Professione Gestore

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anno XXViii n.1 MARZO 2010

professionegestore

l’intervista una mobilit� pi� sostenibile e pi� sicura FORMAZIONE tutto a portata di click > il nuovo sito dei gestori oil la campagna DI COMUNICAZIONE you&eni reportage toscana, armonia di arte e natura

periodico eni refining&marketing -sped. abb. post. 70% - Roma

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Ecco il nuovo sito web per i gestori

Artisti dal mondo per la campagna you&eni

Sannino, 50 anni con eni

valori e strategie

15 formazione | oil Tutto a portata di click

ricerca e sviluppo

04 L’INTERVISTA Una mobilità più sostenibile e sicura. Parla il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci

16 formazione | non oil Poche regole per un cliente soddisfatto

08 ambiente Lombardia, il metano è dietro l’angolo 09 Carburanti puliti, la miscela metano-idrogeno 10 “M’illumino di meno”, la festa dell’energia pulita

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pubblicità e promozione 20 COMUNICAZIONE Un viaggio artistico nei valori eni 24 oil Mettete in moto l’appetito

11 In Panda a idrogeno da Milano a Malmö

25 non oil Un menù prenzo... da combinare

12 Focus estero ¡Hola eni Iberia!

25 Pasqua 2010. Una valigia piena di auguri

12 Svizzera: eni Suisse, ora è ufficiale

26 dietro le campagne Le problematiche di filtrabilità dei gasoli

13 Austria: eni assume il controllo dowstream di ExxonMobil 14 Il mito della moderna Arcadia

29 spazio moto La RSV4 pronta al mondiale SuperBike 2010 reportage 30 italia Toscana, armonia di arte e natura 32 estero California, Self Service al 100% storia e storie 34 Sannino, di padre in figlio 35 Buzzi, al servizio degli altri 36 come eravamo Pubblicità Supercortemaggiore rubriche 38 scadenze fiscali 40 Salute 41 eventi 42 News 46 Passatempi

professionegestore Trimestrale refining&marketing Anno XXVIII N.1/2010 Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 167/2009 del 04/05/2009

Direttore editoriale Angelo Fanelli Comitato editoriale Mauro Bianchi, Massimo Caprara, Gioacchino Costa, Leonardo Del Vecchio, Stefano Quartullo, Patrizia Zucchi

Chiuso in redazione il 12/03/2010 Direttore responsabile Gianni Di Giovanni

Coordinamento editoriale Clara Sanna

Redazione Milena Conte, Francesca De Giglio, Daniela Scamuzzi, Simona Manna, Alessandra Mina, Serena Sabino, Luigi Valgimigli Le fotografie sono di Alfredo Cacciani, Paolo Monci istockphoto, Tips, .......

Redazione e produzione Agi Agenzia Italia Via C. Colombo, 98 - 00147 Roma Tel. +39 06 51996 254 - 385 editorialstaff@agi.it Progetto grafico e impaginazione Dario Galvagno Stampa Stabilimento Tipolitografico Ugo Quintily Spa - Roma


editoriale

Titolo editoriale marzo 2010

Alit luptat adio er sequism olorero dolobor alismod et irit nulput augait, commy num quissectet inisim alit vel dolore diam, quat. Ut at erit augait dolore magniamconse tet elisl duipit praesecte facipis siscip et nonum volore magnit alisl deliqui tat. Duis ad dui tatin enis

Met, sum del dolor ilit delendre magnit, suscin ut vulput nonsed eum volobor sis eum accum dionsed mincillum dolor ad min henim incing exer irit, cons nullaor sed ming exercidunt augue corper sum nostrud dignit lutpat eum ing ex etueros autpatummy nosto dolorem il dolore tio ex exerciliquat alis enim vel elis adigna alisim nos nonullam et wisit ulla augiat. Ut landignisl dolore dolut lam ilit lumsan heniat ip eu feugait, qui eugait praessed et ad mincidunt praesed dolor secte minci ea facilla feuguer aliquat lorem ing erit atuerci tation ullaore feugait aliquipisi. Igna facing eros nullum ipisi blaor augue et nulla conse magna conseniam, venisit ipit luptat ecte magna cons ea con eu faccummod tat. Ut esequatiscil iriure coreet exer sismodolore ea commodo euguerc illamet autate volore mincincin vel duiscin henit ese min henim augait alit luptat, quipis nosto dolorer iuscidu ipsumsandio od minibh ea feu facidunt in henismodio odiat luptatumsan utpate dit ing etumsan henibh eugait lortisl elendit auguerc iliquatem vullaor erosto del dio ectem zzril eugiam in ecte min ulputpat ilisl ea feugiam consenibh euis dolenissi. Accummy non ea alis nos nim dolorem do er in essendiat la facilit, se magna feu feuis augait aut eu feu faccum del dipsummy nit pratio commodo loborerosto odolore essectetummy nim vel ut vel et, quat in utpat prat ing el utpatin ectem iustrud euis aciduis niam, velit, quisit euguero dolor ad exerci tionum do dunt ad dolorem ipit inim augait dolorem volor suscilisisse volent volesequamet augiamet ut nullandreet wis adiam zzrit venisi. Olortie etue vullaorem velenisim num delesed eniam, quisim duisl do odolorem quatum alit iusci er sent ut lam zzrillaore er sustionsed delit lan volore feugait pratem vel eriliqu atisci blam zzrit wisciduisis ectet pratem quiscilis nos num nibh ex et lore mod ent dipisit alit acipit nis eumsan henis nos autpat volum dolobortin hent wisi blaore tin velent iriliquat esto od minim atum irillandre te faccum enit etuerostrud magnit dolortie molore diam zzrit lobor sismolore tincill ametummy nit vel ipit prat alis eugiam, consenim quissi. Tiniamc orting ex eros eum velit delit laor am volore tis niamco Gianni Di Giovanni

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valori e strategie

l’intervista

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di claudio barnini

Una mobilità più sostenibile e più sicura ll presidente dell’Anas Pietro Ciucci anticipa i progetti in cantiere per il 2010. Tre i punti principali: potenziamento della rete viaria, dei servizi ed equilibrio gestionale. Tutto nel rispetto dell’ambiente

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uando si parla di mobilità in Italia è difficile non andare a sentire cosa ne pensa l’Anas, l’ente che nel nostro Paese gestisce la rete stradale ed autostradale di interesse nazionale. È una società per azioni il cui socio unico è il ministero dell’Economia ed è sottoposta al controllo ed alla vigilanza tecnica ed operativa del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Chi meglio di Anas, dunque, può ragguagliarci su quelle che saranno le scelte future in termini appunto di mobilità, di trasporti, di infrastrutture da parte del Gover-

no nel breve e medio periodo? Abbiamo chiesto al presidente Pietro Ciucci progetti e programmi del suo ente. In primis, la realizzazione del Ponte sullo Stretto, un’opera pubblica faraonica destinata a lasciare un segno indelebile nel sistema viario italiano negli anni a venire. Il 2010 sarà probabilmente l’anno del ponte sullo Stretto di Messina che vede l’Anas in prima linea. C’è anche molta attesa per le ricadute socioeconomiche che l’opera produrrà.

Sì, sicuramente. I lavori del primo cantiere per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina sono stati avviati a fine dicembre. Si tratta della deviazione dell’esistente linea ferroviaria tirrenica in corrispondenza di Cannitello per risolvere le interferenze con il futuro cantiere della torre del ponte, lato Calabria. Ha un valore di circa 26 milioni di euro e rappresenta la prima fase del più ampio progetto di spostamento a monte della linea ferroviaria Battipaglia-Reggio Calabria, che renderà disponibile circa 4 chilometri di waterfront tra Villa San Giovanni e Santa Trada. Per quanto riguarda le aspettative socio-economiche, la realizzazione del progetto del ponte determinerà importanti ricadute, non solo per i comuni direttamente interessati dai lavori, ma per l’intero territorio del Mezzogiorno. Complessivamente, l’impatto economico diretto, indiretto e indotto della fase di cantiere risulta pari al significativo importo di circa 6 miliardi di euro: di questi, oltre il 50 per cento


si concentra in Calabria e Sicilia e circa il 75 per cento nel Mezzogiorno d’Italia. Le valutazioni relative alla fase di esercizio del ponte, muovono da due presupposti principali, che si basano sull’effettivo valore di un collegamento stabile e continuativo, aperto ventiquattro ore al giorno per 365 giorni l’anno, che consente l’attraversamento dello Stretto in soli tre minuti. Il primo concerne il forte miglioramento della qualità del servizio offerto che determina al contempo effetti positivi sullo sviluppo del territorio e nella vita quotidiana. Il secondo si basa sul contributo dell’opera alla decisiva riduzione del deficit infrastrutturale che, con una contestuale riqualificazione delle infrastrutture portanti del Mezzogiorno sia ferroviarie che stradali, consente di attivare un effetto volano. Si tratta, in altre parole, di un moltiplicatore di sviluppo destinato a creare straordinarie ricadute, anche superiori a qualsiasi aspettativa positiva, sul sistema industriale ed economico del Mezzogiorno.

Quanto costerà? Quanti veicoli (auto e tir) sarà in grado di trasportare giornalmente ed annualmente? Quali i tempi previsti? L’onere complessivo a finire dell’investimento, comprensivo del costo dei lavori, degli ulteriori costi per i lavori dell’opera, degli oneri finanziari e degli adeguamenti conseguenti all’inflazione, è oggi stimato in circa 6,3 miliardi di euro. Tale importo non si discosta sensibilmente dalle valutazioni del 2003, calcolate in via prudenziale in 6,1 miliardi di euro. Il Piano finanziario è stato aggiornato ed approvato dalla Società alla luce dei nuovi costi e del cronoprogramma, confermando nella sostanza quanto a suo tempo predisposto. La copertura del 40 per cento del fabbisogno è prevista attraverso un contributo pubblico ed un aumento di capitale della società Stretto di Messina, mentre il restante 60 per cento sarà reperito tramite finanziamenti sui mercati nazionali ed internazionali dei capitali secondo lo schema tipico del project finance. In particolare, per la copertura del 40 per cento pari a 2,5 miliardi di euro, la legge 3 agosto 2009, n. 102 ha previsto uno stanziamento pari a 1,3 miliardi di euro in sostituzione dei fondi della società Fintecna, ex azionista di maggioranza della Stretto di Messina. Tale importo è stato anche confermato dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica). La quota residua di 1,2 miliardi è assicurata sottoforma di capitale della Stretto di Messina, tenuto conto della ricapitalizzazione di 300 milioni di euro già posta in esecuzione nell’ottobre 2003. Al riguardo il 21 dicembre 2009 l’Assemblea straordinaria degli azionisti della Stretto di Messina ha approvato l’aumento di capitale dell’importo complessivo di 900 milioni di euro da eseguire nei prossimi 5 anni in relazione ai fabbisogni conseguenti ai lavori di realizzazione dell’Opera. In particolare l’Anas si è impegnata ad intervenire, nell’ambito della propria partecipazione al capitale, con 683 milioni di euro, Rete Ferroviaria Italiana (13 per cento) partecipa con 117 milioni di euro. La Regione siciliana, nell’impegnarsi a sottoscrivere la propria quota di competenza (2,6 per cento) pari a 23 milioni di euro, ha dichiarato la sua disponibilità ad intervenire fino ad un importo massimo pari a 100 milioni. Per quanto riguarda

il restante 60 per cento sarà reperito tramite finanziamenti sui mercati nazionali ed internazionali dei capitali secondo lo schema tipico del project finance. Il Ponte, il cui impalcato sarà largo 60,4 metri, avrà 6 corsie stradali (più 2 di servizio) e 2 binari, che consentiranno una portata di circa 6.000 veicoli ogni ora e 200 treni al giorno. Per quanto riguarda la sicurezza, la struttura sarà resistente ad eventi sismici di magnitudo 7,1 della scala Richter, ed avrà una resistenza a venti di intensità fino a 216 km/orari. Il Ponte sarà quindi aperto 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno. Infine, per ciò che attiene i tempi previsti, sono stati avviati i lavori dell’opera propedeutica “variante di Cannitello”. Inoltre, l’avvio delle attività operative da parte del Contraente generale comporta la presenza sul territorio dei diversi affidatari che saranno impegnati nella esecuzione delle indagini topografiche e geognostiche, nonché nelle attività di monitoraggio ante operam e nel relativo controllo. Sempre nel corso del 2010 partiranno anche alcune opere a terra in Sicilia e si prevede il completamento della progettazione definitiva del ponte, con la conseguente attivazione delle procedure di approvazione da parte del Cipe. 33

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l’intervista Successivamente si procederà alla stesura della progettazione esecutiva e si prevede di poter avviare il cantiere principale del ponte per l’inizio del 2011, con l’obiettivo di aprire l’opera al traffico il 1° gennaio del 2017.

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Quali altre iniziative e progetti l’Anas porterà a termine nel 2010 in vista di una mobilità più sicura e sostenibile? L’Anas sta lavorando per il potenziamento ed il miglioramento degli standard di qualità della viabilità italiana, sia attraverso gli interventi infrastrutturali di respiro nazionale, sia attraverso la realizzazione di una serie di opere ‘minori’ che a livello locale hanno però una grande importanza per la qualità della vita dei cittadini. Dal luglio 2006 abbiamo raggiunto risultati che non esito a definire straordinari, riorganizzando e certificando in qualità la struttura aziendale, raggiungendo per la prima volta nella storia della Spa l’utile di bilancio ed accelerando progetti, appalti e lavori. L’Anas negli ultimi tre anni è tornata a essere la prima stazione appaltante del Paese, attivando tra il 2007 e il 2009 ben 10 miliardi di investimenti. Solo nel biennio 2008-2009 sono stati approvati 134 progetti, per un importo complessivo di 17,8 miliardi di euro; sono stati aperti 83 nuovi cantieri per un importo di 3,7 miliardi di euro e sono state ultimate e aperte al traffico 94 opere per un valore di 3,5 miliardi di euro. Altrettanto importanti e crescenti sono gli investimenti che l’Anas dedica alla manutenzione della rete. Nel biennio 2008-2009 sono stati avviati 534 interventi di manutenzione straordinaria, per un importo di circa 500 milioni di euro. Significativo è anche l’importo speso nel corso dell’anno 2008 per la manutenzione ordinaria che è stato di circa 470 milioni di euro e comprende sia i servizi acquistati all’esterno che le attività svolte direttamente da Anas attraverso il proprio personale e le proprie attrezzature. E l’attività è proseguita con grande slancio anche nel 2009, con interventi di manutenzione ordinaria per circa 550 milioni di euro. Allo stesso tempo l’Anas ha scelto di incentivare il meccanismo della finanza di progetto per la realizzazione di infrastrutture di pubblico interesse. Gli interventi, per un importo complessivo di oltre 16 miliardi di euro, riguardano il

collegamento del Porto di Ancona, la Ragusa-Catania, la Caianello-Benevento, il collegamento A1 (Capua)-area Domitiana e Flegrea, l’intervento per migliorare la sicurezza delle gallerie del Compartimento della Lombardia, il collegamento Ferrara-Porto Garibaldi e la nuova autostrada Orte-Mestre. L’anno che inizia vedrà l’Anas impegnata su tre fronti: proseguire nell’opera di ammodernamento e di potenziamento della rete infrastrutturale viaria italiana; consolidare l’equilibrio gestionale dell’azienda e potenziare i servizi all’utenza sempre con l’obiettivo di garantire una mobilità sempre più sicura e sostenibile anche per il rispetto dell’ambiente. Questione Grande Raccordo Anulare di Roma: si parla di quarta corsia futura e di pedaggio autostradale. Si può fare chiarezza una volta per tutte? L’ampliamento e l’ammodernamento del Quadrante Nord Ovest del Grande Raccordo Anulare, che ha richiesto da parte di Anas un investimento di oltre 600 milioni di euro, consente di migliorare notevolmente la circolazione, ma non risolve da solo i problemi della mobilità della capitale, in quanto la forte crescita dell’area romana dal punto di vista industriale, turistico e terziario sta comportando un notevole aumento dei flussi di traffico, che di fatto stanno saturando l’incremento marginale di capacità assicurato dal passaggio a tre corsie. Tra le metropoli europee Roma è quella caratterizzata dalla maggiore penetrazione di auto e di moto, visto che è interessata ogni giorno da oltre 7 milioni di spostamenti, di cui circa il 70 per cento avvengono appunto attraverso il trasporto su gomma. Va considerato, peraltro, che il GRA, a causa dello sviluppo urbanistico della capitale, si trova oggi ad assolvere la funzione di autostrada urbana interna alla città, dalla quale è stata completamente assorbito. Per tale motivo, già nel 2004 l’Anas ha studiato una prima ipotesi di realizzazione di un nuovo anello intorno alla capitale, a una distanza media dall’attuale GRA di circa 5 km, e con un’estesa complessiva di 120 km. Attualmente, a seguito dello studio del 2004 e vista la crescente criticità che interessa il quadrante Sud–Sud Est del GRA,

