ItaliaImballaggio novembre/dicembre 2023

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THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING

ISSN: 2037-2183

11-12/2023 NOVEMBRE DICEMBRE 6,50€

NUMERO 11-12 NOVEMBRE DICEMBRE 2023

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11-12/2023 [ ACCELER ATION ]

FESTINA LENTE “Affrettati lentamente”, diceva Svetonio, e personalmente aggiungerei, senza artificio e ornamento: sembra questo l’invito che CONAI ha rinnovato all’industria italiana in occasione della decima edizione di Ecopack, il Bando per l’ecodesign volto a premiare, con 600.000 euro, le soluzioni di packaging più innovative ed ecosostenibili immesse sul mercato nel biennio 2021-2022.

re o uguale al 60% ma inferiore all’80% e il cui riciclo è complesso e oneroso: si stima che su 100 kg di imballaggi, più di 60 kg diventino scarto non riciclabile allo stato delle tecnologie attuali. In pratica, sembra proprio, a volte, di trovarsi di fronte ad azioni di marketing (o meglio di greenwashing) più che a interventi mirati a migliorare l’efficienza ambientale dell’imballaggio.

Stefano Lavorini

Anche quest’anno, infatti, in qualità di membro del Plastica rigenerata e monomateriali Comitato Tecnico Allargato composto da esperti Più concreto e promettente il trend nel campo degli esterni, ho avuto modo di vagliare alcune centinaia imballaggi di plastica che, in generale, fanno regidi casi validati tramite l’Eco Tool CONAI*, nonché strare una drastica riduzione degli spessori (quasi selezionati da un comitato tecnico composto a cancellare la differenza tra imballaggi rigidi, dai referenti del sistema consortile, con il comsemirigidi e flessibili), nonché un crescente utipito di scegliere i cinque super-premi da 10.000 lizzo di polimeri riciclati (fino al 100%) in numeeuro l’uno. rose applicazioni, anche in campo alimentare. Prima di enucleare alcune linee di Per quanto riguarda l’imballaggio tendenza generali, mi sembra doflessibile crescono in modo chiaro BANDO CONAI PER L’ECODESIGN veroso dare riconoscimento ai le soluzioni monomateriali barriera vincitori: in sostituzione di quelle multimateriali con AL, 1) Utilizzo riciclato: Conserve Italia Soc. Coop. EVOH, EVA, PA e questo grazie anche al miglioraAgricola per la “Bottiglia in vetro per passata di po- mento delle prestazioni garantite da adesivi e lacmodoro”; che ad hoc, che peraltro spero in futuro vengano 2) Facilitazione riciclo: Crocco Spa per il messe in evidenza nelle schede prodotto. “Cappuccio elastico per confezionamento pallet In questo ambito, però, mi hanno colpito alcuni casi - Stretch Hood ECO”; in cui la nuova soluzione adottata è così lontana 3) Riutilizzo: Davines Spa per “Sublime skin dalla precedente da far nascere qualche dubbio: in Intensive Serum”; altri termini, o si è deciso di ridurre la shelf life del 4) Nuove applicazioni/tecnologie: Fontaneto srl per prodotto, o il precedente imballaggio era clamoroil “Sacchetto per pasta fresca Raviolo del plin”; samente sovradimensionato in relazione alle esi5) Nuove applicazioni/tecnologie: Italsilva genze di protezione dell’alimento. Commerciale srl per la “Ecoricarica lavatrice marsiglia 29 lav. 1305 ml”. Per ragioni di spazio, mi fermo qui. Aggiungo solo Inoltre, una menzione speciale per il caso e-com- che sono ancora troppo pochi i casi di riprogettamerce è stata assegnata a Nakuru srl per “Nakpack® zione del packaging in funzione delle esigenze logiExtreme”. stiche, ma anche di riutilizzo degli imballaggi almeOnore al merito a tutte queste aziende, dunque. Ma no in ambito B2B. cosa dire delle altre? Comunque, mi riprometto di approfondire una mappatura più dettagliata di quanto il mercato Plastica vs Carta monitorato da CONAI offre, per cercare di intenAnche quest’anno è proseguito, anzi si è rafforzato, dere con un minimo di attendibilità gli sviluppi il fenomeno della “migrazione” da imballaggi di pla- futuri che ci attendono. stica a imballaggi di carta. Questa tendenza ha interessato numerosi imballaggi di plastica vergine che, peraltro, avrebbero *L’Eco Tool CONAI è uno strumento di Life Cycle Assessment semplificato, in grado di potuto essere vantaggiosamente rimpiazzati da calcolare gli effetti delle azioni di prevenzione in termini di risparmio energetico, di riimballaggi di plastica riciclata. sparmio idrico e di riduzione delle emissioni di CO2, oltre che (solo per i casi di imbalPer non dire, poi, della perplessità che suscitano i laggi che facilitano le attività di riciclo) di quantità di materia prima seconda generata. casi in cui la plastica, vergine o riciclata, è sostituita Anche quest’anno l’Eco Tool CONAI e l’analisi dei casi sono stati sottoposti alla valida poliaccoppiati a base cellulosica di tipo C, ovvedazione da parte di DNV, ente di certificazione internazionale. ro imballaggi in cui la componente carta è superio-

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[ BEHIND THE COVER ]

Crossing in water, 1998-2018 Installazione site specific cm 200x100. Materiale plastico di riciclo, tubi in plexiglas e PET + luci

La ricerca di Pina Inferrera (ritratta accanto alla scultura Dafne, Ndr.) è incentrata sull’osservazione dell’ambiente antropizzato, la natura, l’uomo e le sue relazioni. Spesso interviene su reperti del consumismo industriale, emblemi di una condizione dell’umanità. Utilizzando scarti della modernità ha realizzato opere site-specific di dimensioni imponenti, capaci di ridisegnare lo spazio. Ha usato materiali innovativi che, negli anni ’80, ha definito “La Natura creata dall’uomo”. Ha dato priorità all’indagine della materia in tutte le sue applicazioni, per esaudire un bisogno di manualità tattile e palpabile che meglio corrispondesse all’esigenza di una comunicazione il più coerente possibile alla sua contemporaneità. In parallelo ha esplorato altre possibilità espressive, come fotografia, video e installazioni, in cui spazio e luce diventano “materia” predominante. Ha sempre inteso l’arte come fusione delle diverse “manifestazioni” da cui si evincono le problematiche ambientali ed esistenziali. Come direttore artistico ha realizzato eventi d’arte per Assocomaplast e l’Associazione IdeaVita, documentati da apprezzabili cataloghi. Ha collaborato con Juliet Art Magazine, di cui è stata corrispondente per la città di Bergamo. Laureata a pieni voti all’Accademia di Brera, ha esposto in Italia ed all’estero.

DICONO DI LEI Natura e artificio. Nella sua ricerca artistica Pina Inferrera utilizza materiali plastici, tecnologici e di recupero. Insiste sulla spettacolarità installativa: gioca sia con i materiali plastici che con la luce e l’acqua. Instaura un parallelo tra natura e artificio che ha verificato ideando morbide e luminose “Crisalidi” e “Germinazioni” dove il principio della vita, nella sua trasformabilità, e nel suo potenziale di crescita, anima materiali di per sé innaturali. Ancora una volta esplode il bisogno di trasferire le proprietà della vita naturale tra i grovigli dei materiali plastici; dotare di vitalità, nella convenzione dell’arte, ciò che vita non ha. La Dafne è una scultura monumento, con una tensione totalizzante: parte dall’avvitamento dell’ “Apollo e Dafne” di Bernini, per divenire albero, fontana. Un albero dai cui rami emana un vivido umore, raccolto nel bacino di plexiglas, per riciclarsi all’infinito in lacrime stillanti dai fasci di fibre ottiche. Natura e tecnologia si sposano; non già quella “natura seconda” come è stata definita la natura virtuale parafrasata dalla tecnologia. Qui si incrociano i due opposti, verità e simulazione. […] Lo scontro dunque tra artificiale ed evocazione naturale comporta una riconsiderazione della cosiddetta “natura seconda” che tende a soverchiare quella vera, parafrasandola con mezzi succedanei. (Maria Campitelli, 2003)

MONDO, 1996 - Plexiglas di scarto della Telecom, morsetti, filo acciaio. Diametro cm 120.

GERMINAZIONI, 2001 - Installazione site specific di metri 5x15, composta da elementi modulari in poliestere di scarto industriale + luci.

DAFNE, 2003 - Metacrilato, fibre ottiche, acqua, colonna sonora, cm 255x170x150.

GOCCE, 1995 - Plexiglas di scarto della Telecom, filo di nailon. Installazione site specific con elementi di 90x60x40 cm cadauno.

Pina Inferrera ‘s research is focused on observation of the anthropized environment, nature, people and their relationships. She often works on artefacts of industrial consumerism, symbols of the human condition. Using discarded objects of modernity, she has created site-specific works of imposing dimensions, able to redesign space. She has used innovative materials which, in the 1980s, defined “Nature created by man”. She has given priority to the investigation of matter in all its applications, to satisfy a need to use tactile and palpable manual skills that best correspond to the requirement for a form of communication that is as consistent as possible with its contemporaneity. At the same time, she has explored other expressive

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possibilities, such as photographs, videos and installations, in which space and light become the predominant “material”. She has always considered art as a fusion of different “means of expression” from which environmental and existential problems can be conveyed. As artistic director she has organised art events for Assocomaplast (the Italian plastics and rubber processing machinery and moulds manufacturers’ Association) and the IdeaVita Association, documented by appreciated catalogues. She has collaborated with Juliet Art Magazine, of which she was correspondent for the city of Bergamo. Graduated with full marks from the Brera Academy, she has exhibited in Italy and abroad.

WHAT IS SAID ABOUT HER Nature and artifice. In her artistic research, artist Pina Inferrera uses plastic, technological and recycled materials. She focuses on spectacular installations: she plays both with plastic materials and with light and water. She establishes an alignment between nature and artifice, which has generated soft and brilliant “Chrysalises” and “Germinations” in which the origins of life, its transformability, and its potential for growth, animates materials which are, in themselves, unnatural. Once more there’s the pressing urge to transfer the properties of natural life to a cluster of plastic materials; to endow with vitality, through artistic means, what has no life.

Dafne is a monumental sculpture, with an overpowering tension: it starts from the twisting of Bernini’s “Apollo and Daphne”, to become tree and fountain. It’s a tree from whose branches a vivid mood emanates, collected in a plexiglass basin, to be then recycled infinitely in tears dripping from fibre-optic bundles. Nature and technology merge; it’s not yet that “second nature” as virtual nature paraphrased by technology has been defined. Here, due opposites intersect: truth and simulation. […] The conflict between artificial and natural evocation, therefore, implies a rethinking of the so-called “second nature” which tends to overwhelm the real one, paraphrasing it with substitute means. (Maria Campitelli, 2003).

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NOP (No-Plastic Program) means we promote eco-friendly plastic substitutes for the packages manufactured on IMA machines. Through the research and testing of alternative processes and materials together with our partners we foster plastic-free and sustainable, compostable, biodegradable or recyclable packaging solutions. According to these objectives, IMA established OPENLab: the Group’s network of technological laboratories and testing area, dedicated to the research on sustainable materials, technologies and production optimization processes. Discover more about IMA NOP on ima.it/imazero and IMA OPENLab on ima.it/open-lab

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Sommario

NOVEMBRE - DICEMBRE 2023 CONTENTS

AGGIORNAMENTI / UPDATES

IMBALLAGGI E TECNOLOGIE:

un ecosistema al servizio dell’economia circolare. Packaging and technologies: an ecosystem serving the circular economy. 1

Stefano Lavorini Acceleration Festina lente

2

Pina Inferrera Behind the cover Crossing in water, 1998-2018

OPINIONI | OPINIONS

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Costanza Candi, Luciana Guidotti Aggiornamenti sul Regolamento Packaging - Un commento di Francesca Stevens, Europen Updates in Packaging Regulation A comment by Francesca Stevens, Europen

12 Memorandum Milano Beauty Week, Anuga, Cibus Tec 14 Agenda Pharmintech 2025, IPACK-IMA [ A PROPOSITO DI... ] SOSTENIBILITÀ Maria Costanza Candi 16 La parola a… Ferrarelle. Un grande player del beverage spazia tra modalità di consumo, innovazione tecnica, packaging design, riciclo. Over to… Ferrarelle. A leading beverage company talks of consumer trends, technical innovation, packaging design and recycling.

CONSUMI E STILI DI VITA Milena Bernardi 22 Italiani: più poveri, ma… ancora sereni Dal Rapporto Coop 2023: il carovita piega i consumi e costringe gli italiani a nuove rinunce. Eppure gli italiani restano ottimisti. Italians: poorer, but… still untroubled. From the Coop 2023 Report: The high cost of living is reducing consumption and forcing Italians to make new sacrifices. But we still remain optimistic. [ MARKETING & DESIGN ] 28 La nobilitazione è sostenibile perché…. (Luxoro, Gruppo Kurz) Embellishment is sustainable because… 30 Tube of the Year 2023 35 Ecodesign del packaging cosmetico (Cosmetica Italia, Aliplast) Ecodesign of cosmetics packaging 38 Una soluzione circolare per l’imballaggio delle ciambelle (Metsä Board) A circular solution for packaging doughnuts 40 News (Berlin Packaging)

MATERIALS & MACHINERY 63

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Food & Beverage Monouso in alluminio per il food delivery (Contital) Disposable aluminium for food delivery RePETableTM agevola la transizione all’rPET (Sidel) RePETableTM faciltates the transition to rPET Multimarket Stefano Lavorini Stampa e accoppiamento. Essere diversi, nei fatti (Sun Chemical, Remac) Printing and laminating. Being different, in practice La forza delle colle naturali (Menichetti) The strength of natural glues

LABELING & CODING 71

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[ FACTS & FIGURES ] Barbara Iascone 41 Gli imballaggi di vetro Glass packaging Barbara Iascone 46 Gli imballaggi flessibili da converter Flexible packaging for converting [ INDUSTRY & MANAGEMENT ] Stefano Lavorini 50 Eredi di una tradizione Cartolina da Pianezze (VI). Il 70° anniversario dalla fondazione di Lucaprint Heirs of a tradition Postcard from Pianezze (VI). The 70th anniversary of Lucaprint’s foundation 53 CMP Phar.ma avvia un nuovo stabilimento (Marchesini Group) CMP Phar.ma opens a new factory Maria Costanza Candi 55 Cybersecurity: facciamo il punto con Red Hot Cyber Cybersecurity: let’s take stock with Red Hot Cyber 59 Innova Group vola al +52% nel 2022 Innova Group flies at +52% in 2022 AUTOMATION & CONTROLS 72

Danilo Mascolo Digitalizzazione, cosa attendersi? Digitisation: what’s in store?

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News (Oriental Motor, Servotecnica)

COMPONENTS & OTHER EQUIPMENT 76

Vision: il fusore di adesivo ad alte prestazioni (Robatech) Vision: high-performing adhesive melter

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Saldatura a ultrasuoni per plastiche bio-based (Emerson) Ultrasonic sealing for bio-based plastics

END OF LINE & HANDLING 80

News (Lancia, Modula)

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Advertisers & Company index

News (Tenenga, TSC Printronix Auto ID)

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Colophon Kairos Media Group Srl Via Fossa Buracchione 84 41126 Modena Direttore responsabile

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Traduzioni Coordinamento artisti Progetto grafico e impaginazione Fotolito e Stampa

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Max Marra & Gianni Valentino Studio Grafico Page, Novate Milanese (MI) Vincenzo De Rosa, R. Rossi Ancora S.r.l. via B. Crespi 30, 20159, Milano

con la collaborazione di

Numero

11-12/2023 Novembre/Dicembre 2023 anno 29 Pubblicazione iscritta al n. 555 del Registro di Cancelleria del Tribunale di Milano in data 22/10/94 Iscrizione nel Registro degli Operatori della Comunicazione n. 9673 Una copia: € 6,50 - Arretrati: € 13.00 Periodicità mensile Abbonamento per un anno:

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[ OP INIONI ]

AGGIORNAMENTI SUL REGOLAMENTO PACKAGING

Maria Costanza Candi, Luciana Guidotti

Novità importanti in commissione ambiente del Parlamento Europeo (ENVI) che ha votato una serie di emendamenti al testo del PPWR - Packaging and Packaging Waste Regulation. Al momento di andare in stampa con il fascicolo di Novembre/Dicembre di

I

n attesa del voto dell’Assemblea plenaria, previsto a Strasburgo nella settimana parlamentare compresa il 20 e il 23 novembre, quello che emerge dagli emendamenti votati dalla Commissione Ambiente a fine ottobre è la chiara indicazione di una posizione ideologica, che mette in secondo piano le funzionalità degli imballaggi anche in assenza di metodologie di misura dell’impatto ambientale come il Life Cycle Assesment - LCA, che permetterebbero di definire in modo puntuale cosa sia sostenibile e cosa no. D’altro canto si stanno anche creando condizioni per un sostanziale indebolimento del mercato unico, del commercio e della libera circolazione delle merci. Protagonisti di questa evoluzione sono gli Stati Membri che stanno spingendo per soluzioni vicine allo stato dell’arte nei rispettivi paesi, senza tenere in considerazione la centralità del mercato unico e i vantaggi dell’armonizzazione per gli investimenti.

La geografia delle posizioni

«Il quadro si è delineato a livello di sistemi paese» esordisce Stevens. «Se guardiamo al Consiglio, emerge come alcuni stati spingano per avere più flessibilità, come nel caso di Francia, Germania e Austria, che puntano a elevare i target di riutilizzo e sono in generale contrari allo strumento legislativo del regolamento,

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ItaliaImballaggio, abbiamo chiesto una prima opinione a caldo a Francesca Siciliano Stevens, a capo della segretaria generale di Europen, l’associazione europea che rappresenta la catena del valore dell’industria del confezionamento.

perché potrebbe imporre un’armonizzazione a loro avviso eccessiva. Quanto all’Italia, l’attenzione è concentrata sulla centralità dei sistemi di riciclo, in cui il nostro paese eccelle accanto a pochi altri, come ad esempio il Belgio. A parte queste eccezioni, infatti, raccolta differenziata e riciclo funzionano poco e male negli altri paesi europei, redendo complesso il percorso verso l’auspicata economia circolare». La geografia delle posizioni vede anche assi diversi, come, ad esempio, quello tra Italia e Finlandia, preoccupate per l’impatto che l’opposizione al monouso avrebbe sia sulla filiera della plastica, su cui l’Italia vanta un primato industriale, che su quella della carta di cui il paese scandinavo è tra i produttori leader. Francia, Germania e Austria sono invece molto concentrate sul riuso a prescindere dagli impatti ambientali e climatici, mentre la Spagna pare non aver ancora definito una sua posizione netta, a dispetto di una filiera agroalimentare che andrebbe in grave crisi se il regolamento passasse con gli orientamenti attuali. Poco riciclo, molte barriere Secondo Europen, la mancata implementazione di efficaci politiche di riciclo in tutti i paesi UE si prospetta come un grave errore sia sul piano ambientale che su quello del rafforza-

mento del mercato unico, e rappresenta un impedimento importante per l’industria, costretta ad assumersi extra costi per adeguarsi alle singole normative nazionali. «Guardando ai target di riciclo medi, dove l’Italia e pochi altri sono in linea con gli obiettivi - prosegue Stevens - il dato è ancor più preoccupante. La maggiore flessibilità, richiesta in maniera insistente da parte dei governi nazionali in materia di gestione dei rifiuti, va infatti contro l’implementazione dell’economia circolare perché non rafforza gli obblighi di raccolta differenziata, necessari per gli investimenti in infrastrutture di raccolta, separazione e riciclo a livello europeo. Due aspetti essenziali per procedere verso l’auspicata indipendenza strategica dei materiali e il mercato unico armonizzato per i materiali secondari. Un esempio emblematico è dato dalla plastica: gli obiettivi di contenuto minimo riciclato, che si applicheranno sia al packaging che alle parti in plastica, richiederanno ingenti investimenti in infrastrutture per assicurare i volumi di materiale riciclato necessari a soddisfare gli obblighi di legge o rischiare di aumentare ulteriormente la dipendenza strategica dell’UE in materia di approvvigionamento di materie prime, secondarie e non. Senza parlare della dirimente questione legata al riciclo chimico, in merito al quale la metodologia per defi-

Francesca S. Stevens

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[ O PIN IO N I ]

IL 24 OTTOBRE, LA COMMISSIONE AMBIENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO HA ADOTTATO UNA POSIZIONE SUL COSIDDETTO REGOLAMENTO PACKAGING CON 56 VOTI A FAVORE, 23 CONTRARI E 5 ASTENUTI. Tra le proposte spiccano: - il bando alla vendita di borse di plastica di spessore inferiore ai 15 micron salvo alcune eccezioni di natura igienica e per ridurre lo spreco alimentare; - la riduzione dei rifiuti in plastica includendo packaging e componenti, con un timing che prevede: 10% entro il 2030, 15% entro il 2035 and 20% entro il 2040; - l’inserimento di una percentuale di riciclato nelle parti in plastica che compongono il packaging con target previsti tra il 2030 e il 2040; - la definizione di target e criteri di sostenibilità per le bio-plastiche da parte della Commissione entro il 2025; - la definizione dei concetti di riuso e refill, incluso un numero minimo di utilizzi e l’imposizione per i settori HORECA e take away di permettere ai consumatori l’uso di contenitori propri; - il bando ai cosiddetti “forever chemicals” se a contatto con gli alimenti: sostanze perfluoroalchiliche” (PFAS) e Bisfeonolo A; - l’obiettivo di raccolta differenziata fissato al 90% entro il 2029 in tutta l’Unione Europea; - la richiesta alla Commissione di fissare requisiti di riciclabilità più stringenti per gli imballaggi; - assimilazione ai produttori dei fornitori di servizi online con i relativi obblighi.

nire il contributo in termini di materiale riciclato è oggetto di discussione all’interno della direttiva SUP, dove si prevede vengano definiti i termini sia per il riciclo chimico che meccanico. Si tratta di un tema al centro del secondo decreto attuativo relativo all’obbligo del 30% di riciclato nel PET entro il 2030, che condizionerà a cascata anche la metodologia di calcolo di contenuto riciclato in plastica per gli altri obiettivi definiti nel PPWR». Proteggere il mercato unico per rafforzare le politiche di sostenibilità Secondo Europen, lo scopo primario del Regolamento è rappresentato dalla ne-

cessità di fornire all’industria strumenti adeguati per governare i processi a livello europeo, in un contesto politico dove l’obiettivo di armonizzazione della Commissione, fissato nel 1994 con la Packaging and Packaging Waste Directive (PPWD) è sotto attacco per mano degli interessi locali dei singoli stati che discutono oggi il PPWR, naturale evoluzione della Direttiva. «Europen è in costante mobilitazione per opporsi alla tendenza degli Stati Membri nell’imporre vincoli al mercato unico. Riteniamo infatti preoccupante che si perda di vista un obiettivo così importante e chiave di volta per investimenti, innovazione ed economia circolare. Ecco perché riteniamo che l’industria debba essere compatta su questi temi, auspicando e imponendo che la normativa non venga condizionata da interessi nazionali ma sia guidata da un regolamento europeo unico e condiviso che, pur rispettando tempi e specificità, vada nella direzione dell’armonizzazione del mercato». Al voto! In Commissione ambiente il voto ha confermato la tendenza a decisioni ideologiche, con emendamenti passati per pochissimi voti in un contesto che conferma quanto delineato da Francesca Stevens. «Guardando all’articolo 6, alcuni emendamenti approvati sono migliorativi; è stata infatti inserita maggiore chiarezza sulle tempistiche di riciclabilità su larga scala, per prevenire eventuali ritardi della Commissione sui decreti attuativi. Lo scontro si è invece verificato sugli articoli 26 e 22 allegato 5, in riferimento a riutilizzo e divieti dove si è assistito a un acceso dibattito tra l’ala cosiddetta “verde” del Parlamento e quella conservatrice. La cosa allarmante è, ancora una volta, a livello di mercato unico, dove vediamo da una parte segnali negativi con obiettivi target di riutilizzo sempre maggiori, dall’altro l’apertura a variazio-

Updates in Packaging Regulation Important news in the European Parliament’s Environment Commission (ENVI), which has voted a series of amendments to the PPWR - Packaging and Packaging Waste Regulation text. At the time of going to press with the November/December edition of ItaliaImballaggio, we asked Francesca Siciliano Stevens, head of the general secretariat of Europen, the European association representing the packaging industry’s value chain, her first immediate reaction. Maria Costanza Candi, Luciana Guidotti

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ni unilaterali da parte degli Stati Membri, che sono così liberi di costruire una barriera tecnica per la libera circolazione dei beni. Pensiamo ad esempio all’obbligo di porre in etichetta l’adesione ai vari consorzi nazionali - analoghi a CONAI -, con evidenti differenze di accesso imposte dai singoli mercati nazionali». La crescente disomogeneità sembra generare un’ortodossia ambientale che, di fatto, limita il mercato nonostante i tentativi di armonizzarlo con un regolamento specifico, che oggi Stati Membri e gruppi di interesse stanno svilendo con richieste differenziate all’operatore economico. Il tutto a danno della libera circolazione di beni e servizi. Il carattere ideologico di alcune proposte, emerge inoltre da divieti arbitrari imposti contro determinati formati di imballaggi. «I divieti proposti dalla Commissione europea nell’allegato V sono arbitrari e non giustificati da evidenza scientifica» prosegue Stevens. «Questa tendenza si è acuita durante il voto in Commissione Ambiente quando, ad esempio nell’allegato V, sono stati introdotti ulteriori divieti, per esempio sull’uso del film per proteggere i bagagli in aeroporto o sulle confezioni usate dalle lavanderie, senza che su questi sia stata effettuata alcuna valutazione di impatto. Quanto agli obiettivi di riuso, continua a mancare una vera connessione con le metodologie di valutazione dell’impatto ambientale come l’LCA, che metterebbe in discussione la sostenibilità del modello su diversi mercati e permetterebbe di prevedere esenzioni e compensazioni in caso di comportamenti virtuosi di imprese e Stati. Mancanza di scientificità e spazio agli interessi nazionali, in sintesi, stanno mettendo sempre più a rischio i pilastri del mercato unico e favorendo l’unilateralità». Proporremo ulteriori approfondimenti sul tema nei prossimi fascicoli della rivista, alla luce delle decisioni prese dall’Assemblea plenaria di novembre.

Awaiting the vote of the Plenary Assembly, scheduled in Strasburg in the parliamentary week between 20 and 23 November, what emerges from the amendments voted by the Environment Commission at the end of October is a clear indication of an ideological position, which overshadows the role of packaging, also in the absence of environmental impact measuring methodologies such as the Life Cycle Assessment - LCA, which would make it possible to precisely establish what is

sustainable and what is not. Conditions are being created, on the other hand, for a substantial weakening of the single market, trade and the free movement of goods. Key Member States behind this evolution are pushing for solutions which are close to the state-of the-art in their respective countries, without taking into due consideration the centrality of the single market and the advantages of harmonization for investments.

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[ OP INIONI ] The geography of the different positions «The framework was outlined at the country-system level» Stevens begins. «If we look at the Council, it emerges that a number of states are pushing to have more flexibility, as is the case for France, Germany and Austria, which are aiming to raise reuse targets and are generally against the legislative instrument of regulation, as it could impose a harmonization that, in their opinion, is excessive. As for Italy, attention is focused on the key role of the recycling system, which in our country excels alongside few others, for example, Belgium. Apart from these exceptions, in fact, sorted collection and recycling work little and badly in the other European countries, complicating the path towards the desired circular economy». The geography of the various positions also involves alliances such as, for example, between Italy and Finland, concerned about the impact that opposition to single-use could have on its plastic supply chain, regarding which Italy is an industrial leader, while the Scandinavian country is a leading producer of paper. France, Germany and Austria, are, instead very focused on reuse regardless of the environmental and climatic impacts, while Spain doesn’t appear to have taken a net position, despite the fact that its agri-food supply chain would be in serious crisis if the regulation were to pass with the current guidelines. Little recycling, many barriers According to Europen, the failed implementation of effective recycling policies in all EU countries looks like a serious mistake both on an environmental level and with regards to strengthening the single market, and represents a major impediment for the industry, forced to incur extra costs to adapt to individual national regulations. «Looking at the average recycling targets, in which Italy and few others are in line with the objectives - Stevens continues – the situation is even more worrying. The greater flexibility requested with insistence by national governments on the question of waste management goes, in fact, against the implementation of the circular economy because it fails to reinforce sorted collection obligations necessary for investments in collection, separation and recycling infrastructures at European level. These

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are two essential aspects for moving towards the desired strategic independence of materials and the harmonised single market for secondary materials. An emblematic example is given by plastic: the minimum recycled content goals which will be applied both to packaging and to parts in plastic will require considerable investments in infrastructures to ensure the volumes of recycled material necessary to meet legal obligations; otherwise, there is the risk of further increasing the EU’s strategic dependence on the supply of raw, secondary and non-raw materials. In addition, there is the decisive question of chemical recycling, with regards to which the methodology to define the contribution in terms of recycled material is under discussion in the SUP directive, in which the terms for both chemical and mechanical recycling are expected to be defined. It’s a central theme of the second implementing decree relating to the obligation of 30% of recycled material in PET by 2030, which will have a domino effect on the methodology of calculating the recycled content in plastic for the other objectives defined in the PPWR». Protecting the single market to reinforce sustainability policies According to Europen, the main aim of the Regulation is to provide the industry with adequate tools to govern processes at European level, in a political context in which the Commission’s harmonisation objective established in 1994 with the Packaging and Packaging Waste Directive (PPWD) is under attack due to the interest of individual States which are today discussing the PPWR, the natural evolution of the Directive. «Europen is constantly focused on opposing this tendency of member States to impose limits to the single market. We find it worrying, in fact, that such an important and key objective aimed at investments, innovation and the circular economy is being lost sight of. This is why we believe that the industry must be compact on these themes, urging and imposing that the legislation is not conditioned by national interest but is guided by a unique and shared European regulation which, while respecting times and specificities, goes in the direction of market harmonisation». To the vote! In the environment Commission, the vote confirmed the tendency for

ON 24 OCTOBER, THE ENVIRONMENT COMMISSION OF THE EUROPEAN PARLIAMENT TOOK A POSITION ON THE SO-CALLED PACKAGING REGULATION WITH 56 VOTES IN FAVOUR, 23 AGAINST AND 5 ABSTAINED. Some key points of the proposals: - the ban of the sale of plastic bags of a thickness less than 15 microns, apart from a number of exceptions of a hygienic nature and to reduce food waste; - the reduction of plastic waste, including packaging and components, with the following timeline: 10% by 2030, 15% by 2035 and 20% by 2040; - the introduction of a recycled percentage in the plastic parts making up packaging with targets established between 2030 and 2040; - the definition of sustainability targets and criteria for bio-plastics by the Commission by 2025; - the definition of reuse and refill concepts, including a minimum number of uses and the imposition for the HORECA and takeaway sectors to allow consumers to use their own containers; - the ban on so-called “forever chemicals” if in contact with foods: perfluoroalkyl substances (PFAS) and Bisphenol A; - the sorted waste target fixed at 90% by 2029 throughout the European Union; - the request to the Commission to establish more stringent recycling requirements for packaging; - the assimilation of online service providers with producers, with relative obligations

ideological decisions, with amendments passed by very few votes in a context that confirms what was described by Francesca Stevens. «Looking at article 6, a number of amendments approved go in the right direction; more clarity on large-scale recyclability timelines was, in fact, inserted, to prevent any delays by the Commission on implementing decrees. The clash, instead, occurred with regards to articles 26 and 22 annex 5, with reference to reuse and prohibitions in which there was a heated debate between the so-called “green” wing of the Parliament and the conservative wing. The alarming thing, once again, at the single market level, is that we see, on the one hand, negative signals with ever greater reuse target objectives, and on the other hand, the opening up to unilateral variations on the part of member States which have the freedom to construct a technical barrier for the free circulation of goods. We can take, for example, the obligation to put on labels membership of various national consortia – analogous to CONAI -, with evident differences of access imposed by the single national markets». The growing lack of homogeneity seems to be generating an environmental orthodoxy that effectively limits the market despite the attempts to harmonise it with a specific regulation; member states and interest groups are today debasing with differentiated requests to economic operators. This is

all to the detriment of the free circulation of goods and services. The ideological nature of a number of proposals emerges, moreover, from arbitrary prohibitions imposed against certain forms of packaging. «The prohibitions proposed by the European Commission in annex V are arbitrary and not justified by scientific evidence – Stevens continues. This tendency worsened during the vote in the Environment Commission when, for example in annex V, further prohibitions were introduced, for example, on the use of film to protect baggage in airports or on the packages used by laundries, without any relevant evaluation of the impact made. With regards to the objectives of reuse, there continues to be a lack of any real connection with environmental impact assessment methodologies such as LCA, which would introduce into the discussion the sustainability of the model in various markets and would make it possible to provide for exemptions and compensations in the case of virtual behaviour on the part of enterprises and States. Lack of scientific basis and space for national interests; these, in short, are increasingly undermining the cornerstones of the single market and favouring unilateralism». We will propose further examination of the themes in the coming editions of the magazine, in the light of the decisions taken by the Plenary Assembly in November.

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Piccola rubrica di eventi che hanno lasciato il segno. Da leggere.

