Landscapes of production and waterways II

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RILIEVO GEOMETRICO CENTRALE GUARNIERI

Rilievo geometrico - triangolazioni pianta scala_1:200

Sezione riferimento pianta scala_1:200

Pianta piano interrato scala_1:100

Sezione riferimento pianta scala_1:200

Pianta piano terra scala_1:100

I --U --A --V

Università IUAV di Venezia Facoltà di architettura

Laurea magistrale in architettura, paesaggio e sostenibilità

Laboratorio integrato2

Prof. M. Vanore A. Vanin G. Rallo

Studenti:

Michela Bonariol Nicola Busatto Andrea Cogo Dario Fanton Davide Fiorotto Enricomaria Todaro

Rilievo geometrico _ Planimetria _ Piante

13


Sezione riferimento pianta scala_1:200

Pianta piano primo scala_1:100

Sezione riferimento pianta scala_1:200

Pianta piano secondo scala_1:100

Sezione riferimento pianta scala_1:200

Pianta piano terzo scala_1:100

Sezione riferimento pianta scala_1:200

Pianta piano coperture scala_1:100 I --U --A --V

UniversitĂ IUAV di Venezia FacoltĂ di architettura

Laurea magistrale in architettura, paesaggio e sostenibilitĂ

Laboratorio integrato2

Prof. M. Vanore A. Vanin G. Rallo

Studenti:

Michela Bonariol Nicola Busatto Andrea Cogo Dario Fanton Davide Fiorotto Enricomaria Todaro

Rilievo geometrico _ Piante _ Riferimenti fotografici

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DETTAGLIO DEL CORNICIONE, foto e prospetto scala 1:20

PROSPETTO NORD scala 1:100

PROSPETTO OVEST scala 1:100

DETTAGLIO DELLA BALAUSTRA, foto e assonometria

DETTAGLIO DELLA BALAUSTRA, foto e prospetto scala 1:20

PROSPETTO EST scala 1:100

PROSPETTO SUD scala 1:100

DETTAGLIO DELLA TRIFORA, foto e prospetto scala 1:20

I --U --A --V

Università IUAV di Venezia Facoltà di architettura

Laurea magistrale in architettura, paesaggio e sostenibilità

Laboratorio integrato2

Prof. M. Vanore A. Vanin G. Rallo

Studenti:

Michela Bonariol Nicola Busatto Andrea Cogo Dario Fanton Davide Fiorotto Enricomaria Todaro

Prospetti e dettagli esterni

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Sezione D-D’ scala_1:100 Sezione A-A’ scala_1:100

Sezione D-D’ scala_1:100

Sezione B-B’ scala_1:100

I --U --A --V

Università IUAV di Venezia Facoltà di architettura

Laurea magistrale in architettura, paesaggio e sostenibilità

Laboratorio integrato2

Prof. M. Vanore A. Vanin G. Rallo

Studenti:

Michela Bonariol Nicola Busatto Andrea Cogo Dario Fanton Davide Fiorotto Enricomaria Todaro

Rilievo geometrico _ Sezioni

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RILIEVO STRUTTURALE CENTRALE GUARNIERI Muratura 3 teste

Particolare costruttivo

Pianta e sezione

Mur.1

Funzione: portante Materiali : mattone pieno 5,5 x 12 x 25 sp. 42 cm Esecuzione : muratura con malta cementizia

Muratura 2 teste

Particolare costruttivo

Mur.2

Funzione: portante Materiali : mattone pieno 5,5 x 12 x 25 sp. 25 cm Esecuzione : muratura con malta cementizia

Muratura 5 teste

Particolare costruttivo

Mur.3

Funzione: portante Materiali : mattone pieno 5,5 x 13 x 26 sp. 65 cm Esecuzione : muratura con malta cementizia

Muratura 5 teste

Particolare costruttivo

Mur.4

Funzione: portante Materiali : mattone pieno 5,5 x 12 x 25 sp. 62 cm Esecuzione : muratura con malta cementizia

Muratura 5 teste

Particolare costruttivo

Mur.5

Funzione: portante Materiali : mattone pieno 5,5 x 12 x 25 sp. 60 cm Esecuzione : muratura con malta cementizia

Muratura 5-8 teste

Particolare costruttivo

Mur.6

Funzione: portante Materiali : mattone pieno 5,5 x 12 x 25; pietrame conci irregolari sp. 103 cm Esecuzione : muratura con malta cementizia

Muratura 8 teste

Particolare costruttivo

Mur.7

Funzione: rivestimento Materiali : mattone pieno 5,5 x 12 x 25; sp. 12 Esecuzione : muratura con malta cementizia

Riferimento fotografico

Pianta e sezione

Riferimento fotografico

Pianta e sezione

Pianta e sezione

Sez. riferimento pianta scala_1:200

Pianta e sezione

Pianta piano interrato scala_1:100

Pianta e sezione

Pianta e sezione

Riferimento fotografico

Muratura 8 teste

Particolare costruttivo

Mur.8

Funzione: rivestimento Materiali : mattone pieno 5,5 x 12 x 25; sp. 17 Esecuzione : muratura con malta cementizia

Muratura 1 testa

Particolare costruttivo

Tamp.1

Funzione: tamponamento Materiali : blocco in calcestruzzo 40 x 20 x 20 ; Esecuzione : muratura con malta cementizia

Muratura 1 testa

Particolare costruttivo

Tamp.2

Funzione: tamponamento Materiali : mattone pieno 25 x 20 x 10; sp. 20 cm Esecuzione : muratura con malta cementizia

