ria erma il suo primato nella fustellatura digitale con Ultimate
SPECIALE
Perché misurare l’e cienza energetica della stampa non è solo un esercizio di stile
STRATEGIE
Continuità del business e qualità della vita, l’automazione secondo Gallus
Migliora la tua stampa high-speed inkjet con le ultime nate della gamma Color Copy. Frutto di decenni di esperienza, le nostre carte garantiranno le migliori prestazioni sulla tua apparecchiatura high-speed inkjet.
Scopri le nostre tre nuove proposte: Color Copy jet silk premium, Color Copy jet silk, e Color Copy original.
colorcopy.com
Prestazioni affidabili. Sempre.
Abbazia di San Fruttuoso, Camogli (GE), restaurata dal FAI e aperta al pubblico nel 1988
Entra nel mondo Corporate Golden Donor del FAI - Fondo Ambiente Italiano, una grande rete di imprese con una visione sociale responsabile e lungimirante. Avrai la possibilità di tutelare insieme al FAI il patrimonio culturale e paesaggistico italiano e la tua azienda godrà di opportunità esclusive e vantaggi riservati.
DIVENTA CORPORATE GOLDEN DONOR FAI. AGGIUNGERAI VALORE ALLA TUA AZIENDA. E SALVERAI L’ITALIA PIÙ BELLA.
Nobilitazione e fustellatura completamente digitale
CARTES ha vinto il premio per la miglior innovazione tecnologica mondiale ai Label Industry
EDITORIALE
5 | Luci e ombre di una drupa da Next Normal
NEWS
6 | Novità dai player del mercato digitale
MEETING LEADERS
12 | Ultimate riafferma il primato di Kongsberg nella fustellatura digitale
SPECIALE
20 | Perché misurare l’efficienza energetica della stampa non è solo un esercizio di stile
STRATEGIE
26 | Per Gallus l’automazione è sinonimo di continuità del business e qualità della vita
32 | Single-pass e fustellatura Kombo TAV: così McGowans rivoluziona i materiali POP
36 | Imagink cresce nei progetti speciali con le peculiarità di swissQprint Nyala e Karibu
42 | Grafiche Martinelli accelera la transizione offset-digitale con AccurioPress C12000e
IDEE PER CRESCERE
46 | Sbarcare su Internet con un sito web-to-print è un affare per tutti gli stampatori?
inserzionisti
B+B International pagg. 8-9
Canon pag. 4
Cartes pag. 1
Durst pag. 25
Eurmoma pagg. 40-41
F Service pag. 11
FAI III cop.
Forgraf pag. 23
Fotoba pag. 3
Join pag. 10
Landa pag. 15
Liyu pag. 35
Mark Andy pag. 17
Mondi II cop.
Neolt Factory pag. 29
NGW Group pag. 19
SEI IV cop.
Soltech Service pag. 45
Valiani pag. 7
Viscom Italia pag. 39
THE POWER T0 MOVE
Infinite possibilità di personalizzazione per il mondo del Label e del Packaging
Per la prima volta in Europa viene esposta a Drupa 2024 la nuova stampante digitale di etichette Canon LabelStream LS2000. Una soluzione inkjet a base acqua in grado di stampare in quadricromia più bianco, su supporti adesivi, grazie a un nuovo set di inchiostri progettato per soddisfare gli standard di sicurezza alimentare. Una stampante digitale industriale destinata alla creazione di packaging in cartone ondulato, progettata per coniugare la qualità di stampa offset con larghezza di 1,7 m, la produttività fino a 8.000 m2/ora il tutto, riducendo in maniera efficiente i costi di produzione.
Accanto a questa grande novità, si aggiungono le stampanti di grande formato delle serie Arizona e Colorado, che consentono la produzione di packaging promozionali in tirature ridotte altamente personalizzate e on-demand. La nuova stampante piana Arizona 2380XTF con tecnologia FLXflow può stampare applicazioni dedicate al mondo del packaging e display su un’ampia gamma di supporti, incluso il cartone ondulato. L’inchiostro bianco, la vernice e l’opportunità di stampare in rilievo, fino a 4 mm con PRISMAelevate XL, consentono di realizzare applicazioni creative, di elevata qualità e stampe a rilievo che possono essere “lette” da persone ipovedenti.
La stampante roll-to-roll Colorado serie M, nella sua configurazione UVgel Print Factory - in abbinamento a un alimentatore Fotoba Jumbo Roll JRL 170 e un riavvolgitore JRR 170 – è in grado di produrre packaging di qualità e altamente personalizzato, come alternativa digitale alla tradizionale laminazione litografica. La durevolezza delle stampe UVgel e la tecnologia FLXfinish+, per stampe dalla finitura opaca e lucida, permettono di ottenere risultati eccezionali e ampliare il potenziale produttivo dei fornitori di servizi di stampa.
Infine, grazie all’acquisizione di Edale nel 2022, Canon è entrata nel mercato degli astucci pieghevoli. A Drupa, l’azienda nipponica mostra un processo di produzione in linea, le bobine prestampate vengono nobilitate su Edale FL5-Single-Pass Carton Production Line, aggiungendo lamina a freddo, cast & cure o laccatura.
Non perdere l’occasione di scoprire tutte le soluzioni Canon presentate a Drupa 2024:
Italia Publishers – Anno XXXVI – n° 03/2024
Registrazione: Tribunale di Milano n. 74 del 12/2/94
Iscrizione al ROC n° 26062 del 23/11/2015
Direttore editoriale
Lorenzo Villa Direttore responsabile Gabriele Lo Surdo
Collaboratori
Andreas Kraushaar
Matthew Parker
Pubblicità marketing@densitymedia.com
Stampa Unigrafica
Copertina Sara Ciprandi
editoriale
di Lorenzo Villa // lorenzo@densitymedia.com
Abbonamento 6 numeri
€ 60,00 (Italia) / € 120,00 (estero) Ufficio abbonamenti abbonamenti@densitymedia.com
Italia Publishers è una rivista che rispetta l’ambiente. Per produrla, utilizziamo energia proveniente da fonti rinnovabili e carte certificate FSC®. Per spedirla, utilizziamo film in materiale compostabile.
Editore
Density srl, Via Thaon di Revel 21, 20159 Milano P.IVA 03454220124
Postalizzazione ET System drupa content contributor
Tutti i contenuti scritti dalla redazione sono coperti da licenza Creative Commons – Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0). Ovvero possono essere riprodotti a patto di citare il nome dell’autore e della testata; utilizzarli soltanto per scopi non commerciali; condividerli con la stessa licenza o con una licenza compatibile. Per maggiori informazioni visita: creativecommons.org.
Suddetta licenza non si applica ai contenuti scritti da collaboratori esterni.
Testata sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione media, in conformità al regolamento CSST, per il periodo 01/01/2023 – 31/12/2023.
Certificato CSST
2023-6706
Società di revisione: Metodo srl
Luci e ombre di una drupa da Next Normal
Per l’intero settore, i mesi di preparazione a drupa 2024 sono stati permeati da un misto di emozioni contrastanti: entusiasmo, indifferenza, scetticismo, repulsione. Unite alla naturale ansia da prestazione di quei big che hanno scommesso su drupa in modo più pesante, concentrandovi la maggior parte delle loro risorse mentali ed economiche di quest’anno. Ebbene, ciò su cui pare siamo tutti d’accordo è che quella che si è chiusa pochi giorni fa non è stata la “solita” drupa. Niente code apocalittiche per raggiungere la fiera e parcheggiare; niente bagni di folla ai tornelli di ingresso e alle stazioni della U-Bahn; niente corsie stipate di visitatori, se non per un paio di giorni nella prima settimana, e un paio nella seconda. Salvo i padiglioni più “stuzzicanti” (complici gli show di Landa e le poche vere première digitali), per la prima volta abbiamo visto aree semideserte per intere mezze giornate. Del resto, se 170.000 visitatori restano un numero rilevante, non reggono il confronto con i 260.000 del 2016 (un calo del 33%!) e i circa 400.000 dei primi anni Duemila. Anche dialogando con molti stampatori italiani, storici aficionados di drupa, le diserzioni non si contano, motivate in parte dai prezzi degli alloggi, dai voli introvabili e da ticket d’ingresso in fiera a 60 euro per una giornata. Al di là dei numeri, drupa ha senza dubbio confermato alcune tendenze. La più evidente è la discesa in campo decisiva dei costruttori cinesi (410 espositori, contro i 401 tedeschi e i 140 italiani), con varie presenze di rango e soluzioni tecnologiche forse non innovative, ma mai così solide. La seconda, ampiamente prevista (almeno da noi), è la superiorità ormai schiacciante della tecnologia digitale, anche nell’offerta dei fornitori analogici più integralisti. La terza è il declino dei modelli generalisti a favore di approcci alla presentazione, vendita e fruizione della tecnologia verticalizzati sull’applicazione. In un mondo perturbato da crisi sanitarie, sociali, economiche, geopolitiche e ambientali, molti si domandano come sarà drupa 2028. Se non più piccola, o più breve, di certo sarà diversa da come l’abbiamo conosciuta fino all’altro ieri. E da come potremmo immaginarla oggi.
swissQprint
apre all’automazione, ma senza perdere in flessibilità
Forte del successo ottenuto su scala globale con le sue stampanti flatbed delle serie Oryx, Impala, Nyala e Kudu, swissQprint risponde alla crescente domanda di automazione dei clienti introducendo a drupa il concept di un’unità di scarico automatico dei pannelli stampati. Prima beneficiaria del nuovo modulo sarà Kudu. L’ammiraglia della gamma flatbed – capace di produrre oltre 300 m²/h, con qualità vendibile, su pannelli di dimensioni fino a 3,2x2 m – potrà scaricare i sup-
porti stampati dal piano di lavoro e impilarli su pallet, senza interventi manuali e senza pregiudicare la possibilità di stampare materiali flessibili in bobina.
«Sempre più clienti cercano di automatizzare i loro processi di stampa, pur mantenendo la flessibilità», afferma Carmen Eicher, Chief of Sales and Marketing Officer di swissQprint.
La soluzione dovrebbe essere disponibile nella sua versione commerciale nel 2025. swissqprint.com
Epson quadruplica la sua capacità produttiva di teste PrecisionCore
Un investimento da 30,3 milioni di euro (5,1 miliardi di Yen) per ampliare un sito produttivo sono forse poca cosa per una multinazionale del calibro di Epson, ma aiutano a rendere l’idea di quanto la tecnologia inkjet stia passando rapidamente da prodotto di nicchia (benché vasta) a tecnologia mainstream, sia nei mercati consumer e office che nei segmenti B2B. L’ampliamento del sito produttivo di Epson Tohoku (società del gruppo Seiko Epson Corporation) prevede la costruzione
di un nuovo edificio produttivo di 5.500 m², che entrerà in funzione a settembre 2025 e impiegherà almeno 70 nuovi addetti che opereranno su linee robotizzate. Una volta a regime, l’investimento consentirà a Epson di quadruplicare i volumi produttivi di teste PrecisionCore Micro TFP, utilizzate tra l’altro nelle stampanti multifunzione per ufficio e nelle stampanti tessili industriali, un segmento in cui Epson è leader di mercato. epson.com
Fujifilm e Barberán conquistano Linney con il single-pass di HS
L’accordo tra Fujifilm e Barberán per lo sviluppo congiunto di una piattaforma inkjet single-pass, siglato a fine 2022 e attivato a fine 2023, inizia a dare i suoi frutti. Durante drupa, infatti, le due aziende hanno annunciato la vendita della prima macchina da stampa della serie HS a Linney, agenzia di marketing del Regno Unito specializzata nella creazione di campagne cross-mediali. Fondata nel 1851, e tutt’ora controllata dalla famiglia Linney, l’azien-
da ha 1.200 dipendenti e fornisce ogni genere di soluzioni di stampa, packaging e display. Apripista nell’adozione di stampanti inkjet ad alte prestazioni, Linney considera oggi la tecnologia single-pass abbastanza affidabile e qualitativa per entrare stabilmente nei propri reparti produttivi. La serie HS, lo ricordiamo, combina il solido hardware di Barberán con la tecnologia inkjet e gli inchiostri Fujifilm. fujifilm.com barberan.com
‖ Situato a Sakata, Giappone, lo stabilimento di Epson Tohoku impiega 2.130 dipendenti nella produzione di semiconduttori e componenti per stampanti inkjet.
‖ A drupa swissQprint ha presentato in anteprima un nuovo concept di automazione per lo scarico dei pannelli dalle sue stampanti flatbed, a partire dalla serie Kudu.
