Ministero della Salute - Rapporto sulle cose fatte 2001-2005

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MINISTERO

DELLA SALUTE

RAPPORTO DELLE COSE FATTE 2001 - 2006 5 anni di attività al servizio dei cittadini


INDICE TRA EUROPA E FEDERALISMO 5 5 6 7 7 7

LA SANITÀ ITALIANA NON LASCIA INDIETRO NESSUNO UN SISTEMA SANITARIO TRA I MIGLIORI AL MONDO LA SANITÀ TRA STATO, REGIONI, EUROPA E ORGANISMI INTERNAZIONALI I TRAPIANTI, IL FIORE ALL’OCCHIELLO DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE UN POPOLO DI DONATORI CRESCE IL NUMERO DEI TRAPIANTI, CRESCE LA QUALITÀ DELLA VITA

DALLA SANITÀ ALLA SALUTE

9 9 10 10 11 12 12 13 13

IL CITTADINO AL CENTRO DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE IL PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA LIBERTÀ DI CURA: ATTENZIONE ALLE MEDICINE ALTERNATIVE LA LOTTA CONTRO IL DOLORE INUTILE PER DARE DIGNITÀ A CHI SOFFRE PAZIENTE, VOLONTARIATO E FAMIGLIA PROTAGONISTI DELLA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE LA NUOVA TESSERA SANITARIA IL NUOVO SISTEMA INFORMATIVO SANITARIO E IL PROGETTO “MATTONI” I 15 MATTONI DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE

PIÙ ATTENZIONE AI BISOGNI DEI PAZIENTI ANZIANI

15 16 16 17 17

LA SFIDA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA: L’ASSISTENZA DI QUALITÀ PER I PIÙ DEBOLI IL PROGETTO “CUSTODE SOCIALE” PER NON TRASFERIRE I PAZIENTI DA UN CENTRO ALL’ALTRO EMERGENZA ANZIANI: UNA TASK FORCE PER SALVARE LA VITA DEI PIÙ DEBOLI LE UTAP 10 MILIONI DI EURO PER IL PROGRAMMA DI ODONTOIATRIA SOCIALE

PIÙ INVESTIMENTI PER LA SALUTE, PIÙ RISORSE PER LA SANITÀ

19 LE RISORSE DESTINATE AL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE: UN INVESTIMENTO SENZA PRECEDENTI

PIÙ PROFESSIONALITÀ AL SERVIZIO DEI CITTADINI

21 22 22 23 23 24 25

2 MILIARDI DI EURO AL PIANO NAZIONALE PER IL CONTENIMENTO DELLE LISTE D’ATTESA IL CONTRATTO DEI PRECARI LA NUOVA LEGGE SULLA LIBERTÀ DEI MEDICI ECM: FORMAZIONE CONTINUA PER NOVECENTOMILA OPERATORI DELLA SANITÀ CON LA TELEMEDICINA LA SANITÀ ITALIANA RAGGIUNGE TUTTI, OVUNQUE L’EDILIZIA SANITARIA: STRUTTURE MODERNE E FUNZIONALI L’AMMODERNAMENTO TECNOLOGICO DELLE STRUTTURE SANITARIE

PIÙ SICUREZZA PER TUTTI I CITTADINI

27 28 29 29 30 30 31 31

LA STRATEGIA DELLA SICUREZZA NASCE IL CENTRO DI CONTROLLO DELLE MALATTIE PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE: IL PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE IL PIANO NAZIONALE DI VACCINAZIONE LA SICUREZZA DEI FARMACI CHE ASSUMIAMO LA SICUREZZA DEI CIBI CHE MANGIAMO LA LOTTA AL DOPING PER UNO SPORT SICURO E PULITO CONTROLLI E CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE PER LA SICUREZZA DI CHI FA SPORT

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PIÙ EFFICIENZA NELLE EMERGENZE SANITARIE

NASCE IL CENTRO PER LE EMERGENZE SANITARIE 1500, IL NUMERO CHE TI SPIEGA COME AFFRONTARE LE EMERGENZE SARS BIOTERRORISMO LA PARTNERSHIP STRATEGICA CON GLI USA PER LA RICERCA E LA REAZIONE ALLE MINACCE GLOBALI INFLUENZA AVIARIA

Pubblicazione a cura del Ministero della Salute - immagini: Clipart.com (www.clipart.com), Ministero della Salute (www.ministerosalute.it) - copyright: Ministero della Salute

33 33 34 35 35 36

PIÙ RICERCA PER UN’ASSISTENZA MIGLIORE

39 40 40 41 41 41 41

UN INVESTIMENTO IMPONENTE NELLA RICERCA MEDICA E SANITARIA LA RIFORMA DEGLI ISTITUTI DI RICERCA E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO LA LEGGE DEL 5 X 1000: PIÙ RISORSE PER LA RICERCA, PIÙ LAVORO PER I RICERCATORI IL CENTRO NAZIONALE DI ADROTERAPIA ONCOLOGICA L’ISTITUTO MEDITERRANEO DI EMATOLOGIA L’ISTITUTO DI GENETICA MOLECOLARE ITALIA E STATI UNITI INSIEME NELLA LOTTA CONTRO IL CANCRO

PIÙ ITALIA NEL MONDO

43 L’ALLEANZA OSPEDALI ITALIANI NEL MONDO: QUALITÀ ITALIANA OVUNQUE 44 L’ITALIA AL CENTRO DI UNA RETE INTERNAZIONALE 45 L’ITALIA E L’EUROPA, IL SEMESTRE DI PRESIDENZA DELLA COMUNITÀ EUROPEA

LA NUOVA POLITICA DEL FARMACO

47 LA LEGGE 149: BLOCCATO L’AUMENTO DEL COSTO DEI FARMACI 48 L’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO 48 IL NUOVO PRONTUARIO FARMACEUTICO NAZIONALE

PIÙ RISORSE NELLA LOTTA CONTRO IL CANCRO

51 52 52 53 53

IL PIANO ONCOLOGICO NAZIONALE LO SCREENING ONCOLOGICO PIÙ RISORSE PER LA RADIOTERAPIA IL PROGRAMMA HOSPICE L’ALLEANZA CONTRO IL CANCRO

PIÙ COMUNICAZIONE PER UNO STILE DI VITA PIÙ SALUTARE

55 COMUNICARE PER PREVENIRE 55 COMUNICARE A TUTTO CAMPO 56 LE CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE DEL MINISTERO DELLA SALUTE

APPENDICE: 60

LE GRANDI RIFORME PER LA SALUTE DEGLI ULTIMI ANNI

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TRA EUROPA E FEDERALISMO

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LA SANITÀ ITALIANA NON LASCIA INDIETRO NESSUNO

I

l Sistema Sanitario Italiano garantisce il diritto alla salute sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana.

Tutti i cittadini italiani, così come chiunque si trovi in Italia, hanno il diritto di ricevere l’assistenza e le cure necessarie indipendentemente dalle condizioni economiche e da qualsiasi altro fattore. La sanità italiana, in sintesi, non abbandona nessuno.

CON UN’ASPETTATIVA DI VITA SEMPRE PIÙ ELEVATA LA POPOLAZIONE ITALIANA È TRA LE PIÙ SANE E LONGEVE DEL MONDO MERITO DI TANTI FATTORI: DALLA QUALITÀ DEL CIBO E DEI PRODOTTI AL CLIMA ALLO SVILUPPO ECONOMICO ED AL SISTEMA SANITARIO

UN SISTEMA SANITARIO TRA I MIGLIORI AL MONDO

I

l Sistema Sanitario Italiano è uno tra i migliori d’Europa e del mondo.

Il giudizio è stato espresso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che, ogni anno, pubblica una classifica sui sistemi sanitari dei Paesi di tutto il mondo. Ogni anno l’Italia si piazza ai posti più alti, in ciascuno dei diversi settori di anno in anno esaminati.

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LA SANITÀ TRA STATO, REGIONI, EUROPA E ORGANISMI INTERNAZIONALI

N

el corso degli ultimi cinque anni il Ministero della Salute ha assunto una nuova identità, nuovi compiti e nuove responsabilità rispetto al passato. Nel nuovo assetto federale dello Stato Italiano, introdotto dalla modifica del titolo V della Costituzione, il Ministero della Salute cessa di essere il gestore diretto dell’organizzazione sanitaria e assume il nuovo ruolo di “garante della salute dei cittadini”. L’attività del Ministero si è profondamente evoluta non solo come conseguenza del federalismo ma anche per via del continuo processo d’integrazione in atto nell’Unione Europea che stabilisce principii, linee guida e direttive che tutti gli Stati membri devono applicare per garantire in modo uniforme e con la massima qualità il diritto alla salute dei cittadini. Inoltre, la sanità italiana, così come quelle degli altri Paesi europei, è sempre più interdipendente con soggetti e organizzazioni pubbliche e private internazionali e transnazionali. In questo nuovo contesto, il Ministero della Salute ha il compito di collaborare con le Regioni affinché il diritto alla salute e l’attività sanitaria siano garantiti ed applicati in modo uniforme, secondo standard definiti, sul territorio nazionale.

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Dal ruolo di gestore della sanità al ruolo di garante della salute dei cittadini


TRA EUROPA E FEDERALISMO I TRAPIANTI, IL FIORE ALL’OCCHIELLO DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE

I

l trapianto di organi, tessuti e cellule costituisce la punta riconosciuta dell’eccellenza della sanità italiana nel mondo.

I

n Europa, L’Italia è ai primi posti per la donazione di organi, seconda solo alla Spagna e più avanti di Francia Germania e Inghilterra 34,6

12,0 Inghilterra

Germania

Francia

Italia

Spagna

13,7

CRESCE IL NUMERO DEI TRAPIANTI CRESCE LA QUALITÀ DELLA VITA 3.217

3.166

2.756 2003

2005

2.686 2002

2004

2.627

2.386 2000

2001

2.428

2.162 1998

1999

2.147

1.977

1997

1.888

1996

1.161

1995

1.083

NUMERO DI TRAPIANTI PER ANNO

1993

La grande maggioranza dei pazienti è in grado di svolgere una normale attività compatibilmente con l’età biologica (84,6% nei trapianti di fegato, 71% per quelli di rene, 62,3% nei trapianti di cuore).

20,7 13,8

1992

Tra i risultati positivi meritano particolare considerazione quelli che vedono l’Italia in linea o al di sopra delle medie internazionali riguardo alla sopravvivenza e alla qualità della vita del paziente.

21,1

Polonia

I dati - pubblicati e aggiornati sul portale del Ministero della Salute - dimostrano secondo parametri oggettivi che la qualità del sistema trapianti in Italia è assolutamente elevata e si pone come benchmark, cioé come punto di riferimento per tutti.

DONATORI DI ORGANI ANNO 2005

1.498

Tutti i centri per trapianti esistenti in Italia sono sottoposti ad un costante controllo di qualità e ad un confronto costante con i centri trapianti di altri Paesi.

UN POPOLO DI DONATORI

1994

Fiore all’occhiello del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è l’attività relativa ai trapianti e il connesso sistema informativo, unico in Europa a fornire la situazione delle liste di attesa, delle donazioni, dei trapianti effettuati e di quelli disponibili.

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DALLA SANITÀ ALLA SALUTE

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IL CITTADINO AL CENTRO DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE

IL PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE

P

l passaggio “dalla sanità alla salute” determina un nuovo approccio operativo che si realizza attraverso una più stretta integrazione tra la prevenzione delle malattie, la cura e l’assistenza. L’aumento della vita media si accompagna infatti all’aumento delle malattie cronico-degenerative e dei tumori, in larga misura prevenibili e curabili attraverso uno stile di vita corretto.

er assolvere al proprio compito costituzionale di “garante della salute”, il Ministero ha posto il cittadino al centro della propria missione, spostando l’attenzione dalla “sanità” alla “salute”. In questo nuovo approccio - culturale e operativo - la salute della popolazione non è più considerata un problema da risolvere ma un’opportunità da cogliere, non più una spesa da affrontare ma un investimento da valorizzare.