7 GIORNI IN BELLEZZA E BENESSERE. Grande successo per la seconda edizione della Milano Beauty Week 2023 (26 settembre - 2 ottobre), con il coinvolgimento della cittadinanza, guidata alla scoperta di una filiera che si colloca tra le eccellenze del made in Italy e che coi suoi prodotti accompagna i gesti quotidiani legati all’igiene, alla cura di sé, al benessere, alla prevenzione e alla protezione. Numerose le location e i luoghi deputati ad accogliere gli eventi declinati nei “temi guida” - innovazione, sostenibilità, inclu-

sione ed emozione - che hanno permesso di raggiungere oltre 100mila presenze: dal “beauty village” a Palazzo Giureconsulti al secondo hub di Palazzo Castiglioni con DERMOCOSM, dai Beauty Cube lungo via Mercanti e in zona Duomo ai Beauty Tram, fino al Festival dei Profumi andato in scena al Piccolo Teatro Strehler. Come ha commentato Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia, promotrice dell’iniziativa: «I risultati registrati testimoniano la bontà della sinergia che si è creata coi nostri partner, Cosmoprof ed Esxence, a cui si aggiungono sostenitori,

CRESCITA SOSTENIBILE PER IL FOOD & BEVERGE. Questo il leit motiv che ha animato Anuga 2023 by Koelnmesse (Colonia, 7-11 ottobre), tema oggi più che mai attuale di fronte alle sfide globali come il cambiamento climatico, la scarsità di risorse e la crescita demografica. La mostra e i convegni correlati hanno posto l’accento su di-

IL MECCANO ALIMENTARE IN MOSTRA. L’edizione 2023 di Cibus Tec, chiusa il 27 ottobre, ha consolidato l’immagine di Parma come capitale dell’innovazione tecnologica per l’industria alimentare e delle bevande, con la partecipazione di 1.200 aziende provenienti da oltre 30 Paesi e 40.000 professionisti del settore food & beverage, alla ricerca dei nuovi trend e delle migliori novità. Di segno positivo anche il Top Buyers Program, sviluppato in collaborazione con 7 DAYS OF BEAUTY AND WELL-BEING. A big success for the second edition of Milan Beauty Week 2023 (26 September - 2 October), with the participation of the public in the exploration of a trade show that offers Made in Italy excellence and with its products accompanies daily gestures associated with hygiene, self-care, well-being, prevention and protection. Numerous locations and places hosted the events based on the “guiding themes” - innovation, sustainability, inclusion and emotion – making it possible to reach over 100 thousand visitors: from the “beauty village” at Palazzo Giureconsulti to the second hub of Palazzo Castiglioni with DERMOCOSM, from the Beauty Cubes along via Mercanti and in the Duomo area, to the Beauty Tram and the Festival of Perfumes staged in the Piccolo Teatro Strehler. As Benedetto Lavino, president of Cosmetica Italia, promoter of the event, commented: «The results achieved testify to the impact of the synergy created with our partners, Cosmoprof and Esxence, as well as the backers, sponsors and all the companies, professionals and the distribution, commercial and service enterprises in the sector who, with their contribution, enabled us

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sponsor nonché tutte le aziende, i professionisti e le realtà distributive, commerciali e di servizi del comparto che con la loro partecipazione ci hanno permesso di costruire la nuova edizione di Milano Beauty Week. E il successo dell’evento ci emoziona particolarmente perché abbinato alla raccolta fondi Beauty Gives Back e alla maratona di acconciatura Love is in the Hair: grazie alla generosità della community abbiamo raccolto 68mila euro devoluti a “La forza e il sorriso Onlus” (i laboratori di bellezza per le donne in trattamento oncologico attivi su tutto il territorio nazionale, Ndr.)».

verse questioni, per esempio analizzando il modo in cui si possono conciliare crescita economica e sostenibilità nell’industria alimentare, o ancora, quali possibili soluzioni possa adottare l’industria a proposito degli aspetti ambientali e climatici. Oltre 7.800 espositori, provenienti da 118 Paesi, e una quota di espositori dall’estero del 94%, hanno occupato tutti i 300 mila quadrati di superficie disponibile, con un ritorno a livelli prepandemia. Importante la presenza del Made in Italy: con oltre 1.000 espositori l’Italia è risulta-

to il Paese estero più rappresentato e non solo dal punto di vista quantitativo, ma naturalmente anche dal punto di vista qualitativo, dato che il cibo italiano continua a essere tra i più apprezzati nel mondo. La varietà degli alimenti prodotti in Italia, infatti, dalla carne, ai latticini, al cibo biologico, ha consentito all’Italia di essere presente in tutti i 10 Saloni di Anuga. Grazie al supporto di Koelnmesse Italia, le aziende del Bel Paese hanno potuto godere di una piattaforma privilegiata per gli scambi commerciali con tutto il mondo, oltre a molteplici possibilità di aggiornamento sui temi di grande rilievo.

ICE-Agenzia e il supporto di Regione EmiliaRomagna che ha visto la presenza di oltre 3.000 professionisti provenienti da 80 Paesi che hanno generato 10.000 appuntamenti programmati prima e durante la manifestazione. Numeri importanti anche sul fronte della visibilità, con 150 i giornalisti tra media italiani ed esteri, che hanno permesso una copertura globale dell’evento e il rafforzamento della comunicazione verso Nord America, Medio-Oriente e i paesi di lingua spagnola, tradizionalmente meno coinvolti

nelle passate edizioni. Chiudono la panoramica gli oltre 50 convegni ed eventi speciali che hanno approfondito i temi di maggior richiamo del settore, dal packaging innovativo alla sicurezza alimentare, dall’AI all’IoT, alla sostenibilità per oltre 80 ore di programmazione e culminata nella Tomato News Conference, appuntamento di riferimento per i più importanti operatori nazionali e internazionali del settore del pomodoro da industria. L’appuntamento con la prossima edizione

di Cibus Tec è nel 2026, dal 27 al 30 ottobre, mentre nel 2025 sarà la volta di Cibus Tec Forum, Mostra Convegno sulle Tendenze delle Tecnologie Alimentari e delle Bevande.

to put together the new edition of Milan Beauty Week. The success of the event is particularly exciting for us because it was associated with fundraising for Beauty Gives Back and the Love is in the Hair hairdressing marathon: thanks to the generosity of the public, we raised 68 thousand euros devolved to the “La forza e il sorriso” non-profit organisation (the beauty laboratories for women undergoing cancer treatment active throughout the national territory, Ed.) ».

foreign exhibitors, occupied all the 300 thousand square metres available, with a return to pre-pandemic levels. The Made in Italy presence was significant: with over 1,000 exhibitors, Italy was the most represented foreign country and not only from a quantitative point of view, but naturally also from a qualitative point of view, given that Italian food continues to be among the most appreciated in the world. The variety of food products in Italy, in fact, from meat to dairy products, to organic food, enabled Italy to be present in all the 10 Anuga Halls. Thanks to the support of Koelnmesse Italia, Italian companies were able to enjoy a privileged platform for trade with the whole world, besides numerous possibilities for updating on highly significant topics.

eager to explore the trends and the best news. Positive outcome also for the Top Buyers Program, developed with ICE-Agenzia, with the support of the Emilia-Romagna Region which allowed over 3,000 top buyers from 80 countries connecting to each other with 10,000 scheduled appointments. Around 150 accredited journalists from Italian and foreign media guaranteed global coverage of the event with an increase of participants from North America, the Middle East and Spanish-speaking countries. More than 50 conferences and special events have explored the sector’ trend topics, from innovative packaging to food safety, from the role of Artificial Intelligence and IoT to sustainability with a total of over 80 hours of programming. The closing of the four days of work was entrusted to the Tomato News Conference, the international event focused on industrial tomato sector’ state of the art and prospects of the supply chain. The next Cibus Tec edition will take place on 27 to 30 October 2026; preceded in 2025 - on 28 and 29 October - by the second edition of Cibus Tec Forum, the Exhibition Conference on Trends in Food and Beverage Technologies.

SUSTAINABLE GROWTH FOR FOOD & BEVERAGE. This is the leitmotif characterising Anuga 2023 by Koelnmesse (Cologne, 7-11 October), a theme which is more topical today than ever given the global challenges we face, such as climate change, scarcity of resources and demographic growth. The show and related conferences focused on various issues, for example, analysing the way in which economic growth and sustainability on the food industry can be reconciled or, then again, what possible solutions can the food industry adopt regarding environmental and climatic aspects. More than 7,800 exhibitors, coming from 118 countries, and a 94% share of

A MILESTONE OF F&B MARKET The 2023 edition of Cibus Tec successfully confirmed Parma as the capital of technological innovation for the food and beverage industry. Moreover 1,200 companies from over 30 countries have chosen this stage of excellence to present their cutting-edge solutions and 40,000 visits from the food & beverage sector,

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Agenda

Rubrica degli eventi futuri: fiere, conferenze, convegni in Italia e nel mondo. Da ricordare.

EVENTS & SHOWS Ecomondo Materials and energy recovery & sustainable development 7-10/11/2023 Rimini (I) www.ecomondo.com Forum Industria Digitale Prima edizione, Messe Frankfurt Italia 8/11/2023 Cremona (I) https://www.forumindustriadigitale.it Brau Beviale Beverage technology 14-16/11/2023 Nürnberg (D) www.braubeviale.de Mecspe Bari Sviluppo delle tecnologie 4.0 23-25/11/2023, Bari (I) https://www.mecspe.com/it/ Marca by BolognaFiere Private label conference & exhibition 16-17/1/2024 Bologna (I) www.marca.bolognafiere.it Sigep Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè 20-24/1/2024 Rimini (I) https://www.sigep.it Pharmapack Europe Drug delivery & packaging 24-25/1/2024 Paris (F) www.pharmapackeurope.com

27-30 maggio 2025, Fiera Milano

Pharmintech 2025 n Una filiera tecnologica completa per le industrie Life Science in mostra a Pharmintech - Powered by Ipack Ima. Della nuova edizione parla Simone Castelli, CEO di Ipack Ima. In programma dal 27 al 30 maggio 2025, Pharmintech by Ipack Ima rappresenta l’appuntamento di rilievo con le più innovative soluzioni per il mondo Life Science proposte da aziende di respiro internazionale. «Il focus dell’edizione 2025 Simone Castelli sarà dedicato all’intera filiera legata al comparto» esordisce Simone Castelli, CEO di Ipack Ima. «Dal processing al packaging, dalla componentistica alle camere sterili, dalle applicazioni per la gestione dell’impianto alle tecnologie digitali e d’automazione per la governance dei dati, non c’è elemento della filiera che non sia contemplato nell’offerta espositiva, che ha l’obiettivo di garantire una panoramica completa del mercato, rivolta alla Community farmaceutica, parafarmaceutica, dei dispositivi medici e biotecnologie ma anche cosmeceutica e nutraceutica».

In una joint venture, due storie di successo La forza di Pharmintech risiede nella capacità di rappresentare il comparto nel suo complesso, grazie anche al rinnovo, per le prossime due edizioni, della joint venture tra BolognaFiere, proprietaria del marchio, e IPACK-IMA, organizzatore della mostra, che mette in campo il suo potenziale di networking di filiera nel mondo packaging & processing. Si tratta di un accordo nato dall’ascolto delle esigenze dell’industria che si è rivelata una mossa vincente. «L’unione strategica è nata sul successo dell’edizione precedente» prosegue Castelli. «Affiancheremo nuovamente Pharmintech a IPACK-IMA, con l’obiettivo di creare sinergie tra segmenti industriali affini, dove interessi di visitatori ed espositori spesso coincidono,

Fruit Logistica Trade fair for the fresh fruit and vegetable business 7-9/2/2024 Berlin (D) https://www.fruitlogistica.it Luxe Pack Los Angeles Luxury Packaging 14-15/2/2024 Los Angeles (USA) https://www.luxepacklosangeles.com/ BBTech Expo Fiera professionale delle birre e bevande 18-21/2/2024 Rimini (I) https://www.bbtechexpo.com A&T Automation & Testing Innovative technologies, robotics, testing and measurements 21-23/2/2024 Torino (I) www.aetevent.com Printpack Alger Plastics and Composites 4-6/3/2024 Algiers (DZ) https://www.printpackalger.com/ Anuga FoodTec Food & beverage technologies 19-22/3/2024, Köln (D) www.koelnmesse.it/anugafoodtec Cosmopack Cosmetics & perfumery packaging/ machinery & contract manufacturer 21-23/3/2024, Bologna (I) https://www.cosmoprof.com/la-fiera/ cosmopack/

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27-30 May 2025, Fiera Milano

Pharmintech 2025 A complete technological trade fair for the Life Sciences industries on show in Pharmintech - Powered by Ipack Ima. Simone Castelli, CEO of Ipack Ima, talks to us about the new edition.. Scheduled for 27 to 30 May 2025, Pharmintech by Ipack Ima is the important appointment with the most innovative solutions for the Life Science world aimed at companies with an international outlook. «The focus of the 2025 edition will be on the entire supply chain relevant to the sector» begins Simone Castelli, CEO of Ipack Ima. «From processing to

packaging, from components to sterile rooms, from applications for plant management to digital technologies and automation for data management, there is no element of the supply chain that is not considered in the exhibition offer, which has the objective of guaranteeing a complete overview of the market, directed at the pharmaceutical, para-pharmaceutical, medical device and biotechnology community but also to the cosmeceutical and nutraceutical community». Two success stories in a joint venture Pharmintech’s strength lies in its capacity to represent the sector in its entirety, thanks also to the renewal, for the next two editions, of the joint venture between BolognaFiere, owner

of the brand, and IPACK-IMA, organiser of the show, which deploys its supply chain networking potential in the packaging & processing world. It’s an agreement arising out of listening to the needs of the industry and which has proved a winning formula. «The strategic union came out of the success of the previous edition» Castelli continues. «We will associate Pharmintech again with IPACK-IMA, with the aim of creating synergies between similar industrial segments, in which the interests of visitors and exhibitors often coincide, thereby increasing opportunities for the entire sector. This aspect emerged during the previous edition, confirming the choice of holding the two shows

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[ AGENDA ] aumentando quindi le opportunità per tutto il comparto. Un dato emerso nel corso della precedente edizione, che ha confermato la scelta della contemporaneità delle due mostre, mantenendo la cadenza triennale, di per sé connessa al normale ciclo di sviluppo delle tecnologie per il mondo farmaceutico. Le parole chiave dell’edizione 2025 saranno infatti innovazione tecnologica, sostenibilità e digitalizzazione». Un mercato in crescita esponenziale si dà appuntamento a Milano Secondo il centro studi MECS, il comparto mondiale dei macchinari del packaging farmaceutico, ammonta oggi a quasi 6,6 miliardi di euro, e vede l’Italia ai primi posti. Il mercato è infatti previsto in crescita negli USA che guidano le statistiche, seguiti da Cina, Giappone e Italia; un contesto dinamico dove sono attese nuove opportunità di business per oltre 70 milioni di euro da qui al 2025. Dati che, peraltro, confermano il ruolo di leadership giocato dal nostro paese, come ricorda ancora Castelli: «Va sottolineato che l’industria italiana del farmaco ha oggi raggiunto 49 miliardi di euro di valore della produzione, e che noi italiani giochiamo da sempre un ruolo chiave nei percorsi di innovazione del comparto. Basti ricordare la nascita, nel 1967, del blister farmaceutico e, nello stesso anno, l’introduzione della prima macchina a movimento continuo che rivoluzionò il mercato mondiale delle tecnologie di riempimento: due invenzioni tutte italiane. Ecco perché Pharmintech, rappresenta un bacino naturale di innovazione e il posto giusto per toccare con mano il meglio della tecnologia per l’industria chimico-farmaceutica».

simultaneously, maintaining the three-yearly cadence, in itself connected to the normal development cycle of technologies for the pharmaceutical world. The watchwords for the 2025 edition will be, in fact, technology, sustainability and digitalisation». An exponentially growing market that makes a date for Milan According to the MECS research centre, the global pharmaceutical packaging machinery sector is today worth 6.6 billion euros, and sees Italy in the top positions. The market is, in fact, expected to grow most in the US according to the statistics, followed by China, Japan and Italy; it’s a dynamic context in which new business opportunities for over 70 million euros

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from now to 2025 are forecast. These figures, moreover, confirm the leadership role played by our country, as Castelli explains: «It should be pointed out that the Italian pharmaceutical industry has today reached a value of production of 49 billion euros, and that we Italians are playing an increasingly key role in the innovation paths of the sector. Suffice it to recall the development, in 1967, of the pharmaceutical blister pack and, in the same year, the introduction of the first continuous motion machine that revolutionized the world market of filling technologies: two entirely Italian inventions. This is why Pharmintech is a natural reservoir of innovation and the right place to experience the best of technology for the chemicalpharmaceutical industry».

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[ A P R O P O S I T O D I ... S O S T E N I B I L I TÀ ]

LA PAROLA A… FERRARELLE

Conversazione sulla sostenibilità con un grande player del beverage, spaziando tra modalità di consumo, innovazione tecnica, packaging design, riciclo. Dialogo aperto con Cristina Miele, Direttrice amministrazione finanza e controllo di Ferrarelle. Maria Costanza Candi

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on è un brand che in Italia abbia bisogno di presentazioni, ma vale la pena ricordare che Ferrarelle è il quarto gruppo italiano a volume nel settore delle acque minerali, proprietario, oltre che dell’omonimo marchio anche di Acqua Vitasnella, Fonte Essenziale, Boario, Natía, Santagata e Roccafina, imbottigliati in due stabilimenti, collocati a nord e sud del Belpaese: Darfo Boario Terme (Brescia) e Riardo (Caserta). La loro dislocazione costituisce un tassello essenziale nella strategia aziendale improntata alla sostenibilità, concetto di cui Ferrarelle - in quanto Società Benefit - si fa portatrice, esprimendo attenzione al benessere organizzativo, al territorio e all’ambiente. Dell’azienda e della sua visione, dove il packaging riveste una posizione di rilievo, parla Cristina Miele, Direttrice amministrazione finanza e controllo, introducendo una riflessione sul ruolo del consumatore nel dialogo con le aziende, in un processo di osmosi dove la collaborazione tra chi produce e chi acquista spinge verso obiettivi sempre più elevati.

Cristina Miele

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«Il consumatore è ogni giorno più formato e l’attenzione alla sostenibilità include sempre più clima, alimentazione e ambiente, guidando strategie di business e modalità di consumo

attente alla dimensione sociale e umana» esordisce Cristina Miele. «D’altro canto, ci si aspetta che tutto questo non comporti variazioni di prezzo, perché il consumatore, pur attento al tema, non è disposto a pagare di più. Sul fronte packaging, poi, esistono differenze tra i vari canali di vendita, che influiscono sulle scelte dei produttori stessi. Grazie alla nuova

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[ A P R O P O S I T O D I ... S O S T E N I B I L I TÀ ]

Nel quadro delle attività di divulgazione dei temi legati alla sostenibilità nel mondo del packaging, la rivista ItaliaImballaggio e la piattaforma Packmedia.net dedicano da tempo viva attenzione alle scelte aziendali operate in questo ambito da produttori di beni, dal retail e dai costruttori di sistemi di confezionamento. Insieme ai protagonisti del mercato stiamo dunque ragionando dell’importanza strategica, oltre che etica, della sostenibilità, dei risultati ottenuti e degli obiettivi ancora da raggiungere. sensibilità e alle buone abitudini del consumatore italiano, la maggior parte delle bottiglie acquistate presso la GDO, ad esempio, vengono conferite e smaltite correttamente, trasformandosi in risorsa. Ma non si può dire lo stesso del canale Horeca. In questo caso, la maggiore difficoltà legata ad uno smaltimento corretto, unita alla crescente attenzione sul tema della sostenibilità degli attori coinvolti, quali ad esempio grandi vettori ferroviari, stabilimenti balneari, attività commerciali come bar o ristoranti, influiscono sulla scelta di utilizzare bottiglie con materiale riciclato fino al 100% in modo tale da compensare i limiti della gestione post-consumo».

Informare e formare in ottica green

La lunga tradizione di attenzione ai temi green, nonché il dialogo costante con il mercato, consentono a Ferrarelle di orientare i consumatori verso scelte sempre più sostenibili: da un canto, l’azienda raccoglie input e stimoli, e dall’altro indica una direzione chiara. A tal proposito, Cristina Miele prosegue: «Abbiamo messo in campo progetti rivolti alle scuole primarie, molto concentrati sul riciclo. In passato, abbiamo coinvolto i bambini nella creazione di etichette per la bottiglia di acqua Ferrarelle da mezzo litro, mentre coinvolgeremo i ragazzi in percorsi finalizzati a promuovere tra le nuove generazioni un senso civico più attento all’ambiente e alla biodiversità e a porre l’accento sulla consapevolezza del loro ruolo nei percorsi di riciclo, che diventano sostenibili sul piano economico e ambientale proprio grazie a un’azione collettiva, nata dalla collaborazione tra consumatori e produttori».

Investimenti, R&D e logistica per una filiera etica

Ferrarelle investe da tempo su innovazione tecnologica, eco-design del packaging (con particolare attenzione ai materiali di ultima generazione) e riciclo. «E si tratta di investimenti considerevoli - prosegue Miele - in particolare su soluzioni in grado di ottimizzare energia e risorse, su materiali più performanti in produzione, su nuovi impianti capaci di una maggiore efficienza, senza dimenticare la logistica dei trasporti, la cui gestione è essenziale per ridurre le emissioni in modo significativo. Va ricordato infatti che la sostenibilità è una questione di filiera, che include ogni tassello della catena, dal fornitore di materia prima al conferimento sino al fine vita, tenendo in attenta considerazione che i trasporti, con il loro impatto, possono vanificare gli sforzi nelle altre direzioni. Ecco perché, ad esempio, facciamo parte di un circuito di interscambio dei pallet, evitando inutili ri-

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entri a vuoto e contenendo le emissioni anche nella nostra catena logistica, senza dimenticare che i due poli produttivi, dislocati a nord e sud, favoriscono una gestione ottimizzata dei trasporti».

Imprese protagoniste della transizione ecologica

Il ruolo dei grandi player nell’accelerazione dei processi virtuosi è sempre più riconosciuto, visti i volumi movimentati e un’organizzazione aziendale che permette di perseguire obiettivi di lungo periodo. Ecco perché Ferrarelle ritiene di avere un forte ruolo di indirizzo rispetto ai propri fornitori, pur senza definire parametri stringenti che escluderebbero gli attori locali, a vantaggio di soggetti in grado di rispondere ai requisiti in termini di certificazioni e sostenibilità dei processi. Anche questa attenzione al territorio e al suo sviluppo armonico si ascrive nel quadro delle responsabilità di una Società Benefit, aspetto su cui Miele chiosa: «Ferrarelle non è ancora una BCorp ma è al momento una Società Benefit. Oggi richiedere ai fornitori del territorio l’adesione al nostro modello risulterebbe difficile, perché ne escluderebbe una quota che stiamo contribuendo a far crescere. Applichiamo quindi rigide politiche interne, ma selezioniamo i fornitori senza imporre schemi altrettanto rigidi, bensì spingendoli verso scelte sempre più sostenibili».

Produrre rPET per una sostenibilità misurabile

Ferrarelle redige da anni il Bilancio di Sostenibilità e ha adeguato le procedure alle normative di riferimento più stringenti, mentre la relazione di impatto viene pubblicata con il bilancio di esercizio, rispondendo in tutto e per tutto non solo alla citata normativa ma anche ai requisiti normalmente richiesti alle BCorp, con una sezione dedicata ai fornitori e ai requisiti che si richiede vengano gradualmente raggiunti. Una gestione rigorosa che affonda le radici nella scelta di un materiale di elezione, il PET, per il quale Ferrarelle ha sviluppato un percorso di packaging design, basato sul riciclo e sul riciclato. «Il materiale principale per noi è il PET, l’iniziativa del riciclo parte nel 2015 come progettazione del nuovo impianto realizzato da Ferrarelle a Presenzano (CE). Qui inizialmente si producevano preforme con PET vergine e plastica riciclata per uso non alimentare per giungere poi all’alimentare superando addirittura le necessità di autoconsumo, il che ci permetteva di vendere il materiale all’esterno. Diventare produttori e riciclatori ha significato acquisire tutte le certificazioni necessarie tra cui l’EFSA e raggiungere la

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[ A P R O P O S I T O D I ... S O S T E N I B I L I TÀ ] compliance con le norme nazionali, per aprire una strada che ci ha permesso di utilizzare fino al 100% di plastica riciclata nelle nostre bottiglie. In un momento successivo, l’impianto è stato acquisito da un fornitore, che a tutt’oggi è il nostro riferimento perché ci assicura la qualità che abbiamo contribuito a costruire». Ferrarelle propone quindi al mercato una gamma di bottiglie 100% rPET per bar e ristoranti, dove, come accennato il riciclo è più complesso e richiede di compensare con un materiale più sostenibile. Per supermercati e GDO, ecco invece le bottiglie con almeno il 50% di rPET, che il consumatore può conferire differenziando correttamente, specialmente in un paese con percentuali di riciclo superiori all’80% come il nostro. La produzione diretta ha permesso all’azienda di sviluppare iter di ricerca che coniugassero sostenibilità e progettazione, trovando soluzioni qualificate sul piano dei materiali e delle percentuali di riciclato da utilizzare, per arrivare infine al packaging design.

Riciclo o riuso? La risposta è una sola

La forte propensione al riciclo dell’azienda campana non può che suscitare una domanda sulla Direttiva Packaging, tema su cui Ferrarelle ha una visione strategica totalmente basata sulla misurazione dell’impatto delle differenti modalità di gestione, che si tratti di riciclo o di catena logistica. «La plastica è indispensabile per le sue qualità di protezione del prodotto e per la sicurezza alimentare» precisa Miele. «Ma, per il canale horeca, come materiale a rendere interamente riciclabile usiamo

Over to… Ferrarelle Conversation on sustainability with a leading beverage company, covering consumer trends, technical innovation, packaging design and recycling. An open dialogue with Cristina Miele, Administration, Finance and Control Director of Ferrarelle. M. Costanza Candi

It’s a brand that needs no introduction in Italy, but it’s worth reminding readers that Ferrarelle is the fourth Italian group by volume in the mineral water sector and, besides being the owner of the same brand, it’s also owner of the Acqua Vitasnella, Fonte Essenziale, Boario, Natía, Santagata and Roccafina brands bottled in two factories, one in the north and one in the south of the country: Darfo Boario Terme (Brescia) and Riardo (Caserta).

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Their location is an essential element in the business strategy which is characterised by sustainability, a concept for which - as a Società Benefit - it is a standard-bearer, focusing on organisational well-being, the territory and the environment. Cristina Miele, Administration, Finance and Control Director, talks to us about the company and its vision, in which packaging is a significant element, introducing a reflection on the role of the consumer in a dialogue with companies, in a process of osmosis in which there is collaboration between those who produce and those who buy, pushing for ever higher goals.

anche il vetro, che viene riportato nel nostro sito produttivo per procedere con il re-imbottigliamento. Inutile dire che, in termini di impatto in un settore come il nostro, per la logistica che impone lo spostamento di camion vuoti, il riuso non è vantaggioso e per la plastica, impossibile. Nel 2022 abbiamo imbottigliato più di 1 miliardo di litri, il che offre la misura di quanto impatterebbe sulle emissioni un riuso della bottiglia su volumi di questa portata. Crediamo quindi che la strada corretta stia nell’aumento costante del riciclo unito alle logiche di risparmio, agendo sui materiali e sull’alleggerimento degli imballaggi, di cui preservare comunque estetica e stabilità. Sono temi su cui Ferrarelle investe in R&D per lo sviluppo di materiali e soluzioni sempre nuove che oggi ci permettono di avere una bottiglia interamente riciclata, in PET, scelto poiché è il più riciclabile dei materiali, idealmente circolare all’infinito. Riteniamo quindi che non serva demonizzare la plastica ma incentivarne la raccolta, un trend su cui il consumatore italiano non è solo preparato ma anche convinto e attento, dato che la esegue in modo puntuale e costante da anni. Il riciclato è quindi a nostro avviso una risorsa e una ricchezza: migliorarne costantemente la gestione diventa una priorità su cui abbiamo preso una direzione chiara che non cambierà. Aumentiamo infatti le referenze realizzate con materiale riciclato nonché le percentuali di riciclato stesso, perché riteniamo che ridurre i consumi di plastica vergine sia una scelta corretta e il riciclo la migliore soluzione per ridurre l’impatto della produzione sull’ambiente».

«The consumer is more informed every day and their attention towards sustainability increasingly relates to the climate, what we eat and drink and the environment, guiding business strategies and consumer habits attentive to the social and human dimension» Cristina Miele begins. «On the other hand, people demand that all of this has no effect on prices, as the consumer, although sensitive to these issues, is not prepared to pay more. On the packaging front, moreover, there are differences between the various sales channels, influencing the choices of producers. Thanks to the new awareness and virtuous habits of the Italian consumer, most bottles bought via mass retailing, for example, are deposited and disposed of correctly, turning into a resource.

The same cannot be said, however, of the Horeca channel. In this case, the greater difficulty in correct disposal, combined with growing attention to the issue of sustainability on the part of the operators involved, such as, for example, major rail carriers, beach resorts, and commercial activities such as bars or restaurants, influence the choice to use up to 100% recyclable bottles so as to compensate for the limits in postconsumer management». Informing and training from a green point of view Its long history of attention to green themes, as well as the constant dialogue with the market, allows Ferrarelle to orientate consumers towards ever-more sustainable choices: on the one hand, the company collects feedback and suggestions and, on the other hand, indicates a clear direction. In this regard, Cristina Miele continues: «We have set up projects for elementary schools, very focused on recycling.

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[ TA L K I N G A B O U T… S U S TA I N A B I L I T Y ] In the past, we have involved children in the creation of labels for half-litre Ferrarelle bottles of water, while we plan to involve children in programmes aimed at promoting a civic sense among the new generations that is more attentive to the environment and biodiversity and which focuses on raising awareness of their role in recycling processes. Economic and environmental sustainability is possible precisely as a result of collective action, arising out of the collaboration between consumers and producers». Investment, R&D and logistics for an ethical supply chain Ferrarelle has long invested in technological innovation, the ecodesign of packaging (with particular attention to latest-generation materials) and recycling. «And they are considerable investments - Miele continues - in particular in solutions able to optimise energy and resources, in more performing materials in production, more efficient plant, and not forgetting transport logistics, the correct management of which is essential for significantly reducing emissions. It should be remembered that sustainability is a question of the supply chain, which includes every element of the chain, from the supplier of raw materials to the packaging and right up to end-of-life, taking into due consideration the fact that transportation, with its impact, can undermine efforts in other directions. This is why, for example, we are part of a pallet exchange circuit, avoiding useless empty returns and limiting emissions also in our logistics chain, without forgetting that the two production sites, located in the north and in the south, enable an optimized transport management».

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Key enterprises of the ecological transition The role of large operators in accelerating virtuous processes is increasingly recognised, given the volumes handled and a business organisation that allows for the pursuit of long-term objectives. This is why Ferrarelle believes it has an important guiding role with respect to its suppliers, albeit without stringent parameters that would exclude local operators, to the advantage of businesses able to respond to requirements in terms of certifications and the sustainability of processes. This attention to the territory and its harmonious development is included in the framework of responsibilities of a Società Benefit, an aspect that Miele comments on as follows: «Ferrarelle is not yet a BCorp but is currently a Società Benefit. Today requiring local suppliers to sign up to our model would be difficult, because it would exclude a share that we are helping to grow. We therefore apply rigid internal policies, but we select suppliers without imposing a similarly rigid set-up, but rather, pushing them towards increasingly sustainable choices». Producing rPET for a measurable sustainability Ferrarelle has for some years drawn up a Sustainability Report and has adapted the procedures to the most stringent reference regulations, while an impact report is published with the financial statements for the period, fully complying not only with the above regulations, but also those normally required of B Corps, with a section dedicated to suppliers and to the requirements that need to be gradually complied with. We pursue a rigorous management approach that is underpinned by the choice of a particular material, PET, for which Ferrarelle has developed a packaging design programme based on recycling and on recycled material.

«The main material for us is PET; the recycling project began in 2015 with the design of the new production site built by Ferrarelle in Presenzano (CE). Here preforms with virgin PET and recycled plastic were produced initially for non-food use and then for food products, also overcoming ownconsumption needs, thereby making it possible to sell the material externally. Becoming producers and recyclers meant acquiring all the certifications necessary, including EFSA and achieving compliance with national standards, opening up the way to enable us to use up to 100% of recycled plastic in our bottles. Subsequently, the plant was acquired by a supplier, who is still today a reference supplier as it ensures the quality that we contributed to developing». Ferrarelle, therefore, offers the market a range of 100% rPET bottles for bars and restaurants for which, as already mentioned, recycling is more complex and needs to be compensated with a more sustainable material. For supermarket and mass retail, here, instead, the bottles have at least 50% of rPET, which the consumer can deposit correctly sorted, especially in a country with recycling percentages above 80% like ours. Direct production has allowed the company to develop research programmes that combine sustainability and design, finding valid solutions with regards to materials and the percentages of recycled material to be used, and finally, to packaging design.

Recycle or reuse? There is only one answer The Campania company’s propensity for recycling inevitably raises a question regarding the Packaging Directive, a theme on which Ferrarelle has a strategic vision based entirely on the measurement of the impact of different management approaches, whether this relates to recycling or supply chain logistics. «Plastic is indispensable for its product protection qualities and for food safety» Miele points out. «For the horeca channel, however, we also use glass as a completely recyclable material, brought to our production site for the re-bottling process. Needless to say, in terms of impact in a sector like ours, considering the logistics that require the movement of empty trucks, reuse is not advantageous and for plastic, impossible. In 2022 we bottled more than 1 billion litres, giving a measure of how reusing bottles with volumes of this size would impact on emissions. We believe, therefore, that the correct way forward is a constant increase in recycling combined with a focus on saving resources, acting on materials and on decreasing the weight of packaging, while preserving aesthetics and stability. These are issues on which Ferrarelle invests in R&D for the development of always new materials which today make it possible to have a fully recycled bottle, in PET, chosen because it the most recyclable material, in an ideally infinite circular economy. We therefore believe that there’s little point in demonising plastic but, rather, in incentivising its collection, a trend for which the Italian consumer is not only prepared but also convinced and attentive, given that they have been doing so correctly and constantly for years. Recycling is, therefore, in our opinion, a resource and an asset: constantly improving its management becomes a priority and regarding which we have chosen a clear direction which will not change. We are, in fact, increasing the reference products made with recycled material as well as the percentages of recycled material itself, because we believe that reducing consumption of virgin plastic is a correct choice and recycling the best solution for reducing the impact of production on the environment ».