Sez. riferimento pianta scala_1:200

Riferimento fotografico

Pianta e sezione

Riferimento fotografico Sezione

Pianta piano terra scala_1:100

Tramezza - setto C.A. Particolare costruttivo

Tamp.3 Set.1 Muratura pietra - cls

Mur.9 Sez. riferimento pianta scala_1:200 Muratura pietra - cls

sp. 20 cm

Sezione

Riferimento fotografico

Sezione

Funzione: tramezza - tamponamento Setto in C.A. - portante Materiali : laterzio forato 50 x 8x 26; sp. 8 cm - Variabile Esecuzione : muratura con malta cementizia

Particolare costruttivo

Riferimento fotografico

Sezione

Funzione: portante Materiali : conci in pietra calcarea e calcestruzzo ; sp. >84 cm Esecuzione : muratura con malta cementizia e calcestruzzo

Particolare costruttivo

Riferimento fotografico

Riferimento fotografico

Sezione

Pianta piano primo scala_1:100

Mur.10

I --U --A --V

UniversitĂ IUAV di Venezia FacoltĂ di architettura

Laurea magistrale in architettura, paesaggio e sostenibilitĂ

Laboratorio integrato2

Prof. M. Vanore A. Vanin G. Rallo

Funzione: portante Materiali : conci in pietra calcarea e ; sp. >60 cm Esecuzione : muratura con malta cementizia e idraulica

Riferimento fotografico

Tavellone - Cls

Particolare costruttivo

Tamp.4 Tamp.5

Funzione: tamponamento Materiali : tavellone in laterizio sp. 5 cm - calcestruzzo sp.varibiale Esecuzione : tamponamento parti mancanti delle voltine

Legno

Particolare costruttivo

Tamp.6

Funzione: tamponamento Materiali : legno sp. varabile Esecuzione : tamponamento parti mancanti delle voltine e nei fori del solaio

Studenti:

Michela Bonariol Nicola Busatto Andrea Cogo Dario Fanton Davide Fiorotto Enricomaria Todaro

Rilievo strutturale _Piante _Apparecchiature murarie

Riferimento fotografico

Riferimento fotografico

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RILIEVO STRUTTURALE CENTRALE GUARNIERI Muratura 3 teste

Particolare costruttivo

Mur.1

Funzione: portante Materiali : mattone pieno 5,5 x 12 x 25 sp. 42 cm Esecuzione : muratura con malta cementizia

Muratura 5 teste

Particolare costruttivo

Mur.3

Funzione: portante Materiali : mattone pieno 5,5 x 13 x 26 sp. 65 cm Esecuzione : muratura con malta cementizia

Muratura 5 teste

Particolare costruttivo

Mur.4

Funzione: portante Materiali : mattone pieno 5,5 x 12 x 25 sp. 62 cm Esecuzione : muratura con malta cementizia

Muratura pietra - cls

Particolare costruttivo

Pianta e sezione

Riferimento fotografico

Pianta e sezione

Pianta e sezione

Sezione

Sez. riferimento pianta scala_1:200

Pianta piano secondo scala_1:100

Mur.9

Funzione: portante Materiali : conci in pietra calcarea e calcestruzzo ; sp. >84 cm Esecuzione : muratura con malta cementizia e calcestruzzo

Muratura 1 testa

Particolare costruttivo

Tamp.2

Funzione: tamponamento Materiali : mattone pieno 25 x 20 x 10; sp. 20 cm Esecuzione : muratura con malta cementizia

Muratura 2 teste

Particolare costruttivo

Mur.2

Funzione: portante Materiali : mattone pieno 5,5 x 12 x 25 sp. 25 cm Esecuzione : muratura con malta cementizia

Riferimento fotografico

Sezione

Riferimento fotografico

Pianta e sezione

Cornice a vista 1

Particolare costruttivo

cor.1

Funzione: portante - decorativo Materiali : mattone pieno 5,5 x 12 x 25 - cornice in calcestruzzo sp. variabile Esecuzione : muratura con malta cementizia

Cornice a vista 2

Particolare costruttivo

cor.2

Funzione: portante - decorativo Materiali : mattone pieno 5,5 x 12 x 25 - cornice in calcestruzzo sp. variabile Esecuzione : muratura con malta cementizia

Solaio interrato

Particolare costruttivo

Sol.1

Funzione: portante Materiali : calcestruzzo - massetto - pavimentazione sp. 50 cm Esecuzione : solaio con voltine gettate in opera

Solaio voltine cls

Particolare costruttivo

Riferimento fotografico

Sezione

Riferimento fotografico

Sezione

Sez. riferimento pianta scala_1:200

Pianta piano terzo scala_1:100

Sol.2

Riferimento fotografico

Sezione

Riferimento fotografico

Sezione

Funzione: portante Materiali : calcestruzzo - IPE 160 mm - massetto - pavimentazione sp. 30 cm Esecuzione : solaio con voltine gettate in opera

Solaio voltine cls

Particolare costruttivo

Sol.3

Funzione: portante Materiali : calcestruzzo - IPE 160 mm - massetto - pavimentazione sp. 45 cm Esecuzione : solaio con voltine gettate in opera

Copertura

Particolare costruttivo

Cop.1

Funzione: portante Materiali : IPE 160 mm - calcestruzzo - tavellone - lastra fibrocemento sp. 25 cm Esecuzione : copertura con profili in acciaio e tavelloni in laterizio

Riferimento fotografico

Sezione

Riferimento fotografico

Sezione

Riferimento fotografico

Sezione B-B’ scala_1:100

Dettaglio partizione interna verticale - solaio scala_1:10

Dettaglio partizione interna verticale - architrave scala_1:10

Dettaglio attacco parete di chiusura verticale - chiusura superiore scala_1:20 I --U --A --V

Università IUAV di Venezia Facoltà di architettura

Laurea magistrale in architettura, paesaggio e sostenibilità

Laboratorio integrato2

Prof. M. Vanore A. Vanin G. Rallo

Studenti:

Michela Bonariol Nicola Busatto Andrea Cogo Dario Fanton Davide Fiorotto Enricomaria Todaro

Rilievo strutturale _ Piante - Sezione _ Apparecchiature murarie _ Dettagli costruttivi

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DEPOSITO SUPERFIC.

