ItaliaImballaggio luglio/agosto 2024

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THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING

Insieme, facciamo strada nel mondo del packaging sostenibile.

In Smurfit Westrock siamo da oggi tutti dedicati a lavorare con voi, per fornirvi le migliori soluzioni di imballaggio sostenibile, garantendo continua crescita per il vostro business.

FIL ROUGE

Come eravamo, come siamo

La storia siamo noi, canta Francesco De Gregori. La storia è un catalogo di fatti, di azioni compiute da esseri umani, e non di date e concetti astratti. La storia si racconta, si ripete: per cogliere il senso degli avvenimenti, dei sentimenti e delle idee di coloro che l’hanno agita, per guardare alla realtà con consapevolezza.

Ma la storia è anche fascinazione, come sa dimostrare nella sua semplicità “l’autobiografia semiseria” della rivista Imballaggio, che scrissi a suo tempo* per fissare nero su bianco quello che era stato e che non avrebbe potuto essere altrimenti. E che oggi, non senza stupore, mi sembra ancora attuale. A voi giudicare!

«In un periodo in cui c’è chi è disposto a mettere in piazza di tutto pur di parlare di sé, perché, mi sono detta - io che sono una rivista - non dovrei raccontarmi?

Del resto, nei fatti, la mia non è una storia qualunque. Nacqui nell’aprile del 1950 in una Milano già allora vivacissima e operosa, tutta protesa nell’intento di ricostruire, e costruire. […]

A quel tempo l’editoria tecnica era tutta da inventare, non foss’altro perché proprio in quel periodo stava concretizzandosi una vera e propria tecnologia e industria dell’imballaggio.

Si trattava, quindi, di dar vita a uno strumento che seguisse passo passo l’evolversi delle aziende e dei loro prodotti; un microfono per dare voce a chi aveva voglia di parlare delle “proprie” scoperte, dei propri esperimenti, in sostanza del proprio lavoro. Era un momento di grande fermento ed io stessa, che ne raccoglievo e traducevo i sintomi, ero frastornata da tutti quei cambiamenti.

Certo posso dire oggi, forte della mia esperienza, che tanti avrebbero avuto molte cose di cui riferire e di cui mettere al corrente gli “altri”, ma era un mondo più votato al fare che al parlare. Di certo differente da quello che tutti oggi viviamo. C’era una forma di “pudore”, di ritrosia nel raccontare di sé; sembra impos- sibile che tutto sia così velocemente cambiato. Non si viveva la sfrenata voglia di protagonismo che oggi assilla il genere umano. Il paese doveva fare grandi passi in avanti per recuperare gli anni, troppi, perduti.

Se torno a guardarmi, sfogliando le pagine dei primi fascicoli, vengo colta da un sentimento di tenerezza e sorrido tra me per certe ingenuità che ci accumunavano un po’ tutti; nel contempo stupisco nel constatare quante idee “moderne” non siano altro che una reinterpretazione di cose già viste. C’era comunque una freschezza ed un’immediatezza che oggi è venuta forse troppo meno. […]

Ricordo che la notizia di un nuovo prodotto veniva diffusa come qualcosa di “miracoloso”, di rivoluzionario, ed invero in parte lo era. Non che questo atteggiamento supponesse una visione superficiale del reale: ricordo, ad esempio, un articolo sulle nuove materie plastiche che oltre all’indicibile stupore nei confronti degli ultimi ritrovati della tecnologia, non trascurava di interrogarsi sul futuro dell’uomo. Era, tanto per cambiare, il periodo della Guerra Fredda, e con lucidità si commentava: «Questi ultimi ritrovati (le plastiche, ndr.) suggeriscono una conclusione ottimistica: è consolante, mentre il mondo pare incamminarsi verso catastrofi definitive, vedere con quanta fatica e quanto ingegno ci si preoccupi del nostro benessere a venire». […]

Cosa avrebbero detto i personaggi della nostra crescita industriale, ad uno dei tanti talk-show attuali? Pulite le mani dal grasso delle macchine, avrebbero avuto il coraggio di raccontarsi, sfoggiando l’unica, forse, cravatta del loro guardaroba? No, non c’era tempo. La popolarità poteva attendere, il lavoro no».

In conclusione, oggi come allora, resto convinto che una rivista (una volta Imballaggio , oggi ItaliaImballaggio) resti testimone fedele e attenta

dell’evolversi dei tempi. Un privilegio che nessuno potrà mai negare e di cui, giustamente, andare orgogliosi.

Nel 1950, “Imballaggio” crea il personaggio Decius, al quale affida il compito di peregrinare in tutti i settori attinenti al campo, di sollevare polemiche, esporre problemi, dare consigli e riceverne. Fonte: Supplemento al n. 418 di Imballaggio, 1990, Etas Periodici.

Stefano Lavorini
* Per celebrare i 40 anni di Imballaggio, il testo fu pubblicato nel Supplemento al n. 418 della rivista edita da Etas Periodici (Gruppo editoriale Fabbri, Bompiani, Sonzogno Etas SpA), a dicembre 1990. Desidero ringraziare il collega Luca De Nardo che, di recente, mi ha fatto omaggio di una copia di quel volume, per me ormai perso. Lunga vita alla carta!

Gabriele Buratti “Buga” was born in Milan on 8 August 1964. When he was a boy, he used to watch his father and grandfather, both master jewellers in the Milan craft tradition, working material. After arts high school, he graduated at the Landscape Architecture Polytechnic. His interest in the physical, anthropic, historical and structural characteristics of the territory have profoundly influenced his painting, sculpture and photography. He knows Piero Fornasetti and has made numerous drawings for him. He also knows Remo Brindisi and has exhibited in his Museo Alternativo at Lido di Spina. He has exhibited in Europe and America and in the East.

In contrast with the past, man with his technology today dominates Nature

Gabriele Buratti “Buga” nasce a Milano l’8 agosto 1964. Dall’infanzia osserva il padre e il nonno, gioiellieri maestri dell’artigianato milanese, nel trattare la materia. Dopo il liceo artistico si laurea al Politecnico in Architettura del Paesaggio. Si interessa ai caratteri fisici, antropici, storici e strutturali del territorio, che influenzeranno profondamente la sua opera di pittura, scultura e fotografia. Conosce Piero Fornasetti e realizza numerosi disegni per lui. Conosce Remo Brindisi ed espone al suo Museo Alternativo al Lido di Spina. Espone in Europa e America e in Oriente. A differenza del passato, oggi, l’uomo con la sua tecnologia domina la Natura, spesso la deturpa, e per questo nel 2013 costituisce con Marco Ferra “Artists for Rhino”, per unire il lavoro degli artisti a cause ambientali. Attualmente collabora con diverse gallerie d’arte italiane e all’estero.

Nella pittura di “Buga” si percepisce un monito sul rischio che stiamo correndo sulla strada della globalizzazione planetaria, con gli animali che diventano il paradigma di una logica tutt’altro che rassicurante per le sorti dell’uomo, ormai incapace di un rapporto simbiotico con la natura.

LA PAROLA ALL’AUTORE

«Nella mia opera “Diritto di Balneazione”, il capodoglio scende tranquillo nella profondità degli abissi dove la Natura è quasi incontaminata. I pesci argentati sono realizzati con il film in cui erano confezionati i biscotti posati sul fondo, a rappresentare l’azione dell’uomo sulla ricchezza naturale, fonte del nostro cibo».

and often disfigures it; in 2013 this led him to set up with Marco Ferra “Artists for Rhino”, in order to bring together the works of artists with an environmental theme. He currently collaborates with various Italian and foreign art galleries. In “Buga”’s painting, we can perceive a warning about the risks we are running in the face of planetary globalization, with animals becoming the paradigm of a logic that is anything but reassuring for the fate of man, today incapable of a symbiotic relationship with nature.

OVER TO THE AUTHOR

«In my work “Diritto di balneazione”

(Right of Bathing), the sperm whale calmly descends into the depths of the abyss where Nature is almost uncontaminated. The silvery fish have been created with the film with which the biscuits placed on the bottom

LA PAROLA AL CRITICO

Inizio e fine della civilizzazione. [...] L’italiano Gabriele Buratti è il tipo di artista capace di infondere nelle sue opere quella speciale aura che, ancora nel XXI secolo, la pittura tradizionale consente. [...] Si concentrano così le cupe pitture di Buratti sullo stato di una civilizzazione nella quale il ruolo degli esseri umani è diventato talmente controverso, che l’artista non ha alcuna esitazione a farlo diventare elemento marginale nella storia del mondo. E da questi scenari dipinti fluisce anche un’atmosfera da fine del tempo civilizzato, dove il livello di civiltà delle metropoli incontra in modo curioso la natura.

[...] Nei dipinti di Buratti non compaiono esseri umani, ma essi sono nondimeno presenti nel nostro avvertirli assenti o scomparsi. Sono loro che hanno causato questa situazione.

[...] Si potrebbe, a chiarimento delle tematiche pittoriche di Buratti, menzionare la teoria della natura, la quale si prende la rivincita, dopo il tentativo dell’uomo di dominarla e dopo aver perso ogni rispetto nei suoi confronti. I quadri dell’artista hanno tonalità brune, grigie, bianche, nere e sono piacevoli e tristi insieme. Essi ci parlano della tranquillità di animali impetuosi e di una nuova quiete nel mondo.

[...] E proprio questo ci affascina delle composizioni pittoriche di Buratti. Esse stimolano in noi l’immaginario dell’inizio e della fine della civiltà industriale. (Jürgen Kisters)

were packaged, representing man’s action on natural wealth, the source of our food».

OVER TO THE ART CRITIC

The beginning and end of civilisation [...] Gabriele Buratti, Italian, is the type of artist capable of infusing his works with that special aura which traditional painting in the 21st century still permits. [...] The dark paintings are thus concentrated on the state of a civilization in which the role of human beings has become so controversial that the artist has no hesitation in making it a marginal element in the history of the world. And an atmosphere of the end of the civilised era is also transmitted by these painted scenarios, in which the civilization of the metropolises meets nature in a curious way. [...] Human

beings never appear in Buratti’s paintings, but they are nevertheless present in our perception of their absence or disappearance. They are the ones who have brough about this situation. [...] To clarify Buratti’s pictorial themes, one could refer to the theory of nature taking its revenge, after man’s attempt to dominate it but having lost all respect for it. The artist’s paintings have brown, grey, white and black tones and are both pleasant and sad at the same time. They tell us about the tranquillity of wild animals and a new calm in the world.

[...] This is precisely what fascinates us about Buratti’s paintings. They transmit to us an image of the beginning and the end of industrial civilisation.

Buga
Diritto di Balneazione
69 x 59 cm, 2017
Inquilini possibili, 104x79 cm
Nuovo cittadino, 97x132 cm
Libero magistrato, 65x88 cm

The new FLX HUB is where the production of all machines in the flexible packaging chain converge. Everything needed to process all types of flexible packaging for the Food, Pharma, Wet Wipes and Pet markets is right here.

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SEPT. 30 , & OCT. 01.02 20 24

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AGGIORNAMENTI / UPDATES

FOOD & BEVERAGE, END OF LINE & AUTOMATION

Stefano Lavorini

1 ACCELERATION

Fil Rouge Buga

2 BEHIND THE COVER

Diritto di Balneazione

MEMORANDUM

8 Packaging Premiere, SPS Italia

POW ERED BY BEST PACKAGING

20 Mondi, Tetra Pak, Valmatic

[ OPINIONI ]

10 La primavera di Giflex: PPWR e Linee guida LCA Giflex’s spring: the PPWR and LCA guidelines

[ MARKETING & DESIGN ]

Barbara Iascone

16 Il packaging dei prodotti lattiero-caseari

The packaging of dairy products

Barbara Iascone

21 Il packaging del baby food

Baby food packaging

AUTOMATION & CONTROLS

Una prima rassegna degli incontri con gli operatori: aggiornamenti e conferme da SPS Italia 2024

66 PILZ, anno record. E molta sicurezza PILZ, a record year. And a lot of safety

67 Sostenibilità, innovazione e futuro secondo B&R

Sustainability, innovation and the future according to B&R

68 La semplicità della pneumatica abbinata ai vantaggi dell’automazione elettrica (Festo)

The simplicity of pneumatics combined with the advantages of electric automation

69 News (Bonfiglioli)

70 News (Conrad, Gefran)

71 Beckhoff cresce investe sull’AI Beckhoff grows and invests in AI

[ FACTS & FIGURES ]

Barbara Iascone

29 Report sullo stato dell’imballaggio (dati maggio 2024)

Report on the state of packaging (May 2024 updates)

Barbara Iascone

30 Gli imballaggi di carta e cartone Paper and cardboard packaging

[ I NDUSTRY & MANAGEMENT ]

34 News (Sidel, D4Pack, Guala C.)

Luciana Guidotti

35 Cartone ondulato: voce narrante di una storia (ICO Ind. Cartone Ondulato)

Corrugated cardboard: the narrator of a story

Alessandro Di Carlo

39 L’AI nel settore manifatturiero AI in manufacturing

44 News (Evertis, Marchesini)

Maurizio Cacciamani

45 Come realizzare una fabbrica connessa e sicura

How to develop a connected and safe and secure factory

[ CONAI 2024: CALL TO ACTION ]

50 Cosa significa fare sostenibilità, innovazione ed economia circolare nel mondo degli imballaggi. Dati e fatti su prevenzione, ecodesign, etichettatura ambientale e riciclabilità. Su questo numero, strumenti per l'economica circolare: Report IdentiPack - Quando l’etichetta “parla” di ambiente

What sustainability, innovation and the circular economy really mean in the packaging world. Dates and facts on prevention, ecodesign, labelling and recyclability. On this issue tools for circular econonomy. IdentiPack Report.

MATERIALS & MACHINERY

Food - Beverage

52 News (Altech, Comek)

53 Chi ha paura delle sfide di sostenibilità? (SAES Coated Films) Who’s afraid of sustainability challenges?

54 L’eccellenza made in Italy per il beverage tedesco (Gampack Group)

Italian Excellence for the German Beverage Industry

57 FinTak: packaging compostabili per alimenti (Eurocell) FinTak: compostable food packaging

Multimarket

58 Il futuro delle selezionatrici ponderali è già qui (Minebea Intec) The future of checkweighers is already here

60 News (Ticinoplast, IFP)

END OF LINE & HANDLING

72 News (Datalogic)

73 In icotek l’innovazione è una sfida quotidiana

Innovation is a daily challenge in icotek

74 Gli ‘slip ring’ alleati delle macchine automatiche (Servotecnica)

‘Slip-rings’ allied to automatic machines

75 Motoriduttori “igienici” per il mondo del packaging (WITTENSTEIN) “Hygienic” gearmotors for the world of packaging

76 Modulari per vocazione, sostenibili per etica (Nord Drivesystems)

Modular by vocation, sustainable by ethics

77 Una gamma completa (halstrup-walcher) A complete range

78 Il wireless come opzione green (SMC) Wireless as a green option

61 Partnership di valore tra Aliplast e Mirage Aliplast and Mirage: a virtuous partnership

63 Creare layout? Un’arte… (Prl Tecnosoft) Creating layout? An art…

64 SharkDrive: nastri sincronizzati asservitori per robot (Vision Tech)

SharkDrive: synchronous conveyor belts for robots

65 News (Hipac, M.H.Material Handling)

78 Iperconnessione e virtualizzazione: i pilastri di SEW-EURODRIVE Hyperconnection and virtualization: SEW-EURODRIVE’s two pillars

79 Oriental Motor a grandi passi nella robotica Oriental Motor is making great strides in robotics

80 Advertiser & Company index

Webmagazine

Webmagazine

Direttore responsabile Stefano Lavorini

Condirettore Luciana Guidotti

Redazione Milena Bernardi, M. Costanza Candi

SOCIO EFFETTIVO ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE Every product has its packaging. Everyone has…

Traffico pubblicità Salvatore Lavorini (salvatore.lavorini@kairosmediagroup.it)

Hanno collaborato Maurizio Cacciamani, Alessandro Di Carlo, Barbara Iascone

Traduzioni GEAR.it S.r.l.

Coordinamento artisti Max Marra & Gianni Valentino

Progetto grafico Studio Grafico Page, Novate Milanese (MI) e impaginazione Vincenzo De Rosa, R. Rossi

Fotolito e Stampa Ancora S.r.l. via B. Crespi 30, 20159, Milano

Numero 7-8/2024 Luglio-Agosto 2024 anno 30

Pubblicazione iscritta al n. 555 del Registro di Cancelleria del Tribunale di Milano in data 22/10/94

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The Voice of Italian Packaging

Memorandum

PACKAGING PREMIÈRE, LUSSO RESPONSABILE. Tanti i prodotti innovativi e sostenibili all’edizione 2024 di Packaging Première & PCD Milan (21-23 maggio), ricca di anteprime e di fascino.

L’evento ha aperto le porte a più di 8300 visitatori, che hanno potuto scoprire le ultime novità di oltre 320 espositori, provenienti da Italia, Cina, Francia, Germania, Regno Unito, Hong Kong, Bulgaria, Finlandia, Ungheria e Olanda. Una delle parole chiave di questa edizione è stata senza dubbio mul-

tisensorialità: ad accogliere i visitatori, infatti, c’erano illusioni, effetti ottici, musica sperimentale e fragranze inedite che hanno reso l’esperienza coinvolgente e di impatto fin dalle prime battute. Grande successo ha riscosso Avant Garde, l’iniziativa ad alto tasso di innovazione che ha coinvolto espositori, agenzie di design e branding, produttori di materiali, fornitori di packaging deluxe e start-up coinvolte nell’ideazione e realizzazione di prodotti innovativi. Sono stati 25 i pr ogetti esposti,

SPS ITALIA 2024: UN SUCCESSO. Si è chiusa con un’affluenza di oltre 40.000 visitatori l’edizione 2024 di SPS Italia, punto di riferimento per il mondo dell’automazione, del machinery e dei percorsi di innovazione in ambito industriale, che ha puntato quest’anno sul tema del futuro tra 5.0, sostenibilità, tecnologia human centered, intelligenza artificiale, IIot, robotica e additive manufacturing.

Organizzata da Messe Frankfurt a Parma dal 13 al 15 maggio scorsi, oltre alle molte iniziative di approfondimento per esperti e professionisti, l’edizione 2024 è stata caratterizzata da una significativa attività rivolta agli studenti e alle studentesse STEM, a cui è stata dedicata l’area

PACKAGING PREMIÈRE: RESPONSIBLE LUXURY. There were numerous innovative and sustainable products at the 2024 edition of Packaging Première & PCD Milan (21-23 May), full of previews and points of interest. The event opened its doors to more than 8,300 visitors, who were able to discover the latest developments of over 320 exhibitors coming from Italy, China, France, Germany, United Kingdom, Hong Kong, Bulgaria, Finland, Hungary and Holland.

One of the key words of this edition was definitely multisensoriality: visitors were welcomed, in fact, by illusions, optical effects, experimental music and original fragrances which created an engaging and impactful experience right from the start.

Avant Garde, the initiative with a high level of innovation involving exhibitors, design and branding agencies, producers of materials, suppliers of deluxe packaging and startups working in the design and development of innovative products,

suddivisi in 3 categorie: materiali innovativi, sostenibilità e design.

I big del settore. Numerosi i talk e le conferenze, in totale 23, che hanno coinvolto oltre 80 rinomati speaker a livello internazionale, con tematiche che hanno spaziato dalla multisensorialità e storytelling all’evoluzione delle plastiche bio-based, dall’originalità e creatività all’Intelligenza Artificiale e Immaginazione Aumentata, dal costo della sostenibilità nel lusso al valore del neuromarketing fino ai design trend in

Education, dove i ragazzi appassionati di tecnologie hanno toccato con mano l’innovazione incontrando aziende e stakeholder.

L’appuntamento ha offerto il destro anche per presentare la seconda edizione del Position Paper dal titolo “Verso una Trasformazione Digitale UmanoCentrica”, curato dal Comitato Scientifico della manifestazione con l’obiettivo di offrire una serie di approfondimenti specifici relativi all’evoluzione tecnologica di Industria 4.0 e 5.0.

Anche ItaliaImballaggio ha partecipato alla tre giorni dedicata all’automazione e al machinery, cogliendo l’occasione per incontrare gli innovatori presenti che hanno dialogato con la redazione, contribuendo alla costruzione di un racconto

enjoyed great success. 25 projects were displayed, subdivided into 3 categories: innovative materials, sustainability and design.

The big names in the sector. There were numerous debates and conferences, 23 in all, with the participation of over 80 internationally well-known speakers, on themes ranging from multisensoriality and storytelling to the evolution of bio-based plastics, from originality and creativity to Artificial Intelligence and Augmented Imagination, from the cost of sustainability in luxury to the value of neuromarketing, and to design trends in South Korea.

«There was an extraordinary participation, both in terms of exhibitors and of visitors, confirming the growing interest in and vitality of the deluxe packaging sector. This result further simulates us to continue to improve and innovate in order to offer an even more unique experience in future editions» declared Pier Paolo Ponchia, Founder and Director of

Corea del Sud.

«La partecipazione è stata straordinaria, sia in termini di espositori che di visitatori, confermando il crescente interesse e la vitalità del settore del packaging deluxe. Questo risultato ci motiva ulteriormente a continuare a migliorare e a innovare per offrire un’esperienza ancora più unica nelle prossime edizioni» ha dichiarato Pier Paolo Ponchia, Founder e Director di Packaging Première. Prossimo appuntamento: 13-15 maggio 2025.

dove scoprire novità e curiosità. Per questo rimandiamo all’ampio servizio dedicato, nella sezione “Automation & Controls” del fascicolo. Appuntamento alla prossima edizione di SPS Italia, prevista a Parma dal 13 al 15 maggio 2025.

Packaging Première. The next appointment: 13-15 May 2025.

SPS ITALIA 2024: A SUCCESS.

The 2024 edition of SPS Italy, a point of reference for the world of automation, machinery and innovation paths in an industrial context, which focused this year on the future involving Industry 5.0, sustainability, human-centred technology, artificial intelligence, IIot, robotics and Additive manufacturing, closed with an attendance total of 40,000 visitors.

Organised by Messe Frankfurt in Parma from 13 to 15 May, besides the many in-depth initiatives for experts and professionals, the 2024 edition was also characterised by important initiatives aimed at male and female STEM students, to which the Education area was dedicated, where youngsters interested in technologies were able to have direct contact with innovation, meeting companies and stakeholders.

The event offered the opportunity to present the second edition of the Position Paper with the title “Verso una Trasformazione Digitale UmanoCentrica” (Towards a Human-Centred Digital Transformation), drawn up by the Scientific Committee of the event with the aim of offering a series of specific insights into the technological evolution of Industry 4.0 and 5.0.

ItaliaImballaggio also took part in the three-day event dedicated to automation and machinery, taking the opportunity to meet the innovators present who spoke to the editorial team, contributing to the construction of a narrative through which to discover new developments and points of interest. In this regard, reference can be made to the extensive dedicated report in the “Automation & Controls” section of this edition.

Make a note in your dairy of the dates of the next edition of SPS Italia, scheduled to be held in Parma from 13 to 15 May 2025.

Crediamo in una tecnologia facile da usare, bella da vivere, sempre su misura.

Proponiamo un concetto di packaging automation personalizzato e accompagniamo i nostri clienti oltre le loro aspettative.

Nati nel futuro, al fianco di chi lavora.

La primavera di Giflex: PPWR e Linee guida LCA

“Flessibile, un packaging da raccontare” è il titolo del Congresso Annuale di Giflex, tenuto a Roma alla presenza di quasi 300 partecipanti. Promosso con il sostegno di Coim, Ipack-Ima 2025 e Rossini, ha offerto l’occasione di un confronto e di aggiornamento su temi vitali per il comparto.

L’industria del packaging flessibile, soluzione sempre più apprezzata in virtù di una maggiore sostenibilità in termini di peso e materiali utilizzati, occupa in Italia quasi 10.000 addetti che contribuiscono alla produzione di circa 400.000 tonnellate di prodotto, al 55% inviate all’export, per un fatturato di oltre 3 miliardi di euro.

PPWR, grande protagonista

L’appuntamento primaverile, tradizione di Giflex - Gruppo Imballaggio Flessibile (Gruppo di specializzazione di Assografici, a sua volta parte della Federazione Carta e Grafica) non ha certo ignorato le grandi sfide dell’industria del packaging, dalla si-

tuazione geopolitica alla sostenibilità, dai bisogni del consumatore alla brand reputation, con un grande protagonista: il PPWR giunto alla fine del suo iter parlamentare. Il Regolamento Packaging in particolare è stato al centro di una giornata di studio tenuta il 18 aprile scorso con titolo “Packaging&Packaging Waste Regulation: atti finali e ricadute”, verticalmente dedicata al tema, con due figure di spicco nel panorama degli stakeholder europei.

Si tratta di FPE - Flexible packaging Europe - intervenuta con la Public Affair Manager Roberta Colotta e di Francesca Siciliano Stevens di Europen, due istituzioni molto attive in divulgazione, networking e advo-

cacy legate all’industria del packaging. Il dibattito attorno al regolamento ha infatti dato vita a uno scambio vivace sia all’interno dei singoli settori che tra filiere, a dimostrazione di quanto il confezionamento sia un tema centrale che tocca ambiti molto diversi tra loro, dal mondo industriale al consumatore finale.

Come ha affermato il presidente di Giflex, Alberto Palaveri, il focus del PPWR, cioè la sostenibilità, «è un punto a favore dell’imballaggio flessibile che per le sue caratteristiche di leggerezza apprezzate dal mercato e dai consumatori» risulta la soluzione ideale per ridurre le emissioni lungo la filiera. «Ecco perché - ha ancora sottolineato Palaveri - si assiste a un’interessante transizione rigid-to-flex. Ad esempio, nel segmento di prodotti per la cura della persona e per la detergenza domestica, è sempre più frequente l’utilizzo di flessibile sia come packaging primario che come soluzione per la ricarica di prodotto, con vantaggi considerevoli in termini di minore immissione di imballaggi e materiali nell’ambiente, come del resto indicato dal PPWR. In sintesi, il nostro pack è leggero, anzi leggerissimo e incide per il 2-3% circa sul peso totale del prodotto. Poco materiale significa anche bassa produzione di CO2. Per

raggiungere gli obiettivi posti dal PPWR il minor peso dell’imballaggio svolgerà un ruolo importante. In altre parole, riduzione dell’immesso al consumo con noi si può!».

Metodologie che fanno la differenza: le linee guida LCA per il packaging flessibile

Tra le novità più importanti emerge la Roadmap per la sostenibilità 2030, che l’industria dell’imballaggio flessibile si è data per rispondere al trend legati al green packaging, rafforzati dal recente voto sul PPWR. Si tratta di temi sui cui il settore ha addirittura anticipato i tempi, dandosi regole sul packaging design predisposto in funzione del fine vita. La visione include quindi sia la performance a scaffale sia il percorso a fine vita, che vede il rifiuto trasformarsi in risorsa.

Ecco perché al congresso Giflex si è parlato molto di design thinking e di metodologie riconosciute su base scientifica, che sono la base della Linee Guida LCA per l’Imballaggio Flessibile definite dai Comitato Tecnico di Giflex.

Il tema della misurazione oggettiva contrapposta alla visione ideologica è forse uno dei più critici nel dibattito sul PPWR e non è un caso che Giflex abbia affermato questo principio cardine nell’ambito dei

THE ART OF INNOVATION

propri standard. Partire da una progettazione basata sull’ecodesign e su dati certi e confrontabili è essenziale, sia che si tratti di formazione del personale, del rafforzamento delle competenze interne o di sviluppo del prodotto.

Concetti sottolineati, dati alla mano, da Andrea Cassinari (coordinatore del comitato scientifico Giflex) e da Paola Riccardi (SRC Ingegneria) che hanno presentato le Linee guida LCA Giflex per imballaggi Flessibili.

A Cassinari il compito di riassumere lo scopo del lavoro svolto: «Il nostro obiettivo è stato quello di sviluppare linee guida esaustive per produrre valutazione LCA di FCM (Food Contact Material) inseriti in un con-

testo di circolarità, riproducibili, confrontabili e supportate scientificamente. La sfida? Una Linea Guida che mitighi la diversità di approccio, di assunzioni, di metodologie, la carenza di dati primari, per arrivare ad approcci di Life Cycle Assesment, frutto di protocolli validati e confrontabili con indicatori condivisi e confini di sistema».

Una metodologia di misurazione ad hoc. Paola Riccardi, in particolare, ha quindi spiegato alla platea il perché della scelta del metodo LCA come base di misurazione per l’ecodesign dell’imballaggio flessibile, che è sempre più chiamato a rispondere alle sfide del mercato in termini di prestazione tecnologica, sicurezza, protezione alimentare e naturalmente, sostenibilità del prodotto. Secondo Riccardi, le linee guida sono indispensabili per avere studi di settore ripetibili, confrontabili e supportati scientificamente con un obiettivo condiviso dal settore e dalle filiere connesse: la produzione di imballaggi flessibili sempre più sostenibili. Il lavoro di definizione del percorso di analisi LCA specifico per il mondo del flessibile ha permesso di costruire un data base, che ha messo a confronto impatti diversi per garantire alle aziende di scegliere la tipologia di studio da intraprendere. Guardando all’eco-design, Riccardi ha sot-

Giflex’s spring: the PPWR and LCA guidelines

“Flessibile, un packaging da raccontare” (Flexible, a packaging worth talking about) was the title of Giflex’s Annual Conference, held in Rome with the presence of almost 300 participants. Promoted with the support of Coim, Ipack-Ima 2025 and Rossini, it offered an opportunity for exchange and updating on vital issues for the sector.

The flexible packaging industry, an increasingly appreciated solution due to its greater sustainability in terms of weight and materials used, employs around 10,000 workers in Italy who contribute to the production of around 400,000 tonnes of product, 55% of which is exported, for a turnover of over 3 billion euros.

The PPWR, a key issue

The traditional spring event of GiflexGruppo Imballaggio Flessibile (the specialised Group in Assografici (the national trade association representing graphic, paper and cardboard converting companies), in turn part of the Federazione Carta e

Grafica (the Paper and Graphics Federation)) certainly did not ignore the great challenges of the packaging industry, from the geopolitical situation to sustainability, from the needs of the consumer to brand reputation, and with a key protagonist: the PPWR, which had arrived at the end of its parliamentary process.

The Packaging Regulation in particular was a central element of a day of study held on 18 April with the title “Packaging&Packaging Waste Regulation: final acts and repercussions”, vertically dedicated to the topic, with two prominent figures in the panorama of European stakeholders.

tolineato il vantaggio del packaging flessibile la cui leggerezza garantisce migliore performance di impatto ambientale. È infatti partendo dallo spessore in micron che il modello permette di individuare strategie di ottimizzazione della struttura verso ulteriori alleggerimenti.

Una banca dati estesa a tutta la filiera. Per le Linee Guida LCA Giflex è stata creata una banca dati, pensata per alimentare la piattaforma OPENLCA. Ai dati generici sono quindi stati integrati quelli provenienti dal comparto produttivo italiano, con un’estensione alle filiere coinvolte sia per la raccolta delle informazioni che per definire futuri approcci di studio più estesi e intersettoriali. Secondo la ricercatrice, infatti, il calcolo LCA va esteso alla filiera per orientare le decisioni con dati scientifici su cui costruire studi comparati affidabili.

Come ha peraltro tenuto a sottolineare Andrea Cassinari, serve costruire valore e cultura del settore; la banca dati ha quindi come finalità di offrire una fotografia del comparto, creare connessioni e permettere di acquisire strumenti di approccio alle politiche di sostenibilità dei diversi paesi europei che presentano spesso orientamenti normativi molto diversi. In questo senso la LCA è fondamentale per far convergere tutti in uno schema condiviso.

These were FPE - Flexible Packaging Europe - with Public Affair Manager Roberta Colotta, and Europen with Francesca Siciliano Stevens, two institutions very active in dissemination, networking and advocacy linked to the packaging industry.

The debate on the Regulation has led, in fact, to a lively exchange both inside single sectors and between supply chains, demonstrating to what extent packaging is a central issue that touches very different contexts, from the industrial world to the final consumer.

As Giflex’s president, Alberto Palaveri, affirmed, the focus of the PPWR, that is, sustainability, «is a point in favour of flexible packaging which, due to its characteristic lightness appreciated by the market and by consumers » is the ideal solution for reducing emissions along the supply chain.

«This is why - Palaveri also underlined - we are seeing an interesting rigid-to-flex transition. For example, in the segment of personal care and household cleaning products, the use

of flexible both as primary packaging and as a product refill solution is increasingly common, with considerable advantages in terms of a lower emission of packaging and materials into the environment as, moreover, is indicated by the PPWR. In short, our pack is light, or rather, extremely light, and accounts for around 2-3% of the total weight of the product. Little material also means low production of CO2. The lower weight of packaging will play an important role in achieving the goals set by the PPWR. In other words, with us reducing the amount released for consumption is possible!».

Methodologies that make the difference: LCA guidelines for flexible packaging

The Roadmap for sustainability 2030, which the flexible packaging industry has set itself in order to respond to green packaging trends, reinforced by the recent vote on the PPWR, is one of the most important developments to emerge. The sector has been ahead of its time on these issues, giving itself

rules on packaging design drawn up with reference to end-of-life. The vision therefore includes both shelf performance and the end-of-life process, which sees waste being turned into a resource.