Più integrazione tra prevenzione cure primarie e assistenza

I

Per questo motivo il Ministero della Salute ha definito il Piano Nazionale della Prevenzione, aggiornabile ogni 3 anni, per il quale ha stanziato la cifra record di oltre 440 milioni di euro. Gli obiettivi strategici del Piano Nazionale di Prevenzione sono stati definiti dal Ministero della Salute in collaborazione con le Regioni. Queste, avvalendosi del supporto operativo del Centro Nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM), traducono le linee guida generali in programmi specifici. Gli ambiti del piano nazionale di prevenzione per il triennio 2005-2007 sono: • la prevenzione della patologia cardiovascolare e delle complicanze del diabete • la prevenzione degli incidenti stradali e domestici • la diagnosi precoce dei tumori • le vaccinazioni anti-morbillo per i bambini e antinfluenzali per gli anziani.

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I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA

I

Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale. I LEA sono organizzati in 3 grandi Aree: - l’assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro, che comprende tutte le attività di prevenzione rivolte alle collettività ed ai singoli, come la tutela dagli effetti dell’inquinamento e dai rischi infortunistici negli ambienti di lavoro, la sanità veterinaria, la tutela degli alimenti, la profilassi delle malattie infettive, le vaccinazioni e i programmi di diagnosi precoce e la medicina legale; - l’assistenza distrettuale, vale a dire le attività e i servizi sanitari e sociosanitari diffusi capillarmente sul territorio, dalla medicina di base all’assistenza farmaceutica, dalla specialistica e diagnostica ambulatoriale alla fornitura di protesi ai disabili, dai servizi domiciliari agli anziani e ai malati gravi ai servizi territoriali consultoriali (consultori familiari, SERT, servizi per la salute mentale, servizi di riabilitazione per i disabili, ecc.), alle strutture semiresidenziali e residenziali (residenze per gli anziani e i disabili, centri diurni, case famiglia e comunità terapeutiche); - l’assistenza ospedaliera, in pronto soccorso, in ricovero ordinario, in day hospital e day surgery, in strutture per la lungodegenza e la riabilitazione, e così via. Le prestazioni e i servizi inclusi nei LEA rappresentano il livello “essenziale” garantito a tutti i cittadini, ma le Regioni, come hanno fatto fino ad oggi, potranno utilizzare risorse proprie per garantire prestazioni e servizi ulteriori rispetto a quelli inclusi nei LEA.

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LIBERTÀ DI CURA: ATTENZIONE ALLE MEDICINE ALTERNATIVE

I

n coerenza con l’impostazione strategica che mette il cittadino e la salute al centro del Sistema sanitario nazionale, il Ministero della Salute ha rivolto una particolare attenzione alla medicina alternativa che, in alcuni casi e per determinate problematiche, è in grado di integrare la medicina e le terapie tradizionali e di portare benessere al paziente. Per questo motivo il Ministero ha studiato tecniche come l’agopuntura e la pet therapy, l’assistenza medica assistita da animali domestici, che si rivela particolarmente utile per curare persone con problemi di tipo psicologico.


DALLA SANITÀ ALLA SALUTE LA LOTTA CONTRO IL DOLORE INUTILE PER DARE PIÙ DIGNITÀ A CHI SOFFRE

N

umerose sono le iniziative normative e culturali intraprese dal Ministero della Salute per la terapia del dolore che consentono al medico di poter intervenire in questo settore sulla base delle migliori conoscenze scientifiche disponibili e con gli strumenti terapeutici più appropriati. Tra questi si ricordano: • la semplificazione delle modalità prescrittive degli oppiacei; • la distribuzione dei nuovi ricettari a tutte le Regioni e Asl; • la disponibilità in fascia A, cioè gratuita, dei farmaci oppiacei; • l’informazione di alto livello e gratuita fornita ai medici attraverso l’invio di un numero speciale del Bollettino d’informazione sui farmaci e, in generale, con la “Guida all’uso dei farmaci” che contiene tutte le informazioni circa la prescrizione degli analgesici oppiacei. Ad aprile 2005 è stato approvato il nuovo ricettario per la prescrizione dei farmaci utilizzabili nella terapia del dolore semplificando ulteriormente le modalità prescrittive. La Commissione in materia di terapia del dolore, appositamente istituita nel marzo 2003, per individuare ed approfondire idonee soluzioni ai problemi che ancora ostacolano nel nostro Paese l’uso dei farmaci analgesici oppiacei, ha recentemente emanato una nuova circolare per sollecitare tutti gli operatori alla cura del dolore inutile.

QUELLA CONDOTTA DAL MINISTERO DELLA SALUTE CONTRO IL DOLORE INUTILE È UNA BATTAGLIA A TUTTO CAMPO.

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PAZIENTE, VOLONTARIATO E FAMIGLIA PROTAGONISTI DELLA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE

I

l Ministero della Salute ha innovato fortemente la comunicazione istituzionale destinando per la prima volta risorse significative allo sviluppo di campagne di comunicazione, coinvolgendo nei processi decisionali le associazioni di volontariato e di tutela dei diritti dei malati. Le campagne di comunicazione sviluppate dal 2001 ad oggi hanno avuto l’obiettivo fondamentale di sensibilizzare i cittadini sull’importanza di adottare comportamenti in grado di preservare la salute e di migliorare la qualità della vita. In questo contesto, la collaborazione del Ministero con le associazioni e le persone che lavorano sul campo giorno per giorno diventa fondamentale per elaborare i messaggi e le strategie in grado di convincere le persone a cambiare comportamento.

LA NUOVA TESSERA SANITARIA

L

a nuova tessera sanitaria introdotta a partire dal 2004 in sostituzione del vecchio codice sanitario, è uno strumento fondamentale per razionalizzare, uniformare e rendere più efficiente il Sistema Sanitario Nazionale sia dal punto di vista della spesa che da quello dell’erogazione delle prestazioni. La nuova tessera sanitaria, che contiene i dati anagrafici dell’assistito ed il codice fiscale, potrà essere utilizzata nei Paesi dell’Unione europea per l’assistenza sanitaria e consente alle strutture sanitarie accreditate di trasmettere in modalità telematica e nel rispetto della privacy i dati di ciascuna prestazione erogata e della relativa spesa.

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DALLA SANITÀ ALLA SALUTE IL NUOVO SISTEMA INFORMATIVO SANITARIO E IL PROGETTO “MATTONI”

L

a capacità di bilanciare i costi con la qualità rappresenta una delle principali sfide per il sistema sanitario. Per realizzare tale obiettivo si sta elaborando il progetto NSIS, Nuovo Sistema Informativo Sanitario, basato sulla realizzazione di una grande banca-dati, condivisa dai sistemi sanitari di tutte le Regioni. Per realizzare una banca-dati omogenea è necessario che le informazioni create (a livello aziendale) siano già strutturate e complete di tutti i dati necessari ai successivi livelli di governo, ovvero alla programmazione interna delle Aziende sanitarie, alla politica sanitaria delle Regioni ed al monitoraggio nazionale dei Lea effettivamente erogati da parte del Ministero della Salute. Il progetto “I mattoni del servizio Sanitario Nazionale”, condotto in collaborazione tra il Ministero della Salute e le Regioni è stato avviato con lo scopo di individuare le aree fondamentali del servizio nazionale e creare un linguaggio comune per consentire un rapido ed efficace interscambio dei dati. Il programma delle attività prevede la costituzione di gruppi di lavoro per le diverse tematiche, con la partecipazione di un ampio numero di referenti regionali. Il Progetto offre, quindi, anche un’importante opportunità formativa: il lavoro fianco a fianco per lo sviluppo di modelli innovativi consentirà, infatti, di costruire e diffondere nei quadri dirigenziali regionali una base culturale omogenea in tutto il Sistema Sanitario Nazionale.

I 15 MATTONI DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE

N

ella sanità d’oggi l’efficienza e la qualità dipendono anche dalla possibilità di disporre di dati e informazioni in modo immediato e capillare. Il progetto “Mattoni del SSN” è stato quindi avviato con l’obiettivo di individuare e aggiornare le informazioni relative agli elementi fondamentali per lo sviluppo e la qualificazione del Sistema sanitario Nazionale. I “15 mattoni” riguardano: • le strutture sanitarie • le prestazioni ambulatoriali • gli standard minimi di quantità delle prestazioni ambulatoriali • gli ospedali di riferimento • i tempi di attesa • l’appropriatezza degli interventi • i risultati degli interventi medici • la classificazione dei pazienti • le prestazioni farmaceutiche • il pronto soccorso e il sistema 118 • le prestazioni residenziali e semidomiciliari • l’assistenza primaria e le prestazioni domiciliari • la misura dei costi del SSN • l’assistenza sanitaria collettiva • l’evoluzione del sistema dirigenziale nazionale.

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PIÙ ATTENZIONE AI BISOGNI DEI PAZIENTI ANZIANI

14 MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE


LA SFIDA DELLA NON SUFFICIENZA: L’ASSISTENZA DI QUALITÀ PER I PIÙ DEBOLI

E

’ una buona notizia ma anche un problema critico: l’Italia invecchia sempre di più. Gli over 65, che oggi rappresentano il 20% della popolazione, nel 2050 toccheranno quota 34%, e il Servizio sanitario nazionale dovrà fare i conti con problemi di disabilità legati all’invecchiamento, soprattutto dopo i 75 anni. Secondo le stime più recenti, nel 2050 le persone non autosufficienti, che oggi sono quasi 2 milioni, passeranno infatti a 5 milioni e il fabbisogno per la loro assistenza passerà dagli 11 miliardi di euro del 2000 a 45 miliardi di euro. In questo scenario si rende urgente elaborare nuovi modelli di assistenza integrativa in collaborazione con tutte le istituzioni, le amministrazioni e le forze sociali del Paese.

In 50 anni gli anziani triplicheranno Così come le risorse necessarie per curarli

Allo scopo di fornire tutte le informazioni necessarie per salvaguardare e migliorare la qualità della vita e di valorizzare la figura ed il ruolo degli anziani nella società, il Ministero ha avviato diverse campagne di sensibilizzazione degli anziani, rivolgendosi agli anziani e alle loro famiglie. Proprio a queste spesso è demandato l’onere morale, finanziario e pratico assistenziale degli anziani.

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IL PROGETTO “CUSTODE SOCIALE”

N

on servono solo nuove risorse, ma è necessaria anche una nuova organizzazione dell’assistenza sia di base che ospedaliera, con una promozione concreta degli obiettivi del Piano sanitario nazionale secondo i più recenti accordi StatoRegioni. Il modello proposto prevede, per esempio, la valutazione multidisciplinare dei bisogni, la formulazione di un piano personalizzato di assistenza, la presa in carico globale e continuata nel tempo, l’individuazione di un responsabile del caso, che segua il paziente nel passaggio da un nodo all’altro della rete assistenziale e che rappresenti anche un punto di riferimento costante per la famiglia. Si pensa al modello di “Custode sociale” o a uno “Sportello unico”, in special modo nelle grandi città. Inoltre, è necessario garantire equità di assistenza non solo in relazione alla gravità del quadro clinico e del grado di non autosufficienza, ma anche alle eventuali carenze socio-economiche, nonché prevedere la dimissione dall’ospedale nell’ambito del piano personalizzato di assistenza, tenendo conto delle aspettative della famiglia e della sostenibilità domiciliare dell’assistenza da attivare.

16 MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE

EMERGENZA ANZIANI: UNA TASK FORCE DEL MINISTERO PER SALVARE LA VITA DEI PIÙ DEBOLI

I

n questo contesto di attenzione ai più deboli s’inseriscono anche le iniziative per far fronte alle emergenze che riguardano gli anziani quali, ad esempio, il caldo eccessivo del 2003 che, secondo un’indagine voluta dal Ministero della Salute, ha causato la morte di oltre 7600 anziani in più rispetto all’anno precedente. Per scongiurare il ripetersi di una tale evenienza è stato costituito, presso il Ministero della Salute, un Comitato di esperti per l’emergenza anziani di cui fanno parte anche tecnici dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha messo a punto una serie di interventi immediati. Tra questi, una mappa degli anziani fragili, servizi di vigilanza attiva collegati a case di riposo per l’individuazione degli anziani più a rischio, azioni di intervento a danno avvenuto che comprendano il ricorso al medico di medicina generale, all’Ospedale e alle Residenze Socio-Assistenziali (RSA).


