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6/2013 GIUGNO 6,50€
THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
ISSN: 2037-2183
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Altech Srl Viale Alcide De Gasperi 72 20010 Bareggio (MI) - Italy Tel. +39 02 90363464 general@altech.it www.altech.it
Beckhoff Automation Srl Via L. Manara 2 20812 Limbiate (MB) - Italy Tel. +39-02.9945311 info@beckhoff.it www.beckhoff.it
Eaton Industries (Italy) Srl Via Giovanni XXIII 43 20090 Rodano (MI) - Italy Tel. + 39 02 959501 infoita@eaton.com www.eaton.eu
Green Material Sas Via Boccaccio 15/A 20123 Milano (MI) - Italy Tel. +39 02 8357209 commerciale@greenmaterial.it www.greenmaterial.it
Icat Adesivi Srl Via dell’Arbetraccio 6 06022 Fossato di Vico (PG) - Italy Tel. +39 075 914971 info@icat.it www.icat.it
Applicatori di etichette autoadesive e linerless, sistemi di etichettatura automatica, unità print & apply, sleeveratrici. Self-adhesive and linerless label applicators, automatic labeling systems, print & apply units, sleeving machinery.
Sistemi aperti per automazione con tecnologia PC based. Open automation systems based on PC Control technology.
Eaton garantisce che un’energia sicura, affidabile, efficiente, sia disponibile laddove è più necessaria. Eaton is dedicated to ensuring that reliable, efficient and safe power is available when it’s needed most.
Film biodegradabili, idrosolubili, film idrosolubili per termoformatura, materie plastiche idrosolubili in granuli e polvere. Biodegradable film, water soluble film, water soluble film for heatforming, water soluble plastic materials in granule and powder form.
Adesivi di nuova generazione per cartotecnica, imballaggio e confezionamento. New generation adhesives developed for paper-converting and packaging.
Idealplast di Ivano Sironi Via Vignazzola 117 20821 Meda (MB) Italy Tel. +39 0362 344841 idealplastpackaging@gmail.com www.idealplastpackaging.it Astucci, barattoli, scatole trasparenti in PET/PP/PVC. Transparent folding boxes in PET/PP/PVC.
Imball Center Srl V. S. Quasimodo 1/3 55023 Borgo a Mozzano Fraz. Diecimo Lucca - Italy Tel +39 0583 838 212 www.imballcenter.it www.termika.us Laminati per alimenti e buste termiche per medicale e agroalimentare. Packaging for food industries and insulated bag for pharmaceuticals and foods.
Manuli Stretch Group Via V. Pisani 22 20124 Milano - Italy Tel +39 02 6774141 info@manulistretch.com www.manulistretch.com
Microscan Lemelerberg 17 2402 ZN Alphen aan den Rijn - NL Tel. +39 3351806895 italiano@microscan.com www.microscan.com
Nordson Italia SpA Via Cassanese 224 Palazzo Tintoretto 20090 Segrate (MI) - Italy Tel. +39 02 216684 1 www.nordson.it www.nordson.com
Leader mondiali nella produzione di soluzioni per l’imballaggio (film estensibile, film alimentare, CPP, cappuccio elastico ecc.). World-leaders in the production of packaging solutions (stretch film, cling film, CPP, stretch hood etc.).
Soluzioni per lettura di codici a barre, sistemi di visione e illuminazione; rilevazione ID, tracciatura e controllo. Industrial barcode, machine vision and lighting solutions for track; trace and control.
Sistemi di incollaggio con adesivi termofusibili (hot melt) e con adesivo a freddo. Precision dispensing equipments for hot melt and cold glue applications.
P.R. di Rubino Attilio & C. Sas Via Masi 18 40011 Anzola dell’Emilia (BO) - Italy Tel. +39 051 733573 info@prrubino.it www.prrubino.it
PRB SpA Via I° Maggio, 3 - Z.i. Poggio Piccolo 40023 Castel Guelfo (BO) - Italy Tel. +39 0542 676811 info@prbspa.com www.prbspa.com
Robatech Italia Srl Via Lepanto 400 47521 Cesena (FC) - Italy Tel. +39 0547 631700 info@robatech.it www.robatech.it
Nastri per trasportatori semplici e speciali; nastri per trasportatori sincronizzati; cinghie piane e rivestimenti speciali a disegno. Belts for basic and special conveyors; belts for synchronised conveyors; flat timing belts and special custom coverings.
Macchine avvolgitrici, incartonatrici, wrap around, palettizzatori. Wrapping, winding, wrap-around and palletizing machines.
Sistemi di applicazione adesivi, impiegati nei processi di produzione, trasformazione, assemblaggio e packaging. Adhesives application systems for production, converting, assembling and packaging processes.
Tiber Pack Srl Via Dragoni 7 52037 Sansepolcro (AR) - Italy Tel. +39 0575 749829 info@tiberpack.com www.tiberpack.com
Verimec Srl Via Matilde Serao 27 20081 Abbiategrasso (MI) - Italy Tel. +39 0294960293 info@verimec.it www.verimec.it
Vision Tech Srl Via Verde 2/A 40012 Calderara di Reno (BO) - Italy Tel. +39 051 722957 info@vision-tech.it www.vision-tech.it
Linee complete di incartonamento (astuccio, cassa americana, wraparound, display-box, espositore&coperchio) e palettizzazione (portale, cartesiano, robot). Complete packaging lines (carton, RSC case, wrap-around, display-box, tray&lid) and palletizing systems (gantry, cartesian, robotic).
Capsule twist, macchine capsulatrici, scatole in banda stagnata general. Twist-off closures, capping machines, tin boxes.
Cinghie dentate per il trasporto sincronizzato; cinghie dentate per la trasmissione di potenza; nastri dentati per il trasporto sincrono. Toothed timing belts for synchronised conveying; toothed timing belts for power tranmission; toothed belts for synchronous conveying.
ServiceAir Srl Via G. Bonomelli 9 20811 Cesano Maderno (MB) - Italy Tel. +39 0362 552832, 0362 1780967 info@serviceair.it www.serviceair.it Vendita e assistenza tecnica pompe e acceleratori di vuoto, compressori, soffianti a canali laterali e ricambi originali. Sales and technical assistance vacuum pumps and booster for food packaging, compressors, side channel blowers and original spare-parts.
Zecchetti Srl - Divisione Logistica “Zmagazzini” Via Galileo Galilei 1/1A 42027 Montecchio Emilia (RE) - Italy Tel. 0522 867411 info@zecchetti.it www.zmagazzini.it Magazzini automatici, verticali e/o con traslo elevatore. Automatic, vertical warehouses and/or with warehousing carriers.
Segreteria SIMEI Via San Vittore al Teatro 3 20123 Milano - Italy Tel. +39 02 72222826 info@simei.it www.simei.it 25° salone internazionale dei prodotti e tecnologie per processo, imbottigliamento e confezionamento dei liquidi alimentari; Fiera MilanoRho, 12-16/11/2013. 25th international liquid food processing, bottling and packaging products show; Fiera Milano-Rho, 12-16/11/2013.
THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
ISSN: 2037-2183
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NUMERO 6 GIUGNO 2013
6/2013
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ACCELERATION
La poca attenzione all’evidenza dei fatti uongiorno a tutti, mi sentite bene? Questo è il classico preludio di qualsiasi incontro assembleare, fatto dal relatore per richiamare l’attenzione su quanto ha in animo di illustrare alla platea. Catturare l’attenzione del pubblico, comunicare fatti e valutazioni, stimolandolo a una riflessione, è sempre un’impresa. In particolare oggi, immersi come siamo in un flusso comunicativo che, per eccesso e ridondanza, è spesso vissuto come un inevitabile rumore di fondo. In questa babele di stimoli perduti, non trovano spazio neanche le evidenze, a dispetto del fatto che abbiano di per sè un qualche valore di oggettività; perché tutto, ormai, è esplicitazione di un’opinione, è puro esercizio di soggettività critica, se non riproposizione “belante” di luoghi comuni.
B
Ho avuto conferma di questo mio convincimento partecipando ai lavori dell'ultimo Congresso annuale Gifco, svoltosi a maggio a Baveno (VB), che ha toccato argomenti trasversali e presentato, in particolare in alcuni casi, analisi, dati e fatti ben costruiti, interessanti spunti da cui partire per una lettura di quanto sta accadendo e di quanto è necessario fare... In campo politico, grazie a Nando Pagnoncelli di Ipsos, che ha presentato l’analisi dei flussi elettorali (da notare quelli relativi al Movimento 5 Stelle, i cui elettori provengono per il 31% dal centro destra, il 30% dal centro sinistra, il 36% dall’astensione o dal nuovo voto) e dei macrofenomeni che hanno caratterizzato le elezioni politiche 2013. La sintesi di tabelle e grafici è, dati alla mano, “l’ineluttabilità” del governo Letta: «In sostanza siamo di fronte a uno scacchiere politico tripolare quasi equamente distribuito, con un quarto attore meno rilevante. I due grandi partiti modificano profondamente le loro costituencies. Non si tratta forse solo di governabilità, che pure è il tema che assilla tutti in questo momento, quanto di rappresentanza. Il tema della ricomposizione torna centrale». In ambito sociale, per quanto riguarda alcune problematiche poco considerate, ma di impatto deflagrante, come la sicurezza. Per capirci ecco un dato da cui partire: nel 2012, a fronte di 654mila infortuni sul lavoro, di cui 509 con esito mortale, pochi hanno a mente che nell’ambiente domestico sono avvenuti 4,5 milioni di infortuni di cui 8mila mortali. Un’enormità che ha spinto Vittorio Terriero di Ceper a impegnarsi nella promozione del pro-
getto Saftey Bridge «per il trasferimento della prevenzione rischi dagli ambienti di lavoro a quelli domestici, utilizzando coscienza, conoscenze e capacità di tutto il personale delle imprese». Nel contesto della sicurezza alimentare, in riferimento all’attuale normativa che sembra non dedicare sufficiente attenzione al ruolo dell’imballaggio per prodotti ortofrutticoli come potenziale veicolo di microrganismi patogeni e degradativi. È sufficiente dire - ha spiegato Rosalba Lanciotti, Università di Bologna - che, a fronte dell’aumento di tossinfezioni alimentari «l’analisi critica della letteratura indica l’assoluta mancanza di dati sul ruolo effettivo dell’imballaggio come sorgente di microrganismi negli alimenti», aprendo promettenti spazi per la ricerca e per una “diversa competizione” tra materiali e tipologie di imballaggi utilizzati in questo mercato. Per quanto riguarda il mondo dell’imballaggio, dove i dati forniti da Gifco, i cui associati rappresentano un po’ più del 90% del mercato, sono in tutto e per tutto esattamente quelli della produzione di cartone ondulato in Italia (eccetto, forse, per tipologie e quantità di carte usate, che sono stimate a campione). E allora al di là delle previsioni relative all’uscita dalla crisi - fin qui sistematicamente smentite - di sicuro c’è che nel 2012 la produzione di cartone ondulato è stata di 6,150 miliardi di metri quadrati, in flessione del 3,31% rispetto all’anno precedente e con un gap ancora significativo rispetto ai valori al top del 2007, che non è ipotizzabile colmare in 1 o 2 anni. In termini di tonnellate la diminuzione è stata del 3,88%, ma questo fatto è legato alla riduzione di grammatura media che sta progredendo anno dopo anno (lo 0,5% di differenza tra i due dati equivale, peraltro, a circa 20mila tonnellate di cartone in meno, ovvero la metà della produzione annua di uno stabilimento di media capacità). Ciononostante, secondo il presidente Piero Attoma «considerando l’andamento di altri comparti industriali, possiamo piangere con “un solo occhio”, grazie al fatto che serviamo in prevalenza il mercato degli alimentari e delle bevande. Inoltre i dati relativi al primo quadrimestre 2013 indicano una riduzione inferiore all’1%, aprendo qualche piccola speranza per il futuro». Come andrà nessuno lo può dire: di certo c’è solo che Attoma è stato riconfermato alla presidenza del Gifco almeno fino a maggio del 2014. In bocca al lupo
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Stefano Lavorini
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Behind the Cover Martina Angarano nasce a Trento il 1° maggio 1965. Dopo il liceo scientifico e gli studi presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Trento, appassionata di arte, si dedica alla fotografia, dapprima come autodidatta, in seguito frequentando alcuni corsi, in particolare di approfondimento degli aspetti espressivi e tecnici della fotografia di paesaggio naturale, urbano e architettonico. Partecipa alla mostra collettiva di indagine sul mondo della vite ospitata presso l’Azienda agricola Pojer e Sandri a Faedo di Trento, la Casa Campia a Revò, in Val di Non, e Palazzo Roccabruna a Trento. Dal 2010 fa parte della FIDA (Federazione Italiana degli Artisti di Trento) con la quale partecipa alle mostre collettive “Appunti di viaggio” (2010), allestita nell’area archeologica di Palazzo Lodron a Trento, “Non si va mai così lontano” (2012), realizzata al Grand Hotel Trento, e “Città visibili e invisibili” (2012), allestita presso il Palazzo della Regione a Trento. Take away
LA PAROLA DEL CRITICO Nelle composizioni di Martina Angarano, il primo impatto visivo ci suggerisce la presenza di una realtà “altra”, diversa da quella proposta. È questo il vero tema in tutte le opere fotografiche o particolarmente dove la fotografia è collegata al digitale, che permette, a mio parere, uno scatto in più nell’esprimere una realtà silenziosa composta più da assenze che da presenze. […]. Questo lato magico, nascosto, di
Angarano è una delle chiavi di lettura delle sue opere ed è quella che più la identifica anche in rapporto alla quantità infinita di immagini che quotidianamente ci vengono proposte. Questo mondo, per certi aspetti contraddittorio e privo di certezze, ha una grande suggestione determinata dalla luce e dal colore che molto spesso si possono collegare anche alla pittura tonale. Il mondo espresso è quindi indecifrabile come lo è la realtà che ci circonda nonostante il continuo progresso tecnico. Un di più è dato quindi da un accento poetico che, servendosi della tecnica, non può essere racchiuso nei limiti dalla stessa. (Aldo Pancheri) […] Sin dai titoli, l’artista esprime la sua esigenza di travalicare la referenzialità della fotografia di paesaggio per portare all’interno di essa un portato intimista che traghetta la città fotografata in una dimensione soggettiva e umanamente vissuta. Le fotografie della fotografa trentina ci invitano ad accedere a una dimensione sospesa nella quale i luoghi scelti come soggetti per gli scatti, pur svuotati della presenza umana, sembrano colmi di un significato che non è solo quello attribuito dall’artista ma anche quello a cui l’osservatore giunge entrandovi in contatto ed intessendo una relazione che supera la fisicità per farsi esperienza emotiva con il contesto. (Davide Francesco Rota)
Praga Rebirth
Punti di soluzione
Controcaos
Maurilia - la nostalgia del passato
Martina Angarano was born at Trento May 1st 1965. After attending the scientific lyceum and studies at the Faculty of Italian Literature and Philosophy of Trento, an art enthusiast, she dedicated herself to photography, at first self-taught, subsequently attending several courses, in particular going further into the expressive and technical aspects of natural, urban and architectural landscape. She took part at the collective show studying the world of the vine hosted at the Pojer and Sandri farm at Trento, the Casa Campia at Revò, in Val di Non, and Palazzo Roccabruna at Trento. Since 2010 she has been a member of FIDA (Federation of Italian Artists of Trento) with which she took part in the collective show “Appunti di viaggio” (2010) held in the archeological area of Palazzo Lodron at Trento, “Non si va mai così lontano”, (2012) held at the Grand Hotel Trento and “Città visibili e invisibili” (2012) held at the Palazzo della Regione at Trento.
Fading
Ghosts
A word from the critics In Martina Angarano’s compositions, the first visual impact suggests the presence of another reality, different to the one proposed. And this is the true theme in all her photographic works or particularly where photography is connected to digital, that enables, in my opinion, an additional potential in expressing a silent reality made up more of absences than of presences [….]. This hidden magical side of Angarono is one of the keys for reading her work and is what identifies it the most also in terms of the infinite quantities of images we are subjected to every day. This world, in certain ways contradictory and devoid of certainties, is of great beauty due to the light and color that can often be connected to tonal painting. The world expressed is an indecipherable one, like the reality that surrounds us, despite ongoing technological progress. An additional aspect is given by
the poetic accent that, using technology, cannot be confined within its own limits. (Aldo Pancheri). […] Right from the titles, the artist expresses her need to surpass the referentiality of landscape photography to bring an intimate approach to the same that ferries the photographed city to a subjective and humanly experienced dimension. The photographic work of the Trento based photographer invites us to access a suspended dimension in which the places chosen as well as the subjects of the photographs, even though devoid of human presence, appear full of a meaning that is not only that attributed by the artist but also that attained by the observer entering into contact and weaving a relationship with the same, that goes beyond the physical to become an emotional experience with the context. (Davide Francesco Rota)
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4/2013 9/2012 6/2013
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CONTENTS
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L’informazione continua su www.dativoweb.net
Contents 34 30
57
88
45
TechnoMemo FOCUS ON PACKOLOGY
85
2
Martina Angarano Behind the cover
8
Rubrica degli eventi passati Memorandum
Rubrica degli eventi futuri 10 Agenda Una K al gran completo Full presence at the com Alessandro Zaccarini 15 Pianeta Cina Premessa: il punto di vista dell’Altro Premise: the Other’s point of view
MATERIALS & MACHINERY 45
Food & Beverage La FFS che conquista la Cina (Benco Pack The FFS that has conquered China
47
News
51
Cosmopharma News
55
Multimarket News
57
LABELING & CODING 63
News
[ MARKETING & DESIGN ]
END OF LINE & HANDLING
Plinio Iascone 19 L’industria alimentare in Italia The food industry in Italy
69
Su misura e su richiesta (System SpA) Tailor-made and on demand
71
News
[ OSCAR & OSCAR ]
AUTOMATION & CONTROLS
24 Oscar dell’imballaggio 2013: i vincitori Packaging Oscar 2013: the winners
73
Cooperare oltre la tecnologia (Cama Group - Rockwell Autom.) Cooperation that goes beyond technology
76
Convogliatori su piattaforma EtherCAT (Beckhoff) EtherCAT platform conveyors
27 Il pack che non esiste(va) (ACMAVOLPAK) The pack that needed to be invented
78
Sviluppare eccellenza (Schneider Electric) Developing excellence
28 Premi all’imballaggio per il vending Vending packaging award
83
Una squadra per il packaging (Siemens) A team for packaging
30 Cartoncini più leggeri, qualità superiore (Metsä Board) Paperboard: lighter weight, higher quality
87
Bosch Rexroth: L’esperto risponde Architetture con servo sistemi decentralizzati Bosch Rexroth: The expert replies Architecture with decentralised servo-systems
[ FACTS & FIGURES ]
88
Plinio Iascone 33 Considerazioni sugli imballaggi di vetro Considerations on glass packaging
Tappatura: ventata di futuro (Bosch Rexroth-CMI) Capping: wave of the future
93
Compatti, intuitivi, efficienti e robusti (Eaton) Compact, intuitive, efficient and robust
37 Simei
96
Sicurezza: il controllore fa la differenza (ReeR) Security: the controller that makes the difference
[ INDUSTRY & MANAGEMENT ]
98
Company index & Advertisers
[ MARKETING & DESIGN ]
41 2015: anno delle sinergie (Ipack-Ima) 2015: year of the synergies 42 Organizzare al meglio la produzione (Elabora) Organizing production (best)
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Pensando al consumatore (RPC Group) Consumers in mind
ItaliaImballaggio a Packology Hall A3 stand 167 6/13 • 5
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Hanno collaborato Traduzioni Coordinamento artisti Progetto grafico e impaginazione Fotolito e Stampa Numero
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Germany - P.Keppler Verlag GmbH & Co KG (VerpackungsRundschau) Industriestrasse 2 - 63150 Heusenstamm Tel.+49 6104 606322 - Fax +49/6104/606323 USA and Canada - Summit Publishing Company (Packaging World) Joe Angel One IBM Plaza/Suite 2401 330 N. Wabash Avenue, Chicago, IL 60611 Tel. +1 312/222-1010 - Fax +1 312/222-1310
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Ancora S.r.l. - via B. Crespi 30, 20159, Milano 6/2013 Giugno anno 20 Pubblicazione iscritta al n. 555 del Registro di Cancelleria del Tribunale di Milano in data 22/10/94 Iscrizione nel Registro degli Operatori della Comunicazione n. 4028
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Memorandum [
MEMORANDUM
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Piccola rubrica di eventi che hanno lasciato il segno. Da leggere.
RFID E MODA Il 15 marzo scorso, il laboratorio RFID Lab dell’Università degli Studi di Parma ha organizzato un workshop di aggiornamento sul progetto “RFID 4 fashion Certified”: un lavoro tuttora in corso, finalizzato a valutare e certificare le prestazioni ottenibili da device RFID progettati per utilizzo in ambito fashion. Al convegno hanno preso parte fornitori e utilizzatori della tecnologia: una ventina di grandi aziende del fashion italiano, che hanno condiviso aspettative e risultati relativi all’implementazione dell’RFID. Ospite d’eccezione, Kris Doane, ex RFID Project Manager di American Apparel, che ha documentato l’aumento delle vendite e la riduzione dei furti imputabili ai dipendenti, dovuto all’accuratezza inventariale e al controllo del replenishment. Altri temi caldi: anticontraffazione, tutela e privacy; efficienza dei processi di ricevimento, riassortimento, inventario e resi di fine stagione, gestione della logistica.
PALLET (EPAL) E SOSTENIBILITÀ Un convegno incentrato sul pallet EPAL, per definire le problematiche inerenti la movimentazione delle merci e discutere le strategie più idonee a ottimizzare la supply chain, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale. È stato organizzato il 5 aprile scorso, a Milano, da Assologistica insieme a Conlegno e Assoimballaggi. I principali interventi hanno fatto il punto sulle novità riguardanti le imprese che producono, riparano, selezionano e commercializzano pallet EPAL, a partire dalla riduzione del Contributo Ambientale Conai, in vigore dal 1 marzo 2013. Sono poi state illustrate case histories di successo e, nel corso di una tavola rotonda che ha coinvolto grandi attori della trasformazione, distribuzione e logistica dei beni di consumo, sono stati affrontati i punti di forza e le problematiche del sistema EPAL.
VINITALY: PIÙ VISITATORI Con 148.000 presenze (+6%), di cui 53.000 di operatori stranieri (+10%), Vinitaly 2013 (Verona, 7-10 aprile) rafforza la propria posizione fra le grandi fiere internazionali del vino. I visitatori (buyer da 120 paesi, fra cui i grandi mercati emergenti di Cina e Russia) hanno potuto contattare oltre 4.200 aziende espositrici provenienti da 20 nazioni diverse. Fortemente orientata all’export, Vinitaly ha messo in campo molte iniziative nelle principali economie di riferimento, parteciperà all’Expo 2015 con OperaWineExpo e, nel frattempo, rilancia Vinitaly International in Russia, Usa e Hong Kong. La prossima edizione, in programma dal 6 al 9 aprile 2014, vedrà l’esordio di VinitalyBio, dedicato ai vini certificati biologici.
HANNOVER MESSE CRESCE E RILANCIA IN ITALIA L’ultima Hannover Messe, ovvero la più grande fiera mondiale delle tecnologie industriali, organizzata da Deutsche Messe dall’8 al 12 aprile 2013, è stata animata da 6.550 espositori di 62 Paesi e circa 225.000 visitatori. La Integrated Industry è stato il tema conduttore di questa edizione, rubricata come la migliore degli ultimi dieci anni, che ha confermato il ruolo preminente dell’industria italiana, rappresentata da 530 espositori. L’eccellenza del Made in Italy si è imposta soprattutto in ambito Industrial Automation, e in particolare nell’MDA, il salone biennale della tecnica dell’azionamento e della fluidotecnica, dove si è respirato un clima di ottimismo e fiducia nel cambiamento. Sostenute da questo risultato, e convinte che a questo settore non basti un appuntamento biennale, Deutsche Messe e Fiera Milano allestiranno nel polo fieristico di Milano-Rho, dal 6 al 9 maggio 2014, la prima TPA ITALIA (www.tpa-italia.com). Settori di riferimento: oleoidraulica; pneumatica; azionamenti elettrici e automazione; trasmissioni meccaniche; misura, controllo, ausiliari e accessori; servizi.
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RFID AND FASHION Last March 15th, the RFID Lab at the University of Parma organized an update workshop on the “RFID 4 fashion Certified” project: still under way, aimed at valuing and certifying the possibilities of RFID devices designed for use in the fashion industry. Participating at the conference were suppliers and users of the technology: twenty or so large Italian fashion operators, who shared their expectations and experiences implementing RFID. The event featured a special guest in the person of Kris Doane, ex-RFID Project Manager for American Apparel, who documented the increase in sales and reduction in thefts attributable to employees, due to the system’s inventory accuracy and replenishment control. Other hot topics: anti-counterfeiture, protection and privacy; efficiency in collection, sorting, inventory and end of season returns, logistics management. (EPAL) PALLETS AND SUSTAINABILITY A conference entirely focused on EPAL pallets, in order to define the major issues at play in goods handling and discuss the most appropriate strategies for optimizing the supply chain, with particular attention dedicated to the environment. The event was held last April 5th in Milan, organized by Assologistica, together with Conlegno and Assoimballaggi. The main contributions highlighted news regarding concerns that produce, repair, select and market EPAL pallets, starting with the reduction of Conai’s environmental contribution, effective since March 1st, 2013. Case histories of success were then presented and, during the course of a round table discussion with major converters, distributors and consumer goods logistics specialists, the strengths and weaknesses of the EPAL system were addressed. VINITALY: VISITORS ON THE RISE With 148,000 visitors (+6%), 53,000 of which foreign operators (+10%), Vinitaly 2013 (Verona April 7th-10th) consolidates its place among large international wine fairs. The visitors (buyers from 120 countries, including large emerging markets like China and Russia) had the chance to interface with more than 4,200 exhibitor concerns from more than 20 different countries. Heavily oriented toward exports, Vinitaly organized many initiatives for the main target sectors and will participate at Expo 2014 with OperaWineExpo and, in the meantime, it re-launches as Vinitaly International, in Russia, the USA and Hong Kong. The next edition, scheduled for April 6th-9th 2014, will see the debut of VinitalyBio, dedicated to certified organic wines. HANNOVER MESSE GROWS AND RELAUNCHES IN ITALY The latest Hannover Messe, the largest global industrial technologies fair, organized by Deutsche Messe on April 8th-12th, 2013, opened its doors to 6,550 exhibitors from 62 countries and approximately 225,000 visitors. Integrated Industry, in which Italian industry has played a prominent role, was the theme of this edition, hailed as the best in a decade. The excellence of Made in Italy has come to the fore especially in the field of industrial automation, and in particular at MDA, the biennial showcasing drives and fluidotechnics, at which the air was filled with optimism and trust in change. On the strength of these results, and convinced that for this sector a biennial event is not enough, Deutsche Messe and Fiera Milano will hold, in the Milano-Rho center, May 6th-9th 2014, the first TPA ITALIA (www.tpa-italia.com). Target sectors: hydraulics; pneumatics; electric drive systems and automation; mechanical transmissions; measure, control, devices and accessories; services.
Agenda Rubrica degli eventi futuri: fiere, conferenze, convegni in Italia e nel mondo. Da ricordare. 9-11 settembre 2013, Parigi (F)
EVENTS & SHOWS Total (Pakex/The PPMA Show/Interphex) - Processing & packaging) 4-6/6/2013 Birmingham (UK) www.totalexhibition.com mcT Strumenti di Visione e Tracciabilità Conference & exhibition 6/6/2013 Bologna (I) www.eiomfiere.it/mct_visione_ tracciabilita Packology Packaging & processing 11-14/6/2013 Rimini (I) www.packologyexpo.com Techtextil Technical textiles & nonwovens 11-13/6/2013 Frankfurt (D) www.techtextil.messefrankfurt .com Graphitec Printing industry 11-14/6/2013 Paris (F) www.graphitec.com Pack & Gift Packaging, promotional gifts & CRM solutions 12-13/6/2013 Paris (F) www.packandgift.com Beauty Eurasia Cosmetics, beauty, packaging & private label 13-15/6/2013 Istanbul (TR) www.beautyeurasia.com Rosupak Packaging industry 18-21/6/2013 Moscow (RUS) www.rosupak.ru Tecniche per il visual merchandising Trade marketing course 20/6/2013 Milano (I) www.popai.it Fespa 2013 Digital print 25-29/6/2013 London (UK) www.fespadigital.com Pack Print International Packaging & printing 28-31/8/2013 Bangkok (T) www.pack-print.de
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Asia Fruit Logistica Fruit & vegetable marketing 4-6/9/2013 Hong Kong (PRC) www.asiafruitlogistica.com Beyond Beauty Events Cosmeeting Paris & Creative Beauty Paris 9-11/9/2013 Paris (F) www.beyondbeautyevents.com Eurasia Packaging Istanbul Packaging industry 12-15/9/2013 Istanbul (TR) www.packagingfair.com Drinktec Beverage technology 16-20/9/2013 Munich (D) www.drinktec.com Pack Expo Las Vegas Packaging & processing technologies 23-25/9/2013 Las Vegas, Nevada (USA) www.packexpo.com Labelexpo Europe Labeling 24-27/9/2013 Bruxelles (B) www.labelexpo-europe.com FachPack Packaging, printing & logistics 24-26/9/2013 Nürnberg (D) www.fachpack.de Macfrut Fruit & vegetables 25-27/9/2013 Cesena (I) www.macfrut.com RadTech Europe conference & exhibition UV/EB curing industry 15-17/10/2013 Basel (CH) www.europeancoatings.com/radtech K 2013 Plastics & rubber 16-23/10/2013 Düsseldorf (D) www.k-online.de Fefco Technical Seminar 2013 Corrugated board industry 22-24/10/2013 Copenhagen (DK) www.fefco.org Mecha-tronika Mechatronics, controls, automation, embedded electronics 23-26/10/2013 Milano Rho (I) www.mechatronika.it
Beyond Beauty Events Si svolge subito dopo la pausa estiva, è dedicato al mondo della Bellezza e rappresenta, ormai da 10 anni, l’appuntamento parigino del settore. Sotto il marchio Beyond Beauty Events si svolgono due saloni contemporanei e contigui, dedicati a cosmetici e profumi (Cosmeeting) e materie prime, imballaggio e servizi in conto terzi (Creative). Organizzato da Itec France insieme a Informa Exhibitions, l’evento si propone come vetrina di innovazione e trampolino di lancio per i nuovi prodotti e le nuove realtà che si affacciano sulla scena internazionale. Creativo esso stesso nella concezione e nelle modalità di proposta di prodotti e contenuti, mette in campo circa 350 espositori di cui 200, su oltre 3.000 mq, nell’area dedicata ai produttori di packaging, ingredienti e materie prime, private label, macchine e servizi a sostegno del business.
25-27 settembre 2013, Cesena
Macfrut, fiera di filiera Si svolge a fine settembre ed è orientata ai nuovi mercati, la prossima edizione di Macfrut (Cesena Fiere), forte dell’adesione di imprese leader nei vari comparti e dell’identità di fiera dell’intera filiera ortofrutticola, dalle sementi agli imballaggi. Punta, inoltre, ancor più decisamente, sulla presenza di operatori esteri, soprattutto del Mediterraneo (Malta, Tunisia, Marocco, Algeria e Turchia), ma anche di Brasile e Argentina, Cina e, nell’Est Europa, Russia, Polonia e Ucraina. Accanto ai produttori di frutta e verdura, dunque, esporranno imprese della GDO italiana e internazionale, rappresentanti della IV e V gamma, sementieri, trasformatori e aziende della “catena del freddo”, il mondo del biologico, i programmi di educazione alimentare per le scuole e le Regioni a più alta vocazione ortofrutticola. Da non trascurare, infine, le iniziative collaterali (ma non secondarie), a partire dai convegni e dall’ “Oscar Macfrut” all’innovazione di prodotto e di processo. September 9th to 11th 2013, Paris (F)
September 25th to 27th 2013, Cesena
Beyond Beauty Events It takes place immediately after the summer break, is dedicated to the world of Beauty and for 10 years now has constituted the key Parisian rendezvous for the sector. Under the brand Beyond Beauty Events two shows will be held at the same time, dedicated to cosmetics and perfumes (Cosmeeting) and raw materials, packaging and services on contract (Creative). Organized by Itec France together with Informa Exhibitions, the event aims to showcase innovation and act as a launching pad for new products and new concerns debuting on the international scene. Creative itself in its concept and mode of proposing products and content, it fields around 350 exhibitors, including 200 covering 3,000 square meters of floorspace in the area dedicated to packaging, ingredients and raw materials producers, private labels, machines and services in support of the business.
Macfrut, sector fair The coming edition of Macfrut, bolstered by the accession of leading enterprises in the various sectors and the identity as fair for the entire fresh produce marketing chain, from seed to packaging, will be geared to the new markets. It also evermore significantly heralds the presence of foreign operators, especially from the Mediterranean (Malta, Tunisia, Morocco, Algeria and Turkey), but also from Brazil and Argentina, China and - in Eastern Europe - Russia, Poland and the Ukraine. Hence, alongside fresh produce growers, exhibitors include companies serving the largescale retail trade, representatives of processed and packed fresh produce, seed producers, processors and companies in the "cold chain", the organic world, nutritional education programs for schools and the Regions with the highest fresh produce vocation. Lastly, not to be overlooked, the side events, ranging from conferences and the '"Macfrut Oscar” to product and process innovation.
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AGENDA
] 16-23 ottobre 2013, Düsseldorf (D)
EVENTS & SHOWS Luxe Pack Monaco Luxury packaging 23-25/10/2013 Montecarlo (MC) www.luxepack.com Ecomondo Materials and energy recovery & sustainable development 6-9/11/2013 Rimini (I) www.ecomondo.com The Big Packaging show Packaging machinery and materials, processing equipment & raw materials 10-13/11/2013 Riyadh (KSA) www.bigpackagingshow.com Simei Enological & bottling equipment 12-16/11/2013 Milano Rho (I) www.simei.it Safe Food Tech Food safety technologies 26-28/11/2013 Milano Rho (I) www.safe-food.it GLAFCO Global aluminium foil roller conference 15-17/1/2014 Dubai (UAE) www.global-alufoil.org PCD + ADF Packaging for perfume, cosmetics & design + Aerosol & dispensing forum 5-6/2/2014 Paris (F) www.pcd-congress.com www.aerosol-forum.com Food & drink technology Africa Beverage technology 18-19/3/2014 Johannesburg (ZA) www.fdt-africa.com Mecspe Technologies for innovation 27-29/3/2014 Parma (I) www.mecspe.com Cosmopack Cosmetics & perfumery packaging 10-13/4/2014 Bologna (I) www.cosmoprof.com Cosmoprof Cosmetics & perfumery industry 11-14/4/2014 Bologna (I) www.cosmoprof.com Interpack Processes & packaging 8-14/5/2014 Düsseldorf (D) www.interpack.com
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Xylexpo Woodworking technology & furniture supplies 13-17/5/2014 Milano Rho (I) www.xylexpo.com Cemat Intralogistics 19-23/5/2014 Hannover (D) www.hfitaly.com Automatica + Maintain Automation & mechatronics + Industrial maintenance 20-23/5/2014 Munich (D) www.automatica-munich.com Indoplas + Indopack + Indoprint Plastics, Packaging & Printing exhibitions 3-6/9/2014 Jakarta (ID) www.indoplas.com www.indopack.net www.indoprint.net East Afripack Processing, packaging & converting technologies 9-12/9/2014 Nairobi - Kenya (Eak) www.ipack-ima.com Interplas Plastics industry 30/9-2/10/2014 Birmingham (UK) www.britishplasticsshow.com Cibus Tec Food processing & packaging technology 28-31/10/2014 Parma (I) www.cibustec.it Pack Expo International Packaging technologies 2-5/11/2014 Chicago, Illinois (USA) www.packexpo.com Anuga FoodTec Food & beverage technologies 24-27/3/2015 Köln (D) www.koelnmesse.it/anugafoodtec Hispack Packaging machinery & equipment 21-24/4/2015 Barcelona (E) www.hispack.com Plast Plastic technology 5-9/5/2015 Milano Rho (I) www.plastonline.org Ipack-Ima Packaging machinery & equipment 19-23/5/2015 Milano Rho (I) www.ipackima.it
Una K al gran completo K come Kunststoff e come Kautschuk: “la” triennale della plastica e della gomma torna a Düsseldorf il prossimo ottobre con gli spazi espositivi (tutti i 19 padiglioni del comprensorio fieristico della città tedesca) esauriti già dal giugno 2012 grazie a una domanda in crescita. Esporranno circa 3.000 espositori di 60 paesi, in rappresentanza dei settori delle materie prime, dei semilavorati e delle macchine e attrezzature per le lavorazioni delle due categorie di materiali; la completezza dell’offerta, lungo l’intera filiera delle lavorazioni, rappresenta da sempre il principale punto di forza di K. Anche l’edizione 2013 della fiera registra una partecipazione particolarmente elevata di aziende provenienti da Germania, Italia (presente su 26.000 mq, come nel 2010), Austria, Svizzera e USA. Cresce inoltre, e in misura ancor più rilevante che in passato, lo spazio occupato dai produttori di area asiatica (+30% circa), principalmente di Cina, Taiwan e India. Infine - sottolineano gli organizzatori - “lievita” la partecipazione della Turchia, presente su circa 4.000 mq in crescita di 1.000 mq rispetto a tre anni fa, e tornano i produttori statunitensi, su circa 5.300 mq netti. Con una segnalazione di tendenza: se lo sviluppo del comparto a Est del mondo non suscita sorprese, in America del Nord inizia a evidenziarsi una meno ovvia controtendenza al reshoring, ovvero al “rientro” della produzione delocalizzata in precedenza. Il motivo, spiegano gli esperti, è che in Cina i salari aumentano fra il 15 e il 18% l’anno, gli incentivi fiscali si vanno esaurendo, i costi energetici sono elevati e le spese di trasporto crescono, erodendo in misura significativa i margini di profitto. Più servizio. Quest’anno Messe Düsseldorf ha incrementato e perfezionato i servizi online (anche mobile, grazie all’App dedicata). Dal sito si possono acquistare con sconti significativi il biglietto d’ingresso e quello dell’eventuale treno da altre città tedesche e, soprattutto, consultare il catalogo degli espositori e fissare appuntamenti online. È inoltre possibile avviare trattative commerciali anticipando agli interlocutori prescelti i dati salienti dei progetti di investimento che si intendono discutere in fiera. Aree espositive e iniziative speciali verranno dedicate a illustrare il tema della mobilità, gli ultimi risultati della ricerca scientifica, gli sviluppi nelle bioplastiche e nell’elettronica stampata. October 16th to 23rd 2013, Düsseldorf (D) Full presence at the coming K K for Kunststoff as well as Kautschuk, German for caoutchouc or natural rubber: "The" plastics and rubber triennial show will be back in Düsseldorf in October with all exhibition space (all 19 halls of the German city’s exhibition centre) sold out since June 2012 due to a growing demand. Some 3,000 exhibitors from 60 countries will be attending, representing the fields of raw materials, semi-finished products as well as processing machinery and equipment for the two categories of materials; completeness of the offer, along the entire supply chain of manufacturing, has always been the principal strongpoint of K. The 2013 edition of the fair also registers a particularly high participation of companies from Germany, Italy (with over 26,000 sqm of floorspace, as in 2010), Austria, Switzerland and the USA. Also growing, to an even more sizeable extent than in the past, the space occupied by Asian manufacturers (around +30%), mainly from China, Taiwan and India. Lastly - the organizers emphasized - Turkey's participation has "ballooned", covering a full 4,000 sqm, 1,000 sqm up on three years ago, and one is seeing the return of
the U.S. producers, covering around 5,300 sqm net of floorspace. With a trend indication: if the growth in the eastern segment of the world raises no surprise, in North America a less obvious contrast to reshoring, notably the "return" of previously delocated production, is becoming evident. The reason, experts say, is that in China wages are rising between 15 and 18% per year, tax incentives are running out, energy costs are high and transport costs are increasing, significantly eroding profit margins More service. This year Messe Düsseldorf has increased and improved online services (including mobile services, thanks to the dedicated App). Admission as well as train tickets from German cities can be bought on the fair website, and aboveall the exhibitors catalogue can be consulted while arranging meetings online. You can also enter into commercial negotiations anticipating the key features of the investment projects to be discussed at the fair with your negotiation partners. Exhibition areas and special initiatives will be devoted to illustrating the theme of mobility, the latest results of scientific research as well as developments in bioplastics and printed electronics.