Il Ponte avrà 6 corsie stradali e 2 binari, che consentiranno una portata di circa 6.000 veicoli ogni ora e 200 treni al giorno. Il costo complessivo per la costruzione dell’opera è oggi stimato in 6,3 miliardi di euro


l’Anas ha predisposto una serie di studi volti ad approfondire il tracciato in quella porzione di territorio, con particolare attenzione alla connessione del GRA con le reti urbane, all’inserimento territoriale ed urbanistico, ed a scelte progettuali mirate a favorire i collegamenti multimodali. Intermodalità e nodi di scambio tra strade, aeroporti, porti e stazioni ferroviarie: spesso un punto dolente per l’Italia. Cosa pensa possa essere rea-

lizzabile nel breve periodo per migliorare questa situazione? Negli ultimi anni l’Anas ha concentrato molti suoi interventi su opere di valenza intermodale, come ad esempio l’accessibilità dei porti liguri e dei porti di Livorno, Olbia, Gioia Tauro, Taranto, Messina e gli aeroporti di Malpensa, Fiumicino e Salerno-Costa d’Amalfi. Analogamente sono in corso o in programmazione gli interventi per potenziare i collegamenti con i porti di Venezia, Trieste, Salerno, Ancona, Civitavecchia, Brindisi e Geno-

va. Attraverso l’opera dell’Anas il nostro Paese si può proporre come un sistema logistico globale, candidando il Mezzogiorno d’Italia come principale piattaforma logistica dell’Europa nel Mediterraneo, collegata ai corridoi transeuropei n. 1 Berlino-Palermo e n. 8 Bari-Varna. Un passo fondamentale per raggiungere questo importante proposito sarà il completamento della nuova autostrada Salerno-Reggio Calabria, che è in una fase avanzata, avendo terminato quasi 200 km su un totale di 440, e per la quale l’obiettivo è ultimare i lavori entro il 2013. Anche il ponte sullo Stretto, in quanto anello di completamento del Corridoio n.1 Berlino-Palermo, riveste un ruolo strategico fondamentale. Altrettanto importanti per il sistema Paese, come hanno sottolineato il ministro delle Infrastrutture Matteoli e il vice presidente della Commissione europea Tajani, sono la realizzazione dei segmenti italiani del corridoio autostradale e ferroviario n. 5 Lisbona-Kiev e il tema dei valichi alpini. Per quanto riguarda il corridoio n. 5 Lisbona-Kiev, nel febbraio scorso è stato inaugurato il Passante di Mestre. L’Anas è anche al lavoro, attraverso la concessionaria autostradale SATAP, per completare l’ampliamento e ammodernamento dell’autostrada A4 Torino-Milano, con l’impegno di completarla entro il 2013. Stiamo poi collaborando con il Commissario straordinario Tondo per la realizzazione della terza corsia sull’autostrada A4 Venezia-Trieste (i lavori al primo lotto Quarto d’Altino-S. Donà apriranno fra poche settimane), e per il conferimento di caratteristiche autostradali al raccordo Villesse-Gorizia, i cui lavori sono partiti lo scorso dicembre. L’obiettivo è quello di completare entrambe le opere entro il 2012. Infine, l’Anas svolge e svolgerà un ruolo importante, nell’ambito dei lavori riguardanti i valichi alpini, nella realizzazione della galleria di sicurezza del Frejus (i cui lavori partiranno nella primavera del 2010), nella costruzione della galleria di servizio e di sicurezza del Traforo del Gran San Bernardo, cofinanziata da Italia e Svizzera (i lavori avranno inizio nella prossima primavera) e nella realizzazione del nuovo tunnel del Col di Tenda, cofinanziato da Italia e Francia e per il quale l’Anas ha già avviato la gara, quale committente delegato, nel giugno scorso.

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valori e strategie ambiente

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Lombardia, il metano è dietro l’angolo Entro il 2012, eni realizzerà 30 nuovi impianti di metano per auto sulle reti stradale e autostradale lombarde. E, nel punto vendita multienergy di Milano-Assago, è entrato in funzione il primo distributore italiano che eroga miscela metano-ossigeno di luigi valgimigli

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ilano-Assago, Regione Lombardia ed eni hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la mobilità sostenibile e lo sviluppo della rete del metano per autotrazione in Lombardia e hanno inaugurato il primo distributore italiano di idrometano (miscela idrogeno-metano). Due passi importanti verso la vetta, ambiziosa e obbligata, dell’aria pienamente pulita. La ricerca, sperimentazione e applicazione di soluzioni volte a ridurre l’inquinamento provocato dal traffico automo-

bilistico, è il tema più sfidante su cui da alcuni anni si concentra lo sforzo congiunto di Regione Lombardia, eni e altri partner. Un lavoro di squadra Una sfida come quella dell’aria pulita, e più in generale dello sviluppo sostenibile, non può essere affrontata soltanto con delle normative, ha ricordato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni: “L’iniziativa di oggi dimostra la validità del nostro fare squadra, mettendo insieme diversi soggetti e diversi fattori”. “Eni lavora con la sua ricerca e con la sua capacità logistica per fornire carburanti sempre più eco-compatibili”, ha ricordato il direttore generale di eni refining & marketing, Angelo Caridi. “C’è


verso carburanti sempre più puliti

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e miscele idrogeno-metano rappresentano una soluzione ponte per l’utilizzo dell’idrogeno nel trasporto, grazie alla possibilità di impiegarle in motori di tipo tradizionale, a combustione interna. Una soluzione concreta e di immediata applicazione, in attesa che siano commercialmente disponibili le tecnologie motoristiche che utilizzeranno come carburante idrogeno puro in celle a combustibile. Le infrastrutture per la produzione e distribuzione dell’idrogeno potranno essere implementate gradualmente grazie ad una domanda iniziale basata sui motori di tipo tradizionale. La stazione di servizio ad idrogeno-metano è tecnicamente idonea all’erogazione dei tre prodotti: metano puro, idrogeno puro e miscela dei due gas. Le vetture Fiat Panda ad idrogeno-metano potranno rifornirsi di benzina, metano e miscela idrogeno-metano, secondo disponibilità. Le vetture a metano puro potranno essere modificate dalle officine specializzate del settore per renderle compatibili con le miscele idrogenometano. Il pieno sfruttamento dei benefici potenziali del nuovo carburante richiederà la puntuale impostazione nella

armonia tra eni e Regione, due realtà con caratteristiche e finalità diverse, ma entrambe convinte che l’ambiente sia un valore primario. Insieme affrontiamo una sfida che in Lombardia è doppia perché deve tener conto, non solo dell’inquinamento prodotto dall’attività umana, ma anche della particolare conformazione della valle Padana, ristretta fra le Alpi e gli Appennini, che richiede una specifica attenzione ambientale”. Rete eni: i nuovi impianti Il protocollo prevede la realizzazione, da parte di eni, di trenta nuovi impianti per l’erogazione di metano per auto, entro il 2012, sulle reti autostradale e stradale lombarde. “La firma di questo protocollo – ha affermato Angelo Caridi

centralina elettronica (ECU) dei parametri di combustione, realizzabile con maggiore facilità nella produzione di serie. Commercializzazione La distribuzione della miscela metanoidrogeno proposta da eni non pone particolari problemi tecnici, sia a livello di vettura che a livello di distribuzione. La miscela metano-idrogeno non è ancora commercialmente disponibile. Chiaramente, la distribuzione commerciale del prodotto resta un obiettivo da perseguire, a valle della valutazione dei benefici sull’ambiente, attesa nel corso del progetto. Per poter fare ciò restano da definire ancora il trattamento fiscale e una serie di questioni tecniche legate alla misurazione fiscale in fase di distribuzione. Benefici ambientali Con una miscela idrogenometano al 30% di idrogeno in termini di volume si ottiene una riduzione allo scarico delle emissioni di C02 di circa l’11% rispetto al metano e del 34% rispetto alla benzina. Anche le emissioni di altri inquinanti, in - mira a interrompere il perverso circuito uovogallina: i costruttori di auto sostengono che ci sono poche auto a metano perché manca la logistica, i fornitori di metano ribadiscono che, per aumentare il numero degli impianti a metano, è necessario ampliare il parco delle auto alimentate con questa fonte. Un’amministrazione lungimirante e un operatore responsabile hanno deciso di spezzare questa spirale perversa e di far partire un circolo virtuoso, assicurando logistica e stazioni di rifornimento e, contemporaneamente, stimolando lo sviluppo delle auto a metano”. Aggiungere trenta impianti è un obiettivo di grande impegno, che deve fare i

particolare delle polveri sottili, già basse con il metano, vengono ulteriormente ridotte grazie alla presenza dell’idrogeno. I benefici raggiungibili dipendono anche dalla percentuale di idrogeno presente nella miscela. Il motore a combustione interna può operare anche con idrogeno al 100%, anche se in questo caso il motore avrebbe una minore potenza specifica e la vettura avrebbe ridotta autonomia a parità di serbatoio. La miscela 30% idrogeno/70% metano, espressa con le percentuali in volume (il che equivale a 5% di idrogeno e 95% metano espresso in peso) ottiene notevoli risultati in termini di riduzione di C02 allo scarico, a parità di percorrenza. Particolarità della vettura A livello vettura deve essere garantita la compatibilità di bombole, tubi del gas, riduttore di pressione etc. con la presenza di idrogeno. La centralina deve essere in grado di ottimizzare la gestione motore in funzione del carburante utilizzato al momento. Per tutte le altre caratteristiche, la vettura è in tutte le sue parti simile ad una normale auto a metano. conti anche con l’iter burocratico necessario per aprire un nuovo distributore di metano. Nell’ultimo anno, la Regione Lombardia ha ridotto drasticamente i tempi che però sono ancora troppo lunghi rispetto alle esigenze imprenditoriali. Con il protocollo d’intesa la Regione si impegna ad adottare e promuovere le iniziative consentite dall’ordinamento per accelerare i processi autorizzati anche mediante la costituzione di un tavolo operativo con i Comuni interessati, le Province, i Vigili del fuoco e le altre istituzioni interessate, per l’ottenimento rapido di ogni atto amministrativo necessario alla realizzazione ed attivazione degli 33 impianti di distribuzione.

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valori e strategie ambiente m’illumino di meno

La festa dell’energia pulita

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opo il successo delle scorse edizioni eni ha aderito per il quarto anno consecutivo alla giornata di mobilitazione internazionale per il risparmio energetico “m’illumino di meno”, promossa dalla trasmissione di Rai Radio 2 “Caterpillar”. Migliaia di radioascoltatori e intere città, hanno raccolto l’invito a rispettare un simbolico “silenzio energetico” partecipando attivamente alla sfida per “illuminare meglio”. Nelle piazze di tutt’Italia si sono accese luci “virtuose” alimentate a energia rinnovabile o dimostrazioni creative di consumo efficiente, per testimoniare il passaggio da un sistema ormai al collasso ad una gestione più “illuminata” del nostro futuro verso consumi sostenibili. Così la diretta radiofonica di venerdì 12 febbraio dai Mercati Traianei a Roma, si è trasformata in una gioiosa manifestazione rischiarata da luci a impatto zero. Radio, musica, luci, ospiti a sorpresa e tanta energia rinnovabile! Un gazebo di Legambiente ha aiutato tutti i partecipanti a costruire le loro luci pulite: un pannellino solare collegato a una batteria che accende dei led, un minieolico che alimenta una lampada a risparmio, una dinamo a pedali che dà energia a un faretto. Evento nell’evento “Bike for Light”, a cura di Mismaonda per l’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma. Protagonista dell’evento un’enorme sfera, forse la più grande lampadina illuminata da energie rinnovabili, accesa grazie all’energia di cinquanta eroici ciclisti, coinvolti in una travolgente pedalata collettiva. Alle dirette radiofoniche ha partecipato Stefano Quartullo, marketing vice president eni r&m, che ha sottolineato l’impegno a 360° nel campo della sostenibilità energetica ed evidenziato gli importanti risultati raggiunti dalla rete eni in termini di qualità del servizio, attenzione ai clienti ed eccellenza.

L’impegno per migliorare la qualità dell’aria La Lombardia è stata la prima regione italiana a scoprire e a valorizzare il metano. “Ma, fino agli anni ’90, nella nostra regione l’auto a metano era pressoché sconosciuta”, ha ricordato il presidente Formigoni. “Se avesse ragionato in termini burocratici, un ente come la Regione Lombardia avrebbe potuto limitarsi a prendere atto della situazione. Noi non l’abbiamo fatto. Abbiamo spinto per sviluppare il metano anche come carburante per autotrazione mettendo in campo diverse iniziative per incentivare sia l’uso dell’auto a metano da parte dei cittadini, sia l’apertura di nuovi impianti da parte degli operatori del settore”. I risultati premiano l’impegno e il lavoro svolto in questi anni. In Lombardia, il numero degli impianti di distribuzione di metano per auto è aumentato da 26 nel 2001 agli attuali 86. Le nuove immatricolazioni di auto a metano e gpl nel gennaio scorso hanno sfiorato il 10 per cento delle immatricolazioni totali, e continuano a crescere. Questo protocollo d’intesa fornisce un contributo determinante al raggiungimento degli obiettivi che la Regione si è prefissa per il 2012: un impianto a metano ogni 45 mila abitanti sulla rete ordinaria e uno ogni trenta chilometri sulla rete autostradale. Inoltre – ha precisato Formigoni - tutte le stazioni di servizio che sorgeranno sulle nuove autostrade, Brebemi, Pedemontana, Tem, Broni-Mortara, dovranno essere dotate della colonnina del metano. una nuova colonnina L’utilizzo del metano per autotrazione potrà dare un contributo crescente a ridurre il livello di smog urbano derivante dal traffico. Infatti rispetto, alla benzina e al diesel, il metano produce minori emissioni di CO2 e di altri inquinanti, in particolare delle polveri sottili. Per un paese come il nostro, che può contare su una rete di metanodotti diffusa su tutto il territorio, il metano rappresenta l’ideale fonte di transizione nel cammino verso energie a impatto zero, quali le fonti rinnovabili e l’idrogeno, che appaiono ad un

orizzonte per ora ancora lontano. In attesa di tecnologie che consentano l’impiego diffuso dell’idrogeno per autotrazione, eni e Lombardia sperimentano soluzioni intermedie. Come la nuova colonnina che eroga la miscela idrogeno-metano. “Questa inaugurazione – ha commentato il direttore generale r&m - consente un ulteriore passo in avanti nel percorso verso l’impiego su vasta scala di un carburante come l’idrogeno che, dopo la combustione, lascia soltanto vapor d’acqua. Questo percorso però è ancora lungo, molto accidentato, molto tortuoso, perché l’ideale impiego dell’idrogeno risiede nelle cosiddette celle a combustibile che oggi non hanno ancora un grado di maturità accettabile. Nel frattempo cerchiamo di sviluppare l’uso del metano per autotrazione e il progressivo inserimento dell’idrogeno in motori a combustione interna”. Rispetto al metano puro, la miscela idrogeno-metano offre diversi vantaggi, quali un’accensione più pronta, una miglior combustione e, soprattutto, un netto abbattimento delle emissioni di CO2 e degli inquinanti prodotti dalla combustione di idrocarburi. La distribuzione e l’utilizzo di questa miscela non pongono particolari problemi tecnici, ma sono ancora da definire alcune questioni come il trattamento e la misurazione fiscale. Per ora, l’impianto di Assago opera in fase sperimentale, limitando il rifornimento alla nuova flotta della Regione composta da 20 Fiat Panda bifuel metano/benzina, che ora sono diventate trifuel. Infatti il loro impianto a gas è stato reso compatibile con l’idrogeno, e con la miscela metano-idrogeno. Oltre che all’impianto di Assago, queste Panda potranno rifornirsi anche presso un secondo impianto di idrometano, che entrerà presto in funzione nei pressi di Monza. La sperimentazione consentirà di verificare il contributo ambientale fornito da questa tecnologia, in particolar modo nel contesto urbano. I test condotti in laboratorio sono promettenti e, se verranno confermati dai risultati su strada, apriranno un nuovo percorso verso la mobilità a idrogeno sfruttando la tecnologia consolidata del motore a combustione interna.


un viaggio “carbon free”

