ISSN: 2037-2183
6/2014 GIUGNO 6,50€
THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
NUMERO 6 GIUGNO 2014
Speciale
CosmoPharma
2014
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A CCELERATIO N
Stefano Lavorini
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…fare bene quello che
Gli imballaggi hanno più lettori dei libri… e i consumatori hanno diritto di capirli utto riparte da Interpack, è ovvio e inevitabile come mai. È questa, infatti, l’occasione giusta per tirare le fila su quanto si è fatto, su quello che verrà in futuro, e non solo da un punto di vista tecnologico.
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Momento importante che per noi di ItaliaImballaggio ha significato la presentazione - in nuce - di un nuovo progetto che apre in direzione del mondo dei consumatori e che ci accompagnerà fino a EXPO 2015. Sono vent’anni che scriviamo di packaging per gli operatori del settore, ma non per questo abbiamo smesso di immaginare un imballaggio migliore… per tutti. E in particolare, per noi consumatori che ogni giorno facciamo le nostre scelte di acquisto, cercando di districarci tra un’offerta quanto mai eterogenea, con nel cuore un sentimento di attesa per prodotti/imballaggi “buoni” per le nostre esigenze, ma anche per la società e l’ambiente intorno. Per questa ragione abbiamo deciso di farci promotori di una “CARTA ETICA DEL PACKAGING” che, nel rispetto delle esigenze dell’intera filiera dell’imballaggio, dai produttori di materiali agli utilizzatori alla grande distribuzione, possa essere strumento di aiuto a un consumatore sempre più informato e consapevole, attento a innovazione, servizio e ambiente. Un progetto di ampio respiro che coinvolge il Dipartimento di Design del Politecnico di Milano - nelle persone dei professori Giovanni Baule e Valeria Bucchetti, a cui abbiamo affidato l’incarico di redigere la “Carta” - ma a cui sono invitati a partecipare attivamente, a vario titolo, associazioni di settore, istituzioni, designer, singole aziende. Per andare oltre ci vogliono idee, nuovi modi di fare, nuove op-
in precedenza era stato fatto meno bene e fare per la prima volta quello che
prima era stato ignorato
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portunità, che puntino in direzione di uno sviluppo di qualità. Abbiamo fatto la prima mossa, nella convinzione che non si possa evitare di fare i conti con la realtà che cambia, che è già cambiata, è che l’errore peggiore da evitare, per chi si occupa di imballaggio, sia subire i cambiamenti invece che agirli. Abbiamo bisogno del contributo di esperienze e di idee di tutti per elaborare un nuovo linguaggio comune (un vocabolario condiviso) che consenta di coniugare le reciproche necessità: quelle pratiche/applicative dei produttori e utilizzatori (brand owner) di imballaggi, con gli aspetti legati alla cultura del progetto e ai modelli di consumo emergenti, fatti di sobrietà, essenzialità, semplicità. Stimolare una riflessione è sempre un’impresa difficile, specialmente oggi, immersi come siamo in un flusso comunicativo che, per eccesso e ridondanza, è spesso vissuto come un inevitabile rumore di fondo. In questa babele di stimoli perduti, abbiamo l’evidenza che i consumatori italiani, in generale, riconoscono all’imballaggio una funzionalità e una necessità che lo rendono parte fondamentale del prodotto stesso. E proprio per questo non possiamo omettere di impegnarci - tutti - a sostenere il packaging come strumento di civiltà e a contrastare, con onestà, l’ostilità, i pregiudizi di cui è fatto oggetto per ignoranza o malafede. Ma più che puntare il dito su cosa dicono o tacciono gli altri, pensiamo a fare la nostra parte. Proviamoci. Per restare aggiornati registratevi sul nostro sito, alla pagina http://dativoweb.net/cartapackagingconsapevole/ http://dativoweb.net/mindfulpackagingcharter/
English text at http://dativoweb.net/en/content/editorial-june-2014
* Roberto Calasso, L’impronta dell’editore, Adelphi, 2013
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BE H I N D T H E COV E R
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La Belle Haleine Cos’hanno in comune lo Chanel N° 5 e la storia dell’arte? Una bottiglia di profumo può essere una scultura? L’Eau de Voilette più costosa del mondo è un gioco di parole? Viaggio nelle bizzarrie e nei paradossi tra arte del profumo e profumo d’arte. di Marco Senaldi, critico e teorico d’arte contemporanea. Direttore editoriale di impackt, insieme a Sonia Pedrazzini.
Credits. Dettaglio dell’etichetta per la Belle Haleine 1921; gelatin silver print, 8 13/16 x 7 inches. The J. Paul Getty Museum, Los Angeles. Marcel Duchamp (28 July 1887 - 2 October 1968).
Come può un profumo diventare un’opera d’arte? Come può qualcosa di invisibile come un aroma diventare il soggetto di un oggetto fatto per gli occhi? Il capostipite è con ogni probabilità lo Chanel N° 5, a torto ritenuto un “classico”, mentre invece fu piuttosto un artefatto “rivoluzionario”, nato non a caso nel pieno dei “ruggenti Anni Venti” (1921) dalla creatività di Coco Chanel, amica di artisti come Picasso, Claudel, Stravinsky e diventato solo più tardi una sorta di must have, un irrinunciabile punto di riferimento anche per chi non lo ha mai comprato né indossato. Non a caso, negli anni ’80, cioè in un decennio in cui vengono ripresi e riletti certi stilemi fashion che avevano avuto la loro origine nella mitica Jazz Age, l’effige dello Chanel viene ripresa in pieno: il gran sacerdote di questa neo- iconofilia consumista, cioè Andy Warhol, su suggerimento della galleria Feldman Fine Arts realizza infatti una serie di stampe dedicate ai miti moderni, e non manca di inserire il N°5. La spoglia, razionalista, bottiglia in stile Decò acquista, nella versione Warhol, una nuova dimensione: resa trasparente e quasi evanescente, puro profilo campeggiante sopra colori innaturali, quasi televisivi (Warhol sosteneva che l’idea delle serigrafie a colori saturi gli era venuta osservando un televisore fuori sintonia), la serie di stampe warholiane sublima l’oggetto oltre il suo significato di merce di consumo: spettrale immagine di se stesso, l’enorme Chanel incarna un mito sempre al di là delle nostre possibilità di consumarlo, perennemente desiderabile e eternamente inossidabile, una sorta - per parafrasare Oscar Wilde - di “icona senza enigma”. Per ironia della sorte, o meglio della storia, più o meno negli stessi anni, un esponente sopravvissuto della stagione delle avanguardie storiche, cioè Salvador Dalì (il quale peraltro, con il suo istrionismo e le sue muse eccentriche, come Amanda Lear, fu il maestro segreto dello stravagante stile warholiano) disegnò anch’egli il suo profumo personale. Da allora il Dalì Perfume, risalente al 1983, contenuto in una bottiglia a forma di labbra col tappo-naso, come se fosse il frammento di una statua antica è diventato anche lui un classico a modo suo. Il profumo daliniano si propone come un piccolo multiplo: in effetti, il contenitore è quasi una scultura, e l’impronta del genio catalano è assolutamente inconfondibile. Le labbra carnose sono la citazione di una citazione: non possono che richiamare il celebre divano a forma di labbra degli anni ’30 - del resto a sua volta ispirato alle carnose labbra cinematografiche di Mae West, la famosa pin up e attrice americana. Ma tutto l’insieme della boccetta crea una tipica immagine doppia à la Dalì: osservandola infatti, la sua silhouette si trascina dietro l’immagine in negativo del volto a cui naso e bocca dovrebbero appartenere, con uno straordinario effetto ipnotico.
Articolo pubblicato su impackt.it impackt.it/2013/12/17/la-belle-haleine/
English full text at impackt.it/en/2013/12/17/la-belle-haleine-en/
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Ma la fascinazione degli artisti per l’universo del profumo, per le allusioni che esso dischiude, per le forme di cui una cosa tanto impalpabile si avvolge concretamente, risalgono quasi agli stessi anni in cui Coco creava il N°5 come un’opera d’arte. Celebre ad esempio è il ready-made assistito Eau de Voilette, firmato, sempre nel 1921, da Marcel Duchamp, e che
per realizzarlo si servì di un’autentica bottiglia di profumo Rigaud, di cui rifece l’etichetta e che poi inserì in una custodia ricoperta di velluto viola. Sull’etichetta si scorge il volto dello stesso Duchamp, ritratto da Man Ray en travesti, cioè nelle sembianze del suo alter ego femmina, Rrose Sélavy (sull’etichetta, infatti, compaiono le iniziali R S). (3) Il titolo stesso è un rompicapo: anziché Eau de Toilette, come ci si aspetterebbe, troviamo una Eau che però non è nemmeno “de Violette”, come ci aspetterebbe con riferimento all’essenza - ma “de Voilette” come se ci fosse un errore (il tutto sarebbe un oscuro riferimento alla poesia di Rimbaud Les Voyelles, in cui la O è della “viola”). Più oscuro ancora è il senso del gioco di parole sottostante l’immagine di Duchamp: Belle Haleine, che fa pensare a “Belle Héléne”, ma con una storpiatura significativa: “de longue haleine” in francese significa “di lungo respiro”, ma per Duchamp, appassionato delle cose impalpabili che lui definiva “infrasottili” (“inframince”), l’aria, il respiro, l’alito, il fumo, il profumo, ecc. ecc., erano dimensioni artistiche tanto trascurate quanto essenziali - al punto che a un intervistatore che gli chiedeva cosa facesse per vivere, rispose: “Sono un réspirateur, un respiratore, non le basta?”. Sarà per questi colpi di genio e di scena (tipicamente duchampiani), sarà perché degli esemplari di questo ready-made modificato se n’è avanzato solo uno - il fatto è che Eau de Voilette è diventato il profumo più costoso di sempre: e ci crediamo, se è vero che quest’unico esemplare (già appartenuto a Yves Saint-Laurent) è stato battuto in asta da Christie’s alla “sommetta” di 8,9 milioni di euro. Una storia così avvincente non poteva lasciare indifferenti le giovani generazioni artistiche. Sedotto da Duchamp (o forse da Rrose Sélavy?) è stato il nostro Francesco Vezzoli. A distanza di quasi novant’anni, nel 2009 Vezzoli ha pensato di riproporre un profumo-opera che alludesse all’Eau duchampiana, intitolandolo però (concessione molto postmoderna) Greed, cioè Avidità. La bottiglia è in pratica la stessa di quella di Duchamp, solo che al posto di Rrose compare Francesco/a, vagamente effemminato pure lui. La cosa però notevole è che Vezzoli ha commissionato un video pubblicitario come per il lancio di un profumo vero, anzi meglio: il corto infatti è firmato nientemeno che da Roman Polanski che dirige Nathalie Portman e Michelle William. Come dire: quello che conta ormai, lo sanno tutti, non è il profumo in sé, ma il “profumo del profumo”, la sua disincarnata esperienza mediale, ammantata dall’aroma inconfondibile del glamour spirante da glorie vecchie e nuove, purché hollywoodiane. Insomma, è il passo successivo alla glorificazione warholiana della merce: la glorificazione dell’immaginario. La storia finisce qui? No, neanche per sogno, fare l’artista contemporaneo, dice qualcuno, significa spostare l’asticella dell’impossibile sempre una tacca più in alto. Si sarebbe tentati di dire che è quello che ha fato un altro artista italiano, Luca Vitone, alla Biennale di Venezia 2013. Invitato al Padiglione Italia ha optato per una scelta estrema: portare un’opera “che non c’è”. Dovendo dialogare (questo il concept curatoriale) con le fotografie del grande Luigi Ghirri, Vitone ha pensato di giocare la sua partita senza scendere sul terreno del visibile ma dell’olfattivo. Ha così installato nell’ambiente un odore, che “ti piace alla prima annusata, ma poi diventa sgradevole, pizzica in gola, fa venire voglia di deglutire” come ha dichiarato lui stesso. Un odore che ne ricorda un altro, stavolta tutt’altro che glamour: l’odore dell’eternit. Benché impalpabile dunque, l’opera di Vitone parla di uno degli eventi più tragici della nostra storia recente e per poter raggiungere questo risultato l’artista ha dovuto rivolgersi al “naso” Maria Candida Gentile. A dimostrazione che anche un profumo può far pensar e portare la mente lontano, molto lontano…
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CONTENTS
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Marco Senaldi Behind the cover
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Rubrica degli eventi passati Memorandum
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Rubrica degli eventi futuri Agenda
[ FOCUS ON ] 32
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SPECIALE CosmoPharma [ FOCUS ON ] 15
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Obiettivo: innovare per creare consenso Come cambia il rapporto tra brand e consumatore? Il contributo di Roberto Masciambruni (Angelini). Objective: build consensus through innovation How is the relationship between brand and consumer changing? Comments by Roberto Masciambruni (Angelini)
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I NDUST RY & MA NA G E ME N T
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P H A RMA
Stefano Lavorini Crescere e restare giovani… dentro Marchesini Group compie 40 anni e festeggia. L’ottimismo del presidente sull’azienda e sul mercato. Grow and stay young… inside Marchesini is now 40 years old and celebrates. The optimism of President on the society and the market.
MAT E R I A L S & MA CHI N E RY
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] P H A RMA
Il packaging, immaginato e prodotto La nuova frontiera del mercato cosmetico è la condivisione. Le direttrici dello sviluppo di un imballaggio che portano al P2P. L’opinione di Andrea Sommavilla e Andrea Venturelli (Acqua di Parma). Packaging, imagined and produced The new frontier of the cosmetics market is sharing. The direction of the development of packaging which lead to P2P. The opinion of Andrea Sommavilla and Andrea Venturelli (Acqua di Parma) COSMETICS
Plinio Iascone Il packaging della cosmesi profumeria Packaging for cosmetic and perfumes
I N D U STRY & MAN AG EMENT
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PHARMA
Plinio Iascone Il confezionamento dei prodotti farmaceutici Packaging for pharmaceutical products
COSMETICS
[ FACTS & FIGURES ] 37
PHARMA
[ FACTS & FIGURES ]
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COSMETICS
Sonia Pedrazzini Il mascara dietro le quinte Cosa si nasconde dietro un “battito di ciglia”? (Ancorotti Group). Mascara behind the scenes What is hidden behind a simple “blink of an eye”? (Ancorotti Group) La fiducia è (diventata) una cosa seria La continuità di rapporto col consumatore garantisce il successo di prodotto e canale distributivo. Faith has become a serious business The continuity of consumer relations guarantees product success and distribution channels
TechnoMemo EN D OF LIN E & H A N D LI N G 47
Il packaging secondario è a una svolta (Cama Group) Secondary packaging is at a turning point
Riempimento asettico: nuovo standard Da Ima Life, una riempitrice e tappatrice di concezione innnovativa. Aseptic filling: new standards From Ima Life, Sterifill Smart, an innovatory concept filling and capping machine
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Controllo peso e tracciabilità: nuovi traguardi Gli standard di precisione e qualità nella produzione di solidi orali e nel confezionamento della MG2. Weight control and traceability: new benchmarks Precision and quality standards in the production of oral solids and in packaging according to MG2.
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Scirocco: versatile e ad alte prestazioni (Siemens- PFM) Scirocco: versatile and high performance
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News
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Alleati, al servizio del packaging (Bosch Rexroth - Ronchi) An alliance at the service of packaging
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Fabbrica: modelli di automazione (Sew Eurodrive) Factory: automation models
C OM PON EN TS & OT H E R E Q U I P M E N T S 30
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Un film per compresse fatto bene Gnudi presenta la tecnologia di rivestimento della L.B. Bohle A well-made film for dragees Gnudi introduces L.B. Bohle coating technology Assemblaggio veloce nel cosmo-farma (Tecmes) Speedy cosmo-pharma assembly
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Adesivi: alimentazione costante e sicura (Robatech) Adhesives: safety and continuous feed
66 Company index, advertisers
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Colophon Direttore responsabile
Stefano Lavorini
Condirettore
Luciana Guidotti
Servizi redazionali Promoter
Daniela Binario, assistenza@dativo.it
Segreteria
Leila Cobianchi, Filomena D’Addona
Pubblicità
traffico@dativo.it
Hanno collaborato
Redazione, Direzione Amministrazione, Diffusione
Elena Piccinelli
Product Manager Sales team (Italia)
Plinio Iascone, Roberto Masciambruni, Sonia Pedrazzini, Andrea Sommavilla, Andrea Venturelli
Edizioni Dativo S.r.l. Via B. Crespi, 30/2 - 20159 Milano Tel. 02/69007733 - Fax 02/69007664 italiaimballaggio@dativo.it http://www.dativoweb.net Bruno G. Nazzani 02 69007733 - b.nazzani@dativo.it Massimo Chiereghin 02 69007733 - m.chiereghin@dativo.it Armando Lavorini 335 6266064 Mario Rigamonti 349 4084157 sales@dativo.it
Traduzioni
Dominic Ronayne Sales Representatives
Coordinamento artisti Progetto grafico e impaginazione Fotolito e Stampa Numero
Gianni Valentino Studio Grafico Page - Novate Milanese (MI) Vincenzo De Rosa, R. Rossi, S. Viapiana Ancora S.r.l. - via B. Crespi 30, 20159, Milano 6/2014 Giugno anno 2014 Pubblicazione iscritta al n. 555 del Registro di Cancelleria del Tribunale di Milano in data 22/10/94 Iscrizione nel Registro degli Operatori della Comunicazione n. 4028
con la collaborazione di
Una copia: € 6,50 - Arretrati: € 13.00 Periodicità Abbonamento per un anno:
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Memoran ndum Piccola rubrica di eventi che hanno lasciato il segno. Da leggere.
INTERPACK: EDIZIONE STRAORDINARIA Un’atmosfera estremamente positiva si è creata, fin dal primo giorno, fra i 2.700 espositori e i 175.000 operatori che hanno animato dall’8 al 14 maggio i 19 padiglioni del comprensorio fieristico di Düsseldorf, tutto esaurito per la fiera del packaging più importante del mondo. Unanime la soddisfazione espressa per l’interesse, la competenza e la propensione a investire dei visitatori, giudicati ancora superiori al passato, a cui si aggiunge la finalizzazione in fiera di molti accordi e contratti d’acquisto, spesso giunti a buon fine in modo spontaneo. Ha contribuito al buon clima generale la grande quota di visitatori ed espositori stranieri: circa il 75% delle aziende presenti in fiera ha radici fuori della Germania; in particolare il 66% dei visitatori erano stranieri, provenienti da 120 nazioni, fissando un nuovo record della manifestazione e il primato rispetto a tutte le manifestazioni di Messe Düsseldorf. Il direttore di interpack, Bernd Jablonowski, ha anche sottolineato il successo delle “iniziative speciali”, dagli Innovationparc Packaging e Metal Packaging Plaza, al secondo congresso Save Food a cui hanno partecipato più di 450 delegati, i rappresentanti della FAO e dell’UNEP, politici di varie nazioni (dalla Germania al Senegal) e ovviamente l’industria.
COMPETITIVITÀ E INNOVAZIONE Il 2 aprile la Camera di Commercio di Milano ha ospitato il convegno “L’innovazione tecnologica dell’industria italiana verso la visione europea del prossimo futuro”. Organizzato da AIRI (Associazione Italiana per la Ricerca Industriale) e Innovhub-Stazioni Sperimentali per l’industria (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano), l’evento ha aggiornato sullo stato dell’innovazione tecnologica nell’industria italiana e sulle sue possibili evoluzioni alla luce dei nuovi indirizzi contenuti in Horizon 2020, con particolare riguardo per l’Industrial Leadership. La centralità della competitività industriale è stata evidenziata in una serie di interventi e case studies di specifico interesse sia per la grande industria sia per le PMI. Si è parlato, fra l’altro, di brevettazione europea, regolamentazione, accesso al credito e governance dell’innovazione.
DINAMICO COSMOFARMA. La consolidata alleanza tra il Gruppo BolognaFiere, Federfarma e Cosmetica Italia ha trovato espressione negli oltre 70 appuntamenti che, tra workshop, convegni, corsi ECM e conferenze a tema, hanno animato i tre giorni della manifestazione Cosmofarma (9-11 maggio) attirando oltre 27.500 visitatori italiani (+14%) e stranieri (+22%). «I 600 incontri organizzati con le buyer delegation di 20 Paesi e la presenza di oltre 350 espositori - è il commento del presidente di BolognaFiere e Sogecos Duccio Campagnoli - sono il segno dell’ottimismo di un settore farmaceutico dinamico e propositivo e mettono in luce il sapiente lavoro di bilanciamento della fiera tra business, scienza e formazione». Lo confermano i dati diffusi dal Centro Studi di Cosmetica Italia: dopo un calo negli esercizi precedenti, le vendite di cosmetici nel canale farmacia nel 2013 sono cresciute dello 0,3% per un valore di mercato che supera i 1.750 milioni di euro, e appaiono in ulteriore ripresa entro fine anno. Il canale è proattivo e non solo mira a offrire il prodotto cosmetico ma anche i trattamenti professionali, sfruttando la sinergia di competenze fra farmacisti ed estetisti. INTRALOGISTICA INTEGRATA Un CeMAT sempre più internazionale ha proposto ad Hannover dal 19 al 23 maggio oltre 4.000 innovazioni di 1.025 aziende espositrici (per il 58% estere) a circa 53.000 visitatori, un terzo dei quali internazionali. Ben 65 i paesi di provenienza, soprattutto europei ma anche americani: gli Usa hanno raddoppiato espositori e visitatori. Deutsche Messe stima che nel corso della manifestazione si siano avviate trattative d’affari per un valore record di oltre dieci miliardi di euro. Apprezzati sia la ripartizione nelle aree Move & Lift, Store & Load, Pick & Pack, Logistics IT e Manage & Service, sia i forum focalizzati su applicazioni e mercati. Il prossimo CeMAT si svolge dal 31 maggio al 3 giugno 2016.
MECSPE, CRESCITA A 2 CIFRE Il tredicesimo salone internazionale delle tecnologie per l’innovazione, organizzato da Senaf il 27-29 marzo a Fiere di Parma, ha riunito 1.087 espositori e 31.625 visitatori (+12%), e si è svolto in contemporanea con Subfornitura, Eurostampi, Plastiexpo, Macchine e utensili, Control Italy, Motek Italy e Logistica. Visto l’interesse concreto e la vivacità progettuale dei visitatori l’anno prossimo (26-28 marzo 2015) gli otto saloni saranno integrati con demo live di macchinari e processi, soprattutto per l’automazione e la logistica. Verrà inoltre riproposta l’iniziativa “Fabbrica Digitale-oltre l’automazione”: una superficie di oltre 2.000 mq dove sono stati messi in opera i processi di una fabbrica dislocata reale, con unità dimostrative funzionanti e interconnesse tra loro.
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INTERPACK: EXTRAORDINARY EDITION An extremely positive atmosphere was created from the very first day among the 2,700 exhibitors and 175,000 operators who animated the 19 halls of the Düsseldorf Exhibition Centre from 8th to 14th May, at the world’s most important packaging fair, fully booked out. Unanimous satisfaction was expressed for the interest, expertise and willingness to invest of the visitors, judged even higher than in the past, to which can be added the clinching at the fair of many agreements and purchasing contracts, many of which signed and sealed on the spot. The large share of foreign visitors and exhibitors contributed to the good climate generally: about 75% of the companies present at the fair had roots outside of Germany; in particular 66% of the visitors were foreigners from 120 countries, setting a new record for the event, that ranks first among all the Messe Düsseldorf events. The Director of Interpack, Bernd Jablonowski, also stressed the success of the “special initiatives”, from the Packaging Innovationparc and Metal Packaging Plaza to the second Save Food Congress which was attended by more than 450 delegates, representatives of FAO and UNEP, politicians from different countries (from Germany to Senegal) and of course the industry. COMPETIVITY AND INNOVATION. April 2nd the Milan chamber of commerce hosted the conference “Technological innovation of Italian industry towards a European vision of the coming future”. Organized by AIRI (Italian Industrial Research Association) and Innovhub-Stazioni Sperimentali for industry (Special Company of the Milan Chamber of Commerce), the event updated on the state of technological innovation of the Italian industry and its possible evolutions in the light of the new aims contained in Horizon 2010, with particular regard to industrial leadership. The centrality of industrial competitivity was highlighted in a series of talks and case studies of specific interest both for big industry and SMEs. European patenting, regulations, access to credit and the governance of innovation were among the subjects broached. DYNAMIC COSMOFARMA. The consolidated alliance between the Gruppo BolognaFiere, Federfarma and Cosmetica Italia has resulted in more than 70 engagements, including workshops, conventions, CME courses and theme conferences that animated the three-days of Cosmofarma (9th-11th May), attracting over 27,500 Italian (+14%) as well as foreign (+22 %) visitors. As BolognaFiere and Sogecos President Duccio Campagnoli commented «the 600 meetings organized with the delegations of buyers from 20 countries and with the presence of over 350 exhibitors are a sign of optimism of a dynamic and proactive pharmaceutical sector and highlight the adroit Fair balance between business, science and training». This is confirmed by figures released by the Cosmetica Italia Study Center: after a decline in the previous years, sales of cosmetics in the pharmacy channel in 2013 grew by 0.3% to a market value in excess of 1,750 million euros, and should show further growth before the end of the year. The channel is proactive and aims at not only offering cosmetics products but also professional treatments, taking advantage of the synergy of skills and knowhow shared by pharmacists and beauticians. INTEGRATED INTRALOGISTIC. At Hannover 19th to 23rd May last an increasingly international CeMAT proposed over 4,000 innovations from 1,025 exhibiting companies (58% foreign) to about 53,000 visitors, a third of which international, featuring as many as 65 the countries of origin, mainly involving Europeans but also Americans: the US has doubled exhibitors and visitors. Deutsche Messe estimates that in the course of the event business negotiations for a record value of more than ten billion euros were started up. Much appreciated the layout in the Move & Lift, Store & Load, Pick & Pack, and Logistics IT and Manage & Service, which overall covered a total of 120,000 square meters, as well as the forums focused on applications and markets. The next CeMAT will be held from 31st May to 3rd June 2016. MECSPE, DOUBLE-DIGIT GROWTH. The thirteenth international innovation technology show, organized by Senaf on 27th-29th March in Fiere di Parma, brought together 1,087 exhibitors and 31,625 visitors (+12%). Mecspe was held in conjunction with Subfornitura, Eurostampi , Plastiexpo , Macchine e Utensili, Control Italy, Motek Italy and Logistics. Given the concrete interest and vitality of visitors, next year (26th-28th March 2015 ) the eight Salons will feature live demos of machines and processes, aboveall for automation and logistics. Also to be proposed the “Digital Factory - beyond automation” undertaking: an area of over 2,000 square meters featuring processes of an actual factory with functioning, interconnected demonstration units.
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Agenda Rubrica degli eventi futuri: fiere, conferenze, convegni in Italia e nel mondo. Da ricordare. 12-14 giugno, Istanbul (TR)
EVENTS & SHOWS Make-up in Paris Formulation, packaging & marketing for cosmetics 12-13/6/2014 Paris (F) www.makeup-in-paris.com
Drink technology India Beverage & food industry 25-27/9/2014 Mumbai (IND) www.drinktechnology-india.com
RosUpack Packaging industry 17-20/6/2014 Moscow (RUS) www.rosupack.com www.internationalshow.it
International PackTech India Processing, packaging & printing 25-27/9/2014 Mumbai (IND) www.packtech-india.com www.ipackima.it
Afro Packaging & Food Food processing & packaging technologies 19-21/6/2014 Cairo (EG) www.afropackaging.com
Taropak Packaging technology & logistics 29/9-2/10/2014 Poznan (PL) www.taropak.pl
Cosmoprof North America Cosmetics & perfumery industry 13-15/7/2014 Las Vegas (USA) www.cosmoprofnorthamerica.com
Interplas Plastics industry 30/9-2/10/2014 Birmingham (UK) www.britishplasticsshow.com
International FoodTec Brasil Food industry 5-7/8/2014 Curitiba (BR) www.foodtecbrasil.com.br
Macropak Packaging industry 30/9-3/10/2014 Utrecht (NL) www.macropak.nl
Indoplas + Indopack + Indoprint Plastics, Packaging & Printing 3-6/9/2014 Jakarta (ID) www.indoplas.com
Bimu Metal forming & metal cutting machines, robots, automation and auxiliary technologies 30/9-4/10/2014 Milano Rho (I) www.bimu.it
Asia Fruit Logistica Fruit & vegetable marketing 3-5/9/2014 Hong Kong (PRC) www.asiafruitlogistica.com East Afripack Processing, packaging & converting technologies 9-12/9/2014 Nairobi - Kenya (Eak) www.ipack-ima.com Labelexpo Americas Labeling & converting 9-11/9/2014 Chicago (USA) www.labelexpo-americas.com Beyond Beauty Events Cosmeeting Paris & Creative Beauty Paris 9-11/9/2014 Paris (F) www.beyondbeautyevents.com Eurasia Packaging Istanbul Packaging industry 18-21/9/2014 Istanbul (TR) www.packagingfair.com Istanbul Food-Tech Food & beverage technologies 18-21/9/2014 Istanbul (TR) www.foodtechistanbul.com Beyond Beauty Asean Bangkok Beauty trade show 18-20/9/2014 Bangkok (T) www.beyondbeautyasean.com Macfrut Fruit & vegetables 24-26/9/2014 Cesena (I) www.macfrut.com
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Tokyo Pack Packaging exhibition 7-10/10/2014 Tokyo (J) www.tokyo-pack.jp Medtec Italy Medical technology 8-9/10/2014 Modena (I) www.medtec-italy.com China Brew China Beverage Brew & beverage processing technology and equipment 13-16/10/2014 Beijing (PRC) www.chinabrew-beverage.com Sial Agri-food industry, food retail & catering, 19-23/10/2014 Paris (F), www.sialparis.com Smau Information & communication technologies 23-25/10/2014 Milano City (I) www.smau.it Packaging del farmaco Conference 23/10/2014 Milano (I) www.iir-italy.it Luxe Pack Monaco Luxury packaging 27-29/10/2014 Montecarlo (MC) www.luxepack.com Emballage & Manutention Packaging materials, machinery & handling 17-20/11/2014, Paris (F) www.emballageweb.com
BEAUTY EURASIA Q Gli organizzatori (Platform International Exhibitions Inc., gruppo ITE) ne sottolineano anzitutto il posizionamento: Beauty Eurasia è la prima fiera della filiera della bellezza nella regione eurasiatica, con 550 espositori e 25mila visitatori attesi, provenienti da oltre 100 paesi. In questo contesto, le soluzioni per il packaging giocano un ruolo preminente, grazie alla partecipazione di una nutrita schiera di fornitori internazionali di imballaggi, macchine e mate-
23-24 giugno 2014, Tours (F) COSMETIC & SENSORY 2014 Evento internazionale, animato e frequentato da marketer, scienziati ed enti di ricerca, organizzato dalla Cosmetic Valley France. Dedicato a emotività e processo decisionale, percezioni sensoriali, neurofisiologia, analisi sensoriale, neuromarketing, design sensoriale... Gli argomenti indagati si raggruppano in quattro aree tematiche: - ricerca (percezione, emozione della sensorialità; analisi e comprensione delle emozioni, fisiologia del tatto, strumenti e metodologie); - marketing (neuromarketing fra scienza e mito, beni di lusso e universo sensoriale, emozione e pubblicità); - consumo (la mente del consumatore, emozione e decisione, il web come nuovo database di emozioni); - product design (il design sensoriale, l’impatto delle emozioni nella valutazione di un prodotto, la valutazione dei contenuti emozionali di un prodotto, oggettivazione e approcci di incorporazione sensoriale).
