, nonché le polemiche suscitate per esempio dallo “Intelligent Design”, come se fosse una teoria scientifica alternativa al neodarwinismo”) si legge anche un giudizio negativo sulle posizioni – che erano spesso presenti in questi anni soprattutto nei quotidiani più letti dai cattolici italiani, l’Avvenire e il Foglio - di difesa di una truffa come l’Intelligent Design USA, per non parlare dei discorsi che negano addirittura l’origine comune degli esseri viventi, come ad esempio quello del card.Martino diffuso addirittura dal TG2. [speriamo che ci si dimentichi presto anche di un paio di interventi di biologi docenti universitari che sull’Avvenire “certificavano” che l’Intelligent Design fosse una teoria scientifica (“Il «disegno intelligente» è da considerare seriamente”); fa quindi quasi piacere leggere oggi questo giudizio]. Molto chiara, anche se non sembra tenere conto dei tentativi papali di “ampliare la ragione” per evitare che la fede .. abbia in futuro basi meno solide rispetto alla scienza, la frase: “Un cristiano può credere nel disegno provvidenziale di Dio nella Creazione, senza farne una “teoria scientifica” concorrente ad un’altra: stiamo decisamente su un altro piano d’interpretazione. Questo però suppone, reciprocamente, che nessuna teoria scientifica si voglia erigere a spiegazione ultima della realtà, ciò che ne farebbe o una pseudo-metafisica, o una pseudo-religione – in ogni caso, il contrario della scienza.. Dal programma sembra che si voglia dare ampio spazio a Teilhard de Chardin, un gesuita paleoantropologo che negli anni 1926/1946 veniva considerato, quasi fosse un novello G.Galilei, una seria minaccia per la Chiesa, tanto che il santo Uffizio lo aveva allontanato (per ben 20 anni fu esiliato a lavorare come paleoantropologo in Cina) e i suoi libri, in cui cercava di conciliare l’evoluzione biologica con la teologia, venivano banditi – perfino dopo la morte avvenuta nel 1955 - dalle biblioteche delle istituzioni religiose. Oggi sembra venga rivalutato, ma bisogna sperare che si mantengano distinti i suoi contributi scientifici dalle sue ipotesi per cercare di conciliare la sua fede con i dati della scienza. Fra i contributi previsti sembra che per ora manchi quello di un primatologo/a; sarebbe davvero grave che mancasse chi negli ultimi anni ha svelato una gran quantità di aspetti molto “umani” nel comportamento dei primati; nell’unica occasione simile precedente (un convegno in Vaticano nel 1984 [l’articolo di Gould è molto interessante e cita anche gli effetti nel mondo del documento papale del 1996!], a cui partecipò anche S.J.Gould) furono invitati anche primatologi esperti di biologia evoluzionistica per cercare di presentare
GENNAIO 2008
31/1/08-IT
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Sul Foglio un articolo (“Genetisti e cardinali”) racconta un po’ delle ultime riflessioni del card.Schönborn (nel suo recente libro “Caso e disegno”) su creazione ed evoluzione, argomento in buona parte esterno alle sue competenze, che non sembrano molto diverse da quando nel 2005 aveva deciso di aprire la strada al Papa verso l’Intelligent Design. Sembra invece che l’autore (forse finalmente ha letto gli articoli di F.Facchini) voglia prendere un po’ le distanze dall’Intelligent Design USA (speriamo che anche altri giornalisti del Foglio si convincano dell’errore in cui da tempo sono caduti …). Chissà cosa direbbero Zichichi (difensore qualche giorno fa di un minimo di serietà quando si usa il metodo scientifico: “Per fare una scoperta scientifica è quindi necessario … realizzare un esperimento… Ogni scoperta è stata ottenuta sempre dopo un esperimento”), Ravasi (difensore, almeno nel 2005, dell’autonomia e del rispetto reciproco delle competenze fra scienza e fede: “è ovvio che l'evoluzione esiste, non si possono ignorare i risultati degli scienziati, i loro ritrovamenti, i reperti che hanno una oggettività solida. Ma se la teoria evolutiva è giusta, non spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe un campo non suo”), ma anche gli ultimi due papi sul modo in cui uno dei due miti della Genesi viene trasformato, senza prove razionali, dal Card. Schönborn, dal filosofo – ma addirittura anche dal biologo Lejeune - in un manuale di biologia evolutiva … Curiosa e decisamente originale (ma soprattutto sconcertante per qualsiasi biologo) l’ipotesi che il caso, il cui ruolo fondamentale nei meccanismi “casuali” che gestiscono la creatività e la comparsa di novità nell’evoluzione era stato dimostrato già nell’800 dall’abate Mendel, si possa considerare addirittura “un’idea filosofica”. Fa sorridere il pensiero di poter attribuire a “un’idea filosofica” i numerosi decessi conseguenza di eventi casuali … [anche se “un’idea filosofica” forse è meglio di una divinità a cui si chiede sempre e solo il bene] Nuovo sembra anche il risorgere della “creatio continua”, quando persone più competenti preferiscono evitare di pensare a continui interventi soprannaturali (anche perché sarebbe meglio evitarli, per non far arrabbiare Zichichi). Risulta particolarmente evidente uno dei problemi che molti che vorrebbero criticare la teoria dell’evoluzione dimostrano di non vedere; l’articolo sembra dimenticare completamente il fatto che ci sono milioni di specie e miliardi di esseri viventi che nascono e muoiono continuamente da miliardi di anni; forse solo davanti ad una bistecca o ad una zanzara ci ricordiamo che la vita non riguarda solo la nostra specie? Si citano anche le opinioni di un citogenetista (Lejeune) sull’evoluzione degli esseri viventi e sulla presunta corrispondenza (!?) con il mito della Genesi. Un commento a questo articolo si può trovare anche nel sito del blog “Bioetiche”, che ormai colleziona i gustosi interventi di questo filosofo antidarwinista del Foglio. La situazione è molto triste … il lavoro che aspetta mons.Ravasi sembra difficile, avendo davanti solo un anno prima del 2009, quando tutto il mondo parteciperà alle iniziative per commemorare Darwin (nato nel 1809) e la publicaziome del suo libro che ha rivoluzionato la visione del mondo e dell’uomo (1859); se proprio si volesse, non dovremmo nemmeno dimenticarci dei 200 anni dalla prima teoria che spiegava l’evoluzione dei viventi, quella di Lamarck (1809). Questa teoria ipotizzava i meccanismi che avevano permesso la diversificazione degli esseri viventi a partire da un unico organismo primitivo (accettata dal 2004 anche dal Vaticano), ma era una spiegazione errata e nessuno, a parte il tentativo fallimentare di Stalin in Unione Sovietica, ha cercato finora di utilizzarla per interagire con il mondo reale. E noi, invece di avere dalla Chiesa indicazioni precise (soprattutto sui confini delle diverse competenze…), leggiamo ancora che “c’è una grande libertà per il credente di dimostrare tutte le ipotesi evoluzionistiche per sapere se coincidono con la realtà”. La storia di G.Galilei non è stata ancora capita …? Sul Riformista un’intervista a mons.Ravasi, responsabile del Vaticano per la cultura (“RAVASI E LA CULTURA SECONDO RATZINGER”) in cui si parla anche dei fatti della Sapienza e si pone addirittura il problema che “quanto è avvenuto alla Sapienza deve essere anche una lezione per la
30/1/08-IT
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Negli ultimi giorni sono comparsi molti articoli in difesa del Papa, che ha preferito rinunciare alla visita alla Sapienza. Alcuni di questi articoli (“LAICI MA INTOLLERANTI“, “IL NANISMO DEI LAICISTI”, “VATTIMO: FATIMA MEGLIO DEGLI ATEI“, “LA PARROCCHIA DEI SUPERLAICI CHE FA CONCORRENZA ALLA CHIESA“) aggiungono alla difesa del Papa anche inutili e poco motivate critiche alla scienza in generale, evitando di fornire informazioni sul ruolo che la Chiesa concede alla scienza e alle sue scoperte, spesso affrontate senza una preparazione adeguata (come certifica la lettera del 1988 di GP2) e a cui si vorrebbe almeno in parte sottrarre (come evidente nei discorsi di Regensburg) il presunto monopolio di un utilizzo rigoroso della ragione. Si distingue (ma solo in parte…) un articolo comparso oggi su Zenit, un’agenzia giornalistica cattolica vicina ai Legionari di Cristo, in cui si intervista il fisico Zichichi: “Antonio Zichichi: L’alleanza tra fede e scienza è possibile“; interessante già l’inizio, dove la ragione viene ripetutamente presentata come uno strumento indispensabile per lo sviluppo della scienza: “Senza ragione non avremmo potuto scoprire la scienza, questa straordinaria avventura intellettuale, iniziata solo 400 anni fa, con G.Galilei e le prime Leggi fondamentali della natura da lui scoperte”; entra poi nei dettagli dei criteri piuttosto rigorosi richiesti dalla scienza: “la scienza galileiana esige rigore e riproducibilità”, “Per fare una scoperta scientifica è quindi necessario … realizzare un esperimento” e per far capire che “il pensiero” non basta ricorda come “Se nel 1965 avessi potuto dimostrare l’esistenza dell’antimateria nucleare solamente con carta e penna e utilizzando il rigore della matematica, non avrei avuto bisogno di fare un esperimento estremamente difficile” … “Ogni scoperta è stata ottenuta sempre dopo un esperimento che ha richiesto almeno un’invenzione tecnologica”; contro il semplice uso del pensiero anche un ulteriore frase “Se non fosse per l’atto di umiltà intellettuale del padre della scienza moderna, saremmo rimasti fermi, chissà per quanti secoli ancora, a ciò che pensavano i nostri antenati: basta essere intelligenti per capire com’è fatto il mondo”. Purtroppo nel finale dell’intervista, per difendere oltre alla scienza anche il Papa (a cui comunque non sembra concedere la richiesta autorizzazione ad “ampliare il concetto di razionalità”) definisce pre-aristotelici dei colleghi fisici appartenenti ad una delle migliori strutture di ricerca europee e mondiali...
