Italiaimballaggio 1/2 - 2016

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THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING

ISSN: 2037-2183

1-2/2016 GENNAIO FEBBRAIO 6,50€

NUMERO 1-2 GENNAIO FEBBRAIO 2016


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A CCELERATIO N

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“Advances in the packaging industry” Ovvero del meraviglioso, del vero, del verosimile, del sublime ai partecipato a un congresso scientifico così ricco di variegati contenuti, nonché di partecipanti attenti. Eccezionale l’evento del 19 e 20 novembre scorso, sia perché appuntamenti internazionali di questo genere, dedicati all’imballaggio, sono rarissimi in Italia, sia per la bellezza e il fascino, del luogo: Castel dell’Ovo a Napoli (il più antico della città), in perfetta discordanza con i temi dei lavori. In altri termini, è stata un successo la prima edizione di “Advances in the packaging industry” voluta dal Giflex - Gruppo Italiano Imballaggio Flessibile di Assografici, e organizzato con la collaborazione attiva di: - Centro Regionale di Competenza Tecnologie; - Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale, Università degli Studi di Napoli Federico II; - Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di Salerno. E, non da ultimo, grazie al contributo di Bobst, Laminazione Sottile, Super Film (main sponsor), nonché di Basf, I&C - Gama, Iniziativa Finanza e Innovazione, Mp Strumenti, Rossini e Termoplast. Per i 177 iscritti è stato come affacciarsi a una finestra aperta sulle più eterogenee esperienze in ambito ac-

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Stefano Lavorini

cademico e industriale, all’insegna del principio di contaminazione, del trasferimento di conoscenza tra settori contigui, come ha sottolineato Domenico Acierno (CRC Tecnologie), uno dei presidenti della conferenza. Centrato, quindi, l’ambizioso e lungimirante duplice obiettivo di aggiornare, con interventi di valore scientifico, sui risultati più significativi della R&D di settore, e di creare un ponte fra università e imprese, favorendo così contatti, scambi e progetti comuni. Un risultato che ha permesso a Michele Guala (presidente Giflex e della conferenza), di affermare in apertura dei lavoro: «La speranza è di aver messo un seme che possa trasformarsi in una pianta», anticipando così il proposito di riproporre l’appuntamento in futuro. Senza respiro. È stata una due giorni impegnativa, come racconta chiaramente il programma messo a punto dal comitato scientifico internazionale, costituito dai rappresentanti di istituzioni della ricerca pubblica e privata. Programma rispettato in modo puntiglioso, per volontà dei manager del congresso, Mario Mensitieri e Italo Vailati, grazie alla regia dei presidenti di sessione, Almerinda Di Benedetto e Loredana Incarnato: 7 sessioni per 35 relazioni, rigorosamente di 15 minuti, eccezion fatta per la key note di apertura di Giuseppe Marrucci, le invited lecture di Hans Passman, J.M. Lagaron e di Ulrich Moosheimer, nonché lo speech di Luigi Nicolais. A completamento, 28 poster session in una sala prossima a quella in cui si sono svolti i lavori del congresso. Gli interventi, che hanno visto alternarsi, in egual numero, ricercatori universitari ed esperti del mondo industriale, hanno messo a fuoco in modo trasversale le innovazioni di prodotto e di processo, nonché le tecnologie allo stato dell’arte in materia di imballaggio flessibili. Si è parlato di: - proprietà fisico-chimiche dei materiali da imballaggio; - soluzioni barriera per il packaging flessibile (active packaging e rivestimenti ad alta barriera); - processi e imballi sostenibili; - packaging metallizzati e di metallo; - sicurezza nel confezionamento alimentare; - risk assessment nell’industria dell’imballaggio; - trattamenti superficiali e funzionalizzazione dei substrati; - recupero solventi e after burning; - inchiostri, adesivi, rivestimenti e i loro solventi; - meccanica dei film;

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A C C E LE RAT I ON

Castel dell’Ovo, Napoli

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- tecnologie di stampa per il packaging flessibile. (per il programma completo rimandiamo a dativoweb.net/programma-api-giflex-napoli-2015) Chi ben inizia... Durante la due giorni, ho avuto ragione di raccogliere le opinioni di alcuni partecipanti di spicco, sia tra i relatori che tra gli auditori. Ascoltandoli, mi sono tornate in mente le parole dello scrittore Alberto Manguel sulla centralità dei libri, ma che, considerando l’occasione, possiamo in senso estensivo considerare valide anche per incontri di questo tenore e genere, che hanno un ruolo fondamentale in quanto possono «mostrarci le nostre responsabilità gli uni verso gli altri, aiutarci a mettere in discussione i nostri valori e minare i nostri pregiudizi, fornirci il coraggio e l’ingegno per continuare a vivere insieme e offrirci parole illuminanti che ci consentano di immaginare tempi migliori». In concreto, tutti gli intervistati hanno apprezzato il coraggio e il lavoro svolto dagli organizzatori, la novità dell’evento, l’attualità dei temi trattati e, soprattutto, il progetto, quanto mai ammirevole, di avvicinare “il mondo del sapere a quello del saper fare”. Concorde anche il giudizio sul numero e sul buon livello delle presentazioni, eccezion fatta per alcuni interventi - pochi - risultati carenti di contenuto, o troppo sbilanciati sul coté promozionale. Guardando oltre. Chiacchierando, sono emersi suggerimenti e auspici, segno di interesse e partecipazione attiva. In relazione all’impianto del congresso, non vi è concordanza tra quanti vorrebbero veder meglio organizzate le sessioni, in termini di omogeneità degli argomenti, e chi invece ravvede in questa ipotesi il rischio di perdere lo sguardo d’insieme su una materia di per sé interdisciplinare. I più, poi, hanno posto l’accento sull’opportunità di scandire diversamente i tempi: meno relazioni e più spazio per il dibattito, e perché no, magari, una tavo-

la rotonda ogni giorno su argomenti di interesse comune non necessariamente tecnici (ad esempio sui finanziamenti alla ricerca). Ma la necessità di toccare i tanti contenuti di attualità si scontra con la durata dell’evento, limitata a due giorni - per favorire la presenza di tecnici e manager delle imprese - il che costringe giocoforza a interventi di soli 15 minuti, non sempre facili da seguire per chi non abbia un background completo di conoscenze in tutte le materie. Resta il fatto che chi ha apprezzato la “mitragliata” di informazioni, ha dichiarato di riservarsi la possibilità di andare ad approfondire i temi che più lo hanno colpito. E ancora, ho raccolto altri suggerimenti, come quello di potenziare la Poster Session e di prevedere la pubblicazione ex-post degli interventi su una rivista scientifica, che potrebbe diventare un ulteriore motivo di richiamo. Tutti, ovviamente d’accordo sul fatto che “se non si discute, non si capiscono le cose”, non si fa innovazione: è necessario quindi che industria e università mettano a fattore comune ricerca e tecnologie, trovando un punto di incontro tra le reciproche esigenze e intervenendo d’intento su progetti e priorità. In modo intelligente, qualcuno ha sottolineato che c’è, di fondo, una difficoltà d’ascolto: in questo senso, rafforzare il confronto e il dibattito può contribuire a riportare la ricerca verso obiettivi di fattibilità e sostenibilità, nonché l’industria ad aprirsi a prospettive che vadano oltre i confini segnati dai propri prodotti. Peraltro, anche il mondo accademico deve cambiare passo, non deve incedere con le formule, deve andar al punto, mostrando i risultati conseguiti e le loro possibili implicazioni. Tra i temi da approfondire va segnalato per certo quello dell’utilizzo di nanomateriali in packaging a contatto con gli alimenti, specificamente in relazione alle problematiche legate alla migrazione. I dubbi non mancano… In sintesi è stata una vetrina di suggestioni, analitiche, tecnologiche e di ricerca che, seppur difficili da cogliere in toto, sono state un arricchimento culturale per i partecipanti circa le potenzialità del futuro, nonché una grande occasione di incontro con tante professionalità, utili per creare nuove relazioni sia commerciali che di ricerca. Usando le parole di uno degli “spiriti critici” interpellati, Giflex ha dimostrato di avere la forza e le relazioni per costruire un congresso internazionale e certamente aprirà una riflessione su come migliorare la formula, per arrivare a un momento di incontro più proficuo per tutti e non solamente alla “manifestazione di una distanza”. In conclusione, un incontro bello, stupendo: da ripetere.

NOTA Gli atti del Congresso sono disponibili sul sito www.giflex.it

English text at www.dativoweb/editorial-january-february-2016-api-giflex-congress

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BE H I N D T H E COV E R

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Norda - Acqua chiara 1 (Packaging: n. 36 etichette)

Giordano Redaelli Dopo la specializzazione in grafica pubblicitaria e arti visive, approfondisce le materie artistiche e architettoniche alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Inizia l’attività professionale come impaginatore grafico e, successivamente, come art-director del settimanale “Sorrisi e Canzoni TV”. Da libero professionista, fonda lo studio di grafica “Giordano Redaelli” a Milano, sviluppando un’attività sempre più soddisfacente. Dopo la consulenza come art-director per un’agenzia specializzata nel settore del mobile, apre a Giussano (MI) la società “Methodus”, che opera esclusivamente nel campo dell’arredamento. Diverse le collaborazioni in ambito editoriale (con Arnoldo Mondadori Editore, Casa Editrice Universo, Edizioni San Paolo Il Poligrafico Italiano, Il Sole 24Ore). La naturale predisposizione all’ordine progettuale, l’esperienza maturata nel settore grafico e nel packaging, l’attitudine all’arte pittorica unite all’interesse verso alcuni artisti, in particolare Andy Warhol e Roy Lichtenstein, gettano le fondamenta per una sua esplorazione nell’arte contemporanea.

Barilla 1, 2010 - Collage e smalto su tela - 90 x 90 cm (Packaging - 12 confezioni)

Luna 2, 2010 - Collage e smalto su tela - 80 x 80 cm (Packaging acqua Luna - 45 etichette)

Dicono di lui [...] La Packaging Art di Giordano Redaelli non si sottrae all’aura pop ma la aggiorna, restaurandone, da una parte, la componente materiale, pittorica, e dall’altra sviscerando “l’equivoco” che spesso ne sta alla base. Non si tratta più, dunque, di dipingere il marchio ma di usare il marchio per dipingere. Un marchio che, d’altra parte, è “storico” come il packaging di cui, in un certo senso, fa parte: espressione di un gusto preciso, il packaging è infatti continuamente rivisitato, aggiornato, migliorato... [...] Dipingere con marchi e confezioni dunque significa compiere un atto estetico ma anche un atto di cronaca. È solo in quel particolare momento che è possibile usare quel determinato packaging e non un altro: i dipinti di Giordano Redaelli sono opere d’arte originali e, al tempo stesso, irripetibili testimonianze del gusto e del “clima” culturale e commerciale di un’epoca. [...] Il suo lavoro mette continuamente in evidenza la natura globale, multinazionale del prodotto: la maionese Kraft, per esempio, è associata con forza all’immagine non di un innocuo pesciolino ma di uno squalo assai simile a quello reso popolare, nel mondo dell’arte, da Damien Hirst, il cioccolatino “Fiat Noir” all’automobile FIAT 500, le bustine di Twinings “English Breakfast” o “Earl Grey” a una bella teiera, panciuta e rassicurante. Qualche volta l’ironia è più esplicita: nel caso delle varie versioni di Tango, ad esempio, in cui l’ardito passo di una coppia di ballerini è inquadrato su un tappeto di anticoncezionali variopinti, l’artista risale dalle conseguenze alle premesse, all’attrazione, alla sensualità, al “gioco” delle parti, intese come “partners”. Qualche volta, invece, la deduzione è più letterale: dalla “Golia”, o dall’ “Ambrosoli”, alla silhouette della stessa caramella, tracciata a contorni grossi, incisi, pesanti e schematici, che riportano a molte immagini di Lichtenstein, specie agli Still Life e alle Brushstroke, cioè a “citazioni”, tradimenti e ripensamenti dei dipinti dell’espressionismo astratto, comunque di altra arte. [...] (Tratto da “Usare il marchio per dipingere” di Martina Corgnati) Twinings 1, 2009 - Collage e smalto su tela - 83 x 78 cm (Packaging - 195 involucri)

Fiat 1, 2011, Collage e smalto su tela - 80 x 80 cm (Packaging - 400 etichette)

Golia 1, 2002 - Collage e smalto su tavola - 70,5 x 70,5 cm (Packaging - 208 involucri)

Lo squalo da 12 dollari - Mayonnaise Kraft 5, 2010 Collage e smalto su tavola 78 x 123 cm (Packaging - tubetti stesi)

Giordano Redaelli After his postgraduate degree in advertising graphics and the visual arts, he went further into the arts and architecture at the faculty of Architecture at the Milan Polytechnic. He began his professional activity as a graphic layout artist and subsequently as the art-director of the weekly “Sorrisi e Canzoni TV”. As a freelancer he founded the Milan based “Giordano Redaelli” graphic studio, going from strength to strength. After a period of consultancy work as art director for an agency specialised in the furniture sector, he opened the company “Methodus” at Giussano (MI); company that operates exclusively in the furnishing field. He has worked for a number of Italian publishers (Arnoldo Mondadori Editore, Casa Editrice Universo, Edizioni San Paolo Il Poligrafico Italiano, Il Sole 24Ore). His natural talent as a project designer, the experience built up in the graphics and packaging sector, his painterly skills combined with his interest for certain artists, in particular Andy Warhol and Roy Lichtenstein, form the basis of his excursus into contemporary art

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A word from the critics [...] Giordano Redaelli’s Packaging Art does not fall outside the aura of pop art but refreshes the same, restoring on the one hand its material, pictorial component, and on the other hand destroying the “equivocation” that often lies at its base. Hence it is no longer a question of painting the brand, but using the brand in painting. A brand that is indeed “historic”, like the packaging which, in a certain sense, is made to constitute the same: expression of a particular taste, the packaging is in fact continuously reworked, updated, improved… [...] Painting with brands and packs hence means performing an aesthetic act but also compiling a day-to-day chronicle. It is only in that particular time that a particular, given packaging and only that particular given packaging can be used. The paintings of Giordano Redaelli are original works of art and at the same time bear precious witness to the taste and the cultural and commercial ‘climate’ of an era. [...] His work continuously highlights the global, multinational nature of the product: Kraft mayonnaise for

example is associated not with the image of the innocuous goldfish but with the shark much like the one made famous to the art world by artist Damien Hirst, the “Fiat Noir” chocolate with the FIAT 500, the Twinings “English Breakfast” or “Earl Grey” and a fine, reassuring, chubby teapot. At times the irony is more explicit: this the case of the various versions of “Tango”, for example, where the daring step of a couple of dancers is framed on a carpet of multicolored condoms, the artist returns from the consequences to the pre-statement of the same, to the attraction, the sensuality, to the “play” of parts, understood as ‘partners’. At times, in turn, the deduction is more literal: going from “Golia”, or from “Ambrosoli”, to the outline of the same candy, heavily traced out, schematically engraved, harking back to many of Lichtenstein’s works, especially his Still Life and Brushstrokes, providing “references”, excursions and reworkings of abstract expressionist painting, or at any rate, of other art forms [...]. (Drawn from “Using brands to paint” by Martina Corgnati)

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CO N T E N T S

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Contents 16

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TechnoMemo M ATER IALS & MACH I N E RY Food & Be ve r a g e

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59

FlexAbility: una giornata di innovazione “condivisa” (BASF) FlexAbility: a day of “shared” innovation

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Caffè e tè, per tutti (ACMA) Coffee and tea for all

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La carta giusta per imballaggi perfetti (Mondi) Brilliant box-solutions begin with the right paper

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Stefano Lavorini Acceleration

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Giordano Redaelli Behind the cover

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Rubrica degli eventi passati Memorandum

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Rubrica degli eventi futuri Agenda

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News (AMS Ferrari, PRL Tecnosoft, Cidiesse Engineering)

ICE Agenzia - Mercati da esplorare Malaysia

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14

Espresso italiano: nuove frontiere (Spreafico) Italian Espresso: new frontiers

Multimarket

[ A PROPOSITO DI... ] CIBO E CONSUMI 16

Mangiamo ciò che vorremmo essere Una riflessione sui fenomeni che stanno cambiando il volto dei prodotti alimentari. E del loro packaging (Acimga) We eat what we want to be Reflections on the phenomena that are changing the face of food products - and their packaging. [ MARKETING & DESIGN ]

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Luxe Pack 2015: numeri e idee esclusive Luxe Pack 2015: numbers and exclusive ideas

33

Capsule: alternative green (Enoplastic) Capsules: green alternatives

37 38

News (Stora Enso, Anuga Awards, Beverfood) News (P.E.T. Engineering) [ FACTS & FIGURES ]

73

LABELING & CODING 74

News (PE Labellers, Imballaggi PK, Z-Italia)

75

Marcatore laser compatto e competitivo (Marking Products) Compact and competitive laser marker

76

News (Makem, Marko By MR Engineering)

AUTOMATION & CONTROLS

39

Plinio Iascone Rapporto sullo stato dell’imballaggio (1) Report on the state of the packaging sector (1)

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Film (a bolle) da Oscar (Omron) Oscar-worthy (bubble) wrap

42

Simei: conferme e nuovi obiettivi Simei: confirmations and new objectives

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News (B&R, Wittenstein)

[ INDUSTRY & MANAGEMENT ] 46

La scatola perfetta (Industrialbox) The perfect box

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Datalogic: sviluppo costante Datalogic: constant growth

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News (Aetna Group, Cama Group, H.B. Fuller)

COMPONENTS & OTHER EQUIPMENTS 84

[ ENVIRONMENT & LEGISLATION ] 53

La disciplina MOCA in Europa e Italia: prossime novità FCM regulation in Europe and Italy: upcoming changes

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News

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Chiusure in alluminio per il vino (CIAL) Aluminium closures for wine

News (Bett Sistem, Ishida, Robatech, OMAC)

END OF LINE & HANDLING 86

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Nastri adesivi: una case history di crescita in Italia e all’estero (Fabo) Tape solutions: a case study of growth in Italy and abroad

Confezionare con dolcezza (Schubert) Packaging sweet and gentle

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Hanno collaborato Traduzioni Coordinamento artisti Progetto grafico e impaginazione Fotolito e Stampa Numero

Daniela Aldrigo, Plinio Iascone Dominic Ronayne (coordinatore), Graham Trim Gianni Valentino Studio Grafico Page - Novate Milanese (MI) Vincenzo De Rosa, R. Rossi, S. Viapiana Ancora S.r.l. - via B. Crespi 30, 20159, Milano 1-2/2016 Gennaio/Febbraio anno 23 Pubblicazione iscritta al n. 555 del Registro di Cancelleria del Tribunale di Milano in data 22/10/94 Iscrizione nel Registro degli Operatori della Comunicazione n. 4028 Una copia: € 6,50 - Arretrati: € 13.00

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Memoran ndum Piccola rubrica di eventi che hanno lasciato il segno. Da leggere.

UN SUCCESSO CHE DURA DA 21 ANNI. Parliamo di Eurasia Packaging 2015, con un’edizione arricchita dal salone Printpack. “Powered” by REED Tüyap Fiere Inc. e ASD (la Packaging Manufacturers Association turca), la mostra ha il sostegno di svariate organizzazioni attive nel settore dell’imballaggio, in rappresentanza dei costruttori di macchine e produttori di materiali. L’edizione di ottobre, che si è svolta al Tüyap Fair Convention and Congress Center di Istanbul dal 22 al 25 del mese, non ha deluso le aspettative: oltre 1.211 gli espositori locali e internazionali provenienti da 38 paesi, un programma di education stimolante, eventi e premi hanno animato l’evento annuale più significativo della regione, dove 51.217 visitatori professionali del food e non food, provenienti da Turchia, Europa orientale e occidentale, dai Balcani, da Russia e Nord Africa hanno potuto scoprire soluzioni di packaging intelligenti, efficaci dal punto di vista progettuale ed economico. Elevatissimo il grado di soddisfazione registrato (95%) nel corso della manifestazione, durante la quale sono stati chiusi ordini per un valore di oltre $ 300.000.000. In fiera, dunque, era rappresentata l’intera filiera produttiva: macchinari per il processo e il riempimento, imballaggi flessibili, etichettatura e tracciabilità. Quest’anno, puntando alle sempre più forti sinergie tra i settori, la fiera ha ospitato anche Printpack, sezione speciale dedicata alle tecnologie di stampa. Prossimo appuntamento, dal 2 al 5 novembre 2016.

ECOMONDO: BUSINESS E RELAZIONI L’Italia punti sulla green economy per alimentare la ripresa. Questo il messaggio scaturito da Ecomondo (3-6 novembre, Rimini Fiera), dove le proposte delle 1200 imprese e i contenuti dei 200 seminari con oltre 1000 relatori hanno mostrato lo spessore di un sistema industriale e scientifico allineato agli standard più avanzati, nonché modello per economie di altri paesi. E la presenza in fiera di operatori da tutto il mondo ha dato alle giornate una dimensione di reale internazionalità. 103.514 (+1,68% sul 2014) i visitatori professionali nei quattro giorni di manifestazione, di cui 11.000 operatori e 500 buyer esteri, che stabilizzano il posizionamento europeo di Ecomondo e delle fiere che si svolgono in contemporanea (Key Energy, Key Wind, Key Energy White Evolution, SA.LVE, H2R Mobility for Sustainability, Cooperambiente e Condominio Eco). La manifestazione ha accolto anche la quarta edizione degli Stati Generali della Green Economy (www.statigenerali.org), dai quali è scaturita la fotografia italiana sull’orientamento decisamente “green” delle imprese ma anche proposte per “raffreddare il clima”, inviate al Governo in vista della conferenza mondiale di Parigi. Sul versante dei contenuti, il programma scientifico coordinato da Fabio Fava per Ecomondo e Gianni Silvestrini per Key Energy ha trasmesso, oltre al profilo di internazionalità, la prospettiva di un’economia circolare possibile già oggi, ma che caratterizzerà sempre di più tutti i settori industriali. Perché «essere “sostenibili” è ormai un requisito d’impresa, che però innesta la nuova sfida, ossia concepire il rifiuto come materia e quindi riorganizzare la produzione in questa direzione» ha affermato il Presidente di Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni. Per gli approfondimenti sui grandi eventi che hanno arricchito di contenuti la rassegna tecnologica, rimandiamo al sito www.ecomondo.com. Prossimo appuntamento con Ecomondo: da martedì 8 a venerdì 11 novembre 2016.

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TWENTY-ONE YEARS OF SUCCESS This the judgement on Eurasia Packaging 2015, with an edition enriched by the show Printpack. “Powered” by REED Tüyap Fairs Inc. and ASD (the Turkish Packaging Manufacturers Association), the exhibition has the support of various organizations active in the packaging industry, representing machinery and materials manufacturers. The October edition, which was held at the Tüyap Fair Convention and Congress Center in Istanbul from 22 to 25 of this month, definitely lived up to expectations: over 1,211 local and international exhibitors from 38 countries, a stimulating education programme, events and awards animated the most significant annual event in the region, where 51,217 professional visitors from the food and non food industries, from Turkey, Eastern and Western Europe , the Balkans, Russia and North Africa were able to discover intelligent packaging solutions, appealing both in terms of design and price. A high degree of satisfaction was registered (95%) during the event, during which orders were clinched worth more than 300 million dollars. Indeed, the entire production chain was represented at the fair: machinery for the processing and filling, flexible packaging, labeling and traceability. This year, wagering on the increasingly strong synergies between the sectors, the fair also hosted Printpack, a special section dedicated to printing technology. Next encounter, from 2 to 5 November 2016. ECOMONDO: BUSINESS AND RELATIONS Italy wagers on the green economy to fuel the recovery. This the message from Ecomondo (November 3 to 6, Rimini Fiera), where the proposals of 1,200 companies and the contents of the 200 seminars with over 1,000 speakers showed the mettle of an industrial and scientific system aligned to the highest standards, as well as offering a model for economies of other countries. The presence at the fair of operators from around the world gave the four days a truly international dimension. 103,514 professional visitors attended the event (+ 1.68% on 2014), 11,000 of which operators and 500 foreign buyers, which stabilizes the European positioning of Ecomondo and its accompanying fairs (Key Energy, Key Wind, Key Energy, White Evolution, SA.LVE, H2R Mobility for Sustainability, Cooperambiente and Condominio Eco). The event also hosted the fourth edition of the States General of the Green Economy (www. statigenerali.org), featuring the Italian picture revealing a decidedly “green” orientation of companies and concerns, but also proposals to “cool down the climate”, sent to Government in view of the Paris World Conference. In terms of content, the scientific program coordinated by Fabio Fava for Ecomondo and Gianni Silvestrini for Key Energy, in addition to its international profile, transmitted the prospect of a circular economy already feasible today and that is evermore gaining hold in all industrial sectors. Because «being “sustainable” has become a business requirement, that though leads to a new challenge, namely that of conceiving waste as material, hence broaching the task of reorganizing production to follow the same», said the President of Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni. For more info on the major events that featured during the technology show, go to www.ecomondo. com. Next Ecomondo: Tuesday 8 to Friday 11 November 2016.

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Agenda Rubrica degli eventi futuri: fiere, conferenze, convegni in Italia e nel mondo. Da ricordare.

EVENTS EVENTS & & SHOWS SHOWS MarcabyBolognaFiere Private label conference & exhibition 13-14/1/2016 Bologna (I) www.marca.bolognafiere.it Upakovka + Upak Italia Processing, packaging & printing 26-29/1/2016 Moscow (RUS) www.upakovka-upakitalia.de www.upakitalia.it ProSweets Cologne Confectionary industry 31/1-3/2/2016. Cologne (D) www.prosweets.com PCD + ADF Packaging for perfume, cosmetics & design + Aerosol & dispensing forum 3-4/2/2016, Paris (F) www.pcd-congress.com www.aerosol-forum.com Fruit Logistica Trade fair for the fresh fruit and vegetable business 3-5/2/2016, Berlin (D) www.fruitlogistica.com Pharmapack Europe Drug delivery & packaging 10-11/2/2016, Paris (F) www.pharmapackeurope.com MC4 - Motion Control for Technologies & products for the motion control 15/3/2016, Bologna (I) www.mc4.mostreconvegno.it Mecspe Technologies for innovation 17-19/3/2016, Parma (I) www.mecspe.com Cosmopack Cosmetics & perfumery packaging/machinery & contract manufacturer 17-20/3/2016, Bologna (I) www.cosmoprof.com Nuce Nutraceuticals, cosmeceuticals, food and beverage industries 17-18/3/2016, Bologna (I) www.nuce.eu Printpack Alger Printing & packaging technology 5-7/4/2016, Algiers (DZ) www.printpackalger.com Cosmofarma Pharmaceutical industry (health care, beauty care & services) 15-17/4/2016, Bologna (I) www.cosmofarma.com Drupa Print media industry 31/5-10/6/2016 Düsseldorf (D) www.drupa.de

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13 -15 aprile 2016, Bologna

Gli operatori in visita avranno l’opportunità di interagire con le soluzioni tecnologiche, rappresentate grazie alla collaborazione con alcune aziende espositrici di Pharmintech. The Workroom intende dunque offrire una prospettiva diversa sul futuro della filiera, presentando le complessità e i vincoli, ma soprattutto le opportunità, che derivano dai cambiamenti in atto nell’intera filiera farmaceutica: dalle lavorazioni di fabbrica alla distribuzione del prodotto, fino alla farmacia e alla gestione dei dati. I temi verranno ulteriormente approfonditi da

workshop, sessioni tematiche e demo live, che percorreranno i passaggi di produzione e distribuzione lungo la filiera.

13 - 15 April 2016, Bologna

WHAT’S NEW

Pharmintech 2016 New events and special initiatives for the coming edition of the triennial technological show, focussed on the pharmaceutical, parapharmaceutical, nutraceutical and cosmeceutical industry. Pharmintech is organized by BolognaFiere in cooperation with Ucima, and is sponsored by the Italian Ministry of Economic Development and ICE - Agency for the promotion abroad and the internationalization of Italian companies. It is scheduled 13 to 15 April 2016, when an entire industry will meet in Bologna for Pharma Week (13-17 April), due to coincide with the 20th edition of Cosmofarma Exhibition.

The Workroom. Follow close to the evolution of worldwide regulations and the innovation introduced by the new technologies, which are reshaping the future of the pharmaceutical supply chain. With this objective, Pharmintech has developed the project “The Workroom”; in practice, it is a demonstration area inside the fair, designed as a place to reflect on a “collaborative” model, which addresses new or already known issues: serialization, track & trace, cold chain visibility, personalized medicines, digital economy, emerging markets, hub controllers. Trade visitors will have the opportunity to interact with technological solutions, represented thanks to partnerings with Pharmintech exhibitors. The Workroom wishes to show the future of the supply chain in a different

persepctive, presenting the complexities and constraints, but aboveall the opportunities resulting from the changes taking place throughout the same: from factory processing to product distribution up to the pharmacy and data management. The themes will be further gone into via workshops, thematic sessions and live demos that will cover all the production and distribution phases along the chain.

Pharmintech 2016 Q Nuovi eventi e iniziative speciali per la prossima edizione della rassegna tecnologica triennale, focalizzata sulle filiere farmaceutica, parafarmaceutica, nutraceutica e cosmeceutica. Pharmintech è organizzata da BolognaFiere in collaborazione con Ucima, e si avvale del patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e di ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. È in programma dal 13 al 15 aprile 2016, quando un’intera filiera si ritroverà a Bologna per la Pharma Week (13-17 aprile), grazie alla concomitanza con la 20a edizione di Cosmofarma Exhibition.

COSA C’È DI NUOVO

IBP - International Buyer Program. Per la prima volta, Pharmintech 2016 presenta un progetto specificamente dedicato agli operatori internazionali dell’industria farmaceutica, parafarmaceutica, nutraceutica e cosmeceutica. L’ International Buyer Program favorirà l’incontro tra buyer provenienti dalle principali aeree di interesse per il comparto e le aziende espositrici, agevolando concrete occasioni di business. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e ITA - Italian Trade Agency e costruito sulla base delle indicazioni raccolte dalle aziende espositrici di Pharmintech.

The Workroom. Seguire da vicino l’evoluzione delle regolamentazioni a livello mondiale e l’innovazione introdotta dalle nuove tecnologie, che stanno rimodellando il futuro della supply chain del farmaco. Con questo obiettivo, Pharmintech ha messo a punto il progetto “Drug Supply Chain: The Workroom. Thinking the Future!”; in pratica, si tratta di un’area dimostrativa all’interno della fiera, concepita come luogo per riflettere su un modello “collaborativo”, che affronti tematiche nuove o già conosciute: serializzazione, track&trace, catena del freddo, visibilità, farmaci personalizzati, economia digitale, mercati emergenti, hub regolatori.

IBP - International Buyer Program. For the first time, Pharmintech 2016 has a project specifically dedicated to international pharmaceutical, parapharmaceutical, nutraceutical and cosmeceutical industry operators. The International Buyer Program will encourage meetings between buyers

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Oltre ai principali mercati europei di Germania, Francia, Regno Unito, Spagna e Svizzera, anche il Sud Africa e i paesi del bacino mediterraneo (Algeria, Israele, Marocco, Turchia), l’Asia, in particolare Cina, India e Vietnam, il Medio Oriente con Iran e Libano, Stati Uniti, Colombia e Russia. Osservatorio Pharmintech. Affianca la manifestazione un progetto di ricerca di grande rilevanza per il comparto produttivo: l’Osservatorio Pharmintech, che per l’edizione 2016 si avvale della collaborazione dell’Ufficio Studi di Ucima. Nato con il sostegno dei più autorevoli organismi associativi della filiera farmaceutica, l’Osservatorio Pharmintech si pone l’obiettivo di profilare l’andamento dell’indotto, attraverso un’attenta analisi quali-quantitativa. Oltre all’analisi congiunturale sull’indotto del settore, per la prima volta sarà presentata una ricerca ad hoc sul contoterzismo italiano in ambito pharma e alcuni focus su Paesi ad alto potenziale per l’industria.

from the major areas of interest in the sector and exhibiting companies, facilitating concrete business opportunities. The project has been developed in collaboration with the Ministry of Economic Development and the Italian Trade Agency (ITA) and built on the basis of the information garnered from the companies exhibiting at Pharmintech. In addition to the major European markets of Germany, France, UK, Spain and Switzerland, South Africa and Mediterranean countries (Algeria, Israel, Morocco, Turkey), Asia, in particular China, India and Vietnam, the Middle East with Iran and Lebanon, the US, Colombia and Russia will also be represented.

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Pharmintech Observatory. A research project of great importance for the manufacturing sector will be held alongside the event: Pharmintech Observatory, which for the 2016 edition with the collaboration of the Ucima Research Department. Set up with the support of the leading pharmaceutical supply chain associations, the Pharmintech Observatory aims to profile the performance of the supplier industry via a painstaking quantitative analysis. Besides the economic analysis on the sector supply industry, for the first time a specifically drawn up report on the sub-contracting industry within Italian pharma will be presented, this along with a series of focuses on countries with high potential for the industry.


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I CE -A G E NZ I A

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Dalla collaborazione fra ICE-Agenzia ed Edizioni Dativo, la rubrica dedicata alle imprese italiane che operano nell’imballaggio e guardano con attenzione alle possibilità di sviluppo all’estero. La rete di uffici all’estero dell’ICE fornirà un aggiornamento periodico sullo sviluppo del packaging nel breve/medio periodo in alcuni Paesi.

MERCATI DA ESPLORARE: MALAYSIA NOTA Il progetto è coordinato presso la sede centrale di ICE-Agenzia in Roma, dall’Ufficio Tecnologia Industriale, Energia e Ambiente diretto da Ferdinando Pastore. Funzionario di riferimento: Matteo Masini, tel 06.5992.9356 alim.imballaggio@ice.it NOTE The project is coordinated ICE-Agenzia headquarters in Rome, by the Industrial Technology-, Energy-, and Environment Office headed by Ferdinando Pastore. Contacts: Matteo Masini, tel 06.5992.9356 alim.imballaggio@ice.it

ha sostenuto in particolare la crescita di lastre, fogli, pellicole, bobine, nastri e tubi, prodotti finiti per imballaggio e confezionamento che vengono esportati. La Malaysia è anche uno dei maggiori fornitori al mondo di sacchetti di plastica, film e altri materiali per il packaging flessibile, in particolare nel sud est asiatico, Giappone e Australia.

L’IMPORT DELLE MACCHINE DI CONFEZIONAMENTO

industria del converting, confezionamento e imballaggio - in Malaysia un’unica filiera - dà vita a un settore in continuo sviluppo, tra i più dinamici e vivaci nel quadro economico nazionale. In particolare, il comparto dei materiali per imballaggio e confezionamento negli ultimi anni è cresciuto in maniera costante.

L’

MATERIALI: DOMINANO LE RESINE Ad oggi, sono circa un centinaio i produttori locali di materiali per imballaggio, con un output che soddisfa quasi completamente le richieste dell’industria malese; buona parte della loro produzione viene però esportata in Cina, Hong Kong, Singapore, Giappone e Indonesia. Entrando nel merito, la Malaysia produce più del 60% delle resine utilizzate per la produzione di materie plastiche ed esporta materie plastiche primarie e secondarie e materiali per imballaggio. Le principali resine impiegate nell’industria del packaging sono PET, HDPE, LDPE, PVC, PP, PS, PE e ABS. La disponibilità di quasi 2 milioni t/anno di resine prodotte in loco

The column dedicated to Italian companies operating in the packaging with a keen eye to the possibilities of growth and development abroad Born out of the collaboration between ICE-Agenzia and Edizioni Dativo. The network of ICE offices abroad will provide a regular update on the development of the packaging in the short/medium term in selected countries.

Markets to explore: Malaysia The converting, packaging and wrapping industry - constituting a single chain in Malaysia - engenders thriving sector among the most dynamic and vibrant in the nation’s economic picture. In particular, the packaging and wrapping materials sector has grown steadily in recent years.

MATERIALS: RESINS DOMINATE To date the country counts a hundred or so local producers of packaging materials,

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with an output that almost completely satisfies the demands of Malayan industry; much of their production is though exported to China, Hong Kong, Singapore, Japan and Indonesia. Offering a breakdown, Malaysia produces more than 60% of the resins used for the production of plastics and exports plastics as well as primary and secondary packaging materials. The main resins used in the packaging

Nell’ultimo triennio, l’introduzione di nuove tecnologie e processi nella manifattura locale ha innalzato la qualità e quantità della produzione malese, innescando al contempo una maggiore richiesta di macchine e sistemi per imballaggio e confezionamento, la cui produzione nazionale è tuttavia molto limitata. La domanda è perciò quasi completamente soddisfatta dalle importazioni, il cui tasso di crescita negli ultimi dieci anni è in costante ascesa. Questo andamento è stato confermato anche per i prossimi anni dai principali analisti di mercato. I settori di sbocco. Il food&beverage rappresenta il primo comparto utilizzatore di sistemi per imballaggio e confezionamento. In particolare, crescono a ritmo sostenuto le attrezzature per il confezionamento di prodotti oleosi, chimici, farmaceutici e per la cura personale. Lo sviluppo dei consumi interni è associato al miglioramento del tenore di vita nel Paese che, attualmente, può vantare il reddito pro capite più alto dell’ASEAN (con l’eccezione di Singapore), ossia oltre 15.000 US $ che, secondo le autorità, nel 2020 supereranno i 20.000 US $. In particolare, nei prossimi anni, la richiesta di sistemi per l’etichettatura e codifica da parte dell’industria alimentare, farmaceutica e cosmetica crescerà molto ma, soprattutto nel food, la doman-

industry are PET, HDPE, LDPE, PVC, PP, PS, PE and ABS. The availability of almost 2 million tons/year of resins produced locally has in particular supported the growth of plates, sheets, coils, strips and tubes, finished products for packaging and wrapping, most of which are exported. Malaysia is also a major supplier to the world of plastic bags, films and other materials for flexible packaging, especially in Southeast Asia, Japan and Australia.