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Pianeta Cina Fare affari nel Paese di Mezzo gestendo con efficacia i rapporti con rappresentanti, clienti, fornitori e collaboratori. A partire da questo fascicolo, ItaliaImballaggio propone una serie di informazioni e analisi (elaborate da Alessandro Zaccarini, esperto in relazioni d’affari italo-cinesi) sulle principali tattiche di negoziazione e i modi della relazione tipici di imprenditori e manager “locali”. Con i relativi consigli su come affrontare al meglio le trattative. PREMESSA: IL PUNTO DI VISTA DELL’ALTRO Fra le tante difficoltà che le imprese italiane (specialmente se medio-piccole) incontrano cercando di trarre vantaggio dalle straordinarie opportunità di business offerte dal mercato cinese, i metodi di negoziazione e, più in generale, il modo di relazionarsi con i clienti cinesi durante la discussione di un progetto, sono sicuramente tra le più difficili da superare. Prima di entrare nel vivo della materia, occorre tenere in debito conto alcune premesse per capire la mentalità e le “ragioni” dei nostri interlocutori orientali, e trovare dunque il modo di gestire una trattativa in maniera adeguata ed efficace. Anzitutto, occorre ricordare che ci troviamo in un contesto in cui opera un numero elevatissimo di fornitori, in aumento di anno in anno sull’onda di un’economia in crescita costante. I nostri potenziali clienti hanno dunque sempre a disposizione svariate opzioni di approvvigionamento fra cui scegliere, di volta in volta, quelle che offrono le condizioni più vantaggiose, sia sul piano commerciale che tecnologico. Aggressività. Questo, fra l’altro, alimenta una notevole aggressività nei buyer cinesi, consapevoli di poter sempre trovare un fornitore disposto ad accettare condizioni al ribasso pur di aggiudicarsi una fornitura. Inoltre, va chiarito che concludere una trattativa con criteri “win-win” - in cui ambo le parti sono soddisfatte e pensano di
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aver raggiunto i propri obiettivi - non è ciò a cui, per cultura e tradizione, aspirano i cinesi quando si siedono a un tavolo. Molto più spesso viene ricercata una soluzione win-lose, in cui aggiudicarsi il massimo delle condizioni favorevoli anche a scapito della controparte: in altre parole, è normale e non riprovevole fare di tutto per portare l’interlocutore ad accettare clausole a lui sfavorevoli, sia sul piano commerciale che tecnico. Esperienza. Un ruolo importante è giocato dal fatto che, in generale - ad esclusione di grosse ditte a partecipazione statale che risalgono al periodo maoista molte aziende cinesi sono estremamente giovani, nate per lo più negli anni Novanta se non dopo. Questo comporta un’oggettiva mancanza di esperienza: è difficile che un gruppo di manager cinesi, alle prese per la prima volta con l’acquisto di un determinato tipo di macchinari o prodotti, abbia un’idea precisa del prezzo o, meglio ancora, del rapporto costo/prestazione. In particolare, può darsi che fino a quel momento abbiano utilizzato solo prodotti di fabbricazione cinese, e quindi abbiano come unico riferimento prezzi e prestazioni di attrezzature locali, senza alcuna idea precisa dei costi e delle caratteristiche di prodotti simili in Europa. È anche possibile che stiano già usando macchine importate dall’Europa, ma saranno probabilmente di seconda mano e spesso acquistate tramite agenti cinesi specializzati nella compravendita di parti di impianti dismessi in Occidente.
CONTATTI: contact@adiuvo-china.com Alessandro Zaccarini, classe ‘69, milanese di nascita, vive da oltre dieci anni a Pechino, dove collabora con imprese locali e straniere come manager “a tempo” e consulente in materia di rapporti di lavoro. Laureato in ingegneria meccanica al Politecnico di Milano, con specializzazione in ingegneria automobilistica all'Università di Stoccarda, ha studiato Storia dell’economia cinese presso l’Università di Cambridge (UK) e la Peking University. Dopo gli studi ha lavorato, inizialmente come PM e poi come general manager in alcune grandi imprese dei settori automotive, chimico, meccanico e delle macchine per il confezionamento, di stanza in Germania e quindi in Corea del Sud e Giappone (per 4 anni) e, dal ‘03, in Cina. Oltre all’italiano, parla e scrive correntemente tedesco, inglese e cinese. Alessandro Zaccarini, born in 1969 in Milan, has lived for over ten years in Peking, where he works with local and foreign companies as an interim manager and consultant in the field of employee relations. Having earned his degree in mechanical engineering at the Politecnico di Milano, followed by a specialization in automotive engineering at the University of Stuttgart, he studied Chinese economic history at Cambridge (UK) and Peking University. After his studies, he first worked as a project manager, then as a general manager, for some major enterprises in the automotive, chemical, mechanical and packaging machinery sectors, at posts held in Germany, South Korea, Japan (for 4 years) and, since ’03, in China. In addition to Italian, he speaks and writes fluent German, English and Chinese.
Anche in questo caso, l’unico criterio di paragone dei nostri interlocutori saranno dei macchinari molto vecchi - spesso degli anni 70 - e quindi assai lontani, da tutti i punti di vista, dagli attuali. Punti di riferimento. È utile ricordare che i cittadini cinesi, in generale, non sono del tutto consapevoli del prezzo e del valore delle merci straniere e che i produttori occidentali ne hanno spesso approfittato: in Cina le automobili e gli abiti, i computer e l’elettronica di marca, i ristoranti e i servizi sono molto più cari che in Europa. Ma ora, con l’aumento dei viaggi e delle occasioni di interazione con stranieri, i consumatori iniziano a render-
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PIANETA CINA
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scrizione sfalsata della commessa o delle reali esigenze del committente non deriva necessariamente dal desiderio di ingannare il fornitore. Molto spesso è frutto di un approccio top-down del management cinese, dove il consiglio di amministrazione o il governo locale che decide le strategie della ditta hanno stabilito obiettivi poco realistici, che sfociano in numeri ottimistici.
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si conto della disparità di trattamento, come mostra la recente “marcia indietro” di Apple, costretta a scusarsi pubblicamente quando si è scoperto che in Cina la garanzia dei suoi prodotti era più breve, e questo nonostante prezzi tra i più alti al mondo. Nulla di strano, dunque, che la mancanza di riferimenti sommata alla consapevolezza, o alla sensazione, di subire spesso condizioni sfavorevoli quando acquistano prodotti stranieri (non solo i beni sono più cari ma spesso anche sovradimensionati rispetto alle esigenze effettive dell’utilizzatore), fa sì che il team cinese spesso approcci la contrattazione con target, per esempio di prezzo, assolutamente al di fuori delle logiche di mercato europee e si concentri - spesso in maniera irragionevole - sul raggiungimento di sconti e condizioni commerciali che al fornitore europeo possono sembrare destituiti di qualsiasi fondamento. Questo chiarito, esaminiamo ora alcune fra le tattiche più frequenti messe in campo da un team cinese.
TATTICA NUMERO 1. Esagerare, in positivo o in negativo, le caratteristiche del progetto di cui si sta discutendo. Consiste nel descrivere un progetto in modo lontano dalla realtà, o gonfiando determinati numeri per renderlo più appetibile o, al contrario, riducendone la portata effettiva per poi, una volta raggiunta un’offerta soddisfacente, mettere sul piatto le sue vere dimensioni e quindi rilanciare, chiedendo condizioni anco-
ra più favorevoli. Ecco qualche esempio: a) il nostro potenziale cliente ci chiede una quotazione sulla base di una fornitura di 200.000 pezzi all’anno, quando in realtà il suo fabbisogno non supererà le 50.000 unità annue; b) chiede un prezzo di favore per la prima fornitura dichiarando che per quelle successive sarà disposto ad accettarne uno superiore, ma in realtà di forniture non ce ne saranno altre; c) ci chiede di acquistare delle macchine sotto costo assicurando che il tutto verrà pareggiato con gli ordini di parti di ricambio, ma queste verranno invece comprate low cost da fornitori cinesi; d) si discute un’offerta basata sulla fornitura di un numero minimo di prodotti o di una singola macchina ma, dopo svariati round di negoziazione in cui siete stati costretti a ridurre il prezzo o a concedere condizioni commerciali o tecniche molto vicine alla vostra bottom line, il cliente cinese vi informa che non vuole acquistare una macchina ma quattro, e a questo punto si aspetta condizioni ancora più favorevoli (che difficilmente sarete in grado di accordare in quanto avete già concesso tutto il possibile); e) si discute della commessa di un prodotto semplice (un macchinario poco sofisticato) ma, una volta raggiunta la vostra bottom line, il cliente vi chiede una fornitura tecnologicamente più avanzata, rifiutandosi però di corrispondere la differenza di valore. Le contromosse Nel valutare questi comportamenti, dovete innanzitutto considerare che una de-
Anzitutto informarsi. In generale, l’approccio corretto a queste modalità di negoziazione è di informarsi bene sulla natura del progetto, raccogliendo dati non solo dal cliente ma anche e soprattutto da elementi terzi come agenti, concorrenti, studi di mercato e valutazioni di consulenti. Se alla fine vi siete fatti l’idea che le condizioni prospettate dalla vostra controparte non siano realistiche, dovete comunque evitare con cura di manifestare dubbi o, peggio ancora, di mettere esplicitamente in discussione la buona fede dell’interlocutore. Al contrario, vi mostrerete sempre positivi e interessati a concludere l’affare: un atteggiamento aggressivo (o peggio ancora arrogante o supponente) non viene letto come sicurezza nelle vostre competenze ma come desiderio di ribaltare i ruoli tradizionali del rapporto cliente-fornitore. È in questo contesto positivo che potrete, nel corso della trattativa, amichevolmente rifiutare di accettare determinate condizioni, oppure sostenere che la vostra offerta è modellata sulle direttive del cliente quando, in realtà (ma non è certo il caso di dichiararlo) l’avete elaborata tenendo conto di parametri più realistici. Margini. Date le premesse, è fondamentale mantenere nel corso dell’intera trattativa un margine di negoziazione che vi permetta di salvaguardarne la redditività, o perlomeno l’interesse, anche nel peggiore degli scenari possibili e anche dopo aver già fatto un certo numero di concessioni. Come abbiamo visto, infatti, gli interlocutori cinesi spesso non sono orientati a lasciare margini di profitto alla controporte ma cercano di trarre dalla negoziazione il maggior beneficio possibile per se stessi, anche se ciò compromette la relazione a lungo termine col fornitore. Che deve quindi aver ben chiaro a che punto della trattativa e a quali condizioni il progetto perda di interesse.
Sul prossimo numero di ItaliaImballaggio vedremo come affrontare le opacità della struttura e della suddivisione di responsabilità, tipiche delle imprese cinesi.
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econdo l’analisi messa a punto da Federalimentare, nel 2012 il comparto food è riuscito a contenere gli effetti negativi della crisi economica a livello europeo e nazionale (in Italia, in particolare, la flessione produttiva del settore si è limitata all’1,4%). Il risultato complessivo è stato reso possibile dai buoni numeri dell’export (+8%), che continua di fatto a rappresentare un’importante e redditizia “valvola di sfogo”. Nel 2012, infatti, il valore delle esportazioni italiane ha toccato i 24,8 miliardi di euro (19% del fatturato globale); mentre in Germania, Spagna e Francia si è evidenziata un’incidenza superiore rispetto ai fatturati dell’industria manifatturiera, il nostro Paese non riesce a fare di più, a causa dell’estrema frammentazione del settore food, composto da innumerevoli piccole aziende e dalla contrazione globale dei consumi interni pari al 3%. Altra barriera alla crescita, in questo senso, sta nel fatto che le società italiane della grande distribuzione non hanno un assetto internazionale (nemmeno europeo). La ridotta capacità di acquisto delle famiglie italiane ha penalizzato in modo pesante un settore che gioca la propria identità e la propria immagine sulla qualità, oltre a detenere il record UE per numero di prodotti e denominazione garantita, con oltre 210 unità
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Struttura e dinamiche del mercato, con un approfondimento sulle modalità di confezionamento dei prodotti alimentari, bevande escluse, sulla base dell’analisi dei ventidue settori monitorati dall’Istituto Italiano Imballaggio.
Plinio Iascone
riconosciute DOP e IGP e 530 tipologie di prodotti nel settore “vino”. Sempre secondo Federalimentare, però, anche nell’attuale difficile momento congiunturale, l’industria del food nazionale è riuscita a contenere i prezzi dei prodotti, confermando così il proprio ruolo “calmieratore”: le dinamiche dei prezzi alimentari al consumo sono state infatti inferiori all’inflazione. Nel 2012 l’industria alimentare paga però un prezzo sempre più alto dato che, alla recessione dei consumi nazionali, si aggiungono sfide sempre più ardue sui mercato esteri. Secondo valutazioni del Centro studi di Federalimentare, nel 2012 il fatturato italiano ha raggiunto i 130 miliardi di euro, con un aumento del +2,3% sul 2011 legato esclusivamente all’effetto prezzi. Infatti la produzione in termini quantitativi è calata dell’1,4% sul-
The food industry in Italy Structure and dynamics of the market, with a focus on the mode of packaging of food products, beverages excluded, on the basis of the analysis of twenty-two areas monitored by the Istituto Italiano Imballaggio. Plinio Iascone
According to the analysis made by Federalimentare, in 2012 the food sector managed to contain the negative effects of the economic crisis at European and national level (in Italy, in particular, the decline in production in the sector was down to -1,4%). The overall result was enabled by good export figures (+8%), that continue to offer an important and
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profitable "safety valve". In 2012 indeed the value of Italian exports touched 24.8 billion euros (19% of total turnover); while in Germany, Spain and France rates are higher than the figures for the manufacturing industry, Italy can do little better, limited by the extreme fragmentation of the food sector, made up of countless small firms, as well as being affected by the overall
contraction in Italian domestic consumption, which is down 3%. Another barrier to growth along these lines lies in the fact that the large Italian retailers do not have an international structure (neither a European one). The reduced purchasing power of Italian households has heavily affected a sector that plays its own identity and image on quality, as well as holding the EU record for number of products and guaranteed denomination of origin, with more than 210 units recognised as GDO and PGI and 530 types of products in the “wine” sector. Also according to Federalimentare, however, even in the current difficult economic situation, the Italian food
industry has managed to contain prices, thus confirming its role as price dampener. Italian consumer food price trends were in fact below inflation. In 2012 the food industry paid an ever higher price since, added to the recession in domestic consumption, the segment is experiencing increasingly difficult challenges on the foreign markets. According to evaluations of the Federalimentare Study Centre, in 2012 Italian turnover reached 130 billion euros, an increase of 2.3% compared to 2011, exclusively accounted for by the rise in prices. In fact, production in terms of quantity has decreased by 1,4% on the previous year for the same number of
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Tabella 1 - Imballaggi utilizzati per confezionare e movimentare i prodotti dell'area food. Valori in t/000. Table 1 - Packaging used for containing and handling products in the food area. Figs. in 1/000. 2010 2011 2012 Imballaggi di acciaio 327 320 315 Steel packaging Imballaggi di alluminio 21 20 20,5 Aluminium packaging Imballaggi di plastica* 468 480 490 Plastic packaging* Imballaggi cellulosici** 1.174 1.174 1.160 Cellulose packaging** Imballaggi di vetro 641 648 640 Glass packaging Imballaggi di legno 85 85 84 Wood packaging Totale 2.716 2727 2709,5 Total Fonte/Source: I.I.I. banca dati/databanks *Compreso poliaccoppiati flessibili/Including flexible polylaminates **Compreso contenitori cellulosici accoppiati/Including laminated cellulose containers Fonte/Source: Istituto Italiano Imballaggio
l’anno precedente a parità di giornate lavorative. Va sottolineato comunque che, rispetto al livello di “picco” pre crisi del 2007, la produzione 2012 dell’industria alimentare nel suo complesso (food +bevande) cede solo 2,5% punti, a fronte dei 22,9 punti dell’intera industria manifatturiera nazionale.
CONFEZIONARE IL FOOD: I TREND Data la diversità delle voci merceologiche, il comparto presenta una significativa varietà di soluzioni di imballaggio. In questo ambito, il packaging continua a essere considerato un importante strumento di comunicazione verso i consumatori, e anche per questo motivo è contrassegnato da frequenti variazioni e cambiamenti. La movimentazione della produzione totale dei ventidue settori monitorati dall’Istituto Italiano Imballaggio in area alimentare ha comportato un impiego di circa 2.710.000 tonnellate di imballaggi nel 2012. Nel computo sono compresi sia gli imbal-
working days. It should be noted, however, that with respect to the "peak" level before the crisis of 2007, the 2012 production of the food industry as a whole (food +beverages) only dropped 2.5% points, compared to 22.9 points of the entire Italian manufacturing industry.
PACKAGING FOOD: THE TRENDS In line with the diversity of products, the segment shows a significant variety of packaging solutions. In this context, packaging continues to be considered an important tool for communication to consumers, and for this reason features frequent changes and variations. The total production throughput of the twenty-two sectors monitored by
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laggi a perdere che quelli a rendere, nonché i primari, i secondari e quelli da trasporto. Secondo una valutazione dell’Istituto Italiano Imballaggio il valore indicato equivale al 75% circa dell’impiego di imballaggi dell’intero settore “food”. Nel periodo antecedente le due recenti crisi dell’economia nazionale e internazionale, il trend di sviluppo dell’utilizzo di imballaggi era posizionato intorno all’1,5-1,8% medio annuo, mentre nel 2011 e 2012, complice la crisi economica che ha inciso negativamente in particolare sui consumi interni, si evidenzia un progressivo arretramento: -0,1% nel 2011 e -4,5% nel 2012. In genere il trend evolutivo del consumo di imballaggi è migliore rispetto all’evoluzione dell’area alimentare: -4,3% la produzione dei 22 settori monitorati e -1% l’impiego di imballaggi per confezionare i prodotti dei ventidue settori analizzati. La differenza è imputabile a diversi fattori: - aumento dei prodotti preconfezionati, come per esempio formaggi e salumi; - aumento dei prodotti ortofrutticoli freschi porzionati e confezionati (verdure IV e V gamma); - aumento delle mono porzioni, connesso alla maggiore diffusione di nuclei familiari composti da una sola persona. La riduzione della capacità comporta, in
the Italian packaging in the food area has resulted in the use of approximately 2,710,000 tons of packaging in 2012. The calculation includes both disposable as well as returnable packaging, covering primary, secondary and transport packaging. According to an assessment of the Istituto Italiano Imballaggio, this figure is equivalent to about 75% of the packaging used in the entire food sector. In the run-up to the two recent national and international economic crises, growth in the use of packaging was seen to be at an annual averaged of +1.5 to +1.8%, while in 2011 and 2012, due to the economic crisis that has in particular impacted Italian
genere, un maggior peso medio dell’imballaggio: sostituendo una qualsiasi confezione da 550 g di capacità con due da 250 g, il peso globale dell’imballo è superiore.
CONFEZIONARE IL FOOD: I MATERIALI
Profilo delle diverse filiere di imballaggi impiegati nel settore alimentare, in relazione al campione analizzato. Si evidenzia che: - un’attenta analisi dell’evoluzione del packaging-mix nei diversi settori monitorati evidenzia l’elevato dinamismo degli imballaggi primari. I loro frequenti cambiamenti derivano da diverse esigenze (il ricorso al packaging come strumento di marketing, la frequente immissione di nuovi prodotti che comporta una differenziazione continua, le richieste da parte del consumatore di prodotti e imballaggi con elevato contenuto di servizio); - resta prioritario, per un imballaggio destinato a contenere un alimento, garantirne la sicurezza sotto il profilo microbiologico, nonché la gradevolezza dal punto di vista sensoriale; - gli imballaggi secondari (cluster, astucci ecc.) sono strettamente correlati ai “primari” poiché costituiscono l’unità di vendita e
domestic consumption, a progressive downturn is seen: -0.1% in 2011 and -4.5% in 2012. In general the packaging consumption growth trend is better than the growth in the food area: 4.3% of the production of the 22 sectors monitored and -1% the use of packaging to pack products of the twenty-two sectors analysed. The difference is attributable to several factors: - increase in pre-packaged products, such as for example cheese and salami; - increase in fresh portioned and packaged produce (chosen, cut and washed as well as lightly processed ready-to-use produce). - increase of mono portions,
connected to the greater diffusion of households comprising a single person. The reduction in capacity, in theory, leads to a greater average weight of packaging: replacing any 550 g capacity pack with two 250 g packs, the overall weight of the packaging is higher.
PACKAGING FOOD: MATERIALS Profile of the various sectors of packaging used in the food industry, in relation to the sample analysed. It should be noted that: - careful analysis of the evolution of packaging-mix in the different sectors monitored highlights the high dynamism of primary packaging. Their frequent changes stem from different requirements (the use of
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quindi assolvono a un’importante funzione di comunicazione; - gli imballaggi terziari (esempio pallet e cassette di cartone ondulato, di legno e di plastica) soddisfano essenziali funzioni logistiche; Imballaggi cellulosici. Con uno share del 42,8% sul totale in peso degli imballaggi destinati al food, risultano i più utilizzati. In qualità di imballaggio da trasporto, il cartone ondulato è la principale tipologia, con una quota del 16% circa. Gli astucci pieghevoli rappresentano invece il 3,5%. Vasto il loro campo di impiego: prodotti da forno, pasta, surgelati, cluster per bevande ecc. Sacchi, sacchetti e incarti sono le altre tipologie afferenti alla famiglia dei cellulosici. In questo ambito, troviamo anche i poliaccoppiati rigidi cellulosici, utilizzati in molti settori, relativi in particolare alle conserve vegetali.
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Imballaggi di vetro. Imballaggio “storico” che continua ad avere ampia diffusione. Lo share di mercato si posiziona al 23,6%. In relazione all’area food, sono essenzialmente i vasi di vetro a fare la parte del leone (80% circa); il restante 20% è destinato alla produzione di bottiglie, utilizzate fondamentalmente nel settore dei derivati di pomidoro, ovvero passate e polpe. Imballaggi di plastica. Con uno share di mercato al 18%, presentano tipologie varie e variegate: film da trasporto, film da
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packaging as a marketing tool, the frequent introduction of new products that entails a continuous differentiation, the demands of the consumer products and packaging with high service content); - ensuring safety in microbiological terms, as well as pleasantness from the sensory point of view, remains a priority for a packaging intended to contain food; - secondary packaging (clusters, cases etc.) are closely related to "primary" because they constitute the sales unit and hence perform an important communicative function; - the tertiary packaging (eg pallets, corrugated cardboard, wood and plastic crates) meet the essential logistics functions;
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Cellulose packaging. With a share of 42.8% of the total weight of food packaging, they are the most used. As transport packaging, corrugated cardboard is the main type, with a share of approximately 16%. Folding cartons in turn account for 3.5% with a vast range of applications: bakery products, pasta, frozen foods, beverage clusters etc. Bags, pouches and wrappers are the other types belonging to the cellulose family. Here one also finds rigid polylaminates cellulose packaging, used in many areas, particularly in relation to vegetable preserves. Glass packaging. A timehonored form of packaging that continues to
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Tabella 2 - Produzione dei settori monitorati dall'Istituto Italiano Imballaggio nell’area food/bevande. Dati espressi in t/000. Table 2 - Production of sectors monitored by the Istituto Italiano Imballaggio in the food/beverage area. Figs. in t/000 2010 2011 2012 Yogurt 314 322 321 Yoghurt Farina 5788 5784 568 Flour Burro 139 102 103 Butter Formaggi 1065 1096 1091 Cheese Zucchero 500 508 495 Sugar Caffé 375 384 3901 Coffee Pane 2650 2700 2600 Bread Pasta 3259 3263 3275 Pasta Riso 878 972 900 Rice Prodotti da forno 1683 1743 1720 Bakery products Uova 837 - Eggs Carni fresche 1030 1050 1050 Fresh meat Ittici freschi 665 661 660 Fresh ichthyic Pizze asporto 275 302 332 Takeaway pizza Salumi 1177 1180 1180 Cold cut meats Sub totale 20.635 20.067 19.798 Sub total Surgelati 848 870 837 Frozen foods Legumi e frutta in scatola 470 460 458 Legumes and canned fruit Pomidoro 2684 2624 2456 Tomatoes Tonno 94 90 96 Tunafish Sardine e acciughe 10 9 9 Canned sardines in scatola and anchovies Carne in scatola 18 23 24 Canned meat Pet food 608 601 602 Petfood Totale conserve 3884 3807 3645 Total preserves Totale food 25.367 25.344 24.280 Total food Fonte/Source: Banca dati Istituto Italiano Imballaggio
incarto, contenitori, accessori, vaschette, sacchi e sacchetti, tubetti flessibili, bottiglie, secchielli e fusti. Prodotti da forno, paste alimentari, surgelati, salumi e caffè sono i settori di punta in termini di impiego degli imballaggi plastici. La grande famiglia degli imballaggi di plastica comprende anche le confezioni realizzate con i poliaccoppiati flessibi-
be used widely. The market share is positioned at 23.6%. In terms of food, glass jars essentially account for the lion's share (about 80%) the remaining 20% being covered by bottle production, used essentially in the area of tomato derivatives, namely puree and pulp. Plastic packaging. With a market share of 18%, there is much variety: transport and wrapping film, containers, accessories, trays, bags and pouches, flexible tubes, bottles, tubs and drums. Bakery products, pasta, frozen foods, cold cut meats and coffee are the leading sectors in terms of use of plastic packaging. The large family of plastic packaging also includes packaging made with
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li che, per le loro caratteristiche, svolgono un ruolo rilevante in ambito food. Il posizionamento degli imballaggi di plastica è in crescita tendenziale a seguito di un orientamento di mercato, che vede l’ampia diffusione degli alimenti preconfezionati da banco presso la D.M. Imballaggi di acciaio. Utilizzati con successo da due secoli, grazie alle continue innovazioni mantengono una buona posizione di mercato: sul totale degli imballaggi utilizzati in area alimentare, la loro quota è dell’11,6% circa, costituita da contenitori in banda stagnata di capacità sino a 50 kg, chiusure e fusti di acciaio non rivestito da 200 litri di capacità. Il settore delle conserve vegetali è il maggior utilizzatore di contenitori di banda stagnata (70%). Un’area a se stante è quella delle capsule twist off abbinate ai vasi di vetro. Per quanto riguarda i fusti di acciaio da 200 litri di capacità, vengono in prevalenza impiegati per i semilavorati delle conserve vegetali. Imballaggi di alluminio. Lo share di mer-
flexible polylaminates that, by their nature, play an important role in the field of food. The positioning of plastic packaging shows growth following a market orientation, which sees the wide dissemination of prepackaged food counter products in the large modern retail outlets. Steel packaging. Successfully used for two centuries, thanks to continuous innovations it maintain a good market position: the total area of the packaging used in food, steel packaging accounts for roughly 11.6%, consisting of tinplate containers with capacity up to 50 kg, closures and uncoated steel 200 litre capacity drums.
cato nell’area alimentare raggiunge l’1% circa. Se si prendesse però a riferimento il numero di unità di imballaggi utilizzati anziché il peso (l’alluminio è un materiale molto leggero, ancorché robusto), l’incidenza sul mercato sarebbe senza dubbio più alta. La gamma degli imballaggi in alluminio nel settore alimentare comprende scatolette per food (38%), chiusure (13%), vaschette e altro ricavato da foglio sottile (49%). Vengono impiegati per confezionare conserve ittiche, carne in scatola, pet food, piatti pronti, gastronomia… sia sotto forma di classiche scatolette che in qualità di vaschette o foglio sottile da incarto. Imballaggi di legno (pallet). In ambito food, ma con l’esclusione dell’ortofrutta fresca destinata al consumo (non presa in considerazione nella presente analisi), i pallet detengono una quota del 3%. È in atto un progressivo e sensibile aumento dei pallet di legno a rendere. Concorrente diretto del pallet di legno è quello di plastica, che tende a erodere spazi. Plinio Iascone Istituto Italiano Imballaggio
The canned vegetables sector is the largest user of tinplate containers (70%). An area in its own right is that of the twist-off capsules made for use with glass jars. The 200 litre capacity steel drums are mainly used for semi-finished vegetable preserves. Aluminium packaging. The market share in the food area reaches about 1%. If though instead of the weight the number of packaging units are considered (aluminum is very light albeit sturdy), the market share is considerably higher. The range of aluminum packaging in the food industry includes food cans (38%), closures (13%), trays and other items made from foil (49%). These are
used for packing ichthyic preserves, canned meat, petfood, ready meals, delicatessen products ... both in the form of classic tins as well as trays or wrapping foil. Wood packaging (pallets). In the food area, but excluding fresh produce for consumption (not taken into account in this analysis), the pallets have a market share of 3%. A progressive and noticeable increase in returnable wood pallets is seen to be underway. In direct competition the plastic pallet tends to erode wood pallet market spaces. Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio
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ACMAVOLPAK, a member of the Coesia Group, is a leading business in the development and commercialization of packaging machinery and integrated packaging solutions for the Fast-Moving Consumer Goods Industry, backed by a strong technological know-how in Flexible Pouch Form-Fill-Seal, Wrapping, Flow Wrapping, Bottle Filling and Tea bagging sectors. ACMAVOLPAK works constantly in partnership with its customers in co-creating and producing innovative packaging lines, in order to satisfy and even exceed their expectations.
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OSCAR & OSCAR
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CHI HA VINTO L’OSCAR E PERCHÉ Sostenibili, riciclabili, comunque belli e soprattutto possibili. L’Oscar dell’imballaggio parla la lingua dell’ambiente e premia i prodotti rappresentativi di quella corrente di pensiero che intende il packaging come espressione concreta di una progettualità sempre più responsabile. vincitori dell’edizione 2013 del premio organizzato dall’Istituto Italiano Imballaggio (quest’anno in collaborazione con Conai, ma con il consueto sostegno di IULM, Ipack-Ima e Politecnico di Milano-Scuola di design) sono stati proclamati a metà maggio allo Zelig, il moderno “tempio” del cabaret milanese. L’attrice Deborah Villa, chiamata sul palco a condurre la manifestazione, ha messo in campo un savoir-faire tutto particolare fatto di simpatia e ingenuità (intelligente), che ha conquistato i presenti. Il clima disteso e familiare, seppur non scevro di una certa ufficialità, ha offerto un’ottima occasione anche al presidente dell’III, Angelo Gerosa, di anticipare alcuni programmi futuri dell’Istituto, fra cui l’intenzione di coinvolgere maggiormente le associazioni dei consumatori, anche tramite i social network, nell’attività di promozione e comunicazione dell’imballaggio.
I
Non da meno, Roberto De Santis e Walter Facciotto (rispettivamente presidente e direttore di Conai) hanno parlato con sincero orgoglio del sistema nazionale di recupero e valorizzazione degli imballaggi, fra i migliori d’Europa e che in 15 anni di vita ha “portato” al nostro Paese benefici economici per 12 miliardi di euro. Perché, in fondo, promuovere l’innovazione anche tramite un sistema di regole legate alla sostenibilità vale. E vale tanto più perché diventa vero motore di sviluppo e crescita. Di seguito i vincitori nelle varie categorie e il parere espresso dai giurati dopo la valutazione dei packaging in concorso di cui, ricordiamo, abbiamo dato ampia notizia sul fascicolo n.5/2013 di ItaliaImballaggio e su dativoweb.net/it/contenuti/oscar-imballaggio-packaging-sostenibilita. English text: dativoweb.net/en/oscar-winners
Sezione Ambiente: Packaging per prodotti alimentari
Sezione Ambiente: Packaging per Bevande
Bigpaper Green
5 LW
Adige Commerciale Carta Srl e Bigpaper Italia Srl
P.E.T. Engineering Srl
Motivazioni della giuria Risparmio di materia prima, utilizzo di materiale riciclato e facilitazione dell’attività di riciclo sono i principi che hanno ispirato la progettazione della confezione per affettati Big Paper Green, costituita da carta 100% riciclata e film biodegradabile e compostabile. La confezione è richiudibile.
Motivazioni della giuria L’innovazione combinata della progettazione della preforma e del disegno della bottiglia permette un risparmio di 17,6 g di PET per ciascun contenitore, quasi il 22.5% rispetto alla media del peso dei contenitori da cinque litri attualmente in commercio. 5 LW è prodotto con il 50% di PET riciclato.
Sezione Ambiente: Packaging per la detergenza
co General
Sezione Ambiente: Packaging per il trasporto e la movimentazione
Skin pack
Henkel Italia SpA
Elica SpA
Motivazioni della giuria Per aver prodotto un flacone che rispetta i 4 requisiti previsti: minor quantità di materiale, uso del riciclato, ricadute sulla logistica e facilitazione delle attività di riciclo.
Motivazioni della giuria Un’adeguata progettazione della scatola in cartone ondulato, con particolari rinforzi laterali, ha permesso di eliminare le protezioni in polistirolo espanso, a favore di un semplice involucro protettivo. Meno materiale, materie prime seconde e ricadute positive in termini di logistica sono le conseguenze, con una riduzione del volume ingombro imballo del 32% e una saturazione dei mezzi di trasporto maggiore del 36%.
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Sezione Speciale Quality design
Ready meals Barilla R&G F.lli SpA
A voi non resta che attaccare.
Motivazioni della giuria Il packaging della linea “Ready Meals” di Barilla esprime qualità di dettaglio e offre plus di servizio al consumatore. Il sistema di vaschette a incastro consente di mantenere separati la pasta e il sugo durante la vita di scaffale. Una volta aperta la confezione, è molto agevole condire la pietanza, separando le vaschette con un semplice gesto. La fascia di cartoncino esterno riporta con chiarezza le informazioni riferite al prodotto e le istruzioni per il suo consumo.
Sezione Speciale: Tecnologia (ex aequo)
Green System Goglio SpA
Motivazioni della giuria Packaging per caffè interamente costituito solo da materiali e componenti biodegradabili. Biolaminato e valvola possono essere gettati congiuntamente nel bidone dell’umido, per biodegradarsi nell’arco di circa 180 giorni.
La gamma Wide Range di riavvolgitori e dispenser di etichette nasce dallo studio delle vostre esigenze e delle caratteristiche del vostro prodotto. Così, noi arriviamo a offrire soluzioni affidabili, durature e personalizza-
Sezione Speciale: Tecnologia ex aequo
Ecovà
te, anche nel costo: apparecchiature elettroniche ad hoc, software, servizi
Verallia Saint Gobain Vetri SpA
Motivazioni della giuria La gamma di bottiglie è realizzata con l’85% di vetro riciclato e vanta una riduzione del peso dei contenitori dal 10 al 30%, con un risparmio di circa 20.000 tonnellate di materia prima all’anno.
di montaggio e collaudo. E a voi non resta che dare l’ultimo tocco. Wide Range: a voi la soluzione.
