THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
ISSN: 2037-2183
11-12/2013 NOVEMBRE DICEMBRE 6,50€
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ACCELERATION
IMPRESE che fanno impresa edde rationem. Sembra proprio che ormai siamo alla resa dei conti… che - parlando dell’Italia - ovviamente non tornano. Forse è così. Forse siamo davvero spacciati, se non subito di certo a breve, come dicono i tanti, troppi indicatori che misurano competitività, investimenti, occupazione, corruzione… Forse, però, è anche in virtù di questo clima generale che non si possono non registrare e mettere in evidenza casi del “mondo del fare” che si sottraggono, a mo’ di zattere di salvataggio, al rovinoso naufragio generale. Esempi, tutt'altro che isolati, di persone (gruppi, società, associazioni) ancora capaci di guardare avanti, con fiducia, a un’imminente palingenesi. Come a significare che tutto è ancora possibile.
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Lo ha affermato con convinzione Pietro Lironi, presidente uscente di Giflex, in occasione del Congresso di autunno svoltosi a Firenze, che aveva per titolo “Lavori in corso… oltre la crisi”: «Dobbiamo prepararci perché comunque questa situazione di difficoltà finirà. Dobbiamo trovare gli spunti per far meglio di quanto abbiamo fatto fino ad oggi». E la sua voce è quella dei fatti, ovvero quella di un settore, l’imballaggio flessibile che, tra i pochi, ha continuato a crescere anche in questi anni travagliati. Ebbene, se l’obiettivo è “andare oltre”, le parole d’ordine che tornano più frequentemente sono innovazione, internazionalizzazione, sostenibilità, collaborazione. Innovazione non tanto di prodotto - sempre importante - ma di visione del business. È il caso di Elena Sampellegrini che ha ereditato l’azienda paterna, la Taba srl, in condizioni disastrose e che, tra mille difficoltà, in pochi mesi è riuscita a inventarsi una nuova realtà passando dalla produzione di tappi per batterie auto a quella di contenitori e accessori per il settore cosmetico. Una donna coraggiosa con le idee chiare: «Voglio offrire i miei prodotti “confezionati” in un bel pacchetto, voglio che emerga il mio sorriso, la mia energia, la mia voglia di fare e che il cliente alla fine sia felice di quanto ha acquistato».
Stefano Lavorini
Non sempre, per fortuna - contraddicendo Sampellegrini - le grandi storie nascono da una condizione di tristezza e di dolore. La prova ce la offre Pusterla 1880 (di proprietà della famiglia Meana) che, coerentemente con un passato e un presente di eccellenza nel saper “dare realtà alla fantasia attraverso l’entusiasmo e la passione” (1), in occasione di Luxe Pack ha annunciato un’alleanza strategica con The London Fancy Box Co Ltd (Dover, UK), da cui nascerà uno dei più grandi gruppi cartotecnici in Europa focalizzato sul packaging in cartoncino di alta gamma. Gli italiani dell’imballaggio, però, non sanno solo guardare con garbo e lungimiranza all’estero, ma anche a come fare impresa in modo intelligente, cioè sostenibile. È il “bello” di Boxmarche, azienda di Corinaldo (AN), che per il decimo anno ha redatto e pubblicato il proprio documento integrato di rendicontazione economico-finanziaria, sociale e del capitale umano. Un Global Report che fa giustizia di tanti luoghi comuni che vogliono le nostre imprese incapaci di organizzarsi e rendere trasparente l’agire aziendale. Un documento che è il racconto e la testimonianza dell’impegno, dei risultati e dell’orgoglio della gente di questa società, e che troviamo riassunto in una citazione messa giustamente in evidenza “La tecnologia di cui siamo più fieri la sera torna a casa” (2). Da leggere, credetemi. Innovazione, internazionalizzazione, sostenibilità ma anche collaborazione… Come quella messa in campo da due società con l’obiettivo di dare “occhi all’automazione”. L’austriaca B&R e l’americana Cognex Corporation, protagoniste nei rispettivi campi dell’automazione e dei sistemi di visione, hanno dimostrato in occasione di due “live workshop” e un incontro stampa, come la produttività possa essere incrementata scegliendo di usare un unico ambiente di sviluppo e un bus standard, come PowerLink. Come a dire che non è più tempo di stare chiusi nel proprio giardino, anche se rigoglioso, fiorito e profumato. In conclusione… Diamoci una mossa! O, se vi suona meglio, Gotta Kick It!
1 - Giuseppe Meana, Pusterla 1880. Segni di rilievo (Pusterla 1880 Spa) 2 - Giuliano De Minicis, Boxmarche Global Report 2012 (Box Marche Spa)
English full text: http://dativoweb.net/en/content/editorial-november-december-2013 www.dativoweb.net
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Behind the Cover
L'isola felice cm 50x38, 2013 Tecnica mista su paglietta di ferro
Fra le innumerevoli tappe del percorso di Max Marra - artista contemporaneo tra i più interessanti - ricordiamo l’incontro nell’88 con Carlo Cazzamali, titolare della galleria La Pesa di Monza, che ne promuove l’immagine; il ritratto del fotografo e scultore americano George O’Neil Jr. per il volume ”Personaggi dell’Arte Italiana del ‘900”; la partecipazione, nel 1991, alla rassegna ”Italian Reporter” al Metropolitan Museum di Tokyo. Negli anni ’90 lo troviamo a Parigi, alla Fiera d’Arte Decouvertes (1994) e in Cina alla rassegna “Memorie Italiane: 11 artisti italiani al Museum of Art di Guanzou” (1999). Nel decennio successivo Marra viene invitato a esposizioni importanti da Claudio Rizzi (“Arte Contemporanea in Lombardia: Generazione Anni ‘50”, Museo d’Arte Moderna di Gazzoldo, MN 2004) e Philippe Daverio (“13X17 Padiglione Italia”, Venezia) e a esporre presso l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles. Premi e mostre personali ne scandiscono il percorso fino alle presenze più recenti: rassegna “Time Passages” curata da Omar Calabrese (Magazzini del Sale di Siena, 2011), 54° Biennale di Venezia per il 150° dell’Unità d’Italia (a cura di Vittorio Sgarbi, 2011-2012) e la personale ”Cieli di Cosmos” allestita da L. Tommasi e A. Ammendolagine al National Museum of Bulgarian Visual Art Arsenal di Sofia (2013).
Cieli di cosmos T.M. su juta, cm 121,5x91, 2013
Cieli di cosmos T.M.su juta cm 60x80, 2013
La Parola all’autore L’isola felice Ho ragionato su una forma in grado di rappresentare un'isola felice e sempreverde, in antitesi a Lampedusa, terra di disperazione per approdi disperati. È un sentimento morale quello che mi ha ispirato, mentre immaginavo questo ipotetico spazio rigoglioso, dove il paradisonatura offre frutti sempre freschi. Come nel caso del muschio, materia viva per la mia immagine mentale, che - anche dopo colto - conserva a lungo il suo verde prezioso. La mia isola è posata su un fondo realizzato in paglietta di ferro, a rappresentare le asperità della vita. Eppure, luminose, piccole lumache e due ghiande si fanno spazio sul fondale: le prime associate alla quiete e al valore della “casa”, le altre alla forza della quercia che, con le sue potenti ramificazioni e la frescura del fogliame offre ospitalità gentile a quanti si trovano a passarle accanto. Al centro di tutto, comunque, rimane il muschio, allegoria del Natale imminente: un augurio e una speranza per un avvenire di pace.
Cieli di cosmos T.M.su juta cm 90x100, 2013 Cieli di cosmos T.M.su juta cm 120x140, 2013
Among the countless stages that mark the career of Max Marra - one of the most interesting contemporary artists - we cite the encounter in ’88 with Carlo Cazzamali, owner of the La Pesa gallery, Monza, who went on to promote his image; the portrait of the photographer and sculptor George O’Neil Jr. for the volume ”Personaggi dell’Arte Italiana del ‘900”; Marra’s participation, in 1991, at the “Italian Reporter” show at the Metropolitan Museum of Tokyo. In the nineties we find him in Paris at the Decouvertes Art Fair (1994) and in China at the show “Memorie Italiane: 11 Italian artists at the Guanzou Museum of Modern Art” (1999). In the subsequent decade Marra was invited by Claudio Rizzi and Philippe Daverio among others to attend important shows (“Contemporary Art in Lombardy: the Fifties Generation, Gazzoldo Museum of Modern Art the
former, MN 2004 and “13x17 Italian Pavilion”, Venice, the latter), as well as being invited to exhibit at the Italian Cultural Institute, Brussels. His artistic career features awards and shows descending down to the present: “Time Passages” curated by Omar Calabrese (Siena Salt Warehouses, 2011), the 54th Venice Biennale for the 150th anniversary of Italian Unity (curated by Vittorio Sgarbi, 2011-2012) and the personal show “Cieli di Cosmos”, organized by L. Tommasi and A. Ammendolagine at the Sofia Arsenal National Museum of Bulgarian Visual Art (2013). A word from the author Island of happiness I worked on a form capable or representing and evergreen island of happiness as an antithesis to Lampedusa, land of desperation for desperate
landings. I was inspired by a moral sentiment, while I imagined this hypothetically lush space where paradise-nature offers ever fresh fruits. As in the case of moss, living material for my mental imagination, that - even after having been picked – preserves its precious green for long. My island rests on a bed made of iron wool, representing the harshness of life. Yet, luminous, small sea snails and two acorns make space for themselves on the seabed: the former associated with the calm and the value of “home”, the latter with the strength of the oak that, with its powerful branches and the freshness of its leaves, offers kindly hospitality to all who happen to pass alongside it. The moss though remains at the centre of it all, allegory of Christmas that is beckoning: a wishful hope for a future of peace.
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CONTENTS
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L’informazione continua su www.dativoweb.net
Contents xx 20
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TechnoMemo MATERIALS & MACHINERY
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Max Marra 2 Behind the cover Rubrica degli eventi passati 8 Memorandum 10 Linee Guida per il riscontro documentale su GMP (Progetto CAST) The guidelines for the documentary avowal of GMP (CAST Project) Rubrica degli eventi futuri 11 Agenda 12 Cibus Tec-Food Pack 2014. Promuovere l'eccellenza italiana Promoting Italian excellence Alessandro Zaccarini 15 Pianeta Cina Quando il cliente è “pubblico” When the customer is “public”
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Multimarket News
LABELING & CODING 53
News
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Advertorial 20 Enoplastic: una scelta vincente. Da EnoPE a LunaPlus Enoplastic: a successful choice. From EnoPE to LunaPlus
Piccoli costi, grandi prestazioni con Z4700 (Zanasi) Small cost, great performance with Z4700
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Oltre l’etichetta. Macchine e supporti da Labelexpo Beyond the label. Machinery and supports from Labelexpo
Plinio Iascone 25 Prodotti ortofrutticoli: mercato e confezioni Fresh produce: market and packaging
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Bosch Rexroth - L’esperto risponde Bosch Rexroth - Ask the expert
29 News
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Automazione per Maya (Schneider Electric - P.E. Labellers) Automation for Maya
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Il caso G.S. Italia (Siemens) The case of G.S.
[ MARKETING & DESIGN ]
32 News [ FACTS & FIGURES ]
Plinio Iascone 33 Imballaggio di legno Wooden packaging 36 News [ INDUSTRY & MANAGEMENT ]
A cura di Riccardo Ceredi 37 Plastica secondo natura: Progetto Plastice Natural plastics: the Plastice Project 42 Concentrate, verticali e aperte al mondo: il programma fiere di Centrexpo/Ipack-Ima Concentrated, vertical and open to the world: the shows program by Centrexpo/Ipack-Ima
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Food & Beverage Fiera con brindisi finale. Appunti di tecnologia vista a drinktec 2013, con spunti in anteprima Fair with final toast. Technological notes of what was seen at drinktec 2013, with preview snippets Avvolgere con efficienza e a costi ridotti (Robopac Sistemi) Innovation with efficiency and reduced costs Basta etichette: si stampa la bottiglia (KHS) No more labels: you print the bottle Tutto il fine linea in un blocco (Ocme) Complete end of line in a single block Sterilizzare in EB, e solo la preforma (Krones) Sterilising in EB, and only the preform Etichettatrice autoadesiva: novità di rilievo (Gruppo Sacmi) Self-adhesive labeling machine: significant innovations Preforme: arriva l’inietto-compressione (Sipa) Preforms: injection-compression is here
AUTOMATION & CONTROLS
END OF LINE & HANDLING 74
News
COMPONENTS & OTHER EQUIPMENTS 77
Semilavorati plastici idonei al contatto con alimenti (Ensinger) Semi-finished plastic products suitable for food contact
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Micron misura e informa in tempo reale (ReeR) Micron measures and informs in real time
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Alta velocità e precisione dell'incollaggio (Robatech) Precision at high speeds in gluing
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Company index & Advertisers
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Colophon Direttore responsabile
Stefano Lavorini
Condirettore
Luciana Guidotti
Servizi redazionali Promoter
Daniela Binario, assistenza@dativo.it
Segreteria
Leila Cobianchi, Filomena D’Addona
Pubblicità
traffico@dativo.it
Hanno collaborato Traduzioni Coordinamento artisti
www.aerosol-forum.com ] 8 T H E D I T I O N ]
www.pcd-congress.com ] 1 0 T H E D I T I O N ]
Elena Piccinelli
Progetto grafico e impaginazione Fotolito e Stampa Numero
Riccardo Ceredi, Plinio Iascone, Alessandro Zaccarini Dominic Ronayne Gianni Valentino Studio Grafico Page - Novate Milanese (MI) Vincenzo De Rosa, R. Rossi, S. Viapiana Ancora S.r.l. - via B. Crespi 30, 20159, Milano 11-12/2013 Novembre-Dicembre anno 20 Pubblicazione iscritta al n. 555 del Registro di Cancelleria del Tribunale di Milano in data 22/10/94 Iscrizione nel Registro degli Operatori della Comunicazione n. 4028 Una copia: € 6,50 - Arretrati: € 13.00
Periodicità Abbonamento per un anno:
mensile Italia € 60 Estero € 96 La riproduzione totale o parziale degli articoli e delle illustrazioni pubblicati su questa rivista è permessa previa autorizzazione della Direzione. La Direzione non assume responsabilità per le opinioni espresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari
2014
Redazione, Direzione Amministrazione, Diffusione
February 5th & 6th Paris Espace Champerret
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Edizioni Dativo S.r.l. Via B. Crespi, 30/2 - 20159 Milano Tel. 02/69007733 - Fax 02/69007664 italiaimballaggio@dativo.it http://www.packmedia.net Bruno G. Nazzani 02 69007733 - b.nazzani@dativo.it Massimo Chiereghin 02 69007733 - m.chiereghin@dativo.it Armando Lavorini 335 6266064 Mario Rigamonti 349 4084157 sales@dativo.it
Sales Representatives
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INFORMATIVA EX D.LGS.196/03 - Edizioni Dativo Srl, titolare del trattamento, tratta i dati personali liberamente conferiti per fornire i servizi indicati. Per i diritti di cui all’art.7 del D.Lgs.196/03 e per l’elenco di tutti i responsabili del trattamento rivolgersi al responsabile del trattamento, che è il direttore responsabile. I dati potranno essere trattati da incaricati preposti agli abbonamenti, al marketing, all’amministrazione e potranno essere comunicati alle società del gruppo per le medesime finalità della raccolta e a società esterne per la spedizione della rivista e per l’invio di materiale promozionale. Il responsabile delle trattamento dei dati raccolti in banche dati a uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la segreteria di direzione, via Benigno Crespi 30/2 20159 Milano, tel. 02 69007733, fax 02 69007664, ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D.Lgs. 196/03.
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Memorandum Piccola rubrica di eventi che hanno lasciato il segno. Da leggere.
UN BEYOND BEAUTY PARIS PIÙ INTERNAZIONALE Per l’undicesima edizione dei Beyond Beauty Events (Parigi, 9-11 settembre 2013), i due saloni Cosmeeting e Creative Beauty hanno attirato quasi 21.500 operatori, in aumento del 2% rispetto allo scorso anno, di cui il 56% francesi e il 44% stranieri. In rialzo del 15% questi ultimi, provenienti soprattutto da Inghilterra, Cina, Italia e Germania: un risultato significativo, dovuto anche all’intensificarsi della collaborazione con associazioni internazionali e all’apertura di un ufficio a Pechino che ha “fruttato” la presenza di un centinaio di buyer cinesi a cui Itec France ha organizzato incontri ad hoc con gli espositori. Questi, per una buona metà rinnovati, si sono equamente ripartiti sui due saloni: 230 hanno animato Cosmeeting e le relative aree di specializzazione (Nat & Bio, lo Zoom sulle marche emergenti, Cosmeeting Color e lo SPA Corner) e 250 hanno popolato il sempre centrale Creative Beauty dei fornitori e ai terzisti della bellezza (OEM e produttori di packaging, ingredienti, materie prime, servizi). Infine, meritano una citazione il Laboratorio dell’innovazione BBLab, che ha esplorato li tema “La cosmetica e l’uomo”, le 50 conferenze a libero accesso e i Beauty Challenger Awards. Prossimo appuntamento a Parigi, dal 9 all’11 settembre 2014.
40 ANNI NEL MOTION CONTROL Control Techniques (società del gruppo Emerson Industrial Automation) che produce soluzioni e tecnologie per il motion control, celebra quest'anno il suo 40° anniversario. La società, con sede nel Regno Unito, è stata infatti fondata il 4 ottobre 1973 con la denominazione sociale KTK; trasformata in Control Techniques il 9 dicembre 1985, il 30 novembre 1994 è stata acquisita da Emerson (NYSE: EMR). Alla base della strategia aziendale, l'idea di progettare azionamenti e soluzioni per incrementare la produttività delle macchine e dei processi dei proprio clienti. Enrique Miñarro Viseras, Presidente di Control Techniques si dichiara orgoglioso della sua società ed esprime parole di sentito ringraziamento verso tutti i dipendenti per l'intenso lavoro svolto, grazie al quale Control Techniques è diventata un leader mondiale con una ricca storia di successi. «Lo scorso anno, Control Techniques ha lanciato Unidrive M, la prima famiglia di convertitori dedicata in modo specifico al mercato dell'automazione della produzione e, in un prossimo futuro, immetterà sul mercato nuove gamme di prodotti, mirate a ciascuno degli altri principali mercati di riferimento. Sono fermamente convinto - conclude Viseras - che l'attenzione costante rivolta all'innovazione tecnologica ci assicurerà un futuro di successi». Control Techniques ha centri di produzione, engineering e progettazione nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Francia, in Cina e in India, nonché sedi commerciali in oltre 100 paesi. Attualmente, la società ha in organico circa 1.971 persone. Una tradizione di eccellenza mondiale 1983 - Commander VL, il primo azionamento AC compatto 1986 – Mentor, il primo azionamento digitale DC 1988 - Flux Vector, il primo azionamento AC vettoriale ad anello chiuso 1995 – Unidrive, il primo azionamento AC universale 2003 - Unidrive SP, il primo azionamento AC universale con intelligenza e sicurezza integrati 2008 - Digitax ST, la gamma di servo azionamenti più compatta e performante 2012 - Unidrive M, la più completa gamma di azionamenti dedicata al Manufacturing Automation
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A MORE INTERNATIONAL BEYOND BEAUTY PARIS For the eleventh edition of Beyond Beauty Events (Paris, 9th-11th September 2013), the two Cosmeeting and Creative Beauty salons have attracted almost 21,500 operators, an increase of 2% compared to last year, of which 56% French and 44% from abroad. Up 15% the latter, mainly from the UK, China, Italy and Germany: a significant result, also due to the intensification of cooperation with international associations and the opening of an office in Beijing that has "exploited" the presence of a hundred Chinese buyers with whom Itec France has organized ad hoc meetings with exhibitors. These, for a good half renewed, are equally distributed over the two shows: 230 animated Cosmeeting and related areas of specialization (Nat & Bio, the Zoom on emerging brands, Cosmeeting Color and SPA Corner) and 250 have populated the increasingly central Creative Beauty for beauty suppliers and contractors (OEMs and packaging-, ingredients-, raw material and service producers). Lastly we mention the BBLab innovation lab, that explored the theme of "Men’s Cosmetics", the 50 open-access conferences and the Beauty Challenger Awards. Next meeting in Paris, from 9th to 11th September 2014. 40 YEARS IN MOTION CONTROL Control Techniques (an Emerson Industrial Automation Group company) that produces solutions and technologies for motion control, is celebrating its 40th anniversary this year. The company, based in the UK, in fact founded October 4th, 1973 under the name KTK, turned into a Control Techniques December 9th, 1985. In November 30th, 1994 the company was bought up by Emerson (NYSE: EMR). At the basis of its business strategy, the idea of designing drives and solutions to enhance the productivity of the machines and processes of its customers. Enrique Miñarro Viseras, President of Control Techniques, declares himself proud of his company and expresses words of heartfelt thanks to all employees for their hard work, thanks to which Control Techniques has become a world leader with a rich history of success. «Last year, Control Techniques launched Unidrive M, the first family of converters specifically dedicated to the market of production automation and, in the near future, the company will market a new range of products, targeted to each of the other major markets. I firmly believe - concludes Viseras - that continuing attention to technological innovation will ensure a successful future». Control Techniques has production, engineering and design centers in the United Kingdom, the United States, France, China and India, as well as sales offices in more than 100 countries. Currently the company has a workforce of approximately 1,971 people. A tradition of excellence worldwide 1983 - Commander VL, the first compact AC drive 1986 - Mentor, the first digital DC drive 1988 - Flux Vector, the first AC closed loop vector drive 1995 - Unidrive, the first universal AC drive 2003 - Unidrive SP, the first universal AC drive with integrated intelligence and safety.. 2008 - Digitax ST, the most compact and performant range of servo drives 2012 - Unidrive M, the most complete range of drives dedicated to manufacturing automation
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MEMORANDUM
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PAROLE CHIAVE: SICUREZZA, PACK, ALIMENTI Sono disponibili le Linee Guida per il riscontro documentale sulle GMP. Elaborate nell'ambito del Progetto CAST, sono il frutto di un lavoro di ampio respiro che, facendo leva sulla condivisione di conoscenze, diventa una piattaforma comune di dialogo fra quanti producono imballaggio e alimenti e gli organi di controllo. L'attività del Progetto CAST (Contatto Alimentare Sicurezza e Tecnologia) prosegue dunque con esiti ragguardevoli. Lo dimostra l'affollatissima giornata aperta, ospitata nel grande Salone degli Affreschi della Società Umanitaria di Milano e dedicata, appunto, alla presentazione delle Linee Guida per il riscontro documentale su GMP, ora pronte e disponibili per gli operatori della filiera. Nel corso dell'evento (che si è svolto, lo ricordiamo, durante la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, nell’ambito del Salone della Ricerca, Innovazione e Sicurezza alimentare di cui l’Istituto Italiano Imballaggio
LINEE GUIDA PER IL RISCONTRO DOCUMENTALE SU GMP Naturale completamento delle Linee Guida per l’applicazione del Regolamento 2023/2006/CE alla filiera di materiali e oggetti destinati al contatto con gli alimenti - MOCA, queste Linee Guida sono il frutto del lavoro congiunto dei molti stakeholder afferenti alla filiera alimentare (produttori di alimenti e di imballaggio per alimenti), svolto sotto la responsabilità scientifica dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e con il supporto organizzativo dell'Istituto Italiano Imballaggio. Sono strutturate in una parte di applicazione generale e in schede pratiche commentate per il riscontro documentale, distinte per filiere di materiali e oggetti in alluminio, carta e cartone, imballaggi flessibili, materie plastiche, legno, metalli e leghe rivestite e non rivestite, sughero, vetro. Una struttura, questa, che consente di elaborare un mo-
dello di approccio al tema specifico in base alle caratteristiche dei diversi materiali, ma in un’ottica generale condivisa. I documenti hanno infatti da un lato l’obiettivo di fornire alle aziende, con particolare attenzione alla PMI, indicazioni operative e attuabili, dall'altro di indicare agli organi di controllo gli schemi per una corretta verifica documentale all’interno delle stesse aziende. GUIDELINES FOR THE DOCUMENTARY AVOWAL OF GMP Natural conclusion of the Guidelines for the application of Regulation 2023/2006/EC to the supply chain of materials and articles intended for food contact - MOCA, these Guidelines are the result of the joint work of the many stakeholders involved in the food chain (food and food packaging producers), carried out under the scientific responsibility of the Italian Institute for Health (ISS)
è promotore), alla presentazione dei contenuti a cura di Maria Rosaria Milana (ISS) è seguita una tavola rotonda. Coordinata dal giornalista Roberto La Pira, direttore de ilfattoalimentare.it, ha visto protagonisti Elvira Cecere in rappresentanza del Ministero della Salute, Davide Bordonaro, ASL di Novara e Luisa Crisigiovanni di Altroconsumo. L’auspicio emerso e condiviso è che le linee guida vengano utilizzate in tutti gli ambiti dei controlli locali e regionali, come strumenti in grado di facilitare il dialogo tra le parti. È possibile scaricare copia delle Linee Guida per il riscontro documentale sull’applicazione del Reg. (CE) 2023/2006 al link: www.iss.it/publ/lang=1&id=2729&tipo=5
ASIA FRUIT LOGISTICA: PACCHETTO COMPLETO Esposizione di portata internazionale, convegno di aggiornamento autorevole e frequentato (circa 400 i partecipanti), sede di Business Forum e occasione per l’assegnazione degli Asia Fruit Awards. Così strutturata, e ben organizzata da Messe Berlin, la doppietta Asia Fruit Logistica + Asiafruit Congress (Hong Kong, 3-6 settembre 2013) ha chiuso un’edizione molto positiva, con una crescita di visitatori (6.536, +14%), espositori (372, +10%) e paesi rappresentati (37 nazioni, +20%). Fra questi si distingue l’Italia che, con 41 società rappresentate, è balzata al secondo posto della classifica degli espositori, dopo la Cina. L’anno prossimo Asia Fruit Logistica si terrà dal 3 al 5 settembre, all’Asia World-Expo Center di Hong Kong; l’Asia Fruit Congress è calendarizzato per il 2 settembre.
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KEYWORDS: SAFETY, PACK, FOOD The guidelines for the documentary avowal of GMP are now available. Developed under the CAST project, they are the result of a longterm project that, through knowledge sharing, becomes a common platform for dialogue between packaging producers and food control bodies. The activities of the CAST (Contact Food Safety and Technology) Project continue to bring considerable results. This was demonstrated by the crowded open day, hosted in the great Hall of Frescoes of the Milan Società Umanitaria, specifically dedicated to the presentation of the Guidelines for the documentary avowal of GMP now ready and available for industry operators. During the event (which, we reiterate, took place during the World Food Day, as part of the Research,
and with the organizational support of the Istituto Italiano Imballaggio. The guidelines are structured in a part of general application plus practical commented information sheets for documentary avowal, broken down per types of materials and objects into aluminum, paper and cardboard, flexible packaging, plastics, wood, coated and uncoated metals and alloys, cork, glass. A structure, this, that enables a model approach to the specific theme to be adopted, based on the characteristics of the different materials, while adopting a generally shared view of things. The documents in fact on the one hand aim at providing concerns, with particular attention to SMEs, applicable working indications, on the other hand indicating to the control bodies the pattern of action for a proper documentary appraisal of the companies in question.
Innovation and Food Safety show of which the Istituto Italiano Imballaggio is a promoter), the presentation of the contents by Maria Rosaria Milana (ISS) was followed by a round table discussion. Coordinated by the journalist Roberto La Pira, director of ilfattoalimentare.it, with the presence of figures the standing of Elvira Cecere representing the Italian Ministry of Health, Davide Bordonaro of theNovara ASL (local health authorities) and Luisa Crisigiovanni of Altroconsumo. The hope expressed by all those present is that the guidelines will find use in all areas of local and regional controls, as tools to facilitate dialogue between the parties. A copy of the Guidelines for the documentary avowal of the application of Regulation (EC) 2023/2006 can be downloaded at the link www.iss.it/publ/lang=1&id=2729&tipo=5
ASIA FRUIT LOGISTICA: A COMPLETE PACKAGE An Exhibition of international scope, a wellattended, authoritative update conference (about 400 participants), home of Business Forum and also hosting the allocation of the Asia Fruit Awards. Structured as above and well organized by Messe Berlin, the double Asia Fruit Logistica + Asiafruit Congress (Hong Kong, 3rd-6th September 2013) closed a very positive edition, with an increase of visitors (6,536, +14%), exhibitors (372, +10%) and countries represented (37 nations, + 20%). Italy stands out among these, that with 41 companies represented, leaps to second place in the ranking of exhibitors, directly after China. Next year, Asia Fruit Logistica will be held September 3rd to 5th at the Asia World-Expo Center in Hong Kong, while Asia Fruit Congress is timetabled for September 2nd.
Agenda Rubrica degli eventi futuri: fiere, conferenze, convegni in Italia e nel mondo. Da ricordare.
EVENTS & SHOWS Cosmoprof Asia Cosmetics & perfumery industry 13-15/11/2013 Hong Kong (PRC) www.cosmoprof-asia.com Food Waste da sperpero a ricchezza 20/11/2013 Milano (I) www.otalombardialiguria.org Packaging Popai - Trade marketing course 21/11/2013 Milano (I) www.popai.it
PCD + ADF Packaging for perfume, cosmetics & design + Aerosol & dispensing forum 5-6/2/2014 Paris (F) www.pcd-congress.com www.aerosol-forum.com Pharmapack Europe Pharma packaging & drug delivery technologies 12-13/2/2014 Paris (F) www.pharmapack.fr Food & drink technology Africa Beverage technology 18-19/3/2014 Johannesburg (ZA) www.fdt-africa.com
NanotechItaly Nanotechnologies 27-29/11/2013 Venice (I) www.nanotechitaly.it
Ipex Print, publishing & media 24-29/3/2014 London (UK) www.ipex.org
Labelexpo Asia Labeling 3-6/12/2013 Shanghai (PRC) www.labelexpo-asia.com
Upakovka + Upak Italia Processing, packaging & printing 28-31/1/2014 Moscow (RUS) www.upakovka-upakitalia.de
SPS/IPC/Drives Italia Industrial automation technology 20-22/5/2014 Parma (I) www.sps-italia.net
Vinitaly Wine industry 6-9/4/2014 Verona (I) www.vinitaly.com
Automatica + Maintain Automation & mechatronics + Industrial maintenance 3-6/6/2014 Munich (D) www.automatica-munich.com
InPrint Innovation in print technology 8-10/4/2014 Hannover (D) www.inprintlive.com
mcT Strumenti di Visione e Tracciabilità Conference & exhibition 12/6/2014 Bologna (I) www.eiomfiere.it/mct_visione_tracciabilita
Venditalia International vending exhibition 7-10/5/2014 Milano City (I)
Rosupak Packaging industry 17-20/6/2014 Moscow (RUS) www.rosupak.ru
Interpack Processes & packaging 8-14/5/2014 Düsseldorf (D) www.interpack.com
Mecspe Technologies for innovation 27-29/3/2014 Parma (I) www.mecspe.com
Tomato World Technological innovation of the industrial tomato supply chain 5-7/12/2013 Piacenza (I) www.tomatoworld.it
Cosmoprof Cosmetics & perfumery industry 4-7/4/2014 Bologna (I) www.cosmoprof.com
Xylexpo Woodworking technology & furniture 13-17/5/2014 Milano Rho (I) www.xylexpo.com
Cosmopack Cosmetics & perfumery packaging/ machinery & contract manufacturer 2-5/4/2014 Bologna (I) www.cosmoprof.com
Cemat Intralogistics 19-23/5/2014 Hannover (D) www.hfitaly.com
International FoodTec Brasil Food industry 5-7/8/2014 Curitiba (BR) www.foodtecbrasil.com.br www.indoprint.net Cosmeeting Paris + Creative Beauty Paris Beauty industry and suppliers 9-11/9/2014 Paris (F) www.beyondbeautyevents.com
NUOVA I N N O VA Z I O N E
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AGENDA
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EVENTS & SHOWS
Food Processing & Packaging
East Afripack Processing, packaging & converting technologies 9-12/9/2014 Nairobi - Kenya (Eak) www.ipack-ima.com
Promuovere l’eccellenza italiana
Equipmag Retail, distribution & point of sale 16-18/9/2014 Paris (F) www.equipmag.com ICE Asia Paper, film & foil converting 17-19/9/2014 Shanghai Mart (PRC) www.ice-x.com Interplas Plastics industry 30/9-2/10/2014 Birmingham (UK) www.britishplasticsshow.com IPA Food processing 19-23/10/2014 Paris (F) www.ipa-web.com www.salonifrancesi.com Cibus Tec & Food Pack Food processing & packaging technology 28-31/10/2014 Parma (I) www.cibustec.it Pack Expo International Packaging technologies 2-5/11/2014 Chicago, Illinois (USA) www.packexpo.com Labelexpo Americas Labeling & converting 9/11-11/9/2014 Chicago (USA) www.labelexpo-americas.com Emballage Packaging materials & machinery 17-20/11/2014 Paris (F) www.emballageweb.com ICE Europe Paper, film & foil converting industry 10-12/3/2015 Munich (D) www.ice-x.com Anuga FoodTec Food & beverage technologies 24-27/3/2015, Köln (D) www.koelnmesse.it/anugafoo dtec Hispack Packaging machinery & equipment 21-24/4/2015 Barcelona (E) www.hispack.com Ipack-Ima Packaging machinery & equipment 19-23/5/2015 Milano Rho (I) www.ipackima.it
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Alimenti, processo e imballaggio in un'unica fiera, che diventa espressione di quella propensione all’innovazione che, da sempre, caratterizza il settore meccano-food nazionale. Focus su Cibus Tec-Food Pack 2014. Il 5 ottobre 2013 Koelnmesse, Fiere di Parma e Ucima hanno siglato un accordo che ridefinisce la geografia delle manifestazioni dedicate alle tecnologie di food processing e packaging, con l'intento di promuovere in tutto il mondo il comparto meccano-alimentare made in Italy. Con un occhio di riguardo ai processi di promozione internazionale, l'annuncio segue peraltro di poco la costituzione di una joint venture tra Fiere di Parma e Ucima da cui, a partire dal 2014, prenderà vita la manifestazione congiunta Cibus Tec-Food Pack (in programma dal 28 al 31 ottobre 2014 nel quartiere fieristico parmense). Un appuntamento completo e tecnologico. La vision del progetto che riunisce in un'unica soluzione due eccellenze del sistema industriale italiano è molto chiara, se si pensa soprattutto all'ideale completamento dei settori merceologici storicamente presenti a Cibus Tec con la nuova sezione Food Pack, dedicata nello specifico alle tecnologie di confezionamento, imballaggio e fine linea.
