ANTIEVOLUZIONISMO
Nel 2003/04
IL DIBATTITO SULL'EVOLUZIONE BIOLOGICA
RASSEGNA STAMPA 2003/04 Rassegne stampa successive (2005 e 2006 - 2007) Documenti per capire il dibattito sulla teoria dell’evoluzione
Vai alle rassegne stampa più recenti D.Formenti 7/11/03:
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Nel sito web della struttura di formazione di Forza Italia si recensisce il libro di R.De Brienne “Per finirla con l’evoluzionismo”, una delle fonti più recenti degli antievoluzionisti. la sua recensione favorevole inizia così: “Uno dei ‘dogmi’ a cui oggi la scienza e la sociologia ci chiedono di prestare fede cieca è rappresentato dall'evoluzionismo. Tutti siamo passati inevitabilmente attraverso queste cose, e tutti siamo rimasti quantomeno affascinati nel vedere la scimmia che, lentamente, diveniva homo erectus. Si sa: la semplicità del bambino rimane colpita, e giustamente, dalle favole. Il problema è che la teoria dell'evoluzione non ci veniva presentata come una favola (una delle poche realtà che ancora ammette l'esistenza dei miracoli e dei prodigi), ma come un'indubitabile e freddo dogma scientifico cui prestar fede, un po' come si prestava fede alla maestra del catechismo. ” E finisce con “Ci auguriamo che il libro di Raffard de Brienne possa contribuire a far sì che l'evoluzionismo decada dal suo status di mito (anche ideologico e metafisico) e ritorni ad essere quel che è sempre stato: niente di più e niente di meno che una teoria.”. Nel mezzo, tra l’altro, si legge anche “L'evoluzionismo, dunque, non solo è una metafisica mascherata da dottrina scientifica, ma assolve anche la funzione di supporto ideologico. Oltre al già citato marxismo, esso sarebbe tornato utile, tra gli altri, anche al razzismo hitleriano”. Profeticamente scrive anche “Così chi oggi si azzarda a mettere in discussione siffatto "dogma" si trova, non di rado, ad essere pubblicamente deriso o guardato con una certa aria di compatimento o di scherno, considerato alla stregua di un ingenuo, uno sprovveduto, un oscurantista”. L’articolo ha 46 commenti, contrari (Creazionismo? siate seri!) ma anche favorevoli (Moratti togli di mezzo l'evoluzionismo) In un altro articolo il 17/10/03 lo stesso recensore scriveva che “le teorie di Darwin, che oggi vengono spacciate per verità assolute e indiscutibili, sono invece mere ipotesi e supposizioni”. editoriale del numero 16 della "Voce scettica” Non riguarda la riforma scolastica ma "Il Dna va alla guerra" è uno degli ultimi articoli sull’Avvenire di un giornalista che si è molto impegnato, anche con un libro, per la diffusione dell’ID e dell’antidarwinismo in Italia:. Molte frasi dell’articolo fanno riferimento ai maestri dell’ID USA e verranno anche ripresi in alcune trasmissioni di Radio 3 contro l’evoluzionismo darwiniano. viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 19 febbraio 2004, n.59 (Definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione) che stranamente contiene anche i programmi scolastici, finora sempre discussi coinvolgendo preventivamente esperti dei diversi orientamenti, sia culturali che politici. Qualcuno quindi scopre solo ora che non si parla più di evoluzione biologica (pur essendo stata scoperta ben più di 200 anni fa, in Italia la si studiava a scuola solo dal 1976). Un documento del sindacato scuola UIL fa notare che dai programmi delle medie è scomparsa l'evoluzione biologica [ ] (in realtà è scomparso anche qualcos'altro...). Una pagina nel sito della UIL presenta i confronti e fornisce un po' di rassegna stampa. Articolo di Boncinelli sul Corriere ('Giù le mani da Darwin, signori creazionisti' ... ma riguarda solo la recensione di alcuni volumi sull'evoluzione…) Un articolo su La Repubblica (Medie, via dai programmi la teoria dell’evoluzione) cita il
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documento della UIL Sul sito web de La Repubblica compaiono, in data imprecisata, alcuni articoli con interviste a Sermonti e a Bellone (Ha ancora senso parlare di evoluzionismo?) un intervento di un funzionario del ministero per chiarire che di evoluzione si parlerà nelle superiori (Alle medie senza Darwin) e un'intervista a De Brienne (De Brienne: evoluzionismo addio). Uno studente di Scienze Naturali (S.Dalla Casa) [ ] scrive alla Repubblica (ad Augias) scandalizzato della notizia comparsa proprio solo su Repubblica cinque giorni prima. La notizia compare anche sull'Unità ("La censura s’abbatte su Darwin, a scuola non serve studiarlo" [ ]).Dichiarazione del Sen. Gianfranco Pagliarulo (Comunisti italiani): "La Moratti censura l’evoluzionismo nelle scuole medie? A quando i corsi universitari sulla funzione delle cicogne nella nascita dei bambini?" [ ] Articolo sul Foglio. Documenta l'intenzione di sostituire l'evoluzione biologica con mitologie fantasiose. Il titolo (Nessuna censura contro il compagno Darwin, ma qualche dubbio sì [ ]), tratto comunque da una frase del giornalista, fa intendere che si ignorano sia i travagli religiosi del pio Darwin che i danni provocati all'Unione Sovietica dal tentativo fallito di rifiutare per motivi ideologici le scoperte fatte in cento anni (oggi sarebbero almeno altri 60 in più ...) di ricerca biologica. Si avvertono comunque i lettori di stare attenti che il terreno è minato: l'evoluzione biologica è politica e non scienza o semplicemente cultura 'occidentale'. Continua poi con altre amenità (come definire altrimenti i pensieri in libertà su argomenti che non conosce?) il responsabile della commissione di riforma dei programmi scolastici: "Non è vero che in classe nessuno studierà più Darwin. Si tratta di andare al di là dei risibili schemini che i libri di testo hanno spacciato come verità acquisita per decenni, quelli con la scimmia che si trasforma in essere umano, per capirci. Un falso. Per anni abbiamo assistito alla pretesa di contrabbandare come scientifiche cose che non lo sono". Si giustifica l'insegnamento della creazione in sostituzione e prima che agli allievi siano fornite informazioni sui fatti e sui tempi ora noti dell'evoluzione: "Nei primi tre anni, certi argomenti si affrontano come fossero una delle possibili narrazioni mitologiche sulle origini della vita e dell’uomo. Insomma qualcosa che abbia attinenza con la fantasia. Per le superiori farà forse qualche concessione: "Vuol dire che accanto alla conoscenza della teoria dell’evoluzione ci sarà posto per la critica della sua degradazione, l’evoluzionismo". Sermonti viene presentato come un esperto di evoluzione; come si capisce da un'intervista e da un saggio sull'origine della scimmia sembra l’unico al mondo a credere che "la scimmia" [?!] si è evoluta ... a partire dall'uomo … 100.000 anni fa. Successivamente poi ha anticipato questo eventio di speciazione a 500.000 anni fa; tuttora non chiarisce se le altre 300 specie di primati sono precedenti o successive ai 500.000 anni fa. Giusto 140 anni fa a Torino uno zoologo, De Filippi, fece la prima conferenza pubblica in Italia sull'ipotesi che l'uomo derivasse da altre scimmie. Ulteriore lettera alla Repubblica commentata da Augias da parte di un ricercatore italiano all'estero. Articolo di M.Reggio sulla Repubblica (Scuola, le materie del futuro: via la storia antica torna il ricamo) La Gilda di Bologna allarmata per l'eliminazione dell'evoluzione dalle scuole. Un articolo [ ] (che inizia con "Della stupidità umana non ci si deve mai meravigliare") è pubblicato dall'incredulo filosofo della scienza Giovanni Boniolo nel sito web ULISSE della SISSA di Trieste. Sul settimanale online Galileo articolo di N.Nosengo (Darwin addio [ ]) sui nuovi programmi scolastici e l'abolizione dell'evoluzione biologica; sembra che gli insegnanti raccolti nell'Associazione Nazionale degli Insegnanti di Scienze Naturali (ANISN) non siano troppo preoccupati: "Io sono contento che in quei programmi non ci sia l'evoluzione" esordisce, un po' a sorpresa, Vincenzo Terreni, presidente dell'ANISN. Il problema vero, spiega, è l'impostazione generale. "Sono un po' sorpreso di tutta questa polemica attorno al problema dell'evoluzionismo", dice Terreni. "In realtà i programmi si conoscono da prima di Natale, e per quanto riguarda la parte scientifica sarebbero pessimi anche se si parlasse di evoluzione. È l'insegnamento del metodo scientifico ad essere completamente scomparso: se non c'è la scienza, come potrebbe esserci la teoria di Darwin?". In particolare, secondo Terreni, è l'insegnamento della biologia nel suo complesso a essere, almeno sulla carta, completamente "medicalizzato". L’intervista fa capire come il maggior danno sia l'eliminazione del metodo scientifico, che era ben presente nei programmi fino ad oggi. Si vogliono studenti meno intelligenti o gli studenti (solo quelli italiani) sono diventati meno intelligenti? Sconcerta la
