PAESAGGI DEL LAVORO. PIENI E VUOTI. di DARIO SARTINI
Dario Sartini vive a Roma, dove lavora come informatico in una grande azienda. Appena può si mette in viaggio: nei suoi percorsi fotografa la realtà dal suo particolare punto di vista, fatto di dettagli e prospettive insolite. Collabora con diverse agenzie che distribuiscono online le licenze delle sue foto. Molti dei suoi lavori sono in rete: http://tinyurl.com/dariosartini
PARLO DI VOLTI E PARLO DI SEGNI. Ogni lavoro umano lascia una traccia. Che sia un attrezzo rimesso al suo posto, XQ VROFR VXO WHUUHQR XQD EDOOD GL ´HQR XQD UHWH VXOOD ULYD una turbina che cattura l’energia di un corso d’acqua. L’obiettivo di Dario Sartini ne ha colte e isolate alcune, OH KD ´VVDWH LQ XQ ELDQFR H QHUR VHQ]D UXPRUH senza emozioni e senza tempo perchÊ ognuna possa raccontare piÚ liberamente le sue storie ed evocarne altre in noi che guardiamo. Storie del lavoro di una volta, che ci hanno solo raccontato o che ci può capitare di ritrovare all’improvviso sulla piazza di un paese deserto. Storie del lavoro che oggi manca, di cui ci parlano luoghi abbandonati o oggetti che aspettano di essere riscoperti e ripresi in mano. Storie di lavori nuovi, di cui cogliamo solo qualche sprazzo perchÊ non sono ancora state scritte.
PAESAGGI DEL LAVORO. PIENI E VUOTI. di DARIO SARTINI
COSE CHE PARLANO $WWUH]]L RUGLQDWL VXOOD SDUHWH GL XQÂRI´FLQD *XDQWL DSSHQD V´ODWL R XQÂDVVH VXOOD TXDOH q SDVVDWR qualcuno proprio poco fa. Macchinari fermi, non sappiamo da quanto. 5RWROL GL FDUWD URWROL GL ´HQR come grandi ruote immobili. Un teatro dei sogni improvvisato sulla spiaggia. Nessuno con loro, soli a raccontare.
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PAESAGGI DEL LAVORO. PIENI E VUOTI. di DARIO SARTINI
PERSONE CHE GUARDANO Cosa succede al lavoro? Le persone osservano le cose e i paesaggi di sempre. E si domandano. Osservano di lato, in ombra, sotto i portici di una piazza assolata, lungo un muro vicino al mare, nel cortile di uno stabilimento in piena attivitĂ . E quando scende la sera si avviano a guardare il lavoro di architetti e operai di qualche secolo fa. Intatto e pieno di luce.
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PAESAGGI DEL LAVORO. PIENI E VUOTI. di DARIO SARTINI
STRUMENTI CHE LAVORANO Geometrie di tubi e turbine, eliche e ingranaggi. Scolpiti nel bianco e nero, avviati da mani che non riusciamo a vedere, prendono ritmo e vita, sprigionano energie, spostano pesi e smuovono acque. Senza conoscere notte né giorno. Non così le mani veloci della merlettaia: non ci sono tombolo né pizzo senza di lei, tutt’una con il suo strumento di lavoro e la sua sapienza antica.
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