ItaliaImballaggio 1- 2 /2017

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THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING

ISSN: 2037-2183

1-2/2017 GENNAIO FEBBRAIO 6,50€

NUMERO 1-2 GENNAIO FEBBRAIO 2017


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A ognuno il suo (mestiere) M

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Stefano Lavorini

a chi me lo fa fare? È la domanda di fondo che molti, se non tutti, si pongono nel tentativo di dare un senso al proprio vivere. Un esercizio che diventa ancor più complesso se si ha la responsabilità di fare impresa. Perché si sceglie un mestiere che obbliga a rimettere continuamente in discussione l’esistente e ad assumersi sempre nuovi rischi? Per vocazione, per scelta, per diritto familiare? Quali sono, al di là dei luoghi comuni spesso denigratori rispetto alla realtà, le difficoltà ma anche i vantaggi di essere un’azienda italiana, magari del sud? E come si vince, piccoli tra grandi, la competizione nel mercato globale? Di questo e altro ci ha parlato, con grande sincerità e concretezza Massimo Moschini, presidente e AD del gruppo Laminazione Sottile di Caserta, un’industria “di nicchia” da milioni di euro di fatturato.

… Fuggo dal traffico di Napoli e mi ritrovo un po’ spaesato sul grande viale che punta dritto in direzione della meravigliosa e, ahimè, sottovalutata Reggia di Caserta: sono a San Marco Evangelista alla ricerca della sede della Laminazione Sottile, specializzata nella produzione di semilavorati di alluminio e, con le società controllate, nella rilavorazione e nobilitazione di questo materiale per applicazioni nel campo dell’imballaggio. Le indicazioni ricevute riportano semplicemente il numero civico di un cancello... “davanti al distributore di benzina”. Sono alla meta, ma non vedo alcuna insegna o cartello e la mia sorpresa cresce quando mi si svela uno stabilimento che occupa una superficie di oltre 150mila mq, di cui più della metà coperti, e in cui lavorano alcune centinaia di persone. Così, ho imparato a conoscere l’understatement partenopeo… Sono solo frammenti di ricordi che mi riportano indietro di molti anni, quando incontrai per la prima volta Massimo Moschini - laurea in ingegneria e dal 1975 in fabbrica - che mi fece scoprire una realtà difficile da immaginare, in cui già allora si mettevano in pratica con puntigliosità e rigore i principi della total quality... Un’azienda che oggi trovo cambiata per capacità produttiva - nel mentre, triplicata - per numero di addetti, per organizzazione e strategie, ma fedele a se stessa nel riaffermare i valori fondativi, non ultimo la sincera cordialità e... l’assenza di insegna all’ingresso. Fondata nel 1923, Laminazione Sottile si è trasformata negli anni, sotto la guida sua e dei suoi fratelli Luca e Pietro, da piccola realtà locale in gruppo internazionale: 6 stabilimenti in Italia, Inghilterra e Austria, un fatturato di 350 milioni e più di 800 dipendenti. Una storia di impegno e di successi familiari e personali che, tra l’altro, nel 2016 le è valsa l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Come è possibile fare questi numeri in Italia, per di più partendo dal Sud? Ovunque il successo dipende da fattori il più delle volte endogeni, correlati ai valori, alle regole, alle pratiche proprie dell’azienda. Lamentarsi dei condizionamenti di carattere ambientale non ha poi tanto senso, anche se è vero che i problemi del sud sono diversi da quelli del nord. La nostra impresa, d’altronde, ha diverse peculiarità. La prima è fondamentale: negli ultimi 20 anni abbiamo scelto di distribuire agli azionisti al massimo il 10% degli utili, lasciando in azienda il resto, per fare investimenti e creare una liquidità finanziaria necessaria per andare avanti in modo tranquillo e indipendente. “Azienda ricca, famiglia povera”, per modo di dire ovviamente: un principio che mio padre ha sempre sponsorizzato e che noi fratelli abbiamo fatto nostro. Questo è un fattore importante di successo, dato che uno dei motivi di difficoltà delle aziende italiane è proprio la sottocapitalizzazione. Secondo punto qualificante: noi non consideriamo l’azienda per il suo valore di capitale, ma per il reddito e quindi per il lavoro che produce, e questo determina il nostro

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14 novembre 2016. L’ingegner Massimo Moschini riceve dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro.

Il senso della realtà «Il possibile non comprende soltanto i sogni delle persone nervose, ma le ancor non deste intenzioni di Dio. [...] Un’esperienza possibile [...] ha qualcosa di divino in sé, un fuoco, uno slancio, una volontà di costruire un consapevole utopismo che non si sgomenta della realtà bensì la tratta come un compito e un’invenzione». Robert Musil, L’uomo senza qualità

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approccio al business. L’obiettivo non è mai stato, infatti, crescere per poi vendere, e per questo il nostro focus era, ed è, sull’attività. Si tratta di un commitment familiare molto forte, un imprimatur paterno che noi fratelli stiamo cercando di trasmettere ai nostri sei figli.

Di mano in mano «Abbi il buon senso di toglier a tempo le briglie al tuo cavallo invecchiato perché oggetto di riso, UVU PUJPHTWP HSSH ÄUL KLS JHTTPUV e diventi bolso», scrive Orazio. E, al riguardo, Montaigne commenta: «Questo difetto di non sapersi riconoscere per tempo, e di non sentire l’impotenza e l’estrema alterazione che l’età porta naturalmente e al corpo e all’anima... ha rovinato la fama della maggior parte dei grandi uomini del mondo».

Vista da fuori, la situazione sembra riservare non poche incognite… Stiamo vivendo un momento “interessante”, segnato in contemporanea da due passaggi generazionali. Nostro padre è mancato l’8 agosto del 2015 e, al contempo, i miei figli hanno cominciato a lavorare in azienda. Ebbene, quello che abbiamo fatto, non senza fatica, è distinguere i ruoli specifici di competenza della famiglia, della proprietà e del management. Se non c’è chiarezza, nascono i problemi. La famiglia è un’istituzione che deve occuparsi esclusivamente del benessere delle persone. Quindi, se un nipote vuole fare l’artista, la famiglia si fa carico di sostenerlo in questa aspirazione, riservandogli il ruolo di azionista, come previsto peraltro dalla legge sulle successioni. Dopodiché c’è la proprietà che, come ho detto prima, ha la missione di fare in modo che l’azienda crei valore nel tempo e produca lavoro, per le future generazioni, di familiari, di dipendenti, di figli di dipendenti, ecc… E poi c’è il management, a cui sia arriva per merito… materia delicata e complessa, perché nelle successioni è difficile stabilire “chi è più capace”. Non basta il titolo di studio, conseguito magari ad Harvard: conosciamo tanti imprenditori che non hanno studiato ma hanno avuto successo. E allora, anche in questo caso, abbiamo cercato una soluzione, considerando la differenza di età non trascurabile tra me e i mei fratelli e, di conseguenza, tra i nostri figli: generazioni diverse, ognuna con la propria visione, educazione, cultura e sensibilità. Sono regole non scritte e formalizzate, però, per quanto mi riguarda, ho ad esempio posto dei “paletti” ai miei figli, Andrea e Federica, che mi auguro saranno validi anche per i miei nipoti: conseguire un ottimo titolo di studio e fare un’esperienza di alcuni anni di lavoro in altre realtà. Questa la premessa per entrare in Laminazione Sottile e dimostrare sul campo le proprie capacità partendo dal basso, seppure, sarebbe stupido dire che non è vero, con le facilitazioni che derivano dal nome. È comunque una bella sfida. Il passaggio generazionale è complicato perché, come dico sempre, se il cretino sapesse di essere cretino non si comporterebbe da cretino. E quindi quando un figlio, che abbia o non abbia studiato, ritiene di essere furbo bisogna avere capacità di gestirlo: cosa non facile. Mi sta dicendo che due sono gli elementi chiave, peraltro correlati: da una parte l’etica dell’impresa, e dall’altra il governo della famiglia? E se questo è vero, ci sono differenze tra realtà al sud e al nord del nostro Paese? Ogni aspetto va gestito con intelligenza, il passaggio generazionale impone buon senso e capacità di gestire le persone, in mancanza del quale a nulla o poco valgono

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sia i supporti formativi, sia una buona strutturazione dell’azienda. Per quanto riguarda i condizionamenti ambientali, sono diversi a seconda di dove si opera. Il nostro territorio è complicato: è necessario tenere un profilo basso, avere un atteggiamento di grande consapevolezza, ma soprattutto costruire un’azienda che sia la più etica possibile. Anche perché ritengo che l’eticità dell’azienda in senso lato sia un fattore di business importante. Oggi un’azienda non attenta all’ambiente, alla sicurezza, ai bisogni dei lavoratori, che non si dia prospettive di crescita, non sviluppi e non faccia formazione, è un’azienda senza futuro (Laminazione Sottile ha un Codice Etico, Ndr): lungi dall’essere attività prive di costi, secondo me, sono fondamentalmente leve di business importanti. Al sud, insieme al disagio di essere marginali rispetto all’acquisizione di materie prime e mercati di sbocco, con infrastrutture spesso carenti, non mancano i fattori positivi. Potrebbe sembrare un paradosso, ma la cronica mancanza di lavoro fa sì che la disponibilità di risorse umane sia virtualmente inesauribile. Possono esserci problemi di qualificazione o di scarsa cultura aziendale, ma la forza lavoro non è mai un problema, anche se deve essere formata e preparata: riusciamo infatti a trovare persone disponibili, decise a lasciarsi alle spalle una situazione di grave disagio sociale. Ben diversa la realtà al nord, sperimentata con l’acquisizione dello stabilimento piemontese, oggi IPS Ariflex: non è stato facile trovare personale, perché lì, il problema non è il lavoro, ma è “che lavoro faccio”. Un esempio pratico? Noi lavoriamo su 3 turni, sabato e domenica compresi, compensando l’impegno con maggiorazioni significative, e non abbiamo mai avuto grandi difficoltà a mantenere i ritmi di produzione… Al nord è stato un po’ più complicato. Questo è un aspetto interessante… Il vero problema qui è la burocrazia di enti e istituzioni che non capiscono che il mondo corre, che le cose vanno fatte in un certo modo, che bisogna avere flessibilità rispetto ai problemi. Che un’industria pesante come la nostra non non ha le stesse esigenze e non può essere gestita come un’azienda farmaceutica o alimentare. Esiste però una regola abbastanza banale: più il sistema intorno è disorganizzato e inefficiente, più le eccellenze sono vere. Perché essere bravi nella meccanica a Torino è quasi scontato, mentre farlo dalle nostre parti è un attimo più complesso. Il sud è, di fatto, penalizzato dalla mancanza di un tessuto industriale diffuso e noi operiamo in un contesto dove la subfornitura e l’indotto scarseggiano. Se uno costruisce macchine da imballaggio a Bologna ha intorno una rete tale, che potrebbe anche non “fare” niente o, semplicemente, “fare” gestendo i fornitori a portata di mano. Dal canto nostro, siamo riusciti a formare e fidelizzare un indotto, coinvolgendo 1015 imprese specializzate, che conoscono bene il nostro lavoro e ci seguono da anni. È un modello di produzione per certi versi piuttosto vantaggioso: molto concentrato, evita dispersioni ed è più protetto. I rapporti con l’università possono essere una risorsa, anche per un’azienda come la sua? Certamente. Il rettore dell’Università di Napoli Gaetano Manfredi sta facendo molto: tra l’altro abbiamo partecipato a un gruppo di lavoro sull’ingaggio, sulle esigenze formative, sulle professionalità di cui le aziende potrebbero avere bisogno, e quindi sul piano di comunicazione tra università e imprese, per avviare dei corsi di studio finalizzati ai bisogni dell’industria. Cosa intelligente, ma con qualche limite. Se l’università forma le persone insieme alle aziende, che fine fa la creatività? Per esempio, i giovani che studiano fisica teorica sviluppano una forma mentis che permette loro di comprendere cose molto astratte e poi modellizzarle. Quei “cervelli” possono essere utilissimi, quasi più di un ingegnere elettronico che sa regolare perfettamente un inverter ma è carente di inventiva. Insomma, forse il vero problema è riportare nell’alveo del business aziendale una mente libera, per passare dalla ricerca astratta a quella pratica.

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Luci e ombre ­+PL[YV WHLZHNNP TVaaHÄH[V KPL[YV NSP HɈHJJP PTTLUZP Z\S THYL o il ragù alla napoletana, sentivamo costantemente la solitudine degli onesti e la protervia di una burocrazia spagnolesca, pronta a interdire il meglio e a sanare il peggio». Paolo Rumiz, Appia

Il nuovo avanza «Un pensiero, adesso HUJVYH Å\PKV L HYKLU[L JVTL SH]H! ma ogni lava costruisce attorno a sé un baluardo, VNUP WLUZPLYV HSSH ÄUL ZVɈVJH ZL Z[LZZV JVU ¸SLNNP¹® Friedrich Nietzsche, Ditirambi di Dioniso e poesie postume

È di attualità finanziare start-up, anche da parte di gruppi industriali. Si teorizza che l’innovazione fatta all’interno delle aziende sia di tipo incrementale, con il rischio di ritrovarsi prima o poi con qualcuno che ha inventato qualcosa di veramente nuovo, che stravolge il profilo del mercato in cui si opera. Cosa ne pensa? Il mondo evolve molto rapidamente. Basti pensare a un futuro in cui le stampanti 3D

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siano in grado di produrre qualunque cosa, con ripercussioni difficili ancora da cogliere sulla logistica, i trasporti, i magazzini e ricambistica. Va detto che il nostro prodotto, il laminato di alluminio, è vecchio e sempre uguale a se stesso. Ciò nonostante, per i prossimi 30 anni, troverà sempre ampia applicazione. La nostra capacità produttiva di 150.000 t/anno di laminati rappresenta una modesta quota pari al 3-4% del mercato globale di riferimento (ossia dei possibili sbocchi del nostro laminato), che vale circa 4 o 5 milioni di tonnellate: quindi, per Laminazione Sottile, il problema non è tanto di volume quanto di competitività, ovvero realizzare prodotti con standard qualitativi elevati e costanti nel tempo. Nei processi di imbutitura e stampaggio, infatti, determinanti sono le tolleranze del semilavorato in ingresso, ormai nell’ordine del micron. Il nostro primo obiettivo è quindi la costanza qualitiva. L’impianto di San Marco Evangelista ha dimensioni comparabili a quello dei nostri concorrenti (più di 90mila metri quadrati coperti): la differenza sta nel fatto che noi abbiamo un solo stabilimento e loro ne hanno tanti, con la possibilità di specializzare le diverse unità produttive. La nostra seconda sfida è quella di essere altrettanto efficienti, forse di più, con una variabilità e flessibilità ben maggiore. Ovviamente a costi di produzione competitivi. Il terzo obiettivo che ci siamo dati è di ridurre il lead time, portandolo da 4/6 settimane a 2. Stiamo facendo un grosso sforzo, seguendo due logiche: da una parte produrre semi-lavorati polivalenti, unificando i processi all’interno con una logica di made to stock, dall’altra lavorare sul forecast, grazie a un sistema informatico molto sofisticato.

La fortuna si trova spesso sulla via della ragione «...Ancora il vecchio Platone delle Leggi rivolgeva il suo pensiero a Sparta JVU \U VZJ\YV YPTWPHU[V ¸.\HYKHUKV all’organizzazione di cui discorrevamo, essa mi è sembrata bellissima. Se fosse toccata ai .YLJP ZHYLIIL Z[H[H \U WVZZLZZV TPYHIPSL come ho detto, se qualcuno fosse stato JHWHJL KP \ZHYSH PU TVKV ILSSV¹ 7HYSH PU queste parole l’illusione aurorale verso la tecnica: predisporre un congegno perfetto che si possa volgere verso il Bene. Ma quel congegno era fondato sull’esclusione di ogni Bene che non fosse il proprio funzionamento». Roberto Calasso, Le nozze di Cadmo e Armonia.

Dal just in time al just in case: ho il sospetto che la richiesta di tempi di risposta sempre più brevi dipenda da una certa incapacità di gestire la programmazione della produzione da parte dei clienti... Il problema è che Amazon consegna ormai in 24 ore: è un fatto di cultura, a cui dobbiamo adeguarci. Bisogna tener presente, poi, che nessuno vuole fare il magazzino, compreso noi. Inoltre, i tempi rapidissimi di evasione degli ordini diventano un fattore competitivo rispetto alle produzioni che provengono dai mercati emergenti, a prezzi incontrollati e imbattibili. Per tutte le esigenze impossibili da programmare, ci siamo noi, che siamo in grado di realizzare semilavorati di alluminio su misura anche in piccoli lotti. Lei prevede una crescita maggiore in Laminazione Sottile, o nelle aziende del Gruppo - Contital, Italcoat, Ariflex... - che trasformano il semilavorato con seconde, terze e quarte lavorazioni? Laminazione Sottile ha investito negli ultimi tre anni 80 milioni di euro, per aumentare la capacità produttiva nei prossimi due anni a 150mila tonnellate e abbiamo ancora in programma di completare l’aggiornamento di una serie di macchine: sono certo che raccoglieremo i frutti di questa scelta nel prossimo futuro. Italcoat, che produce laminati di alluminio verniciato in diverse leghe e misure, è già leader di settore, con un’importante quota di mercato a livello europeo e punta quindi all’innovazione di prodotto. Lo stesso vale per Contital, specializzata nella produzione di vaschette in alluminio e PET, e IPS Ariflex, dedicata alla produzione di imballaggi flessibili. Quindi, obiettivo del Gruppo è quello di aumentare il valore dell’offerta complessiva, con prodotti finiti destinati al mercato dei consumatori. Grazie ingegnere. Quindi cosa vuole fare da grande l’abbiamo già capito. Vuole andare avanti… Alla prossima.

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BE H I N D T H E COV E R

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Lettera dalle stelle Tecnica mista su carta, cm 70x50, anno 2016

Lettere volanti, tela cm 150 x 100, 2015

Luciano Porta nasce nel 1953 a Quistello (MN). Fin da giovanissimo è attratto dall’arte e inizia l’attività espositiva nel 1968, vincendo la prima rassegna d’arte desiana. Da allora partecipa a numerosi concorsi e allestisce personali. Dal 1974 al 1977 frequenta una scuola privata di restauro, attività che ancora prosegue. Sue opere figurano in collezioni private in Italia e all’estero. Ha ideato scenografie per teatri e gruppi di prosa. È stato coordinatore di eventi e ha scritto importanti recensioni per altri artisti. Oltre all’arte, ama la lettura e la scrittura. Ha creato immagini di copertine, tele e tavole illustrate per Cairo Editore (per il quale ha anche interpreto il ruolo del pittore nel dvd “Arcimboldo, gustose passioni”). Ha illustrato “L’imperatrice del lago” (2011, Bellavite Ed.) di Ketty Magni e “Dei nell’anima” di Gino Fioravanti.

Dicono di lui Porta è alle prese con corpi e materie che spesso si liquefanno sotto la sferza di una luce tagliente e quasi vorace: pare che essa, più che investire le cose, le voglia trapassare tutte con violenza, se ne voglia impossessare, ridurle a puri schemi di un gioco di apparenze, a semplice scena in cui, il dramma vero, è tutto giocato e agito da lei. L’artista forse intravede, o asseconda, una verità che si impone a lui per primo con forza. Gli oggetti, le cose, la materia tutta, non può resistere a ciò di cui essa stessa è fatta. Non può continuare una lotta, poiché in realtà, il soggetto o l’oggetto vivono nella stessa, identica forza: di quella energia che è insieme luce e materia, azione e forma. È l’apertura di un nuovo più ampio orizzonte, dentro cui tutta la realtà viene ricompresa. Questo sembra ricordarci la tavola, o finestra, o monofora, in cui la luce che fa e sfà l’anfora solitaria che in essa campeggia, costruisce in essa un’anfora ancor più luminosa, cuore della prima. Nell’anfora, nel mondo, nella coscienza dell’artista, questo cuore abita poeticamente. E splende e canta. Ogni soggetto rapresentato non scompare, la luce lo attraversa tutto, avvolto e trafitto da un’energia nuova, la loro vera essenza, la loro capacità di accogliere grazie allo sguardo nuovo che li ha ricreati, all’opera di chi ha accolto il dono di una comprensione nuova del mondo. (Corrado Bagnoli) Film, pellicola fotografica riportata su tela, 2016

Anfore

Luciano Porta was born in 1953 in Quistello (MN). Since his youth he was attracted to art and began to exhibit his work in 1968, winning the first Desiana art show. Since then he has taken part in numerous competitions and personal exhibitions. From 1974 to 1977 he attended a private restauration school, an activity he still practices today. His works are to be found in private collections in Italy and abroad. He has created sets for theatres and prose groups. He has been a coordinator of events and has written important reviews for other artists. As well as art, he loves literature and writing. He has created cover images, canvases and

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illustrated tables for Cairo Editore (for which he also interpreted the role of painter in the DVD “Arcimboldo, tasteful passions”). He illustrated the “L’imperatrice del lago” (2011, Bellavite etd.) by Ketty Magni and “Dei nell’anima” by Gino Fioravanti. A word from the critics Porta is at grips with bodies and subjects that often liquefy under the impact of a sharp, almost voracious light: it appears that the light, rather than cast itself on things, wishes to penetrate them with violence, as if it wanted to gain possession of the them, reduce them down to pure schemes of a play of appearance, to

simple sets, where the true drama is played and enacted by the extraordinary light. The artist may glimpse or pander to a truth which imposes itself on him first and foremost. The objects, the things, all substance in itself, cannot resist what comprises the selfsame truth. The struggle cannot continue, because in actual fact, the subject and the object experience the same, identical force: that energy that is both light and matter, action and form. This leads to the opening of a new, broader horizon, which includes all reality. The table, normal or single lancet window, in which the light does and undoes the amphora

that appears in it, reminds us of this, constructing in the same an amphora that is even more luminous, the heart of the former. In the amphora, in the world, in the artist’s conscience, this heart resides poetically. And it shines forth and sings. Each subject represented does not disappear, it is entirely traversed by the light, surrounded and pierced by a new energy, which is the subject’s true essence, its capacity to accommodate, thanks to the new visual interpretation that has recreated the same, the work of he who has embraced the gift of a new comprehension of the world. (Corrado Bagnoli)

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Sommario In questo numero - gennaio/febbraio 2017

Contents

1

6

[ INDUSTRY & MANAGEMENT ]

Stefano Lavorini Acceleration A ognuno il suo (mestiere)

M ATER IALS & M AC H I N E RY

Luciano Porta Behind the cover

Rubrica degli eventi che hanno lasciato il segno 12 Memorandum Cibus Tec, Nias:parliamone!, All4Pack

[ A PROPOSITO DI... ] NIAS Stefano Lavorini 17 Una giornata per capire qualcosa di più sui NIAS A day to understand something more about NIAS Armando Vaccaro 19 Conoscere i NIAS (Manucor) Chiarimenti da Manucor sulla natura delle “Non Intentionally Added Substances” nei materiali plastici destinati a entrare in contatto con gli alimenti. 22 Getting to know NIAS Manucor clarifies issues as to the nature of the “Not Intentionally Added Substances” in plastics intended for food product contact applications.

40 Macchine: il 2016 delle tecnologie made in Italy. Il commento di Enrico Aureli, presidente di Ucima. Machines: 2016 of Italian technology. A word from Enrico Aureli, the President of Ucima. 42 News (Cama, CMI Industrie, Contract Italia, Automation Address) 43 Datalogic: nuova vision e nuovi assetti Datalogic: new vision and new structures 44 Cavanna: passione & tecnologia per crescere Cavanna: passion & technology spawns growth

16

[ MARKETING & DESIGN ]

Food 46

News (RPC Bebo, Ishida)

47

News (B-Pack Holding))

48

News (Sacmi, Bilanciai, Casone, Multivac)

50

News (Enercon, Tecno Pack, Thermo Scientific, Veripack)

Multim a rk e t 52

Due eccellenze, un’unica realtà: NBC Niada Two excellences, one concern

53

News (CT Meca, Hellermann)

LABELING &CODING 55

Puntare sulla CIJ, rinnovandola (Domino, Nimax) Wagering on CIJ, renewing the same

60

Applicazione di adesivo per etichettatura avvolgente (Robatech, PE Labellers) Application of adhesive for wrap-around labeling

62

News (Altech)

END OF LINE & HANDLING

16 Barbara Del Curto Packaging naturalmente tecnologico Naturally Technological Packaging 25 50 appuntamenti con la bellezza 50 events for the beauty sector Cosmoprof 2017, Focus Cosmopack

65

19

25

Rapporto COOP 2016 28 I nuovi Italiani? Magri e green, con il web nel cuore e meno risparmi in banca The new Italians? Lean and green, intimately tied to the web and with fewer savings in the bank. 32 La prevenzione diventa innovazione... (Conai) Prevention becomes innovation ...

60

35 News (Etma Award, Neom)

65

[ FACTS & FIGURES ] Plinio Iascone 37 Rapporto sullo stato dell’imballaggio (1) Situazione a inizio dicembre 2016. Report on the state of packaging (1) Situation as of early December 2016.

xx 67

Robot a fine linea: obiettivo efficienza (Comau) End of line robots. Objective: efficiency

COMPONENTS & OTHER EQUIPMENTS 67

Per essere sempre più precisi (Wittenstein, Lombardi Converting Machinery) For increasing precision

68

News (Omron, Panasonic)

69

News (Interroll, Enimac)

70

News (Omac)

71

Erogazione di adesivo per etichettatura e imballaggio (Nordson) Adhesive distribution for labeling and packaging

72 Company index & advertisers

UNA PRECISAZIONE Su ItaliaImballaggio 11/12 2016, pag. 16, Rubrica “Mercati da esplorare” a cura di ICE Agenzia, è stata erroneamente pubblicata una mappa storica della Polonia, che riproduce una situazione dell’area non attuale. Ce ne scusiamo con gli interessati e con i lettori.

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Memorandum Piccola rubrica di eventi che hanno lasciato il segno. Da leggere.

Formula Cibus Tec 2016: buona la prima

L’ECCELLENZA ITALIANA (CHE PIACE ANCHE AI TEDESCHI) Organizzazione “glocal”, contenuti di alto livello tecnologico, espositori e visitatori in deciso aumento: Cibus Tec cresce in autorevolezza, grazie a un’offerta di qualità. La 51ma edizione di Cibus Tec (salone del food processing & packaging) ha chiuso in bellezza venerdì 28 ottobre, registrando numeri record e archiviando, in particolare, il successo della formula messa in campo da “Koeln Parma Exhibitions” (Kpe), società partecipata al 50% da Fiere di Parma e Fiere di Colonia: primo step del progetto che, grazie alla sinergia tra appuntamenti del calibro di Cibus, Anuga e Anuga Foodtec, intende dar vita alla più grande piattaforma al mondo per il food & foodtec. A fine ottobre, a Parma, c’erano 1.200 espositori (+30%, di cui un terzo prove-

nienti da 25 paesi, con la Germania in testa); i 35mila operatori in visita (40% stranieri) hanno decretato un +20% sulle presenze rispetto alla scorsa edizione. Ma sono stati i 3.000 top buyer provenienti da 75 paesi e 5 continenti a meglio definire il valore della manifestazione che, stando ai commenti di Antonio Cellie (Ceo di Fiere di Parma) è espressione «di un centro di competenza specializzato creato in Fiere di Parma, composto da un gruppo di giovani motivati e capaci di collaborare al meglio con i protagonisti italiani del comparto meccano-alimentare. Un nucleo di esperienze e competenze, questo, che si sta rapidamente integrando con il network mondiale di Fiere di Colonia, per mettere a disposizione degli espositori opportunità uniche a livello globale, grazie alla relazione privilegiata che le nostre fiere hanno con l’industria alimentare attraverso Cibus e Anuga». Puntare sul made in Italy. I costruttori del comparto meccano alimentare,

Formula Cibus Tec 2016: right first time round

Italian excellence (also liked by the Germans) The 51st edition of Cibus Tec (the food processing and packaging show) ended on Friday, 28 October, registering record numbers and in particular, announcing the success of the formula fielded by “Koeln Parma Exhibitions” (KPE), a company owned 50% by Fiere di Parma and 50% by Koelnmesse: the first step of the project which, thanks to the synergy between events the calibre of Cibus and Anuga Anuga Foodtec, intends to create the world’s largest food & foodtec platform. The show, held late October in Parma, featured 1,200 exhibitors (+30%, a third of which coming from

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25 countries, headed by Germany); 35 thousand trade visitors (40% foreign) decreed a 20% increase on attendance at the last edition of the fair. But it was the 3,000 top buyers from 75 countries and 5 continents that best defined the value of the event that, according to comments by Antonio Cellie (CEO of Fiere di Parma) is an expression «of a specialised competence center created in Fiere di Parma, made up of a group of motivated young people able to work successfully with the Italian protagonists of the mechano-food sector. A nucleus of experience and expertise this that is rapidly integrating with

con capacità “sartoriale”, forniscono le migliori soluzioni per produrre, conservare e confezionare su larga scala tutto ciò che fa tendenza per l’industria committente. Un modello di artigianalità tutto italiano, esempio di innovazione, qualità e design, su cui Koelnmesse ha scommesso per vincere le sfide nei Paesi emergenti. Come ha specificato Thomas Rosolia, Ceo Koelnmesse Italia: «Cibus Tec è stato il primo banco di prova per Kpe, superato con successo. Ad aprile ci attende ProFoodtec a Chicago, cui seguiranno altri progetti in Sud America e, in particolare, in India, dove il food processing è tra i 25 settori interessati dal progetto “Make in India” lanciato due anni fa dal governo nazionale, con l’obiettivo di innalzare il contributo del settore manifatturiero dall’attuale 16% al 25% nel 2025». Fondamentale, quindi, al riguardo il ruolo delle tecnologie, supportate da ricerca e innovazione, per accompagnare la crescita delle imprese dell’agroalimentare.

Koelnmesse’s global network, to make unique opportunities globally available to exhibitors, thanks to the special relationship that our fairs have with the food industry through Cibus and Anuga». Focusing on made in Italy. With the skilled capability of tailors the meccano food sector builders are able to provide the developer industry with the best solutions to produce, store and pack on a large scale everything currently demanded by the market. An all-Italian model of craftsmanship, an example of innovation, quality and design, which Koelnmesse is wagering on to win the challenges in developing countries, as Thomas Rosolia, CEO of Koelnmesse Italy specified: «Cibus Tec was the first testbed for KPE, which it passed brilliantly.

In April the Chicago ProFoodtec awaits us, followed by other projects in South America and, in particular, in India, where food processing is one of the 25 sectors covered by the “Make in India” project launched two years ago by the Indian government, with the goal of increasing the contribution of local manufacturing sector from the current 16% to 25% by 2025». Essential therefore hence role the of technologies, supported by research and innovation, in accompanying the growth of these agro-businesses. Cibus Tec will be back at the Fiere di Parma 22 to 25 October 2019. Meanwhile the alliance between Cologne and Parma has “made in Italy” on tour, enabling Italian companies to enjoy full support in promoting and exporting their own technology. Q

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Cibus Tec tornerà alle Fiere di Parma dal 22 al 25 ottobre 2019. Nel frattempo l’alleanza tra Colonia e Parma porta il “made in Italy in tourneé, consentendo alle imprese italiane di essere supportate nella promozione all’export delle proprie tecnologie. Q NIAS: PARLIAMONE! Il 17 e 18 novembre a Varenna, sul lago di Como, si è tenuto il Workshop organizzatoda AIBO-FCE (associazione italiana business operator food contact expert), per affrontare il complesso tema delle Non Intentionally Added Substances (composti chimici presenti in un materiale, ma che non sono stati aggiunti per ragioni tecniche nel processo produttivo e che possono migrare dai materiali di imballaggio ai prodotti alimentari. All’evento, patrocinato da Texachem (leader nella sintesi dei polimeri poliuretanici per la produzione di adesivi) hanno aderito oltre quaranta esperti del food contact. Nel corso delle due giornate, coordinate da Davide Visentin (Plastotecnica), si sono avvicendati numerosi relatori. Carla Silva (Galbani) ha presentato la sicurezza del packaging dal punto di vista degli utilizzatori; Maria Cristina Costantino (Di Mauro) insieme a Francesca Fasano (Sapici) hanno illustrato una case history, che le ha viste protagoniste nelle vesti di produttore di packaging e fornitore di adesivi; Raffaella Bonacina (Aibo-Fce) e Giusy Chiricosta (Legrenzi Consulting) hanno fornito una panoramica su quanto associazioni, istituti di ricerca e laboratori hanno pubblicato sul tema dei NIAS a livello europeo; Carmen Sorice (IrcPack) ha chiuso il workshop presentando gli aspetti tecnicoanalitici fondamentali per un approccio rigorosamente scientifico. Filo conduttore delle due giornate è stato il richiamo a una collaborazione aperta fra gli attori della filiera del packaging, a garanzia della sicurezza alimentare.

