ItaliaImballaggio giugno 2020

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THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING

ISSN: 2037-2183

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Miky Degni & Lucia Comai

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A CCELERATIO N

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Stefano Lavorini

Dove andavamo? Si sa forse dove si va? A partire dalle domande richiamate nel titolo(1), Denis Diderot - tra i massimi rappresentanti dell’Illuminismo - svolge un suo pensiero, annotandolo come post scriptum alla “Interpretazione della natura” del 1754: «Giovane, ancora una parola e ti lascio. Abbi sempre presente alla mente che la natura non è Dio; che l’uomo non è una macchina; che un’ipotesi non è un fatto: e sta’ sicuro che non avrai ben compreso, là dove crederai di scorgere qualcosa di contrario a questi principi». Un richiamo forte e diretto alla necessità di una costante e continua verifica delle proprie idee, così da trasformarle nella pratica quotidiana da semplici ipotesi a fatti concreti. Una buona prassi, quanto mai attuale, anche alla luce di quanto abbiamo vissuto in questa prima parte del 2020. Finora, dentro al mondo che conoscevamo, ci siamo sentiti come individui e come collettività ragionevolmente forti e sicuri… ma è bastato un evento straordinario per farci tornare al passato, al ricordo e all’esperienza personale di paure ancestrali. Sono stati mesi, questi ultimi, di vivace scambio di affetti e ripulse, di slanci, di fiducia nelle proprie (altrui) forze, ma anche momenti in cui abbiamo riscoperto fragilità e precarietà: un vero trauma per molti ma, a dirla tutta, per altri, forse più allenati a un esercizio di genere morale, solo un po’ di sofferenza in più, un modesto contributo alle avversità della vita. Abbiamo sentito ripetere in ogni dove gli stessi temi e problemi, ci sono stati proposti infaticabilmente gli stessi quesiti e una varietà di soluzioni spesso improbabili, accomunate nella sostanza dalla presa di distanza dall’attuale modello economico e sociale, nonché dall’attesa messianica per la nascita dell’Uomo Nuovo.

Abbiamo sfiorato i frammenti di un diverso modo di pensare e di sentire, ma questa visione, sulle prime tanto potente, va già smarrendo forza in un numero crescente di aspettative e di esigenze poste dal presente.

(1)

E allora ecco il difficile compito di ri-fare gli italiani (per restare nel nostro), ovvero di dare il pane a tutti, di correggere le ingiustizie sociali da anni in crescita, di trovare un’armonia davvero sostenibile con l’ambiente in cui viviamo, andando contro gli istinti di sopraffazione e l’ambizione per il successo sempre e comunque. Vanità della vanità… D’altronde «senza una rinuncia “all’avere” non si rifondano le ragioni di un’umanità più ampia, non si ricostruisce l’immagine dell’uomo su basi diverse dall’egoismo, la lotta selvaggia per l’affermazione di sé e dei suoi appetiti»(2).

(2)

Denis Diderot, “Jacques il fatalista e il suo padrone”, prima edizione francese del 1796. Renato Barilli, “Dal Boccaccio al Verga. La narrativa italiana in età moderna”, Bompiani 2003.

(3)

Robert Musil, “L’uomo senza qualità”, Einaudi 2014.

Come il paladino Astolfo, nell’Orlando Furioso dell’Ariosto, la sfida che abbiamo davanti è dunque quella di affrontare un viaggio iniziatico per arrivare a recuperare il senno fuggito, il raziocinio… non quello di Orlando pazzo per amore di Angelica, ma il nostro, perso a causa del tempo e della sorte. Abbiamo forse ancora qualche speranza, «perché non sono ancora trascorsi molti anni dacché uno spirito virile degno di ammirazione voleva dire un uomo, il cui coraggio era coraggio morale, la cui forza era la forza di una convinzione, la cui saldezza era quella del cuore e della virtù; un uomo che considerava la velocità come una cosa da ragazzi, la finzione una cosa illecita, la volubilità e l’enfasi una cosa indecorosa».(3)

English text on

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Graphic designer e artista a tutto tondo, Miky Degni ha all’attivo un centinaio di mostre. Tra queste, alcune di rilevanza istituzionale come la Biennale Venezia del 2011 a cura di Vittorio Sgarbi, la Triennale Roma del 2014 con Achille Bonito Oliva e un’installazione permanente all’Alexander Museum di Pesaro. Da sempre è impegnato sulla commistione fra arte e pubblicità, attività che svolge professionalmente con il suo studio “Segnidegni” a Milano dal 1990.

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Miky Degni & Lucia Comai

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Pic & Nic

Miky Degni & Lucia Comai

Lucia Comai è un’artista ligure, che va al di là di ogni “accademismo”. Il suo lavoro è capace di offrire allo spettatore sensazioni visive e tattili sorprendenti. La sua attività abbraccia duplici linguaggi, che scorrazzano dalla pittura alla scultura con grande abilità. I suoi dipinti sono stati esposti nella sua Liguria e in altre città italiane. Collabora con lo studio “Segnidegni”.

La parola agli autori Nel mese di giugno si inizia a pensare alle gite in montagna, alle lunghe passeggiate e ai picnic da organizzare in città o poco lontano, soprattutto dopo aver passato un periodo di quarantena a causa del coronavirus. Da questo presupposto nasce l’idea di ri-dare vita al vecchio e romantico picnic, e noi di Segnidegni che siamo dei romanticoni, abbiamo progettato il nuovo packaging pensando al mercato del delivery e alla voglia di tornare in libertà con un pasto all’aperto, che abbia anche una funzione sociale e conviviale, oltre che alimentare. Nasce così Pic&Nic, una nuova idea di fare packaging da asporto, che abbiamo concepito a quattro mani. Abbiamo pensato a questo tipo di packaging e di come sia necessario ripensarlo alla luce delle nuove sfide, un packaging intelligente in vista dei nuovi scenari che porta in sé: Design, Sostenibilità, Sicurezza, Personalizzazione. E perchè no, anche gioia.

Il bicchiere mezzo pieno

Nettuno e le nereidi

la.tulipe La vittoria alata

PIC & NIC All-round graphic designer and artist, Miky Degni has about a hundred exhibitions to his credit. Among these, some of institutional relevance such as the Venice Biennale in 2011 curated by Vittorio Sgarbi, the Rome Triennale in 2014 with Achille Bonito Oliva and a permanent installation at the Alexander Museum in Pesaro. He has always been committed to the mixture of art and advertising, an activity that he has carried out professionally with his studio “Segnidegni” in Milan since 1990.

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Lucia Comai is a Ligurian artist, who goes beyond any “academism”. Her work is capable of offering the viewer surprising visual and tactile sensations. Her activity embraces dual languages, which run from painting to sculpture with great skill. Her paintings have been exhibited in her native Liguria and in other Italian cities. She collaborates with the studio “Segnidegni”.

A word from the authors In June we start thinking about trips to the mountains, long walks and picnics to be organized in the city or not far away, especially after having spent a period of quarantine because of the coronavirus. From this premise comes the idea of re-giving life to the old and romantic picnic, and we at Segnidegni who are romantic, have designed our new packaging thinking about the delivery market and the desire to return to freedom with an outdoor meal , which also has a social and convivial as well as food function.

Thus was born Pic & Nic, a new idea of making takeaway packaging conceived four handedly We thought about this type of packaging and how it is necessary to rethink it in light of the new challenges, an intelligent packaging in view of the new scenarios it brings: Design, Sustainability, Safety, Personalization. And why not, also joy.

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Sommario In questo numero - GIUGNO 2020

Contents da pagina 10

FOCUS ON RE-STARTING WITH PACKAGING L’avvio della fatidica e sospirata “Fase 2” in Italia ha previsto una ripresa generalizzata delle attività produttive e commerciali. L’industria del packaging nazionale (e internazionale) non ha mai in realtà chiuso le porte degli stabilimenti, ma ha anzi risposto con determinazione alle richieste della comunità, facendo valere sul campo il proprio valore strategico in tempi di emergenza Covid-19. Il quadro d’insieme presentato da Nomisma e Ucima sconta, con tutta probabilità, l’emotività delle persone chiamate a esprimersi in un momento eccezionale per imprevedibilità e portata. Così, nelle pagine che seguono, presentiamo alcune case history che aprono a prospettive diverse. Dal canto nostro, ringraziamo quanti hanno accettato il nostro invito raccontare la propria esperienza industriale e umana, condividendo emozioni e strategie di futuro. English text on https://www.italiaimballaggio.network/en/re-starting

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Stefano Lavorini Dove andavamo? Si sa forse dove si va? English text on Italiaimballaggio.network/en Miky Degni, Lucia Comai Behind the cover PIC & NIC Rubrica degli eventi futuri Agenda ALL4PACK 2020; Mecspe, Fruit Logistica ‘21

[ OSCAR & OSCAR ] Best Packaging - seconda parte 26 … E che Oscar sia! Sul numero di aprile/maggio di ItaliaImballaggio abbiamo descritto il “piano B” messo a punto dall’Istituto Italiano Imballaggio per promuovere il contest Best Packaging 2020 e con esso le 42 aziende che lo hanno reso possibile. E dopo aver puntato l’attenzione sulle caratteristiche di Sostenibilità delle soluzioni e sui sistemi di imballaggio in lizza, sul fascicolo di giugno diamo invece spazio agli aspetti di Quality Design e di Innovazione Tecnologica degli altri finalisti. 38 … Oscar it is! In the April/May issue of ItaliaImballaggio we described the “plan B” developed by the Italian Packaging Institute to promote the Best Packaging 2020 contest and with it the 42 companies that made it possible. And after focusing on the sustainability characteristics of the solutions and the packaging systems in the competition, in the June issue we give space to the Quality Design and Technological Innovation aspects of the other finalists.

[ MARKETING & DESIGN ]

[ ENVIRONMENT & LEGISLATION ]

Barbara Iascone 43 Detergenza domestica: prodotti e packaging (al tempo del Covid -19) Domestic detergency: products and packaging (at the time of Covid-19)

Milena Bernardi 56 L’Italia che fa la differenz(iat)a (RICREA) Italy’s success story

[ FACTS & FIGURES ]

57 Nasce la Fondazione Carta etica del Packaging The Ethical Packaging Charter Foundation is born

Barbara Iascone 49 Gli imballaggi metallici Metal packaging

59 Inchiostri da stampa e imballaggio compostabile: una Guida (Sun Chemical) Printing inks and compostable packaging

[ INDUSTRY & MANAGEMENT ]

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53 News (Sidel, Industrie Grafiche Bressan, RChD: Creación y Pensamiento ) 54 Robopac & Ocme never give up! Un commento e un augurio dal CEO Enrico Aureli

62 43 M ATER IALS & MAC H IN ERY Food & Be ve r a ge 62 Piatti monouso in alluminio: 100% riciclati e riciclabili all’infinito (Contital) Disposable aluminium dishes: 100% recycled and infinitely recyclable Multimarket 66 Una scommessa (fuori dal) comune (Ronchi Mario SpA) An out-of-the-ordinary wager

69 NextFilm™: biodegradabili e compostabili (Ticinoplast) NextFilm™ : biodegradable and compostable 70 News (NastriTex Lab, IDM, Leybold, Innovia Film) 72 Company index

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Colophon

#noinoncifermiamo, ovvero…

la comunicazione corre sul web

D irettore responsabile Condirettore Redazione

Stefano Lavorini Luciana Guidotti Chiara Giannangeli

Segreteria Leila Cobianchi Pubblicità traffico@packmedia.net Hanno collaborato Barbara Iascone, Milena Bernardi Traduzioni Dominic Ronayne

NASCONO I PACK-WEBINAR

Oggi le aziende del confezionamento hanno a disposizione un nuovo strumento per mantenere un filo diretto con il mercato worldwide. Grazie a una piattaforma dedicata, messa a disposizione da Pack-Media, le aziende possono infatti organizzare i propri PACK-WEBINAR aziendali per

Coordinamento artisti Gianni Valentino Progetto grafico Studio Grafico Page, Novate Milanese (MI) e impaginazione Vincenzo De Rosa, R. Rossi, S. Viapiana Fotolito e Stampa Ancora S.r.l. via B. Crespi 30, 20159, Milano Numero 6/2020 Giugno 2020 anno 27 Pubblicazione iscritta al n. 555 del Registro di Cancelleria del Tribunale di Milano in data 22/10/94 Iscrizione nel Registro degli Operatori della Comunicazione n. 31149 Una copia: L 6,50 - Arretrati: L 13.00 Periodicità mensile Abbonamento Italia L 60 Estero L 96 per un anno: La riproduzione totale o parziale degli articoli e delle illustrazioni pubblicati su questa rivista è permessa previa autorizzazione della Direzione. La Direzione non assume responsabilità per le opinioni espresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari Redazione Pack-Media S.r.l. Via B. Crespi, 30/2 - 20159 Milano Tel. 02/69007733 - Fax 02/69007664 redazione@packmedia.net www.packmedia.net Sales team (Italia) Daniela Binario, d.binario@packmedia.net Massimo Chiereghin - m.chiereghin@packmedia.net Bruno G. Nazzani - b.nazzani@dativo.it Armando Lavorini - a.lavorini@alice.it sales@packmedia.net

l raccontare le novità tecnologiche e di prodotto l promuovere strategie e servizi l incontrare clienti nuovi e consolidare relazioni con i 70.000 operatori qualificati della filiera dell’imballaggio e confezionamento registrati nel database di Pack-Media l contare su un supporto tecnico ed editoriale qualificato prima e dopo il webinar l conservare la memoria dell’evento sui portali Packmedia e ItaliaImballaggio fino al 31/12/2020. Per informazioni sales@packmedia.net

ales Representatives S USA and Canada - Summit Publishing Company (Packaging World) Joe Angel One IBM Plaza/Suite 2401 330 N. Wabash Avenue, Chicago, IL 60611 Tel. +1 312/222-1010 - Fax +1 312/222-1310

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE Informativa ex D.Lgs.196/03 - Edizioni Dativo Srl, titolare del trattamento, tratta i dati personali liberamente conferiti per fornire i servizi indicati. Per i diritti di cui all’art.7 del D.Lgs.196/03 e per l’elenco di tutti i responsabili del trattamento rivolgersi al responsabile del trattamento, che è il direttore responsabile. I dati potranno essere trattati da incaricati preposti agli abbonamenti, al marketing, all’amministrazione e potranno essere comunicati alle società del gruppo per le medesime finalità della raccolta e a società esterne per la spedizione della rivista e per l’invio di materiale promozionale. Il responsabile delle trattamento dei dati raccolti in banche dati a uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la segreteria di direzione, via Benigno Crespi 30/2 20159 Milano, tel. 02 69007733, fax 02 69007664, ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D.Lgs. 196/03.

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Agenda Rubrica degli eventi futuri: fiere, conferenze, convegni in Italia e nel mondo. Da ricordare.

23-26 novembre 2020, Parigi (F)

ALL4PACK 2020, LA NUOVA ERA DEL PACKAGING n L’eccezionale situazione che il mondo sta affrontando nella lotta contro il

COVID-19 e le misure messe in atto in questo frangente, ha portato alla ribalta la ragione di essere e l’importanza del packaging.

Consapevoli del valore di questo strumento, essenziale per la sicurezza, il consumo e la distribuzione delle merci, è necessario anche guardare con attenzione alla sua costante evoluzione. Preservare le risorse naturali e il nostro pianeta è una necessità a cui il settore del packaging risponde fornendo nuove soluzioni. Al cuore dell’edizione 2020 della mostra parigina, dunque, i segni del cambiamento verso un’economia circolare e dello sviluppo sostenibile. Produttori di francesi e internazionali proporranno infatti una gamma completa di soluzioni in grado di coniugare sostenibilità, performance e redditività in relazione a imballaggi, stampa, logistica e macchine (circa 600 le macchine in mostra). Per orientare il percorso dei visitatori, quest’anno, le aree espositive saranno organizzate per materiale: legno, cartone, metallo, plastica e vetro. Ecodesign per la catena di approvvi-

23-26 November 2020, Parc des expositions Paris Nord Villepinte, Paris (F) ALL4PACK 2020, the new era of packaging A unique opportunity for the packaging and intralogistics ecosystem to meet, from 23 to 26 November next, ALL4PACK will bring over 1,350 exhibitors to Paris. The exceptional situation that the world is facing in the fight against COVID-19 and the measures put in place at this juncture, has brought to the fore the raison d’etre and the importance of packaging. Aware of the value of this tool, essential for the safety, consumption and distribution of goods, it is also necessary to look carefully at its constant evolution. Preserving natural resources and our planet is a necessity to which the packaging sector responds by providing new solutions. At the heart of the 2020 edition of the Parisian exhibition, therefore, are the signs of change towards a circular economy and sustainable development. French and international manufacturers will in fact offer a complete range of

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gionamento. Promuovere l’eco-design degli imballaggi è una priorità anche per i produttori e gli operatori delle catena di approvvigionamento e della logistica che, negli ultimi anni, hanno fatto investimenti importanti in questa direzione. In fiera, i visitatori potranno conoscere un ampio ventaglio di soluzioni di packaging in grado di migliorare la sostenibilità delle attività a magazzino e ottimizzare i trasporti, trovando risposte “su misura” alle proprie specifiche esigenze. Iniziative di approfondimento. Oltre alla vetrina commerciale di respiro internazionale, l’offerta della fiera si completa con un programma stimolante di conferenze e occasioni di aggiornamento, divulgazione e confronto sui temi caldi che orientano l’innovazione del settore, tra cui nuovi regolamenti internazionali in materia di economia circolare, trend in fatto di materiali, imballaggi e attività intra-logistiche, e molto altro… Tra le iniziative, segnaliamo la nuova area Space Zero Impact, che ospiterà incontri con gli attori del cambiamento e scambi sulle pratiche virtuose dell’economia circolare; nel LAB By Geppia (Hall 7) sarà invece allestito uno spazio di incontro e scambi sulle macchine e tecnologie 4.0.

solutions capable of combining sustainability, performance and profitability in relation to packaging, printing, logistics and machines (around 600 machines on display). To guide visitors, this year, the exhibition areas will be organized by material: wood, cardboard, metal, plastic and glass. Ecodesign for the supply chain. Promoting the eco-design of packaging is also a priority for manufacturers and operators in the supply chain and logistics who, in recent years, have made significant investments in this direction. At the fair, visitors will get to know a wide range of packaging solutions that can improve the sustainability of warehouse activities and optimize transport, finding “tailored” answers to their specific needs. In-depth initiatives. In addition to the commercial showcase of international scope, the offer of the fair is completed with a stimulating program of conferences and opportunities for updating, dissemination and comparison on the hot topics that guide innovation in the sector, including new international regulations on

29-31 ottobre 2020, Parma (I) Mecspe: ripartire dall’Italia, con imprese e associazioni n Italia, fase 2. Nuove regole e nuove sfide da affrontare, per il comparto manifatturiero a cui MECSPE, organizzata da Senaf, continua a dedicare il massimo impegno. Riprogrammato l’appuntamento a Fiere di Parma, dal 29 al 31 ottobre 2020, la manifestazione mantiene il proprio impegno al fianco delle PMI e del tessuto industriale del Paese, chiamando a una collaborazione tra gli attori dell’intera filiera: una nuova visione condivisa per riprogettare la strategia industriale italiana, che MECSPE propone a partire dalla partnership storica con Confartigianato Meccanica. 3-5 febbraio 2021, Berlino (D) Fruit Logistica 2021: rilanciare il business globale dei prodotti freschi n Il ritorno di Fruit Logistica (Messe Berlin) a febbraio 2021 avverrà in un momento cruciale, in cui i mercati inizieranno a riprendersi dall’onda d’urto provocata da Covid-19, e la domanda di nuovi prodotti, servizi e tecnologie in grado di aumentare le vendite e rendere le catene di approvvigionamento ancora più efficienti e resistenti sarà in ripresa. Come sempre, la fiera sarà la vetrina ideale per presentare idee e soluzioni per il futuro del commercio, conoscere le tendenze che stanno cambiando il business e trovare nuovi modi per plasmarlo. Nel 2020 hanno partecipato oltre 3.300 espositori provenienti da oltre 90 paesi, collegandosi con oltre 72.000 operatori professionali provenienti da 135 paesi. Il termine ultimo per iscriversi alla manifestazione è il 31 luglio 2020.

circular economy , trends in materials, packaging and intra-logistic activities, and much more ... Among the initiatives, we point out the new Space Zero Impact area, which will host meetings with the actors of change and exchanges on virtuous practices of the circular economy; in LAB By Geppia (Hall 7), a meeting and exchange space on 4.0 machines and technologies will be set up. 29-31 October, Parma (I) Mecspe: starting again from Italy, with companies and associations Italy, phase 2. New rules and new challenges to face, for the manufacturing sector to which MECSPE, organized by Senaf, continues to devote the maximum commitment. Rescheduled the appointment at Fiere di Parma, 29 to 31 October 2020, the event maintains its commitment to support SMEs and the industrial structure of the country, calling for a collaboration between the actors of the whole supply chain: a new shared vision for redesign the Italian industrial strategy, which MECSPE proposes starting from the historical partnership with Confartigianato Meccanica.

3-5 February 2021, Berlin (D) Fruit Logistica 2021: relaunch the global fresh produce business . The return in February 2021 of the fair Fruit Logistica (Messe Berlin) will come at a crucial time for the sector. As markets begin to recover from the shockwaves caused by Covid-19, the event will certainly come at a moment when demand is higher than ever for new products, services and technologies that can lift sales and make supply chains even more efficient and resilient. Enabling the international fresh produce industry to build new business opportunities remains at the heart of Fruit Logistica, the world’s single most-important meeting point for fresh produce buyers and suppliers all across the world. As ever, Fruit Logistica is the optimal platform to present ideas and solutions for the future of the trade, to learn about the trends that are changing the business, and to find new ways to shape the business together. More than 3,300 exhibitors from over 90 countries participated in 2020, connecting with more than 72,000 trade visitors from 135 countries. The closing date for receipt of applications for exhibitors is 31 July 2020.

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I N D U S T RY & MA NA G E ME NT

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FOCUS ON Re-starting with packaging

RE-STARTING

Ricominciamo da... 2*. L’avvio della fatidica e sospirata “Fase 2” in Italia ha previsto una ripresa generalizzata delle attività produttive e commerciali. L’industria del packaging nazionale (e internazionale) non ha mai in realtà chiuso le porte degli stabilimenti, ma ha anzi risposto con determinazione alle richieste della comunità, facendo valere sul campo il proprio valore strategico in tempi di emergenza Covid-19. Dati e fatti dal mondo reale, tra difficoltà e segnali d’incoraggiamento. Luciana Guidotti

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er qualche mese, il mondo ha rallentato la propria corsa… Tutti ad ascoltare il silenzio delle città, a dolerci per le sfortune di molti e le inadempienze di troppi, a tracciare i confini di un futuro non privo di tensioni e incertezze... L’emergenza sanitaria di ordine planetario legata al Corona Virus sembrerebbe aver dunque fatto a pezzi il quadro sociale ed economico costruito in anni di relativo benessere in diverse parti del globo, imponendo di riprogettare le regole del vivere comune per recuperare equilibrio e una buona visione d’insieme. Riusciremo a rimetterci in sesto? La domanda è d’obbligo e la risposta deve essere per forza “sì”, a prescindere dal tempo che impiegheremo.

l’obiettivo di salvaguardare, insieme alla continuità produttiva, anche il proprio capitale umano e più in generale la salute pubblica: riconversione degli impianti esistenti per realizzare e confezionare dispositivi di protezione, donazioni di varia entità e sotto varia forma, sostegno ai lavoratori e ai territori, messa a regime di nuove ed efficaci modalità di comunicazione con il mercato o di assistenza remota ai clienti grazie agli investimenti pregressi in digitalizzazione… E si tratta di un’attitudine che ha accomunato i costruttori di macchine e i produttori di materiali per il confezionamento, espressione di un fare impresa che continua a guardare avanti.

Da ognuno il suo

Chi si ferma è perduto

Restringendo il campo di osservazione alle forze industriali della filiera del packaging, da cronisti abbiamo seguito da vicino le reazioni di molte aziende che, mettendo sul piatto competenze specifiche e risorse, sono state in prima linea nel fornire il giusto supporto ai produttori di beni di largo consumo, alimenti e farmaci anzitutto (tutto documentato sui nostri siti packmedia.net e italiaimballaggio.net). Di queste aziende vogliamo sottolineare la velocità di reazione nel gestire la complessità del momento, con

* Citazione liberamente ispirata a un film italiano di qualche anno fa … “Ricomincio da 3” diceva infatti il sognatore Massimo Troisi a un pragmatico Lello Arena.

«Troisi: Chell ch’è stato è stato... basta, ricomincio da tre... Arena: Da zero!... Troisi: Eh?... Arena: Da zero: ricomincio da zero. Troisi: Nossignore, ricomincio da... cioè... tre cose me so’ riuscite dint’a vita, pecché aggia perdere pure chest? Aggia ricomincia’ da zero? Da tre!».

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Che le aziende del packaging possano - e debbano - continuare a fare da traino del nostro Sistema Paese, lo ha affermato con chiarezza anche Nomisma nella recente ricerca “Controvento”, illustrata via webinar a oltre 600 operatori il 7 maggio scorso. • Sotto osservazione 71.115 imprese, che rappresentano il 14% del settore manifatturiero italiano e che nel 2018 hanno espresso ricavi per 741,3 Mld (70% del settore) dando lavoro a 2,3 milioni di dipendenti (66% del settore), con un valore aggiunto di 178 Mld di euro (circa il 10% del PIL italiano). • Dopo aver identificato alcuni fattori strutturali che garantiscono una maggiore propensione alla competitività (ad esempio la localizzazione geografica e la dimensione d’impresa) e aver definito i criteri di performance rispetto alle principali variabili economico-finanziarie (ricavi, EBITDA, valore aggiunto…), risultano essere 4.829 le cosiddette “imprese Controvento”, quelle in pratica che esprimono prestazioni migliori. Le aziende del packaging e della farmaceutica si collocano addirittura tra i “settori vincenti” di questa classifica.

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Installazione di Maurizio Nannucci (2003), giardino del Museo Guggenheim di Venezia

• Si legge nella ricerca che «… In particolare nel packaging, a emergere come imprese Controvento, sono le più strutturate tra le grandi, quelle con oltre 500 addetti, mentre si ridimensionano le medie e le piccole. Nella farmaceutica, invece, la classe dimensionale non appare discriminante nel garantire una maggiore competitività relativa all’interno del settore stesso». • La generazione e l’accumulo di un buffer di liquidità e il mantenimento di una struttura finanziaria e patrimoniale solida diventano imprescindibili anche per fronteggiare eventuali situazioni di downturn, quale ad esempio

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l’attuale emergenza COVID-19. In tal senso, le disponibilità liquide generate e mantenute anche per esigenze finanziarie improvvise, sono diventate la chiave della sopravvivenza stessa delle aziende (questi aspetti sono stati analizzati da Crif-Rating in uno studio presentato nel corso del webinar Nomisma). • Non è dunque retorica la domanda che si pone Lucio Poma, Responsabile Scientifico Industria e

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• Durante l’emergenza, le aziende italiane del packaging non hanno mai interrotto la produzione: solo 4 su 100 lo hanno fatto, mentre 1 su 5 ha dichiarato un rallentamento dell’attività commerciale e di post-vendita, senza però mai interrompere quella produttiva.

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• Tutte hanno introdotto misure di salvaguardia dei propri dipendenti: smart working, ferie, turni di lavoro diversificati, accesso agli ammortizzatori sociali hanno “impattato” sulla produttività aziendale per 9 aziende su 10.

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Innovazione di Nomisma, circa l’importanza dell’analisi “Controvento” in un momento in cui il Paese deve affrontare l’emergenza Corona Virus «dato che diventa quanto mai fondamentale che il gruppo di imprese che traina il Paese riesca a non perdere troppo slancio. Se questo gruppo di testa dovesse arretrare in misura rilevante, il danno sarebbe incalcolabile».

Macchine automatiche: guardiamo in faccia la realtà

Il sondaggio realizzato tra marzo e aprile 2020 da MECS, società di analisi di mercato di UCIMA (e presentato in contemporanea a Controvento) mostra la sostanziale tenuta del settore “packaging”, senza tuttavia sottovalutare ovviamente le incognite poste dall’emergenza. La significativa partecipazione delle imprese al sondaggio consente, in questo caso, di tracciare un quadro attendibile della situazione, fornendo importanti indicazioni sia in relazione al primo trimestre sia rispetto alle previsioni per l’intero 2020. • Alla luce dei dati raccolti da 165 costruttori di macchine e sistemi di confezionamento, Luca Baraldi (Centro studi MECS-Confindustria Ucima) entra nel merito dell’analisi (di cui riportiamo una sintesi), e ricorda che, a livello mondiale nel 2019, il comparto ha sviluppato un giro d’affari di circa 45,5 miliardi di Euro (CAGR del 5,2% tra il 2015 e il 2019). In questo contesto, con gli 8 miliardi di fatturato registrati nel 2019, l’Italia ha mantenuto la posizione di testa della classifica, superando i competitor tedeschi.

• I problemi legati alla subfornitura hanno provocato rallentamenti per 8 aziende su 10 sebbene, nella maggior parte dei casi, le aziende del packaging abbiano supportato i propri fornitori storici, come un patrimonio da salvaguardare. 1 azienda su 10 è stata invece costretta a cambiare fornitore. • Dall’inizio dell’emergenza a inizio maggio solo 1 azienda su otto (12,9%) ha registrato qualche segnale di incremento della domanda (soprattutto dai settori food, farmaceutico e chimico); complessivamente, l’80% del campione stima un netto calo di produzione, fatturato e ordini, con una contrazione superiore al 25% per la metà delle aziende e superiore al 50% per una quota rilevante di imprese (il 14,2% sul fatturato, il 24,1% sugli ordini); • Si corroborano le previsioni negative per l’intero 2020: l’86,7% delle aziende stima che l’impatto dell’emergenza si tradurrà in un calo del fatturato e per il 50% del campione si tratterà di una flessione pesante. L’unico settore per cui si intravvedono segnali di miglioramento è il farmaceutico, dove le attese di risultati stabili o in crescita (63,6%) superano quelle di peggioramento (36,4%).

In conclusione

In conclusione ci sembra corretto sottolineare che il quadro d’insieme presentato sconti, con tutta probabilità, l’emotività delle persone chiamate a esprimersi in un momento eccezionale per imprevedibilità e portata. Già a distanza di un mese, stiamo infatti raccogliendo segnali diversi che mitigano in parte quanto emerso dal sondaggio Ucima. Così, nelle pagine che seguono, presentiamo alcune case history che aprono a prospettive diverse.

Dal canto nostro, ringraziamo quanti hanno accettato il nostro invito raccontare la propria esperienza industriale e umana, condividendo emozioni e strategie di futuro.

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Tutela delle persone e continuità dei servizi

La doppia sfida di Aliplast nella gestione dell’emergenza. Carlo Andriolo, CEO di Aliplast SpA (Herambiente, Gruppo Hera) trasforma il rifiuto di plastica per farlo tornare ad essere una risorsa gestendo, in modo sostenibile, il ciclo integrato. L’emergenza sanitaria che ha colpito il Paese ha rappresentato una doppia sfida per Aliplast, società del Gruppo Hera e primaria realtà nel riciclo della plastica a livello europeo. È stato necessario, infatti, coniugare l’esigenza primaria di garantire la salute dei dipendenti con quella di continuare a svolgere quotidianamente servizi strettamente necessari, che non possono essere interrotti. Si tratta di servizi rivolti tanto alla comunità, come il recupero della plastica della raccolta differenziata per darle nuova vita, quanto al comparto produttivo, come la fabbricazione di articoli in materie plastiche fondamentali anche per il settore alimentare, pure in prima linea in questa emergenza. Ampio e articolato è stato il ventaglio di iniziative intraprese, e tuttora attive, per la protezione e la sicurezza del personale.