PATINA BIOLOGICA

Accumulo di materiali estranei di varia natura, quali polvere, terriccio, guano. Ha spessore variabile, scarsa coerenza e aderenza.

Strato sottile ed omogeneo, costituito prevalentemente da microrganismi, variabile per consistenza, colore e adesione al substrato.

DISTACCO

ESFOLIAZIONE

Descrizione: I blocchi in calcestruzzo sono utilizzati per il tamponamento dei tre fori per l’ingresso dei tubi in acciaio che portavano l’acqua all’interno della centrale. Sono legati tra loro attraverso dei giunti grezzi di malta e svolgono solo una funzione di anti intrusione all’interno del fabbricato.

Descrizione: Intonaco di malta bastarda, composto da sabbia, calce e cemento. E’ stato impiegato per sostituire l’intonaco originario dove si è distaccato o eroso, nella zona più critica del sotto tetto a causa di infiltrazioni d’acqua.

CROSTA

N.6_Blocchi in cls

N.2_Intonaco

Modificazione dello strato superficiale del materiale lapideo. Di spessore variabile, generalmente dura e di colore scuro.

Soluzione di continuità tra strati di un intonaco, sia tra loro che rispetto al substrato, che prelude alla caduta degli strati stessi.

Formazione di una o più porzioni laminari, di spessore molto ridotto e subparallele tra loro, dette sfoglie.

VEGETAZIONE

APPORTO DI MATERIALE

Descrizione: I conci di pietra d’Istria sono utilizzati nei fori delle aperture, a sostegno degli archi ribassati in mattoni.

Presenza di individui erbacei, arbustivi o arborei.

Descrizione: La facciata presenta alcuni elementi metallici, generalmente in ferro. Essi svolgono funzione strutturale come piastre di contrasto ai tiranti., oppure sono i pluviali che portano a terra l’acqua piovana dal tetto.

N.8

ASPORTO DI MATERIALE

Descrizione: Cornice di gronda in aggetto con decorazioni in mattoni faccia a vista stilati con giunti di malta. Nella parte superiore ad essi, sempre con funzione di decoro è posizionata una cornice in cls, che termina con il canale di gronda per la raccolta dell’acqua piovana.

N.3

N.7

N.2

DISGREGAZIONE

N.7_Metallo

N.3_Mattoni

Decoesione con caduta del materiale sotto forma di polvere o minutissimi frammenti.

N.5 N.4

N.8_Fibrocemento N.1

N.6

PROSPETTO NORD_scala 1:100

OSSIDAZIONE

Descrizione: Il manto di copertura è formato da lastre in fibrocemento (Eternit) fissate su travi secondarie in legno. Dovrà essere bonificato ed asportato in sicurezza l’intero rivestimento del tetto, che andrà successivamente ripristinato con altri materiali non nocivi.

Descrizione: Mattoni pieni utilizzati per tamponare l’apertura delle finestre superiori di facciata. Gli elementi risultano essere legati tra loro attraverso dei giunti grezzi di malta.

MACCHIA

N.4_Mattoni

Variazione cromatica localizzata della superficie, correlata sia alla presenza di componenti naturali sia alla presenza di materiali estranei.

Patina costituita da ossidi a differente grado di ossidazione e idratazione. Altera le proprietà di resistenza del ferro.

PROCESSO DI DEGRADO

SUPERFICI ESPOSTE AGLI AGENTI ATMOSFERICI

EST

OVEST

NORD

DISTACCO

ASPORTO DI MATERIALE

ANALISI DEI DEGRADI_prospetto NORD

Descrizione: Intonaco esterno con sabbia mista e calcinacci (calce spenta). La superficie intonacata, esposta a nord, si presenta in uno stato avanzato di degrado, con muffe superficiali e umidità diffusa.

VARIAZIONE DEL MATERIALE

ANALISI DEI MATERIALI_prospetto NORD

N.5_Pietra

N.1_Intonaco

LACUNA

DISGREGAZIONE FESSURAZIONE EROSIONE DISTACCO

LACUNA

VEGETAZIONE

DISTACCO

LACUNA

APPORTO DI MATERIALE

DEPOSITO SUPERFICIALE

CROSTA

VARIAZIONE DEL MATERIALE

OSSIDAZIONE

ESFOLIAZIONE COLATURA

PATINA BIOLOGICA

APPORTO DI MATERIALE SUPERFICI NON ESPOSTE AGLI AGENTI ATMOSFERICI

SUD Descrizione: Intonaco di malta bastarda, composto da sabbia, calce e cemento. E’ stato impiegato per rispristinare la superficie dell’intocaco a seguito di una fessurazione in facciata.

DEPOSITO SUPERFIC.