NIAS: let’s talk about it! On 17 and 18 November in Varenna, on the shores of Lake Como, AIBO-FCE (Italian association of business operators/food contact experts) held its second workshop exclusively for members on the topic “NIAS: let’s talk about it!” in order to tackle the issue of non-intentionally added substances. NIAS are chemical compounds present in a material that have not been added intentionally during the production process and that have the potential to migrate from packaging to food. The event, which was sponsored by Texachem (a leader in polyurethane polymer synthesis for adhesives production), drew over forty food contact experts, coordinated by Davide Visentin (Plastotecnica). Over the course of the two days, numerous speakers shared their knowledge. Carla Silva

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(Galbani) gave a presentation on packaging safety from the user’s point of view; Maria Cristina Costantino (Di Mauro) and Francesca Fasano (Sapici) went through a case history in which they acted as packaging producer and adhesives supplier, respectively; Raffaella Bonacina (AIBO-FCE) and Giusy Chiricosta (Legrenzi Consulting) provided an overview of what European associations, research institutes and laboratories have published on NIAS; Carmen Sorice (IrcPack) drew the event to a close with a presentation on the technical and analytical foundations for a scientific approach to this topic. The common thread of the two days was open and constructive cooperation among all actors of the packaging value chain for the sake of greater awareness and guaranteeing food safety.


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ME M O RAN D UM

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ALL4PACK: IL DINAMISMO DEL BUSINESS. Il “global marketplace for Packaging, Processing, Printing & Handling” parigino ha chiuso i battenti il 15 novembre scorso, confermando il proprio ruolo trainante grazie alla presenza di 87.815 operatori dell’imballaggio e dell’intralogistica giunti da 100 paesi, principalmente della zona EMEA, e di 1.500 espositori e società rappresentate. Nonostante il clima sociale non facile per la Francia (difficoltà a cui l’ente organizzatore Comexposium era peraltro preparato), il salone ha dunque offerto il meglio in fatto di innovazione tecnologica, design e servizi, premiato in particolare dalla qualità dei top buyer presenti. Va registrato il successo dei Business meetings: oltre 500 appuntamenti su misura organizzati, di cui il 36% per il solo continente africano, con un format che verrà ulteriormente sviluppato per la prossima edizione nel 2018. I commenti di due grandi società italiane espositrici sottolineano la capacità del Salone di proporsi come laboratorio-osservatorio su domanda e offerta in ambito packaging: Goglio ha apprezzato la quantità e la qualità degli operatori, provenienti in particolare dal Nord Africa, mentre IMA SpA ha registrato l’interesse per nuovi progetti in ambito farmaceutico, su cui ha dovuto dare risposte immediate in quanto a fattibilità e tempi di consegna. Nei 4 giorni di fiera, numerosi i momenti di approfondimento su tematiche di rilievo per l’intero settore: trend della supply chain al 2020; personalizzazione degli imballaggi e stampa digitale; imballaggi attivi, intelligenti, connessi ed ultra smart; ecommerce, pick and collect con l’imballaggio di fronte ad una distribuzione omnichannel.

I packaging più belli degli ultimi dieci anni scelti dai visitatori di All4Pack All4Pack ha dedicato un’area ai “greatest hits” dell’imballaggio, premiati da Pentawards tra il 2007 e il 2016 e pubblicati su “ The Package Design BookPentawards”di Taschen,.

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ALL4PACK: THE DYNAMISM OF BUSINESS. The Paris “global marketplace for Packaging, Processing, Printing & Handling” closed its gates on 15 November 2016, confirming its leading role thanks to the presence of 87,815 packaging and intralogistics professionals from 100 countries, mainly from the EMEA area, and the 1,500 exhibitors and companies represented. Despite France’s troubled social climate (difficulty to which the organizer Comexposium was also prepared), the show went on to offer the best in terms of technological innovation, design and service, rewarded in particular by the quality of the top buyers present. Deserving of mention the success of the business meetings: over 500 tailored organized encounters, 36% of which involving the African continent alone, offering format that will be further developed for the next edition in 2018. The comments of two great Italian exhibiting companies underline the show’s capacity to act as a laboratory-observatory of supply and demand in the field of packaging: Goglio praised the quantity and quality of the operators, many of which from North Africa, while IMA SpA registered interest in new projects in the pharmaceutical sector, where it was called upon give immediate answers in terms of feasibility and delivery times. The four days of the fair offered numerous opportunities for going into issues important for the entire industry: trend of the supply chain in 2020; customization of packaging and digital printing; active-, smart -, connected and ultra smart packaging; e-commerce, pick and collect with packaging facing an omnichannel distribution.

Suddivise in 10 categorie, erano oltre 100 le entries selezionate per originalità e attrattiva, che i visitatori del salone parigino hanno potuto giudicare e votare. The most beautiful packaging of the last decade chosen by All4Pack visitors All4Pack dedicated an area to the “greatest

hits” packages, awarded by Pentawards between 2007 and 2016 and published in “The Package Design Book-Pentawards” by Taschen. Divided into 10 categories, there were over 100 entries selected for their originality and attractiveness, that the visitors to the Paris show were able to judge and vote.

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MARKE T I N G & DE SI G N

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Packaging naturalmente tecnologico Obiettivo del volume è stato quello di individuare, raccogliere e riportare soluzioni innovative, trasferibili al mondo industriale. Fare innovazione con benefici tangibili per il consumatore, per le aziende e con la corretta attenzione alla sostenibilità ambientale del sistema è una mission, sia per Politecnico di Milano sia per Comieco, che con questo volume danno voce ad anni di progetti in comune. Barbara Del Curto Packaging naturalmente tecnologico Innovazioni sostenibili per il food packaging a base di carta e cartone. Nuovi materiali, trattamenti di superficie, tecniche di confezionamento e soluzioni in grado di impartire funzione aggiuntive, rispetto a quelle tradizionali di contenimento e protezione dei prodotti, concorrono a definire i futuri scenari dello smart packaging. Naturally technological packaging Sustainable innovations in paper and board food packaging. New materials, surface treatments, packaging techniques, and solutions performing new functions, in addition to traditional product containment and protection, help define the future scenarios of smart packaging

Barbara del Curto 336 pagine, italiano e inglese Promosso da Comieco Edizioni Dativo Srl, Milano, novembre 2016 Prezzo: 14,00 €

el mondo del packaging si intersecano molteplici competenze da quelle produttive a quelle finanziarie, di mercato, di comunicazione, ma anche tecnologiche e scientifiche. Questo carattere multidisciplinare del contesto fa sì che gli attori coinvolti si occupino di questioni che spaziano dalla funzionalità all’impatto sociale dei prodotti. Non solo nuovi materiali, ma nuovi modi di progettare in modo consapevolmente creativo e “out of the box”.

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Questo approccio di progettazione è valido in tutte le fasi della vita del packaging, ma in particolare in relazione al fatto che il packaging a fine vita si trasformi in un rifiuto e come tale debba essere trattato e gestito; la soluzione, in questo caso, è prestare attenzione alla fase di progettazione, minimizzare i materiali, pensarli sostenibili e riciclabili. L’evoluzione del packaging degli ultimi anni è stata così sorprendentemente rapida che l’effetto barriera è ormai considerato nulla più che una precondizione, mentre le innovazioni sono volte a implementare le proprietà funzionali. Si parla infatti sempre più di smart packaging o packaging funzionale, riferendosi a quelle soluzioni di imballaggio in cui è previsto l’impiego di un materiale, un trattamento superficiale, una tecnica di confezionamento o altro, in grado di svolgere una funzione aggiuntiva rispetto a quelle tradizionali di contenimento e generica protezione dei prodotti. Pack di carta e cartone. I vantaggi che derivano dalle innovazioni nel settore della carta e del cartone sono legati alla possibilità di modificazione chimica delle fibre,

Naturally technological packaging The book’s aim is to identify and describe innovative solutions that are transferable to industry. Innovating with tangible benefits to the consumer and to business, and with appropriate focus on the system’s environmental sustainability is a mission for both the Polytechnic of Milan and Comieco, which with this book chronicle years of shared projects. Barbara Del Curto Many different competencies intersect in the world of packaging, spanning manufacturing, finance, marketing, communication, technology and science. The industry’s multidisciplinary character requires that its players concern themselves with matters ranging from the functionality to the social impact of their products. Not only new materials, but new ways of designing in a consciously creative and out of the box way. This approach to

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design is viable in every stage of a packaging solution’s life cycle, but especially at the end when the packaging becomes waste that needs to be processed and managed. In this case the solution is rethinking the design phase by minimizing materials and making them more sustainable and recyclable. The evolution of packaging in recent years has developed so suddenly that the barrier effect is now considered a basic feature, while new innovations aim to

dall’accoppiamento con altri materiali (compositi), oltre che da particolari trattamenti superficiali. Carta e cartone possono oggi sostituire i polimeri, grazie all’aumentata capacità di espletare l’effetto barriera nei confronti di gas, mostrando al contempo un comportamento attivo, antimicrobico, fotocatalitico, ecc. Se, da un lato, l’evoluzione del packaging porta allo sviluppo di prodotti che offrono funzionalità aggiuntive, e quindi più ricercati, dall’altro la maggiore consapevolezza degli utenti finali nei confronti delle problematiche ambientali impone di ridurre all’essenziale il packaging di un prodotto, per diminuire la quantità di rifiuti, oltre che di realizzare imballaggi naturali, monouso, potenzialmente biodegradabili, nonché riciclabili. Innovazione tecnologica e materica e packaging design non sono solo un binomio inscindibile per un prodotto di successo, ma sono per certo il fattore determinante per far crescere il settore, espressione al contempo di cambiamento e di costante innovazione. Il futuro del packaging, carico di aspettative e ricco di potenzialità, si inserisce a pieno titolo nell’economia circolare di cui sarà efficace protagonista incluso nel circolo virtuoso di riutilizzo/riciclo dei materiali. Q

implement functional properties. Smart packaging or functional packaging includes all those packaging solutions that make use of a material, surface treatment, packaging technique, etc. to perform additional functions over and above the traditional containment and protection of products. Paper and board packaging. The advantages made possible by innovations in the paper and board sector have to do with the possibility of chemically altering fibers, lamination with other materials (composites) and special surface treatments. Today paper and board can be used in place of polymers thanks to enhanced barrier effects against gases combined with active packaging, antimicrobial and photocatalytic properties. While on one hand the evolution of packaging has led to the development

of products offering additional functionalities, i.e. more advanced products, on the other, more environmentally savvy consumers expect manufacturers to reduce a product’s packaging to bare essentials in order to minimize the amount of trash created, in addition to making more natural, disposable packaging that is biodegradable or at least recyclable. Innovation in materials & technology and packaging design are not just a winning combination for a successful product, but a crucial factor to making the sector grow, an expression at the same time of change and of constant innovation. The future of packaging, laden with expectations and bursting with potential, perfectly fits within the circular economy, and the sector will play a leadership role in its development, including in reuse/ recycling of materials. Q

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NO N I NTE NTI O NALLY ADDE D SUB STANCES

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Le “Non Intentionally Added Substances” sono state oggetto dell’evento di rilevo internazionale intitolato “1st European Food Contact NIAS Infoday - A complete overview on NIAS”. Organizzato dal team R&D di Manucor SpA, si è svolto a Milano l’11 ottobre all’hotel Hilton di via Galvani e ha inteso fornire una visione a tutto tondo sull’argomento, a partire dagli ambiti normativi fino alla valutazione dei rischi e alle indagini, per arrivare a casi di studio specifici. Stefano Lavorini

Una giornata per capire qualcosa di più sui NIAS

a tematica emergente dei NIAS, tanto difficile quanto attuale, coinvolge e interessa di trasformatori di materie plastiche e di stampatori di materiali di imballaggio destinati al settore alimentare. L’evento organizzato da Manucor ha visto la presenza di relatori di alto profilo, professionisti in ambito tecnico e scientifico, consentendo di approfondire il tema e portando alla ribalta interessanti novità nel settore dei materiali a contatto con alimenti. Si può dire che c’era tutti. Almeno tutti quelli noti del settore, produttori, trasformatori e utilizzatori che, fin dal “secolo scorso”, si occupano a tempo pieno di imballaggio alimentare. Sala gremita dall’inizio alla fine dei lavori, merito dell’argomento ma anche dell’organizzazione, efficiente e attenta.

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In apertura è intervenuto Carlo Ranucci, CEO di Manucor, una vita nel mondo del BOPP, che ha fatto gli onori di casa e ricordato lo sforzo che l’azienda continua a fare, grazie alla competenza delle persone che vi lavorano, per essere all’avanguardia nella produzione di polipropilene bi-orientato per l’imballaggio. Ha poi sottolineato l’attenzione costante alla qualità dei film, che ha portato l’azienda di Sessa Aurunca (CE) a installare telecamere di controllo su tutte le taglierine, con l’obiettivo di ridurre quanto possibile le difettosità. Ma veniamo alla cronaca dell’evento, segnalando che le considerazioni di Armando Vaccaro, responsabile R&D di Manucor

The “Non Intentionally Added Substances” were the subject of the key international event entitled “1st European Food Contact NIAS Infoday - A complete overview on NIAS”. Organized by the R&D team of Manucor SpA, it was held in Milan October 11 at the Hilton Hotel, via Galvani and intended offering an all-round vision on the subject, starting from the normative fields up to the risk evaluation and the studies, to reach specific case studies. Stefano Lavorini

A day to understand something more about NIAS The emerging issue of NIAS, as difficult as it is topical to the present, involves and affects both plastics processors as well as printers of packaging materials for the food industry. The event, organized by Manucor, was attended by high-profile

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speakers, professionals in technical and scientific fields, enabling the exploration of the subject while highlighting interesting innovations in the field of food contact materials. It can be said that everyone was there. At least all those known in the industry, producers, processors and

users who, since the “last century”, have dealt full-time with food packaging. The hall was packed from start to finish of procedures, thanks to the subject but also to an efficient and attentive organization. The proceedings were opened by Carlo Ranucci, CEO of Manucor, a life dedicated to the world of BOPP, who did the honors and highlighted the effort that his company continues to make, thanks to the expertise of the people who work there, to be leading edge in the production of bi-oriented polypropylene production for packaging. He then underlined the constant attention to the quality of the film, which has led the Sessa Aurunca (CE) based company to install surveillance cameras on all its cutters, with the aim of reducing defectiveness as much as possible. But let us come to the chronicle of the

event, adding that the considerations of Armando Vaccaro, R&D manager of Manucor, and whose commitment to a greater degree led to success of the event, are set out in full in the following pages. Patrizia Fava and Silvia Gigliano (UNIMORE Food Safety Dept.) talked about food safety and food contact, in particular regarding the vexed question of the use of recycled materials for the production of food containers. Fava cited the role of the universities, between their educational mission and that of technology transfer, and then framed the issue of food safety, the source of contaminants and the “prejudiced” suspicion which often falls on packaging. Both speakers then reported an actual case, featuring the verification of the food

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A P RO P O S I T O DI ...

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alla possibile evoluzione della normativa europea e considerando l’orientamento dell’EFSA in materia, hanno messo in discussione l’attuale approccio al problema dei NIAS. Conti alla mano, risulta troppo difficile e costoso, ed è perciò auspicabile per il futuro una soluzione innovativa, capace di offrire maggior equilibrio tra costi, rischi e sforzi.

e al cui impegno si deve in buona parte la riuscita dell’evento, sono riportate per esteso nelle pagine a seguire. Patrizia Fava e Silvia Gigliano (Dip. Sicurezza Alimentare UNIMORE) hanno parlato di food safety e food contact, ovvero della vexata quaestio sull’impiego di materiali di riciclo per la produzione di contenitori per alimenti. Fava ha ricordato il ruolo dell’Università, tra mission educativa e trasferimento tecnologico, per poi inquadrare il tema della food safety, della fonte dei contaminanti e del sospetto “pregiudiziale” che ricade di sovente sugli imballaggi. A due voci, hanno poi riferito di un caso reale, mirato a verificare l’idoneità alimentare di una vaschetta di PET multistrato, termoformata, con layer centrale di polimero riciclato, che ha fatto emergere l’importanza di mettere sotto controllo il processo produttivo e di un programma di manutenzione sistematica degli impianti. Elisabetta Silvestrini e Ilaria Boffa (TÜV Group) sono intervenute sulle migrazioni indesiderate da packaging. Dopo aver tratteggiato il quadro normativo sui NIAS, nonché l’approccio del laboratorio pH nell’analisi di questi contaminanti, hanno portato all’attenzione del pubblico l’indagine svolta su quattro film prodotti da Manucor. I test di screening avevano l’obiettivo di valutare la presenza di Nias di sostanze semivolatili, volatili e non volatili: risultato, tutte le molecole identificate erano in quantità di gran lunga inferiore ai limiti di legge. Coun e Marcel Bosma (Sabic) sono andati al sodo: guardando

suitability of a thermoformed multilayer PET container with recycled polymer central layer, that highlighted the importance of controlling the production process and subjecting the facilities to a systematic maintenance program. Elisabetta Silvestrini and Ilaria Boffa (TÜV Group) intervened on undesired migration from packaging. After having outlined the regulatory framework on NIAS and the pH laboratory approach to the analysis of these contaminants, they brought to public attention the study involving four films produced by Manucor. The screening tests were designed to assess the presence of semi-volatile, volatile and non-volatile NIAS substances: result, all the molecules identified were in quantities far below the legal limits.

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Coun and Marcel Bosma (Sabic) went directly to the point: looking at the possible development of European legislation and considering the EFSA’s orientation on the subject, they questioned the current approach to the problem of NIAS. Figures to hand, it appears too difficult and expensive, and hence an innovative solution that offers greater balance between cost, risk and effort, is required for the future Fabio Testoni (Basell Polyolefine Italia) placed the emphasis on the oligomers that are unintentionally formed during the curing process, and the various analysis techniques, with many details and examples. Result: to characterize these substances, which have different molecular weights, a combination of different analytical methods and different extraction

Fabio Testoni (Basell Poliolefine Italia) ha posto l’accento sugli oligomeri che si formano in modo non intenzionale durante il processo di polimerizzazione, e sulle diverse tecniche di analisi, con molti dettagli ed esempi. Risultato: per caratterizzare queste sostanze, che hanno diverso peso molecolare, è necessario combinare diversi metodi analitici e diverse procedure di estrazione. Olga Eichhorn (Constab Polyolefin Additives) ha deprecato giungla normativa, slogan e scandali che creano una preoccupante confusione e che è possibile contrastare solo lavorando a migliorare le conoscenze, la qualità dei prodotti, la comunicazione tra i soggetti della filiera. Non sono mancati i riferimenti alle caratteristiche specifiche del prodotto masterbach e alla policy aziendale, indirizzata a sviluppare e implementare nuovi metodi analitici, a evitare contaminazioni, selezionando e verificando le materie prime e a sviluppare sempre nuove collaborazioni. Valter Rocchelli (Ircpack), da vecchio “gascromatografaro”, ha ricordato che prevenire è meglio che curare. Anzitutto è quindi necessario cercare di conoscere la natura del potenziale contaminante per valutarne il rischio di danno tossicologico. Per le analisi di screening il suggerimento è di ricorrere alla gascromatografia accoppiata alla spettrometria di massa per una valutazione semi-quantitativa dei composti organici. Indispensabile, comunque, la collaborazione di tutti i produttori di materie prime. In chiusura, fuori programma, è salito sul palco Egidio Scotini di Sun Chemical Group che ha spiegato la posizione della multinazionale su risk assessment e NIAS, mettendo l’accento, tra l’altro, sull’impegno posto nel selezionare le materie prime che utilizza per produrre inchiostri, coating, adesivi, cold seal, ecc. Ma soprattutto, anche lui, ha richiamato l’importanza di condividere le informazioni tra produttori e utilizzatori di imballaggi. QQ

procedures is needed. Olga Eichhorn (Constab Polyolefin Additives) decried the legislative jungle, slogans and scandals that create a disturbing confusion that can only be countered by working to improve knowledge, product quality, communication between the actors in the chain. She also made references to the specific features of the masterbatch product and company policy, aimed at developing and implementing new analytical methods to avoid contamination, selecting and verifying raw materials and ever developing new partnerships. Valter Rocchelli (Ircpack), as a timehonored “gaschromatografer” stated that prevention is better than curing. Firstly we need to know the nature of the potential contaminant to

assess the risk of toxicological damage. For screening analyses, he suggests the use the gas chromatography coupled with mass spectrometry for a semi-quantitative assessment of organic compounds. However the collaboration of all raw materials manufacturers is deemed as indispensable. At the closure of proceedings Egidio Scotini, Sun Chemical Group, explained the position of the multinational on risk assessment and NIAS, among other things, emphasizing his company’s commitment in selecting the raw materials it uses to produce inks, coatings, adhesives, cold seals, etc. But above all he too reiterated the importance of sharing information between packaging producers and users. QQ

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sommato una speculazione tossicologica, che estremizza gli effetti nefasti provocati dall’uso non corretto dei prodotti chimici. D’altronde, nel corso degli anni, grazie anche al Regolamento UE N. 1416/2016 (emendamento del Reg. UE N. 10/2011 riguardante i materiali e oggetti di materia plastica destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari), la 10/2011 EU, il 1416/2016 del 14-09-2016, è stata fatta finalmente chiarezza su un aspetto che affliggeva, per mancanza di chiarimento esplicito a livello legislativo, la potenziale origine delle sostanze chimiche eventualmente presenti nell’alimento. La motivazione (35) di tale emendamento recita infatti: «Le sostanze presenti negli alimenti già a contatto con un materiale od oggetto che viene sottoposto a prova per verificarne la conformità, non provengono necessariamente da tale materiale o oggetto, ma possono provenire da altre fonti, compresi gli altri materiali a contatto con gli alimenti o gli oggetti con cui l’alimento è stato a contatto in precedenza. Di conseguenza non dovrebbero essere presi in considerazione, al fine di determinare la conformità al regolamento, i quantitativi di una sostanza presente in un alimento che non provengono dal materiale o dall’oggetto sottoposto a prova. Detta rettifica dovrebbe essere applicata anche a tutte le sostanze trovate in alimenti già a contatto con materiale o articolo da imballaggio testato per la conformità al contatto, che non necessariamente provengono dal materiale o dall’articolo, ma possono essere generate da fonti diverse, inclusi altri materiali che sono stati in precedenza a contatto con l’alimento stesso. Tuttavia, la quantità di una sostanza presente nell’alimento, non originata dal materiale testato o articolo a contatto, andrebbe presa in considerazione per determinare la conformità al Regolamento (EU) 10/2011». Ben sappiamo, d’altronde, come tutti i produttori di beni alimentari siano costantemente impegnati a creare un’immagine di altissima qualità, promuovendo l’eccellenza sia nella composizione del bene alimentare che del materiale a contatto diretto con l’alimento, ovvero l’imballo primario.

Conoscere i NIAS

La tutela del consumatore passa anche attraverso una corretta comunicazione sul legame indissolubile tra prodotto e composizione chimica della materia utilizzata per crearlo. Armando Vaccaro, responsabile R&D di Manucor (produttore di film di BOPP) propone chiarimenti e precisazioni sulla natura delle “Non Intentionally Added Substances” nei materiali plastici destinati a entrare in contatto con gli alimenti. E aggiorna sulle metodologie di ricerca adottate nella valutazione del rischio legato ai NIAS. Armando Vaccaro

el corso degli anni, Manucor ha investito in varie direzioni, consapevole che lo sviluppo e il miglioramento continuo del business sono legati alla capacità di offrire, oltre al prodotto, un range di servizi in grado di aumentarne il valore aggiunto. La tutela del consumatore rappresenta il core delle strategie di sviluppo su cui Manucor ha puntato, sia in termini di ricerca teorica e applicata sia come tematica di interesse generale per il settore delle materie plastiche. Da parte del produttore di BOPP, dunque, l’organizzazione di un evento internazionale* sul tema della tutela del consumatore ha avuto come obiettivo la sensibilizzazione a tutto tondo, non limitata al “personal selling” (attività di supporto e informazione per il potenziale cliente) ma estesa al “Product”, a sottolineare il legame indissolubile tra il prodotto e la composizione chimica della materia utilizzata per crearlo.

N

REGOLAMENTI COMUNITARI CHIARISCONO L’ORIGINE DELLE SOSTANZE CHIMICHE EVENTUALMENTE PRESENTI NELL’ALIMENTO Lo sviluppo di una legislazione a tutela del consumatore sempre più stringente è la traduzione immediata di una reale necessità da parte degli utenti finali circa un prodotto sicuro. Ciò nasce dalla consapevolezza, sempre maggiore, da parte degli end-user dei potenziali rischi tossicologici provenienti da un uso non corretto dei vari chemicals presenti nella composizione di prodotti finiti. L’aneddoto sulle sostanze nocive con cui sono fatti i cibi moderni è tutto

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NIAS: COME E PERCHÉ L’imballaggio primario è una struttura complessa, realizzata con diversi polimeri distribuiti su vari strati e contenenti diversi oligopolimeri e diverse sostanze chimiche. Tutte le sostanze aggiunte volontariamente come componenti di materie prime o additivi utilizzati durante il processo sono dette IAS o “Sostanze Intenzionalmente Aggiunte”. Al contrario, le sostanze che si sviluppano durante il processo di manufacturing o che provengono in maniera non volontaria dal polimero stesso, sono dette NIAS, meglio note come “Sostanze Non Intenzionalmente Aggiunte”. I NIAS sono inevitabili nelle materie plastiche e negli articoli prodotti con materie plastiche. È dovere dell’industria delle materie plastiche dimostrare con un’efficace ed efficiente documentazione di supporto l’ottemperanza all’articolo 3 (1) del Regolamento 1935/2004. Inoltre, si ricorda il principio alla base del presente regolamento: i materiali o gli oggetti destinati a venire a contatto, direttamente o indirettamente, con i prodotti alimentari devono essere sufficientemente inerti da escludere il trasferimento di sostanze ai prodotti alimentari in quantità tali da mettere in pericolo la salute umana o da comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari o un deterioramento delle loro caratteristiche organolettiche. I NIAS (sostanze non intenzionalmente aggiunte, come sottoprodotti e

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A P RO P O S I T O DI ...

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NON I NT E NT I ONA LLY ADDE D SUB STANCE S

impurità) sono regolate dall’art. 3 del Regolamento quadro (CE) n° 1935/2004 nonché dall’ art.19 del Regolamento (UE) 10/2011. Contrariamente alle sostanze non elencate nel Regolamento (UE) 10/2011, articolo 6 (1), come additivi, monomeri, polimeri coadiuvanti di processo o coloranti che vengono intenzionalmente utilizzati dai fornitori di materie prime nel pieno rispetto delle leggi nazionali per le applicazioni a contatto con gli alimenti, i NIAS sono prodotti di reazione e di degradazione o impurità.

VALUTAZIONE DEL RISCHIO: L’IMPEGNO, LE CRITICITÀ, LA PRATICA Il BOPP è un preparato (blend) ottenuto miscelando sostanze autorizzate, contenute in resine e masterbatch, senza utilizzo di reazioni chimiche intenzionali tra i componenti. Va notato che tracce di NIAS possono essere rilevate a causa delle proprietà intrinseche e della natura delle materie prime utilizzate, ma anche a causa di processi successivi a quello di estrusione lungo la catena di fornitura. La valutazione del rischio e la conformità finale al regolamento n° 1935/2004, articolo 3 va eseguita solo sul prodotto finale, poiché ogni applicazione e ogni processo successivo è da considerarsi come caso a se stante. Tuttavia resta compito di realtà come Manucor - che agisce da intermediario nella catena di fornitura - sostenere e aiutare i propri clienti eseguendo la valutazione del rischio di sostanze non intenzionalmente aggiunte (NIAS), lavorando allo sviluppo di soluzioni con i propri fornitori, facendo sì che il mercato possa trarre beneficio da tale collaborazione. Gli screening: tradizionale o moderno. Nella complessità analitica che contraddistingue la materia, i NIAS possono essere suddivisi in: - noti e autorizzati; - noti e non autorizzati; - rivelati e non identificati: - non rivelati L’aspetto più critico è soprattutto la non conoscenza delle proprietà chimico-fisiche e tossicologiche delle sostanze chimiche indefinite e rivelate nel corso degli screening che, in mancanza di linee guida comuni, possono seguire essenzialmente un approccio di tipo “tradizionale” o “più moderno”. In entrambi i casi, ci si basa sulla valutazione dei NIAS migranti e, contestualmente, gli screening prevedono anche l’estrazione delle IAS, la cui conoscenza è fondamentale per la riuscita dell’esperimento e l’identificazione dei veri NIAS. L’approccio tradizionale pone un limite di rivelabilità dei NIAS a 10 ppb. Ciò implica districarsi tra una selva infinita di picchi cromatografici e un potenziale difetto di identificazione di molte sostanze separate. Il risultato produce spesso quantità insufficienti di sostanza organica per gli

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studi tossicologici succesivi. L’approccio moderno si basa sulla definizione di un LOI (level of interest) e dell’identificazione delle sole sostanze al disopra di tale LOI: esiste infatti un limite al di sotto del quale la probabilità di effetti avversi sulla salute umana è molto bassa. Definire il livello di tossicità. In accordo a tale approccio, un livello di sicurezza può essere definito per molte per sostanze sulla base della loro struttura e della potenziale tossicità nota. Spesso, quando non nota la sostanze in studio, si può far riferimento a molecole aventi caratteristiche strutturali simili. Questo approccio - noto come TTC (Threshold of Toxicological Concern) - di natura prettamente probabilistica, definisce per gli agenti genotossici la “dose virtualmente sicura” (rischio di tumore predetto 1:106) il quinto percentile dei NOAELs (livelli per i quale non si osservano effetti avversi). Ma come si definisce il livello di tossicità di una sostanza? Si può per esempio attingere dal passato, in particolare dagli studi di Cramer del 1978, definendo tre classi: - Classe I - sostanze chimiche con struttura semplice e che possono essere metabolizzate in maniera efficiente, con un basso ordine di tossicità orale; - Classe II - sostanze chimiche per le quali è meno noto il metabolismo, la farmacologia e la tossicologia, ma di cui comunque non esistono indicazioni chiare sulla tossicità; - Classe III - sostanze che suggeriscono una mancanza di sicurezza presunta e che suggeriscono anche una significativa tossicità. Dall’approccio TTC sono comunque escluse talune sostanze per i noti effetti nocivi sulla salute umana. Negli anni, e con il progredire delle ricerche tossicologiche, sono stati elaborati vari percorsi decisionali per stabilire il limite tossicologico. Citiamo per questo i “decision Tree” di Munro et al. (1996) e Kroes et al. (2004). Successivamente sono stati svilupati dei metodi di ricognizione dei cosiddetti “Alert Strutturali”. I metodi si basano sulle relazioni struttura-attività (SAR) e ricordiamo al proposito i modelli Benigni/Bossa. Dal punto di vista meccanicistico, possono essere essenzialmente definiti due generi di cancerogenicità: genotossica e epigenetica/non-genotossica. Se la prima tipologia è ben studiata, la seconda è più elusiva e meno approfondita… e talvolta il rischio sulla salute umana non è completamente apprezzato/apprezzabile. L’Unione Europea, anche attraverso il REACH, ha spronato a utilizzare il metodo degli alert strutturali, in sinergia con altri approcci non-testing, ai fini della predizione della tossicità delle sostanze chimiche, per ridurre i tempi e i costi e, non ultimo, i test in vivo su animali.

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L’APPROCCIO ANALITICO E LE DICHIARAZIONI DI CONFORMITÀ Per definire la valutazione del rischio nei propri prodotti, Manucor fa riferimento alle linee guida fornite da Plastics Europe nonché alle linee guida di EFSA e di ILSI. Ai sensi dell’art. 19 del Regolamento 10/2011 la valutazione dei rischi comprende: informazioni dai fornitori circa le sostanze utilizzate e loro valutazione; considerazioni sul processo di produzione; analisi di campioni selezionati come rappresentativi dei casi peggiori. È importante ricevere informazioni il più dettagliate possibile dai fornitori di materiale, per essere solidali, muoversi in una stessa direzione e consolidare una partnership basata sul supporto reciproco. Manucor esegue l’analisi di screening dei NIAS dopo la valutazione di tutte le variabili in gioco, in particolare: numero di linee, condizioni di processo (temperature, shearing, utilizzo di regrinded PP da recupero interno, trattamenti superficiali, metallizzazione sotto vuoto), alternative alle resine, ricorrenza dei vari materiali nei layers dei prodotti, complessità delle formulazioni, IAS. Prevede anche i potenziali sottoprodotti/prodotti di decomposizione e di scissione dei componenti il film. Note tutte le variabili effettua due screening con approcci differenti. Il primo prettamente esplorativo, il secondo definitivo e realizzato in collaborazione con il TUV Sud (Laboratorio pH srl). Sulla base dell’approccio analitico definitivo, Manucor ha eseguito: • migrazioni secondo le condizioni 10 gg a 40 °C - 100% in Iso-ottano per l’identificazione di Sostanze Semi-Volatili con tecnica GC-MS; • GC-MS di sostanze Volatili e Semivolatili; • migrazioni secondo le condizioni 10 gg a 40 °C - 50% Etanolo per l’identificazione di sostanze Non-Volatili con tecnica GLC-QTOF; • Q-TOF GLC di sostanze Volatili e Non-volatili. Sulla base della valutazione delle relazioni tecniche realizzate da laboratorio accreditato risulta che i film BOPP di Manucor sono conformi ai requisiti di cui all’art 3 No. (CE) 1935/2004. Le relative dichiarazioni di conformità sono incluse nella dichiarazione di conformità dei film, disponibile su richiesta.