Autonomi e verticalizzati in tutte le fasi della supply chain

Produzione garantita e sicura, con soddisfazione Marco Torta, Arcoplastica (Andezeno, TO), realtà di primo piano nel settore delle materie plastiche termoformate ed estruse. «Non abbiamo mai interrotto l’attività, per garantire la continuità operativa dei nostri clienti quasi tutti impegnati nel comparto food, e coscienti della responsabilità nel mantenere attiva la filiera» commenta Marco Torta, che sintetizza quanto fatto in azienda. «Fortunatamente siamo riusciti a reperire mascherine e gel igienizzante già ai primi di marzo, il che ci ha consentito di attuare da subito il distanziamento tra le maestranze e rispettare le indicazioni, recepite poi nei vari DCPM. Oltre a produrre nel rispetto delle regole, abbiamo quindi garantito da subito la salute dei nostri dipendenti, per i quali abbiamo anche attivato un’assicurazione. Stiamo inoltre studiando un premio da erogare in welfare ai lavoratori che, nel periodo di marzo-aprile, ci hanno sostenuto, permettendoci di non fermare gli impianti. Per il momento, non abbiamo avuto la ne-

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Dall’inizio dell’emergenza, Aliplast ha messo in pratica direttive, raccomandazioni e prescrizioni previste dal Gruppo Hera per tutte le società e territori; in particolare l’utilizzo dei presidi di sicurezza, la sanificazione di tutte le aree aziendali e degli impianti, lo sfasamento dei turni di lavoro per ridurre al minimo i contatti tra i componenti le squadre operative, reiterate attività di informazione e sensibilizzazione del personale sui comportamenti corretti da adottare durante lo svolgimento della propria mansione per operare in sicurezza evitando qualsiasi rischio di contagio. Oltre all’adozione delle misure e delle azioni tutela dei lavoratori della multiutility, non ultima la polizza di copertura assicurativa COVID-19 a favore di tutti i dipendenti che risultassero contagiati dal virus, Aliplast ha messo a punto un piano straordinario di remote working, organizzando un’ampia rotazione del personale per alleggerire al massimo la presenza negli uffici. La situazione è tuttora in evoluzione e, per questo, nel Gruppo Hera sono presenti gruppi di lavoro che si riuniscono costantemente per seguire l’evolversi dell’emergenza e di conseguenza adattare in parallelo, giorno per giorno, l’organizzazione del lavoro e dei servizi per continuare a garantire, nella massima sicurezza per tutti, un servizio indispensabile per cittadini e imprese.

cessità di attivare ammortizzatori sociali ma siamo invece riscorsi, ove possibile, allo smart working, coinvolgendo in particolare i comparti commerciale, contabilità e amministrazione (circa il 70 % del personale). Quando sarà possibile, prevediamo comunque un graduale ritorno al normale orario in azienda: riteniamo infatti che, per la nostra realtà, la forma lavorativa “tradizionale” sia più efficiente ed efficace. Anche in relazione al reperimento della materia prima, abbiamo reagito con prontezza fin dalle prime avvisaglie dell’emergenza: sempre a marzo abbiamo infatti deciso acquisiti massici di materiale, in gran parte proveniente dall’estero, che ci hanno garantito la piena operatività». Scelte e investimenti tecnologici intrapresi in passato si sono del resto rivelati utili a fronteggiare la situazione. Ne è convinto Torta, che precisa: «La scelta aziendale di essere il più possibile “autonomi” e verticalizzati in tutte le fasi della supply chain, ci ha permesso di non subire ritardi e di non venire troppo penalizzati in questo periodo di difficoltà. Abbiamo tre estrusori con i quali produciamo internamente PETPP-PS-PLA e 19 linee di termoformatura, con cui trasformiamo il prodotto finito partendo dalla materia realizzata con i nostri estrusori. Tutte le attrezzature sono nuove e all’avanguardia, in linea con la “filosofia”

I4.0: e questo ha reso possibile risolvere molto rapidamente (tramite telediagnosi) alcune problematiche, evitando lo spostamento di tecnici, peraltro impossibile in questo momento storico. Sebbene sia ancora difficile fare una valutazione obiettiva dell’andamento di questi mesi, Torta esprime un cauto ottimismo: «Per certo, abbiamo registrato un importante calo di fatturato nel comparto tecnico, ma è realistico pensare che sia dipeso dalle gravi difficoltà dell’intero settore più che a una perdita di quota di mercato di Arcoplastica. Fortunatamente il comparto tecnico incide solo per circa il 10% sul fatturato dell’azienda, mentre il restante 90% è legato alla filiera food, dove le perdite sono state più contenute. Stante così le cose, non riusciremo con tutta probabilità a eguagliare il fatturato del 2019, eppure ci riteniamo fortunati, perché operiamo in un settore che non si è fermato. E poi, possiamo guardare al futuro con una fiducia diversa, innescata dalla consapevolezza che la percezione del packaging in plastica si è completamente rivalutata, passando da articolo “demonizzato” a mezzo igienico, leggero e sicuro, che ha permesso di non fermare la catena degli approvvigionamenti alimentari nel periodo più tragico della pandemia».

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Lungimiranti e, quindi, preparati Capsulit vs. Covid 19

Gianluca Rossi, Capsulit Spa (Roncello, MB), produttore di capsule di sicurezza per l’industria farmaceutica. Capsulit ha effettuato una valutazione del rischio pandemia già nella primavera 2009, in occasione della diffusione del virus dell’influenza AH1N1v (influenza suina). «In quell’occasione - spiega Gianluca Rossi - abbiamo elaborato un piano con l’obiettivo di limitare il contagio dei dipendenti e poter garantire le consegne dei prodotti alle aziende farmaceutiche, anche in un periodo critico. Tale piano, aggiornato e revisionato periodicamente negli anni successivi, è stato messo in atto ancor prima che il Governo italiano dichiarasse il recente lockdown, con l’adozione di tutte le contromisure necessarie». Oltre allo sforzo per procurare rapidamente DPI e liquidi disinfettanti - nonostante le note difficoltà contingenti - e aver seguito tutti i protocolli di prevenzione stabiliti dal Governo, Capsulit ha organizzato incontri di formazione e addestramento a tutto il

personale, attivando ove possibile la modalità di smartworking per alcune funzioni aziendali. Impegnate nel mercato farma, Capsulit e le proprie controllate Giglioli e Capsulit Iberica, non hanno dunque mai interrotto la produzione, consentendo ai laboratori e alle multinazionali del farmaco di confezionare i medicinali salvavita fondamentali durante l’emergenza sanitaria. Riconosciuta da numerosi clienti come “fornitore strategico”, in ottemperanza ai protocolli, è sempre infatti stata pienamente operativa «il che - precisa Rossi - ci ha anche consentito di non fare ricorso a nessun ammortizzatore sociale. Al proposito, vogliamo esprime massima gratitudine ai nostri dipendenti che, in un momento tanto difficile, hanno compreso l’importanza del lavoro, dando dimostrazione di serietà, impegno e disponibilità garantendo la continuità delle produzioni». «Se qualche problema è sorto in relazione al reperimento delle materie prime, lo abbiamo tuttavia gestito grazie alle scorte approvvigionate con tempestività secondo quanto previsto dal piano pandemia. E comunque, la maggioranza dei fornitori con cui abbiamo collaborazioni consolidate da

Navigare e arginare la tempesta perfetta

Essenziali, proattivi, comunicativi e digitalizzati Marco Parretti, CEO Etipack (Cinisello Balsamo, MI), produzione di sistemi per l’etichettatura e la codifica «Più che a “ripartire”, Etipack ha pensato di continuare navigare per arginare la tempesta perfetta» esordisce Marco Parretti, ribadendo che «#ripartenza” è un’etichetta che non sentiamo di poter applicare alla nostra realtà, dato che non ci siamo mai fermati e anzi, in questa esperienza negativa sotto diversi punti di vista, ci fa piacere poter evidenziare alcuni aspetti positivi e inaspettati nella nostra reazione all’emergenza. La presenza fin da subito tra le categorie di produttori di beni essenziali, oltre ad averci dato continuità, ci ha permesso di seguire al meglio i numerosi clienti che operano in settori critici come l’alimentare e il farmaceutico. Lo smart working, che ci ha consentito di continuare a lavorare riorganizzando al meglio le postazioni di lavoro in spazi più ampi, nel pieno rispetto dei requisiti di salute e sicurezza, è stata un’esperienza positiva, che sicuramente integreremo in futuro come alternativa stabile per migliorare il benessere lavorativo.

anni ha risposto in maniera egregia alle nostre richieste. Dal punto di vista del fatturato, oltre al positivo effetto di alcuni progetti avviati ancor prima dell’emergenza, registriamo una domanda delle aziende farma in sensibile aumento: da un lato, le richieste sono orientate dal bisogno contingente di confezionare farmaci salvavita, dall’altro ravvediamo la volontà dei big del farma di non trovarsi sotto scorta e correre il rischio di non poter distribuire i prodotti necessari. Di fatto, l’emergenza Covid-19 ci induce a prevedere un trend di crescita incrementale del nostro business». Il gruppo Capsulit investe buona parte del fatturato in innovazione tecnologica, il che ha certamente giocato un ruolo determinante in questi mesi, dove «per esempio, alcune forniture consegnate in tempi record, hanno trovato giustificazione nell’elasticità del servizio che siamo in grado di offrire al mercato». E il futuro? Difficile fare previsioni, «anche perché - conclude Rossi - molto dipenderà da quanto saremo bravi a mantenere il distanziamento e i protocolli previsti per evitare l’ulteriore diffusione del virus».

Per quanto riguarda l’andamento del business, crediamo di essere tra le realtà industriali meno colpite poiché abbiamo potuto contare da un lato, su una clientela consolidata nelle filiere essenziali che non ha sospeso le attività, dall’altro sul nostro network internazionale di distributori e costruttori, che ci ha consentito di continuare a operare nelle aree meno colpite dalla pandemia. Le nostre reti vendita e post-vendita inoltre, capillari e indipendenti, e il servizio di assistenza tecnica affidato ai distributori nei vari paesi, ci hanno permesso di mantenere attivo il supporto ai nostri clienti». «La sorpresa - prosegue Parretti - è stata invece l’enorme possibilità offerta dal digitale. La forte accelerazione verso l’adozione di strumenti e di processi digitali ha semplificato alcune procedure spingendoci a trovare nuove soluzioni. Ci ha dato inoltre l’occasione, complice anche la cancellazione delle fiere, di potenziare le attività di comunicazione e di presenza sui canali digitali per mantenere il contatto e dare fiducia a tutti i nostri stakeholders. Per proseguire la lotta contro la diffusione del virus abbiamo redatto un piano di contenimento molto dettagliato, sottoscritto anche dalla rappresentanza sindacale, che abbiamo condiviso e reso disponibile per la consultazione sul nostro sito».

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Azione e reazione

Sempre vicini ai dipendenti e ai clienti Gabriele Gnudi, G.B. Gnudi Bruno SpA (Bologna), vendita e assistenza di macchine per i settori chimico-farmaceutico, alimentare, dolciario, cosmetico, cartario e vario. La storia della GB Gnudi Bruno SpA ha radici lontane: fondata da Bruno Gnudi nel 1965, ha assistito a decenni di storia sociale ed economica italiana, superando periodi “bui” e consolidando sempre più il proprio posizionamento nella vendita e assistenza di macchine da imballaggio a marchio CAM. Con sincerità, Gabriele Gnudi oggi ammette: «Non eravamo preparati, come tutti, ad affrontare una pandemia mondiale che, fino a poche settimane prima poteva risultare credibile solo nei film di fantascienza: in un contesto inedito la nostra storia e la nostra esperienza avevano poco da insegnarci. Ma dopo un primissimo e comprensibile momento di smarrimento ci siamo dati due priorità: mantenere la produttività e presidiare la relazione con i dipendenti». «Per quanto riguarda le attività, fortunatamente non abbiamo mai avuto blocchi significativi: i nostri clienti, in gran parte aziende farmaceutiche, non hanno mai interrotto la produzione, con le conseguenti necessità di completamento, aggiornamento o as-

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sistenza delle proprie linee. Abbiamo inizialmente ridotto le trasferte dei tecnici, ma le consegne in corso non hanno subito significativi ritardi e l’attività di assistenza post vendita è proseguita come di consueto. Solo un’esigua minoranza di subfornitori - precisa Gnudi - ha dovuto interrompere l’attività, proprio all’inizio della pandemia, ritardando le consegne». Al momento in cui scriviamo, la società non ritiene di avere perso quote di mercato nel primo trimestre dell’anno, pur registrando una flessione di circa il 10% del fatturato. «Autorizzati a lavorare in quanto inseriti nella filiera del farmaco, siamo rimasti sempre attivi senza ricorrere ad ammortizzatori sociali e incentivando piuttosto l’utilizzo di ferie residue. Volendo tuttavia garantire la maggiore tranquillità possibile ai collaboratori abbiamo, come molti, “improvvisato” il lavoro a distanza che si è rivelato, anche con nostra sorpresa, una modalità efficace e molto apprezzata dai dipendenti, avendo avuto anche attenzione nel rafforzare i momenti di incontro, seppur virtuali, per mantenere alto lo scambio comunicativo e il senso di appartenenza. Ad oggi stiamo proseguendo in maniera “mista” e, nel futuro, cercheremo di conservare alcuni dei vantaggi sperimentati. Da ultimo - conclude Gnudi - abbiamo aderito al programma di controllo incentivato dalla Regione Emilia Romagna, sottoponendo tutti i dipendenti a un primo test sierologico, che verrà ripetuto tri-settimanalmente sempre su base volontaria».

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La rivincita della plastica

Produttività garantita e sostenibile, anche in smartworking

Scorte ben gestite, impianti potenziati, risposte veloci

Bilanci e prospettive da I.G.C. Patrizia e Maura Tuzza, IGC Srl (Busto Garolfo, MI), pioniere nella produzione di bustine monodose termosaldate. Patrizia e Maura Tuzza sono concordi nel raccontare l’esperienza di I.G.C. in tempi di Corona Virus. «Durante questi mesi di emergenza Covid-19 la nostra azienda non ha mai chiuso i battenti. Abbiamo applicato rigorosamente i protocolli nazionali di prevenzione, utilizzato lo smart working dove possibile e introdotto incentivi per i nostri dipendenti, che hanno continuato a lavorare con grande impegno e responsabilità. Siamo riusciti a non farci trovare impreparati, sia grazie al potenziamento di alcune linee di produzione effettuato nei mesi precedenti, sia per un’oculata gestione degli approvvigionamenti». L’unico inconveniente, rimarcano le sorelle Tuzza, il rinvio forzato a fine anno dell’installazione di un nuovo impianto. Nel complesso, anche grazie alla capacità di rispondere velocemente alle nuove richieste della clientela, I.G.C non ha subito una significativa contrazione di ordini e fatturato. «Anzi abbiamo registrato un incremento per quanto riguarda gli igienizzanti e le bustine per olio e aceto destinate alla ristorazione, settori che si sono dovuti adeguare velocemente alla logica del monodose, quanto mai adatta alle rigide regole sanitarie imposte dalla pandemia. La nostra previsione è quella di un calo del fatturato a fine anno del 10% circa, dovuto principalmente alla contrazione degli ordini da parte dei clienti che non lavorano per la GDO. Ma è appunto una previsione, perché la situazione è in continua evoluzione e sarà fondamentale verificare la propensione all’acquisto da parte dell’utilizzatore finale». La strategia I.G.C. dunque non cambia, anzi esce rafforzata da quanto accaduto negli ultimi mesi. «Crediamo sempre di più nelle mille possibilità di utilizzo della bustina termosaldata, anche in alternativa al flacone in plastica. E continueremo a suggerire ai clienti più attenti ai temi della sostenibilità le nostre soluzioni amiche dell’ambiente. Perché se anche il mondo delle bustine termosaldate non sarà più come prima, allora bisogna fare in modo che sia più green».

Paola Centonze, Marketing & Communication Manager ITP-Industria Termoplastica Pavese (Bosnasco, PV), produttore di imballaggi flessibili Converter di imballaggi flessibili destinati principalmente al settore alimentare, ITP non ha mai fermato gli impianti perché, secondo i codici Ateco, è rientrata da subito tra le attività essenziali. «Non abbiamo quindi attivato ammortizzatori sociali, ma - spiega Paola Centonze - abbiamo sottoscritto una polizza sanitaria integrativa e previsto un premio ai dipendenti come riconoscimento dell’impegno profuso. Dal punto di vista gestionale, poi, lo snellimento delle regole burocratiche riguardo lo smartworking ha dimostrato che, senza grossi impedimenti e ostacoli a livello normativo, le aziende sono in grado di adattarsi velocemente, e con successo alle mutate necessità. Anche quanti sono ricorsi allo smartworking hanno dato subito prova di capacità di adattamento alle nuove modalità di lavoro e di comunicazione. E lo hanno fatto con senso di responsabilità. I benefici, in tal senso, esistono tanto per l’azienda che per i lavoratori, ma aggiungerei anche per l’ambiente, grazie alla riduzione degli spostamenti: non vedo quindi perché privarsi di uno strumento che ormai è al passo con i tempi… sempre che lo Stato non sia ansioso di normarlo eccessivamente, vanificandone il beneficio, ma anzi lo incentivi». Oltre ad aver ottemperato ai protocolli nazionali di prevenzione anti Covid, ITP ha previsto la sanificazio-

ne giornaliera degli ambienti di lavoro, ha riqualificato le sale riunioni trasformandole in ulteriori aree ristoro/postazioni e ha instaurato una linea diretta con il medico competente per ascolto e supporto. Precisa inoltre Centonze: «Dato che la filiera ha garantito la continuità operativa, anche i nostri timori iniziali sulle possibili difficoltà di approvvigionamento materiali e di trasporti, sono subito svaniti. Lo dimostra il fatto che, soprattutto a inizio dell’emergenza, abbiamo fatto fronte a moltissime richieste, che siamo fortunatamente riusciti a evadere in tempi brevissimi. Quando poi il prolungarsi dello stato di confinamento ha imposto di consumare i pasti a casa, e il servizio a domicilio ha preso sempre più piede, l’acquisto di alimenti (confezionati, naturalmente) è diventato prioritario. E mai come in questo momento i consumatori hanno compreso l’importanza dell’igiene e il valore della sicurezza alimentare garantita dall’imballaggio. «Se quindi, possiamo immaginare un impatto per certi versi “positivo” dell’emergenza sanitaria sul business - aggiunge Centonze - dobbiamo tuttavia tenere conto dei costi delle misure straordinarie messe in campo dalle aziende… Vedremo come e se graveranno sul bilancio. Al contempo l’impossibilità di portare a termine progetti di sviluppo con i clienti, ha orientato i nostri sforzi sulla produzione e l’evasione dell’immediato, puntando alla massima efficienza. In questo siamo stati agevolati dagli investimenti fatti in precedenza: la diversificazione dell’offerta in atto dagli anni ’80, gli investimenti in R&S e in tecnologie si sono rivelate scelte vincenti. Lo stesso possiamo dire circa la crescita di alcune figure, come l’RSPP e il KPO, che si sono rivelate di straordinario supporto durante l’emergenza».

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Avanti bene, con le cautele del caso e un magazzino sempre rifornito

Il 2020 sarà comunque strategico, grazie a novità tecnologiche Angelo Maggi, Amministratore di ULMEX Italia (Padova, PD), fornitore di componenti tecnici, consumabili, apparecchiature, ricambi e servizi per il mondo della stampa dell’imballaggio di qualità flexo e rotocalco. Durante le settimane di emergenza sanitaria, ULMEX non ha mai interrotto la propria attività, garantendo la continuità del servizio e in particolare la fornitura di consumabili e l’assistenza tecnica a tutti quei clienti che, operando nel settore alimentare, farmaceutico e nella stampa di quotidiani non hanno mai interrotto il proprio lavoro. Il tutto nel pieno rispetto delle disposizioni governative in fatto di sicurezza e distanziamento sociale, assicurando il massimo impegno nella riduzione dei rischi. Una parte dei dipendenti ULMEX ha operato e continua a operare in smart working: una procedura peraltro

già introdotta da tempo per le forze commerciali, che in questo modo possono gestire con la massima flessibilità la propria attività nelle aree di competenza, lavorando per obiettivi. Per chi invece è rimasto in azienda, abbiamo riorganizzato i turni di lavoro in modo da non creare assembramenti e garantire il rispetto delle distanze di sicurezza. A livello operativo abbiamo riscontrato qualche inevitabile ritardo nelle consegne da parte dei fornitori, che hanno subìto uno stop forzato delle attività. I disagi tuttavia sono stati minimi. Questo grazie alla politica di approvvigionamento e stoccaggio di componenti e materie prime che effettuiamo con regolarità, che ci permette di avere a disposizione un magazzino costantemente rifornito per rispondere tempestivamente a tutte le richieste dei clienti. Naturalmente, anche noi in questi mesi abbiamo registrato una flessione degli ordini che si rifletterà in parte anche sul fatturato dell’anno, legata soprattutto al fatto che alcuni clienti, non rientrati nei servizi considerati essenziali, hanno dovuto sospendere la produzione. Si tratta comunque di una flessione relativamente contenuta, in quanto ULMEX opera in mercati e diversificati, alcuni dei quali hanno sem-

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pre continuato a lavorare. Inoltre, gli investimenti compiuti in questi anni per rafforzare la presenza sul mercato italiano e internazionale, grazie alle partnership con i migliori brand, si sono rivelati estremamente importanti in questi mesi. La fiducia dei clienti e l’interesse per i prodotti e le soluzioni proposte da ULMEX non è mai venuta meno, garantendo nel tempo una crescita costante in termini di ordini e contratti di fornitura stipulati. Se il 2019 è stato un anno particolarmente positivo per ULMEX, anche il 2020, pur con tutte le difficoltà e le incognite legate all’emergenza sanitaria, sarà per noi particolarmente strategico, con importanti novità anche in ambito tecnologico. Il nostro obiettivo è quello di internazionalizzare servizi e attività commerciali. Per questo stiamo lavorando al lancio di nuove tecnologie proprietarie e soluzioni di ultima generazione che permettano ai nostri clienti di migliorare ulteriormente la propria qualità di stampa. Proprio in quest’ottica guardiamo già positivamente a drupa 2021, che sarà per noi un’importante vetrina internazionale per la presentazione di queste innovazioni tecnologiche.

Nessuno stop alla manutenzione

Lavorare sul territorio, nel segno della continuità Stefano Paolucci, Responsabile Marketing Nimax (Bologna), sistemi di codifica e marcatura, ispezione e controllo, labelling Nimax ha proseguito normalmente la propria attività, grazie alle centinaia di clienti appartenenti alla filiera agroalimentare e farmaceutica, oggi più che mai fondamentali per il nostro Paese e che non hanno mai potuto interrompere le loro attività. «Per questo – spiega Stefano Paolucci - abbiamo deciso di restare aperti per garantire loro tutta l’assistenza necessaria, prestando la massima attenzione alle indicazioni sanitarie fornite dalle autorità competenti per affrontare questa emergenza sanitaria, garantendo la salute dei nostri dipendenti, dei nostri clienti e, quindi, della collettività». Nimax ha dunque aderito al protocollo prescritto nelle istruzioni del Ministero della Sanità. «Abbiamo agevolato lo smartworking per quante più persone possibili per evitare affollamenti nelle nostre sedi; il nostro team tecnico è dotato di mascherine e guanti, così come chiunque di noi entri in contatto con persone esterne all’azienda; sanifichiamo periodicamente le nostre sedi di lavoro e a tutte le persone che ancora svolgono le proprie mansioni in ufficio abbiamo distribuito gel igienizzanti… Va da sé, infine, che è prevista la permanenza domiciliare preventiva di 15 giorni per chi presenti sintomi influenzali anche lievi o sia entrato contatto con persone transitate nelle zone rosse». Tutte queste procedure hanno consentito a Nimax di essere di supporto ai propri clienti: sebbene, laddove possibile, sia stata privilegiata l’assistenza telefonica da remoto, tutti gli interventi di riparazione e manutenzione presso gli stabilimenti produttivi non hanno subito alcuna interruzione. «Per quanto riguarda poi l’invio di ricambi e consumabili o di nuove attrezzature - precisa ancora Paolucci - in considerazione del fatto che molti operatori del settore logistico hanno ridotto i termini di servizio e/o i territori serviti, Nimax si è impegnata per far sì che tutti i clienti ricevessero nel più breve tempo possibile i materiali di cui avevano bisogno, per poter continuare le loro attività senza interruzioni».

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Il futuro che ci aspetta

Dall’emergenza si può anche imparare Mattia Dall’Armellina, Sales Department Laborplast (Busto Arsizio, VA), rigenerazione di PVC rigido, utilizzato nella produzione di compound, per estrusione e stampaggio a iniezione, e di anime per bobine.

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Il lockdown imposto per il contenimento dell’epidemia di COVID-19 ha avuto un enorme impatto sul tessuto economico e sociale del nostro Paese. Come molte imprese in questo periodo, Laborplast ha dovuto fronteggiare importanti cambiamenti al fine di poter continuare la propria attività, assicurando nel contempo la necessaria sicurezza a tutti i propri collaboratori. Prima degli obblighi derivanti dalle normati-

ve nazionali, sono state attivate misure di distanziamento, di formazione sui rischi, di fornitura di DPI, di sanificazione e di messa in sicurezza in tutti i reparti. È stato implementato il ricorso allo smart working per tutte le aree non correlate all’ambito produttivo, ed è stata attivata una polizza di assicurazione sanitaria a supporto dei possibili rischi derivanti dal COVID-19. «La gestione di questo cambiamento precisa Mattia Dall’Armellina - non ha comportato solo una risposta passiva agli eventi, ma è stata anche un banco di prova per valutare progetti e investimenti intrapresi nel corso degli anni e un forte stimolo a ideare nuove strategie da applicare in uno scenario fortemente destabilizzato dall’epidemia». Laborplast ha avuto la possibilità di continuare a lavorare anche grazie alle scelte attuate nel corso degli ultimi anni: a fianco delle anime in PVC per l’imballaggio, che sono state fondamentali per sostenere le

Pianificare, gestire, ottimizzare, digitalizzare

Bene lo smart working e la formazione a distanza, sperando in una “crisi a V” Antonella Rioso, Marketing Communications Pilz Italia Srl (Lentate Sul Seveso, MB), fornitore globale di soluzioni di automazione verticali per sistemi di sicurezza e di controllo. Funzionale alla filiera delle attività essenziali, anche Pilz non ha interrotto le proprie attività durante il lockdown. Grazie poi alla struttura capitale solida e poco “leveregiata”, non ha per il momento attivato armonizzatori sociali. «Siamo consapevoli del fatto che - interviene Antonella Rioso - l’esplosione del Coronavirus abbia comportato e comporterà gravi conseguenze per tutti, Pilz compresa. Tuttavia, in un contesto di alta imprevedibilità economicofinanziaria, ci siamo organizzati per garantire un efficace presidio dei processi di pianificazione, di budgeting e di reporting, facendo soprattutto leva sull’ottimizzazione del cash flow e degli investimenti, privilegiando quelli in tecnologie digitali».

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produzioni dei settori alimentare e farmaceutico, l’attività di produzione di granuli di PVC rigido e la nuova gamma di semilavorati tecnici, hanno permesso di affrontare questa crisi su diversi fronti. «Siamo consapevoli - conclude il manager – che le ripercussioni economiche si faranno sicuramente sentire nel corso del 2020, ma la possibilità di affrontare questa fase ci ha permesso di accelerare molti dei progetti in corso e di idearne di nuovi, come la ricerca di nuovi materiali per le nostre anime per l’avvolgimento o il potenziamento dell’impronta green del nostro PVC rigenerato, tramite lo studio del ciclo di vita del prodotto e l’ottenimento di certificazioni ambientali. Tutti questi nuovi progetti saranno portati avanti anche grazie al nuovo stabilimento, che diventerà operativo a fine 2020, a dimostrazione di come sia necessario puntare sullo sviluppo di nuove strade soprattutto nei periodi più difficili».

La struttura IT di Pilz si è peraltro rivelata da subito estremamente avanzata e ben congegnata anche nel far fronte alla gestione del personale durante la pandemia: «Il primo problema affrontato è stato infatti quello di gestire le preoccupazioni e le difficoltà sperimentate dai dipendenti, alcuni dei quali provenienti dalle “zone rosse”. Sfruttando però la nostra struttura IT, possiamo dire di aver dato un colpo sull’acceleratore nell’adozione di programmi di smart working, anche se non sappiamo se sarà una misura permanente. Desidero inoltre sottolineare la rapida adozione e diffusione dei servizi di formazione digitalizzati. Quando il virus ci lascerà e potremo tornare a lavorare con maggiore tranquillità, l’esperienza acquisita in tema di smart working e formazione a distanza ci permetterà maggiore efficienza nel lavoro e nei servizi ai nostri clienti». Notizie confortanti anche sul fronte “forniture”, sebbene la chiusura delle fabbriche cinesi a inizio pandemia abbia fatto scattare comprensibili campanelli d’allarme. «Pilz ha fornitori che operano in diverse zone del mondo; e poi, forti dell’esperienza passata con la crisi 2008 -2009, abbiamo identificato da tempo fonti alternative almeno per i componenti più critici, il che ci ha per-

messo di affrontare la nuova emergenza senza troppi scossoni nei tempi di consegna dei nostri prodotti». Ma quale l’impatto stimato dell’emergenza Coronavirus su produzione, fatturato e ordini? «Pilz prevede in Italia un calo sia del fatturato che dell’ordinato del 12% nel primo semestre, mentre per tutto il 2020 del 6%, ma solo se la crisi sanitaria si arresterà entro giugno. E speriamo vivamente che si tratti di una crisi a “V”, come già accaduto nel 20082009, quando le imprese, in particolare il settore dell’automazione, furono in grado di riprendersi rapidamente nel giro di un anno e mezzo. Non crediamo comunque di aver perso quote di mercato; anzi, grazie al nostro spirito innovativo, abbiamo continuato a soddisfare la sete di innovazione delle nostre aziende clienti, tipica dei momenti di crisi, necessaria per sopravvivere e mantenere alta la competitività. Le scelte e gli investimenti tecnologici intrapresi in passato, nonché l’adesione convinta ai temi dell’Industrie 4.0, ha fatto sì che Pilz abbia trasferito i concetti di innovazione oltre che nei propri prodotti anche nei siti produttivi; ed è proprio grazie all’estrema digitalizzazione dei processi che crediamo di avere la giusta flessibilità per affrontare i tempi difficili che si stanno prospettando».

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Materiali e servizi sempre disponibili

Attenzione ai lavoratori, al mercato e all’ambiente: valorizzato un patrimonio comune di competenze, ci si avvia alla stabilità. Davide Morten, Direttore Commerciale e Marketing Robatech Italia (Cesena, FC), tecnologie green per l’incollaggio. Come sua abitudine, Davide Morten va dritto al punto. «L’attività di Robatech non si è mai interrotta: abbiamo infatti continuato a fornire ai nostri clienti sia materiali che servizi, grazie a un’organizzazione “smart” e alla disponibilità del nostro team. Abbiamo fatto ricorso parziale agli strumenti disposti dalle autorità, cercando di bilanciare il carico fra i collaboratori e ridurre al massimo i disagi. Naturalmente, l’azienda ha sempre anticipato ai propri collaboratori l’erogazione della retribuzione. Da tempo considero Robatech un’azienda smart - prosegue il manager - e la nostra abitudine alla dematerializzazione dei documenti e all’automazione delle procedure ci ha consentito di traghettare le attività in modalità smart working con rapidità e semplicità. Lo scenario professionale di tutti noi si è dunque modificato, in molti casi in maniera definitiva: per questa ragione stiamo implementando ulteriormente le nostre infrastrutture e i nostri processi, verso una modalità di lavoro ancora più smart ed ecologica. D’altronde, la nostra naturale predisposizione verso il lavoro in modalità agile ed ecologica è stata fondamentale per consentirci di mantenere il livello di servizio che i clienti Robatech si aspettano». Dopo aver dotato tutti i collaboratori di ogni strumento utile a combattere la diffusione del virus, in Robatech è stata subito attivata un’assicurazione speciale aggiuntiva, volta a coprire eventuali costi medici e sociali dovuti a un eventuale e non auspicabile contagio. «Fortunatamente nessuno ne ha avuto bisogno, ma siamo ancora convinti che sia stato un investimento sensato da parte di un’azienda molto attenta al benessere e alla salute del proprio staff. Abbiamo inoltre attivato un sondaggio, per determinare il livello di benessere percepito in funzione del lavoro in modalità agile, i cui risultati sono in fase di studio per mettere in atto ulteriori investimenti e riorganizzazioni operative». Robatech è una società multinazionale la cui supply chain si sviluppa su diversi continenti. «È stato quindi inevitabile fronteggiare alcune difficoltà logistiche, dovute più a criticità di trasporto che di fornitura del bene. Fortunatamente, grazie alla gestione ottimizzata dei magazzini e all’interconnessione fra filiali, possiamo affermare con certezza di aver ridotto al minimo le conseguenze negative per i clienti. Con tutta probabilità, anche da questo dato di fatto - prosegue Morten, incrociando le dita - deriva la percezione che l’impatto emergenza Coronavirus su produzione, fatturato e ordini sia inferiore alle peggiori aspettative: siamo infatti solo del 10% al di sotto del budget, con un forecast verso fine anno abbastanza stabile. Va da sé che qualsiasi previsione, in questo periodo e con il presente scenario, risulta difficile e presenta un elevato rischio di imprecisione. Tuttavia, nel primo trimestre 2020 non abbiamo perso quote di mercato; il calo di fatturato, contenuto rispetto a un contesto di contrazione generale ben più grave, ci induce invece a pensare di aver addirittura migliorato il nostro posizionamento sul mercato rispetto a molti concorrenti. Il forecast 2020, rivalutato sulla base dei dati al momento disponibili, posiziona i nostri volumi di fatturato a un -10% circa rispetto all’anno precedente».

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La nuova normalità: ripensare se stessi e migliorarsi Orgoglio di squadra, forniture garantite

Neni Rossini, Presidente di SIT Group SpA (Faetano, Repubblica di San Marino), soluzioni di packaging flessibile, tecnologicamente avanzate, sicure e studiate per limitare al massimo l’impatto ambientale. «Chi ci conosce, sa che in generale siamo ottimisti - afferma Neni Rossini - e pure in questa grave situazione siamo riusciti a scorgere delle opportunità, in particolare la possibilità di ripensare il modo di lavorare, per migliorarlo. Durante la pandemia, il risultato più importante è stato di essere riusciti a garantire le forniture ai clienti della filiera alimentare: quindi, non solo non abbiamo perso fatturato ma, nonostante le difficoltà, abbiamo salvaguardato le continuità di produzione e l’affidabilità delle consegne, dando prova di essere un partner più che affidabile… con la speranza che questo venga riconosciuto anche in futuro». Il periodo di emergenza che ha coinvolto il mondo intero ha avuto indubbie ripercussioni e un impatto pesante su tutte le realtà imprenditoriali, sia per l’imprevedibilità e la portata degli eventi che per la velocità con cui si sono susseguiti. «Ma - precisa Rossini - dato che SIT Group rientra in una delle filiere essenziali, quella alimentare appunto, abbiamo potuto operare in tutti i nostri stabilimenti e lo abbiamo fatto introducendo, sin da febbraio, le rigorose misure di contenimento del rischio di contagio, che ci hanno permesso di andare avanti salvaguardando la salute di tutti, in assoluto il bene più prezioso e il valore fondamentale che guida da sempre le nostre scelte». Attivato lo smart working per quasi tutte le attività d’ufficio, in produzione non era ovviamente possibile e le persone coinvolte «hanno svolto con serietà il proprio dovere, rispettando scrupolosamente le nuove procedure, con senso di responsabilità e fieri di sapere che la disponibilità di cibo nei supermercati (una delle poche certezze rimaste, se non l’unica) era anche in parte merito loro. Ci sembra che questa difficile situazione abbia fatto emergere più forte che mai la consapevolezza del ruolo sociale dell’impresa e, con essa, l’orgoglio di essere parte di una squadra». Ma cosa ci si deve aspettare, oggi, con l’inizio della cosiddetta “fase due”? «Credo - ribadisce Rossini - che dovremo adattarci a vivere non più un’emergenza “estemporanea”, con un suo inizio e una fine, bensì una nuova realtà o meglio, una nuova normalità, che impone severi cambiamenti… nelle abitudini e nei comportamenti, nelle procedure di lavoro e nelle modalità operative, persino nelle relazioni umane. D’altro canto, è proprio nei momenti più critici che si possono esprimere al meglio la creatività e la capacità di mettere in discussione la routine e le abitudini acquisite in una personale comfort zone. In questo senso, rispetto alla paura e all’incertezza degli inizi, devono prendere il sopravvento l’intraprendenza, la voglia di adeguarsi e la tenacia». Sentiamo che anche le persone che hanno continuato a “far correre” le macchine sono orgogliose, pensando a quanto prezioso fosse il loro contributo nel non far mancare agli italiani un bene essenziale come il cibo: è stato bellissimo e molto coinvolgente.

