Osservatorio Economico del Settore Cartotecnico
Pontedera, 11 novembre 2011
Pontedera, 11 novembre 2011
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Indice
Premessa Il campione analizzato I risultati dell’Osservatorio Economico del Settore Cartotecnico Considerazioni di sintesi
Pontedera, 11 novembre 2011
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Gli obiettivi dell’incontro
L’incontro odierno mira a: dare continuità all’esperienza dell’Osservatorio Economico
del Settore Cartotecnico; analizzare i risultati conseguiti dalle imprese cartotecniche
nel 2010, confrontandoli con l’evoluzione manifestata negli anni precedenti.
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L’Osservatorio Economico del Settore Cartotecnico
L’esperienza dell’Osservatorio Economico del Settore Cartotecnico si è avviata nel 1998 ed è oggi giunta alla quattordicesima edizione.
L’Osservatorio rappresenta uno strumento che GIFASP mette a disposizione dei propri associati con i seguenti obiettivi: analizzare i risultati economici e finanziari delle imprese che operano nel settore
cartotecnico, in modo da evidenziare l’andamento recente, il trend e l’evoluzione strutturale nel lungo periodo; favorire il confronto tra gli imprenditori sulle problematiche di sviluppo delle
imprese del settore. L’attività di ricerca dell’Osservatorio si sviluppa mediante l’elaborazione e l’analisi dei dati di bilancio di un campione di imprese cartotecniche. L’analisi – che consente di apprezzare l’evoluzione dell’assetto economico-finanziario delle imprese del settore nel periodo 1995-2010 – viene condotta: utilizzando un modello interpretativo della struttura economica, finanziaria e
patrimoniale che si è consolidato nel corso degli anni; aggiornando ogni anno il campione di aziende oggetto d’analisi.
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Indice
Premessa Il campione analizzato I risultati dell’Osservatorio Economico del Settore Cartotecnico Considerazioni di sintesi
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Il campione analizzato Il campione esaminato comprende 58 aziende che nel 2010 hanno raggiunto un fatturato complessivo di €/mln 883.
Il campione analizzato
Comparti
Totale
Cosmetico
Dolciario
Farmaceutico
General packaging
Valori
1
3
2
12
18
36,4
58,6
69,5
419,2
583,7
1
0
4
10
15
11,2
0,0
41,5
135,0
187,7
5
1
3
16
25
29,9
9,0
9,2
63,4
111,6
7
4
9
38
58
Fatturato totale (€/mln)
77,5
67,6
120,2
617,7
883,0
Incidenza %
8,8%
7,7%
13,6%
69,9%
100%
Ricavi medi (€/mln)
11,1
16,9
13,4
16,3
15,2
D i p e n d e n t i
Numero aziende
oltre 100 Fatturato totale (€/mln) Numero aziende
51-100 Fatturato totale (€/mln) Numero aziende
14-50 Fatturato totale (€/mln)
Numero aziende
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Incidenza %
ricavi medi (€/mln)
66,1%
32,4
21,3%
12,5
12,6%
4,5
100%
-5-
L’evoluzione del campione analizzato Nel corso delle 14 edizioni dell’Osservatorio, il campione oggetto di analisi è variato a seguito delle diverse dinamiche societarie delle imprese che lo compongono. In recenti edizioni si era cercato di irrobustire il campione attraverso l’inserimento di nuovi operatori. Tali inserimenti sono stati tuttavia compensati dalla cessazione dell’attività da parte di alcune delle aziende considerate. Edizione Osservatorio Economico
1999
2000
2001
2002
2003
2004 mar-05 nov-05 dic-06 nov-07 ott-08
ott-09 nov-10 nov-11
Ultimo esercizio osservato
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
68
67
64
60
58
54
55
54
53
61
66
58
59
58
- inserite/recuperate
+1
+0
+4
+1
+1
+5
+1
+0
+10
+6
+0
+4
+1
- eliminate/sospese
-2
-3
-8
-3
-5
-4
-2
-1
-2
-1
-8
-3
-2
Aziende nel campione di cui:
L’analisi della serie storica dei dati ha come riferimento le 58 aziende che attualmente compongono il campione; ad ogni edizione dell’Osservatorio si depura il campione delle serie storiche delle aziende eventualmente eliminate. La riduzione del numero di imprese all’interno del campione è riconducibile ai seguenti fenomeni: processi di selezione, che hanno comportato la cessazione delle attività da parte di alcune aziende; processi di concentrazione, che si sono tradotti in operazioni di fusione e acquisizione tra imprese del settore; modifiche societarie di imprese operanti all’interno di gruppi. Pontedera, 11 novembre 2011
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Il campione analizzato
- la distribuzione per regione Trentino Alto-Adige
1
Friuli Venezia Giulia
2
Lombardia
7
24 3
Piemonte
Toscana
5
3
Lazio
Veneto
Emilia-Romagna 2
Marche
5
Umbria
1
Puglia
4
Campania
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1
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Il campione analizzato - la distribuzione per fasce di fatturato Si tratta di un campione rappresentativo della popolazione del settore: a fianco delle principali imprese in termini di volumi è presente un ampio numero di cartotecniche di medie e piccole dimensioni. Fasce di fatturato (₏/mln)
Numero Aziende
Totale fatturato di fascia (â‚Ź/mln)
%
> 50 25 - 50 15 - 25 10 - 15 7-10 5-7 3-5 <3
3 7 7 13 7 7 10 4
192 244 145 150 61 41 42 8
21,7% 27,6% 16,4% 17,0% 6,9% 4,7% 4,7% 0,9%
Totale
58
883
100,0%
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Indice
Premessa Il campione analizzato
I risultati dellâ&#x20AC;&#x2122;Osservatorio Economico del Settore Cartotecnico Considerazioni di sintesi
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I dati macro - produzione e consumi in Italia 1998
2000
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
trend 2011
c.a.g.r 10/03
(tons/000)
551
593
668
655
642
630
630
613
565
607
Gen-Giu
-1,4%
variazione
1,5%
-2,0%
-2,0% -1,9%
0,0%
-2,7%
-7,8%
7,4%
-1,0%
Assocarta (tons/000)
742
713
652
650
586
578
652
Gen-Giu
-0,6%
-8,5% -5,1%
5,1%
-9,9%
-1,4%
12,8%
3,2%
Gifasp Produzione interna di astucci
4,0%
2,4%
Produzione Produzione di cartoncino per astucci variazione
Assocarta (tons/000) Consumo Consumo apparente di cartoncino per astucci
variazione
-4,0%
834
717
3,1% -11,9%
619
691
800
781
750
758
751
731
660
620
672
Gen-Giu
-2,4%
8,1%
-6,0%
-4,0%
1,1%
-0,9%
-2,7%
-9,7%
-6,1%
7,6%
10,4%
Come segnalato dal Centro Studi di Assografici:
Dati Gifasp: elaborazioni e stime Gifasp Dati Assocarta: elaborazioni e stime Assocarta su dati ISTAT
dopo un biennio di flessione, nel 2010 gli astucci e scatole pieghevoli hanno registrato un incremento delle quantità prodotte del 7,4%, in sintonia con la ripresa della produzione industriale italiana, positiva seppur differenziata per i vari settori manifatturieri; nel 2011, dopo un complicato inizio d’anno, nel secondo trimestre si è registrata una leggera crescita produttiva tendenziale, per cui complessivamente nei primi 6 mesi la produzione di astucci e scatole pieghevoli flette dell’1% rispetto alle stesso periodo del 2010. Pontedera, 11 novembre 2011
- 10 -
-1,4%
-2,1%
Gli aspetti metodologici
L’analisi dell’evoluzione dell’assetto economico e finanziario del campione di aziende oggetto di indagine poggia le proprie basi nelle riclassificazioni delle sintesi di bilancio atte a porre in evidenza i valori più significativi ai fini della valutazione delle performance realizzate. In particolare, sono stati impiegati i seguenti strumenti: il conto economico riclassificato; lo stato patrimoniale riclassificato; gli indici di bilancio; il prospetto per la determinazione della dinamica finanziaria.