29/1/08-VA
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L’agenzia cattolica Zenit riprende solo oggi (“Benedetto XVI sostiene la scienza, secondo la rivista “The Lancet”), con una certa inerzia, la notizia (già comparsa sul Corriere del 25/1) che la rivista medica inglese Lancet sostiene (“The Pope and science”) che il Papa non sia affatto nemico della scienza. Certo fa un certo effetto che, senza commenti, si legga nell’articolo che “Secondo quanto si legge, il Pontefice avrebbe ammesso che ci sono diverse prove in favore della teoria dell'evoluzione”. In effetti è uscita la versione tedesca e quella italiana di “Creazione ed Evoluzione”, mentre non è ancora uscita quella in inglese. Il giorno in cui verrà tradotto anche in inglese …leggeremo poi i commenti di Lancet alle critiche all’evoluzione stessa, che non sarebbe scienza perché … non si può ricostruire in laboratorio (dinosauri compresi …) e poi perché ci sono … molti miliardi di scheletri ancora mancanti. Si riporta comunque correttamente che su alcune questioni Lancet non è tenero con il Papa, ed anzi sembra tifare per alcune posizioni certo poco ortodosse del Card.Martini, “sottolineando come il porporato avrebbe appoggiato l'uso del preservativo per combattere l'AIDS e sostenuto l'utilità della legalizzazione dell'aborto per ridurre il numero illegale di interruzioni di gravidanza” 2 pagine oggi sull’Avvenire su due temi interessanti. Nella prima si riporta il testo originale (“L'uomo non è il frutto del caso“) di un intervento (in occasione dell’incontro con i partecipanti al convegno inter-accademico "L'identità mutevole dell'individuo" promosso dalla "Académie des sciences" di Parigi e dalla Pontificia Accademia delle Scienze) in cui il Papa, pur attribuendo meriti (sub condicione) alle “scienze esatte” (“hanno fatto prodigiosi progressi nella conoscenza dell'uomo e del suo universo”) attribuisce alla scienze “meno esatte” ipotesi non vere (la frase “L'uomo non è il frutto del caso“ trova concordi anche gli scienziati!) ed esprime alcune preoccupazioni forse eccessive su un ruolo negativo di uno strumento di conoscenza che in alcuni campi è insostituibile: “Nella nostra epoca, in cui lo sviluppo delle scienze attira e seduce mediante le possibilità offerte, è più importante che mai educare le coscienze dei nostri contemporanei, affinché la scienza non divenga il criterio del bene“; spiace che approfitti così del fatto evidente che “nessuna scienza può dire chi è l'uomo, da dove viene e dove va“. Manca nel suo discorso il ricorrente (da Ratisbona in poi) invito a depotenziare lo strumento principale del metodo scientifico, ma viene ricordato nell’articolo di commento a fianco (“Benedetto XVI: la scienza non sia il criterio del bene”): “Da Ratisbona in poi, invece, Benedetto XVI ha rivolto numerosi inviti ad allargare il concetto di razionalità, non circoscrivendolo alle sole scienze empiriche”. Questo tema viene ripreso in questi giorni anche nella sessione invernale del Consiglio Episcopale Permanente, che si è svolta a Roma dal 21 al 24 gennaio e che crea una struttura organizzativa apposita: “Particolarmente viva è nei Vescovi l'attenzione al rapporto tra fede e cultura, ulteriormente alimentata dall'insegnamento pontificio circa la necessità di "allargare gli spazi della razionalità". A questo proposito, assume rilievo la scelta di costituire un apposito Comitato, finalizzato a promuovere il "progetto culturale orientato in senso cristiano", accompagnandone la riflessione e sostenendo le attività del relativo Servizio Nazionale.” (Osservatore Romano, 30/1/08) In un’altra pagina (la 33’) mons.B.Forte (“Etica, ripartiamo dal dialogo“) se la prende con gli scienziati che non nascondono la loro attività per difendere alcuni aspetti della scienza e soprattutto della biologia che infastidiscono moltre delle religioni attuali; si citano così R.Dawkins e Odifreddi. Interessante, e diversa rispetto ad altri interventi precedenti, l’opinione di mons.Forte che non se la sente di negare la possibilità di un’etica atea: “l’etica è un mettersi in relazione con l’altro. Non c’è etica dove non c’è alterità, ovvero un corrispondere, un portare responsabilità nel senso del pondus, del peso dell’altro. Dunque, può esserci un’etica anche di chi non crede e riconosce l’alterità immediatamente nel prossimo, nel vicino, come esigenza con cui misurarsi e a cui corrispondere”. L’intervista a Bruno Forte fa parte di un dossier sul ruolo dell’ateismo nella sfera pubblica (“Ateismo, fede ed eguale rispetto“) presentato nel
29/1/08-IT
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Articolo davvero preoccupato di E.Boncinelli sul Corriere (“Torna il sacro e sfida l'Illuminismo”); questo è solo l’inizio: “La religione, al pari di tutte le convinzioni parareligiose, rassicura e deresponsabilizza, e non saprei dire quale dei due aspetti sia più ben accetto agli individui che la professano. Se l'aspetto della rassicurazione non ci deve riguardare più di tanto, è sull'aspetto della deresponsabilizzazione che la modernità ha qualcosa da dire”, ma poi Boncinelli comincia a preoccuparsi, citando “la delega che viene così conferita ai ministri di culto perché accertino e comunichino quale sia il comportamento etico giusto da tenere in ogni circostanza“, e rifiutandola: “non ci piace la delega per l'etica che il clero si è attribuito. Nessuno può legiferare per nessuno in temadi morale. Non ci deve essere un'etica individuale quindi? Non cherziamo! La messa a fuoco di un'etica individuale è importate per il pensiero laico quanto e più che per il magistero cattolico, anche se, rispetto alle posizioni del secondo, il primo auspica una maggiore attenzione al caso singolo e alle istanze dell'individuo e una minore rigidità.“ … preoccupato per gli effetti sull’etica sociale: “Il fatto è che una volta che un'autorità si arroga il diritto di legiferare sul tema del retto comportamento, è facile per essa passare dalle questioni di morale individuale a quelle che definirei di etica sociale.” Fino ad arrivare alla conclusione, molto chiara; “È di moda oggi esultare, anche da parte di autori considerati laici, per un certo recente «ritorno del sacro». Non so bene di cosa si parli e di che cosa dovremmo esultare: il senso del sacro vive di ignoranza, di paure e di oscure minacce, confina con la superstizione e dispone al fatalismo e al fanatismo. Se c'è veramente questo ritorno del sacro, significa che l'Occidente tenta di rientrare in quello stato di minorità dal quale l'Illuminismo, secondo Kant, l'aveva a suo tempo affrancato.
27/1/08-IT
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A volte si trovano articoli con concetti interessanti anche dove meno uno se lo aspetta. Oggi su Libero si recensisce un libro di Arbasino del 1990 (“Paura e disgusto in Italia; i vizi di un Paese senza”);dopo aver citato alcune follie dell’Italia contemporanea (ad esempio le continue condanne per omicidio nonostante si chieda ce anche l’aborto venga equiparato all’omicidio…) si accenna anche alla visita del Papa alla Sapienza, chiedendo che per par condicio anche R.Dawkins o Pievani possano “andare ad inaugurare l’anno ecclesiastico per dire cosa c’era sulla terra 3 miliardi di anni prima della genesi”; Parente sembra sia rimasto colpito da una giusta osservazione di Pievani nel libro “In difesa di Darwin”, dato che la cita: “Perchè esiste il vilipendio della religione e non della scienza e però tutti in fila se serve un antibiotico o un viagra o una chemio? E chissà che sgomitate se dalle staminali embrionali dovesse derivare una cura per il cancro…”. Come si nota, oltre a evidenziare l’incoerenza, si intravede anche un’allusione alla favola del lupo e dell’agnello, la cui ignoranza impedisce di vedere che quella della scienza è soprattutto una battaglia difensiva rispetto a critiche spesso ridicole.
26/1/08-USA
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Finalmente si può leggere un articolo che illustra un esempio di quella che i creazionisti biblici USA chiamano “ricerca scientifica” applicata al mito della Genesi. E’ uscito infatti (e lo fa notare Silvie Coyaud nel suo blog) il primo fascicolo del primo volume della prima rivista “scientifica” creazionista, Answers Reasearch Journal della “Answers in genesis”. Come tutti sanno, la ricerca scientifica, quella vera, parte sempre da qualche domanda intelligente che pone un problema importante, che si risolve con una dimostrazione o proponendo un’ipotesi di lavoro che è il punto di partenza per sviluppare ulteriori ricerche che daranno luogo ad ulteriori articoli scientifici che permetteranno di aumentare le conoscenze utilizzabili dalla nostra specie. Chi avrà l’ardire di leggere uno dei primi articoli (“Microbes and the Days of Creation”) scoprirà perchè non è difficile nè sintomo di maleducazione fare ironie sulle basi culturali di quella che certamente non è ricerca scientifica. Curioso anche scoprire che alcuni microorganismi potrebbero essere stati creati al terzo giorno della settimana dedicata alla creazione; altri microorganismi invece [chissà perchè… ma lo spiegano!] solo dopo il peccato originale … triste invece pensare che magari l’idea [non si può certo pensare che sia un’ipotesi, essendo priva di premesse serie], a troppi di noi possa sembrare plausibile … forse non sappiamo distinguere fra la ragione e un semplice pensiero?! Ricordiamoci comunque che la Chiesa cattolica rifiuta il creazionismo biblico: “La Bibbia non è un libro di scienze”. Alla creazione però ci crede. Inevitabile quindi una certa … confusione nel pensiero … dopo la necessaria disattivazione della ragione.