This is why at the Giflex conference much reference was made to design thinking and methodologies recognised on a scientific basis which underpin the LCA guidelines for Flexible Packaging established by Giflex’s Technical Committee. The issue of objective measurement as opposed to an ideological vision was perhaps one of the most critical areas in the debate on the PPWR and it’s no coincidence that Giflex has affirmed this key principle within its standards. Starting from a design based on eco-design and on certain and comparable data is essential, whether dealing with personnel training, the strengthening of internal skills or the development of a product. These concepts were underlined, with relevant data to hand, by Andrea Cassinari (coordinator of Giflex’s scientific committee) and by Paola Riccardi (SRC Ingegneria) who

presented Giflex’s LCA guidelines for Flexible packaging.

Cassinari had the task of summarising the purpose of the work performed: «Our aim was to develop comprehensive guidelines for generating an LCA evaluation of FCM (Food Contact Material) within a context of circularity, which is reproducible, comparable and scientifically supported. The challenge? Guidelines that mitigate differences in approach, assumptions, methodologies and a lack of primary data, in order to arrive at Life Cycle Assessment approaches which are the fruit of validated and comparable protocols with shared indicators and system boundaries ».

An ad hoc measurement methodology. Paola Riccardi, in particular, then explained to the audience why the choice of the LCA method as a measurement basis for the eco-design of flexible packaging, which has always been required to respond to market challenges in terms of technological performance, safety, food protection and, obviously,

product sustainability. According to Riccardi, the guidelines are indispensable in order to have repeatable, comparable sector studies supported scientifically with an objective shared by the sector and connected supply chains: the production of increasingly sustainable flexible packaging. The work to establish a specific LCA analysis procedure for the world of flexible packaging has led to the construction of a database that compared different impacts, enabling companies to choose the type of approach to take. Looking at eco-design, Riccardi underlined the advantage of flexible packaging, whose lightness guarantees better environmental impact performance. Starting from the thickness in microns, in fact, the model makes it possible to identify strategies for optimising the structure towards further lightening.

A databank extended to the entire supply chain. A databank was created for Giflex’s LCA Guidelines, conceived to drive the OPENLCA platform. As well as generic data, other data

coming from the Italian manufacturing sector were inserted, extending to the supply chains involved both with regards to the collection of information and in order to define more extensive and intersectoral future study approaches. According to the researcher, in fact, the LCA calculation should be extended to the supply chain to orientate decisions with scientific data on which to construct reliable comparable studies. As Andrea Cassinari was keen to stress, it’s necessary to construct the value and culture of the sector; the databank has, therefore, the aim of offering a photograph of the sector, of creating connections and of allowing for the acquisition of tools for approaching the sustainability policies of the various European countries that often have very different regulatory orientations. In this sense, LCA is essential for converging all parties towards a common framework.

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IL PACKAGING DEI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI

In Italia, il consumo pro capite di prodotti lattiero-caseari si attesta intorno ai 286 kg all’anno. La presente analisi prende in esami i seguenti segmenti: latte destinato al consumo diretto (escluso quello per uso industriale), formaggi, burro, yogurt.

Barbara Iascone

Il Regolamento (UE) 1308/2013 definisce i “prodotti lattiero-caseari” come derivati esclusivamente dal latte, con l’eccezione che possano essere aggiunte sostanze necessarie per la loro produzione, a condizione che non siano impiegate per sostituire totalmente o parzialmente uno qualsiasi dei componenti del latte. Alcune denominazioni riservate ai prodotti lattiero-caseari includono il siero di latte, la crema di latte o panna, il burro, il formaggio, il latticello, la caseina, lo yogurt, il kefir, il kumiss, il butteroil, ecc.

In ambito alimentare, i prodotti lattiero-caseari rappresentano senza dubbio uno dei pilastri dell’industria nazionale, molto apprezzati in tutto il mondo, grazie alle caratteristiche nutrizionali, al gusto e alla loro varietà.

Tabella 1. Segmentazione della produzione del settore prodotti lattiero caseari. Valori espressi in tonnellate.

Table 1. Segmentation of production in the dairy products sector. Values expressed in tonnes. 2023

Latte 1400 37,3% Milk

Formaggi 2275 60,6% Cheese

Burro 84 2,2% Butter

Yogurt 273 7,3% Yoghurt

Totale 3756 - Total

Fonte/Source: Banca Dati Istituto Italiano Imballaggio

In Italia, il consumo pro capite di prodotti lattierocaseari si attesta intorno ai 286 kg all’anno, superiore alla media europea di 265 kg.

Si tratta di alimenti presenti in quasi tutti i pasti della giornata, dalla colazione alla cena, sia come ingrediente base sia come condimento.

Il settore dei prodotti lattiero-caseari è caratterizzato da un alto livello di diversificazione e competizio-

Tabella 2. Tipologie di confezionamento di latte, formaggi, burro, yogurt. Dati 2023 espressi in %.

Table 2. Types of milk, cheese, butter and yoghurt packaging. 2023 figures expressed in %.

Latte/Milk

Brik 58,20% Cartons

Bottiglia plastica 37,80% Plastic bottles

Bottiglia vetro 1,50% Glass bottles

Dispenser 2,00% Dispensers

Lattina 0,50% Cans

Totale 100,00% Total

Formaggi / Cheeses

Flessibili accoppiati 75,00% Flexible laminates

Vaschetta plastica 11,60% Plastic trays

Incarto carta 9,60% Paper wrapping

Alluminio 3,60% Aluminium

Barattolo acciaio 0,20% Steel cans

Totale 100,00%

Burro / Butter

Carta politenata 70,20% Polythene paper

Incarto All/Carta 16,70% Alum./paper wrapping

Barattolo acciaio 8,80% Steel can

Vaschetta plastica 4,30% Plastic tray

Totale 100,00%

Yogurt / Yoghurt

Vasetto plastica 78,20% Plastic jars

Flaconcini plastica 10,00% Plastic bottles

Cheerpack 7,40% Cheerpacks

Brik 2,40% Cartons

Vasetti vetro 2,00% Glass jars

Totale 100,00%

ne, con la presenza di numerose aziende, sia grandi che piccole, spesso a gestione familiare.

Dati e fatti di mercato

Nel 2023, il fatturato del settore è complessivamente aumentato del 2,3%, sostenuto in massima parte dalle esportazioni che crescono dell’8,7%, mentre le importazioni avanzano del 3,1%. Questi dati ne confermano l’importanza sia in Italia sia nei mercati esteri.

Latte. Nel 2023, il latte - sia fresco che UHT - ha registrato un fatturato che supera i 2,4 miliardi di euro (+12% rispetto all’anno precedente). I consumi espressi in volume risultano in calo, con un andamento tendenziale che si assesta intorno al -0,8%.

trend positivamente significativo delle importazioni. Il 73% del mercato è rappresentato dal latte a lunga conservazione, mentre il restante 27% è costituito da quello fresco. Dal punto di vista della distribuzione, i supermercati rappresentano il 44,2% del fatturato, seguiti dai discount con il 22,2%. Seguono gli ipermercati e i liberi servizi con una rappresentatività rispettivamente del 20% e del 13,6%. La crescita del fatturato si è distribuita in tutti i canali di vendita, mentre a volume si registrano cali nelle vendite presso supermercati e liberi servizi, con un aumento delle vendite presso ipermercati e discount.

Formaggi. I formaggi italiani rappresentano un segmento dell’industria altamente apprezzato sia nel mercato interno che in quello estero. Nel 2023, il settore ha registrato un fatturato superiore ai 14 miliardi di euro, considerando sia i formaggi destinati al consumo diretto che quelli destinati all’industria alimentare; quasi 5 miliardi di euro derivano dalle esportazioni.

La produzione totale di formaggi in Italia nel 2023 è stata di circa 2.270.000 tonnellate, con un aumento del 3% rispetto al 2022. Anche il commercio estero è in crescita, con un incremento delle importazioni del 10% e delle esportazioni del 5,2%; circa il 23% della nostra produzione totale è destinato al mercato estero.

Il mercato italiano si aggira intorno alle 2.200.000 tonnellate, con circa il 40% destinato al consumo diretto, sia per le famiglie che per il settore Ho.Re. Ca., mentre il 60% è di uso industriale.

Le importazioni sono in crescita, registrando un aumento del 30% in volume, mentre le esportazioni calano del 1%.

La produzione di latte destinato al consumo diretto, nel 2023, si assesta intorno ai 1.400 milioni di litri, in calo di circa il 7%.

A livello europeo, la produzione di latte è in crescita; in Germania, il maggiore produttore europeo, nel 2023 si registra un +2%, a conferma del

Burro. Nel 2023 sono state prodotte circa 84.000 tonnellate di burro, in calo del 6% rispetto al 2022; il 21% di questa produzione è destinato al mercato estero. Il fatturato è ammontato a circa 550 milioni di euro, in crescita del 20%. Oltre il 40% del mercato interno è rappresentato dalle private label.

Yogurt. Il mercato dello yogurt è in crescita, con quasi 2 miliardi di euro di fatturato e un aumento del 12% nel 2023 (particolare la crescita del segmento yogurt greco). I volumi mostrano un settore in espansione anche in Italia (fanalino di coda nei consumi rispetto al resto d’Europa), sebbene il comparto abbia registrato una battuta d’arresto nel 2023

dovuta a una contrazione generale del settore alimentare. La produzione è stata di circa 273.000 tonnellate, ma i consumi sono coperti in parte dalle impor tazioni.

Il confezionamento: tipologie e quantità

L’analisi delle tipologie di confezionamento utilizzate nel settore dei prodotti lattiero-caseari segue la segmentazione già adottata per i dati di mercato, escludendo però i prodotti destinati all’industria alimentare.

Nel 2023, il settore ha utilizzato circa 298.900 tonnellate di imballaggi, di cui 195.000 tonnellate destinate al confezionamento primario dei prodotti.

• Il mix di packaging per il settore del latte vede la preponderanza dell’imballaggio accoppiato rigido a prevalenza carta, con una quota di mercato del 58,2% nel 2023. I formati principali sono da 1 litro e da 1/2 litro, mentre i formati da 1,5 litri e da 0,25 litri sono meno diffusi.

Seguono le bottiglie di plastica con il 37,8%, in prevalenza nel formato da 1 litro, e in misura minore nei formati da 1/2 litro e 33 cl.

La bottiglia in vetro rappresenta l’1,5% del mercato, con il formato da 1 litro che sta guadagnando spazio a scapito della plastica.

Le lattine costituiscono lo 0,5% del mercato, riservate a prodotti particolari di importazione, mentre i dispenser, inizialmente in crescita, si sono stabilizzati intorno al 2%. Nel settore del latte, nel 2023 sono state utilizzate circa 65.400 tonnellate di imballaggi, di cui quasi 47.000 tonnellate di imballaggi primari. Le chiusure sono per oltre il 90% in plastica, con una minoranza in metallo.

• Per quanto riguarda i formaggi, il confezionamento è dominato dagli imballaggi flessibili da converter, con il 75%, seguiti dalle vaschette rigide in pla-

stica con l’11,6% e dagli incarti in carta con il 9,6%. Gli imballaggi metallici, come alluminio (vaschetta e foglio sottile) rappresentano il 3,6%, mentre i barattoli in banda stagnata (per alcuni tipi di formaggio grattugiato) costituiscono lo 0,2%. L’imballaggio flessibile da converter ha guadagnato terreno grazie allo sviluppo dei formaggi a peso imposto, molto utilizzato per formaggi duri, morbidi, a pezzi e grattugiati. L’incarto in carta è ancora molto usato per la vendita al banco, dove il formaggio viene acquistato a peso variabile. Nel 2023, il settore dei formaggi ha utilizzato circa 180.000 tonnellate di imballaggi, di cui circa 118.000 tonnellate per imballaggi a diretto contatto con il prodotto, mentre le restanti tonnellate sono state destinate al trasporto (pallet) o allo stoccaggio (cartone).

• Il mix di packaging del burro è composto da carta politenata (70,2%), incarto accoppiato alluminiocarta (16,7%), barattolo in acciaio (8,8%) e vaschetta in plastica (4,3%). Nel 2023, sono state utilizzate circa 6.500 tonnellate di imballaggi in questo settore.

• Nel settore dello yogurt, il mix di packaging è suddiviso tra vasetto di plastica (78,2%), flaconcini di plastica per yogurt da bere (10%), cheerpack in accoppiato flessibile per yogurt da bere (7,4%), accoppiati rigidi a prevalenza carta (2,4%) e vasetti di vetro (2%). Le chiusure sono quasi tutte in foglio di alluminio, con coperchio salva freschezza in plastica per i formati grandi e per i vasetti in vetro e i cheerpack. Nel 2023 sono state utilizzate oltre 46.000 tonnellate di imballaggi per confezionare gli yogurt, di cui più di 27.000 tonnellate destinate agli imballaggi a diretto contatto con il prodotto.

Barbara Iascone

Istituto Italiano Imballaggio

The packaging of dairy products

In Italy, the pro-capita consumption of dairy products stands at around 286 kg per year. This analysis examines the following segments: milk for direct consumption (excluding that for industrial use), cheeses, butter and yoghurt.

Barbara Iascone

Regulation (EU) 1308/2013 defines “dairy products” as those deriving exclusively from milk, with the exception of the addition of substances necessary for their production, provided they are not used to totally or partially replace any milk component. Items classified as dairy products include whey, milk cream or cream, butter, cheese, buttermilk, casein, yoghurt, kefir, kumiss, butteroil, etc.

In the food sector, dairy products are certainly one of the cornerstones of the national industry, much appreciated throughout the world, thanks to their nutritional characteristics, taste and variety.

In Italy, the pro-capita consumption of dairy products stands at around 286 kg a year, above the European average of 265 kg.

They are foods present in almost every meal of the day, from breakfast to dinner, both as a basic ingredient and as a condiment.

The dairy products sector is characterised by a high level of diversification and competition, with the presence of numerous companies, both large and small, and often family-run.

Market data and facts

In 2023, sector turnover increased overall by 2.3%, supported to a large extent by exports, which grew by 8.7%, while imports grew by 3.1%. These figures confirm its importance in both Italy and in foreign markets.

Milk. In 2023, milk – both fresh and UHT - achieved a turnover that exceeds 2.4 billion euros (+12% compared to the previous year). Consumption expressed in volumes is down, with a trend of around -0.8%. Imports are up, recording an increase of 30% in volume, while exports fell by 1%.

Milk production for direct

consumption stood in 2023 at around 1,400 million litres, a fall of around 7%.

At European level, milk production is up; in Germany, the major European producer, recorded +2% in 2023, confirming the significantly positive trend of imports.

73% of the market is represented by long-life milk, while the remaining 27% is made up of fresh milk.

From the point of view of distribution, supermarkets account for 44.2% of the turnover, followed by discount stores with 22.2%. These are followed by hypermarkets and self-service stores accounting for respectively 20% and 13.6%. The growth in turnover is distributed in all sales channels, while in terms of volume, there were falls in sales in supermarkets and self-service stores, and an increase in sales in hypermarkets and discount stores.

Cheeses. Italian cheeses represent a highly appreciated segment of the industry both in the domestic and foreign markets.

In 2023, the sector registered a turnover above 14 billion euros, considering both cheeses for direct consumption and those intended for the food industry; almost 5 billion euros derive from exports.

The total production of cheeses in Italy in 2023 was around 2,270,000 tonnes, an increase of 3% compared to 2022.

Foreign trade was also up, with an increase in imports of 10% and exports by 5.2%; around 23% of our total production is intended for the foreign market.

The Italian market stands at around 2,200,000 tonnes, with around 40% intended for direct consumption, both for families and the Ho.Re.Ca. sector, while 60% is for industrial use.

Butter. In 2023 around 84,000 tonnes of butter were produced, down 6% compared to 2022; 21% of this production is sold to foreign markets. The turnover amounts to around 550 million euros, up 20%. Over 40% of the domestic market is represented by private labels.

Yoghurt. The yoghurt market is growing, with almost 2 billion euros of turnover and an increase of 12% in 2023 (the Greek yoghurt segment is particularly dynamic). Volumes show an expanding sector also in Italy (bringing up the rear in consumption compared to the rest of Europe), although the sector suffered in 2023 due to a general contraction in the food sector. Production was around 273,000 tonnes, with consumption partially covered by imports.

Packaging: types and quantities

An analysis of the types of packaging used in the dairy products sector follows the segmentation already adopted for market data, excluding, however, products intended for the food industry.

In 2023, the sector used around 298,900 tonnes of packaging, of which 195,000 tonnes for the primary packaging of products.

• The packaging mix for the milk sector sees the preponderance of mainly paper-based rigid laminated packaging, with a market share of 58.2% in 2023. The main formats are 1 litre and 1/2 litre, while the 1.5 lire and 0.25 litre formats are less common. Then there are plastic bottles at 37.8%, mainly in the 1 litre format, and to a lesser extent, in the 1/2 litre and 33 cl formats.

Glass bottles represent 1.5% of the market, with the 1 litre format, which is gaining ground at the expense of plastic.

Cans account for 0.5% of the market, reserved for particular imported products, while dispensers, initially growing, have stabilized at around 2%.

Around 65,400 tonnes of packaging were used in the milk sector in 2023, of which almost 47,000 tonnes of primary packaging. 90% of closures are in plastic, and a small portion in metal.

• With regards to cheeses, packaging is dominated by converted flexible packaging, with 75%, followed by rigid plastic trays with 11.6% and paper wrapping with 9.6%. Metal packaging, such as with aluminium (tray and thin sheet) account for 3.6%, while tin cans (for some types of grated cheese) account for 0.2%. Converted flexible packaging has gained ground thanks to the sale of cheeses of a fixed weight, widely used for hard, soft, shredded and grated cheeses. Paper wrapping is still widely used for sales at the counter, where the cheese is bought at variable weights.

In 2023, the cheese sector used around 180,000 tonnes of packaging, of which around 118,000 tonnes for packaging in direct contact with the product, while the remaining tonnes were used for transport (pallets) or storage (cardboard boxes).

• The packaging mix for butter is composed of polythene paper (70.2%), aluminium-paper laminated wrapping (16.7%), steel cans (8.8%) and plastic trays (4.3%). Around 6,500 tonnes of packaging were used in the sector in 2023.

• In the yoghurt sector, the packaging mix is divided between the plastic tub (78.2%), plastic bottles for yogurt to drink (10%), flexible laminated cheerpacks for yoghurt to drink (7.4%), mainly paper-based rigid laminates (2.4%) and glass jars (2%). The closures are almost all in aluminium foil, with freshness-saving plastic lids for large formats and for glass jars and cheerpacks. Over 46,000 tonnes of packaging were used for yoghurt in 2023, with more than 27,000 tonnes intended for packaging with direct contact with the product.

Le buone idee

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DAL RICICLO DEI CARTONI PER BEVANDE, SOLUZIONI PER L’OUTDOOR. Tetra Pak, azienda leader nelle soluzioni per il trattamento e il confezionamento alimentare, e Felli, società italiana produttrice di legno composito (WPC) per decking, rivestimenti pareti e frangisole, presentano una nuova soluzione per esterni che, in virtù della composizione distintiva, combina qualità estetiche e sensoriali a performance tecniche elevate. Felli ha infatti deciso di integrare nella produzione dei profili una percentuale di PolyAl, ovvero la componente plastica e alluminio derivante dal riciclo dei cartoni per bevande, la quale,

opportunamente rigenerata attraverso uno specifico processo di rilavorazione presso l’azienda Ecoplasteam, viene convertita in un granulo riciclato particolarmente interessante per questa applicazione. Un esempio concreto di economia circolare che mostra come anche il PolyAl, che costituisce i cartoni Tetra Pak per circa il 30% nella struttura tradizionale (il restante 70% è rappresentato da cellulosa), possa trasformarsi in una risorsa preziosa e diventare, attraverso idonei processi di riciclo, una materia prima seconda di grande valore.

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two companies has enabled drink cartons to acquire a new value after recycling, as part of a high-quality and highperformance product. Felli has, in fact, decided to integrate into the production of profiles a percentage of PolyAl, that is, the plastic and aluminium component deriving from the recycling of drink cartons, which is suitably regenerated through a specific reworking process in the Ecoplasteam company and then converted into a recycled granule that is particularly

interesting for this application. It’s a concrete example of the circular economy that shows how also PolyAl, which makes up around 30% of Tetra Pak cartons in their traditional structure (while the remaining 70% is cellulose-based), can be transformed into a precious resource and through suitable recycling processes can become a second raw material of great value.

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IL PACKAGING DEL BABY FOOD

Fatti e numeri del confezionamento di alimenti per la prima infanzia.

Il mondo dell’alimentazione della prima infanzia (baby food) ricopre la fascia di età dei lattanti, fino ai 12 mesi, e quella dei bambini da 1 anno ai 3 anni. Rientrano in questo segmento del settore alimentare le varie tipologie di latte, sia quelli in polvere che quelli di proseguimento e di crescita, le pastine e le farine di cereali per lattanti e bambini, gli omogeneizzati e i liofilizzati. Tali prodotti sono disciplinati da regolamenti che ne tutelano le caratteristiche atte a provvedere ad una nutrizione ideale per una crescita sana ed uno sviluppo ottimale per il lattante/bambino (nuovo Reg. 2016/127).

Il mercato: trend e quantità

In base agli ultimi dati consuntivi dell’ISTAT, che al momento si fermano al 2022, il settore “alimenti prima infanzia” ha generato un fatturato di oltre i 450 milioni di euro registrando una crescita del 6,3% rispetto al 2022. Le voci principali dell’area in esame sono gli omogeneizzati, il latte e i biscottiche coprono rispettivamente il 40,1%, il 27,2% ed il 10,8%. Il restante 21,9% è rappresentato da farine di vario tipo, pastine, yogurt e similari.

Tabella 1. Settore omogeneizzati e farine: valori espressi in tonnellate.

Tabella 1. Settore omogeneizzati e farine: valori espressi in tonnellate. 2021 2022 2023

Fonte: elaborazioni dati ISTAT

I dati espressi in tonnellate si riferiscono ai soli prodotti omogeneizzati (sia carni che verdura e frutta) e alle farine: nel 2022 hanno raggiunto le 134.000 tonnellate, registrando una crescita del +6% rispetto all’anno precedente.

Anche il commercio estero segna andamenti positivi: le importazioni crescono del 19,5% superando le 6.100 tonnellate e le esportazioni arrivano quasi a raggiungere le 25.000 tonnellate, in crescita del 4,8%. Le prime valutazione per il 2023, ci mostrano un andamento in linea con il resto del settore alimentare: la produzione dovrebbe chiudere con un calo pari al -1,3% (circa 132.000 tonnellate). Il commercio estero prosegue il cammino positivo sia per quanto riguarda le importazioni, che crescono del 27%, sia per le esportazioni che registrano un buon +11%, arrivando a superare le 7.000 tonnellate per le prime e le 30.000 tonnellate per le seconde.

Analisi del confezionamento

Il segmento “omogeneizzati e liofilizzati” adotta in preva lenza il confezionamen to in vetro (77%): in maggioranza si tratta di vasetti, ma esiste an che una percentuale minima di flaconcini, utilizzati esclusiva mente per i prodotti liofilizzati inseriti nella dieta infanzia del pri missimo svezza

mento. I vasetti di plastica rappresentano il 18% del mix del packaging, mentre il restante 5% è imputa bile a imballaggi flessibili accoppiati.

In questo ambito, nel 2023, sono state utilizzate circa 35.000 tonnellate di imballaggi, comprese le chiusure e gli imballaggi da trasporto (cartone ondulato e pallet), ma circa 30.000 sono state le tonnellate di imballaggio primario.

Il settore “farine - pastine” vede la presenza quasi esclusiva di imballaggi in carta e cartone, tubi di cartone e astucci di cartoncino.

Il packaging del latte si suddivide tra plastica e accoppiati rigidi a prevalenza carta, mentre il latte in

Baby food packaging

Baby food packaging facts and numbers.

The world of baby food covers the age group of infants, up to 12 months, and that of babies from 1 to 3 years of age.

Various types of milk come under this food sector, both powdered and follow-on and growing-up milk, small pasta and cereal flours for infants and children, homogenised and freeze-dried products. These products are governed by regulations that protect their characteristics aimed at providing ideal nutrition for healthy growth and optimal development for the infant/child (new Reg. 2016/127).

The market: trends and quantities

On the basis of the latest final data from ISTAT (Italian National Statistical Institute), which go up to 2022, the “baby food” sector generated a turnover of over 450 million euros, achieving a growth of 6.3% compared to 2022. The main categories in the area in question are homogenized products, milk and biscuits - which cover respectively 40.1%, 27.2% and 10.8%. The remaining 21.9% is represented by various types of flour, small pasta, yoghurt and similar.

The data expressed in tonnes refer only to homogenised products (both meats and fruit and vegetables) and flours: in 2022 they reached 134,000 tonnes, recording a growth of +6% compared to the previous year.

Tabella 2. Mix del packaging di alimenti prima infanzia: valori %, anno 2023.

Table 2. Mix of baby food packaging: % values, 2023.

Omogeneizzati e liofilizzati

Homogenized and freeze-dried

Vasetti e flaconcini in vetro 77% Glass jars and vials

asetti in plastica 18% Plastic jars

Cheerpack 5% Cheerpacks

ogurt e dessert Yogurts and desserts

Vasetti e flaconcini in plastica 81% Plastic jars and vials

Cheerpack 15% Cheerpacks

asetti in vetro 4% Glass jars

onte/Source: Banca Dati III

polvere viene confezionato prevalentemente in confezioni di cartone (tubi) per circa il 60%, e in flaconi di plastica per il 30%. Il restante 10% si suddivide tra accoppiati flessibili e metallo.

Il mondo degli yogurt e dei piccoli dessert per la prima infanzia vede attestarsi all’81% vasetti e flaconcini di plastica; il cheerpack in accoppiato flessibile, molto più presente rispetto al confezionamento dello yogurt tradizionale, sta al 15% mentre i vasetti di vetro sono al 4%.

Barbara Iascone

Istituto Italiano Imballaggio

Foreign trade also shows positive trends: imports grew by 19.5%, exceeding 6,100 tonnes and exports arrived at almost reaching 25,000 tonnes, up 4.8%.

The first indications for 2023 show a trend in line with the rest of the food sector: production should close with a fall of -1.3% (around 132,000 tonnes). Foreign trade continues its positive course both with regards to imports, which grew by 27%, and for exports which show a good +11%, arriving at exceeding 7.000 tonnes for the first and 30,000 tonnes for the second.

Analysis of the packaging

The “homogenized and freeze-dried” segment mainly uses glass packaging (77%): most are jars, but there are also a small percentage of vials used exclusively for freezedried products inserted in the diet in the very early weaning period. Plastic jars represent 18% of the packaging mix, while the remaining 5% is attributable to laminated flexible packaging.

In this context, in 2023, around 35,000 tonnes of packaging were used, including closures and packaging for transport (corrugated cardboard boxes and pallets), but around 30,000 relate to primary packaging.

The “flours - small pasta” sector sees almost the exclusive presence of packaging in paper and cardboard, cardboard tubes and cartons.

The packaging of milk is divided between plastic and rigid laminates with a prevalence of paper, while powdered milk is mainly packaged in cardboard packets (tubes) for around 60%, and in plastic vials for 30%. The remaining 10% are divided between flexible laminates and metal containers.

In the world of yoghurts and small desserts for babies, plastic jars and vials account for 81%; the cheerpack in flexible laminate, much more common than for traditional yoghurt containers, accounts for 15% while glass jars are at 4%.

Barbara Iascone
Barbara Iascone

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Quadro economico generale

I primi risultati relativi all’analisi della situazione economica nel primo trimestre 2024, ci mostrano una situazione in ripresa ma solo per una parte del sistema economico italiano.

• In base alle elaborazioni del centro studi di Confindustria il PIL in Italia nel primo trimestre segna un +0,3%, a fronte però di una contrazione sia della produzione industriale che dei consumi di beni. Il trend del PIL Italia è perfettamente in linea con l’andamento dell’eurozona, anche questo in crescita del +0,3%.

Positivi gli andamenti relativi al turismo e ai servizi, così come quello delle esportazioni nette (saldo commerciale).

In calo invece la fiducia sia delle imprese che delle famiglie. Anche la domanda interna diminuisce e in particolare per il consumo di beni, con un trend confermato dal calo delle vendite al dettaglio nel

mese di marzo (-0,4% nel primo trimestre 2024). L’andamento decrescente della produzione industriale è confermato da un leggero calo registrato nel mese di febbra io nel movimento scorte di beni. Anche le importazioni diminuiscono nel primo trimestre registrando un -2,8% a volume, decisamente più elevato di quello relativo alle esportazioni, -0,8% determinando appunto un saldo commerciale positivo.

• Gli ultimi dati elaborati da Prometeia mostrano una ripresa per la produzione manifatturiera: l’ipotesi è di un +0,6% su base annua; nel secondo semestre 2024 è atteso un andamento più dinamico, che dovrebbe tradursi con un potenziale recupero delle perdite registrate nel 2023.

In base all’analisi di Prometeia, dopo un primo trimestre negativo e in linea con un 2023 debole, l’andamento economico italiano dovrebbe volgere al positivo. A fornire un contributo a tale ripresa

saranno le esportazioni, confermato da una crescita della domanda mondiale. Buoni gli andamenti delle esportazioni sia verso i paesi extra UE, in particolar modo gli Stati Uniti, sia in ambito UE, che nel 2023 avevo avuto il rallentamento, la crescita si dovrebbe assestare sui +2,6% su base annua. A rallentare il trend del manifatturiero per il 2024 saranno soprattutto gli investimenti nell’edilizia, esauriti gli effetti degli incentivi “post covid”, il comparto mostra segni di contrazione.

A sostenere la domanda interna, conferma Prometeia, saranno i servizi, quelli legati al turismo in primis, ma anche il settore auto, entrambi ininfluenti sull’industria dell’imballaggio. In sostanziale tenuta il settore alimentare, che avevo mostrato segni di debolezza nel 2023. Il rincaro dei prezzi e la diminuzione della capacità di spesa delle famiglie ridurrà la possibilità di ripresa di altri settori, come quello del sistema moda.

REPORT SULLO STATO

DELL’ IMBALLAGGIO 2

Osservatorio quadrimestrale della filiera dell’imballaggio:

situazione aggiornata a maggio 2024. Quadro economico generale e analisi dell’attività manifatturiera e conseguente evoluzione del settore imballaggi.

Barbara Iascone

Istituto Italiano Imballaggio

Nota. I dati utilizzati per l’elaborazione del report sono tratti dalla banca dati dell’Istituto Italiano Imballaggio.

I dati dell’industria manifatturiera

In questa sede si sintetizza l’andamento dei comparti dell’industria manifatturiera dove più intenso è il consumo di imballaggi, suddivisi nelle macroaree food e non food. I quadri evolutivi dei settori manifatturieri sono tratti dalle analisi settoriali ela-

Tabella 1. Andamento del settore imballaggi dal 2020 al 2023.

Table 1. Performance of the packaging sector from 2020 to 2023.

borate da associazioni di categoria, ISTAT, banca dati dell’Istituto Italiano Imballaggio, Prometeia. Analizzando la segmentazione del manifatturiero, e soffermandoci sui settori più legati all’industria del packaging, per il 2024 emerge quanto segue. Il settore degli alimenti e bevande dovrebbe registra-

IN UN MONDO

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Figura 1. Segmentazione del packaging per macro settori di utilizzo.

Figure 1. Segmentation of packaging by macro sectors of use.

In calo anche il fatturato, anche se in misura ridotta rispetto alla produzione, -1,5% sul 2022.

Da evidenziare l’andamento del commercio estero che vede il sorpasso delle importazioni sulle esportazioni, portando il saldo commerciale, per la prima volta, un segno negativo: sono circa 24.000 le tonnellate in più per le importazioni rispetto alle esportazioni.

Sia l’import che l’export registrano un trend negativo, ma le prime in maniera decisamente più contenuta, -1,6% contro il -11,3% delle esportazioni.

Figura 2. Segmentazione per tipologia di

Figure 2. Segmentation by type of packaging

Imballaggi da trasporto e protezione

Utilizzo di imballaggi nel 2023

Nel 2023 in Italia sono stati utilizzate, quindi riempite, circa 12.700.000 tonnellate di imballaggi. Di queste, il 52% si riferisce a imballaggi primari e il 42% a quelli da trasporto e protezione; il restante 6% è rappresentato dagli imballaggi secondari e chiusure. Il 77% è destinato al settore alimentare, compreso le bevande, e il 23% al non alimentare.

Analizzando sempre le tonnellate di imballaggi utilizzati, il 36,9% circa è rappresentato dagli imballaggi di vetro (va considerato però che, essendo tra i materiali più pesanti, risulta per questo motivo un po’ sovrastimato).

Il 26,2% è rappresentato dagli imballaggi di carta e

Report on the state of packaging 2

Quarterly monitoring of the packaging supply chain: situation updated to May 2024. General economic situation and analysis of manufacturing activity and consequent evolution of the packaging sector.

