Italiaimballaggio 10 2017

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THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING

ISSN: 2037-2183

10/2017 OTTOBRE 6,50€

NUMERO 10 OTTOBRE 2017


comunicazione www.antonellanatalis.it - photo: © Fotolia - JLV Image Works

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IN-formazione e piccole e medie imprese sono tra i principali colpevoli del deficit di crescita del sistema economico italiano? La struttura particolarmente frammentata del nostro tessuto produttivo è elemento di arretratezza o, al contrario, di modernità? E ancora… Il ritardo di efficienza che scontiamo rispetto ad altre nazioni è imputabile ai bassi livelli di produttività del lavoro che viene attribuito alle numerose aziende piccole e piccolissime?

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Tenendo a mente che le microimprese, con meno di 10 dipendenti, pesano per oltre il 95 per cento sul totale delle imprese e per il 27 e 44 per cento sul totale del valore aggiunto e dell’occupazione, è sufficiente leggere il Rapporto annuale dell’Istat (2016 e 2017), nonché l’ultima Relazione annuale del Governatore della Banca d’Italia per farsi prendere dallo sconforto, anche se, va detto, non mancano elementi di valutazione contrastanti. Ma stiamo parlando di dati statistici, mentre nel mondo reale si trova di tutto e di più. Così anche tra le PMI (vedi Raccomandazione CE n. 361/2003) c’è chi sa fare bene, anzi meglio, mettendo in campo proposte che rispecchiano una rinnovata cultura del fare, attenta ai cambiamenti tecnologici. Me ne sono accorto scorrendo l’elenco delle aziende che, in quest’ultimo periodo, hanno aderito alla Carta etica del Packaging (www.cartaeticadelpackaging.org), in cui sono elencati i principi condivisi per progettare, produrre e utilizzare gli imballaggi in modo consapevole. Ebbene a fianco di titolate società produttrici e utilizzatrici, figurano anche realtà che, con numeri diversi, dimostrano di saper guardare al business con mente aperta: come a dire che la differenza non è tanto nelle cifre quanto nella cultura dell’impresa. Di alcune conosco personalmente la storia, come nel caso di SDR, che dal 1999 commercializza materie prime, attrezzature e materiale di consumo per le aziende dell’industria grafica, del packaging e del confezionamento nel sud Italia. Attenta al rispetto dell’ambiente e dei più alti standard di sicurezza, in particolare alimentare, SDR distribuisce prodotti di aziende market-leader che si ispirano ai medesimi valori. Una realtà commerciale, quindi, che guidata con energia da Silvio Dello Russo, non rinuncia a cercare nuove risposte alla generale crisi di idee e proposte. Sarà forse perché è uomo di una generazione cresciuta in anni in cui c’erano scontri, ma anche speranze… Sta di fatto che dimostra, guardando in particolare all’evoluzione del mercato dei beni di consumo, di saper pensare in grande e di saper investire in conoscenze e competenze per innovare il servizio, affermando così la propria unicità. Ecco perché ha chiamato in azienda giovani d’esperienza, con-

A CCELERATIO N

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Stefano Lavorini

tando su di loro per parlare al mercato con parole nuove, con l’obiettivo di “acculturare” un mondo che, in pratica, sembra scontare un “debito” informativo, forse a causa delle troppe urgenze quotidiane. E questo senza volersi sostituire alle istituzioni preposte al compito - dalle associazioni, alle università, agli organi di stampa - ma come esercizio di una pratica minima che coniuga, insieme all’offerta di soluzioni e prodotti, la preoccupazione di supportare i propri interlocutori nella comprensione della complessità del mercato.

Un intento, quello di Dello Russo, ben lontano dunque da quanto scrive Bruce Chatwin in “Anatomia dell’irrequietezza”, riferendo il giudizio di un ex direttore del Metropolitan Museum di New York, «…l’educazione mira non di rado a insegnare alla gente tutta la vastità della sua ignoranza». Per SDR si tratta, infatti, di genuino spirito di servizio, sorretto dalla volontà di condividere il know how acquisito nel tempo. Basta infatti aprire il nuovo sito web, per rendersene conto: grafica gradevole nella sua semplicità, informazioni ben organizzate e chiare da reperire, un’efficace presentazione dei prodotti, ma con in più contenuti ragionati. In evidenza, ad esempio, il pop up in home page che allerta sull’obbligo della dichiarazione di conformità per i materiali di imballaggio a contatto con gli alimenti (MOCA), richiamando le relative sanzioni per gli inadempienti. Il nuovo sito è solo un tassello di un’articolata strategia di web marketing che punta a incrementare presenza e riconoscibilità dell’azienda, ovvero dei suoi valori, anche in funzione di un’espansione del business in nuove aree di mercato. Un’offerta completa di prodotti di qualità e un servizio che si qualifica per efficienza, responsabilità etica e sostenibilità: così dopo aver ottenuto nel 2014 la certificazione ISO 9001, SDR sta conducendo uno studio per arrivare a neutralizzate la carbon footprint relativa alle proprie attività. In conclusione, non manca proprio nulla per poter dire, a ragion veduta, ”piccolo è bello”.

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BE H I N D T H E COV E R

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Tracce di vita, 2017 Tecnica mista su materiale da imballo, cm 100x70

Giovanni Ronzoni, architect, conceived, curated and designed the great show at the MAC, Lissone (MB), dedicated to “Le Corbusier Painter Sculptor”, in cooperation with the Fondation Le Corbusier, Paris. He expresses his own creative and artistic vein in various fields. He in fact deals with photography, mainly b/w in normal and experimental mode, taking part in various competitions, where he was won numerous awards and mentions. He also does wood sculpture: with the work in acacia wood “Embrace me” in 2016 he received the Diploma of Merit at the national sculpture show at Villa

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La parola all’autore Le sculture lignee. Sono il primo approccio al mondo dell’arte fin dal lontano 1985. Derivano da una ricerca che parte dal mondo del design (“4 Amici”) per poi andare oltre e affrontare il tema della figura femminile (“Abbracciami” e “Maternità”). Arti visive. Video intitolato “Terra Santa 415 - anime innocenti da 0 a 12 anni che sono salite in cielo in compagnia del buon Dio” insignito della medaglia di bronzo al XXXIV Premio Firenze 2016 (Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento): una video performance per non dimenticare la strage di bambini nella striscia di Gaza del 2009. Le opere pittoriche. Intendono coniugare la leggerezza con la semplicità di un materiale come la carta, insieme a interventi sul colore e, successivamente, con gli “strappi”. Tutto per creare “pelle_anima_musica_mutamento”. Il nuovo pensiero, chiamato “Spazio Vitale”, deriva invece dall’approccio alla fotografia in bianco/nero e dalla ricerca su luci e ombre; ma, tenendo fede alla natura di architetto minimalista, urbanista e designer, scaturisce anche dalla spasmodica ricerca del “vuoto” e del “nulla”: sintesi estrema del linguaggio di “azzeramento e sottrazione”, per rendere la parola razionale e poetica.

Borromeo, Cesano Maderno (MB). He also obtained a Diploma of Merit at with two white canvases, each with 40 blood red stains “Holy Land n. 12 - n. 17”. Upcoming exhibitions Invited by the Streetartpiu Gallery, Monza, he will participate in the action “treperseiperlarte” (the billboards on the streets of the city become 3x6 m works of art). His work, “Innocent Souls” will be visible on November 18. From 12 to 15 October 2017, with the BAP Gallery Ibiza, he will be present at Art Market (Budapest). From 1 to 5 November 2017, with ARCgallery Milan, he will participate in Paratissima 2017 (Turin)

Giovanni Ronzoni, architetto, ha ideato, curato e progettato la grande mostra al MAC di Lissone (MB) del 2003, dedicata a “Le Corbusier Pittore Scultore, in collaborazione con la Fondation Le Corbusier di Parigi. Esprime la propria vena creativa e artistica in svariati ambiti. Si occupa di fotografia, in prevalenza bianco/nero in modalità normale e sperimentale, partecipa a vari concorsi, dove ottiene numerosi riconoscimenti e menzioni. Esegue sculture di legno: con l’opera in legno di acacia “Abbracciami” ha ricevuto, nel 2016, il Diploma di Merito alla mostra nazionale di scultura a Villa Borromeo di Cesano Maderno (MB). Inoltre ottiene un diploma di merito con due tele bianche con 40 macchie rosse “Terra Santa n.12 -17”. Prossime esposizioni Su invito della Galleria streetartpiu di Monza, partecipa all’azione “treperseiperlarte” (i cartelloni pubblicitari nelle strade della città di Monza diventano opere d’arte di 3x6 m). Il suo lavoro, “Anime innocenti”, sarà visibile il 18 novembre. Dal 12 al 15 ottobre 2017 è presente, con la Galleria BAP di Ibiza, ad Art Market (Budapest). Dall’1 al 5 novembre 2017, con ARCgallery di Monza partecipa a Paratissima 2017 (Torino) e ad Affordable Art Fair (Milano) Gennaio 2018. Dal 17 al 22 febbraio 2018, con la Galleria BAP di Ibiza, sarà ad Art Paris 2018 (Grand Palais France).

From February 17 to February 22, 2018, with the BAP Gallery in Ibiza, he will be at Art Paris 2018 (Grand Palais France).

A word from the author Wooden sculptures. First approach to the art world going right back to 1985. They derive from a study that goes from the design world (“4 Friends”) to tackling the theme of the female figure (“Embrace me” and “Maternity”). Visual arts. The video entitled “Holy Land 415 - innocent souls from 0 to 12 years that have risen heaven in the company of God” won the bronze medal at the XXXIV Premio Firenze 2016 (Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento): a video performance in

order not to forget the massacre of children in the Gaza strip in 2009. The paintings. They intend combining the lightness with the simplicity of a material such as paper, with working on the color and subsequently making “rips”. All to create “skin, soul, music, change”. The new idea, called “Vital Space”, in turn derives from the approach to photography in b/w and on my study on light and shade; but being faithful to my nature as a minimalist architect, urban planner and designer, it also emerges from my spasmodic quest for the “void” and the “null”: extreme synthesis of my language of “zeroing and subtraction”, to render the word rational and poetic.

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Sommario In questo numero - Ottobre 2017

Contents

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Stefano Lavorini Acceleration

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Giovanni Ronzoni Behind the cover

8

M ATER IALS & M AC H I N E RY

Barbara Iascone 39 Gli imballaggi di plastica Plastic packaging

Food & B e ve ra g e 49

Capsule di caffè: macchine a valore aggiunto (Tecmes) Coffee capsules: machines with added value

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Dal flacone al cartone: un progetto per il pharma (MG2) From flacon to carton: a project for pharma

54

Identità univoca dei prodotti farmaceutici (Marchesini Group) Unequivocal identification of pharma products

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Famar Tec: serializzazione, aggregazione ed efficienza produttiva Famar Tec: serialization, aggregation and production efficiency

[ ENVIRONMENT & LEGISLATION ]

Rubrica degli eventi che hanno lasciato il segno Memorandum Drinktec

Stefano Lavorini 42 Acciaio: forte e gentile Intervista al presidente di Ricrea, Domenico Rinaldini Steel: strong and kind An interview to the President of Ricrea, Domenico Rinaldini

Rubrica degli eventi futuri 10 Agenda Meat-Tech 2018

Cosmopharma

[ INDUSTRY & MANAGEMENT ] [ A PRO PO S IT O DI... ] 46 News (Balluff, Lenze, Assolombarda) Raccolta e riciclo degli imballaggi 12 Verso una penisola virtuosa Intervista al presidente Conai, Giorgio Quagliuolo. Toward a more ethical Italy. An interview to the President of Conai Giorgio Quagliuolo

47 Sun Chemical: Corporate Sustainability Report 2016

Multim a rk e t

48 News (ITS Maker)

57

12

[ MARKETING & DESIGN ]

News (Minini)

LABELING & CODING

Stefano Lavorini

Luciana Guidotti 17 Il Packaging del Pulito Packaging for cleaning products 18 Più bianco, che più bianco non si può! Whiter than white!

17

Barbara Iascone 23 Caffè: mercato e confezionamento Coffee: market and packaging

23

26 News (RPC Bremlage, PET Engineering ) Barbara Iascone 29 Prodotti chimici per uso domestico: il confezionamento. Chemical products for the home: the packaging

[ FACTS & FIGURES ] Barbara Iascone 33 Rapporto sullo stato dell’imballaggio (3) Osservatorio quadrimestrale della filiera dell’imballaggio: situazione a luglio 2017. Packaging Status Report (3) Four-month observatory of the packaging chain: situation in July 2017. 37 News (Finat)

47

39

58

E le chiamano “macchinette”... Etichettatura & tracciabilità secondo Etipack And they call them “macchinette”... Labeling & traceability according to Etipack

61

News (TSC Auto, Altech)

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News (Marking Products)

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News (Imballaggi P.K., Automation Address)

AUTOMATION & CONTROLS 65

XTS in Hygienic Design (Beckhoff)

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News (SEW Eurodrive, Wittenstein)

COMPONENTS & OTHER EQUIPMENTS

29

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Pistole applicatrici SX LongLife: un nuovo standard di durata (Robatech) SX LongLife applicator heads: a new standard in life cycle

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Forti nella presa, leggere nella spesa: applicazioni di pick & place (Atlas Copco) Strong grip, low expenditure: pick&place applications

70

News (Nordson)

55

38 News (Federalimentare, Laminazione Sottile)

72 Company index Advertisers

58

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Se l’immagine che avete di noi può apparire divertente, è perché affrontiamo i nostri impegni con serietà, da professionisti alla ribalta da oltre 50 anni, ma sempre animati dall’arte “d’im ballare ” e dalla voglia di esprimere la passione per il lavoro che sviluppiamo con voi. Ecco quindi il nostro “corpo d’im ballo ”, un team capace di supportare con efficienza, capacità e dinamismo le vostre esigenze.

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Colophon Direttore responsabile

Stefano Lavorini

Condirettore

Luciana Guidotti

Redazione

Chiara Giannangeli

Segreteria

Leila Cobianchi, Filomena D’Addona

Pubblicità

traffico@dativo.it

Hanno collaborato Traduzioni Coordinamento artisti Progetto grafico e impaginazione Fotolito e Stampa Numero

Barbara Iascone, Plinio Iascone Dominic Ronayne (coordinatore), Graham Trim Gianni Valentino Studio Grafico Page, Novate Milanese (MI) Vincenzo De Rosa, R. Rossi, S. Viapiana Ancora S.r.l. via B. Crespi 30, 20159, Milano 10/2017 Ottobre anno 24 Pubblicazione iscritta al n. 555 del Registro di Cancelleria del Tribunale di Milano in data 22/10/94 Iscrizione nel Registro degli Operatori della Comunicazione n. 4028 Una copia: € 6,50 - Arretrati: € 13.00

Periodicità Abbonamento per un anno:

mensile Italia € 60 Estero € 96 La riproduzione totale o parziale degli articoli e delle illustrazioni pubblicati su questa rivista è permessa previa autorizzazione della Direzione. La Direzione non assume responsabilità per le opinioni espresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari

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Germany - P.Keppler Verlag GmbH & Co KG (VerpackungsRundschau) Industriestrasse 2 - 63150 Heusenstamm Tel.+49 6104 606322 - Fax +49/6104/606323 USA and Canada - Summit Publishing Company (Packaging World) Joe Angel One IBM Plaza/Suite 2401 330 N. Wabash Avenue, Chicago, IL 60611 Tel. +1 312/222-1010 - Fax +1 312/222-1310 con la collaborazione di

SOCIO EFFETTIVO

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Memoran ndum Piccola rubrica di eventi che hanno lasciato il segno. Da leggere.

DRINKTEC: I NUMERI DEL SUCCESSO. Dall’11 al 15 settembre 2017, Monaco è stata la casa delle tecnologie di processo, riempimento e imballaggio per il beverage & liquid food. Con 1.749 espositori da 80 paesi e oltre 76.000 visitatori provenienti da 170 paesi, la fiera organizzata da Messe München ha registrato il miglior risultato in 66 anni di storia. Un esito soddisfacente, dunque, che molto deve alla concomitanza con SIMEI, il “salone nel salone” organizzato da Unione Italiana Vini e dedicato alle tecnologie per enologia e imbottigliamento, “ospitato”per la prima volta all’interno di drinktec e che ha aperto la strada all’internazionalizzazione delle imprese di riferimento. Come ha avuto modo di commentare Reinhard Pfeiffer, vice direttore generale di Messe München, «drinktec ha dimostrato di essere la più importante piattaforma nel settore beverage & liquid food, non solo dal punto di vista dell’innovazione, ma anche a fronte degli investimenti che ha saputo catalizzare, sfruttando al meglio i vantaggi della sinergia con SIMEI».

DRINKTEC: THE NUMBERS OF SUCCESS. From 11 to 15 September 2017, Munich was the seat of processing, filling and packaging technologies for the beverage & liquid food sector. With 1,749 exhibitors from 80 countries and over 76,000 visitors hailing from 170 different countries, the fair logged the best results in its 66-year history, results characterized by a high degree of internationalization.This record outcome can be largely attributed to the event’s concurrence with SIMEI, a “show within a show” organized by the Unione Italiana Vini (Italian wines union), dedicated to winemaking and bottling technologies, which for the first time was “hosted” at drinktec. In light of these numbers, which represent a resounding success, Dr. Reinhard Pfeiffer, deputy CEO of Messe München, expressed his great satisfaction: «drinktec has proven to be the most important platform in the beverage & liquid food sector, not only from an innovation standpoint, but also in terms of the investments that it has managed to stimulate, exploiting the advantages of the synergy with SIMEI».

CORRIGENDA ERRATA CORRIGE Sul fascicolo di Settembre di ItaliaImballaggio, nella foto a pagina 63, abbiamo erroneamente indicato il nome del CEO di Volpak (Gruppo Coesia): non si tratta infatti di Ines Gonzales, bensì di Santy Witarsa. Ci scusiamo dell’involontario errore con gli interessati e con i lettori.

In the September issue of ItaliaImballaggio, in the photo on page 63, we erroneously indicated the name of the CEO of Volpak (Coesia Group): it is not Ines Gonzales but Santy Witarsa. We excuse ourselves for the involuntary error with those concerned and our readers.

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Agenda Rubrica degli eventi futuri: fiere, conferenze, convegni in Italia e nel mondo. Da ricordare.

EVENTS & SHOWS Ecomondo Materials and energy recovery & sustainable development 7-10/11/2017 Rimini (I) www.ecomondo.com SWOP - Shanghai World of Packaging Processing & packaging 7-10/11/2017 Shanghai (PRC) www.swop-online.com Andina pack Converting, processing and packaging exhibition 7-10/11/2017 Bogota (CO) www.andinapack.com Vietfood & Beverage Propack Vietnam Hanoi Food, beverage and packaging 8-11/11/2017 Hanoi (VN) www.foodexvietnam.com

29 maggio - 1 giugno 2018, Fiera Rho, Milano Cosmopack Asia Cosmetics & perfumery packaging/machinery & contract manufacturer 14-16/11/2017 Hong Kong (PRC) www.cosmoprof-asia.com Flexo Day 2017 Flexo technical day 15/11/2017, Bologna (I) www.atif.it Cosmoprof Asia Cosmetics & perfumery industry 15-17/11/2017 Hong Kong (PRC) www.cosmoprof-asia.com East Afripack Processing, packaging & converting technologies 21-23/11/2017 Nairobi - Kenya (Eak) www.ipack-ima.com European Bioplastics Conference 28-29/11/2017 Berlin (D) www.european-bioplastics.org Plast Eurasia Istanbul Plastics industry 6-9/12/2017 Istanbul (TR) www.plasteurasia.com Materiali e oggetti a diretto contatto con gli alimenti Seminar 13/12/2017, Milano (I) www.packagingmeeting.it Upakovka Processing, packaging & printing 23-26/1/2018, Moscow (RUS) www.upakovka-tradefair.com show.com

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MEAT-TECH 2018 Q Una vetrina internazionale sinergica che ospita tutti i segmenti produttivi della filiera delle carni: MEAT-TECH 2018 si prepara alla seconda edizione con nuove sezioni tematiche e servizi ai visitatori, per favorire il networking tra gli operatori.

Il nuovo progetto espositivo di MEAT-TECH 2018 offre una panoramica sempre più completa delle soluzioni allo stato dell’arte dedicate all’industria delle carni. A sette mesi dall’apertura, la kermesse ha già raccolto molte adesioni tra le principali aziende che operano in tutti i segmenti della supply chain: dalla fornitura di macchinari e tecnologie per il processo e la lavorazione, alla produzione di ingredienti, dai materiali e le attrezzature per il confezionamento fino alla

May 29 - June 1, 2018, Fiera Rho, Milan MEAT-TECH 2018 A synergic international showcase that hosts all the production segments of the meat sector: MEATTECH 2018 is preparing for its second edition, with new thematic sectors and services for the visitors who favour networking among operators. The new MEAT-TECH 2018 exhibition project offers an evermore complete overview of the state-to-the-art solutions dedicated to the meat business. Seven months from the opening, the kermis has already collected many adhesions among the main companies that operate in the supply chain segments: from providing machines and technologies for processing, to the production of ingredients, materials and equipment for packaging up to distribution. The international resonance of the show organized by

distribuzione. La risonanza internazionale della manifestazione organizzata da Ipack-Ima Srl (joint venture tra Fiera Milano e Ucima), trae forza dall’adesione strategica al progetto “The Innovation Alliance”, che raggruppa cinque fiere - accanto a MEAT-TECH, IPACK-IMA, PLAST, PRINT4ALL e INTRALOGISTICA ITALIA - in un unico grande evento espositivo animato da una logica integrata di filiera. Prosegue, quindi, la capillare campagna di promozione messa in campo per amplificare la visibilità dell’evento su scala globale, e favorire il networking tra espositori e visitatori. Tra gli strumenti più innovativi in questo senso ricordiamo “My Matching”, un’efficace piattaforma online che permette di organizzare incontri mirati one2one, incentivando il contatto diretto tra domanda e offerta, per rendere ancora più proficua la partecipazione alla fiera.

DUE NUOVE AREE SPECIALI MEAT-TECH si sta consolidando come punto di riferimento per le aziende specializzate nella fornitura di

Ipack-Ima Srl (joint venture between Fiera Milano and Ucima) draws strength from the strategic adhesion to the “Innovation Alliance” project, that includes five fairs - alongside MEAT-TECH, IPACK-IMA, PLAST, PRINT4ALL and INTRALOGISTICA ITALIA - in a single great exhibition event animated by an integrated fair logic. Hence the widespread promotional campaign field to amplify the visibility of the event on a global scale, and favour networking between exhibitors and visitors. Among the more innovatory tools in this direction we cite “My Matching”, an effective online platform that enables the organization of targeted one2one encounters, incentivating direct contact between supply and demand, for an even more profitable participation at the fair. Two new special areas MEAT-TECH is evermore making a name for itself as a

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Un sostegno trasversale Ricordiamo che l’organizzazione di MEAT-TECH può contare su un Comitato di indirizzo che ne condivide le linee strategiche. Ne fanno parte aziende leader specializzate in tecnologie per l’industria delle carni (processing e packaging, ingredienti, attrezzature, materiali), e produttori di salumi e carne fresca. La fiera è, inoltre, sostenuta delle più importanti associazioni di categoria, annoverando tra i promotori ASSICA (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi) e ANIMA-ASSOFOODTEC (Associazione Italiana Costruttori Macchine, Impianti, Attrezzature per la Produzione, la Lavorazione e la Conservazione Alimentare) con le relative associazioni aderenti.

A transversal support A reminder that the organisation of MEAT-TECH can count on a steering committee that shares its strategic lines. This is made up of leading companies in meat industry technologies (processing and packaging, ingredients, equipment , materials) and producers of cold cut and fresh meat. The fair is also supported by the most important sector associations, comprising ASSICA (National Meat and Cold Cut Industrial Association) and ANIMAASSOFOODTEC (Italian Association of Food Processing and Preservation, Machine, Plant, and Equipment Builders) with their relative associations.

soluzioni per il confezionamento e la conservazione del fresco, uno dei comparti più dinamici dell’industria alimentare. Non stupisce, dunque, che proprio alle tecnologie per la catena del freddo, fondamentali a tutte le latitudini per conservare i prodotti prima, durante e dopo la lavorazione, sarà dedicata la nuova area speciale MEAT+ Cold Chain Solution. L’altra sezione tematica a esordire nel 2018, MEAT&More, si focalizzerà, invece, su attrezzature e materiali per la produzione, il taglio e il confezionamento dei prodotti a base di carne; sempre più utilizzate anche dall’industria - oltre che dalla GDO, dai negozianti e dalla ristorazione - le soluzioni ospitate in quest’area stanno acquisendo un’importanza crescente: infatti consentono di assicurare un’ottima qualità nella preparazione dei prodotti, aumentandone la shelf life, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie.

reference point for the company specialised in the supply of fresh product packaging and preservation solutions, one of the most dynamic segments in the food industry. Hence it comes as no surprised, that the the new MEAT - Cold Chain Solution special area will be dedicated to the technologies of the same, important at all latitudes for preserving products before, during and after processing. The other theme section to make its debut in 2018 will be MEAT&More, in turn focussed on equipment and materials for the production, cutting and packaging of meat based products; also evermore used by the industry - as well as by retail distribution, stores, food services - the solution in this area are taking on a growing importance: in fact they ensure excellent quality in preparing the products, increasing the shelf-life, while respecting hygienic and sanitary norms.

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A P RO P O S I T O DI ...

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RA CCOLTA E R I CI C LO DE G LI I MB ALLAG G I

Verso una penisola virtuosa La gestione efficiente della raccolta differenziata e del riciclo degli imballaggi è una sfida, materiale e culturale, a cui il nostro Paese ha saputo rispondere con successo. Quanto è stato fatto, sino ad oggi, in Italia? Quali sono le prospettive, le criticità e gli strumenti da adottare per superarle? Lo abbiamo chiesto a Giorgio Quagliuolo, presidente di CONAI. Stefano Lavorini Giorgio Quagliuolo Presidente CONAI

er raggiungere gli obiettivi di riciclo e recupero previsti dalle leggi nazionali ed europee, la gestione del fine vita degli imballaggi richiede l’impegno sinergico di attori diversi. Per questo, il modello consortile di CONAI si fonda su un principio di “responsabilità condivisa”, che coinvolge le imprese che producono / utilizzano gli imballaggi, nonché i cittadini, cui spetta la responsabilità quotidiana di un acquisto consapevole e, soprattutto, di una corretta differenziazione dei materiali. Un ruolo fondamentale spetta anche alla Pubblica Amministrazione - la collaborazione con i Comuni è regolata dall’accordo quadro nazionale ANCI-CONAI - chiamata a sostenere e regolamentare tali attività, vigilando sul loro corretto svolgimento. Protagonista in questo panorama complesso, il presidente del Consorzio Nazionale Imballaggi, Giorgio Quagliuolo, ci racconta a che punto è l’Italia.

P

Lei ricopre la carica di Presidente da pochi mesi, ma ha un lungo trascorso in Corepla. Secondo lei, quali sono i principali obiettivi centrati in questi anni dal sistema CONAI? E quali ancora da raggiungere? Il Consorzio ha ottenuto risultati molto significativi per quanto riguarda la raccolta e il riciclo degli imballaggi in molte aree del Paese. Per il futuro, la sfida sarà portare agli stessi livelli di eccel-

lenza quei territori - mi riferisco in particolare alle aree del centrosud - che ancora accusano un ritardo rispetto alle regioni più virtuose, come ad esempio il Veneto. Inoltre, per raggiungere gli obiettivi previsti dalla nuova Direttiva Europea dobbiamo sicuramente puntare molto sullo sviluppo di nuove tecnologie di riciclo: gli standard richiesti, infatti, sono molto alti. Quali sono gli strumenti che contribuiscono a stimolare la raccolta differenziata? Abbiamo messo a punto un modello efficiente per la raccolta differenziata dei materiali e supportiamo i Comuni che lo richiedano nella fase di progettazione e avvio di nuovi sistemi di raccolta differenziata sul territorio: pratica, questa, che deve imporsi anche sul piano culturale. È chiaro però che, laddove non ci sia un impegno commisurato da parte delle istituzioni e della politica, è più difficile portare a termine le cose nel modo corretto. E purtroppo, alcune amministrazioni locali, per incompetenza o timore di chi sa cosa, non ci garantiscono un supporto adeguato. Ma non possiamo farcela da soli, abbiamo bisogno della loro collaborazione. La politica deve fare la propria parte. In questo senso l’accordo CONAI e ANCI funziona? O può essere migliorato? L’accordo funziona, anche se ovviamente è migliorabile, come tutte le cose. Con ANCI, ormai, abbiamo uno storico di collaborazioni che ha contribuito in misura determinante ai risultati raggiunti. Ma il problema, anche in questo caso, è che non tutti i comuni attivano adeguati sistemi di raccolta differenziata. Esistono amministrazioni locali che non hanno la volontà politica di andare in questa direzione. Occorre perciò trovare uno strumento in grado di ottenere l’adeguamento di tutti a una pratica virtuosa. Insomma, ogni comune agisce un po’ per conto proprio… Un intervento normativo in questo senso sarebbe auspicabile? Certo, un’azione normativa efficace sarebbe un grande risultato, anche se, di fatto, la normativa in sostanza esiste già, e prevede che la raccolta differenziata debba interessare almeno il 65% dei rifiuti. Ma il punto è che, in pratica, per applicare la norma servono anche controlli, sanzioni e tutti quegli strumenti che obbligano chi non la rispetta ad adeguarsi.