PIÙ ATTENZIONE AI BISOGNI DEI PAZIENTI ANZIANI DAL MEDICO CONDOTTO ALLE UNITÀ TERRITORIALI DI ASSISTENZA PRIMARIA (UTAP)

I

l tradizionale ambulatorio con orario di ricevimento degli assistiti sarà presto sostituito dalle Unità territoriali di assistenza primaria (UTAP), strutture in cui il paziente potrà ancora incontrare il proprio medico curante la cui attività sarà però coadiuvata da infermieri, specialisti e medici di guardia per coprire tutto l’arco della giornata. Il progetto prevede infatti che la tradizionale figura del medico condotto sia sostituita da un team di medici di medicina generale. Grazie alle tecnologie telematiche la cartella clinica del paziente, realizzata in versione elettronica e non più cartacea, sarà condivisa da tutti i medici della stessa UTAP. Ciò fornirà loro gli strumenti per intervenire sul paziente in qualsiasi momento, 24 ore su 24, e al paziente la possibilità di chiedere e ottenere la miglior assistenza possibile. La creazione di UTAP avrà anche la funzione di spostare sugli ambulatori il carico di prestazioni che gravano sui centri ospedalieri. Il medico di famiglia, infatti, oltre a rappresentare per il paziente la porta d’accesso al Servizio Sanitario, diventerà anche erogatore di prestazioni oggi affidate allo specialista o all’ospedale, oltre che gestire percorsi diagnostici e terapeutici. In questo scenario, l’ospedale diventerà un punto di arrivo specializzato e mirato di una ristretta popolazione di pazienti con necessità diverse da un prelievo o un esame diagnostico di routine, o una visita specialistica. Ciò non solo permetterà una forte personalizzazione del percorso terapeutico, ma eviterà code, tempi di attesa, affollamento.

10 MILIONI DI EURO PER IL PROGRAMMA DI ODONTOIATRIA SOCIALE

I

Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) prevedono l’assistenza odontoiatrica e protesica per soggetti deboli, in gran parte anziani privi di adeguati mezzi economici. Per questo motivo il Ministero della Salute ha cominciato a collaborare con la Regione Lazio in un programma che ha dotato 5000 anziani di una dentiera. Il progetto ha previsto un investimento di 10 milioni di euro dei quali 7,5 stanziati dallo Stato e 2,5 dalla Regione Lazio. In Italia sono interessate al problema 120/200 mila persone.

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PIÙ INVESTIMENTI PER LA SALUTE, PIÙ RISORSE PER LA SANITÀ 18 MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE


LE RISORSE DESTINATE AL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE: UN INVESTIMENTO SENZA PRECEDENTI

MILIARDI DI EURO STANZIATI ANNO PER ANNO

81 75

88

93

78

71

2006

2005

2004

2003

2002

2001

2000

66

+ 40,9% di stanziamenti per la salute dal 2001 al 2006

Negli ultimi anni le risorse destinate alla sanità hanno visto un forte incremento, anno dopo anno, fino a raggiungere, con la Legge Finanziaria 2006, i 93 miliardi di euro. Dal 2001 al 2006 i fondi per il Servizio Sanitario Nazionale sono aumentati di circa 22 miliardi di euro con un incremento percentuale del 40,9%.

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PIÙ PROFESSIONALITÀ AL SERVIZIO DEI CITTADINI

20 MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE


2 MILIARDI DI EURO AL PIANO NAZIONALE PER IL CONTENIMENTO DELLE LISTE D’ATTESA

C

on la Legge Finanziaria 2006 il governo ha destinato oltre 2 miliardi di euro alla riduzione delle liste d’attesa. Il Ministero della Salute ha individuato 100 prestazioni per le quali il cittadino non può attendere e i relativi tempi di attesa massima.

2 miliardi di euro per ridurre le liste d’attesa

Per il cittadino, che fino ad oggi, in alcuni casi, era costretto ad aspettare mesi per poter effettuare una visita, si tratta di una vera rivoluzione. A partire dal 1° luglio 2006, infatti, Le ASL avranno l’obbligo di assicurare l’erogazione delle prestazioni nel pieno rispetto dei tempi previsti anche ricorrendo ad altre strutture pubbliche e private del territorio presso le quali far curare i cittadini.

50 milioni di euro per completare i CUP

Per facilitare l’abbattimento delle liste d’attesa, il Ministero ha stanziato anche 50 milioni di euro per completare la realizzazione dei Centri Unici di Prenotazione regionale (CUP). Un’altra novità importante, che farà risparmiare al cittadino un notevole spreco di tempo, è che la prenotazione specialistica potrà essere richiesta direttamente dal medico di famiglia. Per garantire la corretta applicazione della riforma, il Ministero della Salute ha istituito la Commissione nazionale sull’appropriatezza delle prestazioni. La struttura avrà il compito di vigilare sul rispetto delle liste d’attesa da parte delle ASL e delle Regioni.

Una Commissione nazionale per vigilare

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IL CONTRATTO DEI PRECARI

G

razie agli ingenti finanziamenti per la sanità erogati dal governo negli ultimi anni e soprattutto attraverso la Legge Finanziaria 2006, saranno ventimila i medici specializzandi che dall’anno accademico 2006-2007 troveranno finalmente un adeguato inquadramento giuridico e contributivo.

25.000 medici specializzandi hanno il contratto

LA NUOVA LEGGE SULLA LIBERTÀ DEI MEDICI

C

on il disegno di legge sui “Principi fondamentali in materia di Servizio sanitario Nazionale”, il Ministero della Salute ha potenziato il ruolo del medico del Servizio Sanitario Nazionale sottraendolo ai condizionamenti e riducendo le pratiche burocratiche. I poteri di controllo delle spese effettuate dalle strutture sanitarie verranno trasferiti ai Dipartimenti di alta specialità e gli ospedali potranno dotarsi di un Direttore Medico nominato dai primari dell’Ospedale. In questo modo ogni struttura avrà più libertà e più responsabilità nella gestione e nell’impiego delle risorse.

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PIÙ PROFESSIONALITÀ AL SERVIZIO DEI CITTADINI ECM: FORMAZIONE CONTINUA PER NOVECENTOMILA OPERATORI DELLA SANITÀ

N

el nostro Paese si svolgono continuamente riunioni, congressi, corsi, seminari finalizzati all’aggiornamento ed al miglioramento della professione sanitaria. Alcuni di essi sono di ottima qualità, altri forse meno. Alcuni hanno valenza internazionale, altri nazionale, altri ancora regionale, altri infine del tutto locale. Succede così che non di rado per il singolo medico, infermiere, biologo, fisioterapista o altro professionista della Sanità sia molto difficile orientarsi in questa ampia gamma di offerte formative, e ancor di più valutarle in termini di effettiva utilità.

900.000 operatori sempre aggiornati

L’Educazione Continua in Medicina (ECM) è il programma realizzato dal Ministero della Salute per garantire una formazione ed un aggiornamento specialistico costanti nel tempo e di alta qualità per tutto il personale sanitario, medico e non medico, dipendente o libero professionista, operante nella sanità sia pubblica che privata. Il programma arriva ad interessare più di 900 mila persone. Oltre a garantire la professionalità di chi si occupa della salute dei cittadini, il sistema dell’educazione continua è in grado di ridurre gli sprechi che talvolta si verificano in occasione di seminari, corsi di formazione ed eventi che riguardano medici e professionisti.

CON LA TELEMEDICINA LA SANITÀ RAGGIUNGE TUTTI, OVUNQUE

P

er garantire i Livelli Essenziali di Assistenza a tutti i cittadini Italiani, ovunque si trovino, il Ministero della Salute ha dato un nuovo impulso allo sviluppo della telemedicina e del consulto professionale a distanza. Attraverso la tecnologia informatica, anche i cittadini che vivono nelle comunità isolate, come le isole minori, le zone difficilmente raggiungibili o gli Istituti penitenziari, avranno la possibilità di usufruire dei servizi più avanzati offerti dal Sistema Sanitario Nazionale.

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L’EDILIZIA SANITARIA, STRUTTURE MODERNE E FUNZIONALI

A

partire dal 2001 e fino ad oggi il Ministero della Salute ha investito oltre 2 miliardi di euro per realizzare nuove strutture sanitarie moderne, funzionali ed efficienti.

24 MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE

2005

2004

2003

2002

519 2001

2000

171

1.156

1.926

3.258

4.154

LA SPESA NELL’EDILIZIA SANITARIA (MILIARDI DI LIRE)

2 miliardi di euro per realizzare strutture più funzionali e moderne


PIÙ PROFESSIONALITÀ AL SERVIZIO DEI CITTADINI L’AMMODERNAMENTO TECNOLOGICO DELLE STRUTTURE SANITARIE

D

al 2001 ad oggi il Ministero della Salute ha investito oltre 2 miliardi di euro per realizzare nuove strutture sanitarie moderne, funzionali ed efficienti. Tra gli interventi più significativi: • il centro di eccellenza materno infantile a Palermo • il centro di eccellenza oncologico a Messina • il centro di eccellenza ortopedico a Catania • il nuovo ospedale di Ragusa • il nuovo ospedale di Legnano • il nuovo complesso ospedaliero di Vimercate • i nuovi ospedali delle Apuane, di Lucca, di Pistoia e di Prato • l’ospedale della Misericordia di Udine • l’ospedale Maggiore di Trieste • interventi di potenziamento del sistema dell’emergenza/ urgenza in Calabria

Gli investimenti in questo settore hanno subito una forte accelerazione sia grazie all’attività di semplificazione e di snellimento delle procedure per ottenere i finanziamenti da parte delle Regioni, sia attraverso l’istituzione del Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti del Ministero della Salute. La nuova struttura ha dotato il Ministero stesso e le Regioni di nuovi strumenti di programmazione e verifica della spesa che hanno permesso di concentrare le risorse dove ce n’è veramente bisogno.

MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE 25


PIÙ SICUREZZA PER TUTTI I CITTADINI

26 MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE


LA STRATEGIA DELLA SICUREZZA

P

er la farmacovigilanza, i controlli sugli alimenti e le bevande, la BSE e il doping il Ministero della Salute si avvale sia di servizi propri sia dei Nuclei antisofisticazione dei Carabinieri (NAS). Su indicazione del Ministro della Salute, i carabinieri dei NAS effettuano ispezioni in supermarket, bar, ristoranti, nonché in luoghi di produzione e lavorazione di alimenti. A tutela della salute dei non fumatori sono stati effettuati, dai Carabinieri per la Sanità, controlli per verificare il rispetto del divieto di fumo in metropolitane, strutture sanitarie, sale corsa, sale da ballo, musei, sale d’attesa di porti e aeroporti, cinema teatri ed uffici postali. Se più della metà dell’attività ispettiva svolta dai Nas è stata destinata a garantire la sicurezza degli alimenti e a tutelare i non fumatori dal fumo passivo, l’altra metà è stata rilevante per tutelare i più deboli e indifesi, come dimostrano le frequenti ispezioni in case di cura per anziani e quelle indirizzate a tutelare il benessere degli animali. Ma non vi sono soltanto le ispezioni dei Nas. La sicurezza delle carni, ad esempio, è garantita da un sistema complesso di controlli alla macellazione da parte dei veterinari del Servizio sanitario nazionale. Negli ultimi mesi, infine, il Ministero della Salute ha messo in campo una imponente task force per monitorare e tenere sotto controllo l’evoluzione dell’influenza aviaria.

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NASCE IL CENTRO DI CONTROLLO DELLE MALATTIE

I

l Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) è stato creato nel 2004 per mettere il sistema sanitario nazionale in grado di reagire in modo tempestivo, flessibile, efficiente alle minacce per la salute pubblica, puntando sul binomio prevenzione e comunicazione. Il CCM si occupa nello specifico di malattie diffusive ed infettive, di promozione della salute e degli stili di vita salutari, ambiente e clima, vaccini e vaccinazioni, incidenti, bioterrorismo. Il Centro opera in stretto collegamento con le strutture nazionali e regionali quali: • l’Istituto Superiore di sanità • l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) • gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS) • le Università • gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) • altre strutture di assistenza e di ricerca pubbliche e private • gli organi della sanità militare

Il Centro opera inoltre in costante collegamento con network internazionali come: • il Center for Desease Control (CDC) • l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) • l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) • l’European Center for Desease Control (ECDC).