Malmö

MILANO

In Panda a idrogeno da Milano a Malmö

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l viaggio intrapreso con una Panda da Milano a Malmö in Svezia, in occasione della ‘Fuel Cell and Hydrogen Vehicle Parade’ di Copenhagen il 30 novembre 2009, ha confermato la validità del nuovo carburante a miscela di idrogeno-metano. Il viaggio si è svolto per quasi 1350 km, passando da Milano per la stazione eni ad idrogeno a Francoforte e attraversando la Germania fino all’imbarco a Rostock. Alla presentazione delle vetture, con attraversamento del Ponte di Øresund fra Malmo e Copenhagen, la

Panda era fra le poche auto ad idrogeno giunte sulle proprie ruote. L’avventura era una fase importante del progetto voluto e sostenuto da Regione Lombardia, eni r&m, Fiat, Sapio ed altre imprese, che hanno creato la infrastrutture di rifornimento a miscela idrogeno-metano sull’impianto eni di Assago, insieme ad un parco auto di 20 Fiat Panda a idrometano. L’obiettivo del viaggio era quello di testare la validità del nuovo carburante in condizioni di traffico reale. La miscela idrogeno-metano è una soluzione ponte verso la mobilità ad idrogeno puro,

utilizzando la tecnologia del motore a combustione interna in attesa della maturità commerciale della cella combustibile. La parte di idrogeno della miscela facilita l’accensione e rende la combustione completa, la parte di metano fornisce l’energia che mantiene l’autonomia della vettura quasi inalterata. La Panda utilizzata nel viaggio fa parte di una prima flotta sperimentale di auto alimentate a miscela di metano ed idrogeno. Il progetto è stato siglato il 25 novembre 2009 alla presenza del Governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Le vetture alimentate con miscela composta da metano e idrogeno sono state realizzate, in seguito dell’aggiudicazione del bando di concorso della Regione, da un consorzio costituito da Crf, eni, Fast, Nct e Sapio. Il bando prevedeva anche la realizzazione di due stazioni di rifornimento di carburante per la flotta composta dalle Panda opportunamente modificate per essere alimentate con la miscela contenente fino al 30% in volume di idrogeno. L’impiego di queste miscele si inserisce in una strategia volta a promuovere lo sviluppo di combustibili sempre più “carbon free”, miscelando al metano l’idrogeno, prodotto da fonti rinnovabili o disponibile come sottoprodotto di cicli industriale. L’idrogeno, in particolare, è già una realtà della Rete eni nell’impianto multiEnergy di Collesalvetti. Proprio per il fatto di poter utilizzare le tecnologie sviluppate in ambito metano, questo approccio si

rileva interessante in vista dello sviluppo crescente del parco circolante a metano, che potrebbe offrire un potenziale di assorbimento di idrogeno in miscela non trascurabile e con tempi e costi compatibili con un’eventuale produzione industriale. Ancora allo stadio di ricerca applicata, scopo della flotta sperimentale sarà proprio quello di fornire i dati necessari a certificare i vantaggi di tale soluzione sia sotto il profilo ambientale che sotto quello energetico. Le vetture sono equipaggiate di un sistema di acquisizione dati che, grazie alla trasmissione degli stessi via Gprs a una centrale di terra, consentirà di monitorarne costantemente le condizioni di utilizzo e di quantificare l’impatto sulla qualità dell’aria.

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valori e strategie focus estero un nuovo posizionamento nel mercato, e che Agip Iberia non ha fatto altro che fare suo. Nella grande famiglia eni, dunque, Agip Iberia si è adeguata a questo processo puntando ad un migliore riposizionamento sul mercato.

stati eni hungaria ed eni iberia. Il passaggio è avvenuto il 1 febbraio ed è stato poi festeggiato il 18 e il 19 febbraio a Burgos con una due giorni dedita a questa delicata e memorabile fase e alla diffusione del nuovo marchio nel mercato iberico. Un salto che rientra nel panorama di ottimizzazione dei loghi che eni ha adottato, per

ottimizzazione, efficienza e qualità Il salto da un marchio storico, come quello Agip, a eni è importante e delicatissimo. Ma è importante capire che rientra in una logica di ottimizzazione, efficienza e qualità che sono i pilastri di eni. Questo non significa perdere la propria identità ma andare verso nuovi e migliori piani di comunicazione; eni sta adattando la propria immagine visuale in relazione al suo nuovo posizionamento nel mercato. Premesso che i valori di eni sono cultura, tecnologia, sostenibilità, innovazione e efficienza, è stato scelto un solo marchio per essere più efficiente e crescere nel mercato, per ottimizzare gli investimenti nella pubblicità, per approfittare al massimo delle sinergie promozionali delle varie realtà del gruppo sul mercato, per raf-

eni di Ginevra. Il passaggio storico del nome è avvenuto il 1 gennaio 2010, contestualmente all’avvio del nuovo sistema informatico della società, come ci ha spiegato il presidente e amministratore delegato di eni suisse, Riccardo Piunti, nell’intervista pubblicata nello scorso numero di Professione Gestore. Presente in Svizzera da 50 anni, eni suisse S.A. si occupa principalmente della distribuzione di carburanti con una rete di quasi 300

stazioni di servizio con l’insegna del cane a sei zampe. Le prime stazioni di servizio con il nuovo brand eni sono operative a Chambésy (Ginevra) proprio a partire dall’11 marzo 2010. Il logo del cane a sei zampe, che rimarrà presente, segnerà la

¡Hola eni Iberia! Agip Iberia è una delle prime Consociate a vivere il passaggio storico del marchio da Agip a eni. Un salto che rientra nel panorama di ottimizzazione dei loghi che eni ha adottato di simona manna

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ella penisola iberica si festeggia la storia. Agip Iberia, infatti, è stata una delle prime Consociate a vivere il passaggio storico del marchio da Agip a eni. Anche se le prime due società a cambiare il nome a inizio anno, a onor del vero, sono state la Svizzera e la Francia, i primi ad organizzare un vero e proprio evento sono

forzare l’identità e per completare il processo dell’unificazione corporativa. Questo senza dimenticare il passato, che per eni al contrario rappresenta un caposaldo: il simbolo, infatti, mantiene gli elementi di continuità che la caratterizzano sino ad ora, e evidenzia lo spirito di una compagnia in continua evoluzione. Inoltre il simbolo del “Cane a sei zampe” ed i colori istituzionali rappresentano gli elementi di continuità tra i due brand, la sintesi di una caratterizzazione di un gruppo aperto e integrato. Un messaggio espresso chiaramente e che rappresenta la società che meglio raffigura l’energia a tutto campo, estesa a internazionalità, tecnologia all’avanguardia e competitività sotto un unico nome ed un unico marchio. Interessante scoprire che la radice EN- della parola energia è comune a tutte le lingue del mondo. Questo passaggio rappresenta quindi l’allineamento ai migliori standard delle principali major energetiche. L’evento a Burgos Il 18 e 19 febbraio scorsi l’avvenimento è stato celebrato

svizzera

Eni Suisse, ora è ufficiale Dall’11 marzo il nuovo brand sarà adottato nelle stazioni di Chambésy

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l cambio del nome societario da Agip Suisse ad eni Suisse è stato ufficializzato e reso noto alla stampa l’11 marzo presso la sede

continuità con passato. La Svizzera è, dopo l’Italia, il secondo Paese europeo a compiere questo passo per le proprie stazioni di servizio. In un prossimo futuro anche gli shop CiaoAgip cambieranno denominazione in eni café&shop.


nali domestico, esportazione e terzi. Detiene una forte presenza industriale grazie allo stabilimento di blending e filling di Gava, a Barcellona, con una capacità produttiva di 50 mila tonnellate annue in due turni.

con una due giorni nella graziosa cittadina di Burgos, con una convention dealer tenutasi presso l’Hotel NH, in cui è stato annunciato il cambio di nome e dove sono state spiegate anche le ragioni di questo passaggio. E’ stata, insomma, un’occasione per annunciare e diffondere questo cambiamento epocale a tutti i nostri distributori e ai nostri venditori che, insieme, costituiscono la nostra “prima linea” sul mercato iberico. Nel corso del convegno, inoltre, è stata presentata

la nuova gamma dei prodotti lubrificanti a marchio Agip ed è stato illustrato il piano di comunicazione e delle iniziative promozionali per l’anno 2010. Una su tutte, ad esempio, la sponsorizzazione del ‘Rally de tierra’ con il pilota Oscar Fuertes della scuderia Innova.

Agip Iberia, la storia e i numeri Dopo la cessione alla Galp nel giugno 2008 del business Retail di Agip España fondata nel 1967 e di Agip Portogallo, Agip Iberia inizia la sua attività il 1 luglio 2008 concentrandosi sul business lubrificanti di Spagna e Portogallo, da qui la scelta del nome “Iberia”. La società ha 70 dipendenti ed ha chiuso nel 2009 con un fatturato di 52,71 milioni di euro e una produzione di lubrificanti pari a 48 mila tonnellate, distribuita sui ca-

l’impegno per la crescita Il passaggio è stato accolto con grande entusiasmo, tanto che a Burgos si è registrata una intensa partecipazione di tutto lo staff e della forza vendita diretta e indiretta (i cosiddetti dealers) di eni iberia. Sono stati evidenziati sia l’importanza del cambiamento, sia i benefici attesi sul mercato iberico ed è stata ribadita, da parte di tutti, la forte volontà e determinazione di impegnarsi con tutte le forze nello sviluppo e nella crescita di eni iberia, nonostante la difficile situazione economica generale ed il particolare contesto avverso della realtà spagnola. L’augurio e l’obiettivo di eni Iberia è di chiudere l’anno 2010 in maniera operosa e positiva e di consolidare la posizione sul mercato iberico. ¡Felicitaciones, eni iberia!

marchio Esso), le attività commerciali negli aeroporti di Vienna e Linz, che include la partecipazione (28,6%) nella joint venture proprietaria degli asset logistici nell’aeroporto di Vienna, e le attività di Supply & Distribution con la partecipazione (33,3%) nella joint venture proprietaria del deposito di Salisburgo. Le attività di vendita extrarete di lubrificanti e prodotti speciali sono escluse dall’accordo. Il perfezionamento della transazione è soggetto ad alcune condizioni, tra

cui l’approvazione delle competenti autorità in materia di concorrenza. Eni, attraverso tale acquisizione, rafforzerà le proprie attività commerciali nel Paese, dove è già presente con la sua consociata Agip Austria, migliorando la propria capacità di marketing e realizzando sinergie di supply.

austria

Acquisizioni in Austria Eni assume il controllo downstream di ExxonMobil

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gip Austria GmbH (“Agip Austria”) e eni International Bv hanno raggiunto l’accordo per l’acquisizione delle azioni di Mo-

bil Oil Austria GmbH (“Mobil Austria”) e Esso Austria GmbH (“Esso Austria”). Attraverso questa operazione, eni acquisisce le attività downstream di ExxonMobil in Austria, in particolare la rete di distribuzione costituita da 135 stazioni di servizio, le attività extrarete (che includono 36 stazioni di proprietà di rivenditori a

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valori e strategie focus estero

il mito della moderna Arcadia La storia del marchio Agip, esposta al Museo di Architettura di Francoforte, raccontata in una recensione del Süddeutsche Zeitung

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gli inizi lo spirito liquido e il carburante dell’epoca automobilistica che avanzava gocciolavano e gorgogliavano da pompe brutte e unte. Soprannominate ‘vergini di ferro’ fiancheggiavano le strade di campagna impolverate accanto ai trogoli del latte”. Comincia così la recensione dal titolo “Sotto il cane a sei zampe - È più bello fare benzina in Italia, un’esposizione sulle stazioni di servizio dell’azienda Agip”, pubblicata il 22 gennaio scorso, su uno dei più popolari quotidiani tedeschi, il Süddeutsche Zeitung, nella rubrica ‘Feuilleton‘, in occasione della mostra documentaria dedicata al marchio Agip che si è tenuta al Museo di Architettura (Deutsches Architektumuseum - Dam)

di Francoforte da 16 gennaio al 14 marzo 2010. L’autore dell’articolo, Volker Breidecker, ricorda la storia della stazione di servizio dagli inizi, scandita, poi, dai progetti sempre più innovativi e futuristi degli architetti moderni sino al secondo dopoguerra, quando “iniziarono a balzare verso l’alto tetti ad angolo retto, convessi, concavi o aerodinamici ovunque, per marcare le zone sottostanti come luoghi parzialmente pubblici: qui era possibile fare rifornimento e aspettare, controllare l’olio e pulire, sostare e riposarsi, chiacchierare e flirtare con qualcuno”. A livello europeo, sottolinea il Süddeutsche Zeitung, fu proprio l’azienda petrolifera italiana Agip a fare da “battistrada” per il cambiamento di forma e significato delle stazioni di servizio sino a farle diventare un luogo moderno. In un paese ancora preva-

lentemente agrario il Cane a sei zampe “divenne simbolo di benedizioni del miracolo”. Nella mostra di Francoforte, spiega il quotidiano tedesco, le fotografie in bianco e nero richiamano nell’osservatore “ogni tipo di reminiscenze dello ‘spirito di Capri’ degli anni ‘50 e ‘60, che corrisponde alla moderna nostalgia per l’Italia”. Chi si trovava lungo l’autostrada del sole presso il distributore “divenuto un elegante prodotto di design sotto le alte aste con l’insegna dell’Agip, sporgente e luminosa in giallo acceso”, ricorda l’autore dell’articolo, “costui era arrivato nel paese benedetto e poteva dire di sé stesso mentre faceva il pieno: ‘Anche io sono in Arcadia!’. E se altri, prosegue, “senza immaginazione, mettevano la tigre nei serbatoi delle loro auto, sulle strade italiane sempre bene in vista, così come una volta la lupa sul Campidoglio, vegliava il cane sputa-fuoco nero a sei zampe: il logo di Agip”. E prosegue: “A caratteri cubitali come slogan su tutti i cartelli e con lettere lu-

minose sulle pensiline, c’era scritto, come una formula magica ‘Supercortemaggiore’”. Ciò che prometteva “la formula magica”, autentico carburante italiano, proveniente da Cortemaggiore, località dell’Emilia Romagna, “era certamente una leggenda”. Il marchio Agip, inoltre, “aveva uno stile perfezionato fino alle divise e ai gesti invitanti dei benzinai”. E conclude l’autore dell’articolo: “Le foto in bianco e nero esposte nel museo dell’architettura Dam ricordano i grandi tempi del cinema italiano del dopoguerra: ‘La Dolce Vita’ di Fellini, ‘L’eclisse’ di Antonioni, il ‘Teorema’ di Pasolini: i paesaggi italiani rappresentati come enormi cantieri non terminati con le ombre nere di bellissimi uomini e donne sul cemento inondato dai raggi del sole”.


valori e strategie formazione | oil

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Tutto a portata di click Nasce il nuovo portale eni per i gestori, più evoluto e interattivo rispetto al precedente. Il sito diventa un “ufficio” online in cui gestire il lavoro ed essere sempre informati

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no spazio in cui poter essere sempre tempestivamente informati, gestire con facilità il proprio lavoro e avere sotto controllo tutte le operazioni in corso. Tutto questo sentendosi come a casa propria. È il nuovo portale eni per i gestori (www.gestori.eni.com): una versione molto più evoluta e interattiva del vecchio sito, esistente da oltre dieci anni, che rappresenta sia il nuovo modo di lavorare su internet sia il passaggio storico da Agip a eni. Ci parla del progetto, degli obiettivi e dei risultati di questa avventura Paolo Di Nitto, responsabile dell’unità Sales Force Training & Knowledge Management Retail


valori e strategie formazione | oil immediatezza Ora la comodità e l’interattività sono garantite proprio dagli avvisi, i cosiddetti alert, che sono utilizzati per segnalare al gestore le notizie di suo interesse, che spaziano da notizie a ordini carburante a consegne in arrivo aggiornamenti Attraverso il portale a ciascun gestore verrà comunicato il prezzo consigliato di propria competenza, sia per il servito che per il fai da te, con assoluta chiarezza e tempestività

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Come è nata l’idea di realizzare un nuovo portale? Nasce dall’esigenza di avere uno strumento di supporto all’operatività quotidiana, per il gestore e per la forza-vendita dell’azienda, e anche uno strumento di comunicazione privilegiata tra gli stessi, tra l’azienda e il gestore. Una necessità che noi avevamo cercato e che eravamo riusciti a soddisfare già con il vecchio portale: si trattava, però, di uno strumento che ormai aveva circa dieci anni e che oggi aveva delle funzionalità limitate, in parte dovute alla tecnologia che è stata superata e in parte proprio all’evoluzione della cultura internet, che ha portato tutti noi a utilizzare sempre di più questo strumento di comunicazione. Direi che quello che è nato è un vero e proprio filo diretto tra l’azienda e il gestore, un ponte che unisce questi due interlocutori e soddisfa le principali esigenze di operatività quotidiana in maniera semplice e fruibile, proprio come ci hanno chiesto i gestori stessi.

