Romagolf

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!"#$ olf IN ATTESA DI REGISTRAZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA

MENSILE SUL MONDO DEL GOLF DELLA CAPITALE

In viaggio: Canton Ticino

numero 1 - giugno - 2012

Il Ristorante: Parco de’ Medici Wellness: St. Peter’s Spa

Olgiata torna la voglia di Open

LA NOTIZIA

IL PERSONAGGIO

PARCO DI ROMA CAMPIONE D’ITALIA

CLAUDIO AMENDOLA DAI “CESARONI” AL GOLF


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EDIT0RIALE

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ari amici, eccoci di nuovo qui. Il secondo numero di “Romagolf” è più ricco di notizie e di pagine. Speriamo di averlo migliorato anche nell’aspetto e nella grafica. Il nostro obiettivo è far diventare questa rivista un punto di incontro per tutti gli appassionati. E un riferimento anche per i circoli e le associazioni. Alcuni hanno già capito lo spirito e la funzione di queste pagine. Altri ancora no. Ed è per questo che rinnoviamo l’invito a scriverci, a inviarci mail a telefonarci, per mandarci notizie, curiosità, annunci. Insomma tutto quello che vi piacerebbe trovare su un giornale che parla di golf della nostra Regione. Un saluto e tanti complimenti alla squadra del Parco di Roma che al termine di un appassionante e combattuto derby con gli amici/rivali dell’Olgiata, si è aggiudicata i Campionati Nazionali Assoluti a Squadre. Una importante affermazione che porta onore non solo al golf club di via dei Due Ponti ma a tutta la nostra città, sempre più protagonista a livello nazionale in questo sport. E un saluto va anche al circolo dell’Olgiata, che ha sì perso il derby della Capitale, ma ha vinto, eccome, la scommessa del rinnovamento e del rilancio. I lavori di rifacimento hanno restituito un percorso che è risalito ai vertici nazionali. Tanto che in futuro potrebbe tornare degnamente ad ospitare gli Open d’Italia. In questo numero vi raccontiamo storia e curiosità di questo splendido golf club. Oltre all’Olgiata troverete anche un invito al viaggio, poco oltre confine, nel Canton Ticino che accanto a natura, storia, arte ed enogastronomia di qualità, offre tre splendidi percorsi pieni di fascino e tradizione. Abbiamo poi visitato il ristorante del Parco dei Medici, una piacevole sorpresa che accoglie i golfisti alla fine delle canoniche 18 buche. Poi giovani, tecnica, wellness, psicologia, insomma un bel po’ di notizie e approfondimenti che speriamo siano di vostro interesse. Concludiamo con un appello. Questa rivista, la sua nascita e la sua sopravvivenza, sono una vera sfida. Ci rendiamo conto che il periodo non è fra i più favorevoli, ma chi ama il golf non può farsi spaventare da un piccolo sacrificio. E allora fatevi avanti! Basta poco. Siamo convinti che sia interesse di tutti far sopravvivere questa pubblicazione. Ci rivolgiamo in particolare agli eventuali inserzionisti. Volete farvi conoscere? Volete far conoscere la vostra attività? Volete aiutarci a parlare di golf? Allora acquistate qualche piccolo spazio pubblicitario. Ve ne saremo grati. Non solo noi, ma tutti i golfisti laziali che potranno continuare a leggere e a essere informati sulle attività che si ! svolgono sul nostro territorio.

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EDITORIALE

IL RISTORANTE PARCO DE’ MEDICI

Roma GOLF

Piatti tradizionali e familiarità PAG.

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DI

ANDREA CUOMO PAG.

WELLNESS

LA NOTIZIA Il Parco di Roma Campione d’Italia PAG.

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IL CIRCOLO Olgiata, voglia di Open DI

BENEDETTO LATTANZI PAG.

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UNDER DICIOTTO

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Renato e Vittoria campioni del futuro

IL GREEN DEI FAMOSI Claudio Amendola Dal set al golf DI FRANCESCO

DI

DANIELA PERSIA PAG.

ACAMPORA PAG.

DIRETTORE RESPONSABILE Sandro Marini EDITORE: Memori

Hanno collaborato a questo numero

DANIELA CIRRINCIONE PAG.

numero in attesa di registrazione

Piazza Grazioli 18, 00186 Roma STAMPA: Del Gallo editori ZI Santo Chiodo 06049 Spoleto

La St. Peter’s Spa si veste a festa DI

MENSILE SUL MONDO DEL GOLF DELLA CAPITALE

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FRANCESCO ACAMPORA DANIELA CIRRINCIONE PIERLUIGI COLONNA ANDREA CUOMO BENEDETTO LATTANZI ANNA MACI RUGGIERO PALOMBO DANIELA PERSIA STEFANIA TAMBURELLO

CONTRIBUTI FOTOGRAFICI SERGIO FANTONI DARIO SARTINI La foto di copertina è di DARIO SARTINI

redazione.romagolf@gmail.com

L’ANGOLO DELLA TECNICA

IN VIAGGIO CON LA SACCA Addressarsi sulla palla

Canton Ticino il paradiso dietro l’angolo DI

DI

PAG.

DANIELA CIRRINCIONE PAG.

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Parliamo di stress PAG.

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L’EVENTO Profumo di Roma al Marco Simone 2

PAG.

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IL PARERE DELLO PSICOLOGO GOLF IN ROSA

MONTE DEI PASCHI DI SIENA Pensioni, “Previsionari” uno stumento per i giovani

PIERLUIGI COLONNA

DI

In compagnia o da soli?

ANNA MACI PAG.

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PAG.

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CONTROEDITORIALE

ASSOCIAZIONI E CIRCOLI News ed eventi PAG.

DI STEFANIA TAMBURELLO

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Mario Camicia uno, solo, inimitabile DI

RUGGIERO PALOMBO PAG.

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LA NOTIZIA

Il Parco di Roma Campione d’Italia

Nelle foto, il pres. FIG Franco Chimenti e il pres. FIG Lazio Carlo Scatena alla serata di premiazione della squadra del Parco di Roma

e il titolo alla sua squadra prevalendo su Edoardo Torrieri. I numeri sono eloquenti: dei sette incontri disputati, quattro sono andati alle buche di spareggio e due si sono conclusi alla 18. I doppi sono terminati in parità con le vittorie degli ragazzi del Parco di G&CC. La squadra del club olgiatini Valerio Pelliccia/ Roma hanno vinto i di Via due Ponti si è imposta Philip Geerts (2 up su EnCampionati Nazionali sui cugini per 4/3. L’entu- rico Di Nitto/Andrea SaraAssoluti a Squadre 2012 siasmante finale si è decisa cino) e di Renato Paratore/ in un tiratissimo derby sull’ultimo match e alla 20ª Fabrizio Marzilli (alla 22ª con l’Olgiata disputato a buca, la seconda supple- su Stefano Pitoni/Edoardo fine aprile sul percorso del mentare, quando Michele Torrieri). Nei singoli c’è Castello di Tolcinasco Cea ha dato il punto decisivo stata botta e risposta con i

Il Parco di Roma si aggiudica i Campionati Nazionali Assoluti a Squadre, battendo l’Olgiata in un entusiasmante derby

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successi per il Parco di Roma di Andrea Saracino (2 up su Philip Geerts) e di Enrico Di Nitto (alla 20ª su Stefano Pitoni) e per l’Olgiata di Filippo Troiani (4/3 su Fabrizio Marzilli) e di Valerio Pelliccia (alla 19ª su Renato Paratore). Poi, sul 3-3, la prodezza di Cea. Per arrivare in finale i vincitori hanno eliminato nei match play Gardagolf (5-2) e i campioni uscenti di La Margherita (5-2). L’Olgiata ha sconfitto Milano (4,5-2,5) e Royal ! Park I Roveri (5-2).

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IL CIRCOLO

Olgiata, voglia di Open

Dopo un accurato restyling firmato da Jim Fazio, il prestigioso percorso dell’Olgiata è ancora più affascinante 4

di BENEDETTO LATTANZI FOTO DI DARIO SARTINI


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e fino a qualche mese fa il percorso dell’Olgiata Golf Club era considerato uno dei più belli e di maggior prestigio della Penisola, oggi, dopo l’importante restyling, concluso da poco, il campo è diventato davvero straordinario e pronto per accogliere nuovamente un Open nella Capitale. «Se la Federazione domani ci chiedesse di organizzare l’Open d’Italia noi saremmo pronti», dice con una punta di soddisfazione il direttore del circolo Mauro Guerrini. Negli ultimi tempi sono state realizzate importanti modifiche al

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percorso che hanno cambiato il volto di gran parte delle buche. «Il grosso dei lavori è terminato un mese fa, stiamo lavorando sugli ultimi dettagli», spiega Guerrini.

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styling: la 2, la 3 e la 12. Tutte le altre, per un motivo o per un altro, sono state trasformate con modifiche più o meno profonde. Alla 5, per esempio, è stato allargato il fairway e sono stati creati cinque picRestyling firmato coli bunker. Alla 6 è stato da Jim Fazio realizzato un lago di circa Per adeguare il campo alle 4.000 metri quadrati mentre esigenze dei giocatori e so- lungo la buca 8 è stato creato prattutto per mantenerlo al un ruscello di 400 metri di passo con i nuovi materiali lunghezza che passa davanti utilizzati, il Consiglio diret- al green. L’ostacolo interessa tivo dell’Olgiata ha richia- sia il primo colpo dal tee mato l’architetto statunitense che il secondo al green», Jim Fazio che già nel 1996 precisa Guerrini. aveva messo la firma su al«Per quanto riguarda le cune modifiche apportate seconde nove, variazioni soal disegno originale dell’in- stanziali sono state apportate glese Charles Kenneth Cot- alla buca 10, dove è stata ton. «Solo tre buche non raddoppiata la superficie del sono state coinvolte nel re- green, davanti al quale è

stato creato un ruscello a difesa della buca. Questo corso d’acqua passa poi davanti al tee della buca 18 e arriva al green della buca 15 che è stato avanzato di 80 metri rispetto alla posizione precedente. Un’altra modifica apportata alla 15 è stata quella di eliminare la pendenza di 30 gradi e modellarla per rendere la zona d’atterraggio della palla più morbida. Sono stati aggiunti dei bunker e modificati anche i tee di partenza. Forse la 15 è diventata la buca più bella del campo», dice Guerrini.

Novità anche alle strutture sociali Ma il restyling, costato circa 1,5 milioni di euro,

non ha interessato solo il campo da gioco. Il Consiglio ha programmato importanti interventi anche alle strutture sociali del circolo che lo scorso anno ha festeggiato i suoi primi 50 anni. «Nell’area attuale del caddy master verrà spostato il proshop e sarà realizzata un’ampia zona di passaggio per tutti i giocatori che andranno nel nuovo spazio più funzionale e accogliente occupato dal caddy master. I maestri avranno un’area per le lezioni video in cui troveranno posto anche un simulatore di gioco e un putting green interno in sintetico. Verrà allargata la palestra e saranno creati nuovi spogliatoi anche per gli ospiti».