25/1/08-UK
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Secondo il Corriere (“LANCET PROMUOVE RATZINGER NON SU PRESERVATIVI E AIDS”) in un articolo su Lancet si apprezza il Papa per le sue dichiarazioni favorevoli alla scienza e in particolare alla teoria dell’evoluzione (“ci sono più evidenze scientifiche in favore dell’evoluzione”), ai problemi del clima (nel 2006 – o nel 2007? - si è tenuta una conferenza in vaticano sui cambiamenti climatici). Curiosa l’anticipazione di quel che avverrà prossimamente: “Ratzinger parlando all’ONU disse <L’umanità è oggi giustamente preoccupata per l’equilibrio ecologico futuro>”. C’è qualche dubbio che si siano confusi gli ultimi due papi … Benedetto 16 andrà all’ONU solo nei prossimi mesi…
25/1/08-IT
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Il pasticcio della rinuncia del Papa all’invito personale del rettore (il Senato Accademico è stato infatti solo informato a posteriori dell’evento) a inaugurare l’anno accademico alla Sapienza di Roma (valutato in modo per quanto possibile laico … prima da un teologo valdese e poi da un altro teologo valdese: Una farsa italiana in tre atti) ha permesso comunque di rinfrescare le conoscenze sul secondo processo a Galilei; fu il processo che si concluse con l’abiura e quindi con una modesta condanna (in parte comunque scontata dalla figlia suora…) di chi comunque viene considerato il fondatore della scienza moderna. E’, ad esempio, comparso solo in questi giorni, oltre ad alcune riflessioni di un centro studi vaticano (“G.GALILEI E LA QUESTIONE GALILEIANA“), il testo completo del capitolo del filosofo Feyereband, citato dal card.Ratzinger nel 1990 a Parma ed a Roma. Quel testo non era ancora comparso in italiano, e lo si può leggere oggi sul Corriere della Sera (“Feyereband e G.Galilei: il testo mai letto in Italia”) affiancato da due commenti (“IL CONTESTO DELLE FRASI INCRIMINATE” di A.Carioti e “L'AFFAIRE SAPIENZA LO AVREBBE DIVERTITO” di G.Giorello). Penso che sarebbe interessante che qualcuno approfondisse l’argomento, ma sembra che non si sia messo in evidenza, nè da parte del Papa (nel 1990), ma nemmeno da parte dei due commentatori odierni, quello che invece mi sembra il punto più interessante (e preoccupante) evidenziato nel capitolo di Feyereband: se fosse vero che G.Galilei venne condannato dal Sant’Uffizio soprattutto perché sosteneva ipotesi contrarie ai sacri testi pur non avendo prove serie dell’eliocentrismo (ed è vero, le maree non lo erano), non è più giustificabile oggi un parallelismo fra G.Galilei e Darwin (che sembra angosciare anche mons.Ravasi: “Quell’evento, e altri tristi episodi simili di confronto ci insegnano quanto tragica possa risultare questa reciproca incomprensione”). Anche per Darwin infatti la difendibilità della sua teoria era inizialmente debole, per cui anche lui, quand’era in vita, avrebbe potuto essere condannato, in quanto mancavano ancora alcune prove fondamentali (la genetica, con i suoi meccanismi casuali, allora la conosceva solo … un abate boemo di nome Mendel …). OGGI INVECE è assolutamente irrazionale continuare a criticare una teoria che ha avuto finora 150 anni di continue conferme e soprattutto utili applicazioni; anche il teologo V.Mancuso potrebbe essere d’accordo … sull’irrazionalità, OGGI, di un simile comportamento e quindi di critiche come quelle che il Papa ha fatto nel corso del convegno di Castelgandolfo del 2005. Se l’eliocentrismo ha avuto le prime conferme solo 150 anni dopo il processo a Galilei, il neodarwinismo le ha da tempo e continuano ad aumentare. Certo qualcuno (il card.Schönborn, per esempio) sta cercando disperatamente di negare che i miliardi di fatti indipendenti che avvengono in ogni frazione di secondo nell’evoluzione biologica abbiano ormai una spiegazione razionale (che non è certo solo dovuta al caso, come qualcuno pensa e cerca di far credere!). Di fronte a questo comportamento critico fuori tempo massimo e irrazionale avviamente i biologi evoluzionisti dovrebbero alzare un po’ la voce, invitando ad usare appunto la ragione per capire che non siamo più nel secolo in cui una religione poteva aver successo facendo credere che la scienza sostenga che “l’uomo è frutto del caso”. E’ deprimente vedere in azione chi stravolge il pensiero e le frasi altrui, ma non è difficile far notare che questa frase … è contestata da sempre anche dai biologi evoluzionisti. Basta leggere quello che scrivono … Il convegno su Darwin organizzato dall’Università Gregoriana nel marzo del 2009 (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES”) sarà quindi un’occasione unica: dovrebbe avere come obiettivo principale la dimostrazione che la Chiesa non usa la ragione solo quando le fa comodo (come sostiene anche un teologo, V.Mancuso, i cui libri vediamo nelle librerie spesso in fianco a quelli del Papa …). Per ora – manca solo un anno - abbiamo solo nervosi e poco convincenti iniziative irrazionali, anche sponsorizzate da rettori di università vaticane che sembrano contenti di partecipare a iniziative penose che negano non solo la razionalità della scienza ma anche precedenti dichiarazioni del Vaticano in cui si accettava l’evoluzione come un fatto (2004). Purtroppo ognuno va per conto suo, cercando evidentemente di trascinare il Papa sulla sua strada.
25/1/08-IT
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Lucido ma deprimente un articolo su Repubblica (“I DOCENTI "CRETINI" E IL METODO TARGATO CEPPALONI“) che ricorda la condanna come “cretini” e addirittura “cattivi maestri” dei docenti della Sapienza che contestavano che “l’università invitasse all’inaugurazione dell’anno accademico non il solito premio Nobel ma un signore che considera Darwin un delinquente e il processo a G.Galilei sacrosanto” [non c’è da stupirsi; sacrosanto e con le stesse premesse è anche quello in corso da 150 anni contro Darwin … nel disperato tentativo di negare una spiegazione razionale alla stessa evoluzione biologica, pur accettata 4 anni fa (2004) e oggi spesso messa pure in discussione] e lo collega al fatto che pochi giorni dopo “il 95% di chi ha espresso condanna per gli scienziati della Sapienza si è schierato con identico monolitismo a difesa di Mastella e signora” che oltre ad occuparsi di “piazzare primari di fiducia” hanno fatto cadere un governo che non li difendeva a sufficienza ("VOLEVANO FARMI FINIRE COME CRAXI MA IL POPOLO STAVOLTA E' CON ME")
…
[Un collega, che per quest’anno si è trasferito all’estero con tutta la famiglia per svolgere ricerche che coinvolgono lo studio dei primati e quindi l’evoluzione … non mi nascondeva ieri qualche perplessità sul tornare e far ritornare i suoi figli in un paese che continua a dimostrare così scarso rispetto non solo per la scienza ma anche per la ragione (LA POLITICA HA VOLUTAMENTE IGNORATO LE RAGIONI DEI 67 FISICI DELLA SAPIENZA): ormai solo da lontano ci si scandalizza se un governo non ha appoggio né parlamentare né popolare quando non difende comportamenti illegali di suoi esponenti; incredibile anche il fatto che chi spera di vincere le elezioni già oggi promette che non si potranno più fare intercettazioni telefoniche ("Mai più intercettazioni selvagge") contro la criminalità organizzata – e ben diffusa - dei colletti bianchi, di chi non paga le tasse ma anche dei politici corrotti].
24/1/08-IT
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Il titolo dell’articolo presente nel sito web di ICN News certamente sopravvaluta (“Un fatto di portata storica per la cultura italiana“) un evento di portata … preistorica. Non c’è infatti dubbio che la novità dell’uscita della traduzione italiana di un libro che contesta il neodarwinismo sia proprio il salto culturale all’indietro di almeno un paio di secoli, tanto è vero che sia l’autore della traduzione che l’autore dell’articolo aderiscono all’AISO, un circolo “culturale” legato alle chiese evangeliche che crede senza pudore nel creazionismo biblico. Forse in Italia sono gli unici, ma sanno come farsi notare. Anche la frase [anti-ratzingeriana] contro l’origine comune di tutti gli esseri viventi e la stessa evoluzione biologica (verso cui la chiesa cattolica ufficialmente non ha obiezioni) brilla all’interno dell’articolo: “la pubblicazione di un trattato critico sull'evoluzione, un manuale di biologia, a livello universitario, senza lo schema darwiniano "scimmia - uomo". Si tratta di un testo che aspettavano "tutti" in Italia”.
23/1/08-IT
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Sull’Unità un interessante e pacato articolo di G.Barbujani (“ LA STRANA SCIENZA DEL PAPA”) che cerca di documentare uno dei punti (la posizione del papa sulla scienza) che altri avevano affrontato in questi giorni, spesso senza sentire il bisogno di fornire alcuna dimostrazione dei cambiamenti in atto rispetto a situazioni precedenti, che sembravano (ed erano) più ragionevoli. Spesso in questi giorni si era evocata la ragione ma si continuavano a leggere solo pensieri (spesso “acidi” … ma senza dimostrazioni razionali). [E’ molto strano; si confrontano e si definiscono la fede e la ragione, ma si dimentica che nella nostra specie anche il solo pensiero – che è presente però anche negli animali più semplici - ha avuto un ruolo importante. Il rischio di confusione sembra rilevante …].
22/1/08-IT
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Articolo di Gentiloni sul Manifesto (“L'università a piazza San Pietro”) in cui si esprimono seri dubbi sull’intervento del Papa alla Sapienza, e in particolare il punto in cui condanna la ragione che non passi attraverso la fede. Interessante articolo sul Foglio, stranamente molto critico verso il Papa e la Chiesa cattolica; non è quindi del direttore ma di un teologo laico, V.Mancuso: “LA RAGIONE VINCE, RIFARE LA CHIESA”. Si parla del ruolo attuale della ragione e della fede, della preoccupazione del Papa per la debolezza della fede di fronte alla ragione (sia quella della filosofia che si incontrava anche nella “Fides et ratio” che quella della scienza): “per secoli le argomentazioni condotte a partire dalla fede erano vere a priori, accettate senza discutere. Oggi avviene il contrario; le argomentazioni a partire dalla fede sono opinabili a priori, senza fondamento stabile, pura soggettività, gusto personale … oggi la ragione è più forte della fede”. Impressionante, poi, anche per il riferimento al continuo, secolare e penoso irrazionale rifiuto ad accettare il neodarwinismo come spiegazione dell’evoluzione biologica (recentemente si è anche arrivati al punto di alterare una frase del papa precedente …), la frase seguente di Mancuso: “Laddove emerge un’inconciliabilità fra ciò che sostiene la ragione e ciò che sostiene la fede … è quest’ultima a cedere e uniformarsi”; la frase è esattamente opposta alla dichiarazione di mons.Fisichella, rettore dell’università Lateranense: “Se c’è veramente incompatibilità tra un dato della fede e un dato della scienza, allora uno dei due deve inevitabilmente fare un passo indietro. E a mio avviso lo deve fare la scienza, non la fede” (MicroMega, giugno 2005). Ma Mancuso prosegue con un affondo: “O lo fa subito o, come purtroppo il più delle volte è avvenuto, lo fa quando è costretta dalla forza delle cose, della ragione della verità”. Dopo aver comunque riconosciuto che il cattolicesimo attribuisce grande importanza alla ragione … un altro affondo: “se si accetta la ragione, la si deve accettare fino in fondo … non è una serva che si può congedare a piacimento .. o le si dà sempre il primo posto o la si mette sempre in secondo piano … significa impegnarsi a condurre il discorso teologico sempre all’insegna della ragione”. A questo punto Mancuso svela, forse non intenzionalmente, un possibile motivo per cui da tempo il Papa insiste con la richiesta di un “ampliamento della ragione”: “a me sembra che questo primato della ragione nella nostra chiesa non venga sempre rispettato” … facendo notare come la Chiesa prima debba cominciare ad usar la ragione in modo corretto in alcuni problemi. Cita ad sempio l’esigenza di rivedere il concetto irrazionale di creazione ex nihilo (Darwin e i biologi sarebbero davvero contenti…), il concetto irrazionale di peccato originale e le sue ripercussioni sui neonati innocenti e sui miliardi di animali e piante morti nel corso dell’evoluzione prima della comparsa dell’uomo e quindi prima del peccato originale che ha introdotto proprio la morte, che prima non era contemplata ... Avendo evidenziato gli aspetti irrazionali (e a volte pure penosi e sciocchi) dell’attacco scoordinato alla biologia evoluzionistica non posso che concordare con Mancuso quando scrive “La battaglia per la ragione si combatte anche al nostro interno; prima di guardare la pagliuzza negli occhi degli altri guardiamo la trave nei nostri”. Mancuso non si ferma neppure davanti a temi spinosi come quello dell’aborto, proponendo spinosissime soluzioni: “se si vuole davvero contribuire ad evitare l’aborto, una revisione della dottrina della contraccezione si impone”; fa notare anche l’imbarazzante relazione, di solito non evidenziata, fra la posizione della Chiesa contro la contraccezione e l’idea, dimostrata falsa già più di un secolo fa, che la vita umana sia già presente negli spermatozoi ... [quanto tempo ci vorrà ancora per capire che anche moltissimi zigoti sono ancora solo una “potenzialità di vita”?] Il finale però sembra purtroppo poco coerente: se addirittura un teologo strapazza così la Chiesa avvertendo che ci sono travi negli occhi di chi parla di ragione ma non la usa o la usa solo quando fa comodo (“prenderla come guida finchè i conti tornano e poi, quando i conti iniziano a non tornare, abbandonarla”) … perché ingrandire la pagliuzza negli occhi di chi queste travi già le vedeva da tempo? Perchè parlare di ”fatti incredibili come l’intolleranza laicista di qualche giorno fa alla Sapienza”?
