Italia Publishers 01/2015

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Italia Publishers - Anno XXVII - n° 1/2015 - Prezzo euro 5,00 Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n° 14289 del 15/07/2005 Poste Italiane s.p.a. - Sped. Posta Target Creative (SMA autorizzazione LO/00335/02.2015) CMP di Milano-Roserio In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano-Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento dei resi

EVENTI

EFI Connect, il futuro è già cominciato EVENTI

gr ap

In principio era l’argilla, oggi è l’inkjet mozzafiato

hi

TOTEXTILE

Diretta o transfer: la stampa sublimatica va veloce

[#passion fruit]

cs


Crescita inarrestabile Più applicazioni. Tempi di consegna ridotti. Contenimento dei costi. La stampa HP Latex può offrire più guadagni rispetto alla stampa a eco-solvente. Oltre a tutti i vantaggi della consolidata tecnologia, HP Latex, offre più versatilità nelle applicazioni con una singola stampante, tempi di consegna estremamente brevi grazie alle stampe che escono completamente asciutte, prezzo di acquisto competitivo e costi operativi bassi. Le nuove stampanti HP Latex serie 300 segnano l’inizio della tua inarrestabile crescita. Per saperne di più: hp.com/go/latex

Stampante HP Latex 330

Stampante HP Latex 310 Stampante HP Latex 360 © 2014 Hewlett-Packard Development Company, L.P.


Gli stampatori scelgono Agfa Graphics. Agfa Graphics è da lungo tempo il fornitore preferito degli stampatori, siano essi piccole aziende familiari o grandi multinazionali dell’editoria. La nostra filosofia è di creare soluzioni sostenibili e facili da utilizzare che possano aumentare la qualità di stampa ed incrementare la produttività e profittabilità delle aziende. Offriamo sistemi di stampa integrati, gestione del flusso di lavoro e software per il miglioramento della qualità, sistemi per la produzione Computer-to-Plate e consumabili per la prestampa e la stampa. Tutti i nostri sistemi sono supportati da programmi di assistenza e consulenza professionali.

Noi capiamo gli stampatori, è per questo che gli stampatori scelgono Agfa Graphics

www.agfagraphics.com


sommario 01

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EDITORIALE

INDUSTRIAL DOTS

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37 |

In principio era l’argilla, oggi è l’inkjet mozzafiato

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L’inkjet single-pass (e non) inonda il cartone ondulato

46 | 48 |

Smart Concept, l’industrial printing facile e responsive

Editori si resta

NEWS 08 |

Strategie, tecnologie, eventi e novità da tutti i mercati del printing

RUBRICHE 16 |

EDP, the show is going on

STRATEGIE 18 |

HP “ridisegna” il mondo con la tecnologia digitale

EVENTI 20 |

EFI Connect 2015, il futuro è già cominciato

TECNOLOGIE 24 |

Pro VC60000, il DNA Ricoh nell’inkjet high speed

WHAT’S INSIDE

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Plotter da taglio, questo sconosciuto

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L’industria italiana piace a InPrint, che sceglie Milano

TOTEXTILE 51 |

L’home textile si prepara a un futuro 100% inkjet?

54 |

Diretta o transfer: la stampa sublimatica va veloce

ABOUT US

62 |

Density... il nostro impegno per l’industria del printing


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inserzionisti Agfa Graphics B+B International Bompan Digitalia Edigit International EDP EFI

Pag. 3 Pag. 25 Pag. 15 Pag. 6, 63 Pag. 11 Pag. 41 Pag. 68

Eurmoma Eurotech Fenix DG Fotoba Fujifilm HP InPrint

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Registrazione: Tribunale di Milano n.74 del 12/2/94 Anno XXVII - n° 01 febbraio 2015 Direttore responsabile: Alexia Rizzi - alexia@densitymedia.com Co-editore: Lorenzo Villa - lorenzo@densitymedia.com Consulente tecnico: Gabriele Lo Surdo - gabriele@densitymedia.com Pubblicità: Deborah Ferrari - marketing@densitymedia.com Amministrazione e ufficio traffico: Manuela Spatola - manuela@densitymedia.com Impaginazione: Stefania Moruzzi Collaboratori: Giuseppe Bosio - giuseppe@densitymedia.com Stampa: Reggiani - Gavirate (VA) - Tel +39 0332 755300 Tiratura: 7.000 copie

Poste Italiane s.p.a. - Sped. Posta Target (SMA autorizzazione LO/00335/02.2015) CMP di Milano-Roserio Una copia: euro 5,00 Arretrati: euro 10,00 Abbonamento 6 numeri: euro 30,00 Abbonamento estero 6 numeri: euro 60,00 Ufficio abbonamenti: abbonamenti@densitymedia.com I pagamenti possono essere effettuati a mezzo bonifico bancario sul conto intestato a Density srl IBAN IT21S0100501660000000001211 Density srl Sede operativa: Via Francesco Ferrucci, 22 - 20145 Milano (MI) Sede legale: Via Pistoia, 5 - 21052 Busto Arsizio (VA) Associato a

Tutti i diritti sono riservati. Notizie e articoli possono essere riprodotti solo con l’autorizzazione dell’Editore e in ogni caso ci-tando la fonte. Manoscritti, disegni, foto e altri materiali inviati in redazione, anche se non pubblicati, non verranno, in nessun caso, restituiti. In particolare l’invio di articoli implica, da parte dell’autore, l’accettazione (in caso di pubblicazione) di un compenso puramente simbolico stabilito dall’Editore, salvo accordi preventivi sottoscritti e comunicati a mezzo R.R. Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli autori. Dati, caratteristiche e marchi sono generalmente indicati dalle Case Fornitrici (rispettivi proprietari); non sono comunque tassativi e possono essere soggetti a rettifiche in qualunque momento. Informativa ai sensi dell’art. 13, d. lgs 196/2003 I dati sono trattati, con modalità anche informatiche, per l’invio della rivista e per svolgere le attività a ciò connesse. Titolare del trattamento è: sunnycom publishing srl - via stromboli 18 - 20144 milano (mi). Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti alla registrazione, modifica, elaborazione dati e loro stampa, al confezionamento e spedizione delle riviste, al call center, alla gestione amministrativa e contabile. Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003 è possibile esercitare i relativi diritti fra cui consultare, modificare, aggiornare o cancellare i dati, nonché richiedere elenco completo e aggiornato dei responsabili, rivolgendosi al titolare al succitato indirizzo. Spedizione in abbonamento a titolo oneroso Il ricevimento di questa rivista avviene a titolo oneroso secondo il tipo di abbonamento sottoscritto o tacitamente accettato. Chiunque desiderasse sospendere tale abbonamento ne avrà piena facoltà, senza alcun costo e basterà darne comunicazione scritta all’ufficio abbonamenti.

editoriale di Lorenzo Villa // lorenzo@densitymedia.com

Editori si resta Qualcuno ci nasce, complice la tradizione famigliare o una passione autentica e granitica. Qualcun altro lo diventa, complice un incontro fortuito, un’offerta di lavoro inattesa, una collaborazione nata per caso che alla lunga si trasforma in una specie di dipendenza. Pochi – questo ce lo dice l’esperienza – ne escono del tutto. Fatto sta che una volta superato il punto di non ritorno, editori si resta. Utilizzo il plurale, perché queste poche righe sono il saluto al mercato di un gruppo di “publishers” – sì, proprio come la nostra testata, cui manca una “n” in fondo all’Italia perché tutto torni ad avere un senso grammaticale – che hanno scelto di riunirsi dopo qualche anno di separazione e un po’ di strada percorsa con nuovi compagni, per tornare da imprenditori a scrivere nuove pagine nella storia di Italia Publishers. Anni di continuità nel lavoro redazionale, commerciale, organizzativo e grafico di casa editrice per alcuni. Anni trascorsi dietro le quinte o sulla ribalta di un mercato in profondo mutamento per altri, tra marketing e integrazione tecnologica, tra stampa, software e finishing, tra carta e tessuti, applicazioni grafiche, cartotecniche e industriali. È stato un inizio d’anno molto intenso, che ci ha visti impegnati a raccogliere un testimone con convinzione, reperire risorse e costruire un consenso con tenacia, delineare appassionatamente un piano editoriale e un modello di business sostenibile, propugnare con convinzione l’idea di un’azienda editoriale moderna e partecipata. Un’idea che oggi è realtà, grazie ai tanti che ci hanno sostenuto – “fatelo, noi siamo con voi!” – e anche grazie agli amici che, a volte brutalmente, ci hanno esortato a riflettere: “ma siete sicuri?” o, ancor peggio, “ma siete pazzi?”. Siamo partiti e questo primo numero del 2015 è l’inizio di un’avventura che vogliamo condividere con voi, compagni di viaggio vecchi e nuovi, mettendo a frutto le nostre competenze, confermando e valorizzando le nostre attitudini, ridefinendo i nostri ruoli e contribuendo a interpretare con positività, e cambiare in meglio, i paradigmi di un mercato in cui crediamo e, da editori, investiamo.


news

Fotolia diventa parte di Adobe

z || Il visual della Creative Cloud di Adobe, che integrerà l’accesso ai contenuti video e foto di Fotolia.

HP annuncia la nuova High Definition Nozzle Architecture Si può dire che quello di velocità inversamente proporzionale a qualità è un mito ormai sfatato: a infrangere questo paradigma è stata HP che ha annunciato la nuova High Definition Nozzle Architecture per le macchine da stampa HP Inkjet Web Press. Al centro di questa tecnologia, la nuova architettura ad alta definizione, basata su una nuova testina che raddoppia la risoluzione di stampa delle attuali testine HP inkjet, porta di il numero di ugelli da 10560 a 21120 e supporta il dual drop weight per singolo colore per stampare testi nitidi, una più accurata riproduzione degli incarnati, passaggi tonali morbidi e dettagli precisi. La ridondanza degli ugelli integrati sulle testine rende i sistemi di stampa che ne sono dotati affidabili e più produttivi del 33%. HP offrirà anche una nuova modalità “quality”, che consentirà di stampare fino a 122 metri al minuto a colori con dual drop weight. La massima velocità di stampa possibile grazie a questa nuova tecnologia sarà di 244 metri al minuto. La HDNA, oggi disponibile in beta, sarà integrata in tutte le piattaforme HP Inkjet Web Press dal 2016, comprese le famiglie di prodotti HP T200, T300 e T400 Inkjet Web Press e i già utenti di questi sistemi potranno effettuare un aggiornamento. www.hp.com

I 35 milioni di foto e video Fotolia disponibili per gli utenti CC La notizia era già trapelata lo scorso dicembre ma ora è ufficiale: Adobe ha completato l’acquisizione di Fotolia, la principale banca di immagini e video al momento disponibile sul mercato. L’accordo prevede che Fotolia sarà integrata all’interno di Adobe per desktop, per rendere possibile agli abbonati a Creative Cloud, presenti e futuri, l’accesso e l’acquisto di oltre 35 milioni d’immagini e video, semplificando i loro processi di progettazione. Adobe prevede inoltre di continuare a gestire Fotolia come banca immagini indipendente accessibile a tutti. “Ci stiamo impegnando a semplificare radicalmente la compravendita di contenuti stock. – afferma David Wadhwani Senior Vice President, Digital Media, Adobe – Grazie a Fotolia, Creative Cloud si trasforma in un mercato che consente ai creativi di acquistare o vendere risorse ad alto impatto, scoprire talenti e promuovere il proprio lavoro presso una comunità globale autorevole.” www.adobe.it - www.fotolia.it

|| La testa di stampa che fa parte della nuova High Definition Nozzle Architecture di HP.

IPACK-IMA nella Top 15 del MISE

|| I visitatori della scorsa edizione della fiera IPACK-IMA.

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IPACK-IMA è entrata nella “Top 15” delle fiere-simbolo del Made in Italy che avranno il sostegno del “Piano straordinario per il rilancio internazionale dell’Italia”. Questo riconoscimento dà origine in primo luogo a un programma a supporto dell’incoming dei buyer esteri che visiteranno la fiera, organizzato con il sostegno del Ministero per lo Sviluppo Economico e ICE. IPACK-IMA, la fiera di tecnologie e materiali per Processing & Packaging, si terrà dal 19 al 23 maggio 2015 in Fieramilano: sarà la punta di diamante di un evento unico al mondo che riunisce le fiere Meat-Tech, Dairytech, Fruit Innovation, Converflex e Intralogistica Italia, e sarà in contemporanea con EXPO Milano 2015. www.ipack-ima.com


news Ritrama lancia RI-JET DECO WALL Dall’esperienza Ritrama nello sviluppo e nella produzione di materiali adesivi per la visual communication, è nata RI-JET DECO WALL, una gamma di film in PVC altamente conformabili per la decorazione dei muri e pareti. Parte del Large Format Digital Range di Ritrama, si compone

di tre prodotti con spessori da 50, 75 e 100 micron. Rispettivamente composte da PVC cast, polimerico e monomerico, sono adatte per applicazioni indoor e outdoor e compatibili con le tecnologie di stampa ink jet eco-solvent, solvente, Latex e UV. www.ritrama.com

Neolt Factory rilancia la sfida del finishing Made in Italy Innovazione, continuità e partnership sono i valori su cui si basa la nascita di Neolt Factory: nuova realtà che riparte dall’esperienza maturata nel settore da parte della proprietà di Neolt, che ha scelto di reinvestire dopo la completa separazione dalla procedura di concordato. Neolt Factory con la piena titolarità di marchi e brevetti, manterrà una continuità con il passato concentrandosi sullo sviluppo, sulla progettazione e sulla costruzione di sistemi di finishing per

la stampa digitale e l’industria come taglierine manuali ed elettriche, laminatori (nuova gamma Shield), tagliapannelli verticali multiutensile (nuova gamma Sword) e saldatrici, investendo in R&D, servizi post-vendita, un demo center e la qualificazione dei canali commerciali. Un Training Program per rivenditori e clienti renderà i prodotti Neolt Factory facilmente installabili e integrabili in ogni workflow, in ogni parte del mondo. www.neoltfactory.com

L’ordinario diventa straordinario con No Curves e Pixartprinting

|| Da sinistra Andrea Pizzola, Sales & Marketing Director Pixartprinting, e l’artista No Curves

È visitabile fino al 15 marzo al museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, la mostra Exp(l)oration by No Curves, esponente internazionale della tape art, di cui Pixartprinting è sponsor. La partnership tra l’azienda e l’artista si è sviluppata in tutte le fasi di realizzazione della mostra: preparazione, mise en place degli allestimenti e stampa della monografia limited edition. www.pixartprinting.it

|| La sede Neolt Factory di Valbrembo (BG)

Drupa triennale, controtendenza nel panorama delle fiere di settore

|| Touch the Future la nuova scommessa di drupa, che ha annunciato una periodicità triennale, rompendo una tradizione storica.

Drupa 2016 era già stata presentata con il payoff “Touch the Future” che prometteva di oltrepassare i confini fisici della stampa per andare a tracciare le evoluzioni non ancora del tutto codificate di una crossmedialità che dovrebbe coinvolgere e non escludere il business del printing. A distanza di poco tempo, la fiera internazionale delle tecnologie dedicate alla comunicazione stampata, torna a stupirci annunciando una

periodicità che dagli storici 4 anni passa a 3. Un voler essere più allineati con i tempi del digitale o prendere le distanze dalla “cugina” Interpack che fagogita gli espositori della stampa? O forse questa controtendenza nel panorama stanco delle fiere del printing è un ulteriore segnale che la scommessa di cambiare pelle anche per un’istituzione come drupa sta acquistando sempre più concretezza? www.drupa.com

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news La stampa fotografica di Acuity Advance Select conquista Sanremo

|| Ritratti in bianco e nero stampati con Acuity Advance Select di Fujifilm.

Nell’ambito della celebrity e gift lounge CLUB7 al 65° Festival di Sanremo, la divisione Graphic Systems di Fujifilm ha curato la mostra di ritratti vip esposti nella lounge. CLUB7 accoglie al Royal Hotel di Sanremo i protagonisti del Festival per il portfolio fotografico realizzato dal fotografo Julian Hargreaves, di cui una serie di scatti in bianco e nero sono stati stampati con la tecnologia di stampa Acuity Advance Select, da Eidos Allestimenti Grafici di Modena. www.fujifilm.eu/it

C!Print fa centro con il suo dinamismo e la sua creatività

|| Il vivacissimo visual di C!Print, evento organizzato dal Gruppo 656.

In un panorama di fiere un po’ stanco, C!Print, si è distinta per dinamismo e creatività. I numeri e l’atmosfera frizzante che si è respirata all’Eurexpo di Lione dal 3 al 5 febbraio hanno dato ragione a un modello più “young&smart” di fare community e business di

una filiera quella della visual communication che dovrebbe di per sé esprimere innovazione. Un totale di oltre 10 mila visitatori e un ottimo feedback degli espositori hanno confermato il successo di un evento “must attend”. www.salon‐cprint.com

Una Durst Rho 512R per il futuro superwide di MyPrint

|| La maxi affissione di grande impatto installata lungo il Naviglio a Milano, realizzata da My Print con la nuova Durst Rho 512R.

My Print, società specializzata nella stampa digitale di grande formato, fondata nel 2008 a Viterbo ma attiva in tutta Italia, ha confermato l’acquisto di un sistema Durst Rho 512R. Non certo un giocattolino, specie per un’azienda ubicata in un centro Italia un po’ in affanno. Una scelta che sottolinea la vitalità e la voglia di crescere di My Print, che si posiziona come service a 360°, in grado di assistere il cliente in ogni fase produttiva, dalla stampa all’installazione di materiale pubblicitario su pvc, backlite, canvas, forex e materiali adesivi per la realizzazione di billboard, roll-up, espositori e stand. Per ampliare il proprio business e affermarsi nel campo degli allestimenti, anche in formato extra large e delle maxi affissioni, l’azienda ha potenziato il proprio parco macchine con la 5 metri roll-to-roll di Durst, oggettivamente una delle più performanti sul mercato. La scelta – come afferma Federico Carletti, fondatore e titolare di My Print – ha privilegiato Durst Rho 512R quale “unica in grado di assicurare i massimi livelli di qualità, prestazioni e affidabilità”. Installata a inizio 2015, la nuova Rho 512R è subito entrata in funzione a pieno regime incrementando la competitività di My Print nei servizi a clienti del contract e del mercato delle maxiaffissioni. Come quelle di grande impatto installate sul Duomo di Milano o lungo il Naviglio. www.durst.it - www.myprintservice.it

Un trentesimo compleanno in grande stile per OKI OKI Europe ha celebrato, alla fine del 2014, tre decenni di innovazione nel mercato della stampa in EMEA, caratterizzati da tappe significative come il lancio della prima stampante LED in Europa nel 1989 e altre innovazioni. Per il futuro l’azienda ha l’obiettivo di proseguire la propria strategia di innovazione, guidata dal team europeo e dai partner di canale. L’anniversario è stato festeggiato dai dipendenti OKI della regione EMEA ad Atene dove hanno celebrato le innovazioni tecnologiche introdotte da OKI. Oggi OKI ha sedi in 23 paesi europei e opera in 60 paesi nella regione EMEA. www.oki.it

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FESPA Global Expo 2015, pronta per il decollo 62.500 m2 di spazio espositivo nei nuovi padiglioni nord della Köln Messe si preparano ad accogliere, dal 18 al 22 maggio 2015, una FESPA 2015 che promette di essere la più grande di sempre. In coerenza con questa ambizione è stato scelto un concept che prosegue il tema del viaggio, secondo cui sono state declinate le edizioni precedenti, ma questa volta la meta è intergalattica. I pianeti da esplorare sono quelli delle tre aree tematiche: FESPA Screen, FESPA Digital e FESPA Fabric, secondo una classificazione ormai consolidata, mentre le novità in termini di contenuti vede Printeriors, una conferenza dedicata all’interior decoration, e una ulteriore caratterizzazione del percorso espositivo con Sign Hub, Wrap Hub ed Education Hub. Sempre nell’orbita di FESPA ruota l’evento satellite European Sign Expo, dedicato al digital signage, e brillerà il FESPA Awards 2015. www.fespa2015.com

|| Il visual scelto da Fespa per l’edizione 2015 della fiera

Anche il tatto vuole la sua parte

|| Un esempio di stampa su tessuto con i nuovi inchiostri Kornit

Kornit Digital ha lanciato un innovativo inchiostro corrosivo per il sistema di stampa diretta su tessuto Kornit Avalanche DC Pro. La nuova formulazione permette di produrre capi in tessuto stampati in digitale con una mano morbida, proprio come richiesto dall’industria della moda. L’esperienza nel tessile, più che decennale, ha consentito a Kornit di sviluppare una soluzione unica nel suo genere, capace di coniugare i vantaggi del digitale con un effetto tattile incredibilmente naturale. wwww.kornit.com


news NoeCha1-30k: il sistema ad alta produttività per visual communication e non solo Large Format by Trimline, appartenente al Gruppo LOGO, ha scelto NoeCha1-30k per espandere il proprio business dell’allestimento punti vendita. L’installazione della nuova stampante è prevista per aprile 2015. NoeCha1-30k è una stampante digitale UV-LED, equipaggiata con un sistema automatico per il carico e scarico del materiale, che permetterà a Large Format di stampare qualsiasi tipo di pannello rigido fino a 3,2x2 m e 12 cm di spessore, a una velocità di 210 m2/ora, garantendo un servizio a 360°. Large Format, azienda italiana con sede a Borgoricco (PD), oggi è parte di un Gruppo specializzato nel settore della stampa, con un fatturato complessivo 30 milioni di euro (2014). L’azienda ha tra i suoi clienti top brand della moda e della grande distribuzione a cui fornisce soluzioni complete per l’allestimento di punti vendita in tutta Italia. www.gruppologo.it - www.noecha.com || Un dettaglio dell’interno di K630i

Domino alla conquista del mercato di direct marketing e transazionale Domino Printing Sciences ha annunciato il suo ingresso nel mercato della stampa transazionale, del direct mailing e del book printing, con il lancio di un nuovo sistema di stampa a bobina ad alta velocità in bianco e nero. K630i va ad aggiungersi a una famiglia di soluzioni targate Domino che ha visto il lancio del modulo digitale K600i nel 2010, della stampante a quattro colori N600i per etichette nel 2012, ora disponibile come N610i fino a sette colori. K630i è basato sulla stessa tecnologia collaudata che ha permesso agli altri sistemi della serie di conquistare una posizione di leadership nei rispettivi mercati ed è un’evoluzione del prodotto Graph Tech AG MonoCube che è stato rilasciato nel 2012. www.domino-printing.com

|| NoeCha1-30k sistema di stampa digitale UV-LED.