Sezione Speciale: Comunicazione
Progetto Eco Green Acqua Minerale San Benedetto SpA
Motivazioni della giuria La linea “Eco Green” è caratterizzata da una forte identità “verde”, che differenzia il prodotto e lo rende riconoscibile a scaffale, e da una comunicazione che contribuisce a sensibilizzare i consumatori verso le questioni ambientali. I messaggi veicolati dal fardello e dal sistema di etichette valorizzano tutti gli interventi che l’azienda mette in campo per una maggiore sostenibilità degli imballaggi utilizzati, dalla compensazione del 100% delle emissioni di CO2, all’utilizzo fino al 30% di RPET sul formato da litro.
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Il pack che non esiste(va) DESIGN Ciascun prodotto (e ciascuna azienda) ha una personalità propria, unica e originale, che si esprime a tutta prima nella confezione. Il contributo di ACMAVOLPAK che, oltre a fornire macchine e sistemi completi di imballaggio, sviluppa nuovi packaging dalle forme e dalle funzionalità inedite. E le relative tecnologie. ar fronte a un’ampia serie di esigenze di confezionamento, non solo fornendo le macchine più efficaci e affidabili, ma anche affiancando l’utilizzatore nel progetto di nuovi tipi di packaging e sviluppando idee proprie di imballi inediti, arrivando fino alla messa a punto delle tecnologie necessarie per industrializzarli, accelerando così il time to market. È questa la filosofia di ACMAVOLPAK (Gruppo Coesia), costruttore di sistemi di confezionamento e imballaggio per prodotti alimentari e chimici, solidi o liquidi. L’obiettivo non è la ricerca della novità in sé, bensì individuare di volta in volta la soluzione più efficace per produrre packaging che risultino innovativi per forma, materiale e design, ma anche, al contempo, accattivanti, sicuri ed efficienti.
F
scelte in fatto di materiali e processi. La creazione del packaging deve seguire dunque l’evoluzione stessa del prodotto e lo storico costruttore di macchine, sulla base di una relazione pluridecennale con il mercato nei diversi ambiti merceologici, ha messo a punto un efficace servizio di co-design. Ma non solo. ACMAVOLPAK propone vari tipi di confezioni sviluppate internamente, arrivando a creare la tecnologia necessaria a realizzare sistemi o gruppi ad hoc, con risultati molto interessanti. Ecco tre casi di successo.
DESIGN E CO-DESIGN L’approccio al progetto, dunque, è pragmatico: non basta che un prodotto sia innovativo e attraente; deve poter essere industrializzato e confezionato in modo da rispettare le esigenze produttive, contenimento dei costi in primis, e la sostenibilità ambientale, con le conseguenti
Acma: Zip Top. È una confezione per prodotti solidi (chewingum, pastiglie e caramelle), dal design innovativo e funzionale, in grado di garantire semplicità d'utilizzo, igiene e conservazione ottimale del prodotto. Il packaging (foto 1 e 2) è studiato in modo che il contenuto non fuo-
The pack that needed to be invented DESIGN Each product (and each and every company) is one of a kind, a uniqueness aboveall expressed in the pack. The contribution of ACMAVOLPACK that, as well as supplying the machines and complete packaging systems, has designed new packaging of original shape and function as well as the relative technology.
Face up to an extensive array of packaging requirements. The company does not just offer customers the most efficient and reliable machines possible, but also assists them in actually designing the new types of packaging and developing the technologies required to industrialize production and speed up time to market. This is the philosophy of ACMAVOLPAK (Coesia group), builder of packaging and wrapping systems for food and chemical, solid or liquid products. The objective is not to seek novelty in
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itself, but rather to pinpoint the most effective solution to suit the given occasion in order to produce packaging that is innovative in form, material and design, but also at the same time appealing, safe and effective.
DESIGN AND CO-DESIGN The project approach is pragmatic: products do not just have to be innovative and appealing, they have to be industrialised and packaged according to certain production requirements, focusing for example
riesca dalla confezione e mantenga inalterate le proprietà, anche dopo l’apertura e il riutilizzo della scatola. Realizzato con un’unica fustella nel materiale di volta in volta richiesto, è una soluzione molto flessibile e con diverse possibilità di personalizzazione (ad esempio la disposizione del foro di dosaggio nella sezione stretta o in quella larga della struttura). Zip Top viene composto e riempito su una linea Acma costituita dall’astucciatrice FT301 (che può realizzare la fustella in formato Hingelid Pack, Zip Top, Flip Top o Shaker Box) e dalla cellofanatrice C301. Quest’ultima è in grado di garantire una saldatura ermetica Fin Seal, che richiede minime quantità di materiale e mantiene inalterato l’aspetto del packaging, assi-
on keeping costs down as well as on environmental safeguarding, for which companies are obliged to pay utmost attention in choosing environment-friendly materials and processes. For this reason, the packaging of a product goes handin-hand with the evolution of the same. Backed by decades of experience in a host of product areas, the company has devised an efficient and effective co-design service, but also an actual choice between various types of packages devised in-house; it develops tailormade systems or units to integrate current technologies to create a solution in the making. Here are some success stories. Acma’s Zip Top is used to package solid products (chewing gum and hard sweets). Its design is innovative
and functional and guarantees simplicity of use, hygiene and product preservation. The packaging (photo 1 and 2) has been designed so that the product cannot spill accidentally and so that its properties are preserved, even after the packet has been opened and used several times. Made from a single blank in the material demanded by the customer to suit the occasion, Zip Top is a flexible solution and can be customised in a variety of ways (for example by arranging the dispenser hole on the narrower or the wider part of the packet. Zip Top is processed by Acma’s line made up of the cartoning machine FT301 (that prepares the flat blank in different formats: Hinge-lid Pack, Zip Top, Flip Top or Shaker Box) and by the cellophane wrapping machine C301 which seals the packet
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MARKETING & DESIGN
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curando così una protezione perfetta del prodotto. Tra le aziende che hanno adottato questa soluzione figura la MC Neil per le sue gomme da masticare Nicorette. Realizzata in versione tamper evident/child proof, utilizza materiali accoppiati estremamente resistenti e un sistema di cellofanatura che ne garantisce l’ermeticità: caratteristiche che assicurano prestazioni comparabili a quelle di un blister. Volpak: Brickpouch. Combina i benefici delle confezioni flessibili e rigide o semi rigide questo packaging per prodotti liquidi (foto 3 e 4), che può essere riempito completamente ottimizzando i volumi e riducendo gli sprechi. La flessibilità del materiale di incarto rappresenta un vantaggio soprattutto nel caso di prodotti viscosi, di cui facilita l’handling rendendo inutile l’utilizzo di accessori quali spatole o altri utensili. I sistemi di termoformatura e riempimento della confezione, sviluppati espressamente da Volpak, rendono il Brickpouch ideale anche per prodotti schiumosi. Le HHFS della Volpak sfruttano una tecnologia brevettata che permette di formare la busta, inserire il tappo e riempire la confezione sulla stessa macchina. Il modello SP-170 BP consente, nella versione simplex, di creare confezioni con capacità da 25 ml a 1,5 litri al ritmo
exploiting the hermetic Fin Seal technology, that requires minimal quantities of material and does not alter the appearance of the packaging, also protecting the product perfectly. One of the companies that has chosen this solution is MC Neil, which uses it for Nicorette products. The package, which is sold in the tamper evident and childproof version, exploits extremely strong laminated materials and a cellophane wrapping system that guarantees a hermetic seal: These special features mean the package is as efficient as a blister pack. Volpak’s Brickpouch combines the benefits of a flexible pack with those of a rigid or semi-rigid one (photo 3 and 4), that can be filled right to the top, fully exploiting the whole volume
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di 60 pezzi/minuto (che raddoppiano nella versione duplex). Bardal, leader nella produzione e commercializzazione di olio per l’automotive, rappresenta un esempio utilizzatore eccellente; fra i vantaggi, di cui gode anche l’end user, figura uno smaltimento più agevole ed ecologico del contenitore vuoto. Volpak: DUOpouch. Si tratta di una soluzione flessibile (foto 5), pensata per liquidi alimentari come succhi di frutta, yogurt, latte e altri tipi di bevande e si caratterizza, rispetto a una busta comune, per la presenza di una cannuccia all’interno della confezione. Ergonomica, accattivante e pratica, garantisce massima igiene perché la cannuccia è integrata nella confezione e resta sigillata ermeticamente fino al momento dell’apertura, che avviene con un sistema a strappo assai pratico. DUOpouch può essere prodotta con una SP170 simplex o una SP220 duplex. La prima realizza confezioni di capacità fino a 1000 ml e raggiunge una velocità di 70 pz/min, mentre la seconda realizza buste con capacità massima di 350 ml e arriva a produrre fino a 140 DUOpouch al minuto. Questa confezione è già presente sul mercato, utilizzata da marchi di riferimento del beverage.
and cutting down in product waste. The flexibility of the wrapping material is especially advantageous for viscous products, because it facilitates handling without having to use accessories, such as spatulas or other tools. The filling conditions developed explicitly by Volpak make the Brickpouch perfect for foamy products too. Volpaks HHFS (Horizontal Form Film Seal) exploit a patented technology, allowing the same machine to form the pouch, insert the cap and fill the package. Model SP-170 BP in the “simplex” version is used for 250 ml to 1.5 L packages, at a rate of 60 pouches per minute, whereas the “duplex” version produces up to 120 pouches a minute. Bardhal, a leading automotive oil producer and trader, is an excellent example
Premi all’imballaggio per il vending Rinnovato l’appuntamento con il concorso organizzato da CONFIDA (Associazione Italiana Distribuzione Automatica) Packaging for Vending, indirizzato alle proposte di imballaggio utilizzate nel canale della distribuzione automatica e valutate secondo parametri tecnici e tecnologici, logistici e di gestione, di promozione e comunicazione. La premiazione è avvenuta in occasione di Vending Cruise 2013 (37 maggio), il più importante evento congressuale europeo del settore. Un vincitore assoluto e i premi speciali attribuiti per categorie con le motivazioni espresse dalla giuria.
PREMI SPECIALI Categoria Bevande e succhi Conserve Italia, Yoga bevande alla frutta bottiglia PET 250 Adeguato per forma e funzione. Emoziona il grande impatto del design e della comunicazione visiva. Il packaging valorizza la proposta complessiva presente nel distributore automatico.
of a company that has decided to take advantage of this solution; among the advantages enjoyed by the end user, one has an easier and more ecological disposal of the empty containers.
speed of 70 pcs min, while the latter is for pouches of a max of 350 ml and can produce up to 140 DUOpouches a minute. This pack is already present on the market in use by the big beverage brands.
Volpak’s DUOpouch is ergonomic, appealing and handy to use (photo 5), developed specifically for beverages such as fruit juice, yoghurt or other dairy based beverages. This flexible solution features a straw hermetically sealed inside the pack up, thus guaranteeing max hygiene, that is accessed on opening by way of a practical tearoff system. DUOpouch can be produced on an SP170 simplex or a SP220 duplex. The former creates 1000 ml capacity packs and reaches a
Vending packaging award Return of “Packaging for Vending”, the competition organized by CONFIDA (The Italian Vending Association), aimed at packaging proposals used in vending channels and rated according to technical and technological, logistical and management, promotional and communication parameters. The awards were handed out during the Vending Cruise 2013 (3rd-7th May), the most important European congress event of the sector, featuring one overall winner and special awards attributed per
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Categoria Snack Perfetti Van Melle Italia, Air Action Vigorsol (astuccio) Per forma, spazi occupati e modalità di gestione, spicca per equilibrio e facilità di rifornimento. Il packaging, in particolare, ha reso molto più agevole la vendita di questo prodotto attraverso distributori automatici.
Acqua Minerale San Benedetto, Progetto EcoGreen Risponde perfettamente alle esigenze logistiche e di gestione del prodotto nelle diverse tipologie di distributore automatico. I colori utilizzati nel packaging identificano in modo chiaro l'impegno ambientale e il suo forte valore comunicativo, in relazione alla sensibilità di un consumatore sempre più attento e consapevole.
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VINCITORE ASSOLUTO
NOTA. Tutti i prodotti premiati saranno esposti in occasione delle tappe di VendingtoGo, la prima esposizione di prodotti e servizi per la distribuzione automatica professionale, horeca e self store. Torino, 31 maggio -1 giugno 2013 Bari, 14 - 15 giugno 2013 Firenze, 4 - 5 ottobre 2013 Messina, 8 - 9 novembre 2013 Padova, 22 - 23 novembre 2013
category with the motivations expressed by the jury.
SPECIAL AWARDS Beverage and juice category Conserve Italia, Yoga fruit beverage PET 250 bottle Befitting form and function. One is struck by the impact of the design and visual communication. The packaging highlights the overall proposal present in the vending machine.
Snack Category Perfetti Van Melle Italia, Air Action Vigorsol (carton) In terms of shape, space taken up and way of handling, one is struck by the balance and easy replenishment. The packaging, in particular, has facilitated the sale of this product via vending machines
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OVERALL WINNER San Benedetto Mineral Water, EcoGreen Project It responds perfectly to the logistics and management needs of the product in the different types of vending machine. The colors used in packaging clearly identify the environmental commitment and the strong communicational value, in the face of a consumer who is evermore careful and aware. NOTE. All award winning products will be placed on show during the stages of Vendingtogo, the prime exhibition of horeca and self store vending products and services. Turin, 31st May -1st June 2013 Bari, 14 - 15 June 2013 Florence, 4 - 5 October 2013 Messina, 8 - 9 November 2013 Padua, 22 - 23 November 2013
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MARKETING & DESIGN
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Riduzione delle grammature, stesso spessore e un grado del bianco della patina più elevato: Metsä Board investe in tecnologia e affronta il mercato con cartoncini sempre più competitivi sul piano delle rese e della sostenibilità.
CARTONCINI PIÙ LEGGERI, DI QUALITÀ SUPERIORE razie ai miglioramenti tecnologici introdotti nelle cartiere del gruppo (frutto degli investimenti effettuati sugli impianti tra il 2011-2012), Metsä Board ha apportato modifiche significative ai cartoncini Avanta Prima, Simcote e Carta Elega, di fatto puntando al loro alleggerimento. Il primo e più immediato risultato è stato di poterne ampliare ulteriormente le possibilità di utilizzo in ambito alimentare, nel packaging dei prodotti di bellezza e sanitari, nel segmento del lusso e nelle applicazioni grafiche. Il secondo, di non poco conto, è stato di garantire agli end user significativi risparmi economici, nel segno di un maggior rispetto ambientale. Disponibili da giugno, ecco quanto ci ha raccontato
G
Massimo Caviola, responsabile della filiale italiana del gruppo finlandese. Metsä Board conferma la propria vocazione di produttore di cartoncino in fibra vergine. Come e perché avete lavorato agli sviluppi recenti? Abbiamo anzitutto voluto migliorare le rese e aumentare il grado di bianco della patina, in linea con le necessità e le esigenze dei nostri utilizzatori. E a fronte dei miglioramenti delle caratteristiche dei singoli cartoncini, possiamo assicurare prestazioni di alto livello sulle linee di stampa e converting: sarà infatti dunque possibile utilizzare cartoncini più leggeri e ottenere, al tempo stesso, risultati finali di assoluto riguardo. Da non sottovalutare
Paperboard: lighter weight, higher quality Reduced weight, same thickness and an ever whiter coat: Metsä Board invests in technology and challenges the market with paperboards that are more and more competitive in terms of results and sustainability.
Thanks to technological improvements to the group’s paper mills (resulting from investments in installations in 2011-2012), Metsä Board has significantly altered its paperboards Avanta Prima, Simcote and Carta Elega, with a focus on making them lighter. The first and most important outcome is that the concern has managed to further expand its products’ potential outlets for packaging in the food, beauty and hygiene sectors, as well as those of luxury goods and graphics applications. A second, but by no means secondary, effect is that the concern can now guarantee end users
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significant economies, and in the spirit of environmental compatibility, which will be available starting in June. Massimo Caviola, manager of the Finnish group’s Italian subsidiary, gives details below. Metsä Board has proven itself to be a excellent producer of paperboard from fresh forest fibers. How and why did you work on these recent developments? We first of all wanted to enhance yield and increase the whiteness of the coat, in line with the needs and demands of our users. And confronted with the improved characteristics of the individual
poi, i benefici di carattere ambientale ed economico che derivano dalla riduzione delle grammature. I nuovi cartoncini Metsä Board saranno disponibili da giugno. Quali erano gli obiettivi che vi siete dati, impostando-
paperboards, we are able to guarantee high performance on printing and converting lines: in fact, it will be possible to use lighter boards while at the same time achieving competitive results. And the environmental and economic advantages of reduced weight are not to be underestimated. Metsä Board’s new offer will be available in June. Which objectives did you set in its development? Firstly to offer our users valid alternatives capable of satisfying even the most advanced requirements; in other words, we wanted to make materials capable of guaranteeing the best performance during printing and converting, in order to obtain high quality products that communicate their value through sight and touch. And the new grades of Avanta Prima, Simcote and Carta Elega fully respond to these needs. The strength of the new offer is lighter materials for the same thickness and
performance. What are the advantages of this characteristic? In order to produce our cellulosic materials, light or rigid paperboards, we employ fresh forest fibers. It’s thanks to the nature of these fibers that we are able to lighten the paperboard while guaranteeing the stiffness necessary for different uses: when used for the first time, they are integral and resistant. The real advantages of lighter packaging are countless, starting with the production process upstream, which proves more sustainable (water and energy consumption is reduced). But there are also savings in cost, considering the reduced transport cost for lightweight materials, not to mention the reduced quantity of packaging waste at the end of its life cycle. All this enables obtaining an advantageous carbon footprint without the paperboard having to forego the properties that make it indispensable in many sectors: its capacity for protection and its high yield in printing and converting.
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ne lo sviluppo? Anzitutto offrire ai nostri utilizzatori alternative valide, capaci di soddisfare le richieste più evolute; in altri termini, volevamo realizzare materiali in grado di assicurare le migliori prestazioni in fase di stampa e trasformazione, per ottenere prodotti di qualità elevata dal punto di vista ottico e tattile. E i nuovi gradi di Avanta Prima, Simcote e Carta Elega rispondono pienamente a questi requisiti. Punto di forza delle nuove proposte è, a parità di prestazioni e spessori, l’alleggerimento dei materiali. Quali i vantaggi? Per produrre i nostri materiali cellulosici, cartoncini leggeri o rigidi, impieghiamo solo fibre vergini. È proprio grazie alla natura di queste fibre che possiamo arrivare a
“sgrammare” il cartoncino pur garantendone la rigidità necessaria ai diversi impieghi: al primo utilizzo, esse sono infatti integre e resistenti, destinate a durare a lungo. I vantaggi veri che derivano da packag- ing più leggeri poi sono innumerevoli. Partiamo dal processo di produzione a monte, che risulta più sostenibile (si riducono infatti i consumi di acqua ed energia). Ma si ottengono risparmi economici effettivi, dato che anche i costi di trasporto del materiale più leggero sono inferiori, per non parlare della riduzione dei rifiuti da imballaggio a fine vita. Il tutto consente di ottenere una carbon footprint più vantaggiosa, senza che i cartoncini perdano le caratteristiche che li rendono indispensabili in molti settori: capacità di protezione, ottime rese di stampa e di trasformazione.
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I CARTONCINI, IN PRATICA A parità di spessore e grado di rigidità rispetto al passato, Avanta Prima si caratterizza ora per le grammature ridotte. È stata così concepita pensando all’imballaggio dei prodotti farmaceutici e risulta idonea alla stampa digitale. Miglioramenti effettivi in fatto di rese anche per Simcote che, offrendo in partenza una combinazione ottimale di rigidità e densità, risulta sempre più adatto alla produzione di contenitori per alimenti. Di Carta Elega si sottolinea l’elevato grado di bianco, studiato in particolare per gli imballaggi dei prodotti di bellezza. PAPERBOARDS, IN PRACTICE With thickness and stiffness unaltered from older versions, Avanta Prima now features reduced weight. This improvement was developed with pharmaceutical packaging in mind, and it proves suitable for digital printing. Significant improvements have also been made to the yield of Simcote which, already offering an excellent balance of stiffness and density, proves even more suited to production of containers for food products. With Carta Elega, the whiteness has been enhanced, making it particularly suited for packaging beauty products.
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L’arte di conservarsi bene.
VERIMEC è una società del gruppo MASSILLY, leader europeo nella produzione di imballi in banda stagnata e capsule twist destinati al mercato alimentare. VERIMEC unisce alla qualità dei suoi prodotti la garanzia di un servizio accurato che applica supportando il cliente nella scelta del vaso giusto. Dal design alla capsula personalizzata, alla macchina più razionale ed efficiente; studiando il mastice adeguato alle esigenze di pastorizzazione o sterilizzazione, fino al preciso controllo del processo di chiusura. A garanzia che gli alimenti siano conservati ad arte.
Via Matilde Serao, 27 - 20081 Abbiategrasso (MI) Tel.+39 02.94960293 - Fax +39 02.94965658 - www.verimec.it - info@verimec.it
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FACTS & FIGURES
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Analisi di mercato
Considerazioni sugli imballaggi di vetro NUMERI E TENDENZE Nel corso degli ultimi anni gli imballaggi di vetro per alimenti hanno saputo rinnovarsi, grazie sia a una decisa personalizzazione di prodotto sia a un’incisiva diminuzione dei pesi medi, a parità di prestazioni. Plinio Iascone inizio 2000 l’offerta di bottiglie e vasi di vetro personalizzati rappresentava circa il 40% della produzione; oggi, però, i rapporti si sono invertiti, tanto che sei/sette contenitori su 10 sono prodotti ad hoc, sulla base di esigenze specifiche del cliente. Il mercato è sempre più orientato quindi alla personalizzazione del prodotto e il packaging diventa strumento di marketing e comunicazione. Questi risultati sono stati resi possibili dal progresso costante dei processi produttivi. La personalizzazione dei contenitori di vetro non è certo una novità - si pensi al settore profumeria - ma la vera innovazione sta nel fatto che il concetto ha coinvolto aree di mercato dove imperava la standardizzazione, per la precisione acqua minerale, vino, bibite analcoliche, conserve alimentari…
A
IL MERCATO ITALIANO L’offerta degli imballaggi di vetro è molto varia sia dal punto di vista dei formati che per le aree di impiego. La classificazione “classica”comprende bottiglie, vasi, flaconeria e imballaggi da vetro tubo (ossia fiale e flaconcini). Nel 2011 (ultimo anno consolidato in termini di dato statistico) il settore italiano degli imballaggi di vetro ha espresso una produzione di 3.590.000 t, mentre, sulla base di un preconsuntivo, il 2012 si ritiene si sia concluso con una contrazione del 5% circa: un risultato negativo, conseguente alla crisi congiunturale che ha colpito l’economia italiana e anche in generale gli altri paesi nell’ambito UE. Il commercio estero che, in media rappresenta l’11-12% della produzione, nel
Market analysis
Considerations on glass packaging NUMBERS AND TRENDS Glass packaging has managed to reinvent itself in recent years thanks to a decisive orientation toward product customization and significant reductions to average weight per application. Plinio Iascone
In early 2000, the offer of customized glass bottles and jars represented approximately 40% of this sector’s production; but today the ratio has been inverted to the point that six or seven of every 10 products are made
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ad hoc on the basis of the customer’s specific requirements. The market is thus increasingly oriented toward product customization, and packaging is increasingly being used as a
2012 dovrebbe avere segnato un calo del 3% circa. L’import, la cui incidenza sul consumo rappresenta mediamente il 15%, dovrebbe avere concluso il 2012 in lieve incremento. Il consumo interno, dopo avere concluso il 2011 con un +1,5%, dovrebbe aver segnato nel 2012 una contrazione del 4-5% circa. Dal punto di vista delle tipologie di imballaggio, l’88% è costituito da bottiglie, il 7% da vasi , il 4% da flaconeria di vetro cavo e l’1% da fiale e flaconi di vetro tubo.
I CONSUMI SETTORIALI Bottiglie e vasi trovano applicazione essenzialmente nell’area dei liquidi alimentari e delle conserve alimentari. La flaconeria, che comprende vasetti, boccette e flaconi, è impiegata nei settori farmaceuti-
marketing and communication tool. These results have been made possible by the steady progress of production processes. Customizing glass containers is by no means a novelty - just consider the perfume sector - but the real innovation lies in the fact that the concept has infiltrated markets where standardization had formerly reigned supreme, namely mineral water, wine, non-alcoholic drinks, food preserves…
THE ITALIAN MARKET The glass packaging offer includes a wide variety of formats and fields of application. The “classic” category
includes bottles, jars, flacons and tube glass (vials and small bottles). In 2011 (the most recent year for which there is consolidated statistical data available), the Italian glass packaging sector recorded a production of 3,590,000 t, while, according to an initial estimate, 2012 ended with a contraction of approximately 5%: negative growth resulting from the economic crisis that affected the Italian economy and also other EU countries. Foreign trade, which represents on average 11-12% of production, is thought to have dropped by approximately 3%. Imports, which usually accounts for
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FACTS & FIGURES
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co e della cosmesi-profumeria. Gli imballaggi da vetro tubo trovano applicazione essenzialmente nel settore farmaceutico. Bottiglie di vetro cavo. Con riferimento all’area dei liquidi alimentari (che si articola in numerosi settori merceologici) e all’uso specifico di bottiglie di vetro cavo nuove immesse sul mercato, i numeri variano molto. Il principale campo di applicazione delle bottiglie di vetro cavo è costituito dall’area delle bevande alcoliche (71,5%). In questo ambito è il vino a detenere la quota maggiore, sebbene la bottiglia di vetro debba confrontarsi anche con altre tipologie di imballaggio. Il “primato”, comunque, trae vantaggio dal buon andamento delle esportazioni e dall’orientamento del consumatore nei confronti del vino di alta gamma, che richiede bottiglie in vetro. Sempre nell’area alcolici, la bottiglia di vetro è diffusa anche nel settore della birra (dove deve però confrontarsi con lattine e Keg) e in quella dei super alcolici - vermuth, dove il vetro è “sovrano”. Nelle bevande analcoliche, le bottiglie toccano una quota del 14,5%: principale settore di utilizzo è quello dell’acqua minerale (10% circa), dove il vetro si confronta in particolare con la bottiglia di PET, che ha ormai raggiunto uno share dell’80%%
15% of consumption, should have gone up slightly in 2012. Domestic consumption, after +1.5% in 2011, should have seen a 4-5% drop (approximately) in 2011. By packaging type, 88% is made up of bottles, 7% by jars, 4% by hollow glass and 1% by tube glass vials and flacons.
CONSUMPTION BY SECTOR Bottles and jars have applications mainly in the area of food liquids and food preserves. Flacons, which include small jars, bottles and flacons, are used in the pharmaceutical and perfume/cosmetics sectors. Tube
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Ripartizione per settori di utilizzo dei consumi italiani di imballaggi di vetro Imballaggi nuovi immessi sul mercato. Calcolo riferito al peso. Italian glass packaging consumption by sector of use. New packagings put on the market. Calculated by weight. Bottiglie / Bottles 2008 2009 2010 2011 2012 Bevande alcoliche 67% 67,5% 69% 70,5% 71,5% Alcoholic beverages Bevande analcoliche 17% 16,7% 15,5% 15% 14,5% Non-alcoholic beverages Olio alimentare 6% 5,8% 6% 5,5% 5,5% Food oil Altro 10% 10% 9,5% 9% 8,5% Other Vasi / Jars 2008 2009 2010 2011 2012 Conserve vegetali e sughi 50% 49,5% 52% 51% 52% Vegetable preserves and sauces Omogeneizzati 28% 28,3% 28% 28,5% 29% Baby food Conserve ittiche 9% 9,2% 6% 6% 6% Fish preserves Altro 13% 13% 14% 14% 13% Other Flaconeria di vetro cavo / Hollow glass flacons 2008 2009 2010 2011 2012 Cosmesi e profumeria 60% 59,5% 59% 59% 58,5% Cosmetics and perfumes Farmaceutico 31% 32% 32,5% 32,5% 33% Pharmaceuticals Altro 9% 8,5% 8,5% 8,5% 8,5% Other Flaconeria e fiale da vetro tubo / Tube glass flacons and vials 2008 2009 2010 2011 2012 Farmaceutico 83% 83,5% 84% 84,5% 84,5% Pharmaceuticals Cosmesi 14% 14,5 14,5% 14,5% 14,5% Cosmetics Altro 3% 2,5% 2% 2% 2% Other
circa. Da segnalare, comunque, le molte molte innovazioni in termini di personalizzazione delle bottiglie messe in atto dalle veterie. Altra interessante area di impiego è quella dei succhi di frutta, dove primeggia la bottiglietta mono dose; purtroppo, però, il vetro tende a perdere partecipazione sia a seguito della concorrenza dei contenitori cellulosici poliaccoppiati sia, in particolare, della crescita della bottiglia di PET, che erode spazi a entrambe le altre due tipologie di imballi. Infine, il settore dell’olio di oliva (5,5%): qui la bottiglia di vetro predomina nettamente sul mercato interno, mentre per quanto riguarda le esportazioni si deve confrontare con le lattine di banda sta-
glass packaging is used primarily in the pharmaceutical sector. Hollow glass bottles. In terms of the food liquid sector (which includes numerous different product types) and the specific use of hollow glass bottles newly put on the market, the numbers vary considerably. The main field of application for hollow glass bottles is represented by the area of alcoholic beverages (71.5%). In this area, wine holds the greatest share, although here the glass bottle must compete with other packaging types. However, this privileged position owes much to strong exports
gnata e con le bottiglie di PET. Altri campi di utilizzo delle bottiglie di vetro (con un 8,5% globale) sono l’aceto, le passate di pomidoro, gli sciroppi ecc. Vasi. Per il 52% circa sono destinati al confezionamento delle conserve vegetali, compresi sughi pronti, sott’olio e sottaceti. Il 29% dei vasi è destinato all’importante settore degli omogeneizzati, area che non risente dell’attuale crisi dei consumi. Il 6% del loro impiego riguarda invece il settore delle conserve ittiche, dove il vetro tende ad acquisire quote di mercato. Il restante 13% è suddiviso tra una miriade di altri prodotti alimentari (olive, spezie, creme al cioccolato, marmellate, ecc.)
and a consumer oriented toward high range wines that require a glass bottle. Still in the sector of alcoholic beverages, the glass bottle is also widely used for beer (where it is in competition with cans and kegs) and spirits/vermouth, where glass is “king”. In non-alcoholic drinks, bottles account for 14.5%: the main sector of use is that of mineral water (approximately 10%), where glass’s main competitor is the PET bottle, which has now reached a share of approximately 80%. Worth note, in any case, are the many innovations achieved by glass packaging
manufacturers in terms of bottle customization. Another important area of use is that of fruit juices, where the single dose bottle dominates; unfortunately, however, glass tends to lose out both in competition with cellulosic polylaminates and especially with PET bottles, whose growth is encroaching on both other packaging types. Finally, the olive oil sector (5.5%): here the glass bottle predominates in the domestic market, while in exports it must compete with tin cans and PET bottles. Other fields of use for glass bottles (with a total of 8.5%) are vinegar, tomato sauces, syrups, etc.
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Il mercato degli imballaggi di vetro cavo e vetro tubo (dati espressi in 000/t). The hollow glass + tubular glass packaging market (figures in 000/t). Produzione Export Import Consumo Production apparente Apparent consumption 2001 3519 459 306 3366 2002 3540 433 356 3463 2003 3561 458 305 3408 2004 3602 476 378 3504 2005 3561 411 362 3512 2006 3568 419 367 3516 2007 3641 453 381 3569 2008 3695 450 433 3678 2009 3354 360 398 3392 2010 3528 405 544 3667 2011 3590 421 552 3721 2012° 3400 410 575 3565 ° Preconsuntivo/Prebalance Fonte/Source: Imballaggio in cifre, Istituto Italiano Imballaggio
Ci piace farne di tutti i colori
GDP PREPRESS - PERO (MI)
Il loro competitor principale rimane la scatoletta di banda stagnata o di alluminio, sebbene negli ultimi tempi si stiano affermando anche i contenitori di cartoncino poliaccoppiato e le buste in poliaccoppiato flessibile da converter che, stando alle stime, diventeranno nei prossimi anni i concorrenti più temibili. Flaconeria e vetro tubo. Due le principali aree settoriali di sbocco: cosmesi-profumeria e farmaceutica, che assorbono rispettivamente l’84,5% circa e il 14,5%; il 2% è destinato ad altre aree di impiego. Per quanto concerne il vetro tubo destinato agli imballaggi, la principale area di utilizzo è la farmaceutica, con oltre l’80% di share. Plinio Iascone Istituto Italiano Imballaggio
Jars. Approximately 52% are used for packaging vegetable preserves, including ready sauces and pickles in oil and vinegar. 29% of jars are used in the important sector of baby food, an area that is largely unaffected by the current crisis in consumption. 6% of them are used for fish preserves, where glass tends to grow in terms of market share. The remaining 13% is divided among myriad other food products, (olives, spices, chocolate creams, jams, etc.). Their main competitor remains the tin or aluminium can, although in recent years polylaminate board containers and converted flexible polylaminate
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pouches are gaining ground. It is estimated that they will become the most competitive alternatives in the years to come. Flacons and tube glass. There are two main outlet sectors: cosmetics/perfume and pharmaceuticals, which account for approximately 84.5% and 14.5%, respectively; 2% is destined for other areas of use. As for tube glass destined for packaging, its main area of use is pharmaceuticals, with a share of over 80%. Plinio Iascone
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ETICHETTE - SLEEVE - RFID
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NEWS
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FACTS & FIGURES
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November 12th-16th, 2013, Fiera Milano, Rho
Simei and NFC technology
12 -16 novembre 2013, Fiera Milano, Rho
Simei e la tecnologia NFC La 25esima edizione di Simei (Salone internazionale delle macchine per enologia e imbottigliamento) sarà caratterizzata dall’introduzione di uno strumento innovativo di relazione visitatore-espositore: lo scambio di informazioni avverrà infatti in modo semplice e intuitivo, agevolato dall’utilizzo della tecnologia NFC. In pratica, tutti i visitatori riceveranno un porta-badge d’ingresso dotato di microchip e tutti gli espositori saranno provvisti di un dispositivo elettronico “caricato” con le informazioni che desiderano trasmettere (brochure, video, ecc.). Accostando il porta-badge al dispositivo, il visitatore potrà così acquisire le informazioni richieste, lasciando anche traccia del suo passaggio allo stand. In questo modo il visitatore potrà anche eventualmente scaricare i contenuti comodamente da casa collegandosi a un sito dedicato, mentre gli organizzatori della manifestazione (Unione Italiana Vini) saranno in grado di “mappare” con efficienza le visite dei singoli operatori e raccogliere informazioni utili agli espositori. Nota. Nel mondo si consumano oltre sei miliardi di ettolitri di bevande di ogni genere e i consumi sono in costante crescita: questo importante comparto necessita di attrezzature e di macchine sempre più avanzate tecnologicamente per migliorare la qualità e contenere i costi di produzione. A queste esigenze Simei risponde in modo rigorosamente specializzato. Il panorama espositivo, infatti, comprende grandi, medi e piccoli impianti per l'imbottigliamento, macchinari di ogni tipo per la vinificazione e i diversi trattamenti del vino, materiali per il confezionamento dei liquidi imbottigliati, attrezzature interne aziendali, recipienti di ogni genere e dimensione, coadiuvanti tecnologici, e così via, nella versione tecnicamente più moderna ed economicamente più vantaggiosa.
The 25th edition of Simei (international fair for wine and bottling machinery) will be characterized by the introduction of an innovative visitor-exhibitor relations tool: contact information will be exchanged in a simple and intuitive way, facilitated by the use of NFC technology. Concretely speaking, all visitors will receive an access badge with a microchip, and all exhibitors will be supplied an electronic device loaded with whatever information they wish to transmit (brochures, videos, etc.). By passing the badge over the device, the visitor can thus collect the information they require while also leaving a record of their own presence at the stand. In such a way, it will also be possible for the visitor to easily download the contents from home by connecting to a website set up for this purpose, while the event’s organizers (Italian Wines Union) will be able to efficiently map the visits of individual operators and collect information useful to exhibitors. Note. Around the world, more than six billion hectoliters of every kind of drink are consumed, and this consumption is constantly rising: this important sector requires increasingly technologically advanced equipment and machinery in order to improve quality and control production costs. Simei responds to these demands in a rigorously specialized way. Indeed, its offer on show at the event includes large, medium and small installations for bottling, vinification machinery of every type and for all wine processes, materials for packaging bottled liquids, internal business equipment, containers of every size and type, technological accessories and so on, all in the most technically advanced and economically advantageous versions.
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NEWS
Annunciato il grande e unico evento fieristico, destinato a diventare punto riferimento per visitatori e buyer del mondo della stampa, del converting, dell’imballaggio e della gestione dei flussi logistici di merci e materiali all'interno dell'azienda. Grafitalia, Converflex, Ipack-Ima e Intralogistica si svolgeranno infatti in contemporanea dal 19 al 23 maggio 2015 a Fiera Milano.
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INDUSTRY & MANAGEMENT
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Organizers have announced a single, large fair destined to become a point of reference for visitors and buyers from the world of printing, converting, packaging and logistical flows of products and materials within a concern. Indeed, Grafitalia, Converflex, Ipack-Ima and Intralogistica will all be held at the same time from the 19th of May 2015 to the 23rd, at Fiera Milano.