Iascone Italian Packaging Institute

Manufacturing industry data

In this part we summarise the trend of the manufacturing industry segments in which the consumption of packaging is more intense, subdivided into food and non-food

Note. The data used for drawing up the report have been taken from the Italian Packaging Institute’s data bank.

macro areas. The evolutionary scenarios of the manufacturing sectors are taken from sectorial analyses developed by category associations, ISTAT and Prometeia, and using the Italian Packaging Institute’s data bank.

The following emerges for 2024 analysing the segmentation of manufacturing, and focusing on sectors more closely linked to the

Figura 3 Segmentazione per tipologia di materiale.

Figure 3. Segmentation by type of material.

cartone, mentre con il 18,3% seguono gli imballaggi di plastica (compresi i poliaccoppiati flessibili). Per entrambi, in questo caso, abbiamo una sottostima dello share di mercato, in quanto sono fra i più leggeri e ampiamenti presenti nel confezionamento di una vasta gamma di prodotti.

Abbiamo infine, con il 13,7%, gli imballaggi di legno, legati quasi esclusivamente al mondo del trasporto, seguiti dagli imballaggi in acciaio al 4,3% e dagli imballaggi in alluminio allo 0,5%.

Barbara Iascone

Istituto Italiano Imballaggio

packaging industry.

The food and beverages sector should see a reversal of the trend in 2023, with a growth of around +1%.

On the basis of what emerges from the analyses of Cosmetica Italia’s research centre, the Cosmetics sector should achieve a growth of 9.8% in 2024, exceeding the values before the crisis in the Covid period.

The pharmaceutical sector should also confirm the positive trend already achieved in 2023, closing 2024 at +2%.

Consumer goods should close with +1.8% followed by the “fashion system” with + 0.8% and the furniture sector which should be substantially stable (+0.2%).

The only sector falling is construction, which should shrink by around -1.8%

The packaging sector: provisional figures

At the time of drawing up this analysis, the data referring to 2023 are still being processed; we can only, therefore, provide provisional results. Production should show a fall of 3.5%, perfectly in line with the trend of the manufacturing industry (-2.3% in 2023).

Turnover is also down, albeit to a lesser extent than production, -1.5% on 2022.

It is worth highlighting the trend in foreign trade, which sees imports overtake exports, making the trade balance negative for the first time: there were around 24,000 tonnes more imports than exports. Both imports and exports show a negative trend, but the first to a decidedly lesser degree, -1.6% against -11.3% of exports.

imballaggi.
Barbara

GENERAL ECONOMIC SITUATION

The first results of an analysis of the economic situation in the first quarter of 2024 shows a situation of recovery but only for a part of the Italian economic system.

• On this basis of the analyses of Confindustria’s research centre, Italy’s GDP in the first quarter showed +0.3% despite, however, a contraction in both industrial production and the consumption of goods.

Italy’s GDP trend is perfectly in line with that of the eurozone as a whole, which also has a growth of +0.3%.

There are positive trends with respect to tourism and services, as well as to the trade balance.

The confidence of both enterprises and families is, on the other hand, falling. Internal demand is decreasing, particular for the consumption of goods, with a trend confirmed by a fall in retail sales in March (-0.4% in the

Use of packaging in 2023

In 2023, around 12,700,000 tonnes of packaging were used in Italy. Of these, 52% relate to primary packaging and 42% to transport and protection; the remaining 6% represent secondary packaging ad closures.

77% is intended for the food sector,

first quarter of 2024).

The decreasing trend of industrial production is confirmed by a slight drop in the movement of inventories of goods.

Imports also fell in the first quarter, showing a -2.8% by volume, to a decidedly greater extent, however, than that for exports, -0,8%, giving rise to a positive trade balance.

• The latest data analysed by Prometeia show a recovery for manufacturing production: the forecast is +0.6% on an annual basis; a more dynamic trend is expected in the second half-year of 2024, which should mean a potential recovery of the losses recorded in 2023.

On the basis of Prometeia’s analysis, after a first negative quarter and in line with a weak 2023, the Italian economic trend should take a positive turn. Exports will contribute to this recovery, confirmed by a growth in global demand.

including beverages, and 23% to non-food.

Analysing once more the tonnes of packaging used, around 36.9% is represented by glass packaging (it should be taken into consideration, however, that, being a heavier material, its importance is somewhat exaggerated).

The export trends are positive both towards countries outside the EU, in particular the United States, and in the context of the EU, which in 2023 underwent a slowdown; growth should reach +2.6% on an annual basis.

Slowing down the manufacturing trend for 2024 will be, most of all, investments in construction; with the effects of the “post covid” incentives fizzling out, the sector is showing signs of contraction.

Supporting internal demand, Prometeia confirms, will be services, first and foremost those linked to tourism, but also the auto sector, both insignificant, however, for the packaging industry. The food sector is substantially stable, having shown signs of weakness in 2023. The increase in prices and the drop in families’ spending power will reduce the possibilities for a recovery in other sectors, like the fashion world.

26.2% is represented by paper and cardboard packaging, while plastic packaging (including flexible poly-laminates) follows with 18.3%.

For both, in this case, we have an underestimation of the market share, as they are among the lightest materials and are widely present in the packaging of a vast range of products.

We have, finally, with 13.7%, wooden packaging, linked almost exclusively to the world of transport, followed by steel packaging at 4.3% and aluminium packaging at 0.5%.

GLI IMBALLAGGI DI CARTA E CARTONE

A fronte della contrazione registrata nel 2023 di quasi tutte le tipologie di packaging (imballaggi vuoti compresi), gli imballaggi cellulosici restano tra i più rappresentativi in termini di tonnellate dell’intero comparto: 33% la quota di mercato e la rappresentatività per fatturato è del 26,8%, seconda solo agli imballaggi in plastica.

La classificazione relativa agli imballaggi cellulosici prevede la suddivisione in 5 categorie:

• fogli e contenitori in cartone ondulato (compreso espositori);

• astucci e scatole pieghevoli in cartoncino;

• sacchi in carta di grandi dimensioni;

• altri imballaggi cellulosici (fusti in cellulosa, tubi, carta da incarto, sacchetti piccoli e shopper, etichette, supporti in carta nel settore maglieria e abbigliamento, ecc.);

• contenitori rigidi accoppiati a prevalenza carta.

Visioni di mercato

Secondo le analisi congiunturali di Assografici, l’industria cartotecnica, che include il settore degli imballaggi in carta e cartone, ha registrato nel 2023 un trend in decisa contrazione.

Il fatturato, in Italia, è diminuito del 5,5%, mentre la produzione è calata del 5,8%, con le maggiori difficoltà riscontrate nella parte centrale dell’anno. Il calo del fatturato deve essere analizzato confrontandolo con l’andamento tendenziale dell’anno precedente, che si era chiuso con un +25,5%.

Tabella 1. Scheda monografica del settore imballaggi cellulosici (2009-2023).

Table 1. Monographic sheet of the cellulosic packaging sector (2009-2023).

Apparent use

Fonte/source: elaborazioni Istituto Italiano Imballaggio

Il calo rilevato nel 2023 è sicuramente il risultato di un rimbalzo tecnico: dopo i significativi aumenti dei costi produttivi registrati nel 2022, l’anno successivo i prezzi sono diminuiti, assestandosi su valori più contenuti e ridimensionando di conseguenza i valori di fatturato.

Analizzando i dati relativi all’UE a 27 paesi, sempre in base alle elaborazioni del Centro Studi di Assografici, la produzione del comparto cartotecnico trasformatore cala del -7,3% mentre il fatturato registra un -12,3%; su quest’ultimo dato europeo pesa in modo significativo il calo della Germania, che chiude il 2023 con un fatturato al -15,4%. Seguono Polonia, Spagna e Francia, con cali sempre a due cifre ma di minore intensità.

Focus sull’Italia

Anche nel 2023 si conferma dunque l’andamento negativo già registrato nel 2022, con l’aggiunta del calo del fatturato che, dopo il picco registrato l’anno precedente, chiude con un -5,5%, allineandosi al trend della produzione.

La riduzione dei prezzi delle materie prime e dei costi energetici ha portato a un ridimensionamento generale, facendo sì che l’andamento tendenziale del fatturato rispecchiasse quello della produzione. La produzione, espressa in tonnellate, cala del 5,4%, attestandosi intorno a 5.610.000 tonnellate. Si evidenzia un sensibile calo nelle esportazioni: il 2023 chiude con un -15,5%, portandole a circa 567.000 tonnellate. Anche le importazioni risultano in contrazione, ma con un tasso decisamente più contenuto, -4,7% rispetto al 2022, attestandosi a 213.000 tonnellate.

Da qualche anno, si assiste a un costante aumento delle importazioni rispetto alle esportazioni e, anche per il 2023, nonostante entrambi i trend siano negativi, quello delle importazioni risulta migliore.

Da un’analisi più approfondita del commercio estero del settore, si evince che la maggior parte dei rapporti commerciali del nostro paese rimangono in ambito europeo, come accade per tutte le tipologie di imballaggi.

Nel 2023, l’87% delle nostre importazioni proviene da paesi europei, e per quanto riguarda le esportazioni, l’89% è rimasto in Europa. Questa suddivisione rimane sostanzialmente stabile da un anno all’altro.

Per quanto riguarda il fatturato, si assiste a una contrazione dell’andamento tendenziale; il 2023 chiude

IL RICICLO DEGLI IMBALLAGGI CELLULOSICI. I risultati emersi dalle analisi di COMIECO - il Consorzio del sistema CONAI che si occupa di garantire la raccolta degli imballaggi in carta e cartoneevidenziano una crescita in relazione alla quantità di imballaggi riciclati pari al +7,7% (4,7 milioni di tonnellate) a fronte però di un calo nell’immesso al consumo. Il tasso di riciclo nel 2023 sale al 92%, nel 2022 era dell’80%.

con un -5,3%, portandolo intorno ai 10,3 miliardi di euro. Questo è dovuto indubbiamente al ridimensionamento dei costi di produzione, superati i picchi registrati nel 2022, con un trend che si è allineato ai quantitativi.

I prezzi delle materie prime risultano in calo rispetto all’anno precedente. Secondo i listini della CCIAA di Milano, i prezzi delle principali carte e cartoni per imballaggio nel quarto trimestre del 2023 continuano il trend in calo, già evidenziato nei primi nove mesi dell’anno.

Tabella 2. Evoluzione della produzione nel settore imballaggi cellulosici, suddivisi per tipologia (dati espressi in t/000).

Table 2. Evolution of production in the cellulosic packaging sector, divided by type (data expressed in t/000).

Corrugated cardboard Cartoncino teso

Flat cardboard

Sacchi

Sacks

Acc.

Paper

Total

1) nel 2017 è stato introdotto un nuovo metodo di rilevazione / In 2017 a new survey method was introduced

Fonte/source: elaborazioni Istituto Italiano Imballaggio

Segmentazione del settore

imballaggi in carta e cartone

Cartone ondulato. Viene utilizzato in prevalenza per la produzione di scatole utilizzate per lo più per il trasporto e stoccaggio di merci o come imballaggio secondario atto a contenere prodotti a loro volta confezionati in altri imballaggi (primari).

Gli imballaggi in cartone ondulato sono i più rappresentativi della categoria con una quota di mercato del 75%. Sono i più diffusi grazie al loro utilizzo nella logistica e sono anche i più pesanti della categoria. Nel 2023 la loro produzione continua il trend in discesa già evidenziato l’anno precedente arrivando a 4.083 tonn/000, con un calo del -4,8% sul 2022, Tuttavia, si è registrata una ripresa verso la fine dell’anno, rispetto alle difficoltà dei primi tre trimestri. In sensibile calo sia le importazioni che le esportazioni, -33,2% le prime e -16,8% le seconde. Il calo dei prezzi delle materie prime utilizzate per produrre imballaggi in cartone ondulato si aggira tra il -1% ed il -3%.

Astucci e scatole in cartoncino teso. Rappresentano il 15% degli imballaggi in carta e cartone e possono essere composti al 100% di cartoncino oppure abbinati a film di PE o a film di alluminio. L’abbinamento del film plastico o del film di alluminio si rende in genere necessario al fine di conferire all’astuccio un aspetto più accattivante, come accade per esempio per quelli impiegati nel settore cosmetico, o per particolari esigenze legate all’impiego.

Nel 2023 le tonnellate prodotte sono state 823.000 circa, in calo rispetto al 2022 del -5,1%.

Utilizzati in prevalenza come imballaggi secondari, sono destinati per il 44,9% ai prodotti alimentari, per il 20,6% alle bevande, per il 10,3% al settore cosmetico e farmaceutico. Il restante 24,5% rientra nella categoria di “altri prodotti non alimentari”, che comprende piccoli e grandi elettrodomestici, pentole e utensili da cucina, prodotti per la detergenza domestica, accessori per l’arredo e altri articoli simili.

Sacchi di carta di grandi dimensioni. Questa tipologia di packaging viene utilizzata in prevalenza nel settore delle costruzioni. In base alle elaborazioni relative al 2023 di Gipsac (uno dei Gruppi di Specializzazione di Assografici), la categoria dei sacchi in carta di grandi dimensioni registra un calo produttivo pari al -17,4%, una contrazione che conferma l’andamento negativo dei principali settori di utilizzo (edilizia, alimentare industriale). Le tonnellate prodotte sono state 183.000. Segni negativi anche per il commercio estero: -21,2% per le importazioni e -23,3% per le esportazioni.

Altri imballaggi cellulosici. Questa voce comprende diverse tipologie di packaging, come fusti di cellulosa e tubi per confezionare bottiglie, tubi cellulosici per carta a uso domestico, carta da incarto, carta pergamena e solfito da incarto, carta ondulata, sacchetti piccoli, shopper, incarti automatici, fogli di carta per supporto capi di abbigliamento, etichette, piattaforme ed espositori di cartone teso e cartoncino, ecc.

Il trend negativo del 2023 coinvolge anche questa categoria, con un -9%, +10,6% per le importazioni e -14,8% per le esportazioni.

Contenitori accoppiati rigidi a prevalenza carta. Nella presente analisi facciamo rientrare anche gli imballaggi accoppiati a prevalenza carta, anche se in Imballaggio in cifre vengono analizzati in un capitolo a parte. Il settore mostra ormai da diversi anni una certa stabilità, fatta eccezione per l’anno 2020, ormai il comparto registra crescita “0” sia in fatturato sia in produzione.

Paper and cardboard packaging

In the face of the contraction recorded in 2023 of almost all types of packaging (including empty packaging), cellulose packaging remains among the most representative in the entire sector in terms of tonnes: 33% of market share and 26.8% in terms of turnover, second only to plastic packaging.

is the case for all types of packaging. In 2023, 87% of our imports came from European countries and, with regards to exports, 89% remained in Europe. This situation remains substantially stable from one year to the next.

Cellulose packaging is divided into 5 categories:

• corrugated cardboard sheets and containers (including displays);

• cardboard folding cases and boxes;

• large paper bags;

• other cellulose packaging (cellulose drums and tubes, wrapping paper, small bags and shopping bags, labels, paper supports in the knitwear and clothing sector, etc.);

• predominantly paper-based laminated rigid containers.

Market overview

According to economic analyses by Assografici, the paper industry association which includes the paper and cardboard packaging sector, recorded a markedly declining trend in 2023.

Turnover in Italy fell by 5.5%, while production fell by 5.8%, with most difficulty encountered in the central part of the year. The drop in turnover should be analysed comparing it with the trend of the previous year, which closed with a +25.5%.

The fall in 2023 is certainly the result of a technical bounce-back: after the significant increases in production costs recorded in 2022, prices fell the year after, settling at lower values and consequently reducing turnover values.

Looking at the data relating to the EU of 27 countries, always on the basis of the analysis of Assografici’s Research Centre, the production of the paper converting industry fell by -7.3% while

turnover showed -12.3%; this last figure was heavily influenced by the fall of German production, which closed 2023 with a turnover drop of -15.4%. This trend was also seen in Poland, Spain and France, with falls always in double figures but of lower intensity.

Focus on Italy

The negative trend already seen in 2022 was confirmed again in 2023, with a further fall in turnover which, after the peak recorded in the previous year, closed at -5.5%, aligning with the production trend.

The fall in raw material prices and energy costs has led to a general reduction in prices, with the result that the turnover trend reflected that for production.

Production, expressed in tonnes, fell by 5.4%, standing at around 5,610,000 tonnes.

A significant fall in exports emerges: 2023 closed with a -15.5%, taking them to around 567,000 tonnes. Imports also fell, but to a decidedly lower extent, -4.7% against 2022, standing at 213,000 tonnes.

For some years there has been a constant increase in imports compared to exports and this was also true for 2023, with imports outperforming exports despite both having negative trends.

From a more detailed analysis of foreign trade in the sector, it emerges that most of our country’s commercial relationships remain within Europe, as

RECYCLING OF CELLULOSE PACKAGING. The results emerging from the analysis of COMIECO - the Consortium of the CONAI organisation which deals with guaranteeing the collection of paper and cardboardshow a growth with regards to the quantity of recycled packaging of +7.7% (4.7 million tonnes) in the face, however, of a fall in the quantities released for consumption. The recycling rate in 2023 rose to 92%, while in 2022 it was 80%.

With regards to turnover, there was a negative trend; 2023 closed with a -5.3%, taking it to around 10.3 billion euros. This is certainly due to the reduction in production costs, having passed the peaks recorded in 2022, with a trend that is aligned with the quantities produced.

The prices of raw materials fell compared to the previous year.

According to the price lists of the Milan Chamber of Commerce, the prices of the major paper and cardboard materials for packaging in the fourth quarter of 2023 continued the negative trend already recorded in the first nine months of the year.

Segmentation of the paper and cardboard packaging sector

Corrugated cardboard. It is mainly used for the production of boxes used predominantly for the transport and storage of goods or as secondary packaging intended to contain products in turn contained in other (primary) packaging.

Corrugated cardboard packaging is the most representative of the category with a market share of 75%. They are more common thanks to their use in logistics and are also the heaviest in the category. In 2023 their production continued the negative trend already recorded in the previous year, arriving at 4,083 tonnes/000, a fall of -4.8% against 2022. There was, however, a recovery towards the end of the year with respect to the difficulties encountered in the first three quarters.

Imports and exports both fell significantly, -33.2% for the first, and -16.8% the second.

The fall in the prices of raw materials used to produce corrugated cardboard packaging was between -1% and -3%.

Cardboard cases and boxes. They represent 15% of paper and cardboard packaging and can be composed of 100% cardboard or a combination of cardboard with PE film or aluminium film. The combination with plastic or aluminium film is generally necessary in order to give the box a more

attractive look, as is often, for example, the case in the cosmetics sector, or for particular needs linked to the box’s use.

In 2023 the number of tonnes produced was around 823,000 thousand, down compared to 2022 by -5.1%.

Mainly used as secondary packaging, 44.9% is used for food products, 20.6% for drinks, 10.3% for the cosmetics and pharmaceutical sector. The remaining 24.5% comes under the “other non-food products” category, which includes small and large home appliances, pots and kitchen utensils, household cleaning products, furnishing accessories and other similar items.

Large paper bags. This type of packaging is mainly used in the building sector. On the basis of analyses relating to 2023 by Gipsac (one of the Specialised Groups of Assografici), the large bags category recorded a production fall of -17.4%, a drop that confirms the negative trend of the main user sectors (building, food industry). 183,000 tonnes were produced.

There were also negative trends for foreign trade: -21.2% for imports and -23.3% for exports.

Other cellulose packaging. This heading includes various types of packaging, such as cellulose drums and tubes for packaging bottles, cellulose tubes for paper for domestic use, wrapping paper, parchment and sulphite wrapping paper, corrugated paper, small bags, shoppers, automatic wrapping, sheets of paper to support clothing items, labels, cardboard platforms and displays, etc. The negative trend in 2023 also affected this category, with -9%, +10.6% for imports and -14.8% for exports.

Predominantly paper-based laminated rigid containers. We also cover predominantly paper-based laminated packaging in this analysis, even though in Imballaggio in cifre (Packaging in figures) they are analysed in a separate chapter. The sector has been fairly stable for a number of years, with the exception of 2020, registering “0” growth both in terms of turnover and in production.

Barbara Iascone

PIETRO CASSANI, PRESIDENTE E CEO DI SIDEL. Il Consiglio di amministrazione del Gruppo Tetra Laval ha nominato di Pietro Cassani a Presidente e CEO di Sidel (soluzioni per il confezionamento di bevande, alimenti e prodotti per l’igiene personale e della casa in PET, lattina, vetro e altri materiali). In carica dal 15 luglio 2024, Cassani lavorerà dalla sede parmense. La nomina segue la decisione di Monica Gimre di dimettersi dopo oltre cinque anni come Presidente e CEO di Sidel e dopo 41 anni trascorsi nel Gruppo Tetra Laval. Laureato in Ingegneria presso l’Università di Bologna e con un Master in Business Administration presso la SDA Bocconi School of Management, Pietro Cassani negli ultimi 8 anni ha ricoperto la carica di AD del Gruppo Marchesini, cui è approdato dopo oltre 10 anni spesi in SACMI in qualità di Direttore Generale del Gruppo.

D4Pack: verso un nuovo TTS sugli imballaggi

n Interreg Central Europe, il programma di finanziamento dell’Unione europea per lo sviluppo di tutta l’Europa centrale che coinvolge diversi enti pubblici e privati, ha cofinanziato il progetto D4Pack, con l’obiettivo di creare uno strumento dedicato alle PMI agroalimentari per aiutarle nelle fasi di valutazione di un packaging di nuova generazione e sostenibile. Lo sviluppo del Servizio per il Trasferimento Tecnologico (TTS) permetterà dunque alle PMI agroalimentari di scegliere il packaging più adatto e di condurre un’autodiagnosi del “rischio di innovazione”. Il progetto coinvolge otto partner di cinque diversi Paesi europei che lavoreranno insieme per due anni e mezzo. Grazie a questa collaborazione, D4Pack svilupperà un sistema di supporto alle aziende, che potranno valutare l’impatto dei nuovi imballaggi sulla propria produzione, tenendo conto degli aspetti tecnici, ambientali, legali, economici e sociali di tale cambiamento.

Pietro Cassani appointed President & CEO of Sidel. The Tetra Laval Group Board has appointed Pietro Cassani as President & CEO of Sidel effective 15 July 2024. Pietro will be based in Parma, Italy. The appointment follows the decision by Monica Gimre to step down after more than five years as President & CEO of Sidel and 41 years in total with the Tetra Laval Group. Pietro has been CEO of the Marchesini Group for the past eight years, and before that spent over 10 years as Group General Manager of SACMI. In total he has over 30 years of business and engineering experience. He holds an Engineering degree from the University of Bologna, and a Master of Business Administration degree from the SDA Bocconi School of Management.

D4Pack: next steps towards a new TTS on packaging

D4Pack supports Central Europe agri-food SMEs in the transition towards next-generation and sustainable packaging solutions. The development of a new Technology Transfer Services (TTS) approach will help agri-food SMEs efficiently choose the most suitable packaging solution and conduct innovation risk selfdiagnosis in the perspective of packaging reconfiguration. This project involves eight partners from five different European countries who will be working together for two and half years. Thanks to the cooperation among the partners, D4PACK will develop a decision-support system tool to help companies in assessing the impact of

Guala Closures entra nel segmento tappi a corona

n L’azienda ha finalizzato l’acquisizione di Astir, importante player internazionale all’avanguardia nel settore. Guala Closures consolida la presenza nel settore delle chiusure per bottiglie di vetro entrando nel segmento tappi a corona, rafforzando così la propria posizione nei mercati acqua minerale, bevande non alcoliche e birra. È stato infatti annunciato l’accordo per l’acquisizione di Astir Vitogiannis Bros S.A., produttore leader nel settore che produce ogni anno più di 12 miliardi di pezzi, generando, nel 2023 un fatturato di 75 milioni di euro e un EBITDA di 19 milioni. Il valore concordato per l’acquisizione, prevista concludersi nella seconda metà del 2024, è pari a 136 milioni di euro. Fondata nel 1953, Astir opera con due stabilimenti situati in Grecia e Sud Africa e detiene una forte presenza internazionale. Tra i suoi principali clienti blue-chip si annoverano importanti produttori internazionali nel settore birra e bevande non alcoliche. Stelios Vitogiannis, attuale Amministratore Delegato e nipote del fondatore, reinvestirà in Guala Closures riportando direttamente all’Amministratore Delegato del Gruppo, Mauro Caneschi. L’acquisizione è in linea con la strategia di Guala Closures che mira a perseguire acquisizioni sinergiche integrate con l’obiettivo di una costante crescita del business. Grazie all’ingresso di Astir nel Gruppo, Guala Closures è in grado di fornire, su scala globale, tutte le chiusure disponibili per le bottiglie di vetro. Una volta completata, l’acquisizione consentirà al Gruppo di espandere la propria presenza in mercati emergenti caratterizzati da crescita demografica e dall’aumento dei consumi pro capite e, allo stesso tempo, di offrire chiusure per il segmento delle bevande ready-todrink e non-alcoliche.

the adoption of new packaging in their production layout, taking into account technical, environmental, legal, economic and social aspects of such change.

Guala Closures enters the crown closures

market

The company has signed an agreement to acquire Astir, a leading manufacturer in the sector Guala Closures to further consolidate its presence in glass bottles by entering the crown closures sector, strengthening its market position in mineral water and non-alcoholic beverages and expanding into the beer market. The company, infact, has announced the acquisition of Astir Vitogiannis Bros S.A that produces over 12 billion crown closures annually and in the year ended 2023 generated a

turnover of €75 million and an EBITDA of €19 million.

Established in 1953, Astir has two production plants in Greece and South Africa and a strong international presence. Its blue-chip clients include major international producers in both the beer and non-alcoholic beverage industries. Stelios Vitogiannis, CEO of Astir (and the founder’s grandson) will remain as CEO of the business. He will reinvest in Guala Closures and report to Guala Closures’ CEO Mauro Caneschi. Once completed, the acquisition of Astir will enable the Group to expand its presence in emerging markets characterised by demographic growth and increasing per capita consumption, and to provide closures for the attractive ready-to-drink and nonalcoholic beverage segments.

CARTONE ONDULATO: VOCE NARRANTE DI UNA STORIA

Dagli esordi negli anni ’50 del secolo scorso, alla stampa digitale di oggi: nata come scatolificio, ICO Industria Cartone Ondulato è cresciuta fino a diventare un produttore integrato, in grado di guardare al di là dei confini di un mercato “maturo” per antonomasia. Puntando da sempre a realizzare un materiale di qualità, si distingue per l’offerta di soluzioni cartotecniche fuori dagli schemi. Ce lo racconta Rita Lancia. L.G.

Oggi, ICO Industria Cartone Ondulato - headquarter a Pianella in provincia di Pescara - è una realtà di riferimento in Italia nella produzione di imballaggi e scatole in cartone ondulato, ma anche di espositori da banco, POP e materiali espositivi in genere... tutti personalizzabili, ovviamente. E questo in virtù degli investimenti di carattere tecnologico e gestionale che ne hanno scandito la storia (si veda al proposito il testo di spalla, Ndr). Come spiega Rita Lancia, uno dei quattro soci dell’azienda di famiglia di cui è Presidente Leonida (il maggiore dei fratelli), nonché responsabile marketing della società: «Noi nasciamo come produttori di imballaggio tradizionale, realizzato con cartone ondulato a una e a due onde; produciamo infinite varietà di formati con diverse tipologie di onde, sulla base delle richieste specifiche. Puntiamo sempre e comunque alla qualità, oltre a proporre al mercato qualcosa che, finora, non si è fatto col cartone ondulato dato che, con una progettazione idonea che curiamo internamen-

te nell’ICO_Lab , il dipartimento dedicato), possiamo realizzare prodotti monomateriale molto gradevoli ed efficaci sul piano comunicativo».

«In particolare - prosegue Lancia - potendo contare su tecnologie allo stato dell’arte come l’ondulatore Agnati Quantum2 installato a Pianella, realizziamo fogli con onda “N” (di spessore inferiore rispetto alla microonda, tanto da essere scambiato, a volte, per cartoncino, Ndr). Si tratta di un materiale perfettamente planare e senza imperfezioni, che garantisce ottima stampabilità e che, a parità di grammatura, ha una consistenza maggiore».

Ed è proprio l’abbinamento dell’N-flute con la stampa digitale, realizzata con l’altra macchina di punta in funzione nello stesso stabilimento - ovvero una

Una crescita controllata

Per meglio inquadrare il presente di ICO Industria Cartone Ondulato, ripercorriamo, seppur in un excursus storico sintetico, le dinamiche che ne hanno segnato l’evoluzione.

ICO nasce in Abruzzo nel 1952 su iniziativa di Loreto Lancia che, nel cartone ondulato, aveva riconosciuto le potenzialità di “materiale del futuro”, utile a creare scatole facili da trasportare e resistenti, alternative agli allora tradizionali contenitori di legno.

Il primo insediamento è collocato a San Giovanni Teatino (CH).

All’inizio degli anni ’70, installa la prima macchina ondulatrice e, alla fine dello stesso decennio, una cartiera, per poi aggiornare progressivamente il parco macchine con importanti investimenti, a sostegno di una produzione di qualità: slotter, casemaker, fustellatori, piega-incolla… Al consolidamento del business è corrisposta, nel corso del tempo, una politica di espansione per vie esterne, come l’acquisizione nei primi anni 2000 di uno stabilimento a Foggia, specializzato nella produzione di cassette per ortofrutta, e nel 2005 l’ampliamento dell’attività in Abruzzo con un nuovo e più moderno plant a Pianella (PE), dove sono state impegnate importanti risorse per l’efficientamento e la modernizzazione dei processi produttivi.

Tra gli asset innovativi ci sono un ondulatore (Quantum2), molto evoluto dal punto di vista tecnologico e in funzione presso lo stabilimento di Pianella, la stampante digitale HP C550 PageWide single-pass, che consente a ICO di presidiare il mercato con prodotti “ad alto potenziale di immagine” nonché il magazzino verticale, che funziona da “polmone” per il semilavorato tra l’ondulatore e il converting.

Di seguito i numeri che ne definiscono oggi la struttura e le potenzialità:

- 450.000 m 2 di cartone prodotto ogni giorno;

- 75.000 m2 la superficie occupata dagli stabilimenti di produzione;

- 250 t di carta riciclata ogni giorno; - 500 gli ordini processati ogni giorno; - 90 milioni di euro il fatturato 2023; - 250 collaboratori diretti.

stampante digitale HP - ad aver dato ulteriore impulso alle attività di ICO, che ha saputo con questo definire standard tec nici e qualitativi, innovativi per l’imballaggio in cartone ondulato, oltre ad aprirsi a nuovi mercati. «Siamo stati tra i primi cin que produttori al mondo ad aver acquistato nel 2019 questa macchina, che attualmente stampa fogli fino ad un formato di 1.320×2.500 mm, con inchiostri a base acqua e che “viaggia” alla velocità di 90 m/min» puntualizza Rita Lancia.

«Da allora, grazie alla fattiva collaborazione con HP che ci ha riconosciuto competenze e abilità, abbiamo contribuito a far evolvere la tecnologia, ottimiz-

zando sul campo la produttività, pur lasciando inalterato l’eccellente standard della resa grafica e cromatica, paragonabile all’offset». Insieme alla capacità di ottenere il meglio dalle nuove tecnologie, ICO mette sul piatto anche una chiara visione di crescita e una non comune attitudine al servizio: «Accreditati da tempo come fornitori affidabili e proattivi presso le grandi aziende food e farma del territorio, abbiamo sfruttato al massimo la prossimità logistica con i nostri stabilimenti, di cui abbiamo tracciato le linee di sviluppo, oltre a fornire

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Corrugated cardboard: the narrator of a story

From the beginnings in the 1950s to today’s digital printing: born as a box factory, ICO Industria Cartone Ondulato has grown to become an integrated producer, able to look beyond the confines of a “mature” market par excellence. Always aiming to produce a quality material, the company stands out for its offer of unconventional papermaking solutions. Rita Lancia tells us more.

Today, ICO Industria Cartone Ondulato - with headquarters in Pianella in the province of Pescara - is a reference company in Italy in the production of cardboard packaging and boxes, but also of counter displays, POP displays and display materials in general... all naturally personalisable. All this is thanks to the technological and operational investments that have marked its history (see the accompanying text in this regard, Ed.).

As Rita Lancia, one of the four shareholders of the family company of which Leonida is Chairman (the eldest of the children), as well as the company’s marketing director explains: «We started out as manufacturers of traditional packaging made with one or two-wall corrugated cardboard; we produce an infinite variety of shapes with different types of walls, depending on specific requests. We always aim for quality, as well as offering the market something which has not been done before with corrugated cardboard given that, with a suitable design carried out internally (the ICO Lab is our internal dedicated department), we can develop very attractive and effective mono-material products at a communicative level. Specifically - Lancia continues - being able to count on state-of-the-art technologies such as the Agnati

Quantum2 corrugating machine installed in Pianella, we make N-flute sheets (thinner than the microwave, to the extent that it is sometimes mistaken for paper board, Ed.). It’s a perfectly flat material without imperfections, guaranteeing excellent printability and which, at the same weight, has a greater consistency». It’s precisely the combination of the N-flute with digital printing, developed with another key machine operating in the same factory - that is, the HP digital printer - that gave a further impetus to ICO’s activities, enabling it, in this way, to establish innovative technical and qualitative standards for corrugated cardboard packaging, besides opening up to new markets.