IN CONCLUSIONE È necessario collaborare attivamente con i fornitori di resina per continuare ad abbattere la presenza di sostanze non intenzionalmente aggiunte e tossicologicamente attive. Per questo Manucor si impegna con i più grandi fornitori di omopolimeri di PP per eliminare ciò che al momento sembra inevitabile. L’inevitabile sono gli antiossidanti fosfoesterei e il loro ciclo di attività. Nell’agire da stabilizzanti, gli antiossidanti di uso corrente nel mondo delle poliolefine, producono sottoprodotti fenolici. Ogni possibile frammento che deriva dalla degradazione o dal meccanismo di funzionamento dell’antiossidante produce dei potenziali NIAS, che sono soggetti ad alert strutturali. Grazie agli investimenti in Ricerca & sviluppo, e operando in totale trasparenza, Manucor si è imposta i seguenti obiettivi da raggiungere nei prossimi tre anni: - fornire al mercato film considerati al 100% sicuri; - soddisfare tutte le legislazioni per diventare “global safety”; - reagire e aggiornarsi quanto più velocemente possibile, per soddisfare gli aspetti sempre nuovi ed emergenti delle Food Contact Regulations; - comunicare con trasparenza tutti i potenziali NIAS rilevati nel corso delle analisi. - divulgare in modo costante le conoscenze acquisite in materia di sicurezza alimentare. QQ

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Getting to know NIAS Consumer protection also involves proper communication on the indissoluble link between the product and the chemical composition of the material used to create the same. Armando Vaccaro, R&D head BOPP film manufacturer Manucor clarifies issues as to the nature of the “Not Intentionally Added Substances” in plastics intended for food product contact application, while updating on the research methods used in NIAS risk assessment. Over the years Manucor has invested in various directions, aware that the continuous development and improvement of their business lies in their ability to offer a range of services that accompany its products capable of increasing the added value of the same. In terms of its core development strategies the Italian BOPP manufacturer has set its sights on consumer protection, both in terms of theoretical and applied research as well as in terms of covering themes of all-round interest to the plastics industry. Hence the international event* on the subject of consumer protection, organized by Manucor with the objective of raising all-around awareness, extending this beyond “personal selling” (supporting activity and information for the potential customer) to also include the “product”, in order to emphasize the indissoluble link between product and the chemical composition of the material used to create the same.

EC REGULATIONS CLARIFY THE ORIGIN OF THE CHEMICALS THAT MAY BE

english text

PRESENT IN FOOD

The development of evermore stringent consumer protection legislation is the immediate translation of the end users impelling need for safe products. This stems from the end users’ growing awareness on the potential toxicological risks deriving from the improper usage of the various chemicals present in the composition of finished products. The anecdote as to the harmful substances contained in modern foods is all things considered a form of toxicological speculation, which extremizes the harmful effects caused by the incorrect use of chemical products that are at any rate to be found in food products. Indeed, over the years, also thanks to EU Regulation No. 1416/2016 (amendment of EU Reg. N. 10/2011 on plastic materials and articles intended for food contact), EU 10/2011, the 1416/2016 of 14/09/2016, EU legislation has finally cleared up one aspect that, for lack of an explicit clarification on the legislative level, that has beset the potential origins of the chemicals that might be present in the foodstuff.

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The motivation (35) of this amendment reads:«Substances found in food already in contact with a material or article that is being tested for its compliance, do not necessarily originate from that material or article, but may originate from other sources, including other food contact materials or articles with the food which it has been in contact previously. Therefore, the amount of a substance present in the food which does not originate from the tested material or article should not be taken into account to determine the compliance with the Regulation. This correction should also be applied to all the substances found in food already in contact with packaging materials or articles tested for food contact conformity, that do not necessarily originate from the material or the article, but that could have been generated by other sources, including other materials precedingly in contact with the food in question. However, the amount of a substance in the food that does not originate from the tested food contact material or article, should be considered in determining compliance with EU Regulation 10/2011». Needless to say we are moreover fully aware of how all food producers are constantly striving to create an image of extremely high quality, promoting excellence in both the composition of the food product as well as the material in direct contact with the foodstuff, meaning the primary packaging.

NIAS: HOW AND WHY Primary packaging comprises a complex structure, made with different polymers distributed on various layers and containing different oligopolymers and different chemicals. All substances added intentionally as components of raw materials or additives used in the process are known as IAS or “Intentionally Added Substances”. Against that, all substances that develop during the manufacturing process or that unintentionally originate from the selfsame polymer are called NIAS or “Non Intentionally Added Substances”. NIAS are inevitable in plastics and in articles made of plastic.

It is the duty of the plastics industry to demonstrate effective compliance with Article 3 (1) of Regulation 1935/2004 with effective and efficient supporting documentation. As well as that, we reiterate the principle at the basis of this Regulation: materials and articles intended to come into contact directly or indirectly with food must be sufficiently inert to exclude the transfer of substances to foodstuffs in quantities likely to endanger human health or bring about an unacceptable change in the composition food or a deterioration in the organoleptic characteristics of the same. NIAS (non-intentionally added substances, such as by-products and impurities) are regulated by art. 3 of the EC Framework Regulation n° 1935/2004 and by article 19 of EU Regulation 10/2011. Contrary to substances not listed in EU Regulation 10/2011, Article 6 (1), such as additives, monomers, polymers, process aids or dyes that are deliberately used by suppliers of raw materials in full compliance with national laws for food contact applications, NIAS are products of reaction and degradation or impurities.

RISK ASSESSMENT: THE COMMITMENT, THE CRITICALITIES, STANDARD PROCEDURES

BOPP is a blend obtained by mixing authorized substances, contained in resins and masterbatches, without the use of intentional chemical reactions between the components. It should be noted that traces of NIAS may arise and be detected due to the inherent properties and the nature of the raw materials used, but also because of processes subsequent to that of extrusion along the supply chain. The risk assessment and the final compliance with Regulation n. 1935/2004, Article 3 should only be carried out on the final product, since each application and each subsequent process is to be considered as a case in its own right. However, it remains the task of concerns such as Manucor - acting as an intermediary in the supply chain - to support and help their customers by performing the risk assessment of non-intentionally added substances (NIAS), working on the development of solutions with its suppliers, while also enabling the market to benefit from this collaboration. Screenings: traditional or modern. In the analytic complexity that characterizes the material, NIAS can be divided into: - known and authorized; - known and unauthorized; - detected and unidentified:

- not detected The most critical aspect is aboveall the lack of knowledge of the chemical-physical and toxicological properties of the undefined chemicals detected in the screening operations that, in the absence of common guidelines, can essentially follow a “traditional” or “more modern” approach. In both cases, these are based on the evaluation of migrant NIAS and, simultaneously, the screening also includes the extraction of the IAS, whose identification is fundamental for the success of the experiment and the identification of the true NIAS. The traditional approach sets a NIAS detection limit of 10 ppb. This implies wading through an endless forest of chromatographic peaks and a potential defective identification of many separate substances. The result often produces insufficient amounts of organic matter for subsequent toxicological studies. The modern approach is based on defining a LOI (level of interest) limited to the sole identification of the substances above that LOI: There is in fact a limit below which the probability of adverse effects on human health is very low. Define the level of toxicity. According to this approach, a safety level can be defined for many substances on the basis of their structure and known toxicity potential. Often, when the substance under study is not known, reference may be made to molecules with similar structural characteristics. This approach - known as TTC (Threshold of Toxicological Concern) - of a purely probabilistic nature, defines a “virtually safe dose” (predicted risk of cancer 1: 106) for the genotoxic agents, the fifth percentile of NOAELs (levels for which no adverse effects are observed). But how does one define the level of toxicity of a substance? One can for example draw on past experiences, in particular from the studies made by Cramer in 1978, defining three classes: - Class I - chemicals with simple structure and which can be efficiently metabolised, with a low order of oral toxicity; - Class II - chemical substances whose metabolism, pharmacology and toxicology is less well known, but which nevertheless have no clear indications of toxicity; - Class III - substances that are allegedly deemed unsafe and that bear a significant toxicity. Certain substances are at any rate excluded from the TTC approach due to their known harmful effects on human health.

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NO N I NTE NTI O NALLY ADDE D SUB STANCES

Over the years, and with the progress of toxicological research, various decisional approaches have been adopted to establish the toxicological limit. We here cite the “decision tree” by Munro et al. (1996) and Kroes et al. (2004). Subsequently, methods of recognition of the socalled “Structural Alerts” were developed. The methods are based on the structure-activity relationships (SAR) and we here cite the Benigni/Bossa models. From the mechanistical point of view, essentially two kinds of carcinogenicity can be defined: genotoxic and epigenetic/ non-genotoxic carcinogenicity. If the former type has been well studied, the latter is more elusive and has been less gone into ... and sometimes the risk to human health is not fully appreciated/ appreciable. The European Union, also via REACH, has encouraged the use of the structural alert method, in synergy with other non-testing approaches, for the purpose of predicting the toxicity of chemicals, to reduce time and costs and, not least, in vivo tests on animals.

THE ANALYTICAL APPROACH AND STATEMENTS OF COMPLIANCE

To define the risk assessment in its own

products, Manucor refers to the Plastics Europe as well as to the EFSA and ILSI guidelines. Under Article. 19 of Regulation 10/2011 the risk assessment includes: information from suppliers about the substances used and their evaluation; considerations on the production process; analysis of selected samples as representative of the worst cases. It is important to obtain as much detailed information as possible from materials suppliers, to show solidarity, to move in the same direction and consolidate a partnership based on mutual support. Manucor performs screening analysis of NIAS after evaluating all the variables involved, in particular: the number of lines, the processing conditions (temperatures, shearing, use of regrinded PP recovered in-house, surface treatment, vacuum metallization), alternatives to resins, recurrence of the various materials in the product layers, complexity of the formulations, IAS. It also considers the potential by- and spin-off products and those arising from decomposition of the film components. Having examined all the variables, two screenings are carried out using different

approaches. The first purely exploratory, the second final and implemented in collaboration with TUV Sud (Laboratorio pH Srl). Under the basis of the final analytical approach, Manucor performs: • migration according to the conditions of 10 days at 40 ° C - 100% in Iso-octane for the identification of Semi-Volatile Substances with GC-MS technique; • GC-MS of Volatile and Semi-volatile Substances; • migrations under the conditions of 10 days at 40 ° C - 50% Ethanol for the identification of Non-Volatile substances with GLC-QTOF technique; • Q-TOF GLC of Volatile and Non-volatile Substances. Based on the evaluation of the technical reports produced by accredited laboratory Manucor BOPP films are vouched as compliant with the requirements under EC Article 3 1935/2004. The relative declarations of conformity are included in the film declaration of conformity, available on request.

SUMMING UP Active work with the resin suppliers is required to continue to reduce the

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A PRO PO SITO DI. . .

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presence of non-intentionally added and toxicologically active substances. Which is why Manucor has committed itself along with the biggest suppliers of PP homopolymers in order to eliminate what currently appears inevitable. The inevitable are the fosfestrol antioxidants and their activity cycle. Acting as stabilizers, antioxidants commonly used in the world of polyolefins produce phenolic byproducts. Each possible fragment that results from degradation or from the effect of the antioxidant function produces potential NIAS, that are subject to structural alerts. Thanks to investments in research and development, and working with full transparency, Manucor has set itself the following objectives to be achieved over the next three years: - provide the market with film considered 100% safe; - comply with all global safety legislation; - react and update as quickly as possible, to meet the ever-new and emerging aspects of Food Contact Regulations; - transparently communicate all potential NIAS detected during analysis. - constantly disseminate the lessons learned on food safety. QQ

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50 appuntamenti con la bellezza 0.000 metri quadri di superficie espositiva dedicati all’industria della bellezza professionale, oltre 250.000 visitatori previsti, buyer e decision maker da tutto il mondo. E ancora… eventi, workshop e incontri B2B, per sviluppare il business, creare partnership ed essere aggiornati su tutto ciò che c’è di nuovo nel mondo beauty: questo è Cosmoprof, piattaforma internazionale della cosmetica e del benessere, con un’offerta di prodotti e servizi a tutto tondo, che ne hanno decretato la leadership mondiale in campo fieristico. L’edizione n. 50 della mostra è in programma a Bologna dal 17 al 20 marzo, sfalsata di un giorno rispetto a Cosmopack che, dal 16 al 19 marzo, accoglie le soluzioni di packaging e contoterzismo.

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LA SUPPLY CHAIN DEL BEAUTY È A COSMOPACK Materie prime, macchinari e automazione, packaging, produzione conto terzi e soluzioni full service: show nello show, Cosmopack ha saputo sfruttare al meglio le sinergie con Cosmoprof, assumendo di anno in anno una connotazione sempre più precisa. Focalizzata sulle tecnologie che fanno dell’industria cosmetica una filiera a

Nel 2017 si celebra la storia della cosmesi: Cosmoprof Worldwide Bologna compie infatti 50 anni e onora un percorso di crescita internazionale con una serie di iniziative dal forte impatto emozionale (e di mercato). Focus su Cosmopack: nuove partnership e grande sinergia con Cosmoprime per il canale retail. elevato contenuto di innovazione, è meta privilegiata di decision maker dei brand cosmetici più affermati o emergenti, che qui possono individuare soluzioni originali e mettere a fuoco idee per lo sviluppo del proprio business. Con oltre 440 aziende espositrici, l’edizione 2017 di Cosmopack sarà ancora più internazionale grazie a nuovi espositori provenienti dalla Corea del Sud, che porteranno a Bologna i loro “K-Beauty trends” che stanno conquistando quote di mercato a livello internazionale. Interessante sarà anche il confronto con le aziende giapponesi, che parteciperanno per la prima volta alla manifestazione in un’area collettiva curata dal JCC - Japan Cosmetic Center, proponendo soluzioni industriali eco-sostenibili. Ampio spazio, ovviamente, è riservato ai professionisti “made in Italy”, alle nuove collezioni e alle loro proposte in anteprima mondiale, con una presenza significativa di start-up focalizzate su prodotti beauty multi-etnici e con certificazione halal.

50 events for the beauty sector 2017 marks cosmetics history: Cosmoprof Worldwide Bologna turns 50 this year and is celebrating a history of international growth with a series of initiatives that are sure to have a strong impact, on hearts and on markets. Focus on Cosmopack: new partnerships and synergy with Cosmoprime for retail. 90,000 square meters of exposition space dedicated to the professional beauty industry and over 250,000 visitors, buyers and decision-makers from around the globe. Also: events, workshops and B2B meetings for developing business, forming partnerships and getting updates on what’s new in the beauty world. This is Cosmoprof, the international showcase for cosmetics and wellness, with a complete offer of products and

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services that have made it a global fair sector leader. The 50th edition will be held in Bologna on 17-20 March, beginning the day after Cosmopack, which will host packaging and contractor solutions on 16-19 March.

THE BEAUTY SUPPLY CHAIN IS AT COSMOPACK Featuring raw materials, machinery and automation, packaging, contract

manufacturing and full service solutions, Cosmopack, the show within the show, has managed to make the most of its synergies with Cosmoprof, each year more precisely honing its own distinct profile. With a focus on the technologies that make the cosmetic industry a highly innovative sector, the event represents a destination for decision-makers from established and emerging brands alike because at Cosmopack they can discover the latest innovations the market has to offer, find original solutions and shed light on ideas for developing their business. With over 440 concerns exhibiting, Cosmopack 2017 will be even more

international than before thanks to new exhibitors from South Korea bringing their K-beauty trends, which have lately been gaining increasing global market shares. Some Japanese firms will be participating for the first time, in a collective space managed by JCC Japan Cosmetic Center, showing eco-sustainable industrial solutions. Of course ample space has been reserved for Made in Italy operators, their new collections and their global previews, with a conspicuous presence of startups specialized in multi-ethnic and certified halal beauty products.

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MARKE T I N G & DE SI G N

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LEGAMI INEDITI CON IL RETAIL Cosmopack si svolgerà in concomitanza con Cosmoprime, una nuova area espositiva dedicata alle aziende attive nel canale retail, dall’high-end mass market alla profumeria prestige e di nicchia. In occasione dei 50 anni di Cosmoprof Worldwide Bologna, gli operatori interessati a sviluppare nuove linee di private label nel settore profumeria potranno usufruire di ulteriori opportunità visitando le aziende presenti a Cosmopack. Cosmoprime ospiterà inoltre l’unica International Buyer Lounge di Cosmoprof, con la partecipazione di top buyer provenienti da tutto il mondo e selezionati tramite l’International Buyer Program, strumento consolidato di business matching

Discover Pack: proposte ad alta specializzazione Cosmoprof North America (Las Vegas, 9-11 giugno 2017) mette in campo nuovi contenuti e iniziative funzionali allo sviluppo del settore packaging & OEM. Anno dopo anno, la fiera americana della piattaforma Cosmoprof Worldwide ha registrato un interesse crescente per la supply chain del beauty e l’organizzazione ha pianificato per l’edizione 2017 un programma di iniziative ed eventi dedicati nello specifico a questo comparto. Tra questi “Discover Pack”, un’area speciale che si pone l’obiettivo di coinvolgere nuovi fornitori interessati a interagire con l’industria cosmetica nord americana. Il programma Discover Pack è stato messo a punto con l’intento di migliorare ulteriormente l’interazione fra i brand della bellezza, con particolare riferimento agli Indie Brand della West Coast, e i fornitori di prodotti e servizi. Allestita nel padiglione dedicato a packaging, contract ma-

NEW CONNECTIONS WITH RETAIL Cosmopack will be held at the same time as Cosmoprime, a new exhibition space dedicated to retailers, from high end mass market to prestige and niche perfumes. To celebrate 50 years of Cosmoprof Worldwide Bologna, operators interested in developing new private label products or entering the perfume sector will enjoy additional opportunities when visiting Cosmopack exhibitors. Cosmoprime will also host Cosmoprof’s only International Buyer Lounge, with the participation of top buyers from around the globe selected through the Interational Buyer Program, an established business matching initiative developed by

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internazionale, in sinergia con la campagna pubblicitaria di Cosmoprof Worldwide Bologna ispirata alla bellezza senza confini, rappresentativa di una realtà multiforme e multietnica.

sviluppato da Cosmoprof Worldwide Bologna.

CONFERME E SORPRESE: AWARD & FACTORY Per l’edizione 2017, Cosmopack si presenta con una nuova immagine curata da Oliviero Toscani, fotografo e artista di fama

nufacturing, macchine & private label, si tratta di un’area che ospiterà 12 aziende selezionate, con l’obiettivo di proporre un’esposizione focalizzata sull’innovazione per il packaging e il conto terzismo, aperta anche ai fornitori di materie prime e di macchinari. Oltre a beneficiare di una posizione privilegiata, di spazi allestiti con grande cura nonché delle importanti sinergie con gli espositori di prodotto finito presenti a CPNA, ai partecipanti saranno garantiti incontri face-to-face con key buyer americani e internazionali. Ricordiamo che Cosmoprof North America (CPNA) è organizzata da North American Beauty Events LLC, una joint-venture fra PBA (Professional Beauty Association) ed il gruppo BolognaFiere.

Discover Pack: high specialization solutions Cosmoprof North America (Las Vegas, 9-11 June 2017) offers new content and initiatives to develop the packaging & OEM industries. Year after year, Cosmoprof Worldwide’s American fair has

Cosmoprof Worldwide Bologna.

CONFIRMATIONS AND SURPRISES: AWARD & FACTORY For its 2017 edition, Cosmopack hired internationally renowned photographer and artist Oliviero Toscani to redesign its image, in synergy with Cosmoprof Worldwide Bologna’s new advertising campaign inspired by the concept of limitless beauty as a representation of a Cosmoprof’s complex and multi-ethnic business. The Cosmopack Wall Award Now in its fourth edition, the Cosmopack Wall Award represents an innovation

The Cosmopack Wall Award Giunto quest’anno alla quarta edizione, il premio rappresenta una sorta di “innovation meeting point”, in cui le aziende di eccellenza, italiane e internazionali, presentano gli sviluppi tecnologici più recenti, che disegneranno il futuro del comparto. A partire dalla prima edizione del 2014, The Cosmopack Wall ha dato visibilità a oltre 70 progetti dell’intera filiera cosmetica. Elaborati in collaborazione con Beautystreams (partner strategico dell’ini-

seen growing interest in the beauty supply chain. In response, for the 2017 edition it has planned a roster of initiatives and events specifically dedicated tot his sector. One such initiative is Discover Pack, a special exhibition space designed to engage new suppliers interested in interfacing with the North American cosmetics industry. The Discover Pack program has been developed in order to further improve relations among beauty brands, especially west coast indie brands and suppliers of products and services. Set up in the pavilion dedicated to packaging, contract manufacturing, machinery and private labels, the space will host 12 select concerns that will exhibit with a focus on innovation in packaging and contract manufacturing. Raw materials and machinery suppliers may also participate. In addition to benefitting from an exclusive location with expertly arranged spaces and crucial synergies with the concerns showing finished products at CPNA, participants will also be guaranteed face-to-face meetings with key American and international buyers. Cosmoprof North America (CPNA) is organized by North Amrican Beauty Events LLC, a joint venture of the Professional Beauty Association (PBA) and the BolognaFiere Group.

meeting point where outstanding Italian and international enterprises present the latest technological innovations that will define the cosmetic industry of the future. Since the 2014 edition, the CosmoPack Wall has provided visibility to over 70 projects across the cosmetic industry. Beautystreams (a strategic partner of the initiative) helped develop the award concept and judgment criteria used by the jury (which also returns this year), but especially the theme of this year’s contest: “Let’s get emotional... urban poetry”. So entries will be competing on the strength of a packaging solution’s emotional impact, the texture of a cream,

fragrance... An emotional response can generate attention and potentially guide the purchase decision-making process. The contest will thus award the most original solutions and those most capable of impacting a sophisticated and savvy consumer’s decision to buy a product. Entries will be competing in eight categories: make-up formula, skincare formula, skincare packaging, make-up packaging, the technology award, the inspiration award, the design award and the special avant-garde award. Only Cosmopack exhibitors may participate, and projects must be presented by 27 January.

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[ ziativa) il concept del premio e i criteri di giudizio che guideranno la giuria (anch’essa rinnovata), ma soprattutto il tema sul quale le aziende sono chiamate quest’anno al confronto: ”Let’s get emotional… urban poetry”. Andrà dunque in scena l’emozione suscitata da un packaging, dalla texture di una crema, dalla fragranza… Un’emozione che genera attenzione e può guidare il processo decisionale di acquisto. Il contest premierà quindi le soluzioni più originali e incisive per l’acquisto da parte di un consumatore evoluto e attento a nuovi modelli di consumo. Otto le categorie in gara: formula make-up, formula skincare, packaging skincare, packaging make-up, technology award, inspiration award, design award ed il premio special avant-garde . L’award è riservato agli espositori Cosmopack e i progetti dovranno essere presentati entro il 27 gennaio. The Perfume Factory A celebrare il 50esimo anniversario di Cosmoprof Worldwide Bologna, Cosmopack coordina il progetto speciale “The Perfume Factory” (si veda l’articolo di spalla), presentato da Cosmoprof Worldwide Bologna in collaborazione con Accademia del Profumo e Cosmetica Italia. Vero e proprio viaggio all’interno della filiera produttiva di una fragranza (dall’olfattorio alla macerazione, dalla filtrazione al riempimento, astucciamento e cellofanatura), nell’area allestita all’interno di Cosmoprime sarà prodotta una fragranza “limited edition”, grazie alla collaborazione di aziende della filiera produttiva leader del settore: ICR, Bormioli Luigi, Candiani, Aptar, Ima Group, Coven Egidio, Pusterla 1880 e Industrial Box. Il processo produttivo sarà inoltre certificato da Certiquality. Q

The Perfume Factory To celebrate the 50th anniversary of Cosmoprof Worldwide Bologna, Cosmopack will coordinate the special project “the Perfume Factory” (see side column). In order to offer visitors a journey in the production of a fragrance (from the olfactory to maceration to filtration and filling, packaging and wrapping), in a space set up at Cosmoprime, a limited edition fragrance will be produced during the event, with the assistance of sector leaders ICR, Bormioli Luigi, Candiani, Aptar, Ima Group, Coven Egidio, Pusterla 1880 and Industrial Box. The production process will also receive Certiquality certification. Q

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The Perfume Factory Dal vivo, la magia del profumo e della sua produzione. Presentato come un vero e proprio viaggio all’interno della filiera produttiva di una fragranza, The Perfume Factory ci trasporterà in tutte le fasi della realizzazione di un profumo: dall’olfattorio alla macerazione, dalla filtrazione al riempimento, fino all’astucciamento e cellofanatura. In un’area allestita all’interno di Cosmoprime (padiglione 19) sarà infatti prodotta una fragranza, a edizione limitata: una colonia classica, gender free, esperidata, fiorita, legnosa. Per il 50esimo di Cosmoprof Worldwide Bologna, gli organizzatori hanno fortemente voluto portare alla ribalta della manifestazione il prodotto “principe” della bellezza, il più magico ed evocativo. Seguendo quindi la strada tracciata con le precedenti edizioni della “Factory”, verrà allestita in fiera l’intera catena di produzione del profumo grazie all’apporto fondamentale di alcune aziende epositrici. Ma procediamo con ordine, anticipando passo passo quanto sarà possibile vedere a marzo dal vivo. Perché il profumo è prima di tutto la magia delle materie prime, come quelle che Luca Maffei, giovane naso di AFM, ha miscelato per questo prodotto originale in modo magistrale grazie a tutte le maison profumiere legate ad Accademia del profumo. È a questo punto che i liquidi prendono “forma” nel contenitore, creando il secondo momento magico: il flacone che Bormioli Luigi ha realizzato in esclusiva non è solo trasparente, ma è reso unico dalla tecnica dell’inside (brevetto proprietario della vetreria). L’originalità della bottiglia chiama un cap in grado di valorizzare l’insieme, e per questo è stato coinvolto Candiani che, con proverbiale artigianalità e meticolosità, realizzerà un tappo capace di celebrare il matrimonio tra flacone e fragranza. La magia “nascosta”? Un erogatore di Aptar. Non dobbiamo però dimenticare che la fragranza, incanto dei sensi, va custodita con cura. Dunque, chi meglio di Pusterla 1880 e Industrial Box per dar forma a un astuccio capace di essere bello e protettivo? Comunque, nulla potrebbe essere senza la tecnologia, ovvero senza le macchine di confezionamento che fanno di Cosmoprof l’unica fiera al mondo in grado di realizzare il sogno del profumo. Sarà dunque grazie all’apporto di ICR, Ima Group e Coven Egidio, con l’esperienza internazionale e la competenza che li contraddistingue, a rendere possibile e visibile tutti gli step produttivi, di cui Certiquality certificherà la carbon footprint.

The Perfume Factory A live demonstration of the magic of perfume and its production. Presented as a journey along the production process of a fragrance, the Perfume Factory will accompany visitors through each phase of a perfume’s creation: from the olfactory to maceration, to filtering and filling, packaging and wrapping. For the project a space will be set up at Cosmoprime (Pavilion 19), where a limited edition fragrance will be produced. The classic cologne is gender-free, citrusy, fruity and woody. For the 50th edition of Cosmoprof World Bologna, the organizers were passionate about showcasing the beauty world’s most archetypal, magical and evocative product. Following through on the precedents set at previous editions of the Factory, the entire production process will be set up at the fair, with the crucial assistance of some exhibiting concerns. But let’s take things one at a time and look at each step of the process that visitors will be able to watch live in March. Perfume is first and foremost the magic of raw materials, like those which Luca Maffei, AFM’s young perfumer, masterfully blended to create this original product, with the help of Accademia del Profumo’s affiliate perfume producers. The next magic moment comes when the fluids take form in the container: the exclusive bottle by Bormioli Luigi is not only transparent but made unique by a patented inside treatment process. The bottle’s originality requires a cap able to tie it all together, and this is why Candiani, with its classic artisan and meticulous approach, will create a cap that celebrates the union of bottle and fragrance. But the “hidden” magic lies in the Aptar dispenser system. A fragrance to intoxicate the senses also requires safe keeping, so who better than Pusterla 1880 and Industrial Box to create an appealing protective case? However, none of it would be possible without technology, namely the packaging machinery that makes Cosmoprof the world’s only fair able to realize the dream of perfume. ICR, Ima Group and Coven Egidio, with their characteristic international experience and competence, will be tasked with making all steps in production both viable and visible. Certiquality will certify the process’s carbon footprint.

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I nuovi Italiani? Magri e green, con il web Proponiamo una sintesi degli argomenti tratti dal “Rapporto COOP 2016”, che analizza l’andamento dei diversi segmenti di consumo e l’evoluzione del retail; in particolare si concentra sulle traiettorie della ripresa in un confronto Italia-Europa, sui mutamenti delle famiglie e sui cambiamenti nei comportamenti di spesa. Il Rapporto COOP 2016 è parte integrante di Italiani.coop, il nuovo portale di indagine sulla vita quotidiana degli italiani curato dall’ Ufficio Studi COOP e consultabile su http://www.italiani-coop.it. Il Rapporto 2016 di oltre 350 pagine è redatto dall’Ufficio Studi di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) con la collaborazione scientifica di Ref. Ricerche, il supporto d’analisi di Nielsen e i contributi originali di Iri Information Resources, GFK, Demos, Nomisma e Ufficio Studi Mediobanca. The COOP 2016 report is an integral part of Italiani.coop, the new research portal on the daily lives of Italians drawn up by the COOP Study Office and consultable on http://www.italiani-coop.it. The 2016 report is over 350 pages long and has been drawn up by the Study Office of Ancc-Coop (The Italian National Consumer’s Cooperative Association) with the scientific cooperation of Ref. Ricerche, the analytical support of Nielsen and original contributions from Iri Resources, GFK, Demos, Nomisma and Ufficio Studi Mediobanca.

n un Paese ingessato, dove la ripresa fatica a decollare, sono nati i nuovi italiani. Figli della recessione, cresciuti in una società sempre più liquida e flessibile, si diversificano rispetto agli altri europei e conquistano spesso posti in cima alle graduatorie (non sempre però si tratta di primati invidiabili).

I

I “nuovi italiani” sono certamente più vecchi e più soli, più poveri e disuguali ma sono diventati anche più green e smart, più clean e healty. Dopo la resilienza alla crisi sono oggi tra i più innovativi e sperimentali d’Europa. Lo smartphone è il vero compagno di vita (15 milioni venduti nell’ultimo anno +16%), uno su 10 ha al polso un dispositivo wearable (secondi solo agli americani), la vecchia immagine del latin lover è tramontata e anche l’amore diventa virtuale. Non ha ancora sfondato, ma mostra indubbi segnali di crescita, l’internet delle cose e almeno a intenzioni l’80% degli italiani vorrebbe rendere più connessa la propria casa. La rete e i suoi servizi sono fonte di consumi gratuiti e certo perciò così praticati: in questo modo si è dissolto circa il 2% della spesa ovvero 20 miliardi di euro e una famiglia può arrivare a risparmiare fino a 1400 euro all’anno. Ma gli italiani sono anche i più magri d’Europa (20 milioni fanno sport ma altri 16 milioni sono gli sportivi “fai da te”, i sedentari in movimento), entusiasti - come noi solo gli spagnoli - hanno aderito alla sharing economy (il 5% usa le piattaforme), considerano l’ambiente un bene primario e la ricerca della sostenibilità del carrello della spesa è diventata un credo diffuso.

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Il risveglio della mobilità passa anch’esso dal green: +48% le vendite di auto ibride nel primo semestre dell’anno, quasi 57.000 le e-bike. Questa nuova identità ha comunque una sua spiegazione a partire dalla crisi perché non deve sfuggire il fatto che, grazie alle nuove app tecnologiche e ai nuovi comportamenti derivati, il consumo è sempre più gratuito: dalle comunicazioni alle informazioni, dal tempo libero ai servizi. E non si tratta di un peso da poco. La rete e le tecnologie digitali hanno dissolto circa il 2% della spesa ovvero 20 miliardi di euro. Una famiglia può arrivare a risparmiare fino a 1.400 euro all’anno. Ci sono anche primati non invidiabili. E in questo identikit rinnovato spicca ad esempio il consumo di farmaci per l’ansia e il sonno (10% più alto della media europea) o nella sfera privata l’uso delle droghe: il 31,9 dichiara di aver fatto uso almeno una volta di cannabis (più di noi solo i francesi e i danesi) e addirittura secondi in Ue dopo gli spagnoli per uso di cocaina (il 7,6% ne ha fatto uso almeno una volta). “Super Cibo” e “Altro Cibo”. Da qui al cibo il passo è breve: mangiamo di meno in quantità, ma sempre più global (si veda l’impennata del carrello etnico + 8% nel primo semestre 2016); i cibi sono sempre più light e si afferma lo stile alimentare “clean”. Ripulirsi è il mantra a tavola dei nuovi italiani e da qui la riscoperta di ingredienti “antichi” diventati i “superfood” di oggi: lo zenzero, la quinoa, la curcuma… queste parole sono cercate ossessivamente in rete ma anche fonte di un


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nel cuore e meno risparmi in banca

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Previsioni e proposte di COOP Di fronte a tanti cambiamenti le imprese si mostrano in affanno e la grande distribuzione non fa difetto; solo gli specializzati in grado di colpire target individuali di consumatori ottengono soddisfazioni economiche (la redditività degli specialisti nel largo consumo è 5 volte quella della grande distribuzione “tradizionale”). «La spesa per i beni di largo consumo resta al palo, le nostre vendite a valore sono stabili, ma la scelta di Coop di investire sulla convenienza ha permesso nel 2015 di aumentare i pezzi venduti. La vera sfida però è quella dei nuovi consumatori italiani. I nostri connazionali sono amanti della sperimentazione, cercano nuovi prodotti, amano le novità (più degli

europei) - spiega Marco Pedroni, presidente di Coop Italia - e noi stiamo innovando sia in termini di prodotto (è in fase di lancio il nuovo PAM, 4.000 referenze interessate e un fatturato di 3 miliardi di euro per un’incidenza pari al 27% a valore e al 33% a quantità), sia come format (dopo aver colto con successo la sfida di Expo, il Supermercato del Futuro diventa realtà a Milano zona Bicocca).