PATINA BIOLOGICA Strato sottile ed omogeneo, costituito prevalentemente da microrganismi, variabile per consistenza, colore e adesione al substrato.

Presenza di individui erbacei, arbustivi o arborei.

Soluzione di continuità nel materiale che implica lo spostamento reciproco delle parti.

S.4 S.5

S.4_Mattoni

S.9_Serramento Descrizione: Mattoni pieni utilizzati per tamponare l’apertura delle finestre superiori di facciata. Gli elementi risultano essere legati tra loro attraverso dei giunti grezzi di malta.

Descrizione: Il serramento a due ante doppie in altezza, è in legno verniciato, e si presenta in un sufficiente livello di conservazione nonostante la mancata manutenzione. I vetri dell’infisso risultano, però, rotti a pezzi nella maggior parte delle finestrature.

S.9

S.7 S.3

Traccia ad andamento verticale. Frequentemente se ne riscontrano numerose ad andamento parallelo.

Formazione di una o più porzioni laminari, di spessore molto ridotto e subparallele tra loro, dette sfoglie.

S.10_Metallo

Decoesione con caduta del materiale sotto forma di polvere o minutissimi frammenti.

Perdita di continuità di superfici.

Soluzione di continuità tra strati di un intonaco, sia tra loro che rispetto al substrato, che prelude alla caduta degli strati stessi.

Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea del materiale sottoforma di polveri e granuli.

Descrizione: Modanatura in mattoni a vista stilati con giunti di malta. Il loro utilizzo è specifico per la piattabanda sovrastante i fori per le finestrature e i muretti che scandiscono le aperture.

Descrizione: La facciata presenta alcuni elementi metallici, generalmente in ferro. Essi svolgono funzione strutturale come piastre di contrasto ai tiranti. Risultano difficilmente integrati con la struttura, in quanto, a causa di necessità strutturali, sono state installate successivamente all’edificazione iniziale.

I --U --A --V

Università IUAV di Venezia Facoltà di architettura

Laurea magistrale in architettura, paesaggio e sostenibilità

PROSPETTO SUD_scala 1:100

Laboratorio integrato2

Prof. M. Vanore A. Vanin G. Rallo

OSSIDAZIONE

S.8

MACCHIA

S.5_Mattoni

DISTACCO

S.1

POLVERIZZAZIONE

S.2

DISGREGAZIONE

S.10

LACUNA

S.6

ESFOLIAZIONE

Descrizione: Rivestimento del basamento in pietra calcarea fugata. Risulta in un buon stato di conservazione nonostante il contatto con il terreno.

Descrizione: Mattoni a vista stilati con giunti di malta. Il loro utilizzo a vista è presente nelle paraste che caratterizzano la facciata sud. La superficie dei mattoni risulta in buono stato nella maggior parte delle paraste, pur presentando in alcuni punti inizi di processi di erosione e muffe superficiali.

COLATURA

S.8_Pietra

ASPORTO DI MATERIALE

S.3_Mattoni

Descrizione: La pietra d’Istria è utilizzata per le piane e per i conci dei fori per le finestre. Si presenta in più blocchi che collaborano con i mattoni faccia a vista per la scansione delle aperture, l’elemento centrale è lavorato diversamente con funzione di decoro.

Accumulo di materiali estranei di varia natura, quali polvere, terriccio, guano. Ha spessore variabile, scarsa coerenza e aderenza.

ANALISI DEI DEGRADI_prospetto SUD

S.7_Pietra

Modificazione dello strato superficiale del materiale lapideo. Di spessore variabile, generalmente dura e di colore scuro.

FESSURAZIONE

S.2_Intonaco

Descrizione: La cornice di gronda risulta essere in cls, ad elementi prefabbricati. Sotto ad essa è posta la cornice di decorazione in laterizio. La cornice in cls si presenta in uno stato avanzato di degrado, con ampie fessurazioni a causa della crescita di vegetazione, che facilitano l’ingresso dell’acqua piovana.

VEGETAZIONE

Descrizione: Intonaco esterno con sabbia mista e calcinacci (calce spenta). La superficie intonacata, esposta a sud, risulta parzialmente erosa e presenta fessurazioni.

CROSTA

S.6_Cornice in cls e laterizio

APPORTO DI MATERIALE

S.1_Intonaco

VARIAZIONE DEL MATERIALE

ANALISI DEI MATERIALI_prospetto SUD

MACCHIA

Variazione cromatica localizzata della superficie, correlata sia alla presenza di componenti naturali sia alla presenza di materiali estranei.

Patina costituita da ossidi a differente grado di ossidazione e idratazione. Altera le proprietà di resistenza del ferro.

Studenti:

Michela Bonariol Nicola Busatto Andrea Cogo Dario Fanton Davide Fiorotto Enricomaria Todaro

Analisi dei materiali e dei degradi

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Descrizione: I blocchi in calcestruzzo sono utilizzati per il tamponamento delle due aperture finestrate. A vista non sembrano legati, svolgono solo una funzione di chiusura all’intrusione negli spazi interni della centrale.

Descrizione: Intonaco esterno con sabbia mista e calcinacci (calce spenta). Seconda stesura più recente rispetto all’originaria, degradata.

DEPOSITO SUPERFIC.

GRAFFITO VANDALICO Apposizione indesiderata sulla superficie di vernici colorate.

Strato sottile ed omogeneo, costituito prevalentemente da microrganismi, variabile per consistenza, colore e adesione al substrato.

E.3_Intonaco

Presenza di individui erbacei, arbustivi o arborei.