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Ogni cosa ha il suo packaging Tutti hanno… I prossimi obiettivi europei prevedono, in tempi brevi, di raggiungere livelli di recupero molto elevati. In Italia la situazione attuale varia notevolmente in base alle diverse tipologie di materiale da imballaggio: ottima per l’acciaio, ma molto inferiore per altre categorie, come ad esempio le plastiche. Certo. Ecco perché le soglie da raggiungere tengono conto della specificità di ciascun materiale. Per fare un esempio, il vetro è riciclabile al 100%, mentre grandi quantitativi di plastica, purtroppo, ancora oggi non lo sono, neanche con le più attuali tecnologie. Una soglia soddisfacente per la plastica potrebbe essere intorno al 55%; non sarebbe né realistico né sensato imporre un obiettivo pari al 70% per il riciclo di questo materiale. Di recente, proprio per questo motivo, è stato introdotto anche il contributo differenziato per gli imballaggi di plastica. Questo progetto è stato studiato per invogliare le aziende ad adottare imballaggi più riciclabili. Il nuovo contributo diversificato mira, infatti, a premiare l’impegno delle imprese nella progettazione e utilizzo di imballaggi meglio concepiti ai fini della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare e sarà modulato sulla base di tre parametri fondamentali: la selezionabilità degli imballaggi dopo il conferimento per il riciclo, l’effettiva riciclabilità sulla base delle tecnologie disponibili e il circuito di destinazione prevalente (domestico o commercio-industria). Come sollecitato dalle imprese, tuttavia, in questa fase di prima applicazione è stato adottato un criterio di gradualità che prevede l’entrata a regime a partire dal 2019.

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Come si è arrivati a questa scelta? È stata accolta una richiesta avanzata dalle aziende? È una decisione che ha radici lontane. Ricordo di aver proposto questo provvedimento gia nel corso del mio primo mandato di presidenza in Corepla, dopodiché è stato effettuato un complesso percorso di approfondimento con le Associazioni delle aziende produttrici e utilizzatrici di imballaggio. Anche l’ANCI, la politica insomma, ci ha chiesto di procedere su questa via. Di fatto la ratio della legge si basa su un principio di buon senso: chi inquina paga, e dunque, chi immette al consumo un imballaggio difficilmente riciclabile deve pagare di più. Il Consorzio può anche avere la funzione di stimolare la ricerca tecnologica per migliorare la riciclabilità dei materiali? Il CONAI ha dato un significativo contributo alla ricerca in passato, e continuerà a farlo. È chiaro, però, che lo sforzo maggiore in R&D dovrebbe essere compiuto dalle imprese della filiera di riferimento. Anche CONAI, comunque, continua a impegnare parte del suo budget in questa direzione. Pensa che il contributo differenziato possa interessare in futuro anche altri materiali? Penso di si, anche se, sicuramente, non interesserà mai i materiali più “virtuosi”. In conclusione, si lavora sui dettagli per migliorare i risultati complessivi. E questo dovrebbe essere compito di tutti. Q

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C OL L E CT I ON A ND R E CY CL E O F PACK AG I NG

Toward a more ethical Italy Efficient management of separate collection and recycling of packaging is a challenge, material and cultural, which our country has managed to respond to with success. How much has been accomplished in Italy to date? What are the prospects, the criticalities, and the tools that should be adopted to overcome them? We asked Giorgio Quagliuolo, president of CONAI.

political will to move in this direction. It is therefore necessary to find a tool capable of ensuring that everyone follows proper ethical practices. So every municipal government behaves somewhat independently... Might regulatory legislation be the answer? Of course, effective regulatory action would be an excellent outcome, even though substantial regulation in this area already exists, providing for the separate collection of no less than 65% of refuse. However, the point remains that, in order to apply the norm, there is also a need for controls, sanctions and all those tools that oblige delinquent actors to comply.

Stefano Lavorini

In order to reach the recycling and recovery targets set by Italian and European legislation, the end-of-life management of packaging requires a synergic commitment by various actors. This is why CONAI’s consortium model is founded on the principle of shared responsibility, involving the participation of the concerns that produce and use packaging as well as citizens, who are tasked with the daily responsibility of making conscientious consumption choices and, most importantly, properly sorting waste materials. A fundamental role is also played by government as it regulates such activities, ensuring that they are properly performed (coordination with municipal governments is regulated by the ANCI-CONAI framework agreement). As president of the National Packaging Consortium, Giorgio Quagliuolo acts as a protagonist in this complex panorama. He explains where Italy currently stands.

english text

You’ve been serving as CONAI president for just a few months now, but you spent a lot of time at Corepla. In your opinion, what are the most important targets reached by the CONAI system in recent years, and what goals still need working toward? The Consortium has achieved very significant results in terms of collection and recovery of packaging in many parts of the country. For the future, the challenge will be to bring the same levels of excellence to those regions like the center and south that are still lagging behind top performers like Veneto. Furthermore, in order to reach the targets set by the new European Directive, we must certainly focus a lot on developing new recycling technologies, as the standards set a very high bar indeed. What tools will help bolster separate collection? We have developed an efficient model for separate collection and are providing support to those municipalities that need it in planning and startup of new separate collection systems in the territory. This practice needs to also be extended to the cultural dimension. However, it is clear that wherever a corresponding commitment on the part of public institutions and politicians is lacking, it is more difficult to carry things out properly. Unfortunately, certain local governments, whether for incompetence or fear of who knows what, are not guaranteeing adequate support. We can’t go it alone. We need their cooperation. The political arena needs to do its part. In this sense, is the ANCI-CONAI agreement working? Might it be improved somehow? The agreement works, even though it can of course be improved upon, like all things. With now have a long history of cooperation with ANCI that has been decisive to the results achieved, but the problem, here too, is that not all local governments implement adequate separate collection systems. There are some that lack the

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The next European targets call for quickly reaching very high levels of recovery. In Italy the current situation varies remarkably according to packaging material: excellent for steel, but much worse in other categories, such as plastics. Right. That’s why the targets take into account the specific situation of each material. As one example, glass is 100% recyclable, while large quantities of plastic unfortunately are not, even with the latest technologies. A satisfactory outcome for plastic might be around 55%; imposing a rule to recycle 70% of plastic on the market would be neither realistic nor sensible. For this very reason, the differentiated contribution for plastic packaging has recently been introduced. This project was designed to incentivize concerns to adopt more recyclable packaging. The new differentiated contribution aims to reward the commitment of concerns in designing and using more environmentally sustainable packaging and packaging in line with the principles of circular economy. It will be modulated on the basis of three fundamental criteria: the selectionability of the packaging after recycling, effective recyclability with current technology and the destination circuit (domestic or commercial/industrial). Respecting the wishes of concerns, however, for now the initital phase is being implemented gradually, and will only take effect starting in 2019. How was this decision arrived at? Was a formal request submitted by the concerns? The foundations of this decision go way back. I recall having proposed this provision already during my first term as president of Corepla, after which a complex investigation process was carried out in cooperation with packaging user and producer associations. ANCI (in other words, the politicians) also requested that we proceed in this manner. The reasoning behind the law is based on a common sense principle: those who pollute should pay, and those putting difficult to recycle packaging on the market should pay more. Can the Consoritum also have the function of stimulating technological research in order to enhance the recyclability of materials? CONAI has made a significant contribution in this area already and will continue to do so. It is clear, however, that greater efforts in R&D should also be made by concerns in the sector. For its part, CONAI also continues to allocate part of its budget in this direction. Do you think that the differentiated contribution may come to concern other materials as well? I believe so, even though it will certainly never affect the most “ethical” materials. To conclude, we are working on the details in order to achieve better overall results, and this should be the job of everyone. Q

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IL PACKAGING DEL PULITO Come cambia, per diventare sempre più sostenibile. Riflessioni sul comparto delle detergenza in Italia, a partire da una ricerca*, promossa da Conai, con la collaborazione di Assocasa/Federchimica. Lo studio rappresenta un contributo esemplare alla diffusione di una cultura condivisa della sostenibilità, indagando motivi, modalità e impatto delle azioni di prevenzione specifica sugli imballaggi dei detersivi. Ne emerge un quadro complesso e in divenire, specchio di una filiera industriale che, al di là di stereotipi scontati, si muove con convinzione nel rispetto della persona e dell’ambiente. Luciana Guidotti

a storia dei consumi moderni non è «dissociabile da quella dei prodotti per la pulizia, che si è andata costituendo come uno dei miti fondativi della società dei consumi. È infatti alla “religione della pulizia” che intere generazioni di produttori, di pubblicitari, di industrie hanno dedicati molti sforzi. E, senza dubbio, essa non avrebbe raggiunto lo status di rispettabilità se non fosse stata resa visibile e tangibile; se, da semplice quanto astratto concetto igienico, non si fosse incarnata in prodotti, detersivi, polveri, liquidi, creme, gel, che ne hanno reso palpabile la metafora e persino lo spirito. A loro volta, questi stessi prodotti non sarebbero niente se non fossero entrati nelle nostre case forniti dei segni indispensabili al loro riconoscimento, se si fossero manifestati senza le stigmate dell’autenticità fornite dai loro contenitori, flaconi e fustini».[1]

L

L’imballaggio dei detersivi ha svolto, quindi, l’indiscutibile funzione di “certificare” un mito. Ed ecco perché riconoscerne la valenza sociale ma, soprattutto, indagarne l’evoluzione alla luce delle problematiche connesse a produzione, riutilizzo, riciclo e impatto sull’ambiente, può offrire un esempio illuminante a tutte le filiere industriali, chiamate a condividere gli sforzi per rendere sempre più efficiente il processo produttivo e, al contempo, rafforzare le politiche di sostenibilità. A questo principio si ispira lo studio svolto da Prometeia per conto di Conai e con la collaborazione di Assocasa/Federchimica, che identifica appunto le attività di prevenzione sul packaging adottate dalle imprese della detergenza. Il panorama di riferimento in cui si è mossa la ricerca è d’altronde tra i più stimolanti, viste le connessioni sociologiche a cui abbiamo sopra accennato e alla propensione del comparto a mutare prospettiva, coinvolgendo i vari attori della filiera nello sviluppo di soluzioni di imballaggio innovative, sempre ovviamente, nel segno della sicurezza per i consumatori. Nel corso del tempo infatti, i prodotti della detergenza sono cambia[1]

Sonia Pedrazzini e Marco Senaldi, impackt, numero 2/2003, Edizioni Dativo Srl

ti e si sono moltiplicati, suggerendo nuove modalità di uso e consumo: dai detersivi in polvere ai saponi liquidi fino a quelli concentrati, dalle creme abrasive agli sgrassatori… I loro imballaggi hanno seguito l’evoluzione delle formulazioni, con lo scopo di assicurare, da un lato, maggiore sostenibilità e dall’altro un consumo più consapevole e accorto grazie a elevate e innovative funzionalità di servizio (ricariche, tappi di sicurezza, dosatori, trigger, etichette esplicative…).

CENNI SUL MERCATO DELLA DETERGENZA E SCOPO DELL’INDAGINE Il settore della detergenza domestica e professionale conta in Italia oltre 440 imprese, che occupano circa 6.000 addetti e realizzano una produzione che vale 3 miliardi di euro (6% circa del comparto chimico nazionale). Nel 2016 le vendite sul mercato interno hanno raggiunto i 3,6 miliardi di euro, di cui il 91% relative alla detergenza domestica (secondo rilevazioni Nielsen) e il restante 9% alla professionale (stime Prometeia). Nel segmento domestico, i detergenti per bucato a mano o in lavatrice, per stoviglie, pavimenti, ecc… sono la categoria più rilevante, con 1,9 miliardi di euro di vendite in valore, seguiti a distanza dai coadiuvanti di lavaggio (ammorbidenti, candeggine, anticalcare, ecc.) con 742 milioni di euro di prodotti venduti sul territorio nazionale. A fronte di questo panorama, Prometeia ha costruito l’impianto di un’indagine quali-quantitativa nel settore, prendendo in considerazione le fasi di vita dell’imballaggio, dalla progettazione alla produzione, fino al confezionamento e alla logistica, basandosi sulle parole chiave - le cosiddette “leve” Conai - che sintetizzano il concetto di prevenzione: riutilizzo, risparmio di materia prima, ottimizzazione della logistica, facilitazione delle attività di riciclo, utilizzo di materie provenienti da riciclo, semplificazione del sistema imballo e ottimizzazione dei processi produttivi. Sulla base delle risposte ottenute mediante l’invio di un questionario a un campione di imprese, che in Italia rappresentano oltre il 40% delle vendite a valore sul mercato italiano, Prometeia ha identificato natura e intensità delle azioni messe in atto nel comparto deter

* “Le azioni di prevenzione sugli imballaggi nel settore della detergenza”, ricerca svolta per conto di Conai (Consorzio per il recupero degli imballaggi) e con la collaborazione di Assocasa/ Federchimica. Copyright©2017 Prometeia.

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MARKE T I N G & DE SI G N

] LA PREVENZIONE GUIDA L’INNOVAZIONE DI PRODOTTO E IMBALLAGGIO

Obiettivo sicurezza I detersivi rientrano nella categoria dei prodotti chimici, ampiamente regolamentata e sottoposta a controlli da parte delle Autorità competenti. • Regolamento 1907/2006 REACH Prevede la registrazione, la valutazione e l’eventuale autorizzazione di tutte le sostanze chimiche prodotte o immesse sul mercato europeo. • Regolamento 1272/2008 CLP Si applica alle sostanze pericolose da sole o in miscela, determinandone la classificazio-

ne e l’etichettatura. Riporta anche indicazioni circa le regole per il confezionamento, che ne consenta un impiego sicuro. • Regolamento Detergenti 648/2004 Impone la biodegradabilità completa di tutti i tensioattivi utilizzati dai detersivi e dai prodotti simili, nonché una limitazione al contenuto di fosforo dei prodotti per bucato e lavastoviglie. • Regolamento Biocidi 528/2012 Normativa più restrittiva per alcune tipologie di prodotti (disinfettanti, insetticidi, insettorepellenti e rodenticidi).

Prevenire è sempre meglio Tra i compiti istituzionali di Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) rientra il supporto alle imprese nel promuovere azioni volte a ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi, favorendone la sostenibilità lungo l’intero ciclo di vita. Con questa prospettiva, Conai fornisce strumenti utili a realizzare imballaggi sempre più eco-compatibili, protagonisti di un sistema economico capace di autorigenerarsi secondo i principi dell’economia circolare, e dove il “fattore prevenzione” sostiene l’innovazione di prodotto e di processo. Quando si parla di “prevenzione dell’impatto ambientale del packaging” si affronta infatti un concetto complesso e articolato, che coinvolge tutti gli attori della filiera nel nome della responsabilità condivisa: i produttori di materie prime e di imballaggi, gli utilizzatori degli imballaggi stessi, per arrivare ai consumatori, chiamati a una gestione consapevole dei rifiuti da imballaggio nelle proprie case (step fondamentale per avviare il recupero, lo smaltimento o il riuso dei materiali). Ridurre al minimo l’impatto significa infatti tenere in considerazione l’intero ciclo di vita del packaging; non basta infatti limitarsi a valutare gli effetti correlati alle fasi di produzione o di utilizzo, ma è necessario includere fattori decisivi come la distribuzione o la gestione della fase postconsumo, senza ovviamente alcun compromesso su norme, prestazioni e funzionalità che il packaging deve assicurare (in primis proteggere ciò che contiene).

genza, per promuovere interventi volti a ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi. Per inciso, è emerso che, nell’ultimo decennio, gli sforzi dei produttori si sono focalizzati soprattutto sulla fase progettuale dell’imballaggio e in quella logistica.

Riduzione complessiva del peso del sistema di imballo e impiego di materiale riciclato rientrano tra le azioni di prevenzione che consentono di contenere il consumo di materia prima: e queste sono state le strade seguite per ottimizzare la produzione degli imballaggi della detergenza che, nel corso del tempo, sono stati ripensati in base alle nuove formulazioni di prodotto. Chiave di volta, in questo senso, è stato lo sviluppo dei cosiddetti prodotti “concentrati”, che consentono di effettuare lo stesso numero di lavaggi con una quantità assai inferiore di detersivo (prospettando tra l’altro al consumatore la possibilità di un risparmio economico). È stata quindi la concentrazione del prodotto ad avviare il processo virtuoso di riprogettazione del packaging, nonché dei sistemi di confezionamento e logistici. Il primo e più evidente risultato di tale ripensamento? Contenitori con formati di dimensioni ridotte adatti ai prodotti concentrati, il che significa, in pratica, minor impiego di materiale e riduzione del peso dell’imballaggio primario a cui, a cascata, segue la riduzione della quantità di imballaggio secondario necessario alla movimentazione nonché l’ottimizzazione dei trasporti, con evidenti vantaggi di ordine economico e logistico. Emblematico, al riguardo, il caso dei detergenti liquidi per bucato in lavatrice, che, sul mercato italiano rappresentano circa un terzo delle vendite del segmento e dove la concentrazione del prodotto ha portato i maggiori benefici in termini ambientali ed economici.

LE SCELTE GIUSTE FANNO BENE ALL’AMBIENTE Cruciale per le industrie della detergenza resta il rapporto con i fornitori di imballaggi, chiamati a condividere sul piano operativo le nuove scelte in fatto di progettazione e produzione del packaging. Una collaborazione richiesta e tanto più necessaria alla luce dei costanti investimenti fatti dalle imprese nell’aggiornare il proprio parco macchine, con l’obiettivo di rendere sempre più efficienti i processi di confezionamento, ottimizzando la fase di riempimento e riducendo in misura significativa difettosità e scarti. Gli interventi di prevenzione sistematica sull’imballaggio dei prodotti della detergenza hanno di fatto innescato una pluralità di effetti positivi non solo per l’ambiente, ma anche per le aziende stesse: il coinvolgimento e la progressiva integrazione delle diverse funzioni aziendali - dalla R&D, al marketing alla produzione - nel definire le specifiche tecniche dei nuovi packaging ha infatti contribuito ad accrescerne le competenze e la consapevolezza della natura sociale del loro operato. Q

Più che in altri casi, il packaging dei detergenti rappresenta il prodotto in un modo talmente forte che il cliente lo identifica con il prodotto stesso.

Più bianco, che più bianco non si può! Il dovere e il piacere del pulito, breve storia della “detergenza sociale”. Protagonisti: i prodotti per la pulizia del bucato e l’homecare che, da sempre, svolgono una funzione primaria e indispensabile al benessere quotidiano di ognuno e, per questo, connessi a intime abitudini di vita. etersivi per bucato a mano o in lavatrice, per stoviglie e pavimenti, vetri e sanitari. E ancora, ammorbidenti, candeggine, anticalcare, passando per disinfettanti e insetticidi di vario genere… In altri termini, segni di una mutevole concezione dell’igiene che si fa cultura. Addirittura, qualcuno è arrivato a dire che la civiltà di un popolo si misura sulla quantità di sapone che consuma. A maggior ragione, a studiare l’evoluzione delle formule dei deter-

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genti e del loro utilizzo, ci si ritrova a seguire da vicino la società che cambia. In tempi ormai remoti, quando cioè il bucato era fatto con il sapone solido e la cenere, l’operazione richiedeva un grande impegno organizzativo e di tempo, per cui non avveniva di frequente. E oltre al probabile utilizzo dei capi per un periodo prolungato rispetto a quello ritenuto compatibile con l’attuale concetto di igiene, era anche necessario disporre di un numero di ricambi elevato, così da poter

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RICOMINCIAMO DAL PACKAGING Anche se meno evidenti, esistono legami ancora più profondi fra il mondo dei detersivi e i mutamenti sociologici della moderna way of life, che passano, direttamente o indirettamente, attraverso l’imballaggio: tramite non più per l’acquisto

di un bene, ma per l’appropriazione della soluzione (più o meno temporanea) di un problema. Intorno al 1860 un giovane e brillante droghiere inglese intuì che il sapone, fino ad allora venduto in barre e tagliato nelle quantità richieste, poteva essere confezionato, in modo da permettere ai clienti di riconoscerlo. Nacque così il sapone Sunlight, con il nome stampato su un incarto di carta oleata dai colori vivaci che, oltre a evitare l’irrancidimento del prodotto, consentiva ai clienti di identificarlo immediatamente attraverso le vetrine del negozio. In questo modo venivano definite alcune delle funzioni fondamentali, che ancora oggi sono richieste agli imballaggi (protezione del contenuto, veicolo di informazioni, garanzia di qualità...). Ma non solo: l’intuizione di dare un nome specifico a un prodotto si dimostrò vantaggioso per la vendita e la distribuzione dei beni di largo consumo, aprendo così la strada a forme di pubblicità molto più efficaci rispetto al passato. Il legame fra pubblicità, società e mondo dei detersivi è ancora più evidente se ricordiamo che il termine “soap opera”, con cui si identificano le trasmissioni televisive caratterizzate da una prolungata serialità e destinate a fidelizzare gli spettatori, sono state inventate negli Stati Uniti negli anni ’30, prima in versione radiofonica e poi televisiva, proprio come forma di pubblicità di sapone e detersivi di una nota azienda statunitense.

Packaging for Cleaning Products How it is changing to become increasingly sustainable. Reflections on the detergent sector in Italy, based on a study* promoted by Conai, in partnership with Assocasa/Federchimica. The research represents an exemplary contribution to the promotion of a shared culture of sustainability by investigating motivations, typologies and impact of specific preventive action in the field of detergent packaging. What emerges is a complex and evolving picture, reflecting an industry that, beyond stereotypes and commonplaces, is taking decisive action for the safeguarding of people and the environment. Luciana Guidotti * “Preventive action in the detergent packaging sector”. Study conducted by Conai (Consortium for the recovery of packaging), in partnership with Assocasa/Federchimica. Copyright©2017 Prometeia.

The history of modern consumer habits is inextricably tied to that of «cleaning products, which have constituted one of the founding myths of consumer society. Indeed, entire generations of manufacturers, marketers and industries have dedicated great efforts to the “cult of cleanliness”. This cult would certainly never have achieved its current status of respectability had it not been rendered [1]

Sonia Pedrazzini and Marco Senaldi, impackt,

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visible and tangible – had it not been raised from a simple, abstract concept of hygiene to an embodied form as detergents, powders, liquids, creams, gels, a form that has made palpable the metaphor and even the very spirit of the thing».[1] Detergent packaging has thus served an undisputed function of “certifying” a myth. This is why, by recognizing its social value but, aboveall by researching into its evolution in the light of the problems associated with manufacture, reuse, recycling and environmental impact, one

can offer a shining example to all the industrial supply chains, called upon to share the efforts to make the production process evermore efficient and, at the same time, reinforce sustainability policies. This principle is the inspiration behind the research carried out by Prometeia on behalf of Conai and with the collaboration of Assocasa/Federchimica, which identifies the preventive actions applied to the packaging adopted by detergent manufacturers. Moreover, the context of the research is especially stimulating in light of the sociological connections mentioned above and the propensity of this industry for changing perspectives, involving the various actors of its supply chain in the development of innovative packaging solutions, always of course in the interest of consumer safety. As a matter of fact, over time detergent products have evolved and multiplied, offering new modes of use and consumption, from powder and liquid soaps to concentrates, abrasive creams and degreasers. The packaging has evolved accordingly in order to guarantee greater sustainability, on one hand, and, on the other, more conscientious and informed consumer habits, thanks to highly functional and innovative service features (refills, safety caps, dosers, triggers, explanatory labels, etc.).

NOTES ON THE DETERGENT MARKET AND RESEARCH GOALS

The domestic and professional detergent sector in Italy consists in over 440 enterprises, employing some 6,000 people and producing goods worth 3 billion euro (approximately 6% of the Italian chemical product sector). In 2016, sales in the domestic market amounted to 3.6 billion euro, 91% of which attributable to detergents for the home (according surveys by Nielsen), while the remaining 9% is represented by professional detergents (Prometeia estimates). In the household segment, detergents for laundry (machine and hand wash), dishes, floors, etc. make up the largest category, with 1.9 billion euro in sales, followed by washing additives at a distant second (fabric softeners, bleach, limescale removers, etc.) with 742 million euro in products sold nationwide. Faced with this situation, Prometeia developed a qualitative/quantitative research apparatus to analyze the sector, taking into consideration the various phases of the packaging’s life cycle, from design and production through to packaging and logistics. The approach was based on a few key concepts, the so-called “Conai catalysts”, which together sum up the concept of prevention: reuse, saving on raw material, logistical optimization,

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accantonare i capi sporchi fino al lavaggio successivo. Da qui, l’usanza di portare in dote una quantità notevole di biancheria, chiaro segnale della ricchezza della sposa. I detersivi in polvere e, poi, i saponi liquidi vanno di pari passo con l’ingresso delle lavatrici nelle case, decretando la scomparsa della categoria professionale delle lavandaie e, va da sé, di uno standard di vita oggi difficilmente condivisibile. Di fatto, la diffusione di nuovi mezzi tecnologici ha accompagnato l’emancipazione della donna in ambito lavorativo, sollevandola almeno in parte dalle fatiche domestiche. Abitudini e stili di vita in costante mutamento, negli anni, hanno influenzato l’evoluzioni delle formule dei detergenti. Pensiamo, per esempio, alla scelta di un abbigliamento meno formale, con l’adozione di capi più sportivi o comunque dai colori vivaci, oppure all’importanza minore del pasto consumato in famiglia attorno a una tavola apparecchiata. Questi trend hanno fatto sì che il bucato fosse sempre meno costituito da soli capi bianchi di cotone, da lavare a temperature più basse, il che ha imposto un adeguamento delle formule dei detersivi, con notevole riduzione dei consumi energetici. Analoghe variazioni hanno interessato anche altri prodotti per la pulizia: basti pensare all’uso dei detersivi abrasivi, quando nelle case erano comuni i lavelli di pietra che richiedevano una forte azione di sfregamento, sostituiti dalle creme abrasive, legate all’introduzione dei lavelli di ceramica, e poi dagli sgrassatori e dai prodotti spray, più adatti ai moderni lavelli di acciaio o materiali sintetici.


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MARKE T I N G & DE SI G N

] THE RIGHT CHOICES ARE GOOD

Objective safety Detersives are part of the category of chemical products, broadly regulated and subject to controls from the competent authorities. • Regulation 1907 /2006 REACH Lays down the registration, the evaluation and if need be the authorisation of all chemical substances produced or placed on the European market. • Regulation 1272/2008 CLP Applies to substances that are dangerous on their own or in mixtures, determining the classification and the labeling. It

also bears indications in regard to the packaging, that allows a safe usage. • Detergent Regulation 648/2004 Imposes the complete biodegradability of all the surfactants used by the detersives and by similar products, as well as a limitation of the phosphorous contents in products for the laundry and dishwashers. • Biocide Regulation 528/2012 A more restrictive standard for some types of products (disinfectants, insecticides, insect repellents and rodendicides).

Prevention is always best

english text

One of the purposes of Conai (the Italian National Packaging Consortium) is supporting businesses in promoting actions aimed at reducing the environmental impact of packaging by improving sustainability throughout its life cycle. With this in mind, Conai supplies useful tools for making increasingly eco-compatible packaging that can take on a leading role in an economic system that regenerates itself according to the principles of circular economy, in which the “prevention factor” sustains innovation of products and processes. “Preventing packaging’s environmental impact” represents a complex and multifaceted topic, one involving all actors of the supply chain in the name of shared responsibility: producers of raw materials and packaging, packaging users, and the consumers themselves, who are tasked with conscientiously managing packaging waste in the home (this step is fundamental to making possible the recovery, disposal or reuse of the materials in question). Indeed, minimizing impact means taking into consideration the packaging’s entire life cycle. It’s not enough to assess the effects directly tied to production and use. It is necessary, rather, to include decisive factors such as distribution and postconsumption management, with no compromising on the regulatory compliance, performance and functionality that the packaging must guarantee (first and foremost protecting the contents).

facilitation of recycling, use of recycled materials, packaging simplification and production process optimization. Prometeia then sent a questionnaire to a sample of concerns that together account for over 40% of sales in the Italian market (by value). Based on the responses to this questionnaire, the nature and intensity of actions carried out in the sector to reduce the environmental impact of packaging were then identified. It was found that, during the last ten years, manufacturers have focused their efforts on packaging design and logistics.

PREVENTION GUIDES INNOVATION OF PRODUCTS AND PACKAGING

Reduction of overall packaging weight and use of recycled materials are among the actions to lower the consumption of raw materials: and these have been the strategies followed in order to optimize the production of detergent containers. This packaging type has been redesigned over the years in accordance with the changing

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formulas of the products themselves. A key factor in this sense has been the development of concentrate products, which enable the consumer to carry out the same number of washes with a smaller quantity of detergent (thereby also offering the consumer a cost-saving solution). The first and most clearly evident result of this redesign has been the rise of the smaller format containers suitable for concentrate products, which in practice means a lowered consumption of material and a reduction of the primary packaging weight, which in turn reduces the weight of the secondary packaging required for handling, as well as an optimization of transport, with clear economic and logistical advantages. Emblematic in this regard is the case of liquid detergents for machine washing, which represents approximately one third of this segment’s sales in the Italian market, and in which the rise of concentrate formulas has led to outstanding environmental and economic benefits.

FOR THE ENVIRONMENT

Relations with packaging suppliers remains crucial for the detergent industry, as the former are asked to share these new packaging design and production choices in planning operations. This cooperation is all the more necessary in light of constant investments by concerns in updating their machine pools in order to make packaging processes

increasingly efficient, optimizing filling and significantly reducing defects and discarded units. Systematic preventive action on detergent packaging has had a variety of positive repercussions not only for the environment, but also for the concerns themselves, at which various business functions, from R&D to marketing and production, are tasked with defining the specific packaging techniques. Q

More than in other cases, detergent packaging represents the product in such a strong way that the customer identifies it with the selfsame product.