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differenza (che aumenterà) con paesi, come la vicina Francia, che negli ultimi anni hanno investito moltissimo in strutture, come i musei scientifici, dedicate alla formazione scientifica dei ragazzi fin dalla più giovane età. L'argomento è ripreso anche nel blog di Paolo Coccia sull'evoluzionismo (in data 15/3/04), dove viene anche fornito, nel caso se ne sentisse il bisogno, il link per scrivere al proprio deputato. Anche sul Sole 24 Ore un articolo di Gilberto Corbellini (Darwin bocciato alle medie [ ]) affronta il problema della decisione di abolire l'evoluzione biologica dal percorso formativo nelle scuole statali italiane. Articolo di Gentiloni sul Manifesto (Moratti cancella Darwin [ ]) Articolo sull'Unità (La scuola licenzia Darwin [ ]) di P.Greco sulla "silenziosa" scomparsa dell'evoluzione biologica dai programmi scolastici. Viene presentata un’'INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA AL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA, che avrà una RISPOSTA[ ] il 16/4 con frasi che dimostrano e giustificano l'intento censorio: "Infatti, i programmi precedenti, trattando dell'uomo e dell'ambiente, con riferimento alle popolazioni, fornivano, a titolo esemplificativo, esclusivamente indicazioni di lavoro circa l'origine e l'evoluzione biologica e culturale della specie umana.Tali generiche indicazioni hanno portato gli autori dei testi scolastici a trattare diffusamente i contenuti di questo tema, sistematizzando i vari principi sull'evoluzione della specie umana, ricomprendendo anche la teoria di Darwin", dato che "neanche i vecchi programmi d'insegnamento della scuola media trattavano specificamente il tema dell'evoluzione, con riguardo alla teoria darwiniana". Questa censura è giustificata dal fatto che "Le Indicazioni nazionali privilegiano, quindi, le narrazioni fantastiche, i cosiddetti miti delle origini, che favoriscono l'approccio del bambino al dato scientifico" fino alle medie. L'articolo di oggi di Reggio su Repubblica A spiegare l'origine dell'uomo resta solo la nuova ora di religione [ ] è il primo (ed è sempre rimasto l’unico) in cui si evidenzia che il problema è in parte diverso e forse più serio, anche perché neppure i creazionisti USA si illudono di poter eliminare del tutto lo studio dell'evoluzione per lasciare la sola ipotesi creazionista, oggi prevista (ampiamente) in Italia nelle ore di religione; il massimo che chiedono (e non ci riescono se non in alcuni stati) è l'equal time fra evoluzionismo e creazionismo. L’articolo conferma la ragionevolezza dell'ipotesi che si fa chiunque avesse confrontato i vecchi con i nuovi programmi di scienze nella scuola (infanzia, elementare e media) e contemporaneamente avesse verificato anche i vecchi e i nuovi programmi di religione, approvati dal governo il 25/3/04. Passare l'origine dell'universo, del mondo, della vita e, già che ci siamo, anche dell'uomo, dal programma di scienze al programma di religione (dove prima era praticamente assente) è il sogno degli integralisti religiosi, protestanti americani o musulmani. Si realizzerà per ora solo in Italia? Intervento critico ("Sulla cancellazione della teoria dell’evoluzione noi non siamo assolutamente d’accordo" ) di Corradini (presidente dell'UCIIM, che raccoglie gli insegnanti cattolici) su Tuttoscuola e intervista a Bernardini sul Corriere Un altro articolo (Evoluzione, le derive di una teoria [ ]) un po' chiarificatore sull'Avvenire ...; l'articolo viene riportato anche nel sito della SWIFT, che raccoglie molti altri articoli dello stesso giornalista che da tempo si occupa per il giornale dei vescovi italiani dei problemi dell'evoluzione. L'articolo presenta una confusione fra evoluzione (un fatto storico, come cerca di chiarirgli anche Galleni), teoria dell'evoluzione e creazione. Alcune frasi del sottotitolo sono completamente false (Negli States le teorie dello scienziato inglese sulla selezione naturale vengono considerate superate. E anche nelle scuole italiane cominciano a essere messe in soffitta. Si fanno largo nuove ipotesi sulla «genesi») come si capisce da questa dichiarazione che esce dalla Casa Bianca: White House Science Advisor: Evolution a Cornerstone of Modern Biology (5/3/04); appaiono simili a frasi presenti in dichiarazioni di esponenti politici di AN, e non sembrano proprio far riferimento ai documenti papali, ben più rispettosi (tranne l’enciclica “Fides et Ratio” del 1998…) del progresso scientifico anche a questo proposito. C'è perfino un'incredibile confusione (si spera imputabile più al giornalista o al suo segretario che allo zoologo) fra biologia e fisica. Sembra di capire (proprio dalle parole del principale consulente del ministro per la riforma dei programmi) che "Nei programmi scolastici, «accanto alla conoscenza della teoria dell’evoluzione, ci sarà posto per la critica della sua degradazione, l’evoluzionismo». L’annuncio è contenuto in un’intervista rilasciata dal professor Giuseppe Bertagna, che insegna Filosofia dell’educazione all’Università di Bergamo, è consigliere del ministro dell’Istruzione, Letizia Moratti, e ha coordinato i lavori preparatori della riforma". In un articolo allegato (E negli Usa ritorna il «creazionismo»), sempre dello stesso giornalista,
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si insiste nell'evidenziare sia la forza dei creazionisti USA che la loro evoluzione culturale verso l'Intelligent Design, un 'aggiornamento' del creazionismo che in Italia è quasi sconosciuto con la conseguenza che gli antievoluzionisti nostrani devono barcamenarsi fra un impresentabile creazionismo biblico (negli USA ha cercato di imporsi nelle scuole ma non è presentabile altrove) e qualcosa di simile all' Intelligent Design. Articolo su portale web Emilianet (Darwin fuori dalla scuola! [ ]) e articolo (Il pio alunno Moratti [ ]) sull'Unità che accenna al problema; si evidenzia come "dell'origine dell'uomo parleranno gli insegnanti di religione cattolica" Sulla Stampa articolo di Claudio Bartocci 'Scuola senza evoluzione' [ ]. Il Foglio controbilancia con due pagine (1[ ]- 2 [ ]) di interventi tutti interessanti e favorevoli all'evoluzione, lo sconcertante ma chiarificatore articolo del 12/3 (Nessuna censura contro il compagno Darwin, ma qualche dubbio sì [ ]). Qui c'e' un'intervista ad Alleva, un pezzo molto interessante di Gould, con i suoi ricordi di un famoso convegno del 1984 in Vaticano in cui genetisti e paleontologi si confrontavano sui modi e i tempi dell'origine dell'uomo all'interno dei primati; Gould rassicurava già allora alcuni gesuiti sul fatto che (contrariamente a quanto purtroppo e inspiegabilmente ancor oggi sostiene l’Avvenire…) negli USA l'evoluzione e l'evoluzionismo non erano affatto in discussione, un confronto fra i vecchi e i nuovi programmi di scienze (copiato dalla parte di confronti di questa pagina web, ottenuta per vie traverse prima che il link venisse messo in rete per primo da Repubblica) e un'intervista a mons.Facchini, che come antropologo non discute l'evoluzione, ma nemmeno la teoria dell'evoluzione; ha comunque qualche perplessità sulle "posizioni dogmatiche" (non sembra però si riferisca a quelle di fonte religiosa...) quando si parla dei meccanismi evolutivi. L’ultimo numero della rivista ReS Ricerca e Storia riporta in un articolo (Grazie a Darwin siamo liberi) un'intervista con Daniel Dennett, autore del recente libro L'evoluzione della libertà (Raffaello Cortina editore, pagg. 453, euro 29), sconvolto alla notizia dell'abolizione dell'evoluzione nella scuola italiana. La notizia dell'eliminazione dell'evoluzione viene riportata anche da Nature, che riferisce di prossime iniziative dei Lincei. Articolo on line del sito Tuttoscuola: si attende la firma definitiva del Presidente della Repubblica per i programmi di religione; per i programmi delle altre materie, sembra che siano comunque validi per il 2004/05, ma che non siano definitivi. Articolo su Aprile (La riforma Moratti della scuola elimina Darwin dai programmi, di C.Acciarini). Articolo di A.Carlini sul Manifesto: Darwin sospeso dalla scuola e intervista a N.Cabibbo (presidente della Pontificia Accademia delle Scienze): La fede sale in cattedra e boccia il creazionismo Articolo di Cavalli Sforza sul Sole 24 ore (Due casi gravi: il licenziamento di Lucio Luzzatto, uno dei nostri biologi più importanti, e l’eliminazione dell’evoluzionismo dai programmi scolastici), che sottolinea il contrasto fra il rispetto della scienza che traspare dai documenti papali e il disprezzo dimostrato (anche Cecchi Paone concorderebbe...) dai "riformatori" ministeriali non appena si parla di evoluzione biologica. SCIMMIA SARA’ LEI! nel sito web dei radicali. Pesante ("ostinata cecità") e ironico ("inserire il ridicolo nella formazione degli italiani", "ilare sconcerto del mondo civile") articolo di Cecchi Paone su l'Indipendente. Cecchi Paone, birichino, sospetta anche che non si sia mai insegnata l'evoluzione nelle scuole cattoliche ... anticipando la riforma attuale. Sul Secolo d'Italia si accenna ad un punto critico per il 'successo' della riforma: la possibilità/necessità di adottare libri di testo aggiornati ... privi dell'evoluzione. Articolo del Calibano nel sito dei radicali: Moratti, CEI & Company: offendere la Scimmia [ ] Editoriale del direttore di Le Scienze di Aprile. Bellone si chiede se sia il caso di indicare 'Vietato ai minori' sulla copertina della rivista.... si rende comunque conto che non è il caso di scherzare ... ma magari di piangere … Articolo sul Tempo (Abruzzo) su un dibattito a Chieti sull'abolizione dell'evoluzione dalla scuola (Darwin, scuola ed evoluzione [ ]) Corsivo di Michele Serra su La Repubblica. Dimostra di capire e voler chiarire bene la differenza fra evoluzione e teoria dell'evoluzione. Bravo. Arriva la risposta scritta del Ministro all'interpellanza parlamentare del 25/3. Ancora una lettera a La Repubblica commentata da Augias, che sottolinea come la 'strana' eliminazione dalla scuola delle novità della biologia degli ultimi secoli si aggiunga ad altre iniziative che, col tempo, porteranno l'Italia fuori dal giro dei paesi avanzati. Il viceministro Possa, sul Sole24ore, citando un articolo di Corbellini, smentisce l'abolizione di Darwin dalla scuola dell'obbligo, dato che ci sarà nelle scuole superiori, che faranno parte dell'obbligo ... Articolo sullo Spiegel Online sull'abolizione dell'evoluzione nella scuola italiana [se serve,