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Gli aspetti metodologici - il conto economico riclassificato Il conto economico è stato elaborato secondo uno schema che consente di mettere in evidenza alcuni risultati intermedi esplicativi delle modalità di formazione del risultato dell’esercizio, quali: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17.
Conto economico Ricavi netti Consumi materie prime Altri costi di produzione Variazione magazzino prodotti e semilavorati Valore aggiunto (1-2-3±4) Costo del personale Margine operativo lordo (5-6) Ammortamenti e accantonamenti Reddito operativo gest. caratt. (7-8) Oneri e proventi extra gest. caratt. Reddito operativo (9±10) Oneri finanziari Reddito di competenza (11-12) Componenti straordinari Reddito ante imposte (13±14) Imposte Risultato d'esercizio (15-16)
il valore aggiunto (5), che misura la “ricchezza” prodotta
dall’impresa quale differenza tra il valore della produzione e il valore dei beni e servizi impiegati; il margine operativo lordo (7), ottenuto per differenza tra i ricavi
netti e i costi monetari della gestione caratteristica; il reddito operativo della gestione caratteristica (9), che
considera anche i costi non monetari della gestione caratteristica e costituisce il risultato dell’attività tipica dell’azienda (nel nostro caso la produzione/vendita di articoli cartotecnici); il reddito operativo (11), inteso come il risultato ottenuto dalla
gestione complessiva prescindendo dalle scelte di finanziamento adottate e dall’incidenza di imposte e componenti di reddito straordinari; il reddito di competenza (13), che esprime il risultato ottenuto
nell’esercizio, indipendentemente dai costi sostenuti per imposte e dai componenti di reddito non di competenza dell’esercizio di riferimento. Pontedera, 11 novembre 2011
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Il conto economico in sintesi
Intero Campione
1995
2000
Conto economico
€/mln
Ricavi netti
543,8 100%
%
cagr: +1,8%
cagr: +3,1%
cagr: +5,0%
€/mln
2005 %
693,5 100%
€/mln
2006 %
€/mln
2007 %
€/mln
2008 %
€/mln
2009 €/mln
%
2010 %
€/mln
CAGR %
95-10
807,7 100% 849,6 100% 889,7 100% 879,5 100% 826,9 100% 883,0 100% 3,3%
Variaz. % anno prec.
Valore aggiunto
9,0%
184,2 33,9%
229,5 33,1%
0,0%
5,2%
4,7%
-1,1%
-6,0%
6,8%
265,1 32,8% 264,3 31,1% 264,5 29,7% 263,6 30,0% 253,3 30,6% 265,3 30,1% 2,5%
Variaz. % anno prec.
1,8%
82,4 15,2%
Ebitda
88,7 12,8%
0,8%
-0,3%
0,1%
103,8 12,9% 104,8 12,3% 102,2 11,5%
-0,3%
-3,9%
97,9 11,1%
85,8 10,4%
4,8%
98,3 11,1% 1,2%
Variaz. % anno prec.
Reddito operativo
-0,9%
45,0 8,3%
36,5 5,3%
-3,1%
50,6 6,3%
0,9%
46,2 5,4%
-2,5%
49,9 5,6%
-4,1%
-12,4%
46,3 5,3%
31,7 3,8%
14,6%
44,1 5,0% -0,1%
Variaz. % anno prec.
Reddito di competenza
-22,1%
28,9 5,3%
24,3 3,5%
0,9%
42,2 5,2%
-8,8%
39,0 4,6%
8,2%
40,9 4,6%
-7,3%
-31,6%
35,5 4,0%
20,2 2,4%
39,2%
33,6 3,8% 1,0%
Variaz. % anno prec.
Risultato d'esercizio
-28,3%
21,5 4,0%
8,9 1,3%
3,8%
16,6 2,1%
-7,6%
29,8 3,5%
4,9%
23,5 2,6%
-13,2%
-43,3%
15,7 1,8%
6,6 0,8%
66,5%
18,8 2,1% -0,9%
Variaz. % anno prec.
-46,5%
-3,8%
78,8%
-21,1%
-33,1% 1
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-58,0%
184,2%
Tasso di crescita medio per i vari anni del periodo osservato - 13 -
1
Il conto economico aggregato
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17.