Grande successo per la prima edizione di PID ESMA ha organizzato la prima edizione di PID, Printed Interior Decoration, un evento che ha offerto una panoramica completa sullo stato dell’arte della stampa su tutti quelli che sono i materiali destinati all’arredamento e alla decorazione di interni: vetro, ceramica, pelle, tessuti, metallo, legno, cartone, pannelli rigidi e supporti flessibili. La conferenza, che si è svolta a Düsseldorf alla fine dello scorso anno, ha proposto al mercato della stampa di oggi nuove opportunità e nuovi modelli di business per permettere agli stampatori di convertire il proprio know-how verso i più proficui mercati del printing dedicato all’home decoration e al contract. Gli stampatori di grande formato hanno sicuramente le attrezzature adatte per aprirsi a questo nuovo business ma necessitano di un cambio di mentalità e degli strumenti giusti per fare sistema con gli altri attori di questo mercato. www.printedinteriordecoration.org

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La stampante ibrida ad elevate prestazioni Acuity Led 1600, stampante ibrida di grande formato, eleva lo standard qualitativo ai massimi livelli. Dotata delle più evolute tecnologie Fujifilm, in termini di testine di stampa e inchiostri, le stesse disponibili sui sistemi di fascia più elevata e flatbed digitali. Acuity Led 1600 risponde perfettamente alle esigenze di stampa industriale, così come di studi creativi e laboratori fotografici. Incredibilmente versatile, stampa immagini perfette su una vasta gamma di bobine e supporti rigidi.

Creatività e massima produttività.

La risposta Fujifilm alle esigenze dei clienti che ricercano la perfezione.

Risultati sublimi per una elevata produttività Acuity Advance Select è la piattaforma di stampa più performante per stampe su supporti rigidi, flessibili e roll-to-roll, assicurando una qualità quasi identica alla stampa fotografica. Le infinite applicazioni consentono di coprire vasti segmenti di mercato, quali il segmento artistico, quello dell’immagine, il segmento pubblicitario, il pop, l’interior decoration, la grafica per vetrine, il packaging, la decorazione di oggetti e architettonica. Non ci sono limiti all’espressione di questa straordinaria stampante, che permette un ciclo di stampa costante e continuo.

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news Una guida alla stampa per l’in-store marketing Lo stampatore inglese di grande formato Cestrian ha lanciato una nuova guida applicativa che aiuta i retailer a comprendere le nuove sfide dell’in-store marketing. Essendo fornitore di materiali per la comunicazione visiva e per il display all’interno dei punti vendita, ha pensato di informare i suoi clienti in merito alle possibilità che le tecnologie di stampa di nuova generazione offrono per rendere più coinvolgente la shopping experience. La guida è scaricabile gratuitamente collegandosi al sito: 2015visualselling.cestrian.co.uk

TheColorWorks ottimizza i processi della stampa inkjet TheColorWorks è un programma di validazione qualitativa e ottimizzazione delle performance nei settori della stampa inkjet. TCW consente agli operatori della grafica di ridefinire il proprio business riducendo costi e scarti, ottenendo l’equalizzazione qualitativa e l’eccellenza cromatica. Consente agli operatori del packaging, agli etichettifici, ai player della stampa industriale di migliorare le performance della stampante, costruire un’interfaccia user-friendly e integrare le piattaforme nei workflow esistenti. www.thecolorworks.it Powered by

Un plug-in per la stampa con inchiostri metallici Color-Logic ha lanciato Image-FX , un plug-in per Adobe Photoshop che genera automaticamente il canale dell’inchiostro metallico per la stampa tradizionale o quello dell’inchiostro bianco per la stampa su supporti metallici. Il plug-in analizza

le immagini fotografiche e calcola automaticamente l’effetto metallizzato necessario per le diverse aree di stampa. Il software è disponibile per gli utenti di Adobe Creative Cloud ed è efficace per stampanti di grande formato e UV. www.color-logic.com

Apogee StoreFront e Asanti StoreFront versioni 2.3 StoreFront è il software cloud-based di Agfa Graphics per il webto-print che nella nuova versione 2.3, offre la possibilità di gestire anche la pubblicazione di file in pdf o ePub per l’editoria digitale. Concepito per gli stampatori di piccolo e di grande formato, StoreFront 2.3 permette di commercializzare nuovi servizi e prodotti alle aziende di grandi e piccole dimensioni, come ad esempio immagini, PDF, file ePub o banner per siti web. StoreFront permette ai fornitori di servizi di stampa di accedere in modo rapido ed economico al mercato web-to-print. La totale integrazione con i sistemi produttivi abbatte i tempi di lavoro ed evita il doppio inserimento dati. Gli stampatori hanno sempre maggiore desiderio e necessità di offrire servizi aggiuntivi al cliente: la stampa è parte integrante dell’attuale media mix e StoreFront è lo strumento ideale per i fornitori di prodotti di stampa di ogni tipo, che potranno così estendere la loro gamma prodotti alla creazione e distribuzione dei documenti, fidelizzando i clienti in quanto fornitori unici di tutti i processi di comunicazione. StoreFront v2.3 semplifica e facilita anche i pagamenti mediante bonifico o assegno, in alternativa ai versamenti online con carta di credito o debito. www.agfagraphics.com


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EDP, the show is going on Con la collaborazione e con la capacità di fare networking si vincono le sfide che l’industria contemporanea del printing ci sottopone: la European Digital Press Association continua a premiare i vendor che fanno crescere questo mercato. Infatti, mentre ci prepariamo a festeggiare i nuovi premiati dell’edizione 2015 degli EDP Awards, che si svolgerà nel corso di Fespa 2015 a Colonia, e quindi mentre la giuria è intenta a valutare le prodezze tecnologiche contenute all’interno dei prodotti in gara, la redazione di Italia Publishers si è lasciata trasportare dalle emozioni di un vivace “amarcord”. Abbiamo iniziato a ripercorrere con la memoria i passi salienti dell’avventura chiamata EDP e abbiamo potuto dire “noi c’eravamo”. Eccome se c’eravamo: sicuramente qualcuno di voi si ricorderà che il nostro team fu uno dei sei fondatori dell’European Digital Press Association nel lontano 2006. Dunque ci sembra doveroso condividere con i nostri lettori il valore di essere parte di questo network internazionale, che concretizza il proprio impegno con diverse attività orientate a confluire con cadenza annuale negli EDP Awards. EDP Awards premia l’eccellenza Vi basterà guardare i volti radiosi dei premiati durante la cerimonia per capire il perché della nostra passione per questa iniziativa che, oltre ad avere una rilevanza e un’autorevolezza a livello di competenze, di capacità di aggregazione e di divulgazione della cultura del digital printing e di fare networking a livello europeo, con orgoglio premia

gli investimenti e gli sforzi di quei vendor capaci con le loro innovazioni di far crescere questa industria. Non importa se sono prodotti da una multinazionale blasonata o da una piccola azienda poco più che artigiana, EDP considera i contenuti di innovazione tecnologica, le prestazioni, la sostenibilità e le caratteristiche di risparmio energetico, nonché l’originalità di dispositivi, software e supporti analizzando questi aspetti grazie a una giuria indipendente supportata da un comitato tecnico, composto da consulenti ed esperti. Perché partecipare alla competizione? Oggi EDP coinvolge ben 20 editori di riviste specializzate del printing coprendo 25 nazioni in Europa: dai Paesi Scandinavi alla Turchia e nel tempo oltre a crescere l’associazione si è evoluta in base ai cambiamenti di questa industria e del suo mercato di riferimento. Oggi, alla luce di una situazione di mercato non facile, è sempre più importante fare in modo che gli sforzi non indifferenti, in termini di ricerca e investimenti, che concorrono alla messa a punto di un nuovo prodotto, vengano premiati con la visibilità che si merita. Per questo accanto alle attività di marketing e di promozione che un produttore mette in atto, essere insigniti di un riconoscimento che, al di sopra delle parti, decreta la sua validità rappresenta non solo un motivo di orgoglio, ma anche un supporto concreto per consolidare la reputazione di un nuovo prodotto, affermarlo sul mercato e farlo conoscere a livello internazionale.

Come si fa per concorrere agli EDP Awards? Ogni produttore di tecnologia può iscrivere uno o più prodotti purché lanciati da non oltre un anno, selezionando la categoria di interesse nell’elenco di sezioni che comprendono: Software, Supporti di stampa, tool e tecnologie, Stampanti di grande formato, Sistemi per la stampa commerciale, Stampanti industriali e per applicazioni speciali, Sistemi di finishing, Inchiostri e toner, Supporti di stampa. Collegandosi al sito www.edp-net.org si trova un form da compilare dove è richiesto di fornire le specifiche tecniche dei prodotti e le

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informazioni relative all’azienda che li produce. Naturalmente una delle mission dei membri EDP è sostenere le tecnologie prodotte nel proprio paese e supportare la loro iscrizione alla competizione. Italia Publishers fa il tifo per i prodotti realizzati in Italia e da sempre sostiene le eccellenze Made in Italy invitando i costruttori del nostro paese a partecipare agli EDP Awards, sia per vincere – come è già accaduto a vendor italiani – ma anche e soprattutto per rafforzare la visibilità del proprio brand nei confronti dei mercati in cui EDP opera.

|| I trofei consegnati ogni anno alle aziende vincitrici degli EDP Awards



strategie Il 2015 per HP sarà un anno all’insegna di importanti annunci e di una presenza da protagonista agli eventi internazionali del printing, parola di Ronen Zioni

HP “ridisegna” il mondo con la tecnologia digitale di Alexia Rizzi // alexia@densitymedia.com

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entre ci prepariamo a visitare il nuovo Graphic Experience Center di HP, abbiamo incontrato Ronen Zioni, Marketing Director, EMEA Graphic Solutions Business di HP, che ci ha parlato dei risultati del 2014 e ci ha anticipato alcune delle sfide che HP andrà ad affrontare nel 2015. L’anno appena concluso ha dato ad HP eccellenti risultati, in particolare per quanto riguarda il mercato italiano. Non a caso, proprio nel nostro Paese, possiamo vantare la più grande installazione al mondo di HP Indigo 10000 presso Pixartprinting e una delle prime installazioni della soluzione dedicata al packaging, HP Indigo 30000, annunciata da GPP. Ma anche il

mento attuale ed è fondamentale per HP questa trasparenza in merito agli intenti. Nell’anno che si è appena concluso HP ha registrato una crescita a doppia cifra nella maggior parte dei segmenti in cui opera per un risultato complessivo di 3 miliardi di dollari. Sono orgoglioso di annunciarvi che soprattutto il mercato italiano ha fatto registrare risultati eccellenti. Questo conferma che HP si sta muovendo nella giusta direzione.

intervista

a Ronen Zioni Marketing Director, EMEA, Graphic Solutions Business di HP Con quali risultati si è concluso per HP il 2014? Il 2014 è stato un anno assolutamente positivo per HP: abbiamo fatto quello che avevamo detto e abbiamo detto quello che abbiamo fatto, questo è molto importante soprattutto nel mo-

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Abbiamo avuto in Italia la più grande installazione al mondo di HP Indigo 10000: questa e quali altre tecnologie sono state le best seller nel nostro Paese e non solo? La nostra partnership con Pixartprinting è strategica e consolidata da tempo e la fiducia che quest’azienda continua a riporre nella nostra tecnologia e nei nostri servizi conferma la capacità di HP di crescere a fianco dei propri clienti.

superwide format non è stato da meno: abbiamo visto in funzione una HP FB 10000 da Trocart dove la macchina è al centro di un flusso di lavoro dedicato alla produzione di materiale POP. Tutte tecnologie di ultima generazione che, non solo esprimono l’eccellenza di un progresso inarrestabile, ma a quanto pare convincono anche i mercati a cui si rivolgono. “Molto è stato fatto e molto c’è ancora da fare” ricorda Ronen Zioni, che ribadisce di essere certo che HP stia andando nella direzione giusta. In effetti il calendario di eventi in programma per HP nel 2015 è molto fitto di appuntamenti: siamo solo all’inizio di una serie di novità e di avvenimenti di cui HP sarà protagonista e che terranno “accesa” la nostra attenzione per i prossimi mesi.

Questa importante installazione ha solo il suo epicentro in Italia, dove ha sede Pixartprinting, ma come sapete riguarda un mercato ben più ampio che è quello del bacino di utenza di questo leader del web-to-print e avrà risvolti strategici a livello globale essendo Pixartprinting entrata a fare parte di Vistaprint. Le nuove Indigo hanno avuto un grande successo, ma anche Designjet, Latex e Web Press sono andate molto bene anche in Italia nel 2014 e possiamo affermare che queste soluzioni stanno aiutando i fornitori di servizi di stampa a crescere e a diversificarsi. In Italia c’è stata anche la prima installazione di una FB 10000 presso Trocart, dove è stata messa al centro di un efficiente workflow di produzione di materiali Pop. Nel mercato del superwide format HP ha uno share globale del 70% e nel mondo abbiamo circa 270 unità installate. Abbiamo inoltre lanciato la tecnologia WidePage che stabilisce nuovi standard nel segmento

delle stampanti per il mercato tecnico e che nei prossimi anni vedrà sviluppi sorprendenti. Il vostro Latex Tour è riuscito ad andare a “bussare alla porta” delle piccole aziende che cercano non solo tecnologie all’avanguardia ma anche spunti per ampliare il loro business, siete soddisfatti dei risultati di questa iniziativa? Latex Tour è stato un successo e abbiamo in programma di organizzare eventi di questo genere avvalendoci del supporto dei nostri dealer. Questa iniziativa è stata positiva dal punto di vista del coinvolgimento dei clienti, dalla capacità di trasferire alle realtà più piccole l’eccezionale value proposition che la tecnologia HP Latex offre, ma è andata molto bene anche per quanto riguarda le vendite: abbiamo oltre 23 mila installazioni di HP Latex


strategie anche al packaging, grazie ad HP Indigo 30000, una piattaforma la cui architettura è concepita per soddisfare le esigenze di personalizzazione delle aziende cartotecniche, a cui offriamo la possibilità di avere un’alternativa alle dinamiche di produzione tipiche della offset. Anche per questi sistemi, la strategia è organizzare eventi per offrire ai potenziali clienti dimostrazioni in cui il motore di stampa è il core di una soluzione in cui sono associati i sistemi di finishing più adatti, come il taglio e la fustella.

|| HP Designjet T3500 equipaggiata con la rivoluzionaria tecnologia PageWide.

nel mondo e le richieste continuano a crescere oltre le nostre aspettative. Oggi la famiglia di modelli HP Latex può dirsi completa e in grado di soddisfare le esigenze di produttività e di formato dell’ampio target a cui si rivolge, oltre naturalmente a offrire una libertà di stampa senza precedenti per le sue versatilità di applicazioni possibili e varietà di materiali su cui può stampare. Insomma, HP ha ridisegnato il mondo in digitale? Certo! Quando visiterete il nostro Graphic Experience Center resterete sorpresi dagli ambienti che abbiamo creato, costruendoli interamente con applicazioni stampate con HP Latex e non solo. Il nostro obiettivo è offrire un’esperienza indimenticabile di quello che la stampa digitale può offrire portando, non solo gli operatori del printing, ma anche le agenzie di marketing, i progettisti e gli architetti, all’interno di mondi creati grazie alle nostre soluzioni. E Indigo? conquistare il mercato del packaging di produzione è una delle

vostre sfide per il 2015? Gli utenti Indigo ci hanno restituito un feedback importantissimo e questo è un successo tangibile perché si concretizza con Dscoop, un’esperienza di condivisione e di capacità di fare community intorno a una tecnologia e ai relativi modelli di business, sorprendente. Quest’anno ci sarà un grande evento targato Dscoop, per cui hanno già confermato la partecipazione migliaia di clienti. La nostra capacità di penetrare il mercato del labelling grazie alla tecnologia Indigo, si estenderà

Abbiamo visto HP a Heimtextil e agli Hunkeler Innovationdays, quali sono gli appuntamenti che vi vedranno coinvolti nel 2015? Heimtextil ha rappresentato un’occasione importante per presentare la nuova versione della HP Wall Covering Suite e delle potenzialità della tecnologia HP Latex per il settore dell’interior decoration e Hunkeler Innovationdays è un appuntamento a cui HP partecipa sempre annunciando importanti innovazioni in ambito di document printing. Saremo poi a Fespa e Labelexpo Europe coprendo così anche gli appuntamenti dedicati ai mercati

della visual communication e del labelling. Ma come vi accennavo tra i nostri grandi appuntamenti del 2015 avremo a giugno anche il nostro evento Dscoop. Il 2015 è l’anno di Expo il cui claim è “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” qual è il claim di HP per quest’anno, nutrire la creatività e il business dei suoi clienti? Se parliamo della piattaforma Indigo, il claim che la caratterizza è “Accelerare il business dei nostri clienti”: questo tema sarà ampiamente approfondito durante l’evento Dscoop che si svolgerà a Dublino. Se guardiamo alle altre soluzioni HP il punto sui cui ci stiamo focalizzando è “Far crescere i nostri clienti offrendo loro tecnologie scalabili”: quando parliamo di Latex, di thermal inkjet o di PageWide la cosa importante è che la piattaforma che ne deriva offra soluzioni progettate per crescere con il business dei suoi utenti. Dando, invece, uno sguardo a mercati diversi come ad esempio quello del packaging, del Pop dell’interior decoration lo slogan a cui HP si sta ispirando è “Usare gli asset tecnologici per rendere attrattive le soluzioni HP nei confronti di mercati nuovi e sempre diversi”.