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pietosa traduzione automatica in inglese...]. Anche in Die Welt. Corbellini contesta [ ] la risposta di Possa del 18/4. Si parla ancora di evoluzione nella rubrica delle lettere di Augias su La Repubblica, con un chiarimento del prof.Bertagna. Sembra faccia un po' di confusione fra evoluzione e teoria dell'evoluzione. Ha dei dubbi sulla teoria dell'evoluzione insegnata in giovane età ma non spiega perché abbia intenzionalmente voluto abolire l'evoluzione (che invece c'era gia' ...). Sul sito Libertà e giustizia intervento di D.Tramontano (Se Darwin fa paura alla Moratti). Dall'estero: articolo sulla Frankfurter Allgemeine: Ciao Darwin. Versione italiana (questa volta non automatica...) di B.Bramanti e dal Guardian un articolo già tradotto. Articolo di D.Tramontano (biologa universitaria): Se Darwin fa paura alla Moratti su un sito web Numerosi articoli di giornale; solo di alcuni, purtroppo: La Repubblica (Moratti e appello [con un riferimento a questa pagina]- intervista a Bertagna (un commento di R.Renzetti a questa intervista si trova in un sito web di fisici) - appello - Dulbecco - Scienziati). La Repubblica lancia una raccolta firme, mette abusivamente un link a questa pagina che viene al più presto sostituita con un'altra più semplice, senza la rassegna stampa commentata; un altro appello, originato dal museo di Milano, compare sull'Unità e sul sito VillaggioGlobale. Legambiente aderisce all'appello. Articolo sul Tageszeitung (Italienische Genesis: Schulverbot für Darwin). Con un notevole tempismo, ma purtroppo prima della retromarcia del ministro, viene costituita a Milano la A.I.S.O. Associazione Italiana studi sulle Origini, avente lo scopo di diffondere anche in Italia l'Intelligent Design, forma moderna, non strettamente 'biblica' dell'ideologia creazionista religiosa diffusa fra i protestanti americani. Ancora numerose oggi le pagine dei giornali: intervengono: Veronesi (Non togliamo Darwin agli studenti), Augias con le sue lettere e la Moratti su La Repubblica, Il Manifesto parla dell'appello e il Messaggero ha un suo articolo di Eva Benelli (L’evoluzione non faccia un passo indietro) e uno di A.Oliverio (Così l’Italia entra nella “Bible belt”). L'Unità pubblica uno strano articolo umoristico (Moratti, il pianeta delle scimmie) e da' informazioni sul suo appello. Articolo antievoluzionista di un certo E.Serra (Via Darwin) su un sito web sardo. Le firme all'appello sono arrivate a 15000. Anche i Lincei intervengono nel dibattito. Una pagina sul Sole 24 Ore con un commento di G.Corbellini (L'errore è nel metodo [ ]), un lungo intervento con domande al Ministro di L.L.Cavalli Sforza (Torna a scuola Darwin) e una risposta di Bertagna (Distinguiamo fra 'ismi' e teorie') ad un articolo di Cavalli-Sforza sul Sole 24 Ore dell'11/4. Sull'Avvenire risposta ad Augias (Quando Darwin diventa un "ismo" [ ]); anche qui gli 'ismi' sembrano brutte cose (come già aveva scritto Bertagna, forse dimenticando che esiste anche ... il ciclismo). Sul Manifesto articolo di Carlini (C'è errore ed errore [ ]) Le firme sono arrivate a 25000. Su MeridianoScuola articolo (Insopportabili contraddizioni)
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Il link alla versione depurata di questa pagina è anche nell'ottimo sito di P.Coccia sull'evoluzione (in data 24/4/04) e nell'Home page di ProteoFareSapere. Copie si trovano in TuttoScuola, nel sito della CGIL Scuola (nelle news al 26/4) e nel sito web FuoriRegistro. OrizzonteScuola la riprende (riproducendola orribilmente ed etichettandola come CGIL).. Un link si trova anche nel sito del CICAP, in un blog spagnolo, in una pagina di PianetaScuola, in un sito di Egittologia ed in un sito web personale, Le firme continuano a salire (alle 12 sono 33000) ma il dibattito sui media scende per trasferirsi ai livelli inferiori. Comunque intervista rilevante di N.Cabibbo (presidente della Pontificia Accademia delle Scienze) nell'Unità: “Forse la storia dell’evoluzione della
vita sulla Terra, i fossili e le specie che si sono succedute sul nostro pianeta dovrebbero trovare posto nell’ambito dei programmi ministeriali sulla scienza nelle scuole medie…. Quindi, fatto salvo il ruolo speciale dell’uomo nell’ambito del mondo, la dottrina ufficiale della Chiesa riconosce l’evoluzione e l’importanza scientifica delle teorie che cercano di spiegarla… . O v v i a m e n t e s o n o c o l o d e v i p r m i
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p e r ò a n c h e c o n t r a r i o a d i n s e g n a r e l ’ e v o l u z i o n e d e l l ’ u o m o d a l l e s c i m m i e c o m e u n d o g m a » ; strano che consideri un dogma la semplice osservazione (la faceva anche Linneo) che l’uomo è un primate. Articolo dell'Unità sul movimento che sta crescendo per riportare a scuola Darwin. Nulla su Repubblica, tranne l'aggiornamento sulle firme. Lettera di un'insegnante su Il Quotidiano.it (Quo usque tandem, Catilina, abutere patientia nostra?). Curioso intervento in un sito evangelico (ICN.-News) : si parla di "indottrinamento nella religione dell’evoluzione", di "zoccolo dogmatico di certa cultura laica", "dogma dell’evoluzionismo"; tutto si spiega quando chiariscono l’impostazione ideologica scrivendo "Il sapere è religioso e lo scontro tra diverse opzioni religiose è inevitabile". Articoli in Tuttoscuola. Su Scuola oggi intervento Il problema non è Darwin… soltanto! (riportato anche da da ProteoFareSapere) sulla non contrapposizione fra Chiesa e evoluzione. Articoli sul Mattino e su ItaliaOggi. Articolo di Greco sull'Unità, che informa che si apre oggi a Milano (27 - 30 aprile 2004) l'Expo dell'educazione e del lavoro (1^ Mostra dell'istruzione, Formazione, Università e Ricerca, Servizi al lavoro, Capitale Umano). Sito del MIUR. Sito Expo con manifestazioni online. Si discute anche dei programmi, soprattutto di quelli dei licei, con gli esperti del ministero. Dall'estero: Stern, Le firme sul sito di Repubblica superano le 40000. Articolo sul Foglio (Anatema Darwin [ ]) che sembra dar ragione a chi firma le proteste, rispetto alla commissione ministeriale (vede un contrasto fra umanisti e scienziati). Nelle lettere ad Augias su La Repubblica alcuni insegnanti fanno pubblica professione di fede (‘evoluzionista’) impegnandosi a continuare a insegnare l'evoluzione. Un testimone racconta al sito ScuolaOggi che oggi all'Expo di Milano, alle 12 durante una tavola rotonda sulla riforma, il Direttore Generale della Direzione Generale degli Ordinamenti Scolastici del Miur, difendendo l'abolizione dello studio dell'evoluzione e si è lasciato andare, sotto gli occhi di Bertagna e dell'on.Aprea, a una filippica contro coloro che hanno proposto il cosiddetto "appello per Darwin", e ha concluso con l'invito, rivolto ai firmatari dell’appello, a "parlare solo dopo essersi assicurati del collegamento del cervello" (testuale, dicono). Purtroppo lui non era ben collegato al cervello del ministro che non gli aveva preannunciato che ... alle ore 17.12 avrebbe comunicato che i programmi didattici sarebbero stati corretti da una commissione di cui fanno parte anche premi Nobel. La notizia compare in rete sui giornali più 'sensibili' (Unità, Repubblica) ma anche in numerosi siti di quotidiani che prima avevano ignorato il problema e la protesta. Danno infatti la notizia Rainews, l'Agenzia Radicale, Radio Radicale, La Città, La Gazzetta del Mezzogiorno, ANSA, Roma One. La notizia esce anche dai confini nazionali: La Prensa di Panama, Ziarul, Der Tagesspiegel, El Pais, The Scientist. Prima di oggi deve essere stato inserito un articolo (un po' stupefatto) nel sito creazionista italiano (Passo indietro dell'evoluzionismo nella scuola italiana), dove si fanno alcune ipotesi interessanti su come sia scomparsa l'evoluzione dai programmi scolastici e si indica Milano come centro dell'iniziativa creazionisti: “C'è però un'altra influenza, specificatamente milanese, che non va trascurata. Essa parte dalla pubblicazione nel 2002 del libro di Maurizio Blondet L'uccellosauro ed altri animali. Blondet è uno dei più quotati giornalisti de L'Avvenire, cioè del quotidiano dei vescovi italiani, ed egli nel suo libro non solo difende il creazionismo ed i creazionisti, ma prende addirittura le distanze dalla posizione ufficiale del Vaticano. Questo libro è stato molto convincente per un giovane esponente della destra milanese, Fabrizio Fratus, che si è interessato alla questione, ha preso contatto con i creazionisti italiani (in particolare col sito www.creazionismo.org presieduto da Romano Ricci), stimolando importanti settori del centro-destra milanese ad organizzare perfino una "settimana antievoluzionista", tenutasi a Milano nel febbraio 2003. Letizia Moratti è una quotata manager, non è perciò soggetta a facili entusiasmi, ma una dimostrazione di quel genere, avvenuta nella sua città e organizzata da esponenti politici del suo stesso schieramento, è inevitabile che sia stato un elemento di riflessione in più”. Comunicato
della UIL Scuola. Intervento della Prof.G.Spagnolo (Le discipline secondo “le indicazioni….”- area scientifica) ad un convegno a Paestum organizzato da ProteoFareSapere/CGIL scuola (Scuola media, la “terra di mezzo”, un dialogo aperto con elementari e superiori); si contesta la risposta del ministro del 16/4 sull'evoluzione. Sconcertante e piccato commento sull'Avvenire (Meglio chi ci fa. Purché la pianti presto… [ ] ) contro chi insiste a accusare la Chiesa di essere contro l'evoluzionismo. L'articolo, fra l'altro, è l'unico in cui sono presenti accuse personali dirette contro uno scienziato per un suo articolo (contro Cavalli Sforza; per una carenza informativa sul Vescovo