2015: year of the synergies
2015: anno delle sinergie Prepararsi al futuro, che è in pratica già qui. Questo ha fatto il Gruppo Centrexpo IpackIma Spa, annunciando la prima edizione di un evento unico nel suo genere. Dal 19 al 23 maggio 2015 andranno dunque in scena, in contemporanea, quattro manifestazioni: Fiera Milano ospiterà infatti Grafitalia, Converflex, IPACK-IMA (fiera leader in Europa con riconosciuto richiamo internazionale dedicata alle tecnologie di processo e packaging) e Intralogistica Italia (prima edizione della mostra dedicata alle tecnologie per la logistica e la movimentazione industriale organizzata da Deutsche Messe in collaborazione con Ipack-Ima Spa). L’appuntamento del 2015 - di cui è già stata confermata la cadenza triennale - è stato presentato nel corso della conferenza di apertura delle recenti Grafitalia e Converflex: una cornice funzionale al messaggio, dato che l’unione delle quattro manifestazioni incentiverà la conoscenza dei settori industriali e dei nuovi mercati che possono aprirsi per la stampa. «Perché oggi - ha affermato Guido Corbella, amministratore delegato di Centrexpo - con la stampa digitale non si può più parlare solo di stampa su carta ma devono essere prese in considerazione nuove applicazioni e nuovi sbocchi. Quelli che offriremo in sinergia a partire dal 2015, appunto».
Preparing for a future that has already come. Such is the approach of the Centrexpo Ipack-Ima Spa group in announcing the first edition of a one of a kind event. And so from the 19th to the 23rd of May 2015, four events will take place simultaneously: in addition to Grafitalia and Converflex, Fiera Milano will also host IPACK-IMA (a leading European fair with acknowledged international appeal, dedicated to processing and packaging technologies) and Intralogistica Italia (the first edition of the show dedicated to technologies for industrial logistics and handling, organized by Deutsche Messe in collaboration with IpackIma Spa). The 2015 appointment - which, it has already been confirmed, will be repeated on a triennial basis - was announced during the opening conference of Grafitalia and Converflex (currently underway until may 11th in the pavilions of Fiera Milano, Rho): a useful frame for the message, seeing as how bringing together the four events will incentivize knowledge of these industrial sectors and any new printing markets. «Because today - managing director of Centrexpo Guido Corbella explains - with digital printing it’s no longer possible to talk just about printing on paper, but new applications and outlets must be taken into account, those which we will be offering in synergy as of 2015».
Ampliare la vision. Il grande e unico evento, realizzato dal Gruppo Centrexpo IpackIma Spa, è destinato a diventare il punto di incontro e di riferimento per visitatori e buyer del mondo della stampa, del converting, dell’imballaggio e della gestione dei flussi logistici di merci e materiali all'interno dell'azienda e sarà in grado di attirare oltre 2.500 espositori e più di 100.000 visitatori. «Il progetto che si concretizzerà nel 2015 - ha continuato Corbella - permetterà al visitatore di avere una visione unica dato che, a oggi, nel panorama fieristico internazionale non ci sono eventi di tale ampiezza e completezza espositiva. La decisione di riunire negli stessi giorni le quattro fiere “comunicanti” risponde anche a un’altra strategia: la possibilità di vivere una manifestazione di valore mondiale a pochi giorni dall’Expo 2015 che, come noto, ha un tema coerente con i contenuti delle quattro mostre». Evidente la soddisfazione di Fiera Milano, coinvolta nel progetto: «Siamo orgogliosi che il Gruppo Centrexpo e Ipack-Ima Spa abbia scelto Fiera Milano per proporre questa nuova formula di manifestazione fieristica: l’unicità dell’evento - ha precisato l’amministratore delegato Enrico Pazzali - ci offre una grande occasione per ampliare la nostra offerta espositiva, ma riafferma anche l’immagine di Fiera Milano come polo d’attrazione per un pubblico internazionale e per settori strategici per lo sviluppo del Sistema Paese».
Widening the vision. This single, large event, made possible by the Centrexpo Ipack-Ima SpA group, is destined to become a point of reference and place of encounter for visitors and buyers from the world of printing, converting, packaging and logistical flows of products and materials within a concern and will attract more than 2,500 exhibitors and more than 100,000 visitors. «The project that will be unveiled in 2015 - Corbella continues - will supply the visitor with a unique and global vantage point, since there aren’t currently any other events of this scope and magnitude in the international trade fair circuit. The decision to reunite these four fairs in dialog with one another also reflects a strategy: the possibility of experiencing a global event just days before Expo 2015, which, as is widely known, has as its theme a topic relevant to the four shows». Fiera Milano’s satisfaction with its involvement in the project is clear: «We are proud that the Centrexpo Group and Ipack-Ima Spa have chosen Fiera Milano to propose a new kind of fair event: the uniqueness of the event - managing director Enrico Pazzali explained represents a great opportunity for expanding our show offer, but it also reaffirms the image of Fiera Milano as an international stage attracting laymen as well as sectors vital to the development of our national economy».
L.A.I.M. produce angolari di cartone pressato riciclabile angolare tacchettato adatto soprattutto per proteggere i bordi delle bobine, sanitari, e oggetti di forme sia tonde che ovali, e irregolari, sia neutri che personalizzati tesi e tacchettati e cartone ondulato (cannetè) onda media da imballo, impiegato in particolare nella protezione di particolari meccanici, di precisione, vetro, ecc. e nei luoghi dove vengono eseguiti lavori di verniciatura, imbiancatura, restauri e simili. Gli angolari di cartone pressato, completamente riciclabili, rappresentano la principale attività della L.A.I.M. Questi prodotti sono stati sviluppati dopo una attenta e ampia ricerca di mercato, condotta da esperti, che ha evidenziato la tendenza a un sempre maggiore utilizzo di imballaggi realizzati con materiali ecologici e interamente riciclabili, come alternativa ad altri tipi di angolari prodotti con materiali misti, di difficile smaltimento o alto impatto ambientale. L.A.I.M. è costantemente impegnata, in collaborazione con l’ENEA di Pisa, nella ricerca di nuovi materiali per la realizzazione di imballaggi innovativi, e nel costante miglioramento della qualità della propria produzione.
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L.A.I.M. S.R.L. Via Provinciale Sud 293 • 56020 S. Maria a Monte (PI) ITALIA Tel. +39 0587 707073 • Fax +39 0587 707093 www.imbalaim.it • e-mail: imbalaim@tiscali.it
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INDUSTRY & MANAGEMENT
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Organizing production (best) Elabora Srl has been creating innovative software solutions for SMBs for more than twenty years. The firm has four divisions: software development, primary assistance, senior consulting (more specialized) and systemics. Its signature product is ProdWare, an extensive enterprise resource planning (ERP) platform that offers procedures for controlling management, quality, administration, CRM, production control and planning, document management and business intelligence in any type of enterprise. Its many modular components make it adapted and adaptable, particularly for manufacturers operating in fields as wide-ranging as mechanical processing, mould making, plant design/construction, but also rubber moulding, plastic materials and electronics and electrotechnics. State of the art management. i-Man (Interactive Manufacturing) is a subsystem of ProdWare Manufacturing that represents the most cutting-edge innovation on the market for collecting production data. Consisting in wireless touchscreen terminals equipped with web-based software and chips that interface with the machines, it creates two-way information channels between production personnel and the concern. Every datum entered into i-Man is processed by the central system and made immediately available, just as any change to the production program or technical documentation is communicated to employees in real-time. An intuitive interface lets processing division personnel know which process to execute and enables them to display designs and equipment, perform quality control, receive signals, manage traceability, print labels and much more.
3 METODI PER VERIFICARE GLI ERRORI NELLA LINEA DI CONFEZIONAMENTO
Organizzare (al meglio) la produzione Elabora Srl realizza da più di vent’anni soluzioni software innovative per le PMI ed è strutturata in quattro divisioni: sviluppo software, assistenza di primo livello, consulenza senior (più specializzata) e divisione sistemistica. Suo prodotto di punta è ProdWare, piattaforma ERP estesa (Enterprise Resource Planning) che offre le procedure per il controllo di gestione, la qualità, l’amministrazione, il CRM, il controllo e la pianificazione della produzione, la gestione documentale e la business intelligence in qualunque tipologia di azienda. Il numero elevato di componenti modulari la rendono adatta e adattabile in particolar modo alle necessità delle aziende di produzione, che si occupino di lavorazioni meccaniche, costruzione di stampi, impiantistica, quanto di stampaggio di gomma e materie plastiche fino all’elettronica ed elettrotecnica. Gestionale allo stato dell’arte. i-Man (Interactive Manufacturing) è un sottosistema di ProdWare Manufacturing e rappresenta l’innovazione più all’avanguardia sul mercato per la rilevazione dei dati di produzione. Composto da terminali wireless touchscreen dotati di un software web-based e da schede elettroniche che si interfacciano alle macchine, permette la bidirezionalità delle informazioni tra gli addetti alla produzione e l’azienda. Ogni informazione inserita in i-Man viene elaborata dal sistema centrale e resa immediatamente disponibile, così come ogni modifica del programma di produzione o della documentazione tecnica arriva in tempo reale agli addetti. Grazie ad un’intuitiva interfaccia gli addetti ai reparti di lavorazione vengono informati delle lavorazioni da eseguire, prendono visione dei disegni e delle attrezzature, eseguono controlli qualitativi, ricevono segnalazioni, gestiscono la tracciabilità, stampano le etichette e molto altro.
OPTICAL CHARACTER VERIFICATION (OCV) PER CONTROLLARE IL CORRETTO FUNZIONAMENTO DELLA STAMPANTE RILEVAMENTO MISTO: CONSENTE DI INDIVIDUARE L’EVENTUALE UTILIZZO DI ETICHETTE O MATERIALI DI CONFEZIONAMENTO NON CORRETTI PER UN PRODOTTO VERIFICA IN LINEA DELLA QUALITÀ DEI SIMBOLI 1D E 2D IN BASE A SPECIFICI STANDARD, QUALI ISO 15415, ISO 15416 E AIM DPM
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FOOD & BEVERAGE
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MATERIALS & MACHINERY
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Sacmi Dairy si sta affermando sul mercato lattiero-caseario grazie a un know how che somma il meglio delle tecnologie Sacmi nella lavorazione dei materiali plastici con l’esperienza del Gruppo come fornitore di soluzioni integrate per il beverage. Sacmi Daiy has won a name for itself in the dairy market thanks to a knowhow that sums up the best of Sacmi technology in processing plastics with the expertise of the Group as a provider of integrated beverage solutions.
La FFS che conquista la Cina La Divisione Sacmi Dairy vende la più veloce delle FFS asettiche Benco Pack a una grande azienda lattiero-caseraria cinese. E la equipaggia con un nuovo dosatore sterile con flussimetri. acmi riunisce nella Divisione Dairy tutta l’esperienza maturata nel settore del latte e “incassa” i primi riscontri, più che positivi, sul mercato globale. A partire da Oriente: una delle principali imprese cinesi del settore lattiero-caseario ha ordinato una confezionatrice Form-Fill-Seal asettica modello Miniasepack/40 per miniporzioni di panna da caffé, con produttività di 72.000/h contenitori da 10 e 15 ml. Secondo le stime dell’azienda, si tratta della FFS asettica più veloce fornita in Cina ad oggi. Inoltre, effettua la sterilizzazione completa dei materiali di confezionamento tramite bagni di acqua ossigenata al 35%: un disinfettante potente composto di ossigeno e acqua che, notoriamente, non lascia
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The FFS that has conquered China The Sacmi Dairy Division sells the speediest of the Benco Pack aseptic FFS to a big Chinese dairy producer, equipping it with new sterile dosers with flowmeters.
Sacmi combines in its Dairy Division all the experience built up in the milk sector and is enjoying its first successes on the global market. Starting from the Far East: one of the main Chinese companies in the dairy sector intends doubling their hourly production output of coffee creamers for the local Chinese market, by
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ordering a Miniasepack/40 aseptic Form-Fill-Seal machine able to produce 10ml and 15ml mini-portions of coffee creamers at a rate of 72,000 cups per hour. According to company estimates, this is the fastest horizontal aseptic FFS machine ever supplied to any company in China to date. It also carries out the total sterilization of the
residui nel contenitore, evitando così ogni possibile problema di contaminazione o deterioramento della crema di latte.
STERILIZZARE IN PIÙ STEP L’utilizzatore cinese ha scelto una FFS Miniasepack/40 perché è una macchina completamente asettica, in grado di trattare alimenti UHT a base latte e non, in cui il processo di sterilizzazione avviene a vari livelli del ciclo operativo. Anzi, inizia prima dell’avvio al confezionamento, con il lavaggio automatico a vapore del gruppo di dosaggio e di tutte le parti che entrano a contatto con il prodotto, nonché dei filtri dell’aria e del tunnel di confezionamento. La pre-sterilizzazione si deve all’azione di nebbie di H2O2 ottenute con un sistema semplice ed efficace.
packaging materials in hydrogen peroxide (H2O2) baths at a concentration of 35%. Hydrogen peroxide has the advantage of being a powerful disinfectant that decomposes to oxygen and water and leaves no residue in the container, thus avoiding any possible problem of contamination or deterioration of the creamer.
STERILIZING IN SEVERAL STEPS The Chinese user chose a Miniasepack/40 because it is a fully aseptic packaging line for both dairy and non-dairy UHT cream products and the machine carries out sterilization process at various stages of the packaging process. Rather, it
begins before the packaging cycle, automatically steam-sterilizing the filling unit and all the parts that come into contact with the product, as well as the air filters and the packaging tunnel. The pre-sterilization is achieved with the easily produced H2O2 mist. Hence the Miniasepack/40 emits sterile air in the feeding tank and along the aseptic tunnel, where the heating, forming, filling and film edge presealing takes place, to prevent contamination. Temperature controlled steam barriers protect the mechanical drives in the aseptic tunnel. The packaging materials are in turn sterilized prior to entering the sterile filling zone where an aseptic filling unit
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MATERIALS & MACHINERY
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FOOD & BEVERAGE
La Miniasepack/40 immette quindi aria sterile nel tunnel di alimentazione e lungo il tunnel asettico, dove avvengono il riscaldamento, la formatura, il riempimento e la pre-saldatura del lid-film, impedendone così la contaminazione; gli azionamenti meccanici all’interno del tunnel sono mantenuti sterili da barriere di vapore termoregolato. Gli investimenti degli ultimi anni in R&S hanno permesso a Benco Pack di realizzare una confezionatrice asettica completamente automatica e dotata di dispositivi di nuova generazione, destinata a una delle maggiori aziende lattierocasearie dell’Asia. Investments over the last years in R&D have enabled Benco Pack to achieve a completely automatic aseptic packaging machine with new generation devices, now on the way to one of the biggest dairy producers of all Asia.
operates (both already sterilised), in a H2O2 baths (35% concentration) at a constant temperature of 50°C to 55°C. After this treatment, a series of mechanical dryers blow sterile air and infrared ray lamps completely remove any H2O2 or its derivatives from both films after sterilization, leaving water as the sole residue, as hydrogen peroxide decomposes to water and oxygen when heated. The cup lids in turn are sealed and cut outside the sterile zone because the pre-sealing of the two films ensures that the inside of the cup, and therefore the product, is completely isolated from the external environment. Particularly important: the
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I materiali per il confezionamento vengono a loro volta trattati prima dell’ingresso nella zona di riempimento dove opera il dosatore (entrambi già sterilizzati), tramite un bagno di H2O2 con concentrazione del 35%, a una temperatura costante di 50-55 °C. Dopo questo trattamento, una serie di asciugatori meccanici, soffi di aria sterile e lampade a raggi infrarossi rimuovono tutti i residui di H2O2 da entrambi i film lasciando come unico residuo dell’acqua perché il perossido d’idrogeno, quando viene riscaldato, si decompone in acqua e ossigeno. I coperchi, invece, vengono saldati e tagliati al di fuori del tunnel sterile, in quanto la pre-saldatura dei due film assicura che l’interno del contenitore, e dunque anche il prodotto contenuto, siano completamente isolati dall’ambiente esterno. Particolare importante: il modello di Miniasepack/40 acquistato dal cliente cinese sarà dotato di un inedito dosatore asettico sviluppato di recente, denominato MiniFluxa. Si tratta di un dosatore a flussimetri di nuova concezione, in grado di riempire mini porzioni di panna con capacità da 5 a 25 ml a una velocità di 72.000 pz/h. Con questo sviluppo, Benco Pack ha compiuto un ulteriore passo
Miniasepack/40 model bought by the Chinese customer will be supplied with the newly developed aseptic filler named MiniFluxa, the new-concept flow-meter filler suitable for dosing small portions of cream, from 5 to 25 millilitres of product at a production speed ranging of 72.000 cups per hour. With this development, Benco Pack has taken yet another step along the road of horizontal Form-Fill-Seal technological improvement, to the benefit of both well established and new potential customers.
THE SIMPLICITY FACTOR Among the secrets behind the Miniasepack/40 is its simplicity: a key
avanti lungo la strada del miglioramento della tecnologia Form-Fill-Seal, a beneficio sia dei nuovi clienti sia di quelli consolidati.
IL FATTORE SEMPLICITÀ Una delle ragioni alla base del successo della Miniasepack/40 è la sua semplicità. Un processo produttivo razionale e “snello”, infatti, rappresenta un fattore chiave delle lavorazioni in asettico perché permette di ridurre al minimo il numero di parti a contatto con il prodotto rendendo più semplice il processo di confezionamento. Non solo. Il nuovo modello di dosatore sterile con flussimetri minimizza l’usura dei componenti, semplifica le procedure di manutenzione e assicura un dosaggio accurato. Inoltre permette di variare la quantità di prodotto direttamente tramite pannello di controllo, e di monitorare a campione la dosata di ogni ugello verificando, direttamente in linea, la precisione del dosatore. La ragione di questi orientamenti della R&S di Benco Pack è illustrata da Luca Nanetti, direttore della Divisione Sacmi Dairy dall’inizio dell’anno in corso: «Non abbiamo “inventato” nulla: abbiamo semplicemente risposto alla richiesta crescente di impianti altamente automatizzati che combinano la facilità d’uso a una maggiore efficienza, velocità produttiva e riduzione del rumore. Questa ricetta che sostiene la nostra preminenza sul mercato globale del confezionamento F.F.S., e ci permette di tenere il passo dei principali concorrenti sul piano tecnologico, soprattutto in materia di riempimento asettico di prodotti lattiero-caseari».
factor when working in aseptic conditions as it reduces to the minimum the number of parts in contact with the products, thus making the aseptic packaging process easier. Furthermore, this new concept of sterile filling unit with flowmeter minimises machine component wear, simplifying maintenance procedures and ensuring accurate dosing. It also enables the possibility of varying product quantity directly via the control panel and samplemonitoring the amount filled by each individual nozzles so as to test, directly on line, the precision of the dosing unit.
The reason for this choice has been illustrated by Luca Nanetti – newly appointed Manager of SACMI Dairy Division since January 1st, 2013: «We haven’t invented anything, we simply complied with the market’s increasing request for highly automated equipment, combining easy operation and increased efficiency, production speed and noise-reduction. This is the recipe that helped our Division increase our leadership position as a leader in the global FFS packaging world, and maintain its technological breakthrough towards some of the main competitors, especially in aseptic filling of dairy products».
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FOOD & BEVERAGE
Ilip: un film (sull’r-PET) da premio È stato assegnato alla ILIP di Bazzano (BO), specializzata nella produzione di imballaggio plastico termoformato per alimenti, il premio Medfel’s Best Publicity Contest 2013 nella categoria Packaging. L’azienda ha ricevuto il riconoscimento lo scorso 23 aprile nell’ambito della fiera dell’ortofrutta di Perpignan (Francia). La giuria di professionisti ha apprezzato il valore di informazione del video realizzato dall’azienda per illustrare il ciclo chiuso del PET riciclato all’interno del gruppo ILPA, di cui ILIP è colonna portante. Ma anche i risvolti sul versante commerciale e di immagine: un QR code collegato al video è stato infatti stampato sui materiali promozionali offline dell’impresa italiana. Il filmato è visibile sul canale Youtube del gruppo (www.youtube.com/ILPAGROUP). ILIP è il solo produttore di packaging per alimenti in Europa ad avere integrato verticalmente il ciclo dell’r-PET, generando e controllando completamente la produzione del materiale dalla fase post-consumo alla nascita dei nuovi imballaggi termoformati. E si tratta solo di un tassello di una più ampia strategia, che pone le tematiche dell’ambiente e della sostenibilità al centro dello sviluppo e della comunicazione.
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MATERIALS & MACHINERY
Ilip: an award-winning (r-PET) film Ilip of Bazzano (BO), specialized in the manufacture of thermoformed plastic packaging for food, was recognized in Medfel’s Best Publicity Contest 2013 in the category packaging. The award was presented last April 23rd at the fresh fruit and vegetables fair in Perpignan (F). The jury appreciated the information value of the video the concern created to illustrate the closed loop of recycled PET within the Ilpa group, of which Ilip is a vital member, but also its commercial and product image implications: a QR code connected to the video has been printed on the Italian concern’s offline promotional materials. The video is viewable on the group’s Youtube channel ( Hyperlink "http://www.youtube.com/ILPAGROUP" www.youtube.com/ILPAGROUP). Ilip is the only European food packaging manufacturer to have vertically integrated its r-PET cycle, generating and completely controlling its production of the materials from the postconsumption phase to new thermoformed packaging. And it’s only one element in a wider strategy that places the environment and sustainability at the center of development and communication.
New standards for adhesivesThe NUOVI STANDARD PER GLI ADESIVI Gli adesivi per laminazione a base solvente Liofol LA 3963-21 a Liofol LA 3643-21 di Henkel migliorano la resistenza del packaging alimentare agli acidi e ad altri contenuti aggressivi, stabilendo un nuovo standard in questa categoria di prodotti. Inoltre richiedono meno solvente, limitando i costi del prodotto e l’impatto ambientale, e al contempo non bloccano le celle dei cilindri anilox.
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solvent-based laminating adhesives Liofol LA 3963-21 and Liofol LA 3643-21 by Henkel, each used with hardener LA 6063-21, increase the resistance of food packages to acidic and other aggressive contents. Furthermore, they allow cost savings and reduced environmental impact and don’t block the cells of the anilox roller.
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MATERIALS & MACHINERY
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FOOD & BEVERAGE
Thermoforming and heatsealing machines: a complete range They satisfy all possible food packaging requirements, whether vacuum or modified atmosphere. A dynamic harmony of aesthetic appeal and functionality in the thermoformers and heatsealers developed by Veripack.
All Veripack systems use high quality materials and components, in such a way guaranteeing maximum productivity and reliability. They can be integrated with all necessary accessories. And that’s not all: Veripack is known among users - small, medium and large - for its discriminating balance of knowhow, experience, technology, innovation, product quality and, most importantly, customer care. Certified through the ISO 9001 system, the concern conducts its business with respect for the environment, based on ISO 14000 standards. Veripack thermoformers and heatsealers are designed to guarantee reliability, resistance and high performance, adapting to any work environment, even aggressive ones. From Entry to Progress. In order to meet the demands of the market, the thermoformers are available in four models: Entry, Freedom, Flexi and Progress. They feature easily removable lateral paneling and a frame designed to maximize the use of available space and enable effective cleaning and sterilization. The vacuum is obtained through internal and/or external pumps, but also with central vacuum pumps. Robust and easy to use. Veripack heatsealers are designed to minimize maintenance requirements and facilitate format changeover, reducing the use of tools to the bare essentials. The simple and reliable compact automatic heatsealer Focus has a stainless steel and anodized aluminium frame that makes it robust and resistant to all impacts. The automatic heatsealers Vision and Panorama, with stainless steel frames with a motion dynamic that guarantees up to 20 cycles/min when sealing only or up to 15 cycles/min with protective atmosphere, are indestructible, suitable for concerns with medium to high production
VERIPACK (GRUPPO FNC) Costruttore italiano di spicco di impianti automatici per il confezionamento alimentare sottovuoto o in atmosfera modificata. Coniugando esperienza e innovazione, realizza una gamma ampia e completa di termoformatrici e termosaldatrici che possono essere personalizzate radicalmente, per rispondere in modo puntuale alle esigenze del singolo utilizzatore. Si tratta di macchine che consentono di produrre confezioni accattivanti dal punto vista estetico, garantendo al contempo una perfetta conservazione delle caratteristiche organolettiche dei prodotti
volumes and semi- or fully automated production lines. The Vision model has been installed in countless cheese production systems. This model is built entirely from stainless steel and is considered the only of its kind thanks to its features.
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Termoformatrici e termosaldatrici: una gamma completa Rispondono a tutte le possibili esigenze di packaging alimentare, sottovuoto o in atmosfera modificata. Estetica e funzionalità in dinamico equilibrio nelle termoformatrici e termosaldatrici messe a punto da Veripack. Tutti i sistemi Veripack impiegano materiali e componenti di alta qualità assicurando, così, la massima produttività e affidabilità, e possono essere integrati con tutti gli accessori necessari. Non solo: Veripack è riconosciuta dagli utilizzatori - piccole, medie o grandi imprese che siano - per il sapiente equilibrio di know how, esperienza, tecnologia, innovazione, qualità dei prodotti e, soprattutto, di cura per il cliente. Certificata secondo il sistema di qualità ISO 9001, svolge la propria attività produttiva nel rispetto dell’ambiente, in base agli standard stabiliti dalla normativa ISO 14000. Le termoformatici e termosaldatrici Veripack sono progettate per garantire affidabilità, resistenza e alte prestazioni, adattandosi a tutti gli ambienti di lavoro, anche i più aggressivi. Dall’Entry al Progress. Per rispondere alle esigenze del mercato, le termoformatrici sono disponibili in quattro modelli: Entry, Freedom, Flexi e Progress. Presentano pannellature laterali rimovibili, semplici da estrarre, e una struttura concepita per massimizzare l’utilizzo degli spazi disponibili e permettere un’efficace pulizia e sanificazione dell’impianto. Il vuoto è ottenuto con pompe interne e/o esterne, ma anche con pompe con vuoto centralizzato. Robuste e semplici da usare. Le termosaldatrici Veripack sono concepite per minimizzare le necessità di manutenzione e facilitare i cambi formato, riducendo all’essenziale l’utilizzo di utensili. La piccola termosaldatrice automatica Focus, semplice e affidabile, ha una struttura in acciaio inox e alluminio anodizzato, che la rende robusta e resistente a tutte le sollecitazioni. Le termosaldatrici automatiche Vision e Panorama, strutturate in acciaio inox con una dinamica di movimento che garantisce
nonché un considerevole incremento della shelf life; in questo modo contribuiscono in misura determinante al successo sui mercati nazionali e internazionali di tutti i tipi di prodotti alimentari: carni fresche e salumi, pasta fresca, tramezzini e panini farciti, formaggi, ortaggi precotti, sott’oli eccetera. Standout Italian builder of automatic installations for vacuum or modified atmosphere food packaging. Combining experience and innovation, the concern offers a diverse and complete range of highly
customizable thermoformers and heatsealers to meet all the needs of any user. These machines enable producing packaging with an appealing look that guarantees perfect preservation of the organoleptic properties of the product while significantly increasing its shelf life; in such a way, they act as a decisive factor in the concern’s success in domestic and international markets of all food product types: fresh meat and cold cuts, fresh pasta, sandwiches, cheeses, precooked vegetables, products in oil, et cetera.
fino a 20 cicli/min in sola saldatura e fino a 15 cicli/min in caso di atmosfera protettiva, sono indistruttibili, adatte ad aziende con volumi produttivi medio/alti e linee di produzione semi o totalmente automatiche. Innumerevoli le installazioni in ambiente caseario del modello Vision, costruito interamente in acciaio inox e. per le caratteristiche, considerato unico nel suo genere.
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Farma: non solo astucci Riconfermando la propria presenza Pharmintech 2013, dopo il successo ottenuto all’edizione precedente del 2010, Contego Packaging Italy Srl ne ribadisce il valore di appuntamento strategico per i fornitori dell’industria farmaceutica. Ben sei le novità (prodotti innovativi e all’avanguardia) lanciate quest’anno dalla filiale nazionale del gruppo britannico, che ne ha condiviso l’evoluzione con alcuni partner commerciali, a loro volta espositori. Contego Packaging (in Italia a Cervia, RA) produce astucci, foglietti illustrativi, etichette autoadesive e fogli di alluminio stampato per blister. Nei diversi siti europei stampa ogni anno oltre 2 miliardi di astucci di varia struttura e abbigliaggio, eventualmente integrati con sistemi di sicurezza, scritte in Braille, etichette e i foglietti illustrativi stampati in offset e piegati su specifiche dell’utilizzatore. Rilevante anche lo sviluppo di prodotti speciali, fra cui imballaggi di cartone per prodotti particolari, come il Parenteral Paper Pack (PPP) per fiale di vetro, ma anche etichette esterne, foglietti con punto colla, etichette informative, foglietti di sicurezza, foglietti illustrativi in bustine e foglietti in formati innovativi.
Linee complete: sinergie per il cosmo-farma
45 anni di attività e oltre 2.000 macchine installate nei 20 paesi più industrializzati del mondo iscrivono Famar, a buon diritto, fra le aziende che hanno contribuito al successo della tecnologia bolognese nel mondo. Affermatasi come costruttore di termoformatrici per blister e cassonetti destinati ai settori farmaceutico e cosmetico, ha poi integrato l’offerta con le inscatolatrici per il confezionamento di farmaci in astuccio. Il successo conseguito con questa formula ha incoraggiato Famar a sviluppare ulteriormente le proprie competenze. Ridenominata Famar Packaging, la storica impresa di Sala Bolognese ha dunque strutturato un portafoglio completo di impianti a fine linea per l’avvolgimento in film, l’incartonamento e la palettizzazione. Infine, l’ultimo passo: per rispondere alla richiesta crescente di linee complete, Famar Packaging ha stretto accordi strategici di collaborazione con aziende hitec attive nei settori farmaceutico e cosmetico e oggi abbina alle proprie inscatolatrici alternate e continue, e ai relativi fine linea, anche le macchine per il confezionamento di fluidi, creme e polveri.
Monoblocco passo doppio con flusso laminare
La nuova versione del monoblocco a passo doppio GDL250 di Omas Tecnosistemi presenta innovazioni sia tecniche che estetiche. Dotata di flusso laminare, è studiata in particolare per applicazioni in campo farmaceutico e in aree sterili. Questo monoblocco è caratterizzato da una linea essenziale e tutte le sue parti meccaniche sono separate dall’area lavorativa, per semplificare e rendere così più rapide le operazioni di pulizia. Tra le caratteristiche più significative ricordiamo: alimentazione flaconi mediante coclea, stazione di dosaggio in linea, dotata di siringhe rotanti senza saldature, inserimento e chiusura tappo automatica con frizione magnetica per garantire la precisione di coppia, regolazioni tramite servomotori. Un pannello di controllo touch-screen, semplice e intuitivo, gestisce tutti i parametri di funzionamento, memorizzazione programma di lavoro, possibilità d’interfaccia con operatore remoto per teleassistenza.
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Pharma: not just boxes Reaffirming its presence at Pharmintech 2013, following its success at the 2010 edition, Contego Packaging Italy Srl confirms the fair’s value as a strategic meet-up for pharmaceutical industry suppliers. The Italian subsidiary of a British group brought to the show Six new innovative and cutting-edge products launched just this year. Contego representatives recounted the concern’s evolution over time together with a few commercial partners also exhibiting at the event. Contego Packaging (in Italy in Cervia, RA) produces boxes, informational leaflets, selfadhesive labels and printed aluminium sheets for blisters. At its various European sites, each year the concern prints more than 2 billion boxes of various structures and decorations, integrated where necessary with security systems, Braille script, illustrative labels and leaflets offset printed and folded to the user’s specifications. Also worth note is the concern’s development of special products, among which cardboard packaging for special products, like the Parenteral Paper Pack (PPP) for glass vials, but also external tickets, sheets with glue dots, informational labels, warning leaflets, illustrative leaflets in pouches and leaflets in innovative formats.
Complete lines: synergies for cosmetics and pharmaceuticals 45 years of business and more than 2,000 machines installed in the 20 most industrialized countries place Famar firmly among concerns that have contributed to the success of Bolognese technology around the world. Having established itself as a builder of thermoformers for blisters and containers destined for the pharmaceutical and cosmetics sectors, Famar then integrated its offer with cartoning machines for packaging pharmaceuticals in paperboard boxes. The success of this formula encouraged Famar to further develop its competencies. Renamed Famar Packaging, the historic Bologna concern then developed a complete portfolio of end of line film wrapping, casepacking and palletizing systems. Finally, the last step: in order to satisfy the growing demand for complete lines, Famar Packaging signed strategic partnership deals with hi-tech concerns active in the pharmaceutical and cosmetics sectors, and today it sells machinery for packaging fluids, creams and powders, alongside its intermittent and continuous casepackers and end of line solutions.
Double pitch monobloc with laminar flow The new version of the double pitch Monobloc model GDL-250 is based on both technical and aesthetic innovations. It has been specifically designed for applications in the pharmaceutical field, being equipped with laminar flow, and to work in sterile areas. It has an essential line, all the mechanical parts are separated from the working areas, thus allowing a quick and easy cleaning. The main features include: feeding bottles by means of screw, in-line filling station equipped with rotary filling pumps without any welding, automatic cap insertion and capping by magnetic clutch to guarantee a precise torque adjustment by servomotor. Touch Screen control panel, easy-friendly, able to handle all the operating parameters, storing the working operations and can be interfaced for remote control of PLC by internet line or wi-fi.
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Innovation under the dome Following up on positive experiences last year at Achema in Frankfurt and AAPS in Chicago, IMA SpA brings IMA Lab to Pharmintech. The project was developed in order to promote, share and develop innovative ideas and practices in the pharmaceutical sector. At the fair in Bologna this took the form of a live conference, hosted in the IMA lab dome, equipped for the occasion, and a virtual one, with Web-streamed talks by specialists in industrial processes and packaging in the pharmaceutical sector. The highly qualified contributions were livestreamed on www.imalab.net, where they can still be accessed. Highlights include an interview with Janet Woodcock, director of the Food and Drug Administration’s Center for Drug Evaluation and Research (CDER), and a presentation by Bernhardt L. Trout, professor of chemical engineering at MIT, not to mention the director of the Novartis-MIT Center for Continuous Manufacturing and co-chair of the Singapore-MIT Alliance Program on Chemical and Pharmaceutical Engineering. With the introduction of IMA Lab, IMA SpA sought to promote a new type of space and channel, designed to connect people and circulate ideas, study the development of technologies and consolidate international relations with pharmaceutical packaging operators. The project was conceived to further spur innovation, understood as the key to emerging from the crisis: a principle that sustains IMA’s dominance over the global market of automatic processing and packaging machinery for pharmaceuticals, cosmetics, food, tea and coffee.
Innovazione sotto la cupola Dopo le esperienze positive dello scorso anno all’Achema di Francoforte e all’AAPS di Chicago, IMA SpA ha messo in campo anche a Pharmintech “IMA Lab”: un progetto voluto per promuovere, condividere e sviluppare idee e pratiche innovative nel settore farmaceutico. Alla fiera bolognese si è concretizzato in un convegno reale, ospitato nel “dome tecnologico” allestito per l’occasione, e virtuale, con interventi via Web di specialisti dei processi industriali e del packagw ing nel settore farmaceutico. Di alto livello i contributi, trasmessi in streaming sul sito www.imalab.net e ora anche visualizzabili in differita, fra cui spiccano l'intervista rilasciata da Janet Woodcock (direttrice del Center for drug evaluation and research CDER della Food and Drug Administration) e l'intervento di Bernhardt L. Trout, professore di Chemical engineering all’MIT nonché direttore del Novartis-MIT Center for continuous manufacturing e Co-chair del Singapore-MIT alliance, chemical and pharmaceutical engineering. Con l’avvio di IMA Lab, IMA SpA ha voluto promuovere un nuovo tipo di spazio e di canale, progettati per far incontrare persone e circolare idee, studiare lo sviluppo delle tecnologie e consolidare relazioni internazionali con chi opera nel packaging farmaceutico. Il progetto nasce per dare ulteriore impulso all’innovazione intesa come leva fondamentale per uscire dalla crisi: un principio che sostiene il primato di IMA sul mercato globale delle macchine automatiche per il processo e il confezionamento di farmaci, cosmetici, alimenti, tè e caffè.
Saldatrici automatiche ad alte prestazioni SA90TVB
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Saldatrice automatica per termoretraibile
Saldatrice automatica per pouch
Elba, con sede in Magnago (MI), progetta e realizza saldatrici per la produzione di pouches, borse e sacchi. Dal 1956 ad oggi Elba ha installato in tutto il mondo più di 2000 saldatrici per la produzione di sacchi. Del gruppo Elba fanno parte Fiborsin, che produce estrusori per reti in plastica, e Fae, che produce apparecchiature elettriche e software di controllo.
Elba S.p.A. > Via Canova, 22 > 20020 MAGNAGO (MI) - Italy Tel. +39 0331.305570 > Fax +39 0331.305580 sales@elba-spa.it > www.elba-spa.it
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Gestione e controllo di dati e immagini
Managing and controlling images and data
CGK Solutions (Terranova Bracciolini, AR) distribuisce in esclusiva per l’Italia hardware per la scansione massiva di documenti di qualsiasi formato, software per il riconoscimento dei caratteri e soluzioni innovative per il trattamento delle immagini. Oltre agli scanner della InoTec e Banc Tec, CGK Solutions distribuisce per conto della Open Text Document Technologies Germania i tool per lo sviluppo di soluzioni che richiedono la lettura dei caratteri da documenti strutturati e non strutturati. In particolare, RecoStarProfessional effettua la lettura e il riconoscimento dei caratteri manoscritti e dattiloscritti catturati da documenti strutturati, per agevolare le operazioni di Data entry e le successive fasi di elaborazione dati; DOKuStarProfessional è una famiglia di prodotti in grado di estrarre dati da documenti non strutturati, e di classificare autonomamente i documenti, trovare e leggere i dati utili e metterli a disposizione delle applicazioni che li richiedono. Nel campo del controllo delle immagini e della verifica dei testi, CGK Solutions propone i software della Gradient e della Schlafender Hase.