E.1

E.9_Metallo Descrizione: La facciata presenta alcuni elementi metallici, generalmente in ferro. Essi svolgono funzione strutturale come piastre di contrasto ai tiranti.

Descrizione: Intonaco cementizio, composto da sabbia, cemento e acqua. E’ stato utilizzato per rattoppare le lacune lasciate dalle operazioni di fissaggio di elementi impiantistici in facciata.

E.5 E.9

E.7

E.8 E.6

Decoesione con caduta del materiale sotto forma di polvere o minutissimi frammenti.

Soluzione di continuità tra strati di un intonaco, sia tra loro che rispetto al substrato, che prelude alla caduta degli strati stessi.

POLVERIZZAZIONE

E.4_Intonaco

Traccia ad andamento verticale. Frequentemente se ne riscontrano numerose ad andamento parallelo.

ESFOLIAZIONE

E.4

COLATURA

E.2

EROSIONE

ASPORTO DI MATERIALE

E.3

DISTACCO

Descrizione: Il legno verniciato costituisce la struttura del portone d’ingresso e dei serramenti della centrale. Si presenta con un sufficiente livello di conservazione nonostante la mancata manutenzione.

Descrizione: Intonaco di malta bastarda, composto da sabbia, calce e cemento. E’ stato impiegato per sostituire l’intonaco originario dove si è distaccato, nella zona più critica del sotto tetto.

DISGREGAZIONE

E.8_Legno

Asportazione di materiale dalla superficie che nella maggior parte dei casi si presenta compatta.

Formazione di una o più porzioni laminari, di spessore molto ridotto e subparallele tra loro, dette sfoglie.

Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea del materiale sottoforma di polveri e granuli.

MACCHIA

OSSIDAZIONE

Variazione cromatica localizzata della superficie, correlata sia alla presenza di componenti naturali sia alla presenza di materiali estranei.

Patina costituita da ossidi a differente grado di ossidazione e idratazione. Altera le proprietà di resistenza del ferro.

CROSTA

DEPOSITO SUPERFIC.

PATINA BIOLOGICA

Modificazione dello strato superficiale del materiale lapideo. Di spessore variabile, generalmente dura e di colore scuro.

Accumulo di materiali estranei di varia natura, quali polvere, terriccio, guano. Ha spessore variabile, scarsa coerenza e aderenza.

Strato sottile ed omogeneo, costituito prevalentemente da microrganismi, variabile per consistenza, colore e adesione al substrato.

Soluzione di continuità nel materiale che implica lo spostamento reciproco delle parti.

O.7

O.6

Descrizione: Serramento in legno verniciato a due ante, con all’esterno due barre di protezione in ferro.

O.1

O.3

O.9_Metallo Descrizione: La pietra d’Istria è utilizzata per le piane e per i conci dei fori per le finestre. Si presenta in più blocchi che collaborano con i mattoni faccia a vista per la scansione delle aperture.

Descrizione: La facciata posta a ovest presenta nella sua sommità diversi elementi metallici con funzione impiantistica, oggi non più funzionanti. Si presentano in uno stato avanzato di corrosione.

O.8

O.5_Pietra

Traccia ad andamento verticale. Frequentemente se ne riscontrano numerose ad andamento parallelo.

DISTACCO

O.4

DISGREGAZIONE

O.2

Decoesione con caduta del materiale sotto forma di polvere o minutissimi frammenti.

Asportazione di materiale dalla superficie che nella maggior parte dei casi si presenta compatta.

Formazione di una o più porzioni laminari, di spessore molto ridotto e subparallele tra loro, dette sfoglie.

Soluzione di continuità tra strati di un intonaco, sia tra loro che rispetto al substrato, che prelude alla caduta degli strati stessi.

LACUNA

O.4_Pietra

Soluzione di continuità nel materiale che implica lo spostamento reciproco delle parti.

O.9

O.8_Serramento in legno Descrizione: Mattoni a vista stilati con giunti di malta. Il loro utilizzo a vista è presente nelle paraste che caratterizzano la facciata sud. La superficie dei mattoni risulta in buono stato nella maggior parte delle paraste, pur presentando in alcuni punti inizi di processi di erosione e muffe superficiali.

Presenza di individui erbacei, arbustivi o arborei.

ESFOLIAZIONE

O.3_Mattoni

Descrizione: Il parapetto è costituito da elementi prefabbricati in calcestruzzo, inseriti tra muretti in mattoni faccia a vista. Si presenta in uno stato avanzato di degrado, con ampie fessurazioni a causa della crescita di vegetazione, che rompendo il basamento della balustra, alza e fa ruotare gli elementi in cls.

COLATURA

Descrizione: Muratura in mattoni pieni, intonacata, con presenza di muffe superficiali. Si presenta parzialmente a vista in alcuni punti della facciata, a causa dell’erosione dell’intonaco.

Perdita di continuità di superfici.

ANALISI DEI DEGRADI_prospetto OVEST

O.7_Balaustra in cls

FESSURAZIONE

APPORTO DI MATERIALE

O.2_Muratura

Descrizione: La cornice di gronda in aggetto rispetto alla facciata risulta essere in calcestruzzo, ad elementi prefabbricati. E’ posta tra la cornice di decorazione in laterizio e il canale di gronda metallico. Si presenta in uno stato avanzato di degrado, con ampie fessurazioni a causa della crescita di vegetazione.

EROSIONE

Descrizione: Intonaco esterno con sabbia mista e calcinacci (calce spenta). La superficie intonacata, esposta a ovest, risulta parzialmente erosa e presenta fessurazioni.