‖ I team di Fujfilm, Linney e Barberan celebrano la vendita della prima unità della serie HS a drupa, dove la macchina da stampa è stata mostrata in azione.
Durst sigla vendite milionarie e lancia Aleph sui mercati internazionali
Durst Group è uno degli attori che più e meglio hanno interpretato il crescente bisogno di tecnologia inkjet in tutti i settori della stampa. A drupa, il costruttore italiano ha presentato vari nuovi prodotti e concept tecnologici, che caratterizzeranno la sua offerta nei prossimi anni. Tra tutti, la nuova multi-pass industriale P5 SMP, da 2.000 m²/h, e la linea per la stampa di poster in carta Aleph
Laforte 600 Paper, da 1.000 m²/h, frutto dell’acquisizione di Aleph lo scorso autunno.
Proprio la tecnologia Aleph, insieme ad altri modelli della serie P5, è la protagonista della partnership siglata durante la fiera tra il costruttore altoatesino e Titchfield Media, il più grande fornitore di soluzioni di pubblicità esterna del Regno Unito. In base all’accordo, nei prossimi tre anni,
Titchfield installerà tecnologie Durst per un controvalore di 8 milioni di sterline, iniziando a fine estate con una Durst P5 350 HSR D4 roll-to-roll e una Laforte 600 Paper presso il suo sito produttivo di 100.000 m² a Cardiff.
«Sono un grande fan di Durst perché sono un grande appassionato di stampa», afferma Nigel Brunt, fondatore di Titchfield. «Sono anche impressionato
dall’offerta di software avanzati». A dispetto di chi profetizza il declino della stampa, l’azienda britannica, vocata all’innovazione e alla sostenibilità, prevede una crescita consistente nei prossimi anni. durst-group.com
‖ Sotto: a sinistra, il management di Titchfield con Christoph Gamper, CEO di Durst (secondo da sinistra); a destra, Aleph Laforte 600.
BRINGING DESIGNS TO LIFE
Plotter da taglio Kongsberg & frese CNC MultiCam Libera la tua creatività e produttività
Un ampia gamma di materiali lavorabili, cartone teso, ondulato, vinile adesivo, materiali plastici, espansi, legno, plexiglass, forex, alluminio e molti altri, per la produzione di Packaging, Sign & Display.
MASSIMA PRECISIONE PRODUTTIVITÀ ELEVATA
Il sistema più avanzato e performante per la produzione digitale di Packaging e Display.
Kongsberg Ultimate con automazioni di carico e scarico per una produttività ineguagliabile da pallet a pallet.
KONGSBERG ULTIMATE
Elitron lancia la “next generation” di Kombo TAV, il 35% più veloce
A 12 anni dall’introduzione del primo concept di Kombo TAV, a drupa 2012, Elitron ha scelto nuovamente la fiera globale della stampa per presentare l’ultima sostanziale evoluzione della sua piattaforma di taglio. Ideata dal fondatore e titolare dell’azienda, Giuseppe Gallucci, sin dal suo
concepimento Kombo TAV mira a ricalcare la struttura di una fustellatrice meccanica, ma in una chiave totalmente digitale. Un obiettivo apparentemente centrato, dato che ad oggi sono oltre 100 le unità installate in tutto il mondo, con un ritmo di vendite e installazioni cresciuto esponen-
zialmente nell’ultimo biennio, e numerosi stampatori e converter di ondulato che hanno acquistato una seconda o una terza unità. Grazie a un’elettronica di controllo totalmente riprogettata e a protocolli di comunicazione più veloci, la nuova generazione di Kombo TAV registra incrementi di veloci-
tà degli assi del 35%, un’efficienza produttiva complessiva accresciuta del 40%, e consumi energetici del 30% più bassi. elitron.com
‖ Sotto, a sinistra, Daniele Gallucci, presidente di Elitron America, e Giuseppe Gallucci, CEO di Elitron.
LA SOLUZIONE COMPLETA PER LA GESTIONE DELLA PRODUZIONE
GESTIONE INTUITIVA DELLE COMMESSE CONTROLLO DEI COSTI INDUSTRIALI
MAGAZZINO SEMPRE SOTTO CONTROLLO
AUMENTO DELLA PRODUTTIVITA’
INTEGRAZIONE COMPLETA
Per avere maggiori informazioni o una demo personalizzata vieni su www.join-italia.com/ezprint
LA SOLUZIONE PER I TUOI INCOLLAGGI. .
Colibrì è il plotter perfetto per distribuire
colla su astucci, scatole, espositori da banco e molto altro.
Semplice e versatile, è la soluzione per i tuoi incollaggi.
Contattaci!
Plotter d’incollaggio
Hotmelt / Vinilica
Set Up con Tablet
Colibrì 140 – 140x 85 cm
Colibrì 200 - 200x100 cm
Velocità
Cambi lavoro rapidi
Doppia postazione
Zero scarti
Teleassistenza - Industria 4.0
Contattaci per informazioni o per un test di prova
Ultimate riafferma il primato di Kongsberg nella fustellatura digitale
Indipendente da Esko e forte di processi di R&D guidati dall’ascolto profondo del cliente, lo storico brand del taglio digitale dedica la sua nuova piattaforma al cartone ondulato.
La maggior parte degli apripista di un settore tecnologico ha mercati e fasce di clientela dove la propria fama li precede. È il caso di Apple e Adobe nella grafica, di Kodak nella fotografia, e di Kongsberg nel taglio digitale degli imballaggi. Le ragioni per cui un’azienda o un particolare prodotto acquisiscono notorietà o divengono standard de facto sono le più disparate, e nei mercati B2B hanno a che fare con specifiche funzionalità o con
la capacità della marca di dialogare meglio dei suoi concorrenti con un particolare profilo di utenza.
Fondata nel 1965, a Kongsberg (Norvegia), negli ultimi trent’anni Kongsberg (oggi Kongsberg Precision Cutting Systems) ha costruito la sua reputazione sulla progettazione, costruzione e vendita di tavoli da taglio digitale flatbed di grande qualità e precisione, con prestazioni sopra la media.
La glorificazione arriva nel 1998, quando Barco Graphics (divenuta Esko-Graphics nel 2001,
di Lorenzo Villa
dopo la fusione con Purup-Eskofot, e poi Esko dal 2006) acquista Kongsberg, integrandone i prodotti in un portfolio di soluzioni hardware e software per il settore degli imballaggi rigidi e flessibili. Forte del successo ottenuto con i leggendari tavoli della serie CM per la prototipazione rapida di astucci e scatole, nel 2002, il gruppo belga presenta Kongsberg DCM (Digital Converting Machine), introducendo il primo sistema di taglio e cordonatura con carico e scarico automatico
dei fogli di ondulato. Una decisione che proietta il taglio digitale nei reparti di fustellatura e, insieme alle prime stampanti inkjet UV con architettura ibrida, promuove la nascita delle cosiddette “cartotecniche digitali”.
Negli ultimi due decenni, Kongsberg non ha smesso di presidiare il segmento del taglio ad alte prestazioni del cartone, e con il lancio di Ultimate, a fine 2023, si candida a restarne il leader.
Per comprendere le caratteristiche e i retroscena dello sviluppo della
nuova serie, abbiamo incontrato i suoi creatori presso il quartier generale della società.
Più diversificata e indipendente
Sotto l’egida di OpenGate Capital, dal 2021 Kongsberg è un’azienda indipendente e vanta più di 11.500 sistemi di taglio installati in 114 Paesi, oltre la metà dei quali presso aziende di imballaggi. Con l’acquisizione di Multicam, e della sua base installata di oltre 15.000 macchine, nello stesso
anno l’azienda si posiziona tra i leader globali nella fresatura di materiali per costruzioni aerospaziali e navali, legno, materie plastiche, pannelli acustici, fibra di carbonio, guarnizioni. Il gruppo, che conta 530 dipendenti, ha la sua sede principale a Ghent, in Belgio, stabilimenti produttivi a Brno (Repubblica Ceca) e Dallas (USA), uffici commerciali negli Stati Uniti e a Singapore, e un sito
‖ Sullo sfondo, la testa di taglio di Ultimate, la nuova serie di Kongsberg.
David Preskett VP EMEA and APAC di Kongsberg
“Progettando Ultimate, abbiamo analizzato i pain point dei clienti e i loro bisogni specifici nell’ondulato.”
‖ 1) Un reparto di assemblaggio presso lo stabilimento Kongsberg di Brno (Repubblica Ceca). 2) Il cordonatore Dual Heavy Duty di Ultimate può esercitare una pressione di 50 kg.
di R&D a Kongsberg, in Norvegia. Vendite e assistenza sono gestite direttamente in molti Paesi, o affidate a partner certificati. Grazie alla storica collaborazione con B+B International, con un migliaio di unità installate, l’Italia è considerato un mercato strategico.
L’indipendenza da Esko permette a Kongsberg di concentrarsi sulla progettazione, costruzione e fornitura di hardware, e incrementare gli sforzi in ricerca, sviluppo, servizi e supporto. L’azienda ha stabilito nuove collaborazioni e rafforzato il suo team dirigenziale e, nei prossimi anni, punta a rendere Multicam uno dei marchi leader nelle tecnologie di fresatura in Europa.
Un’azienda customer centric, autonoma e aperta alle collaborazioni
Dopo quasi trent’anni di carriera in Agfa e in Canon, dal 2022, David Preskett è il Vice President EMEA e APAC di Kongsberg. «Sin dal primo giorno ho percepito l’attitudine al poter fare, il senso di unità tra le persone, e una focalizzazione incredibile sul cliente e sulle sue esigenze», afferma Preskett. «Inol-
tre, mi ha colpito vedere tavoli di trent’anni fa ancora pienamente operativi presso i clienti, e constatare la reputazione conquistata da Kongbserg per la robustezza e la qualità costruttiva delle attrezzature».
Ostentata da molti ma applicata da pochi, la customer centricity è un credo che permea l’organizzazione di Kongsberg a tutti i livelli, che non riguarda solo supporto e l’assistenza, ma il miglioramento continuo e persino lo sviluppo dei prodotti. Al pari delle serie C e X, anche la nuova Ultimate è stata concepita secondo le linee guida del Value Stream Mapping (VSM), un principio che è parte integrante della filosofia produttiva lean. «Progettando Ultimate, abbiamo
analizzato i pain point dei clienti e i loro bisogni specifici nell’ondulato», continua Preskett. «Abbiamo coinvolto converter e produttori di display grandi e piccoli, mostrato loro la macchina in anteprima, e ottenuto la loro approvazione e il loro supporto in tutte le fasi». Come costruttore indipendente, Kongsberg oggi può collaborare con qualsiasi software vendor per agevolare l’integrazione di applicativi di terze parti con il suo digital front-end i-cut Production Console (iPC).
«Con Ultimate abbiamo reso la connessione dati il più semplice possibile, così che i clienti possano vedere cosa fa la macchina tramite i loro ERP e MIS», conclude Preskett. «È un’ulteriore prova che
il nostro unico focus è fornire le soluzioni di taglio più qualitative, produttive e integrate con software e hardware di terze parti». Oltre che potente e facile da usare per l’operatore, iPC consente ai tecnici di connettersi alla macchina per eseguire interventi di assistenza remota, migliorando l’uptime dell’attrezzatura.
Evoluzione o rivoluzione?
Ultimate non è un semplice aggiornamento delle macchine preesistenti, ma una piattaforma completamente nuova, concepita per il taglio e la cordonatura ad alte prestazioni del cartone ondulato.
«Ultimate è un passo cruciale e
Sven Govaert Director, Key Accounts & Partners di Kongsberg
“Ultimate è un passo cruciale e una sostanziale crescita dei nostri engine, che segnerà il futuro per molti anni.”
‖ 3) e 4) Ultimate può essere abbinata al board feeder i-BF60 e ad un nuovo impilatore con piani aspiranti posizionabili a piacimento, per facilitare la sfridatura senza
una sostanziale crescita dei nostri engine, che segnerà il futuro per molti anni», rimarca Sven Govaert, Director Key Accounts di Kongsberg. «Molti clienti della serie C, infatti, la stanno già valutando per accrescere la produttività dei loro processi di taglio». Per ottenere prestazioni considerevolmente superiori, Kongsberg impiega, sin dal 1989, una struttura in acciaio, rinforzata con un piano aspirante in alluminio a nido d’ape, in grado di assorbire i 50 kg di forza applicati da ruote di cordonatura con diametri fino a 150 mm. Anche il piano di aspirazione multizona è più potente, e incorpora la tecnologia Intelligent Vacuum Control, che garantisce una perfetta planarità del cartone, riducendo altresì i consumi energetici. Inoltre, Ultimate impiega motori frameless con frenata rigenerativa, ed è equipaggiata con una nuova traversa in fibra di carbonio ricavata da un unico filamento, più leggera e rigida, in grado di sopportare accelerazioni fino a 2,7 G e velocità fino a 165 m/min, senza pregiudicare la qualità. Non essendo concepita per la fresatura, la traversa è posizionata a una quota più bassa, a garanzia di una precisione estre-
ma nelle lavorazioni eseguite alla massima velocità. Anche gli utensili di taglio e cordonatura, sovradimensionati rispetto alla serie C, sono di nuova concezione e contribuiscono a garantire lavorazioni precise e rapide.