CGK Solutions (Terranova Bracciolini, AR) is exclusive distributor in Italy of hardware for mass document scanning in any format, character recognition software and innovative image processing solutions. In addition to the InoTec and Banc Tec scanners, CGK Solutions distributes, on behalf of Open Text Document Technologies Germany, tools for developing solutions that require scanning characters from structured and unstructured documents. In particular, RecoStarProfessional scans and detects handwritten and typed characters captured by structured documents in order to facilitate data entry and processing; DOKuStarProfessional is a line of products capable of extracting data from unstructured documents and autonomously classifying documents, finding and scanning useful data and making them available to the applications that require them. In the field of image control and text verification, CGK Solutions proposes the software applications Gradient and Schlafender Hase.
Film solubili in acqua fredda e calda Green Material (MI) propone film solubili in acqua e, grazie all’esperienza maturata in questo settore e all'impiego di due diverse metodologie produttive (estrusione in bolla e tecnologia cast), può fornire una gamma completa di film innovativi e un range di prodotti speciali che soddisfano le diverse esigenze del mercato. L'offerta comprende film solubili in acqua fredda, principalmente usati per la realizzazione di "Eco Dose", monodosi per impieghi domestici nel settore della detergenza in genere ma anche usati per produrre monodosi nel settore industriale in genere. Tutti i film Green Material sono stati messi a punto per poter essere utilizzati a velocità elevate su flow-pack verticali e orizzontali e su linee di termoformatura, ideali per produrre caps, ecodosi e monodosi di prodotti liquidi a basso contenuto d’acqua e in polvere. Sono inoltre facilmente saldabili a caldo sulle principali attrezzature di converting. I film blown sono realizzabili con larghezze da 25 a 1000 mm e con un range di spessori a da 20 a 80 micron. I film cast sono disponibili in spessori da 25 a 76 micron e con larghezze da 60 a 1.350 mm.
Dosatori volumetrici per alimenti Karr Italiana produce da cinquant’anni unità e macchine dosatrici-riempitrici volumetriche, anzitutto per l’industria alimentare. Grazie all’esperienza acquisita sul campo a contatto diretto con gli utilizzatori, e all’impegno nella ricerca di sempre nuove soluzioni all’avanguardia, i dosatori di Karr Italiana hanno vissuto un’evoluzione continua, per rispondere alle specifiche richieste di precisione, prestazioni, versatilità, solidità e affidabilità nel tempo, oltre che di igiene, garantita da macchine perfettamente e facilmente lavabili. La gamma Karr di soluzioni volumetriche dedicate all’alimentare comprende: dosatori volumetrici semiautomatici, unità di dosaggio singole o multiple a funzionamento pneumatico o brushless per applicazione su linee automatiche, ugelli speciali per prodotti contenenti pezzi di grandi dimensioni, dosatrici speciali realizzate interamente in acciaio inox e con oltre corsa per lavaggio in CIP. Karr Italiana impiega inoltre trattamenti antiusura e anti corrosione, e realizza pompe di trasferimento specifiche per prodotti molto delicati. Nella foto, un gruppo pneumatico per il dosaggio di creme alimentari su linea automatica.
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Hot and cold water soluble films Green Material offers hot and cold water soluble films. The Milan based company has accrued many years’ experience in this sector and, by implementing two different production methods (bubble extrusion and cast technology), it is able to make a complete range of innovative films and special products that satisfy the diverse needs of the market. The Green Material offer includes cold water soluble films for making “Eco Dose”, single dose packs for domestic use and in the detergency sector in general, but also used to produce single dose packs in the industrial sector. All Green Material films have been developed for use at high speeds on vertical and horizontal flowpackers and heatforming lines, being suitable for producing caps and ecodose and single dose packs for liquid and powder detergents. They can also be easily heatsealed using the most common converting equipment. The blown films can be made in formats of 25-1000 mm and with a thickness range of 20 to 80 microns. The cast films are available in thicknesses between 25 and 76 microns and with a thickness range of 601,350 microns.
Volumetric dosers for food products Karr Italiana has been producing volumetric filling-dosing machinery and components for fifty years, mainly for the food industry. Thanks to the experience acquired by the concern in the field in direct contact with users, as well as a commitment to constantly researching new cutting-edge solutions, Karr Italiana dosers have evolved continuously to meet the specific requirements of precision, performance, versatility, solidity and reliability over time, in addition to hygiene, which is guaranteed by perfectly and easily washable machines. The Karr range of food-dedicated volumetric solutions includes: semi-automatic volumetric dosers, single or multi-unit pneumatic or brushless doser for application on automatic lines, special nozzles for products containing large chunks, special dosers made completely from stainless steel and with over-run for CIP washing. Karr Italiana also employs anti-wear and anti-corrosive treatments and creates special transfer pumps for very delicate products. Pictured, a pneumatic unit for dosing food creams in an automatic line.
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Standard or tailor-made packaging The rose plastic company group is a worldwide operating enterprise in the sector of plastic packaging for industrial applications with an international production and distribution network. The company develops, produces and sells packaging solutions for various applications and sectors and offers a vast standard product range as well as custom made solutions. rose plastic packaging combines creative design with intelligent function. Whether large or small, round or square, oval or rectangular, adjustable or fixed length, coloured or transparent, whether sleeves, boxes, cassettes or cases, individual or set packages - rose plastic supplies a wide variety of packaging styles for the consumer healthcare sector for the merchandising and display of products. Health care and hygiene products as well as promotional and sales packaging for health care sets and cosmetic products can be perfectly presented and even offer an attractive feature through reusability. On request, rose plastic will develop your very own specific individual packaging solution.
IMA at Packology with stand and webinar At the stand set up at the fair or via live webinar, IMA Industries presents new solutions for packaging tea, coffee, food and cosmetics products. Packology thus becomes an important showcase for new high tech solutions, the details and significant elements of which can be discovered by visitors, for whom the company promises “a unique sensory experience”. For visitors… On show are some packaging machinery and lines for various product types: • tea in filter bags. High speed machine for packaging tea in heatsealed doublechamber filter bags, with thread and tag but no staple; • coffee and herbs in capsules (single serve cup). Line dedicated to packaging capsules for coffee, tea, herbs and any other type of dosable product, which performs the complete process from filling to palletization; • bouillon cubes. High speed line for pressed bouillon cubes and bouillon paste, from dosing to packaging on trays; • processed cheese. Lines for dosing, wrapping and cartoning processed cheeses in triangular or rectangular portions, at medium or high speed; • Sweets and chewing gum. Packaging line for chewing gum in wallets, complete with Fin Seal wrapper for a longer lasting product, a traying machine and a casepacker. • cosmetics. Top-loaded high speed casepacking machine. … and for digital visitors. Anyone who won’t make it to the fair can still follow the event from anywhere simply by registering for the live webinars set up for the occasion: livestreamed from the group’s stand, these prominently feature images of the machines in action. During the webinars, IMA Industries experts illustrate the main characteristics and advantages of the new solutions and field questions from participants.
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Imballaggi standard o su misura Il gruppo rose plastic opera a livello mondiale come produttore di imballaggi di plastica rigida per applicazioni industriali, contando su un network di produzione e una rete distributiva internazionali. La società sviluppa, produce e commercializza soluzioni di packaging per vari impieghi e settori ed è in grado di offrire un’ampia gamma di prodotti standard e soluzioni personalizzate. Le soluzioni rose plastic si distinguono per il design creativo e le funzionalità intelligenti: che siano grandi, piccole, rotonde o quadrate, ovali o rettangolari, a lunghezza fissa o regolabile, colorate o trasparenti, o siano tubi, cassette, valigie, confezioni singole o multiple, il gruppo fornisce svariate tipologie di imballaggi al settore sanitario e consumer, ma anche per il merchandising e l’esposizione. Gli articoli per la cura e l’igiene personale, così come le offerte promozionali e i kit di prodotti cosmetici vengono presentati in modo accattivante; inoltre i packaging in questione offrono il vantaggio di poter essere riutilizzati. Su richiesta, rose plastic sviluppa imballaggi personalizzati in base a esigenze e funzionalità specifiche.
IMA a Packology con stand e webinar Allo stand allestito in fiera o tramite webinar live, IMA Industries presenta nuove soluzioni per il confezionamento di tè, caffè, prodotti alimentari e cosmetici. Packology diventa quindi una vetrina importante delle novità a elevato contenuto tecnologico, di cui i visitatori potranno scoprire dettagli ed elementi significativi e ai quali la società promette “un’esperienza sensoriale unica”. Per chi c’è… In mostra sono illustrate macchine e linee di confezionamento per vari tipi di prodotto: • tè in sacchetti filtro. Macchina ad alta velocità per il confezionamento di tè in sacchetti filtro a doppia camera termosaldata, con filo ed etichetta ma senza punto di alluminio; • caffè ed erbe in capsule (single serve cup). Linea dedicata al confezionamento di capsule per caffè, tè, erbe e qualsiasi altro tipo di prodotto dosabile, che effettua il processo completo dal riempimento alla palettizzazione; • dadi da brodo. Linea per dadi pressati e linea per dadi in pasta, ad alta velocità, dal dosaggio al confezionamento in vassoi; • formaggio fuso. Linee per il dosaggio, l’avvolgimento e l’astucciamento di formaggini in porzioni triangolari e quadrate, a media ed alta velocità; • caramelle e chewing gum. Linea per confezionamento di chewing gum in wallet, completa di avvolgitrice “Fin Seal” per una maggior durata del prodotto, invassoiatrice e incartonatrice. • cosmetici. Incartonatrice ad alta velocità con carica dall’alto. … e per chi non c’è. Coloro che non intendono recarsi in fiera possono seguire l’evento, in qualunque parte del mondo risiedano, semplicemente iscrivendosi agli speciali webinar live allestiti per l’occasione: trasmessi in diretta streaming dallo stand del gruppo, mostrano immagini significative delle macchine in funzione. Nel corso dei webinar, gli esperti di IMA Industries si rendono disponibili per illustrare le caratteristiche principali e i vantaggi delle nuove soluzioni, e per rispondere alle domande dei partecipanti.
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PENSANDO AL CONSUMATORE IMBALLAGGI DI PLASTICA RIGIDA Un’offerta in continua evoluzione, la padronanza di tutti i tipi di tecnologia, la vicinanza al cliente, una serie di acquisizioni centrate. Forte di questi presupposti, il gruppo RPC rilancia a tutto campo, anzitutto nel farma e nei segmenti a più alto valore. Driver: innovazione “verde” ed elevato contenuto di servizio per l’end user. Elena Piccinelli
onsolidare il core business e, al contempo, investire nei prodotti ad alto valore aggiunto e nei mercati più promettenti: questo il doppio binario su cui viaggia il gruppo RPC per costruire il proprio futuro. Che poggia su una varietà - unica per ampiezza - di packaging di plastica ad alto contenuto di servizio e innovazione, realizzata sfruttando tutte le possibili combinazioni delle tre tecniche di trasformazione: stampaggio a iniezione, stampaggio-soffiaggio e termoformatura.
C
È stato Pim Vervaat, Chief Executive del gruppo, a illustrare il percorso della multinazionale britannica ai numerosi giornalisti accolti per l’occasione nel centro tecnologico RPC Bramlage-Wiko di Lohne (D). Sotto i riflettori, le principali acquisizioni (dopo Continental Plastics Europe, sono state man mano incorporate Wiko, divisioni di Rexam e Nampak e, nel 2011, la danese Superfos) e lo sviluppo per linee interne, tese a consolidare la presenza sul mercato globale del packaging di plastica rigida che, secon-
Consumers in mind RIGID PLASTIC PACKAGING A constantly evolving offer, mastery of all technologies, proximity to the customer, a series of strategic acquisitions: on the strength of these virtues, the RPC group re-launches its entire operation, starting in pharma and high value sectors. What’s driving it? “Green” innovation and high service content for the end user. Elena Piccinelli
Consolidating its core business and, at the same time, investing in products with high added value and in the most promising markets: this is the two-pronged strategy guiding the RPC group in building its future. A
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future which relies on a (singularly plentiful) variety of plastic packaging with high innovation and service contents, made using all possible combinations of the three converting techniques: injection-moulding, blow-
do stime Pira basate su dati 2011, vale 659 miliardi di dollari e cresce al ritmo del 3,3% annuo. RPC serve, con pari impegno, le aree merceologiche del food (58%) e non-food (42%): la prima, con quote fra il 7 e l’11%, rappresentata anzitutto dai comparti lattiero caseario, prodotti a shelf life prolungata, caffè e creme; la seconda da farma (4%), pitture e vernici (9%), personal care (12%) e “altri” prodotti non alimentari (17%). Le cifre tratteggiano il profilo di un grande gruppo con 50 stabilimenti in 18 Stati e
moulding and thermoforming. It was Pim Vervaat, the group’s new Chief Executive, who recounted the British multinational’s journey to a large audience of journalists gathered for the occasion in the RPC Bramlage-Wiko technology center in Lohne (D). Highlights of this journey have been some important acquisitions (after Continental Plastics Europe, divisions of Rexam and Nampak and, in 2011, the Danish Superfos) and the development of in house lines aimed at consolidating the group’s presence in the global rigid plastic packaging market, which according
to Pira estimates based on 2011 data, amounts to 659 billion dollars and is growing at an annual rate of 3.3%. RPC is equally committed to the sectors of food (58%) and non-food (42%): the former, with 7-11% shares, is primarily represented by milk & dairy, extended shelf life products, and coffee and creams; the second by pharmaceuticals (4%), paints and varnishes (9%), personal care (12%) and other non-food products (17%). The values sketch the profile of a large group with 50 facilities in 18 countries and 7,300 employees, an annual turnover of 1.1 billion pounds
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barriera elevata ai fattori che compromettono la durata dei prodotti freschi e delicati. Caratteristiche che, stima il marketing RPC, sosterranno la crescita della plastica a scapito di vetro e metallo, segnatamente per conserve e alimenti in lattina, zuppe, salse e affini, pet food e baby food.
CRESCERE 7.300 dipendenti, un fatturato annuo di circa 1,1 miliardi di sterline e una presenza commerciale che copre tutte le aree del mondo. I principali driver di sviluppo sono connaturati alle caratteristiche stesse dei materiali impiegati, che rispondono con particolare efficacia all’esigenza di ridurre peso e spessore dei contenitori e di conseguenza anche la carbon footprint, di convertire i packaging multistrato in strutture più semplici e facili da riciclare, di garantire una
and a market presence that covers most regions of the world. The main drivers of this dynamicity are the very properties of the materials used, which are particularly effective in reducing the weight and thickness of containers, and consequently also their carbon footprint, in converting multilayer packaging into less complex and easier to recycle structures and in guaranteeing a high barrier to factors that compromise the shelf life of fresh and delicate products. These are properties which, RPC’s marketing team projects, will sustain the growth of plastic to the detriment of metal
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NEL MONDO
Su queste premesse, si innestano i progetti di RPC, tesi a ottimizzare il business in Europa e a crescere con pari impegno tanto nei “vecchi” quanto nei nuovi mercati, anzitutto sviluppando le linee di prodotto a maggior valore aggiunto (che già oggi rappresentano il 31% del fatturato consolidato) e il packaging sostenibile. Per ottimizzazione - è stato precisato nel corso della conferenza stampa RPC intende una serie di misure che riguardano anzitutto l’operatività paneu-
and glass, especially for preserves and canned foods, soups, sauces and similar products, pet food and baby food.
GROWING IN THE WORLD Resting on these foundations are RPC’s projects aimed at optimizing its business in Europe and developing with equal commitment both in the “old” markets and in the new ones, first of all by developing product lines with greater added value (which already represent 31% of consolidated turnover) and sustainable packaging. For RPC - as was explained at the
ropea nelle aree della termoformatura e dello stampaggio a iniezione. Si prevedono, in particolare, la modernizzazione dei siti produttivi, l’eventuale chiusura di alcuni stabilimenti (Antwerp e Beuningen, in Belgio e Olanda) e la cessione delle società marginali rispetto al core business, riorientando, al contempo, il focus sulle linee di prodotto a più elevata redditività. I margini di crescita sono ampi, stimano in RPC, sia nel primo mondo sia nelle economie a più rapido sviluppo, sempre che si attivino le necessarie sinergie e, soprattutto, si sappiano interpretare/anticipare le necessità degli utilizzatori. Un esempio? L’acquisizione di Superfos ha permesso al gruppo RPC di crescere nel dinamico mercato del packaging barriera per food e non food, dove ha sviluppato prodotti multistrato innovativi. E ora si progettano analoghe operazioni in altri settori, a partire dal farmaceutico.
press conference - optimization translates to a series of measures relating first of all to Europe-wide thermoforming and injectionmoulding operations. In particular, the plan involves modernization of production sites, possibly the closing of some (Antwerp in Belgium, Beuningen in the Netherlands) and selling off of companies at the margins of the group’s core business, while at the same time focusing on more profitable product lines. According to the group’s estimates, the growth margins are ample, both in the first world and in the more quickly developing
economies, as long as the necessary synergies are activated, and most importantly, as long as it knows how to interpret/anticipate users’ needs. One example is the acquisition of Superfos, which enabled the RPC group to grow One example is the acquisition of Superfos, which enabled the RPC group to grow even further in both food and non-food sectors including the dynamic market of barrier packaging, for which it has developed innovative multilayer products. And now the group plans similar operations in other sectors, starting with pharmaceuticals.
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MULTIMARKET
Guardare al futuro Un futuro che poggia su una varietà - unica per ampiezza - di packaging di plastica ad alto contenuto di servizio e innovazione, realizzata sfruttando tutte le possibili combinazioni delle tre tecniche di trasformazione: stampaggio a iniezione, stampaggio-soffiaggio e termoformatura. Una panoramica della produzione RPC.
SPECIALIZZATI PER IL FOOD. L’alimentare resta a tutt’oggi il principale comparto di destinazione dei contenitori RPC, standard e personalizzati, articolati per assecondare l’infinità di esigenze che un mercato sempre più sofisticato e attento esprime. Il gruppo, in effetti, ha messo a punto una gamma ampia di contenitori sterilizzabili, infornabili in microonde, impilabili, barriera per prodotti refrigerati e non, sempre più leggeri e resistenti e ad alto contenuto di immagine e servizio. In foto qualche esempio emblematico: il vasetto per baby food Plasmon, termoformato e riempito in asettico, che ha vinto l’Oscar dell’imballaggio italiano 2012; il contenitore infornabile a microonde a forma di casseruola, con struttura PP/EVOH/PP e coperchio di PP, per William Saurin; le capsule termoformate di PP/EVOH/PP per Nescafè; il divertente Easy Wine Glass da 18,7 cl, con lid pelabile, per il consumo fuori casa realizzato per la svedese Cefour Wine & Beverage AB.
NON-ALIMENTARE, PRATICO, SOSTENIBILE. In area non-food l’attenzione del marketing e l’impegno dei progettisti RPC sono rivolti in prevalenza ai settori chimico e industriale, che comprende anche gli oli lubrificanti, i rivestimenti superficiali, i prodotti per giardinaggio e il fai-da-te. RPC li presidia con le linee di contenitori standard ma anche con lo sviluppo di soluzioni ad hoc e con tutta la capacità di servizio di una struttura ben radicata a livello locale. La praticità di utilizzo dei packaging, anzitutto nelle funzioni di erogazione e apertura, insieme alla loro sostenibilità e alle opportunità di risparmio offerte dalle materie plastiche, guidano i progettisti del gruppo che, combinando le diverse tecnologie produttive, mettono in campo una creatività che si modella sul singolo prodotto. La linea di contenitori a parete sottile, ottenuti per co-iniezione seguono il principio-guida della compatibilità, ambientale ed economica. La struttura multilayer incorpora, nello strato intermedio, fino al 30% di materiale PCR (post consumer regrind) prodotto in due siti dedicati, in Francia e Regno Unito.
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MATERIALS & MACHINERY
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Looking to the future A future which relies on a (singularly plentiful) variety of plastic packaging with high innovation and service contents, made using all possible combinations of the three converting techniques: injection-moulding, blow-moulding and thermoforming. An overview of RPC’production. Specialists for food. Today food remains the main outlet sector for RPC containers, which are available standard or tailor-made, with ample variety to satisfy the myriad needs of an increasingly sophisticated and sensitive market. As a matter of fact, the group has developed a wide range of sterilizable, microwavable, stackable containers with protective barrier for refrigerated and non-refrigerated products. These containers are progressively lighter and more resistant over time, with high image and service contents. Pictured are some emblematic examples: a tub for Plasmon baby food, thermoformed and filled in an aseptic environment, which won the 2012 Italian Packaging Oscar; a microwave-safe casserole with PP/EVOH/PP and a PP lid, for William Saurin; the PP/EVOH/PP thermoformed capsules for Nescafè; the fun Easy Wine Glass, in 18.7 cl format, with peelable lid, for spill-free drinking, made for the Swedish Cefour Wine & Beverage AB. Non-food, practical, sustainable. In the non-food area, the group’s marketing and design divisions are dedicated mainly to the chemical and industrial sectors, which also include lubricants, surface coatings, gardening products and craft goods. RPC offers standard container lines but also develops ad hoc solutions with all the service expertise of a business well-rooted in local communities. The practical use of the group’s packaging solutions, particularly in dispensing and opening functions, along with their sustainability and the economies offered by plastic materials, guide the group’s designers in their work, which, combining the different production technologies, offer a creativity
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MATERIALS & MACHINERY
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MULTIMARKET
that leaves its mark on each and every product. The guiding principle of compatibility - environmental and economic - has proven particularly fruitful. A line of thin wall containers, lighter and more economical, made through a co-injection process. The multilayer structure incorporates, in the inner layer, up to 30% post-consumer regrind (PCR), produced in two dedicated sites, in France and in the UK. One stop shop for cosmetics. The RPC BramlageWiko technology center (Lohne, D) is a one-stop shop where users, in particular those of the cosmetics sector, can find all services necessary to the production of a container, from design to logistics, including moulds, engineering, assembly, superficial finishing, quality management and control. Here RPC creates packaging for every kind of cosmetics product and executes silkscreen decorations, as well as those using lasers, pad printing, hot printing, electroplating, overmoulding, IML… Recent examples include a practical airless dispenser developed for Lancôme using twist up technology; a stick for Labello made possible by the development of a new mechanical process that enabled reducing the number of components from four to three; a tub for creams with an innovative opening; a twist-off tube with reduced number of components; the Gizmo closure system, created to make it possible to add things to beverages and currently in the early phases of introduction to the cosmetics and pharmaceutical sectors. New proposals for pharmaceuticals. RPC’s creative pool has generated an array of containers, and most importantly, of dispensers that accommodate the peculiarities of each type of contents. Thus were born new models of dry powder inhalers (DPIs), which can be re-loaded with pharmaceuticals in blisters or capsules, pressurized metered-dose inhalers (pMDIs), diagnostic containers and nasal sprays. The recently patented RPC Dose Indicator is combined with pressurized inhalers in order to enable the patient to keep track of the number of doses administered; this FDA-approved system can be easily integrated into an aerosol dispenser with a small adjustment to the actuator. It’s also new Twist’n Hale multi-dose inhaler for pharmaceuticals in blisterpacks.
ONE STOP SHOP PER LA COSMESI. Il centro tecnologico di RPC Bramlage-Wiko (Lohne, D) è un “One stop shop” dove gli utilizzatori, in particolare del settore cosmetico, trovano tutti i servizi necessari alla produzione di un contenitore, dalla progettazione alla logistica, compresi produzione stampi, engineering, assemblaggio, finishing superficiale, controllo e gestione qualità. Qui RPC realizza confezioni per ogni genere di prodotto cosmetico ed effettua decorazioni serigrafiche e laser, con tampografia, stampa a caldo, electroplating, overmoulding, IML… Qualche esempio recente? Il dispenser airless sviluppato per Lancôme utilizzando la tecnologia twist up, pratico da usare e con l’erogatore decorato; lo stick realizzato per Labello grazie alla messa a punto di una nuova meccanica che ha consentito di ridurre da quattro a tre il numero dei componenti; i meccanismi di apertura innovativi; i tubi twist a ridotto numero di componenti; la chiusura Gizmo, nata per poter aggiungere un secondo componente alle bevande e ora in fase di introduzione nei settori cosmetico e farmaceutico.
NUOVE PROPOSTE PER IL FARMA. La creatività RPC ha prodotto un ventaglio di contenitori e, soprattutto, di dispositivi di erogazione, che tengono conto delle peculiarità di ciascun tipo di contenuto. Sono nati così nuovi modelli di inalatori a polvere secca (DPI), ricaricabili con farmaci in blister o capsule, inalatori pressurizzati predosati (pMDI), contenitori diagnostici e spray nasali. Recente, e brevettato, l’RPC Dose Indicator si abbina agli inalatori pressurizzati per consentire al paziente di tenere sotto controllo il numero di dosi assunte; approvato FDA, può essere facilmente integrato negli erogatori aerosol con una piccola modifica dell’attuatore. Nuovo anche l’inalatore multidose brevettato Twist’n hale per polveri secche.
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Flex: ink jet ad alta risoluzione
LABELING & CODING
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Flex: high resolution inkjet
Interamente progettata e realizzata dalla societĂ bolognese SIS.MA, la nuova gamma di sistemi a getto d'inchiostro â&#x20AC;&#x153;hi-resâ&#x20AC;? si affianca alla giĂ affermata serie Compact e alla linea di ink-jet DOD Macroline. Oltre ad avvalersi della tecnologia Xaar, le versioni FLEX382 e FLEX764 presentano caratteristiche tecniche di rilievo, anche grazie all'unitĂ di controllo C-Touch: una control unit con display touch screen 12â&#x20AC;? a colori, software grafico basato su Windows e predisposizione per 2 teste di stampa. Connessioni: Ethernet, USB, Seriale. I/O encoder/allarmi. Le teste di stampa con risoluzione a verticale 200dpi, a 382 o 764 punti garantiscono un'altezza massima di stampa da 53,7 a 107,4 mm a una velocitĂ fino a 35 m/min. Tutte le macchine â&#x20AC;&#x153;hi-resâ&#x20AC;? SIS.MA (www.sisma1990.com) sono equipaggiate di spurgo automatico con recupero ink, di sistema di riscaldamento inchiostro nel serbatoio testa e di sistema â&#x20AC;&#x153;anti-shockâ&#x20AC;? per preservare l'integritĂ della testa.
Entirely designed and built by the Bolognese company SIS.MA, the new hires range of inkjet systems joins the already acclaimed Compact series and the DOD inkjet Macroline. As well as applying Xaar technology, the FLEX382 and FLEX764 versions present key technical characteristics, also thanks to the C-Touch control units: a control unit with 12â&#x20AC;? touchscreen color display, graphic software based on Windows and designed to take 2 print heads. Connections: Ethernet, USB, Serial. I/= encoders/alarms. The 200dpi vertical resolution print heads, with 382 and 74 dots guarantee a max print height of from 53.7 to 10.4 mm and a speed of up to 35 m/min. All SIS.MA hi-res machines (www.sisma1990.com) have automatic cleaning with ink recovery, ink heating systems in the head tank and anti-shock system to protect the head.
For front and back labeling
Per etichettare fronte-retro Altech (sistemi di etichettatura e identificazione) presenta un sistema completo per lâ&#x20AC;&#x2122;applicazione di etichette sul fronte e sul retro di taniche per olio lubrificante, realizzato per una grande multinazionale che opera nel settore petrolifero. Basato sul modello ALline E, effettua distanziamento, allineamento ed etichettatura delle taniche. A sostegno dellâ&#x20AC;&#x2122;elevata cadenza produttiva (fino a 8500 pz/h per il formato da un litro), il sistema è dotato di teste etichettatrici ALritma X piĂš performanti (RX20) ed equipaggiate di porta-rotoli con diametro di 400 mm, assicurando cosĂŹ una maggiore autonomia di funzionamento tra un cambio rotolo e il successivo. Altra peculiaritĂ della soluzione messa a punto da Altech consiste nel dispositivo di controllo/espulsione, che verifica la corretta applicazione dellâ&#x20AC;&#x2122;etichetta, deviando i prodotti scartati su un nastro parallelo. In questo modo i prodotti in questione non vengono danneggiati ma rimangono ordinatamente in accumulo in posizione verticale, evitando anche la possibile perdita di contenuto.
Altech (labeling and identification systems) presents a complete system for applying front and back labels on lubricant oil cans, made for a large multinational that operates in the petroleum sector. Based on the ALline E, it separates, aligns and labels the cans. Contributing to its high productivity (up to 8500 pc/hr for one liter format), the system features the highest performance ALritma X labeling heads (RX20), equipped with unwind units 400 mm in diameter, thus guaranteeing greater functional autonomy between one roll changeover and the next. Another special feature of the solution developed by Altech consists in the control/rejection device, which verifies for correct application of the label, placing discarded products on a parallel conveyor. In such a way, the products in question are not damaged but accumulate in an orderly manner in vertical position, preventing any spillage.
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Alta tecnologia. Con un tocco in più.
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C’è qualcosa che distingue le stampanti e i codificatori Eidos. Ancora più dell’affidabilità e della qualità tecnologica che li caratterizzano da oltre trent’anni. È il valore del dialogo diretto tra il cliente e il progettista. È quel tocco in più che può assicurare solo chi costruisce, brevetta, installa e presta assistenza ai suoi prodotti con spirito innovativo, sapienza tecnica e passione tutti italiani. Completando la sua offerta con software applicativi e servizi di livello assoluto. È l’idea dell’eccellenza applicata alla marcatura.
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Sistema “Print-Apply” per la stampa e applicazione automatica delle etichette autoadesive. Con ampia scelta di dispositivi applicatori per tutte le esigenze.
Codificatore per film plastici o cartacei da confezionamento. Di riconosciuta affidabilità, con la nuova “Serie E” ha ulteriormente migliorato il rapporto prezzo/prestazioni.
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Etichette in digitale: Braille e ink jet UV Agente esclusivo per l’Italia di Durst Phototechnik SpA Label Printing, DG Italia, Spartanics, ETI Converting e Convertec, Lirmaprint (fornitore di soluzioni complete per il converting, la stampa e il finissaggio di etichette e packaging flessibile, con sede ad Agrate Conturbia, NO) ha presentato a Pharmintech una serie di proposte up to date per il comparto farmaceutico. Si segnalano, fra gli altri, due sistemi per la stampa di etichette. • L’unità DigiBraille sviluppata da Convertec per la stampa digitale inline di scritte Braille assicura la massima qualità di resa, con punti perfettamente definiti e chiari anche su booklet. È strutturata in modo da ridurre significativamente la quantità di scarti, con tempi di settaggio inferiori a 5 minuti e senza necessità di strumenti, e si monta senza problemi su qualsiasi linea di stampa e converting. Opera a una velocità di oltre 70 m/min. • La stampante digitale a getto d’inchiostro UV per etichette Tau 330 della Durst Phototechnik SpA Label Printing si distingue per la qualità dell'immagine "Best in class", raggiunta grazie alla tecnologia a getto d'inchiostro UV a passo singolo, di cui Durst è proprietaria. Questa tecnologia utilizza testine di stampa Xaar 1001 con risoluzione di 720x360 dpi Drop on Demand: la dimensione goccia è variabile con tecnologia a scala di grigi, che si traduce in una risoluzione di immagine apparente di oltre 1.000 dpi. Tau 330 presenta una larghezza di stampa di 330 mm e lavora a una velocità massima di 48 m/min, per una capacità di produzione oraria di 950 m². Lo standard di configurazione dei colori CMYK può essere completato con il bianco e con arancione e viola opzionali, offrendo così una copertura del 90% della gamma Pantone. La configurazione standard include anche un software RIP completo di gestione substrato e gestione colore, per preparare lavori di stampa e abbinare correttamente i colori Pantone. Non solo: Tau 330 comprende anche l’opzione di stampa dei dati variabili ad alta velocità, con funzionalità in setter, per stampare su etichette pre-fustellate o pre-stampate, permettendo così di completarle e/o personalizzarle.
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Labels in digital: Braille and UV inkjet Sole agent for Italy for Durst Phototechnik SpA Label Printing, DG Italia, Spartanics, ETI Converting and Convertec, at Pharmintech Lirmaprint (supplier of complete solutions for the converting, printing and finishing of labels and flexible packaging, based in Agrate Conturbia, NO) presented a series of leading edge proposals for the pharmaceutical sector. We highlight, among others, two systems for label printing. • The DigiBraille unit developed by Convertec for inline digital printing of Braille lettering ensures the highest quality of performance, with well-defined dots and clear even on booklet. It is structured so as to significantly reduce the amount of waste, with setting times shorter than 5 minutes and without the need of tools, and can be easily fitted on any printing and converting line. It operates at a speed of over 70 m/min. • The Tau 330 digital UV-inkjet press by Durst Phototechnik SpA Label Printing, ensures a “Best in class” image qualità, achieved thanks to Durst’s proprietary Single Pass UV Inkjet Technology. This technology features Xaar 1001 print heads with a physical printing resolution of 720x360 dpi with drop on demand, variable drop size and grayscale technology that results in an apparent image resolution of over 1,000 dpi. Tau 330, with a width of 330 mm and a printing speed of max. 48 linear meters (157 lin. Ft) per minute, reaches an industryleading hourly production capacity of 950 m². Its standard color configuration CMYK can be completed with optional WHITE and two optional process colors Orange and Violet (availability late 2012), essential for label applications that require precise pantone color matching. Furthermore, the standard configuration also includes industry-leading RIP software with built-in substrate management and color management. Tau 330 also displays the high speed Variable Data Print option with “insetter” functionality to print on pre-diecut or pre-printed labels, thus allowing full label-to-label variability.
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LABELING & CODING
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Labeling polishes, paints and varnishes Highly flexible linear self-adhesive labelers that apply partial back and front self-adhesive labels on filled or empty plastic buckets up to 20 l, but also wraparound labels on metallic jars with or without handle: Packlab (P.E. Labellers group) consolidates its presence in this product sector with a specially dedicated offer that also includes self-adhesive units for extra large labels that use 250 - 300 mm paper rollers. Packlab’s linear labelers can be supplemented with heat transfer overprinting systems in order to customize part of the label, thus guaranteeing further flexibility for export goods. The two models that best meet market demands are, depending on specific requirements, Wing and Spinner: the former can label any container that does not require automatic orientation of the handle in relation to the label; the second, on the other hand, enables electronically orienting the bucket’s handle before applying the label. Packlab: restyling on the web Launched online to complete the restyling project of P.E. Labellers' image on the web, Packlab's new website, designed to be visited with latest generation Smartphones and tablets and available in Italian, English and French, has a very detailed catalogue area: designed with a definitely "user-friendly" approach, the catalogue allows users to easily find what kind of labelling machine they need via a sector-based search. The news area features all the information concerning the design of new selfadhesive linear labelling machines Packlab specialises in and the latest news from the cosmetics, chemical, pharmaceutical and food sectors. All scheduled trade fairs have a dedicated area under the events section, where the complete calendar of events that will be attended by Packlab is published. P.E. Labellers group is strongly focusing its presence on social networks: www.packlab.it features links to all social networks.
New vial track & trace line By Marchesini Group, complete track & trace solutions for pharmaceutical products: the new and unique line for vials produced for a renowned multinational enterprise of the Pharma industry. The line comprises a rotary labeller model RE 302 and a top-loading casepacker model MCPV 850; both machines have their own traceability system that continuously monitors the products throughout the entire packaging process. This line has special camera vision systems, installed on the vial labeller and on the casepacker, which monitor the products from the initial coding phase of the individual bare vials, through to the palletization phase of the filled and sealed cases. The machines operate with “Fail Safe” logic to ensure zero errors. Automatic rotary labeller RE 302 1T The vials infed from the machine upstream are already filled and capped and are transferred onto a conveyance system made up of two vertical belts with adjustable opening width on the inlet of the labelling machine; these belts hold the vials by their sides while an inkjet marker prints a unique 2D service code on their bottom, which is also verified immediately by the first camera. On the inlet of the main vial carousel, the second camera acquires the 2D service code printed previously on the bottom and sends the start signal to the shift register, which acquires the position of each vial on the carousel. The label, still on its film, is printed by the labelling unit and the unique 2D code is verified immediately by the third camera. The code comprises a product identification code, batch number, expiry date, unique serialized number and all these data repeated also in readable digits. The camera grades the print quality of the serialized 2D code and scans the readable digits with an OCR/OCV system. The fourth optional camera reads the Pharmacode on the labels to identify them accordingly. Subsequently, once the label has been applied on the vial, the fifth camera scans its unique serialized 2D code and, by means of the afore-mentioned shift register, associates it with the unique 2D service code printed on the bottom. This operation is ensured thanks to the fact that the machine is able to turn the vial conveyance devices so that the 2D code on the previously applied label appears in front of the camera lens: this is an essential feature of the RE machine series. Each unique serialized code printed on the label, graded and correctly applied, is consequently associated with the service code, printed on the bottom of the containers: by matching the two 2D codes, it possible to trace the vials in the casepacker downstream.