28 MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE


PIÙ SICUREZZA PER TUTTI I CITTADINI PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE: IL PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE

I

l Piano Nazionale di Prevenzione è un programma sviluppato dal Centro di Controllo delle Malattie con l’obiettivo di ridurre le patologie sanitarie legate a stili di vita non corretti e che tendono a diventare croniche, causando sofferenze ai cittadini ed elevati costi per il Sistema sanitario. Attraverso il Piano, il Ministero della Salute è in grado di coordinare con maggiore efficacia e di rendere uniformi gli interventi di educazione alla salute e di prevenzione che vengono svolti in modo diverso dalle diverse Regioni. Gli ambiti del Piano Nazionale della prevenzione, che avrà durata triennale per permettere la messa a regime degli interventi, sono: • prevenzione degli infarti • screening dei tumori • prevenzione degli incidenti • piano delle vaccinazioni Sul Piano Nazionale della Prevenzione, partito nel 2005, si concentrano risorse pari a 240 milioni di euro a cui le Regioni devono aggiungere altri 200 milioni di euro.

FOTOGRAMMA DI UN FILMATO DEDICATO ALLA VACCINAZIONE CONTRO IL MORBILLO E LA ROSOLIA

IL PIANO NAZIONALE DI VACCINAZIONE

L

e vaccinazioni costituiscono uno strumento di prevenzione ineguagliabile poiché dotate di una valenza protettiva, individuale e collettiva di grande efficacia e dunque di particolare importanza per la salute pubblica. Per questo costituiscono un obiettivo strategico del Piano di prevenzione attiva al fine di migliorare la protezione immunitaria della popolazione infantile e di quella anziana. Purtroppo, tra i cittadini italiani la percezione della validità delle vaccinazioni quali strumenti di prevenzione non è uniforme né particolarmente elevata. Per questo il Ministero ha elaborato una strategia d’informazione sulla prevenzione e la diagnosi precoce e, più in generale, sull’educazione sanitaria.

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LA SICUREZZA DEI FARMACI CHE ASSUMIAMO

N

egli ultimi cinque anni, il Governo ha intrapreso misure e adottato iniziative per garantire la sicurezza dei farmaci. In particolare: • è stata realizzata la Rete Nazionale per l’Attività di Farmacovigilanza che collega tra loro il Ministero della Salute, le ASL, gli ospedali, gli assessorati regionali alla sanità e le industrie farmaceutiche • è stata istituita la Banca Dati per il Monitoraggio e la Tracciatura, dal luogo di produzione al luogo di vendita, delle singole confezioni di medicinali • è stato dato impulso all’organizzazione di un Sistema Europeo di Scambio delle Informazioni sulla Sicurezza dei Farmaci.

LA SICUREZZA DEI CIBI CHE MANGIAMO Il Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare (CNSA) è stato istituito nel 2004 per garantire la sicurezza degli alimenti di cui ci nutriamo. Il Comitato rappresenta tutte le istituzioni che in Italia operano nell’ambito della sicurezza alimentare ed ha il compito di: • valutare i rischi legati agli alimenti • effettuare azioni di monitoraggio e sorveglianza • effettuare attività di formazione sulla sicurezza e sulla gestione del rischio • coinvolgere e sensibilizzare sul tema della sicurezza alimentare operatori economici e associazioni di volontariato.

30 MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE


PIÙ SICUREZZA PER TUTTI I CITTADINI LA LOTTA AL DOPING PER UNO SPORT SICURO E PULITO

P

er la tutela della salute di tutti coloro che praticano lo sport è stata istituita presso il Ministero della Salute una Commissione per la Vigilanza ed il Controllo sul Doping (CVD) che ha, innanzitutto, cercato di creare strumenti di controllo idonei, ma sta lavorando anche sotto l’aspetto della prevenzione. Sono stati, infatti, approvati e finanziati progetti finalizzati alla promozione di campagne d’informazione per la tutela della salute nelle attività sportive, soprattutto rivolti a tutte le scuole statali e non statali di ogni ordine e grado. I lavori della Commissione si sono, poi, concentrati sulla predisposizione della lista di classi di farmaci, di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e sulle pratiche mediche il cui impiego è considerato doping. Inoltre, è stato attivato un programma di ricerca sui farmaci, sulle sostanze e sulle pratiche mediche utilizzabili a fini di doping nelle attività sportive, provvedendo al finanziamento di 25 progetti di ricerca. Per quanto riguarda le iniziative e le attività svolte in ambito internazionale, si sta seguendo con particolare attenzione l’evoluzione normativa in materia di controlli antidoping, volta all’armonizzazione ed all’adeguamento delle normative nazionali con quelle internazionali, ed in particolare la costituzione dell’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA – AMA).

CONTROLLI ANTIDOPING E CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE PER LA SICUREZZA DI CHI FA SPORT

N

el 2005 la Commissione Nazionale di Vigilanza e Controllo sul Doping ha effettuato un controllo antidoping che ha coinvolto 39 federazioni e 372 eventi sportivi. I risultati, presentati a gennaio del 2006, hanno evidenziato che il 2,1% dei 1560 atleti esaminati è risultato positivo al test. Per il Ministero della Salute la prevenzione è importante quanto, se non più, la repressione. Per questo motivo, nel 2006, sono state sviluppate 2 campagne di comunicazione per sensibilizzare i più giovani rispetto al tema del doping.

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PIÙ EFFICIENZA NELLE EMERGENZE SANITARIE

32 MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE


È ISTITUITO IL NUMERO VERDE PER LE EMERGENZE SANITARIE

I

n questi anni si sono verificate rilevanti emergenze sanitarie di carattere mondiale, come la SARS o il rischio di possibili attacchi bioterroristici, soprattutto dopo l’11 settembre 2001. Il Ministero della Salute è intervenuto prontamente adottando tutte le misure cautelative del caso, dall’acquisto di scorte di vaccini contro il vaiolo, alla predisposizione di Piani di risposta con l’allestimento di strutture ad alta specializzazione. In quest’ottica, si è ravvisata la necessità d’individuare, tramite la sorveglianza attiva, le minacce incombenti per la salute, allertare la popolazione e mettere in atto le misure appropriate nel più breve tempo possibile. Per questo motivo, come già detto, il Ministero della Salute ha istituito il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM), un istituto che ha dotato l’Italia di un ulteriore efficace strumento di organizzazione per rispondere alle emergenze di salute pubblica puntando sul binomio prevenzione e comunicazione. Il CCM si occupa del monitoraggio e della risposta rispetto alle minacce legate a malattie diffusive ed infettive, incidenti, bioterrorismo. Inoltre, si occupa anche della promozione della salute e degli stili di vita sani, di ambiente e clima, di vaccini e vaccinazioni.

1500 IL NUMERO CHE TI SPIEGA COME AFFRONTARE LE EMERGENZE

I

l Call center, che risponde al numero di pubblica utilità “1500”, fornisce informazioni alla popolazione ed agli operatori in caso di emergenze sanitarie: dalla SARS, alle pandemie cicliche come quella influenzale, alla minaccia bioterroristica. Il compito di rispondere agli utenti è affidato a medici e operatori specializzati per fornire risposte accurate e scientifiche. Il Call center, intitolato a “Carlo Urbani”, uno tra i primi medici a studiare la SARS e morto infettato dal virus, ha l’obiettivo fondamentale di diffondere una comunicazione diretta e autorevole in caso di qualsiasi emergenza sanitaria, attraverso le tecniche di counseling telefonico. La Centrale è dotata di 14 postazioni operative e integra la propria attività con quella di altre direzioni generali del Ministero della Salute, in collegamento con Regioni, Province e Comuni e con l’ausilio dell’Istituto Superiore di Sanità.

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SARS UNA MINACCIA GLOBALE AFFRONTATA TEMPESTIVAMENTE, SU TUTTI I FRONTI, INTEGRANDO TUTTI GLI STRUMENTI DISPONIBILI Grazie alle azioni appropriate e tempestivamente adottate dal Ministero della Salute dopo l’allarme SARS lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in Italia si sono registrati solo 4 casi d’infezione e nessun decesso. In particolare, il Ministero ha: • aumentato le misure di sicurezza all’interno delle strutture ospedaliere • intensificato i controlli alle frontiere su persone e bagagli • rafforzato i centri di controllo delle malattie infettive esistenti e istituito 2 nuovi centri a Roma e a Milano • predisposto il Piano Nazionale anti-SARS • istituito un Numero Verde e organizzato il portale internet per dare informazioni corrette a tutti i cittadini, sia in Italia che all’estero • distribuito istruzioni e consigli utili alle persone in partenza per paesi a rischio d’infezione • allestito un Gruppo Permanente di Controllo per monitorare il rischio di esplosione globale del virus.

34 MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE


PIÙ EFFICIENZA NELLE EMERGENZE SANITARIE BIOTERRORISMO UNITÀ DI CRISI, PIANO DI DIFESA NAZIONALE, PIANO DI SICUREZZA GLOBALE, ACCORDO CON GLI USA E ATTENZIONE COSTANTE PER AFFRONTARE LA MINACCIA DEL BIOTERRORISMO INTERNAZIONALE

I

l rischio di attentati condotti sul nostro territorio attraverso agenti biologici, chimici e radioattivi è sempre presente e si acutizza in occasione di eventi particolari come, ad esempio, le Olimpiadi. Per questo il Ministero della Salute rivolge al rischio bioterrorismo un’attenzione alta e costante attraverso una presenza capillare sul territorio e la collaborazione con altri Stati: soprattutto gli Stati Uniti, con cui ha stretto un accordo per svolgere ricerche congiunte. In particolare, il Ministero ha: • costituito fin dal 2001 dopo l’attacco al World Trade Center di New York, l’Unità di Crisi per il Bioterrorismo che ha steso il Piano di Difesa del settore sanitario, in particolare contro il rischio del vaiolo • coinvolto fattivamente alcuni grandi ospedali italiani affinché fossero pronti a curare immediatamente eventuali vittime • istituito un Numero Verde - sperimentato in occasione dell’emergenza Antrace - per dare informazioni e indicazioni di comportamento ai cittadini in caso di emergenze • messo a punto un Piano di Sicurezza Globale, a livello internazionale, in collaborazione con Stati esteri per agire in modo coordinato e più efficace in caso di emergenza • stretto un accordo con gli USA per la ricerca congiunta sul bioterrorismo.

LA PARTNERSHIP STRATEGICA CON GLI USA PER LA RICERCA E LA REAZIONE ALLE MINACCE GLOBALI

F

in dal 2003, il Ministero della Salute ha stretto un accordo di collaborazione con il Dipartimento della Sanità e dei Servizi Umani degli Stati Uniti d’America per sviluppare attività di ricerca su diversi temi, tra cui quelli legati alla prevenzione e alla reazione contro atti terroristici effettuati con armi non convenzionali. Per le attività di ricerca previste dall’Accordo sono stati stanziati 50 milioni di euro. Per la realizzazione dell’intesa, importanti istituti nazionali dei due Paesi coopereranno in programmi scientifici coordinati, progetti congiunti di ricerca e attraverso lo scambio di informazioni, di competenze operative e di ricercatori.

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INFLUENZA AVIARIA ATTRAVERSO MISURE DI CARATTERE ORGANIZZATIVO, DI PREVENZIONE E DI RISPOSTA SANITARIA, IL MINISTERO DELLA SALUTE È PREPARATO AD AFFRONTARE L’INFLUENZA AVIARIA. MISURE DI CARATTERE ORGANIZZATIVO GENERALE Per quanto riguarda l’aspetto organizzativo generale il Governo, con decreto legge, ha: • istituito il Centro Nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali, che potenzia e razionalizza gli strumenti di contrasto dell’influenza aviaria e di altre malattie animali e le procedure d’intervento d’emergenza • istituito, presso il Ministero della Salute, il Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti • reclutato dirigenti veterinari, operatori specializzati nella prevenzione e nel controllo • potenziato i Carabinieri dei Nuclei Anti-Sofisticazione (NAS) MISURE DI CARATTERE PREVENTIVO SUL FRONTE DEGLI ALLEVAMENTI Le misure che il Ministero ha adottato nei confronti degli allevamenti per evitare che il virus si trasmetta dai volatili selvatici a quelli allevati, e da questi all’uomo, sono state: • obbligo di registrazione delle aziende di volatili da cortile presso le ASL e misure di quarantena e controllo • obbligo dell’etichettatura delle carni avicole • misure di restrizione delle importazioni da Paesi terzi, degli scambi intracomunitari e potenziamento dei controlli • censimento sistematico elettronico di tutti gli allevamenti di volatili, compresi quelli ornamentali e zoologici • definizione del Programma di controllo virologico campionario delle specie selvatiche e di un Sistema di monitoraggio degli uccelli selvatici trovati morti.