Intero Campione 1995 2000 2005 2006 2007 2008 2009 2010 % % % % % % % % Conto economico €/mln €/mln €/mln €/mln €/mln €/mln €/mln €/mln Ricavi netti 543,8 100% 693,5 100% 807,7 100% 849,6 100% 889,7 100% 879,5 100% 826,9 100% 883,0 100% Consumi materie prime 250,4 46,0% 318,6 45,9% 348,1 43,1% 373,5 44,0% 406,4 45,7% 390,4 44,4% 359,8 43,5% 400,6 45,4% Altri costi di produzione 113,5 20,9% 156,0 22,5% 195,8 24,2% 216,1 25,4% 222,3 25,0% 228,7 26,0% 212,1 25,6% 220,8 25,0% Variaz. magazzino prod. e semil. 4,3 0,8% 10,6 1,5% 1,3 0,2% 4,2 0,5% 3,4 0,4% 3,3 0,4% (1,7) -0,2% 3,7 0,4% Valore aggiunto (1-2-3±4) 184,2 33,9% 229,5 33,1% 265,1 32,8% 264,3 31,1% 264,5 29,7% 263,6 30,0% 253,3 30,6% 265,3 30,1% Costo del personale 108,0 19,9% 145,5 21,0% 166,0 20,6% 175,1 20,6% 176,9 19,9% 184,2 20,9% 183,5 22,2% 187,9 21,3% Margine operativo lordo (5-6) 76,2 14,0% 84,0 12,1% 99,1 12,3% 89,2 10,5% 87,5 9,8% 79,4 9,0% 69,8 8,4% 77,5 8,8% Ammortamenti e accantonamenti 37,4 6,9% 52,2 7,5% 53,2 6,6% 58,6 6,9% 52,2 5,9% 51,7 5,9% 54,1 6,5% 54,2 6,1% Reddito oper. gest. caratt. (7-8) 38,7 7,1% 31,8 4,6% 45,9 5,7% 30,6 3,6% 35,3 4,0% 27,8 3,2% 15,7 1,9% 23,3 2,6% 1 Oneri e proventi extra gest. caratt. 6,3 1,2% 4,8 0,7% 4,8 0,6% 15,6 1,8% 14,7 1,6% 18,5 2,1% 16,0 1,9% 20,8 2,4% Reddito operativo (9±10) 45,0 8,3% 36,5 5,3% 50,6 6,3% 46,2 5,4% 49,9 5,6% 46,3 5,3% 31,7 3,8% 44,1 5,0% Oneri finanziari 16,1 3,0% 12,3 1,8% 8,4 1,0% 7,1 0,8% 9,0 1,0% 10,8 1,2% 11,5 1,4% 10,5 1,2% Reddito di competenza (11-12) 28,9 5,3% 24,3 3,5% 42,2 5,2% 39,0 4,6% 40,9 4,6% 35,5 4,0% 20,2 2,4% 33,6 3,8% Componenti straordinari 3,4 0,6% 1,7 0,2% 1,8 0,2% 18,1 2,1% 4,0 0,4% 0,4 0,0% (0,7) -0,1% 1,4 0,2% Reddito ante imposte (13±14) 32,3 5,9% 25,9 3,7% 44,0 5,4% 57,1 6,7% 44,9 5,0% 35,9 4,1% 19,4 2,3% 35,0 4,0% Imposte 10,8 2,0% 17,0 2,5% 27,4 3,4% 27,4 3,2% 21,4 2,4% 20,2 2,3% 12,8 1,5% 16,2 1,8% 4,0% 1,3% 2,1% 3,5% 2,6% 1,8% 0,8% Risultato d'esercizio (15-16) 21,5 8,9 16,6 29,8 23,5 15,7 6,6 18,8 2,1% Ebitda (7+10)
82,4
15,2%
88,7
12,8%
1
Pontedera, 11 novembre 2011
103,8
12,9%
104,8
12,3%
102,2
11,5%
97,9
11,1%
85,8
10,4%
98,3
11,1%
Nota: a partire dal bilancio 2006 si è proceduto a riclassificare sistematicamente in questa voce l’elemento A5 del conto economico “Altri ricavi e proventi” - 14 -
I ricavi netti
900
850
800
693
700
808
562
530
66,1%
890
880
592
586
66,6%
66,7%
883 827 549
584 66,1%
66,4%
65,7%
462 600
â&#x201A;Ź/mln
500
oltre i 100 addetti
66,6%
544 339 62,3%
400
300 200
125
137
166
175
182
20,5%
20,5%
20,5%
20,5%
180
178
188 21,3%
51-100 addetti
101
112
14- 50 addetti
21,5%
19,7%
23,0%
100 80 0
95
14,7%
13,7%
1995
2000
Pontedera, 11 novembre 2011
111
113
115
113
13,8%
13,3%
12,9%
12,8%
12,2%
12,6%
2005
2006
2007
2008
2009
2010 - 15 -
I ricavi netti - il trend in termini reali -
Dopo un biennio di forte contrazione del fatturato, nel 2010 il cartotecnico è tornato a crescere sia in termini nominali sia reali, senza però ritornare ai livelli record del 2007. Trend del fatturato - valori nominali e reali a confronto 1995
2000
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
D 10/95
CAGR 95-10
Fatturato in termini nominali (€/mln)
544
693
807
808
850
890
880
827
883
339
3,3%
Variazione %
n.d.
9,0%
-0,6%
0,0%
5,2%
4,7%
-1,1%
-6,0%
6,8%
62,4%
2,6%
2,2%
1,9%
2,3%
1,8%
3,3%
0,8%
1,5%
Tasso di inflazione Fatturato in termini reali (€/mln)
544
618
652
640
659
677
648
605
636
92
Variazione %
n.d.
6,2%
-2,8%
-1,8%
2,8%
2,9%
-4,3%
-6,7%
5,2%
17,0%
1,1%
Anno di riferimento: 1995
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- 16 -
Il valore aggiunto - la distribuzione agli attori rilevanti: nota metodologica -
Il valore aggiunto viene attribuito agli attori coinvolti a vario titolo nelle imprese nel seguente modo: personale, per la parte concernente il costo del lavoro. A ben vedere,
l’attribuzione al personale dell’intero costo del lavoro è impropria, in quanto circa la metà del costo è effettivamente destinata allo Stato (oneri fiscali e previdenziali). Tuttavia, si è deciso di operare nel senso sopra descritto per evidenziare quale sia la quota che occorre sottrarre al valore aggiunto per disporre delle risorse umane; banche, per la parte relativa agli oneri finanziari; Stato, per la parte assorbita dalle imposte;
proprietà, per la parte dell’utile netto; azienda, per la parte residuale relativa ad ammortamenti, componenti di reddito
extra gestione caratteristica e componenti di reddito straordinari.
Pontedera, 11 novembre 2011
- 17 -
Il valore aggiunto - la distribuzione agli attori rilevanti -
1995 €/mln 184
15,0%
2005 €/mln 265
11,7%
17,6% 6,3% 3,2%
62,6%
58,6% 8,7% 5,9%
2010 €/mln 265
12,1% 70,8%
14,0% 11,5% 59,6%
Pontedera, 11 novembre 2011
10,3%
2009 €/mln 253
7,1% 4,0% 6,1% Azienda Proprietà Legenda Banche Stato Personale
14,0%
15,3%
72,5%
Azienda Proprietà Banche Stato Personale
2,6% 4,5% 5,1%
- 18 -
Il valore aggiunto - la distribuzione agli attori rilevanti -
In merito all’evoluzione delle quote relative a ciascuna delle categorie individuate, nel 2010 si registra: l’incremento della quota destinata alla Proprietà (+4,5
punti), dopo il calo registrato nel corso del 2009; l’incremento della quota destinata allo Stato (+1,0 punti);
il decremento, invece, del valore aggiunto destinato
all’Azienda (-3,2 punti) e ai Dipendenti (-1,7 punti).