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Etichettare smalti, pitture e vernici Etichettatrici lineari autoadesive molto flessibili, che applicano etichette autoadesive parziali fronte e retro su secchi di plastica pieni e vuoti fino a 20 l, ma anche etichette avvolgenti su barattoli metallici con e senza manico: Packlab (gruppo P.E. Labellers) consolida la propria presenza in questo settore merceologico con un’offerta dedicata, che comprende anche gruppi autoadesivi per etichette extra-large con rulleria di passaggio carta da 250 e 300 mm. Le etichettatrici lineari Packlab possono essere corredate da sistemi per la sovrastampa a trasferimento termico, per personalizzare una determinata parte dell’etichetta, garantendo in questo modo ulteriore flessibilità per i prodotti destinati all’esportazione. I due modelli che più si addicono a soddisfare le richieste di mercato sono, a seconda dell’esigenza, Wing e Spinner: il primo è in grado di etichettare tutti quei contenitori che non richiedono l’orientamento automatico del manico rispetto all’etichetta; il secondo, invece, consente di orientare elettronicamente il manico del secchio prima dell’applicazione dell’etichetta. Packlab: restyling in rete A completamento dell'ampio programma di restyling che sta interessando l'immagine sul web del gruppo P.E. Labellers, è online anche il nuovo sito di Packlab: studiato per adattarsi alla lettura su smartphone e tablet, è interamente consultabile in italiano, inglese e francese. Particolarmente ricca l'area “catalogo”: user friendly, è strutturata in modo da permettere all'utente di individuare agevolmente il tipo di macchina etichettatrice di cui ha bisogno, attraverso una ricerca per settore, applicazione e tipologia di contenitore. All'interno dell'area “news” sono raccolte tutte le informazioni relative alla progettazione di nuove macchine etichettatrici lineari autoadesive, in cui Packlab è specializzata, nonché le ultime novità per i settori cosmetico, chimico, farmaceutico e alimentare. A seguire, la sezione “eventi” ospita il calendario delle manifestazioni a cui la società partecipa. Il gruppo P.E. Labellers sta investendo molto nella presenza sui social network: su www.packlab.it sono riportati i link ai social più diffusi.
Nuova linea track&trace per flaconi Da Marchesini Group, soluzioni complete per la tracciabilità dei prodotti farmaceutici: la nuova linea per flaconi è formata dall’etichettatrice automatica rotativa RE 302 e dal cartopalettizzatore verticale MCPV 850; entrambe le macchine sono dotate di un proprio sistema di tracciabilità, che garantisce il controllo continuo dei prodotti durante tutto il flusso di confezionamento. La linea è anche provvista di un apposito sistema di visione a telecamere, che assicurano la monitorizzazione dei prodotti dall’inizio della codifica dei singoli flaconi nudi, fino alla palettizzazione delle scatole già riempite e sigillate. Focus sull’etichettatrice I flaconi, già riempiti e tappati, vengono trasferiti su un sistema di trasporto, composto da due nastri verticali che, tenendo i flaconi per i fianchi, consentono la marcatura inkjet di un codice unico 2D di servizio sul fondo, e la sua immediata verifica per mezzo di una prima telecamera. Una seconda telecamera apprende il codice di servizio 2D stampato sul fondo e fornisce il segnale di start allo shift register, che acquisisce la posizione di ogni singolo flacone nella giostra stessa. Nella testata di etichettatura si effettua la stampa etichette ancora su film e l’immediata verifica per mezzo della terza telecamera del codice 2D unico, contenente: codice identificazione prodotto, numero di lotto, data di scadenza, numero unico serializzato e tutti questi dati ripetuti anche con caratteri scritti in chiaro. La telecamera effettua la verifica della qualità di stampa del codice 2D serializzato (Grading) e la verifica OCR/OCV dei caratteri in chiaro. Una quarta telecamera opzionale effettua la lettura del Pharmacode posto sulle etichette. Poi, una quinta telecamera apprende il suo codice unico 2D serializzato e, tramite lo shift register, lo associa al codice unico 2D di servizio stampato sul fondo. A ogni codice unico serializzato stampato sulla etichetta, verificato e correttamente applicato, viene quindi associato il codice di servizio, stampato sul fondo dei flaconi: questa operazione di marriage dei due codici 2D, rende possibile la tracciatura dei flaconi nel cartopalettizzatore a valle.
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In un pianeta sempre più piccolo ed in un mercato globalizzato crediamo che lÕinnovazione, la qualit e lÕaȗ dabilit siano le carte vincenti per avere successo. Per questo non ci fermiamo mai nello sperimentare nuove tecniche per produzioni un tempo impensabili, sempre nel pieno rispetto del pianeta, grazie a prodotti completamente riciclabili, al 100% progettati e realizzati in Italia.
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SU MISURA E SU RICHIESTA IMBALLAGGIO SECONDARIO La tecnologia FreeboxTM, sviluppata da System per produrre on demand scatole di formato variabile, entra nel polo logistico mantovano di Thun Logistics e Door2Green, a sostegno di una logistica sostenibile e rispettosa dell’ambiente. oor 2 Green, società nata dalla jointventure fra Thun e Samer & Co. Shipping, e con base a Mantova, ha scelto la tecnologia FreeboxTM di System SpA per produrre on site scatole per l’imballaggio secondario. Lanciato a IpackIma 2012 dalla divisione Packaging di System SpA, Freebox™ parte da cartone neutro piano e crea scatole su misura, in tempo reale, per qualsiasi tipo di prodotto e senza scarti di materia prima, il tutto in 28 mq. «Freebox è estremamente pratico e funzionale - spiega Alessio Longhini, AD di Door 2 Green - e ci consente di ottenere un risultato importante in termini di risparmio delle risorse e riduzione degli sprechi: permettendoci di creare di volta in volta la scatola delle dimensioni adatte a ciascun prodotto, ci evita di spedire aria, ossia di imballare la merce in cartoni semivuoti, sprecando spazio e risorse energetiche». Nello stabilimento Door 2 Green, FreeboxTM è posizionata a fianco dell’impianto di smistamento automatico (un sorter con una potenzialità oraria di oltre 19 mila pezzi all’ora), e realizza i formati richiesti di volta in volta, on demand e in tempo reale, partendo da un foglio di cartone piano neutro. Attualmente
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produce, in un minuto, fino a 7 scatole di tre possibili misure comprese fra il 20x25x15 cm e il 40x50x30 cm, ma il reparto R&D di System sta approntando una configurazione ad hoc, in grado di fornire scatole a misura dei diversi prodotti da imballare e spedire, definendo di conseguenza le geometrie che ottimizzano lo spazio anche nella fase distributiva finale. Una volta realizzato, con tanto di logo del cliente stampato in policromia sulla stessa Freebox, il cartone viene veicolato, tramite buffer, alla zona di riempimento (manuale), e poi prosegue verso il reparto spedizioni. Obiettivo: basta sprechi. L’obiettivo che Door 2 Green si pone per i prossi-
Tailor-made and on demand SECONDARY PACKAGING FreeboxTM technology, developed by System in order to produce variable format boxes on demand, arrives at the logistics center of Thun Logistics and Door2Green in Mantua, for a sustainable logistics that respecs the environment.
Door 2 Green, born as a joint-venture between Thun and Samer & Co. Shipping and based in Mantua, has opted for System SpA’s FreeboxTM technology to produce secondary packaging on demand. Launched at Ipack-Ima 2012 by the System SpA’s
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Packaging division, FreeboxTM starts with neutral flat carton and creates custom boxes in real time for any type of product and with no waste of raw materials, and everything within just 28 square meters. «Freebox is extremely practical and
functional - explains Alessio Longhini, CEO of Door 2 Green - and it enables us to obtain valuable results in terms of saving resources and reducing waste. This means we can create boxes scaled to each product as the need for them arises, so that we don’t have to send air, which is to say packing the goods in semi-empty boxes, wasting both space and energy». At the Door 2 Green Logistics facility, FreeboxTM is positioned next to the automatic sorting plant (a sorter with a capacity of more than 19,000
pieces per hour), and creates formats as the need for them arises, on demand and in real time, starting with a neutral flat cardboard sheet. It currently produces, in one minute, up to 7 boxes of three possible dimensions between 20x25x15 cm and 40x50x30 cm, but System’s R&D division is readying an ad hoc configuration capable of supplying boxes tailored to the various products to be packaged and shipped, consequently defining the geometries that optimize space even in the final distribution phase. Once
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INVENZIONI. FreeboxTM è uno degli ultimi sistemi sviluppati dalla System SpA. In 43 anni di vita la società di Fiorano Modenese, che investe in media il 5-6% dei propri ricavi in R&S, ha depositato 190 brevetti. INVENTIONS. FreeboxTM is one of the latest systems developed by System SpA. In the 43 years of its history the company based in Fiorano Modenese, which invests on average 5-6% of its profits in R&D, has filed 190 patents.
Logistica “verde”, anche in conto terzi Door 2 Green, società 4PL nata dalla jointventure tra Thun Logistics (l’azienda che gestisce la supply chain di Thun SpA) e Samer & Co. Shipping, supporta la realizzazione di servizi di global forwarding door-to-door, gestendo le componenti logistiche del flusso, in un’ottica di massima soddisfazione dei clienti combinata con la grande attenzione per l’ambiente. Il principale impianto di Mantova rappresenta un centro di eccellenza nei servizi logistici per dimensione, tecnologie di processo e organizzazione delle attività. Il Centro Logistico sorge su un’area di 150.000 m² (dei quali 36.000 m² coperti) con capacità di stoccaggio di 26.000 posti pallet. Il prelievo delle SKU avviene in maniera massiva e paperless, ed è supportato da oltre 3.000 locazioni Pick-To-Voice e 720 locazioni Pick-To-Light, tutte gestite in radiofrequenza. Lo smistamento dei prodotti avviene in maniera automatizzata, grazie a un sorter automatico con capacità di oltre 19.000 pezzi/h.
from a joint venture of Thun Logistics (the company that manages Thun SpA’s supply chain) and Samer & Co. Shipping, supports door-to-door global forwarding services, managing logistical flows and striving for the utmost satisfaction of its customers, combined with the utmost respect for the environment. The concern’s main facility in Mantua represents a center of excellence in the field of logistics due to its size, processing technologies and organization. The logistics center has a surface area of 150,000 m2 (36,000 m2 of which covered), with a storage capacity of 26,000 pallets. SKUs are generated paperless and en masse, and the process is supported by more than 3,000 Pick-To-Voice stations and 720 Pick-To-Light stations, all managed in radiofrequency. Products are sorted by an automatic sorter with a capacity of over 19,000 pieces per hour.
“Green logistics”, including subcontracting Door 2 Green, a 4PL company born
mi mesi è tanto semplice quanto ambizioso: rivedere in un’ottica lean il magazzino delle scatole. La macchina della System permette, infatti, non solo di minimizzare le giacenze (dal momento che gli imballi vengono prodotti solo quando servono e nel numero necessario), ma anche di gestire diversamente l’approvvigionamento del cartone, adottando un codice unico e universale, per la sola misura di foglio utilizzata, semplificando enormemente il lavoro dell’ufficio acquisti. Grazie alla messa a punto di apposite
applicazioni e fogli di calcolo, inoltre, System SpA è in grado di aiutare l’utilizzatore a valutare, prima dell’acquisto della macchina, il ritorno dell’investimento e le prospettive di saving in termini di materia prima, mano d’opera, logistica, spedizione.
made, with the client logo printed in polychromy directly on the Freebox, the carton is conveyed by buffer to the (manual) filling area and then proceeds to shipping. Target: no more waste. The objective that Door 2 Green sets itself for the coming months is as simple as it is ambitious: reorganize the box warehouse on a lean basis. Indeed, the System machine enables not only the minimizing of stockpiles (since the packaging is produced only according to need),
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but also the managing of cardboard supplies differently by adopting a single universal code to measure the sheet used, which greatly simplifies the tasks of the purchasing department. Thanks to the development of special applications and spreadsheets, moreover, System SpA is able to help the user to evaluate ROI and prospective savings in terms of raw materials, manual labor, logistics and handling, before purchasing the machine.
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Incartonatrici e palettizzatori di qualità Lancia Srl (costruttore di comprovata esperienza di linee complete costituite da macchine per l’imballaggio, incartonatrici, sistemi di palettizzazione, fardellatrici e fascia pallet) offre come garanzia il proprio know how tecnologico, acquisito in anni di ricerche a stretto contatto con i clienti. Gli impianti Lancia sono utilizzati in vari settori (alimentare, farmaceutico, cosmetico, chimico, nastri adesivi), a cui l’azienda di Fiorano Modenese fornisce anche accessori come il controllo peso, sistemi di visione artificiale, punto-colla, magazzino pallet vuoti, dispositivi di ricerca tacca e applicazione etichetta su bidoni e sfogliatore di libretti. Le soluzioni di Lancia Srl, si caratterizzano per la qualità e l’affidabilità, da cui deriva anche l’offerta della garanzia triennale, oltre che per i costi contenuti. Velocità di esecuzione del ciclo con elevata produttività, flessibilità di utilizzo con funzioni dedicate alle varie tipologie di prodotto e facilità d’installazione grazie agli ingombri contenuti completano il quadro dei vantaggi offerti.
Flexa 60: quel “quid” in più TMC Network significa oggi un pool di aziende, specializzate nella realizzazione e fornitura di soluzioni per l’imballaggio di molteplici tipologie di prodotti solidi e liquidi: tissue, prodotti alimentari e dolciari, latte e yoghurt, prodotti per l’igiene della casa e per la cura della persona. L’eccellenza tecnologica e la soddisfazione del cliente sono gli obiettivi condivisi dalle realtà industriali di lunga esperienza che compongono il network - ovvero Tissue Machinery Company SpA, Automa SpA, PRB SpA e AMS Srl - impegnate a vario titolo nella costruzione di sistemi per l’avvolgimento in film plastico, l’incartonamento, la palettizzazione, la movimentazione e il soffiaggio di contenitori in plastica. In occasione di Packology, tra i prodotti di punta, verrà proposta Flexa 60, risultato di due anni di ricerca e sviluppo del team TMC e PRB. Il sistema presenta sicuri motivi di interesse, a partire dalle caratteristiche dell’isola robotizzata che, a detta dei costruttori, non può essere paragonata ad analoghe soluzioni presenti oggi sul mercato. La robotica e il software installato sono ai massimi livelli di tecnologia e know-how: cinque robot orientano il prodotto in arrivo dalle apparecchiature a monte, lo manipolano, lo configurano e lo posizionano correttamente nei cartoni consentendo, ove richiesto, di mescolare prodotti diversi all’interno dello stesso case. Il “sistema” concepito garantisce un notevole salto di qualità in termini di efficienza complessiva e flessibilità; il cambio formato autoCOSA OFFRE FLEXA 60 matico, infine, assicura la riduzioVersatilità (è possibile scegliere tra diversi orientamenti del prodotto ma è ne dei fermi macchina. anche possibile confezionare nel cartone diverse tipologie di prodotti). Risparmi in termini di costi (il numero ridotto degli operatori di linea incide sul contenimento dei costi di manodopera) e di spazio. Flessibilità ed efficienza (il cambio formato automatico assicura la riduzione dei fermi macchina).
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Quality casepacking and palletizing machines Lancia Srl (a veteran builder of complete lines made up of packaging machinery, casepackers, palletization systems, bundling and pallet strapping machines) offers as guarantee technological knowhow acquired through years of research in close collaboration with its customers. Lancia’s plants are used in a variety of sectors (food, pharmaceuticals, cosmetics, chemicals, adhesive tapes), for which the Fiorano Modenese-based firm also supplies weight control accessories, artificial vision systems, glue dot and empty pallet storage systems, mark-finding and bin label application devices and booklet feeders. The solutions of Lancia Srl are characterized by quality and reliability (from which the three-year warranty derives) and economical estimates; high productivity cycle speed, flexibility of use with special functions for the various types of products, easy installation and low bulk complete the range of advantages.
Flexa 60: that little bit more TMC Network today means a pool of companies, specialised in the creation and supply of packaging solutions for many types of solid and liquid products: tissues, food and confectionery, milk and yoghurt, home detergency and personal care products. Technological excellence and customer satisfaction are the shared objects of the longstanding industrial concerns that comprise the network – or that is Tissue Machinery Company SpA, Automa SpA, PRB SpA and AMS Srl – committed to various degrees in the construction of systems for winding plastic film, casepacking, palletisation, handling and the blowing of plastic containers. In occasion of Packology, the spotlights will be aimed at Flexa 60, the result of two years of R&D of the TMC and PRB team. The system is sure to arouse interest, starting from the characteristics of the robotised island that, in the word of its builders, cannot be compared to similar solutions present on the market. The robotics and the installed software are at the maximum levels of technology and knowhow: five robots orientate the incoming product to the devices upstream; that handle the same, configure them and position them correctly in the cases where required enabling the mixture of different products within the same case. The “system” conceived guarantees a considerable qualitative leap in terms of overall efficiency and flexibility; lastly, the automatic format change ensures a reduction of machine stoppages. WHAT FLEXA 60 OFFERS Versatility (you can choose between different product orientations while different types of products can be packed in the same case). Savings in terms of costs (the small number of line operators helps to contain manpower costs) and space. Flexibility and efficiency (the automatic format change ensures fewer machine stops).
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Freedom™, l'innovativa soluzione integrata di applicatori Hot Melt garantisce il ritorno dell'investimento e riduce i costi di confezionamento Le “ Sei libertà" di Nordson assicurano un Valore superiore Duluth, Georgia, USA – 11 aprile 2013 – Nordson Corporation (Nasdaq: NDSN) leader nella fornitura di apparecchiature per l'erogazione di adesivo e Henkel (Dax: HEN.DE), leader nella fornitura di adesivi per il settore dell'imballaggio, annunciano il lancio commerciale del sistema integrato “Freedom”. Innovative New Freedom™ Integrated Hot Melt Packaging Solution Delivers Strong Return on Investment and Reduces Packaging Costs. Six distinct “freedoms” provide customers with superior value Duluth, Georgia, USA – April 11, 2013 – Nordson Corporation (Nasdaq: NDSN) and Henkel (Dax: HEN.DE), packaging industry leaders in adhesive dispensing equipment and adhesives respectively, announce the commercial launch of the Freedom Solution.
La soluzione integrata di applicatori di adesivi Hot Melt combina le innovative apparecchiature Nordson senza serbatoio della serie Freedom™ con la gamma di adesivi Henkel ad alte prestazioni, certificati Technomelt® Freedom™ che aiuterà i clienti a contenere i costi, a semplificare le operazioni e ad aumentare produttività, affidabilità e sostenibilità. I clienti che utilizzano la Soluzione Freedom traggono valore dalle “Sei libertà”, recuperano l’investimento in meno di 12 mesi e beneficiano di continui risparmi per tutta la durata del sistema. In dettaglio le “Sei libertà” includono: Libertà dai problemi legati alla disponibilità degli adesivi – gli adesivi certificati Technomelt® Freedom utilizzano polimeri immediatamente disponibili che subiscono in misura minore gli effetti della carenza delle materie prime petrolchimiche rispetto ai tradizionali adesivi EVA. Libertà dai tempi di inattività associati alla carbonizzazione e alla contaminazione – la fusione senza serbatoio impedisce la degradazione e la carbonizzazione dell'adesivo che si possono verificare nei fusori convenzionali mentre l'eccellente stabilità della temperatura degli adesivi certificati Freedom riduce ulteriormente la potenziale carbonizzazione. Ciò consente di ridurre al minimo l'otturazione dei filtri, degli applicatori e degli ugelli e di conseguenza la manutenzione, i tempi di fermo macchina e la perdita di produzione.
The Freedom Integrated Hot Melt Packaging Solution combines Nordson’s innovative, tankless Freedom™ Series hot melt dispensing equipment with Henkel’s high-performance, Technomelt® Freedom™-certified, family of adhesives to help customers contain costs, simplify operations, and increase productivity, reliability, and sustainability. Customers employing the Freedom Solution derive value in the form of six freedoms, typically recover equipment cost in less than 12 months, and enjoy continued cost savings over the life of the system. Specifically, the six freedoms include: Freedom from adhesive availability concerns – Technomelt® Freedom-certified, adhesives use readily available polymers that are less affected by petrochemical feed stock demands and shortages than traditional packaging EVA adhesives. Freedom from downtime associated with char and contamination – Tankless melting prevents the adhesive degradation and char that can occur in conventional melter tanks while the excellent temperature stability of Freedom-certified adhesives further reduces char potential. Reduced char minimizes clogged filters, applicators and nozzles as well as the resulting maintenance, downtime and lost production. Freedom from manual adhesive filling – The integrated automatic fill system supplies room-temperature adhesive
Autonomia rispetto al riempimento manuale dell'adesivo – Il sistema integrato di riempimento automatico dell'adesivo trasferisce all'unità di fusione l'adesivo a temperatura ambiente, riducendo al minimo l'intervento dell'operatore e i costi della manodopera ed evitando tratti di adesivo mancanti causati dallo svuotamento del serbatoio. L'esposizione dell'operatore all'adesivo fuso è minima così come le lesioni causate dai movimenti di sollevamento e flessione dovuti al riempimento manuale. Autonomia rispetto al montaggio sulla macchina principale e dai limiti di integrazione – diversamente dalle tradizionali unità di fusione a forma di cubo, il fusore Freedom consente di risparmiare spazio grazie all'ingombro verticale che permette di installarlo in qualsiasi punto della macchina principale, a parete o su supporti di montaggio mobili o fissi. Autonomia da comandi e diagnostica poco chiari – grazie al touchscreen semplice e intuitivo non sono necessari operatori qualificati e addestrati. I messaggi diagnostici, degli allarmi e dei guasti sono visualizzati con testo semplice in varie lingue. Libertà da un uso eccessivo dell'adesivo – la migliore densità dell'adesivo ne riduce il consumo mentre la possibilità di erogare cordoni intermittenti permette un risparmio di adesivo pari al 50%. Anche gli sprechi associati alla fuoriuscita di materiale e al sovra-riempimento sono ridotti al minimo.
Peter Lambert, vicepresidente senior del settore "Sistemi per l'erogazione di adesivi" Nordson. "Il nostro obiettivo era ridurre i costi e la complessità dell'imballaggio per i clienti. E per fare questo, siamo andati oltre i sistemi Hot Melt convenzionali, adottando un approccio al processo di erogazione dell'adesivo dal punto di vista dell'utente. Dal sistema di riempimento automatico fino agli applicatori e agli ugelli, abbiamo studiato e perfezionato tutto, eliminando sistematicamente le limitazioni tradizionali e le problematiche che influiscono sul tempo e sui costi degli utenti finali. Siamo sicuri di essere riusciti a realizzare un sistema integrato in grado di ripagare rapidamente l'investimento e di permettere ai clienti di continuare a risparmiare per tutta la sua durata del servizio" ha concluso Lambert. Il lancio del Sistema Freedom rappresenta l'apice della ricerca di apparecchiature rigorose da parte del cliente e dei test sulla performance degli adesivi condotti presso le sedi dei clienti europei e statunitensi ed è il risultato dell'alleanza Henkel-Nordson resa pubblica per la prima volta nel mese di ottobre 2012 in occasione della fiera PackExpo. Per ulteriori informazioni sul sistema Freedom, contattare Nordson Italia al numero 02-216684.1 oppure visitare il sito www.freedomhotmelt.com
"Il sistema Freedom non rappresenta soltanto la nuova generazione di sigillatura degli imballaggi", ha dichiarato
to the melter, minimizing operator involvement and labor costs while preventing missed adhesive beads from dry melter tanks. Operator exposure to molten adhesive is minimized, as is the potential for bending and lifting injuries associated with manual melter filling. Freedom from parent machine mounting and integration limitations – Unlike traditional cube-shaped melters, the Freedom melter saves space using a vertical footprint that also allows it to be mounted almost anywhere within parent machinery, on a wall or on available fixed or moveable mounting stands. Freedom from confusing controls and diagnostics – Simple, intuitive, touch-screen minimize the need for skilled operators and training. Diagnostic, alert and fault messages are displayed in simple text and in a choice of languages. Freedom from excessive adhesive use – Improved adhesive density reduces adhesive consumption while intermittent bead dispensing capability enables up to 50-percent less adhesive use. Waste associated with manual spilling and overfilling is also minimized. “The Freedom system is more than a new generation in package sealing,” said Peter Lambert, Senior Vice President, Adhesive Dispensing Systems at Nordson. “Our goal was to reduce packaging costs and complexity for users. We looked beyond conventional hot melt systems and approached the adhesive dispensing process from the users’ perspective. From the automatic filling system all the way to dispensing applicators and nozzles, we studied and
improved everything, continually removing traditional limitations and areas that affect end users time and operating costs. We are confident that we have succeeded in providing an integrated system that will pay for itself quickly and keep saving customers money over the life of the equipment,” said Lambert. The Freedom System launch is the culmination of extensive voice of customer research and rigorous equipment and adhesive performance testing at customer locations in the U.S. and Europe and is a result of the Henkel and Nordson alliance first announced at the PackExpo tradeshow in October 2012. For more information on Freedom system, contact Nordson Corporation at (800) 683-2314 or visit www.freedomhotmelt.com.
NORDSON ITALIA S.p.A.
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AUTOMATION & CONTROLS
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Una piattaforma unica per un’automazione complessa All’avvio del progetto, Cama Group e Rockwell Automation hanno delineato le specifiche tecniche per dimensionare plc, I/O, motori, azionamenti, inverter e pannelli di visualizzazione.
Cooperare oltre la tecnologia PROGETTARE UNA MIGRAZIONE DI SUCCESSO. Cama Group e Rockwell Automation lavorano insieme a un progetto di R&S, per implementare un’architettura integrata nelle soluzioni robotizzate che l’azienda lombarda installa in tutto il mondo. uello che ci lega a Rockwell Automation non è un semplice rapporto tra cliente e fornitore di automazione: negli anni abbiamo infatti costruito una vera e propria partnership, mettendo a fattore comune le competenze maturate nei rispettivi ambiti di riferimento». Così Annalisa Bellante, Marketing Manager di Cama Group, definisce la collaborazione tra la sua azienda (non un semplice costruttore di macchine ma for-
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nitore di linee complete per il packaging secondario) e Rockwell Automation (non un semplice marchio di prodotti di automazione ma un player globale, che a un’offerta completa di soluzioni di automazione e controllo affianca un supporto tecnico competente e affidabile). Proprio il servizio e il supporto fornito dal team GOTC (Global Oem Technical Consultants) di Rockwell Automation hanno fatto la differenza in un progetto volto a migrare il sistema di automazione e mo-
Cooperation that goes beyond technology A CONTROL SOLUTION MIGRATION PROJECT Cama Group and Rockwell Automation work together to implement Integrated Architecture in robotic systems for installations worldwide.
«There is something special in our business with Rockwell Automation, something which is more than an ordinary customer/supplier relationship. Over all these years we’ve built a strong relation, sharing our know-how in the packaging industry and in the automation field». These are the words of Annalisa Bellante - Marketing Manager at Cama Group. She uses them to describe the cooperation between her company - more than a
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machine builder, as it is a supplier of complete secondare packaging lines and Rockwell Automation - more than a well-known automation components brand, as it is a global player in automation market, with a complete automation and control solutions supply and a worldwide, qualified and very reliable technical support team. There is nothing surprising, then, about the fact that the service and support given by the Rockwell Automation
Come cuore del sistema è stata selezionata la Logix Platform con motion integrato. «Nello specifico, abbiamo adottato il ControlLogix L72 con interfaccia Sercos, gli azionamenti Kinetix 6000 e 6500, gli inverter Powerflex, i motori MPL e i pannelli PanelView Plus» precisa Paolo Mosca, Electronic Department Manager di Cama Group. Oltre a consentire di raggiungere l’obiettivo dell’integrazione, la piattaforma basata su ControlLogix ha permesso a Cama Group di gestire in contemporanea le diverse cinematiche del robot, eseguendo una sincronizzazione efficace con il tracking, l’handling e la visione. «Grazie alla Logix Platform possiamo realizzare e gestire tutte le cinematiche e le configurazioni degli assi nei vari processi, così come, tramite Ethernet IP, possiamo interfacciare i sistemi di visione, sia OCR (Optical Character Recognition) sia OCV (Optical Character Verification) a tutti i dispositivi Rockwell Automation presenti nell’isola robotizzata». Un altro aspetto importante di cui Cama Group ha dovuto tenere conto in fase di progettazione del sistema di automazione è la sicurezza operativa della macchina. «Per quanto riguarda la safety, l’adozione dei prodotti Rockwell Automation è in linea con la scelta di razionalizzare e standardizzare il più possibile i sistemi di sicurezza sulle nostre linee», dice Mosca. In conformità alla UNI EN ISO 13849-1 gli impianti di Cama Group garantiscono il PL (Performance Level) D. Nel caso specifico, non solo soluzioni tecniche basate su relé di sicurezza Guardmaster e l’adozione di funzionalità di sicurezza integrate negli azionamenti e negli inverter: per la progettazione di linee complesse con isole robotizzate il PLC di sicurezza Guardlogix, i moduli I/O di sicurezza, le reti di sicurezza certificate consentono di ridurre i costi di cablaggio e di risolvere le applicazioni di sicurezza mediante implementazioni software. Integrazione è stata la parola d’ordine anche per quanto concerne la parte di sviluppo software del progetto: l’adozione di RSLogix 5000 come unico ambiente di programmazione per la logica, il motion e la diagnostica dell’impianto ha consentito a Cama Group di confezionare una soluzione realmente uniforme, a tutto vantaggio dell’utente finale, indipendentemente dai processi che il robot è chiamato a svolgere. «Nello sviluppo software abbiamo tenuto conto anche delle linee guida OMAC per quanto riguarda l’impostazione del software e l’interfaccia operatore, facendo in modo che quest’ultima rispettasse determinati criteri di look&feel e fosse valida anche per la diagnostica», conclude Mosca.
Global OEM Technical Consultants (GOTC) team played a major role in developing a project aimed at migrating the automation and motion control system used by the Cama Group’s robotic units from a mixed technology to one that was fully Rockwell Automation compliant.
A MIGRATION INSPIRED BY INTEGRATION
As Paolo Mosca, Electronic Department Manager at Cama Group, says: «Nearly a year ago we started on a new project with Rockwell Automation aimed at creating a new automation platform for our robots –
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AUTOMATION & CONTROLS
] tion control dei robot di Cama Group da tecnologia mista a tecnologia esclusivamente Rockwell.
UNA MIGRAZIONE ALL’INSEGNA DELL’INTEGRAZIONE A common platform for complex automation When they started the project, Cama Group and Rockwell Automation defined technical specifications to size the PAC, I/O, motors, servo drives, inverters and visualisation panels. At the heart of the system is the Logix Platform with integrated motion. «We selected the Allen-Bradley L72 ControlLogix programmable automation controller (PAC) with Sercos interface, Kinetix 6000 and 6500 servo drives, PowerFlex inverter, MPL motors and PanelView Plus operator panels»Mosca details. The ControlLogix-based platform has helped Cama Group to obtain complete integration and to manage, at the same time, all the different robot kinematics; performing a full synchronisation with tracking, handling and vision systems. «Thanks to the Logix platform we can create and manage the robot kinematics and the axes configurations in different processes, and are able to link - via EtherNet/IP - Optical Character Recognition (OCR) and Optical Character Verification (OCV) vision systems to the Rockwell Automation products in the robotic cell». Another key point in the Cama Group automation system engineering was machine safety. «Regarding safety, we found that Rockwell Automation had the right solution to standardise our lines» Mosca says. According to UNI EN ISO 13849-1, Cama Group lines feature PL (Performance Level) D. In this case, in addition to Guardmaster relays and drives and inverter with integrated safety functionalities, safety is based on Guardlogix safety PLC, safety I/O modules and certified safety networks. Such an integrated safety system helped Cama to reduce wiring costs and to obtain safety just by implementing specific software. Integration was key for the project software too: by choosing RSLogix 5000 as a common programming tool for logic, motion and diagnostics in the line, Cama Group leveraged a common environment and this means great benefits for its customers, independent of the processes the robots are going to perform. «In software development, we followed the Omac guidelines with regards to software organisation and operator interface. In particular, we developed a visualisation panel, which can also be used for diagnostics» Mosca adds.
based exclusively on Rockwell Automation technology». Having equipped its top loader robots with Rockwell Automation solutions, Cama decided to go further and migrate the logic and motion of its Triaflex robot family from a multi-brand technology to a fully Rockwell Automation one. This migration led to an R&D project, which was intended to satisfy precise market requests. Mosca continues: «We should respond to our customers needs: they ask to shift from a mixed
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Come spiega Paolo Mosca, Electronic Department Manager di Cama Group: «Poco più di un anno fa abbiamo avviato con il team di Rockwell Automation un percorso volto a progettare e realizzare l’automazione dei nostri robot utilizzando esclusivamente la loro tecnologia». Dopo avere dotato infatti i suoi robot top loader delle soluzioni Rockwell Automation, Cama Group ha proseguito nel migrare la logica e il motion control dei suoi robot a cinematica parallela (i Triaflex) da una tecnologia mista a una totalmente Rockwell. Il percorso avviato da Cama Group è sfociato in un vero e proprio progetto di R&S, non fine a se stesso ma orientato a rispondere a un’esigenza espressa dal mercato. Dice ancora Mosca: «Dobbiamo poter garantire al cliente quello che chiede, ossia il passaggio da una tecnologia mista, che comprende soluzioni di diversi marchi, a una tecnologia basata interamente sulle soluzioni hardware e software di Rockwell Automation. Il tutto senza compromettere l’efficienza e l’efficacia dei processi produttivi». Oltre agli obiettivi, il team GOTC, il dipartimento di R&S, l’ufficio di progettazione elettronica e meccanica di Cama Group hanno condiviso i metodi di project management. «La definizione chiara delle specifiche e dei target, frutto della competenza dei team coinvolti, e la condivisione dei metodi di gestione del progetto sono stati gli elementi vin-
technology, including multi-brand solutions, to a new one, which is based on Rockwell Automation hardware and software. Of course, this shift should not compromise the efficiency and performances of production processes». In cooperation with the GOTC team, Cama Group’s R&S Department and Mechanical and Electronic Engineering Offices started the new project, sharing their goals and project
centi della nostra collaborazione, perché ci hanno consentito di rispettare il timeto-market e controllare i costi» prosegue Mosca. «Dal punto di vista tecnico, l’idea di base era quella di integrare logica e motion in un’unica piattaforma di automazione per il robot, seguendo un approccio modulare che consentisse poi di adattare la soluzione alle problematiche specifiche dei processi produttivi dei nostri clienti». La panoramica di applicazioni che Cama Group sviluppa in tutto il mondo è, infatti, ampia: l’azienda opera principalmente nei settori bakery, confectionery, pet food, dairy e coffee, ma guarda con attenzione anche al mercato non-food e alla manipolazione e confezionamento di prodotti “nudi”. «I nostri robot si inseriscono in linee d’imballaggio complete e di volta in volta personalizzate» spiega Mosca, sottolineando come i fattori di complessità del progetto fossero molteplici. «Il sistema di automazione e controllo del robot doveva quindi tenere conto di diversi requisiti, tra i quali l’alta velocità, la flessibilità nella manipolazione, la sincronizzazione tra i diversi assi all’interno dell’impianto e la gestione dei cambi formato».
UNA CATENA DI VANTAGGI DALL’OEM ALL’UTENTE FINALE Alte prestazioni, velocità e affidabilità ai massimi livelli sono i risultati principali che Cama Group ha ottenuto grazie all’implementazione della tecnologia Rockwell Automation nell’isola robotizzata. Il progetto ha pienamente soddisfatto il presupposto iniziale: garantire al cliente la stessa efficienza ed efficacia dei processi produttivi sostituendo i differenti si-
management methods with Rockwell Automation. «The most successful element of our cooperation was the clear definition of specifications and targets - thanks to the high skills of the teams involved - and the shared project managements methods. They allowed us to meet the time-to-market terms and keep costs under control» Mosca adds. «From a technical point of view, our main idea was to integrate logic and motion on a unique automation platform for the robot. We decided on a modular approach, which could help us to adapt the solution according to the specific problems of our customers’ manufacturing processes». Cama Group develops a huge amount of different applications worldwide: the
company works mainly in the bakery, confectionery, pet food, dairy and coffee industries, but also pays great attention to the nonfood markets and to the naked product handling and packaging sectors. «Our robots go into complete packaging lines, which are customised according to any customer’s request» Mosca explains, underlining the complexity of the project. «The robot automation and control system had to fit different requirements: speed and flexibility in handling operations, different axes synchronisation in the plant and changeover management». BENEFITS FROM THE MACHINE BUILDER TO THE END USER
High performances, high speed and
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stemi di controllo della logica e del motion con l’Architettura Integrata di Rockwell Automation. «Adottando un’elettronica uniforme, riusciamo ad armonizzare l’impianto e a gestirlo in modo ottimale» commenta Mosca. «Seguendo poi un approccio modulare abbiamo potuto progettare l’impianto definendo degli standard replicabili in futuro». I vantaggi ottenuti si traducono poi in benefici per l’utente finale: razionalizzazione delle parti impiegate negli impianti, un’interfaccia unica per la gestione della linea, un ingombro contenuto degli armadi elettrici e dei cablaggi e, di conseguenza, una generale riduzione nei costi. «Il progetto che abbiamo portato a termine insieme a Rockwell Automation ha per noi un’importanza strategica, perché in esso abbiamo interpretato le tendenze del mercato del packaging da qui ai prossimi cinque anni» conclude Annalisa Bellante. «In questo senso era fondamentale per noi poter collaborare con un partner affidabile e qualificato, che fosse il più possibile “service oriented”, così come noi lo siamo con i nostri clienti».
strong reliability are the main goals Cama Group has achieved by implementing Rockwell Automation technology on its robotic cell. The project therefore completely addressed its first requirement, which was to keep production efficiency and effectiveness at the same level they were before adopting the Rockwell Automation Integrated Architecture solution. «The adoption of a common electronic platform has given us a leaner production line which we can manage it in a really efficient way» Mosca says. «Furthermore, the modular approach gave us the possibility to design the plant, defining standards which can be used in future projects». The benefits gained by Cama Group
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can be easily transferred to the end user too: a more rational use of parts and components in the line and a common interface to manage the plant, reduced spaces for electrical cabinets and wiring and, last but not least, a general saving in costs. «The project we developed with Rockwell Automation has a strategic meaning for us, as it includes the technological trends we think will influence packaging industry in the next five years» Annalisa Bellante concludes. «This is the reason why we needed to cooperate with a trusted company who had to be fully secure, highly qualified and as service oriented as we were with our customer. We can say that Rockwell Automation proved to be just that».