SILVIO GRAPPASONNI: L’OLGIATA È IL MIO CAMPO L’ex pro, oggi apprezzato commentatore di Sky Sport, golfisticamente è nato su questo percorso. “Ho l’imprinting ‘olgiatino’”, afferma Silvio ricordando le sue prime lezioni con il padre Ugo, uno dei più importanti golfisti italiani. «L’Olgiata? È il mio campo, quello con la ‘C’ maiuscola». Non ha dubbi Silvio Grappasonni, ex golfista professionista e oggi commentatore di golf per Sky Sport. «Anche se da tanti anni vivo a Milano, quando mi chiedono da quale club vengo dico sempre l’Olgiata: ho l’imprinting ‘olgiatino’, quello è e quello rimarrà», afferma Grappasonni, figlio d’arte (suo padre Ugo è stato uno dei più importanti golfisti italiani). «Siamo stati i pionieri all’Olgiata. Mio padre si è trasferito a Roma con la famiglia nel 1967. Ricordo ancora che l’ingresso principale veniva aperto a mano dal guardiano», racconta Grappasonni, all’Olgiata dal 1969/70 al 1998-99. «Golfisticamente sono cresciuto qui, con mio padre Ugo che mi dava le lezioni. Era il maestro un po’ di tutti i soci che frequentavano il circolo. Qui ho fatto le mie prime gare a livello nazionale, i miei primi campionati italiani individuali, i campionati a squadre ottenendo le prime vittorie con i colori dell’Olgiata: eravamo davvero forti», sottolinea Grappasonni. «Il nostro era uno dei circoli di punta nell’ambito del golf nazionale con tanti giovani promettenti» racconta ancora Grappasonni. «Tre o quattro sono arrivati anche in nazionale maggiore. Ricordo Francesco Piermarini, Marco Zonchello che sono ancora soci dell’Olgiata, Andrea Pischiutta che è l’attuale presidente del club. Ma la scuola dell’Olgiata ha continuato e continua a raccogliere successi. Uno degli ultimi nomi più importanti usciti da lì è Andrea Pavan, golfisticamente cresciuto con il maestro Filippo Del Piano, che ha insegnato all’Olgiata dal 1972 al 2000», evidenzia il commentatore di Sky che in un’ipotetica classifica dei migliori campi italiani mette l’Olgiata sul podio, al secondo posto a pari merito con Bogogno Bonora e dietro Castelconturbia.

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I giovani sono il futuro dell’Olgiata Come tutti i circoli che si rispettano un’attenzione particolare è dedicata alla scuola per le giovani leve. «Ci teniamo moltissimo all’attività dei nostri soci più giovani perché rappresentano il fu-

turo dell’Olgiata inteso come valore sportivo», prosegue Guerrini. «Sono i giovani che partecipano ai campionati nazionali, alle gare federali. Sono i giovani che portano il nome dell’Olgiata in giro per l’Italia. I nostri maestri sono molto bravi e

IL PRESIDENTE, ANDREA PISCHIUTTA

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Andrea Pischiutta, 54 anni, è l'attuale presidente dell’Olgiata Golf Club, di cui è socio dal 1968. Imprenditore, ottimo giocatore di golf, ha iniziato a calcare i green nello stesso periodo di Sivlio Grappasonni. Ha vinto due campionati Italiani di golf. Le sue esperienze, da dirigente lo hanno visto dal 1984 al 1990, e poi dal 1993 al 2001, consigliere dell’Olgiata Golf Club; dal 1984 al 1986 Segretario del Comitato Giovanile della Federazione Italiana Golf; nel 1986 membro del C.O. del 53° Open d’Italia a Bergamo; dal 2002 al 2008 Presidente del Comitato Regionale Laziale della Federazione Italiana Golf; dal settembre 2008 Consigliere Nazionale della Feder Golf; dal novembre 2008 Responsabile del settore formazione e Scuola di Golf.


CLUB DEI GIOVANI

LA CURIOSITÀ

L’attenzione e il rispetto dell’etichetta sono fondamentali per poter partecipare al Club dei Giovani e, in generale, per far parte del Circolo. Ecco le norme di comportamento che i giovani golfisti devono rispettare: 1) Mantenere sempre un comportamento educato e sportivamente ineccepibile sul campo, nei locali del Circolo e nei circoli di golf ospitanti. 2) Indossare, in occasione delle sedute di allenamento e delle gare, divise del Circolo (sono vietati i jeans, le Tshirts, i pantaloni “cargo”, i bermuda da spiaggia). 3) Partecipare alle lezioni e agli allenamenti tecnico sportivi pianificati dallo staff tecnico, salvo valide giustificazioni fornite in tempo utili. 4) Mantenere i telefoni cellulari spenti durante l’allenamento e le competizioni. 5) Concludere sempre qualunque giro di gara (il ritiro è consentito solo in caso di problemi fisici). 6) Informare tempestivamente il Circolo in caso di impossibilità a partecipare alle competizioni alle quali si è iscritti. 7) Presenziare alle premiazioni, sopra tutto in caso di vittoria. 8) Divieto assoluto di fumare e bere alcolici (allontanamento immediato). 9) Puntualità agli appuntamenti. 10)Tenere sempre in ordine il proprio equipaggiamento.

L’Olgiata Golf Club in una tesi universitaria L’Olgiata Golf Club materia di studio all’università. Nell’anno accademico 2008/2009, uno studente della Luiss Guido Carli di Roma, Gianmarco Bortignoni Fidis si è laureato in Economia e gestione delle imprese con una tesi sulle “Strategie competitive nel settore del golf italiano: il caso Olgiata Golf Club Roma”.

hanno contribuito a far eccellere negli ultimi anni i nostri giovani in diversi campionati italiani: uno su tutti, Mattia Miloro, che è passato professionista lo scorso anno insieme con Marco Fabio Mari. Stanno facendo le prime gare dei circuiti professionistici», sottolinea il direttore. «Attualmente i giovani agonisti sono 43, poi

c’è una larga base formata da altri ragazzi e ragazze altrettanto bravi da cui, ogni tanto emerge qualcuno. Per i successi dei nostri giovani dobbiamo dire grazie al gruppo dei maestri guidato da Aldo Trillini e composto da Alessandro Trillini, il figlio, Carlo Basciu, Gianfranco Riandi e Daniele Ba! gliano».

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IL GREEN DEI FAMOSI

Claudio Amendola

Dal set al golf «Tutto è cominciato girando una puntata de I Cesaroni al Parco di Roma - racconta l’attore romano da lì è scattata una passione immediata» di FRANCESCO ACAMPORA

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foto di SERGIO FANTONI


Cosa rappresenta il golf nella tua vita?

Per adesso rappresenta una grandissima valvola di sfogo. Un modo divertentissimo per scaricare tanta tensione, per stare all’aria aperta, che è uno dei grandi valori aggiunti di questo sport, e l’occasione per coniugare il viaggiare, che è una delle cose che mi piace di più al mondo, con una passione. È innegabile che i campi da golf sono sempre nei posti più belli del mondo, con alberghi meravigliosi.

successo nella vita, avere incontrato una donna (l’attrice Francesca Neri, n.d.r.), averla sposata ed aver scoperto che la sua massima gioia è sapermi a giocare a golf, è stata la conferma che ci ho preso nella scelta. Francesca è molto tollerante, perché mi dice che quando torno a casa dopo aver fatto 18 buche sono l’uomo più buono del mondo. Sono appagato, sono tranquillo, sono felice e sono disponibile per loro. Ed è vero! Tu hai un figlio con Francesca, no?

Sei arrivato anche abbastanza tardi a questo sport. Qual è la storia dell’avvicinamento?

Sì, un figlio di 13 anni, che d’estate gioca a golf. D’inverno gioca a calcio, invece. Non è ancora stato È nato dal fatto che in preso completamente. Ma una puntata de I Cesaroni è vero che il golf è totalizla famiglia veniva a giocare zante, secondo me. Almeno, a golf. Che era un fatto epoi primi anni deve esserlo. cale per i Cesaroni! E quindi che conoscevo solo a livello Al di là dell’approccio Se no il miglioramento tarda sono venuto qui al Parco di di saluti, e da lì è scoppiata che ci hai raccontato, a venire; hai bisogno di imRoma, che era la location una passione immediata. la tua idea del golf prima pegno, di costanza, hai biin cui si girava, esattamente Ho capito che era uno sport di conoscerlo qual era? sogno di crederci, di entuQuella di uno sport snob, siasmarti, di pensare al golf come su qualunque altro set che si poteva imparare, che di tutti i giorni. Ho girato non era impossibile. E poi non competitivo. Non un anche quando sei a casa. E le scene che dovevamo fare mi è scattata subito una vero sport, insomma. La a me capita. A casa sto semnormalmente, guardandomi grande costanza, una grande stessa cosa mi era già successa pre a puttare… un po’ intorno, anche con voglia di migliorare, che è con la vela. Anche quello Beh, Sylvester Stallone in un aria un po’ snob, scettica. fondamentale in questo mi sembrava uno svago, e un’intervista disse che lui «Ma che è sto’ sport un po’ sport. La voglia di migliorarti non uno sport. Poi ho co- viveva per il golf: mangiava così?». continuamente. Non dare nosciuto dei velisti che mi golf, respirava golf e Poi c’era questa inquadra- mai nulla per acquisito, in- hanno portato a fare una pensava al golf in tura in cui dovevo simulare somma. Infatti, ancora oggi, regata. È finita che mi sono qualunque momento: un colpo da golf: m’hanno tutti i giorni sono diversi: il comprato la barca! Poi ho da quando si faceva la messo un ferro in mano, ho giorno prima pensi d’aver preso la mazza da golf è mi doccia ai momenti più intimi. Mentre girava tirato… e ho preso la palla! acquisito una cosa, e il gior- sono venduto la barca. un film a Roma, appena Allora mi sono detto: «Allora no dopo vai in campo e Il golf è uno sport totalizzante. E questo possibile scappava a se po’ fa, allora se po’ prende non te la ricordi più. giocare con tre maestri assta palla!». Quindi, sono Però è stato proprio questo ad alcuni crea anche sieme. uscito da quella giornata che mi ha affascinato: la vo- problemi nella gestione Lo capisco. Lo capisco con la convinzione che ci glia di misurarsi con se stessi del rapporto con la perché, come dicevamo, il potevo provare. prima che con l’avversario. famiglia. Tu come golf è totalizzante. È vero E appena ho finito di gi- In fondo l’avversario nel te la cavi? Premesso che mi considero pure che, e a me è già capirare ho preso l’appuntamen- golf esiste solo nel matchto con Carlo Lattanzi (pro play; se no esisti tu. Tu e il un uomo molto fortunato tato anche se gioco solo da per tutto quello che mi è due anni, che ci sono dei del Parco di Roma,n.d.r.), tuo gioco.

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momenti in cui capisci che devi mollare un attimo. Dieci giorni di stop ogni tanto fanno bene. Qual è il tuo handicap attuale?

Gioco 20. Ero arrivato a 18.4 ma sono risalito. È lo scalino, no? Mi sono reso conto che ci sono degli step. A un certo punto, e ci sono quasi, c’è un altro passo da fare; poi ce ne sarà un altro fra un paio d’anni, poi un altro ancora. È lunga! Sono passi che si fanno, come tu hai già capito, quando ci si rimette in discussione.

Sì, e anche capendo che si può cambiare qualcosa nello swing. Si cresce settimana dopo settimana, e bisogna essere pronti a rivedere dei piccoli vizi che si sono presi in questi anni. È bello proprio per questo. Perché c’è un miglioramento non solo le-

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gato a quanto si gioca: «gioco tanto, e quindi ora la prendo bene». Invece, no. La prendo sempre meglio se faccio determinati movimenti. Dopo quanto hai comprato la tua prima sacca?

Non subitissimo, perché volevo essere sicuro. Dopo un paio di mesi, direi. Sono sempre pochi, no?

aver giocato durante la settimana. E non la pigli mai! E collezioni virgole su virgole. Per questo nei periodi fermo ne approfitto per giocare di più. Ma rimane comunque, uno svago, una passione; il lavoro è lavoro. Hai detto che sei un uomo fortunato, e mi pare di capire che le cose nella vita ti sono sempre un po’ capitate per caso. Anche il tuo esordio nel lavoro da figlio d’arte.

lavoro lo troverò». Oggi non è più così. E in effetti un lavoro l’ho trovato. Ma i tuoi (padre e madre sono stati due attori e tra i più famosi doppiatori italiani, n.d.r.) spingevano per questo?