20/1/08-IT
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C.Magris in un articolo sul Corriere (“CHI E' LAICO CHI E' CLERICALE“) commenta il pasticcio avvenuto alla Sapienza. Purtroppo senza conoscere bene i fatti, né quelli avvenuti alla Sapienza, né quelli che riguardano la strana e ormai secolare battaglia attuale della Chiesa contro il neodarwinismo, di cui presenta una situazione confusa ma meno di quanto sia in realtà; peccato che, conoscendo bene il tedesco, come dimostra nell’articolo, non abbia letto fin dal maggio 2007 il libro (“Creazione ed evoluzione”) che raccoglie la discussione avvenuta a Castelgandolfo alla fine dell’estate del 2006. In quell’occasione il Papa, dopo aver consultato altri teologi e aver ripassato le idee di 2 biologi tedeschi molto critici verso il neodarwinismo, già citati in una preoccupata conferenza alla Sorbona nel 1999: «Verità del cristianesimo?», snobbò leopinioni del biologo molecolare austriaco neodarwiniano (P.Schuster) che era personalmente presente come consulente scientifico. Giunse quindi alla conclusione che non solo il neodarwinismo, oltre ad avere molti altri gravi difetti, non era scienza, ma nemmeno l’evoluzione fosse dimostrabile scientificamente, smentendo (forse senza rendersene conto) quanto aveva accettato – l’origine comune di tutti gli esseri viventi - in un documento che aveva firmato nel 2004. Lo stesso volume è uscito in italiano solo pochi mesi fa, probabilmente dopo un lavoro di traduzione molto elaborato … per cui è molto ottimista C.Magris quando scrive “Si è detto che è inaccettabile l’opposizione della dottrina cattolica alle teorie di Darwin. Sto dalla parte di Darwin (le cui scoperte si pongono su un altro piano rispetto alla fede [?]) e non di chi lo vorrebbe mettere al bando, cone tentò un ministro del precedente governo, anche se la contrapposizione fra creazionismo e teoria della selezione non è più posta intermini rozzi e molte voci della chiesa [?], in nome di una concezione del creazionismo più credibile e meno mitica [?], non sono più su quelle posizioni [?]” Abbastanza interessante verificare (nella “illuminante” e sconcertante conferenza del card.Ratzinger alla Sorbona nel 1999: «Verità del cristianesimo?») come sia a volte del tutto opposto il modo di vedere l’evoluzione e la teoria dell’evoluzione; il dialogo in queste condizioni da “invasione di campo” risulta oggettivamente impossibile. Se per il biologo è il riferimento per ogni processo biologico che avviene sulla terra a partire dall’origine della vita (Dobzhansky: "in biologia nulla ha senso se non alla luce dell'evoluzione") e lo strumento che permette di procedere nella scoperta del funzionamento dei meccanismi vitali normali e patologici anche in vista del migliore adattamento della nostra specie all’ambiente, per il Card.Ratzinger nel 1999 invece: “La teoria dell'evoluzione si è sempre più consolidata come la via diretta per far scomparire definitivamente la metafisica, per rendere superflua l'«ipotesi di Dio» (Laplace) e formulare una spiegazione del mondo strettamente «scientifica». Una teoria dell'evoluzione che spiega complessivamente tutto il reale, è divenuta una sorta di «filosofia prima» che rappresenta, per cosi dire, il fondamento vero della comprensione razionale del mondo. Ogni tentativo di mettere in gioco cause diverse da quelle elaborate da una tale teoria «positiva», ogni tentativo di «metafisica» deve apparire come una caduta al di sotto della ragione, come un'involuzione rispetto alla pretesa universale della scienza. Così, l'idea cristiana di Dio è necessariamente considerata come non scientifica. […] Ci si può chiedere se con questo sia stata detta l'ultima parola, se la separazione tra ragione e cristianesimo sia oramai definitiva. In ogni caso, non si può fare a meno di affrontare la discussione sulla portata della dottrina dell'evoluzione come filosofia prima e sull'esclusività del metodo positivo come unica modalità di scienza e di razionalità. Una tale discussione dovrà dunque essere intrapresa dall'una e dall'altra parte con serenità e nella disponibilità ad ascoltare, cosa che è tuttora riuscita solo in piccola parte. Nessuno potrà seriamente dubitare delle prove scientifiche dei processi micro-evolutivi. […] In fin dei conti, si tratta di un'alternativa che non si lascia più risolvere semplicemente dalle scienze naturali e neanche, in fondo, dalla filosofia. si tratta di sapere se la dottrina
19/1/08-IT
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18/1/08-IT
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Sul Corriere un articolo di T.Pievani ("L'EVOLUZIONE RITORNI A SCUOLA") su un recente documento dell'Accademia dei Lincei sull'insegnamento dell'evoluzionismo nelle scuole; nel titolo ci si riferisce riduttivamente alla sola evoluzione, un fatto ben noto fin dalla fine del 1700 – anche per quanto riguardava l'uomo la somiglianza con le antropomorfe era già allora evidente - e accettato anche dalla chiesa cattolica nel 2004, con un documento firmato dal Card.Ratzinger che però la chiesa preferisce non diffondere adeguatamente, chiedendo e lasciando invece spazio per idee del 1600. Questa “censura” di un documento firmato dal Card.Ratzinger sembra davvero strana. Un articolo di O.Franceschelli sul Riformista ("L'INTEGRALISMO CATTOLICO METTE IN PERICOLO LA LAICITA'") evidenzia non solo le parti non accettabili del discorso del Papa letto alla Sapienza (e in particolare le critiche alla scienza e la proposta di spezzettare la ragione), ma anche "le contumelie e le reazioni strumentali" che hanno accompagnato la descrizione dei fatti nella stampa cattolica, dove sono assenti ricostruzioni corrette ma si trovano anche provocazioni come l'invito ai rettori delle università italiane a far inaugurare gli anni accademici dal Papa. Per riprendere una notizia di ieri, si può ritornare a citare alcune frasi sul processo a G.Galilei tratte sempre dal discorso del Papa tenuto a Roma nel 1990 (embra di capire che in questo caso non sono citazioni altrui, ma, trattandosi del card.Ratzinger … il dubbio rimane…), queste frasi sono certamente utili anche per evidenziare la somiglianza con l’attuale attacco irrazionale al neodarwinismo, basato più su superstizioni che fatti (che pur il card.Ratzinger aveva ammesso di conoscere ed approvare nel 2004 ): “Da una parte troviamo l'Inquisizione: il potere che incarna la superstizione, l'avversario della libertà e della conoscenza. Dall'altra la scienza della natura, rappresentata da G.Galilei; ecco la forza del progresso e della liberazione dell'uomo dalle catene dell'ignoranza che lo mantengono impotente di fronte alla natura. La stella della Modernità brilla nella notte buia dell'oscuro Medioevo”. Sarebbe stato meglio che i 67 fisici di Roma, accusati perfino di oscurantismo (!?) avessero trovato e pubblicato invece queste frasi … finora poco note; ora che quel discorso del 1990 non è più ignorato o tenuto nascosto … anche i biologi hanno qualche speranza in più … che a queste frasi si agganci subito almeno mons.Ravasi, che sappiamo desideroso di evitare di fare gli stessi errori nel gestire una soluzione per Darwin e il neodarwinismo. Se aveva bisogno di uno stimolo per fare in fretta, non ne potrebbe avere uno migliore: contribuire alla “liberazione dell'uomo dalle catene dell'ignoranza che lo mantengono impotente di fronte alla natura”. Se invece le frasi del Card.Ratzinger sono non opinioni ma una ricostruzione della storia del pensiero nel XVIII secolo, allora è il suo momento: lui ora è, per alcuni anni, nelle condizioni di influenzare la storia del pensiero del XXI secolo in modo rilevante. Su Repubblica un’intervista a un chimico USA, premio Nobel, su quanto avvenuto a Roma ("FEDE E SCIENZA MONDI SEPARATI MA RATZINGER AVEVA DIRITTO A PARLARE"); dopo aver chiarito che negli USA, dove sono praticate 1200 diverse religioni, religione e scienza sono ben separati (forse in Italia qualcuno dimentica che anche nel nostro paese ci sono 600 religioni diverse) Su l’Espresso un articolo di Veronesi (“IO CREDO AL DIALOGO”) che sottolinea il disagio di molti giovani verso la recente sempre maggiore invadenza della Chiesa anche su temi che non riguardano le sue competenze e le sue conoscenze, come ad esempio su problemi scientifici come l’evoluzionismo che non riguardano per niente la fede ma che vedono in azione la chiesa per evitarne l’insegnamento in alternativa ai miti creazionisti che vengono insegnati nell’ora di religione già a partire dai tre/quattro anni. Raccomanda inoltre di superare i blocchi verso il matrimonio dei sacerdoti e il sacerdozio delle donne per evitare alcuni gravi problemi, che non sempre facilitano il proselitismo fra i giovani.