Whiter than white! The duty and the pleasure of cleanliness, a brief story of “social detergency”. Main characters: laundry and homecare products that have always performed primary and indispensable functions for the daily wellbeing of each and every one of us and hence connected to our intimate living habits. Detergents for hand or machine washing, for washing up and cleaning the floors, windows and bathroom fixtures. And again, softeners, bleaches, limescale-removers, going by way of disinfectants and insecticides of various kinds… In other terms, indications of a changing conception of hygiene that is part of our culture. Someone has even stated that the civilisation of a people is measured on the quantity of soap it consumes. All the more reason why, in studying the evolution of the formulas of detergents and their use, one finds oneself closely following the changes in society. In days of yore, that is when solid soap or ash was used for doing the laundry, the operation required a great commitment in terms of organization and time, which is why it wasn’t done frequently. And as well as a probable use of clothes for a period longer than what would be considered compatible with current concepts of hygiene, one needed to have a high number of changes of clothing, to keep you with enough clothes to last till the next laundry day. Hence the custom of offering a great amount of linen as a dowry, a clear sign of a wealthy bride. Soap powder and subsequently liquid soap go hand-in-hand with the arrival of the washing machine in the home, decreeing the disappearance of the professional washerwoman and with that, of a standard of life that we would find hard to bear nowadays. Indeed, the spread of the new technological means has accompanied the emancipation of women in terms of work, relieving them at least in part from the drudgery of home chores. Habits and lifestyles that are constantly changing, over the years have influenced the evolution and the formula of detergents. One only has for example to think of the choice of less formal clothing, with the introduction of more sporty clothes or also in strong colors, or in the lesser importance of a meal consumed in the family around a fully-laid table. Hence trends have decreed that the laundry comprised ever lesser amounts of white cotton clothing, to be washed at lower temperatures, which had lead to changes in detergent formulas, with a considerable reduction in power consumption. Other cleaning products have also been affected by similar changes: one only has to think of the use of abrasive detergents, when stone sinks were in use that required a strong scrubbing action, replaced by abrasive creams, associated with the introduction of ceramic sinks, and then the use of degreasers and spray products, more suited to modern sinks in steel or synthetic materials. Let’s start over with packaging Even if less evident, there are even deeper links between the world of detergents and sociological changes in the modern way of life, that directly or indirectly go by way of packaging: no longer go-betweens for the purchase of a product, but for the appropriation of the more-or-less temporary solution to a problem. Around 1860 a young and brilliant English grocer intuited that soap, up to that time sold in large bars and cut to the quantity required, could be packed, to allow the customer to recognize it. Thus Sunlight soap came into being, with the name printed on the oiled paper wrapper in bright colors that, as well as helping to avoid the product going off, allowed the customer to identify it immediately through the shop window. In this way some of the fundamental functions, still today demanded of packaging (protection of the contents, vehicle of information, guarantee of quality…) But not only that: the intuition of giving a specific name to a product demonstrated itself to be advantageous for the sale and distribution of fast moving consumer goods, thus opening the way to forms of advertising a lot more effective than in the past. The link between advertising, society and the world of detergents is today still more evident if we recall the term “soap opera”, that identify the TV shows that run in long series and are in order to loyalise the viewer, that were invented in the thirties, first in a radio version and then for the TV, as a form of advertising for the soaps and detergents of a famous American company.

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Caffè: mercato e confezionamento In sintesi, i dati più significativi del comparto “caffè” (area food & beverage) in Italia: produzione, import, export, consumi interni e relative tipologie di imballaggio. Barbara Iascone

e aziende coinvolte nel mercato sono più di 800 con un valore produttivo complessivo che raggiunge i 3,7 miliardi di euro. L’Italia è il terzo paese al mondo, dopo Usa e Germania, per importazione di caffè verde; a livello europeo è secondo solo alla Germania, sia per volumi totali di produzione che per caffè torrefatto esportato. Il caffè lavorato in Italia viene infatti totalmente importato come caffè verde da

L

diversi paesi (Brasile, Vietnam, India, Indonesia e Uganda). Secondo l’ISTAT, nel 2016 sono state importate in Italia circa 580.200 tonnellate di caffè verde (+9% rispetto al 2015). Nello stesso anno, le cifre del caffè torrefatto prodotto in Italia parlano di 433.400 tonnellate (+4,6% rispetto al 2015). Per quanto riguarda il commercio estero relativo al caffè torrefatto si registra un +22% dell’import e un +12,8% per l’export, pari rispettivamente a 16.122 ton-

Coffee: market and packaging A summary of the most significant data on the Italian coffee sector (food & beverage area): production, imports, exports, domestic consumption and packaging types. Barbara Iascone

Over 800 businesses comprise this market for a total production value of 3.7 billion euro. Italy is the world’s third biggest importer, behind the USA and Germany, of green coffee beans. In Europe, it is second only to Germany

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both in terms of total production volumes and of exported roasted coffee. All coffee processed in Italy is imported as green coffee beans from a variety of countries (Brazil, Vietnam, India, Indonesia and Uganda).

Tabella 1 - Bilancio del mercato del caffè. Valori espressi in tonnellate. Table 1 - Coffee market balance. Values in tonnes. 2015 2016 Produzione 414.360 433.427 Production Export 176.050 198.570 Exports Import 13.190 16.122 Imports Consumo 251.500 250.979 Consumption Fonte: Elaborazioni Istituto Italiano Imballaggio su fonti varie. Source: Calculations by Istituto Italiano Imballaggio based on various sources.

nellate e a oltre 198.000 tonnellate. I paesi comunitari rappresentano gli sbocchi più significativi per le esportazioni del caffè torrefatto italiano, di cui assorbano mediamente il 70%; il restante 30% è diretto essenzialmente negli USA, in Australia e nella Federazione Russa, a cui, negli ultimi anni, si sono accodati Emirati Arabi e in Cina dove si registra una crescita progressiva. Il consumo interno risulta essere pari a circa 250.900 tonnellate, in

According to Istat, approximately 580,200 t of green coffee beans were imported to Italy in 2016 (9% more than in 2015). During the same year, 433,400 t of roasted coffee was produced in the country (+4.6% compared to 2015). As for foreign trade of roasted coffee, there was a 22% increase in imports and a 12.8% increase in exports, or 16,122 t and over 198,000 t, respectively. EU countries represent the largest export markets for Italian roasted coffee, consuming 70% of it on average; the remainder goes primarily to the USA, Australia, the Russian

Federation and, in recent years, the UAE and China, both seeing progressive growth. Domestic consumption stands at some 250,900 t, a slight dip from 2015 (-0.2%). 69% of consumption is in the market for household consumption, while the remaining 31% is represented by coffee consumed in horeca

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Tabella 2 - Mix del packaging del caffè venduto in Italia. Table 2 - Coffee packaging sold in Italy. 2014 2015 2016 Poliaccoppiati flessibili 80,50% 80,3% 80,2% Contenitori di acciaio 6% 6,1% 6,2% Sacchi e sacchetti di carta 2% 1,8% 1,9% Vasetti di vetro 0,3% 0,3% 0,3% Astucci di cartoncino 0,2% 0,2% 0,2% Cialde 11% 11,3% 11,5% 100% 100% 100% Fonte: Elaborazioni Istituto Italiano Imballaggio su fonti varie. Source: Calculations by Istituto Italiano Imballaggio based on various sources. Tabella 3 - Mix del packaging del caffè venduto all’estero. Table 3 - Coffee packaging sold abroad. 2014 2015 2016 Poliaccoppiati flessibili 76% 75,9% 75,7% Contenitori di acciaio 6% 6,1% 6,2% Cialde 12% 12,1% 12,3% Fonte: Elaborazioni Istituto Italiano Imballaggio su fonti varie. Source: Calculations by Istituto Italiano Imballaggio based on various sources.

Flexible polylaminates Steel containers Bags including paper bags Glass jars Paperboard boxes Pods

Flexible polylaminates Steel containers Pods

leggero arretramento rispetto al 2015 (-0,2%). Il 69% dei consumi si rivolgono verso il mercato domestico, mentre il restante 31% rappresentata il caffè consumato presso l’horeca (Bar, Ristoranti, ecc). Per quanto riguarda la suddivisione dell’offerta del mercato italiano si segnala che, delle 800 aziende che lavorano principalmente il caffè e altri infusi, i primi 4 gruppi coprono circa la metà del mercato totale (fonte: Beverfood). Differenziando il mercato destinato alle famiglie da quello dell’horeca, si osserva che, nel primo caso, l’offerta si concentra nella mani dei leader nazionali: Lavazza, Nescafé, Nespresso, Kimbo, Splendid, Illy e Segafredo insieme ricoprono infatti i tre quarti circa del mercato. Per l’horeca e il vending non esiste invece un unico leader, e l’offerta è quindi molto più variegata. La concentrazione dell’offerta raggiunge quindi il massimo nel comparto del caffè

channels (bars, restaurants, etc.). Looking more closely at the supply side of the Italian market, of the 800 concerns primarily active in processing coffee and similar products, the top four account for roughly half of the total market (source: Beverfood). Distinguishing between domestic use

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products and those for horeca, one can observe that the former is concentrated in the hands of leading national brands: Lavazza, Nescafé, Nespresso, Kimbo, Splendid, Illy and Segafredo collectively control three quarters of the market. For horeca and vending machines the

porzionato, dove i tre principali operatori (Lavazza, Nescafè Dolce Gusto e Nespresso) assorbono oltre il 70% del mercato.

I TREND DEL PACKAGING: MATERIALI E IMPIEGHI

Le tipologie di caffè in commercio destinate al mercato italiano sono in prevalenza confezionate in poliaccoppiato flessibile, con uno share dell’80,2%. La quota risulta in progressivo ridimensio-

supply is much more varied, with no clear leader. The concentration of supply is greatest in the product sector of portioned coffee, in which three operators (Lavazza, Nescafe Dolce Gusto and Nespresso) take up over 70% of the market.

PACKAGING TRENDS: MATERIALS AND USES

The coffee products marketed in Italy are for the most part packaged in flexible polylaminates, which hold a

market share of 80.2%. That share is being progressively reduced by competition with pods and capsules, which reached 11.5% in 2016 and are also seeing a trend of constant growth in those made from biodegradable material. Also in this area, special capsules, meaning those covered by a patent, represent 67% of the entire market. Packaging in tinplate, whether as a jar or as a small drum, holds a 6.2% share showing progressive growth. This growth is essentially driven by the 3kg

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namento, a vantaggio di cialde e capsule che, nel 2016, hanno raggiunto l’11,5% e dove si segnala anche il costante sviluppo di quelle realizzate in materiale biodegradabile. Sempre in questo ambito, le capsule speciali, ovvero coperte da brevetto, rappresentano il 67% dell’intero mercato. Il confezionamento in lattina, sia in barattolo che in fustino, ha una quota del 6,2% in progressiva crescita; lo sviluppo interessa essenzialmente i fustini da 3 kg di capacità destinati ai bar, mentre i contenitori da 250 grammi, destinati essenzialmente ai consumi delle famiglie, evidenziano un trend in calo. Il sacchetto di carta, utilizzato per la vendita del caffè macinato presso i negozi che distribuiscono lo sfuso, presenta una partecipazione stabile all’1,7%. Il vasetto di vetro e l’astuccio di cartoncino, destinati essenzialmente al confezionamento del caffè solubile, risultano rispettivamente allo 0,3% e allo 0,1%. Per quanto concerne le tipologie di imballaggi utilizzati nel settore caffè, è necessario prendere in considerazione anche i bicchieri di plastica o di cellulosa, impiegati nei distributori automatici (vending). Confezioni per l’export. Nel 2016 le tipologie di caffè in commercio destinate all’esportazione sono state confezionate per il 75,7% in poliaccoppiato flessibile, in progressivo calo a favore delle capsule e cialde che, nel 2016, registrano uno share del 12,3%. Il confezionamento in lattina, sia in barattolo che in fustino destinato ai bar, registrano sono a una quota del 12%. Il 54% dei contenitori di acciaio è costituito da secchielli da 3.000 grammi e il 46% da barattoli da 250 grammi. Q Barbara Iascone Istituto Italiano Imballaggio

drums used in cafes, while the 250 g containers for household use are showing a decline trend. Paper bags, used for sale of ground coffee at shops that distribute loose beans, show a stable 1.7% share. Glass jars and paperboard boxes, used for instant coffee, stand at 0.3% and 0.1%, respectively. When considering the packaging types used in the coffee sector, it is important not to forget the plastic and cellulose cups used by vending machines.

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Packaging for exports. In 2016, 75.7% of the coffee products marketed for export were packaged in flexible polylaminate, which is progressively losing ground to capsules and pods. The latter types held a share of 12.3% in 2016. Packaging in tinplate, both as a jar and as a drum for cafes, had a share of 12%. 54% of steel containers were 3 kg canisters, and 46% were 250 g jars. Q Barbara Iascone Istituto Italiano Imballaggio

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Cap captures the passion of Rome A stylish cap produced by RPC Bramlage using advanced injection moulding technology is providing the ideal complement to the eye-catching bottle for Roma Passione, a new floral-fruity fragrance inspired by the city of Rome from Italian fashion designer Laura Biagiotti. The Eau de Toilette bottle (available in 25 ml, 50 ml and 100 ml) retains the original design which imitates grooved Roman columns.The choice of red reflects the emotion of love. The Surlyn cap continues this design theme, while maintaining the premium image of the packaging and offering convenience and ease of use for the consumer.

Reinvent the high range bottle After the national and international success of its elegant and sophisticated PET bottles, destined for the catering sector, with two Italian Packaging Oscar, two World Star Awards and two World Beverage Innovation Awards to its credit, PET Engineering proposes its new Luxo line. The exclusive range that redraws the borders of Premium design for the Horeca sector, comprises three 0.75 litre bottles, surprising for their original shape and finishing. Also new the LucCap top, completely customisable for PCO1881. FonteVita (weight 39 g). The sinuous shape, recalling the slow bloom of a flower, is embellished with a hue achieved via Husky’s multilayer technology. Queen the refined decoration, recalling a cascade of glittering diamonds, matches well with the transparent no-label look label. The LuxCap top has been developed in collaboration with Labrenta (weight 43 g). Erawan (weight 43 g) the shape with the no-label look, with rounded, harmonious curves that recall the irregular path traced by water amidst the rocks, is crowned by the elegant overcap.

Il tappo che cattura la passione di Roma Q Realizzato con una tecnologia avanzata d i stampaggio ad iniezione, l’elegante tappo firmato da RPC Bramlage, completa in modo perfetto il flacone di Roma Passione, la nuova fragranza floreale-fruttata della stilista italiana Laura Biagiotti. La bottiglia di Eau de Toilette, disponibile in 25 ml, 50 ml e 100 ml, ripropone il design iconico a forma di colonna romana percorsa da scanalature, in un’intensa tonalità di rosso, che riflette il calore del sentimento amoroso. Coerente con il concept, il tappo di Surlyn valorizza l’immagine premium dell’imballaggio, garantendo, al contempo, praticità di utilizzo per il consumatore.

Reinventare la bottiglia di alta gamma Q Affermata sul piano nazionale e internazionale per le sue bottiglie in PET, eleganti e sofisticate, destinate al settore della ristorazione, PET Engineering propone la nuova linea Luxo: tre bottiglie da 0,75 l compongono una gamma esclusiva, sorprendendo con shape e finiture inedite e ricercate. Nuovo anche il tappo LuxCap, sviluppato in collaborazione con Labrenta e personalizzabile per PCO1881. FonteVita (39 g). La forma sinuosa, che ricorda il lento sbocciare di un fiore, è impreziosita da una sfumatura realizzata con la tecnologia multilayer di Husky. Queen (43 g). La raffinata decorazione, che richiama una cascata di diamanti, si sposa con la trasparenza dell’etichetta no-label. Erawan (43 g). La shape con etichetta no-label, dalle curve dolci e armoniche che ricordano il percorso irregolare dell’acqua tra le rocce, si completa nell’elegante overcap.

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photo Tamar Matza

Prodotti chimici per uso domestico: il confezionamento Andamento del mercato dei prodotti per la detergenza domestica e l’impiego di packaging. Barbara Iascone

econdo la classificazione di Federchimica Assocasa, il settore dei prodotti per la pulizia, la manutenzione e l’igiene degli ambianti comprende detersivi, saponi da bucato, coadiuvanti di lavaggio, disinfettanti e disinfestanti ambientali, cere, prodotti per la cura dell’auto, deodoranti ambientali e prodotti per la pulizia e manutenzione in generale. Il rapporto annuale dell’associazione del febbraio 2017 riporta di un calo complessivo delle vendite a valore (-2,7%), imputabile in massima parte all’area dei disinfettanti, che segna un -13,7%. Il comparto dei detergenti cala dell’1,9%, dove si segnala il -2% relativo ai detersivi per il bucato e il -1,3% dei detersivi per stoviglie e lavastoviglie. Nell’area detersivi per bucato crescono tuttavia quelli liquidi per lavatrice (+0,6%) mentre calano i detersivi in polvere per lavatrici (-7,4%), i detersivi liquidi per il bucato a mano (-14%)

S

e quelli per i capi delicati (-5,7%). Nell’ambito stoviglie, crescono quelli destinati al lavaggio in lavastoviglie (+2,2%) e calano quelli per il lavaggio a mano (-4,2%). La disamina degli altri comparti evidenzia un calo dell’1,2% per i coadiuvanti del lavaggio (ammorbidenti ecc.) e del -2,5% per i prodotti per la manutenzione. Tutto cambia però se ragioniamo in termini quantitativi e non più a valore. Secondo le rilevazioni Istat, la produzione globale nell’area detergenza nel 2016 è in crescita del 2,4%, assestandosi intorno alle 2.922.000 tonnellate. Il commercio estero, sempre secondo le rilevazioni Istat, chiude l’anno 2016 con un +6,9% per le importazioni e un +3,2% per le esportazioni. Il commercio estero nazionale è guidato essenzialmente da importanti imprese internazionali attive nel settore e presenti in Italia. Il consumo apparente si assesta intorno alle 2.282.000 tonnellate (+3% rispetto al 2015). Questa differenza di andamenti, che si registra a seconda dell’unità di misura analizzata, si spiega essenzialmente con

photo method

Chemical products for the home: the packaging Performance of domestic detergent products and corresponding packaging use. Barbara Iascone

According to the classification used by Federchimica Assocasa, the sector of products for cleaning, maintenance and hygiene of spaces includes detergents,

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laundry soaps, auxiliary washing products, disinfectants including air sanitizers, waxes, auto care products, air fresheners and cleaning products generally.

The association’s annual report, released in February 2017, shows an overall drop in sales in terms of value (-2.7%), largely attributed to disinfectants, which saw a -13.7% drop. Detergents went down by 1.9%, with -2% for laundry detergents and -1.3% for dish soaps and dishwasher detergents. Nonetheless, in laundry detergents, liquid products for machine washing showed some growth (+0.6%), while powder detergents for machine washing saw decline (-7.4%), along with liquid

hand wash products (-14%) and those for delicate articles (-5.7%). In dishwashing products, those for machine washing saw growth (+2.2%), while those for handwashing shrank (-4.2%). A look at other sectors shows a 1.2% drop in auxiliary products (softeners, etc.) and a 2.5% drop in maintenance products. This picture changes radically if one looks at the numbers in quantitative terms rather than in terms of value. According to Istat data, the detergents

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Tabella 1 - Bilancio del settore detergenza. Valori in tonnellate. Table 1 - Detergents sector balance sheet. Values in tonnes. 2015 2016 var. 16/15 Produzione 2.853.411 2.921.834 2,4% Import 533.000 570.000 6,9% Export 1.172.000 1.210.000 3,2% Consumo 2.214.411 2.281.834 3,0%

2017 (5 mesi) 2.962.740 556.890 1.264.450 2.255.180

var 17/16 1,40% -2,30% 4,5% -1,2%

Production Imports Exports Consumption

Tabella 2 - Bilancio del settore detergenza. Valori in tonnellate. Table 2 - Detergents sector packaging mix. Percentage values. 2015 2016 Bombolette metalliche 1,5% 1,5% Metal spray cans Incarto di plastica 1% 1% Plastic wrap Scatole di cartoncino 4% 4% Paperboard boxes Flaconi di plastica 68,5% 67,8% Plastic bottles Poliaccoppiati Flessibili 22% 22,50% Flexible polylaminates Tubetti flessibili plastica 1% 1% Plastic flexible tubes Brick 1% 1% Bricks Distributori automatici 0,5% 0,5% Automatic dispensers Confezioni ricariche biodegradabili 1% 1,2% Biodegradable refill packaging

la propensione al risparmio dei consumatori italiani, che perdura ormai da qualche anno. L’industria della detergenza, peraltro, sta

mettendo in campo parecchi sforzi per riuscire, da un lato, a soddisfare le esigenze e i bisogni delle famiglie, dall’altro per offrire prodotti innovativi e perfor-

La detergenza, nei primi mesi del 2017 I dati Istat relativi ai primi 5 mesi del 2017 confermano che il settore della detergenza è partito bene, con una produzione in crescita dell’1,4% rispetto allo stesso periodo del 2016. Nello stesso periodo, il commercio estero è caratterizzato da un import in calo del 2,3% e un export in crescita del 4,5%. Il consumo apparente dovrebbe registrare un calo intorno all’ 1,2%. Secondo le ipotesi dell’Istituto Italiano Imballaggio, per quanto riguarda il mix del packaging, si dovrebbero confermare gli andamenti del 2016, con il flessibile e le confezioni in materiale plastico biodegradabile in crescita, assestati rispettivamente al 22,8% e all’1,4%. Questi incrementi andranno ancora scapito dei flaconi in plastica.

Detergents during the early months of 2017 Istat data relating to the first 5 months of 2017 confirms that the detergents sector is off to a good start, with production 1.4% higher than during the same period in 2016. During that time, foreign trade has been characterized by imports down by 2.3% and exports up by 4.5%. Apparent consumption should decrease by 1,2%. Istituto Italiano Imballaggio projects that the 2016 trends in the sector’s packaging mix should continue in the current year, with flexible and biodegradable plastic containers on the rise, reaching 22.8% and 1.4%, respectively. These increases will be to the detriment of ordinary plastic bottles.

sector’s total 2016 production saw 2.4% growth, reaching a total of 2,282,000 t (+3% greater than that of 2015). This divergence in performance depending on the metric used is basically attributable to the Italian consumer’s propensity for saving, a trend that has been observed during the last several years. The detergents industry is moreover making great efforts to, on one hand, satisfy the needs and demands of families, while on the other hand offering

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innovative, high performance products. As a matter of fact, while today’s consumers aim to save, they also seek effective products that are at the same time ecological and respect the environment. This trend not only influences the products themselves but also the packaging choices in a market that is mature yet still vital in terms of product innovation.

DISTRIBUTION CHANNELS As for sales channels, still according to

manti. Di fatto, se il consumatore di oggi guarda al risparmio, cerca anche prodotti efficaci e al contempo ecologici e rispettosi dell’ambiente. Questa tendenza influenza non solo la natura dei prodotti ma anche le scelte del packaging in un mercato avviato alla maturità, ma ancora vitale in termini di innovazione di prodotto.

I CANALI DELLA DISTRIBUZIONE Per quanto riguarda i canali di vendita, sempre secondo l’analisi di Assocasa, le uniche realtà distributive che registrano tassi di crescita sono i negozi specializzati (Drug Specialist), che segnano un +2,1% e dove si può trovare un ottimo assortimento quantitativo e qualitativo, affiancato da buone opportunità di risparmio. I discount risultano in sostanziale stabilità, +0,1%, mentre le piccole superfici distributive, gli Iper ed i Super, registrano dei cali.

LE TIPOLOGIE DI CONFEZIONAMENTO Nel settore della detergenza continuano a dominare gli imballaggi di plastica, siano essi rigidi o flessibili: gli unici spostamen-

Assocasa’s analysis, the only distribution channels seeing any growth are specialist stores (drug specialists) with 2.1% and offering a wide assortment of quantities and quality ranges, as well as opportunities for saving. Discount stores have largely remained stable with +0.1%, and hyper- and supermarkets have seen decline.

PACKAGING TYPES The detergents sector continues to be dominated by plastic packaging, both

rigid and flexible: the only shifts in market share distribution have thus been among different types of plastic packaging. The choice of packaging material, as in the chemical sector as a whole, is largely a function of the chemical and physical properties of the product to be packaged, but also depends on the communication needs at play for the various commercial brands and product innovations to set themselves apart. The database of Istituto Italiano Imballaggio

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Flaconi 100% rPET da Henkel Chiaro esempio di innovazione sostenibile nel packaging della detergenza, la soluzione consente di risparmiare circa 413 tonnellate di plastica vergine all’anno, riutilizzando circa 550 tonnellate di rifiuti plastici. Premiati nel 2016 nell’ambito del Bando Conai sulla Prevenzione, i flaconi sono stati valutati in particolare in base a tre indicatori: GWP (Global Warming Potential), ovvero l’impronta di carbonio; GER (Gross Energy Requirement) cioè il consumo totale di energia durante l’intero ciclo di vita del flacone; H2O, vale a dire l’acqua di processo impiegata per la realizzazione di questa bottiglia.

100% rPET flacons by Henkel A clear example of sustainable innovation in detergent packaging, the solution enables the saving of around 413 tons of virgin plastic a year, reusing around 550 tons of plastic waste. Awarded in 2016 under the Conai Call for Prevention, the flacons were in particular rated under three indicators: (Global Warming Potential), or that is the carbon footprint; GER (Gross Energy Requirement) or that is the total consumption of energy during the entire lifecycle of the flacon; H2O, entailing the processing water used to achieve the creation of this bottle.

ti di quote di mercato registrate sono quindi tra le diverse tipologie di plastica. La scelta del materiale di imballaggio, come in tutto il settore chimico, risulta in gran parte funzionale alle differenti caratteristiche chimico-fisiche del prodotto da confezionare, ma dipende anche da esigenze di comunicazione atte a differenziare i diversi marchi commerciali e le innovazioni di prodotto. Analizzando i numeri della Banca Dati

shows the following packaging mix: In 2016, plastic packaging made up 93.5% of packaging for household cleaning and maintenance products. This percentage has been constant for the past several years. More specifically, we find: - plastic bottles, which in 2016 made up 67.8% (-0.7% compared to 2015); - containers made from flexible polylaminate for converting, which has been growing year after year and which in 2016 reached 22.5% of the total;

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dell’Istituto Italiano Imballaggio, il mix del packaging evidenzia quanto segue. Nel 2016, gli imballaggi di plastica coprono il 93,5% del confezionamento dei prodotti per la pulizia e la manutenzione degli ambienti, una percentuale costante ormai da qualche anno. Nello specifico troviamo: - i flaconi in plastica, che nel 2016 si sono assestati al 67,8% (-0,7% rispetto al 2015); - i contenitori realizzati con materiale accoppiato flessibile da converter, che crescono anno dopo anno e nel 2016 raggiungono il 22,5% del totale delle confezioni del settore; - le ricariche per i flaconi dei detersivi realizzate con materiale plastico biodegradabile (che si aggiungono alla famiglia degli imballaggi di plastica) e risultano in costante crescita, raggiungendo nel 2016 l’1,2% del totale mix del packaging. Questa ultima tipologia di imballaggio, in particolare, è destinata ai prodotti concentrati, che messi in acqua calda all’interno

- refills for the bottles of detergent, made using biodegradable plastic material (and thus joining the ranks of plastic packaging in this sector), showing constant growth and reaching 1.2% of the total packaging mix in 2016. The last type of packaging on the list above, in particular, is used for concentrate products that when added to hot water in a plastic bottle are diluted, releasing the right amount to reconstitute the detergent or the original detergent. Another component

di un flacone, si sciolgono rilasciando quanto necessario a ricostituire il detersivo o il detergente originale. Ancora nell’area “imballaggi di plastica” troviamo gli incarti utilizzati per i saponi in pezzi (1%) e i tubetti (1%). Il restante 6,5% del packaging del settore è composto da: - astucci di cartoncino, impiegati in prevalenza per i prodotti in polvere e per tabs per lavastoviglie che, nel 2016, rimangono costanti al 4%; - bombolette spray di metallo (ormai quasi esclusivamente in acciaio a scapito dell’alluminio) che si assestano all’1,5%; - contenitori accoppiati rigidi all’1%; - il restante 0,5% è rappresentato dai distributori automatici di prodotti sfusi, un fenomeno che in Italia non ha attecchito come in altri paesi e negli anni è andato via via diminuendo. Accanto agli imballaggi primari troviamo gli imballaggi secondari e da trasporto (scatole di cartone ondulato, film termoretraibile e pallet). Q Barbara Iascone Istituto Italiano Imballaggio

of plastic packaging are the wrapping films used for bar soaps (1%), as well as tubes (1%). The remaining 6.5% of packaging for this sector is made up of: - paperboard boxes used mainly for powder and tab products for dishwashing machines, which in 2016 remained stable at 4%; - metal spray cans (now exclusively in steel to the detriment of aluminium), at 1.5%; - rigid polylaminate containers at 1%;

- the remaining 0.5% is made up of automatic dispensation of loose products, a phenomenon that has not gained as much traction in Italy as in other countries, and which has declined over the years. In addition to primary packaging, there is secondary transport packaging (corrugated cardboard boxes, heatshrink films and pallets). Q Barbara Iascone Istituto Italiano Imballaggio

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FA CTS & FIGURES

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Rapporto sullo stato dell’imballaggio (3) Osservatorio quadrimestrale della filiera dell’imballaggio: situazione a luglio 2017. Le informazioni sul quadro economico globale sono tratte dai dati messi a punto da Confindustria e Prometeia. Barbara Iascone

n questa sede si rende uno spaccato dell’andamento dei comparti dell’industria manifatturiera dove più intenso è il consumo di imballaggi, suddivisi nelle macroaree food e non food. A seguire, la relativa evoluzione del settore imballaggi. L’evoluzione dei settori nel medio termine per il 2017 deriva da elaborazioni dell’Istituto Italiano Imballaggio su dati Confindustria, Prometeia e associazioni di categoria di riferimento dei vari settori.