No, assolutamente no. Non mi spingevano, ma speravano solo che nella vita In questo periodo, come facessi qualcosa che mi piacapita nella vita di un attore, cesse. Ed è quello che io non stai lavorando. spero per i miei figli. E in Quindi stai giocando molto? effetti quell’occasione l’ho Sì, è stato proprio scienAssolutamente sì! È stato sfruttata bene. Ma non votifico. Io sto molto lavoran- il frutto di un incontro tra lendo, direi. Con la leggedo. Sul campo, però! Mi mia madre e il regista Franco rezza che non avevano gli sono proprio preso un pe- Rossi, con cui erano molto altri che partecipavano al riodo libero per stare un po’ amici. Lui cercava un ragazzo provino, perché loro ci tea casa con la famiglia e per di 18 anni, romano, con nevano. A me non imporgiocare e migliorare. Per for- una certa corporatura. Io tava nulla, e lo stavo facendo tuna il mio lavoro me lo aveva appena finito la scuola solo per mamma. Evidenpermette. Quando lavori la e non avevo ben capito che temente questo ha funziosveglia è presto e la giornata cosa fare. Però sapevo che nato, e poi probabilmente è totalmente impegnata, qualcosa avrei fatto. Erano c’era una dote che ha conquindi non giochi; però anni, 35 anni fa, in cui po- tribuito, un dna che conta t’iscrivi a tutte le gare senza tevi ancora dire «Vabbè, un abbastanza.


E questa è stata la prima delle casualità importanti della tua vita. E poi c’è l’incontro con tua moglie.

Eravamo in quel momento, tra gli attori più noti in Italia, ma stranamente non ci eravamo mai sfiorati. Appena ci siamo sfiorati… eccoci qua dopo 16 anni. La chimica ha funzionato. Tornando al golf, quali sono secondo te pregi e difetti del golf in Italia oggi?

Il pregio che non mi aspettavo di trovare, soprattutto in questo circolo, è aver trovato un’amalgama di persone d’estrazione diversa, ma legati da una passione che li rende tutti uguali. Credevo di trovare persone molto, molto diverse da quelle che ho trovato. È uno sport molto popolare il golf. Non è vero che è uno sport d’élite, ed è anche falso che sia uno sport troppo dispendioso. È chiaro che andare a correre costa meno, ma ormai non è più così inaccessibile. Credo che sia un pregio, perché lo sport più è ampio, più è trasversale e più funziona. I difetti risiedono ancora in qualche eccesso d’etichetta, in qualche atteggiamento in determinati circoli che a me non piace molto e in un po’ troppa disattenzione da parte dei golfisti nel rispetto dei campi. Uno si rende perfettamente conto se ha tirato un colpo in green che può aver lasciato un pitch-mark; te lo devi andare a cercare e rimetterlo a posto. Allo stesso modo, rimettere a posto un bunker è come pulire la tazza del gabinetto dopo esserci an-

dato. Questa è una cosa che va migliorata e che in Italia è ancora un po’ da insegnare. Poi, sono un po’ di parte forse, ma non trovo tanti difetti nel golf italiano. Si dovrebbero aprire più campi pubblici, si potrebbero fare più iniziative coinvolgendo le scuole. Insomma, continuare a svecchiare un po’ l’immagine. Poi vecchio il golf non lo è. Questo circolo è pieno di ragazzi e ragazzini. Si pranza assieme e poi si va a giocare, come al Circolo tennis. Ed è molto aggregante. A che handicap punti d’arrivare?

Punto alla prima categoria. Spero di arrivarci nel giro di 5 anni. Voglio entrare in seconda entro l’anno, e ci riuscirò (ci sono quasi). Poi io dico 5 anni, ma se sono tre, meglio. Poi fra pochi anni sono senior, e me ne voglio ap! profittare!

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IN VIAGGIO CON LA SACCA

Drive e approcci tra montagne imponenti, verdi colline e laghi azzurri

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di DANIELA CIRRINCIONE

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erra di contrasti naturali straordinari, il Ticino è un Cantone svizzero dalla personalità singolare. È interamente adagiato a sud delle Alpi, ha come lingua ufficiale l’italiano e, lungo i 100 km che separano il San Gottardo dal Mendrisiotto, offre l’intera tavolozza dei paesaggi europei. Ghiacciai scintillanti, selvagge vallate alpine, verdi colline

ricoperte di ulivi e viti, laghi azzurri e incantevoli immersi in parchi dalla vegetazione rigogliosa, tipicamente mediterranea. E non mancano oasi dal clima subtropicale, come le isole di Brissago, circondate dalle acque del Lago Maggiore: un vero gioiello naturale che affascina con le sue piante e fiori esotici e tropicali dai mille colori e profumi. «In estate qui è così bello

- raccontano i ticinesi - che di notte le stelle si accalcano nel cielo per trovare un posticino da cui ammirare questo paradiso». E, in effetti, l’estate è la stagione magica del Ticino, meta prediletta dagli escursionisti, dagli amanti della natura, ma anche della cultura e della buona gastronomia. Direi una destinazione dalle mille sfaccettature, in cui l’atmosfera cordiale e familiare tipica


Canton Ticino il paradiso dietro l’angolo della cultura italiana si unisce alla qualità e all’efficienza propriamente elvetiche. Qui la storia, le tradizioni e i dialetti ticinesi s’intrecciano con quelli delle vicine regioni italiane. Anche l’arte e l’architettura sono di casa in Ticino. E i musei, le collezioni private, le grandi esposizioni annuali, le manifestazioni musicali e cinematografiche dimostrano che questa tradizione culturale

è tuttora vivacissima. Ricordiamo, ad esempio, che ogni anno ad agosto Locarno presenta con orgoglio quello che viene definito il più importante evento culturale della Svizzera: il profumo della celluloide inebria la città per undici giorni di cinema mondiale. Oltre al famoso Festival del film, Locarno in estate ospita anche Moon and Stars, kermesse internazionale che trasforma

Piazza Grande in un tempio della musica rock e pop. Un’altra città da visitare è sicuramente Bellinzona, capitale del Cantone, sovrastata dalla presenza magnifica e imponente dei tre castelli medievali, Castelgrande, Montebello e Sasso Corbaro, dichiarati patrimonio Unesco. Mentre le regioni dei laghi, le colline che li incorniciano, le borgate conservano numerose residenze si-

gnorili barocche e neoclassiche. Qui, inoltre, si può scoprire l’autenticità della gastronomia tradizionale ticinese, ancora viva in particolare nei grotti, piccole trattorie e tipici ritrovi popolari, che derivano dalle dispense invernali di vino e salumi. A chi non sa rinunciare alle spiagge e al relax, il Ticino, definito l’angolo mediterraneo della Svizzera, dà il suo benvenuto nei nume-

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rosissimi lidi che caratterizzano la zona centrale dei laghi. Da Locarno a Caslano, passando per Castagnola, Melide e Astano, non resta che prendersi qualche minuto per scegliere in quale stabilimento balneare approdare. Ma il Canton Ticino è anche golf. Tre percorsi, due dei quali risalgono agli anni Venti. Il più antico è il Golf Club Lugano, fondato nel 1923, un 18 buche (par 70 - 5.575 m.) molto tecnico inserito in uno splendido paesaggio prealpino. Si trova a pochi chilometri da Lugano, nei pressi dell’aeroporto di Agno. È il più vicino al confine con l’Italia. Disegnato originariamente dal-

l’architetto Donald Harradine, si sviluppa su un terreno pianeggiante, tra boschi di betulle, querce, pini, rododendri e azalee. A partire dal 1992 sono state realizzate importanti modifiche dall’architetto Cabell B. Robinson. Il percorso è considerato molto tecnico ed impegnativo per la presenza quasi costante di ostacoli d’acqua e di fairways stretti, spesso limitati dalla ricca vegetazione. Inoltre la presenza del fiume Magliasina che viene attraversato o costeggiato in ben otto occasioni. Il campo alterna buche lunghe, adatte ad un gioco potente, e buche più corte e meno ampie che esigono maggior precisione. I

PER LA PUBBLICITÀ SU ROMAGOLF contattare: redazione.romagolf@gmail.com

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INFO

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! DOVE DORMIRE Grand Hotel Eden, storico ed elegante 5 stelle a Lugano, Tel. +41(0)919859200, Fax +41(0)919859250, welcome@edenlugano.ch www.edenlugano.ch. Castello del Sole, hotel 5 stelle di lusso ad Ascona, Tel. +41(0)917910202, Fax +41(0)917921118, info@castellodelsole.ch, www.castellodelsole.ch. ! COME ARRIVARE L’aeroporto di Lugano-Agno è raggiungibile giornalmente da Roma con collegamenti operati da Darwin Airline, Alitalia e Swiss. Inoltre, gli aeroporti di Milano Linate, Milano Malpensa e di Milano Orio al Serio, sono raggiungibili dal Ticino in circa un'ora. Con l’auto o l’autobus si giunge da nord con l’A2 e il tunnel del Gottardo o, nella stagione estiva, valicando i passi alpini. Da sud è raggiungibile con l'Autostrada dei Laghi A9 da Milano o la A8 da Varese. La rete ferroviaria svizzera delle FFS collega il Ticino a Milano con partenze ogni ora. ! CONTATTI Ticino Turismo, Tel. +41 918257056, Fax +41 918253614, info@ticino.ch, www.ticino.ch

green si presentano sempre ben protetti dagli ostacoli naturali o artificiali. Per giocare è sufficiente avere un handicap pari a 36. Il Golf Club Patriziale Ascona nasce nel 1928. Le 18 buche, par 71 di 5948 m, si affacciano sul Lago Maggiore e si snodano fra alberi maestosi, in un paesaggio naturale di rara bellezza. Il percorso è pianeggiante e presenta un livello tecnico di tutto rispetto. Per poter giocare occorre avere un handicap non superiore a 30. Infine il Golf Gerre Losone, anche questo sul Lago Maggiore. Un bellissimo percorso inaugurato nell’estate del 2001. Costruito fra valli e boschi di castagno, il tracciato presenta notevoli difficoltà e varia di buca in

buca. L’architetto ticinese Peter Harradine è riuscito ad esaltare le bellezze naturali della zona e a creare un percorso interessante per giocatori di ogni livello. Losone ha green velocissimi e con difficili pendenze. Dopo un avvio con buche corte ma delicate, il campo si fa via via più difficile e tecnico fino alla 18. Una buca im-

pressionante, un lungo par 4 che finisce proprio dinanzi alla terrazza della club-house. Anche se è l’ultimo arrivato, il Golf Gerre Losone ha già trovato il suo spazio a livello internazionale. Dal 2006, infatti, a giugno ospita il Deutsche Bank Ladies Swiss Open, con le migliori giocatrici del Tour europeo e mon! diale.