«We were among the first five manufacturers in the world to acquire this machine in 2019, which currently print sheets up to a size of 1,320×2,500 mm, with water-based inks that “travel” at a speed of 90 m/min» Rita Lancia points out. «Since then, thanks to the effective collaboration with HP which acknowledged our skills and expertise, we have contributed to evolving the technology, optimising productivity in the field while leaving unchanged the excellent standard of graphic and colour rendering comparable to offset».

Together with the ability to get the best out of new technologies, ICO also has a

A controlled growth

To better contextualise ICO Industria Cartone Ondulato today, we here retrace, albeit in a brief historical excursus, the events that have characterised its evolution.

ICO was established in Abruzzo in 1952 on the initiative of Loreto Lancia, who had seen the potential of corrugated cardboard as a “material of the future”, useful for making boxes which are resistant and easy to transport, alternatives to the traditional wooden containers of the time.

The first manufacturing site was situated in San Giovanni Teatino (Province of Chieti). The company installed the first corrugating machine at the beginning of the 1970s, and at the end of the same decade, a paper mill, and then gradually added to the fleet of machines with significant investments supporting a quality production: slotters, casemakers, die-cutters, fold and glue systems… Over time, the consolidation of the business was accompanied by a policy of expansion through external means, such as the acquisition in the early 2000’s of a factory in Foggia, specialised in the production of boxes for fruit and vegetables, and in 2005 the expansion of activities in Abruzzo with a new and more modern plant in Pianella (Province of Pescara), where important resources were committed to increasing the efficiency and modernization of the production processes. Innovative assets include the Quantum2 corrugator, very evolved from a technological point of view and operating in the Pianella factory, the HP C550 PageWide single-pass digital printer, which allows ICO to lead the market with products “with high image potential”, as well as the vertical warehouse, which works like a “lung” for the semi-finished product between the corrugator and converting machine.

Here are some numbers that describe today the enterprise and its potential:

- 450,000 m2 of cardboard produced every day;

- 75,000 m2 the surface area occupied by the production sites;

- 250 t of paper recycled every day;

- 500 orders processed every day;

- 90 million euros of turnover in 2023;

- 250 direct workers.

clear vision of growth and an uncommon aptitude for service: «Long accredited as reliable and proactive suppliers to large local food and pharmaceutical companies, we have made the most of their logistical proximity to our factories, planning lines of development, besides providing a recovery and recycling service

for obsolete packaging for our customers, with a view to circularity: the Pianella factory is expanding into new market segments alongside the historical one. At the same time, the San Giovanni Teatino and Foggia factories are undergoing further modernisation, consolidating the traditional business».

L’AI nel settore manifatturiero

Come orientarsi tra sfide e opportunità.

Nel settore manifatturiero, l’adozione dell’intelligenza artificiale (AI) si sta affermando rapidamente e rappresenta una svolta capace di ridefinire i contorni della produzione, dell’efficienza e dell’innovazione dei processi. Oltre che un’evoluzione tecnologica, costituisce una vera e propria rivoluzione nel modo in cui concepiamo e realizziamo i prodotti e i servizi. L’AI, con le sue molteplici applicazioni, offre risposte concrete a problematiche storiche del settore, consentendo di trasformare le potenzialità della tecnologia in soluzioni tangibili che impattano in modo significativo sul business e sulla strategia operativa. Uno dei problemi principali che l’AI si propone di risolvere è l’inefficienza dei processi, siano essi produttivi o relativi al back office tecnico e commerciale. In uno scenario globale, dove si presta

la massima attenzione all’impiego delle risorse, la capacità di ottimizzazione raggiungibile con l’AI può fare la differenza, rappresentando un concreto acceleratore di business. L’AI permette di analizzare in tempo reale enormi volumi di dati numerici e testuali, ricavare connessioni logiche e deduzioni identificando aree di inefficienza e suggerendo miglioramenti, riducendo gli errori e aumentando la produttività.

L’errore umano, che spesso causa

AI in manufacturing

Navigating the challenges and opportunities.

The rapid adoption of artificial intelligence (AI) marks a significant shift within the manufacturing industry, redefining production, efficiency and process innovation. It is not just a technological breakthrough, but a major revolution that transforms the way products and services are created. With its multiple applications, AI addresses longstanding industry problems, converting technological potential into practical solutions that significantly impact business operations and strategy.

One of the key issues addressed by AI is inefficiency in production and in technical and commercial back-office processes. In today’s global market, where resource use is critical, AI’s optimisation capabilities can make a substantial difference and act as a powerful business accelerator. It enables real-time analysis of extensive numerical and textual data, making logical connections and offering insights to pinpoint inefficiencies and suggest enhancements. This reduces errors

sprechi e ritardi nei processi, viene notevolmente ridotto attraverso l’AI.

Grazie a sistemi in grado di apprendere e migliorare continuamente la precisione e la velocità di esecuzione di moltissimi task, l’efficienza diventa la norma, e non l’eccezione.

Il settore manifatturiero, tradizionalmente conservatore rispetto all’adozione di nuove tecnologie, sta vivendo ora un momento di grande svolta. Le aziende che si affidano a partner in grado di guidarle nell’identificazione di potenziali aree di applicazione dell’AI, a partire dallo stato di maturità aziendale,

and increases productivity. AI also significantly reduces human errors, which often lead to waste and delays. Systems that continuously learn and improve execution accuracy and speed make efficiency the norm rather than the exception.

The manufacturing sector, traditionally slow to adopt new technologies, is now undergoing major changes. Companies that collaborate with partners to help them identify the potential areas of application of AI according to their level of maturity are successfully navigating the challenges of an increasingly competitive market. AI is no longer just a future possibility but a real, accessible opportunity, an investment in progress that is poised to revolutionise the manufacturing landscape.

The state of the art in the machinery

manufacturing industry

In any technological evolution, an information overload can confuse non-experts, making it hard for them to evaluate the many options on the market. This can leave them undecided or lead them to make poor decisions that slow down adoption. Language interpretation is one of the most challenging tasks for a machine. There are several methods for understanding and analysing text, including symbolic approaches, Large Language Models (LLMs) and Generative AI, all of which can yield satisfactory results depending on the specific needs and contexts.

Experimenting and prototyping with AI is one thing, but using it in daily production activities is quite another.

Alessandro Di Carlo
Alessandro Di Carlo

stanno affrontando con successo le sfide di un mercato sempre più competitivo. L’AI non è più un’opzione futuristica, ma un‘opportunità reale e già disponibile, un investimento nel progresso che promette di riscrivere le regole del gioco anche nel settore manifatturiero.

Lo stato dell’arte nel settore manifatturiero machinery

Come in ogni evoluzione tecnologica, l’eccesso d’informazione rischia di confondere e di rendere difficoltosa per i non addetti ai lavori la valutazione delle innumerevoli proposte esistenti sul mercato, rischiando che restino bloccati di fronte alle tante opzioni o, peggio ancora, che scelgano una strada sbagliata rallentando il processo di adozione. L’interpretazione del linguaggio è uno dei compiti più difficili per una macchina. Esistono differenti approcci per comprendere il testo e per analizzarlo - approccio simbolico, Large Language Model (LLM), Generative AI e altri ancora - capaci di offrire, in base all’esigenza e al caso d’uso, risultati soddisfacenti.

Un conto è effettuare sperimentazioni e prototipi con l’AI, ben diverso è utilizzarla nella quotidianità a supporto di attività produttive. Per ottimizzare un processo, metterlo in produzione e renderlo scalabile, un approccio ibrido, che combina tecniche diverse di AI per l’analisi dei testi, può rivelarsi la scelta vincente.

È importante infatti concentrarsi su processo, KPI e obiettivi, lasciando agli esperti AI il compito di scegliere il mix di strumenti corretti per ottenere il risultato atteso. Il management aziendale dovrà considerare soprattutto l’esperienza del partner di AI, le competenze acquisite sul campo, valutan-

To optimise a process, deploy it in production and make it scalable, a hybrid approach that combines different AI text analysis techniques may prove to be the best choice. It is essential to concentrate on the process, key performance indicators (KPIs) and objectives, leaving it to AI experts to choose the right toolset to achieve the desired results. Company managers should take account of the experience and field knowledge of their AI consulting partners and consider solutions already adopted by other companies to understand their advantages and limitations. To integrate AI into business processes, it is necessary to form a capable, collaborative and motivated team, with a team leader who can liaise effectively between the internal team and the AI consulting partner.

do le soluzioni già implementate e adottate da altre aziende, per verificarne benefici e criticità.

Per introdurre l’AI nei processi di business, si dovrà formare un gruppo di lavoro ben predisposto all’iniziativa, collaborativo e interessato, affidando la governance del progetto ad un team leader capace di fare da “trait d’union” tra il team interno e il partner che offre consulenza per l’adozione dell’AI. Questi sono presupposti indispensabili per portare avanti progetti di successo e far emergere chiaramente come l’intelligenza artificiale possa essere utile a supportare attività concrete, evitando perdite di tempo e denaro in sperimentazioni di scarso valore.

Iniziare con l’approccio Build Up AI

Passare dall’idea di introdurre l’AI in azienda a quella di concretizzarla in uno “use case” specifico spesso non è immediato né intuitivo; inoltre, adottare l’AI in modo che crei valore di business richiede molta più attenzione rispetto alla capacità di sperimentare usando gli innumerevoli tool disponibili sul mercato.

I tool cambiano, emergono continua -

These steps are essential for pursuing successful projects and clearly demonstrate how artificial intelligence can effectively support specific activities and avoid wasting time and money on low-value trials.

Begin with the build-up approach to AI

Transitioning from the concept of integrating AI into a business to implementing it in a specific use case is rarely straightforward or intuitive. Furthermore, leveraging AI to generate business value demands significantly more focus than merely experimenting with the many tools available on the market.

Tools evolve and newer, more efficient technologies are constantly emerging. Today’s best tools are likely to be rendered obsolete by tomorrow’s

innovations. This makes it essential for a company to adopt the right combination of methods, technical skills and cultural approaches to maintain the best trajectory even as tools evolve.

The build-up approach is a specific method for introducing AI into a company based on consultancy, allowing for immediate testing of strategic applications while simultaneously identifying gaps that need to be filled to enhance the integration of AI across the various processes.

mente tecnologie più performanti e ciò che oggi è visto come lo strumento migliore, domani sarà molto probabilmente superato da uno nuovo. Proprio per questa ragione occorre che l’azienda adotti la combinazione giusta di metodo, skill tecniche e approccio culturale, per rimanere sulla rotta giusta anche di fronte all’evoluzione degli strumenti.

L’approccio Build Up è una particolare modalità di introduzione dell’AI in azienda basata sulla consulenza. Permette di testare subito applicazioni strategiche e contemporaneamente identificare i gap da colmare per consentire all’AI di essere sempre più pervasiva nei vari processi. Questo approccio è fondato su analisi obiettiva, esperienza, visione tecnica e operativa del consulente. Solo successivamente entra in gioco il mix di prodotti e tecnologie necessari a raggiungere gli obiettivi. L’approccio Build Up è quindi prima di tutto un’attività consulenziale che si basa su fasi specifiche e ben definite: dall’equipment analysis al progetto pilota passando attraverso le opportunities, puntando al continuo miglioramento attraverso una revisione costante.

consultative process consisting of specific, clearly defined phases, from equipment analysis and the identification of opportunities to pilot projects, all focused on continuous improvement through regular review.

This approach is based on objective analysis, experience and the consultant’s technical and operational vision. Only then does the mix of products and technologies needed to achieve the goals come into play. Essentially, the build-up approach is a

Phase 1: AI equipment analysis. Specific tools and checklists are used to analyse the data available within the organisation, thereby determining what data exists and its accessibility. This initial phase helps to identify areas for improvements in data collection, highlight process issues and define the concept of data quality for a specific process. Companies often amass vast amounts of data without a specific purpose. This raises important questions: Who is responsible for defining data quality within the company? When can data

Fase 1: AI Equipment Analysis. Attraverso specifici tool e checklist si analizzano i dati disponibili: quali e quanti dati sono presenti all’interno dell’organizzazione, e come sono accessibili.

Questa fase permette fin da subito di identificare le aree di miglioramento nella raccolta dei dati, evidenziare punti di attenzione sui processi, definire il concetto di qualità del dato in funzione di un processo specifico. Molto spesso si raccolgono tantissimi dati ma senza un chiaro obiettivo. Chi definisce la qualità dei dati in azienda? Quando un dato può effettivamente essere considerato di qualità?

Non è detto che precisione e accuratezza determinino la qualità dei dati. Esistono tante dimensioni differenti da considerare per definire correttamente la qualità in ogni processo da ottimizzare.

In linea di principio, i dati corretti da strutturare dipendono dalle domande per le quali serve una risposta. Molto spesso questo concetto viene tralasciato e si tende a raccogliere tutto il possibile senza un chiaro e definito intento.

L’obiettivo della fase AI Equipment Analysis è una mappatura dei dati disponibili, delle loro caratteristiche e dei gap da colmare.

Fase 2: valutazione delle migliori “AI Opportunities”. Il secondo passo è quello di identificare quali potrebbero essere le iniziative AI a maggior valore. Tali opportunità potrebbero ad esempio essere desunte dalle fonti dati a disposizione, ma anche dalle inefficienze che sappiamo essere presenti in certi processi. A fronte dell’analisi dei processi e delle relative inefficienze, è compito del consulente evidenziare dove l’AI può intervenire da subito ed essere risolutiva.

truly be considered high-quality?

Data quality is not necessarily determined solely by precision and accuracy. There are many different aspects that need to be considered to accurately define quality for each process to be optimised. Essentially, the correct data to be collected depends on the questions that are to be answered. This vital concept is frequently overlooked, resulting in indiscriminate data collection without a clear purpose. The goal of the AI Equipment Analysis phase is to map the available data, their characteristics and the gaps that need to be filled.

Phase 2: evaluation of the best AI opportunities. The second step involves identifying the potentially most valuable AI initiatives. These

opportunities might arise from available data sources or from known inefficiencies in specific processes. After analysing these processes and inefficiencies, the consultant must pinpoint areas where AI can be immediately useful and resolve issues. The aim of Phase 2 is therefore to identify the area or process that needs to be optimised and evaluate its feasibility and potential impact.

Phase 3: pilot project and optimisation. Phase 3 consists of two related activities: transitioning to operational implementation and beginning to address data collection inefficiencies. This phase is critical and should be completed within a maximum timeframe of 4-6 months.

Pilot Project - Once the area of intervention (such as customer

Soluzioni per la marcatura e l’etichettatura

Etichettatrici industriali

L’obiettivo della Fase 2 è quindi identificare l’area o il processo da ottimizzare, valutandone fattibilità e impatto.

Fase 3: progetto pilota e ottimizzazione. La fase 3 prevede due tipi di attività congiunte. Da un lato si entra nell’operatività, dall’altro si iniziano a colmare le inefficienze nella raccolta dei dati. È di fondamentale importanza affrontare questo step definendo una scadenza di breve periodo, 4-6 mesi al massimo.

Progetto Pilota - Una volta identificata l’area di intervento (ad esempio customer service) si definisce il perimetro di uno specifico “use case” in cui introdurre l’AI. Lo si analizza in dettaglio, si pianificano le attività e si realizza un vero progetto pilota in grado di portare valore immediatamente, evitando inutili “esercizi di stile”.

Ottimizzazione - Azienda e consulente sceglieranno di quale inefficienza occuparsi per affinare il metodo di raccolta dati e colmare via via i gap che permetteranno di proseguire nell’ottimizzazione di tutti i processi che possono beneficiare dell’AI.

Obiettivo - Entro i primi 4-6 mesi, l’azienda avrà integrato un processo ottimizzato dall’intelligenza artificiale nel proprio flusso di lavoro quotidiano. Si avranno fin da subito gli strumenti per tracciare i primi indicatori chiave di performance (KPI) e tutto il necessario per raccogliere i feedback degli end-users. Oltre a questo, saranno state già implementate migliorie nella raccolta dei dati, posizionando l’azienda in una situazione ideale per identificare nuove aree di ottimizzazione sulle quali intervenire.

Fase 4: revisione e miglioramento. La fase di revisione permette all’azienda di valutare

service) has been identified, the scope of a specific AI use case can be defined. This involves performing a detailed analysis, planning the necessary activities and implementing a pilot project that delivers immediate value, avoiding mere stylistic exercises.

Optimisation - The company and consultant will choose which inefficiency to focus on in order to refine the data collection method and gradually fill the gaps, allowing for the continued optimisation of all processes that can benefit from AI.

Objective - Within the first 4-6 months, the company will have integrated an AI-optimised process into its daily workflow. Tools for tracking initial key performance indicators (KPIs) will be available right from the outset, along with everything needed to collect

l’efficacia della soluzione tecnologica implementata. Durante questo periodo, è possibile analizzare le prestazioni del modello di intelligenza artificiale, valutare i feedback forniti dagli operatori e l’interazione degli utenti con il nuovo sistema, misurandone il livello di soddisfazione e l’impatto sulle attività quotidiane.

I vantaggi dell’approccio Build Up

Nel panorama aziendale contemporaneo, l’integrazione dell’intelligenza artificiale rappresenta una frontiera decisiva per il mantenimento della competitività e l’innovazione. Tuttavia, per sostenere efficacemente questa trasformazione, è essenziale adottare un approccio strategico e strutturato. L’Approccio Build Up si distingue per la sua capacità di allineare meticolosamente l’uso dell’AI con gli obiettivi aziendali strategici, promuovendo una cultura di innovazione continua e adattamento “agile”. Attraverso una progressiva acquisizione di competenze, una gestione oculata delle risorse finanziarie, e lo sviluppo di una comprensione approfondita dell’AI a tutti i livelli dell’organizzazione, le aziende possono massimizzare il ritorno sull’investimento in tecnologia e

end-user feedback. Additionally, improvements in data collection will have been implemented, placing the company in an ideal position to identify new areas for optimisation.

Phase 4: review and improvement.

The review phase enables the company to evaluate the effectiveness of the deployed technological solution. In this period, the company can assess the artificial intelligence model’s performance, gather feedback from operators and monitor user interactions with the new system. This allows it to measure user satisfaction and understand the system’s impact on daily operations.

The advantages of the buildup approach

In the contemporary business

minimizzare i rischi associati al cambiamento tecnologico. Di seguito, esploriamo in dettaglio come l’approccio Build Up si traduce in benefici concreti per le aziende che scelgono di adottarlo, migliorando non solo l’efficienza operativa ma anche la capacità di rispondere proattivamente alle sfide del mercato.

Data Strategy Vision. Per ottimizzare i processi è fondamentale definire una strategia di gestione dei dati ben delineata. Mentre la maggior parte delle aziende dispone di una chiara strategia di business, spesso manca una corrispondente data strategy, che è invece essenziale per sostenere la strategia di business, assicurando che la raccolta dei dati sia mirata e consapevole. La qualità del dato, quindi, non si misura solo in termini di precisione, ma anche di rilevanza e di utilizzo efficace nel contesto aziendale, per supportare decisioni più informate e azioni strategiche.

Apprendimento graduale. L’adozione dell’AI richiede un impegno costante nell’upskilling del personale. La formazione continua permette di rimanere aggiornati sulle ultime tecnologie e pratiche migliori. Questo non

landscape, integrating artificial intelligence is essential for maintaining competitiveness and innovation. However, a strategic and structured approach is needed to support this shift effectively. The build-up approach stands out for its ability to align AI usage with strategic business objectives, promoting a culture of ongoing innovation and agile adaptation. This method involves skill acquisition, careful financial management and the development of a thorough understanding of AI across all levels of the organisation, helping to maximise the return on technology investments and minimise associated risks. Below, we explore in detail how the build-up approach translates into concrete benefits for companies that

choose to adopt it, improving not only operational efficiency but also the ability to proactively respond to market challenges.

Data strategy vision. Defining a clear data management strategy is essential in order to optimise processes. Many firms have a solid business strategy but lack an equivalent data strategy, which is crucial for supporting overall business goals. In order to support more informed decision-making and strategic actions, data quality should be evaluated not only for its precision but also in terms of its relevance and efficacy within the business context.

Gradual learning. AI adoption requires a constant commitment to staff upskilling. Ongoing education in the

solo aumenta la capacità di lavorare efficacemente con le nuove tecnologie, ma aiuta anche a ridurre la resistenza al cambiamento, creando un ambiente lavorativo più dinamico e innovativo. La formazione dovrebbe essere vista come un investimento continuo nella forza lavoro, in grado di migliorare la capacità dell’organizzazione di adattarsi e reagire alle nuove sfide.

Allocazione di budget distribuita. La corretta allocazione del budget è cruciale per il successo dell’integrazione dell’AI. Gli investimenti dovrebbero essere distribuiti strategicamente per coprire non solo le tecnologie e le infrastrutture, ma anche la formazione dei dipendenti e la consulenza esterna. La pianificazione finanziaria deve essere flessibile per adattarsi alle esigenze in evoluzione del progetto e alle scoperte emergenti durante la fase di implementazione. Una gestione efficace del budget assicura che le risorse siano utilizzate nel modo più efficace per promuovere l’innovazione e mantenere la competitività.

Diffusione trasversale della conoscenza dell’AI in azienda. Una profonda comprensione dell’AI all’interno dell’azienda è vitale. Questo non riguarda solo il team IT o i tecnici, ma tutti i livelli dell’organizzazione. La consapevolezza di come l’AI possa influenzare e migliorare i vari aspetti dell’azienda può stimolare nuove idee e applicazioni innovative. Questa comprensione condivisa facilita una maggiore collaborazione e accettazione delle soluzioni basate sull’AI, integrando tali tecnologie nelle “abitudini” quotidiane dell’attività aziendale.

Alessandro Di Carlo, Expert.ai (Modena, Italy)

latest technologies and best practices not only improves the ability to work effectively with the new technologies but also helps to reduce resistance to change, creating a more dynamic and innovative workplace. Training should be viewed as a continuous investment in the workforce, enhancing the organisation’s ability to adapt and respond to new challenges.

Distributed budget allocation. Proper budget allocation is crucial to successful AI integration. Investments should be strategically distributed to cover not only technologies and infrastructure but also employee training and external consultancy. Financial planning must be sufficiently flexible to adapt to the evolving needs of the project and new insights that emerge during the implementation

phase. Proper budget management ensures that resources are used in the most effective way possible in order to drive innovation and maintain competitiveness.

Widespread diffusion of AI knowledge throughout the company. An in-depth understanding of AI within the company is vital, not only for the IT team or technicians but for all levels of the organisation. Awareness of how AI can influence and improve various aspects of the business can spark new ideas and innovative applications. This shared understanding facilitates greater collaboration and acceptance of AI-based solutions, integrating such technologies into daily business practices.

Alessandro Di Carlo, Expert.ai (Modena, Italy)

Aluminum-free coffee packaging.

Marchesini

Group

vola a 600 milioni di euro

Nel presentare gli eccellenti risultati raggiunti nel 2023, il presidente Maurizio Marchesini ha annunciato anche il suo imminente incarico in qualità di CEO.

n Dal 12 luglio Maurizio Marchesini assumerà il ruolo di CEO di Marchesini Group, oltre a quello di presidente già in essere. La nomina arriva dopo la decisione di Pietro Cassani di lasciare l’incarico di Amministratore Delegato per intraprendere altri percorsi professionali. Nel ringraziare Cassani per l’importante lavoro svolto in otto anni di collaborazione, il presidente ha reso noti i risultati del bilancio 2023 che evidenziano una crescita dei ricavi a doppia cifra: +15% sul 2022 a quota 600 milioni di euro.

Per effetto delle strategie perseguite, l’aumento delle vendite si è tradotto in un incremento delle marginalità, sia in valore assoluto sia in termini percentuali, anche grazie a un mix di fatturato maggiormente favorevole. L’EBITDA, infatti, è passato dai 113,4 milioni di euro dell’anno precedente ai 137,0 milioni (+21%), mentre l’utile netto si è attestato a 70,6 milioni di euro registrando un incremento del 17,6%.

Il patrimonio netto, pari a 592 milioni di euro (+ 61 milioni sul 2022) e la posizione finanziaria netta positiva, pari a 44 milioni di euro, evi-

denziano la solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo Marchesini. Il presidente Maurizio Marchesini, nell’incarico di CEO, con il prezioso supporto del Cda e dei quasi 3.000 collaboratori del Gruppo, guiderà l’azienda verso le prossime sfide del settore. «Continueremo a investire nell’innovazione tecnologica e nell’internazionalizzazione, tanto che a oggi l’87% del nostro fatturato è generato dalle esportazioni» ha sottolineato. «Guardiamo al futuro con slancio nel rispetto dei valori che da sempre ci contraddistinguono, forti del profondo legame con il territorio dove tutto è iniziato cinquant’anni fa».

Marchesini Group: 600 million euros

Following Pietro Cassani’s decision to step down as CEO of Marchesini Group and pursue other professional paths, starting from July 12th, the role and functions of CEO will be taken over by President Maurizio Marchesini.

The Marchesini family and the Group’s entire management team express their gratitude to Pietro Cassani for the significant work carried out during these eight years of fruitful collaboration.

During this time, Marchesini Group has strengthened its presence in the international market despite the pandemic and a complex global geopolitical situation marked by increasing instability.

The consolidated financial statement for 2023, approved by the shareholders’ assembly, highlights a revenue and income increase reaching 600 million euros, representing growth of +15% compared to the previous fiscal year. Thanks to strategies pursued by the Group, the revenue increase translated into higher profit margins, both in absolute value and as a percentage, aided by a more favourable revenue mix. Specifically, EBITDA increased from 113.4 to 137.0 million euros (+21%). Net profit reached 70.6 million euros, showing a +17.6% increase compared to 2022. Net equity, amounting to 592 million euros (a 61 million increase), and the positive net financial position of 44 million euros underscore the Marchesini Group’s financial solidity.

As CEO, President Maurizio Marchesini, with the valuable support of the Board of Directors and nearly 3000 Group collaborators, will lead the company through the industry’s upcoming challenges. «We will continue to invest in technological innovation and internationalization» emphasises President Maurizio Marchesini, «and currently 87% of our revenue comes from exports. We look to the future with enthusiasm, guided by the values that have always distinguished us, rooted in a deep connection to the land where it all began fifty years ago»

SI 360: EFFICIENCY FOR STAND-UP POUCHES

Discover the SI 360 HFFS machine by Volpak, engineered for maximum efficiency. Operating from a single reel, it forms, fills, and seals with Duplex, Triplex, or Quadruplex modes. Featuring Smart HMI, multi-product filling, and quick size changes at low costs, it supports various pouch styles and 100% recyclable materials.

COME REALIZZARE UNA FABBRICA CONNESSA E SICURA

Le strategie, le tecnologie e le best practice per realizzare impianti automatici di produzione connessi, garantendo la massima sicurezza dei dati, delle infrastrutture e delle persone.

Maurizio Cacciamani

La forte digitalizzazione delle macchine, unita all’aumento della connettività e della complessità dei sistemi, ha di molto ampliato i cyberrischi, da cui è indispensabile difendersi.

Come difendersi dagli attacchi

NOTA. Questo artico è stato redatto traendo liberamente spunto dalla tavola rotonda “Progettare una fabbrica connessa e sicura” coordinata da Nicoletta Pisanu, (Agenda Digitale) tenutasi a “Industry4.0 360SummIT Forum”.

Nel 2023 gli attacchi alle aziende in Italia (fonte Rapporto Clusit 2024) sono aumentati del 12% procurando per 89% dei casi danni gravi o gravissimi. per quanto riguarda le vittime il settore del manufacturing è al secondo posto con 13% il doppio rispetto al campione globale, gli attaccanti invece appartengono per il 64% al cybercrime in quanto puntano esclusivamente al ritorno economico e per 36% all’hacktivism. Gli attaccanti scelgono per l’attacco per il 59% i malware e per il 27% DDoS

(Distributed Denial of Service ovvero si blocca un sistema inondandolo di traffico Internet).

Come difendersi dagli attacchi? Occorre, secondo Sofia Scozzari, (Hackmanac e Clusit) una strategia composita che preveda un’accurata analisi dei rischi

e stabilire i necessari investimenti. Purtroppo si spende male con soluzioni non corrette o impiegate male.

Safety e security devono andare di pari passo

Occorre tener ben presente che, in caso di attacco, la safety presenta lati deboli. Ricordiamo che in tema safety lo scorso anno è stato pubblicato il Nuovo Regolamento Macchine, che entrerà in vigore tra 3 anni in sostituzione della ormai obsoleta Direttiva Macchine del 2006 e che imporrà alle aziende obblighi non banali. In questi anni si è assistito a un aumento esponenziale degli attacchi che la Direttiva Macchine non aveva assolutamente previsto. Lo scenario si complica ulteriormente con il rispetto da parte delle aziende del nuovo regolamento sull’Intelligenza Artificiale. Le norme, spiega Anna Italiano (Partner4Innovation), stabiliscono come gestire i rischi ovvero valutare, aggiornare e comunicare gli attacchi (a clienti, for-

Le novità del piano Transizione 5.0

Il nuovo piano Transizione 5.0 è stato al centro di un dibattito a 360SummIT Forum, cui hanno preso parte tra gli altri rappresentati di Confindustria, associazioni di categoria, rappresentati del ministero ed enti finanziari

Argomento attuale e delicato visto il complicato iter del relativo decreto legge e la laboriosa preparazione dei relativi decreti attuativi necessari per l’approvazione dei progetti e ottenere i relativi finanziamenti. Ricordiamo che Transizione 5.0 premia la digitalizzazione e il contenimento dei consumi incentivando le imprese italiane a investire in tecnologie software e hardware innovative. Dalla produzione alla logistica, queste tecnologie possono infatti svolgere un ruolo cruciale nell’ottimizzazione delle opera-

nitori e nel caso anche autorità), con lo scopo di stabilire un livello comune elevato di resilienza agli attacchi. Le nuove normative che coinvolgono interi settori produttivi, compresa la supply chain, vogliono garantire la continuità operativa, danno nuove regole di governance con il coinvolgimento del CDA per l’approvazione delle misure adottate, e obbligano le organizzazioni ad impegnarsi nella formazione a tutti i livelli aziendali.

Attenzione alle macchine “non 4.0”

Nella fabbrica moderna per garantire la sicurezza degli operatori non è più pensabile istallare soluzioni segregative, ma utilizzare nuove tecnologie come le telecamere 3D di sicurezza là dove operano robot e AGV. Non basta utilizzare prodotti sicuri, occorre disegnare anche ambienti sicuri (qui le nuove norme aiutano) con il supporto fin dall’inizio dei progetti, di consulenti. Fondamentale poi è poter disporre a livello globale di servizi che tengano conto delle necessità locali (anche legislative).

Per quanto riguarda la security, Marco Catizone (SICK) rimarca che oltre ovviamente a rispettare le norme (NISS2) occorre utilizzare componenti come i sensori progettati ex novo con security come requisito primario: i sensori sono sempre più connessi non solo all’OT ma ora anche all’IT per cui devono essere molto resilienti agli attacchi. Il retrofit delle macchine “non 4.0” richiede interventi spesso costosi e potenzialmente a rischio, se non si prendono

zioni e nella riduzione dell’impatto ambientale.

I vari interventi hanno spiegato le differenze tra Transizione 4.0 e Transizione 5.0; le caratteristiche e i pregi del nuovo piano che è ben strutturato e ben coperto finanziariamente; cosa fare per accedere ai finanziamenti; i crediti di imposta disponibili; le certificazioni da presentare; come verranno effettuati i controlli. Per ulteriori dettagli rimandiamo all’articolo curato da Milena Bernardi, intitolato “Via libera al piano di transizione 5.0”, ItaliaImballaggio, maggio 2024.

Fonte: Spunti dalla tavola rotonda coordinata da Franco Canna (Innovation Post) “Finanziare l’innovazione al servizio della transizione digitale e green: le novità del piano Transizione 5.0” tenutasi a Industry4.0 360SummIT Forum.

le dovute precauzioni: ad esempio i nuovi sensori non andrebbero collegati all’automazione esistente ma a una struttura parallela che elabora i dati permettendo la creazione di link OT-IT senza rischi.

L’analisi dei rischi

Come nella safety, anche nella cybersecurity prima di adottare qualsiasi mitigazione occorre prendere atto dei rischi del proprio sistema. Invece coloro che provengono dall’OT, non avendo alcuna esperienza in IT, tendono a comprare dispositivi senza conoscere i rischi del proprio sistema. Marco Cosatto (Pilz) consiglia di impostare e di configurare i singoli componenti, valutare se ci sono entry point scarsamente mitigati oppure mitigati oltre le reali necessità o completamente dimenticati (ad es. wifi). Errori sono supporre che il provider di internet copra completamente le esigenze di sicurezza aziendale oppure non prendere in considerazione i rischi locali (chiavette dimenticate o wifi dei telefonini non protetti). Solo con il risk assessment di una macchina si può decidere le mitigazioni migliori. In ogni caso la gestione della safety presuppone la presa in considerazione dei pericoli dovuti alla cibersecurity proprio perché richiesto dal regolamento macchine. Uno degli anelli più facilmente attaccabili è costituito dalla supply chain: ora, come richiesto dalle norme, dovrà garantire al produttore lo stesso livello di sicurezza pur utilizzando soluzioni tecniche diverse. I piccoli fornitori, restii per motivi di costi a implementare la security, se vorranno lavorare con aziende importanti, dovranno garantire la loro security: questo porterà in generale a ottenere livelli di sicurezza più elevati anche da parte di coloro cui non viene richiesto dalle norme (NISS2) di implementare sistemi di cyber security anche a livello organizzativo.