June 12th-14th, Istanbul (TR) Beauty Eurasia 2014 The organizers (Platform International Exhibitions Inc., ITE Group) emphasize, first of all, the event’s location: Beauty Eurasia is the first exhibition of the beauty industry to be held in the Eurasian region, with 550 exhibitors and 25 thousand visitors expected from over 100 countries. In this context, packaging solutions play a prominent role, thanks to the participation of a large group of international suppliers of packaging machinery and raw materials (in the show, among other things, glass and plastic bottles, tubes, valves, boxes, pumps, closures, accessories, packaging machines, dispensing systems, jars and containers, aerosols, raw materials, and much more). The Turkish fair, now in its tenth edition, has almost doubled the number of participants in four years (from 252 in 2010 to 475 in 2013) and to date has seen a further significant increase in sign-ups. June 23rd-24th, Tours (F) Cosmetic & Sensory 2014 An international event participated in and attended by marketers, scientists and research institutions organized by the French Cosmetic Valley entirely devoted to emotion and decision making, sensory perception, neurophysiology, sensory analysis, neuromarketing, sensory design... The topics investigated are grouped into four areas: - research (perception, feeling and emotion at the
rie prime (in mostra, fra l’altro, bottiglie di vetro e plastica, tubi, valvole, scatole, pompe, chiusure, accessori, macchine per il confezionamento, sistemi di erogazione, vasetti e contenitori, aerosol, materie prime e molto ancora). La fiera turca, alla decima edizione, ha pressoché raddoppiato il numero di partecipanti in quattro anni (dai 252 del 2010 ai 475 del 2013) e ad oggi registra un ulteriore incremento significativo di adesioni.
24 giugno, Milano
CONVEGNO AILOG Q Si svolge presso l’Univer-
sità Cattolica del Sacro Cuore di Milano, al mattino, il prossimo convegno Ailog intitolato “Differenziare, Migliorare, Proteggere: la Sostenibilità nella Supply Chain”. Nel corso dell’incontro, Ailog (Associazione Italiana di Logistica e di Supply Chain Management), Adaci (Associazione Italiana Acquisti e Supply Management) e Altis (Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) presentano i risultati di una ricerca congiunta, volta ad
heart of the senses, analysis and understanding of emotions, physiology of touch, tools and methodologies); - marketing (neuromarketing between science and myth, luxury goods and sensory universe, emotion and publicity); - consumption (the consumer’s mind, emotion and decision, the web: a new database of emotions); - product design (the sensorial design, impact of emotions in the evaluation of a product, evaluation of the emotional content of a product, objectification and incorporation of sensory approaches). Infos on www.sensory2014.com. June 24th, Milan Ailog conference 2014 The upcoming Ailog conference “Diversify, Enhance, Protect: Sustainability in the Supply Chain” will be held by morning at Milan’s Università Cattolica del Sacro Cuore. During the encounter, Ailog (Italian Logistics and Supply Chain Management Association), Adaci (Italian Aquisitions and Supply Management Association) and Altis (High Business and Enterprise School at the Università Cattolica del Sacro Cuore) present the results of joint research aimed at analyzing the commitment of the companies operating in Italy in the sustainable management of the supply chain. The event is characterized by a special and distinctive feature: the survey sought to highlight how companies
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[ 18-20 settembre, Bangkok (T)
24-26 settembre, Cesena
BEYOND BEAUTY ASEAN 2014
MACFRUT 2014
Q Dopo la recente acquisizione
del China Beauty Expo di Shanghai, il gruppo Itec FranceInforma (già organizzatore di Beyond Beauty Paris) lancia Beyond Beauty Asean. La prima edizione della manifestazione B2B dedicata alla filiera della bellezza si svolge dal 18 al 20 settembre a Bangkok (Thailandia), all’Impact Exhibition & Convention Centre. Quattro le macro aree tematiche: Beauty & Cosmetics, Spa & Well-being, Herbal & Health, Hair & Nail. Sono attesi oltre 400 espositori e 15.000 visitatori; il rappresentante italiano è International Show Srl (Invernizzi Group).
Q La manifestazione interna-
zionale della filiera ortofrutticola organizzata ogni anno da Cesena Fiera SpA prepara l’edizione 2014 forte della crescita registrata lo scorso anno: 24.800 visitatori certificati, in aumento del 15%, e 820 espositori provenienti da 35 paesi, al +2%. Importanti - sottolinea al riguardo Domenico Scarpellini, presidente di Cesena Fiera - anche le scelte strategiche che hanno identificato il bacino del Mediterraneo e l’area dei Balcani come importanti mercati di sbocco per la produzione nazionale di orto-
29 settembre - 2 ottobre, Poznan (PL) analizzare l’impegno delle imprese operanti in Italia nella gestione sostenibile della catena di fornitura. Tratto distintivo: l’indagine ha voluto mettere in luce come le imprese integrano valori sociali e ambientali nei propri processi di acquisto e gestione della logistica, e ha posto l’attenzione sulle azioni realizzate concretamente (e gli strumenti adottati) più che sulle politiche dichiarate. Questo approccio ha suscitato molto interesse, confermato dalla grande partecipazione al progetto: più di 300 imprese hanno volontariamente risposto al questionario, grazie alla disponibilità dei responsabili di acquisti, logistica e supply chain. Partecipazione gratuita, previa iscrizione.
integrate social and environmental values into their purchasing processes and logistics management, and focused attention on the actions taken in practice (and the tools used) rather than on stated policies. This approach has generated a lot of interest, confirmed by the large participation in the project: more than 300 companies have voluntarily responded to the questionnaire, due to the availability of acquisitions, logistics and supply chain managers. Participation is free upon registration. September 18th-20th, Bangkok (T) Beyond Beauty Asean 2014 Following the recent acquisition of the China Beauty Expo Shanghai, the Itec France-Informa group (formerly organizer of Beyond Beauty Paris) will launch Beyond Beauty Asean. The first edition of the B2B show dedicated to the beauty industry will be held September 18th to 20th in Bangkok (Thailand), at the Impact Exhibition & Convention Centre. The four macro areas - Beauty & Cosmetics, Spa & Well-being, Herbal & Health, Hair & Nail - are expected to attract over 400 exhibitors and 15,000 visitors.
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frutta. Secondo i dati Istat riportati dagli organizzatori, infatti, negli ultimi dieci anni le esportazioni italiane di settore verso i Paesi dell’Africa Mediterranea sono cresciute costantemente, fino a decuplicare e sopravanzare oggi l’import. L’attenzione al business, oltre che all’innovazione tecnologica, è dunque un elemento distintivo della rassegna cesenate che, sempre l’anno scorso, ha organizzato oltre 480 incontri B2B fra espositori e delegazioni straniere. Altre iniziative importanti, l’intenso programma convegnistico (23 iniziative nel 2013, che hanno coinvolto oltre 3.000 partecipanti) e l’Oscar Macfrut alla tecnologia.
20-22 ottobre, Tokyo (J)
TAROPAK 2014 La fiera delle tecnologie di imballaggio e logistica organizzata da MTP è cresciuta, affermandosi nel tempo come evento di riferimento dell’Est Europa. Con oltre 600 espositori provenienti da 20 paesi e 45.000 visitatori, la manifestazione polacca del packaging (che si svolge ogni due anni in alternanza con Pakfood) si è infatti evoluta da “mercato” locale a evento internazionale, sostenuta dalle principali organizzazioni di settore. Il concessionario esclusivo per l’Italia è Unifiere Srl.
27-29 ottobre, Montecarlo (MC) LUXE PACK MONACO 2014 - Il 27° salone del packaging di lusso si estende in un ulteriore padiglione e
24th-26th September, Cesena Macfrut 2014 The international fruit and vegetable industry event organized annually by Cesena Fiera SpA prepares for the 2014 edition, bolstered by the strong growth that it registered last year: 24,800 certified visitors, an increase of 15%, and 820 exhibitors from 35 countries, up 2%. Important too - Domenico Scarpellini, President of Cesena Fiera underlines on this count - the strategic choices that have identified the Mediterranean basin and the Balkans as important outlet areas for Italian fruit and vegetable production. According to Istat data reported by the organizers, in fact, in the last ten years, exports of Italian industry towards the countries of the African Mediterranean have grown steadily, to the point of having increased tenfold and that now outstrip imports to Italy. Its focus on business, as well as on technological innovation, is hence a distinctive element of the Cesena based event that, last year also organized more than 480 B2B meetings between exhibitors and
MA RKETING & DESIGN
COSME TOKYO 2014 Q Reed Exhibitions Japan Ltd presenta la
terza edizione della fiera internazionale della bellezza, unica manifestazione giapponese del settore e porta di accesso al secondo mercato mondiale di prodotti cosmetici. In rapida crescita (si preannuncia 1,6 volte più grande dello scorso anno), Cosme Tokyo 2014 prevede la partecipazione di 30mila espositori e 600 espositori di 26 paesi di tutto il mondo, fra cui l’Italia. Per le imprese che si affacciano al mercato giapponese e non hanno ancora un rappresentante locale sono previsti un padiglione ad hoc e una serie di servizi di supporto dedicati, di promozione e di informazione (ad esempio sulla legislazione vigente).
inaugura “LUXE formulation”: un nuovo spazio dedicato ai servizi di formulazione, confezionamento, riempimento, full service, private label e correlati.
foreign delegations. Among the other important initiatives, the intense conference program (23 undertakings in 2013, which involved over 3,000 participants) and the Macfrut technology Oscar. September 29th to October 2nd, Poznan (PL) Taropak 2014 The exhibition of technologies for packaging and logistics organized by MTP has grown, establishing itself in time as a landmark event in Eastern Europe. With over 600 exhibitors from 20 countries and 45,000 visitors, the Polish packaging event (which takes place every two years, alternating with Pakfood) has in fact evolved from a “local market” into an international event, supported by leading industry operators. The exclusive dealer for Italy is Unifiere Ltd. October 20th-22nd, Tokyo (J) Cosme Tokyo 2014 Reed Exhibitions Japan Ltd. presents the third edition of this international beauty fair, the only one of the Japanese industry and
La fiera monegasca organizzata da Idice estende, così, la propria rappresentatività all’intera supply chain, dalla formulazione fino al prodotto finito e confezionato.
gateway to the world’s second largest market for cosmetic products. Rapidly growing (this edition promises 1.6 times larger than last year), Cosme Tokyo 2014 expects the participation of 600 exhibitors and 30 thousand exhibitors from 26 countries around the world, including Italy. For companies who are entering the Japanese market and have yet to have a local representative, a pavilion is supplied, along with a series of ad hoc support services dedicated to promotion and information (for example on legislation). October 27th-29th, Monte Carlo (MC) Luxe Pack Monaco 2014 The 27th salon of luxury packaging expands with an additional pavilion and inaugurates “LUXE formulation”: a new space dedicated to the services of formulation, packaging, filling, full-service, private label and related services. In such a way, the fair, organized by the Monegasque Idice, extends its representation to the entire supply chain, from the formulation right up to the finished and packed product.
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OBIETTIVO: innovare per creare consenso «All’inizio di ogni percorso è sempre una sfida eccitante immaginare tutto il nuovo che verrà». ome cambia il rapporto tra brand e consumatore? Quali fattori stanno determinando l’evoluzione del paradigma in questo senso? E quali le azioni da mettere in campo per affrontare in modo adeguato un futuro che si prospetta davvero diverso sul fronte dello sviluppo, della produzione, della distribuzione e della comunicazione di un farmaco? Il contributo di Roberto Masciambruni - Head of Packaging Design di Angelini (Ancona) - ci consente di aprire una finestra sul mondo farmaceutico, attraversato da correnti di innovazione non solo e non tanto tecnologica. Un mondo che sembra in procinto di modificare in modo sostanziale la propria vision strategica, alla luce di nuove responsabilità istituzionali e imprenditoriali. (A cura di Luciana Guidotti)
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Quali sono i fattori in grado di condizionare in futuro il mercato del farmaco? Per fare previsioni sui trend che andranno ad affermarsi nel futuro, possiamo affidarci ad alcuni interessanti indicatori che il periodo appena trascorso ci ha fornito. Sono due i driver che sono risultati fondamentali nell’ultimo biennio e che hanno provocato un cambiamento epocale nel rapporto tra brand e consumatore, richiedendo un approccio totalmente nuovo al nostro modo di gestire il business e di sviluppare i prodotti. Il primo driver è legato ai social media, il secondo ha a che fare con la sostenibilità. In entrambi i casi, tuttavia, rimane ancora molto da capire sulle loro implicazioni e su come valorizzarne al meglio le potenzialità. Sta di fatto che, nel prossimo futuro, le aziende dedicheranno sempre più tempo alla tutela e all’adattamento dei propri brand a questo nuovo scenario, ascoltando e crean-
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do consenso e costruendo nuovi rapporti di fiducia con gli ambasciatori della marca, cioè chiunque possa dare valore al brand. Assisteremo dunque all’utilizzo di nuovi “moltiplicatori di forze” per ampliare il messaggio del brand e per far fronte agli attacchi dei competitor. Prepariamoci ad assistere alla nascita di nuove e spesso imprevedibili partnership tra i marchi e altre realtà: comarketing (tra aziende di diversa natura), ricerca condivisa, etc..
Roberto Masciambruni
I new media stanno cambiando anche il packaging come strumento di comunicazione? Per quanto riguarda le nuove tecnologie applicate al prodotto, c’è da fare innanzitutto una premessa. L’incremento dei brand indipendenti e di nicchia è sem-
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In breve, il Gruppo Angelini Angelini è un gruppo internazionale privato, leader nell’area salute e benessere nei settori farmaceutico e largo consumo. Nato in Italia all’inizio del 20° secolo, oggi ha sedi in 20 paesi e impiega 4.000 persone. I ricavi consolidati sono pari a circa 1.400 milioni di euro. Nel settore Pharma, è presente direttamente in 17 Paesi. I suoi prodotti sono commercializzati anche nel resto del mondo grazie a partnership con aziende locali. La R&D farmaceutica ha identificato negli anni principi attivi di importanza mondiale come benzidamina e trazodone ed è attualmente impegnata in progetti di ricerca nei settori dell’infiammazione e del dolore, del SNC e delle malattie infettive. Nell’ambito dei farmaci a prescrizione, l’azienda è focalizzata in analgesia, infiammazione, SNC, pediatria, patologie influenzali e del cavo orale, ginecologia, disinfezione. In Italia, Angelini è tra le prime aziende farmaceutiche per volumi, tra le aziende col più alto tasso di crescita nel mercato dei farmaci a prescrizione, soprattutto in analgesia con la linea Tachipirina, e leader in automedicazione con marchi come Moment, Tantum Verde e Amuchina.
In brief, the Angelini Group Angelini, a privately owned, international group, is leader in the healthcare and wellbeing market in the pharmaceutical and mass-market sectors. Angelini was founded in Italy at the beginning of the 20th century. Today, it is an international group with branches in 20 countries and worldwide product distribution. In the Pharmaceutical sector, Angelini focuses mainly on pain relief, inflammation, CNS, cold & flu, oral care & sore throat, gynaecology, disinfection. Angelini is one of the top pharmaceutical companies in Italy by sales volume, with the highest growing rate for prescription market and a leading company in the self-medication sector. Guided by the President Francesco Angelini, the group employs about 4.000 people. In 2013 the consolidated turnover was about 1.400 million Euros.
pre più legato al fatto che i social media sono parte attiva all’interno del business. Questi brand indipendenti sfrutteranno a proprio vantaggio i social media e le nuove tecnologie per raggiungere un’ampia parte di consumatori attraverso messaggi mirati, in grado di comunicare autenticità e attualità. Per confermare la propria leadership e per proteggersi, i big brand avranno quindi bisogno di un forte lavoro strategico nell’ambito dei social media. In quest’ottica Angelini ha voluto impegnarsi con un progetto specifico per sfruttare al meglio il vantaggio competitivo di “essere arrivati primi”. Il progetto si chiama Interactive Packaging e integra tutte le iniziative legate ai “new media” e ai servizi al consumatore attraverso il packaging del prodotto. Questo perché abbiamo una certezza: i consumatori sono oggi così viziati dalle continue novità che ne vogliono sempre di più… Quindi ci si aspetta che i brand sappiano muoversi facilmente e con coerenza in questo nuovo spazio. Avremo un “nuovo” packaging anche in termini funzionali? Ricollegandomi a quanto detto sopra, il lavoro del Packaging Design di Angelini sarà incentrato sulla comunicazione del beneficio effettivo che deriva dall’avere un sistema di progettazione “green”, volto alla riduzione dell’utilizzo delle materie prime alla fonte. Angelini è allineata e all’avanguardia su questo tema con il progetto Design to Green, accreditato come uno dei migliori processi di progettazione orientati alla “green vision”. Le caratteristiche del Design to Green sono la riduzione della quantità di materia prima su progetti già definiti, la creazione di un sistema di riduzione alla fonte per progettare imballaggi eco-compatibili, la riduzione dei volumi delle confezioni per evitare di trasportare aria e ottimizzare i carichi dei mezzi di trasporto.
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“Green” significa tout court sostenibilità? L’idea di sostenibilità, un tempo confinata ai temi dell’etica, dell’ecologia sfrenata e della “corporate social responsability”, è oggi più che mai all’ordine del giorno, dato che si è trasformata in un’importante leva di cambiamento, innovazione e, in definitiva, di crescita. La sostenibilità è ora parte integrante del processo decisionale, tanto in relazione alle pratiche di business quanto alla gestione delle dinamiche sociali. Tuttavia per molte realtà rimane una sfida integrare appieno la sostenibilità nel cuore dell’attività o del marchio, e portarla al di là delle ben articolate dichiarazioni di “mission” e valori aziendali. Nel decennio passato le società potevano limitarsi a costruire una propria visione della sostenibilità, pur senza entrare nel dettaglio e senza avere la reale intenzione di lasciarsi coinvolgere nel cambiamento sociale in atto. Tuttavia, da quando i consumatori e gli altri stakeholder hanno iniziato a fare pressioni perché vi fosse una reale azione di business trasparente e responsabile, qualche organizzazione ha cominciato a interessarsi al problema. Senza dubbio si tratta di un cambiamento positivo che rivela un trend in crescita: il futuro del business dipenderà sempre più dal rapporto tra impresa, brand e sostenibilità.
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«Every journey begins with the exciting challenge of imagining what lies ahead». How is the relationship between brand and consumer changing? What factors are influencing the evolution of the paradigm in this sense? And what actions need to be taken in order to face a future that is looking to be radically different in terms of the development, production, distribution and communication a pharmaceutical product? Comments by Roberto Masciambruni - Head of Packaging Design at Angelini (Ancona) - opens a window to the world of pharmaceuticals, a world crossed through by currents of innovation not only, and not mainly, in technology. Moreover, this is a world that appears to be on the brink of making deep changes to its strategic vision in light of new responsibilities for institutions and enterprises. (By Luciana Guidotti)
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Dovranno quindi cambiare gli approcci strategici. Si dovrà quasi tornare indietro, ai tempi degli imprenditori “pionieri”, che decidevano di investire su progetti entusiasmanti senza troppo preoccuparsi di un conto economico ineccepibile. Infatti, per questo tipo di investimenti è necessario considerare le tendenze, le visioni, le filosofie. La realtà oggettiva è che ci dobbiamo confrontare con un consumatore sempre più informato, attento e partecipe, in grado di riconoscere e preferire aziende e marchi che dimostrino forti principi di sostenibilità, responsabilità e trasparenza. E, a lungo termine, i benefici supereranno l’investimento iniziale. La sostenibilità è qui per rimanere, l’innovazione fa sì che il suo valore sia fruibile attraverso il prodotto. E questo rappresenta il mercato di domani. Q
Objective: build consensus through innovation
What are the factors capable of conditioning the future drug market? In order to forecast the trends that will take hold in future, we can rely on certain interesting indicators supplied by the period now coming to a close. There have been two fundamental drivers during the last twenty years that have determined an epochal change to the relationship between brand and consumer, requiring a totally new approach to our way of doing business and of developing products. The first driver has to do with social media, the second with sustainability. In both cases, however, there is still much to learn of their implications and how to best make value of their potentials. The fact is that, in the near future, concerns will dedicate more and more time to the protection and adaptation of their brands to this new scenario by listening, building consensus and cultivating new trust-based relationships with brand ambassadors, which is to say anyone capable of bestowing value on the brand. We will thus see the use of new “power-ups” to amplify the brand message and counter attacks from competitors. Let us prepare for witnessing the birth of new and often unpredictable partnerships
FO CUS O N. . .
between brands and other enterprises: co-marketing (between different kinds of concerns), shared research, etc.... Are new media also affecting how packaging is used as a communication tool? As far as regards new technologies applied to the product, one thing needs first be said. The rise of independent and niche brands is always connected with the fact that social media play an active role within the enterprise. These independent brands will utilize social media and new technologies to their own advantage in order to reach a substantial number of consumers through targeted messages capable of communicating authenticity and novelty. In order to maintain their leadership role and protect their business, the large brands will thus require robust social media strategies. With this in mind, Angelini has sought to commit itself with a project specifically aimed at making better use of the competitive advantage of “getting there first”. The project is called Interactive Packaging, and it integrates new media and consumer service initiatives through product packaging. This because of one thing we can be certain: today’s consumers are so spoiled by novelty
that they crave it even more... So brands are expected to move freely and coherently in this new space. Will we also have a “new” packaging in terms of functionality? To take up what I was saying just now, the work of Angelini’s Packaging Design will focus on communicating the effective benefit of having a “green” design system geared toward reducing the use of raw materials at the source. Angelini is in line with and on the cutting edge of this theme with the Design to Green project, which has been credited as one of the best “green vision”-oriented design processes. The characteristics of Design to Green are a reduction to the amount of raw materials used on already defined projects, the creation of a system of reduction at the source in order to design eco-compatible packaging, a reduction of the volume of packaging in order to avoid transporting air and optimize loads on means of transport. Is “green” just another way of saying “sustainability”? The idea of sustainability, once confined to the themes of ethics, environmentalism and “corporate social responsibility”, is now more than ever the order of the day, since this term has evolved into an important catalyst for change, innovation and, without question, growth. Sustainability is now an integral part of the decision-making process, both in business practices and in managing social dynamics. Nonetheless, for many concerns it remains a challenge to completely integrate sustainability into the heart of their activities or brand, and to carry it beyond well-articulated mission statements and company values. During the last ten years, companies were able to limit themselves to constructing a vision of sustainability, even without going into detail or without any real intention to get involved in the social changes underway. In any case, since consumers and other
stakeholders have begun to apply pressure for real transparent and responsible business action, some organizations have begun to take interest in the problem. Without a doubt, this represents a positive change telling of trends for growth: the future of the business will depend increasingly on the relationship between enterprise, brand and sustainability. And so what do the new consumers expect? Already since 2010, the largest corporations announced ambitious sustainability programs that aim to multiply the actions and concerns intent on containing environmental impact. What’s certain is that, aware that business cannot go on as before, the major industrial players are opening the way toward new territories and future innovations. This is encouraging and fertile ground for those who hold the reins of innovation, including in the field of packaging. The crucial effect could be that the payoffs of an integrated strategy may not be immediately apparent and require significant initial investments, but certain evidence shows how a growing number of consumers, at the moment of purchase, also take into consideration the “values” of a concern. So a change in strategy is in order. It will almost be necessary to turn back to the times of the “pioneer” entrepreneurs, those who decided to invest in exciting projects without worrying too much about a pristine balance sheet. In fact, for this type of investments, it is necessary to consider trends, visions, philosophies. The reality is that we have to deal with a consumer that is increasingly informed, aware and willing to actively participate. And, in the long run, the benefits will exceed the initial investment. Sustainability is here to stay, innovation means its value can be attained by way of the product, and this represents the market Q of tomorrow.
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english text
Cosa si aspettano dunque i nuovi consumatori? Già dal 2010 le più grandi Corporate hanno annunciato ambiziosi “sustainable plan”, che prevedono il moltiplicarsi delle azioni e dei business attenti a contenere l’impatto ambientale. Quel che è certo è che, consapevoli che il business non può più andare avanti come ha fatto finora, le grandi realtà industriali stanno aprendo la strada a nuovi territori e future innovazioni. Questo è incoraggiante e terreno fertile per chi ha in mano le leve dell’innovazione, anche nel campo dell’imballaggio. Il risvolto critico potrebbe essere che i risultati di una strategia integrata possano non essere immediati e richiedere importanti investimenti iniziali, ma alcune evidenze dimostrano come un numero crescente di consumatori, al momento dell’acquisto, tenga in grande considerazione anche i “valori” di un’azienda.
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P HA RM A
[ FA CTS
& FIGURES ]
Analisi di mercato
IL CONFEZIONAMENTO DEI PRODOTTI FARMACEUTICI FOTOGRAFIA DI UN COMPARTO Un bilancio dell’attività e i numeri del packaging destinato alle diverse forme farmaceutiche in Italia. Plinio Iascone
l settore farmaceutico nazionale nella sua globalità (OTC e prodotti da banco, compresi gli ospedalieri ma escluso i farmaci veterinari) ha espresso nel 2013 un fatturato di circa 26.700 mln di Euro, in crescita dell’1% rispetto al 2012 (fonte Prometeia). Secondo l’analisi formulata da Prometeia, il trend evolutivo della domanda globale di farmaci evidenzia che l’attività produttiva è riuscita a segnare un incremento grazie al traino dei medicinali destinati all’esportazione (+10%). Questo sviluppo è stato determinato in particolare dalla domanda proveniente dai mercati dell’Unione europea, in incremento del 20%, e che trae origine essenzialmente dagli scambi intra-societari molto intensi tra le multinazionali europee del farmaco dislocate in Italia. Decisamente più contenuto il flusso di esportazioni verso le aree extra europee. Per contro, sempre nel 2013, il mercato interno italiano ha segnato un modesto tasso di sviluppo, che non è andato oltre l’1%. In particolare, secondo IMS, il consumo nazionale ha segnato un arretramento del 4,8% dei consumi dei farmaci non
I
Market analysis
Packaging for pharmaceutical products SNAPSHOT OF A SECTOR A balance of activities and values of packaging destined for the various forms of pharmaceuticals in Italy. Plinio Iascone
In 2013, the Italian pharmaceutical sector as a whole (OTC and impulse purchase products, including for hospitals but excluding veterinary drugs)
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had a turnover of approximately 26,700 million euro, a 1% growth over that of 2012 (source: Prometeia). According to an analysis conducted by
Prometeia, the growth trend of total demand for pharmaceuticals shows that production has managed to increase thanks to the strong performance of medicines destined for export (+10%). This development has been determined in particular by demand from markets in the European Union, which grew by 20%, and which is driven primarily by intensive intra-company exchanges among European multinational drug companies located throughout Italy. Decidedly more modest is the flow of exports to areas outside the EU. On the other hand, also in 2013, the Italian domestic market had a modest
growth rate, not exceeding 1%. In particular, according to IMS, Italian consumption of non-subsidized pharmaceuticals dropped 4.8%, while consumption of subsidized pharmaceuticals increased by 1.7%. The substantial resilience of the domestic drug market, even during the current economic crisis, which has affected both food and non-food consumption among families, is due to the aging population, growing attention to preventive care and quality of life, and the recovery of a growing birthrate caused by the growing population of immigrants.
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[ FA C T S
& FI GUR E S ] P HA R M A
Tabella 1 - Trend evolutivo della produzione di confezioni di farmaci (numeri indici calcolati in riferimento alle quantità di imballaggi, espressa in numeri di confezioni). Table 1- Growth trend of production of pharmaceutical packaging (values calculated in terms of quantity of packaging, in number units). Farmaci per uso umano area Etici e OTC / Drugs for human use, Prescription and OTC
2000 1590 100
2001 1680 105,7
2002 1701 107
2003 1740 109,4
2004 1800 113,2
2005 1850 116,3
2006 1895 119
2007 1932 121,5
2008 1971 124
2009 1980 124,6
2010 2032 127,8
2011 2050 128,8
2012 2013 2060 2071 129,4 130
Fonte/Source: Banca dati Istituto Italiano Imballaggio
rimborsabili, mentre i farmaci rimborsabili hanno segnato un incremento dell’1,7%. La sostanziale tenuta del mercato interno in fatto di medicinali, anche nell’attuale momento di pesante crisi che ha colpito i consumi delle famiglie sia alimentari che non alimentari, dipende dall’invecchiamento della popolazione, dalla crescente attenzione alla prevenzione e alla qualità della vita ma anche da una ripresa delle nascite, da ascrivere all’aumento del numero di immigrati. Le prospettive evolutive per il 2014 sono moderatamente positive, in virtù del trend di crescita delle esportazioni ma anche di un lieve miglioramento atteso nell’evoluzione della domanda interna. Nel prossimo futuro le esportazioni italiane di farmaci potranno anche beneficiare della domanda proveniente dai paesi emergenti, dove si stanno diffondendo i medicinali occidentali, e dello sviluppo dei sistemi sanitari pubblici.
ANDAMENTO DELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI FARMACI
La presente analisi del mercato italiano dei farmaci a uso umano prende in esame solo
l’area dei farmaci ETICI e OTC venduti in farmacia (sono quindi esclusi i farmaci consumati in ospedale). Le confezioni commercializzate possono essere ripartite nel seguente modo: 87% circa prodotti etici delle classi A, B e C (con riferimento alla ripartizione del Ministero della Sanità); 3% circa di altri prodotti etici venduti senza prescrizione medica e 10% di farmaci da banco, tendenzialmente in aumento. Il confezionamento di un farmaco è una attività molto delicata in considerazione delle sue funzioni d’uso. Deve, infatti, per prima cosa soddisfare alcune funzioni primarie: proteggere il prodotto, assicurare l’assenza di interazioni negative tra contenitore e farmaco, renderne facile e funzionale l’uso, impedire la manomissione e gli usi impropri ad esempio da parte dei bambini. Si valuta che, nel 2013, il confezionamento delle diverse tipologie di farmaci abbia raggiunto i 2.071 milioni di confezioni, +0,5% rispetto al 2012 (dal 2000 al 2013 i consumi di farmaci, etici e OTC, hanno espresso un tasso di crescita del 2,8% medio annuo).
The growth prospects for 2014 are moderately positive thanks to growth trends in exports, as well as a slight improvement in the growth of domestic demand. In the near future, Italian exports should also be able to benefit from demand in emerging countries, where western drugs are spreading alongside the development of public health systems.
is thus excluded). The packaging on the market can be divided as follows: approximately 87% class A, B or C prescription drugs (categories assigned by the Ministry of Health); approximately 3% other prescription products sold without a medical prescription and 10% over the counter drugs, which show a positive growth trend.
PROGRESS OF THE VARIOUS
The packaging of a drug is a very delicate operation in consideration of its use functions. Such a packaging must first of all serve certain primary functions: protect the product, guarantee the absence of any
CATEGORIES OF PHARMACEUTICALS
This analysis of the Italian market of drugs for human use examines only prescription and OTC drugs sold in the pharmacy (drugs consumed in hospitals
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Il numero di confezioni vendute nel 2013, con riferimento alle principali forme farmaceutiche ha raggiunto i seguenti quantitativi: - 642 milioni di confezioni di forme farmaceutiche liquide (iniettabili, orali, oftalmici ecc), in crescita del 3,7% rispetto al 2012; - 1.305 milioni di forme farmaceutiche solide (compresse, capsule, polveri ecc.), +0,5% rispetto all’anno precedente; - 124 milioni di altre tipologie di farmaci (pomate, gel, spray ecc.), in flessione del 14%. L’aumento delle vendite dei farmaci in forma liquida, da alcuni anni, è determinato essenzialmente dagli iniettabili grazie alla diffusione delle vaccinazioni contro l’influenza e delle vaccinazioni ai bambini appena nati. La crescita delle forme farmaceutiche solide dipende invece dalla diffusione delle forme orali in blister. Per quanto riguarda le altre specialità farmaceutiche, si valuta abbiano segnato un arretramento del 10% causato della flessione di creme, gel e pomate, mentre sono aumentati i transdermici e sono risultati sostanzialmente stabili gli spray e le schiume.