I

FOOD ALIMENTI E BEVANDE (Fonte: Federalimentare) Dalle elaborazioni di Federalimentare su dati ISTAT, dopo il +1,1% registrato nel 2016 sul 2015, risulta che l’intero comparto industria alimentare, bevande e tabacco nei primi 5 mesi dell’anno (gennaio/maggio) sia in crescita ancora dell’1,1%. Analizzando i vari settori risulta che l’industria della lavorazione e conservazione degli ortaggi freschi cresca

del 4,8%, mentre quella della lavorazione delle granaglie del 6%. In calo invece l’industria della lavorazione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi (-4,8%) e l’industria lattiero casearia (-1,6%). Prodotti da forno e farinacei crescono dello 0,5%, con un picco interno che riguarda la categoria biscotti, fette biscottate e prodotti di pasticceria confezionati (+4,6%). Per quanto riguarda l’industria delle bevande nella sua globalità si registra una crescita del 4%, dove però le bibite analcoliche calano del 3,3% mentre crescono birre (+10%) e i super alcolici e distillati (+25%). In calo il vino (-1,6%).

NON FOOD COSMETICA (Fonte: Centro Studi Cosmetica Italia) Secondo le analisi di Cosmetica Italia il settore chiuderà il 2017 con una produzione in crescita del 5%, spinta da un’accelerazione delle esportazioni che cre-

Packaging status report (3) Four-month observatory of the packaging chain: situation in July 2017. Information on the global economic picture is drawn from the data proposed by Confindustria and Prometeia. Barbara Iascone

Here follows a breakdown of the trends of manufacturing industry subgroups where packaging consumption is most intense, divided into food and non-food macro areas. This is followed by an account of the relative evolution of the packaging sector. The medium-term evolution of the sectors for 2017 derives from the

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elaborations of the Italian Packaging Institute on data from Confindustria, Prometeia and the main sector industry associations.

FOOD FOOD AND BEVERAGE (Source: Federalimentare) From Confederation data on ISTAT

sceranno del 9,5%. Il mercato italiano della cosmesi dovrebbe registrare un +1,2% a valore, ma a volume si registrano cali fisiologici generalizzati.

FARMACI (Fonte: Federfarma) Nel 2016 si è registrato un calo sia della spesa farmaceutica convenzionata (-2,4% rispetto al 2015) sia del numero delle ricette erogate dei farmaci in regime di convenzione (-1,5%). Risultano però in crescita sia la spesa sia le prescrizioni dei farmaci dispensati dalle farmacie in regime di distribuzione per conto: +8,3% la prima e +9,7% le seconde. La distribuzione per conto è una modalità di dispensazione di alcune categorie di farmaci da parte delle farmacie territoriali. In pratica le ASL acquistano direttamente tali farmaci e anziché farli dispensare ai pazienti presso le farmacie ospedaliere, ne dispongono la dispensazione presso le farmacie territoriali. In tal modo i pazienti dimessi dai vari reparti, e

figures, after the + 1.1% registered in 2016 in 2015, the entire food, beverage and tobacco industry sector is seen to have shown a continued growth by 1.1% in the first five months of the year (January/May). Analysing the various sectors, the fresh and processed vegetable processing and preservation industry grew by 4.8%, while that of grain processing by 6%. In contrast, the fish, crustacean and shellfish processing and preservation industry showed a drop (-4.8%) along with cheese and dairy industry (-1.6%). Bakery and flour products grew by 0.5%, with an internal peak in the biscuits, crackers and packed patisserie product categories (+ 4.6%).

As for the beverage industry all told, a growth of 4% was seen, but soft drinks dropped by 3.3% while beer grew (+ 10%) along with spirits and distillates (+ 25%). Wine showed a drop of 1.6%.

NON FOOD COSMETICS (Source: Centro Studi Cosmetica Italia) According to Cosmetica Italia’s analysis, the sector will close 2017 with a growth of 5%, driven by an acceleration of exports that will grow by 9.5%. The Italian cosmetics market should show a + 1.2% in value, but in terms of volume generalised physiological drops have been registered.

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FAC T S & FI GUR E S

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Quadro economico generale Nel 2017 il PIL italiano dovrebbe registrare un +1,2%, mentre in Europa si dovrebbe arrivare a +1,9%. Le proiezioni 2018 sono di +1% per l’Italia e +1,7% per l’Europa. L’inflazione in Italia dovrebbe crescere dell’1,5% contro l’1,6% europeo. L’opinione di Confindustria A livello mondiale prosegue l’espansione economica grazie al contributo congiunto tra economie avanzate e paesi emergenti. Risulta elevata la dinamica dell’Area Euro dove l’andamento degli ordinativi, soprattutto nel settore manifatturiero, preannuncia una buona crescita nell’attività produttiva durante l’estate. Non mancano elementi di rischio, dovuto essenzialmente all’incertezza politica che si traduce in scarsa visibilità circa le ipotesi evolutive delle politiche economiche dei vari paesi. In Italia la produzione industriale è cresciuta dello 0,4% a giugno, dopo il +0,7% registrato a maggio, chiudendo il secondo trimestre del 2017 con un +0,6%. Le analisi relative al terzo trimestre propendono per una conferma del +0,6%. Per quanto riguarda il PIL, il secondo trimestre dovrebbe registrare una crescita di almeno +0,3%, nel primo trimestre. Le ipotesi per i prossimi mesi estivi sono di una crescita più alta. Sempre a giugno, il manifatturiero registra una crescita discreta, +0,1% grazie alle componenti produzione, ordini ed export. In crescita anche i consumi. L’ICC in volume è salito a giugno dello 0,1% (+0,5% a maggio); immatricolazioni auto +1,9%; la produzione beni di consumo ha segnato un +5,4% tra aprile-maggio sul primo trimestre. Prosegue nel 2017 il recupero dell’occupazione: nel primo trimestre sale dello 0,2% e nel bimestre aprile-maggio è aumentata dello 0,3%. Le previsioni di Confindustria per l’intero 2017 si traducono in un +0,7%. Anche l’export è ripartito e a maggio registra un +1,3% a prezzi costanti rispetto ad aprile. Le indagini sugli ordini indicano un rafforzamento nei mesi estivi. Frenano in Italia i prezzi al consumo: a giugno si registra infatti un +1,2% annuo (ad aprile era +1,9%). Stesso andamento nell’Eurozona. L’opinione di Prometeia Fino a luglio 2017, momento in cui si scrive questo report, non ci sono cambiamenti circa la previsione sull’andamento dell’attività manifatturiera per l’anno in corso. Il 2017 dovrebbe chiudere con un’ipotesi di crescita pari all’1,6% a prezzi costanti, per poi consolidare la fase espansiva anche nel medio termine (+1,5% la crescita media annua nel periodo 2018/ 2021). In progressiva accelerazione le esportazioni (+2,4% nel 2017 e +3% nella media 2018/2021). Secondo i dati e le elaborazioni di Prometeia, a maggio l’indice destagionalizzato della produzione industriale ha registrato un +0,7%, dopo il calo registrato in aprile pari a -0,5%. Non risultano uniformi gli andamenti dei vari settori: se registrano trend molto buoni per i beni strumentali e di consumo durevoli, hanno invece un andamento negativo i beni intermedi ed energetici. Prometeia prevede che la crescita dell’attività industriale prosegua anche nel mese di giugno con uno +0,4%, per stabilizzarsi poi in luglio e crescere ancora dello 0,3% nel mese di agosto. Secondo le analisi di Prometeia ad oggi, luglio 2017, non ci sono cambiamenti rispetto a quanto diffuso a maggio 2017.

PHARMACEUTICALS (Source: Federfarma) In 2016 there was a decrease in both contractual pharmaceutical expenses (-2.4% compared to 2015) and the number of prescriptions served by pharmacies under contractual

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agreement (-1.5%). However, both the expense and the prescriptions of drug dispensed by pharmacies on behalf of the Italian health service (ASL) are growing: + 8.3% the former and + 9.7% the latter. Distribution on behalf is a way of

che devono seguire specifiche cure farmacologiche in base a quanto deciso dallo specialista, possono ritirare subito la prima confezione presso la farmacia ospedaliera, mentre le altre confezioni verranno loro dispensate presso le normali farmacie. Nel primo trimestre del 2017 la spesa sanitaria nazionale ha registrato un +2,6% rispetto allo stesso periodo del 2016. Tale incremento è accompagnato da un lato dall’aumento del prezzo medio dei medicinali prescritti (+2%) dall’altro da un aumento delle ricette prescritte (+0,6%). Dai primi dati parziali dei primi mesi del secondo trimestre risulta confermato l’andamento del primo trimestre.

MOBILI E ARREDO (Fonte: “Rapporto di previsione sul mercato del Mobile Arredo 2017”) Per quanto riguarda il mercato italiano, il 2016 ha registrato un +1,3% accompagnato dall’andamento sempre positivo delle esportazioni. Seppur caratterizzato da qualche incertezza, nel 2017 il mercato interno dovrebbe chiudere con una crescita dell’1%. Gli incentivi a sostegno del settore messi in campo nel 2016 dovrebbero essere riconfermati anche nel 2017, sostenendo quindi i consumi interni. Per quanto riguarda le esportazioni, a incidere favorevolmente sulle vendite italiane all’estero sarà il previsto leggero deprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro, che però dovrà confrontarsi con il rallentamento della domanda estera. Risulta comunque esserci una ripresa della domanda dei paesi del Medio Oriente, mentre dovrebbe essere più contenuta quella dei paesi europei. Continuano le problemati-

dispensing certain categories of pharmaceutical products via local pharmacies. In practice, the local ASLs purchase these drugs directly and instead of dispensing them to the patients through the hospital pharmacies, do so via the local pharmacies. In this way patients who have been discharged from the various wards and who have to undergo specific pharmacological treatments according to the decision of the specialist, can immediately withdraw the first pack at the hospital pharmacy, while the remaining packs are dispensed at their regular pharmacies.

In the first quarter of 2017 national health spending was + 2.6% over the same period of 2016. This increase is accompanied, on the one hand, by an increase in the average price of prescribed medicines (+ 2%), on the other by an increase in prescriptions (+ 0.6%). The first partial data of the first months of the second quarter confirm the trend of the first quarter.

FURNITURE AND FURNISHINGS (Source: “Furniture Market Forecast Report for 2017”) As regards the Italian market, the year 2016 registered +1.3%, accompanied by a positive trend in exports.

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che sul fronte russo che, fino a qualche anno fa, era un importantissimo sbocco per le nostre esportazioni. L’attesa per le esportazione è di una crescita dell’1,8%.

PRODOTTI CHIMICI (Fonte: Federchimica) Dopo un 2016 caratterizzato da alti e bassi e che ha chiuso con una produzione con volumi in crescita dell’1,5% ma con andamenti discontinui e prezzi in calo, nel 2017 si rafforzano i segnali di miglioramento. Nella prima parte dell’anno il settore della chimica vede trend positivi in quasi tutti i comparti, con un trend globale del +2,8%. Anche le esportazioni vantano nel primo trimestre un andamento molto positivo, +11%, determinato sia dall’aumento della domanda internazionale che dall’indebolimento dell’euro. Le prospettive relative al primo semestre 2017 sono di una crescita della produzione introno al 3%.

SISTEMA MODA (Fonte: Sistema Moda Italia SMI) Il 2016 ha chiuso con un’accelerazione dell’intero comparto (0,9%) guidato principalmente dall’area AbbigliamentoModa (il settore tessile risulta stabile rispetto al 2015). Le esportazioni sono cresciute dell’1,7% mentre le importazioni dell’1,3%. SMI, insieme all’università Carlo Cattaneo di Castellanza, ha elaborato un modello econometrico ad hoc per le ipotesi evolutive del settore. In base a quanto rilevato si ipotizza che, nel 2017, proseguirà la tendenza evolutiva positiva, come avvenuto nel 2016, e con performance moderatamente migliori. Già nel primo trimestre il trend si posiziona al +1,8%. Q

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the Russian market, up to few years ago, was a very important outlet for Italian exports. Exports are expected to increase by 1.8%.

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General economic picture In 2017 the Italian GDP should register a + 1.2%, while the European GDP should reach a + 1.9%. Projections for 2018 are + 1% for Italy and +1.7% for Europe. Inflation in Italy should grow by 1.5% against 1.6% in Europe. According to Confindustria World economic growth will continue thanks to the joint efforts of advanced and emerging economies. The dynamics of the Eurozone are high, where the trend in orders, especially in the manufacturing sector, bodes well for growth in production during the summer. There are however elements of risk, mainly due to political uncertainty, which entail poor visibility of how the economic policies of the various countries will play out. Industrial production in Italy grew 0.4% in June, after + 0.7% in May, closing the second quarter of 2017 with a + 0.6%. Third-quarter analyses suggest a + 0.6% increase. With regard to GDP, the second quarter should show a growth of at least 0.3% over the first quarter. Assumptions for the coming summer months are for a higher growth. In June manufacturing also registered a steady growth of + 0.1% thanks to the combined effects of production, orders and exports. Consumption is also up. The ICC in volume rose to 0.1% in June (+ 0.5% in May); car registrations were up 1.9%; production of consumer goods marked a 5.4% increase between April and May on the first quarter. The recovery of employment has continued into 2017: in the first quarter it rose by 0.2% and in the two-month period April to May it increased by 0.3%. Confindustria’s forecasts for the whole of 2017 show a + 0.7%. Exports have also taken off again, in May registering a + 1.3% at constant prices compared to April. Surveys regarding orders indicate a strengthening in the summer months. Consumer prices in Italy are slowing down: in June a + 1.2% per annum was registered (in April the figure was + 1.9%). The Eurozone registers the same trends. According to Prometeia Up to July 2017, when this report was drafted, there were no changes in the forecast for the manufacturing performance for the current year. The year 2017 should close with a growth rate of 1.6% at constant prices, to then also consolidate the expansion phase in the medium term (+ 1.5% annual growth in 2018/2021). Exports will accelerate progressively (+ 2.4% in 2017 and at an average + 3% for 2018/2021). According to Prometeia data and elaborations in May the seasonally adjusted industrial production index rose by 0.7%, following a drop of -0.5% in April. The trends in the various sectors are not uniform: if instrumental and durable consumer goods registered healthy trends, intermediate goods and energy assets showed a downturn. Prometeia expects growth in industrial activity to also continue in June with a + 0.4%, to stabilize in July and grow again by 0.3% in August. According to the Prometeia analyses to date (July 2017) there are no changes compared to the figures published in May 2017.

CHEMICAL PRODUCTS (Source: Federchimica) After a 2016 featuring ups and downs and that closed with a production with volumes up 1.5%, but with discontinuous trends and falling prices, in 2017, the signs of improvement strengthened. In the first part of the year, the chemical sector has seen positive trends in almost all segments, with a global trend of + 2.8%. Exports for the quarter can also boast a positive trend, +11% due to

the increase in international demand and a weakened euro. The prospects for the first half of 2017 show a growth in production of around 3%.

FASHION SYSTEM (Source: Sistema Moda Italia SMI) 2016 closed with an acceleration of the entire segment (0.9%) mainly guided by the clothing-fashion area (the textile industry is stable

compared to 2015). Exports are up by 1.7% while imports are up 1.3%. SMI, along with the Carlo Cattaneo university Castellanza, has devised an ad hoc econometric model to estimate sector growth. Their readings estimate that in 2017 the positive growth trend will continue, as in 2016, with slightly better performances. In the first quarter the trend was already seen to be at +1.8%. Q

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Although characterized by some uncertainty, in 2017 the domestic market should close with 1% growth. The incentives to support the industry in 2016 should be reconfirmed in 2017, thus supporting internal consumption. As far as exports are concerned, the prospect of a slight depreciation of the euro against the dollar will have a positive effect on Italian sales abroad, though the sector has to account for a slowdown in foreign demand. There is, however a recovery in demand from the Middle Eastern countries, while the recovery in demand from European countries will be smaller. There are still problems on

FA CTS & FIGURES


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FAC T S & FI GUR E S

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The packaging sector According to the data of the Istituto Italiano Imballaggio (data and final balance), 2016 closed with + 3.2% growth, with global production reaching 15,867 t/000. Exports are stable while imports grew by 7.5%, reaching 1,920 t/000. Apparent consumption, standing at 15,079 t/000, grew by 4.4%.

Il settore degli imballaggi

Bilancio del mercato italiano degli imballaggi. Dati in t/000. Balance of the Italian packaging market. Data in t/000 2015 2016 Var % Prod export import uso Prod export import uso Prod export import Acciaio 783 242 15 556 796 247 14 563 1,7% 2,1% -6,7% Alluminio 148,1 78,0 19,3 89,4 122,6 59,9 20,4 83,1 -17,2% -23,2% 5,7% Imb.cellulosici 4.942 561 132 4.513 5.063 585 149 4.627 2,4% 4,3% 12,9% Contenitori rigidi 139 0 0 139 139 0 0 139 0,0% poliaccoppiati Plastica 2.744 1.015 531 2.260 2.889 1.019 567 2.437 5,3% 0,4% 6,8% Imballaggi flessibili 365 178 3 190 373 180 3 196 2,2% 1,1% 0,0% Vetro 3.811 467 656 4.000 3.936 445 704 4.195 3,3% -4,7% 7,3% Legno 2.408 166 430 2.672 2.520 172 463 2.811 4,7% 3,6% 7,7% Altro 28 28 28 28 0,0% Totale 15.368 2.707 1.786 14.447 15.867 2.708 1.920 15.079 3,2% 0,0% 7,5% Fonte/Source: Istituto Italiano Imballaggio

uso 1,3% -7,0% 2,5% 0,0% 7,8% 3,2% 4,9% 5,2% 0,0% 4,4%

Steel Aluminium Cellulosic pack Rigid polylam. containers Plastics Flexible pack Glass Wood Other 3,8% Total

econdo le elaborazioni dell’Istituto Italiano Imballaggio (dati a consuntivo), il 2016 ha chiuso con un +3,2% di crescita, dove la produzione globale si è assestata sulle 15.867 t/000. Le esportazioni risultano stabili mentre crescono del 7,5% le importazioni, arrivando a 1.920 t/000. Il consumo apparente, pari a 15.079 t/000 cresce del 4,4%. Il 74,5% della produzione di packaging risulta destinato all’area alimentare (bevande comprese). In termini di fatturato il settore packaging nel 2016 è cresciuto del 2%, toccando i

S

74.5% of packaging production is destined for the food area (including beverages). In terms of sales, the packaging sector in 2016 grew by 2%, reaching 31,700 million euros. For 2017, production growth is estimated to be around +2.5%, and according to the latest estimates the “weight” of the packaging should exceed 16,200 t/000. With regard to foreign trade, according to the initial analysis of the Istituto, a recovery in the export trend of + 3% and a certain stability in imports should be registered. Lastly, in 2017, apparent use should grow by 2% and first assumptions on the packaging sector’s turnover speak of a growth of around 1.8%.

31.700 mln di euro. Per il 2017 si ipotizza una crescita della produzione intorno al +2,5%, e secondo le ultime stime il “peso” dell’imballaggio dovrebbe superare le 16.200 t/000. Per quanto riguarda il commercio estero, sempre secondo le prime analisi dell’Istituto, si dovrebbe registrare una ripresa del trend relativo alle esportazioni del +3% e una certa stabilità per le importazioni. Infine, nel 2017, l’utilizzo apparente dovrebbe crescere del 2% e le prime ipotesi relative al fatturato del settore packaging parlano di una crescita intorno all’1,8%.

Barbara Iascone

Barbara Iascone Istituto Italiano Imballaggio

Istituto Italiano Imballaggio

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Stampa digitale di etichette in Europa Q Con il recente Digital Label Market Study, Finat (Associazione mondiale dei produttori di etichette autoadesive) individua alcuni parametri reali che definiscono il modo in cui la stampa digitale è stata utilizzata nel settore delle etichette, compiendo un’analisi approfondita dello stato attuale del settore, delle dimensioni e della crescita del mercato previste fino al 2022, dei dati di riferimento dei trasformatori e delle tendenze di produzione. • Lo studio condotto dalla società LPC (USA) ha dimostrato che il settore digitale ha costituito il 9,7% del valore del mercato delle etichette stampate in Europa nel 2016 (che supera i 16 miliardi di euro globali): segnale di un’accettazione diffusa. • Delle 2000 macchine da stampa per etichette digitali installate in Europa, il 76% è rappresentato da sistemi a base toner, mentre il 24% è costituito da sistemi inkjet/ibridi. Tuttavia, la curva di crescita al 2022 indica che l’inkjet si sta espandendo a un tasso annuo superiore rispetto al toner. • I trasformatori hanno elencato le problematiche che stanno affrontando con i loro attuali sistemi di stampa digitale: al primo posto i costi di gestione, seguitI dai tempi di inattività della macchina a causa di problemi di assistenza e l’individuazione di attività sufficienti a soddisfare la capacità disponibile. Per quanto riguarda le stampanti a base toner, anche la stampa con bianchi a opacità elevata e per i proprietari di sistemi inkjet le esigenze di finitura e le corrispondenze cromatiche. • Tra i brand owner, alcuni utenti richiedono etichette a stampa combinata, probabilmente per prodotti a più versioni, ma l’indagine ha indicato che non specificano solitamente se debbano essere stampate con sistemi toner o inkjet o, ancora, in digitale. Tuttavia, essi richiedono ai trasformatori di etichette di essere dotati di soluzioni di stampa digitale, confermando così uno dei principali cambiamenti di tendenza per il settore.

Digital label print in Europe With its Digital Label Market Study, the international label industry association Finat establishes some real metrics, defining the way in which digital print has manifested itself in the European label industry, which has now been profiled through an in-depth study of current status, anticipated market sizing and growth to 2022, converter benchmark data, and production trends. • The study carried out by the American societyLPC showed that, at European level, digital represented 9.7% of market value (the label industry’s total value is in excess of €16 billion): an evidence of significant acceptance. • Of the 2000 digital label presses installed in Europe, 76% are toner-based systems and 24% are inkjet/hybrid. However, the growth curve to 2022 shows inkjet press installation growth expanding at a higher year-over-year rate than toner-based press systems. • Converters were also asked to define the challenges they are experiencing with their current digital presses: cost of ownership came in at the top, followed by press downtime due to service issues and the challenge of finding enough business to fill the available digital capacity. Another problem (printing highopacity whites) was added to the list for toner-based presses, and finishing requirements and colour matching were also noted by inkjet press owners. • Among brand owners, some end users request combination-printed labels (probably for label multi-versioning) they are not yet generally specifying toner or inkjet (or, indeed, digital label print). However, end users are now increasingly insisting that their label converters avail themselves of digital print technology, confirming that this is, indeed, a major change in direction for the label industry.

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Industria alimentare: prime osservazioni Dopo il decollo faticoso di inizio anno, a metà 2017 l’industria alimentare italiana dà segni di recupero: buone le performance dell’export, anche grazie alla ripresa del commercio globale, mentre i consumi interni faticano a ripartire. (Fonte: Federalimentare)

Q Considerando l’andamento economico dell’anno in corso, a segnare il miglioramento progressivo delle performance

Il Bilancio Sociale 2016 di Laminazione Sottile Q Per presentare la Vision e la Mission aziendale, illustrando in maniera trasparente e dettagliata l’impegno messo in campo nelle tre macro-aree della sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) Laminazione Sottile SpA ha pubblicato il Bilancio Sociale 2016, giunto alla sua terza edizione. Il documento (disponibile su www.lamina-

Food industry: first observations After a tough start to the year, in mid-2017 the Italian food industry is showing signs of recovery, putting in a good performance in exports, also thanks to the recovery in global trade, while domestic consumption is hard put to take off. (Source: Federalimentare) Considering the economic run of things in the current year, the progressive improvement in performance in the food sector is primarily due to the trend in production: If in January it started out with a -3.7%, it concluded the first quarter with figures moderately on the up (+0.2%) in May making a remarkable leap forward of as much as +4.0% over the same month the previous year and with the same number of workdays. Hence the progressive figures for

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nel settore alimentare, vi è in primis l’andamento della produzione: se a gennaio ha esordito con un -3,7%, ha concluso il primo quadrimestre con un valore moderatamente positivo (+0,2%) e a maggio ha fatto un notevole balzo in avanti, con un pieno +4,0% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e a parità di giornate lavorative. Il progressivo di gennaio-maggio è così salito a quota +1,1%, replicando il consuntivo 2016 (il migliore dal 2010) e lasciando intravedere ulteriori chances di crescita nella seconda metà dell’anno. Esportazione. Dopo le vistose oscillazioni di gennaio e febbraio, nel primo trimestre ha sfiorato i 7,3 miliardi di euro, con un +7,1% sul gennaio-marzo 2016. A incidere positivamente sulle esportazioni, la sensibile ripresa del commercio mondiale dopo un biennio di grande debolezza, a conferma di quanto previsto dai migliori centri di ricerca economica. Dopo il +2,0% del 2015 e lo scarso +1,4% del 2016, è atteso un rialzo del +3,9% nel 2017, cui dovrebbe far seguito un +3,3% nel 2018.

I fattori trainanti sono il riavvio di un nuovo ciclo globale, oltre che degli investimenti, il rafforzamento delle dinamiche nel comparto manifatturiero, sempre molto attivo negli scambi, nonché il potenziamento delle catene del valore internazionali. Continuano, tuttavia, a pesare “sotto traccia” alcuni elementi strutturali che frenano il ritorno alle spinte di cui godeva il commercio mondiale un paio di lustri fa, quando cresceva attorno al +7% l’anno. Il consumo interno. Nell’attuale congiuntura, i consumi domestici continuano a esprimere il risultato peggiore: in volume segnano il passo, benché si muovano in termini valutari con un +0,9% del tendenziale dei prezzi alimentari al consumo di giugno. C’è da aggiungere che il recente raffreddamento dell’inflazione, che a giugno ha segnato un +1,2% dopo il +1,4% di maggio, non rappresenta un buon segnale. Appare quindi chiaro come l’andamento positivo della produzione si leghi, ancora una volta, principalmente alle esportazioni.

zionesottile.com) ha lo scopo di promuovere e condividere, attraverso un’analisi qualitativa e quantitativa dei risultati conseguiti, il valore aggiunto delle attività svolte dalla società, specializzata nella produzione di semilavorati di alluminio e, con le società controllate, nella rilavorazione e nobilitazione di questo materiale per applicazioni nel campo dell’imballaggio. Il Bilancio mette a disposizione degli stakeholder informazioni aggiornate sull’organizzazione e sulle performance generate.

January-May have risen to +1.1%, replicating 2016 figures (the best since 2010) and foreshadowing further growth prospects in the second half of the year. Exports. After the sizable swings in January and February, the first quarter neared the 7.3 billion euros, up 7.1% on January-March 2016. The positive impact on exports was much due to the significant recovery in world trade after a two-year low, confirming what the best economic research centers have forecast. After +2.0% in 2015 and a more meagre +1.4% in 2016, a rise of +3.9% is expected in 2017, followed by +3.3% in 2018. The driving factors are the restart of a new global cycle, as well as investments, the strengthening of manufacturing dynamics, which are always very active in trade, and the strengthening of international value chains. However,

certain structural elements continue to “weigh” underneath, restraining the return to the drive world trade enjoyed a decade or so ago, when growth was around 7% a year. Italian domestic consumption. In the current economic situation, domestic consumption continues to show the worst results: figures in terms of volume appear to be marking time, although they are 0.9% up in terms of value in June’s consumer food prices trend. It should be added that the recent cooling down of inflation, which in June posted +1.2% after +1.4% in May, is not a good sign. Hence it appears clear how production’s good performance is once again mainly due to exports.

Laminazione Sottile’s 2016 Social Balance Sheet In order to present its business vision

and mission, illustrating in a transparent and detailed fashion its commitment in the three broad categories of sustainability (environmental, social and economic), Laminazione Sottile SpA has published its 2016 social balance sheet, the third edition of this document. The aim is to promote and share the added value of the company’s activities through qualitative and quantitative analysis of the results it has achieved. The concern is a specialist in the production of semi-processed aluminium goods, as well as, through its subsidiaries, aluminium processing and decoration for the packaging industry. The document (available on www. laminazionesottile.com) also provides all stakeholders with updated information on the organization and on its performance with regard to all interested parties.

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FA CTS & FIGURES

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Trend evolutivo della produzione e posizionamento sul mercato.

GLI IMBALLAGGI DI PLASTICA n base alla classificazione utilizzata dall’Istituto Italiano Imballaggio nella sua pubblicazione Imballaggio in cifre, il settore degli imballaggi di plastica comprende tanto gli imballaggi rigidi (bottiglie, flaconi ecc) quanto gli imballaggi flessibili non accoppiati (shopper, film, pluriball di protezione, ecc.), con l’esclusione degli imballaggi flessibili da converter. Secondo il report pubblicato nel 2016 da Plastics Europe relativo alle dinamiche del 2015, la domanda di plastica nell’Europa a 28 Paesi risulta pari a 49.000 t/000, di cui il 39,9% destinata alle aziende produttrici di packaging. Parlando di riciclo, sempre secondo Plastics Europe, i dati si fermano al 2014, ma è interessante notare come delle 25.800 t/000 di plastica riciclata a livello europeo, il 39,5% derivi dal riciclo degli imballaggi. In Italia, sulla base dei dati forniti dal Consorzio Corepla, nel 2016 sono stati avviati a riciclo il 41% degli imballaggi di plastica immessi al consumo; obiettivo per il 2017 è di raggiungere il 42%.

photo Packaging of the World

Barbara Iascone

I

IL MERCATO Ferma restando l’esclusione dei flessibili da converter, il mercato degli imballaggi di plastica registra nel 2016 un aumento della produzione in tonnellate pari al 5%, assestandosi sulle 2.889 t/000.