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Le opportunità nascono dalle competenze Buone le prospettive di chiusura dell’anno

Volpak (azienda di Coesia), Headquarters Barcellona (E) progetta e commercializza macchine automatiche per il confezionamento in buste flessibili pouch. Durante il periodo di lockdown, Volpak ha operato in osservanza alle disposizioni del governo spagnolo: poiché l’azienda lavora al servizio di settori di prima necessità ha mantenuto attiva la produzione, adottando però fin da subito strette misure di sicurezza. I protocolli per l’accesso in Volpak attualmente prevedono la misurazione della temperatura corporea, il lavaggio delle mani, l’utilizzo di guanti e mascherine e il mantenimento della distanza di almeno 2 metri tra una persona e l’altra. Le aree di lavoro vengono inoltre costantemente disinfettate da aziende certificate. L’attività di smart working è stata privilegiata laddove possibile. Già prima dell’emergenza Covid-19 l’azienda favoriva forme di lavoro in remoto e la crisi innescata dalla pandemia ha consolidato questo trend. Allo stato attuale è difficile prevedere come evolverà la situazione nel lungo periodo, ma è plausibile pensare che il lavoro in remoto verrà, laddove possibile, privilegiato.

Tubetti & tubetti in totale sicurezza

Il lavoro rende social, le imprese investono ma… gli incentivi? Fabio Gussoni, CEO Scandolara Spa (Garbagnate Milanese, Mi), produzione di tubetti di alluminio e plastica per il confezionamento di prodotti cosmetici, oral care, pharma e food. «La generosa produzione legislativa Anti-Covid 19 che ha avuto inizio domenica 8 marzo, ha previsto le c.d. attività necessarie, tra cui il packaging in materiale plastico e i contenitori in metallo per uso alimentare e farmaceutico: per cui Scandolara non ha per fortuna mai interrotto l’attività e non ha nemmeno attivato ammortizzatori sociali» sottolinea Fabio Gussoni, entrando nel merito dell’organizzazione del lavoro. «L’azienda ha una forte connotazione industriale, organizzata su tre turni di lavoro dal lunedì alle 06:00 al sabato alle 06:00, e per la maggior parte delle funzioni è richiesta la presenza o in produzione o in attività di supporto. Solo alcune figure “centrali” avrebbero potuto de-materializzarsi e operare in smart working; abbiamo quindi deciso di favorire i colleghi anziani o coloro i quali, in famiglia, avevano o tutt’ora hanno, parenti immunodepressi o con particolari patologie… Nel complesso una dozzina su un totale di 238 dipendenti. In questo momento, solo i colleghi del reparto commerciale sito al Nord di Milano osservano a turno qualche periodo in smart working, ma non appena avremo

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La crisi non è comunque andata ad impattare sulla produzione ma, al contrario, ha portato nuove opportunità. Volpak è infatti tradizionalmente legata alle varie categorie del settore Food e al Personal Care, con una specifica competenza nell’ambito delle salviette disinfettanti. Negli ultimi mesi, tutti questi settori hanno visto una crescita considerevole, sia attraverso il canale della distribuzione organizzata che in ambito e-commerce. Questo ha portato a una grande richiesta di macchine e sistemi per il processo e confezionamento. Il periodo di crisi ha visto inoltre un grande lavoro sotto il profilo commerciale, per consolidare il rapporto con i clienti storici e sviluppare al contempo legami con nuove realtà. Questo, si è sposato con la tradizionale vocazione tecnologica dell’azienda. Da sempre, Volpak punta alla ricerca e sviluppo e sulla flessibilità delle proprie soluzioni. Il portafoglio delle macchine è ampio e diversificato, offrendo la possibilità di servire efficacemente varie esigenze, sia in termini di tipologie di confezionamento che di performance produttive. Tutto questo ha consentito di fornire risposte efficaci alle richieste del mercato che, soprattutto in un momento come questo, sono in costante evoluzione. Oggi, l’azienda conta il 47% di ordini in più rispetto al corrispettivo periodo nel 2019, con buone prospettive per la chiusura dell’anno in corso e per il 2021.

l’opportunità di rientrare in azienda, lo faremo tutti con grande entusiasmo. Siamo in verità stanchi e provati di stare a casa e non interagire in modo frontale con i colleghi perché, in fondo, il lavoro è l’espressione più vera di socialità… Pensiamo a un venditore che non può stringere la mano e salutare il proprio cliente oppure al quality manager che deve, da “remoto”, giudicare la qualità di un processo o di un prodotto…». Gussoni ricorda con soddisfazione anche la solerzia con cui sono state attivate in azienda tutte le misure di prevenzione: «In anticipo di 15 giorni dal Decreto “Salva Italia” abbiamo predisposto l’uso dei dispositivi medici necessari, la frequente sanificazione degli ambienti, il distanziamento “sociale” sia durante la pausa mensa sia per gli ingressi, anticipando o posticipando di 30 minuti la presenza in azienda, così da evitare assembramenti. Però - aggiunge - mi lasci sottolineare che Scandolara è certificata da tempo ISO 15378 (specifica i requisiti del Sistema di Gestione Qualità per le aziende fabbricanti di materiali utilizzati nell’imballo primario di dispositivi medici e cosmetici) oltre che ISO 9001: è quindi nel nostro DNA rispettare procedure piuttosto serie per quanto attiene al pericolo di contaminazione». A fronte di qualche lieve ritardo da parte di fornitori non strategici in seguito alla chiusura di determinate aree in Italia o all’estero, Scandolara non ha registrato particolari problemi con la subfornitura o il reperimento di materiali, tanto che «contrariamente a ogni previsione, per il 1° trimestre abbiamo registrato un’impennata del

portafoglio ordini, grazie soprattutto al settore alimentare e parafarmaceutico. Diversa, invece la situazione tra aprile e maggio, quando abbiamo scontato la chiusura di tutto il settore professionale del beauty (estetica, saloni di bellezza, SPA, parrucchieri…). Purtroppo - ragiona il manager - dobbiamo considerare che le 11 settimane di lockdown non verranno mai recuperate dai settori merceologici colpiti. Non si pensi a dei recuperi strada facendo; quello che è perso, resta perso! Possiamo solo sperare che i consumatori ritornino ai consumi di beni e servizi “pre-Covid” già a partire da questo promettente inizio d’estate. Ma è pur vero, però, che la ripresa dovrebbe essere sostenuta da incentivi e ammortizzatori economici, sia per gli esercenti che per i consumatori; tuttavia, a parte qualche “fortunato”, ci sono ancora milioni, e dico proprio milioni, di cittadini in attesa di percepire il sussidio relativo al mese di marzo». Gussoni conclude la sua disamina con una seconda, seppur pacata, nota polemica:«L’emergenza ci ha costretti a spese impreviste, generate dal pacchetto “Anti- Covid”, qualcuna “one shot”, molte altre ricorrenti e obbligatorie; i nostri governanti si erano impegnati a riconoscere la totale detraibilità di codeste spese fino a un tetto massimo di € 20.000; ci risulta invece che solo pochi fortunati abbiano vinto la lotteria del “click-day”, assicurandosi il “bonus” previsto per un credito d’imposta al 50% e con un tetto massimo pari a € 50 mil. In un Paese come l’Italia dove esistono milioni di imprese… possiamo solo immaginare il “papocchio”».

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Tempi straordinari richiedono azioni straordinarie

Affidabili ed efficienti, anche via web Marchesini Group (Pianoro, BO), progettazione e costruzione di macchine e linee personalizzate per il confezionamento dei prodotti farmaceutici e cosmetici. Per continuare a offrire il massimo supporto in un contesto internazionale condizionato dai recenti accadimenti, Marchesini Group che in quanto attività essenziale non si è mai fermata durante la pandemia da Covid-19 ha intrapreso una serie di iniziative volte a garantire la consueta affidabilità ed efficienza, prevenendo rischi di natura sanitaria. La società ha fatto molto per assicurare le forniture ai clienti, soprattutto del farma, perché molti di loro sono in prima linea nello studio dei vaccini e di prodotti necessari a combattere il Covid-19.

Per assicurare la piena continuità operativa alla “galassia del farma” ha anche potenziato i servizi online: grazie a questi nuovi strumenti, sommati a procedure consolidate, Marchesini Group può oggi e in futuro rispondere a tutte le richieste di assistenza dall’Italia e dall’estero, ponendo il cliente al primo posto nonostante le avversità del momento. FAT in streaming. I clienti che non sono in grado di raggiungere fisicamente le sedi del Gruppo e hanno un collaudo in corso o che si apre a breve termine, possono collegarsi in streaming, comunicando con i tecnici in-house. Assistenza live. I clienti con necessità di assistenza tecnica possono contattare il Customer Care, che fornirà strumenti informatici a supporto, tra cui un’app da scaricare sul proprio smartphone. In questo modo, un operatore esperto sarà in grado di vedere cosa sta succedendo sulla macchina e fornire indicazioni risolutive in real time;

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Assistenza teleservice. I clienti che hanno installato sui loro impianti il software per il servizio di Teleservice, possono effettuare la messa in remoto del pannello operatore attraverso una connessione sicura, permettendo agli specialisti Marchesini di lavorare a bordo macchina direttamente dal proprio ufficio. Le iniziative strettamente legate al prodotto sono state affiancate da numerose disposizioni interne - chiusura mensa aziendale, misurazione quotidiana della temperatura, previsione di test sierologici per tutti i collaboratori - e iniziative istituzionali. Tra queste il servizio gratuito a domicilio di babysitting per i figli fino a 6 anni dei collaboratori e la donazione di 200mila euro alla Fondazione Sant’Orsola. Ricordiamo, infine, che Marchesini Group ha collaborato con altre aziende per creare, grazie alla tecnologia 3D, dispositivi di protezione partendo da maschere per lo snorkeling.

DAL 1911

VERIMEC è una società del gruppo MASSILLY, uno dei leader nella produzione di imballi in banda stagnata e capsule twist. VERIMEC unisce alla qualità dei suoi prodotti la garanzia di un servizio accurato che applica supportando il cliente nella scelta della migliore soluzione industriale. Dal design alla capsula personalizzata, alla macchina più razionale ed efficiente, studiando il mastice adeguato alle esigenze di pastorizzazione o di sterilizzazione, fino al controllo del processo di chiusura. A garanzia che gli alimenti siano conservati ad arte.

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Nuove necessità aprono a nuove potenzialità nell’automazione

Efficienza collaudata dello smart working

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Ingegner Simone Bassani, COO WITTENSTEIN SpA, specialista in trasmissioni, gamma completa di riduttori e servoattuatori.

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Il Covid ha modificato e modificherà molti aspetti della quotidianità professionale in tutti gli ambiti, compreso il nostro. Il cambiamento di assetto porterà a nuove modalità di utilizzo, vendita, automazione e fruizione dei servizi. Attenzione e reattività in questa fase devono essere particolarmente elevate per cogliere e anticipare i nuovi trend. Lo smart working allargato a tutti i dipendenti grazie ai precedenti investimenti in tecnologia portatile ha permesso a WITTENSTEIN S.P.A. di non interrompere la propria attività, neanche durante il lockdown. Il passaggio improvviso alla nuova modalità non è stato “traumatico” e

ha consentito di mantenere un’elevata efficienza contenendo i costi, senza finora ricorrere ad ammortizzatori sociali. Sono stati adottati tutti i protocolli per garantire ai dipendenti la massima protezione, dalle dotazioni personali alle misure organizzative in magazzino, in officina e negli uffici. Il lockdown si è verificato tra primo e secondo trimestre per cui, guardando al mercato, ci aspettiamo un calo di fatturato nel semestre successivo. Proiettato su base annuale, dovrebbe pesare per circa un terzo del nostro volume d’affari. Diversi settori sono ancora fermi ma altri, specie quelli legati alla produzione diretta o indiretta di DPI, hanno beneficiato di nuove opportunità. La produzione di DPI impatterà forse solo nel medio-breve termine per gli OEM, ma le altre misure che dovranno essere adottate potrebbero aprire prospettive più a lungo termine, se non veri e propri nuovi campi applicativi. Un esempio? I controlli degli accessi e del distanziamento sociale, la logistica avanzata per l’e-commerce e tutte le mansioni demandabili a

Sempre connessi con il mercato

Operativi in piena sicurezza, e avanti con fiducia Alberto Vacchi, Presidente e Amministratore Delegato di IMA, progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento. IMA è rimasta in attività in quanto la produzione di macchine automatiche e i relativi servizi sono indispensabili per le filiere alimentari e farmaceutiche. «Durante il periodo di lockdown - spiega Alberto Vacchi - il Gruppo si è impegnato con ogni strumento possibile per rispondere alle richieste dei propri clienti in tutto il mondo, nel pieno rispetto delle normative e delle prescrizioni emanate per prevenire il contagio. IMA ha lanciato “Stay Connect!” la piattaforma che, all’interno di un unico touchpoint, potenzia e rende facilmente accessibile l’intera gamma di prodotti digitali creati dal Gruppo. Oltre al supporto rappresentato dalle connected machines per monitorare da remoto lo stato di sa-

robot più o meno collaborativi che senza la pandemia avrebbero avuto ritmi di crescita ben più lenti. Con le nostre soluzioni meccaniche e meccatroniche all’avanguardia, ci stiamo muovendo per entrare tempestivamente in tali settori proponendoci anche a costruttori che si trovano per la prima volta a dover risolvere problemi di automazione avanzata. Siamo passati dalle riunioni presso clienti alle videocall in smart working, ma una volta presa dimestichezza con i nuovi mezzi, abbiamo scoperto di poter consigliare e supportare i clienti addirittura in modo più rapido, anche se il contatto umano manca! La disponibilità dei prodotti è rimasta buona e solo durante la fase acuta del lockdown le spedizioni in transito hanno richiesto qualche giorno in più. Guardiamo quindi al 2020 con la consapevolezza che sarà un anno di transizione, con fatturati inevitabilmente ridotti, ma con l’auspicio che porti nuovi modi di lavorare, produrre e automatizzare che diano opportunità di crescita future.

lute degli impianti, la piattaforma offre prodotti per l’assis t e n z a t e c n i c a , l a re a l t à a u m e n t a t a e v i r t u a l e , l e applicazioni per la digital documentation, i training nelle loro diverse declinazioni. Insomma, un’unica piattaforma garantisce un’interazione mai raggiunta finora con macchine e impianti. Abbiamo ottenuto inoltre buoni risultati e sperimentato nuove relazioni in remoto con i clienti con 500 persone in smart working… Un’esperienza che potrà essere utile anche in futuro». Sin dalle prime fasi dell’emergenza Covid-19, la società ha tempestivamente adottato una serie di azioni per garantire le condizioni di sicurezza sul lavoro. «La nostra priorità - sottolinea Vacchi - è stata infatti tutelare la salute dei nostri dipendenti, assicurando al contempo la continuità della produzione in totale sicurezza». La piena operatività è stata anche assicurata da una rete di subfornitura consolidata ed efficiente. «L’approccio di IMA nei confronti della supply chain è sempre stato innovativo e, nel tempo, abbiamo perfezionato un modello non conven-

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Igiene e sicurezza: parole chiave del monodose

Confezioni a prova di pandemia e per la “fase 2” Graziana Tassinari, responsabile commerciale di Valmatic, realtà di riferimento nel mercato internazionale del confezionamento monodose. Valmatic rientra nella lista delle realtà produttive strategiche ed essenziali che non si sono mai fermate. «In questi mesi - precisa Tassinari - ci siamo dovuti organizzare per proseguire le attività rispettando tutte le norme di sicurezza, stabilendo turni, presenze alternate in ufficio e smart working, misura con cui l’azienda è andata incontro alle esigenze di un personale composto in prevalenza da donne, molte delle quali in difficoltà nella gestione dei bambini a casa, dopo la chiusura delle scuole. Per quanto riguarda il lavoro negli stabilimenti produttivi, in un certo senso, siamo stati avvantaggiati nel rispettare i protocolli anti-covid, dato che le nostre procedure standard prevedono, da sempre, che gli operatori lavorino singolarmente sulle macchine con cuffie, mascherine e con il distanziamento adeguato». A dimostrazione dell’apprezzamento per il lavoro svolto in un momento così difficile,

Valmatic ha premiato i dipendenti con un bonus in busta paga ma ha anche sostenuto alcune iniziative solidali sul territorio, tra cui la donazione di mascherine chirurgiche al Comune di San Prospero, all’Ospedale di Mirandola e alla Crocerossa di San Prospero («recuperate, quando ancora difficilmente reperibili, grazie a un contatto in Cina»), nonché la consegna di sanificanti mani ad alcune strutture per anziani. «Per quanto riguarda le conseguenze economiche - riprende la responsabile - devo premettere che l’emergenza sanitaria è caduta in un periodo di grande espansione del nostro business, in termini di fatturato, ordini, personale… Per il 2020 avevamo previsto di mantenere questo trend, anche in vista delle importanti fiere internazionali a cui avremmo dovuto partecipare come interpack, ma anche China Beauty a Shanghai. Ovviamente, soffriamo come tutti a livello globale delle pesanti conseguenze della pandemia tuttavia, da bravi italiani, ci stiamo reinventando per cogliere le opportunità di lavorare al meglio, anche in questa difficile situazione. Prevediamo un calo di ordini in settori penalizzati dal lockdown nella seconda parte dell’ anno, in primo luogo quello cosmetico, uno dei nostri mercati di riferimento che in questi mesi ha visto una contrazione sensibile della domanda in quasi tutti i canali di vendita. Ma penso anche alle forniture di monodosi per le linee aeree, che hanno giocoforza subito una drastica flessione.

zionale. Lo schema si è evoluto con la partecipazione di IMA al capitale sociale dei fornitori più strategici, permettendoci di affrontare al meglio le sfide recenti. Un modello che, peraltro, è perfettamente coerente con le logiche dell’Industry 4.0». E proprio nel solco di quelle logiche, le scelte e gli investimenti tecnologici intrapresi si sono rivelati utili a fronteggiare la situazione. «Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo (53,9 milioni di euro nel 2019) si sono rivelati molto utili, così come la politica acquisitiva. In questo periodo IMA ha portato avanti con estrema velocità, grazie alla controllata Teknoweb acquisita nel 2015, la progettazione e la fabbricazione di una macchina automatica per la produzione di mascherine chirurgiche. La IMA Face400 è una macchina innovativa, a cui tutta l’azienda ha lavorato con orgoglio per dare un contributo di interesse collettivo. Si tratta di un importante sviluppo tecnico che conferma, ancora una volta, la grande flessibilità industriale e di engineering che caratterizza il Gruppo. La Protezione Civile ha scelto questa macchina che sta suscitando molto interesse nel mercato internazionale».

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Per contro, oggi più che mai, la sicurezza igienica dei prodotti riveste un’importanza cruciale, e i vantaggi offerti in tal senso dal monodose stanno spingendo molti produttori a rivolgere l’attenzione verso questo tipo di formato. Per una realtà come la nostra, si sono quindi aperte nuove e significative opportunità, già tradotte in progetti concreti. In ambito sanitario, abbiamo avviato la produzione di una linea di sanificanti per mani e per quanto riguarda il food - in linea con le normative anti-covid che prevedono l’obbligo nei bar e ristoranti di fornire condimenti ai tavoli in formato monodose - ci stiamo muovendo per proporre nuove confezioni single-use di aceto balsamico e olio d’oliva. Puntiamo a offrire un design di impatto, più accattivante rispetto alla classica bustina, percepita da molti produttori ed esercenti come troppo cheap, inadeguata a presentare prodotti di fascia alta. Per assecondare le necessità dei clienti, abbiamo abbassato i nostri MOQ, in modo da rendere più fruibile e flessibile il servizio conto-terzi. Anche dal mercato estero, nonostante tutto, non mancano i segnali positivi: benché il posticipo delle fiere internazionali renderà più difficile allacciare nuovi contatti, molti clienti esteri ci hanno richiesto la fornitura di macchine per la produzione di monodose da inserire nelle proprie linee di produzione, per proporre i loro prodotti in una veste più pulita e igienica, per cui oggi c’è altissima richiesta».

Oltre alle misure operative messe in atto, anche le azioni economico-finanziarie intraprese fin dai primi momenti dell’emergenza Covid-19 sono state studiate per mitigarne gli effetti. «I risultati del Gruppo nel primo trimestre riflettono l’impatto economico-finanziario dell’emergenza - ammette Vacchi – eppure la solidità di IMA, unita alla grande capacità innovativa che contraddistingue il Gruppo, ci consentirà di affrontare con ottimismo le prossime fasi dell’emergenza, pianificando al meglio questo periodo di elevata incertezza. La consistenza del portafoglio ordini (908,3 milioni di euro al 31 marzo 2020) e il numero dei progetti in corso di negoziazione anche di importi rilevanti, rappresentano un segnale positivo ancorché non forniscano la totale visibilità sull’intero anno. Siamo portati a guardare con fiducia al prosieguo dell’esercizio, nonostante la situazione emergenziale continui a coinvolgere non solo l’Italia, ma il mondo intero. Se i segnali sopra indicati troveranno conferma nel corso dell’esercizio - conclude Vacchi - riteniamo che il Gruppo possa raggiungere un risultato non significativamente inferiore rispetto all’esercizio precedente».

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Dalle difficoltà, spunti preziosi per il futuro Quando le tecnologie digitali garantiscono la continuità

Annalisa e Daniele Bellante, titolari di Cama Group (LC), sistemi di confezionamento secondario automatizzato ad alto contenuto tecnologico per settori food e non-food. «La necessità è la madre dell’invenzione – dice convinto Daniele Bellante - ed è ancor più vero e necessario di questi tempi». Un principio che, oggi più che mai, è al centro delle strategie di Cama per la ripartenza. «Sotto il profilo della proposta tecnologica - prosegue il CEO - abbiamo risposto alle difficoltà generate della pandemia rafforzando i servizi di produzione digitale con il lancio del programma Live FAT (Factory Acceptance Testing). Ultima aggiunta al portfolio di soluzioni digitali Cama, la nuova piattaforma offre ulteriori funzionalità da remoto, come la visualizzazione pre-vendita, la progettazione e la messa in servizio virtuali, in realtà aumentata, di tutti i nostri sistemi. Si tratta quindi di una soluzione preziosa per gestire le problematiche emergenti, ma anche adatta, a prescindere dall’emergenza, a rispondere alle esigenze di un mercato globalizzato. Senza dubbio il lancio del servizio Live FAT, su cui lavoravamo da diversi mesi, è caduto in un momento “perfetto”. Infatti, la virtualizzazione da applicare a svariati aspetti del ciclo di vita di una macchina, consente di superare ostacoli geografici, economici, tecnici e, in questo caso anche socio-sanitari, che pesano sul panorama produttivo. Per i nostri clienti - conclude Bellante - sarà come avere un ingegnere Cama altamente esperto sempre in loco». Anche per quanto riguarda gli aspetti organizzativi, la gestione delle attività e delle risorse interne, l’azienda ha risposto con prontezza e tempestività, sapendo trarre dalla situazione emergenziale nuovi e preziosi spunti di miglioramento per il futuro.

Servotecnica e il pensiero positivo

Ridotta contrazione del fatturato grazie alla continuità delle consegne Emilio Bistoletti e Sabrina Bistoletti, rispettivamente CEO e Responsabile Comunicazione di Servotecnica, specialista nel motion control. «Servotecnica non ha mai interrotto l’attività lavorativa, anche grazie al fatto che - spiega Sabrina Bistoletti - nel 2019 abbiamo completamente digitalizzato le procedure organizzative interne: siamo stati quindi in grado di attivare in tempo reale lo smartworking e, riconosciuta la nostra attività come essenziale, come previsto dal decreto governativo, abbiamo potuto garantire la processazione di ordini e le consegne ai

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Interviene al proposito Annalisa Bellante: «Dopo l’annuncio del lockdown nazionale, ci siamo mossi subito per attuare tutte le misure di prevenzione necessarie a lavorare in totale sicurezza, ancor prima che venissero emanati i protocolli governativi, predisponendo mascherine e dispositivi DPI, distanziamento fisico, smart-working, turni scaglionati per la mensa e gli ambienti comuni. Inoltre, abbiamo sottoscritto un’assicurazione anti-covid per tutti i dipendenti e chiunque fosse in malattia, o convivesse con lavoratori ospedalieri, a maggior rischio di contagio è stato tenuto a casa per un mese». La necessità di affrontare una situazione anomala rispetto alla routine ci ha in effetti portato ad acquisire una nuova consapevolezza e una visione più ampia delle reali performance all’interno dell’azienda. Questo ci ha permesso, anche a livello direzionale, di fare valutazioni e considerazioni nell’ottica di un miglioramento continuo dei nostri processi interni. Se devo fare un primo bilancio sulle conseguenze della pandemia sul nostro business - continua Bellante - direi che le prospettive per il 2020 si mantengono abbastanza buone: dalle informazioni in nostro possesso risulta che i clienti attivi nei settori chiave in cui operiamo (food, cura della persona e della casa, farmaceutico) non abbiano subito conseguenze gravi… e forse qualche difficoltà si è generata dal dover gestire un’imprevista accelerazione della domanda. Quindi, per il 2020 prevediamo un lieve calo di fatturato rispetto al 2019, che è stato peraltro eccezionalmente positivo avendo realizzato una crescita del 25%. Abbiamo ricevuto un buon numero di ordini per aprile e maggio, tuttavia ci risulta più difficile formulare previsioni sulle commesse in entrata nei mesi a venire, e certamente l’incertezza dei mercati esteri costituisce un fattore critico. Pensiamo per esempio alla Russia e al Sud America, dove siamo molto presenti e che ancora scontano una situazione grave. Oggi più che mai, quindi, pensiamo di dover procedere con la cautela e la diligenza dei “buoni padri”, cercando di combinare una visione lungimirante e coraggiosa con una maggiore accortezza nel gestire le risorse, focalizzandoci su ciò che è necessario per assicurare un futuro sereno all’azienda».

clienti della filiera produttiva primaria. Ogni lavoratore in smartworking ha infatti avuto a disposizione un laptop con installato un software di collegamento remoto, che ha di fatto permesso il trasferimento virtuale della postazione di lavoro a casa per una piena operatività. Allo stato dell’arte - prosegue la responsabile Servotecnica è riuscita a far fronte alla situazione, evitando gli ammortizzatori sociali e cercando di tutelare il più possibile i propri dipendenti. Attenti come siamo all’evoluzione tecnologica, ci siamo subito attivati per permettere loro di lavorare in sicurezza sia in azienda che da casa, fornendo tutti di strumenti adeguati: oltre ad aver ottemperato ai protocolli nazionali di prevenzione abbiamo, per esempio, investito nell’acquisto di dispositivi per la sanificazione dell’aria e delle superfici, così da garantire un ambiente sicuro ai lavoratori, ma anche ai clienti e ai nostri partner».

Circa l’impatto dell’emergenza Coronavirus su produzione, fatturato e ordini interviene Emilio Bistoletti, che riferisce di una situazione per molti versi confortante: «Non abbiamo perso quote di mercato, ma registriamo un calo dell’ordinato del 25% sul primo trimestre rispetto a budget. Tuttavia, il fatturato ha avuto una contrazione molto inferiore alle aspettative, dato che siamo riusciti a mantenere la continuità delle consegne al comparto industriale rimasto attivo durante il lockdown. Si è resa comqunque necessaria una revisione del piano di spesa, pianificato in considerazione di una riduzione del 20% su base annua. L’andamento della raccolta ordini del mese di maggio - precisa il CEO - sembra far prevedere una buona ripresa. Confidiamo quindi in una seconda metà di anno che possa far recuperare i due mesi di lockdown, permettendo una chiusura migliore rispetto alle previsioni riviste post Covid-19».

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Best Packaging 2020 - seconda parte

… E CHE OSCAR SIA! Sul numero di aprile/maggio di ItaliaImballaggio abbiamo descritto il “piano B” messo a punto dall’Istituto Italiano Imballaggio per promuovere il contest Best Packaging 2020 e con esso le 42 aziende che lo hanno reso possibile. E dopo aver puntato l’attenzione sulle caratteristiche di Sostenibilità delle soluzioni e sui sistemi di imballaggio in lizza, sul fascicolo di giugno diamo invece spazio agli aspetti di Quality Design e di Innovazione Tecnologica degli altri finalisti.

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ome già abbiamo avuto modo di scrivere, sono 42 i finalisti del contest Best Packaging 2020. 42 prodotti che hanno superato la prima selezione tecnica e che concorrono per conquistare l’Oscar dell’imballaggio al Quality Design e all’Innovazione Tecnologica.

Innovazione a tutto tondo: parola chiave del concorso

• L’edizione 2020 è organizzata da Packaging Meeting Srl e promossa da Istituto Italiano Imballaggio, in collaborazione con la Scuola del design del Politecnico di Milano ed è dunque dedicata a valorizzare le soluzioni che si distinguono in termini di progettualità e design qualitativo. La manifestazione è patrocinata da Altroconsumo, Conai e Brera Design District. Il contest non prevede categorie merceologiche. Sarà la Giuria a valutare quali

Nota a margine. Per le nuove modalità di promozione del contest adottate dall’Istituto Italiano Imballaggio e la tempistica delle iniziative correlate rimandiamo a quanto riportato sul fascicolo n.4-5/2020 ItaliaImballaggio, pagina 12 e sul sito www.italiaimballaggio.network/best-packaging-2020-e-che-oscar-sia.

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prodotti presentino il grado di innovazione e risposta alle reali esigenze dei mercati e degli end user, per essere considerati soluzioni da Oscar, cercando, quando possibile, di dare una panoramica complessiva delle innovazioni per i diversi materiali, per le diverse tipologie di imballaggio dal primario a quello da trasporto e per l’offerta tecnologica, tenendo conto anche dei settori di sbocco più dinamici del momento e dei fenomeni di consumo in atto. • Grande novità dell’edizione 2020 è l’apertura del concorso all’innovazione nell’ambito delle tecnologie: l’avanguardia nella progettazione dei sistemi di packaging e delle tecnologie diventa da oscar con il rinnovato sostegno di Ipack Ima 2021. • L’edizione 2020 premierà dunque i migliori esempi di innovazione sotto l’aspetto del design inteso nel senso più ampio del termine, ovvero del progetto nel suo complesso: dimensione strutturale (qualità estetiche, semantiche, sensoriali, coerenti con una prospettiva di miglioramento ambientale), impianto visuale (originalità del modello narrativo, qualità della forma grafica e capacità di valorizzare il potenziale comunicativo del packaging), attenzione informativa qualità delle soluzioni grafiche che favoriscono l’accesso alle informazioni a tutte le fasce di utenti, funzionalità e modi d’uso, progettate per migliorare e semplificare l’esperienza dell’utente… Una user

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Cosa ci aspetta

What awaits us

Costretto a rivoluzionare tempi e metodi della promozione dei finalisti, l’Istituto Italiano Imballaggio ha ipotizzato alcune valide alternative, che prevedono lo slittamento di circa un semestre delle attività e degli eventi legati al contest.

Forced to revolutionize times and methods in choosing the finalists, the Italian Packaging Institute has hypothesized some valid alternatives, which entail a roughly half-year postponement of contest activities and events.

• Le campagne stampa e social si concentrano nella prima parte dell’anno. È il caso del contributo della rivista ItaliaImballaggio che, sul fascicolo di Aprile-Maggio ha anticipato una prima carrellata dei finalisti, focalizzando l’attenzione sulle caratteristiche di Sostenibilità dei prodotti in lizza, in linea con i contenuti stabiliti nel piano editoriale 2020. Sul numero di giugno, la rivista dà invece spazio agli aspetti di innovazione tecnologica e di Quality Deisgn degli altri finalisti, in linea con i contenuti del fascicolo “Re-starting with Packaging” dedicato appunto alla “ripartenza” delle attività industriali dopo il lockdown imposto dall’emergenza Covid-19. • Gli eventi pubblici correlati al contest vengono posticipati al secondo semestre del 2020 e ai primi mesi del 2021. Questa l’agenda: - esposizione dei concorrrenti al Best Packaging durante la fiera Ecomondo (Rimini, 3-6 novembre 2020); - promozione dei concorrenti a Interpack (Düsseldorf, D, 25 febbraio-3 marzo 2021); - esposizione dei concorrrenti in una sede prestigiosa durante la Milano Design Week 2021. • Visto il perdurare dell’emergenza nazionale, permane ancora qualche incertezza sulla data e sul luogo della proclamazione dei vincitori. Ma l’Istituto conta di poter fornire l’informazione a breve.