36 MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE

Monitoraggio prevenzione e reazione rapida per affrontare il rischio influenza aviaria


PIÙ EFFICIENZA NELLE EMERGENZE SANITARIE

MISURE DI CARATTERE PREVENTIVO NEL SETTORE DELLA SALUTE PUBBLICA In questo campo le misure adottate per affrontare la diffusione del virus sono state: • predisposizione del Piano Nazionale Multifase per una pandemia influenzale • acquisto di una prima scorta di farmaci antivirali (circa 200mila dosi) per circoscrivere i primi focolai d’influenza o casi sporadici di un nuovo virus influenzale. Entro i prossimi mesi saranno disponibili ulteriori 6 milioni di cicli terapeutici per coprire il 10% della popolazione entro 48 ore dalla malattia • accordi con aziende farmaceutiche per la prenotazione di 36 milioni di dosi di vaccino che saranno acquistate entro 90 giorni dalla eventuale dichiarazione di pandemia da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ai quali aggiungere, in caso di bisogno, altre 10 milioni di dosi per arrivare a coprire l’80% della popolazione • potenziamento del sistema di sorveglianza sull’influenza umana e animale attraverso la stipula di convenzioni con l’Istituto Superiore di Sanità, il Centro Interuniversitario Ricerca Influenza e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZS) • intensificazione degli interventi ispettivi alle dogane, nei porti e negli aeroporti per controllare bagagli e merci ed impedire l’introduzione di animali, carni o altre sostanze alimentari non consentite.

Il Ministero è in grado di vaccinare l’80% della popolazione

MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE 37


PIÙ RICERCA PER UN’ASSISTENZA MIGLIORE 38 MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE


UN INVESTIMENTO IMPONENTE NELLA RICERCA MEDICA E SANITARIA

N

ell’ultimo quinquennio si è registrato il più imponente investimento mai realizzato dallo Stato per la ricerca sanitaria. Rispetto a 9 anni fa, ad esempio, le risorse per la ricerca sanitaria sono più che raddoppiate, passando dai 174 milioni di euro del 1997 ai 385 del 2006. Tale massiccio investimento ha lo scopo di portare l’Italia all’avanguardia nella ricerca biomedica e sanitaria, d’individuare nuove cure e terapie per la popolazione italiana e di riportare finalmente in Italia gli scienziati e gli studiosi che, fino ad oggi, sono stati costretti a lavorare all’estero.

Fondi per la ricerca: risorse raddoppiate dal 1997 al 2006

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LA RIFORMA DEGLI ISTITUTI DI RICERCA E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO

D

opo un’attesa di dieci anni è stato approvato, con il Decreto legislativo n. 288 del 2003, il riordino degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico pubblici. Gli IRCCS sono ospedali di eccellenza deputati alla ricerca, alla terapia e alla riabilitazione nei campi dell’oncologia, della pediatria, della neurologia, dell’ortopedia. Si tratta complessivamente di 15 istituti dislocati in diverse Regioni italiane. La riforma consente, innanzitutto, di definire attraverso nuovi criteri le strutture di eccellenza; conferma poi la natura pubblica di questi Istituti di rilevanza nazionale, dove si svolge ricerca clinica e traslazionale in campo biomedico, cioè la ricerca scientifica più vicina alla terapia, unitamente a prestazioni di ricovero e cura ad alta specialità. La trasformazione, condivisa tra Ministero della Salute e Regioni, prevede, inoltre, che gli Istituti che non verranno trasformati saranno organizzati sulla base di criteri che garantiscano le esigenze di ricerca e la partecipazione a reti nazionali di centri di eccellenza. Le fondazioni, di natura pubblica, avranno tra gli enti fondatori il Ministero della Salute, la Regione e il Comune in cui l’istituto ha sede. È prevista anche la partecipazione di altri soggetti pubblici (in particolare delle Università) e privati, a condizione che contribuiscano al raggiungimento di scopi pubblici. Gli IRCCS continueranno ad essere vigilati dal Ministro della Salute, a garanzia che la ricerca che si sviluppa sia finalizzata all’interesse pubblico e al bene del malato.

40 MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE

LA LEGGE DEL 5 X 1000 PIÙ RISORSE PER LA RICERCA PIÙ LAVORO PER I RICERCATORI

I

nserita nella Finanziaria 2005, questa misura permette alle aziende e alle persone fisiche di detrarre dalle tasse le erogazioni liberali destinate alla ricerca scientifica svolta in Italia. Grazie a questa legge, il sistema nazionale della ricerca potrà disporre di risorse aggiuntive che, tra l’altro, daranno la possibilità ai nostri migliori “cervelli”, i ricercatori che fino ad oggi sono stati costretti ad emigrare all’estero per poter fare ricerca, di tornare ad esercitare la propria attività in Italia.


PIÙ RICERCA PER UN’ASSISTENZA MIGLIORE IL CENTRO NAZIONALE DI ADROTERAPIA ONCOLOGICA

P

rimo in Europa nel suo genere, il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO), la cui realizzazione è quasi ultimata e che sarà operativo nel 2007 a Pavia, è un Istituto d’avanguardia nella lotta contro il tumore. Centro di eccellenza internazionale, il CNAO utilizza conoscenze e tecnologie italiane. L’adroterapia è una tecnica che permette di colpire i tumori con fasci di particelle in maniera estremamente precisa, salvaguardando i tessuti sani del paziente.

L’ISTITUTO MEDITERRANEO DI EMATOLOGIA

L

’Istituto Mediterraneo di Ematologia (IME), con sede a Roma, è un centro di eccellenza nella cura delle malattie del sangue che si colloca come punto di riferimento per tutto il Mediterraneo. La Fondazione dell’Istituto ha già stretto impegni e accordi di collaborazione con alcuni Paesi del Mediterraneo per aiutarli sia nelle attività di cura che in quelle di ricerca e formazione.

L

’accordo di ricerca congiunta siglato nel 2003 tra l’Italia e gli USA riguarda anche la ricerca sul cancro, per la quale il Ministero ha stanziato 10 milioni di euro.

L’ISTITUTO DI GENETICA MOLECOLARE

N

ITALIA E STATI UNITI INSIEME NELLA LOTTA CONTRO IL CANCRO

el 2004 è stata istituita presso l’Ospedale Maggiore di Milano la Fondazione “Istituto Nazionale di Genetica Molecolare” (INGM). L’Istituto sarà il centro di riferimento nazionale specifico per la genetica molecolare e per altre moderne metodiche di rilevazione e diagnosi e opererà in collegamento con l’Istituto Superiore di Sanità ed altre istituzioni scientifiche nazionali e internazionali.

MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE 41


PIÙ ITALIA NEL MONDO

42 MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE


L’ALLEANZA OSPEDALI ITALIANI NEL MONDO: QUALITÀ ITALIANA OVUNQUE

R

eti telematiche, telemedicina ed e-learning, ma anche gemellaggi e scambi d’informazione. Sono gli elementi fondamentali del Progetto per l’integrazione e promozione degli Ospedali italiani nel mondo con i centri di eccellenza in Italia, promosso dal Ministero della Salute, in collaborazione con il Ministero per gli Italiani nel mondo, il Ministero per l’Innovazione e le tecnologie, il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Sono state già svolte a Roma due Conferenze internazionali e di recente è stato firmato l’atto costitutivo dell’Associazione “Alleanza degli Ospedali Italiani nel Mondo”. Dovrà essere realizzato l’obiettivo del miglioramento delle prestazioni assistenziali della rete attraverso il collegamento telematico tra i centri sanitari all’estero diffusi in 17 Paesi e i centri di riferimento in Italia; il gemellaggio tra le strutture; la formazione professionale e lo scambio di esperti; una migliore conoscenza dei fabbisogni di salute delle popolazioni coinvolte.

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L’ITALIA AL CENTRO DI UNA RETE INTERNAZIONALE

I

l Ministero della Salute ha stretto una rete di accordi e collaborazioni a livello internazionale per effettuare attività congiunte di ricerca in molteplici settori. STATI UNITI L’accordo con gli Stati Uniti prevede la ricerca congiunta e lo scambio di esperienze e di ricercatori sui tumori, su alcune malattie genetiche rare e sulle misure di risposta alle emergenze sanitarie e globali, dalla SARS al bioterrorismo. CINA La cooperazione sanitaria con la Cina, intensificata dal 2004, prevede una stretta collaborazione per quanto riguarda il trattamento delle malattie del sangue e del cancro, le trasfusioni di sangue, le terapie con cellule staminali e i trapianti cellulari, la medicina d’urgenza. Inoltre, la collaborazione riguarda anche l’introduzione controllata e sottoposta a verifica scientifica dei prodotti e dei trattamenti della medicina tradizionale cinese. Infine, nel 2004 è stato siglato con la Repubblica Popolare Cinese un accordo per il controllo delle epidemie da malattie infettive con relativo scambio d’informazioni, quarantena sanitaria, controllo dei viaggiatori. La quarantena riguarda anche gli animali e ciò si è dimostrato particolarmente importante ai fini del controllo della diffusione dell’influenza aviaria. EGITTO E ARABIA SAUDITA Gli accordi di collaborazione con i due Paesi riguardano in particolare l’assistenza sanitaria in campo oncoematologico ed ematologico, con specifico riferimento alla talassemia. Gli accordi hanno anche lo scopo d’incoraggiare la cooperazione nel campo dell’istruzione superiore e della ricerca scientifica correlate al settore sanitario e prevedono lo scambio d’informazioni su nuove apparecchiature, prodotti farmaceutici e sviluppi tecnologici, scambio di specialisti per motivi di studio e consulenza, addestramento professionale e trasferimento di conoscenze e tecnologie.

44 MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE


PIÙ ITALIA NEL MONDO L’ITALIA E L’EUROPA IL SEMESTRE DI PRESIDENZA DELL’UNIONE EUROPEA

L

a Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea nel settore della salute (luglio-dicembre 2003) si è adoperata sia per assicurare continuità di temi e portare a conclusione attività avviate da precedenti presidenze, sia per promuovere nuove iniziative che hanno offerto ai Ministri dell’Unione spunti di riflessione e di discussione sul futuro dell’Europa in ambito sanitario. Nel corso del Semestre sono stati organizzati importanti eventi tra cui 6 Conferenze, 1 Consiglio informale e 2 Consigli formali dei Ministri. In ciascuno di questi, sia la Commissione Europea che gli Stati membri e quelli in via di adesione hanno espresso un forte sostegno alle iniziative e agli obiettivi di politica sanitaria europea sviluppati dall’Italia. Inoltre, sono stati presi moltissimi provvedimenti, in particolare: • le Conclusioni in materia di “Stili di vita salutari: educazione informazione e comunicazione”, che definiscono un quadro organico di iniziative a livello europeo per promuovere la salute attraverso stili di vita sani • l’accordo sul Centro europeo di coordinamento delle malattie infettive (ECDC), per la prevenzione e il controllo delle malattie emergenti e per combattere il bioterrorismo • raccomandazioni comuni sui controlli preventivi nella lotta contro il cancro al seno, alla cervice uterina e al colon retto • Conclusioni in materia di “Strategia europea su ambiente e salute” Durante la Presidenza Italiana sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri della Salute UE: • Conclusioni sui Dispositivi Medici • Direttiva del Parlamento e del Consiglio in materia di medicinali vegetali tradizionali • Risoluzione su “Sfide in materia di medicinali e di sanità pubblica - Incentrarsi sui pazienti” • Sono stati, poi, compiuti importanti passi per completare l’iter della “Revisione farmaceutica 2001”

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LA NUOVA POLITICA DEL FARMACO

46 MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE


LA LEGGE 149/2005: BLOCCATO L’AUMENTO DEL COSTO DEI FARMACI

L

a legge 149/2005 blocca il prezzo dei farmaci fino al 2007 e prevede che i farmaci possano aumentare di prezzo ogni due anni. La stessa legge, inoltre, obbliga i farmacisti a suggerire al cittadino il ricorso ai farmaci equivalenti, che hanno lo stesso principio attivo e la stessa efficacia degli altri farmaci ma costano molto meno perché non più coperti da brevetto. Infine, la legge dà facoltà alle farmacie di effettuare sconti fino al 20% per i medicinali da banco e i farmaci senza obbligo di prescrizione medica.