Convogliatori su piattaforma EtherCAT EtherCAT platform conveyors To be competitive the food industry has to equip itself with innovatory and automated processing systems that ensure good production yields, flexibility and efficiency at contained costs. For this reason, in cooperation with Beckhoff, tna Australia has devised a hitech conveyor that enables the complete management of product speed and handling.
Tna is one of the huge global suppliers of integrated systems for processing and packaging food, with over 3,000 installations in more than 130 countries. Thanks to the adoption of controllers supplied by Beckhoff, its feed and distribution systems can now be completely integrated in the packaging line, thus guaranteeing high flexibility and operating speeds. The solution fielded by tna Australia (Syndey) is innovatory and particularly “performant”: with the new tna roflo HM 3, different products (snacks, confectionery, nuts, pasta, fresh produce, petfoods…) can be conveyed simultaneously on a single line, to then be shifted in different directions. On top of that, the type of control provided by Beckhoff allows the operator complete mastery over the speed and the direction of movement of the products being transported. The importance of communication To optimize the performance of the horizontal roflo HM 3 conveyors, tna has implemented a distributed control system based on Ethernet real-time. «Prior to defining the project - tna Packaging Systems’ Kerryn Ball explained – we considered different communication technologies indeed focussing on the advantages ensured by EtherCAT, aboveall because it is the only system that has been shown to function efficiently using standard hardware, without having to install a communication dedicated processor cards. In that EtherCAT is an open standard, this has enabled us to develop our own EtherCAT proprietor master for real-time communication within the horizontal distribution system. As well as that, the opening of the EtherCAT platform enables us to adopt devices from different suppliers and hence to field a flexibility to the benefit of the system user that would otherwise be unachievable. A streamlined and effective architecture Tna has adopted EtherCAT in all its dependent tna roflo HM 3 systems. To date the most significant installation has been in a French factory where 21 servo axes on three production lines are controlled by a single computer and connection to the field level is via EK1100 EtherCAT coupler. The digital inputs, such as level sensors and all universal inputs are connected by standard terminals, the EK1122 derived terminals increase the EtherCAT network topology options, also enabling the creation of star-shaped architecture. In the system installed in France, a single tna "switcheroo" or "lifteroo" power line - a mechanism that separates the fore wheel and the dishes of the tna roflo HM pans - can convey three different products to the packaging machine. It is a new function that changes the way in which the process lines are interconnected and allows the simultaneous movement of the products in multiple directions on a single packaging line. «Previously, to achieve the same result three conventional feed lines were required - says Kerryn Ball - with much higher construction and maintenance costs and with a greater need for physical space in order to ensure the operation of the subsystem. Using the EtherCAT based solution, the 21 servo axes distributed throughout the whole plant are controlled by a single computer. It not only thus simplifies the construction and maintenance of the automation of the lines, but also enables the addition of new and faster multiproduct packaging procedures».
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Per essere competitiva l’industria alimentare deve dotarsi di sistemi di processo e confezionamento innovativi e automatizzati, che assicurino resa produttiva, flessibilità ed efficienza a costi contenuti. Per questo tna Australia ha messo a punto, in collaborazione con Beckhoff, un convogliatore hi-tech che permette di gestire completamente velocità e movimento dei prodotti. Tna è uno dei grandi fornitori globali di sistemi integrati per il processo e confezionamento di alimenti, con oltre 3.000 istallazioni in più di 130 paesi. Grazie all’adozione dei controllori forniti da Beckhoff, oggi i suoi sistemi di alimentazione e distribuzione possono essere completamente integrati nelle linea di confezionamento, garantendo così un’elevata flessibilità e velocità operativa. La soluzione messa in campo da tna Australia (Sidney) è innovativa e particolarmente “prestante”: con il nuovo tna roflo HM 3 è possibile convogliare contemporaneamente prodotti differenti (snack, dolci, noci, pasta, prodotti freschi, pet food…) su una singola linea, per poi veicolarli in direzioni diverse. Inoltre, il tipo di controllo fornito da Beckhoff permette all’operatore di regolare completamente la velocità e la direzione di movimento dei prodotti trasportati.
L’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE Per ottimizzare le prestazioni del convogliatore orizzontale roflo HM 3, tna ha implementato un sistema di controllo distribuito basato su Ethernet real-time. «Prima di definire il progetto - spiega Kerryn Ball di tna Packaging Systems - abbiamo considerato diverse tecnologie di comunicazione e abbiamo puntato l’attenzione sui vantaggi assicurati da EtherCAT, anzitutto perché è l’unico sistema che dimostra di funzionare in modo efficiente utilizzando hardware standard, senza dover installare una scheda processore dedicata alla comunicazione. Poiché EtherCAT è uno standard aperto, siamo in grado di sviluppare un nostro master EtherCAT proprietario per la comunicazione real-time all’interno del sistema di distribuzione orizzontale. Inoltre, l’apertura della piattaforma EtherCAT ci permette di adottare dispositivi di fornitori differenti e, dunque, di mettere in campo a beneficio dell’utilizzatore dell’impianto una flessibilità altrimenti non raggiungibile».
UN’ARCHITETTURA SNELLA ED EFFICACE Tna ha adottato EtherCAT in tutti i sistemi tna roflo HM 3 non autonomi. Ad oggi, l’installazione più significativa si trova in uno stabilimento francese dove 21 servoassi distribuiti su tre linee di produzione sono controllati da un solo computer e la connessione al livello di campo avviene tramite accoppiatore EtherCAT EK1100. Gli ingressi digitali, come i sensori di livello e tutti gli ingressi universali, sono connessi da terminali standard; i terminali di derivazione EK1122 aumentano le opzioni di topologia della rete EtherCAT, permettendo di realizzare anche delle architetture a stella. Nel sistema installato in Francia, una singola linea di alimentazione tna “switcheroo” o “lifteroo” - un meccanismo che separa, ribalta e ruota i piatti del tna roflo HM pans - può veicolare verso le confezionatrici tre prodotti diversi. Si tratta di una nuova funzione che cambia il modo in cui le linee di processo vengono interconnesse e permette il movimento simultaneo dei prodotti in più direzioni su una singola linea di packaging. «In precedenza, per raggiungere lo stesso risultato operativo occorrevano tre linee di alimentazione convenzionali - spiega Kerryn Ball - con costi di realizzazione e manutenzione decisamente più elevati e con una maggiore necessità di spazio fisico per poter garantire l’operatività del sottosistema. Utilizzando la soluzione basata su EtherCAT, i 21 servoassi distribuiti nell’intero stabilimento sono controllati con un solo computer. E non solo semplifica, così, la realizzazione e manutenzione dell’automazione delle linee, ma consente anche di aggiungere nuove e superiori velocità di confezionamento su multiprodotto».
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Controllori HMI > Integrazione e compattezza
Motion Control > Prestazioni
SoMachine > Software
Controllo azionamenti > Efficienza
Controllori logici > Flessibilità
Piattaforma Flexible Machine Control: flessibilità totale nel controllo macchine Controllo ottimale e riduzione del time to market Oggi le macchine devono essere, molto più che in passato, veloci, flessibili e capaci di risolvere funzioni di automazione complesse. Come costruttori di macchine siete costantemente alla ricerca di soluzioni innovative che vi permettano di realizzare prodotti sempre più efficienti e capaci di gestire al meglio l’energia, riducendo i costi di sviluppo e progettazione e velocizzando il time to market. Piattaforma Flexible Machine Control: La piattaforma Flexible machine control integra SoMachine, uno strumento software unico, funzionante con diverse piattaforme di automazione, che assicura una flessibilità di controllo ottimale delle vostre macchine: controllori HMI, motion control, controllo azionamenti e controllori logici. Con SoMachine avrete un solo software, una singola connessione e un singolo download per sviluppare, configurare e programmare da un solo punto i vostri sistemi di controllo macchina. SoMachine riduce al minimo il vostro lavoro e vi permette di trarre il massimo vantaggio da ogni progetto. La piattaforma Flexible machine control è parte integrante della nuova architettura MachineStruxure di Schneider Electric, creata per risolvere al meglio le problematiche più complesse legate alla progettazione e realizzazione di macchine industriali. L’architettura MachineStruxure offre inoltre: Architetture e Funzioni testate e validate: Costruite la vostra soluzione di automazione con le nostre architetture e le nostre librerie di blocchi funzione “ready to use” testate e completamente trasparenti, sviluppate con tecnologia FDT/DTM. Le nostre architetture sono predefinite e dedicate alle vostre specifiche esigenze per garantirvi risultati ottimali. Servizi di co-progettazione: Progettate soluzioni innovative e su misura per i vostri Clienti avvalendovi del supporto dei nostri esperti! Vi offriamo la nostra grande esperienza e il nostro know how sulle ultime evoluzioni tecnologiche che vi aiuteranno a precedere sempre la concorrenza.
Flexible Machine Control Per garantire flessibilità totale e soluzioni ottimizzate la piattaforma Flexible Machine Control si articola su architetture di automazione predefinite e blocchi funzione testati e validati, basandosi su soluzioni hardware flessibili e scalabili. Un unico software vi aiuta a sviluppare, configurare e programmare al meglio le vostre macchine.
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Scaricate dal nostro sito la guida applicativa “Sicurezza Macchine”: È GRATUITA e immediatamente disponibile! Visitate il sito www.SEreply.com Codice 31417p ©2013 Schneider Electric. Tous droits réservés. Toutes les marques sont la propriété de Schneider Electric SAS ou de ses filiales. Toutes les autres marques sont la propriété de leurs propriétaires respectifs. www.schneider-electric.com 998-2693_IT
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SVILUPPARE ECCELLENZA Lexium ILM 62
Alla fiera Packology Schneider Electric riconferma il proprio ruolo di partner storico e privilegiato degli OEM del settore packaging. Presenta gli ultimi avanzamenti dell’offerta PacDrive 3, all’interno della piattaforma MachineStruxure, ma anche di PlantStruxure dove, in un unico ambiente, si analizzano i dati relativi a energia e processo produttivo. Obiettivo: massima ottimizzazione degli impianti.
Il nuovo: in evidenza a Packology Schneider Electric presenta agli operatori del settore packaging in visita a Packology le soluzioni di recente introduzione. Automation Controller LMC 101/201. Prodotti entry level della gamma LMC (consentono di sincronizzare rispettivamente fino a quattro e otto assi). Completano la serie, che comprende anche i modelli LMC 300,400 e 600C: si tratta di controllori ideati per soluzioni di automazione economiche e allo stesso tempo scalabili; permettono di sincronizzare fino a 99 servoassi reali (tempo di ciclo di 1ms) e fino a 255 assi virtuali. Servo azionamento stand-alone Lexium LXM 52. Concepito per essere utilizzato in abbinamento con i nuovi controller PacDrive 3 LMC 101C e 201C, consente una maggiore scalabilità nelle applicazioni che richiedono un numero limitato di assi. Soluzione Daisy-Chain per i servo moduli ILM62. I servo moduli Lexium ILM 62 sono “plug&play”, con elettronica di regolazione integrata. Trasferiscono il servo azionamento dall’armadio elettrico direttamente a bordo macchina, riducendo i tempi di installazione e la complessità del cablaggio. Possono essere collegati in rete utilizzando uno specifico sistema costituito da cavi ibridi e dispositivi di distribuzione, in topologie realizzate in modo estremamente flessibile, oggi anche in applicazioni del tipo Daisy Chain.
chneider Electric, specialista globale nella gestione dell’energia, è partner storico e di primissimo piano dei costruttori di macchine automatiche per l’imballaggio, cui propone un’offerta tecnologica completa destinata a linee di confezionamento primario e secondario e di processo. L’architettura regina per questo mercato è MachineStruxure, una piattaforma integrata che combina tutti gli aspetti meccatronici relativi alla struttura della macchina, permettendo di ottimizzarne la realizzazione in ogni sua fase, dalla
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progettazione alla manutenzione. Al suo interno, si inserisce l’offerta PacDrive3 che si è arricchita di numerose novità hardware. Nuove soluzioni HMI, access point wireless e nuove applicazioni PLC di fascia media si affiancano al punto di forza chiave di PacDrive 3: la disponibilità di software e relative librerie sviluppate nello specifico in risposta alle richieste funzionali del settore packaging. Lo sviluppatore è infatti in grado di scegliere le funzionalità ideali per applicazioni di ogni livello: dalla semplice gestione della camma elettronica al control-
I servo azionamenti integrati ILM 62 utilizzano gli stessi alimentatori centrali dei servosistemi multi asse LXM 62 con servo azionamenti da posizionare nell’armadio di controllo, e possono essere fatti funzionare insieme con essi in configurazioni miste. L’immagine illustra una configurazione che comprende (da sinistra a destra): alimentatore, due doppi drive ed un modulo di connessione. ILM 62 integrated servo drives use the same central power as the LXM 62 multi-axis servosystems with drives positioned in the control box, and can be made to function with them in mixed configurations. The image shows a configuration that includes (from left to right): power box, two double drives and a link module.
Developing excellence At Packology, Schneider Electric once again demonstrates its role as a historic and privileged partner of OEMs in the packaging sector, presenting the latest advancements of the PacDrive 3 offer, within the the MachineStruxure platform, and of Plantstruxure, in which, within the same environment, all data relating to energy and the production process are analyzed. Objective: maximum facility optimization.
Pannelli operatore Magelis GTO. Pensati per applicazioni semplici e di media complessità, sono disponibili in sei diverse taglie (da 3,5 a 12,1’’), con display TFT a 65K colori e retroilluminazionze LED. Nella grande varietà di modelli, spiccano quelli con frontale in Inox, ideali per il food&beverage e il settore farmaceutico. Comunicano con le apparecchiature di campo tramite interfaccia Ethernet integrata, con la possibilità di accedere alle apparecchiature in questione anche da remoto e di interfacciarsi con l’infrastruttura IT. Utilizzando l’innovativa APP Vijeo Desing’Air, possono essere gestiti anche da smartphone o tablet.
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Schneider Electric, a global specialist in energy management, is a vital and historic partner of builders of automatic packaging machinery, to whom it offers a complete technological offer destined for primary and secondary packaging and processing. The most prized architecture for this market is MachineStruxure, an integrated platform that combines all
mechatronic aspects of the machine’s structure, enabling optimization of every phase of the machine’s life cycle, from design to maintenance. Inside is the PacDrive3 offer, which has been expanded with numerous hardware components. New HMI solutions, wireless access points and medium-range PLC applications join PacDrive 3’s key strength: the
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Pensando al futuro del settore, il Marketing Manager Machine Solutions di Schneider Electric Antonio Marra mette in evidenza alcuni trend che Schneider Electric considera di grande rilievo. «Sono sempre di più i costruttori di macchine che prendono la strada dell’integrazione tra processi e funzionalità, due aree fino a oggi ben distinte. Penso ad esempio all’integrazione dei robot nella parte di confezionamento. Inoltre, è avvertita la necessità di ridurre gli spazi occupati dalle macchine nonché di avere maggiore flessibilità per adattarsi a nuovi materiali o confezioni: elementi che sono già parte dell’offerta di Schneider Electric. Un terzo aspetto emergente è legato alla facile interazione fra macchina e operatore». Thinking about the future of the sector, Schneider Electric’s Marketing Manager of Machine Solutions Antonio Marra points out a few trends that Schneider Electric considers extremely important. «In ever increasing numbers, machine builders are choosing the path of integrating processes and functions, two areas formerly quite distinct. I’m thinking, for example, about the integration of robots with the packaging part. Futhermore, there is a clear need to reduce the space occupied by machines, as well as to have greater flexibility in order to adapt to new materials and packaging types: elements that are already part of Schneider Electric’s offer. A third issue we consider important relates to facilitated interaction between machine and operator».
lo di robot paralleli o antropomorfi. Spiega però Antonio Marra, Marketing Manager Machine Solutions di Schneider Electric che, in occasione di Packology, c’è ancora molto da scoprire. «Oggi più che mai, le macchine di confezionamento presentano fortissime sinergie con l’automazione di processo; inoltre, gli OEM richiedono soluzioni che garantiscano la massima efficienza in termini produttivi ed energetici. A Packology presentiamo una nuova piattaforma MES, Ampla EOS, dedicata al controllo della produttività e del consumo di energia». Si tratta di una piattaforma aperta a OPC DA, Historians, Webservices, B2MML, SQL Stored
availability of software and libraries specifically developed to respond to the functional requirements of the packaging sector. In fact, the developer can select the best function for applications at any level: from simply operating the electronic camshaft to controlling parallel or anthropomorphic robots. But, explains Antonio Marra, Marketing Manager – Machine Solutions of Schneider Electric, there is much more to discover at Packology. «Now more than ever, packaging machinery presents fantastic synergies with process automation; furthermore, OEMs require solutions that guarantee maximum efficiency in terms of production and energy. At Packology, we present a new MES
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Procedure, che si collocano a loro volta nell’architettura Schneider Electric per l’automazione di Processo, PlantStruxure. «Il connubio tra MachineStruxure e PlantStruxure è la risposta globale che proponiamo all’intera filiera produttiva» aggiunge Marra.
VICINI AL MERCATO
Al di là delle novità tecnologiche, l’obiettivo della presenza di Schneider Electric a Packology è rinnovare la propria vicinanza ai clienti. «Concepita espressamente come fiera per e dei costruttori di macchine, essere presenti a Packology significa avere quattro giorni di contatti diretti e
platform, Ampla EOS, dedicated to controlling productivity and energy consumption». This platform is open to OPC DA, Historians, Webservices, B2MML and SQL Stored Procedure, which in their turn are offered in Schneider Electric’s process automation architecture PlantStruxure. «The combination of MachineStruxure and PlantStruxure is the general purpose response we offer to the entire manufacturing industry» Marra adds.
CLOSE TO THE MARKET Beyond showcasing its new technological offer, Schneider
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Nuovi Access Point Wirelss per unità di controllo. La gamma di unità di controllo wireless e batteryless Harmony XBR5, che non richiedono cablaggio né installazione di altri accessori fra il pulsante e l’armadio elettrico, si è arricchita di un nuovo tipo di access point in grado di supportare fino a 60 trasmettitori radio. L’access point connette il trasmettitore e il PCL convertendo il segnale radio ricevuto nel protocollo di comunicazione richiesto (RS485 Modbys serial line o Modbus/TCP). Se opportuno è possibile amplificare ulteriormente il segnale utilizzando antenna esterna o relay.
What’s new: on show at Packology Schneider Electric presents its most recent solutions to packaging sector operators in attendance at Packology. Automation Controller LMC 101/201. Entry level products of the LMC range (which enable synchronizing up to four or eight axes, respectively). To round out the series that also includes the LMC models 300, 400 and 600C: these controllers are designed for economical automation solutions with scalability; they enable synchronizing up to 99 real servo-axes (cycle time 1ms) and up to 255 virtual axes. Stand-alone servo drive Lexium LXM 52. Made for use in combination with the new PacDrive 3 controllers LMC 101C and 201C, it enables greater scalability in applications that require a limited number of axes. Daisy chain solution for servo-modules ILM62. The servo-modules Lexium ILM 62 are plug&play, with integrated regulation electronics. They transfer the machine’s servo drive from the power box directly on board, reducing installation times and the complications of wiring. They can be put online using a specific system made up of hybrid cables and distributors, with extremely flexible topologies, including in daisy chain applications. Operator panels Magelis GTO. Designed for simple to medium complexity applications, these panels are available in six different sizes (from 3.5 to 12.1’’), with 65k color, LED-backlit TFT display. Among the immense variety of models, those with stainless steel face stand out for their suitability for food&beverage and pharmaceuticals. They can communicate with fieldbus devices remotely and interface with IT infrastructure. Using the innovative APP Vijeo Desing’Air, they can even be managed by smartphone or tablet. New wireless access points for controllers. The Harmony XBR5 range of wireless, batteryless controllers, which require no wiring or installation of other accessories between the switch and the electrical cabinet, has been enhanced with a new type of access point capable of supporting up to 60 radio transmitters. The access point connects the transmitter and the PCL by converting the radio signal received into the required communication protocol (RS485 Modbys serial line or Modbus/TCP). By request, it is possible to further expand the signal using an external antenna or relay.
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continui con i clienti, con le loro esigenze in evoluzione, le loro domande - spiega Marra. «E tanto più è importante partecipare quest’anno visto che, grazie all’orientamento all’export, il confezionamento è uno dei pochi settori a registrare ancora risultati positivi anche in periodi di recessione. L’Italia è il secondo paese al mondo per presenza di costruttori di macchine specializzati nel packaging e conta diverse realtà di assoluta eccellenza; per noi è un motivo di grande orgoglio avere accompagnato con le nostre tecnologie la crescita e il successo di queste aziende». Elemento fondamentale dell’approccio Schneider Electric verso la clientela OEM specializzata nell’imballaggio è la capacità di offrire un supporto completo allo sviluppo e alle problematiche post vendita. E questo avviene grazie a una rete capillare di specialisti, diffusa in tutta Italia. «La punta di diamante è il nostro team FlexCenter e Service, che opera dalla nuova sede di Castelmaggiore (BO). Questa squadra - aggiunge Marra - così come tutta la nostra rete, è un riferimento anche per soluzioni di tipo logistico e per il supporto alle azioni di vendita degli OEM in Italia e in tutto il mondo».
Electric’s objective at Packology is to reaffirm the concern’s close relationship with its customers. «Attending Packology, an event expressly conceived as a fair for and by machine builders, means having four days of direct and continuous contact with our customers, their evolving needs, their questions - explains Marra. «And it’s all the more important to participate this year, considering that, thanks to an orientation toward exports, the packaging sector is one of the few that is still reporting positive results even during recession. Italy is the world’s second largest home to machine builders specialized in packaging and boasts numerous concerns of outstanding
excellence; we are very proud to have accompanied the growth and success of these concerns with our technologies». A fundamental element of Schneider Electric’s approach toward its OEM customers specialized in packaging is the company’s capacity for offering complete support during development and post-sales. And this is due to an extensive network of specialists throughout Italy. «The jewel of our system is our FlexCenter and Service team, which operates from our facility in Castelmaggiore (BO). This team Marra adds - like our entire service network, is also a point of reference for logistics solutions and support for the OEM’s sales operations anywhere in Italy or worldwide».
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Siemens PackTeam Siemens punta sul Packaging e per essere più vicini alle esigenze di tutti i suoi clienti si rinnova nella struttura e nell’organizzazione. Noi decliniamo la parola “packaging “ in tutte le sue accezioni - Food&Beverage, Non Food, Pharma e Tabacco - coprendo tutte le applicazioni dal riempimento e confezionamento fino al fine linea. In un mercato che opera su scala globale in continua evoluzione, i temi della flessibilità, produttività, ed efficienza sono fondamentali per offrire macchine competitive ad alto livello tecnologico. Ecco perché Siemens per rispondere a queste esigenze punta sull’eccellenza. - L’eccellenza delle persone, abbiamo creato un team di specialisti, il PackTeam, con una specifica conoscenza del mercato e con un’altissima competenza sui prodotti e soluzioni che può seguire da vicino i clienti fornendo risposte e soluzioni in tempi rapidi.
- L’eccellenza di soluzioni complete e specifiche per il packaging in grado di rispondere a tutte le necessità del mercato per un ritorno veloce dell’investimento. - L’eccellenza di una nuova Filiale a Bologna, nel cuore della Packaging Valley Italiana, allestita con aree a laboratorio, show room e aule conferenze che verranno utilizzate insieme Voi. Un ulteriore messaggio di vicinanza e collaborazione verso i nostri clienti. Tutto ciò è Packaging con Siemens: non una semplice offerta, ma un partner di assoluta eccellenza per gli operatori del settore che, a partire da oggi, vogliono essere i protagonisti di domani.
Per maggiori informazioni: packteam.it@siemens.com www.siemens.com/packaging
Answers for industry.
Siemens PackTeam
L’eccellenza nel packaging
Siemens Profinet
PROFINET non teme confronti: 31,25µs - Alta velocità e molto altro ancora! Packaging con Siemens PROFINET è lo standard Industrial Ethernet che con un tempo ciclo di 31,25 µs permette di raggiungere altissime performance e massima flessibilità unita a semplicità di cablaggio, diagnostica integrata e una rapida messa in servizio. La velocità del bus non garantisce da sola l’aumento della produttività di una macchina o di una linea: gestione della sicurezza, ricerca guasti efficace ed efficienza del protocollo di comunicazione sono alcuni degli elementi che devono essere presi in considerazione dai progettisti nella scelta del network. PROFINET V2.3 permette ad esempio di gestire la sicurezza di macchina ed il risparmio energetico tramite i protocolli PROFIsafe e PROFIenergy, anche wireless, garantendo prestazioni di altissimo livello. Grazie a PROFINET la facilità di implementazione dei servizi di teleassistenza non è mai stato così facile: le cpu Simatic, Simotion e degli HMI di ultima generazione sono dotate di interfaccia Ethernet e di un web server integrato che permette una diagnostica in remoto puntuale e completa tale da evitare interventi onerosi e garantire ai propri clienti un’assoluta efficacia del supporto!
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Investimenti in nuove tecnologie di automazione, in nuove risorse e in un nuovo polo di eccellenza nel “cuore” dell’imballaggio italiano. Con questi presupposti, Siemens conferma il proprio focus sulle necessità del comparto del confezionamento, e presenta la struttura superspecializzata PackTeam. Obiettivi: vicinanza al mercato e servizio su misura. Luciana Guidotti
Claudio Giulianetti Packaging Team Manager Siemens Industry
UNA SQUADRA PER IL PACKAGING iemens si ristruttura per supportare al meglio i costruttori di macchine automatiche. Declinato il concetto “packaging” in tutte le accezioni possibili (food&beverage, non food, pharma e tabacco), può infatti fornire sistemi avanzati e in grado di coprire le esigenze di automazione di qualunque tipo di applicazione, dal riempimento e confezionamento sino al fine linea. E sia che si tratti di safety, teleassistenza, energy efficiency o reti, le soluzioni integrate proposte da
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A team for packaging Investments in new automation technologies, new resources and a new center of excellence in the “heart” of Italian packaging. With these foundations, Siemens confirms its focus on the needs of the packaging sector and presents the super-specialized PackTeam. Team objectives: market synergy and tailored service. Luciana Guidotti
Siemens is overhauling its structural organization in order to better serve automatic machinery builders: indeed, understanding packaging in the widest possible sense (food&beverage, non food, pharma and tobacco), the company can supply advanced systems capable of covering the automation needs of
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any type of application, from filling and packaging to end of line. And whether for safety, long-distance assistance, energy efficiency or networks, the integrated solutions proposed by Siemens are in line with the demands of today’s packaging industry. «Because in an evolving global
Siemens sono in linea con i requisiti richiesti oggi dall’industria dell’imballaggio. «Perché in un mercato globale in evoluzione, ma soprattutto in un contesto macroeconomico complesso e difficile come l’attuale, abbiamo pensato di doverci impegnare al massimo e in prima persona per garantire ai nostri interlocutori flessibilità, produttività ed efficienza, conditio sine qua non per realizzare macchine sempre più competitive e ad alto contenuto tecnologico».
market, but especially in a macroeconomic situation as complex and difficult as the current one, we felt obligated to commit fully and personally to guaranteeing our partners with flexibility, productivity and efficiency, the sine qua non of making increasingly competitive and high tech machinery». This statement by Claudio Giulianetti, manager of the “PackTeam” of Siemens, who adds «The PackTeam project has been created by Siemens Italia. Now the German mother company shares its subsidiary’s objectives and strategy, supplying specific support and reproducing its philosophy in
certain fields, for example in the food&beverage end market. The idea, conceived in 2012, resulted in the formation of a team in February 2013, which has proven to be an important step in an “investment in the future” that betrays a desire to pay careful attention to the packaging sector, on which Siemens will continue to draw for innovation and to which, at the same time, it offers high quality automation consulting and products. «All this in the spirit of excellence, of course,» the manager adds, explaining: «an excellence that results from sound knowledge of the automatic machinery market on
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] Centro di Competenza Packaging (oltre a quello di Bologna, sono attivi quelli di Milano e Padova, Ndr), che continueranno invece ad occuparsi del supporto tecnico in senso stretto. In sintesi, PackTeam significa una squadra con elevate competenze su prodotti, soluzioni e mercato, che ha il compito di supportare i costruttori di macchine per il confezionamento nella gestione del business, offrendo servizi di consulenza tecnologica e marketing».
NUOVA
SEDE, NUOVE PROSPETTIVE
L’osservazione è di Claudio Giulianetti, team manager del “PackTeam” di Siemens che aggiunge: «Il progetto Pack team è nato in Siemens Italia e ora la casa madre tedesca ne condivide obiettivi e strategia, fornendo supporto specifico e replicandone la filosofia in alcuni ambiti, quali il mercato finale del food&beverage». L’idea, nata nel 2012, è sfociata nella costituzione del team a febbraio 2013. E si è trattato senza dubbio di un passo importante, di un “investimento sul futuro”, che testimonia la volontà di un’attenta focalizzazione sul comparto imballaggio, dal quale Siemens intende trarre spunti ulteriori per fare innovazione e a cui, al contempo, offrire prodotti e consulenze di automazione di alto livello. «Il tutto nel segno dell’eccellenza, ov-
the part of team members, as well as from competencies acquired on the Siemens products and solutions capable of guaranteeing a quick ROI». The group will thus follow its customers up close, supplying qualified answers on the fly, with the goal of guaranteeing users with real added value. On this topic, Giulianetti confirms «The PackTeam offers itself as a genuine project management team capable of interacting in the presales phase, studying applications and developing software, up to post-sales. It will work alongside application
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viamente» aggiunge Giulianetti, che precisa: «Un’eccellenza che deriva dalla corretta conoscenza del mercato delle macchine automatiche di quanti sono coinvolti nel team, nonché dalle competenze acquisite sui prodotti e sulle soluzioni Siemens capaci di garantire un ritorno veloce sull’investimento». Il gruppo seguirà dunque da vicino i clienti, fornendo risposte certe in tempi rapidi, con lo scopo di assicurare un valore aggiunto reale agli utilizzatori. Ribadisce al proposito il team manager «Il PackTeam si propone come un vero e proprio “project management”, capace di interagire nella fase di pre vendita, passando per lo studio delle applicazioni e lo sviluppo di software, fino al post vendita. Lavorerà dunque in affiancamento agli application engineer, operativi nei vari
engineers operating in the Packaging Competency Center (in addition to Bologna, also operating in Milan and Padua, Editor’s note), who for their part will continue to handle technical support in the stricter sense. In short, PackTeam means an assembly of experts with competencies in products, solutions and market, tasked with supporting packaging machine builders in the ordinary running of their business, offering technology and market consulting»
NEW
LOCATION, NEW PROSPECTS
PackTeam will take advantage of
PackTeam sfrutterà con profitto le possibilità offerte dalla struttura rinnovata della filiale bolognese di Siemens Italia. Concepita come edificio a basso impatto ambientale e inserita in un complesso denominato Business Park, dove i tratti architettonici degli immobili sono in armonia con il parco interno pedonale e ciclabile, la nuova sede occupa una superficie di oltre 670 metri quadri. Ospita, tra l’altro, aree adibite a laboratorio, show room e aule conferenze, il che agevolerà il team nello stabilire e coltivare contatti diretti con i clienti. «Da qui lavoreremo in una marcata ottica di servizio - conclude Giulianetti il che ci accomuna ulteriormente ai costruttori italiani di macchine per il confezionamento (che, per inciso, continuano a essere ai vertici mondiali del mercato). Averli individuati come interlocutori “privilegiati”, significa inoltre per Siemens condividerne un’altra certezza, ovvero che innovazione e ricerca sono fattori chiave di successo: un successo che può essere raggiunto prima e meglio, coniugando know how e saperi specifici e mettendo in campo progetti condivisi».
the possibilities offered by the renovated building of the Bologna branch of Siemens Italia. Conceived as a low-impact building integrated in a complex known as the Business Park, where the surrounding architectural elements are consonant with the park and its bicycle- and footpaths, the new headquarters occupies a surface of more than 670 square meters. This site also features laboratories, show rooms and conference rooms to help the team establish and cultivate direct contacts with customers. «From this location we will be
working with a clear orientation toward service - concludes Giulianetti - which means we have yet another thing in common with Italian packaging machine builders (which, it almost goes without saying, continue to dominate the market). Having identified them as privileged interlocutors, Siemens can now share another certainty, namely that innovation and research are key factors to success: a success that can be achieved first and foremost by combining knowhow and specific experiences and developing shared projects».
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Architetture con servo sistemi decentralizzati Domanda Sono il titolare di una piccola-media azienda che costruisce macchine per il packaging secondario, e vedrei con interesse la possibilità di “migrare” verso servomotori con azionamento integrato. Ho però grossi dubbi, dato che il direttore tecnico continua a ripetermi che si tratta solo di una moda passeggera e che ci sono grossi limiti in termini di durata. Che cosa ne pensa? A.C. Perplessità come quelle del suo direttore tecnico sono ancora frequenti, anche se statisticamente notiamo una sempre più massiccia conversione ad architetture decentralizzate. Le mode durano una stagione o poco più, qui stiamo invece parlando di un fenomeno tecnologico che, a partire dal 2007, ovvero quando Bosch Rexroth presentò i primi motori con azionamento integrato IndraDrive Mi, si è consolidato moltissimo, spingendo parecchi produttori di servosistemi a integrare una soluzione decentralizzata al proprio portafoglio prodotti. Ma che cosa sono in effetti i motori con azionamento integrato? Il concetto si basa
sull’eliminazione dal quadro elettrico del servoazionamento, decentralizzandolo in macchina e integrandolo direttamente al servomotore. All’interno del quadro elettrico risiede solo l’alimentatore, da cui parte un unico cavo idrido, cioè un unico cavo che contiene al proprio interno tutti i segnali necessari (o in altri casi 2 cavi, poiché il bus di campo viene cablato singolarmente). Tutti i motori sono poi collegati utilizzando il concetto di “daisy chain”, cioè “entra-esci” (oppure in altri casi attraverso ciabatte di derivazione). Per rispondere alla sua richiesta, possiamo spiegare quali sono i reali vantaggi del sistema e vedere quali possono essere i suoi limiti. I vantaggi legati a un’architettura decentralizzata si possono sintetizzare prevalentemente in costi, semplificazione degli impianti, riduzione dei tempi di installazione e di service, aumento della modularizzazione delle macchine e risparmi energetici. Decentralizzare i drive in campo determina una riduzione del quadro elettrico, con la conseguente possibilità di standardizzare i quadri in maniera indipendente. L’architettura “daisy chain” garantisce una riduzione nei tempi di cablaggio e di metri lineari di cavi. Infine ricopre un ruolo importante
l’aumento dell’efficienza energetica, grazie allo scambio e al bilanciamento energetico, che avviane tra i vari assi attraverso lo scambio via Dc-bus, e all’eliminazione dei consumi del condizionatore (spesso di diversi Kw). Le limitazioni più evidenti di queste tecnologie riguardano, invece, le potenze (a oggi si arriva con coppie continuative non superiori ai 12 -15 Nm), la corrente continuativa e massima sul cavo ibrido ed evidenti limiti in caso di applicazioni in ambienti esplosivi (Atex). Facendo riferimento all’esperienza maturata in 6 anni di dati e applicazioni eseguite a partire dall’introduzione degli IndraDrive Mi di Rexroth, possiamo garantire le prestazioni, la qualità e la stabilità dei sistemi. Nel dettaglio, vediamo come l’indice di rottura è allineato a qualsiasi altro nostro azionamento, le prestazioni sono assolutamente identiche come pure anche le opzioni e le features. Con la nuova generazione di IndraDrive Mi e le equivalenti versioni Near drive, è possibile beneficiare di interfacce di comunicazione multiprotocollo (Sercos III, EtherNet/IP, PROFINET IO, EtherCat), drive intelligenti con sincronismo e interpola-
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Luca Stanzani Sales and Industry Sector Management Food, Packaging and Printing di Bosch Rexroth Italia
zione sul drive, possibilità di abilitazione di un PLC integrato per funzioni di motion e logica ( Co.De.Sys 3). In termini di sicurezza, sono disponibili funzioni STO (SIL 3, Cat. 4 PL e ), e safe motion via safety Bus, come pure la possibilità di definire aree sicure. Infine, oltre ad avere 4 ingressi/uscite digitali (di cui 2 probe) a bordo, nell’ottica della modularità e della espandibilità, è anche possibile collegare direttamente al drive dispositivi esterni quali IO’s, dispositivi pneumatici e/o idraulici, attraverso un’ulteriore interfaccia di comunicazione multiprotocollo. Come possiamo notare l’architettura decentralizzata è in continua evoluzione e Bosch Rexroth sta già lavorando a ulteriori sviluppi sempre più orientati all’espandibilità del sistema. Oggi riteniamo, quindi, che i servosistemi decentralizzati possano rappresentare una risposta e un’alternativa interessante, e in molti casi anche strategica per molti impianti. Per avere un parere dall’esperto Bosch Rexroth, invia le tue richieste a infopackaging@boschrexroth.it
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Packaging and Processing Bosch Rexroth Italia infopackaging@boschrexroth.it www.boschrexroth.com/packaging
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L’esperto risponde
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“Miray” in giapponese significa “futuro”: non a caso, il velocissimo e versatile tappatore monostesta di nuova generazione messo a punto da CMI SpA porta questo nome, e detta nuovi standard per il comparto. Fondamentale, al proposito, la collaborazione con Bosch Rexroth, che ha contribuito a raggiungere un risultato ad alta tecnologia e alto rendimento.