Il rischio “0” non esiste

In questi ultimi anni il traffico delle imprese si è spostato in modo irreversibile sempre più su internet (smart working, accesso da remoto alle macchine, dati sul cloud) così che è pressoché impossibile garantire un controllo di sicurezza perimetrale. Poiché le reti IT e OT tendono a convergere, risulta complicato, malgrado la loro segmentazione, garantire la sicurezza della fabbrica. Bisogna quindi scegliere reti con architetture più moderne spostan-

do i controlli di sicurezza all’interno della rete degli operatori. Tim Enterprise, spiega Michele Vecchione, sta investendo in questa direzione non solo dal punto di vista tecnologico ma anche dei servizi professionali e delle competenze. Il 5G garantisce più sicurezza fisica (ovvero la safety dei dipendenti) ma anche cybersicurity con misure tecniche (criptografia), regole di certificazione più stringenti (il Cyber Resilince Act di prossima approvazione).

La nuova Nis2 non è una norma tecnica ma manageriale

La fabbrica oggi è connessa per le transazioni alle banche, ai fornitori, a chi fa manutenzione, a chi fa logistica: alla fine tutti devono avere la stessa resilienza e, per fare questo, l’azienda deve obbligatoriamente organizzarsi con con procedure e anche con figure professionali nuove. In caso di verifica, la Nis 2 (entrerà in vigore il 17 ottobre) prevede sanzioni fino al 2% del fatturato con un massimale di 10 milioni di euro. Le aziende poi, dati i costi, dovrebbero cercare di accedere ai finanziamenti e agevolazioni per la cybersecurity, che va studiata e realizzata non sulla singola impresa ma sull’ecosistema.

Tenere conto delle competenze e della capacità di spesa

Nel manufacturing la realtà è molto variegata: c’è chi, spinto dal regolatore, sta prendendo coscienza della cybersecurity, chi ha già installato soluzioni di protezione, chi invece non ancora preso a cuore il problema. Il primo passo è avere un buon IT segregato con buone pratiche di gestione. Il passo successivo è scegliere soluzioni pensate specificatamente per la rete OT che devono garantire la continuità della produzione eliminando gli elementi di disturbo. L’approccio deve essere graduale e risk based, che tenga conto delle competenze aziendali e della capacità di spesa. Non va dimenticata la formazione dei dipendenti dato che, in ambito OT (soprattutto tra gli operatori) la consapevolezza dei rischi è bassa e qualsiasi attività in questo campo porta a risultati immediati. Spesso le reti OT vengono banalmente colpite, causando gravissimi danni, da malware anche di tipo vecchissimo che si muovono indisturbati, a causa di sistemi operativi obsoleti o dell’impossibilità di aggiornare i controlli delle macchine. Appositi software, è un suggerimento di Fabio Sammartino (Kaspersky Italia), possono ridurre drasticamente gli effetti di questi attacchi. Sono in aumento le infezioni da internet, in diminuzione quelle da email, mentre il rischio randsomware (parte finale di una catena di attacco) è stabile anche se, comunque, gli attacchi sono in aumento ma “bloccabili” in anticipo.

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The new Transition 5.0 plan

The new Transition 5.0 plan was the focus of the debate at the 360SummIT Forum in which, among others, representatives of Confindustria, category associations, representatives of the Ministry of Finance and financial bodies took part

This is a delicate and topical question given the complicated process of the related legislative decree and the laborious preparation of the relevant implementing decrees necessary for the approval of projects and for obtaining relative funding. We should point out that Transition 5.0 rewards digitalisation and the containment of consumption, incentivizing Italian enterprises to invest in innovative software and hardware technologies. From production to logistics, these technologies can, in fact, play a crucial role in optimising operations and

How to develop a connected and safe and secure factory

reducing environmental impact.

The various contributions to the forum explained the difference between Transition 4.0 and Transition 5.0.; the characteristics and benefits of the new plan which is well-structured and well-covered financially; what to do to access funding; the tax credits available; the certifications to be submitted; how controls will be carried out. For further details, reference should be made to the article written by Milena Bernardi titled “Green light for the transition 5.0 plan”, ItaliaImballaggio, May 2024.

Source: Drawn from the round table coordinated by Franco Canna (Innovation Post) “Finanziare l’innovazione al servizio della transizione digitale e green: le novità del piano Transizione 5.0” (Financing innovation at the service of the digital and green transition: new elements in the Transition 5.0 plan) held at the Industry4.0 360SummIT Forum.

The strategies, technologies and best practices for developing connected automatic production systems, guaranteeing maximum safety and security of data, infrastructure and people.

The strong digitalisation of machines, combined with the increase in connectivity and the complexity of systems has greatly increased cyberrisks, from which it’s essential to defend yourself.

How to defend yourself from attacks

In 2023, attacks against companies in Italy (source Rapporto Clusit 2024) increased by 12%, causing in 89% of cases serious or very serious damage. With regards to the victims, the manufacturing sector is in second place with 13%, double the global sample; 64% of attackers, on the other hand, are associated with cybercrime, aiming exclusively for an economic return, and 36% with hacktivism. Malware is used for 59% of the attacks and DDoS (Distributed Denial of Service, that is, crashing a system by flooding it with Internet traffic) for 27%. How to defend yourself against attacks? According to Sofia Scozzari (Hackmanac and Clusit), you need a composite strategy that involves an accurate risk analysis and to make necessary investments. Unfortunately, money is spent badly, with incorrect or wrongly used solutions.

Safety and security must go hand-inhand

It’s necessary to bear in mind that there are vulnerable aspects with respect to safety in the event of an attack. We should mention that, on the theme of safety, the New Machinery Regulation was published last year, which will come into force in 3 years replacing the by now obsolete Machinery Directive of 2006 and which will impose far from banal obligations on companies. In recent

years we have seen an exponential increase in attacks that the old Machinery Directive did not foresee in any way. The scenario is further complicated with companies’ required compliance with the new Artificial Intelligence regulation. The regulations, explains Anna Italiano (Partner4Innovation), prescribe how to manage risks, that is, to assess, update and communicate attacks (to customers, suppliers and if applicable, also the authorities) with the aim of establishing a common high level of resilience against attacks. The new regulations involving entire production sectors, including the supply chain, aim to guarantee operational continuity, providing new rules of governance with the involvement of the BOD for approval of the measures taken, and oblige organisations to engage in training at all company levels.

Attention to “non-4.0” machines

In the modern factory, to guarantee the safety of operators, it’s no longer conceivable to install segregative solutions, but to use new technologies like 3D safety cameras where robots and AGVs operate. It’s not enough to use safe products, but it’s necessary to also design safe environments (here the new regulations help) with the support of consultants right from the start of the projects. It’s also essential to be able to have services available at a global level that take into account local (including legislative) needs.

With regards to security, Marco Catizone (SICK) observes that besides complying with the regulations (NISS2), it’s necessary to use components such as sensors designed from scratch with security as the primary objective: sensors

are increasingly connected not only to OT but now also to IT, so they need to be resilient against attacks. The retrofit of “non-4.0” machines require often costly and potentially risky interventions if due precautions are not taken: for example, new sensors should not be connected to the existing automation but to a parallel structure that processes the data, allowing for the creation of risk-free OT-IT links.

Risk analysis

Also for cybersecurity, like for safety, it’s necessary to understand your system’s risks before taking any mitigating action. Those, however, who come from an OT background, not having any experience in IT, tend to buy devices without knowing their system’s risks. Marco Cosatto (Pilz) advises setting and configuring single components, evaluating if there are entry points which are poorly mitigated or mitigated beyond real needs or completely ignored (e.g., wi-fi). It’s a mistake to assume that the Internet provider completely covers a company’s security needs or not to take into consideration local risks (forgotten USB drives or unprotected mobile phone wi-fi). The best mitigating actions can only be established with a risk assessment of a machine. In all events, safety management requires taking into consideration dangers regarding cybersecurity precisely because it is required by the machinery regulation. One of the most easily attacked links is the supply chain: now, as required by the regulations, it must guarantee the producer the same level of security while using different technical solutions. If small suppliers want to work with larger companies, they will have to guarantee their security even though they are reluctant to implement security measures for reasons of cost: this will generally lead to achieving higher levels of security also on the part of those that are not required by the regulations (NISS2) to implement cybersecurity systems also at organizational level.

“0” risk doesn’t exist

In the last few years, the traffic of enterprises has increasingly and irreversibly shifted onto the internet (smart working, access to machines

from remote, data on cloud) so that it’s practically impossible to guarantee perimeter security control. Since the IT and OT networks are tending to converge, it’s complicated, despite their segmentation, to guarantee the security of the factory. It’s necessary, therefore, to choose networks with up-to-date architectures, shifting security controls to within the operators’ network. Tim Enterprise, explains Michele Vecchione, is investing in this direction not only from a technology point of view but also in terms of professional services and skills. 5G ensures more physical safety (that is, the safety of employees) but also cybersecurity with technical measures (cryptography), and more stringent certification rules (the Cyber Resilience Act awaiting approval).

The new Nis2 is not a technical directive, but a managerial one

The factory today is connected for transactions with banks, suppliers, and maintenance and logistics providers: in the end, all must have the same resilience and, for this, a company must necessarily organize itself with new procedures and also new professional figures. In the event of an assessment, Nis 2 (coming into force on 17 October) provides for sanctions of up to 2% of turnover, with a maximum ceiling of 10 million euros. Given the costs, companies should seek access to funding and benefits for cybersecurity, which need to be studied and developed not on the single enterprise, but on the ecosystem.

Taking skills and spending capacity into account

There is much diversity in the manufacturing sector: some, pushed by the regulator, are becoming aware of cybersecurity; some have installed protection solutions; others, instead, have not yet taken the problem seriously. The first step is having a good segregated IT with good management practices. The next step is to choose solutions conceived specifically for the OT network which must guarantee the continuity of production, eliminating disturbing elements. The approach must be gradual and risk-based, which takes into account the company’s skills and spending capacity. The training of employees should not be forgotten, given that, in the OT context (especially among operators) the awareness of risks is low and any activity in this area leads to immediate results. OT networks are often hit in a mundane way but causing very serious damage, also by very old-type malware that move around undisturbed, due to obsolete operating systems or the impossibility of updating machine controls. Specific software, suggests Fabio Sammartino (Kaspersky Italia), can significantly reduce the effects of these attacks. Infections from the internet are increasing and those by e-mail falling, while the risk of ransomware (the final part of a chain of attack) is stable, with an increase in attacks which, however can be “blocked” in advance.

Maurizio Cacciamani
NOTE. This article has been written drawing freely from the “Design a connected and secure factory” round table coordinated by Nicoletta Pisanu, (Agenda Digitale) held at the “Industry4.0 360SummIT Forum”.

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Strumenti per l’economia circolare

“Cosa significa fare sostenibilità, innovazione ed economia circolare nel mondo degli imballaggi. Dati e fatti su prevenzione, ecodesign, etichettatura ambientale e riciclabilità”

QUANDO L’ETICHETTA “PARLA” DI AMBIENTE

IdentiPack, un progetto di CONAI e dell’organizzazione non profit GS1 Italy, è il primo osservatorio nazionale sull’etichettatura ambientale degli imballaggi.

Ha l’obiettivo di mappare e misurare le informazioni di etichettatura ambientale sulle confezioni dei prodotti grocery, in commercio negli ipermercati e supermercati in Italia. I risultati sono raccontati in un report pubblicato ogni sei mesi.

I risultati riportati nel quinto report semestrale IdentiPack (riferito all’anno 2023) sono la prova che le aziende hanno saputo adeguarsi alle normative: il graduale aumento degli imballaggi che comunicano in etichetta informazioni ambientali rappresenta un importante passo in avanti, dato che non si tratta solo di ottemperare a un obbligo di legge, ma anche di aver compreso quanto il packaging sia fondamentale per fare comunicazione ambientale diretta ai consumatori: sempre di più, l’imballaggio è anche ambasciatore della sostenibilità del prodotto che contiene e dell’impresa che lo produce.

Come sono fatti gli imballaggi, ovvero… … cresce la codifica che identifica il loro materiale di composizione

Osservatorio

Etichettatura

Ambientale

I dati relativi all’intero 2023 nel canale ipermercati e supermercati, in relazione ai settori del largo consumo confezionato, evidenziano che il 42,8% delle referenze grocery monitorate dal servizio

Immagino riporta la codifica del materiale prevista dalla decisione 129/97/CE (ad esempio “PET 1” oppure “ALU 41”).

Rispetto al 2022, questa quota è aumentata del +4,9% coinvolgendo in totale 59.601 referenze grocery.

Anche in termini di vendite in volume, la percentuale delle confezioni vendute

IDENTIPACK - OSSERVATORIO ETICHETTATURA AMBIENTALE. Arrivato alla quinta edizione, il rapporto semestrale incrocia, come di consueto, le informazioni inerenti al packaging e alle sue caratteristiche ambientali riportate sulle etichette di oltre 139 mila prodotti digitalizzati a dicembre 2023 dal servizio Immagino di GS1 Italy Servizi, con le elaborazioni di NielsenIQ sul venduto (retail measurement service) in ipermercati e supermercati. In questa sede, ne riportiamo un estratto. Per la prima volta, il Rapporto è disponibile anche in versione inglese sul sito osservatorioidentipack.it/en/

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I prodotti che riportano informazioni

ambientali relative al packaging sono in costante aumento: la conferma arriva dal quinto report IdentiPack, Osservatorio nazionale sull’etichettatura ambientale. Il report analizza oltre 139 mila prodotti del largo consumo digitalizzati a dicembre 2023.

dotate di quest’informazione in etichetta è aumentata rispetto all’anno scorso (+3,2%) ed è arrivata al 68,1% di incidenza sul totale, con oltre 15,6 miliardi di confezioni “parlanti”.

La fine giusta…

… per un corretto conferimento nella raccolta differenziata

La seconda variabile analizzata da IdentiPack è la presenza sulle confezioni delle indicazioni sul corretto conferimento dei packaging nella raccolta differenziata. Si tratta di un’informazione molto diffusa, comunicata da oltre 75 mila prodotti, ossia dal 53,9% delle 139.302 referenze analizzate dal servizio Immagino. Dal punto di vista dei volumi, queste referenze hanno venduto nel 2023 oltre 17,9 miliardi di confezioni tra supermercati e ipermercati (pari al 78% del totale delle confezioni di prodotti di largo consumo vendute nel 2023 nel canale supermercati e ipermercati).

Così com’era avvenuto nella rilevazione precedente, anche durante il 2023 entrambi gli indicatori sono risultati in crescita: il numero dei prodotti dotati di queste informazioni è aumentato di 3,4 punti percentuali e quello delle confezioni vendute di 2,3 punti percentuali.

Consigli in etichetta per una raccolta differenziata di qualità. Nel 2023 è aumentato dello 0,1% il numero dei prodotti confezionati di largo consumo che, tramite l’etichetta, fanno arrivare ai consumatori suggerimenti per migliorare la qualità della raccolta differenziata domestica: si tratta di circa 9 mila referenze, per un totale di oltre 1,6 miliardi di confe-

Giugno 2024

zioni vendute dotate di informazioni aggiuntive, che supportano il consumatore nell’effettuare una raccolta differenziata di qualità (ad esempio, “Svuota l’imballaggio del suo contenuto prima di conferirlo in raccolta differenziata”).

Stabile l’indicazione sulla certificazione di compostabilità. Nessuna novità sul fronte della comunicazione in etichetta riguardo la certificazione della compostabilità degli imballaggi, con l’invito a conferirli tra i rifiuti organici della raccolta differenziata. Anche nel 2023 quest’informazione è rara nell’universo del grocery proposto in supermercati e ipermercati: la indica in etichetta solamente lo 0,2% delle referenze a scaffale e lo 0,3% del numero di confezioni vendute nel

2023. Dunque, considerando diversi elementi costitutivi del packaging (confezione, imballaggio, busta, pellicola, barattolo, bottiglia), attualmente solo 342 prodotti a scaffale dichiarano in etichetta di essere venduti in confezioni dotate di certificazione di compostabilità e le vendite 2023 sono ammontate a 70,2 milioni di confezioni.

I marchi volontari aumentano… gradualmente. L’Osservatorio rileva un balzo in avanti dei prodotti grocery che riportano in etichetta almeno un marchio, un pittogramma o una dichiarazione ambientale volontaria, a proposito dei risultati raggiunti sul fronte del miglioramento dell’impatto ambientale (in termini di carbon footprint o di riduzione delle emissioni di CO2), o che ne attestano l’impegno per la sostenibilità (come l’Ecolabel o la certificazione FSC). Questo accade su 11.204 referenze e su oltre 2,5 miliardi di confezioni vendute. A fine 2023, quindi, a riportare queste informazioni era l’8% delle referenze grocery proposte da supermercati e ipermercati per un’incidenza dell’11,1% sul totale delle confezioni vendute nel corso dell’anno.

La condivisione digitale. A suggerire ai consumatori di visionare le informazioni ambientali utilizzando canali digitali sono solo le etichette del 3,8% dei prodotti grocery rilevati da Immagino (3% delle confezioni vendute nel 2023 da supermercati e ipermercati). Rispetto al 2022, il numero di referenze che riportano QR code, link a siti web o app sulle etichette degli imballaggi è leggermente aumentato (+0,3%), tuttavia, la loro incidenza sui quantitativi venduti è lievemente diminuita (-0,1%).

Per ulteriori informazioni www.osservatorioidentipack.it

Etichettatura avvolgente con sigillo di vasetti

n Di recente ALTECH (Bareggio, MI) ha consegnato un nuovo, interessante impianto di etichettatura a un cliente nel Nord Europa, produttore di conserve alimentari confezionate in vasetti di vetro.

L’esigenza del cliente era di dotare la sua linea di confezionamento di una nuova etichettatrice che fosse in grado di apporre etichette avvolgenti sul corpo dei vasi, in fase con una seconda etichetta superiore, piegata a modo di sigillo di garanzia. Il tutto, senza ridurre le prestazioni della linea di confezionamento, capace di “sfornare” 150 vasetti al minuto.

L’etichettatrice studiata da ALTECH per questa applicazione, partendo dal modello standard della serie ALline, è stata in questo caso dotata di un dispositivo innovativo che con-

sente di “fasare” l’etichetta di corpo con quella di sigillo anche su un’etichettatrice lineare, a elevata velocità: il congegno, controllato elettronicamente, può ruotare il vasetto in movimento sul nastro convogliatore e, tramite l’interfaccia touch screen, permette all’utilizzatore di scegliere di quanto debba essere ruotato il vasetto rispetto alla posizione del sigillo, in modo da centrare la posizione relativa tra le due etichette. Memorizzando in ricetta i parametri è possibile trattare facilmente anche etichette di dimensioni differenti o vasi di diametri diversi, effettuando un cambio formato semplice e ripetibile.

L’innovativa tecnica di applicazione studiata da ALTECH per l’occasione ne conferma la vocazione all’innovazione, consentendole di inserire nella gamma una nuova e ulteriore soluzione che saprà destare l’interesse del mercato dato che, fino ad oggi, tali soluzioni erano disponibili solo su sofisticate etichettatrici rotative, dal costo ben più elevato.

Wrap-around labelling with seal of jars

ALTECH (Bareggio near Milan, Italy) has recently delivered an interesting new labelling system for a customer in Northern Europe - a manufacturer of preserves packaged in glass jars. The customer’s requirement was to equip their packaging line with a new labeller which would be able to apply wraparound labels to the body of the jar, synchronised with a second upper label, folded like a guarantee seal. All of this without reducing the performance of the packaging lines, able to churn out 150 jars per minute. The labeller designed by ALTECH for this application, starting out from the standard model of the ALline range, was in this case equipped with an innovative device which allows the body label to be synchronised with the

seal label, also on an in-line labeller, at high speed: the electronically controlled system can rotate the jar while it is moving on the conveyor belt, allowing the user to select on the touchscreen interface how much the jar must be rotated with respect to the seal position, in order to be able to centre the relative position between the two labels. By storing the parameters in a recipe, it is also possible to easily process labels of different dimensions, or jars of different diameters, by carrying out a simple and repeatable format change.

The new application technique designed for this customer by ALTECH confirms its bent for innovation, also allowing the company to add a new solution to its range which that will pique the interest of the market, particularly because these solutions

Massima igiene e tenuta ermetica per il settore caseario

n Da 20 anni, Comek progetta e realizza impianti automatici di pesatura, imballaggio e confezionamento, in particolare per il settore food.

Produce le sue macchine al 100% in Italia, curando in ogni dettaglio la selezione dei materiali di costruzione e gli studi in fase di progettazione.

Al mondo caseario, Comek propone tecnologie flessibili e affidabili, progettate per preservare la qualità del prodotto, garantire la massima tenuta ermetica delle confezioni e facilitare l’igiene delle parti delle macchine a contatto con gli alimenti. Il programma di produzione prevede: pesatrici lineari e pesatrici multitesta, confezionatrici verticali e orizzontali (flow pack), impianti di riempimento, sigillatura e tappatura.

Con le soluzioni personalizzate Comek è possibile pesare e confezionare una vasta gamma di prodotti caseari: dal formaggio fresco grattugiato, a scaglie, a cubetti, essiccato grattugiato, alle varie tipologie di mozzarella (perline, ciliegine, bocconcini, a cubetti o julienne etc.) fino ai formaggi fusi, come mascarpone e ricotta. Ampio anche il range di confezioni, resistenti ed ermetiche, che possono essere realizzate sugli impianti Comek: a cuscino, fondo quadro e fondo quadro 4 saldature, doy-pack, flow pack, vaschette ma anche bicchieri, barattoli e vasetti, eventualmente disponibili con coperchio avvitabile.

were previously available only on sophisticated rotary labellers, which come at a much higher cost.

Maximum hygiene and hermetic sealing for the dairy sector

Comek has been designing and developing automatic weighing, packing and packaging systems, in particular for the food sector, for 20 years.

100% of its machines are produced in Italy, taking care of every detail in the selection of construction materials and in the design phase. Comek offers to the dairy sector flexible and reliable technologies, designed for preserving the qualities of the product and guaranteeing maximum hermetic sealing of the packaging and enhancing the hygiene of the parts of the machine in contact

with the foods. The production range includes: linear weighers and multi-head weighers, vertical and horizontal packaging machines (flow pack), and filling, sealing and capping systems.

It’s possible to weigh and pack a vast range of dairy products with Comekcustomised solutions: from grated fresh cheese and flaked, diced, dry grated cheese to various types of mozzarellas (beads, cherries, morsels, diced or julienne etc.) to loose cheeses, like mascarpone and ricotta. There is also a wide range of resistant and hermetic packages which can be made on Comek systems: pillow packs, block bottom packs and block bottom packs with four seals, doy-packs, flow packs and trays, but also glasses and jars, possibly available with screwable lids.

SAES Coated Films a Fachpack (stand 6-149) con gli ultimi prodotti per imballaggi flessibili mono-PE ad altissima barriera.

Chi ha paura delle sfide di sostenibilità?

Gli obiettivi europei impongono che il tasso di riciclo degli imballaggi in plastica debba salire almeno al 55% entro il 2030. Questo obiettivo non può essere raggiunto se l’industria non assume un forte impegno nella progettazione ecocompatibile di imballaggi tecnologicamente innovativi, in grado non solo di assicurare la protezione dei prodotti, ma anche la compatibilità con il processo di riciclo a fine vita.

SAES Coated Films ha “pioneristicamente” intrapreso questo percorso anni fa, ottimizzando la propria tecnologia di coating a base d’acqua Coathink™, che fornisce un’elevata barriera ai film plastici sia da sola che in sinergia con metal-

packaging.

lizzazione o deposizione AlOx di cui SAES è specialista.

Alternative tecnologiche. Da questo set di tecnologie è stata generata un’intera famiglia di film rivestiti, per soddisfare le esigenze di applicazioni impegnative come il confezionamento del caffè.

Il caffè è un prodotto molto esigente: ha un alto valore intrinseco, deve avere una lunga shelf-life e il suo aroma e sapore sono fortemente influenzati dall’ossigeno e/o dall’umidità. Storicamente, nel packaging per caffè è stato utilizzato l’alluminio perché considerato l’unico materiale in grado di garantire il massimo delle prestazioni e il minimo rischio.

Who’s afraid of sustainability challenges?

European targets require that the recycling rate of plastic packaging must increase to at least 55% by 2030. This target cannot be achieved if the industry does not make a strong commitment to eco-design of technologically innovative packaging, capable not only of ensuring product protection, but also compatibility with the end-of-life recycling process.

SAES Coated Films pioneered this path years ago, optimizing its

water-based coating technology Coathink™, which provides a high barrier to plastic films both alone and in synergy with metallization or AlOx deposition, of which SAES is a specialist.

Technological alternatives. From this set of technologies, a whole family of coated films has been generated, to meet the needs of demanding applications such as coffee packaging. Coffee is a very demanding product:

Oggi, ci sono delle alternative. Affinando uno sviluppo iniziato anni fa, SAES propone al mercato un’intera famiglia di film ad alta barriera a base di MDO-PE. Il PE MDO (Machine Direction Oriented) per le sue caratteristiche meccaniche può sostituire gli strati di PET o nylon; in più, il film rivestito e metallizzato da SAES consente di progettare strutture 100% PE sostituendo la funzione del foglio di alluminio. Se consideriamo uno dei film più performanti in portafoglio, sviluppato proprio per il caffè, in una struttura come MDO-PE / SAES MDO-PE alta barriera / LDPE, si ottiene un imballaggio con OTR 0,1 cc/m2x24h e WVTR 0,2 g/m2x24h. La soluzione ha dimostrato un’eccellente macchinabilità ed è stata adottata da diversi produttori di caffè. SAES dichiara che questo successo sia solo un esempio di come l’esperienza e la competenza tecnologica possano guidare il cambiamento necessario per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e continuare a preservare la funzionalità degli imballaggi barriera.

SAES Coated Films è a Fachpack 2024 stand 6-149. www.saescoatedfilms.com

it has high intrinsic value, must have a long shelf life, and its aroma and flavour are strongly influenced by oxygen and/or humidity in the atmosphere. Historically, aluminium foil has always been present in coffee packaging because it was considered the only material capable of guaranteeing maximum performance and minimum risk. Today, there are alternatives. Refining a development begun years ago, SAES today offers the market an entire family of high barrier films based on MDO-PE. MDO (Machine Direction Oriented) PE due to its mechanical characteristics can replace PET or nylon layers; in addition, the coated and metallized film by SAES allows the design of 100% PE structures replacing the function of aluminum foil.

If we consider the application of one of the best performing films in SAES portfolio, developed specifically for coffee, in a structure such as MDO-PE / SAES high-barrier MDO-PE / LDPE, we obtain a packaging with OTR 0,1 cc/m2x24h and WVTR 0,2 g/ m2x24h.

The solution has demonstrated excellent machinability and is currently adopted by several coffee producers. We are confident that this success is just one example of how experience and technological expertise can drive the change needed to achieve sustainability goals and continue to preserve the functionality of barrier packaging.

SAES Coated Films is at Fachpack 2024 at booth 6-149 www.saescoatedfilms.com

SAES Coated Films at Fachpack (booth 6-149) with its latest products for mono-PE ultra-high barrier flexible

L’eccellenza made in Italy per il beverage tedesco

Un sistema di palettizzazione di ultima generazione, progettato per l’industria delle bevande, fornito a un cliente tedesco: l’esperienza di Gampack Group supera le barriere ed è garanzia di successo.

Questo connubio ha permesso all’azienda di sviluppare soluzioni sempre più sofisticate e precise, per rispondere alle diversificate esigenze dei clienti. Esempio di questa innovazione è un’isola di pallettizzazione progettata per un cliente tedesco nel settore delle bevande, in grado di gestire in contemporanea due linee di produzione di brick, aumentandone notevolmente la produttività.

Come funziona l’isola di palettizzazione. La prima linea di produzione gestisce brick da 500 ml, confezionati in casse di trasporto da 12 unità con una cadenza nominale di 13 casse al minuto. La seconda linea produce invece brick da 1000 ml, confezionati in casse da 6 unità con una velocità nominale di 26 cartoni al minuto. I pallet della linea da 500 ml sono composti da 6 strati, mentre quelli della linea da 1000 ml contano 5 strati.

Il sistema è flessibile e consente al cliente di scegliere il numero di strati per ciascuna paletta su base giornaliera. Il cuore dell’impianto è un robot antropomorfo a 4 assi con capacità di carico fino a 450 kg, il quale è in grado di gestire con la stessa testa la presa di interi strati, interfalde e pallet vuoti, garantendo una manipolazione accurata e sicura dei materiali.

Ciascuna linea di produzione alimenta un tavolo di preparazione strato indipendente, mantenendo un flusso costante delle casse durante la produzione simultanea delle due linee.

tecnologica, ottimizzando l’efficienza e la precisione delle linee di produzione. Che si tratti di aumentare la capacità produttiva, migliorare la gestione logistica o assicurare rigorosi standard di qualità,

Italian Excellence for the German Beverage Industry

con una consolidata esperienza nella realizzazione di sistemi di palettizzazione, ha compiuto un significativo salto di qualità grazie alla combinazione delle tecnologie automatiche con quelle robotiche.

A latest-generation palletising system, designed for the beverage industry, is supplied to a German customer: Gampack Group’s expertise overcomes barriers and guarantees success.

In the era of advanced industrial production, customized palletising systems represent the cutting edge of technological innovation, optimizing the efficiency and precision of production lines. Whether relating to increasing production capacity, improving logistics management or ensuring

rigorous quality standards, these systems are the key to obtaining a competitive advantage in the global market.

This is where the Gampack Group comes into play. With established experience in the development of palletising systems, it has made a significant leap in quality thanks to

the combination of mechatronic and robotic technologies. This approach has allowed the company to develop ever more sophisticated and precise solutions to meet the diverse needs of customers.

Le palette vuote vengono alimentate in pile all’interno di un magazzino pallet, completo del relativo sfogliatore, per avanzare su dei trasportatori a rulli fino al dispositivo di controllo qualità. Ogni

minute. The second line produces 1000 ml beverage cartons, packed in 6-unit cases with a nominal speed of 26 cases per minute. The 500 ml line pallets are composed of 6 layers, while those for the 1000 ml line have 5 layers.

An example of this innovation is the palletising cell designed for a German customer in the beverage industry, able to manage production lines of two different beverage cartons at the same time, thereby significantly increasing productivity.

How the palletising cell works. The first production line handles 500 ml items, packed in 12-piece transport cases at a rate of 13 cases per

The system is flexible and allows the customer to choose the number of layers for each pallet on a daily basis.

The core of the system is a 4-axis anthropomorphic robot with a load capacity of up to 450 kg, which is able to manage the gripping of entire layers, interlayers and empty pallets with the same head, guaranteeing the precise and safe handling of the materials.

Each production line feeds an

trasferite nella posizione di presa. Una volta completati, i pallet vengono inviati a un sistema di fasciatura con film elastico, equipaggiato di dispositivo metti-top per evitare l’accumulo di polvere durante lo stoccaggio prolungato. Infine, le palette vengono etichettate su tre lati. Grazie a un sofisticato sistema di comunicazione con il MES del cliente è previsto l’invio dei dati di produzione per statistiche interne e per la stampa delle etichette stesse.

La capacità di adattarsi rapidamente alle variazioni di produzione e i rigorosi controlli di qualità assicurano prodotti conformi agli elevati standard del settore. Questo sistema di palettizzazione innovativo riafferma l’eccellenza tecnologica made in Italy e la straordinaria flessibilità operativa di Gampack Group, anche su un mercato esigente e rigoroso come quello tedesco.

independent preparation layer top, maintaining a constant flow during the simultaneous production of the two lines.

The empty pallets are fed in stacks inside a pallet magazine, complete with the relevant pallet dispenser, to move on roller conveyors up to the quality control device. Every pallet is subject to rigorous conformity controls, thanks to as many as eight different types of dimensional and integrity checks (e.g., length, width, thickness and resistance). Noncompliant pallets are ejected and stacked in a dedicated system, while compliant ones are transferred to the picking position.

Once completed, the pallets are sent

to a wrapping system with stretch film, equipped with a top-mounting device to avoid dust accumulation during prolonged storage. Finally, the pallets are labelled on three sides. A sophisticated communication system with the customer’s MES system sends production data for internal statistics and label printing. The ability to adapt rapidly to production variations and the rigorous quality controls ensure products meeting the high standards of this industry.

This innovative palletising cell successfully reaffirms Gampack Group’s technological excellence and operating flexibility in a market as demanding as the German one.