In particolare, quali sono le differenze tra il nuovo portale e il vecchio? Ci sono almeno tre aspetti importanti che cambiano. Il primo è l’accessibilità: il vecchio portale era una vetrina standard in cui tutti gli utenti accedevano agli stessi contenuti. Questo era certamente un pregio ma non permetteva la differenziazione dei messaggi. Nel nuovo portale invece ciascun gestore avrà un proprio profilo e quindi potrà accedere a delle informazioni che lo riguardano e che sono specifiche del proprio punto vendita. In questo modo il profilo personalizzato permetterà di utilizzare questo canale di comunicazione anche per attività operative che attualmente non passavano per il portale. Altre dimensioni importanti sono sicuramente l’usabilità e la fruibilità dei contenuti: la tecnologia si è evoluta a tal punto che entrambe, in internet, sono notevolmente migliorate. Il nuovo portale, insomma, è improntato su una logica intuitiva. Inoltre, un altro elemento che è cambiato nettamente è la grafica, molto più gradevole e più accattivante.

Il gestore che ora andrà sul sito quali novità troverà? Tra le novità principali possiamo sicuramente indicare la riorganizzazione dei contenuti, suddivisi in quattro macroaree: questa è una netta semplificazione rispetto al precedente portale. L’area informativa, l’area di documentazione, l’area operativa e l’area personale permettono di classificare i documenti a seconda della tipologia, della propria funzionalità e dell’operatività. L’altra innovazione è sicuramente il nuovo modo di gestire l’operatività, che è più semplice, con funzionalità che erano già previste, come ad esempio gli ordini di prodotti, e nuove funzionalità introdotte, come ad esempio la manutenzione o la raccolta delle adesioni alle campagne promozionali. Non solo: ora sono garantite la comodità e l’interattività proprio dagli avvisi, alert che sono utilizzati per segnalare al gestore le notizie di suo interesse, vedi ad esempio un avviso sul portale che segnala l’intervento di manutenzione a seguito di una richiesta è stato pianificato per un certo giorno.


no aiutato nell’analisi delle funzionalità, suggerendo quelle che avrebbero voluto vedere in modo automatizzato. Abbiamo fatto dei focus group, ci siamo incontrati, abbiamo analizzato con loro quello che poteva essere fatto e che tipo di fruibilità chiedevano. Ci hanno indicato elementi molto importanti, quali la semplicità d’uso, l’accessibilità, la velocità nelle risposte. E sono stati ispiratori nella nostra realizzazione. Quindi possiamo proprio dire che abbiamo realizzato questo portale individuando le funzionalità e le modalità con cui erogarle proprio grazie ai suggerimenti dei gestori.

n accessibilità Ogni gestore avrà un proprio profilo personalizzato, in cui saranno evidenti tutti i suoi dati, gli aggiornamenti sulle mail, gli alert e le scadenze, l’estratto conto e le news più importanti

Queste sono sicuramente notizie importanti da sapere per il gestore e che ora gli vengono fornite attraverso lo strumento portale. Nel caso di cambio dei prezzi, per esempio, attraverso il portale a ciascun gestore verrà comunicato il prezzo di propria competenza. E quindi c’è una tempestività e un’immediatezza anche nelle notizie più importanti. Un’altra trasformazione importante nella gestione dei contenuti del portale è la funzionalità di ricerca della documentazione. Ci sarà la possibilità di ricercare dei documenti - ad esempio un manuale per l’utilizzo dei Pos - nelle diverse sezioni del portale, in maniera tale che il gestore possa facilmente cercare la documentazione e le notizie di proprio interesse. Il sito diventa dunque più fruibile e ‘a misura di gestore’. Ma come avete individuato le necessità degli utenti? Abbiamo analizzato le esigenze che potevano essere soddisfatte da uno strumento del genere e soprattutto abbiamo avuto preziose indicazioni proprio dagli stessi gestori. Sono loro che ci han-

Una grande novità anche nella grafica… Sì, certamente la grafica rappresenta al primo impatto la novità più grande. Effettivamente la sobrietà della nuova immagine è sicuramente funzionale all’utilizzo di questo strumento ed è anche molto gradevole. È in linea con lo standard eni ed è, anche questo, un modo per accogliere il gestore nel nuovo mondo eni. Inoltre questa nuova immagine coincide anche con un momento storico, ovvero il passaggio dal marchio Agip al marchio eni. Si tratta di un momento importante nella vita di ciascun gestore che, ancorché affezionato al vecchio marchio Agip, siamo certi accoglierà con entusiasmo il nuovo marchio. E il passaggio si vede anche nel nuovo indirizzo del portale, che è gestori.eni.com. Così il gestore viene riconosciuto nel mondo eni, avrà anche con un indirizzo di posta elettronica aziendale che sarà composto dal codice del punto vendita, il nome e cognome dell’utente e @gestori.eni.com. Anche questo ci dà un po’ il senso di appartenenza alla famiglia. Il nuovo sito, dunque, è molto semplice da utilizzare. Però se il gestore dovesse avere difficoltà in che modo può avere un aiuto? Abbiamo pensato anche a questo e abbiamo predisposto una manualistica che distribuiremo a tutti i gestori. Ma online, sul sito stesso, ci sono delle sezioni di aiuto che serviranno proprio a supportare il gestore nella navigazione qualora ne avesse bisogno. C’è una sezione che abbiamo chiamato “Un aiuto

per fare” che spiegherà nei passi elementari i percorsi di navigazione per usufruire delle varie funzionalità. Ci sarà una sezione di domande frequenti, le ben note faq che troviamo in molti siti, in cui daremo una risposta alle domande più frequenti dei nostri utenti. Inoltre, anche lo strumento di ricerca è una funzionalità di supporto e di aiuto perché nel motore di ricerca, mettendo le domande, verranno selezionati i documenti di interesse. Questo sito offre anche una comunicazione con l’azienda e attiva anche un rapporto tra i gestori. Sì, abbiamo detto che il sito è lo strumento di comunicazione aziendale, dell’azienda nei confronti del gestore ma anche viceversa. Infatti, oltre alla mail aziendale, che permetterà ai gestori di comunicare in maniera mirata, dedicata a singoli interlocutori, abbiamo anche mantenuto la funzionalità del forum, che permetterà ai gestori di condividere, come hanno fatto finora, suggerimenti, idee, progetti e osservazioni. Questo portale rappresenta già un grande salto in avanti ma: ci sono ulteriori novità in cantiere? Beh, stiamo pensando di aumentare sempre di più le funzionalità. Siamo assolutamente certi che questo sia uno strumento che fornisce una marcia in più nella competitività dei nostri gestori e della nostra azienda. E proprio per questo stiamo già pensando agli ulteriori sviluppi che avrà in futuro. Vorremmo estendere questa modalità anche, per esempio, alla gestione dei prodotti non oil, che stanno avendo un ruolo sempre più determinante nell’economia della gestione dei nostri punti vendita. Allora in bocca al lupo per la nuova avventura. La ringrazio. Sono convinto che sarà un’avventura che non affronteremo da soli ma con tutti i nostri gestori, che continueranno ad aiutarci, a migliorarci così come hanno fatto finora, indicandoci la strada e quello che possiamo fare per stringere sempre di più questo dialogo ed essere di supporto gli uni agli altri.

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valori e strategie formazione | non oil

Poche regole per un cliente più soddisfatto Eni si è prefissata il traguardo di fare in modo che gli AgipCafé diventino la più grande e qualificata catena italiana di bar. Anche per questo è nata la partnership con Lavazza, azienda italiana leader nel settore del caffè. Ecco i suggerimenti per i gestori di alessandra bertola

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el precedente numero di Professione Gestore abbiamo presentato i primi due capitoli (Standard e HACCP) del Manuale di formazione Non Oil, strumento di supporto all’Affiliato per la gestione “eccellente” di un punto vendita bar&shop. In questa edizione andiamo ad illustrare un’altra sezione che riguarda la “Caffetteria”.

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Caffetteria Eni si è prefissata il traguardo di fare in modo che gli AgipCafé diventino la più grande e qualificata catena italiana di bar, sosta ideale dei clienti per le occasioni di consumo in ogni momento della giornata. Partendo dagli accenni storici dell’elemento base “Il Caffè”, in questo capitolo vengono fornite tutte le indicazioni e i suggerimenti utili agli Affiliati per un’offerta unica e distintiva ed un servizio eccellente. L’importanza della Caffetteria La Catena AgipCafé ha voluto avvalersi della partnership con Lavazza, azienda italiana leader nel settore del caffè riconosciuta da sempre come il simbolo dell’espresso italiano, per riqualificare la categoria, l’assortimento, la formazione e la comunicazione dei propri Punti Vendita. L’Eccellenza del caffè è l’elemento più importante per un bar in quanto genera traffico e la sua qualità è decisiva per la fidelizzazione dei Clienti.


La Formazione È stato studiato un piano personalizzato di visite ai Punti Vendita o presso i Training Centre Lavazza, fornito dal Partner Lavazza, per offrire agli Affiliati la migliore formazione e tutto il supporto alla preparazione dell’offerta caffetteria. Il caffè Esistono circa 60 differenti tipologie di caffé, ma le più coltivate e commercializzate sono indiscutibilmente la Coffea Arabica e la Coffea Robusta. La prima ha un aroma intenso e un gusto soave e profondo contenente una minima quantità di caffeina. La seconda, come lo ricorda il nome, è una specie vigorosa dal gusto forte e corposo con un contenuto di caffeina più elevato. La torrefazione delle diverse tipologie di caffè è indubbiamente la fase più delicata per arrivare ad ottenere successivamente un’ eccezionale miscela per caffè. L’Assortimento 3L’espresso italiano, oggi, non è più solo una bevanda, ma un piacere ed un gusto apprezzati ovunque. L’espresso è il re incontrastato nel paradiso del caffè ma la passione degli italiani per questo prodotto ha dato vita ad una varietà infinita di alternative. I modi per preparare l’espresso, oggi, sono moltissimi: si va dal caffè lungo a quello ristretto, dal caffè con latte a quello con la panna e così via. 3Il cappuccino, se nel nostro paese è sinonimo della prima colazione al bar, all’estero è per lo più un goloso dessert da gustare a qualsiasi ora della giornata. La caratteristica cremosità, realizzata emulsionando il latte con il vapore della macchina espresso, lo contraddistingue dal più semplice latte macchiato.

Buone norme Un buon servizio rende più piacevole la pausa caffè ed è importante seguire alcuni accorgimenti sia nell’arco della giornata che alla fine, quando si pulisce la macchina. Piccoli oggetti e buone regole

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La Comunicazione Strumento utile per la valorizzazione della categoria caffetteria, che rappresenta il primo driver di traffico nei punti vendita bar. In collaborazione con il partner Lavazza è stata ideata una personalizzazione moderna e di grande impatto del corner caffetteria all’interno dei Punti Vendita AgipCafè, distintiva rispetto ai bar concorrenti (insegne oil e bar tradizionali), che rende attrattiva l’area di mescita.

Il paragrafo fa riferimento alla descrizione e manutenzione dei macchinari e materiali in dotazione al punto vendita per un ottimo servizio della Caffetteria. Inoltre vengono suggeriti all’Affiliato alcuni accorgimenti per rendere al Cliente la sua “pausa caffè” un momento piacevolissimo. La cambusa, le ricette e le schede tecniche La sezione termina con l’indicazione delle tipologie di preparazione, di composizione e conservazione della gamma standard da proporre ai Clienti nei punti di vendita.


pubblicità e promozione

COMUNICAZIONE

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Un viaggio artistico nei valori eni Al via la nuova strategia di comunicazione di eni, in cui cultura e giovani talenti sono i protagonisti della nuova campagna. Motivo ispiratore è la valorizzazione delle eccellenze in tutti i campi

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la cultura, grazie ai talenti emergenti, la protagonista della nuova comunicazione eni presentata lo scorso 26 febbraio alla Triennale di Milano. A questi talenti – illustratori, registi, musicisti, attori e performer internazionali – eni ha affidato il compito di rappresentare, nelle modalità e negli stili più diversi, i propri tratti distintivi: internazionalità, innovazione, ricerca, rispetto, da sempre parte integrante della mission dell’azienda.


Motivo ispiratore della nuova campagna è la valorizzazione delle eccellenze in tutti i campi. Attraverso la comunicazione, eni interpreta in chiave innovativa il ruolo del messaggio, offrendo a ciascun talento la possibilità di esprimersi, creando valore, comunicando con quel linguaggio unico e riconoscibile che già la contraddistingue negli oltre 70 paesi in cui opera. “Vogliamo far parlare eni con una voce unica”, ha spiegato durante la presentazione della campagna Lamberto Dolci, responsabile immagine e pubblicità di eni. Per rispondere a queste esigenze, la nuova comunicazione eni ha pensato di “attirare le migliori risorse”, rielaborando il ruolo della committenza e lasciando a ciascun talento la possibilità di esprimersi in forme diverse “portando in tutto il mondo i valori di eni”, come ha spiegato Stefano Lucchini, direttore relazioni istituzionali e comunicazione. Comunicare diventa un’arte La nuova comunicazione eni potrà essere talvolta un’opera d’arte, l’interpretazione innovativa di un’idea pubblicitaria, oppure una live performance, purché dietro a ogni creazione ci sia sempre un giovane talento non ancora affermato. I punti fermi saranno la firma dell’artista, la sua interpretazione del Cane a sei zampe e l’utilizzo della colonna sonora (“Don’t stop thinking about Tomorrow” dei Fleetwood Mac), che invita a rivolgere il proprio sguardo al futuro, incarnando al meglio la mission eni. Durante la presentazione della campagna, Lamberto Dolci ha sottolineato che “la cosa più sorprendente della nuova campagna di comunicazione è che viene usata la forza della creatività per parlare il linguaggio dell’azienda, per comunicare valori quali la capacità di essere internazionali, di rispettare l’uomo e l’ambiente, dell’impegno nella ricerca” e ha aggiunto che “eni crede talmente tanto a questo nuovo linguaggio della comunicazione che ha voluto affidare a giovani talenti il compito, ben più difficile con gli strumenti artistici, di raccontare quello che eni fa nelle sue attività più concrete, quelle che noi tutti incontriamo nella vita quotidiana: portare energia a tutti con i carburanti, il gas e l’elettricità”.

Lo spot “sand” Il primo capitolo di questa nuova storia della comunicazione di eni è rappresentato dallo spot “sand”, risultato creativo delle performance di Ilana Yahav, artista israeliana la cui specialità è la Sand Art, l’arte della sabbia, materia con cui crea scenari onirici e mondi immaginari. La “voce narrante” della campagna TV appartiene a Ivan Alovisio, giovane attore di teatro della scuola del Piccolo di Milano. La nuova campagna coinvolgerà anche il mondo degli illustratori, con il contributo di Alessandro Gottardo. Il graphic designer belga, Koen Ivens, ha invece reinterpretato la nuova campagna per eni award, mentre Marius Bauer, Jared Nickelson e Hennie Haworth hanno creato le copertine delle brochure istituzionali eni dei loro rispettivi paesi: Germania, Stati Uniti e Inghilterra. Il risultato sono illustrazioni create appositamente per eni in cui l’energia, in tutte le sue forme, si fonde con elementi caratterizzanti dei singoli territori coinvolti.

Le novità anche in rete

Inoltre, la nuova comunicazione di eni ha il suo momento di continuità sul web con un sito multimediale, enizyme.com, che comprende forum, immagini e contenuti ed è anche luogo d’elezione per la raccolta e la fruizione dei lavori dei giovani talenti perchè linguaggio web di eni vuole coinvolgere, stimolare, fungere da “enzima” per lo sviluppo di potenzialità ancora inespresse, o più semplicemente, non sufficientemente valorizzate. L’arte, le scienze, la creatività si aprono alla comunicazione, lo diventano esse stesse, condividendo uno sguardo unico e positivo verso il futuro.

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qui ci potrebbe stare un sommario o una didascalia o uno strillo che sintetizza il programma you&eni Loyalty you&eni E’ in questa chiave di rinnovamento che per lanciare il nuovo programma di loyalty you&eni è stata strutturata una campagna di comunicazione, onair dallo scorso 15 febbraio, in cui The FlyingHerrings, le aringhe volanti, artisti italiani che spaziano tra le tecniche tradizionali e quelle digitali, raccontano le novità del nuovo programma fedeltà attraverso il filtro dell’ironia e della curiosità. La voce narrante questa volta è di David Chevalier, già vincitore del premio Voce emergente dell’anno.

