Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16
Capitolo 5 Stampa a caldo e rilievo
5.1 - LA STAMPA A CALDO 5.2 - IL RILIEVO 5.3 - LA MICROINCISIONE 5.4 - SPECIFICHE DEI CLICHÈ/FILE 5.5 - IL RILIEVO TERMOGRAFICO
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.1 - LA STAMPA A CALDO Sequenza delle operazioni Fase di avviamento Uso di fogli stampati/verniciati così come escono dalla macchina da stampa, oppure plastificati Disattrezzaggio del lavoro precedente e preparazione della macchina Attrezzaggio: montaggio dei clichè - preparazione dei nastri Sistemazione formato carta, controllo passaggio carta, controllo registro con la stampa Controllo posizione con traccia (film) di riferimento - controllo qualità dettagli Controllo ancoraggio della stampa sul supporto Visto si stampi Tiratura (controllo qualità) Imbancalamento
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I fornitori più noti di nastro per hot stamping sono: Kurz Api Foil Itw Foil Oropress Crown Cicrespi Manetti Battiloro I fornitori più noti di clichè per stampa a caldo, rilievo e microincisione sono: Luxoro (H+m) Gasperini (Tomlinson) Sgm (Societè De Gravure Sur Metaux) Albertin Alcide & Figli Snc Foto&lito
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Le macchine per la stampa a caldo si dividono in: - macchine piane a foglio automatiche - macchine piane a foglio semiautomatiche - macchine piane a foglio manuali - macchine piane a bobina - macchine pianocilindriche a foglio - macchine cilindriche rotative a foglio - macchine cilindriche rotative a bobina Le macchine a bobina possono essere montate in linea con la macchina da stampa.
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Macchine piane Si tratta delle attrezzature più utilizzate. Si caratterizzano per la buona qualità e affidabilità oltre che per la costanza della tiratura. La loro velocità di produzione è elevata: in media di 5.000 copie/ora. La più diffusa è la Bobst BMA e presenta un formato variabile dal 50x70 al 92x127. Altra macchina molto utilizzata è quella del produttore svizzero Gietz, che può vantare: - una elevata pressione di utilizzo (400 t contro le 250 di altre macchine); - possibilità di utilizzare nastri in senso orizzontale e verticale, con conseguente riduzione dei costi; - una maggiore velocità di produzione. Per contro, questa stampatrice piana richiede un investimento iniziale più elevato e l’assistenza del fornitore non è capillare ovunque.
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Stampa a caldo piana a foglio
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.1 - LA STAMPA A CALDO Stampa a caldo piana a foglio (Gietz)
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.1 - LA STAMPA A CALDO Stampa a caldo piana a foglio (platina Heidelberg)
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Macchine pianocilindriche La tecnologia su cui si basa questo tipo di attrezzature permette di raggiungere un’ottima qualità di stampa a caldo, anche se dal punto di vista della produttività sono ormai superate da macchine più veloci. In particolare, il fatto che la pressione sia distribuita punto per punto, anziché in un solo colpo sull’intera area stampante, permette la riproduzione a caldo di caratteri piccolissimi (corpo 5) e di tratti molto fini anche su materiali molto difficili, come per esempio i velluti. Allo scopo vengono impiegate macchine da stampa tipografiche modificate ad hoc oppure costruite intergralmente con la tecnologia adatta (per esempio da Steuer).