Per quanto riguarda il commercio estero, registriamo un trend di crescita del 6,8% per le importazioni e una sostanziale stabilità per le esportazioni, che chiudono con un +0,4%. Il consumo apparente sale del 6,6%. In termini di fatturato, si stima che la crescita globale sia del 2%. L’Istituto Italiano Imballaggio ipotizza che l’entità diversa dei due andamenti trovi giustificazione in vari fattori. Anzitutto, nel 2016, abbiamo assistito a un calo del costo delle materie prime plastiche (per inciso, l’Istituto monitora i prezzi di quelle destinate all’imballaggio quotate presso la Camera di Commercio di Milano). Le medie delle quotazioni 2016 dei polimeri plastici sono state più basse rispetto

Plastic packaging Performance trend of production and market position. Barbara Iascone

According to the classification used by Istituto Italiano Imballaggio in its publication “Imballaggio in cifre”, the plastic packaging sector includes both rigid (bottles, flacons, etc.) and flexible non-laminated packaging (shoppers, films, bubble wrap, etc.), to the exclusion of flexible packaging for converting. According to a report on 2015 trends,

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published by Plastics Europe in 2016, plastic demand in the 28 member states of the EU amounts to 49,000 t/000, 39.9% of which attributable to packaging manufacturers. The report’s most recent data on recycling is from 2014, but it is worth noting how, of the 25,800 t/000 of plastic recycled in Europe as a whole,

al 2015 e, in alcuni casi, anche di parecchio: il PET, per esempio, ha visto calare la propria media del 20%. Questo può aver portato a una maggiore produzione di imballaggi in plastica poi messi a scorta. Altro elemento da tenere in considerazione per spiegare l’andamento di questa tipologia di packaging è il trend degli imballaggi di plastica pieni (il sopracitato +5% si riferisce infatti agli imballaggi vuoti): nel 2016, in Italia, gli imballaggi di plastica prodotti e riempiti sono infatti cresciuti del 2%, ed è pertanto plausibile ipotizzare un certo aumento delle scorte, sia presso i produttori di imballaggio che presso gli utilizzatori. Prosegue intanto la crescita sia delle plastiche provenienti da riciclo (+6%) sia delle bioplastiche destinate alla produzione degli imballaggi. Per quanto riguarda in particolare le bioplastiche - che vengono utilizzate in massima parte per produrre shopper, ma anche film da incarto - si valuta che nel

39.5% is derived from recycled packaging. In Italy, according to data provided by the Corepla consortium, 41% of plastic packaging put on the market was recycled in 2016. The target for 2017 is to reach 42%.

THE MARKET Even excluding flexible packaging for converting, the plastic packaging market saw a 5% increase in production (by the tonne), reaching 2,889 t/000. As for foreign trade, the growth rate has been 6.8% for imports and relative stability in exports, which ended the year at +0.4%.

Apparent consumption went up by 6.6%. Turnover is estimated to have grown by 2%. Istituto Italiano Imballaggio attributes the discrepancies in performance between the two to various factors. To begin with, during 2016 the cost of plastic raw materials fell (the Istituto monitors the prices of those used for packaging, as listed by the Milan Chamber of Commerce). The price of plastic polymers was lower on average during 2016 than during 2015, in some cases by a wide margin. PET, for example, saw average prices drop 20%. This may have led to a higher output of

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FAC T S & FI GUR E S

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Tabella 1- Il mercato italiano degli imballaggi di plastica. Dati in t/000. Table 1 - The Italian plastic packaging market. Data in t/000. 2012 2013 2014 2015 2016 16/15 var % Produzione 2.936 2.779 2.663 2.744 2.889 5,3% Export 1.039 1.003 1.006 1.015 1.019 0,4% Import 417 422 488 531 567 6,8% Consumo apparente 2.314 2.198 2.145 2.260 2.437 7,8% Fonte/Source: Istituto Italiano Imballaggio

Production Exports Imports Apparent consumption

Tabella 2- Ripartizione della produzione di imballaggi in plastica per tipologie (compresi flex da converter e film per accoppiati rigidi). Table 2 - Breakdown of plastic packaging production by type (including flexible for converting and film for rigid polylaminates). 2016 Imballaggi flessibili 40,6% Flexible packaging - film e sacchi e sacchetti - films, bags etc. Imballaggi rigidi 49,6% Rigid packaging - bottiglie, fusti, cassette, pallet - bottles, drums, crates, pallets Accessori per imballaggio 9,8% Packaging accessories - tappi, chiusure varie, film a bolle, - caps, closures, bubble wrap - reggette, chips espansi, lastre, nastri adesivi... - straps, foam chips, plates, adhesive tapes, etc. Fonte/Source: Imballaggio in cifre Tabella 3 - Ripartizione dell’utilizzo di imballaggi di plastica per macro aree di impiego. Table 3 - Breakdown of plastic packaging use by user macro-area. 2016 Food 56,3% Food Bevande 19,9% Beverage Chimica petrolifera (1) 6,4% Petrochemical (1) Cosmetica e farmaceutica 3,7% Cosmetics and pharma Impiantistica varia (2) 13,7% Machinery and equipment (2) Totale 100% Total Fonte/Source: Istituto Italiano Imballaggio (1) Lubrificanti, colori, vernici e chimici vari / Lubricants, paints, varnishes and various chemical products (2) Movimentazione macchinari (elettromeccanica, macchinari industria tessile, elettronica ecc.) Handling of machinery (electromechanical components, textile machinery, electronics, etc.)

I SETTORI DI IMPIEGO

DI PLASTICA

Gli imballaggi in plastica trovano ampio impiego sia nell’area alimentare che nell’extra alimentare, con innumerevoli e interessanti applicazioni. Il comparto food (freschi e conservati, bevande, etc ) è il maggior settore di sbocco (76,2%, di cui il food rappresenta il 56,3% e le bevande il 19,9%). Tra i settori che utilizzano imballaggi in plastica, quello dei prodotti chimici (inchiostri, colori, lubrificanti ecc.) è al 6,4% e la cosmesi-profumeria è al 3,7% mentre il 13,7% è imputabile all’impiantistica. Q

Gli imballaggi di plastica si suddividono in tre macro aree: - imballaggi flessibili (film e sacchi, esclu-

Barbara Iascone Istituto Italiano Imballaggio

2016 abbiano raggiunto le 50 t/000 circa. A livello europeo e mondiale, il loro sfruttamento è ancora molto al di sotto delle reali potenzialità di impiego.

LE TIPOLOGIE DEGLI IMBALLAGGI

plastic packaging that was then stockpiled. Another factor to bear in mind when considering the performance of this product type is the trend of filled plastic packaging (the +5% mentioned above refers to empty packaging). In 2016, the amount of plastic packaging manufactured and filled in Italy increased by 2%, so it’s reasonable to suppose that there has been a certain increase in stocks, both at producer warehouses and at those of users. In the meantime, the rise of both packaging made from recycled plastic (+6%) and that from bioplastics continues.

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si i flessibili da converter), 40,6%; - imballaggi rigidi (bottiglie, fusti, cassette, pallet), 49,6%; - accessori (reggette, tappi, chips, lastre, adesivi ecc.), 9.8%. Negli ultimi anni gli sviluppi più interessanti sono nell’area degli imballaggi rigidi. Gli imballaggi di plastica nel loro insieme rappresentano il 18% della produzione totale di packaging in Italia. Rientrano della categoria “imballaggi leggeri”, con pesi quindi molto inferiori rispetto ad altri materiali, per cui una stima di larga massima circa la reale partecipazione di questa tipologia potrebbe evidenziarne una partecipazione superiore (23-25% circa) sul totale settore packaging.

As for bioplastics – which are used mainly to make shopper bags, but also wrap films – it is estimated to have reached roughly 50 t/000 in 2016. Both in Europe and globally their use is still far below their real potential.

PLASTIC PACKAGING TYPES Plastic packaging can be subdivided into three macro-areas: - 40.6% flexible packaging (films and bags, excluding flexible packaging for converting); - 49.6% rigid packaging (bottles, drums, crates, pallets);

- 9.8% accessories (straps, caps, chips, plates, adhesives, etc.). In recent years, the most promising developments have been in rigid packaging. Plastic packaging as a whole represents 18% of Italy’s total packaging production. It falls into the category of “light packaging”, with weights far below those of other materials. In light of this, a rough estimate would put the actual share of this packaging type at 23-25% of the sector as a whole.

food and non-food industries, with countless, exciting applications. The food sector (fresh and preserved, beverages, etc.) is the largest target sector (76.2%, of which food represents 56.3% and beverages 19.9%). Among other user sectors, chemical products (inks, paints, lubricants, etc.) stand at 6.4%, while cosmetics/perfume consumes 3.7% and 13.7% is used to package machinery and other equipment. Q

USER SECTORS

Barbara Iascone

Plastic packaging has many uses in both

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E N V I RO N M E N T & L E G I SL AT I ON

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L’intervista

Acciaio: forte e gentile Considerando i tassi di imballaggi in acciaio sottratti alla discarica, il Consorzio RICREA ha conseguito risultati di eccellenza, grazie a una gestione efficiente che punta molto sulla valorizzazione di un materiale “nobile”. Parola del presidente Domenico Rinaldini. Stefano Lavorini imballaggio di acciaio, come la materia prima che lo costituisce, ha una lunga storia. Oltre a proteggere il prodotto in modo sicuro, può essere riciclato all’infinito senza perdere qualità. Al consorzio RICREA spettano dunque oneri e onori nello sfruttarne appieno le potenzialità...

L’ Domenico Rinaldini

Come consigliere d’amministrazione lei ha partecipato attivamente alla vita del consorzio, in pratica dalla sua fondazione. Una lunga storia... Vengo dal mondo dell’imballaggio industriale. Negli ultimi vent’anni ho lavorato - e in parte continuo a lavorare - per un’azienda che produce fusti in acciaio. Già tra il ’94 e il ’96, avevamo anticipato il modello che si è poi affermato su scala nazionale nel ’97. Infatti, avevamo formato una sorta di consorzio tra produttori di imballaggio industriale, chiamato Fusteco, per organizzare la raccolta, il riuso e il riciclo dei fusti di acciaio. Sciolta questa associazione, sono entrato nel consiglio di amministrazione del consorzio RICREA, appeno fondato, che allora si chiamava CNA. Quindi, non solo lo conosco bene, ma ci

lavoro da 20 anni e l’esperienza maturata è sicuramente importante. Fare il presidente, però, è diverso. Certo. Tuttavia, il fatto che il consorzio sia molto unito - almeno in questi vent’anni abbiamo sempre saputo trovare punti di consenso e obiettivi comuni - rende facile l’espletamento del mio attuale incarico. Che rappresentanza avete rispetto alla filiera? In generale, tutte le aziende produttrici di acciaio per imballaggio sono consorziate. Dal punto di vista delle materie prime, delle acciaierie insomma, abbiamo con noi l’Ilva, leader in Italia, ma anche altri produttori e importatori. La filiera, insomma, è ben rappresentata, con la quasi totalità degli attori. Molte aziende aderiscono per legge, altre in modo volontario. D’altronde, in base alla legge, nel nostro Paese i produttori di packaging hanno due possibilità: o si associano al consorzio, e quindi al sistema CONAI, o si assumono il compito di organizzare in proprio la raccolta, il riutilizzo e il riciclo degli imballaggi usati. È un onere difficile da assolvere, perché occorre organizzare una rete in grado di gestire il riciclo su tutto il

Steel: strong and kind Considering the rates of steel packaging withheld from landfills, the RICREA consortium has achieved excellent results, thanks to an efficient management that wagers a lot on a “noble” material. The words of president Domenico Rinaldini. Stefano Lavorini

Steel packaging, like the raw material that comprises the same, has a long history. As well as protecting the product and keeping it safe, in can be recycled to infinity without losing its quality. Hence to the consortium RICREA the burden and the honour of fully exploiting its potential… As member of the Board you have actively taken part in the life of the consortium, practically since it was founded. A long history...

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I come from the world of industrial packaging. Over the last twenty years I have worked - and partially continue to work - for a company that produces steel drums. Already between ’94 and ’96, we had anticipated the model that enjoyed success on a national scale in ’97. In actual fact, we formed a sort of consortium between industrial packaging producers, called Fusteco, to organize the collection, reuse and recycling of steel drums. This association having been dissolved, I

territorio nazionale. Il che è assai complesso... Com’è strutturata l’attività del Consorzio? Il punto di partenza è l’accordo con i comuni stipulato da CONAI e ANCI, a cui le amministrazioni locali aderiscono su base volontaria: le attività di raccolta differenziata sono affidate ai comuni o ai loro delegati e il Consorzio ne sostiene i maggiori oneri. Una parte dei costi è coperta acquisendo e valorizzando il materiale, che in seguito viene venduto direttamente alle acciaierie o, in molti casi, ai riciclatori stessi tramite aste che poi si occupano della successiva vendita. Il contributo ambientale CONAI versato dai produttori contribuisce a coprire circa la metà dei costi: infatti, ammonta oggi a 13

entered onto the board of directors of the consortium RICREA, that had just been founded, that at that time was called CNA. Hence, not only do I know it well, but I have been working there for 20 years and the experience I gained there is surely important. Is acting as president different? Certainly. All the same, the fact that the consortium is very united - at least in these twenty years we have always managed to find points of consensus and common objectives - makes performing my present position easy. How much do you represent the sector? Generally speaking, most producers of steel for packaging are consortium members. At any rate, all of them are consortium associates. As far as raw materials are concerned, meaning

steelworks, the Italian leader Ilva is with us, as well as the other producers and importers. That is to say, the sector supply chain is well represented, with nearly all the actors. Many companies adhere by law, as well as voluntarily. And indeed, according to the law, in Italy packaging producers have two possibilities: either they join the consortium, and hence the CONAI system, or they take on the responsibility of organizing the collection, the reuse and recycling of used packaging of on their own. It is a task that is difficult to accomplish, because you have to organize a network capable of managing recycling right across the country. Which is indeed complex…. How is the activity of the consortium structured? The starting point is the agreement with the municipalities stipulated by CONAI

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[ materiali, e quindi di contenere il CAC. Nel caso della plastica, è stato introdotto il principio di differenziare il contributo in base alla riciclabilità. Cosa ne pensa? Il concetto di fondo è ineccepibile: il materiale che si ricicla più facilmente paga meno di quello che si ricicla più difficilmente, come d’altronde prescrive la legge stessa.

euro/ton, mentre, in base all’accordo esistente, per la materia prima raccolta in prima fascia di qualità, i comuni ricevono dal Consorzio dai 90 ai 95 euro/ton. La differenza proviene dai ricavi della valorizzazione. L’impegno che c’è stato in questo senso lo rivelano i numeri. Abbiamo avuto risultati ottimi che ci hanno consentito di guadagnare di più dalla vendita dei

and ANCI, to which the local administrations adhere on a voluntary basis: and the activities of segregated collection are entrusted to the municipalities or their delegates, but the Consortium takes on the greater burden. A part of the costs are covered by buying and exploiting the material, which is sold directly to the steelworks or, in many cases, to the recyclers themselves via auction who then see to the subsequent sale of the material. The CONAI environmental contribution paid by the producers contributes to covering around half the costs: in fact, today it totals 13 euros/ton, while, on the basis of existing agreements, for the raw material collected in the first quality segment, the municipalities receive 90 to 95 euros/ton. The difference derives from the profits made from the exploitation of the same. The commitment involved in this

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Che obiettivi si dà oggi il Consorzio? E quali sono i risultati più interessanti che ha ottenuto? Occorre fare una premessa: il sistema CONAI funziona bene, non solo perché ha raggiunto ottimi risultati, ma anche perché la sua stessa struttura normativa consente una gestione efficiente ed economica delle attività. Basti pensare che, all’inizio di questa “impresa”, il tasso di riciclo degli imballaggi di acciaio immessi sul mercato era intorno al 15-19%, mentre l’anno scorso abbiamo raggiunto il 77,5%. È un risultato eccezionale, reso possibile grazie al lavoro fatto per migliorare la valorizzazione del materiale.

direction can be seen by the figures. We have had excellent results that have allowed us to earn more from the sale of the material, and hence contain the CAC. In the case of plastic, the principle of differentiating the contribution based on recyclability has been introduced. What do you think of that? You can’t fault the underlying concept: the material that is recycled more easily pays less than what is more difficult to recycle, as laid down by the law. What are the objectives of the Consortium today? And what are the most interesting results you have achieved? One should start by saying: the CONAI system works well, not only because it has achieved excellent results but also because its own regulatory structure allows efficient and cost-effective

E N V IRO NMENT & LEGISLATIO N

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Secondo fattore di successo è la proprietà specifica dell’acciaio che, come si usa dire, è un “materiale permanente”, riciclabile all’infinito. Una volta raccolto, opportunamente lavorato e valorizzato, viene rimandato in acciaieria tornando a essere materia prima di qualità, dove magari, invece che per l’imballaggio, viene utilizzato per produrre altro, ad esempio rotaie, tondo per cemento armato, travi ecc... Ad oggi, abbiamo già largamente superato gli obiettivi di legge. Per il futuro la sfida sarà raggiungere la soglia minima dell’80%, che verrà prescritta dalla prossima direttiva europea attualmente in fase di discussione. La strada è quella dell’innovazione tecnologica, che consenta un maggior riutilizzo? Più che altro sarà necessario migliorare l’efficienza del sistema di raccolta. In questo caso siamo noi gli attori in gioco. Ci aspettiamo - e stiamo lavorando molto in questo senso - che la raccolta differenziata venga incrementata in alcune regioni, in particolare nel sud del Paese, dove i tassi sono ancora molto bassi. Se queste aree riuscissero a raggiungere gli stes-

management of the activities. Suffice it to say that at the beginning of this “enterprise” the recycling rate of steel packaging placed on the market was around 15-19%, while last year we reached 77.5%. It is an outstanding result, made possible thanks to the work done to improve the exploitation of the material. The second success factor is the specific property of steel which, as is said, is a “permanent material”, recyclable to infinity. Once collected, suitably worked and exploited, it is sent back to the steel mill and returns to being top quality material, where maybe, instead of being used for packaging, it can be used to produce other things, i.e. rails, rebars for reinforced concrete, trusses, etc. To this day, we have already largely exceeded the objectives of the law. The challenge for the future will be to reach the minimum threshold of 80%,

which will be mandated by the next European directive currently under discussion. Is the way ahead that of technological innovation, that will enable greater reuse? More than anything, the efficiency of the collection system needs to be improved. In this case this is very much where we come in. We expect - and we are working hard on this - that segregated collection increases in some regions, particularly in southern Italy, where rates are still very low. If these areas were to reach the same levels as the north, the target would already be reached. It is necessary, however, to recognize that good results have already been achieved in the south, for example in Naples and Campania. In Rome, we are still waiting for them. At any case, we have activated streams that work, albeit involving low

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si livelli del nord, l’obiettivo sarebbe già raggiunto. Bisogna, però, riconoscere che anche nel meridione, ad esempio a Napoli e in Campania, ci sono già buoni risultati. A Roma, li stiamo ancora aspettando. In ogni caso, abbiamo attivato dei flussi che funzionano, anche se in percentuali molto basse, e che chiaramente potrebbero crescere nel momento in cui venisse razionalizzata e resa più efficace la raccolta. Una maggiore consapevolezza dei cittadini può giocare un ruolo importante: state lavorando in tal senso? Come RICREA, il nostro obiettivo è investire di più in comunicazione per informare i cittadini sulle qualità dell’acciaio e sul perché bisogna differenziarlo correttamente. Per questo, oltre al lavoro dell’area tecnica, che comprende convenzioni e accordi con i comuni, stiamo progettando campagne di sensibilizzazione che aiutino a migliorare non solo la quantità, ma anche la qualità dei rifiuti da imballaggio e la loro “pulizia”, intesa proprio come corretta separazione nello smaltimento. Infatti, è proprio la qualità del materiale raccolto che ne facilita la valorizzazione, consentendo di aumentare i ricavi e quindi contenere i costi. Tra l’altro, stiamo predisponendo, in collaborazione con le associazioni dei pro-

percentages, and which could clearly grow when collection is rationalised and rendered more effective. A greater public awareness would play an important role: are you working in that direction? As RICREA, our goal is to invest more on communication to inform the public about the quality of steel and why it needs to be properly segregated. For this reason, in addition to the work of the technical area, which includes conventions and agreements with municipalities, we are planning awareness campaigns that help to improve not only the quantity but also the quality of packaging waste and its “cleaning”, understood as proper separation during disposal. In fact, it is the quality of the collected material that facilitates its exploitation, enabling

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duttori, l’applicazione di un marchio da apporre sugli imballaggi di acciaio, che ne richiami anche la qualità specifica di materia prima “permanente”. Lo scopo è duplice: quello di migliorarne la riconoscibilità per la raccolta differenziata, ma anche, soprattutto, quello di promuoverne la sostenibilità. Una campagna informativa spiegherà agli utilizzatori che l’imballaggio di acciaio è amico dell’ambiente e contribuisce a realizzare quell’economia circolare di cui tanto si parla. Così, chi andrà al supermercato potrà fare una scelta consapevole. Infine, stiamo lavorando molto anche sulla ricerca, allacciando rapporti con alcuni istituti universitari, per avviare studi volti a migliorare la tecnologia legata al riciclo. Proseguite anche il lavoro di sensibilizzazione sui giovani? Dopo l’iniziativa di AcciaioAmico, abbiamo pensato di estendere le campagne educative anche a livello nazionale, rivolgendoci non solo alle scuole elementari con il format “Ambarabà RICICLOclò” e medie con “Riciclik”, ma anche alle superiori e alle università con “Steel Life”. Quanto è importante lavorare sul territorio? Moltissimo. Ecco perché, a partire da quest’anno, abbiamo puntato molto su

an increase in revenue and hence containing one’s costs. Among other things, in collaboration with producers’ associations, we are defining the application of a trademark to be affixed to steel packaging, which also refers to the specific quality of “permanent” raw material. The aim is twofold: to improve its recognisability for segregated collection, but above all to promote its sustainability. An information campaign will explain to users that steel packaging is a friend of the environment and contributes to achieving that circular economy which we hear so much about. Hence supermarket customers will be able to make a conscious choice. Finally, we are also working hard on research, linking up with some universities, to launch studies aimed at improving the the technology associated with recycling.

eventi locali che mettano i cittadini in relazione diretta con gli attori che, nelle rispettive aree geografiche, si occupano di recupero dell’imballaggio. È il caso di “Capitan Acciaio”, un’iniziativa che abbiamo portato nelle piazze dei capoluoghi (Lecce, Napoli, Trieste, ecc..) per dimostrare come lo sforzo quotidiano di riporre l’imballaggio nel giusto contenitore avvii un ciclo virtuoso in cui sono coinvolti soggetti concreti e riconoscibili: l’azienda responsabile della raccolta, che ha un nome noto, l’acciaieria a cui sarà venduto il materiale recuperato che è collocata sul territorio, gli operatori RICREA, che si presentano in prima persona. Occorre, insomma, far capire ai cittadini che c’è una filiera reale, grazie a cui la scatoletta, dal cestino dei rifiuti, torna a nuova vita. Questo dà loro maggiore coscienza e motivazione. In effetti il consumatore è spesso portato a credere che sia tutto una farsa; teme che ciò che è stato differenziato venga poi “ributtato” insieme, anche perché forse non ha visto benefici in termini economici. Ma chissà come sarebbe la tassa sui rifiuti senza il lavoro dei Consorzi... Il sistema CONAI finanzia annualmente il lavoro dei comuni con circa 450 milioni. La valorizzazione del materiale ci consen-

Will you continue with your work of awareness raising among young people? After the initiative of SteelAmico, we have been thinking of extending educational campaigns up to a national level, addressing not only primary schools with the “Ambarabà RICICLOclò” format and the media with “Riciclik”, but also higher education and the universities with “Steel Life”. How important is the work on the ground? Very important. That is why, starting this year, we have focused a lot on local events that allow the public direct relations with actors who, in their respective geographic areas, are involved with the recovery of the packaging. This is the case of “Capitan Steel”, an initiative that we have brought to the piazzas of Italy’s regional capitals

(Lecce, Naples, Trieste, etc …) to demonstrate how the daily effort of placing packaging in the right container starts a virtuous cycle in involving concrete and recognizable subjects: the company responsible for collection, which is wellknown, the steel mill to which the recovered material will be sold, which is local, the RICREA operators, who are committed up front. It is necessary, in short, to make it clear to the public that there is a real chain, thanks to which the tin can, starting out from the waste collection basket, takes on a new life. This gives them greater awareness, mindfulness and more motivation. In fact, consumers are often led to believe that it is all a farce; they fear that what has been segregated is then just lumped back together, also because perhaps they aren’t aware of

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E NV I R ONME NT & L E GI SL ATI ON

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te di aumentare i ricavi e di contenere il contributo ambientale, che altrimenti sarebbe molto più gravoso. In Italia i consumatori non hanno sufficiente percezione di come il sistema nazionale rappresenti un’eccellenza e un esempio virtuoso, non solo nel nostro Paese ma anche in Europa. Ci sono novità a livello di governance? C’è stato un problema relativo allo statuto, oramai superato. Dopo che il ministero ha chiarito quale sia lo statuto “tipo” dei consorzi, entro l’autunno abbiamo previsto di indire un’assemblea straordinaria per l’approvazione delle nuove regole, in ottemperanza alle prescrizioni di legge, che dovrebbero entrare in vigore l’anno prossimo.

Applicare, avvolgere, ] [ distribuire. Tre verbi di un’unica coniugazione: la qualità Wide Range. E N V IRO NMENT & LEGISLATIO N

Sistemi avanzati per l’automazione industriale ed il packaging. Dal 1993 Wide Range offre una vasta gamma di soluzioni hardware e

Cosa cambierà? Non prevedo grandi cambiamenti. L’unica novità riguarda la rappresentanza dei riciclatori. Lo schema di statuto approvato dal ministero, infatti, prevede la possibilità che questi ultimi siano presenti in egual numero rispetto ai produttori di materie prime, ma solo previo accordo degli altri consorziati. Bisogna considerare che, in questi anni, abbiamo raggiunto ottimi risultati grazie a una collaborazione, sempre molto trasparente, fattiva e disponibile con i riciclatori. Anche se, chiaramente, gli interessi in qualche caso possono essere contrastanti, i risultati dimostrano che abbiamo lavorato bene insieme. Dunque, se rimane questo clima di comuni intenti, non vedo perché l’assemblea non dovrebbe accoglierli. Q

the benefits in economic terms. But who knows how high the tax on waste would be without the work of the consortiums ... The CONAI system annually finances the work of municipalities with about 450 million. The exploitation of the material allows us to increase revenues and reduce the environmental contribution, which would otherwise be much more burdensome. In Italy consumers do not have enough perception of how the Italian system represents an excellence and a virtuous example, not only in Italy but in Europe as well. What are the novelties in terms of governance? There has been a problem with the statute, that has now been overcome. After the ministry has clarified what the “consortium” type of statute is, we are planning to convene an extraordinary

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meeting for the approval of the new rules by this autumn, in compliance with the legal provisions that should come into force next year. What will change? I don’t foresee any big changes. The only new feature is the representation of recyclers. In fact, the statute approved by the ministry provides for the possibility that they are present in equal numbers with respect to raw material producers, but only with the agreement of the other consortium members. It should be noted that in these years we have achieved excellent results thanks to the transparent, active and helpful collaboration with the recyclers. While clearly interests in some cases may be conflicting, the results show that we have worked well together. So if this climate of common intent remains, I can’t see why the assembly wouldn’t welcome them. Q

software per il mondo del packaging come azionamenti per il controllo di motori passo, centraline di controllo per etichettatrici e Print-Apply, etichettatrici semiautomatiche per prodotti cilindrici, riavvolgitori e dispenser per etichette autoadesive. Ogni giorno, in tutto il mondo, il brand Wide Range lavora con voi. Oltre 30.000 etichettatrici con elettronica Wide Range applicano etichette, oltre 15.000 riavvolgitori riavvolgono etichette, oltre 8.000 dispenser distribuiscono etichette: dati che testimoniano tutta la qualità Wide Range.

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IN D U S T RY & MA NA G E ME NT

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NE WS

Balluff cresce per vie esterne

Lenze: automazione e impegno sociale

Q Il gruppo Balluff, specialista in sensori e automazione, amplia il proprio know-how digitale con l’acquisizione di due società: l’azienda iss innovative software services GmbH (Stoccarda) e la Matrix Vision GmbH (Oppenweiler). Le integrazioni, che accrescono le competenze di Balluff in due settori chiave (sviluppo software e sistemi di visione), rappresentano un elemento fondamentale nell’allineamento strategico del Gruppo e sono state definite tra luglio e agosto, dopo circa sei mesi di negoziazioni. 160 dipendenti si uniranno così all’azienda a conduzione familiare, ma le rispettive sedi verranno mantenute.