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[ A P R O P O S I T O D I … ] C O N S U M I E S T I L I D I V I TA

ITALIANI: PIÙ POVERI, MA… ANCORA SERENI Il “Rapporto Coop 2023 - Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani”* prospetta più mondi possibili, al momento piuttosto cupi. Il carovita piega i consumi e costringe gli italiani a nuove rinunce che, in parte, toccano anche il cibo. Eppure, ciò a cui gli italiani non rinunciano, è un pacato, ostinato ottimismo. A cura di Milena Bernardi

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mergenze economiche e sociali ancora aperte, venti di guerra, trasformazioni geopolitiche, denatalità, invecchiamento e, non ultimo, il climate change con i suoi 2.300 eventi estremi registrati nel corso del 2022. Quello che viviamo è un tempo incerto, caratterizzato da un “disordine globale” che certamente preoccupa, e che farà segnare una bru-

sca inversione di rotta nelle intenzioni di spesa degli italiani (36% quelli che intendono ridurre i consumi contro solo l’11% che pensa di aumentarli). Ad appesantire le prospettive, l’eccezionale aumento dell’inflazione che solo nell’ultimo biennio ha abbattuto il potere di acquisto in una misura pari a 6.700 euro procapite, tant’è che solo un intervistato su 4 dichiara di fare la stessa vita di qualche anno fa. Quanto al lavoro, che sinora sembra esserci (nel 2023 sono 23,5 milioni gli occupati, mai così tanti dal 2008), è un lavoro che “non paga” quanto dovrebbe (il 70% degli occupati dichiara di avere necessità almeno di un’altra mensilità per condurre una vita dignitosa) e ne deriva la tendenza sempre più evidente ad aggiungere lavoro al lavoro come strategia di difesa dal carovita. Eppure, gli italiani continuano a mostrarsi ottimisti, anche se non possono fare altro che convivere con un’economia familiare sempre più soggetta a rinunce quotidiane. Si cerca di contenere gli sprechi, di evitare prodotti non strettamente necessari e si ricorre maggiormente al mercato dell’usato. (1)

NOTA * IL RAPPORTO, DI CUI PRESENTIAMO UNA SINTESI, è stato presentato il 7 settembre scorso a Milano. È stato redatto dall’Ufficio Studi di Ancc-Coop con la collaborazione scientifica di Nomisma, il supporto d’analisi di NielsenIQ e i contributi originali di Circana, GS1-Osservatorio Immagino, CSO Servizi, GfK, Mediobanca Ufficio Studi. Anche questa edizione si è avvalsa di due diverse survey (“What’s Up” e “Hybrid Future”) condotte entrambe nella seconda parte dello scorso mese di agosto. La prima ha coinvolto un campione di 1.000 italiani rappresentativo della popolazione over 18 (18-75 anni). La seconda si è rivolta a un panel della community del sito di italiani.coop e ha coinvolto 680 opinion leader e market maker, fruitori delle passate edizioni del Rapporto. Tra questi sono stati selezionati 450 ruoli apicali (amministratori delegati e direttori, imprenditori, liberi professionisti e consulenti) in grado di anticipare più di altri le tendenze future del Paese.

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C O N S U M I E S T I L I D I V I TA [ A P R O P O S I T O D I … ]

(1) I molti futuri che ci attendono The many futures that await us

Un’imperscrutabile serenità di fondo

La fotografia scattata dal Rapporto Coop 2023 è quella di un Paese certamente inquieto (il 30% si dichiara tale, +6% sul 2022) e con timori crescenti (dal 20% al 32%), ma che complessivamente vede rafforzarsi i sentimenti di fiducia (36%), serenità (29%), accettazione (23%) e aspettativa positiva (28%). Sostenibili e consapevoli, forti di una sorprendente fiducia e una grande serenità d’animo, gli italiani utilizzano con parsimonia i loro risparmi, impe-

gnandosi a lavorare tutti di più senza indulgere in sentimenti di paura, rabbia o rancore. Gli aspetti che maggiormente influiscono su questo clima di ottimismo sono gli affetti e la vita familiare, entrambi segnalati dal 51% degli italiani. Questo sentiment positivo costituisce certamente uno dei grandi punti di forza del sistema Italia, ma al contempo pone interrogativi circa la sua sostenibilità futura e la possibilità che in realtà si stiano incubando reazioni al momento sopite.

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[ M ARKE T I N G & D ES IG N ] (2) Ancora ostinatamente ottimisti Still stubbornly optimistic

Alcuni comportamenti disfunzionali evidenziano di fatto tutta la fatica quotidiana: non sorprende costatare come 1 italiano su 3 dichiari anche sporadicamente di aver fatto uso di psicofarmaci e 1 su 5 ne faccia un uso più o meno abituale. 2 su 3 coloro che sono impegnati a praticare tecniche per la gestione dello stress, e i farmaci per l’ipertensione, per la gastrite e lo stress svettano in cima alla classifica dei medicinali più venduti. (2)

Frenano i consumi

Consapevoli di essere diventati più poveri, gli italiani hanno cominciato a tagliare i beni non strettamente necessari. In calo le compravendite immobiliari (-14,5% 2023 su 2022 e in prospettiva sul 2024 -4%), si riducono gli acquisti delle auto nuove e dei beni tecnologici. In particolare, le vendite di smartphone nuovi sono scese del 10% negli ultimi 12 mesi (oltre 1,3 mln di telefoni venduti in meno). L’usato o il ricondizionato sta sostituendo il nuovo (sono 33 milioni gli italiani che nell’anno passato hanno venduto o acquistato beni usati) e le uscite al ristorante durante l’estate si

sono diradate. Il 51% degli intervistati dichiara inoltre di essere intenzionato a ridurre il numero di occasioni conviviali fuori casa nei prossimi 12/18 mesi. (3)

E si risparmia anche sul cibo

Se gli italiani - a differenza degli altri Paesi europei come Regno Unito, Francia, Germania e Spagna – sono disposti a tutto pur di non rinunciare alla qualità del cibo, molti di loro (almeno il 14%) sembrano ora in procinto di arrendersi alla guerra contro un’inflazione che ha rincarato di oltre il 21% il costo dei beni alimentari e che pare non intenda arrestarsi prima dei prossimi due anni. Il 72% dei manager del settore ritiene infatti che l’inflazione alimentare non tornerà sotto il 2% prima del 2025). I carrelli degli italiani cominciano dunque a perdere peso: -3% la variazione delle vendite a prezzi costanti nei primi 7 mesi dell’anno e in previsione 2024 su 2023 il 60% dei manager intervistati si aspetta un risultato in ulteriore seppur modesto calo (-0,5%). Dopo la riduzione delle quantità acquistate, con l’arrivo dell’autunno i consumatori sembrano pronti a

(3) Casa auto, telefono, le rinunce sono durevoli Home, car, telephone: long-term sacrifices

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[ M AR KE TING & DESIGN ] (4) Cibo tra rinunce e privazioni Food among sacrifices

cambiare nuovamente strategia: la spesa diventa più frequente, la fedeltà al canale di acquisto viene meno. L’Mdd conferma la sua leadership con l’83% dei consumatori che dichiarano di acquistare prodotti a marca del distributore per far fronte all’aumento dei prezzi di cibi e bevande, mentre ben 8 italiani su 10 si dichiarano intenzionati a iniziare ad acquistare (o ad aumentare i propri acquisti) presso i discount. Secondo il 63% degli esperti Food & Beverage, il discount sarà il format che mostrerà la miglior crescita tra tutti i canali distributivi nei prossimi 12/18 mesi. (4)

A rischio l’identità alimentare

Nell’ultimo anno sono raddoppiati coloro (oramai 1 italiano su 5 soprattutto baby boomers e appartenenti alla lower class) che hanno perso ogni riferimento identitario, abbandonando anche i dettami della cultura alimentare tradizionale, delle tipicità e del territorio. Una deriva che potrà continuare nei prossimi mesi e metterà in discussione il concetto di alimentazione italiana e dieta mediterranea, a partire dal consu-

mo di frutta e verdura: -15,2% negli ultimi due anni e, per il 16% degli italiani, si ridurrà ancora. Questa mancata identificazione sembra essere una decisione forzata più che una scelta, e colpisce con maggiore intensità coloro che si identificano nel ceto sociale meno abbiente della società, le regioni del Mezzogiorno e i baby boomers. (5)

Alimenti sani, vegetali e sugar free

In questa nuova dinamica di consumo, l’interesse sempre crescente degli italiani per uno stile alimentare sano ed equilibrato, sta svolgendo un ruolo significativo. Specie in fasce minoritarie della popolazione, si stanno facendo strada nuove tendenze. I prodotti plant-based stanno registrando vendite in crescita del 9% anno su anno e i prodotti sugar free battono tutti i free from generando ricavi per 623 milioni, un terzo in più rispetto al 2021. Rilevante anche la presenza nel piatto di prodotti proteici (alimentazione sportiva, frutta secca, bevande salutistiche crescono). Un esempio tangibile è l’incremento del numero di famiglie italiane che acquistano prodotti legati a questa categoria: se nel

(5) Il triste declino dell’identità alimentare The sad decline of food identity

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[ A P R O P O S I T O D I … ] C O N S U M I E S T I L I D I V I TA (6) La frontiera del new meat The new meat frontier

2021 erano 6,7 milioni, nel 2022 il numero è salito a 8,1 milioni, segnando un incremento del 20,2%. L’attenzione al benessere fisico va di pari passo con la tutela del pianeta: già oggi, 5,1 milioni di italiani dichiarano di alimentarsi a spreco zero, 2,8 si definiscono reducetariani (hanno ridotto il consumo di carne) e 1,4 sono i cosiddetti climatariani (usano prodotti a basso impatto di CO2).

La nuova era del meatless

La crescente attenzione verso la salute, la consapevolezza dell’impatto ambientale del cibo e la sensibilità verso il benessere degli animali spingono gli italiani verso soluzioni alimentari più sostenibili. Si rafforza in particolare l’interesse per le proteine alternative alla carne.

Italians: poorer, but… still untroubled “Rapporto Coop 2023 - Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani”* (Coop 2023 Report - Italian consumption and lifestyles of today and tomorrow) envisages several possible worlds, which are currently rather gloomy. The high cost of living is reducing consumption and forcing Italians to make new sacrifices which, in part, also includes food. Yet, what Italians are not willing to give up is a calm, stubborn optimism.

Ongoing economic and social emergencies, winds of war, geopolitical transformations, a falling birth-rate, an ageing population and, last but not least, climate change with its 2,300 extreme events occurring in 2022. We are living through uncertain times, characterised by a “global

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disorder” which is certainly concerning, and which will mark a sharp reversal in Italians’ spending intentions (36% intend to reduce consumption against only 11% that are thinking about spending more). Worsening the outlook is the sharp increase in inflation which

Oltre alle opzioni a base vegetale ormai ben consolidate (168 milioni di euro nel 2022; +12% rispetto all’anno precedente), gli italiani sembrano sempre più propensi ad esplorare alternative meno tradizionali e si stanno aprendo all’idea di includere nella loro dieta anche la carne coltivata in vitro (il 28% delle preferenze) e la farina di insetti (il 29%). Secondo un recente studio condotto dal Boston Consulting Group, la diffusione di prodotti a base di proteine “alternative” è destinata a registrare crescite sette volte superiori rispetto alla situazione odierna, passando dagli attuali 13 milioni di tonnellate annue, a un volume di 97 milioni di tonnellate entro il 2035. Pare dunque che sulla tavola di un futuro, nemmeno troppo lontano, della carne tradizionale rimarrà solo il nome. (6)

NOTE * THE REPORT, OF WHICH WE OFFER A SUMMARY, was presented on 7 September in Milan. It was drawn up by Ancc-Coop’s Research Centre with the scientific input of Nomisma, the analytical support of NielsenIQ and the original contributions of Circana, GS1-Osservatorio Immagino, CSO Servizi, GfK and Mediobanca’s Research Centre. Two different surveys (“What’s Up” and “Hybrid Future”) were again used for this edition, both carried out in the second half of August. The first involved a sample of 1,000 Italians over 18 (18-75 anni) representative of the population. The second was directed at a panel of the italiani.coop site community and involved 680 opinion leaders and market makers, users of past editions of the Report. Among these, 450 top roles were selected (CEOs and directors, businessmen, freelance professionals and consultants) capable of anticipating the country’s future trends more than others.

only in the last two years has reduced purchasing power by 6,700 euros per capita, with the result that only one interviewee out of 4 declares to lead the same life as a few years ago. With regards to employment, which there seems to be up to now, (in 2023 there are 23.5 million employed, the highest figure since 2008), it’s employment that “doesn’t pay” what it should (70% of those employed declare to need at least

another month’s pay to live a decent life) and results in the increasingly evident tendency to have more than one job as a strategy against the high cost of living. And yet, Italians continue to be optimistic, even if they have no choice but to live with a family budget that is increasingly subject to daily sacrifices. They try to limit waste, avoid products not strictly necessary and resort more often to the second-hand market. (1)

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C O N S U M I E S T I L I D I V I TA [ A P R O P O S I T O D I … ]

An inscrutable underlying serenity The photograph taken by the Coop 2023 Report is of a country which is certainly concerned (30% declare to be so, +6% against 2022) and with growing fears (from 20% to 32%), but which sees feelings of confidence (36%), serenity (29%), acceptance (23%) and positive expectations (28%) strengthened overall. Sustainability-oriented and informed, on the back of surprising confidence and great serenity of mind, Italians use their savings sparingly, all committed to working harder without indulging in feelings of fear, anger or resentment. The aspects which most influence this climate of optimism are, in fact, close relationships and family life, both mentioned by 51% of Italians. This positive sentiment is certainly one of the great points of strength of Italian life but, at the same time, raise questions regarding its future sustainability and the possibility that in reality, there are subdued reactions currently incubating. Some dysfunctional behaviours actually highlight all the daily fatigue: it’s not surprising to know that 1 Italian out of 3 declares to have used (also sporadically) psychotropic drugs and 1 out of 5 makes more or less habitual use of them. 2 out of 3 practice stress management techniques and drugs for hypertension, gastritis and stress stand at the top of the classification of most sold medicines. (2) Consumption slowing down Aware of having become poorer, Italians have started to cut down on goods that are not strictly necessary. Property sales are falling (-14.5% 2023 against 2022 and -4% expected in 2024), and purchases of new cars and technological

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goods are diminishing. Specifically, sales of new smartphones have dropped by 10% in the last 12 months (over 1.3 m fewer telephones sold). The used or refurbished is replacing the new (33 million Italians sold or bought second-hand goods last year) and eating out during the summer has become less frequent. 51% of interviewees declare, moreover, the intention to reduce the number of social occasions outside the home in the next 12/18 months. (3) Savings are made also on food While Italians - in contrast with other European countries such as the United Kingdom, France, Germany and Spain - are generally willing to do anything but not make sacrifices on the quality of food, many of them (at least 14%) now seem about to surrender in the war against inflation that has increased the cost of food by more than 21% and which doesn’t seem likely to subside in the next two years. 72% of managers in the sector believe, in fact, that food inflation will not return to below 2% before 2025). Italians’ supermarket trollies are, therefore, beginning to lose weight: -3% is the change in sales at constant prices in the first 7 months of the year and 60% of managers interviewed expect a further, albeit modest, drop in 2024 against 2023 (-0.5%). After the reduction in quantities purchased, with the arrival of autumn, consumers appear ready to change strategy once more: shopping has become more frequent, loyalty to a particular purchasing channel has diminished. Own-brand products maintain their leadership with 83% of consumers declaring to buy own-brand products to cope with the increase in the prices of foods and beverages, while as many as 8 Italians out of 10

declare to be planning to begin to buy (or increase their purchases) at discount stores. According to 63% of Food & Beverage experts, discount stores will show the biggest growth among all retail channels in the next 12/18 months. (4) Food identity at risk The number of people that have lost all attachment to identity has doubled in the last year (today 1 Italian out of 5, especially baby boomers and those of a lower social class), abandoning also the dictates of traditional food culture and the consumption of typical local products. It’s a trend that could continue in the coming months and questions the concept of Italian food and the Mediterranean diet, starting from the consumption of fruit and vegetables: -15.2% in the last two years and, for 16% of Italians, will reduce further. This lack of identification seems to be more of a forced decision rather than a choice, and affects to a greater degree those who identify with the less wealthy social class, the southern regions and baby boomers. (5) Healthy, vegetable and sugar-free foods Italians’ growing interest in a healthy and balanced style is playing an important role in these new consumption dynamics. New trends are making headway, especially in minority groups of the population. Plant-based products are recording sales up by 9% year-on-year and sugar-free products are outperforming all the “free-from” products, generating revenues of 623 million, a third more compared to 2021. There is a significant consumption of protein products (sports foods, nuts, health drinks are growing). A tangible example is the increase in the number of

Italian families buying products linked to this category: while in 2021 they numbered 6.7 million, in 2022 the number had grown to 8.1 million, an increase of 20.2%. Attention towards physical wellbeing goes hand-in-hand with safeguarding the planet: 5.1 million Italians today declare to eat with zero waste, 2.8 define themselves as reducetarians (they have reduced their consumption of meat) and 1.4 are so-called climatarians (they use products with a low CO2 impact). The new meatless era The growing attention towards health, awareness of the environmental impact of food and concern for the wellbeing of animals are pushing Italians towards more sustainable food solutions. Interest for alternative proteins to meat is growing in particular. Besides the well-established vegetable-based options (168 million euros in 2022; +12% compared to the previous year), Italians seem increasingly willing to explore less traditional alternatives and are opening up to the idea of including also synthetic meat (28% of preferences) and insect flour (29%) in their diet. According to a recent study carried out by the Boston Consulting Group, the spread of “alternative” proteinbased products is destined to record a growth seven times higher than today’s situation, moving from the current 13 million tonnes per year, to a volume of 97 million tonnes by 2035. It seems, therefore, that on the tables of the future, not so far away, what remains of traditional meat will only be the name. (6)

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LA NOBILITAZIONE È SOSTENIBILE PERCHÉ….

Dalla collaborazione tra Luxoro e il Gruppo Kurz, soluzioni di decorazione improntate al miglior “Life Cycle Thinking”, realizzate nel pieno rispetto dell’uomo e dell’ambiente.

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uxoro è partner esclusivo in Italia del Gruppo Kurz, azienda tedesca leader mondiale nella produzione di attrezzature e tecnologie per la stampa a caldo, la stampa a freddo e la metallizzazione digitale, che da sempre si distingue per il grande impegno ambientale, parte integrante del processo produttivo e della vision aziendale. Che si tratti di decorare packaging per beni food, non food e fashion, etichette o prodotti editoriali, ma anche realizzare soluzioni ottiche per la sicurezza nonché sensori tattili funzionali ai touch screen, la tecnologia Kurz rapresenta il modo migliore per ren-

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dere unica e prestigiosa l’immagine di un brand, in qualsiasi ambito. Quando la sostenibilità diventa uno stile. Gran parte del core business del Gruppo Kurz è interamente sostenibile: dalla produzione dei prodotti di trasferimento alla nobilitazione del singolo prodotto, ogni azione compiuta dal gruppo è il risultato di anni di esperienza, di studio e di innovazione in ambito ambientale e non solo. Nello specifico, le tecnologie di stampa Kurz si riconoscono sia per l’eccezionale qualità ed efficienza,

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[ M AR KE TING & DESIGN ] sia per l’elevato grado di riciclabilità. I prodotti Kurz non sono laminati, carte metallizzate o cartone laminato: sono prodotti per il trasferimento. Sarebbe errato parlare di supporti già trattati, e quindi immutabili nella loro composizione. Si tratta invece di lavorazioni composte da più strati, che vengono applicati direttamente sul supporto finale: un aspetto progettuale fondamentale, per comprendere la natura riciclabile/compostabile e l’aderenza alla promessa ambientale di Kurz.

prodotti né la loro riciclabilità, senza dimenticare che si tratta di materiali compostabili sulla base di certificazioni riconosciute. Il certificato DIN Certco, ad esempio, attesta che i prodotti di trasferimento, in base alla norma DIN EN 13432, sono degli additivi compostabili sicuri, poiché non influenzano il compostaggio del substrato, né hanno effetti negativi sulla crescita delle piante una volta che il pack o il prodotto finale tornano a essere “compost” per l’ambiente.

L’essenza green di prodotti certificati. È stupefacente sapere che lo spessore dello strato di alluminio che viene depositato su una qualsiasi superficie finale, offrendo l’effetto “wow” della lavorazione, è 6000 volte inferiore rispetto a quello di un capello. Grazie a questa caratteristica straordinaria, i materiali decorati con prodotti Kurz attestano la loro essenza green; infatti, una presenza di alluminio così contenuta non intacca il sistema di smaltimento dei

Una catena di riciclo virtuosa, anche per il PET. Che si tratti di effetti per la stampa a caldo, la stampa a freddo o la metallizzazione digitale è importante ricordare che non viene effettuato nessun trasferimento di PET sul prodotto finale: terminata la stampa, il PET esausto viene scartato e incluso nel ciclo di smaltimento dei rifiuti industriali e può essere riproposto come combustibile secondario in un impianto di recupero energetico.

Embellishment is sustainable because… The collaboration between Luxoro and the Kurz Group has given rise to decoration solutions based on the best “Life Cycle Thinking”, developed with full respect for people and the environment.

Luxoro is the exclusive partner in Italy of the Kurz Group, the German global leader in the production of equipment and technologies for heat-printing, cold printing and digital metallisation, and which has always been characterized by its strong environmental commitment, making it an integral part of the production process and its corporate vision. Whether relating to decorating packaging for food, non-food and fashion goods, labels or editorial products, but also the development of optical solutions for safety and tactile sensors for touch screens, Kurz technology is the best way to

make the image of a brand unique and prestigious, in any context. When sustainability becomes a style. Much of the Kurz Group’s core business is entirely sustainable: from the production of transfer products to the embellishment of the single product, every action performed by the Group is the result of years of experience, research and innovation in the environmental field and beyond. Specifically, Kurz’s printing technologies are recognized both for their exceptional quality and efficiency and for the high level of recyclability. Kurz products are not

laminates, metallised paper or laminated cardboard products: they are transfer products. It would be wrong to talk of already-treated substrates which are therefore immutable in their composition. What we have, instead, are processes involving multiple layers which are applied directly onto the final substrate: a fundamental design aspect explaining the recyclable/compostable nature of Kurz’s products and its environmental commitment.

recyclability, without forgetting that they are compostable products on the basis of recognized certifications. The DIN Certco certificate, for example, certifies that, on the basis of DIN EN 13432, the transfer products are safe, compostable additives, as they do not influence the composting of the substrate, nor do they have any adverse effect on the growth of plants once the pack or the final product returns to being “compost” for the environment.

The green essence of certified products. It’s surprising to know that the thickness of the layer of aluminium deposited on any final surface, producing a “wow” effect, is 6000 times less than that of a hair. Kurz products affirm their green credentials thanks to this extraordinary characteristic; such a limited presence of aluminium, in fact, does not affect the disposal system for the products or their

A virtuous recycling chain, also for PET. Whether we are talking about effects for heat-printing, coldprinting or digital metallisation, it’s important to remember that no PET transfer is carried out on the final product: once printing is finished, the used PET is discarded and included in the disposal cycle for industrial waste and can be reused as a secondary fuel in an energy recovery plant.

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Decretati ad Amsterdam i vincitori del prestigioso concorso annuale. L’elevato numero di partecipanti nella categoria “prototipi” testimonia la creatività e lo spirito innovativo dei produttori europei di tubetti flessibili, rappresentati da etma - European Tube Manufacturers Association.

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a cerimonia di premiazione del contest Tube of the Year 2023 si è svolta nella capitale olandese nel corso dell’Assemblea annuale etma e della terza edizione del World Tube Congress organizzato dall’Associazione. A essere premiate le soluzioni d’imballaggio più meritevoli per creatività e innovazione, coniugate anche all’aspetto della sostenibilità: d’altronde, il contest è riconosciuto anche fuori Europa come metro di paragone per valutare le prestazioni dell’industria dei tubetti flessibili nel suo complesso.

Gregor Spengler, segretario generale di etma, ha espresso soddisfazione per l’elevato numero di partecipanti e per l’eccezionale livello qualitativo di questa edizione, in particolare “per l’afflusso estremamente vivace nella categoria prototipi, che ha raccolto quasi un terzo di tutti i progetti, dimostrando il potenziale innovativo delle aziende associate”. La giuria, composta da sette rappresentanti di imprese aderenti a etma, ha decretato i vincitori delle 5 categorie previste dal premio: alluminio, plastica, laminato, prototipi e sostenibilità.

Alluminio

Si aggiudica la categoria il tubetto ThePOREfessional di Benefit Cosmetics, noto marchio californiano parte del gruppo LVMH che, col nuovo packaging in alluminio, ha rilanciato la sua nota maschera levigante. I tubi sono stati prodotti da Alltub France con oltre il 95% di alluminio riciclato post-consumo (PCR) e rivestiti con una lacca trasparente opaca. Un utensile di pressatura appositamente sviluppato ha ridotto l’intensità dei segni di estrusione su tutta la lunghezza del tubo, accentuando l’effetto spazzolato. La colorazione turchese lucido/opaco scelta per la stampa imprime alla confezione un tocco di design unico e inimitabile.

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[ M AR KE TING & DESIGN ] Laminato

Conquista il primo posto nella categoria il tubetto BIOBAZA Body Lotion di Magdis Cosmetics, principale produttore di cosmetici sul mercato croato che, per produrlo, si è affidato alla slovena KimPai Tuba. Il tappo e la spalla del tubo riducono l’uso di plastica del 60%, confermando l’impegno dell’azienda sul versante sostenibilità. Il materiale MLL di KomPai Tuba è inoltre riconosciuto dall’Association of Plastic Recyclers (APR) come prodotto riciclabile. Tutti i componenti dell’imballaggio sono realizzati in polietilene, il che lo rende un prodotto mono-materiale e facilmente riciclabile, mentre per la stampa digitale sono stati impiegati inchiostri compostabili.

Sostenibilità

Ha ottenuto il maggiore riconoscimento il tubo in alluminio della giapponese Kao, studiato da Linhardt (Germania) per contenere il prodotto Goldwell TOPCHIC Permanent Hair Color. Il packaging è realizzato al 100% in alluminio PCR ottenuto da rottami, fili di cavi elettrici o lastre litografiche, mentre la chiusura con il 100% di plastica PCR proviene dalla “yellow bag” in Europa. La filiera è trasparente e tracciabile.

Plastica

Vince il tubetto di Payot realizzato dalla francese Albéa con la tecnologia Thin Wall PCR MAX, adatto a contenere la nuova linea Essential dedicata alla cura dei capelli. Il packaging, con un elevato contenuto di materiale riciclato post-consumo (PCR), colpisce per la colorazione opaca e per il design minimal. Come chiusura è stato scelto uno Slight Cap in PP opaco, tra i più leggeri sul mercato.

Prototipi

Nella categoria prototipi, infine, la giuria ha scelto la gamma di tubi in alluminio di Alltub Italia dedicati al mercato della cosmetica di fascia alta. L’applicazione della tecnica di sovraverniciatura in linea offre diverse possibilità di finitura esterna, ottenendo sofisticati effetti soft touch, verniciature perlescenti, iridescenti o multiglitter, che aprono a diverse opportunità di mercato.

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Tube of the Year 2023 The winners of the prestigious annual competition were announced in Amsterdam. The high number of participants in the “prototypes” category confirms the creativity and innovative spirit of European flexible tube manufacturers, represented by ETMA – the European Tube Manufacturers Association

The award ceremony of the “Tube of the Year 2023” contest took place in the Dutch capital during ETMA’s annual conference and the third edition of the World Tube Congress organized by the Association. The most deserving solutions for creativity and innovation, combined with sustainability qualities, were awarded: moreover, the contest is recognised also beyond the borders of Europe as a yardstick for evaluating the performance of the flexible industry as a whole. ETMA Secretary-General, Gregor Spengler, expressed satisfaction for the high number of participants and the outstanding quality of this year’s edition, particularly «for the extremely lively participation in the prototype category, counting for almost a third of all projects, demonstrating the innovative spirit of our member companies».

The jury of seven representatives of ETMA member companies chose the winners of the 5 categories in the contest: aluminium, plastic, laminate, prototypes and sustainability.

Aluminium

This category was won by the POREfessional tube by Benefit Cosmetics, the Californian brand belonging to the LVMH luxury group, that has relaunched its well-known smoothing mask with the new aluminium packaging. The tubes were produced by Alltub France with more than 95% post-consumer recycled (PCR) aluminium, and coated with a matt, transparent lacquer. A speciallydeveloped pressing tool has reduced the intensity of the extrusion marks along the entire length of the tube, accentuating the brushed effect. The glossy/matte turquoise colour chosen

for the print lends the package a touch of unique and inimitable design.

Plastic

The Payot tube developed by the French manufacturer, Albéa, with its Thin Wall PCR MAX technology, suitable for containing the new Essential line dedicated to haircare, won this category. The packaging, with a high post-consumer recycled (PCR) material content, impresses with its matt colour and minimal design. For the closure, a matt PP Slight Cap, one of the lightest on the market, has been chosen.

Laminate

The winner in this category was the BIOBAZA Body Lotion tube by Magdis Cosmetics, the largest cosmetics manufacturer in the Croatian market, assigning production to the Slovenian manufacturer, KimPai Tuba. The cap and tube shoulder reduce the use of plastic by 60%, confirming the company’s commitment to sustainability. KomPai Tuba’s MLL material is also recognised by the Association of Plastic Recyclers (APR) as a recyclable material. All

components of the packaging are made in polyethylene, making it a mono-material and recyclable product. Compostable inks, on the other hand, have been used for the digital printing.

Sustainability

First place in this category went to the aluminium tube of the Japanese company, Kao, designed by Linhardt (Germany) to contain the Goldwell TOPCHIC Permanent Hair Colour product. The packaging is made of 100% PCR aluminium obtained from scrap, electrical cable wires or lithographic plates, while the closure is made with 100% PCR plastic coming from European “yellow bags”. The supply chain is transparent and traceable.

Prototypes

Finally, in the prototype category, the jury chose a range of aluminium tubes by Alltub Italia dedicated to the high-end cosmetics market. The application of the in-line overpainting technique offers a variety of external finish possibilities, obtaining sophisticated soft-touch, pearlescent paint, iridescent or multi-glitter effects, thereby opening up various market opportunities.

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ECODESIGN DEL Imballaggi cosmetici sostenibili: le linee guida di Cosmetica Italia e Aliplast in un White Paper, messo a punto per guidare il settore verso imballaggi in plastica pienamente riciclabili e, magari, già riciclati.

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n imballaggio ricercato esteticamente, ma anche riciclabile. Capace di esaltare le funzionalità del prodotto, e, al tempo stesso, utile ad azzerare gli sprechi. Se per lungo tempo il packaging dei prodotti cosmetici ha faticato a tenere assieme ragioni commerciali e ambientali, oggi i principi di economia circolare orientano buona parte dell’innovazione nel settore della bellezza. Nasce in questa cornice la partnership fra Cosmetica Italia - Associazione nazionale imprese cosmetiche e Aliplast, leader europeo della plastica riciclata, società del Gruppo Hera. In occasione della seconda edizione di Milano Beauty Week (26 settembre – 2

ottobre 2023), le due realtà hanno infatti presentato il white paper “Imballaggi in plastica nel settore cosmetico”, una guida pratica per aiutare le aziende del settore nel progettare packaging plastici pienamente riciclabili, in linea con i più recenti orientamenti normativi dell’Unione Europea e con la sensibilità di un mercato sempre più attento alla protezione dell’ambiente e delle sue risorse.

Ecoprogettazione delle confezioni in plastica: indicazioni pratiche

Coerente con gli indirizzi di Recyclass e SPICE (Sustainable, Packaging Initiative for CosmEtics), iniziative europee di rici-

Ecodesign of cosmetics packaging Sustainable cosmetics packaging: the guidelines of Cosmetica Italia and Aliplast in a White Paper, drawn up to guide the sector towards packaging in fully recyclable and, if possible, recycled plastic.