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Stampa a caldo pianocilindrica
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.1 - LA STAMPA A CALDO Stampa a caldo pianocilindrica
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Macchine cilindriche rotative a foglio e a bobina Si tratta delle attrezzature più performanti per questo tipo di lavorazione. Possono lavorare sia a foglio sia a bobina e sono componibili come le macchina da stampa: è possibile comporre più castelli in linea (per esempio, se una azienda stampa sempre a 2 colori può commissionare un’attrezzatura con 2 castelli). Richiedono un investimento elevatissimo ma le velocità di produzione (8/9.000 fogli/ora) ne permettono il rapido ammortamento. Si tratta, dunque, di macchine indicate a utilizzatori che lavorano su tirature molto alte e ripetitive (tipicamente, i fornitori di copertine per libri e pacchetti di sigarette). Per contro, la tecnologia dei clichè curvi presenta delle difficoltà nel calcolo delle deformazioni, e non è semplice trovare il fornitore in grado di realizzarle. Per citare un esempio di fornitore attestato in questo settore si può fare il nome di Foiljet Steuer.
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Stampa a caldo cilindrica a bobina
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.1 - LA STAMPA A CALDO Stampa a caldo cilindrica a foglio (Steuer Foiljet)
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Macchine semiautomatiche o manuali Queste attrezzature piane, in cui il cui foglio viene puntato a mano o in modalità semiautomatica, permettono di stampare a caldo materiali anche molto particolari e difficili. Tuttavia, la loro velocità di produzione è limitata a circa1.000/1.200 copie orarie. La qualità del lavoro ottenuto è paragonabile a quella che si ottiene con una macchina piana automatica. Il fatto che richiedano un investimento contenuto fa sì che spesso vengano adottate da aziende di piccole dimensioni. Nel complesso si tratta, in ogni caso, di macchine molto versatili, che si possono impiegare tanto per stampare a caldo quanto per fustellare. In alcuni casi, poi, risultano indispensabili e quindi si può pensare che continueranno ad essere utilizzate nonostante i continui progressi della tecnologia.
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Macchine piane semiautomatiche
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I clichè - sia per la stampa a caldo sia per la realizzazione di un rilievo - vengono realizzati in: - magnesio - rame - ottone A seconda del materiale vengono incisi con una diversa tecnologia: - magnesio: incisione chimica - rame: incisione chimica - ottone: incisione meccanica, chimica e laser, con eventuale ritocco manuale (se richiesta incisione artistica) Ciascun materiale ha un proprio limite di tiratura: - magnesio fino a 40.000 copie - rame fino a 500.000 copie - ottone fino a 1.000.000 di copie
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Stampa piana con nastro foil
Piastra nido d’ape Clichè
Portanastro Trasferimento dell’immagine Carta Piano della macchina Pressione
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Stampa a caldo
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Combinazione: stampa a caldo + rilievo
Piastra nido d’ape Clichè Portanastro Trasferimento dell’immagine Carta Contro matrice Pressione
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ClichĂŠ per stampa a caldo e rilievo con controstampo
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Stampa a caldo e rilievo in 2 operazioni con clichè per stampa e clichè per rilievo
ClichèDie per stampa Flat
Foil Nastro Paper Carta Machinetable Piano macchina
Embossing Clichè per rilievo Die Paper Carta Contromatrice Counter Die Piano macchina Machinetable 24
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Considerazioni sulla stampa a caldo Esistono innumerevoli tipi di nastri per stampa a caldo, tuttavia in genere sono di difficile gestione. Tipicamente, si riscontrano problemi in fase di lavorazione fra cui, in primo luogo, il distacco del film trasferito, la sfarinatura del film e l’impastamento dei caratteri fini. La qualità della stampa a caldo è data dal bilanciamento perfetto fra pressione, temperatura e qualità del clichè, naturalmente purché il film scelto sia idoneo. In caso di impiego un nuovo film o di un nuovo supporto, è bene eseguire sempre dei test prima di effettuare la produzione. Entrando nel merito, è bene sapere che alcuni nastri a caldo sono sovrastampabili in offset UV a condizione che il loro trattamento Dyne sia superiore a 38 (oggi Kurz ne garantisce alcuni tipi, per esempio oro e argento). Nel caso di materiale plastificato, nonostante le moderne tecnologie di realizzazione dei clichè permettano di ottenere i migliori risultati, si suggerisce di operare due diversi passaggi tra stampa a caldo e rilievo, per via del fatto che sia meglio eseguire il rilievo sul verso dei fogli per non rovinare il lato stampa nei punti di contatto con la matrice.