«Unendo le competenze di Cibus Tec con le caratteristiche del salone Food Pack - precisa al riguardo il direttore di Ucima, Paolo Gambuli - abbiamo di fatto risposto a un'esigenza avvertita dagli operatori che, in un'unica manifestazione, desiderano trovare una gamma completa ed esaustiva di soluzioni tecnologiche efficaci, con cui poter gestire a regola d'arte la produzione di cibi e bevande. Siamo convinti che la presenza dei costruttori italiani di macchine per il confezionamento, poi, offrirà un apporto fondamentale al percorso di penetrazione delle tecnologie made in Italy in tutto il mondo». A questo proposito, la “macchina” organizzativa della manifestazione sta già girando a pieno ritmo: incontri B2B con operatori stranieri per mettere in luce le caratteristiche del prodotto “fatto in Italia” e con cui instaurare rapporti capaci di svilupparsi nel tempo, una campagna promozionale internazionale, pubblicitaria e di media relations. Temi da svolgere. Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma anticipa invece quelli che saranno i temi trasversali all'edizione 2014
Food Processing & Packaging
Promoting Italian excellence Food, process and packaging in a single fair, which becomes an expression of that propensity for innovation that has always characterized the Italian food machinery sector. Focus on Cibus TecFood Pack 2014.
On October 5th 2013 Koelnmesse, Fiere di Parma and Ucima signed an agreement that redefines the geography of events dedicated to food processing and packaging technology, with the intent of promoting the Italian food machinery sector worldwide. With an eye to the processes of international promotion, the announcement closely follows the formation of a joint venture between Fiere di Parma and Ucima which, as from 2014, will lead to the creation of the joint event Cibus Tec-Food Pack (scheduled from 28th to 31st October 2014 in the Parma trade fair quarters).
A complete technological event. The vision of the project which brings together in a single solution two areas of excellence the Italian industrial system is very clear, especially when one considers the ideal completion of sectors historically present at Cibus Tec with the new Food Pack section, specifically focusing on packaging, wrapping and end-of-line technologies «By combining the expertise of Cibus with the characteristics of the Food Pack show - noted in this regard the Director of Ucima, Paulo Gambuli - we have actually responded to a need felt by
operators who , in a single event, wish to find a comprehensive and exhaustive range of effective technological solutions to best administer food and beverage production. We are convinced that the presence of Italian packaging machine manufacturers will hence provide a fundamental contribution to the path of penetration of Italian technologies worldwide». In this regard, the organizational "machine" of the event is already running at full capacity, featuring B2B meetings with foreign operators to highlight the characteristics Italian products, enabling the setting up of lasting relations that will develop time, an international promotional campaign, advertising and media relations. Subjects to be broached. Antonio Cellie, Fiere di Parma CEO instead anticipates the cross-cutting themes of the 2014 edition of Cibus Tec Food Pack and the object of indepth conferences and meetings to
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di Cibus Tec-Food Pack e oggetto di approfondimenti in convegni e incontri a latere della manifestazione fieristica. Inteso come momento di rilancio di una filiera complessa e integrata come quella meccano-alimentare «Il nuovo Cibus Tec - Food Pack 2014, senz'altro più completo e rinnovato, si sta evolvendo lungo alcune linee guida precisesostenibilità, sicurezza e trasferimento tecnologico intra/inter settore - che i nostri numerosi espositori stanno intrepretando da anni lavorando per l’ industria alimentare più qualificata ed esigente del mondo: quella Italiana. Il Meccano-alimentare made in Italy è consapevole che gli investimenti in impiantistica dei prossimi anni dovranno garantire un uso sempre più razionale di risorse sempre più scarse (materie prime, acqua, energia, suolo) e quindi coniugare la riduzione del carbon footprint con quello dei costi di produzione. Altro must per la competizione globale è la food safety, nel segno di “più sicurezza per più efficienza”; infatti CibusTec&FoodPack 2014 ospiterà la due giorni congressuale dell’European Hygienic Engineering & Design Group (EHEDG). Infine vale la pena ricordare le giornate di studio, le conferenze e i seminari focalizzati sui vari comparti della filiera: dalla carne (Meat Day) alla IV, V, VI gamma (Fresh Tec Lab), dall'imballaggio (Food Packaging Focus) al latte (Milc Day) e all'industria molitoria (Cereals)». Una delle novità molto attese in fiera sono gli approfondimenti espositivi e dimostrativi sul fenomeno “Ready to eat versus Ready to Cook”, con quello che ne consegue in fatto di tecnologie, capaci di anticipare e offrire concept di utilizzo e consumi nell’ambito dei Fast Moving Convenience Good.
be held alongside the show. Intended as an opportunity to relaunch a complex and integrated supply chain the likes of the food machinery sector «The new Cibus - Food Pack 2014, certainly more complete and renewed, is evolving along some clear guidelinessustainability, safety and intra/inter sector technology transfer - our numerous exhibitors have for years been working for the most qualified and demanding food industry in the world: the Italian one. The Italian food machinery industry is aware that investments in facilities and systems in the coming years should guarantee an evermore rational use of ever diminishing resources (raw materials, water, energy, ground) and hence combine the reduction of the carbon footprint with that of production costs. Another must of world competition is food safety, in the
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direction of “more safety and more efficiency”; in fact CibusTec&FoodPack 2014 will host two days of conferences in the European Hygienic Engineering & Design Group (EHEDG). Lastly, it is worth remembering the study days, the conferences and seminars focussed on the various sector segments: from meat (Meat Day) to partially and fully processed convenience produce (Fresh Tec Lab), packaging (Food Packaging Focus) milk (Milk Day) and the milling industry (Cereals)». One of the most dearly awaited new features at the fair are the exhibition and demonstration insights into the phenomenon "Ready to eat versus Ready to Cook", with obvious consequences in terms of technology, capable of anticipating and providing new concepts for use and consumption in the field of Fast Moving Convenience Good.
Barattoli, scatolette, tappi, secchielli, fusti e bombolette....oltre a proteggere e conservare in modo sicuro i prodotti, sono riciclabili al 100% e all’infinito! Per questo ti chiediamo di separare gli imballaggi in acciaio dal resto dei rifiuti, contribuendo al loro riciclo e ottenendo così nuova materia prima per la realizzazione di binari ferroviari, lamiere per auto o navi, travi e tondino per cemento armato… Chiedi al tuo Comune le informazioni sulla raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio oppure visita il sito www.consorzioricrea.org.
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PIANETA CINA
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CONTATTI: contact@adiuvo-china.com Alessandro Zaccarini, classe ‘69, milanese di nascita, vive da oltre dieci anni a Pechino, dove collabora con imprese locali e straniere come manager “a tempo” e consulente in materia di rapporti di lavoro. Laureato in ingegneria meccanica al Politecnico di Milano, con specializzazione in ingegneria automobilistica all'Università di Stoccarda, ha studiato Storia dell’economia cinese presso l’Università di Cambridge (UK) e la Peking University. Dopo gli studi ha lavorato, inizialmente come PM e poi come general manager in alcune grandi imprese dei settori automotive, chimico, meccanico e delle macchine per il confezionamento, di stanza in Germania e quindi in Corea del Sud e Giappone (per 4 anni) e, dal ‘03, in Cina. Oltre all’italiano, parla e scrive correntemente tedesco, inglese e cinese. Alessandro Zaccarini, born in 1969 in Milan, has lived for over ten years in Peking, where he works with local and foreign companies as an interim manager and consultant in the field of employee relations. Having earned his degree in mechanical engineering at the Politecnico di Milano, followed by a specialization in automotive engineering at the University of Stuttgart, he studied Chinese economic history at Cambridge (UK) and Peking University. After his studies, he first worked as a project manager, then as a general manager, for some major enterprises in the automotive, chemical, mechanical and packaging machinery sectors, at posts held in Germany, South Korea, Japan (for 4 years) and, since ’03, in China. In addition to Italian, he speaks and writes fluent German, English and Chinese.
Quando il cliente è “pubblico” Riteniamo interessante concludere la serie di articoli sulle tecniche di contrattazione in Cina, pubblicati nel corso di questi mesi da ItaliaImballaggio, con un accenno alle problematiche che si possono incontrare nei rapporti d’affari con ditte cinesi a partecipazione statale. nterlocutori potenti. Innanzitutto è utile ricordare che in Cina le ditte a partecipazione statale (anche dette SOE, State Owned Enterprises), sono ancor oggi - a oltre 30 anni dall’inizio del processo di ristrutturazione economica che ha trasformato la Cina in un'economia di stampo capitalista - non solo numerose ma anche, e soprattutto, di importanza strategica in diversi settori industriali. Infatti, sebbene il numero di SOE sia di-
I
minuito costantemente nel corso degli anni, come documentano molti studi ufficiali, esse controllano ancora una grossa fetta degli asset sia dell'industria sia del terziario. Statistiche recenti stimano che le ditte a partecipazione statale rappresentano ormai solo il 3% delle imprese operanti in Cina, ma possiedono circa il 30% degli asset. Questo fa sì che le SOE cinesi abbiano spesso dimensioni enormi a confronto
Planet China
When the customer is “public” We find it interesting to conclude the series of articles on negotiating in China, published over the last four months by ItaliaImballaggio, with a reference to the problems that can be encountered in business relations with state-owned Chinese companies.
Powerful interlocutors. It is useful to recall that in China - over 30 years after the beginning of the process of economic restructuring that has turned China into a capitalistic economy - state-owned enterprises, though relatively few in number, are,
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however, still today of strategic importance in various industrial sectors. Indeed, even if the number of SOEs has dropped constantly over the years, as many official studies show, they still control a huge slice of both
con le imprese europee, sia per numero di addetti sia per capacità produttiva e per impiantistica. In ogni caso, presentano una “taglia” di gran lunga superiore a quella di molte aziende a capitale privato, il che le rende i principali interlocutori dei fornitori europei in molti settori industriali. Un privato "partecipato". Altro aspetto da considerare per capire l’importanza
industrial and service industry assets. Recent statistics estimate that state-owned enterprises account for a mere 3% of the companies in China, but own around 30% of the assets. Thus Chinese SOEs are often huge in size compared to European companies, both in terms of manpower as well as manufacturing capacity and facilities. In any case, they are enormously larger than many privately owned companies, making them often the main target customers of European suppliers in many industrial sectors. A “shared” private. Another aspect to be considered to understand the
importance of this type of company in the Chinese economic scenario is the fact that many companies “appear” to be privately owned but in fact are state owned, or they may have a private shareholder base but, for various reasons, are directly controlled by local government bodies. This might occur when the process of privatisation of state-owned companies was carried out through a mechanism of management buyout in which shares of the company were transferred into the hands of managers and directors. Managers who were often also members of the communist party and key figures in local government bodies.
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PIANETA CINA
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NOTA Nel prossimo articolo prenderemo spunto da quanto già discusso negli interventi precedenti sulle tecniche di negoziazione in Cina per passare in rassegna le difficoltà che si incontrano nella lettura delle tattiche di negoziazione impiegate in ditte a partecipazione statale, spesso con obiettivi e modus operandi molto diversi da quelli delle aziende private. NOTE In the coming article we will start off from what has already been discussed in the previous articles to review the difficulties that one comes across in reading the tactics used by state-owned companies during negotiations, often with objectives and ways of working that are very different to private companies.
di questa tipologia di aziende nel panorama economico cinese, è il fatto che molte imprese “appaiono” a capitale privato ma in realtà sono a partecipazione statale, oppure sono in effetti ad azionariato privato ma, per motivi vari, vengono controllate direttamente da enti governativi locali. Questo accade soprattutto quando il processo di privatizzazione delle imprese a partecipazione statale si è compiuto tramite un meccanismo di management byout in cui, dunque, l’azionariato è passato nelle mani di dirigenti dell’azienda privatizzata. Dirigenti che spesso sono anche membri del partito comunista ed elementi di spicco di organi governativi locali. Ne consegue che il passaggio dell’azionariato a questi soggetti si traduce, in effetti, in una riduzione delle passività per le municipalità che prima detenevano le quote, e magari anche in un aumento della produttività, ma il modus operandi della ditta spesso rimane immutato. Questo si palesa soprattutto nella tendenza a prendere decisioni di carattere strategico - per esempio inerenti il livello di capacità produttiva o occupazionale - in consultazione, spesso diretta, con organi governativi locali. Alla luce di queste
Indeed the transfer of company shares to these managers might have resulted in a reduction in the indebtedness of the municipalities that previously held the shares, and even in an increase in productivity, yet the way of working of the company often remained unchanged. This is evident when decisions of a strategic nature - for example in terms of production and employment capacity - are taken in consultations, often directly, with local government bodies. In the light of these considerations it is of great importance for the European Manager to be able to identify and decipher certain ploys and tactics
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considerazioni appare evidente l’importanza che può ricoprire per il manager europeo individuare e decifrare certi atteggiamenti e tecniche di negoziazione in una ditta a partecipazione statale o comunque a forte “impronta governativa”. Pagare il dazio. Un esempio classico del modus operandi di una ditta cinese a partecipazione statale riguarda il pagamento di dazi doganali. Facciamo il caso che delle leggi a livello nazionale prevedano, per il tipo di macchinario prodotto dalla nostra ditta, un dazio di importazione del 10%. Il nostro cliente, però, è un'impresa a partecipazione statale oppure un’azienda privata ma gestita da ex funzionari di agenzie governative locali, e ottiene dall’ufficio delle tasse l’esenzione dal pagamento del dazio. Si tratta, naturalmente, di un’eccezione fuori dalla portata di qualsiasi ditta privata, che non ha gli stessi contatti nelle amministrazioni locali. L’esenzione dal dazio, dunque, permette al cliente SOE di acquistare i nostri macchinari, cosa im-
used during negotiations by stateowned companies or by companies with strong governmental slant. Paying customs duties. A classic example of the way of working of a state-owned Chinese company might concern the payment of customs duties. Let’s take the instance that national laws lay down, for the type of machine produced by our company, an import duty of 10%. Our customer though is a stateowned company or a private company managed by ex local government officials, and can thus obtain exemption from payment of customs duties.
possibile al cliente privato soggetto a dazio, per il quale risulterà enormemente più vantaggiosa l'offerta di qualsiasi nostro competitor cinese. Una così stretta relazione con uffici governativi permette, dunque, al cliente statale di godere di agevolazioni di vario tipo e può sicuramente avere ripercussioni positive per il fornitore europeo, rendendo possibile una vendita che prima sembrava impossibile o aprendo un mercato che prima sembrava chiuso per la presenza di concorrenti cinesi con prezzi molto più bassi. In altri casi, però, questa stessa relazione può essere di ostacolo al progetto del fornitore europeo, ed è quindi importante capire in che modo organi del partito comunista o governativi possano influenzare più o meno direttamente delle decisioni aziendali.
It is naturally an exception beyond the reach of most private companies that lack the same contacts in local administrations. Exemption from customs duties hence enables the SOE customer, in this case, to buy our machines, while the private customer finds the offer of our Chinese competitors more attractive. Hence a close relationship with government offices enables the state customer to enjoy advantages of various kinds with positive consequences for the European supplier, enabling a sales that previously appeared impossible or opening up a market that previously seemed closed due to the presence
Memorandum. Gli interventi di Alessandro Zaccarini, pubblicati su ItaliaImballaggio a partire da giugno 2013, possono essere consultati su www.dativoweb.net. I titoli sono: “Pianeta Cina”, “L'interlocutore giusto”, “Fare e disfare... per arrivare (alla meta)”,”Relazioni... non pericolose”.
of Chinese competitors with much lower prices. In other cases though, the same close relationship may pose an obstacle to the European supplier’s plans, and hence it is important to understand how organs of the Communist party or government can more or less directly influence company decisions. Memorandum. The interviews of Alessandro Zaccarini published in ItaliaImballaggio starting from June 2013, can be consulted on our website www.dativoweb.net. A reminder of the title: “Planet China”, “The right contact”, “Doing and undoing… to get to ones goal”, “Smooth relations”.
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Enoplastic: una scelta vincente Da EnoPE a LunaPlus, ovvero l’alternativa evoluta al sughero negli ultimi sviluppi del tappo in materiale di sintesi, ma anche le garanzie della certificazione SQM, le nuove frontiere di sostenibilità e di stile, un servizio speciale di ordine logistico. Enoplastic fa un nuovo balzo in avanti e per l’anno prossimo promette novità a 360° sulle proprie tecnologie.
ffrire un’alternativa eccellente al tradizionale tappo in sughero. Questa l’idea da cui è partita Enoplastic cinquantacinque anni fa, avviando lo sviluppo di una chiusura basata su miscele speciali di polietilene. Gli obiettivi erano alti: oltre a garantire una funzione superiore sul piano biologico, il nuovo prodotto doveva possedere tutti i requisiti necessari per servire al meglio il settore enologico e dunque essere sicuro dal punto di vista igienico, assolutamente insapore, inodore, elastico e, buon
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Enoplastic: a successful choice From EnoPE to LunaPlus, or that is the evolved alternative to cork in recent developments of synthetic wine “corks”, but also with guarantee of SQM certification, the new frontiers of sustainability and style, a special logistics service. Enoplastic makes a new leap forward and for next year promises new features at all degrees regarding its own technologies.
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ultimo, esteticamente simile a un tappo tradizionale.
LUNA PLUS: L’EVOLUZIONE CONTINUA Questo lavoro è sfociato nella realizzazione di EnoPE. Da allora la ricerca di materiali e soluzioni in grado di rappresentare un’alternativa al sughero non si è mai arrestata, arrivando fino all’ultimo nato di casa Enoplastic. Si chiama LunaPlus, è un concentrato di tecnologia racchiusa in soli 7,5 grammi
To offer an excellent alternative to traditional cork. This is the idea from which Enoplastic started off fifty-five years ago, beginning the development of a closure based on special mixtures of polyethylene. The objectives were high: in addition to ensuring excellent functions at a biological level, the new product had to meet all the requirements necessary to better serve the wine industry and therefore be hygienically safe,
absolutely tasteless, odorless, elastic and last but not least, to resemble the traditional cork.
LUNA PLUS: THE EVOLUTION CONTINUES
This work resulted in the creation of EnoPE. Since then research into materials and solutions that provide an alternative to cork has never stopped, right down to Enoplastic’s latest creation. It is called LunaPlus, is a
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ed è in grado di offrire tutte le garanzie e sicurezze di una chiusura perfetta. È stato realizzato con macchine e tecnologie all'avanguardia, che permettono di ottenere prodotti con qualità fisico-tecniche sempre costanti a beneficio del vino da proteggere. LunaPlus, dunque, consente un'opportuna ossigenazione del vino, tale da proteggerne ed esaltarne le caratteristiche qualitative senza incorrere in inconvenienti di ossido-riduzione. Inoltre, può essere usato indifferentemente sia sui vini bianchi che sui vini rossi, e permette così una gestione ottimale delle scorte.
LA CERTIFICAZIONE DI GARANZIA Al servizio di un mercato dinamico e in continua evoluzione, Enoplastic ha scelto la strada della trasparenza, affidando a un qualificato laboratorio esterno la certificazione SQM (System Quality Mark) dei propri prodotti e processi, per documentarne le ottime performance e tute-
lare le aziende imbottigliatrici. Enoplastic, infatti, crede (e assicura) nell’eccellenza del prodotto, non solo tramite l’utilizzo di materie di primissima scelta, sottoposte a doppi controlli in ingresso, ma anche con la ripetitività dei controlli sulle produzioni. «Nel corso degli anni - testimonia al riguardo Michele Moglia, CEO di Enoplastic - siamo riusciti a sperimentare e costruire internamente delle nuove attrezzature in grado di effettuare prove di controllo dimensionale, qualità e peso su ogni singolo tappo. Grazie ad esse, oggi, riusciamo a “clonare” ogni singolo pezzo di ciascuna produzione; inoltre, con questo nuovo processo ormai affidabilissimo, siamo stati “promossi” in tutti gli audit di certificazione e disponiamo, dunque, di uno strumento in più per assicurare ai clienti la massima tranquillità durante una fase delicata come quella dell’imbottigliamento. In conclusione, possiamo affermare che
Esperienza e innovazione Con base a Bodio Lomnago (VA), nel verde delle Prealpi lombarde, Enoplastic SpA è prim’attore a livello internazionale nella produzione di chiusure di garanzia per l’industria enologica e non. La sua consolidata posizione di prestigio è garantita dal connubio fra esperienza, innovazione e pieno rispetto dell’ambiente: la società ha infatti raggiunto un livello tecnologico molto elevato, grazie a un’impiantistica allo stato dell’arte, che comprende macchine da stampa fino a 8 colori e oltre 150 macchine di produzione, e alla preparazione e professionalità del proprio staff. Sostenuta da questa struttura, Enoplastic è oggi in grado di soddisfare richieste provenienti da oltre 80 paesi dei cinque continenti, e di affiancare ciascun cliente con un'organizzazione commerciale esperta, motivata e “customer oriented”, in grado di sostenerlo dalla progettazione del prodotto fino alla realizzazione finale e alla delicata fase di applicazione.
Experience and innovation Immersed in the landscape of the Lombard Prealps, Enoplastic Spa is one of the bestknown and appreciated concerns at national and international level in the production of guarantee closures for the winemaking and other industries. Their consolidated prestigi position is guaranteed by a perfect match between experience, innovation, full respect of the surrounding environment. The company has in fact attained an extremely high technological level, both as far as their system of production (the concern owns print machines in up to 8 colors and over 150 production machines) both for the technical knowhow of its staff. Thanks to this structure, Enoplastic is today capable of satisfying demands from over 80 countries spread across the five continents. Each client is followed by the efficiency of an expert, motivated and customer oriented commercial structure, that follows him through from the initial product planning phases right up to the final creation and the delicate application phase.
concentrate of technology enclosed in just 7.5 grams and is able to offer all the guarantees and safety of a perfect closure. It is made with leading-edge machines and technologies, which enable the attainment of products with constant physical-technical qualities, all to the benefit of the wine to be protected. Hence LunaPlus allows an adequate oxygenation of the wine, to the point of protecting and enhancing the quality
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characteristics without incurring the drawbacks of oxidation-reduction. It can also be used equally well on both white and red wines, and thus allows optimal inventory management.
THE
GUARANTEE CERTIFICATION
At the service of a dynamic and evolving market, Enoplastic has chosen the path of transparency, entrusting the SQM (System Quality Mark) certification of its products
and processes to a qualified outside laboratory, to document the excellent performance and safeguard the bottling companies. In terms of its own output, Enoplastic in fact believes in (and ensures) product excellence, not only through the use of choice materials subject to double-checks in input, but also with repeated controls on production. «Over the years - Enoplastic CEO Michele Moglia testifies on this
count - we have been able to experiment and internally build new equipment able to carry out size, quality and weight control tests on each cork. Thanks to this, today we can "clone" every single piece of our output, in addition, with this new process, now very reliable, we have been "promoted" in all certification audits and we have therefore one more tool to ensure our customers’ faith in a delicate phase like that of bottling.
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l’utilizzo dei nostri tappi completa la proposta di un prodotto imbottigliato con la stessa passione e responsabilità che il produttore ha profuso nel suo vino, scongiurando l’eventualità che una chiusura imperfetta vanifichi il suo sforzo».
IL FUTURO? RICERCA DI STILE, NELLE CAPSULE COME NELLE CHIUSURE PRIMARIE
La qualità funzionale è solo uno dei traguardi raggiunti da Enoplastic che oggi ha intensificato gli investimenti sul piano della sostenibilità. «Ci stiamo impegnando sempre più nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, non solo per la salvaguardia dell’ambien-
To conclude, we can say that the use of our corks completes the proposal of a product bottled with the same passion and responsibility that the producers put into their wine, avoiding any risk that an imperfect closure might frustrate these efforts».
THE
FUTURE?
THE
SEARCH
FOR STYLE, IN CAPSULES AS IN PRIMARY CLOSURES
The quality function is just one of the achievements of Enoplastic that has also stepped up investments in terms of sustainability. «We are
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te ma anche per conseguire un risparmio di ordine economico, a tutto vantaggio del nostro cliente. Gli obiettivi che ci siamo dati sono ormai a portata di mano e all’inizio del nuovo anno saremo in grado di presentare i risultati di un'importante serie di innovazioni, sia di processo sia di prodotto: da un nuovo sistema di accoppiamento del polilaminato, alla nuova versione dei capsuloni ad alta decorazione, dalla struttura commerciale fino al nuovo sistema di chiusura Green Leaf che, con lo slogan “Niente di nuovo se non una rivoluzione”, promette radicali cambiamenti nel mondo del tappo a vite 30x60.
working more and more on research and development of new technologies, not only for environmental protection but also to achieve economic savings to the benefit of our customers. The targets we have set ourselves are now within reach and at the beginning of the new year we will be presenting the results of a series of important innovations, both regarding process and product: from a polylaminate converting system to the new version of highly decorated capsules, from the sales structure to the new Green Leaf
Il tutto abbinato a una riduzione dei consumi di energia ottenuta sostituendo i vecchi macchinari con impianti tecnologicamente all’avanguardia, più veloci e a risparmio energetico».
GESTIAMO LE VOSTRE SCORTE L’ultima voce degli sviluppi Enoplastic riguarda il fondamentale capitolo del servizio. «Abbiamo deciso di offrire un valore in più ai nostri clienti, strutturando internamente un magazzino capace di gestire al meglio le scorte che decideranno di affidarci. Il risultato? Il committente potrà ricevere le sue capsule in meno di 48 ore, evitando così i costi legati alla gestione interna degli stock».
closure system, with its slogan "Nothing new if not a revolution" that promises radical changes in the world of 30x60 screw caps. All this combined with reduced energy consumption obtained by our replacing old equipment with technologically advanced, faster and more energy efficient systems».
WE
MANAGE YOUR INVENTORY
Enoplastic’s latest development regards the fundamental chapter of service. «We decided to offer more value to our customers, structuring our own
internal facilities to better manage the stocks they see fit to entrust to us. The result? The customers can receive their capsules in less than 48 hours, thus avoiding them the costs of internal stock management».
MORE INFO Enoplastic SpA Via Galvani 1 21020 Bodio Lomnago (VA) - Italy Tel. +39 0332 943511 enoplastic@enoplastic.com www.enoplastic.com
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PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI: mercato e confezioni I DATI IN SINTESI Un excursus sulla situazione del comparto ortofrutta in Italia: produzione, bilancia commerciale, tendenze di consumo. Focus sulle tipologie di packaging adottate. Plinio Iascone n Italia, su una superficie di oltre un milione e mezzo di ettari operano 460 mila aziende orticole, 340 mila frutticole e 150 mila agrumicole; 2 milioni circa sono gli occupati. Dal 1990 a oggi, la superficie agricola è diminuita a un tasso medio annuo del 10% circa ma, al contempo, sono aumentate le rese per ettaro. Il settore è ovviamente interessato da sensibili picchi produttivi in negativo o in positivo, in funzione delle condizioni climatiche.
I
I NUMERI E I TREND DELL'ITALIA L’Italia è la maggiore produttrice di frutta e verdura in Europa (25% del totale europeo) mentre, con il 2% della produzione mondiale, si attesta al sesto posto dopo colossi come Cina (38% del totale ortofrutta), India (11%), USA (4%), Brasile e Turchia (entrambi 3%).
Nel 2012 l’ortofrutta italiana ha prodotto 34.000 t/000, pari a un fatturato complessivo di 23 miliardi di Euro. Nel 2012, i prodotti ortofrutticoli destinati al consumo e oggetto della presente analisi, sono stati pari a 12.691 t/000, di cui 3.800 t/000 sono state esportate e 2.800 t/000 importate. Il consumo apparente si è posizionato su 11.691 t/000. In sintesi, il 2012, ha evidenziato un arretramento globale sia del consumo interno sia del commercio estero, incidendo di conseguenza anche sulla produzione: un risultato negativo da ascriversi alla crisi economica che ha investito sia l’Italia che l’UE nel suo complesso. Stando alle valutazioni relative alla produzione globale di prodotti ortofrutticoli messe a punto sulla base del consuntivo del primo semestre 2013 e delle previsioni relative alla seconda parte dell’an-
no, la situazione appare lievemente positiva: la produzione globale dovrebbe infatti crescere dello 0,6-1% circa. Tuttavia si ritiene che tale crescita sarà determinata dall’aumento del prodotto destinato alla surgelazione e alla trasformazione (conserve ortofrutticole varie) mentre, per contro, si ipotizza una flessione pari al 5% circa delle quantità destinate ai consumi del “fresco”. In particolare, il 2013 potrebbe far segnare una contrazione del 7-8% delle esportazioni, un +3-5% delle importazioni e un
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Fresh produce: market and packaging Figures in brief An overview on the situation of the sector in Italy: production, trade balance, consumer trends. Focus on the types of packaging used. Plinio Iascone
In Italy 460 thousand vegetable producing-, 340 thousand fruit producing- and 150 thousand citrus fruit producing concerns operate over an area of over a million and a half acres; providing employment for some two million people. Since 1990 Italy’s agricultural area has decreased at an average annual rate of around 10%, but at the same
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time yields per hectare have increased. The industry is obviously prone to significant production peaks and troughs depending on weather conditions.
THE FIGURES AND TRENDS FOR ITALY
Italy is the largest producer of fruit and vegetables in Europe
(accounting for a full 25% of the European total), while with 2% of world production, it ranks sixth after giants such as China (38% of total fresh produce production), India (11%), the USA (4%), Brazil and Turkey (both 3%). In 2012 Italian fruit and vegetable production stood at 34,000 t/000, amounting to a total turnover of 23 billion euros. In 2012 fruit and vegetables placed on the market for consumption in Italy, the subject of this analysis, totalled 12,691 t/000, 3,800 t/000 of which was exported and 2,800 t/000 resultingly imported. Apparent consumption is estimated at around 11,691 t/000. Summing things up, 2012 showed an overall drop in both domestic
consumption as well as foreign trade, consequently impacting on production: a negative result to be attributed to the economic crisis that has affected both Italy and the EU as a whole. According to the assessments of the overall production of fresh produce drawn up based on the results for the first half of 2013 and the forecasts for the second half of the year, the situation shows a slight uptrend: Overall production should in fact grow by about 0.6-1%. However, it is believed that this growth will be determined by the increase in product intended for freezing and processing (various fruit and vegetable preserves) while on the other the amount to be consumed "fresh" is estimated to
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Tabella 1 - Bilancio del settore dei prodotti ortofrutticoli freschi. Valori in t/000. Table 1 - Balance for the fresh produce sector. Values in t/000. 2010 2011 2012 2013* Produzione globale 34.400 34.000 34.000 34.200 Global production di cui of which - destinata al consumo fresco 13.064 12.775 12.691 12.021 - to be consumed fresh - esportazione prodotti freschi 4.025 3.841 3.800 3.500 - export of fresh produce - importazione prodotti freschi 2.924 2.945 2.800 2.940 - import of fresh produce Consumo apparente di cui 11.963 11.879 11.691 11.460 Apparent consumption of which - consumi famiglie 8.400 8.316 8.340 8.380 - household consumption - horeca 3.563 3.563 3.351 3.080 - horeca * Le cifre 2013 sono ancora di preconsuntivo/The figures for 2013 are still interim. Tabella 2 - Mix del packaging dei prodotti ortofrutticoli freschi. Trasporto e produzione italiana da centro raccolta a distribuzione (mercato Italia + destinazione estera). Valori %. Table 2 - Packaging mix of fresh produce. Italian production and transport from the sorting to the distribution center (Italian market + destined for abroad). Figures % 2010 2011 2012 2013* Cassette legno 23,2 22 19 18,5 Wood crates Cassette plastica a perdere 18 16 17 16,5 Disposable plastic crates Cassette plastica a rendere a sponde fisse 10 12 9 9 Returnable fixed side plastic crates Cassette plastica a rendere a sponde ribaltabili 5 7 10 10,5 Returnable collapsible side plastic crates Cassette cartone 40 37,3 40,2 40,5 Cardboard crates Sacco rafia 0,8 0,7 0,6 0,5 Raffia bags Mini bin plastica 3 5 4,2 4,5 Plastic mini bins Totale 100 100 100 100 Total * Le cifre 2013 sono ancora di preconsuntivo/The figures for 2013 are still interim.
consumo interno, sempre con riferimento alle quantità, in calo del 2% circa. La debolezza del nostro export è endemica e trae origine, secondo quanto emerso durante un convegno a Macfrut, da un'organizzazione e una gestione dell’offerta non adeguate: le
aziende ortofrutticole italiane sono infatti tante, piccole e spesso non in grado di operare sui mercati esteri. Per quanto riguarda la domanda interna, risultano particolarmente negative le previsioni dei consumi dell’horeca che - si ritiene - potrebbero segnare un arretramento del 6-8%, mentre i consumi delle famiglie dovrebbero evidenziare un lieve incremento intorno allo 0,4-0,5%. Sempre secondo rilevazioni Macfrut, nelle fonti di acquisto continua ad aumentare la quota del discount, sia a volume che a valore, mentre gli iper e i super calano del 5,3%. Continua a crescere l’area della IV gamma (verdure e frutta lavate, tagliate, confezionate, pronte per essere messe sul piatto e condite), anche se a tassi tendenziali inferiori al recente passato. Il consenso dei consumatori per questa tipologia di prodotto sembra destinato ad aumentare. Altra interessante tendenza, sempre nell’ambito dei prodotti di IV gamma, è la crescita progressiva della domanda di confezioni monodosi.