COOP’s forecasts and proposals In face of all this change companies find it hard to keep up and the retail trade is no exception; only the specialised retailers capable of targeting individual consumer groups are economically successful (the profitability of retail specialists is 5 times that of

segmento di fatturato in crescita (il giro d’affari dello zenzero anno su anno fa registrare un +141% e la curcuma supera il 93%). Di fronte a tanta sapienza il bio, che pure continua a crescere a due cifre, è oramai un gioco da bambini e ha assunto le sembianze di un consumo di massa. Questa specie di paleontologia del gusto può anche essere stata influenzata dalle nuove forme di religiosità che si fanno strada nel nostro Paese e che mescolano la pratica fisica, la concentrazione mentale, la ricerca della serenità d’animo; 2 milioni

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“traditional” retail). «Spending on FMCG is at a standstill, our sales in value are stable, the COOP’s choice of investing in cut-price products has enabled the increase in items sold in 2015. The true challenge though is that of the new Italian consumers. The new Italians love to experiment, seek new products and love things new (more than other Europeans) - as COOP Italia President Marco Pedroni explains to us - and we are innovating both in terms of product (the new PAM is in the launch phase, involving 4000 references and a turnover of 3 billion euros, featuring 27% in value and 33% in quantity), as well as format (after having successfully won the challenge of Expo, the Supermarket of the Future now becomes a reality in Milan’s zona Bicocca).

gli italiani che praticano yoga, il doppio rispetto al 2011. Una tendenza che invade la rete dove sui siti specializzati e nelle grandi piattaforme di aggregazione viene venduto un accessorio per la meditazione ogni 83 secondi. La seconda opzione è il ricorso all’ “altro cibo”, in nome di una dieta perenne: pillole, integratori, “beveroni” generano in Italia un mercato che ci fa primeggiare in Europa (2,5 miliardi il giro d’affari e un +7,7% anno su anno). QQQ

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The new Italians? Lean and green, intimately tied to the web and with fewer savings in the bank. We propose a summary of the subjects dealt with in the “COOP 2016 Report”, that analyses the run of the various consumer segments and the evolution of retail; in particular it concentrates on the trajectories of the recovery comparing Italy and Europe, regarding changes in the household and changes in spending patterns. A rigidly immobile country, where the recovery balks at taking off, this the birthplace of the new Italians. Children of the recession, who have grown up in a society that is evermore liquid and flexible, they stand-out from their European counterparts by winning places high up in the ratings (however these are not always enviable records of achievement). The “new Italians” are certainly older and more solitary, poorer and unequal but they have become greener and smarter, cleaner and healthier. Having acquired a resilience to the crisis they are now among the most innovative and experimental of Europe. The smartphone is their true life companion (15 million sold in the last year or +16%), one in 10 has a wearable device around their wrist (second only to the Americans), the old image of the Latin lover has passed over and love too has become virtual. The internet of things still hasn’t won the day but it shows growth, and at least in their intention 80% of Italians want to make their homes more connected. The web and its services enable free consumption and are freely exploited for the same: this has led to a

2% drop in expenditure or that is 20 billion euros, where a household can save up to as much as 1400 euros a year. But the Italians are also Europe’s leanest (20 million practice sports while another 16 million make a more token effort as sedentary subjects on the move), enthusiasts - only matched by the Spanish - they subscribe to the sharing economy (5% use the platforms), consider the environment a primary asset and the quest for the sustainable has become a must when shopping. The quest for mobility is also green: the sale of hybrid cars went up 48% and 57,000 e-bikes were sold in the first half of the year. This new identity can also be explained by the crisis because one should not overlook that fact that, thanks to the new technological apps and the new behaviour deriving from the same, consumption is ever freer: from communication to information, from leisure time to services. And this is no mean thing. The web and technologies has led to 2% drop in expenditure or that is 20 billion euros, where a household can save as much as 1400 euros a year. There are also the less enviable records. The new identikit for example includes the consumption of pharmaceutical products to counter anxiety and sleep disorders (10% higher than the European average) or the use of drugs in the private sphere: 31.9 per cent of Italians declare they have taken cannabis at least once (only ‘beaten’ by the French and Danes) and according to the EU Italians are actually second only to the Spanish in

taking cocaine (7.6% have used it at least once). “Super Food” and “Other Food”. The step from here to food is but a short one: the Italians eat less in quantity, but evermore globally (witnessed by the 8% rise in the purchase of ethnic products in the first half of 2016); food is evermore ‘light’ and a “clean” style of eating holds sway. Purifying oneself is the mantra of the new Italians and hence the rediscovery of “ancient” ingredients that have become the “superfood” of today: ginger, quinoa, curcuma… these the words searched for obsessively on the web but also entail a segment that shows growth in sales (the yearly turnover of ginger is up 141% and that of curcuma is up 93%). In the face of all this mindfulness, bio-products - that continue to show a two digit growth - are now an acquired thing and have taken on the vestiges of mass consumption. This sort of palaeontology of the palate may have been influenced by new forms of religiousness that are making headway in Italy and that mix physical practices, mental concentration, soulfulness; 2 million Italians practice yoga, double the figure for 2011. A trend that has invaded the web where on the special sites and large social platforms a meditation accessory is sold every 83 seconds. The second option is the resorting to “other food” in the name of the perennial diet: pills, food supplements, “potions” that in Italy generate a market that has pride of place in Europe (2.5 billion the turnover and +7.7% year upon year). QQQ

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La prevenzione diventa innovazione... … e viene premiata. Sono 74 i vincitori dell’edizione 2016 del Bando Prevenzione Conai, che ha destinato 300.000 euro alle aziende produttrici e utilizzatrici di imballaggi, che puntano su packaging eco-sostenibile. I 6 VINCITORI DEL PREMIO SPECIALE Bolton Alimentari SpA (premio speciale per imballaggi in acciaio) Heineken SpA (premio speciale per imballaggi in vetro) Nestlè Italiana SpA (premio speciale per imballaggi in carta) Pilkington Italia SpA (premio speciale per imballaggi in legno) Smilesys SpA in collaborazione con Venchiaredo SpA (premio speciale per gli imballaggi in plastica) Elica SpA (premio speciale per il caso più meritevole dal punto di vista tecnico-progettuale)

ilano, 24 novembre 2016. 120 progetti presentati, 74 vincitori provenienti da 67 aziende e 6 premi speciali assegnati. Questi i numeri conclusivi della terza edizione del “Bando Conai per la prevenzione Valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi”, promosso dal Consorzio Nazionale Imballaggi, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, per premiare le soluzioni di packaging più innovative e ecosostenibili immesse sul mercato nel biennio 2014-2015. Nel complesso, gli 88 casi ammessi - di cui 74 premiati - hanno conseguito un’effettiva riduzione dell’impatto ambientale degli imballaggi, che può essere mediamente quantificato come segue: emissioni di CO 2 in atmosfera -19%; diminuzione dei consumi di energia 18%; risparmio di acqua 22%. I casi vincenti rappresentano le filiere dei materiali di imballaggio di acciaio, carta, legno, plastica e vetro, e diversi sono i settori merceologici coinvolti (dalla pro-

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duzione di packaging a uso alimentare ai prodotti per la cura della persona e la detergenza, fino a imballaggi a uso industriale). Pregevoli azioni. Al bando potevano partecipare tutte le aziende consorziate impegnate a rivistare il proprio packaging in un’ottica di innovazione e sostenibilità ambientale, agendo su almeno una delle seguenti leve: riutilizzo, risparmio di materia prima, ottimizzazione della logistica, facilitazione delle attività di riciclo, utilizzo di materie provenienti da riciclo, semplificazione del sistema imballo e ottimizzazione dei processi produttivi. I casi ammessi rappresentano la concreta attuazione di 151 diverse azioni di prevenzione. La più frequente è il risparmio di materia prima (54% dei casi), seguita a distanza dall’ottimizzazione logistica. La maggioranza degli interventi (66%) riguarda l’imballaggio primario, mentre il

restante 34% delle azioni ha agito sugli imballaggi secondari e terziari, utilizzati rispettivamente per lo stoccaggio e per il trasporto dei prodotti. Le candidature sono state analizzate attraverso lo strumento Eco Tool di Conai (www.ecotoolconai.org) che, grazie a un’analisi LCA semplificata, permette di calcolare gli effetti delle azioni di prevenzione attuate dalle aziende sugli imballaggi attraverso una comparazione prima-dopo in termini di risparmio energetico, idrico e di riduzione delle emissioni di CO2. Il Consorzio Nazionale Imballaggi ha messo a disposizione dei progetti più meritevoli un monte premi di 300.000 euro, di cui 60.000 euro destinati ai casi più virtuosi per ogni filiera di materiale di imballaggio, e 10.000 euro destinati al caso più significativo dal punto di vista tecnicoprogettuale. «Per Conai la prevenzione è il miglior investimento per un futuro sostenibile: un investimento sempre più apprezzato dalle imprese e che sta dando risultati soddisfacenti, con un forte incremento delle candidature (+31%) e dei progetti premiati (+32%) rispetto allo scorso anno» ha dichiarato Walter Facciotto, Direttore Generale di Conai. «Oltre al Bando, il Consorzio sta portando avanti numerose attività parallele, tra cui il nuovo Dossier Prevenzione: un’edizione rinnovata, mirata a valorizzare ulteriormente gli interventi effettuati dalle aziende e promuoverne la diffusione su larga scala». Intitolato “Futuro Comune - Innovazione, bellezza e sostenibilità”, è redatto in collaborazione con Sette-Corriere della Sera e contiene contributi esclusivi a cura di personaggi di eccellenza appartenenti a mondi differenti come Mauro Felicori, Gualtiero Marchesi, Fabio Novembre, Carlo Ratti, Valentina Vezzali e Luigi Zoja. Q

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[ reward the most innovative and environmentally friendly packaging solutions marketed in the period 2014-2015. Overall the 88 entries - 74 of which award-winners - achieved an effective reduction of environmental impact of packaging, which can be quantified on average as: 90% less CO2 emissions; 18% less energy consumption; 22% water saving. The winning entries represent the country’s steel, paper, wood, plastic and glass supply chains, involving several product sectors (from the production of packaging for food use to that for personal care products and detergents, up to packaging for industrial use).

Prevention becomes innovation ... ... and is rewarded. Seventy-four the winners of the 2016 edition of the Conai Prevention Contest, which allocated 300,000 euros to packaging user and producer companies that place the onus on eco-sustainable packaging.

THE SIX WINNERS OF THE SPECIAL PRIZE Bolton Alimentari SpA (special award for steel packaging) Heineken SpA (special award for glass packaging) Nestlè Italiana SpA (special award for paper packaging) Pilkington Italia SpA (special award for wood packaging) Smilesys SpA in collaboration with Venchiaredo SpA (special award for plastic packaging) Elica SpA (special award for the entries most deserving from the technical and design point of view)

Milan, November 24, 2016. 120 projects submitted, 74 winners from 67 companies and comprising 6 special awards. These the final figures of the third edition of the “Conai Prevention

Contest - Enhancing environmental sustainability of packaging”, sponsored by Conai, the Italian National Packaging Consortium, with the support of the Italian Ministry of the Environment, to

Commendable actions. The call was open to all consortium member companies committed to revamping their packaging with a view to innovation and environmental sustainability by acting on at least one of the following levers: reuse, raw materials saving, optimization of logistics, facilitation of recycling activities, use of recycled materials, simplification of the packaging system and optimization of production processes. The entries featured the concrete implementation of no fewer than 151 different preventive actions. The most frequent was raw materials saving (54% of entries), followed at a distance by optimization of logistics. The majority of actions (66%) concerned primary packaging, while the remaining 34% involved secondary and tertiary packaging, respectively for product storage and product transportation.

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The entries were analysed via the Conai Eco Tool (www.ecotoolconai.org) that, thanks to simplified LCA analysis, enables the effects of the preventive measures implemented by the packaging companies to be calculated by a before-after comparison, this in terms of savings in energy and water and the reduction of CO2 emissions. The Italian National Packaging Consortium offered a total of €300,000 in prize money, of which 60,000 euros for the most virtuous entries for each packaging material sector, and 10,000 euros for the most significant entry from the technical and design viewpoint. «For Conai prevention is the best investment for a sustainable future: an investment evermore appreciated by businesses and which is giving satisfactory results, also shown by the strong increase of Prevention Call entries (+31%), and prize-winners (+32%) compared to last year» said Walter Facciotto, General Manager of Conai. «In addition to it’s Prevention Contest, the consortium is pursuing numerous parallel activities, including the new Prevention Dossier: renewed edition, aimed at further enhancing the work carried out by companies and promoting the widespread dissemination of the same. Entitled “Common Future - Innovation, Beauty and Sustainability”, it has been drawn up in collaboration with Sette-Corriere della Sera and contains exclusive contributions by known figures from different worlds such as Mauro Felicori, Gualtiero Marchesi, Fabio Novembre, Carlo Ratti, Valentina Vezzali and Luigi Zoja. Q

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Dal Progetto al Consumatore: Chi promuove l’innovazione nel packaging? Noi.

working for you.

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Sun Chemical Group S.p.A. WJB "DIJMMF (SBOEJ t 4FUUBMB 'SB[ $BMFQQJP .* t XXX TVODIFNJDBM DPN


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Tube of the year Q Un congresso mondiale e un Gran Gala con premiazione finale per celebrare a dovere un imballaggio nato 175 anni fa: Etma ha festeggiato così a Berlino la felice ricorrenza, guardando comunque al futuro del prodotto e del mercato. L’associazione dei produttori europei di tubetti ha infatti decretato i vincitori 2016 nelle categorie “Alluminio, Plastica, Laminato, Prototipi”, selezionati fra le numerose entries.

Plastica

Laminato

Alluminio. Il produttore italiano La Metallurgica ha vinto con “The Jam Tube”, destinato a marmellata di alta qualità. Ideale per un consumo on the go, ha colpito per la qualità di stampa fotografica delle immagini. Grazie a una tecnologia digitale rivoluzionaria, è possibile produrre lotti molto brevi e personalizzabili. Plastica. All’insegna della naturalità, sviluppato e prodotto dall’ungherese TU-Plast, il tubo di PE

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Prototipi

Oberwood contiene più del 25% di materia prima ricavata dal legno, da cui derivano effetti tattili unici. Raccomandata la stampa offset. Laminato. Sviluppo tecnologico congiunto di L’Oreal Paris e Albéa per il tubetto Casting Crème Gloss. Oltre alla barriera garantita dalla sleeve, l’intera struttura assicura una protezione di lunga durata al contenuto (senza alcuna migrazione chimica) grazie a una speciale membrana.

LATTE IN POLVERE, TRA NATURALITÀ E TRADIZIONE L’agenzia Neom di Verona ha curato il restyling del marchio e del packaging system di Mamomilk, brand di punta di Migliora Performing Food (che produce e commercializza materie prime alimentari di qualità elevata), relativo a un’ampia gamma di latte in polvere e derivati. Obiettivo del progetto era restituire autorevolezza, modernità e personalità a un prodotto dall’identità un po’ datata, ma di per sé attuale, esprimendone la doppia anima: naturalità e tradizione insieme a tecnologia e innovazione. Pur in continuità con il passato, il restyling è stato netto: il logotipo, ancora valido, è stato semplificato e armonizzato; il disegno della mucca è stato sintetizzando nella goccia di latte che, simbolicamente, diventa anche la mammella da cui nasce. Il tutto, poi, si esprime nella classica forma della bottiglia di vetro, per comunicare la naturalità originaria del prodotto. Ad aumentare l’impatto visivo e rafforzare il lato “tecnologico”, l’azzurro di marca è stato stampato direttamente su base alluminata. Il system è applicato al pack da 1 kg e relativo cartone, oltre che al sacco da 25 kg.

Prototipi. Sul podio, un sistema di erogazione innovativo per medicinali viscosi di Hoffmann Neopac e il tubo di plastica Be Unique di CTL Tuboplast decorato con una tecnologia IML brevettata per una stampa a 360°.

Powdered milk, between naturalness and tradition The agency Neom of Verona has restyled the brand and the packaging system of Mamomilk, flagship brand of Migliora Performing Food (which manufactures and markets high quality food raw materials) covering a wide range of milk powder and derivatives. Objective of the project was to restore credibility, modernity and personality to a product identity a bit dated, but in itself still very much part of the present, expressing its dual personality: naturalness and tradition along with technology and innovation. Although showing continuity with the past, the restyling has been radical: the logotype, still valid, has been simplified and harmonized; the image of the cow has been synthesized into the drop of milk that, symbolically, also takes on the form of an udder. All this comes expressed in the classic form of the glass bottle, to communicate the original naturalness of the product. To increase the visual impact and strengthen the “technical” side, the brand’s signature sky-blue has been printed directly onto its aluminized backing. The system is applied to the 1 kg pack and its associated packing case, in addition to the 25 kg bag.

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THE RULES



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FA CTS & FIGURES

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Rapporto sullo stato dell’imballaggio (1) esportazioni intorno allo 0,7%, che si aggiunge al -3,5% del 2105.

Osservatorio quadrimestrale della filiera dell’imballaggio. Situazione a inizio Dicembre 2016.

COSMESI E PROFUMERIA

Plinio Iascone

n questa sede si rende uno spaccato dell’andamento dei comparti dell’industria manifatturiera dove più intenso è il consumo di imballaggi, suddivisi nelle macroaree food e non food. A seguire, la relativa evoluzione del settore imballaggi. I quadri evolutivi dei settori manifatturieri sono invece tratti dalle analisi settoriali elaborate da associazioni di categoria, dalla banca dati dell’Istituto Italiano imballaggi o da Prometeia.

I

INDUSTRIA ALIMENTARE (FOOD E BEVANDE) Secondo l’analisi di Prometeia, l’industria alimentare italiana nel suo complesso dovrebbe aver chiuso il 2016 con un crescita della produzione intorno all’1%. I dati analizzati dall’Istituto Italiano Imballaggio per un primissimo preconsuntivo 2016 indicano una sostanziale stabilità nella produzione ma un calo nel commercio estero, soprattutto in relazione all’esportazione di bevande. In crescita, invece, l’export del comparto food e in tenden-

ziale calo le importazioni sia di bevande che di cibo food. Questi trend si riferiscono all’analisi dei dati ISTAT gennaio/settembre. I consumi dovrebbero rimanere stabili.

FARMACI (ESCLUSO QUELLI DA BANCO) Nel 2016 la spesa sanitaria convenzionata italiana ha fatto registrare una diminuzione del 4,7% rispetto all’anno precedente. A tale diminuzione corrisponde tuttavia una sensibile crescita della spesa per farmaci acquistati dalle ASL e distribuiti dalle farmacie in regime di distribuzione per conto del servizio sanitario con un +8,7%.

SISTEMA MODA Secondo l’analisi di Prometeia il Sistema Moda non riesce a crescere nel 2016, penalizzato in primo luogo dalla crisi dei mercati emergenti e da un andamento meno positivo del mercato statunitense. Il rallentamento della domanda mondiale porterà presumibilmente a un calo delle

Report on the state of packaging

Dopo avere concluso il 2015 con una crescita della produzione del 5%, secondo un primo preconsuntivo 2016, il comparto segna uno sviluppo del 2%. Le esportazioni dovrebbero assestarsi intorno al +4%. Positivo anche l’andamento delle importazioni (+2%). Prosegue il buon andamento dei consumi nazionali, che dovrebbero registrare uno sviluppo del 1,5%.

MOBILI E ARREDAMENTO Secondo l’associazione di categoria, nel 2016 il settore del mobile a livello mondiale avrebbe subito un rallentamento rispetto ai risultati molto positivi dell’anno precedente. In attesa di un’ulteriore frenata nel 2017, il recupero è rimandato al biennio 2018/2019. Migliore è la situazione del mobile in Italia: dopo un periodo di crisi, nel 2016 è iniziata infatti una progressiva ripresa, con un consumo interno in crescita dell’1,3% grazie alla spinta del “bonus mobili” e a una contenuta crescita delle esportazioni. Globalmente la produzione nel 2017 dovrebbe evidenziare un lieve rafforzamento

January-September data. Consumption appears to have remained stable.

PHARMACEUTICALS (EXCLUDING OTC) Four-month survey of the packaging industry. Situation as of early December 2016. Plinio Iascone

Below is a snapshot of the performance of the manufacturing sectors that consume the most packaging, subdivided into the macro-areas of food and non-food. A look at the corresponding performance of the packaging sector itself will follow. The performance data on the various manufacturing sectors featured below have been supplied either by sector trade associations, Istituto Italiano Imballaggi or Prometeia.

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THE FOOD INDUSTRY (FOOD AND BEVERAGE) According to Prometeia’s analysis, the Italian food industry ended 2016 with approximately 1% production growth. Istituto Italiano Imallaggio’s early estimates for 2016 largely indicate stability in production but a drop in foreign trade, especially beverage exports. Food exports are growing, while imports of both food and drinks fell. These trends are based on ISTAT

In 2016, Italian public health expenditures went down by 4.7% from the previous year. However, this reduction was counterbalanced by significant growth (+8.7%) in drugs purchased from local healthcare providers and distributed by pharmacies for the national health service.

FASHION SYSTEM According to Prometeia, Italy’s fashion industry failed to expand in 2016, penalized, firstly, by the crisis of emerging markets and an underperforming US market. The global slowdown will presumably bring

I dati utilizzati per l’elaborazione del report sono tratti dalla banca dati dell’Istituto Italiano Imballaggio) This report is based on data supplied by the Istituto Italiano Imballaggio database)

a 0.7% drop in exports, compounding 2015’s -3.5%.

COSMETICS AND PERFUMES After closing 2015 with 5% production growth, the preliminary data for 2016 suggests that the sector has grown by 2% during that year. Exports grew by approximately 4%, while imports also fared well at +2%. Domestic consumption is still going strong (around +1.5%).

FURNITURE AND DECOR According to this industry’s trade association, in 2016 the global furniture sector saw an interruption to its very positive 2015 growth. This trend is expected to continue in 2017. The recovery is forecasted for the two-year period 2018-2019. The situation is better in Italy: following

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FAC T S & FI GUR E S

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Il quadro economico L’opinione di Confindustria Dopo il +0,3% messo in a segno dal PIL italiano nel terzo trimestre, in linea con la stima CSC, nel quarto trimestre gli indicatori disponibili puntano a un nuovo rallentamento (+0,1%). La stima del PIL prevista per il 2016 è di +0,8%. L’attività industriale è aumentata dello 0,6% in ottobre, dopo il -0,8% in settembre portando il quarto trimestre a +0,6%. L’opinione di Prometeia L’industria manifatturiera italiana dovrebbe avere chiuso il 2016 con una crescita del fatturato a prezzi costanti dell’1,2%, inferiore di circa 7 miliardi di euro rispetto a quanto previsto a maggio. La minore espansione è frutto del clima di incertezza che ha penalizzato la domanda interna. Nel prossimo biennio, la domanda interna dovrebbe sostenere una lieve accelerazione della crescita del manifatturiero, stima all’1,5% medio annuo a prezzi costanti. Il quadro di sintesi dell’industria manifatturiera italiana rileva, a fine 2016, una produzione in crescita dell’1,2% (+2,7% nel 2015.), un export in aumento dello 0,9% (+1,1% nel precedente anno), import in crescita del 3,6% (+4,6% nel 2015). La domanda interna ha concluso il 2016 con un incremento dell’1,6% a fronte di uno sviluppo del 2,6% nel 2015. Le prospettive evolutive per il 2017 vedono una produzione in crescita dell’1,4%, un commercio estero in aumento con un +2,2% per le esportazioni e +3% per le importazioni. Si prevede un trend positivo anche per il consumo (+1,5%). Le imprese italiane sono riuscite comunque a cogliere le opportunità presenti in uno scenario internazionale poco favorevole, con prestazioni migliori rispetto a quelle dei principali concorrenti europei: nei primi sei mesi dell’anno la quota italiana sul commercio mondiale ha evidenziato una crescita, confermando la tendenza delle nostre esportazioni a reggere meglio le fasi di rallentamento della domanda mondiale. Nel prossimo biennio, 2017/2018, in un quadro in miglioramento sui mercati esteri, sarà soprattutto la domanda interna a sostenere una modesta accelerazione della crescita del manifatturiero.

Economic overview According to Confindustria With Italy’s GDP at +0.3% in the third quarter, in line with the CSC’s estimate, in the fourth quarter the indicators point to another slowdown (+0.1%). The GDP for 2016 is +0.8%. Industry grew by 0.6% in October, after -0.8% in September, making the fourth quarter growth rate +0.6%. According to Prometeia Italian manufacturing closed 2016 with 1.2% turnover growth, at constant prices, approximately 7 billion Euro less than forecasted in May. The stunted expansion is due to a climate of uncertainty that has penalized domestic demand. Over the next two years, domestic demand should sustain a slight acceleration of production growth, at an estimated annual average of 1.5%. At a glance, Italian manufacturing as of late 2016 shows 1.2% production growth (+2.7% in 2015), exports growing by 0.9% (+1.1% in 2015) and import growth of 3.6% (+4.6% in 2015). Domestic demand growth at the end of 2016 was at 1.6%, compared to 2.6% in 2015. The growth prospects for 2017 delineate 1.4% production growth, with foreign trade up by +2.2% for exports and +3% for imports. Consumption should see +1.5% growth. Italian enterprises have managed to take advantage of the opportunities offered by an unfavorable international climate, outperforming their main European competitors. In the first six months of the year, Italy’s share of global trade grew, confirming the superior resistance of Italian exports to lulls in global demand. During the next two years (2017-2018), in a scenario of recovering foreign markets, domestic demand will drive a modest acceleration of the growth of manufacturing.

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della produzione stimata, al +1,5% guidata essenzialmente dalle vendite in Italia.

PRODOTTI CHIMICI Al momento in cui andiamo in stampa, Federchimica non ha ancora pubblicato gli aggiornamenti 2016. Riproponiamo quindi gli ultimi dati disponibili, relativi all’andamento 2015, quando la produzione italiana ha confermato una crescita dell’1% rispetto al 2014. Il commercio estero ha concluso l’anno con un’esportazione in netta espansione (+3,5%) e un’importazione in significativo sviluppo(+3%). La novità più significativa del 2015 stava nel risveglio graduale del mercato interno, con un avvio della ripresa consolidato. Meccanica (macchine agricole, macchine utensili, macchine per impieghi speciali, macchine per energia) Secondo Prometeia, l’andamento di questo settore risente in maniera importante della crisi di alcuni mercati emergenti, così come accade anche per il sistema moda. Anche in questo settore ci troviamo davanti a un trend negativo. Elettrodomestici Anche per il settore elettrodomestici non si vedono segnali di crescita. In questa area sono evidenti le difficoltà competitive delle imprese italiane. Materiali edili Confermati i primi segnali di ripartenza con un +1% nel 2016. L’edilizia, come è noto, coinvolge ovviamente anche i materiali edili (cemento, calcestruzzo, mattoni, tondo in acciaio per cemento armato ecc.) Q

a period of crisis, a slow recovery began in 2016, with domestic consumption growing by 1.3% thanks to consumer tax incentives for buying furniture and modest export growth. Globally, 2017 production in this sector should gain stronger footing, estimated at +1.5%, mainly driven by sales in Italy.

Machinery (agricultural, machine tools, machinery for special uses, energy machinery) According to Prometeia, the performance of this sector is still severely hampered by the crisis of emerging markets, as for the fashion industry. The trend for this sector is also negative.

CHEMICAL PRODUCTS As of the time of printing, Federchimica has still not published its 2016 updates. We have thus used the 2015 data here, the most updated data currently available. In 2015, Italian production showed growth 1% over that of 2014. Foreign trade closed the year with net export growth (+3.5%) and significant import growth (+3%). The most significant change in 2015 was the stirring of the domestic market as the recovery began in earnest.

Electric appliances No signs of growth for electric home appliances either. Italian operators are struggling to keep up with their competitors. Construction materials The first signs of recovery have been confirmed, with +1% growth in 2016. Construction, as is known, also includes building materials (cement, concrete, bricks, rebar, etc.). Q

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Il settore degli imballaggi Etichettare prodotti in piccole serie sarà un gioco da ragazzi con le nostre incollatrici EME

econdo le primissime analisi dell’Istituto Italiano Imballaggio, con riferimento alle quantità espresse in t/000, il 2016 dovrebbe aver chiuso con una produzione in crescita intorno al 2% rispetto al 2015, con 15.600 t/000. Positivo l’andamento del commercio estero, sia in entrata che in uscita: le importazioni dovrebbero superare le 2.000 t/000 (+12,5%), mentre le esportazioni potrebbero superare le 2.800 t/000 (+3,5%). Il consumo apparente, che deriva dal classico calcolo produzione+import-export, chiuderà con una crescita di circa il 3%, portandosi così intorno alle 14.880 t/000. La crescita contenuta del settore rispecchia pienamente la situazione economica nazionale e internazionale, dove la ripresa risulta essere un po’ più rallentata rispetto alle attese. Q

S

Plinio Iascone Istituto Italiano Imballaggio

Tabella 1 - Bilancio del settore imballaggio. Table 1 - Balance of the packaging sector. 2015 Prev. 2016 var. % Produzione (t/000) 15.368 15.675 2% Esportazione (t/000) 2.707 2.802 3,5% Importazione (t/000) 1.786 2.009 12,5% Utilizzo 14.447 +14.883 3% apparente (t/000)

Production Export Import Apparent consumption (t/000)

The packaging sector According to preliminary analysis by Istituto Italiano Imballaggio, the sector ended 2016 with approximately 2% growth compared to 2015, or 15,600 t/000 (value expressedin t/000). Foreign trade performed well, in terms of both imports and exports. The former exceeded 2,000 t/000 (+12.5%), while the latter may have exceeded 2,800 t/000 (+3.5%). Apparent consumption, which is calculated using the classic formula “production + imports exports”, saw approximately 3% growth, reaching 14,880 t/000. The sector’s modest growth is completely in line with the conditions of the Italian and global economy, with a slightly slower recovery than had been expected. Q Plinio Iascone Istituto Italiano Imballaggio

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IN D U S T RY & MA NA G E ME NT

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La parola al Presidente di UCIMA PiĂš servizi per sostenere lo sviluppo internazionale degli associati, la loro cultura manageriale e il know how tecnologico: queste, in sintesi, le linee programmatiche espresse da Enrico Aureli, presidente di Ucima da giugno 2016. A pochi mesi dall’elezione, fa il punto sulla vita associativa, sul comparto delle macchine per il confezionamento e sulle relazioni con i mercati di riferimento. L.G. Con quale spirito ha accettato il mandato quadriennale alla presidenza di Ucima? In un’ottica di puro servizio. Ho accettato l’incarico anzitutto perchĂŠ credo fermaTLU[L ULS Y\VSV JLU[YHSL KLSSÂť(ZZVJPHaPVUL L ULSSÂť\[PSP[n KP HɈYVU[HYL PUZPLTL L HS TLNSPV SL ZĂ„KL PU[LYUHaPVUHSP JOL H[[LUKVUV SL UVZ[YL HaPLUKL /V PU[LUaPVUL X\PUKP di continuare a far crescere Ucima e le aziende associate, organizzando e promuovendo servizi e strumenti sempre piĂš utili allo sviluppo internazionale, alle competenze professionali dei collaboratori e alla crescita dimensionale. Al centro della mia agenda ho posto il potenziamento della scuola di formazione SBS, del Centro Studi e delle attivitĂ di comunicazione; ma anche lo sviluppo internazionale con la parteJPWHaPVUL H Ă„LYL L]LU[P L SL H[[P]P[n KP UL[^VYRPUN Ă„UHSPaaH[L H JVT\UPJHYL SÂťPTTHgine di eccellenza del nostro settore. Un punto focale sarĂ ovviamente la politica Ă„LYPZ[PJH PU WHY[PJVSHYL JVU SV Z]PS\WWV PUZPLTL H -PLYH 4PSHUV KP 0WHJR 0TH :\S fronte dei grandi temi industriali, lavoreremo a proporre e promuovere la nostra viZPVUL KP 0UK\Z[Y` JOL ]VYYLP JOPHTHYL -PSPLYL ! \U JVUJL[[V KP PU[LNYHaPVUL L stretta collaborazione tra tutti gli attori che collaborano alla realizzazione delle nostre macchine, ovvero i subfornitori, fornitori di componentistica, collaboratori... Come è cambiata nel tempo e come spera potrĂ cambiare l’Associazione? Luci e ombre‌ 5LNSP \S[PTP HUUP ZVZ[HUaPHSTLU[L KH X\HUKV u H]]LU\[V PS [YHZMLYPTLU[V KLSSH ZLKL KH 4PSHUV H 4VKLUH L SH WHY[ULYZOPW JVU (JPTHJ <JPTH OH ¸JHTIPH[V WLSSLš :\S MYVU[L KLS U\TLYV L KLSSH X\HSP[n KLP ZLY]PaP LYVNH[P JVZy JVTL KLSSH JLU[YHSP[n L KLS peso politico del nostro settore, sono stati fatti passi da gigante. Siamo diventati un punto di riferimento importante per tante aziende, abbiamo ridato orgoglio di settore a molti imprenditori (che si trasforma nella volontĂ di lavorare concretamente PUZPLTL Z\ WPƒ MYVU[P ZPHTV KP]LU[H[P PS THNNPVY VYNHUPaaH[VYL KP Ă„LYL PU[LYUHaPVUHSP KP ZL[[VYL *LY[V X\LZ[V WLYJVYZV KL]L WYVZLN\PYL L HIIPHTV HUJVYH TVS[V KH fare. Per esempio, abbiamo il dovere e la concreta possibilitĂ di ampliare la base associativa, con l’obiettivo di aumentare la rappresentativitĂ dell’Associazione, inserendo tante nuove aziende piccole e medie che potranno trarre giovamento dagli LJJLSSLU[P ZLY]PaP VɈLY[P KHSSH Z[Y\[[\YH VWLYH[P]H Il valore della rappresentanza in ambito associativo delle numerose realtĂ medio-piccole, che caratterizzano il profilo del comparto: qual è lo stato dell’arte ed, eventualmente, quali sono le iniziative speciďŹ che per un loro sempre maggior coinvolgimento? :VUV WHY[PJVSHYTLU[L Ă„LYV L HUJOL NYH[V HS WYLZPKLU[L 3LZJL JOP TP OH WYLJLK\[V - di aver ereditato un’associazione in salute, con un numero di associati in crescita, MH[[V WLYHS[YV WPƒ \UPJV JOL YHYV ULS ZPZ[LTH JVUĂ„UK\Z[YPHSL 0U[LUKV WLY~ THU[LULYL HS[P SÂťH[[LUaPVUL L SÂťPTWLNUV WLY MHY JYLZJLYL SH IHZL HZZVJPH[P]H L WVY[HYL HSSH Ă„UL KLS X\HKYPLUUPV PS U\TLYV KLSSL HaPLUKL HZZVJPH[L H Z\WLYHYL SL \UP[n 7LY YHNNP\UNLYL X\LZ[V VIPL[[P]V ZHYn WYLaPVZPZZPTV HUJOL PS JVU[YPI\[V KLSSL HaPLUKL NPn associate, che dovranno essere ambasciatori di Ucima presso i colleghi che ancora non ci conoscono. Noi imprenditori possiamo essere i migliori testimonial della nostra Associazione. Vorremmo trasmettere l’idea, molto concreta e reale, che gli \ɉJP KLSSÂť(ZZVJPHaPVUL ]HUUV JVUZPKLYH[P JVTL \U WYVS\UNHTLU[V KP X\LSSP KLSSL UVZ[YL HaPLUKL WLY Z\WWVY[HYL PS UVZ[YV SH]VYV X\V[PKPHUV Prime valutazioni sull’andamento del comparto macchine automatiche 2016 e previsioni 2017. :LJVUKV PS *LU[YV :[\KP <JPTH WLY PS [YPLUUPV YLNPZ[YLYLTV \U [YLUK KP crescita sul fronte export, anche se di lieve entitĂ in alcune aree di destinazione. Appare stabile o in leggera contrazione la domanda di macchine italiane destina[L HSSÂť,\YVWH 5LSSÂťHYLH ,_[YH <L SH WYLZLUaH P[HSPHUH ZP YHɈVYaLYn JVU \U [HZZV KP crescita dei volumi doppio, oltre il 4%, rispetto ai competitor tedeschi. Buone prospettive anche sui mercati dell’area sud americana e della macro area relativa

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Secondo i dati di pre-consuntivo raccolti dal Centro Studi Ucima, il giro d’affari sviluppato dal compato macchine automatiche nel 2016 dovrebbe superare i 6.300 milioni di Euro.