I benefici pratici di Ultimate
Velocità e accelerazione sono solo due dei parametri che determinano la produttività di un sistema di taglio, specie nelle lavorazioni lunghe e ripetitive come quelle tipiche del packaging. Pur avendo una sola traversa e un’unica testa di taglio, Ultimate risulta estremamente efficace e produttiva, completando rapidamente commesse da svariate decine di fogli.
Un risultato reso possibile dal nuovo modulo di sequenziamento intelligente dei lavori, integrato in iPC 3.0 e basato su un algoritmo che ottimizza l’alimentazione dei fogli e il movimento della testa sugli assi X e Y, azzerando i tempi morti, ottimizzando i percorsi e sfruttando al massimo gli utensili. Pratico ed efficace è anche il nuovo sistema di sicurezza SmartZone, basato su sensori di prossimità che rilevano la presenza di persone attorno alla macchina. Se l’operatore si avvicina al piano per ispezionare la lavorazione, o per caricare o scaricare manualmente il materiale, la traversa rallenta la sua corsa senza interrompere la lavorazione, arrestandosi solo se c’è un reale rischio di collisio-
ne, e ripartendo automaticamente ad area sgombra. Una fascia luminosa LED (bianca, blu, verde, arancione o rossa) segnala all’operatore lo stato della macchina, semplificandone il monitoraggio. La testa multiutensile di Ultimate può ospitare fino a quattro utensili, così da offrire maggiore flessibilità ai converter. Il nuovo utensile di cordonatura Dual Heavy Duty è dotato di una rotella aggiuntiva di pre-perforazione, pensata per fendere la copertina interna del cartone e prevenire inestetismi in fase di piegatura sul lato stampato. Un sistema automatico di ispezione delle lame ne verifica lo stato di usura a intervalli prefissati, correggendone la posizione di taglio o suggerendone la sostitu-
tacche di tenuta.
Frank Adegeest VP Product Strategy di Kongsberg
“Chiedo sempre ai clienti come farebbero la loro macchina Kongsberg se potessero progettarla da soli.”
‖ 5) Un addetto all’assemblaggio delle teste nello stabilimento di Brno.
7) Frank Adegeest di Kongsberg e Davide Dal Col di B+B International mostrano l’EDP Award 2024 ricevuto per Ultimate.
zione, se necessario.
Sul fronte dell’automazione, lo stacker di Ultimate è dotato di un nuovo sistema di piastre aspiranti con aspirazione potenziata, che coprono il 98% della superficie, facilitando il sollevamento del foglio fustellato e la successiva rimozione dello sfrido, anche senza tacche di tenuta. La fustellatura sul retro dei fogli stampati è agevolata da una camera dal basso, che rileva i quattro angoli del foglio e legge i QR code con le caratteristiche del lavoro.
Anche il cockpit di controllo è più ergonomico e dotato di schermo touch ad altezza regolabile, vani portaoggetti e prese di ricarica per smartphone e tablet.
Ascoltare il cliente per creare soluzioni future-proof
Il team di R&D di Kongsberg conta 55 persone (circa il 10% della forza lavoro complessiva dell’azienda) ed è coordinato da Frank Adegeest, VP Product Strategy & Business Processes di Kongsberg. Per sviluppare Ultimate, l’azienda ha svolto un’attività accurata di identificazione e analisi dei segmenti di mercato,
investendo risorse ingenti e centinaia di giornate nel solo ascolto dei clienti e nella comprensione delle loro criticità e aspettative.
Per avere il miglior campione possibile, Kongsberg ha selezionato decine utenti di ogni dimensione e provenienza geografica, trascorrendo almeno tre giornate da ciascuno di loro per osservare, fare domande, chiedere suggerimenti, imparare.
«Scegliamo gli interlocutori partendo da quelli più vicini alla produzione, che quindi hanno un’alta influenza sulla decisione d’acquisto», spiega Adegeest. «Per progettare Ultimate abbiamo coinvolto funzioni di pianificazione, preventivazione, stampa e finitura». È quello che Kongsberg definisce
“User Experience DNA”: un’immersione profonda con gli operatori per capire cosa si aspettano dalla macchina, come la approcciano, come si aspettano di interagire e comunicare con lei.
«Chiedo sempre ai clienti come farebbero la loro macchina Kongsberg se potessero progettarla da soli», rimarca Adegeest. «È un esercizio che, anche con Ultimate, ci ha fatto raggiungere risultati incredibili in termini di riduzione dei componenti e dello spazio a terra, scalabilità, facilità di accesso, assenza di interruzioni, percezione di sicurezza».
Oltre agli operatori, il team di R&D dialoga assiduamente con i titolari d’azienda per accertarsi che i livelli di investimento e i
costi di produzione siano i migliori possibili. Da queste conversazioni derivano scelte tecniche cruciali, come la decisione di equipaggiare Ultimate con una singola traversa e una sola testa. Il percorso di Ultimate è solo all’inizio, e il team di R&D ha già tracciato una road map che porterà allo sviluppo di nuove soluzioni integrate a monte e a valle del taglio, che consentano ai clienti di sfruttare tecnologie emergenti, come la robotica e l’intelligenza artificiale. L’obiettivo di Kongsberg è e resterà quello di fornire ai converter soluzioni affidabili, che consentano loro di servire efficacemente il mercato, proteggendo l’investimento nel tempo.
In tempi di costi energetici alle stelle e bilanci di CO₂, è cruciale capire quanta energia assorbono realmente le singole macchine da stampa offset e digitale
Perché misurare l’efficienza energetica della stampa non è solo un esercizio di stile
di Andreas Kraushaar
Quanta superficie di carta stampata si può produrre con un chilowattora di energia? Per rispondere a questa domanda essenziale, sono necessari criteri e punti di riferimento comparabili. Ciò è reso più difficile dal fatto che l’efficienza energetica in tutti i processi produttivi dipende da diversi fattori di influenza. La norma ISO 20690 regola l’esatta procedura per calco-
lare il consumo energetico effettivo delle macchine da stampa digitale di produzione. Applicandola, ci troviamo nella condizione di poter effettivamente confrontare mele con mele, ossia l’efficienza energetica della macchina A viene confrontata con quella della macchina B con criteri certi e ripetibili. Nella stampa offset, invece, non esiste uno standard armonizzato a livello internazionale per determinare l’efficienza in modo
oggettivo e comparabile. Per colmare questa lacuna, Fogra ha messo a punto il servizio FograCert Energy Monitoring.
Diagnosi e terapia
Nella valutazione dell’efficienza energetica, si distingue tra la valutazione oggettiva dell’efficienza di una specifica produzione di stampa e i parametri di ottimizzazione. Questo articolo
Il dottor Andreas Kraushaar fa parte dell’Istituto di Ricerca Fogra per le Tecnologie dei Media dal 2001 ed è a capo del dipartimento di Prepress Technology da 15 anni. È responsabile della ricerca nel campo della scienza dell’immagine, con particolare attenzione alla gestione del colore, alla valutazione della qualità, al colore 3D e all’intelligenza artificiale. È anche responsabile di vari servizi di certificazione e test, tra cui il ProcessStandard Digital (PSD). Tiene corsi di formazione in cui fornisce conoscenze incentrate sulle applicazioni e organizza il Colour Management Symposium (CMS). È anche attivo nella standardizzazione nazionale e internazionale e dal 2018 è Presidente della German Colour Society.
• Area di applicazione simile (per esempio, non confrontare la stampa a base d’acqua con quella UV).
• Condizioni di test simili (preferibilmente ISO 20690).
• Comparabilità delle variabili di processo: formato di stampa, velocità di stampa.
• Per questo esempio: formato di riferimento A4.
MACCHINA OFFSET 1
• Stampa offset a foglio
• Vmax 14.000 fogli/h
• Formato di stampa B0
• 4C, bianca e volta
• Grammatura 150 g/m²
MACCHINA OFFSET 2
• Stampa offset a foglio
• Vmax 15.000 fogli/h
• Formato di stampa B2
• 4C, bianca e volta
• Grammatura 115 g/m²
MACCHINA DIGITALE
• Stampa a toner a foglio
• Vmax ca. 60 A4/min.
• Formato di stampa A4
• 4C, solo in bianca
• Grammatura 90 g/m²
‖ 1) Esempio di confronto dell’efficienza energetica tra due macchine da stampa offset e una macchina da stampa digitale. 2) Parametri di efficienza energetica risultanti dal confronto. (fonte: Andreas Kraushaar, “Chi è il più grande divoratore di energia: la stampa digitale o la stampa offset?”, Fogra Symposium “La stampa digitale incontra l’offset”, 2023).
Criterio
Macchina offset 1 (12.000 fogli/ora)
Consumo di energia in modalità “print-ready” [kW] 6
Consumo medio di energia in produzione [kW]
Macchina offset 2 (12.000 fogli/ora)
Macchina digitale (50 A4/min.)
• Consumi energetici e durata dello standby sono aspetti cruciali.
• Le performance assoluti in produzione non consentono di trarre conclusioni sull’efficienza energetica.
• Attenzione ai giudizi generalizzati sull’efficienza energetica. 2
si concentra sulla registrazione dell’efficienza per gli stati operativi rilevanti e comparabili, ossia sulla diagnosi.
Inoltre, è necessario dare sostanza alle differenti forme di energia. Sappiamo che l’energia elettrica è un fattore cruciale in qualsiasi processo di stampa a foglio, sia esso offset o digitale. Nella stampa a bobina, invece, si combinano spesso l’energia elettrica e quella termica, necessaria all’asciugatura dell’inchiostro ad alte velocità.
Suggerimento: potete trovare maggiori informazioni sull’efficienza energetica delle aziende di stampa nel rapporto Fogra 67.011
“Misure per l’analisi e il recupero dell’energia nella produzione di stampa commerciale”.
Standard di stampa digitale anche per la stampa offset?
Avere regole standardizzate è essenziale. Solo in questo modo l’efficienza energetica può essere determinata e comunicata in modo chiaro e indipendente. Tali regole includono entrambi gli aspetti dell’efficienza energetica: la condizione di stampa e l’area stampata, per esempio in numero di fogli, nonché il consumo energetico dei componenti della macchina e delle unità di pertinenza.
Le specifiche indipendenti dal processo nella stampa digitale (ISO 20690) sono sostanzialmente collegate alle linee guida per determinare il consumo energetico specifico dell’operatività delle macchine da stampa offset a foglio e a bobina (VDMA 8873-1 e VDMA draft 2014). In linea di principio, le specifiche e i requisiti indipendenti dal processo della norma ISO 20690 possono essere applicati anche alla stampa offset. A seconda della grandezza del formato carta, ci sono interessanti differenze di efficienza tra la stampa digitale e quella offset (vedere Fig. 1 e Fig. 2). Si può notare, ad esempio, che
una macchina da stampa offset nel formato 500x700 mm (B2) è meno efficiente della macchina da stampa digitale con un formato di stampa quattro volte più piccolo. È inoltre interessante notare che bisogna sempre completare il calcolo senza farsi influenzare dalle grandi differenze di consumo energetico. Dopo tutto, la stampa digitale “consuma” solo un decimo dell’energia delle due macchine da stampa offset.
I dettagli specifici della produzione nella stampa a foglio, e soprattutto nella stampa offset a bobina, rendono difficile registrare gli aggregati rilevanti e i dettagli sulle condizioni di stampa. A cominciare dai vari processi di asciugatura, dal funzionamento con lampade UV, all’uso di macchine da stampa waterless con unità di inchiostrazione corte. Nella stampa offset a bobina, ad esempio, viene utilizzata una quantità considerevole di energia termica per asciugare gli inchiostri heatset ad asciugatura rapida con essiccatori ad alta temperatura e successivi raffreddatori. Esistono tante configurazioni di dryer e concetti di recupero energetico quante sono le configurazioni di macchine da stampa sul mercato. Ma bisogna anche trovare un equilibrio. Fino a che punto realizzare tirature di test, come previsto nella stampa digitale, è realmente essenziale a determinare i parametri di prestazione, in particolare nella stampa offset a bobina? La ISO 20690 prescrive la stampa di un form test dedicato per condurre le misure necessarie, ma per la stampa convenzionale, che ha (tra l’altro) costi elevati per produrre le lastre, si può sostenere che trovando una soluzione di accompagnamento al processo si possono ottenere gli stessi risulta1
ti senza eseguire stampe di prova, risparmiando molte risorse.