Pontedera, 11 novembre 2011
- 19 -
Il valore aggiunto - la distribuzione agli attori rilevanti: l’evoluzione dal 1995 al 2010 L’evoluzione a valori nominali
Azienda
1995 €/mln % 27,7 15,0%
2010 €/mln % 32,0 12,1%
Variazione €/mln % 4,3 15,5%
Proprietà
21,5
11,7%
18,8
7,1%
(2,7) -12,7%
Banche
16,1
8,7%
10,5
4,0%
(5,6) -34,9%
Stato
10,8
5,9%
16,2
6,1%
5,4
49,9%
108,0
58,6%
187,9
70,8%
79,8
73,9%
184,2
100%
265,3
100%
81,2
44,1%
Personale Totale Valore Aggiunto
L’evoluzione a valori reali (anno di riferimento: 1995)
Azienda
1995 €/mln % 27,7 15,0%
2010 €/mln % 23,1 12,1%
Variazione €/mln % (4,7) -16,8%
Proprietà
21,5
11,7%
13,5
7,1%
(8,0) -37,1%
Banche
16,1
8,7%
7,6
4,0%
(8,6) -53,1%
Stato
10,8
5,9%
11,7
6,1%
0,9
8,0%
108,0
58,6%
135,3
70,8%
27,3
25,3%
184,2
100%
191,1
100%
7,0
3,8%
Personale Totale Valore Aggiunto Pontedera, 11 novembre 2011
- 20 -
Il risultato dâ&#x20AC;&#x2122;esercizio - la varietĂ dei risultati -
Numero aziende Risultato d'esercizio %
1995
2000
2005
2009
2010
maggiore di 5%
19
10
12
11
11
da 1% a 5%
19
18
23
7
19
da 0% a 1%
12
15
8
15
14
da -1% a 0%
3
4
6
8
5
da -5% a -1%
2
7
7
10
7
minore di -5%
0
4
2
7
2
totale
55
58
58
58
58
aziende con risultato negativo
1
Pontedera, 11 novembre 2011
1
5
15
15
25
14
3 societĂ hanno avviato la propria attivitĂ dopo il 1995 - 21 -
Gli aspetti metodologici - lo stato patrimoniale riclassificato Stato patrimoniale gestionale 1. Liquidità immediate 2. Clienti 3. Crediti diversi 4. Disponibilità liquide e crediti (1+2+3) 5. Rimanenze finali 6. Attività correnti (4+5) 7. Fornitori 8. Debiti diversi 9. Fondi rischi e spese future 10. Passività correnti gest. caratt. (7+8+9) 11. Capitale circolante netto (6-10) 12. Immobilizzazioni finanziarie 13. Immobilizzazioni immateriali 14. Immobilizzazioni materiali 15. Attivo fisso netto (12+13+14) 16. Fondi T.F.R. 17. Capitale investito netto (11+15-16)
Lo stato patrimoniale è stato elaborato secondo uno schema che consente di apprezzare l’entità: del capitale investito netto (17), vale a dire l’insieme dei mezzi
investiti in azienda, al netto delle poste rettificative dell’attivo (fondi ammortamento, fondo svalutazione crediti, ecc.) e delle passività non onerose (debiti di fornitura, altri debiti non onerosi e fondo T.F.R.); delle risorse finanziarie acquisite a titolo di debito oneroso (20) – a
breve e a lungo termine– e dei mezzi propri (21). All’interno del capitale investito netto è anche possibile individuare: il capitale circolante netto della gestione caratteristica (11),
ottenuto per differenza tra le attività correnti e le passività correnti non onerose; l’attivo fisso netto (15), che esprime l’ammontare degli investimenti
in immobilizzazioni destinate allo svolgimento del business; il capitale investito netto (17), ottenuto dalla somma delle due
finanziato da 18. Passività finanziarie correnti 19. Passività finanziarie consolidate
quantità precedenti, che esprime quanto è stato complessivamente investito per la gestione del business caratteristico.
20. Mezzi di terzi (18+19) 21. Mezzi propri 22. Mezzi finanziari (20+21)
Pontedera, 11 novembre 2011
- 22 -
Lo stato patrimoniale in sintesi
Intero Campione Stato patrimoniale gestionale
31 dic 95 €/mln
%
31 dic 00 €/mln
%
31 dic 05 €/mln
%
31 dic 06 €/mln
%
31 dic 07 €/mln
%
31 dic 08 €/mln
%
31 dic 09 €/mln
%
31 dic 10 €/mln
%
a Attività correnti
322
119%
447
116%
528
113%
569
104%
572
102%
564
83%
524
77%
574
82%
b Passività correnti
183
68%
281
73%
279
60%
295
54%
290
51%
273
40%
289
43%
307
44%
c Capitale circolante netto (a-b)
139
52%
166
43%
250
53%
274
50%
282
50%
291
43%
235
35%
268
38%
d Attivo fisso netto
168
62%
271
70%
279
60%
333
61%
339
60%
445
65%
496
73%
485
69%
38
14%
51
13%
60
13%
61
11%
58
10%
55
8%
53
8%
51
7%
269
100%
386
100%
468
100%
546
100%
563
100%
680
100%
678
100%
702
100%
e Fondi T.F.R. f Capitale investito netto (c+d-e)
31 dic 95 finanziato da
€/mln
%
31 dic 00 €/mln
%
31 dic 05 €/mln
%
31 dic 06 €/mln
%
31 dic 07 €/mln
%
31 dic 08 €/mln
%
31 dic 09 €/mln
%
31 dic 10 €/mln
%
g Passività finanziarie correnti
70
26%
87
22%
98
21%
120
22%
111
20%
150
22%
135
20%
146
21%
h Passività finanziarie consolidate
54
20%
84
22%
78
17%
107
20%
119
21%
113
17%
130
19%
127
18%
i Mezzi di terzi (g+h)
124
46%
170
44%
176
37%
227
42%
229
41%
263
39%
265
39%
272
39%
l Mezzi propri
145
54%
215
56%
293
63%
319
58%
334
59%
418
61%
413
61%
429
61%
269
100%
386
100%
468
100%
546
100%
563
100%
680
100%
678
100%
702
100%
m Mezzi finanziari (i+l) Posizione finanziaria netta
94
Pontedera, 11 novembre 2011
134
109
159
159
195
220
225
- 23 -
Lo stato patrimoniale nei vari anni Intero Campione Stato patrimoniale gestionale
31 dic 95 €/mln
1. Liquidità immediate
€/mln
%
31 dic 05 €/mln
%
31 dic 06 €/mln
%
31 dic 07 €/mln
%
31 dic 08 €/mln