|| Il sistema di stampa ad alta produttività HP Indigo 10000

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eventi Le evoluzioni della stampa inkjet UV LED e la nuova filosofia di EFI per il print management, al centro della scorsa edizione della user conference mondiale di EFI

EFI Connect 2015, il futuro è già cominciato di Rosemarie Monaco

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Las Vegas è facile distrarsi essendo immersi in un’atmosfera che si alterna tra gioco e finzione: tra concessionari d’auto di lusso e casinò, ragazze dal fisico mozzafiato e cappelle nuziali a tema, è molto difficile distinguere il sogno dalla realtà. EFI Connect, la conferenza mondiale annuale degli utenti EFI, che si è svolta dal 20 al 23 gennaio 2015 proprio a Las Vegas, ha voluto esprimere una forte controtendenza a questo clima offrendo ai suoi partecipanti un vero “bagno di realtà” su quello che sarà il futuro della stampa. EFI non ha voluto però salire sul pulpito a pontificare dando indicazioni su quale direzione dovrebbe prendere il business dei suoi utenti, piuttosto ha espresso con chiarezza quali sono state le strategie su cui essa stessa si è basata per costruire il proprio successo. I capisaldi della filosofia di EFI sono due e in apparenza sembrano relativamente semplici: il primo è investire in quei mercati che si dimostrano essere profittevoli e offrono spazio di crescita e la seconda è “entrare nelle scarpe dei propri clienti”. La conferenza ha offerto un focus tecnologico che ha illustrato agli utenti i principali settori in cui

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EFI sta investendo. Il primo su tutti è quello della stampa a getto di inchiostro di grande formato, che rappresenta il 50% del business di EFI. Una delle strategie in quest’ambito è ampliare i settori di applicazione ai comparti più industriali come quello della termoformatura e della stampa su ceramica, ma il principale sforzo del momento è trasfomrare i motori a getto di inchiostro in sistemi di stampa UV Led. Infatti la gamma di stampanti wide e superwide format UV Led è molto vasta e offre la risposta a ogni esigenza di produttività e formato, sia flatbed sia roll-to-roll. EFI ha una soluzione Led anche per la banda stretta che offre un modello entry-level ad altissima velocità, ottimo per chi affronta per la prima volta il mercato del labelling. Perché questa passione per il Led? I motivi sono tre: in primo luogo, il Led consente di stampare su una più ampia varietà di materiali anche non cartacei che con l’UV tradizionale rischierebbero di fondere per via delle elevate temperature di essicazione e, offrendo nuove possibilità applicative, permette di raggiungere nuovi mercati; in secondo luogo consuma e inquina meno e, non ultimo, offre il valore aggiunto della stampa del bianco in un unico passaggio.


eventi A ogni “ecosistema” una suite software dedicata EFI ha inoltre presentato una vera e propria rivelazione per quanto riguarda la propria strategia legata ai software di print managment. Chi ha seguito le evoluzioni dell’azienda sa che dalla sua prima acquisizione nell’ambito del del web-to-print con Print Café fino ad arrivare al più recente acquisto di DirectSmile, attiva nel cross-media, ha accumulato una serie di soluzioni front-end di gestione della stampa digitale. Cosa c’è di diverso ora è che l’azienda ha riorganizzato tutte queste soluzioni in “ecosistemi” suddivisi per segmento di mercato? Per ecosistema, EFI intende l’intero flusso di lavoro digitale composto dai motori di stampa e tutti i dati di istruzione che interagiscono e co-esistono in un in uno stesso ambiente altamente efficiente. EFI sta organizzando tutti i suoi prodotti per la gestione della stampa, suddividendoli per segmento di mercato e integrandoli per creare ecosistemi specializzati. Il primo segmento è la Suite EFI Enterprise dedicata alla stampa commerciale, al publishing e al mailing e fulfilment: il prodotto di punta di questo environment è EFI Monarch. Il secondo è l’EFI Enterprise Packaging Suite per etichette, imballaggi flessibili e astucci in cartone: in questo caso il prodotto centrale è EFI Radius. Segue l’EFI Midmarket Suite che si rivolge ai fornitori di stampa commerciale, digitale e super-wide che potrebbe anche offrire servizi correlati: EFI Pace è il prodotto principale. Infine, EFI Productivity Suite comprende soluzioni indipendenti dedicate al cross-media marketing (DirectSmile), visualizzazione dinamica dei processi (iQuote), web-to-print (Digital StoreFront), e così via. La struttura di ogni segmento è modulare e scalabile e permette di essere aggiornata in base alle esigenze dei clienti. EFI ha anche frazionato ogni segmento in quattro funzioni di nuova generazione quali fatturato, pre-produzio-

ne, produzione, efficienza e redditività; queste funzioni possono essere svolte da prodotti diversi. Ciò che è fondamentale è che l’azienda promette di inglobare i singoli prodotti in un ambiente di workflow integrato che assicura una naturale efficienza e assicura di rilasciare tutti gli aggiornamenti di un unico segmento contemporaneamente per mantenere integro ogni singolo ecosistema. Ciò che l’azienda ha presentato alla sua platea di circa 1200 spettatori è stato a dir poco ambizioso in quanto comporta un cambiamento di paradigma rispetto alla modalità tradizionale di concepire un flusso di lavoro. Ci siamo chiesti se EFI sia all’altezza di mantenere le promemesse fatte. La risposta è che dall’energia e dalle competenze dimostrate durante EFI Connect 2015 dal team dell’azienda, possiamo scommettere che quanto prima tutto questo diventerà realtà e sarà a disposizione degli utilizzatori di soluzioni EFI di tutto il mondo.

Entrare nella testa del cliente

|| In queste pagine alcune soluzioni di stampa inkjet UV LED di EFI e alcune applicazioni realizzazbili con questa tecnologia, in mostra durante la scorsa edizione di EFI Connect, la conferenza mondiale degli utilizzatori EFI che si svolge ogni anno a Las Vegas.

Molte aziende dichiarano di avere un approccio “customer centric” orientato a comprendere le esigenze dei loro clienti, ma poi quando si tratta di immedesimarsi realmente nelle loro necessità non sono in grado di affrontare realmente il problema. EFI ha fatto diventare questa filosofia un’arte e durante EFI Connect lo ha dimostrato concretamente. Ho, infatti, avuto modo di confrontarmi con una serie di clienti e di parlare con i manager e gli esperti di prodotto di EFI, constatando che il team dirigenziale dell’azienda, composto da 80 persone, impiega il 50% del proprio tempo in visite ai clienti. Per avvalorare questa tesi, Guy Gecht, CEO dell’azienda, ha rivelato al pubblico di Connect che appena prima dell’inizio della conferenza, il suo team ha individuato 10

clienti che dichiarano di non essere soddisfatti dei prodotti EFI. Il management di EFI suddiviso in gruppi, ognuno da 10 persone, si è messo in gioco per mettere a punto una strategia volta a ribaltare la situazione. Ovvero ad analizzare la causa del disagio e proporre una soluzione volta a trasformare i clienti infelici in utenti soddisfatti dei servizi, dei prodotti e del modo di operare di EFI. Quest’azione sarebbe servita non solo a risolvere lo scontento dei clienti che si sono dichiarati tali, ma a migliorare le criticità evidenziate a favore degli utenti di tutto il mondo che avessero avuto la stessa esperienza negativa. Il fatto che una conferenza dedicata agli utenti EFI abbia dato spazio proprio a loro dando voce alle diverse esigenze ed esperienze le conferisce un valore ancora più importante.

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tecnologie Il nuovo sistema di stampa inkjet a bobina Ricoh Pro VC60000 è il frutto di 25 anni di esperienza nello sviluppo di teste di stampa e di inchiostri, uniti alle competenze delle soluzioni software e l’implementazione dei servizi

Pro VC60000, il DNA Ricoh nell’inkjet high speed

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icoh Pro VC60000 è il risultato dell’integrazione di 25 anni di esperienza nello sviluppo di teste di stampa e di inchiostri con il know-how nell’ambito del software e dei servizi di Ricoh: un patrimonio tecnologico e di conoscenza del mercato di riferimento unici nel panorama globale del printing che hanno permesso alla multinazionale di inaugurarne una nuova era proprio nella stampa di produzione. Questa piattaforma si affianca alla serie InfoPrint 5000 completando la gamma tecnologica che consente di rispondere alle più svariate esigenze del mercato, dal transazionale al book printing fino al direct mail e alle arti grafiche, target del nuovo progetto. Ricoh Pro VC60000 ha un DNA 100% Ricoh: teste di stampa, inchiostri e front end proprietari, le cui implementazioni ci sono sembrate particolarmente interessanti. Prima di analizzare in ogni dettaglio i contenuti di questa soluzione, che ne fanno un gioiello tecnologico di ultima generazione, identifichiamo esattamente a quale target si rivolge. Lo stampatore commerciale e le specifiche esigenze del mercato graphic arts sono gli obiettivi di business di Ricoh con la proposizione di Pro VC60000, nata con la flessibilità necessaria per produrre stampati commerciali, libri in full color, applicazioni di marketing e direct mail. Ricoh Pro VC60000 vuole essere l’anello di congiunzione fra i mercati off-set e digitale, lì dove molte tecnologie hanno provato in passato a consentire una migrazione, e dove finalmente Ricoh ha superato molti dei limiti tecnologici. Uno dei maggiori successi di questa nuova soluzione Ri-

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coh è la capacità di gestire un’ampia gamma di supporti, comprese le carte off-set patinate che vengono opportunamente trattate attraverso l’integrazione di unità di under-coating che applica un pre trattamento su tutta la superficie stampabile. Inoltre grazie a una protector-unit, a valle del processo di produzione , le stampe saranno protette da graffi e abrasioni. La selezione dei supporti da gestire da 40 a 250 g/m2, la qualità di stampa e l’attivazione delle unità di pre e post trattamento sono i fattori che determinano diversi livelli di produttività e velocità (da 50 a 120 metri al minuto) raggiungendo fino a 40 milioni di impressioni A4 al mese. Punto di forza della soluzione oltre alle caratteristiche tecnologiche di stampa, il nuovo digital front end per la gestione dei flussi e del processo di stampa: l’architettura open standard supporta i formati PS e PDF, PDF/VT, AFP IPDS e JDF/JMF. L’interfaccia di controllo di Ricoh Pro VC60000 , di facile utilizzo e gestione da parte degli operatori, consente il controllo da remoto per verificare lo stato di avanzamento del lavoro. Il front end proprietario supporta nuove funzioni per il color management e l’imposition e di finitura. Con Ricoh Pro VC60000 l’azienda giapponese ha curato il progetto in ogni dettaglio per conquistare il cuore del mercato graphic arts. || Ricoh Pro VC60000 è un sistema di stampa a getto di inchiostro a bobina di ultima generazione che offre una risoluzione di 1.200x1.200 dpi, con gocce di dimensione variabile a livello del singolo pixel, e una velocità in fronte retro di quasi 100.000 immagini A4 all’ora.


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What’s inside

Come scelgo il sistema di taglio digitale più adatto alle mie esigenze? Ecco una guida per orientarsi tra funzionalità, prodotti e costruttori

Plotter da taglio, questo sconosciuto

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on questa full immersion nel mondo dei sistemi da taglio digitale, inauguriamo una nuova rubrica. L’obiettivo è andare un po’ più a fondo di tutte le tecnologie connesse con il mercato del printing, siano esse macchine da stampa, dispositivi di finitura o piattaforme software. Vogliamo guardare dentro, analizzare punto per punto tutte le componenti chiave di ciascuna architettura e delineare infine una mappa dettagliata delle più significative scelte tecnologiche operate dai diversi costruttori/sviluppatori. Il risultato saranno una serie di vademecum utili per tutti, specie per chi si trovi in procinto di effettuare un acquisto. Troppo spesso infatti non è semplice reperire tutte le informazioni necessarie a comprendere le reali potenzialità di uno strumento tecnologico. “What’s inside” sarà una sorta di “Grande Fratello”, una telecamera sempre puntata sulla tecnologia e sulle sue affascinanti evoluzioni, una via di mezzo tra un “educational” e una guida all’acquisto indipendente. Nelle pagine seguenti scopriremo insieme cosa c’è dentro i sistemi di taglio digitale di grande formato, analizzeremo le diverse componenti che accomunano tutti i modelli presenti sul mercato, per poi spiegare come sono costruiti e come funzionano. Infine analizzeremo l’attuale offerta dei principali vendor cercando di evidenziare le particolarità di ciascun modello.

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Il piano aspirante Il piano aspirante è una delle parti più importanti di un tavolo da taglio. Dalla sua struttura, robustezza e planarità dipendono la precisione nelle lavorazioni più complesse, la gamma di materiali lavorabili e le dimensioni minime dei soggetti che sarà possibile produrre. Può essere interamente d’acciaio, nei sistemi mirati alle lavorazioni “pesanti”, o - più raramente - materiale plastico ancorato a una struttura metallica. Sul piano sono distribuiti uniformemente i fori che consentono il flusso dell’aria; dalla loro forma (cilindrica, conica, ecc.), posizione e quantità dipende l’efficienza di fissaggio dei materiali più “antipatici” come, ad esempio, il cartone ondulato o i tessuti. Fondamentale per massimizzare lo sfruttamento del flusso d’aria è la possibilità di parzializzare l’area aspirata, localizzandola esclusivamente nelle zone in cui si sta lavorando. Sebbene questa funzione sia integrata nella quasi totalità dei sistemi da taglio, ogni costruttore la implementa in modo differente ed è bene valutare i pro e i contro di ciascuna soluzione.


what’s inside La “potenza” del braccio

La testa e gli utensili

La principale funzione del braccio (o trave) è supportare e movimentare la testa di taglio. Ogni movimento viene gestito da motori (tradizionali o magnetici) che si trovano all’interno del braccio stesso, per movimentazione laterale, e nelle fiancate del sistema da taglio, per la movimentazione longitudinale. La trasmissione del moto è affidata a sistemi pignone/cremagliera o a cinghia dentata. La solidità del braccio e la tipologia del sistema di movimentazione, sono elementi chiave per determinare la precisione e la velocità del sistema, nonché la sua capacità di affrontare lavorazioni pesanti senza perdite di qualità. Nei sistemi più evoluti e automatizzati, il braccio può avere anche il compito di gestire la movimentazione del materiale.

I plotter da taglio oggi in commercio sono dotati di testa multitensile; offrono quindi la possibilità di eseguire, senza interruzioni, la produzione di soggetti per i quali sia necessaria più di una lavorazione (es. taglio e cordonatura). La quantità di utensili disponibili per un sistema da taglio e la loro maturità tecnologica è direttamente proporzionale al numero di applicazioni realizzabili, alla qualità e alla produttività ottenibili. Oltre agli utensili più comuni (lama fissa, oscillante, mezzo taglio, cordonatore e taglio inclinato), alcuni costruttori offrono soluzioni per lavorazioni particolari, quali il taglio di tessuti (lama rotativa), il taglio di materiali molto spessi o per l’industria (lama oscillante pneumatica), la marcatura inkjet, la creazione di segnaletica per non vedenti (braille). Infine, di primaria importanza per chi lavora materiali rigidi è la possibilità di integrare un mandrino ad alta frequenza nel sistema. Questo strumento, a seconda della potenza e degli accessori disponibili, può essere sfruttato per la sagomatura di grandi volumi ma anche per lavorazioni creative più complesse quali targhe, bassorilievi, intarsi multimaterici, 3D, ecc.

Software

La movimentazione materiali Talvolta avere un sistema da taglio con utensili potenti e motori veloci non è sufficiente a garantire un’elevata produttività. Per le lavorazioni più lunghe, infatti, ciò che più conta è l’automazione. I sistemi semi-automatici sono mirati a limitare gli interventi dell’operatore nel carico/scarico del materiale. Il tappeto conveyor, ad esempio, consente di lavorare intere bobine senza fermi macchina: il materiale viene trascinato nell’area di taglio automaticamente e all’operatore non resta che rimuovere i soggetti tagliati dal piano. Invece, nei sistemi completamente automatici, all’operatore è affidato solo il compito di avviare la produzione; tutte le fasi di caricamento/scaricamento dei materiali sono gestite da appositi dispositivi.

Strano ma vero, nel valutare un sistema da taglio non è solo l’hardware che fa la differenza. Troppo spesso infatti viene sottovalutato il potere di una piattaforma software evoluta, capace di intergrarsi efficacemente nei flussi di lavoro pre-esistenti e semplificare al massimo la vita dell’operatore. Molti sistemi da taglio (ma non tutti) vengono ormai commercializzati abbinati a software capaci di interagire intelligentemente con i programmi di progettazione (grafica o CAD), quelli “di preparazione” (nesting, pannellizzazione, ecc.) e i RIP da stampa. Inoltre sta prendendo sempre più piede la logica dei “profili materiale”, chiaramente ispirata al mondo della stampa, ovvero una serie di preset contenenti tutte le impostazioni di lavoro legate a un determinato supporto. Le piattaforme software più avanzate sono persino in grado di gestire ambienti di finitura con più sistemi da taglio identici e produrre delle statistiche sull’andamento e i costi della produzione, consultabili da qualsiasi gestionale.

Telecamera o proiezione Per eseguire correttamente e rapidamente lavorazioni su supporti stampati, quasi tutti i sistemi da taglio dispongono di dispositivi ottici di posizionamento. Si tratta principalmente di sistemi basati sull’utilizzo di una telecamera, montata sulla testa, che rileva particolari marchi di registrazione e ne trasmette la posizione al software; quest’ultimo si occupa quindi di posizionare correttamente il tracciato di taglio in corrispondenza della stampa. Alcuni dispositivi, particolarmente avanzati, prevedono inoltre l’utilizzo di sistemi di proiezione o telecamere posizionate al di sotto del pezzo la lavorare (a livello del piano).

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What’s inside

Mat Pro Ultra V unisce tutte le caratteristiche di un moderno sistema automatico per il taglio di passepartout a quelle di un plotter da taglio in piano polivalente.

Cielle Kappa Kappa è un pantografo multifunzione dedicato alla visual communication. Ha un’area di lavoro 3x2 mt e una testa in grado di ospitare un potente mandrino da 9kW, un cordonatore e vari utensili da taglio (lama fissa, vibrante e inclinata). È dotato di software dedicato e sistema per la rilevazione automatica dei registri, nei lavori stampa e taglio.

Valiani Mat Pro Ultra V

Summa F1612 Pro

Mat Pro Ultra V ha un’area di lavoro 100x150 cm, 4 zone di aspirazione indipendenti e un particolare sistema pneumatico di bloccaggio dei materiali per semplificare i tagli da bordo a bordo. La testa supporta tutti gli utensili standard Valiani e può montare una videocamera digitale.

Produttivi ed evoluti, ma non tutti uguali Negli ultimi 5 anni il mondo del taglio digitale si è molto evoluto, sia in termini di quantità dei prodotti presenti sul mercato, sia di qualità e velocità degli stessi. Storicamente legati al mondo della prototipazione e delle piccole produzioni, i tavoli da taglio oggi possono affrontare senza timore produzioni più corpose, grazie a motori più potenti e veloci, una gamma di utensili più completa e, soprattutto, dispositivi per la movimentazione automatica dei materiali più affidabili e “industriali”. Questo però non significa che tutti i sistemi siano uguali tra loro... anzi! Ogni costruttore ha operato scelte particolari nell’implementare questa o quella soluzione, taluni hanno introdotto innovazioni notevoli

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Il software dedicato SummaFlex permette di automatizzare le operazioni di preparazione più comuni così da rendere minimi i fermi macchina tra una lavorazione e l’altra.

per realizzare applicazioni particolari, altri hanno migliorato i loro sistemi esistenti aumentandone prestazioni e stabilità, altri ancora hanno investito sul software dimostrando, ancora una volta, che “la potenza è nulla senza il controllo”. Come scegliere dunque il sistema più adatto alle nostre esigenze?