MONTE DEI PASCHI DI SIENA

Pensioni, “Previsionari” uno strumento per i giovani P

arlare il linguaggio della generazione del futuro per avvicinare i giovani alla previdenza: è questa la novità di Previsionari, www.previsionari.it, l’ambiente web pensato da Axa Mps e BMps completamente dedicato alla previdenza, presentato da Alessandro Profumo, presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena, Fabrizio Viola, amministratore delegato di BMps, e Frederic de Courtois, amministratore delegato di Axa Mps. Un’occasione di dibattito e confronto nel corso della quale i vertici di banca e compagnia assicurativa hanno illustrato la partenza delle Settimane della previdenza, una serie di eventi e attività promozionali tra Roma, Catania, Parma e Siena varate con l’obiettivo di sensibilizzare sui vantaggi della previdenza complementare e su quanto sia importante prepararsi per tempo alla pensione. «Si tratta di una sfida che Banca Monte dei Paschi e Axa Mps hanno scelto di raccogliere con decisione - ha sottolineato Profumo - sia sul fronte della costruzione di un nuovo modello di protezione per rispondere ad aspettative crescenti, sia su quello della comunicazione e dei nuovi modi di raccontare un tema ancora scarsamente percepito e poco conosciuto come la previdenza. Grazie alla partnership strategica con Axa, puntiamo con decisione a declinare l’ambizione condivisa di fare della banca un luogo di protezione, un evento profondamente innovativo in Italia che arricchisce il mestiere tradizionale della banca, trasformando ogni filiale bancaria in un polo di riferimento, in cui la clientela possa soddisfare le sue necessità di protezione e sicurezza affidandosi a soluzioni assicurative chiare e semplici, nell’ottica di un rapporto improntato su immediatezza, vicinanza, qualità della relazione e fiducia». «C’è ancora molta strada da fare per favorire la diffusione di una cultura previdenziale», ha commentato de Courtois. «Tra le sfide, la più importante è la necessità di sostituire il concetto di previdenza integrativa con quello di previdenza “integrata”, ovvero un approccio d’insieme ai temi della longevità e della previdenza, capace di inglobare la previdenza integrativa e la

Da sinistra: Fabrizio Viola Ad MPS, Alessandro Profumo Presidente MPS, Frédéric de Courtois, presidente Axa-MPS, Michele Spagnuolo Axa-MPS

Long Term Care. A questo si aggiunge un altro tema chiave: la scoperta di modi nuovi di raccontare la previdenza, con particolare attenzione ai giovani. È in questo contesto che nasce Previsionari, il nuovo ambiente web sulla previdenza capace di parlare il linguaggio della generazione del futuro, in un’ottica di responsabilizzazione sull’importanza di pianificare per tempo il proprio futuro e la propria pensione. Parlare di previdenza oggi deve andare al di là del business. È un dovere sociale che abbiamo a livello di singoli individui, ma soprattutto a livello di operatori del mercato. E anche questo vuol dire essere Previsionari per una compagnia, Axa Mps, che si colloca fra i leader di questo mercato». «È più che mai importante rilanciare il tema previdenziale, con particolare attenzione alle nuove generazioni, maggiormente colpite dalle trasformazioni in atto», ha sottolineato Viola. «Banca Monte dei Paschi di Siena lo sta facendo insieme ad Axa Mps promuovendo le Settimane della Previdenza, iniziative di education e dibattito aperto sulle nuove sfide previdenziali attraverso tutta la rete Montepaschi e rivolte al mondo istituzionale, alla stampa e ai nostri clienti. Il welfare privato è una sfida che banca e compagnia hanno raccolto da tempo: insieme vogliamo dare certezze sul futuro, in particolare ai più giovani, perché la previdenza è oggi più che mai un’opportunità». !

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L’EVENTO

del Marco Simone di Guidonia abilmente modellato dall’architetto statunitense Jim Fazio con tanti personaggi del mondo dello sport, della cultura e delle istituzioni. In competizione Giacomo Crosa del Tg5 ma anche attori come Michael Reale e Davide Devenuto di Un posto al sole e campioni come Michael Mair. In campo anche il principe Filippo Pacelli. In premiazione il presidente del club Fabio Virgilii, Laura Biagiotti, Sabatino Leonetti, vice presidente del Consiglio Provinciale, Silvana Giacobini e il presidente della Fig, Franco Chimenti, che ha promesso di portare di nuovo al Marco Simone l’Open d’Italia, colpito dalla sua bellezza. Primo premio di prima categoria a Stefano D’Orazio che con 39 ha battuto di tre lunghezze Fabrizio Avenati. In seconda categoria vittoria di Sandro Balsamà con 39, a un punto da Adelaide Ventura. In terza vittoria di Leonardo Pagni che con 42 ha battuto di due punti proprio Michael Reale. Ladies a Carla Barattelli con 38 e seniores a Caterina De Gasperis con 38. I lordo con 39 a Marco Moriconi. Competizione ma anche spazio per i neofiti, che dalle 14 alle 16 hanno potuto usufruire presso il driving range delle lezioni gratuite dei maestri del club. a Città Eterna è da fragranza più famosa: Roma. Grande novità poi con la sempre nei pensieri La prestigiosa Roma Classic prova di ballo - dalle 16 alle della stilista Laura by Laura Biagiotti Parfums, 18 - a cura dei personal Biagiotti che non a nel solco della grande tra- dancer di Simone Di Pacaso ha dedicato al dizione golfistica della Ca- squale e fruibile da tutti. Natale di Roma una gara pitale, è stata giocata il 21 Tutto ciò ha rappresentato di golf all’insegna della sua aprile, sullo splendido campo un grande appuntamento

Profumo... di Roma Sfilata di vip alla Roma Classic by Laura Biagiotti Parfums al Club Marco Simone 20 di Guidonia

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per il Gruppo Biagiotti, che ha sempre creduto e investito molto nel golf, ama e segue lo sport ed è stato tra i primi sponsor dell’ambiente. «Il crescente desiderio di verde di ognuno di noi e uno stile di vita sano e sportivo spiega Lavinia Biagiotti Cigna, vice presidente Gruppo Biagiotti - rappresentano il nostro obiettivo principale». Leit Motiv della gara la bellezza e l’eleganza ben rappresentate dal prestigioso profumo Roma by Laura Biagiotti. Il Marco Simone - che comprende 27 buche estese su 110 ettari di natura incontaminata - è a soli 17 chilometri dal Campidoglio ed è un circolo unico al mondo con la vista, dalla buca 18, della cupola di San Pietro: uno spettacolo che

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aggiunge decisamente emozione al gioco. Il tracciato vanta inoltre una club house di ben 7.000 metri quadrati, ha ospitato nel 1994 l’Open d’Italia ed è considerato uno dei migliori campi d’Europa. Insomma un polo di attrattiva non solo per appassionati golfisti ma anche per tutti coloro che amano essere circondati dalla natura. ! Nelle foto: Michael Mair, Giacomo Crosa, Filippo Pacelli, Lavinia Biagiotti Cigna e gli attori Michael Reale e Davide Devenuto S. S. Golf Marco Simone Via di Marco Simone 84/88 00012 - Guidonia - Roma Tel.: 0774.366469

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IL RISTORANTE PARCO DE’ MEDICI

internazionalità che garantisce anche il consenso della clientela straniera dell’albergo. Tutto realizzato con cura e rigore. Ricco il tavolo degli antipasti caldi o freddi, che possono fungere da hors d’oeuvre o da contorno. Il meglio, per confessione dei giocatori-clienti e dello stesso chef, sta nelle verdure, sempre fresche di mercato: nella nostra visita tardo primaverile sui piatti di portata c’erano peperoni grigliati, melanzane, cicoria ripassata, un’allettante insalata nizzarda, una freschissima insalata di polpo, una carnosissima mozzarella di bufala al taglio. E poi delle alici marinate. E ancora una impeccabile Parmigiana di melanzane, unico piatto che Luciano è costretto a preparare sempre. «Non posso farlo mancare ai soci, se non lo propongo poi loro si lamentano», si lagna lasciando trasparire l’orgoglio. E dopo averlo assaggiato comome a casa. L’at- sbrachi. Ma, lasciatecelo dire, prendiamo il perché di tale mosfera e la cucina si sta davvero bene. Come plebiscito. Con buona pace del ristorante della a casa, appunto. degli ossessionati dalla linea. club house del Lo chef è Luciano Elia, «Nella parmigiana le melanGolf Club Parco 38 anni, romano di origine zane vanno fritte. È inutile de’ Medici piace a chi ri- campane, figlio d’arte (la inventarsi soluzioni light. cerca, tra una buca e l’altra, mamma è una cuoca). Ogni Semmai, meglio prederne rifocillarsi in una dimensione giorno prepara il pranzo per una porzione più piccola», domestica. Fuori e dentro chi prima o dopo essersi avverte lo chef. il piatto. Nessuna forzatura, espresso sul green (o magari Due i piatti principali, un nessun esperimento, nessuna a metà della fatica golfistica: primo e un secondo tenuti trasgressione, anche se un essendo il ristorante in pros- sempre in caldo. Noi abpizzico di creatività non simità della buca 1, della 10 biamo potuto assaggiare un manca. Ma non è questo il e della 18) vuole una pausa fresco Risotto con zafferano, luogo per folli avventure ga- ristoratrice senza stress. Nes- asparagi e pancetta e un stronomiche. Per esperienze sun menu: la proposta è a umoroso Arrosto di vitella sensoriali, come si dice oggi buffet, per non penalizzare con i funghi. Lo chef è semcon un po’ di snobismo. chi a tavola vuol trascorrere pre a disposizione per acNo, qui si parla il vernacolo poco tempo. La linea è quella contentare qualche richiesta della tradizione, della cucina regionale ita- alternativa dettata da regimi di declinato con liana, con ispirazione pre- alimentari, gusti e allergie. ANDREA una pronuncia valentemente romana e me- Una pasta con un sugo fresco CUOMO corretta e senza ridionale e qualche tocco di di pomodori e basilico si

Piatti tradizionali e familiarità La gastronomia regionale, con un tocco internazionale, servita in un’atmosfera domestica

Golf Club Parco de’ Medici

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Via Salvatore Rebecchini 39 00148 Roma, tel. 0665287345, fax 0665287366, golfclubpdm@sheratongolf.it

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può sempre avere: e guai a chi pensi che chiunque sarebbe in grado di improvvisarla. In cucina come nel golf la vera bravura sta nel non sbagliare i colpi apparentemente più semplici. Quelli in cui si perde la partita e la faccia… Uno dei vanti dello chef è la pasticceria, che cura da sé. Una pasticceria tradizionale, che punta tutto su una pasta frolla fatta come si deve, con le uova fresche e

sto faremo dei barbecue in terrazza per soci ma non solo”. Il ristorante della club house del Parco de’ Medici conta un centinaio di coperti in un’atmosfera resa confortevole dall’uso del legno e da un design non troppo invadente. È aperto tutti i giorni a pranzo tranne il martedì (quando il circolo è chiuso) e a cena solo per eventi o feste private. Chiuso per ferie, come tutto il circolo, a cavallo di Ferragosto. Nella bella stagione è posil burro; e fatta tutti i giorni. Il pranzo è accompagnato sibile mangiare in uno spetLuciano ne ricava crostate dai vini selezionati dai som- tacolare déhors con vista sul fresche tutti i giorni. Come melier del vicino albergo, e green. Gli amanti della priquella di visciole che con- quindi non esiste una vera vacy possono invece contare cludeva il buffet nel giorno e propria carta. Gli enoap- su un romantico soppalco. della nostra visita. E quella passionati non resteranno Il prezzo del menu a buffet a noi servita dallo stesso però delusi. Il maitre, Clau- completo è di 20 euro per i chef tiepida con ricotta e dio Vergara, è cortese e ap- soci (25 il sabato e la docioccolato che è tra i rari passionato. Come del resto menica) e di 34 per gli ospiti vanti della pasticceria ro- il direttore del circolo, Giu- esterni. Il vicino bar consente mana e che è un altro must seppe Bernava, che quasi un pranzo leggero (panini, di Luciano. Che lui ci guarda tutti i giorni mangia nel ri- gelati), e una prima colazione mangiare attendendo con storante. E che orgoglioso con cornetti e ciambellani discrezione cenni di appro- ci anticipa la novità del- freschi. Ampio parcheggio ! vazione. l’estate: «Da giugno ad ago- a pagamento.

LA CANTINA: CASALE DEL GIGLIO

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a tanti ammiratori e qualche detrattore l’opera di Antonio Santarelli nel territorio di Aprilia, prima di lui fuori dalle mappe degli enoappassionati. I primi ne lodano la lungimiranza e la qualità dei vini; i secondi lo accusano di fare prodotti troppo standardizzati, ma forse sono solo invidiosi del suo successo. Perché con Casale del Giglio Santarelli ha scritto una delle poche “case history” di successo nel sonnacchioso panorama enologico laziale. I vini con l’inconfondibile etichetta ottagonale sono ormai dei classici contemporanei. Frutto di un ambizioso progetto di ricerca e sperimentazione condotto per molti anni in un terreno enologicamente vergine, sono chiaramente ispirati al modello bordolese e californiano, per la vicinanza al mare del territorio; e per i vitigni scelti, per lo più internazionali. Tra le etichette, il proscenio spetta a due rossi: l’opulento Mater Matuta, prodotto solo nelle annate adatte da uve Syrah (85 per cento) e Petit Verdot; e il balsamico Madreselva, composto in uguali percentuali da Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot. Un vino quest’ultimo che pur essendo meno blasonato dell’altro, ha nelle ultime annate convinto di più. I monovarietali Petit Verdot, Cabernet Sauvignon, Syrah, Merlot (rossi), Sauvignon, Chardonnay, Petit Manseng (bianchi), gli uvaggi bianchi Satrico (Chardonnay, Sauvignon, Trebbiano) e Antinoo (Chardonnay e Viognier), il rosato Albiola e il dolce Aphrodisium completano una collezione che non ha pari per ricchezza e qualità nella nostra regione. !