È del comico Giancarlo Barbara, invece, l’interpretazione dei radiocomunicati. La campagna you&eni si articola su tutti i canali di comunicazione, con trailer e spot radio, stampa e internet. Il progetto creativo ed esecutivo per la campagna di comunicazione you&eni è stato ideato, curato e realizzato dalla TBWA Italia. Le novità del programma you&eni A seguito del grande successo di You&Agip, il programma loyalty conclu-

sosi alla fine dello scorso anno, dal 15 febbraio ha preso il via you&eni, il nuovo programma di raccolta punti dedicato a tutti i clienti “fedeli”, motociclisti, automobilisti e camionisti delle stazioni a marchio Agip. Oltre alla durata triennale del programma che scadrà il 31 gennaio 2013 permettendo ai soci di raggiungere i premi desiderati in un lungo arco temporale, numerosi i vantaggi e le fantastiche novità. Il programma you&eni rende ancora più facile accumulare punti non solo con gli acquisti effettuati presso gli oltre


qui ci potrebbe stare un sommario o una didascalia o uno strillo che sintetizza il programma you&eni

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4.400 punti vendita a marchio Agip aderenti, ma anche con 13 prestigiosi partner, come Lottomatica, Coop, Vodafone, MediaWorld, American Express, Limoni, Pirelli e così via. Grazie a tali alleanze, you&eni consentirà infatti ai propri soci di accumulare punti non solo facendo rifornimento ma anche acquistando beni e servizi su una rete complessiva di partner con oltre 80.000 punti vendita sparsi in tutta Italia. Ben tre le tipologie di socio you&eni con le tre carte corrispondenti, Silver, Gold e Platinum che potranno accelerare la

qui ci potrebbe stare uno strillo sui premi illustrati sui totem sopra esposti.

raccolta punti anche grazie ai vari bonus del programma, come i doppi punti tutti i giorni dell’anno sui rifornimenti di carburanti premium - BluDieselTECH e BluSuper - e con il bonus rifornimento legato al “pieno” di carburante oppure i doppi punti con una sosta o lo shopping presso tutti gli AgipCafè. Il programma offre ai soci anche la possibilità di accumulare i punti fino a tre carte nominative, consentendo così di contribuire insieme a familiari e non ad un raggiungimento facilitato e veloce dei premi a catalogo. Un’altra grande novità è costituita dal lancio di “Vodafone 10 autoricarica eni”, un piano telefonico ultraconveniente creato ad hoc da Vodafone in esclusiva per i soci you&eni. Il piano telefonico ricaricabile “Vodafone 10 autoricarica eni”, particolarmente vantaggioso, consente di poter “ricaricare” il credito telefonico convertendo i punti accumulati attraverso i rifornimenti di carburante e viceversa, ossia di ricevere carburante a fronte di ricarica di traffico telefonico tramite la conversione di punti you&eni. Insomma…. tutti in viaggio “coccolati” con you&eni per altri tre anni!

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pubblicità e promozione | oil

Mettete in moto l’appetito Con almeno 30 euro di carburante un hamburger in omaggio da Mc Donald’s per tutti gli iscritti al programma fedeltà you&eni

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ai rifornimento e mangi gratis da McDonald’s. Al via la partnership tra eni e McDonald’s, grazie alla quale parte una promozione imperdibile per i clienti iscritti al programma fedeltà you&eni. L’iniziativa, quanto mai “appetitosa”, scatta il 26 marzo presso tutti i punti vendita a marchio Agip, McDonald’s e McDrive aderenti. Il cliente you&eni, facendo un rifornimento di almeno 30 euro di carburante, otterrà uno scontrino che varrà come buono per fare il pieno di gusto dal re degli hamburger. Con lo scontrino, che riporterà tutte le informazioni su questa nuova “squisita” offerta, l’automobilista potrà infatti recarsi da McDonald’s per consumare un Hamburger in omaggio all’interno del ristorante o un Big Mac in omaggio presso il McDrive. Ma l’offerta vale anche per i clienti McDonald’s. Questi, infatti, acquistando almeno un McMenu, otterranno uno scontrino con le informazioni sull’iniziativa e un codice di partecipazione. Con lo scontrino potranno recarsi presso i punti vendita a marchio Agip aderenti al programma you&eni e, a fronte di un rifornimento di almeno 30 euro, otterranno il caricamento di doppi punti fedeltà sulla tessera you&eni. L’iniziativa è valida anche per i clienti you&eni truck la cui soglia minima di ri-

Dal 26 marzo al 26 aprile

fornimento è prevista ad almeno 300 euro di carburante. I punti verranno addirittura triplicati con un rifornimento di carburanti di tipologia premium, i cosiddetti prodotti blu. Il requisito indispensabile per accedere all’iniziativa è l’iscrizione al programma fedeltà.

I clienti dovranno infatti possedere tessere you&agip o you&eni oppure, nel caso in cui non fossero ancora iscritti al programma, potranno iscriversi direttamente presso il punto vendita. A beneficiare della promozione, saranno dunque, per la clientela eni, tutti i conducenti di mezzi (automobilisti e camionisti) già possessori della carta nominativa you&agip Silver e Gold o you&eni Silver, Gold e Platinum e you&eni truck Silver, Gold e Platinum o tutti coloro che si iscriveranno al programma loyalty you&eni durante il periodo della promozione. Gli iscritti al programma che non fossero in possesso della carta nominativa Silver, Gold o Platinum possono partecipare utilizzando le carte stampate direttamente presso i punti vendita con stampante per la personalizzazione della carta (Silver), in distribuzione presso i punti vendita a marchio Agip. La promozione finisce il 26 aprile, con la possibilità di ritirare i premi sino al 2 maggio. Insomma, ancora una volta, eni mette in moto le auto e …l’appetito!

per un’igiene al top Eni si prende cura dei propri clienti a 360 gradi con interessanti azioni cortesia: dal 22 al 27 febbraio in esclusiva nei punti vendita AgipCafé caratterizzati dal marchio “in giro tra i sapori” i clienti, che hanno effettuato un acquisto di qualsiasi valore, hanno ricevuto subito in omaggio una confezione di prodotto “spray Bactercline mani”, ideale per igienizzare le mani senz’acqua in qualsiasi luogo e occasione. La sua particolare formulazione contiene agenti con elevata azione igienizzante di lunga durata.

Il prodotto Bactercline Mani si può trovare attualmente nei punti vendita Agipcafè aderenti.


pubblicità e promozione | non oil

Un menù pranzo... da combinare Il gusto impareggiabile dell’offerta gastronomica degli AgipCafè si sposa alla qualità dei partner Coca Cola e Lavazza e alla convenienza per i clienti

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quasi dieci anni dall’apertura dei primi “cafè” proseguono le iniziative di eni per consolidare quella che ormai è diventata la più grande catena italiana di bar sulla rete stradale ordinaria, con i suoi oltre 500 punti vendita. Iniziative sempre all’insegna dell’autenticità, della genuinità e della tradizione culinaria italiana re-interpretata in chiave moderna, come l’offerta salata e dolce“in giro tra i sapori”, che da oltre un anno solletica i palati di automobilisti e pedoni. I clienti degli AgipCafé

caratterizzati dal marchio “in giro tra i sapori” possono beneficiare di una nuova offerta per il pranzo a prezzi convenienti. All’impareggiabile gusto dell’offerta panini/focacce, caratterizzata da prodotti autentici delle regioni italiane, verrà associata la notorietà e la qualità dei partner Coca Cola e Lavazza, in una campagna promozionale accattivante e dinamica. IL MENù COMBO PRANZO Dal 1° marzo scorso, i clienti degli AgipCafé caratterizzati dal marchio “in giro tra i sapo-

+ + Offerta prorogata fino al 31 maggio

ri” possono beneficiare di una accattivante offerta di menù combinati per il pranzo a prezzi convenienti. Il menù pranzo Combo, il primo di una serie di proposte che si susseguiranno nel tempo, è composto da un panino a scelta della gamma “in giro tra i sapori” (esclusi Tramezzini, Toast Alta Qualità e Schiacciate doppie), una bibita a scelta della gamma Coca Cola da 50 cl (Coca Cola, Coca Cola Light, Coca Cola Zero, Fanta, Fanta Zero, Sprite e Sprite Zero formato 0.50 ml) e 1 Caffè Espresso Lavazza. Il tutto con un prezzo vantaggioso che oscilla tra 4,70 e 5,60 euro), in base alla scelta dell’Affiliato. Ancora una volta, il gusto impareggiabile dell’offerta gastronomica degli AgipCafé, che comprende oggi 24 ricette di panini e focacce ed una selezione di lieviti e piccole delizie per la prima colazione, si sposerà alla convenienza e alla qualità del servizio degli Affiliati AgipCafè.

Pasqua 2010. Una ‘valigia’ piena di auguri Basta fermarsi a fare rifornimento per trovare una gradita sorpresa: un omaggio di cioccolato per far viaggiare coccolati i clienti eni

Per i più generosi, maxi uovo da 2,4 kg con sorpresa in argento

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a Pasqua è una festa che arriva sempre all’improvviso e il 4 aprile che pensavamo tanto lontano è già alle porte. È il momento delle sorprese e questo è il messaggio della tradizionale azione cortesia di Pasqua presso i punti vendita a marchio Agip, giunta ormai alla sua sesta edizione. Come sempre è una bella occasione per accogliere i clienti offrendo un piccolo dono per sottolineare con un gesto semplice il messaggio di eccellenza del servizio offerto dai gestori della Rete. Una simpatica valigetta personalizzata con il nuovo logo e le immagini stilizzate della nuo-

va campagna loyalty you&eni, personalizzano l’astuccio che racchiude un piccolo “tesoro” di finissimo cioccolato al latte con 4 deliziosi ovetti Caffarel. È difficile resistere a tanta bontà e non scegliere eni per la sosta di rifornimento! Il successo dell’iniziativa dipende dalla consueta collaborazione di tutti i gestori che potranno cogliere una buona opportu-

nità per una promozione extra da dedicare ai propri clienti, offrendo loro un’occasione in più per far apprezzare la Rete e far affezionare al marchio ancora più automobilisti. Sono già pronte a partire 1.600.000 valigette che quest’anno raggiungeranno anche i clienti delle consociate estere in Romania, Austria e Germania oltre a quelli della nostra Rete in Italia. I gestori possono ordinare gli omaggi in confezioni da 120 dolci “valigette” e per i più generosi c’è un maxi uovo da 2,4 Kg. personalizzato con sorpresa in argento. Auguri di Buona Pasqua a tutti!

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pubblicità e promozione | dietro le campagne

Le problematiche di filtrabilità dei gasoli Eni le sta affrontando affinché non ci sia più un problema per gli impianti. Il fenomeno è stato studiato e sono state messe in campo una serie di azioni che più di altri nostri competitors ci garantiscono il controllo della situazione

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ntasamento dei filtri delle pompe con l’erogazione del gasolio, blocco del servizio, richiesta di intervento per la pulizia: disagi che qualche gestore si è trovato a riscontrare e che eni sta affrontando per risolvere affinché la filtrabilità dei gasoli non sia più un problema per gli impianti. Perché il settore ‘Qualità prodotti e tossicologia del Tecnologico Industriale di eni refining&marketing, insieme alle aree della ricerca, del commerciale, del marketing, della rete e del supply, hanno studiato il fenomeno, hanno inquadrato il problema e hanno messo in campo una serie di azioni che più di altri nostri competitors ci garantiscono il controllo della situazione. Un nuovo modo di procedere preventivo, e non “curativo”, che evita ai gestori i problemi logistici

3Gaetano De Santis

legati all’ostruzione delle pompe. E che, tra l’altro, non comporta uno spiegamento di mezzi: “Non abbiamo bisogno di investimenti, di costruire strutture, di realizzare cose specifiche. Abbiamo bisogno soltanto di diversi modi operativi, che abbiamo individuato. I casi di inquinamento registrati sono limitati e su questi stiamo indagando approfonditamente per eliminare il problema e implementare immediatamente azioni e soluzioni”, spiega Gaetano De Santis, vice presidente Tecnologico Industriale eni r&m, che ci chiarisce nel dettaglio il fenomeno, le dinamiche e le soluzioni trovate. Il fenomeno “Il problema della filtrabilità dei gasoli nasce dalla circostanza che sul gasolio finito viene additivato un prodotto che si chiama biodiesel, che è un gasolio di provenienza biologica, come dice il nome stesso. Il biodiesel progressivamente negli ultimi tempi ha visto un incremento della percentuale di additivazione sul gasolio finito: siamo passati, infatti, nelle nostre raffinerie, da valori che erano intorno al 2-3% in volume fino al 7% in volume”. Un cambiamento, precisa De Santis, avvenuto all’inizio del 2009, perché “lo zolfo è stato portato a dieci parti per milione, mentre in precedenza noi avevamo il bluediesel, con dieci parti per milione di zolfo, quindi sostanzialmente senza zolfo e poi il gasolio normale con 50 parti per milione di zolfo”. Quindi, aggiunge, “negli ultimi tempi ci sono stati due fatti contemporanei: la riduzione dello zolfo, quasi al minimo tecnico raggiungibile, e l’in-


cremento della additivazione del biodiesel”. In più c’è un ulteriore dettaglio: “Il biodiesel per sua natura è un composto cosiddetto igroscopico – aggiunge il vice presidente – cioè tendente ad assorbire e a trattenere acqua, quindi è una sostanza che porta acqua nel gasolio per autotrazione. La specifica di legge della Comunità Europea, per il contenuto d’acqua nel gasolio, prevede un massimo di 200 parti per milione. Il fatto che il biodiesel contenga acqua rende più complicato il rispetto di questo limite sulla miscela finale, che è quella che poi viene distribuita nei nostri punti vendita”. Questo problema di filtrabilità dei gasoli, tiene a spiegare con chiarezza De Santis, “non è naturalmente un problema di eni, ma è estremamente diffuso in Italia e anche in Europa, perché l’utilizzo del biodiesel deriva da una normativa europea che ne obbliga l’uso”.

Data la lunghezza e tecnicità dell’articolo Qui ci potrebbe stare unoi strillo che sintetizzi il tema trattato o metta in evidenza un particolare problema che interessa i gestori

La contaminazione microbiologica Il problema consiste nel fatto che i gasoli, come tutti gli idrocarburi, sono soggetti ad un fenomeno di contaminazione microbiologica. Che cosa è la contaminazione microbiologica? “Non è altro che il proliferare di batteri all’interno di una miscela acqua-idrocarburi. Questi batteri vivono nella fase acquosa, ma si nutrono della fase idrocarburica. In particolare è un ottimo alimento per loro non soltanto il gasolio, ma anche il biodiesel. Da quello che abbiamo visto da alcuni studi, ci siamo resi conto che a favorire la contaminazione microbiologica sono tre fattori: l’incremento della percentuale di biodiesel, quindi una migliore alimentazione; l’incremento del contenuto di acqua, che significa un ambiente migliore nel quale i batteri possono svilupparsi, e la riduzione di zolfo, che in qualche maniera era una specie di biocidi”. Cosa succede agli impianti Che effetti provoca la contaminazione microbiologica? “Provoca la formazione di residui filamentosi come alghe, cosi come avviene nell’acqua stagnante. Naturalmente tutto questo, sviluppandosi all’interno di un serbatoio di una stazio-

ne di servizio o all’interno di un’autobotte, crea problemi nel momento in cui viene rifornita un’auto. Questo perché il rifornimento delle automobili passa attraverso sistemi di filtrazione spinta, perché la pompa di distribuzione viene alimentata da una pompetta che viene attivata dal distacco della pistola, e il fluido erogato passa attraverso dei filtri che nel momento in cui sono attraversati da questo tipo di materiale, essendo lì apposta, si tappano”. Analisi del problema Per questo eni si è attivata per trovare subito una soluzione. “Il Tecnologico industriale, ha una funzione che si chiama “Qualità prodotti e tossicologia” che segue e individua le specifiche sui prodotti finiti. Noi, insieme ad un gruppo di funzioni aziendali, la ricerca, il commerciale, il marketing, i colleghi della rete e quelli del supply, abbiamo analizzato il problema”. In pratica sono stati studiati tutti i casi in cui poteva avvenire la contaminazione microbiologica. “Ad esempio viene generata dal contatto con l’atmosfera - spiega facendo esempi concreti De Santis - oggi piove, se io ho un serbatoio di stoccaggio che contiene gasolio naturalmente vi sarà un’infiltrazione di acqua piovana all’interno, perché un serbatoio non è a tenuta ermetica. Questo porta acqua e batteri, che si trovano nell’atmosfera, all’interno del serbatoio di stoccaggio: quel prodotto che è partito pulito, quindi, progressivamente comincia a non esserlo”. Un problema a parte è rappresentato dal biodiesel, che “non è una cosa che produciamo noi, è una cosa che compriamo. Quindi ci sono parecchi siti produttori del biodiesel in tutto il paese e da questi siti, sia mediante autobotti sia mediante navi, il biodiesel viene portato in raffineria. Viene ricevuto, scaricato, portato in serbatoi dedicati e da lì poi, nella percentuale di legge, viene miscelato al serbatoio che contiene il gasolio finito. Tutto questo meccanismo di trasporto e di addizione del biodiesel porta a contaminazioni microbiologiche, perché un’autobotte, come una nave, non necessariamente

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pubblicità e promozione | dietro le campagne è disinfettata, perché il biodiesel contiene acqua e viene stoccato in serbatoi a tetto fisso che sono comunque collegati all’atmosfera”. Anche le stazioni di servizio, poi, sono tutt’altro che incontaminate: “La stazione di servizio ha il serbatoio interrato, che a sua volta può soffrire di fenomeni di inquinamento, perché nel tempo può avere accumulato acqua o perché magari non viene pulito da molto tempo”.