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L’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

L

’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) è un organismo di alta consulenza tecnico-scientifica e politica che assiste Governo, Parlamento e Conferenza Stato-Regioni per tutto ciò che riguarda la politica del farmaco. L’Agenzia opera a tutela del diritto alla salute garantito dall’articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana per: • garantire l’unitarietà nazionale del sistema farmaceutico d’intesa con le Regioni • facilitare l’accesso ai farmaci innovativi, ai farmaci orfani e a quelli per le malattie rare • promuovere l’impiego sicuro ed appropriato dei medicinali • favorire gli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore farmaceutico in Italia • rafforzare i rapporti con le Agenzie degli altri Paesi, con l’Agenzia europea per la valutazione dei medicinali e con gli altri organismi internazionali L’AIFA opera sulla base degli indirizzi generali indicati dal Ministero della Salute, in autonomia e in raccordo con le Regioni, l’Istituto Superiore di Sanità, gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, le Associazioni dei pazienti, i medici e le società scientifiche, il mondo produttivo e distributivo.

IL NUOVO PRONTUARIO FARMACEUTICO NAZIONALE ELIMINATI GLI SPRECHI I FARMACI COSTANO MENO AUMENTANO I FARMACI GRATUITI

A

ttraverso il Nuovo Prontuario Farmaceutico Nazionale - entrato in vigore il 1° gennaio 2003 - il Governo ha raggiunto l’obiettivo di eliminare i meccanismi di moltiplicazione ingiustificata della spesa dei farmaci, liberando risorse per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione in campo farmacologico. la politica del farmaco del Ministero della Salute ha prodotto due grandi vantaggi per i cittadini • i farmaci costano meno • sono aumentati i farmaci gratuiti

48 MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE


LA NUOVA POLITICA DEL FARMACO

L’Agenzia Italiana del Farmaco si occupa di: • autorizzare l’Immissione in commercio dei farmaci secondo criteri di qualità, sicurezza ed efficacia • farmacovigilanza e monitoraggio continuo delle reazioni avverse e del profilo di beneficio/rischio dei farmaci, attraverso la Rete Nazionale di Farmacovigilanza che collega tutti i responsabili di farmacovigilanza delle ASL, delle Aziende Ospedaliere, degli IRCSS, delle Regioni e delle industrie farmaceutiche • sperimentazione clinica secondo le direttive europee e nazionali e verifica del grado d’innovatività della ricerca pubblica e privata in Italia • attività ispettiva nei confronti delle aziende farmaceutiche per garantire la qualità della produzione dei farmaci e delle materie prime e l’applicazione delle leggi nazionali ed europee riguardanti la distribuzione, l’importazione, l’esportazione • attività di verifica del corretto funzionamento delle procedure di allerta rapido e di gestione delle emergenze • informazione pubblica e indipendente al fine di favorire un corretto uso dei farmaci, di orientare il processo delle scelte terapeutiche, di promuovere l’appropriatezza delle prescrizioni, nonché per aggiornare gli operatori sanitari attraverso pubblicazioni e programmi di formazione • promozione della ricerca su nuovi farmaci nuovi e innovativi • governo della spesa farmaceutica attraverso meccanismi di ripiano automatico degli sfondamenti, di revisione periodica del Prontuario Farmaceutico Nazionale (PFN) e di negoziazione dei prezzi per garantire il rispetto del tetto di spesa farmaceutica programmato.

Una nuova politica del farmaco nell’interesse primario del malato

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PIÙ RISORSE NELLA LOTTA CONTRO IL CANCRO 50 MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE


IL PIANO ONCOLOGICO NAZIONALE

I

l Ministero della Salute, in questi anni, ha condotto la lotta ai tumori a tutto campo: dalla ricerca alla promozione di stili di vita salutari, dallo screening all’istituzione di centri di eccellenza diffusi in modo uniforme nel Paese, ma anche creando reti e servizi per la fase terminale della malattia.

Ricerca, comunicazione e prevenzione possono salvare tante vite umane. Per questo il Ministero della Salute ha realizzato il Piano Oncologico Nazionale, un grande impegno condotto su tutti i fronti per sconfiggere il male del secolo. Il Piano Oncologico Nazionale è ambizioso perché punta ad una riduzione della mortalità complessiva del 9% e un aumento della sopravvivenza fino al 50% nell’uomo e fino al 60% nella donna. Il Piano Oncologico Nazionale, in via di predisposizione, si pone i seguenti obiettivi: • potenziare la ricerca traslazionale • migliorare la prevenzione • migliorare la diagnosi con nuovi bio-marcatori • migliorare la terapia e renderla uniforme in tutto il territorio nazionale • ricercare nuovi farmaci e terapie-bersaglio mirate.

Obiettivo del Piano: ridurre la mortalità complessiva del 9%

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LO SCREENING ONCOLOGICO PIÙ RISORSE PER LA RADIOTERAPIA

E

’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 4 aprile 2002 il decreto ministeriale che ripartisce fra le Regioni le risorse finanziarie per il potenziamento delle strutture di radioterapia nell’ambito dei programmi di edilizia sanitaria. La somma, che ammonta complessivamente a 30 miliardi delle vecchie lire, è stata ripartita d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni e sulla base di programmi presentati dalle singole Regioni.

I

l Ministero della Salute ha stanziato 50 milioni di euro per un programma organico teso a intensificare gli screening del cancro della mammella, della cervice uterina e del colon retto che, tra l’altro, sono stati inseriti tra i Livelli Essenziali di Assistenza. Nella lotta contro il cancro la prevenzione ha un’importanza fondamentale e, per questo, è stata posta dal Ministero al centro di campagne di comunicazione, iniziative istituzionali, proposte legislative. L’obiettivo è quello di promuovere nel cittadino la “cultura della prevenzione”: spingerlo, attraverso una corretta informazione, a sottoporsi a controlli preventivi periodici che permettano di formulare diagnosi precoci e, quindi, di salvare vite umane.

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PIÙ RISORSE NELLA LOTTA CONTRO IL CANCRO IL PROGRAMMA HOSPICE

I

l 90% delle persone in fase terminale di una malattia neoplastica necessita di un piano personalizzato di cura che garantisca un adeguato percorso assistenziale e sia in grado di tutelare la dignità della persona fino all’ultimo istante di vita. Per questo il Ministero della Salute ha completato il finanziamento del programma nazionale per la realizzazione di strutture per le cure palliative, i cosiddetti hospice, attraverso l’approvazione dei progetti presentati dalle Regioni Val d’Aosta, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata, Sicilia, Calabria e Sardegna e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano. A regime, si avranno sul territorio nazionale 201 strutture per un totale di 2.232 posti letto.

200 strutture per tutelare la dignità della persona fino all’ultimo istante di vita

L’ALLEANZA CONTRO IL CANCRO

“A

lleanza contro il cancro” rappresenta la rete oncologica italiana d’interconnessione tra gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico oncologico, costituita per iniziativa del Ministero della Salute e coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità. Attraverso “Alleanza contro il Cancro”, il Ministero della Salute intende potenziare la ricerca e la collaborazione nell’ambito della ricerca nazionale e internazionale, trasferendo le conoscenze in percorsi informativi, formativi e di aggiornamento destinati ad operatori sanitari in un ambito territoriale il più vasto possibile e valorizzando ed esportando in Europa contenuti e capacità organizzative dei medici e dei ricercatori italiani. L’Alleanza si occuperà anche di promuovere attività di formazione in oncologia, un uso migliore delle risorse in sanità, un’informazione sanitaria corretta ai pazienti e alle famiglie. Inoltre, attraverso il teleconsulto, ridurrà le migrazioni dei pazienti in cerca di cure appropriate.

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PIÙ COMUNICAZIONE PER UNO STILE DI VITA PIÙ SALUTARE

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COMUNICARE PER PREVENIRE

L

a scienza moderna ha dimostrato indiscutibilmente che la quasi totalità delle patologie di cui ci si ammala e si muore in Italia, in Europa e in tutto il mondo occidentale industrializzato, trae origine da comportamenti errati, dai cosiddetti non corretti “stili di vita”. Per questo il Ministero della Salute, negli ultimi cinque anni, ha innovato fortemente la comunicazione istituzionale destinandole per la prima volta risorse significative e coinvolgendo nei processi di pianificazione e di realizzazione delle iniziative di comunicazione anche le più importanti società scientifiche e le associazioni di volontariato e di tutela dei diritti dei malati. In particolare, l’attività comunicativa si è già concretizzata nella realizzazione di innumerevoli campagne informative. I temi affrontati sono stati: • prevenzione dell’AIDS • abuso di alcool • adozione di una corretta alimentazione • rifiuto del doping nello sport • benessere degli anziani • complicanze del diabete • uso corretto dei farmaci • dissuasione dal fumo • vaccinazioni contro l’influenza e contro morbilloparotite e rosolia • rischio cardiovascolare • salute del bambino • salute mentale • sangue • trapianti • tumori

COMUNICARE A TUTTO CAMPO Gli strumenti di comunicazione più utilizzati sono stati spot televisivi e radiofonici, comunicati e campagne sulle principali testate giornalistiche a diffusione sia nazionale che locale, la produzione e la diffusione di materiale informativo (opuscoli, locandine, poster) la realizzazione di eventi di sensibilizzazione sul territorio

• • • •

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T

ra le altre, negli ultimi anni sono state realizzate le seguenti iniziative di comunicazione.

PREVENZIONE DELL’AIDS

A

lla luce del generale calo di attenzione della popolazione sul tema, nel 2004 il Ministero della Salute ha promosso una nuova campagna informativoeducativa con l’obiettivo di convincere tutti, soprattutto i giovani, a tenere alta la guardia, poiché l’AIDS non è ancora sconfitto definitivamente.

ABUSO DI ALCOOL

I

n Italia, benché il consumo generale di bevande alcoliche sia diminuito, il fenomeno dell’alcolismo nei giovani, specie nella fascia d’età che va dai 12 ai 29 anni, è in netta crescita. Ed aumenta anche per le donne il fascino della bottiglia. L’abuso di alcool è poi una causa importante negli incidenti stradali nelle ore notturne.

CORRETTA ALIMENTAZIONE

M

angiare non significa solo nutrirsi, è un’attività che riguarda il corpo, il cuore e la mente. Un’alimentazione varia, bilanciata e sana, unita ad una moderata attività fisica e ad uno stile di vita dinamico è la strada maestra per evitare l’insorgere di numerose malattie.

CONTRO IL DOPING

“I

o valgo più del doping” e “La forza è già in me”. Sono i messaggi della campagna rivolta ai giovani, giovanissimi e a coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo sportivo agonistico o amatoriale e frequentano, o si avviano a frequentare, palestre o circoli sportivi.

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PIÙ COMUNICAZIONE PER UNO STILE DI VITA PIÙ SALUTARE BENESSERE DEGLI ANZIANI

È

importante sensibilizzare gli anziani a mantenere una vita attiva sia dal punto di vista fisico che intellettuale, in quanto spesso essi tendono ad isolarsi e a trascurare gli stili di vita più appropriati. Anche in tarda età, una buona salute può dipendere da una gamma di comportamenti di autotutela: corretta alimentazione, attività fisica e modalità di fruizione del tempo libero.

COMPLICANZE DEL DIABETE

I

l diabete di tipo II può essere prevenuto e controllato con semplice modifiche nello stile di vita. Alimentazione equilibrata, adeguato movimento fisico e mantenimento del giusto peso corporeo ne riducono l’insorgenza e le complicanze.

USO CORRETTO DEI FARMACI

D

istribuito a tutte le famiglie italiane, il volumetto contenente le illustrazioni di Giorgio Forattini ha avuto l’obiettivo d’informare i cittadini sulla possibilità di disporre dei farmaci generici e sull’opportunità di utilizzare i farmaci in modo corretto, ossia solo quando serve.