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WELLNESS

La St.Peter’s Spa si veste a festa

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a storica Spa dell’Hotel Crowne Plaza Rome St. Peter’s è uno dei centri benessere più all’avanguardia della Capitale nell’offerta di trattamenti professionali specifici per la cura del viso e del corpo, che di sera si trasforma in una location di lusso per serate romantiche in coppia, divertenti feste tra amici e originali eventi aziendali all’insegna del benessere. Aperto 365 giorni l’anno, il centro si estende su di una superficie di 900 mq all’interno dell’albergo, DANIELA una struttura 4 stelle superior completamente CIRRINCIONE immersa nel verde di Villa Doria Pamphili, a pochi minuti dal Vaticano, e avvolge gli ospiti in un’atmosfera intima e raffinata. Oltre all’area beauty, con sei cabine dedicate ai trattamenti viso e corpo e all’estetica, la Spa offre un esclusivo Bagno Romano con sauna, bagno turco,


docce massaggio, idromassaggio, grotta Zen e una lussuosa zona relax a bordo piscina, con chaise longue, caminetto e degustazione di tisane. Mentre menu salutari e bilanciati sono disponibili sia in piscina che al ristorante dell’hotel. La St. Peter’s Spa è quindi l’indirizzo giusto per ritrovare non solo armonia e benessere, ma anche salute e bellezza, attraverso programmi personalizzati abbinati a una consulenza specializzata in tema di alimentazione, nutrizione e stile di vita. «L’efficacia dei nostri trattamenti - spiega Enrica Antinarelli, responsabile della Spa - è garantita dall’esperienza, dalla professionalità, dall’alta qualità dei prodotti scelti, quali Esthederm e Perricone, e dall’utilizzo di apparecchiature rivoluzionarie. Abbiamo proposte per tutti i gusti ed esigenze, dal massaggio ayurvedico a quello californiano, fino all’innovativo Oriental fusion massage, ideale per alleviare tensioni muscolari, e al Maternity massage, studiato per

Trattamenti professionali e serate esclusive nel centro dell’Hotel Crowne Plaza donare benessere alle donne in stato di gravidanza. Ma il nostro grande vanto è la Microvibrazione compressiva Endosphères Therapy, un rivoluzionario trattamento anticellulite che rimodella il corpo attraverso un’apparecchiatura medicale d’avanguardia, che agisce mediante oscillazioni meccaniche a bassa frequenza». Oltre ai trattamenti benessere su misura, la St. Peter’s Spa propone diverse formule di abbonamento, per accedere al Bagno Romano ogni qual volta lo si desideri, ma anche pacchetti giornalieri, come il Day Spa Break, che include l’ingresso al Bagno Romano e un trattamento viso o corpo a scelta, e poi gli originalissimi pacchetti serali per trasformare

il centro benessere in una vera e propria Spa privata. «Su richiesta, è possibile avere in esclusiva tutta la Spa dalle 21.30 fino a mezzanotte - spiega Enrica Antinarelli - per festeggiare un’occasione speciale a bordo piscina, in coppia o con gli amici. Si può allestire il Bagno Romano a proprio piacimento e rilassarsi sulle chaise longue o in acqua sorseggiando champagne e degustando finger food. Abbiamo anche organizzato divertenti serate per aziende di prestigio, ospitando fino a 200 persone all’interno della Spa». La St. Peter’s Spa propone anche numerose attività per migliorare la propria forma fisica. Oltre a una sala con macchinari cardiotonici Technogym, dispone di una

ST. PETER’S SPA Via Aurelia Antica 415 - 00165 Roma Tel. +39 06 6642740 Fax +39 06 6642744 E-mail: info@stpeters-spa.com www.stpeters-spa.com

palestra per corsi collettivi di Gymmusic, Step, Yoga, G.A.G., Total body, Stretching, Tone-up, Body sculpture, Ginnastica posturale, Pilates, mentre in piscina si svolgono lezioni di Aquagym e Aquabike. Inoltre sono disponibili lezioni one to one con personal trainer e life coaching di altissimo livello, tra cui il dottor Alfredo Stecchi. «Docente Universitario dal 2003 - racconta Antinarelli - e autore di diversi libri sul fitness, sullo sport e il benessere, Stecchi si è specializzato nella valutazione funzionale e corporea. Attua il Functional Training e organizza sistemi di alimentazione ottimali per il benessere e la performance». Non mancano infine le attività per chi preferisce gli sport all’aria aperta: gli ospiti della Spa possono usufruire anche di due campi da tennis, di piacevoli percorsi jogging immersi nel verde di Villa Doria Pamphili e, con l’arrivo della bella stagione, della magnifica piscina ester! na dell’albergo.

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in dagli esordi, il Golf Club Parco di Roma, dove ha sede la TGA, ha puntato la propria politica di sviluppo sui giovani. Professionisti di elevata esperienza e con una visione comune dello swing, Alessandro Bandini, Filippo Del Piano, Luca Giansanti e Pancrazio Venanzi, decisero di unire le proprie forze creando così un mix di esperienza e novità, per dar vita alla Tour Golf Academy, una scuola altamente qualificata, intesa come centro formativo e di avviamento al golf che permette ai bambini, a partire dai 6 anni, di ricevere e apprendere i fondamentali di questo sport. «Il fine del corso - ci racconta Alessandro Bandini - è sicuramente quello di far scoprire il golf ai bambini e, nello stesso tempo, di educarli al rispetto delle regole, alla disciplina e alla cultura del sacrificio per ottenere poi i risultati e gli obiettivi prefissati». I corsi, che hanno frequenza settimanale per un totale di 34 ore, si svolgono nel periodo compreso fra ottobre e maggio e si chiudono con una gara finale alla quale partecipano tutti i bambini suddivisi in squadre capitanate da ogni maestro della Tour Golf Academy. «Ogni anno - conclude il maestro Bandini - circa 70 bambini partecipano ai corsi, numeri che consentono una continua crescita del vivaio del Parco di Roma e spiegano i 25 titoli italiani vinti dal club in appena 12 anni di vita».

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I GIOVANI UNDER 18 al femminile e al maschile Due tra le giovani promesse che frequentano il corso del Tour Golf Academy, Renato

UNDER DICIOTTO

Renato e Vittoria campioni del futuro Renato Paratore e Maria Vittoria Cantarini. Due giovani promesse del Parco di Roma Paratore e Maria Vittoria Cantarini, ci hanno raccontato com’è cominciato l’amore per il gioco del golf.

! Quando è iniziata la pas-

sione per il golf e perché? Renato: La mia passione per il golf è iniziata all’età di otto anni perché il fine settimana seguivo amici di mia madre che giocavano a golf, e un giorno provando, è stato amore a prima vista. Maria Vittoria: A 11 anni, in

un corso alle Querce, mi sono divertita molto.

! I tuoi genitori giocano a golf? R.: Mia madre gioca a golf. M. V.: Solo mia madre.

! Come concili la scuola

con la pratica del golf e il tuo tempo libero? R.: Io riesco a conciliare bene la scuola con il golf perché durante il giorno gioco poi la sera a casa studio.

M. V.: La scuola è la mia priorità, vado al golf quattro volte alla settimana e mi alleno con la mia squadra, tutti i momenti liberi li spendo con gli amici.

! Qual è il tuo hcp e gli

obiettivi che ti sei prefissato/a. R.: Il mio hcp è -0.9 e i miei obiettivi futuri sono di arrivare a giocare con successo l’European Tour e di vincere quindi le gare più salienti. M. V.: Il mio hcp è 1, i miei obiettivi sono fare dei buoni risultati alle gare all’estero che giocherò, essere una buona giocatrice con buona tecnica e mentalità in campo.

! Pensando al tuo futuro,

sorridi ed esulti per il raggiungimento dei risultati golfistici oppure per quelli professionali? Che cosa vorrai fare da grande? R.: Sono molto contento quando faccio un buon risultato a golf però non perdo mai di vista lo studio. Da grande certamente vorrei confrontarmi a livello professionale, sui campi da golf. M. V.: Professionali, tra due anni mi piacerebbe studiare all’università e lavorare nell’azienda di famiglia, fare la manager e viaggiare. ! Qual è il tuo mito tra i BIG del golf? Tendi a imitarlo/a? R.: Il mio giocatore preferito è Luke Donald e vorrei imitarlo. M.V.: Jimenez è il mio idolo anche perché ho giocato con lui varie volte andando a scuola con il figlio, pero non cerco di imitarlo. ! di DANIELA PERSIA


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L’

address è la posizione del corpo di fronte alla palla. Si divide in due parti: il set up, ovvero la posizione degli angoli del corpo, e l’allineamento, ovvero le linee del corpo e del bastone. Un address corretto è fondamentale per riuscire a fare uno swing perfetto. Un giusto set up ci dà la possibilità di effettuare uno swing su un piano corretto e con un buon equilibrio; un giusto allineamento ci mette in relazione con il bersaglio. Iniziamo con l’analizzare il set up. Una volta impugnato correttamente il basto-

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L’ANGOLO DELLA TECNICA di Pieluigi Colonna, maestro presso G.C. Arco di Costantino - p.colonna@me.com

Addressarsi sulla palla Una posizione corretta e ben allineata è fondamentale per la riuscita del colpo

ne, da una posizione eretta, distendiamo le braccia di fronte al corpo. Mentre il busto si piega in avanti, lasciamo che le braccia cadano libere verso il bas-

so fino a toccare con il bastone a terra. Flettiamo appena le ginocchia per togliere tensione alle gambe. Allarghiamo i piedi quanto la larghezza della

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spalle. Questo dovrebbe darci la possibilità di effettuare una rotazione completa e di mantenere un buon equilibrio dinamico. Ruotiamo la punta del

piede destro leggermente verso l’esterno. Anche la punta del piede sinistro dovrà essere ruotata verso l’esterno ma con un movimento un po’ più accentuato. Se siete un po’ troppo rigidi vi consiglio di avvicinare leggermente i piedi per favorire una maggiore rotazione. Se siete dei picchiatori, allargate i piedi per avere un equilibrio maggiore durante lo swing. Posizioniamo la palla in relazione al bastone scelto: davanti tallone sinistro per il drive; appena più a sinistra del centro dei piedi per un sand iron. Abbiamo assunto ora una posizione corretta

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del corpo. In relazione al bastone che abbiamo scelto il corpo avrà una determinata posizione di fronte alla palla: con un wedge, essendo un bastone corto, siamo sicuramente più piegati in avanti rispetto ad un drive che è più lungo. Quando iniziate lo swing, non pensate al piano corretto che dovete mantenere; tale piano sarà disegnato dalla posizione del corpo. (FOTO 1). In sostanza quindi non pensate a fare uno swing più verticale con un wedge e più piatto con un drive… il risultato del movimento dovrebbe essere assolutamente spontaneo e involontario. Analizziamo ora l’allineamento. La linea più importante è quella della faccia del bastone che, in tutti i colpi, deve puntare al bersaglio. Per quanto riguarda il corpo, invece, tutte

le linee dovranno essere parallele alla linea di tiro (FOTO 2): piedi, ginocchia, fianchi, gomiti, spalle, occhi. Di queste sei la posizione più importante è quella delle spalle: ci determinerà su quale linea si muoverà la testa del bastone durante l’impatto. Qualche consiglio. Se siete dei giocatori potenti, mirate con il corpo sempre leggermente a sinistra del bersaglio ed effettuate dei colpi leggermente tagliati (fade), così da avere più controllo. Se invece dovete cercare un po’ di lunghezza, mirate leggermente a destra del bersaglio e provate a fare dei draw (palla al bersaglio da destra a sinistra) per allungare leggermente il colpo. Troverete nei prossimi articoli consigli ancora più specifici e dettagliati sui colpi volontari (draw, fade, palla alta ! e palla bassa).