A PERDITA D‘OCCHIO: CONFEZIONAMENTO DI ALIMENTI DI OGNI SORTA. REALIZZATO AL MEGLIO CON SCHUBERT.

Essere flessibili va bene, essere veloci e flessibili è meglio. Le macchine confezionatrici della Schubert dimostrano come si fa. Il controllo intelligente e la robotica precisa sostituiscono la meccanica complicata garantendo la massima flessibilità in tutti i processi di confezionamento. Di conseguenza l‘80% dei gruppi industriali leader di FMCG (fast-moving consumer goods) si affidano a noi e al confezionamento perfetto con consumi minimi. Proprio come vuole la nostra Mission Blue. Creiamo situazioni win-win: per il pianeta e per voi. www.schubert.group/en/food.html

FinTak: packaging compostabili per alimenti

Attiva dal 1988, Eurocell è specializzata nella produzione di packaging alimentare, con particolare attenzione a sacchetti a fondo quadro, dischi per hamburger e buste termosaldate in polipropilene e Natureflex™. Focus sulla linea carbon neutral FinTak® .

Eurocell (Cento, FE) ha investito e sviluppato una linea green per il confezionamento degli alimenti denominata FinTak, complementare in tutto e per tutto alla plastica comunemente utilizzata. I prodotti a marchio FinTak sono certificati “OK compost” e possono essere conferiti nei rifiuti organici, insieme a briciole o residui di cibo difficili da eliminare, il tutto senza influire sulla qualità degli alimenti, che mantengono inalterate le proprietà organolettiche grazie all’elevata barriera agli aromi e all’ossigeno. Buste e sacchetti sono termosaldabili, adatti sia per il confezionamento manuale che automatico e hanno un’ottima resistenza a grassi e oli. Inoltre, questi articoli sono completamente personalizzabili: dimensioni e stampa possono infatti es-

sere realizzate su richiesta del cliente. Cosa si può confezionare all’interno dei prodotti FinTak? I sacchetti e le buste sono adatti al confezionamento di biscotti, pasta, prodotti da forno, cioccolato, dolciumi, farine, cereali, frutta secca, riso e tanto altro.

I dischi per hamburger invece sono idonei alla conservazione di burger di carne, di pesce e vegetali.

Un messaggio di sostenibilità. La necessità di lanciare prodotti ecosostenibili non nasce solo da richieste di mercato, ma dalla volontà della proprietà di Eurocell di limitare l’inquinamento e l’impatto ambientale, lasciando alle nuove generazioni un mondo più “green”.

Le buste termosaldate, realizzate in NatureFlex™ e certificate “OK compost HOME”, assicurano una shelf-life dell’alimento prolungata, grazie alla termosaldatura sul fondo.

Heat-sealed bags made of NatureFlex™ and “OK compost HOME” certified ensure an extended shelf-life of food, thanks to the heat-sealing on the bottom.

La linea FinTak vanta la certificazione Carbon Footprint, che viene assegnata ai prodotti le cui emissioni di CO2 sono state calcolate e compensate tramite il finanziamento di iniziative volte all’eliminazione o alla riduzione di gas serra equivalenti a quelli prodotti. Nonostante la plastica sia

FinTak: compostable food packaging

Operating since 1988, Eurocell is specialised in the production of food packaging, with a particular focus on block-bottom bags, discs for hamburgers and Natureflex™ and polypropylene heat-sealed bags. Focus on the carbon neutral FinTak® line.

Eurocell (Cento, FE) has invested in and developed a green line for food packaging called FinTak, a perfect alternative to commonly used plastic.

Products with the FinTak brand are “OK compost”-certified and can be disposed with organic waste together with crumbs or food residues that are difficult

to remove, all without affecting the quality of the foods, whose organoleptic properties remain unaltered thanks to the high barrier against aromas and oxygen.

Bags could be heat-sealed, suitable for both manual and automatic packaging, and have excellence resistance to fats

Trasparenza e lucentezza paragonabili al PP; resistenza a grassi e oli; elevata barriera agli aromi e all’ossigeno: queste le caratteristiche dei sacchetti a fondo quadro della linea FinTak® di Eurocell, realizzati in NatureFlex™. Le confezioni sono certificate “OK compost INDUSTRIAL” e sono carbon neutral.

Transparency and brilliance comparable to PP; resistance to fats and oils; high barrier against aromas and oxygen: these are the characteristics of the block-bottom bags in Eurocell’s FinTak® line, developed in NatureFlex™. The packaging is “OK compost INDUSTRIAL”certified and is carbon neutral.

Elevata trasparenza; protezione da contaminazioni; facilmente removibili: certificati “OK compost HOME”, i dischi FinTak® sono ideali per conservare carni, pesce e vegetali.

High transparency; protection against contaminations; easily removable: “OK compost HOME”-certified, FinTak® disks are ideal for preserving meats, fish and vegetables.

ancora il prodotto di più largo consumo, un numero sempre maggiore di utilizzatori si dimostra predisposto a valutare imballaggi alternativi, soprattutto in quelle nazioni dove le politiche ambientali sono state adottate con maggior rigore, rendendo inevitabile il passaggio a prodotti più sostenibili.

and oils. In addition, these articles are completely customisable: dimensions and printing can in fact be created to customer requests. What can you put inside FinTak products? The bags are suitable for packaging biscuits, pasta, baked products, chocolate, sweets, flours, cereals, nuts, rise and much else besides. The discs for hamburgers, on the other hand, are suitable for the conservation of meat, fish and vegetable burgers.

A message of sustainability. The need to launch eco-sustainable products arises not only from market demand, but from the desire of Eurocell’s owners

to limit pollution and environmental impact, leaving a “greener” world to the future generations.

FinTak line has the Carbon Footprint certification, which is assigned to products whose CO2 emissions have been calculated and compensated through the funding of initiatives aimed at eliminating or reducing greenhouse gases equivalent to those produced. Although plastic is still the widest used consumed product, an ever-growing number of users are willing to consider alternative packaging, especially in those countries where environmental policies have been adopted most stringently, making the shift to more sustainable products inevitable.

La nuova interfaccia utente “Blue HMI” aumenta l’efficienza delle selezionatrici ponderali con funzioni intelligenti. Non solo controlla la macchina, ma trasforma l’ispezione finale in un nuovo modo di ottimizzare la produzione. Parola di Minebea Intec.

Con la nuova interfaccia utente è possibile configurare, controllare, testare e verificare facilmente le selezionatrici ponderali.

The new user interface makes it possible to easily configure, control, test and verify checkweighers.

Con oltre 75 anni di esperienza nella costruzione di selezionatrici ponderali, Minebea Intec (tecnologie per la pesatura e l’ispezione industriale) ha sviluppato l’assistente perfetto per le attività quotidiane di pesatura dinamica dei clienti e per la conformità alle normative. La nuova generazione si basa su un design familiare e collaudato, combinato con celle di carico brevettate e una nuovissima interfaccia utente, cuore di ogni selezionatrice ponderale, con cui il produttore stabilisce nuovi standard per il settore.

Con l’interfaccia utente “Blue HMI” le selezionatrici ponderali possono essere configurate, controllate, testate e verificate in modo intuitivo, per una maggiore facilità d’uso.

The future of checkweighers is already here

de il lavoro con le selezionatrici ponderali più semplice ed efficiente; progettata a partire dall’esperienza acquisita sul campo in fatto di dispositivi ad alta tecnologia, l’interfaccia “a menu” consente un apprendimento più veloce, visualizzando con chiarezza i flussi di lavoro e gestendo i dati in modo sicuro e flessibile. Blue HMI offre inoltre nuove ed estese opzioni di impostazione per la gestione degli utenti e dei gruppi. Pensando poi all’ergonomia dell’intero sistema, tutte le selezionatrici ponderali Minebea, comprese le serie Synus®, Flexus® e EWK, sono ora disponibili anche con una variante di display mobile.

Massimo controllo. Blue HMI consente funzioni avanzate di monitoraggio e analisi delle

Il futuro delle selezionatrici ponderali è già qui

Interfaccia utente con funzioni intelligenti Utilizzate in diversi settori industriali, le selezionatrici ponderali dinamiche rilevano le alterazioni di peso dei prodotti durante il processo di produzione o di confezionamento, per eliminare quelli difettosi e garantirne la conformità alle norme di peso e agli standard di qualità. Che si tratti quindi di acquisire un nuovo prodotto, di regolare i parametri della linea o di definire un report batch, la nuova interfaccia utente Blue HMI ren-

The new “Blue HMI” user interface improves the efficiency of checkweighers with intelligent functions. It not only controls the machine, but transforms the final inspection into a new way of optimising production. Over to Minebea Intec.

With over 75 years of experience in the manufacture of checkweighers, Minebea Intec (industrial weighing and inspection technologies) has developed the perfect assistant for daily dynamic customer weighing and regulatory compliance activities. The new generation is based on a familiar and tried and tested design, combined with patented loading cells and a brand-new user interface, the heart of every checkweigher, with which the

manufacturer has established new standards for the sector.

With the “Blue HMI” user interface, checkweighers can be configured, controlled, tested and verified for greater ease of use.

User interface with intelligent functions

selezionatrici ponderali, per un migliore controllo della qualità e l’ottimizzazione dei processi. Come spiega il Dr. Thorsten Vollborn (responsabile del Product Management Inspection & Digital Services di Minebea Intec): «L’unità operativa visualizza l’efficacia complessiva del sistema e altre statistiche basate sui risultati di pesatura correnti. Dispone inoltre di varie funzioni di registrazione che la rendono ideale per gli audit. E poiché le selezionatrici ponderali si trovano spesso alla fine di una linea di produzione, l’efficacia dell’apparecchiatura integrata for-

Used in various industrial sectors, dynamic checkweighers detect weight alterations of products during the production and packaging process, to eliminate those defects and guarantee compliance with weight regulations and quality standards.

Whether involving the acquisition of a new product, regulating line parameters or defining a batch report, the new Blue HMI user interface makes the work with checkweighers simpler and more efficient; designed starting from the experience acquired in high-technology devices in the field, the “menu-based” interface permits more rapid learning, clearly displaying workflows and managing data in a safe and flexible manner. Blue HMI also offers new and expanded setting options for managing users and groups. With regards to the ergonomics of the entire system, all

Intec è una combinazione della selezionatrice ponderale Synus® e del sistema di rilevamento dei metalli Vistus®. Viene utilizzato per controlli di peso o di completezza, per il controllo dei sistemi di riempimento a monte e per il rilevamento simultaneo di componenti metallici.

Minebea Intec’s CoSynus® is a combination of the Synus® checkweigher and the Vistus® metal detection system. It’s used to control weight and completeness, control refilling systems upstream and for the simultaneous detection of metallic components.

Il CoSynus® di Minebea

La riduzione dell’impatto ambientale passa attraverso la conoscenza dello stato dell’arte e delle strategie idonee a conseguire una sostenibilità reale. I film di Ticinoplast sono realtà e aprono nuove prospettive.

Film per packaging riciclabili

n Seppur ancora in attesa dell’adozione degli allegati tecnici, il nuovo PPWR è chiaro: entro il 2030 tutti gli imballaggi in plastica dovranno essere “riciclabili”. Come affrontare questa sfida epocale? Ticinoplast può aiutare i converter a trovare le soluzioni adatte a replicare, con alternative completamente riciclabili, le prestazioni richieste agli attuali sistemi di packaging. E questo per entrambi gli stream poliolefinici a base PE o a base PP.

Design for recycling. Le soluzioni sviluppate dall’azienda lombarda sono guidate dai principi della circolarità e del Design for Recycling che - unite all’esperienza, alla competenza in materia e alla capacità di sviluppare partnership con produttori di film orientati - consentono di affrontare le esigenze dettate dal cambiamento verso

il monomateriale e realizzare film progettati per le specifiche esigenze del cliente. Non si tratta più solo di film saldanti con tecnologia blown: Ticinoplast può infatti disegnare film per compensare i limiti dei monomateriali sostitutivi del PET (MDOPE- BOPE - CPE). Performances come rigidità, resistenza alla punturazione, saldabilità a bassa temperatura e resistenza meccanica al drop test, per fare alcuni esempi, possono essere infatti bilanciate solo combinando le caratteristiche di tutti i componenti dell’accoppiato.

Non solo downgauging. I film realizzati da Ticinoplast consentono fin d’ora di conseguire gli obiettivi stringenti di riduzione della quantità di packaging, grazie alla possibilità di produrre imballaggi più leggeri, senza rinunciare alle prerogative di protezione e conservazioni dei prodotti imballati.

Tra gli altri, i film espansi consentono il massimo della riduzione di peso (fino al 25%) e possono essere personalizzati, ad esempio con temperature di saldatura mirate. Infine, a breve, Ticinoplast sarà pronta a supportare le scelte dei clienti con calcoli di LCA sui prodotti.

Confezionatrici in termoretraibile: nuove serie

n IFP Packaging (Tecno Pack Group) mette a disposizione degli utilizzatori la nuova serie di macchine confezionatrici con film termoretraibile SSI e SSIT, con o senza tunnel di termoretrazione integrato.

Frutto di 40 anni di esperienza e pensate per ottimizzare prestazioni, qualità senza compromessi e investimento, le macchine saldatrici in continuo della serie SSI e SSIT sono confezionatrici di ultima generazione, studiate per assicurare versatilità, affidabilità e ottime velocità operative.

Sono concepite per avvolgere sia prodotti sottili che di buon spessore, nonché prodotti solidi di piccole, medie e grandi dimensioni. La struttura robusta e il controllo integrale di tutte le funzioni tramite touch screen fanno di queste confezionatrici la scelta ideale sia per usi artigianali che industriali ad alta produttività.

The reduction of environmental impact passes through knowledge of the state-of-the-art and of the strategies suitable for obtaining authentic sustainability. Ticinoplast’s films are tangible examples and open up new perspectives.

Film for recyclable packaging

Although still waiting for the adoption of the technical annexes, the new PPWR is clear: all plastic packaging must be “recyclable” by 2030. How to face this epochal challenge? Ticinoplast can help manufacturers of finished products/packaging to find solutions that are able to replicate, with completely recyclable alternatives, the performance levels required of current packaging systems. This applies to both PE-based or PP-based polyolefin streams.

Design for recycling. The solutions developed by the Lombardybased company are driven by circularity and Design for Recycling principles which - combined with experience, expertise in the field and the ability to develop partnerships with like-minded film producers - make it possible to address the needs dictated by the shift towards mono-materials and to develop films designed for the specific needs of customers. We are not talking only of sealing film with blown technology: Ticinoplast can, in fact, design film to compensate for the limitations of mono-materials replacing PET (MDOPE - BOPE - CPE). Qualities such as rigidity, resistance to puncture, sealing at low temperature and mechanical resistance to the drop test, to give some examples, can, in fact, be balanced only by combining the characteristics of all the components of the laminate.

Not only downgauging. The films developed by Ticinoplast now permit the achievement of stringent objectives reducing the quantity of packaging, thanks to the possibility of producing lighter packaging without giving up the prerogatives of protection and preservation of the packaged products.

Among others, foamed films permit a maximum reduction in weight (up to 25%) and can be personalised, for example, with targeted sealing temperatures. Finally, Ticinoplast will soon be ready to support customers with LCA calculations on the products.

Shrink wrapping machines: new series IFP Packaging (Tecnopack Group) presents a brand-new machine series suitable for heat-shrink film: SSIT and SSI, respectively with and without integrated shrink tunnel. They are the result of 40 years of experience and are designed for optimum performance, uncompromised quality, and sound investment.

The continuous sealers in the SSI and SSIT series are newest generation machines, developed to be adaptable, robust and high-speed resistant. Suitable to wrap products of different thickness and dimensions, as well as small, medium and large solid products.The robust structure and the full control of all features with touchscreen make this machine series the optimal choice for both lower speed craft production and higher speed industrial production.

IFP PACKAGING IN BREVE. Con una produzione che spazia dalle confezionatrici entry-level alle linee di grandi dimensioni, senza compromessi sulla qualità, il team di IFP Packaging fa leva sull’esperienza ultratrentennale acquisita sul campo. La conoscenza delle dinamiche del packaging di processo e di fine linea consente di proporre soluzioni che coprono una vastissima gamma di prodotti. La sede rinnovata e più ampia a Schio (VI) ne testimonia la crescita costante, che passa attraverso il grado di soddisfazione della clientela. IFP Packaging in brief. With a production that ranges from entrylevel packaging machines to large-sized lines, without compromises on quality, IFP Packaging’s team exploits its experience acquired over more than twenty years in the field. Knowledge of packaging process and end-of-line dynamics enables it to offer solutions that cover a vast range of products. The renovated and extended headquarters in Schio (VI) testifies to the company’s constant growth, achieved through the high degree of customer satisfaction

Partnership di valore tra Aliplast e Mirage

Le due aziende hanno dato vita a un virtuoso processo circolare per il recupero dei film plastici utilizzati nei processi di produzione della ceramica.

Aliplast, attiva nel riciclo e produzione di plastica, unisce le forze con Mirage, realtà di punta nel settore ceramico, per un progetto di recupero degli scarti plastici secondo la logica del “closed loop”. Il programma prevede successive fasi di trattamento e rigenerazione, per ottenere un prodotto di qualità, con caratteristiche tecniche pari a quello realizzato con materiale vergine, pronto a essere reimmesso nel ciclo produttivo.

Closed Loop per il settore ceramico: come funziona. Il processo di produzione di piastrelle per rivestimenti interni ed esterni passa attraverso differenti step, durante i quali le superfici vengono più volte imballate con film plastici, attraverso una procedura che porta all’impiego e alla dismissione di grossi quantitativi.

Il progetto di recupero messo in atto da Aliplast prevede, anzitutto, una selezione e una riduzione volumetrica di questo materiale di scarto, fase che avviene direttamente sul posto, negli stabilimenti di Mirage. Successivamente, il materiale è inviato al polo Aliplast, dove viene riconvertito in granulo e, successivamente, in nuovo film da imballaggio, pronto per essere reimmesso nel circuito produttivo di Mirage.

I risultati della partnership. Aliplast fornisce ogni anno oltre 500 tonnellate di film termoretraibile a Mirage. Si tratta di materiale di tipo “Reload”, marchio che identifica i prodotti Aliplast che presentano una percentuale estremamente alta di materiale riciclato (superiore all’80%).

L’impiego di tale tipo di materiale si tra-

Aliplast and Mirage: a virtuous partnership

Aliplast, active in plastic recycling and production, is joining forces with Mirage, a leading player in the ceramics industry have created a plan to reduce the plastic waste according to a “closed loop” logic. The project involves subsequent stages of treatment and regeneration to obtain a quality product, with technical characteristics equal to that made from virgin material, ready to be re-introduced into the production cycle.

Closed Loop for the ceramics industry: how it works. The process

that leads to the production of interior and exterior wall and floor coverings, goes through different steps, during which the tiles are packed several times with the use of plastic films, with a procedure that leads to the use and disposal of large quantities of these films.

The recovery project put in place by Aliplast involves, as a first step, a selection and volumetric reduction of this waste material; a phase that takes place directly on site, in the Mirage plants. Then, the material is sent to the Aliplast hub, where it is reconverted into

duce in un beneficio sull’ambiente di circa 1.200 tonnellate di gas serra evitate. Inoltre, ritirando i materiali di scarto dai clienti, Aliplast ne evita il conferimento in discarica e dona loro nuova vita in ottica di piena economia circolare, con ulteriori benefici sull’ambiente.

Misurare l’impatto ambientale. È importante sapere in maniera precisa e puntuale in che misura un prodotto o un processo contribuisce alla riduzione dell’impatto ambientale. Aliplast da diversi anni, monitora le proprie emissioni di gas serra associate ai cinque tipi di prodotti: granulo PE, film PE, granulo PET, lastra PET e scaglia PET. Nello specifico, l’azienda opera seguendo la metodologia LCA, che valuta l’impronta ambientale di un prodotto lungo il suo intero ciclo di vita.

Uno degli aspetti che viene solitamente misurato è la CO 2 equivalente, basato sulla metodologia IPCC 2013 GWP 100. I risultati di questa analisi hanno evidenziato che, annualmente, grazie alla produzione di circa 100.000 tonnellate di prodotti riciclati, Aliplast evita l’emissione di circa 170.000 tonnellate di CO 2 equivalente (dati 2022).

granule and, subsequently, into new packaging film, ready to be fed back into Mirage’s production circuit.

The results of the partnership. Aliplast supplies more than 500 tons of shrink film to Mirage each year. This is a “Reload” type material, a trademark that identifies Aliplast products that have an extremely high percentage of recycled material, typically more than 80 percent. The use of this type of material results in an environmental benefit of about 1,200 tons of greenhouse gases prevented. In addition, by taking back waste materials from customers, Aliplast avoids their disposal in landfills and gives them a new life with a view to a fully circular economy, with further benefits to the environment.

Measuring environmental impact. It is important to know precisely to

what extent a product or process contributes to the reduction of environmental impact.

Aliplast for several years has been monitoring its greenhouse gas emissions associated with its five types of products: PE granule, PE film, PET granule, PET sheet and PET flake. Specifically, Aliplast operates by following the LCA (Life Cycle Assesment) methodology, which assesses the environmental footprint of a product throughout its entire life cycle.

One of the data that is usually measured is CO2 equivalent, based on the IPCC 2013 GWP 100 methodology. The results of this analysis showed that annually, through the production of about 100,000 tons of recycled products, Aliplast avoids the emission of about 170,000 tons of CO2 equivalent (2022 data).

The two companies have created a virtuous circular process for the recovery of plastic films used in ceramic manufacturing processes.

Tecnologia e Tradizione: La Forza di IMBALL

Tecnologia e Tradizione: La Forza di IMBALL

nella Packaging Valley

nella Packaging Valley

Prossima ai suoi 50 anni di attività, Imball si distingue nella progettazione, produzione e installazione di macchine e impianti per il confezionamento cartotecnico primario, secondario e di fine linea. Imball sin dagli anni '90, ha sviluppato cambi formato semplici e automatici per facilitarne l'uso. Le soluzioni di fine linea sono compatte e flessibili, ideali per clienti con spazi ridotti che necessitano di un confezionamento completamente automatico.

Prossima ai suoi 50 anni di attività, Imball si distingue nella progettazione, produzione e installazione di macchine e impianti per il confezionamento cartotecnico primario, secondario e di fine linea. Imball sin dagli anni '90, ha sviluppato cambi formato semplici e automatici per facilitarne l'uso. Le soluzioni di fine linea sono compatte e flessibili, ideali per clienti con spazi ridotti che necessitano di un confezionamento completamente automatico.

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Le nostre proposte:

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In attesa di trasferirsi in una sede più spaziosa entro l’estate 2024, con tutte le aspettative e le apprensioni che un cambio del genere comporta, PRL scommette ancora sul futuro e, soprattutto, sulle competenze di una squadra che sa realizzare grandi impianti.

The Brescia-based company PRL is preparing to transfer to a more spacious site by summer 2024, with all the expectations and apprehensions that such a change implies, betting once again on its future and, above all, on the expertise of a team that knows how to develop first-rate systems.

Creare layout? Un’arte…

… così da ottimizzare le linee di confezionamento. L’esperienza di Prl Tecnosoft, che sta trasformando i sistemi di trasporto per la movimentazione di prodotti sfusi e confezionati in “macchine” complesse ed efficienti.

Fedele alla linea che ne ha segnato l’evoluzione - ben riassunta nel motto “tante soluzioni, un unico partner” - Prl Tecnosoft ha sviluppato negli anni competenze invidiabili sia nello sviluppo di nuovi layout sia ottimizzando layout esistenti, arrivando a integrare macchine di aziende terze e di partner (di recente anche i sistemi di codifica, etichettatura, ispezione e controllo di Nimax, Ndr.).

Handling in divenire. Partiamo da un dato di fatto: la costante innovazione tecnologica consente di creare macchine di processo e confezionamento sempre più veloci e performanti. Tuttavia, perché l’intera linea di produzione man-

Creating layout? An art…

tenga gli standard richiesti, è necessario non sottovalutare il ruolo cruciale del sistema di trasporto che alimenta le diverse macchine e gestisce l’accumulo dei prodotti nel caso di fermi macchina. Il sistema di trasporto oggi, infatti, non può essere considerato un mero insieme di nastri trasportatori ma è ormai un sistema complesso, dove sempre più spesso operano unificatori o smistatori ad alte velocità, sistemi di fasatura che consentono operazioni di controllo qualità e conformità, oltre a soluzioni per la polmonatura di prodotti e il loro successivo reintegro in linea.

Tutto questo deve essere inserito, inoltre, negli spazi disponibili, spesso all’interno di strutture e impianti già esistenti; è in

… for optimising packaging. The experience of Prl Tecnosoft, which is transforming transport systems for handling loose and packaged products into complex and efficient machines.

True to the approach that has marked the company’s evolution – well summed-up in the motto “many solutions, a unique partner” - Prl Tecnosoft has acquired enviable expertise over the years in developing both new layouts and in optimizing existing layouts, arriving at integrating third-party and partner machines

(recently also the coding, labelling, inspection and control systems of Nimax, Ed.).

Handling in the future. We can start from a given fact: constant technological innovation makes it possible to create ever faster and better-performing process and

questa fase che emerge la competenza tecnica e anche la creatività, con l’obiettivo di realizzare un layout produttivo ottimale, sicuro e ad alte prestazioni. PRL propone, per esempio, elevatori di vario tipo, tra i quali gli elevatori a spirale di Ambaflex, configurabili e personalizzabili ma soprattutto affidabili, grazie ai quali è possibile creare passaggi per gli operatori.

packaging machines. In order for the entire production line to maintain required standards, however, it’s important not to underestimate the crucial role of the transport system that feeds the different machines and manages the accumulation of products in the event of machine stoppage. Today’s transport system, in fact, cannot be considered as merely a series of conveyor belts, but a complex system, in which high-speed unifiers and sorters and timing systems are increasingly used, allowing for quality control and compliance operations, besides

solutions for the accumulation of products and their subsequent reintroduction into the line. All this must be inserted, moreover, into the spaces available, often inside already-existing structures and systems; it’s in this phase that technical know-how and also creativity comes into play, with the aim of creating an optimal, safe and highperformance production layout. PRL offers, for example, configurable and customisable, but above all, reliable Ambiflex spiral elevating conveyors, thanks to which it’s possible to create passageways for operators.

SharkDrive: nastri sincronizzati asservitori per robot

Vision Tech e PR Rubino (Gruppo Rubino) sviluppano nastri di trasporto ibridi di nuova generazione, in grado di rispondere alle attuali esigenze della robotica industriale, garantendo precisione ed efficienza.

Nel nuovo concetto di automazione industriale i robot sono sempre più versatili e, di conseguenza, anche gli elementi che compongono il sistema devono essere performanti, per garantire asservimenti di precisione e certezza del posizionamento del prodotto trasportato. Tutto ciò permette notevoli incrementi di produzione e qualità di processo, a patto che il margine di errore nell’avanzamento del prodotto sia minimo.

Il Gruppo Rubino - grazie all’esperienza di

SharkDrive: synchronous conveyor belts for robots

Vision Tech nella produzione di cinghie dentate e della consociata PR Rubino nei nastri per trasportatori - ha sviluppato ibridi di nuova generazione in grado di rispondere alle attuali esigenze della robotica industriale. I nastri dentati Sharkdrive combinano infatti le proprietà di sincronizzazione delle cinghie dentate alla versatilità delle coperture esterne dei nastri di trasporto, permettendo di operare in simbiosi con i sistemi di visione e pick&place, grazie al perfetto sincronismo tra il nastro e la puleggia.

I vantaggi dei nastri sincronizzati. Equipaggiati con guide dentate positive a passo metrico, i nastri sincronizzati Sharkdrive possono essere impiegati nel settore food e non food, garantendo diametri minimi di avvolgimento sino a 14 mm. Tutti i nastri della serie - che possono es-

perfect synchronism between the belt and the pulley.

Vision Tech and PR Rubino (Rubino Group) develop new-generation hybrid conveyor belts, able to respond to the current needs of industrial robotics, ensuring precision and efficiency.

Robots are increasingly versatile in the new concept of industrial automation and, as a consequence, the elements making up the system also have to be of a sufficient level of performance to guarantee precision interlocking and certainty in the positioning of the transported product. All this allows for significant increases in production and process quality, provided the margin of error in the progress of the product is minimal.

The Rubino Group - thanks to the

experience of Vision Tech in the production of timing belts and of the subsidiary PR Rubino in conveyor belts - has developed newgeneration hybrids able to respond to the current needs of industrial robotics.

Sharkdrive’s timing belts combine, in fact, the synchronization properties of timing belts with the versatility of conveyor belt external covers, making it possible to operate in symbiosis with vision and pick&place systems, thanks to

The advantages of synchronous belts. Equipped with toothed guiding profiles with metric pitch, Sharkdrive’s synchronous belts can be used in the food and non-food sectors, guaranteeing minimum winding diameters of up to 14 mm.

All the belts in the series - which can be equipped with openable nylon joints, shaped strips and vacuum holes - have a standard application level if it’s necessary to pick up the transported product with a delta robot (pick&place), after having identified it with the vision system, and without the belt slipping.

An advanced application level is required, instead, when it’s necessary to position the product picked up by the delta robot with

extreme precision within a dedicated space between two slats, positioned at a pitch defined in the design phase. In this case, the fundamental variable is the precise number of teeth applied, as if it were a timing belt.

From an application point of view, Sharkdrive’s synchronous belts ensure anti-slip and anti-skidding, as well as guaranteeing precision positioning of the belt, the reduction of winding diameters and product jumps between one conveyor and another, as well as advancement precision. With regards, instead, to structural advantages, we should point out the reduction of mechanical components, the elimination of the encoder, the reduction of driven pulleys and a reduction in the size of the motor, with consequent energy savings.

sere dotati di giunzioni apribili in nylon, listelli sagomati e foratura per vacuumhanno un livello applicativo standard, nel caso in cui sia necessario prelevare con un delta robot (pick&place) il prodotto trasportato, dopo averlo individuato dal sistema di visione, senza che avvengano slittamenti del tappeto.

Si ricorre invece a un livello applicativo avanzato quando si ha la necessità di posizionare con estrema precisione il prodotto prelevato dal delta robot all’interno di uno spazio dedicato tra due listelli, posizionati a un passo definito in fase di progettazione. In questo caso, la variabile fondamentale è il numero preciso di denti applicati, come se fosse una cinghia dentata.

Dal punto di vista applicativo, i nastri sincronizzati Sharkdrive assicurano antislittamento e anti-sbandamento, oltre a garantire il posizionamento di precisione del tappeto, la riduzione dei diametri di avvolgimento e dei salti del prodotto tra un trasportatore e l’altro, nonché la precisione di avanzamento. Per quanto riguarda invece i vantaggi strutturali, ricordiamo la riduzione della componentistica meccanica, l’eliminazione dell’encoder, la riduzione delle pulegge condotte, la riduzione della taglia del motore con conseguente risparmio del consumo energetico.

n PROTEGGERE I BENI INDUSTRIALI CON NETROLL®

HIPAC, uno dei principali player europei nella produzione di film estensibile in polietilene per imballaggio industriale (stretch film), partecipa per la prima volta a Fachpack (24-26 settembre 2024, Norimberga, D). Ogni dettaglio dello stand (Hall 4 - booth 4-433) farà riferimento alla filosofia aziendale, improntata a tradizione, eccellenza, trasparenza, innovazione e sostenibilità.

A unire concettualmente e concretamente questi importanti valori saranno le bobine NetRoll® senza mandrino, sia per uso manuale che automatico, la cui applicazione consente importanti risparmi in termini economici, ambientali e di riduzione delle emissioni di CO2. Insieme al NetRoll®, HIPAC porta in fiera anche un nuovo e innovativo dispenser, progettato dal Team R&D interno, che aagevola le operazioni di imballaggio manuale portando importanti miglioramenti per gli operatori a livello di salute e sicurezza sul lavoro. Ergonomico, leggero e pratico, 100% Made in Italy, il dispenser sta già riscuotendo importanti apprezzamenti da parte dei clienti e viene lanciato ufficialmente nell’ambito della kermesse tedesca con uno storytelling dedicato

PROTECTING INDUSTRIAL ASSETS WITH NETROLL®

HIPAC, European leader in the production of polyethylene stretch film for industrial packaging, is taking part for the first time in Fachpack (24-26 September 2024, Nuremberg, D).

Every detail of the stand (Hall 4, Booth 4-433) will be permeated by the company’s philosophy, based on tradition, excellence, transparency, innovation and sustainability. Conceptually and concretely uniting these important values will be the NetRoll®, i.e. coreless reels for both manual and automatic use, the application of which allows for significant savings in terms of

economics, the environment and the reduction of CO2 emissions.

Together with the NetRoll® a new and innovative dispenser will also be presented at the fair, designed by HIPAC’s R&D Team to facilitate manual packaging operations, bringing important improvements for operators in terms of health and safety at work.

Ergonomic, light and practical, the new dispenser, 100% Made in Italy, is already gaining important appreciation from customers and will be officially launched at the German event with a dedicated storytelling.