Guardatevi allo specchio Il sistema da taglio perfetto per tutte le occasioni non esiste; è quindi importante, prima di investire in questo tipo di attrezzatura, individuare con cura le vostre reali esigenze. Spesso si punta a un tavolo 3x2 solo perché “è lo standard” o si punta ad includere tutti gli utensili possibili e immaginabili perché “non si sa mai”. Ci sono situazioni in cui i sistemi “standard” o

Kappa è un sistema attento all’ambiente. Il software è studiato per disinserire, al termine delle lavorazioni, tutti i dispositivi più energivori e riattivarli solo all’occorrenza.

L’F1612 è un sistema velocissimo (fino a 1mt/sec) ed estremamente versatile. La testa accoglie fino a tre utensili contemporaneamente (degli 8 disponibili). È inoltre disponibile un modulo di fresatura da 1kw, un sistema conveyor per la lavorazione di bobine e pannelli più grandi del piano e un telecomando touch.

“superdotati” sono la scelta migliore; è però altrettanto vero che talvolta le soluzioni “su misura” garantiscono un miglior rapporto costi/benefici.

A prova di futuro Pur essendo strumenti “digitali”, i tavoli da taglio hanno una vita molto lunga, perciò alcuni costruttori hanno studiato i loro sistemi affinché fossero “future proof”, ovvero upgradabili virtualmente all’infinito. Questo aspetto è particolarmente importante se la vostra azienda è in crescita e volete rendere durevole il vostro investimento.

Hardware, ma non solo La semplicità con cui un sistema da taglio entrerà a far parte della

vostra azienda e la rapidità con la quale diventerà realmente produttivo, non dipendono dalle sue specifiche tecniche ma da quanto è evuluto, intuitivo e completo il software che lo gestisce. È fondamentale verificare che esso sia compatibile al 100% con il vostro flusso di lavoro e contenga tutti gli automatismi necessari a ridurre al minimo i tempi morti tra una lavorazione e l’altra.

La timidezza non premia Quando sarà il momento della dimostrazione, non lasciate che diventi uno show fine a se stesso. Fare domande difficili, richiedere applicazioni particolari e testare delle piccole produzioni con vostri materiali è un diritto ed è anche l’unico modo che avete per scegliere correttamente il sistema da taglio che farà per voi.



What’s inside

Elitron Kombo SD+

Protek Unico TT

Kombo SD+ è un sistema innovativo e flessibile, frutto dei 25 anni di esperienza costruttiva e tecnologica di Elitron. È disponibile in 4 formati: dal 1.200x1.600 mm, ottimale per la cartotecnica, al 3.100x2.000 mm, mirato per applicazioni grafiche. Il piano aspirante, diviso in 40 settori, assicura un perfetto fissaggio anche dei pezzi più piccoli e irregolari, grazie all’attivazione automatica delle sole zone interessate dalla lavorazione. La testa multiutensile può raggiungere una velocità di 102 m/min e affrontare materiali fino a 120 mm di spessore; può inoltre essere affiancata da un sistema di fresatura con mandrino da 3 kW con raffreddamento a liquido e cambio utensile automatico a 4 slot. Il sistema di pre-setting automatico aiuta a prevenire errori e ridurre considerevolmente i tempi morti tra una lavorazione e l’altra. La solida struttura in acciaio e la ricca dotazione di utensili consentono a Kombo SD+ di affrontare brillantemente una vasta gamma di applicazioni, dalle piccole lavorazioni di pregio, alle produzioni più voluminose su pannelli rigidi.

Unico TT, ultimo nato di casa Protek, è stato sviluppato per offrire la massima versatilità e precisione, mantenendo un vantaggioso rapporto qualità/prezzo. È una piattaforma solida e robusta, realizzata con materiali pesanti, adatta anche alle lavorazioni più impegnative. La serie Unico TT è disponibile in tre differenti configurazioni: CNC 2015 (1.650x2.050 mm), CNC 3020 (2.050x3.075 mm) e CNC 4020 (2.050x4.100 mm), rispettivamente con 2, 3 o 4 aree vuoto indipendenti. La movimentazione della testa è affidata a motori AC con una velocità massima di 750 mm/sec. La precisione centesimale di questo sistema è garantita dalle scelte costruttive brillanti quali, ad esempio, le guide lineari a doppia pista con pattini a ricircolo di sfere o i piani macchina in materiale fenolico. La console di comando integrata permette all’operatore di monitorare costantemente le operazioni di taglio mentre le opzioni Visiontek (per riconoscimento ottico dei registri stampati) e Flatness (tastatore automatico) velocizzano ulteriormente la produzione.

Uno dei principali plus di Kombo SD è il Seeker System, ovvero un sistema brevettato per il riconoscimento automatico dei supporti da tagliare. Questo dispositivo, basato su un sistema a due telecamere, permette di rilevare la posizione dei vari pezzi di materiale posizionati sul piano di taglio, identificare il file relativo tra quelli presenti nella coda delle lavorazioni da eseguire e avviare la produzione; il tutto richiedendo all’operatore solo pochi semplici click di conferma. In questo modo i tempi di avviamento delle produzioni si riducono drasticamente e l’area di taglio può essere sfruttata interamente anche per soggetti piccoli e diversi tra loro. Opzionalmente è possibile aggiungere anche un sistema di video proiezione per ottimizzare lo sfruttamento dei materiali, riducendo al minimo gli scarti.

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La testa di Unico TT può ospitare due utensili per lavorazioni leggere (taglio, cordonatura, mezzo taglio, taglio a 45°, ecc) e un mandrino ad alta frequenza. Quest’ultimo è disponibile in due potenze, 2,2 o 3,5 kW, ed è in grado di operare fino a 40.000 rpm; è inoltre equipaggiabile opzionalmente con un sistema di lubrorefrigerazione ad aria/olio che permette di affrontare, senza perdite di qualità, la fresatura di alluminio e di alcuni materiali plastici particolamente difficili. A rendere Unico TT ancora più flessibile ci pensa il cambio utensile automatico a 6 o 12 posizioni, posizionato nella parte posteriore del piano, e il pratico sistema di “presetting” che garantisce lavorazioni sempre perfette misurando automaticamente l’altezza degli utensili e rilevando eventuali rotture degli stessi.


what’s inside

al punto di avere le macchine da stampa ferme e il plotter da taglio saturo.

intervista a Maurizio Centenaro Amministratore Delegato di Firma Group

“Quando si acquista un certo tipo di macchinario si fa un salto di qualità.” Perché un nuovo plotter da taglio? E perché di dimensioni così imponenti? Da anni lavoriamo con grande soddisfazione con un Kongsberg i-XL44 per il taglio di materiali rigidi e flessibili, ma la crescita costante dei volumi e dei formati ci ha costretti a valutare l’investimento su una nuova piattaforma di taglio. Per esempio l’installazione di una HP Latex da 3,2 metri ha messo in luce l’esigenza di rifilare bobine di banner, adesivi e tessuti di larghezze superiori ai 2 metri. Ma anche l’aumento del numero di commesse e dei quantitativi medi di materiali POP stampati su cartone, Forex e altri supporti rigidi ha, talvolta, generato rallentamenti nelle successive operazioni di taglio e fresatura.

Perché di nuovo Kongsberg, e perché C64 in particolare? Anzitutto consideriamo Esko Kongsberg una tecnologia di prim’ordine, che ben si coniuga con la nostra politica aziendale e che ci garantisce affidabilità, interventi ridotti e bassi costi di manutenzione. Inoltre B+B si è rivelata, nel tempo, un fornitore affidabile, capace di suggerire e integrare piattaforme hardware e software efficaci, come il workflow integrato che ci consente di passare dal file alla stampa e quindi al taglio senza intoppi, con una serie di controlli automatici che semplificano il lavoro degli operatori. Inoltre C64 si è rivelata un mix ineguagliabile di velocità, precisione e versatilità, unite al formato che ci mancava. Sembra che per Firma Group automazione e riduzione delle operazioni manuali

siano fattori chiave. Quali le caratteristiche che avete cercato nel plotter? La manodopera costa molto, questo non è un segreto. E la necessità di gestire in modo efficiente tanto i piccoli lotti quanto le medie ed elevate quantità ha imposto scelte di campo tecnologiche. Dalle quantità prototipali e dalle piccole commesse siamo ormai arrivati a gestire vere produzioni di tipo grafico e cartotecnico, che le stampanti sfornano in poche ore e che devono essere gestite più a valle con eguale efficacia. L’architettura di C64, che ha una larghezza di lavoro di 320 cm ed è equipaggiato con un conveyor belt, ci consente di accelerare i processi e le fasi di caricamento, avanzamento e scaricamento, così come di alimentare automaticamente supporti in bobina da rifilare, o ancora tagliare pannelli che eccedono la dimensione del piano. Nella fresatura, poi, abbiamo riscontrato uno dei principali plus di Kongsberg. Sempre più spesso, infatti, dobbiamo tagliare elevati volumi di Forex da un centimetro o di metacrilato,

materiali critici che rallentano sensibilmente le operazioni. Ebbene, su alcune lavorazioni che abbiamo scelto come test abbiamo riscontrato un abbattimento dei tempi di fresatura dai 15 minuti, della nostra precedente attrezzatura, ai 5 minuti di C64. Quale impatto sul business può avere un tale incremento delle performance? Quando si acquista un certo tipo di macchinario si fa un salto di qualità. Passare da commesse medie di 20/30 pezzi a 200/300 pezzi cambia profondamente il modo di lavorare, cambia i volumi di materia prima in entrata e di semilavorati in uscita, cambia la filosofia del personale. In ultima analisi, se sei più produttivo e sai di avere alle spalle macchine veloci e robuste, non hai più paura di affrontare certi mercati e certi clienti. Quando il tuo commerciale va fuori a vendere, si imbatte in una commessa impegnativa o in un nuovo cliente con aspettative molto importanti, non ha più paura di portare a casa il lavoro.

Il classico collo di bottiglia… Esatto. Con la crescita esponenziale delle performance delle attuali stampanti e con l’incremento della nostra base installata, siamo arrivati spesso

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What’s inside

Zünd G3

Esko Kongsberg C

Con quasi trent’anni di storia nel mondo del taglio digitale, Zünd è oggi uno dei principali player del settore. La sua terza generazione di tavoli da taglio racchiude in sé tutto il meglio delle esperienze passate e punta, ancora una volta, ad innovare. La possibilità di tagliare materiali fino a 110 mm di spessore, la concezione completamente modulare e l’ampia gamma di formati, non sono che alcuni dei punti di forza del sistema da taglio Zund G3. Esso può infatti vantare anche una gamma di oltre 14 utensili, un modulo di fresatura ad alta frequenza con sistema di lubrificazione per la lavorazione di alluminio e un sistema di fissaggio materiale basato su turbina da 9 o 15 kW, capace di autoregolarsi in base alla tipologia di lavorazione da eseguire. Inoltre, per spingersi oltre la logica delle piccole produzioni manuali, Zund G3 può essere configurato con una serie di dispositivi di gestione materiali quali il tappeto conveyor, il piano tandem (per lavorare contemporaneamente sul fronte e sul retro del sistema), lo sbobinatore motorizzato, il sistema di carico/ scarico semi-automatico e automatico. Per semplificare le lavorazioni stampa e taglio è infine possibile installare una videocamera con illuminazione LED per il riconoscimento dei marchi di registrazione anche in situazioni difficili (materiali a specchio o metallizzati).

Il Kongsberg C è disponibile in due versioni, C60 e C64, e ha un’area di taglio massima di 3.210x3.200 mm. Può essere configurato con tappeto conveyor e roll feeder motorizzato per lavorare, senza problemi, voluminose bobine da 3,2 m. Il braccio in carbonio composito, estremamente rigido, garantisce una straordinaria precisione di puntamento, anche alle alte velocità e nei sistemi equipaggiati con teste pesanti. Con i suoi 3kW di potenza e la possibilità di montare punte fino a 8 mm di diametro, il sistema di fresatura installabile su Kongsberg C primeggia rispetto ai competitor diretti e stabilisce nuovi standard di produttività. La testa multiutensile può alloggiare fino a tre strumenti contemporaneamente ed è studiata per permettere l’installazione e la rimozione rapida degli utensili necessari a ciascuna produzione. Da notare l’inusuale potenza di 50 kg sull’asse Z e le rotelle di cordonatura da 150 mm, entrambe caratteristiche indispensabili per la lavorazione di cartoni ondulati difficili come, ad esempio, il “triple wall” da 10 mm. A rendere ancora più interessante questo sistema da taglio è la movimentazione a cremagliera che può raggiungere una velocità di 100 m/min.

L’innovativo design modulare di Zünd G3 consente di configurare il sistema da taglio in modo da rispondere adeguatamente a tutte le vostre esigenze. È inoltre possibile integrare nuovi utensili in poche semplici mosse, senza l’intervento di un tecnico. Il software Zund Cut Center, riconoscerà automaticamente la vostra configurazione e suggerirà all’operatore, in base al materiale prescelto, gli utensili e le impostazioni da utilizzare per ciascuna lavorazione; nel frattempo il modulo Cut Queue terrà traccia dei lavori tagliati e di quelli da tagliare, dialogherà in background con i vostri software di pre-stampa e stampa (RIP), permettendovi di tenere sotto controllo e ottimizzare l’avanzamento della vostra produzione.

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Nonostante le notevoli dimensioni e l’ampia dotazione di utensili e accessori, Kongsberg C risulta particolarmente facile da usare. La console di comando, con l’ultima versione del software i-cut, permette infatti di gestire ogni minimo dettaglio della produzione, stimando tempi di lavroazione e determinando automaticamente le impostazioni corrette per ogni materiale. La suite software dedicata al taglio digitale si completa con Esko Layout Tool, un applicativo opzionale dedicato alla generazione di file stampa e taglio che si pone come trait d’union tra la prestampa e la produzione; esso permette di creare automaticamente tracciati di taglio (anche da file raster), ottimizzare l’utilizzo dei supporti, mediante nesting ad alta efficienza, e inserire marchi di registrazione e codici a barre per produzioni senza scarti.



What’s inside

Mimaki CFL-605RT

Aristo Aristomat GL

La new entry nella famiglia dei plotter da taglio di Mimaki, il CFL-605RT, è un sistema flatbed multifunzione in grado di lavorare formati che raggiungono l’A2 extra (610x510 mm). La testa multifunzione accoglie fino a due utensili contemporaneamente e permette di eseguire lavorazioni di taglio, mezzo taglio e cordonatura su materiali con uno spessore massimo di 10 mm. Per questo sistema sono disponibili tre differenti utensili da taglio. La lama eccentrica è perfetta per lavorare materiali morbidi, fino a 1 mm di spessore, e può esercitare una pressione massima sul materiale di 1.000 g. Per materiali più difficili, con spessori fino a 2 mm, è disponibile la lama tangenziale. Infine per cartone ondulato, spugne o altri espansi leggeri è possibile installare un coltello oscillante. L’utensile di cordonatura, con la sua capacità di lavorare a una pressione massima di 1.500 g, è ideale per cartone teso anche di elevata grammatura (600 gr/m²). Il sistema di movimentazione XY ha una velocità massima di 423 mm/s, sufficiente a fronteggiare piccole produzioni. Per le lavorazioni stampa e taglio, è presente nella testa un dispositivo per il riconoscimento di appositi marchi di registrazione.

Disponibile in 7 differenti formati, Aristomat GL è l’unico sistema da taglio capace di accettare materiali larghi 5 metri, vanta infatti un’area di lavoro massima di 5.180x4.890 mm. Tra le caratteristiche più interessanti di questo sistema ci sono il piano, con le sue 90 aree indipendenti di aspirazione, e la velocità di movimento XY, che può raggiungere 2.300 mm/s. La testa MultiHead V è in grado di ospitare fino a 5 utensili contemporaneamente (di cui due penne), la video camera Automatic Eye e un puntatore laser. Ad essa è possibile abbinare un mandrino ad alta frequenza, da 1kW, per ampliare ulteriormente la gamma di applicazioni realizzabili. MultiHead V include anche un sistema automatico di rilevamento spessore materiale. Per automatizzare la lavorazione su supporti in bobina è possibile configurare Aristomat GL con sistema conveyor e sbobinatore motorizzato.

Mimaki CFL-605RT consente la produzione rapida ed efficiente di prototipi e campioni, oltre che la realizzazione di piccoli lotti di packaging e prodotti promozionali adatti a soddisfare l’esigenza di settori come quello della cosmetica e degli articoli di lusso. Grazie a questo sistema da taglio sarà possibile per i piccoli stampatori digitali produrre, in tempi brevi, applicazioni accattivanti, in grado di richiamare l’attenzione dei clienti. Mimaki propone inoltre di abbinare CFL-605RT al sistema da stampa UJF-6042, per ottenere una soluzione completa capace di dar vita a oggetti nobilitati da effetti di stampa e forme particolari.

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Il software CutterControlPanel, fornito in abbinamento a tutti i sistemi Aristo, permette di gestire in modo efficiente la produzione di Aristomat GL. Tutte le impostazioni di taglio, anche le più complesse, sono descritte graficamente per semplificare il lavoro dell’operatore. Un’ulteriore plus è il joypad senza fili che, oltre a permettere una maggiore libertà nell’interazione con il sistema da taglio, consente di avviare le produzioni in pochissimi “clic”. Il modulo opzionale CutRecall e il lettore di codici a barre aggiungono ulteriori importanti funzionalità, utili soprattutto per cui affronta quotidianamente numerose produzioni brevi. Grazie al completo database di preset materiale, totalmente personalizzabile, e all’individuazione automatica dei file da produrre, si riescono infatti a ottenere applicazioni perfette al primo colpo, evitando scarti e perdite di tempo in fase di set-up.


UP

POP

Agfa Graphics :Acorta

A BOARD

ROLL

UP

Per rendere sempre più completa la sua offerta in ambito di soluzioni per il grande formato, Agfa Graphics ha affiancato ai suoi sistemi di stampa e al suo flusso di lavoro dedicato, :Acorta, un avanzato sistema da taglio flatbed. Tra le caratteristiche più interessanti di questo plotter, c’è la gamma di utensili che comprende 5 diversi strumenti (compreso il taglio a 45°) adatti alla lavorazione di materiali leggeri e un mandrino ad alta frequenza per la sagomatura e altre lavorazioni creative su pannelli rigidi. :Acorta ha una robusta struttura in acciaio, un piano aspirante suddiviso in 40 zone indipendenti, può tagliare materiali fino a 50 mm di spessore ed è in grado di raggiungere una velocità di taglio di 102 m/min, mantenendo inalterata la precisione di posizionamento; si colloca così nella fascia di sistemi più solidi e veloci, adatti anche a produzioni impegnative e voluminose.