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Husher). L'innocenza della Chiesa sarebbe dimostrata dall'articolo di Cabibbo sull'Unità di ieri ('È completamente superata la contrapposizione tra Darwin e Chiesa' [ ]) che, difendendo i programmi scolastici precedenti, riprende e approva proprio gli argomenti di chi sta protestando! Argomentava quindi contro la scelta del Ministro e poi confermava che “la dottrina ufficiale della Chiesa riconosce l’evoluzione e l’importanza scientifica delle teorie che cercano di spiegarla”. Strano che Cabibbo (che pur è presidente della Pontificia Accademia delle Scienze) sia stato sentito dall'Unità e da Repubblica ma non dall'Avvenire (... che poi rinvia i suoi lettori all'Unità)! Ancora più strano che in questo commento si dica al lettore, citando il prof.Cabibbo, che si deve smettere di dire che c’è contrapposizione fra la Chiesa e Darwin, come se Cabibbo fosse il papa: “Domanda: ma la legge, lui, "L'Unità"? O ci scrive solo? Se la legge, ieri ha trovato quattro colonne argomentate del prof. Nicola Cabibbo, illustre fisico di fama mondiale (p. 14): "È completamente superata la contrapposizione tra Darwin e Chiesa". Signori, la vogliamo piantare?” Le firme continuano ad aggiungersi sotto l'appello (43630 alle 15). Comunicato del Ministero [ ] . Comunicato stampa dei DS in cui si evidenziano le grosse differenze rispetto alla risposta in Parlamento il 16/4. Finalmente la notizia viene data da molti giornali: l'Unità, anche con un articolo di Greco (Moratti, il ritorno della scimmia), il Manifesto (Darwin, la ricreazione è finita),. Compare anche il Corriere della Sera con un'intervista a Bernardini, che accompagna un microscopico articolo, che getta sospetti sui collaboratori del ministro; lo stesso Bernardini si ripete in un'intervista a Repubblica (Il ministro ha cattivi consiglieri e si è trovata sola contro tutti [ ]) che accompagna due articoli (Scuola, Darwin torna nei programmi e Dalla rivolta degli scienziati all´appello dei cinquantamila). Un discorso simile lo fa Veronesi sempre su Repubblica. Danno la notizia La Sicilia, Brescia Oggi, Il Mattino (anche nelle lettere), la Provincia di Cremona, Il Gazzettino, La Gazzetta del Sud, L'Avvenire (Ministro Moratti: nessuna censura a teorie di Darwin; è un articolo così freddo e breve che 'nessuna censura' e 'nomina commissione' sono talmente vicini da far capire la scarsa logica), Il Foglio (L ’evoluzionismo della Moratti: torna Darwin , in cui Ferrara ribalta l'impostazione dell'articolo del giorno prima, accusa l'opposizione di 'incubi propagandistici'; e incensa poi la Moratti), La Stampa (DARWIN RITORNA A SCUOLA [ ] e Darwin anche alle elementari [ ]), L'Arena, Il Messaggero, La Gazzetta di Parma; L'Avanti (un po' in ritardo...) critica il ministro con un articolo di V.Cattani (Bacchettate alla Moratti Giù le mani da Darwin!). Non si capisce però, tranne che da un comunicato stampa dei DS ("Clamoroso passo indietro di Moratti che spesso non sa quello che fa" [ ]), perché nel comunicato del ministero ci sia scritto «Non corrisponde assolutamente a verità che il ministero abbia escluso dall'insegnamento nella scuola primaria di primo e secondo grado le teorie evoluzionistiche». Basta leggerlo insieme alla risposta scritta del Ministro del 16/4 per capire che ha invece cambiato idea, probabilmente dopo aver "verificato l'attendibilità delle fonti" (la sua commissione rispetto ai premi Nobel...), e molto coraggiosamente ha capito che non solo l'evoluzione, ma anche addirittura Darwin, dovevano stare oggi anche nei banchi delle elementari. Dall'estero: Clarin, Ziarul, Frankfurter Rundschau, Die Welt, Stern, El Tiempo, El Comercio, The Scientist, National Center for Science Education, Nell'ambito della scuola: Tecnica della Scuola, Ancora molti articoli e non sui soliti 2/3 quotidiani, per cui per molti è la prima volta che presentano l'argomento agli ignari (anche di evoluzione, probabilmente) lettori. C’è il serio dubbio che nei telegiornali non se ne sia addirittura mai parlato. Tutti si adeguano al cambiamento di rotta del ministro ma senza evidenziarlo, tanto che prendono per buona soprattutto la falsa (o meglio: vera, ma fuori bersaglio ...) giustificazione del ministro, senza nemmeno accorgersi che dice il contrario rispetto a quanto detto il 16/4, quando il ministro spiegava che avevano deciso di togliere l'evoluzione alle medie (mentre nel comunicato si citano invece materne ed elementari...) per censurare i libri di testo che approfittavano della sua presenza per parlare (alle medie!) ‘abusivamente’ di Darwin e financo dell'evoluzione umana. Reazioni eccessive e ideologiche si leggono soprattutto su Libero, che in due articoli (Darwin non è Marx, la sinistra non lo usi come bandiera [ ] e Ulivo, le bugie iniziano a scuola) se la prende soprattutto con l'opposizione (che in verità ha solo fornito un po' di supporto cartaceo, dato che l'etere – eccetto oggi Radio3 - era inaccessibile) ma anche con gli scienziati degli appelli. Sul Tempo uno strano commento [ ] filoevoluzionista di S.Savone sulla retromarcia del ministro. La Voce Repubblicana, un tempo giornale laico, ripresenta l'opinione del Foglio del giorno prima, prendendosela con l'opposizione, che accusa di aver creato una 'polemica sorta sul nulla', dato che 'nessuno aveva cancellato Darwin' (Commissione ad hoc per Darwin); non
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è chiaro perchè allora poi si legga che 'la scelta di fare la commissione è giustissima'; nè si capisce poi su che basi sostenga che 'non tutti gli scienziati italiani siano contenti della nascita di questa commissione; forse si riferisce a Sermonti....? L'Avanti invece non nasconde il voltafaccia del ministro (Darwin rimandato ad ottobre), ma lo apprezza (Il colpo d'ala di Letizia), dopo averlo criticato (forse un po' in ritardo) il giorno prima. M.Serra, finalmente rilassato, sull'Espresso si diverte (La scimmia è figlia dell'uomo [ ]) alludendo, forse senza saperlo, ad un ribaltamento filogenetico caro a Sermonti. Rilassato anche Staino sull'Unità (La paura dei ministri [ ]). Sul Corriere un articolo quasi in tema su Desmond Morris (Morris, la scimmia è sempre più nuda [ ]). Sarebbe interessante un'analisi più approfondita degli articoli pubblicati dai diversi giornali dopo la retromarcia del ministro, sia per verificare se valutano positivamente l'intervento degli scienziati che ha permesso (non è frequente in questi anni in cui si vedono spesso bocche chiuse di yesmen ... e nasi tappati) di bloccare una irresponsabile iniziativa governativa o se comunque criticano gli scienziati o i quotidiani o i partiti politici che hanno avvertito la Moratti della trappola che le avevano preparato e in cui era stata cacciata. In effetti nessun giornale (tranne l’Avvenire) critica direttamente e personalmente gli scienziati dell'appello, anche se il sostenere erroneamente che l’evoluzione non era mai stato ‘espulsa’ dalla scuola non mette in buona luce chi ha sostenuto (giustamente, e lo si può dimostrare anche con le parole del ministro...) il contrario. Comunque, a differenza di quanto succede ai giudici ed a Darwin, nessuno si è (per ora) spinto fino a parlare di scienziati comunisti ..., forse essendo a conoscenza di un'indagine del CNR (pubblicizzata forse solo dall'Avvenire) che ci fa scoprire l'alta considerazione dei giovani attuali per gli scienziati (l'uomo di scienza è, a parità di merito con l'imprenditore, «il soggetto più utile allo sviluppo della società» [ ]). Bisogna però rilevare come anche la reazione all'abolizione dell’evoluzione sia stata un po' lenta, a causa dell'ignoranza sui programmi (il ministero sceglieva i collaboratori a sua discrezione e li vincolava al segreto) e della non collaborazione da parte degli organi di stampa che non hanno informato sui termini del problema (solo il Foglio ha pubblicato un confronto fra i programmi prima e dopo e ha ospitato l'opinione di un monsignore antropologo esperto di evoluzione umana); alcuni giornalisti non hanno nemmeno confrontato le diverse dichiarazioni del ministro o del prof.Bertagna ... ne' gli articoli pubblicati dal proprio quotidiano (basta confrontare l'editoriale di Ferrara del 29/4/04 con le due buone pagine (1[ ]- 2 [ ]) del Foglio del 3/4/04). In generale si po’ notare che sull’argomento, certo complesso, la formazione o non è esistita (per chi nel ’78 aveva gia completato la scuola dell’obbligo), o è stata evitata (molti sono i non bio-naturalisti che insegnano matematica e scienze alle medie; ci sono poi le scuole confessionali). L'evoluzione della discordia: Si riflette su Radio3 su cosa vuol dire insegnare l'evoluzionismo. Ospiti del conduttore Franco Carlini sono: Gilberto Corbellini, docente di storia della medicina all'università La Sapienza di Roma e Mauro Ceruti, docente di epistemologia genetica all'università di Bergamo. Si può ascoltare la registrazione della discussione arricchita da domande telefoniche (29'). Si discute anche sulla commissione nominata dalla Moratti. Questo è stata davvero l’unica occasione in cui la RAI si è occupata del problema? Die Welt informa i berlinesi dello scampato pericolo per la scuola italiana. Un po' di umorismo del Calibano sul sito dei radicali (LETIZIA: CONTRORDINE, SCIMMIONI!); ora è più accettabile. U.Galimberti su Repubblica riflette sulla triste situazione (Darwin, chi ha paura di quest´uomo? perché attaccano le sue teorie [ ]) e c'e' anche un articolo su Dawkins (Richard Dawkins: l'importanza del darwinismo); su Tuttoscuola articolo in cui si ricordano gli altri argomenti scomparsi (DARWIN OK, MA IL PROBLEMA È PIÙ AMPIO), Lettera aperta di M.Tiriticco alla Levi-Montalcini su ScuolaOggi con la raccomandazione di controllare anche le 'Indicazioni nazionali', da aggiornare se si vuol riammettere a scuola Darwin. In data imprecisata articolo 'Darwin- Moratti : 50000 a 0' [ ] con un disegnino con gli ominidi che inseguono la Moratti nel sito scolastico (in Kataweb) La Fragola.it Pochi articoli sui quotidiani (Corriere della Sera: Evoluzione della polemica; Darwin ritorna in classe), anche se continua la discussione in vari newsgroups. Newsletter di Tuttoscuola con articolo Darwin: Moratti fa la scelta giusta. Sulla Stampa lettera di un'insegnante (Evoluzione delle specie, come insegnarla). Qualcuno riesce ancora a raggiungere la pagina dell'appello degli scienziati, per cui le firme sono ora 47056. Quasi niente sui quotidiani: Il Giornale ha un brutto articolo di Mathieu (Darwin a scuola e il fanatismo di certi scienziati [ ]) e ItaliaOggi parla in ritardo della 'Commissione d'inchiesta per promuovere Darwin' [ ]. Migliore l'articolo di Aprile, che dimostra il voltafaccia del ministro. Nel sito della UIL scuola, che per prima aveva sollevato