VEGETAZIONE

O.6_Cornice in cls

ASPORTO DI MATERIALE

O.1_Intonaco

VARIAZIONE DEL MATERIALE

Descrizione: Modanatura in mattoni a vista stilati con giunti di malta. Il loro utilizzo è specifico per l’arco sovrastante i fori per le finestrature.

FESSURAZIONE

PROSPETTO EST_scala 1:100

E.5_Mattoni

PROSPETTO OVEST_scala 1:100

I --U --A --V

Università IUAV di Venezia Facoltà di architettura

Laurea magistrale in architettura, paesaggio e sostenibilità

Laboratorio integrato2

Prof. M. Vanore A. Vanin G. Rallo

OSSIDAZIONE

Descrizione: Rivestimento del basamento in pietra calcarea fugata. Risulta in un buon stato di conservazione nonostante il contatto con il terreno, presenta solamente una patina vegetale superficialmente.

MACCHIA

O.5

EFFLORESCENZA

ANALISI DEI MATERIALI_prospetto OVEST

Accumulo di materiali estranei di varia natura, quali polvere, terriccio, guano. Ha spessore variabile, scarsa coerenza e aderenza.

ANALISI DEI DEGRADI_prospetto EST

E.7_Blocchi in cls

Modificazione dello strato superficiale del materiale lapideo. Di spessore variabile, generalmente dura e di colore scuro.

VEGETAZIONE

APPORTO DI MATERIALE

E.2_Intonaco

Descrizione: La pietra d’Istria è utilizzata per le piane delle finestre. Si presenta in tre blocchi, i due laterali rettangolari e quello al centro lavorato diversamente con funzione di decoro.

PATINA BIOLOGICA

Descrizione: Intonaco esterno con sabbia mista e calcinacci (calce spenta). Prima stesura.

CROSTA

E.6_Pietra

VARIAZIONE DEL MATERIALE

ANALISI DEI MATERIALI_prospetto EST

E.1_Intonaco

Formazione superficiale di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, generalmente di colore biancastro.

Variazione cromatica localizzata della superficie, correlata sia alla presenza di componenti naturali sia alla presenza di materiali estranei.

Patina costituita da ossidi a differente grado di ossidazione e idratazione. Altera le proprietà di resistenza del ferro.

Studenti:

Michela Bonariol Nicola Busatto Andrea Cogo Dario Fanton Davide Fiorotto Enricomaria Todaro

Analisi dei materiali e dei degradi

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PROSPETTO NORD

PROSPETTO SUD

INTERVENTI

balaustra dissesto_presenza di vegetazione CN cl.5_PU ml.12.2 e PU ml.12.3

ELEMENTO : DEGRADI : INTERVENTI :

PRESENZA VEGET.

PRESENZA VEGETAZIONE

ELEMENTO : DEGRADI : INTERVENTI :

PROSPETTO OVEST

DISSESTO

PROSPETTO EST

cornice presenza di vegetazione_crosta_distacco PU ml.12.2 e PU ml.12.3_PU ml.3 e PU ml.5_AG ml.12

CN cl.5 FISSAGGIO ELEMENTI SPORGENTI La balaustra andrà fissata alla base attraverso un profilato ad “L” d’irrigidimento, ancorato alla parte muraria, a sua volta fissata attraverso tirafondi in acciaio zincato alla parte sottostante.

PU ml.12.2 RIMOZIONE MACROFLORA_diserbo da piante superiori La pulitura avverrà tramite asportazione meccanica mediante taglio a raso delle piante più grandi e successiva iniezione di biocida nelle fessurazioni di crescita della flora, che permetterà l’essicazione delle radici e la loro conseguente asportazione. L’operazione terminerà con un accurato lavaggio delle superfici con acqua pulita a pressione moderata, così da garantire l’eliminazione di ogni traccia residua di biocida, e con la stuccatura delle fessurazioni mediante calcestruzzo per ritardarne la ricrescita.

PU ml.12.3 RIMOZIONE MACROFLORA_disinfestazione da muschi e licheni La pulitura avverrà tramite l’uso del biocida con le conseguenti operazioni del punto precedente.

PU ml.12.2 RIMOZIONE MACROFLORA_diserbo da piante superiori Vedi INTERVENTI BALAUSTRA.

PU ml.12.3 RIMOZIONE MACROFLORA_disinfestazione da muschi e licheni Vedi INTERVENTI BALAUSTRA.

CROSTA

PU ml.3 PULITURA MEDIANTE ACQUA NEBULIZZATA La pulitura avverrà tramite getti d’acqua a bassa pressione per asportare depositi superficiali sottili, prima del trattamento per rimuovere la crosta e prima dell’azione di tassellatura.

PU ml.5 PULITURA MECCANICA

DISTACCO

La pulitura avverrà tramite spazzole di saggina o altri strumenti in base alla persistenza delle sostanze patogene, consentendo la rimozione di incrostazioni più resistenti.

AG ml.12 TASSELLATURA L’operazione riguarderà il ripristino degli elementi della cornice distaccatasi a causa della presenza della vegetazione, mediante l’uso di malta di calce idraulica e se necessario perni d’acciaio inossidabile.

ELEMENTO : DEGRADI : INTERVENTI :

OSSIDAZIONE

PU ml.7 PULITURA MEDIANTE IMPACCHI parti in ferro ossidazione PU ml.7_PU ml.6

Gli impacchi di argilla assorbente sono capaci di ridurre le macchie di ossidi di rame e di ferro presenti sull’intonaco o sulla pietra, generate dal dilavamento sulle superfici ferrose.