Q Un ampio portafoglio prodotti, solidità finanziaria, capacità innovative nel settore dell’automazione: con questi traguardi all’attivo, lo scorso settembre, Lenze ha celebrato i 70 anni di attività, non a caso presso la “Fondazione Don Gino Rigoldi” di Milano, da anni al fianco di giovani con prospettive difficili, a cui è stata devoluta una somma in denaro. Un’iniziativa, questa, caldeggiata da tutti i dipendenti di Lenze Italia, che hanno preferito il sostegno solidale a una cena “stellata”. Multinazionale specializzata nelle tecnologie di motion centric automation, Lenze propone sistemi completi di azionamento e automazione, servizi e tool di engineering, in linea con i più avanzati paradigmi dell’Industry 4.0. Tra gli obiettivi fondanti della società, non vi è però solo lo sviluppo di soluzioni allo stato dell’arte, ma anche la volontà di motivare e sostenere la crescita delle competenze professionali dei singoli. Oltre ai classici training tecnici e di management, la società propone infatti fruttuosi periodi di lavoro all’estero, nonché l’eccellenza della scuola LDP (Lenze Development Program), che offre una formazione di due anni a 12 giovani talenti di varie nazionalità. Da ricordare, infine, che tramite l’Università di Pavia, ogni anno i giovani laureati più portati a lavorare ai temi dell’ “Industry 4.0” entrano in contatto con l’azienda.

Industry 4.0: le agevolazioni Q La legge di conversione1 del D.L. 91/20172, cosiddetto “Decreto Sud”, ha prorogato al 30 settembre 2018 il termine per effettuare investimenti in beni materiali “Industria 4.0”, che possono beneficiare dell’iper ammortamento al 250% introdotto dalla Legge di bilancio 2017. È stato quindi esteso il termine per la consegna dei beni ammessi all’agevolazione, a condizione che, entro la data del 31/12/2017, sia avvenuto il pagamento in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. La proroga non si applica ai beni immateriali, indicati nell’allegato B alla Legge di bilancio 2017, e ai beni materiali non altamente tecnologici che beneficiano del super ammortamento al 140% previsto dalla Legge 208/2015. (Fonte: Assolombarda) 1

Legge 3 agosto 2017 n. 123 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 188 del 12 agosto 2017.

Balluff grows by external means The Balluff group, specialists in sensors and automation, has extended its own digital knowhow with the purchase of two companies: the ISS innovative software services GmbH (Stoccarda) and Matrix Vision GmbH (Oppenweiler). These additions, that increase Balluff’s expertise in two key sectors (software development and vision systems), represent a fundamental element in the strategic alignment of the Group and were defined between July and August, after around six months of negotiations. Hence 160 employees will join the family run concern, but the respective headquarters will be maintained.

Lenze: automation and social commitment An extensive product portfolio,

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financial solidity, innovative capabilities in the automation sector: With these goals to their credit, last September Lenze celebrated its 70 years of business, not by chance at the “Don Gino Rigoldi Foundation” in Milan, for years alongside young people with difficult prospects, to which a sum of money has been donated. This undertaking was wished for by all of Lenze Italia employees, who preferred to offer solidarity rather than enjoy a gala dinner. A multinational specialized in motion centric automation technologies, Lenze proposes complete drive and automation systems, engineering services and tools, in line with industry 4.0.’s most advanced paradigms. The founding goals of the company however not only cover the

development of state-of-the-art solutions, but also the will to motivate and support the growth of the professional skills of individuals. In addition to classical technical and management training, the company offers fruitful periods of work abroad as well as the excellence of their LDP (Lenze Development Program) school, which offers two years training to 12 young talents of various nationalities. Lastly, a reminder that, via the University of Pavia, each year the young graduates who show the highest abilities in working on the issues of “Industry 4.0” come into contact with the company.

30, 2018 the term to invest in “Industry 4.0” material assets, which may benefit from the 250% amortization introduced by the 2017 Budget Law. The deadline for the delivery of the goods admitted to the facilitation has hence been extended, provided that payment of at least 20% of the purchase cost had taken place by 31 December 2013 at the latest. The prolongation does not apply to intangible assets, as set out in Annex B to the 2017 Budget Law, and to non-highly technological material assets that benefit from the 140% super-amortization provided for in Law 208/2015. (Source: Assolombarda)

Industry 4.0: facilitations The law of conversion1 of D.L. 91/20172, the so-called “Decreto Sud”, has extended to September

1

Law 3 August 2017 n. 123 published in the Official Gazzette n. 188 of August 12, 2017.

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INDUSTRY & MA NA GEMENT

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SUPPLY CHAIN RESPONSABILE

Sun Chemical: Corporate Sustainability Report 2016 Pubblicato il documento annuale che segnala le innovazioni più significative, di prodotto e processo, sviluppate da Sun Chemical per aiutare i clienti a centrare obbiettivi sempre più avanzati di eco-efficienza. Q Testimonianza di un impegno costante in R&D per migliorare l’impatto ambientale delle proprie soluzioni, il Bilancio di Sostenibilità 2016 recentemente pubblicato da Sun Chemical leader mondiale nella produzione di inchiostri, pigmenti, adesivi e additivi per l’imballaggio flessibile - evidenzia alcune novità di prodotto in grado di offrire ai clienti benefici notevoli in termini di eco-compatibilità. È il caso dei rivestimenti con barriera all’os-

sigeno SunBar® e degli adesivi sigillanti a freddo e richiudibili SunFuse® (PolarSeal), che contribuiscono a ridurre gli sprechi alimentari. La tecnologia SunLam ® Deseamable migliora, invece, la capacità dei riciclatori di rimuovere le etichette sleeve e assicurare, così, il riciclaggio delle bottiglie di plastica, mentre gli inchiostri flessografici a base acqua SunSpectro ® (Aquathene) permettono all’imballo di rispettare gli standard internazionali di compostabilità.

Sun Chemical: Corporate Sustainability Report 2016 The concerm has released its annual document, which focuses on how its research and development efforts have led to new products and services that help customers improve their eco-efficiency goals. Sun Chemical highlighted four recently developed products in its newest report that can offer customers significant eco-efficiency benefits. Two examples, SunBar® oxygen barrier coatings and SunFuse® (PolarSeal) re-closable cold-seal adhesives, help reduce food waste. SunLam® Deseamable Technology improves the ability of recyclers to remove shrink sleeve labels and ensure plastic bottle recycling. SunSpectro® (Aquathene)

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water-based flexographic inks allow packaging to comply with international compostability standards.

RESPONSIBLE SUPPLY CHAIN «Sun Chemical’s investment in the development of products that have an overall positive impact on the environment is of critical importance to our customers - said Gary Andrzejewski, Corporate Vice President of Environmental Affairs,

«L’investimento di Sun Chemical nello sviluppo di prodotti sostenibili è di importanza fondamentale per i nostri clienti chiarisce Gary Andrzejewski, vicepresidente aziendale per gli affari ambientali - che ci chiedono indicatori attendibili in grado di quantificare il nostro impegno nel migliorare l’eco-efficienza di prodotti e processi». Il documento evidenzia, quindi, anche i risultati tangibili di una politica orientata alle buone prassi produttive. Come le precedenti relazioni, l’ultimo Bilancio è supportato da dati concreti, chiari e rigorosi, che non solo dimostrano la sostenibilità dei prodotti, ma consentono anche di apprezzare l’impatto positivo dei processi e strutture di Sun Chemical, in termini di consumo e conservazione di energia e acqua, carbon footprint, riduzione dei residui, sicurezza dei materiali e per i lavoratori. «Forniamo dati significativi che possono servire come strumento di analisi e miglioramento. - spiega Michael Simoni, direttore generale della gestione responsabile del Prodotto - Il controllo sull’impatto dei nostri processi produttivi, dalla produzione alla distribuzione, oltre a sostenere la nostra brand identity, contribuisce alle pratiche di sostenibilità dei nostri clienti».

Il rapporto è disponibile sul sito di Sun Chemical (www. sunchemical.com/sustainability) dove i clienti possono calcolare online il carbon footprint iniziale per le loro operazioni di stabilimento (www.sunchemical.com/ services/consultative-services).

Sun Chemical - They want to see key metrics and environmental indicators that show Sun Chemical is doing its part. Our sustainability report does just that and pushes us as a company to improve eco-efficiency in both our products and our processes». The Sun Chemical sustainability report also highlights its policy on good manufacturing practices. As in previous sustainability reports, Sun Chemical’s newest report provides data-driven sustainability indicators of its production and non-production facilities to understand and manage environmental impact by monitoring: energy consumption and conservation, energy carbon footprint, process waste reduction, water consumption, material safety and employee safety.

«Our commitment to sustainability drives us to provide our customers with meaningful data that they can use,” said Michael Simoni, Global Product Stewardship Leader, Sun Chemical. “Improving our manufacturing processes from production to distribution helps Sun Chemical uphold its reputation for quality, service and innovation while improving sustainability practices for our customers. It is a critical component of our sustainability policy».

The report is available online (www. sunchemical.com/sustainability). Customers can also calculate the initial carbon footprint for their facility operations by visiting http://www.sunchemical.com/ services/consultative-services.

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IN D U S T RY & MA NA G E ME NT

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Emilia’s response to unemployment ITS MAKER (Istituto Superiore for Mechanical Engineering, Mechatronics, Engine Manufacturing and Packaging of Emilia Romagna) organizes top level two-year diploma courses, to help enter the best mechanical and mechatronics companies in the region. In October the new “Upper technical course for the control systems of the digital factoryâ€? (where access is granted subsequent to the passing of an entry test), that wishes to prepare a new professional ďŹ gure, capable of responding to the digitalisation needs of the industrial process. And if for ITS MAKER the course stands as a further step to bring the school closer to the company world, for the students it is an excellent opportunity for specialisation, in view of a job attained in a very short space of time: 80% of the students that frequent the courses at the institute in fact immediately ďŹ nd a job, and 100% do so in just a few months. This is positive data, due to the favourable situation of advanced mechanical engineering in the region of Emilia Romagna, offering the greatest concentration of automation and automotive technology with hundreds of companies located between Bologna, Modena, Reggio Emilia and Parma, always on the lookout for qualiďŹ ed graduates. The institute’s training offer is different from that of the university, inasmuch as featuring strongly workshop and practical oriented didactics, achieved with professors that are sector experts, and with a high percentage of training carried out in the company (of the 2000 hours of courses, 800 are on-the-job training). ITS MAKER is present in Bologna, Modena, Reggio Emilia and Fornovo Taro (Parma) with courses conforming to the employment opportunities of the relative areas.

GRAFE-DESIGN-CENTER

presenta

La risposta emiliana alla disoccupazione Q ITS MAKER (Istituto Superiore Meccanica, Meccatronica, Motoristica e Packaging dell’Emilia Romagna) realizza percorsi biennali post diploma d’eccellenza, ďŹ nalizzati all’ingresso nelle migliori aziende meccaniche e meccatroniche della regione. A ottobre prende avvio a Bologna il nuovo corso “Tecnico superiore dei sistemi di controllo nella fabbrica digitaleâ€? (cui si accede dopo avere superato un test di ammissione), che intende preparare una nuova ďŹ gura professionale, in grado di rispondere alle esigenze di digitalizzazione del processo industriale. E se per ITS MAKER il corso rappresenta un ulteriore passo per avvicinare scuola e impresa, per gli studenti costituisce La nuova giunta di ITS MAKER è composta dal Presidente, Ormes Corradini, e dai un’ottima occasione di specializzazione, in vista di un’occupazione consiglieri Giovanni Corsini, Filippo Di ottenuta in tempi brevissimi: l’80% degli studenti che frequentano Gregorio, Elena Guidi, Paola Lanzarini, Ilenia i corsi dell’istituto trovano infatti subito lavoro, e il 100% viene col- Malavasi. Il nuovo direttore di ITS MAKER è Daniele Vacchi, mentre la direzione operativa locato in pochi mesi. Si tratta di dati positivi, confortati dal contesto favorevole della mec- è afďŹ data ad Anna Conti. The new ITS MAKER board is made up of canica avanzata della regione Emilia Romagna, il piĂš concentrato the president, Ormes Corradini, and polo produttivo mondiale di tecnologia d’automazione e automo- councillors Giovanni Corsini, Filippo Di tive con centinaia di societĂ dislocate tra Bologna, Modena, Reggio Gregorio, Elena Guidi, Paola Lanzarini, Ilenia Malavasi. The new director of ITS MAKER is Emilia e Parma, sempre alla ricerca di diplomati qualiďŹ cati. L’offerta formativa dell’istituto si differenzia da quella universitaria, in Daniele Vacchi, Anna Conti is the director of operations. quanto caratterizzata da una didattica fortemente laboratoriale e pratica, realizzata con docenti esperti del settore e con un’alta percentuale della formazione svolta in azienda (delle 2.000 ore di corso, 800 sono di tirocinio). ITS MAKER è presente a Bologna, Modena, Reggio Emilia e Fornovo Taro (Parma) con corsi declinati sulle opportunitĂ di impiego nei relativi territori.

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Capsule di caffè:

macchine a valore aggiunto Produzione & servizio: questo il binomio vincente per Tecmes che, forte delle competenze nello sviluppo e costruzione di macchine meccaniche di assemblaggio, realizza da tempo soluzioni ad alte prestazioni per il confezionamento delle capsule di caffè. Le considerazioni di Angelo Vistarini, direttore commerciale della società cremasca. a nuova generazione di macchine lineari a carosello Tecmes, straordinarie per i movimenti esclusivi a base di camme meccaniche pilotate da un unico motore elettrico, racchiudono l’esperienza acquisita con oltre 250 linee di confezionamento, costruite nello specifico per il mondo del caffè. «Si tratta - spiega al proposito Vistarini - di basi macchina perfezionate, che non solo provvedono al riempimento delle varie tipologie di capsule sul mercato (termoformate, a iniezione, compostabili, biodegradabili o in alluminio) ma che, nelle stazioni, sono equipaggiate per la preparazione delle capsule stesse: una prerogativa, questa, che garantisce consistenti vantaggi economici agli utilizzatori». Da sottolineare che la capacità produttiva di tali macchine, considerando tutti gli step di processo - dalla preparazione alla predisposizione fino al riempimento - arriva oggi senza problemi a 600 capsule/ minuto.

L

Alla scoperta del “vero” valore. «Sappiamo bene che gli investimenti in macchinari sono spesso guidati da percezioni e logiche personali, talvolta non supportate da riscontri effettivi» considera il manager. «Inoltre, non sempre si considera il servizio post vendita come un fattore competitivo, anche perché, nella stragrande maggioranza dei casi, il marketing commerciale ha trasformato la vendita di un qualsiasi macchinario in un “banale” trasferimento di proprietà al miglior prezzo. Di fatto, in Tecmes, interpretiamo il ruolo di fornitori di tecnologia avanzata in modo diverso e a tutto tondo, il che ci garantisce per molti versi di distinguerci sul mercato». L’azienda assicura infatti un’assistenza tecnica e piani formativi del personale di conduzione e gestione della produzione non comuni. «E dato che una produzione di qualità molto dipende dalle capacità e dalle

Coffee capsules: machines with added value Production & service is the winning combination for Tecmes, which on the strength of competencies in the development and manufacture of mechanical assembly machines, has a strong history of creating high performance packaging solutions for coffee capsules. Considerations by Angelo Vistarini, sales chief of the Cremona-based company. The new generation of Tecmes linear carousel machines are extraordinary due to exclusive motion based on mechanical cams controlled by a single electric motor and represent the culmination of experience acquired through the creation of over 250 packaging lines specifically designed for the coffee industry. Vistarini explains: «The foundations of these machines have been perfected so that they not only cater to filling of

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the various capsule types currently on the market (thermoformed, injection, compostable, biodegradable, aluminium) but also feature stations equipped for preparing the capsules themselves, guaranteeing substantial economic advantages for the user». The production capacity of such machines is worth stressing, considering that all steps in the process - from preparation and prepositioning to filling - is now

competenze dei singoli operatori, solo una macchina ad alte prestazioni ma di semplice concezione consente di creare in poco tempo personale adatto, abile ed efficiente. Ecco perché ci consideriamo a tutti gli effetti fornitori ricettivi e dinamici, in grado di supportare gli utilizzatori nella ricerca del valore aggiunto, misurabile attraverso la maggiore produttività, il sano profitto e una fondata credibilità aziendale. Questo vale - conclude Vistarini - anche nel caso delle macchine di riempimento capsule, dove il binomio produzione-servizio deve essere tenuto nella giusta considerazione come criterio di valutazione su cui basare scelte appropriate alla ricerca della redditività». Q

completed seamlessly at 600 capsules/minute. In discovery of real value. «We know well that investments in machinery are often guided by subjective perceptions and reasoning, which is often not supported by empirical verification» the manager considers. «Furthermore, the post-sales service is not always considered a competitive advantage, partly because in the vast majority of cases, commercial marketing has transformed the sale of any machine into a banal transfer of property for the best price. At Tecmes we interpret the role of advanced technology supplier in a different and more holistic manner, which in many ways guarantees our ability to stand apart on the market». The concern guarantees technical assistance and training programs for the personnel that will operate and manage

these extraordinary manufacturing systems. «Moreover, since a quality production operation is highly dependent on the capacities and competencies of the individual operator, only a high performance but simplified concept machine enables forming suitable, capable and efficient personnel in short time. That’s why we consider ourselves responsive and dynamic suppliers from every standpoint, able to support our users in their search for added value that can be measured in greater productivity, healthy profits and a well-founded company credibility. This is also true Vistarini concludes - in the case of capsule-filling machines, in which the combination of production and service must be appropriately considered as an evaluation criterion on which to base effective decision-making aimed at enhancing profits». Q

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ACE CT/400

Dal flacone al cartone: un progetto per il pharma MG2 rafforza l’impegno nel confezionamento farmaceutico. Per conto di una multinazionale nord-americana, ha coordinato la fornitura di una linea completa, integrata con una macchina per il packaging secondario e un sistema per la tracciabilità. ecnologia allo stato dell’arte, affidabilità e precisione, tradizionali “marchi di fabbrica” delle opercolatrici e dei sistemi per il fine linea di MG2, caratterizzano anche le sue soluzioni per il packaging. Leader internazionale nel settore cosmofarma, il costruttore bolognese ha curato la progettazione e realizzazione di una linea di confezionamento per un prodotto a base di morfina, impiegato nella terapia del dolore; un farmaco particolarmente attivo, che ha richiesto grande attenzione

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nelle fasi di progettazione, integrazione e assemblaggio delle macchine. Si è trattato della seconda linea commissionata nell’arco di pochi mesi dal medesimo cliente, una multinazionale farmaceutica statunitense, a riprova della fiducia guadagnata sul campo da MG2, non solo come fornitore di macchine e gruppi accessori, ma anche in veste di capo commessa per progetti articolati, che richiedano, come in questo caso, il coordinamento di diversi costruttori e fornitori di sistemi.

From flacon to carton: a project for pharma MG2 bolsters its commitment to pharmaceutical packaging. On behalf of a North American multinational, the firm has coordinated the supply of a complete line that integrates a secondary packaging machine and a traceability system. State-of-the-art technology, reliability and precision, the traditional “trademarks” of MG2 capsule-fillers and end of line systems, are also what characterize the concern’s packaging solutions. An international leader in the cosmetic/ pharmaceutical sector, the Italian

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manufacturer has handled the planning and execution of a packaging line for a morphine-based pain relief product, a highly active drug requiring great care during planning, integration and assembly of the machinery. This is the second line ordered by the same client during the last few months,

Come partner di MG2, nel progetto sono stati coinvolti anche Cariba, per quanto riguarda le fasi relative all’astucciamento, e OPTEL, che ha fornito i sistemi di visione integrati in linea.

DALL’ASTUCCIAMENTO... Allestita presso l’headquarters bolognese MG2 per il FAT, la linea, che ha richiesto un buon grado di flessibilità nella progettazione delle varie macchine che la compongono, copre tutte le fasi del confezionamento, fino al packaging secondario.

an American pharmaceutical multinational, a sign of the loyalty that MG2 has earned itself in this field, not merely as a supplier of machines and accessory units, but also as chief partner for complex projects requiring, as in this case, the coordination of different manufacturers and system suppliers. MG2 also got involved its partners Cariba, for cartoning processes, and OPTEL, which supplied integrated in-line vision systems.

FROM CARTONING... Set up at MG2’s FAT facility in Bologna, the line, which required strong flexibility in the planning of the various machines that make it up, covers all packaging

phases up to secondary. To start, processed flacons in five different formats (from 50 to 240 ml) are placed in boxes of various sizes, along with additional necessary components (syringes, caps or droppers). Next, the informational leaflet is inserted, with or without instructions.

...TO END OF LINE AND TRACK & TRACE

BY MG2

In response to the most disparate cosmetic and pharmaceutical packaging needs, the Bolognese concern offers machines and systems featuring cutting-edge technology, robustness and maximum flexibility. The ACE track & trace system is a

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MAT E RI ALS & MA CHI NE RY

perfect example. Available in versions for flacons, boxes and bundles, it stands apart for its versatility and a footprint that enables installation on pre-existing lines, even in limited spaces. On the line in question, an ACE CT/400 for boxes was used. The machine laser prints high quality codes with precision, and in this case it was set up to work at relatively low speeds, compared to its potential (up to 400 pcs/min). Finally, for the end of line, a GSL10 horizontal casepacker was installed for shaping, filling and closing RSC boxes, integrated with a serialization system produced by OPTEL.

USA: A STRATEGIC REGION The line created in this project is a typical example of a solution developed for the North American market. Home to numerous businesses – from small contractors to major multinationals, developing and packaging drugs for both the domestic and global markets – as well as entities that set some of the main industry standards for the pharmaceutical sector (such as the Food and Drug Administration), North America represents a major regional market for MG2 packaging and processing machinery. Q

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COS MOP H AR MA

In prima battuta, i flaconi trattati, di cinque diversi formati (dai 50 a 240 ml), sono inseriti all’interno di astucci di dimensioni diverse, con le componenti necessarie a seconda del caso (come siringhe, tappi o conta gocce). In seguito, viene infilato nell’astuccio il prospetto informativo, con o senza istruzioni.

Zona stampa laser e lettura codice di ACE CT/400.

Laser printing area and code scanning of ACE CT/400.

... AL FINE LINEA E TRACK&TRACE FIRMATO MG2 In risposta alle più eterogenee esigenze del confezionamento cosmetico e farmaceutico, l’azienda bolognese propone macchine e sistemi caratterizzati, al contempo, da tecnologia all’avanguardia, robustezza e massima flessibilità. Il sistema ACE per il track & trace è un perfetto esempio in tal senso. Disponibile nelle versioni per flaconi, astucci e fardelli, si distingue per una versatilità e un footprint tali da consentirne l’instal-

lazione su linee pre-esistenti, anche in caso di spazi non particolarmente ampi. Sulla linea in esame è stato impiegato il sistema ACE CT/400, nella versione per astucci, in grado di eseguire la stampa laser dei codici in alta qualità e precisione; in questo caso è stato impostato per lavorare a velocità relativamente basse, rispetto alle sue potenzialità (fino a 400 pezzi/min). Infine, per quanto riguarda il fine linea, è stata impiegata un’incartonatrice orizzontale GSL10, per la formatura, riempimento e chiusura di cartoni di tipo americano, su cui è stato integrato un sistema per la serializzazione prodotto da OPTEL.

USA: UNO SBOCCO STRATEGICO La linea messa a punto nell’ambito del progetto appena descritto, è un tipico esempio di soluzione sviluppata per il mercato nordamericano. Sede di numerose aziende farmaceutiche - dai piccoli conto terzisti alle multinazionali, che riforniscono il mercato sia domestico che globale - oltre che di importanti organismi normativi per il settore (come la Federal and Drug Administration), il Nord America rappresenta un importante bacino di riferimento per le macchine MG2 dedicate al packaging e al processo. Q

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Abbiamo ripensato noi stessi e il nostro modello produttivo, e lo abbiamo fatto partendo dal vostro punto di vista. Gli apprezzamenti ci hanno resi fieri, le critiche ci hanno indicato la strada. Il risultato è la nuova linea di etichettatrici E-way: semplici, versatili, performanti e sorprendentemente meno costose. Semplicemente innovative.

NUOVE ETICHETTATRICI E-WAY DI ETIPACK. PENSATE PER IL FUTURO.

Etichettatrice mod. ENERGY Etipack s.p.a. - via Aquileia 55/61 20092 Cinisello Balsamo (MI) Italy Ph. 0039 02 660621 Fax 0039 02 6174919 www.etipack.it

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Abbiamo guardato con i vostri occhi e abbiamo visto E-way.


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MAT E RI ALS & MA CHI NE RY

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COS MOP HAR MA

Identità univoca dei prodotti farmaceutici 31 JANUARY & 1 FEBRUARY PORTE DE VERSAILLES, PARIS

Q Tra le macchine versatili e affidabili della serie BL A sviluppate da Neri (Gruppo Marchesini), la BL A420 rappresenta il modello più adatto e completo per l’etichettatura, tracciatura e serializzazione degli astucci farmaceutici. Si tratta di una soluzione a elevato contenuto tecnologico, progettata all’insegna della massima ergonomia e facilità d’uso, in grado di assegnare un’identità univoca a ciascun prodotto astucciato.

Europe’s premier expert innovation event for the aerosol, dispensing, perfume and cosmetic packaging community

Come funziona Alimentati in accumulo, così da permettere una continuità di flusso anche alle alte velocità, gli astucci in entrata vengono distanziati e posizionati su nastri dentati ad apertura regolabile (che impediscono slittamenti), grazie a un dispositivo “cadenzatore” brevettato. Quest’ultimo, sincronizzato con la velocità del sistema di trasporto, non richiede alcuna regolazione nei cambi formato. In primis viene eseguita l’applicazione del bollino ottico o vignetta sulla facciata superiore degli astucci. Nello step successivo, sui flap laterali, e talvolta anche sulla facciata superiore, viene stampato un codice unico 2D (Datamatrix) che identifica e rende tracciabile ogni singolo astuccio, e i corrispondenti dati in chiaro. Sia i codici che i dati leggibili vengono poi verificati da una telecamera. Il sistema si basa, infatti, su una logica di lavoro di tipo “Fail Safe”: solo gli astucci “corretti” sono indirizzati alla macchina a valle, mentre gli altri sono individuati e scartati. Infine gli angoli di chiusura degli astucci sono assicurati con due sigilli autoadesivi di inviolabilità (tamper evident). La progettazione estremamente flessibile di BL A420 permette di installare tutti i sistemi di stampa e visione presenti sul mercato, che possono essere personalizzati a seconda delle normative internazionali vigenti. Inoltre, la separazione della zona di lavoro meccanica da quella elettrica ne semplifica al massimo la gestione e la manutenzione.

ITAL18

Unequivocal identification of pharma products Among the versatile and reliable machines of the BLA series developed by Neri (Marchesini Group), the BL A420 represents the most suitable and complete model for labeling, traceability and serialization of pharmaceutical boxes. This high tech solution, designed for maximum ergonomics and ease of use, assigns an unequivocal identity to each boxed product. How it works Accumulation fed so as to enable a continuous flow even at high speeds, incoming boxes are spaced and positioned on cleated conveyor belts with adjustable opening (to prevent sliding) by a patented “rhythm machine”. The latter, in synch with the speed of the transport system, requires no adjustments during format changeover. An optical sticker or vignette is first applied to the top of the boxes. Subsequently, a unique 2D code (Datamatrix) is printed on the side flaps, and sometimes on the top, identifying each single product and making it traceable, as well as corresponding data. Both the codes and the legible data are then verified by a videocamera. In fact, the system is based on a fail-safe logic; only “correct” boxes are conveyed to the machine downstream, while the others are identified and discarded. Finally, the edges of the box closures are secured with two self-adhesive tamper evident seals. BL A420’s extremely versatile design makes it compatible with all printing and vision systems on the market, which can be personalized according to governing international regulations. Furthermore, the separation of the mechanical and electric work areas simplifies management and maintenance to the utmost.

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CO SMO PHAR MA

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MATERIA LS & MA CHINERY

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Famar Tec: serializzazione, aggregazione ed efficienza produttiva Rispondendo con prontezza alle più attuali richieste del mercato farmaceutico e cosmetico, Famar Tec garantisce l’integrazione ad hoc sulle proprie macchine con sistemi hardware e software per Track & Trace e aggregazione. Q Marchio storico con 50 anni di esperienza nella progettazione e costruzione di macchine per il packaging nel settore cosmofarma, Famar Tec offre ai propri clienti la possibilità di scegliere tra i sistemi di tracciabilità e aggregazione disponibili sul mercato, assicurando, come plus fondamentale del proprio servizio, pieno supporto tecnico nelle fasi di integrazione, test e produzione. A tal fine, l’azienda implementa sulle proprie macchine sistemi di interfaccia software e modifiche hardware che consentano di integrare in modo efficace i sistemi T&T e di aggregazione. In particolare, viene assicurata la massima efficienza produttiva in termini di riduzione dei tempi di arresto, limitando il numero di prodotti che l’operatore deve gestire manualmente.

risolvere il problema che ha causato l’interruzione garantendo, comunque, l’integrità della confezione. Le funzioni del cartonatore (impilamento prodotto, inserimento del fardello, chiusura del cartone) sono svolte in tre zone fisicamente e logicamente separate, indipendenti l’una dall’altra. Questo consente di circoscrivere l’intervento e la gestione dei prodotti alla sola area in cui si è verificato il problema, senza perdere il controllo della produzione nelle altre due. Questo metodo, orientato all’efficienza, può essere applicato a qualsiasi sistema di Track & Trace.

UNA CASE HISTORY FRANCESE Nell’ambito di una commessa per una multinazionale farmaceutica francese, Famar Tec ha implementato su una fornitura di cartonatori automatici modello HCP312 una serie di soluzioni tecniche ad hoc, per aiutare il cliente a ridurre i costi di integrazione, ottimizzando, al contempo, l’efficienza nelle funzioni di aggregazione. I cartonatori Famar Tec sono stati progettati in modo che i prodotti aggregati correttamente, in caso di arresto, non vengano espulsi ma rimangano all’interno della macchina, per consentire all’operatore di

Famar Tec: serialization, aggregation and production efficiency

in case of stop and reducing the amount of reworkable products.