IL CONFEZIONAMENTO La movimentazione dei prodotti ortofrutticoli freschi presenta tre momenti ai quali corrispondono diverse soluzioni di imballaggio:
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drop by 5%. In particular 2013 could feature a 7-8% drop in exports, a 35% increase in imports and a domestic consumption, still referring to quantities, down by about 2%. The weakness of Italian exports is endemic, and according to findings announced during the Macfrut conference, originates from an inadequate organization and management of the offer: Italian fruit and vegetable farms are in fact many, often small and often incapable of operating on foreign markets. As for domestic demand, horeca consumption forecasts are fairly bleak and - it is believed - could mark a decline of 6-8%, while household consumption should
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show a slight increase of around 0.4 to 0.5%. Still according to Macfrut studies, in terms of source of purchase the share of the discount stores continues to increase, both in volume and in value, while the share of the super- and hypermarkets is seen to fall 5.3%. The area of washed and processed produce (fresh, washed, cut, packaged, ready-to-eat fruit and vegetables) continues to increase, though at rates lower than in the recent past. Consumer consensus for this type of product is likely to increase. Another interesting trend, again involving fresh-cut produce, is the progressive growth in the demand for single dose packaging.
PACKAGING The handling of fresh fruit and vegetables has three stages corresponding to different packaging solutions: 1) transport from the field to the sorting centers (consortia, warehouses etc.); 2) transportation from the sorting centers to distribution centers (local markets, department stores etc.); 3) sale to the consumer. 1) The transport from the field to the sorting centers is done using returnable packaging. The use of the plastic bin, with fixed or collapsible sides, is growing progressively: currently about 80% of produce is handled with this system (at the
beginning of 2000 the figure stood at 65%). Hence the wooden bin continues to be subject to the competition of its plastic equivalent, now having a share of less than 20% (that is likely to shrink even further in the future). 2) With regard to transportation from the sorting centers to distribution (domestic and export markets) the packaging solutions are more varied and trends towards change rather more dynamic. For many years the wooden crate held pride of place in the fresh produce sector, with a significant presence of returnables that before being put back on the market, were repaired by a myriad of small
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1) il trasporto dal campo ai centri di smistamento (consorzi, magazzini di stoccaggio ecc.); 2) il trasporto dai centri di smistamento alla distribuzione (mercati rionali,GDO ecc.); 3) vendita al consumo. 1) Il trasporto dal campo ai centri di smistamento avviene utilizzando imballaggi a rendere. Il bin di plastica, con sponde fisse o ribaltabili, cresce in modo progressivo: attualmente l'80% circa dei prodotti è movimentato con questo sistema (a inizio 2000 era al 65%). Il bin di legno continua quindi a subire la concorrenza dell’equivalente di plastica e non supera il 20% di share (in futuro potrebbe perdere ulteriori posizioni). 2) Per quanto concerne il trasporto dai centri di smistamento alla distribuzione (mercato interno + export) le soluzioni di confezionamento sono più variegate e le tendenze evolutive alquanto dinamiche. Per molti anni le cassette di legno sono state l’imballaggio “principe” dell'ortofrutta, con una significativa presenza di quelle a rendere” che, prima di essere reimmesse sul mercato, venivano riparate da una miriade di piccoli artigiani. Per ragioni sanitarie questa pratica è via via scomparsa, dando inizio alla progressiva riduzione d'impiego: nel 2013 la quota di cassette di legno (tutte a perdere) dovrebbe essere del 18,5%, a fronte del 19% nel 2012. Si ritiene tuttavia che questa tipologia di imballaggio potrà assestarsi su una partecipazione media intorno al 16-17%. Sul mercato si sono sono progressivamente affermate le cassette di cartone ondulato e quelle di plastica. Le prime
craftspeople. For health reasons this practice is gradually disappearing, leading to a gradual reduction in use of the same: in 2013 the share of wooden crates (all disposable) should be 18.5%, compared to 19% in 2012. It is all the same to be considered that this type of packaging should settle at an average share of around 16-17%. Indeed corrugated cardboard and plastic crates have gradually gained position on the market. The former currently feature an overall share of 40.5%, with peaks of about 60% for exported produce, while for products handled in Italy the share stands at about 20%. Since their first appearance on the market, disposable plastic crates
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have in particular eroded the space of wooden crates, subsequently eroding the space occupied by corrugated cardboard crates. Their share, having reached 36%, assessed on the total merchandise handled both on the Italian domestic market as well as that sent abroad, is though today down to 16.5% as a direct result of the assertion of returnable plastic crates. Available with both fixed and collapsible sides, the use of returnable plastic crates is seen to be growing progressively, much favoured as they are by modern distribution, to the point where they have already reached the current market share of 19.9% out of the total of products handled. We underline
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Tabella 3 - Mix del packaging dei prodotti ortofrutticoli freschi. Imballaggi utilizzati presso la distribuzione (mercato Italia). Valori %. Table 3 – Fresh produce packaging mix. Packaging used by distribution (Italian market). Values %. 2010 2011 2012 2013* Cestelli plastica con o senza film incarto 17 17,5 18 18 Plastic baskets with or without wrapping film Vassoi plastica con o senza film incarto 10,5 10,5 10 10 Plastic trays with or without wrapping film Sacchetto plastica 28,5 29 30,5 31 Plastic bags Vaschetta di poliaccoppiato per IV gamma 9 9,5 10 10,5 Polylaminate trays for convenience produce Cestello cartoncino 1 1 1 1 Cardboard baskets Sacchi a rete (rafia) 10 10 10 10 Net bags (raffia) Sacchetto carta 24 22,5 20,5 19,5 Paper bags 100 100 100 100 * Le cifre 2013 sono ancora di preconsuntivo/The figures for 2013 are still interim.
presentano attualmente uno share globale del 40,5%, con punte del 60% circa per i prodotti esportati, mentre per i prodotti movimentati in Italia la partecipazione risulta del 20% circa. Fin dalla loro prima comparsa sul mercato, le cassette di plastica a perdere hanno eroso spazi in particolare alle cassette di legno e, in un secondo tempo, anche a quelle di cartone ondulato. Il loro share ha raggiunto il 36%, valutato sul totale merci movimentate sia sul mercato interno che estero, oggi sceso però al 16,5% come diretta conseguenza dell'affermazione della cassette di plastica a “rendere”. Disponibili a sponde fisse e a sponde ribaltabili, quest’ultime risultano quindi in crescita progressiva e vengono preferite dalla distribuzione moderna, tanto da aver raggiunto in poco tempo la quota attuale del 19,9% sul totale dei prodotti movimentati. Ricordiamo che questa tipologia risulta utilizzata in prevalenza sul mercato interno, dove raggiunge uno share del 40%. La movimentazione dei
that this type is mainly used on the Italian domestic market, where it reaches a share of 40%. Fruit and vegetables are also handled using mesh bags (for potatoes and onions) and mini bins used by the largescale retail trade, which essentially uses them to contain melons, potatoes, oranges, apples, lemons and so on. 3) The types of packaging used for the packing of fruit and vegetables intended for the final consumer (with reference to products sold in Italy) have a very varied mix, also featuring great dynamism, which is mainly driven by two factors: the ever increasing influence of modern distribution and rapid socio-
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prodotti ortofrutticoli si avvale anche di sacchi a rete (per patate e cipolle) e di mini bin utilizzati presso la GDO, che li impiega per contenere essenzialmente meloni, patate, arance, mele, limoni ecc. 3) Le tipologie di imballaggio utilizzate per il confezionamento dei prodotti ortofrutticoli destinati al consumatore finale (con riferimento ai prodotti venduti in Italia) presentano un mix molto variegato e caratterizzato grande dinamicità, che deriva essenzialmente da due fattori: influenza sempre più marcata della Distribuzione Moderna e i rapidi mutamenti socio economici. La progressiva diffusione della D.M. implica il passaggio dalla vendita assistita al libero servizio (selfservice), con un aumento conseguente delle necessità di offrire prodotti pre confezionati o presi da banco e introdotti in sacchetti di plastica per essere pesati e prezzati. Il minor tempo da dedicare alla spesa spinge i consumatori a preferire la D.M., dove è possibile effettuare un approvvigionamento completo. Inoltre la D.M. indirizza sempre più gli acquisti su prodotti ortofrutticoli freschi già lavati, tagliati e pronti all’uso (che, a onor del vero, sono
economic changes. The gradual spread of modern distribution implies the passing from assisted service to self service purchasing, with a consequent increased need to offer pre-packed products or products taken from the shelf to be placed in plastic bags and weighed and priced. The less time available for shopping drives consumers to prefer modern distribution, where they can stock up with a full purchase. Moreover, MD is evermore targeting the purchase of washed, and fresh-cut ready-to-use produce (that in truth can now even be found at the local market). The fruit and vegetables for consumption packaging mix features a strong presence of plastic
ormai comparsi anche sui banchi dei mercati rionali). Il mix del packaging dei prodotti ortofrutticoli destinati al consumo evidenzia la netta presenza degli imballaggi di area “plastica”. Cestelli e vassoi, in molti casi abbinati a un film estensibile plastico, hanno raggiunto una quota del 28%. L’impiego del sacchetto di plastica, in progressivo aumento, presenta una partecipazione del 31% e riguarda anche molti prodotti delicati venduti nei mercati rionali (oltre a essere impiegato nella pesatura dei prodotti ortofrutticoli venduti presso la GDO). Il sacchetto di carta limita il proprio share al 19,5%. Altra confezione “emergente” è la vaschetta con coperchio in poliaccoppiato plastico (il prodotto è conservato in atmosfera protettiva), che ha raggiunto uno share del 10,5%: la soluzione interessa i prodotti della IV gamma in progressiva crescita. Altre tipologie di imballaggi destinati all'ortofrutta sono il cestello di cartoncino utilizzato in genere per alcuni prodotti biologici e il sacco a rete (rafia) per le patate, cipolle,aglio, limoni ecc.) Da qualche anno sono presenti sul mercato anche sacchetti e vaschette prodotte utilizzando biopolimeri e, in un futuro prossimo, avremo anche plastiche provenienti da riciclo. Tale tendenza non dovrebbe però interessare il confezionamento dei prodotti di IV gamma, dove si impiegano vaschette e sacchetti realizzati con poliaccoppiati flessibili da converter. Plinio Iascone Istituto Italiano Imballaggio
packaging. Baskets and trays, in many cases in conjunction with a stretchable plastic film, have reached a share of 28%. The use of the plastic bag, progressively increasing, accounts for a share of 31% and also affects many delicate products sold in local markets (in addition to being used in weighing fresh produce sold at largescale retail stores). The paper bag has a limited share of 19.5%. Among emerging alternative packaging one has the polylaminate plastic tray with lid (with product stored in protective atmosphere), which has achieved a share of 10.5%: the solution is applied to the ready processed range of products
showing steady growth. Other types of packaging for fresh produce are the cardboard basket, used in general for some organic products and the mesh or net bag (made of raffia) for potatoes, onions, garlic, lemons etc.). For some years the market has also featured bags and trays produced using biopolymers and in the near future packaging products made from recycled plastic will also feature on the market. This trend though should not affect the packaging of fresh-cut produce, where trays and bags made from flexible converter laminates are used. Plinio Iascone
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NEWS
Distillati: grandangolo sui consumi Il 61,5% del consumo mondiale di distillati avviene nell’area dell’Asia-Pacifico dove però - dopo il forte incremento fra il 2007 e il 2011 (+74,31%) - la crescita dovrebbe rallentare, attestandosi da qui al 2016 su un +13,63%. Con una precisazione: il Baijiu, ovvero un alcol bianco a base di sorgo, frumento o riso che spopola in Cina (primo consumatore di distillati del pianeta), soddisfa da solo più di un terzo della domanda. Queste stime sono tratte da uno studio sul mercato dei vini e distillati, commissionato all’International Wine and Spirit Research dalla fiera Vinexpo (Bordeaux, 1620 giugno 2013). Secondo lo stesso studio, nel mondo i consumi di vodka si vanno stabilizzando: tra il 2007 e il 2011 sono diminuiti del 4,93% ma dovrebbero nuovamente progredire dell’1,56% tra il 2012 e il 2016. La domanda di brandy aumenta in media del 23,24%, con
l’eccezione di cognac e armagnac, che tra il 2007 e il 2011 si sono mantenuti quasi stabili (-0,92%) ma che, a loro volta, dovrebbero riprendere (+12,22% fino al 2016). Sempre tra il 2007 e il 2011 il rum è cresciuto del 22,32% a volume e del 43% a fatturato; l’Asia ne assorbe il 48,6%, con un’accelerata del fenomeno di “premiumisation”anche sul mercato cinese. E in Italia? Nel 2011, il consumo nazionale di distillati si è attestato sui 15,75 milioni di casse da 9 litri (pari a 141.750 milioni di litri), segnando un calo del 6,85 % sul 2007, e si prevede un’ulteriore diminuzione del 4,7 % tra il 2012 e il 2016. In controtendenza il trend della vodka, che tra il 2007 e il 2011 è aumentata del 27,51% e dovrebbe salire ancora fino al 2016 (+18,25%), e del rum che dovrebbe registrare una crescita dei consumi del 9%.
UNA BUONA VENDEMMIA Ufficializzati i dati relativi alla vendemmia 2013. In una nota congiunta, Agrinsieme, Federvini e Unione Italiana Vini stimano per l’anno corrente una produzione nazionale di circa 45 milioni di ettolitri, in crescita del 7% rispetto al 2012, e di buona qualità su tutto il territorio nazionale e per tutti i tipi di uve. Ancora migliori i risultati europei, che quest’anno vedono l’Italia primo produttori di vino (questa fonte parla di 46,6 milioni di ettolitri, tre più dell’anno scorso), seguita da Spagna e Francia. La produzione di vino è data in ripresa in tutta la UE, che totalizza 170,4 milioni di ettolitri, in crescita del 15,2% rispetto al 2012.
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MARKETING & DESIGN
Spirits: general view of consumption 61.5% of world consumption of spirits is in the Asia-Pacific region where, however - after the sharp increase between 2007 and 2011 (+74.31%) - growth should slow down, stabilizing from now to 2016 at the figure of +13.63%. It must be stated: the Baijiu, or an white sorghum, wheat or rice based spirit, that is all the rage in China (the most consumed spirit of the planet), alone accounts for more than a third of world consumption of spirits. These estimates are drawn from a study of the market for wines and spirits, commissioned by the authoritative International Wine and Spirit Research Association by the fair Vinexpo (Bordeaux, 16th-20th June 2013). Here though is what is happening to some famous products. World consumption of vodka has stabilised: between 2007 and 2011 it decreased by 4.93% but is expected to again move forward 1,56% between 2012 and 2016. The demand for brandy has increased by an average of 23.24%, with the important exception of cognac and armagnac that between 2007 and 2011 remained almost unchanged (-0.92%) but which, in turn, are expected to recover (+12,22% up to 2016). Still between 2007 and 2011 the figures for rum increased by 22.32% in volume and 43% in turnover; Asia absorbs 48.6%, with an acceleration of the phenomenon of "premiumisation" also on the Chinese market. And in Italy? In 2011, the Italian consumption of spirits stood about 15,75 million 9- litre crates (amounting to 141.75 billion litres), a drop of 6.85% on 2007, and is expected to further decrease by 4.7% between 2012 and 2016. Vodka in turn is seen to be opposing this trend, that between 2007 and 2011 increased by 27.51% and should still go on up to 2016 (+18,25%), showing a growth in consumption of 9%. A GOOD HARVEST Release of the official figures for the harvest of 2013. In a joint statement, Agrinsieme, Federvini and Unione Italiana Vini estimate that for the current year Italy produced around 45 million hectoliters, an increase of 7% compared to 2012, and of good quality throughout the country and for all types of grapes. European results are even better, this year placing Italy as the top wine producer (this source speaks of 46.6 million hectoliters, three more than last year), followed by Spain and France. Wine production is on the up right across the EU, totalling 170.4 million hectoliters, an increase of 15.2% compared to 2012.
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MARKETING & DESIGN
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NEWS
Packaging Oscar 2014: registration and new features With registration officially opened in October, the 2014 Packaging Oscar, edition no. 57, in cooperation with the Design School of the Milan Polytechnic, will centre on the theme of Quality Design. Registration will close December 16th, 2013. Many the new features beginning with the acquisition of a major new sponsor, the Italian Consumers Association Altroconsumo. Two of the other timehonored sponsors, Conai and Ipack-Ima2015, have confirmed their support. The prize structure has also been simplified, eliminating the rigid categorization. The Jury will be free to select the best packaging, up to a maximum of 6 items, regardless of intended use. As always, however, the onus will be on highlighting interesting projects involving different types of materials and markets, with a particular attention to the currently booming vending market, that presents highly specific design and planning requirements. Reconfirmed too the special Environment and Technology award the and "Over All" award attributed by the Jury. For further information refer to www.istitutoimballaggio.it
Oscar dell’imballaggio 2014: iscrizioni e novitĂ Aperte ufficialmente a ottobre le iscrizioni all’Oscar dell’imballaggio 2014, edizione n. 57, incentrato sul tema del Quality Design, in collaborazione con la Scuola del Design del Politecnico di Milano. Le iscrizioni si chiuderanno il 16 dicembre 2013. Tante le novitĂ dell’edizione a partire dall’acquisizione di un nuovo importante patrocinio, l’associazione dei Consumatori Altroconsumo. Restano confermati due degli altri storici sostenitori: Conai e Ipack-Ima2015. Anche la struttura del premio è stata semplificata, eliminando la rigida suddivisione in categorie. La Giuria sarĂ libera di selezionare i packaging migliori, al massimo 6, indipendentemente dalla destinazione d’uso. Come sempre comunque si cercherĂ di far emergere progetti interessanti per le diverse tipologie di materiali e mercati di sbocco, con una particolare attenzione al mercato, in forte espansione, della Distribuzione Automatica, che presenta esigenze di design e progettazione molto specifiche. Riconfermati anche i premi speciali, Ambiente e Tecnologia, cui si aggiunge un premio speciale “Over Allâ€? attribuito dalla Giuria. Per info, rimandiamo al sito www.istitutoimballaggio.it
Shelf ready for award Lucaprint wins the Carton Award 2013 for the category Shelf Ready & Display Packaging, with a line of counter displays made for Coverit Srl, with Stora Enso board and graphics by Fabrizio Lucchini. The jury praised the quality of offset printing and the practicality of the structure, which enhances the presentation of the product and ensures its safe, stable transport. Other recognized pluspoints: space saving during transport, the immediacy of the assembly, the visibility of content and easy grip for the consumer. The award, organized every year by Pro Carton-Ecma, was handed over on September 19th in Dubrovnik at the Ecma Congress 2013.
SHELF READY DA PREMIO Lucaprint vince il Carton Award 2013 per la categoria Shelf Ready & Display Packaging, con una linea di espositori da banco realizzati per Coverit Srl, con cartoncino Stora Enso e grafica di Fabrizio Lucchini. La giuria ha apprezzato la qualità della stampa offset e la praticità della struttura, in grado di valorizzare la presentazione del prodotto e di assicurarne l’integrità e stabilità in fase di trasporto. Altri plus riconosciuti: il risparmio di spazio durante il trasporto, l’immediatezza del montaggio, la visibilità del contenuto e la facilità di presa per il consumatore. Il premio, organizzato ogni anno da Pro Carton-Ecma, è stato assegnato il 19 settembre Dubrovnik in occasione del Congresso ECMA 2013.
Drug Delivery & Packaging
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PARIS EXPO, PORTE DE VERSAILLES, HALL 5
13 TH EDITION FEATURING „ Over 320 international leading suppliers of packaging and advanced drug delivery technologies „ 3,150 packaging and drug delivery senior managers from top pharma companies expected „ Two-day conference to learn about the latest international market trends for packaging developments and new drug delivery systems „ ne-day Technical Symposium on Serialisation and O Track & Trace „ Innovation Gallery introducing new products launched in 2013
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„ Pharmapack Awards 2014 rewarding the most innovative solutions in packaging and delivery systems for healthcare products
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FACTS & FIGURES
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IMBALLAGGIO
di legno
DATI e NUMERI Pallet, imballaggi industriali e cassette sono a tutt'oggi imballaggi indispensabili al settore manifatturiero, nonostante il forte ridimensionamento subito nel corso del 2012. Pallet e casse per il trasporto di merci ingombranti rimangono ai vertici. Plinio Iascone er il settore degli imballaggi il 2012 è stato un anno decisamente negativo, a fronte di una situazione economica recessiva iniziata nell’ultimo trimestre 2011. La contrazione dell’attività produttiva manifatturiera ha inevitabilmente determinato una sensibile contrazione produttiva degli imballaggi, tra cui ovviamente anche gli imballaggi di legno, che risultano i più colpiti dalla crisi. Nel 2012 hanno registrato infatti una contrazione del 7,8% in termini quantitativi, a fronte di un arretramento globale degli imballaggi del 5%.
P
Tabella 1 - Bilancio globale del settore imballaggi in legno. Table 1 - Global balance of the wood packaging sector. 2006 2007 2008 2009 Fatturato Mln Euro 1.650 1.700 1.720 1.460 Addetti n° Aziende operanti n° Produzione t/000 2.943 3.169 3.111 2.343 Esportazione 132 138 137 123 Importazione 347 343 278 209 Utilizzo apparente 3.158 3.374 3.252 2.429 Fonte/Source: Imballaggio in cifre, Istituto Italiano imballaggio.
2010 1.550 10.700 2.420 175 304 2.549
Le stime parlano di circa 2.057 aziende produttrici di imballaggi di legno (gli addetti sono circa 10.200), il 12% delle quali specializzate nella produzione di casse e cassette per ortofrutta, il 49% circa fabbricano pallet e il 39% imballaggi industriali. Sono altresì operativi i fornitori di materiali di base destinati alla produzione di imballaggi di legno e gli importatori di imballaggi vuoti. Tra i produttori di pallet troviamo anche i riparatori. Il 67% degli operatori del comparto è dislocato nel Nord Italia, il 13,5% al Centro
2011 1.650 10.200 2196 2.401 194 349 2.556
Wood packaging FACTS AND FIGURES Pallets, industrial packaging and crates are still essential to the manufacturing sector, despite the sharp decline experienced in 2012. Pallets and crates for transporting bulky merchandise still hold sway. Plinio Iascone
For the packaging sector 2012 was a truly bad year faced as it was with an economic recession that began in the last quarter of 2011. The contraction in manufacturing production has inevitably led to a significant drop in packaging production, naturally also involving wooden packaging, seen to be the packaging segment most affected by
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the crisis. Indeed in 2012 the segment registered a drop of 7.8% in quantitative terms, compared with an overall drop in packaging registered at 5%. Estimates speak of 2,057 wood packaging manufacturers (with approximately 10,200 employed), 12% of which specialized in the production of boxes and crates for fruit and vegetables, approximately
2012 1.500 2057 2.096 128 297 2.235
Turnover Empolyees Number of industries Production t/000 Export Import Apparent use
e il 19,5% al Sud (Sardegna e Sicilia comprese).
LE CIFRE DEL MERCATO E TIPOLOGIE Questi imballaggi, nel 2012, hanno registrato in complesso un fatturato di 1.500 milioni di euro (-9% rispetto all’anno precedente). La produzione globale si è posizionata sulle 2.096 t/000, -13% rispetto al 2011. Anche il commercio estero, nella sua globalità, ha segnato un arretramento del 34% per le esportazioni e una flessione del 15% per le importazioni. Il consumo apparente globale si è posizionato su 2.235 t/000 (-12,6%). Se i pallet sono ampiamente diffusi in tutti i settori industriali, gli imballaggi industriali trovano applicazione per oltre il 70% nelle aree della meccanica, elettromeccanica, ricambistica mentre il restante 30% riguarda un'ampia tipologia di prodotti (selle per il trasporto di tubature, rocchetti per cavi, vini e liquori, tappi di sughero ecc...). Le cassette di legno sono invece adibite per l’85% al trasporto di
49% involved in pallet making and 39% operating as industrial packing makers. The segment also includes suppliers of basic materials for the production of wood packaging and importers of empty packaging. Pallet producers also include pallet repairers. A full 67% of segment are located in northern Italy, 13.5% in central Italy and 19.5% in the southern part of the country (including Sardinia and Sicily).
MARKET FIGURES AND TYPOLOGIES
Wooden packaging in 2012 registered an overall turnover of 1,500 million (9% compared to the previous year). Overall production for the same year is seen to stand at 2,096 t/000, -13%
compared to 2011. Foreign trade as a whole witnessed a drop of 34% in terms of exports and a 15% drop in imports. Apparent consumption worldwide is estimated to be at around 2,235 t/000 (-12.6%). If pallets are widely used in all industrial sectors, industrial packaging is more than 70% used in the mechanical and electromechanical engineering as well as in the spare parts industry, while the remaining 30% covers a wide range of products (saddles for transporting piping, cable spools, wine and liquor boxes, corks etc.). Wooden crates are used 85% for the transport of fruit and vegetables while the remaining 15% are used in the
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FACTS & FIGURES
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Tabella 2 - Produzione della filiera imballaggi in legno (dati in t/000). Table 2 - Production of the wood packaging sector (figs. in t/000). Imballaggi Cassette Pallet industriali Crates Industrial packaging 2003 706 461 1.821 2004 721 359 1.870 2005 707 323 1.937 2006 700 312 1.931 2007 724 315 2.131 2008 707 315 2.089 2009 530 303 1.510 2010 573 291 1.569 2011 576 280 1.545 2012 550 275 1.270 Fonte: Imballaggio in cifre Istituto Italiano imballaggio
prodotti ortofrutticoli mentre il restante 15% è destinato ai settori ittico, vivaistico ecc.
ner. Il restante 20% circa interessa le doghe, le cassette per liquori e i rocchetti per i cavi. La produzione complessiva, nel 2012, ha toccato le 550 t/000, segnando una flessione globale del 4,5%, a fronte di una sostanziale stabilità produttiva nel biennio precedente. Modesto è il commercio estero, circoscritto a cassette per liquori e tappi di sughero. Il 70-75% dell’offerta è riconducibile ad aziende specializzate che lavorano per più clienti, il restante 25-30% si riferisce ad autoproduzione o ad aziende che lavorano in esclusiva per un unico cliente. Gli imballaggi industriali - nell'ambito del comparto “imballaggi di legno” - rappresentano un sistema di gestione specializzato e la loro caratteristica peculiare è relativa alla predisposizione degli operatori a gestire il servizio di allocazione dei prodotti nei contenitori progettati ad hoc.
PALLET IMBALLAGGI INDUSTRIALI Il principale comparto dell’area imballaggi industriali (80% circa) è quello delle casse di grosse dimensioni adibite al trasporto di macchinari o parte di essi. La loro alternativa è rappresentata, in certi casi, dai contai-
È la forma di imballaggio da trasporto con la più ampia diffusione settoriale. In relazione al materiale costruttivo e con riferimento al mercato italiano, si distinguono quattro tipologie di pallet: di legno (91%), di plastica (8%), di cartone (0,9%) e di metallo (0,1%), questi ultimi usati solo
per movimentazioni interne in centri produttivi dell’industria pesante. Rispetto al 2011, si evidenzia un lieve aumento dei pallet di plastica rispetto a quelli in legno, che perdono un punto percentuale.
PALLET IN LEGNO Imballaggio da trasporto privilegiato, in Italia e nel mondo, per economicità e sicurezza. Viene realizzato con diverse essenze legnose (abete, pino, faggio e pioppo), che conferiscono al pallet elevate caratteristiche di resistenza. Da alcuni anni è in atto una progressiva sostituzione dei pallet a perdere con quelli a rendere; progressiva anche la diffusione della formula di affitto dei pallet, con il conseguente aumento di pallet personalizzati. Nel 2012 la produzione di pallet di legno ha segnato una contrazione produttiva globale del 18%: in questo ambito sono risultati in crescita i riparati rimessi in circolo (+5% circa), mentre i nuovi hanno segnato un calo sensibile. In netto decremento anche il commercio estero: -37% le esportazioni e -24% le importazioni. In arretramento del 17% il consumo apparente.
CASSETTE PER ORTOFRUTTA Tabella 3 - Tipologie di pallet (valori %). Table 3 - Type of pallet (value %). 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Pallet in legno 95,3 94,9 94 93,8 93 93 92 Wood pallets Pallet in plastica 4 4,5 5,4 5,6 6 6 7 Plastic pallets Pallet in cartone ondulato 0,5 0,5 0,5 0,5 0,9 0,9 0,9 Corrugated cardboard pallets Pallet in acciaio 0,2 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 Steel pallets Fonte/Source: elaborazioni Istituto Italiano Imballaggio
fishery-, plant nursery and other sectors.
INDUSTRIAL PACKAGING The main segment within industrial packaging (comprising a full 80%) is that of the large crates used to transport machinery or any part thereof. Their alternative in certain cases is constituted by the container. The remaining 20% in this segment is accounted for by slats, liquor boxes and cable spools. Overall production in 2012 reached 550 t/000, marking a decline of 4.5% overall, set against a substantially stable production in the previous two-year period. Foreign trade is
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modest and is limited to liquor boxes and corks. 70-75% of the offer is accounted for by specialized companies that work for more than one customer, the remaining 25-30% is accounted for by internal production or companies that work exclusively for a single customer. Seen within the wooden packaging segment - industrial packaging features a system of specialized management, its peculiar characteristic being constituted by the allocation of products to specially designed containers.
PALLETS This is the most widespread crosssector form of transport packaging.
La movimentazione dei prodotti ortofrutticoli freschi con riferimento all’impiego di imballaggi in legno, interessa due tipologie di imballaggi: bins e cassette. I bins vengono impiegati per il trasporto dei prodotti ortofrutticoli dal campo ai centri di stoccaggio, mentre le cassette sono utilizzate per il trasporto dai
Seen in terms of the material that constitutes the same and with reference to the Italian market, there are four types of pallets, made of wood (91%), plastic (8%), cardboard (0.9%) and metal (0.1%), the latter only used for internal handling in heavy industry production centers. Compared to 2011 plastic pallets have gained slightly on wooden pallets, the latter having receded by one percentage point.
WOODEN PALLETS This is the much-preferred form of transport packaging that holds sway in Italy and throughout the world for its cost-effectiveness and safety. Different types of wood are used (fir, pine,
beech and poplar), which confer a high level of resistance to the pallet. For several years now disposable pallets have gradually been replaced by returnable ones; the formula of renting pallets is also on the increase, with a consequent increase in customised pallets. In 2012 wooden pallet production saw a global contraction of 18%: the numbers of repaired, recirculated pallets have shown a sharp increase (about +5%), while new pallets put in a significant drop. Foreign trade has also dropped sharply - exports and imports of wooden pallets are seen to be down by 37% and 24% respectively. Apparent consumption is seen to be down 17%.
