Italiaimballaggio 9 - 2015

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THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING

ISSN: 2037-2183

9/2015 SETTEMBRE 6,50€

NUMERO 9 SETTEMBRE 2015


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A CCELERATIO N

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Corbella, perché

The Times They Are a-Changin’

Stefano Lavorini

tempi stanno cambiando, cantava Bob “Sulla scia del grande successo riscosso dall’ultima edizione di IPACK-IMA, che ha avuto Dylan nel 1964, ed è accaduto anche luogo lo scorso maggio, e con il passaggio di mano del pacchetto azionario della società quello che molti prevedevano (speravaIpack-Ima Spa, ceduto da Centrexpo Spa a Fiera Milano Spa, giunge a conclusione il mandano?), ma a cui pochi credevano. to di amministratore delegato di Guido Corbella…”. Guido Corbella, dopo quarant’anni di Così recita il comunicato che, il 16 luglio 2015, ha ufficializzato quanto molti già sapevano. attività nel settore associativo e fieristiPochi giorni prima dell’evento, lo abbiamo incontrato: sereno e soddisfatto per un lungo temco ha rimesso tutti gli incarichi. po speso bene, ma anche - e non ne siamo sorpresi - ancora con tanta voglia di fare. Non si può negare che il suo lungo visdi Stefano Lavorini suto professionale sia costellato di intuizioni felici su evoluzione del mercato, modelli associativi, del boom italiano, con l’epopea dei grandi capitani d’industria business fieristico. nel settore stampa (Cerutti, Simoncini, Grignolio, Depetris, Come direttore di Acimga, è stato protagonista e artefice del- Rossini) e in quello dell’imballaggio (Taino, De Martis, Vacchi): la storia del comparto delle macchine per le arti grafiche e il uomini che hanno inventato e portato a livelli di eccellenza la converting. Ed è al suo impegno che si deve anche la nascita, tecnologia italiana, in un percorso fatto di intrecci sempre più nel 1984, dell’associazione dei costruttori di macchine per fitti e proficui a livello associativo e fieristico. l’imballaggio, Ucima, di cui è stato a lungo il direttore: una coincidenza che, negli anni, ha portato a una sinergia sempre più stretta tra i due comparti. Come AD delle società fieristiche 964 Centrexpo e Ipack-Ima ha inoltre ridisegnato il panorama delan, 1y Are l y D le manifestazioni dedicate al printing e al packaging in Italia e Bob mes The i ’ non solo, con risultati tangibili. The T -Changin a E ammettete che le acque Volitivo e determinato, capace di visioni non convenzionali, tanto ha saputo trovare consensi e tessere accordi, anche a livello internazionale, quanto suscitare contrasti e dissensi. Una storia, la sua, che coincide almeno in parte con gli anni

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“Venite intorno gente Dovunque voi vagate

Attorno a voi stanno crescendo E accettate che presto 6DUHWH LQ]XSSDWL ºQR DOO±RVVR Corbella, why E se il tempo per voi The Times They Are a-Changin’ Rappresenta qualcosa “In the wake of the huge success enjoyed by the last edition of IPACK-IMA, that took place last May, and with the change of hands of the Fareste meglio a incominciare a nuotare share package of the company Ipack-Ima SpA, ceded by Centrexpo SpA to Fiera Milano SpA, Guido Corbella’s mandate 2 DҬRQGHUHWH FRPH SLHWUH as CEO draws to a close…”. Thus ran the communiqué that, July 16 2015, officialised what was already known by many. A few days before the event, we met up with him: serene and satisfied due to years of time and effort well spent, but also - no surprise to us - as active and feisty as ever. by Stefano Lavorini The times they are a changing, Bob Dylan sang in 1964, and what was forecast (hoped for?) by many, but which few people believed would occur, has actually happened. Guido Corbella, after forty years of activity in the sector of fairs and associations, has withdrawn from all his posts. It cannot be denied that his long professional career is studded with happy intuitions on the evolution of the market, associative models and trade fair business.

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As head of Acimga, he has featured in and formed the history of the graphic arts and converting machine sector. And it is thanks to his commitment that the Italian Packaging Machine Constructor’s Association Ucima came into being, headed by him over many years: a coincidence that, over the years has led to an ever closer synergy between the two sectors. As CEO of the trade fair company Centrexpo and Ipack-Ima he also

Perché i tempi stanno cambiando” redesigned the printing and packaging show panorama for Italy and also beyond, with tangible results. Feisty and determined, capable of unconventional visions, these traits have helped him both in achieving consensus and in making agreements, this too at international level, as well as arousing contrast and dissent. The account of his life coincides at least in part with the Italian postwar boom, with the era of the deeds of the great captains of industry in the print sector (Cerutti, Simoncini, Grignolio, Depetris, Rossini) and

in that of packaging (Taino, De Martis, Vacchi): people who invented Italian technology, bringing it to the highest levels, in a line of development featuring evermore intense and successful relations at an associative and fair level. During our talk, Corbella drew some cursory conclusions and answered our questions with no holding back: «I consider my experience in the world of trade fairs as definitively over, having attained my set objectives. I aboveall refer to the success of the last edition of Ipack-Ima and related

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A C C E LE RAT I ON

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Durante il nostro faccia a faccia, Corbella fa un primo bilancio e, senza remore, risponde alle nostre domande: «Considero conclusa la mia esperienza nel mondo delle fiere, avendo raggiunto gli obiettivi che mi erano stati dati. Mi riferisco anzitutto al successo dell’ultima edizione di Ipack-Ima e delle fiere collegate, grazie anche al nuovo format che è stato apprezzato da tutti gli stakeholder e, in particolare, dai visitatori. In secondo luogo, fedele all’impegno assunto, ho contribuito a portare il gruppo fieristico sotto la mia responsabilità in un contesto che, andando oltre i riferimenti associativi, fosse in grado di offrire solide prospettive di sviluppo: Fiera Milano Spa è infatti il più importante operatore fieristico nazionale». Quali sono stati i fattori significativi che hanno caratterizzato i suoi tanti anni di “militanza” in campo fieristico? Penso soprattutto che siamo stati capaci di capire in anticipo l’importanza di disegnare le fiere guardando al mercato, ovvero ai visitatori e non agli espositori. Un esempio su tutti è l’articolazione per business community di Ipack-Ima, già vecchia di alcuni anni. Coerentemente, ed è una cosa di cui sono particolarmente orgoglioso, abbiamo lavorato per portare alla presidenza delle nostre manifestazioni figure che potremmo definire “visitatori di eccellenza”: Alberto Bauli, Paolo Barilla, Marco Pedroni per Ipack-Ima, Simona Michelotti per Converflex, Sergio Dompé per Pharmintech, Francesco Pugliese per Fruit Innovation. Questo focus sui visitatori ci ha guidato nel tempo a realizzare fiere verticali, molto specializzate: Converflex, tecnologie per la stampa e la trasformazione dell’imballaggio e, a seguire, Pharmintech, process e packaging farmaceutico, per arrivare alle verticali del fresco Meat-Tech e Dairytech. Altro punto qualificante è stata la creazione

fairs, thanks also to the new format appreciated by all stakeholders and, in particular, by the visitors. Secondly, faithful to the commitment taken on, I have contributed to bringing the fair group under my responsibility into a context that, going beyond associative references, is capable of offering solid growth prospects: Fiera Milano is in actual fact the most important fair operator on the Italian scene». What were the significant factors that featured in your many years of “militancy” in the trade fair field? I think aboveall that we were able to comprehend ahead of time the importance of designing the fairs looking at the market, or that is at the visitors and not at the exhibitors. An example for all is how Ipack-Ima’s has been divided into business communities, something that has featured for some years now. Likewise, and it is something that I am particularly proud of, we strove to appoint figures that we might define “visitors of excellence” to the presidency of our shows: Alberto Bauli, Paolo Barilla, Marco Pedroni for Ipack-Ima, Simona Michelotti for

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di una struttura operativa dedicata alla promozione e gestione delle fiere: è su queste basi che nell’80 viene fondata Centrexpo, connotata da subito come società fieristica partecipata non solo dall’associazione dei costruttori di macchine (Acimga 80%), ma anche da quella degli stampatori (Assografici 20%). Lei è stato dal 1974 direttore di Acimga e poi, dalla nascita e per lungo tempo, di Ucima. Come e perché si è realizzata questa contemporaneità? Grazie alla lungimiranza di alcuni presidenti di Acimga, nell’81 abbiamo concretizzato il nostro interesse per il settore del packaging, progettando la prima edizione di Converflex. Con la consapevolezza che si trattasse di un settore in forte sviluppo, nell’84 abbiamo organizzato a Mosca Upak-Italia, col risultato, anche in virtù del successo ottenuto, di avvicinarci ai costruttori di macchine per l’imballaggio, allora costituiti in un Gruppo all’interno di Anima. Possiamo dire che, proprio da quell’evento, ha preso le mosse Ucima in forma di associazione indipendente, anche grazie all’accordo di joint venture con Acimga: le associazioni mantenevano la propria identità, indipendenza e i propri organi direttivi, ma la struttura operativa, direttore compreso, era condivisa. Abbiamo così creato un modello di “contiguità di mercato”, inizialmente ostacolato da Confindustria, che però ha funzionato bene e a lungo: in 22 anni ha infatti permesso di sviluppare una forte sinergia tra il settore della stampa (che, con la crisi dei costruttori italiani di macchine offset, stava peraltro spostandosi verso la stampa su imballaggi, Ndr) e il mondo del packaging. Sinergia che, in

Converflex, Sergio Dompé for Pharmintech, Francesco Pugliese for Fruit Innovation. This focus on the visitors has led us in time to achieve highly specialized vertical fairs: Converflex, packaging and converting technologies and, following that, Pharmintec, pharmaceutical processes and packaging, to reach the vertical fresh Meat-Tech amd Dairytech. Another qualifying feature has been the creation of an operative structure dedicated to the promotion and management of the fairs: this was the basis on which Centrexpo was founded, immediately featuring a fair company owned not only by machine builders association (Acimga 80%), but also by that of the printers (Assografici 20%). You were director of Acimga from 1974 onwards and subsequently, since its creation and for many years, director of Ucima. How and why did did you hold these posts simultaneously? Thanks to the foresight of some Acimga presidents, in ’81 we concretized our interest for the packaging sector, planning

campo fieristico, si è tradotta, nel 1992, in una nuova manifestazione focalizzata sul confezionamento (Packintec) e poi, grazie alle risorse autonome di Centrexpo (utili accantonati negli anni derivanti dall’organizzazione di Gec e Grafitalia, Ndr) nell’acquisizione graduale della società Ipack-Ima e della fiera omonima. Tra i tanti dettagli di quegli anni, ricordo il fatto che, nell’87, Acimga abbia ceduto a Ucima il 10% delle quote di Centrexpo, sancendone così lo status di società fieristica di riferimento per entrambi i comparti. Come vede il ruolo attuale delle associazioni in ambito fieristico? Nel Dopoguerra, le associazioni di categoria hanno ben presto compreso l’importanza delle manifestazioni fieristiche di settore, e hanno svolto un’azione determinante nel fare nascere i primi eventi alternativi alle “campionarie”. In quest’ultimo ventennio, complice la crisi di rappresentanza, in molti hanno smesso di vedere l’attività fieristica come business a se stante, riducendolo a semplice fonte di sostentamento dell’attività associativa. Inoltre, una visione troppo legata al mondo produttivo italiano, ha fatto per lungo tempo da freno all’internazionalizzazione delle manifestazioni, ostacolando la presenza di espositori stranieri. Oggi il mondo fieristico è altamente competitivo e questo impone una visione manageriale diversa da quella necessaria a gestire un’associazione, legata inevitabilmente più a logiche politiche che di marketing. Ciò, sia chiaro, non osta tout court al fatto che un’associazione possa essere anche un valido organizzatore di fiere, a patto di saper e voler

the first edition of Converflex. Aware that we were dealing with a sector undergoing extensive growth, in ’84 we organized Moscow Upak-Italia, with the result, also thanks to the success attained, of nearing the packaging machine builders, then grouped under Anima. We can say that that very event led to the creation of Ucima as an independent association, thanks also to the joint venture agreement with Acimga: the associations kept their own identity, independence and directive organs, but the operative structure, including the director, were shared. We thus created a model “contiguous to the market”, initially opposed by Confindustria, that though has worked well in the long run: over 22 years it has in fact enabled the development of a strong synergy in the print sector (that, with the crisis of the Italian offset machine builders, was shifting towards printing on packaging, Ed.) and the world of packaging. Synergy that, in the trade fair field, resulted in 1992 in a new show focused on packaging and wrapping (Packintec) and then, thanks to the independent resources of Centrexpo

(accruals made during the years from the organization of Gec and Grafitalia, Ed.), in the gradual purchase of the company Ipack-Ima and the fair of the same name. Among the many details of those years, I recall the fact that, in ’87, Acimga ceded 10% of the shares of Centrexpo to Ucima, thus avowing Centrexpo’s status as a landmark trade fair organization covering both segments. How do you see the current role of the associations in the trade fair field? In the postwar period, the sector associations were quick to understand the importance of the sector fair shows, and were decisive in giving rise to the first events alternative to the generalised trade fairs of the times. Over these last twenty years, also due to the crisis in representation, many ceased to see trade fairs as a business on its own, reducing it down to a simple source for supporting associative activities. On top of that, a vision too much tied to Italian manufacturing, for a long time put the brake on the internationalization of shows, acting as an obstacle to the presence of

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gestire tale attività, assumendosi i rischi di impresa correlati. Sull’altro versante, gli organizzatori di fiere, ovviamente, si devono rendere conto che i veri stakeholder sono i visitatori e gli espositori, e sempre meno le organizzazioni di rappresentanza, evitando quindi di disperdere risorse che non siano finalizzate a favorire l’incontro di domanda e offerta. In questo contesto Acimga ha sempre rappresentato un’eccezione, perché ha interpretato le fiere come area di business da gestire non nell’ottica associativa, ma in modo imprenditoriale. E questo grazie a una lunga serie di presidenti/industriali che hanno portato all’interno dell’associazione un vero spirito d’impresa, e che hanno voluto reinvestire i proventi generati dall’organizzazione delle fiere in questa attività. Oggi però, anche parlando di fiere, non si può prescindere dai cambiamenti del quadro competitivo globale. Ormai per tutti il mercato è il mondo… Sono convinto che il partner più efficace per accompagnare le aziende nel processo di internazionalizzazione sia proprio l’organizzatore di fiere; è infatti l’interlocutore in grado di valutare e scegliere, nei vari paesi, le manifestazioni di maggior interesse, organizzare la presenza delle aziende durante gli eventi, garantendo - cosa importante - la partecipazione di realtà dell’intera filiera e non soltanto dei competitor. Un partner capace anche di inventare manifestazioni nei mercati più promettenti (nello specifico il riferimento è a Upak-Italia, East Afripack, alla partnership con l’americana PMMI e alla rappresentanzain Italia delle fiere PackExpo, Ndr).

foreign exhibitors. Today the trade fair world is highly competitive and this demands managerial vision different to that needed to run an association, the latter inevitably more linked to political logic rather than that of marketing. That, may it be clear, does not totally exclude the fact that an association might also be a valid fair organizer, provided it is capable and willing to manage things, taking on the entrepreneurial risks associated with the same. On the other side of things, fair organizer have to realize that the true stakeholders are the visitors and exhibitors, and ever less so the representative organizations, thus avoiding the dispersion of resources that do other than favor the encounter between supply and demand. Here Acimga has always featured as an exception because it interpreted the fairs as an area of business to be managed not in the associative, but in an entrepreneurial view of things. And this thanks to a long series of presidents/industrialist who have brought a true spirit of enterprise into the association, and who were willing to plough back the profits generated by the

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Ma non solo. Come abbiamo fatto nel recente passato, l’organizzatore di fiere può promuovere e offrire il supporto operativo alla nascita di reti di impresa, che aggregando su progetti comuni aziende complementari, sembra essere la formula organizzativa più vicina alla cultura degli imprenditori italiani. Centrexpo e Ipack-Ima sono depositarie di un patrimonio di conoscenze e di esperienze pluridecennali in campo fieristico. Cosa cambierà, secondo lei, con il nuovo assetto proprietario? Centrexpo e Ipack-Ima costituiscono il gruppo, nel campo della meccanica strumentale, più diversificato per numero di fiere, con il maggior numero di metri quadrati venduti e con buona capacità innovativa e progettuale. Auspico che Fiera Milano decida di consolidare le attività storiche e soprattutto di sviluppare al meglio tutte le iniziative che sono state realizzate di recente, investendo nelle start-up East Afripack, Meat-Tech, Dairytech, Fruit Innovation. D’altronde, Fiera Milano con l’acquisizione del “patrimonio” Ipack-Ima sembra confermare la scelta strategica di essere sempre più organizzatore di fiere in proprio. Oggi, infatti, i quartieri fieristici che ospitano esclusivamente manifestazioni, o sono inserito in un contesto di tipo anglosassone che fa divieto a chi gestisce la pubblic utility di organizzare anche eventi, oppure si trovano a scontare una posizione di debolezza. Il modello tedesco è storicamente quello vincente e tra i fattori di successo c’è anche il fatto che il fatturato dei grandi enti fieristici è riconducibile per la maggior

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parte a manifestazioni organizzate in proprio, e solo marginalmente a quelle ospitate. Ma per seguire questa strada ci vogliono conoscenze, ovvero uomini. Spero, quindi, che vengano valorizzate le peculiarità di una realtà che ha sempre avuto come fattore di successo la velocità di reazione ai mutamenti del mercato e una grande creatività nel proporre nuovi modelli. La struttura attuale ha competenze diffuse, sia per quanto riguarda lo specifico settoriale sia in relazione al business fieristico. Non offrire alle persone prospettive di continuità sarebbe un’imperdonabile dispersione di risorse. Da parte mia, sono grato ai miei collaboratori per il prezioso supporto che ha reso possibile raggiungere tanti, importanti e “impensabili” traguardi».

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964 an, 1y Are l y D Bob mes The i ’ The T -Changin a

ople Come gather ‘round pe Wherever you roam And admit that the waters Around you have grown And accept it that soon You’ll be drenched to the bone If your time to you Is worth savin’

Then you better start swimmin’ Or you’ll sink like a ston e For the times they are a-changin’

organization of the fairs into the selfsame activity as such. Today though, also when speaking of fairs, one cannot fail to consider the changes in the global competitive scenario. By now the world is everybody’s market… I am convinced that the most effective partners for accompanying companies in the process of internationalization are the fair organizers; they are in fact interlocutors capable of rating and choosing the most interesting shows in the various counties, organizing the presence of companies during the events, guaranteeing - extremely important - the participation of organizations pertaining to the entire supply chain and not only competitors. A partner capable of also inventing shows in the most promising markets (the specific reference is to Upak-Italia, East Afripack, to partnership with America’s PMMI and the Italian representation of the trade fair PackExpo, Ed.). But things do not stop here. As we have done in the recent past, the fair organization can promote and offer the operative support of the growth of

networks of companies, as well as aggregating complementary companies in common projects. Centrexpo and Ipack-Ima are depositaries of a wealth of knowledge and professional experience in the trade fair field spanning decades. In your opinion, what is going to change with the new ownership set-up. In the field of the machinetool industry, Centrexpo and Ipack-Ima are the group with the most diversified number of fairs, with the most square metrage sold with a high capacity to plan and innovate. I sincerely hope that Fiera Milano will consolidate the historic activities and aboveall fully develop all the initiatives recently implemented, investing in the start-ups East Afripack, Meat-Tech, Dairytech, Fruit Innovation. And what is more, Fiera Milano, in buying up Ipack-Ima’s “patrimony”, seems to confirm a strategic choice evermore heading in the direction as an independent fair organizer. Nowadays in fact, trade fair structures that exclusively host shows are either part of a

context that does not allow those heading public utilities to also organize events, typical to the English-speaking world, or they find themselves in a weak position. The German model is historically the most successful, and among its success factors lies the fact that the turnover of the huge fair bodies is mostly ascribable to their own independently organized shows, and only marginally to shows hosted in their structures organized by others. I hope here that the peculiarities of a concern that has always had speed of reaction to the changes of the market and a great creativity in proposing new models are highlighted and exploited to the full. The current structure has wide-reaching competencies, covering both the specific sector and in terms of trade fair business in general. Failing to offer prospects of continuity to people would constitute an unforgiveable dispersion of resources. On my part, I am thankful to all those who have worked with me for the precious support that has enabled the attainment of many, important and “inconceivable” achievements».

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BE H I N D T H E COV E R

Vincenzo Raimondi 2015

] La parola all’autore Il packaging, l’imballaggio, protezione e abbellimento di quasi tutti gli oggetti del quotidiano, diventato mezzo di comunicazione, offre all’uomo spunti creativi e pratici. Con l’illustrazione ho voluto mettere in risalto l’uomo creatore e fruitore, macchina ingegnosa nel processo creativo e produttivo del packaging. La testa, mente, totalmente rivolta all’ideare, costruire, progettare al meglio.

Vincenzo Raimondi nasce a Paola (CS) nel 1987. Sin da piccolo è attratto dal disegno, passione che coltiva fino all’età matura diventando attento lettore di fumetti e autore di racconti per immagini: il disegno è per lui più che una necessità, un mezzo espressivo per comunicare e farsi capire. Compiuti gli studi liceali, frequenta la Scuola del Fumetto di Via Savona a Milano. Nei tre anni del corso si rapporta con altri

Vincenzo Raimondi was born at Paola (CS) in 1987. Since he was young he was attracted by drawing, a passion that he cultivated to a mature age, becoming a keen reader of comics d’auteur and picture tales: more than a necessity, drawing is for him an expressive means for communicating and making himself understood. On terminating high-school, he attended the Scuola del Fumetto di Via Savona, Milan. In the three years of course he related to other young talents and with interesting authors of Italian and foreign comic strips. He started his professional career working in the fashion sector. He made drawing of the personalities in the “kelto street wear” collection and made several appearances in picture tale and comics shows and competitions. Having completed the Scuola del Fumetto, egged on by reasons of moral redemption, he decided to return to his native Calabria, where he

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giovani talenti e con interessanti autori del fumetto italiano ed straniero. Inizia così l’impegno nel mondo del lavoro, con collaborazioni nel settore della moda. Realizza design di personaggi per la collezione “kelto street wear” e fa diverse apparizioni in concorsi e mostre del racconto disegnato, tipico del fumetto. Ultimato il percorso alla Scuola del Fumetto, spinto da ragioni di riscatto morale, decide di tornare nella sua terra di origine, la Calabria, dove si impegna a divulgare il media fumetto e le arti figurative. Nel 2010 apre l’etichetta indipendente Mad Monkey Studio, contando sull’esperienza e la collaborazione di Ponticelli e Rosenzweig, due tra i migliori esponenti del disegno italiano. Lo stesso anno, la RAI regionale gli dedica un servizio televisivo. Mentre prosegue il progetto editoriale del Mad Monkey Studio con la sponsorizzazione di varie iniziative, come la mostra mercato dei fumetti “Paola ComiCon” (2011), continua a disegnare storie e personaggi per editori del settore. Insieme ad autori importanti come Milo Manara, espone nella sezione fumetto italiano al Padiglione Italia, 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia 2012 nel 150° anniversario dell’Unita d’Italia a cura di Vittorio Sgarbi, Palazzo delle Esposizioni Torino. Collabora con l’Istituto di Credito BCC Mediocrati per realizzare un fumetto su “Don Carlo de Cardona: un passato sempre vivo”. Collabora con riviste d’arte e su blog a fumetti. Attualmente esprime la passione per il disegno anche praticando il tatuaggio, con risultati stilistici e artistici di pregio.

committed himself to divulging the media of comics and figurative arts. In 2010 he opened his independent Mad Monkey Studio, being able to count on the experience and cooperation of Ponticelli and Rosenzweig, two of the greatest exponents of the Italian comic strip. The same year RAI regional ran a TV report on him. While he continued with his Mad Monkey Studio publishing project also sponsoring various undertakings, such as the comics exhibition and market “Paula ComiCon” (2011), he continued to draw stories and personalities for the publishers of the sector. Along with important authors such as Milo Manara, he exhibited at the Italian comics section at the Italian Pavilion, 54th International Arts Exhibition of the Venice Biennale 2012, on the 150th anniversary of Italian Unity, curated by Vittorio Sgarbi, Palazzo delle Esposizioni, Turin.

He cooperated with the BCC Mediocrati Credit Institute to make the comic strip on “Don Carlo de Cardona: a past that is forever with us”. He cooperates with art magazines and in blogs and comics strips. Currently he also expresses his passion for drawing via tattooing, with excellent stylistic and artistic results. A word from the author Packaging and wrapping, protection and decoration of virtually all everyday objects, become means of communication, offering creative and practical inspiration to man. With this illustration I wanted to highlight man as a creator and user, the ingenious machine in the process of creating and producing packaging. The head, the mind, totally turned towards conceiving, building and designing at its very best.

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CO NTENTS

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L’informazione continua su www.dativoweb.net

Contents TechnoMemo M ATER IALS & MACH I N E RY 21

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Stefano Lavorini Acceleration Corbella, perché... The Times They Are a-Changin’

4

Vincenzo Raimondi Behind the cover

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Rubrica degli eventi passati Memorandum

12

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51

Rubrica degli eventi futuri Agenda (Luxe Pack Monaco, Ecomondo, Simei, Pharmintech, Cibus Tec) ICE-Agenzia Mercati da esplorare. Indonesia Markets to explore. Indonesia

63

Food & Be ve r a ge 48 51

News La sartoria italiana del caffè (Neronobile, Spreafico, PFM) Italian coffeecraft

Multimarket 54

56

Labeling e packaging: carte in fiera (Sappi Speciality Papers) Labeling and packaging: papers at the fair News

Cosmopharma 54 63

70

Farma: strategie per il futuro (Marchesini Group) Pharma: strategies for the future Pharma: un dosaggio praticamente perfetto (IMA Life, Emerson Process Management) Pharma: practically perfect dosing News

LABELING & CODING 73 [ MARKETING & DESIGN ] 21

Food waste: l’impegno del flessibile (Giflex) Food waste: flexible packaging’s commitment

24

Un convegno sul bag in box (Boxmarche) A meeting on the bag-in-box

25

News

26

Le buone prospettive della cosmesi nazionale (Cosmetica Italia) Good prospects for Italian cosmetics

Inchiostri: dal progetto al consumo (Sun Chemical) Inks: from concept to consumer

END OF LINE & HANDLING 75

Ingegneria made in Italy nel mondo (Cama Group) Italian engineering worldwide

AUTOMATION & CONTROLS 79 80

News Innovazione radicale in ambito motion (Wittenstein) Radical innovation in motion

COMPONENTS & OTHER EQUIPMENTS [ FACTS & FIGURES ] 29

Plinio Iascone Gli imballaggi flessibili da converter Flexible packaging for converting

33

Plinio Iascone Quando l’imballaggio è di legno When packaging is wood

36

Carta e cartone: dati della raccolta in Italia (Comieco) Paper and board: data on collection in Italy

38

Beni strumentali: indicatori in ripresa (Federmacchine) Capital goods: indicators in recovery

82 85 86

Linee di trasporto pallet più sicure (ReeR, Zancaner) Safer pallet transport lines News Pistole veloci e precise per applicazioni hotmelt (Robatech) Fast and precise guns for hot melt applications

88 Company index, advertisers

[ INDUSTRY & MANAGEMENT ] 40

Non food trend (GSI Italy - Indicod-Ecr) Non food trends

42

Contenitori: una Vision per la plastica (RPC) Containers: a Vision for plastic

46

News

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Roberto Cazzaniga, Riccardo Ceredi, Chiara Giannangeli, Plinio Iascone, Ivan Ragazzini Dominic Ronayne (coordinatore), Graham Trim Gianni Valentino Studio Grafico Page - Novate Milanese (MI) Vincenzo De Rosa, R. Rossi, S. Viapiana Ancora S.r.l. - via B. Crespi 30, 20159, Milano 9/2015 Settembre anno 22 Pubblicazione iscritta al n. 555 del Registro di Cancelleria del Tribunale di Milano in data 22/10/94 Iscrizione nel Registro degli Operatori della Comunicazione n. 4028 Una copia: € 6,50 - Arretrati: € 13.00

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NEW STANDARD FOR PREMIUM PACKAGING At FachPack 2015, Stora Enso is proud to reveal an extension into its renowned consumer board product family, which will set a standard for the premium packaging world. We know our partners can’t make compromises so neither can we. That is why our latest product development gem will give you even better whiteness and smoothness, stiffness and printability. Come and join us to learn all about the performance of our product line-up. We hope you can join us and experience at full range what we are capable of at )DFK3DFN 1ÙUQEHUJ KDOO . Get intrigued. Get inspired. See you soon!

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Memoran ndum Piccola rubrica di eventi che hanno lasciato il segno. Da leggere.

UN POLO DA SCOPRIRE Si è svolta a Crema il 26 giugno scorso la seconda Assemblea Ordinaria del Polo Tecnologico della Cosmesi. Aperti dal Vice Presidente Massimo Mariani (Chromavis), chiamato sostituire il Presidente Matteo Moretti (Lumson), negli USA per improrogabili ragioni aziendali, i lavori si sono focalizzati sul tema del “Gruppo di Acquisto” presentato da Marco Cicchetti (Omnicos). Numerosi e di rilievo gli ospiti intervenuti, a partire da Dino Tavazzi (Consigliere Delegato Bologna Fiere Cosmoprof) e Maria Grazia Cappelli (Segretario Generale Camera di Commercio di Cremona) che ha evidenziato le opportunità di sinergia che possono instaurarsi tra le due realtà. La Direttrice dell’Istituto Sperimentale di Ricerca Spallanzani di Rivolta D’Adda, Marina Montedoro, insieme a Alex Severgnini (Responsabile dell’Area di Microbiologia e Test in Vitro) hanno parlato dei vantaggi e dei servizi che l’Istituto eroga al settore cosmetologico, mentre Maurizio Veronelli, titolare di ABCS Srl di Milano, ha esposto una proposta formativa esclusiva per le aziende del Polo, sul tema “Scienza del colore per tecnici coloristi”. Il responsabile della Divisione Italia di Gattefossé, Marco Castiglioni, ha illustrato gli avanzamenti nella creazione, sviluppo, produzione e marketing di ingredienti speciali e formule innovative. In conclusione Manpower Group ha descritto i servizi erogati in fatto di recruitment e selezione mirata del personale.

A CENTER TO DISCOVER Last 26 June, the Regular Assembly of the Polo Tecnologico della Cosmesi (Cosmetics Technology Center) was held in Crema, with an opening address by Vice President Massimo Mariani (Chromavis), standing in for President Matteo Moretti (Lumson), who had to be in the USA for pressing business matters. The assembly focused on the topic of “Purchasing Units” presented by Marco Cicchetti (Omnicos). Numerous important guests spoke, starting with Dino Tavazzi (managing director Bologna Fiere Cosmoprof), who presented a wide array of proposed beauty fairs, and Maria Grazia Cappelli (secretary general of the Cremona Chamber of Commerce), who highlighted the synergies that could be established between the two entities. The director of the Spallanzani Experimental Research Institute in Rivolta D’Adda, Marina Montedoro, together with Alex Severgnini (director of the microbiology and in-vitro testing division) discussed the advantages and services which the Institute supplies to the cosmetic sector, while Maurizio Veronelli, owner of ABCS Srl of Milan, presented his proposal for an exclusive training service to members of the Center, on the topic of “Color science for color technicians”. The manager of the Italian branch of Gattefossé, Marco Castiglioni, illustrated the advances made in the creation, development, production and marketing of special ingredients and innovative formulas. Closing the the event, Manpower Group described its recruitment and targeted personnel selection services.

PROPOSTA UE: RACCOLTA ORGANICO, DIVIETO DI INCENERIMENTO Riunito in seduta plenaria il 9 luglio scorso, il Parlamento europeo con 394 voti a favore, 197 contro e 82 astenuti, ha votato la risoluzione (non vincolante) Sirpa Pietikäinen, che prepara l’imminente pacchetto di azioni che la UE intende proporre sul tema dell’economia circolare. La risoluzione affronta in maniera molto netta il tema della gestione dei rifiuti, introducendo l’obbligo di raccolta differenziata della frazione organica entro il 2020 e il divieto totale di incenerimento dello stessa. Una stretta severa anche per le discariche che, salvo rare eccezioni, dovranno essere proibite entro il 2030. La risoluzione sollecita inoltre la Commissione a verificare che la legislazione vigente in materia di rifiuti sia correttamente applicata in tutti gli Stati Membri, soprattutto per quanto concerne l’obbligo della raccolta differenziata, auspicando che per i rifiuti solidi urbani venga posto un obiettivo di riciclo/ riuso pari al 70% e per gli imballaggi pari all’80%. Sul tema degli imballaggi alimentari, in particolare, appare significativo l’invito rivolto alla Commissione affinché si accerti la fattibilità della sostituzione di quelli attualmente in uso con quelli compostabili secondo gli standard europei, ottenuti da fonti rinnovabili (fonte: Assobioplastiche).

EU PROPOSAL: ORGANIC WASTE COLLECTION, INCINERATION BAN In a plenum session held last July 9th, the European Parliament approved a the non-binding Sirpa Pietikäinen resolution, with 394 votes in favor, 197 against and 82 abstaining. The resolution paves the way for the pending set of actions the EU intends to propose concerning the theme of circular economy. It represents a clear position on waste management, introducing compulsory separate collection of compost by 2020 and a total ban on incineration of the same. Also included is a strict regulation of landfills, which, except in rare exceptions, will be prohibited by 2030. The resolution also asks the European Commission to confirm that laws governing waste disposal be correctly applied in all member states, especially with regard to compulsory separate collection, in the hopes of putting in place a recycling/reuse target of 70% for municipal solid waste and 80% for packaging. In the area of food packaging, in particular, it is significant that the Parliament has asked the Commission to verify the feasibility of the replacement of packaging currently in use with compostable alternatives, in accordance with European standards, obtained from renewable sources (source: Assobioplastiche).

CARTE: SINERGIA CREATIVA Milano, 23 luglio, Aspria Harbour Club. Polyedra e Arjowiggins Creative Papers sottolineano la propria partnership strategica nelle arti grafiche, facendo il punto sullo stato attuale del mercato in occasione di un evento dedicato a stampatori, creativi e marketing manager di diverse aziende, clienti e prospect. Come ha dichiarato Simone Medici, AD di Arjowiggins Italia e direttore sales & marketing della divisione Creative Papers per l’area Sud Europa e Turchia, la strategia del produttore di supporti creativi, carte naturali eco-sostenibili e innovative, non può prescindere dall’alleanza con un distributore di rilievo come Polyedra. Protagonista della giornata, pronto ad accogliere le firme dei presenti come prezioso Guest Book, è stato “The Paper Book”, il volume presentato di recente dal gruppo francese che, in 300 pagine, raccoglie gli International Standards for Creative Papers: un prezioso vademecum per designer e creativi, valido nei cinque continenti. Dal canto suo, Polyedra ha rinnovato il proprio impegno nel garantire un servizio tempestivo e competente al mercato, puntando a offrire consulenza specializzata e professionale: con 168 milioni di fatturato, 192 dipendenti, 12.000 clienti e 100 agenti specializzati, la partnership si riconferma l’asso nella manica per il business firmato Arjowiggins Creative Papers.

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PAPER: CREATIVE SYNERGY Milan, 23 July, Aspria Harbour Club. Polyedra and Arjowiggns Creative Papers highlight their strategic partnership in graphic arts, emphasizing the current state of the market, at an event dedicated to printers, creatives and marketing managers from various concerns, customers and prospects. As stated by Simone Medici, managing director of Arjowiggins Italia and sales & marketing head of its Creative Papers division for Southern Europe and Turkey, the strategy of the producer of creative supports and natural, ecosustainable innovative paper cannot be easily disentangled from its alliance with such an outstanding distributor as Polyedra. The event’s guest of honor, ready to collect signatures from attendees in its prestigious guest book, was the “Paper Book”, a volume recently presented by the French group which, over 300 pages, gathers International Standards for Creative Papers: a valuable guide for designers and creatives, useful on every continent. For its part, Polyedra renewed its commitment to guaranteeing the market a prompt and competent service that focuses on specialized and professional consulting. With a turnover of 168 million euro, 12,000 customers and 100 expert agents, the partnership with Polyedra proves once again the ace up Arjowiggins Creative Papers’ sleeve.

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Agenda Rubrica degli eventi futuri: fiere, conferenze, convegni in Italia e nel mondo. Da ricordare.