Tutti i finalisti Best Packaging Oscar 2020 > Acma > Adercarta > Affaba e Ferrari > Altopack > Barilla > Brivaplast > Bticino > CCM - Coop Cartai Modenese > Cellografica Gerosa > Coop Italia > Di Mauro OG

> Esselunga > EsseoQuattro > Gruppo Fabbri Vignola > Fabo Tape > G. Mondini > Goglio > Gruppo ASA > GS4 Plastic > International Paper > Italpack Cartons > Keg Solutions

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• The press and social media campaigns will be concentrated in the first half of the year. This holds true for the contributions of the magazine ItaliaImballaggio which, in the April-May issue has given an initial overview of the finalists, focusing attention on the sustainability characteristics of the products entered, in line with the contents set out in its 2020 editorial plan. In its June issue, the magazine is focusing on the technological innovation and Quality Design aspects of the other finalists, in line with the contents of the “Re-starting with Packaging” booklet dedicated to the “restart” of industrial activities after the lockdown imposed by the Covid-19 emergency. • The public events associated with the contest have been postponed to the second half of 2020 and the first months of 2021. This is the agenda: - exhibition of competitors at Best Packaging during the Ecomondo exhibition (Rimini, 3-6 November 2020); - promotion of competitors at Interpack (Düsseldorf, D, 25 February–3 March 2021); - exhibition of competitors in a prestigious venue during Milan Design Week 2021. • Given the persistence of the national emergency, there is still some uncertainty about the date and place of the announcement of the winners. But the Institute expects to be able to provide this information shortly.

> Laminazione Sottile/Contital > Gruppo Lavazza > Lic Packaging > Lineapack Chinello > Lumson > Maggioni Type/L’Orèal/Icma > Montefarmaco > Noberasco > SDR PACK SpA e bofrost Italia SpA

> SDR PACK SpA

> SDR PACK SpA e Zini Prodotti Alimentari SpA > Sealed Air > Seda > Simpool > Smilesys SpA > Soulpack > Turconi > Unifarco > Verallia > Vimar

e Sgambaro SpA

experience guidata dalle ultime tecnologie digitali e dalle app, che permettono di veicolare in tempo reale le informazioni ma anche dalla necessità delle aziende di comunicare i propri valori di marca, la propria storia aziendale, le offerte, le promozioni, per agire su una nuova modalità di fidelizzazione del cliente.

I premi speciali

Come in passato, anche l’edizione 2020 del contest prevede la consegna di premi speciali. • Ambiente. Con il patrocinio di Conai, valorizza le soluzioni che si distinguono in termini di prevenzione dell’impatto ambientale. • Innovazione tecnica. Valorizza esempi di innovazione di materiale, miglioramento delle performance tecniche, smart packaging, active packaging.

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ALTOPACK Cos’è. Confezione inedita per pasta lunga a doppio fondo quadro. Grazie a uno speciale dispositivo brevettato, la confezionatrice AOD-Ultra effettua la chiusura trasversale delle confezioni che, sebbene non elimini la possibilità che un pezzetto di pasta si incastri tra le due ganasce saldanti, risolve definitivamente il problema della presenza di frammenti all’interno della saldatura trasversale del “classico” sacchetto a cuscino. Le altissime vibrazioni del sonotrodo della pinza, infatti, polverizzano ogni eventuale frammento che si trovi all’estremità del pacchetto, agevolandone la saldatura perfetta ed ermetica. Materiale. Film di PP Prodotto. Pasta lunga (Spaghetti, Fettuccine, Bucatini, Linguine, Vermicelli, Capellini, Mafalde, Reginette, Chitarre, etc.)

BARILLA Cos’è. Vaso in vetro da 330 g per la crema Pandistelle con capsula metallica di tipo deep. Elemento distintivo della confezione è proprio la capsula, con una verniciatura opaca che richiama la texture del noto biscotto della Barilla. Dotato di sigillo di garanzia, il contenitore è progettato per essere facilmente individuato sullo scaffale, anche grazie al supporto di display fuori banco. Il design del contenitore agevola inoltre la fruizione da parte dei consumatori: se la bocca larga favorisce infatti l’inserimento del cucchiaio e lo svuotamento del vaso, la capsula risulta di facile manipolazione per aperture e richiusure frequenti. Materiale. Vetro + capsula metallica Prodotto. Crema spalmabile Pandistelle Design. Di facile individuazione a scaffale, anche grazie alla comunicazione su display fuori banco Tecnologia. Il progetto prevede i seguenti imballi: • Vaso – vetro; • Capsula - acciaio stampato offset 4 colori + vernice; • Etichetta e sigillo – polipropilene stampato flexo; • Vassoio – cartoncino ondulato stampato flexo. Sostenibilità. Facilmente riciclabile, evita lo spreco di prodotto in quanto facile da svuotare.

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Design. La confezione a doppio fondo quadro consente una migliore esposizione a scaffale rendendo riconoscibile “a colpo d’occhio” il marchio, il prodotto ed altre informazioni rilevanti per i consumatori. Grazie ai 4 lati in più, stampabili e personalizzabili, i produttori possono relazionarsi meglio con i clienti e valorizzare il brand. Tecnologia. Dispositivo per chiusura trasversale delle confezioni, con saldatura a ultrasuoni. Sostenibilità. Eliminazione dello spreco di pasta causato dai frammenti che restano incastrati nella saldatura ed obbligano a scartare la confezione. Riduzione dei costi di produzione per effetto della minore quantità di film necessaria per ottenere la nuova confezione (-21%); risparmio energetico per il minore assorbimento di energia da parte delle pinze, saldanti a freddo.

6 BRIVAPLAST Cos’è. Click n’ Go è un contenitore per mascara, dove la classica chiusura a vite è stata sostituita da un meccanismo di apertura/chiusura a scatto. La manualità del gesto è facilitata da un aggancio e sgancio rapido a pulsante, in cui capsula e collo del flacone non interagiscono più per avvitamento di filetto e controfiletto ma grazie a un meccanismo a molla che, in automatico, guida l’aggrappaggio e lo sgancio degli elementi di ritenzione nascosti nella capsula (a differenza dei “percorsi” guidati sul collo del flacone). Materiale. ABS, Steel, PP, HDPE+santoprene, PBT, Steel+PA66 Prodotto. Mascara Design. Soluzione semplice ma rivoluzionaria per il comparto cosmetico, frutto di lunghe fasi di ingegnerizzazione volte a elevare la qualità del meccanismo (eliminando le interferenze) e il livello della fattibilità industriale. Serbatoio e tappo del packaging cosmetico sono provvisti di filetto e controfiletto a vite, per garantire la tenuta ed evitare l’essiccazione del prodotto. Chiaro esempio di “design for all”. Tecnologia. Injection molding, metal forming, metal forming +fiber assembly, injection blow molding Sostenibilità. La raggiunta semplificazione produttiva, in fase di stampaggio e assemblaggio, hanno portato a una riduzione dei costi.

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CCM COOP. CARTAI MODENESE Cos’è. Innovazione e performance nel packaging della rosticceria: Buon Pollo - Take Away è un sacchetto di carta speciale con finestra in cellophane termoresistente, studiato per le esigenze della rosticceria moderna. Il nuovo Sacco Pollo (brevettato) risulta infatti idoneo all’uso prolungato nelle campane termiche in negozio e al riscaldamento del pollo nel forno tradizionale e/o microonde da parte del consumatore, preservandone le caratteristiche organolettiche. Materiale. Carta e cellophane certificati FSC® Prodotto. Pollo arrosto da asporto

BTICINO Cos’è. L’astuccio per comandi digitali Living NOW protegge e vincola il contenuto, evitando rotture e abrasioni; consente il montaggio e l’imballaggio con operazioni standard automatizzabili, offre adeguati spazi per la comunicazione, riduce il volume dello spazio di stoccaggio. Il cartone stampato in flessografia guida la consumer experience con informazioni chiare e semplici schemi sulle modalità d’installazione. La fustellatura prevede uno scarico per facilitare il prelievo, due unghiette per evitare che il prodotto cada all’apertura e una linguetta di chiusura. I sigilli, di colori differenti, garantiscono l’integrità della confezione e consentono di individuare le differenti finiture estetiche e le funzioni del contenuto. Materiale. Cartone microonda Prodotto. Living NOW Design. Il concept “a libro” è realizzato ripiegando tre volte su se stesso un cartone in microonda accoppiato fustellato, fino a formare la sede in cui viene posizionato il prodotto, che risulta protetto in modo ottimale Tecnologia: Stampa in Offset in bianca e Flexo in volta. Sostenibilità. Gli impatti ambientali dell’analisi LCA sull’astuccio mono materiale riportano una riduzione rispetto ad analoghi imballi, variabile tra il 48% e il 77% in base all’indicatore considerato. Le principali istruzioni per l’uso del prodotto sono riportate all’interno della fustella, dematerializzando il foglio istruzione (circa 100.000 fogli/anno).

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Design. La finestra trasparente permette la visibilità del prodotto. La grafica, oltre a sottolineare la qualità di un “buon pollo” e delle sue origini tramite un QRcode, è studiata per valorizzare i plus di sostenibilità, usabilità e circolarità dell’imballaggio, guidando i consumatori al corretto smaltimento. Tecnologia. Ingegneria innovativa d’incollaggio, ricerca e sviluppo di carta e cellophane con proprietà di barriera a gas e aromi e resistenza ai grassi e alle alte temperature per rispondere a nuovi riti di utilizzo e di consumo. Sostenibilità. Materie prime rinnovabili provenienti da biomasse. Riduzione delle materie prime del 26%. Riciclabilità nella carta.

ESSEOQUATTRO Cos’è. Progettato per valorizzare la qualità e l’immagine dei dolci lievitati di produzione artigianale (panettoni, colombe, focacce…), il Sacchetto 19 assicura in primis la conservazione prolungata di consistenza e aromi grazie alle proprietà salva fragranza del supporto Ideabrill® (composto da una carta kraft di pura cellulosa a fibra lunga, altamente resistente, accoppiata a un film trattato, in grado di rallentare il deterioramento dell’alimento poiché lo isola totalmente da umidità, luce e raggi UV) e molte ulteriori funzionalità. Materiale. Carta avana Terrana® di Gascogne, 50 g/mq + film HDPE metallizzato sotto vuoto, spessore di 12 micron. Prodotto. Bakery artigianale. Design. Grazie al design innovativo e alla varietà di stampe disponibili aggiunge eleganza al prodotto e ne aumenta la qualità percepita da parte del consumatore finale. Il Sacchetto 19 è inoltre dotato di fondo ovale e utilissimi accessori come la pratica chiusura con strip adesiva e può prevedere anche l’inserimento di una finestra trasparente, posta in senso orizzontale, qualora sia importante visualizzare il contenuto. Tecnologia. La carta viene stampata in flessografia, poi accoppiata al film e infine avvolta in bobine. In una seconda fase il nastro di carta attraversa la macchina e viene piegato per dare forma al sac-

chetto, i bordi termosaldati, gli angoli del fondo incollati con un punto di adesivo esterno. Alla fine viene posizionata la strip di chiusura. Il processo di metallizzazione sotto vuoto, sul lato a contatto con la carta, conferisce al film proprietà di barriera alla luce e ai raggi UV, così da non alterare le caratteristiche organolettiche e di freschezza dell’alimento. Sostenibilità. Riduce il quantitativo di imballaggi necessari al confezionamento perché, essendo idoneo al contatto diretto con gli alimenti, assolve al ruolo di packaging primario, rendendo superfluo l’utilizzo del tradizionale sacchetto trasparente di plastica, e svolge anche la funzione di packaging secondario. Se confezionato nella variante Smart, inoltre, diventa una shopper per il trasporto dotata di pratica maniglia. Il Sacchetto 19 è riciclabile nella carta (valutazione secondo ATICELCA 501:2019).

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FABO TAPE SPA Cos’è. Il FABO BOX Casa Cucina è un innovativo e pratico set di soluzioni adesive per le attività casalinghe di tutti i giorni. In un cubo di cartoncino di 10,5 cm di lato sono contenute 100 etichette scrivibili impermeabili (“FABO Tag”), 1 nastro decorativo per attività di bricolage e scrapbooking (“FABO Fantasy”), 1 nastro che si strappa con le mani per riparazioni temporanee di superfici e oggetti (“Nastro Riparazione”), 1 matita e 1 libretto d’istruzioni. Un vero e proprio “all-in-one pack”, moderno, chiaro e intuitivo che mira a instaurare col consumatore una relazione di fiducia basata su un’informazione completa, accessibile e trasparente – “easy to use” cioè facile da usare. Didattica molto dettagliata con istruzioni e immagini, con testo monolingua.

GRUPPO ASA

Cos’è. Colombo è una bottiglia di metallo per oli alimentari, sviluppata dal Gruppo ASA della Repubblica di San Marino (produttore di imballaggi metallici per l’industria alimentare e chimica) per offrire un’alternativa vantaggiosa alle bottiglie in vetro comunemente usate nel settore oleario. Leggera e robusta a un tempo, mantiene inalterate le proprietà organolettiche del prodotto, con il metallo a far da barriera a luce e ossigeno. Materiale. Metallo. Prodotto. Olio del Frantoio D’Orazio (Conversano, Bari) Design. Disponibile sia in formato rettangolare che tondo; in entrambi i casi, grazie alla forma del collo, è compatibile con le tradizionali linee di riempimento per bottiglie di vetro. Infrangibile e anti-effrazione, garantisce sicurezza totale, ed è quindi ideale per l’e-commerce. Con questa bottiglia, D’Orazio è arrivato anche sugli scaffali dei lussuosi magazzini Harrods a Londra. Tecnologia. Linee di riempimento tradizionali. Sostenibilità. Packaging monomateriale e riciclabile; pesa il 75% in meno di una bottiglia di vetro, consentendo significativi risparmi di energia (e costi) in fase di trasporto. Inoltre, la sua robustezza rende superfluo l’utilizzo di imballi secondari.

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Materiale: cartone fustellato Prodotto: kit di soluzioni adesive extra forte e pratico. Design: Ideato e sviluppato da The Moon srl (agenzia di marketing e comunicazione di Firenze) per conto di FABO Spa, il packaging riporta un testo monolingue per ciascun Paese e un QRCode permette al consumatore di accedere al sito www.fabosolutions.com, per recuperare tutte le informazioni utili, sia in relazione a origine e specifiche tecniche dei prodotti (i nastri solvent free, made in Italy per esempio) sia a consigli d’uso con fotografie, illustrazioni e video tutorial sui vari utilizzi. Sostenibilità. Il box permette di mantenere in ordine e in perfetto stato di conservazione i prodotti

INTERNATIONAL PAPER Cos’è. No Limit 2.0 è una confezione di cartone ondulato per il trasporto delle bottiglie da 75 cl, rivolta principalmente al mercato e-commerce del vino. Si adatta infatti a tipologie di bottiglia diverse per forma e dimensione, garantendo la protezione del contenuto durante tutte le fasi della spedizione. Di formato modulare, studiato per ottimizzarne lo stoccaggio a magazzino, è particolarmente facile e veloce da formare, permettendo l’abbattimento efficace dei tempi di preparazione dei pacchi da parte degli operatori. Materiale. L’imballo esterno è di cartone ondulato doppia onda EB, prodotto in case maker. L’alveare interno è in cartone ondulato, onda B. Prodotto. Bottiglie in vetro, adatto anche a formati differenti, per vini o spiriti. Design. La confezione è composta

da tre pezzi: una scatola americana come imballo esterno, da completare con due semi-gusci per l’alveare interno. Quest’ultimi sono proposti in un’innovativa struttura modulare, che permette di creare spedizioni da 1, 2, 3 o 6 bottiglie, a seconda delle esigenze. È sufficiente “staccare” i moduli necessari lungo la linea di pre-taglio, e inserirli nella confezione corrispondente. Questo permette di creare imballaggi ad hoc in base alle richieste del cliente, abbattendo così gli sprechi. Le alette dell’alveare interno si ripiegano internamente appoggiandosi su sponde a semicerchio, in modo da creare alloggiamenti separati per le bottiglie. Le alette sono cordonate per seguire la geometria circolare dei colli, in modo da distribuirne il peso su una superficie più ampia. Grazie a questa struttura, rimangono immobili e distanti l’una dall’altra, al riparo da urti e sfregamenti. Tecnologia. Fustellatura piana e passaggio in piega e incolla. Sostenibilità. Imballaggio 100% riciclabile, prodotto con carte certificate FSC. Rispetto alle analoghe confezioni in cartone + alveare in EPS occupa minor spazio a magazzino. La struttura modulare consente di creare imballi ad hoc senza sprecare materiale.

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ITALPACK CARTONS Cos’è. Quando innovazione e creatività incontrano la praticità, nasce VPack, evoluzione del tradizionale Gable Top (un packaging che accompagna la quotidianità di intere generazioni). È stato pensato per sostituire un prodotto considerato impossibile da innovare come il pacco di farina con un packaging più efficiente e pratico. Oltre al design accattivante infatti, una volta aperto è semplice da usare e richiudibile per conservare al meglio il prodotto all’interno. Non si hanno sprechi e, grazie al misurino a lato, non c’è più bisogno di utilizzare la bilancia. VPack permette di mantenere in ordine scaffali e dispense, evitando qualsiasi dispersione del contenuto e la rottura durante il trasporto. Inoltre la chiusura a vite permette una più lunga

KEG SOLUTIONS Cos’è. Il fusto mono-uso in PET per bevande alla spina, da personalizzare con logo in rilievo del cliente, è la soluzione ideale per i produttori di birra, vino e bevande che vogliano valorizzare il proprio brand, rendendolo immediatamente identificabile anche sul packaging. Materiale. PET con barriera attiva ai raggi UV e ossigeno. Prodotto. Birra, vino e bevande da spillatura.

conservabilità e qualità del prodotto allungandone la shelf life. Materiale. È composto prevalentemente da carta certificata FSC® per il pack e PE Green proveniente da fonte vegetale (scarti di canna da zucchero) per il tappo. Le finestre applicate nella confezione sono riciclabili direttamente con la carta. Prodotto. Linea CR Top farine e cereali Molino Rossetto. Design. Il desiderio di appagare gli occhi, oltre che il gusto, ha portato a realizzare questo particolare packaging. Il design accattivante con la sua partico-

lare forma a V è stata studiata anche per ottimizzare gli spazi sugli scaffali di vendita e nelle dispense di casa. VPack assicura massima maneggevolezza e stabilità. Nella confezione è stata applicata una finestra trasparente sul fronte che rende visibile il contenuto e un misurino a lato che mostra la quantità del prodotto rimanente. Sostenibilità. Il packaging è al 100% riciclabile, una scelta responsabile che promuove il minor utilizzo di plastica.

Design. La personalizzazione è disponibile a costi estremamente accessibili, grazie a un procedimento innovativo che consiste nell’impiego di tasselli intercambiabili da posizionare all’interno dello stampo di soffiaggio flaconi. Il fusto in PET risulta affidabile e maneggevole durante il trasporto, lo stoccaggio e l’infustamento. Tecnologia. Soffiaggio. I fusti mono-uso possono essere utilizzati con tutti gli impianti di spillatura standard già esistenti. Sostenibilità. Prodotto a emissioni “0“, evita il viaggio di ritorno dei fusti per essere riempiti nuovamente, elimina spreco d’acqua e prodotti chimici per sanificarlo. Riciclabile nella filiera della plastica.

LAMINAZIONE SOTTILE Cos’è. Piatto monouso in alluminio rivestito con un coating polimerico, che lo rende adatto all’uso in forni tradizionali e a microonde, nonché alla conservazione in frigorifero e in congelatore. È proposto come alternativa sostenibile a prodotti similari in bioplastica compostabile, polpa di cellulosa e cartoncino, risultando competitivo in termini di prezzo, proprietà tecniche e impatto ambientale

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Materiale. Lega di alluminio della famiglia 8000, composta con il 100% di materia prima riciclata. Prodotto. Piatti monouso per primi, secondi e dessert, compresi cibi acidi e salati. Design. I piatti sono disponibili in varie tipologie (multiuso, superfondo, fondo, piano e dessert) e forme (quadrata, rotonda e altre possibili tipologie). Le pareti rigide hanno uno spessore compreso tra 60 e 90 micron, maggiore in corrispondenza del balconcino e del fondo, minore lungo le pareti perimetrali, lisce anche in prossimità degli angoli arrotondati. Privo di grinze, il bordo libe-

ro del balconcino è chiuso in modo da formare un bordo perimetrale anti-taglio. I piatti possono essere colorati in una gamma illimitata di tonalità (anche diverse internamente/esternamente). Sul lato esterno e alla base del prodotto possono, inoltre, essere stampati loghi, elementi grafici e scritte. Tecnologia. Stampaggio con tecnologia “smooth-wall”, che consiste nell’imbutire un foglio di alluminio trattenuto per il bordo tra uno stampo maschio e uno femmina contro sagomato. Si genera, così, un prodotto più rigido e stabile dal bordo liscio, che può anche essere sigillato con film plastico salvaliquidi (tradi-

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MAGGIONI TYPE, L’ORÉAL, ICMA Cos’è. Second life è un progetto di economia circolare che prevede la trasformazione degli scarti cellulosici di L’Oréal Italia in eleganti carte creative riciclate, impiegate dall’azienda stessa nei propri progetti di packaging. Il progetto si compone di varie fasi: dalla preliminare, che consiste nell’analisi qualitativa e quantitativa del macero per rilevare il livello di contaminazione e presenza di materiali plastici, sino ad arrivare alla definizione del progetto creativo. Segue la fase di raccolta del macero e di realizzazione di una carta industriale riciclata con caratteristiche tecniche adatte al packaging, a cui segue la realizzazione del packaging. Materiale. Carta riciclata in bobina, in 2 grammature, metà in carta da rivestimento e metà in cartoncino, prodotta da scarti di lavorazione Prodotto. Cosmetici di diversi brand del gruppo L’Oréal.

Design. La nobilitazione della carta a uso estetico secondo le esigenze stilistiche L’Oréal, per la realizzazione di scatole, cofanetti e display, passa attraverso una fase di prototipazione e test, per cui L’Oréal ha scelto la finitura Hi Tech Icma (carta nera lucida effetto fibra di carbonio nera). Ne sono stati prodotti 500 fogli 72x102 per grammatura. Tecnologia. Campionatura stampa UV offset in bianco e campionatura stampa a argento a caldo. Taglio del materiale a plotter. Sostenibilità. Esempio virtuoso di riutilizzo di materiali: il progetto si svolge in un contesto di economia circolare. Accorciamento della filiera produttiva: il rifiuto è direttamente impiegato come materia prima per la produzione di nuova carta. Accorciamento delle distanze geografiche: la filiera produttiva, dal rifiuto alla scatola, è in Italia.

zionale o bio), per garantire sicurezza e igiene. Il processo può avvenire sia con alluminio nudo che opportunamente verniciato. Sostenibilità. Realizzato in alluminio 100% riciclato e riciclabile all’infinito. Speciali costolature conferiscono al piatto una maggiore resistenza con uno spessore minore, così da minimizzare il peso e il volume del prodotto, riducendone l’impatto ambientale, e consentendo l’ottimizzazione dei trasporti e dello stoccaggio. Inoltre, una volta utilizzato può essere facilmente compresso anche manualmente, e risulta quindi salvaspazio all’interno della raccolta differenziata.

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MONTEFARMACO Cos’è. MCap System è un sistema brevettato (registrato in Europa, US, Canada, Russia, Cina ed India) per il confezionamento di prodotti farmaceutici, nutraceutici o alimentari. Grazie a uno speciale tappo-separatore con proprietà barriera molto elevate, consente di mantenere, all’interno della confezione primaria, la polvere con il principio attivo separata dalla parte liquida. Viene così garantita la conservazione ottimale del prodotto, di cui si prolunga la shelf life, assicurando al contempo un utilizzo facile e immediato da parte del consumatore.

chiede pochi, semplici gesti, grazie al design del tappo, estremamente facile da premere.

Materiale. Plastica.

Tecnologia. Ben 13 aziende hanno collaborato allo studio e alla realizzazione dei 3 stampi e delle 4 macchine utilizzate per realizzare Mcap System. L’avanzata tecnologia di confezionamento consente di ottenere momenti di avvitatura e forze di schiacciamento praticamente identici tra un pezzo e l’altro, ottenendo varianze bassissime tra i valori, continuamente testati in fase di produzione. Tali valori sono minori del 50% rispetto ai packaging convenzionali, con notevoli vantaggi in termini di usability.

Prodotto. Integratori di probiotici della linea Lactoflorene Plus.

Sostenibilità. Riciclabilità al 100%.

Design. La capsula ripara e preserva la polvere dall’umidità, mantenendone inalterate le proprietà, mentre il liquido è conservato separatamente nel flacone. La miscelazione dei componenti ri-

* Un test ha dimostrato che i materiali sottoposti per 6 mesi a una temperatura di 40° C e a un’umidità di 75R.H. hanno incrementato il contenuto in acqua di valori fino al 45% in meno rispetto ad altri packaging standard.

SDR PACK SPA e SGAMBARO SPA Cos’è. Imballaggio riciclabile carta realizzato con un supporto costituito in misura prevalente da carta, rivestita internamente di polipropilene, che garantisce le stesse performance e la stessa resa di produzione del tradizionale film plastico accoppiato, utilizzato in precedenza. Materiale. Carta + polipropilene Prodotto. Pasta Sgambaro, Linea Gialla. Design. La scelta di un supporto in carta conferisce un look distintivo sullo scaffale che attira l’attenzione del consumatore, evidenziando la qualità e la sostenibilità del prodotto. Tecnologia: Estrusione, accoppiamento, stampa, taglio laser per finestra e saldatura. Sostenibilità. Imballaggio smaltibile nella raccolta carta e riciclabile come carta (Livello C - Sistema di Valutazione Aticelca® 501/19).

SOULPACK SRL Cos’è. Busta richiudibile formato Doypack, realizzata in polipropilene accoppiato, che assomma caratteristiche di riciclabilità e funzionalità. Studiato per spargere lo zucchero a velo sui dolci grazie ai fori posti sul fronte (protetti da un’etichetta), questo imballaggio viene proposto come utile “strumento da cucina”. Materiale. Polipropilene accoppiato. Prodotto. Zucchero a velo di Novarese Zuccheri. Design. Il pack è stato progettato per offrire vantaggi in termini di funzionalità e praticità: il formato doypack assicura la stabilità della confezione, evitando le fuoriuscite accidentali di prodotto. I fori posti sul fronte consentono di versare facilmente lo zucchero a velo su biscotti o torte, controllando il dosaggio, e ottenendo una spolveratura uniforme senza ricorrere a ulteriori strumenti da cucina. È quindi possibile realizzare decorazioni manuali sui dolci, con un semplice gesto e senza sprechi. Per preservare al meglio il prodotto, i fori sono protetti da un’etichetta “apri e chiudi”, idonea al contatto con gli alimenti; inoltre il pack è provvisto di chiusura zip, anch’essa riciclabile, e di easy open per la prima apertura. Sulla busta è stampato un layout grafico studiato in collaborazione con Novarese Zuccheri. Sostenibilità. Confezione salva-freschezza riciclabile.

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chi può offrire imballaggi ecologici senza ridurne i profitti? Voi Grazie a inchiostri bio-rinnovabili che aumentano il profitto. Con i nuovi inchiostri a base acqua SunVisto® AquaGreen di Sun Chemical ora potete soddisfare il vostro bisogno di un imballaggio alimentare in carta naturale, più pulita e più ecologica, poiché contengono quantità molto più elevate di resina di origine naturale bio-rinnovabile. Questi inchiostri formulati con cura non solo resistono all’abrasione, acqua e grasso, ma offrono anche prestazioni superiori, sostenibilità e garantiscono il miglior supporto tecnico all’industria.

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TURCONI SPA Cos’è. ”Busta con chiusura semplificata” studiata per tutte le applicazioni che necessitano di un packaging apri/chiudi robusto e affidabile, ideale per confezionare prodotti alimentari in modo rapido e pratico direttamente nel punto vendita (ad esempio nei reparti della Gdo). La chiusura è realizzato mediante uno speciale adesivo liquido a base acqua di colore bianco, idoneo per carta da imballaggio. Materiale. Carta argentata con un’alta barriera alla luce, in grado di mantenere per diversi giorni la freschezza del contenuto. Prodotto. Alimenti di vario tipo. Ideale soprattutto per il confezionamento di prodotti nei reparti di salumeria

UNIFARCO con UNIRED* Cos’è. Contenitore cosmetico per prodotti skincare (ECO PIPING BAGS). Il prototipo è una felice combinazione di imballaggio primario e secondario: il primo è costituito da un morbido “contenitore a sacchetto” realizzato con bioplastiche e materiali compostabili, il secondo da uno speciale cartoncino dotato di un particolare design per ospitare il contenitore a sacchetto e permettere una facile allocazione a scaffale. Materiale. Bioplastica e materiali compostabili. Prodotto. Cosmetici skin-care. Design. Il contenitore primario è costituto da un “sacchetto” ideato su misura per l’uso cosmetico rivestito da una speciale carta che garantisce una migliore presa e una piacevole esperienza tattile. Il “contenitore a sacchetto” è unito a un sistema di erogazione dal design studiato ad hoc per l’utilizzo pluridose, tipico dei comuni packaging cosmetici. Il formato dell’imballaggio secondario - un parallelepipedo affusolato a base quadrata - è studiato per posizionare facilmente il contenitore primario sullo scaffale del punto vendita o negli ambienti domestici. Sostenibilità. Packaging estremamente leggero, riciclabile e compostabile. * La confezione è stata sviluppato da Unifarco (azienda fondata e formata da farmacisti, propone prodotti cosmetici, nutraceutici, dermatologici e make-up) e Unired (laboratorio di ricerca nato dalla collaborazione tra Unifarco e Università di Padova).

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Design. La busta presenta due lembi adesivi per la chiusura, che si attivano entrando in contatto tra loro. Il sistema adottato consente di aprire e chiudere l’imballaggio più volte. Tecnologia. Le buste vengono prodotte da macchine sacchettatrici di nuova generazione, su cui è stato integrato un gruppo di cilindri distributori di colla. A partire della bobina di carta il prodotto finito viene realizzato mediante piegatura e incollatura, con la creazione di due lembi adesivi, da far entrare in contatto al momento dell’utilizzo. Sostenibilità. Riciclabile al 100% nella carta.

VERALLIA Cos’è. Ice Black è la bottiglia progettata per lo spumante 958 Santero. Vincitrice dell’edizione 2018 del concorso organizzato da Verallia Italia in collaborazione con il corso di Design Industriale del Politecnico di Milano - Scuola di Design, la bottiglia Ice Black è stata ideata dalle giovani designer Lucia Gualdi e Francesca Inzani per la maison vitivinicola piemontese Santero. Ice Black Santero è diventata bottiglia iconica di “Club”, la gamma premium che si distingue per prestigio e stile ed è pensata per presentare le bollicine più brindate, in colori originali e decorazioni di tendenza. Prodotto. Spumante 958 Santero. Design. Il contenitore unisce una forma fluida e molto slanciata e un pattern geometrico formato da rombi, ripreso dal logo 958 Santero. La bottiglia, prodotta dal 2019 nello stabilimento Verallia di Dego (SV), è realizzata in Verde Nobile, colore premium Verallia e ha richiesto una particolare attenzione in fase di progettazione per rispettare l’effetto finale voluto dalle designer e premiato dal committente. Alta e slanciata, ha una bocca adatta a ospitare l’originale tappo “a fungo” personalizzato, studiato da Santero. Il risultato finale rispecchia pienamente l’anima pop del committente che è stata fonte di grande ispirazione sia per la scelta dei colori della verniciatura che per la disposizione del pattern.

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VIMAR Cos’è. Cofanetto richiudibile per tablet touch screen domotico Codice 01422. Si tratta di un imballaggio richiudibile e riutilizzabile che, da un lato, protegge il prodotto in modo ottimale, dall’altro ne valorizza l’immagine nel punto vendita, distinguendosi per l’eleganza del profilo e la dimensione minima, perfettamente adeguata al contenuto.

Prodotto. Tablet touch screen domotico Codice 01422. Design. Il pack è frutto di uno studio approfondito, accompagnato da prototipazione, che ha definito nel dettaglio la dimensione più idonea delle alette esterne e dei tagli negli angoli per ottenere un effetto cuscinetto/ammortizzatore adeguato. È stato inoltre studiato e ingegnerizzato un tramezzo interno che protegge ulteriormente il touch screen da urti accidentali, la cui efficacia è stata validata da test di caduta che hanno dato risultati ottimali (simulando cadute da 1 m di altezza e nei vari orientamenti previsti dalla norma). Ogni imballo è, inoltre, dotato di un’etichetta RFID che agevola la gestione in magazzino e consente di tracciare il prodotto, dalla produzione alla distribuzione fino all’installazione. Sostenibilità. La scelta del materiale è stata oggetto di grande attenzione al fine di operare scelte ecosostenibili. Il pack ha infatti la caratteristica di essere mono materiale, realizzato interamente in carta riciclata e totalmente riciclabile, in quanto anche l’inchiostro giallo con cui è stampata la grafica Vimar è a base acqua.

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nimax: la qualità vuole qualità Sistemi di codifica e marcatura ad alto rendimento per ogni tipologia di prodotto e di linea produttiva. Tecnologie inkjet in alta e bassa risoluzione in linea e su finelinea, laser, sistemi stampa e applica, stampanti a trasferimento termico, drop-on-demand, inkjet termico, stampanti per etichette a colori in alta qualità, software specifici di gestione della codifica e interfacciamento. Oggi la codifica è essenziale per valorizzare l’unicità del prodotto. Chiedi un incontro con i Consulenti Nimax per individuare la soluzione ideale per le tue specifiche esigenze di codifica: nelle offerte Nimax la qualità non è un optional.

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Best Packaging 2020 - Part Twot

… Oscar it is! In the April/May issue of ItaliaImballaggio we described the “plan B” developed by the Italian Packaging Institute to promote the Best Packaging 2020 contest and with it the 42 companies that made it possible. And after focusing on the sustainability characteristics of the solutions and the packaging systems in the competition, in the June issue we give space to the Quality Design and Technological Innovation aspects of the other finalists. As we have already had the opportunity to write, there are 42 finalists in the Best Packaging 2020 contest. 42 products that have passed the first technical selection and that compete to win the Packaging Oscar for Quality Design and Technological Innovation.