I NUMERI DEL PACKAGING La scelta dell’imballaggio è stretta-
negative interactions between container and drug, make use easy and functional, and prevent tampering and improper uses, for example by children. It is estimated that, in 2013, the packaging of various types of pharmaceuticals reached 2,071 million units, +0.5% over 2012 (from 2000 to 2013, consumption of prescription and OTC drugs had an average annual growth rate of 2.8%). The number of packagings sold in 2013, in terms of the main types of drugs, reached the following values: - 642 million packagings of liquid pharmaceuticals (injectable, oral, eye drops, etc.), 3.7% growth over 2012:
- 1,305 million of solid pharmaceuticals (compresses, capsules, powders, etc.), +0.5% over the previous year; - 124 million of other types of drugs (pomades, gels, sprays, etc.), representing a 14% drop. The increase in sales of drugs in liquid form, ongoing for a few years, is determined mainly by injectable drugs thanks to the spread of vaccinations against influenza and vaccinations for newborn infants. The growth of solid pharmaceuticals, on the other hand, depends on the spread of oral drugs in blister packs. As for other pharmaceuticals, it is estimated that these saw a 10% drop,
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mente legata alla tipologia di farmaco (liquida, solida, spray ecc.) ma anche alle caratteristiche delle sostanze presenti nel farmaco, tanto che la scelta dell’imballo per un nuovo farmaco deve essere approvata dal ministero della Sanità . I prodotti in blister confermano uno share globale del 55% e restano la confezione piÚ diffusa, in special modo nell’area dei farmaci ad uso orale, dove sono al 92%. A seguire troviamo il confezionamento in vetro (share globale del 21%) in lieve aumento rispetto al 2012, grazie essenzialmente alla crescita dei farmaci iniettabili, di cui restano l’unica tipologia di imballo impiegato. Diversa la situazione relativa ai farmaci
BEING PART OF INNOVATION Fieramilano, 19-23 maggio 2015 ipack-ima.com
IPACK-IMA, la piÚ completa mostra delle tecnologie e dei materiali per il processing e il packaging del settore alimentare e non alimentare, vi invita a partecipare all’appuntamento mondiale che darà il via a XQD JUDQGH VYROWD LQ DPELWR ȴHULVWLFR Nell’edizione del 2015, Ζ3$&. Ζ0$ YHGU¢ LO GHEXWWR GHOOH VXH QXRYH ȴHUH correlate e altamente specializzate - Meat-Tech, Fruitech Innovation e Dairytech – sviluppate per valorizzare tre importanti business FRPPXQLW\ GHO VHWWRUH IRRG FKH FRPSRQJRQR OD JUDQGH Ζ3$&. Ζ0$ Connected events:
1HOOR VWHVVR OXRJR H GDWH VDUDQQR LQROWUH SUHVHQWL WUH Č´HUH GL JUDQGH richiamo internazionale: &RQYHUČľH[ *UDČ´WDOLD e, per la prima volta, Intralogistica Italia, LQ FROODERUD]LRQH FRQ 'HXWVFKH 0HVVH Uno scenario unico a livello mondiale reso ancora piĂš eccezionale dalla FRQFRPLWDQ]D FRQ ([SR
caused by a decreased use of creams, gels and pomades, while transdermals saw growth and sprays and foams on the whole remained stable.
THE VALUES OF THE PACKAGING The choice of one packaging type over another is closely connected to the drug type (liquid, solid, spray, etc.), but also to the properties of the substances present in the drug, to the point that the choice of packaging for a new drug must be approved by the Ministry of Health. Products in blister packs account for a share of 55%, and this packaging type remains the most widely used one, especially for orally administered drugs,
where it covers 92%. Glass packaging follows (total share of 21%), with a slight increase of 2012, driven mainly by the growth of injectable drugs, for which glass remains the only packaging type in use. The situation of liquid (drinkable) pharmaceuticals is different. In this area, small glass bottles and acons are tending to give way to plastic bottles. Glass holds a modest position in the area of eye products. Plastic packaging is widely used for non-drinkable pharmaceuticals (administered via eye, ear, etc.), with a share of 93%; for solid drugs for external use (creams, powders, etc.), with a
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This event is being covered by professional packaging journalists from IPPO
Ipack-Ima spa - Corso Sempione, 4 20154 Milano - Italy tel +39 023191091 - fax +39 0233619826 e-mail: ipackima@ipackima.it - www.ipackima.it
Tabella 2 - Mix del confezionamento dei prodotti farmaceutici per uso umano area etici e OTC (valori % sul totale delle diverse famiglie di farmaci). Table 2 - Breakdown of packaging for pharmaceutical products for human use, prescription and OTC (% values of combined total of all drug categories). 2008 2010 2011 2012 2013 Prodotti blisterati 56 55,6 54,9 55 55,1 Blister products Confezioni di vetro Glass packaging (fiale, flaconcini, flaconi, fiale) 18,6 19,6 19,6 20,1 20,9 (vials, flacons, small flacons, phials) Confezioni di plastica Plastic packaging (flaconeria, tubetti flessibili, ecc.) 12,5 12,6 12,6 12,8 12,4 (flacons, flexible tubes, etc.) Alveoli di plastica, strip, Plastic honeycombs, polylaminate bustine in poliaccoppiato, monodose 6,2 6,1 6,7 7 6,7 pouches, strips, single-dose Tubetti flessibili di alluminio 4,7 3,9 4 3,4 3,2 Aluminium flexible tubes Bombolette spray di metallo 1,4 1,3 1,2 1,2 1,3 Metal spray cans Altro Other (contenitori di cellulosa, tubetti rigidi di metallo) 0,6 0,9 1 0,5 0,4 (cellulose containers, rigid metal containers) 100 100 100 100 100 Fonte/Source: Banca dati Istituto Italiano Imballaggio
in forma liquida (bevibili), dove i flaconcini e i flaconi di vetro tendono a essere sostituiti dalla flaconeria in plastica. Modesta il posizionamento del vetro negli oftalmici. Il confezionamento in plastica esprime uno share del 19,1% sulla globalità, tendenzialmente stabile. L’imballaggio di plastica è diffuso nei farmaci non bevibili (oftalmici, otologici ecc.) con uno share del 93%, nei farmaci in forma solida per uso esterno (creme, polveri ecc.) con una partecipazione del 41%, nel settore creme e pomate, con una partecipazione del 24%. L’area degli imballaggi di plastica da alcuni anni è anche interessata dall’orientamento di mercato verso le monodosi, preferite alle multidosi. Nell’ambito dei farmaci orali diminuisce, per esempio, la presenza della flaconeria
share of 41%; and in the creams and pomade sector, with a share of 24%. The area of plastic packaging has also been affected in recent years by a market orientation toward single-dose packagings, preferred to multi-dose formats. In the area of orally administered drugs, for example, the presence of traditional (multi-dose) flacons is decreasing, and, at the same time, single-dose containers or pouches, generally produced using multiple materials, predominantly plastic, are on the rise. Single-dose packagings have reached a
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tradizionale (pluridose) e, al, contempo aumentano le monodosi confezionate in contenitori o bustine, in genere prodotte con “plurimateriali” a netta prevalenza di plastica. Le monodosi hanno raggiunto uno share del 5% nell’area oftalmica-otologica, il 3,5% negli orali solidi, il 9% nei farmaci per uso esterno e il 10% nelle pomate e schiume. Le altre principali tipologie di imballaggi primari utilizzati per il confezionamento dei farmaci sono le bombolette spray, i tubetti flessibili sia in plastica che in alluminio, i tubetti rigidi in alluminio e i contenitori cellulosici. Le bombolette spray utilizzate sono per il 98% di alluminio. Il principale competitor della bomboletta è l’erogatore meccanico di plastica, la cui partecipazione al mercato nell’area spray e schiume non supera
share of 5% in the area of eye/ear medicine, 3.5% of solid oral drugs, 9% of drugs for external use and 10% of pomades and foams. The other main types of primary packaging used to package pharmaceuticals are spray cans, both plastic and aluminium flexible tubes, aluminium rigid tubes and cellulosic containers. 98% of spray cans used are aluminium. The main competitor of the spray can is the plastic mechanical dispenser, whose market share in the spray and foam area does not exceed 8%, against 92% for
l’8%, a fronte di un 92% della bomboletta. I tubetti flessibili trovano applicazione nel settore delle creme e pomate, con una partecipazione rispettivamente del 24% per quelli in plastica e del 66% per quelli di alluminio. Il restante 10% interessa altre tipologie di imballi. I tubetti rigidi di alluminio sono presenti nell’area dei farmaci solidi per uso esterno (essenzialmente polveri) ed evidenziano una partecipazione del 50% circa. In qualità di imballaggio primario troviamo anche il contenitore in carta spiralata, la cui applicazione interessa i farmaci granulari per uso orale (0,5%). Oltre agli imballaggi primari, ovviamente, il confezionamento dei farmaci contempla anche imballaggi secondari (astucci in cartoncino) e imballaggi da trasporto (casse di cartone ondulato, pallet, film estensibile ecc.). Per quanto concerne gli astucci, sono di fatto assolutamente necessari in quanto, oltre a proteggere il contenitore, devono ospitare il “bugiardino” con le caratteristiche del medicinale e le prescrizioni d’uso. A livello globale, nel 2013, ne sono state impiegate circa 41.000 tonnellate. Q Plinio Iascone Istituto Italiano imballaggio
the spray can. Flexible tubes find application in the sector of creams and pomades, with a share of 24% for plastic ones and 66% for aluminium ones. The remaining 10% concerns other packaging types. Aluminium rigid tubes are present in the area of solid drugs for external use (mainly powders) and account for a share of approximately 50%. As for primary packaging, this area also includes paper, with applications in granulated pharmaceuticals for oral use (0.5%). In addition to primary packaging,
packaging for pharmaceuticals of course also includes secondary packaging (card cases) and transport packaging (corrugated cardboard boxes, pallets, stretch film, etc.). As for cases, these are in fact absolutely necessary in that, in addition to protecting the container, they must house the page containing instructions and properties of the medicine. Overall, approximately 41,000 tons were used in 2013. Q Plinio Iascone Istituto Italiano Imballaggio
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VarioFlow Plus con catena polivertebrata Bosch Rexroth propone il sistema di trasporto VarioFlow Plus, nel quale una catena polivertebrata di concezione innovativa fa la differenza. Numerosi i vantaggi per gli utilizzatori, a partire dalla facilità di configurazione in spazi ridotti. Le linee di trasporto per la moderna industria del packaging devono essere in grado di gestire cambi formato sempre più frequenti, con lotti sempre più ridotti e un gran numero di varianti di prodotto. I sistemi di tra-
sporto a catena polivertebrata devono quindi essere facili da configurare e assemblare. La disponibilità dei componenti base in tempi ridotti, allineati al time-tomarket, offrono un importante vantaggio competitivo ai produttori e utilizzatori di linee di imballaggio. Il nuovo sistema di trasporto con la innovativa catena polivertebrata di Bosch Rexroth soddisfa tutti questi requisiti: gli utilizzatori finali possono facilmente configurare soluzioni
“salva spazio” versatili, risolvendo complessi layout di trasporto anche per ambienti particolarmente difficili. Per semplificare la selezione e la corretta combinazione dei moduli, Bosch Rexroth offre il software di pianificazione MTpro con Layout Designer, grazie al quale possono essere generati in automatico la distinta componenti e il layout di trasportatori e sistemi multi- trasporto, includendo anche postazioni manuali di lavoro complesse progettate per le specifiche esigenze. Anche il montaggio risulta facile e flessibile: grazie alla libertà nella scelta della posizione di montaggio del motore, sono possibili diverse opzioni, funzionali alle diverse esigenze di spazio e manutenibilità delle linee. Con il suo funzionamento silenzioso, il nuovo sistema di trasporto contribuisce a migliorare le condizioni di lavoro. Bosch Rexroth raggiunge le attuali prestazioni grazie a caratteristiche di scorrimento perfezionate e mediante l’utilizzo di nuove guide di scorrimento con fissaggio laterale. Il risultato complessivo è una minore usura e un sistema di assemblaggio più rapido ed affidabile. La catena polivertebrata studiata per il sistema di trasporto Rexroth Vario-
English version at www.dativoweb.net/en/content/VarioFlowPlus-multi-vertebrate chain
Flow è costituita da componenti che possono essere utilizzati universalmente per tutte le larghezze del sistema, tra cui la nuova taglia di 120 mm. Questo riduce la necessità di pezzi di ricambio per gli utilizzatori finali. La stabilità della catena permette inoltre di avere una forza di trazione fino a 1.250 Newton e la superficie quasi chiusa consente di trasportare in modo sicuro ed affidabile anche gli oggetti più piccoli. Il sistema è disponibile in sei taglie e con due opzioni di materiali: una versione in alluminio e una versione in acciaio inossidabile per esigenze igieniche richieste nel settore alimentare, dove Bosch Rexroth offre componenti conformi FDA. A completamento della proposta tecnologica, Bosch Rexroth offre un sistema di trasporto a pallet, progettato per le specifiche tecniche di settori come quello dell’automotive e dei componenti elettronici.
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Advertorial
È la somma che fa il totale!
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IN D U S T RY & MA NA G E ME NT
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P HA R M A
Open Factory Marchesini Group ha organizzato dal 5 al 23 maggio la sua prima Open Factory che sostituisce l’ormai tradizionale Open House, incontro periodico con i clienti e con i partner dell’azienda. Tutto questo mentre a Düsseldorf si stava svolgendo Interpack, dove erano esposte le macchine che meglio rappresentano il brand Marchesini nel mondo. Ad accogliere i visitatori, il nuovo GYM - Growing Younger Museum, uno spazio museale che racconta la storia dell’azienda dalla viva voce dei pionieri: era infatti il lontano 1974 quando il fondatore Massimo Marchesini costruì in un garage la sua prima astucciatrice e pose le basi per la nascita di Marchesini Group. «GYM ha l’ambizione di riassumere in tre parole la filosofia aziendale -sottolinea Valentina Marchesini - ovvero crescere restando giovani, lavorare cioè in modo moderno senza perdere di vista i segni distintivi che hanno reso l’azienda uno dei punti di riferimento più importanti nel campo delle macchine per il packaging farmaceutico e cosmetico». Oltre al museo sono stati allestiti uno showroom dedicato alle aziende che fanno parte della galassia Marchesini e un’opera d’arte concettuale creata dal collettivo di giovani artisti Antonello Ghezzi. L’opera, intitolata “Fortune, Tell me” è una sorta di oracolo, che consente a tutti di porre una domanda e di riceverne in risposta un’altra. L’Open Factory ha permesso di presentare 23 linee complete e più di 200 macchine singole per il packaging, tra cui molte novità: dalla riempitrice per fiale, alla contatrice di pillole, dalla macchina per siringhe pre-riempite, alle linee blister integrate in grado di produrre da 200 fino ad oltre 700 blister al minuto. Molto si è detto della ristrutturazione che ha interessato in questi mesi l’headquarter di Pianoro. Valentina Marchesini ha illustrato il rinnovamento del comparto liquidi, ma soprattutto ha puntato l’attenzione sul nuovo sistema di immagazzinamento che consente di produrre in modo più efficiente e rapido: «Nel 2013 abbiamo movimentato circa 80.000 codici, dei quali il 42% una sola volta in entrata e in uscita (parti speciali), con postazioni “a terra”. Ora abbiamo deciso di automatizzare i flussi: utilizzando in modo originale un sistema progettato originariamente per la GDO, in fase di esecuzione di una commessa, siamo infatti in grado di effettuare il prelievo a magazzino non dei singoli pezzi, ma del kit completo dei componenti che serve a ogni sottogruppo di montaggio; inoltre, contestualmente, il sistema provvede a impostare l’ordine di produzione di quanto necessario per eseguire la successiva lavorazione. Con un bel risparmio di tempo!».
Crescere e restare giovani… dentro Marchesini Group compie 40 anni e festeggia aprendo le porte della sede e stabilimento di Pianoro. Uno showroom, un museo che racconta la storia dell’azienda, percorsi che mostrano la nuova organizzazione produttiva e tante, tante macchine. Numerosissimi i visitatori, tra cui 150 addetti ai lavori fatti arrivare in aereo durante interpack, e grande ottimismo nelle parole del presidente Maurizio Marchesini: sull’azienda e sul mercato. Stefano Lavorini rriva puntuale all’incontro, come sempre. Garbato e ironico, Maurizio Marchesini fa un bilancio in positivo dei 19 giorni della Open Factory, e della fiera Interpack, dove il gruppo era presente con uno stand di notevole visibilità e impatto. È consapevole di aver puntato alto, giocando sulla contemporaneità dei due eventi, ed è giustamente orgoglioso di come la sua organizzazione ha saputo rispondere alla sfida. Ma non solo. In risposta alle nostre domande, Marchesini fa alcune considerazioni sul presente e sul mercato che verrà, e sottolinea che i costruttori italiani di macchine automatiche possono mettere in campo le conoscenze di anni e la capacità di sviluppare sistemi sempre “un passo avanti.
A
Q Tutto molto ben fatto, di certo una bella prova di vitalità e competitività. Quindi, va tutto a gonfie vele? Direi che procediamo in modo soddisfa-
Grow and stay young… inside Marchesini is now 40 years old and celebrates by opening the gates of its Pianoro works. A showroom, a museum that tells the history of the company, routes that show the new organization of production and many, many machines. Numerous the visitors, including the 150 sector operators that came by plane during Interpack, and great optimism in the words of President Maurizio Marchesini: regarding the company and the market. Stefano Lavorini
As ever on time for our encounter. Courteous and ironic, Maurizio Marchesini gave a positive balance of
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the 19 days of Open Factor, and the Interpack fair, where the group was present with a stand of notable visual
cente. Abbiamo chiuso l’esercizio 2013 con un fatturato consolidato di 206,5 milioni di euro, in crescita dell’1,5% rispetto all’anno precedente, e una quo-
impact. He is aware he has aimed high, playing on the simultaneous holding of the two events, and he is rightly proud of how his organization was able to live up to the challenge. But not only that. In response to our questions, Marchesini makes some considerations on the present and on the market, asserting that Italian automatic machine builders can field years of knowhow and the capacity to develop systems that are always “that one step ahead”. Everything truly well done, certainly a great demonstration of vitality
and competitivity. Hence everything is proceeding splendidly? I would say we are happy with the way things are going. We closed the financial year 2013 with a consolidated turnover of 206.5 million euros, a growth of 1.5% compared to the year previous, and with 87% of our output exported abroad. In actual fact the results would have been better had we not suffered from a delay in deliveries, due to the political crisis in Ukraine. On the other hand, the worries for companies that operate on the global market are for the most connected to
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ta di esportazione della produzione dell’87%. In realtà i risultati sarebbero stati migliori se non avessimo scontato ritardi nelle consegne, dovuti alla crisi politica in Ucraina. D’altronde, le preoccupazioni per aziende che operano sul mercato globale sono in buona parte legate proprio a fattori macroeconomici, in particolare per quanto riguarda paesi e aree geografiche come Russia, Siria, Egitto, Africa centrale, America Latina. Ora ci stiamo interrogando sul futuro dell’Iran o del Venezuela, o di come evolverà la crisi Argentina... Nel complesso, al di là delle preoccupazioni di natura socio politica, guardando al 2015 le prospettive per il settore farmaceutico appaiono positive, vuoi per l’esplosione demografica nei paesi lontani, e per la diffusione di modelli di vita che hanno nella disponibilità di farmaci un elemento qualificante, vuoi nei paesi occidentali, dove l’invecchiamento della popolazione resta un fattore decisivo per il mercato. Q Siete in una botte di ferro... Si e no. Tutto si gioca sulla nostra capacità di vendere nei mercati con una grande produzione interna, come Cina e India. Le industrie utilizzatrici di questi paesi comprano da noi quello che i costruttori locali non sono in grado di produrre per deficit di competenze tecnologiche, ovvero macchine sofisticate ad
macroeconomic factors, in particular as far as countries and geographic areas such as Russia, Syria, Egypt, Central Africa, Latin America are concerned. Now we wonder as to the future of Iran or Venezuela, or how the crisis in Argentina will evolve…. Overall, over and beyond socio-political worries, looking at 2015 the prospects for the pharmaceutical sector appear bright, due both to the demographic explosion in far-off countries, and for the spread of models of living where the availability of pharmaceuticals features as a qualifying element, also due to the western countries, where the aging of
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alte prestazioni o specifiche per realizzare forme farmaceutiche avanzate, come per esempio le siringhe pre-riempite. In questo contesto non va peraltro sottovalutato il trend di avvicinamento del costo orario del lavoro tra Cina e USA e, più in generale, paesi occidentali: le persone specializzate brave e capaci costano ormai anche nel Far East. Un’altra cosa… Visitando la Marchesini, oggi non si vedono “prodotti”, ma “tecnologia” applicata ai prodotti; i prodotti si copiano (è già successo a noi come ad altri, in India e Cina) ma più complesso è replicare un sistema che porta a questi risultati. In altri termini, al momento, la competizione è con realtà che sono in grado di produrre, ma difficilmente di sviluppare. E se della capacità di fare innovazione ci sarà bisogno nei prossimi anni, possiamo pensare, a ragione, di poter vincere la partita. Q E per quanto riguarda l’Italia? Nel 2013 le vendite realizzate dal gruppo nel nostro Paese sono andate bene. Per l’anno in corso registriamo un po’ più di indecisione. Forse giocano in negativo alcuni timori legati a modifiche dei prezzi del farmaco, a nuove regole, ma tutto potrebbe cambiare nella seconda parte dell’anno. Nuovi progetti ci sono e sono concreti. Q
the population remains a decisive factor for the market. You are in an extremely strong position… Yes and no. Everything centers on our capacity to sell in markets with a large domestic production, such as China or India. The user industries of these countries buy from us what local builders are not capable of producing due to their deficit in technological skills, or that is the sophisticated high performance or specific machines for creating advanced forms of pharmaceuticals, like for example
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Open Factory May 5th to 23rd Marchesini Group organized its first Open Factory, NE WS which replaces its by now traditional Open House, the regular meeting with company customers and partners. All this while Interpack was being held at Düsseldorf, where the machines that best represent the Marchesini brand the world over were on show. Welcoming visitors, the new GYM- Growing Younger Museum, a museum space where the history of the company is told directly by its pioneers: it was back in 1974 when the founder Massimo Marchesini built his first cartoning machine in his garage and thus laid the foundations for the creation of the Marchesini Group. «GYM aims at summing up our corporate philosophy in just three words - emphasizes Valentina Marchesini - that is grow while staying young, work that is in a modern fashion without losing sight of the aspects that have made the company one of the most important landmarks in the pharmaceutical and cosmetic packaging machine field». In addition to the museum space there is a showroom dedicated to companies that are part of the Marchesini galaxy, along with a conceptual artwork created by the Antonello Ghezzi young artists’ collective. The work, entitled “Fortune, Tell Me” is a kind of oracle, which allows anyone to ask a question and receive another in reply. The Open Factory has enabled the presentation of 23 complete lines and more than 200 single packaging machines, including many new features: from the vial filling machine to the tablet counter, from the machine for pre-filled syringes, integrated blister lines with an output by 200 up to 700 blister/min. Much has been said of the restructuring carried out in recent months at Pianoro. Valentina Marchesini illustrated the renewal of the liquid sector, but for the most focused attention on the new storage system that enables speedier and more efficient production: «In 2013, we handled around 80,000 codes, 42% of which once-only ins and outs (special parts), from groundbased positions. Now we have decided to automate the flows: using an original system initially designed for retail chains; when processing a job contract, over and above the single pieces we are in fact able to retrieve the complete set of components required in any assembly sub-unit from the warehouse. As well as that the system simultaneously sets the order of production for processing the subsequent job. A great time saver!».
pre-filled syringes. Here though one should not underestimate the trend towards the levelling off of costs per hour between China and the USA and, more in general, of western countries: specialised, skilled personnel are now also costly in the Far East. Another thing…. Visiting Marchesini, today you do not see “products”, but technology applied to products; products can be copied (as has already happened to us and others in India and in China) but replicating a system that leads to these results is a lot more complex. In other terms, at the moment in time,
competition is with concerns that are capable of producing, but not of developing in the same way. And if the capacity to innovate will be needed in the coming years, we can rightly think that we will win out. And as far as Italy is concerned? In 2013 sales in Italy went well. Things are a bit uncertain for the year at hand. Perhaps due to fears tied to modifications in the price of pharmaceuticals, to new rules, but all might change in the second half of the year. New projects are in the offing and Q they are indeed solid.
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Da IMA Life, Sterifill Smart: riempitrice e tappatrice di concezione innnovativa, con movimento intermittente dei flaconi.
Riempimento asettico: nuovo standard resce il mercato dei farmaci di nicchia a valore elevato, spesso prodotti in lotti limitati e in misure diverse, seguendo standard altissimi di qualità. Cresce, dunque, anche l’esigenza di macchine sempre più sofisticate, dove la velocità costituisce una delle caratteristiche principali ma non la più significativa. Al contrario, un cambio rapido di formato, una struttura compatta e un migliorato controllo di processo sono essenziali.
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Una risposta smart. Nata da anni di esperienza di IMA Life nel riempimento
in ambiente asettico, Sterifill Smart presenta soluzioni tecnologiche che le sono valse questo nome. Questa riempitrice e tappatrice con movimento intermittente dei flaconi può gestire dai SVP (Small Volume Parenterals) ai LVP (Large Volume Parenterals) fino a 500 ml, con diametri dai 14,75 agli 88 mm. Può essere dotata di controllo peso 100% (ogni flacone viene pesato prima e dopo il riempimento) e tutti i movimenti sono gestiti da servomotori. Per il dosaggio si possono adottare diversi sistemi di riempimento, come quello volumetrico o peristaltico, e si possono personalizzare in base alle peculiarità del prodotto. La chiusura viene effettuata con pick & place controllati da servomotori e regolati automaticamente mediante HMI, secondo la composizione del prodotto e le dimensioni selezionate. Il trasporto dei flaconi avviene mediante un sistema a doppio passo efficace ed estremamente accurato. Il controllo dei dati. Sterifill Smart è dotata di un soft PLC per il controllo di un HMI basato su PC B&R con touch screen dotato di applicazione XIMA, pronto all’utilizzo secondo la normativa 21 CFR Part 11. Per ogni singolo flacone viene tracciata una serie di dati - data e ora della produzione, peso controllato, dati impostati, cause dello scarto di un flacone ecc. - tutti registrati in
From IMA Life, Sterifill Smart, an innovatory concept filling and capping machine, with intermittent vial movement.
Aseptic filling: new standards The market of niche and higher value pharmaceutical products, necessarily manufactured to very high standards in small batches and in different sizes, is growing. On the production more and more sophisticated machines are required where output speed is only one of the main characteristics but not the most important. Quick size changeover, compact overall layout and an improved process control can be the essential features. A smart answer. Born from the yearly IMA Life experience in the field of aseptic filling, Sterifill Smart features technological solutions which gave it its name. It is a filling, stoppering and
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capping machine with intermittent vial motion and can handle vials from SVP to LVP range, diameter from 14,75 to 88 mm, up to 500 ml. It can be equipped with 100% IPC control (each single vial is weighed before and after filling) and all machine motions are controlled by servomotors. The product dosing can be done by different filling systems, such as volumetric or peristaltic, and customized according to the peculiarities of the product to be filled. The stoppering operation is also carried out with pick & place devices, also controlled by servomotors and automatically adjusted by HMI, according to the product recipe and
rapporti di fine lotto insieme ad altre informazioni, e trasferibili a PC o server di gestione. Un design innovativo e flessibile. Sulla Sterifill Smart è possibile: montare gruppi di chiusura integrati o separati, mantenendo in entrambi i casi la conformità alle linee guida dell’ANNEX 1; installare quasi ogni tipo di sistema di riempimento, tra cui le più avanzate pompe volumetriche differenziali di brevetto IMA Life per la massima accuratezza e la migliore pulizia manuale o automatica; sistemi automatici di CIP/ SIP; un sistema di riempimento per prodotti in polvere invece che liquidi; la completa integrazione con RABS aperti o chiusi o isolatori. Fondamentali, infine, il tempo ridotto di cambio formato (necessario in caso di produzioni con flaconi di dimensioni diverse), l’ampia gamma delle possibili configurazioni e la conseguente definizione del sistema di trasporto e dei gruppi operativi. Sterifill Smart offre, dunque, diversi sistemi a passo per il processo di flaconi di diverso diametro sullo stesso sistema di trasporto; tramite doppio passo può raggiungere i 120 pz/min. Il design stretto e compatto, la possibilità di installazione a muro, l’operabilità da destra a sinistra e viceversa rendono la macchina adatta a ogni tipo di ambiente, sia in configurazione stand alone sia integrata in linee complete di riempimento asettico. Q
selected product size. The vial transport is carried out by a highly accurate positive double comb system. Data control. Sterifill Smart is equipped with a soft PLC to control an HMI based on a b&r pc touch screen with xima application, ready to be used according to 21 cfr part 11. For each single vial a series of data are tracked - date and hour of production, weight checked, causes of rejections, etc - then collected and stored in end of batch reports, along with other production details, can be transferred to PC or management server. A flexible and innovatory design. The Sterifill Smart offers the possibility of installing: an integrated or separate capping station, in both cases compliant with ANNEX 1 guidelines; virtually all types of filling systems, among which the latest IMA Life
patented volumetric pumps, that guarantee very high accuracy and extreme manual or automatic cleaning; automatic CIP/SIP systems; a powder dosing system in place of a liquid filling one; the complete integration with open or closed RABS or isolators. Lastly, fundamental the speedy changeover (for different vial dimensions), the many possible different configurations and the consequent definition of the transport system and the operative group displacement. Sterifill Smart offers different pitches to allocate different vial diameters on the same carrier and as well working in double pitch to reach up to 120 vpm. The slim and compact design, the wall installation, the right to left and left to right execution make this machine suitable for all layouts, both in standalone applications or integrated in complete processing lines. Q
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Controllo peso e tracciabilità: nuovi traguardi
MG2 ha presentato a Interpack una serie di nuove macchine destinate al farma, che fissano nuovi standard di precisione e qualità nella produzione di solidi orali e nel confezionamento.
uyer alla ricerca di soluzioni specifiche, ma anche operatori alla “scoperta” di nuove tecnologie e soluzioni: con questo pubblico Interpack si conferma palcoscenico ideale per avanzamenti tecnologici e le proposte più innovative, e MG2 non ha mancato l’occasione. Lo testimonia Emanuela Gamberini, Responsabile Marketing e Vendite dello storico costruttore di macchine di processo e confezionamento, che è riuscito a portare a compimento, in tempo utile per esporli in fiera, anche gli ultimi e più impegnativi sviluppi. Due gli ambiti su cui l’azienda emiliana ha investito nell’ultimo anno che, ac-
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cenna Gamberini, è stato denso di iniziative tanto sul piano tecnologico quanto della comunicazione. Anzitutto nel processo dove, con l’applicazione del sistema di controllo del peso netto MultiNETT su nuove macchine e gruppi l’impresa emiliana ha fatto un balzo in avanti nella garanzia di precisione del dosaggio, anche di pochi milligrammi, i più difficili da controllare. Quindi nel confezionamento, dove l’impegno dei progettisti MG2 si è applicato primariamente al track and trace in linea, declinato in sistemi specifici per flaconi e cartoni, e ora in fase di ulteriore sviluppo per altre applicazioni.
Weight control and traceability: new benchmarks At Interpack, MG2 presented a series of new machines for the pharmaceutical sector that set new precision and quality standards in the production of oral solids and in packaging. Buyers looking for specific solutions, but also operators “just browsing” for new technologies and solutions: with this audience Interpack once again proved to be the perfect showcase for technological advancements and the most innovative proposals, and MG2 didn’t squander this opportunity. As much was reported by Emanuela Gamberini, marketing manager for the renowned builder of processing and
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packaging machinery, which has managed to bring to completion, in time to show them at the fair, even its latest and most challenging developments. The concern, which hails from the Emilia region, has invested in two fields in particular during the last year. Gamberini points out that this has been a year of numerous initiatives, both in terms of technology and of communication, first and foremost in the realm of processes,
L’OPERCOLATRICE HI-TECH Tekna è l’opercolatrice presentata a Interpack come summa della tecnologia MG2, per la produzione di capsule dure contenenti polveri anche in bassi dosaggi e senza compattazione. «Abbiamo puntato a costruire una macchina allo stato dell’arte per quanto riguarda il trattamento delle capsule e il dosaggio dei prodotti» spiega Emanuela Gamberini. «Siamo riusciti a contenere le dimensioni, nonostante la velocità di produzione medio-alta, e a raggiungere elevati livelli di ergonomia, facilità di utilizzo, manutenzione e pulizia. Progettata specificatamente per applicazioni a contenimento, Tekna è comunque disponibile
where, with the new MultiNETT weight control system, the concern has taken a leap forward in terms of dosage precision, even just a few milligrams, the most difficult to check or control. but also in packaging, where the efforts of MG2’s designers have focused primarily on in line track & trace, tailored for specific systems for flacons and boxes, and currently in a phase of further development for other applications.