THE IMPORT OF PACKAGING MACHINES Over the last three years, the introduction of new technologies and processes in local manufacturing has raised the quality and quantity of production, while triggering greater demand for packaging and wrapping machines and systems; the

domestic production though that is still very limited. Demand is therefore almost completely met by imports, whose growthrate over the last decade has been constantly on the rise. This trend has also been confirmed for the coming years by leading market analysts. Outlet sectors. The food and beverage sector is the prime packaging and wrapping system user. In particular equipment for the packaging of petroleum derivates, chemicals, pharmaceuticals and personal care products shows steady growth. The development of domestic consumption is associated with the improvement of living standards in the country, that currently boasts the highest

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da di macchinari e attrezzature classiche come dosatrici, riempitrici, sigillatrici rimarrà sempre sostenuta. I paesi di provenienza. I macchinari più diffusi nel Paese provengono da Cina Taiwan, Giappone, Italia e Germania e il costo risulta essere un fattore determinante per la scelta e l’acquisto. Gli imprenditori locali apprezzano molto la tecnologia italiana, che tuttavia risulta essere molto più cara rispetto a quella cinese o taiwanese, sebbene non comparabile per qualità e affidabilità. Da notare che, spesso a parità di offerta, i malesi preferiscono acquistare macchine giapponesi, poiché ritengono che l’assistenza post vendita sia più strutturata e rapida. Le statistiche relative alle importazioni e le quote italiane. La Malaysia utilizza i seguenti codici doganali: 1) HS 8422.30: Machinery for filling, closing, sealing or labelling bottles, cans, boxes, bags or other containers; machines for capsuling bottles, jars, tubes and similar container; machinery for aerating beverages; 2) HS 8422.40: Other packaging or wrapping machinery (including heat shrink wrapping machinery). L’importazione dei macchine (voce 8.422.30) nel 2014 è cresciuta di oltre il 20% rispetto al 2013. La quota di mercato italiana è stata del 16,1%, quasi alla pari con quella cinese, passando dal quinto posto del 2012 al secondo nel 2014. L’importazione di macchine per l’imballaggio “voce 8422,40” ha registrato una forte crescita nel 2014, con un aumento di oltre il 27%. L’Italia è stato il primo Paese esportatore, con una quota di mercato di oltre il 28% e un aumento del nostro export del 48% rispetto al 2013. Dazi doganali. Sui macchinari per imballaggio e confezionamento non vengono applicati dazi all’importazione. Dal 1° aprile 2015 è stata introdotta l’imposta GST/Good and Service Tax pari al 6%.

per capita income of ASEAN nations (second only to Singapore), or more than US 15,000 dollars which, according to the authorities will exceed 20,000 US dollars by 2020. In particular, in the coming years, demand for systems for labeling and coding by the food, pharmaceutical and cosmetics industries will grow much but, especially in the food sector, the demand for classic machinery and equipment such as metering, filling, sealing systems will stay high. The countries of origin. The most popular machines in the country come from China Taiwan, Japan, Italy and Germany and cost appears as a decisive factor in choice and purchasing decisions Local entrepreneurs appreciate Italian

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I C E-A GENZIA

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Tabella 1 - Malesia importazione code 8.422,30. Table 1 - Malaysian importation code 8,422.30. 2012 2013 EUR(‘000) Mercato % EUR(‘000) Mercato % Import totale 82,753 100 48,578 100 Cina 11,503 13.9 6,752 13.9 Italia 8,606 10.4 3,692 7.6 Taiwan 8,110 9.8 7,238 14.9 Germania 12,909 15.6 5,829 12 Giappone 19,364 23.4 2,477 5.1 Exchange: USD 1 = EUR 0.89 Source: GTI

2014 EUR(‘000) Mercato % 59,505 100 9,699 16.3 9,580 16.1 8,509 14.3 7,200 12.1 4,939 8.3

Tabella 2 - Malesia importazione code 8.422,40. Table 2 - Malaysian importation code 8.422,40. 2012 2013 EUR(‘000) Mercato % EUR(‘000) Mercato % Import totale 82,200 100 68,680 100 Cina 20,796 25.3 16,552 24.1 Italia 7,809 9.5 16,895 24.6 Taiwan 5,507 6.7 6,387 9.3 Germania 8,549 10.4 6,044 8.8 Giappone 11,097 13.5 2,472 3.6 Exchange: USD 1 = EUR 0.89 Source: GTI

2014 EUR(‘000) Mercato % 87,601 100 17,520 20 24,966 28.5 5,957 6.8 14,104 16.1 5,782 6.6

IN CONCLUSIONE Negli ultimi cinque anni, la Malaysia ha registrato una crescita costante del PIL, superiore al 5% annuo, cui si è associato lo sviluppo del settore manifatturiero, con prodotti destinati sia al mercato locale che all’export. In questo panorama, l’introduzione di nuove tecnologie, macchinari e attrezzature per il packaging è stata una delle chiavi di volta per posizionare la produzione italiana tra le più apprezzate nell’area AEAN/Pacifico. Le previsioni economiche di crescita nel medio periodo del Paese dovrebbero garantire lo sviluppo del settore manifatturiero che utilizza tali macchinari. Determinante, per incrementare le vendite e migliorare il posizionamento sul mercato, è la possibilità di garantire un’efficiente e rapida assistenza post vendita. Q

technology, which however is much more expensive than Chinese or Taiwanese, although not comparable in terms of quality and reliability. Note that, often with the same offer, Malaysians prefer to buy Japanese machines, because they consider the after-sales service better structured and speedier. The statistics on imports and Italian quotas. Malaysia uses the following customs codes: 1) HS 8422.30: Machinery for filling, closing, sealing or labeling bottles, cans, boxes, bags or other containers; machines for capsuling bottles, jars, tubes and similar containers; machinery for aerating beverages; 2) HS 8422.40: Other packaging or wrapping machinery (including heat-

shrink wrapping machinery). The import of machines (listing 8.422.30) in 2014 grew by more than 20% compared to 2013. The Italian market share was 16.1%, almost on par with that of China, rising from fifth place in 2012 to second in 2014. The import of packaging machinery “listing 8422.40” has experienced strong growth in 2014, with an increase of over 27%. Italy is the first exporting country, with a market share of over 28%, Italian exports having increased 48% compared to 2013. Customs duties. Import duties do not apply for packaging and wrapping machinery. From 1 April 2015 a GST/ Good and Service Tax of 6% has been introduced.

IN CONCLUSION Over the past five years Malaysia has registered a steady growth of its GDP at more than 5% per annum, which is associated with the development of the manufacturing sector, with products for both the domestic market and for export. In this view of things, the introduction of new packaging technologies, machinery and equipment was one of the keys to position the Italian output as the most popular and appreciated in AEAN/Pacific area countries. Economic forecasts for growth in the medium term in the country should ensure the development of the manufacturing sector that uses these machines. In this field being able to guarantee an efficient and rapid after sales service is decisive in increasing sales and improving one’s market position. Q

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Terminata l’Esposizione universale, restano le voci di quanti hanno ragionato su cibo, distribuzione e consumi. Come quelle degli esperti che Acimga ha riunito a convegno il penultimo giorno di Expo, per stimolare una riflessione sui fenomeni che stanno cambiando il volto dei prodotti alimentari. E del loro packaging. E.P.

Mangiamo ciò che vorremmo essere ella rivoluzione post moderna dei consumi, il cibo ha mutato identità, trasformandosi da “semplice” alimento in proiezione culturale dalla forte componente aspirazionale. Così, la teoria di Feuerbach “siamo ciò che mangiamo” si è trasformata nell’odierno “mangiamo ciò che vorremmo essere”, generando una ridda di nuovi fenomeni che investono in modo diretto le modalità e i canali d’acquisto. E, naturalmente, il packaging. Al’imballaggio spetta il compito di veicolare l’immagine del prodotto, con la storia e i valori che lo individuano, ma

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La community e il futuro del food packaging Oltre 170 persone hanno seguito il convegno organizzato il 28 ottobre scorso da Acimga (Associazione Nazionale Costruttori di Macchine da Stampa e Converting) al Conference Center Orogel di EXPO 2015.

desiderano i consumatori e cosa studiano i produttori di alimenti», spiega il Segretario di Acimga, Andrea Briganti, «per ottenere una vetrina di opportunità e di bisogni avanzati, al servizio dei quali le soluzioni produttive migliori s’innestano alla fine, come conseguenza logica prima che tecnologica».

Intitolato “Il cibo racconta: le nuove frontiere del food”, l’evento è stato progettato per coinvolgere l’intera community nella riflessione sull’imballaggio alimentare: un argomento intonato al tema dell’esposizione universale e ispirato al più noto fra i “prodotti d’esportazione” italiani. Il convegno ha inaugurato un format che, dunque, comprende e oltrepassa il dialogo di filiera, con un obiettivo strategico: «Sviluppare un confronto sul futuro, non una foto dello stato dell’arte, per capire cosa effettivamente

Coniugare cultura e affari. L’evento è stato anche occasione di incontro con i buyer e le istituzioni dei mercati che contano, a partire, dal bacino del Mediterraneo. Grazie alla collaborazione di ICE-Agenzia e Ministero dello Sviluppo Economico, sul palco erano rappresentati sia la federazione delle industrie alimentari sia il più grande trasformatore di carni (il gruppo Koutoubia) del Marocco.

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A PRO PO SITI DI. . .

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preziosa per chiarire aspetti e funzioni degli alimenti del “mondo che verrà” (e che il presente prefigura) e delle loro confezioni.

UN CONSUMATORE SEMPRE PIÙ ATTIVO

assume nuove funzioni nel momento in cui cambia il modo di fare la spesa, quando entriamo in un supermercato di fretta, già sapendo cosa vogliamo comprare: il cibo e la sua confezione non devono più “conquistarci” ma “farsi trovare”, dispiegando nuove prestazioni. Questo lo scenario del convegno “Il cibo racconta: le nuove frontiere del food”, organizzato da Acimga il 28 ottobre a EXPO 2015 con il coinvolgimento di esperti e imprese che usano e producono imballaggi in maniera “proattiva”. Si è trattato di un’occasione

Il consumatore di oggi è individuato e attivo: non più “bersaglio” delle strategie commerciali delle aziende ma soggetto che, con le sue scelte, conferisce valore al prodotto (ludico, etico, funzionale, estetico... persino politico). Il packaging, è il caso di dirlo, “viene messo in mezzo”. Voce e megafono di un bene, lo diventa anche del consumatore, radicalizzando il proprio ruolo di medium, ovvero mediatore e veicolo di un rapporto biunivoco e interattivo. Per questo Carlo Alberto Carnevale Maffè può affermare che il packaging non solo “racconta” storie, tradizioni, ingredienti, diete, ricette... di un prodotto ma è in grado di trasmettere all’industria alimentare informazioni cruciali sulle scelte e i comportamenti degli acquirenti, una massa frammentata in infinite varianti di gusti e idee («Provate voi a preparare un pasto unico per i vostri 12 invitati!»). E che, sempre di più, chiedono al prodotto e quindi al suo packaging di “fare la cosa giusta”, impegnandosi nella lotta allo spreco, a migliorare i processi di trasformazione, a ridurre i rifiuti post consumo e tanto altro ancora.

Secondo Carlo Meo, l’affermarsi delle nuove funzioni sociali del cibo si manifesta anche nella perdita di centralità della distribuzione moderna a favore della multicanalità, con il recupero di punti di approvvigionamento tradizionali (mercati e mercatini) e l’affermarsi di nuovi canali (e-commerce, gruppi d’acquisto, ristorazione Mangio&Compro…). Si tratta - sottolinea Meo - di fenomeni accomunati dal rifiuto delle logiche di massificazione e dalla frammentazione degli acquisti (compro ciò che mangio adesso, senza più fare scorte), nel segno di un’individualità sempre più esasperata ma, tutto sommato, poco impegnata. Lo mostra lo stesso rafforzarsi dell’attenzione di massa per il cibo: un’esperienza di godimen-

E fra il pubblico erano presenti più di venti buyer di Tunisia, Algeria, Marocco, Egitto, Israele e Turchia, che hanno potuto visitare i costruttori italiani di macchine per il converting (l’anno prossimo, ha anticipato Briganti il focus sarà sugli USA). Esperienza di consumo e servizio trainano il profitto. L’incontro milanese, organizzato insieme a European House Ambrosetti e grazie al sostegno degli sponsor (Cerutti, Omet, Uteco, Emerson), si è articolato in due sessioni introdotte e “animate” da Carlo Alberto Carnevale Maffè (Strategic Managament Dept. Bocconi University School of Management) e Carlo Meo (AD Marketing and Trade, società di consulenza sui comportamenti di consumo e di retail design).

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L’ESPERIENZA È (QUASI) TUTTO

Nel panel intitolato “Il dialogo fra forma e funzione del cibo: packaging e consumer experience”, Pedon, Ferrarelle, Birra Castello Pedavena Dolomiti, Liomatic hanno riflettuto sul comportamento dei consumatori e le relative ricadute sulla filiera di produzione-confezionamento degli alimenti, portando a testimonianza strategie, esperimenti e progetti ed esplicitando il ruolo, sempre centrale, svolto dall’imballaggio. Nel panel “La servitisation nel food packaging per l’area mediterranea: nuova infrastruttura logistica e logica della supply chain” si è trattato della centralità del servizio come generatore di profitto e della disponibilità del prodotto come elemento imprescindibile dei nuovi modelli di business. Confezionamento e imballaggio sono stati al centro degli interventi di Noberasco, International Paper, Oltremare, Cold-Pharma.

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to semplice e alla portata di tutti («molto più semplice del sesso e di tante altre cose ancora», chiosa Meo) e al contempo ricca di stimoli sensoriali, di storie sull’origine delle materie prime, di tradizioni nazionali ed esotiche, di occasioni di condivisione in casa e fuori…. Gli esempi portati da Meo sulla trasformazione del cibo da commodity a racconto (e valore) sono illuminanti: il consumo del velenosissimo pesce Fugu in Giappone, degli spuntini a base di insetti a Expo 2015, dei cubetti di ghiaccio a forma di Statua della Libertà, Batman, Godzilla..., del whisky Suntory, ma anche della sfilata allestita nella brasserie da Karl Lagerfeld, che coglie e rilancia il collegamento fra due mondi concretamente così lontani ma culturalmente sempre

più vicini della moda e della ristorazione. Stessa cosa, prodotto diverso. I nuovi significati del cibo e del consumo, sempre secondo Meo, si riscontrano nel modo scelto dai produttori per proporre prodotti in origine poverissimi e oggi nobilitati dai “racconti” che piacciono ai nuovi consumatori: così le frattaglie non sono più scarti di produzione ma street food gourmet, la birra non è più una bevanda povera e un po’ greve ma una strenna da hipster, e il gorgonzola da residuo nel frigo della nonna si trasforma in prelibatezza per intenditori… Il packaging interpreta, contribuisce e rilancia, come mostra, in apertura di articolo, la sequenza di contenitori ad alta densità di servizio, gioco e seduzione. QQ

La rivoluzione dei consumi interpretata da… Al convegno di Acimga hanno preso la parola i rappresentanti di varie imprese del food&beverage, ma anche del packaging (produttori di carta e cartone, imballaggi flessibili, etichette) e operatori della distribuzione automatica che hanno interpretato i cambiamenti descritti dagli esperti e osato delle proposte innovative. Il loro successo dimostra che hanno colto nel segno.

NOBERASCO: DA FRUTTA SECCA A SNACK. La trasformazione della frutta secca e disidratata da commodity in via di estinzione a snack per tutte le occasioni è stata raccontata da Mattia Noberasco, managing director dell’omonima società ligure, che ha ricordato i passaggi cruciali della success story: sdrammatizzazione del prodotto: il brand “W la prugna” dissocia l’immagine del frutto dalla funzione lassativa-punitiva ; consumi de-stagionalizzati e story telling (la confezione narra di frutti esotici con proprietà da scoprire); moltiplicazione delle occasioni di consumo (merenda, dolcetto, consolazione...) e quindi dei canali distributivi. E poi, via alle iniziative tese a intercettare e identificare i consumatori: il temporary shop presso la Stazione Garibaldi di Milano, che ha catturato i viaggiatori frettolosi con piccole confezioni on the go, l’apertura di negozi monomarca con infinite opportunità di contatto individuale, l’orientamento verso confezioni di carta, di servizio e “parlanti”, e altro ancora.

PEDAVENA E IL PACKAGING “FISITALE”. L’impegno di Birra Castello Pedavena Dolomiti per avvicinarsi al consumatore è raccontato da Febo Leondini, consigliere della società, che parla della bottiglia disegnata da Giugiaro, del QR code che rimanda alla collaborazione con

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rie in sorta grandi “contenitori” fisici e digitali insieme (“fisitali”, appunto), dove ciascun consumatore dotato dell’apposita APP viene riconosciuto e accolto, come piace a lui. I suoi gusti sono noti e lo divengono sempre più, potenziando la funzione non solo comunicativa ma anche di “ascolto” di un packaging che si fa medium di atomi e di bit.

LIOMATIC, OVVERO DEL METAPACKAGING. Il vending come internet presente ovunque, sempre e con ogni genere di prodotto - si sostanzia in un distributore automatico che Ilaria Caporali (AD Liomatic) descrive come grande contenitore polivalente, riconoscibile e adattivo. Dagli spazi interni delle origini si è spostato outdoor, ampliando a dismisura i propri orizzonti. Nel frattempo ha cambiato anche le funzioni indoor, dove spicca come elemento di aggregazione e va di conseguenza ricollocato (non davanti ai bagni!) e accessoriato (secchi per i rifiuti, defibrillatori, caricatori per cellulari e tablet... Velocità e servizio sono il cuore di questo particolare “canale distributivo” che, sottolinea Caporali, presenta ancora enormi potenzialità. Anche come “orecchio”: all’impresa di marca, la vending machine dice in che luogo e a che ora avviene il consumo di ciascun prodotto, e quali sono gli abbinamenti preferiti. Questa funzione di ascolto si va affinando progressivamente, per migliorare riconoscimento e identificazione del singolo utente, capacità di proposta personalizzata, promozione mirata ecc. Imprescindibile la creazione di un packaging porzionato e strutturato ad hoc,

il Ministero dell’Ambiente in materia di carbon footprint, di tracciabilità delle materie prime, ma anche della ridefinizione dell’identità dei prodotti: non più birre bionde o rosse, ma “forti” o “intense”… e delle molteplici iniziative per valorizzare le risorse del territorio. Colpisce, soprattutto, il lavoro sviluppato per trasformare le birre-

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CI B O E CONS U M I

e anche “softwarizzato” per rendere possibile questo dialogo fra uomo, macchina e azienda produttrice.

PEDON: MA QUALI LEGUMI? Non più cibo povero dalla cottura eterna ma alimento sano della tradizione, base di ricette sapide e dieteticamente corrette, finalmente accessibile grazie ai ridotti tempi di preparazione. È la proposta di Pedon,

rappresentato al convegno dal responsabile marketing Luca Zocca, per i nuovi consumatori. Fattori cruciali: il servizio (tempi di cottura veloci e compatibili con quelli di altri ingredienti, monoporzioni, confezioni per il consumo on-the-go, confezioni apri-e-chiudi…), la capacità di veicolare storie (l’origine dei prodotti, la tradizione, le ricette…), l’impegno etico e ambientale (il sostegno a progetti umanitari, lo sviluppo di packaging eco-sostenibili come quello creato insieme a Favini e Lucaprint…), l’innovazione di prodotto (mix di ingredienti, additivazione di integratori…).

COLD-PHARMA, SMART LABEL PER IL FRESCO. Si chiama Blueline ed è stata sviluppata da Cold-Pharma per monitorare la catena del freddo, individuare le eventuali interruzioni e verificare i danni per attuare immediate azioni correttive. Non è un’etichetta termocromica ma un sistema, originale e brevettato, imperniato su un “trattino” stampato sull’etichetta con un particolare inchiostro magnetico, che funge da sensore termico. Viene letto con il

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A PRO PO SITI DI. . .

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relativo device e si può associare a un palmare per la raccolta dati.

OLTREMARE, DALLA JUTA ALL’RFID. In Oltremare (servizi, macchine e linee customizzate per la lavorazione e il confezionamento di prodotti agroindustriali) la tutela dell’igienicità e dell’integrità delle derrate alimentari passa dalla sostituzione dei tradizionali sacchi di juta con contenitori flessibili sottovuoto in atmosfera modificata, in grado di controllare la proliferazione di muffe e batteri. E corredando ciascun collo di microchip è possibile tracciare la merce sempre e ovunque.

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SP E AKI N G O F...

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F OOD & CONS U M P T I O N

Speaking of... food and consumption

We eat what we want to be

english text

With Expo over, the voices remain of those who discussed food, distribution and consumption. These include those of the experts that ACIMGA brought together in a conference on the second to last day of Expo, in order to foster reflections on the phenomena that are changing the face of food products – and their packaging. E.P. In the postmodern consumer revolution, food’s identity has changed from “mere” eating to a cultural projection with a heavy aspirational component. And so Feuerbach’s theory that “we are what we eat” is transformed into today’s “we eat what we want to be”, generating an explosion of new phenomena that directly affect the ways and channels of buying – and packaging, of course. Packaging is charged with the task of channeling the product image, with its story and values, but it takes on new functions now that people’s way of buying groceries is changing, when we enter a supermarket in a hurry, already knowing what we want to buy: the food and its packaging must no longer win us over but let us discover them by revealing new value. This is the scenario addressed at the conference “Food Stories: the New Frontiers of Food”, organized by ACIMGA on 28 October at Expo 2015, with the participation of experts and concerns that use and produce packaging “proactively”. The event proved a valuable platform for clarifying aspects and functions of food products of “the world of tomorrow” (that are happening today) and their packaging.

THE INCREASINGLY ACTIVE CONSUMER Today’s consumer is individualized and active: no longer the target of advertising strategies but a subject who, with their choices, confers value to the product (be it playful, ethical, functional, aesthetic… even political). The packaging, it’s worth saying, “is put in the middle”. Already the product’s voice and megaphone, it becomes these for the consumer as well, radicalizing its role as medium, mediating and channeling the reciprocal and interactive relationship. For this reason, Carlo Carnevale Maffè can declare that packaging doesn’t just recount a product’s stories, traditions, ingredients, diets, recipes, etc... but it is also capable

of transferring to the food industry crucial information on the choices and behaviors of its customers, a fragmented mass of countless variants of taste and ideas ((«Just try and make the same pasta for twelve guests!»). These consumers also ask more and more that the product and therefore also its packaging “do the right thing” by helping fight waste, improving converting processes, reducing post-consumption waste and much more.

EXPERIENCE IS (NEARLY) EVERYTHING According to Carlo Meo, the rise of new social functions for food also shows in the lost central role of retail stories to the benefit of multichannels, with the recovery of traditional POPs (markets and open air markets) and the rise of new channels (e-commerce, group purchases, “eat & pay” food service…). These phenomena – Meo stresses – have in common a rejection of the logic of mass consumption and fragmented purchase (I buy what I will eat now, without stocking up more), in the spirit of an increasingly extreme individualism that, all things considered, is not very committed. This is demonstrated by the affirmation of mass attention to food: a simple pleasure accessible to all («much simpler than sex and many other things», Meo notes) and at the same time rich with sensory stimuli, stories of ingredient origins, of local and distant traditions, of opportunities for sharing in and outside the home… The examples used by Meo on transforming food from a commodity into a story and a value are illuminating: consumption of the extremely poisonous fugu in Japan, snacks made from insects at Expo 2015, ice cubes shaped like the Statue of Liberty, Batman or Godzilla, Suntory whiskey, but also the fashion show by Karl Lagerfeld put on in a brasserie, which identifies and reaffirms the link between two worlds concretely so distant but culturally so close: fashion and food service. Same thing, different product. The new meanings of food and consumption, also according to Meo, can be seen in the way producers have chosen to offer products originally associated with poverty that have been embellished by “stories” that appeal to the new consumers: offal is no longer a byproduct but a gourmet street food, beer is no longer a coarse and vulgar drink but a gift item for hipsters, and gorgonzola from a leftover in grandma’s fridge is transformed into a delicacy for connoisseurs… Packaging interprets, contributes to and responds, as shown by the list of containers above, characterized by high levels of service, play and seduction.

The community and the future of food packaging

met with the best production solutions, more a logical than a technological consequence».

Over 170 people attended the conference organized on 28 October by ACIMGA (National Printing and Converting Machine Manufacturers’ Association) at Expo 2015’s Orogel Conference Center.

Combining culture and business. The event also served as a chance to meet with buyers and institutions from important markets, starting with the Mediterranean. Thanks to a collaboration between ICE-Agenzia and the Ministry of Economic Development, representatives both from the federation of food industries and Morocco’s largest meat processer (Koutoubia group) were on stage. The audience included over twenty buyers from Tunisia, Algeria, Morocco, Egypt, Israel and Turkey, who had a chance to visit Italian converting machine builders (next year, Briganti tells us, the focus will be on the USA).

“Food Stories: the new frontiers of food” was designed to involve the entire community in a reflection on food packaging – a topic closely tied to the Expo’s theme and inspired by one of Italy’s most famous “export products”. The conference introduced a format that includes and goes beyond the typical industry dialog, with a strategic goal in mind: «To develop a dialog about the future, not a snapshot of the state of the art, in order to understand what consumers really want and to develop food products to accommodate that», explains ACIMGA Secretary Andrea Briganti, «to create a showcase of advanced opportunities and needs that in the end are

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Consumer experience and service drive profit. The Milan event, organized in partnership with European House Ambrosetti and with the support of sponsors (Cerutti, Omet, Uteco, Emerson), was divided into two sessions introduced and coordinated by Carlo Alberto

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Carnevale (Strategic Management Dept. Bocconi University School of Management) and Carlo Meo (CEO of Marketing and Trade, a consulting firm specialized in consumer habits and retail design). The panel discussion “The Dialog between form and function in food: packaging and consumer experience” saw Pedon, Ferrarelle, Birra Castello Pedavena Dolomiti and Liomatic reflecting on consumer behaviors and their impact on the production and packaging of food products, with testimonials on strategies, experiments and projects, always stressing packaging’s central importance. The panel discussion “The Servitisation of food packaging in the Mediterranean region: the new logistical infrastructure and logic of the supply chain” addressed the importance of service as a profit-driver and product availability as a fundamental component of new business models. Packaging was at the center of talks by Noberasco, International Paper, Oltremare and ColdPharma.

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ELEGANTE E INNOVATIVA.

È solo una questione di pelle.

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F OOD & CONS U M P T I O N

The consumer revolution as interpreted by…

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Representatives of various food & beverage firms spoke at the ACIMGA conference, but also those in the packaging sector (producers of paper and board, flexible packaging and labels) and vending machine operators, who interpreted the changes reported by the experts and offered some innovative proposals. Their success is proof of the accuracy of their findings.

NOBERASCO: FROM DRIED FRUIT TO SNACKS. Mattia Noberasco, managing director of the Ligurian company of the same name, recounted the experience of converting dried and dehydrated fruit from a dying commodity into a snack for every occasion. The crucial steps of this success story were: downplaying negative associations - the “W la prugna” brand dissociates the image of the fruit from its grudging use as a laxative; de-seasonalized consumption and story-telling (the packaging promises exotic fruits with properties to discover); multiplication of opportunities for consumption (snacks, sweet tooth, breakfast…) and thus also distribution channels. And then initiatives to intercept and identify consumers: the temporary shop at Milan’s Garibaldi Station, which has snagged rushing travelers with small on-the-go packaging formats, the opening of single brand stores with countless opportunities for individual contact, the orientation toward paper packaging, with added service and that “speaks”, and more.

PEDAVENA AND “PHYSITAL” PACKAGING. Birra Castello Pedavena Dolomiti’s commitment to engaging the consumer was explained by Febo Leondini, an advisor to the company, who spoke about the bottle designed by Giugiaro, with a QR code that directs users to the company’s partnership with the Ministry of Environment for carbon footprint and raw materials traceability, but also about reinventing the products’ identity: no longer blonde and red beers, but “strong” and “intense”… and of numerous initiatives to valorize the land’s resources. Particularly striking are the concern’s efforts to turn breweries into large “containers”, both physical and digital (“physital”), in which each consumer with the dedicated app can be recognized and welcomed just as they like. The system knows their tastes and learns more all the time, enhancing not only its communicative function but also the ability to “listen” of a packaging that becomes a medium of both atoms and bits.

LIOMATIC, OR META-PACKAGING. The idea of vending as Internet - ever present, everywhere and with every kind of product - is made a reality in a vending machine that Ilaria Caporali (CEO Liomatic) describes as a large polyvalent container: recognizable as such and adaptive, moving from its indoor origins outside, exponentially expanding its horizons. In the meantime, it has also changed its indoor function, where it shines as a place for socializing and has thus been repositioned (away from the WC!) and accessorized (waste bins, defibrillators, phone and tablet chargers…) Speed and service are the heart of this particular “distribution channel”, which, Caporali stresses, still presents enormous potential, including as an “ear”: the vending machine can tell the brand owner where and at what time each product is consumed, and in combination with what. This listening function is being progressively refined to enhance recognition and identification of individual users, capacity for customized offer, targeted promotion, etc. This system goes hand in hand with the creation of a packaging portioned and structured ad hoc, and “programmed” to make possible this dialog between man, machine and manufacturer. PEDON: WHAT BEANS? No longer the poverty food that takes forever to cook, but a healthful, traditional ingredient, a base for delicious and balanced meals, finally made accessible by shortened cooking time. That’s what Pedon offers new consumers. The concern was

represented at the conference by marketing manager Luca Zocca. The crucial factors in Pedon’s business: service (quick cooking times compatible with other ingredients, single portions, packaging for on-the-go eating, reclosable packaging…), a capacity for story-telling (the product’s origin, tradition, recipes…), social responsibility and environment (supporting humanitarian projects, developing eco-sustainable packaging solutions like the one created with Favini and Lucaprint), product innovation (mix of ingredients, products fortified with additional nutrients…). COLD-PHARMA: A SMART LABEL FOR FRESHNESS. Cold-Pharma developed Blueline to monitor the cold chain, identify any interruptions and verify damages in order to execute immediate corrective action. It’s not a thermochromic label but an original and patented system based on a “hyphen” printed on the label with a special magnetic ink that functions as a heat sensor. It is scanned by a corresponding device and can be hooked up to a PDA for data collection. OLTREMARE: FROM JUTE TO RFID. At Oltremare (custom services, machines and lines for processing and packaging industrial food products), safeguarding hygiene and stock integrity means replacing traditional jute bags with flexible modified atmosphere vacuum containers that prevent bacteria and molds. By attaching a microchip to each unit, it is possible to track products always and everywhere.

Ogni prodotto ha il suo imballaggio, tu hai

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Mondi - la scelta ecologica Imballaggi a base carta – un abbinamento naturalmente perfetto per frutta e verdura Le nostre scatole e la nostra carta sono ideali per il trasporto su lunghe distanze, proteggendo la freschezza dei prodotti da temperature estreme, umidità e catena del caldo e del freddo.

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Luxe Pack 2015: numeri e idee esclusive Ormai attestato come evento di punta e vetrina mondiale di tendenze per il packaging di alta gamma, l’ultima edizione di Luxe Pack (organizzata da Idice) ha chiuso i battenti tra la soddisfazione generale, mettendo in luce la creatività, le capacità progettuali e produttive di un comparto molto selettivo. spite fisso del Grimaldi Forum di Montecarlo in un ottobre luminoso, Luxe Pack ha registrato la crescita di tutti gli indicatori che decretano il successo di una manifestazione: in aumento sia i visitatori sia gli espositori, ma anche le presentazioni di prodotti in anteprima, le presenze ai forum e alle conferenze nonché le visite di rappresentanze internazionali. Sono i dati a confermare il crescente interesse per la fiera del lusso da parte di tutte le categorie di professionisti coinvolti nella produzione e sviluppo di imballaggi: rispetto alla scorsa edizione Luxe Pack 2015 ha visto crescere del 20% la partecipazione di responsabili di marketing & comunicazione, del 22% di designer, del 5% di packaging development manager. In complesso, la manifestazione ha attirato oltre 8600 visitatori (+2% rispetto allo scorso anno) e 450 espositori, di cui 80 presenti per la prima volta grazie ai nuovi spazi aperti nella location monegasca. In aumento anche i visitatori stranieri, in particolare dalle Americhe (+50% da America Latina, +25% da USACanada).

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FOCUS ON Molte le proposte e le innovazioni presentate: packaging smart o connected (ricordiamo la soluzione anticontraffazione di Arjo Wiggins Security adottata da Cosmografica Albertini, in grado

Luxe Pack 2015: numbers and exclusive ideas Now established as a major global showcase for trends in high end packaging, the latest Luxe Pack (organized by Idice) concluded amid general satisfaction, having brought to light creativity, projects and production of a highly select sector. A permanent guest of Montecarlo’s Grimaldi Forum in a sunny October, Luxe Pack reports growing indicators across the board, signaling the success of an event. Both visitors and exhibitors went up, but also product previews, forum and conference attendance and visits by international delegations.

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The data confirms the growing interest in the luxury fair among sector operators involved in the production and development of packaging: compared to the last edition, Luxe Pack 2015 saw 20% growth in participation by marketing & communication managers, 22% by designers and 5% by packaging

development managers. In total, the event welcomed 8600 visitors (+2% compared to last year) and 450 exhibitors, 80 of which in attendance for the first time thanks to the new spaces opened at the Monégasque location. The number of foreign visitors also went up, particularly those from the Americas (+50% from Latin America, +25% from USA/Canada).

FOCUS ON Many innovative solutions were presented: smart and connected packaging (for example, an Arjo Wiggins Security anti-tampering solution adopted by Cosmografica Albertini that can read the fiber of a

paperboard carton, on any spot, and match the datum to a lot number), containers carrying new trends in beauty, refined finishing techniques, sensory experiments, 3D printing and the digital revolution… Topics masterfully covered by the event, in addition to the interaction between container and contents in the Luxe Formulation space (a snapshot of the latest trends in formulas, concepts, textures, cutting-edge full service and organic cosmetics) included sustainability. In fact, luxury packaging producers are also demonstrating a growing interest in environmental and social responsibility, expressing an awareness that orients their choices,

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di leggere la fibra del cartoncino di un astuccio, in un punto a scelta, e di abbinare il dato al relativo numero di lotto), contenitori portatori di nuove gestualità nel beauty, raffinate tecniche di decorazione e finitura, sperimentazioni sensoriali, la stampa 3D e la rivoluzione digitale... Tra i temi “svolti” in modo egregio dalla manifestazione, oltre all’interazione tra contenitori e contenuti nello spazio Luxe Formulation (uno spaccato delle ultime tendenze in materia di formule, concept, texture, full service all’avanguardia, cosmesi biologica), quello della sostenibilità. Anche i produttori di packaging selettivo, infatti, dimostrano un’attenzione particolare alla tutela ambientale e sociale, esprimendo una sensibilità che ne orienta le scelte a partire dalle fasi di ricerca e sviluppo. In questo senso, punto di riferimento in materia di packaging sostenibile è il concorso Luxe Pack in Green, diventato una tappa “istituzionale” della manifestazione. Due i riconoscimenti assegnati quest’anno, in presenza del primo ministro Michel Roger: il premio per il “best green packaging” è andato a SGD per Neo Infini, un vetro di qualità premium, brillante e trasparente, composto al 90% da materiale riciclato. Aptar Beauty + Home ha invece ricevuto il riconoscimento per il miglior approccio corporate socialmente responsabile. L’appuntamento con Luxe Pack 2016 è “eccezionalmente” così dicono gli organizzatori - anticipato a settembre (dal 21 al 23) sempre al Grimadi Forum. Q Di seguito, qualche approfondimento sulle soluzioni viste in fiera.

starting with research and development. In this sense, a point of reference in sustainable packaging is the Luxe Pack in Green contest, which has become an institution at the event. This year, two awards were given out, in a ceremony attended by the prime minister Michel Roger. “Best green packaging” went to SGD for Neo Infini, a quality premium glass that is brilliant and

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transparent, made from 90% recycled materials. Aptar Beauty + Home won the prize for best approach to corporate social responsibility. Luxe Pack 2016 will be moved up to 21-23 September (an “exception” according to the organizers), once again at Grimaldi Forum. Q In the following, a closer look at the solutions that could be seen at the fair.


| PRATICITÀ “DA VIAGGIO” Proteo è il nuovo packaging flessibile di Aptar che apre nuove possibilità di marketing nel settore dei prodotti on-the-go per la cura della persona (hair care, body care, baby care, sun care, ecc…) Si tratta di una confezione tascabile dotata di un sistema di erogazione apri&chiudi a scorrimento. Disponibile in versione da 40 o 90 ml (per un massimo di cinque usi) rispetto al tradizionale flacone, la bustina di film termosaldato, oltre a essere più leggera e maneggevole, offre il vantaggio di poter essere completamente svuotata, senza lasciare residui nella confezione. Inoltre, sulla superficie piatta del sacchetto, è possibile stampare per esteso, in modo facile ed economico, la comunicazione grafica più adatta a valorizzare il brand. | ON-THE-GO HANDY Proteo, a pocket sized pack with an open&close dispensing system, is the new flexible packaging for Aptar that opens up to new marketing possibilities for the on-the-go personal care (hair-, body-, baby and sun care, etc…) sector. Available in the 40 to 90 ml version (for max. five uses) compared to the traditional flacon, the heatsealed film pouch, as well as being light and handy, offers the advantage of being totally emptyable with residue being left in the pack. The flat surface of the pack can also bear easily and economically printable graphic communication that constitutes a brand asset.

| FLACONI PER LA BELLEZZA, IN SET Packaging raffinato e moderno, quello proposto da Baralan con il set di flaconi Ulli, ideale per chi è alla ricerca di una linea completa per smalti (da 8, 10 e 15 ml abbinati alla overcap Alster rimovibile), skin care (da 30, 50 e 100 ml con collo 24 abbinati a pompe crema e overpump Alster a corpo) e profumo (da 30, 50 e 100 ml con collo crimp 15 abbinati a pompe spray e overcrimp Alster a corpo). E se tutta la linea può essere personalizzata con svariate tecniche di decorazione, i modelli per profumo e per smalto da 8 ml sono proposti in versione “superweight”, con uno spessore maggiore di vetro sul fondo che conferisce al packaging un effetto più prezioso. Smalto in veste chic. Baralan propone anche un nuovo set per smalto elegante e funzionale, composto dal flacone Stefania da 15 ml e dalla overcap Naviglio, che copre buona parte del flacone, nascondendo gli eventuali inestetismi creati dalla bolla d’aria di sicurezza per l’espansione del prodotto. Disponibile in versione nera o bianca coprente, con proprietà di protezione UV, Naviglio ha una superficie più ampia rispetto a quella di un cap normale, offrendo maggiori possibilità di decorazione e personalizzazione, e può anche essere impiegata come comoda base d’appoggio per applicare lo smalto.

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| BOTTLES FOR BEAUTY, IN A SET Baralan offers refined and modern packaging with a set of Ulli bottles, ideal for anyone in search of a complete nail polish line (8, 10 and 15 ml combined with a removable Alster overcap), or for skincare (30, 50 and 100 ml with 24 neck combined with a pump for creams and Alster body overpump) or perfumes (30, 50 and 100 ml with crimp neck combined with spray pumps and Alster body overcrimp). And while the entire line can be customized with a wide array of decoration processes, the perfume and 8 ml nail polish are offered in a superweight version, with a thicker glass bottom that makes the packaging more refined. Nail polish chic. Baralan also offers a new elegant and functional set for nail polish that consists in a Stefania 15 ml bottle with Naviglio overcap that covers a good deal of the bottle, concealing any imperfections caused by safety air bubbles allowing the product to expand. Available in black or opaque white, with UV protection properties, Naviglio has a broader surface than a normal cap, offering more possibilities for decoration and customization, and can also be used as a convenient stand when applying the polish.

| UPGRADED BACK SURFACE The growing spread of digital printing in packaging has induced Iggesund to significantly update its Invercote G board, one the the Swedish company’s lead products. Since the summer of 2015 the board sold by Iggesund is slighly glossy on the back, that improves it print properties (for both offset and digital) preserving that “natural” tactile roughness that has always been feature of all Iggesund products.The application of the gloss coating on the back improves the whiteness of the rear face, protecting it from the effects of exposure to light and thus guaranteeing a fresh appearance in time.

A Luxe Pack, insieme a Luxoro (suo distributore esclusivo in Italia), Kurz ha dato vita a un “Concept Store” dove far vivere ai visitatori della manifestazione una brand experience completa e avvolgente, grazie alle tecnologie di nobilitazione destinate a packaging ed etichette. Ricordiamo, in particolare la brillante finitura metallizzata in una gamma infinita di colori ottenuta con il processo Inline Foiling®, che supera la difficoltà di decorare oggetti cilindrici di plastica o vetro in modo duraturo e accettabile dal punto di vista qualitativo. Oggi, questo è possibile, integrando un’unità Inline Foiling® nelle linea serigrafica: un processo innovativo, per il quale Kurz ha sviluppato primer, foglie metallizzate, lastre in gomma siliconica e vernici UV.

| UPGRADE SULLA VOLTA La crescente diffusione della stampa digitale nel packaging ha indotto Iggesund a compiere un significativo aggiornamento del cartoncino Invercote G, fiore all’occhiello dell’azienda svedese, ideale per tutte le applicazioni di stampa digitale (e non). Dall’estate 2015, infatti, il cartoncino più venduto da Iggesund presenta una volta leggermente patinata, che ne migliora le proprietà di stampa (sia per offset che per digitale) conservando quella sensazione tattile di ruvidità “naturale”, che da sempre contraddistingue il prodotto. L’applicazione della patinatura sul retro migliora il punto di bianco della facciata posteriore, proteggendolo dagli effetti dell’esposizione alla luce, e garantendo, così, un aspetto sempre fresco nel tempo.

At Luxe Pack, along with Luxoro (its exclusive distributor for Italy), Kurz has created a “Concept Store” to allow visitors to the show to have a complete and all-round brand experience thanks to its packaging and label enhancement technology. In particular we cite the shiny metallized finish in an infinite range of colors created using the Inline Foiling® process, that overcomes the longterm difficulties of decorating plastic or glass cylinders with an acceptable quality. Today this can be done by adding an Inline Foiling® unit to your screenprint line: an innovative process, for which Kurz has developed primer, metalized sheets, silicon rubber plates and UV varnishes.