%
31 dic 09 €/mln
31 dic 10
%
€/mln
%
30
11%
36
9%
67
14%
68
12%
71
13%
68
10%
45
7%
47
7%
192
71%
260
67%
306
65%
335
61%
331
59%
329
48%
323
48%
350
50%
32
12%
57
15%
58
12%
57
10%
50
9%
47
7%
43
6%
50
7%
253
94%
353
91%
430
92%
460
84%
452
80%
444
65%
412
61%
447
64%
69
25%
94
24%
98
21%
108
20%
120
21%
120
18%
112
17%
127
18%
2. Clienti 3. Crediti diversi 4. Disponibilità liquide e crediti (1+2+3)
%
31 dic 00
5. Rimanenze finali 6. Attività correnti (4+5)
322 119%
447 116%
528 113%
569 104%
572 102%
564
83%
524
77%
574
82%
7. Fornitori
143
53%
189
49%
206
44%
227
42%
225
40%
194
28%
218
32%
239
34%
33
12%
81
21%
58
12%
51
9%
53
9%
61
9%
55
8%
53
7%
6
2%
11
3%
15
3%
17
3%
12
2%
18
3%
16
2%
16
2%
10. Passività correnti gest. caratt. (7+8+9)
183
68%
281
73%
279
60%
295
54%
290
51%
273
40%
289
43%
307
44%
11. Capitale circolante netto (6-10)
139
52%
166
43%
250
53%
274
50%
282
50%
291
43%
235
35%
268
38%
8
3%
29
7%
40
9%
41
8%
48
8%
52
8%
82
12%
89
13%
8. Debiti diversi 9. Fondi rischi e spese future
12. Immobilizzazioni finanziarie 13. Immobilizzazioni immateriali
6
2%
9
2%
14
3%
31
6%
38
7%
37
5%
39
6%
36
5%
14. Immobilizzazioni materiali
153
57%
233
60%
225
48%
260
48%
254
45%
356
52%
375
55%
360
51%
15. Attivo fisso netto (12+13+14)
168
62%
271
70%
279
60%
333
61%
339
60%
445
65%
496
73%
485
69%
38
14%
51
13%
60
13%
61
11%
58
10%
55
8%
53
8%
51
7%
16 Fondi T.F.R. 17 Capitale investito netto (11+15-16) Totale finanziato da
269 100%
386 100%
468 100%
546 100%
563 100%
680 100%
678 100%
702 100%
31 dic 95
31 dic 00
31 dic 05
31 dic 06
31 dic 07
31 dic 08
31 dic 09
31 dic 10
€/mln
%
€/mln
%
€/mln
%
€/mln
%
€/mln
%
€/mln
%
€/mln
%
€/mln
%
18 Passività finanziarie correnti
70
26%
87
22%
98
21%
120
22%
111
20%
150
22%
135
20%
146
21%
19 Passività finanziarie consolidate
54
20%
84
22%
78
17%
107
20%
119
21%
113
17%
130
19%
127
18%
124
46%
170
44%
176
37%
227
42%
229
41%
263
39%
265
39%
272
39%
21 Mezzi propri
145
54%
215
56%
293
63%
319
58%
334
59%
418
61%
413
61%
429
61%
22 Mezzi finanziari (20+21)
269 100%
20 Mezzi di terzi (18+19)
Posizione finanziaria netta (20-1)
94,2
Pontedera, 11 novembre 2011
386 100% 134,0
468 100% 108,7
546 100% 159,1
563 100% 158,5
680 100% 195,0
678 100% 219,5
702 100% 225,3
- 24 -
Gli indicatori di bilancio - l’evoluzione di RONA e tasso di indebitamento nel periodo osservato • Redditività: nel 2010 il RONA, dopo la flessione registrata nel 2009, torna a crescere sebbene non raggiunga ancora i livelli del 2008. • Solidità: si conferma la tradizionale solidità strutturale media delle aziende del settore (c’è equilibrio tra mezzi di terzi e mezzi propri). Anche la capacità di rimborso del debito, che aveva registrato un peggioramento nel 2009, torna a migliorare (il rapporto PFN/Ebitda scende sotto il 3). Media 13,9%
Redditività degli Investimenti Netti (RONA)
Media 9,6%
Media 5,6%
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
media
17,3% 16,3% 13,6% 16,3% 13,9% 10,2% 13,2% 14,3% 12,1% 11,3% 11,2% 9,9% 9,1% 8,2% 4,7% 6,5%
11,8%
Tasso di Indebitamento Oneroso Finale
0,85
0,69
0,71
0,71
0,79
0,79
0,69
0,63
0,66
0,62
0,60
0,71
0,69
0,63
0,64
0,63
0,69
Posizione Finanziaria Netta / Patrimonio Netto
0,65
0,45
0,48
0,49
0,58
0,62
0,51
0,50
0,48
0,42
0,37
0,50
0,47
0,47
0,53
0,52
0,50
Posizione Finanziaria Netta / EBITDA
1,24
0,86
1,10
1,12
1,33
1,60
1,29
1,26
1,18
1,14
1,10
1,78
1,81
2,46
3,15
2,91
1,58
Pontedera, 11 novembre 2011
- 25 -
Gli indicatori di bilancio - la redditivitĂ del capitale investito netto 30% 25% 20% 15%
RONA medio 2010 6,5%
10% 5%
0% -5% -10%
aziende sopra la media: 25, di cui 9 con RONA > 15% aziende sotto la media: 33, di cui 8 con RONA negativo Pontedera, 11 novembre 2011
- 26 -
Gli indicatori di bilancio - il tasso di indebitamento oneroso -
10
9 8 7
6 5 4
3
Td medio 2010 0,63
2 1 0
aziende migliori della media 29, di cui 10 non fanno ricorso al debito bancario aziende peggiori della media 29, di cui 4 con Td > 5 Pontedera, 11 novembre 2011
- 27 -
Gli aspetti metodologici - la dinamica finanziaria -
Il flusso di cassa della gestione caratteristica è pari alla somma algebrica: del cash flow; dell’investimento/ disinvestimento in capitale
circolante;
Reddito Netto + Ammortamenti + Accantonamento Netto T.F.R. Cash Flow (Flusso di Capitale Circolante Gest. Corr.) - D Capitale Circolante
dell’investimento/ disinvestimento di capitale
fisso.
Flusso di Cassa Gestione Corrente - Investimenti in capitale fisso
Sommando poi al flusso di cassa della gestione caratteristica il saldo della gestione finanziaria (variazione dei mezzi propri + variazione dei debiti a medio/lungo termine ± componenti straordinari + proventi fin. - oneri fin.), si ottiene il flusso di cassa aziendale che equivale alla variazione dell’indebitamento a breve.