An aesthetically refined but also recyclable packaging. Capable of enhancing the functionality of the product and, at the same time, useful for eliminating waste. While the packaging of cosmetic products struggled for a long time to hold together commercial and environmental objectives, today the principles of the circular economy guide much of the innovation in the beauty sector. The partnership between Cosmetica Italia – The National Association of cosmetic enterprises and Aliplast, European

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leader in recycled plastic, a Hera Group company, originates from this scenario. The two organisations presented the “Imballaggi in plastica nel settore cosmetico” (Plastic packaging in the cosmetics sector) white paper during the second edition of Milan Beauty Week (26 September – 2 October 2023). It’s a practical guide to help companies in the sector to design fully recyclable plastic packaging, in line with the most recent regulatory guidelines of the European Union and with the sensitivity of a market which

clatori di plastica e industria cosmetica, il documento, fornisce indicazioni operative molto importanti per orientare le scelte di ecoprogettazione dei contenitori polimerici per la cosmetica. Rendere ogni plastica pienamente riciclabile. Innanzitutto, nel paper si chiariscono brevemente i passaggi dei processi di raccolta, selezione e riciclo dei materiali plastici. Si entra poi nel dettaglio dei contenitori realizzati con i diversi tipi di polimero: HDPE/PP, PET, PE/PP. Per ognuno vengono fornite indicazioni su come progettare ogni componente del packaging: corpo principale, sistema di chiusura, colore del contenitore, strati

is increasingly attentive towards the environment and its resources. Eco-design of plastic packaging: practical indications In line with the indications of Recyclass and SPICE (Sustainable, Packaging Initiative for CosmEtics), European initiatives of plastic recyclers and the cosmetics industry, the document provides very important operating guidelines to orientate choices regarding the eco-design of polymer containers for cosmetics. Make every plastic fully recyclable. Firstly, the paper briefly clarifies the processes for the collection, selection and recycling of plastic materials. It then goes into detail about the containers made with the different types of polymers HDPE/PP, PET, PE/ PP: For each type, indications are provided on how to design every

component of the packaging: main body, closure system, colour of the container, barrier layers, labelling, use of inks for decorations. Avoid multilayers and attention to colours. The range of indications is very broad. Some apply to all materials. It is always advisable, for example, to design the main body in a single material, avoiding a multi-layer structure composed of a number of polymers, which makes recycling more difficult. Other indications are specific. With regards to HDPE or PP, all colours are acceptable except pigments not detectable by the readers of plastic sorting systems, such as carbon black. In all events, it is always preferable to use light colours for the container because this makes it easier to use once transformed into recycled plastic. For PET packaging closure systems, it is advisable to use

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Insieme per creare cultura e diffondere conoscenze

•Come ha ribadito Carlo Andriolo, Amministratore Delegato Aliplast: “Il White Paper realizzato assieme a Cosmetica Italia è un’opportunità per l’intera filiera del beauty, che sta vivendo una forte evoluzione verso prodotti sempre più circolari e attenti all’uso delle risorse. Non è comunque la prima volta che Aliplast mette a disposizione il proprio know-how per questo mercato strategico del made in Italy. Siamo, infatti, da tempo accanto a diverse realtà del settore per sviluppare soluzioni di packaging innovative in plastica riciclata, anche grazie all’Aliplast Lab, in cui co-progettiamo assieme ai nostri clienti prodotti che per estetica e caratteristiche tecniche sono pari al vergine». • «La sostenibilità è una priorità e al contempo una responsabilità per il nostro settore» commenta Benedetto Lavino, presidente Cosmetica Italia. «Si tratta infatti di un tema strettamente correlato all’innovazione (nella quale l’industria cosmetica investe il 6% del proprio fatturato ogni anno) e allo sviluppo dell’industria. L’attenzione all’ambiente è un aspetto su cui siamo chiamati ad agire tanto come singoli quanto per rispondere a una consapevolezza sempre più radicata nel consumatore. Sono numerose le iniziative intraprese dalle aziende, ma di fondamentale importanza risulta anche il ruolo dell’Associazione nel favorire la diffusione, tra le proprie imprese associate, di una cultura e di una conoscenza dei temi legati allo sviluppo sostenibile. In particolare, il white paper realizzato con Aliplast ci permette di ragionare con un approccio di filiera che risulta determinante e strategico nell’affrontare le diverse sfaccettature e le sfide della sostenibilità».

di barriera, etichettatura, uso di inchiostri per decorazioni. Evitare i multistrato e attenzione ai colori. La carrellata di indicazioni è molto ampia. Alcune valgono per tutti i materiali. Ad esempio, è sempre consigliabile concepire il corpo principale in un unico materiale, evitando una struttura multistrato composta da più polimeri, che rendono più difficile la riciclabilità. Altre sono specifiche. Per quanto riguarda HDPE o PP, sono accettati tutti i colori, tranne i pigmenti non rilevabili dai lettori degli impianti di selezione plastica, come il carbon black. In ogni caso, è sempre preferibile l’uso di colori chiari per il contenitore, perché di più facile impiego una volta trasformato in plastica riciclata. Per i sistemi di chiusura degli involucri in PET si raccomanda poi l’uso di materiali a base di poliolefine, per assicurare la loro separabilità dal contenitore in PET. Inoltre, è da evitare l’utilizzo di componenti metalliche (come molle o sfere presenti nelle pompe o spruzzatori) che causano l’usura delle macchine e in alcuni casi possono fermare le operazioni di riciclo. Ma queste, appunto sono solo alcune delle dettagliate linee guida presenti nel paper.

Raccolte dedicate per le confezioni più piccole. Il White Paper si occupa anche del dimensionamento dei contenitori. Oggi, infatti, in particolare i packaging per il make-up, sebbene siano pienamente conformi alle regole del design per il riciclo, sono per la maggior parte esclusi dal percorso di riciclo classico, perché troppo piccoli per essere intercettati da vagli e separatori balistici degli impianti di selezione. Per questi, quindi, si potrebbero prevedere raccolte dedicate presso i punti vendita, lasciando magari il tappo attaccato all’imballaggio stesso. Impatto ridotto di due terzi usando plastica riciclata. Un altro focus è invece sull’impiego di plastiche riciclate per la realizzazione dei packaging, che può avere significativi vantaggi ambientali in termini di risparmio risorse e di decarbonizzazione. Il documento, ad esempio, cita uno studio Life Cycle Assessment (LCA) di Aliplast che attesta come un granulo in PET da materiale vergine emette impatta sulle emissioni di CO2 circa il triplo rispetto allo stesso granulo derivante da PET riciclato (3,04 kg contro 1,25 kg di CO2 equivalenti). Si tratta di un beneficio ambientale che, se comunicato con trasparenza al consumatore, può aggiungere un effettivo valore al bene.

Together to create culture and spread knowledge • As Carlo Andriolo, CEO of Aliplast has affirmed: “The White Paper drawn up together with Cosmetica Italia is an opportunity for the entire beauty supply chain, which is evolving strongly towards increasingly circular products attentive to the use of resources. It’s not, however, the first time that Aliplast has offered its know-how to this strategic Made in Italy market. We have worked for some time with various business in the sector to develop innovative recycled plastic packaging solutions, also thanks to the Aliplast Lab, in which we co-design products with our customers that are on a par with virgin-material products for their aesthetics and technical characteristics».

polyolefin-based materials, to ensure that they are separable from the PET container. In addition, it is recommended to avoid using metallic components (such as springs or bearings in pumps or sprayers) which cause wearing of the machines and in some cases can block the recycling operations. These, however, are only some of the detailed guidelines contained in the paper.

• «Sustainability is a priority and, at the same time, a responsibility for our sector» comments Benedetto Lavino, Cosmetica Italia president. «It’s a topic, in fact, which is strictly linked to innovation (in which the cosmetics industry invests 6% of its turnover each year) and to industrial development. Attention to the environment is an aspect about which we are called upon to act, both as individuals and to respond to an increasingly deep-rooted awareness in the consumer. Companies have undertaken numerous initiatives, but the role of the Association is also fundamentally important to favour the dissemination among its member businesses, of a culture and knowledge about the issues linked to sustainable development. Specifically, the white paper drawn up with Aliplast allows us to reason with a supply chain approach that is decisive and strategic in addressing the different facets and challenges of sustainability».

Dedicated collections for smaller packages. The White Paper also deals with the dimensions of the containers. Today, in fact, especially in packaging for make-up, although they conform to design regulations for recycling, most containers are excluded from the classic recycling process because they are too small to be intercepted by the sifters and ballistic separators of selection machines. For these containers, therefore, dedicated collections could be envisaged at the

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points of sale, if possible, leaving the cap attached to the package. Impact reduced by two thirds using recycled plastic. Another focus is, instead, on the use of recycled plastic for making packaging, which can bring significant environmental advantages in terms of the saving of resources and decarbonization. The document, for example, cites a Life Cycle Assessment (LCA) study by Aliplast which conforms how a granule of PET from virgin material has an impact on CO2 emissions about three times as much as the same granule deriving from recycled PET (3.04 kg against 1.25 kg of CO2 equivalent). It’s an environmental benefit which, if communicated to the consumer in a transparent way, can add real value to the product.

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[ M ARKE T I N G & D ES IG N ]

UNA SOLUZIONE CIRCOLARE PER L’IMBALLAGGIO DELLE CIAMBELLE Accompagnare i produttori dell’industria alimentare nella transizione verso imballaggi sostenibili e compostabili è l’obiettivo di Metsä Board, che ha sviluppato soluzioni in cartone sicure e ad alte prestazioni, in grado di proteggere gli alimenti dal deterioramento e dai danni durante lo stoccaggio, il trasporto e il posizionamento a scaffale.

S Helene Lehtinen

tudiato nei dettagli per l’imballaggio di alimenti ad alto contenuto di grassi come le ciambelle, MetsäBoard Prime FBB EB è un cartone leggero patinato con una barriera ecologica che offre una protezione media a oli e umidità. Con prestazioni pari alla plastica, ma più facile da riciclare, è in grado di proteggere l’alimento anche dal punto di vista igienico, mantenendone l’integrità organolettica. Quello della riduzione della plastica, è un tema molto sentito dai marchi dell’alimentare, costretti a fare i conti con le pressioni delle autorità di regolamentazione, degli investitori e dei consumatori che chiedono materiali di imballaggio più ecologici. MetsäBoard Prime FBB EB è un’alternativa sostenibile alla plastica che garantisce le medesime prestazioni: «Il nostro compito è dimostrare l’efficacia del cartone in termini di sicurezza ed effetto barriera, affinché i marchi possano accogliere con fiducia questa transizione» ha affermato Hélène Lehtinen, Director of Barrier Development di Metsä Board.

Test approfonditi accertano l’efficacia in applicazione reale Quando si valuta l’idoneità di un nuovo materiale è fondamentale eseguire

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test specifici per verificare che l’imballaggio assolva perfettamente la funzione per cui è stato progettato. Metsä Board lavora con un pool di esperti in stretta collaborazione con il cliente per comprendere a fondo le proprietà del prodotto, l’applicazione finale e le condizioni di processo. Diventa strategico a questo scopo l’Excellence Centre di Äänekoski dove vengono replicate le condizioni di produzione e stoccaggio in camere climatiche, così da prevedere il reale comportamento del packaging a contatto con l’alimento. «Nel caso specifico dell’imballaggio di ciambelle, la resistenza ai grassi è ovviamente una condizione sine qua non, ma è altrettanto importante sapere se il prodotto viene confezionato a caldo o a freddo, perché, nel primo caso, si può incorrere nella formazione di condensa. Le condizioni di stoccaggio sono un altro fattore determinante per far sì che il cartone sia trattato in modo tale da reggere anche in ambienti caratterizzati da umidità» spiega Hélène. L’esecuzione di questi test per conto dei clienti accelera notevolmente il processo di sviluppo degli imballaggi e permette a Metsä Board di consigliare la soluzione ottimale per ogni singola applicazione, quantificando con esattezza la quantità di plastica risparmiata.

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[ M AR KE TING & DESIGN ]

A circular solution for packaging doughnuts Accompanying producers in the food industry in the transition to sustainable and compostable packaging is the objective of Metsä Board, which has developed safe and high-performance cardboard solutions that are able to protect foods from deterioration and damage during storage, transport and shelf placement.

Designed in detail for the packaging of foods with a high fat content such as doughnuts, MetsäBoard’s Prime FBB EB is a light cardboard coated with an ecological barrier that offers medium protection against oils and humidity. Performing on a par with plastic, but easier to recycle, it’s able to protect the food also from a hygienic point of view, maintaining its organoleptic integrity. The reduction of plastic is a key issue for food brands under pressure from regulatory authorities, investors and consumers demanding more ecological packaging. MetsäBoard Prime FBB EB is a sustainable alternative to plastic which guarantees the same performance: «Our task is to demonstrate the effectiveness of cardboard in terms of safety and a barrier-effect, so that brands can embrace this transition with peace of mind. », affirmed Hélène Lehtinen, Director of Barrier Development of Metsä Board. In-depth tests verify effectiveness in real applications When the suitability of a new material is evaluated, it is essential to carry out specific tests to verify that the packaging perfectly fulfils the function for which it was designed. Metsä Board works with a pool of experts in close collaboration with the customer to fully understand the properties of the product, the final application and the process conditions. The Äänekoski Excellence Centre becomes strategic for this purpose, in which the production and storage conditions are replicated in climatic chambers so as to be able to predict the real behaviour of the packaging in contact with the food. «In the specific case of packaging doughnuts, resistance to fats is obviously a sine qua non condition, but it is equally important to know if the product is packed warm or cold because, in the first case, condensation may form. Storage conditions are another determining factor for ensuring that the cardboard is treated in such a way as to resist also in environments characterized by humidity » Hélène explains. The performance of these tests on behalf of customers further accelerates the development process of packages and allows Metsä Board to suggest the best solution for each single application, quantifying exactly the quantity of plastic saved.

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[ M ARKE T I N G & D ES IG N ] N E W S Berlin Packaging espande le sue proposte di packaging per il mondo Spirits, dove forme classiche incontrano linee più audaci, ed illustra il metodo con cui affianca il cliente per valorizzarne i prodotti, la loro storia e le loro specificità.

L’azienda punta su proposte originali e creative n Berlin Packaging, Hybrid Packaging Supplier® a livello mondiale specializzato nella fornitura di packaging in

vetro, in plastica e in metallo e chiusure, ha annunciato a Luxe Pack Monaco l’ampliamento della gamma di packaging studiata per il settore degli Spirits, puntando su originalità ed emozione. Troviamo forme di ispirazione classica ma dai dettagli contemporanei, come per le caraffe TINA e CÔME, ma anche linee più insolite studiate per produttori di whisky che cercano soluzioni alternative e innovative, come BEBEL e CLEEF. In questo ampliamento di gamma emergono anche figure coniche raffinate quali NORAH e HARON, e forme che sottolineano la creatività e la maestria nel progettare idee dal forte impatto visivo come OTTO.

Berlin Packaging expands its packaging offering for Spirits, where classic shapes meet bolder lines, and illustrates the method it uses with customers to enhance their products, their story and their specific characteristics.

The company focuses on original and creative proposals Berlin Packaging, the world’s largest Hybrid Packaging Supplier® specialising in the supply of glass, plastic and metal packaging and closures, announced at Luxe Pack Monaco the expansion of its spirits packaging range, focused on originality and emotion. Alongside

forms of classic inspiration but with contemporary details, such as for the TINA and CÔME carafes, the company also offers unusual lines designed for whisky producers looking for alternative and innovative solutions, such as BEBEL and CLEEF. In this extension of the range, there

are also refined conical formes of NORAH and HARON, and shapes that emphasise creativity and craftsmanship in designing ideas with a strong visual impact of OTTO bottle. Joint approach to innovation Reaffirming its identity as an 360° one-stop shop for spirits packaging Berlin Packaging explains its distinctive creative approach making use of specific elements such as market intelligence, design thinking and end market logic, besides the support of Studio One Eleven, the company’s innovation engine, which seamlessly fuses the attributes of a design agency with the precision of a manufacturer to breathe life into

NUOVA IDENTITÀ PER PATATA DI BOLOGNA DOP. Il confronto diretto con un panel di consumatori, chiamati a testare la coerenza del visual e dei messaggi della comunicazione, ha consentito al Consorzio di Tutela Patata di Bologna DOP di portare sugli scaffali della GD i valori di una varietà unica nel panorama nazionale. In merito alla nuova identità grafica, il Consorzio ha scelto di utilizzare colori più caldi, legati alla tradizione e un trattamento fotografico di qualità volto a supportare il posizionamento di prodotto. In particolare, la nuova immagine veicola agli intervistati attributi di naturalità, qualità e tradizione, caratteristiche fondamentali nel percorso di eccellenza che il Consorzio porta avanti attraverso la certificazione DOP, svolgendo a buon diritto il ruolo di garante come evidenziato dagli intervistati. La certificazione DOP e il progetto di tracciabilità “Coltivatori di valori” sono ora veicolati ai consumatori tramite un QR code posizionato sul fronte della confezione, che consente di scoprire l’ubicazione e la storia dell’azienda agricola che ha coltivato le patate di quel sacchetto.

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Approccio corale all’innovazione. Ribadendo la propria identità peculiare di azienda “one-stop-shop a 360°” per il packaging, Berlin Packaging racconta il suo approccio creativo al mondo degli Spirits, che si avvale di elementi specifici quali market intelligence, design thinking e logica di end market oltre che del supporto di Studio One Eleven, motore dell’innovazione aziendale, che combina le migliori qualità di un’agenzia di design con la disciplina richiesta da un produttore per dare vita a soluzioni originali. Al fianco dello Studio One Eleven lavorano anche figure di sales, marketing e altri esperti di settore, così che il packaging venga allineato alle dinamiche del mercato di riferimento, creando una proposta di valore completa. Ogni progetto pone sempre al centro il prodotto “spirits”, esaltando l’identità del brand insieme alla storia e alle peculiarità del distillato come viene sottolineato nella nuova campagna di comunicazione “Packaging your story”, dove si esalta l’unicità dell’offerta raccontando la genesi dei packaging ma soprattutto dei prodotti, insieme a testa e cuore di coloro che ne popolano la filiera. groundbreaking products. Where Studio One Eleven plays a pivotal role, alongside input from sales, marketing, and other industry experts to ensure that the packaging is aligned with the dynamics of the reference market, creating a complete value proposal. Each project always focuses on the spirits product, enhancing the brand identity together with the history and special characteristics of the spirits. This is underlined by the new “Packaging your story” communication campaign, in which the uniqueness of the offerings is enhanced by telling both the packaging genesis and, above all, the products are protagonists, together with the head and heart of the supply chain.

NEW IDENTITY FOR THE BOLOGNA PDO POTATO. Direct exchange with a panel of consumers invited to assess the consistency of the visual and communication messages has enabled the Consorzio di Tutela Patata di Bologna DOP (Consortium for the protection of the Bologna PDO Potato) to bring to supermarket shelves the values of a unique Italian variety of potatoes. With regards to the graphic identity, the Consortium has chosen to use warmer colours linked to tradition and a quality photographic treatment aimed at supporting product positioning. Specifically, the new image transmitted to the interviewees attributes of naturalness, quality and tradition, essential characteristics for the path of excellence that the Consortium pursues through PDO certification, rightly performing the role of guarantor, as highlighted by the interviewees. The PDO certification and the “Coltivatori di valori” (Cultivation of values) traceability project are now communicated to consumers via a QR code positioned on the front of the package, making it possible to discover the location and history of the farm that has cultivated the potatoes in that bag.

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[ FA C T S & F I G U R E S ]

GLI IMBALLAGGI DI VETRO Produzione, tipologie e impieghi degli imballaggi di vetro cavo e vetro tubo. Dati e fatti di mercato del 2022. A cura di Barbara Iascone Ufficio Studi Istituto Italiano Imballaggio

L’

analisi prende in esame il comparto degli imballaggi in vetro sia cavo che tubo. Per quanto concerne gli imballaggi in vetro cavo, la suddivisione utilizzata in Imballaggio in Cifre e condivisa con l’associazione di categoria Assovetro, si articola in bottiglie, vasi e flaconeria. Gli imballaggi in vetro tubo - fiale e flaconi - sono utilizzati essenzialmente nel settore farmaceutico.

Il mercato: conferme e variazioni

Gli imballaggi in vetro sono diffusi primariamente in ambito alimentare, nello specifico nell’area bevande. Detengono l’esclusiva nei comparti spumanti e super alcolici, ma anche vino e birra mostrano la netta prevalenza di questo materiale nel mix del packaging. Tabella 1. Evoluzione del mercato degli imballaggi di vetro. Dati espressi in t/000. Table 1. Evolution of the glass packaging market (data in t/000). Anno Produzione Export Import Cons. Apparente Year Production Exports Imports Apparent consumption 2001 3.519 459 306 3.366 2002 3.540 433 356 3.463 2003 3.561 458 305 3.408 2004 3.602 476 378 3.504 2005 3.561 411 362 3.512 2006 3.568 419 367 3.516 2007 3.641 453 381 3.569 2008 3.695 450 433 3.678 2009 3.354 360 398 3.392 2010 3.528 405 544 3.667 2011 3.590 421 552 3.721 2012 3.414 412 571 3.573 2013 3.463 442 522 3.543 2014 3.719 440 614 3.893 2015 3.811 467 656 4.000 2016 3.937 445 704 4.196 2017 4.048 452 679 4.275 2018 4.167 482 793 4.478 2019 4.369 513 834 4.690 2020 4.326 465 910 4.771 2021 4.575 527 1.075 5.123 2022 4.651 533 1.176 5.294 Fonte/Source: Imballaggio in cifre, Istituto Italiano Imballaggio

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Si stima che nel 2022 siano state utilizzate oltre 4.500 t/000 di imballaggi in vetro, di cui il 97% destinato al settore alimentare; il restante 3% si suddivide tra cosmetico e farmaceutico. In ambito food, il 75% è rappresentato dalle bottiglie per bevande e il restante 25% si suddivide tra vasetti e bottiglie destinati al settore food (derivati del pomodoro, conserve, latte, condimenti, ecc.). Negli ultimi anni il vetro si è preso una sorta di rivincita su materiali concorrenti, in quanto è riuscito a suscitare una rinnovata attenzione da parte dei produttori: in molti settori in cui era stato largamente superato dalla plastica, si è riappropriato di piccole quote di mercato. È il caso delle bevande analcoliche, dove il vetro è stato maggiormente utilizzato dalle bibite piatte e gassate essenzialmente per ragioni di marketing e comunicazione. Evoluzione. In base alle primissime analisi relative al 2023, i dati elaborati ci mostrano un settore che potrebbe chiudere l’anno con una produzione in crescita di circa l’1%, importazioni al +3% circa ed esportazioni in calo del 9%. Gli imballaggi di vetro risentiranno di una sostanziale battuta d’arresto nel settore delle bevande.

I dati di settore

In base a quanto emerge dall’analisi pubblicata su Imballaggio in Cifre (Istituto Italiano Imballaggio ed. 2023, elaborazione dati Assovetro), nel 2022 la produzione di imballaggi in vetro (vuoti) ha superato le 4.650 t/000, registrando una crescita pari al +1,6%. Da evidenziare l’andamento tendenziale delle importazioni, che registrano un +9,4% rispetto al 2021 e superano le 1.170 t/000. Anche le esportazioni

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[ FA C T S & F I G U R E S ] Tabella 2. Ripartizione per settori di utilizzo della produzione di imballaggi di vetro. Imballaggi nuovi immessi sul mercato, compreso il rendere (dati espressi in %, riferite alle tonnellate di imballaggi, 2022/2021). Table 2. Breakdown per sector of use for production of glass packaging. New packaging placed on the market, including returnables (figures in % referred to tons of packaging, 2022/2021). Bottiglie (compreso rendere) Bottles (including returnables) 2022 2021 Bevande alcoliche 70,0% 71,6% Alcoholic beverages Bevande analcoliche (1) 16,2% 14,4% Non alcoholic beverages Condimenti (2) 5,6% 5,8% Condiments (2) Altro (3) 8,2% 8,2% Other (3) Totale 100% 100% Total (1) Compreso latte (1) Milk included (2) Olio alimentare e aceto (2) Food oil and vinegar (3) Passate e ketchup (3) Tomato sauces and ketchup Vasi Jars 2022 2021 Conserve vegetali e sughi 44,7% 45,5% Vegetable preserves and sauces Omogeneizzati 17,1% 16,9% Babyfoods Conserve ittiche 4,3% 4,5% Fish preserves Salse 5,3% 5,3% Sauces 2,5% 2,3% Processed tomato products Derivati del pomodoro 11,5% 11,2% Other food Altro alimentare Altro non alimentare 14,7% 14,4% Other non food Totale 100% 100% Total Flaconeria in vetro cavo Hollow glass flacons 2022 2021 Cosmesi e profumeria 63,2% 62,8% Cosmetics and perfumes Farmaceutico 34,8% 35,0% Pharmaceutical products Altro (1) 2,0% 2,2% Other (1) Totale 100% 100% Total (1) Chemical (1) Chimica Flaconeria e fiale in vetro tubo Flacons and vials in tubular glass 2022 2021 14% 14% Cosmetics and perfumery Cosmesi e profumeria Farmaceutico 85% 85% Pharmaceutical Altro (1) 1% 1% Other (1) Totale 100% 100% Total (1) Chimica (1) Chemicals Fonte/Source: Banca Dati Istituto Italiano Imballaggio

GLI ULTIMI DATI ELABORATI DA COREVE, il consorzio che in ambito CONAI si occupa di gestire il recupero degli imballaggi in vetro, mostrano un balzo in avanti circa la quantità di imballaggi in vetro riciclati nel 2022. Si registra infatti un +4,2% rispetto al 2021, portando il tasso di riciclo all’80,2% e superando già adesso l’obiettivo di riciclo stabilita dall’UE fissato al 75%, da raggiungere entro il 2030.

attestano una tendenza positiva, +1,1%, anche se risultano quantitativamente minori rispetto alle importazioni. Il consumo apparente cresce del 3,3%. In base alle elaborazioni dei dati ISTAT, il fatturato del settore cresce del +1,2% superando i 1.500 milioni di euro. Il commercio estero conferma il consueto saldo commerciale negativo per l’Italia, che si traduce in un consumo apparente di bottiglie in vetro più alto rispetto alla produzione nazionale. Questa caratteristica è legata sia al mercato delle bottiglie che a quello dei vasi, per i quali la nostra capacità produttiva non riesce a soddisfare le esigenze del mercato interno.

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Tipologie e settori di impiego del vetro cavo

Le bottiglie. La produzione di bottiglie rappresenta l’88,2% del comparto imballaggi in vetro vuoti e nel 2022 registra un incremento dell’1,8%. Le importazioni confermano un trend positivo al +11,3%; in calo le esportazioni, che chiudono il 2022 con un -4,5%. Il consumo apparente (che non tiene conto del movimento scorte) è stato sostenuto dalle importazioni enel 2022 cresce del 4%. Il 70% delle bottiglie prodotte è stato destinato alle bevande alcoliche, in leggero calo rispetto al 2021 a causa di una contrazione nei consumi in termini di volume. Risulta in crescita invece la quota destinata all’area bevande analcoliche, che nel 2022 rappresenta il 16,2% circa del comparto. Va evidenziato, in questo contesto, che oltre alle bibite, anche il latte registra una tendenza “pro vetro”: sugli scaffali dei supermercati è infatti sempre più facile trovare nuovamente la bottiglia di vetro, sebbene i numeri siano ancora molto lontani dal confezionamento in plastica e in poliaccoppiati. L’8,2% delle bottiglie è destinato ai derivati del pomodoro (passate, ketchup…), e, a chiudere la segmentazione, abbiamo i condimenti con un 5,6%. Per quanto concerno l’utilizzo delle bottiglie di vetro, per il 2022 si stima un quantitativo di oltre 4.200 t/000, stabile rispetto all’anno precedente. I vasi. La produzione di vasi di vetro (imballaggi vuoti ancora da riempire) rappresenta il 6,5% della produzione totale: nel 2022, dopo un 2021 decisamente in calo, torna a crescere e registra un trend pari al +2,5%. Anche per i vasi si evidenzia un calo delle esportazioni, -4,4%, a fronte di una crescita dell’import del +1,3%. Nel 2022 diminuisce anche l’utilizzo: 660 t/000, -1,4% rispetto al 2021. La segmentazione dell’area vasetti in vetro si sviluppa tra diverse tipologie di prodotti. L’ambito più rappresentativo è quello delle conserve vegetali + sughi pronti (44,7% del comparto). L’area del baby food (prodotti omogeneizzati) rappresenta il 17,1% del comparto, seguita a brevissima distanza dalla voce “altro alimentare” con un 11,5% di share, in cui rientrano frutta sciroppata, olive, mais, spezie marmellate, creme spalmabili, yogurt. A queste aree di utilizzo, seguono le salse (5,3%), le conserve ittiche (tonno, filetti di acciughe, di sgombri, ecc.) al 4,3%. Il restante 14,7% è destinato al mercato del NON alimentare, il quale comprende essenzialmente i settori cosmetico e farmaceutico.

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[ FA C T S & F I G U R E S ] La flaconeria. Sempre in riferimento agli imballaggi vuoti, nel 2022 la produzione registra un calo tendenziale pari al -2%. Il commercio estero registra andamenti tendenziali positivi, +4,7% per le importazioni e +14,1% per le esportazioni. Nel 2022 la segmentazione per settori di impiego di questo comparto vede un 63,2% destinato al settore cosmetico e un 34,8% a quello farmaceutico; il restante 2% si riferisce alla voce “altri settori” di utilizzo, in prevalenza nell’ambito della chimica

Glass packaging

(pitture, colle, ecc.). Questa tipologia di imballaggi in vetro rappresenta il 4,7% dell’intero settore.

Note sul vetro tubo

Per quanto riguarda il vetro tubo (il restante 0,5% degli imballaggi in vetro), viene impiegato per l’85% nel settore farmaceutico e per restante 15% si suddivide tra cosmetica e altri utilizzi. L’area registra una crescita produttiva pari al +17,2%.

THE LATEST DATA ANALYSED BY COREVE, the consortium which, associated with CONAI, deals with managing the recovery of glass, show a jump regarding the quality of recycled glass packaging in 2022. It was up +4.2% compared to 2021, taking the recycled rate to 80.2%, already exceeding the recycling target set by the EU at 75%, to be reached by 2030.

Production and the types and uses of hollow and tube glass packaging. 2022 market data and facts. A cura di Barbara Iascone Ufficio Studi Istituto Italiano Imballaggio

The analysis takes under consideration the hollow and tube glass packaging sector. With regards to hollow glass packaging, the subdivision used in “Imballaggio in Cifre” (Packaging in Figures) and

shared with the Assovetro category association is into bottles, jars and vials. Tube glass packaging - vials and small bottles - are used essentially in the pharmaceutical sector.

The market: confirmations and variations Glass packaging is used primarily in the food context, specifically in the drinks area. It has exclusive use in the sparkling wine and spirits sectors, but also for wine and beer there is a clear preference

for this material in the packaging mix. It is estimated that in 2022 over 4,500 t/000 of glass packaging were used, of which 97% intended for the food sector; the remaining 3% is divided between cosmetics and pharmaceuticals. In the food sector, bottles for

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VERIMEC è una società del gruppo MASSILLY, uno dei leader nella produzione di imballi in banda stagnata e capsule twist. VERIMEC unisce alla qualità dei suoi prodotti la garanzia di un servizio accurato che applica supportando il cliente nella scelta della migliore soluzione industriale. Dal design alla capsula personalizzata, alla macchina più razionale ed efficiente, studiando il mastice adeguato alle esigenze di pastorizzazione o di sterilizzazione, fino al controllo del processo di chiusura. A garanzia che gli alimenti siano conservati ad arte.

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beverages account for 75%, while the remaining 5% is divided between jars and bottles for the food sector (tomato derivatives, preserves, milk, condiments, etc.). Glass has taken a sort of revenge on competing materials in the last few years, as it has managed to arouse renewed attention from producers: in many sectors in which it had been largely overtaken by plastic, it has regained small shares of the market. This is the case of non-alcoholic drinks, in which glass was most used for still and sparkling drinks, essentially for marketing and communication purposes. Evolution. On the basis of initial analyses relating to 2023, the data shows a sector that could close the year with a production growth of around 1%, imports at around +3% and exports falling by 9%. Glass packaging will suffer a substantial setback in the beverages market. Sector data Based on the findings of the analysis published in Imballaggio in Cifre (Italian Packaging Institute ed. 2023, analysis of Assovetro data), in 2022 production of glass packaging (empty) exceeded 4,650 t/000, recording a growth of +1.6%. The trend in imports is worth underlining, recording a +9.4% compared to 2021 and exceeding 1,170 t/000. Exports also show a positive trend, +1.1%, also if quantitatively lower compared to imports. Apparent consumptions grew by 3.3%. On the basis of an analysis of ISTAT data, the turnover for the sector grew by +1.2% exceeding 1,500 million euros. Foreign trade shows the usual negative balance for Italy, which translates into an apparent consumption of glass bottles that is higher than national production. This characteristic is linked to both the bottles

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market and the jars market, for which our production capacity is unable to meet domestic demand. Types and sectors of use of hollow glass Bottles. The production of bottles represents 88.2% of the hollow glass packaging sector and in 2022 shows an increase of 1.8%. Imports confirm a positive trend at +11.3%; exports are down, closing 2022 with -4.5%. Apparent consumption (which does not take account of stock movements) is sustained by imports which in 2022 grew by 4%. 70% of the bottles produced are intended for alcoholic drinks, a slight fall compared to 2021 due to a fall in consumption in terms of volumes. The proportion intended for non-alcoholic drinks is, instead, up in 2022 accounting for around 16.2% of the sector. It should be noted, in the context, that besides beverages, milk is showing a “pro-glass” trend: it’s becoming easier, in fact, to find once more glass bottles on the supermarket shelves, although the numbers are still far from plastic and poly-laminated packaging. 8.2% of bottles are used for tomato derivatives (puree, ketchup…) and, to close the segmentation, we have condiments with 5.6%. With regard to the use of glass bottles, a quantity of over 4.200 t/000 is estimated for 2022, stable compared to the previous year. Jars. The production of glass jars (empty, to be filled) accounts for 6.5% of total production: in 2022, after a 2021 in sharp decline, it returned to growth, recording a trend of +2.5%. There was fall in exports also for jars, -4.4%, against a growth in imports of +1.3%. Use also fell in 2022: 660 t/000, -1.4% compared with 2021. The segmentation of the glass

jars area is divided into different types of products. The largest area is vegetable preserves + ready sauces (44.7% of the sector). The baby food area (homogenised products) accounts for 17.1% of the sector, followed by the “other food” heading, with a 11.5% share, which includes fruit in syrup, olives, maize, spices, jams, spreadable creams and yogurt. These areas are followed by sauces (5.3%), fish preserves (tuna, anchovy fillets, mackerel, etc.) at 4.3%. The remaining 14.7% is for the NON-food market, which essentially includes the cosmetics and pharmaceutical sectors. Vials. Always with reference to empty packaging, in 2022 production fell by -2%. Foreign trade has positive trends, +4.7% for imports and +14.1% for exports. In 2022 segmentation by sectors of use in this area shows 63.2% intended for the cosmetics sector and 34.8% the pharmaceutical sector; the remaining 2% refers to the “other sectors” heading of use, mainly in the chemical field (paints, glues, etc.). This type of glass packaging represents 4.7% of the entire sector. Notes on tube glass With regards to tube glass (the remaining 0.5% of glass packaging), it is used for 85% in the pharmaceutical sector and for the remaining 15% is divided between cosmetics and other uses. The area recorded a production growth of +17.2%.

A cura di Barbara Iascone Ufficio Studi Istituto Italiano Imballaggio

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[ FA C T S & F I G U R E S ]

GLI IMBALLAGGI FLESSIBILI DA CONVERTER I dati di mercato riportati in questa analisi si riferiscono al bilancio 2022 del comparto e sono stati elaborati a ottobre 2023. A cura di Barbara Iascone Ufficio Studi Istituto Italiano Imballaggio

L’

area degli imballaggi flessibili da converter comprende le tipologie di confezionamento realizzate tramite accoppiamento, coestrusione e laminazione di più film di materiali diversi (multimateriali) oppure di uno stesso materiale (monomateriale). Ogni materiale utilizzato assolve a una funzione d’uso specifica e, per questo motivo, sono considerati imballaggi a struttura complessa. Si tratta della forma di imballaggio più giovane presente sul mercato: di altissimo valore tecnologico, soddisfa le sempre più sofisticate e complesse esigenze in fatto di protezione e distribuzione di un bene. Si pensi, per esempio, alla frutta e alle verdure confezionate oggi disponibili già pre-lavate e, quindi, immediatamente pronte per il consumo: cosa inimmaginabile fino a qualche anno addietro.