Readily meeting the latest market demand in the cosmetic/pharmaceutical sector, Famar Tec guarantees ad hoc machine integration of hardware and software systems for T&T and aggregation devices.

A FRENCH CASE HISTORY

A historic brand in the development of pharmaceutical and cosmetic packaging machinery with 50 years’ experience in the sector, Famar Tec offers its customers a fundamental bonus to its service by giving the chance to choose the preferred supplier of cameras and software ensuring him the full cooperation

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during production, integration and testing steps. With this goal in mind, Famar Tec machines are implemented with suitable interfaces and hardware modifications that enable integration of T&T and aggregation systems, thereby guaranteeing the utmost production efficiency in terms of cut of downtime

As part of a job for a French pharmaceutical multinational Company, Famar Tec realized a series of technical solutions on its case packers mod. HCP312 to assist the customer in reducing integration costs, and at the same time optimizing the efficiency of the aggregation functions. The Famar Tec casepackers are designed in such a way that, in case of a machine stop, correctly aggregated

products are not ejected, so that the operator can fix the problem that caused the stop while still guaranteeing the packaging’s integrity. The casepackers’ main functions (product stacking, bundle insertion, carton closure) are carried out in three physically and logically separated areas, independent from each other. This enables limiting intervention and product management to the area in which a problem has been identified, without losing control of products in the other two zones. This efficiency-oriented method can be applied to any track & trace system.

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MULTI MAR K E T

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MATERIA LS & MA CHINERY

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Big bag a pieno carico: ergonomico e resistente Q Il big bag o Fibc (Flexible Intermediate Bulk Container) è un contenitore flessibile per trasporto di prodotti alla rinfusa, ottenuto in genere da lamelle di polipropilene intrecciate, il cui volume può raggiungere i 3 m3 con portate variabili tra i 500 kg e le 2 tonnellate. Quello proposto da Minini Imballaggi è ideale per contenere qualsiasi prodotto solido (in polvere, scaglie o granuli, ecc…), offrendo un’unica soluzione versatile che si adatta a diverse applicazioni (carico, scarico, trasporto e stoccaggio). Grazie al sistema di sollevamento integrato, può infatti essere movimentato con attrezzature convenzionali (carrelli elevatori o gru), senza ricorrere a imballaggi secondari o pallet per il trasporto. Di seguito gli ulteriori vantaggi offerti da questa soluzione: - quando vuoto, può essere ripiegato, riducendo al minimo gli spazi occupati a magazzino; - è riutilizzabile più volte; - è riciclabile, come richiesto dalle direttive comunitarie, poiché costituito al 100% da polipropilene; - garantisce sicurezza (la sua robustezza intrinseca previene perdite di materiale e/o contaminazioni dell’ambiente lavorativo). Da ultimo, ricordiamo che, sul big bag, è possibile stampare il logo aziendale, trasformandolo così in un veicolo pubblicitario per rafforzare l’immagine del brand.

CONNECTING COMMUNITIES

Fiera Milano 29 Maggio - 1 Giugno 2018 ipack-ima.com

IN CONJUNCTION WITH

MEMBER OF:

Big bag at full load: ergonomic and resistant The big bag or FIBC (Flexible Intermediate Bulk Container) is a flexible container for transporting loose products, generally made using woven polypropylene plates. The containers can carry up to 3 cubic meters and a variable weight of between 500 kg and 2 tonnes. The ones offered by Minini Imballaggi are ideal for carrying any solid product (in powder, chips or granules, etc...), making for a single versatile solution adapted to various applications (loading, unloading, transport and storage). Thanks to an integrated picking system, they can be handled with conventional equipment (forklifts and cranes) without requiring the use of secondary packaging or shipping pallets. Other advantages of this system: - when empty, it can be folded to minimize necessary storage space; - reusable multiple times; - recyclable, in accordance with EU directives, made of 100% polypropylene; - guaranteed safety (inherent robustness of the solution prevents leakage and/ or contaminations of the work environment). Lastly, it is noteworthy that the big bag can be printed with a company logo, thus transforming it into a vehicle for advertising to strengthen one’s brand image.

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PROMOSSA DA:

CON IL SUPPORTO DI:

This event is being covered by professional packaging journalists from IPPO.

ORGANIZZATA DA: IPACK IMA SRL (JOINT VENTURE TRA UCIMA E FIERA MILANO)

Ipack Ima Srl Strada Statale del Sempione km 28 - 20017 Rho - Milano Tel. 02.3191091 - Fax 02.33619826 - ipackima@ipackima.it - www.ipackima.it

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L AB E LI N G & CODI NG

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Etichettatura & tracciabilità

E le chiamano “macchinette”... L

Sono onnipresenti, insieme o in alternativa ai sistemi di codifica, su tutte le linee di confezionamento, dalle grandi alle piccole; hanno un costo relativo rispetto a quello di altre macchine, ma se non funzionano a dovere sono guai. Abbiamo fatto il punto sullo stato dell’arte dei sistemi di etichettatura, nonché per la serializzazione e tracciabilità nel pharma con Etipack, azienda che, sull’affidabilità dei prodotti e sulla qualità del servizio, ha costruito una storia ormai quasi quarantennale. Stefano Lavorini

a ripresa economica degli ultimi anni si rispecchia, tra l’altro, nell’andamento delle vendite del settore macchine automatiche. Trend positivo, quindi, anche per i sistemi di etichettatura, che beneficiano di un recupero degli investimenti in molti settori tra cui, in evidenza, quello farmaceutico. La normativa europea e mondiale sulla tracciabilità e serializzazione, infatti, impone nuovi obblighi alle aziende del comparto e, di conseguenza, l’adeguamento delle linee di confezionamento. Più in generale, la sfida imposta dal piano

Labeling & traceability

And they call them “macchinette”... They are ubiquitous, in tandem with or in alternative to coding systems, on packaging lines, large and small; their cost is relative compared to other machines, but if they don’t function it spells trouble. This issue focuses on the state of the art in labeling systems, as well as serialization and traceability in pharmaceuticals with Etipack, a concern that has built nearly 40 years of experience on reliable products and quality service. Stefano Lavorini

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The economic recovery of recent years is reflected, as in other areas, in the performance of sales in the automatic machinery sector. This means there has also been a positive trend for labeling systems, which have benefited from recovering investments in many sectors, including our focus here of pharmaceuticals. As a matter of fact, European and global regulations governing traceability and serialization set new obligations for concerns in the sector, consequently

Industry 4.0, con il corollario nel nostro Paese dell’iperammortamento, sta avendo effetti positivi sul mercato dei beni strumentali. In questo contesto torna evidente l’importanza per i brand owner di fare le scelte giuste, ovvero quelle più convenienti in termini di Total Cost of Ownership, che è ben altra cosa da quello del costo macchina. Meglio dunque tenere ben presenti alcune discriminanti che fanno la differenza: in primis l’affidabilità del mezzo di produzione, in termini di velocità, rendimento, precisione, ma anche di assistenza in fase di progettazione e post-vendita. In altre parole, cosa ovvia, va attentamente valutata la serietà del fornitore. In questo senso, senza nulla togliere ai numerosi “debuttanti”, partono avvantaggiate le aziende che hanno un vissuto di lunga data alle spalle, a riprova della solidità del proprio approccio al mercato. A patto, però, che siano state capaci di rinnovarsi costantemente, in termini tecnologici e di cultura aziendale. Sembra essere questo il caso di Etipack, che dal 1978 costruisce e commercializ-

requiring that packaging lines be updated accordingly. More generally, the challenge set by the National Plan for Industry 4.0, and the corollary hyper-depreciation, is having positive effects on the capital goods market. In such a context, there is a clear emphasis on the part of brand owners on making the right choices, which is to say those most advantageous in terms of total cost of ownership, which is something altogether different from the cost of the machine itself. It is thus better to keep in mind certain discriminating factors that make the difference: first and foremost the reliability of the means of production in terms of speed, yield, precision, but also planning and post-sale assistance. Put simply, the reliability of the supplier must

be carefully assessed. In this vein, without in any way detracting from the many “debutants”, concerns that already have long experience under their belts enjoy an advantage in that their approach has been tested by the market, while they have also demonstrated a capacity for constantly reinventing themselves both technologically and in terms of business culture. Such is the case with Etipack, which since 1978 has been building and marketing labeling and coding systems with self-adhesive labels and for coupon distribution.

SMALL WRITE LARGE On a hot July day I find myself once again meeting Roberto Gorla, one of the

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LA BELING & CO DING

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FOCUS SUL PHARMA

za sistemi per l’etichettatura e la codifica con etichette autoadesive e per la distribuzione di coupon.

PICCOLI IN GRANDE In una calda giornata di luglio torno a incontrare Roberto Gorla, uno dei soci fondatori, e Laura Santagati, responsabile marketing e comunicazione, che mi offrono l’occasione di vedere e ascoltare quanto di nuovo sta facendo in questo periodo l’azienda. Come sempre ben organizzate le aree produttive, più ampie rispetto al passato: tutto appare progettato in modo razionale per un’efficienza a misura d’uomo. Il riscontro è nel bilancio 2016: il fatturato è infatti cresciuto, con un incremento del 7%. E le previsioni per l’anno in corso sono tutte in rialzo. «Molto bene l’andamento del mercato italiano, con l’export stabile a causa delle diverse dinamiche nelle varie aree del mondo» sottolinea Santagati. Etipack opera infatti con filiali e consociate commerciali e di assistenza tecnica nei Paesi Bassi, in Germania, Ungheria e produttive in Repubblica Ceca e Brasile.

company’s founding partners, and Laura Santagati, head of marketing and communications, who offer me a chance to see and hear what’s new at Etipack. As always, the production areas are wellorganized, but now they have been expanded. Everything looks rationally designed in a spirit of people-oriented efficiency. The proof is in the 2016 balance: the concern’s turnover has grown by 7%, and forecasts for the current year expect all indicators to grow further. «The Italian market is performing very well, with steady exports thanks to a variety of dynamics at play across the globe» explained Santagati. In fact, Etipack operates together through subsidiaries and commercial and

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Tra le ragioni di successo di Etipack, l’innovativa gamma di etichettatrici, i print apply e i sistemi per l’etichettatura automatica, standard o personalizzati, per prodotti alimentari, chimici, cosmetici e farmaceutici. Ma non tutti i settori di utilizzo procedono con lo stesso passo. Al riguardo Gorla precisa: «Il pharma è da tempo tra i nostri campi privilegiati di intervento; ragion per cui abbiamo messo a punto sistemi dedicati anche per la tracciabilità e la serializzazione, in ottemperanza alle normative emanate nei diversi paesi. E proprio per garantire elevati livelli di qualità e soluzioni tecnologiche avanzate, collaboriamo con i principali specialisti nel campo della codifica e dei sistemi di visione, progettando macchine modulari, che consentono l’installazione e la perfetta integrazione di dispositivi di terze parti. Tra le nostre proposte, Pharmatrace, per la codifica diretta su astucci; il sistema Pharma 4 (nella foto), che ingloba quattro funzioni, ovvero applicazione dall’alto, stampa, applicazioni sigilli e pesatura; Sistema 9 per l’applicazione e/o codifica su astucci stesi». «Da un punto di vista commerciale le soddisfazioni non mancano» commenta Santagati. «Siamo orgogliosi, ad esempio, del fatto che clienti storici, che avevano scelto un altro fornitore a seguito di un cambio di management, siano tornati ad acquistare le nostre macchine: questo in virtù della serietà, dell’esperienza, dell’impegno, della qualità del prodotto e del servizio di assistenza che ci contraddistingue».

technical assistance partners in the Netherlands, Germany and Hungary, as well as manufacturing sites in the Czech Republic and Brazil.

FOCUS ON PHARMACEUTICALS Among the reasons behind Etipack’s success figures an innovative range of labelers, print & apply machines and automatic labeling systems that are offered standard or personalized for food, chemical products, cosmetics and pharmaceuticals. However, not all target sectors are running at the same pace. Gorla comments: «For some time now, pharmaceuticals have been one of our primary focus areas. This is why we have also developed dedicated traceability

A PROPOSITO DI AUTOMAZIONE Altro tema a cui i miei interlocutori non si sottraggono è l’adeguamento dell’offerta al piano Industry 4.0. «Siamo a buon punto e praticamente tutte le nostre macchine sono predisposte per integrare le nuove tecnologie produttive», ha sottolineato Gorla e «condivido l’attenzione al grande tema della centralità dei dati, sia a livello gestionale sia a livello di produzione, di logistica, per non dire di progettazione e ricerca & sviluppo». A dispetto dell’attualità di quanto imposto dal Piano Nazionale Industria 4.0 del Ministro Calenda, l’integrazione di meccanica ed elettronica è sempre più fattore di differenziazione tra i diversi costruttori di macchine. Al riguardo, Gorla tiene a precisare che «l’elettronica Etipack è stata fin dall’inizio

and serialization systems for this sector, in compliance with regulations established in the various countries in which we do business. Moreover, in order to guarantee high quality and advanced technological solutions, we work in active cooperation with specialists in the field of coding and vision systems, designing modular machines that enable the installation and complete integration of third party devices. Our solutions include Pharmatrace for direct coding on boxes; the Pharma 4 system (see photo above), incorporating four functions, namely overhang application, printing, seal application and weighing; Sistema 9 for application and/ or coding of flat cases».

«From a commercial standpoint, there is plenty to be satisfied with» remarks Santagati. «We are proud, for example, of the fact that historic customers that had opted for another supplier following a change in management, have resumed buying our machines, thanks to the reliability, experience, engagement, quality products and assistance service that set us apart».

SPEAKING OF AUTOMATION Another topic on which my interlocutors had plenty to say was Etipack’s updating of its offer in line with the Industry 4.0 plan. «We are making good progress, with nearly all our machines ready to integrate the latest production technologies»

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L AB E LI N G & CODI NG

Dettagli del Sistema Pharma 4. Pharma 4 System details.

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sviluppata in collaborazione con un’azienda partner, che ne cura da sempre la produzione. Questo ci permette di apportare qualsiasi modifica si renda opportuna, anche in relazione all’integrazione con altri dispositivi. Tra l’altro, per politica aziendale, tutte le macchine etichettatrici sono sottoposte a un test di 48 ore, così da avere la certezza del buon funzionamento dei componenti elettronici».

L’ESPERIENZA CONTA La personalizzazione dell’offerta è sempre stata un fattore di forza e differenziazione dell’industria italiana; al di là dei tecnicismi, infatti, l’utilizzatore chiede di veder risolti i propri problemi produttivi. «Etipack, in trentanove anni, ha costruito

stressed Gorla, adding «I share the common interest in giving central importance to data, both in management and in production, as well as logistics, not to mention planning and research & development». Notwithstanding the currency of the rules set by Minister Calenda’s National Plan for Industry 4.0, the integration of mechanical and electronic elements remains a crucial competitive factor among different machine builders. Addressing the issue, Gorla was careful to point out that «Etipack electronics have been developed from the start in cooperation with a partner concern that has always been in charge of this aspect of our production. This enables us to

probabilmente oltre 50mila macchine e sistemi - interviene Santagati - acquisendo così un patrimonio di competenze tecniche nei più diversi ambiti applicativi. Il che ci consente di dialogare in modo propositivo con i clienti, suggerendo loro soluzioni razionali e convenienti. Ormai, non siamo solo “semplici” produttori, ma veri consulenti tecnici, che siedono a fianco del cliente per condividerne obiettivi e guidarne le scelte, in modo da trovare soluzioni funzionali ed economicamente sostenibili». «A questo fondamentale ruolo di consulenza - conclude Gorla - si ascrive non a caso, la produzione che realizziamo nello stabilimento di Soncino, “l’anima Etipack senza etichetta”. Parliamo di vari dispositivi meccanici e relativi

make any useful changes to our systems, even in relation to integration with other devices. What’s more, it is company policy that all labeling machines undergo a 48-hour test in order to be certain that the electronic components function well».

EXPERIENCE COUNTS Offer personalization has always been a strength peculiar to Italian industry. Beyond technical jargon, in fact, users demand solutions to their own specific production issues. «Over the course of thirty-nine years, Etipack has probably built upwards of 50,000 machines and systems – states Santagati – thereby accruing a wealth of technical competencies in a wide variety

software: dagli sfogliatori per la distribuzione in linea di pieghevoli, promozionali, mini oggetti regalo, collarini sul collo di bottiglie e flaconi, bustine... ai pick & place, in grado di movimentare e incollare l’oggetto promozionale all’esterno della confezione con un punto colla. In questo caso, la conoscenza dei materiali e delle applicazioni è imprescindibile, perché le variabili sono molteplici e la nostra consulenza non si limita alla fase operativa, ma interviene a livello strategico, trovandoci spesso a dialogare con le funzioni marketing delle aziende. In definitiva, possiamo proprio dire di saper realizzare il prodotto giusto, studiando sempre soluzioni che vadano bene a noi ma soprattutto al cliente finale». QQ

of application areas. This enables us to dialogue proactively with customers, suggesting rational and cost-effective solutions. At this point we are no longer mere manufacturers, but veritable technical consultants, standing alongside our customers, sharing their goals and guiding their decision-making so that they can find economically sustainable solutions that work for them». «It is no coincidence that this essential consulting role - concludes Gorla - is entrusted to the production that we carry out at the Soncino site, the “Etipack soul without the label”. Here are produced various mechanical devices and accompanying software: from feeders

for in-line distribution of folding labels, promotional labels, miniature gift items, bottleneck labels, bags, etc. to pick & place machines capable of placing and gluing the promotional object on the outside of the packaging with a glue dot. In this case, knowledge of the materials and its applications is indispensable, because there are multiple variables at play, and our consulting is not limited to operations, but touches also on strategy, so that we often find ourselves dialoging with customers’ marketing functions. We can say without hesitation that we know how to make the right product by always developing solutions that meet our standards but also and especially those of the end customer». QQ

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LA BELING & CO DING

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Stampanti desktop a trasferimento termico

per il salvataggio di logotipi, grafiche, codici a barre e font. Anche la lunghezza massima di stampa è fino a 10 volte maggiore, e raggiunge, rispettivamente, 11.430 mm Interfacce moderne, maggiore memoria e 25.400 mm. La risoluzione di TE210 è di e lunghezza di stampa: questi i plus dei 203 dpi a un optimum industriale di 6 ips, nuovi modelli TSC. mentre quella di TE310 è di 300 dpi a 5 ips. Come ulteriore vantaggio, la compatibilità Q Alla serie TE200 di stampanti desktop di con nastri sia da 1/2” con nucleo da 72 TSC Auto, si aggiungono due nuovi mo- metri a 110 metri, sia da 1” con nucleo di delli a trasferimento termico, TE210 e 300 metri, consente al cliente di utilizzare TE310, ideali per applicazioni in svariati la tipologia di approvvigionamento già a settori, come la vendita al dettaglio, la logi- propria disposizione. stica, gli uffici e la produzione. La grande capacità interna per i supporti, Entrambe si distinguono per le interfacce consente di gestire etichette OD allo stanallo stato dell’arte, USB 2.0, Ethernet inter- dard industrial di 5” su nuclei da 1” o 1,5”, na, RS-232, USB host per scanner e ta- mentre un portarotolo esterno, facile da stiera PC, nonché, come ulteriori caratte- caricare, offre una capacità ulteriore. ristiche opzionali, bluetooth 4.0 interno e In aggiunta, TE200 è dotata di una varietà bluetooth esterno. di moderni sensori di gap e tacca nera, per Rispetto ai modelli base già esistenti della un’accurata messa a registro dell’etichetta serie, la memoria è stata significativamen- e un’estrema affidabilità. te estesa a 128 MB Flash e 64 MB SDRAM, Il meccanismo di stampa può essere usa-

to separatamente per l’integrazione in specifici design: applicazioni per chiosco, piccoli applicatori di etichette, stampa on-demand a due colori e stampe fronteretro. TE210 e TE310 garantiscono alte prestazioni in tutti gli ambiti di impiego, e sono in grado di stampare giornalmente, in modo continuo, migliaia di etichette di identificazione e codici a barre, con precisione e in alta qualità, grazie alla tecnologia Thermal Smart Control.

Etichettatura di vaschette per alimenti

Sistema per l’etichettatura superiore e inferiore/System for top & bottom labeling

Heat transfer desktop printers Modern interfaces, more memory and longer prints: the advantages of the new TSC models. TSC Auto adds to its TE200 line of desktop printers two new heat transfer models, TE210 and TE310, suitable for a wide variety of sectors, including retail, logistics, offices and manufacturing. Both new models stand out with state-of-the-art interfaces: USB 2.0, built-in Ethernet, RS-232, USB host for scanners and PC keyboard, as well as bluetooth 4.0 and external bluetooth, along with other optional features. Compared to existing standard models in the line, the memory has been significantly expanded to 128 MB Flash and 64 MB SDRAM for storing logos, graphics, barcodes and fonts.

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Q Forte di un’esperienza consolidata nel campo del labeling e della codifica, Altech fornisce macchine etichettatrici adatte ad ogni settore industriale, in grado di garantire un’applicazione rapida ed efficiente a costi molto competitivi. Per soddisfare le esigenze specifiche del confezionamento Food, l’azienda propone la gamma di etichettatrici Albelt, realizzate appositamente per vaschette di alimenti. La serie è costituita da un sistema lineare compatto e automatico che accoglie uno o più applicatori della linea ALstep o Alritma, in base all’esigenza. Le configurazioni più classiche sono i sistemi per l’etichettatura superiore, superiore e inferiore, ad angolo e ad U, tipica nei sigilli attorno ai bordi di vaschette o vassoi comunemente usati per conservare prodotti freschi. Dotata di componenti espandibili e regolabili, la gamma Albelt garantisce estrema flessibilità di layout, ed è in grado di soddisfare qualsiasi esigenza applicativa. Gli applicatori ALstep/ALritma possono, inoltre, essere equipaggiati con gruppi di stampa per l’impressione di dati variabili, come data di scadenza, barcode e altre informazioni necessarie a un prodotto alimentare.

The TE210 and TE310’s maximum print length is up to 10 times greater, reaching 11,430 mm and 25,400 mm, respectively. The print resolution of the TE210 is 203 dpi with an industrial optimum of 6 ips, while that of TE310 is 300 dpi with 5 ips. As an additional advantage, the system’s compatibility with both 1/2’’ belts with 72 to 110 meter nucleus and 1’’ ones with 300 m nucleus enables the customer to use existing equipment. As for supports, the system’s high internal capacity makes it possible to process OD labels at the industrial standard 5’’ on 1-1.5’ nuclei, while an external roll magazine offers an even higher capacity with easy loading. Furthermore, TE200 is equipped with a variety of modern gap and black mark sensors for accurate label register with extreme reliability.

The print mechanism can be used separately for integration with specific designs: kiosk applications, small label applicators, two-color print-ondemand and front & back printing. TE210 and TE310 guarantee high performance in all types of applications, and can print daily, continuously, thousands of precise and high quality identifying labels and barcodes using Thermal Smart Control technology.

Labeling tubs for food products On the strength of consolidated experience in the labeling and coding sector, Altech offers industrial labelers for every sector that guarantee fast and efficient application at very competitive cost. In order to meet the specific requirements of packaging for the food industry, the concern offers the

Albelt range of labelers, which has been specially developed for tubs for food products. The line consists in a compact linear system that hosts one or more ALstep or Alritma applicators, depending on the type of application required. The classic configurations are systems for labeling on the top, top & bottom, side and U (typically seals around the edge of tubs and trays commonly used for preserving fresh products). Equipped with expandable and adjustable components, the Albelt range guarantees extreme layout flexibility and satisfies any labeling needs. ALstep/ALritma applicators can also be equipped with printing units for variable data such as expiry date, barcodes and other information required on food products.

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L AB E LI N G & CODI NG

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Industrial laser marker Among the Hitachi industrial coding and marking systems, exclusively distributed by Marking Products, we cite the LM laser marker Series. The latter, fitted out with a state-of-the-art technology based on CO2 vectorial lasers, has a very compact design that easily integrates with all types of production lines. Thanks to the innovative design of the structure that offers double protection and the cascade cover, a particular distribution of the flow of cooling air has been attained, as well as an added protection of the laser tube. A more efficient flow of air enables running temperatures that are lower than standard, and a high reliability. On top of that, the laser tube and the optics are IP65 classifiable and can operate in difficult environments. The aim of a greater efficiency has been also pursued in the creation of the optical unit, lightened without affecting its sturdiness and accuracy. The result is performance up to 600 cycles a second with a consumption of lower than 300 VA. LM Series s available two versions, with power respectively at 10 Watts or 30 Watts, each of which can be combined with the three different wavelengths (9.3 μ, 10.2 μ o 10.6 μ). The combination of the operating powers with the different wavelengths, matched to the different options of the optical units, offers a broad versatility in end configuration, enabling the marking to be adjusted to different materials: paper, board, plastic, glass. The optional optics with air flow emission is a simple and effective expedient that keeps the lenses clean. The “beam expander” technology generates a very small point, capable of transferring a high level of energy onto the material, obtaining a high resolution. The LM Series ensures a high print quality with different production speeds, working on vectorial elements, as well as dot matrix characters combined with a simple editing tool. The powerful Windows software enables networking, control of state and the composition of text with True Type font, barcodes, 2D codes as well as graphic logos; the Flexible Input/Output connection, that has 12 programmable inputs and 4 outputs, helps the integration. More details on www.marking.it.

Marcatura laser industriale Q Tra i sistemi Hitachi di codifica e marcatura industriale, distribuiti in esclusiva da Marking Products, segnaliamo il nuovo marcatore laser Serie LM. Equipaggiato con una tecnologia allo stato dell’arte basata su laser vettoriale CO2, ha un design compatto che si integra facilmente in ogni tipo di linea produttiva. L’innovativa progettazione della struttura a doppia protezione e della copertura in cascata, consente una particolare distribuzione del flusso d’aria di raffreddamento, e una protezione aggiuntiva del tubo laser. Il flusso d’aria più efficiente permette di avere temperature di esercizio inferiori rispetto allo standard, e un’affidabilità molto più elevata. Il tubo laser e l’ottica, classificati IP65, possono operare in ambienti difficili. L’obiettivo di una maggiore efficienza è stato perseguito anche nella realizzazione del gruppo ottico, alleggerito senza intaccarne la robustezza e la precisione. Il risultato sono performance fino a 600 cicli al secondo con un consumo inferiore a 300 VA. La Serie LM è disponibile in due versioni, con potenze rispettivamente di 10 Watt o 30 Watt, ciascuna delle quali può essere abbinata ad una delle tre differenti lunghezze d’onda (9.3 μ, 10.2 μ o 10.6 μ). La combinazione delle potenze operative con le differenti lunghezze d’onda, associata alle diverse opzioni delle unità ottiche, offre un’ampia versatilità nella configurazione finale, consentendo di adeguare la marcatura a svariati materiali: carta, cartone, plastica, vetro. L’ottica opzionale con emissione di flusso d’aria è un espediente semplice ed efficace che mantiene le lenti più pulite. La tecnologia “beam expander” genera un punto molto piccolo capace di trasferire un alto livello di energia sul materiale, ottenendo una risoluzione elevata. La Serie LM assicura un’alta qualità di stampa a differenti velocità di produzione, lavorando con elementi vettoriali, oltre ai caratteri a matrice di punti in abbinamento ad un semplice strumento di editing. Il potente software per Windows permette il networking, il controllo di stato e la composizione di testi con font True Type, codici a barre, codici 2D oltre che logo grafici, mentre la connessione Flexible Input/Output, che dispone di 12 input e 4 output programmabili, ne facilita l’integrazione. Maggiori dettagli su www. marking.it.

Intubettatrice lineare a sbalzo

(Macchina brevettata)

Formula M.T.L. M.T.L. 400

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costruzione modulare macchina in linea con telaio in acciaio inox ideale per confezionamento in camera sterile collegabile con qualsiasi macchina astucciatrice innovativo sistema di alimentazione tubetti magazzino tubetti di grande capacità estrema facilità di intervento regolazione con sistema elettronico cambio formato con sistema elettronico disponibile nella versione a doppia testata (alluminio polietilene e polifoil insieme) ● uscita tubetti in posizione orizzontale ● produzione da 1500 a 24000 pezzi/h

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Etichettatura versatile, in pochi gesti Q Imballaggi P.K. propone una vasta gamma di sistemi per l’etichettatura in piccole serie, adatte ad applicazioni in svariati settori, dal conserviero alla cartotecnica, dall’enologia alla chimica. Tra le soluzioni di punta nel portfolio dell’azienda segnaliamo gli applicatori APN e la serie di incollatrici EME per etichette in carta. EME 180N è il modello più economico, versatile e maggiormente d i ff u s o d e l l a s u a g a m m a . All’operatore basta inserire l’etichetta sotto l’alberino davanti al cilindro incollatore. Quest’ultimo, ruotando in modo continuo trascina l’etichetta - che al contempo, viene incollata con estrema precisione - porgendola all’operatore, pronta per essere applicata. Un apposito dispositivo permette la regolazione micrometrica dell’adesivo, consentendo, così, una gommatura perfetta, oltre alla massima pulizia dell’etichetta. Tutte le parti a contatto con la colla si smontano facilmente, senza l’ausilio di utensili, rendendo semplice e rapida la ripulitura, al temine del lavoro. Ideale per l’etichettatura di piccolissime serie può essere utilizzata anche per l’applicazione dei contrassegni di stato sulle bottiglie, con la specifica colla vinilica. La versione Inox, ora disponibile, è adatta per l’uso negli ambienti più ostili, umidi o polverosi. Ricordiamo che la serie EME comprende anche modelli semiautomatici oltre all’etichettatrice-incollatrice BTL210 progettata, in modo specifico, per bottiglie e, in generale, corpi cilindrici.