Flusso di Cassa Gestione Operativa + Saldo monetario della gestione finanziaria Flusso di Cassa Aziendale
flusso di cassa aziendale = variazione dell’indebitamento a breve Pontedera, 11 novembre 2011
- 28 -
La dinamica finanziaria - i flussi di cassa realizzati dal 1996 al 2010 -
Intero campione Dinamica finanziaria - dati in â&#x201A;Źmln 1. Cash Flow
1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
2008
58,8
65,5
63,9
73,4
80,6
66,4
74,5
73,3
89,3
72,8
13,4
2,1
1,2
16,5
(7,2)
9,4
3,3
29,8
18,0
23,4
5,3
3. Flusso di cassa gest. corrente (1-2) 44,0
56,7
64,3
47,4 80,6
71,2
63,1
44,7
55,3
65,9
67,5
52,8
91,9
40,0
845,5
67,9
82,7
74,7
83,7
64,5
63,3
30,9
43,5 112,9
58,2
157,2 105,5
43,0
1.041,5
5. Flusso di cassa gest. operativa (3-4) (9,6) (11,2) (18,4) (27,2) (3,0)
6,7
(0,2) 13,8
11,8 (47,0)
9,3
(104,4) (13,7) (3,0)
(196,0)
1
4. Investimenti in immobilizzazioni
2
6. Flusso di cassa gest. finanziaria
53,5
6,9
0,8
19,1
4,7
14,9 (23,7)
4,9 (11,0)
5,5
25,9
2,6
70,6
969,7
11,8 (33,3) 30,6
124,1
62,1
58,5
Totale
57,4
2. Investimenti in CCN
64,5
2009 2010
6,1
(5,9)
112,7
7. Flusso di cassa d'esercizio (5+6)
(2,7) (10,4)
0,6 (22,5) 11,9 (17,0)
4,7
2,8
17,3 (21,2) 11,9
(42,3) (7,6) (8,9)
(83,3)
8. Variaz. Posiz. Fin. Netta a BT
(2,7) (10,4)
0,6 (22,5) 11,9 (17,0)
4,7
2,8
17,3 (21,2) 11,9
(42,3)
3,5 (13,4)
2,4
(5,8)
7,7
29,1
11,4
(9,6) 23,7 (25,5) 15,3 (30,5)
7,1
(2,9) 25,0
8,0
23,3
9. Variaz. Posiz. Fin. Netta a ML 10. Variaz. Posiz. Fin. Netta totale (8-9)
1 escluse 2 include
7,3 4,6
0,8
23,1
(3,0)
(7,6)
(8,9)
(83,3)
(5,8) 16,9
(3,1)
71,2
9,3 (12,0)
(12,1)
(48,1)
disponibilitĂ liquide lâ&#x20AC;&#x2122;effetto di eventuali rivalutazioni
Pontedera, 11 novembre 2011
- 29 -
I risultati per comparti di destinazione - il conto economico a confronto Conto economico Anno 2010
Cosmetico €/mln
%
Dolciario €/mln
%
Farmaceutico €/mln
%
General packaging €/mln
%
Totale €/mln
%
1. Ricavi netti
77,5
100%
67,6
100%
120,2
100%
617,7
100%
883,0
100%
2. Consumi materie prime
30,7
39,5%
29,2
43,2%
46,3
38,6%
294,3
47,7%
400,6
45,4%
3. Altri costi di produzione
23,8
30,6%
13,5
19,9%
31,5
26,2%
152,1
24,6%
220,8
25,0%
0,1
0,1%
0,0
0,1%
(0,0)
0,0%
3,6
0,6%
3,7
0,4%
174,8 28,3%
265,3
30,1%
4. Variaz. magazzino prod./semil. 5. Valore aggiunto (1-2-3±4)
23,2 29,9%
25,0 37,0%
42,3 35,2%
6. Costo del personale
15,7
20,2%
20,2
29,9%
30,6
25,4%
121,4
19,7%
187,9
21,3%
7. Margine operativo lordo (5-6)
7,5
9,7%
4,7
7,0%
11,8
9,8%
53,4
8,7%
77,5
8,8%
8. Ammortamenti e accantonamenti
7,6
9,8%
4,5
6,7%
7,3
6,1%
34,8
5,6%
54,2
6,1%
(0,1) -0,1%
0,2
0,3%
4,5
3,7%
18,7
3,0%
23,3
2,6%
9. Reddito operativo gest. caratt. (7-8) 10. Oneri e proventi extra gest. caratt.
1,4
1,9%
2,7
4,0%
2,5
2,1%
14,1
2,3%
20,8
2,4%
11. Reddito operativo (9±10)
1,3
1,7%
3,0
4,4%
7,0
5,8%
32,8
5,3%
44,1
5,0%
12. Oneri finanziari
1,5
1,9%
0,6
0,9%
1,7
1,4%
6,6
1,1%
10,5
1,2%
13. Reddito di competenza (11-12)
(0,2) -0,2%
2,3
3,5%
5,3
4,4%
26,1
4,2%
33,6
3,8%
14. Componenti straordinari
(0,4)
-0,5%
0,3
0,4%
0,4
0,4%
1,1
0,2%
1,4
0,2%
15. Reddito di competenza (13±14)
(0,6) -0,7%
2,6
3,9%
5,7
4,7%
27,2
4,4%
35,0
4,0%
0,9%
1,1
1,6%
2,8
2,4%
11,6
1,9%
16,2
1,8%
(1,3) -1,7%
1,5
2,2%
2,9
2,4%
15,7
2,5%
18,8
2,1%
16. Imposte 17. Risultato d'esercizio (15-16)
Pontedera, 11 novembre 2011
0,7
- 30 -
I risultati per comparti di destinazione - l’evoluzione nel corso degli anni Comparto Cosmetico Conto economico 1. Ricavi netti