DISSUASIONE DAL FUMO

L

a campagna del Ministero è stata sviluppata per pubblicizzare adeguatamente l’entrata in vigore della legge a tutela della salute dei non fumatori e per convincere giovani e adulti a smettere di fumare.

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VACCINAZIONI PER L’INFLUENZA

I

l Ministero ha spiegato ai cittadini che per affrontare con serenità l’influenza è utile vaccinarsi. Il vaccino antinfluenzale conviene, protegge e costa poco. È gratuito per chi ha più di 65 anni e per alcune categorie di soggetti a rischio.

VACCINAZIONI PER IL MORBILLO-PAROTITE E LA ROSOLIA

M

orbillo, parotite e rosolia sono malattie virali spesso sottovalutate, ma che possono portare gravi complicanze. Oggi con un solo vaccino sicuro ed efficace è possibile prevenirle tutte e tre. Il vaccino è praticato gratuitamente.

IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

A

nche se negli ultimi anni nel campo della cardiologia sono migliorati notevolmente i servizi diagnostici ed assistenziali, un gran numero di decessi e d’infermità derivanti dalle malattie cardiovascolari potrebbe essere evitato attraverso maggiore informazione e prevenzione.

LA SALUTE DEL BAMBINO

“Q

uando nasce un bambino: la salute e la sicurezza del neonato” è una guida utile per accompagnare i genitori nella crescita dei bambini nel primo anno di vita. Esperti puericultori, pediatri e neonatologi hanno dispensato, nella guida, consigli pratici per prevenire gli incidenti domestici, per accudire correttamente il neonato, per garantire una corretta igiene e per orientarsi tra giochi e vaccinazioni.

58 MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE


PIÙ COMUNICAZIONE PER UNO STILE DI VITA PIÙ SALUTARE LA SALUTE MENTALE

I

nformare i cittadini sulle possibilità di cura e di accesso ai servizi, rendere più efficaci ed omogenee le iniziative sul territorio e combattere lo stigma sociale delle patologie mentali, l’esclusione, il pregiudizio e la discriminazione nei confronti dei malati di mente sono stati gli obiettivi di questa importante campagna di comunicazione.

LA DONAZIONE DI SANGUE Il dono del sangue nel nostro Paese è su base volontaria. A seguito delle campagne annuali realizzate dal Ministero in collaborazione con le principali associazioni di volontariato operanti nel settore, si è registrato in tutta Italia un incremento delle donazioni.

I TRAPIANTI

M

olti passi in avanti sono stati compiuti negli ultimi anni in Italia anche grazie all’attività di sensibilizzazione realizzata dal Ministero in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti. Gli italiani hanno maturato un grande senso di responsabilità, portando il Paese da fanalino di coda per numero di prelievi in Europa ai vertici della graduatoria europea.

LOTTA CONTRO I TUMORI

P

er la prima volta nasce un’Alleanza Contro il Cancro tra il Ministero e le Associazioni dei pazienti. Al centro della campagna è la “persona”. Non solo chi deve combattere contro il cancro o chi, guarito, è comunque legato all’esperienza dolorosa della malattia, ma anche quanti, amici, familiari e volontari, possono dare un piccolo grande contributo di vicinanza e assistenza.

MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE 59


LE GRANDI RIFORME PER LA SALUTE DEGLI ULTIMI ANNI FEDERALISMO CONDIVISO PER MIGLIORARE LA SALUTE » Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001

recante Definizione dei livelli essenziali di assistenza - in G.U. 33 dell’8 febbraio 2002 » Decreto del Ministro della Salute 5 luglio 2002 recante Ricostituzione della Commissione nazionale per la formazione continua - in G.U. n. 267 del 14 novembre 2002 » Accordo 20 maggio 2004 tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano sul programma di formazione continua, per l’anno 2004, e sugli obiettivi formativi di interesse nazionale, per il triennio 2003-2005, di cui ai commi 1 e 2 dell’art. 16-ter del D.Lgs. n. 502/92 e successive modifiche ed integrazioni- in G.U. n. 173 del 26 luglio 2004 » Decreto del Presidente della Repubblica 23 maggio 2003 recante Approvazione del Piano Sanitario Nazionale 2003-2005 - in G.U. n. 139 del 18 giugno 2003 » Accordo 24 luglio 2003 tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano per l’attuazione del Piano Sanitario Nazionale 2003/2005 - in G.U. n. 228 dell’1 ottobre 2003 » Accordo 2 ottobre 2003 tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano per l’assegnazione alle Regioni e Province Autonome delle risorse vincolate, ai sensi dell’articolo 1, comma 34, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, alla realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale del Piano Sanitario Nazionale 2003-2005, individuati con l’accordo Stato-Regioni del 24 luglio 2003 » Accordo 10 dicembre 2003 tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano per l’individuazione, per l’anno 2003, di progetti delle Regioni per la realizzazione degli specifici obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale del Piano Sanitario Nazionale 2003-2005 » Accordo tra Ministro della Salute e Assessori alla sanità delle Regioni e delle Province Autonome del 6 aprile 2004 concernente Linee di intervento necessarie per garantire i servizi sanitari in modo efficiente e soddisfacente ai cittadini » Disegno di legge recante Principi fondamentali in materia di Servizio Sanitario Nazionale (A.C. 5107) - All’esame della Camera dei Deputati » Accordo tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sul documento del 15 luglio 2004 recante Lineeguida per le attività di genetica medica - in G.U. n. 224 del 23 settembre 2004

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PIANI NAZIONALI DI PREVENZIONE DELLE MALATTIE CRONICHE » Legge n. 138 del 26 maggio 2004 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 marzo 2004, n. 81) recante interventi urgenti per fronteggiare situazioni di pericolo per la salute pubblica - in G.U. n. 125 del 29 maggio 2004

PIANI E AZIONI DI ALLERTA ED INTERVENTI RAPIDI PER IL CONTRASTO DELLE MALATTIE INFETTIVE E DEL BIOTERRORISMO »

Ordinanza del Ministro della Salute 10 aprile 2003 recante misure profilattiche contro la sindrome respiratoria acuta severa (SARS) - in G.U. n. 89 del 16 aprile 2003 » Legge n. 166 del 10 luglio 2003 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 marzo 2003, n. 103) recante Disposizioni urgenti relative alla sindrome respiratoria acuta severa (SARS) - in G.U. n. 159 dell’11 luglio 2003 » Accordo Italia-USA 17 aprile 2004 tra il Ministro della Salute e il Segretario del Dipartimento della Sanità e dei Servizi umani degli Stati Uniti d’America che firmano il Memorandum d’intesa tra i rispettivi Paesi » Accordo Italia-Cina 1 settembre 2004 tra il Ministero della Salute e il Ministero della Supervisione della Qualità Ispezione e Quarantena della Repubblica Popolare di Cina

CENTRO NAZIONALE PER LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO DELLE MALATTIE » Legge n. 138 del 26 maggio 2004 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 marzo 2004, n. 81) recante interventi urgenti per fronteggiare situazioni di pericolo per la salute pubblica - in G.U. n. 125 del 29 maggio 2004 » Decreto del Ministro della Salute 11 luglio 2004 recante Organizzazione costitutiva per il Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie - CCM - in G.U. n. 185 del 9 agosto 2004

SICUREZZA ALIMENTARE »

Accordo 17 giugno 2004 recante Intesa tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano per l’attuazione della raccomandazione della Commissione Europea del 19/12/2003, n. 2004/24/CE, relativa ad un programma comunitario coordinato di controllo ufficiale dei prodotti alimentari, per l’anno 2004 - in G.U. n. 173 del 17 giugno 2004 » Decreto del Ministro della Salute 30 novembre 2004 recante Nomina dei membri del Comitato Nazionale per la Sicurezza alimentare


» DEFINIZIONE DI UNA STRATEGIA PER ATTUARE UNA NUOVA POLITICA DEL FARMACO ED IL RILANCIO DEGLI INVESTIMENTI IN ITALIA DELL’INDUSTRIA FARMACEUTICA » Legge n. 405 del 16 novembre 2001 (Conversione in legge, con mo-

dificazioni, del decreto-legge 18 settembre 2001 n.347) recante interventi urgenti in materia di spesa sanitaria - in G.U. n. 268 del 17 novembre 2001 » Decreto del Ministro della Salute 27 settembre 2002 recante Riclassificazione dei medicinali ai sensi dell’art. 9, commi 2 e 3, della Legge 8 agosto 2002, n. 178 (PFN) - in G.U. n. 249 del 23 ottobre 2002 » Decreto legislativo n. 95 dell’8 aprile 2003 recante Attuazione della direttiva 2000/38/CE relativa alle specialità medicinali - in G.U. n. 101 del 3 maggio 2003 » Legge n. 326 del 24 novembre 2003 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269) recante disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e per la correzione dell’andamento dei conti pubblici - in G.U. n. 274 del 25 novembre 2003 » Decreto del Ministro della Salute 30 giugno 2004 recante Applicazione delle disposizioni di cui al comma 6, dell’art. 50, del D.L. 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla L. 24 novembre 2003, n. 326, concernente l’avvio del sistema di monitoraggio della spesa nel settore sanitario - in G.U. n. 153 del 2 luglio 2004 » Legge n. 202 del 2 agosto 2004 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 giugno 2004, n. 156) recante interventi urgenti per il ripiano della spesa farmaceutica - in G.U. n. 186 del 10 agosto 2004 » Ordinanza del Ministro della Salute 20 ottobre 2004 recante Determinazione dei prezzi dei vaccini antinfluenzali - in G.U. n. 248 del 21 ottobre 2004

LIBERALIZZAZIONE DEL RAPPORTO DI ESCLUSIVITÀ DEI MEDICI DIPENDENTI DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

DIVIETO DI FUMO » Legge n. 448 del 28 dicembre 2001 recante Disposizioni per la for-

mazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria del 2002) - in G.U. n. 301 del 29 dicembre 2001 » Legge n. 3 del 16 gennaio 2003 recante Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione - in G.U. n. 15 del 20 gennaio 2003 » Decreto legislativo n. 184 del 24 giugno 2003 recante Attuazione della direttiva 2001/37/CE in materia di lavorazione, presentazione e vendita dei prodotti del tabacco ed Attuazione della direttiva 2001/20/ CE relativa all’applicazione della buona pratica clinica nell’esecuzione delle sperimentazioni cliniche di medicinali per uso clinico - in G.U. n. 169 del 23 luglio 2003 » Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 dicembre 2003 recante Attuazione dell’art. 51, comma 2 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3, come modificato dall’art. 7 della Legge 21 ottobre 2003, n. 306, in materia di «tutela della salute dei non fumatori» - in G.U. n. 300 del 29 dicembre 2003 » Accordo tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano del 24 luglio 2003 recante tutela dei non fumatori, di cui all’art. 51, comma 2, della Legge n. 3 del 2003 - in G.U. n. 228 dell’1 ottobre 2003 » Accordo tra il Ministro della Salute, di concerto con i Ministri dell’Interno e della Giustizia, e le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano del 16 dicembre 2004, in materia di tutela della salute dei non fumatori, in attuazione dell’articolo 51, comma 7, della legge 16 gennaio 2003, n. 3 - in G.U. n. 303 del 28 dicembre 2004 » Circolare del Ministro della Salute 17 dicembre 2004 recante Indicazioni interpretative e attuative dei divieti conseguenti all’entrata in vigore dell’articolo 51 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, sulla tutela della salute dei non fumatori - in G.U. n. 300 del 23 dicembre 2004 » Legge n. 311 del 31 dicembre 2004 recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge Finanziaria 2005) - in G.U. n. 306 del 31 dicembre 2004

» Legge n. 138 del 26 maggio 2004, art. 2-septies (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 marzo 2004, n. 81) recante interventi urgenti per fronteggiare situazioni di pericolo per la salute pubblica - in G.U. n. 125 del 29 maggio 2004

MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE 61


LE ALTRE RIFORME PER LA SALUTE DEGLI ULTIMI ANNI TRASFORMAZIONE IN FONDAZIONE DEGLI IRCCS »