Innovation in the round: keyword of the contest

• The 2020 edition is organized by Packaging Meeting Srl and promoted by Istituto Italiano Imballaggio, in

collaboration with the School of Design of the Milan Polytechnic and is therefore dedicated to enhancing the solutions that stand out in terms of design and quality design. The event is sponsored by Altroconsumo, Conai and Brera Design District. The contest does not include product categories. The Jury will evaluate which products present the degree of innovation and response to the real needs of markets and end users, to be considered Oscar solutions, trying, when

english text

ALTOPACK What it is. Original long pasta pack with double squared bottom. Thanks to a special device, the AOD-Ultra packaging machine carries out the transversal sealing of the packs which, although it does not eliminate the possibility that a piece of dough may get stuck between the two sealing jaws, solves the problem of the presence of fragments inside the transversal sealing of the “classic” pillow bag. The very high vibrations of the gripper sonotrode, actually pulverises any possible fragment at the extremity of the pack, making it easier to seal it perfectly and hermetically. Material. PP film Product. Long pasta (Spaghetti, Fettuccine, Bucatini, Linguine, Vermicelli, Capellini, Mafalde, Reginette, Chitarre, etc.) Design. The double square bottom pack allows a better shelf display and, making the brand, product and other relevant consumer information recognizable “at a glance”. Thanks to 4 printable and customizable sides, manufacturers can relate better with customers and enhance the brand.

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possible, to give an overall overview of innovations for different materials, for different types of packaging from primary to transport and for the technological offer, also taking into account the most dynamic outlet sectors of the moment and the current consumption phenomena. • A great novelty of the 2020 edition is the opening of the competition to innovation in the field of technology: the avant-garde in the design of packaging systems and technologies becomes Oscar with the renewed support of Ipack Ima 2021. • The 2020 edition will therefore reward the best examples of innovation in terms of design in the broadest sense of the term, i.e. the project as a whole: structural dimension (aesthetic, semantic, sensorial qualities, consistent with a perspective of environmental improvement), visual system (originality of the narrative model, quality of the graphic form and ability to enhance the communicative potential of the

Material. Glass + metal capsule Product. Pandistelle spreadable cream

Technology. Device for transversal closure of the packs, with ultrasonic sealing. Sustainability. Eliminating the waste of pasta caused by fragments that get stuck in the seal and force the pack to be discarded. Reduction of production costs due to the lower quantity of film needed to obtain the new pack (-21%); energy saving thanks to the lower energy absorption by the cold seal grippers.

BARILLA What it is. 330 g glass jar for Pandistelle cream with deep metal capsule. The distinctive element of the pack is the capsule, with a matt varnish that recalls the texture of the famous Barilla biscuit. Equipped with warranty seal, the container is designed to be easily spotted on the shelf, also thanks to the off-counter display support. The design of the container also makes it easy for consumers to use: if the wide mouth favors the insertion of the spoon and the emptying of the jar, the capsule is easy to handle for frequent opening and closing.

Design. Easy to locate on the shelf, also thanks to communication on off-counter displays Technology. The project includes the following packagings: • Jar - glass; • Capsule - offset printed steel 4 colors + lacquer; • Label and seal - flexo printed polypropylene; • Tray - corrugated cardboard flexo printed. Sustainability. Easily recyclable, avoids product waste as it is easy to empty.

packaging), informative attention, quality of graphic solutions that promote access to information to all user groups, functionality and ways of use, designed to improve and simplify the user experience... A user experience guided by the latest digital technologies and apps, which enables the conveyance of information in real time but also by the need of companies to communicate their brand values, their company history, offers, promotions, to find out new ways of loyalizing the customer.

Special prizes As in the past, the 2020 edition of the contest includes the presentation of special prizes. • Environment. Under the patronage of Conai, to enhance the solutions that stand out in terms of environmental impact prevention. • Technical innovation. To enhance examples of material innovation, improvement of technical performance, smart packaging, active packaging.

BRIVAPLAST What it is. Click n’ Go is a mascara container, where the classic screw closure has been replaced by a snap open/close mechanism. The manuality of the gesture is facilitated by a push-button quick coupling and release, in which the capsule and bottle neck no longer interact via the thread screwing into the counter thread but thanks to a spring mechanism which, automatically guides the clutch and release of the retention elements hidden in the capsule (unlike the guided “paths” on the neck of the bottle). Material. ABS, Steel, PP, HDPE+santoprene, PBT, Steel+PA66 Product. Mascara Design. A simple but revolutionary solution for the cosmetics sector, the result of long engineering phases aimed at raising the quality of the mechanism (eliminating interference) and the level of industrial feasibility. The tank and cap of

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the cosmetic packaging are provided with screw thread and counter thread, to guarantee the seal and avoid the drying up of the product. A clear example of “design for all”.

considered. The main product user instructions are inside the die, eliminating the instruction sheet (about 100,000 sheets/year).

ESSEOQUATTRO

Technology. Injection molding, metal forming, metal forming +fiber assembly, injection blow molding

What it is Designed to enhance the quality and image of artisan production leavened desserts (panettone, colombe, focaccia ...), Bag 19 ensures first and foremost the prolonged preservation of consistency and aromas thanks to the fragrance-saving properties of Ideabrill® support (consisting of a kraft paper of pure long-fiber cellulose, highly resistant, coupled with a treated film, able to slow down the deterioration of the food since it totally isolates it from humidity, light and UV rays) and many more features.

Sustainability. The production simplification achieved during the press-moulding and assembly phase has led to a reduction in costs.

BTICINO What it is. The Living Now digital controls case protects and binds the contents, avoiding breakage and abrasion; allows assembly and packaging with standard automated operations, offers adequate space for communication, reduces the volume of storage space. The flexo printed cardboard guides the consumer experience with clear information and simple diagrams on how to install it. The die-cutting provides a drain to facilitate taking out the product, two strips to prevent the product from falling on opening and a closing tab. The seals, in different colors, guarantee the integrity of the pack and allow the different aesthetic finishes and functions of the contents to be identified. Material. Microcorrugate cardboard Product. Living Now Design. The “book” concept is created by folding a die-cut laminated microwave cardboard box three times on itself, until it forms the seat where the product is placed, which is optimally protected. Technology. Offset printing in white and flexo in reverse. Sustainability. The environmental impact of the LCA analysis on the single-material case is lower compared to similar packaging, varying between 48% and 77% depending on the indicator

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Sustainability. Renewable raw materials from biomass. Reduction of raw materials by 26%. Recyclability in paper.

CCM COOP. CARTAI MODENESE What it is. Innovation and performance in rotisserie packaging: Buon Pollo Take Away is a special paper bag with heat-resistant cellophane window, designed for the needs of the modern rotisserie. The new Chicken Bag (patented) is in fact suitable for prolonged use in thermal bells in the shop and the heating of the chicken in the traditional oven and/or microwave by the consumer, preserving its organoleptic characteristics. Material. FSC® certified paper and cellophane Product. Takeaway roast chicken Design. The transparent window allows the visibility of the product. The graphics, in addition to underlining the quality of a “good chicken” and its origins through a Qrcode, is designed to enhance the advantages of sustainability, usability and circularity of the packaging, guiding consumers to the correct disposal.

Material. Terrana® di Gascogne light-brown paper, 50 g / m2 + vacuum metallized HDPE film, 12 microns thick. Product. Artisan bakery.

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organoleptic and freshness characteristics of the food. Sustainability. It reduces the quantity of packaging necessary for packaging because, being suitable for direct contact with food, it fulfills the role of primary packaging, making the use of the traditional transparent plastic bag unnecessary, and also performs the function of secondary packaging. Furthermore, if packaged in the Smart variant, it becomes a shopper for transport with a practical handle. Bag 19 is recyclable as paper (evaluation according to ATICELCA 501: 2019).

FABO TAPE SPA What it is. The FABO BOX Casa Cucina is an innovative and practical set of adhesive solutions for everyday household activities. A cube of cardboard of 10.5 cm side contains 100 waterproof writable labels (“FABO Tag”), 1 decorative tape for DIY and scrapbooking activities (“FABO

Design. Thanks to the innovative design and the variety of prints available, it adds elegance to the product and increases the quality perceived by the final consumer. Bag 19 is also equipped with an oval bottom and very useful accessories such as the practical adhesive strip closure and can also include the insertion of a transparent window, placed horizontally, if it is important to view the content. Technology. The paper is printed in flexography, then laminated to the film and finally wrapped in reels. In a second phase, the paper tape passes through the machine and is folded to give shape to the bag, the heat-sealed edges, the corners of the bottom glued with an external adhesive point. At the end the closing strip is positioned. The vacuum metallization process, on the side in contact with the paper, gives the film barrier properties against light and UV rays, so as not to alter the

Fantasy”), 1 tape that you tear with your hands for temporary repairs of surfaces and objects (“Repair Tape”), 1 pencil and 1 instruction booklet. A real “all-in-one pack”, modern, clear and intuitive that aims to establish a relationship of trust with the consumer based on complete, accessible and transparent information - “easy to use”. Very detailed didactics with instructions and images, with monolingual text. Material. die-cut cardboard

Technology. Innovative bonding engineering, research and development of paper and cellophane with gas and aroma barrier properties and resistance to grease and high temperatures to respond to new rites of use and consumption.

Product. extra strong and practical adhesive solutions kit. Design. Conceived and developed by The Moon srl (marketing and communication agency in Florence) on behalf of FABO Spa, the packaging contains a monolingual text for each country and a QRCode allows the consumer to access the website www. fabosolutions.com, to retrieve all useful

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information, both in relation to the origin and technical specifications of the products (solvent free tapes, made in Italy for example) and to use advice with photographs, illustrations and video tutorials on the various uses. Sustainability. The box allows to keep in order and in perfect condition the products

INTERNATIONAL PAPER What it is. No Limit 2.0 is a corrugated cardboard package for the transport of 75 cl bottles, aimed primarily at the e-commerce market for wine. In fact, it adapts to different types of bottles in terms of shape and size, guaranteeing protection of the content during all stages of the shipment. Modular in size, designed to optimize storage in the warehouse, it is particularly easy and quick to form, allowing effective reduction of package preparation times by operators. Material. The outer packaging is made of double wave EB corrugated cardboard, produced in case maker. The internal honeycomb is made of corrugated cardboard, wave B.

GRUPPO ASA What it is. Colombo is a metal bottle for edible oils, developed by the Gruppo ASA of the Republic of San Marino (manufacturer of metal packaging for the food and chemical industry) to offer an advantageous alternative to the glass bottles commonly used in the oil industry. Light and robust at the same time, it maintains the organoleptic properties of the product unchanged, with the metal acting as a barrier to light and oxygen. Material. Metal. Product. Oil of Frantoio D’Orazio (Conversano, Bari) Design. Available both in rectangular and round format; in both cases, thanks to the shape of the neck, it is compatible with traditional glass bottle filling lines. Virtually unbreakable and tamperevident, it guarantees total safety and is therefore ideal for e-commerce. With this bottle, D’Orazio has also reached on the shelves of the luxurious Harrods stores, London. Technology. Traditional filling lines. Sustainability. Monomaterial and recyclable packaging; it weighs 75% less than a glass bottle, allowing significant energy (and cost) savings during transport. In addition, its robustness makes the use of secondary packaging unnecessary.

Product. Glass bottles, also suitable for different formats, for wines or spirits. Design. The package consists of three pieces: an RSC case as external packaging, to be completed with two half-shells for the internal honeycomb. The latter are proposed in an innovative modular structure, which enables the creation of shipments of 1, 2, 3 or 6 bottles, depending on ones needs. It is sufficient to “detach” the necessary modules along the pre-cutting line, and insert them in the corresponding packaging. This enables the creation of ad hoc packaging based on customer requests, thus reducing waste. The flaps of the internal honeycomb fold up internally, resting on semicircular sides, so as to create separate housings for the bottles. The flaps are creased to follow the circular geometry of the packages, so as to distribute their weight over a larger surface. Thanks to this structure, they remain immobile and distant from each other, protected from bumps and chafing. Technology. Flat die cutting and fold and glue pass. Sustainability. 100% recyclable packaging, produced with FSC certified

papers. Compared to similar cardboard + honeycomb packs in EPS, it occupies less warehouse space. The modular structure enables the creation of ad hoc packaging without wasting material.

ITALPACK CARTONS What it is. When innovation and creativity meet practicality, VPack is born, an evolution of the traditional gable top (the packaging that accompanies the everyday life of entire generations). It was designed to replace a product considered impossible to innovate such as the flour pack with a more efficient and practical packaging. In addition to the attractive design, once opened it is easy to use and resealable to maintain the product inside. There is no waste and, thanks to the measuring cup on the side, there is no need to use the scale. VPack allows you to keep shelves and pantries in order, avoiding any dispersion of the contents and breakage during transport. Moreover, the screw closure allows a longer shelf life and quality of the product.

KEG SOLUTIONS What it is. The single-use PET keg for draft beverages, to be personalized with the customer’s logo in relief, is the ideal solution for producers of beer, wine and beverages who want to enhance their brand, making it immediately identifiable also by the packaging. Material. PET with active UV and oxygen barrier. Product. Beer, wine and beverages on tap. Design. Customization is available at extremely accessible costs, thanks to an innovative process which consists in the use of interchangeable plugs to be positioned inside the flacon blowing mold. The PET keg is reliable and easy to handle during transport, storage and filling. Technology. Blowing. Single use kegs can be used with all existing standard tapping systems. Sustainability. 0-emission product, avoids the return journey of the kegs to be refilled, eliminates waste of water and chemicals to sanitize it. Recyclable in the plastic supply chain.

Material. It is mainly composed of FSC® certified paper for the pack and PE Green from vegetable sources (sugar cane waste) for the cap. The windows applied in the pack are recyclable directly with paper. Product. CR Line Top flours and Molino Rossetto cereals. Design. The desire to satisfy the eyes, as well as taste, has led to the creation of this particular packaging. The eye-catching design with its particular V shape has also been studied to optimize the space on the sales shelves and larders in homes. VPack ensures maximum manageability and stability. In the packaging, a transparent window has been applied on the front that makes the contents visible and a measuring cup on the side that shows the quantity of the remaining product. Sustainability. The packaging is 100% recyclable, a responsible choice that promotes the least use of plastic.

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FOCUS ON Design e innovazione

wall” technology, which consists in drawing a sheet of aluminium held by the edge between a male and a female mold against the shaped one. This creates a more rigid and stable product with a smooth edge, which can also be sealed with liquid-saving plastic film (traditional or bio), to guarantee safety and hygiene. The process can take place both with bare as well as suitably coated aluminium. Sustainability. Made of 100% recycled and infinitely recyclable aluminium. Special ribs give the plate greater resistance with a lower thickness, so as to minimize the weight and volume of the product, reducing its environmental impact, and allowing the optimization of transport and storage. Furthermore, once used, it can also be easily compressed manually, and hence constitutes space-saving within recycling.

LAMINAZIONE SOTTILE What it is Disposable aluminium plate with a polymeric coating, which makes it suitable for use in traditional and microwave ovens, as well as for storage in the refrigerator and freezer. It is proposed as a sustainable alternative to similar products in compostable bioplastic, cellulose pulp and cardboard, resulting competitive in terms of price, technical properties and environmental impact. Material. Aluminium alloy of the 8000 family, made with 100% recycled raw material. Product. Disposable dishes for starters, main courses and desserts, including sour and salty foods. Design. The dishes are available in various types (multipurpose, super bottom, bottom, top and dessert) and shapes (square, round and other possible types). The rigid walls have a thickness between 60 and 90 microns, greater at the balcony and at the bottom, less along the perimeter walls, smooth even near the rounded corners. Without wrinkles, the free edge of the balcony is closed to form an anti-cut perimeter edge. The dishes can be colored in an unlimited range of shades (also different internally/externally). On the external side and at the base of the product, logos, graphic elements and writings can also be printed. Technology. Molding with “smooth-

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aesthetic use according to L’Oréal’s stylistic requirements, for the production of boxes, cases and displays, goes through a prototyping and testing phase, for which L’Oréal has chosen the Hi Tech Icma finish (glossy black carbon fibre effect paper). 500 sheets 72x102 per grammage were produced. Technology. Sampling white UV offset printing and hot-stamping silver printing. Plotter cutting of the material. Sustainability. Virtuous example of reuse of materials: the project takes place in a context of circular economy. Shortening of the production chain: waste is directly used as raw material for the production of new paper. Shortening of geographical distances: the production chain, from waste to box, is in Italy.

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O SCA R & O SCA R

keeping its properties unaltered, while the liquid is stored separately in the bottle. Mixing the components requires a few, simple gestures, thanks to the cap design, extremely easy to press. Technology. As many as 13 companies have collaborated in the study and construction of the 3 molds and 4 machines used to make Mcap System. The advanced packaging technology enables the attainment of screw and crush forces between one piece and another, obtaining very low variances between the values, continuously tested during the production phase. These values are less than 50% compared to conventional packaging, with significant advantages in terms of usability. Sustainability. 100% recyclability. * A test has shown that materials subjected for 6 months to a temperature of 40° C and a humidity of 75R.H. they have increased the water content by values of up to 45% less than other standard

MAGGIONI TYPE, L’ORÉAL, ICMA What it is. Second life is a circular economy project that involves transforming L’Oréal Italia’s cellulosic waste into elegant, creative recycled papers, used by the company itself in its packaging projects. The project consists of various phases: from the preliminary, which consists of qualitative and quantitative analysis of the waste to detect the level of contamination and presence of plastic materials, to the definition of the creative project. This is followed by the phase of collection of the waste and the realization of an industrial recycled paper with technical characteristics suitable for packaging. Material. Recycled paper in reels, in 2 grammages, half in coating paper and half in cardboard, produced from processing scraps. Product. Cosmetics from different brands of the L’Oréal group. Design. The finishing of the paper for

packaging.

SDR PACK SPA AND SGAMBARO SPA What it is. Recyclable paper packaging made with a support consisting mainly of paper, coated internally with polypropylene, which guarantees the same performance and the same production yield as the traditional laminated plastic film used previously.

MONTEFARMACO What it is MCap System is a patented system (registered in Europe, US, Canada, Russia, China and India) for the packaging of pharmaceutical, nutraceutical or food products. Thanks to a special cap-separator with very high barrier properties, it enables the powder with the active principle to be kept separate from the liquid part inside the primary packaging. This ensures optimal conservation of the product, whose shelf life is extended, while ensuring easy and immediate use by the consumer. Material. Plastic.

Material. Paper + polypropylene Product. Pasta Sgambaro, Yellow Line. Design. The choice of a paper support gives a distinctive look on the shelf that attracts the consumer’s attention, highlighting the quality and sustainability of the product. Technology. Extrusion, lamination, printing, laser cutting for window and welding. Sustainability. Disposable packaging in paper collection and recyclable paper (Level C - Aticelca® 501/19 Rating System).

Product. Probiotic supplements of the Lactoflorene Plus line. Design. The capsule protects and preserves the powder from humidity,

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CACRAR & OSC ARAR ] [ OS & OSC [ OS ] FOCUS ON Design e

innovazione

FOCUS ON Design e innovazione

require robust and reliable open/close packaging, ideal for packaging food products quickly and practically directly in the store (for example in largescale retail distribution sections). The closure is made by means of a special white water-based liquid adhesive, suitable for wrapping paper.

SOULPACK SRL What it is. Re-sealable Doypack format pouch, made of laminated polypropylene, which combines recyclability and functionality. Designed to spread icing sugar on confectionery thanks to the holes on the front (protected by a label), this packaging is proposed as a useful “kitchen tool”.

Material. Silver paper with a high light barrier, able to maintain the freshness of the contents for several days. Product. Various types of food. Ideal especially for packaging products in delicatessen departments. Design. The pouch has two adhesive flaps for closing, which are activated by coming into contact with each other. The system adopted allows the packaging to be opened and closed several times.

Material. Laminated polypropylene. Product. Icing sugar from Novarese Zuccheri. Design. The pack has been designed to offer advantages in terms of functionality and practicality: the doypack format ensures the stability of the pack, avoiding accidental product spills. The holes on the front allow to easily pour the icing sugar on biscuits or cakes, controlling the dosage, and obtaining a uniform dusting without using additional kitchen tools. It is therefore possible to make manual decorations on cakes, with a simple gesture and without waste. To better preserve the product, the holes are protected by an “open and close” label, suitable for contact with food; moreover, the pack is equipped with a zip closure, also recyclable, and easy open for the first opening. The envelope is printed with a graphic layout designed in collaboration with Novarese Zuccheri. Sustainability. Recyclable freshnesssaving packaging.

TURCONI SPA What it is “Pouch with simplified closure” designed for all applications that

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desired by the designers and awarded by the client. Tall and slender, it has a mouth suitable for hosting the original customized “mushroom” cap, designed by Santero. The final result fully reflects the pop soul of the client who was a source of great inspiration both for the choice of the colors of the paint and for the arrangement of the pattern.

VIMAR

container on the store shelf or in domestic environments. Sustainability. Extremely light, recyclable and compostable packaging. * The package was developed by Unifarco (a company founded and formed by pharmacists,

Technology. The bags are produced by new generation bag-making machines, on which a group of glue dispensing cylinders has been integrated. Starting from the paper reel, the finished product is created by folding and gluing, with the creation of two adhesive flaps, to be brought into contact at the time of use. Sustainability. 100% recyclable in paper waste.

UNIFARCO with UNIRED * What it is Cosmetic container for skincare products (ECO PIPING BAGS). The prototype is a happy combination of primary and secondary packaging: the first consists of a soft “bag container” made with bioplastics and compostable materials, the second by a special cardboard with a particular design to house the bag container and allow easy shelf allocation. Material. Bioplastic and compostable materials. Product. Skin-care cosmetics. Design. The primary container is made up of a “bag” designed specifically for cosmetic use coated with a special paper that guarantees a better grip and a pleasant tactile experience. The “bag container” is combined with a delivery system with a design specifically devised for multi-dose use, typical of common cosmetic packaging. The format of the secondary packaging - a tapered parallelepiped with a square base - is designed to easily position the primary

What it is. Resealable box for home automation touchscreen tablet Code 01422. It is a resealable and reusable packaging that, on the one hand, protects the product in an optimal way, on the other it enhances the image in the store, standingout for the elegance of the profile and the minimum size, perfectly suited to the content.

offers cosmetic, nutraceutical, dermatological and

Product. Home automation touchscreen tablet Code 01422.

make-up products) and Unired (research laboratory born from the collaboration between Unifarco and the University of Padua).

VERALLIA What it is Ice Black is the bottle designed for the 958 Santero sparkling wine. Winner of the 2018 edition of the competition organized by Verallia Italia in collaboration with the Industrial Design course of the Politecnico di Milano Design School, the Ice Black bottle was created by the young designers Lucia Gualdi and Francesca Inzani for the Piedmontese winemaking maison Santero. Ice Black Santero has become an iconic bottle of “Club”, the premium range that stands out for its prestige and style and is designed to present the most toasted bubbles, in original colors and trendy decorations. Product. Sparkling wine 958 Santero. Design. The container combines a fluid and very slender shape and a geometric pattern formed by rhombuses, taken from the 958 Santero logo. The bottle, produced since 2019 in the Verallia plant in Dego (SV), is made of Verde Nobile, Verallia premium color and required particular attention during the design phase to respect the final effect

Design. The pack is the result of an in-depth study, accompanied by prototyping, which defined in detail the most suitable size of the external flaps and the cuts in the corners to obtain an adequate cushion/shock absorber effect. An internal partition has also been studied and engineered which further protects the touchscreen from accidental impacts, the effectiveness of which has

been validated by drop tests that have given optimal results (simulating falls from 1 m in height and in the various orientations required by the standard). In addition, each package has an RFID label which facilitates warehouse management and allows the product to be tracked, from production to distribution to installation. Sustainability. The choice of material has been the subject of great attention in order to make eco-sustainable choices. In fact, the pack has the characteristic of being a single material, made entirely of recycled and totally recyclable paper, as the yellow ink with which the Vimar graphics are printed is also waterbased.

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MA RKETING & DESIGN

DETERGENZA DOMESTICA:

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PRODOTTI E PACKAGING (AL TEMPO DEL COVID-19)

Archiviato un buon 2019, l’emergenza sanitaria globale ha scompaginato andamento e previsioni per il 2020 del comparto della detergenza, assegnandogli un ruolo cruciale. Barbara Iascone

I

n base alla classificazione di Assocasa (associazione che fa capo a Federchimica), i prodotti per la detergenza, la manutenzione e l’igiene degli ambienti domestici si suddividono in: detersivi, saponi da bucato, coadiuvanti di lavaggio, disinfettanti e disinfestanti ambientali, cere, prodotti per la cura dell’auto, deodoranti ambientali e prodotti per la pulizia e la manutenzione in generale. L’ultimo rapporto annuale disponibile sui trend del comparto evidenzia, nel 2019, una crescita di fatturato del +0,9% rispetto all’anno precedente. Analizzando nel dettaglio le singole voci, emerge che i prodotti per la detergenza sono il segmento più rappresentativo, registrando un +1% complessivo,

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Tabella 1. Bilancio del settore detergenza domestica (valori in tonnellate). Table 1. Household detergent sector balance (values in tonnes). 2018 2019 var 19/18 Produzione 2,149,401 2,179,492 1.4% Production Import 629,695 648,725 3.0% Imports Export 1,289,192 1,471,618 14.2% Exports Consumo 1,489,904 1,356,599 -8.9% Consumption Fonte/Source: Istat

Tabella 2. Mix del packaging della detergenza domestica (valori in % riferiti alle tonnellate di imballaggi) Table 2. Household detergent packaging mix (% values referring to tonnes of packaging) 2019 Ipotesi 2020 Bombolette metalliche 1.5% 1.20% Metal spraycan Incarto in plastica 1% 0.6% Plastic wraps Scatole in cartoncino 4% 4% Cardboard boxes Flaconi in plastica 66.5% 67.5% Plastic flacons Poliaccoppiati flessibili 24.00% 24.5% Polylaminate da converter converter flexibles Tubetti flessibili in plastica 1% 0.6% Flexible plastic tubes Brik 0.3% 0.2% Briks Distributori automatici 0.2% 0.1% Vending machines 1.5% 1.3% Biodegradable refill packs Confezioni ricariche biodegradabili Totale 100.0% 100.0% Total Fonte/Source: Banca Dati Istituto Italiano Imballaggio/III databank

nonostante la leggera flessione dei detersivi per lavastoviglie, mitigata in qualche modo dalla crescita dei prodotti in gel (+11%). Molto apprezzata anche la frazione delle “liquid caps” (+30%) e ottime le performance dei detersivi per bucato (+2,8%); in crescita anche i coadiuvanti per il lavaggio (+1,4%) e i disinfestanti e disinfettanti. Dal punto di vista quantitativo, l’Istat rileva che nel 2019 la produzione globale è cresciuta dell’1,4%, attestandosi intorno ai 2.180 milioni di tonnellate. Il commercio estero, sempre secondo le rilevazioni Istat, ha chiuso l’anno con un +3% per le importazioni e un +14% per le esportazioni. Il consumo apparente, a livello nazionale, è stato di circa 1.350 milioni di tonnellate, un trend in calo rispetto al 2018 (-8,9%) dovuto al fatto che buona parte della produzione è stata assorbita dall’export.

Canali di distribuzione e strategie di marketing

Per quanto riguarda l’evoluzione dei canali distributivi, continuano a crescere i Drug Specialist, +6,4%, che risultano essere il secondo canale di vendita dopo i supermercati. Il commercio online sta avanzando a ritmi incalzanti anche nel nostro Paese, e per le motivazioni più disparate: dalla comodità della consegna a domicilio, alla possibilità di accedere a offerte speciali, molto sfruttate per “acquisti-scorta” (comprando un numero elevato di confezioni, di grande formato, comodamente consegnate a casa).

Le confezioni del pulito: tipologie

La scelta del materiale da imballaggio risulta essere in gran parte funzionale alle caratteristiche chimico-fisiche del prodotto da confezionare, ma dipende anche da esigenze di comunicazione e marketing, per cui il packaging rappresenta un elemento essenziale nel differenziare e valorizzare il marchio e le eventuali innovazioni proposte. Se consideriamo nella loro globalità gli imballaggi primari, secondari, da trasporto e gli accessori, nel 2019 la detergenza domestica nazionale ha “assorbito” 216.000 tonnellate (di cui oltre 83.000 t riferite alla plastica). In relazione al valore, gli imballaggi in plastica rappresentano l’89,6% del totale, il 7,3% si riferisce a quelli in carta, mentre il restante 3,1% ai packaging metallici. Il primato della plastica. Nel settore della detergenza continuano dunque a dominare gli imballaggi di plastica, siano essi rigidi o flessibili: gli unici spostamenti di quote di mercato registrati continuano a essere quelli tra le diverse tipologie di plastica. Lo dimostra anche il dato relativo al 2018: a livello globale, le tonnellate di plastica impiegate per il confezionamento di prodotti per la detergenza domestica

Come si evince dai dati sopra esposti sul settore, i trend riferiti ai quantitativi di produzione appaiono decisamente migliori rispetto a quelli relativi al valore in euro. Tale gap è determinato dall’affermazione di prassi di marketing e distribuzione, ormai diffuse: le offerte speciali nei punti vendita, il 3x2, o le confezioni in grado di fornire un maggiore numero di lavaggi con la stessa quantità di prodotto, ecc... L’industria della detergenza, del resto, sta mettendo in campo notevoli sforzi per rispondere alle esigenze delle famiglie e offrire, al contempo, prodotti innovativi e ad alte prestazioni. A influire sulle scelte di formulazione e di packaging vi è anche la crescente attenzione dei consumatori, da un lato, al risparmio e dall’altro, in misura crescente, alla sostenibilità ambientale.

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Tabella 3. Materiali destinati al packaging della detergenza domestica (valori in % riferiti ai mln di euro) Table 3. Household detergent packaging materials (% values referring to millions of euros) Plastica 89.6% Plastic Carta 7.3% Paper Metalli 3.1% Metals Totale 100.0% Total

sono state 17,70 milioni (di cui circa 80.300 in Italia). Analizzando i numeri della Banca Dati dell’Istituto Italiano Imballaggio relativi al mix delle diverse tipologie di imballaggio primario dei prodotti per la detergenza domestica, gli imballaggi di plastica e bioplastica, sia rigidi che flessibili, si attestano al 91,5%: un primato indiscutibile, costante ormai da qualche anno, dal quale emerge anche l’aumento dei packaging in polimero biodegradabile o post-recycling. Queste invece le quote percentuali da ascrivere alle varie tipologie di packaging: - 66,5% per i flaconi di plastica rigida, con uno share costante ormai da molti anni, con scostamenti solo a favore di plastiche provenienti da riciclo rispetto a quelle vergini; - i contenitori realizzati con materiale accoppiato flessibile da converter, in aumento anno dopo anno, nel 2019 hanno raggiunto il 24% del totale; - in costante crescita (l’1,5% sul totale nel 2019) le ricariche realizzate con materiale plastico biodegradabile, studiate per prodotti concentrati (questi, versati nel flacone e mescolati ad acqua calda, si sciolgono rilasciando quanto necessario a ricostituire il

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prodotto originale); - incarti per sapone in pezzi (1%); - tubetti (1%). Gli altri materiali. Il restante 6% del packaging primario del settore è composto da: - astucci di cartoncino, impiegati in prevalenza per i prodotti in polvere e per tabs per lavastoviglie, che si mantengono costanti al 4%; - bombolette spray di metallo (quelle in acciaio ne rappresentano ormai la quasi totalità, a discapito di quelle in alluminio) che si attestano all’1,5%; - contenitori accoppiati rigidi a prevalenza carta 0,3%, in calo rispetto al 2018; - distributori automatici di prodotti sfusi (0,2%), un fenomeno che in Italia non ha attecchito come in altri paesi e negli anni è andato via via diminuendo; - a fronte della crescita dei canali di vendita online dei prodotti per la detergenza, anche gli imballaggi da trasporto (scatole di cartone ondulato, film termoretraibile e pallet) risultano in costante aumento. I primi mesi del 2020 e previsioni per l’anno in corso Le previsioni per il 2020 devono necessariamente tenere in considerazione il periodo di lockdown dovuto alla pandemia, che inciderà in misura determinante sull’andamento di quest’anno. Come per altri settori del largo consumo, anche il mercato della detergenza domestica e cura della casa ha subito importanti scossoni nei mesi di quarantena: tutti i prodotti per la detergenza, e in particolare il reparto disinfettanti, hanno infatti registrato tassi di crescita intorno al 30%. In base alle prime elaborazioni riferite al 2020, per il comparto è ipotizzabile un trend di crescita del 2% circa, che coinvolgerà in prevalenza i prodotti confezionati in flaconi di plastica (detersivi, disinfettanti, prodotti per igienizzare, ecc.); un simile incremento dovrebbe, quindi, portare ad un aumento del + 2-2,5% circa della domanda. Considerando il totale dei packaging primari impiegati per il settore, lo share dei flaconi di plastica potrebbe salire al 67,5%, ma si ipotizza una crescita anche per gli imballaggi flessibili da converter, che potrebbero arrivare al 24.5%. Incrementi, questi, che eroderanno la quota di altre tipologie di confezionamento.

Barbara Iascone Istituto Italiano Imballaggio

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Domestic detergency: products and packaging (at the time of Covid-19)

Having filed away a good 2019, the global health emergency has disrupted the performance and forecasts for 2020 of the detergent sector, assigning it a crucial role. Barbara Iascone

Based on the classification of Assocasa (an association belonging to Federchimica), the products for cleaning, maintenance and hygiene of domestic environments are divided into: detergents, laundry soaps, washing aids, disinfectants and environmental disinfectants, waxes, car care products, environmental deodorants and products for cleaning and maintenance in general. The latest annual report available on the sector’s trends shows, in 2019, a growth in turnover of + 0.9% compared to the previous year. Analysing in detail the individual items, it emerges that detergent products are the most representative segment, registering an overall +1%, despite the slight decrease in dishwasher detergents, somewhat mitigated by the growth of gel products (+11% ). The fraction of liquid caps was also highly appreciated (+30%) and excellent the performance of laundry detergents (+2.8%); washing aids (+1.4%) and disinfectants and disinfectants are also growing.From a quantitative point of view, Istat notes that in 2019 global production grew by 1.4%, reaching around 2,180 million tons. Foreign trade, again according to Istat findings, ended the year with a +3% for imports and a +14% for exports. The apparent consumption, at national level, was around 1,350 million tons, a downward trend compared to 2018 (-8.9%) due to the fact that a large part of the production was absorbed by exports.