A Fachpack, il BAT-Buffer di M.H.Material Handling

n Il sistema di buffering è cruciale per l’efficienza delle linee di confezionamento, simile al sistema circolatorio umano che bilancia il pH del sangue. I nastri trasportatori agiscono come arterie, collegando macchine con ritmi diversi, e se sottovalutati, possono compromettere l’intera linea. I buffer sono essenziali per gestire discrepanze operative o fermate brevi, mantenendo la produzione fluida. Ad esempio, una macchina che lavora a intermittenza può causare problemi se collegata a una che richiede un flusso costante, ma se questa condizione può essere spesso risolta con qualche metro extra di nastro di “parcheggio”, per gestire le micro-fermate si rende necessario un sistema di nastri che diviene a tutti gli effetti una vera e propria macchina.

Il BAT-Buffer di M.H. Material Handling è un sistema di accumulo flessibile, adattabile a molti prodotti diversi. Questo dispositivo a spirale offre fino a 150 metri di spazio di accumulo con un solo motore e con un ingombro in pianta relativamente contenuto. Il sistema opera con logica LIFO e, se le macchine a valle dispongono di capacità extra del 10-20%, consente l’annullamento delle perdite a fine turno. Ideale per prodotti da forno, dolciari, caffè e altri, sarà esposto a FachPack 2024 (Hall 7 - Stand 757).

The BAT-Buffer from M.H. Material Handling at Fachpack

The buffering system is crucial for the efficiency of packaging lines, similar to the human circulatory system that balances the pH of the blood. Conveyor belts act like arteries, connecting machines with different rhythms, and if underestimated, can compromise the entire line. Buffers are essential to handle operational discrepancies or idle-stops, keeping production running smoothly. For example, a machine working intermittently can cause problems when connected to one that requires a constant flow, but while this can often be resolved with a

few extra metres of “parking” conveyors, to handle idle-stops a complete buffering system becomes necessary. The BAT-Buffer from M.H. Material Handling is a flexible accumulation system that can be adapted to many different products. This spiral conveyor offers up to 150 metres of accumulation space with a single motor in a relatively small footprint. The system operates with LIFO logic and, if the downstream machines have 10-20% extra capacity, allows for the elimination of end-of-shift losses. Ideal for baked goods, confectionery, coffee and others, it will be on display at FachPack 2024 (Hall 7- Booth 757)

PILZ, anno record. E molta sicurezza

L’azienda presenta nuove elettroserrature, pulsantiere e barriere fotoelettriche: safety e security in primo piano. D.M.

n PILZ è conosciuta nel mondo per prodotti, sistemi e servizi per l’automazione sicura di macchine e impianti. L’azienda tedesca, che nel 2023 è riuscita a incrementare il proprio fatturato del 7,3%, facendo registrare con 433 milioni di euro il valore massimo nei suoi 75 anni di storia, ha presentato a SPS diverse importanti novità rivolte al mondo del packaging.

Sensore di sicurezza con blocco per spazi limitati. Tra le più significative c’è la nuova elettroserratura PSENmlock mini. Ha una struttura compatta di soli 30 x 30 x 159 mm ed è quindi molto adatta ad applicazioni in cui lo spazio è limitato, come porte di piccole dimensioni. Offre funzionalità di bloccaggio power to unlock, ma ha la possibilità di avere anche un funzionamento bistabile. «Il principio di bloccaggio bistabile - spiegano in PILZ - è garanzia di sicurezza elevata. In caso di black-out, viene mantenuto

invariato l’ultimo stato e il riparo resta quindi chiuso e bloccato oppure aperto. Questo principio riduce il consumo di energia: il bloccaggio è alimentato da corrente elettrica solo se i ripari sono bloccati o sbloccati. Il livello di sicurezza è elevato grazie al comando doppio canale del solenoide; in caso di guasto/errore, le OSSD vengono disattivate ma il bloccaggio rimane in essere». La forza di tenuta di questa elettroserratura arriva fino a 1950 N, con picco a 3900 N. Può essere collegabile a qualsiasi dispositivo di sicurezza, in particolare alle nuove ciabatte PDP67, che a loro volta si possono collegare al PNOZmulti2, lo storico sistema configurabile di PILZ.

Evoluzione continua. Di rilievo, sempre nel campo dei sensori di sicurezza, anche la nuova soluzione PSENslock 2, un prodotto completamente compatibile con quelli meno recenti ma dotato di

PILZ, a record year. And a lot of safety

The company presents new electric locking devices, pushbutton units and safety light curtains: safety and security at the forefront.

PILZ is known throughout the world for products, systems and services for the safe automation of plant and machinery. The German company, which in 2023 managed to increase its turnover by 7.3%, reaching 433 million euros, a record in its 75 years of history, presented at SPS a number of important new developments aimed at the world of packaging.

Reliable safeguarding where space is limited. The new PSENmlock mini electric locking device is one of most significant new developments. It has a compact structure of only 30 x 30 x 159 mm and is, therefore, very suited to applications where space is limited, like

small-sized doors. It has the power-tounlock guard locking functionality, but can also operate with bistable guard locking. «The bistable guard-locking principle - they explain in PILZ - ensures high safety. In the event of a power failure, the latest status is maintained and the safeguard remains closed and locked or open. This principle reduces energy consumption: the locking is powered by the electric current only if the safeguards are locked or unlocked. The level of safety is high thanks to the dual-channel operation of the solenoid; in the event of breakdown/error, the OSSDs are switched off but the safeguard remains locked ». The safe holding force of this electric

migliori funzionalità. Il precedente era disponibile in due versioni da 500 e 1000 N. Il nuovo dispositivo ha una forza di tenuta di 1000 o 2000 N ed è possibile anche regolare la forza di tenuta residua: si va da 30 a 110 e 200 N. La nuova serie può dialogare con altri device tramite SDD (Safety Device Diagnostics): ciò permette di controllare le elettroserrature in serie. Così si possono gestire la diagnostica, quindi la possibilità di sapere quale elettroserratura è aperta, e gestire lo sblocco e il blocco delle serrature.

Sotto la lente anche IO-Link Safety: sistema che, grazie a una comunicazione punto-punto sicura e standard, consente di integrare i sensori fino all’interno del campo, con immediatezza e rapidità. «In questo sistema completo, che va dal master sino al campo, presentiamo anche due nuovi dispositivi che si possono connettere in IO-Link Safety» illustra Marco Pellizzaro, Divisional Manager Components. «Il primo è la pulsantiera PITgate Box, che può essere connessa anche con elettroserrature. Il secondo è una barriera fotoelettrica con funzioni avanzate di muting e di blanking».

lock is up to 1950 N, with a peak of 3900 N. It can be connected to any safety device, in particular the new PDP67 multiple socket, which in turn can be connected to the PNOZmulti2, PILZ’s historical configurable small controller.

Continuous evolution. Also important, again in the field of safety sensors, is the new PSENslock 2 solution, a product fully compatible with less recent ones but furnished with improved functionalities. The previous model was available in two versions, with 500 and 1000 N. The new device has a safe holding force of 1000 or 2000 N and it’s also possible to regulate the residual holding force: this goes from 30 to 110 and 200 N. The new series can dialogue with other devices via SDD (Safety Device Diagnostics): this makes it possible to control a series

of electric locking devices. In this way, you can manage the diagnostics, and therefore know which electric locking device is open, and manage the locking and unblocking of the locking devices.

IO-Link Safety was also under the spotlight: it’s a system which, thanks to safe and standard point to point communication, makes it possible to integrate the sensors, immediately and quickly, right into the field. «In this complete system, which goes from the master to the field, we also present two new devices which can connect into IO-Link Safety» Marco Pellizzaro, Divisional Manager Components, points out. «The first is the PITgate Box pushbutton unit, which can be connected also with electric locking devices. The second is a safety light curtain with advanced muting and blanking functions».

Sostenibilità, innovazione e futuro secondo B&R

A SPS, B&R Automazione Industriale ha saputo abilmente coniugare sapere tecnologico a sostenibilità, con l’aggiunta di un’attenzione particolare rivolta alle nuove generazioni. Benedetta Aliai Torres, marketing e communication manager B&R Italia, ci racconta l’originale cambio di prospettiva che ne ha caratterizzato la presenza in fiera. M.C.C.

«La prima novità che intendo sottolineare - esordisce Torres - è lo stand “senza pareti”, costituito da un frame di alluminio totalmente riciclabile, coperto da teli prodotti in OBP (Ocean Bound Plastic) provenienti dalla riconversione dei rifiuti plastici marini grazie al progetto “SeaQual Initiative” e stampati con inchiostri a base acqua per una circolarità completa, a fronte di un impatto ambientale minimo. Basti pensare che, nel complesso, il solo stand B&R ha prodotto quantità di CO2 circa nove volte inferiori a quelle standard, con un rapporto di 88 kg di CO2 contro i 787 kg di uno stand tradizionale».

Lo stand era inoltre caratterizzato da una novità phigital: «Abbiamo installato degli schermi scorrevoli, mutuati dai concetti del digital twin. Gli sliding monitor, se posizionati davanti alle teche dove abbiamo esposto i nostri prodotti - spiega la responsabile - li scansio -

nano, permettendo di accedere a contenuti interattivi e multimediali per scoprirne il funzionamento e le caratteristiche tecniche, esattamente come un gemello digitale».

Sustainability, innovation and the future according to B&R

At SPS, B&R Automazione Industriale skilfully combined technological know-know-how and sustainability, with the addition of particular attention towards the new generations. Benedetta Aliai Torres, marketing and communication manager of B&R Italia, tells us the original change of perspective which characterised its presence at the show.

«The first new development that I’d like to underline - Torres begins - is the stand “without walls”, composed of a completely recyclable aluminium frame covered by sheets produced in OBP (Ocean Bound Plastic) coming from the reconversion of marine plastic waste thanks to the “SeaQual Initiative” project and printed with water-based inks for complete circularity and minimal environmental

impact. It is sufficient to point out that, overall, the B&R’s stand alone produced a quantity of CO2 around nine times less than standard levels, with 88 kg di CO2 against 787 kg for a traditional stand».

The stand was also characterised by a phigital development: «We installed sliding screens, borrowed from digital twin concepts. The sliding monitors, if positioned in front of the display

Fil rouge della presenza in fiera di B&R è stata comunque l’intelligenza artificiale, novità del software hub con Automation Studio 6 «che integra le nuove funzionalità di visione con l’anomaly detection, Copilot e la generazione automatica di software macchina da linguaggio naturale per supportare chi scrive software, lasciando che si concentri sulla scrittura delle parti più complesse.

A questo si aggiunge il Launch Pad di ACOPOS 6D e la curva a 180° che rende ACOPOStrak il sistema di trasporto più compatto al mondo, con una larghezza di soli 330 mm. B&R consente

cases where we exhibited our products – the manager explainsscanned them, permitting access to interactive and multimedia contents to discover how they work and the technical characteristics, exactly as with a digital twin ».

The common thread of B&R’s presence in the fair was, however, artificial intelligence, the new development of the software hub

with Automation Studio 6 «which integrates new vision functionalities with anomaly detection, Copilot and the automatic generation of machine software with a natural language to support those writing software, allowing them to concentrate on writing the more complex parts. In addition, there’s the ACOPOS 6D Launch Pad and the 180° curve that makes ACOPOStrak the most

così un salto di livello nelle produzioni ad altissima densità, permettendo ai produttori di inserire due unità dove in precedenza lo spazio era sufficiente per una sola. Chiude la carrellata il robot Delta di Codian e, per la parte di meccatronica, l’AI applicata ad ACOPOStrak monitoring».

Torres ci regala l’ultima riflessione sul lavoro svolto, con un pensiero alle future generazioni di tecnici: «Convinti del valore sociale della formazione, abbiamo ospitato giornalmente oltre 150 ragazzi degli istituti tecnici e delle università, gestiti dal nostro Academy Manager Flavio Renaldini e da Marco Scipione che hanno realizzato micro lezioni di aggiornamento per tutto il periodo di svolgimento di SPS 2024».

compact transport system in the world, with a width of only 330 mm. In this way, B&R allows for a jump to the next level in very high-density productions, permitting producers to insert two units where in the past there was only space for one. The overview closed with the Codian Delta robot and, for the mechatronic part, AI applied to ACOPOStrak monitoring».

Torres gave us a final reflection on the work performed, with a thought towards the future generations of technicians: «Convinced of the social value of training, we welcomed every day over 150 youngsters from technical institutes and universities, managed by our Academy Manager Flavio Renaldini and by Marco Scipione, who organised micro refresher lessons for the entire duration of the SPS 2024 event».

Festo, azienda familiare indipendente con sede a Esslingen, in Germania, contribuisce allo sviluppo industriale con soluzioni di automazione pneumatica ed elettrica, rifornendo oltre 300.000 clienti in oltre 40 settori industriali.

La semplicità della pneumatica abbinata ai vantaggi dell’automazione elettrica

n Presente in Italia dal 1956, Festo mantiene un forte posizionamento nel settore dell’automazione di fabbrica e di processo grazie alla capacità innovativa in tutti gli aspetti della pneumatica e alla sua vasta offerta di programmi di formazione professionale (Festo CTE).

Alla scorsa edizione di SPS, la società ha presentato le sue evoluzioni nell’ambito dell’automazione elettrica tra cui motori, azionamenti e la nuova piattaforma CPX-AP, portando anche tutte le novità relative alla pneumatica: «Mi riferisco, in particolar modo, all’unità valvole VTUX che stabilisce nuovi standard in termini di materiali, modularità e comunicazione» spiega Marco Orlandi, Technology Solution Sales Manager di Festo. «VTUX è orientata all’architettura di controllo della macchina e può adattarsi facilmente grazie alla disponibilità di interfacce diverse, tra cui multipolare, IOLink, connessione Fieldbus o integrabile in AP-A/I».

In mostra anche i nuovi motori di taglia superiore, mentre presso corner dedicati le soluzioni relative a sicurezza, sostenibilità e Industry 5.0, oltre alla vasta offerta di programmi di formazione profes-

sionale (Festo CTE).

«In questo momento la nostra priorità è ampliare e potenziare tutta la gamma delle soluzioni per l’automazione elettrica, abbinandole alla semplicità della pneumatica. Ci impegniamo a perfezionare tecnologie e design, per accompagnare il cliente nella transizione verso la fabbrica digitale» prosegue Orlandi. «Siamo, infatti, determinati a sviluppare soluzioni sempre più intelligenti, intuitive e integrabili per anticipare le sfide future del mercato».

Le soluzioni Festo sono indirizzate a numerosi settori industriali, tra cui il packaging incide in misura maggiore; a seguire troviamo i settori light assembly e automotive.

Festo, the independent family-run company based in Esslingen, Germany, contributes to industrial development with pneumatic and electric automation solutions, supplying over 300,000 customers in over 40 industrial sectors.

The simplicity of pneumatics combined with the advantages of electric automation

Present in Italy since 1956, Festo maintains a strong positioning in the factory and process automation sector thanks to its innovative capacity in all aspects of pneumatics and to its vast offer of professional training programmes (Festo CTE).

In the last edition of SPS, the company presented its evolutions in the sphere of electric automation, including motors, drives and the new CPX-AP platform, also taking all the new developments relating to pneumatics: «I would point out, in particular, the VTUX valve unit that establishes new standards in terms of materials, modularity and communication» explains Marco Orlandi, Festo Technology Solution Sales

Manager. «VTUX is oriented towards machine architecture control and can easily adapt thanks to the availability of different interfaces, including multipolar, IO-Link, Fieldbus connection or integrable in AP-A/I». New motors of a bigger size were also on show, while solutions relating to safety, sustainability and Industry 5.0 were on display in dedicated corners, besides a vast offer of professional training programmes (Festo CTE).

«In this moment our priority is to strengthen the entire range of electric automation solutions, combining them with the simplicity of pneumatics. We are committed to perfecting technologies and designs, to accompany the customer in the transition towards the digital factory» Orlandi continues. «We are, in fact, determined to develop increasingly intelligent, intuitive and integrable solutions, in order to anticipate the future challenges of the market».

Festo’s solutions are directed at numerous industrial sectors, of which the packaging sector is the most important, followed by the light assembly and automotive sectors.

Bonfiglioli trasforma il packaging, coniugando affidabilità, flessibilità e alta precisione.

Automazione integrata

n Dimensioni ridotte, maggiore flessibilità, resistenza a condizioni di peso estreme e integrazione con diversi dispositivi: sono i requisiti richiesti dal settore del packaging, che Bonfiglioli soddisfa grazie a un’ampia offerta di soluzioni compatte, modulari, dinamiche e di elevata precisione destinate, tra le altre, ai sistemi di azionamento e controllo di macchine sia HFFS (Horizontal Form Fill Seal) che VFFS (Vertical Form Fill Seal).

Per le macchine automatiche con velocità di produzione elevata - come le flow-pack HFFS

- Bonfiglioli offre un sistema completo dotato di servomotore sincrono BMD, motoriduttore ortogonale della serie A e inverter AxiaVert, un drive estremamente versatile, per la sua compatibilità con una vasta gamma di motori e caratterizzato da un’interfaccia userfriendly che guida gli operatori nelle fasi di start-up, commissioning e calibrazione dei parametri.

«Bonfiglioli è uno dei pochi player italiani che spaziano dalla meccanica dei riduttori all’automazione degli inverter e controllori» afferma Giampaolo Gherardi, sales manager automation solution Italia.

«Ci siamo concentrati sui settori dove vediamo maggiore sviluppo come il packaging e l’handling, con l’obiettivo di guardare sempre più all’automazione integrata, con la proposta di un pacchetto completo che includa la nostra intera gamma».

Per ogni tua esigenza noi abbiamo la soluzione.

Bonfiglioli is transforming packaging, combining reliability, flexibility and highprecision.

Integrated automation

Reduced dimensions, greater flexibility, resistance to extreme weight conditions and integration with different devices: these are the demands of the packaging sector, which Bonfiglioli meets thanks to a wide offer of compact, modular, dynamic and high-precision solutions intended, among others, for machine drive and control systems, both HFFS (Horizontal Form Fill Seal) and VFFS (Vertical Form Fill Seal).

For automatic machines with high production speeds – such as HFFS flow-packs - Bonfiglioli offers a complete system equipped with synchronous BMD servomotor, a series A helical bevel gearmotor and AxiaVert inverter: an extremely versatile drive, thanks to its compatibility with a vast range of motors and characterised by a user-friendly interface that guides operators in the start-up, commissioning and parameter calibration phases.

«Bonfiglioli is one of the few Italian operators whose offer ranges from the mechanics of gearboxes to the automation of inverters and controllers» affirms Giampaolo Gherardi, automation solutions sales manager for Italy. «We’ve focused on sectors where we see most development, like packaging and handling, with the aim of increasingly looking at integrated automation, with the offer of a complete package that includes our entire range».

DWRLC Cover: il dispenser che unisce design e funzionalità.

Equipaggia i tuoi punti vendita con il DWRLC Cover, il dispenser per etichette che garantisce efficienza e sicurezza. Con una copertura in ferro contro polvere e urti e una verniciatura nera che si integra con le casse, Il DWRLC Cover è progettato per durare, garantendo un funzionamento senza interruzioni e contribuendo a un ambiente di lavoro sicuro e organizzato.

Soluzioni di automazione industriale per l’etichettatura

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I nuovi servizi digitali targati Conrad

n Con l’introduzione delle piattaforme di eProcurement e di marketplace business, Conrad amplia il range della sua attività di fornitore affermato nel settore dell’elettronica e dei prodotti tecnici, con soluzioni mirate ad aumentare l’efficienza e la flessibilità operativa.

In fiera a SPS l’azienda ha infatti puntato tutta la comunicazione su questi nuovi servizi: «Il nostro obiettivo è diventare presto una Sourcing Platform di riferimento per il mercato della distribuzione» ha specificato Giuseppe Marino, Marketing and Product&Content Specialist. «Il servizio di eProcurement consente agli uffici acquisti delle aziende di effettuare gli ordini in completa autonomia grazie a un catalogo loro dedicato, usufruendo delle condizio-

ni personalizzate, gestendo livelli di approvazione a seconda delle proprie esigenze. In parallelo abbiamo istituito il primo marketplace B2B in Italia, riuscendo in pochi mesi ad aggiungere circa 400.000 prodotti al nostro catalogo che già ne conta oltre un milione».

L’eProcurement automatizza i lunghi processi di approvazione e digitalizza lo scambio di informazioni snellendo i processi di acquisto.

È inoltre possibile impostare i budget, configurare regole di acquisto, procedure di approvazione e restrizioni di assortimento. Sull’altro versante, la piattaforma digitale B2B offre alle imprese l’opportunità di in-

Sensoristica, digitalizzazione, gestione dei dati, manutenzione predittiva, Digital Twin e AI. M.B.

La tecnologia Gefran per il mondo packaging

n Sfruttando il know how sviluppato in oltre 60 anni di attività nel campo dell’innovazione tecnologica e dell’automazione industriale rivolta a diversi settori industriali, Gefran entra nel settore delle tecnologie per il packaging, confermando il suo ruolo di partner di riferimento nella trasformazione digitale e sostenibile dei processi.

Conrad’s new digital services

With the introduction of the eProcurement and marketplace business platforms, Conrad extends its range of activities as established supplier in the electronics and technical products sector, with solutions aimed at increasing operating efficiency and flexibility. At the SPS fair, in fact, the company has focused all its communication on these new services: «Our objective is to soon become a reference Sourcing Platform for the distribution market»

Giuseppe Marino, Conrad Marketing and Product&Content Specialist pointed out. «The eProcurement service allows companies’ purchasing departments to place orders in complete autonomy thanks to a catalogue dedicated to them, taking advantage of customized conditions, managing approval levels according to their needs. At the same time, we have

Già da un paio d’anni l’azienda sta collaborando con primarie aziende del comparto, testando e perfezionando soluzioni innovative che porteranno a un importante upgrade nell’ambito del controllo di potenza dei gruppi statici. «La nostra proposta riguarda l’introduzione della connettività IOlink nei gruppi statici (SCR) serie GRP, in funzione, soprattutto, di

set up the B2B marketplace in Italy, managing in just a few months to add around 400,000 products to our catalogue which already contains over a million products».

eProcurement automates the long approval processes and digitalises the exchange of information, streamlining purchase operations. It’s also possible to set up budgets, purchase regulations, approval procedures and product range restrictions.

On the other hand, the B2B digital platform offers enterprises the possibility of increasing turnover and giving visibility to their products in a controlled space, generating greater awareness of the brand.

The other new developments presented by Conrad in the fair related to the Voltcraft brand, which includes in the range the VC-891 digital multimeter awarded in 2023 with the Red Dot Design Award.

crementare il fatturato e dare visibilità ai propri prodotti in uno spazio controllato, generando una maggior consapevolezza del marchio.

Le altre novità presentate in fiera da Conrad hanno riguardato il marchio Voltcraft, che annovera in gamma il multimetro digitale VC-891 premiato nel 2023 con il Red Dot Design Award.

una maggiore flessibilità nella fase di cambio stampo» spiega Paolo Colosio, business developer sensori e componenti di Gefran. «Se prima l’operatore doveva modificare manualmente le soglie di intervento delle resistenze ora, con IO-link, il gruppo statico parla direttamente col PLC o con il controllore, creando ricette ad hoc da inviare automaticamente all’SCR».

Sensors, digitalisation, data management, predictive maintenance, Digital Twin and A.I.

Gefran technology for the packaging world

Exploiting the know-how developed in over 60 years of activity in the field of technological innovation and industrial automation for various industrial sectors, Gefran enters the sector of technologies for packaging, confirming its role as reference partner in digital transformation and the sustainability of processes. The company has already been collaborating with top companies in the sector, testing and refining innovative solutions that will lead to an important upgrade in the field of the power control of solidstate relay units.

«Our offer relates to the introduction of IO-link connectivity in the GRP

La soluzione è indicata per gestire carichi di corrente e tensioni di esercizio tendenzialmente molto bassi (200 -500 watt) quali, appunto, quelli richiesti nella produzione di packaging. Nell’offerta Gefran anche tutta la sensoristica del bordo macchina (controllo del feeder, dello stampo stick-pack e delle etichette), oltre a tutta la parte riservata al controllo della temperatura.

series silicon-controlled rectifiers (SCR), with a view, above all, to greater flexibility in the mouldchange phase » explains Paolo Colosio, Gefran’s sensors and components business developer.

«While before the operator had to manually change the adjustable setpoints of the resistors, now, with IO-link, the silicon-controlled rectifier communicates directly with the PLC or with the controller, creating ad hoc recipes to send automatically to the SCR».

The solution lies in managing current loads and operating voltages that tend to be very low (200 -500 watt), precisely those required in the production of packaging.

Gefran also offers all the sensors on the machine (control of the feeder, stick-pack and label printing), as well as the entire area regarding temperature control.

Beckhoff cresce e investe sull’AI

Beckhoff sta rivoluzionando l’automazione con il suo MX-System e integra l’intelligenza artificiale nelle sue soluzioni hardware e software. D.M.

Il 2023 è caratterizzato da una crescita costante e incisiva per il gruppo Beckhoff, azienda leader nell’automazione, che ha visto il suo fatturato salire a 1,75 miliardi di euro, segnando un incremento del 16% rispetto al 2022. Questi risultati confermano la solida performance della società, che continua a distinguersi nel settore. Sono state tante le novità presentate a SPS, appuntamento con l’innovazione organizzato a Parma da Messe Frankfurt. Una delle più importanti riguarda MX-System, la soluzione per l’automazione senza quadro elettrico. Il concetto di base mira a sostituire il cablaggio del quadro elettrico con una base che consente di interconnettere automaticamente un’ampia gamma di moduli tramite interfacce standardizzate. Inoltre, Beckhoff ha anche dato ampio spazio all’intelligenza artificiale, integrandola sia nell’offerta hardware che software e ampliando significativamente la sua offerta tecnologica.

Open source. Significativo, dunque, il runtime TwinCAT per Linux real-time, che offre la possibilità di eseguire diversi runtime TwinCAT su un unico PC industriale. Ciò significa che gli utenti possono ora combinare diverse parti del sistema su un unico computer ad alte prestazioni per semplificare la programmazione e la diagnostica. Inoltre, consente di accedere a una GPU (scheda grafica) dall’ambiente in real-time, fornendo un acceleratore hardware per applicazioni particolarmente impegnative dal punto di vista del calcolo, come la visione, e molto altro ancora.

Il futuro è adesso. Sempre sul fronte dell’intelligenza artificiale, su cui Beckhoff investe da tempo, spicca TwinCAT Chat, funzionalità che permette di utilizzare i Large Language Models come ChatGPT di OpenAi nell’ambiente di progettazione TwinCAT XAE per sviluppare progetti. Per gli ingegneri dell’automazione, i LLM hanno il potenziale per rivoluzionare il processo di sviluppo, generando e completando automaticamente il codice. Questo accelera l’intero processo. Inoltre, è possibile far creare ai LLM dei tutorial personali e chiedere nello specifico di risolvere i problemi che si presentano. Dal punto di vista della gestione aziendale, invece, i LLM promuovono il trasferimento di conoscenze all’interno dell’organizzazione, immagazzinando informazioni preziose e rendendole disponibili quando necessario.

Beckhoff grows and invests in AI

Beckhoff is revolutionising automation with its MX-System and is integrating artificial intelligence in its hardware and software solutions.

2023 was characterised by a constant and significant growth for the Beckhoff group, the leading automation company, which saw its turnover rise to 1.75 billion euros, marking an increase of 16% compared to 2022. These results confirm the solid performance of the company, which continues to stand out in the sector. Many new developments were presented at SPS, the innovation event organised in Parma by Messe Frankfurt. One of the most important is MX-System, the automation solution without an electric panel. The underlying concept is that of replacing the cabling of an electric panel with a base that makes it possible to interconnect automatically with a wide range of modules through standardized interfaces. In addition, Beckhoff also gave ample space to artificial intelligence, integrating it into its hardware and software and significantly extending its technological offer.

Open source. The TwinCAT runtime for Linux real-time control, which offers the possibility of carrying out different TwinCAT runtimes on a single industrial PC, is therefore, of great interest. It means that users can now combine different parts of the system on a highperformance single computer to simplify programming and diagnostics. In addition, it makes it possible to access a GPU (graphics processing unit) from the real-time environment, providing a hardware accelerator for particularly computationally demanding applications, such as vision applications, and many more besides.

The future is now. Again, on the artificial intelligence front, on which Beckhoff has been investing for some time, the TwinCAT Chat stands out, with a functionality that makes it possible to use Large Language Models (LLMs) like ChatGPT by OpenAi in the context of TwinCAT XAE developing designs. For automation engineers, LLMs have the potential to revolutionise the development process, automatically generating and completing the code. This accelerates the whole process. In addition, it’s possible to create personal tutorials for LLMs and request the specific solution of problems that arise. From the point of view of business management, on the other hand, LLMs promote the transfer of knowledge inside the organisation, storing precious information and making what is needed available.

Sistemi di sensoristica avanzata M.B.

n Datalogic, leader tecnologico globale nei settori dell’acquisizione automatica dei dati e dell’automazione industriale, e Datasensing, specializzata in sensori, sicurezza e visione artificiale, hanno presentato in un unico stand una gamma completa di prodotti, capaci di soddisfare ogni tipo di applicazione di raccolta e gestione automatica dei dati, di tracciabilità in tempo reale, automazione intelligente e sicurezza durante la produzione.

• Tra le principali novità di Datalogic risalta Matrix™ 220 con nuove funzionalità di lettura dei codici DPM, particolarmente indicato in ambienti industriali come quelli della componentistica automotive, in cui i codici a barre vengono marcati direttamente sui componenti (DPM) per favorirne la tracciabilità lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti.

Di grande rilevanza anche la serie di lettori 1D industriali compatti BLADE™, evoluzione della serie bestseller DS2X00, completamente retrocompatibile con le installazioni preesistenti che, grazie all’utilizzo di un potente processore imaging integrato, permette di raggiungere tassi di lettura elevati, anche con etichette danneggiate, scolorite o di bassa qualità o usurate.

• Datasensing ha invece presentato la nuova versione di Smart-VS+, il sensore di visione intuitivo che, con la semplice acquisizione di immagini, consente di risolvere in modo semplice e immediato innumerevoli controlli di qualità in ambito industriale. Un’altra area di grande interesse per Datasensing è l’automazione flessibile realizzata tramite veicoli mobili come AGV (Automatic Guided Vehicles) e AMR (Autonomous Mobile Robots, a cui si aggiungono la nuovissima serie di barriere di sicurezza SH4 e la gamma S3N di fotocellule miniaturizzate ad alte prestazioni per la rilevazione di oggetti trasparenti e la lettura di tacche.

Advanced sensor systems

Datalogic, global technological leader in the sectors of automatic data acquisition and industrial automation, and Datasensing, specialised in sensors, safety and machine vision, presented in a single stand a complete range of products capable of satisfying any type of application relating to automatic data collection and management, real-time tracing, intelligent automation and safety during production.

• Standing out among Datalogic’s main new developments is the Matrix™ 220 with new functionalities for reading DPM codes; it’s particularly suitable for industrial contexts like that of automotive components, in which the barcodes are marked directly on the components (DPM) in order to enable traceability along the entire product lifecycle.

The BLADE™ series of compact industrial 1D readers, the evolution of

the DS2X00 bestselling series is also of great interest. Fully backward compatible with pre-existing installations, thanks to the use of a powerful integrated image processor, this new series makes it possible to achieve high reading rates, also with damaged, discoloured or low-quality labels.

• Datasensing, on the other hand, presented a new version of Smart-VS+, the intuitive vision sensor which, with the simple acquisition of images, makes it possible to apply countless quality controls in an industrial context in a simple and immediate way. A very interesting area for Datasensing is flexible automation, achieved with mobile vehicles such as AGV (Automatic Guided Vehicles) and AMR (Autonomous Mobile Robots), as well as a brand-new series of SH4 safety light curtains and the S3N range of highperformance miniature photoelectric sensors for detecting transparent objects and reading marks.

In icotek l’innovazione è una sfida quotidiana M.B.

n Sono numerose e tutte interessanti le novità presentate in fiera da icotek Italia, produttore di sistemi intelligenti per la gestione industriale dei cavi con sede a Turbigo, in provincia di Milano.

Tra queste la Distribution Box dedicata alla distribuzione dei cavi con o senza connettore.

Questi ultimi, instradati centralmente, possono essere ruotati di 360° e uscire in qualsiasi direzione desiderata. In mostra anche tutta la gamma relativa all’illuminazione quadro e macchina, ampliata nel 2023 con l’acquisizione di ALLIOLiGHT, specialista di soluzioni di illuminazione per quadri elettrici, automazione e IT.

Gli sviluppi si vanno ad aggiungere alla vasta serie di prodotti pensati per il food & beverage, soluzioni sviluppate secondo linee guida hygienic-design, specifiche per settori a cui deve essere garantito il massimo livello di igiene e pulizia. L’offerta viene ulteriormente arric-

Innovation

is

a daily challenge in icotek

chita dai prodotti standard per il passaggio o fissaggio dei cavi e dalle molle di schermatura. In termini di fatturato, il comparto delle macchine per il packaging è tra i più significativi per icotek: «Il 40% dei nostri clienti proviene da questo segmento su cui punteremo con decisione anche in futuro sviluppando prodotti dedicati alle specifiche esigenze» ha spiegato l’ad Massimiliano Desantis.