Legge n. 3 del 16 gennaio 2003 recante Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione - in G.U. n. 15 del 20 gennaio 2003 » Decreto legislativo n. 288 del 16 ottobre 2003 recante Riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, a norma dell’art.42, comma1, della legge 16 gennaio 2003 n.3 - in G.U. n 250 del 27 ottobre 2003 » Atto di Intesa tra Ministro della Salute, Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano dell’1 luglio 2004 recante Organizzazione, gestione e funzionamento degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico non trasformati in fondazioni», di cui all’art. 5 del D.Lgs. 16 ottobre 2003, n. 288. Intesa ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs. 16 ottobre 2003, n. 288 e dell’art. 8, comma 6 della L. 5 giugno 2003, n. 131 - in G.U. n. 173 del 26 luglio 2004

PROMOZIONE E RETI DI ECCELLENZA IN CAMPO ONCOLOGICO PER I TRAPIANTI E LE MALATTIE RARE »

Decreto del Ministro della Salute 5 settembre 2001 recante ripartizione dei funzionamenti per gli anni 2000, 2001 e 2002 per la realizzazione di strutture per le cure palliative - in G.U. n. 266 del 15 novembre 2001 » Legge n. 141 del 20 giugno 2003 (Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 23 aprile 2003 n. 89) recante Proroga dei termini relativi all’attività professionale dei medici e finanziamento di particolari terapie oncologiche ed ematiche, nonché delle transazioni con soggetti danneggiati da emoderivati infetti - in G.U. n. 143 del 23 giugno 2003

COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE » Decreto del Presidente della Repubblica 23 maggio 2003 recante

Approvazione del Piano Sanitario Nazionale 2003-2005 - in G.U. n. 139 del 18 giugno 2003 » Accordo 24 luglio 2003 tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano per l’attuazione del Piano Sanitario Nazionale 2003/2005 - in G.U. n. 228 dell’1 ottobre 2003 » Accordo tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano del 24 luglio 2003 recante Tutela dei non fumatori, di cui all’art. 51, comma 2, della Legge n. 3 del 2003 - in G.U. n. 228 dell’1 ottobre 2003 » Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre 2003 di proclamazione del 2004 quale anno del cuore - in G.U. n. 39 del 17 febbraio 2004 » Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 dicembre 2003 recante Attuazione dell’art. 51, comma 2 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3, come modificato dall’art. 7 della Legge 21 ottobre 2003, n. 306, in materia di «tutela della salute dei non fumatori» - in G.U. n. 300 del

62 MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE

29 dicembre 2003 » Decreto del Ministro della Salute 27 febbraio 2004 di indizione della giornata per la donazione degli organi per l’anno 2004 - in G.U. n. 87 del 14 aprile 2004 » Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 maggio 2004 di indizione della giornata nazionale della donazione del sangue - in G.U. n. 131 del 7 giugno 2004 » Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 giugno 2004 di indizione della giornata nazionale della salute mentale - in G.U. n-. 174 del 27 luglio 2004 » Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 ottobre 2004 di indizione della giornata nazionale del diabete per il giorno 14 novembre 2004 - in G.U. 266 del 12 novembre 2004

QUALIFICARE LA RICERCA PER MIGLIORARE L’ASSISTENZA » Legge n. 141 del 20 giugno 2003 (Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 23 aprile 2003 n. 89) recante Proroga dei termini relativi all’attività professionale dei medici e finanziamento di particolari terapie oncologiche ed ematiche, nonché delle transazioni con soggetti danneggiati da emoderivati infetti - in G.U. n. 143 del 23 giugno 2003 » Legge n. 350 del 24 dicembre 2003 recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2004) - in G.U. n. 299 del 27 dicembre 2003 » Legge n. 138 del 26 maggio 2004 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 marzo 2004, n. 81) recante interventi urgenti per fronteggiare situazioni di pericolo per la salute pubblica - in G.U. n. 125 del 29 maggio 2004 » Accordo Italia-USA 17 aprile 2004 tra il Ministro della Salute e il Segretario del Dipartimento della Sanità e dei Servizi umani degli Stati Uniti d’America che firmano il Memorandum d’intesa tra i rispettivi Paesi

PROGRAMMA NAZIONALE PER L’EDILIZIA SANITARIA » Sono stati sottoscritti i seguenti Accordi di programma ex art. 20 della

Legge 67 del 1988: • la Regione Friuli Venezia Giulia ha sottoscritto l’Accordo di programma il 28 gennaio 2002 per € 181.550.093,74 a carico dello Stato a valere sulle risorse della delibera di riparto CIPE n. 52/1998 • la Regione Liguria ha sottoscritto un secondo Accordo di programma il 23 maggio 2002 per € 39.790.421,95 a carico dello Stato a valere sulle risorse della delibera di riparto CIPE n. 52/1998 • la Regione Sicilia ha sottoscritto l’Accordo di programma il 30 aprile 2002 per € 1.104.676.801,27 a carico dello Stato a valere sulle risorse della delibera di riparto CIPE n. 52/1998 • la Regione Toscana ha sottoscritto un secondo Accordo il 27 maggio 2004 per € 156.031.882 a carico dello Stato a valere sulle risorse della delibera di riparto CIPE n. 65/2002


» • la Regione Puglia ha sottoscritto l’Accordo il 27 maggio 2004 per € 238.918.739 a carico dello Stato a valere sulle risorse della delibera di riparto CIPE n. 52/1998 • la Regione Lombardia ha sottoscritto un secondo Accordo il 5 luglio 2004 per € 252.447.633,00 a carico dello Stato a valere sulle risorse della delibera di riparto CIPE n. 52/1998 • la Regione Veneto ha sottoscritto un terzo Accordo il 1 settembre 2004 per € 42.836.758 a carico dello Stato a valere sulle risorse della delibera di riparto CIPE n. 52/1998 • la Regione Liguria ha sottoscritto un terzo Accordo il 1 settembre 2004 per € 77.793.099 a carico dello Stato a valere sulle risorse della delibera di riparto CIPE n. 52/1998 • la Regione Emilia-Romagna ha sottoscritto un secondo Accordo stralcio il 1 settembre 2004 per € 53.662.657 a carico dello Stato a valere sulle risorse della delibera di riparto CIPE n. 65/2002 • la Regione Abruzzo ha sottoscritto un primo Accordo stralcio il 14 ottobre 2004 per € 30.280.964,94 a carico dello Stato a valere sulle risorse della delibera di riparto CIPE n. 52/1998 • la Regione Calabria ha sottoscritto un primo Accordo stralcio il 16 dicembre 2004 per € 61.086.564,38 a carico dello Stato a valere sulle risorse della delibera di riparto CIPE n. 52/1998

SEMESTRE EUROPEO: L’IMPEGNO ITALIANO PER LA SALUTE IN EUROPA » Durante il Semestre (luglio-dicembre 2003) di Presidenza italiana del

Consiglio dell’Unione europea, sono stati approvati i seguenti atti: • Conclusioni del Consiglio in materia di “Stili di vita salutari: educazione, informazione e comunicazione”, basate sui risultati della Conferenza tenutasi sullo stesso tema a Milano in data 3 e 4 settembre 2003 • Raccomandazione del Consiglio sulla prevenzione dei tumori (Screening oncologico) • Orientamento Comune del Consiglio in materia di istituzione del Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie • Decisione del Consiglio per autorizzare la Commissione ad avviare i negoziati per la revisione del Regolamento Sanitario Internazionale nel quadro dell’OMS • Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la Direttiva 2001/82/EC sul codice comunitario relativo ai prodotti medicinali per uso veterinario • Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio sulla fissazione di standard di qualità e sicurezza per la donazione, l’acquisizione, il controllo, la lavorazione, la conservazione e la distribuzione di tessuti e cellule umani • Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce procedure comunitarie per l’autorizzazione ed il controllo dei prodotti medicinali per uso umano e veterinario e che istituisce l’Agenzia Europea per la Valutazione dei Prodotti Medicinali

PROGRAMMI PER LA PROMOZIONE E IL SOSTEGNO DELL’APPLICAZIONE DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA » Legge n. 405 del 16 novembre 2001 (Conversione in legge con mo-

dificazioni del decreto-legge 18 settembre 2001, n. 347) recante Interventi urgenti in materia di spesa sanitaria - in G.U. n. 268 del 17 novembre 2001 » Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001 recante Definizione dei livelli essenziali di assistenza - in G.U. n. 33 dell’8 febbraio 2002 » Legge n. 289 del 27 dicembre 2002 recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2003) - in G.U. n. 305 del 31 dicembre 2002 » Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 aprile 2002 recante Linee guida sui criteri di priorità per l’accesso alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche e sui tempi di attesa - in G.U. n. 122 del 27 maggio 2002 » Legge n. 326 del 24 novembre 2003 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269) recante Disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e per la correzione dell’andamento dei conti pubblici - in G.U. n. 274 del 25 novembre 2003 » Decreto del Ministro della Salute 30 giugno 2004 recante Applicazione delle disposizioni di cui al co. 6° art. 50 del DL 30 settembre 2003, n. 269 convertito, con modificazioni, dalla L. 24 novembre 2003 n. 326 concernente l’avvio del sistema di monitoraggio della spesa nel settore sanitario - in G.U. n. 153 del 2 luglio 2004 » Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 novembre 2003 recante Modifica del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001 recante Definizione dei livelli essenziali di assistenza - in G.U. n. 286 del 10 dicembre 2003 » Decreto del Ministro della Salute 18 giugno 2004 recante Nuovo modello LA per la rilevazione dei costi per livelli di assistenza - in G.U. n. 229 del 29 settembre 2004

MINISTERO DELLA SALUTE | RAPPORTO DELLE COSE FATTE 63


PER ENTRARE IN CONTATTO CON IL MINISTERO DELLA SALUTE

UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO (URP) Struttura di raccordo tra il cittadino e l’Amministrazione, l’URP risponde alle richieste dei cittadini; fornisce informazioni sulla struttura, gli uffici, i servizi e gli orari del Ministero; agevola l’accesso ai documenti amministrativi in applicazione della legge sulla trasparenza amministrativa. Come contattare l’URP Telefono: +39 06.5994.2378 - 2758 (da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 12) Fax: +39 06.5994.2376 Posta ordinaria: Ministero della Salute, D.G.P.O.B. Ufficio X - URP , Piazzale dell’Industria 20 - 00144 Roma Posta elettronica: urpminsalute@sanita.it Sportello: Sede di Piazzale dell’Industria 20 - Roma - Aperto da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 12. 1500: IL NUMERO PER LE EMERGENZE SANITARIE Il Call center, che risponde al numero di pubblica utilità “1500” da telefoni fissi e cellulari, fornisce informazioni alla popolazione ed agli operatori in caso di emergenze sanitarie (come SARS, pandemie cicliche come quella influenzale, minaccia bioterroristica). In assenza di emergenze rilevanti, il Call center fornisce informazioni generali dalle ore 9.00 alle 17.00, dal lunedì al venerdì. Su attivazione del Ministro il Call center diventa operativo dalle 8.00 alle 20.00 tutti i giorni, festivi inclusi. Il Call center integra la propria attività con quella di altre direzioni generali del Ministero della Salute, in collegamento con Regioni, Province e Comuni e con l’ausilio dell’Istituto Superiore di Sanità. WWW.MINISTEROSALUTE.IT Il sito internet www.ministerosalute.it rappresenta lo strumento più utilizzato dai cittadini per informarsi sul Ministero della Salute e sul Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Aggiornato quotidianamente, il sito internet fornisce ai cittadini informazioni sulla struttura del Ministero e degli enti ad esso collegati, sulle attività e i progetti conclusi e in corso, sui comportamenti da tenere per affrontare le emergenze ma anche i problemi quotidiani. Un’ampia sezione è dedicata agli stili di vita salutari. Attraverso il sito, il Ministero della Salute mette a disposizione dei cittadini comunicati stampa, dossier, studi, approfondimenti e permette l’abbonamento gratuito ad una newsletter di aggiornamento. Inoltre, dalla pagina principale del sito è possibile conoscere ed entrare in contatto con tutti gli uffici interni e le Direzioni Generali.

MINISTERO DELLA SALUTE Lungotevere Ripa 1 - 00153 Roma Tel. 06 5994 1 www.ministerosalute.it


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