THE HI-TECH CAPSULING MACHINE Tekna is the name of the capsuling machine presented at Interpack as the crowning achievement of MG2 technology, for manufacturing hard capsules containing powders even in low doses and without pressing. «We focused on building a state-of-the-
art machine - Emanuela Gamberini explains - as far as capsule processing and product metering is concerned. «We have managed to contain the size, despite the medium-high production speed, and reached high levels of ergonomy user-friendliness, maintenance and cleanliness. Designed specifically for containment applications, Tekna is at any rate also available in the basic version without insulator and WiP / CiP but as ever equipped with all our high performance devices, starting from the most recent and innovatory among the 100% of net weight control systems embedded in the machine, field which MG2 has pioneered and for which it still holds the technical record. Called MultiNETT, this system has been developed from NETT, which was
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non essere stato richiesto sulla nostra opercolatrice più venduta, il modello Planeta».
LA SELEZIONATRICE PIÙ VELOCE
anche in versione base senza isolatore e WiP/CiP ma sempre equipaggiata con tutti i nostri dispositivi ad alte prestazioni, a partire dal più recente e innovativo tra i sistemi di controllo al 100% del peso netto integrati in macchina, ambito in cui MG2 è stata pioniera e per i quali ancora detiene il primato tecnologico. Si chiama MultiNETT, è l’evoluzione del nostro NETT e lo abbiamo sviluppato per assicurare un controllo accurato anche dei bassi dosaggi, sotto i 40 mg e fino a 5 mg o meno, tipici delle specialità da inalare, dei principi attivi senza eccipienti, ecc. Tra i vari punti di forza del sistema, oltre al fatto di utilizzare un sensore di misura notevolmente più sensibile e accurato del sistema NETT, anche la riduzione dell’incidenza della variabilità di peso della capsula vuota sulla misura del netto, tipico dei sistemi basati sulla differenza fra peso lordo e tara. MultiNETT, infatti, assegna univocamente un sensore capacitivo a cia-
developed in order to guarantee accurate checks even for low doses, from 40 mg up to the 5 mg or less typical of inhalants, active ingredients with no excipient, etc. Among the many strongpoints of the system, as well as the fact of using a much more sensitive and accurate measurement sensor than the NETT system, one also has the reduction of the weight variability rate of the empty capsule out of the net weight, typical of systems based on the difference between gross weight and tare. MultiNETT, in fact, univocally assigns a capacitative sensor to each capsule for the entire length of the process and, in the moment of measuring the dose, the capsule is open, hence the tare is merely reduced
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scuna capsula per tutta la durata del processo e, nel momento di misurazione della dosata, la capsula è aperta, per cui la tara è ridotta al solo fondello, senza l’ulteriore disturbo portato dal peso del coperchio». Tekna può produrre 70mila o 140mila capsule/h, a seconda della versione, ma il MultiNETT non ha in pratica limitazioni sulle velocità di controllo, tant’è che il suo battesimo sul mercato è avvenuto a bordo dell’ammiraglia della gamma di opercolatrici di MG2, il modello MultiFLEXA, con un output di 250mila capsule/h. «MultiNETT è proprio il sistema che le aziende farmaceutiche con applicazioni di bassi dosaggi stavano aspettando, e stiamo raccogliendo numerosi apprezzamenti. Lo abbiamo già venduto anche sui nostri modelli da laboratorio e farmacia precisa ancora Gamberini - dei quali abbiamo qui in esposizione a Interpack un esempio con isolatore di classe OEBL 5 e sistema WET in Place; e non poteva
to the base, without any further disturbance to the weight of the cover». Tekna is capable of producing 70 thousand or 140 thousand capsules/h, depending on the version, but MultiNETT has practically no limit to the speed of control, to the point where its baptism on the market was on board the MG2 range of capsule filling machines, the MultiFLEXA model, with an output of 250 thousand capsules/h. «MultiNETT is the very system that the pharmaceutical companies with low dosage applications were waiting for, and numerous customers have expressed their appreciation. We have also sold it on our laboratory and pharmacy models - Gamberini goes on to say - of which we have on show here
La produttività del MultiNETT aumenta ancora, e di molto, nelle applicazioni che MG2 ha destinato alle compresse. In fiera è stata presentata in anteprima mondiale Selekta: una macchina che controlla il peso e seleziona (dunque accetta o scarta) fino a 500mila compresse/h a seconda della dimensione, della forma e del coating del prodotto. «Selekta è equipaggiata con 36 sensori MultiNETT. Sul mercato non esiste una pesatrice e selezionatrice di compresse altrettanto veloce», dichiara la manager. «Abbiamo avuto feedback molto positivi dai visitatori. La macchina interessa sia per il controllo a valle delle comprimitrici, sia per il controllo a monte di linee di confezionamento in blister. A questa prima versione, seguirà poi una Selekta contatrice, per il confezionamento di capsule e compresse in flaconi, molto diffuso soprattutto per integratori e vitamine e particolarmente nel mercato americano, dove MG2 detiene un discreto market share grazie alla presenza da ben 26 anni della filiale di vendita e assistenza MG America».
TRACCIABILITÀ COMPATTA Nell’ambito specifico del packaging, gli ultimi avanzamenti di MG2 riguardano la serializzazione e la tracciabilità. Richiesta per legge in un numero crescente di paesi o adottata per convenienza (evitare resi e contestazioni costa molto meno che doversi attrezzare ex post per rimediare al problema), è tanto più necessaria per ga-
at Interpack an example with OEBL 5 class insulator and WET in Place system; and obviously it was requested on our best-sellling capsule filling machine, the Planet model».
THE FASTEST CHECKWEIGHTER MultiNETT’s productivity is further enhanced, and greatly so, when the system is installed on a checkweighter for compresses. At the fair, MG2 presented in world preview the new Selekta: a machine that checks weighs and selects (i.e. accepts or rejects) up to 500 thousand compresses/h, depending on the size, shape and coating of the product. «Selekta is equipped with 36 MultiNETT sensors. No such system on the market
is this fast», declares Gamberini. «We have received a lot of positive feedback from visitors. The machine features both the control downstream of the compressing machine, as well as the control of the blister packing upstream. This first version will then be followed by a Selekta counting machine, for packaging capsules and tablets in flacons, very popular aboveall for supplements and vitamins in particular on the US market, where MG2 has a sizeable market share thanks to the presence of the MG America sales and assistance branch for as many as 26 years.
COMPACT TRACEABILITY In the specific field of packaging, the
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Ci piace farne di tutti i colori
latest MG2 advancements concern serialization and traceability. Required by law in a growing number of countries and adopted for economy (preventing returns and recalls costs much less than upgrading after problems arise), traceability is all the more important when the products whose safety needs to be guaranteed are “sensitive” ones such as pharmaceuticals, food, cosmetics, etc. «At Interpack we presented our ACE brand track & trace systems, the BT/300 fitted for for flacons, and the CT/400 for cartons,, on show at the stand, or the BN/30 for bundled products. The system prints a univocal 2D Data Matrix ID code on each unit and simultaneously constantly scans,
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checks and monitors the quality of the print coding. After the print checking operation, in the event of flaws, the unit is rejected from the packaging line. Their distinguishing feature and reason why they are appreciated are their exceptional compactness, which enables them to be integrated with existing lines, resolving key issues of space and layout within the facility. The other successful characteristic of these machines is their modularity and flexibility, that enables us to use the customer’s preferred vision system and configure it to their various marking and checking needs. A truly broad range of formats and sizes can be handled, with easy setting and minimum adaptation».
GDP PREPRESS - PERO (MI)
rantire la sicurezza di prodotti “sensibili” come farmaci, alimenti, cosmetici, ecc. «A Interpack abbiamo presentato i nostri sistemi track & trace denominati ACE, declinati nelle versioni per flaconi, BT/300, e per astucci, CT/400, in mostra allo stand, oppure per prodotti fardellati, BN/30. Il sistema stampa un codice di identificazione 2D Data Matrix univoco su ogni unità e, in simultanea, legge, verifica e monitora costantemente la qualità di stampa del codice. Dopo il controllo della stampa, in caso di difettosità, l’unità viene scartata dalla linea di confezionamento. Il loro tratto distintivo, e motivo di apprezzamento, è la particolare compattezza che ne permette l’integrazione su linee esistenti, risolvendo problemi non banali di spazio e lay-out nello stabilimento. L’altra caratteristica vincente è la modularità e flessibilità, che ci permette di utilizzare il sistema di visione preferito dal cliente e di configurarlo in funzione delle diverse esigenze di marcatura e verifica. La gamma di formati e dimensioni trattabili è davvero ampia, con facili regolazioni e minimi adattamenti». Q
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Un film per compresse fatto bene G.B. Gnudi Bruno presenta la tecnologia di rivestimento della L.B. Bohle, di cui è rappresentante per l’Italia, e spiega perché le filmatrici del costruttore tedesco sono precise ed efficienti.
ell’industria farmaceutica la filmatura delle compresse rappresenta un processo importante e negli ultimi decenni, a partire dalla confettatura in bassina, la relativa tecnologia è stata progressivamente perfezionata. Vari tipi di coating vengono adottati per modificare le caratteristiche di rilascio dei farmaci, migliorare la stabilità della formula proteggendola dalla luce e dall’umidità, o anche “solo” per correggere il sapore. Inoltre, il rivestimento gioca un ruolo importante nell’assunzione della medicina, in relazione alla sensibilità del paziente - ad esempio per migliorare la deglutizione della pastiglia o, banalmente, agevolare l’identificazione del farmaco tramite il colore. Infine, rilevanza sempre maggiore assume il rivestimento API con principi farmaceutici attivi, che permette di combinare dosi predefinite di ingredienti diversi o di legare nella stessa formula farmaci incompatibili o, ancora, di consentirne il rilascio differenziato. In tutti questi casi l’uniformità del coating è caratteristica indispensabile, in conformità alle regole fissate dalla farmacopea [1,2].
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I FATTORI DI UNIFORMITÀ In realtà, una buona filmatura è il risultato di più processi simultanei di nebulizzazione, miscelazione e asciugatura, e il segreto per ottenere un’adeguata uniformità del rivestimento risiede nella scelta dei parametri. L.B. Bohle Maschinen + Verfahren GmbH (costruttore ai vertici europei di impianti di filmatura, rappresentato in Italia da G.B. Gnudi Bruno SpA) adotta una tecnologia
A well-made film for dragees G.B. Gnudi Bruno introduces L.B. Bohle coating technology, company which it represents in Italy, and explains why the German machine builder’s laminators are so accurate and efficient. Pharmaceutical film coating represents an important process step in the pharmaceutical industry. From dragee pan processing, coating technology has developed continuously in the last decades. The coating processes are mainly performed for drug release modification, drug stability improvement against light or moisture and taste masking. Furthermore patient compliance
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issues play an important role, as swallowability improvement or a simpler identification by color. Finally API coating is gaining more and more importance since it enables fixed dose combinations or the combination of incompatible drugs. Also different drug release characteristics can be realized by applying sustained release coatings in addition to immediate release coating. Such formulations sometimes consist of up to four coating
QQ Le filmatrici Bohle possono essere attrezzate con sistemi CIP ad alti valori di pressione. Il ciclo di lavaggio viene effettuato tramite apposite lance che provvedono a una pulizia perfetta, automaticamente, al termine del ciclo di filmatura. La gamma offerta dal costruttore tedesco spazia dai modelli da laboratorio agli impianti per grandi produzioni, e comprende anche macchine semi-automatiche. QQ Bohle coating machines can be equipped with CIP systems. At high pressure values it takes place with a cleaning lance which effectively cleans the coater after production in an automated mode. The machines range includes both lab scale and large production systems; semi continuous coaters are also available.
layers, entailing long processing times. To successfully develop and produce such formulations, coating uniformity is a quality prerequisite, since coated tablets have to pass the test on uniformity of dosage units according to the pharmacopoeias [1, 2].
THE UNIFORMITY FACTORS A coating process consists of simultaneous spraying, mixing and drying processes, a good coating uniformity means the choice of the proper parameters. G.B. Gnudi Bruno SpA is the agent for Italy of L.B. Bohle Maschinen + Verfaheren GmbH, European undisputed leader in manufacturing coating machinery and equipment. Its
technology develops three unique design principles which ensure a good coating uniformity. • Pan geometry: L/D ratio >1 offers a large tablet bed surface, which allows a high number of spray guns. Compared to conventional pan geometries, process time can be saved up to 40% due to larger coating suspension throughput. Besides the thinner tablet bed induces a minimum shear onto the tablets, which allows the coating of very weak tablets. • The patented helical baffles consist of two layers of baffles, responsible for the continuous and
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homogeneous axial mixing within the tablet bed, while the drum rotation is maintaining the radial mixing. Both movements guarantee dead zone free tablet bed to achieve a homogeneous tablet mixture within a few minutes. The constant tablet movement do not experience any acceleration peaks which could cause tablet damage or even twinning. • In Bohle film coaters the drying capacity of the air inlet in the tablet bed is used without heating the rest of the inner parts of the coater. The air inlet is positioned below the tablet bed and is directly sucked through the rotating tablet bed into
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Q Una piattaforma rotativa avanzata, a movimentazione interamente meccanica, per l’assemblaggio di componenti nel packaging cosmetico e farmaceutico, nei devices medicali e in molte altre applicazioni. La propone Tecmes, sulla scorta dell’esperienza che le ha consentito di affermarsi come fornitore di fiducia tanto di imprese globalizzate (che dalla società di Vaiano Cremasco acquistano decine di macchine) quanto delle PMI nazionali. La caratteristica principale della macchina, che monta fino a sei stazioni a seconda delle necessità, è la velocità ineguagliata di oltre 12.000 cicli/h (200 al minuto), consentita proprio dalla natura meccanica. Una natura che permette non solo di aumentare in modo esponenziale la produttività, riducendo di conseguenza i costi, ma anche di assicurare la massima precisione dei movimenti (il margine è ±0,04 mm) e la loro costanza e ripetibilità nel tempo: una prestazione indispensabile per l’assemblaggio di precisione di prodotti composti da due o tre pezzi, spesso di piccole dimensioni, come dispenser, valvoline, tappi, raccordi…
• La geometria del “pan” con rapporto lunghezza/diametro >1 e, dunque un letto di spalmatura il più ampio possibile, consente di alloggiare un gran numero di ugelli. In questo modo, rispetto alla geometria dei “pan” tradizionali, i tempi del processo vengono ridotti fino al 40%, così come più breve risulta il processo dei farmaci con quattro strati di filmatura; inoltre il maggiore spazio disponibile riduce gli urti fra compresse, facilitandone il rivestimento anche quando sono molto fragili.
• Nelle filmatrici Bohle l’essiccazione dell’aria in ingresso nel letto di compresse avviene senza processi di riscaldamento all’interno del macchinario. L’aria insufflata proviene dalla parte inferiore del letto e viene aspirata direttamente attraverso lo stesso letto rotante, fino al condotto di uscita; anche gli ugelli erogatori non vengono riscaldati, il che limita la dispersione di rivestimento fino a raggiungere percentuali di efficienza superiori al 95%: un risultato particolarmente vantaggioso nei processi API. Q
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Assemblaggio veloce nel cosmo-farma
basata su tre principi progettuali specifici, che assicurano risultati superiori.
• I deflettori elicoidali brevettati a doppia via consentono una movimentazione assiale più omogenea e continua del flusso di compresse, mentre la rotazione del tamburo assicura la componente radiale. La combinazione dei due movimenti evita il formarsi di zone morte, in cui le compresse non vengono trattate adeguatamente, e permette di raggiungere la perfetta miscelazione degli elementi in pochi minuti. Inoltre, la costanza del flusso evita i picchi di accelerazione che possono causare danni o la formazione di “twins” (saldatura di più compresse fra loro).
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Referenze [1] European Pharmacopoeia, Monograph 2.9.40. Uniformity of dosage units, 7th ed., Directorate for Quality of Medicines of the Council of Europe, Strasbourg, 2011. [2] United States Pharmacopoeia, Monograph <905> Uniformity of Dosage Units, 35th ed., U. S. Pharmacopoeia Convention, Rockville, 2011.
the exhaust air funnel. Another advantage: the spray guns do not require heating and do not heat up, thus spray losses are reduced to achieve >95% of coating efficiencies, especially beneficial for API coating processes. Q References [1] European Pharmacopoeia, Monograph 2.9.40. Uniformity of dosage units, 7th ed., Directorate for Quality of Medicines of the Council of Europe, Strasbourg, 2011. [2] United States Pharmacopoeia, Monograph <905> Uniformity of Dosage Units, 35th ed., U. S. Pharmacopoeia Convention, Rockville, 2011
Flessibilità e semplicità. L’altro aspetto distintivo della macchina Tecmes è la grande flessibilità, che permette di impiegarla per più tipi di applicazioni (sia dal produttore di packaging sia dall’industria utilizzatrice), in quanto con lo stesso tipo di movimento si possono realizzare diversi tipi di prodotto. A dispetto della sua versatilità ed efficacia, la concezione e l’utilizzo sono particolarmente semplici, con molte conseguenze positive: l’impiego di un solo motore elettrico e l’assenza di componenti pneumatici abbattono i consumi, e di conseguenza l’impatto sull’ambiente; l’operatività intuitiva e lineare la rendono assolutamente user friendly, con economie di gestione rilevanti; la manutenzione è di conseguenza semplificata. Infine, una notazione sul servizio. Oltre a studiare e realizzare macchine personalizzate in funzione delle specifiche applicazioni, Tecmes si distingue sul piano dell’assistenza pre e post vendita. In particolare, i suoi tecnici assicurano all’utilizzatore il training necessario a usare la macchina nel modo migliore e a intervenire direttamente, e senza costose interruzioni dell’attività, in caso di fermi e guasti.
Speedy cosmo-pharma assembly An advanced rotational platform, an entirely mechanical movement, for assembling cosmetic and pharmaceutical packaging components, regarding medical devices and many other applications. The Tecmes proposal, on the basis of the experience that has allowed the company to win a name for itself as principal supplier to globalised companies (that buy tens of machines from the Vaiano Cremasco based company) the same as Italian SME enterprises. The main characteristics of the machine, that can be equipped with up to six stations according to needs, is the unequalled speed of over 12,000 cycles/h (200 a minute), enabled by its mechanical nature. A nature that not only allows one to increase productivity exponentially, consequently reducing costs, but also ensures the max. accuracy of movements (the margin is ±0,04 mm) and their constancy and repeatability in time: an indispensable performance for the precision assembly of products comprising two or three parts, often small in size, such as dispensers, mini-valves, tops, joins… Flexibility and simplicity. The other distinguishing feature of Tecmes’ machine is its great flexibility, that enables its use for all types of applications (both by packaging producers as well as by the user industry), inasmuch as with the same type of movement different types of product can be made. Despite its effectiveness and versatility, its conception and use are particularly simple, with many positive consequences: the use of a single electric motor and the absence of pneumatic components lower consumption, and consequently environmental impact); the intuitive and linear operativity make it absolutely user friendly, with considerable savings in running costs; maintenance is thus simplified.Lastly, notes regarding service. As well as devising and making customised machines to specific applications, Tecmes stands out on the level of pre and post sales assistance. In particular, its technicians ensure the user the training required to use the machine to the best and to directly intervene, without costly stoppages, in the event of machine stops or malfunctions.
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Immortelle Beauty Foot Soak package design Tanya Marie Williams
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Il packaging, immaginato e prodotto NUOVI PARADIGMI Persone che pensano alle persone, che progettano un prodotto capace di entrare nella vita di ciascuno e, soprattutto, di restarci. La nuova frontiera del mercato cosmetico è la condivisione: di un sogno - quello che dà luce ai molti “‘io-mondo” personali - ma anche, in prima battuta, di competenze e cultura, per moltiplicare le potenzialità che la tecnologia è in grado di offrire. Proponiamo al proposito l’opinione di Andrea Sommavilla (esperto del controllo qualità di un’importante azienda cosmetica) sul ruolo specifico dello sviluppo packaging in ambito cosmetico e alcune riflessioni sullo scenario di riferimento . A cura di Luciana Guidotti
Cosa significa sviluppare oggi un imballaggio per il mercato cosmetico, sospeso per sua natura tra concretezza dei prodotti e pulsioni immateriali? Nel settore cosmetico “innovare” è possibile solo se la funzione dello sviluppo packaging ha la capacità di dividersi in due: quasi due “corpi” distinti, di cui esprimere però in egual misura caratteristiche e potenzialità. Al “primo corpo”, il più razionale, è demandato il compito di pensare allo sviluppo di un prodotto cosmetico, tenendo conto dei materiali di cui l’imballaggio è costituito. Saranno loro a dover rispettare i requisiti estetici e tecnico-funzionali capaci di soddisfare più soggetti, presenti lungo il percorso che il prodotto dovrà compiere prima di raggiungere lo scaffale. E, in questo primo caso, lo scopo principale è quello di assicurare le prestazioni necessarie a garantire anche al consumatore finale le caratteristiche di funzionalità ed estetiche attese.
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Ogni giorno ci troviamo a fronteggiare la velocità del cambiamento e ad approcciare vari contesti in cui il cosmetico viene concepito, sviluppato, prodotto, distribuito e infine acquistato. Il risultato del nostro lavoro deve soddisfare in maniera sempre più efficace una realtà costituita da consumatori molto dinamici e sempre più esigenti, che rendono complesso e articolato il processo industriale. E qui arriviamo al “secondo corpo”, quello di una persona accogliente, generosa, paziente, entusiasta della vita... Con un animo che non può vivere senza gli stimoli e le dinamiche che centrifugano le emozioni a una velocità tale da coinvolgere spesso molte persone vicine. È questa seconda anima che deve agire da “sentinella” del cambiamento. Innovare in questo ambito non è semplice... La dinamica del cambiamento va monitorata perché è la realtà alla quale non possiamo sottrarci e che spesso ci guida a realizzare forme cosmetiche sempre più rispondenti a nuovi bisogni, che mutano di continuo a loro volta. Innovare all’interno di questo contesto è certo complesso ma assolutamente necessario! L’obiettivo è ancor più difficile perché impone di realizzare imballaggi capaci di assicurare protezione al prodotto e, al tempo stesso, consentirne il consumo in maniera efficiente lungo l’intero ciclo di vita. Il consumatore deve poter acquistare e utilizzare il cosmetico senza che le proprietà funzionali del packaging perdano efficienza, nè che vi sia decadimento delle caratteristiche estetiche a causa di agenti interni o esterni alla confezione. Dato però che l’aspettativa è spesso legata anche a un bisogno
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Dal B2C al P2P
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Nell’immaginario collettivo il concetto di innovazione è legato alle nuove tecnologie, al rapporto in costante crescita con i social media, al risparmio consapevole ed esteso non più solo al portafoglio del consumatore ma a tutto ciò che ci circonda, alle tematiche “green” e - da ultimo ma anche da sempre - alla proposta di un nuovo linguaggio, rappresentato non solo da un insieme di vocaboli sperimentali ma da un vero e proprio universo fatto di gesti, colori ed atteggiamenti, tutti rigorosamente “cool”.
di appagamento emotivo, che trova riscontro in un prodotto il cui packaging possa essere anche veicolo funzionale di una serie di altri elementi che lo costituiscono - la profumazione, il colore, la percezione sensoriale dei materiali, le dimensioni e la forma, il modo di presentarsi… - saranno solo alcune, oppure l’insieme di tutte queste cose a determinare l’acquisto d’impulso. In concreto, queste caratteristiche sono il felice matrimonio di una combinazione di sostanze chimiche e di materiali che, in modo funzionale, concorrono a realizzare il prodotto così come lo si trova a scaffale.
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rienza eccitante anche se si tratta di un detersivo o di un filo interdentale... Non è per sminuire, anzi. In quel momento ci si rende conto di ciò che effettivamente distingue un prodotto sviluppato per un’avventura casuale da uno concepito per bussare alla porta del nostro io-mondo e, con permesso, entrarci in pianta stabile. È quello che un’importante multinazionale chiama “secondo momento della verità”, la fidelizzazione di chi non rientra più nella categoria di semplice consumatore e va anche oltre a quella di cliente, stiamo parlando di un partner. Ecco dunque il vero obiettivo di chi quel prodotto lo deve sviluppare, soprattutto in un contesto di nicchia e di alta gamma: superare i concetti di tempo e di durata, e perfino quello di soggettività, andando a presentarsi come l’oggetto perfetto della ricerca di un individuo con caratteristiche proprie e ben definite. Non è più un atto di consumo, un acquisto “B2C” (business to consumer) e nemmeno “B2P” (business to people), piuttosto si tratta di “P2P”, people to people, da persone che avevano un sogno e lo hanno saputo sviluppare a persone che avevano lo stesso sogno e lo hanno trovato realizzato. Immaginatevi la scena: un tizio passeggia tranquillo, immerso nel suo “iomondo”, poi qualcosa attira la sua attenzione. “Ah, eccoti!” dice, e se lo mette in tasca. Lo porta con sè, per il resto del suo cammino. Le scelte e i misteri svelati. Capire fino in fondo perchè lo faccia, e quindi saper definire dal principio quali siano i tratti che un prodotto deve avere per arrivare a quel traguardo, non è dato saperlo; non ci sono ricette segrete o piani strategici di marketing che tengano, quelli certo aiutano e costituiscono già un buon 90% delle probabilità di successo finali, ma il 10% resterà sempre e comunque in quel sogno condiviso e fino a quel momento inesplicabile. A complicare ulteriormente questo contesto si sono poi inseriti fattori che in qualche modo sono esterni ai singoli individui, ma che hanno avuto origine, e sono alimentati, dalla collettività. Il sentimento comune di un maggiore rispetto verso l’inestimabile fragilità del pianeta su cui viviamo si è tradotto negli ultimi anni in una consapevolezza adulta, che fortunatamente - è sostenuta anche dalla moda di essere “green”. Grazie ad alcune linee di pensiero che, sempre secondo la regola del secondo momento della verità, sono entrate a far parte di molti “io-mondi”, è venuta a crearsi una collettività che predilige scelte ecosostenibili per il sem-
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estnyc.s3.amazonaws.com, Established Aschen & Voss
Quanto incidono le logiche industriali e produttive sullo sviluppo di un packaging? L’innovazione in questo senso si concretizza solo se si ha la capacità di integrare all’interno dei “due corpi” di cui sopra l’intero sistema azienda e l’industria. Un’integrazione che passa anche attraverso il coinvolgimento di tutti i partner che contribuiscono a realizzare il prodotto, interni ed esterni all’azienda. In relazione ai partner esterni, mi riferisco ai produttori d’imballaggio, a chi fabbrica il prodotto cosmetico, a chi lo distribuisce e a chi lo vende. È un potenziale che può esprimere grande energia, se coinvolto in un dialogo che permetta la piena com-
Connessi e contenti. È un concetto che potrebbe definire l’”io-mondo”, con il suo profilo, una lista interminabile di oggetti, fotografie, riferimenti ad attori, cantanti, scrittori, associazioni e gesti che “piacciono”, foto di amici e perfetti sconosciuti, ricordi che fino a ieri avevamo tenuto gelosamente in un personalissimo baule in soffitta, o magari anche dimenticato sotto uno spesso strato di polvere e ragnatele, e che ora, accettando con entusiasmo la generosa offerta di Mr. Zuckerberg, spalanchiamo alla rete... ecco, aggiungiamo al nostro profilo anche il ragno che dormiva sul baule. Il contesto riporta a una filosofia d’altri tempi. Non è certo dall’avvento di Facebook che abbiamo cominciato ad avere la nostra piccola e personalissima dimensione, questa sfera invisibile all’interno della quale trascorriamo la vita pensando - come diceva John Lennon - a qualcos’altro. Oggi però tutto ciò trova la sua massima forma di espressione nel link permanente che ci siamo costruiti all’interno di una rete “social”, composta da un numero sempre crescente di “io-mondi”, tutti con il loro profilo, tutti con la loro sempre crescente estensione di amicizie rigorosamente virtuali, come a dire che in realtà l’estensione riguarda le loro solitudini rigorosamente fisiche, prive di tatto e proiettate in quegli alter ego che li hanno ipnotizzati, convincendoli che quella è la loro vita, quelli sono i loro veri “io”. È un argomento delicato da affrontare, ma non se ne può fare a meno se vogliamo sviluppare un prodotto che possa entrare a pieno diritto nel loro “io-mondo” e, soprattutto, restarci. Perchè qui sta il punto: restarci. Prodotti per “sempre”. È relativamente facile convincere un consumatore a provare per la prima volta un articolo di consumo: ci sono le star degli ultimi 15 minuti (in pieno stile-Warhol) che ne fanno uso, le pubblicità martellanti, l’idea di un’espe-
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plice fatto che, a conti fatti, sono le più intelligenti e se chi sviluppa un prodotto comprende fino in fondo questo “mood”, allora potrà rendere quel sogno ancora più concreto. Dalle due singolarità, che possiamo vedere come due punti nel vuoto, si è venuta a creare prima una linea, l’ingresso e la per-
manenza nell’”io-mondo” di un individuo; poi, grazie al sentimento diffuso nella collettività e all’espandersi, in numero e in qualità, di quei legami in una moltitudine di altre linee, ecco palesarsi la conquista del piano, la goccia iniziale è diventata mare ed è ora indistinguibile da esso. Il processo è giunto a compimento.