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con successo il problema il 4/3/04, una cronistoria. Alcuni articoli di questi due mesi sono raccolti anche in un sito di PianetaScuola. Lettera al Tempo con critiche sulla mostra organizzata da Roma 2 e Viterbo "Dimenticando Adamo". Qualcuno pensa che si possa trovare un articolo in cui qualcuno sostiene che:”la chiesa cattolica ha imposto la cancellazione dell’evoluzionismo dai programmi scolastici”? Un articolo con questa frase volendo c’è! La si trova (anche con il motore di ricerca Altavista) nell’editoriale del direttore di un giornaletto (Il Cristiano) che comunque non sembra controllato dalla chiesa cattolica (tanto è vero che la frase citata è preceduta da “frutto di un accordo fra il Ministro dell’Istruzione e la Conferenza episcopale” e continua poi in questo modo: “per porre sotto la sua cappa ideologica la Scuola pubblica”); curioso leggere anche, in un’altra pagina la lettera di un padre preoccupato che, “i programmi scolastici delle materne, elementari e medie siano legati alle scadenze cattoliche e quanto i nostri figli volenti o nolenti corrano continuamente il rischio di essere coinvolti in iniziative molto lontane dalle verità bibliche”. Nel maggio 2006 hanno organizzato anche un convegno sul creazionismo a Lecco: “Infatti, fu col diluvio che, in seguito ad eruzioni globali, le placche tettoniche si diressero verso la deriva originando quella che oggi viene da tutti descritta come “la deriva dei continenti”. Nel sito creazionista italiano articolo non datato che prende atto delle novità (L’insegnamento di Darwin nei primi otto anni di scuola ; L'insegnamento delle origini nella scuola dell'obbligo) dopo aver festeggiato qualche giorno prima i nuovi programmi scolastici (Passo indietro dell'evoluzionismo nella scuola italiana). Nel sito web della rivista Lo Straniero si legge l'articolo di Vinassa De Regny (Arrivederci, Darwin) pubblicato -tardivamente- nel numero di maggio. Articolo sulla Stampa un po' in ritardo (Evoluzione, 4 saggi per la Moratti [ ]) Articolo di T.Arecchi sul settimanale online Toscana Oggi (Darwin, la Chiesa e l'evoluzione). Un fisico cattolico che parla di evoluzione ... breve nota di A.Zarri sul Manifesto ("Ma ci sono sempre gli zelanti più papisti del papa" [ ]). Articolo di Liverani sull'Avvenire (Darwinismo, ateismo e altro... ) che critica Galimberti (Repubblica 1/5/04) per una lettura troppo rigida della Genesi (legge la parola biblica come l’avrebbero letta Eraclito e gli antichi greci). Secondo Liverani invece Darwin "era un credente che sapeva di essere stato creato da Dio (nel corso di un processo evolutivo), aveva letto la Bibbia e aveva capito il racconto della creazione". [Liverani forse non sa che in realtà nei corsi per gli insegnanti di religione non si forniscono gli strumenti per un confronto fra la Genesi e quanto la scienza ha scoperto fino ad ora. Liverani inoltre sembra non sapere (o anche lui mantiene il segreto) che bisogna parlare di "racconti della creazione", dato che nella Genesi ce ne sono due diversi] Da Tuttoscuola: Incontro Moratti/Sindacati del 6/5 sulle IN (Cartello di 'Lavori in corso' sulle Indicazioni nazionali [ ]): “Nel corso dell'incontro del 6 maggio del ministro Moratti con le organizzazioni sindacali sono state messe in discussione le "Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nelle scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di 1° grado", adottate come allegato al decreto legislativo 19 febbraio 2004, n.59, e non gia' con il regolamento previsto dall'art.7, comma 1, lettera a) della legge di riforma ““Che ha risposto il ministro? Ha confermato di ritenere necessario approfondire la questione ed ha costituito un gruppo di lavoro espressione della comunità scientifica e della scuola, per l’adattamento degli obiettivi culturali e scientifici che verranno recepiti in un nuovo provvedimento di natura regolamentare. È bene precisare che la legge di delega n. 53/2003 aveva previsto (e prevede) che i regolamenti attuativi dei decreti delegati per la riforma siano approvati a parte con una procedura che prevede il preventivo parere del Consiglio di Stato, i pareri obbligatori della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari, prima di essere approvati definitivamente dal Consiglio dei Ministri. Le "Indicazioni nazionali" sono state invece "criptate" e allegate al decreto legislativo come sua parte integrante senza che fossero oggetto di uno specifico parere da parte della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari. Qualcuno, convinto che il più (decreto legislativo) contiene il meno (il regolamento), ha ritenuto in tal modo soddisfatta la previsione legislativa.”. Sui quotidiani solo UNA VOLTA è comparso questo che NON è un “dettaglio”. Lettera sul Giornale (Darwin a scuola. Molto rumore per nulla - o poco [ ]) 12-5-04: Decreto Dirigenziale dal Ministero sull'adozione dei libri di testo della scuola primaria che devono rispettare le nuove Indicazioni Nazionali, Si apre un nuovo fronte e si conferma l'immediata applicazione dei nuovi programmi (che però dovrebbero essere ancora modificati almeno per la parte che riguarda l'evoluzione). Da molti insegnanti e scuole arrivava infatti l'indicazione di continuare ad utilizzare i vecchi testi pre-riforma
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Moratti. Articolo di M.Archetti sull'Avvenire (L'evoluzione regge [ ]) in cui si analizzano i gravi errori presenti in precedenti articoli dell'Avvenire sull'evoluzione, fra cui quello antievoluzionista (ma forse anche antilinneiano) fin dal titolo, di L. Scaraffia del 21/1/04 (E Darwin inventò il razzismo [ ]). Il testo di Archetti era già comparso simile nel sito dei commenti alle trasmissioni di Radio 3 sull'evoluzione (dove si lamentava che l’Avvenire non l’aveva ancora pubblicato). Articolo sul Corriere di G.Giorello (Vietare ai minori Darwin, anzi la Moratti [ ]). Articolo di Boncinelli su Gente (Il ministro Moratti ha corretto il tiro [ ]) Su Repubblica paginone con lunga intervista alla Moratti [ ] da parte di alcuni giornalisti di Repubblica; si tocca, con Augias, anche il problema dell'evoluzione nelle scuole. La giustificazione è: "Devo dire che, quando abbiamo consultato le associazioni, sull'evoluzionismo non era stato mosso alcun rilievo. In seguito, dinanzi alle proteste, abbiamo dato una risposta immediata". [Stiamo ancora aspettando i risultati della risposta immediata]. Articolo sul Roma racconta del convegno "Bentornato Darwin" [ ] (il titolo si è adeguato al ritorno dell'evoluzione nelle scuole...) organizzato a Napoli Continua su Radio3 il programma 'Evoluzione permanente', con una ricostruzione, o meglio una rivisitazione, dell'evoluzionismo da parte di due storiche che hanno una conoscenza piuttosto limitata della biologia. Lo ammettono, nella puntata di oggi, ma insistono, ed anzi cercano pure di contrapporre religione e scienza come se fossimo ancora nell'800. Le puntate della trasmissione sono disponibili on line (anche se sembra manchino quelle dell'8 e 9 maggio) e possono essere ascoltate (anche se nei commenti qualche biologo scrive che è ben difficile resistere a lungo …). Intervento sul Tempo del ... presidente della commissione finanze del senato (R.Pedrizzi: La sterile battaglia su Darwin [ ]; è un bancario, presidente della Consulta etico-religiosa di An e responsabile nazionale del partito per le politiche della famiglia); è interessante proporre alcuni esempi del suo 'sapere': "Non si vede davvero dove sia il motivo di tanto contendere, a meno che non si pretenda di far passare il darwinismo come una verità rivelata. Se per alcuni la specie umana discenda dalle scimmie, non è così per molti altri: tanto che la teoria oggi più accreditata in ambito scientifico internazionale, non è la discendenza diretta dell'uomo dalla scimmia, ma la derivazione di uomo e scimmia da un ceppo comune, da cui poi sono scaturite le due specie: l'uomo e la scimmia. Il fatto è che i difensori a spada tratta del darwinismo non vogliono sentire ragioni, perché la loro adesione all'evoluzionismo è di natura ideologica. Un'ideologia su cui vale la pena anche indagare, per vederne i presupposti e le fragili basi."; "Si tratta, quindi, solamente di un mito che, nel clima di tardo positivismo che ammorba la cultura italiana, è ancora duro a morire. Mentre attendono ancora d' essere seriamente studiati e divulgati a dovere gli studi di un luminare italiano che questo Paese non ha mai valorizzato abbastanza: quel Sermonti che da decenni, porta avanti l'idea, con scienza e coscienza, che noi, noi uomini, non veniamo dalla scimmia". Questo è quanto il direttore del Tempo accetta di pubblicare …. È strano che si esalti Sermonti, che però ha idee ben diverse sull’evoluzione dell’uomo rispetto a quanto ci racconta R.Pedrizzi, che in fondo ha le idee abbastanza chiare (a parte la riduzione ad una delle 230 circa specie di scimmie…), anche se sarebbero una novità solo per Sermonti che, come racconta, è uno dei pochi al mondo a credere che sia “la scimmia” a derivare dall’uomo. L'Associazione nazionale degli insegnanti di scienze naturali (Anisn) sta organizzando un Darwin Day nelle scuole il 27 maggio. La scelta del giorno e' stata fatta per rafforzare l'iniziativa dell' universita' di Bologna (presso il Dipartimento di Biologia Evoluzionistica Sperimentale di Bologna si terra’ il seminario Evoluzionismo. Scienza attuale. Verranno inoltre proiettati i film Allegro non troppo di B. Bozzetto e L’idea pericolosa di Darwin) che assieme agli atenei di Firenze e Padova nella stessa data ha organizzato una giornata pro Darwin. Laddove possibile sono stati organizzati anche incontri con scienziati, studiosi del pensiero di Darwin, giornalisti e uomini di cultura nelle scuole stesse o nelle universita' in modo da allargare il dibattito il piu' possibile. Altre iniziative si svolgeranno il 27/5 a Napoli (il 23 maggio alla Città della Scienza), a Torino, a Bari, a Roma. Iniziative si stanno organizzando anche a Venezia, Milano, Pavia, Genova, Perugia, Pisa, Ancona, Potenza, Palermo, Cagliari, Nuoro. Il 24 maggio uscirà in edicola la nuova rivista scientifica "Darwin" diretta dal prof. G. Corbellini, docente di Storia della medicina e di bioetica all’Università di Roma e dal prof.G.Bangone. Lettera sulla Libertà di Piacenza ('La teoria di Darwin ha conferme certe' [ ]) dove comunque si confonde fra evoluzione e evoluzionismo; si accenna a un dibattito in corso sul quotidiano.