EVENTS EVENTS & & SHOWS SHOWS International FoodTec India Food processing & packaging technology 14-16/9/2015 New Delhi (IND) www.foodtecindia.com Beyond Beauty Events Cosmeeting Paris & Creative Beauty Paris 15-17/9/2015 Paris (F) www.beyondbeautyevents.com Cosmopack International Business Forum & Exhibition Cosmetics & perfumery packaging/machinery & contract manufacturer 16-17/9/2015 New York City (USA) www.cosmoprof.com Macfrut Fruit & vegetables 23-25/9/2015 Rimini (I) www.macfrut.com Food Contact Compliance International conference 23-25/9/2015 Baveno - Stresa (I) www.istitutoimballaggio.it Beyond Beauty Asean Bangkok Beauty & cosmetic trade show 24-26/9/2015 Bangkok (T) www.beyondbeautyasean.com Pack Expo Las Vegas Packaging & processing technologies 28-30/9/2015 Las Vegas, Nevada (USA) www.packexpolasvegas.com Pharma Expo Processing & Packaging conference and tradeshow 28-30/9/2015 Las Vegas, Nevada (USA) www.pharmaexpo.com FachPack Packaging, printing & logistics 29/9-1/10/2015 Nürnberg (D) www.fachpack.de Labelexpo Europe Labeling industry 29/9-2/10/2015 Bruxelles (B) www.labelexpo-europe.com Nanoforum Nano technology 29/9-2/10/2015 Milano (I) www.nanoforum.it EMO Metal forming, machines for welding, for thermal and surface treatments, robots, automation hardware and software 5-10/10/2015 Milano Rho (I) www.emo-milano.com Packaging del farmaco Conference 6/10/2015 Milano (I) www.iir-italy.it

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Monaco, 21 - 23 ottobre

Luxe Pack Monaco Q Edizione numero 28 per l’evento che

porta alla ribalta creatività e innovazione nei materiali e nel packaging di alta gamma. Luxe Pack Monaco 2015 (Idice Sas) prospetta cambiamenti significativi, a partire dall’apertura di nuove aree con il relativo incremento di espositori (quest’anno ne sono attesi ben 450). In particolare, verrà allestito per l’esposizione anche lo spazio Indigo (ex Café Llorca) e la Sala Diaghilev sarà ampliata. Le tavole rotonde ospitate nella “Luxe Pack Arena” forniranno informazioni sulle tecnologie digitali o sulle

tecniche di finitura e decorazione che consentono di ribadire il principio dell’esclusività dei packaging di lusso... ma anche di suggerire nuove vie per immaginare un imballaggio differente. Non mancheranno le testimonianze di grandi brand e dei trend setter in relazione al crossover di influenze tra il confezionamento di vini, liquori e profumi, con approfondimenti sulle strategie di business in Asia. Anche quest’anno, verrà assegnato il Luxe Pack in Green award a materiali, processi e tecnologie che meglio interpreteranno i principi della sostenibilità ambientale. Spazio alle formule. Per il secondo anno consecutivo, alla mostra sul pack di lusso si affianca Luxe Formulation, di-

Rimini, 3-6 novembre 2015

Ecomondo 2015 Q Il salone dedicato alla green economy, in cui il recupero degli imballaggi svolge un ruolo di tutto rilievo, spinge l’acceleratore su innovazione e internazionalità. La manifestazione di Rimini Fiera ospita oltre 1.200 aziende espositrici in 16 padiglioni, che portano alla ribalta il settore core del trattamento e valorizzazione dei rifiuti, con un focus sulla biobased industry e la chimica verde. Quest’anno, inoltre, prende vita una nuova area denominata Global Water Expo, dedicata al ciclo integrato delle acque, alle reti fognarie e alle tecnologie per l’efficienza che, insieme, rappresentano un settore stimato in forte crescita. Anche nel 2015 Ecomondo intreccia area espositiva e convegni, mettendo in campo eventi che partono dalle necessità concrete delle impre-

Monaco, 21 - 23 October Luxe Pack Monaco Edition number 28 is here for the event that gives pride of place to creativity and innovation in high range materials and packaging. Luxe Pack Monaco 2015 will bring important changes, starting with the opening of new areas with a corresponding increase in the number of exhibitors (this year they are a good 450). In particular, the Indigo space (formerly Café Llorca) will be set up as an exhibition space, and the Diaghilev Hall will be expanded. The round table discussions hosted in the “Luxe Pack Arena” will supply information on digital technologies and finishing and decoration techniques that enable reaffirming the principle of exclusivity in luxury packaging… but that also inspire new ways to imagine a unique packaging. There will be no lack of testimonials from major brands and trend setters on crossover influences among packaging for wines, spirits and perfumes, with in-depth discussions on business strategies in Asia. Once again this year, the Luxe Pack in Green award will be given out in recognition of the materials, processes and technologies that

namica liason fieristica tra contenuti e contenitori per la bellezza, che mette in mostra know-how e competenze nella formulazione, nella produzione standard e nel confezionamento conto terzi. Ribadito dunque l’obiettivo della “fiera nella fiera”, che intende fornire strumenti di conoscenza competitivi ai marchi della cosmetica-profumeria, anche alla luce dell’evoluzione del quadro legislativo in materia.

se e dalle nuove frontiere dell’ecoinnovazione, e non mancano di considerare le opportunità di accesso ai progetti comunitari per finanziare la green economy. Il programma è curato da un Comitato Tecnico Scientifico coordinato dal professor Fabio Fava, ordinario di Biotecnologie industriali e ambientali della Scuola di Ingegneria e Architettura Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Di particolare interesse per il mondo del packaging, l’evento organizzato da Conai per giovedì 5 novembre, dedicato all’economia circolare, alle sue criticità e opportunità, nonché alle strategie per la sua implementazione in Italia. Ambiziosi, dunque, i progetti messi in campo dagli organizzatori, che puntano anche a migliorare ulteriormente il record di affluenza: negli ultimi cinque anni il pubblico in fiera è quasi raddoppiato e nel 2014 è stata superata la soglia dei 100mila visitatori professionali.

best interpret the principles of environmental sustainability. Space to formulas. For the second year in a row, the luxury packaging show will be joined by Luxe Formulation, a dynamic linking of events between contents and containers for beauty that showcases knowhow and competencies in formulation, standard production and subcontractor packaging. The goal of having a “fair within a fair” has thus been reaffirmed, with the intention of supplying competitive knowledge instruments to cosmetics/pharmaceutical brands, also in light of evolving legislation governing this sector. Rimini, 3-6 November 2015 Ecomondo 2015 Dedicated to the green economy, where the recovery of packaging plays a major role, the show pushes the accelerator on innovation and internationality. The event features more than 1,200 exhibiting companies, organized over 16 halls, highlighting the core sector of waste treatment and recycling, with a focus on the biobased industry and green chemistry. This year also sees a new area

called Global Water Expo and dedicated to the integrated water cycle, the sewage network and efficiency technologies, which together account for an industry showing rapid growth. This year too Ecomondo intersperses exhibition and conference areas, fielding a program of events that starts with the concrete needs of enterprises and the new frontiers of eco-innovation, and goes on to consider the opportunities of access to EU programs to fund the green economy. The program is supervised by a high-profile Scientific Committee, coordinated by Professor Fabio Fava, Professor of Industrial and Environmental Biotechnology of the Alma Mater Studiorum School of Engineering and Architecture (University of Bologna). Of particular interest to the world of packaging, the event organized by CONAI for Thursday, November 5, dedicated to the circular economy, with its problems and opportunities, and strategies for its implementation in Italy. Hence ambitious the projects fielded by the organizers aiming also at further increasing record attendance rates: over the past five years the public at the fair has almost doubled and in 2014 went beyond the 100 thousand visitors mark.

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] Milano, 3-6 novembre

EVENTS EVENTS & & SHOWS SHOWS Radtech Europe Conference & exhibition UV-EB curing 13-15/10/2015 Prague (CZ) www.radtech2015.com Viscom Italia Visual communication 15-17/10/2015 Milano Rho (I) www.viscomitalia.it

ERA Packaging and decorative European rotogravure association conference 3-4/11/2015 Izmir (TR) www.era.eu.org European Bioplastics Conference 5-6/11/2015 Berlin (D) www.european-bioplastics.org

China Foodtech Food processing and packaging machinery 19-21/10/2015 Beijing (PRC) www.foodtechchina.com

Brau Beviale Beverage technology 10-12/11/2015 Nürnberg (D) www.braubeviale.de

Luxe Pack Monaco Luxury packaging 21-23/10/2015 Montecarlo (MC) www.luxepack.com

Flexo Day 2015 Flexo technical day 11/11/2015 Bologna (I) www.atif.it

Smau Information & communication technologies 21-23/10/2015 Milano City (I) www.smau.it

Cosmoprof Asia Cosmetics & perfumery industry 11-13/11/2015 Hong Kong (PRC) www.cosmoprof-asia.com

Eurasia Packaging Istanbul Packaging industry 22-25/10/2015 Istanbul (TR) www.packagingfair.com Istanbul Food-Tech Food & beverage technologies, food safety, additives, cooling, ventilation, storage systems & logistic 22-25/10/2015 Istanbul (TR) www.foodtechistanbul.com Host Hospitality exhibition 23-27/10/2015 Milano Rho (I) www.host.fieramilano.it

NanotechItaly Nanotechnologies 25-27/11/2015 Bologna (I) www.nanotechitaly.it Labelexpo Asia Labeling industry 1-4/12/2015 Shanghai (PRC) www.labelexpo-asia.com Plast Eurasia Istanbul Plastics industry 3-6/12/2015 Istanbul (TR) www.plasteurasia.com

MarcabyBolognaFiere Private label conference & exhibition 13-14/1/2016 MKVS Adhesives & finishing symposium Bologna (I) www.marca.bolognafiere.it 26-28/10/2015 Munich (D) www.mkvs.de Save Automation, instrumentation & sensors 27-28/10/2015 Verona (I) www.exposave.com mcT Strumenti di Visione e Tracciabilità Conference & exhibition 28/10/2015 Verona (I) www.eiomfiere.it/mct_visione_ tracciabilita Simei Enological & bottling equipment 3-6/11/2015 Milano Rho (I) www.simei.it Ecomondo Materials and energy recovery & sustainable development 3-6/11/2015 Rimini (I) www.ecomondo.com

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Cosme Tokyo - Cosme Tech International cosmetics trade fair 20-22/1/2016 Tokyo (J) www.cosmetokyo.jp/en/ www.cosme-i.jp/en/ Upakovka + Upak Italia Processing, packaging & printing 26-29/1/2016 Moscow (RUS) www.upakovka-upakitalia.de www.upakitalia.it ProSweets Cologne Confectionary industry 31/1-3/2/2016 Cologne (D) www.prosweets.com PCD + ADF Packaging for perfume, cosmetics & design + Aerosol & dispensing forum 3-4/2/2016 Paris (F) www.pcd-congress.com www.aerosol-forum.com

Simei 2015 Q Sostenibilità e analisi sensoriale saranno i

due grandi temi dibattuti in occasione della fiera Simei, in programma nei quartieri di Fiera Milano a Rho (MI) e organizzata da Unione Italiana Vini fin dalla prima edizione del 1963 come un’occasione unica di formazione e aggiornamento professionale di altissimo livello. Punto di riferimento per il comparto della tecnologia del vino, la fiera ospita dunque due congressi internazionali patrocinati da prestigiose associazioni (OIV, Ceev e FIVS*) e con relatori di vaglia, che contribuiranno a tracciare l’identikit sensoriale del consumatore moderno. *OIV (Organisation internationale de la vigne et du vin), Ceev (Comité Européen des Entreprises Vins) e FIVS (Fédération Internationale des Vins et Spiriteux).

Gli incontri internazionali Il 3 novembre si parlerà di sostenibilità e qualità durante il workshop “Sustainable viticulture as a tribute to wine quality”, ideale prosecuzione del convegno fulcro dell’edizione 2013, con aggiornamenti sullo stato dell’arte e verifica dell’industria del vino in termini di sviluppo sostenibile: attenzione anche su indicatori diversi da quello ambientale, per riflettere in modo olistico sulla sostenibilità enologica che, necessariamente, comprenda gli aspetti sociali ed economici e includa anche l’analisi sensoriale come strumento di valutazione. Proprio l’analisi sensoriale sarà al centro del Congresso del 4 novembre: “Discovery the sensory Factors” ne indagherà tutti gli aspet-

Milan, 3-6 November Simei 2015 Sustainability and sensory analysis will be the two main themes of talks at Simei. The fair will be held at Fiera Milano’s complex in Rho (MI) and has been organized by the Italian Wines Union since its first edition in 1963, conceived as a unique and very high quality training and professional development event. As a point of reference for the wine technology sector, the fair therefore hosts two international conferences sponsored by prestigious associations (OIV, CEEV and FIVS*) and featuring expert speakers who will sketch a sensory identikit of the modern consumer. *OIV (International Organization of Vine and Wine), CEEV (European Committee of Wine Enterprises) and FIVS (International Wine and Spirits Federation).

ti, da quello scientifico a quello produttivo e commerciale. La scelta di concentrarsi sull’analisi sensoriale nasce dall’impegno di Unione Italiana Vini nel dimostrare il suo valore scientifico come strumento di misurazione della qualità di un vino e il rigore dei suoi risultati, oggettivi e quantificabili. Il dibattito che si svolgerà in occasione di Simei ha come obiettivo di arrivare a codificare un linguaggio universale con scale di misura condivise (un passo necessario per il mercato). Viene proposto un format innovativo di completa condivisione dell’analisi sensoriale, che coinvolge la comunità dei più accreditati stakeholder internazionali, chiamati a definire i profili sensoriali associabili alle diverse culture per tracciare un “identikit sensoriale” del moderno consumatore. SIMEI (Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento) è la fiera leader mondiale nella tecnologia del vino e l’unica manifestazione internazionale biennale che presenta in contemporanea attrezzature, macchine e prodotti per la produzione, l’imbottigliamento e il confezionamento di tutti i liquidi alimentari. Il programma degli eventi su www.simei.it/congress

International encounters On 3 November the topic of discussion will be sustainability and quality, in a workshop called “Sustainable viticulture as a tribute to wine quality”, a perfect continuation to the pivotal congress of the 2013 edition, with updates on the state of the art and confirmation of the industry in terms of sustainable development. A lot of attention will also be dedicated to indicators other than that of the environment, in order to reflect holistically on wine sustainability, which necessarily involves social and economic factors and includes sensory analysis as a tool for evaluation. Sensory analysis will be the focus of the congress on 4 November. “Discover the sensory factors” will investigate all aspects, from science to production and marketing. The decision to focus on sensory analysis has to do with the Italian Wines Union’s wish to demonstrate this technique’s

scientific validity as a tool for measuring a wine’s quality and the rigor of its objective and quantifiable results. The goal of the conversation to be held at Simei is to codify a universal language with shared scales of measurement (a necessary step for the market). It will feature an innovative format with total sharing of the sensory analysis, involving the community of the most qualified international stakeholders, who are asked to define the sensory profiles that can be associated with different cultures in order to sketch a “sensory identikit” of the modern consumer. SIMEI (International Enological and Bottling Equipment Exhibition) is a world leader in wine technology exhibition and the only biennial international event presenting equipment, machines and products for the production, bottling and packaging of all food liquids all at the same time. Visit the schedule of events at www.simei.it/congress

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A GENDA

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EVENTS EVENTS & & SHOWS SHOWS

LA NUOVA PIATTAFORMA SIMEI - DRINKTEC In un comunicato congiunto del 6 agosto, Unione Italiana Vini e Messe München danno notizia dell’accordo di collaborazione siglato tra gli organizzatori delle due manifestazioni Simei e drinktec*, che uniscono i rispettivi punti di forza in una piattaforma gemella, destinata a diventare la vetrina mondiale più prestigiosa per tecnologia, trade e marketing del settore. Monaco di Baviera e Milano danno quindi vita a una speciale costellazione di eventi, legati alla tecnologia del vino: Simei, fiera leader internazionale per la tecnologia e le tecniche enologiche, pur mantenendo la cadenza biennale, dal 2015 in poi avrà luogo ogni 4 anni all’interno di drinktec, la fiera leader mondiale per il processo e il confezionamento di bevande e liquid food. Più precisamente, dopo l’edizione milanese del 3-6 novembre 2015, Simei si svolgerà per la prima volta a Monaco dall’11 al 15 settembre 2017 come parte integrante di drinktec. Nel 2019, Simei tornerà in Italia, estendendo l’offerta anche al beverage con il supporto di drinktec. L’accordo tra UIV e MMG prevede un’area espositiva speciale Simei all’interno di drinktec, esclusiva per il settore enologico ed estesa su almeno due padiglioni per complessivi 20.000 mq. La superficie complessiva del Drinteck supererà quindi i 150.000 mq.

Gli organizzatori dei due saloni si sono inoltre accordati in merito al coinvolgimento di Simei nel portfolio di eventi drinktec nel mondo, in mercati globali chiave dove la mostra tedesca vanta già una forte presenza: drink technology India, food & drink technology Africa and China Brew China Beverage. http://dativoweb.net/it/simei-drinktec-accordo-collaborazione-2015

THE NEW SIMEI - DRINKTEC PLATFORM In a joint communiqué issued on August 6, Unione Italiana Vini and Messe München announced a partnership agreement signed between the organizers of the two shows Simei and drinktec, that combine their respective strongpoints in a twin platform, destined to become the most prestigious world showcase for technology, trade and marketing in the sector. Hence Munich and Milan give rise to a special constellation of events associated with wine technology: Simei, leading international show for winemaking techniques and technology, while keeping its two year interval, from 2015 onwards will take place every 4 years within drinktec, the leading world fair for beverage and liquid food processing and packaging. More precisely, after the Milan edition 3-6 November 2015, Simei will be held for the first time in Munich from 11 to 15 September 2017 as an integral part of drinktec. In 2019 Simei will return to Italy, extending its offer to beverage as well with the support of drinktec. The agreement between UIV and MMG comprises a special Simei exhibition area inside drinktec exclusively for the wine sector and extending over at least two halls for an overall 20,000 sqm. Hence the overall surface of drinktec will be over 150,000 sqm. The organizers of the two shows have also agreed on the involvement of Simei in the drinktec portfolio of events throughout the world, in key global markets where the German show can already boast a strong presence: drink technology India, food&drink technology Africa and China Brew China Beverage. http://dativoweb.net/it/simei-drinktec-accordo-collaborazione-2015

Fruit Logistica Trade fair for the fresh fruit and vegetable business 3-5/2/2016 Berlin (D) www.fruitlogistica.com Pharmapack Europe Drug delivery & packaging 10-11/2/2016 Paris (F) www.pharmapackeurope.com easyFairs® Packaging Innovations Packaging design, packaging solutions & branding 24-25/2/2016 Birmingham (UK) www.easyfairs.com Sino-Pack + Pack Inno Packaging machinery, materials & automation + Packaging products 2-4/3/2016 Guangzhou (PRC) www.chinasinopack.com www.packinno.com LogiMat Intralogistics 8-10/3/2016 Stuttgart (D) www.logimat-messe.de Mecspe Technologies for innovation 17-19/3/2016 Parma (I) www.mecspe.com

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EVENTS EVENTS & & SHOWS SHOWS Cosmopack Cosmetics & perfumery packaging/machinery & contract manufacturer 17-20/3/2016 Bologna (I) www.cosmoprof.com Cosmoprof Worldwide Bologna Cosmetics & perfumery industry 18-21/3/2016 Bologna (I) www.cosmoprof.com Printpack Alger Printing & packaging technology 5-7/4/2016 Algiers (DZ) www.printpackalger.com

13 - 15 aprile 2016, Bologna

Vinitaly Wine industry 10-13/4/2016 Verona (I) www.vinitaly.com

Pharmintech 2016

Pharmintech Pharmaceutical, nutraceutical & personal care industry 13-15/4/2016 Bologna (I) www.bolognafiere.it

settimana tutta dedicata alla filiera del farmaceutico con le manifestazioni Pharmintech e Cosmofarma Exhibition.

Luxe Pack Shanghai Luxury packaging 13-14/4/2016 Shanghai (PRC) www.luxepackshanghai.com Cosmofarma Pharmaceutical industry (health care, beauty care & services) 15-17/4/2016 Bologna (I) www.cosmofarma.com Beauty Eurasia Cosmetics, beauty, hair 21-23/4/2016 Istanbul (TR) www.beautyeurasia.com Chinaplas Plastics & rubber industry 25-28/4/2016 Shanghai (PRC) www.chinaplasonline.com Korea Pack International packaging exhibition 26-29/4/2016 Kintex, Korea (KR) www.koreapack.org Venditalia International vending exhibition 4-7/5/2016 Milano City (I) www.venditalia.com Fruit Innovation Processing, packaging & logistics to consumer 4-6/5/2016 Milano Rho (I) www.fruitinnovation.it Label Summit Latin America Label and package printing industry 10-11/5/2016 Sao Paulo (BR) www.labelsummit.com Luxe Pack New York Luxury packaging 11-12/5/2016 New York (USA) www.luxepacknewyork.com Xylexpo Woodworking technology & furniture supplies 24-28/5/2016 Milano Rho (I) www.xylexpo.com

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Q Ad aprile 2016, a Bologna, una

Torna a Bologna dal 13 al 15 aprile 2016 Pharmintech, rassegna triennale dedicata alla filiera tecnologica dell’industria farmaceutica, parafarmaceutica, nutraceutica e cosmeceutica organizzata da BolognaFiere, in collaborazione con UCIMA (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio) e con il patrocinio di Farmindustria. Pharmintech affiancherà la 20 a edizione di Cosmofarma Exhibition, offrendo importanti occasioni di business, approfondimento e formazione, durante quella che è già stata definita la “Pharma Week”. Dopo il successo dell’edizione 2013 (oltre 350 espositori, il 40% stranieri) che ne

Bologna, 13 - 15 April 2016 Pharmintech In April 2016, at Bologna, a week entirely dedicated to the pharmaceutical supply chain with Pharmintech and Cosmofarma Exhibition. Pharmintech, the triennial trade fair dedicated to the technology supply chain for the pharmaceutical, parapharmaceutical, nutraceutical and cosmeceutical industry and organised by BolognaFiere, returns to Bologna from 13-15 April 2016 in partnership with UCIMA - the Union of Italian Packaging Machinery Manufacturers - and sponsored by Farmindustria. In 2016 Pharmintech will run alongside the 20th edition of Cosmofarma Exhibition, bringing the entire pharmaceutical supply chain together in Bologna and offering exciting opportunities for business, in-depth analysis and training during a real Pharma Week. Following the success of the 2013 edition with over 350 exhibitors (40% from abroad), Pharmintech will be cementing its

ha confermato il ruolo di piattaforma di riferimento a livello internazionale, la prossima Pharmintech intende dunque ampliare la propria offerta espositiva con iniziative volte a incrementare le opportunità di business per le aziende espositrici e i professionisti del settore. Anticipazioni sui contenuti. Focus dell’edizione 2016 sarà l’anticontraffazione del farmaco lungo l’intera supply chain. Si potranno analizzare e conoscere le opportunità offerte dalle nuove normative, dalla serializzazione, dalle GDP (Good Distribution Practices), dalle esigenze di anticontraffazione e dalle nuove tecnologie, delineando gli scenari futuri di un intero comparto. Gli organizzatori puntano a sviluppare ulteriormente segmenti strategici e settori affini (è il caso dell’automazione industriale applicata al comparto pharma), ma intendono anche perfezionare l’offerta espositiva in relazione a macchine e materiali per il confezionamento, tecnologie di processo (“camere bianche”), la componentisti-

role as the landmark international platform for the pharmaceutical industry, enhancing its exhibition programme with initiatives geared towards increasing business opportunities for exhibiting companies and professionals within the sector. Anticipations on contents. The central theme of 2016 edition of Pharmintech will be combating counterfeit pharmaceuticals throughout the supply chain. Participants will be able to explore the opportunities presented by new regulations, serialisation, GDPs (Good Distribution Practices), the growing need to combat counterfeiting, and new technology, outlining the future scenario for the entire pharmaceutical chain. The organizers are aiming at the further development of strategic areas, such as solutions for industrial automation within the pharmaceutical sector. But they also intend enhancing the exhibition offer of packaging machines and materials, as well as processing technology, such as “clean rooms”, components and instrumentation

ca e la strumentazione da laboratorio. È previsto un International Buyer Program molto articolato, con incontri diretti con numerose delegazioni estere provenienti dalle principali aeree di interesse per il comparto, indicate dalle stesse aziende espositrici: Nord America, Medio Oriente, Maghreb e Asia. Nel segno dell’internazionalizzazione, Pharmintech ha già avviato un’intensa attività promozione, focalizzata soprattutto sui mercati emergenti: fitto il calendario di Road Show e delle presenze previste ai principali eventi di riferimento esteri. Ricordiamo, infine, che durante la “Pharma Week”, l’Associazione Studi sull’Industria della Salute (Asis) punterà l’attenzione sull’innovazione nel settore farmaceutico, con approfondimenti sui nuovi progetti di ricerca sviluppati dalle università che coinvolgeranno produttori, distributori e industria farmaceutica dai principali paesi del Sud Europa e bacino Mediterraneo, generando opportunità di trasferimento tecnologico, sinergie e proficue relazioni di business.

for laboratories, further enhancing the exhibition programme for visitors. A highly structured Buyers’ Program has been scheduled where exhibiting companies can hold face-to-face meetings with foreign delegations of their choice from the most important regions for the sector: North America, the Middle East, North Africa and Asia. In terms of internationalisation, Pharmintech has already started up an intense promotional activity, focussed aboveall on emerging markets, with a full calendar of road shows and a presence at the main events abroad. Lastly, a reminder that during Pharma Week, ASIS - the Italian Healthcare Industry Association - will focus on innovation in the pharmaceutical sector, with in-depth analyses of new research projects by universities involving manufacturers, distributors and the pharmaceutical industry in southern Europe and the Mediterranean basin geared towards creating opportunities for technology transfer, synergy and fruitful business relationships.

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[ Parma, 25-28 ottobre 2016

Cibus Tec Q Si aprono le iscrizioni al

prossimo Cibus Tec, manifestazione che fa capo alla piattaforma internazionale sviluppata da Fiere di Parma e Koelnmesse, e che coinvolge l’intera filiera delle tecnologie per l’industria alimentare e delle bevande. In fiera saranno rappresentati i seguenti settori espositivi: frutta e vegetali freschi, conservati e surgelati (succhi e convenience food compresi); latte e latticini; carni; derivati dei cereali; prodotti dolciari; caffè. Spazio e importanza vengono inoltre dedicati a packaging, logistica, ingredienti e alle tecniche di analisi e prevenzione per la tutela della salute. Cibus Tec 2016 annuncia un programma particolarmente ricco di workshop di formazione e aggiornamento, dedicati a ciascun segmento del mercato alimentare. Gli organizzatori, inoltre, lavorano alla messa in campo di iniziative speciali tese a valorizzare le tecnologie di processo e confezionamento, ad esempio incoraggiando l’esposizione di macchine e linee funzionanti, promuovendo la competizione finalizzata all’innovazione, e sostenendo i nuovi progetti di ricercatori e imprenditori (nell’apposito Start-up district). L’industria alimentare, direttamente coinvolta nello steering committee, partecipa alla progettazione della manifestazione e aiuta a individuare i trend di sviluppo tecnologico.

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Parma, 25-28 October 2016

EVENTS EVENTS & & SHOWS SHOWS

Cibus Tec Already open the subscriptions for the next Cibus Tec, show that comes under the international platform devised by the Fiere di Parma and Koelnmesse, and that involves the entire food and beverage industry technology chain. The fair will feature the following exhibition sectors: fresh fruit and vegetables, preserved and frozen foods (including juices and convenience food); milk and dairy products; meat; cereal derivatives; confectionery; coffee. Space and importance are also dedicated to packaging, logistics, ingredients and analysis and techniques prevention and protection techniques for safeguarding human health. Cibus Tec 2016 announces a particularly full program of training and update workshops dedicated to each segment of the food market. The organizers are also working to field special initiatives aimed at enhancing processing and packaging technologies, for example by encouraging the exhibition of machines and lines up-and-running, promoting competition aimed at innovation, and supporting new research projects and entrepreneurs (in the special Start-up district). The food industry, directly involved in the steering committee, participates in the planning of the event and helps identify the technological development trends.

SPS/IPC/Drives Italia Industrial automation technology 24-26/5/2016 Parma (I) www.spsitalia.it PLMA trade show Private label 24-25/5/2016 Amsterdam (NL) www.plmainternational.com Drupa Print media industry 31/5-10/6/2016 Düsseldorf (D) www.drupa.de Cemat Intralogistics 31/5-3/6/2016 Hannover (D) www.hfitaly.com Automatica Automation & mechatronics 21-24/6/2016 Munich (D) www.automatica-munich.com Indoplas + Indopack + Indoprint Plastics, Packaging & Printing exhibitions 7-10/9/2016 Jakarta (ID) www.indoprintpackplas.com Labelexpo Americas Labeling & converting 13-15/9/2016 Rosemont, Chicago (USA) www.labelexpo-americas.com

A GENDA

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Food & drink technology Africa Beverage technology 14-15/9/2016 Johannesburg (ZA) www.fdt-africa.com Total (Pakex/The PPMA Show/ Interphex) - Processing & packaging) 27-29/9/2016 Birmingham (UK) www.totalexhibition.com Tissue World Tissue industry 27-29/9/2016 Istanbul (TR) www.tissueworld.com Bimu Metal forming & metal cutting machines, robots, automation and auxiliary technologies 4-8/10/2016 Milano Rho (I) www.bimu.it Tokyo Pack Packaging exhibition 4-7/10/2016 Tokyo (J) www.tokyo-pack.jp China Brew & China Beverage Brew & beverage processing technology and equipment 11-14/10/2016 Shanghai (PRC) www.chinabrew-beverage.com

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IC E - AGE N Z I A

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L’industria dell’imballaggio e del converting è in piena espansione in Indonesia, contribuendo al PIL del Paese per circa 5,95 miliardi di USD.

MERCATI DA ESPLORARE: INDONESIA aratterizzata da grande dinamismo, l’industria del packaging cresce dell’8% all’anno e, nel prossimo triennio, se ne prevede una crescita a doppia cifra (raggiungendo un controvalore di circa 9,6 miliardi di dollari). Il settore food&beverage copre il 67% del mercato del packaging, seguito da quello farmaceutico, cosmetico e dall’automotive. Nel mercato locale il consumo di plastica resta abbastanza modesto con circa 17 kg pro capite all’anno, rispetto ai 35 kg della Malesia e della Thailandia e i 40 kg di Singapore. Allo stato attuale, l’industria domestica è in grado di fornire al mercato circa 3,6 milioni di t di plastica rispetto a una domanda interna di 4,3 milioni di t, il cui gap viene colmato con le importazioni che restano sostenute, anche grazie all’abbattimento delle tariffe doganali su oltre 10,000 semilavorati e prodotti di plastica. Per quanto riguarda il mix del packaging (secondo l’Indonesian Packaging Federation), gli imballaggi di plastica flessibili e rigidi detengono le quote più rilevanti (circa il 55% della domanda), cui seguono gli imballaggio di cartone (31% della domanda). L’industria italiana del packaging è piuttosto popolare tra gli imprenditori locali con percentuali di crescita costante negli ultimi anni, dell’ordine del 22% sul totale delle importazioni indonesiane. Fino al 2013 l’Italia era il secondo fornitore alla spalle della Germania (che copre circa un terzo della domanda interna). Nel 2014 le esportazioni italiane sono quasi raddoppiate, arrivando

C

Tabella 1- Importazioni in Indonesia di macchine da imballaggio: valori espressi in US Dollar. Table 1 - Imports to Indonesia of packaging machinery: values in US dollars. 2011 2012 2013 2014 Import totale 341.206.106 424.355.179 512.797.192 650.944.229 Total imports Import dall’Italia 70.787.351 99.566.653 113.028.306 220.885.083 Imports from Italy Quota italiana 21% 23% 22% 34% Italy share Nota. Selected HS Codes: 8422200000 - 8422909000 (tariffa doganale) Note. Selected HS Codes: 8422200000 - 8422909000 (customs tariff)

The packaging and converting industry is in full bloom in Indonesia, contributing 5.95 billion USD to the country’s GDP.

Markets to explore: Indonesia Indonesia’s highly dynamic packaging industry is growing by 8% annually and is expected to grow by double digits over the next three years (reaching the equivalent of about 9.6 billion dollars). The food & beverage sector covers 67% of the packaging market, followed by pharmaceuticals, cosmetics and the automotive sector. Plastic consumption in the local market remains fairly modest with approximately 17 kg per capita annually,

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compared to Malaysia and Thailand’s 35 kg and Singapore’s 40 kg. Domestic industry is currently able to supply the market with about 3.6 t of plastic, compared to a domestic demand for 4.3 million t. This gap is filled by imports that are subsidized, partly by tariff removals on more than 10,000 plastic products and semi-processed goods. As for the mix of packaging (according to the Indonesian Packaging Federation), flexible and rigid plastic

a 221 milioni di dollari e rappresentando circa il 15% dell’export totale dell’Italia in Indonesia. Questo exploit ha permesso al nostro Paese di scavalcare i tedeschi (oggi stabili al 33) e diventare così leader per la prima volta con una quota di mercato del 34%.

PROSPETTIVE E OPPORTUNITÀ Con l’obiettivo di essere competitivi rispetto ai Paesi confinanti e sostenere così l’export di imballaggi, l’industria locale sta avviando l’acquisizione di macchinari di ultima generazione e sta anche investendo nel business del riciclo, di attualità nelle grandi città. Le autorità locali stanno incoraggiando le imprese locali ad adottare soluzioni sostenibili per l’ambiente. Nella sola capitale Giacarta vengono prodotti quotidianamente 6,000 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui il 14% è da imputare agli scarti di plastica. Tuttavia il processo di riciclo è ancora in una fase embrionale per mancanza di infrastrutture dedicate e di professionisti autorizzati alla raccolta. Alcune aziende locali hanno iniziato a produrre contenitori di rPET adottando soluzioni tecnologiche importate dall’estero. Allo stato attuale i produttori che usano la plastica riciclata forniscono prodotti in polistirolo, fogli di plastica per il settore tessile e per l’industria dell’imbottigliamento. Le maggiori opportunità per il comparto degli imballaggi di plastica sono legate alla crescita del reddito delle famiglie e allo sviluppo costante delle esportazioni indonesiane nei Paesi Asean e verso la Cina. Tuttavia il continuo deprezzamento della valuta locale potrebbe determinare pesanti conseguenze sull’importazione dei semilavorati indispensabili all’industria della plastica, rendendo di fatto meno competitivi i prodotti locali. Per far fronte ai maggiori costi derivanti dalle importazioni, le imprese locali

packaging hold the largest shares (approximately 55% of demand), followed by cardboard packaging (31% of demand). The Italian packaging industry is fairly popular among local enterprises, with constant growth in recent years, around 22% of total Indonesian imports. Until 2013, Italy was the country’s second largest supplier, behind Germany (which covers approximately one third of domestic demand). In 2014, Italian exports nearly doubled, reaching 221 million dollars, representing about 15% of total exports from Italy to Indonesia. This exploit has enabled Italy to overtake the Germans (who remain

stable at 33%), making the country the leader for the first time, with a market share of 34%.

PROSPECTS AND OPPORTUNITIES In order to become more competitive with neighboring countries and in such a way sustain packaging exports, local industry is in the process of acquiring latest generation machinery, and is also investing in the recycling business, which is a pressing issue in big cities. Local authorities are encouraging local concerns to adopt environmentally sustainable solutions. In the capital of Jakarta alone, 6 million tons of refuse is produced every day, 14% of which by plastic waste. Nonetheless, the recycling

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Tabella 2 - Paesi concorrenti, ordinati in base alle relative quote % di mercato. Table 2 - Competitor countries, in order of market share %. Paese 2012 2013 2014 % % % Valore in USD $ Germania 30% 34% 33% 216.610.902 Germany Cina 10% 10% 4% 23.671.917 China Giappone 11% 9% 5% 34.053.931 Japan Taiwan 4% 3% 3% 22.007.930 Taiwan Corea del Sud 2% 3% 4% 25.202.769 South Korea Francia 1% 3% 1% 6.488.004 France Totale importazioni 650.944.229 Total imports Nota. I dazi doganali per le tariffe doganali Codes : 8422200000 - 8422909000 (tariffa doganale) sono nell’ordine del 5% più IVA del 10%. Note. Customs duties for tariffs Codes : 8422200000 - 8422909000 (customs tariff) are 5% plus 10% VAT.

saranno dunque spinte a investire nei processi di recupero dei rifiuti da imballaggio. Alcune imprese hanno già investito in impianti di riciclo, soprattutto nell’isola di Bali, dove un’unità di trasformazione da 30 t di scarti al giorno produce pallet di plastica. Resta il fatto che il Governo locale dovrà implementare la legislazione per favorire sia la raccolta sia il riciclo dei rifiuti ma, soprattutto, dovrà garantire incentivi alle aziende affinché investano negli impianti di trasformazione e più in generale nelle tecnologie “green”. Q Indonesian Associations Indonesian Packaging Federation & Affiliates (www.packindo.org) Apgi (Indonesian Glass Manufacturers Association) Aphindo (Indonesian Downstream Plastic Industries) Apki (Indonesian Pulp And Paper Industries Association) Apkki (Indonesian Woven Polyolefin Manufacturers Association) Inaplas (Indonesian Aromatic, Olefin &Plastic Industries Association) Picci (Indonesian Corrugated Cardboard Industries Association) Rotokemas (Indonesian Flexible Packaging Industries Association)

Il progetto è coordinato presso la sede centrale di ICE-Agenzia in Roma, dall’Ufficio Meccanica, Chimica, Energia, Ambiente diretto da Alessandro Liberatori. Funzionario di riferimento Matteo Masini, tel. 06.5992.9356, e-mail alim.imballaggio@ice.it The project is coordinated from the ICE-Agenzia headquarters in Rome, out of the Office of Engineering, Chemicals, Energy and Environment, directed by Alessandro Liberatori. Management representative: Matteo Masini, tel. 06.5992.9356, email: alim. imballaggio@ice.it

process is still in its infancy due to a lack of dedicated infrastructure and qualified recycling experts. Some local enterprises have begun producing rPET containers by adopting high tech solutions imported from abroad. At the moment, the manufacturers who use recycled plastic supply polystyrene products as well as plastic sheets for the textile sector and the bottling industry. The greatest opportunities for the plastic packaging sector are tied to rising household incomes and constant growth of Indonesian exports to ASEAN countries and China. However, the ongoing depreciation of the local currency could negatively affect imports

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of semi-processed goods indispensable for the plastic industry, making local products less competitive. In order to withstand the higher costs of imports, local concerns will therefore be driven to invest in packaging waste recovery processes. Some concerns have already invested in recycling equipment, especially on the island of Bali, where a 30 t/day waste converting unit produces plastic pallets. Nonetheless, the local government will have to implement legislation favoring both collection and recycling of waste, but most importantly, it will have to guarantee incentives to enterprises so that they can invest in converting equipment and in green technologies generally. Q


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MA RKETING & DESIGN

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Food waste: l’impegno del flessibile Certezze scientifiche versus falsi miti: Giflex pubblica un documento sintetico ed efficace, destinato a modificare in modo sostanziale la percezione del packaging e del suo ruolo nella lotta allo spreco di alimenti e risorse. i inserisce a pieno titolo nel dibattito mondiale aperto con Expo 2015 circa il futuro sostenibile dell’alimentazione, il ”position statement” reso pubblico di recente da Giflex (Italian Flexible Packaging Association). In primo piano, nel documento, le evidenze scientificamente provate sul valore dell’imballaggio flessibile e sulla sua capacità di poter contribuire alla riduzione degli scarti alimentari. Strumento utile, quindi, a ricollocare l’imballaggio tout court (e il flessibile in particolare) nella posizione che gli compete nella lotta al food waste.