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La soluzione Così per gestire e risolvere questo problema, reso evidente anche dalle numerose segnalazioni arrivate proprio dai gestori, la task force eni ha individuato una serie di azioni “che riguardano diverse funzioni aziendali e che consentono di evitare che questo problema diventi tale da incidere sul servizio di un distributore”. Queste azioni di tipo preventivo, specifica De Santis, “partono dalla raffineria e arrivano fino al distributore. La raffineria sta cambiando le modalità di gestione dei serbatoi di stoccaggio del gasolio finito e del biodiesel, cercando in ogni modo di minimizzare il contatto con l’acqua. Lo stesso ragionamento vale per il biodiesel. Stiamo introducendo, in tutte le nostre basi, una procedura abbastanza stringente di controllo della qualità del biodiesel in ingresso, in modo da evitare di ricevere biodiesel che abbia magari un contenuto di acqua troppo elevato e fuori dalla specifica di acquisto che noi abbiamo”. Controllo serrato, insomma, anche “per tutte le operazioni di movimentazione via mare, sia per quanto riguarda la ricezione di biodiesel, sia per quanto riguarda l’ispezione sul gasolio finito: stiamo prevedendo procedure che evitino, per quanto possibile, spiazzamenti delle linee di trasferimento dagli stoccaggi alla nave con acqua”. Una delle azioni preventive riguarda anche i depositi e i serbatoi delle stazioni di servizio: “Abbiamo individuato la possibilità di effettuare dei trattamenti con biocidi che, se da un lato non incidono assolutamente sulla qualità del combustibile, ovviamente dall’altro però permettono di intervenire preventivamente o in maniera correttiva nel caso

in cui ci sia il pericolo di inquinamento. Quindi, si arriva sul posto - sono attività che abbiamo già svolto - con le società specializzate, viene additivato il prodotto e questo elimina nel giro di alcune ore la contaminazione microbiologica. Naturalmente si tratta di un’attività che va eseguita periodicamente”. Sotto controllo anche le autobotti: “Stiamo immaginando di effettuare delle operazioni di disinfezione periodica delle autobotti; sicuramente, i serbatoi che saranno dedicati allo stoccaggio di biodiesel saranno serbatoi esclusivamente dedicati e, prima di destinarli a questo servizio, vengono bonificati con attività di pulizia delle morchie, dei depositi solidi aderenti alle pareti, e di altre sostanze che possono contribuire al tipo

di inquinamento di cui si sta trattando. Al termine della bonifica i serbatoi vengono ispezionati per verificarne l’idoneità raggiunta. Abbiamo anche avviato - ed è in corso proprio in questo periodo - un’attività molto estesa di campionamento dei gasoli in tutte le nostre basi, in tutti i nostri depositi, proprio per caratterizzare il fenomeno che è articolato”. Una ‘radiografia’ dell’inquinamento “Stiamo cercando di fare una serie di fotografie della situazione attuale, per capire che livello di inquinamento noi abbiamo in partenza e, quindi, per modulare la nostra capacità di reazione. Quindi, nell’arco di poco tempo, avremo una situazione chiara dello stato dell’inquinamento da affrontare alla partenza. Abbiamo già delle informazioni preliminari che fanno facilmente capire che la situazione nelle raffinerie, nei siti di produzione, non è una situazione preoccupante; è una situazione che evolve se non gestita adeguatamente, ma allo stato attuale, pur non avendo ancora completato questo tipo di campionamento analitico, siamo in grado di affermare che non è una situazione particolarmente allarmante”. Il workshop Il lavoro di studio e analisi del fenomeno si è concluso con un workshop “per omogeneizzare tutte le informazioni, organizzato proprio da una società specializzata nel campo, che poi è l’unica società italiana che opera in Europa nel campo dei trattamenti chimici, la Chimec. Il workshop è stato estremamente interessante perché hanno partecipato una settantina di persone di tutte le funzioni interessate al nuovo fenomeno. È stato esclusivamente riservato ad eni, quindi non ha partecipato alcun gestore, però c’erano numerose funzioni aziendali: c’erano tutti quelli che gestiscono i depositi, il commerciale, la logistica, i supplier, le raffinerie, i laboratori. Il workshop è stata proprio l’occasione nella quale sono state presentate le soluzioni, che sono state prontamente implementate”.


RICERCA E SVILUPPO | SPAZIO MOTO

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La velocissima moto italiana è chiamata a confermare e migliorare gli ottimi risultati conseguiti nel 2009

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on i colori dell’Aprilia Alitalia Racing team, la velocissima moto italiana, frutto di un progetto tecnologicamente all’avanguardia che ha sviluppato un motore V4 1.000cc e una ciclistica racing diventata immediatamente il nuovo punto di riferimento del settore, è chiamata a confermare e migliorare gli ottimi risultati conseguiti all’esordio nella stagione 2009 del Mondiale SBK. Grazie allo sviluppo tecnico condotto dal reparto corse di Aprilia, con l’utilizzo dei carburanti e lubrificanti speciali forniti da eni, la RSV4 ha stupito l’universo delle competizioni. Una vittoria a

Brno e la conquista di ben 9 podi hanno infatti permesso a Max Biaggi, protagonista in gara e nella messa a punto della moto, di conquistare il quarto posto assoluto nella classifica iridata. “C’è molto orgoglio ora - ha detto Leo Francesco Mercanti, responsabile Aprilia Racing & Sviluppo Prodotto - nel presentare una stagione sportiva che vede riuniti tre importanti gruppi italiani in una competizione tecnologia del massimo livello. Stiamo parlando di marche che hanno scritto pagine di storia del nostro motorismo: lo ha fatto Alitalia con fantastiche vittorie nei rally e lo ha fatto il gruppo eni-Agip con la Formula 1, naturalmente lo ha fat-

to e continua a farlo il Gruppo Piaggio”. Dall’esordio del 28 febbraio scorso in Australia, sino all’ultima gara del 3 ottobre 2010 su circuito francese di Magny Cours, il Campionato mondiale Superbike vedrà l’Aprilia Alitalia Racing Team, e i suoi piloti Max Biaggi e Leon Camier, competere ai più alti livelli e portare sulle piste di quattro continenti i marchi e i valori dell’italianità rappresentati da Aprilia ed eni.


eni toscana in cifre

italia

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totale punti vendita

RETE AUTOSTRADALE

RETE ORDINARIA

reportage

RETE ORDINARIA CONVENZIONATI

30 30

Toscana

Armonia di arte e natura

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ituata nell’Italia centrale, è una delle regioni d’Italia più ricche per patrimonio artistico, culturale e paesaggistico. Il territorio, prevalentemente collinare, è ricco di vallate e corsi d’acqua, anche se non mancano alcune importanti montagne. Il paesaggio toscano più celebre al mondo è quello formato da pianure e colline, in particolare nella zona intorno a Firenze e Siena, dove si gode l’armonia che unisce l’uomo con la natura. Qui si alternano coltivazioni ordinate di vite ed olivo, scandite da filari di cipressi e da case coloniche che danno al visitatore un senso di equilibrio e di elegante bellezza. La Toscana rappresenta un emozionante viaggio alla scoperta della storia delle popolazioni che si sono avvicendate nei secoli in questo territorio. Immerse nel verde si nascondono le misteriose necropoli etrusche e i resti degli antichi fasti romani. I piccoli borghi arroccati sulle colline e la

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splendida città di Pisa sono il simbolo della forte impronta che il Medioevo ha lasciato sul territorio toscano. Visitare Firenze, immergendosi nella magica atmosfera di questa città, è come tornare indietro nel tempo al XV secolo, quando Brunelleschi, Masaccio e Donatello hanno dato inizio al Rinascimento italiano. La cucina toscana, infine, è antica e qualificata, composta da ingredienti gustosi e mai eccessivamente elaborata. Pochi sanno che anche la cucina tradizionale francese, in gran parte, ha le sue origini a Firenze, importata dai cuochi che hanno seguito la corte di Caterina de ‘Medici nel 1500. La Toscana, per tradizione, è anche la terra del vino: ne conta ben 30 varietà a denominazione di origine controllata (Doc) e ben 5 di Doc e Garantita (Docg). Le ‘strade del vino’, contrassegnate da cartelli che ne identificano la zona di produzione, formano una ragnatela enologica unica al mondo.

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na jeep e una moto per permettere ai missionari tanzaniani di raggiungere anche il villaggio più sperduto sono il risultato dell’impegno del Circolo “verso l’Europa” che vede tra i suoi sostenitori anche Andrea Orlandi, agente per Arezzo, Siena, Grosseto, Viterbo e province ed Ermanno Laurenzi, gestore del punto vendita 4601 di Arezzo. È stato proprio Andrea Orlandi a segnalare alla redazione questa bella storia di solidarietà concreta. Grazie al dottor Donato Palarchi, presidente del Circolo, sono state coinvolte istituzioni e molti benefattori locali per raccogliere quanto necessario per acquistare una Jeep Toyota da donare al cardinale della diocesi di Sagoma per agevolare l’anziano prelato nei suoi spostamenti pastorali in Tanzania e in Con-

go. Ma un ringraziamento particolare va a Ermanno Laurenzi, che pur avendo già partecipato attivamente alla raccolta dei fondi per la jeep, si è impegnato personalmente aprendo la sottoscrizione per l’acquisto di una motocicletta enduro per Monsignor Protase Rugambwa, giovane vescovo di Kigoma, con un suo primo importante contributo. Far del bene fa bene, ed è un tratto comune di molti generosi gestori delle aree seguite dall’Agente Orlandi, che ha ricordato anche il recente impegno della sua squadra nel sostegno alla collega Marini, gestore di un impianto in Abruzzo, duramente colpita dal terribile terremoto dell’aprile 2009. La famiglia Laurenzi si occupa del punto vendita “Sant’Anastasio” fin dal 1968. Ermanno ha preso le redini dell’impresa alla morte del padre nel 1980 e da allora svolge con passione e determinazione la sua attività. Il punto vendita è stato rinnovato 3 anni fa e oggi può offrire alla sua clientela oltre al servizio di rifornimento carburanti e GPL anche una gustosa pausa nell’accogliente AgipCafé. L’erogato totale dell’ultimo anno di attività ha raggiunto i 2.400.000 litri e la clientela è fatta di frequentatori abituali affezionati e di clienti di passaggio sulla strada statale SR71. È un buon successo che Laurenzi condivide con la moglie Edi e la figlia che si chiama Anastasia, e non per caso.

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reportage usa

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Self Service al 100%

è Da luglio è in commercio in California la prima macchina per produrre in casa biocarburante attraverso la fermentazione di rifiuti organici

simile in tutto ad una pompa di benzina in miniatura e potrebbe rivoluzionare le abitudini di (centinaia di?) migliaia di consumatori. Arriva infatti dalla patria del self service, gli Stati Uniti, un dispositivo portatile che permette di fabbricare in casa, attraverso la fermentazione di rifiuti organici, etanolo puro al 100% da utilizzare come carburante per le quattro ruote. Insomma, dal luglio scorso, mese in cui l’apparecchio è stato commercializzato in California, gli automobilisti ameri-

cani hanno la possibilità di fare il pieno direttamente nel garage di casa e per giunta con carburante ecologico autoprodotto. UN IMPIANTO IN MINIATURA L’apparecchio, prodotto dalla E Fuel Corporation, si chiama MicroFueler e costa circa 10 mila dollari. Un investimento abbastanza impegnativo che però - promette l’azienda – si ammortizza in tempi brevi visto che la produzione di litro di etanolo costa circa 20 centesi-


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mi di dollaro. Senza contare la comodità di avere in casa il proprio distributore: occorre solo collegarlo alla rete elettrica e all’impianto idraulico domestico, dopodiché il rifornimento avviene esattamente come dal benzinaio, tramite l’erogatore, direttamente nel serbatoio dell’auto. ETANOLO PURO Il distillatore è in grado di produrre fino a 132 litri di carburante a settimana, ma la particolarità che distingue il

dispositivo di E-Fuel dagli impianti già sperimentati in passato è il fatto che in questo caso l’etanolo è puro al 100 per cento, poiché gli speciali filtri di cui è dotato l’apparecchio sono in grado di rimuovere completamente l’acqua. SEMAFORO VERDE La nuova tecnologia di MicroFueler ha tra i suoi pregi quello di essere eco-compatibile. L’apparecchio utilizza infatti rifiu-

ti organici che altrimenti andrebbero smaltiti attraverso le discariche. “Il nostro sistema cambia le regole del gioco ha dichiarato Tom Quinn, amministratore delegato della E-Fuel Corporation - eliminando i due principali ostacoli alla produzione di etanolo - la dipendenza dal mais come materia prima e le difficoltà di distribuzione: oggi i consumatori in grado di produrre combustibile biologico dove si consuma”.


storia & storie 34

3 Foto d’epoca dell’impianto Agip di Capodichino, Napoli, gestito dalla famiglia Sannino per oltre 30 anni.

Di padre in figlio Nella famiglia Sannino si tramanda da oltre 50 anni la professione del gestore, con il valore aggiunto della cortesia e l’amore per le tradizioni

P

asquale Sannino ha inviato in redazione le sue foto di famiglia per condividere con i colleghi la storia dell’attività di gestione impianti di distribuzione carburanti da parte della famiglia. Sono immagini del 1953 quando Alberto Sannino, il padre, ha iniziato la sua attività con un piccolo chiosco posto su marciapiede, lo storico punto vendita 8163 di Napoli Capodichino, chiuso dopo oltre 30 anni di brillante attività.