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centri di stoccaggio alla distribuzione (GDO, mercati rionali ecc.). Le cassette di legno sono ufficialmente tutte “a perdere”, ma in realtà, esiste anche un “rendere” non ufficiale, che alcuni operatori del settore ortofrutticolo stimano intorno al 2-4% circa. Nel 2012 la produzione è stata di 275 t/000, -2% rispetto al 2010 e, con riferimento alla produzione destinata alla vendita, la loro partecipazione al mercato si è posizionata al 22%, sostanzialmente sui livelli dell’anno precedente (ma nel 2005 era intorno al 30%!). Nel corso degli anni il posizionamento sul mercato si è quindi progressivamente ridotto, ma sembra che il trend sia orientato a una sostanziale stabilizzazione. La perdita di partecipazione interessa in particolare i prodotti destinati all'export e, in Italia, alla GD0. Negli ultimi anni le cassette di legno hanno migliorato notevolmente l'aspetto e possono svolgere anche una funzione “comunicativa”. Plinio Iascone Istituto Italiano Imballaggio
CRATES FOR FRESH PRODUCE Regarding packaging, two types of wooden containers are used for handling fresh fruit and vegetables: bins and crates. Bins are used for the transportation of fruit and vegetables from the field to storage centers, while crates are used for transportation from storage to distribution centers (largescale retailers, local markets etc..). The wooden crates are all officially "disposable", but in actual fact an unofficial return system operates, that some fruit and vegetable sector operators estimate as comprising an approximate 2-4% of articles used. In 2012 production stood at 275 t/000, -2% compared to 2010, while
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in terms of production for sale the share of the market is seen to stand at 22%, substantially in line with the previous year (but 2005 figures stood at around 30%!). Hence over the years the market share of this category has gradually shrunk, but it seems that the trend should now level off. Products for export and, in Italy, particularly those used for largescale retail show the greatest drop in share. In recent years wooden crates have greatly improved their appearance and can now also play a "communicative" role. Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio
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Tabella 4 - Mix del packaging per il confezionamento dei prodotti ortofrutticoli freschi, dai centri di raccolta alla distribuzione. Table 4 - Mix of packaging for fresh produce from the collection to the distribution centres. 2005 2010 2011 2012 Casse e cassette di legno 30 23 22 20 Wood crates and bins Cassette di cartone ondulato 28 32 32 32 Corrugated cardboard crates Casse di plastica 36 38,3 39 40 Returnable+disposable perdere+rendere plastic crates Mini bin di plastica a rendere 3 5,7 6 7 Returnable mini-bins. Sacco in rafia 3 1 1 1 Raffia bags Fonte/Source: elaborazioni Istituto Italiano Imballaggio
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FACTS & FIGURES
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NEWS
ULTIM'ORA. ALLEANZE NEL PACK SELETTIVO Una combinazione di esperienze nella cartotecnica di lusso, capacità e storia: Pusterla 1880 (di proprietà della famiglia Meana) e The London Fancy Box Co Ltd (Dover, UK) hanno annunciato un’alleanza strategica, da cui nascerà uno dei più grandi gruppi cartotecnici europei, focalizzato sul packaging in cartoncino di alta gamma. L’accordo prevede che, nel 2014, LFB passi sotto il completo controllo di Pusterla 1880 e che Christopher e Matthew Lawson - membri della famiglia che guida la gloriosa azienda inglese da 115 anni e suoi attuali azionisti di maggioranza si affianchino alla famiglia Meana con quote minoritarie in Pusterla 1880.
LATEST NEWS. SELECTIVE PACKAGING ALLIANCE A combination of experience in luxury converting, skills and history: Pusterla 1880 (owned by the Meana family) and The London Fancy Box Co Ltd (Dover, UK) have announced a strategic alliance, which will lead to the creation of one of the largest packaging groups in Europe focussed on cardboard high end packaging. The various phases are that, in 2014, LFB will come under the complete control of Pusterla 1880 and that Christopher and Matthew Lawson - members of the family that has guided the glorious UK converting concern for 115 years and its current majority shareholders will align with the Meana family with a minority share in Pusterla 1880.
Self-adhesive labels: slow growth in the EU According to a report by Finat, the demand for self-adhesive label materials in Europe stands at 5.78 billion sqm, up 1.7% compared to 2011.With a market share of around 45%, however the selfadhesive segment strengthens its dominant position among the labeling technologies in Europe, followed by glue (40%), sleeve (7%), in-mold (3%) and other technologies. The annual average linear growth trend of 5% that featured up to the middle of the last decade appears at any rate to be over. Evidently the label industry has not escaped the global financial and economic crisis. But not only that, with the stabilization of the levels of consumption in Western Europe demand for self-adhesive labels has become more sensitive to the volatility of consumer behavior. However there are two balancing factors: the innovation regarding roll-fed labels and the growth potential offered by the markets of Eastern Europe.
ETICHETTE AUTOADESIVE: CRESCITA MODESTA IN UE Secondo una nota di Finat, la domanda di materiali per etichette autoadesive in Europa è stata di 5,78 miliardi di m², in crescita dell’1,7% rispetto al 2011. Con una quota di mercato del 45% circa, l’autoadesivo consolida comunque la posizione dominante tra le tecnologie di etichettatura in Europa, seguita da colla (40%), sleeve (7%), in-mould (3%) e altre tecnologie (5%). La tendenza di crescita lineare del 5% annuo registrata fino alla metà del decennio scorso è comunque finita: evidentemente l’industria delle etichette non è sfuggita alla crisi finanziaria ed economica globale. Ma non solo: con lo stabilizzarsi dei livelli di consumo in Europa occidentale la domanda per l’autoadesivo si è fatta più sensibile alla volatilità del comportamento dei consumatori. Tuttavia esistono due fattori di bilanciamento: l’innovazione nell'ambito delle etichette in bobina e il potenziale di crescita offerto dai mercati dell'Europa dell'Est.
Bio shoppers by decree on 13th September the standstill period required by the Directive 98/34/EC in relation to DM 18th March 2013 (Identification of the technical characteristics of bags for taking away goods) expired. The decree is to be considered in force, with all the applicative consequences regarding the sanctionary procedures. Assobioplastiche will take the appropriate steps to encourage the broadest possible knowledge among operators regarding the field of biodegradable and compostable shoppers, stimulating the correct implementation of the Italian ministerial decree.
Shopper bio per decreto Il 13 settembre scorso si è concluso il periodo di standstill richiesto dalla Direttiva 98/34/CE in relazione al DM 18 marzo 2013 (Individuazione delle caratteristiche tecniche dei sacchi per l’asporto delle merci). Il decreto è pertanto da ritenersi in vigore, con ogni conseguenza applicativa anche in relazione all’apparato sanzionatorio. Assobioplastiche adotterà le opportune iniziative per favorire la più ampia conoscenza tra gli operatori del settore della disciplina in materia di shopper monouso biodegradabili e compostabili, stimolando la corretta attuazione del DM.
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Plastica secondo natura Progetto Plastice: come attuare il trasferimento tecnologico nel settore delle bioplastiche. A cura di Riccardo Ceredi e ricerche sui nuovi materiali, in particolare le bioplastiche, rappresentano la nuova frontiera delle applicazioni per il packaging. In questo panorama, progetti come “Plastice”, sono casi esemplari volti alla diffusione e industrializzazione della tecnologia migliore, sia per le imprese che per l’ambiente. Ne abbiamo parlato con Daniela Sani di Aster, consorzio per l’innovazione costituito dalla Regione Emilia-Romagna, dalle Università regionali, CNR ed Enea, partner del progetto Plastice.
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te, del settore della cosiddetta chimica verde. In totale, si contano tredici partner tra aziende, università e centri di ricerca, provenienti da quattro differenti paesi europei. Quali sono gli scopi di Plastice e che tipo di azioni prevede? Intende promuovere lo sviluppo e l’utilizzo di soluzioni sostenibili ed eco-compatibili nell’industria che produce e utilizza
le plastiche, favorendo in particolare l’uso delle bioplastiche. Per questo, Plastice si propone di identificare e rimuovere gli ostacoli che si frappongono a un’ampia e rapida diffusione dell’uso delle plastiche sostenibili, con particolare riferimento alle biodegradabili e a quelle derivate da risorse rinnovabili; in pratica costituire una filiera sostenibile delle bioplastiche. Tra le altre cose, è prevista la messa a punto di un pacchetto di informazioni
Daniela Sani
Come nasce Plastice, chi ne fa parte e come è finanziato? Il progetto nasce nel 2011 e verrà portato a compimento nel 2014. È co-finanziato con fondi strutturali europei di cooperazione (programma Central Europe) per un totale di 2,5 milioni di euro. Capo cordata, nonché ideatore del progetto, è l’Istituto Nazionale di Chimica di Slovenia, mentre tra gli altri partner rientrano l’Università di Bologna, il Centro Polacco di Ricerca e Sviluppo sul Packaging, l’Università Slovacca di Tecnologia di Bratislava, SLOPAK, Azienda Slovena per la Gestione dei Rifiuti plastici e Novamont, colosso italiano nel settore chimico e, più di recen-
Natural plastics The Plastice project: how to implement the technology transfer in the field of bioplastics. By Riccardo Ceredi
Research on new materials, particularly bioplastics, is the new frontier of packaging applications. In this scenario, projects such as "Plastice" are exemplary cases for the spread and industrialization of the technologies that are best both for the industrial concerns and for the environment. We spoke with Daniela Sani of Aster, the consortium for innovation set up by Regione Emilia-Romagna, the regional Universities, the CNR and ENEA, partners of the Plastice project.
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How did Plastice come into being, how is it comprised and how is it funded? The project started in 2011 and will be completed in 2014. The lead company and creator of the project is the National Institute of Chemistry of Slovenia, while the other partners include the University of Bologna, the Polish Centre of Research and Development on Packaging, the Slovak University of Technology in Bratislava, SLOPAK, Slovenian company for managing plastic waste and Novamont, the Italian colossus
in the chemical sector and more recently in the so-called green chemical sector. All told there are thirteen partners including companies, universities and research centers from four different European countries. What are the aims of Plastice and what kind of undertakings are planned? The intent is to promote the development and use of sustainable and eco-friendly solutions in the industry that produces and uses plastics, in particular promoting the use of bioplastics. For this reason, Plastice’s aim is to identify and remove obstacles impeding the broad and rapid spread of the use of sustainable plastics, with particular reference to biodegradable plastics and those derived from renewable
resources; in practice, to constitute a sustainable bioplastics supply chain. Among other things this entails devising an information and consultancy package comprising complementary research capabilities provided by different organizations for the benefit of the companies. Through this tool producers of traditional plastics will be able to approach new technologies and new methods of production based on renewable resources. Aster in particular is responsible for developing the best communication strategies to ensure that the project and its aims are disclosed to all stakeholders in the supply chain. What are the greatest impediments? The ability to disseminate innovative and sustainable (renewable and/or biodegradable) solutions amongst
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e consulenza che metta insieme capacità di ricerca complementari, fornite da diverse organizzazioni a beneficio delle aziende. Attraverso questo strumento sarà data l’opportunità ai produttori di plastiche tradizionali di approcciare nuove tecnologie e nuovi metodi di produzione basati su risorse rinnovabili. Aster, in particolare, si occupa di sviluppare le migliori strategie comunicative per far sì che il progetto e i suoi scopi vengano divulgati a tutti gli attori della filiera. Quali sono le maggiori criticità? La capacità di diffondere soluzioni innovative e sostenibili (da fonti rinnovabili e/o biodegradabili) tra i produttori di imballaggi e di altri prodotti in plastica, dipende dalle aspettative delle industrie utilizzatrici (settore alimentare, vendita al dettaglio, settore medico, etc) combinata con una spinta da parte di consumatori finali correttamente informati. Finché questi soggetti non saranno convinti dei benefici economici e ambientali associati all’introduzione di imballi e semilavorati sostenibili, non si raggiungerà la massa critica necessaria per rendere praticabi-
le su larga scala l’adozione di tali plastiche. Come risultato i prezzi dei prodotti in bioplastica rimarranno non competitivi rispetto a quelli realizzati con plastiche tradizionali, ostacolando non solo l’uso, ma anche la commercializzazione di possibili nuovi prodotti basati su nuovi ritrovati della ricerca Che tipo di contributo possono dare le aziende del packaging per diffondere l’uso di materiali bioplastici? Quello degli imballaggi è proprio il settore industriale con il più grande potenziale di impiego immediato di bioplastiche, basti considerare tutti gli ambiti in cui viene utilizzato il tradizionale PET derivato dal petrolio: dai contenitori alimentari alle confezioni di prodotti di vario tipo, fino alle reti e schiume. Un atteggiamento più attento e responsabile, tanto da parte delle aziende produttrici quanto da parte di quelle che costruiscono e commercializzano macchine per il confezionamento, è la chiave per il successo di un impiego industriale sempre più ampio. Non si tratta però solo degli imballaggi: le bioplastiche possono essere adottate per numerose altre applicazioni monouso di tipo generale (piatti, bicchieri, tazze e posate usa e getta) o di tipo speciale (accessori sportivi, agricoltura, materiale medico monouso). In merito allo specifico settore dell’imballaggio, quali sono le richieste principali da parte delle aziende? È necessario che il polimero di bioplastica (quindi di derivazione rin-
producers of packaging and other plastic products depends on expectations of the user industries (food, retail, medical, etc.) combined with pressure from the correctly informed end consumer. Up until these subjects have not been convinced as to the economic and environmental benefits associated with the introduction of sustainable packaging materials and semifinished goods, the critical mass necessary to make largescale adoption of these plastics will not be attained. As a result, the prices of bioplastic products will remain uncompetitive compared to those made with traditional plastics, not only hindering the use but also the possible marketing of new products based on new research findings.
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What kind of contribution can packaging companies make to encourage the spread of the use of bioplastics? The packaging industry is the sector with the greatest potential for immediate use of bioplastics, one only need consider all areas that use the traditional petroleum-derived PET: from containers to food product packaging of various kinds up to nets and foams. A more careful and responsible attitude, both on the part of producer companies as well as on the part of those who build and market packaging machinery is the key to the success of a wider industrial use. Packaging is not the only area involved: bioplastics can be adopted for many other general type (plates, glasses, cups, cutlery) or special type (sports agricultural
novabile) abbia le stesse caratteristiche di quello derivato dal petrolio in termini di resistenza, struttura e proprietà elastiche, così da consentire alla filiera di utilizzare gli stessi impianti, abbattendo eventuali costi di riconversione o implementazione di nuove linee. Questo significa che se, ad esempio, si ricerca per l’imballaggio alimentare un materiale che sia compostabile a fine vita, così da risultare a impatto zero per l’ambiente, esso deve tuttavia avere eccellenti caratteristiche di durata e isolamento, per consentire una corretta “shelf life” dei prodotti alimentari imballati. L’aspetto più positivo è che tali materiali e le tecnologie per produrli esistono già: si tratta solo di iniziare a impiegarli su scala industriale. In questo senso, è fondamentale all’interno di Plastice, la presenza di aziende come Novamont, da anni impegnata nella ricerca e nello sviluppo di materiali all’avanguardia. A parte i vantaggi per l'industria dell’imballaggio, quali opportunità possono offrire le bioplastiche per l’Italia? Le bioplastiche possono trovare applicazione in innumerevoli campi, poiché è ormai provato che molte plastiche di largo impiego come polipropilene, polieti-
and medical accessories) disposable applications. With regard to the specific packaging industry, what are the companies’ main demands? Bioplastic polymers - meaning polymers obtainable using renewable resources - need to have the same characteristics as the one derived from petroleum in terms of strength, structure and elastic properties, so as to allow the chain to use the same systems, reducing any costs for the conversion or implementation of new lines. This means that if for example research has come up with a food packaging material that is compostable at end of life, so as to be zero impact to the environment, it must however also offer excellent durability and
insulation, to allow a correct shelf life of the packaged food products. The most positive aspect is that the said materials and technologies to produce bioplastics already exist: it is only a question of broaching their use on an industrial scale. Here the presence within Plastice of companies such as Novamont, for many years engaged in the research and development of advanced materials, is essential. Apart from the advantages for the packaging industry, what opportunities can bioplastics offer in Italy? Bioplastics can find application in numerous fields, because it is now proven that many widely used plastics such as polypropylene, polyethylene, polyesters,
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lene, poliesteri, poliuretani ecc., attualmente di origine petrolifera, possono essere ottenute a partire (totalmente o in parte) da fonti rinnovabili. Si possono quindi prevedere utilizzi in ambiti che spaziano dall’agricoltura all’automotive. Per realizzare le bioplastiche, come per esempio i poliesteri PHA (poliidrossialcanoati), possono essere utilizzati gli scarti dell’industria agricola, e questo rende il nostro Paese un bacino potenzialmente interessante da cui recuperare le materie prime per la produzione del materiale. Su questo versante, la nota positiva è che l’Italia, rispetto agli altri paesi Europei e in particolare quelli dell’area centro-orientale, dimostra una sensibilità avanzata. Oltre all’istituzione di progetti quali Plastice, ne sono prova concreta la creazione di associazioni e consorzi per l’utilizzo, la promozione e la certificazione delle bioplastiche, come il Consorzio Italiano Compostatori (www.compost.it) o l’Associazione Italiana Bioplastiche (www.assobioplastiche.org). Anche dal punto di vista legislativo, gli ultimi anni hanno visto un interesse crescente della Cosa Pubblica al tema, che si traduce in normative sempre più attente. Senza dimenticare la creazione del recente Cluster Tecnologico Nazionale sulla Chimica Verde promosso da Novamont, ENI-Versalis, Mossi e Ghisolfi e Federchimica. In questo senso, possiamo dire che l’Italia assume un ruolo centrale in ambito europeo con presenza importante anche in commissioni di lavoro strategici.
polyurethanes etc, currently derived from petroleum, can be (totally or in part) derived from renewable sources. Hence they can be used in fields ranging from agriculture to the automobile industry. Agriculture industry waste can be used in making bioplastics, such as for example PHA (polyhydroxyalkanoates). Here Italy constitutes a potentially interesting catchment area in which to the retrieve raw materials for the production of the required material. Indeed Italy, as compared to other European countries and in particular those in Central and Eastern Europe, shows a heightened sensitivity on this front. Besides, the establishment of projects such as Plastice, the creation of associations and consortia for the use, promotion and
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certification of bioplastics, such as the Italian Composting Association (www.compost.it) or the Association of Italian Bioplastics (www.assobioplastiche.org) provide concrete evidence of a commitment to this goal. From the legislative point of view as well, recent years have seen a growing public interest regarding the subject, which has led to the drawing up and passing of more stringent regulations. Not to mention the recent creation of the National Technological Green Chemistry Cluster sponsored by Novamont, ENI-Versalis, Mossi and Ghisolfi and Federchimica. Indeed it can be said that Italy also plays a central role in Europe with a major presence in strategic working committees.
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Concentrate, verticali e aperte al mondo Il Gruppo Centrexpo/Ipack-Ima mette in campo un programma fieristico che, da qui al 2015, assicura massima visibilità e sostegno agli operatori delle business community del packaging e del printing. E che, con un occhio di riguardo ad Africa, Asia ed Expo 2015, propone l'idea di una tecnologia al servizio dello sviluppo sostenibile. L.G.
Le linee guida che ispirano l'attività del Gruppo Centrexpo/Ipack-Ima sono precise. «Puntiamo ad ampliare in senso geografico il campo di influenza delle nostre manifestazioni ma, al tempo stesso, vogliamo sfruttare e mettere in rilievo le sinergie tra i settori merceologici che caratterizzano il grande mercato a cui rivolgiamo e, quando possibile, creare eventi specifici e su misura. In questo senso, il sostegno di associazioni di settore e organismi internazionali di prestigio presso i quali ci siamo accreditati nel tempo e, in particolare, il volano offerto dall'Esposizione Mondiale 2015, ci ha consentito di pianificare le attività con grande attenzione». In altri termini, è all'internazionalizzazione, al lancio di iniziative verticali e a una proficua concentrazione di eventi nel 2015 che Guido Corbella pensa, presentando i
progetti futuri del Gruppo Centrexpo/IpackIma (di cui è stato di recente confermato AD, mentre Felice Rossini è stato nominato Presidente. Ndr). Percorsi di crescita. Il programma di manifestazioni fieristiche proposte in Italia e all'estero è coerente e consequenziale, incentrato sulla presentazione delle migliori tecnologie di processo, stampa e confezionamento al servizio di tutti i comparti industriali, alimentare in primis. Questi dunque gli appuntamenti worldwide del 2014: Upak Italia a Mosca e PackTech a Mumbai (organizzate da Messe Duesseldorf con la collaborazione di Centrexpo, che coordina le presenze italiane). Sono frutto invece di accordi a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane, le manifestazioni Propack Asia a Bangkok, Propack China
Concentrated, vertical and open to the world The Centrexpo/Ipack-Ima Group is fielding a fair program that will ensure maximum visibility and support to printing and packaging business community operators from here to 2015. An undertaking that, with a special focus on Africa, Asia and Expo 2015, supports the idea of a technology serving growth and sustainable development. l.g.
The guidelines governing the Centrexpo/Ipack-Ima Group activity are clear. «We aim to expand the field of influence of our events in a geographical sense but at the same time, we want to emphasize and exploit the synergies between the sectors featuring the large market we serve and, when possible, create specific and tailor made events. In this sense, the support of sector associations and prestigious international bodies with which we have become accredited in time and, in particular, the impetus offered by the World Expo 2015, has allowed us to plan our activities
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out carefully». In other words, it is towards internationalization, the launch of vertical initiatives and a favourable concentration of events in 2015 that Guido Corbella’s thoughts are directed in presenting the future plans of the Centrexpo/Ipack-Ima group (for which he was recently confirmed CEO, while Felice Rossini has been nominated President, En.). Growth paths. The proposed program of shows in Italy and abroad is coherent and consequential, focused on the presentation of the best
a Shangai e Gulfood Manufacturing a Dubai. Discorso diverso vale per la prima edizione di East Afripack, in programma a Nairobi dal 9 al 12 settembre 2014, di cui il Gruppo ha la totale paternità, pur affiancato da partner di altissimo livello come East African Community, Ministry of Industrialization and Enterprise Development-Government of Kenya, UNIDO. «L'”Africa rising” è ormai una realtà di fatto e la regione orientale ne è la protagonista più accreditata. Grandi potenzialità, crescita rapida e ricerca di innovazione tecnologica, soprattutto in campo alimentare, a sostegno dello sviluppo: questo abbiamo visto in quell'area fin dal 2009 specifica Corbella - quando abbiamo intensificato le collaborazioni con le Agenzie del Polo Agroalimentare dell'ONU. Anche insieme alle massime autorità locali, stia-
processing, printing and packaging technologies serving all industrial sectors, food first and foremost. Hence these are the engagements worldwide in 2014: Upak Italy in Moscow and PackTech in Mumbai (organized by Messe Duesseldorf in collaboration with Centrexpo, that will be coordinating the Italian presence). Instead the shows Propack Asia in Bangkok, Propack China in Shanghai and Manufacturing Gulfood in Dubai are in turn the result of agreements in support of the internationalization of Italian concerns. East Afripack, held in Nairobi September 9th to 12th, 2014, is an exception, where the Group has the total paternity, even though flanked by partners at the highest level the likes of the East African Community, the Ministry of Industrialization and Enterprise DevelopmentGovernment of Kenya, UNIDO. «Indeed "Africa rising" is now a reality and the eastern region is the
most accredited protagonist, showing great potential, rapid growth and pursuit of technological innovation (especially in the food field) to support growth and development. This we have seen in the area starting from 2009 Corbella specifies - when we intensified our cooperation with the UN’s Agribusiness Pole Agencies. Also jointly with the maximum local authorities, we have for some time now been doing the groundwork to ensure that participation at the Nairobi fair really entails a moment of encounter between cultures and experiences, over and above obviously being a business event. Hence, for example, the conference last June on the sustainability of packaging at Kigali in Ruanda as the hub of industrial and social growth, which drew the participation and support of many East African operators». With the due differences and additions, the same theme will be
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mo da tempo preparando il terreno per far sì che la partecipazione alla fiera di Nairobi rappresenti davvero un momento di incontro tra culture ed esperienze, oltre che - ovviamente - di business. Da qui, ad esempio, la conferenza del giugno scorso a Kigali in Ruanda dedicata alla sostenibilità dell'imballaggio come perno di crescita industriale e sociale e che ha visto la partecipazione e l'adesione di molti operatori dell'East Africa». Con le dovute differenze e ampliamenti, lo stesso tema verrà sviluppato dai convegni programmati dal febbraio 2014, a Mumbai, nel South East Asia e a Nairobi durante la fiera. In Italia, nel 2015, insieme e con l'Expo. Il fil rouge che collega gli eventi “propedeutici” da qui al 2015 - il packaging sostenibile come conditio sine qua non per lo sviluppo - trova il suo naturale compimento in quello che si preannuncia momento clou nel panorama fieristico mondiale, quando cioè il gruppo Centrexpo/Ipack-Ima propone in un’unica soluzione, potenziandole, le sue cinque fiere internazionali. La perfetta sinergia con il tema portante di EXPO 2015 "Feed the planet. Energy for Life" e la possibilità di condividere con l'Esposizione Universale finestre temporali e spazi fisici, hanno fatto sì che EXPO riconoscesse in IPACK-IMA la mostra leader in Italia per le tecnologie del processing e del packaging (food e non food). Cinque manifestazioni si svolgeranno dunque in contemporanea dal 19 al 23 maggio 2015 a Fieramilano: IPACK-IMA, broached and developed at the conferences scheduled from February 2014, in Mumbai, in South East Asia and Nairobi during the show. In Italy, in 2015, together and with Expo. The lead thread that connects all events in 2014 sustainable packaging as a precondition for development finds its natural fulfilment in what is heralded as the key moment in the 2015 fair panorama, that is when the group that is Centrexpo/IpackIma combines its 5 international fairs while bolstering the same. The perfect synergy with the main theme of Expo 2015 “Feed the planet.Energy for Life” and the opportunity to share time windows and physical spaces with the Universal Exhibition, has allowed EXPO to recognise IPACK-IMA as the leading Italian processing and packaging technologies show(catering both for food and
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Fruitech, Intralogistica Italia (quest'ultima in collaborazione con Deutsche Messe), Converflex e Grafitalia, daranno luogo alla più grande e articolata varietà espositiva in termini di processo, imballaggio, logistica, trasformazione e stampa. IPACK-IMA, in particolare, sarà arricchita da esposizioni verticali dedicate al food: è il caso di Fruitech, che come fiera autonoma ed espressione di una business community ben identificata, si accosterà alla già accreditata Grain Based Food e alla nuova area Dairytech. D'altronde, dato che le connessioni e le sinergie tecnologiche fra i diversi comparti sono sempre più evidenti, e automazione dei processi, sicurezza e tracciabilità sono elementi comuni ormai a tutte le filiere di prodotto «poter confrontare le soluzioni verticali di ciascuna area con gli avanzamenti tecnologici di settori affini rappresenta un'opportunità straordinaria che solo il nostro gruppo oggi è in grado di offrire» precisa Corbella. In preparazione dell'evento, sono già previsti nei prossimi mesi seminari, workshop e tavole rotonde dedicate alle business community della filiera (approfondimenti sul packaging dell'ortofrutta e dei liquidi, nonché sulla logistica e la stampa), oltre a un fitto elenco di presentazioni in giro in per il mondo. Interessante anche il pacchetto di agevolazioni dedicato a quanti si iscriveranno entro il 15 gennaio 2014 (riservato agli espositori dell'ultima edizione di Ipack-Ima, Grafitalia e Converflex e agli espositori delle start up Fruitech Innovation, DairyTech e Intralogistica Italia).
non-food). Five events will hence take place at the same time from the 19th to 23rd May 2015 at Fieramilano: IPACK-IMA, Fruitech, Intralogistica Italia (the latter in cooperation with Deutsche Messe), Grafitalia and Converflex, giving rise to the largest and most complex exhibition range in terms of process, packaging, logistics, processing and printing yet seen in the region. IPACK-IMA in particular will be enhanced by vertical shows dedicated to food: notably Fruitech which as an independent fair and expression of a well-defined business community will be held alongside the already accredited Grain Based Food and the new Dairytech area. Indeed, given that the connections and technological synergies between the various sectors are becoming evermore evident and process automation, safety and traceability are now common
elements in all product chains «to be able to compare the vertical solutions in each area with the technological progress in like sectors stands as an extraordinary opportunity that today our group alone is capable of offering» states Corbella. In preparation for the event, seminars, workshops and round tables devoted to the sector supply chain business community (insights into the packaging of fresh produce and liquids, as well as logistics and printing) have been organized for the coming months, along with a full list of presentations to be held around the world. Of sure interest the package of facilitations dedicated to those who register by January 15th, 2014 (reserved for exhibitors at the last Ipack-Ima, Grafitalia and Converflex and exhibitors in the start-ups Fruitech Innovation, DairyTech and Intralogistica Italia).
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Il BOPP indiano La Jindal Poly Films ha completato l'acquisizione del business di film BOPP di Exxon Mobil (costo dell'operazione 235 milioni di dollari). L'accordo per il controllo è stato siglato il 1 ottobre 2013, dopo la firma del protocollo di intenti nell'ottobre 2012 e l'accordo di vendita deciso a maggio. La transazione comprende i cinque impianti produttivi di BOPP situati negli USA (Georgia e Oklahoma) e in Europa (Italia, Paesi Bassi e Belgio) nonché i centri tecnologici e le sedi commerciali di Rochester, New York e Lussemburgo. Questo accordo sancisce la posizione di JPFL, diventato il più grande fornitore di film per packaging flessibile, con una capacità produttiva di circa 445,000 t/anno di film di BOPP.
Indian BOPP Jindal Poly Films has completed the buy-up of Exxon Mobil’s BOPP business (cost of the operation 235 million dollars). The control agreement was signed on October 1st 2013, after the signing of the protocol of intent in October 2012 and the sales agreement decided in May. The deal involves the acquisition of five BOPP production units — two in the US (Georgia and Oklahoma) and three in Europe (Belgium, the Netherlands and Italy). It also includes a technology centre and a sales office in New York, along with an office in Luxembourg. The acquisition results in Jindal Poly Films becoming one of the leading global manufacturers of flexible packaging films, with a combined BOPP film capacity of about 445,000 tons a year.
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Fiera con brindisi finale Fra degustazioni, tecnologia e molto business, drinktec 2013 (il salone per l’industria delle bevande e dei liquidi alimentari organizzato da Messe München) non solo supera le aspettative, ma viene archiviato come momento di rilancio dell'intero comparto del bottling e del beverage. Appunti di tecnologia vista in fiera, con spunti in anteprima. S.L. a presenza di oltre 66.000 i visitatori da 182 Paesi (in aumento i flussi da Russia, Asia e America), la qualità della tecnologia e l'innovazione proposta dai 1445 espositori da tutto il mondo ne hanno riconfermato il valore di evento fondamentale del comparto. Secondo Volker Kronseder, numero uno di Krones AG e Presidente del Comitato degli Espositori, le premesse di drinktec 2013 erano peraltro promettenti, sostenute da “un andamento della doman-
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da che aveva alimentato le attese degli operatori, che a Monaco hanno poi trovano conferma”. Numerosi i temi toccati dall'edizione appena conclusa: risparmio energetico, flessibilità delle macchine e sicurezza, ma anche ottimizzazione dei processi in un'ottica di sostenibilità ambientale e riduzione dei costi. In questo senso, emblematica l'esperienza dell'italiana Sipa, che propone preforme sempre più leggere, prodotte per inietto-compressione.
Fair with final toast Between tastings, technology and much business, drinktec 2013 (the beverage and liquid food industry show organized by Messe München) not only exceeded expectations, but can also be registered as the turning point in the relaunch of the entire bottling and beverage segment. Technological notes of what was seen at the fair, with preview snippets. S.L. The presence of more than 66,000 visitors from 182 countries (with an increase in flows from Russia, Asia and America), the quality of the technology and innovation proposed by 1,445 exhibitors from around the world, have confirmed the show’s value as a fundamental sector event. According to Volker Kronseder, number one at Krones AG and Chairman of the Exhibitors’ Committee, drinktec 2013 without a doubt lived up to «the promising trends in demand which bolstered
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the operators’ expectations, subsequently avowed at the fair». Numerous the key themes of the edition that has just drawn to a close: energy saving, machine flexibility and safety, but also process optimisation with a view to environmental sustainability and cost reduction. In this sense, emblematic the experience of the Italian company Sipa, which proposes increasingly lighter preforms, produced by injection-compression. Focus of course on packaging
Focus, ovviamente, sui sistemi di confezionamento, che si caratterizzano per una riduzione costante del materiale da imballaggio. A titolo di esempio, rimandiamo agli avanzamenti proposti da Aetna, con la macchina avvolgitrice ad anelli Genesis e, su tutt'altro fronte, da Sacmi in collaborazione con UPM, circa l'etichettatura autoadesiva. Una nota merita anche la stampa digitale diretta sulle bottiglie, altro tema di tendenza, come dimostrano gli sviluppi portati in fiera da Krones, dopo quanto già fatto da KHS (che risulta in fase di recupero su molti mercati, anche grazie alle novità dedicate al PET). Interessante poi il prototipo per la sterilizzazione delle preforme, sempre di Krones, e la nuova macchina soffiatrice da 48.000 bottiglie per l'asettico di Gea Procomac (che sta anche mettendo a punto alcuni nuovi impianti per il dairy). E i cinesi? Non trascurabile la loro presenza. In gran parte concentrati alle spalle delle aziende più importanti del settore, esponevano un'offerta piuttosto articolata: macchine riempitrici, sistemi di ispezione e controllo, soffiatrici, fardellatrici... Ricordiamo che, per la prima volta nella storia della manifestazione, i temi del marketing delle bevande hanno trovato uno spazio ad hoc nella Innovation Flow Lounge: affollato punto di incontro dove gli esperti hanno esaminato alcuni fenomeni emergenti, dalla Packaging Intelligence all'affermazione delle birre artigianali fino al valore delle buone promozioni. La prossima edizione di drinktec è in programma dall’11 al 15 settembre 2017.
systems, that featured a persistent reduction in packaging material. As an example, we refer to the progress made by Aetna with the Genesis rotating ring wrapping machine and, on a completely different front, by Sacmi in collaboration with UPM, regarding self-adhesive labeling. Also worthy of mention the digital printing on bottles, another current hot topic, as highlighted by the developments brought to the fair by Krones, these in the wake of the progress made by KHS (process that is currently regaining ground on many markets, thanks to PET dedicated innovations). Interesting too the prototype for the sterilization of preforms also proposed by Krones, and the new Procomac 48,000-bottle aseptic blowing machine produced by Gea (company which is also in the process of developing some new
systems for the dairy industry). And the Chinese? Sizeably present at the fair and largely concentrated behind the most important companies in the sector, they exhibited a broad and varied offer: from filling machines to inspection and control systems, from blowers to bundling machines. A reminder that, for the first time in the history of the show, the topics of marketing the beverage were given a special space in the Innovation Flow Lounge: a much attended meeting place where experts examined some of the emerging phenomena, from Packaging Intelligence to the success of craft beers, up to the value of effective promotional activity. The next edition of drinktec is scheduled from 11th to 15th September 2017.