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Inventori di carta Favini conferma la propria vocazione alla creatività, nonché le proprie competenze, presentando a Luxe Pack due esempi di riuso sostenibile della materia prima: sotto i riflettori del lusso, Remake, carta premium ricavata dagli scarti di lavorazione del cuoio e l’astuccio di cartoncino Naturally Clicquot 3, nato dai sottoprodotti della lavorazione dell’uva per lo champagne Veuve Clicquot, premiato da Formes de Luxe. Q Impegnata da anni nello sviluppo di soluzioni innovative per il confezionamento a base di materie prime naturali destinate al settore lusso e moda, Favini ha portato a Monaco due proposte green di successo, accomunate da un’idea di fondo: perseguire la sostenibilità del packaging cellulosico significa in primo luogo impegnarsi nella ricerca sulla materia prima, risparmiando fibra vergine, grazie al riutilizzo di sottoprodotti di altre filiere produttive, da integrare nei tradizionali processi di lavorazione.

garantisce ottime prestazioni di stampa e trasformazione, per le più svariate applicazioni nel mondo della moda e del lusso: dalle brochure alle shopper, dai cartellini al packaging. Remake, infatti, si compone per il 25% di sotto-prodotti della filiera della pelletteria, per il 30% di cellulosa di riciclo post consumo certificata FSC e per il 45% di fibre di cellulosa vergine certificata FSC.

MA RKETING & DESIGN

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Il processo di produzione è un perfetto esempio di up-cycling: attraverso una lavorazione complessa, infatti, i materiali di scarto vengono trasformati in un prodotto di valore. Complici del risultato “chic”, i residui di cuoio visibili sulla superficie conferiscono alla carta una texture distintiva, dal particolare effetto tattile, morbido e sorprendentemente vellutato, che la rendono adatta anche ai progetti più ricercati. In linea con la filosofia green di Favini, il risparmio stimato nella produzione di Remake sulle emissioni di gas serra è di oltre il 25% rispetto a una carta tradizionale. Le emissioni non evitabili sono interamente compensate con i Carbon Credit acquisiti da Favini per finanziare attività che contribuiscono alla riduzione di CO2 nell’atmosfera. Ricordiamo che, a poche ore dal lancio, Remake è stata candidata al premio Luxe Pack in Green 2015.

REMAKE: IL CUOIO SI FA CARTA

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Fino ad oggi, i residui dell’industria del pellame erano utilizzati esclusivamente nella produzione di cuoio rigenerato e fertilizzanti, o venivano in buona parte destinati alla discarica. Da questi scarti, Favini ha invece sviluppato un nuovo trattamento che consente di ottenere un prodotto riciclabile e compostabile che può essere realizzato mediante i tradizionali processi di produzione cartaria. Il risultato è Remake, una carta pregiata, riciclabile e compostabile al 100%, che

Inventors of paper Favini proves its vocation for creativity and its competencies by presenting at Luxe Pack two models of sustainable reuse of raw materials: in the luxury spot light are Remake, a premium paper obtained from the waste products of processing leather, and Naturally Clicquot 3 paperboard, made from grape byproducts of Veuve Clicquot wine, awarded by Formes de Luxe. For years committed to developing innovative natural packaging solutions for the luxury and fashion sector, Favini brought to Monaco two winning green solutions with a shared basic idea: pursuing sustainable cellulosic packaging means first and foremost researching raw materials in order to save virgin fiber by reusing byproducts from other production chains that can be integrated into traditional processes.

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REMAKE: LEATHER BECOMES PAPER Until now, the scraps of the leather industry were used exclusively to make recycled leather and fertilizers, and much of them end up in a landfill. From this material, Favini has developed a new process that enables creating a recyclable and compostable product that can be made using traditional paper production processes.

The result is Remake, a premium paper that is 100% recyclable and compostable, guaranteeing high print and converting performance for any and all fashion and luxury applications, from brochures to shoppers, from cards to packaging. Indeed, Remake is made up of 25% leather industry byproducts, 30% FSC-certified post-consumption recycled cellulose and 45% FSC certified virgin fiber. The production process is a perfect example of up-cycling: through a complex process, in fact, the waste material is converted into a valuable product. Lending to the chic result, the visible bits of leather on the surface give the paper a distinctive texture with a special tactile effect, soft and

surprisingly velvety, making it suitable for even the most refined designs. In line with Favini’s green philosophy, production of Remake is estimated to save over 25% in greenhouse emissions compared to traditional paper. The impossible to avoid emissions are totally offset with carbon credits acquired by Favini to fund projects to reduce CO2 in the atmosphere. A few hours after its launch, Remake was nominated for the Luxe Pack in Green 2015 award.

EVERY PART OF THE GRAPE IS USED La maison Veuve Clicquot entrusted Favini with creating a box that combines sustainability and refinement.

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DELL’UVA NON SI BUTTA VIA NIENTE La maison dello champagne Veuve Clicquot si è affidata a Favini per creare un astuccio capace di coniugare sostenibilità e raffinatezza. 100% biodegradabile e riciclabile, Naturally Clicquot 3, realizzato da Favini in collaborazione con DS Smith, nasce dal riuso creativo dei sottoprodotti del processo di lavorazione dello champagne. Grazie al know-how di Favini nella creazione di carte ottenute da residui agro-industriali, dopo la spremitura dei grappoli, la buccia degli acini d’uva trova un nuovo impiego, nel pieno rispetto dell’ambiente. Le bucce vengono infatti essiccate e micronizzate, diventando materia prima di una carta ecologica unica, che consente di risparmiare il 25% di fibre vergini. In perfetta coerenza con la sostenibilità del prodotto, per le grafiche sono state utilizzate vernici prive di solventi e un composto a base di canna da zucchero per incollare l’etichetta. Naturally Clicquot 3 ha vinto il premio Formes de Luxe 2015.

Naturally Clicquot 3 is 100% biodegradable and recyclable. It was developed by Favini in partnership with DS Smith through the creative re-use of byproducts resulting from the champagne making process. Thanks to Favini’s knowhow in creating papers from agri-industrial byproducts, grape pomace finds a new use that fully respects the environment. The skins are dried and micronized to make a unique ecological raw material for paper that enables conserving 25% of the virgin fiber. Perfectly in line with the product’s sustainability, the graphics use solventless varnishes and a cane sugar-based compound for gluing the label. Naturally Clicquot 3 won the Formes de Luxe 2015.

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| LIBERI DI PROGETTARE E PRODURRE Grazie alla tecnologia digitale, la prototipazione inhouse Mimaki, “debuttante” a Monaco, riduce i tempi di realizzazione di prototipi e campioni (dai normali tre o quattro giorni a circa un’ora), consentendo di eseguire internamente operazioni di design, stampa e taglio estremamente efficaci. Il sistema OGPS (Original Goods Packaging System) di Mimaki, che unisce il software l ArtiosCAD di Esko alla stampante a getto d’inchiostro UV LED UJF-6042 con plotter da taglio CFL605RT, è destinato a rinnovare la progettazione e la produzione di piccoli lotti di imballaggi. Offre infatti una soluzione completa, che permette di ottenere in poco tempo tirature brevi di qualità elevata a un prezzo concorrenziale. La soluzione facilita il lavoro di designer, trasformatori, stampatori commerciali e piccoli produttori, consentendo ai progettisti di verificare la fattibilità e la visibilità dei progetti, producendo campioni con finiture anche complesse, come gli effetti metallici e di verniciatura gloss.

| FREE TO DESIGN AND PRODUCE Thanks to digital technology, Mimaki’s in-house prototyping, which debuted in Monaco, reduces prototyping and sample creation times (from the normal 3-4 days to about an hour), enabling execution of extremely effective design, print and cutting operations internally.

The OGPS (Original Goods Packaging System) by Mimaki, which combines Esko’s ArtiosCAD software with the UJF-6042 UV LED inkjet printer with CFL-605RT cutting plotter, is destined to revolutionize concern’s design and production of small packaging lots. It offers a complete solution that enables achieving high quality runs at a competitive price in short time. The solution facilitates the work of designers, converters, commercial printers and small manufacturers, enabling designers to check the feasibility and visibility of designs, producing samples with even complex finishes, such as metallic effects and glossy varnishes.

Secure-Nanolock authentication system di Favini è uno speciale ologramma con codice invisibile, costituito da un pattern olografico che incorpora un messaggio nascosto, leggibile con smartphone o computer. Secure-Nanolock authentication system by Favini is a special hologram with an invisible code formed by a holographic pattern incorporating a hidden message readable by a smartphone or a computer.

| L’ELEGANZA NATURALE DEL COLORE “Gmund Colors” è la gamma cromatica studiata da Gmund per i suoi più recenti materiali da rivestimento, dal cartone ai materiali innovativi destinati al packaging di lusso, inconfondibili per le straordinarie qualità tattili e l’aspetto naturale. Dopo ricerche approfondite sui colori e sulla loro percezione, il laboratorio creativo della blasonata cartiera tedesca ha selezionato 48 tonalità corrispondenti a quelle essenziali che gli esseri umani percepirebbero nel modo più soddisfacente. Si tratta di una gamma completa e finemente armonizzata di colori intensi e perfettamente combinabili, che declina tutte le principali gradazioni cromatiche: 9 diverse tonalità di blu, 4 grigi freddi e 5 caldi, 7 verdi, 5 colori nello spettro dei marroni e un rosso perfetto. Il team di ricerca e sviluppo non si è concentrato solo sugli aspetti tecnici, ma ha analizzato dal punto di vista del marketing e della comunicazione le possibili applicazioni dell’offerta, in base al gradimento e alla semiologia dei colori: la gamma dei blu risulta essere essere privilegiata per incarnare la corporate identity, i marroni e i verdi sono ideali per veicolare messaggi legati all’ecologia e alla protezione ambientale, le tonalità calde fanno appello all’emotività, mentre il bianco è lo sfondo preferito per le comunicazioni formali. L’offerta Gmund offre moltissime possibilità combinatorie che permettono di creare superfici uniche per valorizzare l’estetica del packaging e l’identità

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[ del brand. Il portfolio di prodotti si articola in una serie di supporti cartacei dalle diverse proprietà visive e tattili: - Gmund Colors Matt, carta opaca fatta a mano, dall’aspetto naturale, in grado di trasmettere sensazioni tattili uniche; - Gmund Colors Felt, disponibile in 9 colori, il pattern di feltro è applicato nella porzione bagnata in cartiera, per ottenere la perfetta unione tra fibre, colore e texture; - Gmund Colors Metallic, disponibile in 12 colori è una carta metallizzata dalla superficie lucida, arricchita dalla giusta dose di pigmento e goffratura di altissima qualità; - Gmund Colors Transparent, collezione di fogli leggermente trasparenti e traslucidi, dal particolare effetto “luminoso”. La versione trasparente è particolarmente efficace in tonalità di colore intense e in abbinamento a carte opache.

colors that can all be combined, covering all the main color shades: 9 blues, 4 cold grays and 5 warm, 7 greens, 5 brown spectrum shades and one perfect red. The research and development team didn’t just focus on technical aspects, but also analyzed the problem from the standpoint of the marketing

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and communication possibilities of the offer, based on the pleasure and meaning the colors give: the blue range is favored for corporate identity, the browns and greens are ideal for communicating ecology and environmental protection, the warm colors appeal to the emotions and white is the preferred background

| THE NATURAL ELEGANCE OF COLOR Gmund Colors is the range developed by Gmund for its most recent coating materials, from cardboard to innovative materials for luxury packaging with unmistakable, extraordinary tactile qualities and a natural look. After intense research on color and perception, the German paper concern’s renowned creative lab selected the 48 foundational colors that humans are most satisfied to perceive. It’s a complete and finely balanced range of bright

Da Neyret, MySmartRibbon: nastri che fanno immagine e trasmettono informazioni, grazie alla possibilità di incorporare codici (stampati o tessuti). From Neyret, MySmartRibbon: a design and performant marketing tool with an innovative new generation code, that can be printed or woven on the ribbons.

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for formal communications. Gmund offers countless combinations that make it possible to create unique surfaces to embellish packaging and highlight brand identity. The concern’s product portfolio includes a series of paper supports classified according to visual and tactile properties: - Gmund Colors Matt, handcrafted matt paper, natural looking, giving a unique tactile sensation; - Gmund Colors Felt, available in 9 colors, the felt pattern is applied on the wet paper during production to create a perfect union of fiber, color and texture; - Gmund Colors Metallic, available in 12 colors, a glossy metalized paper, perfected with just the right amount of pigment and high quality embossing; - Gmund Colors Transparent, collection of lightly transparent and translucent papers, with a luminous effect. The transparent version is particularly effective with bright colors or in combination with matt papers.

| NOBILE SARTORIA DI PACKAGING Per definire con un’idea suggestiva la propria vastissima offerta di carta e cartoncini, destinati al packaging di lusso, Icma ha elaborato il concetto di “sartorial paper©”. L’aggettivo “sartoriale” rende con immediatezza l’idea della cura estrema dell’unicità del brand, ovvero l’elemento che assicura la riconoscibilità immediata di una marca perché ne trasmette tutti gli elementi identitari. In oltre 80 anni di storia, Icma ha raccolto nei propri archivi circa 300 matrici (di cui 80 sempre disponibili), che possono essere combinate con uno spettro di 100 colori. Le diverse finiture (spalmatura, laminazione, vellutazione e altre tecniche) aumentano in modo esponenziale le possibilità di abbinamento e nobilitazione. La tecnologia e le macchine di Icma consentono di ottenere lavorazioni speciali anche sul “lato nascosto” del foglio come proprietà antiscivolo, autoadesive, termoadesive. La proposta di Icma è caratterizzata da una cura estrema delle texture, che trae ispirazione da una miriade di fonti: dalle fibre naturali ai legnami, dai

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pellami al mondo animale fino ai metalli e alla tecnologia. Ogni carta trasmette sensazioni di grande fascino, non solo dal punto di vista visivo, ma anche tattile, poiché il packaging nasce per essere toccato e manipolato. Tower e Tailor: cataloghi di conoscenza Per concretizzare il concetto di “sartorial paper” in strumenti di consultazione che consentano ai creativi di progettare un packaging ad hoc, Icma ha organizzato in modo razionale la gamma di texture, colori e finiture Icma in due cataloghi: - Tower, versione sintetica, user-friendly e suddivisa per temi, raccoglie la gamma di articoli sempre disponibili in palette re-interpretabili e personalizzabili (anche semplicemente cambiando il colore o la finitura); - Tailor, creato per stuzzicare la fantasia dei creativi e invitarli a osare, il nuovissimo volume, presentato a Luxe Pack in esclusiva, raccoglie in versione estesa (2 quaderni) il patrimonio completo dell’offerta Icma, supportato da arditi esempi di stampa. Per suggerire la soluzione migliore in termini di efficacia (nelle strategie di marketing del brand),

efficienza e convenienza (con forniture ri-assortibili in qualunque momento, anche per limitati quantitativi), l’esperienza dei consulenti Icma è sempre a disposizione del cliente, a guidarne la scelta nel gioco delle infinite combinazioni. | SARTORIAL PACKAGING Tasked with defining an evocative idea of its vast offer of luxury papers and board, Icma developed the concept of “sartorial paper©”, which concisely conveys the extreme care of the brand’s uniqueness, that element that guarantees a brand’s immediate recognizability because it harnesses all its core elements. In over 80 years of history, Icma has accumulated around 300 matrices in its archives (80 of which available), that can be combined with a spectrum of 100 colors. The various finishes (spreading, lamination, and other techniques) exponentially increase the range of combination and decoration. Icma’s technology and machinery enables achieving special effects even on the “hidden side” of the sheet, such as anti-slide, anti-stick and thermal adhesive.

Inedite possibilità creative con le tecniche di in-mould-decoration messe a punto da Nissha. New decorative possibilities thanks to IMD (in-mould decoration) from Nissha.

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Icma’s offer is characterized by the extreme care put into its textures, taking inspiration from myriad sources: natural fibers, woods, animal hides, metals and tech. Each paper conveys enticing sensations, not just visually, but also to the touch, because packaging is made to be touched and handled. Tower and Tailor: catalogs of knowledge In order to make tangible to the concept of “sartorial paper” with consultation tools that enable creatives to design packaging ad hoc, Icma has organized its range of textures, colors and finishes in two catalogs. - Tower: the shorter, user-friendly version, divided by themes, gathers together the range of articles always available in palettes that can be modified and customized (even simply by changing color or finish); - Tailor: created to entice the imagination of creatives and invite them to dare, this brand new publication, presented exclusively at Luxe Pack, includes in 2 volumes the entirety of the Icma offer, supported by daring examples of prints. In order to suggest the best solution in terms of effectiveness (in brand marketing strategy), efficiency and economy (with supplies that can be reconfigured anytime, even for small quantities), the experience of Icma’s consultants is always at the customer’s disposal to guide their choices in the infinity of possible combinations.

| AIRLESS, CON ELEGANZA Dalla partnership tra Pochet Group e la sudcoreana Samhwa Plastic nasce Pure Drop, un linea di flaconi di alta gamma dedicata allo skin care, che combina il meglio della tecnologia airless

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[ con una resa estetica premium e personalizzabile. Samhwa Plastic ha messo a disposizione le proprie competenze in materia di tecnologia airless, che consente di distribuire con un dosaggio perfettamente controllato formulazioni complesse e ad alta viscosità. Questi sistemi sono ancora relativamente poco rappresentati nel settore del lusso, poiché risulta difficile adattarli agli standard estetici di fascia alta: il design elegante di Pure Drop e le decorazioni con materiali preziosi, sembra aver superato questo limite. | AIRLESS, WITH ELEGANCE Pure Drop, a line of high-end flacons for skincare are a result of the partnership between the Pochet Group and the South Korean company Samhwa Plastic. They combine the best of airless technology with a customisable, premium aesthetic appeal. Samhwa Plastic has contributed with its skills and knowhow in airless technology, that enables a perfect, controlled dosing of highly complex, high viscosity formulas. These systems are still little used in the luxury sector, in that it is hard to adapt them: the elegant design of Pure Drop and the decorations with precious materials, seem to have overcome this limitation.

Bottiglie “connesse” e sicure, con il sistema di autenticazione messo a punto da Selinko. “Connected” and safe bottles, with the authentication system devised by Selinko.

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Performa Brilliance è il cartocino ideale per produrre astucci pieghevoli destinati al confezionamento di cosmetici, profumi, farmaci e altri prodotti di lusso come gioielli, orologi, champagne e alcolici. Caratteristiche chiave di Performa Brilliance sono l’ottima stampabilità e il pregevole impatto sensoriale, grazie alla ricetta a base fibra di betulla CTMP (pasta chemi-termomeccanica), che garantisce su dritto e rovescio una luminosità superiore rispetto ai normali standard di mercato, conferendo al supporto una piacevole scorrevolezza al tatto, senza compromettere le prestazioni di confezionamento. Oltre al packaging di lusso, Performa Brilliance offre ottime performace anche in altre applicazioni grafiche (copertine di libri, biglietti di auguri, cartellette ecc... )

perfumes, pharmaceutical and other luxury products such as jewels, watches, champagne and spirits. The key features of Performa Brilliance are its excellent printability and fine haptic qualities, thanks to the CTMP (chemical thermomechanical pulp), that guarantees a luminosity higher than normal market standards, providing a substrate that is smooth to the touch, without affecting packaging performance. As well as luxury packaging, Performa Brilliance offers excellent performance also in other graphic applications (book covers, wishing cards, document folders etc..).

| PREMIUM BRILLIANCE Especially devised by Stora Enso for advanced, high-end packaging and graphic applications, Performa Brilliance is an ideal paperboard for producing folding cases for packaging cosmetics,

Audace e accattivante: DuPont lancia il nuovo grado Surlyn® PC2200, in linea con la volontà di offrire ai marchi una libertà ancora più ampia nell’ideazione di packaging, superando i limiti della creatività. Audacious and attractive: DuPont launches its new PC22000 grade Surlyn®, in line with the will to offer brands even greater freedom in creating their packaging, overcoming the limits of creativity.

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L’arte di conservarsi bene. VERIMEC è una società del gruppo MASSILLY, leader europeo nella produzione di imballi in banda stagnata e capsule twist destinati al mercato alimentare. VERIMEC unisce alla qualità dei suoi prodotti la garanzia di un servizio accurato che applica supportando il cliente nella scelta del vaso giusto. Dal design alla capsula personalizzata, alla macchina più razionale ed efficiente; studiando il mastice adeguato alle esigenze di pastorizzazione o sterilizzazione, fino al preciso controllo del processo di chiusura. A garanzia che gli alimenti siano conservati ad arte.

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Capsule: alternative green Per Enoplastic, lo sviluppo sostenibile non è più solo una questione etica e sociale, ma una scelta distintiva e strategica. E all’ultimo Simei ha saputo stupire con due proposte decisamente “verdi”: le capsule Derma e GreenLeaf. noplastic SpA ha progressivamente trasformato la possibilità di investire nei processi produttivi proprietari in una chiara assunzione di responsabilità, realizzando prodotti sempre più innovativi, “amici dell’ambiente” e vantaggiosi per i propri clienti. «Derma è l’ultimo risultato in ordine di tempo di questa nostra trasformazione, perché produrre materiali rivoluzionari attraverso processi innovativi sempre meno impattanti per l’ambiente non è per noi solo una questione sociale, ma interpreta la nostra vision aziendale… una questione di pelle, insomma!». Così Giovanna Macchi e Michele Moglia, Amministratori Delegati di Enoplastic SpA (leader internazionale nel settore delle chiusure di garanzia) descrivono il loro ultimo prodotto: un nuovo materiale alternativo al tradizionale polilaminato per la produzione di capsule, che rappresenta il perfetto connubio tra evoluzione tecnologica e rispetto per l’ambiente. «D’altronde, sviluppo so-

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stenibile è l’espressione che meglio rappresenta ciò che tutti noi dovremmo perseguire per ridurre le emissioni inquinanti... Significa agire oggi pensando al futuro, contribuendo con le nostre azioni a creare un ambiente più pulito per la collettività» afferma Giovanna Macchi che, con il padre Piero (fondatore nel 1957 della società) ha sostenuto la crescita costante di Enoplastic, grazie a una gestione illuminata delle risorse e del patrimonio tecnologico dell’azienda.

DALLA RICERCA AL MERCATO «Derma è il risultato di una tecnologia proprietaria innovativa, frutto della ricerca dei laboratori R&D Enoplastic» precisa Michele Moglia in merito alla genesi e

DERMA Materiale rivoluzionario, alternativo al tradizionale polilaminato proposto da Enoplastic per la realizzazione delle capsule. Revolutionary alternative to traditional polylaminate offered by Enoplastic for making capsules.

Capsules: green alternatives For Enoplastic, sustainable development is not just an ethical and social matter, but a matter of identity and strategy. At the last Simei, the concern amazed visitors with two decisively green proposals: the capsule solutions Derma and Greenleaf. Enoplastic SpA has progressively transformed the possibility of investing in proprietary production processes into a clear leadership role by continuously creating innovative products that are eco-friendly and bring advantages to its customers. «Derma is the most recent outcome of this transformation of ours, because producing revolutionary materials through greener and greener innovative solutions is not just a matter of corporate social

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responsibility for us, but is key to our corporate vision... it’s about our very skins!» That’s how Giovanna Macchi and Michele Moglia, the CEOs of Enoplastic SpA (a leader in the safety closure sector) describe their latest product: a new alternative to traditional polylaminate for producing capsules that represents the perfect harmony of advanced technology and respect for the environment. «What’s more, sustainable development is the expression that

all’evoluzione del progetto. «Di fatto, abbiamo generato una chiusura rivoluzionaria che coniuga ridotto impatto ambientale del ciclo produttivo e qualità tecniche di altissimo livello. Dopo la sperimentazione sul materiale prima della trasformazione, Enoplastic ha testato Derma direttamente sugli impianti di imbottigliamento di alcuni dei migliori clienti, con esiti molto soddisfacenti tanto nella fase di produzione delle capsule quanto in quella di applicazione, dove le caratteristiche p re s t a z i o n a l i sono risultate

best represents what we should all be pursuing in order to reduce polluting emissions... It means acting today knowing the future’s at stake, helping through our actions to create a cleaner environment for everyone» states Giovanna Macchi, who, together with her father Piero (who founded the company in 1957) has guided the constant growth of Enoplastic with an enlightened approach to managing the enterprise’s material and technological resources.

FROM RESEARCH TO MARKET «Derma is based on innovative proprietary technology developed by Enoplastic R&D» explains Michele Moglia on the topic of the project’s origin and evolution. «In fact, we have

GREENLEAF Chiusura di sicurezza che rappresenta l’evoluzione eco-friendly del tradizionale tappo a vite 30x60. Safety closure system that represents the eco-friendly evolution of the traditional 30x60 screw-on cap.

developed a revolutionary closure that combines reduced environmental impact of the product life cycle with extremely high technical quality. After pre-converting testing on the material, Enoplastic tested Derma directly on the bottling lines of some of its best customers, with results as satisfactory during capsule production as application, where performance proved constant and aesthetic appeal enhanced. The Derma production process is clean and controlled, with a total CO2 reduction of 11.56%, and resulting green effects on the customer acquisition chain. Derma’s consistent physical characteristics over time, improved adhesion to glue on the bottle (compared to the same capsule made with traditional

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Il cartone ondulato cattura lo sguardo costanti e l’aspetto estetico migliorato. Il processo produttivo di Derma è pulito e controllato, con un risparmio totale di CO2 pari all’11,56% e conseguenti influssi green sulla catena di acquisto dei clienti. Le caratteristiche fisiche costanti nel tempo di Derma, la migliore adesione al collo della bottiglia rispetto alla medesima capsula realizzata con polilaminato tradizionale, nonché la maggior facilità di applicazione anche ad altissime velocità sono una sorta di sigillo di garanzia di continuità e qualità». Una sfida, quella della ricerca dell’equilibrio tra prestazioni tecnologiche e valori sostenibili che, se vinta, genera “prodotti responsabili” e dalle qualità estetiche e funzionali senza pari. È il caso di GreenLeaf, che Enoplastic propone come la chiusura di sicurezza più ecologica e personalizzabile mai realizzata, alternativa al classico tappo a vite. Si tratta di un sistema innovativo e amico dell’ambiente, prodotto con il 50% di materiale in meno rispetto al tappo a vite 30x60, completamente decorabile secondo le specifi che del cliente. Q

polylaminate), as well as easier application even at high speeds, represent a sort of seal guaranteeing continuity and quality». The challenge of finding a balance between technological performance and sustainable values, when overcome, results in “ethical products” with unequalled aesthetic and functional qualities. Such is the case of GreenLeaf, which Enoplastic is offering as the most ecological and customizable safety closure ever made, an alternative to the classic screw-on cap. This innovative and eco-friendly system is made from 50% less material than a 30x60 cap, and can be completely decorated in accordance with customer specifications. Q

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Q Bestack (consorzio nazionale dei produttori di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta) ha diffuso i risultati di uno studio tedesco sul comportamento di un campione di consumatori, rilevato tramite eye tracking (sistema che registra il movimento delle pupille e consente di individuare cosa si sta guardando e con quale livello di attenzione). I dati sono stati raccolti effettuando un semplice test in un supermercato, dove alcuni prodotti erano esposti in quantità uguale per ogni tipologia di imballaggio. È stata consegnata una lista della spesa (che comprendeva caffè, dolci, prodotti ortofrutticoli e altro) al gruppo-campione di consumatori dotati di occhiali speciali, in grado di rilevare il movimento e la direzione dello sguardo, determinando quindi quali prodotti risultassero più attrattivi alla vista. L’eye tracking ha restituito risultati chiari: i prodotti ortofrutticoli esposti in imballaggi personalizzati di cartone ondulato sono stati notati 3 volte di più e osservati 10 volte più a lungo rispetto a quelli in imballaggi standard (bianchi o neri) o in imballaggi RPC. Dalle successive interviste, risulta che il 65% dei consumatori ha percepito i frutti contenuti nelle confezioni in cartone ondulato come più freschi, sani e appetitosi (con un aumento delle vendite del 14%), mentre solo il 32% ha preferito quelli esposti in RPC.

Toccare con mano e scegliere Q Per il brand di calze e indumenti contenitivi ITEM m6 di “medi” (produttore tedesco di articoli sanitari e supporti ortopedici), rlc | packaging group e Sappi Europe hanno realizzato un imballaggio premium, combinando la consistenza setosa del cartoncino Algro Design di Sappi con una pratica chiusura a scatto. Dato che il packaging si apre “a libro”, il cliente può facilmente esaminare il prodotto per poi richiudere la confezione mettendo in funzione la chiusura risigillante ottimizzata, collocata su un lato, senza alcun danno alla merce. Gli articoli per donna sono presentati in un imballaggio bianco brillante, realizzato con il cartoncino in pura cellulosa Algro Design 350 g/m2, mentre gli articoli maschili attirano l’attenzione con un nero intenso. Il testo e gli elementi grafici, stampati in argento e doppio nero con tecnologia UV, contribuiscono a impreziosire il look della confezione. Il rivestimento morbido al tatto rimanda al comfort garantito dagli indumenti. Accanto al gradimento dei consumatori, la soluzione ha anche ottenuto importanti riconoscimenti ufficiali, aggiudicandosi il Red Dot Design Award e posizionandosi tra i finalisti per la categoria non-food ai Pro Carton ECMA Awards.

Corrugated cardboard captures the eye

Touch and choose

Bestack (Italian national consortium of corrugated cardboard manufacturers for fresh fruit and vegetables) has published the results of a German study conducted on a sample of consumers through eye tracking (a system that tracks movement of the pupils and enables identifying what a person is looking at and how carefully). The data was collected using a simple supermarket test, in which a number of products were displayed in equal amounts for each packaging type. The consumers was given a shopping list (including coffee, sweets, fresh fruit and vegetables and other products) and a pair of special glasses capable of tracking the motion and direction of their gaze, thereby determining which products appeared most attractive in the sample group’s eyes. The eye tracking study produced clear results: fresh fruit and vegetable products displayed in customized corrugated cardboard packaging were noticed three times as often and commanded the consumers’ gaze ten times longer than standard packaging (white or black) or RPC packaging. Subsequent interviews showed that 65% of consumers perceived the fruit packaged in corrugated cardboard containers as fresher, healthier and more appetizing (with a 14% increase in sales), while only 32% preferred those displayed in RPC.

For the ITEM m6 brand of stockings and compression undergarments, by “medi” (German manufacturer of hygienic articles and orthopedic aides), rlc | packaging group and Sappi Europe have created a premium packaging solution that combines the silky consistency of Sappi’s Algro Design paperboard with a practical snap closure. Since the packaging is opened like a book, the customer can easily examine the project before reclosing the packaging with the resealable closure, which has been optimized and located on one side, posing no risk of damaging the product. The women’s articles are presented in a brilliant white packaging made from 350 g/m2 pure cellulose Algro Design, while the men’s articles draw the eye with a deep black. The text and graphic elements are printed in silver and double black using UV technology, adding to the refinement of the overall look. The coating is soft to the touch and echoes the comfort guaranteed by the products themselves. In addition to the appreciation of consumers, the solution has also received official recognition, winning the Red Dot Design Award and ending up a finalist in the non-food category at the Pro Carton ECMA Awards.

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CAC vetro più basso dal 1° gennaio 2016

Miglior packaging per conserve

Come deliberato il 25 novembre 2015 dal Consiglio di Amministrazione Conai, a partire dal 1° gennaio 2016 il Contributo Ambientale Conai (CAC) per gli imballaggi in vetro è sceso a 17,30 euro/t. Si tratta di un ulteriore ribasso, rispetto alla precedente comunicazione del 14 ottobre 2015 (che fissava il CAC a 19,30 euro/t), reso necessario dalla forte volatilità, negli ultimi mesi, delle quotazioni del rottame di vetro, che ha comportato un inatteso aumento dei ricavi delle aste di Coreve e dei relativi avanzi di gestione.

Q Il riconoscimento internazionale Anuga Awards, che ogni anno premia confezioni eccellenti per marketing e comunicazione, è stato assegnato, nella categoria “conserve”, alle “Rizzoline” di Rizzoli Emanuelli di Parma, che dal 1906 produce prodotti ittici di qualità. I gustosi filetti di alici dell’Adriatico sono proposti in un packaging pratico, easy peel, leggero e senza rischi di rottura, con finestra trasparente per una perfetta visibilità del prodotto. Grazie alla tecnologia “a barriera d’ossigeno”, la vaschetta semiflessibile realizzata con film trasparente ad alta barriera ai raggi UV e O2 contiene meno dello 0,5% di ossigeno, per una conservazione ottimale e senza alterare gusto, colore e consistenza dei pesci. Le Rizzoline sono certificate Italcheck, a garanzia che le fasi fondamentali di produzione (tra cui stagionatura e confezionamento) avvengano rigorosamente in Italia.

Arborea: nuovi orizzonti per il latte Q Con lungimiranza e apertura verso nuovi mercati, la Cooperativa Latte Arborea ha conquistato ad Anuga (Colonia, 10-14 ottobre 2015) l’attenzione di buyer internazionali, professionisti trade e horeca del settore food & beverage. Tra i prodotti di punta presentati in fiera, yogurt latte e panna UHT con certificazione Halal, marchio di garanzia indispensabile per esportare nei paesi musulmani, che attesta la conformità della preparazione ai precetti della legge islamica. L’altro protagonista dello stand è stato WEY (fresco e UHT), bevanda a base di siero di latte e frutta, unica nel panorama italiano, leggera, dalle ottime proprietà nutritive e adatta a qualsiasi occasione.

Contribution on glass down from January 1 2016 As deliberated November 25 2015 by the Conai Board of Directors, starting from January 2016 the Conai Environmental Contribution (CAC) for glass packaging will drop to 17,30 euros/t. This is a further reduction on the preceding communication of October 14 2015 (that set the CAC at 19,30 euros/t), made necessary by the strong swings over the last months of glass cullet quotations, that has led to unexpected increase in the revenue from the Coreve auctions and relative surplus income.

Best packaging for preserves Each year, the Anuga Awards recognize the excellence of packaging for marketing and communication. This year, in the category “preserves”,

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the award went to “Rizzoline” by Rizzoli Emanuelli of Parma, which since 1906 has marketed quality fish products. The concern’s delicious filets of sardines from the Adriatic are offered in practical easy-peel packaging that is lightweight and poses no risk of breaking. It features a transparent window for perfect product visibility. The “oxygen barrier” technology in this semi-flexible tub with transparent film (high barrier against UV rays and O2) means it contains less than 0.5% oxygen, for excellent preservation that doesn’t alter flavor, color or consistency. Rizzoline are Italcheck certified, a strict guarantee that all essential production processes occur in Italy (including seasoning and packaging).

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BEVANDE ANALCOLICHE: COMPENDIO DI UN SETTORE Pubblicata da Beverfood, in collaborazione con Mineracqua, l’edizione 2015/16 di Bevitalia, annuario che fotografa il panorama nazionale della acque confezionate, bibite frizzanti e lisce, bevande alla frutta. La pubblicazione, unica per completezza di dati, informazioni e immagini, rappresenta uno valido strumento di consultazione per tutti gli operatori che vogliono aggiornarsi sullo stato dell’arte del settore, e agire con cognizione di causa. In oltre 400 pagine, l’annuario mette a fuoco la complessa realtà settoriale del bere analcolico con riguardo a mercati, marche, confezioni & packaging, produttori e importatori, fornitori specializzati di impianti, materiali e servizi per la produzione e la vendita, nonché gruppi di distribuzione.

Arborea: new horizons for milk With farsightedness and an openness to new markets, the Arborea milk cooperative won over international buyers, trade professionals and horeca operators in the food & beverage sector at Anuga (Cologne, 10-14 October, 2015). Among the products the concern showcased at the fair were halalcertified UHT yogurt, milk and cream. This certification is essential to exporting to Muslim countries, certifying compliance with preparation as prescribed by Islamic law. The other star of the stand was WEY (fresh and UHT), a drink made from milk whey and fruit, the only one of its kind on the Italian market, with excellent nutritional properties and suited for all occasions.

SOFT DRINKS: SUMMARY OF A SECTOR Published by Beverfood in partnership with Mineracqua, the 2015/16 edition of Bevitalia, the yearbook that offers an overview of the Italian packaged water, flat and carbonated soft drinks and fruit beverage market. The publication, unique for its completeness of data, information and images, represents a valuable reference tool for all operators who want to be updated on the state of the industry and act on an informed basis. In over 400 pages the yearbook focuses on the complex reality of the Italian soft drinks sector with regard to markets, brands, packaging & wrapping, manufacturers and importers, specialized equipment suppliers, materials and services for production and sale, as well as distribution groups.

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MARKE T I N G & DE SI G N

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NE WS

Attractive and “feasible” bottles The consulting service offered by P.E.T. Engineering helps bottlers and converts develop bottles of excellence in terms of materials used, injection process, barriers, colors and additives. The concern’s approach, which integrates design, ergonomics, industrialization and user-friendliness, garnered interest at the Brau Beviale fair not only among bottlers, but also that of the jury for the World Beverage Innovation Award. Among the 360 entries from 40 different countries, two P.E.T. Engineering submissions (descriptions below) have been selected as finalists in the categories of Best Bottles and PET. Origin & Genesis. Two premium bottles featuring an elegant, austere design, made from ultra-transparent PET made using the additive Glasstar, which contributes to the refinement of the glass, which weighs just 40 g. Perfect for high end catering and restaurants. 9.3 The solution for pasteurized beer that combines in one bottle - 0.5 l, weighing just 26.3 g - a premium look with high physical performance characteristics (stable temperature, shape and bottom following pasteurization, resistance up to 30 UP, monolayer material for high temperatures). The distinctive minimalist design features a champagne bottom and a pull-off cap by Pelliconi - an ideal solution and one easy to implement, for operators that wish to switch from glass to PET with minimal changes to existing bottling lines.

Bottiglie belle e “fattibili” Q Il servizio di consulenza di P.E.T. Engineering affianca imbottigliatori e converter nello sviluppo di bottiglie di eccellenza in termini di materiali, processo di iniezione, barriere, coloranti e additivi. Un approccio integrato tra design, ergonomia, industrializzazione e usabilità che alla fiera Brau Beviale ha suscitato l’interesse non solo degli imbottigliatori ma anche della giuria del World Beverage Innovation Award: tra le 360 entries provenienti da 40 paesi, ben due proposte P.E.T. Engineering, che descriviamo a seguire, sono state selezionate come finaliste nella categoria Best Bottle in PET. Origin & Genesis. Due bottiglie Premium dal design elegante e lineare, in PET ultra trasparente ottenuto grazie all’additivo Glasstar, che contribuisce a creare l’effetto prezioso del vetro con un peso di soli 40 g. Perfette per ristoranti e catering d’alta gamma.

9.3. La soluzione per birra pastorizzata che coniuga, in una bottiglia da 0,5 l e dal peso di soli 26.3 g, aspetto Premium ed elevate prestazioni fisiche (stabilità termica, mantenimento della shape e della geometria del fondo dopo il trattamento di pastorizzazione, resistenza fino a 30 UP, materiale monolayer per alte temperature). Il design, minimale e distintivo, presenta un fondo champagne e si completa con un tappo pull-off di Pelliconi: soluzione ideale e facile da implementare, per chi volesse passare dal vetro al PET con interventi minimi sulla linea di imbottigliamento esistente.

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Rapporto sullo stato dell’imballaggio (1) Osservatorio quadrimestrale della filiera dell’imballaggio. Situazione a fine novembre 2015. Plinio Iascone n questa sede si rende uno spaccato dell’andamento dei comparti dell’industria manifatturiera dove più intenso è il consumo di imballaggi, suddivisi nelle macroaree food e non food. A seguire, la relativa evoluzione del settore imballaggi. Il quadro evolutivo dei settori manifatturieri è invece tratto dalle analisi settoriali elaborate da associazioni di categoria o da Prometeia.

I

INDUSTRIA ALIMENTARE (FOOD E BEVANDE) Secondo le rilevazioni della banca dati dell’Istituto Italiano Imballaggio, l’industria italiana dell’alimentare (food & beverage) dovrebbe avere concluso il 2015 con un recupero produttivo del 2%, dopo il progressivo cedimento del triennio 2012/2014, determinato essenzialmente dal calo dei consumi interni. La crescita delle esportazioni ha in parte compensato tale situazione. Il biennio 2016/2017 dovrebbe presentare un progressivo rafforzamento della ripresa: +3% nel 2016 e +4% nel 2017.