Tabella 1. Il mercato italiano dei poliaccoppiati flessibili (2022). Table 1. The Italian market of flexible polylaminates (2022). 2019 2020 2021 2022 Fatturato milioni euro 2.250 2.227 2.227 2.822 Turnover millions of euros Aziende operanti in Italia 80 Companies operating in Italy Addetti numero circa 6.991 7.115 7.130 Approx. workforce Produzione t/000 403,0 399 415 421 Production t/000 Esportazioni t/000 222 219 216 227 Exports t/000 Importazioni t/000 3 3 3 3 Imports t/000 Utilizzo apparente 184 183 202 197 Apparent usage

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Grazie alle sue caratteristiche intrinseche, il flexible packaging si trova ancora dunque in una fase espansiva tanto che, negli ultimi i vent’anni, per quanto riguarda la produzione italiana, è cresciuto mediamente del +4,4%.

Il mercato

Appurato dunque che il mercato degli imballaggi flessibili è ancora in fase di crescita, anche in virtù della loro “giovane” età continueranno a espandersi nei settori dove vengono già utilizzati. Tanti gli elementi a loro favore: il sempre maggior ricorso al convenience food, la continua attenzione al design e alla grafica del packaging, la costante richiesta di soluzioni leggere e di minimo impatto. Nel mondo. Nel 2022 il mercato mondiale degli imballaggi flessibili da converter è stimato in circa 106 miliardi di dollari, in crescita dell’1% rispetto all’anno precedente. USA e Asia centro orientale si spartiscono rispettivamente il 31% e il 26% del mercato mondiale. A livello europeo si registra un calo in termini di volumi pari al -1%, mentre il fatturato cresce dell’11,7%. In Italia. Gli imballaggi flessibili da converter rappresentano il 2,3% della produzione totale di imballaggi e il 6,7% del fatturato. Nel 2022 la produzione è

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[ FA C T S & F I G U R E S ] ammontata a 421.000 tonnellate, in crescita del +1,5% ma il tasso di andamento tendenziale è stato il meno performante rispetto a quanto registrato negli ultimi vent’anni, sebbene in recupero rispetto alla tendenza negativa registrata nel 2020. Le esportazioni hanno rappresentato il 54% della produzione, crescendo del 5,3% rispetto al 2021. Le importazioni sono storicamente molto basse, aggirandosi intorno alle 3.000 tonnellate e risultano stabili. Il mercato interno è rappresentato da un utilizzo apparente, che non tiene conto del movimento scorte, in calo del -2,6% e si assesta intorno alle 197.000 tonnellate. Se consideriamo poi l’insieme degli imballaggi flessibili (compresi quindi foglio di alluminio e carta…), il flexible packaging occupa il 12% del totale, di cui il 2,2% è rappresentato dagli accoppiati flessibili da converter. Il fatturato del settore, nel 2022, è stato di circa 2,8 miliardi di euro, in crescita rispetto all’anno precedente del +19%.

Da evidenziare il deciso divario tra i tassi di crescita della produzione e di fatturato, come è avvenuto per il settore imballaggi nella sua totalità dato che, anche in questo ambito, si sono verificati importanti aumenti dei costi di produzione, derivati sia dall’incremento delle quotazioni delle materie prima sia dalle impennate dei costi energetici: tali elementi hanno portato a rialzare i prezzi degli imballaggi prodotti per coprire i rincari subiti, da qui i sensibili aumenti dei fatturati. In base alla prevalenza di materiale, gli imballaggi flessibili da converter si suddividono nel seguente modo: il 73% è rappresentato dagli imballaggi a prevalenza plastica, il 25% sono a prevalenza carta, il restante 2% è a prevalenza alluminio.

Settori d’impiego

Food. Questo imballaggio ad altissimo contenuto tecnologico, innovativo e moderno, sempre in gra-

Tabella 2. Raffronto evoluzione produzione imballaggi flessibili da converter (FC) con totale imballaggi (TOT. IMB). Valori indicizzati base 2007 riferiti alle tonnellate prodotte. Table 2. Comparison of flexible packaging production evolution from converter (FC) with total packaging (TOT. PACK.) . 2007 base indexed values referred to the tons produced. 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 FFC 100 99,0 95,7 101,3 108,0 108,0 112,3 116,7 121,7 124,3 127,3 130,3 TOT. PACK. 100 96,9 85,9 90,5 90,0 85,5 85,2 88,6 90,7 93,6 96,7 98,5

2019 134,3 100,6

2020 2021 2022 133,0 138 141 99,1 106 105

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[ FA C T S & F I G U R E S ] Tabella 3. Segmentazione dell’utilizzo di flessibili da converter per settori finali di impiego (valori % riferite tonnellate di imballaggio flessibile). Table 3. Segmentation of the use of flexible converter packaging (% values referred to tons of flexible packaging). 2021 2022 Prodotti da forno e paste alimentari 20,4% 19,4% Bakery products and pasta Formaggi 22,0% 21,4% Cheese Carni trasformate (salumi) 4,9% 5,1% Processed meats (cold-cut, cured meats) Surgelati 4,5% 4,7% Frozen foods Ortofrutta IV e V gamma 26,2% 26,3% Convenience produce Caffè 3,8% 4,1% Coffee Pet food 2,0% 1,7% Petfood Altri alimenti 10,7% 11,6% Other foodstuffs Totale alimentare 94,5% 94,3% Total food Farmaceutici e cosmesi 2,9% 3,0% Pharmaceutical Detergenza domestica 2,6% 2,7% Domestic detergents Altro non alimentare 5,5% 5,7%q Other non foods Totale 100% 100% Total

mercato globale degli imballaggi flessibili. In ambito cosmetico sono particolarmente sviluppati i formati monodose, mentre in quello della detergenza domestica abbiamo le ricariche per flaconi.

Materie prime utilizzate per la produzione dei flessibili da converter

do di adattarsi a nuove esigenze e nuove sfide, è ampiamente utilizzato nel settore alimentare: si ipotizza infatti che il 94% circa degli imballaggi flessibili da converter sia destinato a quest’area. In questo ambito, la IV gamma dell’ortofrutta e i formaggi sono i maggiori utilizzatori, rispettivamente al 26,3% e 21,4%. A seguire, i prodotti da forno e le paste alimentari con il 19,4%. Le altre tipologie di alimenti seguono a distanza: con il 5,1% di share abbiamo i salumi, con il 4,7% i surgelati. Il 4,1% è rappresentato dal caffè e l’1,7% dal pet food. Alla voce “altre tipologie alimentari” (11,6%) rientrano salse, yoghurt, sottolio e sottaceti, olive, baby food, caramelle e cioccolatini (questi ultimi, da soli sono al 5,9%. È interessante analizzare, come si sia evoluto negli anni l’impiego di questi imballaggi nel loro principale settore di utilizzo, vale a dire l’ortofrutta. Tra il 2008 e il 2022 i flessibili da converter sono passati dal 7,6% al 27,5% nel mix del packaging per l’ortofrutta fresca, con una variazione di crescita medio annua del +18,6%!

Da molti anni a questa parte i poliaccoppiati sono interessati da un continuo alleggerimento dei pesi a parità di prestazioni. Questo ha influito sulla preferenza nell’utilizzo di alcuni materiali rispetto ad altri; infatti nel corso degli anni ci si è sempre più orientati verso l’impiego di plastica a scapito di carta ed alluminio, ovviamente più pesanti. La tendenza all’alleggerimento ha portato a una ricca attività di ricerca volta a individuare sia nuovi materiali sia nuove tecniche di fabbricazione. In questo senso, nel corso degli ultimi anni è diminuito l’impiego della componente cellulosica e del film di alluminio (quest’ultimo, in molti casi è stato sostituito da processi di metallizzazione). Tali cambiamenti sono stati resi possibili dalla progettazione di multistrati plastici, in grado di assolvere alle funzioni svolte dai due materiali sopra menzionati. Per quanto riguarda i nuovi materiali, il mercato si sta rivolgendo alle plastiche biodegradabili/compostabili anche nel caso dei poliaccoppiati da converter. L’utilizzo di questi materiali risulta in continua crescita e avviene tramite l’accoppiamento di carta + plastica (biodegradabile/compostabile) oppure plastica + plastica, in entrambi i casi biodegradabile/compostabile: una tipologia di accoppiamento sempre più in linea con la crescente richiesta di imballaggi a basso impatto ambientale, come nel caso delle buste per il confezionamento di pasta alimentare e di prodotti da forno. In base ai dati riportati nella Banca Dati dell’Istituto Italiano Imballaggio, si stima che, su circa 63.000 tonnellate di imballaggi flessibili da converter utilizzati in questi settori, il 6,5% circa venga realizzato tramite l’accoppiamento di materiali biodegradabili/compostabili.

Non food. I settori cosmetico/farmaceutico e della detergenza domestica si spartiscono il 5,7% del

Barbara Iascone Ufficio Studi Istituto Italiano Imballaggio

Fonte/Source: Banca Dati Istituto Italiano Imballaggio

Flexible packaging for converting The market data reported in this analysis refer to 2022 sector figures and were analysed in October 2023. A cura di Barbara Iascone Ufficio Studi Istituto Italiano Imballaggio

The flexible packaging area includes the types of packaging created through the joining, co-extrusion and lamination of film of different materials (multi-material) or of the

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same material (mono-material). Each material used fulfils a specific use function and, for this reason, it is considered as packaging with a complex structure. It’s the newest

form of packaging on the market: with a very high technological value, it meets increasingly sophisticated and complex needs with respect to the protection and distribution of goods. An example, for instance, is packaged fruit and vegetables which are today sold pre-washed and, therefore, ready to eat: this was unimaginable only a few years ago. Thanks to its intrinsic characteristics, flexible packaging is therefore still in an expansionary phase, to the extent that, in the last twenty years, with regards to Italian production, is has grown at an average of +4.4%.

The market Having established that the flexible packaging market is still in a growth phase, also due to its “young” age, it will continue to expand in the sectors where it is already used. There are many factors in its favour: the ever-increasing consumption of convenience food, the constant attention to packaging design and graphics, the constant request for light solutions and minimal environment impact. In the world. In 2022 the global market for flexible packaging is estimated at

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[ FA C T S & F I G U R E S ] around 106 billion dollars, up 1% against the previous year. USA and central-eastern Asia account respectively for 31% and 26% of the global market. At European level, there is a fall in terms of volumes of -1%, while turnover has grown by 11.7%. In Italy. Flexible packaging for converting represents 2.3% of total packaging production and 6.7% of turnover. In 2022 production amounted to 421,000 tonnes, up +1.5% but the trend is less dynamic than that recorded in the last twenty years, albeit recovering after the negative trend recorded in 2020. Exports represented 54% of production, growing 5.3% compared to 2021. Imports are historically very low, hovering around 3,000 tonnes, and are stable. The domestic market is represented by an apparent use, which does not take account of the movement of stocks, down -2.6%, standing at around 197,000 tonnes. If we consider flexible packaging at a whole (including aluminium foil and paper), it accounts for 12% of the total packaging, of which 2.2% relating to joined flexible packaging for converting. Turnover for the sector, in 2022, was around 2.8 billion euro, up compared to the previous year by +19%. It is worth pointing out the clear difference between the growth rates of production and turnover, as was

the case for the packaging sector as a whole given that, in this area there have been significant increases in production costs, deriving from increases in the prices of raw materials and from the surge in energy costs: these elements have led to a raising of prices of packaging products to cover the increases suffered, hence the increases in turnover. On the basis of the prevalence of materials, flexible packaging for converting is broken down as follows: 73% is represented by predominantly plastic packaging, 25% by paper and 2% by aluminium. Sectors of use Food. This packaging with a very high technological, innovative and modern content, always able to adapt to new requirements and challenges, is widely used in the food sector: it is estimated, in fact, that around 94% of flexible packaging for converting is intended for this area. In this context, fresh-cut fruit and vegetables and cheeses are the main users, accounting for respectively 26.3% and 21.4%. They are followed by baked products and pasta with 19.4%. Other types of foods follow further behind: cold meats with a 5.1% share, and frozen foods with 4.7%. Coffee accounts for 4.1% and pet food 1.7%. Under the heading “other food products” (11.6%) we find sauces,

Non-food. The cosmetic/ pharmaceutical and household cleaning share 5.7% of the flexible packaging global market. Singledose formats are particularly developed in the cosmetics area, while we find refills for bottles in the household cleaning area. Raw materials used for the production of flexible packaging for converting There has a continuous reduction for many years in the weight of poly-laminate, while maintaining the same performance. This has influenced the preference of use of a number of materials compared to others; over the years, in fact, there has been a tendency to use plastic rather than paper and aluminium, which are obviously heavier. The trend towards lightness has led to considerable research aimed at identifying both new materials and

new manufacturing techniques. In this sense, in the last few years the use of cellulose and aluminium film has diminished (the latter, in many cases, has been replaced by metallization processes). These changes have been made possible by the design of plastic multilayers, capable of fulfilling the functions performed by the two materials mentioned above. With regards to new material, the market is turning to biodegradable/ compostable plastics also in the case of converted poly-laminates. The use of these materials is constantly growing and is achieved through the paper + (biodegradable/ compostable) plastic combination or the plastic + plastic combination, in both cases biodegradable/ compostable: a type of combination increasingly in line with the request for environmentally-friendly packaging, as in the case of bags for packaging pasta and baked products. On the basis of the data reported by the Italian Packaging Institute’s data bank, it is estimated that of around 63,000 tonnes of flexible packaging for converting are used in these sectors, around 6.5% made through the combination of biodegradable/compostable materials.

A cura di Barbara Iascone Ufficio Studi Istituto Italiano Imballaggio

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yoghurt, foods in oil and pickled foods, olives, baby food, sweets and chocolates (the latter accounting for 5.9% alone). It is interesting to analyse how this form of packaging has evolved over the years in its main sector of use, that is, fruit and vegetables. Between 2008 and 2022, flexible packaging for converting moved from 7.6% to 27.5% in the packaging mix for fresh fruit and vegetables, with an annual growth variation of +18.6%!

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[ IN D U S T RY & M A N AG EM ENT ]

Cartolina da Pianezze (VI)

EREDI DI UNA TRADIZIONE

Tutto è bene quel che procede bene… tanto più se si arriva a festeggiare, come nel caso di Lucaprint, il 70° anniversario dalla fondazione, con un evento ben organizzato, che ha saputo aprire spazi di riflessione sulle capacità di rinnovamento culturale (oltre che tecnologico) di una delle realtà più significative nel settore grafico-cartotecnico. Stefano Lavorini

I

l clima è stato speciale e festoso, come si conviene a un evento pensato con amore: evidente lo spirito di corpo delle maestranze; sincero il rispetto e il riconoscimento del lavoro svolto ogni giorno con dedizione da parte dei tanti clienti intervenuti. Questa la cifra dell’evento organizzato da Lucaprint il 15 settembre 2023 presso lo stabilimento di Pianezze, per festeggiare i 70 anni di attività, mettendo anzitutto al cen-

tro i valori che ne hanno segnato la storia: integrità, innovazione, coinvolgimento. L’organizzazione si è dimostrata all’altezza del compito, a partire dalla visita guidata allo stabilimento, e ben studiata è stata la mise en place, con ampio spazio per gli ospiti e grande palco per gli oratori. Attenta e impeccabile Sara Pinna, che con empatia ha introdotto gli ospiti. Dopo i saluti iniziali da parte del presidente Alberto Luca, sempre molto

Postcard from Pianezze (VI)

Heirs of a tradition All’s well that goes well… even more so if you get to celebrate, as is the case of Lucaprint, the 70th anniversary of its foundation, with a well-organised event that was able to provide opportunities for reflection on the capacity for cultural (as well as technical) renewal of one of the most important enterprises in the graphic-paper industry. Stefano Lavorini

The atmosphere was special and festive, as befits an event planned with passion: the team spirit of the workers was evident; the respect and

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recognition of the work performed every day with dedication was sincere on the part of the many customers present.

misurato, nonché delle autorità locali, il direttore commerciale Ivan Maragno, con entusiasmo, ha illustrato i risultati di una ricerca commissionata per approfondire cosa pensano di Lucaprint i clienti, in termini di professionalità, servizio, qualità e competenza e quali potrebbero essere le aree di miglioramento. Un modo per sottolineare come l’azienda vive la competizione sul mercato.

This is the picture of the event organised by Lucaprint on 15 September 2023 at the Pianezze plant to celebrate 70 years of activity, focusing first and foremost on the values that have marked its history: integrity, innovation and involvement. The organisation lived up to the task, starting with a guided visit to the factory, and the setting was well thought out, with ample space for the guests and a large stage for the speakers. The attentive and impeccable Sara Pinna ably introduced the guests. After the opening greetings on the part of the chairman Alberto Luca,

well-considered, as ever, as well as of the local authorities, the commercial director, Ivan Maragno, illustrated with enthusiasm the results of a commissioned research to understand what customers think about Lucaprint, in terms of professionalism, service, quality and expertise and what could be areas for improvement. It was a way to analyse how the company faces the competition in the market. Comparing opinions The day continued with a round table with the title “Cartoncino mon amour: per chi, perché?” (Cardboard mon

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[ INDUSTRY & M AN AGEMENT ]

Opinioni a confronto

La giornata è proseguita con una tavola rotonda dal titolo “Cartoncino mon amour: per chi, perché?” durante la quale è stata ribadita la necessità di un nuovo sistema di produzione, da inserire all’interno di una riflessione più ampia su tecnologia e ricerca, orientate a materiali riutilizzabili, riciclabili e compostabili, da accompagnare a un’adeguata educazione dei consumatori. Si è inoltre parlato anche di Packaging and Packaging

amour: for who and why?) during which the need for a new production system was reiterated, to be included within a broader reflection on technology and research, oriented towards reusable materials, recyclable and compostable materials, and accompanied by adequate consumer education. Reference was also made to Packaging and Packaging Waste Regulation, but also to the profound changes that are shifting the structures of the food supply chain … Michele Bianchi (CEO of RdM and chairman of Procarton and Cepi), Alberto Luca (chairman of Lucaprint),

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Waste Regulation, ma anche dei profondi cambiamenti che stanno mutando gli assetti della filiera alimentare… Hanno preso la parola Michele Bianchi (CEO RdM e presidente Procarton e Cepi), Alber to Luca (presidente Lucaprint), Riccardo Zubani (Cardboard and Corrugated purchasing Manager, Barilla Group), Luciano Villani (Food Dept. Packaging Purchase Manager Coop Italia). Al di là della qualità degli interventi, da parte mia, come moderatore dell’incontro, ho apprezzato l’equilibrio e la ragionevolezza delle opinioni espresse in merito alla “guerra” tra i diversi materiali da imballaggio che, in definitiva, non va a vantaggio di nessuno, se non di coloro che hanno una visione ideologica e irrealistica del packaging.

Oltre l’azienda

Rassicurati dall’evidenza che l’industria cartotecnica italiana in generale, e quindi anche Lucaprint, continua a essere “generatrice di valore” ed elemento di congiunzione insostituibile tra fornitori di materie prime e utilizzatori, gli invitati sono stati poi garbatamente accompagnati in una dimensione ludico/conviva-

Riccardo Zubani (Cardboard and Corrugated purchasing Manager, Barilla Group) and Luciano Villani (Food Dept. Packaging Purchase Manager Coop Italia) then took the floor. Besides the quality of the contributions, for my part, as moderator of the meeting, I appreciated the balance and reasonableness of the opinions expressed regarding the “war” between different packaging

Lucaprint SpA opera nel settore grafico cartotecnico da settant’anni.

Progetta e realizza packaging su misura per ogni settore e tipologia di prodotto con una qualità, che coniuga funzionalità e bellezza nel prodotto con la massima attenzione per l’ambiente e la sicurezza delle persone. Lo testimonia il fatto che, anno dopo anno, Lucaprint ha ottenuto e mantenuto con impegno e serietà le certificazioni che attestano la qualità, la sicurezza e la sensibilità ambientale, che ne contraddistinguono il lavoro. Lucaprint si è aggiudicato numerosi premi per il design nei più prestigiosi concorsi internazionali, tra cui, per ricordare solo quelli di quest’anno, il WorldStar Awards, l’evento globale che premia le migliori innovazioni del packaging proveniente da tutto il mondo, nonché il Pro Carton/Ecma Award edizione 2023, l’affermato concorso europeo del settore, destinato alle aziende cartotecniche di packaging in cartoncino, dove ha vinto sia con Dainese - Packaging Kit Replacement, che con Spirit Brothers - Belle Rive Gin.

Lucaprint SpA has been operating in the graphic paper sector for seventy years. It designs and develops tailored packaging for every sector and type of product with a quality that combines functionality and beauty in the product with maximum attention towards the environment and people’s safety. This is testified by the fact that, year after year, Lucaprint has obtained and maintains with commitment and seriousness certifications that attest the quality, safety and environmental sensitivity that characterize our work. Lucaprint has received many design awards in the most prestigious international competitions, including, to mention only those of this year, the WorldStar Awards, the global event that Pro Carton/Ecma Award, 2023 edition, the well-established European competition of the sector, aimed at cardboard packaging converting companies, in which it won with both Dainese - Packaging Kit Replacement, and with Spirit Brothers - Belle Rive Gin.

materials which, in the end, is of no benefit to anyone, apart from those with an ideological and unrealistic vision of packaging. Beyond the company Reassured by the evidence that the Italian paper industry in general, and

therefore also Lucaprint, continues to be a “generator of value” and an irreplaceable connecting element between suppliers of raw materials and users, the guests were then politely accompanied into an enjoyable/convivial context. The best that the local territory can provide. First, a visit to the square and castle of Marostica, with a show offered by participants and flag-wavers in

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[ IN D U S T RY & M A N AG EM ENT ]

La forza della colla naturale LA FORZA DELLA COLLA NATURALE

le. Il meglio che potesse offrire il territorio circostante. Dapprima la visita alla piazza e al castello di Marostica, con tanto di spettacolo offerto da figuranti e sbandieratori in costume rinascimentale, per poi approdare a Villa Cà Erizzo Luca, alle porte di Bassano del Grappa, per la cena. Che location! La dimora quattrocentesca ampliata in epoche successive ha lasciato tutti stupefatti per i grandi e piccoli ambienti e per “corridoi che rendono tutto l’interno ricco di sorprese per la varietà delle soluzioni architettoniche, la ricchezza di affreschi, degli stucchi, di porte dipinte a scene pastorali o impreziosite da intarsi, di quadri, statue e mobili antichi...”. Non si può non ricordare l’impressionante viale di carpini secolari che conduce alla villa e che si conclude con un parco di rara bellezza, con piante d’alto fusto e recinzioni in muratura a sasso di fiume, impreziosito da sculture e antiche fontane. Tra gli invitati, rappresentanti della politica e delle istituzioni, ma ciò non di meno la serata è trascorsa in un’atmosfera “familiare” e partecipata che ha reso al meglio lo stile e la misura di Alberto Luca e della sua azienda.

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Renaissance costume, then moving on to Villa Cà Erizzo Luca, just outside Bassano del Grappa, for dinner. What a setting! The fifteenth-century residence was enlarged in subsequent periods. The large and small rooms and “corridors that make the entire interior full of surprises for the variety of architectural solutions and the beauty of the frescoes, stuccos, doors painted with pastoral scenes embellished with inlays, the paintings, statues and antique furniture…” left everyone amazed. It is difficult to forget the impressive

avenue of centuries-old hornbeams that leads to the villa and which ends with a park of rare beauty, with tall trees and river stone masonry fences, embellished with sculptures and ancient fountains. The guests included political and institutional representatives. Nevertheless, the evening was spent in a “family” and collaborative atmosphere that best expressed the style and measure of Alberto Luca and his company. P.S. For a short video commentary https://www.youtube.com/ watch?v=HE1Nso_VicU

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[ INDUSTRY & M AN AGEMENT ] are il rilievo di un’impresa, che garantirà al territorio vicentino la presenza di un polo industriale e tecnologico di alto livello.

Costabissara, 14/10/2023. Taglio del nastro per il nuovo stabilimento di CMP Phar.ma. Opening ceremony for CMP Phar.ma’s new factory..

CMP Phar.ma avvia un nuovo stabilimento

Inaugurati il 14 ottobre scorso i nuovi spazi a Costabissara (Vicenza), dove l’azienda CMP Phar.ma (Marchesini Group) produrrà sistemi di ispezione per il mondo farmaceutico, puntando ad ampliare una gamma già consolidata.

«I

nvestiamo in Veneto e apriamo le porte della produzione all’AI»: questa in sintesi la dichiarazione di Maurizio Marchesini che, insieme a Luigino Pilastro (AD di CMP Phar.ma), ha fatto gli onori di casa durante l’inaugurazione dello stabilimento di Costabissara.

Presenti al taglio del nastro, Pietro Cassani (AD Gruppo Marchesini), il vicepresidente di Confindustria per l’Internazionalizzazione Barbara Beltrame, nonché Giovanni Maria Forte, sindaco di Costabissara, e il parroco della cittadina, Don Roberto Xausa: e questo a sottoline-

CMP Phar.ma opens a new factory Officially opened on 14 October, the new site in Costabissara (Vicenza) is where CMP Phar.ma (Marchesini Group) will produce inspection systems for the pharmaceutical world, aiming to extend its already well-established product range.

«We are investing in Veneto and opening the doors to AI production»: this is the crux of the declaration made by Maurizio Marchesini who, together with Luigino Pilastro (AD of CMP Phar. ma) performed the role of host during the opening ceremony of the Costabissara factory. Pietro Cassani (Marchesini Group CEO), Vice President of Confindustria for Internationalisation, Barbara Beltrame, as well as Giovanni Maria Forte, Mayor of Costabissara, and the parish priest of the town, Don Roberto Xausa, were

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present at the ribbon-cutting ceremony, underlining the significance of the project, which will guarantee the Vincenza territory the presence of a high-level industrial and technological centre. Numbers and technology. Seven million euros invested in the 5 thousand square metres of factory space, of which half is assigned to production; the number of workers will double, from the current 42 to 80, in the next four years: these are the numbers of this

Numeri e tecnologia. Sette milioni di euro investiti nei 5mila metri quadri di stabilimento, di cui oltre la metà riservati alla produzione; un raddoppio - dagli attuali 42 a 80 - dei collaboratori in quattro anni: questi i numeri del nuovo corso di CMP Phar.ma, specializzata nella realizzazione di sistemi di ispezione per il mondo farmaceutico e che, all’indomani dell’inaugurazione, ha già cominciato a produrre nel nuovo sito. Ricordiamo che nel 1982, a poco più di 10 anni dalla nascita, CMP Phar.ma è stata tra le prime aziende a introdurre sul mercato una macchina automatica per l’ispezione di fiale con illuminazione laser. Nel tempo, si è consolidata, perfezionando un portafoglio che oggi include un’ampia gamma di ispezionatrici per il controllo non solo di fiale ma anche di flaconi, siringhe pre-riempite e prodotti liofilizzati. Il recente ingresso nella galassia di aziende controllate da Marchesini Group - multinazionale bolognese tra i primi produttori al mondo di macchine per il confezionamento di prodotti per i settori farmaceutico e cosmetico - sta facendo sì che CMP Phar.ma possa contribuire, con le proprie ispezionatrici, a realizzare intere linee di produzione, tra cui quelle utilizzate da Big Pharma per confezionare i vaccini anti-Covid e gli antitumorali, farmaci biologici che necessitano di un elevatissimo controllo qualità.

new initiative of CMP Phar.ma, the company specialized in the development of inspection systems for the pharmaceutical world and which started producing at the new site immediately after the official opening. It should be noted that in 1982, a little more than 10 years after its foundation, CMP Phar.ma was among the first companies to introduce onto the market an automatic machine for the inspection of vials with laser lighting. Over time, this technology has been consolidated, refining a portfolio that today includes a wide range of inspection machines for controlling not only vials but also bottles, pre-filled syringes and freeze-dried products. Its recent entry into the galaxy of companies controlled by Marchesini Group - the Bologna-based multinational which is among the top producers in the world of packaging

machines for the pharmaceutical ad cosmetics sector - means that CMP Phar.ma can contribute, with its own inspection machines, to developing entire production lines, including those used by Big Pharma for packaging anti-Covid vaccines and anticancer drugs, biological drugs that all require very high-quality control. AI as standard in growth strategies. «The new factory will become the heart of production, while the warehouse and the company’s Research and Development department will remain in the current site, a short distance away» explained Luigino Pilastro. «We will work in both spaces to conceive and develop new inspection machine models to complete the range, which will enable us to enter into important markets such as the North American and Chinese markets. At the same

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[ IN D U S T RY & M A N AG EM ENT ] time, we will continue to develop our programme on Artificial Intelligence». This reference is to the futuristic project developed by an internal team that collaborates with Eyecan, the innovative spin-off linked to the University of Bologna and in which Marchesini Group has an equity investment. The objective of this ambitious project – which will begin to produce the first demo already in 2024 – is the introduction of Artificial Intelligence as standard in all the inspection machines. It is precisely to this issue that Maurizio Marchesini made reference, outlining a shared strategy: «In CMP Phar.ma and in Marchesini Group we use AI algorithms both for the predictive maintenance of our machines and to improve the vision and inspection systems used during the packaging cycles, besides in order to make the robotics necessary for moving products on our lines more intelligent ». The results - already appreciable according to Marchesini -promise to «improve the quality of production and free human beings from repetitive tasks so that they can, in fact, carry out more “human” tasks. This is why when I ask myself - also in my role as vice president of Confindustria - if technological progress will create employment, my answer is balanced: we will certainly lose jobs, but other professional figures will emerge. The variance will be, rather, between those who have neural networks and those who are unable to use them».

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AI di serie nei progetti di crescita. «Il nuovo stabilimento diventerà il cuore della produzione, mentre nell’attuale sede, poco distante, resteranno il magazzino e il dipartimento di Ricerca e Sviluppo aziendale» ha spiegato Luigino Pilastro. «In entrambi gli spazi lavoreremo per ideare e realizzare nuovi modelli di macchine di ispezione a completamento della gamma, che ci permetteranno di entrare in mercati importanti come quello nordamericano e cinese. Di pari passo, continueremo a sviluppare il nostro programma basato sull’Intelligenza Artificiale». Il riferimento è al progetto futuristico sviluppato da un team interno che collabora con Eyecan, innovativo spin-off collegato all’Università di Bologna e partecipato da Marchesini Group. L’obiettivo di questo ambizioso progetto - che già nel 2024 inizierà a produrre

le prime demo - è l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale di serie su tutte le macchine di ispezione. Proprio su questo tema è intervenuto Maurizio Marchesini, tirando le fila di una strategia condivisa: «In CMP Phar. ma e in Marchesini Group noi ricorriamo agli algoritmi dell’AI sia per la manutenzione predittiva delle nostre macchine sia per migliorare i sistemi di visione e ispezione utilizzati durante i cicli di confezionamento, oltreché per rendere più intelligente la robotica necessaria a movimentare i prodotti sulle nostre linee». I risultati - già apprezzabili secondo Marchesini - promettono di «migliorare la qualità della produzione e liberare gli esseri umani da incarichi ripetitivi a favore di lavori, appunto, più umani. Ecco perché quando mi si chiede - anche nella mia veste di vicepresidente di Confindustria - se il progresso tecnologico creerà disoccupazione, la mia risposta è ponderata: si perderanno senz’altro posti di lavoro, ma altre professioni emergeranno. Il delta sarà, piuttosto, tra chi disporrà delle reti neurali e chi non sarà in grado di utilizzarle».

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CYBERSECURITY: FACCIAMO IL PUNTO CON RED HOT CYBER

La sicurezza informatica è un tema sempre più attuale, non solo per la quantità di attacchi quotidiani compiuti a vari livelli ma per la varietà di contesti toccati, che spaziano dal singolo cittadino ai grandi Gruppi, dagli enti pubblici alle filiere industriali. A mancare - e non solo nel nostro Paese - sono un’adeguata formazione diffusa e la consapevolezza del peso che il cybercrime può avere sui conti correnti dei cittadini, sui fatturati delle imprese e sul PIL nazionale. M.C.

I

Pietro Melillo

taliaImballaggio affronta la questione con Pietro Melillo, CISO - Chief Information Security Officer, in forze a un player dell’industria manifatturiera come Würth Italia, nonché dottorando di ricerca e responsabile delle attività di Threat Intelligence di Red Hot Cyber, rivista online specializzata in tecnologia e sicurezza informatica. La testata è riconosciuta come una tra le più accreditate fonti di informazione e divulgazione sul tema della cybersecurity e fa della condivisione delle informazioni e della crescita di consapevolezza sul rischio, due fondamentali obiettivi del proprio lavoro giornalistico basato sul contributo di specialisti di discipline legate alla pirateria informatica. «Le linee di confezionamento sono spesso un contesto molto delicato - esordisce Melillo - e i problemi si trovano quasi sempre tra la scrivania e la sedia, dove l’errore umano è in agguato. Questo non significa colpevolizzare il singolo, ma definire la necessità di monitoraggi costanti dei sistemi e privilegi utente pensati per individuare il problema alla sua prima manifestazione.

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Può capitare il verificarsi di un blocco macchina della filiera a causa di un utilizzo non conforme degli strumenti aziendali, installazione di software non autorizzati che possono essere in conflitto con gli applicativi utilizzati per il confezionamento, saturazione del disco causato dallo scambio media da uno smartphone. Una delle soluzioni a queste problematiche consiste nell’utilizzare una corretta profilazione utente (Il Principio del Privilegio Minimo - PoLP) e circoscrivere gli accessi ai sistemi, come ad esempio la disabilitazione delle porte USB come mass storage, il blocco di CMD e Powershell... La segmentazione delle reti costituisce un ulteriore strumento di protezione, permettendo di rafforzare i controlli di sicurezza concentrandoli sulle singole sottoreti e limitare il movimento laterale di eventuali malintenzionati. Per evitare fermi macchina, l’azienda dovrebbe dotarsi di soluzioni di monitoraggio continuo che permetterebbero di identificare la minaccia, neutralizzarla e di ripristinare i sistemi compromessi in pochi istanti, permettendo di utilizzare l’ultima configurazione funzionante».