17/1/08-IT
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E’ disponibile nel sito del museo di Storia Naturale di Milano il programma delle iniziative che verranno realizzate a Milano e nei dintorni nei giorni 12 – 17 febbraio 2008, in occasione del prossimo Darwin Day, che avrà come tema generale “La Natura addomesticata”. Grazie a TELECOM ITALIA il tutto potrà essere seguito in diretta dal sito PIKAIA: www.pikaia.eu. Bisogna sperare che le polemiche sull’annullamento/rinvio della visita del Papa all’Università di Roma si chiudano presto e che non si creino fronti contrapposti se questo avviene. Come sembra, sulla base di equivoci, ignoranza dei fatti, dei testi e della sequenza vera degli eventi; contrapposizioni che comunque renderanno problematico risolvere i problemi che la Chiesa continua ad avere con il metodo scientifico, come certificato dalla lettera di GP2 spedita nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne e come risulta evidente dal continuo ricorso al termine “verità”, magari associato in un’improbabile “verità laica”. Utili le spiegazioni da parte di firmatari di una lettera diversa da come viene presentata e demonizzata. Tutta la storia inizia il 23 ottobre 2007, in Senato Accademico, con la comunicazione del rettore che aveva invitato il Papa il 30/11 a tenere una “lettura magistrale” all’interno dell’inaugurazione dell’anno accademico; forse qualcuno comincia a protestare per un’iniziativa del tutto insolita, dato che già il 1’ novembre il rettore cambia il programma cercando di far uscire il Papa dall’inaugurazione dell’anno accademico: il rettore informa infatti che ha deciso che il papa arriverà invece DOPO l’inaugurazione dell’anno accademico; c’è qualcuno che non si accontenta: il 14 novembre 2007 compare una lunga e complessa lettera pubblica del fisico ottantenne M.Cini al rettore (dove si citano numerose problematiche reali, fra cui il grave e incomprensibile contrasto sulla teoria dell’evoluzione, ma non si cita affatto il discorso del Papa a Parma nel 1990, l’unico elemento di novità introdotto successivamente); si fa anche notare lo spostamento dell’intervento del Papa, che viene però ritenuto insufficiente dal punto di vista mediatico. Poco dopo (il 23 novembre 2007) in una breve lettera riservata inviata al rettore di appoggio a M.Cini da una sessantina di fisici si riporta una frase di Feyereband contro G.Galilei, citata dal Papa nel 1990 a Parma, ma poi in parte criticata; nella lettera non si chiarisce affatto se tale dichiarazione fosse stata fatta propria dal Card. Ratzinger, ma si chiede al rettore che “l'intervento di papa Benedetto XVI all'inaugurazione dell'Anno Accademico alla Sapienza … possa ancora essere annullato". Ambedue queste lettere, come si evidenzia, fanno riferimento proprio all’inaugurazione dell’anno accademico, fatto rilevante ma quasi mai citato nelle critiche alla lettera dei fisici. Successivamente a queste iniziative, l’inaugurazione dell’anno accademico è stata spostata al 17/1/08 e ulteriormente separata rispetto alla “visita pastorale” del Papa, che comunque sarebbe stata immediatamente successiva: “Dopo la cerimonia è prevista la visita pastorale di Papa Benedetto XVI” (SA del 20/11/07); non si parla più di “lettura magistrale”, come si vede. Un autorevole sito cattolico evidenzia negativamente questo progressivo declassamento della visita papale: “il papa non avrebbe dovuto tenere la vera e propria Lectio inaugurale dell’atto accademico, ma intervenire in un secondo momento, a cerimonia ufficiale conclusa. Già questa insolita organizzazione ci era sembrata lesiva della dignità dell’ospite e una eccessiva concessione agli equilibri ideologici interni al Rettorato e al Senato Accademico. A maggior ragione amareggiano quindi le successive astiose opposizioni alla visita del papa, a partire dalla cosiddetta “lettera del 67”, fino ai manifesti e alle dichiarazioni degli studenti, molto sprovvedute nel linguaggio e nei contenuti.” Successivamente, contrariamente a quanto si legge qui sopra, non ci sono state novità fino a quando in gennaio improvvisamente è ricomparsa su Repubblica la lettera dei fisici; a questo punto anche gli studenti si sono inseriti e hanno cominciato a gestire il problema (insieme ad alcuni dei docenti firmatari della lettera…), organizzando e programmando iniziative durante la visita papale, per le quali il rettore ha messo a disposizione un’aea vicino al rettorato. Poco dopo questa decisione il Papa ha declinato l’invito rinunciando alla visita alla Sapienza.
16/1/08-VA
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Lungo e complesso articolo (“Principali nodi in tema di evoluzione “) sull’Osservatore Romano dell’antropologo (e monsignore) F.Facchini, che da un po’ di anni (oggi è giusto il secondo anniversario del suo primo articolo …) trova spazio su quel giornale per chiarire alcuni aspetti che gran parte del clero e dei cattolici in genere ignora (e teme) e quindi rifiuta pur senza conoscere. I problemi affrontati sono tanti (evoluzione e creazione, passaggio dalla non vita alla vita, finalità e casualità, l'uomo e il suo ruolo) e l’articolo evidenzia un po’ in tutti le preoccupanti differenze fra la scienza da una parte (con i suoi metodi rigorosi - che hanno permesso l’accelerazione dell’evoluzione culturale negli ultimi secoli - e quindi con i suoi ovvii limiti), la filosofia e soprattutto la teologia (con i loro metodi e quindi … senza limiti, senza confini oggettivi e senza possibilità di verifica, di comparazione e di scelta fra filosofie e teologie diverse e oggi sempre più contigue). E’ un confronto (a qualcuno piacerebbe chiamarlo “dialogo”, ma, forse involontariamente, F.Facchini dimostra chiaramente come sia un po’ troppo impari …) fra metodi di conoscenza e di interpretazione dei fatti diversi e spesso contrapposti. Non mancano quindi le occasioni per indicare quando la scienza deve lasciare il campo alla filosofia o alla teologia, senza che si riesca a spiegare né quali siano i vantaggi reali né se i ragionamenti senza dimostrazioni e senza verifiche dei risultati sono ancora utili (anche per la diffusione e il successo oggi di una religione fra le tante, in presenza di teologie diverse che spesso manifestano la loro origine “umana”) e soprattutto se vengono accettate. Un problema con la ragione comunque sembra evidente dal ragionamento (non contestabile né dimostrabile con i rigorosi metodi della scienza) che coinvolge la stessa definizione, troppo ampia rispetto a quella accettata dalla scienza, di “ragione”, con la certezza di avvicinarsi un po’ troppo alla definizione di “pensiero”: “Alla razionalità riconoscibile nella materia si aggiunge una razionalità anche nei processi evolutivi. Tutto ciò induce a pensare a una mente ordinatrice, a una ragione creatrice. Non è una dimostrazione scientifica, raggiunta con i metodi delle scienze, ma una conclusione ragionevole” [La frase cambierebbe sostituendo “ragionevole” con “pensabile”?] Con queste premesse, e pensando a quanto frequentemente si chiedano e si desiderino interventi esterni (solo favorevoli!) di un Dio personale, sembra strano poter contestare in modo convincente la truffa USA dell’Intelligent Design: “Anche la casualità di eventi imprevedibili o rientranti nelle leggi della statistica o come coincidenza di eventi collegati a linee indipendenti di cause, può rientrare nei processi evolutivi e nel piano di Dio, a cui tutto è presente essendo fuori dalla dimensione del tempo. Questo modo di vedere, che esclude interventi dall'esterno volti a correggere e orientare l'evoluzione in vista di un disegno (come sostenuto dalla teoria dell'Intelligent Design) si illumina di una particolare luce nella rivelazione cristiana che parla di un progetto di Dio sulla creazione e sull'uomo, in qualunque modo esso possa essersi realizzato”. Sembrano un po’ troppo trascurati alcuni problemi, forse perchè su questi già si è espresso in modo difforme il Papa; ad esempio sulla differenza fra microevoluzione – dimostrata e accettata dal cerd.Ratzinger già nel preoccupatissimo discorso fatto alla Sorbona nel 1999 - e macroevoluzione – dimostrabile soprattutto a posteriori e non accettata espressamente, anche sulla base delle opinioni di un paio di biologi tedeschi critici sull’evoluzione ripetutamente citati dal Papa – e molto amati anche dai creazionisti biblici italiani. Nulla si dice (se non forse un accenno nella frase “Non è una dimostrazione scientifica, raggiunta con i metodi delle scienze, ma una conclusione ragionevole“) nemmeno riguardo alla pressante richiesta del Papa di “ampliare la ragione” allo scopo di rendere un po’ più “scientifiche” anche la filosofia e la teologia e quindi più accettabile l’uso di “scienze religiose” per indicare le sedi di insegnamento della teologia. Nulla si dice nemmeno dell’incongruenza nell’accettazione dell’origine comune degli esseri viventi (come indicato chiaramente nel citato documento del 2004) senza accettare come necessaria spiegazione la
compito, si degradi in positivismo; che la
15/1/08-IT