FARMACI Secondo Prometeia, il 2015 avrebbe se-

gnato un +1,8%, determinato dalla crescita della domanda interna all’1,7% e dall’export al +3%. Le prospettive evolutive per il biennio 2016/2017 sono sostanzialmente positive: +2% medio annuo. È importante rilevare che la domanda interna, anche nel corso della recessione economica, continua a evidenziare una tendenza alla crescita, legata essenzialmente al progressivo invecchiamento della popolazione e dalla sempre maggiore attenzione alla prevenzione.

SISTEMA MODA Dopo la lunga fase recessiva, secondo Prometeia, a partire dal 2014 è iniziata un contenuto ma progressivo recupero. Dopo la crescita produttiva dell’1,8% nel 2014, il 2015 dovrebbe avere segnato un incremento dell’1,4%. Le prospettive di medio termine per l’industria italiana della moda mantengono quindi un’intonazione sostanzialmente positiva anche se contenuta a un +1,6% nel 2016 e a un +1,2% medio annuo nel triennio 2017/2019. Tale trend evolutivo non consente però di recuperare le perdite degli ultimi anni.

Nota I dati utilizzati per l’elaborazione del report sono tratti dalla banca dati dell’Istituto Italiano Imballaggio. The data used in this analysis are taken from the database of Istituto Italiano Imballaggio

Report on the state of the packaging sector (1) Four-month report on the packaging industry as of late November 2015.

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FOOD INDUSTRY (FOOD AND BEVERAGE) According to the Istituto Italiano Imballaggio database, the Italian food industry (food & beverage) should have ended 2015 with 2% production growth. This comes after the recessive three-year stretch of 2012-14, mainly driven by dropping

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Quadro economico generale Secondo Confindustria le scenario economico globale di fino 2015 non è più contrassegnato solo da fattori favorevoli. La frenata delle economie emergenti, la paura generata dagli attacchi terroristici, che alimenta una già elevata incertezza e modifica i piani di spesa, l’escalation militare in Siria costituiscono elementi in grado di rallentare la ripresa economica mondiale e, in particolare, in Europa. In Italia l’economia stenta a prendere quota. Nel 2015 il PIL nazionale è salito in estate per il terzo trimestre consuntivo ma a ritmo attenuato: +0,4% nel primo trimestre, +0,3% nel secondo e +0,2% nel terzo trimestre. Anche il quarto trimestre ha evidenziato una lieve crescita e la variazione acquisita per il 2015 dovrebbe avere evidenziato uno sviluppo dello 0,6%. Sempre nel corso dell’anno, la produzione industriale ha imboccato la direzione di un lento recupero; il 2015 dovrebbe essersi concluso con una crescita dell’1,5/2%. Sono riportate in tabella 1 le ipotesi evolutive per il 2016, in relazione ai principali indicatori economici. La sintesi di Prometeia Nei mesi centrali dell’anno l’industria manifatturiera nazionale ha mantenuto un profilo di crescita, nonostante il rallentamento intervenuto nel ciclo economico mondiale. Il deteriorarsi delle condizioni sui mercati internazionali ha avuto come principale causa le difficoltà di pagamento, anche sulla rete degli scambi mondiali: il commercio di merci ha infatti accusato due trimestri consecutivi di flessione. Con riferimento alla situazione congiunturale dell’Italia, nel corso del 2015, il mercato si è finalmente messo alle spalle la lunga fase recessiva, candidandosi a diventare il motore della crescita dell’industria manifatturiera italiana. In sintesi, il 2015 dell’industria manifatturiera italiana dovrebbe essersi concluso con una produzione in crescita dell’1,4%. Il commercio estero dovrebbe avere concluso l’anno con +2,3% per l’export e del +4,5% per le importazioni. La domanda interna dovrebbe avere segnato una crescita dell’1,8%. Stando alle ultime valutazioni, nel 2016 si ritiene possibile un rafforzamento della ripresa, che dovrebbe segnare una crescita della produzione dell’1,9%, a fronte di un consolidamento dello sviluppo, nonché delle esportazioni e della domanda interna.

domestic demand. That was partly counterbalanced by exports growth. The two-year period 2016-17 should see progressive strengthening of the recovery: +3% in 2016 and +4% in 2017.

Plinio Iascone

Below is an overview of the manufacturing sectors that consume the most packaging, divided into the macro-areas of food and non-food. A report on the packaging sector will follow.The economic outlook of the manufacturing sectors, on the other hand, is taken from sector analyses carried out by trade organizations and by Prometeia.

FA CTS & FIGURES

PHARMACEUTICALS According to Prometeia, 2015 should have seen +1.8% growth, driven by growing domestic demand (+1.7%) and exports (+3%). The performance outlook for 2016-17 is mostly positive: +2% annually. It’s important to note that domestic demand, even during the recession, continued to have a growth trend,

basically tied to the progressively aging population and increasing attention to preventive medicine.

FASHION INDUSTRY After the long recession, according to Prometeia, 2014 saw the start of a modest but progressive recovery. After 2014’s 1.8% production growth, 2015 should be 1.4%. The medium-term prospects for Italian fashion remains for the most part positive, albeit limited to +1.6% for 2016 and +1.2% average annually for the three-year period 2017-19. This growth trend does not however allow for recovery of pre-crisis levels.

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FAC T S & FI GUR E S

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General economic outlook

COSMESI E PROFUMERIA

According to Confindustria, the state of the global economy as of late 2015 is no longer characterized solely by auspicious factors.

Dopo avere concluso il 2014 con una crescita produttiva modesta (0,8%) grazie al +4,9% registrato dall’export e una domanda interna in flessione dell’1,4%, il comparto dovrebbe aver concluso il 2015 con una produzione in sviluppo del 4,1. Anche nel 2015, a guidare la ripresa sono state essenzialmente le esportazioni, ipotizzate al +4,1%. Ma anche le importazioni evidenziano una crescita interessante: +6% circa. I dati di preconsuntivo confermano quindi una ripresa nel segno della stabilità per l’industria cosmetica italiana, anche sul mercato interno. Secondo Cosmetica Italia è comunque ancora la componente estera della domanda a incidere in modo significativo sulla crescita sia dei fatturati che delle quantità dei vari prodotti della cosmesi. Positive le prospettive per il 2016.

The slowdown of emerging economies, changes to government budgets, and military escalation in Syria have the potential to slow the global recovery, as well as fears surrounding the recent terrorist attacks, which contribute to the already highly uncertain climate in Europe. In Italy, the economy is struggling to grow. In 2015, the country’s GDP rose over the summer for the third consecutive fiscal quarter, but at a modest rate: +0.4% in the first quarter, +0.3% in the second and +0.2% in the third. The fourth quarter also saw modest growth, and GDP variation in 2015 is expected to be +0.6%. Still considering the year 2015, industrial production has started on a path to slow recovery. The year 2015 should end with a growth rate of 1.5-2%. Table 1 shows projected growth for 2016 in terms of the main economic indicators. Prometeia summary Italian manufacturing maintained growth during the mid-year period, in spite of the global downturn during this time. Deteriorating conditions in international markets was mainly caused by trouble with payments, including in international trade. In fact, trade in goods suffered two consecutive quarters of decline. Considering the Italian economy, during 2015 the market finally emerged from a long recession. It is therefore set to be a growth driver for the Italian manufacturing industry. In short, Italian manufacturing is expected to conclude 2015 with 1.4% growth in production. Foreign trade should be +2.3% exports and +4.5% imports. Domestic demand should be 1.8%. According to the latest estimates, 2016 will see a potential strengthening of the recovery, with production growth of 1.9%, with improved growth, exports and domestic demand.

Tabella 1 - Le ipotesi evolutive (variazioni %) riguardano il 2016. Per il 2015 sono indicate le variazioni registrate. Table 1 - Growth prospects (% variations) for 2016. Changes registered for 2015. 2016 2015 Prodotto interno lordo +1,5% +1% Gross domestic product Consumi delle famiglie +1,5% +0,9% Household consumption Investimenti fissi lordi +2,7% +1,2% Gross fixed investments - di cui costruzioni +1,5% -1,4% - of which constructions Occupazione +1% 0,7% Employment Tasso di disoccupazione +11,8% 12,2% Unemployment rate Prezzi al consumo +0,7% 0,2% Consumer prices

COSMETICS AND PERFUMES After ending 2014 with modest production growth (0.8%), thanks to +4.9% exports, against domestic demand shrinking by 1.4%, the sector should have ended 2015 with 4.1% production growth. Still considering 2015, the recovery was driven mainly by exports, estimated at +4.1%, but imports also show promising growth: approximately +6%. Early estimates confirm a return to stability for the Italian cosmetics industry, including in the domestic market. According to Cosmetica Italia,

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MOBILI E ARREDAMENTO

duale del mercato interno, ma l’avvio della ripresa sembra ormai consolidato.

MECCANICA (MACCHINE AGRICOLE, MACCHINE UTENSILI, MACCHINE PER IMPIEGHI SPECIALI, MACCHINE PER ENERGIA) Secondo Prometeia, dopo un lungo periodo recessivo, il 2015 dovrebbe essersi chiuso con una ripresa produttiva pari all’1,2% e con lievi incrementi del commercio estero (importazioni al +4,8%). Le prospettive evolutive per i prossimi anni sono dunque positive, sia a seguito del progressivo incremento delle esportazioni sia dalla necessità di sostituire un parco macchine nazionale obsoleto. Il confezionamento di questi macchinari prevede, in particolare, imballaggi di legno e film plastici.

ELETTRODOMESTICI

Prometeia valutava che, nel 2014, la produzione nel settore del mobile fosse tornata a crescere dopo un lungo periodo recessivo e il 2015 riconferma il trend di sviluppo, sebbene sempre a valori decisamente contenuti. In prospettiva 2016/2019, la debole ripresa prevista sul mercato interno non consentirà il recupero dei livelli antecedenti la crisi.

Stando alle analisi di Prometeia, nel 2015, la produzione ha segnato una crescita contenuta intorno allo 0,5%. Per contro, dopo un lungo periodo di flessione, il consumo interno dovrebbe avere chiuso l’anno con uno sviluppo del 2,5%, sebbene i vantaggi abbiano interessato essenzialmente il prodotto importato (+4%). Le esportazioni si avviano a chiudere l’anno in una lieve flessione.

PRODOTTI CHIMICI

MATERIALI EDILI

In base agli ultimi dati Federchimica disponibili a fine novembre, la produzione chimica nazionale dovrebbe avere confermato nel 2015 una crescita dell’1% rispetto al 2014. Il commercio estero avrebbe concluso l’anno con un export in netta espansione (+3,5%) e un import in sviluppo significativo (+3%). La novità più importante del 2015 sta in un risveglio complessivamente molto gra-

La lunga fase recessiva dell’edilizia in Italia, nel corso del 2015, ha dato i primi segnali di ripartenza. Come noto, l’edilizia coinvolge ovviamente anche i materiali edili (cemento, calcestruzzo, mattoni, tondo in acciaio per cemento armato ecc.). Negli ultimi sei anni la flessione dell’attività produttiva del comparto è stata del 26% e, negli anni precedenti, il trend non

the weight of exports remains the significant factor in growth of turnovers and numbers of cosmetic products. Outlook for 2016 is good.

FURNITURE AND DÉCOR Prometeia estimated that, in 2014, production in the furniture sector resumed growth after a long recessive period, and 2015 confirms this trend, albeit with decidedly modest numbers. During the thee-year period 2016-19, the fragile recovery expected in the domestic market will not bring about a return to pre-crisis levels.

CHEMICAL PRODUCTS According to the latest Federchimica numbers, made available in late November, Italian chemical production should have ended 2015 with 1% growth over 2014. Foreign trade ended the year with net export growth (+3.5%) and significant growth in imports (+3%). The big news of 2015 is an altogether quite gradual recovery of the domestic market, but the recovery appears to now be well on its way.

MECHANICS (AGRICULTURAL MACHINERY, MACHINE TOOLS,

MACHINES FOR SPECIAL USES, ENERGY MACHINERY)

According to Prometeia, after a long recession, in 2015 this sector should end the year with 1.2% production growth, and slight increases to foreign trade (imports +4.8%). The growth prospects for the coming years are therefore positive, both following the progressive rise of exports and given the need to update Italian industry’s obsolete equipment. Packaging of this machinery requires in particular wood packaging and plastic films.

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Il settore degli imballaggi Secondo una primissima analisi del settore packaging, nel 2015 si ipotizza una crescita della produzione in termini quantitativi dell’1,4% rispetto all’anno precedente. Tale incremento va ad aggiungersi al +1% registrato tra il 2014 e 2013. A testimoniare questo sviluppo è l’andamento positivo delle esportazioni, +3%. Anche le importazioni crescono di un +7%, andando a sostenere la crescita dello 0,3% dell’utilizzo apparente. Va comunque evidenziato che la crescita contenuta degli imballaggi espressa in tonnellate deriva dall’aumento degli imballaggi di plastica, in particolare dei poliaccoppiati flessibili da converter che, a parità di capacità, hanno un peso inferiore a molte altre tipologie di contenitori. The packaging sector

Tabella 2 - Bilancio del settore imballaggio. Table 2 - Packaging sector balance. Ipotesi/Projected 2014 2015 Var. % Produzione 14.440 14.457 1,40% Export 2.593 2.673 3,10% Import 1.581 1.691 7,00% Consumo interno 13.428 13.475 0,30%

Production Export Import Domestic consumption

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According to very early analysis, the packaging sector is expected to finish 2015 with 1.4% production growth, in terms of volume, compared to the previous year. This increase is added to the +1% recorded between 2013 and 2014. This growth is evidenced by the strong performance of exports (+3%). Imports also grew by +7%, sustaining 0.3% growth of apparent use. However, the modest growth of packaging (expressed in tonnes) is driven by the rise of plastic packaging, flexible polylaminates for converting in particular, which require less weight than many other container types for the same capacity.

è stato certamente soddisfacente. Secondo analisi effettuate da Prometeia, a partire dal 2015 l’attività settoriale dell’industria edile - e quindi quella dei materiali destinati alle costruzioni - presenta un percorso di graduale recupero, su tassi di crescita comunque moderati: +0,2% nel 2015, +1,3% nel 2016, +2% nel 2017. Q Plinio Iascone Istituto Italiano Imballaggio

ELECTRIC APPLIANCES According to Prometeia’s analysis, 2015 saw modest growth around 0.5%. By contrast, after a long recessive period, domestic consumption ended the year with 2.5% growth, although this mostly benefited import products (+4%). Exports are ending the year in slight decline.

BUILDING MATERIALS The long recession of construction in Italy is finally showing the first signs of recovery during 2015. As is known, construction also involves building materials (cement,

concrete, bricks, rebar for reinforced concrete, etc.). During the last six years, the drop in production in this sector has been by 26%, and, in previous years, the trend was certainly not satisfying. According to an analysis by Prometeia, starting in 2015, the construction sector - and thus also building materials - is set for a slow recovery, with modest rates: +0.2% in 2015, +1.3% in 2016 and +2% in 2017. Q Plinio Iascone Istituto Italiano Imballaggio

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FAC T S & FI GUR E S

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SIMEI: conferme e nuovi obiettivi In un clima di soddisfazione condivisa si è svolta a Milano la 26esima edizione di SIMEI, biennale dedicata alle macchine per l’enologia e l’imbottigliamento. a un lato la qualità delle soluzioni tecnologiche e la possibilità di confronto tra i maggiori stakeholder mondiali su temi cruciali del settore (sostenibilità e analisi sensoriale, in primis), dall’altro il layout rinnovato e la concomitanza di numerosi eventi proposti da Unione Italiana Vini (organizzatore di SIMEI dalla prima edizione del 1963) hanno sancito la buona riuscita della manifestazione. Dal 3 al 6 novembre, a Simei hanno interagito 31.000 operatori professionisti provenienti da 90 Paesi e oltre 600 imprese espositrici di altissimo profilo, rimarcando il primato internazionale del “made in Italy” del comparto, dato che oltre il 70% delle

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tecnologie enologiche utilizzate nelle cantine di tutto il mondo è italiano. Piattaforma di promozione tecnologica, la fiera è dunque riconosciuta dalla filiera come un appuntamento fondamentale per l’aggiornamento professionale e le relazioni internazionali. Francesco Pavanello, direttore generale di Unione Italiana Vini, ha rimarcato che «UIV si è impegnata per arricchire la proposta espositiva con un sistema organizzato e coordinato che consentisse di ampliare i contatti, al quale abbiamo dato il nome di Winepro. Visitatori, espositori, oltre 150 relatori e 250 giornalisti di testate nazionali e internazionali di settore hanno infatti ani-

Simei: confirmations and new objectives Overriding success at the 26th edition of SIMEI, the biennial winemaking and bottling machine show. On the one hand the quality of the technological solutions and the possibility of exchanges among the world stakeholders on themes crucial to the sector (sustainabililty and sensorial analyses first and foremost), on the other the renewed layout and

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the concurrent holding of numerous events proposed by the Unione Italiana Vini (organizer of SIMEI since the first editions in 1963) vouched for the success of the event. From 3 to 6 November, some 31,000 professional operators from 90

mato una fiera cross-mediale a tutti gli effetti, che grazie a nuove modalità di comunicazione ha saputo amplificare la diffusione dei contenuti, sia degli espositori sia dei 2 convegni internazionali e degli oltre 50 eventi: dalla diffusione in streaming dei convegni all’innovativa digitalizzazione della fiera, che ha consentito agli utenti, nel corso dell’evento, di “scaricare” oltre 450.000 contenuti multimediali». L’appoggio del Ministero dello Sviluppo Economico alla manifestazione ha riconosciuto il valore di un comparto industriale italiano, ritenuto strategico per lo sviluppo della vitivinicoltura nazionale nell’economia globale.

countries and over 600 high profile exhibiting companies met up at Simei, emphasizing the international top ranking of Italian production in the field, given that over 70% of winemaking technology used in cellars the world over is Italian. Platform of technological promotion, the fair is hence recognized by the sector as a fundamental engagement for professional updates and international relations. Francesco Pavanello(general director of the Unione Italiana Vini) remarked that «UIV is committed to enhancing

the exhibitive offer with an organized and coordinated system that enables the extension of contacts, which we have given the name of Winepro. Visitors, exhibitors, over 150 speakers and 250 journalists from national and international trade newspapers and publications in fact animated what can be defined as a cross-medial fair, that thanks to the new modes of communication has been able to amplify the diffusion of contents, both those of the exhibitors and the 2 international conventions as well as the over 50 events: from the diffusion

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Ricordiamo infine che, a seguito dell’accordo firmato con München Messe - il primo di questa portata nel panorama fieristico internazionale - dopo l’edizione milanese, SIMEI debutterà a Monaco di Baviera al prossimo drinktec (11-15 settembre 2017), fiera mondiale per le tecnologie delle bevande e liquid food: in qualità di “Focus Vino” potrà disporre di un’area di circa 20.000 mq dedicata esclusivamente al settore enologico. L’edizione 2019 di SIMEI si svolgerà in Italia, per ritornare a Monaco di Baviera nel 2021. Q

in streaming of the conferences to the innovative digitalisation of the fair, that enabled users to download over 450,000 multimedial content items during the event». The support given by the Italian Ministry of Economic Development to the show recognizes the value of an Italian industrial segment, considered to be strategic for the development of Italian winecraft in the global economy. We reiterate here that, following the agreement signed with the Messe Munchen - the first of this scope on the

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Su questo fascicolo, nelle diverse sezioni, una carrellata sulle soluzioni studiate per il settore del beverage, proposte in fiera dai produttori di imballaggi e costruttori di macchine.

international fair scene - after the Milanese exhibition SIMEI will debut in Munich at the coming world liquid food technology fair drinktec (September 11-15 2017): in the vestige of “Wine Focus”, and will stretch over some 20,000 sqm exclusively dedicated to the winemaking sector. The 2019 edition of SIMEI will be held in Italy, to return to Munich in 2021. Q In this issue, a review of solutions devised for the beverage sector proposed at the fair by packaging producers and machine builders.


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IN D U S T RY & MA NA G E ME NT

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NE WS

Verallia diventa un gruppo autonomo

LIC PACKAGING TRA I BESTINFLEXO La qualità di prodotti e servizi Lic Packaging ha ricevuto un riconoscimento ufficiale, guadagnando la nomination al BestinFlexo Award 2015 (premio alla qualità della stampa flessografica organizzato da Atif) nella categoria “Banda Larga Supporto Cartone Ondulato Post Print”, grazie al packaging che l’azienda bresciana ha realizzato per Karcher. Orgogliosi di essere stati selezionati tra le due migliori aziende nella categoria, come ha dichiarato Piero Bertoldo, Presidente di Lic Packaging «si tratta di un riconoscimento alla nostra grande passione, all’attenzione alla qualità e al duro lavoro».

LIC PACKAGING AMONG THE BESTINFLEXO The quality of Lic Packaging’s products and services have been officially recognized with the concern’s nomination for the BestinFlexo Awards 2015 (an award for quality in flexographic printing promoted by Atif) in the category “Post-Print Corrugated Cardboard Wide Web”, for a packaging solution the Brescia-based concern developed for Karcher. Lic Packaging is proud to have been selected as one of the two best concerns in the category, as stated the concern’s president Piero Bertoldo, who called it «a recognition that rewards our great passion, our attention to quality standards and our daily hard work».

Verallia becomes an autonomous group On 29 October, Saint-Gobain announced that it has clinched the sale of Verallia to Apollo Global Management LLC and Bpifrance, who

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Q Il 29 ottobre scorso, Saint-Gobain ha annunciato di aver concluso la finalizzazione (closing) della cessione di Verallia ad Apollo Global Management LLC e Bpifrance, che ora ne detengono rispettivamente il 90% e il 10% del capitale. L’ingresso dei nuovi soci sancisce la completa autonomia del gruppo industriale Verallia, interamente dedicato alla produzione di bottiglie e vasi di vetro per il food and beverage. Si apre dunque un nuovo capitolo nella lunga storia dell’azienda, che dal 1827 ha sviluppato il suo know-how nel campo del vetro e negli anni ha rafforzato le proprie attività industriali e commerciali con nuovi insediamenti in Europa occidentale, Europa orientale, America del sud e Africa del nord. Il Gruppo, la cui sede sociale resta in Francia, conta oggi su quasi 10.000 collaboratori al servizio di oltre 10.000 clienti nel mondo. Verallia è un leader mondiale sul mercato dei vini, degli alcolici e dei prodotti alimentari ed è anche un importante operatore nel segmento della birra in numerosi paesi come la Germania e il Brasile.

Acquisire nel General Line Q Il gruppo Massilly ha annunciato l’acquisto di due società, attive nella produzione delle scatole ”General Line”; si tratta di Stebler Blech AG (Nunningen, CH) e dell’italiana Eurograf Srl (Saccolongo, PD). La prima, specializzata nella produzione di imballaggi metallici industriali di grande capacità (da 2,5 a 40 litri) utilizzati nel confezionamento di pitture, colle, lacche e diversi

now respectively hold 90% and 10% of its capital. The entry of the new business partners avows the complete autonomy of the industrial group Verallia, entirely dedicated to the production of bottles and glass jars for the food and beverage industry. Thus begins a new chapter in the long history of the company, which since 1827 has developed its know-how in the field of glass and over the years has strengthened its industrial and commercial activities with new production sites in Western Europe, Eastern Europe, South America and North Africa. The Group, whose head office is in France, today has almost 10,000 employees serving over 10,000 customers worldwide. Verallia is a world leader in the market for wines, spirits and food products and is also a leading beer segment operator in many countries such as Germany and Brazil.

BOTTIGLIE DI ALTA MODA La designer di lingerie femminile Chantal Thomass ha collaborato con Verallia per realizzare una collezione, composta da due bottiglie haute couture in 18 varianti, che rientrano nella Selective Line, la linea d’altissima gamma del marchio. Thomass si è ispirata agli elementi tradizionali e irrinunciabili della moda (perle, nodi, allacciature, imbottiture, colletti) rivisitando i codici dell’eleganza francese in uno stile molto femminile, originale e perfetto per il packaging di lusso. Studiata per il mercato wines&spirits premium di tutto il mondo, e realizzata grazie alla preziosa collaborazione con VOA e l’impianto di Albi Cognac e Saga Decor (divisione Verallia che si è occupata della decorazione), la collezione è stata presentata in anteprima a Simei, incassando subito un importante successo: Geràrd Bertrand, famoso produttore di vino della Languedoc-Roussillon, l’ha voluta per il suo “Baie de Perles”, in vendita a partire da fine 2015.

prodotti chimici, realizza un fatturato annuo di 5 milioni di euro. La società Eurograf Srl (fatturato annuo 6 milioni di euro) produce invece imballaggi metallici di piccola taglia (da 0,25 a 3 litri) destinati a confezionare pitture, diluenti, mastici, lubrificanti e liquidi di freno. Le due realtà si integrano e sono complementari alla società Safet Embamet, permettendo al gruppo di rinforzare la propria divisione “General Line” e di servire ancora meglio il mercato.

High fashion bottles Women’s lingerie designer Chantal Thomass collaborated with Verallia to create a collection, made up of two haute couture bottles in 18 variants, which fall within the brand’s super high end Selective Line. Thomass was inspired by traditional and indispensable fashion elements (beads, knots, fastenings, padding, collars) revisiting the codes of French elegance in a very feminine and original style, perfect for luxury packaging. Designed for the worldwide premium wines & spirits market, and realized thanks to the collaboration with VOA and the sites at Albi Cognac and Saga Decor (the Verallia division that was responsible for the decoration), the collection was previewed at Simei, immediately enjoying a major success: Gerard Bertrand, famous winemaker of the Languedoc-Roussillon region, has chosen the line for his “Baie de Perles”, on sale starting from the end of 2015.

Cans: acquisitions in General Line The Massilly Group has announced its acquisition of two companies active in the production of General Line cans: Stebler Blech AG (Nunningen, CH) and the Italian firm Eurograf Srl (Saccolongo, PD). The first is a specialist in manufacturing large capacity metal manufacturing (2.5-40 liters), used to package paints, glues, lacquers and various chemical products. It has an annual turnover of 5 million euro. Eurograf Srl (annual turnover: 6 million euro), on the other hand, produces small-sized metal packaging (0.25-3 liters), for paints, thinners, putties, lubricants and brake fluid. The two concerns integrate and complement the Safet Embamet company, enabling the group to consolidate its General Line division and better serve the market.

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La scatola perfetta CARTOTECNICA Machiavelli ci ha insegnato che la fortuna è arbitra della metà delle nostre azioni e che ci lascia governare l’altra metà. Sembra proprio vero, guardando alla storia imprenditoriale di Carlo Gregori, Industrialbox e, in particolare, alla scelta al rialzo di affermarsi sempre più come produttore di imballaggi di lusso, anche a costo di cambiare “macchina”. Stefano Lavorini

ndustrialbox, ovvero del valore delle circostanze. Ebbene sì, in molte storie vi sono aspetti che, per un insieme di eventi di natura più o meno fortuita, sfuggono anche agli ingegni più acuti. Parlo di circostanze riferendomi in primis al nome dell’azienda, Industrialbox, che poco ha a che vedere con l’attuale produzione di packaging di qualità per i settori fashion, profumeria, abbigliamento e alimentare. Ma anche al titolare, Carlo Gregori, rivisto all’ultima edizione di Luxe Pack: imprenditore per vocazione, mi ha sorpreso per lo stile misurato ma anche per l’energia e l’intelligenza

I

The perfect box CONVERTING Machiavelli teaches us that fortune is the arbiter of one-half of our actions, but leaves us to direct the rest. This would seem to hold true considering the history of Carlo Gregori, Industrialbox and, in particular, his decision to raise the bar and evermore establish the concern’s position as a producer of luxury packaging even at the cost of changing “machinery”. Stefano Lavorini

Industrialbox, or the value of circumstance. And yes, in many stories there are elements which, by a chain of more or less fortuitous events, escape the attention of even the closest observer. By circumstances, I refer firstly to the

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name Industrialbox, which bears little resemblance to the concern’s current production of quality packaging for the fashion, perfume, apparel and food sectors. But also the owner, Carlo Gregori, whom I ran into at the latest Luxe Pack. An entrepreneur by vocation,

che ha messo nel raccontarmi del recente investimento fatto in una nuova “mega macchina” da stampa, che se non fa di tutto, poco ci manca. Incuriosito, sono stato a trovarlo ad Argelato (BO), dove tutto sembra - ma non è così, considerando che l’azienda ha più di sessant’anni - costruito intorno all’imponente Heidelberg Speedmaster XL 106 di ultima generazione: lunga 28 metri, è configurata in modo piuttosto inusuale, con 7 gruppi stampa, 2 unità di verniciatura, 2 elementi di essiccazione, con il settimo gruppo stampa dopo le due unità di essicazione e prima dell’ultimo verniciatore, uscita prolungata, e 1 modulo di laminazione a freddo FoilStar, sul secondo elemento stampa. La macchina riluce nello stabilimento, linda e pinta, e con essa - basta avere occhi - il concretizzarsi di una scelta che si è affermata su incertezze e dubbi.

UNA AL POSTO DI DUE Feticcio del culto della produttività e della flessibilità, la Speedmaster XL 106 ha rimpiazzato due macchine da stampa di recente fattura (datate 2007 e 2010) e ha segnato in azienda il passaggio al formato unico

he surprised me with his moderate style and the energy and intelligence with which he related his recent investment in a new “mega-machine” for printing. The latter, he enthuses, if it can’t do everything, comes close. My curiosity piqued, I sought him out in the concern’s Argelato (BO) facility, where everything appears to be built around an imposing, latest generation Heidelberg Speedmaster XL 106 (of course this is not really the case, since the concern is over 70 years old). The machine is 28 m long and features an unusual configuration, with seven printing units, two varnishing units, two curing stations, with the seventh printing

group coming after the two curing stations but before the last varnishing unit, with delivery extension and one FoilStar cold foil unit on the second printing unit. The machine shines in the works, clean and lacquered, constituting - and you only need to have eyes to see - the materialisation of a choice that has won over uncertainty and doubt.

TWO-FOR-ONE A monument to productivity and flexibility, the Speedmaster XL 106 has replaced two recently built printing machines (2007 and 2010) and marks the concern’s transition to the 750x1060

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[ Delle ragioni di un’impresa: Industrialbox C’è chi vede l’umanità divisa tra coloro che hanno coraggio e coloro che non lo posseggono, e c’è chi è convinto che entrambi i sentimenti siano buoni per far scattare il meccanismo dell’azione. Quale sia la molla che muove le scelte di una persona, di un imprenditore, non sta a noi intenderlo, ma possiamo registrare i fatti e provare a leggerne il senso. Industrialbox è stata fondata dalla famiglia Fabbri nel 1947, con il nome Scatolificio Boriani: la sede era Bologna, allora uno dei poli produttivi del settore calzaturiero. Tra le prime realtà in Italia ad acquistare le macchine della americana FMC per la produzione automatica di scatole rivestite, nel 1971 assume l’attuale denominazione. Nel 1987 viene acquisita da Carlo Gregori che tre anni prima, a 24 anni e quasi per scommessa, aveva rilevato il piccolo scatolificio Robe, rilanciandolo grazie a coraggiosi investimenti in nuovi macchinari. «Quell’anno ero riuscito a ottenere una grossa commessa dal calzaturificio Bruno Magli - ricorda Gregori - e fu a quel punto che mi chiamò il signor Franco Fabbri; con mia sorpresa, ma con l’orgoglio e l’intel-

750x1060 mm : al momento sopravvive, ma probabilmente ancora per poco, solo una BMA per la stampa a caldo col vecchio formato 720x1020 mm. Una scelta ponderata, come mi racconta Gregori, del tutto in linea con il disegno di crescere in competitività nel mercato delle scatole e degli astucci di lusso: qualità e costi garantiti da un mezzo in grado di realizzare in un solo passaggio lavorazioni complesse, senza dover rimettere in macchina i fogli, o ristampe e riverniciature non compatibili con il doppio processo. Macchina bivalente, UV e convenzionale, stampa oltre che su cartoncino e carta, su tutti i materiali, come plastica, laminati, e ha

mm single format. For the time being, but probably not much longer, only a BMA remains for hot printing in the old 720x1020 mm format. As Gregori explains, this decision is completely in line with the strategy of growing competitiveness in the luxury box market. The system guarantees quality and low cost, with complex processes executed in one step, without the need to replace sheets, and reprinting or re-varnishing not compatible with the double process. The machine employs both UV and conventional technology, and can print not only on paper and board, but on any materials, like plastic and laminates, and

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ligenza del “vero” imprenditore, propose di cedermi la sua azienda, con l’intento di dare una migliore prospettiva di futuro a quello che aveva creato e ai lavoratori che lo avevano accompagnato in tanti anni di attività. Di due scatolifici ne feci uno e, infine, nel 2000 trasferimmo produzione e uffici dal vecchio stabilimento in affitto nella nuova sede di Argelato».

The makings of an enterprise: Industrialbox There are those who think the world is divided between the brave and the cautious, and there are those that think both sentiments can be catalysts for action. It’s not for us to know what motivates a decisionmaker, an entrepreneur, but we can note the facts and attempt to interpret their meaning. Industrialbox was founded by the Fabbri family in 1947 under the name Scatolificio Boriani, originally based in Bologna, at the time a major footwear manufacturing center. The concern was among the first in Italy to acquire machinery made by the US company FMC for the automatic production of coated boxes. The current name was adopted in 1971. In 1987, the concern was bought by Carlo Gregori. Three years earlier, at the age of 24, he had taken over the small box manufacturer Robe, and relaunched it with the help of daring investments in new machinery. Gregori recalls: «That year I managed to secure a major commission from the Bruno Magli footwear manufacturer, and that is when Franco Fabbri contacted me. To my surprise, and with the pride and shrewdness of a “real” businessman, he offered to sell me his concern. His aim was to secure a better outlook for the future for what he had created, and for the workers he had employed for so many years. And so two box production operations became one, and we finally transferred production and offices from the old, rented facility to the new location in Argelato in 2000».

circuiti e pompe separati per i bianchi e i colori perlescenti, così da ottimizzare i tempi di set up. Al di là della bontà del mezzo, però, ciò che più conta, secondo il titolare di Industrialbox, è il valore del servizio post vendita garantito da Heidelberg. «Dal 2007, anno in cui abbiamo acquistato la prima in Italia 7 colori di Heidelberg con laminazione Foil Star, ad oggi abbiamo sperimentato in numerose occasioni l’attenzione e la disponibilità del costruttore. I suoi tecnici non vengono solo a risolvere il problema, ma anche a spiegarne la causa e a consigliare

has separate circuits and pumps for pearlescent and white inks to optimize setup times. However, according to Industrialbox’s owner, what matters more than the quality of the machine is the post-sales service guaranteed by Heidelberg. «Since 2007, when we were the first Italian concern to acquire the 7-color Heidelberg with Foil Star lamination, we have had many occasions to appreciate the machine builder’s care and dedication. Heidelberg technicians don’t just come to solve the problem. They also explain why it happened and help prevent it from coming up again, and they get the customer involved in order

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come prevenirlo, e ti coinvolgono per far funzionare le attrezzature al meglio. Questo rapporto di grande rispetto permette anche ad Heidelberg, nonostante sia un colosso, di attingere da noi utilizzatori spunti di miglioramento da trasferire sui modelli in produzione. Sono i fornitori di cui un’azienda industriale ha bisogno».

to bring the equipment up to top functionality. This relationship of great respect also enables Heidelberg, in spite of its massive size, to collect suggestions for improvement from us users, to be applied on its production models. It’s just the supplier that an industrial enterprise needs».

LOOKING BEYOND AND BACK AGAIN Today, Industrialbox produces coated rigid boxes (from 37x37 up to 699x400 mm), caskets and folding boxes. From design through to logistics, the whole production process is carried out in-house, thanks to an extensive pool of machinery for printing, decoration,

paper-board lamination, die-cutting, box production, folding and gluing (including a machine for producing boxes for CDs). Curiously, the concern is also equipped for the production of boxes for pharmaceuticals, even though it does not directly serve operators in that sector. «It all started in 2007 - explains Gregori - when the cold foil unit installed by Heidelberg enabled us to resolve a partial lamination problem on a box destined for a German multinational. We tackled the problem for a concern specialized in the pharma sector. This job, which we continue to do, supplying both the stamped sheets and the finished boxes, led us to develop new

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GUARDANDO OLTRE E RITORNO Industrialbox, oggi, produce scatole rigide rivestite (da 37x37 mm fino a 699x400 mm), cofanetti, nonché astucci pieghevoli. Dalla progettazione fino alla logistica, l’intero processo di produzione è realizzato all’interno, grazie a un completo parco macchine per la stampa, la nobilitazione, l’accoppiamento di carta/cartone, la fustellatura, la produzione di scatole, la piegatura e l’incollaggio degli astucci (non manca anche una macchina per realizzare le scatole per i CD). Cosa curiosa il fatto che l’azienda sia anche attrezzata per produrre astucci farmaceutici, pur non servendo direttamente realtà di questo comparto. «Tutto nasce alcuni anni addietro - spiega Gregori quando grazie all’unità cold foil della Heidelberg installata nel 2007, abbiamo potuto risolvere, per conto di un’azienda specializzata nel farma, un problema di laminazione parziale di un astuccio destinato a una multinazionale tedesca. Questo

expertise and obtain the necessary certifications. We effectively changed our model of work and control procedures. Over time, we started applying these procedures to many of our internal processes, wherever they could help. I would say - Gregori continues - that during the recent years we have dedicated a great deal of time to the industrial process, the factory, to doing, and little to communicating. This has perhaps been a limitation of ours, but also a choice, because we prefer to be sure about what we say, and we always try to give our customers more than we promise».

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lavoro, che tutt’oggi continuiamo a fare fornendo sia i fogli stampati sia gli astucci finiti, ci ha portato ad acquisire nuove competenze e a ottenere le certificazioni necessarie, ovvero a cambiare modello di lavoro e procedure di controllo. Col tempo, abbiamo poi trasferito e implementato queste procedure a molti nostri processi interni, laddove risultava utile. A commento - prosegue Gregori potrei dire che in questi anni, e questo è stato forse un nostro limite, abbiamo dedicato molto tempo al processo industriale, alla fabbrica, al fare e troppo poco al comunicare. Ma questa è stata anche una scelta nostra, perché preferiamo essere sicuri di ciò che diciamo, e vogliamo dare ai clienti sempre qualcosa in più rispetto a quello che promettiamo».