S

Come commenta Michele Guala, presidente di Giflex «Nel 2014 solo in Europa sono state buttate via oltre 100 milioni di tonnellate di alimenti. Nei Paesi industrializzati lo spreco è impressionante: nelle ultime fasi della filiera si arriva a buttare circa il 40% dei cibi». Se si calcola l’impronta ecologica dello spreco alimentare, i dati sulle risorse perse e l’impatto sui cambiamenti climatici sono davvero impressionanti: - l’acqua necessaria a produrre gli alimenti poi sprecati equivale a circa 3 volte il

lago di Ginevra e alla portata annuale del Volga; - il suolo impiegato corrisponde a una superficie superiore a quella di Canada e India insieme; - la quantità di anidride carbonica emessa per produrre il cibo perso equivale a più del doppio delle emissioni dovute al trasporto su strada degli USA nel 2010. «Ormai è evidente che il packaging non deve più assolvere solo alle funzioni di conservazione e presentazione dei prodotti - precisa Guala - ma deve confrontarsi con nuove e non più prorogabili esigenze, contribuendo in concreto alla riduzione degli sprechi alimentari e migliorare così la fruibilità dei prodotti».

Gli scarti domestici rappresentano circa il 10% del totale dei rifiuti, il food packaging meno del 3% Household waste represents approximately 10% of total refuse, food packaging less than 3%. (Source: Advisory Committee on Packaging, 2008. Packaging in Perspective)

Food waste: flexible packaging’s commitment Scientific facts versus false myths: Giflex publishes a concise and effective document set to substantially alter perceptions of packaging and its role in the fight against wastage of food and resources. The position statement recently published by Giflex (Italian Flexible Packaging Association) fully fits the bill for contributing to the global discussion on food’s sustainable future opened by Expo 2015. Firstly, the document gives

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scientific evidence for the value of flexible packaging and its capacity for contributing to the reduction of food waste, making it a useful tool for repositioning packaging in general (and flexible in particular) on the right side in

IL DOCUMENTO IN SINTESI L’indagine “L’impegno di Giflex per la sostenibilità 2015” prende avvio dall’esame del ruolo chiave del packaging per la nutrizione e l’ambiente, in quanto alleato decisivo contro lo spreco e le perdite di prodotto lungo l’intera filiera (illuminanti gli esempi di ottimizzazione ottenuti dalla grande distribuzione inglese). La ricerca di Giflex confuta quindi in modo scientifico le numerose e diffuse percezioni errate riguardo il food packaging, ovvero quelli che vengono definiti “falsi miti” circa la scarsa riciclabilità dell’imballaggio, la sua responsabilità nell’impatto ambientale globale, la forte incidenza nei rifiuti domestici... Numeri alla mano, vengono dunque sintetizzati i dati di riciclo in ambito europeo, i risultati degli studi di LCA nonché la crescente importanza nelle politiche pubbliche dei singoli paesi dell’UE in relazione alla riduzione e alla gestione dei rifiuti da imballaggio. Il documento entra poi nel vivo delle prestazioni del flexible packaging, protettivo anche nei confronti dei nutrienti più sensibili e, per sua natura, meno “pesante” di altre tipologie di confezionamento. Il pdf dell’indagine “L’impegno di Giflex per

the fight against food waste. As Michele Guala, president of Giflex, remarked «In 2014, in Europe alone, more than 100 million tons of food was thrown away. The amount of waste is most shocking in industrialized countries: in the last phases of the supply chain about 40% of food is wasted». When calculating the environmental impact of food waste, the data on resources lost and the impact on climate change are truly shocking: - the water needed to produce food products and then wasted equals

Michele Guala

approximately three times the lake of Geneva, or the annual flow of the Volga river; - the soil used would make a surface area larger than Canada and India combined; - the amount of carbon dioxide emitted in order to produce the food wasted is more than double the emissions caused by road transport in the US in 2010. «It’s now evident that packaging must not only function to preserve and present the products – Guala explains – but must also meet new and unpredictable demands, contributing in a real way to

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MARKE T I N G & DE SI G N

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Appuntamento al Congresso d’autunno 2015 Si svolge per la prima volta a porte aperte, e rappresenterà il momento conclusivo del progetto di sensibilizzazione avviato da Giflex nel 2015 per valorizzare le caratteristiche dell’imballaggio flessibile come mezzo per combattere gli sprechi, in linea con uno dei temi portanti di Expo 2015. Il programma dei lavori del Congresso d’Autunno Giflex (Milano, 30 settembre - 1 ottobre, Hotel Melià, via Masaccio 19) prevede la presenza di autorevoli relatori nazionali e internazionali, con lo scopo di favorire un dibattito sereno e imparziale tra istituzioni, media, industria e distribuzione. Per ricevere l’invito e il programma del Congresso è possibile pre-accreditarsi scrivendo una mail con il proprio nome, cognome, qualifica e recapiti a congresso.giflex2015@sprim.com.

Nei Paesi in via di sviluppo, se trasportato senza packaging, solo il 50% degli alimenti giunge a destinazione. In developing countries, when transported without packaging, only 50% of food products reach their destination. (Source: Lundqvist, J., C. de Fraiture and D. Molden. Saving Water: From Field to Fork - Curbing Losses and Wastage in the Food Chain. SIWI Policy Brief. SIWI, 2008)

Next rendezvous at the Autumn 2015 Congress This event will be held open to the public for the first time, representing the culmination of the awareness-raising project started by Giflex in 2015 to show the value of flexible packaging as a means for combating waste, in line with one of the primary themes of Expo 2015. The agenda of the Giflex Autumn Congress (Milan, 30 September – 1 October, Hotel Melià, via Masaccio 19) includes the appearance of authoritative Italian and international speakers in order to foster a calm and impartial discussion among institutions, media, industry and distributors. To receive an invitation and the Congress program, write an email including your name, surname, qualifications and contact information to congresso.giflex2015@sprim.com.

la sostenibilità 2015” può essere scaricato dal sito dell’Associazione, che ha prodotto anche un video. (www.giflex.it/giflex-e-il-valore-dellimballaggio-alimentare/)

LE PRESTAZIONI DELL’IMBALLAGGIO FLESSIBILE Tra le diverse tipologie di food packaging, l’imballaggio flessibile esprime ottime performance in termini di rapporto tra protezione dell’alimento e consumo di risorse: per conservare con efficacia gli alimenti è infat-

reducing food waste and enhancing the usability of the product».

THE DOCUMENT IN BRIEF The 2015 study “Giflex Commitment to a Sustainable Future” begins by examining the key role of packaging for nutrition and the environment, as a decisive ally against waste and product losses along the entire supply chain (with illuminating examples of optimization achieved by English retailers). The Giflex research thus uses a scientific approach to refute the many widespread misconceptions

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concerning food packaging, those which the document refers to as “false myths” about packaging being non-recyclable, its responsibility for global environmental impact, high rates of household waste… Numbers in hand, the study summarizes recycling data for Europe, the results of LCA studies and the growing importance of public policies in individual EU countries concerning the reduction and processing of packaging waste. The document then looks up close at flexible packaging’s performance, how it is protective even of the most sensitive

ti sufficiente usare una quantità di materiale minima rispetto ad altre soluzioni. Ciò significa che durante le fasi di trasporto, l’energia e le risorse impiegate servono essenzialmente a muovere gli alimenti… piuttosto che gli imballaggi. Esemplare, al proposito il caso del trasporto dei succhi di frutta: il flexible packaging rappresenta circa il 10% del peso trasportato e la bevanda il 90%; con altre soluzioni il peso dell’imballaggio trasportato arriva al 50% (Fonte: FPE, 2011. The perfect fit). Q

nutrients and by nature less “heavy” than other packaging types. A pdf of the 2015 study “Giflex commitment to a sustainable future” can be downloaded from the Association’s own website, which also features a video (www.giflex.it/giflex-e-il-valoredellimballaggio-alimentare/)

THE PERFORMANCE OF FLEXIBLE PACKAGING

Among the various types of food packaging, flexible packaging shows excellent performance in terms of finding a balance between protecting the food

product and resource consumption: a minimal amount of material is needed to effectively preserve the products, compared to other solutions. That means that during transport phases, the energy and resources used are needed mainly to move the foods… not the packaging. Emblematic in this area is the case of transporting fruit juices: flexible packaging represents approximately 10% of the weight transported to the beverage’s 90%; with other solutions the packaging weight transported reaches 50% (source: FPE, 2011. The perfect fit). Q

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MARKE T I N G & DE SI G N

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NE WS

Un convegno sul bag in box Relatori dell’industria e del commercio, del design e dell’università hanno animato il recente incontro che Boxmarche ha dedicato a questo sistema di confezionamento. Con il gran finale CreativityBox. omunicazione, eco-sostenibilità e capacità di conservazione del vino per lunghi periodi. Su queste caratteristiche, che fanno del bag in box un sistema di confezionamento ad alte prestazioni e diffuso gradimento, si sono incentrate le relazioni del convegno organizzato lo scorso 2 luglio da Boxmarche SpA, con un riscontro positivo in termini di interesse e gradimento. L’obiettivo era favorire l’incontro e l’interazione fra i protagonisti della filiera, coinvolgendo produttori di vino italiani, importatori e produttori internazionali, opinion leader, produttori di sacche e agenzie di packaging design, che si sono confrontati su temi tecnico-produttivi, di marketing e delle vendite.

C

le della società, il GM del gruppo Sacmi, Giuliano Puglia, ha presentato il sistema di riempimento automatico “Ultra Clean”. Dopo di lui, le altre relazioni, tutte condotte da esperti del settore: Richard Barrett, vice presidente di Scholle Packaging (dati e trend globali dei bag in box, e performance dei nuovi materiali messi a punto in Scholle); Silvio Barbero, vice presidente dell’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo e di Slow Food Italia (l’ecosostenibilità del bag in box); Elin Ellann, managing director dell’importatore norvegese di vini Target Wines seguita da

Interventi di filiera. Dopo il benvenuto ai partecipanti da parte di Tonino Dominici, CEO e presidente di Boxmarche, e la presentazione di Alessandro Levy Bacchielli, direttore commercia-

A meeting on the bag-in-box Speakers from industry and commerce, design and the university animated the recent meeting that Boxmarche dedicated to this packaging system. With the grande finale of CreativityBox. Communication, eco-sustainability and capacity of storing wine for long periods. These features, that make the bag-in-box a high-performance, widely popular packaging system, were the focus of the talks given at the conference organized last July 2 by Boxmarche SpA, with very positive feedback in terms of interest and popularity. The objective was to facilitate the meeting and interaction between all stakeholders along the supply chain by involving the main Italian wine producers, international producers and importers, opinion

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leaders, bag manufacturers and packaging design agencies, who met to discuss technical manufacturing, marketing and sales issues. Supply chain interventions. After the welcome to participants given by Tonino Dominici, CEO and president of Boxmarche and the presentation by company commercial director Alessandro Levy Bacchielli, the Sacmi group GM Giuliano Puglia presented the automatic “Ultra Clean” filling system. Other reports followed, all made by renowned experts

Urban Karlstam, CEO dell’agenzia grafica svedese Motherland Branding & Design (correlazione fra design e vendite); Davide Perini, innovation manager di Boxmarche (l’approccio “Design Thinking” e le innovazioni introdotte dal converter su questo tipo di contenitore); Michele Bischi e Alessia Uguccioni del dipartimento marketing Boxmarche (proposte di astucci per bag in box emerse dal concorso di Packaging Design CreativityBox). Sfida e occasione. Il concorso in questione è stato promosso da Boxmarche all’inizio dell’anno e ha raccolto adesioni significative, stimolando idee e promuovendo relazioni. Diversi istituti di livello universitario hanno, infatti, sviluppato una serie di temi segnalati da clienti della cartotecnica marchigiana, proponendo soluzioni inedite o progetti di restyling di prodotti esistenti, spesso riguardanti proprio i bag-in-box. CreativityBox ha dunque creato un legame fra impresa e università, suggerendo alle aziende nuovi punti di vista e spunti originali, e offrendo all’accademia una preziosa occasione di confronto con il mondo del lavoro.

in the field: Richard Barrett, vice president of Scholle Packaging (data and global trends of the bag-in-box, and performance of new materials developed in Scholle); Silvio Barbero, vice president of the University of Gastronomic Sciences in Pollenzo and of Slow Food Italy (the sustainability of the bag-in-box); Elin Ellann, managing director of the Norwegian wine importer Target Wines, followed by Urban Karlstam, CEO of the Swedish graphic design agency Motherland Branding & Design (correlation between design and sales); Davide Perini, Boxmarche innovation manager (the “Design Thinking” approach and the innovations introduced by Box Marche on this type of container); Michele Bischi and Alessia Uguccioni from the Boxmarche marketing department (proposals of cases for bag-in-box that

emerged from the Packaging Design contest CreativityBox). Challenge and opportunity. The competition in question was organized by Boxmarche earlier this year and drew a significant amount of entries, stimulating ideas and encouraging exchanges. Several universities and colleges have in fact gone into a number of issues raised by paper industry customers in the Marches, proposing new project solutions or the restyling of existing products, often involving the bag-in-box. CreativityBox has therefore created a link between business and universities, suggesting new perspectives and original ideas to companies and offering higher education institutes a valuable opportunity for exchanges with the world of work.

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NE WS

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In the packaging for a new line of mackerel filets, Mareblu plays on the meaning of colors and confirms its founding principle of respecting the environment and consumers.

Q Nel packaging della nuova linea di filetti di sgombro, Mareblu gioca sul significato dei colori e conferma la scelta fondante di rispetto dell’ambiente e del consumatore.

Green e tracciabili. Come tutti i prodotti Mareblu, anche la nuova gamma di filetti di sgombro non contiene conservanti e aromi artificiali. Il pesce è cotto al vapore e arricchito esclusivamen-

MA RKETING & DESIGN

Mareblu: symbols and sustainability

Mareblu tra simboli e sostenibilità

Massimizzare l’impatto e identificare con immediatezza il brand sugli scaffali affollati e caotici delle conserve ittiche, per stimolare l’acquisto non solo dei consumatori abituali di sgombro per lo più adulti e residenti nel Nord Italia - ma anche i non user. Con questi obiettivi Mareblu ha creato una serie colorata e “diversa” di latte litografate, che comunicano freschezza e modernità. La visibilità a scaffale delle varie referenze e la facilità di comprensione della gamma, in quanto tale e nelle singole varianti, è stata ottenuta associando a ciascuno dei quattro gusti un colore “descrittivo”: verde per i filetti di sgombro all’olio di oliva, azzurro per quelli al naturale, rosso per lo sgombro piccante e marrone per quello affumicato.

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te di ingredienti semplici: olio di oliva e un pizzico di sale per la variante all’olio di oliva, acqua e sale per quella al naturale, un peperoncino intero, una foglia di alloro e qualche pezzetto di cetriolo per insaporire lo sgombro piccante, un’affumicatura naturale... E la lattina non poteva che confermare e valorizzare l’approccio “green” di Mareblu, che fa della sostenibilità e della tracciabilità un valore cardine e una scelta ogni volta rinnovata. La confezione è dunque completamente e facilmente riciclabile, costituita al 100% di alluminio e senza etichette. Inoltre, in nome della “trasparenza” delle informazioni e dei processi, collegandosi al sito internet di Mareblu, il consumatore può accedere facilmente al Tuna Reader per conoscere tutta la storia del prodotto: la specie di pesce che sta mangiando, il luogo di provenienza e persino la barca che ha effettuato la pesca.

Maximizing impact and immediately identifying the brand on the crowded and chaotic fish preserves shelf at the supermarket, in order to entice not just people who normally buy mackerel – mostly adults living in Northern Italy – but also non-users. With these goals in mind, Mareblu has created a unique and colorful line of lithographed tins that communicate freshness and modernity. The visibility on the shelf of the various versions and the ease of understanding the entire range as a whole, as well as the individual variants, was obtained by associating each of the four flavors to a “descriptive” color: green for filets in olive oil, blue for the ones in their own juices, red for spicy and brown for smoked. Green and traceable. Like all Mareblu products, the new range of mackerel filets contains no preservatives or artificial aromas. The fish is steamed and then enriched exclusively with simple ingredients: olive oil and a pinch of salt for the olive oil flavor, water and salt for the natural one, a whole hot pepper, a laurel leaf and a few pieces of pickle for the spicy version and natural smoke for the smoked mackerel. And of course the tin confirms Mareblu’s green approach, which makes sustainability and traceability key values and a choice taken up anew each time. The packaging can thus be easily and completely recycled, since it is made of 100% aluminium, with no labels or other materials to be disposed of. Furthermore, in the spirit of transparency of information and processes, consumers can connect to Mareblu’s website to easily access the Tuna Reader to know the product’s complete history: the species of fish, its place of origin and even the boat that caught it.

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MARKE T I N G & DE SI G N

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NE WS

Le buone prospettive della cosmesi nazionale Q Il 2015 secondo Cosmetica Italia: consumatori e imprese “incorporano” la crisi e la produzione dell’industria italiana si appresta a superare la soglia dei 9.600 milioni di euro. Per il settore cosmetico il 2015 è iniziato con un miglioramento generalizzato degli indicatori economici. Lo attesta la consueta Indagine congiunturale del Centro Studi di Cosmetica Italia, introdotta da un breve excursus sull’economia italiana nel suo complesso, data al +0,7%: una previsione di miglioramento che il presidente di Cosmetica Italia Fabio Rossello definisce, con prudente ossimoro, “teoricamente reale”. «Insieme alla ripresa del mercato interno, che negli ultimi esercizi aveva rallentato lo sviluppo - ha sottolineato Rossello durante la conferenza stampa milanese del 21 luglio - emerge un atteggiamento di “incorporazione” della crisi sia da parte dei consumatori che delle imprese. Stante le proiezioni, a fine 2015 il valore della produzione supererà i 9.600 milioni di euro (+3%), favorito ancora una volta dalla competitività dell’offerta italiana sui mercati esteri. Le esportazioni, infatti, a fine anno toccheranno i 3.600 milioni di euro, in crescita dell’8%, e la bilancia dei pagamenti supererà ogni record precedente». Coerente il sentiment delle aziende - circa 80 hanno partecipato all’indagine – che tornano a progettare investimenti, sostenute da una seppur timida apertura del sistema creditizio. E i fattori frenanti? I soliti: insoluti e ritardi nei pagamenti, eccesso di pressione fiscale e burocrazia. Il prezzo delle materie prime, in compenso, appare stabile, anche se è facile prevedere - afferma Rossello - che prenderà ad alzarsi sen-

sibilmente, alla ripartenza dell’economia.

Good prospects for Italian cosmetics

slowed in growth, there is an attitude of “factoring in” the crisis, both on the part of consumers and on that of concerns. According to our projections, by late 2015 the value of production will exceed 9,600 million euro (+3%), once again sustained by the competitiveness of the Italian offer in foreign markets. Indeed, exports will reach 3,600 million euro by the end of the year, representing 8% growth, and the balance of payments will break all previous records». This meshes with the sentiment among sector operators - about 80 of which participated in the survey - that are beginning to plan investments again, relying on the opening, however meagerly, of the credit system. What about contrasting factors? The usual ones: outstanding and late payments, burdensome taxes and bureaucracy. The price of raw materials, on the other hand, appears stable, although - Rossello points

2015 according to Cosmetica Italia: consumers and enterprises “factor in” the crisis, and Italian industry’s production is set to break the threshold of 9,600 million euro. For the cosmetics sector, 2015 began with a general improvement of economic indicators, as shown by the periodical economic study conducted by Cosmetica Italia’s research center. The report begins with a brief examination of the Italian economy as a whole, estimated at 0.7%. This forecast of improvement is defined by Fabio Rossello, president of Cosmetica Italia, with the cautious oxymoron “theoretically real”. Rossello stated during a press conference in Milan on 21 July: «Along with the recovery of the domestic market, which in recent fiscal periods had

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La rivincita della vendita diretta Poche sorprese e qualche spunto interessante vengono dall’esame della distribuzione al dettaglio.

• Prosegue ma rallenta la contrazione nei canali professionali, penalizzati dal minor numero di passaggi: dopo il -4% del 2014, l’acconciatura professionale passa al -2,4% previsto a fine 2015, mentre i centri estetici si avvicineranno ai 230 milioni di euro (-3,5%) e le profumerie ai 2.050 milioni (-1%). • Pur con andamenti disomogenei a seconda di tipologia e superficie, il mass market registra una piccola crescita percentuale (+0,7%), che porta il valore complessivo sui 3.800 milioni di euro. Più deciso, invece, l’incremento del contoterzismo che, ponendosi a monte della filiera produttiva e in maniera trasversale rispetto ai canali, cresce del 3,8%. • Sull’onda del diffuso interesse per i prodotti naturali, l’erboristeria continua l’ascesa degli ultimi anni e si appresta a

chiudere al +3%, manifestando, inoltre, una certa tendenza alla sperimentazione. • La fiducia dei consumatori verso il canale farmacia si riconferma, seppur in forma più lieve, anche nell’anno in corso, con un +1,5%. • Infine continua (con tassi sopra la media) la crescita delle vendite dirette, che riguardano oltre il 5% dei cosmetici e superano i 550 milioni di euro. Si noti, ha sottolineato al riguardo Rossello, che non si parla qui solo dei canali online ma anche delle “vecchie e buone” vendite porta a porta che, nella fattispecie, assumono la forma dell’incontro organizzato dalla dimostratrice nel salotto di casa. Siamo, qui, all’opposto dell’acquisto solitario e spesso frettoloso consumato su Internet. Bisogno di socialità?

Beauty Trend Watch e Cosmetic Award

Beauty Trend Watch and Cosmetic Awards

Gian Andrea Positano, responsabile del Centro Studi, ha presentato il questionario online “Beauty Trend Watch”, un “contenitore di tendenze future” che Cosmetica Italia inaugura quest’anno e realizza con il concorso di esperti, operatori e piattaforme web. L’obiettivo, ambizioso, è di mettere in luce le tematiche che condizioneranno il futuro di prodotti, consumatori e canali, offrendo così elementi concreti di analisi del mercato. I suoi estensori (i “cronisti del futuro”, li definisce scherzosamente Positano) hanno identificato alcuni driver che orientano e orienteranno sempre più le scelte dei consumatori: sono E-commerce, multicanalità, social media, naturale/biologico e multifunzionalità, e incidono in misura diversa a seconda della tipologia di prodotto esaminato. Oltre al Beauty Trend Watch, durante l’incontro di luglio si è accennato ad altre due iniziative messe in campo per moltiplicare l’efficacia della comunicazione e della promozione di settore. Il sito web di Cosmetica Italia, riprogettato per rendere più accessibili documenti, studi, filmati e immagini, è stato illustrato da Pamela Parroco, responsabile IT dell’associazione. A sua volta Benedetta Boni, responsabile comunicazione e “moderatrice” dell’incontro, ha ricordato l’imminente, seconda, edizione dei Cosmetic Award quest’anno ispirato al tema dell’ “innovazione nella comunicazione”. La giuria è composta da esperti noti: il sociologo Francesco Morace, il giornalista Luca De Biase, Massimo Dona, segretario dell’Unione Nazionale Consumatori, Giovanna Maggioni, direttore generale di UPA-Utenti Pubblicità Associati e la “beauty blogger” Roberta Scagnolari. I vincitori saranno annunciati e premiati il prossimo 29 settembre, nel corso di una serata al Parco della Biodiversità Teatro della Terra presso Expo.

Gian Andrea Positano, director of the research center, presented the online questionnaire “Beauty Trend Watch”, a “container for future trends” that Cosmetica Italia is unveiling this year, created by a convergence of experts, operators and web platforms. The ambitious goal is to shed light on the issues that will set the conditions for the future of products, consumers and distribution channels, in such a way offering concrete points for market analysis. The authors (“chroniclers of the future” as Positano jokingly refers to them) have identified a few drivers that are orienting consumer decision-making, and will orient it more and more as time goes on: E-commerce, multi-channel distribution, social media, natural/organic and multi-functionality. These factors play a larger or smaller part depending on the product type in question. In addition to Beauty Watch Trend, at the July event two other initiatives were signaled, developed in order to multiply the effectiveness of the sector’s communication and promotional activities. Cosmetica Italia’s website, redesigned in order to make documents, studies, videos and images more accessible, was illustrated by Pamela Parroco, the association’s IT director. Then Benedetta Boni, communications director and the event’s moderator, reminded attendees about the upcoming Cosmetic Awards, in their second edition, this year inspired bya the theme of “innovation in communication”. The jury is made up of well-known experts: sociologist Francesco Morace, journalist Luca De Biase, Massimo Dona, secretary of the National Consumers’ Union, Giovanna Maggioni, director general of UPA-Utenti Pubblicità Associati and beauty blogger Roberta Scagnolari. The winners will be announced and presented with the awards next 29 September, during an evening at the Biodiversity Park/Theater of the Earth at Expo 2015.

out - it is easy to see that it will probably rise rapidly as the economy takes off. Direct sales back with a vengeance Few surprises and a few points of interest emerge from an examination of retail. • The shrinkage of professional channels continues but is slowing down. These enterprises are penalized by the fewer number of steps in their process: after the -4% of 2014, professional hairstyling passes to -2.4% expected for late 2015, while beauty salons will approach 230 million euro (-3.5%) and perfumeries 2,050 million (-1%). • Albeit with differences according to type and surface, mass markets show modest growth (+0.7%), bringing the outlet’s total value to 3,800 million euro. More decisive, on the other hand, is the growth of subcontracting, which, positioning itself upstream of the production chain and more cross-cutting than channels,

grows by 3.8%. • On the wave of widespread interest in natural products, herbal shops continue their growth of recent years and will end the year with +3%, also showing a certain proclivity toward experimenting. • Consumer confidence in pharmacies is once again confirmed, albeit in a tempered form, with +1.5% during the current year. • Finally, the growth of direct sales continues with above average rates. This channel now involves more than 5% of cosmetics and exceeds 550 million euro. Rossello is also careful to point out that this is not just about online channels, but also “goold old fashioned” door-to-door sales, which currently take the form of the salesperson arranging a meeting with a group potential buyers in one of their homes. This is far from the solitary and often hurried purchase made online. A need for personal connection?

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FA CTS & FIGURES

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GLI IMBALLAGGI FLESSIBILI DA CONVERTER DATI E FATTI Dal 2005 al 2014 gli imballaggi flessibili da converter hanno espresso un tasso di sviluppo del 3,3% medio annuo. La crescita è proseguita anche in concomitanza con la crisi economica, tanto da fare registrare un +2,7% medio annuo nel periodo 2011-2014. Plinio Iascone

on riferimento al ciclo di vita, quella del flessibile è tra le poche aree del settore imballaggio a presentare ancora uno sviluppo progressivo e interessante.

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Tabella 1 - Il mercato italiano dei poliaccoppiati flessibili. Table 1 - Italian flexible polylaminates market. 2010 2011 2012 2013 Fatturato milioni Euro 1.663 1.830 1.866 1.930 Aziende operanti in Italia 80 78 78 78 Adetti circa 6.140 6.250 6.300 6.400 Produzione t/000 304 324 324 337 Esportazioni t/000 128 142 152 159 Importazioni t/000 3 3 3 3 Utilizzo apparente t/000 179 185 175 181 Fonte: elaborazioni Istituto Italiano Imballaggio su dati Giflex Source: calculations by Istituto Italiano Imballaggio from Giflex data

IL MERCATO In Italia operano circa 78 produttori. Nel 2014, il fatturato globale è stato di circa 1.995 milioni di euro, di cui il 27% circa imputabile ad aziende che superano i 160 milioni di euro, il 35% ottenuto nella fascia da 50 a 150 milioni di euro e il restante 38% circa nella fascia di fatturato inferiore a 50 milioni di euro. Sempre nel 2014, la domanda interna di 185.000 tonnellate ha segnato un incremento del 2,2% rispetto all’anno precedente. Solo nel 2012 si verificò un calo dei consumi interni, ma la crisi fu compensata dalla crescita delle esportazioni. Le vendite all’estero sono incrementate del 5,7%, assorbendo il 48% della produzione. Qualità e servizio al cliente sono i punti di forza dei produttori italiani di imballaggi flessibili che, da sempre, hanno una forte

vocazione all’export (alcune aziende del settore esportano oltre il 70% della propria produzione), con flussi di destinazione che interessano sia l’area UE che extra UE. Sempre contenute le importazioni, 1-2% del consumo nazionale, ma la concorrenza straniera, specie quella turca, si fa sentire, non tanto in Italia, ma senz’altro quando i produttori italiani operano all’estero. Sino al 2004 - 2005 lo sviluppo del flessibile da converter è stato guidato essenzialmente dall’erosione delle quote di altre tipologie di imballaggio; attualmente la

Flexible packaging for converting FACTS AND FIGURES From 2005 to 2014, flexible packaging for converting had a 3.3% annual growth rate. This growth persisted during the economic crisis, with an average annual rate of +2.7% during the period 2011-2014. Plinio Iascone

In terms of life cycle, flexible packaging is one of the few areas in the packaging sector to still show progressive and promising growth.

THE MARKET Some 78 manufacturers are operating in

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Italy. In 2014, the sector’s total turnover was about 1,995 million euro, about 27% of which made up of concerns exceeding 160 million euro, 35% between 50 and 150 million euro and the remaining 38% or so with less than 50 million euro.

2014 1.995 78 6.500 350 168 3 185

Turnover millions euro Concerns operating in Italy Appr. N. employees Production t/000 Exports t/000 Imports t/000 Apparent use t/000

crescita deriva invece dalla presenza in settori nuovi, come i piatti pronti surgelati o refrigerati, i prodotti ortofrutticoli di IV gamma e gli alimenti freschi pre confezionati e pre pesati immessi sul mercato.

STRUTTURE COMPLESSE E IN DIVENIRE

Questa famiglia di imballaggi, come è noto, presenta una struttura complessa plurimateriale: cellulosa, plastica, film di alluminio o metallizzazione. Analizzando le attuali caratteristiche degli imballaggi flessibili da converter emerge

Also in 2014, domestic demand (185,000 tons) grew by 2.2% over the previous year. Domestic consumption dropped only in 2012, but the crisis was counterbalanced by growing exports. Sales abroad grew by 5.7%, absorbing 48% of production. Quality and customer service are the strong points of Italian flexible packaging manufacturers, which have always had a strong vocation for exporting (certain concerns in the sector export more than 70% of their production), with flows to both the EU and elsewhere. Imports have always been modest, 1-2% of national consumption, but foreign competitors, particularly from

Turkey, are making their presence felt not so much in Italy, but especially when Italian producers operate abroad. Until 2004 - 2005, the growth of flexible packaging for converting was driven mainly to the detriment of other packaging types’ market share, but now the sector’s growth is driven by the presence of new sectors, such as frozen and refrigerated ready meals, 4th range fresh fruit and vegetable products and pre-packaged and weighed fresh food.

COMPLEX AND EVOLVING STRUCTURES This category of packaging, as is known, has a complex multi-material structure: cellulose, plastic, aluminium

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FAC T S & FI GUR E S

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Tabella 2 - Segmentazione dell’utilizzo di flessibili da converter per settori finali di impiego. Valori % riferiti alle quantità in peso. Table 2 - Use of flexible packaging for converting breakdown by end use sector. % values refer to weight. 2011 2012 2013 2014 Prodotti da forno e paste alimentari 25 24,9 24,9 25 Baked goods & food pastes Formaggi 18 18,9 17,7 18,8 Cheese Carni trasformate )(salumi) 9 8,5 8,4 7,9 Processed meat (cold cuts) Surgelati 7,7 7,7 7,5 7,5 Frozen food Caffè 3,8 3,9 4,3 4,5 Coffee Pet food 3,5 3,5 4 3,7 Pet food Altri alimenti 23 23 23,8 23,3 Other food products Totale alimentare 90 90,4 90,6 90,7 Total food Farmaceutici e cosmesi 3,7 4,7 4,8 4,7 Pharmaceuticals and cosmetics Detergenza domestica 6,2 5 4,7 4,7 Household detergents Altro non alimentare 0,1 0,1 0,2 0,2 Other non-food Totale non alimentare 10 9,8 9,5 9,5 Total non-food Fonte: elaborazioni Istituto Italiano Imballaggio su dati Giflex Source: calculations by Istituto Italiano Imballaggio from Giflex data

una netta e progressiva tendenza alla diminuzione del peso a parità di prestazioni. Tale processo è il risultato di una proficua attività di ricerca atta a individuare nuovi materiali e tecniche di fabbricazione. In questo contesto emerge un progressivo impiego di film plastici, e di conseguenza, rallenta l’impiego di altri materiali. Tenendo in conto questo processo di alleggerimento, la produzione espressa in metri quadri presenta un tasso di sviluppo

film or metallization. When examining the characteristics of current flexible packaging for converting, a clear progressive trend emerges by which average weight in ratio to performance is reduced. This process is also the result of intense research aimed at identifying new materials and production techniques. In this context, plastic films see a progressive spread in use, with a consequent slowdown in the use of other materials. With this lightening process in mind, production by square meter shows a slightly better growth rate than that calculated

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lievemente migliore rispetto al calcolo con riferimento ai valori espressi in peso. Si stima che, al momento attuale, il 70% circa dei poliaccoppiati flessibili da converter sia costituito dal “tutto plastica”, il 25% circa vede la presenza del foglio di alluminio e il 5% il foglio di carta.

I SETTORI DI IMPIEGO L’alimentare, con uno share del 90,7%, resta il principale mercato di sbocco. In questo ambito, prevale con il 25%, l’area dei prodotti da forno e delle paste alimentari, seguita da formaggi 18,8%, tendenzialmente in crescita; carni trasformate e salumi 7,9%, in lieve ridimensionamento; surgelati 7,5%, stabile; caffè 4,5 %, in lieve crescita; pet food 3,7%, in lieve ridimensionamento; altri alimenti 23,3%. I poliaccoppiati flessibili esprimono buone potenzialità di sviluppo anche nelle conserve di legumi, derivati del pomidoro destinati all’horeca, creme, salse varie ecc.

according to weight. It is estimated that, at the moment, about 70% of flexible polylaminates for converting are all plastic, while about 25% contain aluminium foil and 5% paper.

SECTORS OF USE The food sector, with a 90.7% share, remains the principal outlet market. In this sector, baked goods and food pastes account for 25%, followed by cheese with 18.8% and some growth; processed meats and cold cuts with 7.9%, some decline; frozen foods 7.5%, stable; coffee 4.5%, slight growth; pet food 3.7%, slight shrinkage; other foods 23.3%. Flexible polylaminates also show

In ambito non food, i maggiori settori di utilizzo sono quelli della cosmesi e del farmaceutico, con uno share del 4,7% in entrambi i casi. Il restante 0,2% può essere imputato al chimico.

MATERIE PRIME PER LA PRODUZIONE DEI FLESSIBILI DA CONVERTER

Il progressivo alleggerimento dell’imballaggio flessibile ha comportato modifiche anche al mix delle materie prime utilizzate per la produzione degli accoppiati. In via tendenziale, il foglio sottile di alluminio, dove è possibile, viene sostituito dalla metallizzazione (alluminio) e anche la carta e il cartoncino risultano in lieve calo. I film plastici presentano, per contro, una crescita progressiva: nel 2014 il loro impiego è stato del +3% circa, a fronte di un +2,5% dell’alluminio e di una sostanziale riconferma dei quantitativi degli impieghi della carta e cartoncino. Anche per i film plastici si può parlare di riduzione dei grammi per metro quadrato: infatti, il sempre maggior impiego di film barriera (come Nylon, EVOH ecc.) consente, in molti casi, di ridurre gli strati o gli spessori dei film. Q Plinio Iascone Istituto Italiano Imballaggio

strong growth potential in vegetable preserves, tomato products for horeca, creams, sauces, etc. In the non-food sector, the major sectors of use are cosmetics and pharmaceuticals, each with a 4.7% share. The remaining 0.2% is accounted for by the chemical industry.