Macchine: il 2016 delle tecnologie made in Italy costruttori italiani di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio rafforzano nel 2016 la propria leadership mondiale, facendo registrare una crescita prossima al +2% nel giro d’affari totale. Secondo i dati preconsuntivi del Centro Studi Ucima (l’Associazione nazionale di categoria), il fatturato di settore dovrebbe infatti superare i 6.300 milioni di euro, contro i 6.197 milioni di ďŹ ne 2015.

I Enrico Aureli

Bene l’Italia. Determinanti per il conseguimento di questo importante risultato le ottime performance sul mercato italiano, che ha fatto registrare una crescita a doppia cifra del +10,4% raggiungendo i 1.194 milioni di euro. Nei dodici mesi passati si è pertanto rafforzato il trend positivo in corso dal 2015, quando il fatturato realizzato sul mercato domestico era cresciuto del 2%. Come ha avuto modo di sottolineare il Presidente di Ucima, Enrico Aureli, ÂŤl’andamento soddisfacente del mercato interno rappresenta per tutte le aziende una “palestraâ€? importante, dove

According to the interim balance made by the Ucima Study Center, in 2016 the turnover of the automatic machines segment is expected to exceed 6.3 billion euros.

Machines: 2016 of Italian technology The Italian automatic packaging and wrapping machine manufacturers have reinforced their lead position on world markets in 2016, registering a growth close to + 2% in total turnover. According to preliminary results of the Italian sector association Study Centre, the sector’s turnover should in fact exceed 6,300 million euros, up from 6.197 million at the end of 2015. Italy doing well. Crucial to the achievement of this important result the excellent performance on the Italian market, which registered a double digit growth of + 10.4% reaching 1,194

million euros. The past twelve months has therefore strengthened the positive trend underway since 2015, when turnover on the domestic market grew by 2%. As Ucima President Enrico Aureli was able to emphasize, ÂŤthe satisfactory performance of the Italian domestic market constitutes an important testbed for all companies, where the most advanced technologies developed can be tried outÂť. And as Aureli went on to state ÂŤwe are conďŹ dent that the positive trend will continue through to next year, thanks to the facilitations provided in the Industry Plan 4.0 launched by the government

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[ testare le tecnologie sviluppate più avanzate. Inoltre - commenta ancora Aureli - siamo fiduciosi che il trend positivo possa continuare anche il prossimo anno, grazie alle agevolazioni previste nel Piano Industry 4.0 varato dal Governo e dal Ministro Calenda che ha confermato, ancora una volta, l’attenzione verso il manifatturiero italiano». Estero più difficile. Meno brillanti i risultati delle vendite oltreconfine, che restano stabili (-0,1% sul 2015 pari, in valori assoluti, a 4.997 milioni di Euro). A incidere in senso negativo, i rallentamenti in atto in Medio Oriente, Asia ed Est Europa. Secondo gli ultimi dati disaggregati disponibili, relativi ai primi nove mesi dell’anno, la macro regione Medio Oriente e Asia ha fatto registrare un calo del -7,6% mentre in Est Europa la contrazione è stata del -4,5%. Risultati, questi, da attribuire all’instabilità politica e alla situazione socio-economica di alcuni importanti mercati di sbocco: Turchia (-19,6%), Cina (-47,2%), Algeria (-18,3%), Arabia Saudita (-11,5%). Anche il mercato brasiliano risulta ancora in forte stallo (-38,5%). Positivo, al contrario, è l’andamento in altri importanti mercati che sembrano aver superato il difficile momento congiunturale: le performance migliori spettano a Indonesia (+23,8%) ed Egitto (+15,2%). Da record anche l’andamento del Messico: +35% sui primi novi mesi del 2015. Caute previsioni. Per quanto concerne il 2017, Ucima si esprime con prudenza, dato che «La raccolta ordini sui mercati esteri ha registrato negli ultimi due trimestri una contrazione che probabilmente si rifletterà sui fatturati dei primi sei mesi del prossimo anno. L’onda lunga delle crisi diffuse a macchia di leopardo in vari Paesi del mondo continua infatti a rallentare la nostra corsa» commenta al riguardo Aureli che, con una certa ragionevolezza, prevede comunque di mantenere il trend di crescita registrato quest’anno. QQ

and by Minister Calenda who once again confirmed the attention being directed towards the Italian manufacturing industry». Things tougher abroad. Foreign sales put in a less brilliant result, which though remained stable (-0.1% in regard to 2015 standing in absolute terms, at 4.997 billion euros) compared to last year. The stall is particularly due to the slowdown in the Middle East, Asia and Eastern Europe. According to the latest available disaggregated data, for the first nine months of the year, the macro region of the Middle East and Asia showed a decline of -7.6%, while in Eastern Europe the drop was -4.5%. These results were attributed to political instability and socio-economic situation of some important markets: Turkey (-19.6%), China (-47.2%), Algeria (-18.3%), Saudi Arabia (-11.5%).

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The Brazilian market is still firmly in a stall at -38.5%. However, trends on other major markets that seem to have overcome the difficult economic situation, give a much brighter picture: the best performances came from Indonesia (+ 23.8%) and Egypt (+ 15.2%). The Mexican trend was also recordbreaking: + 35% on the first nine months of 2015. Cautious outlook. As for 2017, Ucima’s forecasts are guarded, since “The slowdown in the orders collected on foreign markets over last two quarters will probably be reflected in the turnover of the first half of the coming year. The longterm negative effects of the crisis are still being felt here and there in countries around the world, “says Aureli who with some justification still expects the market to maintain the growth trend registered in the year at hand. QQ

INDUSTRY & MA NA GEMENT

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ad Africa e Oceania dove l’Italia giocherà un ruolo di primo piano, essendo il WYPUJPWHSL WHLZL LZWVY[H[VYL 3»HYLH HZPH[PJH JVUMLYTH PU]LJL SH Z\H JYP[PJP[n

A word from the President of UCIMA More services to support the international development of the members, their managerial approach and technological knowhow: These, summing up, the guidelines expressed by Enrico Aureli, president of Ucima since June 2016. A few months on from his election, he reviews the life of the Association, the packaging machine sector and relations with the main markets. l.g. With what spirit did you accept the four-year term as president of Ucima? In a pure perspective of service. I accepted the position primarily because I firmly believe in the central role of the Association, and the usefulness of tackling the international challenges facing our companies together in the best way possible. I therefore I wish to carry on fostering the growth of Ucima and its associated companies, organizing and promoting services and tools that are evermore useful for international development, the professional competencies of our co-workers and growth in general. At the heart of my agenda I have placed the strengthening of the SBS training school, the Study Center and communication activities; but also the international development with the participation in fairs, events and networking activities, to communicate the image of excellence of our industry. A focal point will obviously be our policy towards trade fairs, particularly the development - together with Fiera Milano - of Ipack Ima. In terms of major industrial issues, we will work to propose and promote our vision of Industry 4.0, which I would call Supply chain 4.0: a concept of integration and close collaboration between all actors cooperating in the creation of our machines, going from subcontractors, component suppliers, co-workers... How has the Association changed over time and how do you hope it will change in the future? Lights and shades ... In recent years, basically since its headquarters were moved from Milan to Modena and the partnership with Acimac, Ucima has “changed its skin”. In terms of the number and quality of services provided, as well as the centrality and the political weight of our industry, great strides have been made. We have become an important reference point for many companies, we have restored the pride of many entrepreneurs in their sector (which has turned into the desire to solidly work together on a number of fronts), we have become the largest organizer of international sector trade fairs. Of course, this process must continue and there is still much left to be done. For example, we have a duty and a real opportunity to broaden our membership base, with the goal of increasing the representativeness of the Association, by including many new small and medium-sized companies that could benefit from the excellent services offered by our operating structure. The value of the Association’s representation of the numerous medium-to-small concerns, which characterize the profile of the sector: what is the state of the art and at any rate, what are specific initiatives do you propose to encourage their greater involvement? I am particularly proud - and also grateful to President Lesce who preceded me - in having inherited a healthy association, with an ever-growing number of associates, something, what is more, quite unique in the Confindustria system. But I intend to follow through my commitment in having the membership base grow and exceed the number of 200 units by the end of my four year period of office. To achieve this, I am counting on the contribution of the companies that are already Ucima associates, who are Ucima’s best ambassadors towards colleagues who are still not acquainted with us. We entrepreneurs are undoubtedly best testimonials for our Association. We would like to convey the idea, very concrete and real, that our Association’s offices should be considered as an extension of those of our companies, in support of our daily toil. First assessments on the performance of the automatic machine sector in 2016 and forecasts for 2017. According to the Ucima Study Centre the three-year period 2016-18 we will see a growth trend in exports, albeit slight in certain target areas. The demand for Italian machines destined for Europe appears to be stable or slightly decreasing. Outside the EU the Italian presence will be strengthened with a growth rate that is twice that, over 4%, of our German counterparts. Good prospects are also foreseen on the South American markets and the macro area of Africa and Oceania, where Italy will play a major role, being the main exporting country. The area of Asia however still shows critical features for Italian exports.

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Cama Group sponsor all’IICC Conference 2016 Q CAMA era tra gli sponsor dell’International Ice Cream Conference dell’Ice Cream Consortium, evento annuale di portata internazionale, che si è svolto a Barcellona alla fine di ottobre 2016. La partecipazione di CAMA è stata soprattutto volta a consolidare e sviluppare partnership di medio e lungo periodo con i produttori leader di gelati, ponendo solide basi per futuri progetti e col-

Sistemi di trasformazione e confezionamento per l’industria cosmetica Q Realtà dinamica e in costante rinnovamento, CMI Industries ha dato vita nel 2014 alla Beauty Tech Division, una divisione interna dedicata al mercato della cosmesi. Due debutti di eccellenza hanno segnato la partecipazione della società guidata da Franco Comoli alle recenti edizioni di Cosmopack Bologna: Contact (nella foto), lipstick machine rivoluzionaria per prodotti cosmetici come rossetto e anche stylò-gloss, burrocacao, fondotinta, concealer e color-stick, e Venus, adatta alla lavorazione di prodotti cosmetici colati come mascara, gloss e fondotinta. La spinta all’innovazione non sembra essere esaurita, tanto che all’imminente Cosmopack 2017 sono previsti due lanci in anteprima: CMI Industries presenterà un sistema di compattatura polveri alternativo a quelli tradizionali nonché il brand Alphasol, dedicato allo sviluppo di tecnologie per sistemi di aerosol destinati anche al settore farmaceutico. Altre significative novità per l’anno in corso riguardano la nascita del brand CMI Advanced, con sede operativa nel cuore lombardo della produzione cosmetica mondiale, per rispondere alle esigenze di flessibilità tipica del mercato cosmetico con un nuovo sistema di sviluppo del prodotto finale, integrato con la progettazione e la realizzazione delle macchine, e il trasferimento della “capofila” CMI Industries in un sito più grande, che consentirà di raddoppiare le capacità.

Cama Group sponsors IICC Conference 2016 CAMA sponsored the annual International Ice Cream conference by the Ice Cream Consortium, an event of international standing which took place in Barcelona at the end of October 2016. The participation of CAMA was mainly aimed at consolidating and developing medium and long-term partnerships with leading ice cream manufacturers, laying a solid foundation for future projects and co-working agreements. The operations and themes proposed focused in particular on new developments in this area in technical terms as well as in terms of production and sales. Visits to local companies and product tasting sessions were also organized. The event saw the participation of companies from Australia, Canada, Norway, Spain, New Zealand up to Guatemala, the United Arab Emirates, Croatia, China, Sweden and Italy, that were all able to deepen their knowledge of CAMA group, a concern of great standing, capable of providing

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this segment high-level secondary packaging solutions.

Processing and packaging systems for the cosmetics industry A dynamic concern undergoing constant renewal, in 2014 CMI Industries created the Beauty Tech Division, an in-house section dedicated to the cosmetics market. The participation of the company headed by Franco Comoli at the recent edition of Cosmopack Bologna featured two striking debuts: Contact (see photo), the revolutionary lipstick machine also for cosmetics products such as Styl-gloss, lip balm, foundation cream, concealer and color-stick, as well as Venus, for the processing of cast cosmetics products such as mascara, gloss and foundation cream.The company’s innovatory thrust continues, in that the coming Cosmopack 2017 will feature two launch previews: CMI Industries will present a powder compacter system alternative to traditional ones as well as the Alphasol brand,

laborazioni. Gli interventi e i temi proposti si sono concentrati in particolare sui nuovi sviluppi nel settore dal punto di vista tecnico, produttivo e commerciale. Sono state inoltre organizzate visite ad aziende locali e sessioni di assaggio del prodotto. L’evento ha visto la partecipazione di compagnie provenienti da Australia, Canada, Norvegia, Spagna, Nuova Zelanda fino al Guatemala, Emirati Arabi, Croazia, Cina, Svezia e Italia, che hanno potuto approfondire la conoscenza del gruppo CAMA, una realtà in grado di fornire soluzioni di alto livello per il confezionamento secondario anche a questo comparto.

MARCATURA INDUSTRIALE: NUOVI SOGGETTI A partire dal 10 gennaio 2017, Contract Italia Srl entra a far parte della società Automation Address di Monza (MI). Fabio Bonzi andrà quindi a svolgere il ruolo di Responsabile Vendite per la divisione Packaging della società lombarda, di cui è titolare Gianni Capiaghi. L’unione delle esperienze tecniche e commerciali delle due realtà consentirà di definirne al meglio la struttura, che intende diventare un punto di riferimento serio e affidabile per la marcatura industriale. Contract Italia porta infatti “in dote” le competenze acquisite nella distribuzione di marchi consolidati nell’ink jet: marcatori a micro caratteri Citronix, marcatori ad alta definizione su cartoni di Xaar, marcatori con tecnologia Hp). Nella sua sfera di intervento anche la codifica laser CO2 e laser in fibra, sistemi di aspirazione fumi, sistemi di etichettatura e materiali di consumo. A far data dal 16 gennaio, tutti i rapporti tecnico/commerciali in capo a Contract Italia saranno quindi di competenza di Automation Address, che da 25 produce e distribuisce svariati sistemi per l’industria grafica e della stampa, la postalizzazione e il confezionamento, offrendo supporto tecnico e assistenza per manutenzione su tutte le linee di macchine proposte (taglierine, piegatrici, imbustatrici, stampanti dati variabili e barcodes, ink jet per medi e alti volumi, alimentatori in linea e fuori linea, termorilegatrici, buste, borse e sigilli di sicurezza per custodia e trasporto documenti.

dedicated to the development of technologies for aerosol systems also destined for the pharmaceutical sector. Other significant new features for the year at hand concern the creation of the CMI Advanced brand, headquartered in the Lombard heartland of world cosmetics production, to respond to the demand for flexibility typical of the cosmetics market with a new system for developing the end product, integrated with the design and creation of the machine, and the transfer of the leading company CMI Industries to a larger production site, which will enable the doubling of the company’s production capacity.

Industrial marking: new entities As of 10 January 2017, Contract Italia Srl is part of the Automation Address company of Monza (MI). Fabio Bonzi will assume the role of sales director for the Lombard concern’s packaging division. The company’s owner is Gianni Capiaghi. By combining their respective technical

and business experience, the two concerns will be able to optimize the structure of the new organization, which aims to become a go-to Italian solution for serious and reliable marking. Contract Italia brings to the table knowhow it has accrued in distributing established inkjet brands: small character Citronix markers, Xaar HD markers for board, markers with HP technology). Its field of expertise also includes CO2 laser and fiber laser marking, gas suction systems, labeling systems and consumables. Starting on 16 January, all business dealings with Contract Italia will be turned over to Automation Address, which for 25 years has manufactured and distributed a wide array of systems for the graphic and printing industries, postal applications and packaging, offering technical support and assisted maintenance for all its machine lines (cutters, folders, baggers, variable data and barcode printers, inkjet printers for medium to high volumes, in line and off line feed systems, thermal binders, bags, security seals and cases for carrying documents.

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Datalogic: new vision and new structures Novelty is in the air at Datalogic, with new projects and people...

Datalogic: nuova vision e nuovi assetti Aria di novità in casa Datalogic, sia in termini di progetti che di persone… Q In occasione del tradizionale incontro pre-natalizio, svoltosi a Milano il 21 dicembre scorso, l’ingegner Romano Volta, fondatore e Presidente del Gruppo, ha annunciato che Datalogic si appresta ad affrontare importanti e numerosi cambiamenti, a partire dal nuovo assetto organizzativo (di cui rendiamo conto nel seguito) e da una diversa vision industriale. Datalogic ha infatti ripensato il proprio approccio al mercato: da “product oriented” a “customer-centric”, ovvero, ha spiegato l’Ing. Volta «un Gruppo in grado di ascoltare e comprendere appieno le necessità dei clienti e anticiparne i bisogni futuri, sviluppando soluzioni breakthrough altamente innovative, non più come semplice fornitore ma come un vero e proprio consulente di fiducia». A tal proposito, per facilitare l’interscambio e la conoscenza sempre più approfondita dei quattro mercati target di Datalogic - Retail, Manufacturing, Transportation & Logistics ed Healthcare - sono stati creati quattro Industry Leader, con il compito di guidare l’industry di competenza definendone la strategia e i risultati attesi. Cambiamento strategico significativo, sollecitato anche dal nuovo incarico affidato alla dottoressa Valentina Volta, già da tempo impegnata in Datalogic come CEO di due delle tre divisioni dell’azienda e oggi nuovo Amministratore Delegato dell’intero Gruppo Datalogic. Mutuando l’esperienza professionale decennale acquisita presso un grande produttore del food e “fresca” di un master all’Harvard Business School, la dottoressa Volta ha così guidato e sostenuto con decisione questa nuova strategia e la sua esecuzione, convinta che la crescita di un’azienda non debba avvenire solo per vie esterne ma puntare anche al focus sul cliente da parte di un team sempre più coeso e motivato.

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Le cariche e le responsabilità. Il Consiglio di Amministrazione di Datalogic SpA, riunito il 20 dicembre, ha nominato con efficacia 1° gennaio 2017, la Dott.ssa Valentina Volta (già Consigliere di amministrazione della Società) quale Amministratore Delegato del gruppo Datalogic con tutte le deleghe esecutive, ad eccezione delle aree “M&A” e “Real Estate”, che rimangono in capo, in via esclusiva, al Presidente, Ingegner Romano Volta. Sono inoltre attribuite in via esclusiva alla Dott.ssa Volta le deleghe relative all’area “Mercati-Sales & Marketing”. All’ingegner Pietro Todescato (già CTO

del gruppo Datalogic e Consigliere di amministrazione della Società) viene altresì attribuita la responsabilità della Funzione denominata “Global Product Marketing”, con l’obiettivo di analizzare e sviluppare gli input tecnici e tecnologici ricevuti dai clienti, affinché siano elaborati in modo da contribuire al processo di innovazione del Gruppo. Questo riassetto dei poteri è stato deliberato - nell’ambito del progetto comunicato al mercato lo scorso 4 agosto 2016 all’esito del processo di razionalizzazione della struttura societaria ed è mirato a realizzare un “go to market model” incentrato sulla figura del cliente.

At Datalogic’s customary pre-Christmas meeting, held this year in Milan on 21 December, company founder and current president Ingegner Romano Volta explained how the Datalogic Group is soon to be facing many important changes, starting with a new organizational structure (outlined below) and a new industrial vision. Having already begun the process of streamlining its organization, Datalogic is now rethinking its market approach, moving from a product-oriented strategy to a customercentric one, or that is, as Ing. Volta explained «a Group fully capable of listening to and comprehending the customer’s requirements and anticipating the needs of the future by developing highly innovative breakthrough solutions, no longer merely acting as a supplier, but as a true and proper trusted advisor». At this point, to facilitate the interchange and allow a deeper knowledge of Datalogic’s four target markets - Retail, Manufacturing, Transportation & Logistics and Healthcare - four Industry Leaders have been created, with the task of leading the corresponding industry, defending the strategy and expected results. An important strategic change also called for by the new post entrusted to dottor.ssa Valentina Volta, already committed to Datalogic as CEO of two of the company’s three divisions and now the new CEO of the entire Datalogic group. Relying on professional experience gained working for a major food industry producer, and “fresh” from achieving her master at the Harvard Business School, Valentina Volta has strongly supported the new strategy in the conviction that a concern’s growth should be encouraged not only from the outside but also and especially from within, from the proactive relationship with the market of a cohesive and motivated team. Offices and responsibilities At the meeting of the Datalogic SpA Board of Directors on December 20, Dott.ssa Valentina Volta (already member of the company Board of Directors) was appointed, as of 1 January 2017, CEO of Datalogic Group with full executive powers, excepting for the areas of “M&A” and “Real Estate”, which remain the exclusive responsibility of the President Ingegner Romano Volta. Dott.ssa Volta has also been designated to head the “Market-Sales & Marketing” sections. Ingegner Pietro Todescato (former CTO of the Datalogic Group and member of the company Board of Directors) has also been entrusted with the responsibility of the function named “Global Product Marketing,” with the goal of analysing and developing the technical and technological inputs received from customers, so that they might contribute to the Group’s process of innovation. This reorganization of powers was deliberated - as part of the project communicated to the market on August 4, 2016 - as the outcome of the process of rationalization of the corporate structure that aims to achieve a customer focussed “go to market” model.

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Cavanna: passione & tecnologia per crescere Positivi tutti gli indicatori, e non solo quelli economici. Ampliato lo stabilimento e assunti nuovi collaboratori per realizzare un mega impianto per il confezionamento di biscotti, da più di 10 milioni di euro, destinato al gruppo Kraft Heinz. Cronaca da un’open house. l giorno difficile era ieri…»: così amava ripetere Mario Cavanna, fondatore dell’azienda di Prato Sesia che dal 15 al 17 dicembre scorso ha celebrato degnamente i traguardi raggiunti con un’open house, tra sacro e profano, tra festeggiamenti “in famiglia” e attenzione ai clienti. Le buone ragioni e le coincidenza (volute) non sono infatti mancate a questa realtà, specializzata in impianti a elevata automazione per confezionare prodotti food e non food in flowpack.

«I

In primis l’inaugurazione della nuova area produttiva di 3.000 mq, che amplia del 21% quella esistente, costruita in appena 6 mesi, con un investimento di 2 milioni di euro. Un impegno reso necessario dalla crescita delle attività industriali, passate dai 39 milioni di euro del 2009 ai 66 milioni del 2016 (quest’ultimo esercizio in crescita del 10% sul 2015), e con una quota export dell’86%. «Il nuovo padiglione ci permetterà di mantenere e sviluppare l’attuale ritmo delle consegne che oggi è arrivato a 70 unità l’anno, fra macchine singole e impianti più complessi» ha precisato Riccardo Cavanna, CEO della società per la parte “Operations, in occasione dell’inaugurazione. Da sottolineare anche l’incremento del numero degli addetti, soprattutto nell’a-

Cavanna: passion & technology spawns growth Positive all indicators, and not only the economic ones, the company having extended their works and taken on new staff to achieve a huge facilities for packaging biscuits, costing more than 10 million euros, for the Kraft Heinz group. Chronicle of an open house. «Yesterday was the difficult day…» as founder of the Prato Sesia based company Mario Cavanna liked to repeat. From 15 to 17 December last the company that bears his name duly celebrated the achievements reached with an open house, between the sacred and the profane, what with celebrations “in the family” and attention to their customers. The good reasons and the coincidences (intended) were in abundance for this concern, specialised in highly automated

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systems for packaging food and non food products in flowpack. First and foremost the inauguration of the new production areas of 3,000 sqm, constituting a 21% increase on the existing area, built in just 6 months, with an investment of 2 million euros. A commitment made necessary by the growth of the industrial activity, that has gone from 39 million euros in 2009 to 66 million in 2016 (the last financial year showing an increase of 10% on the previous one), and with exports

rea progettuale e produttiva, passato lo scorso anno da 247 a 262.

TANTA RICERCA PER L’AUTOMAZIONE… Prova provata di questo trend è stata la presentazione, a 200 operatori del settore che hanno partecipato al Forum tecnologico, di alcune parti del complesso impianto per il confezionamento di biscotti che sarà installato negli stabilimenti di Latina del gruppo Kraft-Heinz: 10 milioni di euro di investimento, che suonano come una conferma dell’eccellenza tecnologica raggiunta da Cavanna. L’impianto ha richiesto 18 mesi di progettazione: tratta 8.000 biscotti/min che, prelevati dai forni, vengono avviati a quattro linee di confezionamento in flow-pack. I pacchetti vengono poi inseriti in cartoni grazie a un’isola robotizzata monoblocco. Gli addetti ai lavori del settore alimentare e farmaceutico hanno potuto visionare, inoltre, anche una quindicina di sistemi in fase di collaudo, a dimostrazione della capacità degli uomini Cavanna di progettare automazioni in grado di realizzare confezioni di forme diverse. «I consuma-

accounting for 86% of output. «The new premises will allow us to keep up and increase the current rhythm of deliveries that today has reached 70 units a year, comprising both stand-alone machines and more complex systems», company CEO Riccardo Cavanna stated in the “Operations” section of the inauguration. Also to be underlined the increase in the number of employed, aboveall in the design engineering and production area, that last year went from 247 to 262.

A LOT OF RESEARCH FOR AUTOMATION… Actual proof of this trend was the presentation, to 200 sector operators that took part at the technological forum, of some of the components of the complex biscuit packaging system that will be installed at the Latina works of the Kraft-Heinz group: 10 million euros of

investment, that further confirm the technological excellence achieved by Cavanna. The system took 18 months to design: it processes 8,000 biscuits a minute that, picked up from the ovens, are sent to four flowpack packaging lines. The packs are then inserted into packing cases thanks to a monoblock robotized island. The assembled food and pharmaceutical sector operators were also able to take a look at some fifteen systems in the testing stage, to demonstrate the capacity of the people at Cavanna to design automation capable of creating different forms of pack. «Consumers change purchasing preferences and habits at the same speed with which they adopt digital devices and their sevices» Cavanna pointed out. « And those that design automatic machines for packaging snacks or pharmaceutical products, spirits and sweets, have to be able to

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[ tori cambiano preferenze e abitudini negli acquisti alla stessa velocità con cui adottano i dispostivi digitali e i loro servizi» ha puntualizzato Cavanna. «E chi progetta impianti automatici per confezionare merendine o farmaci, liquori o caramelle, deve saper costruire macchine capaci di cambiare rapidamente non solo fomati e materiali, ma anche la disposizione interna dei prodotti, il loro numero, nonché il modo di aprire e usare le confezioni». Un esempio è la nuova soluzione Ring, sistema robotizzato e a visione che associa prodotti di forme irregolari prima del confezionamento primario in un unico packaging, gestendo prodotti in arrivo anche casuale e disordinato dai forni di cottura, e riuscendo a manipolarli con delicatezza. Altra innovazione recente della divisione Robotica di Cavanna è Carteasy, sistema robotizzato per il confezionamento secondario e la messa in cartoni di multipack e vaschette in PVC e/o cartoncino; il vantaggio è nella compattezza e nella possibilità di avere un’unica stazione in grado di creare il packaging secondario. Queste e altre soluzioni innovative nascono grazie a un investimento costante medio dell’ultimo periodo in R&D pari al 3,5% del fatturato.

… TANTO SENTIMENTO PER DONNE E UOMINI

La cerimonia di inaugurazione dello stabilimento è stata occasione per riunire collaboratori, fornitori e la comunità valsesiana intorno a una realtà familiare, ma con membri esterni nel CdA a garanzia

build machines capable of rapidly changing not only the format and materials, but also the inner layout of the product, the number of items inserted, as well as the ways of opening and closing the pack». An example is the new Ring solution, a robotized vision system that associates irregular shaped products prior to primary packaging in a single packaging, managing products coming from the baking ovens in scrambled order, and with the appropriate delicacy. Another recent innovation from the Cavanna Robotics division is Carteasy, a robotized system for the secondary packaging and boxing of multipacks and trays in PVC and/or cardboard; the advantage of the system lies in its compactness and the possibility of having a single station capable of creating the secondary packaging. These and other innovatory solutions have come into

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della gestione, radicata nel territorio ma proiettata sui mercati internazionali e che si confronta ad armi pari con multinazionali e grandi aziende europee. È stato il momento in cui ha preso la scena l’anima “femminile” dell’impresa, rappresentata da Alessandra Cavanna, CEO per la parte “Gestione, che in apertura della cerimonia ha voluto ringraziare, prima di tutti, i collaboratori. Ha poi ricordato l’impegno dell’azienda nel campo dell’ambiente, la sicurezza, il sociale e il benessere aziendale. «Noi amiamo questa terra cercando di preservarla al meglio» ha scandito con convinzione. «Abbiamo messo a punto un sistema di risk management che prevede l’analisi dei rischi energetici, l’esclusione di solventi chimici, l’uso di soli detergenti biologici; abbiamo inoltre chiuso il reparto di verniciatura, installato un impianto fotovoltaico sul tetto dello stabilimento e deciso di riorganizzare tutta l’area del verde. Abbiamo puntato molto sulla sicurezza, partendo dal presupposto che tutto scaturisce dalla cultura delle persone. Per questo, tra l’altro, abbiamo installato nell’area di produzione alcuni Safety Point, con video che richiamano l’attenzione sulle corrette pratiche di comportamento». «Tutto questo - ha poi continuato - perché di fondo resta la costante e autentica attenzione al cliente, alla qualità e ai valori, che ci sono stati trasmessi da nostro padre: l’etica, ma anche il rispetto, la responsabilità, la passione, il cuore, la fiducia, l’ordine e la pulizia».

being thanks to a constant average investment in R&D over the latter period standing at 3.5% of the company’s turnover.