LETʼS

R

processati da applicativi differenti non perfettamente allineati tra loro. Per semplificare ulteriormente la procedura di taglio :Acorta è in grado di riconoscere i materiali che vengono posati sul piano di lavoro, selezionare il file di taglio corretto, inizializzare gli utensili coinvolti nella lavorazione e avviare automaticamente la produzione. M A IN D E

Punto di forza di :Acorta è la perfetta integrazione nel flusso di lavoro Asanti. Sfruttando questa funzionalità l’operatore può generare allo stesso tempo file di stampa e di taglio, applicando a ciascuno dei due le corrette ottimizzazioni, inserendo i marchi di registrazioni necessari ed evitando fastidiosi errori, consueti quando i file vengono

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MONACO DI BAVIERA 10-12 NOVEMBER 2015 MILANO 9-11 NOVEMBER 2016

LA FIERA PER LA TECNOLOGIA DELLA STAMPA INDUSTRIALE

S TA M PA S P E C I A L I S T I C A • S E R I G R A F I A • D I G I TA L E • I N K J E T • 3 D

VERSO IL FUTURO DELLA STAMPA INDUSTRIALE

WWW.INPRINTSHOW.COM


I brand della ceramica sembrano aver metabolizzato l’inkjet, che in questa industria ha raggiunto performance mai viste. E mentre pianificano investimenti e analizzano nuove teste, smalti e coloranti, si interrogano sul proprio futuro

In principio era l’argilla, oggi è l’inkjet mozzafiato

L

a scorsa edizione di Tecnargilla, appuntamento fieristico dedicato alla ceramica che si è svolto presso la fiera di Rimini a settembre 2014, ha ulteriormente sottolineato come un’industria di lunga tradizione, la cui materia prima è antica quanto il mondo, abbia dato vita a una sorta di Big Bang nei propri processi produttivi, ridefinendo i principi su cui si sono basate le tecniche di decorazione del prodotto. I brand di pavimenti e rivestimenti che abbiamo incontrato in fiera, infatti, hanno dimostrato una certa disinvoltura nell’approcciare procedimenti full digital, che esulano dalla semplice creazione dell’immagine per abbracciare l’intero processo di produzione e di pre e post stampa, incluso l’impiego di tinte speciali e metallizzate, bianchi, colori spot tipici del mercato ceramico, smalti e vernici ad elevato spessore. A dare ulteriore ufficialità a questi trend è stata la conferenza organizzata da Acimac (Associazione dei Costruttori Italiani di Macchine e Attrezzature per la Ceramica) dedicata proprio alle tecnologie digitali applicate alla decorazione e alla smaltatura dei prodotti cermici, che ha attirato oltre 800 professionisti del settore. Un successo annunciato per un tema oggettivamente caldo – che oggi tocca la ceramica e che altri settori del printing hanno già affrontato – quello di una tecnologia che esordisce come soluzione per prototipazioni, personalizzazioni e piccoli lotti e che rapidamente guadagna terreno sulle tecniche tradizionali sulla scorta

dei progressi dell’inkjet in termini di qualità, affidabilità e versatilità. I produttori di tecnologia hanno mostrato a Tecnargilla soluzioni innovative per la stampa inkjet e per la finitura digitale, mettendo in evidenza funzionalità e caratteristiche quali produttività, versatilità, ecosostenibilità e riduzione dei costi di produzione. Tra i leader dell’inkjet presenti in fiera abbiamo incontrato Kerajet, System Group, Intesa-Sacmi e Projecta Engineering – questi ultimi che hanno allestito linee complete di produzione di piastrelle in digitale – EFI Cretaprint, Durst, TecnoFerrari e SmartColor, che hanno presentato le loro soluzioni di decorazione digitale. Ma dialogando più attentamente con molti interlocutori del ceramico sono emerse dinamiche interne più controverse. Se da un lato, infatti, questo mercato è visto dai fautori dell’inkjet single pass come il paradiso terrestre, non sono pochi dalle parti di Modena a interrogarsi su come l’eccessiva semplificazione dei processi e un certo livellamento qualitativo possano portare – laddove non lo abbiano già fatto – a un prodotto meno italiano, più globale e quindi meno unico e inimitabile. La storia della stampa digitale ci insegna che non tutti i mali vengono per nuocere, quindi terremo gli occhi aperti e torneremo a parlare di ceramica nei prossimi appuntamenti dell’area IndustrialDots. || Nella foto l’uscita di un modulo inkjet di Diversa, l’imponente linea di produzione presentata da System Group a Tecnargilla.

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|| In alto a sinistra e al centro: la piattaforma EFI Cretaprint per la stampa su ceramica che comprende le stampanti C3 Plus e C4, i nuovi inchiostri e la versione rinnovata del sistema di color management EFI Fiery proServer. In alto a destra i sistemi di stampa scanning e single-pass presentati a Tecnargilla da Sertile. In basso: a Tecnargilla ha debuttato la Serie Gamma XD di Durst, il costruttore altoatesino che nei primi anni dell’inkjet ceramico ha saputo ritagliarsi rapidamente quote di mercato.

Lo stato dell’arte della tecnologia inkjet per la ceramica Tutti i produttori di sistemi di stampa digitale dedicati alla decorazione di piastrelle impiegano teste di stampa inkjet piezoelettriche sviluppate dai big player come Xaar (vedi box nella pagina a fianco), ToshibaTec, Seiko e Dimatix (gruppo Fujifilm). Le teste inkjet per la stampa dei pigmenti inorganici ceramici, estremamente pesanti e che tendono quindi a sedimentare, devono avere caratteristiche di robustezza, capacità di gettare gocce di diverse dimensioni e gestire differenti tipologie di fluido, indipendentemente da colore e viscosità. A loro volta gli inchiostri con formulazioni specifiche per la stampa inkjet di piastrelle, basati su ossidi inorganici con l’aggiunta di metalli e solventi non tossici, devono essere in grado di resistere al processo di cottura della ceramica mantenendo inalterata nel tempo la luminosità, l’intensità e la brillantezza dei colori e delle grafiche all’interno di un’ampia gamma cromatica, ottenuta dalla sovrapposizione di più strati. Dal 2005, quando si sono affacciati al mercato i primi sistemi di stampa a getto di inchiostro per la decorazione di piastrelle, a oggi

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l’evoluzione della tecnologia ha mosso grandi passi per raggiungere lo stato dell’arte attuale che decreta questa tencologia come ormai matura e affermata all’interno dell’intero sistema produttivo della ceramica. Tra i player protagonisti di questo sviluppo c’è sicuramente la spagnola CretaPrint, oggi parte del gruppo EFI. L’impegno di questo produttore non si è limitato, come nella propria tradizione di fornitore a ciclo completo, allo sviluppo di sistemi di stampa, ma include un potente sistema di gestione del workflow e del colore, fino alla formulazione degli inchiostri e all’implementazione del motore di stampa single-pass. Altri importanti sviluppi volti a rendere sempre più flessibili, performanti e appealing i sistemi di stampa a getto di inchiostro per la ceramica sono l’ampliamento della larghezza di stampa, che arriva a 1.600 millimetri, un miglioramento della precisione del sistema di trasporto del materiale ceramico, una maggiore flessibilità nel posizionamento delle teste e nella regolazione della distanza di getto, una più elevata efficienza e automazione dei sistemi di pulizia delle teste. L’inkjet ha conquistato gli ambienti di produzione dimostrando di saper soddisfare le esigenze dei produttori di pavimenti e rivestimenti.


|| Nella foto l’uscita di un modulo inkjet di Diversa, l’imponente linea di produzione presentata da System Group a Tecnargilla.

Le ultime novità tecnologiche: soluzioni a getto di inchiostro Tecnargilla 2014 ha fatto da vetrina per il lancio ufficiale di “EFI Ecosystem”, il pacchetto completo di soluzioni proposto da EFI Cretaprint in tema di digitale che comprende le stampanti C3 Plus e C4, i nuovi inchiostri e la versione rinnovata del sistema di color management EFI Fiery proServer che assicura una qualità cromatica costante riducendo il consumo di inchiostro. Come spiega Guy Gecht, CEO di EFI, il principale focus a Tecnargilla di EFI, già leader mondiale nel segmento degli inchiostri UV, è stato il suo ingresso anche nel campo degli inchiostri ceramici con una gamma di 7 colori (dark blue, rosso-marrone, giallo, giallo oro, beige, rosa e nero) ed effetti speciali, tra cui vernice brillante, matt ed extra bianco. Per la prima volta a Rimini anche le stampanti Cretaprint C4 che impiegano l’elettronica avanzata EFI e assicurano maggiore affidabilità e qualità di stampa. Con una larghezza di stampa fino a 745 mm, montano fino a otto barre, tutte estraibili per semplificare la manutenzione. Più compatte e leggere, sono

dotate di una nuova interfaccia utente e di un avanzato sistema di pulizie degli ugelli, che riduce i costi di manutenzione e il consumo energetico, oltre ad un sistema di trasporto riprogettato per garantire maggiore precisione di allineamento. Debutto assoluto anche per la Serie Gamma XD, una nuova generazione di stampanti ceramiche inkjet a 8 colori firmate Durst. Oltre al design sono due i plus evidenti dei nuovi modelli Gamma 98 XD e Gamma 148 XD: la modularità e l’innovativo sistema di auto-manutenzione integrato. Concepite per ospitare un numero variabile di barre colore (da 3 a 8) e una luce di stampa compresa tra 319 mm e 956 mm per il sistema Gamma 98 XD e tra 319 e 1403 mm per il 148 XD, sono equipaggiate con teste di stampa basate sulla High Definition Printhead Technology di Durst con doppio ricircolo dell’inchiostro e tecnologia Adaptive Dot Placement, per una migliorata qualità dell’immagine fino a 300x1.000 dpi. In caso di necessità, le nuove teste auto-calibranti possono essere facilmente sostituite direttamente dall’operatore, mentre il nuovo sistema di pulizia delle teste, che non prevede rilascio dell’inchiostro direttamente sul tappeto di trasporto, garantisce cicli di vita prolungati senza sprechi. Entrambi i sistemi sono dotati di 4 livelli di grigio e sono in grado di modulare la goccia fino a 90 pl. Il nuovo sistema di filtraggio dell’inchiostro riduce inoltre la frequenza di manutenzione. Novità in termini di sistemi di stampa anche per IntesaSacmi, che ha mostrato l’ultimissima stampante DHD708, che può contenere fino a otto barre di stampa con una combinazione di teste di stampa Xaar 1002 – inclusa la nuova GS40. La componente innovativa è il sistema di alimentazione e di ricircolo di inchiostro IDRA Intesa-Sacmi. Projecta Evolve, Evoplus ed Evoseven sono le novità che Projecta Engineering, partner di SiTi B&T, ha presentato a Tecnargilla: le macchine possono includere fino a sette barre colore in un unico modulo. Oltre a essere equipaggiate con le teste di stampa Xaar 1002 GS6, GS12 e GS40, queste stampanti sono dotate di una tecnologia esclusiva che consente di cambiare con rapidità la sequenza dei colori, così da aumentare le possibilità creative nella decorazione ceramica. Targate Xaar anche le nuove nuove stampanti VivaJet con larghezze di stampa fino a 160 cm del Gruppo TecnoFerrari, che sono in grado di ospitare fino a otto barre colore. I modelli in funzione a Tecnargilla erano VivaJet S4 con barre di stampa Xaar 1002 GS40 e VivaJet-S8 equipaggiate con Xaar 1002 GS12.

001: è lei la testa inkjet che cambierà il ceramic printing? Quale brand tecnologico alla base di molte delle attuali macchine da stampa ceramiche, Xaar ha presidiato Tecnargilla 2014 con l’offerta esistente e quella futura. Parliamo quindi delle teste Xaar 1002 nelle release ceramiche, scelte da EFI Cretaprint, Intesa-Sacmi, KERAJet, SiTi B&T e TecnoFerrari per equipaggiare i propri sistemi di stampa di ultima generazione. Ma anche - vera novità dello show riminese – della nuova testa piezo 001, che si propone quale unica drop-ondemand disegnata per lo sparo controllato ed efficiente di gocce di smalto di dimensioni molto grandi. Per la prima volta non parliamo infatti di gocce di pochi picolitri, ma di un volume di goccia di 200 nanolitri, pari a 700 g/m2. Come nella tradizione Xaar, anche nella 001 il principale plus è il ricircolo del fluido a livello degli ugelli, che riduce al minimo il rischio di ostruzione e aumenta l’affidabilità. www.xaar.com

|| La nuova nata in casa Xaar per la stampa su ceramica, la Xaar 001.

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Processi “full digital”

|| Diversa, la soluzione presentata da System, una linea di smaltatura che ingloba in un ambiente produttivo pulito, pressurizzato e digitalizzato di “soli” 25 metri lineari fino a 36 applicazioni di smaltatura e decorazione.

Se si può dire che la tecnologia a getto di inchiostro per la decorazione delle piastrelle sia ormai insostituibile e in grado di affrontare gli ambienti della produzione industriale offrendo vantaggi unici – anzitutto maggiore controllo, flessibilità, set-up più semplici per la produzione di piccole tirature, tempi di produzione più brevi e un uso più efficiente degli inchiostri con conseguente riduzione di scarti e rifiuti – parallelamente la decorazione digitale ha aperto nuovi mercati e ambiti di applicazione grazie alla sua migliore qualità di stampa e alla flessibilità di gestione di formati fuori standard, che consentono una maggiore creatività anche grazie a nuovi inchiostri e opzioni di finitura. L’inkjet ha dimostrato di sapersi integrare egregiamente all’interno di processi “full digital”, come è appunto Diversa, la piattaforma presentata da System Group. Diversa è una rivoluzionaria linea di smaltatura suddivisa in differenti stazioni modulari, che in 25 metri lineari può realizzare fino a 36 applicazioni di smaltatura e decorazione tra cui extra bianco, smalto opaco, smalto lucido, e texture. Diversa occupa spazi relativamente contenuti, utilizza inchiostri e materiali a base acquosa e offre un minor impatto ambientale in quanto il suo forno produce un residuo minimo di composti di carbonio che possono essere smaltiti nelle acque di scarico. Questi sono solo alcuni esempi del livello di sviluppo raggiunto dall’inkjet e lasciano solo intravedere le innumerevoli possibilità applicative di cui i professionisti dell’interior decoration e dell’architettura potranno beneficiare. Resta solo da capire (e osservare) quanto le opportunità tecnologiche si trasformeranno in veri trend applicativi, ma soprattutto se queste saranno recepite come un modo per produrre profitti piuttosto che come un’occasione per privarsi di risorse umane, professionalità e marginalità di guadagno.

EN

Ceramic Special Edition by Caldera: anche nell’industrial, colore e workflow sono sotto controllo Caldera ha presentato in occasione di Tecnargilla la sua Ceramic Special Edition, una soluzione per il color management e la gestione del flussi di lavoro che sintetizza i 20 anni di esperienza dell’azienda in applicazioni per la stampa digitale di ogni tipo. Ceramic Special Edition è stata concepita per ambienti industriali e consente agli utilizzatori di personalizzare completamente i propri flussi di lavoro. Facilità d’uso, per cui non è richiesto un training specifico, associata a completo controllo del flusso sono i punti di forza di Ceramic Special Edition, che incorpora funzioni come il ritocco e il ridimensionamento in scala dei decori, la ripetizione dei pattern e la gestione del colore. Molto importante è la possibilità di personalizzare il set di inchiostri, assegnando un singolo colore a qualsiasi canale di stampa. La suite consente inoltre di gestire simultaneamente ben 16 canali colore durante l’intero ciclo di produzione, in particolare il marrone, il beige e le tonalità di blu più diffuse nel design della ceramica, così come i bianchi, le vernici lucide e opache e gli effetti a rilievo. Per sviluppare Ceramic Special Edition e renderlo una soluzione efficace per questo specidico mercato, Caldera ha collaborato con produttori di macchine quali Durst, Sacmi-Intesa, Sistema e Teckwin, con specialisti di componenti tecnologiche come Xaar, Konica Minolta e Dimatix e produttori di inchiostri quali Torrecid, Esmalglass-Itaca, Colorobbia e Ferro. www.caldera.com

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INDUSTRIAL

INKJET PRINTING Powered by CALDERA


READY? The 20 leading European trade magazines for digital production, joined together in the European Digital Press Association (EDP), inform more than a half million readers in 25 countries and report all year round extensively and reliably about the latest developments in digital printing technologies, introduce new technologies, and evaluates them. They annually award the best solutions and products in the respective categories of software, digital printing devices, periphery, postpress solutions, refinement, substrates and materials, with the EDP Awards. These sought after EDP Awards support the users in their purchase decisions and convey added value to the manufacturers. Submit your product now. And become an EDP Award winner 2014/2015: www.edp-awards.org

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La crescita dell’offerta di stampa digitale nell’industria del corrugated packaging conferma la fame di personalizzazione, versioning e produzioni just-in-time

L’inkjet single-pass (e non) inonda il cartone ondulato

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l cartone ondulato nell’immaginario collettivo dei produttori e dei buyer dell’imballaggio è visto come il cugino povero rispetto al teso, decisamente più appealing per quanto riguarda quel packaging creativo, a volte anche di lusso, che beneficia di una ricerca di materiali sempre più evoluti dal punto di vista dell’estetica, del tatto e della docilità alla stampa e alle nobilitazioni più spinte. Eppure, rimanendo nei confini della tecnologia inkjet, vediamo che se la ricerca in ambito di soluzioni di stampa per il cartoncino teso sembra essersi assestata, la spinta innovativa verso sistemi che puntano ai grandi volumi dell’ondulato sembra essere molto vivace. Non siamo noi a dirlo, ma è quanto emerso dal seminario organizzato da FEFCO, la federazione europea dei produttori di cartone ondulato, intitolato appunto “Stampa digitale di alti volumi per il cartone ondulato”, che si è svolto nei mesi scorsi a Bruxelles. Evento che ha messo in luce una nuova generazione di soluzioni inkjet single-pass dotate di alimentatori progettati per la stampa di produzione di questo materiale. Portavoce di questo mercato sono stati produttori tra cui Barberan, Bobst, Esko, HP e Sun Automation, che durante l’incontro si sono confrontati con i brand owner sul tema dei nuovi trend orientati a vedere anche l’imballaggio fino a oggi considerato puramente protettivo, dunque mero contenitore per il trasporto, quale veicolo di marketing e di comunicazione, proprio per la possibilità di personalizzazione e per la qualità di stampa offerte dai sistemi a getto di inchiostro. Come ha spiegato il segretario generale di FEFCO, Alfred Bartosch, la domanda a favore della stampa digitale rispetto a quella tradizionale, che proviene principalmente da brand owner, aziende specializzate nel confezionamento e dai rivenditori – in questo lo sviluppo dell’ecommerce ha dato un grande impulso all’incremento dei volumi di imballaggi – soddisfa la necessità di versioning, di personalizzazione e di just-in-time data dai tempi di consegna sempre più rapidi.

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|| La domanda di personalizzazione di scatole in cartone ondulato cresce anche sulla scorta dello sviluppo impetuoso dell’e-commerce.


|| In senso orario, dall’alto: CorrStream, la single pass inkjet di Sun Automation; JetMaster BIJB-1260 di Barberan per la stampa su corrugated cardboard; EFI Vutek GS3250LX con tecnologia di curing LED a freddo; un’applicazione di stampa a colori su cartone ondulato nell’ambito del packaging vinicolo.

Vantaggi prossimi e futuri Se i vantaggi dati dalla possibilità di stampare il dato variabile restano teorici, anche perché dovrebbero colpire la sensibilità dei reparti marketing, una leva che renderà più immediatamente popolare questa tecnologia è quella del prezzo. Non dimentichiamo che gli imballaggi in cartone ondulato offrono una marginalità piuttosto bassa e per questo occorre muoversi sugli alti volumi per generare il giusto profitto. Questo aspetto rende i sistemi high-end single-pass di ultima generazione, produttivi e dotati di sistemi di alimentazione e scarico automatico, ma anche capaci di ridurre i consumi di inchiostro e di energia, la tecnologia più adatta al mercato dell’imballaggio. E in prospettiva anche degli espositori realizzati in cartone ondulato. Queste ultime applicazioni fino a oggi si sono realizzate con sistemi di stampa inkjet flatbed UV con architettura scanning multi-pass in quanto offrono il giusto compromesso tra qualità e velocità. I produttori storici di sistemi di stampa di grande formato ad alta produttività, come Durst, HP ed EFI hanno infatti personalizzato le loro soluzioni di fascia alta per essere in grado di gestire il cartone ondulato. La stessa Fujifilm ha di recente lanciato per la famiglia Inca Digital Onset S40i un sistema automatico di carico e scarico proprio per questo materiale, mettendo a punto anche una formulazione di inchiostri a basso costo completamente dedicati.

Le soluzioni single-pass più adatte per l’imballaggio Anche le più veloci flatbed multi-pass non riescono a eguagliare dal punto di vista della produttività le prestazioni delle tecnologie single-pass, sistemi industriali introdotti da un paio d’anni a questa parte da produttori come Barberán e Sun Automation. Quest’ultima ha presentato una soluzione adatta sia per l’imballaggio sia per gli espositori, anche se la tecnologia single-pass è più adatta proprio per l’imballaggio, anche per una questione puramente economica. Il mercato del display offre marginalità più interessanti che giustificano l’utilizzo dei più costosi sistemi multi-pass e inchiostri UV, cosa che non è sostenibile per il packaging in cartone ondulato dove i costi vengono conteggiati fino all’ultimo centesimo. Per questo la tecnologia che si offre come alternativa alla flexo deve offrire costi inferiori, meglio se pari e solo in rari casi superiori.