RAW MATERIALS FOR THE PRODUCTION OF FLEXIBLE PACKAGING FOR CONVERTING

The progressive lightening of flexible packaging has also entailed alterations to the mix of raw materials used to produce polylaminates. The trends are that thin aluminium foil is

replaced with metallization (aluminium) where possible, and paper and board are also declining slightly. Plastic films, on the other hand, show progressive growth. In 2014, their use was at about +3%, against +2.5% for aluminium, while paper and board remained stable on the whole. Plastic films are also going through a reduction of grams per square meter. Indeed, in many cases, the spreading use of barrier films (such as Nylon, EVOH, etc.) enables reducing the number of layers or thickness of film. Q Plinio Iascone Istituto Italiano Imballaggio

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Esistono tante realtà quante se ne possono realizzare. In Polyedra lo stesso vale per le soluzioni: solo immaginando nuove forme di noi stessi continueremo ad offrire ai vostri progetti nuove interpretazioni. La materia non ha più importanza. Ciò che conta sono le idee, quelle con cui cambieremo il futuro, e noi saremo qui per realizzarle. Rendendole infinitamente possibili. Da sempre, Polyedra è leader nell’offerta di soluzioni innovative per i settori print, signs&display e packaging. E da oggi per qualsiasi settore riusciate ad immaginare.


Quando l’imballaggio è di legno Gli imballaggi di legno sono strumenti fondamentali nella movimentazione delle merci nei diversi settori manifatturieri. Plinio Iascone

Per il 12%, le aziende sono specializzate nella produzione di casse e cassette per ortofrutta; il 49% circa sono fabbricanti di pallet (tra cui si annoverano anche i riparatori) e il 39% è costituito da produttori di imballaggi industriali. Operano anche i fornitori di materiali di base destinati alla produzione degli imballi di legno e gli importatori di imballaggi vuoti.

PALLET, INDUSTRIALI E CASSETTE opo un biennio recessivo, il 2014 è stato l’anno della ripresa per il settore degli imballaggi. Il trend ha interessato anche gli imballaggi di legno, la cui produzione si è attestata sulle 2.193 t/000, in crescita dell’1,3%. Il risultato positivo ha interessato sia la domanda interna che le esportazioni. Con il termine generico “imballaggi in legno” si indicano diverse tipologie di contenitori: imballaggi industriali, pallet, casse per ortofrutta e anche botti e tappi di sughero. Le aziende italiane produttrici di imballaggi in legno, compresi i fornitori di materiali, sono circa 2.329: il 67% degli operatori è dislocato nel Nord Italia, il 13,5% nel Centro e il 19,5% al Sud Italia e nelle isole (Sardegna e Sicilia).

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Tabella 1 - Bilancio globale del settore imballaggi in legno. Table 1 - Overall balance of the wood packaging sector. 2007 2008 2009 2010 Fatturato Mln Euro 1.700 1.720 1.460 1.550 Addetti n° Aziende operanti n° Produzione t/000 3.169 3.111 2.343 2.420 Esportazione 138 137 123 175 Importazione 343 278 209 304 Utilizzo apparente 3.374 3.252 2.429 2.549 Fonte/Source: Imballaggio in cifre, Istituto Italiano Imballaggio

When packaging is wood Wood packaging is a fundamental tool in the handling of goods in various manufacturing sectors Plinio Iascone

After a two-year recession, 2014 was the year of recovery for the packaging sector. The trend also included wood packaging, whose production reached 2,193 t/000, with 1.3% growth. This positive result included both domestic demand and exports. The generic term “wood packaging” refers to various container types:

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Gli imballaggi di legno, monitorati dall’Istituto Italiano Imballaggio, sono riconducibili a tre tipologie: pallet, imballaggi industriali e cassette per ortofrutta. Le prima categoria ha una vastissima applicazione settoriale; la seconda famiglia, gli imballaggi industriali, viene utilizzata per oltre il 75% essenzialmente nelle aree della meccanica, elettromeccanica e ricambistica, mentre il restante 25% riguarda un’ampia tipologia di prodotti (selle per il trasporto di tubature, rocchetti per cavi, cassette varie per vini e liquori, tappi di sughero, ecc.). Per quanto riguarda le cassette per ortofrutta, esse vengono impiegate per il 90% nell’ortofrutta e il restante 10% è destinato al settore ittico. I legnami per la fabbricazione di imballaggi devono essere meccanicamente resi-

industrial packaging, pallets, crates for fresh fruit and vegetables, but also barrels and corks. Italian wood packaging manufacturers, including material suppliers, number approximately 2,329: 67% of operators are in Northern Italy, 13.5% in the Center and 19.5% in Southern Italy and the islands (Sardinia and Sicily).

2011 1.650 10.700 2196 2.401 194 349 2.556

2012 1.500 10.100 2057 2.214 128 297 2.235

12% of concerns are specialized in the production of crates and bins for fresh fruit and vegetables; about 49% are pallet manufacturers (including repair services) and 39% are industrial packaging manufacturers. Suppliers of raw materials destined for the production of wood packaging and importers of empty packaging also operate in the sector.

PALLETS, INDUSTRIAL PACKAGING AND CRATES

Wood packaging, as surveyed by Istituto Italiano Imballaggio, can be divided into three types: pallets, industrial packaging and crates for fresh fruit and vegetables.

2013 1.590 10.200 2057 2.155 126 269 2.298

2014 1.605 10.200 2057 2.193 137 314 2.370

Turnover (m euro) N. employees N. Concerns operatoring Production t/000 Exports Imports Apparent use

The first category has a vast array of application sectors; more than 75% of the second category, industrial packaging, is used in mechanics, electrical engineering and spare parts, while the remaining 25% concerns a broad product category (reels for tubing transport, cable reels, various boxes for wines and spirits, cork stoppers, etc.). As for crates for fresh fruit and vegetables, 90% are used for fresh fruit and vegetables, and the remaining 10% is destined for fish. The wood used to make packaging must be mechanically resistant (that is, they must guarantee the strength with which the wood resists deformation or

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Tabella 2 - Produzione della filiera imballaggi in legno. Dati in t/000. Table 2 - Production of the wood packaging industry. Values in t/000. Imballaggi Cassette Pallet industriali ortofrutta Wood Crates for Fresh Packaging Fruit & Veg 2003 706 461 1.821 2004 721 359 1.870 2005 707 323 1.937 2006 700 312 1.931 2007 724 315 2.131 2008 707 315 2.089 2009 530 303 1.510 2010 573 291 1.569 2011 576 280 1.545 2012 550 275 1.389 2013 555 275 1.325 2014 565 250 1.378 Fonte/Source: Imballaggio in cifre, Istituto Italiano imballaggio

stenti (devono cioè garantire la forza con la quale il legno si oppone alla deformazione oppure alla separazione delle parti strutturali). In sintesi il legno deve essere comprimiTabella 3 - Tipologie di pallet. Confronti tra i valori in %. Table 3 - Pallet types. Comparison of values in %. 2007 2008 2009 2010 2011 Pallet di legno 94,9 94 93,8 93 93 Pallet di plastica 4,5 5,4 5,6 6 6 Pallet di cartone ondulato 0,5 0,5 0,5 0,9 0,9 Pallet di acciaio 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 Fonte/Source: elaborazioni Istituto Italiano Imballaggio

2012 92 7 0,9 0,1

bile, elastico e resistente al taglio; in ambito packaging, i legni più diffusi sono pioppo, faggio, abete, pino, betulla e in minore misura, larice, ontano e castagno.

LE CIFRE DEL COMPARTO Nel 2014, gli imballaggi di legno hanno espresso complessivamente un fatturato di 1.605 milioni di euro (+1% rispetto all’anno precedente). La produzione globale si è posizionata sulle 2.193 t/000 (+1,8%). In crescita sia le esportazioni (+8,7%) sia le importazioni e, dopo due anni di recessione, anche il consumo interno ha evidenziato un recupero del 3%. Imballaggi industriali In complesso, il settore ha espresso nel 2014 una produzione di 565 t/000 (+1,8% rispetto all’anno precedente). Il commercio estero è modesto, circoscritto a cas-

2013 92 7 0,9 0,1

2014 92 7 0,9 0,1

Wood pallets Plastic pallets Corrugated cardboard pallets Steel pallets.

Tabella 4 - Mix del packaging per il confezionamento dei prodotti ortofrutticoli freschi, dai centri di raccolta alla distribuzione. Table 4 - Mix of packaging for fresh fruit and vegetables, from collection to distribution. 2005 2010 2011 2012 2013 2014 Casse e cassette di legno 30 23 22 20 21 21 Wood crates and bins Cassette di cartone ondulato 28 32 32 32 31,5 31,5 Corrugated cardboard crates Casse di plastica perdere+rendere 36 38,3 39 40 39,5 38,5 Disposable+reusable plastic bins Miny bin in plastica a rendere 3 5,7 6 7 7 8 Reusable plastic Miny Bins Sacco di rafia 3 1 1 1 1 1Raffia bags Fonte/Source: elaborazioni Istituto Italiano Imballaggio

separation of structural components). In short, the wood must be compressible, elastic and resistant to cutting; in the field of packaging, the most common woods are poplar, beech, fir, pine, birch and, to a lesser degree, larch, alder and chestnut. NUMBERS OF THE SECTOR In 2014, wood packaging had an overall turnover of 1,605 million euro (+1% over the previous year). Total production was 2,193 t/000 (+1.8%). Both exports (+8.7%) and imports grew, and following a two-year recession, domestic consumption also showed a 3% recovery.

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Industrial packaging Overall, the sector showed a production of 565 t/000 in 2014 (+1.8% over the previous year). Foreign trade was modest, limited to crates for spirits and cork stoppers. The main area of the industrial packaging segment, with a share of about 80%, is represented by large format crates for transporting machinery or components. In some cases, shipping containers are an alternative to wood industrial packaging. The remainder of about 20% consists in staves, crates for spirits and cable reels. 70-75% of the offer is accounted for by specialist manufacturers working for multiple customers, while the remaining

sette per liquori e tappi di sughero. Il principale comparto dell’area imballaggi industriali, pari all’80% circa, è costituito dalle casse di grosse dimensioni adibite al trasporto di macchinari o parte di essi. Le alternative agli imballaggi industriali in legno sono, in certi casi, i container. Il restante 20% circa interessa le doghe, le cassette per liquori e i rocchetti per i cavi. Il 70-75% dell’offerta è riconducibile produttori specializzati che lavorano per più clienti, il restante 25-30% si riferisce ad autoproduzione o ad aziende che lavorano in esclusiva per un unico cliente. Gli imballaggi industriali, nel più ampio contesto degli imballaggi di legno, rappresentano un sistema di gestione specializzato e la loro caratteristica peculiare è relativa alla predisposizione degli operatori del settore a gestire il servizio di allocazione dei prodotti in contenitori progettati ad hoc. Pallet Il pallet come imballaggio da trasporto presenta la più ampia diffusione settoriale. In relazione al materiale costruttivo e con riferimento al mercato italiano, se ne distinguono quattro categorie: pallet di legno (90%), pallet di plastica (9%) con un trend in lieve sviluppo, pallet di cartone (1%) e pallet di metallo (0,1%), utilizzati nelle movimentazioni interne dell’industria pesante. Nel 2014 la produzione di pallet di legno ha segnato una crescita del 4%, dopo una progressiva contrazione nel triennio 2011/2013 causata dalla flessione delle esportazioni e della domanda interna. Il trend evolutivo positivo nel 2014 è stato trainato sia dalla domanda interna sia dall’export (ma anche le importazioni hanno evidenziato un certo sviluppo). Continua la progressiva sostituzione dei pallet a perdere con quelli a rendere, così come risulta sempre più diffusa la moda-

25-30% has to do with in-house production or concerns that work exclusively for a single customer. Industrial packaging, in the wider context of wood packaging, represents a specialized management system, and its particular characteristics have to do with sector operators’ desire to manage product distribution services in specially designed containers. Pallets The pallet is the most widely used transport packaging by sector. In terms of material and target Italian market, pallets can be divided into four categories: wood pallets (90%); plastic pallets (9%), with a

slight growth trend; cardboard pallets (1%) and metal pallets (0.1%), used for internal handling in heavy industry. In 2014, the production of pallets grew by 4%, following a progressive decline lasting three years (2011-2013), caused by falling exports and domestic demand. The positive growth trend in 2014 was driven both by domestic demand and by exports (but imports also showed some growth). The progressive substitution of disposable pallets with reusable ones continues, as demonstrated by the spread of pallet renting, with a consequent increase in the number of custom products.

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BUILDER OF COMPLETE PACKAGING LINES lità dell’affitto dei pallet, con il conseguente aumento di prodotti personalizzati. Cassette per ortofrutta La movimentazione dei prodotti ortofrutticoli freschi interessa fondamentalmente due tipologie di imballaggi di legno: bin e cassette. I primi vengono impiegati per trasportare i prodotti dal campo ai centri di stoccaggio, mentre le cassette sono utilizzate per il trasporto dai centri di stoccaggio alla distribuzione (GDO, mercati rionali ecc.). Ufficialmente, le cassette di legno sono tutte “a perdere” ma, nella realtà, esiste anche un “rendere” non ufficiale che, secondo l’opinione di alcuni operatori del settore ortofrutticolo, può essere stimato intorno al 3-5% circa. La produzione di cassette di legno nel 2014 è stata di 250 t/000: la flessione del -9% rispetto al 2013 è stata determinata essenzialmente dal calo dei consumi interni di prodotti ortofrutticoli in genere, in particolare per quanto riguarda le vendite presso i mercati rionali, dove la cassetta prevale su altri imballaggi. Negli ultimi anni, le cassette di legno hanno notevolmente migliorato il proprio aspetto, tanto da assolvere anche alle funzioni di comunicazione. Sebbene nel corso del tempo il loro posizionamento sul mercato si sia progressivamente ridotto, il trend sembra orientato a una sostanziale stabilizzazione. Q

- Quality and reliability - Economical estimates - Cycle speed - Functional for various products - Easy installation

Plinio Iascone Istituto Italiano Imballaggio

Crates for fresh fruit and vegetables Handling fresh fruit and vegetables essentially involves two wood packaging types: bins and crates. The former are used to transport goods from the field to the warehouse, while crates are used for shipping from the warehouse to retailers (supermarkets, open air markets, etc.). Officially, wood crates are all “disposable”, but, in practice, unofficial “reusable” ones exist, which, according to some fresh fruit and vegetables sector operators, can be estimated at around 3-5% of the total. The production of wood crates in 2014 was 250 t/000: the -9% decline

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compared to 2013 was mainly driven by falling domestic consumption of fresh fruit and vegetables generally, in particular those purchased at open-air markets, where the crate predominates over other packaging types. In recent years, wood crates have considerably improved their appearance, to the point of playing a role in communication. Although their market position has progressively been reduced over the years, the trend appears to be oriented toward generally stabilizing. Q Plinio Iascone Istituto Italiano Imballaggio

Via del Lavoro 14 - 41042 Spezzano (MO) ITALY www.dativoweb.net Tel: +39 0536 920144 - Fax: +39 0536 920145 e-mail: info@lanciasrl.it - web: www.lanciasrl.it


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NE WS

Comieco’s 20th annual report presented in July: more than 3 million tons of paper and board collected and recycled in 2014.

Paper and board: data on collection in Italy Italy continues to advance as a responsible recycler of paper and board: after fifteen years of levels remaining stable, in part due to the decline in consumption, 2014 saw a 4% increase over the previous year, with the total amount collected exceeding 3.1 million tons, a total of 120 thousand additional tons. Since Comieco’s formation in 2013, the figure went from 300,000 to 3 million tons of waste collected, with further growth expected in 2015. Positive trends were recorded in all three regions surveyed: +1.6% in Northern Italy (+6.7% in Liguria), +4.7% in Central Italy and +10.6% in Southern Italy (driven by the Campania region’s +17.6%). But how much does the average Italian recycle? Just under 52 kg per year. The ranking of regions puts Trentino Alto Adige (83.1 kg per resident), Emilia Romagna (81.8 kg) and Valle d’Aosta (73.5 kg) in the top three places. In conclusion, Italy’s center and north have been running side by side for years, with a per capita rate of 63 kg per inhabitant per year in 2014. The south lags behind, in spite of a remarkable advance during the last year, with 29.9 kg. These results are comforting and give reason to be optimistic, albeit with plenty of work still to be done for a few regions that struggle to match the national trend, particularly Sicily, which in 2014 recorded a 7.1% reduction in recycling of this material.

Presentato a luglio il 20° Rapporto annuale Comieco: oltre 3 milioni di tonnellate di carta e cartone raccolte e riciclate nel 2014.

Carta e cartone: dati della raccolta in Italia Q Italia sempre più virtuosa nella raccolta differenziata di carta e cartone: dopo un quinquennio in cui si è mantenuta stabile anche a causa della contrazione dei consumi, nel 2014 si registra un aumento del 4% rispetto al 2013, con una raccolta comunale che supera i 3,1 milioni di tonnellate, per un totale di 120 mila tonnellate in più. Dalla costituzione di Comieco nel 1985, si è passati da 300 mila a 3 milioni di tonnellate raccolte, con previsioni di crescita anche per il 2015. Variazioni tutte in positivo per le tre macro aree osservate: +1,6% al Nord (con la Liguria al +6,7%), +4,7% al Centro (Lazio +9,9%) e +10,6% al Sud (trainato dalla Campania al +17,6%). Ma quanta carta e cartone raccoglie in media ogni italiano? Poco meno di 52 kg l’anno. Il podio assoluto vede ai primi tre posti il Trentino Alto Adige con 83,1 kg per abitante, seguito da Emilia Romagna con 81,8 kg e Valle d’Aosta con 73,5 kg per abitante. In sintesi, Centro e Nord viaggiano ormai da alcuni anni affiancate, con un pro capite che nel 2014 si attesta intorno a 63 kg per abitante l’anno. Più staccato invece il Sud, nonostante il notevole incremento registrato lo scorso anno, con 29,9 kg. Un risultato confortante, che lascia ben sperare, ma che induce a lavorare ancora su alcune regioni che fanno più fatica ad allinearsi ai trend nazionali, come la Sicilia che nel 2014 registra una diminuzione della raccolta pari al 7,1%.

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NEWS

Metallo: gli end user scelgono il Recycling Mark Q Già oggi disponibile in 15 lingue, il Recycling Mark è stato creato per comunicare ai consumatori il loro ruolo attivo nell’infinito riciclo del metallo. Nonostante il tasso di riciclo sia al 73,6%, una ricerca del 2014 commissionata da Empac - European Metal Packaging Association, ha mostrato che persiste una certa confusione in merito a quanto avviene dopo la raccolta del materiale. Oggi, l’associazione che riunisce i produttori europei di imballaggi metallici rigidi e i partner di filiera, annuncia che il Recycling Mark è già stato adottato da alcuni grandi brand, con l’intento di mandare un messaggio chiaro ai propri end user circa la scelta di un materiale perfettamente integrato in un’economia circolare. Tra gli altri, ricordiamo Conserve Italia (leader in Europa nel settore delle conserve ortofrutticole), Di Vita (specializzata in sottaceti e verdure grigliate), Pucci (produttore di un’ampia gamma di prodotti alimentari in scatola) e Rodolfi Mansueto (una delle aziende italiane più antiche nel settore del pomodoro e derivati): hanno sviluppato un metodo di applicazione sugli imballaggi in collaborazione con Ardagh Group.

IN CRESCITA I NUMERI DELLA FILIERA RILEGNO Oltre 4.800 Comuni convenzionati, e quasi 400 piattaforme nel 2014. Il sostegno dato dal Consorzio Nazionale Rilegno alle raccolte differenziate si attesta sui 2 milioni di euro mentre quello per garantire i trasporti alle industrie del riciclo ammonta a 10 milioni di euro. Cresce in modo significativo, attestandosi a oltre 1.500.000 t, anche la raccolta dei rifiuti di legno gestita da Rilegno che, nell’ambito del sistema Conai, effettua in tutta Italia il ritiro dei rifiuti lignei per valorizzarli come rinnovata materia prima. Lo testimonia un 2014 in crescita con oltre un + 9% rispetto ai valori del 2013.

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FA CTS & FIGURES

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Metal: end users choose the Recycling Mark Already today available in 15 languages, the Recycling Mark was created to communicate to consumers their active role in the infinite recycling of metal. Despite the fact the recycling rate is at 73%, a study made in 2014 commissioned by Empac - European Metal Packaging Association, shows that a certain confusion persists in terms of what occurs after the collection of the material. Today the association that combines the European manufacturers of rigid metal packaging and the supply chain partners, announces that the Recycling Mark has already been adopted by some big brands, with the intent of sending a clear message to their own end users as to the choice of a material perfectly integrated in a circular economy. Among the others, we cite Conserve Italia (leader in Europe in the fruit and vegetable preserve sector), Di Vita (specialised in pickles and grilled vegetables), Pucci (producer of a wide range of canned food products) and Rodolfi Mansueto (one of the oldest Italian concerns in the tomato and tomato derivate sector): they have developed a method of application on the packaging in cooperation with the Ardagh Group. The figures of the Rilegno supply chain are on the up In 2014 the number of municipalities involved stood at 4,800, the number of platforms 400. The Consorzio Nazionale Rilegno has provided 2 million euros in support of segregated collection and 10 million euros for guaranteeing transportation to the recycling industry. The collection of wood waste managed by Rilegno has also increased considerably, totalling over 1.500,000 tons. Under the Conai system, Rilegno collects wood waste throughout the country, turning it into renewed raw material. This constitutes a +9% increase compared to 2013.

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FAC T S & FI GUR E S

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Capital goods: indicators in recovery Positive data on production, domestic market and exports performance at Federmacchine Assembly. In 2014, Italian production of capital goods reached 36.7 billion euro, a 4.9% increase over the previous year. This result was determined both by the positive performance of exports and by the recovery of orders in the domestic market, which has begun to invest in capital goods again. As much emerges from preliminary data shared by Giancarlo Losma, president of Federmacchine, on the occasion of the capital goods manufacturers’ federation’s general assembly. During the meeting, economist Marc Fortis offered many more points for reflection by going over the basic points of his latest study entitled “Europe: recovery and imbalances. The Eurozone, Germany and Italy”. Basic data. According to the data processed by Federmacchine’s statistics division, the decisive increase of production, reaching 36.7 billion euro, reflects the positive performance of all 13 sectors that participate in the Federation, all of which have recorded an increase in turnover. In the year in question, demand for capital goods in Italy resumed positive growth, with a 10.8% increase at 17.3 billion euro. The recovery of the Italian market first of all rewarded manufacturers, who saw their orders grow by 12.3%, reaching a total of 10.6 billion euro. But the effects were also positive on importers, who saw their sales increase by 8.5% to reach 6.8 billion euro. Finally, exports passed the 26 billion euro hurdle, with a 2.1% increase compared to 2013 and a new record for the industry. The main outlet markets for Italian supply are Germany (worth 2.9 billion euro, +6.8%), the United States (2.4 billion euro, +3%), China (2 billion, - 4.6%) and France (1.7 billion, -2.8%). With the recovery of the Italian market, manufacturers reoriented part of their supply, reducing the export share by 2 points, bringing it to 71%. Support measures. «The 2014 numbers - stated Giancarlo Losma, Federmacchine president – give a snapshot of a dynamic sector that has managed to resist the crisis. And now it is reaping the benefits of the recovery in Italian consumption habits, which is certainly encouraged by the new Sabatini law, already funded for the entirety of 2015, and by the machinery tax incentive, which unfortunately expired on June 30th». At such a sensitive point in time for the domestic market, the president concluded, it is vitally important that the government put in place adequate measures to support a recovery that we are already seeing proceed into 2015. What does Federmacchine propose? The renewal of the machinery tax incentive, with further incentives to replace obsolete equipment in consideration of new requirements for productivity, energy saving and workplace safety, but also and especially the adoption of measures able to sustain in a structured fashion the relaunch of the domestic market and Italian manufacturing. It would be a good idea to complement this by liberalizing amortizations on purchased capital goods and reviewing the coefficients used to calculate them, which are still «stuck in 1988». «On the foreign front - Losma wound up - we are determined to repropose a further lowering of the IRAP tax featuring a reduction of taxable income, though only regarding the part concerning labor costs, for a share equal to the ratio of export/production generated by the concern, so as to stimulate companies to commit themselves even further to internationalisation». Q

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Beni strumentali: indicatori in ripresa Dall’Assemblea Federmacchine dati positivi sull’andamento di produzione, mercato interno ed export. el 2014 la produzione italiana di beni strumentali si è attestata a 36,7 miliardi di euro, segnando un incremento del 4,9% rispetto all’anno precedente. Il risultato è stato determinato sia dalla performance positiva delle esportazioni sia dalla ripresa delle consegne sul mercato interno, che ha ricominciato a investire in beni strumentali. È quanto emerge dai dati di consuntivo esposti da Giancarlo Losma, presidente Federmacchine, in occasione dell’assemblea annuale della federazione delle imprese costruttrici di beni strumentali. Durante l’incontro, l’economista Marco Fortis ha offerto numerosi spunti ulteriori di riflessione, esponendo le linee essenziali del suo ultimo studio intitolato “L’Europa tra ripresa e squilibri Eurozona, Germania e Italia”.

N

I fatti. Secondo i dati elaborati dal Gruppo Statistiche di Federmacchine, il deciso incremento della produzione, che raggiunge il valore di 36,7 miliardi di euro, rispecchia l’andamento positivo dei 13 settori che fanno capo alla federazione e che hanno registrato (tutti) incremento di fatturato. Nell’anno in esame, la domanda di beni strumentali in Italia è tornata di segno positivo, registrando un +10,8% e attestandosi a 17,3 miliardi. La ripresa del mercato italiano ha premiato anzitutto i costruttori che hanno visto crescere le consegne del 12,3%, arrivando a un totale 10,6 miliardi di euro. È stato comunque positivo anche l’effetto sugli importatori, che hanno incrementato dell’8,5% le vendite, salite a 6,8 miliardi. In crescita, infine, le esportazioni che han-

no oltrepassato il muro dei 26 miliardi, con un +2,1% rispetto al 2013, segnando così un nuovo record dell’industria di settore. I principali mercati di sbocco dell’offerta italiana sono Germania (che “vale” 2,9 miliardi di euro, +6,8%), Stati Uniti (2,4 miliardi di euro, +3%), Cina (2 miliardi, -4,6%) e Francia (1,7 miliardi, -2,8%). Con la ripresa del mercato interno, i costruttori hanno ri-orientato parte dell’offerta, riducendo di 2 punti la quota di export, che si attestata al 71%. Le misure di sostegno. «I numeri del 2014 - ha affermato Giancarlo Losma, fotografano un settore vivace, che ha saputo resistere alla crisi. E ora coglie i benefici della ripresa del consumo italiano, certamente favorita dall’introduzione della Nuova Legge Sabatini, già rifinanziata per tutto il 2015, e dal bonus macchinari, purtroppo scaduto il 30 giugno». In un momento così delicato per il mercato interno, ha concluso il presidente, è vitale che il Governo sostenga, con misure adeguate, una ripresa che già vediamo proseguire nel 2015. Le proposte di Federmacchine? La reintroduzione del bonus macchinari, anche con incentivi alla sostituzione di impianti obsoleti, in vista delle nuove esigenze di produttività, risparmio energetico e rispetto della sicurezza sul lavoro, ma anche e soprattutto l’adozione di misure capaci di sostenere, in modo strutturato, il rilancio del mercato domestico e del manifatturiero italiano. Complementare e opportuna, infine, la liberalizzazione degli ammortamenti dei beni strumentali acquistati e la revisione dei coefficienti di calcolo degli stessi, «fermi al 1988».

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[ FEDERMACCHINE è la federazione nazionale delle associazioni dei produttori di beni strumentali e loro accessori, destinati allo svolgimento di processi manifatturieri dell’industria e dell’artigianato. Comprende: Acimac - macchine e attrezzature per ceramica; Acimall - macchine per la lavorazione del legno; Acimga - macchine per l’industria grafica, cartaria e affini; Acimit - macchine per l’industria tessile; Amafond - macchine e materiali per fonderie; Assiot - sistemi di trasmissione movimento e potenza; Assocomaplast - macchine e stampi per materie plastiche e gomma; Assofluid - costruttori e operatori del settore oleoidraulico e pneumatico; Assomac - macchine per calzature, pelletteria e conceria; Confindustria Marmomacchine-Assomarmomacchine - macchine e attrezzature per la lavorazione delle pietre naturali; Gimav - macchine e accessori per il vetro; Ucima - macchine per confezionamento e imballaggio; Ucimu - macchine utensili, robot e automazione.

FEDERMACCHINE is the national federation of capital goods and accessories manufacturers’ associations. Goods that will go on to be used in manufacturing processes in industry and artisan workshops. It includes: Acimac - machines and equipment for ceramics; Acimall - wood processing machinery; Acimga - machinery for graphics, paper and related industries; Acimit - machinery for textiles; Amafond - machinery and materials for foundries; Assiot - power and motion transmission systems; Assocomaplast - plastics and rubber processing machinery and moulds Assofluid - fluid power equipment manufacturers and operators; Assomac - footwear, leather goods and tannery machines; Confindustria MarmomacchineAssomarmomacchine - machines and equipment for processing stone; Gimav - machines and accessories for glass; Ucima - packaging machines; Ucimu - machine tools, robots and automation.

«Sul fronte estero - ha concluso Losma - insistiamo nel riproporre un ulteriore abbattimento dell’IRAP, che preveda una riduzione della base imponibile, per la sola parte relativa al costo del lavoro, per

una quota pari al rapporto export/produzione generata dall’azienda, in modo da stimolare le imprese a impegnarsi sempre più nell’attività di internazionalizzazione». Q

FA CTS & FIGURES

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BOXMARCHE E IL PROGETTO TERRA MADRE GIOVANI Per contribuire alla buona riuscita del progetto “Terra Madre Giovani - We Feed The Planet” Boxmarche si farà carico delle spese di viaggio di due giovani agricoltori, che converranno a Milano per discutere del futuro del sistema alimentare, partecipando all’evento di Slow Food e Slow Food Youth Network. Rivolta a produttori di cibo e professionisti del settore under 40, l’iniziativa è in programma dal 3 al 6 ottobre 2015 e radunerà operatori da tutto il mondo. In qualità di consorziato Comieco, inoltre, Boxmarche rilancia a tutti i soci l’idea di sostenere in egual misura il progetto: al proposito, il presidente Tonino Dominici ha espresso l’auspicio di una nutrita e convinta adesione, così da dare un ulteriore, tangibile segno della sensibilità espressa a vario titolo dal Consorzio verso la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, della natura, dei territori.

BOXMARCHE AND THE TERRA MADRE GIOVANI PROJECT Boxmarche contributes to the success of the “Terra Madre Giovani - We Feed the Planet” project by covering the travel expenses of young farmers who will convene in Milan in order to discuss the future of the food system at an event hosted by Slow Food and the Slow Food Youth Network. Aimed at food growers and sector professionals under 40, the initiative is scheduled for 3-6 October 2015 and will bring together operators from around the world. As a Comieco consortium member, moreover, Boxmarche relaunches for all its partners the idea of supporting the project in equal measure: the concern’s president Tonino Dominici expressed his hopes for enthusiastic and dedicated participation, in order to supply another tangible sign of the Consortium’s sensitivity toward protecting and valuing the environment, nature and the land.

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Nuova sede per Krones Srl Q Sotto la guida dell’AD Franco Tomba, Krones Srl volta pagina e si trasferisce da Garda a Roverbella, comune del mantovano, area di competenze diffuse per quanto riguarda in generale la meccanica, e in particolare le macchine etichettatrici. Determinante nella scelta della location la prossimità con la sede di Kosme (dista 500 metri), altra società del gruppo Krones, dove si producono le macchine per media e bassa velocità. Oltre alle maestranze, alla cerimonia del 19 giugno scorso, erano presenti anche rappresentanti della casa madre Krones AG di Neutraubling, tra cui Thomas Ricker, membro dell’Executive Board e Klaus Holler, Senior Vice President Sales Europe. L’inaugurazione è stata anche l’occasione per presentare alle autorità locali cosa significhi oggi questa realtà nel mondo. Come ha ri-

cordato Tomba «La nostra mission è promuovere i prodotti Krones sul territorio italiano, creando partnership di medio e lungo periodo con le aziende che operano nel settore degli alimenti e delle bevande. Siamo leader dal 2004 con una quota di impianti del 65%. Attualmente sono state installate nel nostro paese 1.200 etichettatrici, 95 soffiatrici (la produzione di queste macchine è iniziata nel 2004), 115 linee di riempimento. Negli ultimi 12 anni abbiamo realizzato vendite in Italia per oltre mezzo miliardo di euro: circa 390 milioni di nuove macchine e 180 milioni di post vendita». L’edificio di Roverbella, in origine uno showroom, è stato ristrutturato in modo intelligente e con grande attenzione alla vivibilità degli spazi, pensati per ospitare circa 40 persone tra addetti commerciali e al servizio post vendita. Parte integrante della struttura anche un piccolo ma funzionale magazzino ricambi.

Non food: trend Rallenta il calo delle vendite dei beni non alimentari: il bilancio del 2014 da GSI Italy Indicod-Ecr. Q Presentati lo scorso 29 giugno al Piccolo Teatro Grassi di Milano i risultati della tredicesima edizione dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy | Indicod-Ecr. Lo studio annuale, realizzato con TradeLab, monitora il settore dei beni non alimentari, evidenziandone le tendenze. Dopo la drastica contrazione del 2013 legata alla crisi del debito sovrano, nel 2014 i consumi complessivi mostrano lievi segnali di ripresa (+0,5%), soprattutto nella seconda metà dell’anno. Secondo l’Istat, il comparto non alimentare registra un incoraggiante +0,6%, raggiungendo un valore complessivo di oltre 98 miliardi euro. Il non-food pesa sul totale dei consumi per il 14,8%: rispetto al 16,5% del 2010, dunque, la flessione si attenua, attestandosi a -1,4% (contro i -3,5% del 2013). Dopo oltre due anni consecutivi di crisi, quindi, alcuni comparti hanno regi-

New headquarters for Krones Srl Under the guidance of managing director Franco Tomba, Krones Srl advances another step forward and relocates its base of operations from Garda to Roverbella, in the Province of Mantua, a region with a widespread competencies in terms of mechanics generally, and in particular labeling machinery. A key factor in the choice of location is its proximity to the Kosme headquarters (500 meters away), another Krones Group company, which produces medium and low speed machinery. In addition to Krones Srl personnel, in attendance were also representatives of the parent company Krones AG of Neutrabling, including executive board member Thomas Ricker and Senior Vice President Sales Europe Klaus Holler. The inauguration was also an occasion for presenting to local authorities what Krones’ business means to the world today. As Tomba reminded the audience, «Our mission is to promote Krones products in Italy

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strato una ripresa nelle vendite: mobili e arredamento (+1,6%), giocattoli (+0,9%) e prodotti da automedicazione (+3,5%). Per i restanti settori, non si leggono ancora indicatori positivi, ma una frenata significativa nella crisi dei consumi. Diversificazione dei canali. La flessione delle vendite nel non-food ha inciso in misura differente sui diversi canali distributivi. Permangono le difficoltà per ipermercati e supermercati, a favore della rete dei discount. La quota di mercato delle GSA si riduce nei comparti storicamente “difficili” come bricolage ed elettronica, mentre

by implementing medium and long term partnerships with concerns operating in the food and beverage sectors. We have led the market since 2004 with a 65% share of installations. As of today, the concern has installed 1,200 labelers, 95 blowers (production of this machine began in 2004) and 115 filling lines in Italy. In the last 12 years, we have reached more than half a billion euro in sales. That’s approximately 390 million in new machinery and 180 million in postsales». The Roverbella building, originally constructed as a showroom, was wisely restructured with much attention dedicated to the livability of spaces projected to host approximately 40 people, including sales and post-sales personnel. Another integral part of the structure is a small but functional spare parts warehouse.

Non food: trends The decline of non-food sales slows down: GS1 Italy - Indicod-Ecr, 2014 report The findings of the thirteenth Non-

i settori casalinghi, cartoleria e tessile recuperano terreno. Si attenua la contrazione della rete specializzata del commercio al dettaglio: se, nel complesso, l’Istat rileva un -1,6% di esercizi nel commercio specializzato al dettaglio non food, per i comparti coperti dall’Osservatorio la percentuale è del -2,2%. Particolarmente penalizzato il settore tessile, mentre crescono i negozi di casalinghi, elettronica di consumo e articoli sportivi. In parallelo, si affermano nuove tendenze che orientano l’esperienza d’acquisto verso un’integrazione sempre più stretta tra fisico e digitale (shopping on line). La comprensione di questi trend è fondamentale per rimodulare coerentemente l’offerta.

Nota L’Osservatorio Non Food di GS1 Italy | Indicod-Ecr raccoglie informazioni su 13 comparti: Mobili e Arredamento, Abbigliamento e Calzature, Bricolage, Cartoleria, Edutainment, Casalinghi, Elettronica di consumo, Prodotti di profumeria, Prodotti per automedicazione, Giocattoli, Gioielli e Orologi, Prodotti di ottica, Tessile. Note GS1 Italy | Indicod-Ecr’s Non-Food Survey gathers information on 13 segments: Furniture and Decor, Apparel and Footwear, DIY, Stationery, Edutainment, Household, Consumer Electronics, Fragrance Products, Self-Medication Products, Toys, Jewelry and Watches, Eyewear Products and Textiles.

Food Survey by GS1 Italy | Indicod-Ecr were presented last June 29th at Milan’s Piccolo Teatro Grassi. The annual study, conducted with TradeLab, monitors the non-food goods sector and tracks trends. After the sector’s drastic shrinkage in 2013, connected with the sovereign debt crisis, total consumption showed signs of slight recovery in 2014 (+0.5%), especially during the second half of the year. According to Istat, the non-food sector shows a heartening +0.6%, reaching a total CDI value of more than 98 billion euro. Non-food accounts for 14.8% of total consumption, compared to 16.5% in 2010. So the decline has been attenuated, at -1.4% (against -3.5% in 2013). After two consecutive crises, then, certain segments report a recovery in sales: furniture and décor (+1.6%), toys (+0.9%) and selfmedication products (+3.5%). For the remaining sectors, positive indicators have still not emerged, but the crisis in consumption has been curbed considerably.