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Tra grandi rischi e tool di difesa

Il Ransomware monitor è un progetto di Cyber Threat Intelligence sviluppato nell’ambito del dottorato di ricerca in corso presso l’Università del Sannio, in collaborazione con due tesisti e supervisionato dal Professore Aaron Corrado Visaggio. Spiega Melillo: «Il monitor analizza le vittime del fenomeno ransomware e permette di inviare alert alle aziende appartenenti a settori particolarmente sensibili in un dato momento. Il sistema offre anche notizie aggiornate alla supply chain collegata all’eventuale attacco, per evitare il coinvolgimento di parti terze. Per individuare gli aggressori, inoltre, serve seguire i flussi finanziari. Ecco perché con il ransomware monitor abbiamo attivato anche una funzione di wallet tracker che guarda all’uso della criptovaluta di riferimento del gruppo, tracciandone gli spostamenti in un grafo e identificando i destinatari. Lo strumento è pensato per fini inerenti alla ricerca e potrebbe avere successive evoluzioni». La Polizia Postale offre supporto gratuito alle imprese e alle associazioni di imprese, tema su cui Melillo conclude: «Il protocollo di intesa con la Polizia Postale fornisce un supporto in caso di attacco e un flusso di indici di compromissione utili ad aumentare la capacità di detection degli strumenti di difesa».

Mercati e paesi sotto attacco: la fragilità anche culturale dell’Italia

La definizione di una strategia di lungo periodo richiede la presenza di professionalità specializzate, interne o esterne all’azienda. Un passaggio indispensabile anche per le piccole imprese dove la cybersecurity awarness è ancora più necessaria, perché non sempre così scontata. Una mancanza che dà origine a fragilità evidenti, se si guardano i numeri e i settori più colpiti dalle azioni criminali nel corso del 2022. «Nella lista dei destinatari di attacchi, la manifattura è uno dei settori più bersagliati, seguito dalla sanità, con la vendita di dati nel dark web e dal mondo della formazione. La sanità è tra le vittime d’eccellenza perché è la più incline a pagare, visto che i rischi sono significativi anche per la vita delle persone. Si sono infatti registrati anche due casi di morte: a Düsseldorf una persona è deceduta per una mancata dialisi dovuta a un attacco che ha ritardato l’accesso della paziente all’ospedale; in Alabama, una bambina nata con una grave malformazione non ha potuto ricevere cure adeguate per la mancanza di informazioni necessarie. In Italia, un caso celebre tra i tanti, è quello della Regione Lazio con una richiesta di riscatto da 50 milioni…». Si tratta di dati impressionanti su cui Melillo pone l’accento per evidenziare quanto sia critico il settore della cybersicurezza e quanto sia organizzato il segmento criminale che dà vita a un business governato da vere e proprie imprese, che pagano stipendi, hanno una catena gerarchica e vedono spesso al vertice figure manageriali di spicco che, dalle loro posizioni chiave, possono fornire informazioni essenziali su cui sferrare attacchi con rese milionarie. L’iconografia del ragazzino nerd di War Games è quindi molto lontana, facendo spazio a un vero e proprio settore criminale organizzato, attivo ovunque nel mondo.

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«Tra i paesi più attaccati dal fenomeno ransomware nel 2022 - prosegue Melillo - spiccano gli Stati Uniti a 994 attacchi, seguiti da Regno Unito a 145, Germania 117 e Italia al quarto posto con 107 attacchi. Seguono Canada a 103, Francia a 96, Spagna a 79, Brasile 50, Australia 45, india 3 Svizzera a 41». Il quarto posto, occupato dal nostro paese, rappresenta un numero enorme in termini di impatto sul PIL e numero di abitanti. Guardando ai settori, la manifattura è al primo posto con 179 attacchi, seguito dalla sanità a 151, costruzioni a 140, education a 118 e government a 113. Interessante il dato sui 90 attacchi al settore software, da cui ci si aspetta una sensibilità intrinseca al tema, contrapposti ai 50 di finanza e insurance, che occupano le posizioni più basse nella classifica.

I rischi e le possibili soluzioni

La strategia di gestione della sicurezza informatica nel nostro Paese è arrivata tardi, ne è esempio l’istituzione dell’ACN - Agenzia per la cybersicurezza, avvenuta solo nel settembre 2021. Ecco perché, secondo Melillo, ancora oggi si tratta di un tema percepito come accessorio che non motiva se non con difficoltà, maggiori investimenti in strumenti, persone e strategie. Una mancanza di cultura su cui è necessario fare formazione e organizzare corsi per ridurre ad esempio le percentuali di rischio connesse al phishing, che rappresenta oggi il 93% dei casi di attacco informatico a sistemi e istituzioni. Su questo punto, calandosi nel comparto manifatturiero, Melillo prosegue: «Serve fare corsi di formazione base, ma anche parlare dell’evoluzione delle strategie di attacco perché tra le problematiche principali c’è una generale sottovalutazione dell’entità del rischio, con condotte superficiali come l’uso ibrido dei tool aziendali e la scarsa cultura dell’aggiornamento dei sistemi. Un’azienda di manufacturing che genera una grande mole di dati, ad esempio, richiede una strategia, che includa in quanto tempo, in caso di attacco, può tornare disponibile. A queste domande serve rispondere lato tecnico, definendo dei play book, normative e istruzioni disponibili per affrontare le tipologie di attacco, malware e ransomware, la costituzione di una squadra di emergenza e, in generale, una strategia costantemente aggiornata ogni due o tre mesi per capire se quanto deciso sia sempre valido alla luce delle nuove modalità di attacco e delle loro continue evoluzioni».

La soluzione sta nell’aggiornamento, di persone e di sistemi

La cybersecurity awareness è una chiave importante, proprio perché sono le persone a fare la differenza. «Un recente corso di formazione - prosegue - ci ha permesso di abbattere con decisione il rischio, dove con 1.5 ore di aula ed esempi pratici abbiamo poi ottenuto un risultato positivo di 57 su 60 nel phishing test, fatto per verificare la reale comprensione dei temi del corso. Un aspetto molto importante, per questo tipo di iniziative, è la loro realizzazione in presenza, dove è possibile coinvolgere, mostrare esempi

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[ INDUSTRY & M AN AGEMENT ] e spingere le persone a riflettere su quello che fanno. A livello aziendale, sarebbe opportuno comunicare tutte le campagne di phishing, in modo che il personale abbia un riferimento quotidiano su questo fronte e sappia come procedere». Dalle strategie di formazione dei collaboratori, si passa alle modalità di difesa attiva: primo fra tutti, quello apparentemente più banale, è l’aggiornamento dei sistemi. Come ricorda Melillo «Mi è capitato di incontrare aziende con Microsoft Windows Server 2012 ancora ampiamente utilizzato per tutte le attività aziendali. Il che implica la quasi certezza di un attacco. Servono però anche attività più evolute come le

Cybersecurity: let’s take stock with Red Hot Cyber Cybersecurity is an increasingly topical issue, not only for the quantity of daily attacks perpetrated at various levels, but for the variety of contexts affected, ranging from the individual citizen to large corporate groups, from public bodies to industrial supply chains. What’s missing, and not only in our country, is adequate widespread training and the awareness of the impact that cybercrime can have on citizens’ bank accounts, on companies’ turnovers and on the national GDP.

ItaliaImballaggio tackles the question with Pietro Melillo, CISO - Chief Information Security Officer of the

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leading manufacturing company Würth Italia, as well as a PhD student and responsible for the Threat

operazioni di VAPT Continui (Vulnerability Assessment Penetration Test) che permettono di definire procedure di mitigazione del rischio su software e hardware, ed integrare servizi di Threat Intelligence. Purtroppo, in Italia, la tendenza è ricorrere a questi strumenti al verificarsi di un attacco o in caso di audit, mentre dovrebbero far parte della quotidianità aziendale. Questo dimostra come il nostro Paese presenti un diffuso analfabetismo digitale dove phishing via mail, smishing via sms e il QRLjacking (la truffa via QRcode) non possono che essere molto diffusi». Intelligence activities of Red Hot Cyber, the online magazine specialized in information technology and security. The publication is recognised as one of the most authoritative sources of information and dissemination on the theme of cybersecurity and considers the sharing information and raising awareness about risk as two fundamental objectives of its journalistic activity based on the contribution of specialists in disciplines related to software piracy. «Packaging lines are often a very

delicate context», Melillo begins «and the problems are nearly always found between the desk and the chair, where human error is lurking. This doesn’t mean blaming the individual, but establishing the need for constant monitoring of systems and user privileges designed to identify the problem at its first manifestation. A machine blockage of the supply chain may occur due to a nonconforming use of company tools, the installation of non-authorised software which conflicts with the applications used for packaging and

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Some of the big risks and the tools of defence Ransomware monitor is a Cyber Threat Intelligence project developed as part of the ongoing research doctorate in the University of Sannio, in collaboration with two thesis students and supervised by Professor Aaron Corrado Visaggio. «The monitor analyses the victims of the ransomware phenomenon and makes it possible to send alerts to companies belonging to particularly sensitive sectors in a given moment. The system also provides updated information on the supply chain associated with a possible attack, to avoid the involvement of third parties. To identify the aggressors, moreover, it’s necessary to follow the financial flows. This is why, with the ransomware monitor, we have activated also a wallet tracker function that looks at the use of the group’s reference cryptocurrency, tracking movements in a graph and identifying the recipients. The tool was conceived for research purposes and could undergo subsequent developments ». The Polizia Postale (postal and telecommunications police) offers free support to enterprises and business associations, an area on which Melillo concludes: « The memorandum of understanding with the Polizia Postale provides support in the event of attack and a flow of indicators of compromise useful for increasing detection capacity of defence tools ».

disk saturation caused by the exchange media from a smartphone. One of the solutions to these problems is to use a correct user profiling (The Principle of Least Privilege - PoLP) and to limit accesses to systems, such as, for example, the disabling of USB ports as mass storage, CMD blocking and Powershell... The segmentation of networks is another protection tool, making it possible to reinforce security controls on the single sub-networks and limit the lateral movement of any attackers. To avoid machine stoppage, the company should set up continuous monitoring solutions that make it possible to identify a threat, neutralise it and restore the compromised systems in a few moments, to then continue to use the latest functioning configuration». Markets and countries under attack: Italy’s (also cultural) fragility The definition of a long-term strategy requires the presence of specialised professionals inside and outside the company. It’s an essential step also for small enterprises in which cybersecurity awareness is even more necessary because it is not always so obvious. This shortcoming gives rise to evident vulnerabilities if we look at the numbers and sectors most

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affected by criminal actions in 2022. «In the list of the victims of attacks, manufacturing is one of the most targeted sectors, followed by health, with the sale of data in the dark web, and by the training sector. Health is one of the top victims because it is the most inclined to pay, given that the risks connected with an attack are significant also for the lives of people. Two cases of death have, in fact, been reported: in Düsseldorf a person died for the lack of a dialysis after an attack that delayed the patient’s access; in Alabama, a little girl born with a serious malformation was unable to receive adequate care due to the lack of necessary information. In Italy, a famous case among many, occurred in the Lazio Region with a 50 million ransom demand…». These are impressive data which Melillo highlights to demonstrate how crucial the cybersecurity sector is and how well t criminal sector is organised, created a business empire run by authentic enterprises that pay salaries, have a chain of command and often have top management figures at the top who, from their privileged position are able to provide essential information with which to launch attacks with returns in the millions. The iconography is therefore a long way from the nerdy kid from War Games, giving way to an authentic organised crime sector, operating throughout the world.

«Among the countries most attacked by the ransomware phenomenon in 2022, Melillo continues, the United States stand out with 994 attacks, followed by the United Kingdom with 145, Germany 117 and Italy in fourth place with 107 attacks. They are followed by Canada with 103, France 96, Spain 79, Brazil 50, Australia 45, India 3 and Switzerland 41». The fourth place occupied by our country represents an enormous number in terms of impact on GDP and number of inhabitants. Looking at the sectors, manufacturing is in first place with 179 attacks, followed by health with 151, the construction industry 140, education 118 and government 113. The figure of 90 attacks against the software sector, from whom an intrinsic sensitivity to the issue would be expected, is particularly interesting, as against the 50 against finance and insurance, occupying lower positions in the classification. The risks and possible solutions Our country’s cybersecurity management strategy arrived late. The establishment of the ACN, the cybersecurity agency, as recently as September 2021 is an example of this. According to Melillo, this is because the question is perceived as an option, which does not justify, except with difficulty, greater investments in tools, people and strategies. There is a lack of culture on which to invest training and organise courses to reduce the percentages of risks connected with phishing which today represents 93% of cyberattacks on systems and institutions. On this point, referring to the manufacturing sector, Melillo continues: «It’s necessary to organise basic training courses, but also speak about the evolution of attack strategies because one of the main problems is a general underestimation of the extent of the risk, with superficial practices such as the hybrid use of company tools and an inadequate approach to system updating. A manufacturing company that generates huge quantities of data, for example, requires a strategy that includes knowing how soon it can regain access to the data in the event of an attack.

These questions need to be answered to define a technical strategy, establishing a plan of action, making rules and instructions available in order to face the different types of attack, malware and ransomware, the setting up of an emergency team and, in general, a strategy constantly updated every two or three months to understand if what has been decided is still valid in the light of new means of attack and their continuous evolution ». The solution lies in the updating of people and systems Cybersecurity awareness is an important key, precisely because people make the difference. «A recent training course, he continues, allowed us to significantly reduce risk, in which with 1.5 hours of practical examples we were able to obtain a positive result of 57 out of 60 in the phishing test, designed to verify the real understanding of the themes of the course. One very important aspect, for this type of initiative, is their provision face-toface, in which it is possible to get people involved, show examples and push people to reflect on what they do. At a company level, it would be beneficial to communicate all the phishing campaigns so that staff have a daily reference on this front and know how to proceed ». From the training of employees, let’s move on to the means for active defence: first and foremost, what appears to be the most banal, is the updating of systems. As Melillo reminds us: «I have met companies with Microsoft Windows Server 2012 still widely used for all business activities. This implies the almost certainty of an attack. More evolved activities are also needed, such as continuous VAPTS (Vulnerability Assessment Penetration Tests), which make it possible to set up procedures for the mitigation of risk on software and hardware and integrate Threat Intelligence services. Unfortunately, in Italy, the tendency is to turn to these tools upon the occurrence of an attack or in the event of an audit, while they should form part of daily business. This demonstrates how our country has widespread digital illiteracy in which phishing via mail, smishing via text messages and QRLjacking (scams via QRcodes) are inevitably very common.

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Innova Group vola al +52% nel 2022 Presentati il 10 ottobre scorso i risultati dell’esercizio 2022, che si sono rivelati i migliori di sempre, con grande soddisfazione di tutto il management. A caratterizzare l’esercizio, il corposo piano di investimenti strategici e i festeggiamenti per i 50 anni di attività.

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ogli di cartone ondulato, scatole fustellate, astucci, scatole americane, espositori da terra e da banco, pall box, alveari e interni, personalizzazioni con stampa offset o flexo e prodotti con cartone di qualsiasi spessore. Unica nel panorama nazionale, Innnova Group continua dunque a offrire una gamma ampia e completa di soluzioni di

packaging, che ne sostengono, anno dopo anno, lo sviluppo. Nel 2022 ha stabilito di fatto un nuovo record storico, che ha coinvolto tutti i principali indicatori di bilancio. Il fatturato è cresciuto del 52,2% a quota 161 milioni di euro (105,9 milioni nel 2021) e il margine l’Ebitda è balzato a 37,3 milioni di euro (+80,4%).

Innova Group flies at +52% in 2022 The company presented on 10 October its results for the 2022 financial year which are the best ever, to the great satisfaction of all the management. The year was characterized by the substantial strategic investment plan and celebrations for its 50 years of activity.

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Unique of its kind in Italy, Innnova Group continues, therefore, to offer a wide and complete range of packaging solutions which drive its development year after year. In 2022 it established a new record involving all the key financial

Ne è derivato un utile netto di 15,3 milioni di euro, in rialzo del 79% sul 2021 che, sommato agli oltre 80 milioni di patrimonio netto (anch’esso il miglior risultato della storia), lo rendono un fatto straordinario. Le prestazioni, conseguite in un anno caratterizzato da forte complessità, confermano la validità del modello di business impostato dal fondatore Giovanni Pedrotti - scomparso nel 2004 - e seguito con coerenza e coesione di vedute dai figli Diego, Luca e Stefano Pedrotti (amministratori di Innova) insieme alla madre Giulia. A spingere sul fatturato anche l’aumento dei prezzi di listino necessario per far fronte ai rincari energetici e delle materie prime: «Il 20% dell’incremento è da imputare a questa operazione - ha dichiarato Luca Pedrotti - ma molto ha influito la crescita della domanda, con la conseguente necessità di raddoppiare i turni di produzione».

figures. Turnover grew by 52.2%, reaching 161 million euros (105.9 million in 2021) and Ebitda rose to 37.3 million euros (+80.4%). A net profit of 15.3 million euros was achieved, up 79% on 2021 which, combined with the over 80 million of shareholders’ equity (also the best ever result), is an extraordinary result. These figures, achieved in a year characterised by a complex global scenario, confirm the validity of the business model established by the founder Giovanni Pedrotti – who passed away in 2004 – and pursued with consistency and

coherence by his sons Diego, Luca and Stefano Pedrotti (Innova directors) together with their mother Giulia. Pushing turnover was also the increase in list prices necessary to face the energy and raw material increases: «20% of the increase is attributable to this operation declared Luca Pedrotti - but the increase in demand also had a big impact, with the consequent need to double production shifts». The introduction into the portfolio of new customers created new business and development opportunities.

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L’inserimento in portafoglio di nuovi clienti ha creato nuove opportunità di business e sviluppo. L’andamento dei primi nove mesi del 2023 ha seguito lo stesso trend positivo dell’anno precedente, con ricavi in leggera flessione a causa della diminuzione dei costi delle materie prime: «Il fatturato è calato proporzionalmente del 13%, ma il fatto non desta preoccupazione perché i con-

The trend of the first nine months of 2023 have followed the same positive trend as the previous year, with revenues slightly down due to the drop in the costs of raw materials: «Turnover fell proportionately by 13%, but this fact does not cause concern, as consumption, volumes and customer portfolio have remained in line with 2022 » underlined Diego Pedrotti.

Investments, the lifeblood for growth As in previous years, the investment plan aimed at the

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sumi, i volumi e il portafoglio clienti sono rimasti in linea con il 2022» ha sottolineato Diego Pedrotti.

Investimenti, linfa vitale per la crescita

Analogamente agli altri anni, anche nel 2022 è proseguito il piano di investimenti finalizzati all’espansione degli stabilimenti, al miglioramento delle tec-

expansion of factories, improvement in existing technologies and sustainability continued in 2022. In the period under examination, as much as 10 million euros were allocated, giving new impetus to the group’s growth: the acquisition of a new building of 10,000 square metres in Borgo San Giacomo (BS), in which the site of Torbole Casaglia was transferred, and the acquisition of 160,000 sq.m. of new land between Verona, Brescia and Bergamo intended for the extension of the current production sites. The 360kw photovoltaic park

nologie esistenti e alla sostenibilità. Nel periodo in esame sono stati stanziati ben 10 milioni di euro, che daranno nuovi impulsi alla crescita del grupp o : l ’a c q u i s i z i o n e d i u n n u o v o immobile di 10.000 metri quadri a Borgo San Giacomo (BS), in cui è stato trasferito lo stabilimento di Torbole Casaglia, e l’acquisto di 160.000 mq di nuovi terreni tra Verona, Brescia e Bergamo destinati all’ampliamento degli attuali siti produttivi. È stato inoltre ultimato il parco fotovoltaico da 360kw nello stabilimento di Fontanella (BG), che permette un risparmio energetico tra il 30 e 40% e sono proseguite le operazioni di ammodernamento di macchinari, tecnologie e logistica interna nei vari poli produttivi. «Corposi investimenti stanno caratterizzando anche il 2023» riferisce Stefano Pedrotti: «Ad oggi, la voce di spesa ammonta a 4,5 milioni di euro a beneficio di nuovi uffici, attrezzature, macchinari, logistica e movimentazione interna nello stabilimento di Caino e per l’impianto fotovoltaico da 400kw a Borgo San Giacomo». Innova Group procede con cautela nelle previsioni per il 2024, in attesa che le quotazioni di nuovi macchinari, lievitate di oltre il 30% nel 2022, tornino a livelli più accessibili, come pure i tassi di interesse. In materia di sostenibilità, infine, notevole il traguardo conseguito nel 2022 dallo stabilimento di Fontanella che ora vanta “zero emission”, classificandosi così tra i pochissimi siti virtuosi ad aver raggiunto l’ambizioso risultato. Nel corso del 2023, l’azienda intende replicare analoghe misure anche nello stabilimento di Borgo San Giacomo, dove sono in corso interventi finalizzati a migliorarne l’efficienza energetica.

in the Fontanella (BG) factory was completed, allowing for an energy saving of between 30 and 40% while the modernization of machinery, technologies and internal logistics in the various production centres continued. «Substantial investments are characterising also 2023» Stefano Pedrotti affirms: «As of today, expenditure amounts to 4.5 million euros for new offices, equipment, machinery, logistics and internal handling in the Caino factory and for the 400kw photovoltaic plant in Borgo San Giacomo». Innova Group is proceeding with

caution in its forecasts for 2024, waiting for quotations of new machinery, which increased in price by more than 30% in 2022, to return to more accessible levels, with the same applying to interest rates. With regards to sustainability, finally, the milestone of “zero emissions”, achieved in 2022 by the Fontanella factory is worth noting, now classified as among one of the few virtuous sites to have achieved this ambitious result. In 2023, the company intends to repeat similar measures also in the

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A PERDITA D‘OCCHIO: CONFEZIONAMENTO DI ALIMENTI DI OGNI SORTA. REALIZZATO AL MEGLIO CON SCHUBERT.

Essere flessibili va bene, essere veloci e flessibili è meglio. Le macchine confezionatrici della Schubert dimostrano come si fa. Il controllo intelligente e la robotica precisa sostituiscono la meccanica complicata garantendo la massima flessibilità in tutti i processi di confezionamento. Di conseguenza l‘80% dei gruppi industriali leader di FMCG (fast-moving consumer goods) si affidano a noi e al confezionamento perfetto con consumi minimi. Proprio come vuole la nostra Mission Blue. Creiamo situazioni win-win: per il pianeta e per voi.

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MONOUSO IN ALLUMINIO PER IL FOOD DELIVERY Quando un prodotto nasce coniugando innovazione, conoscenza del mercato, rispetto per l’ambiente e la comunità, esprime al meglio un’idea di sostenibilità che determina il modo stesso di fare business. È il caso di Contital: della cura degli aspetti che impattano sull’attività industriale e dei suoi imballaggi d’asporto per alimenti parla il direttore commerciale, Pasquale Pollice.

L

e tematiche di carattere ambientale stanno acquisendo sempre maggiore importanza per i buyer e i consumatori, fortemente interessati ai processi produttivi e all’impatto che questi possono avere sul territorio circostante. Non stupisce, quindi, che la sostenibilità sia un trend di grande rilevanza per tutto il settore del packaging. Spinte dalla chiara intenzione dei clienti di preferire prodotti monouso sostenibili, diverse realtà industriali identificano ormai tale elemento come un fattore trainante e competitivo della

propria politica. Fra queste, Contital, azienda che si occupa di packaging alimentare da oltre trent’anni, e si impegna da tempo a ridurre costantemente gli impatti della propria attività e dei propri prodotti sull’ambiente. Pasquale Pollice, Direttore Commerciale Contital, ci spiega però anche come l’attenzione alla sostenibilità debba andare di pari passo con le esigenze di un mercato di riferimento, in cui il food delivery è ormai una modalità di consumo consolidata, che comporta la crescente richiesta di contenitori monouso.

Disposable aluminium for food delivery When a product originates from the combination of innovation, market knowledge and respect for the environment and the community, it’s the best possible expression of an idea of sustainability that determines the very way of doing business. This is the case of Contital: Pasquale Pollice, the sales director, tells us about the company’s attention towards aspects that impact on its industrial activity and its take-away packaging for foods.

Environmental issues are gaining increasing importance for buyers and consumers, highly interested in production processes and the impact these can have on the surrounding environment. It is not surprising, therefore, that sustainability is a trend of great importance for the entire packaging sector. Driven by customers’ clear intention to

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prefer sustainable disposable products, various industrial companies today identify this element as a driving and competitive factor of their business policy. Contital, the company that has been dealing with food packaging for over thirty years, is one of these, and has been committed for some time to constantly reducing the impacts of its activity and its

Quali sono i trend delle vendite di packaging alimentare sostenibile nel mondo del food delivery? Negli ultimi anni abbiamo assistito a una forte crescita dei volumi delle vendite di contenitori adatti all’asporto e al delivery e questa tendenza non sembra destinata a cambiare nel breve/medio periodo. Sempre più, il packaging richiesto non deve solo preservare l’alimento dal punto di vista organolettico e igienico, ma deve anche essere esteticamente presentabile e soprattutto sostenibile. Accattivante, funzionale e green sono ormai diventate le parole d’ordine del monouso alimentare.

products on the environment. Pasquale Pollice, Contital Sales Director, explains to us that attention to sustainability must also go hand-in-hand with the requirements of a reference market, in which food delivery is today a consolidated way of consuming, leading to a growing demand for disposable containers. What are the sustainable food packaging sales trends in the world of food delivery? In the last few years, we have seen a strong growth in the volume of sales of containers for take-away foods and food delivery and this trend seems unlikely to change in the short-medium term. Increasingly, the packaging requested not only has to preserve the food from an organoleptic and hygienic point of view, but must also be aesthetically presentable and, above all,

Pasquale Pollice

sustainable. Attractive, functional and green have now become the watchwords of disposable food products. What are your best-performing reference products? Our Smoothwall range of aluminium trays is an ideal solution for food delivery and ready meals. Available in both bare and lacquered versions (white/terracotta), our containers are extra rigid and particularly practical as they are resealable with specific lids in recyclable material, or heat-sealed with special film for modified atmosphere packaging (M.A.P). Besides having an attractive design, the lacquered Smoothwalls guarantee also maximum preservation of acid-based products for a long period. The line, which includes numerous formats and is produced in different

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[ M AT ERI ALS & M AC H INERY ] FO O D stenibili al 100 per cento e sono state ideate per il delivery di piatti esclusivi.

Quali sono le vostre referenze più performanti? La nostra gamma di vaschette in alluminio Smoothwall rappresenta la soluzione ideale per il food delivery e i ready meals. Disponibili sia in versione nuda che laccata (bianco/terracotta), i nostri contenitori sono extra rigidi e particolarmente pratici poiché richiudibili con specifici coperchi in materiale riciclabile, oppure termosaldabili con appositi film per il confezionamento in atmosfera modificata (M.A.P). Oltre ad avere un design gradevole, gli Smoothwall laccati garantiscono anche la massima conservazione di prodotti a base acida per un lungo periodo. La linea, che comprende numerosi formati e viene prodotta in diverse misure, include anche la gamma Eclipse di vaschette in alluminio laccato nero e oro: caratterizzate da un design elegante studiato per l’alta ristorazione, sono so-

Gamme ideate appositamente per il food delivery, dunque, ma avete rivisto in un’ottica di eco-design anche le linee di prodotto che fanno parte da anni della vostra produzione? Oltre alla gamma degli Smoothwall, anche la nostra linea Wrinklewall con coperchio è ampiamente utilizzata dalla ristorazione d’asporto. Questi contenitori, infatti, sono ideali per rosticcerie, ristoranti e catering offrendo formati adatti a tutte le esigenze. In virtù di ciò, abbiamo rivisto il design di alcuni dei contenitori più richiesti, garantendo una maggiore resistenza a parità di spessore. Il nuovo stampo ci permette di proporre al mercato i modelli più utilizzati con una versione più evoluta e ad alte prestazioni, senza impatti negativi sull’ambiente. I vostri contenitori sono realizzati in alluminio, core business dell’azienda. Quali vantaggi offre questo materiale nel settore del food delivery e del packaging in generale? L’alluminio possiede diverse proprietà, non riscontrabili in tutti gli altri materiali, che lo rendono ideale per molteplici applicazioni. È l’unico materiale che permette di trasportare, riscaldare, consumare o refrigerare il cibo nello stesso contenitore. È, inoltre, riciclabile al 100 per cento e all’infinito; questo significa che un’elevata percentuale di tutto l’alluminio mai prodotto è ancora in circolazione e potrà restarci per sempre grazie

sizes, also includes the Eclipse range of trays in black and gold lacquered trays: characterized by an elegant design for high-end catering, they are 100 percent sustainable and have been conceived for the delivery of exclusive dishes.

requested containers, ensuring greater resistance with the same thickness. The new mould allows us to offer the market the most used models with a more evolved version and higher performance, without negative impacts on the environment.

You have product ranges conceived specifically for food delivery, therefore, but have you also revised from an eco-design point of view the product lines that have been part of your production for years? Besides the Smoothwall range, also our Wrinklewall line with a lid is widely used by take-away catering. These containers, in fact, are ideal for takeaways, restaurants and catering, offering formats suitable for all their needs. In view of this, we have revised the design of a number of the most

Your containers are made of aluminium, the company’s core business. What advantages does this material offer in the food delivery sector and the packaging sector in general? Aluminium has various properties not found in all the other materials, which makes it ideal for numerous applications. It’s the only material that makes it possible to transport, heat, consume or refrigerate food in the same container. It is also 100 percent and infinitely recyclable; this means

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al suo impiego in tantissimi settori, dall’edilizia ai trasporti; non solo nel packaging, quindi… Per fortuna, negli anni sta aumentando anche la consapevolezza di questi vantaggi che hanno prodotto volumi di vendita significativi, dato che i contenitori in alluminio sono ormai particolarmente richiesti sia dalla ristorazione professionale, per i vari settori di riferimento - food delivery, take away -, sia dai consumatori, che considerano questo materiale un’alternativa sostenibile ai tanti altri presenti sul mercato. Non solo food delivery, quindi, dato che il packaging in alluminio può rappresentare una soluzione sostenibile da utilizzare anche in altri ambiti… Praticità, sicurezza e sostenibilità sono alla base delle soluzioni di packaging richieste anche dalle catene della Grande Distribuzione, che stanno puntando molto sui reparti interni di gastronomia. Piatti “pronti da cuocere” vengono preparati quotidianamente per i consumatori che, oltre a fare la spesa, frequentano i supermercati anche per acquistare primi o secondi già cucinati. Grazie ai differenti coperchi con cui possono essere richiusi, sia i contenitori della linea Smoothwall che Wrinklewall possono essere utilizzati per i piatti pronti da scaldare o cuocere. E dato che sono in alluminio, tutte le linee di prodotto sono completamente riciclabili, garantendo tanto alla GDO quanto ai consumatori soluzioni di packaging efficienti e rispettose dell’ambiente.

that a high percentage of all the aluminium ever produced is still in circulation and could remain so for ever thanks to its use in numerous sectors, from construction to transport; not only packaging, therefore… Fortunately, awareness of these advantages has been growing over the years, leading to significant sales volumes, also given that aluminium containers are today particularly requested both by professional catering, for the various reference sectors – food delivery, take-away – and by consumers, who consider this material as a sustainable alternative to the many other materials present on the market. Not only food delivery, therefore, given that aluminium packaging can be a sustainable solution to be used also

in other contexts… Practicality, safety and sustainability underpin the packaging solutions requested also by large-scale retail chains, which are focusing heavily on internal gastronomy departments. “Ready-to-cook” dishes are prepared daily for consumers who, besides doing the shopping, go to supermarkets also to buy alreadycooked first or second courses. Thanks to the different lids with which they can be closed, both the containers in the Smoothwall line and in the Wrinklewall line can be used for ready dishes to be reheated or cooked. And given that they are in aluminium, all the product lines are completely recyclable, guaranteeing both mass retail and consumers efficient packaging solutions that respect the environment.