2000 €/mln
€/mln
2009 %
€/mln
2010 %
%
100%
78,6
100%
67,7
5,5
11,4%
7,3
11,6%
5,4
8,0%
9,7
12,1%
8,0
10,2%
(2,1) -3,1%
(0,1) -0,1%
2,8
5,9%
3,7
5,9%
2,8
4,2%
6,6
8,2%
5,9
7,5%
(2,9) -4,3%
(1,3) -1,7%
77,5
100%
0
2
0
0
0
5
1
2000
2005
2006
2007
2008
2009
2010
€/mln
%
€/mln
%
€/mln
%
€/mln
%
€/mln
%
77,4
100%
79,2
100%
79,2
100%
78,2
100%
74,8
100%
4,7
6,1%
5,8
7,3%
5,4
6,9%
5,4
7,0%
2,7
3,7%
2,8
3,6%
0,4
0,5%
4,9
6,2%
5,6
7,2%
3,9
5,2%
1
Comparto Farmaceutico
100%
€/mln
80,5
Numero aziende con risultato d'esercizio negativo
2
2000 €/mln
0
2005
0
2006
€/mln
€/mln
67,6
100%
(0,2) -0,3%
0,2
0,3%
1,5
2,2%
0,9
1,4%
2
2008
%
100%
0
2007
%
65,8
2
2009
2010
%
€/mln
%
€/mln
%
€/mln
%
€/mln
%
€/mln
%
€/mln
%
81,9
100%
106,9
100%
110,2
100%
116,1
100%
117,0
100%
116,8
100%
120,2
100%
5,2
6,3%
6,4
6,0%
5,3
4,8%
5,0
4,3%
3,4
2,9%
2,0
1,7%
4,5
3,7%
1,1
1,3%
2,2
2,1%
2,8
2,5%
3,6
3,1%
0,1
0,1%
0,8
0,7%
2,9
2,4%
9. Reddito operativo di gest. caratt. 17. Risultato d'esercizio Numero aziende con risultato d'esercizio negativo
Comp. General Packaging
9. Reddito operativo di gest. caratt.
2008 %
100%
9. Reddito operativo di gest. caratt.
Conto economico
€/mln
67,9
17. Risultato d'esercizio
1. Ricavi netti
2007 %
100%
Comparto Dolciario
1. Ricavi netti
€/mln
62,8
Numero aziende con risultato d'esercizio negativo
Conto economico
2006 %
100%
17. Risultato d'esercizio
Conto economico
€/mln
47,7
9. Reddito operativo di gest. caratt.
1. Ricavi netti
2005 %
3
3
3
3
5
3
1
2000
2005
2006
2007
2008
2009
2010
€/mln
%
€/mln
%
€/mln
%
€/mln
%
€/mln
%
€/mln
%
€/mln
%
486,4
100%
558,7
100%
592,3
100%
614,9
100%
609,0
100%
576,6
100%
617,7
100%
16,4
3,4%
26,4
4,7%
14,4
2,4%
15,1
2,5%
13,6
2,2%
16,0
2,8%
18,7
3,0%
2,2
0,5%
10,3
1,8%
19,2
3,2%
7,6
1,2%
5,8
1,0%
7,8
1,4%
15,7
2,5%
17. Risultato d'esercizio Numero aziende con risultato d'esercizio negativo
Pontedera, 11 novembre 2011
11
8
13
12
13
15
10
- 31 -
I risultati per comparti di destinazione - lâ&#x20AC;&#x2122;andamento dei ricavi netti Nel corso del 2010, in controtendenza rispetto al 2009, tutti i comparti hanno registrato variazioni in aumento. In particolare, le cartotecniche operanti nel farmaceutico hanno registrato la performance migliore con una crescita del fatturato pari al 14,5%. Nel lungo periodo, il Cosmetico è il comparto cresciuto piĂš significativamente, mentre il Dolciario ha fatto segnare un arretramento. Farmaceutico e General Packaging presentano trend positivi, anche grazie a percorsi di crescita per vie esterne. Variazioni del fatturato Crescite medie annue (c.a.g.r.)
1995-2000 2000-2005 2005-2010
Cosmetico
totale 1995-2010
2009
2010
10,3%
5,7%
4,3%
6,7%
Dolciario
0,2%
0,5%
-3,1%
-0,8%
-12,1%
2,8%
Farmaceutico
5,0%
5,5%
2,4%
4,3%
-0,2%
2,9%
General Packaging
5,4%
2,8%
2,0%
3,4%
-5,3%
7,1%
Totale settore
5,0%
3,1%
1,8%
3,3%
-6,0%
6,8%
Pontedera, 11 novembre 2011
-13,9% 14,5%
- 32 -
I risultati per comparti di destinazione - l’attrattività dei comparti -
CAGR Ricavi 2005 - 2010
Con riferimento all’attrattività strutturale, misurata in termini di crescita e capacità reddituale (Ebitda margin) nel medio periodo, il cosmetico si conferma come il comparto capace in media di produrre performance migliori 6% 5%
Cosmetico
General packaging
4% 3%
Farmaceutico
2% 1% 0% -1%
8%
9%
10%
11%
12%
13%
14%
15%
-2% -3%
Dolciario
-4% -5%
Ebitda Margin medio 2005 - 2010
La dimensione delle bolle è proporzionale ai Ricavi 2010 di ciascun comparto
Pontedera, 11 novembre 2011
- 33 -
I risultati per comparti di destinazione - lâ&#x20AC;&#x2122;andamento del margine operativo lordo (Ebitda margin) -
Ebitda Margin
Peraltro, il Cosmetico appare come il comparto maggiormente esposto al ciclo economico generale e, infatti, nellâ&#x20AC;&#x2122;attuale congiuntura il margine operativo lordo si allinea a quello degli altri comparti. Farmaceutico e General Packaging sono i comparti con risultati piĂš stabili nel medio periodo 20% 19%
Cosmetico
18% 17% 16% 15%
Dolciario
14% 13% 12%
Farmaceutico
11% 10% 9%
General packaging
8% 7% 6%
2005
Pontedera, 11 novembre 2011
2006
2007
2008
2009
2010
- 34 -
I risultati per classi dimensionali - il conto economico a confronto Conto economico Anno 2010
14-50 €/mln
51-100 %
€/mln
oltre 100 %
€/mln
Totale
%
€/mln
%
111,6
100%
187,7
100%
583,7
100%
883,0
100%
2. Consumi materie prime
45,3
40,6%
90,3
48,1%
265,0
45,4%
400,6
45,4%
3. Altri costi di produzione
35,5
31,8%
46,2
24,6%
139,1
23,8%
220,8
25,0%
4. Variaz. magazzino prod./semil.
(0,1)
-0,1%
0,1
0,1%
3,6
0,6%
3,7
0,4%
1. Ricavi netti
5. Valore aggiunto (1-2-3±4)
30,7
27,5%
51,4
27,4%
183,3
31,4%
265,3
30,1%
6. Costo del personale
22,8
20,4%
37,0
19,7%
128,1
22,0%
187,9
21,3%
7. Margine operativo lordo (5-6)
8,0
7,1%
14,4
7,7%
55,1
9,4%
77,5
8,8%
8. Ammortamenti e accantonamenti
5,5
4,9%
9,8
5,2%
38,9
6,7%
54,2
6,1%
9. Reddito operativo gest. caratt. (7-8)
2,5
2,2%
4,6
2,5%
16,2
2,8%
23,3
2,6%
10. Oneri e proventi extra gest. caratt.
3,3
3,0%
5,4
2,9%
12,0
2,1%
20,8
2,4%
11. Reddito operativo (9±10)
5,8
5,2%
10,1
5,4%
28,2
4,8%
44,1
5,0%
12. Oneri finanziari
1,3
1,2%
2,3
1,2%
6,9
1,2%
10,5
1,2%
13. Reddito di competenza (11-12)
4,5
4,0%
7,7
4,1%
21,4
3,7%
33,6
3,8%
14. Componenti straordinari
0,9
0,8%
0,2
0,1%
0,3
0,0%
1,4
0,2%
15. Reddito di competenza (13±14)
5,4
4,8%
7,9
4,2%
21,7
3,7%
35,0
4,0%
16. Imposte
2,2
2,0%
2,9
1,5%
11,1
1,9%
16,2
1,8%
17. Risultato d'esercizio (15-16)
3,2
2,8%
5,1
2,7%
10,5
1,8%
18,8
2,1%
Pontedera, 11 novembre 2011
- 35 -
I risultati per classi dimensionali - l’andamento dei ricavi netti La crescita del fatturato nel 2010, in controtendenza rispetto al 2009, ha riguardato tutte le classi dimensionali. In particolare, le aziende di piccole dimensioni hanno registrato in media una crescita del fatturato pari al 10,9%. Si sottolinea che nell’arco temporale osservato, il tasso di crescita medio si è collocato su livelli più alti per le aziende di dimensioni maggiori, in virtù della crescita tra 1995 e 2000 e della capacità di tenuta nel periodo successivo, anche a seguito delle acquisizioni effettuate. Variazioni del fatturato Crescite medie annue (c.a.g.r.)