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Proprio in un momento in cui sarebbe meglio dimostrare serietà e rispetto della scienza anche nei quotidiani cattolici, l’Avvenire nasconde e capovolge (nell’intrigante titolo che promette molto … ma invano: “Perché l’uomo non è un caso”) quanto viene detto da un famoso antropologo che si occupa da sempre di evoluzione umana, Y.Coppens; le sue parole sono infatti non solo una dimostrazione del fatto che il Disegno Intelligente non è credibile (si legge infatti che Coppens ” rifiuta la prospettiva del Disegno intelligente, che ci sia una 'mano invisibile' che guida l’evoluzione”) ma si fa anche capire che la scienza oggi attribuisce un ruolo importante al caso nei processi evolutivi. E non è affatto facile leggere frasi simili sull’Avvenire, tanto che lo stesso F.Facchini, uno dei pochi fra I cattolici italiani a conoscere e capire questa problematica ben nota agli scienziati cattolici USA, preferisce scriverne sull’Osservatore Romano…. Con grande sincerità, rispetto per i suoi limiti e per le competenze dei colleghi, Coppens ammette che, su questioni che non conosce bene, lui ha semplicemente dei dubbi, ma crede comunque a quanto gli dicono gli esperti: “Quando osservo tante specie registrare una 'mutazione utile' esattamente nel momento in cui ne avevano bisogno, è difficile per me vedere l'opera del caso. D'altro canto, quando si parla con i genetisti, con i biologi molecolari, questi ti dicono: 'Ti assicuro, la mutazione è un processo assolutamente casuale'. Dunque, cosa bi sogna credere? Quando i colleghi mi dicono 'Devi ascoltarci', io non posso che essere d'accordo con loro. Quando sono io, però, che ho cinquant'anni di esperienza sul terreno, a fare delle osservazioni, allora anche loro dovrebbero ascoltare me. Una possibile soluzione è che le mutazioni siano sì eventi casuali, ma forse ne esiste uno 'stock': si trovano immagazzinate nella cellula in modo passivo e può essere che, nel momento in cui il cambiamento climatico ha luogo e interviene la selezione naturale, entro la gamma di mutazioni casuali che si sono conservate venga pescata quella giusta”. L’ultima frase, che certo al giornalista non risultava ovvia [la spiegazione non è chiarissima e completa, ma le mutazioni casuali agiscono proprio così] , conferma che Coppens ha intuito, pur essendo un paleoantropologo, come agisce nell’evoluzione il meccanismo delle mutazioni casuali. Coppens ripete poi ancora i suoi dubbi senza prove “mi dico: è possibile che siano tutti guidati solo dal caso? Si ha l'impressione che ci sia un trucco”; il trucco, viene poi spiegato, sarebbe questo archivio di mutazioni che si accumulano nel tempo nel DNA senza alcuna finalità (casualmente). Come sappiamo, questo meccanismo di accumulazione di mutazioni casuali è favorito dalla riproduzione sessuata. Sconcerta quindi il fatto che il lettore trovi nel testo dell’intervista un normale dubbio (poi subito spiegato…), mentre dal titolo (“Perché l’uomo non è un caso”) - si aspettava una spiegazione [NB: che avrebbe stravolto completamente la nostra visione della biologia e dell’evoluzione. Viene il dubbio che si preveda che il lettore legga … solo il titolo…] Non sarebbe utile una serietà maggiore quando si affrontano argomenti che mettono in dubbio il lavoro razionale dei ricercatori? [è un dubbio, non una certezza!]. Lascia perplessi anche che, nella biografia dove si ricorda la lunga e complessa storia evolutiva dell’uomo, si introduca una frase che certo Coppens non potrebbe accettare, in quanto si nega che l’uomo derivi da forme scimmiesche precedenti ”Coppens ha stabilito che l’uomo è molto più antico di quanto si credesse e che ha tre o quattro milioni di anni sulle spalle; è comparso nella savana tropicale africana … grazie a un drastico peggioramento del clima; che da lì è emigrato ovunque, procedendo da un unico ceppo originario; inoltre, che non discende affatto 'dalla scimmia', come molti ancora oggi credono”. La frase del giornalista sembra davvero in contrasto con quanto affermato in un documento quasi sconosciuto ma firmato dal Card. Ratzinger nel 2004 e citato qui sotto (12/1/07). [Non si capisce perchè questa dichiarazione basata sulla ragione e sulle conoscenze scientifiche sia costantemente ignorata negli ambienti cattolici …].
14/1/08-USA
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[dal sito NCSE] Tutti contenti i docenti di scienze in North Carolina dopo che la commissione scolastica nazionale ha reinserito nelle lista dei libri di biologia autorizzati anche quello scritto dal professore universitario di biologia (e cattolico) Kenneth Miller. Il libro, nonostante fosse uno dei più utilizzati, era stato tolto dall’elenco un mese fa a causa di alcune critiche di un antievoluzionista su come veniva trattata l’evoluzione biologica. [Negli USA si continua a perdere tempo e soldi. Cerchiamo di evitarlo qui da noi…]
13/1/08-IT
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[da Pikaia] E’ disponibile in rete, nel sito di Videoscienza, il video della conferenza “migrazioni umane e il DNA mitocondriale” tenuta dal prof.Torroni di Pavia giovedì 10 nell’ambito degli Happy Hours evoluzionistici tenuti presso il museo di Storia Naturale di Milano.
12/1/08-IT
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Sembra che sia in previsione un’iniziativa davvero unica, da non perdere: l’aula magna della Facoltà di Medicina di Pisa (nell’Università in cui persino un sacerdote – Raffaello Parenti - ha insegnato l’evoluzione umana per decenni, senza problemi per nessuno) sembra sia stata affittata per ospitare, il 25 gennaio un’iniziativa sull’origine e l’evoluzione dell’universo e “della specie” [quale sarà mai?], gestita … da creazionisti biblici, quelli che credono che uomini e dinosauri abbiano convissuto (“Uomini e dinosauri sarebbero perciò vissuti nello stesso periodo ma in luoghi diversi e con diverse possibilità di fuga dal fenomeno diluvio. Perciò non li troviamo insieme”), che lo abbiano fatto anche pacificamente e “che sono rimaste tracce del mondo prediluviano che noi oggi abbiamo la possibilità di ricostruire almeno in parte”)!! Speriamo che qualcuno li avverta (molto gentilmente, per carità, dato che sono molto suscettibili, anche se non sono soli a credere che i primati non abbiano un ruolo importante nell’evoluzione umana) che stanno viaggiando contromano … e che l’evoluzione (soprattutto quella culturale…!) sta andando da tempo nella direzione opposta … Una riunione simile in ambiente universitario non si farebbe nemmeno negli USA, dove accolgono chi almeno crede all’evoluzione come un fatto anche se ci vede poi un progetto almeno un po’ intelligente! Forse è l’unica sala disponibile a Pisa quel giorno, o è la più economica (150€), ma il fatto è comunque molto utile, in quanto conferma l’esistenza e l’attività pubblica di frange cattoliche che ignorano le novità della dottrina cattolica e gli ultimi documenti vaticani senza dubbio favorevoli all’evoluzione biologica e all’origine comune degli esseri viventi, come quello del 2004; dimostra anche come, nonostante Don TanzeIIa Nitti non lo sapesse (il 6/11/07 ad una conferenza lo si è notato), in Italia esistano creazionisti biblici, cattolici molto autonomi che sulla Genesi non accettano le interpretazioni ufficiali della chiesa cattolica (“Il nostro sito presenta un creazionismo "biblico", nel senso che si rifà all'interpretazione letterale della Bibbia e considera che la creazione sulla Terra sia avvenuta in sei giorni, non più di 10.000 anni fa”; lo si legge qui e sono idee assolutamente false e non dimostrabili). Il moderatore del dibattito è infatti uno dei due partecipanti italiani all’8’ congresso europeo dei creazionisti biblici, svoltosi in Svezia nel 2003 (“Questo è stata la prima edizione a vedere tra i relatori anche degli italiani, segno che nel nostro paese il dibattito creazione-evoluzione comincia a riscuotere interesse”) In quell’occasione presentò personalmente una ricerca realizzata dall’Osservatorio Permanente dei Libri di Testo e dall’Associazione Gymnasium, illustrata e discussa per la prima volta tre anni prima al Meeting di Rimini del 2000 e che può essere ancora integralmente consultata nel sito dei creazionisti biblici italiani (http://www.creazionismo.org/), in un sito cattolico pisano o nel sito web del meeting di Rimini del 2000. Nella ricerca si premette l’intento polemico e politico: “gli argomenti presi in esame sono quelli maggiormente suscettibili di deformazione ideologica”; il primo argomento verificato è quindi … l’evoluzione; si leggono critiche ad aspetti che sono invece positivi: “L’ analisi ha evidenziato la centralità dell’evoluzionismo quando si affronta l’ origine dei viventi, uomo compreso. Spazio dedicato alle critiche nei riguardi di questa teoria è esiguo e viene accreditata come verificata dalle prove che vengono fornite agli studenti. La parola ipotesi compare una sola volta. L’unica certezza che lo studente assimila nel corso degli studi è quella che tutto si evolve. L’evoluzione spiega tutto. Qua e là appare qualche piccola e trascurabile crepa che non viene approfondita e si diluisce nel conformismo evoluzionista.” Nel testo in rete si riportano anche alcuni interventi fatti dai suoi consulenti nel 2000 al Meeting di Rimini, alla prima presentazione della ricerca; è probabile che nell’Aula Magna della Facoltà di Medicina di Pisa, affittata per il 25 gennaio prossimo, non si sentiranno gli errori (NB: non opinioni, che devono essere rispettate …) che si sono sentiti a Rimini in un contesto diverso, per cui si possono riportare qui, in modo da preparare domande su una contestazione dell’evoluzione che contrasta con l’attuale posizione non solo degli scienziati ma anche della chiesa cattolica. Sarebbe interessante verificare se A.BarteIIoni pensa davvero ancora oggi che “il falso mito evoluzionista, antecedente a Darwin, secondo il quale
10/1/08-IT
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Su City un’intervista di T.Pievani sui vincoli alla laicità in Italia (“Siamo un paese a laicità condizionata”.