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Stampa a caldo e rilievo: la tecnica mista Le fasi di stampa a caldo e rilievo possono essere eseguite contemporaneamente se i clichè sono stati realizzati in modo idoneo. Con questo tipo di tecnologia mista, sulla carta si ottiene un risultato ottimale soprattutto quando si devono riprodurre testi composti in corpo grande; sul cartone i tratti fini sono di difficile realizzazione. Nel caso si effettuino stampa a caldo e rilievo nella stessa posizione con due passaggi diversi, l’effetto speculare del nastro si attenua. Si possono creare e stampare a caldo anche i cosiddetti ologrammi. Si tratta di immagini generate al laser direttamente su foil (nastro), con un file personalizzato ad hoc per il singolo cliente: il file viene inviato al fornitore che lo inciderà direttamente sul nastro; quest’ultimo presenta una tacca di lettura, che verrà rilevata dal lettore ottico presente come optional su alcune macchine per la stampa a caldo, e che provocherà l’avanzamento del nastro. È buona norma chiedere sempre al fornitore di numerare sia i clichè sia le contromatrici, in modo da permetterne la rintracciabilità e facilitarne l’utilizzo.
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La scheda tecnica Per condurre correttamente operazioni di stampa a caldo e di rilievo è utile approntare una scheda tecnica, da utilizzare in caso di ristampe, che riporti tutti i dati rilevanti relativi a ciascuna produzione. La scheda di prodotto che si legge qui accanto indica: - numerazione dei clichè, - posizionamento, - larghezza delle bobine, - tipo di nastro, - supporto su cui si stampa il lavoro, - quantità di nastro necessario per una determinata tiratura, - numero distintivo della fustella, - numero di archivio dei clichè.
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Il rilievo a secco
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Le diverse tipologie di rilievo I rilievi possono essere di due tipi: Emboss e Deboss. Si parla di Emboss quando le figure o i tratti da riprodurre risultano in rilievo, appunto, rispetto al piano da ornare; si esegue, invece, un Deboss, quando le figure vengono “scavate” nel materiale da lavorare in incavo. I rilievi si possono quindi suddividere ulteriormente in rilievi piani, rilievi multilivello e nei cosidetti rilievi artistici o sculptured. Eseguendo un rilievo piano è possibile scegliere diversi tipi di interpretazione del carattere che, a seconda della lavorazione richiesta, forniscono risultati differenti. Nell’esecuzione di rilievi multilivello è anzitutto importante stabilire quale debba essere la parte di artwork in primo piano, quale in secondo ecc. Per quanto riguarda, invece, i rilievi artistici, la libera interpretazione dell’artista (e del software di gestione che egli ha programmato) permetterà di realizzare un’innumerevole serie di livelli che formeranno l’immagine desiderata.
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Le prove Se richiesto, il fornitore potrà eseguire una prova su macchina detta platina, di solito su un materiale molto deformabile, da inviare per accettazione prima di proseguire con le ripetizioni. Questa fase può essere superata con una simulazione 3D, esaminata la quale quale si può dar seguito all’incisione del metallo. È di fondamentale importanza esigere che il fornitore esegua la prova sul materiale specifico che verrà utilizzato in produzione, per evitare differenze - talvolta sostanziali - tra i due risultati. In alternativa, nel caso di rilievo artistico è possibile esaminare a video la prova in 3D prima di preparare il clichè. Le contromatrici (ossia i “maschi” da apporre sul piano di pressione) vengono realizzate con resine speciali e aiutano ad accelerare gli avviamenti.