QUALITÀ PER MOLTI, ANZI... PER TUTTI Il settore cartotecnico appare sempre più orientato alla specializzazione, con realtà di rilievo che operano con un preciso focus nel general line, nel cosmetico, nel farmaceutico. Al riguardo, Industrialbox sembra seguire una diversa strategia: «Io non ho mai voluto sposare un mercato. Ho sempre avuto l’obiettivo di fare del packaging di qualità, che volutamente non definisco di lusso, per tutti i settori che ne abbiano necessità. Inoltre non voglio legarmi a pochi clienti, ma voglio rispettare percentuali corrette di suddivisione del rischio. L’astuccio che produciamo per la multinazionale farmaceutica, per esempio, è un prodotto complesso e di qualità, e può essere considerato più impegnativo rispetto a molte scatole per grandi brand del lusso, perché - puntualizza al propo-

QUALITY FOR MANY, OR RATHER… QUALITY FOR ALL

The paper processing industry appears increasingly oriented toward specialization, with major operators working with a focus on the general line, cosmetics and pharmaceuticals. In this regard, Industrialbox looks to be following a different strategy: «I’ve never wanted to be married to a market. My goal has always been to make quality packaging, which I emphatically avoid defining as luxury, for any and all sectors that may need it. Furthermore, I want to avoid relying on a small circle of customers; I prefer to maintain appropriate levels of risk-sharing.

sito Gregori - quando si fanno lavori dove l’85% del prezzo è riconducibile al materiale… chi è contento del business è solo la cartiera». Dalle sue parole, mi sembra quindi di capire che non ci si debba innamorare delle cose belle che non danno redditività, ma neanche dei numeri perché limitano la capacità di visione. E proprio parlando di numeri, Gregori aggiunge: «Oggi si possono ancora acquisire quote di mercato solo avendo i mezzi e le competenze per servire nicchie di mercato, che hanno esigenze particolari e che nessun altro è in grado di fornire. In alternativa, la strada da perseguire per ottenere incrementi di fatturato significativi, è quella di acquisire altre aziende sul mercato. Non escludo quindi nessuna possibilità, come per esempio inglobare una realtà artigianale specializzata nella produzione manuale di scatole rivestite, oppure attrezzarsi per lavorazioni particolari che oggi appaltiamo all’esterno, ma anche, all’opposto, strutturare nuove collaborazioni sinergiche con grandi gruppi che possano trarre vantaggio dalle nostre competenze. Insomma, da imprenditore non escludo nessuna opportunità». Q

For example, the box we make for the pharmaceutical multinational is a complex, quality product, and takes more work to produce than many major luxury brands, because - Gregori is careful to explain - when a job is performed in which 85% of the price derives from the cost of the material… only the paper industry benefits». From his words, I gather that one shouldn’t go chasing after pretty things that yield no profit, but neither should one worship numbers, because they can limit one’s vision. Speaking of numbers, Gregori adds: «Nowadays it’s only possible to gain market shares with the means of

production and expertise necessary to service niche markets with specific demands that nobody else can satisfy. Otherwise, the road to major gains in turnover lies in taking over other concerns on the market. I don’t rule anything out, then, like integrating an artisanal concern in order to produce handcrafted coated boxes, or availing ourselves of special processes that are currently done by subcontractors. In the opposite direction, we might seek synergy by forming new partnerships with major operators that would benefit from our competencies. In a word, as a businessman I don’t rule out any opportunity». Q

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Datalogic: sviluppo costante Molte conferme e obiettivi chiari per il prossimo futuro dell’industrial automation.

Ingener Romano Volta, Presidente e CEO Gruppo Datalogic

Q «Tra i leader mondiali dell’identificazione automatica, Datalogic è ormai il “numero 1” assoluto nel retail scanning, ambito nel quale abbiamo lanciato per primi i lettori con tecnologia imager. Sono anche soddisfatto del nostro posizionamento di mercato, dato che da tempo siamo riconosciuti a livello globale come “la società del codice a barre”». A margine del tradizionale incontro con la stampa di fine anno organizzato a Milano, questo quanto dichiarato dall’ingegner Romano Volta, presidente e amministratore delegato del Gruppo Datalogic (e suo fondatore più di 40 anni fa, Ndr.). Figura di spicco nel mondo dell’identificazione automatica, inventore e imprenditore lungimirante, Romano Volta ha suffragato nella sostanza l’impegno e la politica del management di Datalogic, testimoniando grande soddisfazione per i traguardi raggiunti dall’azienda che, nei primi nove mesi del 2015, ha registrato un utile netto di Gruppo di 30,4 milioni di euro in crescita del 18,5% rispetto allo stesso periodo del 2014. Produttore specializzato di soluzioni per l’acquisizione automatica dei dati, automazione industriale e lettori di codici a barre, mobile computer, sensori di rilevazione, misura e sicurezza e sistemi di visione e di marcatura laser ha confermato la crescita dei ricavi per tutte le principali divisioni: da

Scanner Heron™ HD3430 2D area imager Quando la tecnologia incontra il design. When technology encounters design

sottolineare il deciso miglioramento dei segmenti Retail e T&L registrato in Nord America e in Asia. Infine, anche l’EBITDA è risultato migliore, nonostante i consistenti investimenti in R&D e nella rete distributiva.

Senza tradire il focus su specializzazione e sviluppo tecnologico che, da oltre 40 anni qualifica la società, Volta precisa ancora: «L’obiettivo nel 2016 è di crescere più del mercato, anche per vie esterne. Lo dimostra la recente acquisizione del 20% di Caen RFID Srl, società toscana specializzata in tecnologie RFID; un’operazione, questa, che ci consentirà di creare nuove opportunità di crescita, abbinando soluzioni Datalogic per la lettura ottica a quelle RFID nella banda Ultra High Frequency (UHF). Potremo così ampliare la nostra offerta con il lancio di prodotti complementari e, al contempo, migliorare il posizionamento in un mercato “ad alta innovazione” e dalle molte potenzialità». Un mercato che, sempre secondo Volta, «sarà caratterizzato da una decisa inversione di tendenza in fatto di politiche industriali e produttive. Le aziende occidentali, che nel recente passato hanno investito in Asia, stanno infatti rivedendo i propri piani per rientrare in Europa, consapevoli di come non sia più possibile contare solo ed esclusivamente su manodopera a basso costo per recuperare margini. Piuttosto, sarà fondamentale per loro investire in sistemi automatizzati. E in questo senso l’indu-

Datalogic: constant growth Many successes and clear goals for the near future of industrial automation.

«Among the world leaders in automatic identification, Datalogic is now the world’s absolute “number one” leader in retail scanning, a field in which we were the first to launch scanners with imaging technology. I’m also very satisfied with our market positioning, given that we have been known for some time as the “world barcode company”». This statement was made by ingegner Romano Volta, president and CEO of the Datalogic Group (and who founded that same 40 years ago, Ed), at the time of the concern’s usual press conference, held at the end of the year. A standout figure in the world of automatic identification, and a farsighted entrepreneur and inventor, Volta made concrete Datalogic’s commitment and management policy, expressing great satisfaction with the benchmarks reached by a concern that, during the

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P-Series Smart camera ultra compatta, economica e ad alte prestazioni. Ultra compact, economical, high-performance smart camera.

GUARDARE AVANTI

first nine months of 2015, registered Group net profits of 30.4 million euros, an increase of 18.5% compared to the same period in 2014. Indeed, the specialist producer of automatic data acquisition and industrial automation solutions, as well as barcodes, mobile computers, sensors, and vision and marking systems confirmed growing revenue for all major divisions. The decisive improvements reported by the Retail and R&L units in North America and Asia are especially important. Finally, the concern’s EBITDA has improved, in spite of substantial investments in R&D and in the distribution network. Looking forward Without forgoing its focus on specialization and technological advances that has marked his business for 40 years, Volta, goes on to explain

strial automation saprà contribuire a recuperare profittabilità».

PRONTI PER IL MERCATO DI OGGI E DEL DOMANI

Datalogic sta puntando al potenziamento dei propri lettori, per trasformarli via via in “intelligent reader”. «Oggetti e merci in costante movimento devono infatti essere decifrati nel dettaglio, per poterne catturare i dati sensibili. Noi intendiamo proporre quindi non più solo strumenti capaci di leggere codici a barre, ma mezzi avanzati per trasferire agli utilizzatori tutte le informazioni necessarie a gestire in modo proficuo l’attività (oltre alla data di scadenza, indicazioni su qualità, dimensione…). In altri termini, e oggi più che mai, l’Internet of things sta influenzando in maniera sostanziale i modelli di business delle imprese, nonché i trasporti, la logistica, il retail, e in pratica ogni oggetto o prodotto fisico potrebbe essere dotato di terminali capaci di trasferire informazioni e ricevere istruzioni, anche a distanza. Noi saremo in grado di aiutare le aziende a “ripensarsi”, in accordo con la nuova visione di un mondo che non accenna a fermarsi».

that «our goal in 2016 is to outgrow the market, including by external channels. This is shown by our recent acquisition of 20% shares in Caen RFID Srl, a Tuscany-based company specialized in RFID technologies. This operation will enable us to create new opportunities for growth by combining Datalogic optic scanning solutions with UHF RFID ones. In such a way, we could expand our offer, launching complementary products and, at the same time, enhance our positioning on a “high innovation” and high potential market». According to Volta, this market «will experience a decisive trend reversal in business and production policies. In fact, western concerns that have invested in Asia are now reviewing plans to reenter Europe, well aware that it’s no longer possible to count solely on low-cost labor to turn a profit. On the contrary, it will be essential for them to invest in automated systems. And in this sense, industrial automation will yield recovered profits».

Ready for the market of today and tomorrow Datalogic is focusing on enhancing its scanner systems, gradually transforming them into “intelligent readers”. «Indeed, objects and goods in constant motion need to be accurately decoded in order to recover sensitive data. We therefore intend to not only offer instruments capable of reading barcodes, but advanced systems for transferring to users all necessary information for efficient operations management (in addition to expiry, quality indications, format…). In other words, and now more than ever, the Internet of things is substantially influencing business models, as well as transport, logistics, retail and practically every single object or physical product that might be equipped with terminals capable of conveying and receiving instructions, even remotely. We will help concerns “reinvent” themselves, in line with a new worldview that shows no signs of yielding».

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Aetna Group cresce negli USA Q «Dopo le acquisizioni in Spagna e Brasile - commentano Enrico e Valentina Aureli, amministratori delegati di Aetna Group - ci stiamo consolidando in un’area strategica come gli USA, integrando l’esperienza, le competenze tecnologiche e la forte presenza sul mercato di TopTier (Portland, Oregon) che si aggiunge alla filiale Aetna Group USA di Atlanta (Georgia)». Perseguendo quindi un piano di sviluppo, che oltre a internazionalizzazione e presidio dei principali mercati mondiali prevede produzione “local for local”, completamento della gamma e

Aetna Group grows in the USA «After the buy-ups in Spain and Brazil - CEOs of the Aetna Group Enrico and Valentina Aureli comment - we are consolidating in strategic areas like the US, integrating experience, technological skills and the strong presence of TopTier (Portland, Oregon) that now joins the US branch of the Aetna group based in Atlanta, Georgia». Pursuing a growth plan, that as well as internationalisation and the presiding over the main world markets, also includes “local for local” production, completion of the product range and a customer service ever close to the customer, Aetna Group bought the majority share of TopTier (palletisation technology and simultaneous wrapping with stretchfilm). Thus the Italian builder extends its influence overseas in the field of wrapping and packaging systems (stretchfilm wrapping machines, bundling machines and heatshrink packaging machines, cartoners and band attaching machines) being able to

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di vari club. Le solide basi imprenditoriali, dunque, l’amore per lo sport e valori aziendali condivisi sono stati fondamentali per creare in poco tempo un club moderno e dinamico, vicino alle esigenze dei propri tesserati, dove gli standard qualitativi, etici e organizzativi vengono tenuti sotto costante controllo. Tra le varie divisioni, oggi, primeggia il CAMA Racing Team, sostenuto dalla passione per il ciclismo su strada e in MTB di molti dipendenti.

count on the advantages of the dovetailing: it will in fact be able to satisfy any needs regarding end-of-line machines, serving the main systems integrators and the big international companies operating in a host of sectors (food&bev, home&personal care, paper&tissue, petfood, farmaceutico, dairy). In terms of load stabilisation and protection, the two concerns offer state-of-the-art technologies: Cube Technology by Aetna Group is a modular palletisation system patented by TopTier.

Non semel victor sed semper primus... Cama dixit! In other words, it is not a question of winning once only, but always being first: first in terms of quality, ethics and organization. Daniele and Annalisa Bellante (heads of CAMA leading builder of automatic cardboard packaging systems) are convinced of this, having chosen the Latin motto to define the nature and the objectives of the Cama Group Amateur

INDUSTRY & MA NA GEMENT

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un servizio tecnico sempre più vicino al cliente, Aetna Group ha acquisito le quote di maggioranza di TopTier (tecnologia di palettizzazione e avvolgimento simultanei con film estensibile). Il costruttore italiano amplia così la propria influenza oltre Oceano nell’ambito dei sistemi di avvolgimento e imballaggio (avvolgitrici con film estensibile, fardellatrici, confezionatrici con film termoretraibile, incartonatrici e nastratrici) potendo contare su un’integrazione vantaggiosa su vari fronti: potrà infatti soddisfare qualsiasi esigenza relativa alle macchine di fine linea, al servizio dei principali system integrator e delle grandi aziende mondiali attive in svariati settori (food&bev, home&personal care, paper&tissue, pet food, farmaceutico, dairy). In fatto di stabilizzazione e integrità del carico, le due realtà propongono tecnologie allo stato dell’arte: la Cube Technology di Aetna Group e il sistema di pallettizzazione modulare brevettato di TopTier.

Non semel victor sed semper primus... Cama dixit! Q In altre parole, non è necessario vincere una sola volta, ma essere sempre primi: primi in qualità, etica e organizzazione. Ne sono convinti Daniele e Annalisa Bellante (titolari di CAMA, costruttore leader di sistemi automatici di imballaggio in cartone) che hanno scelto il motto latino per definire la natura e gli obiettivi della Polisportiva Associazione Dilettantistica Cama Group, fondata nel 2014 per promuovere la coesione fra i propri dipendenti in ambito extra lavorativo. Un progetto, quello messo in pratica dai fratelli Bellante per loro stessa definizione “con un DNA sport addicted” - che riprende i principi ereditati dal padre Paolo, fondatore della società e mancato prematuramente nel 2003: sostenitore dei valori legati allo sport, era riuscito a mutuare l’esperienza organizzativa aziendale a favore

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ADESIVI PROGETTATI PER L’E-COMMERCE H.B. Fuller Company (NYSE: FUL) ha messo a punto una gamma completa di adesivi compatibili e “universali”, studiati nello specifico per incrementare l’efficienza dell’imballaggio destinato all’e-commerce. Si tratta del frutto di un lavoro congiunto, svolto da HB Fuller con i produttori di cartone, i costruttori di sistemi di imballaggio a fine-linea, e-retailers e società di confezionamento, che ha consentito di identificare le caratteristiche necessarie affinché l’adesivo potesse offrire prestazioni e metodi più consoni al miglioramento. Pensando quindi agli end-user, le soluzioni a marchio Sesame® consentono di accedere ai beni contenuti nelle scatole senza danneggiarle. In particolare i Close-Sesame® sono nastri pre-applicati e anti-manomissione studiati per facilitare le operazioni di apertura e chiusura. Tra le opzioni disponibili, anche nastri pre-applicati che agevolano l’eventuale ri-spedizione della stessa scatola. Inoltre, Sesame® è un nastro di rinforzo da usare nelle aree critiche del contenitore, quelle sottoposte agli stress maggiori, così da proteggere ulteriormente la merce in corso di spedizione.

Sports Association, founded in 2014 to promote cohesion between its employees outside of work hours. A project, that implemented by the Bellantes - who define themselves as “having a sports addicted DNA” - that harks back to the principles inherited from their father Paolo, founder of the company and who passed away prematurely in 2003: supporter of sports oriented values, he managed to transfer the company’s experience in organization over onto various sports clubs and sports disciplines. Henc the solid entrepreneurial basis, the love for sports and the shared company values were fundamental to creating a modern and dynamic club in just a short space of time, close to the needs of its member, where quality, ethical and organizational standards constantly feature uppermost. Among the different divisions today, pride of place goes to the CAMA Racing Team, supported by many of the company’s employees’ love for road cycle racing and MTBs.

Adhesives designed for e-commerce H.B. Fuller Company (NYSE: FUL) has devised a complete range of universally compatible adhesive solutions, targeted specifically to improve the effectiveness of e-commerce packaging. This is the result of a joint effort, made with board producers, end-of-line packaging system builders, e-retailers and packaging companies, to identify the required characteristics that improve the effectiveness of e-commerce packaging solutions. Devised for the end user, easy opening Sesame® solutions, are designed to enable customers to access goods without damaging the box. In particular Close-Sesame® solutions are pre-applied, tamper-proof tapes designed for easy opening and closing operations. Options include pre-application of re-closing tapes to simplify returns in the same box. Plus, Sesame® in-the-board reinforcement tapes strengthen packaging in critical stress areas to protect goods during outward and return transit.

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Sintesi ragionata di una giornata dedicata agli aggiornamenti legislativi su materiali e oggetti destinati al contatto con alimenti. Le linee guida già disponibili e quelle di prossima pubblicazione; iter delle plastiche di riciclo e degli imballaggi attivi e intelligenti; future sanzioni.

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A cura di Daniela Aldrigo

La disciplina MOCA in Europa e Italia: prossime novità ell’ambito della disciplina dei materiali e oggetti destinati al contatto con alimenti (MOCA) le materie plastiche restano il materiale più seguito e disciplinato a livello europeo e, di riflesso, in ambito nazionale. È quanto emerso dalla 18° edizione del seminario dedicato alla tematica, organizzato il 10 dicembre a Milano dall’Istituto

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Italiano Imballaggio, e che ha visto la consueta partecipazione del gruppo di lavoro della dottoressa Maria Rosaria Milana dell’Istituto Superiore di Sanità. Senza entrare nel dettaglio dei contenuti e delle prescrizioni del Regolamento UE 10/2011, viene ribadito il campo di applicazione della normativa in relazione al decreto nazionale DM 21/3/73 che, per le

FCM regulation in Europe and Italy: upcoming changes What follows is a brief summary of a day dedicated to changes to legislation governing materials and objects in contact with food products. Current and forthcoming guidelines; a brief overview of recycling plastics and active and intelligent packaging; future sanctions.

materie plastiche, resta in vigore per le parti non in contrasto. Tuttavia è utile ricordare che il regolamento europeo copre le materie plastiche omogenee e solo il requisito compositivo delle plastiche eterogenee (strato di plastica nei multistrato multimateriale), mentre il decreto nazionale copre i coating (o rivestimenti) polimerici posti su materiali diversi dalla plastica, i siliconi, le resine epossidiche, e le prove in capo ai multistrato multi materiale (per esempio i “brick”).

COSA C’È DI NUOVO Le novità riguardano in particolare le nuove scadenze per le prove di migrazione

In any case, it is useful to keep in mind that European regulation covers homogeneous plastic materials and only the plastic component of heterogeneous materials (plastic layer in multilayer multi-material), while the Italian legislation covers polymer coatings on materials other than plastic, silicones, epoxy resins and testing of multilayer multi-material (e.g. “bricks”).

By Daniela Aldrigo

WHAT’S NEW In the regulation of food contact materials (FCMs), plastic remains the most closely monitored and regulated at the European level, and consequently in Italy as well. As much emerged from the 18th edition of a seminar dedicated to the topic held in Milan on December 10th. The event was organized by Istituto Italiano Imballaggio and saw the usual

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participation of the work group of Maria Rosaria Milana of the National Institute of Health (ISS). Without entering into the details of the conversation and of EU Regulation 10/2011, the regulation’s field of application is illustrated here in relation to Ministerial Decree 21/3/73, whose compliant sections will continue to govern plastics.

The changes have to do in particular with new deadlines for migration testing, which starting in January 2016, must be carried out following the dictates of Regulation 10/2011. Until 31/12/2015, testing can be carried out in accordance with either of the older directives 82/711 and 85/572. Thus far, the amendments to Reg. 10/2011 have had to do above all with

the restrictions and stipulations of the list of authorized substances (App. I), but a forthcoming sixth amendment will bring changes to how the regulation is to be interpreted and applied.

THE GUIDELINES In the meantime, two of the four European Guidelines for Regulation 10/2011 are already available. One of the guidelines gives a general overview of the legal framework to help correctly interpret the various articles and appendices, explaining terms not defined in the regulation, for example “nanomaterial”, “commercialization”, etc… It also explains, for example, how to approach unlisted substances and those authorized by derogation. The other deals with data transmission along the supply chain, focusing on subjects responsible for compiling

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che, dal 1° gennaio 2016, dovranno obbligatoriamente essere effettuate seguendo il dettato del regolamento 10/2011 mentre fino al 31/12/2015 le prove potevano essere eseguite, a scelta, seguendo anche quanto prescritto dalle “vecchie” direttive 82/711 e 85/572. Fino a oggi, gli emendamenti del Reg. 10/2011 hanno riguardato soprattutto le restrizioni e le specifiche nell’Elenco delle sostanze autorizzate (All. I) ma è in arrivo una sesta modifica che apporterà novità su aspetti interpretativi e applicativi del regolamento.

LE LINEE GUIDA Intanto sono già disponibili due delle quattro Linee Guida europee relative all’applicazione del regolamento 10/2011. Una linea guida di inquadramento generale della disposizione di legge aiuta nella corretta valutazione/interpretazione dei vari articoli e allegati, andando a definire una serie di termini che non vengono pre-

compliance declarations and communication of what is referred to in the regulation as “adequate information”. Forthcoming is publication of the guideline on migration testing, while the one dealing with migration modeling and theoretical calculation is still being written. The guidelines on migration testing are set for approval in the coming months and are the joint work of leading national laboratories, industry experts, DG Sanco and the JRC. The guidelines are divided into two parts: a general section and a technical section with eight appendices. The general part highlights the importance of sampling: which are the authorized subjects, the strategies and precautions to enact in order to guarantee that the testing is appropriate and representative, especially in the case of official controls, and finally, how to adequately identify and label samples.

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cisati nel regolamento, come ad esempio “nanomateriale”, “immissione sul mercato”, ecc…, e a comprendere correttamente, ad esempio, l’approccio per le sostanze non incluse e quelle autorizzate in deroga. L’altra riguarda la trasmissione delle informazioni lungo la filiera, ponendo l’attenzione sui soggetti responsabili in relazione alla compilazione della dichiarazione di conformità e alla comunicazione di quelle che vengono citate nel regolamento come “informazioni adeguate”. Di prossima pubblicazione sono le linee guida sulle prove di migrazione, mentre è ancora in preparazione il documento riguardante la modellizzazione della migrazione e i calcoli teorici. Le linee guida sull’esecuzione dei test di migrazione verranno infatti approvate nei prossimi mesi e sono il frutto del lavoro congiunto dei laboratori nazionali di riferimento, degli esperti dell’industria, della DG Sanco e del JRC. Le linee guida si articolano in due parti: una parte genera-

The technical section describes modalities for testing food products and simulants (choosing a simulant and testing conditions), testing for polar and apolar polymers and managing migration limit threshold results according to margin of error. One chapter is dedicated to screening tests, and another to an analysis of migrating agents in packaged food products and simulants or as residue in the material, illustrating how the choice of method depends on the nature of the phenomena under analysis (e.g. volatile vs. semi-volatile organic substances). A section is also dedicated to identifying the type of polymer through IR analysis, identifying layers and separating them. Also, the guidelines indicate how to measure the food-packaging contact surface area, as well as how to write up an analysis report (which pertinent

le e una parte tecnica con otto allegati. Nella parte generale si evidenzia l’importanza del campionamento: quali sono i soggetti autorizzati, le strategie e le precauzioni da mettere in atto affinché esso sia appropriato e rappresentativo soprattutto nel caso di controlli ufficiali, e infine come identificare/etichettare adeguatamente i campioni. Nella parte specifica vengono invece descritte le modalità di prova sugli alimenti e nei simulanti (scelta del simulante e condizioni di prova), le prove per polimeri polari e apolari e la gestione del risultato a “ridosso” del limite di migrazione in funzione dell’incertezza di misura. Viene dedicato anche un capitolo ai test di screening e uno all’analisi dei migranti nell’alimento confezionato e nei simulanti o come residui nel materiale, evidenziando come la scelta del metodo dipenda dalla natura dell’analita (es. sostanze organiche volatili e semi-volatili). Una sezione si occupa anche dell’identificazione del tipo di polimero attraverso l’analisi IR, dell’identificazione degli strati e della loro separazione. E ancora, le linee guida indicano come misurare l’area superficiale di contatto alimento/imballaggio così come stilare il report d’analisi (quali sono le informazioni pertinenti da inserire), ricordando che il risultato deve sempre essere accompagnato dall’unità e dall’incertezza di misura.

FUTURE ARMONIZZAZIONI E REGISTRO DELLE SOSTANZE AUTORIZZATE

• Sempre in ambito europeo le novità più immediate riguarderanno a brevissimo le plastiche di riciclo, con le scadenze previste

information to include), keeping in mind that the outcome should always be accompanied by the unit of measurement and margin of error.

FUTURE HARMONIZATION AND REGISTER OF AUTHORIZED SUBSTANCES

• Still considering European legislation, the most immediate changes have to do with recycling plastics, with deadlines set by Reg. 282/2008 fast approaching and pursuant to authorization of recycling processes by European decision with which the Register of authorized processes will be published. Until then, in Italy, post-consumption recycled plastic in direct contact with food will be governed by articles 13bis and 13ter of Ministerial Decree 21/3/73, which only authorize certain packaging types made with post-consumption recycled

plastic, and which will only expire with the European regulation’s full implementation. • The second step will have to do with active and intelligent packaging. Also in this case, deadlines set by reg. 450/2009 are nearing and the EFSA will soon conclude its evaluation of requests for authorization to allow the Commission to proceed with publication of the Register of authorized substances. At the moment, permitted substances must be authorized for use in food products. • In the meantime, the European road map continues on non-harmonized materials like rubbers, which could be the first new materials to be regulated at the European level, but it’s still a long road. From a European standpoint, new legislative approaches are in any case

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[ dal Reg. 282/2008 ormai prossime e che attengono all’autorizzazione dei processi di riciclo attraverso decisione europea con la quale verrà pubblicato il Registro dei processi autorizzati. Fino ad allora, a livello nazionale, nell’ambito dei materiali da riciclo destinati al contatto diretto con gli alimenti valgono gli articoli 13bis e 13ter del DM 21/3/73, che autorizzano solo alcune tipologie di imballaggi realizzati con materiale da riciclo post-consumo, e che decadranno solo con la piena entrata in vigore del regolamento europeo • Il secondo passo interesserà gli imballaggi attivi e intelligenti. Anche in questo caso le scadenze previste dal reg. 450/2009 sono ormai prossime e l’EFSA dovrà rapidamente concludere la valutazione delle richieste di autorizzazione per permettere alla Commissione di procedere con la pubblicazione del Registro delle sostanze autorizzate. Al momento, le sostanze ammesse devono essere autorizzate all’uso nell’ambito dei prodotti alimentari.

per quanto riguarda i materiali non armonizzati a livello europeo come carta, vetro e acciaio inox e quelle specifiche per alluminio (DM 76/2007) e banda stagnata (DM 18/2/84). Il DM 21/3/73, in particolare, è in fase di “ristrutturazione” dato che la legge è ormai molto datata e ha subito circa 50 aggiornamenti. In particolare si stanno revisionando le liste positive e le restrizioni pertinenti, oltre ai metodi che vi sono inseriti. Negli ultimi anni, i principali aggiornamenti al decreto hanno riguardato le materie plastiche per i motivi già esposti e l’acciaio inox, materiale spesso proveniente dal Far East e su cui le dogane di frontiera pongono spesso l’attenzione, soprattutto nell’ambito del pentolame e delle stoviglie da tavola destinati al contatto con alimenti, che non di rado ricorrono negli alert europei sulla sicurezza alimentare. I nuovi aggiornamenti del decreto potrebbero invece riguardare le carte, che da molto non vengono revisionate.

• Nel frattempo continua la road map europea sui materiali non armonizzati come ad esempio le gomme, che potrebbero essere i primi nuovi materiali disciplinati a livello europeo, ma la strada in questo senso è ancora molto lunga. In ottica europea, i nuovi approcci legislativi sono comunque rivolti a rafforzare l’approccio mediante Risk Assessment e alla ripartizione delle responsabilità lungo la filiera.

• Infine, a breve, verrà emanato un decreto sanzioni dedicato alla disciplina MOCA, che prevederà tra l’altro a censire le aziende che producono materiali e oggetti destinati al contatto con alimenti. Al momento le sanzioni esistono ma sono soggette a interpretazione “sul campo” da parte dei singoli ispettori, con conseguenti disparità di trattamento: il nuovo decreto avrà quindi come obiettivo principale quello di codificare in modo univoco le sanzioni in ambito MOCA. Q

• A livello nazionale, si confermano le disposizioni del DM 21/3/73 in particolare

Daniela Aldrigo Area Tecnica, Istituto Italiano Imballaggio

aimed at strengthening risk assessment approaches and allocating responsibility along the supply chain. • At the national level, the stipulations of Ministerial Decree 21/3/73 are confirmed, in particular as regards materials not harmonized at the European level, such as paper, glass and stainless steel, and those specifically concerning aluminium (DM 76/2007) and tin plate (DM18/2/84). DM 21/3/73, in particular, is undergoing “restructuring”, since the law is now quite dated and has undergone around 50 amendments. In particular, the positive lists and pertinent restrictions are being revised, in addition to the methods included. In recent years, the main updates to the decree have had to do with plastics due to the reasons already explained, and stainless steel, a material that often

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originates in East Asia and which often draws scrutiny from customs officials, especially kitchenware destined for food contact, which sometimes figures in European food safety alerts. The new updates of the decree could concern paper, that has not been the rulings of which have not been revised for some time. • Finally, a forthcoming sanctions decree will regulate FCMs, including provisions for a census of FCM manufacturers. At the moment, sanctions exist but are subject to interpretation “in the field” by individual inspectors, with resulting disparities in outcome. The new decree will thus have the principal objective of univocally codifying FCM sanctions. Q Daniela Aldrigo Technical Unit, Istituto Italiano Imballaggio

E N VIRO NMENT & LEGISLATIO N

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Family Bag: addio agli sprechi, con stile Q Nel solco delle riflessioni aperte da Expo sulla lotta allo spreco alimentare, parte dal Veneto un progetto congiunto che coinvolge il Ministero dell’Ambiente, Unioncamere Veneto e CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi); il 10 dicembre 2015 a Padova è stato infatti sottoscritto un documento programmatico per promuovere l’introduzione nei ristoranti del Family Bag, un contenitore realizzato e distribuito da CONAI, studiato per il trasporto del cibo avanzato al termine di un pasto fuori casa. Nell’ambito di questa iniziativa, 100 ristoranti individuati da Unioncamere Veneto riceveranno una prima fornitura di Family Bag, realizzata con i materiali dei vari Consorzi aderenti: plastica (Corepla), alluminio (Cial), carta (Comieco), legno (Rilegno) e acciaio (Ricrea). L’iniziativa si prefigge di incidere, in modo rilevante, anche sul piano culturale. Rispetto a “doggy bag”, infatti, il nome “Family Bag” suggerisce un’altra destinazione d’uso: vuole produrre, in primo luogo, un upgrade semantico, nobilitare un’abitudine virtuosa e trasformarla in usanza socialmente condivisa, superando il preconcetto che rende imbarazzante richiedere al ristoratore il cibo avanzato dal pasto. In questo senso, molto si è puntato su design e comunicazione: il logo e la grafica sono curati come quelli di un brand del fashion, le iniziali del naming sono associate a una texture che rappresenta in modo sintetico, iconico e divertente gli avanzi di cibo, l’estetica del packaging, elegante e moderna, rende la Family Bag simile a una pochette. Insomma... portarsi a casa gli avanzi della cena al ristorante diventa, oltre che etico, davvero chic.

Family Bag: say good-bye to waste, in style In the wake of reflections instigated at Expo on food waste, a joint project is being launched in the Veneto region by the Ministry of the Environment, Unioncamere Veneto and CONAI (National Packaging Consortium). On 10 December, 2015, in Padua, a document was signed establishing a program to promote the use in restaurants of the Family Bag. This container is produced and distributed by CONAI and is designed to carry leftovers home after a meal. As part of the efforts of this initiative, 100 restaurants selected by Unioncamere Veneto will receive a supply of Family Bags, which are made using the materials of the various participating consortia: plastic (Corepla), aluminium (Cial), paper (Comieco), wood (Rilegno) and steel (Ricrea). The initiative is also set to have a significant cultural impact. In fact, compared to the already widely known “doggy bag”, the new Family Bag has a new target use: it means firstly a semantic upgrade, by encouraging responsible behavior and transforming it into a practice shared with others. This moves beyond the preconceived notions surrounding embarrassedly asking for a bag. In this sense, a lot of focus has been dedicated to design and communication: the logo and graphics are tailored like those of a fashion brand, with the naming in a texture that simply and cutely represents leftovers. The elegant, modern aesthetic of the packaging makes the Family Bag look like a clutch bag. In short, bringing home the leftovers is made not only ethical, but chic.

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A COMPOSTABLE CAPSULE FOR ESPRESSO, 100% Italian, it embodies the values of circular economy and bioeconomics. Made from MATER-BI, it is the result of research and development efforts that took over 5 years, involving the contributions of Lavazza and Novamont. The capsule, once consumed, can be thrown in the food waste bin and sent for industrial composting along with the coffee grounds. These are the reasons why the two Italian concerns have been named among the best concerns in the “Refuse and Resources” category of the “Sustainable Development 2015” award, promoted by the Foundation for Sustainable Development and Ecomondo – Rimini Fiera, with the participation of the President of the Republic Sergio Mattarella, who presented a medal to the initiative’s authors.

UNA CAPSULA COMPOSTABILE PER CAFFÈ ESPRESSO, 100% italiana, racchiude in sé i valori dell’economia circolare e della bioeconomia. Realizzata in MATER-BI, è frutto di un lavoro di ricerca e sviluppo durato oltre 5 anni, che ha visto impegnate Lavazza e Novamont. La capsula, una volta consumata, può essere raccolta con il rifiuto umido e avviata al compostaggio industriale insieme al caffè. Sono queste le ragioni della segnalazione delle due aziende italiane tra le migliori imprese nell’ambito della categoria “Rifiuti e Risorse” del ‘Premio Sviluppo Sostenibile 2015’, promosso dalla Fondazione per lo Sviluppo sostenibile e da Ecomondo - Rimini Fiera, con l’adesione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha conferito una medaglia all’iniziativa.

The culture of sustainability Social responsibility and respect for the environment for Tetra Pak constitute the foundations of a longterm strategy that cannot be tackled with sporadic initiatives. In particular, the Sustainability Report presented in early November by Tetra Pak Italia (Rubiera, RE) at the Ecomondo fair, Rimini, figures to hand, shows the manufacturer’s constancy and commitment in reducing the environmental impact of its packaging. The company has also managed to reduce its energy consumption, while increasing collection, recovery and recycling of its packs. Among the results obtained, one is struck by the over 38 million Italians and 4,500 municipalities now involved in the collection of Tetra Pak containers: a milestone attained by the Italian branch of the Swedish multinational that via an extensive awareness creating campaign, has also managed to involve more than half of Italy in the challenge to sort products that do not fall into a specific material category in that they are comprised of paper, aluminium and thin layers of polyethylene. Not only is more than half the country involved in sorting its containers, with some 22,700 tons of Tetra Paks sent for recycling, but considerable figures have also been achieved in terms of product traceability and energy saving: of the 4 and a half billion containers placed on the Italian market in 2014, as many as 3 billion were FSC certified or that is made of cellulose from sustainably managed forests. Here too the increase has been considerable (+ 65% compared to 2013).

Pulp recovery: recyclers unite to form Unirima The two main pulp recovery and recycling associations, Unionmaceri and Federmacero, have decided to merge to create a new association called Unirima - the National Union of Pulp Recovery and Recycling Enterprises. Giuliano Tarallo will serve as president of the new association, which belongs to Fise Unire (Confindustria’s National Union of Recovery Enterprises) and has the objective of more effectively representing and protecting operators in the sectors of collection, recovery, recycling and marketing of paper pulp. «A stronger association - declared Tarallo - is the most appropriate means to pursue the interests of our sector, which is always under threat of indiscriminate assimilation that reduces market spaces, by ambiguous regulations on exports that put its business at risk and by legislative interventions at the national and European levels that are increasingly aimed at subordinating the raw materials market to the needs of user industries».The economic importance of paper, a strategic sector for the so-called “circular economy”, is shown by the results of the report “Italy of Recycling” by Fise Unire: in 2014, the amount of paper collected in Italy increased slightly (+0.1% compared to 2013), reaching 6.1 million t. These positive variations affect the entire country, with +1.6% in the North, +4.7% in central Italy and +10.6% in the South. Italy recycles 51.7 kg of paper and carton per capita annually; 80% of waste packaging is recycled.

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La cultura della sostenibilità

Q Responsabilità sociale e rispetto dell’ambiente sono, per Tetra Pak, i fondamenti di una strategia di lungo periodo che non si risolve in iniziative sporadiche. In particolare, il Report di Sostenibilità presentato a inizio novembre da Tetra Pak Italia (Rubiera, RE) alla fiera Ecomondo di Rimini, dimostra, numeri alla mano, con quale costanza e con quanto impegno il produttore abbia saputo incidere sul-

la riduzione dell’impatto ambientale delle proprie confezioni, nonché sui propri consumi energetici, incrementando al contempo le azioni per la raccolta, il recupero e il riciclo delle confezioni stesse. Tra i risultati ottenuti, spicca quindi il dato che vuole oltre 38 milioni di italiani e 4.500 comuni coinvolti proprio nella raccolta differenziata dei contenitori Tetra Pak: un traguardo storico raggiunto dalla sede italiana della multinazionale svedese, che è riuscita, con un lavoro di sensibilizzazione capillare, a trainare oltre metà del Belpaese nella sfida a differenziare prodotti che non rientrano in una categoria specifica di materiale, composti come sono da carta, alluminio e sottili strati di polietilene. Oggi, non solo la raccolta differenziata dei contenitori copre idealmente metà della Penisola, con l’avvio a riciclo di circa 22.700 t di confezioni Tetra Pak, ma raggiunge anche numeri di tutto rispetto sul fronte della tracciabilità dei prodotti e del risparmio energetico: su 4 miliardi e mezzo di contenitori immessi sul mercato italiano nel 2014, ben 3 miliardi sono infatti certificati FSC, ovvero realizzati con cellulosa proveniente da foreste controllate. Anche in questo caso, si tratta di un incremento di tutto rispetto (+65% rispetto al 2013).

Macero: i riciclatori si uniscono e fondano Unirima Q Le due principali associazioni di recupero e riciclo del macero Unionmaceri e Federmacero hanno deciso di unirsi per dare vita a un nuovo soggetto associativo denominato Unirima - Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri. Giuliano Tarallo guida, in veste di presidente, la nuova associazione, che aderisce a Fise Unire (Unione Nazionale Imprese del Recupero di Confindustria) e persegue l’obiettivo di una più efficace rappresentanza e tutela delle imprese attive nel settore della raccolta, recupero, riciclo e commercializzazione della carta da macero. «Un’associazione più forte - dichiara infatti Tarallo - è lo strumento più adeguato per portare avanti gli interessi del nostro settore, sempre più minacciato da un’assimilazione indiscriminata che ne riduce gli spazi di mercato, da una normativa ambigua sull’export che ne mette a rischio l’operatività e da interventi normativi a livello nazionale ed europeo sempre più volti a subordinare il mercato delle materie prime alle esigenze delle industrie utilizzatrici». Il rilievo economico della carta, settore strategico per la cosiddetta “circular economy”, si evince fra l’altro dai risultati del Rapporto “L’Italia del Riciclo”, realizzato da Fise Unire: nel 2014 la raccolta nazionale di carta ha registrato un lieve incremento (+0,1% rispetto al 2013) arrivando a 6,1 milioni t. Le variazioni positive interessano tutta la Penisola: +1,6% al Nord, +4,7% al Centro e +10,6% al Sud. La raccolta differenziata nazionale di carta e cartone ha raggiunto quota 51,7 kg pro-capite/anno; l’80% dei rifiuti da imballaggio viene avviato a riciclo.