Channels diversification. The drop in non-food sales has varied by channel. Hypermarkets and supermarkets continue to lose ground to online and discount retailers. The market share of GSAs is losing ground in historically “difficult” segments such as DIY and electronics, while the household, stationery and textile sectors are recovering. Shrinkage of specialized retail has slowed: while, overall, Istat reports -1.6% in specialized non-food retail transactions, for the segments covered in the Survey the percentage is -2.2%. Textiles have been hit particularly hard, while household products, electronics and sports articles are growing. At the same time, new trends are orienting the shopping experience toward an increasing degree of integration between physical and digital (on-line shopping). Understanding these trends is fundamental to adequately adapting the supply.

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RPC: assetto e specialità In battello sul Tamigi, dove lo scorso 22 giugno RPC ha accolto la stampa tecnica internazionale, c’era gran parte del gruppo dirigente. Guidati dal CEO Pim Vervaat (in carica da maggio 2013), oltre ai membri del comitato esecutivo erano presenti i responsabili delle aree-chiave, che portano i nomi delle imprese di riferimento nelle diverse tecnologie di trasformazione dei polimeri: Superfos (injection moulding), Bramlage (packaging per i settori personale care, salute e beverage), Promens (blow moulding e stampaggio rotazionale), Bebo (termoformatura) e la cinese Ace (engineering di precisione e stampi). La cena di benvenuto preludeva alla conferenza organizzata il giorno successivo, per fare “il punto” sull’assetto, i prodotti e le prospettive del gruppo britannico dopo due anni di sviluppo accelerato. RPC progetta e produce contenitori per le più svariate applicazioni, servendo sia i mercati del food (dove realizza il 30% del proprio giro d’affari) sia del non-food (23% delle attività). Ad essi si sommano gli imballaggi destinati a personal care (16%), beverage (9%) e healthcare (4%); inoltre, la multinazionale si va espandendo nell’ambito della componentistica tecnica per l’automotive e non solo, che attualmente rappresenta il 18% del giro d’affari e sembra in espansione. Nata nel 1991, in seguito a un’operazione di management buyout, l’impresa si è sviluppata gradualmente prima in Gran Bretagna e poi in Europa, dove a tutt’oggi vende l’86% dei propri prodotti, con una sola pausa di consolidamento nel 2009-2010, all’inizio della crisi internazionale. Nel 2013 ha inaugurato la nuova fase di espansione, di cui le recenti acquisizioni (Helioplast, M&H Plastics, PET Power, Innocan, Promens) costituiscono un elemento di spicco. Oggi il gruppo RPC fattura 1,22 milioni di sterline (oltre 1.750 milioni di euro), conta 91 siti produttivi in 24 paesi e impiega oltre 15mila addetti. Con ampie competenze in tutte le tecniche di trasformazione delle materie plastiche, la società ha vinto decine di premi all’innovazione e si è attestata come partner “proattivo” dei grandi end user multinazionali, per cui e con cui progetta le nuove linee di packaging.

RPC: structural organization and specialties In the boat on the Thames, where last June 22 RPC welcomed the international technical press, much of the company top management was present. Guided by CEO Pim Vervaat (in office since May 2013), as well as the members of the executive committee the heads of the key areas, representing the names of benchmark companies in the various polymer technology and converting sectors, were also present: Superfos (injection moulding), Bramlage (packaging for the personal care, health and beverage sectors), Promens (blow moulding and rotational printing), Bebo (heatforming) and the Chinese company Ace (precision engineering and mould-making). The welcome dinner was a prelude to the conference organized the following day, to review the organizational structure, the products and the prospects of the UK group after two years of accelerated growth. RPC designs and produces containers for the most varied applications, serving both the food (where it makes 30% of its turnover) as well as the non-food sectors (23% of activity). To these can be added packaging for personal care (16%), Not beverage (9%) and healthcare (4%); on top of that the multinational is expanding in the field of technical componentry for the automotive and other industries, that currently accounts for 18% of the company’s turnover and that points to further expansion. Set up in 1991 following a management buyout operation, RPC grew gradually in the UK and subsequently in Europe, where it now sells 86% of its products, all this with only one pause for consolidation in 2009-2010, at the outset of the international crisis. In 2013 it started out on a new phase of expansion, featuring the recent buy-ups (Helioplast, M&H Plastics, PET Power, Innocan, Promens). Today the RPC group invoices 1.22 million pounds sterling (over 1,750 million euros), counts 91 production sites in 24 countries and employs over 15 thousand people. With extensive expertise in all plastics converting techniques, the company has won tens of innovation awards, along with a place as “proactive” partner of the big multinational users, for which and with which it is designing their new packaging lines.

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RPC BRAMLAGE BELLIGNAT Sistema brevettato di chiusura ermetica, in grado di assicurare la sterilità di un cosmetico evitando così l’impiego di conservanti A patented hermetic sealing system that makes it possible to protect a sterile cosmetic formula without preservatives.

Contenitori: una Vision per la plastica Dopo avere messo a segno in due anni diverse acquisizioni di rilievo, il produttore di contenitori di plastica rigida RPC fa il punto sugli obiettivi e i modi di una crescita che ha accelerato il passo su tutti i fronti. Seguendo la propria “Vision 2020”. on molto tempo fa, la multinazionale islandese Promens, specializzata nella produzione di packaging di plastica (42 siti in 4 continenti, 3.800 addetti, 600 milioni di euro di fatturato) sembrava interessata all’acquisto della rivale RPC. Perché il progetto non abbia preso corpo, non è dato di sapere... Quel che si sa, invece, è che RPC ha fatto una controproposta e, con un’elegante piroetta, a febbraio 2015 ha comperato Promens. Si tratta, peraltro, solo dell’acquisizione più recente perfezionata dal gruppo britannico che, nel biennio scorso ne ha ultimate altre quattro e ne prospetta di ulteriori nel prossimo futuro. Dei progetti di espansione su scala internazionale ha parlato il CEO di RPC, Pim Vervaat, durante la conferenza stampa organizzata il 22 e 23 giugno a Londra, raccontando della Vision 2020 e dei principali ambiti di attività del gruppo.

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ARMONICO E SELETTIVO Vervaat ha esordito chiarendo che il gruppo RPC persegue obiettivi di sviluppo integrato ed equilibrato in tutti i mercati e tutte le tecnologie, tenendo fede quindi a una strategia di successo, sfociata in indicatori

Containers: a Vision for plastic After having made several important acquisitions in two years, the rigid plastic container producer RPC reviews its objectives and modes of growth that are accelerating on all fronts. Following its own “Vision 2020”. Long ago, the Icelandic multinational Promens, specialized in the production of plastic packaging (42 sites on 4 continents, 3,800 employees, 600 million euros in turnover) appeared to be interested in buying up its rival RPC. It is not known why the project never went ahead…. What is known though is that it was RPC who made a counter-proposal

and, with an elegant pirouette, in February 2015 bought up Promens. This is what is more only the most recent of the acquisitions made by the UK group that over the last two years has made another four buy-ups and prospects more in the coming future. RPC CEO Pim Vervaat spoke of the group’s international scale plan for

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SINERGIE DI RETE Nel discorso del CEO ricorrevano alcune parole chiave - “organico”, “selettivo”, “nicchia” - che qualificano un piano teso non a uno sviluppo dimensionale tout court ma a una crescita equilibrata, capace di assicurare il massimo ritorno sugli investimenti sia nei business esistenti sia in quelli neo acquisiti, «creando valore per gli azionisti e per i partner». Con due “strumenti” fondamentali: l’eccellenza delle

expansion during the press conference organized 22 and 23 June in London, telling of their Vision 2020 and the group’s main fields of activity.

HARMONIOUS AND SELECTIVE Vervaat started out by clarifying that the RPC group pursues organic and balanced objectives on all markets and in all technologies, hence sticking to a success strategy corroborated by positive financial indicators all along the line. The overall scenario is encouraging and in particular endorses the internationalisation projects: according to the most likely forecasts in fact in the

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competenze interne e l’acquisizione di aziende di alto profilo. Come nel caso di Ace, impresa cinese da 310 milioni di euro con base a Hong Kong, cresciuta del 1015% annuo nell’ultimo decennio. Specializzata nello stampaggio a iniezione di componenti tecnici di precisione, è stata acquistata nel maggio 2014, diventando così la prima azienda manifatturiera asiatica del gruppo britannico. Evidenti i vantaggi reciproci derivati dall’operazione: RPC ora può contare su una base stabile a Oriente, grazie a una realtà industriale già posizionata nel segmento alto del mercato; Ace, dal canto proprio, si può attestare come “fornitore a qualità RPC” presso i clienti multinazionali, già serviti dalla casamadre con successo nelle altre parti del mondo (Unilever ha uno stabilimento proprio accanto a quello di Ace a Hefei). Durante la conferenza londinese di giugno il dinamico CEO di Ace, Jack Yeung, ha sottolineato: «la Cina ha bisogno di tecnologia e ora, insieme a RPC, siamo al top. Lo spazio di crescita è enorme, perché l’industria e il mercato cinesi sono ancora in fase di sviluppo, in particolare nell’automotive e nel packaging, dove operiamo con successo».

L’INNOVAZIONE CHE CREA VALORE «Noi non “produciamo” packaging, lo “creiamo”». Pim Vervaat ha sottolineato così il ruolo di apripista svolto da RPC che, fra i propri clienti, annovera brand di livello mon-

coming five years rigid plastic packaging will grow at global levels by 5.1% (an average of +2.3% in Europe and +9-10% in China) and the UK group intends pitching in fielding its engineering and innovation capacities. «We wish to create a platform for a stronger presence in Asia and not only there, operating in select high added value niches», Vervaart states, continuing: «At the same time, we intend consolidating the positions won in Europe, a fragmented market that hence demands a careful segmentation of the offer, and a market where quality comes up trumps».

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RPC PROMENS CONSUMER KAMBO Bottiglia di PP a sette strati per la norvegese Tine; la barriera all’ossigeno è assicurata dall’EVOH A seven layer custom moulded multilayer PP bottles for Norway’s dairy company Tine, with EVOH providing the oxygen barrier.

finanziari tutti positivi. Lo scenario di riferimento è incoraggiante e sostiene, in particolare, i progetti di internazionalizzazione: secondo le previsioni più accreditate, infatti, nei prossimi cinque anni il packaging di plastica rigida crescerà a livello globale del 5,1% (una media fra il +2,3% nel Vecchio Continente e il +9-10% in Cina) e il gruppo britannico intende giocare la partita mettendo in campo la propria capacità di innovazione e di engineering. «Vogliamo creare le premesse per una più forte presenza in Asia e non solo, operando in nicchie selezionate ad alto valore aggiunto», precisa Vervaat, che continua: «Al contempo, intendiamo consolidare le posizioni conquistate in Europa, mercato frammentato che richiede quindi un’adeguata segmentazione dell’offerta e dove la carta della qualità vale doppio».

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RPC SUPERFOS PP stampato a iniezione dalle linee morbide, con il cucchiaio integrato nel coperchio, sotto l’etichetta pelabile autoadesiva Injection moulded PP pack with smooth lines and the spoon integrated in the lid, placed under a self-adhesive peel-off label.

NETWORK SYNERGIES In the CEO’s talk a number of keywords rang out -“organic”, “selective”, “niche” - that qualify a plan that aims less at a growth in size as such and more in organic development, capable of ensuring the maximum ROI both in existing businesses and in the newly purchased ones, «creating value for the shareholders and partners». With a fundamental “tool”: the excellence of inhouse expertise and the buy-up of high profile companies. As in the case of Ace, the 310 million euro Chinese company based in Hong Kong, that grew 10-15% a year in the last decade. Specialised in

injection moulding of precision technical components, it was bought up in May 2014, thus becoming the UK group’s first Asian manufacturing company. The reciprocal advantages deriving from the operation were evident: RPC can now count on a stable platform in the East, thanks to an industrial concern already positioned in the high end of the market; Ace, for its part, can vouch for itself as a “RPC quality supplier” among multinational customers already successfully served by the parent company in the other parts of the world (Unilever has a facilities alongside that of Ace at Hefei).

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RPC PROMENS CONSUMER Nuova tecnologia ISBM che permette di ottenere contenitori ad alta barriera PP/ EVOH/PP più trasparenti, pastorizzabili e sterilizzabili New ISBM technology that enables to offer an established high barrier PP/EVOH/PP containers with even greater transparency. Also for pasteurisation and sterilisation.

Speaking at the June London conference Ace’s dynamic CEO, Jack Yeung, underlined: «China needs technology and now, along with RPC, we are top. The space to grow in is enormous, because Chinese industry and the Chinese market are still in a phase of growth, in particular in the automotive and packaging sectors, where we operate successfully».

THE INNOVATION THAT CREATES VALUE «We do not “produce” packaging, we “create” it». Pim Vervaat thus underlined RPC’s groundbreaking role that can count world level brands among its customers for which it designs and makes dedicated, cutting-edge packaging. In other words, RPC is a

manufacturing concern that operates in sectors where product quality and technological mastery are “the” winning factors.The heads of the various RPC activity areas bore witness to this, updating on the latest frontiers and the most interesting results achieved, following the main guiding principles: eco-compatibility and rational administration of resources, hygiene and ergonomics, functional effectiveness, economic rationality. RPC interprets these with propositive verve thanks to its aptitude for cooperation all along the chain, to the constant dialogue with the market leaders, and continuous investment in R&D. In the photos that illustrate this article, some examples of excellent products. Q

pomodoro

diale, per cui progetta e realizza packaging dedicati e di tendenza. In altre parole, RPC è un’azienda manifatturiera e opera in settori in cui qualità dei prodotti e padronanza delle tecnologie sono “i” fattori vincenti. I responsabili delle varie aree di attività RPC ne hanno dato saggio, aggiornando sulle ultime frontiere e sui risultati più interessanti raggiunti, seguendo i principi guida basilari: eco-compatibilità e gestione razionale delle risorse, igiene e ergonomia, efficacia funzionale, razionalità economica. RPC li interpreta con verve propositiva grazie all’attitudine alla collaborazione di filiera, al dialogo costante con i leader di mercato, e al continuo investimento in R&S. Nelle foto che illustrano questo articolo, qualche esempio di prodotto eccellente. Q

RPC SUPERFOS Una pittura per interni capace di assorbire formaldeide, confezionata in contenitori di PP stampati a iniezione, in grado di salvaguardare questa proprietà A new indoor paint able to absorb formaldehyde in the air, packed in an injection moulded PP container that safeguards this particular property.

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Alluminio: acquisizioni Q Il Gruppo Laminazione Sottile (NA) annuncia l’accordo per l’acquisizione di Ariflex di Spinetta Marengo (AL), specializzata nella produzione di imballaggio flessibile, che prenderà il nome di IPS Ariflex (Industrial Packaging Solutions Ariflex). L’investimento consentirà di mantenere la produzione nello stabilimento piemontese, conciliando le esigenze di competitività imposte dai mercati con il supporto alle comunità locali, in un’ottica di sviluppo sostenibile. Come ha dichiarato Massimo Moschini, AD del Gruppo partenopeo: «Le potenzialità espresse da IPS Ariflex ci consentiranno di ampliare la nostra offerta e includere prodotti accoppiati in al-

luminio a basso spessore, aprendo nel prossimo futuro nuovi orizzonti nel settore dell’imballaggio flessibile. A sua volta, IPS Ariflex, avvalendosi dei 95 anni di esperienza del nostro Gruppo, potrà competere sui mercati internazionali, rafforzando la propria presenza». Il direttore di stabilimento di IPS Ariflex, R. Conca, ha sottolineato il valore dell’accordo con un gruppo industriale indipendente e completamente integrato, che consentirà di garantire un supporto tecnico e commerciale allineato alle esigenze più stringenti in relazione alla trasformazione del foil di alluminio nudo attraverso processi di stampa, laccatura, accoppiamento, goffratura e taglio. «Crediamo fermamente che il lavoro in sinergia

dei nostri team e la messa in comune di esperienze, conoscenze e tecnologie - ha aggiunto Bruno Rea, Direttore Commerciale e Marketing del Gruppo Laminazione Sottile - rafforzerà entrambe le realtà. Le sinergie di gruppo saranno la premessa per lo sviluppo di un business duraturo con considerevoli potenzialità di crescita: saremo infatti in grado di offrire al mercato una nuova gamma di spessori e di applicazioni del laminato di alluminio. In collaborazione con i nostri clienti, potremo quindi proporre soluzioni complete di packaging in alluminio per le più diverse necessità». Con oltre 150.000 tonnellate prodotte tra laminati nudi, laccati e contenitori per alimenti, il Gruppo Laminazione Sottile è tra i leader europei nella trasformazione dell’alluminio.

Accordo tra Pusterla 1880 e Scatolificio Cristina Q A metà luglio Pusterla 1880 Spa ha annunciato la firma dell’accordo che stabilisce l’acquisizione di una quota di minoranza di Scatolificio Cristina Srl (Cristina). L’accordo prevede l’uscita progressiva del socio fondatore, Giorgio Galimberti, dalla compagine sociale di Cristina e il contestuale passaggio in maggioranza di Pusterla, con Maurizio Galimberti che assumerà l’incarico di AD e manterrà una quota di minoranza. Con questa operazione, Pusterla sostiene il passaggio generazionale di un partner strategico, rafforzandone lo sviluppo futuro e, al contempo, amplia la propria gamma di

prodotti tramite l’integrazione di uno dei produttori leader europei di packaging trasparente. Fondata 45 anni fa nei pressi di Milano, Cristina occupa una posizione di prestigio a livello europeo nella produzione di imballaggi trasparenti in APET, PET, PET-R e PP: con un focus sull’alimentare (grazie alla certificazione BRC-loP sul contatto diretto), serve anche i comparti della cosmesi/profumeria e farmaceutica nonché il settore degli spirit. La quota di export supera il 70%. Unico player integrato in tutte le fasi produttive e di decoro, Cristina è quindi in grado di operare un controllo diretto su qualità, costi e tem-

pistiche, anche nelle produzioni più complesse. Nel corso degli anni, grazie a partnership di rilievo con importanti clienti del settore food e para-farmaceutico, ha sviluppato un know-how unico nello sviluppo di prodotti da confezionamento automatico. L’esperienza combinata del Gruppo permetterà dunque di offrire soluzioni integrate, all’insegna di flessibilità, qualità e innovazione. Commentando l’accordo, Roberto Marini, direttore generale di Pusterla 1880, ha puntualizzato: «Cristina si integra perfettamente nel nostro Gruppo, con una posizione di mercato complementare; siamo entusiasti di aver trovato un accordo con

Aluminium: acquisitions

a reliable, independent and fully integrated industrial group. This will guarantee our customers technical and commercial support aligned to the strictest requirements as far as converting plain aluminium foil by printing, lacquering, laminating, embossing and slitting is concerned». Bruno Rea, Commercial and Marketing Director of Laminazione Sottile Group, said: «We firmly believe that our joint team and the significant combined experience, knowhow and technology, will strengthen both concerns. The synergies of the group will pave the way for a longstanding business with considerable growth potential: we will thus be able to offer the market a new array of rolled aluminium gauges and applications. In partnership with our customers, we’ll be able to propose complete aluminium packaging solutions to satisfy the most various requirements». Laminazione Sottile Group is one of the European leaders in rolled aluminium production, with more than 150.000 tons including bare and coated rolled aluminium products and food trays.

Partnership between Pusterla 1880 and Scatolificio Cristina

Laminazione Sottile Group (NA) announces the agreement for the acquisition of Ariflex, company located in Spinetta Marengo (AL) and specialised in the production of flexible packaging. The company’s new name is IPS Ariflex (Industrial Packaging Solutions Ariflex). The investment means production can stay in the Piedmontese works, in order to balance the demands for competitiveness imposed by markets with the support to local communities for a sustainable growth. As Massimo Moschini, CEO of Laminazione Sottile Group, stated: «IPS Ariflex represents an important opportunity for the Laminazione Sottile Group to expand our offer by including light gauge aluminium products. In the years to come, this will open new horizons in the flexible packaging industry. IPS Ariflex in turn, taking advantage of the 95 years’ experience of our Group, will be able to compete in the international markets and reinforce its position». R. Conca, IPS Ariflex Plant Manager added: «The investment makes us part of

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In mid-July Pusterla 1880 Spa announced that it has signed an agreement establishing its acquisition of a minority stake in Scatolificio Cristina Srl (Cristina). The agreement stipulates that founding partner Giorgio Galimberti progressively sell off his shares to Pusterla, which will eventually hold a majority of shares, with Maurizio Galimberti taking the role of CEO and keeping a minority of shares. With this transaction, Pusterla is supporting the generational transition of a strategic partner, strengthening its future growth while widening its own product range by incorporating one of Europe’s leading transparent packaging manufacturers. Founded 45 years ago outside Milan, Cristina holds a prestigious position in Europe in the production of transparent packaging made from APET, PET, PET-R and PP, with a focus on the food sector (thanks to BRC-IoP certification for food contact). The concern also serves the cosmetics/ perfumes and pharmaceutical sectors,

questa prestigiosa e consolidata realtà familiare». Soddisfazione espressa anche da Maurizio Galimberti (AD di Cristina): «Questa è la migliore opportunità di business di una generazione; il Gruppo avrà una capacità senza eguali di offrire le migliori soluzioni a tutte le necessità di mercato, anche le più sofisticate».

as well as spirits. Its export share exceeds 70%. A single operator in all production and decoration phases, Cristina is thus able to operate direct control over quality, costs and timeframes, even in the most complex runs. Over the years, thanks to an outstanding partnership with important customers in the food and para-pharmaceutical sectors, the concern has developed a unique knowhow in automatic packaging product development. The Group’s combined experience will thus enable it to offer integrated solutions, in the spirit of flexibility, quality and innovation. Commenting on the agreement, Roberto Marini, CEO of Pusterla 1880, stressed: «Cristina fits perfectly into our Group, with a complementary market position. We are enthusiastic to find a partnership with this prestigious and consolidated family enterprise». Maurizio Galimberti (CEO Cristina) shared his satisfaction: «This is the best business opportunity of a generation; the Group will enjoy an unbeatable capacity for offering the best solutions for all market demands, even the most sophisticated».

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Abbiamo ripensato noi stessi e il nostro modello produttivo, e lo abbiamo fatto partendo dal vostro punto di vista. Gli apprezzamenti ci hanno resi fieri, le critiche ci hanno indicato la strada. Il risultato è la nuova linea di etichettatrici E-way: semplici, versatili, performanti e sorprendentemente meno costose. Semplicemente innovative.

NUOVE ETICHETTATRICI E-WAY DI ETIPACK. PENSATE PER IL FUTURO.

Etichettatrice mod. ENERGY Etipack s.p.a. - via Aquileia 55/61 20092 Cinisello Balsamo (MI) Italy Ph. 0039 02 660621 Fax 0039 02 6174919 www.etipack.it

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Abbiamo guardato con i vostri occhi e abbiamo visto E-way.


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Rilevatori di perdite di gas e di contaminanti Q Al prossimo Scanpack (Göteborg, 20-23 ottobre 2015) Ishida presenta un nuovo sistema per il rilevamento di perdite di gas nel packaging di alimenti freschi, insieme agli ultimi sviluppi dei diversi elementi che costituiscono una linea completa di confezionamento, dalla pesatura fino alla saldatura dei vassoi e al controllo qualità. Denominato AirScan, permette di effettuare una verifica veloce, non distruttiva e sicura al 100% dell’integrità del MAP che adotta CO2. È ideale per un’ampia varietà di prodotti compresi carni freschi, pollame, pesci, cibi pronti, frutta, insalate, verdure oltre a formaggio e latticini. Avanzato ed efficace anche il sistema Ishida IX-G2 a raggi X, basato su una tecnologia dual energy che distingue con facilità i contaminanti dall’alimento confezionato, anche nelle applicazioni più difficili. Con questo sistema si ottengono due immagini che, comparate, eliminano l’effetto background causato dal prodotto stesso e rilevano anche contaminanti poco visibili in quanto dotati di una densità molto simile a quella dell’alimento confezionato (tipicamente i frammenti di ossa). Il sistema è efficace anche in caso di sovrapposizione di elementi, come accade ad esempio nelle buste di crocchette di pollo o salsicce.

Leak detector for fresh food A new leak detector for fresh foods will be one of the highlights of the Ishida Europe stand at Scanpack (Göteborg, October 20th-23th 2015), where the company will underline its capabilities in all areas of the packing line including weighing, bagmaking, tray sealing and quality control. The Ishida AirScan leak detector offers fast and 100% reliable and completely non-destructive identification of leaks in MAP packs which use CO2 as part of the MAP process. It is ideal for a wide variety of products including fresh meat, poultry, seafood, ready meals, fruit, salad, vegetables as well as cheese and other dairy products. Advanced also the Ishida’s unique IX-G2 X-ray system, that uses a dual energy technology to easily distinguish contaminants from the product, even in the most difficult applications. The IX-G2 produces two images; these are then compared, which helps to eliminate the background effect caused by the product itself and

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FILM ALUFREE PER L’ALIMENTARE Mondi Coatings presenta BarrierFilm: un materiale privo di alluminio, eco-compatibile, in grado di ridurre l’impronta di carbonio anche del 25% che, in più, garantisce eccellente protezione e lunga shelf life ai prodotti alimentari. Vista l’assenza di qualsivoglia metallo, è possibile impiegare i metal detector lungo la catena di fornitura, senza compromettere alcuna delle funzioni richieste. La sua sostenibilità è rafforzata dall’adozione di uno speciale polimero saldante, che aiuta a ridurre la temperatura di saldatura e, di conseguenza, i consumi energetici oltre ad aumentare l’efficienza complessiva della linea. Infine, BarrierFilm non presenta effetti-memoria, evitando così il formarsi di pieghe. Su richiesta, Mondi lo fornisce con perforazione laser per l’apertura facilitata. Può essere impiegato sul linee di imballaggio ad alta velocità.

Pesce: il packaging crea il prodotto Q Con 9,6 miliardi di individui sulla Terra entro il 2050 e un consumo di pesce in rapida progressione (ad oggi, 17 kg pro capite), la pesca non sarà in grado di soddisfare la domanda di prodotti di mare (il 90% delle riserve è già esaurito) e il fish farming vivrà una crescita esponenziale. Insieme allo sviluppo del convenience food, questa tendenza offre opportunità interessanti per ridefinire l’offerta, mettendo in campo nuovi concetti di pesce pre-confezionato. Rilevante il ruolo del packaging nel migliorare i livelli di freschezza, genuinità, gusto e praticità, nonché sostenibilità del prodotto, come dimostrano gli ultimi sviluppi messi a punto in Sealed Air (ad esempio il Cryovac® Darfresh® integrato del nuovo Darfresh® On Tray), che offre il suo contributo anche nell’innovazione del fish concept (Cryovac® Sealappeal®, Oven Ease® di Sealed Air). Alle aziende concentrate sugli aspetti di conservazione e igiene del confezionamento in atmosfera modificata o sottovuoto dei prodotti ittici freschi Sealed Air dedica, in particolare, la linea di soluzioni a igiene totale Diversey® e molte tipologie di imballaggio in grado di trasformare una commodity in un “premium concept”. Un esempio concreto? Bantry Bay America, leader nazionale dei frutti di mare surgelati, ha impiegato il Cryovac® Simple Steps® per creare una confezione sottovuoto skin destinata al microonde, che le ha permesso di affermarsi nel nuovo mercato dei filetti di pesce stagionato.

improves the detection of low-density contaminants such as bone fragments (for example the bone and meat of a chicken). The system can also be used for overlapping products, where a possible contaminant may be obscured by the product, such as in bags of frozen chicken nuggets or sausages.

In addition, the lower sealing temperature leads to higher efficiency on the filling lines; BarrierFilm also does not have a memory effect and so it is not as sensitive to kink folds. Upon demand, Mondi also provides the liner with easy-opening features such as laser perforation. It can be processed on high-speed packaging lines.

Alufree film for food packaging Mondi Coatings presents its alufree BarrierFilm: an eco-friendly solution that can reduce the carbon footprint by as much as 25%, offers an excellent protection and a long shelf life for food products. Because alufree BarrierFilm contains no metal of any kind, it is now possible to use a metal detector along the supply chain without losing any of the required functions. By introducing a special sealing polymer that helps reduce the sealing temperature and subsequently lowers energy consumption, the sustainable approach has been further enhanced.

Fish: the packaging creates the product With 9.6 billion individuals on the Earth by 2050 and fish consumption increasing rapidly (to date, 17 kg per capita), fishing will not be able to satisfy the demand for seafood (90% of reserves are already exhausted) and fish farming will experience exponential growth. Along with the development of convenience food, this trend offers interesting opportunities of redefining the offer, fielding new concepts of pre-packed fish. Important the role of packaging in improving levels of freshness,

wholesomeness, taste and practicality, as well as the sustainability of the product, as demonstrated by the latest developments devised by Sealed Air (for example the Cryovac® Darfresh® integrated on the new Darfresh® On Tray), that also offers its contribution in the innovation of fish concept (Cryovac® Sealappeal®, Oven Ease® di Sealed Air). To the companies concentrated on the aspects of preservation and hygiene in packaging in modified atmosphere or vacuum packaging of fresh ichthyic products, in particular Sealed Air dedicates the line of total hygiene solutions Diversey® and many types of packaging capable of turning a commodity into a “premium concept”. A concrete example? Bantry Bay America, national leader in frozen shellfish, used Cryovac® Simple Steps® to create a vacuum skin packaging for the microwave oven, that has brought it success in the new market of seasoned fish fillets.

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UNA NUOVA TECNOLOGIA PER IL RILEVAMENTO DELLE PERDITE DI CO2 DA CONOSCERE AD OGNI COSTO Ishida presenta una nuova macchina rivoluzionaria per rilevare accuratamente eventuali perdite delle confezioni in atmosfera modificata con l’utilizzo di CO2. Un sistema senza eguali che verifica ogni singola confezione sulla linea, ad una velocità fino a 180 confezioni al minuto. Minore spreco di prodotti alimentari, meno resi e clienti più soddisfatti: non c’è da stupirsi che l’industria alimentare sia impaziente di conoscere Ishida AirScan. Se vuoi essere il primo a dare un’occhiata, registrati online su:

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La sartoria italiana del caffè Neronobile: 18 anni di storia e di esperienza come contoterzista nel settore del confezionamento di caffè in capsule. Il racconto e gli obiettivi di un’azienda che, oggi, cresce al ritmo del 40% annuo e lavora in tutto il mondo, forte di un’offerta completa e di un servizio a tutto campo, che prevede l’affiancamento al cliente in ogni fase della produzione. A cura di Riccardo Ceredi

on chiamateli contoterzisti. Sarebbe riduttivo e, forse, anche un po’ offensivo. Neronobile, con base a Sarcedo (VI) offre - è vero - un servizio di confezionamento di caffè in capsula conto terzi ma, oltre a mettere a disposizione dei propri clienti linee complete di confezionamento, li accompagna in tutte le fasi produttive e commerciali della bevanda: dalla scelta delle miscele più adeguate allo studio del brand, fino alla creazione del packaging più adatto. Favorita anche dall’enorme crescita che sta interessando il settore del caffè porzionato, la formula scelta si è dimostrata vincente: la società è passata dai 4,4 milioni di fatturato del 2013 ai 7,6 del 2014, e le stime per l’anno in corso si attestano attorno agli 11 milioni. Giampaolo Furia, il titolare, ci racconta come Neronobile si stia muovendo nel dinamico panorama del caffè porzionato.

N

Italian coffeecraft Neronobile: 18 years of history and experience as contractor in the coffee capsule packaging sector. The tale and objectives of a company that is today growing at the rate of 40% a year and that operates across the globe, bolstered by a complete offer and an all-round service, that accompanies the customer in all production phases. By Riccardo Ceredi

Don’t call them contractors. It would be too little and perhaps even offensive. Neronobile, based at Sarcedo (VI) offers - it’s true - a third party coffee capsule filling and packaging service but, that as well as offering its customers complete packaging lines, accompanies them in all production and commercial phases of the beverage: from choosing the most suited blend to studying the brand, up until the creation of the right packaging. Favored also by the huge growth that the portioned coffee sector is enjoying, the chosen formula has proved to be a winner. The company has gone from 4.4 million of turnover in 2013 to 7.6 million in 2014, and the estimates for the year at hand stand at around 11 million. Giampaolo Furia, company head, tells us how Neronobile is moving in the dynamic panorama of portioned coffee.

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Non sono pochi 18 anni spesi in un settore come quello delle capsule di caffè: come siete partiti? Ci siamo affacciati sul mercato del caffè nel 1998 e, da subito, abbiamo puntato al settore delle capsule, che oggi la fa da padrone ma ai tempi era in una fase a dir poco embrionale. Ricordo che quando, nel 1999, partecipammo alla nostra prima fiera presentando un sistema a capsule, venivamo guardati come alieni. Nonostante tutto, abbiamo avuto la costanza e la perseveranza di credere nella nostra idea, e nel 2002 abbiamo completato il nostro primo impianto. Non si è però trattato di una partenza bruciante: il vero successo è cominciato tre anni fa, quando il mercato è stato invaso dai sistemi compatibili. Chi è il vostro cliente ideale e che tipo di servizio offrite? Neronobile si rivolge tanto agli imprenditori che vogliono entrare nel settore del caffè in capsula senza avere un’esperienza pregressa, quanto a quei torrefattori che vogliono ampliare la propria attività. Si tratta in effetti di un servizio conto terzi, ma molto evoluto. Noi studiamo dalla “a alla z” tutte le esigenze del cliente e lo

Eighteen years is quite a period spent in a sector like coffee capsules: how did you start out? We started tackling the coffee market in 1998 and we immediately targeted the capsule sector, that today holds sway but at that time was in the embryo stage to say the least. I remember that when in 1999 we took part at our first fair presenting a capsule system, we were looked upon as aliens. Despite all, we had the constancy and perseverance to believe in our idea, and in 2002 we completed our first system. It was certainly not a racing start: true success began three years ago, when the market was invaded by compatible systems. Who is your ideal customer and what

type of service do you offer them? Neronobile caters for both entrepreneurs who wish to enter the coffee capsule sector without any previous experience, the same as for coffee roasters who wish to extend their activity. It is in fact a service on contract, but highly evolved. We study all the customers’ needs from A to Z and we accompany them in all the production phases: from choosing the blend to that of packaging, including the graphic design phase. As far as the blend itself is concerned, we have a partnership with structures that help us develop an array of the most heterogeneous flavors, but at the same time we give the customers the opportunity to use their own products. In the same way we can help the companies we are partners with to

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maggiori, ma penso che il surplus di prezzo sia “ripagato” da un impatto ambientale nettamente più basso. Data l’espansione del settore, stiamo parlando di numeri importanti e di un’altrettanto importante riduzione di rifiuti nell’ambiente.

affianchiamo in ogni fase produttiva: dalla scelta della miscela a quella del packaging, compreso lo studio di grafiche personalizzate. Per quanto riguarda il solo aspetto delle miscele, abbiamo una partnership con strutture che ci aiutano a sviluppare una gamma di gusti quanto mai eterogenea, ma al contempo diamo l’opportunità al cliente di utilizzare i suoi prodotti. Analogamente, possiamo aiutare le aziende di cui siamo partner a sviluppare la soluzione di confezionamento secondario più adeguata, curando anche gli aspetti legati al design della confezione. In pratica, offriamo un servizio davvero flessibile, configurabile a seconda delle varie esigenze e del grado di esperienza del cliente.

Lo sviluppo delle capsule compatibili è un’ulteriore riprova che il settore del caffè porzionato è in costante crescita. Come ne seguite l’espansione? Il settore del porzionato è più complesso di quanto appaia a prima vista, ma è innegabile che sia in costante evoluzione. Siamo consapevoli che, per mantenere una posizione di primato, non possiamo stare a guardare. A breve partiremo dunque con nuovi formati di capsule compatibili, ampliando ulteriormente la nostra gamma. Inoltre, stiamo sviluppando nuovi packaging e nuove immagini, puntando a offrire un ventaglio sempre più ampio di possibilità in relazione a confezionamento e commercio in capsula. A quali mercati vi rivolgete e dove intendete espandervi? Allo stato attuale, il nostro core business è in Italia, dove esiste un folto panorama di torrefatori e realtà commerciali legate alla produzione di caffè, ma lavoriamo anche con clienti stranieri, in particolare nell’area del nord Europa. A tutt’oggi, il mercato italiano offre ancora notevoli margini di sviluppo: si calcola che solo il 30% delle famiglie consumi caffè porzionato, mentre il 70% è legato a

1 - Linea con capsulatrice della Spreafico nello stabilimento di Neronobile. Spreafico line with capsuling machine in the Neronobile works.