Nuovo FograCert per eseguire il monitoraggio energetico
Il nuovo servizio Fogra combina quanto suggerito dalle linee guida esistenti con la vasta esperienza acquisita nella certificazione dell’efficienza energetica delle macchine da stampa digitale. L’obiettivo principale è quello di creare un contesto indipendente dal produttore per determinare i parametri di efficienza energetica nella stampa offset a foglio e a bobina. In primo luogo, il metodo prevede la comparabilità con la stampa digitale. In questo modo, i valori caratteristici ottenuti possono essere usati in qualunque area del nostro settore per ottemperare agli obblighi documentali attuali e futuri, e per la determinazione del bilancio di CO₂.
La selezione dei criteri tiene conto del fatto che per la determinazione dovrà essere impiegata una quantità limitata di risorse. Per questo motivo il consumo energetico viene misurato nell’ambito di condizioni di stampa realmente
rilevanti, utilizzando un file ben preciso selezionato in precedenza. Il livello di consumo energetico della macchina e delle periferiche dipende infatti da molti parametri, come ad esempio:
• tipo di attrezzatura;
• condizioni della macchina;
• condizioni ambientali;
• velocità di stampa;
• impostazioni della macchina;
• materiali utilizzati (soprattutto per quanto riguarda i dryer).
Quando si seleziona la condizione di stampa da monitorare, occorre quindi garantire che venga utilizzata una combinazione rappresentativa di materiale e processo. Le condizioni di stampa specifiche sono documentate, e fanno parte della successiva certificazione.
Le due linee guida VDMA citate forniscono buone indicazioni per determinare i componenti di produzione da misurare. Nello specifico, la macchina deve essere misurata con pannello di controllo remoto nella sua variante base, senza dispositivo di alimentazione automatica dell’inchiostro attivato, con sistema di misurazione e controllo del colore, senza sistema di ispezione della qualità attivato,
senza unità aggiuntive attivate (es. applicazione in linea del film, unità di numerazione, etc.), con unità di voltura e dryer attivi.
In caso di dubbio, la regola o l’orientamento di base è di impostare la macchina come se eseguissimo un test di collaudo della macchina in conformità alle linee guida di accettazione riconosciute. Nel caso di macchine a bobina heatset, oltre all’energia elettrica dovrà essere misurata anche l’energia termica, ossia il consumo di gas. Ciò avviene sulla base della differenza di valori tra la lettura del contatore prima e dopo la produzione di stampa, utilizzando il potere calorifico specifico.
Il supporto pratico di un costruttore per la certificazione
Le specifiche per la valutazione delle macchine da stampa offset a foglio si basano in gran parte sull’esperienza di misurazioni e progetti di ricerca precedenti. I criteri di valutazione dell’efficienza energetica nella stampa offset a bobina sono stati sviluppati in collaborazione con gli esperti di manroland Goss. Il Gruppo WKS
Potenza complessiva (elettrica e termica)
35000 R
30000 R
25000 R
40000 R
42000 R
Lavaggio/Standby
Risoluzione problemi
Potenza termica media
‖ 3) Illustrazione del consumo energetico di una macchina da stampa nei suoi vari stati operativi (contrassegnati a colori).
La produzione è stata monitorata per circa 2,5 ore (circa 10.000 secondi). Il consumo di gas non è stato registrato in modo continuo, quindi viene mostrato il consumo medio.
ha permesso a Fogra di seguire una commessa di produzione presso il sito di stampa di Wassenberg, con la collaborazione attiva dell’elettricista dello stabilimento, degli stampatori e del direttore di stabilimento. La macchina da stampa è stata fatta funzionare a diverse velocità. In questo modo, è stato possibile analizzare gli stati operativi rilevanti tra le fasi di avviamento e di arresto.
La produzione di stampa è stata monitorata per circa 2,5 ore (circa 10.000 secondi). Il consumo di gas non è stato registrato in modo continuo. Viene infatti mostrato il consumo medio.
L’implementazione e la valutazione del test di stampa hanno fornito informazioni preziose per la progettazione dei requisiti e dei criteri finali del monitoraggio energetico FograCert. L’efficienza energetica finale con i dati di
misurazione in tabella è misurata su una velocità di 35.000 rpm.
Implementazione pratica: monitoraggio della stampa e reportistica online
Il principale valore aggiunto del programma di monitoraggio energetico FograCert risiede nella determinazione di parametri di efficienza energetica standardizzati, e quindi comparabili. L’implementazione concreta è prevista in due fasi consecutive.
La prima prevede la determinazione dell’efficienza energetica durante la produzione, analoga-
mente alla prova pratica eseguita presso il Gruppo WKS. La registrazione è un prerequisito per la seconda fase, che consiste nella presentazione online standardizzata dei valori caratteristici determinati. Questa visualizzazione avviene solitamente tramite gli hub di dati esistenti. È qui che i dati sulle prestazioni dei punti di misurazione rilevanti vengono archiviati, combinati in modo intelligente e visualizzati. È importante che la registrazione sia stata attiva durante la stampa del test nella fase 1. La certificazione Fogra richiede che i valori di efficienza energetica calcolati
‖ 4) Dettagli esemplificativi del calcolo dell’efficienza energetica per una specifica modalità operativa su una rotativa Manroland Goss. 5) e 6) Collegamento del misuratore di potenza Fogra da parte dell’elettricista al punto di alimentazione principale.
nella prima fase corrispondano alle cifre chiave visualizzate nella dashboard. Una volta ottenuto, il certificato è valido per un anno. Fogra e manroland Goss web systems GmbH hanno lavorato a stretto contatto per ottenere questo risultato. Questo ha permesso al produttore di sviluppare il suo sistema di misurazione in modo tale che l’implementazione sia già conforme al FograCert.
Conclusioni
Il consumo energetico delle macchine da stampa deve essere determinato in modo pratico e
standardizzato. Questo è l’unico modo per creare confronti validi sull’efficienza energetica e stime sui costi operativi delle macchine, nonché bilanci di CO₂ realistici per i prodotti stampati. Le misure precedenti, come la stima del fabbisogno energetico dai carichi collegati, non portano a valori pratici. Il monitoraggio energetico FograCert è rivolto sia a parchi di macchine da stampa offset a bobina e a foglio, che alle macchine da stampa digitale. La certificazione si basa sulla norma ISO 20690, indipendente dal processo, che è stata integrata dalle specifiche delle linee guida VDMA corrispondenti. Prendendo in considerazione le periferiche e il ciclo di misurazione, è possibile determinare e confrontare i valori energetici chiave in modo standardizzato. La visualizzazione in una dashboard online consente di presentare in modo trasparente i valori di efficienza energetica in ambito lavorativo, sia per lo stampatore che per l’acquirente di stampa.
Con Gallus One il costruttore svizzero introduce una nuova generazione di soluzioni digitali che semplificano l’uso della tecnologia, contribuendo al successo del cliente
Per Gallus l’automazione è sinonimo di continuità del business e qualità della vita
Ci sono più fattori che definiscono la predisposizione di un’azienda a innovare, e la sua capacità di diffondere l’innovazione in modo sostanziale e duraturo. Al tempo stesso, esistono parametri che consentono di misurare la portata innovativa di una particolare tecnologia o di un prodotto. In un secolo di vita, Gallus si è distinta come protagonista dell’evoluzione tecnologica del setto-
re dell’etichetta, portando le sue macchine da stampa in migliaia di etichettifici di tutto il mondo, e conquistandosi la fama di innovatore. L’ultima tappa cruciale risale al 2016, quando il costruttore svizzero ha lanciato Labelfire 340, affermandosi come pioniere della stampa digitale ad alte prestazioni, e creando una delle prime configurazioni ibride in un panorama tecnologico spaccato tra analogico e digitale. Con la celebrazione del centenario, l’apertura del nuovo
Experience Center, il lancio della piattaforma Gallus One, e la preparazione a drupa, il 2023 è stato un anno decisivo per Gallus che, nonostante sia controllata da Heidelberg, resta una delle marche più iconiche e vocate alla trasformazione digitale nell’industria dell’etichetta. Più ancora dei suoi macchinari e dei suoi spazi dimostrativi, a definirne la filosofia e la missione sono le sue persone, a partire da Dario Urbinati, nominato CEO nel 2022 dopo
una carriera di quasi vent’anni nel settore, iniziata proprio in Gallus, nel 2007, come product manager. Abbiamo visitato il quartier generale di St. Gallen per incontrarlo, comprendere meglio la visione e le strategie che guideranno Gallus Group nei prossimi anni, e ovviamente per toccare con mano la nuova Gallus One.
‖ In alto: Gallus One è la nuova narrow web inkjet per la stampa di etichette dotata di funzionalità “smart”.
di Lorenzo Villa
Un fornitore storico in un settore affollato e competitivo
Seppur in costante espansione, quello dell’etichetta è un mercato maturo, fatto di pochi converter globali e di un numero rilevante di stampatori regionali. La proliferazione della tecnologia di stampa digitale, oggi parte dell’offerta di centinaia di costruttori, sta intanto erodendo le quote di mercato e le marginalità dell’analogico, favorendo la nascita di migliaia di nuovi stampatori di etichette, offline e online. È in questo scenario, affollato e deregolamentato, che la storica Gallus e il suo management sono chiamati a tracciare la rotta per i prossimi anni. «Ci sono economie emergenti, come il Vietnam, in cui la struttura del commercio al dettaglio sta cambiando rapidamente, con l’apertura di centinaia di nuovi supermercati e una domanda esplosiva di prodotti confezionati», spiega Urbinati. «A questo si aggiungono l’e-commerce, la necessità di commercializzare alimenti e farmaci in modo sicuro, e altri fenomeni destinati a spingere la domanda di etichette e di tecnologie più avanzate e flessibili. È un trend che vedrà protagonisti i costruttori e i grandi converter, ma anche gli stampatori medio-piccoli e gli esordienti». Nel suo nuovo Experience Center, Gallus ha scelto di rimarcare un approccio tecnologico in larga
misura proprietario, imperniato su un mix di meccanica d’eccellenza, elettronica, chimica e software in cloud, che si integra in modo aperto e sinergico con l’hardware, i consumabili e gli ecosistemi software di terze parti. Nei 2.500 m² dello spazio dimostrativo sono installate una linea analogica
Labelmaster 440, una macchina ibrida Labelfire 340 e la nuova unità digitale Gallus One, oltre a un sistema di nobilitazione Steinemann DM-Uniliner 3D.
Accanto alla parte dimostrativa, il Gallus Experience Center include spazi dedicati alla formazione di tecnici, operatori e partner commerciali, sale riunioni, e un’area di accoglienza e ristoro adatta ad ospitare piccole delegazioni
di clienti, e all’organizzazione di eventi ad alta affluenza.
Analogico e digitale: cosa prevarrà nell’offerta di Gallus?
Lanciata nel 2016, Labelmaster è oggi il cuore dell’offerta analogica di casa Gallus. Disponibile nelle versioni da 340, 440 e 570 mm di larghezza di stampa, con velocità lineari fino a 200 m/min, la piattaforma è concepita all’insegna della modularità e consente di integrare stampa flexo, serigrafia rotativa e fustellatura rotativa. Labelmaster si affianca alla fortunata serie ECS 340. Quest’ultima, introdotta nel 2009, è stata utilizzata come base per lo sviluppo di Labelfire 340 (nel 2015), cui
‖ 1) Dimostrazioni su Labelmaster durante un evento presso il Gallus Experience Center. 2) Formazione su Gallus One per i tecnici di un partner commerciale di Gallus.
ha conferito la struttura robusta e la possibilità di inserire in linea stazioni flexo e serigrafiche, unità di foiling e di fustellatura, sia a monte che a valle del motore di stampa inkjet a 8 colori. Un decennio dopo, Labelfire resta una delle piattaforme ibride più mature e performanti del mercato, equipaggiata con il DFE Prinect e con inchiostri inkjet sviluppati in casa Heidelberg. L’arrivo di Gallus One, nel 2023, ha accresciuto non solo l’impegno del costruttore elvetico nell’inkjet, ma l’eterna diatriba tra sostenitori e detrattori del digitale. «Ci focalizziamo unicamente sul successo del cliente: se deve produrre alti volumi abbiamo la tecnologia analogica più performante; ma se fa basse tirature abbiamo un’offerta digitale più che mai matura ed efficiente», spiega Urbinati. «Non credo che avere un’eredità analogica e prodotti digitali sia un conflitto. Piuttosto, credo sia necessario continuare ad adattare, ai vari mercati di utilizzo e alle varie tipologie di utenza, la nostra offerta, il nostro mindset e il nostro modo di lavorare, oltre che i nostri modelli di assistenza post-vendita e fornitura dei consumabili».