Packaging, imagined and produced NEW PARADIGMS People who think of people, who design a product capable of entering the life of each and anyone of us, and aboveall, capable of remaining there. The new frontier of the cosmetics market is “sharing”: the sharing of a dream that illuminates many personal “I-worlds” - but also, first and foremost, the sharing of competency and culture, in order to multiply the potentialities that technology is capable of offering. On this count we propose the opinion of Andrea Sommavilla (quality control expert of an important cosmetics company ) on the specific role of developing packaging in the field of cosmetics and some reflections on the scenario By Luciana Guidotti
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Dermozinc shampoo packaging by Grafiket
prensione e la condivisione dei requisiti di prodotto. Perché solo la comprensione dei bisogni permetterà ad ognuno di fare con efficacia il proprio lavoro. Facilitare lo scambio tra i vari attori favorirà poi la realizzazione di prodotti sempre più rispondenti alle esigenze dei consumatori. In altri termini, la condivisione delle competenze e di tutte le informazioni sui materiali o sui processi produttivi sarà sempre più la chiave per superare eventuali criticità, ampliando il know-how settoriale. Dobbiamo mirare a promuovere la cultura della condivisione all’interno del sistema azienda; e grazie a questa nuova cultura potremo moltiplicare le potenzialità che la tecnologia è in grado di offrirci già oggi, le tecniche, le procedure, i talenti, i gesti… E in un’azione di mutuo scambio, questa cultura potrà entrare all’interno delle nostre case attraverso i prodotti. Q
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What does developing packaging for the cosmetic market entail today, suspended by its very nature between the concreteness of the products and immaterial drives? In the cosmetics sector “innovating” is only possible if the function of packaging development is capable of splitting itself in two: almost two distinct bodies, that though require the expression of characteristics and potentialities in equal measure. The “first body”, the more rational one, is given the task of thinking of the development of a cosmetic product, considering the materials of which the packaging is made of. They will have to respect the functional aesthetic and technical requisites that will have to satisfy a number of subjects along the path the product must take before reaching the shelves. And, in this first case, the main purpose is that of ensuring the required performance to also guarantee the final consumer the functional and aesthetic characteristics he or she expects. Every day we find ourselves having to face the speed of the change and to approach the various contexts in which he cosmetic product is conceived, developed, manufactured, distributed and lastly, purchased. The result of our work has to satisfy in an ever more effective manner a reality made up of highly dynamic and evermore demanding consumers, that make the industrial process complex and articulate. And here we get to the “second body”, that of an open, generous, patient person who is enthusiastic about life… With a spirit that cannot live without the stimuli and the dynamics that whip up the emotions at such a speed as to often involve many persons close by. It is this second spirit that has to act as the “sentinel” of change. Innovating in this context is no simple matter… The dynamics of change need to be monitored because it is the reality that we cannot subtract ourselves from and that often guides us in creating forms of cosmetics evermore respondent to new needs, that in turn change continuously. Innovating within this context is certainly complex but absolutely necessary! The objective is all the more difficult because it imposes the creation of packaging capable of ensuring the protection of the product and, at the same time, enables its efficient consumption throughout its entire lifecycle. The consumer must be able to purchase and use the cosmetic product without the functional properties of the packaging losing their efficiency, neither may the aesthetic characteristics be impaired in any way due to agents inside or outside the pack. Given though the expectation are often also linked to a need for emotional fulfilment, that is satisfied by a product the packaging of which can
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In the collective imagination the concept of innovation is linked to the new technologies, to the constantly growing relations with the social media, to mindful saving that goes beyond the consumer’s wallet to all that surrounds us, to the question of being “green” and - last but always so - to the proposal of a new language, represented not only by a collection of experimental words but by a true and proper universe comprising gestures, colors and attitudes, all rigorously “cool”. Happily connected up. It is a concept that one might define as the first person singular “I-world”, with ones own profile, an interminable string of objects, photos, references to actors, singers, writers, associations and gestures that we have “liked”, photos of friends and perfect strangers, reminiscences that up to yesterday we would have jealously hoarded in an extremely personal trunk in the attic, or even forgotten under a thick layer of dust and cobwebs, and that now, accepting with enthusiasm the generous offer of Mr. Zuckerberg, we throw open to the web, and while we are at it, we also add the spider asleep on the trunk to our profile. The context brings us to a philosophy of other times. It is certainly not with the advent of Facebook that we began to have our small and personal dimension, that invisible sphere within which we pass our lives thinking - echoing John Lennon’s words - of something else. Today though everything finds its maximum form of expression in the permanent link that we have built within a “social” network, comprised of an ever growing number of first person singular “I-worlds”, all with their profile, all with their ever growing extension of rigorously virtual friendships, that is today in actual fact the extension of rigorously physical loneliness, totally devoid of touch and projected into those alter egos that have hypnotized
them, convincing them that this is their life, that these are the true first person singular “I s”. It is is a delicate subject to tackle, but one has to so all the same if we want to develop a product that can truly enter into other people’s first person singular I-worlds, and aboveall remain there. And here lies the point: remain there. Products for “ever”. It is relatively simple to convince a consumer to try out a product for the first time: there are the stars of the 15 minutes of fame (in full Andy Warhol style) that use the same, incessant advertising, the idea of an exciting experience even if we are dealing with soap powder or dental floss… Not to belittle matters, far from it. In that moment one is aware of all that effectively distinguishes a product developed for a fleeting encounter from one conceived to knock at the door of our first person singular I-world and, with our consent, enter and stay there permanently. It is what an important multinational calls “the second moment of truth”, the loyalisation of a person who no longer falls under the category of simple consumer and even goes beyond that of the customer, but becomes, to all intents and purposes, a partner. Here hence the true objective of the person who has to develop that product, aboveall in a niche or high end-context: overcome the concepts of time and duration, and even that of subjectivity, ending up by presenting the perfect object the individual has always been searching for with all its own well defined characteristics. It is no longer an act of consumption, a “B2C” (business to consumer) and neither a “B2P” (business to people) purchase, but rather a “P2P”, person to person one, between persons who had a dream and were able to develop it, and persons who had the same dream and who now stumble on it ready-made as it were. Imagine the scene: someone strolls calmly, immersed in their own “I-world”, then something draws the person’s attention. “Ah, there
be seen to be functional vehicle of a series of other elements that constitute the same - its scent, color, the sensorial perception of the materials, size and shape, the way it is presented… - being but some of the same, albeit it is the sum of all these things that trigger the purchasing impulse. Concretely, these characteristics are the happy union of a combination of chemical substances and materials that, functionally, combine in achieving the product as it is seen on the shelf. How much does industrial and manufacturing logic affect the development of packaging? The innovation in this sense only becomes concrete only if one has the capacity to fit the entire company and manufacturing system within the “two bodies” described above. An integration that also goes by way of the involvement of all the partners that contribute to creating the product, inside and outside the company. Concerning outside partners, I refer to the packaging producers, the cosmetic product manufacturers, the people that distribute and sell
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you are!”, the person says, and puts the object into his or her pocket. They take it with them, for the rest of their journey. Choices and mysteries revealed. There is no foregone solution that might help us fully understand why a person acts in this way, and hence right from the start help us define the traits that a product must have to achieve the same; there are no secret formulas or marketing strategies that can be applied, these certainly help and go to constitute a good 90% of the probability of final success, but the 10% at any rate always remains in that shared and up-until-that-moment-in-time inexplicable dream. To render the context even more complex there are then those factors in some way external to the single individual, but that originate from and are fed by the collectivity. The common sentiment for a greater respect towards the inestimable fragility of the planet on which we live has over these last years been translated into a grown-up awareness, that - luckily - is also supported by the fashion of being “green”. Thanks to some lines of thought that, as ever according to the rules of the second moment of truth, have become part of many first person singular “I-worlds”, a collective awareness has formed that prefers ecosustainable choices for the simple fact that, when it comes down to it, they are the most intelligent and if the development of a product fully comprehends this “mood”, then it will be even more capable of realizing that dream. From two separate features, that can be seen as two points floating in a void, at first a line has been created, the entry and the remaining in the “I-world” of an individual; then, thanks to the collective sentiment and to the expanding, in number and quality, of those lines into a multitude of other lines, the conquest of an entire surface is achieved, the initial drop has become sea and is now indistinguishable from the same. The process has reached its complete fulfilment.
it. It is a potential that can express great energy, if involved in a dialogue that enables the full comprehension and sharing of the product requisites. Because comprehending the needs will enable each one to effectively carry out their own work. Facilitating the exchange between the various actors will consequently favour the creation of products ever more respondent to the demands of the consumers. In other terms the sharing of the competencies and all the information on the materials or on the manufacturing process will be evermore the key to overcoming any criticalities, extending the sector knowhow. We have to aim at promoting the culture of sharing within the company system; and thanks to this new culture we will be able to multiply the potential that the technology is already capable of offering us today, the techniques, the procedures, the talents, the gestures… it is by way of action of mutual exchange, that this culture will be able to enter our homes through these products.
english text
From B2C to P2P
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MAT E RI ALS & MA CHI NE RY
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Packaging a valore aggiunto Q Presente a Interpack, il Gruppo RPC ha voluto sottolineare le proprie capacità e le competenze in un’ampia gamma di mercati finali, ai quali propone soluzioni di packaging innovative e a valore aggiunto. Il ricorso a numerosi processi produttivi diversi e a polimeri di varia natura consente a RPC di offrire soluzioni tailor made per ogni esigenza di mercato. Lo hanno dimostrato i prodotti esposti in fiera: monodose per bevande, dispenser airless, vasetti per creme cosmetiche, deo stick, rossetti, ma anche soluzioni barriera per prolungare la shelf life degli alimenti nonché innovazioni tecnologiche nell’am-
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bito dei sistemi di erogazione e di dosaggio di prodotti farmaceutici. Messo a punto per il mercato farmaceutico, RPC Formatec ha per esempio introdotto il Single Dose Counter, un sistema efficace che facilita il conto alla rovescia del numero di dosi assunte dagli utilizzatori di pMDI (inalatori - dosatori pressurizzati). In particolare, ricordiamo poi Bebo Swing della RPC Bebo Plastik, studiato per alimenti spalmabili (formaggi, margarina, burro...) che integra apertura facilitata e richiusura tamper evident. E ancora... RPC Emballages Moirans ha lanciato il primo contenitore da 20 litri certificata UN, che pesa solo 700 g mentre RPC Superfos ha ricevuto un prestigioso WorldStar Award per la confezione barriera all’ossigeno messa a punto per i prodotti ittici Bornholms.
Added value packaging At this year’s Interpack, the RPC Group underlined its capabilities and expertise across a wide range of end markets, and its ability to deliver added value through innovative packaging solutions. With its extensive choice of manufacturing processes and polymers, RPC is able to use its market-leading technologies and in-depth knowledge and experience to tailor a pack to the precise requirements of each customer. Examples on show included different solutions for single-serve beverage systems; the combination of design and technical skills that lead the market in airless dispensers, cream jars, deo sticks and lip care packs; the choice of barrier technologies to deliver extended ambient shelf life for food products; and technical innovations in pharmaceutical dispensing and dosing systems. For pharmaceutical markets, RPC Formatec has introduced the Single Dose Counter, a costeffective system that enables users of PMDIs (pressurised metered dose inhalers) to easily countdown the number of doses taken from their inhalers. Among the brand new products on display, Bebo Swing from RPC Bebo Plastik integrates easyopening, reclosing and tamper-evidence, for a variety of spreadable products such as cheese, margarine and butter. And RPC Emballages Moirans has launched the first UN certified 20 litre container to weigh just 700g. During the exhibition, RPC Superfos received the prestigious WorldStar award for its custom oxygen barrier packaging for Bornholms’ sea food.
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Analisi di mercato
IL PACKAGING DELLA COSMESI-PROFUMERIA PRODUZIONE E TREND I prodotti di igiene quotidiana e di benessere personale sono indispensabili, anche in tempi di crisi prolungata: la produzione dell’area manifatturiera che fa capo a Cosmetica Italia cresce infatti del 2,6% e sebbene il trend evolutivo mostri alcune contrazioni, le potenzialità di sviluppo sono alte. Numeri, scelte e tendenze nell’impiego di imballaggi. Plinio Iascone econdo i dati presentati dal Centro Studi e Cultura d’Impresa dell’associazione di categoria nazionale Cosmetica Italia, nel 2013 la produzione globale dell’importante area manifatturiera ha raggiunto i 9.280 milioni di euro, evidenziando una crescita del 2,6% rispetto all’anno precedente. In un anno difficile dal punto di vista economico a livello nazionale e europeo, è dunque un risultato interessante. La prestazione positiva è stata resa possibile dall’incremento delle esportazioni (+10%, 3.180 milioni di euro), che ha con-
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Tabella 1 - Il settore della cosmesi profumeria (dati in milioni euro). Table 1 - The cosmetics/perfume sector (values in millions euro). 2010 2011 2012 2013 Fatturato globale (produzione) 8.601 8.962 9.040 9.280 Total turnover (production) Esportazioni 2.403 2.671 2.860 3.180 Exports Prodotto e venduto in Italia 6.198 6.291 6.180 6.100 Produced and sold in Italy Importazioni 1.577 1.660 1.577 1.639 Imports Consumo Italia 7.775 7.951 7.757 7.739 Consumption in Italy
sentito di limitare la caduta dei consumi interni, in contrazione dell’1,2%. Sono risultate in aumento dell’1% circa le importazioni che, nel 2013, hanno coperto il 21% del consumo interno.
Questo articolo è illustrato con le immagini dei profumi femminili e maschili in concorso e che, nelle varie categorie, hanno vinto il premio Accademia del Profumo 2014. I vincitori sono stati proclamati il 14 maggio scorso alla Società del Giardino di Milano.
Analizzando l’attuale trend evolutivo del mercato interno, nel biennio 2012-2013 emerge un progressivo cedimento rispettivamente del -1,8% e -1,2%; il cedimento è ipotizzato anche nel 2014, con un
Q Giorgio Armani Sì Profumo dell’anno e Creazione olfattiva femminile Q Armani Eau de Nuit Profumo dell’anno maschile Q Dior Homme Cologne Creazione olfattiva maschile e Comunicazione maschile Q Acqua di Parma Acqua Nobile Iris Profumo made in Italy femminile
Market analysis
Packaging for cosmetics and perfumes PRODUCTION AND TRENDS Daily hygiene and personal wellness products are indispensable, even during a prolonged crisis. Indeed, the production output of the manufacturers belonging to Cosmetica Italia has grown by 2.6% during the last year, and although the trend shows a few contractions, high growth potential persists. Numbers, choices and trends in the use of packaging follows. Plinio Iascone According to data presented by the Research and Business Culture Center
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of the Italian cosmetics manufacturers’ association Cosmetica Italia, total
production in this important manufacturing sector reached 9,280 million euro in 2013, amounting to 2.6% growth over that of the previous year. Such findings are heartening in a year of economic challenges for both Italy and Europe as a whole. This positive performance was made possible by increased exports (+10%, 3,180 million euro), which made it possible to limit the 1.2% drop in domestic consumption. Imports grew by approximately 1%. In 2013, imports accounted for 21% of domestic consumption. Looking at the current growth trend of
the domestic market, the two-year period 2012-2013 has shown a progressive drop of -1.8% and -1.2%, respectively; the trend is expected to continue in 2014 with a further drop of 0.8%. The progressive growth of exports has thus compensated for a decline in domestic demand, but the current growth trend in production is significantly reduced in comparison to the past. The growth potential of the Italian cosmetics industry still proves consistent nonetheless, both considering the expected gradual recovery of domestic and European consumption and in terms
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& FI GUR E S
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Tabella 2 - Utilizzo di imballaggi primari e secondari per il confezionamento dei prodotti della cosmesi profumeria prodotti in Italia (dati espressi in milioni di confezioni). Table 2 - Use of primary and secondary packaging for packaging cosmetics/perfume products made in Italy (values in millions of packs). 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Imballaggi primari Primary packaging Vetro Glass - bottiglie e vasetti 728 732 720 749 805,1 810 806 - bottles and jars Plastica Plastic - flaconi, tubetti rigidi, vasetti ecc. 1398 1392,5 1373 1387 1.455,8 1.446 1.450 - flacons, rigid tubes, containers Tubetti flessibili in PE, PE/AL/PE 488 512 509 607 638,5 640 640 PE or PE/AL/PE flexible tubes Bustine flessibili poliaccoppiato 99 103 105 121 133 134 133 Flexible polylaminate pouches Bombolette spray di alluminio 108 110 110,5 123 133,4 140 135 Aluminium spray cans Flaconi di alluminio 11 11 11 12 16,7 16 17 Aluminium flacons Tubetti flessibili di alluminio 91 90 90 63 61,7 61 62 Aluminium flexible tubes Bombolette spray di acciaio 65 62,5 62,5 50 44,3 42 41 Steel spray cans Scatolette di acciaio 9 8,7 8,4 8,5 8,7 8 7 Steel boxes Tubetti per rossetto di acciaio 75 72 71 65,5 56,1 56 57 Steel tubes for lipstick Imballaggi di carta Paper packaging - incarti e sacchetti 67 68,5 69 50,2 43,6 43 44 - wrapping and bags Totale imballi primari 3139 3162,2 3129,4 3236,2 3380 3396 3392 Total primary packaging Imballaggi secondari Secondary packaging Astucci di cartoncino Paperboard boxes (numero milioni unità) 1.224 1.233 1.223 1.261 1.311 1.320 1.320 (number millions units)
possibile ulteriore calo dello 0,8%. La crescita progressiva delle esportazioni ha dunque compensato le perdite relative alla domanda interna, ma l’attuale trend evolutivo della produzione risulta, al momento attuale, sensibilmente ridotto rispetto al passato.
of the industry’s high level of competitiveness. In 2013, 73.6% of cosmetics/perfume products were purchased by women, 26.4% by men. In terms of product type, in 2013 the cosmetics market broke down as follows: - body and face 31.6%; - hair 14%; - body hygiene 13.1%; - oral hygiene 8.5%; - women’s and men’s perfume 11.3%; - makeup and eyes 9.1%; - lips 3.4%;
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Le potenzialità di sviluppo dell’industria italiana della cosmesi risultano tuttavia sempre consistenti, sia in virtù della prevista e graduale ripresa dei consumi interni ed europei, sia per l’elevata competitività del comparto. Nel 2013 il 73,6% dei prodotti di cosme-
- hand care 3%; - other 6%. While projected growth trends for the domestic market are based on an increasing orientation toward body care, with increasing participation by male consumers, the growth of Italian exports has to do with the competitiveness of Italian products in terms of quality and innovation. Cosmetics and perfume remain, in the collective imagination, products closely connected to image, and product presentation, along with everything having to do with communication,
si-profumeria è stato destinato alle donne, il 26,4% agli uomini. In fatto di tipologie di prodotti, nel 2013 il mercato cosmetico ha presentato la seguente composizione: - corpo e viso 31,6%; - capelli 14%; - igiene corpo 13,1%; - igiene orale 8,5%; - profumi donna e uomo 11,3%; - trucco viso e occhi 9,1%; - labbra 3,4%; - trattamenti mani 3%; - 6% altro. E se le ipotesi evolutive positive del mercato interno traggono origine dal sempre maggiore orientamento della cura del corpo, che coinvolge sempre più anche gli uomini, la crescita delle nostre esportazioni deriva dall’alta competitività dei produttori italiani, in termini di qualità e innovazione. I cosmetici e i profumi restano, nell’immaginario collettivo, prodotti che fanno “immagine” e la loro presentazione, insieme a tutto ciò che riguarda la comunicazione, assume ovviamente una valenza determinante. L’importanza del packaging appare quin-
naturally takes on a decisive value in this sense. The importance of packaging is thus clear, and this means it constitutes a formidable marketing tool.
0.2-0.4%, and this is the first time in the last fifteen years that signs of growth stopping have appeared. However, for 2014 a progressive recovery is expected.
PACKAGING:
Glass. Flacons, bottles, jars... account for a total share of 23.8% of primary packaging used for packaging various cosmetics products. The share of this type shows a positive growth trend. Glass is destined primarily for women’s and men’s perfumes (89%), hand care products (29%) and facial care and makeup (20%).
QUANTITY AND CATEGORIES
The year 2013 saw the use of approximately 3,392 million packaging units made for products of the cosmetics/perfume sector destined for both the domestic and export markets. Compared to 2012 there has been a slight decline, valued at around
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CO SM ETICS
di evidente e costituisce una formidabile leva di marketing.
CONFEZIONI: QUANTITÀ E TIPOLOGIE Il 2013 dovrebbe essersi concluso con l’impiego di circa 3.392 milioni di confezioni realizzate per i prodotti della cosmesi profumeria e destinate sia al mercato interno che alle esportazioni. Rispetto al 2012 si evidenzia un lieve cedimento, valutato intorno allo 0,2-0,4, ed è la prima volta nell’ultimo quinquennio che si evidenzia un arresto della crescita. Nel corso del 2014 è però prevista una ripresa progressiva. Vetro. Flaconi, boccette, vasi, ecc. presentano uno share globale del 23,8% sul totale degli imballaggi primari impiegati per il confezionamento dei diversi prodotti della cosmesi. La quota risulta in aumento tendenziale. Il vetro è destinato in prevalenza ai profumi donna e uomo (89%), ai prodotti per le mani (29%), al trattamento viso e trucchi (20%). Plastica. Vasetti, flaconi, tubetti, imballaggi rigidi continuano a essere i più utiliz-
zati, con uno share sul globale del 42,7%, sostanzialmente stabile. Le quote più significative sono distribuite nei seguenti comparti: prodotti per il trattamento dei capelli (75%), trattamento corpo (57%), viso e trucchi (64%), rossetti (70%) in progressiva crescita, deodoranti (50%), prodotti per le mani (34%) in lieve cedimento. Poliaccoppiati rigidi e flessibili. Risulta la tipologia di imballaggi in progressivo sviluppo. Il tubetto flessibile PE/ALL/PE presenta uno share globale del 18,8%; i poliaccoppiati flessibili da converter, in pratica bustine monodose, risultano al 4,5%, tendenzialmente in crescita nei prodotti per le mani e profumi. In molti casi, queste due categorie di imballaggi sono in concorrenza con i contenitori di plastica. Metallo e alluminio. Le bombolette spray destinate alla cosmesi si suddividono in alluminio e acciaio, con una partecipazione così ripartita: 4,1% alluminio e 1,3% acciaio. La tendenza di impiego è verso le bombolette in alluminio. Altri imballi di metallo, essenzialmente di alluminio, sono i tubetti flessi-
Cartoncino. L’astuccio resta l’imballaggio secondario di presentazione più utilizzato, assolutamente necessario nel sistema di comunicazione per molti prodotti di alta gamma. Si valuta che l’impiego dell’astuccio riguardi il 45% circa delle confezioni e si calcola un utilizzo di circa 1.320 milioni di unità, in lieve aumento rispetto al 2011. In conclusione, per l’industria nazionale, come evidenziato da Cosmetica Italia, la politica di costante investimento in innovazione e sviluppo ha consentito alle imprese italiane di competere in misura sempre più efficace tanto sui mercati internazionali quanto nel mercato italiano, ponendo le basi per ulteriori avanzamenti nel lungo periodo. Q Plinio Iascone Istituto Italiano Imballaggio
Q Acqua di Parma Colonia Intensa Oud Profumo di nicchia maschile
Rigid and flexible polylaminates. This type of packaging is seeing progressive
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Metal and aluminium. Spray cans destined for cosmetics can be subdivided into aluminium and steel, with shares of 4.1% and 1.3%, respectively. The trend veers toward aluminium spray cans. Other metal packaging, for the most part
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Carta. Sostanzialmente stabile all’1,5% la presenza delle confezioni con imballaggio primario costituito da busta in carta (talco) e incarti in carta (saponette).
Q Marni Profumo di nicchia femminile
growth. The PE/ALL/PE flexible tube accounts for a total share of 18.8%; converted flexible polylaminates, almost entirely single-dose pouches, account for 4.5%, with positive growth for hand care products and perfumes. In many cases, these two packaging types are competitors of plastic containers.
& FIGURES
bili (1,8%), le scatolette per creme (0,5%), i flaconi (1%).
Q Salvatore Ferragamo Acqua Essenziale Profumo made in Italy maschile
Plastic. Containers, flacons, tubes and rigid packaging continue to be the most widely used types, consistently maintaining a total share of 42.7%. The most significant shares can be divided among the following categories: hair treatment products (75%), body care (57%), face and makeups (64%), lipsticks (70%) with progressive growth, deodorants (50%) and hand care products (34%) with slight negative growth.
[ FA CTS
Q Marc Jacobs Honey Packaging femminile Q Viktor&Rolf Spicebomb Packaging maschile Q Dolce&Gabbana pour femme Intense Comunicazione femminile
aluminium, include flexible tubes (1.8%), boxes for creams (0.5%) and flacons (1%).
calculated that 1,320 billion units, a slight increase over 2011, is being used.
Paper. The share of packaging with primary packaging made from paper (talcum powder) and paper wrapping (soaps) has remained basically stable.
In conclusion, for Italy’s cosmetics industry, as shown by Cosmetica Italia, a policy of continuous investment in innovation and growth has enabled Italian enterprises to compete with increasing effectiveness both in international and domestic markets, laying the groundwork for further advancements in the long term. Q
Paperboard. The box remains the most widely used secondary packaging for presentation, proving to be absolutely necessary in the communication system of many high end products. It is estimated that the use of boxes accounts for approximately 45% of packaging. It is
Plinio Iascone Istituto Italiano Imballaggio
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A D V E RT O RI AL
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OMAS e l’innovazione su misura Oltre quarant’anni di esperienza e una solida presenza sul mercato italiano ed internazionale attraverso un’ampia rete di distributori: OMAS Tecnosistemi progetta e costruisce macchine per il riempimento e la chiusura di prodotti liquidi, creme, polveri in contenitori rigidi (anche instabili come flaconi, vasetti, barattoli) per l’industria cosmetica-farmaceutica, chimica e alimentare. L’attenzione agli aspetti qualitativi della produzione e della gestione del business rientra tra i tradizionali punti di forza della società; ne sono una prova il certificato di gestione della qualità ISO 9001:2008 per la progettazione e la fabbricazione di macchine di riempimento e tappatura attraverso l’ente TÜV Italia, nonché il certificato di gestione ambientale ISO 14001:2004. OMAS sta vivendo anche un incoraggiante momento di crescita strutturale, sancita dai lavori di ampliamento dello stabilimento di Cerro Maggiore, che porteranno a 10.000 mq la superficie utile totale. OMAS Tecnosistemi ha partecipato a INTERPACK (Pad. 16, stand C48) portando in fiera “innovazione”, ovvero macchine e sistemi allo stato dell’arte. La Nuova MTR è una macchina riempitrice chiuditrice automatica rotativa per tubi in metallo, politene e laminati, velocità fino a 75 bpm, proposta in differenti versioni con possibilità di inserimento e orientamento tubo in automatico. Solida strut-
tura con movimenti meccanici, design studiato per facile pulizia e manutenzione, possibilità di regolazioni elettroniche tramite servomotori, vasta gamma di opzioni a richiesta. Turbomix è un’unità completa e indipendente di mescolazione ed emulsione sottovuoto con sistema integrato di riscaldamento, dotata di mescolazione e pala raschiante controrotante e omogeneizzazione con turbina posizionata sul fondo del recipiente. Idonea al processo completo e riproducibile di preparazione di prodotti densi e cremosi, miscelati in modo uniforme con successiva omogeneizzazione e dispersione di grassi e principi attivi nella massa del lotto in produzione. Vengono ottenute creme, latti detergenti, balsami e lozioni, gel, dentifrici, unguenti, paste e pomate GRFC - Rotary Filler and Capper (foto a destra) è il monoblocco rotativo di riempimento e tappatura, nella versione a 4-6-8 ugellli di riempimento per prodotti liquidi e densi, disponibile con stazione di dosaggio volumetrico a siringhe con valvola a sfera, con valvola rotante con siringhe rotanti. Omas rende disponibili numerose opzioni a richiesta: scarto flacone difettoso con controllo dell’avvenuta operazione, servomotori per regolazione elet-
OMAS and tailored innovation More than forty years of experience and a solid presence on the Italian and international market through a wide network of distributors: OMAS Tecnosistemi designs and builds machines for filling and sealing of liquids, creams, powders in rigid containers (also unstable containers such as bottles, jars, cans) for the cosmetics-pharmaceutical-, chemical and food industries. The attention to the qualitative aspects of the production and management of the business is one of the traditional strengths of the company; proof of this the quality management certificate ISO 9001:2008 for the design and manufacture of filling and capping machines awarded by TÜV Italia, as well as the ISO 14001:2004
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tronica della testa di chiusura, regolazioni automatiche altezze stazione di dosaggio e stazione di chiusura, gestibili da pannello, memorizzazione ricette e impostazione automatica della macchina, sistema di lavaggio, protocolli di validazione IQ-OQPQ-DQ FDA-CFR21, certificazione materiali con tracciabilità.
environmental management certificate. OMAS is also experiencing an encouraging time of structural growth, shown by the extension of its Cerro Maggiore site, which will lead to a total floor area of 10,000 square meters. OMAS Tecnosistemi has been at interpack 2014 (Hall 16, stand C48) and bringing innovatory, state-of-the-art equipment and systems to the fair. New MTR is an automatic rotary filling closing machine for metal-, polythene and laminated tubes, with speeds up to 75 bpm, available in different versions with the possibility of automatic tube insertion and orientation. The machine features a solid structure with mechanical
movements, well designed for easy cleaning and maintenance, with the possibility of using electronic servo adjustments, plus a wide range of options available on request. Turbomix is a complete and independent vacuum mixing and emulsifying unit with integrated heating system, equipped with mixing and scraping counter blade and homogenizing turbine located on the bottom of the container. Ideal for complete and reproducible processing of dense and creamy product preparations, evenly blended with subsequent homogenization and dispersion of fats and active ingredients in the batch mass under production. Creams, cleansers, balms and lotions, gels, toothpastes, ointments, pastes, and ointments are the resulting products.
The GRFC - Rotary Filler and Capper is a 4-6-8 nozzle monobloc for filling liquid and dense products, available with ball valve syringe (rotating syringe and valve) volumetric metering station.Omas offers many options on request: removal of faulty flacons with checking of successful outcome, servo motors for electronic adjustment of the locking head, automatic adjustment from control panel of metering station and closing station height, store of formulas and automatic machine setting, cleaning system, IQ-OQ-PQ-DQ FDA-CFR21validation protocols, plus material certification with traceability. MORE INFO Omas Tecnosistemi Srl Unipersonale Via Edison, 39 20023 Cerro Maggiore (MI) Cosmopack Pad 20 Stand A21-B22 info@omastecnosistemi.it www.omastecnosistemi.it
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& MAPO NASITO GEMENT DI. . . CO SME XXXXXXXXXXXXXX TI CS [ INDUSTRY [ A PRO
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Il mascara dietro le quinte Un imballaggio deve sempre fare i conti con il prodotto che contiene, in particolare il packaging cosmetico. Ma cosa si nasconde dietro un semplice “battito di ciglia”? Ce lo racconta Renato Ancorotti, presidente di Ancorotti Group, azienda leader in R&S che realizza make up e prodotti per la pelle per i più importanti marchi internazionali. Sonia Pedrazzini
Quali sono stati i suoi esordi nel mondo della cosmesi? Ho cominciato con la produzione di make up nel 1984 fondando Gamma Croma. Gli inizi sono stati avventurosi e intensi, quelli di una piccolissima azienda di tre persone. Nel 2008, quando ho venduto le mie quote, eravamo in 350 e la società era diventata il secondo player mondiale. Un anno dopo sono rientrato nel settore, dando vita con mia figlia Enrica alla Ancorotti Cosmetics. A differenza di Gamma Croma che produceva un po’ tutti i prodotti di make up, l’abbiamo specializzata nel mascara, il prodotto di make up in assoluto più difficile perché la combinazione di brush, packaging e formula deve essere bilanciata perfettamente. La formula, in particolare, è in questo caso talmente delicata che, senza le condizioni ottimali, facilmente si altera, perdendo i requisiti originali. Pochi immaginano quanto lavoro e quanta professionalità ci sia dietro la produzione di un mascara. Come lavora Ancorotti Cosmetics e chi sono i principali clienti? Senza fare nomi, possiamo affermare che il mascara più venduto in Europa lo produciamo noi, come pure il più venduto in Russia; abbiamo conquistato anche parte del mercato francese, notoriamente molto difficile. Affrontiamo tutte le fasce di mercato e vendiamo sia in Italia che all’estero. Dove i dazi doganali sono alti spediamo solo la formula che poi viene confezionata in loco. In altri casi, il cliente ci fornisce il pack che poi riempiamo con il nostro prodotto e lo mettiamo sul mercato. La tendenza comunque sarà sempre più quella di offrire un “full service”, chiedendo addirittura al cliente che vuole acquistare solo il bulk, di fornirci alcuni campioni dell’imballaggio in modo da testarlo assieme alla formula. Questo, per essere sicuri che il prodotto che gli forniremo sia conservato nel packaging più adeguato. Non è detto, infatti, che la miglior formulazione e il miglior imballaggio, messi assieme, alla fine diano il miglior mascara. Per ogni tipo di formulazione ci sarà dunque uno specifico pennello - la cui fibra andrà commisurata alla viscosità e alla densità del mascara - un determinato riduttore che stabilirà la quantità che deve fuoriuscire e persino il materiale dell’imballaggio dovrà essere calibrato con attenzione ed essere compatibile con la stabilità della formula.
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Parlando di packaging cosmetico, cosa la affascina di più in una confezione? Oggi quello che mi colpisce è soprattutto la qualità; ma anche la capacità di quanti, in un settore come il nostro, riescono a fare oggetti nuovi senza tuttavia alterare il rito, la gestualità del truccarsi. Il mascara, ad esempio, lo apri e lo usi in un certo modo, da sempre; cambiare questi gesti mi sembra impossibile. Pensando al packaging, vorrei che fosse importante e di peso, fatto di materiali moderni e sensoriali capaci di trasmettere preziosità, valore, emozione. Stendere il mascara sulle ciglia per molte donne è diventato un gesto quotidiano, così come usare i prodotti per la cura del corpo, dal sapone, al dentifricio, alle creme… La cosmesi insomma gioca un ruolo sociale nella nostra vita e dietro tutto questo c’è la complessità tecnica, la ricerca e la cultura aziendale: fattori questi poco percepiti ma che, per me, sono i più intriganti. Quali suggerimenti darebbe a un packaging designer e a un’azienda che produce imballaggio cosmetico? Il designer deve anzitutto conoscere a fondo il settore per cui sta disegnando; deve avere nozioni tecniche, conoscenza dei materiali e delle lavorazioni, ma anche l’umiltà di sedersi a un tavolo con l’azienda e i suoi tecnici per sviluppare il prodotto secondo i giusti limiti imposti dalla fattibilità. L’azienda, dal canto suo, deve in primo luogo assicurare che il prodotto rispetti tutti i parametri della qualità. E mostrare più attenzione verso il mondo del design, spesso considerato vacuo: sono sicuro che se designer di grande spessore lavorassero con il settore cosmetico avremmo delle belle sorprese.