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Distribution channels and marketing strategies

As can be seen from the above data on the sector, the trends relating to production quantities appear to be decidedly better than those relating to the value in euros. This gap is determined by the affirmation of marketing and distribution practices, now widespread: special offers in points of sale, 3x2, or packages capable of providing a greater number of washes with the same quantity of product, etc ... The detergent industry, moreover, is making considerable efforts to respond to the needs of families and, at the same time, to offer innovative and highperformance products. The growing attention of consumers, on the one hand, to savings, on the other hand, increasingly, to environmental sustainability also influences the choices of formulation and packaging. As regards the evolution of distribution channels, Drug Specialists continue to grow, +6.4%, which are the second largest sales channel after supermarkets. Online commerce is advancing at a fast pace also in Italy, and for the most varied reasons: from the convenience of home delivery, to the possibility of accessing special offers, much used for “stockpurchases” (by buying a large number of large-format packages, conveniently delivered to the home). Packaging of cleaning products: types The choice of packaging material turns out to be largely functional to the chemical-physical characteristics of the product to be packaged, but it also depends on communication and marketing needs, so packaging is an essential element in differentiating and enhancing the brand and any innovations proposals. If we consider primary, secondary, transport and accessories packaging in their entirety, in 2019 the domestic domestic detergent “absorbed” 216,000 tons (of which over 83,000 tons refer to plastic).

In relation to value, plastic packaging represents 89.6% of the total, 7.3% refers to paper packaging, while the remaining 3.1% refers to metal packaging. The primacy of plastic. In the detergency sector, therefore, plastic packaging, whether rigid or flexible, continues to dominate: the only changes in registered market shares continue to be those between the different types of plastic. The data for 2018 also shows this: globally, the tons of plastic used for the packaging of household cleaning products totaled 17.70 million (of which approximately 80,300 in Italy). Analyzing the numbers of the Italian Packaging Institute Database relating to the mix of the different types of primary packaging of household cleaning products, plastic and bio-plastic packaging, both rigid and flexible, stood at 91.5%: an unquestionable record, constant for some years now, which also shows the increase in packaging in biodegradable or post-recycling polymer. These are the percentage shares to be attributed to the various types of packaging: - 66.5% for rigid plastic bottles, with a constant share for many years now, with deviations only in favor of recycled plastics compared to virgin ones; - containers made of coupled flexible converter material, increasing year after year, in 2019 reached 24% of the total; - constantly growing (1.5% of the total in 2019) refills made of biodegradable plastic material, designed for concentrated products (these, poured into the bottle and mixed with hot water, dissolve releasing what is necessary to reconstitute the original product ); - wraps for soap pieces (1%); - tubes (1%).

The other materials. The remaining 6% of the primary packaging in the sector is made up of: - cardboard boxes, mainly used for powder products and dishwasher tabs, which remain constant at 4%; - metal spray cans (those in steel now represent almost all of them, to the detriment of those in aluminum) which stand at 1.5%; - rigid coupled containers with a prevalence of paper of 0.3%, down on 2018; - automatic distributors of bulk products (0.2%), a phenomenon that has not taken root in Italy as in other countries and has gradually decreased over the years; - in the face of the growth of online sales channels for cleaning products, transport packaging (corrugated cardboard boxes, shrink film and pallets) isconstantly increasing.

The first months of 2020 and forecasts for the current year

The forecasts for 2020 must necessarily take into account the lockdown period due to the pandemic, which will have a decisive impact on this year’s trend. As with other consumer goods sectors, the household cleaning and home care market has also undergone major shocks in the quarantine months: in fact, all detergent products, and in particular the disinfectant department, recorded growth rates of around 30%. Based on the first elaborations referring to 2020, a growth trend of about 2% is expected for the sector, which will mainly involve products packaged in plastic bottles (detergents, disinfectants, sanitizing products, etc.); such an increase should therefore lead to a +2-2.5% increase in demand. Considering the total of primary packaging used for the sector, the share of plastic bottles could rise to 67.5%, but growth is also assumed for flexible converter packaging, which could reach 24.5%. Increments, these, which will erode the share of other types of packaging. Barbara Iascone Italian Packaging Institute

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FA CTS & FIGURES

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GLI IMBALLAGGI

METALLICI

Robustezza, barriera agli agenti esterni, perfetta conservazione del contenuto, riciclabilità: questi i punti di forza degli imballaggi metallici, contenitori dalla lunga storia e ampia diffusione. Dati sull’andamento del mercato nazionale, che nel 2019 registra un rallentamento della produzione.

Barbara Iascone

Tabella 1. Il mercato degli imballaggi metallici. Valori t/000 e mln euro. Table 1. The metal packaging market. Values t/000 and mln euro. 2016 2017 2018 2019 var. 19/18 Fatturato mln € 4365 4506 4547 4456 -2% Turnover min € Produzione 779.2 800.2 803.8 779.1 -3.1% Production Import 66.9 69.7 63.9 74.7 16.9% Imports Export 349.7 373.2 372.3 362.3 -2.7% Exports Consumo Apparente 496.4 496.7 495.4 491.5 -0.8% Apparent consumption Fonte/Source: Elaborazioni dati Imballaggio in cifre su variazioni ISTAT per l’ipotesi 2020 Data processing Packaging in figures on ISTAT variations for the 2020 hypothesis

Tabella 2. Sudivisione acciaio/alluminio. Valori t/000 e mln euro. Table 2. Steel/aluminium division. Values t/000 and mln euro. Acciaio Alluminio Steel Aluminium 35% 65% Turnover Fatturato Produzione 87% 13% Production Fonte/Source: Imballaggio in cifre ed. 2020

N

el 2019 la produzione nazionale complessiva di imballaggi metallici - acciaio (banda stagnata/lamierino sottile) e alluminio - è stata di 779.100 tonnellate, in calo del -3% rispetto al 2018. In termini di peso, quelli in acciaio rappresentano l’85% del totale, mentre quelli in alluminio il 15%. La proporzione si ribalta se analizziamo i dati relativi al fatturato; in questo caso, infatti, gli imballaggi d’acciaio rappresentano il 35%, mentre quelli in alluminio il 65%. Quanto alle percentuali di riciclo, in Italia gli imballaggi metallici registrano tra i più alti valori del comparto packaging, al secondo posto dopo quelli di carta: oltre il 77,5% per quelli d’acciaio, 89,2% per quelli di alluminio immessi al consumo (fonti: Ricrea e CIAL 2018, ultimi dati disponibili).

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Acciaio: tipologie e mercato

I packaging di acciaio si dividono tra imballaggi leggeri in banda stagnata e fusti in lamiera sottile. I primi, a loro volta, si articolano in tre tipologie: - gli open top sono impiegati in prevalenza per confezionare conserve alimentari (pomodori pelati, ortaggi, sughi pronti, legumi, prodotti ittici ecc.). Molto diffuso l’impiego anche nel pet-food, benché in calo negli ultimi anni a favore delle scatolette in alluminio; - il general line, ovvero lattine e bombolette aerosol per i prodotti chimici (pitture e vernici, solventi ecc.) o particolari prodotti alimentari, come gli oli; - le chiusure, rappresentate da tappi corona e capsule twist off. I fusti sono invece realizzati con un lamierino di acciaio privo del rivestimento di stagno, ma protetto da un’adeguata verniciatura sia interna che esterna. Con capacità comprese tra i 50 e i 300 litri, con una netta prevalenza dei formati da 200 l, possono essere cilindrici oppure tronco-conici. Sono utilizzati per il 70% circa nel settore chimico e petrolifero, per il confezionamento di oli, carburanti o petrolio. Per il restante 30% vengono impiegati per movimentare sementi e pomodori, o per il trasporto di altri prodotti destinati all’industria.

Il mercato nazionale: caratteristiche e trend

La produzione italiana di imballaggi in acciaio nel 2019 ha registrato un trend negativo (-2,6%) per quanto concerne i valori espressi in peso, raggiungendo le 661.300 tonnellate, a fronte delle circa 679.100 prodotte nel 2018. In base alle prime elaborazioni, il fatturato - stimato intorno ai 1.540 milioni di euro - ha registrato a sua volta una flessione (-1%). Rispetto al 2018, il calo della produzione si riflette anche sulle esportazioni (-3,1%), in particolare di imballaggi leggeri (-4%). La crescita dell’export relativo ai fusti (+4%), quantitativamente inferiori ai leggeri, non è stata sufficiente a risollevare l’export totale.

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Le attività di riciclo legate agli imballaggi di acciaio e di alluminio • In base ai dati RICREA, il consorzio che si occupa a livello nazionale del riciclo degli imballaggi in acciaio, nel 2018 sono stati avviati a riciclo il 77,5% degli imballaggi di acciaio immessi al consumo, per un quantitativo pari a 386.895 tonnellate. La suddivisione per tipologia di imballaggi vede il maggiore flusso nell’area open top con una share del 30%, fusti e cisterne rappresentano il 24%, gli imballaggi general line il 16%, seguono poi le chiusure con un 8%. Il restante 17% è suddiviso tra la voce reggette e filo di ferro con il 9%

e la voce altri imballaggi con l’8%’. • Secondo le rilevazioni di CIAL (il consorzio che si occupa del riciclo degli imballaggi in alluminio), nel 2018 sono stati avviati a riciclo l’80,2% degli imballaggi immessi a consumo, per un quantitativo pari a 54.300 t, in aumento rispetto all’anno precedente; a fronte delle attività di recupero e rigenerazione, sono state evitate emissioni serra pari a 403 mila tonnellate di CO2 ed è stata risparmiata energia equivalente a oltre 173 mila tonnellate petrolio. Grazie alle proprietà di questo materiale - riciclabile al 100% e all’infinito, con un risparmio energetico

del 95% rispetto ai processi tradizionali - ad oggi il 75% di tutto l’alluminio prodotto da sempre a livello globale è ancora in uso. L’Europa è il continente in cui la quantità di riciclo pro capite è la più alta al mondo, e l’Italia figura tra i paesi più virtuosi, vantando una produzione nazionale al 100% proveniente da materia prima post consumo.

Tabella 3. Imballaggi leggeri (banda stagnata). Ripartizione dell’utilizzo apparente per settori. Table 3. Lightweight packaging (tinplate). Breakdown of apparent use by sectors 2017 2018 Open top 60.2% 59.4% Open top Olio alimentare 3.9% 3.9% Food oil General line General line (prod.chimici e scat.fantasia) 22.6% 23.3% (chemical products and fancy tins) Bombolette 4.8% 5.0% Spraycans 8.5% 8.4% Closures* Chiusure* 100.0% 100.0% Fonte: Banca dati Istituto Italiano Imballaggio

Dopo una forte flessione nel 2017, le importazioni registrano un rialzo del +1,4% nel 2019, che va a sommarsi al +1,3% del 2018. I cali produttivi incidono anche sul trend del consumo apparente (-1,8%), calcolato in base alla seguente formula matematica: produzione + import – export (i dati relativi movimento scorte non sono rilevati dall’I-

Metal packaging Sturdiness, barrier to external agents, perfect conservation of contents, recyclability: these are the strengths of metal packaging, containers with a long history and wide diffusion. Data on the performance of the national market, which in 2019 recorded a slowdown in production. Barbara Iascone

In 2019, the overall national production of metal packaging - steel (tinplate/thin sheet) and aluminium was 779,100 tons, down by -3% compared to 2018. In terms of weight, steel ones represent 85% of the total, while aluminium ones represent 15%. The proportion reverses if we analyse the turnover data; in this case, in fact,

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steel packaging represents 35%, while aluminium packaging 65%. As for the recycling rates, in Italy metal packaging records among the highest values in the packaging sector, in second place after paper ones: over 77.5% for steel ones, 89.2% for aluminium ones released for consumption (sources: Ricrea and CIAL 2018, latest data available).

stituto). Nel 2019 la produzione complessiva degli imballaggi leggeri in banda stagnata è stata di 550.000 t. Rispetto al 2018 si è registrato un calo del 2,7% che, come dicevamo, ha pesato negativamente sull’andamento del comparto. I dati variano a seconda della tipologia di packaging e degli ambiti di applicazione: gli open top - la

Steel: types and market Steel packaging is divided between light tinplate packaging and thin sheet metal drums. The former, in turn, are divided into three types: - open tops are mainly used for packaging food preserves (peeled tomatoes, vegetables, ready-made sauces, legumes, fish products etc.). The use in pet-food is also widespread, although in decline in recent years in favor of aluminum boxes; - the general line, or aerosol cans and cans for chemicals (paints and varnishes, solvents, etc.) or particular food products, such as oils; - the closures, represented by crown caps and twist off caps. The drums, on the other hand, are made with a steel sheet without a tin

coating, but protected by an adequate internal and external painting. With capacities between 50 and 300 liters, with a clear prevalence of the 200 l formats, they can be cylindrical or truncated-conical. About 70% of them are used in the chemical and oil sector, for the packaging of oils, fuels or petrol. The remaining 30% are used to move seeds and tomatoes, or to transport other products intended for industry.

The national market: characteristics and trends

The Italian production of steel packaging in 2019 recorded a negative trend (-2.6%) as regards the values expressed in weight, reaching 661,300 tons, compared to the approximately

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[ Tabella 4. Contenitori in alluminio: ripartizione dell’utilizzo apparente per settori. Table 4. Aluminium containers: breakdown of apparent use by sectors. 2018 Bevande 63.1% Beverages Food 19.4% Food Cosmesi-Farma 16.7% Pharma-cosmetics Altro 0.8% Other 100.00% Fonte: Banca dati Istituto Italiano Imballaggio

FA CTS & FIGURES

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L’alluminio utilizzato per la produzione degli imballaggi comprende il can stock per la produzione di lattine per bevande, il foil stock impiegato sia nella fabbricazione dei fogli sottili che in quella delle capsule, il can body per corpi scatola per il food, e le pastiglie impiegate per produrre bombolette. Le leghe che compongono i diversi prodotti sono innumerevoli e variano a seconda delle tipologie di produzione e dell’impiego.

Il mercato nazionale: caratteristiche e trend

categoria più significativa a livello quantitativo, che nel 2019 rappresentano il 61,9% del totale di imballaggi di banda stagnata - risultano in lieve calo rispetto al 2018. Gli imballaggi general line, considerando i soli prodotti chimici e scatole fantasia (escludendo, quindi, oli alimentari e bombolette) si attestano al 18,8% (in crescita rispetto all’anno precedente); le chiusure al 10,9%. Tra gli imballaggi di banda stagnata ricordiamo anche le latte per olio alimentare (nel 2019 al 4%) e le bombolette aerosol (stimate al 4,4%). Per quanto riguarda i fusti d’acciaio, la produzione 2019 è stata di 111.000 t (-2% rispetto al 2018). Le importazioni sono cresciute del 4% mentre le importazioni registrano una flessione del -7%. Anche il consumo apparente è sceso del 4,6%.

Alluminio: tipologie e mercato

La categoria degli imballaggi in alluminio comprende diverse tipologie di packaging: - contenitori di vario formato (lattine, scatolette e vaschette) per prodotti alimentari e non; - tubetti, anch’essi utilizzati per il confezionamento di prodotti food (concentrato di pomodoro, salse, ecc..) e non food (pitture, cosmetici, etc); - bombolette aerosol e flaconi, utilizzati soprattutto nella cosmetica. Tra le tipologie di confezionamento, troviamo anche i fogli sottili e le chiusure (capsule a vite, easy open, ecc...).

679,100 produced in 2018. Based on the first calculations, the turnover estimated at around 1,540 million euros - also fell (-1%). Compared to 2018, the drop in production is also reflected in exports (-3.1%), especially in light packaging (-4%). The growth in exports related to drums (+ 4%), quantitatively lower than light ones, was not sufficient to boost total exports. After a sharp decline in 2017, imports recorded a rise of + 1.4% in 2019, which adds up to + 1.3% in 2018. The drop in production also affects the apparent consumption trend (-1.8%), calculated on the basis of the following mathematical formula: production + import - export (the data relating to the movement of stocks are not collected

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by the Institute). In 2019, the overall production of light tinplate packaging was 550,000 t. Compared to 2018, there was a drop of 2.7% which, as we said, weighed negatively on the performance of the sector. The data vary according to the type of packaging and the areas of application: open top - the most significant category in terms of quantity, which in 2019 represent 61.9% of the total tinplate packaging - are slightly down compared to 2018. General line packaging, considering only chemicals and fancy boxes (excluding, therefore, edible oils and cans) stood at 18.8% (up on the previous year); closures at 10.9%. Tinplate packaging also includes cans

Secondo i dati evidenziati da “Imballaggio in cifre”, nel 2019 il fatturato del comparto ha raggiunto i 2,9 miliardi di euro (- 2% circa rispetto al 2018). La produzione espressa in peso si è attestata intorno alle 117.800 tonnellate, anch’essa in calo (-5%). Il commercio estero registra andamenti diversificati, dato che l’import cresce del 57%, mentre le esportazioni calano dello 0,6%. A influenzare gli equilibri della bilancia commerciale, le decisioni delle aziende multinazionali che, disponendo di impianti dislocati in diversi Paesi, sono propense a riprogrammare la propria produzione in base alle politiche di mercato più favorevoli, trasferendo le attività da una nazione all’altra; per questa ragione, anche le classificazioni di “import” ed “export” possono subire variazioni, sebbene i prodotti vengano realizzati dalla medesima azienda. La significativa crescita dell’import è confermata dai dati relativi al consumo, a fronte di una domanda in rialzo del 4,4%. Analizzando in dettaglio l’andamento delle diverse tipologie di imballaggio, emerge che il 28% della produzione nazionale è rappresentato dai contenitori per il food (lattine per bevande e scatolette), la cui produzione nel 2019 cala però del 10%. La categoria dei fogli sottili per avvolgimento o per altra destinazione d’uso (ad es. chiusure vasetti), rappresenta il 10% della produzione, registrando un trend negativo pari al -10% rispetto all’anno precedente. Anche le chiusure risultano in calo (-4,2%), così come

for edible oil (4% in 2019) and aerosol cans (estimated at 4.4%). As for steel drums, the 2019 production was 111,000 t (-2% compared to 2018). Imports grew by 4% while imports registered a decrease of -7%. Apparent consumption also fell by 4.6%.

Aluminium: types and market The aluminum packaging category includes different types of packaging: - containers of various sizes (cans, boxes and trays) for food and non-food products; - tubes, also used for packaging food products (tomato paste, sauces, etc.) and non-food products (paints, cosmetics, etc.); - aerosol cans and bottles, mainly used in cosmetics.

Among the types of packaging, we also find thin sheets and closures (screw capsules, easy open, etc ...). The aluminum used for the production of the packaging includes the can stock for the production of beverage cans, the foil stock used both in the manufacture of thin sheets and in that of the capsules, the can body for box bodies for food, and the tablets used to produce cans. The alloys that make up the various products are innumerable and vary according to the type of production and use.

The national market: characteristics and trends

According to the data highlighted by “Packing in figures”, in 2019 the

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Barbara Iascone Istituto Italiano Imballaggio Italian Packaging Institute

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le vaschette per alimenti (-5,7%). Espressa in peso, la produzione di imballaggi in alluminio nell’ultimo decennio ha registrato un tasso di sviluppo del 2,2% medio annuo. Considerando la riduzione del peso medio di svariate tipologie di imballaggi, il tasso di sviluppo è quantificabile intorno al 3% medio annuo. Sempre considerando le tonnellate prodotte, queste le percentuali attribuite alle singole tipologie: il 28% è riferibile ai contenitori (lattine per bevande, scatolette per food, bombolette spray e tubetti flessibili), il 20% alle chiusure, 18% alle vaschette per alimenti, 10% ai fogli sottili da incarto, il 28% ad altro. Nel 2019, il 63,6% dei contenitori di alluminio è stato utilizzato nel settore bevande, il 18,9% nel food (compreso pet-food), il 16,7% nel cosmetico e farmaceutico, il restante 0,8% per altro.

sector's turnover reached 2.9 billion euros (- around 2% compared to 2018). The production expressed in weight was around 117,800 tons, also down (-5%). Foreign trade shows diversified trends, given that imports grow by 57%, while exports drop by 0.6%. The balance of trade balance is being influenced by the decisions of multinational companies which, having plants located in different countries, are inclined to reprogram their production according to the most favorable market policies, transferring the activities from one country to another; for this reason, the classifications of “import” and 2-Terzo di pag.2020 HR.pdf

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“export” may also vary, although the products are made by the same company. The significant growth in imports is confirmed by consumption figures, against a 4.4% increase in demand. Analysing in detail the trend of the different types of packaging, it emerges that 28% of the national production is represented by food containers (cans for drinks and cans), whose production in 2019, however, drops by 10%. The category of thin sheets for wrapping or other intended use (e.g. jar closures), represents 10% of production, recording a negative trend of -10% compared to the previous year. 06/05/20

Recycling activities related to steel and aluminum packaging • Based on the RICREA data, the consortium that deals with the recycling of steel packaging at national level, 77.5% of the steel packaging released for consumption was recycled in 2018, for a quantity equal to 386,895 tons. The breakdown by type of packaging sees the greatest flow in the open top area with a share of 30%, drums and tanks represent 24%, general line packaging 16%, followed by closures with 8%. The remaining 17% is divided between straps and wire with 9% and the other packaging with 8%. • According to the findings of CIAL (the consortium that deals with the recycling of aluminium packaging), in 2018 80.2% of the packaging released for consumption was sent for recycling, for a quantity equal to 54,300 t, on the increase compared the previous year; as a result of the recovery and regeneration activities, greenhouse emissions of 403 thousand tons of CO2 were avoided and energy equivalent to over 173 thousand tons of oil was saved. Thanks to the properties of this material - 100% and infinitely recyclable, with an energy saving of 95% compared to traditional processes - 75% of all aluminium produced on a global level is still in use today. Europe is the continent where the amount of recycling per capita is the highest in the world, and Italy is among the most virtuous countries, being able to claim a 100% national production from post-consumer raw materials.

Closures also decreased (-4.2%), as did food trays (-5.7%). Expressed by weight, the production of aluminium packaging in the last decade has recorded an average annual growth rate of 2.2%. Considering the reduction in the average weight of various types of packaging, the development rate is quantifiable around the average 3% per year. Still considering the tons produced, these are the percentages attributed to the individual types: 28% refers to

containers (beverage cans, food cans, spray cans and flexible tubes), 20% to closures, 18% to food trays, 10% to thin wrapping sheets, 28% to others. In 2019, 63.6% of aluminium containers were used in the beverage sector, 18.9% in the food (including pet-food), 16.7% in the cosmetics and pharmaceuticals sector, the remaining 0.8% for other. Barbara Iascone Istituto Italiano Imballaggio Italian Packaging Institute

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L’impegno di Sidel per un futuro sostenibile n Il PET è molto più di un materiale per semplici bottiglie. Ecco perché Sidel ha deciso di contribuire all’economia circolare con un approccio End-to-end, grazie a una visione a 360° gradi su packaging e macchine produttive. Oltre un terzo di tutte le bevande è confezionato in bottiglie in PET, un materiale con proprietà uniche e in più 100% riciclabile così da permetterne un ciclo chiuso definito bottle-to-bottle. Packaging design di alto livello e continua innovazione nelle tecniche di soffiaggio, consentono a Sidel di ridurre sempre di più il quantitativo di PET presente nelle bottiglie stesse e al contempo mantenere alti standard qualitativi anche per le bottiglie in PET riciclato (rPET). Sidel oggi più che mai riafferma il suo impegno a favore della continua trasformazione dell’industria del packaging, oltre a sottoscrivere il New Plastics Economy Global Commitment, un’iniziativa lanciata da Ellen MacArthur Foundation e UN Environment.

Lucchetto antimanomissione per il food delivery n Industrie Grafiche Bressan (IGB), specializzata in packaging farmaceutico e cosmetico, ha ampliato l’attività nel settore del food, in risposta alle necessità prioritarie di sicurezza e igiene sollevate dalla crescita del food delivery durante la crisi sanitaria. L’azienda propone il sistema Locked4Food (brevetto tamper evident), una sorta di lucchetto incorporato nel packaging, che evita manomissioni e protegge il contenuto. Realizzato in cartoncino certificato e completamente riciclabile, Locked4food è dotato di una chiusura che si sigilla automaticamente, di una spia di corretta chiusura e di una spia di prima apertura, garantendo così all’utilizzatore finale che il contenuto non sia stato mai manomesso. Il sistema è incentrato su una particolare modalità di incastro delle patelle laterali del contenitore che, al momento dell’apertura, causano una modifica irreversibile dell’astuccio (la tecnologia è già applicata nel settore farmaceutico). IGB ha sviluppato Locked4Food con l’idea di realizzare un packaging sempre più ecologico, 100% plastic free, che prevede la riduzione degli sprechi e il riciclo dei materiali.

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Sidel’s commitment to a sustainable future

PET is much more than a material for simple bottles. That’s why Sidel has decided to contribute to the circular economy with an end-to-end approach, thanks to a 360° view on packaging and production machines. Over a third of all soft drinks are packaged in PET bottles, a material with unique properties and in addition 100% recyclable so as to allow a closed cycle called bottle-to-bottle. High-level packaging design and continuous innovation in blow molding techniques allow Sidel to further reduce the quantity of PET present in the bottles themselves and at the same time maintain high quality standards also for recycled PET bottles (rPET). Sidel today more than ever reaffirms its commitment to the continuous transformation of the packaging industry, in addition to signing the New Plastics Economy Global Commitment, an initiative launched by Ellen MacArthur Foundation and UN Environment.

Tamperproof seal for food delivery boxes

Specialised in pharmaceutical and cosmetic packaging, Industrie Grafiche Bressan (IGB) has expanded its business into the food sector, in response to the priority safety and hygiene needs raised by the growth of food delivery during the health crisis. The company’s proposal is the Locked4Food system (Tamper Evident patent), a security seal incorporated in the packaging that prevents tampering and protects the contents. Made of certified and fully recyclable cardboard, Locked4Food is equipped with a self-locking mechanical seal and closure and first opening indicators, so consumers can be sure that the contents have never been tampered. The system features a special side flap interlocking mechanism which alters the box irreversibly when opened (the technology is already used in the pharmaceutical sector. Locked4Food is a 100% plastic-free eco-friendly packaging solution designed to reduce waste through recycling.

A Call for paper from Overseas

The Chilean design magazine ChD: Creación y Pensamiento invites researchers, teachers and professionals to contribute to a reflection with academic articles Call for papers: Packaging Design in tempo di crisi. focused on the ethical Approccio sistemico e implicazioni etiche del progetimplications of the projectof a to, tra impatto ambientale e cambiamenti sociali. package and, at the same time, on the role that Design, both as Call for papers: Packaging Design in Times of discipline and practice, may play CrisisSystemic Approach and Ethical Implications of the in project direction, mediation and Project, Amid Environmental Impact and Social Change synthesis in the packaging sector. Deadline for full manuscript RChD: Creación y Pensamiento submission: June 30, 2020; Acceptance: August 2020. Vol.5, N. 9 / NOV 2020ISSN 0719–837X Publication: November 2020 For further and exhaustive Guest editor: Erik Ciravegna, PhD, Pontificia information, please refer to the Universidad Católica de Chile, erik.ciravegna@uc.cl “Opinions” section of the site www.italiaimballaggio.network.

Una Call for Paper da oltre Oceano n La rivista cilena di design RChD: Creación y Pensamiento invita ricercatori, docenti e professionisti dell’area a contribuire a una riflessione sull’imballaggio, con articoli accademici incentrati sulle implicazioni etiche del progetto del packaging e, allo stesso tempo, sul ruolo di direzione, mediazione e sintesi del progetto svolto dal Design, come disciplina e come pratica, nel settore dell’imballaggio. Deadline presentazione articoli: 30 giugno 2020; accettazione: agosto 2020; pubblicazione: novembre 2020. Per ulteriori ed esaustive informazioni rimandiamo alla sezione “Opinioni” del sito www.italiaimballaggio.network.

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FOCUS ON Re-starting with packaging

Esempio di coesione

ROBOPAC & OCME N In Italia, così come in tutto il Mondo, l’escalation del Covid-19 ha imposto una rivoluzione nelle vite di tutti, con limitazioni, sacrifici, e con un lungo periodo di emergenza sanitaria che ha messo a dura prova anche l’intero sistema socio-economico.

s Fin da subito, in ogni stabilimento di Robopac e OCME sono state poste in essere tutte le azioni necessarie per tutelare la salute e la sicurezza di dipendenti e collaboratori, priorità assoluta della proprietà e del management del Gruppo. Distanziamento, presidi sanitari, percorsi stabiliti, smart working: tutte queste misure hanno permesso di garantire la continuità dell’attività produttiva, di quella commerciale e l’assistenza tecnica ai clienti, confermando la fiducia conquistata nei duri anni di lavoro.

P

ur non sottovalutando le incertezze macroeconomiche che consigliano prudenza, la fase più acuta sembra ormai archiviata e possiamo affermare che tutte le aziende del Gruppo abbiano affrontato e superato con successo questo periodo veramente complicato. Il Gruppo si è dimostrato solido e compatto, unito e determinato nel proseguire la propria attività, con lo stesso spirito e la stessa qualità di sempre.

Example of cohesion

Robopac & Ocme never give up! In Italy, as well as all over the world, the escalation of Covid-19 has imposed a revolution in everyone’s lives, with limitations, sacrifices, and with a long period of health emergency that has also put a strain on the entire socioeconomic system.

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s Automazione, digitalizzazione, importanti investimenti in processi industriali (Lean Production) e gestionali (SAP), l’esclusivo sistema di laboratori TechLab, sono alcuni degli strumenti che il gruppo Robopac ha implementato negli ultimi anni per migliorare la produttività e sostenere la propria competitività, garantendo alti standard qualitativi e rafforzando la customer satisfaction. Nella pesante criticità causata dal Covid-19, un assetto evoluto quale quello di Robopac ha consentito di fronteggiare le emergenze in totale sicurezza ed efficienza, ottimizzando al meglio tutte le risorse e potenziando ancora di più gli strumenti digitali.

While not underestimating the macroeconomic uncertainties that advise caution, the most acute phase seems to be closed now and we can say that all the companies of the Group have successfully faced and overcome this truly complicated period. The Group has proved solid and compact, united and determined to continue its business, with the same spirit and the same quality as always.

• From the outset, all the actions necessary to protect the health and safety of employees and co-workers, the top priority of the Group’s ownership and management, were implemented in each Robopac and OCME plant. Distancing, health facilities, established paths, smart working: all these measures have made it possible to guarantee the continuity of production, commercial and technical assistance to customers, confirming the trust gained in the hard years of work.

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FOCUS ON Re-starting with packaging

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E NEVER GIVE UP! s Robopac e OCME sono inoltre scese in prima linea per affiancare l’intera comunità territoriale e hanno messo a disposizione tecnologie, personale e know how per garantire il massimo aiuto possibile. Per la regione Emilia Romagna, hanno confezionato gratuitamente oltre 250 mila mascherine, riservate agli abitanti delle provincie di Rimini, Bologna e Parma, e con ulteriore piena disponibilità a enti pubblici e Protezione Civile per eventuali future necessità.

s L’impegno del gruppo è andato anche alle sedi della Croce Rossa Italiana di Roma e di Avezzano, cui sono stati donati due Robot S6 PVS per l’imballaggio con film estensibile, che hanno consentito di imballare al meglio bancali di materiale destinato alla lotta contro il Covid-19. s La filiale Robopac UK ha invece sostenuto una distilleria di whisky, che ha riconvertito la propria produzione in disinfettate per mani. Robopac ha fornito il noleggio gratuito di una Ecoplat, una macchina a tavola rotante per l’avvolgimento con film estensibile.

• Automation, digitalization, important investments in industrial (Lean Production) and management (SAP) processes, the exclusive TechLab laboratory system, are some of the tools that the Robopac group has implemented in recent years to improve productivity and support its competitiveness, ensuring high quality standards and strengthening customer satisfaction. In the heavy criticality caused by Covid-19, an advanced structure such as that of Robopac has made it

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A questo gesto si sono unite altre realtà - due fornitori di film estensibile e una compagnia di trasporto - che hanno collaborato gratuitamente con il produttore inglese di whisky, creando una sorta di task force benefica delle aziende del packaging unite nella lotta contro il Covid-19.

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Un commento e un augurio «Tutte le azioni che abbiamo messo in campo - spiega con orgoglio Enrico Aureli, CEO di ROBOPAC e OCME - testimoniano come il nostro Gruppo sia sempre vicino al territorio e consapevole del proprio ruolo sociale e di questo andiamo fieri. L’Italia ha avuto l’onere di affrontare per prima questa emergenza e seppur spaesati, abbiamo saputo ricordare chi siamo, trovando nelle nostre radici l’orgoglio per rialzarci dalle difficoltà. Il Paese si sta rimettendo lentamente in moto e noi siamo pronti a spingere sull’acceleratore per archiviare questo delicato periodo e guardare con fiducia al futuro. Abbiamo la speranza - Aureli conclude - di poter essere un esempio di forza e coraggio; le nostre persone rappresentano le nostre aziende, le nostre aziende sono il cuore del nostro grande Paese, l’Italia che resiste, l’azienda che non si ferma, le

possible to deal with emergencies in total safety and efficiency, optimizing all resources to the best and further enhancing digital tools.

inhabitants of the provinces of Rimini, Bologna and Parma, and with further full availability to public bodies and Civil Protection for any future needs.