Dario Urbinati CEO di Gallus Group
“Se in passato era sinonimo di taglio di costi e di personale, oggi l’automazione non è più una nemica. Al contrario, essa è garanzia di continuità delle operazioni.”
Gallus One è l’inizio di un’era
Pur sfruttando il solido chassis di Labelmaster 340, Gallus One è di fatto una narrow web digitale per etichette, con un motore a quattro colori più bianco ad alta opacità (con tre slot già predisposti per colori aggiuntivi), equipaggiata con l’ultima generazione di teste di stampa Fujifilm SAMBA da 1.200 dpi. In circa 6 metri di lunghezza, la macchina racchiude sbobinatore, motore di stampa e riavvolgitore, nonché digital front-end e dispositivo di alimentazione inchiostri “smart” che consente all’operatore di sostituire le taniche di inchiostro (in cartone, con all’interno una bag-in-box) a stampa in corso
e azzerare il rischio di sversamenti e contaminazioni. Inoltre, grazie a un lettore di codici QR l’operatore può verificare e tenere traccia di ogni tanica di inchiostro installata.
Con una velocità lineare di 70 m/min, Gallus One è dotata di sensori che rilevano la posizione della bobina ed eventuali giunzioni in più punti del percorso carta, garantendo un registro sempre preciso. Il sistema di ispezione in linea rileva eventuali difetti di registro, ugelli mancanti e variazioni di densità, trasmettendo al motore di stampa le informazioni necessarie per ripristinare le condizioni di stampa ottimali. Infine, le barre di teste sono dotate di sistema di pulizia a ultrasuoni e
‖ 3) Il lettore di QR code integrato nel sistema di caricamento inchiostri di Gallus One. 4) La predisposizione per i tre canali colore aggiuntivi. 5) Le barre di stampa con teste SAMBA, dotate di sistema di pulizia a ultrasuoni.
capping automatico. La combinazione di questi dispositivi, unita a un’interfaccia utente intuitiva e a un sistema di telecamere, che consente di monitorare la produzione a schermo o in remoto, semplifica l’uso della macchina agli operatori inesperti.
«Se in passato era sinonimo di taglio di costi e di personale, oggi l’automazione non è più una nemica», afferma Urbinati. «Al contrario, essa è garanzia di continuità delle operazioni e sopravvivenza del business. È una scelta necessaria e un approccio che il settore deve abbracciare».
Le nuove funzionalità di Gallus One confermano la particolare attenzione dell’azienda nel creare ecosistemi software e hardware più intelligenti e interconnessi, in grado di ridurre gli interventi manuali e semplificare le procedure di manutenzione. Tra le priorità del costruttore c’è quella di rendere la tecnologia più appetibile alle nuove generazioni di operatori, più avvezzi all’uso di strumenti digitali e al lavoro remoto, oltre che più attenti alla qualità della vita, e indisponibili a turni di lavoro estenuanti su un macchinario.
La prima xy per DTF
XY DTF
La prima macchina xy con il taglio automatico rivoluzionario per il DTF, UV, vinili e altro ancora! Luce di taglio 80cm, compressore interno, taglio con crocini e automatico, lama autoaffilante, touch screen, video tutorial.
Per DTF, DTF UV, vinili, carta e materiali craft. Maggiori info e offerte: ordini.italia@neoltfactory.com
Prodotta in Europa usando impianti produttivi e metodologie d’eccellenza, la carta di Sylvamo è pronta a supportare la crescita dei volumi nel toner e nell’inkjet
PRO-DESIGN è la carta per i professionisti della stampa digitale di massima qualità
Inizia tutto con una linea. Uno schizzo. Astratto e istintivo. Ricco di significati, ma privo di senso. Senza alcuna valenza, se non quella affettiva. Ma con la pratica, l’astratto diventa concreto. Emergono forme, sorgono edifici e la pagina prende vita. Il senza senso assume significato, e l’inutile assume valore. PRO-DESIGN – Dove le idee prendono forma.
Progettata specificamente per la
stampa professionale, con tecnologia laser e a getto d’inchiostro, l’intera gamma di carta PRO-DESIGN è lo strumento ideale per trasformare in realtà tangibile le tue visioni creative.
La nostra carta di alta qualità, ultra liscia, garantisce un bianco eccezionale, un contrasto netto e colori vivaci, offrendo risultati superbi su cui sia tu che i tuoi clienti possono contare. Questo è in linea con la missione di PRO-DESIGN di mostrare la creatività che c’è in
ognuno di noi.
La storia di PRO-DESIGN inizia nel 2002, a Saillat, una piccola città immersa nella Francia rurale, profondamente legata alla cartiera Sylvamo, con radici che risalgono al 1894.
Nel corso del tempo, il brand PRO-DESIGN si è evoluto, soddisfacendo costantemente gli standard più elevati del settore. Dal 2010, PRO-DESIGN ha introdotto la grammatura da 350 g/m² e il formato in bobina, adatto alle
macchina da stampa Xeikon. Pur seguendo sempre standard rigorosi nelle operazioni forestali, dal 2011 l’intera gamma PRO-DESIGN è stata esclusivamente certificata FSC®-C084255, garantendo che le fibre provengano da foreste gestite in modo sostenibile. Nel 2017, è stata introdotta su tutta la gamma la tecnologia ColorLok, che garantisce un’eccezionale riproduzione dei colori.
Oltre ai miglioramenti dei prodotti, un aspetto fondamenta -
a cura di Sylvamo Europe
le di PRO-DESIGN è l’uniformità dell’intera gamma, che poggia su una solida base: ciò che chiamiamo The True Power of Unity.
Più fattori combinati per un prodotto d’eccellenza
Il cuore di PRO-DESIGN è la perfetta integrazione di vari elementi, ognuno dei quali contribuisce all’eccellenza dell’intera gamma. Il nostro viaggio inizia con fibre di provenienza responsabile, ricavate da legname di foreste gestite responsabilmente a distanza ridotta dalla cartiera di Saillat, entro un raggio medio di 130 km. Questo garantisce una trasparenza totale, e un approccio unificato alla gestione forestale per l’intera gamma. Un
impegno che si estende al nostro processo di produzione della carta: tutti i prodotti PRO-DESIGN sono fabbricati su una macchina progettata meticolosamente per funzionare in modo impeccabile, assicurando risultati coerenti e di alta qualità ad ogni lotto.
La gestione coerente della qualità non è solo un obiettivo, ma un principio guida incorporato in ogni aspetto del nostro processo, che è convalidato dalle certificazioni in uso nel settore.
Applicando gli stessi trattamenti e additivi in tutta la produzione, per l’intera gamma di carte PRO-DESIGN, garantiamo che ogni prodotto soddisfi gli stessi standard stringenti e aderisca alle aspettative dei clienti.
Una gamma completa, pronta per le nuove macchine da stampa a foglio e a bobina
Sappiamo che la tecnologia digitale ha un peso crescente nei volumi di stampa di tipografie e stamperie online, ed è destinata a erodere parte degli spazi oggi occupati dall’offset. Sappiamo anche che l’avvento di macchine da stampa digitale sempre più veloci e qualitative non potrà che accelerare questa tendenza, e per questo abbiamo reso PRO-DESIGN compatibile con la maggior parte delle moderne tecnologie a toner e inkjet, a foglio e a bobina. Per consentirti di soddisfare ogni esigenza di comunicazione dei tuoi clienti, ti offriamo PRO-DESIGN
in otto grammature comprese tra 90 e 350 g/m², già confezionata in risme contenute in pratiche scatole nei formati A4, A3, SRA3 e SRA2 (450x640 mm), oppure in bobine larghe 500 mm. Su richiesta, e con minimi d’ordine variabili in base a formati e grammature, possiamo fornirti altri formati su misura.
Guardiamo insieme al futuro
Il nostro impegno a produrre esclusivamente carta PRO-DESIGN nella cartiera di Saillatsur-Vienne, che dà lavoro a 730 persone, sostiene 4.000 posti di lavoro nell’indotto, autoproduce l’85% dell’energia che consuma, e resituisce il 92% dell’acqua impiegata in produzione, ci consente di contenere le nostre emissioni di CO₂ e di rispettare i più rigorosi standard ambientali.
All’unisono, questi elementi costituiscono la base di PRO-DESIGN: una testimonianza della potenza della sinergia tra diversi fattori che è più di un semplice prodotto. È un impegno verso l’eccellenza, la sostenibilità e la perfetta integrazione di ogni aspetto del nostro processo di produzione della carta. Visita il sito PRO-DESIGN e iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato sulle ultime novità e creazioni!
Da sempre pioniere e paladino della tecnologia digitale, lo stampatore irlandese scioglie i colli di bottiglia nella produzione di display con la tecnologia Elitron
Single-pass e fustellatura Kombo TAV: così McGowans rivoluziona i materiali POP
Fondata a Dublino nel 1989 come copisteria e centro di riproduzione di disegni CAD, McGowans Print si concentra sulla stampa a metà degli anni Novanta, quando il suo fondatore e CEO, Mal McGowan, ne intuisce il potenziale e ne fiuta le laute marginalità.
Il primo investimento degno di nota, nel 1995, è una Indigo, testata e negoziata con Benny Landa in persona. Da quel
momento l’azienda spicca il volo, accrescendo rapidamente la propria flotta di macchinari con i più disparati modelli di Scitex, Inca, Agfa, Durst, Fotoba, HP Indigo, EFI, Kongsberg, Xeikon, Canon, Zünd. Il business cresce in tutte le direzioni, dal piccolo al grande formato, dalla stampa commerciale alla cartotecnica, e in alcuni segmenti i volumi sarebbero tali da giustificare l’introduzione di tecnologia analogica. Tuttavia, McGowan continua a esprimere
una fede incrollabile nel digitale, e non smette di indagare, sperimentare e investire per alzare l’asticella. Non a caso, quando nel 2013 lo stampatore incontra Elitron, si innamora del progetto Kombo TAV e ne acquista la versione 32.16, uno dei primi sistemi di taglio a doppia traversa e doppia testa del costruttore italiano. Nell’ultimo decennio, McGowans Print ha messo a segno investimenti ambiziosi. Tra gli altri, nel 2018, la stampante single-pass
EFI Nozomi C18000 per espositori in cartone ondulato, e nel 2022 un reparto dedicato al cartone teso con Landa S10, Scodix Ultra e Highcon Beam. Per potenziare la fustellatura on-demand dell’ondulato, a gennaio 2023, l’azienda ha acquistato una nuova Elitron Kombo TAV-R 32.22.
‖ In alto: a sinistra, la Kombo TAV-R 32.22 R5 installata da McGowans nel 2024; a destra, la Kombo TAV 32.16 installata nel 2013.
di Lorenzo Villa
Da stampatore digitale a leader europeo dei display
Se larga parte dei progetti di visual merchandising vengono concepiti e realizzati localmente, le grandi marche e alcuni retailer si avvalgono di agenzie e fornitori in grado di erogare servizi di consulenza, creazione e consegna al di fuori dei confini nazionali. Basata in una nazione relativamente piccola, da sempre abituata a collaborare con fornitori e clienti nel Regno Unito e nei principali mercati europei, McGowans Print ha trasformato la sua potenza di fuoco digitale in un asset al servizio del mercato europeo. In meno di un decennio l’azienda ha visto il fatturato crescere da 2 a oltre 30 milioni di euro (2023), trainato da una capacità produttiva cresciuta esponenzialmente, che le ha consentito di conquistare clienti un tempo inarrivabili, di azzerare gli approvvigionamenti esterni, e di vendere semilavorati e prodotti finiti ai suoi stessi fornitori.
«La nostra prima stampante inkjet produceva 8 fogli di ondulato ogni ora, la successiva 14, e M-Press Tiger, nel 2010, arrivava a 140. Con EFI Nozomi siamo balzati a 4.000 fogli/ora di qualità offset», racconta McGowans. «È stato un azzardo, ma di fatto abbiamo industrializzato una produzione digitale che la maggior parte dei nostri colleghi gestisce ancora in modo analogi-
co, o con macchine digitali troppo lente e costi di produzione molto più alti dei nostri».