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Avvolgere con efficienza e a costi ridotti Più efficienza energetica, minori costi di manutenzione e uso più razionale del film: questo garantisce la macchina avvolgitrice ad anelli Genesis HS 50/2, che Robopac Sistemi (Aetna Group) ha presentato al drinktec 2013 di Monaco. La novità del sistema sta nella sostituzione delle batterie con supercondensatori, il cui impiego non solo riduce i tempi di ricarica (soli 4 secondi), ma offre garanzie di efficienza negli anni e non implica l'uso di sostanze chimiche inquinanti e dei relativi costi di smaltimento. Come tutte le macchine ad anelli Robopac Sistemi, anche sulla Genesis sono stati elimina-
ti i contatti elettrici striscianti tra le parti fisse e quelle mobili, con conseguenti benefici sull’efficienza del lavoro e sui costi di ricambi e manutenzione. L’eliminazione delle spazzole elimina poi il rischio di interruzione del flusso di corrente per deposito di sporcizia sugli anelli di materiale conduttore. Grazie alla modalità wireless
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di comunicazione tra il pannello di controllo e il sistema di gestione collocato sulla macchina si attua ulteriore recupero di efficienza. Altro punto di forza è l'utilizzo razionale del film, che la macchina è in grado di applicare nell’esatta quantità, solo nei punti in cui serve, con il prestiro necessario e con la forza di contenimento di volta in volta più adatta al carico e allo schema di palettizzazione. Anche questa caratteristica deriva dalla “Cube Technology” di Robopac Sistemi, una soluzione tecnologica in grado di coniugare efficienza nei costi e totale stabilità del carico. In numeri, significa un risparmio di film tra il 30 e il 55%, una riduzione dei danni del prodotto del 40% e un impatto quasi dimezzato sull’ambiente e sulla produzione di scarto.
Innovation with efficiency and reduced costs
NEW!
More energy efficiency, lower maintenance costs and aboveall, more rational use of the film are the main features of the Genesis HS 50/2 Robopac Sistemi (Aetna Group) presented at the Munich Drinktec 2013. The big news of the machine presented at Drinktec is certainly the replacement of the batteries with supercapacitors. meaning much lower charging times (only 4 seconds), no loss of efficiency over the years, as well as the zeroing of chemical pollutants and related disposal costs. Like all Robopac Sistemi rotating ring machines, the new Genesis has no sliding electrical contacts between the fixed and movable parts of the machine, with immediate benefits on work efficiency of spare parts and maintenance costs. The elimination of traditional brushes eliminates the risk of interruption of the current flow due to the deposit of dirt on the rings of conductive material. A further recovery of efficiency is achieved thanks to the wireless mode of communication between the control panel and the onboard machine control system. Another strongpoint, the maximum efficiency in the use of the film, that the machine is able to apply in the exact amount only in the points in which it serves, with the necessary stretch and with the containment force that can be adapted to suit each specific load and palletization pattern. This is one of the characteristics that make the Robopac Sistemi Cube Technology a technological solution that combines cost efficiency and total load stability. In figures it means a film saving of between 30 and 55%, a reduction of product damage by 40%, and environmental impact and waste reduction almost halved.
Concedete alle bevande sensibili un po’ più di privacy. Il blocco UCF BloFill della KHS: Con involucro igienico chiuso tutto intorno. Sterilizzazione delle preforme nel tunnel di riscaldamento Trasporto di preforme e bottiglie protetto Q Processo d’imbottigliamento e di chiusura assolutamente igienico Q Q
Per ulteriori informazioni visitare il sito www.khs.com oppure eseguire la scansione del codice QR.
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Basta etichette: si stampa la bottiglia Focus sul sistema KHS per la stampa UV diretta del contenitore: velocità 36.000 bph, massima personalizzazione, cambio formato in pochi minuti. Sotto i riflettori, allo stand KHS di 4200 mq, la nuova KHS Innoprint per la stampa diretta su bottiglie di PET, che permette di eliminare l’etichetta e iscrive il gruppo tedesco fra i pionieri di questo nuovo concetto di “etichettatura”. Si tratta di una soluzione estremamente flessibile e veloce (fino a 36.000 bph), basata sulla stampa digitale diretta, in grado di riprodurre con la massima precisione l’immagine desiderata su un’ampia gamma di contenitori di PET, con misure fra 0,33 e 1.5 litri, e diametri fra 40 e 120 mm. Questa prestazione si basa sul fatto che, grazie alla stampa digitale, l’immagine viene trasferita direttamente dal computer all’unità di controllo della macchina, permettendo di stampare a grandi velocità e - volendo - di personalizzare l’immagine di ciascun singolo contenitore. La qualità di stampa è assicurata da una risoluzione di 1.080x1.080 pixel e da inchiostri UV brillanti, in pratica i soli prodotti di consumo richiesti da questa tecnologia. Anche il cambio formato è velocissimo: passare da un diametro 40 mm a un 120 richiede pochi minuti. Nella versione standard, Innoprint monta 5 gruppi (bianco, ciano, magenta, giallo e nero) e altri possono essere aggiunti per stampare colori speciali. TUTTO IL FINE LINEA IN UN BLOCCO Ocme propone agli operatori del beverage DryBlock®: monoblocco di etichettatura, avvolgimento shrink, wrap-around, astucciamento e palettizzazione, con prestazioni ed efficienza superiori che presenta il grande vantaggio di eliminare trasporti interni, assemblaggio, cablaggio e programmazione, abbattendo i costi relativi (di sola energia si arriva a risparmiare il 36%). Oltre a ridurre gli spazi occupati e la necessità di operatori (un solo addetto gestisce una linea da 36.000 bottiglie/h), richie-
de un investimento contenuto e, buon ultimo, aumenta l’efficienza complessiva della linea di confezionamento. In particolare, DryBlock® mostra un’elevata flessibilità e cambi formato rapidi e permette di trattare contenitori cilindrici o squadrati, risolvendo così alla radice anche il problema del trasporto di bottiglie di forma non standard. Consente inoltre di realizzare pacchi di configurazioni diverse e con un numero differenziato di bottiglie, in uscita sia su singola sia su doppia pista.
No more labels: you print the bottle Focus on KHS for the direct UV printing of the container: speed 36,000 bph, maximum customisation, format change in just a few minutes.
Spotlight on the 4200 sqm KHS stand and the new KHS Innoprint for direct printing on PET bottles, that enables the elimination of the label and lists the German group among the pioneers of this new labeling” concept. It is an extremely flexible and speedy solution (up to 36,000 bph), based on direct digital printing, capable of reproducing with maximum accuracy the image desired on a broad range of PET containers, measuring from 0.33 and 1.5 litres, and diameters of between 40 and 120 mm. This performance is based on the fact that, thanks to digital printing, the image is transferred directly from the computer to the machine control unit, enabling printing at great speed and - if one should so wish - to customise the image of each single container.
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Altre proposte per il beverage. L’impegno in R&S di KHS ha prodotto diverse altre novità di rilievo, presentate nel corso della fiera tedesca drinktec. In particolare ricordiamo: • la nuova generazione di macchine rotative per l’imbottigliamento Innosept Asbofill ASR, che incorpora il meglio delle tecnologie e dei componenti KHS per il riempimento asettico a freddo, riducendo al contempo le dimensioni della zona asettica e del carosello, oltre che le misure degli ugelli (-30% a capacità di riempimento); • il blocco riempimento-tappatura ispirato al concetto di “mini hygiene housing”, con un risparmio di spazio di oltre il 40% e di aria sterile del 20%. Integrato con una InnoPET Blomax Series IV per lo stampaggio stiro-soffiaggio processa 60.000 bottiglie di PET/h fra 0,1 e 3 litri; • la nuova, potente e flessibile riempitrice di lattine Innofill Can DVD, che elimina la tavola frontale e assicura migliori livelli di igiene con un impianto e dei singoli componenti di dimensioni ridotte. Disponibile anche in versione per riempimento a caldo, raggiunge le 120.000 lattine/h in formati fra 0,1 e 1 litro.
The print quality is ensured by a resolution of 1.080x1.080 pixel and by gloss UV inks, practically speaking the only consumables demanded by this type of technology. Even the format change is speedy: going from a diameter of 40 mm to on of 120 demands a few minutes. In the standard version, Innoprint assembles 5 units (white, cyan, magenta, yellow and black) and others can be added to print special colors. Other beverage proposals. KHS’ commitment to R&D has produced different key new features, presented during the German fair drinktec. In particular we cite. • the new generation of rotary bottling machines Innosept Asbofill ASR, that incorporate the best of technologies and KHS
components for cold aseptic filling, reducing at the same time the dimension of the aseptic area of the turntable, as well as the size of the nozzles (-30% per filling capacity); • the filling capping block inspired by the concept of “mini hygiene housing”, with a space saving of over 40% and 20% sterile air. Integrated with a InnoPET Biomax Series IV for the press blow moulding that works 60,000 PET/h bottles between 0.1 and 3 litres; • the new, powerful and flexible Innofill Can DVD filling machine, that eliminates the frontal table and ensures better levels of hygiene with a system and the single smaller sized components. Available also in the hot filling versions, it reaches 120,000 cans/h in formats from 0.1 to 1 litres.
Complete end of line in a single block Ocme offers beverage operators
DryBlock®, a labeling, shrink wrapping, wrap-around, cartoning and palletizing monoblock, which can boast superior performance and efficiency. It offers the great advantage of eliminating internal transport, assembly, wiring and programming, as well as enabling cost saving (36% energy saving alone). It also reduces the space occupied and the need for operators (only one worker manages a line of 36,000 bottles/h), requiring only a limited investment and, last but not least, increasing the overall efficiency of the packaging line. Taking a closer look, DryBlock® offers a high flexibility and quick changeovers, with the possibility of treating cylindrical or square containers and solving the problem of the transport of noncylindrical bottles at its root. It also allows the production of packs of different configurations and with a varying number of bottles, with both a single and a double track output.
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Sterilising in EB (and only the preform)
Sterilizzare in EB (e solo la preforma) Un nuovo metodo di sterilizzazione basato su tecnologia electron-beam, che tratta solo la preforma invece della bottiglia completa, riducendo in misura significativa, a parità di efficacia, i costi dell’operazione e la dimensione dell’impianto. È la proposta che ci ha colpito di più fra le molte di scena allo stand Krones e, dichiarano i funzionari del gruppo tedesco, ha attirato l’immediata attenzione dei visitatori asiatici, che dell’EB fanno ampio uso da tempo. Va a comporre il sistema Contiform AseptBloc insieme a soffiatrice sterile, riempitrice e tappatore, non necessita di apparecchiature supplementari e utilizza un comando unico per l’intero pro-
cesso, raggiungendo produttività fino a 48.000 contenitori/h. Il principio di funzionamento è semplice: subito dopo il riscaldamento, le preforme vengono trasferite nella zona sterile dove sono trattate con perossido di idrogeno (H2O2) allo stato gassoso. Oltre a essere più regolari delle bottiglie, le preforme sono anche molto più piccole, il che riduce in modo considerevole il carico di lavoro, i costi di trattamento e i tempi. Segnaliamo anche il nuovo BEVkeg, sviluppato in collaborazione con Micro Matic: un fusto autoportante di PET a perdere, da 20 litri, con fondo petaloide, integrato di sistema brevettato di mescita BEVmate, che si ripiega al proprio interno man mano che si svuota. Progettato per i birrifici, verrà presto proposto anche per i soft drink.
ETICHETTE E NASTRI ADESIVI L’ultima delle novità Irplast per il labelling si chiama Micron19TM ed è un’etichetta di PP di soli 19 micron (contro una media di 30-35), già adottata da diverse grandi imprese del bottling. Il gruppo fiorentino ha presentato a drinktec anche le Pre-Glued Shrink Labels: etichette preadesivizzate in bobina, proposte come alternativa alle shrink sleeve sui contenitori la cui forma richiede un grado medio-basso di termoretrazione. Sensibili i vantaggi in termini di economicità, produttività e rispetto ambientale, oltre a quelli derivati dall’eliminazione della stazione hot melt. Novità anche nella gamma Irplast di nastri adesivi, arricchita del nastro antieffrazione a marchio Tamper, disponibile in vari colori, che protegge gli imballi dai tentativi di manomissione; del nastro AirtapeTM di ultima generazione, con spessore di soli 19 micron, per imballaggi multisettoriali; e dell’acrilico opaco a elevata adesività Poly+TM, con spessore e grammatura maggiorati (35 micron, 24g/mq).
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A new method of sterilisation based on electronbeam technology, that only treats the preform instead of the complete bottle, significantly reducing, , the costs of the operation and the size of the system while offering the same results. This is the proposal that impressed us the most among the many featured at the Krones stand, the officials of the German group declared, attracting the immediate attention of Asian visitors, who have made extensive use of the EB for some time. It is included in the system Contiform AseptBloc with sterile blowing, filling and capping machine, requires no additional equipment and uses a single command for the entire process, achieving productivity of up to 48,000 containers/hour. The principle of operation is simple: immediately after heating, the preforms are transferred to the sterile zone where they are treated with hydrogen peroxide (H2O2) in the gaseous state. In addition to being more regular than bottles, the preforms are also much smaller, which considerably reduces the work load, treatment costs and times. We also report the new BEVkeg, developed in collaboration with Micro Matic: a self-supporting disposable PET keg, 20 liter, with petaloid base, integrated with patented BEVmate pouring system, that folds within itself as it empties. Designed for breweries, it will soon also proposed for soft drinks.
Labels and adhesive tapes The latest Irpalst new feature for labeling is called Micron19TM and it is a PP label of only 19 microns (against an average of 30-35), already adopted by different large bottling concerns. The Florentine group also presents at drinktec Pre-glued Shrink Labels: preadhesivised labels on roll, proposed as an alternative to shrink sleeves on containers the form of which demands a medium to small degree of shrink. Considerable the advantages in economic and productive and environmental terms, as well as those derived by the elimination of the hotmelt stations. New features also in the Irplast range of adhesive tapes, enriched by anti-tamper Tamper brand tapes, available in various colors, that protect the packaging; in the latest generation AirtapeTM, only 19 microns thick, for multisectorial packaging; and Poly+TM, high adhesive matt acrylic, with increased basis weight (35 microns, 24g/sqm).
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Il Gruppo Sacmi ha messo a punto una macchina etichettatrice compatta, in grado effettuare carico e scarico del materiale completamente in automatico e alla massima velocità di funzionamento (fino a 60.000 b/h). Innovativa anche la gestione del liner di scarto.
Etichettatrice autoadesiva: novità di rilievo un’elevata precisione di posizionamento (± 0,5mm). «Un risultato straordinario sottolinea Ermes Belicchi, General Manager di Sacmi Verona SpA - che tuttavia non sarebbe stato sufficiente senza un analogo automatismo per riavvolgere “in corsa” anche il film di supporto delle etichette. Lo abbiamo messo a punto in collaborazione con UPM Raflatac, che ci ha fornito il suo Proliner PP 30 in bobine, realizzate dal converter Label It secondo delle specifiche particolari. E non solo: il film di supporto viene recuperato in piccole bobine compatte, senza etichette residue e senza l’anima di cartone, dunque pronte per il riciclo». Questo ha permesso a Sacmi di diventare il primo OEM con la qualifica di Rafcycle Technical Partner. l gruppo Sacmi, a drinktec 2013 con un grande stand che ha guadagnato il primo premio BeverageDaily, ha presentato una soluzione innovativa per l’etichettatura autoadesiva, che si è imposta all’attenzione del pubblico. Si tratta di una stazione completamente automatica, progettata da Sacmi Labelling, che non richiede fermi macchina o rallentamenti per i cambi bobina e lavora dunque sempre alla massima velocità con
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Meno costi, niente fermate. La stazione autoadesiva della Sacmi è costruita a regola d’arte con materiali e componenti di qualità, puntando alla facilità di utilizzo e di manutenzione (la struttura semitrasparente permette di monitorare la produzione e individuare eventuali problemi). «Il suo tratto distintivo, nonché principale punto di forza, è però l’asservimento automatico del caricatore e del riavvolgitore del materiale di consumo»,
The Sacmi Group has developed a compact labeling machine, able to perform the loading and unloading of the material completely automatically at the maximum operating speed (up to 60,000 b/h). Innovative too the management of the waste liner.
Self-adhesive labeling machine: significant innovations At drinktec 2013, with a large stand that won the BeverageDaily first prize, Sacmi presented an innovative solution for self-adhesive labeling, which has captured the attention of the public. It is a fully automatic station, designed by Sacmi Labelling, which does not require downtime or slowdowns for reel changes and thus always works at
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full speed with high positioning accuracy (± 0,5mm). «An extraordinary result - says Ermes Belicchi, General Manager of Sacmi Verona SpA - which, however, would not have been enough without a similar device for rewinding the label backing film on the fly. We devised the same in collaboration with UPM Raflatac, who provided its Proliner PP
dichiara Matteo Grioni del Mechanical Engineering Department Sacmi Verona. «Per produzioni molto elevate - spiega Grioni - di solito si adottano due gruppi autoadesivi che si avvicendano. Funziona, ma servono 6 gruppi autoadesivi per una bottiglia di birra con tre etichette e, inoltre, questo richiede una macchina di grandi dimensioni, attorno a cui collocare tutti questi elementi. Nella nostra configurazione, invece, tre gruppi fanno il lavoro di sei e, dunque, si riducono gli elementi nonché l’ingombro della macchina, con un sensibile risparmio di costi a tutto beneficio dell’utilizzatore. Il passaggio più difficile da realizzare negli asservimenti automatici, sia sul carico sia sul riavvolgitore, è stata la giunzione automatica delle bobine. La nostra macchina, anche grazie alla disponibilità di bobine di materiale dotate di una testa e una coda realizzate ad hoc e senza etichette, effettua in automatico il taglio del rotolo finito e la giunta di quello nuovo. In questo modo per gestire il materiale in entrata e in uscita non occorre rallentare la velocità, garantendo una produttività fino a 60mila bottiglie/h con una sola testa». Valorizzare il liner di scarto. Per offrire all’utilizzatore una soluzione efficace dall’inizio alla fine, i progettisti della Sacmi hanno affrontato anche il problema del contenimento degli scarti a fine lavorazione. «Sfruttando la tecnologia di riavvolgimento - racconta Grioni - abbiamo messo a punto un sistema per riavvolgere il liner in bobine senza anima di cartone, compatte e dunque facili ed economiche da movimentare. E, dunque, già pronte per il riciclo. Anche in questo caso la collaborazione con i fornitori del mate-
30 on reels made by the converter Label It, according to the particular specifications. And not only that: the support film is recovered in small compact reels, without residual labels and without the cardboard core, hence ready for recycling». This has allowed Sacmi to become the first OEM with the qualification of Rafcycle Technical Partner. Less costs, no stops. Sacmi’s selfadhesive station has been masterfully constructed using quality materials and components, aiming at facility of use and maintenance (the semitransparent structure enables the monitoring of the production and the identification of any problems.) «Its
distinctive and main strength, however, is the automatic enslavement of the loader and the consumable rewinder», says Matteo Grioni from the Sacmi Verona Mechanical Engineering Section. «For very high production - explains Grioni - usually two self-adhesive label units are used in alternation. It works, but it takes 6 self-adhesive label units per beer bottle with three labels and, moreover, this requires a large machine, around which all these elements have to be positioned. In our configuration though three units do the job of six; therefore the elements are reduced along with the machine footprint, with a significant cost savings to the benefit of the user. The most difficult passage to achieve in
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riale è stata importante perché abbiamo dovuto individuare gli adesivi compatibili e, soprattutto, mettere a punto un sistema che garantisse l’effettiva applicazione di tutte le etichette, senza il rischio che qualche unità residua “inquinasse” la bobina del liner da smaltire». «Abbiamo sviluppato il nostro nuovo Proliner da 30 micron - aggiunge Stefano Pistoni, Regional Sales Manager Raflatac Division di UPM - con l’obiettivo primo di offrire un supporto di alta qualità e macchinabilità. Ma non bastava ancora. Nella filiera dell’etichettatura autoadesiva, infatti, il recupero del liner riguarda volumi importanti e rappresenta un problema storico degli operatori, a cui UPM Raflatac dedica la dovuta attenzione. La soluzione che abbiamo messo a punto e testato con Sacmi permette non solo di garantire un flusso di lavoro continuo alle altissime velocità del bottling, ma anche di migliorare in misura rilevante la gestione e il riciclo dello scarto, con vantaggi logistici ed economici. Inoltre, come dimostra la nostra piattaforma Labellife per il calcolo dell’impronta ambientale dell’etichetta, il riciclo del supporto siliconato tramite il nostro programma Rafcycle aiuta i brand owner a ridurre fino al 40% le emissioni di C02 a loro carico».
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the automatic enslavement, both regarding the load and on the rewinder, was the automatic splicing of the reels. Our machine, thanks also to the availability of reels of material with an especially made head and a tail without labels, automatically carries out the cutting of finished rolls and the splicing of the new one. Thus there is also no need to reduce speed to handle material infeed and outfeed, ensuring a productivity up to 60 thousand bottles/h with a single head». Exploiting the waste liner. To offer the user an effective solution from start to finish, Sacmi’s engineering designers also addressed the problem of waste reduction at the end of processing. «Exploiting the rewind technology - says Grioni - we have developed a system to rewind the liner in reels without the cardboard cores, that is compact and hence easy and economical to run. Hence making the recovered material immediately ready for recycling. Even in this case, the cooperation with the material suppliers was important because we had to find compatible adhesives
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and, aboveall, to develop a system that would ensure effective application of all labels without the risk that any residual ones "taint” the reel of liner to be disposed of». «We developed our new 30 micron Proliner - adds Stefano Pistoni, Regional Sales Manager at UPM’s Raflatac Division - with the primary aim of offering a high quality substrate and machinability. But it was not enough. In the self-adhesive label supply chain, in fact, sizeable amounts of liner need to be recovered, something that features as a longstanding problem for operators; something UPM Raflatac pays due attention to. The solution that we have developed and tested with Sacmi not only enables us to ensure a continuous workflow at very high bottling speeds, but to also significantly improve the management and recycling of waste, with logistical and economic advantages. In addition, as shown by our Labellife platform for the calculation of the label’s environmental footprint, the recycling of the liner through our Rafcycle program helps brand owners to reduce C02 emissions by up to 40%».
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Preforms: injection-compression is here With the Xtreme brand machines, Sipa SpA presents a new technology for the production of preforms from granules. Alternative to injection molding, injection compression is thus called because it proceeds with the injection of PET into the mold cavity, and then with the dosage and compression, enabling very thin gauges (0.8-1mm) to be attained. As Roberta Gualtieri, Sipa marketing manager explained - Xtreme opens up endless possibilities. The injection-compression not only allows the minimum thickness limit of traditional injection procedures to be overcome, safeguarding the mold from premature wear caused by very high pressures, it also enables working on previously inaccessible areas of the neck and base, attaining unusual shapes and stretch ratios unimaginable up to now (weight/length 80:1; against 45 of traditional processes), this in all directions. Important too the economic advantages. With Xtreme - which produces 50 thousand preforms per hour - the product process management costs (among other things 10% less energy is used) are drastically cut, the overall dimensions of the system also being reduced: The 72 cavity version takes up only 34.5 square meters or 30% less space than the most compact Sipa injection molding machines (Xform). Facts and figures. Xtreme enables the attainment of preforms that are 10% lighter, with a working cycle 5 times faster, and an optoelectronic quality control of 100%. With this technology you get bottles of 500 ml only weighing 5g, ideal for making containers up to 1.5 liters while attaining 2.5 liters without problems; it can also produce two different types of preforms simultaneously, adding new elements of flexibility to those already ensured by rotary technology due to the absence of hydraulics (all the valves are pneumatic) and by the single compressional bars, that are replaced one at a time. This element, in particular, has revolutionized job change operations: a 72 cavity mold is replaced in 45 minutes, or one quarter of the time of a conventional injection molding machine, and without any particular effort.
Preforme: arriva l’inietto-compressione Con la macchina a marchio Xtreme, Sipa SpA presenta una nuova tecnologia per la produzione di preforme a partire dal granulo. Alternativa allo stampaggio a iniezione, viene detta a inietto-compressione perché procede con l’iniezione del PET nella cavità dello stampo e quindi con il dosaggio e la compressione, permettendo di ottenere spessori estremamente sottili (0,8-1mm). Con Xtreme - sottolinea Roberta Gualtieri, responsabile marketing Sipa Spa - si aprono infinite possibilità. L’inietto-compressione permette non solo di superare lo spessore minimo che costituisce il limite dell’iniezione tradizionale, salvaguardando lo stampo dall’usura precoce causata da pressioni molto elevate, ma anche di lavorare sulle aree prima inaccessibili del collo e della base, ottenendo forme inedite e rapporti di stiro fino ad ora inimmaginabili (peso/lunghezza 80:1, contro i 45 del processo tradizionale), in tutte le direzioni. Importanti, inoltre, i vantaggi di ordine economico. Con Xtreme - che produce 50mila preforme all’ora - si abbattono i costi di gestione del processo e del prodotto (fra l’altro si usa il 10% di energia in meno), e si riducono gli ingombri dell’impianto: la versione a 72 cavità occupa solo 34,5 mq, ovvero il 30% di spazio in meno della più compatta fra le macchine Sipa di stampaggio a iniezione (Xform). Dati e cifre. Xtreme permette di ottenere preforme più leggere del 10%, con un ciclo di lavoro 5 volte più veloce e un controllo (opto elettronico) di qualità al 100%. Con questa tecnologia si ottengono bottiglie da 500 ml di soli 5 g, è ideale per realizzare contenitori fino
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a 1,5 litri e raggiunge senza problemi i 2,5 litri; inoltre, può produrre due tipi diversi di preforma contemporaneamente, aggiungendo nuovi elementi di flessibilità a quelli già assicurati dalla tecnologia rotativa, dall’assenza di idraulica (tutte le valvole sono pneumatiche) e dalle aste di compressione singole, che si sostituiscono una alla volta. Questo elemento, in particolare, rivoluziona il cambio lavoro: uno stampo da 72 cavità si sostituisce in 45 minuti, ovvero un quarto del tempo di una macchina a iniezione convenzionale, e senza fatica.
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MATERIALS & MACHINERY
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MULTIMARKET
Capsules, for safekeeping For over 20 years Verimec (Abbiategrasso, MI) has been the exclusive distributor of Massilly products. To meet the demands and needs of the market, the company has expanded its inventory while increasing the type and the number of standard capsules. Capsules are also available with rubber seals for pasteurization and sterilization (both with and without ESBO), depending on user needs. Here on the side some pictures of the new solutions offered by Verimec.
CAPSULE, PER BEN CONSERVARE Da oltre 20 anni Verimec (Abbiategrasso, MI) è distributore esclusivo dei prodotti Massilly. Per soddisfare le esigenze e i bisogni del mercato, ha ampliato il proprio magazzino aumentando al contempo la tipologia e il numero di capsule “standard”. Sono anche disponibili capsule con mastici per pastorizzazione e sterilizzazione (con e senza Esbo), a seconda delle necessità. Sopra, le immagini delle nuove soluzioni offerte da Verimec.
Compostable and with barrier effect The latest Mondi Packaging proposal guided by the principle of sustainability is a "hybrid" paper-based bag, biodegradable and compostable, which offers superior protection thanks to the inner layer of biodegradable film, required for applications in the food and pet food industry. The new bag, which can be constituted by one or more layers of paper, has a pinch bottom and combines the advantages of an engaging presentation with a "green" image. Its composition provides an excellent barrier to grease and oils that make it suitable for the packaging of foods such as flour, sugar or rice, but also pet food. Mondi’s compostable bag is produced in Italy by Mondi Novasac in a white or brown base, it can be easily filled automatically with existing systems and is easy to palletize. Super-strong bubble packing NewAir IB® is challenged by one of the strongest men in the world, in the sequence in the series "will it break?" (link youtu.be/M43BCO7tzbM). Graham Hicks pulls his 13-ton truck over a strip of air bubble NewAir IB ® packing, and of course, it doesn’t break. Convincing and entertaining.
Compostabile e a effetto barriera L’ultima proposta Mondi Packaging improntata al principio di sostenibilità è un sacchetto “ibrido” a base carta, biodegradabile e compostabile, che offre una protezione superiore grazie allo strato interno di film biodegradabile richiesto nelle applicazioni dell’industria alimentare e del pet food. Questo packaging può essere costituito da uno o più strati di carta, ha il fondo a soffietto e combina i vantaggi di una presentazione accattivante con un'immagine “verde”. La composizione assicura una barriera eccellente a grassi e oli, adatta quindi a confezionare alimenti come farina, zucchero o riso, ma anche cibo per animali. La borsa compostabile di Mondi è prodotta in Italia da Mondi Novasac, che la propone con fondo bianco o bruno; si riempie senza problemi con i sistemi automatici esistenti ed è facile da palettizzare. UN IMBALLAGGIO A BOLLE FORTISSIMO La striscia a bolle d’aria NewAir I.B.® di Sealed Air Europe viene messa alla prova da uno degli uomini più forti del mondo, nell'ultimo filmato della serie “Si romperà?” (visibile al link HYPERLINK "http://youtu.be/M43BCO7tzbM"youtu.be/M43BCO7tzbM). Graham Hicks tira il suo camion da 13 t e lo fa passare su una striscia di imballo NewAir I.B.® che, naturalmente, non si rompe. Convincente e divertente.
L’arte di conservarsi bene. VERIMEC è una società del gruppo MASSILLY, leader europeo nella produzione di imballi in banda stagnata e capsule twist destinati al mercato alimentare. VERIMEC unisce alla qualità dei suoi prodotti la garanzia di un servizio accurato che applica supportando il cliente nella scelta del vaso giusto. Dal design alla capsula personalizzata, alla macchina più razionale ed efficiente; studiando il mastice adeguato alle esigenze di pastorizzazione o sterilizzazione, fino al preciso controllo del processo di chiusura. A garanzia che gli alimenti siano conservati ad arte.
Via Matilde Serao, 27 - 20081 Abbiategrasso (MI) Tel.+39 02.94960293 - Fax +39 02.94965658 - www.verimec.it - info@verimec.it
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Un’etichetta per ogni esigenza Molti i settori merceologici nei quali opera Eurolabel: dall’alimentare al chimico passando per il petrolchimico, la detergenza, il cosmetico, il farmaceutico, senza dimenticare la grande distribuzione, l’identificazione e la logistica. Molteplici dunque i prodotti offerti e centrati sulle specifiche esigenze di mercato: • etichette autoadesive fino a 10 colori con tecniche di stampa combinate (tipografia, flessografia, offset, digitale, serigrafia piana e rotativa, stampa foil a freddo e a caldo, verniciature totali e a registro, plastificazioni, numerazioni progressive e dati variabili); • sleeve fino a 8 colori, con progettazione 3D, simulazione virtuale del risultato finale e moke up digitale; • etichette autoadesive in rotoli, C.e.d, fogli; • cartellini in bobina, fan-folding, fogli; • RFId HF e UHF applicata ad etichette, cartellini, badge; • stampanti e nastri per trasferimento termico.
A label for every need Many and varied the merchandise sectors in which Eurolabel operates, that ranges from food to chemical going by way of petrochemical, cosmetics, pharmaceutical without leaving out broadscale distribution, ID and logistics. This is why their products are many and attentive to the single needs of sectors: • pressure sensitive labels of up to 10 colors with combined print techniques (typography, flexography, offset, digital, flat and roto screenprint, digital, hot and cold foil print, total and registered coating, plasticization, progressive numbering and variable data); • sleeves up to 8 colors, with 3D design, virtual simulation of the end result and digital moke up; • self adhesive labels in rolls, C.e.d., sheets; • tags in reels, fanfolding, sheets;
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Sleeve “ecologica” Conferisce al prodotto una connotazione più naturale, mantenendo le caratteristiche e le prestazioni delle classiche etichette tubolari retraibili. La sleeve “effetto carta” di FP Sleeve (Vedano Olona, VA) è realizzata con inchiostri e finiture che permettono di ottenere una resa visiva e tattile simile a quella dei materiali cellulosici. Specializzata nella produzione di “maniche” shrink stampate in roto, la società raccoglie le esigenze espresse dal mercato e lavora a ottimizzare l’uso dei materiali per migliorare il rapporto qualità/prezzo. Inoltre, il reparto R&S mira a valorizzare le caratteristiche di alcuni supporti fra cui l’OPS, valida alternativa al PVC grazie alle ottime caratteristiche di temoretrazione. L'offerta comprende sleeve stampate su materiale metallizzato o su film trasparente con inchiostri a effetto metallizzato, perlescente, matt, a specchio e UV luminescenti. Il servizio FP prevede anche lo sviluppo del progetto, prove di stampa e macchinabilità, prove colore, e soluzioni personalizzate (anche in fatto di tiratura e tempi di consegna).