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tress? Devo confessarvi che questa parolina mi affascina, m’intriga, m’incuriosisce da tanto tempo e, modestia a parte dopo tanti anni che mi occupo di questo argomento, mi considero quasi un’ “esperta” in materia, quindi mi ritengo onorata di introdurvi nei meandri della disamina di termini un po’ astrusi e confusi. In effetti nella lingua inglese già nel XVII secolo era inserito questo termine con un significato di “difficoltà, avversità o afflizione”. Nei secoli successivi il significato rappresentava “forza, pressione o sforzo”, ma solo in tempi recenti parlando di stress vogliamo significare una situazione tensiva di oggetti o eventi in opposizione ad equilibri interni. Dobbiamo comunque essere grati ad Hans Selye che ha definito questo effetto come “la risposta non specifica dell’organismo ad ogni richiesta effettuata su di esso”. Selye individua un’unità esogena formata da stimoli esterni (fisici, biologici o psicosociali) che agisce sull’individuo a seconda della sua struttura cognitiva. La forma attuale del concetto di stress nasce nel 1936 a seguito di studi per la ricerca di un nuovo ormone sessuale su

IL PARERE DELLO PSICOLOGO Riflessioni intriganti di una mente golfista di ANNA MACI psicologa e psicoterapeuta - www.annamaci.it

Parliamo di stress

animali da laboratorio. Selye osservò una sindrome di adattamento generale (G.A.S. = General Adaptation Syndrome) sviluppatasi in tre fasi successive: una prima di allarme, una seconda di resistenza e a conclusione con una fase di esaurimento. Successivamente si evidenzia che ogni evento stressante esterno agisce sul soggetto

attivando una risposta specifica dell’asse ipotalamo-ipofisicorticosurrene che si concretizza con un’immediata secrezione di ACTH (Adeno CortiTrope Hormone o adrenalina) e di ormoni corticosteroidi. La conseguenza detta nel modo più semplice è che si attiva una involuzione del timo, conseguente atrofia dei linfonodi, inibizione del-

le reazioni infiammatorie e ulcere gastrointestinali. A seguito di studi sull’uomo si è giunti alla conclusione che lo stress “non è una condizione patologica dell’organismo” anche se per alcuni che non sanno come farvi fronte diventa una situazione di allarme. Bisogna però parlarne e informare circa la metodica migliore da porre in essere per gestirlo

nel migliore dei modi. E noi siamo qui per parlarne ampiamente anche se in tempi successivi. Oggi cominciamo sulle informazioni propedeutiche e nel prossimo numero ne diremo di più e se tutto andrà per il meglio ci dovrebbe essere anche una sorpresina per quelli che vorranno approfondire l’argomento. Scusatemi comunque per l’apparente difficoltà del testo ai non addetti ai lavori, cercherò di spiegarmi in un modo semplice. La prima cosa da sottolineare è che senza stress si muore, ovvero “uccide più gente la noia, la mancanza di stimoli che l’attività”. Dunque lo stress non deve e non può essere evitato, si potrebbe ben sostenere che è l’essenza della vita stessa. Dopo anni di ricerca e studi iniziati nel lontano 1936, Selye scrive nel 1976 «La completa libertà dallo stress è la morte. Contrariamente a quanto si pensa di solito, noi non dobbiamo, e in realtà non possiamo, evitare lo stress, ma possiamo incontrarlo in modo efficace, e trarne vantaggio imparando di più sui suoi meccanismi ed adattando la nostra filosofia dell’esistenza ad esso». Per oggi vi lascio e il prossimo articolo vi introdurrà sul “come” gestire lo stress! !


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iochiamo assieme?», è la domanda magica, la chiave della porta della socializzazione che il golf può aprire. E che per molti, soprattutto molte, è una spinta importante verso tale sport. Anche perché appare, in non pochi casi, e forse più della salsa o del tango, un prezioso diversivo dopo qualche separazione sentimentale disastrosa. Qualcuna confessa apertamente di essere in cerca di un nuovo amore, qualcun’altra dice di aver bisogno di allargare la cerchia di amici. Quanto agli uomini, una buona parte di loro, ma senza confessarlo, cerca invece una zona franca per stemperare il peso dell’abitudine familiare: cosa c’è di meglio del lungo tragitto delle 18 buche, magari percorso bisettimanalmente, per isolarsi da mogli, fidanzate, figli e pranzi domenicali? È molto gettonato, nella componente maschile dei giocatori, anche il golf per business, all’americana per stringere rapporti di lavoro. Fatto sta che sui campi ci si cerca, sempre. Con qualche eccezione. I circoli innanzitutto. I tesserati aumentano ogni anno anche se di poche centinaia: nel 2011, secondo le statistiche della Fig, hanno raggiunto i 101.817,

GOLF IN ROSA Cronache semiserie di una Lady sui green di STEFANIA TAMBURELLO giornalista Corriere della Sera

In compagnia o da soli?

un numero che può apparire imponente ma che è irrisorio nel confronto internazionale. In ogni caso sui nostri campi, se si tolgono i professionisti che spesso di golf vivono, dovrebbero circolare poco più di 100 mila giocatori, in maggioranza uomini ed in maggio-

ranza over 44. Più in particolare tra i 44 e i 51 anni gli uomini e tra i 51 e i 60 le donne. Beh si tratta delle fasce di età in cui gli impegni familiari sono vissuti con meno passione, o perché i figli sono diventati grandi, o perché le coppie scoppiano o perché si vuole fare

qualcosa di diverso al di là del lavoro per distrarsi. Il profilo dei tesserati confermerebbe dunque l’appeal del golf come veicolo di conoscenze. Se non che i dati non distinguono tra chi scende in campo per farle e chi invece si ferma prima privilegiando - e

pare che non siano pochi, anzi poche - qualche altro passatempo offerto dai circoli, come i tornei di burraco. Che sono forse divertenti anche se ci si muove poco e rigorosamente senza sacca, ferri e palline al seguito. E poi ci sono le eccezioni tout court, come siamo io e le mie amiche. Non so perché, non lo faccio consciamente, giuro, ma quando decido di avviarmi al Tee per iniziare il giro, mi avvicino quasi distrattamente. Mi guardo attorno con circospezione, tentando di assumere un’aria il più possibile naturale, se ci sono altre persone in attesa di partire. E solo quando non ne vedo scatto velocemente col drive già in mano e le due palline in tasca, pronta a tirare prima che qualcuno possa arrivarmi alle spalle e farmi la fatidica e indeclinabile domanda: giochiamo assieme? Il tragitto in solitaria è una vera goduria. Ma di conoscenze poche. La mia amica Marina, che pure è fidanzata - ma è del tutto casuale - con un golfista e che ho interpellato per l’occasione, fa lo stesso. Anche Sandra, che fa tante gare, mi dice che cerca di stare in squadra sempre con gli stessi compagni. Lei però, che gira di più di me, conferma che siamo un’eccezione. !

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golf

Roma

ASSOCIAZIONI E CIRCOLI

AITGOLF: TRASFERTA AL VOLTURNO GOLF CLUB

AITGOLF: FINALISSIMA A DUBAI

Il 25 maggio 36 soci dell’AITGOLF sono partiti per il Volturno Golf Club, un gioiello paesaggistico immerso nella pineta mediterranea con vista su Ischia e Procida, per tre giorni full immersion di golf, tennis, burraco e sole. Appena arrivati a destinazione, i partecipanti hanno disputato una gara di contatto col campo: una Louisiana a squadre. Tee time per nove buche sul mare, percorso bellissimo anche se difficile. Al termine della gara, ogni capitano ha consegnato lo score all’addetto di segreteria per poi andare a rilassarsi nella Spa, tra piscina con idromassaggio, sauna, bagno turco, solarium e docce con acqua profumata. In serata, cena nell’ampia e accogliente sala riservata all’AITGOLF, per degustare “paccheri al pesce e melanzane” annaffiati da squisiti vini. Poi, la premiazione delle due squadre vincitrici della Louisiana, con un premio riservato anche agli ultimi classificati, e infine tutti a giocare a burraco. Il giorno seguente si sono svolte le due gare “ufficiali” di golf, poi di nuovo tutti nella Spa, mentre dopo cena ha preso il via la finalissima di burraco. La domenica mattina tee time per la seconda gara di golf e infine le premiazioni della divertente due giorni. Sono state premiate le tre coppie vincitrici del burraco e i vincitori delle gare di golf “ufficiali”. Sono stati inoltre estratti premi a sorpresa per tutti i partecipanti allatrasferta. Prossimo appuntamento, in Croazia dal 17 al 24 giugno, per un altro dei coinvolgenti viaggi organizzati dall’AITGOLF.

A tutti coloro che risulteranno vincitori nella finale nazionale del Circuito Italiano Tennisti Golfisti 2012, l’AITGOLF ha deciso di riservare una Finalissima a Dubai, la famosa località degli Emirati arabi fatta di grattacieli di vetro, giardini artificiali,

isole con ville faraoniche e alberghi a 7 stelle, ma anche numerosissimi campi da golf, con percorsi anche notturni, illuminati a giorno. La Finale Internazionale, che si terrà dal 20 al 27 novembre 2012, si trasformerà così in un’indimenticabile vacanza golfistica per i fortunati associati vincitori del Circuito Italiano organizzato dall’AITGOLF. Info: www.aitgolf.com

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LA PAROLA AI LETTORI

Questo spazio è a disposizione dei lettori. Aspettiamo le vostre comunicazioni, naturalmente su argomenti golfistici, e le pubblicheremo volentieri.

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LE ASSOCIAZIONI

Questo spazio è dedicato alla vita delle associazioni presenti nella nostra Regione. Vi invitiamo a contattarci per pubblicare notizie che vi riguardano e che possono essere di pubblico interesse.

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ALLE TERME DI SATURNIA GOLF CLUB IL “SUMMER CAMP U.S. KIDS 2012”

IMPARARE L’INGLESE A COLPI DI SWING

È in arrivo un nuovo appuntamento per i baby-golfisti firmato U.S. Kids Golf Academy, la più importante fondazione golfistica internazionale nata per promuovere e diffondere il gioco del golf tra i bambini di età compresa fra i 6 e i 13 anni: si tratta del Summer Camp U.S. Kids 2012 in programma da domenica 17 a sabato 23 giugno 2012 sul percorso da campionato 18 buche di Terme di Saturnia Spa & Golf Resort, nel cuore della Maremma toscana. Sei giorni di full immersion sul campo pratica e lungo le esclusive 18 buche del Terme di Saturnia Golf Club disegnate dalla matita del noto architetto Ronald Fream dello studio californiano Golfplan; ogni giorno, lezioni collettive di 6 ore suddivise in analisi dello swing, allenamento personalizzato, lezioni sul campo e sul putting green, test di gioco corto, gare singole e di squadra. Info: tel. 0564 600.844

Inghilterra, Australia, Nuova Zelanda, Usa: una vacanza tra studio, golf e divertimento nelle più belle destinazioni del mondo. Imparare le lingue con Esl è il modo migliore per mantenersi in forma! Con Esl, imparare una lingua straniera può trasformarsi nella più divertenti della esperienze: non i soliti soggiorni linguistici, bensì una proposta che permette di unire il dovere al piacere. Con i programmi “corso + sport”, ogni corsista può contemporaneamente migliorare le proprie conoscenze e dedicarsi al proprio sport preferito, scegliendo tra surf, immersione, vela, golf, tennis, sci e snowboard. Lezioni al mattino e attività per il tempo libero nel pomeriggio, per tenere in allenamento il fisico… e l’inglese. Tutti i corsi sono soggetti a disponibilità limitata. Info: www.esl.it o contattare lo 06 45 47 73 76.