Tappatura: ventata di futuro a oltre trent’anni CMI SpA progetta e realizza macchine per l’imbottigliamento, la tappatura, l’etichettatura e l’incartonamento, seguendo l’intero processo tecnologico, dall’arrivo del liquido al bancale. Da sempre orientata allo sviluppo di macchine all’avanguardia nelle funzioni e semplici nell’utilizzo, l’azienda di Oleggio (NO), oltre che sul know how tecnologico, punta sul grado di customizzazione di un prodotto che si adatta a qualsiasi esigenza. Un modus operandi, questo, possibile gra-
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zie alla flessibilità tipica delle aziende piccole ma qualificate. «Senza falsa modestia, possiamo affermare di essere l’unica azienda italiana ad avere una gamma completa di prodotti che copre i tutti i settori: detergenza, personal care, farmaceutico, chimico, petrolchimico e food& beverage. Questo ci ha permesso di attestarci come fornitori anche di diversi gruppi multinazionali, fra cui PPG, Rohm and Haas, Bayer, Procter & Gamble, Henkel, Nestlé, Johnson, Kodak, Illy
“Miray” means “future” in Japanese, and it’s no coincidence that the latest generation, versatile, high speed single-head capper developed by CMI SpA, which is setting new standards for the sector, bears this name. Fundamental to this process is CMI’s collaboration with Bosch Rexroth, which has helped the concern to create a high tech and high yield solution.
Capping: wave of the future For more than thirty years, CMI SpA has been designing and building machinery for bottling, capping, labeling and casepacking throughout the industrial process, from the arrival of the liquid at the plant to its display at the POP. Long oriented toward developing machines on the cutting edge in terms of functionality and ease of
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use, the concern, based in Oleggio (NO), focuses as much on technological knowhow as on product customization that can adapt to any requirements. Such an approach is made possible by the characteristic flexibility of a small, highly qualified enterprise. «We can declare, without conceit, to be the only Italian concern with a complete
Caffè, Nalco, Unilever e Mafra», esordisce Franco Comoli, amministratore delegato di CMI SpA. L’aggiornamento è stato continuo negli anni e, anche in un periodo poco favorevole come l’attuale, l’azienda ha dedicato grande attenzione all’innovazione, investendo cospicue risorse in R&S. Il tappatore Miray® rappresenta l’apice di questo percorso. Presentato alla clientela quando era ancora in fase progettuale, ha suscitato un interesse che ha oltrepassato ogni ragionevole aspetta-
range of products that covers all sectors: detergency, personal care, pharmaceuticals, chemicals, petrochemical and food&beverage. This has enabled us to gain a reputation as a supplier to many different multinationals, among which PPG, Rohm and Haas, Bayer, Procter & Gamble, Henkel, Nestlé, Johnson, Kodak, illycaffè, Nalco, Unilever and Mafra», states Franco Comoli, managing director of CMI SpA. The concern has continuously updated in recent years and, even in the current economic climate, the concern has dedicated much attention to innovation, investing substantial resources in R&D. The Miray® capping machine represents
the highest achievement of this effort. Presented to customers already at the design stage, this solution has garnered excitement beyond every expectation, and the consensus has been made clear by the sale off five machines in less than seventy days.
FLEXIBILITY AND SPEED. ANTICIPATING THE MARKET The Miray project came into being following an assessment of current market demands. The first installation was made last year in the Enger (D) facility of Meyer Chemie, a German manufacturer of cosmetics and detergents for car care. In developing the capper, CMI focused not only on the customer’s
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K 2013VI “AVVOLGERÀ” Flessibili, trasparenti, leggeri, sicuri ed ecocompatibili: i materiali plastici offrono all’industria dell’imballaggio un grande potenziale di sviluppo. Le materie prime rinnovabili, così come i polimeri biodegradabili per un ciclo di vita dei materiali chiuso, sono i temi importanti del futuro. Alla fiera K 2013 potete sperimentare tutte le soluzioni creative rivolte al settore food e non-food, all’industria farmaceutica, al settore delle bevande e beni industriali. Circa 3.000 espositori provenienti da oltre 50 Paesi del mondo presenteranno le loro innovazioni alla fiera leader mondiale dedicata all’industria della plastica e della gomma, la K di Düsseldorf. Programmate ora la Vostra visita in fiera! Benvenuti alla Vostra K 2013.
tiva e i consensi si sono concretizzati in cinque macchine vendute in meno di sessanta giorni.
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FLESSIBILITÀ E VELOCITÀ. ANTICIPARE IL MERCATO Il progetto Miray è nato dopo una valutazione delle attuali richieste del mercato. La prima installazione è stata effettuata lo scorso anno presso la Meyer Chemie di Enger, un’azienda tedesca che produce cosmetici e detergenti per il car care. Nello sviluppo del nuovo tappatore, CMI non si è concentrata solo sulle esigenze del cliente, ma ha scelto di guardare lontano, e di trasferire nella nuova macchina tutti gli accorgimenti e le soluzioni capaci di fare la differenza.
requirements, but also on long-term considerations, integrating all the adjustments and solutions capable of making the difference. The story is told by Riccardo Colombi, R&D manager, and Diego Vullo, Technical Department manager: «We are still in the process of discovering the full range of versatility of the machine we have developed. And even though we are only taking advantage of 50% of its potential, it’s already clear that this is a revolutionary system». Miray is a completely automatic and autonomous single-head capper that can be installed on pre-existing packaging lines. The machine is suitable for bottle closure using a vast array of caps: screw, dispenser,
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trigger, press-on and press-on with orientation. Its salient feature is that, thanks to completely automatic management, it enables easy and ultra-high speed format changeover. The procedure takes a few simple steps: tool-free starwheel and side rail replacement, tool-free replacement of the cap-picking system and rail; automatic bottle height detection via sensor. On the basis of this solution, the machine adapts to the height of the bottle, the cap and the straw, significantly reducing the time between processing one cap and/or bottle type and another. «All in just 3 minutes: an astounding achievement compared to the 15 and even 30
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Ecco il racconto di Riccardo Colombi, R&S manager, e Diego Vullo, manager del Technical Department: «Abbiamo sviluppato una macchina con una grandissima versatilità, che in parte stiamo ancora scoprendo. E anche se stiamo lavorando al 50% delle potenzialità, è ormai evidente che si tratta di una soluzione rivoluzionaria». Miray è un tappatore monotesta completamente automatico e autonomo, che può essere inserito in linee di confezionamento già esistenti. Si tratta di una macchina adatta alla chiusura di bottiglie con una grandissima varietà di tappi: a vite, dispenser, trigger, erogatori, a pressione e a pressione orientati. La sua caratteristica peculiare è che, grazie alla gestione completamente automatica, permette di effettuare un cambio formato facile e ultrarapido. La procedura avviene in pochi e semplici passaggi: sostituzione della stella e della guida esterna senza utensili; sostituzione del sistema di presa tappo e guida senza utensili; rilevamento automatico altezza della bottiglia tramite sensore. In base a questa soluzione, è la macchina che si adatta, in funzione dell’altezza della bottiglia, del tappo e della cannuccia, riducendo sensibilmente il tempo di passaggio da una tipologia di tappo e/o bottiglia alla successiva. «Il tutto in soli 3 minuti: si tratta di un risultato sorprendente rispetto ai 15 e a volte anche ai 30 minuti che caratterizzano le soluzioni disponibili sul mercato fino ad ora» commentano Colombi e Vullo.
SEMPLICE E BELLO Un aspetto del progetto su cui CMI ha
minutes required by solutions available on the market until now» comment Colombi and Vullo.
SIMPLICITY AND ELEGANCE An aspect of the project to which CMI has dedicated particular attention is simplicity. «While it’s important to tailor solutions to the particular needs of one’s customers, it is equally necessary to offer simple and versatile machinery capable of taking on diverse configurations and combining high tech with low cost. These are demands we can’t afford to ignore», adds Comoli again. And so the operator’s job is made simple, requiring nothing more than entry of hourly output rate data.
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Another distinctive feature of CMI is its attention to aesthetic appeal. Miray, which will be presented at Rimini for the occasion of Packology 2013, has a simple design, with no visible mechanisms, a characteristic resulting in part from its application in the fields of cosmetics and pharmaceuticals.
THE ROLE OF THE CONTROLLER The apparent simplicity of these foundations masks a remarkable complex of ideas, technologies and competencies. However, the project’s total success nevertheless required CMI to rely on a partner in excellence of the caliber of Bosch Rexroth, which contributed to the creation of a complete automation
puntato molto è la semplicità. «Se è importante realizzare soluzioni su misura tese a soddisfare le particolari esigenze dei clienti, è altrettanto importante offrire macchine semplici e versatili, in grado di assumere diverse configurazioni e di coniugare alta tecnologia e costi contenuti: esigenze che non possiamo certo non considerare», aggiunge ancora Comoli. La gestione da parte dell’operatore è dunque semplificata, e Miray richiede solo l’inserimento nel pannello dei dati relativi alla cadenza produttiva oraria. Un’altra caratteristica che contraddistingue CMI è l’attenzione all’aspetto estetico. Miray, che verrà presentata a Rimini in occasione di Packology 2013, presenta un design semplice, senza alcun meccanismo a vista e questo anche nell’ottica di un suo utilizzo in ambito cosmetico e farmaceutico.
IL RUOLO DEL CONTROLLORE L’apparente semplicità di questi principi nasconde un bagaglio di idee, tecnologia e competenza notevoli. Per la completa riuscita del progetto, è stato comunque fondamentale affidarsi a un partner di eccellenza come Bosch Rexroth, che ha contribuito a realizzare una soluzione completa d’automazione, basata sull’interazione di elettronica, meccanica e pneumatica. «Fin dal primo incontro, abbiamo esaminato insieme i problemi e discusso delle soluzioni meccatroniche capaci di rispondere al meglio alle aspettative tecniche e funzionali del progetto», commenta Luca Stanzani, responsabile del settore Food, Packaging & Printing di Bosch Rexroth.
solution based on the interaction of electronic, mechanical and pneumatic systems. «On our very first meeting we went over the problems together and discussed some mechatronic solutions best suited to satisfy the project’s technical and functional requirements», comments Luca Stanzani, manager of Rexroth’s Food, Packaging & Printing division. «What’s more, one of our distinguishing features in the market is our willingness and ability to study and approach the projects in a holistic and interdisciplinary manner, and not in mundane terms of product and technology». Specifically, the result was an electronic control architecture
based on the Indramotion for Packaging platform, with an MLC controller that performs all motion functions, six IndraDrive Cs servodrives with STO-certified safety function (SIL 3, Cat. 4 PL e), high efficiency brushless motors and epicyclic reduction gears. The application’s mechanics, on the other hand, employs linear modules and electromechanical cylinders. To complete the solution, the pneumatic automation is characterized by solenoid valves, an air treatment unit, regulation cylinders and pre-straightening gripper. The management software is CMI’s own. The result? «An extraordinary concentration of technology. By
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[ «D’altronde, uno degli aspetti che ci contraddistingue sul mercato è proprio la disponibilità e capacità di studiare e approcciare i progetti in maniera globale e interdisciplinare, e non in termini di semplice prodotto e tecnologia». Nello specifico è stata realizzata un’architettura elettronica di controllo basata sulla piattaforma Indramotion for Packaging, con un controller MLC che assolve tutte le funzioni di motion, sei servo azionamenti della serie IndraDrive Cs con funzione safety STO certificata (SIL 3, Cat. 4 PL e), motori brushless ad alta efficienza e riduttori epicicloidali. Sul piano meccanico, invece, l’applicazione prevede l’utilizzo di linearmoduli ed elettrocilindri EMC. Completa la soluzione l’automazione pneumatica, caratterizzata da elettrovalvole, gruppo trattamento aria, cilindri normalizzati e pinzetta di pre-stiro. Il software di gestione è made in CMI.
Il risultato? «Un concentrato di tecnologia fuori dall’ordinario. Tramite il controllore multiasse, Miray sincronizza i movimenti e le camme in tutte le fasi e in tutte le varianti di processo, ottenendo cadenze produttive nell’ordine dei 2000 pezzi/ora e oltre. Si tratta di una velocità produttiva superiore di almeno il 40% rispetto a una macchina tradizionale» sottolinea Colombi.
SVILUPPI ALL’INSEGNA DELLA COLLABORAZIONE Il processo di innovazione e miglioramento, tuttavia, non si arresta. I progettisti della CMI già annunciano che sulle macchine di prossima realizzazione è previsto un motore brushless aggiuntivo, che regola la coppia di serraggio del tappo e il corretto orientamento rispetto alla bottiglia. Denominato Screwmaster®, il nuovo sistema esclusivo di avvitatura effettua il monitorag-
Miray: le caratteristiche tecniche Sistema automatico di pick & place Pre-stiro automatico della cannuccia Algoritmo di avvitatura Screwmaster: controlla la coppia di serraggio del tappo, il corretto orientamento rispetto alla bottiglia e il relativo controllo qualità al 100% Sensore elettronico per il rilevamento dell’altezza della bottiglia Sistema di lubrificazione programmata (segnala all’operatore quando è necessaria) Sistema di autodiagnosi delle temperature degli assi, gestita da pannello operativo Manuale online su pannello touch screen, consultabile direttamente dall’operatore Nota: Miray e Screwmaster sono marchi depositati di CMI SpA che se ne riserva ogni diritto e utilizzo.
Miray: technical characteristics Automatic pick & place system Automatic straw pre-straightening Screwmaster algorithm: controls cap tightening torque, correct orientation in relation to the bottle and 100% quality control Electronic bottle height check sensor Scheduled lubrication system (alerts operator when needed) Self-diagnosis system for axis temperatures, managed via operator panel User’s manual available to the operator, accessible via the touch screen panel Nota: Miray and Screwmaster are trademarks of CMI SpA, which reserves all rights and uses.
using a multi-axis controller, Miray synchronizes motion and cams during all phases and in all process modes, obtaining output rates in the order of 2000 pcs/hour and beyond. That’s at least 40% faster than conventional system» explains Colombi.
DEVELOPMENTS IN THE SPIRIT OF COLLABORATION
In any case, the process of innovation and improvement doesn’t stop there. CMI’s design team has already announced that forthcoming
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machines will feature an additional brushless motor to regulate the cap’s tightening torque and correct orientation in relation to the bottle. Called Screwmaster®, this exclusive new screw-on system monitors torque, speed and positioning parameters, and guarantees 100% quality control of the finished product. Furthermore, it can calculate screw phase statistics, identifying the cap’s threading or the force necessary for press-on capping, and the corresponding waste in
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gio dei parametri di coppia, velocità e posizione, e garantisce un controllo qualità al 100% del prodotto finito. Inoltre può elaborare una statistica della fase di avvitamento, rilevando il passo di filettatura del tappo oppure la forza necessaria per la tappatura a pressione, e il relativo scarto in caso di non conformità. L’automazione del Miray è stata dunque definita nel corso di una collaborazione che va al di là della semplice fornitura, in cui è risultata fondamentale la partecipazione costruttiva e collaborativa di Bosch Rexroth al progetto. La condivisione di informazioni ed esperienze ha permesso anche di ridurre i tempi in misura davvero eccezionale - 3 mesi in tutto, dal progetto al collaudo - e di affinare l’impianto in modo da raggiungere le ottime prestazioni che infatti presenta. «Realizzare il Miray - afferma Comoli - è stata a un tempo una bella sfida e un bel successo di squadra. Bosch Rexroth ha operato con grande disponibilità e profonda competenza tecnica. L’approccio meccatronico di Rexroth e la conoscenza delle problematiche specifiche del settore si sono rivelati davvero fondamentali». Analoga soddisfazione esprime Bosch Rexroth: «La cosa che più mi ha colpito nella collaborazione con CMI sono stati la determinazione e l’entusiasmo fuori dal comune. Abbiamo avuto la fortuna di lavorare con un’azienda fortemente motivata, e che ha sempre creduto nell’innovazione - conclude Stanzani - e oggi trovare partner di questo tipo è ancora più importante, perché il continuo confronto è lo strumento migliore per crescere e progredire».
case of non-conformity. Miray’s automation was thus defined during the course of a collaboration that goes beyond that of a simple supplier, in which the constructive and collaborative participation of Rexroth in the project has proven fundamental. The sharing of information and experiences has also enabled drastically reducing the time necessary - 3 months total, from design to testing - and refining the installation until we reached the excellent performance it currently displays. «Creating Miray - says Comoli was at the same time a great challenge and a successful team
effort. Bosch Rexroth operated with openness and profound technical skill. That concern’s mechatronic approach and its knowledge of the specific issues facing the sector proved truly fundamental». Bosch Rexroth is equally satisfied: «The thing that most struck me during our collaboration with CMI were their extraordinary determination and enthusiasm. We have had the good fortune to work with a highly motivated enterprise, one that has always believed in innovation - concludes Stanzani and today it’s all the more important to find partners like this, because ongoing dialog is the most valuable resource for growing and improving».
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Caratteristiche e vantaggi assicurati dai PowerXL, i nuovi azionamenti a frequenza variabile di Eaton.
Compatti, intuitivi, efficienti e robusti on una gamma di potenze nominali fino a 250 kW, i nuovi azionamenti a frequenza variabile PowerXL rappresentano l’espansione strategica della tecnologia “Lean Connectivity” di Eaton: i prodotti realizzati in un’ottica Lean garantiscono ai costruttori di macchine e quadri di comando un controllo più accurato della velocità, prestazioni più affidabili, riduzione dei tempi e costi per la preparazione, cablaggio, collaudo e messa in servizio. In particolare, la modularità a innesto degli azionamenti PowerXL permette di incorporarli in modo rapido e semplice nella tecnologia di connessione e comunicazione SmartWire-DT di Eaton (che elimina completamente la necessità di cablaggio convenzionale del circuito di controllo). Semplici da montare e installare, quindi, facilitano così il lavoro dell’operatore. D’altronde, l'obiettivo che Eaton si è posta nella fase di sviluppo di questi azionamenti è stato di renderli molto intuitivi; per farlo ha lavorato sui codici di tipo auto esplicativo, sulle funzionalità autotune e sulla comoda parametrizzazione (con solo 14 parametri standard), per semplificarne configurazione e avviamento. Oltre alla programmazione tramite i tasti sul dispositivo o, in alternativa, tramite un PC, l’utente può copiare le im-
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portazioni dei parametri da un dispositivo a un altro, usando una chiavetta Bluetooth per PC con interfaccia RJ45.
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PRIMI DUE MODELLI
L’efficienza energetica dei PowerXL è indispensabile per azionare apparecchiature come pompe, ventilatori, nastri trasportatori, gru, macchine avvolgitrici, compressori o ascensori. La serie si compone attualmente di: • DC1, modello base (nella foto), che copre valori nominali da 0,37 a 11 kW ed è indicato per applicazioni che richiedono un design robusto, disponibilità e funzionalità universale; controlla il motore con caratteristiche U/f con incremento di coppia, quindi in grado di azionare i motori al 150% della potenza nominale per 60s e al 175% per 2s; • DA1, con valori nominali da 0,75 kW a 250 kW, è adatto a soluzioni più impegnative che richiedono elevate prestazioni. Gli azionamenti a frequenza variabile PowerXL offrono anche diversi metodi di controllo ad anello aperto e chiuso. Questo modello permette anche all’utente di effettuare il controllo vettoriale senza sensore (SLV) e il controllo ad anello chiuso con encoder rotativo (CLV). Nella modalità vettoriale ad anello aperto, DA1 può fornire il 200% della coppia nominale a 0 Hz. Dotato della funzionalità PLC, offre, ol-
Characteristics and advantages guaranteed by PowerXL, the new variable frequency drives by Eaton.
Compact, intuitive, efficient and robust With rating range up to 250 kW, the new PowerXL variable frequency drives represent a strategic expansion of Eaton’s “lean connectivity” technology: lean solutions guarantee machine and panel builders more accurate speed control, more reliable performance and less time and costs for preparation, wiring, testing and setup. In particular, pluggable modules make it possible to quickly and easily incorporate PowerXL drives into Eaton’s SmartWire-DT connection and communication
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technology (which completely eliminates the need for traditional control circuit wiring). Easy to assemble and install, they thus facilitate the operator’s job. Moreover, the objective Eaton set for itself during the development phase of these drives was to make them highly intuitive; in order to do this, the concern worked on self-explanatory type codes, autotune functionality and convenient parameterization (with only 14 standard parameters) to simplify configuration and startup.
tre a un controllore PID standard integrato, la possibilità di potenti soluzioni per applicazioni differenti come gru, ascensori, macchine avvolgitrici e compressori.
PowerXL Modello compatto DC1 (da 0,37 a 11 kW) DC1 compact (0.37 11 kW)
Gli azionamenti a frequenza variabile PowerXL sono dotati di serie dei moduli fieldbus Modbus RTU e CANopen ma, tramite moduli opzionali, l’utente può collegare facilmente anche altri field-
In addition to using the command switches on the device or, alternately, a computer, the user can also import parameters from another device using a Bluetooth drive for PC with RJ45 interface. The first two models The energy efficiency of the PowerXL drives is indispensable for powering devices such as pumps, fans, conveyor belts, cranes, wrapping machines, compressors or elevators. The series currently includes: • DC1, basic model (see photo), which covers a rating range of 0.37 - 11 KW and is suitable for applications requiring a robust design, availability and universal functionality; it controls the motor with U/f characteristics and enables increased torque,
making it possible to power the motors at 150% of rating power for 60s and 175% for 2s; • DA1, with ratings from 0.75 kW to 250 kW, is suitable for more demanding solutions requiring higher performance. PowerXL variable frequency drives also offer diverse open and closed loop control methods. T his version also offers the user the possibility of sensorless vector control (SVC) as well as closed loop control with rotary encoder (CLV). In the open loop mode, DA1 can move from rest with 200% torque. Equipped with PLC functionality, in addition to a standard integrated PID controller, it offers the possibility of powerful solutions for diverse applications like cranes, elevators, wrapping machines
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and compressors. PowerXL variable frequency drives come as standard with Modbus RTU and CANopen fieldbus systems, but optional fieldbus modules make it easy to connect to other fieldbus systems (Profibus, Profinet, DeviceNet, EthernetIP, EtherCat, Modbus TCP and BACNET). In alternative to fieldbus connection, as mentioned above, they can also be incorporated into Eaton’s SmartWire-DT communication system. It is therefore easy not only to set parameters for the frequency inverters centrally through the SmartWire-DT interface, but also to communicate control commands and display diagnostic data. The device can also be controlled through a PROFIdrive profile, which makes available the entire spectrum of PowerXL frequency inverter functions. By focusing on energy efficiency, the DA1 drives support both standard three-phase motors, which normally comply with current IE2 and IE3 standards, and high efficiency permanent magnet motors designed for the coming IE4 standard. They also feature an energy optimizer that can automatically reduce the voltage with light loads. PowerXL drives supply full power up to ambient temperatures of 50 °C (IP20), and the DA1 up to 160 kW with protection up to IP55. They meet all requirements and international standards (CE, cUL, UL, C-Tick, Gost-R, RoHS, DNV) and with single phase and threephase voltage inputs of 115 V, 230 V and 400-480 V, they are suitable for use anywhere in the world.
100 ANNI DI ESPERIENZA Il settore electrical di Eaton fornisce su scala internazionale prodotti e servizi per la distribuzione e qualità dell’energia, controllo, automazione e monitoraggio nonché, più in generale, gestione energetica. Con un secolo di esperienza sul campo, la casamadre Eaton Corporation fornisce ai settori elettrico e idraulico soluzioni e componenti avanzati per il power control. L’offerta comprende, oltre alle citate soluzioni in campo elettrico, anche componenti, sistemi e impianti idraulici per apparecchiature industriali e mobili; sistemi di alimentazione, idraulici, pneumatici e aeronautici per uso commerciale e militare; sistemi di guida e di gruppi propulsori per veicoli e autocarri per il controllo delle prestazioni, la sicurezza e il risparmio energetico. Eaton, che nel 2011 ha raggiunto un fatturato di 16,0 miliardi di dollari con circa 100.000 dipendenti, commercializza i propri prodotti in oltre 150 Paesi.
bus (Profibus, Profinet, DeviceNet, EthernetIP, EtherCat, Modbus TCP e BACnet). In alternativa al collegamento fieldbus, come anticipato, possono anche essere incorporati nel sistema di comunicazione SmartWire-DT di Eaton. Quindi è possibile non solo parametrizzare centralmente gli inverter di frequenza attraverso l’interfaccia SmartWireDT, ma anche comunicare comandi di controllo e visualizzazione dei dati diagnostici. Il dispositivo può anche essere controllato attraverso un profilo PROFIdrive, che rende disponibile l’intero spettro di funzioni degli inverter di frequenza PowerXL. Focalizzandosi sull’efficienza energetica, gli azionamenti DA1 supportano sia
100 YEARS OF EXPERIENCE Eaton’s electrical division is an international supplier of products and services for the distribution and quality of energy, control, automation and monitoring, as well as energy management generally. With a century’s worth of experience in the field, the Eaton Corporation supplies the electric and hydraulic sectors with advanced solutions and components for power control. The offer includes, in addition to the electric solutions above, hydraulic components, systems and installations for industrial and mobile equipment; hydraulic, pneumatic and aeronautic feed systems for commercial and military applications; guide systems and powertrains for vehicles and trucks for performance control, safety and energy conservation. Eaton, which in 2011 reported a turnover of 16.0 billion dollars with approximately 100,000 employees, markets its products in more than 150 countries.
motori trifasi standard, normalmente conformi agli attuali standard IE2 e IE3, sia motori a magneti permanenti a elevata efficienza, progettati per il futuro standard IE4. Sono inoltre caratterizzati da un ottimizzatore di energia che può ridurre in automatico la tensione del motore con carichi leggeri. Gli azionamenti PowerXL erogano la piena potenza fino a temperature ambiente di 50 °C (IP20) e il tipo DA1 fino a 160 kW con protezione fino a IP55. Soddisfano tutte le esigenze e gli standard normativi, a livello mondiale (CE, cUL, UL, C-Tick, Gost-R, RoHS, DNV) e con gli ingressi di tensione monofase e trifase di 115 V, 230 V e 400/480 V, sono ideali per essere utilizzati in tutto il mondo.
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AUTOMATION & CONTROLS
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SICUREZZA: il controllore fa la differenza Installazione rapida, integrazione di tutte le funzioni necessarie agli impianti di palettizzazione e rigoroso rispetto delle norme: oltre ai tradizionali punti di forza delle barriere di sicurezza ReeR, grazie al nuovo controllore Mosaic sarà più semplice realizzare e adeguare gli impianti.
ltre ai notevoli cambiamenti normativi relativi alla sicurezza delle macchine introdotti a partire dal 2010, oggi la progettazione e la realizzazione dell’impianto di sicurezza per una linea di imballaggio deve considerare le eventuali esigenze di espansione e modifica che nel tempo potrebbero interessare singoli macchinari o intere parti del sistema. La soluzione Mosaic messa a punto in ReeR risponde a questa esigenza: è modulare, configurabile e in grado di gestire tutte le funzioni di sicurezza di un impianto; inoltre permette di progettare i sistemi di sicurezza sapendo che in futuro saranno possibili espansioni, integrazioni e modifiche. Mosaic gestisce la maggior parte dei
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sensori e comandi di sicurezza, inclusi encoder e proximity per il controllo della velocità. A seconda della complessità dell’impianto, il sistema può essere composto dalla sola unità principale (Master M1 dotata di 8 input e 2 output di sicurezza) o, in massima configurazione, dall'unità principale e 14 espansioni, per un totale di 128 input, 16 output di sicurezza e 32 di segnalazione. Grazie ai moduli MB, Mosaic può essere interfacciato con i più comuni Bus di campo industriali e le interfacce MCT consentono l’utilizzo di un solo cavo per la de-centralizzazione dei vari moduli che compongono il sistema, facendone una soluzione ideale per la connes-
Security: the controller that makes the difference Quick setup, integration of all necessary functions for palletizing systems and strict adherence to regulations: in addition to these traditional strong points of ReeR safety barriers, with the new Mosaic controller it is now easier to build and update installations.
In addition to the many regulatory changes governing the safety of machinery installed since 2010, today the design and implementation of a safety system for a packaging line must also take into account eventualities such as expansion or adjustment, which may affect single machines as much as entire parts of
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the system. The Mosaic solution developed by ReeR responds to this necessity: it’s modular, configurable and capable of managing a system’s safety functions. Furthermore, it enables designing security systems with the knowledge that they can be expanded, integrated or adjusted later on.
sione di più macchine su una linea di produzione.
VELOCITÀ E MOVIMENTO Per il controllo del movimento (velocità assi) sono stati sviluppati i moduli di espansione MV, che permettono il controllo in sicurezza (fino a PL e) di velocità zero, velocità massima, range di velocità e direzione del movimento (rotazione/traslazione). I moduli di Mosaic integrano gli ingressi per encoder incrementali (frequenza fino a 500 KHz) e proximity e offrono la possibilità di configurare fino a 4 soglie di velocità per ciascuna uscita logica (asse). Ogni modulo controlla due uscite logiche configurabili tramite MSD ed è quindi in grado di controllare
Mosaic can manage most safety sensors and commands, including encoders and proximity for safety speed control. Depending on the plant’s complexity, the system can be composed by the main terminal alone (Master M1 equipped with 2 safety outputs and 8 inputs) or, at the other end of the continuum, by the main module and 14 expansion modules, making a total of 128 inputs, 16 safety outputs and 32 signaling outputs. MB modules enable Mosaic to interface with the most common industrial fieldbuses, and MCT interfaces enable the use of just one cable for de-centralization of the various modules that make up the
system, making it a suitable solution for linking multiple machines along a production line.
SPEED AND MOTION MV expansion modules have been developed for motion control (axis speed), enabling safety speed monitoring (up to PL e) for zero speed control, maximum speed, speed range and direction (rotation/translation). The Mosaic modules integrate incremental encoder inputs (frequency up to 500 KHz) and proximity switches and offer the possibility of configuring up to 4 speed thresholds for each logic output (axis). Each module controls
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fino a due assi indipendenti. Alcuni esempi di utilizzo? Per il controllo della velocità zero Mosaic verifica che il dispositivo pericoloso sia effettivamente fermo; questo consente di sbloccare ripari mobili e cancelli per permettere a un operatore l’accesso alle zone pericolose. Per il controllo velocità massima, invece, si verifica che la velocità di sicurezza impostata (ridotta) non venga superata, permettendo agli operatori di lavorare in sicurezza durante le operazioni di manutenzione o regolazione dell’impianto.
UNA CONFIGURAZIONE INTUITIVA. “Mosaic Safety Designer” è il software (gratuito) per la configurazione del sistema. La sua grafica, basata su finestre “drag and drop” è semplice e intuitiva. Due funzioni possono rivelarsi particolarmente utili al progettista: quella di validazione, per le verifiche in fase di progetto, e il monitor per i test in fase di installazione. Inoltre, il rapporto di progetto fornisce automaticamente i valori reali di PFHd, DCavg e MTTFd necessari per il calcolo del “Performance level” delle funzioni di sicurezza.
INTUITIVE SETUP. Mosaic Safety Designer is the (free) software for configuring the system. Its graphics, based on drag & drop windows, is simple and intuitive. Two functions prove particularly useful for designers: validation, which permits checks in the design phase, and the monitor function for testing during installation. In addition, the project report provides the actual PFH, DCavg and MTTFd values necessary for calculating safety function performance level.
operators can safely access dangerous areas. For maximum speed control, on the other hand, the system verifies that the safety speed set (reduced) is not exceeded. This enables safely performing operations of maintenance or adjustment of the system.
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two logic outputs that can be configured through MSD and is thus capable of controlling up to two free axes. A few examples of application: for zero speed control, Mosaic verifies that the dangerous device is at a standstill; this enables unlocking gates or movable guards so that
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ADVERTISERS
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ERZIONISTI ADVERTISERS INSERZIONISTI ADVERTISERS A ACMA ......................................................23 AIGNEP....................................................86 ALTECH ...................................................43 AUTOROTOR...........................................95 B B&R AUTOMAZIONE INDUSTRIALE.......18 BECKHOFF................................................9 BEVERFOOD ..........................................80 BOSCH REXROTH ..................................87 C C.S.S. TECA PRINT ...................................6 CPR SYSTEM ..........................................44 CREATIVE BEAUTY 2013 ........................50 CT MECA .................................................94 D DANFOSS VLT DRIVES ...........................65 E EATON INDUSTRIES (ITALY) ..................68 EIDOS ......................................................64 ELBA ........................................................52 ELESA......................................................85 EURASIA PACKAGING 2013 ............II Cop. EUROLABEL ............................................35 G G.B. GNUDI BRUNO ..........................38-39
I I.G.C...........................................................3 IMA ..........................................................17 INNOVA GROUP......................................67
R ROBATECH ITALIA..................................49 ROBOX ...................................................97 RULLI RULMECA.....................................26
K K 2013 .....................................................89
S SACMI FILLING .........................................7 SCANDOLARA.........................................14 SCHNEIDER ELECTRIC ..........................77 SERVICE AIR ...........................................29 SIEMENS............................................81-82 SIPRO ......................................................21 SIS.MA.......................................................4 SUN CHEMICAL GROUP ........................62 SYSTEM ..................................................13
L L.A.I.M. ....................................................41 LABELPACK ............................................37 LINEARTECK ...........................................75 LUXE PACK 2013 ....................................40 M MARCHESINI GROUP .............................31 MARKEM-IMAJE .....................................53 MARKING PRODUCTS............................47 METTLER TOLEDO ................................11 MG2 .........................................................36 MICROSCAN EUROPEAN HEADQUARTERS ....................................42 N NIMAX......................................................61 NORDSON ITALIA ...................................72
P PNEUMAX ...............................................92
T TGM-TECNOMACHINES.........................54 TMC NETWORK ..............................IV Cop. V VELTRU ...................................................63 VERIMEC .................................................32 W WIDE RANGE...........................................25 Z ZANASI.............................................III Cop.
Enti, aziende e associazioni citate su questo numero A ACMA SPA......................................27 ACQUA MIN.SAN BENEDETTO 25, 29 ADIGE COMMERCIALCARTA SRL24 ALTECH SRL ..................................63 B BARILLA G.E R. FRATELLI SPA ....25 BECKHOFF AUTOMATION SRL ...76 BIG PAPER ITALIA SRL .................24 BOSCH REXROTH SPA .................88 C CAMA GROUP ...............................73 CENTREXPO SPA ..........................41 CESENA FIERA SPA ......................10 CGK SOLUTIONS SRL ..................55 CMI SPA .........................................88 CONAI - CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI..................................24 CONFIDA........................................28 CONLEGNO - CONSORZIO SERVIZI LEGNO SUGHERO ..........................8 CONSERVE ITALIA ........................28 CONTEGO PACKAGING ITALY ...51 CONVERTEC ..................................65
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D DEUTSCHE MESSE AG .................41 DG ITALIA SRL...............................65 DURST PHOTOTECHNIK SPA ......65 E EATON INDUSTRIES (ITALY) SRL 93 ELABORA SRL ...............................42 ELICA SPA......................................24 ETI CONVERTING ..........................65 F FAMAR PACKAGING SRL.............51 FEDERALIMENTARE......................19 FIERA MILANO SPA.......................41 FNC VERIPACK SPA......................48 G GOGLIO SPA..................................25 GREEN MATERIAL SAS.................55
IMA INDUSTRIES SRL 56 IPACK-IMA SPA .......................24, 41 ISTITUTO ITALIANO IMBALLAGGIO...................19, 24, 35 ITEC FRANCE BEYOND BEAUTY EVENTS...........10 K KARR ITALIANA SRL .....................55 L LANCIA SRL ...................................71 LIRMAPRINT SRL...........................65 M MARCHESINI GROUP SPA ...........66 MESSE DÜSSELDORF GMBH ......12 METSÄ BOARD ITALIA SRL ..........30 N NESTLE’ ITALIANA SPA.................59
H HEINZ ITALIA SPA .........................59 HENKEL ITALIA SPA................24, 47
O OMAS TECNOSISTEMI SRL ..........51
I ILPA SRL - DIVISIONE ILIP ............47 IMA IND. MACCHINE AUTOM. ....52
P P.E. LABELLERS SPA ....................66 P.E.T. ENGINEERING SRL.............24
PERFETTI VAN MELLE IT. SRL......29 POLITECNICO DI MILANO DIPARTIMENTO INDACO..............24 PRB SPA .........................................71 R REER SPA.......................................96 RFID LAB - UNI PARMA...................8 ROCKWELL AUTOMATION SRL...73 ROSE PLASTIC ITALIA SRL...........56 RPC BRAMLAGE GMBH ...............57 S SACMI IMOLA S.C. ........................45 SAINT-GOBAIN VETRI VERALLIA .......................................25 SCHNEIDER ELECTRIC SPA.........78 SIEMENS SPA ................................83 SIMEI - UNIONE ITALIANA VINI ...............................37 SIS.MA SRL ....................................63 SPARTANICS..................................65 SYSTEM SPA ..................................69 T THUN LOGISTICS SRL ..................69 TMC TISSUE MACHIN. COMP. ....71 UNIVERSITÀ IULM .........................24
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