LA BELING & CO DING

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Stampare dati variabili sugli stick pack Q In risposta alle richieste dei produttori di macchine di riempimento per stick pack o bustine, Automation Address propone ISP della Inc.Jet, per la stampa in linea di dati variabili. La soluzione si articola in una serie di modelli standard, con larghezze da 600, 800, 1000 o 1200 mm e un numero di teste, con tecnologia HP, che può variare da 5 a 16. Tutti i dettagli di progettazione sono studiati per consentire semplicità di integrazione e utilizzo, in ingombri ridotti. Una guida scorrevole permette l’estrazione laterale del gruppo per le operazioni di pulizia, manutenzione e cambio cartucce; non sono più necessari interventi da parte di tecnici, per pulizie o manutenzione odinaria, né fermi per la sostituzione del ribbon, o costosi cambi testine in caso di pixel bruciati. Un cavo ethernet collega l’ISP al PC per la gestione dei dati. Inoltre, sono predisposti collegamenti I/O per segnale di start, encoder e allarmi. Il sistema ISP consente di stampare qualunque tipologia di informazione variabile, su tutta la superficie del lato lungo dello stick pack, anche su più righe. La soluzione, che richiede un investimento iniziale contenuto e costi di esercizio minimi, come ulteriore vantaggio per l’utilizzatore, è assicurata da una garanzia a vita.

Gli applicatori APN per etichette autoadesive, adatti a piccoli rotoli, sono disponibili in tre versioni: da 30, 60 e 100 mm di larghezza. Hanno un passo di 65 mm; un meccanismo regola il passo dell’etichetta per mezzo di un tastatore, in grado di rilevare l’etichetta successiva. Sono versatili e facilissimi da usare: con una semplice pressione della leva, l’operatore applica l’etichetta direttamente sul prodotto.

Versatile labels with just a few gestures Imballaggi P.K. proposes a vast range of labeling solutions for small series, suited for applications in a host of sectors, from preserves to converting, from wine to chemicals. Among the key solutions in the company’s portfolio we cite the APN applicators and the EME series of gluers for paper labels. EME 180N in particular is the most economical, versatile and popular model. The operator only has to insert the label under the spindle before the gluing cylinder. The latter, rotating continuously, draws the label, that at the same time is glued with extreme precision, offering it to the operator, ready to be applied. A special device enables the micrometric regulation of the glue,

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thus enabling a perfect gluing, as well as a totally clean label. All the parts in contact with the gluestuff can be easily disassembled, without the use of tools, allowing for simple, rapid cleaning up operations at the end of the job. Ideal for extremely short series labeling, with the specific vinyl glue, it can also be use for applying state stamps to bottles. The stainless steel version, now available, is suited for use in the most hostile, humid or dusty environments. A reminder that the EME series also includes semiautomatic models as we as the BTL210 labeler-gluer designed, specifically, for bottles, and in general cylindrical bodies. The APN applicators for pressure sensitive labels, suited to small rolls, are available in three version: from 30,60 and 100 mm width. They have a

65 mm pitch; a mechanism regulates the label pitch via a tracer device, capable of sensing the subsequent label. They are versatile and very easy to use: with a simple press of the lever, the operator applies the label directly to the product.

Printing of variable data on stick packs In response to requests by manufacturers of filling machines for stick packs and pouches, Automation Address offers ISP by Inc.Jet, for in-line printing of variable data. The solution consists in a series of standard models with webs of 600, 800, 1000 or 1200 mm and between 5 and 16 printing heads with HP technology. All details have been designed to enable easy integration and use with

limited bulk. A sliding guide rail enables lateral extraction of the unit for cleaning, maintenance and cartridge change. The technical components require no regular maintenance or cleaning, or machine stops for ribbon replacement, or costly changeovers of heads in case of burnt pixels. ISP can be connected to a PC for data management using an Ethernet chord. The standard configuration is also ready for I/O connections for start signals, encoders and alarms. The ISP system enables printing any type of variable information anywhere on the side of the stick pack, including multiple lines. The solution requires only a small initial investment and operational costs and carries the additional advantage of a lifetime user warranty.

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A UTO MATIO N & CO NTRO LS

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XTS in Hygienic Design La nuova versione del sistema di movimentazione industriale XTS di Beckhoff, progettata secondo gli standard del design igienico, apre la strada a nuovi sbocchi applicativi nei settori Pharma e Food. XTS in “Hygienic Design”

Q Il sistema di trasporto a carrelli indipendenti XTS di Beckhoff offre notevoli vantaggi in termini di velocità e precisione, grazie alla tecnologia di azionamento lineare, in grado di superare i limiti meccanici e di controllo dei classici motori rotativi. Beckhoff ne presenta una nuova versione, conforme ai requisiti dell’Hygienic Design, che propone come soluzione innovativa al servizio degli ambiti industriali caratterizzati dai più severi standard igienico-sanitari, Pharma e Food in primis, da sempre alla ricerca di soluzioni di automazione veloci, precise e affidabili. Le caratteristiche del design igienico Realizzata in acciaio inox (AISI 316L), la versione Hygienic Design di XTS soddisfa lo standard IP69K, il massimo grado di protezione possibile. Resistente all’aggressione di tutti i più diffusi agenti chimici, può essere sottoposta a cicli di pulizia e sanificazione molto impegnativi, anche con idropulitrici ad alta pressione. In fase di progettazione, si è posta particolare attenzione a eliminare totalmente i sottosquadra o gli eventuali bordi nascosti. Tutti i componenti sono a perfetta tenuta stagna grazie all’impiego di un materiale elastico di elevata qualità con cui sono ermeticamente sigillati. Queste caratteristiche rendono XTS Hygienic Design conforme alle specifiche EHEDG (European Hygienic Engineering and Design Group) consentendo la certificazione dei sistemi secondo EL Classe 1 AUX.

I plus della piattaforma Implementato con moduli di diverse forme (tratti lineari e curvilinei, anche con raggi diversi), XTS è un sistema meccatronico su base EtherCAT che consente di movimentare, sullo stesso percorso, più serie di carrelli in contemporanea e in modo indipendente, ciascuno dei quali dispone di rampe di accelerazione/decelerazione con velocità autonome. Le caratteristiche innovative di XTS hanno rivoluzionato il modo di interpretare il motion control: il sistema può essere infatti considerato come parte integrante della macchina e non più come automazione separata. I carrelli possono essere gestiti in asse elettrico, con prestazioni eccezionali assicurate dalla velocità di comunicazione di EtherCAT. Ogni 30 mm vi è un sensore di movimento che, insieme alle bobine, è sottoposto a poll ogni 250 us.

XTS in Hygienic Design The new version of Beckhoff’s XTS industrial handling system, designed to meet official hygiene design standards, paves the way for new applications in the Pharma and Food sectors. Beckhoff’s XTS Independent Trolley System offers remarkable advantages in terms of speed and precision thanks to linear drive technology capable of overcoming the mechanical and control limits of the classic rotary motors. Beckhoff introduces a new version that meets the requirements of Hygienic Design, that proposes as an innovative solution to meet the industry’s most stringent sanitary standards, for Pharma and Food first and foremost, which has always been looking for fast , accurate and reliable automation solutions.

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The features of hygienic design Made of stainless steel (AISI 316L), the XTS Hygienic Design version meets the IP69K standard, the highest degree of protection possible. Resistant to the aggression of all the most common chemical agents, it can be subjected to very demanding cleaning and sanitation cycles, even with high pressure cleaning devices. During the design phase, particular attention has been paid to the total elimination of undercuts or hidden edges. All components are hermetically

Il sistema deve gestire una mole considerevole di dati; i segnali, di cui è garantita l’assoluta integrità, devono essere elaborati in tempo reale ogni 3 metri. Questo richiede la disponibilità di un baud rate di circa 80 Mbit/s, un valore supportato a pieno dalle caratteristiche di EtherCAT, la piattaforma di comunicazione sulla base di cui XTS è stato progettato.

sealed using a high quality elastic material. These features make XTS Hygienic Design compliant with EHEDG (European Hygienic Engineering and Design Group) specifications, enabling EL-Class 1 AUX certification of systems. The platform pluspoints Implemented with modules of different shapes (linear and curved stretches, also with different radii), XTS is an EtherCAT based mechatronic system that enables multiple sets of trolleys to be moved along the same path simultaneously and independently, each of which having acceleration/deceleration ramps and autonomous speeds. The innovative features of XTS have revolutionized the interpretation of

La versione in acciaio inox in IP 69K apre nuove opportunità in applicazioni dagli elevati requisiti igienici The stainless steel version in IP 69K opens new opportunities in applications with high hygiene requirements.

motion control: the system can be considered as an integral part of the machine and no longer as separate automation. Trolleys can be operated on an electric axis, with exceptional performance ensured by EtherCAT communication speed. Every 30 mm there is a motion sensor that, together with the coils, is subjected to a poll every 250 us. The system has to handle a considerable amount of data; the signals, the absolute integrity of which is guaranteed, must be processed in real time every 3 meters. This requires the availability of a baud rate of about 80 Mbit/s, a value fully supported by the features of EtherCAT, the communication platform on which XTS was designed.

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A U T O M AT I O N & CONT R OL S

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Attuatori lineari con vite integrata: dinamici e compatti Q Il portafoglio di servomotori e servoattuatori rotativi della serie cyber® dynamic line, si completa con i nuovi attuatori lineari WITTENSTEIN cyber motor, che hanno un design ottimizzato per applicazioni industriali ad alta dinamica, e un ingombro ridotto. La versione in acciaio inossidabile IP65 ne permette l’impiego anche nel settore food & beverage (ad esempio, in impianti di imbottigliamento ad alta precisione). Gli attuatori cyber motor si distinguono per la totale integrazione della vite nella carcassa in acciaio inossidabile. A sua

volta, la vite è dotata di un meccanismo anti-rotazione, che non richiede alcuna manutenzione. Lubrificati a vita, rappresentano una soluzione service-free, ideale per macchine confezionatrici e linee di montaggio automatizzate per inserimento, piegatura, prelievo o dosaggio in sistemi di formatura e manipolazione o nel settore dei semiconduttori. I cyber® dynamic line con vite integrata sono disponibili in quattro taglie, ciascuna con due possibilità di passo vite e due diverse lunghezze di corsa. In combinazione con gli azionamenti simco® drive permettono di configurare servoassi compatti, con svariate interfacce bus di campo, garantendo massima produttività e densità di potenza.

Soluzione flessibile per incassettatrici e decassettatrici Q Tra le proposte di SEW-EURODRIVE per il settore beverage ricordiamo una soluzione per incassettatrici e decassettatrici, che consente di trasportare i prodotti con manipolazioni dinamiche, senza sollecitare i macchinari. L’impianto di manipolazione preleva le bottiglie dall’apposita tavola e le inserisce nelle scatole o sui piani di trasporto ad alta velocità. La movimentazione è affidata a moduli software integrati che garantiscono un posizionamento flessibile. Le funzioni di parametrizzazione del modulo software permettono di definire facilmente il profilo necessario per i movimenti ottimali. Il controllo MOVI-PLC® integrato nel modulo master rende possibile una funzione di scambio dati veloce tra gli assi di movimento, monitorando i processi a monte e a valle. Il servoamplificatore multiasse scalabile governa i servomotori dinamici in modo preciso. I servoriduttori utilizzati permettono di realizzare una costruzione dinamica e a basso ingombro. È inoltre possibile sviluppare soluzioni individuali grazie al supporto della piattaforma di controllo MultiMotion, attraverso funzioni Motion-Control disponibili tramite parametrizzazione grafica, senza perdere tempo prezioso nella programmazione.

Flexible packing and unpacking solutions SEW-EURODRIVE’s proposals for the beverage industry include a packing and unpacking solution which enables the transportation of products via dynamic handling without stressing the machines. The handling plant takes the bottles from the special table and puts them into high-speed transport boxes or onto platforms. The handling is entrusted to integrated software modules that provide flexible positioning. The software module parameterization functions enable the easy definition of the profile required for optimum

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movements.The integrated MOVIPLC® control in the master module enables the speedy exchange of data between the motion axes, monitoring the upstream and downstream processes. The scalable multi-axis servo amplifier gives accurate control of the dynamic servomotors. The servo gears used enable a dynamic construction with low footprint to be achieved. Individual solutions can also be developed thanks to the support of the MultiMotion control platform, through motion-control functions available through graphic parametrization without wasting valuable time in programming.

Linear actuators with integrated screw: dynamic and compact Completing the portfolio of the rotary servomotors and servoactuators of the cyber® dynamic line series, the new WITTENSTEIN cyber motor linear actuators have a design optimised for high dynamic industrial applications, with low bulk. The version in IP65 stainless steel also allows their usage in the food & beverage sector (for example, in high precision bottling plants). The cyber motor actuators stand out for the fact that, the screw is totally integrated in the stainless steel housing. The latter is fitted with an

anti-rotation mechanism, that requires no maintenance. With lifelong lubrication, they represent a service-free solution, ideal for packaging machines and automated assembly lines for inserting, folding, pick-up or dosing in forming and handling systems or in the semiconductor sector. The cyber® dynamic line with integrated screw come in four sizes, each with two possibilities of screw pitch and two different stroke lengths. Combined with simco® drives they enable the configuration of compact servoaxes, with various fieldbus interfaces, guaranteeing max. productivity and power density.

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Pistole applicatrici SX LongLife: un nuovo standard di durata Precisa, affidabile e durevole: Robatech presenta la nuova SX LongLife, una pistola applicatrice per hotmelt che garantisce alte prestazioni e una perfetta resistenza nel tempo. Q Alla gamma Robatech di pistole per l’applicazione a caldo di adesivo, si aggiunge SX LongLife, ulteriore evoluzione della serie Diamond, compatibile, quindi, con la maggior parte dei sistemi proposti dall’azienda. Il nuovo modello, dotato di speciale isolamento, è adatto per l’applicazione precisa dell’adesivo in punti o a cordoli, nel range di velocità medio-alte. Come suggerisce il nome, SX LongLife si distingue per la particolare durevolezza e affidabilità nel tempo: grazie allo speciale elemento di spruzzo e alla resistente elettrovalvola, garantisce fino a 200 milioni di cicli operativi. Concepita per l’applicazione senza contatto di adesivi termoplastici a bassa o media viscosità, la pistola è dotata di un filtro integrato nella parte riscaldante che previene l’ostruzione degli ugelli, contribuendo ulteriormente a prolungare la durata dell’apparecchio. Modulare, compatibile e sicura L’ingombro ridotto di SX LongLife permette il retrofit e l’integrazione in impianti esistenti, anche in spazi ristretti. Con la sua struttura modulare, è disponibile in diverse varianti, adattandosi perfettamente alle specifiche esigenze applicative del cliente. Come ulteriore vantaggio, la compatibilità tra i diversi modelli Robatech, riduce il magazzino ricambi, poiché i diversi componenti (filtri, ugelli di vari tipi e tubi elettroriscaldati...) sono uguali per tutti. Inoltre, lo speciale isolamento CoolTouch protegge al meglio i prodotti da incollare e aumen-

ta la sicurezza dell’operatore in caso di contatto accidentale, riducendo, al contempo, il consumo di energia a tutto vantaggio del risparmio e della sostenibilità. Una risposta flessibile Con SX LongLife Robatech conferma il proprio impegno nel soddisfare le esigenze dei clienti in termini di maggiore durata e versatilità. «Che si tratti dell’industria del packaging o dell’industria grafica - spiega Fabian Renggli, responsabile di prodotto per le pistole applicatrici - le aziende cercano soluzioni flessibili e integrabili, che garantiscano affidabilità dei processi produttivi e alti standard di qualità, senza sprechi di tempo per sostituzioni o riparazioni. Presentata per la prima volta a Interpack 2017 e già in commercio in tutto il mondo, SX LongLife è una tecnologia che funziona senza impedimenti, consentendo di risparmiare tempo e abbattere i costi».

C OMP ON E NTS & O THER EQ UIPMENTS

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SX LongLife applicator heads: a new standard in life cycle Precise, reliable and long-lasting: Robatech presents the new SX LongLife, a hot melt jetting head for long-lasting precision adhesive application. Robatech adds to its range of hot melt glue applicator heads SX LongLife, a new advanced model of the Diamond series, compatible with most of the firm’s systems. This insulated application head is perfect for precision dot and bead application at medium to high speeds. As the name suggests, SX LongLife stands out for a particularly long service life and high reliability over time: Thanks to a specially developed jetting element and robust solenoid valve guarantee up to 200 million operation cycles. Designed for the contact-free application of low- to medium-viscosity thermoplastic hot melt adhesives, the head is equipped with an integrated filter in the heating block prevents nozzle blockages, ensuring reliable adhesive application over the long term. Modular, compatible and safe The small dimensions of the SX LongLife makes it ideal for upgrades and installation in systems with restricted space. The SX LongLife application head is modular, available in different variants, and can be flexibly adapted to the respective application. This operating philosophy and compatibility between models reduces the spares inventory, since various components such as the filter, nozzles, and heated hoses are the same. Furthermore, The CoolTouch insulation of the application head means that both the operator and the products to be glued are better protected. CoolTouch increases safety in case of accidental contact.This heat-resistant insulation also saves energy and contributes to resource-friendly, sustainable production. A flexible response With SX LongLife, Robatech confirms its commitment to satisfying customer demands for improved life cycles and versatility. «Be it for the packaging or graphic industries explains Fabian Renggli, product manager for the applicator heads - concerns are seeking flexible solutions that can be easily integrated with existing systems while guaranteeing reliable production processes and a high quality standard, with no downtimes for parts change or repairs. Presented for the first time at Interpack 2017, and already marketed worldwide, SX LongLife is a problemfree technology that enables saving on time and costs».


Sistema centralizzato con Pompa GHS 350 VSD+ per movimentazione elettrodomestici Centralised system with GHS 350 VSD+ pump for handling household appliances Applicazione su robot nel settore automotive. Application on robots in the automotive sector

Forti nella presa, leggere nella spesa Massima affidabilità nelle applicazioni di pick & place, manutenzione ridotta e consumi energetici dimezzati grazie alla tecnologia VSD: le pompe per il vuoto GHS VSD+ di Atlas Copco garantiscono un rapido e sicuro ritorno dell’investimento. ei moderni processi produttivi, le operazioni di movimentazione, posizionamento e trasporto sono spesso effettuate con l’ausilio della tecnologia del vuoto. Tramite ventose o piani aspiranti, viene applicata una depressione in grado di prelevare e sostenere gli oggetti più disparati: da quelli di pochi grammi (cioccolatini, schede elettroniche, ecc...) fino ai carichi più pesanti (lastre di vetro o marmo, elettrodomestici o persino interi containers). Le pompe serie GHS VSD+ sono macchine rotative a vite con guarnizione d’olio di ultima generazione. La speciale tecnologia di azionamento a velocità variabile (VSD) consente di impostare la pressione richiesta, aumentando e riducendo la velocità in base alla fase di lavoro, a tutto vantaggio dell’ottimizzazione energetica. Infatti, poiché la velocità della

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pompa è direttamente proporzionale all’energia consumata, minore sarà quest’ultima, maggiore sarà il risparmio. Al contempo, è garantita una portata costante a diversi pressioni.

I PLUS DELLA SOLUZIONE Rispetto alle pompe a velocità fissa (a palette, ad anello liquido o soffianti) che non assecondano le richieste variabili del processo ma funzionano con potenza di motore tra l’80 e il 100%, senza adattarsi alle condizioni di esercizio, le GHS VSD+ garantiscono un risparmio energetico medio del 50%. A confronto con i sistemi per il vuoto venturi alimentati con aria compressa, la riduzione dei consumi risulta ancora maggiore (fino all’ 80%). Rispetto alle pompe a secco, a palette o a vite, le GHS VSD+ garantiscono prestazio-

Strong grip, low expenditure Max. reliability in pick&place applications, reduced maintenance and power consumption halved thanks to VSD technology: the Atlas Copco GHS VSD+ vacuum pumps guarantee a rapid and safe ROI. In modern production processes, handling, positioning and transport are often carried out with the aid of vacuum technology. Via suckers or suction pads, a depression is applied capable of picking up and supporting all kinds of objects: from those of a few grams (chocolates, electronic cards, etc..) up to heavier loads (sheets of glass or marble, household appliances and even entire containers). The GHS VSD + series pumps are augur rotary machines

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with latest generation oil gaskets. The special VSD (variable speed) technology enables the required pressure to be set, increasing and reducing the speed depending on the work phase, all to the advantage of power optimisation. Indeed, in that the speed of the pump is directly proportional to the energy consumed, the lesser the latter, the more one saves. At the same time, a constant loadbearing is guaranteed under different pressures.

ni superiori, e hanno un funzionamento molto più silenzioso, con livelli di rumorosità inferiori di circa la metà. Inoltre, il raffreddamento ad aria elimina gli sprechi di acqua e i costi di smaltimento. L’alta tolleranza al vapore acqueo, le rende ideali nella movimentazione di prodotti congelati. Dal design compatto (il foot print ha le dimensioni di un pallet), possono essere installate fuori dai reparti senza compromettere le prestazioni, eliminando il disagi che derivano dalla generazione di calore e dal rumore dei robot di presa, migliorando la pulizia e la vivibilità degli ambienti di lavoro. Infine, GHS VSD+ è una soluzione “plug & play”: dotata di serie di carter, filtro aria integrato e PLC controller Elektronikon, non richiede telai di supporto né quadri elettrici dedicati.

The pluspoints of the solution Compared to the fixed speed vane, liquid ring or blow pumps that do not conform to the variable demands of the process but that work with a motor power between 80 and 100%, without adapting to the running conditions, the GHS VSD+ guarantee an average energy saving of 50%. Compared to the compressed air Venturi vacuum systems, the reduction in consumption is even bigger (up to 80%). Compared to dry, vane or augur pumps the GHS VSD+ pumps guarantee better performance, and are a lot quieter, cutting noise levels to less than half. On top of that, the air cooling eliminates waste of water

as well as disposal costs. Their high aqueous vapour tolerance makes them ideal for moving frozen products. Of a compact design (the footprint is the size of a pallet), they can be stored outside the work sections without compromising their performance, eliminating the problems that derive from heat generation and the noise of the pick-up robots, all to the advantage of the cleanliness and the livability of the work environment. Lastly, GHS VSD+ is a plug&play solution: fitted with a series of carters, integrated air filters and Elektronikon PLC controllers, and does not require supporting frames nor dedicated electrical panels.

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CO M P O N E N T S & OT HE R E QUI PME NT S

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Adhesive Tracking System To optimize performance in glue application processes, Nordson proposes ATS System, that introduces adhesive tracking capabilities to the two flagship products, the ProBlue melter and ProBlue Liberty tankless instantaneous hotmelt fusion system, proposed by the US company. The ATS (adhesive tracking system) give customers the ability to directly measure adhesive usage, monitor the system in real time and download historical usage data for analysis. Here a USB interface and an Ethernet connection or - optionally - a fieldbus connection for real time monitoring via PC or PLC are available. An integrated precision gear flow meter directly measures adhesive volume and alerts the system when the amount of adhesive is out of a pre-determined band set by the user. An output signal can also be customized to stop the line, eject product or signal a light tower when a product does not meet the predetermined standards. By tracking the precise amount of adhesive dispensed onto a package, users can minimize ad-hesive waste, preventing pop-opens and saving money. Changes in adhesive volume can be related to clogged filters or nozzles, or failed solenoids or modules. Quick alerts to these issues can help maintenance make repairs before the situation gets worse.The adhesive tracking system gives users more control over the dispensing process, improving product quality and operating efficiency. All these features are available in addition to the standard features of a ProBlue melter or a ProBlue Liberty tankless dispensing system.

Adhesive Tracking System Q Per ottimizzare le prestazioni nei processi di incollaggio, Nordson propone il sistema di tracking dell’adesivo (ATS), che migliora notevolmente le prestazioni di ProBlue e ProBlue Liberty, soluzioni leader sul mercato per l’applicazione di colla a fusione istantanea, proposte dall’azienda statunitense. ATS è in grado di misurare l’esatta quantità di colla erogata per prodotto, monitorando il processo in tempo reale e permettendo l’immediato download dei dati. Sono disponibili interfacce USB e una connessione Ethernet o, a scelta, un fieldbus per il monitoraggio in tempo reale tramite PC o PLC. Un flussimetro di precisione integrato misura il volume dell’adesivo depositato, segnalando con un alert quando la quantità supera il limite impostato dall’utente. Nel caso in cui il prodotto non rientri negli standard prestabiliti, è possibile impostare un fermo linea, l’espulsione del pezzo o l’accensione di una torretta luminosa. Grazie al sistema ATS, gli utenti possono minimizzare gli sprechi di adesivo, prevenire difetti e aperture improvvise degli imballaggi, con considerevoli risparmi economici. Le variazioni di volume dell’adesivo sono spesso correlate a filtri e ugelli ostruiti o solenoidi e moduli danneggiati. La repentina segnalazione di queste situazioni consente di individuare il problema all’origine e di risolverlo prima che la situazione peggiori. Il tracking dell’adesivo offre quindi agli utenti un maggiore controllo sul processo di erogazione e, al contempo, migliora la qualità dei prodotti e l’efficienza operativa, ottimizzando ulteriormente le prestazioni di ProBlue o ProBlue Liberty.

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Efficenza con il vuoto! Efficenza tramite la generazione di vuoto: in processi di manipolazione con alte dinamiche l’eiettore compatto con ecotecnologia degli ugelli, mostra cosa è in grado fare. Ulteriori informazioni: 70 •di10/17 www.schmalz.com | Tel. +39 0321 62 15 10

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A D V E RT I S E RS

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NSERZIONISTI ADVERTISERS INSERZIONISTI ADVERTISERS A ALTECH ...................................................... 64 ATLANTIS-PAK CO. ........................... III Cop. B BECKHOFF ................................................... 9 C CAPSULIT............................................ II Cop. CPR SYSTEM ............................................. 56 D DATALOGIC ............................................... 50 E EASYFAIRS ORIEX .................................... 54 ECOMONDO 2017...................................... 71 EIDOS ........................................................... 7 ENERCON INDUSTRIES ........................... 25 ETIPACK ..................................................... 53

F FABO ........................................................... 52 FAMECCANICA.DATA ............................... 32 FERAG AG INTRALOGISTIK ..................... 67 G G.B. GNUDI BRUNO ................................. 4-5 GRAFE ITALIA ........................................... 48

I I.G.C. ........................................................... 15 IPACK IMA 2018 ......................................... 57 ISHIDA EUROPE ........................................ 41 L LEUZE ELECTRONIC ............................... 36 M MARCHESINI GROUP ............................... 27 MESSE DÜSSELDORF .............................. 11 MININI IMBALLAGGI ................................. 69

N NIMA ERRE.TI PACKAGING ..................... 62 NIMAX ......................................................... 26 R RICREA ............................................... IV Cop. RONCHI MARIO ......................................... 21 S SCHMALZ .................................................. 70 SPREAFICO SRL .......................................... 8 SUN CHEMICAL GROUP .......................... 28 T TECMES ..................................................... 16 TGM-TECNOMACHINES ........................... 37

V VENDITALIA SERVIZI 2018 ........................ 6 W WIDE RANGE ............................................. 45

Enti, aziende e associazioni citate su questo numero A ALTECH SRL................................. 61 ANCI - ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI ...................12, 42 ASSOCASA ............................17, 29 ASSOLOMBARDA ....................... 46 ATLAS COPCO ITALIA SPA.......... 68 AUTOMATION ADDRESS SNC ... 63 B BALLUFF AUTOMATION SRL ...... 46 BECKHOFF AUTOMATION SRL .. 65 C CONAI - CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI.....................12, 17, 42 CONFINDUSTRIA ......................... 33 COSMETICA ITALIA - ASS. NAZ. IMPRESE COSMETICHE ............. 33

E ETIPACK SPA................................ 58

L LAMINAZIONE SOTTILE SPA....... 38 LENZE ITALIA SRL........................ 46

F FAMAR TEC SRL .......................... 55 FEDERALIMENTARE ..............33, 38 FEDERCHIMICA - AVISA .............. 35 FEDERFARMA .............................. 33 FIERA MILANO SPA ..................... 10 FINAT ............................................ 37

M MARCHESINI GROUP SPA.......... 54 MARKING PRODUCTS SRL ........ 62 MG2 SRL ...................................... 51 MININI SPA.................................... 57 MONACOFIERE SRL...................... 8

H HENKEL ITALIA SRL..................... 31

N NORDSON ITALIA SPA................. 70

I IMBALLAGGI P.K. ......................... 63 IPACK IMA SRL............................. 10 ISTITUTO ITALIANO IMBALLAGGIO........... 23, 29, 33, 39 ITS MAKER ................................... 48

P P.E.T. ENGINEERING SRL ............ 26 PROMETEIA............................17, 33 R RICREA - CONS. NAZ. PER IL RICICLO ED IL RECUPERO DEGLI IMBALLAGGI DI ACCIAIO ............ 42

ROBATECH ITALIA SRL U.S. ....... 67 RPC CONTAINERS LTD ............... 26 S SEW EURODRIVE ....................... 66 SIMEI .............................................. 8 SUN CHEMICAL GROUP SPA..... 47 T TECMES SRL ............................... 49 TSC AUTO ID GMBH ................... 61 U UCIMA........................................... 10 V VOLPAK S.A. UNIPERSONAL........ 8 W WITTENSTEIN SPA....................... 66

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