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CIRCUITO SCHOLTES Golf e cucina di alta gamma nella tappa romana del circuito Passa anche nella Capitale, al Parco di Roma (9-10 giugno), lo Scholtès Golf Trophy 2012, un circuito di dodici tappe, otto in Italia e quattro in Francia, che ha preso il via al Circolo del Golf dell’Ugolino (Firenze) lo scorso 29 aprile. Per ciascuna tappa vengono premiati quattro giocatori con un week end esclusivo per due persone in due mete golfistiche prestigiose: il San Domenico Golf Club, in Puglia, per i vincitori italiani, e lo Chateau Taulane di La Martire, per i golfisti francesi. Durante ogni gara Scholtès, brand di elettrodomestici da cucina di alta gamma, organizzerà speciali “coking lesson”, in cui gli chef stellati Moreno Cedroni e Andrea Ribaldone, insegneranno a preparare gustose ricette all’interno della Club House Scholtès. Il circuito è aperto anche ai principianti che possono partecipare a una lezione di golf gratuita.

CIRCUITO PILSNER La birra ceca sponsor del Pro Tour per il quarto anno consecutivo

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Dieci gare in programma per il Pilsner Urquell Pro Tour. Il circuito delle gare nazionali è arrivato al settimo anno di vita e per la quarta volta consecutiva ha come Title Sponsor lo storico marchio di birra della Repubblica Ceca. Il tour è partito il 10 e 12 maggio con il Servizitalia Open, disputato al Golf Club Lignano. Gara vinta alla prima buca di spareggio dall’inglese Jack Senior con 205 colpi (-11) sullo spagnolo Jesus Legarrea. Da segnalare l’ottimo terzo posto del 21enne romano Mattia Miloro che ha chiuso con 208 colpi, otto sotto il par. Il tour si concluderà nella nostra Regione con il Campionato Nazionale Open dall’8 all’11 novembre al Golf Nazionale (ex Le Querce). Il montepremi complessivo del Pilsner Urquell Pro Tour è di 1.100.000 euro. Dalla sua nascita, nel 2006, sono state organizzate più di 60 gare con circa 7.500 partecipanti, di cui quasi 5.700 stranieri. Per Antonio Bulgheroni, consigliere nazionale della Federgolf, «l’organizzazione di questi tornei è una delle iniziative più importanti della Federazione che ha dato l’opportunità ai nostri giocatori di poter competere subito in campo internazionale». Soddisfazione è stata espressa dal responsabile Pilsner Urquell Italia, Luca Beretta. «Questa sponsorizzazione - ha dichiarato Beretta - rappresenta un territorio di comunicazione importante in quanto ci permette di entrare in contatto con una fascia di consumatori in linea con il nostro marchio».


Vai in buca con la nuova Diners Club Golf in oltre 100 campi da Golf

Diners Club Italia lancia Diners Club Golf per offrire ai golfisti l’opportunità di dedicarsi alla propria passione anche durante lo shopping, e consentendo di mettersi alla prova in oltre 100 percorsi della penisola. Diners Club Golf, oltre ai tradizionali plus tipici delle carte Diners, offre ai nuovi Soci vantaggi unici per gli appassionati di Golf quali: • Rivoluzionario sistema rewarding - tramite il quale è possibile trasformare ogni spesa effettuata con la carta Diners Club Golf, in €bonus da usare per acquisti di servizi offerti dal circuito International Golf Corporation, consentendo fino all’1% di €bonus; • Quota di iscrizione gratuita alle gare del torneo International Golf Corporation Challenge by Diners Club. E benefici esclusivi firmati International Golf Corporation; • Green Pass Card: gratuita

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per il primo anno con numerosi sconti sui green fee in oltre 100 campi da golf in tutta italia e Card Trophy con sconti fino al 50% sul green fee per 90 gare nei circoli convenzionati della catena; • Carnet completo di Voucher Golf 2x1: che offre la possibilità di giocare in coppia in oltre 20 prestigiosi campi italiani al prezzo di un solo green fee; • Servizio di prenotazione del Green Fee on line su www.greenpassgolf.net.

PARCO DI ROMA - APGL In onore dei migliori giocatori dell’Italia centrale, l’Apgl associazione professionisti golf Lazio - ha deciso di fare le cose in grande: ottimo campo, sponsor munifici, partecipanti di livello e spettatori di prestigio. E, per non farsi mancare nulla, anche un bel vento teso, di quelli che richiedono acrobazie per tenere la palla dritta. Così, martedì 15 maggio presso il circolo Parco di Roma, si è disputata la gara di doppio che ha visto imporsi la coppia composta da Alessandro Bandini e Alessandro Trillini con 67, 5 colpi sotto al par. Ad assistere alla competizione, il numero uno al mondo del ranking tennistico: Novak Djokovic, più divertito intorno ai green che a farsi prendere a pallate da collega Nadal. Ultima menzione per il fortunato vincitore, tra gli oltre 150 partecipanti alla pro-am inaugurale, del “nearest to the pin”. Grazie agli sponsor - Prestige immobiliare di Galimi Rocco Maurizio e farmacia Kutschera - si è portato a casa una bicicletta (valore oltre mille euro). Una metafora di quanto si debba pedalare per imparare a giocare bene a golf?

Disponibile a partire dal 16 maggio 2012, Diners Club Golf garantisce l’accesso a oltre 450 VIP Lounge nei migliori aeroporti del mondo e include automaticamente un ampio pacchetto di assicurazioni viaggio gratuite in caso di infortuni, rimborso delle spese sostenute per albergo e ristorante per ritardo o cancellazione del volo e rimborso delle spese sostenute per gli acquisti indispensabili in caso di ritardata consegna del bagaglio. Diners Club Golf può essere richiesta sul sito www.dinersclub.it e tramite la rete commerciale specializzata Diners Club, presente anche presso i Club International Golf Corporation.

NOTIZIE DAI CIRCOLI

Spazio dedicato a tutti i circoli di Roma e del Lazio. Se avete notizie che possono essere di interesse per tutti i golfisti laziali, vi invitiamo a comunicarcele. Le pubblicheremo molto volentieri.

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OASI GOLF CLUB Sabato 12 maggio all’Oasi Golf Club di Aprilia si è svolta la gara del Lions Golf Trophy Anzio Nettuno, che ha visto la partecipazione di oltre 100 golfisti, Lions e amici, nella gara organizzata ormai da 10 anni dall’attuale Presidente del Lions Club di Anzio Nettuno, Vittorio Sist, socio dell’Oasi. Di grande prestigio e originalità i premi messi in palio, tra cui le sculture realizzate dall’artista Enzo Pollastrini. La gara inoltre ha avuto, come nella tradizione dei Lions, una finalità benefica, quest’anno rivolta al restauro del monumento alla pace di Anzio. Domenica 13 maggio il circolo ha poi ospitato l’IBL Banca Golfcup, circuito sponsorizzato dal gruppo bancario IBL. Anche quest’evento ha visto la partecipazione di golfisti da tutto il Lazio. Infine weekend internazionale all’Oasi, come sempre quando si svolgono i circuiti organizzati dalla D.I.G.A, Diplomatic International Golf Association. Per il 20° circuito Argenterie Boschi, nota ditta specializzata nella produzione di trofei per tornei di golf, il 27 maggio sono giunti infatti al club diplomatici di diversi paesi stranieri accomunati dalla passione per il golf e affascinati dalla cordiale accoglienza del club. L’Oasi intanto, grazie ai prezzi competitivi, alle continue promozioni e alle formule “easy golf”, dall’inizio dell’anno registra un sensibile aumento di giocatori di una fascia giovanile, under 35, che stanno cambiando il volto del circolo ed il suo standard di handicap. Si registra anche un maggiore radicamento nel territorio: finalmente si stanno coinvolgendo Latina, Aprilia, Cisterna, Anzio, Nettuno e numerose altre zone limitrofe. LIONS GOLF TROPHY ANZIO-NETTUNO -12 maggio 18 buche Greensome Stableford 1ª CATEGORIA 1° netto 1° lordo 2° netto 2ª CATEGORIA 1° netto 2° netto 3ª CATEGORIA 1° netto 2° netto 1° LADY 1° SENIOR 1° LIONS 1° JUNIOR

SARAD’ANSELMO MARCO DEBENEDETTI MARCOD’ANSELMO

pt.38 pt.33 pt.36

MATTEO DEMICHELI SETTIMIOGUALANDRI

pt.41 pt.37

ITALOPENCO PAOLOFEDELI MIRANDAALLEGRI FRANCESCOPAOLOMATARRESE VITTORIOSIST GIOVANNI DEBENEDETTO

pt.42 pt.39 pt.30 pt.38 pt.28 pt.26

ARGENTERIE BOSCHI by D.I.G.A. - 27 maggio 1ª CATEGORIA 1° netto PUGLIESE MARCO 1°lordo BIANCONI STEFANO 2° netto D’ANSELMO MARCO

pt.36 pt.26 pt.31

2ª CATEGORIA 1° netto GATTI CLAUDIO 2° netto ROSSI RINALDO

pt.37 pt.36

3ª CATEGORIA 1° netto 2° netto 1° LADY 1° SENIOR

pt.39 pt.38 pt.19 pt.34

BOVA LUCA BRAMBILLA MATTEO VIVIANI VIVIANA ANTONELLI GIOVANNI

IBL BANCA GOLF CUP – 13 maggio - 18buche stableford 1ª CATEGORIA 1° netto STEFANO MIOR pt.39 1° lordo SARAD’ANSELMO pt.37 2° netto GIANLUCABASILE pt.37 2ª CATEGORIA 1° netto MASSIMOBOVA pt.39 2° netto RINALDOROSSI pt.38 3ª CATEGORIA 1° netto ERIKAMARI pt.38 2° netto MARCOGIORGETTI pt.37 1° Lady LUISAPINCI pt.32 1° Senior LAUROMASI pt.37 1° Lady N.C. FRANCESCA RENNA pt.18

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Oasi Golf Club - Via Cogna, 3/5 - Via Nettunense Km 26,400 04011 Aprilia (RM) - Tel.06. 92746252 - 9268120 - Fax 06 9268502 www.oasigolf.it - email: info@oasigolf.it


AGIS: I RISULTATI DELLE GARE

19ª BUCA WINERY

L’AGIS, associazione che raggruppa oltre 8.000 giocatori seniores in tutta Italia, di cui più di 600 nel Lazio, presenta i risultati delle ultime gare organizzate nei circoli della nostra regione.

Una vera sorpresa per gli appassionati di golf. Un green con 18 buche all’interno di un’antica cisterna dove si può giocare potendo sorseggiare un buon bicchiere di vino. Si può fare al 19ª buca winery, una raffinata enoteca che si trova nel cuore

AGIS Archi di Claudio Golf Club, 12 aprile 1° cat. Albino Petrucci; 1° Lordo Alberto Fiaschi; 2° cat. 1° Mirella Ballico; 3° cat. 1° Geltrude Helen David; 1° Lady Lucia Palomba; 1° Super Senior Scavizzi Luigi; 1° Master Piero Santolini AGIS Golf Club Arco di Costantino, 20 aprile 1° cat. Massimo Giacomini; 1° Lordo Fusco Stefano; 2° cat. 1° Carlo Ventapane; 3° cat. Lucilla Cimini; 1° lady Mirella Ballico; 1° Master Piero Santolini; 1° super senior Mario Santi AGIS Tarquinia Country Club, 26 aprile 1° cat. Fulvio Zei; 2° cat. 1° Annie Dehon; 3° cat. 1° Giulia Diana; 1° Lady Paola Meloni; 1° Master Stefano Fusco; 1° Super Senior Piero Santolini Golf Club Marco Simone, 3 maggio

dei Sassi di Matera. Il locale offre una caffetteria con sala lettura, un virtual golf con la possibilità di giocare nei migliori percorsi italiani, e un green sintetico con 18 buche. Provare per credere.