PU ml.6 PULITURA MEDIANTE SOLVENTI Successivamente alla pulitura degli elementi in ferro, si procederà all’applizazione dell’antiruggine che permetterà l’evitare della formazione di ruggine a causa degli agenti atmosferici e quindi il dilavamento sulle superfici sottostanti gli elementi.

ELEMENTO : DEGRADI : INTERVENTI :

FESSURAZIONI

PU ml.5 PULITURA MECCANICA

intonaco intonaco cementizio_fessurazioni_colatura_disgregazione PU ml.5_PCN ml.6_IM cl.3 , PU ml.3 e PR ml.3

Vedi INTERVENTI CORNICE; in questo caso l’obiettivo sarà la rimozione dell’intonaco cementizio.

PCN ml.6 MICRO-INIEZIONI DI MISCELE A BASSA PRESSIONE Questo tipo di operazione sarà indirizzata verso la riadesione di modeste parti di intonaco, effettuando micro-iniezioni in prossimità delle fessure. Previa pulitura della fessurazione con una miscela di acqua deionizzata ed alcool, si procederà all’iniezione, con l’ausilio di normali siringhe di plastica, di una miscela composta da calce aerea diluita con percentuale di resina acrilica.

DISGREGAZIONE

IM cl.3 IMPERMEABILIZZAZIONE CORTICALE DI COPERTURA PIANA La procedura sarà rivolta al ripristino in copertura di una guaina impermeabilizzante, così da ripristinare la tenuta all’acqua ed eliminare le eventuali colature sulle facciate, causa del degrado dell’intonaco.

PU ml.3 PULITURA MEDIANTE ACQUA NEBULIZZATA Vedi INTERVENTI CORNICE; in questo caso permette la nuova tinteggiatura.

PR ml.3 TINTEGGIATURA ALLA CALCE Dopo gli interventi precedenti di pulitura, impermeabilizzazione e micro-iniezione, sarà possibile procedere alla tinteggiatura delle superfici con pigmenti che ridaranno l’aspetto originale e unitario alle facciate.

PU mlI.3 SVERNICIATURA CON DECAPANTE NEUTRO parti in legno marcitura_distacco PU mli.3_AG mli_PR mli.2

DISTACCO e ALTERAZIONE

ELEMENTO : DEGRADI : INTERVENTI :

Lo scopo dell’intervento sarà la rimozione, dalla superficie lignea, di vecchie vernici o pellicole protettive degradate tramite l’applicazione di un prodotto decapante generalmente costituito da miscele solventi addizionate con ritardanti dell’evaporazione, limitando la levigature dove strettamente necessario, e stuccando le parti di legno in fase di distacco.

AG mli. OPERAZIONI DI INTEGRAZIONE, STUCCATURA MATERIALI LIGNEI La procedura prevede il riempimento di fori, fessure ed altre soluzioni di continuità degli elementi lignei degli infissi e del portone con stucco steso a spatola e composto con impasti diversi, previa la precedente operazione di pulitura.

PR mli.2 TRATTAMENTO CON PRODOTTI VERNICIANTI

muratura deposito superficiale_erosione_polverizzazione giunti_lacuna mattoni PU ml.3_AG ml.4_AG ml.2_AG ml.10

DEP. SUP.

ELEMENTO : DEGRADI : INTERVENTI :

PU ml.3 PULITURA MEDIANTE ACQUA NEBULIZZATA

POLVERIZZAZ.

La procedura comporta il verniciamento delle superfici trattate per consentire la loro protezione da agenti atmosferici, mediante vernici trasparenti che permetteranno di non alterare l’aspetto originale del legno.

AG ml.4 RISARCIMENTO-STILATURA GIUNTI DI MALTA

Vedi INTERVENTI CORNICE; in questo caso l’obiettivo sarà la rimozione dei depositi superficiali e pulitura dei giunti.

L’intervento prevederà l’integrazione delle porzioni di malta mancanti e sarà eseguito mediante impasti a base di calce con i requisiti di resistenza simili a quelli del materiale originale, per preservare le cortine murarie da possibili fenomeni di degradazione e per restituire continuità alla tessitura, al fine di evitare infiltrazioni di vegetazione infestante.

LACUNA

AG ml.2 STUCCATURA-INTEGRAZIONE DI ELEMENTI IN LATERIZIO L’operazione avverrà nelle parti “faccia vista” in laterizio e avrà come obiettivo quello di mettere in sicurezza i frammenti in cui si sono suddivisi i laterizi, integrando eventuali lacune (dovute alla disgregazione, erosione) e difendere dagli agenti atmosferici. Verrà applicato un impasto a base di polvere di cocciopesto.

AG ml.10 INTEGRAZIONE DI PORZIONI MURARIE

PATINA BIOLOGICA

Integrazione delle porzioni particolarmente lacunose di muratura mediante cuci-scuci.

facciata nord patina biologica_presenza di vegetazione_esfoliazione intonaco IM cl.3_DM am.2.3_PU ml.3_PU ml.13_AS ti.10.1_DM am.3

PRESENZA VEGET.

ELEMENTO : DEGRADI : INTERVENTI :

IM cl.3 IMPERMEABILIZZAZIONE CORTICALE DI COPERTURA PIANA Vedi INTERVENTI INTONACO

DM am.2.3 INTERCAPEDINI, SCANNAFOSSI L’intervento prevede la formazione di un’intercapedine ventilata perimetrale con la funzione di realizzare il completo distacco tra il terreno umido e la faccia verticale della muratura interrata; così facendo si favorirà l’aerazione delle murature del manufatto.