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Due fattori determinanti: la plastificazione e l’artwork I materiali metallizzati o plastificati reggono un considerevole aumento della pressione, in quanto lo strato di pellicola superficiale evita le rotture, soprattutto in corrispondenza degli spigoli dei rilievi standard e multilivello, e nelle goffrature. Per contro, la plastificazione presenta anche un “effetto memoria” che deriva dalla resistenza longitudinale del film. Per ottenere il massimo rilievo di tutti i particolari di un lavoro si suggerisce, quindi, di preferire ai materiali plastificati delle carte ad elevata resistenza. Nel rilievo artistico, soprattutto, i materiali metallizzati o plastificati non permettono di valorizzare a sufficienza i vari dettagli del disegno inciso sul clichè. Le macchine con il piano riscaldato aiutano a conseguire la necessaria deformazione del supporto di stampa: di norma, circa 50 °C rappresentano la temperatura ideale per eseguire questa operazione, anche quando si stia lavorando materiale plastificato. La qualità del rilievo, di qualunque tipo esso sia, dipende in misura determinante dall’artwork. Per esempio, anche quando un rilievo su carta bianca venga eseguito perfettamente, in fase di produzione potrebbe risultare poco visibile, e rilevabile solo al tatto. Tuttavia, per eseguire questo tipo di valutazione non esistono regole ma solo la possibilità di effettuare dei test.
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Tre regole da non dimenticare 1) Il rilievo artistico può essere eseguito in contemporanea sia al rilievo standard o multilivello sia alla stampa a caldo. 2) La goffratura (ossia il rilievo con tramature estese) deve essere eseguita separatamente da tutti gli altri tipi di rilievo in quanto richiede una pressione specifica. 3) Poiché richiede una pressione elevata, la goffratura deve essere eseguita con una resa sul foglio macchina contenuta, cioè su una area non estremamente estesa. Al riguardo, si consideri ad esempio che le macchine Bobst 102 e BMA raggiungono un massimo di 250 tonnellate, mentre spesso una superficie mm 200x400 richiede già da sola una pressione circa di 150 tonnellate.
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Tipi di incisione del rilievo 1.0 - Embossing di livello singolo 1.1.1
1.1
Raised Round
1.2
Raised Round Outline
1.3
Raised Flat Round Corners
1.2.1
Raised Flat
1.4
Raised Roof Sharp Top
Raised Flat Outline
1.5
Raised Roof Flat Top
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1.1: Combinazione Raised Round
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1.2: Combinazione Raised Flat
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1.4: Combinazione Raised Roof
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1.3: Combinazione Raised Flat Round Corners
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1.5: Combinazione Raised Roof Flat
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1.5: Combinazione Raised Roof Flat Top 39
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one level
multi level 40
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Tipi di incisione del rilievo 2.0 - Debossing di livello singolo
2.01
2.02
Round Flat
Debossed Flat
2.04
Debossed Roof Sharp Top
2.03
Debossed Flat Round Corners 2.05
Debossed Roof Flat Top
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Tipo di incisione del rilievo 3.0 e 4.0 - Multilivello/Artistico
3.01
Raised Multilevel
3.02
Raised Sculptured
4.01
4.02
Raised Double Debossed
Raised Flat Round Emboss
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Embossing
Clichè
Cartone o carta Contromatrice Pressione
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.2 - IL RILIEVO
Sicurezza e duplicazione Con le moderne tecnologie di incisione, il rilievo può essere controllato perfettamente nella forma e nello scavo, sia esso semplice, multilivello o scolpito artistico. Quest’ultimo, poiché è difficile da riprodurre e, dunque, anche da contraffarre, garantisce un elevato livello di sicurezza, anche su scala industriale. Nel caso di clichè artistico per rilievo a secco è possibile - partendo dall’incisione master produrre tanti duplicati quanti ne richieda la resa di stampa su grande formato. Per questo motivo si può anche parlare di arte su scala industriale.