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Cosa piace agli Italiani

Chiusure in alluminio per il vino Q Crescita esponenziale negli ultimi dieci anni, gradimento dei consumatori in aumento grazie ai pregi riconosciuti, protezione e riciclabilità su tutti. Questo, in sintesi, quanto emerso dal workshop organizzato da EAFA (European Aluminium Foil Association) durante il SIMEI sui benefici delle chiusure in alluminio per il vino. Consumo e consumatori. Interessanti al riguardo i numeri riportati da Alessandro Bocchio, General Manager BU Vino Italia di Guala Closures Group: «Nel mondo sono oltre sei miliardi le chiusure a vite in alluminio utilizzate per il vino. In particolare, in Italia, già oggi il 17% dei produttori ne fa uso (anche per l’export). Il dato è ancor più significativo se si pensa che solo 10 anni fa, nel nostro Paese, nessuno ricorreva a queste chiusure e il mercato era inesistente. D’altronde una recente ricerca di mercato realizzata da EAFA in collaborazione con IPSOS* rivela che il 40% dei consumatori comprerebbe una bottiglia di vino chiusa con il tappo a vite. E sono in maggioranza i millennials (la Generazione Y, quella del nuovo millennio, per intenderci) a esprimere questa preferenza: i consumatori del domani determineranno l’ulteriore sviluppo del mercato. Anti spreco e sostenibili. Sul ruolo dell’alluminio e della sua sostenibilità nel mercato del vino si è espresso Gino

Schiona, Direttore Generale di CIALConsorzio Imballaggi Alluminio. «Consideriamo l’impatto ambientale dell’intera filiera del vino, dalla vigna, alla sua produzione, packaging, distribuzione e riciclo, attraverso lo strumento dell’LCA (Life Cycle Analisys). In questo senso, messe a confronto con i tappi di sughero, le chiusure in alluminio hanno in complesso un impatto ambientale inferiore, dato che riducono in misura significativa il rischio di deterioramento del vino, preservandone le qualità. Non dobbiamo però scordare la funzionalità, in termini di prevenzione dello spreco o del deterioramento del prodotto. Il maggior impatto dei tappi tradizionali è ascrivibile in particolare alla percentuale di vino sprecato a causa del TCA (2,4,6-tricloroanisolo), una delle principali cause dell’ammuffimento del sughero, che è stata infatti stimata tra il 2 e il 5%. Nelle valutazioni ambientali è stato incluso il riciclo delle chiusure in alluminio - conclude Schiona - che viene garantito attraverso una rete di operatori in coordinamento con il consorzio; questo apporta notevoli vantaggi ambientali come la riduzione dei consumi energetici (-95%) e la minor produzione di gas serra». Non dobbiamo però scordare ovviamente la funzionalità, in termini di prevenzione dello spreco o del deterioramento del prodotto, caratteristica garantita in ogni caso dalle chiusure in alluminio.

What Italians like

Aluminium closures for wine Exponential growth over the last decade, increasing popularity among consumers thanks to its recognized qualities, especially protection and recyclability. These were the findings of a workshop organized by EAFA (the European Aluminium Foil Association) during SIMEI on the benefits of aluminium closures for wine. Consumption and consumers. Alessandro Bocchio, General Manager BU Wine Italy for Guala Closures Group, had some revealing numbers on the topic: «There are over six billion screw-on aluminium closure for wine in the world. In particular, already 17% of producers in Italy make use of this packaging type (including for exports). This figure is even more significant if one considers that just

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ten years ago no one in our country resorted to these closures, and the market was non-existent. What’s more, a recent market study conducted by EAFA in collaboration with IPSOS* shows that 40% of consumers would purchase a bottle of wine with a screw top. The majority of millennials (i.e. “Generation Y”, that of the new Millennium) also report this preference: the consumers of tomorrow will drive the market’s continued growth». Anti-waste and sustainable. Gino Schiona, General Director of CIAL (the Alluminium Packaging Consortium), discussed the role of aluminium and its sustainability in the wine market. «We consider the environmental impact of the entire wine supply chain,

Innovazione nella tradizione Gianluca Morino, enologo, titolare di Cascina Garitina e blogger ha testimoniato come sia possibile adottare chiusure a vite in alluminio innovative anche per un prodotto molto tradizionale come il vino. «In Italia manca una comunicazione chiara ai consumatori circa le reali proprietà della chiusure in alluminio nella tutela organolettica del prodotto. Personalmente ho scelto queste chiusure poiché voglio che i miei clienti assaporino il vino che ho pensato per loro, senza che agenti esterni possano in qualche modo alterarlo».

*The IPSOS study is available at www.aluminium - closures.org/fileadmin/web/news/EAFA_Closure - Survey_ Brochure_web.pdf

from the vineyard to production, packaging, distribution and recycling, through the instrument of LCA (Life Cycle Analysis). In this sense, compared with cork stoppers, aluminum closures have a lower environmental impact overall, given that they significantly reduce the risk of deterioration of the wine, while preserving the quality. But we must not forget their functionality in terms of prevention of waste or spoilage. The greatest impact of traditional corks is attributable in particular to the percentage of wasted wine due to the TCA (2,4,6-trichloroanisole), a major cause of cork molding, which has in fact been estimated as standing between 2 and 5 %. Environmental assessments include the recycling of aluminum closures - concludes Schiona - which is guaranteed through a network of operators in coordination with the consortium; this

brings significant environmental benefits such as reducing energy consumption (-95%) and lower production of greenhouse gases». But of course we cannot overlook functionality in terms of prevention of waste or spoilage of the product, feature guaranteed in any case by aluminum closures. Innovation in tradition. Gianluca Morino, enologist, owner of Cascina Garitina and blogger, gave a testimonial about how it is possible to adopt innovative screw-on aluminium closures for even a very traditional product such as wine. «In Italy there is a lack of clear communication with consumers about the real properties of aluminium closures in protecting the organoleptic properties of the wine. Personally, I opted for these closures because I want my customers to taste the wine that I crafted for them, with no external agents that can somehow alter it».

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Dal Progetto al Consumatore: Chi promuove l’innovazione nel packaging? Noi.

working for you.

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Sun Chemical Group S.p.A. WJB "DIJMMF (SBOEJ t 4FUUBMB 'SB[ $BMFQQJP .* t XXX TVODIFNJDBM DPN


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PRESENZE

All’insegna della condivisione di conoscenze, un incontro organizzato da BASF ha riunito gli stakeholder di una filiera italiana di eccellenza (quella dell’imballaggio flessibile): sul tavolo esperienze di successo, sviluppi tecnologici, nuovi prodotti e futuri scenari.

FlexAbility: una giornata di innovazione “condivisa” on l'evento “FlexAbility - Sharing experience for flexible packaging solutions” (12 novembre 2015, Milano - Palazzo delle Stelline), BASF ha inteso riaffermare il proprio impegno nello scambio di competenze con altri soggetti della filiera industriale. Il concetto di ampio respiro che ispira le politiche della multinazionale tedesca, con una presenza consolidata nel nostro Paese, infatti, è quello dell’“Open Innovation”, che implica di per sé l'apertura alla collaborazione, rendendo permeabile la propria ricerca a competenze esterne.

C

È dunque passato il tempo della difesa a oltranza di un vantaggio competitivo, perché solo così sarà possibile alzare il livello degli obiettivi, accettando di mettere a fattore comune le sfide e migliorando i margini di successo di tutti i soggetti coinvolti. Impegnata nello sviluppo di soluzioni in linea con i trend del mercato globale, l’evoluzione normativa e le esigenze di consumatori più consapevoli, BASF ha voluto quindi dedicare un momento di approfondimento a tutti gli stakeholders con cui condivide lo spirito di innovazione e la ricerca della sostenibilità.

FlexAbility: a day of “shared” innovation With the onus on knowledge sharing, an encounter organized by BASF gathered together the stakeholders of an Italian segment of excellence (that of flexible packaging): successful experiences, technological development, new products and future scenarios. With the event “FlexAbility - Sharing experience for flexible packaging solutions” (12 November 2015, Milan Palazzo delle Stelline), BASF wished to reconfirm its commitment to exchanging skills and knowhow with other subjects in the industrial sector. A broadly extending concept that inspires the policies of the German

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multinational with a consolidated presence in Italy, that of “Open Innovation”, which in itself implies opening up to cooperation, making one’s own research and external skills and knowhow permeable. Hence the times of the dogged defence of one’s competitive advantage are over, because only by sharing can the level of

Il professor Luciano Piergiovanni, docente di Scienze e Tecnologie Alimentari presso l’Università degli Studi di Milano, ha moderato gli interventi della sessione plenaria, in cui alcuni protagonisti hanno riportato la propria esperienza di collaborazione con BASF, in relazione alla produzione di film, alla stampa e alla laminazione, ambiti nei quali la multinazionale ha messo a punto svariate tipologie di prodotti: dai polimeri biodegradabili ai pigmenti con effetti speciali e ai fotoiniziatori per inchiostri, dagli additivi per la protezione da raggi UV agli antiossidanti e stabilizzanti di processo, fino agli adesivi a base acqua. Di questi ultimi, in particolare, hanno dato testimonianza due costruttori di macchine che, a vario titolo, ne hanno evidenziato caratteristiche e proprietà. Gian Vito Schiavi di Comexi ha descritto le potenzialità di due macchine di punta del gruppo iberico - Flexo F2 WB per la stampa flessografica e Nexus ML1 WB per la laminazione - ricordando che la AMB di San Daniele del Friuli (UD) le ha adottate da tempo, per produrre film multistrato alta barriera completamente water-based destinati al settore alimentare. In questo caso, le competenze ingegneristiche di Comexi hanno trovato un valido riscontro nell’eccellenza delle soluzioni BASF: se per Flexo F2 WB l’azienda tedesca fornisce infatti Joncryl® FLX, speciali resine in grado di parificare le performance degli inchiostri water-based a quelle dei prodotti base solvente, l’accoppiatrice Nexus ML1 WB utilizza l’adesivo a base-acqua Epotal®. Le soluzioni solvent free - ha rimarcato

PRESENCES

gave an account of their experience of working with BASF in film production, printing and laminating, areas where the multinational company has developed a whole series of products: from biodegradable polymers to special effects pigments and ink photoinitiators, additives for protection from UV rays, to antioxidants and process stabilizers, up to waterbased adhesives. The latter in particular were highlighted by two machine builders, each underlining their respective characteristics and properties.

Professor Luciano Piergiovanni, Professor of Food Science and Technology at the University of Milan, moderated the interventions of the plenary session, where several players

Gian Vito Schiavi of Comexi described the potential of two of the Iberian group’s leading machines - the Flexo F2 WB flexographic printing

objectives be raised, making challenges a common cause and improving the success margins of all the subjects involved. Committed to developing solutions aligned with global market trends, developments in standards and the need for greater consumer awareness, BASF thus wished to dedicate a moment of insight to all the stakeholders, with which it shares the spirit of innovation and the search for sustainability.

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Schiavi - offrono numerosi vantaggi in termini di competitività e ottimizzazione del processo, mentre si perfeziona una tecnica produttiva in grado di azzerare le emissioni di solvente in atmosfera, mantenendo inalterata l’eccellenza del risultato finale, in particolare per ciò che riguarda colore e finiture. Evidenti i benefici, in primo luogo per i consumatori, con la riduzione del rischio di migrazione di sostanze indesiderate dal pack all’alimento. Enrico Monteverdi e Marco Murelli di Hewlett & Packard hanno ricordato la collaborazione con BASF, ancora in qualità di fornitore di adesivi, in un progetto congiunto Hp-Comexi. Il risultato di questa sinergia è una soluzione integrata per la produzione di packaging flessibile, in grado di coniugare i vantaggi (ecologici, etici, ma anche tecnici ed economici) degli adesivi water based di BASF con quelli della stampa digitale per la quale versatilità, riduzione del “time to market”, personalizzazione del brand, sono parole chiave. In particolare, le due società hanno lavorato a integrare, sia in-line che off-

machine and and Nexus ML1 WB rolling rolling machine - recalling that AMB of San Daniele del Friuli (UD) has been successfully using them for some time now to produce completely waterbased, high barrier film for the food sector. In this case Comexi’s engineering skills were complemented by the excellence of BASF’s solutions: if for the Flexo F2 WB the German company in fact supplies the Joncryl® FLX, special resins able to equal the performance of waterbased inks and solvent-based products, the Nexus laminating ML1 WB uses the Epotal® Range waterbased adhesive. The solvent-free solutions - remarked Schiavi - offer many advantages in terms of competitiveness and process

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line, il processo di stampa digitale realizzato con HP Indigo 20000, con il processo di laminazione post-stampa, affidato a Comexi Nexus L20000. Nel corso della relazione, è stata approfondita la scelta delle soluzioni waterbased, riconosciuta come la più idonea: studi congiunti condotti dai rispettivi laboratori R&D, infatti, hanno riscontrato come la patina di adesivo distribuita nel processo di laminazione tra il supporto stampato e il successivo substrato di coating, debba essere il più possibile morbida ed elastica, per minimizzare lo

optimization, while a production technique is being perfected capable of achieving zero atmospheric solvent emissions, while maintaining the excellence of the final result, in particular as far as colors and finishes are concerned. Obvious the benefits, first and foremost for consumers, with the reduction of the risk of migration of undesired substances from the food pack. Enrico Monteverdi and Marco Murelli of Hewlett & Packard cited their work with BASF, the latter again in the role as adhesives supplier, in a joint Hp-Comexi project. This synergy led to the creation of an integrated solution for

stress meccanico sulla sottostante interfaccia stampata, che altrimenti potrebbe subire tensioni eccessive e danneggiarsi. Poiché gli adesivi a base acqua sono indiscutibilmente più morbidi e flessibili, la scelta è stata quindi dettata da ragioni squisitamente tecniche. Come ulteriore e determinante requisito, i film ottenuti con questo processo risultano idonei agli standard dell’industria alimentare. Giampiero Ripamonti di Novachem e Ruth Bauer di BASF hanno chiuso la sessione plenaria presentando un proget-

the production of flexible packaging, able to combine the advantages (ecological, ethical, but also technical and economic) of the BASF waterbased adhesives, with those of digital printing, for which versatility, reduction of time to market and brand customization are keywords. In particular the two companies have been working to integrate the digital printing process realized with HP Indigo 20000 with the post-press lamination process entrusted to the Comexi Nexus L20000, this both in-line and off-line. During the talk, the choice of waterbased solutions, recognized as the most suitable, was further gone into: joint studies made by the respective R&D Laboratories have in fact shown how the

adhesive patina, distributed in the lamination process between the printed substrate and the subsequent coating substrate, needs to be as soft and elastic as possible, in order to minimize the mechanical stress on the underlying print interface which could otherwise suffer excessive strain and damage. Since the waterbased adhesives are unquestionably softer and more flexible, the choice was hence dictated for purely technical reasons. Equally important, the film obtained by this process conform to food industry standards. Giampiero Ripamonti of Novachem and Ruth Bauer of BASF closed the plenary session by presenting a joint

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Progettare e produrre chiusure per il vino

to congiunto, finalizzato alla messa a punto di Metal Mirroring Effect, un inchiostro a base solvente dalla resa metallizzata eccellente, compatibile con tutte le tecniche di stampa tradizionale. In questo caso, BASF ha fornito a Novachem un pigmento brevettato, il VPMS Metasheen (Vacuum Metallized Pigment), molto più luminoso del tradizionale pigmento di alluminio, grazie ai particolari “flake” che lo compongono, con superficie liscia, piatta e regolare, per una resa estremamente riflettente. Grazie a questa soluzione, gli effetti metallici a specchio (per dettagli e finiture, fino al 25% della superficie totale) possono essere realizzati mediante un normale processo in linea, senza ricorrere al procedimento off-line di metallizzazione, risparmiando su costi di processo e materia prima.

LE SFIDE ETICHE DEL FUTURO Se gli interventi della sessione plenaria hanno portato esempi virtuosi di come, partendo da bisogni concreti della filiera, grazie alla partnership e alla condivisione di competenze sia stato possibile trova-

project aimed at the development of Metal Mirroring Effect, a solvent-based ink with excellent metallised properties, compatible with all traditional printing techniques. Here BASF provided Novachem with a patented pigment, the VPMS Metasheen (Vacuum Metallized Pigment), thanks to the particular “flake” used, that has a smooth, flat and regular surface, offering great reflection, offering an effect much brighter than the traditional aluminum pigment. Thanks to this solution the metallic mirror effects (for details and finishes, for up to 25% of the total area) can be achieved in a normal in-line process, without resorting to off-line metallization

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re soluzioni vincenti in termini di prodotto, ottimizzazione di materie prime e processi, nonché tutela ambientale, le relazioni parallele del pomeriggio si sono focalizzate sulle innovazioni tecnologiche orientate alla sostenibilità e alla sicurezza alimentare. Gli interventi pomeridiani degli esperti BASF hanno, così, approfondito le nuove funzionalità del packaging di carta (Walter Savoia, Jan Van Delft), sistemi adesivi water-based (Christoph Kiener, Peter Preishuber-Pfluegl), soluzioni e pigmenti per packaging compostabili (Martin Bussman, Ruth Bauer), valutazione del rischio di NIAS per la conformità degli imballaggi alimentari (Alfred Dratva). La giornata si è conclusa con un momento di riflessione su scenari e trend futuri: Paolo Ferrarini (del Future Concept Lab), giornalista ed esperto di design, estetiche emergenti e comportamenti digitali, ha fornito alcuni spunti per offrire una chiave di lettura sull’evoluzione dei comportamenti dei consumatori e sul ruolo della condivisione come ingrediente fondamentale delle strategie di marketing contemporaneo.

procedures, thus saving on processing and raw material costs.

THE ETHICAL CHALLENGES OF THE FUTURE

If the plenary session talks brought good examples as to how, starting from the real needs of the industry and thanks to the partnership and the sharing of expertise leading to successful product solutions, optimization of raw materials and processes as well as environmental protection can be achieved, the parallel talks held in the afternoon focused on technological innovations aimed at sustainability and food safety. The afternoon talks held by BASF experts offered new insight into the features of

Il “Design Studio” di Guala Closures è un centro molto avanzato, dove vengono create chiusure per il vino innovative dal punto di vista progettuale e attraenti sul fronte estetico. In grado di rispondere alle esigenze di immagine e di marketing anche di piccoli produttori, l’impianto (realizzato dagli stessi ingegneri del Gruppo Guala Closures) può gestire ordini a partire da 1.000 pezzi, grazie al ricorso a metodologie all’avanguardia: un servizio di design interno si combina infatti con tecnologie di stampa digitale, trattamenti superficiali al plasma, vernici con basi speciali, un sistema di polimerizzazione UV dedicato per finire con i sistemi di controllo di qualità automatizzato e la decorazione a rilievo per il top. Design Studio può contare inoltre su un servizio tecnico e commerciale locale.

paper packaging (Walter Savoia, Jan Van Delft), waterbased adhesive systems (Christoph Kiener, Peter PreishuberPfluegl), solutions and pigments for compostable packaging (Martin Bussman, Ruth Bauer), risk assessment of NIAS for the compliance of food packaging (Alfred Dratva). The day ended with a moment of reflection on future trends and scenarios: Paolo Ferrarini (Future Concept Lab), journalist and designer, expert on emerging aesthetic trends and digital behaviour, provided insight to offer a key to understanding the evolution of consumer behaviour and the role of sharing as a key ingredient in contemporary marketing strategy.

Designing and producing wine closures The Guala Closures “Design Studio” is a leading edge center, where attractive and innovative wine closures are created. Capable of also responding to the marketing image of even the small producers, the system (achieved by the selfsame engineers of the Guala Closures Group) can handle orders from 1000 pieces up, thanks to cutting edge methods: an internal design service in fact combines with digital print technology, plasma surface treatments, specially based varnishes, a dedicated UV polymerization system to finish with automated quality control systems and relief decorations for the tops. Design Studio can also count on a local technical and commercial service.

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Caffè e tè, per tutti Nell’ambito del gruppo Coesia, ACMA è il punto di riferimento per soluzioni di confezionamento dedicate al mondo Consumer Goods. A Host 2015 ha presentato i propri sistemi destinati al settore del caffè e del tè, cui dedica un ampio portafoglio di macchine per l’imballaggio primario e secondario. Sotto i riflettori, le ultime versioni della gamma di capsulatrici Qi e la flowpacker Miniwrap, oltre alle proposte per il tè “firmate” Tecnomeccanica. n settore che cresce a due cifre, quello delle capsule per il caffè, dove i player investono risorse ingenti nello sviluppo di nuovi prodotti, e dove il valore aggiunto in servizio, assicurato dal sistema capsula-macchina, può generare margini elevati. Un mercato che, al tempo stesso, è complicato dalla moltiplicazione di attori e soluzioni, generate dal me too e favorite dallo scadere di alcuni brevetti “di peso”: da qui il proliferare di capsule-equivalenti, che talvolta fanno capo a sistemi chiusi e non sempre all’avanguardia, e che contribuiscono ad alimentare la domanda.

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In questo ambito, non è difficile riconoscere la centralità del packaging e, dunque, dei fornitori di tecnologia per il confezionamento che, in questo caso più che mai, contribuiscono al successo del prodotto. A Host (Fiera Milano, 23-27 ottobre 2015) ne abbiamo avuto dimostrazione: ACMA ha sfruttato l’evento (oltre 2.000 espositori e 150mila visitatori internazionali) per presentare una serie di aggiornamenti di rilievo per il confezionamento di caffè e di tè, in capsule e bustine. Ne abbiamo parlato con lo staff ACMA specializzato nelle soluzioni per il tè e per il caffè.

Coffee and tea for all ACMA is Coesia Group’s point of reference for consumer goods packaging. At Host 2015, it presented its coffee and tea systems, with an extensive catalog of machinery for primary and secondary packaging. At center stage are the latest models of the Qi capsule-filling range and the flowpacker Miniwrap, as well as Tecnomeccanica solutions for designer teas. The coffee capsule sector is growing by double digits, and sector players are investing massive amounts in developing new products. The added value in service guaranteed by the right capsule-machine system can prove highly profitable. At the same time, the market is complicated by a “me too” explosion of new operators and solutions, facilitated by the expiration of a

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number of important patents. This has led to a proliferation of capsulesubstitutes, which sometimes rely on less than cutting-edge, closed systems, and which raise demand. In this field, it’s not hard to discern the central role of packaging, and consequently of packaging technology suppliers, which - in this case more than ever - play a hand in a product’s

I consumi di caffè in capsule continuano a crescere. Quali sono i trend del mercato globale? Che obiettivi, qualitativi e di quote, si è data ACMA? In effetti, quello del caffè in capsule è un mercato in vivace sviluppo e ad alto valore aggiunto, dove il packaging “è” il prodotto e dove, quindi, il fornitore di tecnologia svolge un ruolo di particolare rilievo. Per questo ci siamo messi in gioco, sapendo di avere molto da offrire sia come ACMA sia, più in generale, come Coesia: al costruttore di macchine, infatti, si chiede di produrre sistemi più veloci, capaci

success. This was demonstrated at the last edition of Host (Fiera Milano, 23-27 October, 2015). At the event, which gathered over 2,000 exhibitors and over 150,000 visitors from around the world, ACMA presented a series of outstanding update for packaging coffee and tea, in capsules and bags. ACMA’s tea and coffee specialists spoke with us about them a little. Consumption of coffee in capsules continues to grow. What are the global market trends? Which targets, in terms of quality and shares, has ACMA set itself? In truth, the coffee capsules market is one characterized by lively growth and high added value, in which the

packaging is the product, and so the technology supplier plays a crucial role. For this reason, we went for it, knowing that we have much to offer, both as ACMA, and, more generally, as Coesia. Indeed, machine builders are being asked to produce systems that are faster, guarantee maximum efficiency and optimize consumption of material and energy. We have relationships with the sector leaders thanks to the unique characteristics of our machines and the strength of a group that guarantees accessibility and assistance worldwide. And that’s not to forget another decisive factor: ACMA now offers an entire range of capsule-fillers to meet the needs of operators with vastly different productivity and market requirements,

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di garantire la massima efficienza, ottimizzando i consumi di materiale e di energia. E noi ci confrontiamo con i leader di settore, grazie alle caratteristiche uniche delle nostre macchine e alla forza di un gruppo che assicura presenza e assistenza qualificate in tutto il mondo. Senza dimenticare un altro fattore determinante: ACMA è oggi in grado di forni-

in tutti gli aspetti. I dosatori indipendenti garantiscono un controllo del peso ancora più preciso; il sistema brevettato di creazione del vuoto, direttamente in macchina, riduce a meno dell’1% l’ossigeno residuo nella capsula autoprotetta, a tutto vantaggio della fragranza e della la shelf life del prodotto; inoltre la Qi è predisposta per l’impiego di diversi sistemi di chiusura, per termoformatura ma

A Host 2015 lanciate anche una macchina per il confezionamento delle capsule non autoprotette... Si chiama Miniwrap e costituisce un’alternativa alle classiche flowpack . Perseguendo l’obiettivo fondamentale del risparmio di materiale, abbiamo progettato una macchina orizzontale che “avvolge” il prodotto: dunque non lo colloca dentro a un tubo, come fa la flowpack, ma lo avvolge,

re un’intera gamma di capsulatrici, per soddisfare le esigenze degli operatori più diversi per produttività e mercati, assicurando inoltre tutte le necessarie integrazioni di finelinea, per l’imballo della capsula, l’astucciamento...

anche a impulsi e, soprattutto, è progettata in modo da minimizzare il consumo di materiali. Come, ad esempio, quelli usati per sigillare la parte superiore della capsula, dove otteniamo una riduzione degli sfridi fra il 50 e l’80%. Quanto alla Qi800, che è la più veloce delle nostre capsulatrici (16 piste, 800 cpm), non solo si colloca ai vertici della categoria per produttività ma è anche estremamente affidabile e robusta, e garantisce un accurato controllo della produzione e una qualità del prodotto superiore.

sfruttando la tecnologia che in ACMA conosciamo molto bene, del wrapping confectionery. I vantaggi sono molteplici e rilevanti. Oltre a creare un packaging diverso, si arriva a risparmiare il 30% di materiale da incarto, con un’immediata riduzione dei costi e ulteriori economie in fase di gestione dei rifiuti. In più, si riduce lo spazio da riempire con l’azoto (e quindi anche il consumo di gas), e si raddoppia la velocità operativa: la Miniwrap raggiunge i 200 pezzi/min contro i 100 delle macchine verticali classiche. Grazie a queste caratteristiche assicura saving significativi che, data l’im-

Dopo il lancio della capsulatrice Qi350, oggi proponete un’integrazione di gamma significativa. Con quali caratteristiche? E per quali esigenze? Grazie a un importante lavoro di progetto, che ha rivisitato la meccanica, l’elettronica e i principali componenti, la nuova Qi 500 assicura prestazioni superiori

while also guaranteeing the necessary integration for end of line, capsule packaging, cartoning, etc. After the launch of the Qi350 capsulefiller, now you are offering a significant integration of the range. What are the features? And for which sorts of requirements? Thanks to major efforts to redesign the mechanics, electronics and main components, the new Qi 500 guarantees superior performance all around. The independent dispensers guarantee even more precise weight check; the patented vacuum system operates directly in the machine,

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reducing residual oxygen inside the capsule to less than %1, extending the product’s shelf life. Qi is also preset for the use of various capsule closure systems, based not only on thermoforming but also on pulses. Most importantly, it is designed to minimize consumption of material, for example that used to seal the top of the capsule, with a scrap reduction of 50-80%. As for the Qi800, which is our fastest capsule-filler (16 tracks, 800 cpm), not only does it top the ranking in productivity, but it is also extremely reliable and robust, and guarantees accurate production control and superior product quality.

You’ll also be launching a machine for packaging capsules that are not self-protected at Host 2015… Miniwrap is an alternative to classic flowpacks. In pursuing the basic goal of saving on material, we designed a horizontal machine that “wraps” the product. It doesn’t place it in a tube, like a flowpack, but wraps it, making use of a technology that we at ACMA know well: confectionery wrapping. There are many significant advantages. In addition to creating a different kind of packaging, 30% is saved in wrapping material, with an immediate cost reduction and additional saving during the waste disposal stage. Moreover, the space that

has to be filled with nitrogen has been reduced (and therefore also gas consumption), while operational speed has been doubled. The Miniwrap reaches 200 pieces/min, compared to the 100 of classic vertical machines. These characteristics guarantee significant savings, which, given the importance of the price factor, represents a major competitive advantage. We’ve talked about optimizing consumption and waste reduction... How big of a role does sustainability play in designing your packaging systems? The entire coffee industry is making

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portanza del fattore prezzo, rappresenta un elemento competitivo di tutto rilievo. Abbiamo parlato di ottimizzazione dei consumi e di riduzione degli sprechi... Quanto incide il tema “sostenibilità” nella progettazione dei vostri sistemi di confezionamento? Sulle criticità relative allo smaltimento post consumo delle capsule, l’intera filie-

L’offerta Coesia è molto articolata: si può ipotizzare un “travaso“ di tecnologie dal confezionamento del tè a quello del caffè? Assolutamente sì. Se la dosatura del caffè è stata sviluppata direttamente in ACMA, tutto ciò che attiva sinergie tra progettazione meccanica e lavorazione dei materiali attinge al know how delle varie aziende del gruppo Coesia.

ra del caffè sta lavorando con impegno e in più direzioni; nel frattempo il confezionamento monodose conquista quote di mercato. Non abbiamo dubbi, quindi, sulla progressiva evoluzione della capsula in senso eco-compatibile e, per quanto ci riguarda, contribuiamo in diversi modi. Oltre a mettere a disposizione dei clienti le nostre tecnologie brevettate per separare il residuo di caffè dal contenitore usato, permettendone la riciclabilità, lavoriamo sul fronte dell’efficienza. Le nostre macchine consentono considerevoli risparmi di materiale di scarto, elettricità, gas inerte.

Le sinergie sono all’ordine del giorno anche fra diversi ambiti applicativi: per realizzare le astucciatrici di capsule autoprotette, ad esempio, abbiamo attinto dal nostro know how nel settore del tè e del tabacco. In generale, l’innovazione realizzata per un’applicazione specifica si traduce in un vantaggio competitivo per tutte le realtà del Gruppo. E offre spunti interessanti anche sul piano del marketing: oltre alle capsule di

efforts on multiple fronts to deal with the problem of post-consumption disposal of the capsules. In the meantime, the single serving packaging is gaining ground in the market. We are therefore confident in a progressive evolution of the capsule towards eco-compatibility, and, for our part, we are contributing in various ways. In addition to supplying our customers with patented technologies for separating coffee residue from the used container, making it recyclable, we are also working on efficiency. Our machines enable significant savings on scrap material, electricity and inert gasses.

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Coesia’s offer is very extensive. Could one foresee a technology “transplant” from tea packaging to coffee? Absolutely. While coffee dispensing has been developed right here at ACMA, everything to do with creating synergies between mechanical design and materials processing is up to the knowhow of the various Coesia Group subsidiaries. Synergy is the order of the day also among various fields of application: in order to create self-protected capsule cartoners, for example, we relied on our knowhow in the tea and tobacco sectors. An innovation developed for one application generally translates to a

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caffè, oggi siamo in grado di produrre capsule di tè - una nicchia alimentata dagli stessi torrefattori, che vogliono essere in grado di offrire anche altre bevande - oppure di brodo… Ma noi possiamo anche fare l’opposto: confezionare il caffè nelle bustine, perché venga fruito come infuso. In concreto, Tecnomeccanica ha infatti sviluppato una soluzione che integra la tecnologia ormai consolidata della T2 ad accorgimenti dedicati al settore specifico del caffè: è dotata di un dosatore modificato per il trattamento del prodotto, che rispetto alla foglia di tè presenta differenti criticità dovute alla maggior dispersione in fase di produzione. Per questo, nella versione dedicata al caffè, la T2 ha anche un sistema innovativo per rimuovere lo sporco dal sacchetto, che garantisce una miglior pulizia della confezione finale e un minor spreco di prodotto. Per quanto riguarda il tè, la T4 è stata di recente oggetto di un upgrade tecnologico, con l’obiettivo di aumentarne le prestazioni, passate dalle 250 alle 300 buste al minuto. Come T2, T4 può essere integrata con differenti gruppi per il confezionamento secondario, tra cui quello per il packaging di dieci buste in “micro box”: una soluzione che assicura un risparmio del 50% rispetto alle scatole comunemente in uso. Q

competitive advantage for all the Group’s business, and also offers something in terms of marketing. In addition to coffee capsules, we now produce tea in capsules – a niche fed by the brewers themselves, who wish to offer other beverages as well – or broth… But we can also do the opposite: package coffee in bags, to be used as an infusion. In fact, Tecnomeccanica has developed a solution that integrates the now established T2 technology with special upgrades for the coffee sector. It is equipped with a dispenser modified for treating the product, which compared to tea leaves presents different

weaknesses, due to a greater tendency to disperse during production. For this reason, in the coffee version, the T2 also has an innovative system for cleaning the bag, guaranteeing a cleaner final packaging with less product wastage. As for tea, the T4 has recently received a technological upgrade aimed at enhancing its performance, from 250 to 300 bags per minute. Like the T2, T4 can be integrated with various secondary packaging units, including for packaging ten-bag “micro-boxes”, a solution that guarantees a 50% saving on the most common box types. Q

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La carta giusta per imballaggi perfetti È uno dei maggiori produttori mondiali di carta e imballaggi, con circa 25.000 dipendenti in oltre 30 paesi. Mondi figura tra i più importanti fornitori globali di carta fibra vergine e riciclata per cartone ondulato e a Fruit Logistica porta la sua idea di servizio e innovazione.

e ultime innovazioni Mondi in fatto di imballaggi a base carta saranno esposte a Fruit Logistica (3-5 febbraio 2016, Berlino), importante momento di incontro per produttori, esportatori, distributori, rivenditori al dettaglio e fornitori di servizi, desiderosi di sviluppare ed espandere il proprio business internazionale. Veterana della fiera (quella del 2016 sarà la sua sesta partecipazione), Mondi presenta la gamma completa di carte e scatole di cartone ondulato, con un’attenzione particolare alle soluzioni Aqua Mondi, studiate per l’imballaggio di frutta e verdura: perfette per resistere a umidità e basse temperature, e dunque ideali per la logistica a lungo raggio.

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Mondi - la scelta ecologica. Imballaggi a base carta: un abbinamento naturalmente perfetto per frutta e verdura. Mondi - the ecological choice. Paper-based packaging: a naturally perfect combination for fruit and vegetables.

Innovativi, ogni giorno. Oltre a ProVantage Kraftliner Aqua (carta kraft per copertine resistente all’acqua ed ecologica), sotto i riflettori in fiera saranno ProVantage Fluting Aqua e ProVantage Fluting Fresco, con caratteristiche migliorate dopo il revamping della macchina PM4 della cartiera di őwiecie

Estetica e resistenza vanno di pari passo nel portafoglio prodotti Mondi Appearance: soddisfatte le esigenze di clienti e utilizzatori finali, che vogliono carta di qualità elevata e una superficie brillante. Visual appeal and durability go hand in hand in Mondi’s Appearance product portfolio, meeting the needs of customers and end users who want high-quality paper and bright, shiny surfaces.

La gamma completa di carte kraft Mondi unisce alta resistenza e prestazioni tipiche delle scatole leggere a un’eccellente stampabilità. The full range of Mondi kraft papers combines high strength and performance typical of light boxes and excellent printability.

Imballaggi di carta al vostro servizio

Brilliant box-solutions begin with the right paper Mondi is one of the world’s leading packaging and paper companies, employing around 25,000 people across more than 30 countries. It ranks among the top international suppliers of virgin and recycled containerboard and brings its ideas on service and innovation to Fruit Logistica. In February 2016 Mondi will be showcasing its full range of highly functional paper grades and corrugated box solutions at Fruit Logistica in Berlin, Germany. The fair is a crucial forum for

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producers, exporters, distributors, retailers and service providers who are keen to develop and expand their international business. Making its sixth appearance at the trade fair, Mondi will

Grazie all’ampio catalogo di carte per cartone ondulato, dalle svariate e gradevoli caratteristiche, Mondi è in grado di soddisfare al meglio le esigenze di clienti e utilizzatori finali in termini di resistenza, durata, eccellente macchinabilità sugli ondulatori e stampabilità di ottimo livello. Fornisce inoltre una gamma completa di tipologie di carte kraft e, nell’ambito del catalogo Semi Chem, soluzioni per applicazioni di imballaggio solidi e resistenti all’umidità. I prodotti riciclati - soluzioni con un impatto ambientale minimo - completano il portafoglio Mondi Containerboard. La carta per cartone ondulato vergine e non di Mondi viene impiegata per

be exhibiting its containerboard for fruit and vegetable packaging - grades that suit humid and cold conditions perfectly and therefore support long-haul logistics. Innovative. Every day. Get to know Mondi’s improved Aqua grades Alongside the water-resistant and

eco-friendly ProVantage Kraftliner Aqua, one of Mondi’s highlights at Fruit Logistica will undoubtedly be the improved quality of its paper grades ProVantage Fluting Aqua and ProVantage Fluting Fresco - achieved by rebuilding PM4 at its őwiecie mill in Poland. The modifications are delivering a variety of benefits to corrugated box

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FOOD

GLI INCONTRI A FRUIT LOGISTICA. Il 4 febbraio, al Tech Stage, Mondi organizza il workshop “Imballaggio di carta: la scelta ecologica” per scoprire come gli imballaggi di cellulosa contribuiscano a confezionare in modo sicuro i prodotti ortofrutticoli freschi, preservando al contempo le risorse naturali. Due i “Fact-Box” in programma, dove Mondi illustrerà le tendenze e vantaggi: il primo durante un workshop gratuito dalle 14,30 del 4 febbraio e uno presso lo stand Mondi (D-16, CityCube, Hall B). A partecipazione gratuita, gli incontri saranno tradotti in simultanea in cinque lingue (inglese, francese, tedesco, italiano e spagnolo). Iscrizioni presso lo staff commerciale o su www.mondigroup.com/fruitlogistica.

(Polonia). Grazie alle modifiche effettuate, i produttori di scatole in cartone ondulato potranno beneficiare di una serie di vantaggi: imballaggi leggeri e ad alte prestazioni, profili eccellenti in fatto di grammatura e resistenza all’umidità, considerevoli risparmi. Le minori variazioni di profilo assicurano l’ottima macchinabilità della carta da onda semichimica sugli ondulatori oltre a una maggiore efficienza. aqua protec®, un marchio. In aggiunta a ProVantage Kraftliner Aqua e/o

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A DV ERTO RIA L

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THE ENCOUNTERS AT FRUIT LOGISTICA. On February 4, at Stage Tech, Mondi will be organizing the workshop “Paper packaging: the ecological choice” to reveal how paper packaging materials contribute to safely packing fresh fruit and vegetables while at the same time preserving natural resources. Two the “Fact-Boxes” scheduled, where Mondi will illustrate trends and advantages: the first during a free workshop from 2.30 pm on 4 February and one at the Mondi stand (D-16, CityCube, Hall B). Admission is free and simultaneous interpreters will be translating into 5 languages (English, French, German, Italian and Spanish). Reservations can be made with our sales staff or online at www.mondigroup.com/fruitlogistica.

ProVantage Fluting Aqua, Mondi abbina il marchio “aqua protec®” (che identifica scatole sostenibili e di alta qualità in grado di resistere alle condizioni più difficili), il che comporta una serie di vantaggi per i produttori di cartone ondulato. Oltre a poter utilizzare il logo “aqua protec” per distinguersi dalla concorrenza, saranno infatti nella condizione di realizzare scatole più leggere rispetto a quelle di cartone ondulato standard, e con un tasso di assorbimento dell’acqua del 35% inferiore.

Non avendo quindi la necessità di utilizzare paraffina, potranno aumentare la velocità di trasformazione del 15% circa, incrementando l’output a parità di tempo. Appearance. Mondi ha inoltre perfezionato la sua gamma Appearance. Con la modernizzazione della PM21 presso la propria cartiera di Syktyvkar in Russia, l’azienda ha migliorato la qualità di ProVantage Komiwhite, per combinare imballaggi attraenti con soluzioni resistenti e pronte per lo scaffale. Q

rare la macchinabilità e ad audit completi sugli ondulatori dei clienti.

Paper-based packaging at your service Within its broad containerboard product portfolio, Mondi offers a range of Appearance papers to satisfy the requirements of both customers and end-users as regards strength, high durability, excellent runnability on corrugators, and high-class printability. It also supplies a full range of kraft Una soluzione sostenibile e dall’ottimo rapporto costo/efficacia per La carta da onda semichimica Mondi è la soluzione perfetta per imballaggi grades and, within the Semi Chem portfolio, solutions for molti tipi di scatole in cartone ondulato. alimentari di alta gamma, resistenti all’umidità, forti e leggeri. packaging applications that are both stable and resistant to A sustainable solution with an excellent price/performance ratio for Mondi semichemical corrugated paper is the perfect solution for high-end, moisture. The Recycled range, consisting of 100% many types of corrugated board boxes. moisture-resistant, strong and light food packaging. environmentally sound paper solutions, rounds off the Mondi Containerboard product portfolio. Mondi’s virgin and realizzare imballaggi progettati principalmente per proteggere i prodotti lungo recycled containerboard is used to make corrugated packaging, primarily designed to la catena del valore e per l’esposizione nei punti vendita. protect customers’ products along the value chain and display them in-store.