• RFId HF and UHF sheets applied to labels, tags, badges; • printers and ribbons for heat transfer.
“Ecological” sleeve It gives the product a more natural look while maintaining the characteristics and performances of classic tubular shrink labels. The “paper effect” sleeve created by FP Sleeve (Vedano Olona, VA) is made using inks and finishes that enable achieving an appearance and texture similar to those of cellulosic materials. Specialized in the production of rotogravure printed shrink sleeves, the company serves the requirements expressed by the market and works to optimize the use of materials in order to improve the quality/price ratio. Moreover, FP Sleeve’s R&D division aims to take advantage of the characteristics of several
Incollatrici, anche per il bottling Proposto da Imballaggi PK (Vigevano, PV), il collaudato modello EME 180 N è il più versatile ed economico della famiglia di incollatrici EME. Utilissimo per l’etichettatura di piccole serie è ampiamente utilizzato anche nel settore enologico, nelle micro birrerie o sui prodotti artigianali biologici; con la specifica colla vinilica può anche applicare contrassegni di Stato sulle bottiglie. Molto facile da usare, la EME 180 N assicura una gommatura perfetta oltre alla massima pulizia dell’etichetta. Semplice anche la manutenzione, dato che tutte le parti a contatto con la colla si smontano comodamente senza l’ausilio di utensili, agevolando e accelerando le operazioni di pulizia al temine del lavoro. La serie EME comprende, oltre a modelli più grandi come la 230 N e la 270 N, anche quelli semiautomatici: è il caso di EME 230 AN che, dotata di un magazzino per le etichette e del comando di uscita a pedale, permette all’operatore di utilizzare entrambe le mani durante l’applicazione dell’etichetta o del contrassegno. Ricordiamo infine un'altra incollatrice/etichettatrice semiautomatica proposta da Imballaggi PK: BTL 210, per l’etichettatura di corpi cilindrici con una singola etichetta.
supports, such as OPS, which is proposed as a valid alternative to PVC. Its selection includes sleeves printed on metalized material or on transparent films with metallic, pearlescent, matt, mirror or UV luminescence effect inks. Its service also includes project development, printing proofs and runnability testing, color proofs and custom solutions (including runs and delivery times).
Gluing machines, also for bottling Proposed by packaging PK (Vigevano, PV), the proven model EME 180 N is the most versatile and economical of the EME gluing machine family. Very useful for labeling small series it is also widely used in the wine industry, in micro breweries or on biological craft products; with the specific vinyl glue it can also
apply official stamps to bottles. Very easy to use, the EME 180 N ensures a perfect rubber coating in addition to the maximum cleanliness of the label. Simple too the maintenance, since all the parts in contact with the glue can be disassembled easily without the need for tools, facilitating and accelerating cleaning operations at the end of work processes. As well as larger models like the 230 N and 270 N, the EME series includes the semi-automatic models: namely the EME 230 AN, with a magazine for labels and pedal output command allowing the operator to use both hands while applying the label or mark. Lastly, worthy of citiation another gluing/labeling semi-automatic packaging machine proposed by PK: the BTL 210, for the labeling of cylindrical bodies with a single label.
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LABELING & CODING
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Dod and high definition ink jet Produced by Sisma, Compact & Flex are inkjet equipment for highdefinition printing of alphanumeric characters, logos and barcodes on porous surfaces. The printheads (IP54) come with shock and jolt resistant features and reach a maximum height of 107.4 mm print (Flex764). The versions 128 and 382 respectively 16.8 e 53.7 mm. The central processing unit (IP54) is characterized by Windows-based control unit in stainless steel with TFT 12" color LCD display; graphic software, clock-calendar with backup battery. Provision for 4 printheads and connections (Ethernet, USB, serial and VGA for external monitor). I/O encoder/alarms. The capacity of the ink tank (oil based) is 1.5 litres. It reaches speed up to 32 m/min at 180 dpi and all versions have an exclusive ink recovery system and automatic cleaning. Always by Sisma, we also remind Macroline (system for inkjet printing of macrocharacters on cardboard packaging, plastic film or directly on products) and Macroone, single printhead, an ideal system for identifying manufacturing defects, locating lots from lines and/or different production sites, or locating flaws directly on the products.).
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Stampa inkjet Dod e ad alta definizione Le ink-jet ad alta definizione Compact e Flex sono prodotte da Sis.Ma Srl (basata a Casalecchio di Reno, BO) e stampano caratteri alfanumerici, loghi e codici a barre su superfici porose. Le teste di stampa (IP54), equipaggiate con antishock, raggiungono nel caso della Flex764 un’altezza massima di stampa di 107,4 mm (le versioni 128 e 382 rispettivamente di 16,8 e 53,7 mm). L’unità centrale (IP54) è caratterizzata da unità di controllo touch-screen (Windows based) in acciaio inox con display LCD TFT 12” a colori; software grafico, orologio-datario con batteria tampone. Predisposta per quattro teste di stampa, la macchina è dotata di connessioni Ethernet, USB, seriale e VGA per monitor esterno, oltre che di I/O encoder/allarmi. Questa stampante a getto d’inchiostro lavora a velocità che raggiungono i 32 m/min con una risoluzione di 180 dpi; tutte le versioni sono equipaggiate con l'esclusivo sistema di recupero inchiostro oltre che di spurgo automatico. La capacità del serbatoio inchiostro (a base olio) è di 1,5 litri. Sempre di Sis.Ma, ricordiamo inoltre Macroline (sistema a getto d'inchiostro per la stampa di macrocaratteri su imballi di cartone, film plastico o direttamente sui prodotti) e Macroone: unatesta di stampa monougello, presentata come il sistema ideale per identificare difetti di produzione, individuare lotti provenienti da linee e/o siti produttivi diversi, o rilevare difetti direttamente sui prodotti.
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LABELING & CODING
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Semiautomatica ad alte prestazioni DWR Round è l’etichettatrice semiautomatica per prodotti cilindrici messa a punto di recente da Wide Range, sfruttando l'esperienza ventennale nella produzione di elettronica di comando per etichettatrici automatiche. In dettaglio, le caratteristiche, che ne assicurano prestazioni elevate: - motorizzazioni dei rulli di rotazione prodotto e traino delle etichette mediante motori passo con velocità sincronizzata; - elettronica di gestione interfacciata all’operatore mediante tastiera e display LCD a due righe di 20 caratteri, con possibilità di memorizzazione di 40 differenti programmi di lavoro contenenti tutte le informazioni su etichetta e tipo di applicazione. Con DWR Round è possibile applicare un’etichetta avvolgente oppure etichetta e contro etichetta anche di formato differente e posizionate sulla stessa bobina. E, ancora, una o due etichette a registro mediante la lettura di un riferimento sul prodotto. Può utilizzare bobine di diametro massimo 300 mm e di larghezza massima 200 mm, il che comporta grande autonomia di lavoro. Molto flessibile, tratta prodotti di diametro minimo 8 mm fino a un massimo di 150 mm, con un cambio formato estremamente rapido. Diversi accessori opzionali la completano ulteriormente: parliamo della fotocellula a ultrasuoni per l’utilizzo di etichette trasparenti e dei gruppi di sovrastampa dati variabili a trasferimento termico o a getto d’inchiostro con tecnologia HP.
DWR ROUND Ultima nata in casa Wide Range, integra l'ampia gamma di prodotti conosciuti e apprezzati dal mercato: dispensatori semiautomatici di etichette e riavvolgitori di etichette. Latest edition to the Wide Range product range, it integrates the wide range of products known and appreciated by the market: semi-automatic label dispensers and label rewinders.
High performance semiautomatic DWR Round is the semi-automatic labeler for cylindrical products developed recently by Wide Range, using twenty years of experience in the production of electronic control for automatic labeling. In detail the characteristics that ensure high performance: - production rotation roller label towing using stepper motors with synchronized speed; - control electronics interfaced to the operator via keyboard and LCD display with two lines of 20 characters, enabling storage of 40 different work programs containing all the information on the label and type of application. DWR Round enables the application of wrap-around label
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or label and back label also of different sizes and positioned on the same reel. And, again, one or two registered labels through the reading of a reference on the product. It can take reels of maximum diameter 300 mm and a maximum width of 200 mm, which entails great work autonomy. Highly flexible, the new device can handle products of minimum diameter 8 mm up to a maximum of 150 mm, with an extremely rapid format change. Several optional accessories further complete the device: notably the ultrasonic photocel for transparent labels and the variable data overprinting and thermal transfer or inkjet units with HP technology.
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Piccoli costi, grandi prestazioni MARCATURA Dialogando con gli utilizzatori, Zanasi ha raccolto le suggestioni su cui si basa il progetto del nuovo Z4700: un codificatore a microcarattere che può essere aggiornato nel corso del tempo per continuare a garantire la massima qualità a costi ridotti di investimento e di gestione. anasi aggiunge alla propria gamma di marcatori a microcarattere il sistema di codifica a getto d’inchiostro Z4700 sviluppato con un nuovo software che permette di semplificarne la gestione, nell’ottica di proteggere l’investimento del cliente nel tempo. Si tratta di una soluzione innovativa, in grado di ridurre i costi sia di stampa sia di gestione, e di garantire prestazioni elevate per l’intero ciclo di vita del sistema.
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Alta qualità alla portata di tutti. La nuova generazione di codificatori CIJ Zanasi è nata nei primi anni del 2000, successo di progettazione “made in Italy” che ha permesso di sviluppare un’intera gamma a microcarattere. Anche l’ultimo arrivato, il marcatore Z4700 è stato realizzato su una piattaforma modulare per assicurare la stessa affidabilità costruttiva, una semplice integrazione e le medesime prestazioni in tutte le applicazioni, dalla più semplice alla più complessa. Applicazioni consolidate da una garanzia di 3 anni nei diversi settori di mercato. «Le scelte delle imprese in materia di beni stru-
mentali sono molto oculate e prevedono il costante ammodernamento delle linee produttive, che dunque devono poter essere aggiornate e integrate, anche con ciò che non esiste ancora. Per questo siamo impegnati a proporre una tecnologia avanzata e in grado di essere facilmente aggiornata, che permetta agli utilizzatori di adeguare nel tempo i sistemi adottati senza dover cambiare il modo di operare», commenta Andrea Borsari, International Sales Manager. «Accogliendo le suggestioni che ci hanno trasmesso i clienti dei diversi settori industriali, per il nostro Z4700 abbiamo adottato una tecnologia di base, con un sistema operativo robusto e flessibile e un linguaggio di programmazione aperto e largamente utilizzato. Abbiamo così ottenuto una soluzione affidabile, adattabile e che riduce drasticamente i costi generali dell’investimento». Il nuovo marcatore Z4700 si inserisce nel solco di una tradizione di design e di sistema ergonomico e, come l’intera offerta Zanasi, è dotato di serie di un cabinet d’acciaio inox AISI 304 IP55, senza allacciamento all’aria compressa. Il sistema idraulico è stato ridisegnato per mantenere elevati standard qualitativi anche dopo lunghi fermi produttivi, e rispondere alla richiesta di affidabilità sia nel caso di uso standard sia per l’utilizzo intensivo su più turni di lavoro.
Small cost, great performance MARKING Talking to users Zanasi has garnered suggestions on which the design of the new Z4700 has been based: a microcharacter encoder that can be updated in time to continue to guarantee the highest quality at lower investment and management costs.
Zanasi adds the inkjet coding system Z4700 to its range of microcharacter markers, developed with a new software that simplifies the control of the same, with an eye to protecting the customer's investment over time. It is an innovative solution, capable of reducing both print as well as management costs, and of ensuring high performance for the entire system lifecycle. High quality within everyone's reach. The new generation of CIJ Zanasi coders came into being in
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the early 2000s, an Italian design success that has allowed us to develop a whole range of microcharacter devices. Even the latest in line, the marker Z4700, was built on a modular platform to ensure the same manufacturing reliability, easy integration and equal performance in all applications, from the simplest to the most complex. Applications that are consolidated by a 3 year warranty in the various market sectors. «Concerns are very shrewd when choosing instrumental goods,
Più risoluzione e nitidezza, meno consumi. Z4700 è disponibile in diverse configurazioni, regolabili in funzione delle applicazioni e con una serie di font e matrici essenziali per ottenere stampe di alta qualità fino a 4 righe. Si integra perfettamente in linee con velocità di stampa di oltre 2000 caratteri/sec e velocità dei prodotti fino a 400 m/min. Zanasi formula e produce un’ampia gamma di inchiostri standard e pigmentati a rapida essiccazione, attraverso un rigido controllo di qualità interno per assicurare la massima efficienza del sistema. L’esperienza produttiva ci permette di proporre una serie di inchiostri in grado di stampare su diversi tipi di materiali e substrati per il settore alimentare, delle bevande, cosmetico ed elettronico, tutti i tipi di testo alfanumerico, data di scadenza, loghi fino ai codice a barre 1D E 2D. Non solo: oltre ai Mek-free, Zanasi ha aperto una nuova frontiera, realizzando una linea completa di inchiostri biodegradabili, progettati e sviluppati con una particolare attenzione alla salvaguardia dell'ambiente e alla tutela della salute degli utilizzatori. Facilità d’uso e integrazione. Anche il dialogo macchina-operatore è immediato. Z4700 è basato su un innovativo software di gestione e su un sistema operativo stabile e flessibile, con touch screen a colori da 10,1”. I plus? Una nuova esperienza di codifica con interfaccia utente personalizzabile per singolo operatore attraverso lingua, tastiera e attività (login multilivello); un editor gra-
constant modernization of production lines standing as a key issue, hence machines have to be updatable and integratable, even with what still has yet to be invented. For this reason we are committed to offering easily updatable, leading-edge technology, allowing users to adjust the systems adopted in time without having to change their way of working» comments Zanasi international sales manager Andrea Borsari,. «Incorporating suggestions made to us by the customers of different industries, for our Z4700 we adopted a core technology with a robust and flexible operating system and an open and widely used programming language. We have thus obtained a reliable, adaptable solution with a drastically reduced overall cost of investment».
The new marker Z4700 fits into the groove of an ergonomic design tradition system and, like the whole Zanasi product offer, has a standard AISI 304 stainless steel IP55 cabinet without compressed air connection. The hydraulic system has been redesigned to maintain high quality standards even after prolonged stoppages and to meet the demand for reliability both during standard as well as more intensive use spanning several work shifts. More resolution and sharpness, lower consumption. The Z4700 is available in different configurations, depending on the application and adjustable with a variety of fonts and matrices essential to obtain highquality prints of up to 4 lines. It seamlessly integrates into lines with print speeds of more than 2000 characters/sec and production
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RISPARMIO E SEMPLICITÀ DI MANUTENZIONE In Zanasi è dato per scontato: ogni sistema deve essere, in tutte le sue parti, ispezionabile e riparabile. Z4700 non fa eccezione: ergonomico, la sua operatività è garantita dalla sostituzione rapida delle cartucce di formato standard, senza fuoriuscite e senza stop della linea di produzione. Inoltre, in un mercato sempre più rivolto ai paesi emergenti, si è voluto offrire anche una soluzione più “prestante” in termini di qualità e adattamento alle linee riducendo, in misura sensibile il costo totale di gestione e dell’investimento. Questo risultato è stato ottenuto tramite: - un innovativo circuito idraulico per il rapido e semplice avviamento con lavaggio automatico, indicato anche per linee con fermi prolungati; - un nuovo sistema di ricircolo e recupero totale dei solventi, che riduce i consumi; - cartucce di formato standard per una sostituzione rapida, senza perdite né interruzioni della produzione; - manutenzione programmata ed estesa a 3 anni; garanzia estesa fino a 3 anni e oltre; SAVINGS AND EASE OF MAINTENANCE In Zanasi it is taken for granted: each and every system must, in all its parts, be visible, inspectable and repairable. Z4700 is no exception: it is ergonomic and its operativeness is guaranteed by the quick standard sized cartridge replacement, without leakage and without stopping the production line. Furthermore, in a market increasingly geared to emerging countries, the company also wanted to offer a more "performant" solution in terms of quality andxline adaptation while significantly reducing the total cost of ownership. This result has been obtained by: - an innovative hydraulic circuit for quick and easy start-up with automatic washing, also recommended for lines with longer standstills; - a new system of recirculation and total recovery of solvents which reduces power consumption; - standard size cartridges for easy replacement without leakage or production stoppage; - scheduled maintenance covering 3 years; extended warranty covering 3 years and beyond;
fico, con icone semplici ed intuitive, e con funzioni stretch e drag & drop; un linguaggio universale riconoscibile da qualsiasi addetto, in qualsiasi parte del mondo. Buon ultimo, un’avanzata e versatile integrazione tramite porte Ethernet, USB e seriale, permette di accedere ai database esterni con campi testo di tipo fisso e variabile, e di monitorare le performance del sistema da remoto. Un help in linea contestuale consente di visualizzare demo didattiche e informazioni inerenti la soluzione dei problemi, riducendo drasticamente i tempi di formazione del personale dedicato. speeds of up to 400 m/min. Zanasi formulates and manufactures a wide range of standard and pigmented fast-drying inks through a strict internal quality control to ensure maximum system efficiency. Their experience in production allows them to propose a set of inks that can print all kinds of alphanumeric text, expiration date, logos up to 1D and 2D barcodes on a variety of materials and substrates for the food, beverage, cosmetic and electronic sectors. Not only that: in addition to Mek-free, Zanasi has opened a new frontier, making a full line of biodegradable inks, designed and developed with a focus on environmental protection and protection of the health of users. Ease of use and integration. The operator-machine dialogue is likewise intuitive. Z4700 is based on
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MORE INFO Zanasi Srl Via Marche 10 41049 Sassuolo (MO) Italy Tel. +39 0536 999711 info@zanasi.it www.zanasi.it
an innovative management software and stable and flexible operating system, with10.1" color touchscreen. The pluspoints? A new coding experience with customizable user interface for each operator through language, keyboard and activities (multilevel login); a graphics editor with simple and intuitive icons and stretch and drag & drop functions, a universal language recognizable by any operator in any part of the world. Last but not least, an advanced and versatile integration via Ethernet, USB and serial ports allows access to external databases with fixed and variable type text fields, and that enables the system performance to be monitored remotely. A contextual help menu enables the viewing of teaching demos and information for problem solving, drastically reducing training time for dedicated staff.
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Aggiornamenti
Oltre l’etichetta DOPO LABELEXPO Gli etichettifici guardano con interesse crescente agli sbocchi nel flexible packaging, la banda stretta... si allarga e la tecnologia abbatte i confini fra le aree applicative. Da Bruxelles gli ultimi sviluppi in fatto di macchine, supporti e complementi per l’etichettatura. E.P. abelexpo Europe 2013 (Bruxelles, 24-27 settembre) ha chiuso i battenti dopo quattro giorni intensi di incontri e presentazioni, riconfermandosi appuntamento internazionale dell’industria dell’etichettatura. Organizzata da Tarsus con cadenza biennale e - nomen omen - una stretta focalizzazione sul labelling, si è affermata come concreta occasione di business e vanta una crescita progressiva di partecipazione, che non si è arrestata neppure nei momenti più difficili, sostenuta dallo sviluppo costante del comparto di riferimento. Quest’anno il numero di espositori ha sfiorato le 600 unità (550 nell’edizione record del 2011) e, soprattutto, sono aumentati ulteriormente i visitatori, provenienti da 158 paesi (123 nel 2011), che hanno rag-
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giunto quota 31.795 contro i 28.636 precedenti (+11%). A Bruxelles, infatti, confluiscono operatori di tutto il mondo, compresi gli italiani che in Belgio incontrano molti connazionali. Lo abbiamo riscontrato di persona, nel corso della visita in fiera, e lo hanno testimoniato i rappresentanti dell’industria e delle istituzioni, primo fra tutti Valter Viscardi, segretario del Gipea (Gruppo Italiano Produttori Etichette Autoadesive, Assografici), che nei corridoi del centro espositivo ha incontrato la quasi totalità degli associati. Luce sui trend. Labelexpo, logicamente, è occasione per monitorare orientamenti e avanzamenti della domanda e
Beyond the label Labelers look with growing interest toward outlets in flexible packaging, narrow web expands and technology breaks down the barriers between aplication areas. From Brussels, the latest developments in machinery, supports and auxiliaries for labeling. E.P.
Labelexpo Europe 2013 (Brussels, September 24th-27th) closed its doors after four packed days of meetings and presentations, once more confirming its status as a mustattend event for the international labeling industry. Organized by Tarsus every two years and, as the name suggests, focusing on labeling, this event has established itself as a no frills business opportunity and enjoys a steady growth in attendance that has not failed even in the most difficult times, sustained by the constant growth of
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its target sector. This year, the number of exhibitors reached 600 (550 was the 2011 record), and especially that of visitors, hailing from 158 countries (123 in 2011), which reached 31,795 over 28,636 in 2011 (+11%). Indeed, operators from all over the world converge here, including many Italian ones. We have witnessed this firsthand during our visit to the fair, and as much has been related by representatives of industry and institutes, among them Valter Viscardi, secretary of Gipea (Italian
della tecnologia e, anche da questo punto di vista, non ha tradito. Come hanno sottolineato molti osservatori autorevoli, fra cui Sante Conselvan (titolare di I&C e presidente Atif), il mondo dell’etichettatura progredisce più per lenta maturazione che per brusche accelerate, ma in fiera le novità si manifestano con particolare chiarezza. Per esempio nel progressivo avvicinamento al narrow web dei costruttori di macchine da stampa a fascia media (Uteco, per citare un italiano di spicco), o nella diffusa e viva attenzione al multiprocesso di qualità (Omet, per fare un esempio classico) per poter gestire, sullo stesso impianto e in un solo passaggio, lavori di na-
Self-Adhesive Label Manufacturers Group, Assografici), who met representatives of nearly every member of his organization in the halls of the exposition center. Shedding light on trends. Labelexpo is a logical choice for monitoring orientations and developments of demand and technology and, also from this point of view, it has not disappointed. As has been highlighted by many authoritative observers, among them Sante Conselvan (owner of I&C and president of Atif), labeling grows more by slow maturation than by sudden bursts, but at the fair the new developments stood out with particular clarity. For example, in the increasing adoption of narrow web by medium range printing machine builders
(Uteco, for one important Italian example), or the spreading and active interest in quality multiprocess solutions (Omet is a classic example) for enabling managing operations of different types and degrees of complexity on the same installation and in one step. In fact, Labelexpo 2013 saw machinery that is even faster and higher performing, but especially more flexible and open (Gallus, Durst, Müller Martini, Epson, Mark Andy, Nuova Gidue…), and integrated with all possible finishing soluitons, in line and otherwise, for decorating the print (Durst, EFI with six lasers, HP Indigo...). Visitors saw firsthand the advancements in speed and flexibility, cutting across all technologies, the key role of electronics and management
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Film sottili, adesivi versatili tura e complessità diversa. Labelexpo 2013, infatti, ha visto in campo macchine ancora più veloci e “prestanti” ma soprattutto flessibili e aperte (Gallus, Durst, Müller Martini, Epson, Mark Andy, Nuova Gidue…), e integrate con tutte le possibili soluzioni di finissaggio, in linea e non, per la nobilitazione dello stampato (Durst, EFI con Sei Laser, HP Indigo…). I visitatori hanno toccato con mano i progressi in velocità e flessibilità, trasversali a tutte le tecnologie, il ruolo imprescindibile dell’elettronica e dei software di gestione, la progressiva affermazione della stampa digitale nelle tirature brevi, il boom di soluzioni al servizio dell’UV (le lampade Gew di nuova generazione e il fiorire di avanzamenti per l’essiccazione LED) il concretizzarsi delle istanze “eco” (ecologiche e soprattutto economicamente sostenibili) in supporti, adesivi, inchiostri, lacche sempre più sottili ed efficaci. E compatibili con il contatto alimentare. Infine le novità assolute, di cui possiamo citare, a mo’ di esempio, il laminato autoadesivo senza liner a marchio Core di Ritrama e il rivoluzionario sistema Six True di autenticazione delle merci, sviluppato da un pool di aziende italiane e brevettato a livello mondiale, presentato allo stand di De Rossi Vittoriano. Nelle pagine che seguono, una primissima rassegna di prodotti e soluzioni viste in fiera.
software, the growing importance of digital printing for short runs, the flowering of UV auxiliary solutions (latest generation Gew lamps and advancements in LED drying), the successful implementation of eco solutions (ecological and especially eco-compatible) in supports, adhesives, inks, lacquers that are ever thinner and more effective. And suitable for food contact. Finally, among debut novelties can be counted, for example, the Core brand self-adhesive linerless laminate by Ritrama and the revolutionary Six True system for product authentication, developed by a pool of Italian concerns and patented worldwide, presented at the De Rossi Vittoriano stand. In the pages that follow, a preliminary summary of the products and solutions on show at the fair.
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Avery Dennison Materials Group Europe ha sviluppato la gamma di pellicole CleanFlake™ (Bottle-to-Bottle) per migliorare la riciclabilità dei contenitori di PET. Grazie a un adesivo apposito, che si stacca facilmente e senza lasciare residui, le scaglie di PET riciclato possono infatti essere riutilizzate per produrre nuove pellicole e vaschette. In fiera, anche la nuova tecnologia ClearCut che, abbinata a pellicole BOPP e MDO, permette di ridurre gli spessori delle etichette e il loro impatto ambientale (il peso è inferiore anche del 31%). Gli adesivi impiegati lasciano più tempo per rilavorare le etichette non applicate correttamente e permettono di ottenere etichette ideali anche nelle applicazioni “no label” e dove si richieda una particolare resistenza alla compressione.
ne automatica tra i diversi processi di stampa, è in grado di gestire più processi in un unico passaggio e può essere completato con i moduli per il rivestimento UV e la laminazione. Agente esclusivo della divisione Labels & Package Printing di Durst è Lirmaprint.
Per etichette e packaging Fujifilm presenta la nuova stampante digitale ink jet UV Graphium, sviluppata e prodotta da FFEI Ltd per la realizzazione di etichette, packaging e stampe speciali in basse e medie tirature, su un’ampia gamma di materiali. La macchina supporta fino a cinque moduli digitali e sei stazioni flessogrfiche, permettendo di integrare in linea, e di effettuare in un solo passaggio, stampa e finissaggio. Inoltre, utilizza testine di stampa all'avanguardia insieme al nuovo inchiostro Fujifilm Uvijet, con dimensioni di goccia da 6 a 42 picolitri, che permettono di riprodurre in modo affidabile e costante otto livelli di grigio.
Digitale: evoluzioni a tutto campo Durst ha messo a punto una nuova versione del sistema di stampa digitale inkjet UV Tau 330. Ora la macchina può essere equipaggiata con i nuovi inchiostri UV a bassa migrazione Sunjet di Sun Chemical, idonei all’imballaggio alimentare primario e al packaging farmaceutico, ampliando così la gamma di applicazioni alle pellicole senza substrato, per le quali incorpora anche un rullo di raffreddamento ad hoc. Durst ha anche lavorato ad aumentare la produttività della macchina, con un workflow end-to-end di finitura digitale in linea. Il sistema adotta una moderna tecnologia di fustellatura laser della Spartanics, con un potente laser da 1000 W, che permette la commutazio-
Adesivi per nastri, etichette e arti grafiche Dopo l’acquisizione della Forbo, l’offerta di H.B. Fuller si è ulteriormente ampliata e oggi include nuovi prodotti a base acqua, hot melt e adesivi a solvente. Un interesse particolare hanno riscosso a Bruxelles la linea water-based a marchio Fulltak®, fra cui spiccano il versatilissimo SE5235 e il super-permanente SE5392 che assicura un’adesione superiore su un’ampia varietà di superfici, oltre alla buona resistenza al distacco, a una lunga vita e alla garanzia di assoluta trasparenza.
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Foil per impreziosire Aumentano nel food le richieste di inserti preziosi sulle etichette o sulle confezioni di prodotti premium, ma si fanno avanti i pionieri di comparti manifatturieri meno charmant. Come l’innovativo produttore di olio per motori, che presenta la linea alto di gamma in una confezione dorata con etichetta di PE da 100 micron, stampata in offset 4 colori e decorata in hot stamping con foil Light Line® Laser Seamless 385 di Kurz (in Italia con Luxoro, Parona, PV), ologramma e QR Code.
Wrap around e autoadesivo Manucor ha portato in fiera gli ultimi sviluppi in fatto di film per l’etichettatura. Per le applicazioni wrap around si citano il trasparente e brillante PL, monotrattato, con spessori di 25, 30, 35 e 40; LLS, anch’esso monotrattato e trasparente; il
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bianco e brillante LLM, trattato su un lato, cavitato, a bassissimo peso specifico; il bianco cavitato metallizzato LLDM ad alta resa metrica; il bianco LLG, molto brillante, trattato su un lato, cavitato a bassissimo peso specifico; e l’LMA con effetto paper-like. Per le etichette autoadesive sono stati presentati dei film trasparenti e brillanti (SL), un cinque-strati bianco cavitato per etichette rigide e semirigide (SLC) e un bianco pigmentato e 5 strati, trattato su un lato (SLW).
Un liner naturale Il nuovo EcoLiner di Mondi è prodotto senza utilizzare alcun tipo di sbiancante chimico e, su richiesta, può essere costituito di materia prima certificata FSC. Si tratta dunque di un supporto ecocompatibile, la cui fabbricazione richiede meno risorse, che arricchisce la Green Range di materiali Mondi per il packaging, ottimizzati per ridurre consumi, sprechi e rifiuti, e certificati come sostenibili da enti internazionali riconosciuti. EcoLiner si distingue a colpo d’occhio
per la colorazione naturale, ed è disponibile in larghezze da 20 a 2.300 mm, da 62, 80 e 90 grammi. Combinato con un adesivo biodegradabile rappresenta un’alternativa radicalmente ecologica.
Offset per il labeling Con le ultime macchine da stampa VSOP (Variable Sleeve Offset Printing) e la Alprinta V, Müller Martini rilancia i plus dell’offset nell’etichettatura e nell’imballaggio flessibile: minor costo delle lastre, gamma più vasta di supporti e impatto
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] so flessibile. Completano la configurazione: cold foil, gruppo serigrafico, il sistema di raccolta dello sfrido Rock'n'Roll, e il sistema di controllo di registro Vision-1.
ambientale ridotto. In particolare, la VSOP con tecnologia sleeve permette di cambiare i formati di stampa in modo semplice e veloce, senza dover sostituire inserti completi, con benefici evidenti soprattutto in caso di lunghezze di stampa che cambiano di frequente. Ogni commessa può essere preparata offline e le regolazioni vengono effettuate automaticamente.
Multiprocesso di fascia media Omet valorizza la propria capacità di realizzare macchine per stampare in linea utilizzando diverse tecnologie e controlli elettronici ad alte prestazioni, che abbattono il tempo di set-up e gli scarti di materiale in fase di avvio e produzione. Un esempio? La XFlex X6 con luce 430 mm (ma è disponibile fino a 530 mm), 3 unità flexo e 5 gruppi offset a maniche, è pensata per gli stampatori di etichette che si basano su standard di stampa offset ma colgono i vantaggi del multi-proces-
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Un marcatore e un applicatore Primera Technology Europe (rappresentata in Italia da Primetec) presenta l’applicatore di etichette semi-automatico AP550e. AP550e applica etichette direttamente su una vasta gamma di superfici piane come scatole, borse, sacchetti, coperchi, barattoli ecc. Il posizionamento avviene senza grinze o pieghe, esattamente nella posizione desiderata, aumentando in misura rilevante la produttività della linea.
Idee per il linerless Ritrama (materiali autoadesivi standard e speciali) propone Core Linerless Solutions®: una soluzione linerless competitiva ed efficiente, sviluppata in collaborazione con Prati (macchine per il converting) e Ilti (etichettatrici), che permette di dimezzare lo spessore del film autoadesivo per etichette e di valorizzare il liner assegnandogli una nuova funzione. Core Linerless Solutions® è composto
da un film sottile di PP su un liner siliconato, che viene stampato alle più alte velocità su macchine tradizionali, e quindi veicolato sull’apposito modulo Prati per essere trasformato in monomateriale senza liner. Qui la macchina “apre” il film stampato e gira il liner, che viene laminato sulla superficie del materiale adesivo formando uno strato protettivo, alternativo alla sovraverniciatura. Sulla stessa linea l’etichetta così ottenuta viene poi tagliata e microperforata, e infine avvolta in singole bobine.
Un’impronta antifrode Un pool di aziende con specializzazioni complementari (a Labelexpo con De Rossi Vittoriano) ha creato Six True: un sistema di verifica proposto a un tempo come “impronta digitale”, in grado di identificare un oggetto in modo univoco, e come soluzione semplice ed economica da creare e impossibile da replicare. Six True è un sistema di segni che si stampa o applica sul singolo prodotto da proteggere, e che viene controllato dal
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consumatore finale tramite smart phone. Si compone di un codice a barre bidimensionale (QR) e di un segno unico e non riproducibile, creato combinando in modo casuale e “meccanico” delle microgocce di colore con dei materiali speciali. L’immagine di ogni singolo abbinamento segno+codice viene quindi archiviata in una banca dati centrale e “attivata” una volta che il produttore conferma l’immissione del prodotto nella catena distributiva. A questo punto chiunque può, scaricando sul proprio cellulare (o altro device) un’App gratuita, scannerizzare il segno e collegarsi così al sito SixTrue per sapere, in pochi secondi, se il prodotto è originale o no. E per ricevere tutte le altre eventuali informazioni che gli interessano, favorendo così iniziative di marketing, esperienze promozionali e altro ancora.