• Robopac and OCME have also taken the front line to support the entire local community and have made available technologies, personnel and know-how to guarantee the maximum possible help. For the Emilia Romagna region, they have made over 250 thousand masks free of charge, reserved for the

• The group’s commitment also went to the Italian Red Cross offices in Rome and Avezzano, to which two S6 PVS robots were donated for packaging with stretch film, which made it possible to better pack pallets of material intended for the fight against Covid-19.

persone che gettano il cuore oltre l’ostacolo». A comment and a wish «All the actions we have put in place - Enrico Aureli, CEO of ROBOPAC and OCME explains with pride - testify that our Group is always close to the territory and aware of its social role and we are proud of this. Italy had the burden of facing this emergency first and even if we are confused, we have been able to remember who we are, finding pride in our roots to recover from the difficulties. The country is slowly starting up again and we are ready to push on the accelerator to close this delicate period and look to the future with confidence. We have the hope - Aureli concludes - to be an example of strength and courage; our people represent our companies, our companies are the heart of our great country, Italy that resists, the companies that do not stop, and the people go to it, putting their hearts into it».

»

• The Robopac UK subsidiary instead supported a whiskey distillery, which converted its production to hand sanitizers. Robopac provided the free rental of an Ecoplat, a rotary table machine for wrapping with stretch film. Other companies joined this gesture - two suppliers of stretch film and a transport company - who co-operated for free with the English whiskey producer, creating a sort of beneficial task force for the packaging companies united in the fight against Covid-19.

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L’Italia che fa la differenz(iat)a Lockdown e raccolta acciaio. L’Italia tra migliori della Ue con una percentuale di riciclo pari all’80%. I dati RICREA: nel primo trimestre 2020 raccolte oltre 40mila t di acciaio (+16%). La crescita più forte al Sud (+35%). Milena Bernardi

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e oggettive difficoltà generate dal blocco forzato sono state in parte controbilanciate anche da aspetti positivi, come la maggior sensibilità degli italiani nei confronti dell’ambiente e della raccolta differenziata. Non tutti i mali vengono per nuocere, verrebbe da dire… A segnalarlo, con dati alla mano, è RICREA, il Consorzio nazionale per il riciclo e il recupero degli imballaggi in acciaio (uno dei sei consorzi di filiera che compongono il Sistema CONAI), che ha analizzato i risultati di questa prima parte dell’anno mettendoli a confronto con quelli degli anni precedenti. Nel periodo di emergenza, l’imballaggio d’acciaio (barattoli, scatolette, tappi, coperchi e bombolette) ha registrato trend di crescita a doppia velocità (+16%, pari a 5.600 t in più) rispetto allo stesso trimestre 2019: un risultato molto incoraggiante, che la maggiore consapevolezza degli italiani in relazione al corretto smaltimento dei rifiuti. Va tuttavia sottolineato che, negli ultimi anni, il nostro Paese ha compiuto grandi passi avanti sul fronte della raccolta d i ff e re n z i a t a , c o s ì c o m e s p i e g a Federico Fusari, direttore di RICREA: «Per quanto riguarda gli imballaggi in

acciaio abbiamo raggiunto una percentuale di riciclo superiore all’80%, che posiziona il nostro Paese tra i migliori in Europa. Il trend di crescita registrato in questa prima parte dell’anno è davvero molto marcato, in particolare nelle regioni del Centro e del Sud dove la cre-

Italy’s success story Lockdown and steel collection. Italy among the best in the EU with a recycling rate of 80%. RICREA data: in the first quarter of 2020 more than 40 thousand t of steel was collected (+ 16%). The strongest growth in Italy’s South (+ 35%). The objective difficulties generated by the forced block were also partially offset by positive aspects, such as the greater sensitivity of the Italians towards the environment and segregated waste collection. Every cloud has a silver lining, one would say ... The occasion is marked, data to hand,

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by RICREA, the national consortium for the recycling and recovery of steel packaging (one of the six supply chain consortia that make up Italy’s CONAI system), which analysed the results of this first part of the year comparing them with those of previous years. In the emergency period, steel packaging (tins, boxes, caps, lids and

scita percentuale è stata rispettivamente del +31,5% e del +35%». Se, nel complesso, la raccolta degli imballaggi in acciaio è passata dalle 35.007 t del primo trimestre 2019 alle 40.606 dei primi tre mesi 2020, le regioni del Sud hanno infatti raggiunto il risultato record di 10.800 tonnellate, registrando la crescita più significativa (nel primo trimestre 2019 erano state 8.000). Forte aumento anche nel Centro Italia, dove si è passati dalle 5.400 t del 2019 alle 7.100 di quest’anno. Risultati di eccezione su cui può certamente avere influito anche l’aumento dei consumi dei prodotti conservati in contenitori in acciaio (come barattoli di pomodoro o scatolette di tonno) ma, senza dubbio, il tempo trascorso in casa duran-

spraycans) recorded double-speed growth trends (+ 16%, equal to 5,600 t more) compared to the same quarter of 2019: a very encouraging result, throwing light on the increased awareness of Italians in relation to the correct disposal of waste. However, it should be stressed that, in recent years, Italy has made great strides in terms of segregated collection, as explained by Federico Fusari, director of RICREA: «As far as steel packaging is concerned, we have achieved a recycling rate of over 80%, which places our country among the best in Europe. The growth trend recorded in this first part of the year is

very marked, particularly in the central and southern regions where the percentage growth was respectively +31.5% and+35% “. If, on the whole, the collection of steel packaging went from 35,007 t in the first quarter of 2019 to 40,606 in the first three months of 2020, the southern regions in fact reached the record result of 10,800 tons, recording the most significant growth (in the first quarter 2019 had been 8,000). Strong increase also in Central Italy, where it went from 5,400 t in 2019 to 7,100 this year.

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NASCE LA FONDAZIONE CARTA ETICA DEL PACKAGING te le settimane di quarantena ha portato a una maggiore attenzione nei confronti dell’ambiente. Il conseguente incremento delle quantità raccolte ha messo peraltro alla prova l’intera filiera del riciclo, in un periodo già estremamente delicato e complesso a causa della chiusura delle acciaierie con forno elettrico in cui viene realizzata la fusione del rottame. «Dobbiamo ringraziare gli operatori che ricevono il materiale raccolto, perché nonostante tutte le difficoltà, sono riusciti a stoccare grandi quantità nelle settimane in cui le acciaierie non hanno potuto operare» ha proseguito Fusari. «Fortunatamente la situazione si sta normalizzando, e tutti gli imballaggi in acciaio differenziati potranno rinascere sotto forma di nuovi prodotti».

L’Istituto Italiano Imballaggio mette a punto un nuovo, importante progetto, con l’acquisizione della Carta etica del Packaging, i cui principi sono diventati i pilastri per la costituzione di una fondazione, dedicata alla divulgazione della cultura scientifica e della sostenibilità dell’imballaggio.

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o scorso 29 maggio, a Piacenza, presso lo studio del notaio Eloisa Alessandra Luini, Anna Paola Cavanna, presidente dell’Istituto Italiano Imballaggio, ha firmato l’atto costitutivo della Fondazione Carta etica del Packaging, di cui ha assunto la carica di presidente. Del Consiglio di Amministrazione della fondazione fanno parte Michele Amigoni- Barilla e Ciro Sinagra Laminazione Sottile, in qualità di Vice Presidenti, la consigliera Chiara Faenza

L’acciaio è un metallo che si ricicla al 100% per infinite volte. Gli imballaggi possono quindi tornare a nuova vita trasformandosi ad esempio in chiodi, bulloni, travi per l’edilizia, binari ferroviari o arredi urbani.

Exceptional results which may also have influenced the increase in consumption of products stored in steel containers (such as canned tomato cans or tuna) but, undoubtedly, the time spent at home during the quarantine weeks has led to greater attention to the environment. The consequent increase in the quantities collected also put the entire recycling chain to the test, in an already extremely delicate and complex period due to the closure of the steel mills with electric ovens in which the melting of the scrap is carried out.

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«We must thank the operators who receive the collected material, because despite all the difficulties, they managed to store large quantities in the weeks when the steel mills were unable to operate», continued Fusari. «Fortunately, the situation is normalizing, and all segregated steel packaging will be able to be reborn in the form of new products». Steel is a metal that is 100% recycled countless times. The packaging can therefore return to new life, transforming for example into nails, bolts, beams for the building industry, railway tracks or urban furnishings.

The Ethical Packaging Charter Foundation is born The Italian Packaging Institute is developing a new, important project, with the acquisition of the Ethical Packaging Charter, whose principles have become the pillars for the establishment of the Foundation, dedicated to the dissemination of scientific culture and the sustainability of packaging .

On 29 May, in Piacenza, at the office of the notary Eloisa Alessandra Luini, Anna Paola Cavanna, president of the Italian Packaging Institute, signed the articles of association of the Packaging Ethics Charter Foundation,

of which she assumed the role of president. Michele Amigoni - Barilla and Ciro Sinagra - Laminazione Sottile are members of the Foundation’s Board of Directors, with director Chiara

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- Coopitalia e il past president dell’Istituto, Antonio Feola-Unionfood. Alla direzione operativa Francesco Legrenzi, direttore Istituto Italiano Imballaggio, mentre Mauro Peveri ha ricevuto l’incarico di revisore unico. La fondazione prende il nome dalla Carta etica del Packaging, nata nel 2015, da una riflessione condivisa tra Edizioni Dativo e Politecnico di Milano, che ha dato vita a un documento di principi utili ad accompagnare il packaging verso un futuro più consapevole. La Carta etica è stata pensata come strumento per una “cultura di sistema”, basata su 10 principi di fondo, che si devono ritrovare nel packaging: responsabilità, bilanciamento, sicurezza, accessibilità, trasparenza, informazione, contemporaneità, lungimiranza, educazione e sostenibilità. L’Istituto Italiano Imballaggio nel 2015 aveva condiviso questi principi e, oggi più che mai, li considera attuali e riconosciuti dagli operatori di settore quanto dai consumatori. Per questo motivo ha ritenuto strategico basare su di essi la neonata Fondazione.

Faenza - Coopitalia and the Institute’s past president, Antonio Feola – Unionfood, as vice-presidents. Francesco Legrenzi, head of the Italian Packaging Institute, takes on the role of institutional director, while Mauro Peveri has been appointed sole auditor. The Foundation takes its name from the Ethical Packaging Charter, born in 2015 from a shared reflection between the publisher Edizioni Dativo and the Milan Polytechnic, which has given rise to a document of principles to help accompany packaging towards a more conscious future.

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The Ethical Charter was designed as a tool for a “system culture”, based on 10 basic principles, which must feature in packaging: responsibility, balance, security, accessibility, transparency, information, contemporaneity, foresight, education and sustainability. The Italian Packaging Institute in 2015 agreed to these principles and, today more than ever, considers them pertinent and acknowledged by sector operators and consumers alike. For this reason, it has considered it strategic to base the newly formed Foundation on them.

Tra gli scopi della Fondazione vanno ricordati la promozione culturale, l’addestramento, la formazione e l’aggiornamento di soggetti che, a titolo professionale o volontario, operano nei settori di attività e la promozione o la partecipazione in attività di ricerca, sui temi di particolare interesse, nei settori in cui si esplica l’attività della Fondazione, anche attraverso l’attuazione di iniziative sperimentali. Tanti i progetti che sono già allo studio, per le la futura attività della Fondazione: Commissioni di studio per la sostenibilità ambientale del packaging, formazione universitaria e post-universitaria, premi per la ricerca scientifica e il progresso etico legato all’imballaggio, pubblicazioni e altre attività di miglioramento della filiera imballaggio. Soprattutto l’implementazione dei 10 principi di fondo che reggono l’asse portante della Carta Etica del packaging sono il primo obiettivo, attraverso lo sviluppo costante volto ad attualizzare l’imballaggio rispetto alle esigenze della società moderna.

The aims of the Foundation include cultural promotion, training, including the training and updating of subjects who, in a professional or voluntary capacity, operate in the sectors of activity, and the promotion or participation in research activities, on the topics of particular interest in the sectors in which the Foundation’s activities are carried out, also by way of the implementation of experimental undertakings. Many projects are already under consideration for the Foundation’s future activities: Study commissions for the environmental sustainability of

packaging, university and postgraduate training, prizes for scientific research and ethical progress associated with packaging, publications and other activities of improvement along the packaging chain. Aboveall, the implementation of the 10 basic principles that govern the guiding axis of the ethical charter of packaging feature the primary objective, via constant development, aimed at updating packaging with respect to the needs of modern society.

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Inchiostri da stampa e imballaggio compostabile Di recente pubblicazione, la “Guida alla compostabilità” di Sun Chemical si presenta come uno strumento di lavoro semplice ed esauriente per i converter di imballaggi, utile a fare chiarezza sul significato stesso di un termine spesso travisato o usato impropriamente.

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artendo dal concetto scientifico di compostabilità, infatti, la Guida approfondisce gli standard e i quadri normativi americani ed europei che regolamentano questo aspetto, fondamentale per l’economia circolare. Si affronta poi, in particolare, l’iter di certificazione degli inchiostri per la stampa di imballaggi compostabili. A questo proposito, ricordiamo che Sun Chemical ha già certificato “OK compost HOME” e “OK compost INDUSTRIAL TUV Austria” la maggior parte dei propri inchiostri e vernici (e ha in programma di ampliarne ulteriormente la gamma). Ne dà peraltro ragione nel compendio di “domande e risposte” riportato nelle ultime pagine della Guida, con l’obiettivo di prevenire e risolvere dubbi o perplessità di tipo tecnico che dovessero sorgere al riguardo.

inchiostri Sun Chemical certificati compostabili (ad eccezione di alcune vernici e adesivi di laminazione) non richiede test aggiuntivi. ◊ I componenti dell’imballaggio presenti a livello di additivi non sono infatti tenuti a svolgere un ruolo attivo nel processo di

Partiamo dai dati di fatto

Compostabilità HOME e INDUSTRIALE di inchiostri e vernici ◊ Per quanto riguarda gli standard di compostabilità, la maggior parte degli

Printing inks and compostable packaging Recently published, Sun Chemical’s “Guide to compostability” presents itself as a simple and comprehensive working tool for packaging converters, useful to clarify the meaning of a term often misrepresented or misused.

Starting from the scientific concept of compostability, in fact, it goes deeper into the American and European standards and regulatory frameworks that regulate this aspect, which is fundamental for the circular economy. In particular, the certification process for inks for printing compostable packaging is tackled. In this regard, a reminder that Sun

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Chemical has already had most of its inks and coatings “OK compost HOME” and “OK compost INDUSTRIAL TUV Austria” certified (and plans to further expand its range). This is also explained in its Q/A section in the last pages of the Guide, with the aim of preventing and solving technical perplexities or doubts that might arise in this regard.

Let’s start from the facts HOME and INDUSTRIAL compostability of inks and coatings S As far as compostability standards are concerned, most of the certified compostable Sun Chemical ink products (with the exception of some coatings and lamination adhesives) would fall below the critical percentage level requiring extra tests . S Package components present at additive levels are not required to play an active part in the composting process, but still undergo strict eco-toxicity and chemical analysis tests carried out by independent accredited laboratories to make sure that they don’t negatively affect the process by introducing contaminants which would deter plant growth. S Compostable inks offer the additional

advantage of being suitable for producing certified compostable packaging, allowing customers to invest in a growing, increasingly popular and sustainable segment. Chemical Sun Chemical has chosen the independent TUV Austria certification body, expert and recognized all over the world, for a wide portfolio of OK compost HOME and OK compost INDUSTRIAL certified inks and related products. TUV Austria certificates authorize customers to print the relative TUV Austria logos on packaging products, provided that the substrate and all packaging components are also TUV Austria certified and provided that each ink component remains within the maximum application limit indicated on the relative certificate.

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Il significato di compostabilità La compostabilità si riferisce alla capacità di sostanze (spesso organiche o parzialmente organiche, ma non necessariamente) di biodegradare in modo naturale entro un lasso di tempo specifico e con condizioni controllate. Il processo biologico associato porta principalmente alla formazione di CO2 e anche di acqua e di biomassa, che faranno parte del compost. Questo processo arricchisce il terreno di sostanze nutritive e deve limitare rigorosamente l’introduzione di sostanze e contaminanti potenzialmente tossici in modo che il terreno possa rimanere di buona qualità e perfettamente adatto alla coltivazione di nuove piante. Tutto il materiale compostabile è biodegradabile nel giusto ambiente e in condizioni corrette, ma non tutto il materiale biodegradabile è compostabile perché il termine “biodegradabile” è generico e non stabilisce un lasso di tempo per il completamento del processo di compostabilità in condizioni specifiche e non definisce alcuna informazione su come e dove questo processo avrà luogo.

The meaning of compostability Compostability refers to the ability of some materials (often bio-based or partly bio- based, but not necessarily) to biodegrade naturally within a specified timeframe under controlled conditions. The associated biological process leads mainly to CO2 and also to water and biomass, which will form part of the compost. This process enriches the soil with nutrients and must strictly limit the introduction of potentially toxic substances and contaminants so that the soil can remain of good quality and perfectly suitable for growing new plants. All compostable material is biodegradable in the right environment and under the correct conditions, but not all the biodegradable material is compostable because the term “biodegradable” is generic and does not set a timeframe for the completion of the compostability process under specific conditions, and does not add any information on how and where this process would take place.

The TUV Austria logo offers visibility into packaging compliance, through an effective and widely recognized independent certification. S The comprehensive and growing range of TUV Austria certified compostable solutions can be used on a wide range of substrates. S For a final packaging to be home and/ or industrially compostable, the substrate and all applied components must also be home and/or industrially compostable, without exception. S It is the case that most compostable Sun Chemical inks and coatings already hold the OK compost HOME and OK compost INDUSTRIAL TUV Austria certificates.

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compostaggio, ma sono comunque sottoposti a severi test di eco-tossicità e analisi chimiche effettuati da laboratori accreditati indipendenti, per assicurare che non influenzino negativamente il processo, introducendo contaminanti che potrebbero ostacolare la crescita delle piante. S Gli inchiostri compostabili offrono il vantaggio aggiuntivo di essere adatti a produrre iimballaggi compostabili certificati, consentendo ai clienti di investire in un segmento in crescita, sempre più popolare e sostenibile. S Sun Chemical ha scelto l’ente di certificazione indipendente TUV Austria, esperto e riconosciuto in tutto il mondo, per un ampio portafoglio di inchiostri e prodotti correlati certificati OK compost HOME e OK compost INDUSTRIAL. I certificati TUV Austria autorizzano i clienti a stampare i relativi loghi TUV Austria sui prodotti di imballaggio, purché il substrato e tutti i componenti di imballaggio siano anche certificati TUV Austria e purché ciascun componente dell’inchiostro rimanga entro il limite massimo di applicazione indicato sul relativo certificato. Il logo TUV Austria offre visibilità sulla conformità degli imballaggi, attraverso una certificazione indipendente efficace e ampiamente riconosciuta. S La gamma completa e crescente di soluzioni compostabili certificate TUV Austria possono essere utilizzate su una vasta gamma di substrati.

Ink technology at the service of environmental sustainability

As mentioned above, Sun Chemical’s Guide to Compostability proposes some final reflections on the value and importance of compostability (of which we report here only a brief summary, Ed.), examining its advantages and disadvantages compared to other sustainable solutions. However, the answer is clear: compostability can reduce the environmental impact of packaging waste only if certain conditions are met. For example, industrially compostable packaging should be collected and sent separately to

S Affinché un imballaggio finale sia compostabile in casa e/o industrialmente, il substrato e tutti i componenti applicati devono anche essere compostabili in casa e/o industrialmente, senza alcuna eccezione. S È il caso, appunto, della maggior parte di inchiostri e vernici compostabili Sun Chemical possiede già i certificati OK compost HOME e OK compost INDUSTRIAL TUV Austria.

La tecnologia degli inchiostri al servizio della sostenibilità ambientale

Come accennato in precedenza, la Guida alla compostabilità di Sun Chemical propone alcune riflessioni finali sul valore e sull’importanza della compostabilità (di cui riportiamo in questa sede solo una breve sintesi, Ndr.), esaminandone vantaggi e svantaggi rispetto ad altre soluzioni sostenibili. La risposta è comunque chiara: la compostabilità può ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti di imballaggio solo se sono soddisfatte determinate condizioni. Ad esempio, gli imballaggi compostabili industrialmente dovrebbero essere raccolti e inviati separatamente a strutture di compostaggio adeguate, e questo non è sempre facile da implementare in tutti i paesi (nel qual caso la compostabilità nel giardino di casa può rappresentare una soluzione migliore). La compostabilità potrebbe rappresentare una valida alternativa in tutti i casi in cui il riciclo sarebbe troppo costoso o complicato. Un esempio particolarmente buono

suitable composting facilities, and this is not always easy to implement in all countries (in which case compostability in the home garden may be a better solution). Compostability could be a viable alternative in all cases where recycling would be too expensive or complicated. A particularly good example is food packaging material mixed with food waste, for which compostability could offer a better solution than a difficult recycling process. Realistically, compostability will not solve all environmental problems on its own, but it can work in parallel with other solutions, helping to plan a strategy to make our future more sustainable. Sun Chemical is however an active

part in this process, and the range of compostable inks is only one of the sustainable solutions put in place by the multinational. Compliance with standards for certification purposes Sun OK compost certified HOME and INDUSTRIAL inks are formulated without any ingredient that could potentially damage the compostability process of the finished packaging products, and without any contaminant with negative effect on growing plants. In some case this may introduce some restrictions in terms of raw materials which can be used, compared to standard inks. However, certified inks are compostable only as part of the finished packaging product, and only if all the required conditions are met,

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è il materiale di imballaggio per alimenti mescolato con rifiuti alimentari, per i quali la compostabilità potrebbe offrire una soluzione migliore rispetto a un difficile processo di riciclaggio. Realisticamente, la compostabilità non risolverà da sola tutti i problemi ambientali, ma può lavorare in parallelo con altre soluzioni, aiutando a progettare una strategia per rendere il nostro futuro più sostenibile. Sun Chemical è comunque parte attiva in questo processo, e la gamma di inchiostri compostabili è solo una delle soluzioni sostenibili messe in campo dalla multinazionale. Rispetto degli standard ai fini delle certificazioni Gli inchiostri Sun Chemical certificati OK compost HOME e INDUSTRIAL sono formulati senza alcun componente che potrebbe potenzialmente danneggiare il processo di compostabilità dei prodotti di confezionamento finiti e senza contaminanti con effetti negativi sulle piante in crescita. In alcuni casi ciò può introdurre alcune restrizioni in termini di materie prime che possono essere utilizzate, rispetto agli inchiostri standard. Tuttavia, gli inchiostri certificati sono compostabili solo come parte del prodotto di imballaggio finito e solo se sono soddisfatte tutte le condizioni richieste, compresi i limiti massimi di applicazione pertinenti. Non possono essere considerati compostabili se rilasciati nell’ambiente separata-

including the relevant maximum application limits. They cannot be assumed compostable if released in the environment separately or applied at higher percentages. Therefore, the same precautions and handling guidelines apply to standard inks and to compostable inks, as detailed in the relevant products’ technical data sheets. Compostable inks and press returns should be handled correctly and must not be dispersed into the environment. Just as - Sun Chemical warns - it is not possible to use any uncertified ink product together with certified ink products for the production of a certified packaging, since the application of a single ink or uncertified component would invalidate the certification of the finished packaging.

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mente o applicati a percentuali più elevate. Pertanto, le stesse precauzioni e linee guida per la manipolazione si applicano agli inchiostri standard e agli inchiostri compostabili, come dettagliato nelle schede tecniche dei prodotti pertinenti. Inchiostri compostabili e resi di stampa devono essere gestiti correttamente e non devono essere dispersi nell’ambiente. Così come - avverte Sun Chemical - non è possibile utilizzare un qualsiasi prodotto di inchiostro non certificato insieme a prodotti di inchiostro certificato per la produzione di un imballaggio certificato, dato che l’applicazione di un singolo inchiostro o componente non certificato invaliderebbe la certificazione dell’imballo finito. Supporti e prodotti compostabili Oltre a sottolineare le dovute differenze tra i loghi OK compost INDUSTRIAL e OK compost HOME, Sun Chemical ricorda infine quali sono i supporti compostabili disponibili sul mercato e quali gli inchiostri adatti alla loro stampa. Oltre ai substrati di carta e cartone kraft naturalmente compostabili, esistono varie tipologie di film plastici compostabili certificati, basati su polimeri di derivazione biologica (amido, acido polilattico (PLA), film di cellulosa rigenerata). Ancora una volta, si richiama l’attenzione sul fatto che i film compostabili certificati non devono essere confusi con i film “biodegradabili” o “degradabili” basati su polimeri standard, come il polietilene, che contengono additivi (normalmente enzimi) che consentono alla plastica di rom-

Compostable supports and products In addition to highlighting the necessary differences between the OK compost INDUSTRIAL and OK compost HOME logos, Sun Chemical also cites which compostable substrates are available on the market and which inks are suitable for their printing. In addition to naturally compostable kraft paper and board substrates, the market offers many types of certified compostable plastic films. These are based on various bio-derived polymers, such as starch, polylactic acid (PLA), or regenerated cellulose film. Once again, certified compostable films should not be confused with “biodegradable” or “degradable” films based on standard polymers, such as polyethylene, that contain additives

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persi in pezzi più piccoli. Il primo tipo di substrato, oltre a un processo di disintegrazione, subisce anche una reazione chimica che porta in ultima analisi all’acqua, alla CO2 e alla biomassa come principali prodotti di degradazione. Il secondo si degrada semplicemente più rapidamente rispetto ai film standard, ma attraverso un processo incontrollato e non certificato da un corpo indipendente, che porta a particelle di microplastica, che attualmente sono ogget- to di varie preoccupazioni. Oltre alle consolidate qualità di film compostabili di marchi leader del mercato, ogni anno vengono rilasciati un numero crescente di nuovi prodotti. Questi potrebbero richiedere test di laboratorio al fine di finalizzare una specifica di inchiostro sicura. Ricordiamo infine che Sun Chemical rende disponibile una gamma certificata di inchiostri per la stampa a base acqua e solvente e per la laminazione di superfici su una vasta gamma di substrati e per vernici varie. È probabile che l’attuale portafoglio cresca presto con nuovi adesivi compostabili, diverse nuove serie di inchiostri, vernici, primer e componenti, prodotti chimici alternativi per inchiostri, inchiostri metallici a base di alluminio, ecc. che amplieranno la capacità di coprire la maggior parte delle esigenze di mercato in questo settorein crescita. Nota. L’opuscolo è disponibile facendone richiesta a fiorenza.raggi@sunchemical.com

(normally enzymes) which enable the plastic to break into smaller pieces. The former substrate type, in addition to a disintegration process also undergoes a chemical reaction ultimately leading to water, CO2, and biomass as main degradation products. The latter simply degrades more rapidly compared to standard films, but through a process which is uncontrolled and uncertified by an independent body, and leading to micro-plastic particles, which currently are the object of various concerns. Besides well-established compostable film grades from market leading brands, a growing number of new products are released every year. These may require lab testing in order to finalize a safe ink specification. In all cases, please, refer to your Sun Chemical representative for a tailor- made ink specification.

Finally, a reminder that Sun Chemical’s certified range includes water-based and solvent-based ink products for surface printing and lamination on a wide range of substrates and various coatings. The current portfolio is likely to grow soon with new compostable adhesives, several new ink series, coatings, primers, and components, alternative ink chemistries, aluminiumbased metallic inks, etc., which will greatly expand our capacity to cover most of the market needs in this growing area.

Note: The booklet is available upon request at fiorenza.raggi@sunchemical.com

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FOCUS ON Re-starting with packaging

L’emergenza sanitaria ha imposto nuovi stili di vita e di consumo, tra cui spicca la crescente domanda di cibo da asporto e la relativa espansione dei servizi di food delivery. Frutto della ricerca Contital - azienda leader nella produzione e distribuzione di contenitori in alluminio - la nuova linea premium di piatti offre una risposta concreta e in chiave sostenibile a queste necessità emergenti.

PIATTI MONOUSO IN ALLUMINIO:

100% RICICLATI E RICICLABILI ALL’INFINITO I

n un momento tanto complesso, in cui le persone hanno modificato i propri stili di vita in funzione delle misure precauzionali per contrastare la diffusione del Covid-19, anche il mondo del food delivery si è dovuto organizzare - e in parte lo sta ancora facendo - per far fronte alle necessità dei consumatori e conformarsi, al contempo, alle normative in vigore, garantendo i più elevati standard di qualità e sicurezza. Stimolata proprio dall’emergenza a cercare nuove soluzioni di packaging adatte a soddisfare il nuovo modo di consumare i cibi, Contital risponde lancian-

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do una nuovissima linea premium di contenitori in alluminio: piatti extra-rigidi, adatti a forni tradizionali e microonde e completi di coperchio salva-liquidi, sono prodotti con la tecnologia smoothwall, che negli ultimi anni ha visto ampia diffusione in nord Europa e negli Stati Uniti. Ce ne parla nello specifico Pasquale Pollice, Direttore Commerciale di Contital (l’azienda campana, leader nella produzione e distribuzione di contenitori in alluminio), che illustra come l’azienda stia affrontando questi cambiamenti epocali puntando su ricerca, sviluppo e innovazione nel nome dell’economia circolare.

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FOCUS ON Re-starting with packaging FO OD

Pasquale Pollice, direttore commerciale Contital

La vostra nuova gamma di Piatti in Alluminio dimostra quanto Contital sia attenta ai bisogni dei consumatori, al punto da ideare una linea di prodotti capace di rispondere ai bisogni di un mercato sempre più orientato al concetto di sostenibilità… Effettivamente, da tempo, le aziende devono fare i conti con le scelte di consumatori molto attenti al tipo di packaging che mettono nel carrello della spesa. Per quanto riguarda i contenitori monouso, le loro scelte sono generalmente indirizzate verso due tipologie: imballaggi realizzati con materiali compostabili derivati da materie prime naturali (amido di mais, canna da zucchero) che, comunque, sottraggono risorse alimentari destinabili al consumo umano, oppure con materiali riciclabili come, appunto, l’alluminio. Investire sullo sviluppo di piatti di alluminio riciclato e riciclabili all’infinito, ci permette oggi di fornire una risposta sostenibile perché solo grazie al riciclo - requisito fondamentale dell’economia circolare - possiamo contribuire a preservare l’ambiente. Contital è in grado di realizzare piatti di alluminio riciclato, evitando così l’impiego di materiale primario, il che si traduce in un risparmio di energia pari al 95%. E anche la nuova direttiva europea, che vieterà la vendita di piatti di plastica monouso dal 1 gennaio 2021 con lo scopo di ridurne l’incidenza sull’ambiente, rappresenta una ragione in più per andare avanti nella direzione della riciclabilità.

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MATERIA LS & MA CHINERY

mente riciclato, trasformandosi in un nuovo prodotto. L’alluminio è infatti riciclabile all’infinito e la filiera del recupero in Italia è tra le più efficienti al mondo: basti pensare che, nel 2019, i dati del riciclo di alluminio in Italia parlano di percentuali superiori all’80% e che, nella classifica mondiale, il nostro Paese si colloca al terzo posto insieme alla Germania, dopo Stati Uniti e Giappone.

Perché un consumatore dovrebbe acquistare questo nuovo prodotto? Quali sono i vantaggi? Il piatto di alluminio Contital è leggero, adatto al trasporto, alla conservazione e al riscaldamento dei cibi sia nei forni tradizionali che a microonde. Ha un design elegante, resiste a una temperatura di oltre 170 °C e ha un costo competitivo sia a paragone con la carta che con le bio-plastiche. Per quanto riguarda il fine vita, viene smaltito nelle campane di tutti comuni italiani, da dove ricomincia una nuova vita attraverso il percorso del riciclo.

Che impatto ha avuto il Covid-19 su produzione e ordini dell’azienda? Avete avuto problemi a reperire il materiale? Partiamo da un assunto fondamentale: l’alluminio è il terzo elemento più diffuso sulla crosta terreste e ne costituisce l’8% sotto forma di minerale (bauxite). Con caratteristiche che lo rendono adatto a numerosi impieghi - in edilizia come nell’industria aerospaziale, in elettronica e nel packaging - la disponibilità di questa materia prima preziosa è davvero ampia. Per cui, anche nel periodo della pandemia, gli approvvigionamenti sono stati regolari.

E nello specifico per il food delivery, qual è il plus maggiore dell’alluminio? Chi utilizza un packaging di alluminio per preservare, trasportare e riscaldare i cibi, compie anzitutto una scelta responsabile verso l’ambiente. Utilizzare un packaging di alluminio dà la garanzia che, dopo ogni utilizzo e il corretto smaltimento, esso venga certa-

Le scelte e gli investimenti tecnologici intrapresi in passato si sono rivelati utili a fronteggiare la situazione? Certamente. Negli ultimi due anni abbiamo investito in ricerca e innovazione. Il risultato di questo lavoro è appunto il brevetto del piatto di alluminio riciclato il cui lancio, sebbene avvenuto a ridosso dello scoppio

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FOCUS ON Re-starting with packaging

della pandemia, sta avendo un riscontro superiore a ogni aspettativa. A poche settimane dalla presentazione ufficiale, infatti, questo progetto ha già ricevuto due riconoscimenti in Italia - l’ADI Packaging Design Award, vinto nel settore Non-Food, e il Bronze A’ Design Award, ottenuto nella categoria “Disposable and Single-Use Product Design” - e uno in Europa, ovvero l’Alufoil Trophy 2020, vinto della categoria “Innovative use of Aluminium Foil”.

