Suonare la Batteria Jazz - Pagine campione

tecnica CAPITOLO 1

Impostazioni delle mani

Storicamente la maggior parte dei batteristi jazz suona in traditional grip. La mia opinione è che ognuno debba innanzitutto sentirsi tranquillo e suonare il più rilassato possibile con la tecnica che gli è più congeniale.

Il suono della batteria è un’idea che abbiamo in testa e la tecnica ci aiuta a trasmetterla sullo strumento.

L’unica eccezione potrebbe essere nell’utilizzo delle spazzole, nel senso che io mi sono sempre trovato bene in traditional ed alcuni movimenti specifici (che vedremo in seguito nella sezione dedicata) non li ho mai studiati in matched.

Ma proprio perché le spazzole sono una questione molto soggettiva non bisogna forzare assolutamente sulla tecnica traditional. Conosco molti colleghi ed allievi che suonano benissimo le spazzole in matched, quindi anche se non hai studiato la traditional non preoccuparti, puoi tranquillamente suonare con la tecnica alla quale sei abituato.

Traditional grip

Lo studio della tecnica traditional si compone di tre elementi principali: fulcro, polso e dita.

Fulcro

1. Avambraccio in posizione naturale con muscoli distesi e scaricando il peso dalla spalla

2. Braccio parallelo al pavimento creando con l’avambraccio un angolo di circa 80°

3. Mano e dita perfettamente dritte stile robot

Ora mantenendo il braccio e la mano il più rilassati possibile appoggia la bacchetta perfettamente perpendicolare fra il pollice ed il palmo. Suona ogni giorno dei colpi singoli per almeno 20 minuti, partendo da lento a veloce in modo graduale.

Polso

1. Stessa posizione di avambraccio e braccio scaricando il peso dalle spalle

2. Posiziona la mano come se stessi tenendo una pallina da tennis

3. Appoggia la bacchetta fra l’interno del pollice e fra indice e anulare

4. Non stringere troppo e non modificare la posizione della mano, tieni le dita inarcate e appoggia i polpastrelli di indice e medio sulla bacchetta

Il comping di base

Ecco una serie di combinazioni utili per sviluppare un buon fraseggio su cassa e rullante, pensate per essere musicali ed allo stesso tempo di difficoltà progressiva - partendo dagli ottavi fino alle combinazioni con terzine. Esercitati suonando 4 volte ogni esercizio sia con il metronomo sia con i playalong. Concentrati principalmente sulla costanza del tempo e sul suono del ride. Cerca di avere un movimento il più possibile rilassato e di non aumentare la velocità finché non avrai acquisito una buona padronanza.

L’arte delle spazzole

Come detto in precedenza, le spazzole vengono considerate uno strumento a sé! Sono molto personali ed è estremamente difficile trovare un metodo che vada bene per tutti. In questa sezione ti spiegherò le 3 diverse tecniche per accompagnare uno swing:

1. Ballads e medium da 45 a 115 BPM

La cosiddetta tecnica mezzaluna è l’ideale per accompagnare a queste velocità. Posiziona la mano sinistra leggermente oltre il punto A. Esegui il primo quarto in concomitanza della linea e fai una mezzaluna fino a poco oltre il punto B. Esegui il secondo quarto tornando indietro verso il punto A e fermati appena dopo. Fai lo stesso con terzo e quarto quarto. La mano destra fa lo stesso movimento ma partendo dall’altro bordo del rullante.

3. Medium e medium up da 105 a 250 BPM

Con la mano sinistra fai una strisciata forte verso l’interno in concomitanza con il secondo e il quarto. Con la destra esegui lo sciabadá sul bordo del rullante.

3. Uptempo swing da 250 a 400 BPM

Con la mano sinistra fai lo stesso movimento della tecnica medium. Con la destra però a queste velocità diventa difficile eseguire tutti e tre i colpi. Suona quindi solo il primo ed il terzo colpo. Il secondo e quarto quarto saranno eseguiti comunque dalla mano sinistra.

Latin afro e brasilian

Il jazz non è solamente swing. In questa sezione voglio mostrarti brevemente i due principali ritmi jazz even eight (non terzinati).

Latin e afro: grazie a Dizzy Gillespie, negli anni ‘40, si è creata una miscela a dir poco esplosiva fra il ritmo swing e i ritmi afro cubani, caraibici e latini (Manteca o Night in Tunisia).

Bossa nova: in Brasile, alla fine degli anni ‘50, arriva con Antônio Carlos Jobim la Bossa nova, genere nuovo, affascinante, con armonie provenienti dal jazz e ritmo derivante dal samba canção. Per un batterista jazz è importante conoscere questi ritmi poiché succede molto spesso di doverli utilizzare per un brano o per una sola sezione di esso. Bisogna avere dimestichezza nel cambio terzine/even eight e fluidità nel passaggio da uno all’altro. Studia a memoria i seguenti ritmi.