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Presentazione [ ] sul Sole 24 Ore della nuova rivista "Darwin". Due articoli su Liberazione (I miracolati della scuola cattolica, e Ma per la Moratti la terra è piatta?) Circolare Prot. n. 9478 di Criscuoli (Direttore generale degli ordinamenti scolastici del ministero) sull'adozione dei libri di testo. Si chiarisce fra l'altro che le nuove Indicazioni Nazionali sostituiscono i vecchi programmi e che devono essere punto di riferimento per i testi che vengono adottati dai docenti, e che dovrebbero essere gia' pronti per il 2004/05. Da notare che mai prima d'ora programmi scolastici erano stati approvati in questo modo, senza una discussione che coinvolgesse tutte le componenti culturali del nostro paese. In realtà sono indicazioni che si considerano valide solo per il prossimo anno, ma non è chiaro come verranno discusse e come verrebbero cambiate. domani il Darwin Day organizzato dall'ANISN. Ne parla Repubblica (Darwin day degli insegnanti "Salviamo l´evoluzionismo" [ ]) ricordando che ancora la commissione LeviMontalcini non è stata istituita ufficialmente, mentre arrivano nelle scuole le vecchie versioni delle Indicazioni Nazionali. Si ricorda che solo nel 1978 (dopo 120 anni) con la riforma Valitutti l'evoluzione è entrata nei programmi scolastici (... e ha rischiato di rimanerci solo per 26 anni...) Vengono approvati da Moratti e Ruini gli OSA per la religione nella scuola media. [Il testo degli OSA non viene diffuso]. Commenti di Colombo (Una lunga ora di religione) e di Monteforte (La Moratti consegna la scuola a Ruini) sull'Unità, che si preoccupa di una frase della Moratti in cui mette in evidenza il «rilevante contributo» offerto dalla Cei «al dibattito sul ruolo dell'educazione», volto a «elaborare una risposta pedagogica, ispirata all'antropologia cristiana, alle diverse problematiche oggi emergenti in quest'ambito». Articoli invece piu' favorevoli sull'Avvenire (Ora di religione Siglata l'intesa sui programmi; Obiettivo: formare la persona; Nel documento grande attenzione ai processi culturali in corso). Ne parla anche il Manifesto (Scuola e religione, il patto Ruini-Moratti; ministro e capo dei vescovi firmano gli «obiettivi per l'insegnamento nella secondaria di primo grado» [ ]). Oggi l'ANISN ha organizzato un secondo Darwin Day nel 2004. Ne parla l'Unità (Evoluzione a scuola oggi il «Darwin Day»). Nel sito del Darwin Day di Vicenza sono disponibili gli interventi, che riguardano anche aspetti didattici legati alla riforma, con confronti. Liberazione articoli sul Darwin Day (La ministra taglia i programmi di scienze e assume un esercito di tonache [ ]) e sui programmi di religione (Patto d'acciaio tra Ruini e la ministra per programmi ispirati dall'antropologia cristiana [ ]). Reazioni varie sull'Avvenire agli articoli di ieri sull'Unità riguardo all'accordo fra Ruini e Moratti sugli OSA per la scuola media (Un falso senza ragione, Irc, quell’accordo «imposto» dalla riforma, Educazione e partecipazione: le due linee d'impegno dei cattolici). L'Unità riporta alcune informazioni sull'accordo, ancora segreto (L’ora di religione minuto per minuto, Ecco i contenuti dell’intesa Moratti-Ruini per le medie) e alcuni commenti ("Sasso: Stanno distruggendo l'autonomia culturale della scuola"; Monticone: «Il governo? È più papista del Papa...»). Repubblica fornisce in breve la notizia: Moratti e Ruini: accordo per la religione nelle scuole. Sono finalmente comparsi gli OSA delle medie nel sito web dell'IRC di Palermo con i programmi di religione. Si prevede di "Confrontare spiegazioni religiose e scientifiche del mondo e della vita". [Non si capisce chi avrebbe dovuto fornire le spiegazioni scientifiche, dato che erano previsti i miti fino alle superiori...] Continua la polemica sollevata dall'articolo sull'Unità di F.Colombo. Il ministro risponde debolmente sull'Unità (Falsificazione della realtà. È solo un aggiornamento); l'Unità insiste con F.Colombo (Una ragione senza falso. La verità è nei fatti) e con Ranieri («La Moratti fa male allo Stato e alla Chiesa») e trova appoggi (Per l’Avvenire si tratta di mistificazione L’Indipendente: «Preoccupazione fondata»); anche R.Radicale dice che La Moratti accoglie «l'antropologia cristiana» per la scuola pubblica. Articolo sull'Unità di F.Colombo sulla scuola in mano alla Moratti (LA FINE DELLA SCUOLA [ ]). Si cita anche il problema dell'eliminazione (solo tentata, si spera) dell'evoluzionismo, ma soprattutto si sottolinea l'eliminazione dell'obbligo a continuare dopo le medie, sostituito dal diritto-dovere; giusto il contrario di come si fa negli USA, dove la scuola fino ai 18 anni è un obbligo. Impressionante la coincidenza di una frase di Colombo (Se [negli USA] un ragazzo si arruola nel servizio militare senza quel diploma, viene immediatamente rimandato a scuola e diventa soldato solo a diploma ottenuto) con il riconoscimento, previsto proprio in questi giorni dal governo [ma poco pubblicizzato sui quotidiani], dell'arruolamento come strumento per assolvere senza fatica l'obbligo scolastico, anche se si hanno solo 17 anni..... (Sole 24 ore: L'ultima novità: riconosciuto chi si arruola a 17 anni [ ]). Su Scuola Oggi commento (L'ora di religione) alla dura polemica fra F.Colombo e la Moratti sull'ora di religione; si concorda con Colombo sul fatto che "Un
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concetto e un criterio educativo forte come 'antropologia cristiana', utilizzato parlando della scuola pubblica italiana, sembra infatti delineare un netto spostamento di tutto l’impianto pedagogico e didattico della scuola italiana dall’ambito laico prescritto dalla Costituzione ad un terreno confessionale". Nell'Inserto Salute di Repubblica articolo (Un optional insegnare l'evoluzione [ ]) Su Riforma Scuola intervento (Su Darwin, tifo Bertagna) di un docente che commenta le spiegazioni dell'eliminazione dell'evoluzionismo. Sembra che abbia visto i nuovi testi scolastici di scienze (quali?) e scrive "la commissione prevista - a leggere i giornali di questi giorni - sembra non sia stata ancora nominata, mentre, nei nuovi libri di testo, l'argomento cercatelo pure e, se vi riesce, siete dei maghi". Sempre nello stesso giornale e sempre sui libri di scuola: A proposito della circolare di Criscuoli sull'adozione dei libri di testo (24/5): un autentico capolavoro di ermeneutica. Notevole la smentita di tante dichiarazioni del Ministro e di Bertagna. Criscuoli infatti scrive: "Le Indicazioni Nazionali allegate al decreto 59 sostituiscono i programmi di insegnamento già previsti per la scuola primaria e secondaria di 1° grado” e pertanto “l’azione didattica delle istituzioni scolastiche deve essere conforme” e l'articolista (Federico Niccoli ) commenta: 'Bel colpo! Il Criscuoli ha fatto terra bruciata dei contorcimenti verbali del prof. Bertagna, che si sforza da anni, in verità con non molto successo, di farci capire che le sue “Indicazioni” non corrispondono ai “vecchi programmi”: nomina sunt consequentia rerum. Il direttore generale sbrigativamente lo sistema: le indicazioni sono i nuovi programmi. E non solo! Mentre i vecchi non avevano la pretesa di ergersi a metodologia di stato, i nuovi – come direbbe Baget Bozzo del Cavaliere- non solo sono il presente e il futuro ma rasentano l’eterno e, pertanto, ogni umana azione, soprattutto ogni azione didattica non può che essere ad essi conforme, senza troppo gingillarsi in vacui richiami all’autonomia delle istituzioni scolastiche ed alla libertà di insegnamento, di cui si parlerà fra poco'. Si aggiungono altri commenti alla parte della circolare in cui si limita la libertà di insegnamento. Sull'Espresso compare un articolo che parla di Darwin (Evoluzione e rivoluzione [ ]) anche con riferimento al dibattito sull'insegnamento dell'evoluzione nella scuola. Il Coordinamento bolognese per la difesa del tempo pieno e prolungato presenta (La santa alleanza fra ministero ed editori) informazioni interessanti sui modi e i tempi degli accordi fra ministero ed editori sui libi di testo da adottare nel 2004/05. Sembra che gia' ci fossero precisi accordi l'8/10/03, quando ancora poco si sapeva delle Indicazioni Nazionali. Vengono fornite indicazioni (Vademecum sull’adozione dei libri di testo) utili per mantenere l'adozione dei vecchi libri di testo Viene creato un gruppo di discussione italiano di biologia evoluzionistica. In alcuni messaggi ci si chiede che cosa stia facendo la commissione. Nel sito della Treccani uno spazio con interventi sulla riforma dei programmi della scuola