… MUCH SENTIMENT FOR THE MEN AND WOMEN INVOLVED

The inauguration ceremony at the works gave the opportunity to gather together staff and co-workers, suppliers and the Valsesia community, with external members in the board of directors to guarantee the management, rooted in the surrounding territory but projected onto international markets, that faces multinationals and large European companies on an equal footing. This has been the moment of the “female” soul of the company, represented by Alessandra Cavanna, CEO of “Administration”, who on opening the ceremony first and foremost thanked the company staff and co-workers. She also

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Non sono mancati neanche i “testimonial”, tutti al femminile. Sul palco sono infatti salite Chiara Rossi, AD del biscottificio Rossi e tre delle sei donne product manager di Cavanna. Ha chiuso l’evento Riccardo che ha ringraziato, all’unisono con la sorella, le maestranze, ricordando come sia stato possibile con il contributo di tanti, arrivare a costruire e a condividere il piano strategico di sviluppo dei prossimi anni, che punta a portare l’azienda a un fatturato di 100 milioni. Senza peraltro tacere, con sincerità, quanto a volte sia stato importante e salutare perdere le proprie sicurezze («un ordine, ad esempio») per ricevere una sferzata a fare sempre meglio. Q

cited the company’s commitment to the environment, safety, mindfulness, the social sphere and company wellbeing. «We love our territory and wish to preserve it at its best» she stated with conviction. «We have fielded a system of risk management that covers the analysis of our energy risk, the exclusion of chemical solvents, the sole use of biological detergents; we have also closed our lacquering section, installed a PV system on the roof of our works, and decided to reorganize our green area. We have focused a lot on safety, starting from the assumption that everything starts off from the preparation and attitude of the individual person. Which is why, among other things, we have installed some safety points in the production area, with videos that draw attention to the correct procedures and behaviour. All this - she went on to say - because behind everything lies the

constant and authentic attention to the customer, to quality and our values, that were handed down to us by our father: ethics, but also respect, responsibility, passion, heart, faith, orderliness and cleanliness». There was also a series of all-women testimonials, with Chiara Rossi CEO of the Rossi biscuit works and three of the six lady product managers at Cavanna took the rostrum. The event was wound up by Riccardo who, along with his sister, thanked the workforce, stating how it had been possible, via the contributions of many, to build and confirm the growth plan for the coming years, that aims at bringing the company to a turnover of 100 million. Without withholding the fact how important and salutary it is to occasionally lose ones own sense of assuredness («regarding an order, for an example») to be encouraged to do even better. Q

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Design e materiali al servizio del food Q Un alto grado di innovazione che, oltre a offrire vantaggi concreti, valorizza l’immagine e l’esperienza del prodotto. Con questa formula, le soluzioni di imballaggio in plastica per il food del Gruppo RPC hanno riscosso grande successo a All4Pack Paris. Tra gli highlights ricordiamo B2nature™ di RPC Bebo, nuovo materiale per capsule di caffè, che assicura una shelf life prolungata grazie a uno speciale multistrato barriera all’ossigeno. Certificato idoneo per il compost industriale, in sole 12 settimane è possibile ottenere un compost con residui minimi della capsula e particolarmente ricco di nutrienti per il terreno, grazie all’apporto della polvere di caffè. All’ottima compostabilità abbina resistenza alle alte pressioni delle macchine da caffè. Vivo l’interesse anche per il nuovo dispenser anti-spreco per

salse, realizzato da RPC Promens e RPC Superfos su richiesta della francese Lesieur: il design ergonomico e maneggevole consente un migliore svuotamento della confezione, riducendo del 16% il residuo di prodotto che rimane sul fondo. Un pack accattivante di RPC Barrier Containers è stato messo a punto per una nuova gamma di piatti pronti esotici di Soulié Restauration: il design, che richiama quello di una pentola Tajine tradizionale, è composto da un contenitore di polipropilene termoformato multistrato, prodotto da RPC Bebo Plastik, e da un coperchio di PP modellato a iniezione da RPC Bramlage, entrambi color terracotta: adatto ad essere servito in tavola, direttamente dal forno. Inoltre, lo strato barriera EVOH fornisce una protezione efficace all’ossigeno, assicurando al prodotto una shelf life di 18 mesi. Il peso leggero garantisce infine massima maneggevolezza.

Pesare e confezionare frutta secca Q Una Ishida iTPS - Integrated Total Packaging System (fornita dall’agente italiano Itech) ha sostituito due linee di confezionamento per la gestione di pinoli, mandorle sgusciate e pelate, nocciole e noci di Madi Ventura (stabilimento di Chieve, CR) con velocità fino a 140 confezioni/min per sacchetti a cuscino da 50 g, 75 g e 100 g. Nello specifico, la iTPS è costituita da una pesatrice a 14 teste Ishida RV e da una confezionatrice per snack Atlas-204, che incorpora un innovativo sistema a duplice ganascia con movimento rotatorio e una tecnologia di controllo superiore che riduce al minimo lo spreco di materia prima e di film e il tempo di fermo per il cambio bobina. I vantaggi chiave del sistema Ishida adottato sulle due linee, secondo Madi Ventura, sono precisione, uniformità del risultato, facilità d’uso e riduzione dei costi, a fronte di una capacità produttiva giornaliera di 88.000 confezioni.

Design and materials at the service of food A high degree of innovation, that as well as offering tangible benefits, enhances the product image and the way it is experienced. This the formula behind the success of the plastic packaging solutions for the food of the RPC Group at All4Pack Paris. Among the highlights we cite B2nature™ by RPC Bebo, the new material for coffee capsules, which ensures an extended shelf life thanks to a special multilayer oxygen barrier. Certified suitable for industrial compost, in just 12 weeks a compost can be obtained with minimum capsule residue and particularly rich in nutrients for the soil, thanks to the contribution of the coffee powder.

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The good compostability combines with excellent resistance to the high pressures of coffee machines. The new anti-waste dispenser for sauces, made by Promens RPC and RPC Superfos at the request of the French company Lesieur also aroused keen interest: the ergonomic and handy design allows a better emptying of the package, reducing the product residue that remains on the bottom by 16%. A captivating RPC Barrier Containers pack has been developed for a new range of exotic dishes prepared by Soulie Restauration: the design, made after the traditional Tajine pot, consists of a thermoformed multilayer polypropylene container, manufactured by RPC Bebo Plastik, and an injection molded PP lid by RPC

Bramlage, both terracotta color: suitable for being served at the table straight from the oven. Furthermore, the EVOH oxygen barrier layer provides an effective protection, ensuring the product a shelf life of 18 months. Lastly, its light weight makes it highly portable.

Weighing and packaging dried fruit and nuts An Ishida iTPS (Integrated Total Packaging System), supplied by the concern’s Italian carrier Itech, has replaced two packaging lines for processing the pine nuts, shelled and peeled almonds, hazelnuts and walnuts of Madi Ventura’s Chieve (CR) facility, operating at a speed of up to 140 packagings/min for 50, 75 and 100 g pillow pouches.

The iTPS is made up of an Ishida RV 14-head weigher and an Atlas-204 snack packaging machine, which incorporates an innovative rotary double clamp system and superior control technology that minimizes wastage of raw material and film as well as machine stops for reel changeover. The key advantages of the Ishida system adopted on the two lines, according to Madi Ventura, are precision, uniform results, ease of use and reduced costs, with a daily output of 88,000 packagings.

Co-extruded barrier films The strength of B-Pack®, in the market since 1994 and one of the main European producers of co-extruded barrier films for medical

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Film coestrusi barriera Q La forza competitiva di B-Pack®, sul mercato dal 1994 e tra i principali produttori europei di film coestrusi barriera per il packaging medicale e alimentare, è quella di considerare il cliente al centro degli obiettivi aziendali. Par-te di B-Pack® Holding con sede nel novarese, l’azienda produce più di 14.000 t di film barriera, in un moderno stabilimento di produzione di oltre 13.000 m2. Realizza un fatturato di oltre 40 milioni di euro di cui oltre il 70% è assorbito dal mercato estero. L’impiego di materiali biodegradabili o provenienti da fonti rinno-vabili pongono B-Pack all’avanguardia nella sostenibilità ambientale. Tutti i film prodotti dall’azienda sono riciclabili al 100%. L’analisi LCA rappresenta un elemento centrale nelle scelte formulative e tecnologiche. L’offerta comprende:

- film barriera per laminazione di PE/EVOH/PE e PP/EVOH/PP, per applicazioni su macchine flow pack verticali e orizzontali e per top di vaschette; - film barriera per laminazione a caldo o con adesivo per supporti; - film barriera top e termoformabili a 7 strati per fondi e coperchi di confezioni alimentari (würstel, salumi, formaggi, pane, verdura cotta) in sottovuoto e MAP; - film barriera sterilizzabili per applicazioni in campo alimentare (cook-in-bag e ci-bi precotti) e medicale; - film richiudibili in PE o PP disponibili con EVOH, nelle versioni antifog e bianco; - film barriera compostabili; - film barriera bio-based.

and food packaging, is the skill to place the customer at the centre of company objectives. Part of B-Pack® Holding, located close to Novara, produces more than 14.000 tons of barrier film, in a modern production plant of more than 13.000 m2 with a turnover of over than 40 million euro, more than 70% of which absorbed by the foreign market. The use of biodegradable materials or materials coming from renewable energies take B-Pack on a state-ofthe-art position talking about environment sustainability: all films produced by the company are 100% recyclable. The LCA is strictly considered in formulation and technical choices. Their offer comprises: - barrier films for lamination of PE/

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EVOH/PE and PP/EVOH/PP, devised for applications on vertical and horizontal flow pack machines and for tray lids; - barrier film for hot lamination or with substrate adhesive; - top barrier film and flexible films suited to thermoforming of 7 layers for food packs bases and covers (würstel sausages, cold cut meats, cheeses, bread, cooked vegetables) in vacuum and MAP; - sterilizable (retortable) barrier films for food applications (cook-in-bag and cooked foods) and medical applications; - reclosable films, realized in PE or PP, available also with EVOH, in antifog or white version; - compostable barrier films; - bio-based barrier films.


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Beverage packaging 4.0 Capsules and containers that are increasingly lightweight but also integrated technologies for transitioning from pellet to container in just one step, as well as automated systems for label application and quality control, and for the forming of primary packaging. These are the solutions Sacmi presented at All4Pack Paris to promote technological excellence and guarantee efficient management of manufacturing processes. Below are just a few examples. Sacmi CPB Link is a highly automated dynamic buffer, the first automated warehouse for capsules and preforms, providing a link between production solutions for capsules and preforms and integrated blowing-filling lines. The result is the first truly complete line for the beverage sector, equipped to meet the natural needs for flexibility on bottling lines, such as frequent downtime for format changes and different sea-sonal production patterns. Process efficiency. The technologies and innovations characteristic of Sacmi’s plant design chain are marked by a quest for efficiency, from solutions for the production of containers and capsules using compression technology, with which Sacmi has set the worldwide standard in productivity, quality and energy effi-ciency, to modular labeling machines designed to combine high productivity with ease of use and guaranteed label quality, thanks to the integration of vision and quality control systems throughout the range. Chechweigher Two functions in a single solution for making the necessary checks in food production and retail: Selecta Integra by Bilanciai Campogalliano checks for correct amount of product and any metal contaminants. Compact and reliable, it can be equipped with various ejection systems depending on product type: air jet, flap ejector, pusher or trap ejector. It is available in stainless steel and niploy aluminium versions. Barrier effect containers. Casone Spa designs and builds EVOH and aluminium containers with barrier effect to protect the product against oxygen and humidity, in addition to preventing its aromas from being dispersed over time. They guarantee a longer shelf life for packaged products.

Perfect vacuum skin packs The entry level Multivac R 105 MF creates MultiFreshTM vacuum skin packs, which envelopes the product like a second skin. The upper film securely wraps the product, with no stretching or alteration to the shape, even in the presence of sharp or hard parts (bones and shells). Products packaged in this way can be displayed standing upright, lying down or even hanging. The film holds the contents in place and completely seals it in, preventing leakage. The solution also carries advantages in terms of shelf life. The Multivac line of machines has been specially developed for this purpose, guaranteeing the perfect interaction between machinery and materials.

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Packaging-Beverage in ottica “4.0” Q Capsule e contenitori sempre più leggeri ma anche tecnologie integrate per passare, one-step, dal granulo al contenitore, fino a sistemi automatizzati per l’applicazione e il controllo qualità dell’etichetta o per la formatura dell’imballaggio primario. Queste le soluzioni Sacmi per il packaging-beverage proposte a All4Pack Paris, che interpretano l’eccellenza tecnologica e assicurano efficienza nella gestione del processo produttivo. Qualche esempio in mostra. Sacmi CPB Link. Buffer dinamico a elevata automazione, è il primo magazzino automatizzato per capsule-preforme, che rappresenta l’anello di congiunzione tra la produzione di capsule/preforme e le linee integrate per il soffiaggio-riempimento. Il risultato è la prima vera linea completa per il mondo beverage, attrezzata per rispondere alle naturali esigenze di flessibilità sull’imbottigliamento, come i frequenti fermi macchina per cambi formato e il diverso andamento stagionale della produzione.

Efficienza di processo. Le tecnologie e le innovazioni che caratterizzano la filiera impiantistica Sacmi sono improntate alla ricerca dell’efficienza. Dalle soluzioni per la produzione di contenitori e capsule con la tecnologia della compressione - che ha fatto scuola in tutto il mondo per i caratteri di produttività, qualità, efficienza energetica - alle etichettatrici modulari, progettate per coniugare altissi-ma produttività con facilità d’uso e garanzia totale sulla qualità dell’etichetta, grazie anche ai sistemi di visione e controllo qualità integrati su tutta la gamma.

CHECKWEIGHER Due funzioni in un’unica soluzione per il controllo necessari sia all’industria del food che alla GDO: Selecta Integra della Bilanciai Campogalliano controlla infatti la corretta quantità di prodotto e rileva i contaminanti metallici. Compatta e affidabile, può essere equipaggiata con vari sistemi di espulsione a seconda del tipo di prodotto: getto d’aria, flap, pistone o trabocchetto. Disponibile in versione acciaio inox e alluminio con trattamento di nichelatura chimica o in versione in acciaio inox.

CONTENITORI EFFETTO BARRIERA. Casone Spa progetta e produce contenitori con effetto barriera sia in EVOH che in alluminio per proteggere il prodotto da ossigeno e umidità, oltre a evitare la dispersione degli aromi nel tempo. Assicurano un prolungamento della shelf life del prodotto confezionato.

Confezioni sottovuoto skin perfette Q La termoformatrice “entry level” Multivac R 105 MF realizza confezioni sottovuoto skin MultiFreshTM, che avvolgono il prodotto come una seconda pelle. Il film superiore avvolge saldamente il prodotto, senza tensioni e senza modificarne la forma, anche in presenza di parti taglienti o dure (ossa o conchiglie). I prodotti così confezionati possono essere esposti in posizione verticale, orizzontale o anche appesi: il film fissa infatti il contenuto della confezione e la saldatura completa della superficie attorno al prodotto, impedendo la fuoriuscita di liquidi. Vantaggiosi anche i tempi di conservazione del prodotto confezionato. Le confezionatrici Multivac sono appositamente sviluppate allo scopo, garantendo la perfetta interazione tra macchina e materiali.


Abbiamo ripensato noi stessi e il nostro modello produttivo, e lo abbiamo fatto partendo dal vostro punto di vista. Gli apprezzamenti ci hanno resi fieri, le critiche ci hanno indicato la strada. Il risultato è la nuova linea di etichettatrici E-way: semplici, versatili, performanti e sorprendentemente meno costose. Semplicemente innovative.

NUOVE ETICHETTATRICI E-WAY DI ETIPACK. PENSATE PER IL FUTURO.

Etichettatrice mod. ENERGY Etipack s.p.a. - via Aquileia 55/61 20092 Cinisello Balsamo (MI) Italy Ph. 0039 02 660621 Fax 0039 02 6174919 www.etipack.it

CALEIDOS-NEXXUS.IT

Abbiamo guardato con i vostri occhi e abbiamo visto E-way.


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SIGILLATRICE VELOCE CON RAFFREDDAMENTO AD ARIA La Super Seal™ Max di Enercon Industries ltd è la capsulatrice di induzione in linea più veloce mai realizzata prima d’ora. Progettata per le applicazioni industriali di imballaggio difficili, fornisce una tenuta affidabile con una finestra operativa molto ampia, in grado di compensare le variazioni di tolleranza di coperchi, rivestimenti e contenitori. Rende possibile applicare il sigillo di alluminio utilizzando tappi standard a vite, child proof, sport cap e tappi erogatori, con diametri variabili dai 20 mm ai 120 mm.

Confezioni saldate con box motion Q La confezionatrice FP 027 di Tecno Pack è una macchina elettronica con bobina dal basso adatta a confezionare prodotti fragili, irregolari o pesanti che hanno bisogno di essere “portati” dal materiale d’incarto. È un modello specifico per il confezionamento in atmosfera modificata grazie all’ermeticità delle confezioni, ottenute con il sistema di saldatura “box motion”. L’impiego combinato di motori e attuatori lineari nella gestione di tale gruppo consente di ottenere confezioni esteticamente curate e prestazioni elevate. La struttura a sbalzo e la facile accessibilità limitano al minimo gli interventi di manutenzione e pulizia.

RAGGI X PER CONFEZIONI DI GRANDI DIMENSIONI Il nuovo sistema di rilevamento Thermo Scientific™ NextGuard™ C500 a raggi X è costruito con un’apertura più ampia del 35% ed è il 50% più alto rispetto agli altri sistemi NextGuard, per facilitare l’ispezione di confezioni più grandi. Con un ampio fascio di raggi X, un rivelatore a forma di arco e la fonte superiore di alimentazione opzionale, il C500 può “vedere” attraverso confezioni di tutti i tipi, molto spesse e dense. Questa capacità maggiore richiede solo un ingombro del 20-30% in più rispetto ai modelli standard. Facile da usare, e affidabile e conveniente.

Termoformatrice Veripack Vkf70 Q La termoformatrice automatica VKF70 di Veripack è progettata per utilizzi intensivi e integrazione in linee di confezionamento di media complessità; esprime le proprie potenzialità anche interagendo con altri elementi (dosatori automatici, bilance multitesta, sistemi di caricamento automatico) e soddisfa le esigenze di confezionamento di una medio-grande azienda di prodotti alimentari (ma anche medicali e di beni di largo consumo). Consente di ottenere confezioni in materiale plastico sia flessibile che rigido, quindi con tagli lineari e perimetrali (sagomati). Ulteriori caratteristiche: struttura in acciaio inox aisi 304, motore brushless e sistema di avanzamento “passo-passo”; trasporto del film plastico con pinze di acciaio inox aisi 304, sistema di sollevamento degli stampi di saldatura e formatura meccanico e pneumatico o elettrico. Controllo degli standard di produzione e del vuoto; tensionamento per il presvolgimento del film plastico con braccio dedicato pneumatico o elettrico.

The Super Seal™ Max induction cap sealer is the fastest in-line cap sealer ever made. Designed for the packaging industry’s toughest applications, it delivers reliable sealing with an impressive operating window that compensates for cap, liner and container tolerance variations. Capable of sealing standard screw, child resistant caps (CRC), sports caps and dispensing closure from 20mm-120mm diameter.

packaging fragile, irregular or heavy products that need to be “carried” by the wrapping material. The model is suitable for modified atmosphere applications thanks to the hermetic seal of its packaging, made possible by box motion sealing. The combined use of motors and linear actuators to manage this group enables creating appealing, high performance packaging. Its cantilevered structure and accessibility reduce maintenance and cleaning requirements to a minimum.

Packaging sealed with box motion

X-rays for large format packaging

The FP 027 packaging machine by Tecno Pack is an electronic machine with bottom-fed reel suitable for

The new Thermo Scientific™ NextGuard™ C500 x-ray detection system is made with a 35% wider and

The fastest air-cooled induction machine

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50% taller tunnel than other NextGuard systems, facilitating inspection of larger packaging formats. With a large x-ray field, a detector arch and an optional top-feed, the C500 can see through all packaging types, including very thick and dense ones. This enhanced capacity requires only 20-30% additional bulk, compared to standard models. The system is also easy to use, reliable and economical.

Veripack Vkf70 thermoformer The VKF70 automatic thermoformer by Veripack is designed for intensive use and integration on mediumdifficulty packaging lines. It expresses its potential by interacting with other elements (automatic dosers,

multihead weighers, automatic loading systems) and meets the packaging requirements of a medium-large food product manufacturer (but also medical products and convenience goods). It enables packaging goods in flexible as well as rigid plastic, with linear and perimeter cuts (dies). Other features: aisi 304 stainless steel frame, brushless motor and step conveyor system; plastic film moved by means of aisi 304 stainless steel clamps, seal mould pick-up system and mechanical and pneumatic or electric forming. Quality assurance and vacuum control; tensioning for pre-winding the plastic film with a dedicated pneumatic or electric arm.

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Soluzioni integrate di robot industriali Delta, scara, antropomorfi e mobile

Continua l’ampliamento dell’offerta Omron di robotica industriale. 49 nuovi modelli all’avanguardia sviluppati da Omron Adept Technologies Inc., DIF TJ BGGJBODBOP BHMJ affermati machine controller della serie NX/NJ e BMla gamma di sensori e componenti per la sicurezza di Omron. Risultato: una gamma di robot facilmente implementabili in tutti gli ambienti produttivi.

Parallel Robot Quattro

L’hardware di controllo, l’architettura software e M BNCJFOUF di sviluppo sono in grado di soddisfare le esigenze attuali e future di semplificazione nella progettazione dei processi, di flessibilità operativa e di manutenzione predittiva. Il lancio di tre famiglie di robot (antropomorfi, Scara e Delta) unitamente alla gamma di robot mobili Lynx aggiunge flessibilità e versatilità alla soluzione Omron. Per le tue applicazioni più innovative, scegli le soluzioni di robotica Omron, scegli il futuro.

Chiamaci subito per un preventivo! : Omron Electronics SpA 02 32681 info.it@eu.omron.com industrial.omron.it

Articulated Robot Viper

SCARA Robot eCobra

Robot Lynx


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M U LT I M A RK E T

Quando si dice che l’unione fa la forza...

Due eccellenze, un’unica realtà Dopo anni di sinergie e attività condivise, NBC Thermoforming Srl e NIADA Professional Packaging Srl si sono fuse a novembre 2016, dando vita a un’unica, solida realtà industriale, capace di presidiare dall’Italia il mercato globale.

BC NIADA Thermoforming: un nuovo brand e un nuovo logo testimoniano la volontà di rinnovamento della famiglia Niada, per competere e stare al passo coi tempi. Primo obiettivo strategico della società sarà quello di rafforzare ulteriormente la presenza tanto sul mercato nazionale quanto all’estero, con un’offerta completa di packaging e un ventaglio di competenze di alto livello. L’operazione ribadisce inoltre il forte legame con il territorio, in controtendenza rispetto alla frequente delocalizzazione in paesi con manodopera a basso costo: da sempre sostenitrice dei valori produttivi nazionali, la famiglia Niada intende infatti continuare a

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garantire ai propri clienti la qualità del prodotto e la reattività nella gestione degli ordini dalla sede storica di Malnate (VA), tenendo fede a un orientamento che negli anni si è dimostrato vincente e che ha consolidato NBC NIADA Thermoforming come una delle migliori aziende di packaging a livello internazionale. “Since 1975”. Da sempre NBC NIADA Thermoforming si occupa infatti di confezionamento in blister conto terzi nelle varie tipologie, cui affianca l’attività di progettazione e produzione di termoformati personalizzati su richiesta, bivalve-sfilabili standard con ben 200 formati in pronta

True to say there’s strength in numbers...

Two excellences, one concern

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After years of synergies and shared activities, in November 2016 NBC Thermoforming Srl and NIADA Professional Packaging Srl merged, resulting in a single, solid industrial reality, capable of presiding over the global market while continuing to be based in Italy. NBC NIADA Thermoforming: a new brand and a new logo reveal the Niada family’s desire for renewal, to compete and keep up with the times. The Company’s first strategic objective is to further strengthen its presence on both the Italian market as well as abroad, offering a full range of packaging items and a broad array of high-level skills. The operation also confirms the company’s strong ties with its local area, in contrast to frequent relocation to countries with cheap labour: a tireless supporter of Italian production values, the Niada family in fact intends to continue to provide its customers with product quality

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and responsiveness in managing orders from its historic Malnate (VA) site. Here they faithful to an inclination that has proven itself to be successful over the years and that has consolidated NBC NIADA Thermoforming as one of the top international packaging companies. “Since 1975”. Indeed since its founding NBC NIADA Thermoforming has always been involved in the various types blister packaging for third parties, combining the design and manufacture of custom thermoformed items on demand, standard removable clamshells with 200 formats ready for delivery, display bases

consegna o, ancora, di basette espositive per i punti vendita, vassoi tecnici industriali per la movimentazione interna e logistica, interni scatola per il settore cosmetico in A-Pet Kristall o floccato... Dedica un’attenzione particolare al settore medicale, per cui progetta e produce valve e contenitori, selezionando materiali di prima scelta certificati e idonei a ogni tipologia di prodotto. Le attività spaziano dunque dalla progettazione alla realizzazione delle attrezzature, degli stampi e dei disegni tecnici, coprendo l’intero processo produttivo grazie a uno staff di lunga esperienza: lo prova la certificazione UNI EN ISO 9001:2008 ottenuta per la qualità e la conformità dei prodotti. Il reparto produttivo è sempre all’avanguardia, grazie agli investimenti costanti in nuovi macchinari, il che consente di raggiungere produttività elevate a fronte di massima qualità. La disponibilità di ampi magazzini permette inoltre lo stoccaggio di tutti i manufatti in quantità tali da assicurare l’evasione ordini con servizio just in time di poche ore. Dalla fabbrica al web. Considerato ormai strumento fondamentale per approcciare nuovi clienti, il sito internet di NBC NIADA Thermoforming ha subito un restyling radicale: dinamico, chiaro e intuitivo, illustra in modo dettagliato tutti i prodotti e i servizi messi in campo. Nella sezione “ricerca formati”, il cliente può cercare in autonomia il blister standard che più si avvicina alle sue esigenze, per poi visionarne direttamente le foto e chiedere campioni gratuiti. Q

for salespoints, industrial technical trays for inhouse material handling and logistics, box insides for the cosmetics sector in A-Pet Kristall or flocked... The company has a particular focus on the medical sector, for which it designs and manufactures valves and containers, selecting prime, certified materials befitting the various product types. Hence its activities range from the design to the construction of equipment, the moulds and technical drawings, covering the entire production process, aided by their highly experienced staff: product quality and conformity is attested by UNI EN ISO 9001: 2008 certification. The production section is as ever leading-edge, thanks to constant investments in new machinery, enabling the attainment of high productivity while guaranteeing the highest quality. The availability of large warehouses also allows the storage of all items in such quantities as to ensure order completion in just a few hours.

From the factory to the web. By now considered a fundamental tool for approaching new customers, the NBC NIADA Thermoforming website has undergone a radical makeover: dynamic, clear and intuitive, it illustrates in detail all the products and services fielded by the company. In the “search for format” section, customers can look for the standard blister closest to their needs, to then directly consult the photos and request free samples. Q MORE INFO

NBC s.r.l. via Guido Rossa, 13 21046 Malnate (VA) Italia Tel. +39 0332 86.36.11 Fax +39 0332 86.36.36 niada@niada.it www.niada.it

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LE MOLLE A GAS DI CT MECA funzionano in compressione e permettono di accompagnare e facilitare lo sforzo necessario per manovrare numerosi sistemi in diversi settori. Interamente in inox, adatte agli ambienti aggressivi, sono di facile montaggio e non necessitano di nessuna manutenzione. La forza resa dalla molla deriva dalla pressione determinata dell’azoto contenuto nel pistone. Due le versioni: preregolata (con quantità predeterminata di azoto) e da regolare con quantità massima di azoto per ottenere la forza desiderata. Temperatura d’utilizzo: da -20° a 80°.

FASCETTE RILEVABILI Le fascette a contenuto metallico serie Serie MCT / Serie MCTS in PPMP proposte da Hellermann Tyton (prodotti per fissaggio, legatura, identificazione, isolamento e protezione cavi) sono studiate per l’utilizzo specifico nell’industria alimentare e farmaceutica. Realizzate mediante una particolare tecnologia, che consente l’inserimento di particelle metalliche, possono essere facilmente individuate tramite metal detector o sistema a raggi X. Ideali per essere impiegate tanto nei cablaggi elettrici quanto nei processi produttivi, oltre a un’elevata resistenza chimica, sono di colore blu per essere individuate facilmente “a vista”, riducendo così il rischio di contaminazioni.

CT MECA’S GAS SPRINGS function in compression and enable guiding and facilitating the exertion necessary in order to maneuver systems in various sectors. Entirely stainless steel, the springs are suited to aggressive environments, are easy to assemble and require no maintenance. The amount of force exerted by the spring is determined by the pressure level of the nitrogen contained in the piston. The springs are available in two versions: preset (amount of nitrogen already fixed) and those requiring calibration by the user. They can be used at a temperature range of between -20° and 80°. DETECTABLE BINDERS Hellermann Tyton (products for fixing products, straps, identification, insulation and cable protection) has developed the new MCT/MCTS series of PPMP metal content ties, specifically designed for the production processes of the food and pharmaceutical industries. Created using special technology that enables incorporating metal particles, they can easily be identified by metal detectors and x-ray systems. They are suitable for use on electrical wiring as well in production processes, feature chemical resistance and are blue in color for easy spotting, further reducing the risk of contamination.

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Much more than simple technology

Cama Group è leader nella fornitura di sistemi d’imballaggio secondario ad alta tecnologia ed investe costantemente in soluzioni innovative, grazie al suo attivo dipartimento di R&D. L’azienda ingegnerizza linee complete applicando il consolidato motto: “Tecnologia con Valore Aggiunto”. www.camagroup.com - commerciale@camagroup.com

Mosca - Russia 24 - 27 Gennaio 2017 Hall FO – Stand FOB57


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Puntare sulla CIJ, rinnovandola Cambio di paradigma nella tecnologia a getto d’inchiostro. Con Ax-Series, Domino Printing Sciences detta nuovi standard nella codifica e nella marcatura delle merci. Obiettivo: soddisfare le esigenze di oggi - e prepararsi a quelle di domani - in materia di codici, tracciabilità a protezione dei marchi, lotta alla contraffazione, ottenendo una stampa dei dati variabili, superiore per qualità e durata. L.G., C.G. er alcune caratteristiche intrinseche (prima fra tutte la capacità di eiettare gocce d’inchiostro a una velocità notevole, a distanza, su un supporto in movimento e su quasi tutte le superfici) la CIJ continua a essere fondamentale per stampare i codici identificativi di un prodotto, senza compromettere le velocità di produzione. Oggi più che mai, inoltre, i costruttori di

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sistemi per la codifica e la marcatura industriale, sono chiamati a un compito decisamente impegnativo sul fronte della tracciabilità, contribuendo in prima battuta a garantire la sicurezza dei consumatori con la stampa di informazioni chiare, univoche e leggibili nel tempo. Proprio da questi presupposti ha preso avvio il processo di ripensamento della tecnologia CIJ da parte di Domino

Wagering on CIJ, renewing the same Paradigm shift in inkjet technology. With the Ax-Series Domino Printing Sciences is setting new standards in the coding and marking of goods. Objective: meet the needs of today - and prepare for those of tomorrow - in terms of codes, traceability and trademark protection, the fight against counterfeiting, achieving variable data printing, while offering superior quality and durability. Due to some intrinsic features (first of all the ability to eject ink droplets at a remarkable speed, at a distance, on a moving support and on almost all types of surfaces) CIJ continues to be crucial to printing product ID codes without compromising production speeds. On top of that, today more than ever encoding and industrial marking system builders are called upon to fulfil a highly demanding task in terms of traceability,

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contributing in the first instance to ensuring consumer safety by printing clear, unambiguous, readable information that lasts in time. Domino Printing Sciences’ process of rethinking CIJ technology started from these very assumptions. In early November the company announced the results of their extensive R&D phase, that has resulted in the almost complete redesign of its continuous inkjet printers.

LA BELING & CO DING

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Distributore esclusivo in Italia dei prodotti Domino Printing Sciences, anche Nimax, con i suoi 15 consulenti della codifica e marcatura e i 28 tecnici commerciali, propone al mercato nazionale Ax-Series, la nuova gamma di stampanti a getto d’inchiostro continuo. Exclusive distributor in Italy of Domino Printing Sciences products Nimax, with its 15 coding and marking consultants and 28 sales engineers, proposes the new Ax-Series range of continuous inkjet printers to the Italian market.

Printing Sciences che, a inizio novembre, ha annunciato i risultati della lunga fase di ricerca & sviluppo, sfociata nella quasi integrale riprogettazione delle proprie stampanti a getto d’inchiostro continuo. A sottolineare una sinergia, ormai consolidata, con il mondo accademico e della ricerca scientifica, la nuova Ax Series è stata presentata in anteprima

To emphasize a well-established synergy with academic and scientific research, the new Ax Series was premiered during an international event organized by Domino, on October 17, in the prestigious Cambridge University Maxwell Center, a center of excellence for physics and technological applied research studies, with which the company worked to develop the project. Reaffirming with conviction its focus on CIJ technology, the top management of the British company described the features that make the new Ax -Series unique and innovative.