8/1/08-IT
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Nella pagina web della diocesi di Torino dedicata al problema del rapporto fra scienza e fede, oltre ad altri documenti riferiti ad altre in iziative, sono linkati i testi di alcuni interventi che sono stati fatto ad un corso di aggiornamento tenutosi a Diano Marina dal 7 all’11 gennaio: • Fede e scienza: scontro, incontro, dialogo? • La questione evoluzionista (aspetti scientifici) – tranquilla presentazione da parte di un docente universitario del neodarwinismo come spiegazione principale, pur affiancato secondo lui da altre “teorie dell’evoluzione” che spiegherebbero meglio alcuni dettagli; si parla di origine comune degli esseri viventi e si accettano comunque spiegazioni materialistiche dei meccanismi evolutivi. • La questione evoluzionista nel magistero e nella teologia cattolica ; parecchie citazioni da documenti della Chiesa dal 1800 ad oggi. • Traccia: Evoluzione e creazione, aspetti pastorali e catechi
7/1/08-IT
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6/1/08-IT
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Dal 14 al 20 gennaio a Roma: Festival delle scienze 2008; nel programma anche iniziative che riguardano l’evoluzione (“Darwin e la sopravvivenza umana”, “Verso la sesta estinzione di massa”) ma anche di energia e di cambiamenti climatici. Su Repubblica un articolo critico (“Ma laicità e ateismo pari non sono“) verso le definizioni di laicità e ateismo utilizzate da Odifreddi; per criticarne le opinioni si cita una frase di Eldredge sugli eccessi delle iniziative di R.Dawkins contro le diverse religioni del mondo: «Quando qualcuno come lui dichiara apertamente, rumorosamente e bellicosamente di essere un ateista, ne ha pieno diritto secondo i principi della libertà di parola», ma sta così promuovendo attivamente una guerra culturale – «e traendone vantaggio» – con la conseguenza di peggiorare di molto le cose negli Stati Uniti perché, alla fine, «i creazionisti, che vogliono che la loro materia sia inserita nel curriculum scolastico o che desiderano che l´evoluzione ne sia completamente rimossa, diranno che è in atto una guerra culturale e chiederanno di avere lo «stesso spazio». Sembra sia difficile far capire che non è sempre possibile rispondere mantenendo il ruolo dell’agnello, quando si è accusati per decenni di inquinare il ruscello al lupo ... in questa rassegna stampa sono riportate molte frasi rivolte da esponenti cattolici (di solito inesperti) contro la scienza e il metodo scientifico su temi che riguardano l’evoluzione biologica; è difficile non ammettere che di solito gli esperti fanno finta di non aver sentito ...; quando si stufano e cercano di dare il loro contributo di conoscenza e di esperienza, magari certificando prima la loro fede cattolica, vengono a volte strapazzati. Si vada a leggere la risposta a un fisico universitario – angosciato che si facciano “passare i credenti come nemici della conoscenza scientifica”; un po’ meglio è andata più recentemente (24/4/07) ad un ambientalista cattolico universitario che contestava (“Ambientalismo, vizi e virtù”) un lungo articolo precedente (14/4/07) in cui si ironizzava pesantemente, sottovalutandoli, sui problemi ambientali. Ma su questi temi sembra in vista una svolta … Curioso anche l’uso di dati non adeguati a valutare il ruolo culturale dei cattolici in Italia (“i cattolici praticanti sono una minoranza sovrastimata (circa un terzo della popolazione italiana si dichiara tale, ma molti mentono e non vanno a messa, le vocazioni sacerdotali sono al collasso).” Comunque si deve apprezzare la coraggiosa frase “Sono personalmente convinto che l´estremismo integralista, agitato da gerarchie o militanti politici, nuoce alle bandiere per cui milita. Se i cattolici diventeranno un fattore di divisione e disordine, uno Stato giusto sarà inevitabilmente più severo, esigente, ed esattore, con le loro organizzazioni”. Sarebbe interessante sapere come dovrebbe rispondere, secondo lui, uno stato laico alla seguente dichiarazione di mons.Fisichella, rettore di un’università vaticana: “Se c’è veramente incompatibilità tra un dato della fede e un dato della scienza, allora uno dei due deve inevitabilmente fare un passo indietro. E a mio avviso lo deve fare la scienza, non la fede” (MicroMega, giugno 2005). [Non è invece difficile immaginare la reazione di Odifreddi … che poi però dovrebbe fare almeno due passi indietro … oltre a smettere di intorbidare l’acqua limpida del ruscello]. Sull’Unità un articolo preoccupato di F.Targetti (“NON C'E' PD SENZA LAICITA'”) su alcuni punti del “Manifesto dei valori” del PD che sembrano voler porre limiti alla razionalità scientifica e quindi anche alla laicità dello stato. Si accenna in particolare al pericolo che “non si insegni nella scuola pubblica l’evoluzionismo perchè non si può contrapporgli il creazionismo con, [altrettanto] solide, basi scientifiche”
4/1/08-IT
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Sul Corriere un articolo di Boncinelli (“L'anima razionale mette in crisi laici e credenti”) a commento di un recente libro del teologo V.Mancuso (“L'anima e il suo destino”, Raffaello Cortina). Mancuso affronta anche il problema dell’evoluzione biologica e della teoria neodarwiniana, che non accetta, forse perché interessato soprattutto alla nostra specie (“nella storia c'è «un disegno, divenuto sempre più intelligente fino a produrre la stessa realtà dell'intelligenza, che si è faticosamente formato dal basso»”). Purtroppo anche lui non riesce a capire e vedere la creatività del caso ma osserva altre evidenze - improbabili ma ipotizzate perfino intelligenti nonostante le montagne di errori (“è evidente come il caso con cui avvengono le mutazioni sia dominato da una legge superiore”) - e pensa di annullare, dopo il caso, anche il neodarwinismo, negando un ruolo creativo e positivo alla selezione naturale (e questo è molto più facile…). [Sembra proprio evidente, invece, che l’evoluzione biologica da un paio di secoli ormai … metta in crisi i credenti … che proprio non vogliono accorgersi ancora che l’evoluzione culturale umana ha prodotto strumenti di conoscenza prima inesistenti e che, essendo in alcuni contesti più efficaci, offuscano strumenti di conoscenza inadeguati di fronte a problemi materiali globali da risolvere urgentemente e non ideologicamente. Un esempio di confronto fra vecchi e nuovi strumenti di conoscenza? Basta leggere il prossimo articolo citato …] Sull’Avvenire un articolo (“L’enigma della cometa”) che propone 2 possibili ipotesi alternative per spiegare l’origine della ben nota “stella cometa” di Betlemme; prima di proporre queste 2 spiegazioni il giornalista ironizza su chi perde tempo a cercare spiegazioni scientifiche (“il sapere che la 'stella' vista dai Magi era la cometa periodica ChuryumovGerasimenko oppure una Supernova esplosa nella Costellazione di Orione o una rara congiunzione di Giove e Saturno mi sembra davvero un inutile sforzo”) e addirittura ipotizza il rischio che la curiosità scientifica possa essere dannosa (“lo sforzo dell’astronomo di turno potrebbe anche essere dannoso, perché utilizzando un linguaggio scientifico (garanzia di veridicità per molti), riduce il ruolo dello Scrittore Sacro a semplice cronista di eventi cosmici”). [Quale potrebbe essere il commento a questa frase da parte di P.Coyne, astronomo e gesuita …?] Che lo sforzo di un qualsiasi astronomo di turno possa “anche essere dannoso” è certamente un’idea e un’esperienza non nuova, tanto è vero che anche il nuovo esponsabile per la cultura del Vaticano, Mons.Ravasi, appariva preoccupato: poche settimane fa, l’8/12/07; introducendo un convegno diceva “Una delle lezioni del caso G.Galilei, è stata appunto quella di favorire un maggior dialogo tra discipline rimaste troppo a lungo ignare del lavoro e dei risultati altrui. Quell’evento, e altri tristi episodi simili di confronto ci insegnano quanto tragica possa risultare questa reciproca incomprensione”. Proprio sull’Avvenire poi, e proprio 10 giorni fa (il 23/12) il prof.W.Shea confermava in un’intervista (“Il piano inclinato del nostro Universo“) che “… i credenti hanno il dovere di studiare la scienza. Parlare di G.Galilei è attualissimo. Il suo caso può insegnarci a prevenire le incomprensioni”. La citazione di G.Galilei (e la citazione di Mons.Ravasi che raccomanda una maggior autonomia e rispetto della scienza per evitare tragiche incomprensioni) non è certo fuori posto, dato che, dopo le critiche alla scienza, le due proposte sarebbero le seguenti: 1) “che Dio intervenisse, milioni di anni prima della nascita di Gesù, perturbando l’orbita di una cometa nella nube di Oort in modo che apparisse al momento opportuno per annunciare ai Magi d’oriente l’atteso evento”, 2) “che lo Spirito Santo ispirasse Matteo a scrivere il suo racconto, utilizzando immagini e conoscenze familiari ai suoi contemporanei”, L’aspetto più “stravagante” è però il fatto che secondo il giornalista, “Per il credente (anche per l’astronomo credente!) entrambe le interpretazioni sono possibili”. Per fortuna, dopo aver piazzato anche un astronomo credente davanti ad un dilemma irresolvibile, il giornalista prima lo toglie dall’imbarazzo fornendogli la soluzione (“non c’è dubbio che oggi la seconda sia molto più efficace ai fini di una riflessione profonda che ci metta in sintonia con il
“Non credo che dobbiamo scandalizzarci se l’esegesi evolve nel tempo, ciò non fa che dimostrare la ricchezza inesauribile e la continua attualità della Sacra Scrittura” “Speriamo quindi che tutti, anche gli astronomi, si convincano che la Stella di Betlemme è una cometa reale divenuta periodica duemila anni fa”
4/1/08-USA
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Il Los Angeles Times informa (“Academy defends the teaching of evolution”) del documento di 17 società scientifiche USA (strano che manchino primatologi ed antropologi…) in difesa dell’insegnamento dell’evoluzione (“Evolution and Its Discontents: A Role for Scientists in Science Education”): The report says creationism, based on the explanation offered in the Bible, and the related idea of "intelligent design" are not science and, as such, should not be taught in science classrooms at public schools. Evolution is a theory explaining change in living organisms over the eons due to genetic mutations. For example, it holds that humans evolved from earlier forms of apes. The report stated that the idea of evolution could be fully compatible with religious faith. "Science and religion are different ways of understanding the world. Needlessly placing them in opposition reduces the potential of each to contribute to a better future," the report said. But teaching creationist ideas in science classes confuses students about what constitutes science and what does not, according to the report's authors. E’ comunque preoccupante vedere come negli USA anche la politica interagisca sempre più con le questioni della scienza e in particolare intenda indicare anche quali teorie scientifiche non sono politicamente corrette. La vittoria alle primarie nello Iowa di un candidato, pastore battista, che si è pubblicamente già espresso contro la teoria dell’evoluzione, alla base della moderna biologia, è un segnale davvero derammatico. Tanto che un sito del NCSE informa che negli USA “A non-partisan coalition (Science Debate 2008) is calling for a presidential debate on science and technology”: In a December 26, 2007, press release, John Rennie, editor-in-chief of Scientific American and a member of the coalition's steering committee, explained, "Matters of science and technology underpin every important issue affecting the future of the United States. It's crucial for the nation's welfare that our next president be someone with an understanding of vital science, a willingness to listen to scientific counsel, and a capacity for solid, critical thinking. A debate would be the ideal opportunity for America and the candidates to explore our national priorities on these issues."