La forza di icotek si riflette infatti sulla dinamicità del suo team ricerca e sviluppo che, con periodicità mensile, lancia un nuovo prodotto o un completamento di gamma.

«Il nostro portafoglio prodotti è in continua espansione. Sono diverse le soluzioni in fase di perfezionamento che troverete sul mercato nei prossimi mesi - ha proseguito Desantis - nel secondo semestre usciremo con una gamma per noi completamente nuova e verso fine 2024 inizio 2025 sono previsti altri lanci».

The new ideas presented at the fair by icotek Italia, producer of intelligent systems for the industrial management of cables based in Turbigo, in the province of Milan, were numerous and all interesting.

They include the Distribution Box dedicated to the distribution of cables with or without connector. This, centrally routed, can be rotated 360° and exit in any direction as wished. The entire range relating to panel and machine lighting was also on show, extending in 2023 with the acquisition of ALLIOLiGHT, specialist in lighting solutions for electrical panels, automation and IT.

Other developments go towards adding to the vast series of products for food & beverage, solutions developed according to hygienic-design guidelines, specifically for sectors which must be guaranteed the highest level of hygiene and cleanliness.

The offer is further enriched with standard products for the passage or fixing of cables and shield clamps.

In terms of turnover, the packaging machinery sector is one of the most important for icotek: «40% of our customers come from this segment on which we will focus decisively also in the future, developing products dedicated to specific needs » explained the CEO Massimiliano Desantis.

Icotek’s strength is reflected, in fact, in the dynamism of its research and development team which launches a new product or a range completion every month.

«Our product portfolio is continuously expanding. There are several solutions being completed that will be launched on the market in the coming months -

Desantis continued; – in the second half-year we will be launching a completely new range for us and there will be other launches towards the end of 2024/beginning of 2025 ».

Gli ‘slip ring’ alleati delle macchine automatiche

I collettori rotanti di ultima generazione proposti da Servotecnica sono sempre più semplici da montare e riducono le operazioni di manutenzione

D. M.

Macchine per l’imbottigliamento, etichettatrici, flowpack: sono tanti gli ambiti in cui gli slip ring di Servotecnica, collettori rotanti elettrici dalle svariate applicazioni, si rivelano preziosi alleati. L’azienda lombarda, che opera nel settore dell’automazione e del motion control dal 1980, ha presentato alla fiera SPS a Parma numerose novità.

Ci ha illustrato le applicazioni più interessanti per il settore delle macchine per il packaging Alessandro Gomarasca, Product Development Manager. «Nel mondo dell’imballaggio usiamo in particolare due linee di slip ring. Ci sono quelli per le macchine flowpack, che abbiamo da sem-

pre, dedicati al taglio e alla saldatura: vendiamo migliaia di questi pezzi all’anno, sono dispositivi super collaudati e ‘plug and play’, quindi estremamente pratici. Negli ultimi cinque anni abbiamo realizzato slip ring con cavi ibridi, quindi pensati per essere sostituiti al cavo del produttore dell’automazione. L’ultimo introdotto è stato sviluppato insieme a Rockwell su sistema ArmorKinetix».

«Poi - continua Gomarasca - ci sono gli slip ring flat, presentati qui a SPS, piatti e con fori passanti molto grandi. A differenza dei collettori rotanti tradizionali, al posto dei carboncini come materiale di contatto hanno spazzole in metalli preziosi, in questo caso l’argento. Questo, oltre a ridurre il livello di usura, diminuisce la quantità di pulviscolo creata e così le unità in questione hanno meno bisogno di manutenzione. Per quanto riguarda questi prodotti innovativi, non esiste ancora una linea: facciamo progetti ”custom” dedicati a clienti pilota. Si tratta di una soluzione frameless, quindi da integrare comple-

‘Slip-rings’ allied to automatic machines

by Servotecnica are increasingly simple to assemble and reduce maintenance operations

D. M.

Bottling, labelling and flow pack machines: there are many areas in which Servotecnica’s slip-rings, with a multitude of applications, prove to be precious allies. The Lombardy-based company, which has been operating in the automation and motion control sector since 1980, presented numerous new developments at the SPS fair in Parma.

Alessandro Gomarasca, Product Development Manager, has told us about the most interesting applications

for the packaging machines sector.

«In the world of packaging, we use two slip-ring lines in particular. Those for flow pack machines, which we have always offered, dedicated to cutting and sealing: we sell thousands of these pieces every year; they are super tried-and-tested and ‘plug and play’ devices and, therefore, extremely practical. In the last five years we have developed slip-rings with hybrid cables, designed, therefore, to be replaced with the automation manufacturer’s cable.

The latest to be launched on the market was developed together with Rockwell on the ArmorKinetix system».

tamente nella macchina e facile da allineare e montare».

Tecnologia e servizio. Servotecnica, con oltre quarant’anni di esperienza nel mondo dell’automazione industriale, è uno dei principali fornitori al mondo di soluzioni meccatroniche su misura per svariati settori.

A SPS 2024 l’azienda ha messo l’accento anche sull’importanza dei servizi di supporto al cliente, sempre più centrali.

«I prodotti innovativi - spiegano in azienda - richiedono un’esperienza specialistica per il migliore impiego delle caratteristiche intrinseche e per la riduzione dei tempi di integrazione e sviluppo del progetto generale di impianto. Ecco perché la consulenza finalizzata alla scelta del componente adatto, l’ingegneria per la realizzazione delle customizzazioni e la logistica per ottimizzare i tempi di approvvigionamento sono tra i servizi su cui puntiamo».

«Then - Gomarasca continues - there are the flat slip-rings, presented here at SPS; as well as being flat, they have very large through holes. In contrast with traditional slip-rings, instead of charcoal as the contact material, they have brushes made of precious metals, in this case silver. This, besides reducing the level of wear, the amount of dust created decreases and so the units in question need less maintenance. There is as yet no line with regards to these innovative products: we make “custom” designs dedicated to pilot customers. It’s a frameless solution, therefore to be completely integrated into the machine and easy to align and assemble».

Technology and service. With over forty years of experience in the industrial automation world, Servotecnica is one of the leading suppliers in the world of tailor-made mechatronic solutions for various sectors.

At SPS 2024 the company highlighted the importance of customer support services, which are increasingly central.

«Innovative products - the company explains - require specialist experience for the best use of the intrinsic characteristics and for reducing integration and development times of the general system project. This is why consultation aimed at choosing the suitable component, engineering for the creation of customizations and logistics to optimize supply times are among the services we focus on».

The latest-generation slip-rings offered

Motoriduttori “igienici” per il mondo del packaging

La società WITTENSTEIN aggiorna la sua gamma pensata per i settori alimentare, farmaceutico e cosmetico. E amplia l’offerta di motori brushless e frameless con una versione “medium”.

D.M.

Motoriduttori adatti a essere completamente sommersi e lavati anche con prodotti aggressivi. Dalle forme sinuose, privi di spigoli e pensati per lavorare in ambienti in cui non deve annidarsi la minima formazione di sporco. Sono tra i prodotti di punta presentati da WITTENSTEIN, azienda leader nell’automazione di precisione, alla fiera SPS a Parma. La gamma ‘Hygienic’, che si rivolge in particolare alle macchine automatiche nell’industria alimentare, farmaceutica e cosmetica, è una delle più apprezzate dal mercato.

Ci parla delle principali novità portate al tradizionale appuntamento sull’automazione e il digitale organizzato in Italia da Messe Frankfurt Emanuele Radice, Area Manager & Engineering.

«A SPS - spiega - presentiamo diversi aggiornamenti legati alla gamma meccanica alpha. Per quanto riguarda in particolare il mondo del packaging, segnaliamo i nostri motoriduttori in versione hygienic design, che vanno a integrare motori brushless di nostra produzione con i nostri riduttori di

precisione. Questi motoriduttori sono classificati IP69K, quindi possono essere totalmente sommersi e sottoposti a lavaggi aggressivi. Sono stati progettati senza spigoli, completamente stondati, in modo tale che non ci sia la minima formazione di sporco». «Per quanto riguarda le nostre soluzioni più classiche, legate al mondo dei riduttoricontinua Radice - presentiamo anche cynapse® (1), che vede l’integrazione nella flangia di adattamento al motore di un sensore che comunica tramite un’interfaccia IO-Link ed è in grado di raccogliere, elaborare e trasmettere grandezze caratteristiche come la temperatura o le accelerazioni sui tre assi. Quindi fornisce all’operatore dati su quanto accade in tempo reale ma memorizza anche i valori, consentendo così di verificare a posteriori eventuali anomalie. cynapse® permette anche di ricevere messaggi di allerta una volta impostati i valori soglia per quanto riguarda velocità, vibrazioni. ecc.».

Avanzamenti meccatronici. A Parma, WITTENSTEIN ha portato novità anche sul

“Hygienic” gearmotors for the world

of packaging

WITTENSTEIN updates its range developed for the food, pharmaceutical and cosmetics sectors. And it extends its offer of brushless and frameless motors with a “medium” version.

D.M.

Gearmotors that can be completely submerged and washed even with aggressive products. With sinuous shapes, without edges and designed to work in environments where not even the slightest amount of dirt can accumulate. They are among the flagship products presented by WITTENSTEIN, company leader in precision automation, at the SPS fair in Parma. The ‘Hygienic’ range, which is intended in particular, for automatic

machines in the food, pharmaceutical and cosmetics industry, is one of the most highly appreciated by the market.

Emanuele Radice, Area Manager & Engineering tells us about the main new developments brought to the automation and digital event organised in Italy by Messe Frankfurt.

«At SPS - he explains - we presented various updates linked to the alpha mechanical range. Specifically with

regards to the packaging world, we can mention our hygienic design version gearboxes, which integrate our own-produced brushless motors with our precision gearboxes. These gearboxes are IP69K-classified, and therefore can be totally submerged and subjected to aggressive washing. They have been designed without edges, completely rounded, so that there is not the slightest accumulation of dirt».

«With regards to our more classic solutions, linked to the world of reducers - Radice continues - we also present cynapse® (1), which sees the integration of a sensor into the motor adapter plate which communicates via an IO-Link interface and is able to collect, process and transmit characteristic quantities such as temperature or accelerations on the three axes. It therefore provides the

operator with real-time data on what is happening, but also stores the values, thus allowing any anomalies to be checked afterwards. cynapse® also makes it possible to receive alert messages once the threshold values have been set regarding speed and vibrations, etc.».

Mechatronic advances.

«WITTENSTEIN also brought to Parma new developments on the mechatronics front, with the extension of the cyber® kit line frameless range of servo motors, characterized by wide modularity and a large hollow shaft » the manager points out.

«Next to the small and large lines there is now also the medium line, to offer unprecedented breadth and flexibility, with various classes of voltage and shaft diameters (2). The brushless and frameless motors are very suited to the

1. cynapse®

fronte meccatronico, con l’ampliamento della gamma di motori frameless cyber® kit line, caratterizzati da ampia modularità e albero cavo di grandi dimensioni» precisa il manager.

«Accanto alle linee small e large ora c’è anche la linea medium, per offrire una flessibilità e un’ampiezza costruttiva senza precedenti, con diverse classi di tensione e diametri dell’albero (2). I motori brushless e frameless sono molto adatti al mondo del packaging perché il progettista può sviluppare l’applicazione attorno a questi motori. Parliamo di dispositivi standard, reperibili, verificati, che portano vantaggi anche sul piano economico rispetto a un prodotto realizzato su richiesta». Sempre per la gamma meccatronica, molto utilizzata nell’imballaggio troviamo la serie cyber® dynamic line (3). «Parliamo di micro motori brushless per applicazioni in spazi ridotti, che offriamo in quattro taglie: 17, 22, 32 e 40 millimetri di diametro esterno, disponibili sia come motore sia come attuatori rotativo e lineare. Anche in questo caso nelle versioni motorizzate o con riduttore si può avere la versione Hygienic, in acciaio inox, con grado di protezione IP69K per rispondere a tutte le esigenze del cliente sul fronte della pulizia».

world of packaging as the designer can develop applications around these motors. We’re talking about standard, available and verified devices which also bring advantages at an economic level compared to a product made on request».

Again, with reference to the mechatronic range, the cyber® dynamic line series (3) is much used in packaging. «We’re talking about brushless micro-motors for applications in reduced spaces, which we offer in four sizes: 17, 22, 32 and 40 millimetres of external diameter, available both as a motor and as rotary and linear actuators. Also in this case, in the motorized versions or with gearbox, it’s possible to have the Hygienic version in stainless steel, with a IP69K-level protection to meet all customer needs in terms of cleaning ».

Modulari per vocazione, sostenibili per etica

n Nord Drivesystems è una multinazionale tedesca leader mondiale nella fornitura completa di sistemi di azionamento intelligenti e a funzionalità variabile per l’Industria 4.0. Con headquarter a Bargteheide, nei pressi di Amburgo, dispone di sette stabilimenti produttivi ubicati tra Germania, Italia, Polonia, USA e Cina.

A SPS l’azienda ha opzionato due stand espositivi, uno dei quali nel Padiglione 4 riservato alla sostenibilità «su cui - spiega Emanuele Veri, managing director sales di Nord Drivesystems Italy - vantiamo un’offerta molto articolata che vede, da una parte, i prodotti ad alta efficienza come il DuoDrive, una soluzione monoblocco con riduttore e motori in un unico case per massimizzare il risparmio di energia, dall’altra l’ecobox Nordac eco con cui il cliente può redigere un bilancio di assorbimento energetico degli impianti esistenti e valutare di conseguenza la migliore tecnologia da adottare».

Cardine dell’offerta. Il punto di forza di Nord DriveSystems è la modularità della proposta, comprensiva di riduttori, motori sin-

Modular by vocation, sustainable by ethics

Nord Drivesystems is a German multinational global leader in the complete supply of intelligent and variable functionality drive systems for industry 4.0. With its headquarters in Bargteheide, near Hamburg, is has seven production sites located in Germany, Italy, Poland, USA and China. At SPS, the company opted for two exhibition stands, one of which, Pavillion 4, is dedicated to sustainability «regarding whichEmanuele Veri, managing director sales of Nord Drivesystems Italy explains – we have a very varied offer which sees, on the one hand, high-efficiency products like DuoDrive, a monobloc solution with gearbox and motors in a single case

croni e asincroni, soluzioni integrate di azionamenti che va a coprire le varie esigenze di natura applicativa.

«In questa edizione - prosegue Veri - abbiamo acceso i riflettori anche sulla piattaforma Nordac on, il drive di nuova concezione che qui in fiera presentiamo nella versione fino ai 3 kW di potenza così da coprire tutte le applicazioni dell’intralogistica e dell’handling».

Tra le caratteristiche principali della gamma Nordac on, le dimensioni estremamente compatte e le piattaforme di controllo ethernet multiprotocollo.

Rispetto al 2023 l’azienda ha inoltre ampliato il portafoglio nell’ambito degli inverter per quadro della famiglia Nordac pro, ora disponibili per motori con potenza nominale da 0,25 a 22 kW per adattarsi a qualsiasi tipo di applicazione.

Tra i settori chiave maggiormente presidiati, quello dell’imballaggio: “Siamo molto vicini al packaging secondario e terziario con tecnologie integrate studiate per il motion control e con tutta la parte riduttoristica che offre soluzioni in abbinamento a servomotori di tutte le tipologie» ha concluso il manager.

NORD PREMIATA PER LA SUA SOSTENIBILITÀ. Anche quest’anno, NORD ha ricevuto il certificato EcoVadis d’argento a seguito della valutazione effettuata dall’agenzia di rating EcoVadis. L’azienda ha ottenuto 68 punti su 100, migliorando rispetto agli anni precedenti e ottenendo un punteggio ben al di sopra della media del settore.

NORD AWARDED FOR ITS SUSTAINABILITY. Again this year, NORD has received the EcoVadis silver certificate following the assessment carried out by the EcoVadis rating agency. The company obtained 68 points out of 100, an improving with respect to previous years and achieving a score well above the average for the sector.

to maximise energy saving, and on the other hand, the Nordac ecobox with which the customer can draw up an energy absorption balance of the existing systems and consequently evaluate the best technology to adopt».

Cornerstones of the offer. Nord DriveSystems’ point of strength is the modularity of the offer, including gearboxes, synchronous and asynchronous motors and integrated drive solutions that cover the various application needs.

«In this edition – Veri continues – we have put the spotlight also on the Nordac on platform, the newly developed drive which here in the fair we are presenting in the version with up to 3 kW of power so as to cover all

possible intralogistics and handling applications ». The main features of the Nordac on range include the extremely compact dimensions and the multi-protocol Ethernet control platforms.

Compared to 2023, the company has expanded the portfolio in the field of inverters for the Nordac pro family of panels, now available for motors with a nominal power of from 0.25 to 22 kW for adapting to any type of application. Packaging is one of the key sectors most covered: “We are very close to secondary and tertiary packaging with integrated technologies designed for motion control and with all the reduction gear part, offering solutions combined with servomotors of all types » the manager concluded.

3. cyber® dynamic line
M.B.

Controlli di posizione e misura della pressione di halstrup walcher. M.C.C.

Una gamma completa

n halstrup-walcher realizza sistemi di posizionamento che automatizzano gli assi di cambio formato nelle macchine e attuatori meccatronici su misura, per supportare ogni tipo di movimento meccanico dove siano importanti robustezza, compattezza, silenziosità e precisione. «Tra gli ambiti di applicazione spiccano il beverage e in generale le linee di riempimento o di confezionamento anche con esigenze di sterilità» spiega il General Manager Dario Branchi. «La principale linea di prodotti riguarda il controllo di posizione, attraverso soluzioni che integrano motore, riduttore, encoder assoluto senza batteria e bus di comunicazione. L’obiettivo è controllare la posizione all’interno delle macchine automatiche in presenza di cambi formato, regolazioni di utensili e sensori che necessitano di spostamenti occasionali». Ampio spazio è stato dato anche ai sistemi di misura, di cui fanno parte i trasduttori e i calibratori di pressione accurati e affidabili, specie sui bassi campi, che rendono semplice la misura della pressione differenziale nelle camere bianche, ambienti confinati, impianti di trattamento aria e climatizzazione industriale e

halstrup walcher’s position controls and pressure measurement

A complete range

halstrup-walcher makes positioning systems that automate the format change axes in machines and customized mechatronic actuators, to support every type of mechanical movement in which robustness, compactness, silence and precision are important.

«The beverage sector and filling and packaging lines that also have sterility

anche nelle applicazioni più critiche come la misura indiretta della portata o nei contesti in cui si misura la pressione tra l’interno della macchina, dove avviene la lavorazione, e l’esterno per evitare contaminazioni del prodotto.

halstrup-walcher ha naturalmente posto particolare accento sul motion control «Abbiamo unito le due anime aziendali presentando lo stato dell’arte dei nostri prodotti con la linea di motori stepper PSD e la serie PSE, composta da motori

needs stand out among the areas of application» explains General Manager Dario Branchi. «The main line of products relates to position control, through solutions that integrate motor, gearbox, battery-free absolute encoders and communication buses.

The aim is to control the position inside automatic machines during format changes, and tool and sensor adjustments that require occasional movements».

Ample space is also given to measuring systems, including accurate and reliable pressure transducers and

brushless con funzioni specifiche basate sul posizionamento» conclude Branchi. «La linea dei sistemi di posizionamento con bus di campo integrato è quella su cui stiamo puntando molto, poiché uno dei più recenti trend di mercato indica chiaramente la spinta a sostituire assi normalmente regolati manualmente con sistemi automatizzati che riducono o annullano i margini di errore aumentando l’efficienza delle macchine e delle intere linee di produzione».

calibrators, especially on low fields, which simplify the measurement of differential pressure in cleanrooms, confined spaces, air treatment and industrial air conditioning systems and also in more problematic applications such as the indirect measurement of flow rate or in contexts where the pressure both inside the machine, where processing takes place, and outside, in order to avoid contamination of the product, is measured.

halstrup-walcher has naturally focused particular attention on motion control.

«We have combined the company’s

two souls, offering the state-of-the-art of our products with the PSD and PSE series stepper motors, composed of brushless motors with specific functions based on positioning» Branchi concludes. «We are focusing heavily on the line of positioning systems with integrated fieldbus, as one of the latest market trends clearly indicates the push to replace axes normally adjusted manually with automated systems that reduce or eliminate margins of error, increasing the efficiency of the machines and the entire production line».

In SMC la sostenibilità è uno stile aziendale. M.C.C.

Il wireless come opzione green

n SMC, grande player dell’automazione in Italia, mette la sostenibilità al centro della propria strategia progettuale e produttiva. Tra le novità, il completamento della gamma wireless ancora poco diffusa in Italia. «La visione sostenibile della nostra azienda si applica all’intero processo produttivo» dichiara Roberto Bevini, Key account manager in SMC. «Stiamo quindi riprogettando tutto in chiave di risparmio energetico, ottimizzazione degli spazi, riduzione di ingombri e peso. Non solo innovazione specifica di prodotto quindi, ma un approccio capace di intercettare le richieste del mercato, orientandole in senso sempre più sostenibile. Tra le proposte spiccano i nuovi componenti dell’attuazione elettrica, una divisione che sta crescendo molto in SMC. Movimentazione e attuazione elettrica sono infatti elementi centrali sia per la produzione sia per rispondere alle esigenze dei clienti, questo senza dimenticare che siamo i primi produttori di componenti pneumatiche per l’industria, sempre pronti a fornire soluzioni avanzate e innovative. In particolare, in SPS abbiamo spinto una soluzione con connessione wireless che, pur lanciata da tempo, ha visto un recente ampliamento di gamma. Il wireless, poco presente sul mercato italiano dove si amano ancora molto i cablaggi, è invece ormai ampiamente utilizzato e apprezzato in tutto il mondo. Specialmente in mercati dove l’elettronica è più diffusa, infatti, il wireless è ritenuto vantaggioso anche in termini di sostenibilità, vista la riduzione di materia prima come rame e plastica dei cablaggi e il generale efficientamento degli ingombri».

In SMC sustainability is a business approach

Wireless as a green option SMC, the leading operator in automation in Italy, puts sustainability in the centre of its design and production strategy. The completion of the wireless range, still insufficiently widespread in Italy, features among new developments. «Our company’s sustainable vision is applied within the entire production process» Roberto Bevini, Key account manager in SMC declares. «We are, therefore, redesigning everything with a view to energy saving, the optimisation of spaces, and reductions in size and weight. Not only product-specific innovation, therefore, but an approach which is

able to intercept market demands, orienting them in an increasingly sustainable direction. New electrical actuation components, a fastgrowing division in SMC, stand out among developments. Electrical movement and actuation are, in fact, crucial elements for both production and for meeting customer needs, without forgetting that we are a leading producer of pneumatic components for industry, always ready to supply advanced and innovative solutions. Specifically, in SPS we have promoted a solution with wireless connection which, although launched some time ago, has seen a recent expansion of the range. Wireless connection, not very common in the Italian market where wiring is still very popular, is instead

Iperconnessione e virtualizzazione: i pilastri di SEW-EURODRIVE

Dalla sinergia con Clevertech, ecco il PLC gestito interamente in cloud. D.M.

n L’automazione industriale si evolve e va in due direzioni fondamentali: iperconnessione e virtualizzazione. Sono i due concetti che SEW-EURODRIVE ha messo al centro del suo stand all’ultima edizione di SPS. L’azienda, multinazionale tedesca a carattere familiare presente in Italia dal 1968, con sede a Solaro (Milano), ha investito su soluzioni per la servitizzazione e la connettività, tenendo come punto fermo sostenibilità e ottimizzazione dei costi.

PLC virtualizzato. Dalla sinergia con Clevertech Group - leader mondiale per handling integrato e olistico con front, centre, end of line per linee di produzione di beni di consumo - è nato un sistema rivoluzionario con PLC virtualizzato per il settore produzione macchine per il packaging, in cui IT & OT (information technology e operational technology) si integrano e il controllo dei processi industriali viene completamente digitalizzato. Dopo aver già presentato la IOT Suite con manutenzione predittiva integrata nei sistemi, Clevertech e SEW hanno svelato in anteprima a SPS Italia la

now widely used and appreciated throughout the world. This is particularly so in markets where electronics is more widespread. Wireless is, in fact, considered beneficial also in sustainability terms, given the reduction of raw materials such as copper and plastic in the wiring and the general efficiency in the use of spaces».

Hyperconnection and virtualization: SEWEURODRIVE’s two pillars Synergy with Clevertech gives rise to a PLC entirely managed in cloud.

Industrial automation is evolving, and is going in two fundamental directions: hyperconnection and virtualization. These are the two concepts that

SEW-EURODRIVE focused on in its stand at the latest edition of SPS. The company, a family-run German multinational present in Italy since 1968 with a site in Solaro (Milan), has invested in solutions for servitization and connectivity, maintaining sustainability and cost optimization as cornerstones.

Virtualized PLC. The synergy created with Clevertech Group – global leader for integrated and holistic handling with front, centre, end-of-line for production lines of consumer goods – has given rise to a revolutionary system with virtualized PLC for the packaging machine production sector, in which IT & OT (information technology e operational technology) integrate and process control is

soluzione di PLC in Cloud, che consente una gestione flessibile e senza necessità di installazione di un quadro esterno di controllo. La virtualizzazione è la chiave per gestire una complessità sempre crescente attraverso interfacce unificate e customizzate per produttori e costruttori di macchine.

Dall’intralogistica alla manutenzione predittiva. Nello stand di SEW-EURODRIVE sono state valorizzate anche soluzioni innovative per l’intralogistica: E4Shuttle, progetto di Logistic Automation sviluppato con Eurofork per la movimentazione mobile di prodotto, è equipaggiato con la piattaforma modulare di automazione MOVI-C®, per soddisfare ogni esigenza della moderna Smart Factory.

L’isola robotizzata di GPI Group mostra invece un esempio di gestione intelligente dell’energia da parte di una macchina per l’imballaggio secondario del settore food grazie all’integrazione a bordo di PE-S Power and Energy Solutions, soluzione per la gestione intelligente dell’energia.

I visitatori hanno potuto visualizzare anche il funzionamento di DriveRadar e di APPredict 2.0, l’applicazione web-based che ridefinisce il concetto di manutenzione predittiva e che, grazie ai sensori wireless, permette di monitorare lo stato di salute dei componenti e prevedere i guasti, eliminando i fermi impianto imprevisti.

completely digitalized. After having already presented the IOT Suite with predictive maintenance integrated in the systems, at SPS Italia Clevertech and SEW unveiled in preview the PLC in Cloud solution, which allows for flexible management without requiring the installation of an external control panel. Virtualization is the key for machine manufacturers for managing ever-increasing complexity with unified and customised interfaces.

From intralogistics to predictive maintenance. Innovative solutions for intralogistics were also highlighted in SEW-EURODRIVE’s stand: E4Shuttle, the Logistic Automation project developed with Eurofork for the mobile product handling, is equipped with a MOVI-C®

Oriental Motor a grandi passi nella robotica

La storica azienda giapponese investe su soluzioni sempre più personalizzabili.

n Oriental Motor, azienda giapponese specialista nella produzione e nel commercio di prodotti per l’automazione, si è presentata a SPS con numerose novità. Con quasi 140 anni di esperienza e un’offerta che conta più di 50.000 prodotti, Oriental Motor è un’eccellenza riconosciuta nel settore. Tra le novità del 2024, spiccano il robot controller MRC01 e il software di programmazione dedicato, MRC Studio, che sono stati ideati con l’obiettivo di semplificare la progettazione e l’implementazione di robot sviluppati internamente dai clienti. Si punta in questo modo ad agevolare chi ha bisogno di robot progettati in base alle dimensioni delle macchine in uso in azienda. Importanti anche i servomotori della serie AZX, che utilizzano encoder assoluti meccanici multigiro, in grado di controllare la posizione su 1800 giri, con una risoluzione fino a 10mila impulsi giro. Sono disponibili modelli da 400 e da 600 watt.

Tra i prodotti di punta anche dei mini encoder da 1000 e 2000 impulsi giro, che possono essere montati su altri motori e quindi non necessariamente su quelli di produzione Oriental Motor.

La pinza dal tocco umano. Da segnalare anche la pinza elettrica a tre dita serie EH. Si tratta di una pinza per bracci robotici, utilizzabile ad esempio nel ‘pick and place’ e fornita di controlli di coppia per regolare la forza della presa. Il motore si avvicina al carico ad alta velocità e decelera appena prima di entrare in contatto con la superficie a bassa velocità: in questo modo la pinza è affidabile anche per oggetti fragili o deformabili come quelli in vetro e plastica.

Oriental Motor is making great strides in robotics

The historic Japanese company is investing in increasingly customisable solutions.

Oriental Motor, the Japanese company specialising in the production and sale of products for automation, took part in SPS with numerous new ideas. With almost 140 years of experience and an offer of over 50,000 products, Oriental Motor is a recognised excellence in the sector.

modular automation platform, to meet every need of the modern Smart Factory.

GPI Group’s robotic cell is, instead, an example of intelligent energy management by a machine for secondary packaging in the food sector, thanks to the on-board integration of PE-S Power and Energy Solutions, a solution for the intelligent management of energy. Visitors were also able to see the DriveRadar and APPredict 2.0 in operation, the web-based application that redefines the concept of predictive maintenance and which, thanks to wireless sensors, makes it possible to monitor the state of health of the components and to predict breakdowns, eliminating unexpected plant downtime.

The MRC01 robot controller and MRC Studio, the dedicated software programme, stand out among new developments for 2024, conceived with the aim of simplifying the design and implementation of robots developed internally by customers. The aim, therefore, is to facilitate those who need robots designed on the basis of the dimensions of the machines used in the company.

Also of great interest are the servomotors in the AZX series that use multi-turn mechanical absolute encoders, able to control the position at 1800 rpm, with a resolution of up to 10 thousand pulses per revolution. Models from 400 to 600 watts are available.

Key products also include the mini encoders with 1000 and 2000 pulses per revolution, which can be assembled on other motors and therefore not necessarily only on the ones produced by Oriental Motor.

The grip with a human touch

The EH series 3-finger type electric gripper is also worth mentioning. It’s a gripper for robotic arms, usable, for example, in ‘pick and place’ and equipped with torque controls to adjust grip strength. The motor approaches the load at high speed and decelerates just before entering into contact with the surface at low speed; in this way, the gripper is reliable also for fragile or deformable objects such as those made of glass and plastic.

Enti, aziende e associazioni citate su questo numero

AMBAFLEX BV 63

ASSOGRAFICI 10, 30 B

B&R AUTOMAZIONE IND. SRL 67

BECKHOFF AUTOMATION SRL 71

BONFIGLIOLI ITALIA SPA 69 C CLEVERTECH SPA 78

CLUSIT 45

COIM SPA 10

COMEK SRL 52

COMIECO CONS. NAZ. RECUPERO E

RICICLO IMBALLAGGI A BASE

CELLULOSICA 30

CONAI - CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI 30, 50

CONRAD ELECTRONIC ITALIA SRL 70

COSMETICA ITALIA 25

D

DATALOGIC SRL 72

EUROCELL SRL 57 EUROPEN 10, 60

EXPERT.AI 39 F

FEDERAZIONE CARTA E GRAFICA 10 FESTO SPA 68 G

GABRIELE BURATTI 2

GAMPACK SRL 54

GEFRAN SPA 70

GIFLEX 10

GS1 ITALY 50

GUALA CLOSURES SPA 34 H

HALSTRUP-WALCHER SRL 77

HIPAC SPA 65

DATASENSING SRL 72 E EASYFAIRS ITALIA SRL 8

I

ICO SRL - INDU. CARTONE

ONDULATO 35

ICOTEK ITALIA SRL 73

IFP PACKAGING SRL.................................60

IPACK IMA SRL 10

ISTITUTO ITALIANO

IMBALLAGGIO 16, 20, 21,25, 30

M

M.H. MATERIAL HANDLING SPA 65

MARCHESINI GROUP SPA.......................44

MESSE FRANKFURT ITALIA SRL 8, 66 MINEBEA INTEC ITALY SRL 58

MIRAGE 61

MONDI ITALIA SRL 20 N

NIELSEN ITALIA 50

NIMAX SPA 63

NORD DRIVESYSTEMS ITALIA 76

NÜRNBERGMESSE ITALIA SRL 53, 65 O

ORIENTAL MOTOR ITALIA SRL 79

P

P.R.L. TECNOSOFT 63

PILZ ITALIA SRL 45, 66

PR RUBINO SRL 64 R

ROCKWELL AUTOMATION SRL 74

ROSSINI SPA 10 S

SACMI PACKAGING SPA 34

SAES COATED FILMS SPA 53

SERVOTECNICA SPA 74

SEW-EURODRIVE S.A.S. 78

SIDEL SPA 34

SMC ITALIA SPA 78

SRC INGEGNERIA SRL 10 T

TECNO PACK SPA 60

TETRA LAVAL GROUP 34

TETRA PAK ITALIANA SPA 20

TICINOPLAST SPA 60 V

VALMATIC SRL 20

VISION TECH SRL 64 W

WITTENSTEIN SPA 75

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