1995-2000 2000-2005 2005-2010
totale 1995-2010
2009
2010
14-50 addetti
3,6%
3,2%
0,0%
2,3%
51-100 addetti
1,8%
4,0%
2,5%
2,8%
-1,6%
5,7%
oltre 100 addetti
6,4%
2,8%
1,9%
3,7%
-6,4%
6,4%
Totale settore
5,0%
3,1%
1,8%
3,3%
-6,0%
6,8%
Pontedera, 11 novembre 2011
-10,7% 10,9%
- 36 -
I risultati per classi dimensionali - l’attrattività per classe dimensionale -
CAGR Ricavi 2005 - 2010
Analizzando le performance delle classi dimensionali, nel medio periodo si possono evidenziare i vantaggi in termini di capacità reddituale derivanti dalla scala dimensionale. La piccola impresa soffre, sia in termini di crescita, sia di marginalità 3,0%
51 - 100 2,5%
Oltre 100 2,0%
1,5%
1,0%
0,5%
14 - 50 0,0% 8,0%
8,5%
-0,5%
9,0%
9,5%
10,0%
10,5%
11,0%
Ebitda Margin medio 2005 - 2010
La dimensione delle bolle è proporzionale ai Ricavi 2010 di ciascuna classe dimensionale
Pontedera, 11 novembre 2011
- 37 -
I risultati per classi dimensionali - lâ&#x20AC;&#x2122;andamento del margine operativo lordo (Ebitda margin) -
Ebitda Margin
A conferma di quanto osservato nella slide precedente, le imprese di maggiori dimensioni evidenziano costantemente performance migliori della media 14% 13%
Oltre 100 12% 11% 10%
14 - 50
9%
51 - 100 8% 7% 6%
2005
Pontedera, 11 novembre 2011
2006
2007
2008
2009
2010
- 38 -
Il personale
Nel 2010 il numero di addetti ha fatto registrare una nuova riduzione, che segue a quelle registrate nei due anni precedenti. Tale riduzione unita all’aumento del fatturato ha permesso di incrementare i ricavi medi per addetto e di diminuire l’incidenza del costo del personale sui ricavi. D 10/09 D 10/00
numero addetti
1996
2000
2005
2006
2007
2008
2009
2010
> 100 addetti
2.856
3.155
3.123
3.254
3.270
3.280
3.181
3.065
51 - 100 addetti
977
876
968
951
970
909
946
948
2
72
14 - 50 addetti
729
676
710
677
686
656
598
605
7
(71)
Totale
4.562
4.707
4.801
4.882
4.926
4.845
4.725
4.618
Incidenza del costo del personale
20,7% 21,0% 20,6% 20,6% 19,9% 20,9% 22,2% 21,3%
(116)
(90)
(107)
(89)
-0,9%
0,3%
D 10/09 D 10/00
1996
2000
2005
2006
2007
2008
2009
2010
135 121 109 128
146 156 141 147
170 171 157 168
173 184 167 174
181 188 168 181
179 198 172 182
172 188 168 175
190 198 184 191
10,4% 5,5% 9,6% 9,3%
30,2% 27,0% 30,9% 29,8%
46,0 45,4 37,0 44,4
48,9 52,7 42,7 48,8
57,3 53,8 47,9 55,2
55,1 53,7 50,0 54,1
57,1 47,0 47,0 53,7
55,5 55,6 47,2 54,4
54,9 51,8 49,5 53,6
59,8 54,2 50,8 57,5
8,8% 4,6% 2,8% 7,2%
22,2% 2,7% 18,9% 17,9%
Fatturato per addetto - K€ > 100 addetti 51 - 100 addetti 14 - 50 addetti Totale Valore aggiunto per addetto - K€ > 100 addetti 51 - 100 addetti 14 - 50 addetti Totale
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Indice
Premessa Il campione analizzato I risultati dellâ&#x20AC;&#x2122;Osservatorio Economico del Settore Cartotecnico Considerazioni di sintesi
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Considerazioni di sintesi
RISULTATI ECONOMICI
Nel 2010 le imprese cartotecniche hanno evidenziato una crescita dei ricavi (6,8%), in controtendenza rispetto alla contrazione del 2009 (-6,0%). Come segnalato dal Centro Studi di Assografici, il primo semestre del 2011 ha registrato una flessione dell’1% rispetto all’anno precedente
A fronte della ripresa del giro di affari, le aziende hanno mantenuto pressoché invariata la struttura dei costi. L’incidenza del valore aggiunto sui ricavi è rimasta sostanzialmente stabile, mentre l’EBITDA % è cresciuto di 0,7 p.p., tornando ai livelli del 2008 (11,1%). In termini assoluti, si registra la crescita del valore della produzione e del reddito operativo, su cui peraltro incidono gli investimenti degli anni passati riflessi nel valore degli ammortamenti (+39,2% rispetto al 2009)
Gli oneri finanziari nel 2010 non hanno registrato peggioramenti e, di conseguenza, il reddito netto è tornato a crescere, rappresentando nel 2010 il 2,1% dei ricavi
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Considerazioni di sintesi
PROFILO PATRIMONIALE
Il capitale investito netto al 31.12.2010 risulta in crescita (+3,5%) rispetto ai due anni precedenti. Tale crescita è riconducibile all’aumento di capitale circolante che deriva dal maggior volume d’attività, mentre l’attivo immobilizzato registra una flessione (-2,2%)
La struttura finanziaria delle imprese del settore mantiene la solidità strutturale storicamente osservata in termini di rapporto tra debito finanziario e mezzi propri e, in controtendenza rispetto al 2009, si osserva un leggero miglioramento della capacità di rimborso del debito (l’indicatore PFN/Ebitda scende nuovamente sotto 3), sebbene si rimanga lontani dai livelli caratterizzanti il periodo 1995 – 2007 (PFN/Ebitda in media pari a 1,3)
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Considerazioni di sintesi
RISULTATI per COMPARTO e DIMENSIONE
In termini di comparti di destinazione, nel 2010 registrano ottime performance in termini di crescita del fatturato sia le imprese del General Packaging (+7,1%), sia soprattutto gli specialisti del comparto Cosmetico (+14,5%), che però peggiorano i risultati reddituali storicamente eccellenti. Performance positive ma più contenute sono state registrate dai comparti Dolciario (+2,8%) e Farmaceutico (+2,9%)
In termini di classi dimensionali, nel 2010 registrano ottime performance in termini di crescita del fatturato le imprese con 14-50 addetti (+10,9%), che recuperano la forte perdita dell’anno precedente. Le imprese di grandi dimensioni presentano livelli più elevati di Ebitda margin, in virtù dei quali riescono a realizzare politiche di investimento più sostenute e sopportare una maggiore incidenza degli ammortamenti
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Considerazioni di sintesi
All’interno del contesto delineato, si conferma una significativa dispersione e polarizzazione delle performance già evidenziata nelle precedenti edizioni dell’Osservatorio, con la presenza di realtà che hanno registrato performance ottimali e decisamente al di sopra della media a fianco di alcune aziende che mostrano segnali di difficoltà CAGR Ricavi 2005 -2010
15%
10%
5% R² = 0,0208
0% 0%
5%
10%
15%
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25%
-5%
Ebitda Margin medio 2005 - 2010
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Il peggioramento strutturale della redditività e, almeno per alcune aziende, anche della solidità finanziaria, rende una parte degli operatori del settore più esposti alla dinamica del ciclo economico e alle conseguenze della crisi finanziaria in corso. Ciò potrebbe accelerare le dinamiche di progressiva ridefinizione della struttura del settore
50%
RONA 2010
RONA 2005
2005
40%
50%
2010
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20% R² = 0,0482
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10%
0%
R² = 0,0167
0%
0,0
1,0
2,0
3,0
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5,0
0,0
6,0
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5,0
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TD 2005 Pontedera, 11 novembre 2011
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