McGowans Print fornisce un servizio chiavi in mano, dallo sviluppo del concept alla progettazione strutturale, fino al prototipo e alla produzione dei kit da inviare ai punti vendita. Proprio la crescita improvvisa dei volumi di fustellatura, nel 2018, induce l’azienda a concedersi l’unica digressione dal suo percorso di sviluppo digitale: una fustellatrice analogica.
Processi snelli e digitali: più necessari che mai!
L’arrivo della pandemia, con la chiusura forzata dei punti vendita, impone una battuta d’arresto
al business di McGowans Print, ma al contempo crea le condizioni per processi di design e approvvigionamento più consapevoli, efficienti e sostenibili, ovvero più favorevoli a un workflow digitale. «Per i nostri clienti il prezzo è importante, ma l’impronta di carbonio e la riduzione delle scorte in magazzino sono temi imprescindibili», afferma McGowan. «Usare tecnologia LED UV e energia da sorgenti rinnovabili, e produrre l’esatta quantità richiesta ci dà un vantaggio notevole».
Sebbene il reparto cartotecnico aziendale sia un modello di efficienza, la fustellatura meccanica rappresenta un collo di bottiglia, e una zona d’ombra che la proprietà aziendale vuole dipanare
‖ 1) Il reparto di incollatura automatica e confezionamento degli espositori.
2) Kombo TAV è installata accanto alla fustellatrice meccanica, e impiegata per tutti i lavori sotto i 500 fogli.
a tutti i costi. Così, a fine 2022, McGowan torna a bussare alla porta di Elitron.
Kombo TAV per fare (di nuovo) la differenza
Mentre testa a fondo le nuove funzionalità di Kombo TAV, il team di produzione di McGowans Print analizza altre soluzioni di taglio automatizzate disponibili sul mercato, concludendo che la piattaforma del costruttore italiano è ancora la più versatile, produttiva e qualitativa per l’esecuzione dei propri lavori. La durevolezza della prima unità, ancora pienamente operativa dopo dieci anni, corrobora la decisione di acquistare una nuova Kombo TAV-R con alimentazione da pallet fino a 1,2 m di altezza. «I quantitativi medi di display sono in calo, e i budget si stanno appiattendo. Per crescere dobbiamo acquisire più clienti, ridurre i tempi di fornitura, e aumentare la qualità», sostiene McGowan. «Ad oggi Kombo TAV è l’unica tecnologia di fustellatura economicamente efficiente per poche centinaia di espositori, che è esattamente la fascia in un cui siamo diventati molto competitivi».
Mal McGowan Fondatore e CEO di McGowans Print
“Ad oggi Kombo TAV è l’unica tecnologia di fustellatura economicamente efficiente per poche centinaia di espositori.”
I plus di Elitron per una produzione più efficiente
Oltre agli alti volumi di EFI Nozomi, il reparto di finitura impiega le due Kombo TAV, la fustellatrice meccanica e quattro incollatrici automatiche per processare decine di commesse realizzate con le stampanti multi-pass Durst 1312 e Durst P5 350. La maggior parte dei lavori è stampata su cartone mono e bipatinato con onde B, E, EB e BC, ma con l’introduzione di Landa S10 stanno crescendo le lavorazioni di packaging su cartone microonda. Le tirature variano da poche unità a diverse migliaia di pezzi, e il numero di fogli, unitamente al tempo di consegna, è il criterio principale per la scelta
del metodo di fustellatura. Se la single-pass opera su un turno per cinque giorni a settimana, i sistemi Elitron lavorano 24/7, in molti casi senza presidio dell’operatore. «Abbiamo scelto Elitron per l’alta produttività e per la possibilità di eseguire tagli senza tacche di tenuta, che semplificano la sfridatura», spiega McGowan. «Inoltre, Kombo TAV è molto affidabile: la sera carichi un pallet e la mattina è pronto da sfridare e incollare». In condizioni normali, tutti i lavori sotto i 500 fogli sono tagliati e cordonati su Kombo TAV, mentre le tirature più lunghe sono fustellate meccanicamente. Se la fustellatrice è occupata, o in presenza di percorsi di taglio molto semplici, Elitron risulta la scelta più sensa-
‖ 3) Stampa di espositori sulla single-
ta anche fino a un migliaio di fogli. «La produttività per noi risiede nel numero di fogli tagliati e impilati alla fine di un turno», sintetizza McGowan. «Negli anni Elitron ha costantemente migliorato l’affidabilità dei suoi sistemi, accelerato le lavorazioni e azzerato i tempi morti. Per questo continua ad essere la nostra prima scelta».
Un futuro più green e digitale
Introducendo Kombo TAV,-R McGowans Print ha dimezzato la quantità di matrici di fustellatura, riducendo tempi e i costi di approvvigionamento, ma anche gli scarti di avviamento, lo spazio dedicato all’archiviazione e la quantità di materiale da smaltire. Grazie alla tecnologia Elitron Power Management System, inoltre, la nuova unità ha consumi energetici molto più bassi e contribuisce agli obiettivi di autosufficienza energetica di McGowans Print, che già autoproduce il 28% della sua energia con un impianto fotovoltaico da 6.000 m². A giugno 2024, McGowans Print ha acquistato anche una Elitron Kombo SDC+ 43.32 conveyor, che supporterà la crescita dei volumi su materiali rigidi e flessibili, inclusi i tessuti.
pass EFI Nozomi. 4) La Durst P5 350 HS con Durst Automat. 5) Mal McGowan ispeziona un lavoro.
www.liyuprinter.it
KC 3020 PLATINUM PRO XL PLUS
Dall'impegno per l'innovazione di Liyu nasce il plotter flatbed KC PRO XL PLUS UV. Il nuovo carrello potenziato è in grado di ospitare fino a 32 teste Ricoh Gen 6, per stampe di qualità superiore e velocità eccezionali.
Grazie alla funzione "Continuos Print", i pannelli possono essere posizionati frontalmente e posteriormente con gestione automatizzata dei pinch su tutti i lati, ottimizzando la produzione senza interruzioni.
Le nuove lampade modulari offrono effetti di nobilitazione extra lucida con vernice deco, aggiungendo un tocco esclusivo alla stampa.
Con un catalogo che vanta ben 18 modelli, Liyu offre soluzioni all’avanguardia per ogni esigenza di stampa.
Scopri come le tecnologie Liyu possono trasformare il tuo business prenotando una demo gratuita presso il nostro innovativo centro di ricerca e sviluppo di Milano
Scopri di più su www.liyuprinter.it
Forte di una partnership tecnologica ormai decennale con Fenix DG, lo stampatore altoatesino si posiziona in modo unico nell’affollato mercato pubblicitario
Imagink cresce nei progetti speciali con le peculiarità di swissQprint Nyala e Karibu
Fondata a Bolzano da Giacomo Cappello nel 1963, oggi guidata da Andrea e Fabio Cappello, rispettivamente figlio e nipote del fondatore, se vista dall’esterno Imagink non è troppo diversa dalle centinaia di medie stamperie digitali italiane ed europee. Eppure, da tre generazioni, l’azienda declina in prodotti e in progetti di comunicazione straordinari le differenti visioni, le ambizioni e le collaborazioni dei
suoi co-titolari. Generazione dopo generazione, il denominatore comune resta il medesimo: offrire al cliente un prodotto unico, una soluzione sartoriale che non sia mai uguale a quella degli altri. Per perseguire la sua mission, negli ultimi vent’anni Imagink ha abbracciato la tecnologia di stampa digitale in modo convinto, distinguendosi per la capacità di creare prodotti e progetti ecosostenibili, caratterizzati sempre da ingredienti unici.
Nel corso della sua storia l’azienda ha compiuto scelte tecnologiche peculiari, come quella che, nel lontano 2005, l’ha portata ad essere uno degli apripista italiani del soft signage, o l’idea di far coesistere stampa e soluzioni di comunicazione indoor e outdoor con schermi LED. Con un parco di tecnologie che include stampa flatbed UV, stampa sublimatica su tessuto da 5 metri, stampa digitale a foglio in formato SRA3, stampa di t-shirt, taglio e fresatura a
lama e laser da 3,2 m, intaglio vinile e cucitura del tessuto, Imagink è una realtà giovane e bramosa di innovazione. Da quasi un decennio, l’azienda sfrutta il potenziale della tecnologia swissQprint, e si affida a Fenix DG, per offrire ai propri clienti soluzioni grafiche e prodotti neppure immaginabili fino a qualche anno fa.
‖ In alto: a sinistra, la flatbed swissQprint Nyala 4; a destra, una produzione multi-roll su swissQprint Karibu.
di Lorenzo Villa
Vocati alla consulenza e alle produzioni ecosostenibili
Con sede vicino al centro di Bolzano, Imagink trae vantaggio dalla sua localizzazione in una delle regioni più ricche d’Europa, con un’economia diversificata basata su agricoltura, industria, alta tecnologia, turismo, enologia e alimentazione d’eccellenza. Tuttavia, ne patisce anche gli svantaggi, a partire dai costi esorbitanti e dalla carenza di spazi produttivi, che impongono l’uso di magazzini verticali e di tecnologie ultra-affidabili, che non necessitano di backup.
Tra i suoi clienti lo stampatore digitale annovera agenzie pubblicitarie, studi grafici, allestitori fieristici, piccole e medie imprese e marche di retail sportivo, per cui realizza stampati pubblicitari, materiali per il punto vendita, stand fieristici, showroom, allestimenti completi per eventi sportivi e culturali. Tra i motivi d’orgoglio del team di Imagink c’è quello di non essere semplici fornitori, ma consulenti e risolutori di problemi.
«Ci sforziamo di non vendere un prodotto, ma un concetto su cui costruiamo una gamma di soluzioni», spiega Andrea Cappello, co-titolare di Imagink. «Seguiamo il cliente a 360 gradi, lo ascoltiamo e lo accompagniamo in tutte le sue scelte, confezionando il prodotto perfetto per la sua esigenza».
Da sempre Imagink si avvale delle tecnologie più moderne, oltre che dell’esperienza e della manualità dei suoi collaboratori. I membri del team hanno specializzazioni multidisciplinari che includono gestione del colore, grafica, taglio, cucitura, applicazione di film. Per accrescerne le competenze, ogni anno l’azienda propone percorsi di formazione pratici e teorici. Oltre alla qualità top e ai ridotti tempi di consegna, Imagink presta particolare attenzione alla sostenibilità, e nell’ultimo decennio ha potenziato la stampa su tessuto in poliestere, con cui sta rimpiazzando gran parte dei supporti in PVC. Anche sul fronte dei supporti rigidi, svolge un lavoro incessante di ricerca e validazione
di materiali più facilmente riciclabili, o con contenuto riciclato. Nel 2014, proprio l’esigenza di decorare centinaia di supporti diversi, gestire svariate decine di commesse ogni giorno, e realizzare grafiche di altissima qualità induce lo stampatore a sostituire la sua stampante UV ibrida.
Una Nyala tira l’altra
Andrea Cappello ritiene che la soluzione ideale per le proprie esigenze è una stampante a piano fisso ad alte prestazioni. Valutate varie opzioni e decide di affidarsi a Fenix Digital Group per l’acquisto di una swissQprint Nyala con quadricromia e bianco, giudicata perfetta per qualità, produttivi-
‖ 1) Grazie alla tecnologia LED, Nyala4 può alimentare ogni genere di materiale sensibile al calore. 2) Gli inchiostri Neon Yellow e Pink consentono di riprodurre colori fluorescenti.
tà e robustezza.
«Non siamo il tipo di azienda che realizza grandi tirature dello stesso file. Piuttosto, facciamo decine di lavori diversi nella stessa giornata», evidenzia Fabio Cappello, co-titolare di Imagink. «Se cambi continuamente materiale, formato, spessore e modalità di alimentazione, il piano fisso e il modulo roll-to-roll di Nyala sono molto più efficaci di un conveyor belt». In pochi anni la capacità produttiva è satura. Così, nel 2018, benché la stampante sia ancora come nuova, i tempi sono maturi per passare a Nyala LED, più veloce ed equipaggiata con lampade di asciugatura a freddo. Oltre a conferire alle stampe effetti particolari, la tecnologia LED consente di introdurre nuovi materiali soggetti a variazioni dimensionali dovute al calore, tra cui il cartone ondulato.