Inchiostri per tutte le tecnologie SolarClear® Digital UV Coatings è una nuova gamma di quattro rivestimenti flessografici essiccabili agli UV, adatti per la stampa con HP Indigo ElectroInk®. Sun Chemical li ha sviluppati con adeguate proprietà di protezione, antiscivolo e riflettenti e includono rivestimenti ad alta brillantezza, opachi, stampabili e a bassa migrazione. Sono stati presentati a Labelexpo insieme agli altri prodotti Sun
Intubettatrice lineare a sbalzo
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Chemical per il settore delle etichette e del packaging, fra cui figurano anche i due nuovi inchiostri bianchi UV ad alta opacità SolarFlex Neutron White e SolarFlex Sleeve High Opacity White (quest’ultimo per la stampa sul retro di maniche retraibili e altri substrati difficili) e gli inchiostri a bassa migrazione EtiJetTM ULM per le applicazioni inkjet.
Vedo-non vedo e altre etichette Tutta la suggestione del no-label look nel nuovo substrato da 50 micron, realizzato da UPM Raflatac per il personal care. Si chiama Raflex Pro Clear e si accompagna a un altro film MDO, il Raflex Pro White che, al contrario, offre la massima opacità come base per una decorazione di alta qualità. Questi materiali combinano i pregi di PE e PP, estetica e funzionalità, la duttilità necessaria a seguire i contorni del contenitore, un’elevata comprimibilità e la rigidità che serve per un’efficace movimentazione anche ad alta velocità. Abbinato al liner PET23, Raflex Pro ha uno spessore e una grammatura ridotti del 40%.
(Macchina brevettata)
Formula M.T.L. M.T.L. 400
M.T.L. 100/2
Thin films, versatile adhesives Avery Dennison Materials Group Europe has developed the CleanFlakeTM range of films (Bottleto-Bottle) in order to enhance PET recyclability. Thanks to a special adhesive that is easily separated leaving no residues, the flakes of recycled PET can be reused to produce new films and tubs. Also at the fair, the new ClearCut, which, in combination with BOPP and MDO fims, enables reducing the thickness and environmental impact of labels (reducing weight by as much as 31%). The adhesives used leave more time for reworking labels not applied correctly and enable obtaining labels suitable even for no label applications that require a particular resistance to compression.
Digital: advancements all around Durst has developed a new version of the Tau 330 digital UV inkjet printing system. The machine can now be equipped with the new Sunjet line of low migration UV inks by Sun Chemical, suitable for primary food packaging and pharmaceutical packaging, thus expanding the range of applications for these substrateless films, for which the machine has also been set up with a special cooling roller, which lowers the temperature during the drying process. Durst has also worked to enhance the machine’s productivity, with an end-to-end in line digital finishing workflow. The system adopts a modern laser die-cutting technology by Spartanics with
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costruzione modulare macchina in linea con telaio in acciaio inox ideale per confezionamento in camera sterile collegabile con qualsiasi macchina astucciatrice innovativo sistema di alimentazione tubetti magazzino tubetti di grande capacità estrema facilità di intervento regolazione con sistema elettronico cambio formato con sistema elettronico disponibile nella versione a doppia testata (alluminio polietilene e polifoil insieme) G uscita tubetti in posizione orizzontale G produzione da 1500 a 24000 pezzi/h
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L’esperto risponde
Luca Stanzani Sales and Industry Sector Management Food, Packaging and Printing di Bosch Rexroth Italia
Questo mese cercheremo di rispondere alle molte domande e richieste di approfondimento dei concetti che stanno alla base di OMAC e PackML™. Che cosa è OMAC? OMAC è una organizzazione il cui scopo è quello di fornire supporto in quell’area che sta tra l’automazione macchina e il manufactoring. Esistono due gruppi di lavoro in OMAC: OMAC Packaging Workgroup (OPW) e OMAC Machine tools Workgroup (OMW). Il gruppo OPW è, ovviamente, il riferimento per il mondo del confezionamento. Qual è l’obiettivo di OPW? L’obiettivo dell’OMAC Packaging Workgroup è di aumentare l’efficienza e l’integrazione delle macchine riducendo le customizzazioni, con ricadute vantaggiose sulla semplificazione e sulla riduzione di tempi - e quindi di costi - di installazione di una macchina in una linea di produzione. Come è possibile ridurre il tempo di installazione? Il solo collaudo funzionale (meccanico, SW…), logicamente indispensabile, non è però sufficiente. Ipotizziamo una macchina perfettamente collaudata presso il costruttore. Ipotizziamo che debba essere smontata, trasportata e quindi rimontata presso il sito produttivo. Se il collegamento con altre unità che compongono la linea di produzione o l’assemblaggio presso il sito produttivo sono difficoltosi, il tempo di installazione non è ottimizzato nonostante
la macchina sia stata perfettamente verificata in precedenza presso il costruttore. È inoltre indispensabile che il SW dell’applicazione sia in grado di comunicare con la linea e lo faccia nel minor tempo possibile. Per queste ragioni occorre un’adeguata progettazione della parte meccanica, della parte elettrica ma anche del SW, così che il trasporto, l’assemblaggio e il collegamento fisico, elettrico e il SW presso il sito produttivo siano semplici e, di conseguenza, l’installazione risulti rapida. Per quale ragione oggi è fondamentale comunicare con un supervisore? Tutti gli operatori si pongono obiettivi di produttività. Non è più infatti sufficiente avere a disposizione dati di produzione, ma è fondamentale conoscere le aree di miglioramento e le cause che impediscono di raggiungere gli obiettivi fissati. OEE (Overall Equipment Effectiveness) è, ad esempio, un acronimo ormai noto: rappresenta infatti un metodo largamente diffuso e apprezzato per valutare la produttività degli impianti sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Dove si colloca OMAC in queste tematiche? OMAC ha stabilito una standardizzazione dell’interfaccia tra macchina e livello superiore. Chi aderisce a questo standard è chiamato a produrre informazioni definite e condivise nel tipo e nel nome. Queste informazioni riguardano principalmente la definizione di stati macchina, i tempi di permanenza negli stati, le cause di arresto,
valutare la scelta migliore per la propria realtà. I collaboratori Rexroth sono anche in grado di dare supporto per soluzioni interamente “user”, avvalendosi della consulenza di risorse Rexroth che operano all’interno dei gruppi OMAC.
i dati di produzione, l’approvvigionamento dei materiali (il prodotto da confezionare, le scatole da riempire…). Supervisore e linee produttive sono così chiamati a parlare la stessa lingua. Per questa ragione il tempo di installazione SW, inteso come inserimento SW della macchina nel sito produttivo, è di fatto azzerato. Come si chiama questo linguaggio comune? Si chiama PackML™. È una sigla che deriva da Packaging Machine Language ed è l’insieme di regole che OMAC ha standardizzato definendo una comune interfaccia, che consenta la rapida messa in opera di un’unità in una linea produttiva. La PackML™ Implementation Guide è il documento che può essere considerato come riferimento per l’implementazione di PackML™ in un SW. Il sistema Rexroth supporta PackML™? Il sistema Rexroth supporta PackML™ ed è in grado di farlo attraverso una soluzione strutturata o attraverso una soluzione che integri una struttura SW utente, così da proporre più alternative al cliente che può
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Quali sono le difficoltà nell’implementazione di PackML™ nel SW? Tecnicamente non ci sono problemi. Gli ostacoli sono per lo più di carattere culturale e storico. Alcuni costruttori stanno affrontando da poco tempo queste problematiche, altri non hanno ancora cominciato o sono in procinto di farlo. Altri, ancora, hanno strutture consolidate, di successo e condivise nell’ufficio tecnico di progettazione SW, implementate quando ancora PackML™ non era di attualità. Bosch Rexroth è chiamata a dare supporto a questo ventaglio di situazioni e ritiene di avere le conoscenze e le capacità per poterlo fare. Con successo e soddisfazione di tutti. Per avere un parere dall’esperto Bosch Rexroth, invia le tue richieste a infopackaging@boschrexroth.it
MORE INFO
Packaging and Processing Bosch Rexroth Italia infopackaging@boschrexroth.it www.boschrexroth.com/packaging
Advertorial
OMAC, tra Automazione e Manufacturing
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1000 W lasers, enables automatic switching between the various print processes, manages multiple processes in one step and can be equipped with modules for UV coating and lamination. Lirmaprint is the exclusive representative of Durst’s Labels & Package Printing division.
For labels and packaging Fujifilm introduces the new UV Graphium digital inkjet printer, developed and produced by FFEI Ltd for the production of labels, packaging and special print operations in short and medium runs on a wide range of media. The machine supports up to five digital modules and six flexo stations, allowing integration in line of printing and finishing, all done in one step. It also uses advanced printheads with the new Fujifilm Uvijet ink, with drop sizes from 6 to 42 picoliters, which enable a reliable and steady repro in eight levels of grey.
Adhesives for tapes, labels and graphic arts After the acquisition of Forbo, the product offer of HB Fuller has further expanded and now includes new water-based and hot melt based products as well as solvent-based adhesives. At Brussels a particular interest was aroused by the Fulltak® brand waterbased line, that includes the highly versatile SE5235 and superpermanent SE5392 which ensures superior adhesion to a wide variety of surfaces, as well as good detachment resistance, long life and guarantee of absolute transparency.
Precious foils There is an increase in the food area for precious inserts on the labels or packaging of premium products and the pioneers of less alluring manufacturing sectors are also putting in their demands. Like the innovative manufacturer of engine oil, which presents the top line of the range in a gold wrapper with 100 micron PE label, offsetprinted in 4 colors and decorated with Kurz hot stamping Light Line® 385 Laser Seamless foil, hologram and QR Code. In Italy Kurz is distributed by Luxoro (Parona, PV).
Wrap around and selfadhesive Manucor has brought the latest film labeling developments to the fair. For wrap around we cite the transparent gloss PL, one side treated, with thicknesses of 25, 30,
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35 and 40; LLS, this too treated and transparent; white gloss LLM, treated on one side, cavitated, very low specific weight; the LLDM cavitated white metalised with high metric performance: the LLC white, high gloss, one side treated, cavitated with a low specific weight; and the LMA with paper-like effect. For selfadhesive labels glossy transparent films (SL) were presented, along with a five-layer white cavitated film for hard and semi-rigid (SLC) labels and a white pigment and 5 layers, treated on one side (SLW).
A natural liner The new Ecoliner by Mondi is produced without using any type of chemical bleaching and, on request, can be made of FSCcertified raw material. It is therefore an eco-compatible substrate, the manufacture of which requires less resources, which enriches the Mondi Green Range of materials for packaging, optimized to reduce consumption, waste and certified as sustainable by the recognized international bodies. Ecoliner stands out at a glance for its natural color and is available in widths from 20 mm to 2300 mm, from 62, 80 and 90 grams. Combined with a biodegradable adhesive it stands as a radically ecological alternative.
Offset for labeling With the latest VSOP (Variable Sleeve Offset Printing) and Alprinta V print presses, Müller Martini relaunches the pluspoints of offset printing in labeling and flexible packaging: lower cost of plates, wider range of substrates and reduced environmental impact. In particular, the VSOP with sleeve technology enables a fast and easy change of print formats, without having to replace complete inserts, with obvious benefits especially in the case of print lengths that change frequently. Each order can be prepared offline and adjustments are made automatically.
Mid-range multiprocess Omet enhances its ability to produce machines to print online using various technologies and high-performance electronic controls, which reduce the set-up times and material waste during start-up and production. An example? The XFlex X6 with 430 mm web width (but is available up to 530 mm), 3 units flexo and offset 5 groups sleeves, designed for label printers that are based on standard offset printing
but are now benefiting from the advangates of flexible multiprocess technology. To complete the configuration: cold foil, screen printing group, the Rock'n'Roll scrap collection system, and the register control system Vision-1.
A marker and an applicator Primera Technology Europe (represented in Italy by Primetec) presents the AP550e semiautomatic label applicator. AP550e applies labels directly on a wide range of flat surfaces such as boxes, bags, pouches, lids, jars etc. The positioning is done without wrinkles or creases, exactly where required, significantly increasing line productivity.
Ideas for linerless Ritrama (standard and special selfadhesive materials) proposes Core Linerless Solutions®: a competitive and efficient solution, developed in collaboration with Prati (converting machines) and Ilti (labelers), which allows the thickness of the selfadhesive film for labels to be halved while exploiting the liner, giving it a new function. Core Linerless Solutions® is composed of a thin film of PP on a siliconed release liner, which is printed at the highest speeds on conventional machines, and then conveyed on the special Prati module to be converted into linerless monomaterial. Here the machine "opens" the printed film and turns the liner, which is laminated on the surface of the adhesive material forming a protective layer, alternative to overcoating. On the same line the label thus obtained is then cut and microperforated and finally wound onto single coils.
confirms the product’s introduction into the distribution chain. At this point, by downloading a free app to their phone (or other device), anyone can scan the sign and connect to the Six True site to find out in but few seconds if the product is genuine or not. And to receive all the further information that interest them, thus promoting marketing initiatives, promotional experiences and more.
Inks for all technologies SolarClear® Digital UV Coatings is a new range of four flexo UVcurable coatings, suitable for printing with HP Indigo ElectroInk®. Sun Chemical has developed them with adequate protection properties, slipresistant and reflective coatings including high-gloss, opaque, printable and low migration versions. They were presented at Labelexpo with the other Sun Chemical products for the labels and packaging field, among which the two new high-opacity white inks UV SolarFlex Neutron White and SolarFlex Sleeve High Opacity White (the latter for printing on the back of shrink sleeves and other difficult substrates) and the low migration EtiJetTM ULM inks for inkjet applications.
An anti-fraud imprint A pool of companies with complementary specializations has created Six True: a verification system proposed as a "fingerprint" that can uniquely identify an object, and as a simple and inexpensive solution to be created and impossible to replicate. Six True is a system of signs that is printed or applied on the single product to be protected, and that is controlled by the end consumer via smart phone. It consists of a two-dimensional barcode (QR) and a unique unreproducible sign, created by randomly and "mechanically" combining microdroplets of color with special materials. The image of each sign+code pairing is then stored in a central database and "activated" once the manufacturer
No label look and other types of labels All the awesomeness of the nolabel look on the new 50 micron substrate, made by UPM Raflatac for the personal care market. It is called Raflex Pro Clear and accompanies another MDO film, the Reflex Pro White, that on the contrary, boasts the highest opacity as the basis for a high quality decoration. These materials combine the advantages of PE and PP, aesthetics and functionality, the flexibility required to follow the contours of the packaging, the high compressibility and rigidity needed for effective handling even at high speeds. Raflex Pro has a thickness and a weight reduced by 40%.
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©2013 Schneider Electric. All Rights Reserved. Schneider Electric, MachineStruxure, and PacDrive are trademarks owned by Schneider Electric Industries SAS or its affiliated companies. All other trademarks are the property of their respective owners. www.schneider-electric.com s 998-6567_IT
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AUTOMATION & CONTROLS
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Decorazione protezione, promozione, risparmio e innovazione, il tutto per un confezionamento secondo gli standard qualitativi P.E. Labellers: obiettivo puntato sulla sleeveratrice Maya, “svelata” al mercato in occasione di Simei 2013. Fondamentale alla riuscita del progetto l'apporto di Schneider Electric.
Automazione per Maya
MAYA Nuova sleeveratrice lineare di P.E. Labellers realizzata con l’apporto delle soluzioni per l’automazione di Schneider Electric. Anteprima assoluta a Simei, allo stand dell’azienda (M01-N10 Pad. 15). New P.E. Labeller line sleeving machine made applying Schneider Electric automation solutions. To be premiered at Simei, it will be showcased at the company's booth (M01-N10 Hall 15).
na volta imboccata la strada dell'internazionalizzazione, grazie al successo di alcuni sistemi di etichettatura ad alte prestazioni, P.E. Labellers ha scelto da tempo Schneider Electric come fornitore privilegiato di componenti e automazione, in grado di offrire un supporto concreto a progetti di qualità e a elevato contenuto tecnologico. Come nel caso della nuovissima sleeveratrice lineare Maya: presentata in anteprima assoluta a Simei e considerata la
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Decoration, protection, promotion, savings and innovation, all for packaging according to PE Labellers’ quality standards: focus on the Maya sleeving machine, "unveiled" to the market at Simei 2013. Fundamental to the success of the project Schneider Electric’s contribution.
Automation for Maya Now firmly on the road of internationalization, thanks to the success of some high-performance labeling systems, PE Labellers has
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established longstanding relations with Schneider Electric as its preferential supplier of components and automation, capable of offering
concrete support to projects of high quality and with a high technology content. As in the case of the new Maya line sleeving machine: previewed at Simei and considered the new frontier in shrink sleeve processing, the latest result of the cooperation between the Porto Mantovano
based builder and Schneider Electric.
FOCUS
ON THE MACHINE
Of compact structure, Maya is able to label containers of any shape and size and of any material, at production speeds of up to 30,000 bottles per hour. The labeler,
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[ nuova frontiera della lavorazione di sleeve termoretratte, è l'ultimo frutto della collaborazione tra il costruttore di Porto Mantovano e Schneider Electric.
FOCUS SULLA MACCHINA Di struttura compatta, Maya è in grado di etichettare contenitori di qualsiasi forma e dimensione e di qualsiasi materiale, a velocità produttive fino a 30.000 bph. L'etichettatrice, tecnologicamente all’avanguardia, ad alte prestazioni e versatile, si adatta alle più svariate esigenze di confezionamento in molti settori - a partire dal beverage fino al food, personal care e farmaceutico - ed è in grado di applicare etichette sleeve retraibili di spessore ridotto rispetto allo standard, con conseguente riduzione dei costi sui materiali. Partendo da una bobina di materiale presaldato, per mezzo di metodi di automazione e controllo avanzati, la macchina forma un tubo che viene poi tagliato e applicato al prodotto. Al termine del processo di inserimento etichetta, un tunnel di termoretrazione provvede ad adattare il materiale sul contenitore. Gli applicatori automatici di sleeve sono disponibili in diverse versioni per soddisfare molteplici necessità di confezionamento e presentazione: full body o partial body; tamper evident su tappo come sigillo di garanzia; underlap; pre-taglio verticale e/o orizzontale; accoppiamento per promozioni (bi-pack); non-stop con magazzino automatico per ridurre al massimo i fermi linea. Per garantire le migliori prestazioni produttive, il tunnel di retrazione del manicotto è disponibile anch’esso nelle versioni ad aria calda o a vapore. Analogamente a tutte le macchine P.E. Labellers, anche Maya può essere facilmente personalizzata: anche grazie al numero di optional installabili, si adatta alle più svariate forme di contenitori, vuo-
technologically advanced, highperformance and versatile, is suitable for all different packaging requirements in many areas - from beverage to food, personal care and pharmaceutical industries - and is able to apply shrink sleeve labels thinner than standard, with a consequent reduction in material costs. Starting from a reel of pre-welded material, by advanced means of automation and control, the
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machine forms a tube which is then cut and applied to the product. At the end of the label insertion process, a shrink tunnel has the material cling to the container. The automatic sleeve applicators are available in different versions to meet various packaging and presentation needs: full body or partial body; tamper evident on caps as a warranty guarantee seal; underlap; vertical and/or horizontal pre-cut: laminations for promotions
AUTOMATION & CONTROLS
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Da Schneider Electric: una piattaforma unica e un unico tool SoMachine: piattaforma software onnicomprensiva. Permette di affrontare ogni aspetto del processo di progettazione, con strumenti multi utente che attingono a una base di dati centralizzata. Consente di gestire processi di sviluppo paralleli e pienamente integrati, senza necessità di utilizzare ulteriori interfacce e convertire i dati. Include tool pensati specificamente per macchine ad alta velocità per il packaging, con servo drive sincronizzati ed elementi di robotica; strumenti di programmazione grafica, che generano automaticamente in background il codice, rispondono in modo innovativo alla crescente complessità dell’engineering software.
SoMachine Motion: un unico tool di progettazione, un solo progetto. È il nuovo ambiente di sviluppo software che serve l’intero processo di progettazione PacDrive 3, collaudo e diagnostica compresi. SoMachine Motion, infatti, include in un unico pacchetto gli strumenti per la progettazione del sistema di motion, la selezione dell’azionamento, lo sviluppo del programma, oltre alle applicazioni HMI per il collaudo, la diagnostica e la gestione dei dati. Inoltre, in futuro comprenderà anche un tool per l’automazione correlata alla sicurezza. Il tool di sviluppo del software centrale di SoMachine Motion è basato su CoDeSys V3 e, dunque, presenta le innovative potenzialità della programmazione orientata agli oggetti. Edesign - cuore pulsante di un nuovo tipo di strutturazione grafica delle funzioni macchina - semplifica ulteriormente la progettazione del software. Il concetto multi-utente con un database condiviso rappresenta, infatti, un enorme passo in avanti per una collaborazione efficiente, consentendo a tutti coloro che sono coinvolti nello sviluppo di un programma di gestione macchina di lavorare allo stesso progetto software. Si semplificano così le complesse procedure di gestione delle varie versioni e i lavori di coordinamento che, per definizione, rallentano il lavoro di squadra. SoMachine Motion può essere usato anche in progetti di sviluppo che riguardano macchine automatizzate con PacDrive M: il lavoro precedente non viene toccato e il software sviluppato per progetti di macchine modulari può essere riutilizzato anche se il sistema passa a PacDrive 3.
From Schneider Electric: a single platform and a single tool SoMachine: all-encompassing software platform. It allows you to deal with every aspect of the design process, with multi-user tools that draw on a centralized database. It enables the management of parallel and fully integrated development processes, without the need for additional interfaces and data converting. It includes tools designed specifically for high speed packaging machines, synchronized with servo drive and robotics; graphic programming tools that automatically generate background codes, responding in an innovatory manner to the growing complexity of engineering software. SoMachine Motion, a single design tool, a single project. This is a new software development environment that serves the entire PacDrive 3 design process, testing and diagnostics included. SoMachine Motion, in fact, in one package includes tools for system design motion, drive selection, program development, in addition to HMI applications for testing, diagnostics and data management. Furthermore in the future will also include a safety related automation tool. SoMachine Motion central software development tool is based on CoDeSys V3 and, therefore, presents the innovative potential of object-oriented programming. Edesign - the beating heart of a new type of graphic structuring of machine functions - further simplifies software design. The concept of multi-user shared database is in fact a huge step forward for efficient collaboration, allowing all those involved in the development of a management program machine to work on the same software project. It will simplify the complex procedures of management of the various versions and coordinating work which, by definition, slows down teamwork. SoMachine Motion can also be used in development projects involving automated machines with PacDrive M: any previous work is unaffected and the software developed for modular machine concepts can be reused even if the system switches to PacDrive 3.
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AUTOMATION & CONTROLS
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Il successo della qualità Nasce come piccola officina nel 1974 ad opera di Bruno Negri e Mario Ballarotti e. oggi, P.E. Labellers è leader mondiale nella produzione di macchine etichettatrici automatiche. Per fare fronte allo sviluppo, sono state create 14 realtà produttive, di cui 8 in Italia, dedicate alle diverse lavorazioni così da soddisfare al meglio le richieste dei vari mercati e offrire soluzioni personalizzate. Il P.E. Labellers Group ha sedi produttive negli USA, in Brasile e Algeria e uffici di rappresentanza in Francia, Scozia e Cina. L’azienda integra al proprio interno tutte le risorse e il know-how necessari per la creazione delle macchine, definendo ogni passaggio del percorso - dalla progettazione al commissioning - a stretto contatto con il cliente. Investe costantemente in macchinari per la produzione di ultima generazione, così da garantire alle etichettatrici la massima qualità, affidabilità e precisione operativa. Per rispettare tale impegno, tutte le parti e i componenti delle macchine (a esclusione di quelli commerciali) sono prodotti nei centri specializzati P.E. Labellers sulla base di severe specifiche tecniche, mirate a ottenere nelle macchine finite una qualità complessiva di livello superiore. Dopo le prime esperienze positive - la realizzazione di un'etichettatrice ad alta produzione che ha rivoluzionato il concetto di applicazione roll-fed e di una se-
conda macchina con rapporto qualità-prezzo ottimale, che ha aperto la strada all’internazionalizzazione - il costruttore ha scelto Schneider Electric come partner su base continuativa: oltre il 50% delle macchine prodotte monta soluzioni e componenti Schneider Electric, il cui contributo si esprime al meglio sulle macchine di nuova generazione.
The success of quality Created as a small workshop in 1974 by Bruno and Mario Negri Ballarotti and today, P.E. Labellers is a world leader in the production of automatic labeling machines. To accommodate growth, 14 production works have been created, including 8 in Italy, dedicated to different processes so as to satisfy the demands of various markets and offer customized solutions. The P.E. Labellers Group
ti o pieni, di qualsiasi materiale, forma e dimensione, con percentuali di retrazione fino all’80%.
SINERGIA
DI INTELLIGENZE
La presenza globale del gruppo Schneider Electric, la competenza nella consulenza in fase progettuale fino al supporto post vendita, oltre alla capacità di individuare prontamente le funzioni necessarie a soddisfare le esigenze di controllo avanzato delle macchine di P.E. Labellers, sono risultati fattori chiave del successo della collaborazio-
(two-pack); non-stop with automatic magazine to minimize line stops. To ensure the best production performance, the sleeve shrink tunnel is also available in hot air or steam versions. Like all P.E. Labellers machines, Maya can also be easily customized: also thanks to the number of installable options, it adapts to various forms of containers, empty or full, of any material, shape and size, with a shrinkage of up to 80%.
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SYNERGY
has production sites in the USA, Brazil and Algeria and sales offices in France, Scotland and China. The concern comprises all the resources and the knowhow necessary for the creation of the machines, defining each step along the way - from design to commissioning - in close contact with the customer. It constantly invests in machinery for the production of the latest generation, so as to ensure the highest quality reliability and operating precision of its labelers. To meet this commitment, all the parts and components of machines (excluding the commercial ones) are produced in P.E. Labellers’ specialized centers on the basis of strict specifications, targeted to achieve overriding top quality in finished machines. After the first positive experiences - the creation of a high production labeling machine that has revolutionized the concept of roll-fed applications and a second machine with optimal price-quality ratio, which paved the way for internationalization - P.E. Labellers set up a solid, longterm partnership with Schneider Electric: more than 50% of the machines produced by the concern have Schneider Electric solutions, whose contribution is best expressed in the new generation of machines.
ne portata avanti in questi anni. In particolare, grazie alle soluzioni SoMachine e SoMachine Motion di Schneider Electric (si veda il box alla pagina precedente), il costruttore ha potuto creare su un'unica piattaforma hardware e con un unico ambiente di sviluppo software tutte le funzionalità PLC e Motion Control. Inoltre, tool dedicati, Ecam, Epas, Etest, consentono di ridurre in modo drastico il time to market delle macchine, aumentandone la competitività ma anche semplificando e rendendo più efficiente l’inte-
OF INTELLIGENCES
The Schneider Electric’s global presence, their expertise in consulting in the design stage through to after-sales support, and their ability to readily identify the features needed to meet the advanced control needs of PE Labellers machines have been key factors in the success of the partnership over these years. In particular, thanks to Schneider Electric’s SoMachine and
ro processo di automazione della macchina stessa. Infine, l’approccio modulare alla progettazione tipico dei componenti Schneider Electric permette di realizzare più facilmente, a partire da una stessa piattaforma, differenti tipologie di macchine, con differenti esigenze di rapporto prezzo/prestazioni: una flessibilità, questa, che va incontro alle esigenze di continua innovazione tecnologica dell’offerta, essenziale per essere leader di mercato nel settore altamente competitivo dell’automazione.
SoMachine Motion solutions (see box), the manufacturer has been able to create all the PLC and Motion Control features on a single hardware platform and with a single software development environment. Additionally, dedicated tools, ECAM, Epas, Etest, enable the dramatic reduction of the time-tomarket of machines, increasing competitiveness, but also by simplifying and making more efficient the whole process of
machine automation. Furthermore, the modular approach to the design of the typical Schneider Electric components makes it easier to achieve different types of machines with different price/performance ratio using the same platform: a flexibility, this, that enables the continuous technological innovation of the company’s product range, essential to being a market leader in the highly competitive field of automation.
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Affidarsi a una realtà leader nel settore, partner capace di offrire le migliori soluzioni di imballaggio grazie a una consulenza attenta e mirata. Ottimizzare la distribuzione aziendale attraverso prodotti cuciti su misura, sviluppati con professionalità e passione da oltre settant’anni. Dotarsi di Big Bag, strumenti ideali per ogni materiale, in grado di garantire sicurezza e protezione in tutte le fasi di stoccaggio e trasporto. Essere Minini: spazio ai contenuti, giusto in forma. P
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[ ADVERTORIAL ]
G.S. Italia. Linea farcitura peperoni. G.S. Italia. Pepper stuffing line.
Siemens. Simatic S7-1200. G.S. Italia. Dosatore multiplo per termoformatrice. G.S. Italia. Multiple dispenser for thermoforming machine.
Da Siemens. La soluzione basata su PLC s7-1200 e servo azionamento Sinamics S110 assicura flessibilità ed efficienza alle linee di processo e confezionamento. Alcuni esempi applicativi ne sottolineano i benefici.
Il caso G.S. Italia I n un mercato sempre più globale e caratterizzato da un elevatissimo livello di competitività, i costruttori italiani di macchine automatiche per il confezionamento e per le linee di processo nel food & beverage hanno compreso, nel corso degli ultimi anni, che la chiave del loro successo sta nell’essere sempre un passo avanti in termini di tecnologia, qualità e prestazioni. Siemens, sempre al fianco dei propri clienti, fornisce una soluzione specifica per ciascuna esigenza sfruttando, da un lato, la competenza e la presenza sul mercato della nuova struttura del PackTeam e, dall’altro, offrendo prodotti capaci di ottimizzare
i benefici tecnici e commerciali, a vantaggio dei propri partner. La soluzione basata su PLC s7-1200 e servo azionamento Sinamics S110 rappresenta un chiaro esempio di questa filosofia, un concetto “smart” che incontra le attese sempre più esigenti del mercato, sia che si tratti di termoformatura, di fine linea o, ancora, di sistemi per il settore food processing. Un esempio significativo della sua efficacia è offerto dalle applicazioni in G.S. Italia Srl.
SUPERATE LE ASPETTATIVE Dal 1982 la G.S. Italia fornisce macchinari per la preparazione e il confeziona-
From Siemens. The solution based on s7-1200 PLC and servo drive Sinamics S110 provides flexibility and efficiency to processing and packaging lines. Some applicative case studies emphasize the benefits.
The case of G.S. Italia In an increasingly global market, characterized by a high level of competitiveness, the Italian food & beverage processing machine and packaging line manufacturers have in recent years understood that the key to their success lies in being ever a step ahead in terms of technology, quality and performance. Siemens, always close to its customers, provides a specific
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solution for each requirement by on the one hand exploiting the expertise and market presence of its new PackTeam structure and, secondly, by offering products that optimize the technical and commercial benefits all to the advantage of their partners. The solution based on s7-1200 PLC and Sinamics S110 servo drive is a clear example of this philosophy, a "smart" concept that meets the
mento di alimenti freschi, pastorizzati e surgelati. È costruttore di spicco di sistemi industriali per il dosaggio di prodotti alimentari, di linee per la preparazione di piatti pronti, che garantiscono sempre l’attenzione e l’integrità dei prodotti trattati. «S7-1200 e Sinamics S110 ci hanno consentito di raggiungere prestazioni inaspettate». Questa è la prima considerazione di Carlo Bianchi, Responsabile Tecnico di G.S. Italia. Quando è nato il progetto della linea di farcitura per peperoni, l'azienda si era prefissata di progettare e realizzare una linea che, come sempre, soddisfacesse le esigenze produttive di tutti i suoi clienti. Questo è, infatti, un caposaldo per l’azienda di Marnate che non si sarebbe mai aspettata di riuscire ad andare ben oltre qualsiasi aspettativa, triplicando le velocità di produzione. La macchina equipaggiata con una CPU 1214 e un azionamento S110 collegati in
increasingly demanding expectations of the market, whether dealing with thermoforming, end of line, or be it systems for the food processing sector. A significant example of its effectiveness is offered by applications in GS Italia Srl.
EXCEEDING EXPECTATIONS Since 1982 G.S. Italia has been providing machinery for the preparation and packaging of fresh, pasteurized and frozen foods. It is a leading manufacturer of industrial systems for metering food products, of ready meal preparation lines, that always guarantee attention to and the integrity of the treated products.
«S7-1200 and Sinamics S110 and have enabled us to achieve unexpected performance». This the first consideration made by Carlo Bianchi, Technical Manager of G.S. Italia. When the pepper filling line project came into being, as ever the company had set out to design and build a line to satisfy the production needs of all its customers. This is in fact is a cornerstone of the Marnate based company’s approach, that would never have dreamt they would be able to surpass all expectations, tripling production speeds. The machine, equipped with a CPU 1214 and S110 drive connected in
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Siemens. Sinamics S110 e motore brushless 1FK7. Siemens. Sinamics S110 and 1FK7 brushless motor.