dell'obbligo, con un contributo del presidente dell'ANISN (Ass.Naz.Insegnanti di Scienze Naturali) Vincenzo Terreni: L’insegnamento delle scienze. Interessante anche l'articolo di Guanci sulla storia e l'inserimento dell'evoluzione umana in questo contesto. Terreni cita un sito web che presenta una ricerca comparativa sull'insegnamento delle scienze in Italia e in Francia: La crisi delle facoltà scientifiche. Il Manifesto, in un articolo (Darwin e il Dna al Giambellino [ ]) su uno spettacolo teatrale in una scuola di Milano riporta il contenuto un'intervista di Sgaramella a Radio3 Scienza "la commissione si è riunita solo una volta, il 16 giugno e che avrà tempo fino alla fine di ottobre per riferire alla ministra sul come insegnare le teorie dell'evoluzione". Finalmente si sa qualcosa del lavoro della commissione Montalcini. Sul Sole24ore articolo di Corbellini e Massarenti (Una scuola che formi menti aperte) in cui si accusano gli scienziati italiani di non aver fornito indicazioni al ministero. L'accusa sembra ingiusta; basta vedere l'elenco delle associazioni che la commissione ministeriali preferiva consultare in preparazione degli Stati Generali dell'istruzione, da cui è partita la riforma. Da un po' di tempo è in funzione sul sito di Le Scienze un sito web su Darwin, proprio in relazione con l'abolizione dai programmi scolastici e con la pubblicazione in giugno si un numero speciale su Darwin: . Hanno aperto anche un uno spazio di confronto, con molti contributi dei lettori, con il forum "La scuola senza Darwin". Nel sito del giornale on line Jeckill della Sissa, Anna Maria Zaccheddu ricostruisce la storia del movimento che ha portato il ministro Moratti a smentire la sua commissione che ha tolto l'insegnamento dell'evoluzione. Critiche (è il secondo documento critico) del CNPI alle Indicazioni Nazionali. Un'intera pagina dell'Avvenire con alcuni articoli sull'evoluzione umana sembra rimettere in carreggiata il quotidiano della CEI, dopo alcuni articoli di penne 'inesperte' (fra cui quello del
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21/1/04 (E Darwin inventò il razzismo [ ])) e una critica pesante da parte di un biologo evoluzionista (M.Archetti) il 13/5/04 (L'evoluzione regge [ ]). Si legge un'intervista al Prof.Facchini (Non siamo più i figli di Lucy? [ ]), e un articoletto di Dell'Aglio (l'ipotesi [ ]) che dimostra come qualcuno sia intervenuto dopo il suo sconcertante articolo del 31/3 (Evoluzione, le derive di una teoria [ ]) in cui faceva sue le ipotesi dei creazionisti USA e indicava come ormai superata (negli USA, ma presto anche in Italia) la teoria dell'evoluzione se non addirittura l'evoluzione stessa. Avendo imparato la lezione sui fatti, la riassume in due articoli: C'è un bipede in Ciad Però non dovrebbe [ ] e Sei milioni di anni per diventare «sapiens» [ ]. Importante comunque sapere che "Non vi può essere contrasto tra creazione e teoria evolutiva" Intervista di Sgaramella al Sole24ore: "Ripristinare l'insegnamento di Darwin è un atto dovuto" [ ] anche in Serbia hanno cercato di abolire lo studio dell'evoluzione nelle scuole. Il giorno dopo avevano già cambiato idea. Ne dà notizia l'Avvenire (Serbia, battaglia sull'evoluzionismo nelle scuole [ ]). La notizia viene riportata anche dal Manifesto (E il ministro serbo rimosse Darwin), senza riferire della rapida marcia indietro del ministro. L'iniziativa del ministro di invitare gli insegnanti a rimuovere Darwin dall'insegnamento ha portato poi alla rimozione del ministro stesso, che si dimetterà il 16 settembre. 15/9/04: Un articolo dell'Unità (L’arcivescovo: che la scuola non sia troppo laica [ ]) riferisce che il Card.Caffarra di Bologna sia preoccupato dell'eccessiva laicità della scuola e ritenga che «Se si comunica l’idea che l’uomo non sia altro che un animale più complesso degli altri, risultato di un’evoluzione guidata dal caso, allora qualcuno potrebbe pensare che, se manca di rispetto a una persona, non fa una così grave, visto che siamo tutti frammenti di natura senza senso». Un invito a lasciar fuori l'evoluzione dalla scuola? O la teoria dell'evoluzione? O la scienza? O vorrebbe semplicemente che il caso scomparisse dal mondo? Qui si trova (leggermente diverso!) il testo ufficiale della lettera pastorale. Non è chiara la frase "L’operazione di riduzione dell’humanum verso il basso – l’uomo non è che un animale più complesso – è in pieno corso ed ha generato una grave perdita di stima della dignità della persona nella coscienza contemporanea. Uno dei segni più preoccupanti di questa tendenza è il tentativo di ridurre la mens/anima ad un mero meccanismo biologico", con l'identificazione della mente (=mens?) con l'anima e la denigrazione dell'evoluzione culturale umana, che oggi ha permesso di sviluppare gli strumenti per la conoscenza e il controllo (non sempre in equilibrio ottimale fra di loro..) della natura. Sarebbe da chiarire anche la frase "L’uomo non è che un prodotto casuale dell’evoluzione: sembra essere questo l’esito finale dell’evoluzionismo nichilista." 16/9/04: In un sito web evangelico (ICN-News) L.De Chirico del Centro di Formazione Evangelica e Documentazione di Padova interviene (EVOLUZIONISMO NON FA RIMA CON PLURALISMO [ ]) nel dibattito sull'insegnamento dell'evoluzione: "L’evoluzionismo è un’ideologia che si presenta con assolute credenziali scientifiche, ma che, come ogni altra ideologia, ha una matrice religiosa", "Il fatto che si sia ventilata l’opportunità di insegnare l’evoluzione come teoria, ma non l’evoluzionismo come ideologia, è una decisione da salutare con favore e, per quanto possibile, da sostenere" . Purtroppo solo gli scienziati devono dare prova che non dicono sciocchezze. Risposta del Prof.Facchini (Teoria dell'evoluzione, il pericolo è il nichilismo [ ] all'articolo del 15/9 sull'Unità Su agenzia Zenit “Evoluzionismo e religione, la parola al professor Mariano Antigas” che ha recentemente pubblicato un libro sull’evoluzionismo e la sua relazione con la filosofia e la religione, intitolato “Las fronteras del evolucionismo” (Eunsa) nel quale constata che vi sono questioni che la scienza non può risolvere. Articolo su Italia Oggi di Giorgio Sciotto (Nuovi programmi solo indicativi. Mancano i regolamenti attuativi (“Nuovi programmi solo indicativi” pag.1 [ ] pag.2 [ ]); appare finalmente chiaro come la strada sia ancora lunga, se si volesse seguire la procedura prevista per legge, e che vi devono essere ancora controlli. Inspiegabile quindi il fatto che abbiano già fatto stampare i nuovi testi scolastici. Articolo sul Sole 24 Ore di Cavalli Sforza (Pedagogisti, ripassate Darwin) [ ]) in risposta ad un articolo di Evandro Agazzi su "La Nuova Secondaria" (la rivista a cui collabora anche Bertagna) in cui si spiegava il morivo per cui l'evoluzione deve essere vietata ai minori di 15 anni. Strano articolo ragionevole di F.Battaglia sul Giornale del 13/10/04 (“Una cultura che deve iniziare alle elementari” [ ]), in cui si sostiene che "al di là del valore scientifico in sé, l’evoluzione biologica offre un’ottima occasione per illustrare il metodo scientifico stesso e, per la sua semplicità concettuale, si presta ottimamente allo scopo sin dalle classi
14/10/04:
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elementari, come il ministro Moratti ha recentemente precisato." In questi giorni il ministro fa pubblicità alle facoltà scientifiche in crisi (Matematica, Fisica, Chimica), ma la legge non prevede nulla per la Biologia, come invece sostiene Battaglia. Il presidente della CRUI Tosi, come Battaglia, fa notare che l'interesse per la scienza deve essere coltivato fin dalle elementari, altrimenti è inutile preoccuparsi che nessuno si iscriva a certi corsi di laurea... Articolo sull'Unità con intervista a Zavoli (Zavoli, amputato il libro che parla di Darwin); si fa riferimento all'eliminazione di una parte di un testo scolastico di storia scritto da Zavoli che tratta dell'evoluzione umana e di Darwin. L'articolo non è comunque chiaro e si confondono i diversi cicli scolastici. Non chiara anche la parte in cui si distingue fra scienze e storia come materie in cui si tratta l'evoluzione. Si chiarisce comunque molto bene come i vecchi libri di testo siano stati sforbiciati per adeguarsi ai nuovi programmi, anticipando un'entrata in vigore ufficiale che (come scrive il CNPI[ ], citato da Sciotto nell'articolo del 5/10) è prematura dato che, secondo la legge e i regolamenti in vigore, ci sono ancora molti passaggi da superare prima di arrivare alla versione utilizzabile dei programmi - o Indicazioni