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Clichè per rilievo
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.2 - IL RILIEVO
Clichè per rilievo sculptured con controstampo
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.2 - IL RILIEVO
Clichè per rilievo artistico con controstampo
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.2 - IL RILIEVO
Contromatrici e controstampi Entrambi questi elementi vengono realizzati in materiale plastico flessibile, se destinati all’impiego in macchine piano cilindriche, o in materiale plastico rigido se utilizzati su platine e autoplatine. L’utilizzo delle contromatrici permette di aumentare la velocità di start-up (avviamento). Inoltre possono essere conservate per ristampe successive.
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.2 - IL RILIEVO
Preparazione dei clichè: informazioni preliminari Al fornitore che prepara i clichè dei rilievi speciali è necessario fornire le informazioni riguardanti: - i tipi di rilievo che si desidera riprodurre; - il tipo di carta o cartone su cui si intende lavorare; - lo spessore della carta o cartone medesimi.
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.2 - IL RILIEVO File di partenza in quadricromia
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.2 - IL RILIEVO
Simulazione in 3D per procedere allo scavo del clichè
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.3 - LA MICROINCISIONE
La microincisione
Telaio a nido d’ape Cliché Portanastro Trasferimento dell’immagine Carta Contromatrice Pressione
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.3 - LA MICROINCISIONE
Caratteristiche generali Le microincisioni si comportano come i normali clichè per la stampa a caldo. Da questi, però, differiscono per prestazioni in quanto, con l’ausilio di comuni film, riescono a trasferire anche grafismi finissimi, che determinano, nell’insieme, sorprendenti effetti di rifrazione ottica, mutevoli a seconda dell’angolo di osservazione. Non si tratta, è bene precisare, di “un’imitazione” delle caratteristiche e degli effetti dell’ologramma ma di qualcosa che - dal punto di vista visivo, tattile e tecnico - risulta nettamente diverso ed evidente. Ciò nondimeno, la microincisione presenta delle caratteristiche in comune con i foil olografici, la più importante delle quali è rappresentata dall’estrema difficoltà del processo di riproduzione, tanto da costituire un assai efficace deterrente alla contraffazione. Per questo motivo tutti i layout vengono realizzati on-demand per lo specifico cliente, con apposita certificazione.
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.3 - LA MICROINCISIONE
Cesto in microincisione
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.3 - LA MICROINCISIONE Bollini autoadesivi anticontraffazione
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.3 - LA MICROINCISIONE
ClichĂŠ microinciso in rame
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.3 - LA MICROINCISIONE
Area di microscrittura (forma aggiuntiva di anticontraffazione)
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.3 - LA MICROINCISIONE
Microincisione con vari pattern
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.3 - LA MICROINCISIONE
Cliché di rame “incisi” con un’innovativa tecnica fotografica
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.3 - LA MICROINCISIONE
Microincisione e rilievo La microincisione si può abbinare al rilievo, ottenendo: - una microincisione senza contromatrice; - microincisione con rilievo (con contromatrice). In questa lavorazione la stampa si effettua in abbinamento a specifici materiali di controbattuta, come il Glassbead Spherecote: un telo gommato nero a microsfere, utilizzato anche nella stampa rotocalcografica di banconote. Inoltre, si deve utilizzare un foil che abbia una proprietà di facile rilascio. È inoltre opportuno ricordare che è necessaria una riduzione della velocità di stampa. Infine, rispetto alla normale stampa a caldo, la microincisione richiede più temperatura e una pressione maggiore.