Cinque anni dopo, a maggio 2023, l’azienda installa una Nyala 4 configurata con quadricromia, bianco, vernice, e Neon Yellow. Sfruttando l’inchiostro Neon, abbinato ai colori di processo, Imagink ottiene tinte piatte PANTONE non riproducibili né in quadricromia né in esacromia, e crea cromie estreme nell’area degli azzurri,
Andrea Cappello Co-titolare di Imagink
“Ci piace molto sperimentare, imparare e migliorarci ogni giorno, sicuri che la tecnologia swissQprint e il team di Fenix sono sempre accanto a noi.”
dei verdi acqua, dei viola e dei blu elettrici, arrivando addirittura a riprodurre i colori fluorescenti tipici dei capi d’abbigliamento sportivo. Il team di grafica e prestampa, inoltre, può sfruttare il canale della vernice per creare effetti di lucidatura selettiva e nobilitazione a rilievo, o può aggiungerne un quantitativo minimo ai colori per aumentare la durata delle stampe in esterno. «Ci piace molto sperimentare, imparare e migliorarci ogni giorno, sicuri che la tecnologia swissQprint e il team di Fenix sono sempre accanto a noi», rimarca Andrea Cappello. «Il modo migliore di stupire e conquistare un cliente è offrirgli soluzioni tecniche ed estetiche uniche».
Karibu cambia le regole anche nella stampa roll-to-roll
Operando nel campo della pubblicità e degli allestimenti, la stampa di supporti flessibili è un’area cruciale per Imagink, e ha portato l’azienda a esplorare tutte le possibilità tecniche offerte dall’inkjet. Nel 2022, a fronte dei limiti riscontrati su alcuni supporti con la tecnologia Latex, l’azienda testa Karibu, la piattaforma superwide format LED UV di swissQprint, ottenendo una qualità e una versatilità operativa oltre le aspettative. Con una larghezza di 3,4 m, che consente di alimentare due bobine da 1,6 m affiancate, la roll-to-roll del costruttore svizzero eredita dalla gamma flatbed
‖ 3) e 4) Esempi di prodotti realizzati da Imagink con Nyala4. 5) Da sinistra, Federico Musaio di Fenix DG e Andrea Cappello di Imagink.
il piano aspirante Tip Switch e le innumerevoli configurazioni colore, introducendo soluzioni ingegnose, come il kit per la stampa di materiali forati e un lettore di QR code per la stampa bifacciale. Avendo già bianco, vernice e colori speciali su Nyala 4, Imagink sceglie di configurare Karibu con doppia quadricromia. Sin dall’installazione, la macchina stampa anche 20 ore al giorno senza il presidio fisso di un operatore, e in due anni ha prodotto oltre 150.000 m² senza neppure un intervento tecnico.
Uniti per le sfide del futuro
La collaborazione tra Imagink e Fenix DG nasce da un rapporto umano e professionale pluridecennale, basato sull’ascolto e sul supporto reciproco, continuamente rinnovato e rilanciato con l’obiettivo di spostare l’asticella verso l’alto. Grazie alle macchine da stampa swissQprint, e al supporto di Fenix DG, il giovane team di Imagink mira a raggiungere una qualità del lavoro e della vita sempre più alta, ed è fiduciosa di poter conquistare e fidelizzare nuovi clienti alla ricerca di prodotti unici.
16–18.10.2024 HALL 8–12 FIERAMILANO RHO
Lavorazioni Materie Plastiche
Le la vorazioni delle ma terie plastiche PERSPEX® vengono eseguite nel nostro stabilimento produttivo con l'utilizzo di macchinari a taglio laser. Grazie a questa tecnologia, siamo in grado di personalizzare il prodotto secondo le specifiche richieste dei nostri clienti, garantendo precisione e qualità in ogni fase del processo di lavorazione.
Espositori e Display
gamma di espositori e display, inclusa
secondo le esigenze dei clienti
Grazie alla nostra esperienza e competenza tecnica, siamo in grado di fornire soluzioni professionali e di alta qualità per qualsiasi tipo di esigenza espositiva.
Trasforma le idee in realtà con i pannelli acrilici PERSPEX®! Il pannello in acrilico P E
dotto top di gamma, uno dei ma teriali
e
e aree di applicazione come l'architettura, la comunicazione visiva, l'arredamento di negozi e l'illuminazione
Car Wra pping, Interior decora tion, Wra pping tools, pellicole per il controllo solare e… molto altro!
Da Wra pstore puoi trovare ma teriali e prodotti in pronta consegna: una gamma di prodotti esclusivi, sempre a ggiorna ta con le ultime novità del settore. Non solo prodotti, ma anche formazione: la nostra migliore allea ta per percorsi d i c r e s c i t a d e l m o n d o d e l w r a p p i n g S u p p o r t i a m o i n o s t r i cl i e n t i c o n c o rs i formativi teorico-pratici tenuti dai migliori applicatori professionisti, organizziamo open-house gra tuiti per a ggiornarli sulle ultime novità del settore e condividere con loro consigli, curiosità e a pprofondimenti tecnici
Offriamo una vasta gamma di prodotti a led e neon per insegne luminose, ideali p e r q u
R e a l i z z i a m o c a s
e
i s
m i s u r a , moduli led, neon flex, strip led, trasforma tori e alimenta tori. Grazie alla nostra e s p e r i e n z a t e c n i c a e p r o f e s s i o n a l e , g a r a n t i a m o p r o d o t t i d i a l t a q u a l i t à e soluzioni su misura per ogni cliente.
Con la tecnologia a toner di Konica Minolta, lo stampatore fiorentino eguaglia qualità e gamma di supporti dell’offset, mantenendo i costi di produzione competitivi
Grafiche Martinelli accelera la transizione offset-digitale con AccurioPress C12000e
Se il mondo delle arti grafiche ha reiterato per decenni modelli di business e di investimento che ne hanno determinato crescita e ricchezza, le nuove generazioni di tipografi si interrogano sul futuro delle proprie aziende e sulle direzioni strategiche da imboccare.
Fondata a Firenze nel 1983 da Claudio Martinelli, caporeparto in una grande tipografia e aspirante imprenditore, Grafiche Martinelli
è guidata oggi da Matteo Martinelli (figlio di Claudio), coadiuvato da 11 collaboratori.
Sin dall’inizio del suo percorso, e in modo più accentuato dall’apertura della nuova sede a metà anni Novanta, l’azienda ha concentrato la sua attività sulla stampa offset commerciale in formato B1, prima con macchine Planeta e Manroland, poi con moderne Komori Lithrone a 4 e 5 colori con verniciatore, sistemi di piega, cucitura a punto metallico e brossura.
Con tecnologie efficienti e differenzianti e una cura maniacale per la qualità, l’azienda fiorentina ha via via selezionato e fidelizzato la propria clientela, realizzando progetti complessi e garantendo tempi di consegna concorrenziali. Nel 2010, poco prima della crisi che colpirà inesorabilmente il mercato della stampa, Grafiche Martinelli costituisce un reparto interno di prestampa con due CtP e introduce una macchina da stampa digitale Konica Minolta
bizhub PRESS C6000 da 60 ppm, avviando con il costruttore una collaborazione duratura. Per potenziare i servizi di stampa on-demand di qualità paragonabile all’offset, a gennaio 2024, l’azienda ha introdotto AccurioPress C12000e, ammiraglia della gamma di soluzioni production printing di Konica Minolta.
‖ In alto: a sinistra, esempi di lavori realizzati da Grafiche Martinelli; a destra, AccurioPress C12000e.
di Lorenzo Villa
Dall’editoria alla cartotecnica, il fornitore ideale per una clientela di prossimità
Grafiche Martinelli incarna un modello di business che alcuni definirebbero superato, che tuttavia risponde in modo esatto ai bisogni della maggior parte dei suoi clienti. L’azienda persegue la mission di realizzare ogni tipo di stampato nella quantità richiesta, con la qualità più alta, nei tempi più brevi, al giusto prezzo e con un buon grado di consulenza e flessibilità, spesso colmando le rigidità e i ritardi nelle consegne degli stampatori online.
«Per noi ogni cliente è il numero uno e realizziamo qualsiasi lavoro con la massima cura, dal libro d’arte al volantino del negozio», spiega Matteo Martinelli, titolare di Grafiche Martinelli. «Mio padre ci ha insegnato che le consegne si rispettano a qualsiasi costo e che fare un prodotto di qualità non significa solo stampare bene un retino, ma dare il massimo in ogni momento della produzione». La tipografia fiorentina collabora con agenzie e studi grafici, e supporta altre tipografie del distretto, ma predilige rapporti diretti con le piccole e medie imprese della regione. Tra i suoi clienti annovera aziende vinicole, mobilifici, musei, gallerie d’arte, laboratori clinici, enti e istituzioni. Il portfolio prodotti spazia dalle brochure ai cataloghi, dai calendario ai materiali
di comunicazione e di marketing, spingendosi fino alle lavorazioni cartotecniche e al packaging. Anche sul fronte dei materiali, la gamma di carte spazia dalle naturali alle patinate, fino alle carte di pregio bianche e colorate, al cartone teso e ondulato.
Digitale: una scelta obbligata anche per l’offset più efficiente
Disporre di una prestampa interna, avviare le macchine da stampa con pochi fogli e a costi contenuti consente a Grafiche Martinelli di sfruttare la tecnologia offset al limite delle sue capacità. L’azienda esegue una trentina avviamenti al giorno sulle due Komori e limita l’uso del digitale ai piccoli progetti
e ai lavori più urgenti. Negli ultimi anni, tuttavia, la crescita delle micro-tirature e tempi di consegna ridotti all’osso hanno messo sotto pressione la produzione e imposto un potenziamento della capacità produttiva digitale. Così, a fine 2023, Grafiche Martinelli cerca una soluzione compatibile con il nuovo scenario competitivo e con il suo budget. Dopo aver testato più soluzioni di vari brand, conclude che Konica Minolta AccurioPress C12000e è il miglior compromesso tra prestazioni, flessibilità operativa e costi di gestione. Tra i fattori di attrazione, il range di grammature alimentabili da 52 a 450 g/m² e la possibilità di gestire formati carta fino a 330x900 mm (bianca
‖ 1) Grazie al dispositivo di ispezione IQ-501, AccurioPress C12000e produce cromie impeccabili dalla prima all’ultima copia. 2) I contenitori di toner ad alta capacità garantiscono elevata autonomia e bassi costi di gestione..
e volta, da cassetto) e 330x1.300 (solo in bianca, da bypass).
Una offset in miniatura
Dal suo lancio nel 2020, AccurioPress C12000e ha riscosso particolare successo tra gli stampatori commerciali, forte di una velocità fino a 120 ppm e di una sorprendente robustezza costruttiva. La macchina da stampa, inoltre, è dotata di cassetti con elementi soffiatori per la separazione dei fogli e presa del foglio tramite aspirazione, per un’alimentazione più affidabile di carte ad alta patinatura o con alto contenuto di umidità. Tra le opzioni, è anche disponibile un sistema di riscaldamento dei cassetti. Lungo il percorso carta, un gruppo di sensori misura automaticamente spessore, proprietà della superficie e grammatura, ottimizzando le impostazioni della macchina, mentre un dispositivo di cooling compensa eventuali arricciature. «Quando apri una Konica Minolta ci trovi molto metallo e poca plastica, e soluzioni tecniche e costruttive che hanno poco da invidiare a una macchina offset», afferma Martinelli. «Può sembra-
Matteo Martinelli
Titolare di Grafiche Martinelli
“Quando apri una Konica Minolta ci trovi molto metallo e poca plastica, e soluzioni tecniche e costruttive che hanno poco da invidiare a una macchina offset.”
re irrilevante, ma è ciò che rende durevole una macchina e garantisce qualità costante, anche in condizioni di utilizzo gravose».
Per superare le aspettative dei suoi clienti, Grafiche Martinelli sfrutta retinature ad alta lineatura create dal software XMF e opera entro i parametri FOGRA39 sia in stampa offset che digitale, eseguendo prove colore certificate per tutti i lavori. Grazie al motore di stampa da 2.400x3.600 dpi di AccurioPress C12000e combinato al toner Simitri V, ottimizzato per adattarsi alla superficie di carte goffrate e riciclate, oggi lo stampatore può produrre in digitale stampe comparabili all’offset. «In termini di opacità, morbidezza, passaggi tonali e apertura
dei retini, AccurioPress non ha rivali», sostiene Martinelli. «Con C12000e possiamo riprodurre incarnati, dettagli di tessuti, metalli e venature di mobili con un tale realismo che sembra di poterli toccare».
A garanzia di una ripetibilità totale, anche al variare delle condizioni ambientali, AccurioPress C12000e è equipaggiata di serie con l’unità IQ-501, un dispositivo di ispezione che misura e corregge automaticamente il colore e il registro foglio dopo foglio.