Nazionali come si chiamano adesso..... Articolo sull'Avvenire di L.dell'Aglio con intervista al fisico John Polkinghorne (La creazione? Un «colpo» ben orchestrato [ ]). Non solo l'evoluzione ma tutta la scienza è possibile solo perché c'e' stata la creazione (e questa è un’idea che viene dal papa e quindi è spesso ripetuta anche da chi, come Facchini, almeno non ha dubbi sull’evoluzione come fatto). Articolo sull'Avvenire di L.dell'Aglio con intervista al filosofo (o teologo...?) della scienza E.Agazzi (Parla il filosofo della scienza Evandro Agazzi: un dogmatismo estremo dietro la difesa del darwinismo a scuola [ ]). Sembra ci siano idee simili a quelle a cui ha risposto Cavalli-Sforza. Sconcertante l'incipit, in cui si travisano i fatti (accusando altri di travisarli...) e poi …. si ragiona sul travisamento! "«La disputa sulla presunta esclusione della teoria dell'evoluzione dai programmi scolastici è stata deprimente perché frutto di un travisamento, anche in malafede. Innanzitutto, i provvedimenti ministeriali riguardano solo il primo ciclo di istruzione (le ex elementari e le ex medie inferiori, ndr); in secondo luogo, per il fatto che la "non menzione" del darwinismo è stata interpretata come un no all'evoluzione». Il fatto scatenante è stato appunto l'eliminazione dell'evoluzione, NON del darwinismo!, e questo è avvenuto proprio nel primo ciclo di istruzione. Continua sul Sole24ore il dibattito fra Agazzi (Educhiamoli alla critica: dal secondo ciclo [ ], risposta all'articolo del 10/10) e Cavalli Sforza (Ma la scienza c'insegna a dire "non so". A ogni eta' [ ]). Inizia in aula in senato la discussione della mozione Soliani+ 81 n.268 del 5/5/04. che chiede l’immediato ritiro delle «Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado» allegate al decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59. Stenografico della seduta pomeridiana 685. Continua in aula in Senato la discussione della mozione Soliani+ 81 n.268 del 5/5/04.che chiede l’immediato ritiro delle «Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado» allegate al decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59. Verbale della seduta 691. Verbale completo della seduta 691 del Senato. Continuazione della discussione in aula al Senato sulle Indicazioni Nazionali, in seguito ad una mozione (n.268, addirittura del 05 maggio 2004) firmata da 82 senatori che chiedevano lumi su come si era arrivati alle Indicazioni Nazionali. Si parla ovviamente anche dell'eliminazione dell'evoluzione e della commissione. Verbale completo della seduta 692 del 9/11/04 in cui si conclude la discussione (alla fine c'è infatti l'allegato con la risposta scritta completa dell'On.Aprea). Nel suo intervento il senatore Valditara di AN dice: "Personalmente, avvertirei ancora di più l'esistenza di Dio se la vicenda umana fosse scandita da un fenomeno evoluzionistico che ha portato una piccola cellula a trasformarsi in un essere così meraviglioso: vorrebbe dire inconfutabilmente che in quella cellula vi era un disegno ben superiore alla sua modesta apparenza. Dunque, senatrice Franco, le ansie di certi creazionisti [voleva dire 'evoluzionisti’?] mi fanno sorridere come le sue preoccupazioni circa un presunto rapporto sinallagmatico fra Alleanza Nazionale e Forza Italia, volto a cancellare l'evoluzionismo dai programmi scolastici." Si fa un po' di chiarezza su come sono state confezionate le Indicazioni Nazionali. Se ne sta discutendo infatti in Senato e ne parla l'On.Acciarini sull' Unità (Discussa in Senato mozione su Indicazioni nazionali. "Valditara ha partecipato a riunioni e fornito indicazioni".) : "il senatore Valditara, responsabile nazionale di AN per la scuola, ha ammesso in aula di avere partecipato ad apposite riunioni e aver suggerito indicazioni. Fatto assai strano, perché normalmente le commissioni per i programmi sono composte di tecnici, i cui nomi
20/11/04:
26/11/04:
15/12/04:
vengono resi noti. E' per questo che non è mai stato possibile discuterne in Parlamento.". Sempre sull'Unità una dichiarazione dell'On.Soliani (Soliani. I programmi della Moratti sono da rifare): "Mentre il Governo conferma che le indicazioni programmatiche per il primo ciclo della scuola sono provvisorie e transitorie, per il senatore Valditara (An) - che per sua ammissione è tra gli ispiratori e gli autori dei testi - esse sono un manifesto politicoideologico". La sottosegretaria Aprea esclude però che Valditara abbia partecipato alle numerose commissioni di lavoro sulle IN. In realtà rileggendo alcune frasi dello stenografico dell'intervento in aula di Valditara sembra di capire che non parli solo a nome del gruppo parlamentare, ma che lui abbia potuto intervenire anche personalmente per indirizzare le IN: "... , sta scritto in rubrica "Grammatica, sintassi, analisi logica": rivendico di aver personalmente insistito perché nelle indicazioni ci fosse un passaggio forte e inequivocabile sul punto... Torna lo studio delle poesia a memoria: anche questo rivendichiamo. ... Abbiamo anche chiesto l'inserimento dello studio del mito e dell'epica .... Per le elementari si fa riferimento anche a personaggi evocativi di valori (ne sono pienamente corresponsabile).". Resoconto del dibattito su Orizzonte Scuola La scoperta in Catalogna del Pierolapithecus, un antenato comune di antromorfe e ominidi, permette di dimostrare come nel mondo dell'informazione siano davvero fissati con la storia dell'anello mancante (un modo per confermare indirettamente la rappresentazione mentale di un'evoluzione lineare - non si capirebbe infatti l'utilità di una catena .... ramificata). Sia il Corriere che l'Unità pubblicano infatti addirittura articoli con titoli diversi, con combinazioni diverse di 'anello mancante' o 'antenato comune'. Chiarissima la correzione effettuata dall'Unità sulla versione on line: 1) prima dell'intervento di Greco e 2) dopo l'intervento di Greco ....; per il Corriere invece l'articolo on line del 19 ha nel titolo 'antenato comune', mentre nella versione a stampa del 20 nel titolo troviamo 'anello mancante'; nel testo poi si notano tentativi di par condicio ....; l'Avvenire ha un articolo con ‘antenato comune’ nel titolo. Convegno organizzato da Legambiente: “C’è bisogno del pensiero evoluzionista?”. Nel convegno, sarà presentato il libro “Dalla parte di Darwin” che entra nel dibattito scientifico sull’evoluzionismo e vuole essere uno strumento utile per la scuola italiana e per la divulgazione scientifica nel nostro paese. Il sito dei creazionisti italiani risulta molto ristrutturato. Ci sono testi anche molto 'fantasiosi', come la risposta ad un lettore che chiede come abbiano fatto a riprodursi i tre figli maschi (di cui uno è noto che sia deceduto prematuramente....) di Adamo ed Eva e come i dinosauri convivessero con l'uomo. Alla prima rispondono "ma è implicito nel racconto che ce ne siano stati molti altri. Caino sposò una sua sorella (che poteva anche aver poco conosciuto, a causa di una possibile elevata differenza di età). Questo tipo di matrimonio sarà in seguito proibito. La pericolosità biologica del matrimonio fra consanguinei è andata aumentando via via che il nostro patrimonio genetico si è degenerato (i difetti del DNA, spesso recessivi, hanno molte più probabilità di manifestarsi quando c'è una parentela stretta).": alla seconda rispondono anche in modo discordante sulla possibilità di compresenza: "Crediamo che i dinosauri siano esistiti in abbondanza prima del Diluvio, dopo il quale si sono estinti a causa delle mutate condizioni ambientali. La convivenza dell'uomo con loro poteva comportare qualche problema, ma fino ad un certo punto, essendo essi quasi tutti erbivori ." oppure "Uomini e dinosauri sarebbero perciò vissuti nello stesso periodo ma in luoghi diversi e con diverse possibilità di fuga dal fenomeno diluvio. Perciò non li troviamo insieme.". L'organizzatore della settimana antievoluzionista 2004 di Milano racconta poi le sue idee sull'evoluzione e un’antropologa culturale (C.Gatto Trocchi, esperta di maghi, sette ed essoterismo, recentemente scomparsa) espone (l’articolo è tratto da "La Nazione" del 13/8/1999, p. 18) il suo pensiero: “L'evoluzionismo di Darwin [...] era e restò sempre un'ipotesi. Anche le scoperte di fossili di vario tipo, che ricevettero un grande impulso dalle teorie di Darwin, forniscono elementi e organismi già determinati e non in successione. I cosiddetti anelli mancanti non sono stati mai trovati. Nessuno era in grado di dimostrare scientificamente il passaggio evolutivo che dalla farfalla conduceva all'elefante...”