(selezione campionato interregionale)

1° cat. 1° Stefano Fusco; 2° cat. 1° Lorenzo Brunialti, 3° cat. 1° Giuseppe Calcagnini; 1° Lady Lucia Palomba; 1° super senior Giorgio Gregori; 1° master Giuseppe Passa Golf Club Roma Acquasanta, 9 e 10 maggio (Premio Città di Roma - Trofeo Odorisio)

1° cat. 1° netto Pirro Alpi; 1° lordo Antonella Barchiesi Ghenzi; 2° cat. 1° netto Emilio Sita; 3° cat. 1° netto Francesca Castro Azzarone; 1° Lady Laura Belli; 1° supersenior lady Giulia Diana; 1° supersenior man Enzo Gigliarelli Info: www.agisgolf.com

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COME RIPARARE UN PITCH MARK

CHALLENGE AIGG CONTARINI Ha fatto tappa a Roma e Perugia il Challenge Contarini dell’Associazione dei giornalisti italiani, l’Aigg. Numerosi i partecipanti alle due gare, fra giornalisti e amici. La prima giornata è stata condizionata dal maltempo; le prime due ore e mezzo di gara al Parco di Roma si sono disputate infatti sotto una pioggia incessante. La seconda gara, al circolo dell’Antognolla, vicino Umbertide, si è invece svolta nelle migliori condizioni atmosferiche. Questi i risultati: Parco di Roma (gara disputata il 28-5)

METODO CORRETTO

Consente una rapida rigenerazione del manto erboso 1) Togliere il “pezzetto”di green sollevato dalla pallina 2) Inserire l’alza pitch come in figura 3) Fare leva spingendo il bordo del pitch mark verso il centro 4) Ripetere l’operazione lungo tutto il bordo del pitch mark 5) Battere leggermente con il putter la superficie.

1ª CATEGORIA

1° class netto 2° class netto 1° class lordo

Prisca Taruffi Renato D’Argenio Stefano Balducci

2ª CATEGORIA

1° class 2° class 3° class

Bartolomeo Baldi Alessandro Lerbini Sandro Marini

39 punti 37 punti 36 punti

Benedetto Lattanzi Ruggero Palombo Alberto Carpinetti

30 punti 30 punti 30 punti

3ª CATEGORIA

1° class 2° class 3° class

Antognolla (gara disputata il 29-5) 1ª CATEGORIA

1° class netto 2° class netto 1° class lordo

Prisca Taruffi Isabella Bronzini Giacomo Crosa

35 punti 31 punti 27 punti

Francesca Acampora Bartolomeo Baldi Sandro Marini

35 punti 33 punti 31 punti

Paolo Pilla Alberto Carpinetti Massimo Colognola

29 punti 29 punti 28 punti

2ª CATEGORIA

METODO ERRATO

Danneggia ulteriormente il manto del green 1) NON rimettere aposto il “pezzetto” di green staccato dalla palla 2) NON sollevare il fondodel pitch mark, come mostrato in figura. Così si ritardano i tempi di ricrescita 3) NON girare il pitchmark. Questa operazione aumenta i danni.

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NON DIMENTICARE MAI L’ALZAPITCH E IL “MARCHINO

1° class 2° class 3° class 3ª CATEGORIA

1° class 2° class 3° class

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CERCASI REPORTER

Sei giovane? Hai tempo libero? Ti piace scrivere? Ti piace fare foto? Se le tue risposte sono tutte sì, allora sei la persona giusta. Contattaci, potrai collaborare con noi!!! redazione.romagolf@gmail.com

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SHOT GUN ALL’ARCO DI COSTANTINO

GOLF IN ANDALUSIA

Più di settanta iscritti il 26 maggio all’Arco di Costantino per la prima edizione della MULTI COM CUP by RICOH, con partenza shot gun. La gara sponsorizzata da Multicom, società che opera nel settore della gestione documenti e dell’automazione ufficio, ha registrato un’ottima partecipazione e ha distribuito premi ai primi arrivati nelle tre categorie e a estrazione. Qui di seguito le classifiche finali:

Sotogrande, zona residenziale a 15 km da Gibilterra, in Andalusia, è una vera oasi di verde e tranquillità ed è una meta ideale per tour culturali, passeggiate fra borghi e cantine, o per praticare golf e surf. Qui sorge l’Hotel Almenara Golf Resort, moderno complesso affacciato sul mare e circondato dal campo da golf Almenara, progettato dall’architetto Dave Thomas. La struttura dispone di camere lussuose, due ristoranti di livello internazionale, una Spa all’avanguardia e offre ben 27 buche suddivise in tre campi separati di 9 buche ciascuno - il Los Pinos, il Los Alcornoques e il Los Lagos. Inaugurati nel 1998, i campi sono ormai ben noti e costituiscono un difficile test per golfisti di ogni livello. Los Pinos - Su un green rialzato con vista sul Mediterraneo, la prima buca introduce un campo a prima vista facile, che tuttavia, a un esame più attento, si rivela una vera e propria sfida per la presenza di diversi ostacoli naturali e numerosi fuori limite nei pressi di varie buche. Los Lagos - Un breve viaggio con il golf cart e si raggiunge il “percorso d’acqua”. Una serie di laghi entrano in gioco in diverse buche e per ottenere un buon punteggio bisogna essere audaci sin dal tee. Los Alcornoques - È il campo che comprende le maggiori variazioni di altitudine e qui la precisione è generosamente ricompensata. Lo schema prevede una seconda buca di quasi 183 metri caratterizzata da un tuffo vertiginoso sulla boscaglia; il green presenta un grande bunker su ciascun lato, con un fuori limite molto vicino a sinistra e una discesa ripida sulla destra. Perdere qualche palla è inevitabile!

1ª CATEGORIA NETTO STABLEFORD

1° classificato 2° classificato

Alessandro Ema Gaspare Di Ienno

(4 - J) (12)

40 punti 36 punti

(20) (20)

38 punti 37 punti

(36) (34)

34 punti 33 punti

2ª CATEGORIA NETTO STABLEFORD

1° classificato 2° classificato

Federico Montanino Manuela Falconi

3ª CATEGORIA NETTO STABLEFORD

1° classificato 2° classificato

Marco Casucci Sandro Borgiani

NUOVO PRO SHOP AL FIORANELLO Il 2 giugno è stato inaugurato, in concomitanza con la Seconda Coppa della Repubblica, il nuovo pro shop del Circolo Fioranello, un punto di riferimento completo dove poter fare il proprio shopping golf con una scontistica vantaggiosa. Per ogni acquisto superiore a 80 euro, si potrà usufruire di un buono sconto di 10 euro da utilizzare per green fee o iscrizione gara. Info: Via della Falcognana, 61 - 00134 Roma, Tel. 06.7138080/213

Info: Hotel Almenara Tel. +34.95.6582000 Fax: +34.95.6582001 e-mail: almenara@sotogrande.com

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Q

uesta non è un’orazione per Mario Camicia. Arguto, dissacrante e spiritoso com’era, non ne avrebbe mai voluto sapere. Prima di avere il privilegio di conoscerlo personalmente, Mario è entrato in casa di RUGGIERO mia via televisione, con le sue cronache capaci di stregare me e mia PALOMBO vicedirettore Gazzetta dello Sport moglie ben prima che, 54enni, ci decidessimo a prendere un ferro in mano. Eravamo divertiti da quel suo modo di raccontare, dall’anedottica infinita, dal suo senso dell’umorismo, dalla leggerezza accompagnata da una competenza profonda e mai fatta pesare. Sembrava di averlo lì vicino, seduto insieme a noi con un buon bicchiere in mano. Un modo incantevole di passare tante e tante serate. Se ora ne scrivo non è per celebrare colui che è stato il più grande divulgatore italiano di quel magnifico sport che è il golf. Ma per andare oltre, guardare avanti e inviare un affettuoso ma al tempo stesso accorato messaggio a quanti, impresa durissima, ne hanno dovuto raccogliere l’eredità televisiva. Ormai quasi tutte le settimane ci facciamo accompagnare dalla quattro giorni golfistica di Sky, benemerita al pari della Federazione, che si tratti del tour europeo o di quello americano le differenze sono racchiuse solo nella distanza emotiva che ci può essere tra la gara ‘con’ italiani e quella ‘senza’. E nelle telecronache che accompagnano questi eventi. Premesso che di Mario Camicia ce ne è stato uno, solo e inimitabile, non vorrei però che strada facendo si perdesse di vista il suo messaggio. Un messaggio comunicazionale forte e al tempo stesso semplicissimo. Un po’ come quando si intraprende la strada del giornalismo scritto: «scrivi semplice, scrivi come parli», è uno dei primi consigli che ho fatto mio quando, poco più che ragazzo, ho intrapreso questa bellissima professione. E vale anche per la ‘scrittura’ televisiva. L’idea di mettere giù queste poche righe mi è venuta per l’appunto dopo avere divorato la quattro giorni del Master di Augusta, l’appuntamento golfistico-televisivo fin qui più intrigante del 2012. Ebbene, con tutto il rispetto per Silvio Grappasonni, che è e resta assai bravo e competente, e per la assai numerosa schiera di co-telecronisti che lo hanno accompagnato, mai come in questa circostanza ho avvertito la mancanza di Mario Camicia. Vi domanderete perché. Cerco di spiegarmi prendendola un po’ alla larga. In Italia siamo ormai centomila e passa tesserati. Una buona metà di questi tesserati, anzi di più, sono dei terza categoria. Cioè, come un po’ brutalmente li (e mi) definisco, delle pippe. Però molto appassionate, come quell’altro esercito di non tesserati che segue il golf in tivvù pur senza praticarlo. Tutta gente che vuole sentirsi raccontare il golf in un certo modo, saziando la propria curiosità, scherzandoci sopra, imparando anche qualcosa (o molto), se è possibile, migliorandosi. Ma migliorandosi partendo da dove? Ecco quello che non va scordato. Mario Camicia Per Augusta secondo me è stato commesso dalla squadra di Sky un piccolo errore di prospettiva: è stata schierata una squadra ipertecnica, ipercompetente, ipertutto. Col risultato che l’emozione e la curiosità del neofita o dello scarso sono andate a farsi benedire. Guardate che è molto difficile annoiarmi e anche un po’ imbarazzarmi davanti a una diretta tv di golf: eppure è accaduto, complice un linguaggio troppo complicato, per veri e propri iniziati. Ci si saranno ritrovati i professionisti e i prima categoria, forse. Gli altri, è la mia modesta opinione, penso proprio di no. Credo che se mai leggerà queste poche righe Silvio Grappasonni, che da ‘tecnico’ è diventato grazie a Camicia telecronista a tutto tondo, comprenda che cosa voglio dire. Ricordatevi sempre a chi state parlando, amici di Sky golf. E ricordatevi soprattutto che ! vi vogliamo bene. Come ne abbiamo voluto, tantissimo, a Mario Camicia.

CONTRO EDIT0RIALE

Mario Camicia uno, solo, inimitabile

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Ps. Domanda delle cento pistole: è mai possibile che negli Stati Uniti l’americano di turno in lotta per la vittoria tiri la pallina nel bosco e la ritrovi sempre, in mezzo a centomila persone e duecentomila alberi, ‘acchittata’ in modo tale da poter puntare diritto al green? Negli ultimi anni, l’ho visto accadere diverse volte a Phil Mickelson. E ad Augusta, nel bel mezzo del playoff con Oosthuizen, a Bubba Watson. Mah!




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