A SYSTEM DIFFERENT IN ALMOST EVERYTHING

«To define and optimize the performance of the Ax-Series - explained Rachel Hurst (Group Operations Director at Domino for ten years, in charge of research and development, product marketing and

management information systems) - we launched a direct dialogue with our customers, active in all industry sectors, as well as leveraging on our traditional skills in inkjet printing. The result is a system that today responds to the most stringent market demands in terms of quality, productivity and operating costs». In practice Ax-Series can be called a turning point for Domino: Starting from the holistic approach to the design of the entire product (to maximize productivity, usability and reliability even in harsh environments), innovations involve the head and inks as well as the software platform and that of the electronic components. «Looking back on the fundamentals of this technology - Paul Doody, Marketing Director of Domino Printing Sciences declared - we wanted to give customers tangible benefits, changing the

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L AB E LI N G & CODI NG

] del progetto. Ribadendo con convinzione il focus sulla tecnologia CIJ, i vertici della società inglese hanno descritto le caratteristiche che rendono la nuova Ax -Series unica e innovativa.

UN SISTEMA DIVERSO, QUASI IN TUTTO

nel corso di un evento internazionale organizzato da Domino, il 17 ottobre scorso, all’interno del prestigioso Maxwell Center dell’Università di Cambridge, polo di eccellenza per gli studi di Fisica e ricerca tecnologica applicata con cui l’azienda ha collaborato per lo sviluppo

«Per definire e ottimizzare le prestazioni della Ax-Series - ha spieg a t o R a c h e l H u r s t ( G ro u p Operations Director in Domino da dieci anni, responsabile della Ricerca e sviluppo, del Marketing di prodotto e dei Sistemi informativi di gestione) - abbiamo avviato un confronto diretto con i nostri clienti, attivi in tutti i settori industriali, oltre a far leva sulle nostre tradizionali competenze in fatto di stampa a getto d’inchiostro. Il risultato è un sistema che risponde oggi alle esigenze di mercato più spinte, in termini di qualità, produttività e costi di gestione». In pratica, Ax-Series può essere defini-

Domino Design Integrazione, connessione, ergonomia, usabilità, resistenza. Sono questi i concetti chiave che orientano oggi l’approccio alla progettazione Domino che segna un cambiamento di passo nella creazioni di sistemi CIJ, garantendo stampanti ad alte prestazioni, facili da usare, solide e affidabili anche alle condizioni più estreme, nonché, il più possibile “service-free”. Uno dei principali task progettuali della gamma Ax è la drastica riduzione degli interventi di manutenzione, che possono essere eseguiti direttamente dall’operatore, in modo semplice, veloce e senza attrezzi. Per quanto riguarda i consumables, il “Service Free ITM” può essere sostituito senza la necessità di strumenti o competenze specifiche, consentendo un significativo abbattimento di costi e tempi di gestione. Per facilitare la manutenzione, i materiali di consumo sono codificati per colore e, dunque, riconoscibili in modo immediato e intuitivo. Altro obiettivo primario del Domino Design è assicurare continuità alla produzione e una disponibilità di linea ottimale. Allo scopo di prevenire le interruzioni, il monitorag-

perception of inkjet printing, that has remained unchanged for all to long and that continues to show great potential». I-Pulse: perfect integration of head and inks. Domino has developed a new print head which, thanks to a unique frequency-matched drop generator, controls individual ink drop formation. The I-Pulse delivers significant advances

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gio automatico costante, grazie a un modulo specifico di gestione qualità (QMM), controlla le condizioni dell’inchiostro assicurandone la piena compatibilità con le testine i-Pulse, e informando prontamente l’operatore qualora sia necessario cambiare il modulo filtro (ITM), un’impostazione o un Service Free i-Tech. In questo modo, non solo diminuisce il numero di interventi con un netto miglioramento dei livelli di OEE, ma anche il consumo di inchiostro risulta ottimizzato. La tecnologia Clean-Fill adottata rende possibile prevenire il rischio di perdite e risparmiare materia prima. Inoltre, il sistema in tre fasi per il recupero

in droplet accuracy, placement and ink usage for reliable, high-speed and consistent code quality. Multiple lines of data can be generated at the fastest print speeds, without compromising overall equipment efficiency. The highest-quality codes are optimized for MRC (Machine Readable Codes) and OCR (Optical Character Recognition) systems.

ta una svolta epocale per Domino: a partire dall’approccio olistico alla progettazione dell’intero prodotto (per massimizzarne la produttività, la facilità d’uso e l’affidabilità anche in ambienti difficili), le innovazioni coinvolgono la testina e gli inchiostri nonché la piattaforma software e quella della componentistica elettronica. «Ripensando gli elementi fondamentali di questa tecnologia - ha dichiarato Paul Doody, Marketing Director di Domino Printing Sciences - abbiamo voluto garantire ai clienti benefici tangibili, modificando la percezione della stampa a getto d’inchiostro, per troppo tempo rimasta uguale a se stessa e che, invece, continua ad avere ottime potenzialità». I-Pulse: integrazione perfetta di testa e inchiostri. Domino ha sviluppato una nuova testina che, grazie a un generatore di gocce a frequenze combi-

dei solventi con controllo attivo delle canalette riduce il consumo di solventi. Il packaging design stesso dei consumables è stato ripensato in un’ottica di sostenibilità: il minor impiego di plastica e ingombri più razionali garantiscono infatti sicuri vantaggi logistici ed economici. Dal punto di vista costruttivo, la nuova serie è ideale per gli ambienti di confezionamento industriale più difficili. Ax350i e Ax550i sono infatti dotate di un contenitore per i componenti elettronici a tenuta stagna IP66 e di un sistema di raffreddamento ad aria innovativo, che li rende idonei alle operazioni di lavaggio più aggressive, garantendo massima resistenza a vapore e contaminanti. Ax550i può essere addirittura fornita in un cabinet in acciaio marino inossidabile, ideale per ambienti industriali proibitivi. Ogni cabinet è progettato per ridurre l’accumulo di calore ed estendere così la durata dei componenti.

Domino Design Integration, access, ergonomics, usability, resistance. These are the key concepts that today guide Domino’s design engineering approach, that marks a change of pace in the creations of CIJ systems, ensuring user-friendly high-performance printers,

The robust nozzle-sealed print head design allows its use in the toughest production environments, eliminating unplanned stops, significantly cutting downtime and minimising cleaning, even when using pigmented inks. The ability to reduce ink build-up minimises the need for wash solvents, increasing the system’s environmental sustainability as well as cost effectiveness.

A new range of reliable, highperformance inks, intended for a wide range of CIJ applications, has been specifically designed for the i-Pulse print head. For more complex applications, such as the retort processes (in which the inks applied on the flexible packaging must ensure resistance to extreme temperatures even if subjected to heat treatment for hygienic purposes), the

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nate, controlla la formazione di ogni singola goccia d’inchiostro. Con I-Pulse, migliorano notevolmente la precisione, il posizionamento, il consumo di inchiostro e la qualità di stampa

dal punto di vista della leggibilità, dell’uniformità e della risoluzione. È inoltre possibile generare righe multiple di dati alla velocità massima di stampa, senza rinunciare all’efficienza totale

robust and reliable even in the most extreme conditions and, as much as possible, “service-free”. One of the main tasks of the Ax range is the drastic reduction of maintenance operations, which can be easily and speedily carried directly by the operator without the use of tools.

printing on frozen foods packaging or on returnable glass bottle processes, dedicated inks have been devised, notably fast-drying, ketone free inks for flexible food packaging applications. The i-Pulse inks have been designed and manufactured in compliance with international GMP standards as well as for FCM (food contact material) applications.

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dell’impianto. I codici di qualità più elevata sono ottimizzati per i sistemi MRC (leggibili dalle macchine) e OCR (riconoscimento ottico dei caratteri). La robusta struttura della testina a ugelli sigillati ne consente l’impiego in condizioni di produzione estreme, eliminando le interruzioni accidentali e riducendo al minimo sia i tempi di fermo macchina che le esigenze di pulizia, anche in presenza di inchiostri pigmentati. La sua conformazione garantisce minori accumuli di inchiostro, riducendo perciò l’uso di solventi di lavaggio, a tutto vantaggio della sostenibilità ambientale oltre che del risparmio economico. Per la testina di stampa i-Pulse è stata sviluppata ad hoc una nuova linea di inchiostri affidabili e ad alte prestazioni, destinati a un ampio ventaglio di applicazioni CIJ. Per quelle più complesse, come i processi di retort (in cui gli inchiostri applicati sugli imballaggi flessibili devono

As for the consumables, the “ITM Free Service” can be replaced without the need for tools or special skills, allowing a significant reduction in costs and handling time. To facilitate maintenance, consumables are color coded and therefore immediately and intuitively recognizable. Another primary Domino Design objective is to ensure continuity of production and optimal line availability.

I-Techx: the new electronics and software platform. Flexible, easy to use and high performance, the new platform, integrated on all new Domino machines, is designed to optimize customers’ return on investment, while taking ergonomics and usability to new levels. Designed from the ground up to be Industry 4.0 ready, the Ax-Series not only

END O F LINE & HA NDLING

In order to prevent interruptions, the constant selfmonitoring, through a specific quality management module (QMM), checks the conditions of the ink, ensuring its full compatibility with i-Pulse heads, while promptly informing the operator should the filter module (ITM), a setting or a Service Free i-Tech need changing. Thus not only has the number of operator interventions substantially reduced, with a net improvement in OEE levels, but ink consumption has also been optimized. The Clean-Fill technology eliminates risk of spillage. The three-stage solvent recovery system with active gutter control minimises solvent consumption. The consumables packaging has also been revamped in terms of sustainability: the reduced use of plastic and more rational dimensions ensure logistical as well as economic advantages. In terms of construction, the new series is ideal for the toughest industrial packaging environments. Ax350i Ax550i are in fact equipped with a IP66 sealed electronics enclosure and a unique plenum air cooling system, which makes them suitable for the most aggressive washdown operations, guaranteeing maximum protection against steam and contaminants. Ax550i can even be supplied in a marine-grade stainless steel cabinet for the harshest production environments. Each cabinet has been thermally engineered to reduce heat build-up, thus extending component lifespan.

integrates into existing production lines but supports a variety of standard factory automation communication protocols such as PACK-ML and OPC-UA. Meanwhile, the high-speed electronics enable serialisation and other unique item coding applications on the fastest production lines. Using the most modern expertise in User Experience (UX), many of the design

efforts were focused on the development of a new accessible and intuitive user interface, which achieves a degree of usability comparable to that of the most popular mobile devices, tablets and smartphones. Through use of the latest user experience (UX) development techniques the redesigned user interfaces are intuitive to use and include

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E N D O F LI N E & HA NDL I NG

language and character options that enable operators to customise the touchscreen format and ensure easy operation is maintained, achieving System Usability Scores that are comparable to tablets and smartphones. The touchscreen interface includes various easily-selectable options to customize the display format and simplify its use according to required specifications (including language). A new feature available is the connection to the Domino Cloud, launched together with Ax-Series, which provides customers with a powerful remote diagnostic monitoring and reporting capability. The system monitoring is automated thanks to a series of integrated sensors, enabling a proactive and predictive diagnostics as well as remote service support via the Internet of Things (IoT) and the connection to the cloud. Q

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garantire resistenza a temperature estreme anche se sottoposti a trattamento termico per finalità igieniche), la stampa su confezioni per alimenti surgelati o su bottiglie di vetro riutilizzabili, sono stati realizzati inchiostri dedicati; tra gli altri, ricordiamo quelli a rapida essiccazione, privi di chetoni e destinati al packaging flessibile alimentare. Gli inchiostri i-Pulse sono progettati e realizzati nel rispetto delle norme internazionali GMP oltre che degli standard FCM per applicazioni di materiali a contatto con gli alimenti. I-Techx: nuova piattaforma software e per la componentistica elettronica. Flessibile, easy to use e ad alte prestazioni, la nuova piattaforma integrata su tutte le nuove macchine Domino è studiata per ottimizzare la redditività del

capitale investito dai clienti, aprendo la strada a nuovi livelli di ergonomia e praticità d’uso. Perfettamente in linea con gli standard dell’Industria 4.0, la piattaforma I-Techx consente di integrare Ax-Series su linee di produzione preesistenti ed è compatibile con una serie di protocolli standard di comunicazione per l’automazione industriale, come il PACK-ML e l’OPC-UA. Grazie a componenti elettronici ad alta velocità, permette sia la serializzazione che l’applicazioni di codifica univoca degli articoli sulle linee di produzione più veloci. Avvalendosi delle più moderne competenze in materia di User Experience (UX), molti degli sforzi progettuali si sono concentrati nella messa a punto di una nuova interfaccia utente accessibile e intuitiva, che raggiunge un grado di usabilità paragonabile a quello dei più diffusi mobile devices, tablet e smartphone. L’interfaccia touchscreen comprende varie opzioni facilmente selezionabili dall’operatore, per personalizzare il formato del display e semplificarne l’utilizzo in base alle specifiche esigenze (tra cui la lingua). Una nuova funzione disponibile è la connessione al cloud di Domino, lanciato insieme ad Ax-Series, che fornisce al cliente un potente strumento di diagnostica, monitoraggio remoto e reportistica. Grazie a una serie di sensori integrati, il monitoraggio del sistema viene automatizzato, consentendo una diagnostica proattiva e predittiva oltre all’assistenza remota attraverso l’Internet degli oggetti (IoT) e la connessione al cloud. Q

SMARTER PRODUCT USABILITY

SENSORE DI CONTRASTO CON LA MASSIMA STABILITÀ DEL PUNTO DI COMMUTAZIONE! IL NUOVO KRT 18B Sensore compatto e facile da usare che imposta autonomamente la soglia di commutazione ottimale e la regola continuamente al variare delle condizioni operative.

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L AB E LI N G & CODI NG

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Applicazione a spirale con pistola applicatrice SX Spiral application with SX applicator gun

Applicazione di adesivo per etichettatura avvolgente Il sistema hotmelt a ugello LabelStar M di Robatech, alternativo al classico sistema a rullo per applicare su barattoli e bottiglie etichette di carta pretagliate da magazzino, contribuisce a personalizzare l’etichettatrice Modular Top di P.E. Labellers SpA. ell’autunno del 2015, la P.E. Labellers SpA di Porto Mantovano (sviluppo e produzione di etichettatrici di alta qualità) è stata chiamata a soddisfare le richieste di un cliente nordamericano, produttore e fornitore di frutta secca, che chiedeva una soluzione di etichettatura personalizzata, basata sulla macchina Modular Top. Il cliente voleva un sistema di etichettatura spray, in alternativa al classico sistema a rullo per l’applicazione di etichette di carta pre-tagliate sulle confezioni di vendita. Allo stesso tempo, chiedeva una macchina con cambio formato più flessibile, riduzione di co-

N IN BREVE P.E. Labellers SpA (Porto Mantovano, MN) è specializzata nello sviluppo e nella produzione di etichettatrici di alta qualità. Fondata nel 1974, oltre a regolari nuovi sviluppi, mette in campo un portafoglio tecnico ampio e di valore: etichettatura con colla a freddo, etichettatura in autoadesivo, etichettatura hotmelt, a rullo e sistemi di etichettatura combinati. I fondatori e attuali proprietari Bruno Negri e Mario Ballarotti sono orgogliosi di aver consegnato in circa 40 anni più di 10.000 etichettatrici rotative ed etichettatrici lineari. Con un fatturato annuo di circa 60 milioni di Euro e una quota di esportazione del 95%, l’azienda attiva a livello mondiale è tra i leader internazionali di settore. IN BRIEF P.E. Labellers SpA (Porto Mantovano, MN) specializes in the development and production of high-quality labeling machines. Founded in 1974, in addition to regular new developments, the company fields a broad, high-value technical portfolio: cold glue-, pressure sensitive-, hotmelt and roller labeling plus combined labeling systems. The founders and current owners Bruno Negri and Mario Ballarotti are proud to have, over the last forty years, delivered more than 10,000 rotary and linear labeling machines. With annual sales of about 60 million euros and an export quota of 95%, the company, that operates worldwide, is among the international leaders in the sector.

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sti e tempi di manutenzione e risparmio di adesivo, oltre alle garanzie fondamentali circa la sicurezza del processo e la piena conformità ai requisiti d’igiene dell’industria alimentare. I buoni frutti della collaborazione. Gli ingegneri della P.E. Labellers hanno deciso di rispondere alle impegnative richieste del cliente affidandosi al sistema LabelStar M di Robatech, produttore svizzero di sistemi industriali di applicazione adesivo, da tempo partner privilegiato del costruttore italiano di impianti di etichettatura. «La nostra collaborazione è nata quando, nel 2009, abbiamo integrato per la prima volta il modulo LabelStar M di Robatech nella nuova serie di etichettatrici Adhesleeve, per etichette autoadesive roll-fed senza liner per l’applicazione di etichette avvolgenti preadesivizzate. Già allora si trattava di soddisfare la richiesta di un cliente per una lavorazione flessibile di etichette pre-tagliate e di classiche etichette roll-fed» racconta Roberto Lorenzi, Responsabile di produzione alla P.E.

Application of adhesive for wrap-around labeling The Robatech LabelStar M hotmelt nozzle system, alternative to the classic roller system for applying pre-cut paper label stock on cans and bottles, helps customize the P.E. Labellers SpA Modular Top labeler. In the autumn of 2015 P.E. Labellers SpA of Porto Mantovano was called upon to meet the demands of a North American customer, producer and supplier of dried fruit, who called for a custom labeling solution based on the Modular Top labeller. The customer wanted a spray labeling system, in alternative to the

classic roller system, for the application of pre-cut paper labels on the sales packaging. At the same time the customer required a machine with a more flexible format change, reduction of costs and maintenance time and cost saving of adhesive, in addition to the basic guarantees regarding the safety of

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Fusore Concept Diamond Concept Diamond melter

Incollaggio finale con testa di spalmatura ETV Final gluing with ETV coating head

Labellers SpA. «E da allora, sulla serie Adhesleeve vengono utilizzati diversi moduli di Robatech così come abbiamo potuto integrare senza problemi il software RobaVis» ricorda soddisfatto Davide Morten, Sales e Marketing Director di Robatech Italia e Regional Sales Director di Robatech HQ. I requisiti soddisfatti. Anche per la Modular Top, Robatech ha potuto proporre una soluzione convincente e ottimale dal punto di vista tecnico, integrando LabelStar M con il fusore con serbatoio per adesivi termoplastici Concept Diamond e il software RobaVis. Il progetto prevede un’altezza massima delle etichette di 140 mm. Con queste specifiche, la macchina consente la lavorazione di etichette di misure diverse, in quanto la pistola applicatrice a spirale SX 8 EL/F/NV/SP ha cinque elementi di spruzzo (pick-up gluing). L’end gluing viene eseguito con la testa di spalmatura ETV 140.

the process and full compliance with food industry hygiene requirements. The good results of collaboration. The P.E. Labellers design engineers decided to meet the demanding customer requirements by relying on the LabelStar M system designed by Robatech, the Swiss manufacturer of industrial adhesive application systems for some time now the partner preferred by the Italian labeling system manufacturer. «We started working together with Robatech when in 2009 we for the first time integrated the Robatech LabelStar M in the new series of Adhesleeve labeling machines for roll-fed self-

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adhesive labels without liner for applying preglued wrap-around labels. Even then it was to fulfil the request of a customer for a flexible machining of pre-cut labels and classic roll-fed labels», Roberto Lorenzi, production manager at PE Labellers SpA explained. «And since then, the Adhesleeve series uses different Robatech modules the same way as we were able to seamlessly integrate the RobaVis software» recalls David Morten, Sales and Marketing Director of Robatech Italia and regional sales director at Robatech HQ. Requirements satisfied. Also for Modular Top, Robatech has been able to


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Etichette incollate in modo pulito con il LabelStar M di Robatech Cleanly glued labels using the Robatech LabelStar M

Etichettare ed applicare sigilli di garanzia

CARATTERISTICHE TECNICHE DI LABELSTAR M Il sistema hotmelt a ugello LabelStar M di Robatech è un sistema completo per l’etichettatura avvolgente di bottiglie, barattoli e altri contenitori cilindrici. È formato da un fusore con programmatore integrato, una pistola a spirale per l’incollaggio iniziale, una testa di spalmatura con filtro integrato per l’incollaggio finale dell‘etichetta e un sistema di supporti. Questo sistema consente di misurare e controllare accuratamente la quantità di adesivo da applicare, come dimostra l’esempio di P.E. Labellers SpA, riducendone notevomente il consumo rispetto all’applicazione a rullo. Inoltre, l’adesivo è protetto dall’aria ambientale e da contaminazioni, riducendo così le esigenze di manutenzione e aumentando la sicurezza. Non vengono emessi vapori nocivi e i costi di pulizia sono notevolmente ridotti. Il funzionale sistema di supporti permette all’operatore di regolare facilmente la posizione delle pistole senza attrezzi. Il cambio semplice, sicuro e rapido di formato sia dei contenitori sia delle etichette permette quindi un impiego flessibile, dal quale oggi non si può prescindere in un sistema a ugello chiuso senza circolazione. A seconda dell’adesivo, della viscosità, della temperatura e della qualità dell’aria, il sistema hotmelt a ugello LabelStar M raggiunge una velocità massima di 72.000 bottiglie l’ora. L’integrazione semplice del LabelStar M nella macchina principale per un controllo centralizzato dell’intera linea di produzione si ottiene grazie allo sha-

reware RobaVis Host sviluppato specificamente per questo scopo.

In pratica, l’impianto così personalizzato può etichettare circa 14.500 confezioni/ ora, con un risparmio di adesivo dal 30% al 50% rispetto alla soluzione originaria con rullo. Una velocità di produzione così alta ha superato addirittura le richieste del cliente. La sicurezza dell’operatore e l’ottimizzazione energetica della produzione sono

raggiunte grazie alla protezione da contatto ConnectorCover, che copre i raccordi tra dispositivo e tubo termoregolato e, rispettivamente, tra tubo termoregolato e pistola applicatrice. La fornitura Robatech comprende inoltre un trasformatore per l’alimentazione dalla rete elettrica, per garantire la funzionalità in diversi paesi. Q

propose a compelling and optimal solution from a technical point of view, integrating the LabelStar M. with the Concept Diamond thermoplastic adhesives fuser tank and RobaVis software. The project allows for a maximum label height of 140 mm. With these specifications, labels of different sizes can be machined, in that the spiral SX 8 EL/F/NV/SP applicator gun has five spray elements for pickup gluing. The end gluing is performed with the ETV 140 coating head. In practice, customised in this way the system can label 14,500 packs/hour,

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TECHNICAL CHARACTERISTICS OF LABELSTAR M The Robatech LabelStar M hotmelt nozzle system is a complete system for the wraparound labeling of bottles, cans and other cylindrical containers. It is formed by a fuser unit with integrated programmer, a spiral gun for the initial gluing, a coating head with integrated filter for final gluing of the label and a substrate system. This system enables the measuring and the accurate control of the amount of adhesive to be applied, as the EP Labellers SpA example shows, notably reducing consumption compared to roller application. In addition the adhesive is protected from ambient air contamination, thus reducing the need for maintenance and increasing general safety. No harmful vapors are emitted and cleaning costs are significantly reduced. The functional support system allows the operator to easily adjust the position of the guns without tools. The simple, safe and speedy container as well as label format change enables a flexible use, today an essential requirement in closed nozzle systems without circulation. Depending on the adhesive, its viscosity, air temperature and quality, the LabelStar M hotmelt nozzle system can achieve a maximum speed of 72,000 bottles per hour. The simple integration of the LabelStar M into the main machine for a centralized control of the entire production line is obtained thanks to the RobaVis Host shareware developed specifically for this purpose.

saving from 30% to 50% of adhesive compared to the original solution with roller. A high rate of production that even exceeds the customer’s demands. Operator safety and energy optimization of production are achieved thanks to the ConnectorCover anti contact protection, that covers the connections between the device and temperature-controlled tube and those between temperaturecontrolled tube and applicator gun. Robatech also provides a transformer for the mains power supply to ensure full functionality in different countries. Q

Q Tra le molte soluzioni per l’identificazione e la tracciabilità dei prodotti, Altech propone un sistema della serie ALline in grado di etichettare vasetti e bottiglie di forma diversa (bottiglie tonde, rettangolari, vasetti cilindrici ed esagonali con etichette di corpo avvolgenti…), apponendo sul tappo un sigillo anti-violo L’impianto è dotato di un particolare sistema di orientamento delle bottiglie, che vengono ruotate assicurando il corretto allineamento del sigillo con l’etichetta di corpo, senza essere fermate. Per adattare l’applicazione a contenitori di diverso diametro, il sistema può essere programmato, gestendo così varie combinazioni di prodotto/etichetta. La macchina include inoltre la marcatura a caldo delle etichette, per identificare e tracciare i lotti di produzione. Ricordiamo, inoltre, che con l’obiettivo di ampliare la propria cerchia di contatti e possibili nuovi clienti Oltreoceano, dal 6 al 9 novembre 2016, Altech ha messo in mostra con successo le proprie soluzioni alla 60esima edizione del Pack Expo di Chicago (oltre 46 mila visitatori, 2512 espositori distribuiti su un area di 116 mila metri quadrati nel polo fieristico McCormick Place). Qui Altech ha accolto al proprio stand numerosi visitatori, provenienti da India, Centro America, Canada e, naturalmente Stati Uniti.

Labeling and applying tamper-proof seals Among its numerous solutions for labelling and product identification and traceability, Altech presents a system from the ALline series that can label jars and bottles with rather different shapes (round and rectangular bottles as well as cylindrical and hexagonal jars with wraparound body labels) and apply tamperproof seals on the caps. This unit sets itself apart for its peculiar bottle orientation system that rotates the bottles without stopping them, in order to ensure the correct alignment of the seal on the body label. As the bottle diameter may vary, the system can be set in order to manage various combinations of product labels. The machine is also equipped with a hot printing unit for marking the labels with production batches for identification and tracking purposes. In order to broaden its lead/prospect base on the wide US market and beyond, we remind that Altech brought its solutions to the Chicago Pack Expo 60th edition (over 46,000 visitors, 2.512 exhibitors spread over 116,000 square meters on the McCormick Place show floor). Throughout the show, Altech welcomed numerous visitors and secured new leads from Asia, Central and South America, Canada and naturally the US.

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Affidarsi a una realtà leader nel settore, partner capace di offrire le migliori soluzioni di imballaggio grazie a una consulenza attenta e mirata. Ottimizzare la distribuzione aziendale attraverso prodotti cuciti su misura, sviluppati con professionalità e passione da oltre settant’anni. Dotarsi di Big Bag, strumenti ideali per ogni materiale, in grado di garantire sicurezza e protezione in tutte le fasi di stoccaggio e trasporto. Essere Minini: spazio ai contenuti, giusto in forma. P

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Il robot adatto a una pallettizzazione snella

Robot a fine linea: obiettivo efficienza Per lo stabilimento in Giamaica di una nota multinazionale italiana del beverage, Skilled Group (marchio a cui fa capo la veneta Euroimpianti Spa) ha realizzato un impianto di pallettizzazione, automatizzato con robot Comau: una soluzione che ha consentito di razionalizzare e aumentare l’efficienza dei processi produttivi. umentare la produttività di fine linea con un impianto di pallettizzazione progettato e costruito ad hoc per una nota multinazionale italiana attiva nel settore beverage. È questo l’obiettivo raggiunto con successo da Skilled Group di Schio (VI), grazie all’impiego di robot antropomorfi Comau, che hanno reso possibile la completa automatizzazione delle linee di pallettizzazione presenti in uno stabilimento del cliente in Giamaica. Come spiega Patrizio Trecco, direttore tecnico e socio titolare della Euroimpianti Spa a capo del Gruppo Skilled: «L’impianto di pallettizzazione che abbiamo realizzato ha permesso di smistare e posizionare in modo completamente automatico, su uno o più pallet, diverse ti-

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pologie di scatole contenenti rum e svariate altre bevande. Il processo di lavoro, organizzato su cinque diverse linee di pallettizzazione, ha previsto l’impiego di quattro robot Comau PAL 180, a cui sono state affidate tutte le operazioni di fine linea necessarie a prelevare e posizionare i prodotti scelti sui pallet, prima di venire imballati e inviati ai magazzini per lo stoccaggio, con lo scopo di aumentare e a razionalizzare la produttività dello stabilimento».

Il processo di lavoro è semplice: ogni robot Comau PAL 180, posizionato a fine linea, smista in modo accurato scatole contenenti rum e bevande di diversa forma e misura. A seconda della tipologia di prodotto la merce viene posizionata con grande precisione dal robot su un pallet; i robot Comau impiegano pinze speciali che non solo bloccano lateralmente le scatole, ma le sostengono anche da sotto con un’apposita struttura a pettine, così che non possano mai scivolare durante l’operazione di movimentazione eseguita dal braccio robotizzato. I robot Comau PAL 180 - 3.1 sono antropomorfi, veloci e robusti, progettati nello specifico per la pallettizzazione, la manipolazione e per eseguire operazioni ad alta velocità. Si tratta di robot a 4 assi, innovativi e con prestazioni sorprendenti: hanno capacità di carico massima al polso di 180 kg e possono supportare un carico aggiuntivo sull’avambraccio da 25 kg. Lo sbraccio orizzontale massimo è di 3.100 mm e garantisce una ripetibilità di 0.10 mm; può essere fissato a pavimento o a soffitto, per consentire operazioni più agevoli a seconda dello spazio di lavoro a disposizione. La meccanica di questa serie Comau, equipaggiata con tool dedicati (progettati e costruiti da Skilled Group) si integra in modo specifico con la soluzione realizzata il produttore di bevande. «Da molti anni collaboriamo con Comau - sottolinea Patrizio Trecco, direttore tecnico e socio titolare della Euroimpianti Spa a capo del Gruppo Skilled - che ci fornisce la meccanica dei robot per sviluppare applicazioni integrate su misura per i nostri clienti, attivi in diversi settori industriali, dall’alimentare all’automotive, dal comparto chimico al farmaceutico. I robot integrati Skilled sono, a tutti gli effetti, ideali per operazioni di pallettizzazione nel beverage: programmati per lavorare in accelerazione e decelerazione controllata per una precisa e perfetta movimentazione, riducono al minimo il danno potenziale ai prodotti che devono essere pallettizzati a fine linea. Una particolarità, questa, che ne fanno un’opzione eccellente laddove sia richiesta una particolare attenzione nella movimentazione dei carichi».

PALLETIZZAZIONE ROBOTIZZATA: ALTA

PRODUTTIVITÀ E PROCESSI PIÙ RAZIONALI

L’azienda cliente aveva la necessità di migliorare la capacità operativa dei processi di fine linea di un impianto di produ-

End of line robots. Objective: efficiency For a Jamaican facility of an Italian beverage multinational, Skilled Group (part of Veneto-based Euroimpianti Spa) has implemented a palletization system that is automated with Comau robots, a solution which has enabled rationalizing and enhancing the efficiency of production processes. In order to enhance end of line productivity with a palletization system specially designed for a well-known Italian multinational operating in the beverage industry, Skilled Group of Schio (VI) made use of Comau anthropomorphic robots, enabling it to completely automate the existing palletization lines at the customer’s Jamaica facility. In the words of Patrizio Trecco, technical director and majority shareholder of

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Euroimpianti Spa and head of Skilled Group: «The palletization system which we have created has enabled completely automated sorting and positioning, on one or multiple pallets, of various box types for carrying rum and a variety of other beverages. The process, organized on five different palletization lines, involves the use of four Comau PAL 180 robots, which carry out all the end of line operations necessary in order to pick and

I robot Comau PAL 180 impiegano pinze speciali che non solo bloccano lateralmente le scatole, ma le sostengono da sotto, con apposita struttura a pettine, così che non possano mai scivolare durante la movimentazione. Comau PAL 180 robots use special clamps that hold in place the boxes not only on the sides but from below, using a special comb structure that prevents them from dropping while in motion.

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A robot adapted for streamlined palletization The process is simple: each end of line Comau PAL 180 robot accurately sorts the boxes containing rum and beverages of varying shape and size. According to product type, each box is precisely positioned on the pallet by the robot. The Comau robots use special clamps that grip the box not only on the sides, but also from below using a special comb structure. This guarantees that boxes never slide out of the robotized arm’s grip as they are moved. Comau PAL 180 3.1 robots are anthropomorphic, fast and robust, specifically designed for palletization, manipulation and high speed operations. These innovative 4-axis machines feature impressive performance, such as a maximum wrist payload of 180 kg, and an additional 25 kg on the forearm. Their maximum horizontal reach is 3100 mm, and they guarantee 0.10 mm repeatability. They can be installed on the ground or ceiling, enabling the most efficient use of the available work space. The mechanics of this Comau series, equipped with dedicated tools (built and designed by Skilled Group) integrate perfectly with the solution developed for the beverage producer. «We have worked for many years with Comau - stresses Patrizio Trecco, technical director and majority shareholder of Euroimpianti Spa and head of Skilled Group - which supplies the robot mechanics for us to develop integrated custom applications for our customers in many different sectors, from food to automotive, to chemicals and pharmaceuticals. Skilled integrated robots are suitable in every way for beverage palletization operations. Programed to function at accelerating or decelerating speed for perfectly synched motion, they minimize potential damage to the products to be palletized at the end of line, making them an excellent option wherever particularly accurate load motion is required».