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RePETableTM agevola la transizione all’rPET n Per favorire un passaggio semplice ed efficiente al PET riciclato, il gruppo francese Sidel ha creato la piattaforma globale di servizi RePETableTM, che consentirà ai clienti di utilizzare fino al 100% di rPET, senza alcun impatto sulla produzione delle bottiglie né decadimento delle prestazioni richieste al packaging. Forte di 40 anni di esperienza nel campo del soffiaggio e del confezionamento in PET, Sidel ha sviluppato anche una profonda conoscenza delle caratteristiche della resina di PET riciclato, della sua variabilità e del suo impatto sulla produzione delle bottiglie, proponendosi oggi come interlocutore unico in questo ambito specifico e sfruttando la disponibilità di un impianto pilota. «Per raggiungere lo stesso livello di performance del PET vergine, il processo di produzione delle bottiglie in rPET deve essere adattato alla resina utilizzata» spiega Jérôme Neveu, Packaging & Moulds Product Manager presso Sidel. «Per questo motivo, la nostra offerta RePETableTM è composta da soluzioni che rispondono alle sfide associate alla produzione di bottiglie di PET riciclato, garantendo la resistenza meccanica con un’ottima estensibilità del materiale e modellabilità dei contenitori». Nella pratica, Sidel offre funzioni “rPETready” - con servizi relativi a packaging, stampi, aggiornamento delle macchine e processi - che consentono di ottenere livelli elevati e costanti di prestazioni produttive e qualità, anche con il 100% di rPET. Il processo di soffiaggio è ottimizRePETableTM faciltates the transition to rPET To foster a simple and efficient shift to recycled PET, the French Group, Sidel, has created the RePETableTM global platform of services which enables customers to use up to 100% of rPET without any impact on the production of bottles or a reduction in the performances required of the packaging. With over forty years of experience in PET blow moulding and packaging, Sidel has developed a deep understanding of the characteristics of recycled PET, its variability and its impact on bottle production, offering its services as a unique interlocutor in this specific field and making use of the availability of a pilot plant. As Jérôme Neveu, Packaging & Moulds

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zato per gestire le problematiche associate ai diversi gradi di rPET, e l’rPET fuori specifica viene identificato e scartato prima della lavorazione. Un processo virtuoso closed loop per le bottiglie in rPET per uso alimentare. L’investimento di Sidel nella linea pilota per il riciclo su piccola scala supporta i fornitori di imballaggi primari nell’innovazione di nuovi materiali per chiusure, etichette, colle, additivi, coloranti e qualsiasi altro materiale per il packaging primario. I servizi forniti attraverso la linea pilota garantiscono l’efficienza del processo di riciclo degli imballaggi primari, la qualità della resina e le prestazioni delle bottiglie in rPET. Sidel sta utilizzando questa linea per ricreare tutti i passaggi del processo di riciclo: lavaggio, asciugatura, estrusione dei pellet, cristallizzazione e polimerizzazione allo stato solido, inclusi i controlli di laboratorio e dei processi dedicati in ogni fase. Allo studio anche ogni aspetto del proces-

Product Manager at Sidel explains: «To achieve the same level of performance as virgin PET, the production process of rPET bottles must be adapted to the resin used. For this reason, our RePETable offer consists of solutions that meet the challenges associated with the production of rPET bottles, guaranteeing mechanical strength with excellent material extensibility and mouldability of the containers». In practice, Sidel offers “rPET-ready” features - with services related to packaging, moulds, machine and process upgrades - that enable consistently high levels of production performance and quality, even with 100 per cent rPET. The blow-moulding process is optimised to handle the issues associated with different rPET grades, and out-of-specification rPET is identified and discarded before processing.

so: dalle balle di PET post-consumo ai fiocchi, compresi i pellet pronti per essere iniettati in preforme, fino al soffiaggio e all’industrializzazione delle bottiglie in rPET. Un approccio globale, questo, che fa di Sidel un polo di competenza unico per gli imballaggi in PET a circuito chiuso. Inoltre, aumenta la conoscenza del mercato del riciclo del PET e aiuta a verificare che le innovazioni del materiale di confezionamento primario siano conformi al riciclo da bottiglia a bottiglia. Mentre la domanda di rPET continua a crescere, stimolata dalle normative internazionali e dall’impegno dei brand a favore della circolarità degli imballaggi, il costo di questo materiale oscilla e resta superiore a quello del PET vergine. I servizi di ottimizzazione del packaging di Sidel per la riduzione del peso dei contenitori aiutano a compensare in modo significativo i costi della resina di rPET e a ottenere risparmi con un rapido ritorno dell’investimento.

A virtuous closed-loop process for food-grade rPET bottles. Sidel’s investment in the small-scale recycling pilot line supports primary packaging suppliers in innovating new materials for closures, labels, glues, additives, dyes and any other primary packaging material. The services provided through this pilot line ensure the efficiency of the primary packaging recycling process, resin quality and performance of rPET bottles. Sidel is using this line to recreate all steps of the recycling process: washing, drying, pellet extrusion, crystallisation and solidstate polymerisation, including dedicated laboratory and process controls at each stage. Sidel’s packaging and machinery experts study all aspects of the process: from post-consumer PET bales and flakes, including pellets

ready to be injected into preforms, to blow moulding and industrialisation of rPET bottles. This global approach positions Sidel as a unique centre of expertise for closed-loop PET packaging. In addition, it increases knowledge of the PET recycling market and helps verify that primary packaging material innovations comply with bottle-tobottle recycling. While demand for rPET continues to grow, driven by international regulations and brands’ commitment to circularity in packaging, the cost of rPET fluctuates and remains higher than that of virgin PET. Sidel’s packaging optimisation services for container weight reduction help to significantly offset the cost of rPET resin and achieve savings with a rapid return on investment.

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Stampa e accoppiamento

ESSERE DIVERSI, NEI FATTI Schietti ed efficaci: questo il segno distintivo dell’open house organizzata da Sun Chemical insieme a Remac Converting a fine settembre. Obiettivo: presentare, da una parte, le soluzioni di inchiostri a solvente, coating e adesivi barriera per la realizzazione di laminati monomateriali e, dall’altra, la nuova macchina per l’applicazione in linea di questi prodotti.

OTR Barrier Sun Modular approach

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S

Stefano Lavorini

aper fare innovazione, conservando integri i caratteri distintivi della propria offerta, è probabilmente la virtù che accomuna realtà peraltro assai diverse, come la multinazionale Sun Chemical e la piacentina Remac Converting. Lo testimonia l’incontro “Proteggi il tuo packaging, salva il tuo futuro” voluto per fare il punto sulle possibili soluzioni in grado di migliorare la sostenibilità degli imballaggi, sia da un punto di vista ambientale che economico. L’open house si è svolta presso lo stabilimento Remac di Piacenza, dove era stata riservata un’am-

pia area in cui sono state fatte le presentazioni e la dimostrazione. Parole ben amministrate, ovvero quelle che servivano, e tanto spazio alla “prova su strada” della macchina accoppiatrice, con corollario di domande da parte dei partecipanti e risposte da parte degli ospiti.

Lego Project: deus ex machina

Sergio Piga, titolare Remac nonché ideatore della macchina, ha brevemente illustrato storia e modello di business dell’azienda e con ciò le ragioni che hanno portato alla realizzazione del Progetto Lego.

Remac

Remac nasce nel 2000 come costruttore di miscelatori per adesivi e successivamente, su richiesta dei clienti, dal 2009 di macchine accoppiatrici. Fortemente orientata all’innovazione, l’azienda guidata da Sergio Piga ha inventato e realizzato le accoppiatrici compatte solventless su tre colonne (per una maggiore sicurezza degli operatori), un sistema di lavaggio automatico sui gruppi solventless, brevettato, un miscelatore per adesivi base solvente, nonché il progetto di macchine modulari, denominato Lego.

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Sergio Piga

Nato per soddisfare i nuovi trend di mercato in termini di sostenibilità ambientale e di risparmio sul costo degli imballaggi, si concretizza in una macchina accoppiatrice modulare, estremamente flessibile che può anche essere “aggiornata” nel tempo, in funzione del mutare delle esigenze produttive dei converter. In altri termini, questo significa che la macchina solventless standard, a 3 colonne, può essere trasformata, implementando nel tempo nuovi moduli, in un’accoppiatrice duplex o una triplex: il tutto in breve tempo e con un investimento contenuto. Un modo che si può ben dire concreto per andare incontro alle esigenze dei clienti. «La macchina in funzione oggi è una Lego standard, la soluzione che riteniamo migliore a livello di rapporto qualità/prezzo, in quanto è in grado di effettuare molteplici lavori. Può lavorare come una macchina solventless tradizionale, come una spalmatrice rotocalco, oppure, che è la peculiarità più importante, è in grado di effettuare la spalmatura di una lacca barriera abbinata alla spalmatura di un adesivo solventless sempre barriera. Questo permette di ridurre i tempi di fornitura dei materiali per imballaggio, consente di avere una gestione del magazzino materie prime molto più snella, dato che il converter è in grado di realizzare la struttura richiesta dall’utilizzatore finale partendo da materiali neutri».

Monomateriali, mon amour

Una recente ricerca di mercato americana stima, a livello globale, una decrescita delle strutture multimateriale del 2-3% annuo e, di contro, una crescita di

quelle monomateriale del 5-6% annuo: da questo scenario ha preso spunto Attilio Borlenghi, Business Unit Manager - SAPICI SunChemical Group, per illustrare (in modo sintetico, onore al merito) cosa significa, per la multinazionale che fa parte del gruppo DIC, essere fornitore globale di soluzioni per il packaging. «In un mercato che sempre più chiede imballaggi riciclabili, nei fatti la risposta di Sun Chemical privilegia la “funzionalizzazione” di strutture monomateriali tramite l’utilizzo di inchiostri, coating, adesivi, lacche, con l’obiettivo di replicare le performance di una grande varietà di strutture multimateriali più o meno complesse. I coating barriera non sono una novità - ha continuato Borlenghi - ma Sun Chemical ha cercato di ottimizzarne le prestazioni e di metterli a punto in funzione delle diverse applicazioni. Oggi, la novità in assoluto della gamma è rappresentata dagli adesivi barriera, brevettati da DIC, che permettono, in combinazione con i coating, di riparare i micro difetti che attualmente sono punti di debolezza delle strutture. Questo vale anche nel caso di materiali alta barriera che possono replicare le prestazioni dell’alluminio». In occasione dell’open house, è stato realizzato un materiale paragonabile per performance a un accoppiato poliestere/polietilene, tipicamente utilizzato per il confezionamento di biscotti. Come? In macchina, durante la demo, è stato applicato su un film di BOPP da 30 micron, stampato con inchiostri Sun Chemical, un coating barriere Sunbar Barx 698 con una grammatura di 0,6 grammi di secco al metro quadro, successivamente accoppiato con adesivo solventless barriera Paslim NS 602A + HA 601B a un film di polipropilene coestruso da 30 micron. L’abbinamento e la diversa combinazione di coating e di adesivi barriera permette ai converter, cosa tutt’altro che trascurabile, di ottenere, partendo da film di polietilene o polipropilene, un’ampia varietà di strutture in linea con le richieste del mercato.

Sun Chemical

Sun Chemical, membro del gruppo DIC, è produttore leader di inchiostri, adesivi d’accoppiamento per imballaggio flessibile, vernici e additivi, pigmenti, polimeri, compound liquidi per ink jet, compound solidi per le colorazioni della plastica e materiali applicativi. Sun Chemical ha un fatturato annuo, congiunto con DIC, di oltre 8,5 miliardi di dollari e oltre 22.000 dipendenti al servizio dei propri clienti in tutto il mondo. Attilio Borlenghi

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[ M AT ERI ALS & M AC H INERY ] M ULT I M AR K E T Printing and laminating

Being different, in practice Straightforward and effective: this was the distinctive characteristic of the open house organized by Sun Chemical together with Remac Converting at the end of September. The aim was, on the one hand, to present solvent ink, coating ad adhesive barrier solutions for developing mono-material laminates and, on the other hand, the new machine for the application of these products in the line. Stefano Lavorini

Knowing how to innovate while maintaining its distinctive qualities is probably the virtue that unites two very different enterprises: the multinational Sun Chemical and the Piacenza-based Remac Converting. This was confirmed in the “Proteggi il tuo packaging, salva il tuo futuro” (Protect your packaging, save your future) meeting organised to review possible solutions able to improve the sustainability of packaging, both from an environmental and from an economical point of view. The open house took place in Remac’s factory in Piacenza, where a large area was dedicated to making presentations and demonstrations. The event involved well-chosen and appropriate words from the speakers, but also ample opportunity for “road testing” the laminating machine with, in addition, questions from participants and responses of the guests.

Lego Project: deus ex machina Sergio Piga, owner of Remac as well as the creator of the machine, briefly illustrated the history and business model of the company and, in addition, the reasons that led to the development of the Lego Project. Conceived to meet new market trends in terms of environmental sustainability and of saving packaging costs, it is an extremely flexible modular laminating machine which can also be “updated” over time, according to the changing production needs of paper converters. In other words, this means that the 3-column standard solventless machine can be transformed, by applying new modules, into a duplex or triplex laminating machine: this can all be achieved in a short time and with limited investments. It can be justifiably said to be a way to concretely meet customer needs. «The machine in operation today is a standard Lego, the solution that we believe is the best in terms of value for

Remac Remac was established in 2000 as a manufacturer of mixing machines for adhesives and subsequently, further to customer requests, since 2009 of laminating machines. Strongly oriented to innovation, the company led by Sergio Piga has invested and developed compact solventless laminating machines with three columns (for greater safety for operators), a patented automatic washing system on solventless units, a mixing machine for solvent-based adhesives, as well as the modular project called Lego.

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Sun Chemical Sun Chemical, part of the DIC group, is a leading producer of inks and laminating adhesives for flexible packaging, coatings and additives, pigments, polymers liquid compounds for inkjets, and solid compounds for plastic colouring and application materials Sun Chemical has an annual turnover, together with DIC, of over 8.5 billion dollars and over 22,000 employees serving customers all over the world.

money, as it is capable of carrying out multiple tasks. It can operate as a traditional solventless machine, as a rotogravure coating machine or, the most important attribute, it is able to carry out the coating of a barrier lacquer combined with the spreading of a solventless barrier adhesive. This makes it possible to reduce packaging material supply times, as well as to have a much leaner raw material inventory management, given that the paper converter is able to make the structure requested by the final user starting from neutral materials». Mono-materials, mon amour A recent American market study estimates a decline of multi-material structures of 2-3% per year at a global level and, conversely, a growth of mono-material structures of 5-6% per year: this affirmation gave Attilio Borlenghi, Business Unit Manager SAPICI SunChemical Group, the cue to illustrate (succinctly, to his credit) what it means for the multinational company, part of the DIC Group, to be a global supplier of packaging solutions. «In a market which increasingly demands recyclable packaging, Sun Chemical’s response, in fact, leans towards the “functionalisation” of mono-material structures through the use of inks, coatings, adhesives and lacquer, with the aim of replicating the performance of a wide variety of more or less complex multi-material structures.

Barrier coatings are not new continued Borlenghi - but Sun Chemical has sought to optimise their performance and fine-tune them according to different applications. Today, the absolute novelty of the range are the barrier adhesives, patented by DIC, which make it possible, in combination with the coating, to repair the micro defects that are currently a weak point of the structures. This applies also in the case of high barrier materials that can replicate the performance of aluminium». During the open house, a material comparable in terms of performance to a polyester/polythene laminate, typically used for packaging biscuits, was produced. How? During the demo, a Sunbar Barx 698 barrier coating with a dry weight of 0.6 grammes per square meter was applied onto a 30-micron BOPP film on the machine, and subsequently laminated with a solventless Paslim NS 602A + HA 601B adhesive barrier onto a 30-micron coextruded polypropylene film. The different coating and barrier adhesive combination allows paper converters to obtain the (not insignificant) result of a wide variety of structures in line with market demands starting from a polyethylene or polypropylene film.

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MULT IM ARKE T [ M ATER I ALS & M ACH INERY ]

La forza delle colle naturali Menichetti produce colle organiche in polvere e pasta per scatolifici, cartotecnica e legatoria dal 1950: fedele ai principi di una sostenibilità ante litteram, mette la propria esperienza al servizio della moderna industria del packaging e, va da sé, dell’economia circolare.

L’

anima della Menichetti Glues, impresa tutt’oggi a conduzione familiare, è green fin dalla fondazione, come ufficialmente riconosciuto dai Green Heroes e dal Kyoto Club che, nel 2023, hanno investito l’azienda di questo titolo così prestigioso, dedicato a chi fattivamente si impegna a rendere la sostenibilità il motore dei propri progetti imprenditoriali, al fine di tutelare il futuro del pianeta e dei suoi abitanti. Le origini e l’evoluzione di una storia. Erano dunque gli anni ’50, quando Vincenzo Menichetti, capostipite dell’azienda familiare giunta oggi alla quarta generazione, fondava nella campagna di Fucecchio (Firenze), una “aziendina” che produceva colla utilizzando i sottoprodotti di conceria, dando così vita, in modo del tutto inconsapevole, a quella che oggi

viene definita economia circolare. Partendo da qui, l’azienda toscana ha scritto buona parte della storia del packaging - le “scatole” degli esordi - fino a divenire market leader nel settore delle colle proteiche, prima in Italia e poi in Europa. E se, in principio, la loro funzione era di incollare le semplici scatole da calzature, di giochi o puzzle, con l’evolversi del mercato le stesse colle - invisibili ma indispensabili - hanno assunto un ruolo di primo piano nell’incollaggio delle confezioni di alta gamma destinate, per esem-

The strength of natural glues Menichetti has been producing organic glues, both in jelly and in dried powder form, for box factories, papermaking and bookbinding firms since 1950: faithful to the principles of sustainability before its time, it offers its experience to the modern packaging industry and, it goes without saying, the circular economy.

The spirit of Menichetti Glues, still today a family-run company, has been green since its foundation, officially recognised as a Green Hero by the Kyoto Club which, in 2023, awarded the company this very prestigious title dedicated to those who are concretely committed to making sustainability the driving force of business projects, with the aim of safeguarding the future of the planet and its inhabitants.

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The origins and evolution of a journey. It was in the 1950s, therefore, when Vincenzo Menichetti, head of the family company that has today reached the fourth generation, founded in the countryside of Fucecchio (Florence), a small company that produced glue using tannery by-products, giving rise, unknowingly, to what today is defined as the circular economy.

pio, a contenere vini, champagne, cioccolato, profumi, cosmetici… Colle riciclabili e biodegradabili. Senza mai tradire il proprio DNA di azienda green, il team Menichetti ha dunque sviluppato quella colla che non si vede, ma che lega la carta e il cartone della scatola rigida. A oggi, infatti, è l’unica azienda del settore a essere inclusa nella European Circular Economy Stakeholder Platform, della quale fanno parte società e prodotti innovativi, caratterizzati dalla spinta verso la sostenibilità.

Starting from here, the Tuscanybased company has written a good part of packaging history, from the “boxes” of the origins until becoming market leader in the protein glues sector, the first in Italy, and also then in Europe. And if, in the beginning, their use was to glue simple boxes for shoes, board games or puzzles, with the evolution of the market the glues themselves, invisible yet indispensable, have taken on a leading role in the gluing of high-end packages intended, for example, to contain wines, champagne, chocolate, perfumes, cosmetics… Recyclable and biodegradable glues. Without ever betraying its green enterprise DNA, the

Menichetti team has developed a glue that you can’t see, but which binds the paper and cardboard of rigid boxes. Today, in fact, it’s the only company in the sector to be included in the European Circular Economy Stakeholder Platform which includes innovative companies and products characterised by their drive toward sustainability. We all know that the coated box today is no longer just a container: it’s a taster of the product inside, a tangible message not only of the contents but also of whoever creates it or sells it, becoming the means of communication of the objectives and commitment of a brand on various fronts, including that of sustainability.

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[ M AT ERI ALS & M AC H INERY ] M ULT I M AR K E T To produce protein-based glue, Menichetti reuses and recycles “waste” from the food and pharmaceutical sectors and the leather industry, creating a totally ecological and biodegradable product and giving waste materials a second life, thereby preventing them from ending up in a landfill. Menichetti’s approach is a perfect example of the circular economy because its glue derives from and is composed solely of 100% natural materials, making the packaging produced by its customers completely and authentically eco-friendly.

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Tutti noi sappiamo che la scatola rivestita oggi non è più un semplice contenitore: è un’anteprima del prodotto all’interno, un messaggero tangibile non solo del contenuto ma anche di chi lo crea o lo commercia, diventando il portavoce degli obiettivi e dell’impegno di un marchio su vari fronti, tra cui quello della sostenibilità. Per produrre la colla proteica, Menichetti ri-usa e ricicla gli “scarti” del settore alimentare, farmaceutico e dell’industria

del pellame, creando un prodotto totalmente ecologico e biodegradabile e dando agli scarti di tali prodotti una seconda vita, evitando così che vadano a finire in discarica. Quello di Menichetti è un perfetto esempio di economia circolare perché la sua colla deriva ed è composta unicamente da materiali naturali al 100%, rendendo il packaging prodotto dai propri clienti totalmente e realmente eco-friendly.

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[ L AB ELING & CODING ]

Intelligo: packaging smart RFID ed eco-friendly n Green Tag RFID e packaging in cartone ondulato: un binomio vincente per tutte le aziende che vogliono triangolare efficienza, economia ed ecologia. A proporre una soluzione in ottica “green economy” è Schiassi, storico scatolificio di Villanova di Castenaso (BO) che ha scelto come partner Tenenga, system integrator di Castel Maggiore (BO), i cui specialisti da oltre 30 anni si occupano di Auto-ID e sistemi IoT. Nata da una collaborazione che guarda all’innovazione, la soluzione eco-friendly in questione si chiama Intelligo, dove il design innovativo del packaging è potenziato dai Green Tag proposti da Tenenga, la cui antenna non è in alluminio ma realizzata con un inchiostro speciale e stampata su uno strato in carta, per cui non necessita dello strato in PET, garantendo così una confezione 4.0, totalmente e realmente sostenibile. Intelligo semplifica i processi di movimentazione e archiviazione dei documenti e delle merci, coniugando velocità, riduzione degli errori e riducendo la carbon footprint. A ciò si aggiungono la versatilità e le caratteristiche del cartone ondulato, con cui realizzare svariate tipologie di confezioni, dai faldoni intelligenti ai pallet: materiale estremamente robusto, totalmente atossico e biodegradabile, leggero, quando non è montato occupa poco spazio.

Produttività e sostenibilità della Linerless MB240 n TSC Printronix Auto ID, fornitore leader di soluzioni innovative e sostenibili per la stampa di etichette termiche, propone la nuova stampante industriale Linerless serie MB240, per un'etichettatura più economica ed ecocompatibile, in grado di elaborare fino a 10.000 etichette al giorno in modalità di taglio o distacco. È progettata per soddisfare le esigenze delle aziende con un'attività sostenuta e a forte domanda, in particolare nei settori dell'e-commerce, dei trasporti, della logistica o dell'industria degli alimenti preconfezionati. Questa nuova serie di stampanti consente di ottenere il massimo della produttività pur nel rispetto dell'ambiente. Con una risoluzione di stampa di 203 o 300 dpi, una velocità elevata fino a 12 pollici al secondo consente cicli di lavoro intensivi, ed è in grado di trattare rotoli di etichette del diametro esterno di 8 pollici. La larghezza di stampa può raggiungere i 114 mm e il suo speciale kit antiadesivo riduce i residui di colla, evitando l'inceppamento della carta. La stampante della serie MB240 funziona con la maggior parte dei modelli di etichette linerless, che si tratti di adesivi permanenti, riposizionabili o specifici per ambienti refrigerati. Inoltre, il cutter garantisce un elevato livello di sicurezza, in particolare grazie al sensore di bloccaggio e alla protezione a livello della lama superiore, che migliora notevolmente la sicurezza dell'operatore.

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Intelligo: packaging smart RFID ed eco-friendly

Green Tag RFID and corrugated cardboard packaging: a winning combination for all companies that wish to achieve the three e’s: efficiency, economy and ecology. The company offering a “green economy” solution is Schiassi, the historic box factory based in Villanova di Castenaso (BO), which has chosen as partner Tenenga, the system integrator based in Castel Maggiore (BO), whose specialists have been dealing with Auto-ID and IoT systems for over 30 years. Established thanks to a collaboration that focuses on innovation, the ecofriendly solution in question is called Intelligo, in which the innovative packaging design is enhanced by the Green Tags proposed by Tenenga, whose antenna is not in aluminium but a special ink printed on a layer of paper, meaning that a PET layer is not needed, thereby guaranteeing a totally and authentically sustainable 4.0 packaging. Intelligo simplifies the handling and filing processes of documents and goods, combining speed together with a reduction of errors and the carbon footprint. In addition, there’s the versatility and characteristics of corrugated cardboard, with which the different types of packaging are made, from intelligent folders to pallets: an extremely robust material, totally non-toxic and biodegradable; it’s also light and takes up little space when not assembled.

Productivity and sustainability of the Linerless MB240

TSC Printronix Auto ID, the leading supplier of innovative and sustainable solutions for thermal label printing, offers the new Linerless MB240 series industrial printer for less costly and more eco-compatible labelling, able to process up to 10,000 labels per day in cutting or detaching mode. It’s designed to meet the needs of companies with sustained activity and high demand, particularly in the e-commerce, transport, logistics and prepackaged food industry sectors. This new series of printers makes it possible to obtain maximum productivity while respecting the environment. With a print resolution of 203 or 300 dpi, a high speed up to 12 inches a second allows for intensive processing cycles, and it is able to handle rolls of labels with an external diameter of 8 inches. The print width can reach 114 mm and its special anti-adhesive kit reduces glue residues, avoiding paper jams. The MB240 series printer operates with most linerless label models, whether this involves permanent, repositionable or specific adhesives for refrigerated environments. In addition, the cutter guarantees a high level of safety, in particular thanks to the blocking sensor and the protection at the upper blade level, which significantly improves the operator’s safety.

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[ AU TO M ATIO N & C O NT R O LS ]

DIGITALIZZAZIONE, COSA ATTENDERSI? Analisi delle tecnologie disponibili e prospettive di sviluppo, quando i modelli di intelligenza artificiale e automazione industriale saranno sempre più interconnessi e interdipendenti, alimentati da dati estratti in tempo reale dal campo e dati prodotti da modelli e simulatori intelligenti e attueranno processi attraverso sistemi cyber-fisici. Danilo Mascolo, BI-REX (Bologna, Italy)

A

limentata da veloci progressi tecnologici, la capacità pervasiva della digitalizzazione sta trasformando il nostro modo di vivere, di lavorare e comunicare, modificando profondamente come interagiamo con il mondo che ci circonda. Siamo testimoni, e sempre più spesso protagonisti, di un’epoca in cui le tecnologie digitali integrano le risorse produttive tradizionali portando il dato e la sua valorizzazione al centro dei processi e affiancando i mezzi più tradizionali utilizzati per creare beni, prodotti e servizi. La trasformazione coinvolge indistintamente tutti i settori (inclusi i mestieri più

artigianali e tradizionali), aprendo nuove possibilità alla creatività e all’espressione artistica. Gli imponenti investimenti privati - sostenuti anche da misure di defiscalizzazione degli Stati - e la sperimentazione sul campo delle tecnologie si stanno trasformando in nuovi modelli organizzativi in cui l’Information e Communication Technology si fonde con le Operation Technology e con l’organizzazione del lavoro; si definiscono così nuovi processi e scenari produttivi sempre più smart e adattivi, che fino a qualche anno fa sembravano appartenere solo all’immaginazione. Questo è possibile perché le tecnologie si compongono esponenzialmente come singoli mattoni di architetture complesse.

Digitisation: what’s in store? Analysis of available technologies and development prospects, when the models of artificial intelligence and industrial automation will be increasingly interconnected and interdependent. Powered by data acquired from the field in real time and data produced by intelligent models and simulators, they will implement processes by means of cyber-physical systems. Danilo Mascolo, BI-REX (Bologna, Italy)

The pervasive capacity of digitisation, fuelled by rapid advances in technology, is transforming the way we live, work and communicate, by profoundly changing how we interact with the world around us. We are witnesses, and increasingly protagonists, of an era in which digital

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technologies are being integrated into traditional production resources, putting data and its exploitation at the heart of processes, and working in conjunction more traditional systems to create goods, products and services. The transformation is involving all sectors indiscriminately

In queste architetture complesse, e in un contesto di digitalizzazione in costante evoluzione, tutte le tecnologie di Industria 4.0 stanno dando un contributo, così come i modelli di elaborazione del linguaggio naturale stanno svolgendo un ruolo significativo nell’accelerare la trasformazione, consentendo un notevole miglioramento nelle comunicazioni tra persone, computer e macchine. Questi modelli sono in grado di comprendere, interpretare e generare testo in modo sempre più accurato; apportano una maggiore efficienza nella gestione delle informazioni, migliorano la comunicazione tra individui e consentono la creazione di assistenti virtuali intelligenti che forniscono risposte immediate alle domande degli utenti, automatizzando processi, analizzando grandi quantità di

(including the most traditional, craft-based trades), thus opening up new opportunities for creativity and artistic expression. Substantial private investment backed up by state tax incentives and technological experimentation are turning into new organizational models in which Information and Communication Technology merges with Operation Technology and the organisation of work. This is spawning ever smarter and more adaptive new processes and production scenarios, which were the stuff of dreams until just a few years ago. This is possible because technologies build upon each other exponentially like individual bricks in complex architectures.

In these complex architectures, and against the constantly evolving backdrop of digitisation, all of the technologies involved in Industry 4.0 are making a contribution, in the same way that natural language processing models are playing a significant role in speeding up the transformation, by enabling a significant improvement in communication between people, computers and machines. These models are capable of understanding, interpreting and generating text more and more accurately. They are bringing greater efficiency to information management, they are improving communication between individuals, and they are making it possible to

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[ INDUSTRY & M AN AGEMENT ]

dati testuali e fornendo soluzioni personalizzate ai clienti. Questi modelli sono in grado di estrarre informazioni utili da grandi volumi di testo, consentendo alle aziende di ottenere insights preziosi e di prendere decisioni basate sui dati prodotti dalle persone e da esperti di dominio; questo rafforza quindi la descrizione del contesto e abilita modelli di intelligenza ibridi in cui la macchina è in grado di capire segnali prodotti da protocolli anche grazie al prezioso contributo linguistico di operatori esperti. L’Internet delle cose e dei processi attraverso tecnologie mobili beyond 5G si estende ulteriormente come un reticolo invisibile che collega ogni aspetto delle nostre vite e dei cicli produttivi, rendendo ogni ambiente più confortevole, sicuro

create intelligent virtual assistants that provide immediate answers to users’ questions, by automating processes, analysing large amounts of textual data and providing tailored solutions to customers. These models have the ability to extract useful information from large volumes of text, enabling companies to gain valuable insights and make decisions based on the data generated by individuals and subject experts. This in turn strengthens the description of context and empowers models of hybrid intelligence in which machines can understand signals generated by protocols, thanks in part to the valuable linguistic contribution of experienced operators.

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Using beyond-5G mobile technologies, the Internet of things and of processes is extending its reach, like an invisible grid connecting every aspect of our lives and production cycles, making every environment safer, more comfortable and more efficient, while helping achieve sustainability goals in line with the People, Planet, Profit principle. Augmented, virtual and extended reality will make it possible to explore processes, assist customers and foster co-design processes across the entire value chain, thereby improving experiences, opening the doors to new forms of education and discovery, and renewing the processes of generating shared value.

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[ AU TO M ATIO N & C O NT R O LS ]

BI-REX è il Competence Center nazionale specializzato sui Big Data, istituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy nel quadro del piano governativo Industria 4.0. Si configura come una Public Private Partnership che raccoglie 60 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, in grado di offrire supporto strategico e operativo alle imprese orientate all’innovazione e alla trasformazione digitale. La mission di BI-REX è quella di favorire l’adozione delle tecnologie abilitanti Industria 4.0 e le operazioni di trasferimento tecnologico, attraverso una vasta serie di servizi. BI-REX is the Italian Competence Center specialised on Big Data, funded by the Italian Ministry of the Economic Development within the Industry 4.0 National Plan. It is a Public Private Partnership that gathers 60 players among Universities, Research Centers and Companies of excellence in order to support the adoption of Industry 4.0 technologies and support the technology transfer, through a varied series of services.

ed efficiente e contribuendo a raggiungere obiettivi di sostenibilità in logica People, Planet, Profit. La realtà aumentata, virtuale ed estesa, consentirà di esplorare processi, assistere clienti e alimentare processi di coprogettazione lungo l’intera catena del valore, migliorando le esperienze, aprendo le porte a nuove forme di educazione e scoperta, rinnovando i processi di generazione del valore condiviso. La tecnologia blockchain, con la sua struttura immutabile e decentralizzata, offrirà una nuova era di sicurezza, tracciabilità e trasparenza con un impatto significativo sulle catene di approvvigio-

Blockchain technology, with its immutable and decentralised structure, will usher in a new era of security, traceability and transparency, with a major impact on supply chains and data monetisation mechanisms, by facilitating secure transactions and reducing the risk of fraud and manipulation. Collaborative robotics is set to become more and more mobile and autonomous. Interconnected with management systems, it will work alongside operators with experience in servomechanisms, quality control and a host of other functions, thus generating useful data for process improvement and producing quality reports in which process elements (such as production and resource consumption data) can be tracked in precise detail. Robotic arms can be

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namento e sui meccanismi di monetizzazione del dato, alimentando transazioni sicure, riducendo il rischio di frodi e manipolazioni. La robotica collaborativa sarà sempre più mobile e autonoma. Interconnessa ai sistemi gestionali, potrà affiancare gli operatori esperti in asservimenti, controllo qualità e molte altre funzioni, generando dati utili per migliorare i processi e producendo report di qualità in cui elementi di processo (come dati di produzione e consumo di risorse) sono tracciabili con dettaglio e precisione. Braccia robotiche possono essere programmate per manipolare e modellare le forme, garantendo precisione e ripetibilità nella lavorazione. Questo non solo riduce il carico di lavoro manuale, ma consente anche di realizzare forme complesse difficilmente ottenibili solo con operazioni svolte dall’uomo. E nel cuore di questa rivoluzione digitale pulsano i modelli di intelligenza artificiale che non si limitano a ottimizzare i processi ma che, elaborando il linguaggio naturale, ci permettono di interagire con un mondo fatto da zeri e uno in modo simile a come lo facciamo con gli esseri umani: grazie a questi modelli generativi, possiamo comunicare con i processi, i prodotti e i servizi, siano essi ospitati da layer IT o presenti sullo shop-floar delle operation technology o a servizio del cliente in modo naturale e intuitivo. Possiamo quindi offrire e ricevere servizi, assistenza im-

programmed to form and manipulate shapes, so as to ensure precision and repeatability in machining. This not only reduces the manual workload, but also makes it possible to create complex shapes that are difficult to achieve entirely through human input. And the heart of this digital revolution is made up of artificial intelligence models that not only optimise processes, but also process natural language to enable us to interact with the world of ones and zeros, in a similar way to how we interact with humans. Thanks to these generative models, we can communicate with processes, products and services, whether hosted by IT layers or on the shopfloor of operation technologies or serving customers naturally and

mediata, rispondere alle domande aiutando operatori, clienti e fornitori a risolvere problemi con prontezza e precisione e, allo stesso tempo, alimentare nuova creatività riducendo tempi e attese. I modelli di intelligenza artificiale, in particolare quelli basati sull’apprendimento automatico, sono già utilizzati per migliorare la progettazione e la produzione. Attraverso l’analisi dei dati e l’apprendimento dai modelli esistenti, i sistemi di AI possono generare nuovi disegni e pattern unici, offrendo ai progettisti una fonte infinita di ispirazione. Questi modelli AI possono anche suggerire ottimizzazioni nel processo di produzione, migliorando la qualità e riducendo gli sprechi. Ma la digitalizzazione non si ferma qui. Il futuro che ci si prospetta è un futuro nel quale modelli di intelligenza artificiale e automazione industriale saranno sempre più interconnessi e interdipendenti, alimentati da dati estratti in tempo reale dal campo e dati prodotti da modelli e simulatori intelligenti e attueranno processi attraverso sistemi cyber-fisici. In questo contesto, layer IT offriranno opportunità di affiancamento e sistemi esperti saranno assistenti affidabili in grado di comprendere necessità e comunicare con le persone; si libererà tempo da compiti ripetitivi e le organizzazioni potranno spostare le attività a monte e a valle della catena del valore, ossia l’attività di Ricerca & Sviluppo e il mercato, di cui si anticiperanno sempre più i bisogni.

intuitively. So we can offer and receive services and instant support, and we can answer questions to help operators, customers and suppliers solve problems quickly and accurately, while at the same time fuelling new creativity and cutting waiting times. Artificial intelligence models, especially the ones based on machine learning, are already being used to improve design and manufacturing. By analysing data and learning from existing models, AI systems can generate unique new designs and patterns, giving designers an endless source of inspiration. These AI models can also suggest ways to optimise manufacturing processes, thereby improving quality and reducing waste. But digitisation doesn’t end here. The future in store for us is a future in which models of artificial intelligence

and industrial automation will be increasingly interconnected and interdependent. Powered by data acquired from the field in real time and data produced by intelligent models and simulators, they will implement processes by means of cyberphysical systems. Within this context, IT layers will provide work-task support and expert systems will fulfil the function of reliable assistants that understand needs and communicate with people. Time spent on repetitive tasks will be freed up, enabling organisations to shift their activities upstream and downstream of the value chain, namely towards Research & Development and the market, whose needs will be anticipated more and more effectively.