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.4 - SPECIFICHE DEI CLICHÈ/FILE
Clichè per rilievo artistico - realizzati in magnesio/ottone/rame: - montati su legno/placca alluminio: - contromatrice maschio:
h = mm 6,35 / mm 7,0 h = mm 16 h = mm 0,2 / mm 0,4 / mm 0,76 / mm 1,0
Clichè per rilievo standard e multilivello - realizzati in magnesio/ottone - montati su legno/placca alluminio - contromatrice maschio
h = mm 6,35 / mm 7,0 h = mm 18 h = mm 0,2 / mm 0,4 / mm 0,76 / mm 1,0
Teoricamente, l’altezza totale dovrebbe essere di mm 23,8 Clichè per stampa a caldo e microincisione - realizzati in magnesio/ottone/rame h = mm 6,35 / mm 7,0
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.4 - SPECIFICHE DEI CLICHÈ/FILE
I formati dei file da richiedere al cliente e da inviare al fornitore - rilievo artistico: CMYK a 300/600 dpi - stampa a caldo, rilievo normale o multilivello: vettoriale - microincisione: vettoriale In mancanza di file vettoriali, dal cliente è possibile accettare file raster (bmp, tiff, jpg) con una risoluzione minima fra 600 e 1200 dpi. I file devono essere realizzati su una piattaforma PC (con specifica dell’estensione) o MAC, con applicativi software tipo Illustrator o FreeHand e forniti in formato PDF, EPS (vettoriale), TIFF, JPG, BMP, PSD (raster).
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.5 - IL RILIEVO TERMOGRAFICO
Come funziona Le polveri termografiche sono costituite da resine naturali finissime, che vengono depositate sui grafismi freschi di inchiostro e, subito dopo, polimerizzate per mezzo del calore. Questo procedimento ha per risultato la stampa in rilievo del grafismo. ‌e poi aspirata dalle zone non inchiostrate
La polvere viene uniformemente distribuita sul foglio fresco di stampa‌
FORNO
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.5 - IL RILIEVO TERMOGRAFICO
Un esempio pratico
Step 1
Versiamo della polvere termografica oro su un foglio appena stampato. 64
Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.5 - IL RILIEVO TERMOGRAFICO
Un esempio pratico
Step 2
Scuotiamo via la polvere in eccesso‌ 65
Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.5 - IL RILIEVO TERMOGRAFICO
Un esempio pratico
Step 3
Asciughiamo con un phon e il risultato è raggiunto. 66
Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.5 - IL RILIEVO TERMOGRAFICO
Nelle foto, una macchina termografica Sunraise di luce 50 cm (a sinistra) e di luce 100 cm (a destra). Con questa tecnica si ottengono splendidi stampati pluricolore in rilievo con effetti particolarissimi e inimitabili, grazie alla gamma di polveri trasparenti, perlescenti, metalliche, fluorescenti e glitter.
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.5 - IL RILIEVO TERMOGRAFICO
Potenzialità d’impiego
(inchiostro trasparente, polvere perlescente verde) La termografia ancora oggi viene associata, in modo assai limitativo, al solo ambito delle carte intestate e dei biglietti da visita. Essa però presenta innumerevoli potenzialità ulteriori: è una raffinata forma di nobilitazione, un formidabile veicolo promozionale, un’innovativa soluzione grafica per il packaging di qualità, un’espressione artistica e, non ultimo, anche un efficace sistema per una stampa di sicurezza.
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.5 - IL RILIEVO TERMOGRAFICO
Potenzialità d’impiego
(inchiostro nero e rosso in base, polvere perlescente argento) La funzione anticontraffazione è garantita dal fatto che, quando si utilizzano polveri perlescenti, la speciale combinazione tra inchiostro in base e polvere conferisce allo stampato un effetto e una tonalità di colore unica e irriproducibile. Infatti, una volta termografato, non è possibile sapere quale inchiostro sia stato utilizzato in base).
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Linee Guida alle lavorazioni cartotecniche TAGA.DOC16 5.5 - IL RILIEVO TERMOGRAFICO
Principali campi d’applicazione
(inchiostro trasparente, polvere trasparente) Copertine di libri, editoria, etichette (per i settori piĂš disparati, a partire da quello agroalimentare), documenti di sicurezza, brochure, cartellini moda, cartoncini augurali, packaging, shopper, stampati sociali (biglietti da visita, ecc.), partecipazioni, inviti. 70