Una questione di TCO, ma non solo Cosa rende più competitiva la stampa inkjet single-pass rispetto alla flexo? I punti cardine sono i classici della dicotomia tradizionale/ digitale che da sempre caratterizza la stampa: niente lastre e poli-

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Soluzioni inkjet modulari Bobst poco meno di un paio d’anni fa ha annunciato lo sviluppo di una soluzione single-pass basata sulle teste di stampa continuos inkjet Kodak Prosper e inchiostri base acqua: la presenza del produttore svizzero all’evento FEFCO di Bruxelles fa ben sperare in un futuro per questo progetto. Anche HP ha presentato una soluzione ad alta velocità dedicata al cartone ondulato: cuore di questa macchina è una configurazione simplex della T400 Inkjet Web Press in grado di raggiungere i 182 metri al minuto per una larghezza del supporto di 1.066 millimetri. Caratteristica di questa soluzione è che non stampa direttamente sul cartone ondulato ma su una copertina che viene accoppiata al cartone in un secondo passaggio in ondulatore.

meri, processo più snello, tempi di avviamento e di inattività drasticamente ridotti, meno lavoro per l’operatore e, in caso di utilizzo di inchiostri base acqua, anche un risparmio su questo fronte. Ma non è tutto: la vera sfida è che questa tecnologia ha potenzialità di miglioramento della qualità molto promettenti e paragonabili alla offset, il tutto però senza dover stampare su carta bianca da accoppiare al cartone e senza necessità di laminazione. Ciò significa che la stampa inkjet può essere diretta su cartone come la flexo, ma a differenza di quest’ultima non ha bisogno di avere quello spessore minimo del materiale che la flessografia richiede per evitare il classico effetto “a strisce” in quanto il getto d’inchiostro è una tipologia

di stampa senza contatto. Se consente di risparmiare sullo spessore della carta, che per quanto riguarda l’imballaggio in cartone ondulato è la voce di costo che maggiormente incide sul totale del prodotto stampato, significa che la tecnologia inkjet single pass è realmente competitiva.

Uno sguardo al livello di evoluzione della tecnologia Facciamo una rapida panoramica sulle tecnologie inkjet single-pass esistenti dedicate alla stampa per cartone ondulato. È della spagnola Barberan la versione della JetMaster BIJB-1260 per la stampa su corrugated cardboard: una soluzione industriale che fa parte di una famiglia di tre modelli ed è in grado di stampare lastre di cartone fino a 1.260 mm di larghezza per un massimo di 3.660 mm di lunghezza alla velocità di 55 metri al minuto. La risoluzione offerta è di 360 dpi con tre livelli di grigio. Una soluzione con tale produttività include un alimentatore industriale e in output un nastro trasportatore che convoglia i pannelli stampati in uno stacker. “A oggi questo è il nostro modello con luce di stampa più ampia, ma stiamo sviluppando una nuova versione da 1980 mm” – dichiara Dennis van Ijzerloo, export manager di Barberan. Sistemi di pari livello sono prodotti dall’americana Sun Automation, che vanta una storia centenaria nella gestione del cartone ondulato. La famiglia di sistemi di stampa inkjet single pass CorrStream comprende la serie 20, 40 e 66 rispettivamente da 573, 785 e 1345 mm di larghezza di stampa per 1,6 m di lunghezza. Disponibili in differenti configurazioni tutti i modelli stampano alla stessa velocità di 70 metri lineari al minuto, in termini di metri quadri la velocità dipende dalla larghezza che nel caso della 66 si traduce in 5.000 m2/ora, prestazioni raggiunte anche grazie all’eccezionale alimentatore. Questa soluzione è il risultato di sperimentazioni che prima di giungere all’attuale equipaggiamento con teste drop-on-demand e inchiostri UV ha visto Sun Automation avvalersi di teste di stampa continuos inkjet Stream di Kodak con inchiostri base acqua. A oggi una di queste macchine è in funzione nel sud degli Stati Uniti, ma l’azienda si sta muovendo per conquistare il mercato del display.

Sistemi entry-level || Le teste di stampa Kodak Prosper con Stream technology sperimentate anche da produttori di sistemi di stampa per il cartone ondulato per la personalizzazione.

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Basata sulla celebre tecnologia Memjet, Excelagraphix 4200P di Xanté si distingue per la fascia di prezzo più contenuta. Questo


I sistemi high-end single-pass sono la tecnologia più adatta per l’imballaggio in cartone ondulato sistema di stampa inkjet combina le teste di stampa single-pass Memjet agli inchiostri dye base acqua e offre una larghezza di stampa di 1066 mm; pur essendo più veloce delle stampanti multi-pass non raggiunge il livello delle soluzioni sopracitate di Barberán e Sun Automation attestandosi sui 18 m/minuto e non presenta di serie gli automatismi di carico e scarico. Melissa van Gelderen, direttore generale di Xanté per l’Europa, conferma che il parco installato a livello mondiale della Excelagraphix 4200Ps si aggira intorno alle 50 unità. Il successo di questo sistema è che risulta interessante per le medie realtà di converting che intendono approcciare la personalizzazione degli imballaggi, ma anche per le grandi aziende industriali che decidono di impiegarlo per brevi tirature personalizzate da affiancare alle grandi produzioni.

Stampanti scanning per produzioni on-demand Completamente Made in Italy, Aqua 250 di Engico è un sistema di stampa a getto d’inchiostro industriale per stampa diretta su cartone ondulato e materiali cartacei: essendo progettata nello specifico per questo materiale è dotata di un sistema di trasporto che la rende adatta anche agli ondulati più difficili. La serie Engico Aqua utilizza

inchiostri waterbased di Sakata INX, che garantiscono un’eccezionale durata indoor e outdoor, resistenza all’acqua e all’abrasione. Gli inchiostri sono inodore e rendono questa tecnologia di stampa ideale per la produzione di materiali POS, imballaggi e la comunicazione in-store. La macchina permette di stampare con una qualità paragonabile alla stampa offset alla velocità massima di 400 m2/ora. Anche Durst Rho 1000 Corrugated consente la stampa su cartone teso e ondulato in volumi medio/alti, grazie anche ad accorgimenti e moduli di gestione dei pannelli affiancati e protezione UV della stampa che rendono la produzione veloce ed efficiente. Grazie ad un impilatore automatico, Rho 1000 può inoltre alimentare più pile di cartone contemporaneamente, caricandole su pallet già pronti per le lavorazioni successive. Con la sua velocità di produzione di oltre 150 fogli all’ora, la stampante realizza lo stesso standard di qualità della stampa offset laminata. Le soluzioni LED di EFI Vutek, come la GS3250LX, che grazie alla tecnologia di curing “a freddo” riduce lo stress termico e le deformazioni del supporto, garantiscono buone performance nella stampa del cartone, specie per applicazioni POP. L’assenza di VOC, la riduzione dei materiali di consumo e degli sprechi, il minore consumo energetico e la possibilità di stampare su materiali riciclati rende l’offerta EFI adatta a un vasto pubblico.

|| Excelagraphix 4200P di Xanté, sistema compatto di stampa per il cartone ondulato, è basato sulla tecnologia inkjet Memjet. Fujifilm ha di recente lanciato per la famiglia Inca Digital Onset S40i un sistema automatico di carico e scarico destinato al cartone ondulato.

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strategie Il team di SmartColor pensa “smart”, analizza l’applicazione del cliente, abbraccia la sfida ed elabora la soluzione grafica o industriale sul campo

Smart Concept, l’industrial printing facile e responsive

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gni volta che visitiamo la sede di SmartColor di una cosa siamo sempre certi: dietro le porte a vetri di quella che è a metà tra una bottega artigiana e una fabbrica – intesa come fucina di idee e di sperimentazione – troveremo di sicuro una novità, che di solito non è semplicemente un nuovo prodotto. In casa SmartColor non si assemblano macchine. Non si producono tecnologie: questo lo fanno già le multinazionali del printing. In questa piccola ma ambiziosa azienda italiana si customizzano sistemi di stampa inkjet a partire da motori standard presenti sul mercato, per trasformarli in soluzioni a problemi reali di produzione. Si inventano le personalizzazioni più estreme, la cui sfida è spingere le tecnologie oltre i propri limiti naturali E sempre più spesso si anticipano risposte a esigenze che il target di riferimento non ha ancora esattamente messo a fuoco. Tutto questo alimenta e rende sostenibili modelli di business alternativi, oltre a offrire la possibilità di realizzare applicazioni speciali. Ma da dove nasce l’energia che alimenta una così ostinata ricerca? Chi, almeno una volta, ha incontrato Davide Catalano sa per certo che è lui, con la sua frizzante personalità, a contagiare tutto il team trasferendo grinta e passione. Ma c’è di più. C’è un’alchimia di fattori che genera tutto questo e che rende unica SmartColor: sarà la sua posizione geografica strategicamente dislocata tra il mare e le montagne, sarà quel decentramento rispetto al “nord produttivo” che, se da una parte rende tutto più complicato - non ultimo reperire le maestranze indispensabili a una piccola realtà che ha sempre voglia di crescere – dall’altra dà alle idee quello spazio e quell’ossigeno che altrove forse non avrebbero. Probabilmente quando sei fisicamente lontano dai luoghi “dove succedono le cose”, è allora che ti vengono quella voglia e quella grinta di essere un piccolo Davide sempre un passo avanti rispetto ai giganti Golia. E c’è l’orgoglio, tutto italiano, di saper concretamente affrontare ogni progetto nella sua interezza, con quell’approccio umanistico ancora capace di mettere l’utente al centro di qualsiasi soluzione, senza retaggi da big company.

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|| Tutti i modelli della serie SmartFlat sono completamente personalizzabili in termini di tecnologia di stampa, formato del piano aspirato, altezza massima stampabile e chimica d’inchiostro, per adattarsi a tutte le applicazioni e i mercati


strategie

industriali che adottano il printing come valore aggiunto, ma offriamo anche soluzioni alle richieste di singoli clienti che non trovano risposte nei sistemi di stampa presenti sul mercato.

intervista a Davide Catalano Titolare di SmartColor

“Diamo ai clienti le risposte che non trovano sul mercato...” SmartConcept, in cosa consiste? Sembra pretenzioso definirlo una filosofia di pensiero e di azione, ma proprio di questo si tratta: un metodo, con cui SmartColor affronta ogni sfida. Il nostro essere “smart” è una forma mentis secondo cui portiamo avanti ogni progetto: partiamo da una tecnologia a getto di inchiostro e la modelliamo in base a specifiche esigenze di stampa di settori

Un metodo tanto affascinante quanto impegnativo: lo sviluppo delle vostre soluzioni è un continuo work-in-progress? Proprio perché procediamo tenendo sempre in considerazione ogni specifico target a cui ci rivolgiamo, siamo in grado di “elaborare” anche il più piccolo dettaglio della macchina in modo da offrire sempre la soluzione più conveniente per l’utente, perché pensata all’interno dell’intero processo in cui è inserita. In alcuni casi modifichiamo o implementiamo componenti già esistenti, in altri casi ci troviamo a dovere inventare da zero soluzioni che rendano la macchina più robusta, performante e sostenibile nel suo complesso. Naturalmente facciamo tesoro dell’esperienza, ma procediamo sapendo che per ogni obiettivo raggiunto c’è subito una nuova sfida da affrontare. Un esempio di come nasce

una soluzione “Smart”? Non c’è una regola precisa. C’è molta analisi, ricerca e sperimentazione. Ad esempio per trovare la formulazione dell’inchiostro più adatto ad una specifica applicazione facciamo “scouting” dai produttori di tutto il mondo, effettuiamo test nel nostro laboratorio e li proviamo fino a mettere a punto quella più performante in base alle specifiche tecniche della macchina e ai substrati a cui è destinata. Per citare l’ultima soluzione nata in casa SmartColor, questa è stata pensata per essere lanciata con un determinato formato, ma in fase di implementazione

il cliente ce l’ha richiesta con un piano più grande. In questo caso l’eccezione è nata prima rispetto al modello che presenteremo nella seconda metà del 2015. Mi piace che i nostri prodotti siano realmente “responsive” e in questo caso lo abbiamo dimostrato alla grande! Una piccola anticipazione sul prossimo annuncio? Anche se voi di Italia Publishers l’avete vista in anteprima, è top secret fino a Fespa. Di una cosa state certi: la prossima novità firmata SmartColor metterà tutti a tappeto!

Nessun modello organizzativo globale. Da SmartColor il rapporto causa-effetto non è mediato da nessuna esigenza di standardizzazione. Il team SmartColor pensa “smart”, si immedesima nel problema e lo risolve direttamente sul campo con quel pragmatismo di chi conosce esattamente le esigenze di chi stampa e di chi usa le macchine per un business specifico, affrontando le sfide di un panorama in continuo cambiamento. Ma anche andando a esplorare nuovi mercati industriali in cui l’inkjet printing può fare la differenza. Le caratteristiche delle soluzioni che nascono dalla fucina creativa di SmartColor sono orientate alla massima flessibilità e versatilità e sono studiate per salvaguardare l’investimento del cliente, perché grazie alla loro modularità estrema consentono di mixare sistemi di stampa, chimiche d’inchiostro e componenti base senza pregiudicarne utilizzi diversi nel futuro e preservando così il valore dell’investimento. Ma soprattutto rispondono alle esigenze di specifici mercati, avvalendosi dell’eccellenza delle tecnologie standard ma superandone alcuni limiti. Offrendo così ai propri clienti la libertà di stampare su tutto con un sistema dedicato: ceramica, vetro, legno, tessuto, pellami, oltre che su tutti i materiali per la visual communication senza grossi limiti di peso e spessore. Tutto questo non vi sembra assolutamente Smart?

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eventi In linea con la propria mission e dopo due edizioni in Germania, FM Brooks annuncia che nel 2016 la fiera globale dell’industrial printing si svolgerà in Italia

L’industria italiana piace a InPrint, che sceglie Milano

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na platea di visitatori provenienti da 61 Paesi ha determinato, nel 2014, il successo di quello che si è rivelato essere non soltanto un evento, ma un vero e proprio hub in grado di catalizzare tendenze e riunire molti di quei player dell’industria che condividono un impiego massiccio del printing, sia decorativo o funzionale, nel proprio processo produttivo. Se InPrint 2014 si è conclusa con un successo che ha premiato il progetto degli organizzatori, il 2015 vedrà un’altra volta i settori ceramico, tessile, aeronautico, elettronico, farmaceutico, automobilistico, del packaging e dei materiali compositi confrontarsi sul tema della tecnologia di stampa come quale parte integrante dei propri rispettivi ingranaggi. Lo farà in modo più strutturato perché la piattaforma InPrint è cresciuta sia in capacità di matching tra i player delle filiere industriali, sia in autorevolezza. Il terreno di gioco della prossima InPrint, che promette una crescita del 50%, sarà ancora la Germania (Monaco, dal 10 al 12 novembre 2015). Oltre 100 tra i leader nell’ambito delle tecnologie, degli inchiostri e delle soluzioni accessorie, insieme a 40 nuove aziende espositrici, hanno già confermato la loro adesione all’edizione di quest’anno. La verà novità è però che l’edizione 2016 dello show approderà nel nostro Paese. In linea con la mission “Guidare il futuro della stampa industriale”

Paolo Capano EMEA Director of Sales di INX Digital

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“Quale filiale italiana del gruppo Sakata INX sappiamo quanto sia importante combinare gli skill del mercato locale con quelli globali per raggiungere l’eccellenza nelle soluzioni inkjet. Questo è ancora più importante se parliamo di stampa industriale. Anche se la nostra economia è composta da piccole e medie imprese, l’Italia può vantare settori d’eccellenza come quelli tessile, ceramico, del vetro, del packaging flessibile e del metal packaging, aree in cui l’industria ha già abbracciato la tecnologia inkjet. Sono certo che un’edizione di InPrint a Milano, cuore dell’economia e dell’industria italiana, consentirà agli operatori globali del printing di dare vita a progetti e collaborazioni ancora più entusiasmanti”.

che InPrint si è posta, l’organizzatore FM Brooks ha annunciato il lancio di InPrint 2016 a Milano dal 9 all’11 novembre 2016 nei padiglioni del MiCo a FieramilanoCity. “Siamo orgogliosi di organizzare la terza edizione di InPrint in Italia, Paese leader nei settori del design e della decorazione. Questa fiera, dove il 53% dei visitatori proviene dalla produzione industriale, ci permette di concentrarci sugli sviluppi di settori chiave come il tessile digitale per l’abbigliamento, l’interior decoration, i tessuti tecnici o la creazione di immagini per l’home textile, sull’industria del mobile e su materiali quali legno, plastica, ceramica, vetro, metallo, supporti per il packaging o altre applicazioni funzionali” - ha dichiarato Frazer Chesterman, co-Direttore di InPrint insieme a Marcus Timson. A sostenere la centralità dell’Italia numerosi produttori di prim’ordine, tra cui Reggiani Macchine, Ricoh, Konica Minolta, Kuei, JetSet, J-Teck3, Mimaki, INX Digital, Sensient e altri. Tutti concordi sul fatto che InPrint rappresenterà una vetrina unica per il settore. La Lombardia è una regione importante per l’innovazione in settori chiave dell’industria e Milano è la capitale economica del Paese, oltre a vantare una reputazione mondiale legata al design, alla progettazione e ad ogni sfera della creatività. Questa caratteristica conferirà a InPrint 2016 una struttura e un obiettivo unici, sviluppandosi come evento a sé stante, pur restando complementare alla fiera svoltasi in Germania.


news

Nuovo packaging Con apertura a strappo

|| Il sistema di stampa Durst Rho Vetrocer dedicato alla decorazione digitale del vetro.

Durst sigla una joint venture per la produzione di inchiostri ceramici Durst ha siglato una joint venture con CeraDecor che dà vita alla nuova società VetroCER Ltd. Con sede a Greater Noida (Nuova Delhi), VetroCER produrrà inchiostri ceramici inorganici per il sistema Rho Vetrocer. L’accordo coinvolge Durst Industrial Inkjet Application, specializzata in sistemi di stampa inkjet industriali, che ha messo a punto il sistema Rho Vetrocer per la decorazione digitale del vetro, con

l’obiettivo di ampliarne i campi di applicazione della stampa su vetro, utilizzandola come elemento architettonico. Presentata a Glasstec 2014, Rho Vetrocer utilizza inchiostri ceramici inorganici che saranno prodotti da VetroCER Ltd. La formulazione dell’inchiostro e il controllo della qualità avverranno invece nei laboratori del centro di ricerca Durst di Lienz. www.durst.it

www.hpedp.eu hpedp@ipaper.com

HP Everyday Papers con facile apertura a strappo.

|| La NW140 e la nuova NW210 installate presso il nuovo centro demo Evolve.

Nuovo centro demo EMEA di Evolve Alla fine del 2014 è stato inaugurato a Fagnano Olona (VA) il centro demo Evolve per l’area EMEA. Dotato di un’area lounge per presentazioni e training, ospita le macchine per stampa di etichette NW140 e la nuova NW210, entrambe equipaggiate con fustella laser top di gamma. “L’apertura dell’Evolve Center EMEA, che a breve ospiterà nuove piattaforme single-pass e scanning della gamma Evolve, è un nuovo milestone nella strategia di raffor-

zamento dell’offerta di soluzioni integrate di Sakata INX a livello globale – afferma Stefano Rogora, Sales Manager EMEA di Evolve – in poche settimane abbiamo ospitato responsabili di produzione e R&D manager da tutta Europa, per cui abbiamo svolto cicli di test e demo su materiali e applicazioni critiche. I consensi sin qui ottenuti ci danno fiducia per un consolidamento della base installata nel 2015”. www.evolveinx.com

HP Laserjet

HP All-In-One

HP Multipurpose

HP Copy

HP Printing

HP Office

HP Home & Office



Heimtextil 2015, la fiera globale del tessile per arredo, interior decoration e contract, sottolinea la crescente importanza della stampa digitale, al punto da porre al centro dello show un padiglione dedicato all’inkjet

L’home textile si prepara a un futuro 100% inkjet?