Cinque linee di pallettizzazione automatizzate con quattro robot Comau PAL 180, destinati a posizionare su diversi pallet scatole differenti, contenenti bottiglie di rum e altre bevande. Five palletization lines automated by four Comau PAL 180 robots that pick and place different boxes containing rum and other beverages on different pallets.

zione di rum situato in Giamaica e destinato a operare no-stop, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. «Abbiamo realizzato, direttamente nella sala di confezionamento merce, cinque linee di pallettizzazione ad alta produttività, destinate a posizionare su diversi pallet scatole differenti, contenenti bottiglie di rum prodotto in loco» racconta Trecco. Per una maggiore efficienza del processo, ogni linea è stata totalmente automatizzata con l’impiego di robot Comau PAL 180. A ogni robot è stata affidata l’esecuzione di determinate operazioni di pallettizzazione su una linea dedicata. Solo in un caso particolare, uno dei quattro Comau PAL 180 serve due linee in contemporanea, così da soddisfare la necessità espressa dal cliente di attivare una delle cinque linee produttive in modo sal-

tuario e solo in determinati periodi dell’anno, durante le festività o nel caso di specifiche promozioni commerciali». Oltre ad aumentare la velocità, le rese e l’efficienza delle linee in funzione nello stabilimento giamaicano, l’impianto di pallettizzazione automatizzato ha consentito anche di razionalizzarne la produttività; le operazioni che oggi vengono infatti condotte dai robot PAL 180, in precedenza venivano infatti gestite manualmente da almeno due operatori per ogni linea, attivi tre turni al giorno per 24 ore, 7 giorni di lavoro: circa trenta persone adibite a mansioni spesso gravose, che adesso possono essere svolte dai robot antropomorfi in modo più sicuro e veloce. Ora, a fine linea viene impiegato, solo personale altamente specializzato per la programmazione dei robot o per operazioni di manutenzione». Q

place selected products on pallets before they are wrapped and put in storage, with the objective of rationalizing the facility and enhancing its productivity».

ROBOTIZED PALLETIZATION: HIGH PRODUCTIVITY AND MORE RATIONAL PROCESSES

I robot antropomorfi Comau PAL 180 sono veloci e robusti, progettati nello specifico per la pallettizzazione, la manipolazione e per eseguire operazioni ad alta velocità. A seconda della tipologia di prodotto, grazie a un software realizzato da Euroimpianti -Skilled Group, i robot posizionano la merce con grande precisione sul pallet dedicato. Anthropomorphic Comau PAL 180 robots are fast and robust, specially designed for palletization, pick & place and high speed processes. According to product type, software developed by Euroimpianti Skilled Group enables the robots to position the boxes on the pallets with a high degree of precision.

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The customer needed to enhance the operational capacity of end of line processes at a rum production facility in Jamaica that needs to operate non-stop 24/7. «We built five high capacity palletization lines right in the product packaging area to place various boxes containing bottles of locally produced rum on various pallets», explains Trecco. In order to enhance process efficiency, each line is completely automated using Comau PAL 180 robots. Each robot performs certain palletization operations on a dedicated line, while just

one of the four Comau PAL 180 robots operates on two lines simultaneously, satisfying the customer’s express requirement to activate one of the five production lines on an as-needed basis during certain times of year, on holidays or for promotions». In addition to enhancing the speed, output and efficiency of the Jamaican facility’s production lines, the automated palletization system has also made it possible to rationalize its productivity. The operations now performed by the PAL 180 robots were formerly done manually by at least two operators for every line, working on rotating 7-hour shifts. That’s thirty people tasked with often burdensome work that can now be executed safely and quickly by anthropomorphic robots. Now only highly qualified personnel are employed to program the robots and carry out maintenance work. Q

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C OMP ON E NTS & O THER EQ UIPMENTS

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Focus sui riduttori

Volontà di collaborazione, approccio amichevole, stima per le competenze reciproche: questi i presupposti su cui si sta evolvendo il rapporto tra il costruttore di macchine da stampa flexo Lombardi Converting Machinery e Wittenstein, produttore di soluzioni meccatroniche.

Per essere sempre più precisi C redere nel potere della tecnologia per sviluppare macchine all’avanguardia, offrendo al mercato soluzioni ottimizzate dal punto di vista produttivo e di alto livello. Nei suoi trent’anni di attività, Lombardi Converting Machinery ha concentrato la propria ricerca nel trovare il giusto equilibrio fra meccanica ed elettonica per garantire, in particolare agli stampatori di etichette, sistemi robusti, precisi e affidabili. È chiaro comunque che la partita con il mercato si gioca sempre sulla qualità dei risultati: etichette e imballaggi stampati a regola d’arte, a prescindere dal tipo di substrato impiegato. Una qualità che le flexo a tamburo centrale o le flessografiche in linea a fascia

stretta della Lombardi garantiscono, anche grazie al ricorso a un’automazione avanzata, a un’elettronica “intelligente” e organi di trasmissione evoluti, capaci di far “dialogare” tutte le parti e gli ingranaggi di una macchina all’unisono, per raggiungere così la migliore efficienza produttiva. Come ha avuto modo di puntualizzare Andrea Roversi (responsabile dell’ufficio tecnico di Lombardi) nel corso di un recente incontro, Wittenstein ha saputo offrire al riguardo tanto il prodotto giusto - ovvero i riduttori epicicloidali compatti TP+ - quanto una non comune attitudine al problem solving, con interventi di supporto progettuale e un servizio di assistenza garantiti in tempo reale.

A spirit of cooperation, a friendly approach, esteem for each other’s respective areas of expertise: these are the foundations on which flexo printing machinery manufacturer Lombardi Converting Machinery and mechatronic solutions producer Wittenstein are building their relationship

For increasing precision To believe in the power of technology for developing cutting-edge machinery, offering the market high level solutions with optimized production processes. Over the course of thirty years in business, Lombardi Converting

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Machinery has pursued the right balance of mechanical and electronic elements in order to supply systems that guarantee robustness, precision and reliability (especially for label printers). Of course the market game is always

I riduttori epicicloidali compatti a gioco ridotto con flangia in uscita TP+ di WITTENSTEIN alpha sono precisi, flessibili, potenti e affidabili. Grazie alla dentatura elicoidale e all’ottimizzazione dei singoli componenti, il riduttore risulta estremamente silenzioso ()58 db(A)), e raggiunge il 40% di coppia in più rispetto alla serie precedente. Il gioco angolare )1 arcmin permette una precisione di posizionamento elevatissima. TP+ può essere richiesto in versione standard, ideale per elevata precisione di posizionamento e funzionamento ciclico ad alta dinamica, o HIGH TORQUE®, particolarmente indicato per applicazioni di estrema precisione in cui è richiesta la massima rigidezza torsionale. TP+ standard è disponibile in 7 diverse grandezze, con rapporti di riduzione da i=4 a i=100, coppia di accelerazione massima fino a 6000 Nm e velocità max in ingresso fino a 6.000 rpm. Rispetto alla versione standard, la serie HIGH TORQUE® offre una capacità di sovraccarico fino al 900%, una rigidezza torsionale superiore del 110% e un aumento della coppia fino al 50%. Le coppie max arrivano così a 40.000 Nm, per 8 taglie che coprono un intervallo di riduzione da i = 22 a i = 302,5. TP+ prevede la stessa quantità di olio a prescindere dalla posizione di montaggio e l’operazione di accoppiamento al motore avviene in modo sicuro e senza possibilità di errore in una sola operazione.

Focus on the gearheads WITTENSTEIN alpha’s TP+ compact reduced play planetary gearheads with output flange are precise, flexible, powerful and reliable. Helicoid cogs and optimized single components make the gearheads extremely quiet ()58 db(A)) and add 40% of torque compared to the previous series. Angular backlash of ) 1 arcmin enables extremely high precision positioning. TP+ is available in a standard version, suitable for high precision positioning and operation cycles featuring high dynamicity, and a HIGH TORQUE® version, which is especially recommended for applications requiring extreme precision and maximum torsional rigidity. TP+ standard is available in seven different sizes, with reduction ratios ranging from i=4 to i=100, maximum acceleration torque up to 6000 Nm and a max input speed of up to 6,000 rpm. Compared to the standard version, the HIGH TORQUE® series offers up to 900% overload capacity, torsional rigidity exceeding 110% and up to 50% higher torque, reaching up to 40,000 Nm, for eight formats covering reduction from i=22 to i=302.5. TP+ requires the same amount of oil regardless of where it is mounted and can be securely coupled to the motor in one step with no risk of error.

decided based on quality of results: labels and packaging artfully printed regardless of substrate type. This characteristic is guaranteed on Lombardi central drum flexo and in line narrow web flexo systems partly thanks to the use of advanced automation, smart electronics and envelope-pushing data transmission enabling all the machine’s components to synch up in “dialog” and enhance the efficiency of the production process. As the head of Lombardi’s technical office Andrea Roversi pointed out at a recent meeting, Wittenstein managed to offer both the right product (TP+

planetary gearheads) and an outstanding aptitude for problemsolving, with planning support and assistance guaranteed in real time. Flexible, powerful, reliable. Lombardi’s decision to equip its latest generation Synchroline flexo printer with TP+ gearheads was motivated by their unique features: quiet running, exceptional torque, high torsional rigidity, very high precision even in high dynamicity applications. They are very compact, guaranteeing full load yield of 97%.

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Con IO Link, sensori 4.0

Flessibili, potenti, affidabili. Nella scelta di Lombardi di equipaggiare la macchina da stampa flexo di ultima generazione Synchroline con i riduttori TP+, determinanti sono state le loro caratteristiche specifiche: silenziosità, coppie eccezionali, rigidezza torsionale, precisione elevatissima anche in applicazioni ad alte dinamiche. Sono riduttori molto compatti, che assicurano un rendimento a pieno carico del 97%. Definita dal costruttore “universal press” per la flessibilità e facilità di impiego ma anche per gli innovativi accorgimenti strutturali adottati, Synchroline assicura la massima precisione di registro, che resta un asset fondamentale dell’intera produzione Lombardi. E, in questo senso, i TP+ Wittenstein hanno assolto con efficacia il compito di “neutralizzare” le vibrazioni che, in fase di stampa, possono nuocere alla qualità del prodotto finale. Questa linea di riduttori viene utilizzata per azionare i moduli di stampa: due per ogni colore (parliamo di macchine che in media stampano a 10 colori), sia in ingresso che in uscita dell’impianto. I risultati ottenuti con l’adozione delle soluzioni meccatroniche Wittenstein sulla flessografica Synchroline? Lombardi non sembra avere dubbi: “qualità sincronizzata” oltre ogni aspettativa. Q

Q IO-Link è una tecnologia aperta per lo scambio di informazioni (tecnologia di interfaccia) tra il sensore/attuatore e il terminale I/O. La prima serie di prodotti Omron con comunicazione IO-Link comprende sensori fotoelettrici, sensori di colore, sensori di prossimità e IO-Link Master. La connessione dei sensori ai controllori attraverso la rete IO Link rende disponibili tutte le informazioni per un funzionamento stabile dei sensori stessi (ad esempio i livelli di luce incidente). Ora è quindi possibile monitorare e rilevare errori a livello del sensore, riducendo il downtime, il tempo di messa a punto, facilitando così la manutenzione predittiva.

Raccolta ed elaborazione dati Q Messo a punto da Panasonic, ricordiamo Toughbook Smart Service, powered by B2M Solutions: soluzione SaaS (Software-as-a-Service) scalabile e cloud-based, che offre alle aziende la possibilità di raccogliere e analizzare i dati dei dispositivi mobili, gestendone proattivamente e in tempo reale lo stato e l’utilizzo. Assicurata ottima visibilità sugli asset mobili, registrando, aggregando, analizzando e fornendo report sul comportamento dei device, per consentirne un migliore utilizzo e far sì che venga massimizzato il ritorno sugli investimenti. Il servizio permette di monitorare anche i dati relativi alle performance di rete, all’utilizzo delle applicazioni, ad eventi critici e all’autonomia, aiutando a individuare possibili miglioramenti per la produttività e il risparmio sui costi.

With IO Link, 4.0 sensors

Defined by the manufacturer as a “universal press” due to its flexibility and ease of use, but also on account of some innovative structural elements, Synchroline guarantees maximum register precision, which remains a fundamental asset for Lombardi’s entire offer. And, in this sense, Wittenstein’s TP+ gearheads have effectively “neutralized” vibrations during the

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printing phase, which can compromise the final product’s quality. The line is used to drive print modules: two for each color (in machinery printing in an average of 10 colors), at installation input and output. Lombardi has no doubts as to the results obtained by adopting Wittenstein mechatronic solutions on the Synchroline flexographic line: “quality in synch” beyond every expectation. Q

IO-Link is an open technology for the exchange of information (interface technology) between the sensor/actuator and the I/O terminal. The first series of Omron products with IO-Link communication includes photoelectric sensors, color sensors, proximity sensors and IO-Link Master. The connection of the sensors to the controllers through the IO Link network makes available all the information for a stable operation of the sensors themselves (for example, the incident light levels). Now one can monitor and detect errors at sensor level, reducing downtime and setup time, thus facilitating predictive maintenance.

Data collection and processing Developed by Panasonic, Toughbook Smart Service, powered by B2M Solutions, is a scalable, cloud-based SaaS (Software-as-a-Service) that offers concerns the possibility of collecting and analyzing data on mobile devices, proactively managing their status and use in real time. The solution guarantees maximum visibility of mobile assets by recording, aggregating, analyzing and generating reports on device behavior in order to enable optimized use and ensure the highest ROI. The service also makes it possible to monitor data on network performance, applications used, critical events and autonomy, helping the user to identify possible areas for improved efficiency and cost reduction.

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Interroll & l’industria alimentare

Interroll & food processing

Mototamburi, rollerdrive e controlli: la componentistica Interroll per l’industria del food a Cibus Tec. Tra le novità di prodotto, il RollerDrive EC310 Deep Freeze.

Drum motors, RollerDrive and controls: Interroll food industry components at Cibus Tec. Among the new products, the RollerDrive EC310 Deep Freeze.

Q L’edizione di Cibus Tec 2016 è stata particolarmente vivace per Interroll, che ha presentato tutta la sua produzione d’eccellenza dedicata all’industria del food, dal processo al confezionamento fino allo stoccaggio. Il Roller Drive EC 310 Deep Freeze - appositamente pensato per le applicazioni di surgelazione o per gli ambienti a bassissima temperatura - spiccava tra i prodotti più recenti e innovativi. Si tratta di un rullo motorizzato per trasportatori di collettame. L’azionamento avviene per mezzo di un motore brushless a 24 V CC, che eroga una potenza continua di 32 watt. Il motore è integrato in un tubo del rullo trasportatore della serie 1700 e costituisce una soluzione ideale per un gran numero di applicazioni di trasporto. È dotato di un freno di stazionamento elettronico, che consente l’utilizzo su trasportatori in salita e in discesa. Grazie al recupero della forza frenante è possibile ridurre il consumo di energia dell’impianto fino al 30%. L’efficienza energetica del motore assicura inoltre la perfetta coordinazione dei cicli di esercizio per trasportatori senza pressione statica su tratti di trasporto rettilinei e nelle curve. Un prodotto, dunque, progettato sia per la produzione in ambiente freddo sia per lo stoccaggio ed immagazzinamento di prodotti surgelati o che necessitino di basse temperature. Oltre agli impieghi nell’industria alimentare, i mototamburi Interroll possono essere adottati nel farmaceutico, in quanto il grado di protezione IP66/IP69k soddisfa i requisiti di igiene. in conformità con i criteri di design EHEDG, con la procedura di pulizia ECOLAB e con le disposizioni FDA e EC1935-2004.

In fiera, una ricerca e un ospite di valore Ricordiamo che, proprio in tema di mototamburi, Interroll ha avviato un’iniziativa in collaborazione con il Dipartimento di

Scienze degli Alimenti dell’Università degli Studi di Parma. L’ i s t i t u t o h a e ff e t t u a t o u n o s t u d i o c om pa ra t i vo t r a d u e t e c n o lo g ie d i azionamento distinte, ovvero motoriduttori tradizionali vs. mototamburi Interroll. La sperimentazione ha dimostrato come il mototamburo risulti particolarmente interessante per l’azionamento dei nastri trasportatori nell’industria del food. I risultati della ricerca sono stati pubblicati in un Libro Bianco presentato a Cibus Tec. Sempre a Parma, Interroll ha ospitato Vittorio Brumotti, atleta straordinario del Bike Trial (campione del mondo e detentore di 10 Guinness World Record accertati), che si è “confrontato” con i prodotti Interroll: tra i

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The edition of Cibus Tec 2016 was particularly lively for Interroll, which presented its entire range of top products dedicated to the food industry, from process to packaging through to storage. The Roller Drive EC 310 Deep Freeze - specially designed for freezing applications or for very low temperature environments - stood out among the latest and most innovative products. A motorized roller for conveying bulk, the device is driven by brushless motor with 24 V DC, which generates a continuous power of 32 watts. The motor is integrated into a conveyor roller tube of the 1700 series and constitutes an ideal solution for a large number of conveying applications. It is equipped with an electronic brake, which allows the use of both upward and downward sloping conveyors. Thanks to braking power recovery the system power consumption has been reduced by 30%. The energy efficiency of the motor also ensures the perfect coordination of conveyor operating cycles without static pressure on straight or curved sections. Hence a product designed both for the production in a cold environment as well as for the storage of frozen products or products that require low temperatures. In addition to use in the food industry, the IP66/IP69K grade protection means the Interroll drum motors can be used in the pharmaceutical industry. All this in full accordance with EHEDG design criteria, with the ECOLAB cleaning procedure and with FDA and EC1935-2004 regulations.

mototamburi e i roller drive Brumotti ha infatti discusso con Claudio Carnino (direttore commerciale e country speaker di Interroll Italia) delle analogie tra la propria specialità agonistica e l’azienda, legati da un’identica identità valoriale: la forza dei migliori sta nella costante volontà di miglioramento. At the fair, a study and a special guest A reminder that, on the subject of drum motors, Interroll has launched an initiative in collaboration with the Department of Food Science of the University of Parma. The institute has made a comparative study between two different drive technologies, or that is traditional motors vs. Interroll drum motors. Experimentation has shown

that the drum motor is particularly suited for driving food industry conveyor belts. The research results were published in a White Paper presented at Cibus Tec. Also at Parma, Interroll received a visit from the outstanding Bike Trial athlete Vittorio Brumotti (world champion and holder of 10 acknowledged Guinness World Records). Amidst drum motors and drive rollers, in conversation with Interroll Italia commercial director and company speaker Claudio Carnino, Brumotti underlined the similarities between his own athletic performance and that of the company: associated by the same identity of values: the strongpoint of the best lies in their constant desire for improvement.

Adhesive tape application

Applicazione di nastro adesivo Q Forte di un know-how consolidato in termini di gestione automatica del nastro adesivo, Enimac offre macchine industriali che ne garantiscono l’applicazione rapida ed efficiente. Uniche sul mercato sono in grado di sostenere la produttività e l’autonomia dei clienti, ottimizzando i tempi di applicazione del nastro sul prodotto. Tra le soluzioni di punta del portfolio Enimac ricordiamo X-treme Pro, sistema di applicazione semi-automatico ad avanzamento manuale. Con una larghezza massima di 1600 millimetri, si adatta facilmente ai più grandi formati di stampa, digitale e offset (ideale, quindi per l’applicazione di nastro su poster, stand da pavimento, PVC, forex, ecc…). La macchina gestisce fino a 6 teste biadesivizzatrici (brevettate da Enimac), programmabili in modo indipendente. È in grado di tagliare il nastro fino a 2 mm di spessore, tra cui 3M VHB a velocità fino a 50 m/min.

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Bolstered hence by the consolidated knowhow in terms of automatic control of adhesive tape, Enimac supplies industrial machines for the application of adhesive tapes that are unique on the market. The goal is to make clients more productive by eliminating the production bottleneck associated with tape application. Among the top products of Enimac portfolio we remind X-treme Pro, a Wide format tape application system with manual feed. Accommodates the largest formats of offset printing and many formats of digital printing accepting substrates up to 1750 mm wide and taping edges at 1600 mm. Up to 6 applicator heads and speed adjustable up to 50 m/min. Apply tape to posters, floor stands, PVC, Forex and much more up to 15 mm in thickness.

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High-performance volumetric pumps In addition its consolidated offer of lobe pumps, in which it is market leader, Omac also proposes a range of peristaltic pumps that can meet a variety of dosage or process requirements, in full respect of hygienic and physical/chemical properties of the product treated. The range consists of 16 models (with flow rates from 80 ml/h to 23 m3/h and operating pressures up to 15 bar), which share certain structural characteristics that make them efficient, compact, easy to use: transfer free from bacterial contamination, easy to clean, delicate transfer of heterogeneous, sensitive or abrasive products, high suction capacity in depth (up to 8 m), dry running ability, perfect dosage. Omac’s peristaltic pumps require only simple and inexpensive maintenance. The replacement of the tube, the heart of the peristaltic pump and the only element subject to wear, takes just a few minutes. Depending on use requirements, tubes made of different elastomers are available: NR, NR-A (with FDA certified compound of the inner layer), NBR, NBR-A, EPDM, thermoplastic materials (Pharmed, Norprene, Santoprene, Tygon). They can come with a wide range of attachments and accompanied by pulsation damper phasers, pipe breakage warning device and feeding hopper. Mounted on fixed or wheeled base, they can be supplied with fixed speed motor with integrated frequency inverter or with a mechanical variator.

1. Pompa peristaltica serie DS-M con motoriduttore ad inverter integrato DS-M series peristaltic pump with integrated inverter motor

2. Pompa peristaltica OMAC FMP 50 con carrello, motovariatore e by-pass a ponte. OMAC FMP 50 peristaltic pump with wheeled base, variable speed drive and bridge bypass.

Pompe volumetriche ad alte prestazioni Q Oltre all’offerta consolidata di pompe a lobi, per cui è leader di mercato, Omac propone anche una linea di pompe volumetriche a tecnologia peristaltica in grado di rispondere a svariate esigenze di dosaggio o di processo, nel massimo rispetto delle caratteristiche igieniche e fisico/chimiche del prodotto trattato. La gamma è composta da 16 modelli (con portate da 80 ml/ora a 23 m3/ora e pressioni d’esercizio fino a 15 bar), accomunati da alcune caratteristiche costruttive che rendono queste soluzioni efficienti, compatte, di facile utilizzo: trasferimento esente da contaminazioni batteriche, facilità di pulizia, trasferimento delicato di prodotti eterogenei, sensibili o abrasivi, alta capacità d’aspirazione

3. Batteria di pompe FMP50 FMP50 pumps

in profondità (fino a 8 m), possibilità di funzionamento a secco, dosaggio perfetto. Le pompe peristaltiche Omac necessitano di una manutenzione semplice ed economica. La sostituzione del tubo, cuore della pompa peristaltica ed unico elemento d’usura, richiede, infatti, pochi minuti. A seconda delle esigenze d’impiego sono disponibili tubi realizzati con diversi elastomeri: NR, NR-A (con mescola dello strato interno certificata FDA), NBR, NBR-A, EPDM, materiali termoplastici (Pharmed, Norprene, Santoprene, Tygon). Possono essere dotate di una vasta gamma di attacchi e corredate da polmoni smorzatori di pulsazioni, segnalatore della rottura del tubo e tramoggia di alimentazione. Montate su base fissa o carrellata, possono essere fornite con motoriduttore a velocità fissa, con inverter integrato o con motovariatore meccanico.

L’arte di conservarsi bene. VERIMEC è una società del gruppo MASSILLY, leader europeo nella produzione di imballi in banda stagnata e capsule twist destinati al mercato alimentare. VERIMEC unisce alla qualità dei suoi prodotti la garanzia di un servizio accurato che applica supportando il cliente nella scelta del vaso giusto. Dal design alla capsula personalizzata, alla macchina più razionale ed efficiente; studiando il mastice adeguato alle esigenze di pastorizzazione o sterilizzazione, fino al preciso controllo del processo di chiusura. A garanzia che gli alimenti siano conservati ad arte.

Via Matilde Serao, 27 - 20081 Abbiategrasso (MI) Tel.+39 02.94960293 - Fax +39 02.94965658 - www.verimec.it - info@verimec.it I

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Adhesive distribution for labeling and packaging Designed to bolster the competitivity of food, beverage and canned product producers, the technological solutions devised by Nordson enable a reduction in operating costs and energy consumption, while increasing productivity.

Erogazione di adesivo per etichettatura e imballaggio Q Studiate per sostenere la competitività dei produttori di cibi, bevande e prodotti inscatolati, le soluzioni tecnologiche messe a punto da Nordson consentono di ridurre i costi operativi e i consumi energetici, aumentando al contempo la produttività. Sistemi chiusi non a contatto per labelling I sistemi “chiusi” e senza contatto di Nordson possono eliminare le inefficienze e i sovra costi dovuti all’utilizzo di sistemi tradizionali. Attraverso un tubo, l’adesivo hot melt viene portato direttamente dal fusore all’etichetta e applicato tramite ugelli spray o spalmatori. Questo metodo permette di minimizzare la dispersione del calore e l’esposizione dell’a-

FUSIONE DI ADESIVO NELLE OPERAZIONI DI CONFEZIONAMENTO L’unità di fusione Freedom™ di Nordson garantisce un ROI in meno di un anno e un risparmio continuo durante l’intero ciclo di vita del sistema. Molteplici i vantaggi di questa soluzione: il serbatoio di esigue dimensioni, con capienza di appena 400 ml, assicura una drastica riduzione delle carbonizzazioni e un notevole risparmio di energia, consumata solo quando occorre. Il sistema automatico di alimentazione permette la fusione istantanea dell’adesivo effettivamente necessario. Il montaggio verticale a ingombro limitato consente di integrare Freedom™ sulla linea in modo semplice, lasciando libertà di installazione e occupando uno spazio contenuto. Il controllo EcoBead installato sull’unità di fusione assicura un risparmio di adesivo dal 30% al 60%. Inoltre, un pannello touchscreen Optix da 7”, facile da utilizzare, mostra i dati diagnostici in modo chiaro e dettagliato.

Freedom™ utilizza applicatori pneumatici collaudati della serie MiniBlue II, disponibili in configurazione a sfera o ad ago. Ultra-resistenti e totalmente isolati, hanno un tempo di commutazione minimo (2 ms) e possono essere utilizzati per 100 milioni di cicli. MELTING ADHESIVES DURING PACKAGING The Freedom™ melter unit by Nordson guarantees payback of investments in less than one year and ongoing savings throughout the system’s life cycle. The advantages of this solution are many: the small size of the tank, with a capacity of only 400 ml, ensures a drastic reduction of carbonization and a considerable saving on energy, which is consumed

desivo agli agenti contaminanti. Grazie a una tecnologia di ultima generazion, gli applicatori senza contatto permettono non solo di lavorare su contenitori e bottiglie dagli spessori ridotti, ma anche caratterizzati da un’ampia varietà di forme, garantendo un’applicazione precisa e un incollaggio resistente, con una riduzione ulteriore della quantità di adesivo per etichetta. Sia che si debbano applicare etichette pretagliate o bobine, Nordson ha la soluzione giusta: - i sistemi per etichette pretagliate riducono il consumo di adesivo fino al 70% rispetto ai sistemi a rullo tradizionali. Erogano con precisione la quantità di adesivo necessaria sulle etichette senza produrre filamenti, contribuendo così a minimizzare scarti e sprechi; - i sistemi roll-fed (a bobina) progettati per l’etichettatura ad alta velocità di contenitori eliminano la necessità di rettificare i tamburi e minimizzano i tempi necessari a installazione e manutenzione. Facilmente adattabili a macchine esistenti, agevolano anche l’intero processo di cambio formato, che può durare meno di 20 minuti.

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Gluing: closed, non-contact labeling systems Nordson non-contact labeling solutions cut operating costs and the inefficiency associated with open glue pot and roller systems.They deliver hot melt adhesive from the adhesive melter through a delivery hose and onto the container or label via a choice of spray or slot dispensing guns. These first-in first-out, non-circulating systems prevent heat loss and adhesive exposure to ambient air. Spray and slot guns apply adhesive without contact, enabling the use of thinner, lighter bottles and containers, expanding the range of container shapes and sizes that can be accommodated on a single labeling machine. The precise application of adhesive provides a stable and consistent bond while also minimizing the amount of adhesive needed on each label. Whether you are applying magazine-fed (cut and stack), in-line roll-fed, or carousel roll-fed labels, Nordson has the right solution: - magazine-fed labeling systems can reduce adhesive use by up to 70%, compared to traditional wheel-pot systems.

only when needed. The automatic feeding system means that only the adhesive required is instantaneously melted. The low bulk vertical mounting system allows easy integration in line, freedom of installation and space saving. The EcoBead control system installed on the melter allows from 30% to 60% saving of adhesive. In addition, a userfriendly panel Optix 7” touchscreen gives a clear and detailed display of diagnostic data. Freedom™ uses MiniBlue Series II tried and test pneumatic applicators, available in ball or needle configuration. Ultra resistant and totally insulated, they have a minimum switching time (2 ms) and can be used for 100 million cycles.

Accurately dispensing precise volumes of adhesive to the container at label pick-up and to the label seam, clean adhesive cut of and more uniform patterns provide manufacturers with fewer product rejects and less adhesive waste; - non-contact roll-fed labeling systems (both in-line and carousel types) designed for high-speed labeling of containers in various shapes and sizes eliminates the need for drum resurfacing, and minimizes setup and maintenance operations. These non-contact systems can also be easily retrofitted into existing roll-fed labeling machine. With Nordson on-contact labeling systems the whole changeover process can take less than 20 minutes.

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NSERZIONISTI ADVERTISERS INSERZIONISTI ADVERTISERS A ALTECH ........................................ 64 ARCOPLASTICA ............................ 5 ATLANTIS-PAK CO. .............. III Cop. B BECKHOFF .................................. 15 C CAMA GROUP ............................. 54 CAPSULIT ............................. II Cop. CONAI .......................................... 59 CONTITAL..................................... 24 COSMOPACK 2017 ............. IV Cop. D DOMINO UK ...................... 31-33-35 E ETIPACK ....................................... 49

G GIFLEX .................................. Inserto

O OMRON ELECTRONICS .............. 51

I I.G.C. .............................................. 7 IMA ............................................... 36 IMBALLAGGI P.K. ......................... 39 INTERPACK 2017 ........................ 11

P PARKER HANNIFIN ....................... 8

L LEUZE ELECTRONIC .................. 58 LINEARTECK ................................ 61 M MEAT TECH 2018 ........................ 21 MININI IMBALLAGGI .................... 63 N NIADA ........................................... 53 NORDSON ITALIA ........................ 71

S SIS.MA ......................................... 23 SIT GROUP .................................. 10 SUN CHEMICAL GROUP ............. 34 T TGM-TECNOMACHINES ............. 47 V VERIMEC ...................................... 70 W WIDE RANGE ............................... 13

Enti, aziende e associazioni citate su questo numero

B B-PACK SPA .........................................47 BASELL POLIOLEFINE ITALIA SPA .....18 BOLOGNAFIERE COSMOPROF SPA .25 BOLTON ALIMENTARI SPA..................32 C CAMA 1 SPA.........................................42 CASONE SPA .......................................48 CAVANNA SPA .....................................44 CMI INDUSTRIES .................................42 COMAU SPA.........................................65 COMEXPOSIUM ...................................14 COMIECO ............................................16 CONAI - CONS. NAZ. IMBALLAGGI....32 CONTITAL SRL .......................................1 COOP ITALIA ......................................28 CT MECA SRL ......................................53 D DOMINO PRINTING SCIENCES ..........55 E ELICA SPA ............................................32 ENERCON INDUSTRIES LTD...............50 ENIMAC SRL ........................................69 ETMA ....................................................35 EUROIMPIANTI SPA .............................65

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F FIERE DI PARMA SPA ..........................12 H HEINEKEN ITALIA SPA .........................32 HEINZ ITALIA SPA.................................44 HELLERMANNTYTON SRL .................53 I INTERROLL ITALIA SRL .......................69 IRCPACK SRL.......................................18 ISHIDA EUROPE LTD. ..........................46 ITALCOAT SRL........................................1 K KÖLNMESSE SRL................................12 L LAMINAZIONE SOTTILE SPA.................1 LOMBARDI CONVERTING MACH. .....67 M MANUCOR SPA ............................ 17, 19 MULTIVAC ITALIA SRL ........................48 N NEOM SAS ..........................................35 NESTLE’ ITALIANA SPA .......................32 NIADA SRL............................................52 NIMAX SPA ...........................................55 NORDSON ITALIA SPA.........................71

O O.M.A.C. SRL .......................................70 OMRON ELECTRONICS SPA ..............68 P P.E. LABELLERS SPA ...........................60 PACKAGING MEETING SRL ................37 PANASONIC ELECT. WORKS IT. ........68 PH SRL .................................................18 POLITECNICO DI MILANO CMIC ........16 R ROBATECH ITALIA SRL U.S. ...............60 RPC BEBO PLASTIK GMBH ...............46 S SABIC ITALIA SPA ................................18 SACMI PACKAGING SPA.....................48 SMILESYS SRL.....................................32 SOC.COOP. BILANCIAI CAMP. ............48 SUN CHEMICAL GROUP SPA.............18 T TECNO PACK SPA ...............................50 THERMO FISHER SCIENTIFIC SPA.....50 U UCIMA...................................................40 UNIMORE - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA ...............18 W WITTENSTEIN SPA...............................67

ANNUAL SUBSCRIPTION Italia € 60 Estero € 96

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