Renato Ancorotti
Si dice tanto “Made in Italy”. Come siamo percepiti all’estero per quanto riguarda la cosmesi? Negli ultimi anni il valore della nostra immagine è cresciuto molto. L’Italian Style è percepito bene, non solo nel food, nella moda e nel design, ma anche nel cosmetico. Forse non tutti sanno che il 70% del make up mondiale è prodotto in Italia, e che siamo una grande eccellenza, soprattutto questa zona della Lombardia. Produrre in Italia è certamente la condizione necessaria per dire che si fa Made in Italy ma non è più sufficiente: è necessario che il prodotto sia realizzato secondo determinate caratteristiche. Il cliente estero si aspet-
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ta da noi grande qualità, come quella della Ferrari e del Brunello Cucinelli per intenderci, ma alla dicitura Made in Italy è necessario aggiungere un plus, una sorta di certificazione che garantisca il livello e la qualità della produzione italiana. E quali sono, secondo lei, le “eccellenze” nel settore cosmetico da far conoscere meglio anche a noi italiani? Una delle grandi eccellenze è Dario Ferrari di Intercos. Questa azienda è la numero uno al mondo, un vero e proprio riferimento nella ricerca e sviluppo prodotto che ha saputo offrire ai clienti soluzioni di marketing e di prodotto innovative e di altissima qualità. In Italia il contoterzista non è più un mero esecutore, un semplice fornitore, ma fa ricerca all’avanguardia. È bene sapere che moltissimi dei prodotti più esclusivi oggi sul mercato, magari a marchio Chanel o L’Oréal, sono concepiti e nati in Italia. Con la fondazione di Ancorotti Cosmetics India, lei ha fatto un deciso salto di scala. Di cosa si occupa questo dipartimento? Rispetto ai mercati occidentali, quali sono le maggiori difficoltà? È un dipartimento creato per soddisfare i mercati emergenti di India e Asia e produce cosmetici in loco formulati su bisogni specifici. Siamo partner di società indiane al 50%, così da avere il polso della situazione e sapere, ad esempio, quali sono i prodotti che si vendono meglio in quella parte del mondo, che sono poi quelli per le labbra. Il mascara è, infatti, ancora poco utilizzato dalle donne indiane, che lo stanno scoprendo adesso. Si tratta di un mercato complesso e in continua evoluzione, non solo dal punto di vista prettamente industriale ma anche per la sensibilità del pubblico verso la cosmesi. Per certo uno dei più grandi problemi è affrontare la burocrazia indiana, molto più complessa della nostra e con tempi lunghissimi. La produzione delle formulazioni avviene direttamente in India? Al momento le prepariamo in Italia e le trasferiamo in India, ma stiamo
Mascara behind the scenes
english text
A packaging must always come to terms with the product it contains, especially in the field of cosmetics. But what is hidden behind a simple “blink of an eye”? Answers from Renato Ancorotti, president of Ancorotti Group, an R&D leader that creates makeup and skincare products for the most important international brands. Sonia Pedrazzini What successes have you had in the world of cosmetics? I began in makeup production in 1984 when I founded Gamma Croma. In the beginning things were adventurous and intense, the experiences of a tiny business of three people. In 2008, when I sold off my shares, we were 350, and the company had become the world’s number two player. A year later I came back to the sector, founding Ancorotti Cosmetics with my daughter Enrica. Unlike Gamma Croma, which produced a little of everything in the way of makeup products, we decided to specialize in mascara, which is absolutely the most difficult makeup product because it combines a brush, packaging and formula that must be perfectly balanced. The formula, in particular, is extremely delicate
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in this case, and without optimal conditions it can easily lose its necessary properties. Few people imagine how much work and professionalism is required behind the scenes to produce a mascara. How does Ancorotti Cosmetics operate, and who are its main customers? Without naming names, we can affirm that we produce the most widely sold mascara in Europe, as well as the most sold in Russia; we have also overtaken part of the notoriously difficult French market. We pursue all market ranges and sell in Italy as well as abroad. Wherever customs fees are high, we send only the formula which is then packaged on-site. In other cases, the customer supplies the pack and we fill it with our product and put it on the market. The trend will in any case always be that of
formando e seguendo dei tecnici per rendere i nostri partner autonomi e portarli a realizzare un prodotto di buona qualità. Produrre in India, per noi, significa lasciare un’eredità importante a quel territorio, ovvero la nostra esperienza e il nostro sapere, che verranno messi a frutto da un’azienda locale creata per quel mercato. Ma, sia chiaro, non delocalizzeremo mai le nostre aziende italiane. E, infatti, il suo desiderio di valorizzare il territorio italiano e vederne implementate le forze produttive, si esprime chiaramente anche nella promozione del “Polo della Cosmesi”. Ci spieghi di cosa si tratta. In questo momento in Italia c’è una grande crisi e non vedo segni di ripresa. Credo che la situazione sia molto critica anche perché la nostra economia si basa in prevalenza su piccole e medie imprese, spesso impreparate ad affrontare crisi come quella in cui ci troviamo. In questo contesto, “fare sistema” mi sembra quindi l’unico toccasana: quando i piccoli imprenditori e gli artigiani si coalizzano e fanno filiera, possono ottenere molto. Ma non basta, devono anche guardare all’estero, devono trovare la forza di promuovere i loro prodotti a livello internazionale, dato che non si può dimenticare di vivere in un sistema globalizzato e interconnesso. Il Polo della Cosmesi si è strutturato nel 2006, proprio con l’idea di mettere insieme le aziende del territorio cremasco che si occupano di make up e confezionamento. Duplice l’obiettivo, anche ambizioso: unire le forze per fare ricerca e sviluppo e darsi un codice etico. Nella filiera, infatti, tutti devono crescere, non solo in fatturato ma anche con le certificazioni, con la qualità, soprattutto con la formazione, così da poter contare su tecnici ed esperti che parlino un linguaggio comune e che abbiano conoscenze molto specifiche. A tal proposito da gennaio, è partito a Crema il primo corso di “Tecnico di industrializzazione del prodotto e del processo” ideato da Sogecos e Ancorotti SpA, in collaborazione con l’Istituto Galilei di Crema, finalizzato alla formazione di tecnici da inserire poi nelle aziende del territorio. Q
offering a full service, even going so far as to ask the customer who wants to buy only in bulk to supply a few packaging samples, so that we can test it with the formula. This is in order to be sure that the product we are supplying will be adequately preserved. It’s not a given, in fact, that the best formula and the best packaging, when put together, will result in the best mascara. For every type of formula there will thus be a specific brush – whose fibers will be determined by the viscosity and density of the mascara –, a particular reducer to establish the quantity released, and even the material of the packaging will have to be carefully adjusted and tested for compatibility with the formula in its stable form. In cosmetics, what most fascinates you in a packaging solution? Today what I find most striking is quality; but also the ability of those who, in a sector such as ours, manage to create new objects without by this innovation altering the ritual, the act of putting on makeup. With Mascara, for example, you open it and you use it in a certain way, it’s always been the same way; changing these gestures seems to me impossible. Thinking about packaging, I
would like it to be heavy and important, made of modern and sensuous materials capable of conveying refinement, value, emotion. Applying mascara has become for many women a daily ritual, just as they use body care products like soap, toothpaste, creams... In sum, cosmetics play a “social” role in our lives and behind it all lies technical complexity, research and the prevailing atmosphere of the concern involved: these factors are less visible, but for me they are the more intriguing. What suggestions would you make for a packaging designer or concern producing cosmetics packaging? Designers need first of all to have a profound knowledge of the sector for which they design; they need to have technical knowledge, know the materials and processes, but also the humility necessary to sit down with a concern and its technicians in order to develop the product within the correct limitations imposed by feasibility. The concern, for its part, needs first of all to ensure that its product respects all parameters of quality, as well as to demonstrate more attention to the world of design, which is often seen as vacuous: I’m
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sure that if a designer of great substance worked with the cosmetics sector we would have some pleasant surprises. There is plenty of talk about “Made in Italy”. How are we perceived abroad as far as concerns cosmetics? In recent years, the value of our image has been considerably enhanced. Italian style is well received, not only in food, fashion and design, but also in cosmetics. Perhaps not everyone is aware that 70% of the world’s outsourced makeup production occurs in Italy, and that our skill is prized, especially in this area of Lombardy. Production in Italy is certainly the necessary condition for considering a product “Made in Italy”, but that alone does not suffice: it’s necessary that the product be made with certain characteristics. The foreign customer expects from us high quality, in the vein of Ferrari or Brunello Cucinelli, but for the Made in Italy moniker something else is needed, a sort of certification guaranteeing the level of quality of Italian production. And which, in your opinion, are the talents in the cosmetic sector that should be better known to us Italians as well? Dario Ferrari, president and founder of Intercos, is definitely the point of reference of
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this excellence. His concern is number one worldwide, a veritable beacon of product research and development that has managed to offer customers innovative and high quality marketing and product solutions. In Italy, outsource contracting is no longer mere grunt work, a matter of supply, but entails research on the cutting edge. It’s a comfort to know that a great many of the most exclusive products currently on the market, with very prestigious brands, are conceived and created in Italy. With the foundation of Ancorotti Cosmetics India, you have made a decisive leap in scale. What is this division in charge of? Compared to western markets, what are the major challenges? We created this division in order to satisfy the needs of the emerging markets of India and Asia and to produce cosmetics on-site formulated according to specific requirements. We are partnered 50% with Indian concerns, so that we always have our finger on the pulse of the situation and know, for example, which products sell best in that part of the world, which at the moment are products for lips. Mascara is, in fact, still little used by Indian women, who are only discovering it now. It’s a complex market that is continuously evolving, not only from a strictly
industrial standpoint, but also due to the public’s sensitivity with regard to cosmetics. Certainly one of the major problems is dealing with Indian bureaucracy, which is much more complicated than ours, which says a lot, and which consumes a lot of time. Are the formulas produced directly in India? At the moment, we prepare them in Italy and transfer them to India, but we are training technicians in order to make our partners autonomous and lead them to create a high quality product. Producing in India means, for us, leaving behind an important legacy in that land, which is to say our experience and knowhow, which will yield fruits from a local concern created for that market. But, to be clear, we will never offshore our Italian business. Indeed, your desire to reinstate the value of the Italian territory and see its productive forces implemented is also clearly expressed in your promotion of the “Cosmetics Pole”. Could you explain what that is? At the moment Italy is in the middle of a major crisis, and I see no signs of recovery. I also believe the situation is quite critical because our economy is largely built on small and medium enterprises that are often unprepared for dealing with a crisis such as
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this one. In this context, I believe organizing as a system is the only panacea: when small businessmen and women and artisans come together and constitute a supply chain, they can achieve a lot. But it’s not enough, for they also need to look abroad and gather the forces necessary to promote their products internationally, since it is impossible to avoid facing the fact that we operate in a globalized and interconnected system. The “Cosmetics Pole” was formed in 2006 with the very idea of bringing together concerns of the area around the town of Crema engaged in makeup production and packaging. The organization has an ambitious double objective: combining forces in research and development and establishing an ethical code. Indeed, all members are required to grow, not only in terms of turnover, but also with certifications, quality, and especially training, in such a way guaranteeing a base of technicians and experts who speak a common language and have specific knowledge. In light of this, a “product and process industrialization technician” course, conceived by Sogecos and Ancorotti SpA, in collaboration with the Galilei Institute in Crema in order to train technicians for local concerns, is now offered in Crema as of January of this year. Q
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C O S M E T I CS
Nuove tendenze di acquisto: qualche numero Gli italiani non rinunciano al cosmetico, prodotto indispensabile di igiene quotidiana e di benessere personale. Lo dimostrano i dati 2013 resi da Cosmetica Italia, che ha registrato un consumo superiore ai 9.500 milioni di euro, con un calo marginale dell’1,2%. L’aumento delle esportazioni di 11 punti percentuali, per un valore vicino ai 3.200 milioni di euro, sostiene la produzione (9.300 milioni di euro, +2,6%): l’importante crescita dell’export sia in quantità (+17,5%) sia in valore testimonia la più ampia competitività acquisita dalle imprese italiane. Si evidenziano nuove tendenze riguardo i consumi. A conferma della significativa trasformazione in corso nelle abitudini d’acquisto del consumatore, le vendite dirette a domicilio (oltre 450 milioni di euro) e l’erboristeria (valore pari a 409 milioni di euro) esprimono andamenti positivi, registrando rispettivamente +4,5% e +2,8%. Anche la farmacia, dopo un calo negli esercizi precedenti, torna a crescere dello 0,3% superando i 1.750 milioni di euro. Le tensioni sulla propensione al consumo di ampie fasce di utenti hanno condizionato il calo dei consumi in profumeria (-3,8%) per un valore di oltre 2.100 milioni di euro, e nei canali professionali: se i prodotti professionali per l’estetica registrano un segno negativo del 5,5% (242 milioni di euro), quelli per l’acconciatura calano dell’8,4% (591 milioni di euro). La grande distribuzione, attorno ai 4.300 milioni di euro, registra una sostanziale stabilità (+0,1%) caratterizzata dal sostenuto calo delle vendite nelle grandi superfici (iper e super), bilanciato dalla crescita nelle catene specializzate e nei monomarca.
Anche in ambito cosmetico è necessario investire nella continuità di rapporto col consumatore per garantire il successo di prodotto e canale distributivo (fonte: Accademia 33, maggio 2014).
La fiducia è (diventata) una cosa seria elemento fondamentale che accomuna le ultime rilevazioni e le analisi sulle attitudini di acquisto nei vari canali del mercato cosmetico in Italia è la “fiducia”, che emerge come fattore determinante nelle scelte sia di prodotto che di canale. Se fino a poco tempo fa si sottolineava la novità che il consumatore, nella sua repentina mutazione, non avesse più fedeltà né di marca né di canale, oggi il concetto di fiducia spicca al di sopra di ogni
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altra motivazione. E se la fedeltà, o meglio, l’infedeltà, esprimeva l’approccio istintivo di un consumatore libero di scegliere e di spostarsi nel mercato, la parola “fiducia” esprime al meglio l’evoluzione delle abitudini dei consumatori («mi fido di quel negozio, di quel prodotto, di quella marca»). In tempi di crisi e di razionalizzazione de-
New trends in purchasing: some figures Italians are not reneging on cosmetics, indispensable products for daily hygiene and personal wellbeing. This is shown by the data for 2013 given by Cosmetica Italia, which registered consumption for 2013 in excess of 9.5 billion euro, with a marginal decline of 1.2%. Indeed production (9.3 billion euros, up 2.6%) has been boosted by the 11% increase in exports, with a value close to 3,200 million euros: the sizeable growth in exports both in quantity (+17.5 %) and value testifies to the broader competitiveness gained by Italian companies. New trends in consumption emerge. Confirming the significant change underway in the buying habits of the consumer, direct sales at home (over 450 million euro) and via herbalists (amounting to 409 million euros) are on the up, registering a respective +4.5% and +2.8%. Even the pharmacy, after a decline in previous years, is back to growth, showing a +0.3%, exceeding 1,750 million euros. Tensions on the propensity to consume of large segments of users have influenced the decline in perfumery consumption (-3.8%) to a value of 2,100 million euros, and that of professional channels: if the professional beauty products register a drop of 5.5% (242 million euro), professional haircare products have fallen by 8.4% (591 million euros). The large retailers, registering around 4,300 million euros, are seen to be substantially stable (+0.1%) characterized by the sustained decline in sales over large surfaces (hypermarkets and supermarkets), offset by the growth in specialized chains and one-brand salespoints.
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Faith has become a serious business In the cosmetics field too investments need to be made in the continuity of consumer relations in order to guarantee product success and distribution channels (source Accademia 33, May 2014).
The main feature that underlies the latest figures and the analyses of purchasing behaviour in the various channels of the Italian cosmetics market is “faith”, that emerges as a decisive factor in the choice of product and that of channel. If up until recently it was underlined that the consumer’s tendency to switch rapidly revealed a lack of faith in both brand and channel, today
the concept of faith rises above all other motivations. And if faith, revealed in its element of customer loyalty (or rather disloyalty), expresses an instinctive approach of a consumer free to choose and change in the market, the word itself best expresses the evolution in consumer habits («I trust - hence I have faith in - that shop, that product, that brand»).
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COS M ETICS
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NEWS
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Dieline Summit Q In occasione del prossimo Emballage
gli acquisti, il consumatore sempre più informato e consapevole, sa che la qualità è ormai una costante a ogni livello di prezzo e allora sceglie un preciso prodotto in un preciso canale che, in un determinato momento storico, gli assicura la maggiore serenità di acquisto. È dunque un atteggiamento meno istintivo e più ragionato, al quale si arriva superando altre motivazioni più circoscritte, come la pubblicità o il passaparola o la visione nel punto vendita, ma che garantisce massima gratificazione. Fondamentale fedeltà. L’osservazione delle statistiche recenti spiega il peso dell’elemento fiducia. Il rallentamento dei consumi nel canale profumeria, -3,8% a fine 2013, evidenzia ad esempio l’inerzia di molti punti vendita, che non hanno saputo intercettare i nuovi bisogni dei consumatori, i quali, in alcuni casi, hanno trovato alternative nel servizio offerto dal canale farmacia (+1%) o nelle nuove realtà dei negozi monomarca (la cui crescita nell’ultimo anno supera il 30%). Analogamente, l’elemento fiducia spiega il successo delle vendite dirette, porta a porta o per corrispondenza. Cresciute di cinque punti percentuali, hanno investito proprio negli aspetti che più le caratterizzano: razionalizzazione dei listini, va-
In times of crisis and purchasing rationalisation, an evermore informed and aware consumer knows that quality is by now a constant at all price levels and hence chooses a given product in a given channel in a given moment in time, ensuring a greater peace of mind when purchasing. Hence a less instinctive, more pondered approach has taken hold, attained by going beyond other more circumspect motivations, such as advertising or word-of-mouth or visiting the salespoint, an approach that though guarantees maximum gratification. Fundamental faithfulness. The observation of recent statistics explains the weight of the element of faith. The slowdown in consumption
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rietà di linee, garanzie nelle consegne e nelle proposte di acquisto. Non a caso, prendendo a denominatore comune il canale dell’estetica, sia l’analisi dei profili dei consumatori elaborata da GFK sia la proposta di Alias sui concept emergenti e sui comportamenti, indicano come elemento discriminante la fiducia espressa dal consumatore nei confronti dei canali vincenti, accanto al desiderio di trovare riscontro nei nuovi concept di servizio e distribuzione. In estrema sintesi, oltre il 35% dei consumatori mette al primo posto delle motivazioni la voce fiducia; la seconda motivazione, quella legata al concetto di esperienza e professionalità, registra una percentuale ben più bassa: il 23%. Ecco perché gli investimenti dovranno sempre più orientarsi sulla fidelizzazione del consumatore, stabilendo la continuità nel rapporto. Q
in the perfumery channel, -3.8% at the end of 2013, for example highlights the inertia of many salespoints, that have not been able to intercept new consumer needs and demands, that, in some cases, have found alternatives in the services offered by the pharmaceutical channel (+1%) or in the new one-brand salespoints (that have grown by over 30% in the last year). At the same time, the element of faith explains the success of direct, door-to-door or correspondence sales. Having grown by five percentage points, these have invested in the very aspects that characterize the same: rationalisation of price lists, variation of lines, guarantee in delivery and purchasing proposals. Not by
chance, taking the beauty channel as a common denominator, both the analyses of the consumer profiles drawn up by GFK and the proposals of Alias on emerging concepts and behaviours indicate the faith expressed by the consumer in the successful channels as a discriminating element, alongside the desire for confirmation of the same in the new concepts of service and distribution. In a nutshell, over 35% of consumers put faith in first place among motivations; the second motivation, that associated with the concept of experience and professionality, registers a much lower percentage: 23%. This is why investments should tend evermore towards loyalizing the consumer, establishing a continuity of relations. Q
(Parigi, 17-20 novembre 2014) si svolge “The Dieline Summit - The Peak of Package Design”. L’incontro, frutto della collaborazione fra il noto sito statunitense The Dieline.com e gli organizzatori del salone francese (Comexposium), inizia domenica 16 novembre con una serata di networking, e prosegue il 17 con un programma di conferenze e workshop. Viva la soddisfazione espressa da Véronique Sestrières, direttrice del salone parigino. The Dieline.com di Andrew Gibbs è ormai un punto di riferimento del packaging design, insieme all’omonima conferenza che si svolge ogni anno negli USA e ai Dieline Awards. “Il Salon” rafforza così la missione di appuntamento internazionale di filiera, organizzando un incontro che «si propone di ripensare, insieme ai leader dell’industria, il futuro del packaging design focalizzandosi sull’innovazione». Dal canto suo, tramite Emballage, Andrew Gibbs amplia ulteriormente i propri orizzonti, proseguendo un cammino iniziato come blogger collettore di immagini e progetti, e sfociato nella creazione di una piattaforma dove professionisti e appassionati di tutto il mondo seguono e commentano prodotti e trend.
THE DIELINE SUMMIT The next Emballage (Paris, 17-20th November 2014) will feature the first French edition of “The Dieline Summit - The Peak of Package Design”. The encounter, the result of collaboration between the well-known U.S. website The Dieline.com, owned by Andrew Gibbs, and the organizers of the French Salon (Comexposium), will begin November 16th, with an evening of networking and continue 17th with a program of ongoing conferences and workshops. Full satisfaction was expressed by Véronique Sestrières, director of the Paris show. The Dieline.com is an important packaging design landmark, along with the eponymous conference which takes place every year in the U.S. and the Dieline Awards. “The Salon” thus enhances its mission as international sector event, organizing an encounter that aims «at rethinking, together with the leaders of the industry, the future of packaging design by focusing on innovation». For its part, Gibbs further expands his own horizons, ideally continuing a process that he began as a blogger, collector of images and projects, and that led to the creation of a platform where professionals and enthusiasts around the world follow and comment on products and trends.
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A D V E RT O RI AL
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La nuova blisteratrice RM1025 Un progetto di continuità produttiva e di evoluzione tecnologica, espressione del know how di Famar Packaging. Famar Packaging è azienda leader nella progettazione e costruzione di macchine automatiche per l’imballaggio farmaceutico e cosmetico. Gli oltre 45 anni di attività e più di 2000 macchine installate nei 20 paesi ad alto tasso di industrializzazione, iscrivono Famar, a buon diritto, fra le aziende che hanno contribuito al successo della tecnologia bolognese nel mondo. Affermatasi come costruttore di macchine blisteratrici e termoformatrici per cassonetti destinati ai settori farmaceutico e cosmetico, ha poi integrato l’offerta con le astucciatrici (sia a movimento continuo che alternato) per il confezionamento in astucci non solo di blister e cassonetti, ma anche di flaconi, tubetti e simili. Il successo conseguito con questa formula ha incoraggiato Famar a sviluppare ulteriormente le competenze, ampliando il proprio portfolio produttivo con sistemi di fine linea per l’avvolgimento in film, l’incartonamento e la palettizzazione. Forte della propria tradizione tecnica e di attenzione ai clienti - che, peraltro ne hanno sostenuto lo sviluppo - Famar ha di recente messo a punto un nuovo progetto di macchina blisteratrice, rivolto a coloro che già possiedono uno dei modelli meccanici della famiglia RM, ma intenzionati a rinnovare la propria automazione con macchine più avanzate dal punto di vista tecnologico. Attraverso un preciso studio di adattamen-
to, la nuova blisteratrice elettronica mod. RM1025 è infatti in grado di riutilizzare le attrezzature di formato originariamente studiate e installate nei modelli meccanici della famiglia RM. I vantaggi di questa scelta sono duplici e strategici: da un lato la possibilità di disporre di un impianto moderno (la RM1025 risponde alle caratteristiche tecniche e normative delle macchine più evolute), dalle prestazioni precise e controllabili elettronicamente; dall’altro l’interesse a non dismettere il parco attrezzature di formato già esistente. Per moltissime aziende farmaceutiche quest’ultimo elemento non è certo trascurabile: il quantitativo di attrezzature di formato costituisce spesso un capitale considerevole e la possibilità di
The new blisterpack machine RM1025 A project for production continuity and technological advancement, demonstrating the knowhow of Famar Packaging. Famar Packaging is a leading concern in the design and construction of automatic packaging machinery for the pharmaceutical and cosmetics sectors. The concern’s more than 45 years of experience, with over 2000 machines installed in the most industrialized nations, secure Famar’s rightful place among the concerns that have contributed to Bologna technology’s success worldwide. First established as a builder of blisterpack machines and thermoformers for packs
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destined for the pharmaceutical and cosmetics industries, the concern later integrated its offer with cartoning machines (both continuous and intermittent) for inserting not only blisters and packs, but also flacons, tubes and more. The success achieved with this configuration has driven Famar to further develop its competencies, expanding its production portfolio with end of line systems for film wrapping, paper wrapping and palletization. Propelled by its past technical achievements and the encouragement of its customers – who for their part have sustained the concern’s growth – Famar
riutilizzarlo, a fronte dell’acquisto di una nuova macchina, è sinonimo di notevole risparmio economico e continuità produttiva. Accolta con entusiasmo già da molti utilizzatori, questa novità ben rappresenta quel connubio tra tradizione e innovazione su cui Famar punta da sempre.
has recently developed a new blisterpack machine project targeting operators who already possess one of the mechanical models of the RM class, but who wish to upgrade their own automation systems with more technologically advanced machines. Through careful study of adaptability, the new electronic blister pack model RM1025 is capable of re-using standard equipment originally designed and installed in mechanical models of the RM class. The strategic advantages of this choice are twofold: on one hand, the advantage offered by a modern installation (the RM1025 meets the technical and compliance characteristics of the most advanced machines), with precise and electronically controllable performance; on the other, that of not having to decommission pre-existing standard
equipment.For countless pharmaceutical concerns the latter need is by no means negligible: stocks of standard equipment often represent a significant capital, and the possibility of re-using that capital, rather than buying a new machine, means a considerable economic advantage, as well as in terms of production continuity. Already enthusiastically welcomed by many users, this new machine well represents that synthesis of tradition and innovation on which Famar has always operated. FOR FURTHER INFORMATION FAMAR PACKAGING SRL Via Stelloni, 39/F/G 40010 Sala Bolognese (BO) - Italy Tel. +39 051 6815243 info@famarpackaging.com www.famarpackaging.com
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[ Première mondiale a Interpack per la nuova generazione di sistemi di imballaggio proposti da Cama Group, che ha spinto su un diverso e originale concetto progettuale. Risultato? Più efficienza e flessibilità del carico con un sistema a carrelli magnetici e un’isola per il carico robotizzato in co-flusso con un sistema anti-collisione con software brevettato.
Il packaging secondario è a una svolta he le nuove logiche di progetto e costruttive adottate in Cama siano più che valide e all’avanguardia, lo dimostra il successo ottenuto alla fiera mondiale dell’imballaggio appena conclusa. Nel proporre a Interpack quella è stata definita “Break-Through Generation BTG”, il percorso seguito dall’azienda lombarda (basata in provincia di Lecco ma con filiali in Europa, Asia e America) rispecchia le logiche che ne hanno sostenuto la crescita in questi anni: politiche commerciali improntate al rispetto del mercato e dei partner, significativi investimenti in R&D per ingegnerizzare i sistemi dove ha saputo coniugare un know-how unico su macchine d’imballaggio e sistemi robotizzati, un’offerta ampia e caratterizzata da lean design, accessibilità e costruzione igienica, sempre prestando la massima attenzione alla sicurezza per l’operatore.
C
del carico in co-flusso, cioè con gli imballi che si muovono nella stessa direzione dei prodotti. Oltre alla grande efficienza, è da sottolineare la compattezza del sistema, decisamente in linea con le attuali esigenze di riduzione dell’ingombro delle macchine: grazie al software anticollisione sviluppato dai softweristi Cama in collaborazione con il Politecnico di Milano e ora in fase di brevetto, i Delta
END O F LINE & HA NDLING
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robot prodotti da Cama possono lavorare molto vicini gli uni agli altri, condividendo la stessa area di picking senza interferenza alcuna. L’ottimizzazione degli spazi e la riduzione di componenti e materia prima utilizzata ha ridotto notevolmente il Carbon Footprint dell’isola robotizzata Cama, incontrando così la crescente domanda degli utilizzatori finali di soluzioni a basso impatto ambientale. Sempre più flessibili. Con l’altro sistema presentato ad Interpack, la CL 175, Cama ha proposto una combinazione altamente innovativa tra una tecnologia consolidata - quale è quella di una astucciatrice - con una delle principali novità nel campo dell’automazione, il sistema
IG270 Isola di carico multi-Delta Robot. Disposizione del nastro di alimentazione prodotti in co-flusso con nastri di trasporto scatole. Multi-Delta robot loading unit with co-flow loading principle: product feeding conveyor moving in the same direction as the box transport conveyors.
L’INNOVAZIONE CHE FA LA DIFFERENZA Carico in co-flusso. In particolare, a Interpack, Cama ha proposto una unità di carico robotizzata, dove 12 robot Delta lavorano secondo il principio brevettato
World premier at Interpack for the new generation of packaging systems proposed by the Cama Group, that has developed a different and original design concept. The result? Greater loading efficiency and flexibility with a magnetic carrier system and robotized loading unit in co-flow with a patented software anti-collision system.
Secondary packaging is at a turning point The success attained at the world packaging fair that has just drawn to a close vouches for the validity and the cutting-edge effectiveness of the new design and building logic adopted by Cama. In presenting what has been defined the “BTG - Break-Through
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Generation” at Interpack, the path followed by the Lombard concern (based in the province of Lecco but with branches in Europe, Asia and America) reflects the logic that has fostered Cama’s growth over the years: commercial policies based on respect
for the market and the company’s partners, sizeable investments in R&D in order to engineer systems where the company has been able to combine a unique knowhow on packaging machines and robotized systems, a broad offer featuring lean design, accessibility and hygienic construction, where consideration for operator safety is always uppermost.
THE INNOVATION THAT MAKES THE DIFFERENCE
Co-flow loading. In particular, at Interpack, Cama proposed a robotized loading unit, where 12 Delta robots work according to the patented principle of co-flow loading, that is with the
packaging moving in the same direction as the products. As well as its great efficiency, to be underlined also the reduced footprint of the system, decidedly in line with current demands for reducing machine bulk: thanks to the anti-collision software devised by the Cama software experts in cooperation with the Milan Polytechnic, now patent pending, the Delta robots produced by Cama can work close to each other, sharing the same picking area without any interference. The optimisation of space and reduction of components and raw materials used has notably reduced the carbon footprint of the Cama robotized unit, thus encountering the growing demand from
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E N D O F LI N E & HA NDL I NG
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CL175 Astucciatrice a moto continuo con inserimento prodotto intermittente, con trasporto astucci su tasche indipendenti e con alimentazione prodotti su convogliatore a tasche multiple, tramite ruota di carico HS (patent pending). Packaging System composed by dynamic motion cartoning machine, independent magnetic carriers - iTrack; vertical multiple race track. Product feeding by star wheel system (patent pending).