Attenzione al cliente... ogni giorno. Alla Mondi Containerboard le esigenze dei clienti sono al primo posto. Con macchine per la carta all’avanguardia e una rete mondiale di vendita e logistica, Mondi Containerboard assicura in ogni mercato lo stesso standard di servizio tecnico e commerciale, contrassegnato da rapidità, efficienza e professionalità. Un servizio che viene costantemente migliorato, anche tramite l’organizzazione di seminari specifici e sessioni di formazione, all’assistenza per miglio-

producers: lightweight packaging offering high performance, excellent profiles in terms of basis weight and moisture resistance, considerable savings. The minor changes in the profile ensure excellent runnability of the semichemical paper on corrugators in addition to greater efficiency.

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aqua protec®: a brand. In solutions using the ProVantage Kraftliner Aqua and/or ProVantage Fluting Aqua paper grades, Mondi offers its “aqua protec®” brand for high-quality and sustainable boxes that resist the most challenging conditions, entailing a number of advantages for corrugated board producers.

Customer focused. Every day. At Mondi Containerboard, satisfying customer requirements is paramount. With state-of-the-art paper machines and a worldwide sales and logistics network, Mondi Containerboard is able to offer the same fast, efficient and professional sales and technical customer service for every customer in every market. We improve our service constantly by attaching high priority to customer service, which is delivered through a broad variety of technical seminars and training sessions, technical support, assistance with optimising runnability, and full-scale corrugator audits on-site.

Besides being able to use the logo “aqua protec®” to stand out from the competition, they will be in a position to create boxes and cases lighter than those in standard corrugated board, and with a 35% lower water absorption rate. With no need to use paraffin, processing speeds are increased 15%, increasing overall output.

Appearance. Mondi has been driving improvements in its Appearance portfolio. With the modernised PM21 at its Syktyvkar mill in Russia, the company has enhanced the quality of the ProVantage Komiwhite brand to combine eye-catching packaging with strong, shelf-ready box solutions. Q

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MAT E RI ALS & MA CHI NE RY

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F OOD

Nastri trasportatori con metal detector Q La movimentazione e la manipolazione dei prodotti alimentari richiedono sempre maggiore attenzione e cura, con l’obiettivo di garantire al cliente finale - il consumatore - un prodotto sano e controllato. Per far fronte a queste esigenze specifiche, oltre all’utilizzo di materiali certificati per il food contact, PRL Tecnosoft (Lonato del Garda, BS) vanta nella propria gamma produttiva anche nastri trasportatori con metal detector: soluzioni “su misura” messe in campo grazie alla collaborazione con uno dei principali costruttori di sistemi per il rilevamento metalli. Le possibilità di personalizzazione sono molteplici: dal controllo iniziale sul prodotto sfuso prima del confezionamento primario, fino al controllo in linea dopo la fase di imballo. Come sempre, si tratta di soluzioni custom e ad alte prestazioni, caratteristiche che distinguono la produzione dell’azienda bresciana.

Carbonated soft drinks in lattina Q Forte di un know-how consolidato da una lunga esperienza nella progettazione di impianti completi per il confezionamento di prodotti food & beverage e non solo, AMS Ferrari studia, produce e fornisce linee automatiche che si adattano a svariate tipologie di prodotto: liquidi piatti o gassati, CSD, birra fermentata e non, prodotti riempiti a caldo, sciroppi, salse ma anche olio e detersivi. L’azienda modenese ha proposto a Simei 2015 una linea automatica completa per il riempimento e la tappatura di lattine di CSD (Carbonated Soft Drinks). Si tratta del monoblocco automatico Canmatic, con produzione di 12.000 lattine/ora: una soluzione caratterizzata da tecnologia all’avanguardia e impiego di materiali speciali, integrabile con accessori che consentono di adattarla alle diverse esigenze del cliente. Il design ergonomico contribuisce a creare un “feel good factor” che incentiva la produttività dello staff, con sicuro ritorno economico. L’assistenza post vendita e la fornitura di pezzi di ricambio sono parte integrante della qualità del servizio AMS Ferrari.

Carbonated soft drinks in a can With knowhow consolidated over years of designing complete installations for packaging food & beverage and more, AMS Ferrari designs, produces and supplies automatic lines adapted to a wide array of product types: flat or carbonated liquid, carbonated soft drinks (CSDs), fermented and non-fermented beer, hot-filled products, syrups and sauces, but also olive oil and detergents. The Modena-based concern presented at Simei 2015 a complete automatic filling and capping line for CSDs in cans. The monoblock Canmatic produces 12,000 cans/hr. It is a solution characterized by cutting-edge technology and the use of special materials, and it can be integrated

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Trasporto food: igienico, sicuro e modulare Q Gli elevatori-trasportatori a tazze ETC in acciaio inox realizzati da Cidiesse Engineering sono progettati per ottimizzare il trasporto di prodotti alimentari sfusi, garantendone l’integrità lungo il tragitto, grazie a una o più stazioni di carico/scarico a perfetta tenuta. Nel rispetto delle normative, lavorano a pieno ciclo con il sistema CIP: una funzione di lavaggio in macchina, con aria e/o con acqua e/o detergente che previene il deposito tra un prodotto e l’altro, evitando la contaminazione di sapori tra gli alimenti trasportati, senza dover smontare le tazze di trasporto, con evidente risparmio di tempo e manodopera. Grazie alla costruzione modulare che minimizza ingombri, l’installazione può essere effettuata anche in spazi ridotti garantendo, comunque, il trasporto di grandi portate. A richiesta, possono essere installate più stazioni di scarico e scarico, con bocca provvista di tramoggia di collegamento ai silos, macchine confezionatrici e altri sistemi, o tazze di rotabili a 180°. Minima manutenzione e affidabilità nel tempo completano il profilo d’eccellenza costruttiva e tecnico-funzionale.

with accessories that enable adapting it to any customer needs. The ergonomic design helps create a “feel good factor” that incentives staff productivity, with a surefire return on investment. Post-sales assistance and parts replacement are an integral part of AMS Ferrari’s quality service.

Conveyor belts with metal detector The moving and handling of food products require great attention and care, the aim being to guarantee the final customer a wholesome and controlled product. To address these needs, in addition to using materials certified for food contact, PRL Tecnosoft (Lonato del Garda, BS) also produces and offers conveyor belts with metal detector: “made-to-measure” solutions

implemented in cooperation with one of the leading manufacturers of metal detection systems. The customization possibilities are many: from initial check on the bulk product before primary packaging, up to the control in line after the packaging phase. Like the Brescia based concern’s entire range, these are custom, high-performance solutions.

Food transport: hygienic, modular and safe The ETC steel bucket elevator conveyors manufactured by Cidiesse Engineering are designed to optimize transport of loose food products, guaranteeing their integrity through to their destination, thanks to one or more loading/discharge stations with perfect sealing. They are regulation compliant and are fully functional with

the CIP system, which is a machine washing function with air and/or water and/or detergent that eliminates migrations from one product to another, avoiding contamination of flavors among foods transported, without having to disassemble the conveyor buckets, with significant savings in time and manpower. The solution’s modular construction minimizes bulk, making installation possible even in limited spaces, while still guaranteeing high load transport. By request, multiple discharge stations can be installed, with openings equipped with chutes connected to silos, packaging machinery or other systems, or 180° rotating buckets. Reliability over time and low maintenance round out this solution’s profile of excellence in construction and technical functionality.

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UNA NUOVA TECNOLOGIA PER IL RILEVAMENTO DELLE PERDITE DI CO2 DA CONOSCERE AD OGNI COSTO Ishida presenta una nuova macchina rivoluzionaria per rilevare accuratamente eventuali perdite delle confezioni in atmosfera modificata con l’utilizzo di CO2. Un sistema senza eguali che verifica ogni singola confezione sulla linea, ad una velocità fino a 180 confezioni al minuto. Minore spreco di prodotti alimentari, meno resi e clienti più soddisfatti: non c’è da stupirsi che l’industria alimentare sia impaziente di conoscere Ishida AirScan. Se vuoi essere il primo a dare un’occhiata, registrati online su:

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espresso è diventato un piacere da degustare comodamente a domicilio. Nel settore del caffé, aziende come Nespresso hanno dettato un decisivo cambio di rotta - osserva Gianfranco Zanarini, grande conoscitore del settore e rappresentante “storico” di Spreafico - determinando una vera e propria rivoluzione nel consumo domestico. Il confezionamento in capsule consente infatti al consumatore di selezionare le proprie miscele favorite in una gamma ricchissima di qualità diverse, dai nomi invitanti e suggestivi, incoraggiandolo a soddisfare lo sfizio di assaggiare e sperimentare nuove varian-

«L’

Tecnologia in mostra Dal punto di vista dei costruttori di packaging, il mercato di oggi richiede macchine affidabili, in grado di dialogare con le linee esistenti, a monte e a valle: la facile integrazione diventa, in questo senso, un fattore determinante. Aderendo a questa esigenza, la nuovo soluzione di Spreafico si rivolge ai produttori di fascia medio-alta, con macchine che lavorano fino a 500 pezzi/min, e pertanto richiedono un’automazione altrettanto significativa. Ad Host, l’azienda lecchese ha presentato quindi un’unità a sei piste per il confezionamento di capsule compatibili, autoprotette e non, caratterizzata da inedite soluzioni meccaniche ed elettroniche. Tutte le stazioni dell’impianto (i tre stampi e il gruppo di aspirazione e pressatura) sono estraibili, così da facilitare la pulizia e ridurre i fermi macchina. Questa impostazione originale evita infatti le soste dovute a eventuali incastri di capsule, agevolando enormemente le operazioni di conduzione e ottimizzando il ciclo produttivo. Dal punto di vista elettronico, la nuova macchina è caratterizzata da un sistema che gestisce tutte le lavorazioni in sincrono, nel segno della massima precisione e affidabilità. Anche la velocità di movimentazione dei vari componenti è stata ottimizzata, così da da prolungare la vita utile di tutta la parte meccanica. Da ultimo, grazie a una gestione differente dei tempi di dosatura e saldatura, la macchina si adatta senza problemi a diversi materiali termosaldanti.

mo impensabile con le confezioni di macinato sfuso che, una volta aperte, presentano problemi di conservazione».

COMPATIBILI VS ORGINALI L’affermarsi di questa tendenza, anche a seguito della caduta dei grandi brevetti internazionali, ha aperto nuove e importanti opportunità di business per i torrefattori nostrani, e di conseguenza, per i costruttori di macchine per il confezionamento in capsule monodose. L’azienda lecchese Spreafico, pienamente consapevole del potenziale di questo mercato, ha presentato a Host una nuova soluzione dedicata al confezionamento di caffè porzionato in capsule compatibili.

Espresso italiano: Un tempo legate soprattutto al vending, capsule e confezioni monodose si stanno progressivamente affermando anche nella GDO, affiancandosi alla tradizionale offerta di caffé macinato o in grani. Spreafico, costruttore di macchine per il confezionamento di caffè e solubili, analizza il trend e propone soluzioni in linea con le esigenze del nuovo mercato globale. ti. Nella dispensa di casa, oggi, possono coesistere a lungo diverse tipologie di capsule, da scegliere secondo l’ispirazione del momento: una modalità di consu-

«Una tipologia di prodotto - spiega Zanarini - che sta affiancando in misura sempre maggiore il sistema “proprietario” delle capsule originali, distribuite in esclu-

Technology on show From the point of view of packaging constructors, today’s market requires reliable machines, capable of dialoguing with existing lines upstream and downstream: here easy integration becomes a decisive factor. Satisfying this need, the new Spreafico solution targets mid-to high-range producers, with machines that work up to 500 pieces/min, and that thus require an equally significant automation. At Host the Lecco-based company presented a six lane unit for packaging compatible capsules, with or without self protection, featuring original mechanical and electronic solutions. All the stations of the system (the three moulds and the suction and pressing unit) are extractable, to thus facilitate cleaning and reduce machine downtime. This original layout in fact avoids stoppages due to blocked capsules, enormously facilitating running and optimizing the production cycle. In electronic terms, the new machine has a system that runs all operations in sync, providing max. accuracy and reliability. The speed of movement of the various components has also been optimised to prolong the lifespan of all mechanical parts. Lastly, thanks to a different management of the dosing and seal times, the machine can be easily adapted to the various different heatseal materials.

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Italian Espresso: new frontiers Once mainly tied to vending, monodose capsules and packs are now progressively gaining hold in the widescale retail trade, accompanying the traditional offer of ground or granulated coffee. Spreafico, the builder of machines for packaging coffee and solubles, analyses the trend and proposed solutions in line with the needs of the new global market. «The expresso has become a pleasure to be tasted in the comfort of one’s own home. In the coffee sector, companies like Nespresso have forced a significant change of course veteran sector expert and timehonored Spreafico sales rep Gianfranco Zanarini observes - leading to a true and proper revolution in domestic consumption. Packaging in

capsules in fact enables consumers to choose their own favourite blend from amongst a rich range of different qualities, with tempting and evocative names, encouraging consumers to taste and try out new varieties. Hence the larder can contain different types of capsules, to be chosen at one’s fancy: a mode of consumption inconceivable with the packs of loose ground coffee

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FO O D

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MATERIA LS & MA CHINERY

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Innovazione Nomacorc sul podio

nuove frontiere Lo spirito di cambiamento che anima da sempre la società Spreafico (Calolziocorte, LC) si traduce in tecnologia all’avanguardia, ma anche in una nuova immagine aziendale, un nuovo logo e nuovo sito web. The spirit of change that has always animated the company Spreafico (Calolziocorte, LC) has led to the creation of cutting edge technology, but also to a new company image, new logo and new website.

siva da un marchio, insieme alla macchina da espresso ad hoc. Si tratta di piattaforme “chiuse”, che restano appannaggio di grandi imprese poiché, per imporsi al pubblico, richiedono enormi investimenti pubblicitari, margini solidi e, di conseguenza, risorse economiche ingenti. Per contro, la diffusione delle capsule compatibili degli ultimi anni

that, once opened, present problems of preservation».

COMPATIBLES VS ORIGINALS The success of this trend, also following the demise of the big international brands, has opened new and important opportunities for Italian coffee roasters, and consequently, the builders of machines for packaging coffee in single doses. At Host, the Lecco based company Spreafico, fully aware of the potential of this market, presented a new solution for packaging coffee portions in compatible capsules. «A type of product - Zanarini states that is evermore accompanying the “proprietory” systems of original brand capsules exclusively distributed along

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ha di fatto consentito ai produttori italiani di dimensioni medie di guadagnare terreno, fino a varcare i confini del Paese, aggredendo con successo i mercati internazionali. La produzione nostrana, infatti, gode di un indiscusso vantaggio in termini di immagine, perché l’espresso è indissolubilmente associato al Made in Italy. Q

with the brand’s ad hoc expresso machine. These are “closed” platforms where only the large companies hold sway in that, in order to impose themselves on the public, huge investments in advertising, solid margins and consequently huge economic resources are required. Against this, the diffusion of compatible capsules over the years has in actual fact enabled medium-scale Italian producers to gain ground, to the point of venturing beyond Italy’s borders and tackle the international markets with ever greater success. Italian production in fact enjoys an unrivalled advantage in terms of image because the expresso is eternally associated with Made in Italy. Q

Q Due attrezzature per l’enologia e una nuova chiusura progettata appositamente per lo spumante e i vini frizzanti sono state premiate al Simei 2015 Innovation Challenge. Di seguito, le caratteristiche evidenziate dal produttore Nomacorc. - NomaSense Polyscan B200. Analizzatore che consente di caratterizzare e quantificare in modo rapido la composizione fenolica di uva, mosto e vino. Sulla base delle indicazioni ottenute, i parametri dei successivi passaggi di vinificazione (pressione, affinamento o contatto con le bucce) possono essere gestiti con maggiore precisione. - P2000 NomaSense CO2. La soluzione, progettata sulla base della tecnologia a infrarossi non dispersivi, garantisce una gestione immediata (tempo risposta 10 sec) e precisa della CO2 disciolta nel vino, in concentrazione variabile tra i 50 e i 2500 mg/l. Durante l’imbottigliamento, assicura omogeneità e costanza qualitativa in ogni bottiglia. - ZEST! Chiusura 100% riciclabile, progettata per preservare e proteggere spumanti e vini frizzanti. Si avvale della tecnologia di co-estrusione brevettata Plantcorc® e consentirà una proiezione nel segmento dei grandi spumanti.

DOGGY BAG: IL PIACERE DI NON SPRECARE Ogni anno vanno perse circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo. Isi Packaging, sito e-commerce specializzato nella vendita online di contenitori in plastica collegato a Isi Plast, non trascura questo dato allarmante e lancia un prodotto per incentivare stili di vita sostenibili, recuperare gli avanzi e rendere felice gli animali domestici. Si tratta di Doggy Bag, lavabile, riutilizzabile e riciclabile, dal design lineare e dalla grafica accattivante.

Innovation Nomacorc on the podium Two pieces of equipment for winemaking and a new closure designed specifically for spumante and sparkling wines won awards at Simei 2015 Innovation Challenge. Below, the features highlighted by the producer Nomacorc. - NomaSense Polyscan B200. Analyzer that allows you to quickly characterize and quantify the phenolic composition of grapes, must and wine. Based on the information thus obtained, the parameters of the next steps of winemaking (pressure, aging or skin contact) can be managed with greater precision. - P2000 NomaSense CO2. The solution, designed on the basis of the non-dispersive infrared technology, ensures immediate management (response time 10 sec) and accurate measurement of CO2 dissolved in the wine, in a concentration varying between 50 and 2500 mg / l. During bottling, it ensures homogeneity and consistent quality in every bottle. - ZEST! Closure 100% recyclable, designed to preserve and protect spumante and sparkling wines. Patented co-extrusion Plantcorc® technology is used enabling projection into the great spumante segment.

Doggy Bag: the pleasure of not wasting Every year, about 1.3 billion tons of food is wasted. Isi Packaging, an e-commerce website specialized in plastic containers linked to Isi Plast, is well aware of this alarming number and has launched a product to incentivize sustainable lifestyles, preventing food waste and making pets happy. Doggy Bag is a container made from food-safe plastic that is 100% washable, reusable and recyclable, with a linear design and appealing graphic.

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MULTI MAR K E T

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MATERIA LS & MA CHINERY

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Nastri adesivi: case study di una crescita in Italia e all’estero Investire in ricerca per garantire prodotti efficaci ed evoluti, rigorosi controlli sulla qualità e attenzione all’ambiente: con questi atouts la toscana Fabo si è imposta sulla scena europea come produttore di nastri adesivi, forte di una storia che dura da oltre 40 anni. stata una scelta coraggiosa, quella fatta negli anni ‘80, quando l’azienda a conduzione familiare, dapprima specializzata nella produzione di carta gommata e poi convertita al nastro adesivo, decise di investire nella tecnologia acrilica a base acqua, allora ancora poco diffusa. Per Fabo si è trattato di un cambio di paradigma decisivo: non solo, nella pratica, ne ha sostenuto la crescita ma ha anche contrassegnato molte decisioni successive, come la scelta di ampliare la gamma con nastri autoadesivi e il ricorso alla produzione di nastri con tecnologia hot melt. Come sottolinea Maurizio Fagni, proprietario e CEO di Fabo: «In quasi mezzo secolo di attività abbiamo realizzato prodotti affidabili, funzionali e ad alte prestazioni. E siamo diventati protagonisti nel settore

È

del packaging, senza mai venir meno ai capisaldi della nostra filosofia: dedizione, affidabilità, disponibilità a raccogliere nuove sfide, per tenere il passo con le evoluzioni e i cambiamenti del mercato».

PUNTI DI FORZA:

QUALITÀ E CONTROLLI

L’impegno costante in ricerca e innovazione del reparto R&S, si riflette nella mission che, da sempre, è di fornire soluzioni di alta qualità e prestazioni superiori, per tutti gli utilizzi: dai nastri neutri a quelli stampati in qualità fotografica con le più moderne tecnologie flessografiche, per applicazioni manuali, automatiche o speciali. L’ampia diversificazione dell’offerta e l’attenzione alle richieste specifiche del cliente garantiscono un prodotto finito in grado di soddisfarne, al meglio, le richieste e, all’occor-

Tape solutions: a case study of growth in Italy and abroad Investing in research to guarantee effective advanced products with strict quality control and attention to the environment: with these attractive features, the Tuscan Fabo has gained a spot on the European scene as a producer of adhesive tapes with a proud history of over 40 years. It was a brave choice, back in the 1980s, when the family-run company, initially specialized in the production of gummed paper and later of adhesive tapes, decided to invest in water-based acrylic technology, at the time little used. For Fabo, this represented a change in paradigms: in practice, not only did this move sustain the company’s growth, it also marked many later decisions, like

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the one to expand its range of selfadhesive tapes and the one to start tape production using hot melt technology. As Maurizio Fagni, owner and CEO of Fabo, stresses: «In nearly half a century of doing business, we have created reliable, functional and high performance products, becoming packaging sector leaders without ever

renza, personalizzato ad hoc. Ciò che, per Fabo, fa la differenza nello scenario europeo dei produttori di nastri adesivi, è il controllo automatizzato del ciclo produttivo. Precisa ancora Fagni: «Dall’ingresso delle materie prime e fino al prodotto finito, ogni fase del processo è controllata in modo automatizzato, con la supervisione di professionisti che ne garantiscono la conformità agli standard qualitativi più elevati, assicurando tempi di consegna certi e la rapidità del time-tomarket. L’impegno costante verso la sostenibilità costituisce un ulteriore tratto distintivo dell’attività di Fabo, che ha ottimizzato i propri processi per garantire lo sfruttamento razionale delle risorse e il riciclo totale degli scarti, riducendo così le emissioni nocive e l’impatto ambientale complessivo della produzione. Q

compromising the pillars of our philosophy: dedication, reliability, and a willingness to face new challenges in order to keep up with the changing and evolving market». Strengths: quality and control The constant commitment of the company’s R&D department is reflected in its longstanding mission to supply high quality, high performance products for all applications: from neutral tapes to those printed in photographic quality with the most modern flexographic technologies, for manual, automatic or special applications. The broad diversification of the offer and the attention to customers’ specific needs guarantee a finished product capable of best meeting their demands and

requests of customization. What makes the difference for Fabo in the European scenario of adhesive tape products is automated control of the production cycle. Fagni explains: «From the arrival of the raw materials to the finished product, every phase of the product is automatically controlled, with supervision by experts guaranteeing compliance with highest quality standards, precise delivery times and quick time-to-market. An unwavering commitment to sustainability represents a further distinctive feature of Fabo, which has optimized its processes to guarantee efficient use of resources and total recycling of scraps, thus reducing toxic emissions and the production’s overall environmental impact. Q

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L AB E LI N G & CODI NG

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Etichettatura modulare Q Investimento economico contenuto, bassi costi di mantenimento e altissime prestazioni caratterizzano le soluzioni P.E. Labellers, che a Simei ha presentato due etichettatrici di punta. - Modular Plus è caratterizzata da 2 gruppi autoadesivi per l’applicazione fronte-retro da 40 m/min, piattelli porta bottiglia passo-passo ad azionamento esterno e unità d’applicazione etichette di tipo modulare, in versione fissa montate su penisole. In mostra, la versione dotata di un terzo gruppo, per l’applicazione del collarino e la preparazione per il centraggio ottico della bottiglia su ciascun martinetto. - Modular Top è dotata di piattelli porta bottiglia con azionamento a servo motore integrato. Si tratta di un modello combinato, in cui le unità d’applicazione sono montate su carrelli mobili, allineati ad altezza piano lavoro macchina, estraibili e

Cut-TAPE: dispenser di nastri

Avvolgenti, adesive, e altro…

Q Compatto, preciso e veloce: Cut-TAPE è il nuovo dispenser elettronico da tavolo per la distribuzione automatica di nastri (adesivi/biadesivi e non), che amplia la gamma offerta da Imballaggi PK, affiancandosi ai già affermati PS2/A e Minitape. Cut-TAPE può utilizzare vari tipi di nastro adesivo anche rinforzato (compresi masking e strapping) con larghezze da 6 a 60 mm per 132 cm di lunghezza. Dispone, inoltre, di un’utile funzione di ripetizione automatica, che taglia e distribuisce strisce di nastro preselezionate (memorizzando fino a 6 misure), e consente di utilizzare due rotoli in simultanea: un aiuto prezioso sia per assemblare o chiudere imballi piccoli e leggeri. Tra i prodotti di punta distribuiti da PK ricordiamo, inoltre, le umettatrici per carta gommata, il sistema ecologico tamper-evident che garantisce la sicurezza dei pacchi durante il trasporto. Tra i vari modelli, elettronici o a leva, il più richiesto, per le molteplici funzioni e l’ottimo rapporto qualità-prezzo, è 555eMA dell’americana Better Packages®, di cui PK è distributore esclusivo per l’Italia.

Q Selezionata dalla gamma di soluzioni per l’etichettatura di bottiglie in vetro e plastica o lattine, Z-Italia ha esposto a Simei “Z-Adhesive”, l’etichettatrice rotativa adesiva per corpo bollino e retro, appositamente studiata per il settore vino & liquori, con sistema automatico di cambio bobina senza arresto della produzione. Tra i modelli a bobina per etichetta avvolgente adatti a diversi comparti del beverage, l’azienda mantovana ha invece presentato RollFed, particolarmente interessante per il gruppo adesivo volutamente sovradimensionato, così da garantire massima precisione nell’applicazione. Ricordiamo che la gamma proposta da Z-Italia si completa con i modelli Z-ColdGlue, rotativa per etichette in carta parziali con colla a freddo, e Z-HotMelt, rotativa per etichette in carta avvolgenti. A seconda dei modelli, la velocità di applicazione può variare da 5.000 a 60.000 bph.

Modular labeling A low initial investment, low maintenance costs and very high performance are what characterize the solutions offered by P.E. Labellers, which presented two outstanding labelers at Simei. - Modular Plus features 2 selfadhesive units for front & back application at 40 m/min, rotation plates with external drive and a modular type label applicator, in an island-mounted version. On show, the version equipped with a third unit for applying collars and optic centering of the bottle on each jack. - Modular Top is equipped with rotation plates with integrated servo-motor drive. This is a combined model in which the application units are mounted on carriages aligned at the height of the work surface of the machine that can be removed and are available in three types: - with FAST cold-glue unit and integrated protection latches around

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disponibili in tre tipologie: - con gruppo colla a freddo FAST e protezioni saliscendi integrate nel perimetrale macchina; - con gruppo 140 m con doppio porta bobina, giuntatore automatico e doppio riavvolgitore; - con due gruppi 140 m in funzione non stop. Sulla macchina esposta a Simei sono state montate stelle di tipo universale, con doppia presa positiva a due altezze differenti, adatte quindi a lavorare bottiglie con geometria cilindrica e tronco-conica, per le quali non è necessario regolare il cambio diametro contenitore. Il centraggio elettronico su martinetto, è accompagnato da una nuova trasmissione coclea con servomotore posizionato sopra il basamento, per un facile accesso e controllo.

the perimeter of the machine; - with 140 m unit with double reel carrier, automatic joiner and double rewinder; - with 140 m groups in non-stop function. The machine presented at Simei was equipped with universal type starwheels, with double pick-up at two different heights, thus making them suitable for processing bottles with cylindrical and frustoconical shapes, for which it is necessary to adjust the container diameter change. Electronic centering on the jack is joined by a new valve transmission with servomotor positioned over the base, for easy access and control.

Cut-TAPE: tape dispenser Compact, accurate and fast: Cut-TAPE is the new electronic bench mounted dispenser for the automatic distribution of tapes (adhesive/biadhesive and other types). A real practical aid, fast and indispensable, for both assembling and closing small and lightweight

packs. Cut-TAPE is an addition to the company’s range of electronic bench mounted tape dispensers that include the PS2/A and Minitape models. Cut-TAPE can use various types of adhesive tape, even reinforced (including masking and strapping tape) with widths from 6 to 60 mm and 132 cm in length. It also has a useful auto repeat function, which cuts and distributes preset tape strips (storing up to 6 measurements), allowing the use of two rolls simultaneously: a valuable aid in both assembling and closing small, light packs. Among the leading products distributed by PK feature the dispensers for gummed paper, the ecological tamper-evident system that ensures the safety of parcels in transit. Among the various models, electronic or lever operated, the most in demand, for its many functions and excellent value for money, is the 555eMA of the US company Better Packages®, for which PK is the exclusive distributor for Italy.

Wrap-around, adhesive, and more... Featuring among the full range of solutions for labeling glass or plastic bottles and cans, at Simei Z-Italia placed on show “Z-adhesive”, the adhesive roto labeling machine for stamps and back labels, especially devised for the wines and spirits sector, with automatic roll change without production stoppage. Among the roll bearing models for wraparound labels suited for the various beverage segments, the Mantua based company presented RollFed, particularly interesting for its intentionally oversized adhesive unit, to thus guarantee max. accuracy of application. A reminder that the range of solutions offered by Z-Italia now includes the Z-ColdGlue models, rotos for part paper labels with cold glue, and Z-HotMelt, roto for wrap-around labels. According to the models, application speeds vary from 5,000 to 60,000 bph.

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LA BELING & CO DING

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Marcatore laser compatto e competitivo Q Hitachi entra nel mondo del laser con una macchina ad alte prestazioni e compatta. Si tratta di LM Laser CO2, che Marking Products (suo distributore esclusivo per l’Italia) ha portato alla recente edizione della fiera internazionale dei sistemi di imbottigliamento Simei, proponendola come valida alternativa all’ink jet. Andrea Mari (responsabile commerciale della società modenese) ne descrive le caratteristiche e le ragioni di mercato che hanno determinato la scelta di ampliare gli orizzonti produttivi, fin qui tradizionalmente focalizzati sul getto d’inchiostro a piccoli caratteri. «Fermo restando il fatto che LM Laser adotta una tecnologia assodata da tempo, quello che differenzia oggi il sistema di Hitachi è il design compatto della macchina, che ne migliora in modo considerevole l’integrazione sulle linea di produzione. La doppia struttura, inoltre,

assicura una maggiore protezione del tubo laser e dell’ottica, classificati IP65». Proposto in particolare per la codifica su linee di imbottigliamento, il laser CO2 della Hitachi è dotato di interfaccia grafica user friendly, per la gestione del sistema su PC o su touch-screen opzionale. «Ma - aggiunge Mari - presenta ulteriori caratteristiche interessanti per l’utilizzatore: l’assorbimento elettrico inferiore a 300 VA riduce i costi operativi complessivi, tutte le lunghezze d’onda (9.3μm, 10.2μm e 10.6μm) sono disponibili sia per i 10W che per 30W e, in combinazione con le varie opzioni ottiche, consentono la marcatura di un’ampio range di materiali. Inoltre, il raffreddamento ad aria più efficiente estende il tempo di funzionamento del tubo laser mentre l’ottica opzionale con emissione di flusso d’aria assicura una maggiore pulizia delle lenti».

Compact and competitive laser marker Hitachi enters the world of laser with a high performance compact machine, the LM CO2 Laser, which Marking Products (its exclusive distributor for Italy) brought to the recent edition of the international bottling systems fair Simei, proposing it as a viable alternative to inkjet. Andrea Mari (sales manager of the Modena based company) describes its characteristics and market reasons that led to the decision to widen their manufacturing horizons, hitherto traditionally focused on small character inkjet.

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«Despite the fact that LM Laser adopts a technology in use for some time, what sets the Hitachi system apart today is the compact design of the machine, which considerably enhances its integration on the production line. The dual structure also provides better IP65 protection for the laser tube and optics». Proposed in particular for coding on bottling lines, the Hitachi CO2 laser is equipped with user friendly graphic interface for the management of the system on a PC or on optional touchscreens.

E la qualità di stampa? «Assolutamente garantita a differenti velocità di produzione, grazie alla tecnologia “beam expander”, che genera un punto molto piccolo per un’alta risoluzione di stampa». E sebbene sia ancora prematuro parlare di risultati di vendita, vista la recente introduzione del sistema in questione, interessanti sono le considerazioni finali di Mari: «Siamo convinti che Hitachi abbia fatto una mossa corretta entrando in questo segmento di mercato. Una convinzione, la nostra, che deriva, in particolare, dall’aver registrato “sul campo” l’orientamento degli utilizzatori, ben disposti verso un investimento economico iniziale superiore nella tecnologia di marcatura laser, che non comporta però, ovviamente, l’acquisto successivo di inchiostri e consumabili».

«Yet - as Mari adds - it presents additional interesting features for users the power absorption of below 300 VA reduces operating costs, all wavelengths (9.3μm, 10.2μm and 10.6μm) are available for both 10W to 30W and, in combination with the various optical options, it allows the marking of a wide range of materials. In addition, the more efficient air cooling extends the operating time of the laser tube while the optional optics with the air flow emission ensures a better cleaning of the lenses». And the print quality? «Absolutely guaranteed at different production speeds, thanks to the “beam

expander” that generates a very small spot for high-resolution printing». And although it is still premature to talk about sales results, given the recent introduction of this system, Mari makes some interesting final considerations: «We believe that Hitachi has made a correct move entering this market segment. A conviction ours, backed up by comments we have registered from users “in the field”, who declared themselves well disposed towards increasing their initial investment in laser marking technology, which obviously does not entail the subsequent purchase of inks and consumables».

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L AB E LI N G & CODI NG

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Versatile for beverage Markem-Imaje launches marker Inkjet S 9450, designed to meet the traceability, versatility and hygiene requirements of the beverage industry. Highly versatile, the 9450 S codes 2 lines on speedy production lines, for a total of 120,000 products/h; it also enables the use of a single type of ink for marking PET and glass bottles (including returnables), aluminum cans, liquid food bricks, pouches, caps, shrink films and secondary packaging. But it can also work with different specific inks: a pasteurization resistant white for dark glass, indelible anti-counterfeiting ink, a MEK-free product for reduced environmental impact. Heat transfer markers Marko By MR Engineering (Scandiano, RE) designs and builds marking systems for all industrial sectors. The company’s participation at the latest Simei gave it a chance to present its new product range, heat transfer markers in particular, which proved a huge success among builders thanks to their reliability, now proven by many years in operation, and the excellent quality/price ratio they offer. The novelty of 2016 is the new R1500 Eco electric marker, also heat transfer, which requires no pneumatic feed. It’s a compact machine (240x100x120, with print surface of 15x30 mm), designed for robustness and reliability. A single temperature-resistant cylinder carries out printing and ribbon take-up. The electrical panel houses a card designed with all safety requirements stipulated by the European Machinery Directive. Delay timers regulate start and duration of printing.

Versatile per il beverage Q Markem-Imaje lancia il marcatore a getto d’inchiostro 9450 S, progettato per soddisfare i requisiti di tracciabilità, versatilità e igiene del settore delle bevande. Molto versatile, il 9450 S codifica 2 righe sulle linee di produzione più veloci, per un totale di 120.000 prodotti/h; consente inoltre di impiegare un solo tipo d’inchiostro per marcare bottiglie di PET e vetro (anche a rendere), lattine di alluminio, brick per alimenti liquidi, pouch, cappucci, film retraibili e imballaggi secondari. Ma può lavorare anche con diversi inchiostri specifici: un bianco resistente alla pastorizzazione per il vetro scuro, un inchiostro indelebile anticontraffazione, un prodotto MEK-free per un impatto ambientale ridotto.

Marcatori a trasferimento termico Q Marko By MR Engineering (Scandiano, RE) progetta e produce marcatori per tutti i settori industriali. La partecipazione al recente Simei ha permesso alla società di presentare la nuova gamma prodotti, in particolare i marcatori a trasferimento termico che hanno riscosso enorme successo tra i costruttori per la loro affidabilità, ormai consolidata in tanti anni di produzione, e l’ottimo rapporto qualità prezzo. La novità del 2016 è il nuovo marcatore elettrico R1500 Eco, sempre a trasferimento termico, che non necessita di alimentazione pneumatica. Compatto (240x100x120, con area di stampa di 15x30 mm), solido e affidabile, ha un solo cilindro resistente alle alte temperature che effettua la timbratura e il recupero del nastro.Il quadro elettrico alloggia una scheda con tutte le sicurezze richieste dalla Direttiva Macchine Europea. L’avvio e la durata della timbratura sono regolati da temporizzatori dedicati.

Tecnologia innovativa del vuoto per l’automazione

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Film (a bolle) da Oscar Per la sua nuova linea di produzione di film a bolle d’aria, MS - Protective Solution Packaging ha scelto una soluzione Torninova con estrusore bivite, progettata su piattaforma Sysmac di Omron. Prestazioni, economia, versatilità: queste le qualità principali dell’impianto. on il cartone e il polistirolo è, con tutta probabilità, il materiale da imballaggio più utilizzato: parliamo del film pluriball, apprezzato per l’eccellente combinazione di resistenza e leggerezza e che, al di là dell’apparente semplicità, nasconde numerose proprietà, frutto di processi di lavorazione sempre più sofisticati.

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Torninova può legittimamente considerarsi fra gli innovatori del settore, dato che ha al proprio attivo tecnologie d’avanguardia, spesso brevettate, in grado di cambiare volto sia al processo sia alla composizione stessa del materiale. È il caso della nuova soluzione sviluppata per la società veneta MS Srl Protective Solution Packaging, cui ha fornito una macchina con estrusore bivite per la produzione di pluriball con un ampio range di grammature. Obiettivo finale del progetto: portare sul mercato rotoli di film a bolle con eccellente rapporto qualità/prezzo, di varie metrature e riducendo al minimo gli sprechi. L’utilizzo di una piattaforma Sysmac, nonché l’integrazione di una serie di componenti Omron (machine controller, motori e inverter) è stata la chiave di volta per semplificare le operazioni di sviluppo e offrire al cliente finale una soluzione completamente parametrizzabile, aperta a eventuali potenziamenti.

Oscar-worthy (bubble) wrap For its new bubble wrap production line, MS - Protective Solution Packaging has chosen a Torninova solution with twin screw extruder, designed by Sysmac of Omron. Performance, economy, versatility: these are the main properties of the system. Along with cardboard and polystyrene, it is in all likelihood the most widely used packaging: pluriball, appreciated for its excellent combination of resistance and lightness and which, beyond its apparent simplicity, hides numerous properties resulting from increasingly sophisticated processing methods. Torninova can legitimately consider itself among the innovators of the sector,

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given that its business relies on cutting edge technologies, often patented, capable of changing the face of both the process and the very composition of the material. Such is the case of the new solution developed for the Veneto-based MS Srl - Protective Solution Packaging, which Torninova supplied with a machine with twin screw extruder for the production of

UN AMBIENTE UNICO,

CHE FACILITA LA SUPERVISIONE

Il machine controller Omron NJ rappresenta il cuore di un’architettura sviluppata all’insegna della massima integrazione. Gli inverter e gli azionamenti (Omron G5 e Omron A1000 retroazionati da en-

pluriball with a wide range of weights. The project’s final objective: bring to the market rolls of bubble wrap with an excellent quality/price ratio, various formats and minimized waste. The use of a Sysmac platform, as well as the integration of a series of Omron components (machine controller, motors and inverters) was the key to simplifying development operations and offering the end customer a completely adjustable solution, open to future upgrades.