Disposable aluminium dishes: 100% recycled and infinitely recyclable The health emergency has imposed new lifestyles and consumption, among which the growing demand for takeaway food and the relative expansion of food delivery services stands out. The result of Contital research - a leading company in the production and distribution of aluminium containers - the new premium line of dishes offers a concrete and sustainable answer to these emerging needs. In such a complex moment, in which people have changed their lifestyles according to precautionary measures to counter the spread of Covid-19, the world of food delivery has also had to organize - and in part it is still doing it - to meet the needs of consumers and comply, at the same time, with the regulations in force, guaranteeing the highest quality and safety standards. Stimulated by the emergency to seek new packaging solutions suitable to satisfy the new way of consuming food, Contital responds by launching a brand new premium line of aluminium containers: extra-rigid plates, suitable for traditional and microwave ovens and complete with liquid-saving lid, are produced with smoothwall technology, which in recent years has seen widespread use in northern Europe and the United States. Pasquale Pollice, Commercial Director of Contital (the Campania-based company, leader in the production and distribution of aluminium containers), talks about it and illustrates how the company is facing these epochal changes by focusing on research, development and innovation in the name of circular economy. Your new range of Aluminium Plates shows how attentive Contital is to

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consumers’ needs, to the point of devising a line of products capable of responding to the needs of a market increasingly oriented towards the concept of sustainability ... Indeed, for some time now, companies have had to deal with the choices of consumers who are very attentive to the type of packaging they put in the shopping cart. As for disposable containers, their choices are generally directed towards two types: packaging made with compostable materials derived from natural raw materials (corn, beets) which, in any case, take resources away from human consumption, or with recyclable materials, such as aluminium. Investing in the development of recycled and infinitely recyclable aluminium plates allows us today to provide a sustainable answer because only thanks to recycling - a fundamental requirement of the circular economy - can we contribute to preserving the environment. Contital is able to make recycled aluminium plates, thus avoiding the use of primary material, which translates into a 95% energy saving. And also the new European directive, which will ban the sale of disposable

In virtù delle decisioni e degli investimenti intrapresi negli ultimi mesi, quali sono le previsioni per l’intero 2020 (rispetto al dato 2019)? Il 2020 è iniziato con una pandemia che nessuno poteva prevedere, ma abbiamo saputo ripensare prodotti e target di mercato, pienamente compatibili con uno scenario in piena trasformazione, anche grazie alle nostre innovazioni. Questo ci consente di poter affrontare la seconda parte dell’anno con fiducia.

plastic dishes from January 1, 2021 with the aim of reducing their impact on the environment, represents one more reason to move forward in the direction of recyclability. Why should a consumer buy this new product? What are the benefits? The Contital aluminium plate is light, suitable for the transport, storage and heating of food both in traditional and microwave ovens. It has an elegant design, withstands a temperature of over 170 ° C and has a competitive cost both in comparison with paper and with bioplastics. As for the end of life, it is disposed of in the bins of all Italian municipalities, from where a new life begins again through the recycling process. And specifically for food delivery, what is the biggest plus of aluminium? Those who use aluminium packaging to preserve, transport and heat food first of all make a responsible choice towards the environment. Using aluminium packaging gives the guarantee that, after each use and correct disposal, it will certainly be recycled, turning into a new product. Aluminium is in fact infinitely recyclable and the recovery chain in Italy is among the most efficient in the world: just think that, in 2019, the data of aluminium recycling in Italy speak of percentages higher than 80% and that, in the world ranking, our country ranks third with Germany, after the United States and Japan. What impact has Covid-19 had on the company’s production and orders? Did you have problems finding the material?

Let’s start from a fundamental assumption: aluminium is the third most widespread element on the earth’s crust and constitutes 8% in the form of mineral (bauxite). With features that make it suitable for numerous uses - in construction as in the aerospace industry, in electronics and in packaging - the availability of this precious raw material is really wide. So, even during the pandemic period, supplies were regular. Did the choices and technological investments undertaken in the past prove useful to face the situation? Certainly. In the past two years we have invested in research and innovation. The result of this work is precisely the patent of the recycled aluminium plate whose launch, although taking place close to the outbreak of the pandemic, is having a response that exceeds all expectations. In fact, a few weeks after the official presentation, this project has already received two awards in Italy - the ADI Packaging Design Award, won in the Non-Food sector, and the Bronze A’ Design Award, obtained in the “Disposable and Single-Use category Product Design “- and one in Europe, or the Alfoil Trophy 2020, won in the” Innovative use of Aluminium Foil” category. Based on the decisions and investments made in recent months, what are the forecasts for the whole of 2020? (compared to the 2019 figure)? 2020 began with a pandemic that no one could have foreseen, but we have been able to rethink products and market targets, fully compatible with a scenario in full transformation, also thanks to our innovations. This allows us to face the second half of the year with confidence.

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Una scommessa (fuori dal) comune Digitalizzazione delle macchine, cambio formato flessibile e automatizzato, gestione e controllo da remoto della produzione: questi gli aspetti chiave della fornitura americana portata a compimento con successo dalla Ronchi Mario SpA. Stefano Lavorini

Cesare e Gianmario Ronchi, titolari dell’azienda - dal punto di vista costruttivo il lavoro è concluso e tutte le macchine sono state consegnate e sono in produzione. Sia in termini di tempistiche che di funzionalità, abbiamo risposto in positivo a quanto stabilito. Resta solo da portare a termine l’ultima fase del progetto, cioè la formazione del personale in loco, che è interamente composto da nuove maestranze, non ancora autonome nel gestire la produzione. A tal scopo, a partire dallo scorso anno, abbiamo trasferito nostro personale interno».

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er realizzare qualcosa di “eccezionale”, è sempre necessario guardare a un obiettivo non raggiungibile… Sembra essere questa la chiave di lettura corretta per comprendere portata e valore del progetto portato a termine dalla Ronchi Mario SpA per una delle più importanti multinazionali americane nel settore della detergenza e del personal care. All’azienda di Gessate (MI), ci sono voluti 3 anni di lavoro, la costruzione di un nuovo stabilimento e l’assunzione di un gruppo di venticinque persone per evadere una commessa molto particolare: ovvero realizzare una serie di linee di orientamento, riempimento e tappatura ed etichettatura di flaconi, in parte studiate e progettate dal cliente stesso, e destinate a “popolare” una fabbrica negli USA, costruita ex-novo. «Oggi - ci confermano ad una voce

An out-of-the-ordinary wager Digitalization of machines, flexible and automated format change, remote management and control of production: these are the key aspects of the American consignment successfully accomplished by Ronchi Mario SpA. Stefano Lavorini

To achieve something “exceptional”, you always need to set your eye on an unattainable goal ... This seems to be the correct key to understanding the scope and value of the project completed by Ronchi Mario SpA for one of the most important American multinationals in the detergency and personal care sector. It took the Gessate based company 3 years of work, the construction of a new factory and the hiring of a group of twenty-five people to fulfil a very

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particular order: that is, to create a series of orientation-, filling- capping and labeling lines for bottles, partly studied and designed by the customer themselves, and intended to “populate” a factory in the USA, built from scratch. As Cesare and Gianmario Ronchi, owners of the company confirm to us in one voice «From the constructive point of view the work is finished and all the machines have been delivered and are in production. Both in terms of

timing and functionality, we responded positively to what was established. Only the last phase of the project needs to be completed, that is, the training of staff on site, entirely made up of new workers, not yet autonomous in managing production. For this purpose, starting from last year, we have transferred our people to the place». A remarkable result, which explains only in part how it is possible to have a customer who is not only satisfied, but that also intends to install the same type of packaging lines for liquid products in other factories ... What were the conditions on which you built the American project? This type of agreement is an example of what we call partnerships with the customer. It is evident that the latter put their faith us, but they certainly did not

do so sight unseen. Our reputation as a leading player on the American market and the mutual knowledge built up over the years was decisive in guiding the choice. Before deciding whether to assign the order to us, there was, however, a preliminary study phase lasting more than a year and a half, during which the managers of the multinational company verified our way of working in the field. For our company, accepting such an ambitious order has meant taking on a big commitment, both in organizational terms and in terms of research and technological development. Even before receiving the final go-ahead from the customer, for example, we started building a new “Zero Emission” warehouse not far from the historic site, speeding up on the idea that it was in the air to increase our production capacity. We built a “green building” in record time,

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Un notevole risultato, che spiega solo in parte come si riesca ad avere un cliente non solo soddisfatto, ma anche intenzionato a installare la medesima tipologia di linee di imballaggio per prodotti liquidi anche in altre fabbriche… Quali sono stati i presupposti su cui avete costruito il progetto americano? Questo tipo di accordo è un esempio di ciò che noi definiamo partnership con il cliente. È evidente che quest’ultimo ha compiuto un atto di fiducia nei nostri confronti, ma non lo ha fatto certo a scatola chiusa. Determinante nell’orientare la scelta è stata la nostra reputazione di player di primo piano anche sul mercato americano e la conoscenza reciproca costruita negli anni. Prima di decidere se assegnarci la commessa c’è stata, comunque, una fase di studio preliminare durata più un anno e mezzo, durante la quale i responsabili della multinazionale hanno verificato sul campo il nostro modo di lavorare. Per la nostra azienda accettare una commessa così ambiziosa, ha significato assumersi un grosso impegno, sia in termini organizzativi che di ricerca e sviluppo tecnologico. Prima ancora di ricevere il via libera definitivo dal cliente, siamo ad esempio partiti a costruire un nuovo capannone “Zero Emission” poco distante dalla sede storica, accelerando rispetto all’idea che era nell’aria di aumentare la nostra capacità produttiva. Abbiamo edificato in tempi record un “green building”, dotato di im-

equipped with a photovoltaic system, rainwater recovery, heating system with heat pumps ... But the most ambitious challenge was the technological one. In fact, we took on the construction of a new bottle unscrambler starting from an existing project, conceived and studied by the customer exclusively “on paper”. As was foreseeable, the transition from design to practical implementation required a considerable effort of implementation, development and improvement. During operations, numerous adjustments and modifications were necessary, as is normal for a contract of such complexity. And in this sense, our skills have made a difference. The intellectual property of the machines (of which two versions exist) belongs to the customer, with whom we have worked in close collaboration, but as manufacturers, we are proud to

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pianto fotovoltaico, recupero dell’acqua piovana, impianto di riscaldamento con pompe di calore… Ma la sfida più ambiziosa è stata quella tecnologica. Infatti abbiamo preso in carico la costruzione di un nuovo riordinatore di bottiglie a partire da un progetto esistente, pensato e studiato dal cliente esclusivamente “sulla carta”. Come era prevedibile, il passaggio dalla progettazione alla realizzazione pratica ha richiesto un notevole sforzo di implementazione, sviluppo e miglioramento. In corso d’opera sono stati necessari numerosi aggiustamenti e modifiche, come è normale che avvenga nell’ambito di una commessa di tale complessità. E in questo senso, le nostre competenze hanno fatto la differenza. La proprietà intellettuale delle macchine (di cui esistono due versioni) è del cliente, con cui abbiamo lavorato in stretta collaborazione, ma come costruttori, siamo orgogliosi di essere riusciti a contribuire proattivamente all’evoluzione del progetto. A livello tecnico, quali sono le caratteristiche specifiche delle macchine che avete realizzato? La caratteristica principale di questo nuovo sistema, che parte dal riordinatore e arriva al palettizzatore, passando per la riempitrice/tappatrice, l’etichettatrice, l’incartonatrice, e che utilizza bottiglie e tappi ed etichette di vario formato e tipo, è la flessibilità, di molto superiore a quella delle linee tradizionali. Il vantaggio peculiare offerto dal progetto

have been able to proactively contribute to the evolution of the project. On a technical level, what are the specific characteristics of the machines you have made? The main feature of this new system, which starts from the unscrambler and arrives at the palletizer, passing through the filler/capper, the labeler, the case packer, and which uses bottles and caps and labels of various sizes and types, is flexibility, much higher than that of traditional lines. The peculiar advantage offered by the project is the functionality of the format change, which can be carried out with extreme rapidity and frequency, practically automatically, with minimal manual interventions (potentially even null), both as regards the unscrambler of the bottles and the monobloc of filling and capping.

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è la funzionalità del cambio formato, che può essere effettuato con estrema rapidità e frequenza, in modo praticamente automatico, con interventi manuali minimi (potenzialmente anche nulli), sia per quanto riguarda il riordinatore delle bottiglie che il monoblocco di riempimento e tappatura. La prima caratteristica distintiva è strettamente connessa con un secondo aspetto che differenzia questo sistema da altre soluzioni: la digitalizzazione delle macchine, ovvero la possibilità di gestire e controllare il processo da remoto. A questo scopo è stato predisposto un apparato di telecamere e sensori digitali in grado di rilevare, raccogliere e trasmettere tutte le informazioni necessarie. In base alle diverse esigenze, è così possibile impostare varie opzioni di personalizzazione, che possono essere governate agevolmente via internet. In un certo senso, quindi, si può parlare di un sistema “connesso”? Si. Tutto questo è reso possibile dall’evoluzione delle infrastrutture network, che rendono effettiva la possibilità di trasmettere e scambiare i dati anche a distanza in tempo reale. E l’avvento del 5G porterà ulteriori opportunità.

The first distinctive feature is closely connected with a second aspect that differentiates this system from other solutions: the digitalization of the machines, that is the possibility to manage and control the process remotely. For this purpose, an apparatus of digital cameras and sensors has been set up to detect, collect and transmit all the necessary information. According to different needs, it is thus possible to set various customization options, which can be easily managed via the internet.

opportunities. Especially in this technological area, the project represented for us a “gym”, which allowed us to acquire a not indifferent experience and know-how in dealing with this type of system, towards which many of our customers show a growing interest. . In essence, the demand is that of a machine that can be controlled remotely, with minimal human intervention and very flexible, especially with regard to format change. All this, of course, without compromising the levels of precision and quality of production.

In a certain sense, then, can we speak of a “connected” system? Yes. All this is made possible by the evolution of network infrastructures, which make the possibility of transmitting and exchanging data even remotely in real time effective. And the advent of 5G will bring further

In particular, what are the market reasons, and therefore of the distribution and production system, that justify the investment in this type of advanced functionality? The most relevant phenomenon, in recent years, is the development of e-commerce at the expense of

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Soprattutto in quest’ambito tecnologico, il progetto ha rappresentato per noi una “palestra”, che ci ha permesso di acquisire un’esperienza e un know how non indifferenti nel trattare questa tipologia di sistemi, verso i quali molti nostri clienti dimostrano un interesse crescente. Nella sostanza, la richiesta che ci viene avanzata è quella di una macchina controllabile da remoto, con il minimo intervento umano e molto flessibile, soprattutto per quanto riguarda il cambio formato. Il tutto, ovviamente, senza compromettere i livelli di precisione e qualità della produzione. In particolare, quali sono le ragioni di mercato, e quindi del sistema distributivo e produttivo, che giustificano l’investimento in questo genere di funzionalità avanzate? Il fenomeno più rilevante, negli ultimi anni, è lo sviluppo dell’ e-commerce a discapito della grande distribuzione tradizionale. Gli operatori del commercio on line si sono organizzati con strutture centralizzate di raccolta e smistamento dei prodotti, che devono essere costantemente rifornite per rispondere prontamente alle richieste che arrivano via web. La diffusione di questo modello - che peraltro sta influenzando in misura crescente anche l’organizzazione della GDO - ha portato alla diffusione di nuove prassi di approvvigionamento: stoccaggi ridotti a magazzino a fronte di ordini più piccoli, frequenti e diversificati, a cui i produttori di beni di consumo devono

traditional large-scale distribution. The operators of the online commerce have organized themselves with centralized structures for the collection and sorting of products, which must be constantly supplied to respond promptly to requests that arrive via the web. The diffusion of this model - which is also increasingly influencing the organization of large-scale distribution - has led to the diffusion of new procurement practices: reduced storage in the warehouse against smaller, frequent and diversified orders, to which producers of consumer goods must be able to respond, putting themselves in a position to produce in a much more streamlined and flexible way. If once the production of a certain type of shampoo lasted at least two days, today there is talk of changing the product even every half hour.

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poter rispondere, mettendosi nelle condizione di produrre in maniera molto più snella e flessibile. Se una volta la produzione di una certa tipologia di shampoo durava almeno due giorni, oggi si parla di cambiare prodotto addirittura ogni mezz’ora. Per questa ragione, ora molti brand owner pretendono che gli interventi umani siano ridotti e semplificati al massimo, e che gli operatori di macchina non necessitino di competenze specifiche.

specifiche famiglie di prodotti, che poi vengono distribuiti sul territorio in modo abbastanza agevole, in altre aree come Cina o India, questo modello funziona poco, per via delle notevoli distanze e, spesso, dell’inadeguatezza delle infrastrutture. Per raggiungere efficacemente questi mercati emergenti, appare quindi più vantaggioso dislocare sul posto fabbriche di dimensioni contenute, ma in grado di realizzare produzioni molto diversificate.

Questo tipo di funzionalità, a valore “digitale”, sono richieste da tutti i vostri clienti? La richiesta di sistemi questo tipo arriva principalmente dalle imprese di respiro globale, la cui produzione si articola in diverse famiglie di prodotti e in svariati brand, che hanno target e volumi di mercato estremamente variabili. Inoltre, le più attuali strategie di marketing, a cui le multinazionali non sono certo estranee, si basano sulla personalizzazione estrema. Per realtà di queste dimensioni, la flessibilità è però un imperativo non solo in funzione dei nuovi modelli distributivi, ma anche per la necessità di fare fronte a specifiche esigenze di natura geografica e culturale, in termini di formulazione e packaging. C’è, infine, un ultimo aspetto da tenere in considerazione: se nel mondo occidentale, come Europa e America, le multinazionali tendono a organizzare la produzione in grandi fabbriche dedicate a

Se un leader del mercato compra da voi ci sarà un motivo… Ma questa logica attira anche una clientela più piccola, che si muove sulla scia dei più grandi? I clienti ci conoscono perché sanno che siamo in grado di offrire soluzioni di eccellenza, per esigenze diverse: dai sistemi digitali tecnologicamente più avanzati, a quelli meccanici tradizionali, più adatti alle realtà produttive medio-piccole. La nostra forte vocazione all’innovazione, che per molti è un valore aggiunto, va di pari passo con una credibilità conquistata sul campo in 54 anni di attività, nel corso dei quali abbiamo sempre dimostrato di saper proporre le soluzioni migliori per le più diverse applicazioni. E presto… presenteremo ulteriori novità, tra cui una linea robotizzata modulare, in grado di eseguire in automatico tutte le operazioni di riordinamento, riempimento e tappatura, offrendo il massimo in termini di flessibilità operativa e volumi produttivi.

For this reason, many brand owners now expect that human interventions are reduced and simplified to the maximum, and that machine operators do not need specific skills. Is this type of “digital” value functionality required by all your customers? The demand for systems of this type comes mainly from global companies, whose production is divided into different families of products and into various brands, which have extremely variable targets and market volumes. Furthermore, the most current marketing strategies, to which the multinationals are certainly not extraneous, are based on extreme customisation. For companies of this size, flexibility is however an imperative not only in function of the new distribution models, but also because of the need

to meet specific geographical and cultural needs, in terms of formulation and packaging. Finally, there is one last aspect to consider: if in the Western world, such as Europe and America, multinationals tend to organize production in large factories dedicated to specific families of products, which are then distributed fairly easily in the territory; in other areas such as China or India, this model works poorly, due to the considerable distances and, often, the inadequacy of the infrastructures. To effectively reach these emerging markets, it therefore appears more advantageous to relocate smaller factories on the spot, but capable of producing very diversified productions. If a market leader buys from you there must be a reason ... But does this logic also attract a smaller

clientele, which moves in the wake of the bigger ones? Customers know us because they know that we are able to offer excellent solutions for different needs: from technologically more advanced digital systems to traditional mechanical ones, more suitable for medium-small production companies. Our strong vocation for innovation, which for many is an added value, goes hand in hand with a credibility gained in the field in 54 years of activity, during which we have always shown that we know how to offer the best solutions for the most diverse applications. . And soon ... we will present further innovations, including a modular robotic line, capable of automatically performing all the reordering, filling and capping operations, offering the maximum in terms of operational flexibility and production volumes.

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biodegradabili e compostabili Impegno green per la società milanese Ticinoplast che, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente (venerdì 5 giugno 2020) presenta la gamma di prodotti NextFilm™: una nuova generazione di film per l’imballaggio, espressione dell’impegno dell’azienda a favore dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile.

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a prima famiglia delle nuove soluzioni per l’imballaggio proposte da Ticinoplast è rappresentata dai film biodegradabili e compostabili in MATERBI, conformi allo standard internazionale UNI EN 13432, per la laminazione o per l’uso singolo nel confezionamento di alimenti e di prodotti idonei al packaging compostabile. Frutto della collaborazione con Novamont, i nuovi film sono stati messi a punto grazie a un lavoro congiunto di ricerca, sviluppo, industrializzazione e prove su macchine di stampa, accoppiatrici e linee di confezionamento, durato quasi 3 anni. Complessivamente si tratta di cinque film, già certificati OK Compost, caratterizzati come segue: • 2 supporti di stampa e 3 film saldanti. Laminati tra loro, garantiscono caratteri-

stiche meccaniche e di saldatura idonee alla produzione su qualsiasi macchina di confezionamento. I supporti di stampa possono essere lavorati sia su linee rotocalco che flessografiche. I film saldanti possono essere utilizzati sia in accoppiamento sia come film singoli, a seconda delle applicazioni, e possono essere stampati. Grazie alla collaborazione con Saes Coated Film, i supporti di stampa della linea NextFilm™ possono essere sottoposti a trattamenti superficiali per aumentare le proprietà di alta barriera all’umidità e ai gas (tecnologia CoathinkTM), in modo da garantire caratteristiche funzionali paragonabili a quelle dei sistemi di imballaggio tradizionale.

Green commitment for the Milanese company Ticinoplast which, on the occasion of World Environment Day (Friday 5 June 2020), presents the NextFilm™ product range: a new generation of packaging films, an expression of the company’s commitment to the circular economy and sustainable development. products to compostable packaging. The first family of new packaging The result of the collaboration with solutions proposed by Ticinoplast is Novamont, the new films have been represented by biodegradable and developed thanks to a joint work of compostable MATER-BI films, compliant research, development, industrialization with the international standard UNI EN and tests on printing machines, 13432, for lamination or for single use in laminators and packaging lines, which the packaging of food and suitable lasted almost 3 years.

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IN BREVE Attiva da oltre 50 anni, Ticinoplast estrude in bolla film di polietilene per il packaging alimentare e altre applicazioni. Con le sue 10 linee di estrusione da 1 a 5 strati è tra i principali leader tecnologici del settore del’estrusione in bolla ed è riconosciuta a livello globale come una delle aziende più innovatrici nel mercato del flessibile. IN BRIEF Active for over 50 years, Ticinoplast extrudes polyethylene bubble film for food packaging and other applications. With its 10 extrusion lines from 1 to 5 layers, it is one of the main technological leaders in the blown extrusion sector and is recognized globally as one of the most innovative companies in the flexible market

ta da film di polietilene ottenuto da resine PCR proveniente da riciclo chimico, idoneo quindi al contatto alimentare, nonché da film in polietilene Biobased. Per questo motivo Ticinoplast ha avviato il processo di certificazione ISCC+, riattualizzando così la propria posizione nell’ambito dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile.

Nei prossimi mesi, oltre che da film compostabili, la linea NextFilm™ sarà arricchi-

NextFilm™ : biodegradable and compostable

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In total, these are five films, already OK Compost certified, characterized as follows: • 2 print media and 3 sealing films. Rolled together, they guarantee mechanical and welding characteristics suitable for production on any packaging machine. The printing supports can be worked on both gravure and flexographic lines. The sealing films can be used both in lamination and as single films, depending on the applications, and can be printed. Thanks to the collaboration with Saes Coated Film, the printing substrates of the NextFilm ™ line can be subjected to surface treatments to increase the

properties of high barrier against humidity and gases (CoathinkTM technology), in order to guarantee functional characteristics comparable to those of the traditional packaging systems. In the coming months, in addition to compostable films, the NextFilm™ line will also be enriched with polyethylene film obtained from PCR resins from chemical recycling - therefore suitable for food contac - as well as with Biobased polyethylene film. For this reason, Ticinoplast has started the ISCC+ certification process, thus updating its position in the circular economy and sustainable development.

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Pompe turbomolecolari TURBOVAC i / iX in due nuove dimensioni

Produzione mascherine made in Italy e certificata n IDM, produttore di macchine e impianti di automazione, prevalentemente in ambito cosmetico, e TexNow, la realtà nata di recente da un’idea di NastriTex Lab per lo studio e la realizzazione di tessuti e altri materiali certificati per la protezione delle persone, hanno deciso di collaborare con l’obiettivo di fornire alle aziende gli strumenti indispensabili alla realizzazione di mascherine di protezione interamente Made In Italy. IDM, con la realizzazione della linea MDR-50, completamente automatica, per la produzione e il confezionamento delle mascherine, mette a disposizione la tecnologia necessaria, mentre TexNow offre materiali conformi agli standard richiesti per citotossicità, biocompatibilità, sensibilizzazione cutanea, respirabilità ed efficienza di filtrazione batterica. La realizzazione di mascherine chirurgiche è concreta e torna ad essere un processo tutto italiano, efficiente e certificato.

Made in Italy production of certified facemasks

IDM, manufacturer of machines and automation systems, mainlyfor the cosmetics field, and TexNow, the recent concern born from an idea by NastriTex Lab for the study and creation of fabrics and other certified materials for the protection of people, have decided to collaborate with the aim of providing companies with the indispensable tools for the creation of Italian made protective masks. IDM, with the creation of the fully automatic MDR-50 line, for the production and packaging of the masks, provides the necessary technology, while TexNow offers materials compliant with the standards required in terms of cytotoxicity, biocompatibility, skin sensitization, breathability and efficiency of bacterial filtration. The result is the creation of effective

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n Lo specialista del vuoto Leybold amplia la serie TURBOVAC i / iX con le dimensioni 850 i / iX e 950 i / iX, che si aggiungono agli altri modelli della serie (90, 250, 350 e 450). Le due varianti offrono migliori prestazioni nella creazione del vuoto in termini di velocità di pompaggio, valori di compressione, minori costi di servizio, funzionamento semplice e intuitivo. In alcune applicazioni, l’integrazione dei modelli 850 i / iX e 950 consente anche una significativa riduzione del numero di pompe e quindi dei costi totali del ciclo di vita. Sono utilizzati in molte applicazioni di ricerca, sviluppo e analisi a industriale, ovunque sia richiesto un vuoto pulito e stabile ad alto e altissimo - come nel rivestimento, trattamento termico, analisi, film sottile ricerca e recupero dell’elio.

Per promuovere le vendite nel mercato industriale e dei rivestimenti, EthernetIP, EtherCAT e le opzioni di Profinet Anybus sono stato aggiunti ai moduli di comunicazione già esistenti, Profibus, RS232 e RS485. Tutti i modelli sono tutti disponibili come versioni IP54. EthernetIP, EtherCAT e i moduli Profinet hanno un web server integrato.

Un film BOPP stampabile a rilievo n Innovia Films lancia Rayoface™ mBoss, film BOPP progettato per offrire prestazioni di goffratura a lunga durata. Le audaci caratteristiche tattili e la stampa accattivante rendono questo film di grande impatto per il consumatore anche grazie alla possibilità di microincidere la superficie, che lo rende simile alla carta. Grazie all’eccezionale stabilità dimensionale, il film di 130 micron garantisce alta efficienza nei processi di etichettatura e converting. Rayoface mBoss™ ha un alto livello di opacità anche quando umido, ed è adatto per l’uso con un’ampia gamma di inchiostri e lamine, nonché vernici testurizzate. Spiega Richard Southward, Global Product Manager, Labels «Prove condotte da terzi hanno dimostrato la durata e la robustezza delle caratteristiche di goffratura, che garantiscono l’impatto a scaffale e l’esperienza del marchio che Rayoface mBoss™ è in grado di generare».

surgical masks under what is back to being an entirely Italian, efficient and certified process.

TURBOVAC i / iX turbomolecular pumps in two new sizes

The vacuum specialist Leybold has expanded its TURBOVAC i/iX series - 90, 250, 350 and 450 - by the sizes 850 i/iX and 950 i/iX to six models. The new members of the TURBOVAC i/iX family provide significantly improved vacuum performance in a wide range of applications. Especially due to the expansion of the family in the direction of higher pumping speeds and compression values, lower service costs and simple, intuitive operation. In some applications, the integration of the new 850 i/iX and 950 i/iX models will even lead to a significant reduction in the number of pumps and thus in the total

life cycle costs They are used in many applications from research and development and analytics to industrial. In other words, especially where a clean and stable high- and ultrahigh vacuum is required – such as in coating, heat treatment, analysis, thin-film research and helium recovery. Especially in order to promote sales in the industrial and coating market, EthernetIP, EtherCAT and Profinet Anybus options are now added to the existing Profibus, RS232 and RS485 communication modules. They are all available as IP54 versions. The EthernetIP, EtherCAT and Profinet modules have an integrated web server.

Innovia Films launches an embossable BOPP film

Innovia Films are launching Rayoface™ mBoss their BOPP film that has been especially engineered to

offer long-lasting premium embossing performance. The new film offers increased shelf appeal and consumer engagement through bold tactile features as well as the eye-catching print and foiling capability of the paper-like surface. At 130 micron, it has a premium feel and offers high conversion and labelling efficiencies due to its exceptional dimensional stability. Rayoface mBoss™ has a high level of opacity, even when wet and is suitable for use with a wide range of inks and foils as well as textured varnishes. Richard Southward, Global Product Manager, Labels explains «Third party trials have demonstrated the longevity and robustness of the embossed features through the supply chain, ensuring the on-shelf impact and brand experience that Rayoface™ mBoss can generate».

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INSERZIONISTI ADVERTISERS INSERZIONISTI ADVERTISERS A

I

R

ARCOPLASTICA SRL...............................5

I.G.C. SRL.................................................31

RICREA – CONS. NAZ. RICICLO

IDICE MC SAM SOCIÉTÉ ANONYME

RECUPERO IMB. ACCIAIO.......... III Cop.

B

MONÉGASQUE.......................................48

ROBATECH ITALIA SRL U.S.................47

BECKHOFF AUTOMATION SRL.............7

IMA INDUSTRIA MACCHINE

RONCHI MARIO SPA...................... II Cop.

AUTOMATICHE SPA...............................65 S

C CONTITAL SRL........................................25

L

SCHOBER TECHNOLOGIES GMBH...15

LABORPLAST SRL................................ 52

SUN CHEMICAL GROUP SPA..............35

N

T

NIMAX SPA..............................................37

TGM - TECNOMACHINES SRL............33

O

V

ORIENTAL MOTOR ITALIA SRL..IV Cop.

VERIMEC SRL.........................................21

G G.B. GNUDI BRUNO SPA..................... 8-9

Enti, aziende e associazioni citate su questo numero A ALIPLAST SPA.......................................13 ALTOPACK SPA.....................................28 ALTROCONSUMO.................................26 ARCOPLASTICA SRL............................13 ASA SAN MARINO SPA.........................30 ASSOCASA...........................................43 B BARILLA G.E R. FRATELLI SPA.......28, 57 BRERA DESIGN DISTRICT....................26 BRIVAPLAST SRL..................................28 BTICINO SPA.........................................29 C C.C.M. COOPERATIVA CARTAI MODENESE .........................................29 CAMA 1 SPA..........................................24 CAPSULIT SPA......................................14 CIAL CONSORZIO IMBALLAGGI ALLUMINIO............................................49 CONAI - CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI...............26, 56 CONTITAL SRL......................................62 COOP ITALIA SOC. COOP....................58 E ESSEOQUATTRO SRL...........................29 ETIPACK SPA.........................................14

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F FABO SPA..............................................30 FEDERCHIMICA - AVISA.......................43 G G.B. GNUDI BRUNO SPA......................15 H HERAMBIENTE..................................2, 63 I I.G.C. SRL..............................................16 ICMA SRL..............................................33 IDM AUTOMATION SRL.........................70 IGB SRL - INDUSTRIE GRAFICHE BRESSAN...........................53 IMA INDUSTRIA MACCHINE AUTOMATICHE SPA..............................22 INNOVIA FILMS.....................................70 INTERNATIONAL PAPER ITALIA SRL....30 ISTITUTO ITALIANO IMBALLAGGIO.................... 26, 43, 49, 57 ITALPACK CARTONS SRL.....................32 ITP IND. TERMOPLASTICA PAVESE SPA..........................................16 K KEG SOLUTIONS SRL ..........................32

L L’OREAL ITALIA SPA..............................33 LABORPLAST SRL................................18 LAMINATI CAVANNA SPA......................57 LAMINAZIONE SOTTILE SPA..........32, 57 LEYBOLD ITALIA SRL............................70 M MARCHESINI GROUP SPA...................21 MONTEFARMACO OTC SPA.................34 N NASTRI TEX SRL...................................70 NIMAX SPA............................................17 NOMISMA SPA......................................10 NOVAMONT..........................................69 O OCME SRL............................................54 P PACKAGING MEETING SRL..................26 PILZ ITALIA SRL.....................................18 POLITECNICO DI MILANO – DIP. INDACO..............26, 58 R RICREA ...........................................49, 56 ROBATECH ITALIA SRL U.S..................19 ROBOPAC ............................................54 RONCHI MARIO SPA.............................66

S SAES COATED FILMS SPA....................69 SCANDOLARA SPA...............................20 SDR PACK SPA.....................................34 SERVOTECNICA SPA............................24 SGAMBARO SPA..................................34 SIDEL SPA.............................................53 SIT SPA STAMPA IMBALLAGGI TRASPARENTI.......................................19 SOULPACK SRL....................................34 SUN CHEMICAL GROUP SPA...............59 T TICINOPLAST SRL................................69 TURCONI SPA.......................................36 TYPEM TIPOLITO MAGGIONI................33 U UCIMA...................................................12 ULMEX ITALIA SRL................................17 UNIFARCO SPA.....................................36 UNIVERSIDAD CATOLICA DE CHILE....53 V VALMATIC SRL......................................23 VERALLIA ITALIA SPA............................36 VIMAR SPA............................................37 VOLPAK S.A. UNIPERSONAL................20 W WITTENSTEIN SPA................................22

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