I-track sviluppato da Jacobs e industrializzato da Rockwell Automation. La nuova CL 175 è un sistema dalla grande flessibilità; grazie infatti all’utilizzo dei trasportatori magnetici motorizzati singolarmente, la maccchina è svincolata dalla rigidità delle astuccciatrici tradizionali, la cui velocità è legata al passo degli astucci da gestire. Notevoli i vantaggi in termini di velocità di cambio formato, effettuato direttamente da pannello e semplicemente variando la distanza dei trasportatori magnetici, evitando le consuete operazioni di cambio tasca solitamente richieste dalle astucciatrici tradizionali. Il nuovo sistema BTG CL175 era in linea con un’unità di confezionamento primario della SPS (Gruppo PFM), attrezzata con una ruota per la gestione e distribuzione dei prodotti ad altissima velocità, offrendo così un nuovo e importante dispositivo per linee di imballaggio “chiavi in mano”, e confermando al contempo la bontà della sinergia in atto da tempo tra le due aziende. Q
end users for environmentally friendly solutions. Evermore flexible. With the other system presented at Interpack, the CL 175, Cama proposed a highly innovatory combination between a consolidated technology - that of the cartoning machine - with one of the main new features in the field of automation, the I-track system devised by Jacobs and industrialised by Rockwell Automation. The new CL 175 is a highly flexible system; thanks in fact to the use of independent magnetic box carriers, the machine is freed from the constraints of the traditional cartoning machine, the speed of which is tied to the pace and
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the distancing of the carton throughput. The new system also offers considerable advantages in terms of speed of format change, that is implemented from the control panel by simply varying the distance between the magnetic carriers, avoiding the usual pocket change operations required by traditional cartoning machines. The new BTG CL175 system was in line with an SPS (PFM Group) primary packaging unit, equipped with a high speed star-wheel product distribution system, thus offering a new and important device for turnkey packaging lines, while at the same time confirming the benefits of the synergy between the two companies, underway for a considerable time. Q
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Per ogni macchina la giusta taglia
piega
Sirius 3SK1
S M L
S M L
Controllo Simotion + Drives (es. Sinamics S120)
S M L Sirius MSS
Controllo Simotion + Drives (es. Sinamics S120)
S7-1500F
S M L
Drives (es. S120 e G120)
ageip
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A UTO MATIO N & CO NTRO LS
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La PFM Scirocco è basata su una tecnologia integrata motion control di Siemens, che garantisce la gestione sincronizzata dei 10 servo azionamenti brushless a bordo macchina. Nel nome dell’innovazione, i vantaggi garantiti dall’impiego di componenti di qualità.
Scirocco: versatile e ad alte prestazioni P FM realizza macchine per vari settori dell’imballaggio e la linea Scirocco ne è uno dei migliori esempi. In grado di confezionare sia generi alimentari che prodotti non food, trova impiego nel mercato farmaceutico e cosmetico. In particolare il settore dei prodotti per l’igiene personle, salviettine e fazzoletti umidificati è stato affrontato da PFM con macchine e linee totalmente specializzate, frutto di anni di ricerca e ottimizzazione tecnologica. Trattandosi di un settore con elevati standard normativi, PFM ha perfezionato macchine con caratteristiche specifiche quali l’alta produttività media, l’elevata flessibilità operativa e la facile e rapida igienizzazione. Le performance elevate sono garantite da caricatori in linea multi tappeto autonomi, dal sistema di saldatura a lungo tempo Long Dwell (Brev. PFM) che assicura saldature ermetiche ad alti regimi di rotazione e dall’hardware, oltre che da software
specifici sviluppati da PFM in anni di esperienza. PFM Scirocco adotta il concetto di costruzione a sbalzo. Questo sistema prevede una netta separazione tra il fronte delle macchine e il retro. Nel fronte sono presenti i soli gruppi di saldatura e movimentazione prodotto mentre sul retro, in ambienti separati e protetti, i componenti meccanici ed elettronici. Il fronte quindi è libero da impedimenti e assicura una facile, rapida e totale detersione. Il cambio formato avviene completamente in automatico tramite pannello touch screen; è infatti sufficiente richiamare la ricetta e tutti i parametri della macchina vengono reimpostati. PFM Scirocco è la soluzione ideale per tutti quei prodotti che richiedono diverse tipologie di confezioni con saldature ermetiche, affiancando, nella versione Combi, la confezione a tre saldature dotata di sistema apri e chiudi con zip o Velcro, a quella tradizionale pillow pack.
Scirocco: versatile and high performance PFM’s Scirocco is based on Siemens integrated motion control technology, that guarantees the synchronised control of 10 brushless servodrives on board machine. In the name of innovation, all the advantages guaranteed by the use of quality components. PFM makes machines for various packaging sectors and the Scirocco line is one of the best examples. Capable of packaging both food and non food products, it finds use in the pharmaceutical and cosmetics market. In particular, in tackling the needs of the
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personal hygiene and wet wipes sector, PFM devised a series of totally specialised machines and lines, the result of years of research and technological optimisation. Being a sector with high normative standards, PFM perfected machines featuring high average throughput, high
La linea è dotata di doppio gruppo di saldatura intercambiabile: in funzione della tipologia di confezione da realizzare la macchina assume 2 configurazioni diverse. Il cambio formato avviene completamente in automatico tramite pannello touch screen: è sufficiente richiamare la ricetta e tutti i parametri della macchina vengono reimpostati. Altra particolarità della linea è che può essere ordinata con la funzione LVA (Lunghezza Variabile Automatica), che permette di realizzare in maniera automatica confezioni di formato diverso a seconda del prodotto in ingresso. Tale funzionalità permette di ricevere in ingresso in maniera continuativa una serie di prodotti con lunghezze diverse secondo uno schema casuale e di confezionarli singolarmente. La linea Scirocco è basata su una tecnologia integrata motion control di Siemens, che garantisce la gestione sincronizzata dei 10 servo azionamenti brushless a bordo macchina. Il controllo assi SIMOTION consente alla macchina di ottenere un elevato livello di precisione e prestazioni.
working flexibility and easy and rapid sanitization. Their high performance is guaranteed by the independent multi belt inline loaders, by the Long Dwell (PFM patent) sealing system that ensures high rotation rate hermetic seals and by the hardware, as well as the specific software developed by PFM over the years. PFM Scirocco is built according to the cantilevered construction concept. This system entails a clear separation between the front and the rear of the machine. The front contains the sealing units and product handling while in separate and protected environments, the rear contains the mechanical and electronic
components. Hence the front is free of impediments and ensures an easy, speedy, complete detersion. The format change is completely automatic via touchscreen panel; you only have to call up the formula and all the machine parameters are automatically reset. PFM Scirocco is the ideal solution for all those products that demand different types of packs with hermetic seals, in the Combi version combining the three seal packaging Velcro zip open-and-close system with the traditional pillow pack. The line has a double interchangeable seal unit: according to the type of packs that need to be made the machine can take on
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A U T O M AT I O N & CONT R OL S
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PFM GROUP, IN BREVE - PFM è un gruppo industriale composto da 12 aziende specializzate nei segmenti del packaging flessibile: dalla movimentazione dei prodotti provenienti da linee di processo, alla dosatura e pesatura, al confezionamento in orizzontale e verticale. Le aziende del gruppo PFM progettano e producono macchine, linee complete, pesatrici multiteste e sistemi di dosatura dedicati al confezionamento di prodotti alimentari, chimici, cosmetici e farmaceutici. L’innovazione che in questi anni PFM offre al mercato è il risultato di investimenti in Ricerca e Sviluppo che si concretizzano nel lavoro quotidiano di decine di tecnici e progettisti, stimolati a condividere esperienza e competenze. La forza del gruppo PFM risiede nelle idee tecnologiche originali, nella perseveranza a crearne di nuove e nell’assoluta determinazione ad essere sempre un passo avanti. PFM GROUP, IN BRIEF - PFM is an industrial group comprising 12 concerns specialised in the flexible packaging segment: from processing line product handling, to metering and checkweighing, to vertical and horizontal packaging. The companies in the PFM group design and produce machines, complete lines, mutiheaded checkweighers and dedicated metering systems for food, chemical, cosmetic and pharmaceutical product packaging. The innovation that PFM has offered and continues to offer the market over the years is the result of investments in R&D and the pooled skills and experience of tens of technicians and design engineers in their daily work effort. The strength of the PFM group lies in the originality of their technological ideas, in their perseverance in pursuing new ones and in their constant striving to stay that one step ahead.
Punto di forza è un ambiente di sviluppo potente e standardizzato. Il controllore gestisce tutte le funzioni della macchina, dagli assi, alla cella di carico per il tensionamento del film, al ciclo base (allarmi, segnalazioni, consensi esterni, scarti del prodotto inquinato, statistiche, ricette, ecc), compreso quello del controllo della temperatura. PFM ha scelto di affidarsi a Siemens, in termini di soluzioni innovative quali il controllo SIMOTION D435-2, gli azionamenti SINAMICS S120, i motori brushless con retroazione Drive-Cliq, le periferiche decentrate Input/Output ET200S e il PC panel con S.O. Windows Embedded. Tutti i dispositivi sono collegati tra di loro
2 different configurations. The format change is completely automatic via touchscreen panel: you only have to call up the formula and all the machine parameters are automatically reset. Another particular line feature is that it can be ordered with the AVL (Automatic Variable Length) function, that enables the automatic creation of different format packs according to the infed product. This function enables the haphazard, continuous input of a series of products of different lengths that can be singly and separately packed. The Scirocco line is based on Siemens integrated motion control technology that guarantees the synchronized management
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tramite Profinet, mentre un dispositivo per il controllo remoto instaura una connessione sicura VPN in uscita così da permettere l’accesso completo a tutto il sistema tramite la rete internet. Grazie a questa architettura full profinet è possibile effettuare una diagnostica puntuale ed estesa su tutti i dispositivi in rete con il valor aggiunto di poter accedere, anche senza tool di sviluppo, ad alcuni dati di sistema grazie al web server nativo presente sulla CPU Simotion.
I BENEFICI DI UN SISTEMA APERTO «L’utilizzo di componenti Siemens ci ha garantito numerosi vantaggi - commenta Roberto Zattara, responsabile del Software Department di PFM - a partire dal risparmio in fase di progettazione e programmazione, grazie all’ambiente di sviluppo SCOUT e al suo linguaggio
of the 10 brushless servodrives on board machine. The SIMOTION axial control enables the machine to obtain a high level of accuracy and performance. Its strongpoint is a powerful, standardized development environment. The controller manages all the machine functions, from the axes, to the loadcell for tensioning the film, to the base cycle (alarms, indications, external consent, polluted production waste, statistics, formulas, etc.) including temperature control. PFM turned to Siemens for their innovatory SIMOTION D435-2, the SINAMICS S120 drives, brushless motors with Drive-Cliq ET200S Input/Output decentralised peripherals and PC panel
Structured Text. La tecnologia drive-cliq dei motori brushless 1FK7 ha contribuito a ridurre al minimo il tempo di cablaggio e la messa in servizio della nostra macchina, grazie all’autoriconoscimento dei componenti e le funzionalità di auto taratura del drive S120. Un altro vantaggio della piattaforma SIMOTION-SINAMICS è rappresentato dalla modularità sia hardware sia software che aumenta la flessibilità della macchina per eventuali sviluppi futuri. Il motion control Siemens ci ha consentito inoltre di implementare agevolmente il sistema LVA: è proprio un sistema aperto come Simotion che permette di realizzare questo tipo di funzioni che richiedono grande versatilità e flessibilità del sistema».
with S.O. Windows Embedded. All devices are interconnected via Profinet, while a remote control device provides a safe VPN connection in outfeed so as to enable complete access to the entire system via the Internet. Thanks to this full Profinet architecture, extensive, pinpointed diagnostics can be carried out over the entire network with the added advantage of being able to access system data via the native web server located in the Simotion CPU without development tool.
THE BENEFITS OF AN OPEN SYSTEM «The use of Siemens components has guaranteed us numerous advantages – comments Roberto Zattara, head of PFM’s
Software Department – starting off from savings in the design and programming phase, thanks to the SCOUT development environment and its structured text language. The drive-cliq technology of the 1FK7 brushless motors have contributed to reducing machine wiring and commissioning times down to a minimum, thanks to the autorecognition of the components and the autosetting function of the S120 drive. Another advantage of the SIMOTION-SINAMICS platform lies in the modularity of both the hardware and the software, that increases the machine’s flexibility for any future development. The Siemens motion control has also enabled us to easily implement the LVA
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2001-1011
anni di Punto Pack
La funzione LVA infatti si basa su un software di progettazione PFM oltre che di un hardware specifico. Un sistema tradizionale di motion control con funzioni precostituite avrebbe costituito un limite a tale sviluppo tecnologico, mentre Simotion con il tool di progettazione SCOUT completamente aperto ha consentito ai tecnici di PFM di sviluppare da zero tutto ciò che serviva customizzando e perfezionando il risultato. «Oltre a sistemi all’avanguardia - conclude Zattara - abbiamo trovato in Siemens una struttura dedicata e specializzata nel settore del packaging in grado di comprendere le nostre richieste e le esigenze del settore e capace di fornire risposte competenti e un pronto supporto tecnico diretto». PFM group è in grado di soddisfare tutte le richieste dei clienti più esigenti nei più svariati ambiti packaging puntando all’eccellenza delle soluzioni proposte, del know-how e dell’esperienza maturata in decenni di ricerca e sviluppo. Per far questo si è rivolta a Siemens, trovando in particolar modo nel gruppo italiano dedicato al Packaging un vero e proprio partner e non un semplice fornitore di automazione industriale. Q
system: an open system like Simotion enables the achievement of these given types of functions that demand great system versatility and flexibility». The LVA function is in fact based on a PFM design software as well as on specific hardware. A traditional motion control system with preset functions would have been a limit to this technological development, while Simotion, with the totally open SCOUT design tool has enabled PFM’s technicians to develop everything they needed from scratch, customising and perfecting the results. «As well as cutting edge systems - Zattara concludes - Siemens provides a dedicated
and specialised structure for the packaging sector capable understanding our demands and specific sector needs, providing competent responses and a direct, timely technical service support». PFM group is capable of satisfying all the needs of even the most demanding customers operating throughout the variegated packaging sector, combining the excellence of the solutions proposed with knowhow and experience built up in decades of R&D work. To do so it turned to Siemens, discovering in particular in its Italian group dedicated to packaging a true and proper partner and not merely an industrial automation supplier. Q
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Punto Pack S.r.l. Sede legale ed operativa: Via Renato Guttuso, 1 - 50028 -Loc. Sambuca Val di Pesa - Tavarnelle Val di Pesa (FI) - Tel. +39 055 8071883/4 - Fax +39 055 8091154
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Motori brushless in versione Hygienic Design I mini servomotori brushless trifase a eccitazione sinusoidale cyber® dynamic line di WITTENSTEIN sono ora disponibili anche in esecuzione “Hygienic Design”.
Micro motori brushless cyber® dynamic line in versione Hygienic Design di WITTENSTEIN cyber motor. Micro brushless cyber® dynamic line Hygienic Design version WITTENSTEIN cyber motor.
Q La nuovissima versione ha grado di protezione IP66/IP67 e assicura una tenuta ottimale contro forti getti d’acqua e immersioni temporanee, rendendo la linea perfetta anche in settori in cui è necessaria la pulizia dei componenti con detergenti particolarmente aggressivi, come quello alimentare e dell’imballaggio, oppure farmaceutico. Caratteristiche e vantaggi. Progettati e realizzati da WITTENSTEIN cyber motor - la divisione del Gruppo specializzata in soluzioni customizzate con servomotori e attuatori brushless a elevata dinamica - sono disponibili in quattro taglie (con diametro 17, 22, 32 e 40mm) per applicazioni tra 25 e 335 Watt. I motori cyber® dynamic line hanno un design studiato per facilitarne l’inserimento in spazi ristretti e semplificarne la pulizia. Ad esempio, sono perfetti per
applicazioni con forti accelerazioni o caratterizzate da brevi spostamenti con frequenti cambi di velocità, come nelle applicazioni pick&place: nonostante le dimensioni ultra compatte raggiungono dinamiche notevoli e densità di coppia da record, che permettono sensibili aumenti di produzione. L’eccezionale rapporto coppia-peso e l’alta efficienza li rendono utilizzabili, però, anche in applicazioni insolite, come su apparecchi mobili alimentati a batteria, migliorando in misura consistente la durata dei cicli operativi prima della ricarica e aumentandone, di conseguenza, la disponibilità. L’elevata costante di coppia permette di ridurre le sezioni dei cavi e utilizzare un azionamento più compatto, risparmiando spazio, peso e costi. Ottime coppie, a fronte di un ridotto numero di giri, rendono i motori estremamente controllabili, durevoli e silenziosi, adatti anche come azionamenti diretti. Tutta la gamma ha la carcassa in acciaio inossidabile ed è dotata di encoder assoluto con risoluzione 12 Bit e interfaccia BISS, così da poter essere usata anche come Resolver. La connessione ai motori avviene tramite un unico connettore sul lato posteriore, col vantaggio di non dover cambiare anche il motore in caso di sostituzione del cavo o viceversa. Questi micro-motori possono essere abbinati agli azionamenti compatti simco drive di WITTENSTEIN motion control, che sviluppa sistemi di trasmissione meccatronici per soluzioni integrate. Insieme formano una coppia perfetta per applicazioni in cui siano richiesti elevati standard di processo e posizionamento.
Hygienic Design brushless motor version The WITTENSTEIN cyber® dynamic line three-phase sinusoidal excitation mini brushless servo motors are now also available in a Hygienic Design version.
The newest version has IP66/IP67 protection rating and ensures a tight seal against strong water jets and temporary immersion, making the line perfect even in sectors where strong detergents are used in cleaning components, such as food and packaging as well as pharmaceuticals. Features and benefits. Designed and manufactured by WITTENSTEIN cyber motor - the division of the group specialized in customized solutions with high dynamic brushless servo motors and actuators - they come in four sizes (diameters 17, 22, 32 and 40mm) for applications between 25 and 335 Watts. The dynamic line cyber® motors are
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especially designed for easy insertion into tight spaces and for easier cleaning. For example, they are perfect for applications with high accelerations or characterized by short journeys with frequent speed changes, such as in pick & place applications: despite their ultra compact size they attain considerable dynamics and record torque density, enabling significant increases in production. The exceptional torque-to-weight ratio and high efficiency also make them usable in unusual applications, such as battery powered mobile devices, substantially improving the duration of the operating cycles before recharging and hence extending functioning times.
The high torque constancy enables the reduction of cable cross-sections and use of a more compact drive, saving on space, weight and cost. The excellent torques, compared to a small number of revolutions, make the motors highly controllable, long lasting and low noise, enabling their use also as direct drives. The entire range has a stainless steel casing and is equipped with absolute encoder with 12-bit resolution and BISS interface, also enabling their use as a resolver. The connection to the motors is via a single connector on the rear, with the advantage of not having to also change the motor in case of cable replacement or vice versa. These micro-motors can be combined with compact WITTENSTEIN motion control simco drives, which develops mechatronic drive systems for integrated solutions. Together they form a perfect pair for use in applications where high processing and positioning standards are required.
L’informatica nel make up Il caso Art Cosmetics, azienda bergamasca di make up che cresce del 30% all'anno: grazie ai software integrati di Overlog e Tecnest ogni fase di lavoro è ora informatizzata, garantendo più controllo, garanzia e qualità. Q Dal 2010 a oggi Art Cosmetics ha aumentato il fatturato al ritmo del 30% annuo, passando da 9 a 25 milioni di euro e da 40 dipendenti a 140. Nata nel 1990 e specializzata nella formulazione, sviluppo, produ-
Controllo del doppio foglio metallico Q Fra le molte soluzioni per la sicurezza uomo-macchina presentate a SPS da Masautomazione (Segrate, MI) figura un sensore di controllo del doppio foglio di laminati metallici (acciaio inox, alluminio, rame, metalli ferrosi e non ferrosi ecc.) con spessori da 0,025 mm fino a circa 1 cm, prodotto dall’americana Prime Controls Inc. Principalmente impiegato sulle linee di riempimento di soft drink, questo sensore può controllare il doppio foglio sul nastro di alluminio dell’ali-
Information technology in make-up The case of Art Cosmetics, the Bergamo-based make-up creator that is growing at a rate of 30% each year: thanks to Overlog and Tecnest’s integrated software each and every workphase is now computerised, guaranteeing more control, safety and quality. Since 2010 Art Cosmetics has increased its turnover at a rate of 30% each year, going from 9 to 25 million euros and 40 to 140 employees. Set up in 1990 and specialised in the formulation, development, production and packaging on contract for make-up, the company has among its strongpoints the quality of the product, a leading edge, all-Italian production process and its customer service. In 2010 it hence began its two digit growth, that has led in but a few years to an increase its turnover by 155%. A leap forward that has demanded a substantial review of work processes, implemented thanks to the cooperation with Overlog (warehousing
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zione e confezionamento conto terzi di prodotti per il make up, la società ha come punti di forza la qualità del prodotto, il processo produttivo made in Italy e il servizio al cliente. Nel 2010 è dunque iniziata la crescita a doppia cifra, che l'ha portata in pochi anni ad aumentare il fatturato del 155%. Un balzo in avanti che ha richiesto la sostanziale revisione dei processi di lavoro, messa in atto grazie alla colaborazione con Overlog (so-
luzioni di magazzino) e Tecnest (soluzioni per la pianificazione, il controllo e la gestione della produzione e della supply chain): integrando i loro software è stato possibile gestire in modo completo e complementare tutte le fasi di produzione, nel pieno rispetto delle normative ISO 9001. Prima della “rivoluzione digitale”, Art Cosmetics gestiva la produzione e il magazzino in modo “cartaceo”, una situazione non più sostenibile con lo sviluppo del business che ha imposto un cambiamento radicale. Gli obiettivi da raggiungere erano
svariati: ottimizzare la gestione dei processi di produzione, avere la tracciabilità dei prodotti, il controllo della qualità e delle lavorazioni. Marco Quotadamo, Project Manager di Tecnest, spiega che per raggiungere i risultati desiderati, Art Cosmetics ha digitalizzato tutte le fasi di produzione, grazie a codici a barre presenti sui prodotti e a una decina di postazioni mobili con schermi touch affiancati alla produzione, interfacciati con i macchinari già presenti, come le bilance digitali per pesare i vari ingredienti. In sostanza sono stati automatizzati alcuni passaggi per renderli più funzionali. A livello tecnico, Tecnest ha imple-
mentatore delle lattine, e anche verificare la presenza del tappo della lattina dopo la saldatura, come pure la presenza della linguetta sul top. Grazie al tempo veloce di risposta (meno di 5 msec), viene impiegato in linea su macchine di produzione o di test, evitando costose fermate e l’out put di pezzi fuori standard. Il sistema Prime Controls è generalmente formato da uno o due sensori di dimensioni ridotte (Ø 18 o 30 mm) e da una centralina separata. Semplice il funzionamento: dopo avere installato il sensore e averlo collegato alla centralina, si posiziona il foglio metallico campione e si
preme il pulsante di calibrazione; quindi si colloca un secondo foglio dello stesso campione per simulare il doppio foglio e si preme nuovamente il pulsante. Bastano queste operazioni elementari per completare la calibrazione e installare il sistema, e per “eccitare” il relè di uscita che torna in quiete al passaggio di un doppio foglio. L’ingombro limitato del componente, la facilità e rapidità della calibrazione, la vasta gamma di sensori e centraline adatte ai diversi spessori del foglio e ai diversi tipi di materiali, rendono il sistema Prime Controls affidabile e applicabile ad ogni tipologia di macchina.
Molte novità in catalogo Quasi 50 di attività (il compleanno sarà festeggiato nel febbraio del 2015), una certificazione ISO 9011:2008, un gruppo di tecnici esperti e una vasta gamma di apparecchiature prodotte da imprese leader in nazioni a tecnologia avanzata, anzitutto d’Europa, USA e Giappone, sono alla base del successo di Masautomazione. Alla fiera di Parma ha presentato molte novità interessanti delle aziende rappresentate, fra cui un nuovo PLC di sicurezza a marchio SLVario della tedesca Dina, modulare e totalmente espandibile, senza bisogno di un rack prefigurato, anche dopo l’acquisto.
systems) and Tecnest (production and supply chain planning, control and management solutions): integrating their software has enabled Art Cosmetics to implement complete and complementary management of all production stages, and this in full respect of ISO 9001 regulations.
with machines already present, such as digital scales for weighing the various ingredients. Basically, some phases were automated to make them more functional. On a technical level, Tecnest has implemented the J-Flex Process MES software solution, created for managing the production processes in the processing industry, integrated with Overlog’s WMS SLIM2k for warehouse and logistics management, thus obtaining an integrated solution enabling complete traceability and control of production and logistics. As Giorgio Sinigagalia, head of the Overlog project underlines, the system adopted has also enabled the attainment of the full track&trace of raw materials and finished products, thus enabling an efficient control of production and posts-sales checks.
laminate sheet foil (stainless steel, copper, ferrous and non ferrous metals etc.) with gauges of 0.025 mm up to approx. 1 cm, produced by the US company Prime Controls Inc. Mainly used in filling lines for soft drinks, this sensor can check the double sheet foil on the can feeder aluminium belt, and also verify the presence of the can top after welding, as well as the presence of the tab on the top. Thanks to its fast response time (less than 5 msec), it is used in-line on production or test machines, avoiding costly stops and the output of nonstandard parts. The Prime Controls system is generally formed by one or two small sized sensors (Ø 18 or 30 mm) and a separate control unit. It has a simple operation: after installing the sensor and connecting it to the control unit, the metal sheet foil sample is positioned and the calibration button is pressed; then a second sheet of the same sample is placed to simulate the double sheet and the button is pressed again. One only need perform these elementary operations to complete the calibration
Prior to the “digital revolution”, Art Cosmetics managed its production and warehouse in a “paperbased” manner, a situation that was no longer sustainable with the development of the business that imposed a radical solution. Several objectives needed to be targeted: optimisation of management of production processes, implementation of full product track&trace, control of quality and processes. Marco Quotadamo, Project Manager of Tecnest, explains that to reach the intended results, Art Cosmetics digitalised all its production phases, thanks to barcodes present on all products and a some ten or so mobile positions with touchscreens accompanying production, interfaced
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Control of double metal sheet foil The many man-machine safety solutions presented at SPS/IPC/Drives Italia by Masautomazione also featured the control sensor for double metal
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mentato la soluzione software J-Flex Process MES, nata per gestire i processi di produzione nell'ambito dell'industria di processo, integrata con il WMS SLIM2k di Overlog, destinato alla gestione del magazzino e della logistica, ottenendo così una soluzione integrata per una completa tracciabilità e controllo produttivo e logistico. Come sottolinea Giorgio Sinigaglia, responsabile del progetto Overlog, il sistema adottato ha inoltre permesso di ottenere la tracciabilità e rintracciabilità delle materie prime e dei prodotti finiti, effettuando in modo efficiente i controlli in produzione e le verifiche post-vendita.
and install the system, and to “arouse” the output relay that goes quiet once the double sheet foil has passed. The small footprint of this component, its easy and speedy calibration, the wide range of sensors and control units suitable for different sheet thicknesses and different types of materials, make the Prime Controls system reliable and applicable to any type of machine. Many new features in the catalogue Nearly fifty years of activity, ISO 9011:2008 certification, a group of technical experts and a wide range of equipment produced by leading companies in nations with advanced technology, aboveall Europe, USA and Japan, lie at the basis of Masautomazione’s success. At the Parma fair the Segrate (MI) based concern presented many interesting innovations of the companies it represents, including a new SLVario brand modular and fully expandable safety PLC from the German company Dina, without any need for a preset rack, even after the initial purchase.
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Alleati, al servizio del packaging Cooperare nel segno dell’innovazione dà buoni frutti. Ronchi & Bosch Rexroth hanno messo in comune le conoscenze specifiche, il primo come costruttore di impianti di riempimento e tappatura, il secondo come fornitore di sistemi di automazione. Così sono cresciuti e, insieme, hanno realizzato un tappatore a camma elettronica del tutto innovativo, presentato in anteprima a interpack 2014.
er la Ronchi Mario SpA le esperienze maturate in quasi 50 anni di attività su tutti i principali mercati mondiali costituiscono un bagaglio di conoscenza e know-how pressoché unico, che permette di offrire soluzioni ad hoc per ogni specifica esigenza della clientela. Molteplici i campi di applicazione delle macchine e degli impianti di riempimento e tappatura progettati e costruiti internamente, che spaziano dal
FOCUS SULLE STAZIONI DI TAPPATURA La gamma di tappatori proposta da Ronchi Mario SpA - denominata “Sirio” è davvero ampia e permette di trattare non solo tappi e sottotappi di ogni forma, foggia e colore, ma anche pompette spray, pompette dispenser e triggers, con soluzioni che garantiscono la massima
case history
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personal care fino all’industria del food, passando per la chimica, la farmaceutica e la detergenza.
LE SCELTE MECCANICHE ED ELETTRONICHE
Il progetto del tappatore a camme elettroniche ha coinvolto fin dalle fase di concept i reparti sviluppo di entrambe le società: l’esperienza e i chiari obiettivi del progetto sono stati infatti condivisi fin dall’inizio, creando i presupposti per realizzare una macchina originale e unica nel suo genere, con innovazioni sia sul fronte meccanico che elettronico. Con il chiaro obiettivo di realizzare un’applicazione nel rispetto della massima modularità, per ogni unità di tappatura è stata sostituita la meccanica convenzio-
An alliance at the service of packaging Cooperation and innovation go hand-in-hand in bringing good results. Ronchi & Bosch Rexroth have pooled their core knowhow, the first as a filling and capping machine builder, the latter as a supplier of automation systems. This has allowed them to grow, leading to the joint creation of an innovatory electronic cam capping machine, previewed at this year’s interpack. Ronchi Mario SpA’s experience, built up in nearly 50 years working on all the main world markets, forms an almost unique knowledge and knowhow base, producing one-off
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qualità per questo tipo di applicazioni. I tappatori Sirio sono disponibili sia in versione meccanica sia in versione servocontrollata da motori brushless per la rotazione delle teste di tappatura. Ma è l’ultimo nato in casa Ronchi a fare la differenza: si tratta del tappatore a camma elettronica, un azionamento totalmente elettronico che controlla il movimento verticale di ogni testa di tappatura e che offre innumerevoli vantaggi in termini di funzionalità, flessibilità, ottimizzazione e velocità di produzione. Deciso a sfruttare l’evoluzione tecnologica resa possibile dalla moderna elettronica, Ronchi ha così dato inizio anche alla sua “alleanza” con Bosch Rexroth, produttore internazionale di sofisticati strumenti di automazione ad altissima tecnologia.
solutions to satisfy their customers’ every needs. The fields of application are extensive, going from personal care to the food industry including
chemistry, pharmaceuticals and household products.
FOCUS ON CAPPING MACHINES Ronchi Mario SpA’s wide range of cappers that come under the name “Sirio”, enable an extensive handling not only ofcaps and plugs of every shape, style and color, but also spray-, dispenser and trigger pumps, with solutions that ensure the best quality for this type of application. The Sirio cappers are available in both a mechanical and a servocontrolled brushless motor version for the rotation of the capping heads.
The latest capper from Ronchi has the electronic cam capper full electronic control of the vertical movement of every capping head and ensures a series of benefits such as practicality, flexibility, optimisation and speed of production. And it is precisely here, when it decided to exploit this new technological evolution made available by modern electronics, that Ronchi began its “alliance” with Bosch Rexroth, international leader in the production of sophisticated, super-hitech automation tools.