Sono passati tanti anni e tanti marchi si sono avvicendati. I primi 15 anni con la commercializzazione della benzina Supercortemaggiore di Agip, poi Agip Petroli, fino all’eni di oggi. La storia della famiglia è un po’ la storia della Rete con la quale ha condiviso cambiamenti, sfide e successi. Oggi a Napoli in località Fuorigrotta nei pressi dello stadio, sulla Self Area ci sono Pasquale e il fratello Michele che lavorano insieme ai figli: Raffaellina, Alberto (che ha ereditato mestiere e nome dal nonno), Rita, Salvatore e Giuseppe. Grazie all’impegno di tutta la famiglia il punto vendita ha raggiunto un erogato di 1.700.000 litri e può contare sulla fedeltà di tanti clienti affezionati che tornano con grande piacere a fare rifornimento. C’è anche un autolavaggio, un servizio particolarmente apprezzato e gradito dai clienti. Non sono un caso i molti viaggi premio conquistati negli ultimi anni: Inghilterra, Francia, Turchia. Già si pensa al traguardo di quest’anno, e tutti sognano i Fiordi norvegesi. Pasquale racconta


Al servizio degli altri Antonio e Paolo Bucci di Falconara Marittima hanno un grande cuore, il 26 gennaio hanno celebrato i 40 anni di attività con una donazione per i bambini portatori di handicap

I

l punto vendita della Rete Autostradale “Esino Est” lungo la A14 porta il nome di uno dei fiumi più importanti per ampiezza di bacino delle Marche, una regione particolarmente significativa per eni, perché richiama alla memoria il fondatore Enrico Mattei. Qui, ormai da oltre 40 anni, lavorano insieme i fratelli Antonio e Paolo Bucci, affiancati da Andrea, figlio di Paolo, da qualche anno co-titolare dell’impianto autostradale di famiglia. Paolo Bucci ha molti interessi e segue con dedizione le attività sociali della sua regione. Dal 2009 è presidente del Rotary Club di Falconara e nella ricorrenza del 40° compleanno della sua attività ha voluto condividere questo momento importante con gli amici rotariani organizzando una presentazione in occasione di un incontro conviviale dell’associazione. Inoltre i nostri gestori hanno voluto regalarsi una buona azione e hanno scelto di sostenere con una donazione l’Istituto Bignamini di Falconache il loro è un impianto fortunato infatti, prima della famiglia Sannino era gestito da Patrizio Oliva (il campione mondiale di boxe) e sembra che qualcosa dello spirito sportivo sia rimasto ancora: Giuseppe, il più giovane dei 5 figli di Pasquale, è campione di ciclocross a soli 14 anni. Ecologia e sport, amore per la famiglia, rispetto e affetto per i clienti, coraggio e perseveranza: ecco i valori vincenti, una tradizione di successi lunga oltre 50 anni.

ra che accoglie un migliaio di bambini e ragazzi con gravi problemi di handicap provenienti da tutta Italia: un’iniziativa meritevole che è giusto ricordare. Il traguardo raggiunto è degno di nota e 40 anni di lavoro sono molti, ma il premio di tanto impegno è tangibile e il buon successo raggiunto ha radici lontane: era il 1969 quando è stata aperta l’attività e oggi l’impianto autostradale raggiunge un erogato di 10 milioni di litri l’anno. Tra i clienti ci sono molti automobilisti e autotrasportatori di passaggio, ma anche tanti frequentatori abituali. Il punto vendita è in corso di riedificazione e la nuova struttura diventerà ben tre volte più grande: è previsto un bel bar ristorante e anche un’area commerciale affiancata. Inoltre una particolare attenzione è stata riservata ai grandi clienti, gli autotrasportatori, che potranno disporre di nuove aree di sosta e servizi dedicati. Tanti auguri per altri 40 anni e più, sotto il Cane a sei zampe!

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storia e storie come eravamo

Le pubblicità raccolte in questa pagina risalgono agli anni ’50. Il “marchio inconfondibile” è alla sua prima uscita pubblica. Il Cane a sei zampe, disegnato da Luigi Broggini, è il vincitore del famoso concorso bandito nel 1952 proprio per due cartelloni stradali destinati ai prodotti Supercortemaggiore e Agipgas, per due marchi e per la colorazione di una colonnina di distribuzione di benzina

1953

1954

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1957


rubriche 38

scadenze fiscali di gabriele sepio

L’esperto risponde Schede carburanti: gli adempimenti a carico del cliente e del gestore

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a tu per tu con il tuo medico di alessio de sio

inquinamento urbano: rischi e consigli per evitare problemi

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eventi

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news dal mondo eni

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news dal resto del mondo

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passatempi

La Grande Punto del Team Astra sbanca a Montecarlo appuntamenti Tutte le gare di Formula1 Accordi/1 Firmati contratti per lo sviluppo giacimento di Zubair Accordi/2 Tre nuovi accordi strategici in Venezuela Progetti Parte la collaborazione scientifica col CNR Sponsorizzazioni Brand su moto e tute dei piloti della Lloyd Bross Premi Bissato il premio H&H Wabranking per comunicazione online Auto Cina leader del mercato. Cade il primato Usa dopo 100 anni Tecnologia L’auto si apre con l’iPhone Usa Vietato scrivere sms alla guida Neopatentati Slittano le norme che impediscono di guidare veicoli potenti Multe Dal 2010 il ricorso per contestare si paga Nel 2009 Rottamazione, segno positivo

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RTO CONSULTA Francesco Tomei L’ESPE

L’esperto è a vostra disposizione per eventuali domande o chiarimenti in materia di salute. Scrivete alla redazione: Agi Agenzia Italia Via C.Colombo 98 00147, Roma

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Gabriele Sepio svolge attività professionale in collaborazione con il Prof. Raffaello Lupi dal 1999 dapprima presso lo “Studio di consulenza legale e tributaria” member of Andersen Worldwide e poi presso lo Studio Legale e Tributario - E&Y International di Roma. Attualmente è partner dello studio “SCGT”, dove svolge attività di consulenza a livello di pareristica e contenzioso in materia tributaria con particolare attenzione alla fiscalità d’impresa e societaria. è dottore di ricerca presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Roma “La Sapienza” ed è riercatore presso l’Università di Roma “Tor Vergata”. Partecipa a seminari e convegni nella Scuola Superiore del Ministero Economia e Finanze, nell’Accademia della Guardia di Finanza e presso università italiane e istituti privati. E’ autore di circa 100 articoli e note pubblicati su riviste di settore e su opere collettanee edite da “Il Sole 24 ore” e “Giuffrè”.

l’esperto risponde

Schede carburante: gli adempimenti a carico del cliente e del gestore

L

e schede carburante costituiscono documenti fiscalmente rilevanti che consentono agli automobilisti, come è noto, se correttamente compilate, di detrarre l’IVA assolta con l’acquisto del carburante nonché di portare in deduzione dalle imposte sui redditi i costi sostenuti. Il legislatore tributario ha previsto una serie di contenuti che obbligatoriamente devono essere presenti nella scheda al fine di dare certezza all’operazione ed evitare detrazioni o deduzioni d’imposta non spettanti in quanto non riferite ad acquisti effettivamente svolti. Innanzitutto il carburante deve essere documentalmente riferito a ciascun veicolo a motore utilizzato nell’esercizio dell’attività d’impresa, dell’arte o della professione, che risulti intestato all’ente, alla società o al titolare della ditta individuale o al professionista. Rientrano in questo ambito anche veicoli posseduti a titolo di locazione finanziaria, noleggio, comodato e simili. Nella scheda (art. 2, comma 1, del D.P.R. 10 novembre 1997, n. 444) devono, dunque, essere annotati i dati del veicolo (la casa costruttrice, il modello e la targa o il numero di telaio etc..) unitamente agli estremi del soggetto I.V.A. che acquista il carburante (nome e cognome o la denominazione o ragione sociale, il domicilio fiscale, il numero di partita I.V.A.). Vale la pena sottolineare che è onere del contribuente e non del gestore inserire i contenuti sopra indicati al fine di attribuire efficacia “fiscale” alla scheda carburante. Al più il gestore potrebbe assolvere ad una funzione ausiliaria verificando che la scheda presenti i contenuti previsti dalla legge e consigliando magari al cliente le opportune integrazioni nel caso in cui il documento sia carente o incompleto. Sul punto peraltro i giudici sembrano essere piuttosto rigidi nel ritenere che l’assenza dei dati previsti conduca alla inutilizzabilità ai fini fiscali della scheda carburante. Con la sentenza n. 21769 del 2005 la Corte di Cassazione ha stabilito, infatti, che “La deduzione delle spese, per il carburante utilizzato dalle macchine aziendali, è consentita a condizione che i rifornimenti siano annotati sulla scheda contenente gli estremi di individuazione del veicolo, tra i quali è essenziale l’indicazione del numero di targa”. Senza contare, poi, che un utilizzo indiscriminato della scheda carburante per

ottenere maggiori deduzioni o detrazioni d’imposta potrebbe avere un effetto controproducente, specie se i costi annotati nelle schede non sono coerenti con le spese complessive dell’impresa o dell’attività esercitata. La Corte di Cassazione in una recentissima sentenza del marzo 2009 ha addirittura ritenuto inattendibile l’intera dichiarazione dei redditi di un contribuente a causa della presenza di schede carburante reputate non veritiere. Nel caso di specie, l’inattendibilità delle schede carburante è stata ravvisata dai giudici nell’indicazione di importi sproporzionati rispetto al tipo di attività svolta dal soggetto d’imposta e al parco automezzi del quale lo stesso disponeva. Proprio per evitare un utilizzo strumentale della scheda per ottenere vantaggi fiscali non spettanti il legislatore ha attribuito al gestore il compito di inserire nella scheda carburante alcuni contenuti obbligatori i quali assolvono ad un ruolo determinante al fine di dare certezza e, dunque, anche rilevanza fiscale, al documento. In particolare è compito dell’addetto alla distribuzione di carburante apporre nella scheda, all’atto di ogni rifornimento, con firma di convalida, la data e l’ammontare del corrispettivo al lordo dell’imposta sul valore aggiunto, nonché, anche a mezzo di apposito timbro, il nome e cognome o la denominazione o la ragione sociale dell’esercente l’impianto di distribuzione. In sostanza il gestore dovrebbe assolvere ad un ruolo di garanzia al punto che, secondo la giurisprudenza della Corte di Cassazione, (sentenza n. 21941 del 2007) in assenza della sua sottoscrizione “la scheda non può assolvere alla finalità prevista dalla legge, e quindi legittimare la detrazione dell’Iva assolta sull’acquisto di carburante”. In questo contesto, dunque, se è vero che la scheda carburante contiene riflessi fiscali riferibili solo ed esclusivamente al cliente finisce indirettamente per interessare il gestore proprio perché, come riconosciuto più volte anche dalla Suprema Corte, è quest’ultimo ad attribuire validità all’intero documento certificandone con la sottoscrizione la veridicità dei contenuti. La questione affrontata in questo articolo presenta, tuttavia, ulteriori spunti di interesse per i gestori che ci ripromettiamo di approfondire nei prossimi numeri di “professione gestore”.


scadenze fiscali

di gabriele sepio

16 GIUGNO Imposte sui redditi. Versamento acconto 30 APRILE Scudo Fiscale Termine ultimo per il rientro dei capitali dall’estero, con adesione allo scudo fiscale

30 APRILE Soggetti IVA Rimborsi trimestrali Termine per la richiesta a rimborso dell’IVA a credito del trimestre precedente

aprile

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30 APRILE Presentazione bilanci Scadenza approvazione bilanci da parte delle assemblee delle società commerciali con anno solare

30 APRILE Modello 730 Presentazione modello 730 a sostituto imposta o ente pensionistico

Imposte sui redditi (IRPEF, IRPEG, IRE, IRES, IRAP) versamento dell’acconto relativo al 2009

16 MAGGIO Soggetti IVA Liquidazione trimestrale Liquidazione ed eventuale versamento dell’IVA a debito relativa al primo trimestre 2010

maggio

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16 maggio Prima rata INPS Contributi artigiani e commercianti, pagamento prima rata fissa relativa al primo trimestre 2010 INPS

16 giugno ICI Acconto 2010 Termine per il versamento dell’acconto ICI da parte dei proprietari di beni immobili o dei titolari di diritti reali di godimento sugli stessi

giugno

16

30 GIUGNO Redditi persone fisiche senza partita IVA Presentazione in banca o posta della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche senza partita Iva

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16 GIUGNO Contribuenti minimi pagamento imposta sostitutiva contribuenti minimi

16 GIUGNO Imposte sui redditi. Versamento saldo Imposte sui redditi (Irpef, IRPEG, IRE, IRES, IRAP) versamento del saldo relativo al periodo di imposta precedente

16 GIUGNO Contributo CCIAA contributo annuale camera di commercio CCIAA

30 GIUGNO 5X1000 Invio dichiarazione sostitutiva 5 per mille

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salute

A Tu per Tu con il tuo medico

di alessio de sio

Una vera e propria finestra sul panorama della sicurezza sul posto di lavoro. A parlarci dell’argomento un luminare della materia, il Prof. Francesco Tomei, esperto in medicina dellavoro. In ogni numero, il medico ci spiega quali comportamenti adottare per la sicurezza sul posto di lavoro e nei confronti dei nostri clienti

Francesco Tomei

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è Professore Ordinario di Medicina del Lavoro e Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro dell’Università degli studi di Roma “la Sapienza”. è Presidente del Corso di Laurea in “Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro”. Le sue pubblicazioni, oltre cinquecento su riviste scientifiche internazionale e nazionali e capitoli di libri stranieri e italiani, hanno toccato i più svariati campi di medicina e patologia da lavoro e di igiene del lavoro e tossicologia industriale.

RTO CONSULTA L’ESPE

L’esperto è a vostra disposizione per eventuali domande o chiarimenti in materia di salute. Scrivete alla redazione: Agi Agenzia Italia Via C.Colombo 98 00147, Roma

Inquinamento urbano: rischi e consigli per evitare problemi Fra le principali categorie di lavoratori a rischio inquinamento urbano, ci sono gli addetti alle pompe di benzina. Essi, insieme a vigili urbani, ad autisti, operatori ecologici, fornitori e autotrasportatori (senza dimenticare postini, corrieri, commercianti ambulanti ed edicolanti) devono mettere in atto particolari misure di prevenzione per evitare eventuali danni alla propria salute. “I pericoli a cui possono andare incontro sono quelli legati alla sicurezza causati da natura infortunistica (macchine, impianti elettrici, sostanze pericolose, incendio-esplosioni), quelli legati alla salute (agenti chimici, fisi, biologici), e quelli cosiddetti inerenti la salute e la sicurezza come elementi combinati (organizzazione del lavoro, problemi psicologici e problemi ergonomici). “Tali rischi sono individuabi-

li all’interno della complessa articolazione che caratterizza il rapporto che intercorre tra l’operatore e l’organizzazione del lavoro in cui è inserito. Il rapporto in parola è peraltro immerso in un quadro di compatibilità ed interazioni che è di tipo, oltre che ergonomico, anche e soprattutto psicologico ed organizzativo. La coerenza di tale quadro può essere analizzata pure all’interno di possibili trasversalità fra i rischi per la sicurezza e i rischi per la salute” condizioni di lavoro difficili (particolari condizioni di lavoro come ad esempio lavoro notturno). Particolare attenzione va poi posta al possibile verificarsi di incidenti o infortuni, ovvero di danni o menomazioni fisiche (più o meno gravi) subiti dai lavoratori, in conseguenza di un impatto fisico-traumatico di diversa natura (meccanica, elettroni-

ca, chimica, termica). Le cause di tali rischi sono da ricercare, nella maggior parte dei casi, in un non idoneo assetto delle caratteristiche di sicurezza concernenti l’ambiente dove si lavora, le macchine e /o le apparecchiature utilizzate (manicotti per il rifornimento di carburante, ecc.), le modalità operative e la stessa organizzazione sul posto dove si presta la propria attività di servizio. Rispetto delle regole, scrupolo massimo, osservanza delle norme, buonsenso. Sono questi i capisaldi a cui bisogna attenersi durante le lunghe giornate di lavoro, che siano in un piccolo distributore di benzina situato nella provincia italiana, o in una grande area di servizio lungo una autostrada.Inquinamento urbano uguale, dunque, ad attenzione e lucidità del lavoratore. È questo uno dei pericoli. Argomenti su cui riflettere senza tralasciare l’inquinamento atmosferico e lo stress occupazionale, questioni di cui il prof. Tomei ci parlerà nei prossimi numeri di “professione gestore”. Non perdetelo!

rischi di natura infortunistica

rischi di cosiddetto tipo trasversale o organizzativo

rischi di natura igienico ambientale

• Macchine • Impianti elettrici • sostanze pericolose • Incendio-esplosioni • Strutture

• Organizzazione del lavoro • Fattori psicologici • Fattori ergonomici • Condizioni di lavoro difficli (particolari condizioni di lavoro come ad esempio lavoro notturno)

• Agenti chimici (inquinamento atmosferico nel caso specifico) • Agenti fisici (nel caso specifico, particolari condizioni climatiche, ad esempio alte e basse temperature, pioggia, vento) • Agenti biologici (esposizione potenziale, non deliberata)


eVENTI

La Grande Punto del Team Astra sbanca a Montecarlo L

a Abarth Super 2000 guidata dal finlandese Toni Gardemeister, della quale eni è sponsor, il 19 gennaio scorso ha vinto il prologo del Rally di Montecarlo 2010, nove chilometri lungo il Col de Gaudissart.