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ltre 68 mila visitatori, il 94% dei quali ha dichiarato di essere soddisfatto dei risultati ottenuti dalla partecipazione alla fiera, che si è svolta dal 14 al 17 gennaio scorsi: ledizione 2015 di Heimtextil è stata tutta in crescita e il merito, almeno sul piano dei contenuti e dell’innovazione, è da attribuire anche al ruolo sempre più centrale della stampa digitale applicata ai tessuti destinati all’arredo. Il textile orientato all’arredo, all’interior decoration e al contract è appunto il core di una fiera, ormai storica, che in quanto ad autorevolezza nell’individuare i nuovi trend non ha rivali e per questo è diventata punto di riferimento anche per la sua apertura nei confronti delle evoluzioni del digital printing. A confermarlo è il centralissimo padiglione 4, nuova location tutta votata al digitale che per questa edizione ha assunto un nuovo concept espositivo, beneficiando anche della vicinanza con l’Heimtextil Theme Park, il luogo in cui le tendenze future diventano realtà. Numeri alla mano, a Francoforte il gruppo inkjet ha visto impegnati 11 brand: un numero modesto rispetto allo spiegamento di forze cui ci hanno abituato le varie Fespa e drupa, ma importantissimo considerata la connotazione molto verticale della fiera. Un dato, tutto sommato, non dissimile da quello che abbiamo potuto osservare in ambito ceramico al Tecnargilla (vedi articolo a pagina 37). Per questo Heimtextil può pregiarsi di avere riunito la più ampia gamma di soluzioni per il digital printing tessile dedicato al tessile per la casa e per il contract. A popolare il padiglione 4 i principali player del settore, tra cui brand provenienti dalle graphic arts quali HP, Mimaki, Durst e Xeikon, accanto a produttori più fortemente vocati al tessile come Reggiani Macchine, POD-Equipamenta, Kornit Digital, d.gen e J. Zimmer, ai quali si è aggiunta una new entry, Epson che ha scelto la piattaforma di Heimtextil per mostrare come la propria gamma di soluzioni per la stampa sublimatica, grazie alla loro flessibilità, siano adatte alla personalizzazione e alla realizzazione di applicazioni su tessuto dal design contemporaneo, ma anche su altri materiali destinati ad applicazioni tessili funzionali e decorative.

|| Epson, in collaborazione con l’Istituto Tedesco della Moda (DMI) ha mostrato come è possibile creare, prototipare, stampare in digitale i colori per il tessuto dalla moodboard (tavola di stile) al prodotto finale, usando i colori della stagione Primavera-Estate 2016.

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|| In alto, a sinistra, la stampante tessile Teleios Grande G5 di d.gen per la produzione in formati superwide fino a 3,3 metri; a destra un dettaglio del modulo d’uscita di Xeikon 3500 Digital Press inserita nella soluzione Wall-Covering Suite. In basso: a sinistra, Durst Kappa180 e a destra Mimaki TS 500-1800 per la stampa di medi volumi su carta. In basso, a sinistra, la nuova Mimaki TX500-1800DS per la stampa su supporto tessile, a destra, la stampante tessile Durst Kappa 180.

European Digital Textile Conference: l’inkjet cresce a 2 cifre

I big del mercato definiscono lo stato dell’arte nel digital textile

Per il secondo anno consecutivo Heimtextil ha ospitato la European Digital Textile Conference, che si è svolta il 15 gennaio proprio all’interno del padiglione digitale. Organizzata dal World Textile Information Network (WTiN) e Messe Frankfurt, ha toccato diversi argomenti fornendo una panoramica completa sugli sviluppi delle tecnologie inkjet per la stampa su tessuto: dai dati di mercato alle tendenze, dall’individuazione dei vantaggi della stampa digitale rispetto all’analogico fino alla presentazione di nuove macchine e tecnologie. Sono stati presi in esame approfondimenti tecnici sulla stampa su fibre di poliestere, cotone e cellulosa, sulla gestione del colore, sui processi di pre-trattamento dei tessuti e sull’utilizzo di teste di stampa sempre più evolute. Ciliegina sulla torta, la presentazione di casi di successo, legati alla produzione di applicazioni destinate all’home decoration. La conferenza ha riscosso un successo al di là delle previsioni perché ha offerto anche spunti in merito alle opportunità di business, di sviluppo di nuovi mercati e di idee per nuovi progetti creativi resi possibili dalla rapida evoluzione delle tecnologie di stampa digitale per il settore tessile, tracciando lo stato dell’arte di processi produttivi che crescono a un tasso annuo del 25% (fonte Textile Intelligence).

Heimtextil è soprattutto la fiera delle applicazioni e delle tendenze e le tecnologie in mostra, in particolare quelle digitali, hanno offerto ai buyer una panoramica sullo stato dell’arte di processi produttivi orientati a dare la maggiore libertà di espressione, sia da un punto di vista creativo sia funzionale, alle esigenze contemporanee della decorazione e dell’arredo. Per questo produttori come Epson hanno scelto di collaborare con noti interior designer. Bryony Benge-Abbott ha mostrato in fiera come è possibile ottenere su tessuto gli splendidi colori delle prorie creazioni con l’impiego delle soluzioni SureColor. “La tecnologia Epson – ha affermato Bryony – mi ha dato la libertà di esplorare nuovi modi per realizzare vari prodotti di arredamento che non avrei mai pensato di poter ottenere prima. I miei disegni sono ispirati dalla natura, includono colori ricchi ma con motivi delicati ed è molto importante che vengano trasferiti sui tessuti esattamente come li ho creati. Usando stampanti della gamma Epson SureColor posso sperimentare diversi supporti per creare tappezzerie di alta qualità, tessuti per tende, cuscini e rivestimenti”. Mimaki si è posta come trend setter in ambito di tessuti per gli ambienti abitativi, partecipando come Gold Sponsor della European Digital Textile Conference dove Mike Horsten, direttore generale

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marketing EMEA di Mimaki Europe, ha tenuto uno speech intitolato “Why the home textile sector will switch to digital”. Il produttore giapponese ha presentato diverse soluzioni dedicate alla produzione tessile che hanno mostrato la versatilità della stampa inkjet: dalla Mimaki TS500-1800, per tessuti di arredamento oltre che per l’abbigliamento sportivo, t-shirt e vestiti, fino alla Mimaki TX500-1800DS che stampa su poliestere. La stampante a sublimazione JV300-160 è adatta a ogni materiale e consente di personalizzare abiti e accessori moda, mentre la JV400-160X produce stampe latex di alta qualità per applicazioni wallpaper con stampa in esacromia, arancione e verde inclusi, per una più ampia gamma cromatica. Con Kappa 180 V2 e Kappa 320, Durst offre due stampanti industriali ad alte prestazioni per la stampa digitale su tessuti con la stessa tecnologia inkjet ma con diversi formati. Kappa 180 V2 stampa su una larghezza massima di 195 cm ed è ideale per la produzione nell’industria dell’abbigliamento, ma trova applicazione anche nel settore dell’arredamento e della manifattura dei tessuti. Per le esigenze nel settore dell’home textile, Durst offre la Kappa 320 che stampa su una larghezza di 330 cm, formato ideale per arredamenti ma anche coperte, biancheria e tende. Per la sublimazione Durst ha inoltre lanciato Rhotex 180 TR, una dye sublimation industriale compatta per poliestere e misto poliestere. Il produttore coreano d.gen, ormai habitué dell’Heimtextil, ha puntato sul formato e sull’innovazione tecnologica nel direct-to-fabric con Teleios Grande G5, una stampante da 3,3 metri di larghezza che utilizza teste Ricoh Gen5 e impiega inchiostri dye dispersi. Oltre alla qualità di stampa, il punto di forza della macchina è l’eccellente rapporto prezzo/prestazioni, con velocità che raggiungono i 200 m²/ora. || Esempi di applicazioni che si possono produrre utilizzando il servizio HP Wall Art.

Anche la wallpaper è digitale HP ha presentato la terza generazione di HP WallArt, un servizio web basato su cloud, che consente di semplificare la progettazione, la visualizzazione e la produzione di carte da parati personalizzate, gratuito per i possessori di sistemi di stampa HP Latex. HP WallArt 3.0 ingloba il servizio “WallArt in-store design”, che incentiva i produttori di wallpaper a espandere la propria attività grazie alla collaborazione con i rivenditori. Grazie all’utilizzo di HP WallArt, il processo di vendita è digitalizzato: gli utenti finali possono visualizzare il layout prima di effettuare l’acquisto

e ricevere il prodotto stampato in tempi brevissimi. HP ha presentato un nuovo prototipo che consente agli studi di design del settore home textile di migliorare l’efficienza del flusso di lavoro, ridurre i costi e velocizzare il processo, dalla progettazione alla produzione. HP Latex 3000, in funzione presso lo stand HP, ha dimostrato ancora una volta la flessibilità e la qualità del latex per la produzione di wallpaper con differenti finiture. Xeikon ha presentato la Xeikon Wall-Covering Suite, soluzione all-in-one dedicata alla digital wallpaper, mostrando, in controtendenza con gli altri produttori orientati all’inkjet, la propria tecnologia a toner a bobina basata sul motore di stampa Xeikon 3500 Digital Press.

Kiian Digital, Platinum Sponsor alla Digital Textile Conference Kiian Digital, in qualità di Platinum Sponsor alla Digital Textile Conference, che si è svolta lo scorso 15 gennaio in occasione di Heimtextil, ha presentato attraverso l’intervento di Marco Girola, Marketing Specialist della società, le ultime tendenze e le opportunità nel mercato della stampa digitale tessile, evidenziando in particolare l’uso di poliestere per arredamento e interior decoration, materiale la cui diffusione è in crescita per la sua versatilità e facilità d’uso per una vasta gamma di prodotti nel settore della stampa tessile. Girola ha anche presentato la gamma di inchiostri digitali Kiian per la sublimazione, inchiostri dispersi e a pigmenti, tra cui le serie Digistar K-ONE e GENR. Il primo progettato specificamente per le teste di stampa Kyocera e il secondo per le teste Ricoh. Le ultime novità del portfolio Kiian sono gli inchiostri sublimatici rosa, giallo e verde fluorescenti, perfettamente in linea con le ultime tendenze di mercato.

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Una tecnologia matura, che non smette di crescere e aumenta le performance. Analizziamone insieme processi, stampanti, player del mercato e punti di vista

Diretta o transfer: la stampa sublimatica va veloce di Giuseppe Bosio // giuseppe@densitymedia.com

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eppur ormai non più giovanissima e progressivamente affiancata da processi e chimiche d’inchiostro sempre più evolute, industriali o frutto della ricerca & sviluppo dei big della chimica – pigmenti, reattivi, acidi, dispersi e, why not, latex e solventi – la sublimazione sembra non conoscere obsolescenza e anzi ogni anno vede riconfermato l’impegno dei costruttori di macchine e dei produttori di consumabili nel rendere il processo sublimatico sempre più produttivo e user-friendly. Complici i progressi insiti nell’architettura delle stampanti, sia quelle progettate per il tessile sia quelle mutuate dal display graphics, soprattutto per quanto riguarda le teste di stampa che produttori come Ricoh, Konica Minolta, Epson, Kyocera e altri hanno reso estremamente solide, performanti e capaci di gettare gocce a frequenze molto elevate e di dimensioni microscopiche un tempo impensabili, rendendo possibile la riproduzione di dettagli finissimi e immagini di qualità fotorealistica. Ma anche il fronte dei tessuti pretrattati, delle carte sublimatiche, degli inchiostri, delle calandre e dei software di preparazione e di workflow management si è arricchito di nuovi fornitori, prodotti, accessori e plugin pensati specificamente per produrre tinte e disegni su tessuto in modo efficiente, minimizzando gli errori e aumentando i profitti. Inutile dire che l’aumento dei volumi e la crescente concorrenza hanno imposto anche al comparto sublimatico, come già avvenuto nel solvente e nell’UV, una costante riduzione dei prezzi di vendita e una notevole compressione delle marginalità. Ma quali sono i campi di applicazione della sublimazione? È importante sottolineare che il limite naturale di questa tecnologia risiede nella tipologia di tessuto stampabile: essenzialmente poliestere. Un tessuto sintetico papabilissimo per il cosiddetto softsignage (stampe pubblicitarie, banner, bandiere, gonfaloni, anche ignifughi…) e ottimo per alcune applicazioni decorative e di arredo (ombrelloni, sedie, ecc.), così come per numerose tipologie di capi di abbigliamento sportivo. Non si parla quindi di fashion, di stampa su cotone, seta, lycra, velluto e tutti quei prodotti “tessili” di cui parleremo prossimamente.

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|| Alcune applicazioni realizzate grazie alla stampa sublimatica su tessuto.

Giuseppe Bosio è operativo nell’industria tessile dal 1978, presso l’azienda di famiglia. Nei primi anni Ottanta inizia un percorso professionale che lo condurrà alla direzione in ambito commerciale e alla ricerca e sviluppo presso grandi aziende tessili manufatturiere italiane attive a livello internazionale. Da anni le sue competenze sono al servizio anche del mercato della stampa digitale tessile.


|| Il sistema di stampa a sublimazione diretta prevede l’alimentazione della bobina di tessuto in poliestere direttamente sulla stampante inkjet.

Diretto o indiretto? Non c’è una risposta univoca L’esperienza vissuta sul mercato e qualche centinaio di conversazioni sull’argomento durante fiere e corsi di formazione mi confermano che non tutti hanno ancora inquadrato i paradigmi del processo di sublimazione. Anzitutto non tutti riescono a fare una distinzione chiara tra il processo di stampa diretto e quello indiretto, che si porta dietro scelte tecnologiche radicali e implica, naturalmente, vantaggi e svantaggi per ciascuno dei due procedimenti. Per farla breve, il sistema diret-

to prevede l’alimentazione della bobina di tessuto in poliestere direttamente sulla stampante inkjet, mentre quello indiretto vede l’utilizzo di una specifica tipologia di carta su cui viene stampata l’immagine e il successivo trasferimento sul tessuto tramite una calandra o pressa termica. Ma se stampare direttamente è così semplice, perché complicarsi la vita con un passaggio in più? Domanda lecita, che tuttavia non ha una risposta univoca. Parlando con un vasto campione di utiliz-

Direct-to- fabric: come funziona? Il principio base di questa tecnica è stampare direttamente sul tessuto utilizzando stampanti ottimizzate per alimentare un materiale – il poliestere appunto – che ha caratteristiche di stabilità dimensionale ed elasticità ben diverse da carte, PVC e altri media pensati per l’inkjet. Questo implica l’adozione di accorgimenti tecnici diversi e più complessi rispetto alle macchine destinate alla carta. In uscita dal motore di stampa il colore può essere quindi fissato direttamente in macchina attraverso un forno ad-hoc, con l’ausilio di una calandra analoga a quella in uso per l’accoppiamento con carta transfer. Il cosiddetto direct-to-fabric permette di stampare i tessuti in un solo passaggio, velocizzando il processo produttivo, riducendo l’investimento in attrezzature di servizio e riducendo sensibilmente gli spazi di lavorazione in azienda. Non è casuale che questa tecnologia trovi largo impiego e gradimento nelle applicazioni di soft-signage con larghezze di bobina che possono arrivare a 320/330 cm: lavorazioni sublimatiche che seguono le logiche produttive del solvente e dell’UV e che quindi giustificano ampiamente una scelta di semplificazione del workflow. Tra i limiti di questo processo ci sono velocità di stampa

zatori finali avremmo punti di vista molto diversi e tutti oggettivamente sensati e difendibili. In questo caso il tempo e l’evoluzione tecnologica non hanno cambiato di molto i trend di utilizzo e di fatto la scelta parte sempre dall’analisi e dalla comprensione delle caratteristiche finali del prodotto finito da ottenere (solidità, resistenza, ecc.), dalla tipologia, formato e peso del tessuto da utilizzare, dai quantitativi medi prodotti per ciascuna commessa, su base giornaliera o settimanale,

dai tempi di consegna e dalla necessità di effettuare o meno operazioni di finitura, dall’incidenza del costo degli impianti (se il confronto è con l’analogico), dalla specifica chimica d’inchiostro da utilizzare. Tutte variabili da calcolare con attenzione per costruire il flusso produttivo giusto ed evitare di dover fare i conti con un sistema poco funzionale, che avrà un impatto negativo sull’efficienza aziendale e sulle marginalità. Ma vediamo più da vicino le caratteristiche dei due sistemi.

non sempre elevatissime, a causa della necessità di asciugare e fissare il colore, la disponibilità di una gamma di poliesteri relativamente più limitata e l’impossibilità di tenere separate le fasi di stampa e finitura.

Fissare un tessuto in stampa diretta La sublimazione avviene quando una sostanza passa da uno stato solido a uno gassoso senza passare per lo stato liquido: l’esempio più efficace per spiegarlo è il ghiaccio che può trasformarsi in vapore senza diventare acqua. Nella stampa sublimatica diretta questo accade quando il tessuto, ormai asciutto, passa in un forno o in una calandra dove si raggiungono almeno i 180°, indispensabili perché l’inchiostro si trasformi in gas e venga inglobato dal filato, per poi ridiventare solido al successivo raffreddamento. In questa fase si verifica anche la trasformazione dei colori, che dai toni opachi e scuri del pre-fissaggio assumono le tinte cariche e brillanti desiderate. Nel caso dei forni posizionati in linea con la stampante è importante controllare correttamente la velocità del processo e i tempi di permanenza in forno del tessuto, così che l’effetto finale non sia pregiudicato da un’eccessiva o insufficiente applicazione di calore.

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Come si trasferisce l’immagine dalla carta al tessuto?

|| La calandra (nella foto, un modello prodotto da Monti Antonio) è utilizzata per il trasferimento a caldo dell’immagine dalla carta tranfer al tessuto in poliestere

Fermo restando il principio della sublimazione, le variabili da governare per un ottimale trasferimento dalla carta al tessuto sono essenzialmente tre: temperatura, velocità e pressione. Si possono utilizzare due tipi di tecnologie: la calandra, che è un grosso cilindro scaldato che viene utilizzato per la stampa roll-to-roll, oppure una pressa per trasferire disegni stampati su carta sulle pezze già tagliate nelle forme e misure prestabilite o sui capi finiti. In entrambi i casi la buona riuscita del lavoro dipende anche dalle impostazioni del software utilizzato per l’invio in stampa del file e dalla cura prestata nella definizione dei parametri di color management impostati per stampare la carta. Contrariamente ai processi diretti tipo UV, latex e solvente, il risultato cromatico finale si avrà (e si vedrà) solo dopo il passaggio in calandra. Una gestione del colore ben congegnata è quindi una precondizione perché l’applicazione del colore per un tempo predefinito dia luogo a un risultato cromatico sempre prevedibile.

La carta transfer “democratizza” la stampa tessile Il processo di stampa su carta e successivo trasferimento dell’immagine sul tessuto è senz’altro il metodo più noto e utilizzato in molti settori, dalla grafica ad alcuni segmenti dell’abbigliamento, dell’arredamento, dell’accessoristica e di parecchie nicchie industriali, non necessariamente tessili. Un processo che si concretizza grazie all’uso di calandre (per chi lavora da bobina a bobina) o di presse termiche piane, utili per trasferire l’immagine su capi d’abbiglia-

mento pre-confenzionati e altri oggetti o materiali. Il processo indiretto ha subito negli ultimi anni una rivoluzione che ne ha aumentato esponenzialmente la penetrazione, grazie soprattutto alla disponibilità di stampanti relativamente abbordabili, inchiostri facilmente reperibili e alimentabili anche su stampanti non progettate per la stampa tessile e all’offerta crescente di calandre e presse per tutti i gusti. Anche in questo caso a democratizzare la situazione hanno

pensato le testine di stampa, che “digerendo” le chimiche sublimatiche al pari di tante altre, hanno reso meno problematica l’adozione o la riconversione tessile di stampanti a bassa produttività. Sono ormai innumerevoli le aziende che oggi possono stamparsi la carta in casa e chiudere il cerchio in calandra, con benefici sia in termini di costi che di possibili business aggiuntivi. Anche in questo mercato le aziende produttrici di stampanti hanno sfornato modelli su modelli,

andando a colmare tanto le esigenze di prototipazione che gli alti volumi, con sistemi che per produttività si avvicinano alle rotative analogiche. Rispetto alla stampa diretta e a pari condizioni, i vantaggi sono essenzialmente una maggior produttività, un costo al metro quadro più governabile e la possibilità di utilizzare praticamente tutti gli articoli in poliestere sul mercato, in quanto viene meno l’esigenza di particolari pre-trattamenti.

|| Il procedimento della sbublimazione indiretta prevede la stampa su carta e il successivo trasferimento dell’immagine sul tessuto attraverso il calore.