Come si sviluppa la produzione nei vostri stabilimenti? Attualmente abbiamo in funzione dieci impianti completi per il riempimento capsule e il confezionamento secondario, ma entro fine anno ne implementeremo altri due. Ogni linea è dedicata a un cliente specifico e alla sua gamma di prodotti, in modo da ottimizzare il processo, evitando interruzioni dovute a cambi prodotto. La nostra potenzialità attuale è di circa 250 milioni di capsule all’anno. Che tipo di prodotti incapsulate? Il caffè la fa da padrone, con circa il 90% della produzione, ma confezioniamo anche caffè aromatizzati, tè e tisane in foglia e ginseng. In totale, possiamo lavorare più di trenta tipi di prodotto, utilizzando una vasta gamma di capsule, comprese quelle a barriera e compostabili. Queste ultime sono approdate sul mercato solo di recente e chi le utilizza ne sta, giustamente, facendo un cavallo di battaglia dal punto di vista del marketing. È chiaro che i costi di produzione per chi impiega capsule compostabili sono

develop the best suited packaging solution, also seeing to the design of the pack. Practically speaking, we offer a truly flexible service, configurable according to the different needs and degree of experience of the customer. How does production take place at your works? Currently we have ten complete systems for filling capsules and for secondary packaging, but by the end of the year we will have implemented another two. Each line is dedicated to a specific customer and their range of products, so as to optimize the process, avoiding interruptions due to product change. Our current potential is around 250 million capsules a year.

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What kind of products do you encapsulate? Coffee takes up the lion’s share, with around 90% of production, but we also packaging aromatized coffee, leaf teas and herb teas and ginseng. All in all, we can work more than thirty types of products, using a vast range of capsules, including barrier and compostable ones. The latter have only appeared on the market recently and those that use them are rightly proffering them as a piece de resistance in marketing terms. It is clear that production costs for those that use compostable capsules are higher, but I think the additional costs are “repaid” by the lower environmental impact. Given the expansion of the sector, we are speaking of sizeable figures and an

equally sizeable reduction in waste dispersion. The development of the compatible capsule is proof of a portioned coffee sector showing constant growth. How are you following the expansion? The portioned sector is a lot more complex than what it might at first appear, but it is undeniable that it is growing and evolving constantly. We are aware that, to keep a primary position, we can’t just sit by and watch. Hence we will soon start up with new compatible capsule formats, further extending our range. As well as that, we are developing new packaging and new images, aiming at offering an ever broader range of possibilities in terms of coffee capsules. What markets are you turning to and

where do you intend expanding? At the current state of affairs, Italy is our core business, there being a multitude of coffee roasters and commercial concerns involved in producing coffee, but we also work with abroad, in particular in the area of northern Europe. To date, the Italian market still offers considerable growth margins: it is calculated that only 30% of families consume portioned coffee, while 70% turn to more conventional solutions like ground coffee, but one expects that the percentage should be upturned in the coming years. As far as the global business is concerned, over these past years the US market has shown the highest growth, but also countries such as China and Korea are opening up to the consumption of portioned coffee and,

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Flowpack PFM

soluzioni più convenzionali come il caffè in polvere, ma è lecito aspettarsi che la percentuale si ribalterà nei prossimi anni. Per quanto riguarda il business globale, negli ultimi anni il mercato statunitense è stato interessato dalla crescita maggiore, ma anche paesi come Cina e Corea si stanno aprendo al consumo di caffè porzionato e, in futuro, potrebbero diventare vere e proprie miniere d’oro. Neronobile, peraltro, è in grado di adattare la propria produzione alle esigenze di gusto e consumo dei vari paesi (è il caso del caffè lungo americano). Il caffè è da sempre associato al concetto di “made in Italy”: con l’espansione capillare del settore, l’affermarsi di marchi che operano in un’ottica multinazionale e la nascita di catene globalizzate, quanto è ancora vero? Purtroppo non molto. Il mercato di oggi è falsato da un’offerta che si basa sull’ambiguità: mi riferisco ai marchi che utilizzano escamotage come nomi, loghi e immagini “italiane” per essere associati automaticamente alla cultura nostrana del caffè, anche se commercializzano un prodotto che di italiano non ha nulla. Forse, sarebbe stato opportuno adottare misure protezionistiche, un po’ come accade con i vini a denominazione d’origine controllata: penso, ad esempio, alla possibilità di usare il termine “espresso” soltanto per i prodotti tostati e confezionati nel nostro Paese. Per quanto ci riguarda, facciamo comunque di tutto per mantenere viva la vera tradizione italiana, che cerca anzitutto la qualità e la fragranza del prodotto. Anche per questo, abbiamo scelto di percorrere la via delle capsule: si tratta di un tipo di confezionamento che, se eseguito con criterio, garantisce tanto la massima qualità quanto una shelf life prolungata. Q

in the future, could become true and proper goldmines. Neronobile, what is more, is capable of adapting its output to the demands in flavor and consumption of the various counties (take the case of diluted American coffee). Coffee has always been associated with the excellence of Italian products: with the widespread expansion of the sector, the success of brands that operate on a multinational level and the creation of globalized chains, how much of this is still true? Unfortunately not a lot. The market today is beset by an offer based on ambiguity: I refer to brands that resort to the ploy of Italian sounding and appearing names, places and images,

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in order to be automatically associated to the true Italian coffee culture, even if the product offered has nothing whatsoever to do with Italy or Italianness. It might have been advisable to adopt protectionist measures, like what happens with DOC wines: one might in fact use the term “espresso” only for products roasted or packed in Italy. As far as we are concerned, we at any rate do all to keep alive the true Italian tradition, that first and foremost demands the quality and fragrance of the product. For this reason too, we have chosen to adopt the capsule: it is a type of packaging that, if followed with criteria, guarantees both the max. quality as well as an extended shelf-life. Q


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Labeling e packaging: carte in fiera A fine settembre Sappi Speciality Papers debutta a Labelexpo e rilancia a FachPack con una gamma di carte potenziata in quantità e qualità. opo la ristrutturazione della PM2 nella cartiera di Alfeld abbiamo un impianto straordinario, che ci permette di produrre carte di qualità inedita. Inoltre, abbiamo predisposto uno staff dedicato allo sviluppo del business e di nuove soluzioni per il settore imballaggio», spiega Thomas Kratochwill, direttore vendite e marketing di Sappi Speciality Papers. «Questo ci ha permesso di ampliare il mercato di riferimento, proponendo una maggiore quantità di prodotti innovativi sia per il packaging che per il labeling, e di lavorare a più stretto contatto con i clienti, fornendo soluzioni di imballaggio sostenibile. Il nostro obiettivo? Lanciare un’innovazione all’anno, e ci stiamo riuscendo» dichiara Kratochwill, e promette sorprese ai visitatori delle due fiere di fine estate.».

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dal supporto siliconato, con risparmi notevoli. L’incremento della capacità produttiva della cartiera di Alfeld assicura inoltre forniture a lungo termine in tutti i mercati, Americhe e Asia compresi. A Bruxelles, Sappi propone anche il portfolio di carte per l’etichettatura a colla, a partire da Parade® Prima A, G e HP: carta patinata su un lato, brillante e lucida, studiata per ottenere i massimi risultati di stampa e un look superiore.

PACKAGING A TUTTO TONDO Al prossimo FachPack, Sappi Speciality Papers presenta invece diverse soluzioni innovative per l’imballaggio flessibile, rigido e top liner, ovvero una gamma di car-

MENO SILICONE SULLE ETICHETTE A Labelexpo Europe 2015 Sappi Speciality Papers espone la linea di carte a base siliconata Algro Sol® (1), caratterizzata da un basso quantitativo di silicone: il 25% in meno rispetto ad altre carte attualmente disponibili sul mercato. Algro Sol® permette di rimuovere con grande facilità le pellicole autoadesive

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Labeling and packaging: papers at the fair In late September, Sappi Specialty Papers will debut at Labelexpo and relaunch at FachPack with a range of papers enhanced in quantity and quality. «Following the restructuring of PM2, we have an extra installation at the Alfeld mill, which enables us to produce new quality papers. Moreover, we have put together a special business development team to develop new solutions for the packaging sector», explains Thomas Kratochwill, sales and marketing

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director f Sappi Specialty Papers. «This has enabled us to expand our target market, offering more innovative products for both packaging and labeling, and to work more closely with our customers by supplying significant sustainable packaging solutions. Our goal is to launch one innovation per year, and we are succeeding» declares

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Kratochwill, promising surprises for visitors to the two late summer fairs.

LESS SILICON FOR LABELS At Label Expo 2015, Sappi Specialty Papers will show its line of Algro Sol® (1), characterized by low silicon consumption: 25% less than other standard based papers currently available on the market. Algro Sol® enables excellent removal of selfadhesive films from the silicon support, with significant savings. The increased production capacity of the Alfeld facility guarantees long-term, sustainable supplies in all markets, including Asia and the Americas. Sappi will also propose in Brussels its

portfolio of papers for glue labeling, starting with Parade® Prima A, G and HP: paper glossy on one side, with particular brilliance and gloss, designed to achieve maximum print results and a superior look.

ALL-ROUND PACKAGING At the next Fachpack, Sappi Specialty Papers will present various innovative solutions for flexible and rigid packaging and top liners, that is a range of special papers and boards suitable for all packaging types - from external wrapping to cartons - for all printing, converting and finishing properties. What’s more, FachPack marks the first

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te speciali e cartoncini ideali per tutti i tipi di imballaggio (dall’incarto esterno ai cartoni) e per tutti i processi di stampa, trasformazione e finitura. Fra l’altro, FachPack segna la prima apparizione pubblica di atelierTM, cartoncino ibrido FBB con prestazioni superiori agli standard. Realizzato presso la cartiera Sappi di Maastricht, è un materiale multistrato prodotto su una macchina per cartone monogetto, cosa mai ottenuta prima d’ora (2). Con caratteristiche superiori di brillantezza, purezza e lucidità, aspetto e consistenza setosa, atelierTM viene offerto con un range di grammature molto ampio, senza pari fra i cartoncini per astucci.

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Sostenibili e sicuri. Alla fiera di Norimberga Sappi mette in mostra anche il cartoncino di pura cellulosa Algro Design, il top liner bianco di fascia alta Fusion® per l’accoppiamento su cartone e cartone ondulato, nonché Algro® Nature: un supporto certificato per imballaggio flessibile compostabile in ambito domestico, basato su materie prime rinnovabili, che può essere anche accoppiato con i film NatureFlex di Innovia (3). In mostra anche Algro® Guard M, patinata su un lato, e Leine® Guard M, semplice monolucida: due carte termosigillabili, sviluppate in collaborazione con BASF ed Eurofins, che prevengono la migrazione di olio minerale da packaging composto di carta riciclata. Sono consigliate per confezionare zucchero, cioccolata e dolciumi, caffè, tè, patatine in busta, snack e noccioline, prodotti alimentari secchi e disidratati. Q

public appearance of atelierTM, a hybrid FBB paperboard, with performance beyond the sector standard. Made at Sappi’s Maastricht mill, it is a multilayer produced on a monojet machine for cardboard - something never before achieved (2). Atelier has superior brilliance, purity and glossy characteristics, a silky consistency and look, and a very wide range of weights, without equals among boards for cases. Sustainable and safe. At the Nuremberg fair, Sappi will also show its pure cellulose board Algro Design, a Fusion® high range white top liner for laminating carton and corrugated

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cardboard, as well as Algro® Nature, a certified support for compostable flexible packaging in household products, made from renewable raw materials, which can also be laminated with Innovia NatureFlex films (3). Also at the stand will be Algro® Guard M, glossy on one side, and Leine® Guard M, a simple mono-gloss, two heat-sealable papers, developed in partnership with BASF and Eurofins, which prevent migration of mineral oil from packaging made of recycled paper. They are recommended for packaging sugar, chocolate and sweets, coffee, tea, chips in bags, snacks and nuts, as well as dried and dehydrated food products. Q


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Un adesivo pulito per l’imballaggio di “tutti i giorni” Q CLEAN MELT 8610 è tra le prime innovazioni uscite dal centro tecnico di eccellenza fondato da H.B. Fuller - la Adhesive Academy a Lüneburg (D) - che riunisce esperti in adesivi da diversi mercati e paesi che, mettendo in comune competenze e idee, possono sviluppare soluzioni di ottimo livello ed efficaci. La nuova colla hot melt è progettata per rendere gli imballaggi di “routine” più competitivi: una risposta precisa al mercato del retail al dettaglio, che chiede prodotti di valore e di buona qualità. Come osserva la Marketing Manager Elizabeth Staab «quando lavoriamo allo sviluppo di prodotti, ci concentriamo su innovazioni che risolvono complicati problemi di adesione. Ma cosa succede alle applicazioni più “semplici” e quotidiane? Quando i produttori usano un solo tipo di adesivo su scatole e cartoni, dovremmo chiederci se quel prodotto, comunque fondamentale, è realmente il più adatto allo scopo». H.B. Fuller descrive CLEAN MELT 8610 come un adesivo formulato per assicurare numerosi vantaggi ai converter, riducendo i costi di produzione, movimentazione e trasporto. Non sporca i macchinari e garantisce un’applicazione precisa ed efficace, con sicuri ritorni economici grazie anche ai fermi macchina e agli scarti ridotti al minimo. Frutto della collaborazione tra specialisti di vari settori unita a una corretta combinazione di materie prime, CLEAN MELT 8610 è un prodotto ad alto valore aggiunto e dalle ottime prestazioni, di cui è garantita una fornitura affidabile nel tempo.

A clean adhesive for everyday packaging CLEAN MELT 8610 is among the first innovations from the technical centre of excellence founded by HB Fuller the Adhesive Academy in Lüneburg (D) - which brings together experts in adhesives from various markets and countries and that, by pooling knowledge and ideas can develop excellent and effective solutions. The new hot melt glue is designed to make “routine” packaging more competitive: a specific response to the demands to the retail market, that requires quality, good value products. As noted by the Marketing Manager Elizabeth Staab «when we work on the development of products, we focus on innovations that solve complicated problems of adhesion. But what happens to more “simple” and everyday applications? When manufacturers use only one type of adhesive on boxes and cartons, one

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Per un contoterzismo all’avanguardia Q Dinamic Service progetta, realizza e riempie in conto terzi packaging primario e secondario per i settori food, non food e promo, e offre tutti i servizi complementari di logistica e stoccaggio. Certificata ISO 9001, l’azienda abruzzese (sita in provincia di Pescara, in una zona dotata di adeguate infrastrutture) opera con un team dinamico di specialisti competenti, che al cliente offrono anzitutto un’attenta consulenza sulle caratteristiche del “suo” packaging ideale dal punto di vista funzionale ed economico. Linee complete e una clean room. Il supporto di un’impiantistica allo stato dell’arte è fondamentale: Dinamic Service dispone di un parco macchine completo e sempre rinnovato, che comprende confezionatrici, fardellatrici e flowpack integrate di nastri trasportatori, barre saldanti, reggiatrici automatiche ed etichettatrici, oltre che di palettizzatori a fondo linea. Fiore all’occhiello della società è la Clean Room in cui, in condizioni controllate di areazione, ventilazione e filtrazione dell’aria, con materiali di costruzione e procedure operative regolamentati, è in grado di confezionare in ambiente sterile i prodotti che, per motivi diversi, richiedono una particolare protezione dagli agenti esterni. In Dinamic Service, dunque, protezione è una parola-chiave, insieme a risparmio di materiali e ottimizzazione degli spazi: sono questi i principi che ispirano il team

should ask oneself whether the product, at any rate fundamental, is really the best suited for the purpose». HB Fuller describes CLEAN MELT 8610 as an adhesive formulated to ensure numerous advantages for the converter, reducing the costs of production, handling and transport. It does not dirty the machinery and guarantees a precise and effective application, with secure economic returns thanks also to the minimising of machine stops and residue. The result of collaboration between specialists from various fields combined with a proper combination of raw materials, CLEAN MELT 8610 is a high added value, high performance product, with a guaranteed reliable supply in time.

For cutting edge contract working Dinamic Service designs, creates and fills on contract primary and secondary

di progettisti, a disposizione dei clienti per sviluppare soluzioni di confezionamento funzionali alle specifiche esigenze di ciascuna applicazione e organizzazione. Scatole, astucci, espositori diventano così elementi di un sistema coerente, efficace e razionale dal punto di vista economico, in cui vengono messi in campo concetti e materiali innovativi. Una cura particolare viene posta al controllo della corretta esecuzione di tutte le fasi operative - magazzinaggio, logistica e stoccaggio - a garanzia di qualità e tutela dell’immagine dell’utilizzatore.

packaging for the food, non food and promo sectors, while offering all complementary logistics and storage services. ISO 9001 certified, the Abruzzo based company (located in the province of Pescara, in an area well-provided with infrastructures) operates with a dynamic team with specialist skills, that offer special customised consultancy on the ideal functional and economic characteristics for each individual packaging item. Complete lines and a clean room. The support of state-of-the-art systems is fundamental: Dinamic Service offers a complete and constantly refurbished machine yard, that includes packaging-, bundling and flowpackaging machines, integrated with conveyor belts, seal bars, automatic strapping and labeling machines, as well as end-of-line palletizers. The company’s key feature

is the clean room in which, in controlled airing, ventilation and air filtering conditions, in compliance with regulatory construction and working procedures, the company can pack products in sterile environments that for various reasons demand special protection from external agents. Hence with Dinamic Service protection is a keyword, along with materials saving and space optimisation: these are the principles that inspire their design team, available to customers to develop functional packaging solutions that suit the specific demands of each application and organisation. Boxes, cartons, display cases thus become elements of a coherent, effective and rational system, featuring innovative materials and concepts. Special attention is paid to the control and correct execution of all the working phases as well as storage and logistics, guaranteeing all-round quality and safeguarding of the user’s image.

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KBA Rapida 145 e 164 Più potenza nella categoria jumbo

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Con le nuove jumbo Rapida 145 e Rapida 164, KBA sottolinea la sua superiorità di leader di mercato nel formato grande. Fino a 17.000 fogli/h per la Rapida 145 e 15.000 fogli/h per la Rapida 164 nonché cambi degli ordini ad una velocità imbattibile assicurano una produttività ed una economicità uniche. Come? Con il cambio simultaneo delle lastre, funzioni di lavaggio sincronizzate, alimentazione senza squadra, cambio automatico delle lastre di verniciatura, sleeve dei cilindri retinati a rapida sostituzione e preset di tutte le funzioni principali. A questo si aggiungono pacchetti in linea per finitura, assicurazione della qualità e tanto altro ancora. Altre domande? Non dovete far altro che telefonarci.

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50 ANNI E NON SENTIRLI. Dal 1965 abbiamo consegnato, installato ed assistito macchine di confezionamento affidabili e semplici da gestire. Vi siamo grati per la fiducia che ci avete accordato. Ad oggi ci sentiamo pi첫 che mai giovani e pronti a proseguire per almeno altri 50 di questi splendidi anni!

PACKAGING EXPERIENCE SINCE 1965 GB Gnudi Bruno SpA - via e. masi 9 - 40137 bologna (italy) / t +39.0514290611/ f +39.051392376 / www.gbgnudi.it / info@gbgnudi.it capitale sociale 1 780.000 I.V. / C.C.I.A.A. Bologna 173078 / Reg. Imprese Bologna, / C.F. / P.IVA (VAT) IT00326220373


Pharma: strategies for the future At Achema, not just state-of-the-art technology, but also development projects: Marchesini Group used its presence at the world chemical engineering fair to offer the pharmaceutical market packaging solutions that look to the future. The 2015 edition of Achema that recently ended (and which saw the participation of 170 thousand operators) has proven to be one of the most fruitful for the Marchesini Group. According to Maurizio Marchesini, the Group’s CEO, «International fairs are always an important testing grounds, because they enable us to interact with customers beyond daily business logic. In fact, the opinions and comments collected “one the spot” help us to expand our vision of what goes on in the world of packaging machinery». At the German event, the Group’s stand, called “Growing Younger”, was visited by more than 700 customers hailing from every part of the world, and the CEO didn’t miss the chance to praise the commitment of the concern’s many partners that have worked to make the exhibition space work to perfection, making it one of the most hospitable at Achema: «The affection shown by our customers is also thanks to them». At this point, a note should be made: at Achema, Marchesini Group didn’t just talk about machines and blisters. As at every large international fair, other expertise were also demonstrated. In Frankfurt, in particular, the cooks brought by the group prepared for guests 200 kg of “Made in Bologna” tortellini, 50 kg of rice, quinoa and various grains, 260 eggs for frittatas, 10 kg of caprese salad and 85 kg of tiramisu.

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TECHNOLOGY UP FRONT The Group showed its major classics at the fair, such as the Stery Capsy line, and a variety of premieres, including a special version the BL A420 that can treat a wider range of formats; the monoblock Extrafill, a filling and capping machine for syringes in nests that stole the show with its robotic arm that mimics human motions; the new and exceptionally versatile ML 643 flacon filling/capping machine, which can be used for both pharmaceutical liquids and cosmetic or nutraceutical products. Integra 520V, queen of the show. Presented as “a concentration of technology representative of the Marchesini Group’s future”: thanks to some innovative features – the new “500” product insertion module, an ultra-high speed carton opening system, a new picking and place system for the illustrative leaflet - it guarantees users production speeds up to 500 cartons/min. At the fair, the machine was set up under a maxi screen displaying a video trailer explaining its functioning, attracting dozens of customers with each screening. Blisterevolution. Integra 520V is one of a series of steps in the Group’s Blisterevolution strategy, announced at the fair with an exclusive presentation of the machine, and which will reach another benchmark in October 2016, when it will unveil Italy’s largest thermoforming facility in Carpi.

Farma: strategie per il futuro Ad Achema, non solo tecnologia allo stato dell’arte ma anche progetti di sviluppo: Marchesini Group ha interpretato la propria presenza alla fiera mondiale della chimica di processo proponendo al mercato farmaceutico soluzioni di confezionamento che guardano al domani. edizione di Achema 2015 da poco conclusa (e cui hanno partecipato 170 mila operatori) è stata una delle più proficue per Marchesini Group. Come ha dichiarato Maurizio Marchesini, AD del Gruppo, «Le fiere internazionali sono sempre un banco di prova significativo, perché ci consentono un confronto con i clienti al di là delle logiche quotidiane di business: i pareri e i commenti raccolti “in diretta” ci aiutano di fatto ad ampliare la visione di ciò che accade nel mondo, quando si parla di macchine per il packaging». Alla manifestazione tedesca, lo stand del Gruppo targato “Growing Younger” è stato visitato da oltre 700 clienti provenienti da ogni parte del mondo e l’Amministratore Delegato non ha mancato di elogiare l’impegno dei molti collaboratori, che hanno lavorato per far funzionare alla perfezione lo spazio espositivo, facendo sì che fosse uno dei più accoglienti di Achema: «L’affezione che i clienti ci dimostrano è anche merito loro».

L’

A questo punto, una “nota di servizio” è obbligatoria: ad Achema Marchesini Group non ha parlato solo di macchine o blister e, come in ogni grande fiera internazionale, le eccellenze mostrate sono state infatti anche altre. A Francoforte, in particolare, le cuoche chiamate dal gruppo, hanno cucinato per gli ospiti 200 kg di tortellini “Made in Bologna”, 50 kg tra riso, quinoa e cereali vari, 260 uova per le frittate, 10 kg di caprese e 85 kg di tiramisù.

TECNOLOGIA IN PRIMO PIANO Esposti in fiera, i grandi classici del Gruppo, come la linea Stery Capsy, e svariate premiere tra cui la versione speciale della BL A420 (che può trattare una gamma più ampia di formati); il monoblocco Extrafill, riempitrice e tappatrice per siringhe in nest che ha catturato la scena grazie al braccio robotico che imita i movimenti umani; la nuova ed eccezionalmente versatile riempitrice/ tappatrice per flaconi ML 643, utilizzabile sia per i liquidi di tipo far-

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SPECIALIZZATI E INTEGRATI, NEL SEGNO DELLA CRESCITA A pochi minuti dall’apertura di Achema, Marchesini Group ha ufficializzato l’acquisizione del ramo d’azienda relativo alle tecnologie Multipack (già partner del Gruppo) impiegate per costruire macchinari di confezionamento a fine linea di prodotti farmaceutici e cosmetici (fascettatrici, cellofanatrici, formatrici di scatole e tunnel di termoretrazione). L’acquisto consolida ulteriormente il know how sviluppato da Marchesini in questo ambito specifico, mentre Multipack continuerà a produrre soluzioni di packaging per altri settori industriali (tissue). In una breve fase di transizione, le due realtà hanno lavorato insieme per garantire servizio commerciale, after sales e supporto ai clienti. Dal primo luglio, Marchesini Group ha dato il via alla produzione di sistemi di fine linea realizzati con tecnologia Multipack.

maceutico sia per prodotti cosmetici e nutraceutici. Integra 520V, regina dello show. Viene presentata come “un concentrato di tecnologia che rappresenta il futuro di Marchesini Group”: grazie ad alcuni accorgimenti innovativi - il nuovo gruppo spingitori “Cinquecento”, l’apertura astucci a tamburo che lavora ad altissime velocità, il nuovo sistema per il prelievo e l’introduzione del leaflet illustrativo - garantisce agli utilizzatori velocità produttive fino a 500 astucci/min. La macchina, in fiera, era posizionata sotto un maxischermo sul quale scorreva un video trailer che ne spiegava il funzionamento e che, a ogni proiezione, ha richiamato decine di clienti.

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Blisterevolution. Integra 520V è uno dei tasselli che stanno andando a comporre la strategia di “Blisterevolution” del Gruppo, avviata in fiera con la presentazione in esclusiva della macchina e che arriverà a traguardo nell’ottobre 2016, quando sarà inaugurato a Carpi il più grande polo della termoformatura in Italia.

SPECIALIZED AND INTEGRATED, IN THE SPIRIT OF GROWTH Just minutes after the start of Achema, Marchesini Group officially announced its acquisition of a branch specialized in Multipack technologies (already a Group partner) used for building end of line packaging machinery for pharmaceutical and cosmetic products (strapping machines, overwrappers, box formers and heat-shrink tunnels). The acquisition further consolidates the knowhow developed by Marchesini in this specific field, while Multipack will continue to packaging solutions for other industrial sectors (tissues). During a brief transitional phase, the two concerns worked together to guarantee commercial, after sales and support services to their customers. On July 1st, Marchesini Group started production of end of line systems made with Multipack technology.

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PHARMA: un dosaggio praticamente perfetto Il riempimento in asettico rappresenta una delle fasi più critiche dei processi produttivi farmaceutici. Oltre a mantenere le necessarie condizioni igieniche, è fondamentale garantire che il liquido nei flaconi sia dosato con estrema precisione e, possibilmente, nel minor tempo possibile, assicurando così cadenze produttive elevate. Per soddisfare questi requisiti, IMA Life ha di recente montato sulla linea Xtrema LV i misuratori di portata massica Micro Motion della Emerson Process Management. a cura di Ivan Ragazzini e Roberto Cazzaniga

riportato in etichetta. Ebbene, questa tranquillità con cui noi, così come altri miliardi di persone nel mondo, assumiamo medicinali è spesso merito della tecnologia italiana. Come quella di IMA, colosso da 854,6 milioni di euro di fatturato, con una quota export pari al 91% e 4.600 dipendenti di cui 2.300 all’estero, presente in 80 paesi, leader mondiale nella produzione di macchine di processo e packaging destinate alle industrie farmaceutica, nutraceutica, cosmetica e alimentare.

UNO SVILUPPO DURATO CINQUE ANNI

uante volte siamo entrati in farmacia e, ricetta medica alla mano, abbiamo acquistato flaconi di antibiotici pronti all’uso? Molte, così tante da non riuscire certamente a ricordarcelo, perché quando facciamo qualcosa che sembra scontato non vi prestiamo atten-

Q

zione. Aprendo una confezione di farmaci la nostra preoccupazione è quella di guarire il più in fretta possibile, non certo quella di controllare se il prodotto che abbiamo comprato soddisfi le rigorose normative sanitarie internazionali o corrisponda esattamente al dosaggio

Pharma: practically perfect dosing Aseptic filling is one of the most critical phases of pharmaceutical production processes. In addition to maintain the necessary aseptic conditions, is essential to ensure that the liquid inside the vials is filled with extreme precision and, possibly, in the shortest possible time, so as to guarantee high production speeds. In order to fully meet these requirements, IMA Life has recently mounted on Xtrema LV, In-line Filling & Stoppering machine, the Micro Motion mass flowmeter provided by Emerson Process Management. by Ivan Ragazzini and Roberto Cazzaniga

How many times have we entered in a drugstore and, prescription in hand, we bought bottles of ready-to-use

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antibiotics? So many times we don’t certainly succeed to remind, because when we do something that seems

Da sempre all’avanguardia nel settore dell’aseptic processing and filling, campo in cui opera attraverso la sua divisione IMA Life, l’azienda bolognese, che ha sede a Ozzano Emilia, fa dell’R&D uno dei principali punti di forza, che la pongono per qualità e tecnologie adottate tra i nomi più affermati a livello mondiale. Basti pensare che ogni anno l’azienda investe circa 40 milioni di euro in attività di ricerca e che, solo in IMA Life, sono ben 50 i tecni-

obvious, we don’t pay attention. Opening a pack of medicines our concern is to heal as quickly as possible, and certainly not the one to see if the product you have purchased meets strict international health regulations or exactly matches the dosage shown on the label. Actually, the calmness by which we, as well as other billion people in the world, we assume drugs is often attributable to Italian technology. A technology like the one of IMA, colossus by 854.6 million euros in revenues, with an export share about 91% and about 4,600 employees, more than 2,300 of whom overseas, present in about 80 countries, world’s

leading producer of automatic machines for the processing and packaging of pharmaceuticals, nutraceuticals, cosmetics, food, tea and coffee.

A FIVE-YEAR DEVELOPEMENT The Group which has its headquarters in Ozzano dell’Emilia, Bologna, Italy, has based its philosophy on research and innovation. Basically, its position of leadership is for the most part the result of significant investment in R&D. Every year the Company capitalizes about 40 million euros in research activities. Always at the forefront in Aseptic Processing & Filling, sector where The

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Una forza apparente… solo di fatto I misuratori di portata massica Micro Motion si basano sul principio fisico di Coriolis, che sfrutta la comparsa di una forza apparente proporzionale alla massa di un corpo in movimento in un sistema di riferimento in moto circolare uniforme. Essi consentono dunque di effettuare misurazioni accurate direttamente in linea, ovvero contestualmente al processo di dosaggio. Oltre alla misurazione della portata in massa, la gamma di strumenti Micro Motion può anche effettuare misure di portata in volume, di densità, di concentrazione e di temperatura, tutto in maniera integrata. Immuni dal tipo di fluido sotto misura (che si tratti di un liquido, di un gas, di fanghi, etc.), dall’ambiente di fabbrica e/o tipologia di processo controllato, i misuratori Micro Motion si dimostrano la soluzione più affidabile, robusta e flessibile per risolvere le varie esigenze di misura, poiché possono essere installati pressoché ovunque senza alcuna necessità di condizionare la portata o di ricorrere a particolari soluzioni di montaggio, essendo dispositivi di tipo flangiato. Inoltre, essendo nulla la deriva dei parametri, una volta impostato, lo strumento non necessita di tarature periodiche, come invece accade, ad esempio, per le celle di carico. Com’è comprensibile, la possibilità di effettuare misurazioni direttamente in linea migliora drasticamente i tempi di esercizio: il misuratore di portata massica consente infatti di eseguire in un unico ciclo ciò che prima veniva svolto in fasi di lavorazione separate, aumentando produttività e disponibilità degli impianti.

A fictitious force… but in facts… The Micro Motion mass flow meters are based on a so-called physical principle of Coriolis force (taking its name from the French physicist who studied it extensively in the first half of 1800), which is proportional to the mass of a body in motion in a uniform circular motion. Well, using this principle the Micro Motion mass flow meters allow accurate measurements directly online, that is to say, at the same time as the filling process. In addition to the mass flow rate measurement, the range of Micro Motion tools can also make measurements by volume, density, temperature and concentration, all integrated. Independently from the fluid type to be measured (being a liquid, a gas, sludges, etc.), the environment and/or the type of process to be checked, Micro Motion meters are the most reliable, flexible and robust solution fit for solving various needs. They can be installed almost anywhere, as they are flange-type devices. Furthermore, as the drift of parameters is absent, once set, the instrument does not require periodic calibration, as it happens, for example, for load cells. As understandable, the possibility to perform measurements directly in line dramatically improves operating times: the mass flow meter allows you to run in a single cycle what before was done in separated phases, thus increasing equipment productivity and availability.

Group operates by IMA Life (one of the Pharma Divisions), it is worthy to emphasize that 50 technicians and engineers from this division are dedicated to development and product innovation. Of course, much of the equipment produced in the workshops is supported by a large network of specialized subcontractors, but it must be said that the key technologies, which give to machines that indisputable quid that differentiates from competition, are and will continue to remain an internal

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ci e gli ingegneri dedicati allo sviluppo. Certo, molta della produzione degli impianti che escono dalle officine di Ozzano è supportata da una nutrita rete di subfornitori specializzati, ma va detto che le tecnologie chiave, che danno alle macchine il quid che fa la differenza sul mercato, sono e continueranno a rimanere una prerogativa interna aziendale. Come l’innovativo sistema di ripartizione che i tecnici di IMA hanno realizzato per la macchina Xtrema LV (Large Volume), una linea di riempimento liquidi in flaconi in ambiente asettico con un output fino a 600 pz al minuto.

UN PRODOTTO STANDARD PER MACCHINE UNICHE

Cuore della soluzione innovativa che ha permesso a IMA Life di ottenere sorprendenti risultati in termini di filling range, accuratezza e ripetibilità nel dosaggio dei liquidi farmaceutici sono i misuratori di portata massica Micro Motion - prodotti standard - forniti da Emerson Process Management, il cui personale tecnico ha collaborato con il reparto R&D dell’azienda in un processo di sviluppo di cinque anni.

corporate prerogative. Exactly like the innovative filling system which IMA Life technicians realized for Xtrema LV (Large Volume), an in-line filling & stoppering machine for the dosing of liquids in aseptic environment , with an output up to 600 PCs per minute.

A STANDARD PRODUCT FOR UNIQUE MACHINES

The heart of the innovative solution that allowed IMA Life to get astonishing results in terms of filling range, accuracy and repeatability in

«L’innovazione e la personalizzazione sono i nostri principali strumenti competitivi, che ci consentono di consegnare a clienti macchinari “unici”» precisa Ivan Ragazzini, responsabile progettazione hardware e software di IMA Life. «Non esiste un catalogo standard. I clienti pongono domande specifiche, ad esempio “come possiamo riempire 600 flaconi al minuto con precisione e ripetibilità assicurate?” Il nostro successo parte da qui, dalla progettazione ad hoc: ogni linea è diversa dall’altra e la sfida cui siamo chiamati è di soddisfare ogni volta esigenze diverse e specifiche». È il caso della famiglia Xtrema LV Large Volume (sigla che identifica una precisa tipologia di macchine al top di gamma) e, in particolare, della linea di dosaggio flaconi in asettico, dove l’unicità sta in un filling range molto ampio, da 50 ml fino a 1 litro (Large Volume Parenterals), con parametri di precisione e ripetibilità invariati, flessibilità nei cambi di lotti e nelle relative operazioni CIP SIP (Cleaning in place, Sterilization in place). Tutto ciò, indipendentemente dal tipo di prodotto dosato, dal volume, dalla tem-

the dosing of pharmaceutical liquids can be attributed to the Micro Motion mass flowmeter - A standard catalogue product - supplied by Emerson Process Management, whose staff has worked with the R&D Department of Company in a development process lasted five years. «Innovation and customization are our main competitive tools, that allow us to deliver special machines»explains Ivan Ragazzini, IMA Life Responsible for Hardware and Software. «Standard catalogues does not exist within IMA. We generally start from a Customer question, i.e.: “How can I

get an output up to 600 bottles per minute with high level of accuracy and repeatability?” Our success starts from here, from a customized design: each line is different from the other and every time all of us are involved in a challenge, to fulfil at the best any specific requirement». It’s the case of the Xtrema LV family (abbreviation that identifies a specific type of machine at the top of the range) and in particular of the mentioned aseptic filling line, having tailored features which can be wrapped up as follows: wide filling range, from 50 ml up to 1 liter (Large Volume Parenterals), high accuracy

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peratura o dalla densità. Pur utilizzando sempre la tecnologia ponderale per un doppio controllo incrociato (rilevamento della tara in ingresso e del peso lordo in uscita), la macchina non è predisposta con le classiche siringhe dosatrici, né con strumenti di tipo tempo-pressione e nemmeno con pompe peristaltiche, bensì si avvale di otto misuratori di portata massica Micro Motion installati a monte di altrettanti ugelli di riempimento.

DA 50 ML A UN LITRO,

TUTTO CON UN UNICO STRUMENTO

«Uno dei motivi che ci hanno spinto a prendere in considerazione la misura massica è scaturito da un problema, per così dire, di tipo ergonomico. Le siringhe dosatrici da un litro o anche da 500 ml risulterebbero difficilmente gestibili all’interno del gruppo dosatore - spiega Ragazzini - dato che il montaggio di siringhe di quel volume su una macchina lineare per ambiente asettico ci avrebbe obbligato a effettuare dosaggi frazionati, rendendo problematica la precisione di dosaggio o determinando rischi di riem-

and repeatability, flexibility in batch changes and in CIP SIP operations (Clean in Place, Sterilization in Place). All of this independently of the type of product to be filled in, filing volume requirements, product temperature or density. While counting on check weighing system technology, thus granting a double cross-checking (tare input detection and output gross weight), the machine does not use any conventional pumps, nor timepressure and not even Peristaltic Pumps, but n. 8 Micro Motion mass flow meters installed upstream the filling nozzles.

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FROM 50 ML TO 1 LITRE, ALL WITH ONE TOOL

«One of the reasons that led us to consider the flow mass measure was the result of an ergonomic problem. The use of 1 liter or 500 ml syringes in a linear machine for aseptic environment is not recommended since this would involve the set up of fractionated dosages, with consequent implications in terms of filling accuracy, risks of incorrect filling, etc. Not to mention the cost impacts and the implementation of further procedures to be applied at every batch change».