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[ AUTOM ATION & CONTR OLS ]

Due nuove versioni per la pinza elettrica Serie EH n Novità nell’offerta dell’ampia gamma Oriental Motor, a partire dalla pinza elettrica Serie EH, oggi disponibile in due versioni, da 2 e da 3 dita. La nuova versione a 3 dita è progettata per gestire geometrie complesse, garantendo una più facile presa di pezzi dalla forma circolare o sferica. Facile da usare, la pinza Serie EH è pronta per essere utilizzata come componente innovativo nella progettazione delle macchine. Entrambe le versioni sono pilotate da un motore passo passo con encoder multigiro meccanico assoluto integrato e da un driver 24 VDC della Serie αStep AZ. Il driver comunica i dati alla pinza attraverso un programmatore integrato, ed in alternativa è controllabile mediante Modbus RS485, EtherCAT, EtherNet/IP o Profinet.

Encoder di posizionamento Flux n Servotecnica presenta un nuovo componente smart e connesso. Da semplici componenti magnetici o ottici, gli encoder sono oggi evoluti in vere e proprie periferiche intelligenti capaci di fornire accurate informazioni di angolo o posizionamento attraverso protocolli di comunicazione dedicati. Le nuove generazioni di prodotto, arrivate sul mercato negli ultimi 15 anni grazie allo sviluppo delle tecnologie magnetiche, ottiche e microelettroniche, hanno reso gli encoder apparecchiature complesse con un’evoluzione tecnologica che ha aperto spazi per l’introduzione di nuove idee, ottimizzazioni e implementazioni ulteriori di prodotti esistenti. Una sintesi delle migliori qualità. In questo contesto si posizionano i nuovi

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Two new versions for the EH Series electric gripper

Una presa human like. L’impostazione semplice della forza e del tempo di presa, nonché della velocità in base all’oggetto da afferrare, permettono una presa delicata come quella di una mano. La presa è sicura e affidabile anche per oggetti che possono facilmente rompersi o deformarsi come vetro e plastica. La funzione di monitoraggio delle informazioni sulle coordinate della pinza presenti nel driver, che vengono inviate a un PLC host, consente di misurare la dimensione del carico prima della presa.

News regarding Oriental Motor’s already wide offer range, starting from the EH Series electric gripper, today available in two versions, with 2 or 3 fingers. The new 3-finger version is designed to manage complex geometries, ensuring easier gripping of circular or spherical shaped pieces. Easy to use, the EH Series gripper is ready to be used as an innovative component in the design of machines. Both versions are driven by a stepper motor with integrated absolute mechanical multiturn encoder and by a 24 VDC driver from the αStep AZ Series. The driver communicates the gripper’s data through an integrated programmer and, alternatively, can also be controlled via Modbus RS485, EtherCAT, EtherNet/IP or Profinet. A human-like grip. The simple setting of gripping force and time, as well as the speed based on the object to be grasped, enable a delicate grip like that of a human hand. The gripper is safe and reliable also for objects that can be easily broken or deformed such as glass or plastic. The ability to monitor information on the coordinates of the gripper present in the driver, which is sent to a PLC host, makes it possible to measure the dimensions of the load before gripping.

UNA GAMMA COMPLETA. L’offerta di Servotecnica e Flux comprende tre differenti famiglie di prodotti: il GMI angle encoder che garantisce alte performance, il più versatile GMI rotary encoder, il compatto Inductive Rotary Encoder. La particolare geometria degli encoder Flux e le ridotte dimensioni assiali li rendono adatti alla piena integrazione in molte applicazioni, tra cui la robotica, i macchinari per l’industria dei semiconduttori, il medicale, le macchine utensili e le teste ottiche mobili. A COMPLETE RANGE. Servotecnica and Flux’s offer includes encompasses three different product families: the GMI angle encoder that guarantees high-level performance, the more versatile GMI rotary encoder and the compact Inductive Rotary Encoder. The particular geometry of the Flux encoders and the reduced axial dimensions make them suitable for full integration in many applications, including robotics, machinery for the semi-conductor industry, the medical sector, machine tools and mobile optical heads.

prodotti Flux distribuiti da Servotecnica, encoder di posizionamento o misuratori di angolo che rappresentano la migliore sintesi dei prodotti standard disponibili sul mercato. Le nuove soluzioni presentano infatti l’assenza di isteresi ed elevata precisione tipiche del lettore ottico, la robustezza propria di un lettore induttivo e le ampie tolleranze di un encoder magnetico. Qualità rese possibili dalle caratteristiche della tecnologia GMI (Giant Magneto Impedence) alla base degli innovativi encoder proposti da Servotecnica. L’utilizzo di questa tecnologia per le misure di posizionamento massimizza l’interazione tra la soluzione magnetica e quella induttiva, un’innovazione attraverso la quale Flux è in grado di progettare e costruire encoder rivoluzionari con caratteristiche uniche e performance d’avanguardia.

Flux positioning encoder

Servotecnica presents a new smart and connected component. From simple magnetic or optical components, encoders today have evolved into authentic intelligent peripherals capable of providing accurate angle or positioning information through dedicated communication protocols. Thanks to the development of magnetic, optical and microelectronic technologies, the new generations of the product which have arrived on the market in the last 15 years have turned encoders into complex devices with a technological evolution that has opened the way to the introduction of new ideas, optimisation and additional applications of existing products. A blend of the best features. Flux’s new products distributed by Servotecnica fit into this context: positioning encoders or angle measurers that represent the best synthesis of standard products available on the market. The new solutions, in fact, are not affected by hysteresis and have the high precision typical of an optical reader, the robustness of an inductive reader and the wide tolerances of a magnetic encoder. These qualities are made possible by the characteristics of GMI (Giant Magnetic Impedance) technology underpinning the innovative encoder proposed by Servotecnica. Using this technology for position measurements maximises the interaction between the magnetic solution and the inductive one: an innovation through which Flux is able to design and develop revolutionary encoders with unique characteristics and cutting-edge performance.

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[ C O MPO N ENTS & OT HER EQ U IP M ENTS ]

VISION: il fusore di adesivo ad alte prestazioni Introdotto da Robatech nel 2021, il fusore Vision è da sempre sinonimo di standard elevati nell’applicazione di adesivi. Smart e sostenibile, il suo design all’avanguardia si è via via arricchito di funzioni e opzioni che consentono performance sempre maggiori.

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iverse dimensioni e varianti per soddisfare ogni esigenza. Negli ultimi due anni la famiglia Vision è cresciuta. Il fusore è ora disponibile in diverse varianti e i modelli più recenti hanno capacità di fusione da 5 a 18 kg/h. Il serbatoio, inoltre, è disponibile nella versione classica per portate elevate ed è adatto a fondere adesivo in panetti, blocchi e granuli. La versione “Tankless” (o “melt on demand”), inoltre, si distingue per una maggiore capacità di fusione, data dalla caratteristica di processare piccole quantità di adesivo in granuli alimentati da un sistema di caricamento automatico. Grazie alle dimensioni contenute del serbatoio, l’adesivo si riscalda rapidamente, consumando meno energia, mentre i ridotti tempi di stazionamento nella vasca contribuiscono a prevenirne la carbonizzazione. Sono inoltre disponibili vari protocolli di comunicazione per l’integrazione del sistema, pannelli touch e trasformatori per il mercato americano. Programmatore integrato. L’AS40 è disponibile nelle versioni Pro e consente di programmare fino a 32 tratti colla per canale, in punti o in cordoli, con lunghezza fissa o regolazione automatica. Inoltre, le impostazioni specifiche del formato e i pattern di applicazione possono essere memorizzati in più di 1.000 ricette e successivamente recuperate manualmente o tramite PLC.

Vision: high-performing adhesive melter Introduced by Robatech in 2021, the Vision adhesive melter stands for high-quality adhesive application. Smart and sustainable, its modern design convinced customers from the start. In the meantime, more functions and options have been added, so that today, the Vision adhesive melter is even more attractive.

Different sizes and variations to suit all needs. In the past two years, the family of Vision melters has grown. Vision is now available in different sizes and variations. Melt rates from 5 to 18 kg/h are covered by the updated models. The adhesive tank comes in two versions: the classic tank for high adhesive consumption is suitable for pillows and blocks as well as for granules. The so-called tankless version, on the other hand, offers an increased melt rate by melting small amounts of adhesive granules on demand - using an automatic filling system. With only a small tank volume, the adhesive is heated up quickly, using less

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energy. Short processing times also help to prevent charring. Other options include different field bus systems for system integration, touch displays, and transformers for the American market. Integrated pattern control. The highly anticipated AS40 pattern control is available in the Pro versions. It allows customers to program up to 32 glue lines per channel, dot or line mode, fixed length, or automatic length adjustment. In addition, formatspecific settings and application patterns can be stored in over 1,000 jobs and retrieved manually or by PLC.

Testimoni del successo di Vision

Manutenzione semplice. Il primo fusore Vision immesso sul mercato è stato integrato su una macchina per il confezionamento secondario (fine linea), progettata dal costruttore italiano IMACH per Caffè IZZO. L’ end user ha scelto la soluzione riconoscendone le caratteristiche di innovazione, facilità d’uso, risparmio energetico, sostenibilità e, fattore decisivo, semplicità di manutenzione. Tutti i componenti sono infatti facilmente accessibili tramite un unico sportello mentre lo SmartTerminal permette di verificare lo stato di funzionamento del fusore attraverso un intuitivo display a LED. Con un semplice sguardo a distanza, il personale operativo può riconoscere se il processo di incollaggio procede correttamente o se, ad esempio, è necessario ricaricare il serbatoio. 48% di energia in meno. Un esempio emblematico di riduzione dei consumi arriva dalla Svizzera, dove la filiale di JTI (Japan Tobacco International) ha testato sul campo Vision con il tubo Performa, mettendolo in parallelo con il sistema esistente. L’applicazione basata su fusore Vision S, equipaggiato con due tubi Performa e due pistole AX Diamond per applicazione di adesivo in cordoli ha permesso di rilevare una riduzione di consumi del 48%, ben oltre il 20% dichiarato ufficialmente da Robatech.

TESTIFYING TO VISION’S SUCCESS Simple maintenance. The first Vision melter was integrated into an end-of-line packaging solution by the Italian OEM IMACH for their customer Caffè IZZO. They were convinced of Vision’s modern design, which promised both ease of use and increased sustainability due to energy savings. Another reason for choosing the then brand-new Vison melter was the simplicity of maintenance. The maintenance door gives access to all maintenance-related components, while the SmartTerminal indicates its operating status on the LED display. Even from a distance, the operating personnel can recognize whether the gluing process is running smoothly or whether, for example, the adhesive needs to be refilled. 48% less energy. JTI Switzerland wanted to know it for certain and tested the Vision melter together with the Performa heated hose. In parallel with the system they had been using so far, they tested the Vision S melter, two Performa heated hoses, and two AX Diamond jetting heads for bead application. Robatech’s system used 48% less energy compared to competitors and much less that the 20% declared originally.

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DA OLTRE 50 ANNI CREIAMO PACKAGING SU MISURA

INNOVA GROUP: IL PACKAGING SU MISURA. Leader negli imballi e nella cartotecnica, da oltre 50 anni investiamo in tecnologia per realizzare “abiti”perfetti per i prodotti dei nostri clienti. Con una produzione autonoma dalla materia prima al prodotto finito, offriamo il miglior rapporto qualità prezzo sul mercato.

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[ C O MPO N ENTS & OT HER EQ U IP M ENTS ] Confronto tra i controlli del processo di sigillatura delle confezioni. Controlli della saldatura Controlli della saldatura termica tradizionale a ultrasuoni • Impostazione della temperatura • Frequenza di funzionamento • Impostazione della pressione • Ampiezza dell’utensile • Impostazione della permanenza (tempo) • Modalità di saldatura: tempo, energia, profondità, potenza di picco • Pressione (deportanza), velocità, tempo di mantenimento • Acquisizione dati in tempo reale per QA, impostazione limiti di scarto, tracciabilità del prodotto

I nuovi design delle bustine monouso posizionano il tè in foglie tra due dischi di rete non tessuta di PLA (acido polilattico) porosa saldati insieme a ultrasuoni. Il PLA è una BDCP compostabile industrialmente. The new designs of disposable sachets place the leafed tea between two discs of porous PLA (polylactic acid) non-woven fabric sealed together with ultrasound. PLA is an industrially compostable BDCP (biodegradable and compostable plastic).

Saldatura a ultrasuoni per plastiche bio-based Aumentare l’efficienza nella produzione di packaging in plastica BBP e BDCP è la strada da percorrere ai fini della transizione verso la circolarità degli imballaggi. Ed è anche l’obiettivo di Emerson che, con il sistema di saldatura a ultrasuoni BransonTM, pone sul mercato una tecnologia affidabile, precisa e a rispamio energetico, studiata per i nuovi materiali. Andres Abreu Business Development Manager Packaging, Branson Welding and Assembly presso Emerson

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l 20% dei produttori e utilizzatori di packaging in plastica a livello globale si è impegnato a eliminare i rifiuti in plastica e l’inquinamento alla fonte, con la promessa che il 100% dei loro imballag-

gi dovrà essere riutilizzabile, riciclabile o compostabile entro il 2025. Tra i firmatari di questo impegno (a oggi più di 250 aziende nel gotha delle principali corporation) anche marchi famosi come Mars,

Ultrasonic sealing for bio-based plastics Increasing the efficiency of productions of BBP and BDCP plastic is the path to take for the transition to the circularity of packaging. This is also the objective of Emerson which, with the BransonTM ultrasonic sealing system, offers the market a reliable, precise and energy-saving technology, designed for new materials.ogia affidabile, precisa e a rispamio energetico, studiata per i nuovi materiali. Andres Abreu Business Development Manager, Packaging, Branson Welding and Assembly presso Emerson

20% of producers and users of plastic packaging at global level are committed to eliminating plastic waste and pollution at source, with the promise that 100% of their

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packaging must be reusable, recyclable or compostable by 2025. Among the signatories of this commitment (as of today more than 250 major companies) include also

Nestle, Walmart, SC Johnson, Unilever, Colgate-Palmolive, Apple, Coca-Cola, Johnson & Johnson, PepsiCo… Tutti nella catena di valore del packaging in plastica - dai produttori di resine e di imballaggi e film, fino ai distributori di prodotti e fornitori di tecnologia (Emerson compresa, Ndr), sentono dunque aumentare la pressione per l’adozione di soluzioni di imballaggio sostenibili nuove ed efficaci, realizzate in plastica a base biologica (BBP) e biodegradabile e compostabile (BDCP).

Nuovi materiali richiedono tecnologie evolute e specializzate

In risposta alla crescente domanda di una maggiore sostenibilità ambientale, Emerson sta lavorando con cura per adattare i profili di saldatura delle sue tecnologie di packaging, dando modo ai produttori che utilizzano i nuovi BBP di assicurare le stesse prestazioni dei materiali tradizionali. Per qualsiasi prodotto, da sacchetti, buste e custodie a conchiglia a cartoni, barattoli di caffè, tappi, filtri, sigilli e altro ancora, il passaggio in corso dai tradizionali materiali di imballaggio in plastica a BBP e

famous brands such as Mars, Nestle, Walmart, SC Johnson, Unilever, Colgate-Palmolive, Apple, Coca-Cola, Johnson & Johnson, PepsiCo… Everyone in the plastic packaging value chain - from producers of resins and packaging and film, to distributors of products and technology suppliers (Emerson included, Ed.), are, therefore, under pressure to adopt new and effective packaging solutions made in bio-based (BBP) and biodegradable and compostable (BDCP) plastic. New materials require evolved and specialized technologies In response to the growing demand for greater environmental

sustainability, Emerson is working hard on adapting the sealing profiles of its packaging technologies in order to enable producers that use the new BBP materials to obtain the same performances as with traditional materials. For any product, from sachets, bags and clamshell cases to cartons, coffee jars, caps, filters, seals ad others besides, the shift under way from traditional packaging materials to BBP and BDCP requires an equally rapid evolution in sealing technology. Bio-based plastics represent, therefore, an undoubtedly demanding technical challenge. Given that they contain a lower

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[ CO MP ONENTS & OTHER EQUIP MENTS ] BDCP richiede un’evoluzione altrettanto rapida nella tecnologia di sigillatura. Le plastiche a base biologica rappresentano dunque una sfida tecnica senza dubbio impegnativa. Dato che contengono una quantità inferiore di polimero, devono infatti essere trattate a temperature più basse e hanno una finestra di lavorazione “ristretta”. Inoltre, il gap tra le temperature alle quali si sciolgono e si sigillano efficacemente e quelle in cui iniziano a degradarsi e a perdere forza, o integrità di sigillatura, è minimo. La realizzazione di saldature ripetibili e di qualità richiede pertanto un controllo avanzato di temperatura, pressione e tempo di permanenza: un’operazione complessa da effettuare con i tradizionali metodi di sigillatura termica, che difficilmente possono raggiungere lo “sweet spot” (punto ottimale), essenziale per assicurare resistenza e alte prestazioni.

La saldatura a ultrasuoni BransonTM. Le soluzioni Emerson a marchio Branson per la saldatura a ultrasuoni garantiscono saldature affidabili anche nelle applicazioni più delicate e complesse, offrendo un controllo del processo molto più sensibile e reattivo sommato a un considerevole rispamio energetico. Se le termosigillatrici tradizionali convogliano calore elevato dall’esterno verso l’interno, attraverso gli strati di plastica, fino all’interfaccia di sigillatura, le saldatrici a ultrasuoni, al contrario, utilizzano vibrazioni ad alta frequenza che creano calore di attrito nel punto dell’interfaccia plastica-plastica, producendo un processo di sigillatura “inside-out” che concentra il calore e utilizza dal 25% al 75% in meno di energia. Di fatto il consumo di energia avviene solo durante il breve ciclo di saldatura (in genere meno di 1 secondo), mentre le barre termosaldanti normalmente

Le buste per alimenti richiudibili o comprimibili possono ora essere prodotte con BDCP come PLA o PHA (poliidrossialcanoati). Dotate di cerniere in plastica richiudibili o tappi a vite, sono ideali per confezionare prodotti alimentari come formaggio, affettati o carni essiccate, tonno e burro di arachidi. Pacchetti monouso come questi sono un punto focale per le riprogettazioni di packaging che utilizzano BDCP. Foto per gentile concessione di Emerson. Resealable or compressible food sachets can now be produced with BDCP composed of PLA or PHA (polyhydroxyalkanoates). Made with resealable plastic zips or screw caps, they are ideal for packaging food products such as cheese, cold meets or dried meats, tuna and peanut butter. Packaging designs that use BDCP are focusing on packets like these. Photo by kind permission of Emerson.

quantity of polymers, they have to be treated at lower temperatures and also have a “narrow” processing window. In addition, the gap between the temperatures at which they melt and effectively seal and that at which they begin to degrade and lose strength, or sealing integrity, is minimal. The performance of repeatable and quality sealing requires, therefore, advanced control of temperature, pressure and process time: a complex operation to be carried out with traditional heat-sealing methods, for which it’s hard to reach the “sweet spot” (optimal point), essential for ensuring resistance and high-performance levels.

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BransonTM ultrasonic sealing. Emerson’s solutions with the Branson brand for ultrasonic sealing guarantee reliable sealing also in delicate and complex applications, offering a process control which is much more sensitive and reactive, together with considerable energy saving. While traditional heat sealers convey a high amount of heat from the outside to the inside, through the layers of plastic, as far as the sealing interface; ultrasonic sealers, instead, use high-frequency vibrations that create frictional heat at the point of the plastic-plastic interface, producing an “inside-out” sealing process that concentrates the heat and uses from 25% to 75%

utilizzate applicano energia continua per mantenere la temperatura superficiale, indipendentemente dal fatto che stiano sigillando o meno. Oltre a ciò, la saldatura a ultrasuoni consente il controllo digitale a circuito chiuso, il monitoraggio del processo in tempo reale e la raccolta dati. L’apporto di energia può essere controllato fino al singolo joule, il carico aerodinamico al Newton, mentre, attraverso strumenti a ultrasuoni che risuonano a una frequenza esatta (in Hz), è possibile effettuare regolazioni dell’ampiezza su scala micrometrica, quindi molto precise. Gli utilizzatori hanno inoltre la possibilità di impostare parametri specifici nel processo di saldatura configurando allarmi che segnalano eventuali errori o incongruenze. In quanto bloccabili, tali allarmi consentono l’elaborazione automatizzata e la registrazione dei dati delle parti danneggiate.

La capsula di caffè incorpora un telaio ad anello compostabile in PP a base biologica in due pezzi, sigillato su un cestello filtrante in carta non tessuto air-laid. Mentre gli utensili per la termosaldatura causavano il degrado del materiale e l’incoerenza della sigillatura tra l’anello e il cestello, la tecnologia di saldatura a ultrasuoni BransonTM di Emerson ha risolto il problema, soddisfacendo i requisiti di integrità della sigillatura e del tempo di ciclo. Foto per gentile concessione di Emerson. The coffee capsule incorporates a compostable bio-based PP ring frame in two pieces, sealed on an air-laid non-woven paper filter basket. While heat-sealing instruments cause degradation of the material and the inconsistency of the seal between the ring and the basket, Emerson’s BransonTM ultrasonic sealing has resolved the problem, meeting the requirements of integrity of the sealing and the cycle time. Photo by kind permission of Emerson..

Andres Abreu Business Development Manager, Packaging, Branson Welding and Assembly presso Emerson. Abreu è un esperto di tendenze in processi di produzione, regolamenti governativi e materiali plastici. Ha conseguito una laurea in ingegneria elettronica presso l’Università di Akron.

less energy. Energy is, in fact, only consumed during the brief sealing cycle (generally for less than 1 second), while the heat-sealing bars normally used apply continuous energy to maintain the surface temperature, regardless of the fact that they are sealing or not. Besides this, ultrasonic sealing permits closedcircuit digital control, monitoring of the process in real time and the collection of data. The amount of energy can be controlled down to a single joule and the aerodynamic load to the Newton while, through ultrasonic instruments that sound at an exact frequency (in Hz), it’s possible to make amplitude adjustments on a micrometre (and

therefore very precise) scale. Users can also set specific parameters in the sealing process, configuring alarms that signal any errors or incongruences. As they are blockable, these alarms allow for the automated processing and recording of the data of the damaged parts.

Andres Abreu Business Development Manager, Packaging, Branson Welding and Assembly at Emerson. Abreu is an expert in production process trends, government regulations and plastic materials. He has a degree in electronic engineering from the University of Akron.

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[ EN D O F LI N E & H A N D LING ]

Easy risolve i problemi di spazio a fine linea n Ingombri ridotti, cicli di produzione elevati, flessibilità, sicurezza, manutenzione alminimo, precisione e durata della componentistica elettrica, meccanica e pneumatica… Questi sono solo alcuni dei plus del best seller di Lancia Srl, specializzata in sistemi di confezionamento per il fine linea. Il palettizzatore automatico Easy, compatto e low cost, risponde pienamente a tutti questi requisiti. Formato da una struttura a portale e da una rulliera in ingresso, Easy ha nella semplicità un primo plus: è progettato per essere intuitivo grazie a un quadro caratterizzato da due soli pulsanti per la gestione di emergenza e marcia. A completarne le funzionalità, la gestione di carico e scarico del

pallet, che prevede l’intervento manuale dell’operatore. La macchina, caratterizzata da una struttura monoblocco a ridottissimo ingombro, è autoinstallante con rilevazione delle posizioni di lavoro in modo autonomo. Grazie alla bassa potenza installata, inoltre, EASY è un palettizzatore dai costi contenuti che garantisce standard di qualità elevati su una macchina performante con velocità di lavoro pari a 7 cicli/minuto. L’affidabilità è ulteriormente testimoniata dalla garanzia triennale offerta da Lancia e dalla flessibilità di utilizzo della macchina, grazie alle funzioni dedicate alle varie tipologie di prodotto al centro della lavorazione.

Modula apre in Danimarca n Leader nel settore dei magazzini automatici verticali, Modula ha annunciato l’apertura della nuova filiale in Danimarca, che rafforza la presenza dell’azienda nella regione nordica. La struttura ha sede a Copenaghen, con uffici e dipendenti dislocati anche in Svezia, per consentire il miglior servizio a tutti i clienti dell’area scandinava, dove si intravede un significativo potenziale di sviluppo. Per Modula, essere presente sul territorio significa garantire un servizio di prossimità, tempi di risposta e interventi rapidi e puntuali e tecnologie di ultima gene-

Easy solves space problems at end-of-line

Small footprint, high production cycles, flexibility, safety, minimized maintenance, precision and durability of electrical, mechanical and pneumatic components are just a few plus of the Lancia’s best seller (a company specialized in the design and manufacture of end-of-line packaging systems). The compact and low-cost Easy automatic palletizer, fully meets all these requirements. Easy automatic palletizer consists of a portal structure and an infeed roller conveyor, from which emerges its strong point, namely simplicity. The machine is intuitive thanks only to the emergency and run buttons on the control panel. To complete its operation, there is the loading and unloading of the pallet that must be

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razione, fortemente orientate alla sostenibilità, che garantiscono la massima riduzione degli sprechi e un ambiente di lavoro sicuro: ogni magazzino automatico nasce da processi 4.0 ed è interamente prodotto in Italia. Tutte le attrezzature per il Nord Europa vengono infatti costruite nello stabilimento di Salvaterra, dove dalla materia prima (bobine di lamiera) si trasformano in magazzini finiti grazie a robot, punzonatrici, piegatrici e linee di produzione altamente tecnologiche. Per un’azienda come Modula, che ha chiuso il 2022 con circa 400 milioni di fatturato, 1.000

done manually by an operator. The machine is also self-installing with detection of the working positions in an autonomous way and with reduced overall dimensions, such as to give the structure of a monobloc. Thanks to the low power installed, Lancia Srl has been able to create a palletizer with limited costs, while ensuring very high quality standards and providing a high-performance solution with a working speed of 7 cycles/minute. The advantages offered are completed by reliability, from which derives the offer of a three-year warranty, as well as flexibility of use with functions dedicated to the various types of products.

Modula opens in Denmark

Modula has announced the opening of a new branch in Denmark that

dipendenti e oltre 20.000 clienti nel mondo, la spinta all’internazionalizzazione rientra tra le leve strategiche previste dal piano di crescita. La filiale danese completa la rete globale della società,

reinforces the presence of the company leader in the vertical automatic warehouse sector in North Europe. The structure, the ninth in the world, has its headquarters in Copenhagen with offices and employees located also in Switzerland to offer the best possible service to all its customers in the Scandinavian area where the company sees significant development potential. For Modula, being present in the territory means ensuring customers a local service, rapid and timely response and interventions, and latestgeneration technologies strongly oriented towards sustainability that guarantee the maximum reduction of waste and a safe working environment: every automatic warehouse derives from 4.0 processes and is produced entirely in

composta da 3 sedi centrali, 9 filiali e più di 100 rivenditori in tutto il mondo, consolidando così la posizione di leader nel settore dello stoccaggio e prelievo automatizzati.

Italy. All the equipment for North Europe is manufactured in the Salvaterra factory, where the raw materials are transformed into finished warehouses thanks to robots, punching machines, bending machines and highly technological production lines. For a company like Modula which closed 2022 with a turnover of around 400 million, has 1,000 employees and over 20,000 customers in the world, the push towards internationalization is one of the strategic levers envisaged in the growth plan. The Danish branch completes the company’s global network composed of 3 central sites, 9 branches and over 100 dealers throughout the world, consolidating its position as leader in the automated storage and retrieval sector.

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INSERZIONISTI ADVERTISERS INSERZIONISTI ADVERTISERS INSE A AETNA GROUP SPA.......................................8 ALIPLAST SPA.............................................47

I IMA INDUSTRIA MACCHINE AUT. SPA..........4 INNOVA GROUP SPA....................................77

B BECKHOFF AUTOMATION SRL......................7 BOLOGNAFIERE COSMOPROF SPA.............81

K KARR ITALIANA SRL....................................23

C CAMA 1 SPA................................................37 CAPSULIT SPA...................................... II Cop. CO&MA SRL.................................................32 D DECHEMA AUSSTELLUNGS GMBH.............57 G G.B. GNUDI BRUNO SPA........................20-21 GERHARD SCHUBERT GMBH......................62

L LUCAPRINT SPA .........................................61 M MENICHETTI GLUES & ADHESIVES SRL.....52 N NIMAX SPA....................................................6 NORELEM SRL.............................................54 O ORIENTAL MOTOR ITALIA SRL............IV Cop. P PUNTO PACK SPA SOCIETÀ BENEFIT.........73

R REJVES MACHINERY SRL...........................70 RICREA - CONSORZIO NAZIONALE RICICLO E RECUPERO IMBALLAGGI ACCIAIO............3 RONCHI MARIO SPA....................................13 S SCANDOLARA SPA.............................. III Cop. SIT SPA STAMPA IMBALLAGGI TRASPARENTI............................inserto 33-34 SUN CHEMICAL GROUP SPA.......................45 T TGM - TECNOMACHINES SRL.....................39 U UNICOM INTERNATIONAL BARANSKI SP. K...........................................15 V VERIMEC SRL...............................................43

Enti, aziende e associazioni citate su questo numero A ACN - AGENZIA PER LA CYBERSICUREZZA NAZIONALE............. 55 ALBEA............................................................ 30 ALIPLAST SPA............................................. 35 ALLTUB ITALIA SRL.................................... 30 ASSOVETRO................................................. 41 B BARILLA G.E R. FRATELLI SPA................ 50 BERLIN PACKAGING ITALY SPA.............. 40 BI-REX............................................................ 72 BOLOGNAFIERE COSMOPROF SPA.......12, 14 BOSTON CONSULTING GROUP.............. 22 C CEPI SPA....................................................... 50 CMP PHAR.MA SRL................................... 53 COCA COLA ITALIA SRL............................ 78 COLGATE PALMOLIVE SPA...................... 78 CONAI ...................................................1, 9, 41 CONSERVE ITALIA.........................................1 CONSORZIO TUTELA PATATA BOLOGNA....... 40 CONTITAL SRL............................................ 63 COOP ITALIA SOC. COOP......................... 50 COSMETICA ITALIA .................................. 12 CROCCO SPA..................................................1 CSO - CENTRO SERV.I ORTOFRUTTICOLI....... 22

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D DAINESE GROUP SRL................................ 50 DAVINES SPA..................................................1 E EMERSON AUTOMATION SOLUTIONS..... 78 ETMA - EUROPEAN TUBE MANUFACTURERS ASSOCIATION......... 30 EUROPEN........................................................9 F FERRARELLE SPA....................................... 16 FONTANETO SRL...........................................1 G GRUPPO HERA............................................ 35 GS1 ITALY..................................................... 22 I ICE - AGENZIA 12 INFOPRO DIGITAL TRADE SHOWS........ 40 INNOVA GROUP SPA.................................. 59 IPACK IMA SRL .......................................... 14 ISTITUTO ITALIANO IMBALLAGGIO.....41, 46 ITALSILVA SPA................................................1

K KIM PAI TUBA D.O.O................................... 30 KOELN PARMA EXHIBITIONS SRL......... 12 KÖLNMESSE GMBH................................... 12 L LANCIA SRL................................................. 80 LEONHARD KURZ STIFTUNG & CO. KG...... 28 LINHARDT ITALIA SRL.............................. 30 LUCAPRINT SPA ........................................ 50 LUXORO SRL................................................ 28 LVMH............................................................. 30 M MARCHESINI GROUP SPA....................... 53 MARS ITALIA SPA....................................... 78 MECS SRL.................................................... 14 MENICHETTI GLUES & ADHESIVES SRL..... 69 METSÄ BOARD ITALIA SRL...................... 38 MODULA SPA............................................... 80 N NAKURU SRL..................................................1 NESTLE’ ITALIANA SPA............................. 78 NIELSEN ITALIA.......................................... 22 NOMISMA SPA............................................ 22

O ORIENTAL MOTOR ITALIA SRL............... 75 P PEPSICO BEVERAGES ITALIA SRL......... 78 PINA INFERRERA...........................................2 PRO CARTON............................................... 50 REMAC CONVERTING SRL...................... 66 R ROBATECH ITALIA SRL U.S...................... 76 S SCATOLIFICIO SCHIASSI SRL.................. 71 SERVOTECNICA SPA................................. 75 SIDEL SPA..................................................... 65 SUN CHEMICAL GROUP SPA.................. 66 T TENENGA SRL............................................. 71 TSC AUTO ID TECHNOLOGY GMBH...... 71 U UNILEVER ITALY SRL................................. 78 W WÜRTH ITALIA SRL.................................... 55

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