PU ml.3 PULITURA MEDIANTE ACQUA NEBULIZZATA Vedi INTERVENTI CORNICE; in questo caso per la rimozione dei dep.sup. per i successivi trattamenti.

PU ml.13 RIMOZIONE MICROFLORA Vedi INTERVENTI RIM. MACROFLORA BALAUSTRA, in questo caso solo mediante uso del biocida.

ESFOLIAZIONE

AS ti.10.1 ASPORTAZIONE DI TINTE La procedura ha lo scopo di rimuovere strati di coloriture staccate o in fase di distacco evitando di intaccare gli strati superficiali del sottofondo, previa pulitura precedente.

DM am.3 APPLICAZIONE DI INTONACO MACROPOROSO La procedura permette il prosciugamento di murature fuori terra, interessate da fenomeni di umidità di risalita, mediante l’applicazione di intonaci ad elevata porosità in grado di aumentare la velocità di evaporazione dell’acqua, presente all’interno della muratura.

pietra crosta_disgregazione_lacuna PU ml.3_PU ml.5_CN ml.4_CN ml.5

DISGREGAZIONE

ELEMENTO : DEGRADI : INTERVENTI :

CROSTA

PU ml.3 PULITURA MEDIANTE ACQUA NEBULIZZATA Vedi INTERVENTI CORNICE;

PU ml.5 PULITURA MECCANICA Vedi INTERVENTI CORNICE.

CN ml.4 CONSOLIDAMENTO (RIAGGREGAZIONE) MEDIANTE SILICATO DI ETILE Il silicato di etile risulta un buon consolidante per le pietre, da applicare su superfici asciutte. Permette, previa la pulitura qui sopra, di riaggregare le parti dei davanzali erose.

LACUNA

CN ml.5 SIGILLATURA MATERIALI LAPIDEI La procedura prevederà l’esecuzione di stuccature delle soluzioni di continuità mediante intasamento eseguito con iniezione in profondità di miscela adesiva costituita da polimeri sintetici acrilici in soluzione, o in emulsione, caricata con polvere di pietra macinata. Questa permetterà di chiudere le fessurazioni del materiale lapideo, evitando il procedere di colature sull’intonaco sottostante.

SOSTITUZIONE DEI CANALI DI GRONDA ELEMENTO : DEGRADI : INTERVENTI :

canali di gronda degrado tecnologico sostituzione canali di gronda

i canali di gronda risultano altamente danneggiati, mancanti di parti e sconnessi tra loro, nonchè notevolmente ossidati. L’unico intervento possibile è la loro completa sostituzione.

I --U --A --V

Università IUAV di Venezia Facoltà di architettura

Laurea magistrale in architettura, paesaggio e sostenibilità

Laboratorio integrato2

Prof. M. Vanore A. Vanin G. Rallo

Studenti:

Michela Bonariol Nicola Busatto Andrea Cogo Dario Fanton Davide Fiorotto Enricomaria Todaro

Interventi

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scala 1:200

I --U --A --V

Università IUAV di Venezia Facoltà di architettura

Laurea magistrale in architettura, paesaggio e sostenibilità

Laboratorio integrato2

Prof. M. Vanore A. Vanin G. Rallo

Studenti:

Michela Bonariol Nicola Busatto Andrea Cogo Dario Fanton Davide Fiorotto Enricomaria Todaro

Pianta coperture e attacco a terra_area ex-centrale Guarnieri

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I --U --A --V

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Laboratorio integrato2

Prof. M. Vanore A. Vanin G. Rallo

Studenti:

Michela Bonariol Nicola Busatto Andrea Cogo Dario Fanton Davide Fiorotto Enricomaria Todaro

Sezioni_area ex-centrale Guarnieri scala 1:150 1:100

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PIANTA COPERTURE

PIANTA PRIMO PIANO

PIANTA TERZO PIANO

PIANTA PIANO TERRA

PIANTA SECONDO PIANO

PIANTA PIANO INTERRATO

I --U --A --V

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Laboratorio integrato2

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Studenti:

Michela Bonariol Nicola Busatto Andrea Cogo Dario Fanton Davide Fiorotto Enricomaria Todaro

Piante ex-centrale Guarnieri scala 1:100

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SEZIONE_BB SEZIONE_AA

SEZIONE_CC SEZIONE_DD

I --U --A --V

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Studenti:

Michela Bonariol Nicola Busatto Andrea Cogo Dario Fanton Davide Fiorotto Enricomaria Todaro

Sezioni ex-centrale Guarnieri scala 1:100

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Pianta strutturale 2 impalcato scala_1:100

Pianta strutturale 1 impalcato scala_1:100

Telaio strutturale Vierendeel - Reticoalare - Travi supporto

scala_1:50

Schema strutturale: _ orditura principale Travi vierendeel HEB 320 L = 13592 mm _ 2° orditura Travi reticolari HEB 260 L = 14684 mm _ 3° orditura Travi di supporto HEB 240 L = 10804 mm _ 4° orditura Travetti solaio HE

Dettaglio rivestimento nodo Trave vierendeel - reticolare scala_1:10

Dettaglio pacchetti solai scala_1:10

Dettaglio appoggio Trave vierendeel - carroponte scala_1:10

I --U --A --V

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Studenti:

Michela Bonariol Nicola Busatto Andrea Cogo Dario Fanton Davide Fiorotto Enricomaria Todaro

_ Piante strutturali _ Dettagli costruttivi

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