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Ronchi Mario SpA: una storia
nale con un linearmodulo. Gli studi, i dimensionamenti e le simulazioni hanno fatto cadere la scelta sul modello MKK 20-80, linearmodulo compatto a vite a ricircolo di sfere capace di garantire rapida installazione e massima rigidità, e capace di soddisfare cicli stressanti e profili, elaborati da Ronchi in anni di
MECHANICAL AND ELECTRONIC DECISIONS
Ronchi and Rexroth’s R&D sections have been working together right from the “concept” phase, sharing their respective experience and clear project objectives from the moment the agreement was made, establishing the ideal conditions for the creation of an innovative, unique machine featuring both mechanical and electronic innovations. With the clear aim of producing an application with the maximum modularity, it was decided to replace conventional mechanics with a linear
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esperienza, modifiche e affinamenti. Dal punto di vista elettronico, l’architettura prevede come cuore della macchina il controller della serie MLC (Motion logic Controller), collegato alle varie periferiche della macchina in Modbus TCP/IP, EthenetIP/ Profinet e Sercos III real time per tutta la parte motion. L’applicazione è stata interamente sviluppata con un concetto cabinet free, utilizzando motori con azionamento integrato della serie IndraDrive Mi di seconda generazione, sia per le teste di tappatura sia per le camme elettroniche di alza-abbassa. La struttura di collegamento daisy chain e l’utilizzo di un unico cavo ibrido sono risultati particolarmente congeniali
module for each single capping unit. The studies, sizing and simulations guided the choice towards the MKK 20-80 - a compact linear module with ball screws that ensures quick installation and optimum sturdiness, and is able to perform the stressful cycles and profiles produced by Ronchi in years of experience, modifications and fine-tuning. In terms of electronics, the architecture puts the MLC (Motion Logic Controller) at the heart of the machine, connecting it to the various peripheral devices in Modbus TCP/ IP, EthernetIP/Profinet and Sercos III
Fondata nel 1966, la Ronchi Mario SpA si è subito imposta all’attenzione del mercato con macchine in grado di soddisfare le più sofisticate esigenze della clientela internazionale in materia di affidabilità, precisione di lavoro, igiene e sicurezza, creando al contempo un’adeguata rete di vendita e assistenza tecnica, capace di operare sui principali mercati mondiali in modo tempestivo ed efficace. Sempre privilegiando ricerca e sperimentazione, Ronchi ha subito indirizzato la propria azione verso la produzione di macchine per il confezionamento di prodotti liquidi chimici, cosmetici, farmaceutici e alimentari, introducendo una nuova tecnologia di riempimento con misuratori di flusso a funzionamento elettronico, soluzione che assicura massima precisione di lavoro ed estrema flessibilità nel trattare differenti tipologie di prodotti. La naturale evoluzione del mercato e le normative di legge, che imponevano la vendita dei prodotti di largo consumo in confezioni piccole e medie, hanno portato Ronchi a studiare una linea di riempitrici di tipo volumetrico o massico in grado di garantire la quantità di prodotto immesso nel flacone così come specificato in etichetta. A queste soluzioni, commercializzate sia come semplici riempitrici oppure abbinate in monoblocco a sezioni di tappatura, si sono affiancati altri prodotti studiati per automatizzare l’intero ciclo produttivo, come riordinatori e orientatori di bottiglie, depuckers, etc. (ricordiamo in particolare le riempitrici/tappatrici in monoblocco della famosa serie “EXACTA”, i sistemi di tappatura della serie “SIRIO”). Puntare allo sviluppo. Un reparto R&D dedicato e adeguatamente attrezzato, formato da un team di giovani ingegneri altamente qualificati e motivati, è il fiore all’occhiello della società: la meticolosa e continua ricerca di nuovi materiali, nuove tecnologie, nuovi strumenti, nuovi metodi di lavorazione, e gli studi attenti e scrupolosi che ne seguono anche e soprattutto attraverso l’ausilio di “simulatori” appositamente costruiti per la messa in pratica, fanno sì che ogni nuova applicazione si riveli utile, mirata e funzionale. Ed è ciò che la clientela internazionale, multinazionali conosciute grazie alla reperibilità capillare dei loro prodotti nella grande distribuzione, esige e si aspetta da un costruttore che, nella pratica, non ha mai tradito le loro aspettative. Per il suo impegno costante e incessante, sia nella ricerca di soluzioni tecnologicamente all’avanguardia che nella costruzione di macchine flessibili, ad alte prestazioni e affidabili, Ronchi Mario SpA ha ricevuto numerose onorificenze, anche in tempi molto recenti, di cui è naturalmente orgogliosa. Coerente con la propria filosofia di partner al servizio degli operatori, Ronchi si è poi fatta apprezzare a livello planetario anche grazie a un servizio post-vendita proattivo, competente e sollecito: a ulteriore conferma della dichiarata vicinanza al cliente, ha aperto filiali in Usa, Regno Unito, India, Thailandia, Cina.
in real time for all motion aspects. The application was developed with an entirely “cabinet-free” concept, using motors with built-in drive (second generation IndraDrive Mi) for both the capping heads and the electronic up-down cams. The “daisy chain” linking structure and the use of a single hybrid cable proved to be especially appropriate
for this type of application, where space is at a premium and the power and control signals must be conveyed via a rotating manifold fixed to the carousel. Key feature in Rexroth’s system is the intelligence of the drive: thanks to the synchronism and the interpolation functions (linear, cubic and spline) performed directly by the drive, and
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Ronchi Mario SpA: company story Founded in 1966, Ronchi Mario SpA immediately won market acclaim for its highly reliable, accurate, hygienic and safe machines, encountering the most sophisticated needs of international customers, at the same time creating a solid service network able to speedily and efficiently cover the main world markets. With a close eye on research and experimenting, the company immediately focused its attention on the production of machines for packaging liquid products destined for the chemical, cosmetics, pharmaceutical and food industry, introducing a new electronic flowmeter filling technology - a solution that guarantees the utmost working accuracy and extreme flexibility when handling different types of product. The natural market evolution and new legal requirements (that imposed the sale of mass consumption products in small- and medium-sized packages) led Ronchi Mario SpA to develop a line of volumetric and mass filler units able to guarantee the exact quantity of product corresponding to the amount indicated on the label. The volumetric or mass filler machines, sold either as simple fillers or combined with capping sections as one single unit, were subsequently joined by other machines designed to automate the entire production cycle (bottle unscramblers, bottle orientors, depuckers, etc.). We cite, in particular, the monobloc fillers/cappers of the “EXACTA” range and the capping machines of the “SIRIO” range. Targeting growth. The society can boast a highly innovative R&D department, spurred on by team of young, highly qualified and motivated engineers. Their ongoing, painstaking search for new materials, technologies, tools and new processing methods, and the resulting test and implementation procedures (aided aboveall by dedicated “simulators”), ensure the usability, specificity and effectiveness of each new application. Precisely what the international customers - multinational giants known to the general public thanks to the widespread availability of their products in largescale retail outlets - demand and expect from the company, a point where the company never fails to keep faith. Its unending commitment to the search for technologically advanced solutions and the construction of flexible, highperforming and reliable machines has won Ronchi Mario SpA numerous prestigious awards, something the company is rightfully proud of. In line with its philosophy of acting as a partner to specialised operators, it has won a name for itself at world level also thanks to its proactive, skilled and prompt aftersales service, leading the company to open branches in the USA, United Kingdom, India, Thailand and China.
su questo tipo di applicazione, dove gli spazi sono estremamente ridotti e i segnali di potenza e di controllo devono essere trasferiti tramite un collettore rotante applicato alla giostra. L’intelligenza intrinseca del drive ha dimostrato la competenza distintiva del sistema Rexroth. Grazie infatti al sincronismo e alle funzioni di interpolazione (lineare, cubica e spline) eseguite direttamente dal drive e in virtù di funzioni firmware specifiche - cogging torque compensation, analisi in frequenza e modalità operativa di posizione, velocità e coppia (con cambio al volo di modalità) - è stato possibile raggiungere e perfino superare gli obiettivi prefissati in termini di velocità, precisione e ripetibilità. Anche l’architettura con servomotori decentralizzati è stata implementata con Safety integrate (STO, Cat 4 PL acc. to EN ISO 13849-1 & SIL3 acc. EN 62061) e con la possibilità di creare e attivare e/o disattivare zone di sicurezza in modo indipendente.
INTERAZIONE CON GLI SMART DEVICES Infine un ulteriore traguardo raggiunto ri-
in virtue of specific firmware functions such as cogging torque compensation and analysis of position, speed and torque in frequency and during operation (with quick mode change), the pre-fixed goals regarding speed, accuracy and repeatability were not only reached but superceded. The architecture with decentralised servo motors was also implemented with Safety integrate (STO, Cat 4 PL acc. to EN ISO 13849-1 & SIL3 acc. EN 62061), and with the possibility to
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create and activate/deactivate independent safety areas.
INTERACTION WITH SMART DEVICES Lastly, innovatory too the ability to interact with the machine via the use of smart devices (smartphones or tablets) - presented at Interpack 2014. All this is made possible thanks to the Open Core Interface, that enables the linking of a typical PLC-based automation world with the wider IT automation world via exchange libraries. Open Core Interface is a programming
guarda la possibilità di interagire attivamente con la macchina attraverso l’utilizzo di smart devices (SmartPhone o tablet); tutto questo è reso possibile dall’Open Core Interface, che permette di collegare, attraverso librerie di scambio, il mondo tipico dell’automazione PLC based con il più vasto mondo dell’IT automation. Open Core Interface è un’interfaccia di programmazione che offre la possibilità di creare un collegamento diretto tra il controller MLC di Rexroth e dispositivi esterni quali spart devices, applicativi Windows e strumenti di simulazioni e prototipazione rapida quali LabView, Matlab e Simulink. L’interfaccia permette inoltre all’utente di accedere direttamente al cuore del controller, esattamente allo stesso livello del firmware, offrendo la possibilità di sviluppare e integrare le proprie funzioni di controllo, anche su base real time (Wind River Workbench su base VxVowrks). La già collaudata (e sperimentata da tempo) tecnologia elettronica utilizzata da Ronchi Mario SpA sulle proprie macchine si è quindi ulteriormente rafforzata con l’adozione di sistemi elettronici e meccanici di Bosch Rexroth. La collaborazione tra le due aziende, peraltro, prosegue con reciproca soddisfazione e con continui confronti e scambi di idee, alla ricerca di soluzioni all’avanguardia in grado di rispondere con efficacia alle esigenze sempre più spinte del mercato. Q
interface that enables the creation of a direct link between the Rexroth MLC controller and external devices like smart devices, Windows applications and quick simulation/prototype tools such as LabView, Matlab and Simulink. The interface also enables direct acess to the heart of the controller, at exactly the same firmware level, enabling the user to develop and integrate customized control functions even on a real time basis (Wind River Workbench on VxVowrks). The electronic technology (already
tested and in use for some years now) used by Ronchi Mario SpA on its machines has been even further strengthened by the addition of Bosch Rexroth’s electronic and mechanical systems. The collaboration between the two companies continues with mutual satisfaction, continuous dialogue and a constant exchange of ideas and communication, ever on the look-out for ground-breaking solutions to meet the ever increasing demands of today’s market. Q
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ADVERTO RIAL
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Design e tecnologia avanzata si uniscono per creare dei fusori hot-melt inimitabili. La Serie Micron di Meler Gluing Solutions.
Nuova gamma di gruppi fusori con pompa a pistone
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Accuratezza. La Serie Micron segna un importante passo in avanti nell’accuratezza del trattamento dell’Hot-Melt. Grazie alla distribuzione perfettamente omogenea della temperatura, non si hanno punti di calore eccessivo, che possono danneggiare l’adesivo. Il pom-
paggio è caratterizzato da una grande regolarità dovuta alla progettazione meticolosa dell’insieme serbatoio/pompa/ gruppo pneumatico. Praticità. Micron combina in maniera intelligente gli elementi di un design moderno e funzionale, in grado di integrarsi in qualsiasi impianto. L’utilizzo dell’apparecchiatura è semplice e intuitivo, ideale per agevolare l’attività di qualsiasi addetto, con un notevole risparmio di costi e manutenzione. Proprio la manutenzione è uno dei punti forti di queste unità. Semplicemente rimuovendo alcune viti, infatti, è possibile accedere rapidamente e senza sforzi alla parte interna dell’apparecchiatura. Il coperchio del serbatoio, di grandi dimensioni, si apre completamente, semplificando il rifornimento e la pulizia dello stesso. Sicurezza. Tutti gli elementi che intervengono nella fabbricazione di questi fusori sono studiati per garantire la sicurezza dell’utente. Le intelaiature esterne si mantengono sempre fredde e l’apparecchiatura dispone di una valvola per depressurizzare il sistema di pressione dell’adesivo in caso di allarme o spegnimento.
Un Red Dot alla serie Micron Il Red Dot Design Award è uno dei concorsi di design industriale più importanti e rinomati del mondo, con una giuria composta da esperti di fama internazionale, con i titoli e l’esperienza necessari a valutare con competenza ciascun progetto, considerandone con particolare attenzione gli aspetti interculturali. Quest’anno il premio Red Dot Award Product Design 2014 è stato assegnato alla Serie Micron di Meler Gluing Solutions, che ha colpito la giuria per l’innovazione, il design e le prestazioni, e può così fregiarsi del suo famoso “punto rosso”. Il riconoscimento alla qualità e robustezza di Micron, oltre che al grande risparmio energetico consentito (fino al 60%), testimonia l’importante passo in avanti nell’accuratezza del trattamento dell’hot-melt effettuato da Meler Gluing Solutions. L’azienda, oltre a godere della notorietà e del prestigio che accompagnano il premio, potrà esibire il proprio prodotto in uno dei musei di design più celebri al mondo: il Red Dot Design Museum di Essen, in Germania.
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Esperienza. Con oltre trent’anni di esperienza, Meler Gluing Solutions è leader nel campo delle soluzioni, sistemi applicativi e componenti HotMelt per adesivi PUR ed EVA. La gamma ampia e completa di prodotti Meler consente di risolvere qualsiasi tipo di problema e necessità di incollaggio e sigillatura in varie applicazioni, nelle arti grafiche, la lavorazione della carta, l’imballaggio e l’assemblaggio di prodotti alimentari, chimici e farmaceutici, ma anche nei settori dell’automazione, costruzione, edilizia, lavorazione di legno, mobili e tessili.
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na stretta collaborazione tra disegnatori industriali e centri tecnologici ha consentito il lancio di questi innovativi gruppi fusori con pompa a pistone, disponibili nelle versioni da 5, 10, 20 e 35 litri. Due le loro caratteristiche principali: l’ottimizzazione dei consumi energetici (che consente fino al 60% di risparmio rispetto agli altri dispositivi presenti sul mercato) e la perfetta efficienza di fusione e pompaggio.
Per ulteriori informazioni Meler Italia Srl Via I Maggio 3/19 40057 Granarolo dell’Emilia (BO) Tel. +39 051 768459 info@meleritalia.com www.meleritalia.com
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Fabbrica: modelli di automazione Un modello dimostrativo che incorpora il top dell’offerta per l’automazione di fabbrica, mostrando in funzione più elementi interdipendenti per la movimentazione e la manipolazione: in mostra a Parma l’M2014 di Sew Eurodrive. resentazione sofisticata ed efficace, quella messa in campo da Sew Eurodrive alla scorsa SPS/IPC/ Drives Italia. In poco più di 20 metri quadri i visitatori hanno potuto vedere un vasto assortimento di componenti SEW Eurodrive interagire tra loro per dare vita a un sistema ottimale di automazione caratterizzato da flessibilità e modularità. E da grande economicità: soluzioni mobili e stazionarie, semplici movimenti di nastri trasportatori e complicate movimentazioni di assi interpolati secondo una logica di trasformazione cinematica di tipo scara, sono stati sincronizzati e messi in comunicazione tramite le porte ethernet disponibili di serie nei Movi-PLC e nel Movipro, con grande immediatezza e senza costi aggiuntivi. Sapientemente sfruttate, inoltre, le librerie di motion control del pacchetto Multimotion, tramite cui si possono comandare, con estrema semplicità, più assi interpolati secondo precise leggi cinematiche.
P
UN SISTEMA INTERDIPENDENTE
Factory: automation models A demonstration model that incorporates the best of the factory automation offer, showing several interdependent moving and handling elements: on show at Parma the Sew Eurodrive M2014. Sophisticated and effective the presentation fielded by Sew Eurodrive at the last SPS/IPC/Drives Italy. In little more than 20 square meters, visitors could see a wide range of SEW Eurodrive components interact with each other to create an optimal automation system featuring flexibility and modularity. And also great economy: mobile and stationary solutions, simple conveyor belt movements and complex tackling of interpolated axes according to a Scara type logic of kinematic transformation were synchronized and connected up via the standard Ethernet
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ports available in the Movi-PLC and Movipro series, with great immediacy and at no additional cost. Skillfully exploited also the MultiMotion motion control libraries package, via which several axes, interpolated according to precise kinematic laws, can be easily controlled.
AN INTERDEPENDENT SYSTEM The M2014 unit includes coordinated and interdependently operating AGVs and robots. •The automatic guided vehicles (AGV), commonly used in assembly and
• Il doppio Robot Scara in mostra, formato da due bracci indipendenti, è comandato da un Movi-PLC, presentato da Sew Eurodrive come uno dei più interessanti PLC di Motion Control presenti sul mercato, anzitutto per la facilità con cui permette di comandare una struttura cinematica complessa. Bastano poche ore di configurazione per ottenere il proprio pacchetto Multimotion con package “kinematics” incluso: la piattaforma software universale per tutti i Movi-PLC che una volta definito il numero di assi presenti in macchina, la loro tipologia e la loro configurazione cinematica - permette di sviluppare sequenze di movimento complesse multiasse con dei semplici comandi predeterminati. Il robot portato alla SPS è composto da due unità scara che possono operare singolarmente, per il tracking e la manipolazione, oppure in modo sincronizzato quando l’AGV è fermo. A Parma, però, Sew ha realizzato un vero e proprio sistema di unità interdipendenti, con vari elementi qualificanti: il nastro trasportatore azionato da Movigear; il quadro elettrico
conveying lines of many industries, use a system of contactless energy transfer called Movitrans®. In a nutshell, a stationary part, placed in the main electrical panel, converts the common three-phase current into medium intensity current and frequency by a current generator, channeled through a pair of cables positioned under the floor. The AGV is equipped with one or more pick-ups that capture the energy from the cables and turns it back into voltage, this time continuous, used to power the Movipro. It is the element that, in the body of the vehicle, receives the commands, identifies the situations and operates the inverter according to the task to be carried out: linear or curvilinear routes, that the vehicle follows automatically, and rotational movements on the spot, that enable maneuvering in tight spaces, without contact and
V V V
L’unità M2014 comprende AGV e robot,
che agiscono in maniera coordinata e interdipendente. • I veicoli a guida automatica (AGV) comunemente impiegati nelle linee di assemblaggio e trasporto di numerosi settori industriali utilizzano un sistema di trasferimento di energia senza contatto denominato Movitrans®. In sintesi, una parte stazionaria, posta nel quadro elettrico principale, converte la comune tensione di rete trifase in una corrente di media intensità e frequenza tramite un generatore di corrente, convogliata in una coppia di cavi posizionati sotto il pavimento. L’AGV è equipaggiato di uno o più pick-up che captano l’energia dal cavo e la trasformano nuovamente in tensione, questa volta continua, utile ad alimentare direttamente il Movipro. Questo è l’elemento che, nel corpo della vettura, riceve i comandi, identifica le situazioni e aziona gli inverter in funzione del compito da svolgere: percorsi lineari o curvilinei, che il veicolo effettua senza guida, e movimenti di rotazione sul posto che permettono di effettuare manovre in spazi strettissimi, senza contatto e senza guide per terra.
without tracks or guides on the floor. • The double Scara robot on show, made up of two independent arms, is controlled by a Movi-PLC, presented by Sew Eurodrive as one of the most interesting Motion Control PLCs on the market, primarily for the ease with which it enables the control of a complex kinematic structure. Only a few hours of configuration to get your MultiMotion package with “kinematics “ package included: a universal software platform for all the Movi- PLCs - once the number of axes in the machine, their type and their kinematic configuration have been defined - that enables the development of complex motion sequences with simple predetermined commands. The robot brought to SPS comprises two Scara units that can operate individually, for tracking and handling, or in a synchronized manner when the AGV
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Protocolli di comunicazione
del robot equipaggiato di inverter modulari Moviaxis che comandano direttamente gli 8 assi dei due scara; i moduli UCS50B per realizzare funzioni di sicurezza di arresto, velocità e posizione secondo il performance level prefissato...
IL SUPER CONTROLLORE
E IL PANNELLO AMICHEVOLE
I due elementi centrali del sistema completo messo in campo da Sew Eurodrive sono il Movi-PLC Power e il pannello DOP11C. Particolarmente adatto alle applicazioni di fascia alta, il Movi-PLC Power UHX71B è un dual core molto potente, che inoltre ha gli stessi tool e l’identica modalità di programmazione dei MOVI-PLC Standard e Advanced, e può dunque gestire anche lavori già fatti. Nel modello di automazione M2014 il Power funge da application controller: coordina l’insieme delle funzioni ed è responsabile della corretta esecuzione del ciclo di lavoro. Infine, un cenno all’importanza di un pannello operatore adeguato. Il DOP11C-150, che rappresenta l’alto gamma dei nuovi DOP11C Sew Eurodrive, visualizza lo stato del sistema e permette di impartire i comandi in maniera semplice e intuitiva. Il display con risoluzione 1280x800, è dotato di uno schermo molto robusto da 15.4”, con touch-screen integrato. Q
is at a standstill. At Parma however Sew created a true and proper system of interdependent units, with various qualifying elements: the conveyor driven by Movigear; the robot electric control panel equipped with modular Moviaxis inverters that directly control the 8 axes of the two Scaras; UCS50B modules to perform safety stop, speed and position functions according to the preset performance level...
THE SUPER CONTROLLER AND THE FRIENDLY PANEL
The two central elements of the complete system fielded by Sew Eurodrive are Movi-PLC Power and the DOP11C panel. Especially suited for high-end applications, the Movi-PLC Power
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UHX71B is a highly powerful dual core processor, which also has the same tools and the same method of programming of the Standard and Advanced Movi-PLCs, and can therefore handle already finished work. In the M2014 automation model the Movi-PLC Power serves as the application controller: it coordinates all the functions and guides the correct execution of the work cycle. Lastly, a mention of how important it is to have the right operator panel. The DOP11C -150, which represents the upper range of new DOP11C Sew Eurodrive, displays the system status and enables the simple and intuitive issuing of commands. The display with 1280x800 resolution is equipped with a sturdy 15.4” screen with integrated touchscreen. Q
Q Il consorzio PNI (Profibus Network Italia) ha presentato a SPS l’attività di formazione e divulgazione tecnico-scientifica e gli ultimi aggiornamenti sui prodotti degli associati. “Medium” dei messaggi, il mega video-wall che ha proiettato, per tutta la durata della fiera, tutorial e filmati sulle applicazioni, oltre alle novità Profibus e Profinet proposte dalle aziende consorziate (Camozzi, Cavitec, C.S.M.T., GE Intelligent Platforms, G.F.C.C., Laumas, Lika, Phoenix Contact e Siemens). Allo stand PNI si sono inoltre succeduti gli interventi degli esperti in comunicazione industriale, che da anni affiancano il Consorzio nelle attività di promozione. Paolo Ferrari ed Emiliano Sisinni (Facoltà di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Brescia) hanno trattato i temi della security nei sistemi Profinet e presentato PROFIdrive, uno dei profili più di recenti e facilmente integrabile con altri protocolli come PROFIenergy e PROFIsafe; Micaela Caserza Magro della facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova ha spiegato come PROFIsafe possa rendere più semplice la sicurezza; Paolo Scarfì, Field Application Engineer presso il Centro di Competenza di Genova ha mostrato come corretta installazione e un cablaggio “a regola d’arte” siano fondamentali per evitare guasti e malfunzionamenti.
Tecnologie e trend Q Rockwell Automation conferma SPS come sede privilegiata per il lancio delle tecnologie e dei trend più innovativi dell’automazione industriale. Le soluzioni della multinazionale sono state protagoniste anche dello Speakers Corner, una serie di sessioni di 15 minuti in cui sono stati presentati, fra l’altro la Connected Enterprise, con il relativo collegamento fra dati di produzione e sistemi informativi aziendali; l’iTRAK®, l’innovativo sistema meccatronico di movimentazione a carrelli indipendenti, modulare e scalabile, in cui più carrelli si possono muovere in modo indipendente lungo un circuito chiuso; la nuova generazione di azionamenti Kinetix® 5500, compatta e di facile utilizzo, che dimezza ingombri e consumi energetici, riduce i cablaggi, usa un’unica rete di comunicazione e molto altro ancora.
Communication protocols At SPS the PNI (Profibus Network Italy) consortium presented its technical and scientific training and education activities and latest updates on member company products. “Medium” of the messages, the mega video wall that projected tutorial videos and movies on applications, as well as new Profibus and Profinet proposals from member companies (Camozzi, Cavitec, C.S.M.T., GE Intelligent Platforms, G.F.C.C., Laumas, Lika, Phoenix Contact and Siemens) for the entire duration of the fair. The PNI stand also hosted talks held by experts in industrial communication, who for years now have been supporting the Consortium in its promotional activities. Paolo Ferrari and Emiliano Sisinni (Faculty of Engineering of the University of Brescia) broached the issues of security in Profinet systems, presenting PROFIdrive, one of the most recent profiles and easily integrated with other protocols such as PROFIenergy and PROFIsafe; Micaela Caserza Magro of the Faculty of Engineering, University of Genoa explained how PROFIsafe can make
security simpler; Paulo Scarfì, Field Application Engineer at the Genoa Centro di Competenza has shown that proper installation and “workmanlike” wiring are essential to avoid failure and malfunction. Technologies and trends Rockwell Automation confirms SPS as privileged venue for launching the most innovatory technologies and trends of industrial automation. The solutions of the multinational were also featured at the Speakers’ Corner, a series of 15 minute sessions in which among others were presented: the Connected Enterprise, with relative connection between production and company info systems; iTRAK®, the innovatory independent, modular and scalable mechatronic truck system, where several trucks can move independently along a closed circuit; the new Kinetix® 5500 generation of drives, compact and easy to use, that halves bulk and energy consumption, reduces wiring, uses a single communications network and a lot more.
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Adhesives: safety and continuous feed
Adesivi: alimentazione costante e sicura
Developed by Robatech, RobaFeedTM is a completely integrated and automated feed system for adhesives in granulate form that enables continuous filling of the melting tank while guaranteeing high work safety standards.
Q Sviluppato da Robatech, RobaFeed™ è un sistema di alimentazione completamente integrato e automatico per adesivi in granuli, che consente il riempimento continuo della vasca di fusione, garantendo elevati standard di sicurezza sul lavoro.
The advantages of the new RobaFeedTM automatic filling system can be summarized in the concept of “greater efficiency and safety at low cost”. With this recent development, Robatech focuses once again on the needs and interests of users, demonstrating at the same time its own competencies in the field of adhesive application systems and particular attention to the all-too-relevant social and environmental issues involved.
I vantaggi del nuovo sistema di riempimento automatico RobaFeed™ si possono riassumere nel concetto “maggiore efficienza e sicurezza a costi contenuti”. Con questo recente sviluppo, Robatech centra ancora una volta le esigenze e gli interessi degli utilizzatori, dimostrando al contempo la proprie competenze nel campo dei sistemi di applicazione adesivi e un’attenzione particolare alle problematiche socio-ambientali di stringente attualità.
Efficient production. RobaFeed™, innovative in many ways, is adapted for filling the melting tank produced by Robatech by transporting the adhesive in granulate form from a separate container. The system is controlled by a sensor monitoring the level of the melting tank. The granulates are moved by a suction tube inserted into the adhesive container. The integrated Venturi-effect system creates negative pressure in order to enable transport of the granules; suction is facilitated by a vibration device mounted to the suction tube. If the level drops below the set minimum, then the sensor sends a signal to the integrated control, which triggers the filling cycle. The loader keeps under control the reserve of adhesive available in the tank and controls the filling process. The constantly maintained operational temperature, necessary for continuous filling, represents a further advantage. In case of failure, the system automatically shuts down, activating the corresponding error message. Periods of inactivity, due to an empty or too full tank, then, become a thing of the past, with significant savings of time and costs, and the process is thus optimized.
Una produzione efficiente. RobaFeed™, per molti versi innovativo, è adatto al riempimento delle vasche di fusione prodotte da Robatech tramite il prelievo di adesivo in granuli da un contenitore separato. Il sistema è controllato tramite il sensore di livello della vasca di fusione. Il trasporto del granulato avviene per mezzo di un tubo di aspirazione, inserito nel contenitore di adesivo. Il sistema integrato a “effetto Venturi” crea una pressione negativa per consentire il trasporto dei granuli; l’aspirazione è coadiuvata da un dispositivo vibrante, montato sul tubo di aspirazione. Se il livello scende sotto il minimo stabilito, il sensore invia un segnale al controllo integrato, che innesca il ciclo di riempimento. Il caricatore tiene sotto controllo la riserva di adesivo disponibile in vasca e controlla il processo di riempimento. Il mantenimento costante della temperatura operativa, prerequisito per il riempimento continuo, rappresenta un ulteriore vantaggio. In caso di non conformità, il sistema si arresta in automatico, attivando il messaggio di errore corrispondente. I tempi di inattività, dovuti al serbatoio vuoto o troppo pieno appartengono quindi al passato, con un risparmio significativo di tempo e di costi, e il processo di produzione risulta ottimizzato.
More work and more safety. RobaFeed™ makes a significant contribution to improving safety standards by preventing contact between the user and the melted glue thanks to the closed, automatic filling of the tank. Furthermore, the work environment itself is imporoved: since the air fed into the tank during the filling process is contaminated by fumes released by the melting glue, it is re-introduced into the environment through a special carbon filter capable of removing every noxious particle.
Più lavoro e sicurezza. RobaFeed™ contribuisce in modo significativo a migliorare gli standard di sicurezza, evitando all’utilizzatore il contatto con l’adesivo fuso grazie al sistema chiuso di riempimento automatico della vasca. Inoltre, lo stesso ambiente di lavoro risulta migliorato: dato che l’aria alimentata nel serbatoio per il processo di riempimento viene contaminata dai vapori sprigionati dalla fusione di adesivo, essa viene immessa nuovamente nell’ambiente attraverso un filtro speciale a carbone, in grado di rimuovere ogni particella nociva.
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Enti, aziende e associazioni citate su questo numero A ACQUA DI PARMA ................. 32, 37, 38 ACRAF SPA - ANGELINI..................... 15 AILOG ................................................ 10 AIRI - ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA INDUSTRIALE ...................... 8 ANCOROTTI COSMETICS SRL .......... 41 ART COSMETICS SRL ....................... 54
B BOLOGNAFIERE SPA .......................... 8 BOSCH REXROTH SPA ............... 23, 56 BULGARI ITALIA SPA ........................ 39
C CAMA 1 SPA ...................................... 47 CAMOZZI SPA.................................... 62 CAVITEC SRL ..................................... 62 CESENA FIERA SPA........................... 11 COMEXPOSIUM ................................. 45 CONSORZIO PNI - PROFIBUS NETWORK ITALIA .............................. 62 COSMETICA ITALIA.................. 8, 37, 44 COTY PRESTIGE SRL ........................ 39 CSMT GESTIONE S.C.A.R.L .............. 61
D DEUTSCHE MESSE AG ....................... 8 DINA ELEKTRONIK GMBH................. 55
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E ESTÉE LAUDER SRL.......................... 38 F FAMAR PACKAGING SRL .................. 46 FEDERFARMA ...................................... 8
G G.B. GNUDI BRUNO SPA................... 30 GE INTELLIGENT PLATFORMS ......... 62, GENOA FIELDBUS COMPETENCE CENTRE SRL ............................................ 62
H HELENA RUBINSTEIN ITALIA SPA - DIV. ARMANI ....................................... 37, 39
I IDICE SAS .......................................... 11 IMA SPA ............................................. 26 INNOVHUB - STAZ. SPERIMENTALE CARTA, CARTONI E PASTE ................ 8 INTERCOS ITALIA SPA ....................... 42 ISTITUTO ITALIANO IMB. ............. 19, 39 ITEC FRANCE - BEYOND BEAUTY .... 11
L L.B. BOHLE GMBH ........................... 30 LAUMAS ELETTRONICA SRL ............ 62 LIKA ELECTRONIC SRL ..................... 62 LVMH ITALIA ...................................... 37
M MARCHESINI GROUP SPA ................ 24 MASAUTOMAZIONE SRL................... 54 MESSE DÜSSELDORF GMBH ............. 8 MESSE FRANKFURT ITALIA SRL . 48, 61 MG2 SRL ........................................... 27
T TECMES SRL ..................................... 31 TECNEST SRL ................................... 55
W WITTENSTEIN SPA............................. 54
O OMAS TECNOSISTEMI SRL............... 40 OVERLOG SRL .................................. 55
P PFM PACKAGING MACHINERY SPA . 51 PHOENIX CONTACT SPA ................... 62 PLATFORM INTERNATIONAL EXHIBITIONS INC. ........................................ 10 POZNAN INTERNATIONAL FAIR LTD. 11 PRIME CONTROLS CORP.................. 54
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R REED EXHIBITIONS JAPAN LTD. ....... 11 REINDUSTRIA ................................... 42 ROBATECH ITALIA SRL U.S. .............. 65 ROCKWELL AUTOMATION SRL .. 48, 62 RONCHI MARIO SPA ......................... 56 RPC CONTAINERS LTD ..................... 36
S SALVATORE FERRAGAMO ITALIA ..... 38 SENAF ................................................. 8 SEW EURODRIVE SAS ...................... 61 SIEMENS SPA .............................. 51, 62 SOGECOS SPA .............................. 8, 42
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