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pimento non corretto, ecc. Senza contare l’impatto sui costi e sulle procedure da attuare a ogni cambio di lotto». La soluzione? Anziché dotare ciascuna delle otto teste di dosaggio di tre siringhe da 50-150 ml, 150-400 ml e 400-600 ml (che avrebbero comportato un equipaggiamento totale composto da un set di ben 24 dispositivi) - la nuova Xtrema LV si avvale di 8 strumenti di misura universali che, qualsiasi sia il liquido da dosare nel range 50-1.000 ml, non devono essere smontati né al cambio lotto, né tantomeno per le fasi di pulizia e sanificazione: stiamo parlando dei misuratori di portata massica Micro Motion forniti da Emerson Process Management. «Questa alternativa alle pompe volumetriche o peristaltiche, ci ha consentito di ottenere accuratezze molto buone, nell’ordine dello 0,5% in 3-Sigma su produzioni batch della durata di 8 ore» afferma Ragazzini che, per massima chiarezza, riporta un esempio chiarificatore. «Supponendo di effettuare un batch da 200 dosaggi al minuto per un intero turno di lavoro, il riscontro statistico ci dice che su quasi 100mila flaconi prodotti le non

The solution? Rather than equipping each of the eight heads of three dosage syringes from 50-150 ml, 150-400 ml and 400-600 ml (which would lead to a total equipment of 24 devices) the new Xtrema LV employs 8 universal measuring instruments that, whatever the liquid to be filled in the range 50-1.000 ml, do not need to be disassembled neither at the batch change, nor in cleaning and sanitizing phases: we’re talking about Micro Motion mass flow meters supplied by Emerson Process Management. «By this solution, which is alternative to volumetric or peristaltic pumps, we were able to get a very good accuracy

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conformità si attesteranno sull’ordine delle 10 unità. Questa accuratezza molto spinta si traduce in due vantaggi. Anzitutto il cliente ha la certezza del dosaggio, ovvero della quantità esatta contenuta in ciascun flacone. Insieme alla ripetibilità che il sistema offre, un simile livello di precisione gli fornisce quindi la sicurezza di aver prodotto il massimo numero di flaconi possibili entro i range di tolleranza ammessi dalla normativa».

IL MASSICO MISURA, XTREMA CONTROLLA Il fast filling di prodotti in ambiente asettico è una operazione molto critica non solo per quanto riguarda l’accuratezza, ma anche relativamente agli stringenti parametri qualitativi che il cliente impone in fase di produzione. «Per avere un’idea della qualità richiesta, si tenga in considerazione che, se in fase di riempimento del flacone si verifica un sia pur lieve splash sulle pareti di un prodotto liofilizzato, esso rappresenta una non conformità» sottolinea Ivan Ragazzini. È questo il motivo per cui il comando della valvola erogatrice non è azionato diret-

result: 0.5% in 3-Sigma on production batch lasting 8 hours» says Ragazzini. «As an example, assuming you make a batch of 200 doses per minute for an entire work shift, statistical feedback tells us that on nearly 100,000 products, the nonconformity bottles would be around 10 units. This high level of accuracy leads to two advantages. First you have the absolute certainty of the dosage, in other words, of the exact quantity of product filled inside each vial. Ensuring repeatability and accuracy the system provides you with the confidence of having produced the

tamente dal flussimetro, bensì da una logica sviluppata dai tecnici IMA. «I profili del moto che governano le operazioni di apertura e chiusura delle valvole erogatrici sono stati sviluppati da noi e sono gestiti da una logica soft PLC, non dal misuratore» spiega il responsabile. Il massico è dunque impiegato come puro strumento di misura, la cui accuratezza, nonché risposta in frequenza, ha permesso di sviluppare profili di dosaggio ad hoc per azzerare il gocciolamento, la formazione di colpi d’ariete e i già citati splash sulle pareti. Il tutto ad altissima velocità.

PULIRE E STERILIZZARE:

PIÙ SEMPLICE COL MASSICO

Oltre agli evidenti vantaggi in fase di produzione, la flessibilità del massico ha consentito a IMA Life di ottenere altri benefici, ad esempio per le operazioni di pulizia e sanificazione dei circuiti. «Assicurare la perfetta pulizia dal tank all’ugello, ovvero di tutto il percorso lungo il quale transita la soluzione da dosare, non è affatto una questione tecnica scontata» prosegue Ragazzini.

largest number of vials as possible within the tolerance range allowed by the regulations».

THE MASS FLOW MEASURES, XTREMA CONTROLS The fast filling of products in aseptic environment is a very critical operation not only with regards to the accuracy, but also with regards to strict quality parameters that customers require during production. «To get an idea of the quality required, bear in mind that, during filling even a very slight product splash on vial body is a “non conformity”. This is the reason why valve control is not driven

by flowmeter directly, but by a logic developed by IMA». «The motion profiles which drive dispensing valves opening and closing operations have been developed by IMA and are maintained by soft logic PLC - Ragazzini adds. «The mass meter system is then used as a pure measuring instrument, whose features in terms of accuracy and frequency allowed the development of specific dosing profiles, able to eliminate the dripping, strokes and, as mentioned above, product splash on vial body. Obviously, all of that at a very high speed».

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CLEANING AND STERILIZATION ARE

«The tests we conducted gave positive results confirming us that the mass flow meter is an excellent solution also from this point of view, thanks to the absence of moving of mechanical parts and stainless steel ducts with very low roughness». But not only. Further advantages are related to the Micro Motion flow meters’ capability to handle versatile multi variable measures. For example, the detection of the temperature is an essential feature for certifying that inside the circuit, during sterilization, you have actually been achieved and maintained the data set by the Customer in PQ phase. «The same flow mass measurement can be used to measure the amount of detergent used. Temperature, density and/or possible presence of foam in the flow measurement have no influence, the mass flow returns the exact amount of detergent that is passed along the circuit». We can well understand how the batch change is faster than it typically is. In addition to not having to replace the pumps or any other mechanical parts, washing and sterilization phases are done without dismantling measuring instruments. All of that in accordance with GAMP 4 Guidelines and CFR 21-11 Specifications.

EASIER WITH MASS METER FLOW

Esistono procedure normalizzate a livello internazionale in base alle quali è possibile stabilire se il lavaggio, prima della sterilizzazione, sia stato efficace, assicurando a tutta la superficie interna il necessario quantitativo di soluzione detergente necessaria allo scopo: ciò, come ovvio, per evitare fenomeni di crosscontamination tra il batch appena concluso e quello successivo. La pratica corrente vede l’impiego della Riboflavina (Vitamina B2) diluita in acqua quale sostanza con cui “sporcare” il circuito prima che sia sottoposto alla procedura di CIP. La presenza di eventuali tracce residue dopo il ciclo di lavaggio agisce da marker, che indica se il ciclo è stato effettuato con successo o se, al contrario, la zona non è stata efficacemente lavata. «Il processo di validazione delle procedure CIP SIP è stato tra gli aspetti più critici di questo progetto; è infatti necessario che il margine di rischio della crosscontamination nel passaggio da un batch all’altro sia ridotto pressoché a

In addition to the evident advantages in product, the high mass flow flexibility allowed IMA Life to obtain other benefits, such as for example in cleaning and sanitizing of the circuits. «Ensuring the perfect cleanliness from the product tank to the nozzle, i.e. for all the way the product to be filled passes through, is not a technical matter to be taken for granted» Ragazzini goes on saying. There are international standard procedures on the basis of which it is possible to determine whether washing, prior to sterilization, has been effective. In other words, to verify if the necessary quantity of cleaning solution has reached all internal surfaces to avoid crosscontamination between the batch just ended and the next one. Current practices require the use of Riboflavin (vitamin B2) diluted in water. This substance must be introduced inside the circuit before being submitted to the CIP procedure (Cleaning in place). If there is any residual trace after the washing cycle, the substance acts as a marker indicating whether the washing cycle has been successful or if, on the contrary, the area has not been effectively washed. «Cleaning in place and Sterilization in place validation processes was one of the most critical aspects of the whole project: actually the crosscontamination risk running from a batch to another must be reduced almost to zero» confirms Ragazzini.

& ROTATIVE

LINEARI

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A TECHNOLOGY INTENDED TO DO A LONG WAY

The positive experience in the field has led IMA Life management to evaluate further developments linked with mass technology applications on

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ARIA A -100 °C PER I LIOFILIZZATORI IMA Life standardizza la tecnologia di raffreddamento, integrata nei processi in ambiente asettico e sugli impianti di liofilizzazione destinati all’industria farmaceutica. E lo fa ricorrendo a PascalAir di Mayekawa, che ha sostituito i tradizionali gas refrigeranti con semplice e naturale aria: sottoposta alle fasi di compressione, raffreddamento ed espansione, essa raggiunge temperature a partire da -100 ° C. Numerosi i vantaggi di una scelta lungimirante, non solo in relazione alla norma europea 517/2014 del maggio 2015, che stabilisce la drastica riduzione dei gas fluorurati ad alto impatto sul riscaldamento globale, ma anche in previsione del probabile divieto, a partire dal 2020, di usare i refrigeranti per manutenzione o assistenza sui liofilizzatori. La nuova tecnologia di refrigerazione messa a punto da Mayekawa (già fornitore di Ima Life di compressori a vite a doppio stadio) è improntata alla massima semplicità e robustezza, assicura un grado elevato di efficienza a basse temperature ed è più economica. AIR AT -100 °C FOR FREEZE DRYERS IMA Life has standardized refrigeration technology for integration into aseptic processing and freeze drying equipment for the pharmaceutical industry, and it has done so with PascalAir by Mayekawa, replacing traditional refrigeration gas with simple, natural air: after compression, cooling and expansion, it reaches temperatures starting from -100 °C. There are numerous advantages to such a forward-looking choice, not just in relation to EC 517/2014 of May 2015, which requires a drastic reduction in fluorinated gases that contribute to global warming, but also in light of the likely ban, starting in 2020, on using refrigerants for maintaining or repairing freeze drying systems. The new refrigeration technology developed by Mayekawa (already a supplier of Ima Life’s for two stage screw compressors) is marked by maximum simplicity and robustness, guaranteeing a high level of efficiency at low temperatures and low cost.

aseptic processing filling machines. «The collaboration with Emerson Process Management has started five years ago, becoming a true partnership. This allowed us to be confident on the technical validity of the solution»

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A FARE MOLTA STRADA

Process Management è iniziata cinque anni fa, trasformandosi in una vera e propria partnership. Questo ci ha permesso di essere fiduciosi circa la validità tecnica della soluzione. Certo, la linea Xtrema LV rappresenta il top di gamma nella produzione di IMA Life e accettare un cambiamento tecnologico come quello introdotto con i massici Micro Motion implica, probabilmente, che gli utilizzatori ne comprendano appieno i vantaggi. Pur tuttavia, come già accaduto in molti altri settori industriali, tra qualche anno la tecnologia di misura basata sull’effetto Coriolis costituirà la base ideale per realizzare macchine anche di gamma più bassa. Prova ne sia che la tecnologia concorrente tempo-pressione, che mette in relazione un volume dosato con una variazione di pressione nel tempo, pur se molto evoluta negli ultimi anni non offre le stesse garanzie di precisione dei massici Coriolis. La relazione tra volume dosato, tempo e pressione si mantiene infatti vera solo in presenza di moto laminare: ben sappiamo che, ad esempio, l’apertura e la chiusura degli ugelli provoca turbolenze. Oltre a essere indipendente da densità e temperatura, la tecnologia tempo-pressione-ponderale che caratterizza i misuratori di portata a effetto Coriolis si dimostra insensibile anche alla tipologia di moto del fluido, sia esso laminare o turbolento: la misura è infatti correlata all’effettiva quantità di massa in transito nello strumento». Q

La positiva esperienza maturata sul campo ha portato la direzione di IMA Life a valutare ulteriori sviluppi applicativi della tecnologia massica sulle sue macchine di dosaggio. «La collaborazione con Emerson

Ivan Ragazzini HW-SW Technical Dept. Manager, IMA LIFE Roberto Cazzaniga Flow Product Specialist, Emerson Process Management Italia

zero» spiega Ragazzini. «I test che abbiamo effettuato hanno dato esito positivo, confermandoci che il misuratore di portata massica costituisce un’ottima soluzione anche da questo punto di vista, grazie all’assenza di parti meccaniche in movimento e alla presenza di condotte in acciaio inox con rugosità estremamente basse». Ma non solo. Ulteriori vantaggi sono legati alla capacità dei flussimetri Micro Motion di gestire in maniera versatile misure multi variabile. Per esempio, la possibilità di rilevare la temperatura è una caratteristica validante, per certificare che all’interno del circuito in fase di sterilizzazione siano stati effettivamente raggiunti e mantenuti i dati impostati dal cliente in fase di PQ. «La stessa misura di portata può essere utilizzata per misurare la quantità di detergente utilizzato. Risultando ininfluenti temperatura, densità e/o eventuale presenza di schiuma nella misura della portata, il massico restituisce la quantità esatta di detergente che è transitata lungo il circuito». Ben si comprende come il cambio batch risulti molto più rapido poiché, oltre a non dover sostituire siringhe o altre parti meccaniche, le fasi di lavaggio e sterilizzazione non prevedono lo smontaggio degli strumenti di misura. Tutto ciò, sempre in conformità alle linee guida GAMP 4 e alle specifiche CFR 21 - 11.

UNA TECNOLOGIA DESTINATA

Basically, the Xtrema LV represents the top of IMA Life production range and the acceptance of a technological change like the one introduced in the Micro Motion mass doubtless implies that the customer is able to fully understand the benefits. Nevertheless,

as already happened in many other industry sectors, in a few years the measuring technology based on Coriolis effect will provide the perfect base to build machines even in lower range. Proof of this is that time-pressure competition technology, which relates the dosed volume with a variation of pressure over time, though much evolved in recent years does not offer the same guarantees of accuracy of Coriolis Mass. The relationship between the dosed volume, time and pressure keeps it true only in presence of laminar motion: we all know, for example, that nozzles

opening and closing cause turbulence. «In addition to being independent from density and temperature, time-pressure technology that characterizes the flow meters Coriolis demonstrates to be unaffected by the kind of fluid motion, whether it’s turbulent or laminar. The measure is in fact related to the effective mass quantities in transit inside the instrument» confirms finally Ragazzini. Q Ivan Ragazzini HW-SW Technical Dept. Manager, IMA LIFE Roberto Cazzaniga Flow Product Specialist, Emerson Process Management Italia

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Smart design firmato MG2 Q Secondo MG2, la recente edizione di Achema ha messo in luce il grande dinamismo del mercato farmaceutico e, rispetto all’edizione 2012, ha constatato un incremento del 30% di presenze al proprio stand: molti i visitatori dal Nord Europa, ma la società testimonia di un incremento di operatori dal Nord Africa e Medio Oriente.

Comprimitrice Prexima, nuova da IMA Active

Variegata anche la composizione degli operatori in rappresentanza delle realtà farmaceutiche, equamente divisi tra conto terzisti, produttori di farmaci generici e multinazionali. Tutti, comunque, erano accomunati dal grande interesse per le macchine in mostra: la nuova astucciatrice Kartos I/100, la contatrice e pesatrice per compresse Selekta, i sistemi ACE per il track and trace e l’opercolatrice a movimenti continui Planeta 200, particolarmente apprezzata per la sua capacità di soddisfare le esigenze di un’ampia clientela.

UNA SOLUZIONE “PER TUTTI” Planeta è adatta tanto ai contract manufacturer e ai loro frequenti cambi di prodotto, quanto a chi ha necessità di dosare polveri, pellets o compresse con caratteristiche differenti, avvalendosi della possibilità di equipaggiare contemporaneamente diversi gruppi di dosaggio. Al tempo stesso, è la soluzione ottimale per i produttori di farmaci generici, soprattutto interessati ad alti livelli di produttività (Planeta 200 può arrivare a dosare fino a 200.000 capsule/h), nonché alle multinazionali, che hanno invece esigenze specifiche in relazione al controllo in tempo reale della produzione e apprezzano la possibilità di dotare la macchina di sistemi quali il MultiNETT, per il controllo in process del peso netto dei singoli componenti dosati del 100% delle capsule. Particolare la sua predisposizione al contenimento: già nella versione standard la separazione tra zona tecnica e produttiva è marcata, ed è possibile adottare sistemi Wet-In-Place e Wash/Clean-InPlace abbinati a isolatori che garantiscono l’isolamento fino alla massima classe. Gradita per il suo design, è il frutto di studi volti a consentirne la perfetta integrazione in diversi contesti produttivi, garantendo al contempo elevata accessibilità. Planeta 200 è infatti caratterizzata da un layout molto ridotto, e tutti i componenti sono progettati e realizzati secondo principi di “smart design”, in modo da essere il più possibile semplici, compatti e funzionali.

MG2 smart design For MG2 the most recent edition of Achema highlighted the dynamism of the pharmaceutical market. The concern reports a 30% increase in attendance to its stand over the 2012 edition, with many visitors from northern Europe, but also an increase in operators visiting from North Africa and the Middle East. The pharmaceutical industry was represented by a diverse set of operators, divided equally among contractors, generic manufacturers and multinationals, all of which shared a lively interest in the machines on offer. These included the Kartos I/100 cartoner, the Selekta weighing/ counting machine for tablets, ACE track and trace systems and the continuous motion capsule filler Planeta 200. The latter in particular drew visitors’ attention due to its capacity for satisfying the needs of a wide clientele. A solution “for everybody” Planeta is suitable for contract

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manufacturers, who need to change products often, as well as for companies who need to dose powders or tablets with different characteristics and can take advantage of the possibility to fit different dosing units. At the same time, this capsule filler is the ideal solution for generic manufacturers, who are interested in high production levels (Planeta 200 can fill up to 200,000 capsules per hour) as well as for multinational companies, who have specific requirements to check the production in real time, and therefore appreciate the possibility to equip the machine with systems such as MultiNETT, to check in process the net weight of each dosed component into all capsules. Another appreciated peculiarity are the machine’s containment options: the standard version features a clear separation between technical and production zones. Moreover, it is possible to employ Wet-In-Place and Wash/Clean-In-Place systems, combined with isolators which guarantee isolation up to the highest level. Finally, the machine was well-received

Q Esperienza industriale e competenze di mercato sono confluite in Prexima, la nuova macchina comprimitrice made in IMA: disegnata con gusto italiano e progettata per offrire prestazioni di alto livello, consentirà di ottimizzare la produttività e raggiungere livelli superiori di efficienza. Basata sul concept Comprima, Prexima assicura la completa separazione tra area di processo e area meccanica grazie all’impiego di guarnizioni e protezioni disegnate allo scopo. Così come concepito, il design della macchina garantisce inoltre eccellente accessibilità: l’area di processo è infatti completamente accessibile una volta aperte le portelle esterne, mentre il basamento della macchina deve essere aperto solo per la manutenzione. Tre colonne collegate tra loro da due fusioni in ghisa formano il telaio; i rulli di compressione, fissati da entrambi i lati, sono situati all’interno delle strutture in ghisa. Questo insieme eccezionalmente robusto - requisito essenziale per ottenere compresse di alta qualità - garantisce una forza di compressione fino a 100 kN con la massima affidabilità. L’estrazione della torretta è semplice e veloce, grazie a un braccio rotante alloggiato nel vano meccanico superiore. L’HMI guida l’operatore passo dopo passo durante ogni fase di smontaggio. Prexima è equipaggiata con il nuovo XIMA HMI, premiato di recente con un A’ Design Award 2015, in virtù della sua usabilità e del ruolo strategico nel migliorare l’efficienza degli operatori.

thanks to its design, aimed at perfect integration in different production contexts, while also guaranteeing high accessibility. Planeta 200 features a greatly reduced footprint, and its components were developed and manufactured according to smart design principles, in order to make it as simple, compact and functional as possible.

IMA Active’s new tablet press machine Everything gained in years of experience and expertise in the industry has been carefully channelled into Prexima, IMA Active’s new tablet press machine. Powered by IMA’s knowledge of the sector, designed with unique Italian style, built to deliver top-level performance, the Prexima will drive productivity to a higher level of efficiency. Based on the proven Comprima concept, Prexima ensures complete separation between processing and mechanical areas thanks to the use of purposely designed seals and protections. Along with this feature, the design also

provides great accessibility: the processing area is fully accessible once the external doors are opened, while access to the machine basement is required only for maintenance. The Prexima’s compression support is based on three columns linked together by two strong cast iron structures, where the compression rollers (supported on both sides) are incorporated. This exceptionally sturdy structure - an essential requirement for high quality tablets - guarantees main compression forces up to 100 kN with maximum reliability. The removal of the turret is quick and easy thanks to a rotating arm completely housed in the upper mechanical compartment. The HMI guides the operator step by step during each phase of turret extraction. Prexima is also provided with the new XIMA HMI, which was recently awarded with the A’ Design Award 2015 for its usability and its strategic role in improving operators’ efficiency.

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Affidarsi a una realtà leader nel settore, partner capace di offrire le migliori soluzioni di imballaggio grazie a una consulenza attenta e mirata. Ottimizzare la distribuzione aziendale attraverso prodotti cuciti su misura, sviluppati con professionalità e passione da oltre settant’anni. Dotarsi di Big Bag, strumenti ideali per ogni materiale, in grado di garantire sicurezza e protezione in tutte le fasi di stoccaggio e trasporto. Essere Minini: spazio ai contenuti, giusto in forma. P

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LA BELING & CO DING

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Inchiostri: dal progetto al consumo A Labelexpo Europe Sun Chemical presenta le innovazioni che interessano l’intero ciclo di lavorazione relativo a etichette, packaging e stampe di fascia stretta. viluppando il tema “From Concept to Consumer”, Sun Chemical illustra ai visitatori del prossimo Labelexpo (Bruxelles, 29 settembre -2 ottobre 2015) tutte le funzionalità di un portfolio prodotti che copre l’intero flusso di lavoro per la realizzazione di packaging e di etichette: progettazione iniziale e prestampa; rivestimenti, inchiostri e consumabili; soluzioni per l’integrità del marchio e la produzione di packaging a norma; trasformazione e oltre... fino al punto vendita.

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Due anteprime di rilievo. A Bruxelles debuttano l’inchiostro bianco opaco SolarFlex UV Flexo, conforme alle normative sul packaging alimentare e farmaceutico e dotato di eccezionali qualità di adesione su un’ampia varietà di substrati, e la gamma di dispenser a marchio Polare. Questi ultimi sono erogatori versatili e convenienti, progettati per ottimizzare l’uso di piccole quantità di prodotti a tinta piatta nella stampa su banda stretta, e sono stati sviluppati in collaborazione con Inkmaker. Dotati di 20 testine di stampa per formule ad alta e bassa viscosità, possono erogare l’esatta quantità di inchiostro richiesta, riducendo al minimo gli sprechi e ottimizzando l’output di produzione.

Innovazione diffusa. Sun Chemical presenta a Labelexpo vari altri inchiostri speciali per la stampa inkjet, le nuove funzionalità per essiccazione UV a LED, effetti speciali e rivestimenti, una gamma estesa di soluzioni per la protezione del marchio e la gestione del colore, oltre all’offerta per la differenziazione del prodotto nelle ultime fasi di lavorazione. Allo stand della multinazionale è rappresentata SunJet - divisione Sun Chemical dedicata al getto d’inchiostro digitale - che porta in fiera prodotti e competenze in materia di essiccazione UV, in grado di ottenere una qualità di immagine ottimale e risultati affidabili su una gran varietà di substrati. L’attenzione costante alle normative sulla sicurezza alimentare è documentata anche dagli inchiostri a norma per la stampa sul lato non a contatto con gli alimenti, nonché per le applicazioni di packaging alimentare primario e secondario. Funzioni ed effetti speciali. Per la protezione del marchio, Sun Chemical mette in campo tutte le soluzioni anticontraffazione, compresa la gamma di inchiostri visibili e invisibili a marchio SunShift, SunGuard e SunLock, mentre per la ge-

Inks: from concept to consumer At Labelexpo Europe, Sun Chemical to present innovations for the entire work cycle of labels, packaging and narrow web. Focusing on the theme “From Concept to Consumer”, Sun Chemical will illustrate for visitors at the next Labelexpo (Brussels, 29 September – 2 October 2015) all the functionalities of a product portfolio that covers the entire workflow for the production of packaging and labels: initial design and pre-printing; coatings, inks and consumables; brand integrity and compliant packaging solutions; converting and more… all the way to the POP. Two highlights debuting. The Polare brand range of dispensers will debut at

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the Brussels event, as well as the SolarFlex UV Flexo opaque white ink, which is compliant with pharmaceutical and food packaging regulations and features exceptional adhesion on a wide variety of substrates. The Polare dispensers are versatile and economical, designed to optimize the use of lower volume spot inks in narrow web printing. They have been developed in partnership with Inkmaker. Equipped with 20 print heads for both high and low viscosity formulas, they dispense the exact amount of ink needed, minimizing wastage and optimizing production output.

stione del colore presenta SunColorBox, il set di applicazioni e servizi per un flusso di lavoro digitale ottimizzato e completo, che comprende anche la gestione dei Pantone e delle prove colore. Gli effetti speciali sono garantiti dai prodotti ad hoc, compresi gli inchiostri UV flexo conformi alle normative, mentre SunLase™ è la soluzione per la marcatura laser, che permette di aggiungere al packaging primario e secondario informazioni utili alla gestione della supply chain, oltre agli elementi di differenziazione più graditi all’utilizzatore.

Innovation all around. Sun Chemical will present at Labelexpo various other special inks for inkjet printing, new functionalities for LED UV drying, special effects and coatings, a wide range of brand protection and color management solutions, in addition to its offer for late stage product differentiation. Also represented at the multinational’s stand will be SunJet - Sun Chemical’s digital inkjet specialist division - which will bring to the fair products and competencies in the field of UV drying that guarantee optimal image quality and reliable results on a wide variety of substrates. The concern’s careful attention to food safety regulations is also shown by its offer of compliant inks for printing on the non-food contact side of packaging, as well as primary and secondary food packaging applications.

Special effects and functions. For brand protection, Sun Chemical will bring all its anti-counterfeiting solutions, including the SunShift, SunGuard and SunLock ranges of visible and invisible inks, while for color management it will present SunColorBox, a set of applications and services to implement a complete and optimized digitally color managed workflow, including Pantone management and color testing. Special effects are made possible by specially designed products, including compliant UV flexo inks, while SunLase™ is the concern’s laser marking solution, which makes it possible to add information useful for supply chain management to primary and secondary packaging, as well as the user’s preferred differentiation elements.

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END O F LINE & HA NDLING

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Ingegneria made in Italy nel mondo IMBALLAGGIO SECONDARIO E ROBOTICA I prossimi appuntamenti fieristici di rilievo per il settore - Pack Expo Las Vegas e Fachpack a Norimberga, entrambi in programma a fine settembre 2015 - vedranno protagoniste le macchine della Break-Through Generation di Cama Group, declinate con intelligenza e “su misura” per assecondare le esigenze dei diversi mercati di sbocco. ensare globale, agire locale”: fedele a un principio che ne sta guidando l’affermazione in ambito nazionale e internazionale, il Gruppo Cama porta nel mondo i suoi sistemi di imballaggio secondario di ultima generazione, espressione di una cultura aziendale e tecnologica d’eccellenza e sviluppati per soddisfare la flessibilità di un mercato in continua evoluzione.

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GRANDI NOVITÀ OLTREOCEANO La prima notizia di rilievo, riguarda la trasformazione di Cama USA in Cama North America: e non si tratta di un semplice cambio di ragione sociale, ma il risultato di uno sviluppo concreto delle attività svolte direttamente in Stati Uniti, Canada e Messico. Nata come succursale commerciale solo quattro anni fa, Cama USA è cresciuta, ha ampliato gli uffici, ha iniziato la propria attività produttiva e intensificato la rete di servizi a Messico e Canada, rendendo quindi necessaria la modifica della ragione sociale. Cama North America è, oggi, un fornitore unico di soluzioni complete e integrate di packaging, che includono robot, astucciatrici, incas-

satrici, multimballo: macchine e sistemi per imballaggio primario e secondario studiati per il food & beverage, per il personal care & il non food. Sarà dunque Cama North America a presidiare lo stand a Pack Expo Las Vegas (stand S-7456), dove faranno bella mostra di sè un gioiello di robotica con carico dall’alto applicata al packaging e un rivoluzionario sistema di carico laterale: due soluzioni che interpretano l’innovazione concettuale nel mondo dell’imballaggio secondario che va sotto il nome di BreakThrough Generation (BTG), messa a punto dal reparto R&D di Cama Group. Una première molto flessibile. Il Gruppo Cama presenta per la prima volta nel continente americano la IF316, piccola e compatta isola di carico monoblocco sviluppata secondo i principi della Break-Through Generation. Composta da formatrice scatole, Delta Robot per il carico dall’alto e chiusura scatola robotizzata (tutto nello spazio di 2x3 metri), si tratta di una “piccola” soluzione che offre grandi van-

Italian engineering worldwide SECONDARY PACKAGING AND ROBOTICS The coming key fair rendezvous in the sector - Pack Expo Las Vegas and Fachpack Nurnberg, both scheduled end of September 2015 - will feature Cama Group’s Breakthrough Generation machine, skillfully designed to measure to suit the needs of the different markets. “Think globally, act locally”: faithful to this principle guiding its national and international success, the Cama Group offers the world its latest generation secondary packaging systems, a synthesis of their very best company

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taggi e non solo per il ridotto spazio occupato: può infatti gestire fino a 500 prodotti in arrivo, con un output di oltre 30 scatole al minuto. È il robot Delta a garantire grande flessibilità nel carico dei prodotti, mentre il sistema di ordinamento verticale a tasca multipla permette di scegliere tra il carico dei prodotti di costa o in piano. È possibile scegliere macchine governate dal classico PLC oppure utilizzare la nuova tecnologia di controllo senza PLC, che contribuisce a ridurre ulteriormente gli ingombri. Con la IF316, “piccolo e

knowhow and technological expertise, and developed to satisfy the flexibility of a market that is evolving continuously.

GREAT NOVELTIES IN THE US The first key new features is the change

of Cama USA into Cama North America: after expanding their sales, manufacturing and aftermarket service to cover the United States, Canada and Mexico, Cama USA is now doing business as Cama North America, that provides one-stop sourcing for integrated robotic, cartoning, case packing and sleeving solutions. It provides primary and secondary machinery and systems for food, beverage, personal care and pharmaceutical packaging operation. Hence it will be Cama North America presiding over the Pack Expo Las

IF316

Vegas stand (stand S-7456), where top loading robotics as well as revolutionary cartoning machines will be on show: two solutions that interpret the conceptual innovation in the world of secondary packaging that goes under the name of Breakthrough Generation (BTG), devised by the R&D section of the Cama Group. A highly flexible premiere. The IF316 Top Loading monoblock unit will be on show for the first time in the USA in Las Vegas.

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E N D O F LI N E & HA NDL I NG

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LA BTG IN SINTESI Le macchine della Break-Through Generation sono il risultato di un restyling completo che il Gruppo Cama ha voluto per ridurre ulteriormente lo spazio occupato, integrando il quadro di controllo dei componenti elettrici e prenumatici all’interno del piedistallo delle macchine stesse. Sistemi così compatti consentono di minimizzare i cablaggi e facilitano l’inserimento di dispositivi aggiuntivi dove necessario, agevolandone l’accessibilità. THE BTG IN BRIEF The Break-Through Generation Machinery is the result of a restyling that Cama Group started to reduce further its machines footprint, by integrating the electrical and pneumatic components control cabinets into the machine pedestals angles. Such a most compact machine footprint helps to minimize cabling and makes it easier to place the utility devices right where they are needed and accessible.

compatto” fa rima con “accessibile ed ergonomico”: è il più piccolo sistema di confezionamento secondario, che non cede a compromessi con qualità o efficienza. La IF316 ha un ingombro inferiore del 40% rispetto ad una soluzione monoblocco tradizionale.

Veloce, con carico laterale e carrelli magnetici In mostra a Las Vegas anche la CL 175, sistema di carico “con passo libero” (“pitchless”): soluzione ideale per il carico di prodotti in astucci pre-formati, coniuga velocità elevate a una grande flessibilità, sia in termini di prodotti per confezione che di variazioni nelle dimensioni delle confezioni stesse. Il nuovo modello della Cama BTG è un prodotto rivoluzionario, che combina un sistema di carico laterale (come quello di una classica astucciatrice) con un innovativo sistema di trasporto degli imballi da caricare tramite carrelli magnetici, tra loro indipendenti, il che permette di regolarne la larghezza in modo semplice da pannello operatore, garantendo un rapido e veloce set up della macchina a seconda delle dimensioni dell’imballo. La macchina può quindi lavorare sia in modalità intermittente che continua, rendendo possibile un’ampia gamma di applicazioni diverse. È

importante sottolineare che con la CL175 è possibile modificare i formati di carico (numero di pezzi, dimensioni prodotto e dimensioni scatole) con una procedura rapidissima. Questa macchina è dotata di soluzioni elettroniche e pneumatiche “on board”, rendendo superfluo l’ingombrante armadio elettrico. Ne deriva un’aumentata accessibilità, con operazioni di pulizia e manutenzione semplificate. Un esempio di quello che questa macchina può fare? Ricevere 600 barrette al minuto, caricandole in un astuccio in 2 strati da 3 pezzi, con una velocità di uscita di 100 scatole al minuto. In pratica, la Cama CL 175 non è una semplice astucciatrice, ma un sistema di imballaggio completo.

LA LOGICA DEL CO-FLUSSO IN GERMANIA Visibile in azione al Fachpack di Norimberga (Hall 1, stand 1-254), IG270 è la loading unit equipaggiata con 12 robot

CL175

It is composed of a box forming machine, Delta robot for pick & place and robotic closing unit all housed within 3x2 meters. Such a complete, compact solution can handle up to 500 incoming products per minute with an output of 30 cartons/cases a minute. With high flexibility in terms of its loading patterns, it can handle, for example, chocolate bars and tablets on edge or flat whilst forming “CDU” carton display units or cases for safe and stable shipping. The IF316 is the latest addition within the Cama

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Breakthrough Generation, the new concept of secondary packaging systems developed by Cama to match the demanding requests of a continuously evolving market. Cama gives you the opportunity to choose from standard PLC machines or to go for the new PLC-less technology which helps in reducing the footprint further. Cama’s IF316 is the smallest compact end-of-line solution, combining accessibility and ergonomics for the top loading of your products without compromising on speed and

efficiency. The new IF316 footprint is 40% smaller than any standard monoblock solution. Speedy, side loading and magnetic trolleys. The CL 175 speedy, pitchless cartoner will also be on show at Las Vegas: a new side loading concept engineered by Cama to offer maximum flexibility and efficiency. This system is designed to meet the expectations of customers looking for a solution capable of attaining rapid changeover at different speeds,

product sizes and significant product variations along with different carton dimensions. This Cama Breakthrough Generation machine is coupled with an innovative magnetic product carrier system which frees the side loading from association with the product pitch. By clever design, the product carriers are adjusted via HMI according to the width of product, or group of products you need to put into the carton. Thanks to this, the cartoning machine can work in an intermittent or

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continuous motion mode making it possible to work with several different grouping patterns. Without getting too technical, with this application you are free to change the quantity of products inside the carton, from a 6 to a 13 count display almost immediately. The machine is cabinet free and thanks to a clear visual management scheme and step-by-step procedures monitored by the HMI, facilitating routine cleaning and maintenance procedures by the end-of-line operator.

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plessi, permette ai robot di operare condividendo le aree di lavoro, senza mai interferire nè entrare in contatto tra loro. Altro aspetto di notevole interesse della IG270 è proprio il processo di carico eseguito in co-flusso, ovvero con i prodotti e gli imballi da caricare che viaggiano nella stessa direzione. Questo semplifica il flusso produttivo dell’utilizzatore finale, in quanto gli imballi pieni sono già pronti per proseguire verso la stazione di palettizzazione, senza dover far ricorso a ulteriori sistemi di trasporto che, oltre a rappresentare un costo, occupano spazio e diminuiscono l’accessibilità e la possibilità di movimento nell’area interessata. L’isola robotizzata di Cama, grazie all’estrema affidabilità unita alle elevate performance è un’ottima soluzione, ideale per essere integrata in linee di produzione di alti volumi sia nel settore food come in quello non-food. Q

An example of what you can do with this application: product throughput of 600 bars per minute, loaded 3 pieces on 2 layers, for an output of 100 cartons a minute. Cama’s CL175 is not just a cartoner, it’s a complete packaging system.

THE LOGIC OF CO-FLOW IN GERMANY On show on Cama stand (Hall 1 Stand 1-254), you’ll have the chance to see IG270, compact robotic top loading unit with 12 Delta Robots, with co-flow loading and anti-collision

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IG270. CIOCCOLATINI “NUDI”: NESSUN IMBARAZZO! Gestire prodotti “nudi” è una questione di igiene, cura e precisione, da risolvere con soluzioni allo stato dell’arte. Cama fa un ulteriore passo avanti con la sua offerta tecnologica, proponendo un evidente vantaggio in termini di “lean design” per tutte le applicazioni pick & place di cioccolatini o barrette. 12 robot tipo Delta, il consolidato modello Cama RB588, sono integrati in un’unica struttura. I robot sono posizionati su due file parallele di sei unità ciascuna e prelevano i prodotti dal nastro di trasporto condividendo le aree di lavoro. Grazie al sofisticato software anti-collisione sviluppato dal reparto elettronico di Cama, ciascun robot conosce la posizione e i movimenti che faranno quelli a lui adiacenti, potendo così svolgere i propri cicli di lavoro evitando ogni tipo di interferenza. I prodotti vengono depositati in vassoi alveolati, che sono trasportati nella stessa direzione dei prodotti stessi, seguendo quindi lo stesso flusso. La presa e il deposito dei prodotti nel proprio contenitore secondo il principio del co-flusso permette di seguire sempre la stessa direzione dalla produzione fino all’imballaggio secondario, semplificando il layout di tutta la filiera. Un singolo sistema di visione è sufficiente a coordinare i 12 robot che, grazie all’affidabilità del software, garantiscono il 100% del carico: il co-flusso di Cama è la direzione giusta per raggiungere la massima efficienza.