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Pressa o calandra? Tutto dipende dal formato Le caratteristiche tecniche delle due macchine sono talmente diverse che la scelta va fatta considerando il tipo di lavorazione che si deve fare. Per stampare roll-to-roll è indispensabile utilizzare la calandra se invece si tratta di stampe piazzate, ovvero della necessità di trasferire il disegno in un punto preciso del tessuto o del capo già confezionato, si utilizzano le presse termiche.

Pressa per formati e capi finiti

Calandra per tessuti in bobina

Nelle presse termiche vi sono molte più possibilità di scelta e dimensioni estremamente variabili, dal classico 50x50 cm per piccole tirature, che troviamo spesso anche in piccoli centri stampa per personalizzare le t-shirt, fino a dimensioni molto grandi, con piani lunghi anche 5 metri. Talvolta anche doppi per poter caricare la macchina durante la lavorazione. Un componente utilissimo per migliorare la penetrazione del colore in alcuni materiali è applicare alla pressa un sistema di aspirazione (vacuum) che aumenta la pressione del gas verso la superficie da stampare. Anche in questo caso la meccanica, il sistema della distribuzione del calore e la perfetta planarità di tutta la superficie del piano di lavoro è la condizione principale da tenere in considerazione al momento dell’acquisto.

Il mercato delle calandre propone macchine che si differenziano principalmente nel diametro dei cilindri con vari accorgimenti nei sistemi di entrata e uscita del tessuto, della carta stampata e se serve anche quella protettiva che viene utilizzata per preservare la pulizia del cilindro quando si stampa su tessuti forati tipo mash o flag, con accessori studiati su richiesta del cliente. I fattori a cui occorre prestare attenzione nella scelta della macchina sono la struttura sia meccanica ed elettronica: queste devono garantire l’assoluto controllo e sicurezza durante tutta la lavorazione. è su questi punti che si sta concentrando l’attenzione dei maggiori produttori presenti sul mercato, fermo restando che le calandre hanno sempre dimensioni importanti e sono di fatto macchine industriali.

GUIDA AI FORNITORI Oltre a offrirvi una panoramica sulle tecnologie disponibili in merito alla sublimazione diretta e indiretta, di seguito, un elenco di alcuni dei principali rivenditori, punto di riferimento per il mercato italiano per macchine, inchiostri, accessori e materiali tra cui carta transfer e tessuti.

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BOMPAN Dal 1996 è l’importatore esclusivo delle tecnologie Mimaki per il mercato italiano. Oggi è anche punto di riferimento per chi vuole avvicinarsi alla stampa sublimatica scegliendo le soluzioni proposte dall’azienda giapponese. www.bompan.it

DIGITALIA Oltre a soluzioni per stampa sublimatica tra cui Epson e Seiko, offre anche una selezione di supporti, inchiostri e accessori. Grazie ad una lunga esperienza tecnica e a decine di clienti in tutta Italia, è tra i fornitori leader del settore. www.digitaliaspa.com

PILOGRAF Pilograf è una società commerciale leader che opera nel settore della stampa digitale ed è specializzata nella sublimazione e nel settore tessile. Commercializza brand di prim’ordine come MS, Sensient e Cham Paper Group. www.pilograf.it


intervista a Vladimir Leoni Co-titolare di Mirage

Sublimazione indiretta, perché questa scelta? Dopo attente valutazioni tecniche e considerando i mercati a cui ci rivolgiamo, abbiamo scelto di stampare in sublimazione su carta e trasferire con calandra. Stampare prima su un supporto planare come la carta ci permette di controllare al meglio il colore sia in fase di prima campionatura, sia soprattutto per la possibilità di riprodurlo uguale nel tempo. Abbiamo investito energie nel capire e conoscere il funzionamento della parte meccanica ed elettronica e scegliere le soluzioni più performanti sia in termini qualitativi che produttivi. Un altro aspetto fondamentale è stato quello di scegliere un software efficiente e preciso, GMG, che ci permette di controllare il colore a tutti i livelli. Quali sono i vantaggi? Per quale tecnologia avete optato? Il passaggio in calandra permette di avere sotto controllo anche temperatura, velocità e pressione, che solo se perfettamente equilibrati rendono il trasferimento dell’inchiostro perfetto a livello di cromia e risoluzione. Considerato che ci rivolgiamo a diversi mercati con richieste completamente diverse, la soluzione carta+calandra ci permette di utilizzare tutti i tessuti in poliestere senza pre-trattamenti, anche elasticizzati o con spessori più o meno alti, aumentando così le opportunità di business. Per soddisfare alcuni particolari mercati abbiamo attrezzato un plotter con colori fluorescenti, mentre per produrre tessuti in formato XXL abbiamo acquistato stampante e calandra in altezza cm 360”. GRAFILANDIA Nel ricco catalogo di prodotti offerti da Grafilandia si trovano i migliori brand di tecnologie per la stampa sublimatica come Epson, Mimaki, Roland e Mutoh, gli inchiostri Kiian e una vasta gamma di carte per la stampa sublimatica. www.grafilandia.it

COLORCOPY Con una notevole esperienza nel settore digitale, ColorCopy, presente sul mercato dal 1991, commercializza tecnolgie per la stampa sublimatica marchiate Roland, oltre a una vasta gamma di presse e calandre. www.colorcopy.it

intervista a Denis Canton General Manager di GiPrint

Sublimazione diretta: perché? Quale tecnologia usate? Versatilità e velocità di esecuzione sono i nostri punti di forza. Per questo abbiamo deciso di indirizzarci verso la stampa a sublimazione diretta, che ci permette di operare in modo efficace, dandoci la possibilità di evadere entro la serata ordini ricevuti al mattino. Abbiamo scelto una macchina produttiva e innovativa e abbiamo optato per Durst Rhotex 322, che ci consente di produrre fino a 2.000 m² al giorno, raggiungendo volumi industriali prima inavvicinabili. Siete soddisfatti dei risultati? Sì. Un esempio è il prestigioso allestimento di un padiglione dalla fiera di Genova realizzato con 3.500 m² di tessuto stampato direttamente con un fondo rosso per ricoprire una struttura alta 12 metri. Un progetto che ci rende orgogliosi e pronti ad accettare altre sfide: sappiamo che buona parte del successo è merito anche della nostra scelta di stampare direttamente con le tecnologie hardware e software più avanzate. Quali i pregi e quali i difetti? Il poliestere e gli inchiostri sublimatici sono eco-compatibili. Inoltre la facilità d’uso e maneggevolezza di un prodotto in poliestere rendono più veloce e sicuro il trasporto e la posa. Sappiamo che oggi vi sono ancora alcuni tessuti che necessitano di un pre-trattamento per ottenere la massima resa e solidità dei colori, ma prestiamo la massima attenzione a tutte le novità che i produttori renderanno disponibili. TREND Fornitore di attrezzature per la stampa digitale destinata alla vistual communication, propone soluzioni la stampa tessile firmate Epson e Mimaki. Offre inoltre presse per il termofissaggio della stampa. www.trendsrl.net

EUROSCREEN Propone soluzioni per produrre materiali tessili stampati sia nel campo della sublimazione direct che transfer. La sua offerta commerciale comprende, oltre ai sistemi da stampa, le relative calandre termiche. www.euroscreen.it

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SUBLIMAZIONE DIRETTA

ATP Color DFP1320 G4-12

È un sistema di stampa direct-to-fabric per produrre su tessuti, trattati e non trattati, per applicazioni di soft-signage. Larghezza massima: 3.300 mm Teste di stampa: Ricoh Gen4 Risoluzione massima:1200x600 dpi Velocità massima: fino a 165 m²/ora Inchiostri dispersi dye base acqua Stampa a goccia variabile da 7 pl www.atpcolor.it Sistema di taglio integrato Il sistema di taglio in linea semplifica il processo produttivo e rende più agili le operazioni di finitura. Inoltre, grazie all’utilizzo di una tecnologia a lame fredde è possibile interrompere e riprendere le lavorazioni senza che resti alcun segno e difetto nel materiale stampato.

Durst Rhotex 180 TR

Durst Rhotex 180 TR è un sistema per la stampa diretta su tessuto per medi volumi che combina le capacità di produzione industriale con la massima qualità e affidabilità di stampa. Larghezza massima: 1850 mm Testine di stampa: Durst QuadroS Risoluzione massima: da 800x600 dpi fino a 1000x1200 dpi Velocità massima: 200 m2/ora Inchiostri Durst Dye Sublimation CMYK 8 canali colore www.durst.it Massima produttività e qualità Il sistema di stampa è adatto soprattutto per poliestere e per tessuti misto poliestere, comunemente usati per l’abbigliamento sportivo, le applicazioni per l’interior decoration e il soft-signage.

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d.gen Teleios Black

Sistema di stampa a sublimazione diretta ad alta qualità per il soft-signage. Larghezza massima: 1.800 mm Teste di stampa: Ricoh Gen5 - 4 colori Risoluzione massima: 1.400 dpi Velocità massima: 64 m²/ora - 2 pass Inchiostri dye base acqua - cartucce ad alta capacità da 1 Kg Sistema di alimentazione per supporti tessili brevettato eng.dgen.com Workflow end-to-end La tecnologia proprietaria brevettata consente a d,gen Teleios di stampare e contemporaneamente di fissare il colore attraverso la heat-fixation unit. L’unità di svolgimento del tessuto è ottimizzata, per offrire un workflow completo.

EFI Vutek TX3250r

Soluzione versatile per chi approda alla fascia medio/alta della stampa su tessuto per applicazioni soft-signage, offre elevata produttività e la qualità tipica della tecnologia EFI. Larghezza massima: 3.200 mm Testine di stampa: piezo drop-on-demand Seiko Risoluzione massima: fino a 1.080 dpi Velocità massima: 100 m²/ora Inchiostri sublimatici dye ad asciugatura rapida Stampa a 8 colori w3.efi.com Versatile e produttiva La versatilità è il punto di forza di questo sistema, che permette di stampare sia direttamente sui tessuti che su carta transfer. Il nuovo inchiostro ad asciugatura rapida di EFI incrementa la produttività.


SUBLIMAZIONE DIRETTA

Mimaki TX500-1800DS

Stampante a sublimazione diretta su poliestere ad alta produttività per soft-signage, materiali POP, bandiere, retroilluminati, banner, mesh e decorazioni artistiche. Larghezza massima: 1.820 mm Testine di stampa: Ricoh Gen5 Stampa a goccia variabile da 7 a 35 pl Risoluzione massima: 1.200 dpi Velocità massima: 150 m2/ora Inchiostro sublimatico Mimaki SB300 www.bompan.it Tecnologia al top I plus di questo sistema, oltre alle teste di stampa Ricoh Gen5, sono il sistema di degassificazione che pemette l’uso di inchiostri in bottiglia, i filtri antinebulizzazione e il sistema automatico di alimentazione.

Mutoh ValueJet 1628 e 2628

Valuejet 1628TD e Valuejet 2628TD possono stampare direttamente su tessuti con trama aperta o chiusa e su carta sublimatica con inchiostri dye sublimatici. Larghezza massima: 1.600 mm e 2.500 mm Testine di stampa: doppia testa piezo drop-on-demand Velocità massima: 41 m²/ora Inchiostri Mutoh dispersi (per stampa diretta) e ad alta velocità dye sublimation (per stampa su carta sublimatica); www.mutoh.eu/it - www.reis-mutoh.it Doppia testa di stampa di ultima generazione I due modelli della serie Mutoh Valuejet TD incorporano due teste da 1.440 ugelli con tecnologia piezoelettrica drop-on-demand. Ogni testa è formata da 4 sezioni di colore, con 360 ugelli per sezione.

SUBLIMAZIONE INDIRETTA

ATP Color DPP740 G5

Sistema di stampa a sublimazione indiretta ad alta velocità per soft-signage. Larghezza massima: 1.800 mm Testine di stampa: Ricoh Gen5 - 4 colori Risoluzione massima: 600x600 dpi Velocità massima: 135 m²/ora Inchiostri dye sublimation Sistema di asciugatura della carta multiplo e regolabile in base alla tipologia di carta www.atpcolor.it Sistema di alimentazione che supporta le alte velocità La macchina è equipaggiata con le teste di stampa inkjet di ultima generazione Ricoh Gen5, in grado di produrre la più elevata qualità di stampa per una risoluzione di 1.200 dpi.

d.gen Papyrus G5

Papyrus G5 è l’ultima nata in casa d.gen per la stampa di produzione su carta transfer. Larghezza massima: 1.800 mm Testine di stampa: Ricoh Gen5 Risoluzione massima: 600x600 dpi Velocità massima: 106 m²/ora Inchiostri dye sublimation eng.dgen.com Flessibilità e produttività costante Papyrus G5 è dotata di un’unità di fissaggio che si adatta a supporti di diverse larghezze. Grazie al dryer, che può operare in modalità freddo o freddo+caldo con temperature fino a 80 °C, il processo di asciugatura della carta supporta la massima velocità di stampa di 106 m2/ora.

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SUBLIMAZIONE INDIRETTA

Epson SureColor SC-F7100

SureColor SC-F7100 è una stampante a sublimazione indiretta a bobina progettata per la stampa di volumi medio/bassi di signage, abbigliamento, accessori, articoli promozionali personalizzati e gadget. Larghezza massima: 1.626 mm Testine di stampa: Epson Micro Piezo TFP Risoluzione massima: 720x1.440 dpi Velocità massima: fino a 59 m2/ora Inchiostri base acqua UltraChrome DS www.epson.it Eccellenza nei dettagli di stampa Gli inchiostri UltraChrome DS offrono toni vivaci, contorni precisi e sfumature uniformi. La tecnologia della testina di stampa Micro Piezo TFP offre tutta la sicurezza di riprodurre anche i particolari più piccoli e immagini in maniera nitida e dettagliata.

MS JP4

Stampante di solida costruzione dalle elevate prestazioni studiata per il settore della stampa a sublimazione su carta. Offre un ottimo rapporto qualità/prezzo. Larghezza massima: 1.800 mm Testine di stampa: Kyocera KJ4 Risoluzione massima: 600x600 dpi 16 livelli di grigio Velocità massima: 155 m²/ora Inchiostri dye Diagnosi remota e web server integrato per analisi dei consumi www.msitaly.com Teste Kyocera per prestazioni top MS JP4 impiega le le teste KJ4 di Kyocera, considerate le più performanti al mondo sia per la stampa scanning sia quella single-pass. Un plus indiscutibile dal produttore di LaRio, la piattaforma tessile single-pass leader mondiale.

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Mimaki TS500-1800

Progettata per la stampa su carta transfer ad altissima velocità e con qualità elevata, è adatta per la produzione di abbigliamento sportivo, moda, interior decoration e soft-signage. Larghezza massima: 1.890 mm Testine di stampa: Ricoh Gen5 Dimensione goccia da 7 a 35 pl Risoluzione massima: 1.200 dpi Velocità massima: 150 m2/ora Inchiostro sublimatico Mimaki SB300 www.bompan.it Il top accessibile I plus offerti da Mimaki, oltre alle teste di stampa Ricoh Gen5, sono il sistema di degasificazione che pemette l’uso di inchiostri in bottiglia, i filtri antinebulizzazione e il sistema automatico di alimentazione. Oltre a un livello di investimento accessibile.

Roland Texart RT-640

Stampante a sublimazione indiretta per la produzione banner, striscioni, bandiere e stendardi, abbigliamento personalizzato e sportivo e applicazioni di interior decoration. Larghezza massima: da 259 a 1.625 mm Testine di stampa: piezo Risoluzione massima: 1.440 dpi Velocità max: produttiva 22 m2/h - operativa di 32,6 m2/ora Inchiostri sublimatici - 4 e 8 colori Riavvolgitore dedicato, specifico per la carta sublimatica. www.rolanddg.it Nuova tecnologia per il controllo del flusso di stampa Gli inchiostri Texart forniscono un’eccellente stabilità dei colori stampati, per risultati di alta qualità. La stampante è equipaggiata con la nuova tecnologia Roland per il controllo del flusso di stampa e con la testina gold-plated.


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about us

Density: il nostro impegno per l’industria del printing Due pagine e due minuti per raccontare chi siamo. Pochi paragrafi per ribadire il nostro impegno nel raccontarvi i progressi e le evoluzioni dell’industria del printing, che arricchiremo con le nostre competenze, relazioni e partnership in segmenti verticali come il textile printing, la produzione di etichette, il taglio e la fresatura on-demand, la stampa inkjet decorativa e funzionale in ambito industriale. Questa è Italia Publishers, la vostra rivista. E questo è un chiaro invito a farla crescere insieme.

display graphics commercial printing packaging labels converting textile printing industrial printing substrates papers inks & coatings inkjet design development & manufacturing sales/distribution Italia Publishers è il partner italiano e membro fondatore di EDP, l’associazione europea che riunisce gli editori leader nel mercato del digital printing. Ogni anno EDP premia le migliori tecnologie digitali con gli EDP Awards, ad oggi riconosciuti tra i più prestigiosi premi a livello globale.

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about us

mission aziendale & media mix

Density mette a disposizione dell’industria del printing il proprio lavoro, il proprio impegno e la più autorevole esperienza nel settore della stampa, attraverso un mix di pubblicazioni all’avanguardia, partnership prestigiose, vision tecnologiche indipendenti e una serie di strumenti di business ridisegnata in base alle esigenze reali di produttori e player del mercato.

team & ruoli

direttore responsabile redattore e trainer area tessile

strategic management vendite e marketing

consulente tecnico

amministrazione e ufficio traffico

direttore responsabile Alexia | 10+ anni di esperienza nelle riviste b2b di settore vendite e marketing Deborah | 15+ anni di esperienza nelle riviste specializzate amministrazione e ufficio traffico Manuela | 8 anni di esperienza nel settore editoriale redattore e trainer area tessile Giuseppe | 30+ anni di esperienza nell’industria tessile strategic management Lorenzo | 20+ anni di esperienza nella stampa digitale ed editoria consulenze tecnico Gabriele | 10+ di esperienza nella stampa digitale ed editoria

le testate

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azienda azienda partecipata dallo staff. Density è fondata ed è di proprietà dello Staff. Oltre a essere un modello di gestione innovativo e partecipativo, questo assetto garantisce ai nostri clienti e partner un livello di passione, entusiasmo e determinazione che consente di costruire un’offerta editoriale di alto valore. investiamo nella nostra industria. Ogni giorno ognuno di noi investe proprie risorse, tempo e capacità per acquisire nuove competenze, strumenti, relazioni e asset strategici da mettere al servizio di tutta l’industria.

filosofia competenza. Trattiamo di tecnologia di stampa digitale. Ciò richiede di conoscere in profondità l’argomento di cui ci occupiamo. Per questo il nostro obiettivo è far crescere le competenze per far crescere il nostro mercato. capacità di ascolto. Il nostro lavoro è scrivere ma siamo costantemente in ascolto per comprendere e informare in modo adeguato. democrazia. Concentriamo i nostri sforzi per offrire visibilità sia ai piccoli sia ai grandi produttori di tencologia e a tutti i player del mercato, per offrire loro un trampolino di lancio per i loro prodotti e strategie. visione globale. siamo in Italia, un paese di primo piano per la produzione di tecnologie, ma abbiamo una visione globale che si concretizza attraverso partnership internazionali e la nostra assidua presenza a eventi europei e mondiali.

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Chi siamo? Un’anima rosa per un approccio votato alla massima cura del minimo dettaglio. Professionalità, affidabilità, creatività ed efficienza: questi gli skill che danno vita a progetti sartoriali.



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