A SINGLE ENVIRONMENT TO FACILITATE SUPERVISION

The Omron NJ machine controller represents the heart of an architecture

developed in the spirit of maximum integration. The inverters and drives (Omron G5 and Omron A1000 retrodriven by encoder) and the field signals and safety components (sensors, photocells, gates) were integrated into the Sysmac platform, guaranteeing a series of advantages in wiring, programming and remote control. In particular, the possibility of using a single bus (EtherCAT) enables gathering all I/Os in a single cable, thus reducing the possibility of errors in initialing. The integration of safety equipment enables not replicating signals within the network: each component is wired only once then

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A UTO MATIO N & CO NTRO LS

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100 m/min per bobine da oltre 3 metri di luce La macchina con estrusore bivite adottata da MS è stata sviluppata da Torninova in collaborazione con Elektron, partendo da un nuovo concetto di automazione basato su piattaforma Sysmac di Omron.

coder) così come i segnali sul campo e i componenti per la sicurezza (sensori, fotocellule, barriere) sono stati integrati all’interno della piattaforma Sysmac. Il che assicura una serie di vantaggi in termini di cablaggio, programmazione e controllo remoto. In particolare, la possibilità di sfruttare un unico bus (EtherCAT) consente di raccogliere tutti gli I/O all’interno di un solo cavo, riducendo in questo modo la possibilità di errori sulle siglature. L’integrazione della safety permette a sua volta di non replicare i segnali all’interno del quadro: ogni componente viene in pratica cablato una volta sola e poi portato in EtherCAT, affinché possa condividere l’informazione con il resto della piattaforma. Tutti i parametri e le funzioni chiave della macchina possono essere controllate da remoto, compresi temperatura (set point per termoregolazione), allarmi, anomalie, variabili di coppia dei motori degli estrusori, pressioni, velocità dei motori che lavorano sul film in tensione, grammature (giroviti), gestione delle miscele. La supervisione può essere condotta anche in modo parametrico: gli operatori possono editare la formula di un dato prodotto, archiviarla con un nome e ri-

transmitted to EtherCAT in order to share information with the rest of the platform. All parameters and key functions of the machine can be remote controlled, including temperature (set point for temperature adjustment), alarms, anomalies, variable torques in extruder motors, pressures, speed of the motors working on the film in tension, weights (bolt circle), mixtures management. Supervision can also be performed parametrically: operators can edit the formula of a given product, archive it with a name and recall it when needed with one click. «Such a level of detail represents a very significant advantage over the

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chiamarlo con un clic al momento del bisogno. «Un tale livello di capillarità costituisce un vantaggio molto sensibile rispetto al passato» spiega Riccardo Marsili, Chief Technical Support Officer di Torninova. «Se prima l’operatore era infatti obbligato a impostare le varie configurazioni sui componenti esterni, come un chiller industriale o un dosatore gravimetrico, oggi grazie al supervisore tutte le operazioni sono state automatizzate». Nella sezione di ribobinatura sono stati impiegati motori brushless Omron Accurax G5. La configurazione dei set di lunghezza regola il ciclo di cambio bobina: una volta raggiunta la soglia preimpostata, la macchina effettua il taglio bobina e provvede a spostare il film sul nuovo mandrino. L’avvolgimento non richiede l’utilizzo di anime di cartone. Una soluzione brevettata provvede infatti a effettuare una ribobinatura coreless, senza cioè alcun elemento aggiuntivo, quali appunto cartone, colle e hotmelt. Il vantaggio è duplice: da un lato consente di risparmiare sul materiale sfruttando un processo più pulito, dall’altro aumenta il volume a di-

L’idea, spiegano i responsabili del progetto, era di sfruttare un’unica CPU - quella del machine controller Omron NJ - e un unico bus (EtherCAT) per radunare tutti i componenti di automazione, dalla logica al motion fino alla parte safety. Il risultato è una macchina in grado di operare fino a una luce massima di 3,40 m a un ritmo di circa 100 m/min (su turni di 24 ore). «Velocità impensabili solo fino a 10 anni fa, soprattutto su certe metrature» sottolinea Enrico Marcadella, General Manager MS Srl Protective Solution Packaging. La presenza di un estrusore bivite permette di gestire una più ampia gamma di materie prime, dai normali compound di polietilene alla poliammide fino alle plastiche riciclabili, con un consistente vantaggio in termini di costi. Nella fattispecie, l’impianto utilizza un processo di co-estrusione, che effettua una stratificazione “a sandwich” (due strati esterni in polietilene, due layer intermedi di polimero “tie” e un cuore di poliammide). Il pluriball è generato dall’aria che rimane intrappolata fra i due film che vanno a depositarsi su un cilindro di formatura termoregolato, collegato a una pompa del vuoto: uno si plasma all’interno di cavità prestabilite, l’altro va ad aderire sopra. Il composto così formato arriva sui cilindri di raffreddamento e, da qui, su un’unità di terzo strato, dove avviene una laminazione superficiale con schiume di polietilene, carta, alluminio, fogli di alta densità e altri materiali che assicurano proprietà aggiuntive all’imballo (isolamento, riflessione...). Da ultimo si procede al taglio e alla ribobinatura: il pluriball viene avvolto in rotoli di lunghezza variabile in base al set preimpostato dall’operatore, da 50 fino a 350-400 m lineari. Un modo diverso (e più efficiente) di produrre La flessibilità del sistema, i vantaggi nella programmazione e la possibilità di individuare e gestire le problematiche attraverso la teleassistenza hanno consentito a Torninova ed Elektron di soddisfare a pieno le richieste del cliente. «Questa macchina - spiega al proposito Marcadella - ci permette di ridurre notevolmente la grammatura del pluriball, di utilizzare una più ampia gamma di materie prime, dai materiali di prima scelta ai rigenerati e di lavorare con metrature più utili. Sfruttando un ribobinatore coreless, inoltre, abbiamo ridotto in modo consistente la complessità, eliminando cartone e colle dal processo. Dal punto di vista economico, il vantaggio è evidente:

past» explains Riccardo Marsili, Chief Technical Support Officer at Torninova. «While before the operator was obliged to set the various configurations on external components, such as an industrial chiller or a gravimetric doser, today all operations have been automated». The rewinding section has been equipped with Omron Accurax G5 brushless motors. The configuration of the length sets regulates the reel changeover cycle: once a set threshold has been reached, the machine performs cutting and moves the film to a new chuck. The

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oggi possiamo offrire un materiale che ha la stesse proprietà di un 50 g in monoestrusione utilizzando circa il 40% di materia prima in meno. Il tutto, operando a velocità nell’ordine dei 1000 kg/h. Possiamo dire che siamo finalmente in grado di offrire a tutti i nostri clienti, compresi i piccoli rivenditori, bobine di qualsiasi misura senza fare magazzino e riducendo al minimo gli scarti». «La tecnologia Omron ha cambiato il modo di produrre il pluriball» aggiunge il manager. «Oggi il cliente finale ha a disposizione una macchina nettamente più flessibile, veloce e ottimizzata per varie tipologie di prodotto. Da display l’operatore può ordinare il tipo di bobina desiderata, sarà la macchina ad adattarsi di conseguenza, effettuando eventuali cambi di formula e formato, e cioè variando sia la percentuale propria delle materie prime da utilizzare, sia la grammatura del film, sia infine larghezza e lunghezza del rotolo prodotto».

100 meters/min, reels over 3 meters wide The machine with twin screw extruder developed by Torninova in partnership with Elektron, starting with a new automation concept based on Omron’s Sysmac platform.

The idea, the project leaders explain, was to take advantage of a single CPU the Omron NJ machine controller’s - and a single us (EtherCAT) to combine all automation components, from logic to motion and safety. The result is a machine capable of operation with widths up to 3.40 m at rate of approximately 100 m/min (on 24 hour cycles). «Speeds unthinkable up until 10 years ago, especially certain formats» states Enrico Marcadella, General Manager MS Srl Protective Solution Packaging. The presence of a twin screw extruder enables working with a wider range of raw materials, from ordinary polyethylene compounds to polyamide and recyclable plastics, with a consistent cost advantage. In particular, the system uses a co-extrusion process that creates a “sandwich” (two outer layers of polyethylene, two middle layers of tie polymer and a polyamide core). The pluriball is generated from the air and remains trapped between the two films deposited on a thermos-adjustable forming cylinder, connected to a vacuum pump: one fuses to the inside of preset holes, the other sticks above. The compound so formed arrives on the cooling cylinders and, from there, to a third layer unit, where surface lamination is made with polyethylene forms, paper, aluminium, high density sheets and other materials that guarantee additional packaging properties (isolation, reflection…). Finally, cutting and rewinding: the pluriball is re-wound in rolls of variable length according to the operator’s settings, from 50 up to 350-400 linear meters. A different (and more efficient) way to produce The system’s flexibility, the advantages in programming and the possibility of identifying and managing problems through tele-assistance have enabled Torninova and Elektron to fully satisfy customer requests. «This machine - explains Marcadella - enables us to significantly reduce the weight of the pluriball, using a wider range of raw materials, from premium to regenerated, and to work with more useful widths. Furthermore, we employed a coreless rewinder to considerably reduce complexity, eliminating cardboard and glues from the process. From an economic standpoint, the advantage is clear: we can now offer a material that has the same properties of 50 g monoextruded using 40% less raw material. All this while operating at 1000 kg/h. We can say that we are finally able to offer all our customers, including small resellers, reels of any format without using a warehouse and minimizing waste material». «Omron technology has changed the way to make pluriball» the manager adds. «Now the end customer has a machine that is clearly more flexible, fast and optimized for various product types. From the display panel the operator can order the desired reel type, to which the machine will adapt, performing any formula or format changeovers necessary, which is to say by adjusting the percentage of raw materials to use, both in the film and the width and length of the roll produced».

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sposizione consentendo di avvolgere il film fino al nocciolo.

I BLOCCHI FUNZIONE DIVENTANO LIBRERIE

Sysmac offre un set di istruzioni precompilate che semplificano tutte le operazioni di programmazione, sia nella gestione della logica che per la parte motion. In questo modo è possibile snellire il passaggio fra le varie funzioni di alto livello, lasciando all’utente la libertà di effettuare modifiche in corsa anche in fase di progetto. La possibilità di gestire librerie di tipo user consente nello specifico di salvare i function block come modelli in libreria così da poterli recuperare in un secondo momento.

Sono sufficienti 5 minuti per movimentare un asse sulla piattaforma, a prescindere dalla complessità dei movimenti. Tutti i blocchi personalizzati possono essere recuperati per i progetti futuri senza inutili perdite di tempo». La presenza di un simulatore fra le varie funzioni software consente di testare un’applicazione senza alcun componente fisico installato a bordo. Nel caso specifico, ciò si traduce nella possibilità di testare il movimento degli assi e delle camme in 3D ancor prima di procedere all’acquisto dell’hardware.

«Più che un’evoluzione tecnologica si tratta di una vera e propria rivoluzione culturale» spiega Stefano Allegrucci, responsabile tecnico di Elektron. «Sysmac sovverte le regole della progettazione con un approccio pratico e decisamente intuitivo.

rewinding requires no cardboard cores. In fact, a patented solution performs coreless rewinding, with no additional elements like cardboard, glues and hotmelt. The advantage is twofold: on one hand it enables saving on material using a cleaner process, on the other it enhances the volume available, enabling wrapping film to the core.

FUNCTION BLOCKS BECOME LIBRARIES Sysmac offers a set of instructions that simplify all programming operations, both in managing logics and for the motion component. In such a way, it is possible to streamline the passage from the various high level functions, leaving

the user the freedom to perform adjustments even during operation. The possibility of managing user type libraries enables saving function blocks as models in the library that can be recovered again when needed. «More than a technological evolution this represents a veritable cultural revolution» explains Stefano Allegrucci, technical manager at Elektron. «Sysmac suberts the rules of design with a practical and decidedly intuitive approach. Just 5 minutes is enough to move an axis on the platform, regardless of the complexity of motion. All personalized blocks can be recovered for future projects without wasting time».

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«È uno strumento che salvaguarda gli investimenti» puntualizza Marsili. «Avere un’emulazione grafica della macchina capace di mostrare il movimento degli assi senza averli fisicamente sul sistema permette di studiare le prestazioni, le velocità, le grammature e molti altri parametri in modo preventivo e mirato». Insomma, il ricorso a una piattaforma aperta come Sysmac si è rivelato decisiva per armonizzare tutte le componenti hardware e software impiegate nel sistema. «Aprendo Sysmac Studio si ha subito la percezione di quanto sia esteso il livello di integrazione concepito da Omron» aggiunge Allegrucci, che conclude: «Tutto è all’interno di un’unica piattaforma: logica, motion, safety, persino moduli e master di terze parti. È un diverso approccio mentale che si contrappone all’automazione basata su compartimenti stagni: se prima c’era il motion, la parte di termoregolazione, l’HMI, ciascuno con una propria struttura dati, oggi grazie alla tecnologia Omron, si ragiona con un unico database, un unico bus di campo. Tornare indietro sarebbe impensabile». Q

The presence of a simulator among the various software functions enables testing an application without installing any physical component on board. Specifically, this translates into the possibility of testing the motion of axes and cams in 3D even before purchasing the hardware. «It’s a tool that safeguards investments» Marsili stresses. «To have a graphic emulation of the machine capable of showing the motion of the axes without having them physically present in the system enables studying performance, speed, weights and many other parameters in a targeted and preventive approach». In brief, the use of an open platform

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like Sysmac has proven decisive in harmonizing all hardware and software components used in the system. «Opening Sysmac Studio immediately shows you how extensive the level of integration conceived by Omron is» concludes Allegrucci of Elektron. «Everything is within a single platform: logic, motion, safety, even third party masters and modules. It’s a different mental approach in contrast to automation based on discrete compartments: whereas before there was motion, heat regulation, the HMI, each with its own data structure, today thanks to Omron technology, there is a single database, in a single field bus. To go back would be unthinkable». Q

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B&R controlla 10 mila robot COMAU Q B&R e COMAU celebrano una collaborazione di grandi prospettive per il futuro: sono infatti ormai diecimila i robot installati e controllati con tecnologia B&R. Grazie al lavoro congiunto degli ultimi anni, le due realtà sono in pratica riuscite a rivoluzionare l’integrazione della robotica nelle linee di produzione. OEM e utenti finali beneficiano, oggi, di un’eccellente sincronizzazione e di una capacità produttiva elevata in virtù della combinazione dell’offerta di due protagonisti del mercato dell’automazione. Si tratta, come sostiene Tobias Daniel, Responsabile COMAU Robotics per l’Europa e le Americhe «del risultato concreto di una collaborazione intensa, che ha consentito alle due aziende di condividere un obiettivo chiaro: migliorare costantemente le tecnologie, crescendo in nuovi settori». A sua volta, Walter Burgstaller, direttore vendite Europa di B&R, esprime grande soddisfazione «per una cooperazione che sta dando risultati tangibili in un mercato in crescita: un numero sempre maggiore di aziende cerca infatti nella robotica la soluzione per ottimizzare la produzione e trovare risposte alla crescente flessibilità e complessità dei propri stabilimenti produttivi».

B&R controls 10,000 COMAU robots B&R and COMAU celebrate a partnership with major prospects for the future. Indeed, the companies can already boast ten thousand units installed and controlled using B&R technology. Thanks to their dedication in recent years, COMAU and B&R have managed to revolutionize the integration of robotics into production lines. OEMs and end users now benefit from excellent synchronization and high production capacity, the results of the two leaders’ combined offer on the automation market. «This is the concrete result of an intense collaboration that has allowed both companies to become key players in the market, with the aim to continuously improve in technologies and grow in new market sectors» says

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Soluzioni WITTENSTEIN per robot ad assi paralleli Q Per i costruttori di robot ad assi paralleli, WITTENSTEIN alpha è un partner qualificato che sa proporre il sistema di trasmissione ottimale, personalizzato in base alle prestazione che l’applicazione deve raggiungere. Il decennale know-how ingegneristico, le competenze nel dimensionamento e nel software e un vastissimo portafoglio di prodotti fanno dell’azienda un fornitore privilegiato di soluzioni di trasmissione, che vanno ben oltre i dati tecnici a catalogo. I robot ad assi paralleli (delta) sono quasi sempre “pezzi unici”, con grandi implicazioni per il sistema di azionamento, poiché nessun robot è uguale all’altro. Questo rende necessaria un’analisi dei task da svolgere e delle condizioni al contorno per mappare i movimenti e le interazioni del robot con altri componenti. Per mezzo di una simulazione multicorpo, vengono quindi calcolati coppie, dati di carico e possibili effetti dinamici, come le vibrazioni innescate dal sistema. Per progettazioni così complesse, il software di calcolo cymex® di WITTENSTEIN alpha diventa un alleato prezioso, in grado di elaborare la miglior so

Tobias Daniel, Head of Robotics Europe and Americas at COMAU. «We are pleased to say that this cooperation is yielding tangible results on a growing market» says Walter Burgstaller, B&R’s European sales director. «More and more companies are looking to robotics as a means to optimize production and respond to the ever increasing flexibility and complexity of their plants».

WITTENSTEIN solutions for parallel axis robots For builders of parallel axis robots, WITTENSTEIN alpha is a qualified partner that knows how to offer just the right transmission system, personalized according to the performance the application requires. The concern’s decade of engineering knowhow, competencies in scaling

luzione per il cliente sulla base dei dati forniti. Che si tratti del solo riduttore di precisione con flangia TP+ o del servoattuatore rotativo TPM+, i costruttori di robot paralleli possono contare sulla sicurezza di un dimensionamento massimizzato, tanto dal punto di vista tecnico quanto economico, anche per profili di movimento multiasse a dinamica elevata. WITTENSTEIN AG è sinonimo di innovazione, precisione ed eccellenza nel campo della meccatronica. Il Gruppo tedesco conta circa 1900 collaboratori distribuiti in 60 sedi di 40 diversi Paesi ed è composto da 8 divisioni che raggruppano “sotto un unico tetto” tutte le più importanti tecnologie di azionamento meccatroniche: riduttori epicicloidali a gioco ridotto, servoriduttori ortogonali, servoattuatori rotativi e lineari, servosistemi, servo-unità miniaturizzate, tecnologia delle dentature, componenti elettronici e software, tecnologia medicale.

and software and a vast product portfolio make it a favorite supplier of transmission solutions that go well beyond the technical data reported in the catalog. The parallel axis robots (delta) are almost always “single pieces”, with major implications for the drive system, because no two robots are the same. This makes necessary an analysis of the tasks to be performed and the surrounding conditions in order to map the robot’s motion and interaction with other components. Using a multi-body simulation, torques, load data and possible dynamic effects like vibrations picked up by the system are calculated. For such complex designs, WITTENSTEIN alpha’s cymex® processing software is a valuable ally capable of executing the best solution for the customer according to the data supplied, be it a

single TP+ precision reduction gear with flange or a TPM+ rotary servoactuator, parallel robot builders can count on the security of maximized scaling, as much from an economic as from a technical standpoint, even for high dynamics multiaxis motion profiles. WITTENSTEIN AG means innovation, precision and excellence in mechatronics. The German Group has approximately 1900 employees in 60 locations across 40 different countries, and is made up of 8 divisions that bring together “under one roof” the main mechatronic drive technologies: reduced play epicycloidal reducers, orthogonal servo-reducers, rotary and linear servo-actuators, servo systems, miniaturized servo-units, toothing technology, electronic components and software and medical technology.

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CO M P O N E N T S & OT HE R E QUI PME NT S

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Gruppo di movimentazione a spinta Q Attiva dal 1994 nell’industria della componentistica standard innovativa per i settori dell’imballaggio e dell’imbottigliamento, Bett Sistemi risolve, con soluzioni mirate e durature, i piccoli/grandi problemi di trasporto nei reparti di confezionamento. Per esempio, nel caso in cui lo spazio d’ingresso nella macchina sia limitato e non consenta di ricevere l’ingombro della motorizzazione, propone il gruppo di movimentazione a spinta Serie B090. Questa soluzione prevede un rullo di alluminio rivestito in poliuretano, caratteristica che permette un miglior grip con il tappeto, garantendo le stesse prestazioni a spinta della testata traino tradizionale a tiro. Il gruppo è predisposto per motoriduttori Bonfiglioli MVF49/P e SEW WA030.

Integrità di prodotto ai raggi X Q La gamma Ishida IX-GA di sistemi di ispezione a raggi X per il rilevamento di corpi estranei (frammenti di osso, pietre, vetro, ferro, acciaio e plastiche dense) offre una scelta di modelli in grado di gestire diverse velocità di produzione e confezioni diverse per dimensione, tipologia e contenuto, indipendentemente dalla temperatura o dalla concentrazione di sale e acqua. Questi dispositivi rilevano con la massima precisione corpi estranei e impurità fino a 0,3 mm di dimensione, nonché eventuali elementi mancanti o danneggiati. Basati sulla tecnologia di auto-apprendimento Genetic Algorithm (GA), i sistemi IX-GA sono progettati per identificare contaminazioni o difetti ricorrenti, grazie a un protocollo di calibrazione progressiva che si auto-implementa, analizzando e registrando le immagini raccolte nel corso di svariate ispezioni. Il design in acciaio inox agevola la pulizia della macchina e l’interfaccia touch screen, chiara e intuitiva, permette di

Mechanical push unit

Product integrity with x-rays

Active in the standard components industry since 1994 with its custom-built, durable systems, Bett Sistemi solves the small/large handling and forwarding problems in the packaging and bottling sections. For example, when the infeed space of the machine is small and not sufficient to fit the motor drive, the Series B090 mechanical push unit can be applied. This solution includes an aluminium roller with a polyurethane coating, which allows for a better grip with the conveyor belt, ensuring the same push performance of a traditional drive head. The unit is set up for the Bonfiglioli MVF49/P and SEW WA030 gearmotors.

Ishida’s IX-GA line of x-ray inspection systems for detecting foreign objects (fragments of bone, rock, glass, iron, steel and dense plastics) offers a selection of models capable of managing various production speeds and packaging formats, types and contents, regardless of temperature or salt and water concentration. These devices detect foreign objects and impurities with maximum precision, at sizes as small as 0.3 mm, as well as any missing or damaged components. Based on Genetic Algorithm (GA) self-learning technology, IX-GA systems are designed to identify recurring defects or contaminations thanks to a progressive calibration protocol that automatically analyzes

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regolare i parametri di ispezione (come ad esempio la sensibilità del processo) con il semplice tocco di un pulsante, offrendo fino a 100 tipologie pre-impostate, per il cambio rapido di prodotto. Ishida propone soluzioni diverse, da selezionare in base alle esigenze specifiche. Tra queste ricordiamo IX-GA-65100, adatta ai prodotti di grandi dimensioni (fino a 100 x 65 x 39 cm) e IX-G2, ultima arrivata della gamma, che si avvale della tecnologia “dual energy”, di ultima generazione. Quest’ultima scansiona il prodotto con due raggi X a energie diverse, restituendo due immagini il cui confronto consente una migliore individuazione di contaminanti anche nelle applicazioni più difficili, quando ad esempio la densità del prodotto è simile a quella del suo potenziale contaminante (è il caso dei frammenti ossei nella carne di pollo), o quando il corpo estraneo viene oscurato dalla sovrapposizione con la parte “sana” del contenuto (come avviene nei sacchetti di bocconcini congelati). Il cibo ispezionato non è intaccato da radiazioni e non è quindi soggetto a etichettatura obbligatoria.

and records all images collected. The stainless steel frame makes cleaning the machine easy, and the touch screen interface is clear and intuitive, making it possible to adjust inspection parameters (like sensitivity) with the push of a button, offering up to 100 pre-set configurations for quick product changeover. Ishida offers solutions for numerous specific needs, including IXGA-65100, adapted to large-sized products (up to 100 x 65 x 39 cm), and the latest IX-G2. The latter employs latest generation dual energy technology, which scans the product with two x-rays with different energy, producing two images that when compared enable enhanced detection of contaminants even in the most

troublesome applications, as for example when the product’s density is close to that of the potential contaminant (as in the case of frozen mozzarella balls in bags). The food subjected to inspection is not affected by radiation and thus requires no label.

Coating heads for hotmelt The new Robatech 2FK IT 25/50/75 heads ensure greater flexibility in intermittent surface coating, combining the features of the previous two solutions: the FK-IT nozzles with their own mask technology, and the precision and speed of the SX FK guns. With the FK IT series Robatech has thus optimized the flexibility of the bonding process in industrial adhesive applications: double action and

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C OMP ON E NTS & O THER EQ UIPMENTS

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Teste di spalmatura per hotmelt Q Le nuove teste FK IT 25/50/75 di Robatech assicurano una maggiore flessibilità nella spalmatura a intermittenza di superfici, combinando le caratteristiche di due precedenti soluzioni: gli ugelli dotati di tecnologia a maschera propri della FK-IT, precisione e velocità delle pistole FK SX. Con la serie FK IT Robatech ottimizza così la flessibilità del processo di incollaggio nelle applicazioni industriali di adesivo: a doppia azione ed elettropneumatiche, garantiscono precisione nel taglio anche a elevate velocità e alto numero di cicli. Possono essere utilizzate con adesivi termoplastici a bassa/ media viscosità e sono indicate per applicazioni con larghezza massima di 75 mm. La serie FK IT è utilizzata per spalmature in applicazione roll-to-roll o su singolo foglio nelle macchine piega incolla (caso in cui può essere collegata con il rullo di alimentazione o con un’unità di supporto progettata ad hoc). Precisione, risparmi ed efficienza Dal punto di vista funzionale, l’elemento di queste pistole di spalmatura viene aperto e chiuso mediante valvole elettropneumatiche, con fase di chiusura “in negativo”, garantendo estrema pre-

cisione sia nell’applicazione che nel taglio. Impiegando la maschera integrata nell’ugello di spalmatura, la sagoma dell’applicazione può essere adattata alle esigenze specifiche: i diversi formati di maschere e spessori possono essere realizzati in modo da semplificare le operazioni di cambio formato e aumentando la ripetibilità del modello di applicazione. Si tratta, comunque, di sistemi progettati nell’ottica di un’ottimizzazione complessiva: risparmio delle quantità residue di adesivo; applicazione priva di problemi grazie al filtro integrato che riduce al minimo l’ostruzione dell’ugello; facile inte-

grazione in sistemi già esistenti, in virtù della struttura compatta e sottile delle pistole di spalmatura combinata al posizionamento delle connessioni (adesivo, aria compressa e alimentazione) sulla parte superiore dell’ugello. Per finire, il controllo della temperatura in combinazione con la tecnologia a maschera mantiene costante la sagoma di spalmatura mentre lo speciale isolamento opzionale “CoolTouch” assicura maggiore sicurezza operativa, riducendo il consumo energetico. Manutenzione e assistenza sono ulteriormente facilitate grazie all’accesso dall’alto.

Pompe a lobi BE: sicure ed economiche Q Con la serie “BE”, OMAC intende ampliare le possibilità d’utilizzo delle pompe a lobi, nel pieno rispetto di standard igienico-sanitari elevati ma di costo contenuto. Di costruzione semplice, robusta, si distinguono per il design monoblocco: la motorizzazione, fissata direttamente alla pompa, crea un corpo unico compatto, leggero, senza alberi rotanti esterni e di facile pulizia. Inoltre, la configurazione con coperchio liscio e fermalobi incassati nei rotori migliora lo standard di lavaggio. Queste pompe montano solo rotori ad aspo (in acciaio inox AISI 316 o in lega inox antifrizione) che garantiscono ottimo rendimento volumetrico e un trasferimento dolce e regolare di svariati prodotti liquidi o viscosi, anche con parti solide in sospensione. Con le pompe della serie BE è possibile coprire un’ampia gamma di portate con contropressioni fino a 5 bar. La linea è stata studiata per rispondere a diverse esigenze di trasferimento, prediligendo processi sul prodotto finito come trattamenti termici, filtrazione e riempimento, sempre nel massimo rispetto delle caratteristiche igieniche ed organolettiche del prodotto trattato.

electropneumatic, they guarantee accurate cutting even at high speeds and a high number of cycles. They can be used with low/medium viscosity thermoplastic adhesives and are suitable for applications to a maximum width of 75 mm. The FK IT series is used for roll-toroll or single sheet coating applications in the gluer machines (case in which it can be connected with the feed roller or with an ad hoc designed support unit). Accuracy, cost savings and efficiency Functionally the coating pistol element is opened and closed via electropneumatic valves with a “negative” closing phase, guaranteeing high precision in both application and cut.

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By using the mask in the coating nozzle, the application pattern can be adapted to respective requirements: the different mask shapes and thicknesses simplify format change operations and increase the repeatability of the application model. The systems have been designed with overall machine optimisation in mind: saving of residue amounts of the adhesive; trouble free application thanks to the integrated filter that minimizes nozzle blocking; easy integration into existing systems, due to the compact, slim coating gun design combined with the connections (adhesive, compressed air and power supply) placed on top of the nozzle. Lastly, the temperature control combined with the masking

technology keeps the coating silhouette constant while the special optional “CoolTouch” insulation ensures greater operational safety by reducing energy consumption. Maintenance and service are made even easier via access from above.

BE lobe pumps: safe and economical With the BE line, OMAC intends to expand the range of applications of its lobe pumps, which are fully compliant with hygienic and sanitary standards but at the same time low cost. They stand out for their simple, robust construction and monoblock design: the drive system, installed directly to the pump, creates a single compact body that is lightweight, with no external rotary shafts and easy to clean.

Moreover, their configuration with smooth cover and lobe blocker housed in the rotors improves the sanitary standard. These pumps use crescent rotors (made of AISI 316 stainless steel or anti-friction stainless alloy) that guarantee excellent volumetric yield and gentle and consistent pumping of a wide variety of liquid or viscous products, including with floating solids. With BE series pumps it is possible to cover a wide range of loads with counterpressures up to 5 bars. The line has been designed to respond to diverse conveyance needs, especially finished product processes like heat treatments, filtration and filling, always with careful attention to the hygienic and organoleptic properties of the product processed.

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E N D O F LI N E & HA NDL I NG

] Scanner 3D per controlli di qualità Schubert offre una gamma di tecnologie innovative, per agevolare processi produttivi ad alta efficienza. Nel confezionamento di dolci, merendine e prodotti da forno, lo scanner 3D della Schubert offre all’industria dolciaria un sistema di riconoscimento immagini robusto e sicuro, con prestazioni superiori a quelle dei comuni sistemi di vision. Dallo scanner 3D, il sistema di visione dell’impianto di confezionamento TLM acquisisce, oltre alla forma tridimensionale del prodotto da confezionare, anche il volume e, con un’alimentazione dei prodotti costante, il peso. Un impianto TLM dotato di questo tipo di scanner riconosce i difetti su 3 dimensioni (e, a titolo di esempio, può identificare nel flusso dei prodotti, “il” biscotto marrone doppio farcito con crema marrone, a cui manca la cialda superiore e che, di conseguenza, viene scartato).

3D scanners for the highest quality control

Confezionare con dolcezza Con una confezionatrice TLM senza armadio elettrico, composta da tre sotto-sistemi, Gerhard Schubert dimostra come si possano confezionare delicate paste sfoglia in modo efficiente. In mostra a ProSweets, Colonia. Q La tecnologia TLM messa a punto da Gerhard Schubert GmbH si adatta praticamente a ogni tipologia di prodotto, compresi i più delicati come i dolci di pasta sfoglia, che possono essere maneggiati con... la massima dolcezza. Gli impianti TLM sono caratterizzati da una struttura modulare, dove ogni subsistema svolge una funzione specifica: dalla formazione delle scatole al raggruppamento dei prodotti, per arrivare al riempimento e alla chiusura delle confezioni di cartone. Flessibile e senza armadio elettrico. A ProSweets, Schubert espone, in particolare, un impianto TLM composto da tre sotto-si-

stemi per il confezionamento di dolci di pasta sfoglia ricoperti di glassa di zucchero in buste flowpack. La macchina, già venduta a un produttore di dolciumi italiano, in futuro lavorerà confezioni da 135 g, 200 g, 400 g e 500 g, con una produttività di 110 confezioni/min. Si tratta di un nuovo modello sviluppato da Schubert senza armadio elettrico (la testata superiore del telaio risulta per questo evidentemente più snella). E se il numero dei componenti elettronici è stato ridotto in modo drastico, comandi e manutenzione della macchina sono ancora più semplici di prima. La TLM può collocare le buste su display o in cartoni RSC pre-incollati: in particolare, le con-

Packaging sweet and gentle Based on an existing TLM packaging system consisting of three submachines - and without an electrical cabinet - Gerhard Schubert GmbH will demonstrate how delicate pastry products can be packaged gently and efficiently. On show at ProSweets, Köln.

TLM technology is basically suitable for any product and even sensitive products, such as puff pastry, can be handled gently. With its TLM packaging systems, Gerhard Schubert GmbH offers a modular system that can flexibly adapt to different customer requirements. Each sub-machine takes on a special function: from erecting the cartons, to grouping products, to filling and closing the packages.

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Flexible and without an electrical cabinet. At the ProSweets fair, Schubert will be presenting a TLM system consisting of three submachines, which packages flowpacks filled with an iced puff pastry. In the future, the system, which has already been sold to an Italian confectionery manufacturer, will be processing 135g, 200g, 400g and 500g flowpacks with a

Schubert offers a range of innovative technologies for efficient, highperformance production processes. For packaging sweets, snacks and baked goods, with Schubert’s 3D scanner, a robust and highly secure image recognition system, which far surpasses conventional vision systems in terms of performance, is available to confectionery manufacturers. When using the 3D scanner, customers benefit from a high level of quality control. From the data sourced by the 3D scanner, a TLM packaging machine vision system determines the three-dimensional shape of the product to be packaged, as well as its volume and - with uniform product density - its weight. A TLM system with the scanner can single out 3D defects. For example, it can identify the brown sandwich cookie with brown cream, which is missing its top section, and eject it from the product flow.

fezioni tubulari flowpack posso essere raggruppate nell’espositore con orientamenti diversi, su una o più file, in piedi o distese, appoggiate sul lato corto o su quello lungo. Quando vengono inserite verticalmente, il nastro dei prodotti s’inclina per permettere al robot di riempimento F2 di prelevarle nella posizione corretta, per poi depositarle nel cartone, che viene quindi chiuso da un robot TLM-F2. Alla fiera di Colonia (stand F020/G029, Hall 10.1), l’impianto TLM confezionerà flowpack da 200 g, poste in verticale sul lato lungo del display box e su due file. L’etichetta stampata sarà sempre orientata sul fronte.

performance of up to 110 packs per minute. The machine to be exhibited is the new generation of a packaging machine – without an electrical cabinet - developed by Schubert. It sets a new benchmark in terms of efficiency, availability and the use of identical parts within the system. A visible sign of the elimination of the conventional electrical system on the packaging machine is the narrower head of the TLM machine’s frame. The number of electronic parts has been greatly reduced, leaving only a few components. At the same time, the operation and maintenance of the machine is easier than ever. The TLM machine packages the

tubular bags optionally in display cartons or pre-glued RSC cartons. The flowpacks can be grouped into the display cartons in different configurations: either single- or multi-row, standing or lying, on the short or long side. If products are packed standing, the product belt is swiveled so that an F2 filling robot can take on the formations in the correct orientation and place them in the cartons. Subsequently, a TLM-F2 closing robot closes the carton. At the fair in Cologne (F020/G029 in Hall 10.1), the TLM system will process 200g tube bags, standing on the high edge in display boxes in two rows side by side. The printed label is always oriented to the front on all packages.

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PHARMINTECH 2016. N E V E R S T O P I N N OVAT I O N .

BOLOGNA, 13 - 15 APRILE 2016 WWW.PHARMINTECH.IT

Organizzato da:

In contemporanea con:

Con il patrocinio di: UCIMA

Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio


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A D V E RT I S E RS

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w NSERZIONISTI ADVERTISERS INSERZIONISTI ADVERTISERS A ALTECH ............................................. 72 ATLANTIS-PAK CO. ....................III Cop. B B&R AUTOMAZIONE INDUSTRIALE 62 BECKHOFF ....................................... 11 BOLOGNAFIERE COSMOPROF ........ 3 C CAMA GROUP .................................. 32 CAPSULIT ...................................II Cop. CIBUSTEC 2016 ................................. 5 D DATALOGIC ...................................... 36 DS SMITH PACKAGING ITALIA ........ 25 E ENOPLASTIC .................................... 21 ESSENTRA .......................................... 9 ETIPACK ............................................ 35 EURASIA PACKAGING 2016..... IV Cop.

F FABO ................................................. 73 I I.G.C. ................................................... 7 ICE - AGENZIA ............................. 14-15 IMBALLAGGI P.K. .............................. 29 ISHIDA EUROPE ............................... 69 L LINEARTECK ..................................... 81 M MININI IMBALLAGGI ......................... 77 MONDI PACKAGING ............. 23, 66-67 O OMRON ELECTRONICS ................... 45

S SCANDOLARA .................................. 49 SCHMALZ ........................................ 76 SCHOBERTECHNOLOGIES ............. 19 SERVICE AIR ..................................... 41 SEW EURODRIVE ............................... 8 SIS.MA .............................................. 38 SIT GROUP ....................................... 52 SUN CHEMICAL GROUP .................. 58 T TGM-TECNOMACHINES .................. 43 V VENDITALIA SERVIZI ........................ 83 VERIMEC ........................................... 31 W WIDE RANGE .................................... 13

P PHARMINTECH ................................. 87

Enti, aziende e associazioni citate su questo numero A ACIMGA ........................................... 16 ACMA SPA ....................................... 63 AETNA GROUP SPA ....................... 51 AMS FERRARI SRL ......................... 68 APTAR ITALIA SPA........................... 26 ASSEGNATARI ASSOCIATI ARBOREA S. COOP. AGR. P.A. ......................... 37 B B&R AUTOMAZIONE IND. SRL ...... 82 BARALAN INTERNATIONAL SPA ... 26 BASF ITALIA SRL............................. 59 BETT SISTEMI SRL ......................... 84 BIRRA CASTELLO SPA................... 18 BOLOGNAFIERE SPA ..................... 12 BOMPAN SRL.................................. 28 BÜTTENPAPIERFABRIK GMUND GMBH & CO. KG ............................. 28 C CAMA 1 SPA.................................... 51 CERUTTI PACK. EQUIP. SPA .......... 17 CIAL ................................................. 55 CIDIESSE ENGINEERING SRL ....... 68 COLD-PHARMA SRL .................... 19 COMEXI ITALIA ................................ 59 COMIECO ...................................... 55 CONAI ............................................ 55 CONSORZIO BESTACK .................. 34 COREPLA ........................................ 55

D DATALOGIC AUTOMATION SRL .... 50 DUPONT DE NEMOURS IT. ............ 30 E EMERSON IND. AUT. ITALY SPA ... 17 ENOPLASTIC SPA ........................... 33 EUROGRAF SNC .......................... 44 F FABO SPA ........................................ 73 FAVINI SPA ....................................... 27 FUTURE CONCEPT LAB ................ 61 G GERHARD SCHUBERT GMBH ...... 86 GUALA CLOSURES SPA ................ 61 H H.B. FULLER EUROPE GMBH ....... 51 HP ITALY SRL .................................. 60 I ICE - AGENZIA ............................... 14 ICMA ................................................ 29 IDICE MC ......................................... 20 IGGESUND PAPERB. EUROPE ...... 26 IMBALLAGGI P.K. ........................... 74 ISHIDA EUROPE LTD. ..................... 84 ISI PLAST SPA ................................. 71 ISTITUTO IT. MBALLAGGIO ...... 39, 53 K KÖLNMESSE SRL........................... 37 KURZ FRANCE SARL ..................... 26

L LIC PACKAGING SPA...................... 44 LIOMATIC SPA ................................. 18 LUIGI LAVAZZA SPA ........................ 56 LUXORO SRL .................................. 26 M MARKEM-IMAJE SRL .................... 76 MARKING PRODUCTS SRL ........... 75 MARKO BY MR ENGINEERING ..... 76 MASSILLY FRANCE......................... 44 MESSE MÜNCHEN GMBH............. 42 MONDI PACKAGING AG................. 66 MS SRL ........................................... 78 N NOBERASCO SPA .......................... 18 NOMACORC SA.............................. 71 NOVACHEM INDUSTRIALE SRL .... 60 NOVAMONT SPA............................. 56 O O.M.A.C. SRL .................................. 85 OLTREMARE SRL............................ 19 OMET SRL ....................................... 17 OMRON ELECTRONICS SPA ......... 78 P P.E. LABELLERS SPA ...................... 74 P.E.T. ENGINEERING SRL ............... 38 P.R.L. TECNOSOFT ....................... 68 PEDON SPA..................................... 19 PHARMINTECH SRL ....................... 12

POCHET GROUP ............................ 29 PROMETEIA..................................... 39 R RILEGNO ........................................ 55 RIMINI FIERA SPA............................ 10 RIZZOLI EMANUELLI SPA............... 37 RLC PACKAGING GROUP ............. 34 ROBATECH ITALIA SRL U.S. .......... 85 S SAINT-GOBAIN VETRI - VERALLIA . 44 SAPPI FINE PAPER EUROPE ......... 34 SIMEI SPREAFICO SRL ............................. 70 STORA ENSO ITALIA SRL......... 30, 37 T TETRA PAK ITALIANA SPA.............. 56 TORNINOVA SRL ............................ 78 TUYAP FAIR ..................................... 10 U UNIRIMA ......................................... 56 UTECO CONVERTING SPA ............ 17 W WITTENSTEIN SPA.......................... 82 Z Z-ITALIA SRL.................................... 74

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