IG270

tipo Delta prodotti da Cama, che lavorano all’unisono guidati da un’unica visione artificiale e occupando solo 5x2 m. Il sistema, molto evoluto, è la prova della massima efficienza del fullfill di prodotto eseguito secondo una logica di co-flusso, resa possibile dal software anticollisione sviluppato e brevettato da Cama e che, sulla base di algoritmi estremamente com-

END O F LINE & HA NDLING

IG270. NO EMBARASSMENT ON NAKED CHOCOLATE It’s a matter of hygiene, product care and accuracy. As usual, Cama responds to all the criteria with state of the art technology. This time we have gone a further step forward, proposing a clear advantage for the pick & placing of naked products in terms of lean design. 12 Delta type robots, RB588 model, are integrated in a single loading cell. The robots are positioned 6 by 6 in two parallel lanes, picking up naked products from the common transport conveyor sharing the same working area. Thanks to Cama’s patented anti-collision system, each robot knows its own position and that of the other robots therefore avoiding any conflict in the picking and placing movement. The picked products are then placed into cartons or trays which move in the same direction as the products. Cama Software Specialists have developed accurate software based on a co-flow principle which ensures that the cartons or trays move at the required speed to load all the “good” products available. This co-flow technology guarantees that each carton or tray is completed filled with no missing product. One single artificial vision system is driving all the 12 robots. The Co-Flow principle designed by Cama is the fastest way straight to efficiency.

patented systems, an innovative high-technology robotic loading unit, equipped with product grouping devices, package phasing conveyors and pick-up heads, designed according to the specifications and features of the customer’s product. It’s a new state of the art loading unit, where 12 Delta vision driven robots work together in a compact framework, according to a patented boxes and trays fulfillment system, functioning in a co-flow loading pick and place principle. Another key-feature of the Cama

proposal is the reduced footprint of such efficient and flexible line, which allows to stick 12 Delta robots in just 5x2 meters via a patented anticollision software solution, enabling robots to work next to one another without any interference. One single artificial camera drives all the 12 robots. The combination of high performance and excellent reliability makes Cama’s robotic units extremely suitable to be integrated into complete production lines for both food and non-food applications. Q

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Slip rings for flowpacks

COLLETTORI ROTANTI PER FLOWPACK Servotecnica propone i collettori rotanti (o slip ring) serie SRC 032, indispensabili per alimentare la resistenza elettrica e monitorare la temperatura delle lame nelle macchine confezionatrici (riscaldate elettricamente per consentire il taglio e la saldatura del film plastico). Economica e affidabile, la serie SRC 032 è disponibile anche con protezione IP65, ideale per resistere a lavaggi frequenti con getti di acqua.

Servotecnica proposes SRC 032 slip rings, indispensable for powering electric resistance and monitoring blade temperatures in packaging machines (heated electrically to enable cutting and sealing plastic film). Economical and reliable, the SRC 032 series is also available with IP65 protection, suitable for resisting frequent jet stream washing.

EtherCAT® communication module for decentralized drives

Modulo di comunicazione EtherCAT® per azionamenti decentralizzati Q Con l’aggiunta del nuovo modulo di comunicazione MFE72A EtherCAT®, Sew-Eurodrive amplia il proprio raggio d’azione sui sistemi decentralizzati. Grazie alla nuova interfaccia, anche il sistema MOVIMOT® può essere completamente integrato in una rete EtherCAT®. Per effettuare la messa in servizio di MOVIMOT® sono necessari soltanto 2 DIP Switch. La comunicazione in EtherCAT® viene attivata attraverso quattro set compatti di process data, che si possono rapidamente implementare nel Master con conseguente risparmio di tempo. Numerose funzionalità aggiuntive garantiscono elevata flessibilità al sistema. MFE72A ammette l’utilizzo di encoder integrati sul motore (compatibilità con modello EI7C di Sew-Eurodrive) e gestisce il conteggio di ingressi veloci come treni d’impulsi. Questo permette al Master di sistema di effettuare semplici posizionamenti e rilevare il conteggio dei prodotti utilizzando direttamente una fotocellula. Il modulo di comunicazione è compatibile con tutti i distributori di campo messi a punto da Sew-Eurodrive: una caratteristica, questa, che rende MFE72A un elemento chiave per l’ottimizzazione di macchine esistenti e nuovi sistemi.

With the addition of the MFE72A EtherCAT® communicatin module, Sew-Eurodrive expands its range of action on decentralized systems. Thanks to the new interface, the MOVIMOT® system can also be completely integrated in an EtherCAT® network. In order to start up MOVIMOT®, 2 DIP Switches are needed. EtherCAT® communication occurs through four compact process data sets that can be quickly implemented in the Master with a consequent saving in time. Numerous additional functions guarantee the system’s high flexibility. MFE72A enables the use of encoders integrated on the motor (compatibility with Sew-Eurodrive model EI7C) and manages rapid input counting as impulse trains. This enables the system Master to perform simple positioning tasks and detect the number of products using a photocell. The communication module is compatible with all field distributors developed by SewEurodrive. This characteristic makes MFE72A a key element for optimizing existing machinery and new systems.

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Radical innovation in motion WITTENSTEIN’s Galaxie® is a servo-actuator made up of a latest generation zero play gearbox, combined with a high performance servomotor, which together create an extremely compact hollow shaft module with a yield exceeding 92%. Its performance, well exceeding the norm, makes it suitable especially for high range applications. Compared to the market standard of solutions with similar bulk, Galaxie® reaches up to 170% more maximum torque, triple the momentary peak torque, torsional rigidity from three to six times higher and a large format hollow shaft diameter. An unprecedented kinematics. The kinematic motion of the integrated gearbox in the Galaxie® servo-actuator is patented and represents a revolution in the world of motion. The torque transmission occurs through a double row of teeth that act on the external corona and are moved by a central polygon. This mechanism makes it possible for nearly all teeth to mesh simultaneously, restarting the torque at various points - a thing that does happen, for example, with dentellated wheels, planetary or hypoid gearboxes, harmonious principle, eccentric gearboxes with involute or cycloidal geometry. Contact surfaces, not just points. The logarithmic spiral on which the functional principle of Galaxie® Drive System is based involves meshing on entire contact surfaces and no longer just certain points. The crucial point is the area of contact between corona and tooth, which, based on comparative FEM calculations, is more than 6.5 times larger than a planetary gearbox. This enables a much greater maximum transmittable torque. Futhermore, the distance between the tooth housing and the external corona is so narrow that it minimizes the part of the tooth subject to bending. In such a way, a torsional rigidity up to 580% higher than the best comparable gearboxes on the market can be obtained, even with alternated loads, at the point of crossing zero and with no reduction in maximum transmittable torque. The result? Extreme dynamic precision with hollow shaft and ultra compact format.

Innovazione radicale in ambito motion Q Il Galaxie® di WITTENSTEIN è un servoattuatore composto di un riduttore di nuova generazione a gioco zero, combinato con un servomotore ad alte prestazioni, che creano un’unità estremamente compatta ad albero cavo con un rendimento superiore al 92%. Per le prestazioni decisamente oltre la norma, è indicato soprattutto per applicazioni di fascia alta. Rispetto agli standard di mercato, a parità di ingombro esterno, Galaxie® raggiunge fino al 170% in più di coppia massima, una coppia di emergenza 3 volte maggiore, una rigidezza torsionale da tre a sei volte superiore e un diametro dell’albero cavo di grandi dimensioni. Una cinematica del tutto nuova. La cinematica del riduttore integrato nel servoattuatore Galaxie® è coperta da brevetto e rappresenta una vera rivoluzione nella galassia del Motion. La trasmissione della coppia è realizzata mediante una doppia fila di denti che ingranano sulla corona esterna e sono messi in movimento da un poligono centrale. Tale principio consente un ingranamento simultaneo di quasi tutti i denti, ripartendo la coppia su numerosi

VANTAGGI “SPAZIALI” Negli ultimi due anni molti operatori attivi in diversi ambiti industriali hanno “toccato con mano” i vantaggi offerti dal servoattuatore Galaxie® su grandi macchine utensili, rullatrici, sistemi di fresatura a portale e grossi centri di lavoro e molti altri tipi di impianto. Ma l’applicazione che meglio ne documenta la potenza e precisione è la prima, del 2012, nel settore aerospaziale, dove è stato adottato per il controllo delle alette direzionali sul razzo sperimentale Shefex II dell’Agenzia Aerospaziale Tedesca (DLR). Un compito arduo, dato che la regolazione della traiettoria all’ingresso dell’atmosfera terrestre avviene in condizioni estreme, con temperature fino a 900 gradi, vibrazioni con accelerazioni fino a 12 g alla frequenza di 2000 Hz e forze radiali fino a 5 kN. Non sorprende, dunque, che alla Fiera di Hannover 2015 Galaxie® abbia conquistato il prestigioso Hermes Award all’innovazione tecnologica.

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punti - cosa che non accade, ad esempio, in ruote dentate, riduttori planetari o ipoidi, principio armonico, riduttori eccentrici con geometria dei denti a evolvente o cicloidale. Superfici di contatto, non solo punti. La spirale logaritmica su cui si basa il principio di funzionamento del Galaxie® Drive System prevede l’ingranamento su intere superfici di contatto e non più solo su alcuni punti. L’aspetto cruciale riguarda proprio l’area di contatto tra dente e corona, che, in base a calcoli FEM comparativi, è più estesa di ben 6,5 volte rispetto a un riduttore epicicloidale. Questo permette una coppia massima trasmissibile molto maggiore. Inoltre, la distanza tra il portadenti e la corona esterna è talmente ridotta da minimizzare il tratto di dente soggetto a flessione. Si ottiene, così, una rigidezza torsionale fino al 580% superiore rispetto a quella dei migliori riduttori comparabili sul mercato, anche in presenza di carichi alternati, nel punto di attraversamento dello zero e senza alcuna riduzione delle coppie massime trasmissibili. Il risultato? Estrema precisione dinamica con albero cavo e dimensioni ultra compatte.

“SPATIAL” ADVANTAGES In the last two years, operators active in various industrial sectors have experienced firsthand the advantages offered by the Galaxie® servo-actuator on large machine tools, rollers, gantry milling systems and large processing centers and other types of facilities. But the application that beset documents its power and precision is its first in the aerospace sector in 2012, when it was adopted for controlling directional wings on the experimental Shefex II rocket of the German Space Agency (DLR). An arduous task, given that adjustment of the input trajectory upon entering the atmosphere occurs under extreme conditions, with temperatures reaching 900 degrees, vibrations with accelerations up to 12 g at a frequency of 2000 Hz and radial forces up to 5 kN. It’s no surprise, then, that at the 2015 fair in Hannover, Galaxie® won the prestigious Hermes Award for technological innovation.

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Linee di trasporto pallet più sicure Frutto di una proficua sinergia tra due leader di mercato, l’ultima linea trasporto pallet Zancaner con palettizzatore a strati e avvolgitrice, per la sicurezza della macchina si avvale delle barriere EOS e di Mosaic, il controllore ReeR modulare e configurabile, in grado di gestire tutte le funzioni di sicurezza dell’impianto. rogettare e realizzare un impianto di sicurezza per macchinari complessi come quelli destinati al material handling significa, in larga misura, tener conto di tutti i fattori economici e di numerose esigenze di flessibilità: la soluzione deve anzitutto essere conforme alle sempre più stringenti normative in materia di sicurezza e, non ultimo, adattarsi alla costante evoluzione delle tipologie di prodotto. Per offrire una risposta adeguata a questi requisiti, ReeR (uno dei leader mondiali nella produzione di sensori optoelettronici per l’antinfortunistica industriale) ha realizzato il controllore modulare di sicurezza Mosaic, una soluzione configurabile che concentra la gestione completa delle funzioni di sicurezza di una macchina o di un impianto. Proprio per le caratteristiche di modularità e configurabilità, unite agli standard qualitativi elevati, Mosaic è stato scelto da Zancaner (fornitore di soluzioni di automazione per la logistica e il magazzino nonché di macchinari per il settore meccano-tessile) per gestire le protezioni di una linea trasporto pallet, composta da palettizzatore a strati e avvolgitrice: un caso esemplare in cui flessibilità e affidabilità si coniugano nella progettazione di un sistema di sicurezza allo stato dell’arte.

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La linea in pratica. Il palettizzatore, che esegue il raggruppamento degli scatoloni e il loro trasferimento mediante piattaforma traslante (con impilaggio del carico dall’alto), può essere configurato per movimentare differenti formati di scatole e pallet, con un layout variabile a seconda delle esigenze dell’utilizzatore e a cui anche la protezione a bordo macchina deve adattarsi. Nel caso specifico, poi, la necessità di gestire differenti sensori di sicurezza e le differenti altezze degli imballi movimentati, nonché l’esigenza di proteggere due varchi della macchina richiede anzitutto che l’impianto di sicurezza sia di comprovata affidabilità, per evitare inutili interruzioni qualora non si manifestino pericoli reali per l’operatore. Rispondendo con successo a questa sfida, ReeR ha dunque utilizzato sull’impianto Zancaner le barriere di sicurezza EOS ed il controllore di sicurezza Mosaic. Il software Mosaic Safety Designer, cuore del sistema, consente di configurare molteplici parametri funzionali (temporizzazioni, numero di ingressi, uscite, ecc.), per la gestione di barriere, fotocellule (sensori di muting), e-stop e interruttori di sicurezza. Q

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Protezione di una linea di trasporto pallet con barriere di sicurezza ReeR serie EOS e sensori di muting

- Controller di sicurezza Mosaic M1 + Modulo di Espansione MI8O2; - Connettori M12 femmina 5 poli con cavi di lunghezze varie - Tipo CD5, CD10, ecc.

1 - La linea di Zancaner Le scatole di altezze differenti vengono caricate sulla rulliera 1. Le fotocellule (A) provvedono a misurare l’altezza della scatola. A protezione dell’ingresso alla zona pericolosa della macchina (prima del sollevatore 2), è presente una barriera di sicurezza EOS2 A con risoluzione 90 mm e funzione di muting bidirezionale (entrata e uscita). Come sensori di muting vengono utilizzate due fotocellule M1 e M2. La scatola, sollevata e ruotata di 90°, entra nel palettizatore a strati (3) che provvede ad impilare le scatole sul pallet. Il pallet completo arriva all’avvolgitrice (4), che applica il film d’imballaggio. Una barriera di sicurezza EOS2 A protegge il varco di uscita, con risoluzione 90 mm e funzione di muting monodirezionale (solo uscita). Come sensori di muting vengono utilizzate due fotocellule M3 e M4.

3 - Muting varco in entrata: protezione bi-direzionale Le due fotocellule che svolgono la funzione di sensori di muting sono poste ai due lati della barriera verticale. L’attivazione della funzione di muting avviene in seguito all’interruzione contemporanea dei due sensori, entro un tempo programmabile (parametro di Mosaic “Tempo Sensori”, da 2 a 5 sec). La funzione di muting è attiva fino a che entrambi i sensori sono occupati, e viene disabilitata alla liberazione del primo dei due. Per aumentare la flessibilità del sistema, la durata massima della funzione di muting è programmabile (parametro di Mosaic “Timeout”, da 10 sec a infinito). 4 - Muting varco in uscita: protezione mono-direzionale Le due fotocellule che svolgono la funzione di sensori di muting sono poste davanti al varco di uscita del pallet. L’attivazione della funzione di muting avviene in seguito all’interruzione contemporanea dei due sensori entro un tempo programmabile (parametro di Mosaic “Tempo Sensori”, da 2 a 5 sec). La funzione di muting si mantiene attiva, fino a che entrambi i sensori sono occupati. Alla liberazione del primo dei 2 sensori, il materiale trasportato deve abbandonare l’area protetta delimitata dalla barriera entro

2 - Il quadro elettrico con controllore Mosaic di ReeR Il sistema di protezione e sicurezza bordo macchina è composto da: - due barriere EOS2 A (start/restart automatico) con risoluzione 90 mm, altezza controllata 1060 mm; - 4 fotocellule;

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[ un lasso di tempo programmabile (parametro di Mosaic “Tempo di fine muting”, da 2,5 a 6 secondi). La funzione di muting è disabilitata non appena l’area protetta viene liberata. Se la barriera risulta ancora occupata, le uscite di sicurezza sono disabilitate, e la macchina si ferma. Per prevenire l’arresto dell’impianto nel caso in cui parti sporgenti o oscillazioni del pallet vadano a rioccupare la barriera, dopo il completamento della sequenza di muting, Mosaic prevede la funzione di “Blind Time” (da 250 msec a 1 sec). Questo parametro permette di definire per quanto tempo (massimo 1 sec), a sequenza di muting terminata, la barriera può essere rioccupata senza generare allarmi. Anche in questo caso, la durata massima della condizione di Muting è programmabile (parametro di Mosaic “Timeout”, da 10 sec a infinito).

- 4 photocells - Mosaic M1 safety controller + MI8O2 Expansion Module; - M12 female connectors 5 pole with variable length cables - Type CD5, CD10, etc.

Protection of a transport pallet line with ReeR’s EOS serie barrier safety and muting sensors

4 - Output passage muting: one-way protection The two photocells functioning as muting sensors are placed in front of the pallet output passage. The muting function is activated when the two sensors stop at the same time, within a set time (Mosaic parameter “Sensor Time”, from 2 to 5 sec). The muting function stays active until both sensors are occupied. When the first of the two sensors is freed, the transported material must leave the protected area demarcated by the barrier within a set lapse of time (Mosaic parameter “Fine muting time”, from 2.5 to 6 seconds). The muting function is deactivated as soon as the protected area is freed. If the barrier is still not occupied, the safety outputs are deactivated, and the machine stops. In order to prevent a machine stop in case protruding parts or vibrations of the pallet re-enter the space of the barrier, following the muting sequence, Mosaic features the “Blind Time” function (from 250 msec to 1 sec). This parameter enables defining for how much time (up to 1 sec) after completion of the muting sequence the barrier can be re-occupied without setting off alarms. Also in this case, the maximum duration of the muting condition can be programmed (Mosaic parameter “Timeout”, from 10 sec to infinite).

1 - The Zancaner pallet transport line Boxes of differing heights are loaded onto roller 1. The photocells (A) measure the box’s height. Protecting the input to the dangerous zone of the machine (before elevator 2), an EOS2 A safety barrier is in place, with 90 mm resolution and a two-way muting function (input and output). Two photocells M1 and M2 are used as muting sensors. The box, lifted and rotated 90°, is inserted into the multilayer palletizer (3), which stacks the boxes on the pallet. The completed pallet arrives at the wrapper (4), which applies packaging film. An EOS2 A safety barrier protects the output passage, with a 90 mm resolution and one-way muting function (output only). Two photocells M3 and M4 are used as muting sensors. 2 - The control box with Mosaic controller by ReeR The protection and onboard machine safety system consists in: - two EOS2 A barriers (automatic start/restart) with 90 mm resolution, 1060 mm controlled height;

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3 - Input passage muting: two-way protection The two photocells functioning as muting sensors are placed on either side of the vertical barrier. The muting function is activated when the two sensors stop at the same time, within a set time (Mosaic parameter “Sensor Time”, from 2 to 5 sec). The muting function stays active until both sensors are occupied, and is deactivated when one of the two is freed. In order to enhance the system’s flexibility, the maximum duration of the muting function can be programmed (Mosaic parameter “Timeout”, from 10 sec to infinite).

C OMP ON E NTS & O THER EQ UIPMENTS

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Safer pallet transport lines Resulting from a fruitful synergy between two market leaders, the latest Zancaner pallet transport line with a multilayer palletizer and wrapper, for safety on machines using EOS barriers and Mosaic, the modular and configurable ReeR controller, which can manage all of an installation’s safety functions.

Designing and producing safety equipment for complex machinery such as those used in materials handling often means considering economic factors and numerous flexibility requirements. A solution must first of all comply with increasingly stringent safety regulations, as well as adapt to the constant evolution of product types. In order to offer a solution that meets these requirements, ReeR (a global leader in the production of optoelectronic sensors for industrial safety) has created the modular safety controller Mosaic, a configurable solution that brings together in a single solution complete management of safety functions for a machine or installation. Precisely thanks to its modularity and configurability, combined with high quality standards, Mosaic was selected by Zancaner (supplier of automation solutions for logistics and warehouse as well as machinery for the mechanical-textile sector) in order to manage the protections on a pallet transport line consisting in a multilayer palletizer and a wrapping system: an exemplary case in which flexibility and reliability are combined with planning in a state-of-the-art safety system. The line in practice. The palletizer, which groups the boxes and moves them using a mobile platform (with stacking from above), can be configured to move different formats of boxes and pallets, with a layout that is variable according to the needs of the user, just like the onboard machine protection. Moreover, the specific case where management of different safety sensors and packs of different heights must be moved, while protecting two passages of the machine, requires first of all that the safety installation is of tested reliability, in order to prevent unnecessary stops where no real dangers to the operator arise. Successfully overcoming this challenge, ReeR then used EOS safety barriers on the Zancaner installation, as well as the Mosaic safety controller. The Mosaic Safety Designer software, the core of the system, enables configuring multiple functional parameters (time cycles, number of inputs, outputs, etc.) in order to manage the barriers, photocells (muting sensors), e-stops and safety switches. Q

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Position indicator and modular roller tracks

Indicatore di posizione e rulliere modulari Q Ha scelto Ipack-Ima per mostrare le ultime novità di prodotto. Parliamo di Elesa, azienda leader nella progettazione e produzione di componenti per l’industria meccanica, che in fiera ha puntato l’attenzione su un indicatore di posizione elettronico e una linea di rulliere. DD52R-E. Il nuovo indicatore di posizione elettronico è adatto all’utilizzo in molteplici applicazioni, analogamente al modello DD51-E di cui mantiene tutte le funzioni disponibili e la grande varietà di parametri programmabili. Il display ampio e orientabile (a 6 cifre di altezza 12 mm nel DD52R-E e a 5 cifre di altezza 8 mm nel DD51-E) garantisce ottima leggibilità, anche a distanza e da diversi angoli di osservazione. La boccola in acciaio Inox Aisi 304, con diametro aumentato a 20 mm in DD52R-E rispetto ai 14 mm di DD51-E, assicura elevata resistenza alla corrosione. L’alto grado di protezione IP65 o IP67 rende entrambi gli indicatori idonei ad applicazioni che richiedono frequenti lavaggi, anche con forti getti d’acqua. La batteria interna al litio, di facile sostituzione senza dover smontare l’indicatore dall’albero di comando e senza la perdita dei parametri configurati, ha grande autonomia: oltre 5 anni per il DD51-E e fino a 8 anni per il DD52R-E. ELEROLL. Elesa ha presentata in fiera anche la linea di rulliere ELEROLL per la movimentazione folle, che consente di realizzare agevolmente piani di scorrimento o di contenimento per diversi

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settori. I componenti principali sono gli elementi di scorrimento diversificati nella versione a rulli (RLT-U) o a sfere (RLS-U), per rispondere a ogni tipo di esigenza. Gli elementi a rulli sono disponibili nelle versioni in tecnopolimero a base poliammidica nero, che assicura un’elevata capacità di carico, e in poliuretano termoplastico grigio anti-traccia e anti-graffio, idoneo alla movimentazione di prodotti delicati e con un’alta resistenza agli urti. Gli elementi a sfere sono in tecnopolimero a base acetalica bianco e sono ideali per la movimentazione omnidirezionale. L’ampia gamma di accessori (sponde di contenimento, freni e supporti) rende le rulliere ELEROLL adatte diverse applicazioni, migliorandone il posizionamento, la funzionalità e la sicurezza.

Ipack-Ima has been an important showcase for the latest products of Elesa, leader in the design and manufacture of standard machine elements. At the fair, attention was focused on an electronic position indicator and a roller tracks series. DD52R-E. The new electronic position indicator is suitable for many applications, as well as DD51-E model from which maintains all the available functions and the wide variety of programmable parameters. The wide orientable display (6 digit of 12 mm height for DD52R-E and 5 digit of 8 mm height for DD51-E) ensures excellent readability even from a distance and from different viewing angles. The AISI 304 stainless steel bushing, whose hole has a diameter of 14 mm in DD51-E and increased to 20 mm in DD52R-E, ensures a high corrosion resistance. The high protection class (IP65 or IP67) makes these position indicators suitable for applications that require frequent washing, even with water jets. The internal lithium battery ensures a long life: over 5 years for the DD51-E, enhanced up to 8 years for DD52R-E. The battery replacement can be performed easily, without disassembly of the indicator from the control shaft and without the loss of parameter configuration. ELEROLL. Introduced at Ipack-Ima also the modular roller tracks series for idle handling that gives the possibility to create, easily sliding and containing benches for several applications. The main components of the roller tracks are the slider elements that can be either rollers (RLT-U) or balls (RLS-U), in order to better meet the specific needs of the application. The roller elements are made of black polyamide based technopolymer, which guarantees high load capacity, or grey anti-scratch and anti-trace thermoplastic polyurethane, particularly suitable for handling delicate materials and with a high impact strength. The ball elements are made of white acetal resin based technopolymer, allow to handle the material easily in any direction. A wide range of modular polyamide based technopolymer accessories (from brakes to containment edges, from headers to supports, and to brackets) means that Eleroll roller tracks are suitable for the most varied application helping to improve positioning, functionality and safety.

L.A.I.M. produce angolari di cartone pressato riciclabile angolare tacchettato adatto soprattutto per proteggere i bordi delle bobine, sanitari, e oggetti di forme sia tonde che ovali, e irregolari, sia neutri che personalizzati tesi e tacchettati e cartone ondulato (cannetè) onda media da imballo, impiegato in particolare nella protezione di particolari meccanici, di precisione, vetro, ecc. e nei luoghi dove vengono eseguiti lavori di verniciatura, imbiancatura, restauri e simili. Gli angolari di cartone pressato, completamente riciclabili, rappresentano la principale attività della L.A.I.M. Questi prodotti sono stati sviluppati dopo una attenta e ampia ricerca di mercato, condotta da esperti, che ha evidenziato la tendenza a un sempre maggiore utilizzo di imballaggi realizzati con materiali ecologici e interamente riciclabili, come alternativa ad altri tipi di angolari prodotti con materiali misti, di difficile smaltimento o alto impatto ambientale. L.A.I.M. è costantemente impegnata, in collaborazione con l’ENEA di Pisa, nella ricerca di nuovi materiali per la realizzazione di imballaggi innovativi, e nel costante miglioramento della qualità della propria produzione.

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La multinazionale Svizzera Robatech è leader mondiale nello sviluppo e nella produzione di sistemi di applicazione adesivi. Le pistole applicatrici SpeedStar™ Diamond, rappresentano il massimo in termini di velocità, durata e precisione.

Pistole veloci e precise per applicazioni hotmelt Q Il processo di incollaggio, nell’ambito del packaging, rappresenta una fase fondamentale e deve rispondere a standard elevatissimi e differenziati a seconda del prodotto. Per questo i materiali, la forma e le dimensioni dell’imballo influiscono sulla tecnologia di incollaggio da adottare. Nel settore dolciario, in particolare per il confezionamento di caramelle o chewing-gum, vengono utilizzate solitamente piccole scatole pieghevoli in cartoncino teso, come per il packaging di prodotti in cioccolato. Le ridottissime dimensioni delle linguet-

te ove applicare l’adesivo richiedono un incollaggio pulito e preciso, per ottenere un’efficace presentazione che soddisfi il marketing al POS (Point of Sale). Velocità e durata nel tempo. Punta di diamante nella gamma Robatech è la velocissima testa di applicazione elettromeccanica SpeedStar™ Diamond, in grado di erogare fino a 800 punti di adesivo al secondo. Robatech è riuscita quindi a coniugare velocità con efficienza e resistenza all’usura. Nonostante si possano raggiungere temperature fino a 185 °C e viscosità fino a 5000mPas, le pistole applicatrici Speedstar™ hanno una durata media molto più estesa rispetto alle versioni tradizionali presenti sul mercato, consentendo inoltre - grazie a un innovativo sistema di movimentazione dell’otturatore (brevettato) - il monitoraggio elettronico dell’attività svolta e la costante e continua autoregolazione della corsa. Precisione alle massime velocità. Le pistole della serie SpeedStar™ lavorano infatti in maniera eccezionalmente precisa, poiché la corsa dell’otturatore ad ago è controllata e regolata automaticamente. Precisione e accuratezza sono veramente uniche, così come l’applicazione di punti

The Swiss multinational Robatech is a global leader in the development and production of adhesive application systems. SpeedStar™ Diamond application guns represent the utmost in speed, durability and precision.

Fast and precise guns for hot melt applications The gluing process represents a key phase in the field of packaging and must meet diverse high standards, according to the product type. For this reason, the materials, shape and size of the packaging influence the gluing technology used. In the confectionery sector, particularly for packaging candy and chewing gum, small folding board boxes are usually used, as in packaging chocolate products. The very small dimensions of the flaps on which the adhesive most be applied require clean and precise gluing, in order to achieve an effective presentation that meets POS (Point of Sale) marketing criteria.

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Speed and durability. The jewel in the Robatech range is the ultra-high speed electro-mechanical application head SpeedStar™ Diamond, which dispenses up to 800 glue dots per second. Robatech has thus managed to combine speed with efficiency and wear resistance. Even though they can reach temperatures up to 185 °C and viscosity up to 5000mPas, Speedstar™ application guns have a very long average life span compared to traditional versions on the market. Furthermore, an innovative patented sealing concept enables electronic monitoring of operations and constant and continuous self-

dalle dimensioni e dal posizionamento precisi, senza la necessità di regolazioni manuali. Queste prestazioni sono garantite per tutto il ciclo di vita della pistola. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal consumo di adesivo, notevolmente ridotto. Grazie alla coibentazione e alla protezione dell’ugello si ottengono temperature omogenee, migliorando di conseguenza le prestazioni. L’ostruzione degli ugelli è stata in pratica eliminata con l’impiego del filtro integrato. Intelligenti e convenienti. Anche in termini di ecologia e convenienza, le pistole SpeedStar™ sono “un passo avanti”: dotate dello stesso involucro di materiale plastico speciale della serie Diamond SX, sono totalmente coibentate per migliorare in modo significativo l’efficienza energetica e proteggere l’operatore dal pericolo di ustioni. Inoltre le nuove teste hanno uno spessore estremamente ridotto, consentendo così l’installazione in spazi limitati e la realizzazione di pistole multi modulo con interassi molto ridotti. Sono inoltre compatibili con la maggior parte delle pistole SX prodotte da Robatech, rendendo pertanto possibile il retrofit su impianti esistenti. L’elettronica integrata controlla e mantiene costantemente monitorato il corretto funzionamento. Usura e difetti vengono quindi eliminati in automatico. Tramite il contatore integrato è possibile pianificare la manutenzione, grazie anche al display a LED che fornisce un’indicazione di stato assolutamente affidabile.

adjustment throughout the component’s life cycle. Precision at top speed. The Speedstar™ series guns operate with remarkable precision, because the stroke of the shut-off pin is automatically controlled and adjusted. This is truly unique precision and accuracy, just like the application of precisely positioned and sized dots, with no need for manual adjustments. This performance is guaranteed for the gun’s entire life cycle. A further advantage is represented by the system’s significantly reduced adhesive consumption. Insulation and nozzle protection guarantee uniform temperatures, consequently enhancing performance. Nozzle blockage has been virtually eliminated with the use of an integrated filter. Smart and economical. Also in terms of ecology and economy, the

Speedstar™ guns are “a step forward”: equipped with the same special plastic coating as the Diamond SX series, they are completely insulated in order to significantly enhance their energy efficiency and protect the operator from the risk of burn injury. The new heads also have an extremely low thickness, enabling their installation in limited spaces and the creation of multi-module guns with very compact interaxes. They are also compatible with most SX guns produced by Robatech, making possible retrofitting of existing installations. Integrated electronics control and constantly monitor the system’s correct functioning. Wear and defects are thus eliminated automatically. An integrated counter makes it possible to plan maintenance using a LED display with completely reliable status updates.

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A D V E RT I S E RS

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w NSERZIONISTI ADVERTISERS INSERZIONISTI ADVERTISERS A ALTECH ....................................................62 ATLANTIS-PAK CO. ..................................28 B BAUMER HHS ..........................................20 BECKHOFF ..............................................11 C CAMA GROUP ........................................41 CAPSULIT ......................................... II Cop. CARCANO ANTONIO .................................6 COSMOPROF 2016 ........................ III Cop. E ECOMONDO 2015 ...................................87 ELESA ......................................................74 ETIPACK ..................................................47 F FACHPACK 2015 ......................................61 G G.B. GNUDI BRUNO .......................... 58-59 GRACO ....................................................81 GRAFICHE SEVEN ..................................15 H H.B. FULLER ADHESIVES ITALIA ............36 HAPA .......................................................69

I I.G.C. ........................................................13 ICE - AGENZIA .........................................18 IMA ...........................................................31 IMBALLAGGI P.K. .....................................79 ISHIDA EUROPE ......................................50

P P.E. LABELLERS .......................................67 PACKLAB .................................................67 PHARMINTECH 2016 ...............................84 PNEUMAX ............................................... 45 POLYEDRA ...............................................32

K KEYENCE ITALIA .......................................5 KOENIG & BAUER ...................................57

R RONCHI MARIO ......................................23

L L.A.I.M. .....................................................85 LABELPACK TRADE.................................39 LAMEPLAST GROUP ...............................27 LANCIA .....................................................35 LUXE PACK 2015 .....................................72

S SAPPI FINE PAPER EUROPE............Inserto SCHOBERTECHNOLOGIES ....................25 SIMEI - Unione Italiana Vini 2015 .............49 SPREAFICO SRL ......................................17 STORA ENSO ITALIA .................................9 SUN CHEMICAL GROUP .................IV Cop.

M MARCHESINI GROUP............................. 37 MININI IMBALLAGGI ............................... 71

T TECMES ...................................................78 TGM-TECNOMACHINES ........................55

N NIMAX ......................................................44

V VALMATIC ................................................65

O O.M.A.C. ...................................................53 ORIEX COMMUNICATION .........................8

W WIDE RANGE ...........................................19

Enti, aziende e associazioni citate su questo numero A ACIMGA ............................................. 2 ANIMA - ASSOFOODTEC ................. 2 ARIFLEX SPA ................................... 46

F FEDERMACCHINE .......................... 38 FIERA MILANO SPA .......................... 1 FIERE DI PARMA SPA ..................... 17

B BOLOGNAFIERE SPA ..................... 16 BOX MARCHE SPA ................... 24, 39

G GIFLEX ............................................. 21

C CAMA GROUP SPA ....................... 75 CENTREXPO SPA ............................. 1 COMIECO .................................. 36, 39 CONAI ............................................ 12 COSMETICA ITALIA ........................ 26 D DINAMIC SERVICE SRL .................. 56 E ELESA SPA ...................................... 85 EMERSON PROCESS MAN.SRL ... 63 EMPAC............................................. 37

H H.B. FULLER EUROPE GMBH ....... 56 I ICE AGENZIA ................................... 18 IDICE SAS ........................................ 12 IMA SPA ..................................... 63, 70 INDICOD-ECR ................................. 40 IPACK-IMA SPA ................................. 1 ISHIDA EUROPE LTD. ..................... 48 ISTITUTO IT. IMBALLAGGIO ..... 29, 33 K KOSME SRL .................................... 40 KRONES SRL CON UNICO SOCIO 40

M MARCHESINI GROUP SPA............. 60 MAREBLU SRL................................ 24 MESSE MÜNCHEN GMBH............. 15 MG2 SRL ......................................... 70 MONDI PACKAGING AG................. 48 N NERONOBILE SRL .......................... 51 P P.E.T. ENGINEERING SRL ............... XX PFM PACKAGING MACH. SPA ...... 53 PMMI ................................................. 3 POLO TECNOLOGICO COSMESI .. 10 POLYEDRA SPA .............................. 10 PROMENS FIRENZE SRL ............... 42 PUSTERLA 1880 SPA ..................... 46 R REER SPA ........................................ 82 RILEGNO ......................................... 37 RIMINI FIERA SPA............................ 12 RPC CONTAINERS LTD .................. 42

S SAPPI FINE PAPER EUROPE ......... 54 SCATOLIFICIO CRISTINA SRL........ 46 SEALED AIR SRL............................. 48 SERVOTECNICA SPA ..................... 79 SEW EURODRIVE ........................... 79 SIMEI - UNIONE ITALIANA VINI.. 14,15 SLOW FOOD ................................... 24 SPREAFICO SRL ............................. 50 SUN CHEMICAL GROUP SPA........ 73 SUPERFOS A/S ............................... 42 U UCIMA.......................................... 2, 16 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SCIENZE GASTRONOMICHE .... 24 W WITTENSTEIN SPA.......................... 80 Z ZANCANER SRL ............................. 82

L LAMINAZIONE SOTTILE SPA.......... 46

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