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Profibus, realizza la farcitura di alimenti grazie a un dosatore volumetrico pneumatico e una tramoggia-miscelatore con coclea per la spinta del prodotto. Lâ&#x20AC;&#x2122;avanzamento dei prodotti è gestito dal motore brushless 1FK7 comandato in posizione dal drive Sinamics, mentre la parametrizzazione della macchina viene impostata dallâ&#x20AC;&#x2122;operatore tramite pannello touch screen KTP400. Lâ&#x20AC;&#x2122;applicazione, studiata nei particolari per operare al meglio in ambito food e quindi con strutture in acciaio inox e guarnizioni speciali, raggiunge la velocitĂ di 1.200-3.600 pz/ora (a seconda della configurazione di linea). ÂŤAbbiamo preferito mantenere lâ&#x20AC;&#x2122;architettura di macchina su rete Profibus, che per noi rappresenta lo standard, per poter realizzare la macchina velocemente e ridurre cosĂŹ il time-to-market. In effetti, grazie anche al supporto di Siemens, è risultato agevole realizzare lâ&#x20AC;&#x2122;applicazione e ottenere ottimi risultati in termini di performance e precisione del passo di avanzamentoÂť ha concluso Bianchi.
Profibus, performs the filling of food products thanks to a pneumatic volumetric metering device and a hopper-mixer with screw for pushing the product. The product feed runs on a 1FK7 brushless motor controlled in position by the Sinamics drive, while the machine parameters are set by the operator using the KTP400 touchscreen panel. The application, specially devised in all its details to work at its best in the food field and hence with stainless steel structure and special gaskets, reaches speeds of 1,200.3,600 pcs/hr (according to the line configurations). ÂŤWe have chosen to maintain the Profibus network machine
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architecture, which for us is standard, in order to make the machine faster and thus reduce time-to-market. In fact, thanks to Siemensâ&#x20AC;&#x2122; support, it was easy to create the application and obtain excellent results in terms of feed pitch performance and accuracyÂť concludes Bianchi.
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Coffee pods: from the carton to the pallet Many important contracts in 2013 for Senzani Patents (Faenza, RA), historic name in the field of technology for automatic packaging. These include the delivery of a new line of packaging of coffee capsules to the U.S. branch of the Melitta Group, which specializes in the production of coffee in all its forms: loose, in pods or capsules, including associated professional machines. The solution implemented by the Faenza based company consists of a bundling wrap around (DP60) and a vertical carton pallet, which make up an integrated system able to manage the entire process, the inclusion of the capsules in a box until the placing of RSC boxes on pallets ready to be sent to the final destination. A key element of the line is the DP60 packaging machine that, in this specific application, manages a case complete with a base formed by 6 coffee capsules (2x3) on different layers. The peculiarity lies also in the fact that in order to minimize the size of the case, the capsules are alternately arranged inside one another (groundbased or inverted). A Scara arm, the heart of the vertical pallet carton, then tackles the packing and palletizing operations in a limited space, thus concentrating the final packaging in one area of the works. Focus on wrap around. The DP60, capable of treating up to 160 cartons per minute, is designed as a monoblock with a significantly reduced footprint (3100 x 2400 mm) and can handle flat blanks in sizes up to 700 x 700 mm. Versatile, able to pack many kinds of products such as capsules, processed cheese, packs of butter, chocolates and flow pack in various forms of final packaging (boxes, displays, trays with lid and clusters), suited to satisfying the most varied needs of companies The DP60 is the latest DIPA (Display Packers) model, the most recent category of Senzani automatic machinery specially designed for forming, filling and sealing of trays and displays via two different technologies, form and fill or - as in this case – wrap around. It is totally electronic machinery, with brushless motors that help to reduce the changeover times (in addition to those due to standard maintenance), and able to handle irregular shaped products in a small footprint.
Cialde di caffè: dall'astuccio al pallet Molte le commesse importanti nel 2013 per Senzani Brevetti (Faenza, RA), nome storico nel settore delle tecnologie per l’imballaggio automatico. Tra queste, la consegna di una nuova linea per il confezionamento di capsule di caffè alla filiale statunitense del gruppo Melitta, specializzato nella produzione di caffè in tutte le sue forme: sfuso, in cialde o capsule, comprese le relative macchine professionali. La soluzione realizzata dall’azienda faentina consta di una wrap around (DP60) e di un vertical carton pallet, che compongono un sistema integrato in grado di gestire l’intero processo, dall’inserimento delle capsule in astuccio fino alla sistemazione delle casse americane su pallet pronte da avviare alla destinazione finale. Elemento chiave della linea è la confezionatrice DP60 che, in questa specifica applicazione, gestisce un astuccio completo con una base formata da 6 capsule di caffé (2x3) su vari strati. La peculiarità sta inoltre nel fatto che per ridurre al minimo la dimensione dell’astuc-
cio, le capsule all’interno sono disposte in modo alternato una all’altra (base a terra o rovesciata). Un braccio Scara, cuore del vertical carton pallet, gestisce poi le operazioni di incartonamento e palettizzazione in un ingombro limitatissimo, concentrando così il confezionamento finale in un’unica area dello stabilimento. Focus sulla wrap around. La DP60, in grado di trattare fino a 160 scatole al minuto, è disegnata a monoblocco con un footprint decisamente ridotto (3100 x 2400 mm) e può gestire fustellati stesi di dimensioni fino a 700 x 700 mm. Versatile, capace di confezionare molteplici tipi di prodotti come capsule, formaggini, confezioni di burro, cioccolatini e flow pack in varie forme di packaging finale (astucci, espositori, vassoi con coperchio e cluster), risulta idonea a soddisfare le più svariate esigenze delle aziende del settore alimentare. La DP60 è l’ultimo modello DiPa (Display Packers), la più recente categoria di macchinari automatici Senzani, appositamente studiati per la formatura, il riempimento e la sigillatura di vassoi e display tramite due diverse tecnologie, form and fill o - come in questo caso - wrap around. Si tratta di macchinari totalmente elettronici, dotati di motori brushless che aiutano a ridurre i tempi di cambio formato (oltre a quelli dovuti alla manutenzione standard), e in grado di gestire prodotti dalla forma irregolare con un ingombro ridotto.
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Fresco: potenziare la logistica
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Fresh: ever speedier logistics
Datalogic ha installato un sistema a marchio NVS9000™ nel centro distributivo di un grande retailer francese, ottenendo vantaggi in termini di precisione e affidabilità, e di riduzione di tempi e costi. NVS9000™ è un sistema di acquisizione immagini di ultima generazione, che consente di velocizzare la distribuzione di prodotti freschi, come ad esempio il formaggio e il burro che richiedono una movimentazione rapida a una temperatura massima di 3-4 °C (grazie a questo sistema le merci sono sul camion, pronte per essere trasportate al punto vendita, dopo una sola ora dall’arrivo dai magazzini del fornitore esterno). La configurazione personalizzata, messa a punto in collaborazione con il system integrator Actemium, soddisfa i complessi requisiti della catena francese, che gestisce 16 centri logistici in tutto il paese e oltre 400 ipermercati. La soluzione Datalogic è dotata di cinque telecamere che coprono cinque stazioni di alimentazione ed è in grado di leggere e riconoscere ogni codice a barre presente sugli articoli trattati dai sistemi di smistamento, a una velocità di 1 m/sec, a prescindere dalle dimensioni o dalla tipologia. Datalogic ha installato anche un dimensionatore DM3500 per misurare il volume dei prodotti, in modo da individuare il tipo di camion ottimale per ciascun percorso e programmare le consegne collettive.
Datalogic has installed a NVS9000™ brand system in the distribution center of a major French retailer, with advantages in terms of accuracy and reliability, and reducing times and costs. NVS9000™ is an image acquisition system of the latest generation, which enables the speeding up and maximised efficiency of the distribution of fresh produce, such as cheese and butter, that require a rapid handling at a maximum temperature of 3-4 °C (thanks to the system the goods are on the truck, ready to be transported to the point of sale after only one hour from their arrival from the external warehouses). The custom configuration, developed in collaboration with the system integrator Actemium, can meet the complex requirements of the French chain, which manages 16 logistics centers and more than 400 hypermarkets throughout the country. The installed system is equipped with five cameras covering five feeding stations and recognizes each barcode present on articles processed by the sorting systems at a speed of 1 m/sec, regardless of size or type. Datalogic has also installed a DM3500 dimensioner for measuring the volume of the products, so as to identify the type of truck optimal for each route and schedule collective deliveries.
More pooling, more sustainability
Più pooling, più sostenibilità Unilever adotta in tutta Europa il pooling di pallet gestito da Chep, che si estende così a Germania, Austria, Svizzera, Italia, Polonia, Ungheria, Scandinavia e Romania. L’incremento di traffico è di circa il 70% e sostituisce l’impiego dei pallet bianchi, oltre a ridurre costi ed emissioni di anidride carbonica. Uno studio indipendente sulla valutazione del ciclo di vita delle attrezzature, eseguito da Intertek-RDC Environment e conforme allo standard ISO 14044, documenta il minore impatto ambientale del sistema di pallet Chep rispetto alle soluzioni di movimentazione alternative che utilizzano pallet bianchi in interscambio e pallet bianchi monouso. In base a questa valutazione, la decisione di Unilever porterà al risparmio di 4.700 t annue di anidride carbonica, pari alle emissioni generate dai consumi di energia elettrica di 750 case, ed eviterà l’invio in discarica di 400 t di legno.
Unilever adopts across Europe the pallet pooling managed by Chep, which thus extends to Germany, Austria, Switzerland, Italy, Poland, Hungary, Romania and Scandinavia. The increase of traffic is about 70% and replaces the use of white pallets, in addition to reducing carbon dioxide emissions. An independent LCA equipment study, carried out by Intertek RDC-Environment and compliant with ISO 14044, documents the lesser environmental impact of Chep’s pallet handling system compared to alternative systems that use interchangeable and one trip white pallets. Based on this evaluation, Unilever’s decision will generate savings of 4,700 tons per year of C02, equivalent to electricity consumption emissions of 750 homes, and will avoid 400 tons of wood being sent as waste to landfills.
L.A.I.M. produce angolari di cartone pressato riciclabile angolare tacchettato adatto soprattutto per proteggere i bordi delle bobine, sanitari, e oggetti di forme sia tonde che ovali, e irregolari, sia neutri che personalizzati tesi e tacchettati e cartone ondulato (cannetè) onda media da imballo, impiegato in particolare nella protezione di particolari meccanici, di precisione, vetro, ecc. e nei luoghi dove vengono eseguiti lavori di verniciatura, imbiancatura, restauri e simili. Gli angolari di cartone pressato, completamente riciclabili, rappresentano la principale attività della L.A.I.M. Questi prodotti sono stati sviluppati dopo una attenta e ampia ricerca di mercato, condotta da esperti, che ha evidenziato la tendenza a un sempre maggiore utilizzo di imballaggi realizzati con materiali ecologici e interamente riciclabili, come alternativa ad altri tipi di angolari prodotti con materiali misti, di difficile smaltimento o alto impatto ambientale. L.A.I.M. è costantemente impegnata, in collaborazione con l’ENEA di Pisa, nella ricerca di nuovi materiali per la realizzazione di imballaggi innovativi, e nel costante miglioramento della qualità della propria produzione.
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[ COMPONENTS & OTHER EQUIPMENTS ]
Semilavorati plastici idonei al contatto con alimenti I componenti per l’industria alimentare a diretto contatto con il cibo, se realizzati in materiale plastico, devono essere conformi ai requisiti dell’ultimo Regolamento UE 10/2011. Per rispondere con efficacia alle richieste del mercato, Ensinger può fornire dichiarazioni di conformità per l’idoneità al contatto con alimenti, relative a numerosi semilavorati standard: l’azienda (con sede italiana a Busto Garolfo, MI) ha infatti scelto di certificare un’ampia gamma di materiali standard disponibili a magazzino, senza creare una linea prodotto più costosa dedicata esclusivamente al food. Questo garantisce la massima reperibilità del materiale in molti formati e dimensioni, evitando inoltre ai clienti che servono anche altri segmenti industriali la necessità di una doppia scorta. Cosa chiede la normativa. La normativa europea di riferimento (Plastics Implementation Measure - PIM) si pone l’obiettivo di escludere ogni possibile effetto tossico che potrebbe nascere dall’interazione tra le sostanze alimentari e le materie plastiche. Ensinger ha adeguato la propria gamma di prodotti per l’industria alimentare ai nuovi criteri, effettuando i test di migrazione su un ampio assortimento di semilavorati standard. Per garantirne la completa tracciabilità, fornisce anche una dichiarazione di conformità specifica, legata alle singole consegne di semilavorati, come richiesto dal Reg. UE 10/2011. Per riflettere la complessità delle possibili condizioni d’uso, il Regolamento definisce nel dettaglio prove di migrazione da eseguire con differenti sostanze simulanti, tempi e temperature, a seconda dell’applicazione prevista per il prodotto. Gli sviluppatori possono usare questi dati per trarre conclusioni definitive circa il rispetto dei limiti di migrazione in condizioni d’uso specifiche. Le dichiarazioni di conformità al PIM fornite da Ensinger contengono anche i risultati delle prove, consentendo ai clienti di determinare in anticipo se un materiale è adatto al contatto diretto con un alimento specifico, riducendo così tempi e costi necessari per la certificazione del prodotto finale.
Designed to guarantee extreme gluing precision, high speed and durability. the new ultra-high speed electro-mechanic applicator head SpeedStar™ Diamond by Robatech (Italian branch at Cesena, FC) dispenses up to 800 adhesive dots per second. Also, even though it reaches a temperature of up to 185 °C and viscosity of up to 5000mPas, it has an average life cycle longer than models already on the market; furthermore, thanks to the shutter’s (patented) innovative motion, it enables electronic monitoring of the operations and constant and continuous self-regulation of the stroke. The SpeedStar™ guns operate with a high degree of precision and accuracy, since the
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Semi-finished plastic products suitable for food contact The components for the food industry in direct contact with food. if made of plastic material, must conform to the requirements of the last EU Regulation 10/2011.In order to respond effectively to the demands of the market, Ensinger can provide declarations of conformity for food contact suitability for many of standard semi-processed itmes and has in fact chosen to certify a wide range of standard materials in stock, without creating a more expensive product line exclusively created for food. Which guarantees the maximum availability of the material in many sizes and dimensions, also enabling customers who also serve other industrial segments to avoid the need to double stock.
Il materiale semilavorato Ensinger TECAFORM® AH (POM-C) è conforme al Reg. UE 10/2011. I componenti ritratti nella foto sono utilizzati da Marel Food Systems GmbH in impianti per la lavorazione di carne, pesce e pollame. The semi-finished material Ensinger TECAFORM® AH (POM-C) complies with Regulation EU 10/2011. The components shown in the photo are used by Marel food Systems GmbH in systems for processing meat, fish and poultry.
shutter’s needle stroke is controlled and regulated automatically. Dot application and positioning also require no manual adjustments. A further advantage is offered by the considerable reduction in adhesive consumption. Indeed, thanks to the insulated and protected nozzle, homogeneous temperatures are achieved and, consequently, higher performance. What’s more, the use of an integrated filter prevents blockage. Intelligent and cost-effective. SpeedStar™ guns are also competitive in terms of ecology and costs. First of all, in order to significantly improve energy efficiency and protect operators from the risk of
What the legislation demands. The European reference standard (Plastics Implementation Measure - PIM) aims to rule out any toxic effect that might arise out of the interaction between food substances and plastics. Ensinger has adapted its range of products for the food industry to the new criteria, making migration tests on a wide range of standard semi-finished items. To ensure full traceability, it also provides a statement of compliance knowledge related to individual deliveries of semi-finished products, as required by Reg EU 10/2011. To reflect the complexity of the possible conditions of use, the Regulations define in detail the migration tests to be performed with different substances simulants, times and temperatures depending on the intended application for the product. Developers can use these data to draw definitive conclusions regarding compliance with the migration limits in specific conditions of use. The declarations of conformity to PIM provided by Ensinger also contain the results of the tests, allowing customers to determine in advance whether a material is suitable for direct contact with a specific food substance, thus reducing time and cost needed for the certification of the final product.
burns, they are completely insulated (with a casing made from a special plastic material already used on the Diamond SX series). Furthermore, their small dimensions enable the installation of new heads in limited spaces and creating multi-module guns with extremely reduced interaxes. Their compatibility with most SX guns produced by Robatech enables retrofitting on existing installations. Finally, the installation’s functioning is constantly controlled by integrated electronics. Equipped with an LED display that supplies totally reliable status reports, their maintenance can also be planned with the help of the integrated with a touch screen panel.
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[ ADVERTORIAL ]
Messo a punto da ReeR, il nuovo sensore Micron risulta ideale nelle applicazioni di misurazione e rilevamento bi-dimensionale di oggetti in transito su sistemi di trasporto.
Micron misura e informa in tempo reale P er tutte quelle applicazioni industriali e civili dove è necessario rilevare, misurare e riconoscere oggetti, la ReeR (il più grande costruttore di sensori di sicurezza in Italia e uno dei maggiori al mondo) ha messo a punto il nuovo sensore di misura Micron. In funzione del numero e della posizione dei raggi occupati da un oggetto, Micron è in grado di fornire in tempo reale a un PLC o PC informazioni utili a rilevare la presenza o l’assenza di oggetti, effettuare un conteggio, rilevare
ta l'impiego in qualsiasi applicazione industriale: dal controllo qualità con la verifica della presenza o assenza di oggetti o del loro corretto posizionamento, al rilevamento di posizione e profilo dei pezzi negli impianti automatici di verniciatura.
LA GAMMA MICRON Modelli MI AV dotati di 2 uscite analogiche in tensione (0-10 Vcc) con funzioni programmabili e 2 uscite digitali programmabili.
I tre modelli sopra citati, tramite le uscite digitali, forniscono informazioni on/off al verificarsi delle condizioni programmate. Modelli MI C dotati di due uscite digitali antivalenti “stato area controllata”. Soluzione ideale per conteggio e rilevamento di presenza o assenza di oggetti, sono i più semplici della gamma e forniscono informazioni on/off relative allo stato dell’area controllata.
CARATTERISTICHE DELLA GAMMA
una posizione, una forma o un profilo e misurare dimensioni.
INGOMBRO RIDOTTO E FLESSIBILITÀ
Una sezione di appena 28x30 mm, la versatilità di impiego e l’affidabilità che contraddistingue tutta la gamma di prodotti ReeR, rendono il nuovo sensore Micron ideale nelle applicazioni di misurazione dell’altezza e rilevamento bidimensionale di oggetti in transito su sistemi di trasporto. Grazie alle dimensioni ridotte, risulta anche adeguato per i magazzini automatici e per la movimentazione di autoveicoli nei parcheggi automatizzati. Ma l’ampia gamma di modelli ne facili-
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Modelli MI AC dotati di 2 uscite analogiche in corrente (4-20 mA) con funzioni programmabili e 2 uscite digitali programmabili. Grazie a una semplicissima interfaccia di programmazione, entrambi i modelli sono in grado di fornire qualsiasi misurazione di oggetti e sono dunque ideali per il rilevamento dei limiti dimensionali. Modelli MI B dotati di un’interfaccia seriale RS-485 con funzioni programmabili e 2 uscite digitali programmabili: fornisce informazioni complete e dettagliate sullo stato di ogni raggio attraverso la linea seriale RS 485 (fino a 8 nodi). Ottimale per il rilevamento del profilo e della posizione di oggetti.
Per la programmazione della barriera di misura Micron (modello A e B) è disponibile il software di configurazione (MicronConfigurator) per ambiente PC, con pratica interfaccia grafica. - Tutti i modelli possono essere adattati alle esigenze dai costruttori di macchine e impianti. - Interassi disponibili da 5 mm a 75 mm. - Altezze controllate: · 150 - 1800 mm per modelli con interasse 5 mm; · 150 - 3000 mm per modelli con interasse 10, 25, 30, 50, 75 mm. - Portata massima: · 2 m per modelli con interasse 5 mm; · 10 m per modelli con interasse 10, 25, 30, 50, 75 mm.
PER INFO ReeR SPA Via Giulio Carcano, 32 10153 Torino (TO) - Italy Tel. +39 011 2482215 info@reer.it www.reer.it
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Realized by ReeR, the new Micron sensor is ideal in the measurement or two-dimensional detection of objects in transit on conveyor system applications.
Micron measures and informs in real time For all industrial and civil applications in detecting, measuring, and recognizing objects, ReeR (the biggest manufacturer of safety sensors in Italy and one of the major ones in the world) presents Micron, the new measurement sensor. Depending on the number and position of the beams engaged by an object, Micron can provide real time information to a PLC or PC in order to: detect the presence or absence of objects, perform a count, detect a position, detect a shape or a profile and measure dimensions.
REDUCED DIMENSIONS AND FLEXIBILITY
The reduced overall dimensions (section of only 28x30 mm), the versatility and reliability that characterizes the entire range of ReeR’s products, make this new measurement sensor ideal in the measurement of the height or two-dimensional detection of objects in transit on conveyor systems application. The compact size makes Micron ideal for automatic warehouses and for vehicle handling in automatic parking garages. Moreover, the wide range of models allows the use of Micron in any industrial application: quality control (verification of presence/absence or correct positioning of objects), profile detection of parts in automatic painting systems.
THE MICRON RANGE Models MI AV equipped with 2 analog output (0-10 VDC) with programmable functions and 2 programmable digital outputs. Models MI AC equipped with 2 analog output (4-20 mA) with programmable functions and 2 programmable digital outputs. These first two models, with a simple programming interface,
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are able to provide any measurement. Ideal solution for object measurement and detection of dimensional edges. Models MI B equipped with an RS-485 serial interface with programmable functions and two programmable digital outputs. Solution providing complete and detailed information on the status of each beam via the RS 485 serial line. Ideal for dimensional measurement, profile detection of parts. The three models, through the two solid state outputs, provide further on/off information related to the occurrence of the programmed conditions. Models MI C equipped with two antivalent solid state outputs " status of the controlled area". Solution providing simple on/off information related to the status of the controlled area. Ideal for piece counting and profile detection of parts in the controlled field.
CHARACTERISTICS OF THE RANGE
The configuration software for PC, with graphic user interface, is supplied with each measurement light curtains (models A and B only). - All models can be adapted to the machine manufacturers and plants equipment requirements: - Beam spacing available from 5 mm to 75 mm; - Protected height : · from 150 mm to 1800 mm models with beams spacing 5 mm · from 150 mm to 3000 mm models with beams spacing 10, 25, 30, 50, 75 mm. - Max. range · 2 m for models with beams spacing 5 mm · 10 m for models with beams spacing 10, 25, 30, 50, 75 mm.
[ COMPONENTS & OTHER EQUIPMENTS ]
Robatech è riuscita a coniugare velocità con efficienza e resistenza all’usura nelle pistole applicatrici SpeedStar™ Diamond.
Alta velocità e precisione dell’incollaggio rogettata per garantire estrema precisione nell’incollaggio, alte velocità e lunga durata, la nuova e velocissima testa di applicazione elettro-meccanica SpeedStar™ Diamond di Robatech (sede italiana a Cesena, FC) eroga infatti fino a 800 punti di adesivo al secondo. E, nonostante raggiunga temperature fino a 185 °C e viscosità fino a 5000mPas, ha una durata media più lunga rispetto alle versioni già sul mercato; inoltre, grazie all’innovativa movimentazione dell’otturatore (brevettato) consente di effettuare il monitoraggio elettronico dell’attività svolta e la costante e
P
SpeedStar™ Diamond Precise, anche alle alte velocità, le pistole Robatech sono ideali per applicare l’adesivo anche sui lembi di astucci pieghevoli di piccole dimensioni, come ad esempio quelli utilizzati per confezionare caramelle, chewing-gum o cioccolato. Precise, even at high speeds, these Robatech’s guns are suitable for applying adhesive even on the flaps of folding cases of small dimensions, such as for example those used to package candies, chewing gum or chocolate.
continua autoregolazione della corsa. Le pistole SpeedStar™ lavorano con grande precisione e accuratezza, poiché la corsa dell’otturatore ad ago è controllata e regolata in automatico. Anche l’applicazione di punti e il posizionamento non necessitano di regolazioni manuali. Un ulteriore vantaggio offerto è la notevole riduzione del consumo di adesivo. Grazie infatti all’ugello coibentato e protetto, si ottengono temperature omogenee e, di conseguenza, prestazioni migliori. In più, l’impiego di un filtro integrato, ne evita l’ostruzione. Intelligenti e convenienti. Le SpeedStar™ sono competitive anche sul piano ecologico e dei costi. Anzitutto, per migliorare in modo significativo l'efficienza
Robatech has managed to combine speed with efficiency and wear resistance in the SpeedStar™ Diamond applicator guns.
Precision at high speeds in gluing Designed to guarantee extreme gluing precision, high speed and durability. the new ultra-high speed electro-mechanic applicator head SpeedStar™ Diamond by Robatech (Italian branch at Cesena, FC) dispenses up to 800 adhesive dots per second. Also, even though it reaches a temperature of up to 185 °C and viscosity of up to 5000mPas,
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it has an average life cycle longer than models already on the market; furthermore, thanks to the shutter’s (patented) innovative motion, it enables electronic monitoring of the operations and constant and continuous self-regulation of the stroke. The SpeedStar™ guns operate with a high degree of precision and accuracy, since the
energetica e proteggere l’operatore dal pericolo di ustioni, sono totalmente coibentate (con un involucro in materiale plastico speciale già in uso sulla serie Diamond SX). Le dimensioni contenute permettono di installare le nuove teste in spazi limitati e di realizzare pistole multi modulo con interassi ridottissimi. La compatibilità con la maggior parte delle pistole SX prodotte da Robatech, consente di effettuare il retrofit su impianti esistenti. Infine, il funzionamento dell’impianto è controllato costantemente dall'elettronica integrata. Le pistole SpeedStar™ sono dotate di un display a LED, che fornisce indicazioni di stato assolutamente affidabili e, tramite il contatore integrato permette di pianificare la manutenzione.
shutter’s needle stroke is controlled and regulated automatically. Dot application and positioning also require no manual adjustments. A further advantage is offered by the considerable reduction in adhesive consumption. Indeed, thanks to the insulated and protected nozzle, homogeneous temperatures are achieved and, consequently, higher performance. What’s more, the use of an integrated filter prevents blockage. Intelligent and cost-effective. SpeedStar™ guns are also competitive in terms of ecology and costs. First of all, in order to significantly improve energy efficiency and protect operators from the risk of
burns, they are completely insulated (with a casing made from a special plastic material already used on the Diamond SX series). Furthermore, their small dimensions enable the installation of new heads in limited spaces and creating multi-module guns with extremely reduced interaxes. Their compatibility with most SX guns produced by Robatech enables retrofitting on existing installations. Finally, the installation’s functioning is constantly controlled by integrated electronics. Equipped with an LED display that supplies totally reliable status reports, their maintenance can also be planned with the help of the integrated with a touch screen panel.
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ADVERTISERS
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10/2013 11-12/2013
ERZIONISTI ADVERTISERS INSERZIONISTI ADVERTISERS A AUTOROTOR ....................................58 B BECA CLOSURES.............................74 BECKHOFF .........................................9 BEVERFOOD.COM EDIZIONI ...........79 BOSCH REXROTH ............................65 C C.S.S. TECA PRINT...........................77 CAMA GROUP ..................................24 COMAU .............................................81 CT MECA...........................................50 E EAST AFRIPACK 2014 ......................39 ENOPLASTIC.............................IV Cop. ETIPACK ............................................23 G G.B. GNUDI BRUNO....................30-31 GERHARD SCHUBERT................40-41 I I.G.C. ...................................................4 IMBALLAGGI P.K. ..............................49 INGE ...........................................II Cop. INTERPACK 2014 ..............................27
K KAUTEX MASCHINENBAU ..............29 KHS ...................................................45 L L.A.I.M. ..............................................75 LINEARTECK.....................................55 M MARKEM-IMAJE ...............................51 MARKING PRODUCTS .....................61 MININI IMBALLAGGI.........................71 MÜLLER MARTINI.............................73 N NIMA ERRE.TI PACKAGING..............64 O OMRON ELECTRONICS ...................63 ORIEX COMMUNICATION ..................6 P P.E. LABELLERS................................62 PACKLAB ..........................................62 PHARMAPACK EUROPE 2014 .........32 PLASTIAPE..........................................7
R R.T.A. .................................................54 RICREA..............................................14 RONCHI MARIO ................................76 S SACMI FILLING ...................................3 SCHNEIDER ELECTRIC ....................67 SERVICE AIR .....................................35 SERVOTECNICA........................III Cop. SIS.MA...............................................36 SIT GROUP ..................................17-18 SYSTEM ............................................19 T TGM-TECNOMACHINES ..................57 TNA EUROPE ....................................11 V VERIMEC...........................................52 W WIDE RANGE ....................................13 Z ZANASI ........................................56-57
P PROMENS LAINATE..........................47
Enti, aziende e associazioni citate su questo numero A ALESSANDRO ZACCARINI ..................15 ALTROCONSUMO.................................32 ASSOBIOPLASTICHE......................36, 39 ASTER S. CONS. P. A............................37 ATIF ........................................................59 AVERY DENNISON RIS ITALIA SRL .....60 B BOSCH REXROTH SPA.........................65 C C.I.C. - CONSORZIO ITALIANO COMPOSTATORI...................................39 CENTREXPO SPA ..................................42 CHEP ITALIA SRL ..................................75 CNR ........................................................37 CONAI ....................................................32 CONTROL TECHNIQUES SPA................8 D DATALOGIC AUTOMATION SRL .........75 DE ROSSI VITTORIANO SRL ..........60, 62 DURST PHOTOTECHNIK SPA..............60 E EFI EUROPE...........................................60 ENEA ......................................................37 ENOPLASTIC SPA .................................20 ENSINGER ITALIA SRL .........................77 EPSON ITALIA SPA ...............................60 EUROLABEL SRL ..................................53 EXXON MOBIL. ......................................43 F FEDERCHIMICA - AVISA.......................39
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FIERE DI PARMA SPA ...........................12 FINAT .....................................................36 FORBO SIEGLING ITALIA SPA.............60 FP SLEEVE SRL .....................................53 FUJI FILM ITALIA SRL ...........................60 G G.S. ITALIA SRL.....................................72 GALLUS FERD. RÜESCH AG ...............60 GEW EC LTD..........................................60 GIPEA .....................................................59 GRUPPO MOSSI & GHISOLFI ..............39 H H.B. FULLER EUROPE GMBH ..............60 HEWLETT PACKARD IT. .................60, 64 I I&C SAS..................................................59 IASCONE PACKAGING MARK.......25, 33 ILTI SRL ..................................................62 IMBALLAGGI P.K. .................................53 IPACK-IMA SPA ...............................32, 42 IRPLAST SPA .........................................47 ISTIT. IT. IMBALLAGGIO.....10, 25, 32, 33 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ .......10 ITEC FRANCE ..........................................8 J JINDAL POLY FILMS LTD .....................43 K KHS AG ..................................................46 KÖLNMESSE SRL..................................12 KRONES AG ..........................................47
L LEONHARD KURZ.................................61 LIRMAPRINT SRL ..................................60 LUCAPRINT SPA ..................................32 LUXORO SRL.........................................61 M MANUCOR SPA.....................................61 MARK ANDY AG....................................60 MESSE BERLIN GMBH..........................10 MESSE MÜNCHEN GMBH....................44 MONACOFIERE SRL .............................44 MONDI PACKAGING AG ................52, 61 MÜLLER MARTINI SPA ...................60, 61 N NOVAMONT SPA...................................39 NUOVA GIDUE SRL ..............................60 O OCME SRL .............................................46 OMAC.....................................................65 OMET SRL........................................59, 62 P P.E. LABELLERS SPA............................68 POLI. MILANO - DIP. INDACO..............32 PRATI SRL..............................................62 PRIMERA TECHN. EUROPE GMBH ....62 PRIMETEC SRL ......................................62 PUSTERLA 1880 SPA ............................36 R REER SPA ..............................................78 RITRAMA SPA..................................60, 62 ROBATECH ITALIA SRL U.S. ................80
ROBOPAC SISTEMI ..............................45 ROBOX SPA ..........................................XX S SACMI IMOLA S.C.................................48 SACMI VERONA SPA ............................48 SCHNEIDER ELECTRIC SPA ................68 SEALED AIR SRL ...................................52 SEI LASER CONVERTING SRL .............60 SENZANI BREVETTI SPA ......................74 SIEMENS SPA ........................................72 SIMEI ......................................................29 SIPA SPA................................................50 SIS.MA SRL ............................................54 SUN CHEMICAL GROUP SPA........60, 64 T TARSUS GROUP PLC ...........................59 THE LONDON FANCY BOX CO LTD....36 U UCIMA ....................................................12 UNILEVER ITALIA ..................................75 UPM RAFLATAC..............................48, 64 UTECO CONVERTING SPA ..................59 V VERIMEC SRL ........................................52 VERSALIS SPA.......................................39 W WIDE RANGE SRL .................................55 Z ZANASI SRL...........................................56
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Progettazione, installazione e messa in servizio semplificate Eliminazione del cablaggio tra motore e azionamento Nessun disturbo elettromagnetico Nessun ingombro nell’armadio elettrico Modularità delle macchine e relativa espandibilità a posteriori Semplicità di individuazione guasti e ripristino immediato dell’asse Funzioni di sicurezza integrata Gestione I/O a bordo asse, intelligenza decentralizzata Grado di protezione fino a IP65
Pad. 15 Stand S 02