Con il successo della Grande Punto del Team Astra di Mauro e Luca Pregliasco ha così preso il via l’Intercontinental Rally Challenge, il Mondiale delle Super 2000 che, quest’anno, avrà due appuntamenti italiani tra le dodici prove

in calendario: il Rally di Sardegna (4-6 giugno) escluso, per rotazione, dal Mondiale Wrc e il Rally di Sanremo (23-25 settembre), un habituè della competizione fin dalla prima, pionieristica, edizione del “Challenge” nel

2006. Gli altri appuntamenti in calendario sono il Rally di Curitiba in Brasile (4-6 marzo); il Rally d’Argentina (19-21 marzo); l’Ypres Rally in Belgio (24-26 giugno); il Rally delle Azorre (15-17 luglio); il Rally di Madeira (5-7 agosto); il Barum Rally nella Repubblica Ceka (2729 agosto); il Rally Principe Asturie a Oviedo in Spagna (9-11 settembre); il Rac in Scozia (14-16 ottobre); il Rally di Cipro (4-6 novembre). Cinque delle dodici gare in programma si disputeranno, per quanto riguarda le prove speciali, interamente su asfalto (Ypres, Madeira, Barum, Asturie ed il Montecarlo partito ieri) e cinque completamente su sterrato (Curitiba, Argentina, Sardegna, Azorre e Rac). Due, Cipro e Sanremo, avranno un percorso misto.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

2-4 APRILE Sepang (Malesia)

7-9 MAGGIO Circuito di Catalogna (Spagna) Gran Premio Formula 1

GRAN Premio FORMULA 1

19-21 MARZO Autodromo del Mugello

Targa Tricolore ‘Porsche Club Italia’

16-18 APRILE Shanghai (Cina)

Gran Premio Formula 1

28-30 MAGGIO Istanbul (Turchia)

Gran Premio Formula 1

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news dal mondo eni

accordi intese

Tre nuovi accordi strategici in Venezuela

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Il ministro dell’Energia e del petrolio venezuelano e presidente di Pdvsa, Rafael Ramírez e l’ad di eni Paolo Scaroni hanno siglato tre accordi strategici: un accordo per lo sviluppo di Junin 5, un accordo tecnologico e un memorandum d’intesa per la costruzione di una centrale elettrica. L’accordo per lo sviluppo di Junin 5, un blocco a olio pesante situato nella fascia petrolifera dell’Orinoco (Faja), ha in programma di raggiungere una produzione iniziale di 75.000 barili al giorno a partire dal 2013 e un plateau di produzione di lungo termine di 240.000 barili al giorno in seguito alla costruzione di una nuova raffineria a Jose. Per l’accordo tecnologico eni e Pdvsa studieranno l’applicazione della tecnologia avanzata di idrogenazione per la

completa conversione di oli pesanti in prodotti leggeri di alta qualità. L’intenzione è quella di sfruttare il gas naturale per consentire la totale eliminazione di residui di raffinazione. Eni è pronta, inoltre, a presentare un progetto per la costruzione di una centrale dalla capacita di 1 Gw nella penisola di Giuria che fornirà energia elettrica alla popolazione residente e all’infrastruttura Gnl che sarà costruita nell’area.

Firmati contratti per sviluppo giacimento di Zubair Il consorzio, guidato da eni (32,81%), con Oxy (23,44%), Kogas (18,75%) e Missan Oil Company (25%) come partner, prevede di aumentare la produzione del giacimento di Zubair a 1,2 milioni di barili di olio al giorno, un incremento di oltre 1 milione di barili rispetto alla produzione attuale. L’obiettivo di produzione sarà raggiunto in maniera progressiva nell’arco dei prossimi 6 anni e successivamente mantenuto per ulteriori 7 anni. Il consorzio riceverà 2 dollari a barile sulla produzione incrementale una volta raggiunto un aumento produttivo del 10% rispetto al livello di produzione corrente, di circa 200 mila barili al giorno. Le

spese sostenute dal consorzio saranno recuperate attraverso un meccanismo di cost recovery. Inoltre, il consorzio investirà circa 20 miliardi di dollari nel corso dei 20 anni di durata del contratto, prorogabile fino a 25 anni. “La firma del contratto di Zubair”, ha affermato Paolo Scaroni, amministratore delegato di eni, “è il risultato dell’ impegno di eni a diventare partner di lungo termine per lo sviluppo dell’industria petrolifera irachena. La nostra competenza ed esperienza in progetti di grandi dimensioni, la forza finanziaria e tecnologica del nostro consorzio e la profonda conoscenza del nostro partner Soc, costituiscono le basi per un’impresa di successo”.

partecipazioni

Stunt riding e moto d’epoca a Motodays 2010 Quattro padiglioni da 10.000 mq hanno fatto da palcoscenico all’edizione 2010 di Motodays, in programma dall’11 al 14 marzo alla Fiera di Roma. La divisione refining & marketing di eni ha partecipato al salone con un proprio corner presso l’area Piaggio, sia con il programma loyalty you&eni per la raccolta delle nuove iscrizioni, che con la linea a marchio Agip di lubrificanti dedicati alla moto ed i prodotti moto care per la manutenzione della moto. Tra gli eventi di rilievo del salone è arrivato a Roma il re degli stuntmen,

Chris Pfeiffer. Il 40enne tedesco, vincitore di quattro campionati mondiali ed europei di “stunt riding”, è tra i più apprezzati freestyler del pianeta e si è esibito in sella alla sua personalissima due ruote. Inoltre Motodays, in collaborazione con Asgs (Associazione sportiva guida sicura), ha organizzato il primo corso gratuito di Guida in sicurezza per minicar dedicato ai giovani. Infine, in collaborazione con il Motoclub Yesterbike e con alcuni tra i maggiori collezionisti italiani, sono state allestite mostre dedicate alle due ruote di ieri.


news dal mondo eni

progetti

sponsorizzazioni

L’intesa, che avrà una durata iniziale di tre anni, regola i contributi che saranno scambiati tra eni e Consiglio nazionale delle ricerche durante il periodo dell’accordo e disciplina in particolare i diritti di proprietà e sfruttamento dei risultati che saranno ottenuti nell’ambito delle attività. L’accordo facilita l’avvio e la realizzazione di nuove iniziative di ricerca congiunte e consolida ulteriormente la collaborazione tra eni e Cnr, che attualmente riguarda diversi ambiti scientifici e tecnologici. Prevista in particolare la

La consociata American Agip ha rinnovato, per il terzo anno consecutivo, la sponsorizzazione della squadra corse Lloyd Bross, unica a schierare moto italiane, come Aprilia e Ducati, al campionato Dirt Track. Il marchio eni rivestirà

Parte la collaborazione scientifica col CNR

sperimentazione di celle solari organiche avanzate, il monitoraggio ambientale finalizzato alla sostenibilità della ricerca e produzione di idrocarburi, tecniche innovative di bonifica di terreni contaminati, ricerche avanzate nei campi della sismologia, mineralogia e petrografia.

Brand su moto e tute dei piloti della Llyod Bross le livree delle moto e le tute dei piloti. Trattandosi di un’occasione che valorizzerà la partnership con Piaggio e Aprilia anche all’estero, la richiesta è stata autorizzata anche dal Comitato sponsorizzazioni Corporate.

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premi

Bissato il premio H&H Webranking per comunicazione online La classifica europea, in cui eni ha sommato 89 punti su 100, è stata stilata da Hallvarsson & Halvarsson sulla base di un questionario compilato da 360 tra analisti, giornalisti e investitori di tutta Europa sui siti istituzionali delle maggiori 500 società per capitalizzazione del vecchio continente, di cui 31 italiane. Un numero triplicato rispetto all’edizione precedente, che vedeva analizzati i corporate websites di circa 150 aziende europee.

Il protocollo utilizzato per la ricerca H&H Webranking si basa su 140 rigorosi standard di valutazione, dei quali circa un terzo sono dedicati alle informazioni finanziarie. Nelle motivazioni del premio si legge che il sito web di eni “raggiunge il punteggio massimo in numerose aree oggetto della ricerca” e “ha sviluppato con successo ulteriori soluzioni innovative che gli hanno consentito di aumentare il punteggio rispetto all’anno precedente“.


news dal resto del mondo

tecnologia

L’auto si apre con l’iPhone Aprire le portiere e mettere in moto un’automobile usando l’iPhone come telecomando. Rigorosamente touch, ovviamente. Media player wi-fi per ascoltare la musica in tutta la casa, magari con altoparlanti dal suono - è il caso di dirlo - cristallino, visto che sono realizzati interamente in vetro. Schede video ultrapotenti che mettono le perfomance di un supercalcolatore da centro di ricerca al servizio dei videogame per pc che si fanno in casa. Ecco gli Innovation Awards, cioè i prodotti hi-tech più innovativi premiati al Consumer electronic show di Las Vegas.

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usa

auto

Cina leader del mercato Cade il primato Usa dopo 100 anni La Cina conquista il titolo di primo mercato mondiale dell’auto e soppianta gli Stati Uniti che per oltre 100 ne hanno mantenuto il dominio. La Cina ha archiviato nel 2009 un balzo del 46% delle vendite di automobili, bus e camion per un totale di 13,6 milioni di veicoli. Il risultato, comunicato dall’Associazione dell’industria automobilistica cinese, si deve principalmente all’effetto degli incentivi

del governo di Pechino e si raffronta ai 9,4 milioni di auto vendute nel 2008. Negli Usa, le vendite di auto 2009 sono diminuite del 21% a 10,4 milioni, un livello che non si vedeva dal 1982. In Cina nel solo mese di dicembre, le vendite di autoveicoli sono aumentate del 92% a 1,4 milioni, mentre nell’intero 2009 le immatricolazioni delle automobili hanno segnato un rialzo del 53% a 10,3 milioni.

Vietato scrivere sms alla guida Gli autisti di camion e autobus americani non potranno più scrivere e-mail o sms mentre sono al volante: benché sembri incredibile, finora nessuna legge lo vietava. Il divieto, ora, arriva direttamente dalla Casa Bianca, annunciato dal segretario ai Trasporti Ray LaHood: il provvedimento entra in vigore immediatamente, e la pena prevista è una multa fino a 2.750 dollari.

soluzioni dei giochi di pag 48 C A S E L L O T E M A

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N A Z A R I O S E S I A

P I S T A P O S T O

7 1 5 2 4 8 6 3 9

P R O S A C A S S A G

6 7 7 7 7 7 1 5 2

R O L O G E R A I N E M A I F E R B A R D P O L L I O L L I N L L I N I P I R O E R E M T E R I T C A M E L O S I

4 6 9 5 2 7 8 1 3

2 5 3 1 8 9 7 4 6

8 9 1 4 3 6 9 2 5

O G R A N A R A M P A

5 2 4 7 6 1 3 9 8

I L A R E F I R M A

U N I R E B A T T E R E

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I G E A I S R A E L E

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news dal resto del mondo

neopatentati

Slittano le norme che impediscono di guidare veicoli potenti Anche per il 2010, niente vetture troppo veloci per i ragazzi freschi di patente. La novità è contenuta nel decreto “milleproroghe”, in vigore dallo scorso 30 dicembre, che fa slittare, nuovamente, di un altro anno, dal 1° gennaio 2010, al 1° gennaio 2011, l’entrata in vigore del divieto. Le “nuove” disposizioni, che nell’originaria versione avrebbero dovuto scattare per tutte le patenti di categoria B conseguite a partire da febbraio 2008, non sono mai decollate, avendo sempre trovato un “milleproroghe”, che le posticipava di anno in anno. E, sempre, poi, per la stessa ragione. I limiti fissati, che, come si sa, prevedono, per i neopatentati il divieto di guidare veicoli che sviluppano una potenza superiore a 50 Kw/t, se effettivamente entrati a regime, avrebbero condotto al “paradosso” di

consentire ai giovani la guida di vetture meno sicure, più grandi e particolarmente pesanti e potenti, rispetto alla guida di veicoli di media grandezza che risulterebbe, invece, vietata. A questa motivazione, di mero raccordo normativo, quest’anno, se ne è aggiunta un’altra. Le novità sono contenute nell’articolo 12, che innalza il limite di potenza specifica delle macchine da 50 a 55 Kw/t (cioè, da 68 a 75 cv), per renderlo un po’ meno incoerente rispetto all’iniziale previsione. Nel caso, poi, di veicoli di categoria M1, la disposizione prevede l’applicazione di un ulteriore limite di potenza massima, pari, cioè, a 70 kw. Chiaro, quindi, come lo slittamento contenuto nel milleproroghe, sia stato pensato, anche, in previsione delle novità in arrivo dal Senato.

multe

dal 2010 il ricorso per contestare si paga

Dal 1° gennaio 2010 gli automobilisti che intendono contestare una multa devono pagare un contributo unificato per ricorrere al giudice

di pace. È quanto stabilisce l’articolo 212 della manovra finanziaria 2010, legge numero 191 del 23 dicembre 2009, approvata dal Parlamento italiano. La novità prevede che il cittadino per far valere le sue ragioni possa affidarsi al giudice di pace solo attraverso il pagamento di un contributo economico, che risulta variabile: 30 euro per contestare le sanzioni amministrative fino a 1100 euro, 70 euro per le sanzioni comprese tra 1100 e 2500 euro. A questi importi vanno aggiunti 8 euro per i diritti di cancelleria.

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nel 2009

Rottamazione, segno positivo Le radiazioni nel 2009 hanno fatto registrare un aumento per ogni categoria di veicoli: rispetto all’anno precedente +8,8% per le auto, +13,4% per le moto, +7,5% per tutti i veicoli. Un’autovettura su due è stata rottamata con il ricorso all’incentivo governativo dal 7 febbraio dello scorso anno. Nel solo mese di dicembre le radiazioni dei veicoli, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, hanno fatto registrare +33,9% per le auto, +26% per le moto e +31,7% per tutti i veicoli. Per le autovetture il 46% è diretta conseguenza dell’incentivo governativo. Le auto eliminate dalla circolazione il mese scorso sono state

193.108 contro le 144.247 del 2008. Ogni 100 autovetture nuove ne sono state radiate 111 nel mese di dicembre e 90 in tutto l’anno. Il 2009 conferma il segnale negativo per il mercato dell’usato delle quattro e delle due ruote: i passaggi di proprietà delle autovetture hanno fatto registrare -5,1% rispetto all’anno precedente, le moto -4,7% e tutti i veicoli -4,8%. Il mercato dell’usato, nel solo mese di dicembre, ha fatto invece rilevare un aumento dell’11,4% per le auto, dell’11% per le moto e dell’11,9% per tutti i veicoli. Ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 146 usate a dicembre e 130 in tutto l’anno.


passatempi

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definizioni Orizzontali 2. L’introduzione dell’opera. 7. User Interface. 9. Vi morì Giuseppe Garibaldi. 11. Un laureato “abbreviato”. 12. La compie il soggetto. 13. Indumenti di lana. 15. Sono famosi quelli della città di Matera. 16. Giuliano, famoso giornalista di “peso”. 17. Ripida salita. 18. Era compito dello staffiere. 19. Language independent arithmetic. 20. Può provocare

starnuti a ripetizione. 22. Articolo maschile. 23. Pierluigi, già arbitro internazionale e designatore degli arbitri di calcio di serie A. 24. Brescia. 25. Sono nemerosi nelle cartucce da caccia. 26. Il West dei Cow Boys. 27. Si tira per il sollievo. 28. Il nome della scienziata premio Nobel e senatrice a vita Levi-Montalcini. 29. Documenti di identità. 30. Il dio della guerra dei romani. 31. La stagione più calda dell’anno. 32. Il nero per le ciglia. 33. Un aggettivo

possessivo. 34. Vivacchiare, cavarsela con poco. 35. Una coppia di Assi. 36. Accecava Otello. Verticali 1. Il nome del patriota Sauro. 2. Un genere teatrale. 3. I filtri del sangue. 4. Sono “piccole” di notte. 5. Le iniziali del grande Armstrong, trombettista Jazz americano. 6. Erano leggendari quelli pensili di Babilonia. 7. Congiungere, mettere assieme. 8. La dea romana della

salute. 9. Lo si attraversa per entrare od uscire dall’autostrada. 10. Ci si può correre a tutta velocità senza timore dell’autovelox. 11. Allegro, soddisfatto. 13. Il mago maestro e mentore di re Artù. 14. Quello padano si può grattugiare. 16. Mancare il colpo. 18. Cuocere nell’acqua a 100 gradi. 20. Si preparano con carne tritata. 21. Lo stato ebraico. 23. Vi si passa per pagare.

24. Sconfiggere. 25. Quello del parcheggio è delimitato dalle strisce. 26. Si appone in calce ai contratti. 27. Il fiume di Vercelli. 28. Conduce a parcheggi multipiano. 29. Lo svolge lo studente. 30. Attori che si esibiscono senza parlare. 32. Notabile abissino. 34. Como.

sudoku 3 6 4 2 8 5 9 1 6

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Come si gioca: mettete un numero da 1 a 9 in ogni casella vuota in modo che in modo che ogni riga, ogni colonna e ogni riquadro da 3x3 caselle contengano tutti i numeri da 1 a 9.


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Arrivederci al prossimo numero! Scrivete alla redazione per fare domande, esprimere opinioni o raccontare la vostra storia. Le vostre email possono essere inviate all’indirizzo email: editorialstaff@agi.it Le vostre lettere possono essere spedite a: AGI - Agenzia Giornalistica Italia, via Cristoforo Colombo 98- 00147 Roma


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