Offset-digitale: una transizione lenta ma inesorabile
A sei mesi dall’installazione di C12000e, Grafiche Martinelli
‖ 3) e 4) Esempi di stampati di pregio realizzati da Grafiche Martinelli. 5) Matteo Martinelli accanto ad AccurioPress C12000e.
ha stampato oltre 300mila fogli sull’attrezzatura, talvolta sfruttando i formati extralunghi per realizzare copertine con risguardi, brochure multianta, cartelline e prodotti cartotecnici su supporti ad alta grammatura, con finiture lisce o martellate. Inoltre, gli operatori apprezzano la grande affidabilità di AccurioPress nell’alimentazione di carte ultraleggere, sinora difficilmente gestibili su attrezzature digitali. «AccurioPress C12000e è digitale, ma per molti aspetti ricorda una piccola offset e ci consente di prendere lavori che prima non potevamo gestire efficacemente», conclude Martinelli. «Nei prossimi anni puntiamo a pareggiare i volumi tra le due tecnologie, ma sappiamo che presto il digitale prenderà il sopravvento». Sostenibilità e redditività sono due valori inscindibili per Grafiche Martinelli, che punta a ridurre la sua impronta ambientale e a creare le condizioni per nuovi investimenti. Grazie ad AccurioPress e ai futuri investimenti in tecnologia digitale, l’azienda punta a ridurre (e progressivamente azzerare) l’uso di chimici e il volume di lastre offset da smaltire, e conta di aprirsi a nuovi mercati e nuovi profili di clientela.
DIGITALE
Il tuo partner specializzato nei processi di stampa grande formato
Sfrutta i più recenti ed evoluti algoritmi di NESTING AUTOMATIZZATO
Usabilità semplificata Velocità sorprendente Risparmio materiale
SOLTECH CONSIGLIA Sostituisci i-cut Layout e sfrutta la nostra incredibile promozione!
CONTATTACI PER UN’ANALISI GRATUITA! Valuteremo insieme la soluzione migliore per ottimizzare la tua produzione!
www.soltechservice.it
crescere
Aprire un web-to-print è relativamente semplice, ma implica costi, richiede competenze, e la concorrenza è feroce, soprattutto tra gli stampatori generalisti
Sbarcare su Internet con un sito web-to-print è un affare per tutti gli stampatori?
di Matthew Parker
Le vendite di stampa online sono in costante aumento e questo dà vita a un notevole fermento nel settore. Il rapporto “Print on Demand Market” di Straits Research prevede un tasso di crescita annuo composto del mercato globale della stampa on-demand del 25,3% nel periodo 2023-2031. Sempre più persone acquistano prodotti stampati su Internet anziché
contattare uno stampatore tradizionale. L’ascesa della stampa online ha portato a un’ulteriore commoditizzazione dei prodotti di stampa e ad un abbassamento dei prezzi. Se state leggendo questo articolo, quasi sicuramente in tempi recenti avete perso delle commesse a favore di un’azienda di stampa online. Perché, in effetti, per la maggior parte degli acquirenti di prodotti stampati, l’acquisto online è una scelta sensata.
I vantaggi della stampa online
Ci sono molti vantaggi nel cercare un prezzo online anziché andare da uno stampatore e richiedere un preventivo.
1. Il risultato è immediato. Non è più necessario attendere né qualche ora né qualche giorno per ricevere il prezzo.
2. È possibile definire un budget istantaneamente. Le diverse opzioni sul tavolo posso -
Matthew Parker opera attraverso il suo brand Profitable Print Relationships. Matthew ha oltre 20 anni di storia nell’ambito dell’acquisto di stampa e tra le altre esperienze ha gestito gli acquisti di stampa di Future Publishing, uno dei principali editori di riviste consumer nel Regno Unito. Nel corso della sua carriera ha gestito oltre 1.400 trattative con aziende di stampa e oggi mette a frutto la sua esperienza di buyer come formatore e mentore in grado di aiutare le aziende di stampa a vendere di più e con maggiori marginalità. Potete scaricare gratuitamente l’e-book di Matthew “Dieci errori comuni nella vendita di stampa e cosa fare in proposito” dal sito profitableprintrelationships.com.
no essere discusse in tempo reale durante una riunione, prendendo decisioni tempestive anziché aspettare i prezzi di diversi fornitori e poi convocare un’altra riunione per analizzarli.
3. Non è necessario avere grandi conoscenze tecniche per ottenere un prezzo. La maggior parte dei siti online presenta tutto sotto forma di prodotto finito, i cui aspetti tecnici vengono definiti automaticamente in base alle scelte dell’utente. Acquistare prodotti stampati diventa, quindi, un’attività sempre meno tecnica.
4. È semplice ottenere preventivi competitivi. Una volta capito cosa si desidera, è facile e veloce andare su un paio di altri siti e verificare di aver spuntato il prezzo migliore.
Non date per scontato che l’acquisto di stampa online sia solo per la clientela consumer e per le piccole imprese. Molte grandi marche, infatti, utilizzano le società di stampa online per soddisfare i propri bisogni di stampa. Questo vale soprattutto per i team di
marketing, che possono ottenere ciò che desiderano in modo rapido e semplice, senza dover coinvolgere un esperto di acquisti.
Questa lettura non sarà piacevole se la vostra è un’azienda di stampa che si basa sulle tradizionali richieste di preventivo. Ma probabilmente non sarà nemmeno una sorpresa. Può anche darsi che a vostra volta vi affidiate ad aziende di stampa online per soddisfare alcune delle richieste dei vostri clienti. Tuttavia, questo lascia molte aziende di stampa commerciale con una domanda irrisolta: «Con il mercato della stampa online in così rapida ascesa, come dovrei rispondere?».
Senza dubbio la risposta più ovvia è quella di lanciare un proprio sito di stampa online.
Tutte le aziende che vanno online hanno successo?
Potrebbe sembrare che l’apertura di un negozio di stampa online sia una scelta obbligata per la maggior parte delle aziende di stampa: le vendite arriveranno da Internet senza che voi dobbiate fare molto
lavoro; non avrete bisogno di un team di vendita; tutto sarà automatizzato, efficiente e facile da gestire. Questo è ciò che molti fornitori di software vorrebbero farle credere, ma la risposta non è così semplice.
Ecco la storia di un’azienda di stampa commerciale ben consolidata nel Regno Unito. Mi hanno detto che stavano perdendo lavoro a favore degli stampatori online. Sapevano di stampare in modo efficiente e volevano riconquistare il fatturato perso. Così hanno investito in una presenza online. Hanno incaricato una società di software web-to-print di creare un nuovo sito di e-commerce per loro. Hanno investito nella SEO e nella creazione di contenuti. Quindi hanno attivato il sito e hanno aspettato che esso generasse nuove vendite. Ben presto si sono resi conto di aver preso una decisione sbagliata. La quantità di lavoro inerente il sito non era neanche lontanamente paragonabile alle loro previsioni. Si è rivelato difficile gestire le commesse provenienti da Internet in modo conveniente. Il loro nuovo
front-end aveva un aspetto fantastico e funzionava perfettamente, ma il loro flusso di lavoro interno non era impostato per gestire le commesse con il livello di automazione necessario per renderle redditizie. Ora il sito è stato messo offline e l’azienda è tornata a fare affidamento su una forza vendite tradizionale di dimensioni considerevoli per generare il fatturato di cui ha bisogno.
La realtà (brutale) del mondo della stampa online
In primo luogo, se lanciate un sito di stampa online, state cercando di competere con concorrenti affermati, alcuni dei quali sono brand che appartengono a multinazionali, sanno cosa stanno facendo e sono in grado di difendere la loro posizione di mercato. In secondo luogo, dovete essere in grado e preparati a stampare lavori di valore molto ridotto in modo abbastanza efficiente da renderli redditizi. Ciò significa che avete bisogno di un sistema di e-commerce che si inserisca direttamente nel vostro flusso
idee per crescere
di lavoro di produzione. Ciò si traduce in imposition e programmazione intelligente. Non potrete permettervi di toccare un lavoro finché non esce dalla macchina da stampa.
Poi avrete bisogno di un budget massiccio per SEO e AdWords, tenendo ben presente che anche così facendo non avrete la garanzia di riuscire a battere i player già ben positionati sui motori di ricerca.
Infine, preparatevi a subire un duro colpo sul prezzo. La concorrenza nel mercato online è spietata. Molti clienti online sono poco fedeli e cambieranno fornitore solo per risparmiare qualche euro. Se non siete in grado di ridurre i vostri prezzi in linea con il mercato, non riuscirete a fare affari. Ricordaveti poi che i leader della stampa online hanno già flussi di lavoro ottimizzati per essere ultra-efficienti e competitivi, oltre ad aver già messo a punto robuste strategie di marketing. A meno che non disponiate di un enorme budget SEO e AdWords e non siate pronti a lanciare prodotti in perdita, avete poche possibilità di conquistare una quantità di ordini tale da giustificare l’investimento nella vostra presenza online.
C’è un’alternativa!
I mercati di nicchia
Ci sono aziende di stampa specializzate nel servire i ristoranti di una sola città, produrre e spedire segnaletica di sicurezza, stampare per le mostre canine, etc. Non tutte queste aziende hanno un’offerta online. Tuttavia, questi mercati molto focalizzati rappresentano un’opzione molto migliore per chi vuole entrare nel mercato della stampa online. Le ragioni sono essenzialmente due. In primo luogo, i mercati di nicchia non devono essere così competitivi in termini di prezzo. È improbabile che ci siano altre aziende online in competizione per lo stesso prodotto specifico. Inoltre, per molti clienti è difficile verificare i prezzi rispetto alle aziende online affermate, a meno che non conoscano i detta-
gli tecnici di ciò che stanno acquistando. Potete essere in grado di offrire prodotti molto specifici che hanno le stesse caratteristiche tecniche di un normale lavoro di stampa, ma possono essere denominati in modo diverso. Per esempio, un “certificato per un’esposizione canina” non è altro che una stampa a colori, su un supporto pesante, in formato A4 o A3. Inoltre, la ricerca diventa molto più specifica. Le grandi aziende di stampa online non avranno focalizzato la loro strategia di posizionamento sui motori di ricerca sulle stesse frasi che usate voi. È quindi più probabile che veniate trovati da clienti pertinenti. Anche il suo tasso di conversione sarà probabilmente più elevato: i clienti sono più propensi ad effettuare un ordine con uno specialista che conosce il loro mercato. Potete poi migliorare la vostra visibilità online con blog e social media che contengono molte informazioni rilevanti per il vostro settore. Potete scrivere sulle tendenze alimentari della vostra città, sulle ultime normative in materia di salute e sicurezza
marittima, o elencare le prossime mostre canine. Tutto questo aggiungerà credibilità al vostro sito e aiuterà l’algoritmo di ricerca. Infine, è probabile che acquisiate una certa notorietà all’interno della nicchia che servite. Il passaparola conta molto, anche nel mondo online.
In ogni caso, avrete bisogno di un budget di marketing considerevole e dell’aiuto degli specialisti giusti, che potranno aiutarvi con SEO, AdWords e contenuti.
Quindi dovrei farlo?
E con quale tecnologia?
Molte grandi aziende di stampa online offrono l’accesso ai loro sistemi tramite API (Application Programming Interface). Così altri stampatori possono utilizzare il loro software a un prezzo competitivo, aggiungendo il loro markup sui prodotti. Naturalmente, il loro obiettivo è stampare i lavori che i vostri clienti ordineranno. Tuttavia, alcune piattaforme offrono l’opzione di produrre i lavori in autonomia; basta pagare un piccolo sovrappiù
per ogni articolo venduto tramite la piattaforma e prodotto per conto proprio.
Non date per scontato che offrire stampa online sia la soluzione per espandere la vostra attività. Non sempre ha senso cercare di diventare un attore nazionale o globale, e pochissime aziende di stampa sono in grado di produrre lavori in modo abbastanza efficiente da essere competitive in questo mercato. Tuttavia, se servite già una clientela di nicchia, sbarcare online potrebbe aiutarvi a incrementare il fatturato.
Ponetevi qualche domanda. La vostra clientela è già attiva online o trarrebbe qualche beneficio se le proponeste i vostri prodotti via Internet? È probabile che avere una presenza online vi faccia ottenere più lavoro? Che impatto avrebbe sui vostri margini? Disponete di fondi e competenze sufficienti per muovervi con successo sul web?
Se le risposte a queste domande sono soddisfacenti, allora può valere la pena di considerare l’ingresso nel magico mondo del web-to-print.