3/1/08-USA
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[dal sito dell’NCSE] The National Academy of Sciences and Institute of Medicine recently released Science, Evolution, and Creationism, a book designed to give the public a comprehensive and up-to-date picture of the current scientific understanding of evolution and its importance in the science classroom. NB: Il libro è disponibile gratuitamente per la lettura on line nel sito della NAP , dove si trova anche un podcast sull’argomento
3/1/08-IT
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Sull’Avvenire a pag.31 la recensione di un libro (“Strategie dell’occulto. Come far apparire vere cose palesemente false“) che affronta il problema dell’atteggiamento da tenere di fronte all’irrazionale. Il libro tratta quindi di “maghi, cartomanti, astrologi e altri furbastri che prosperano in Italia” e la recensione approva: “L’irrazionalità – dicono giustamente gli autori – può talvolta esser molto pericolosa”. La recensione approva anche quando il libro distrugge omeopatia e medicine alternative “naturali” (“bisogna riconoscere il merito al libro, poiché molti rimedi naturali non curano, anzi fanno danni seri.” “Ragionate, gente, ragionate! È questo insomma l’ottimo invito che il libro rivolge ai lettori”). Quando però il libro affronta le guarigioni miracolose … la recensione comincia a cambiare registro, e alla frase (che avrebbe potuto valere anche per le medicine alternative) «La scelta di credere a una spiegazione metafisica è inevitabilmente irrazionale o meglio a-razionale» la recensione invita ad andare oltre: “La ragione umana, se resta sola, si ferma alla materia”, tanto che la conclusione sembra non lasciare alcuno spazio alla ragione, prima apprezzata e difesa, dichiarando che la frase del libro (riferita a guarigioni miracolose) “sicuramente, studiando accuratamente questi casi, si potranno sviluppare nuove conoscenze che potranno, in futuro, condurre alla messa a punto di terapie valide” “non è una posizione scientifica: rivela anche negli autori una sorta di fede”. [Strano non sia evidente a chiunque che la frase non lascia invece spazio alcuno alla fede; sicuramente si è fatta poca scienza a scuola]. Sul Foglio invece troviamo una recensione (“Il libro di Spaemann che sfida dialetticamente lo scientismo”) del libro (“L’ultima prova dell’esistenza di Dio”) con cui il filosofo cattolico R.Spaemann cerca di confutare Kant e Nietzsche partendo dalla ragione. Lo stesso giornalista ha però il sospetto che alcune affermazioni che per R.Spaemann dovrebbero dimostrare l’esistenza di Dio siano “troppo astratte, soggettive alle orecchie di chi è convinto che l’esistenza dell’uomo sia dovuta solo a una combinazione accidentale di atomi”. [Terribile!] In una recente intervista Mons.Ravasi si lamentava del fatto che talvolta “lo scienziato irride tesi religiose"; mi auguro che anche Mons.Ravasi consideri che la frase appena citata del giornalista sia una assurda “sciocchezza” anche se si tenta di proporla come una tesi religiosa … dato che la si legge in un contesto apparentemente religioso… Un’altra frase [involontariamente?] interessante è quella in cui il giornalista, raccontando di una recente sondaggio sulla fede fatto in Germania, cita “il numero sempre più esiguo di fedeli praticanti” e una situazione in cui “la religione perde sempre più terreno”, mettendo in evidenza le preoccupazioni che iil . [Forse sarebbe utile, invece che deprimere la ragione e insultare la scienza (chiamandola scientismo anche se non esce dai suoi limiti), rivedere i rapporti con la ragione; forse non tutti sono convinti, come R.Spaemann, che per credere all’esistenza di Dio basti pensare che “la verità è indipendente dalle capacità del pensiero e del giudizio umano”.]
“non è una posizione scientifica: rivela anche negli autori una sorta di fede” “troppo astratte, soggettive alle orecchie di chi è convinto che l’esistenza dell’uomo sia dovuta solo a una combinazione accidentale di atomi”
2/1/08-USA
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[dal sito del NCSE] The first issue of the new journal Evolution: Education and Outreach is now available on-line, and it's a doozy! Featured are original scientific articles by Daniel R. Brooks and Eric P. Hoberg, Niles Eldredge, and William Miller III; lesson plans and thematic expansion ...
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Un articolo su Live Science (“Survey: 61 Percent Agree with Evolution”) presenta un nuovo sondaggio realizzato negli USA sull’evoluzione, con domande un po’ diverse rispetto alle solite, ripetute identiche da anni dall’Istituto Gallup, ma troppo influenzate da domande iniziali orientate verso la religione. Il nuovo sondaggio con domande che mostrano anche le (limitate) conoscenze scientifiche, ha stimolato 17 associazioni scientifiche, fra cui la National Academy of Sciences, l’American Institute of Physics e la National Science Teachers Association a inserirlo in un documento (“Evolution and Its Discontents: A Role for Scientists in Science Education”) pubblicato nel numero di gennaio del FASEB Journal (della Federation of American Societies for Experimental Biology): "The introduction of 'non-science,' such as creationism and intelligent design, into science education will undermine the fundamentals of science education. Some of these fundamentals include using the scientific method, understanding how to reach scientific consensus, and distinguishing between scientific and nonscientific explanations of natural phenomena." "In an age when people have benefited so greatly from science and reason, it is ironic that some still reject the tools that have afforded them the privilege to reject them," says Dr. Gerald Weissmann, the journal's editor-in-chief. Interessante vedere la evidente relazione fra le conoscenze scientifiche e le risposte sull’evoluzione: Although 69% of survey participants had some college education (27% were college graduates, and 14% had attended graduate school), only 23% gave correct responses to all three of the following statements: the continents or land masses on which we live have been moving for millions of years and will continue to move in the future (79% correctly agreed); antibiotics kill viruses as well as bacteria (43% correctly disagreed); the earliest humans lived at the same time as the dinosaurs (53% correctly disagreed). Respondents who answered all three questions correctly were much more likely to respond that humans and other living things evolved (78%) rather than that they were created in their present form (11%), and more favored teaching evolution (78%) than creationism (27%) or intelligent design (24%). In contrast, respondents who answered fewer than two questions correctly were less likely to accept that life evolved (36%) rather than to believe it was created in its present form (47%), and they were about as likely to favor teaching evolution (36%) as creationism (38%) and intelligent design (29%). Nelle conclusioni del documento troviamo quindi un invito agli scienziati a contribuire a difendere e migliorare la situazione dell’insegnamento scientifico: There is a clear need for scientists to become involved in promoting science education. Challenges to teaching science undermine students’ understanding of the scientific method, how scientific consensus develops, and the distinction between scientific and nonscientific explanations of natural phenomena. If our nation is to continue to develop the talent necessary to advance scientific and medical research, we must ensure that high standards in science education are maintained and that efforts to introduce non-science into science classes do not succeed. Failure to reach out effectively to a public that is supportive of science and open to information from the scientific community is not just a missed opportunity, it is a disservice to the scientific enterprise.
2/1/08-IT
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Articolo del Corriere (“Quando lo scienziato confessa: ho sbagliato. Dalle teorie sull'evoluzione alle differenze tra razze, in rete i mea culpa degli studiosi”) che attira l’attenzione sulla “domanda per il 2008” (molto belle anche quelle degli anni precedenti…) comparsa sul sito The Edge. Chiarire – o ricordare - già fin dal primo giorno dell’anno cosa distingue il metodo scientifico dagli altri metodi di conoscenza è certamente un ottimo modo per iniziarlo, ricordando quanto sia necessaria per il progresso culturale della nostra specie la capacità di cambiare idea se i fatti dimostrano che le idee precedenti si sono dimostrate false. L’articolo dimostra bene, purtroppo, anche come invece è possibile che idee false possano rimanere immutate e venir tramandate (sempre false) da chi presenta al pubblico fatti e idee che già sono cambiate grazie al metodo scientifico. Sono ormai decenni che è chiaro che l’evoluzione umana non è affatto un processo lineare, ma che ci sono anche ominidi bipedi che hanno tentato strade evolutive nuove ma senza successo, per cui sono scomparsi senza lasciare discendenza; … e invece il Corriere presenta a corredo dell’articolo una rappresentazione lineare dell’evoluzione umana, che invece piace molto ai creazionisti … che non amano cambiare idea! E’ davvero incredibile e sconcertante che l’immagine scelta per l’articolo dimostri come invece alcuni giornalisti abbiano difficoltà a capire come … da un decennio all’altro … ci siano delle novità. Non piace vedere spesso le prove di quanto sia difficile far “vedere le cose in modo diverso“ … a qualche giornalista! Purtroppo solo chi conosce l’inglese potrà scavalcare questa presentazione purtroppo inadeguata e scorretta per andare a leggere di persona le esperienze raccontate dagli scienziati che hanno risposto alla bella domanda «Quando pensare modifica la tua opinione è filosofia, quando Dio ti fa cambiare idea è fede. Quando i fatti ti fanno vedere le cose in modo diverso è scienza; su cosa avete cambiato idea? E perché? ». Le risposte permetteranno di capire (oltre a quali sono i nuovi fatti…) perchè nessuno scienziato presenterebbe le ipotesi o le teorie scientifiche come verità o dogmi; è importante quindi sapere che sbaglia chi attribuisce visioni dogmatiche a chi invece sa che “quando i fatti ti fanno vedere le cose in modo diverso è scienza”. Sempre sul Corriere anche Boncinelli (“Un privilegio per spiriti liberi”) aggiunge qualche riflessione: “L'avventura scientifica non avrebbe proprio senso se non dovesse continuamente considerare nuovi fatti e nuove idee. Sarebbe una religione, non una scienza”. Interessante e in parte sconcertante (soprattutto … verificandone l’autore) articolo sull’Avvenire (“Wallace, l'altro Darwin“) dove, forse per la prima volta, si dichiara su questo quotidiano che Darwin aveva ragione nella sua teoria sui meccanismi automatici che hanno gestito la creazione dell’attuale biodiversità a partire da un unico antenato comune. Presentando infatti la figura e le idee di Wallace che, come spesso capita nella scienza, arrivò contemporaneamente ma indipendentemente da Darwin a formulare una teoria dell’evoluzione assolutamente simile, si conferma infatti che Wallace ebbe “le sue stesse identiche considerazioni” e si riporta una frase (“il testo di Wallace aveva straordinarie corrispondenze con quello di Darwin, oltre che nel significato generale e nel modo di investigare il problema, anche per quanto riguardava la concatenazione concettuale e la scelta terminologica“) comparsa in un libro del 1993 su Wallace (G.ScarpeIIi: Il cranio di cristallo Bollati Boringhieri). In questo articolo l’autore sorvola un po’, diversamente da quanto aveva precisato in un articolo del 9/10/07 sul Foglio, sullo spiritismo, che aveva affascinato Wallace nella sua strana ricerca di una strada diversa per l’evoluzione umana.